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Economia&Mercato inserto di politica economica, finanza e mercati di www.orvietosi.it a cura di Alessandro M. Li Donni - Anno 2 n. 24 - 10 agosto 2005 Un ristorante per tutti ….. e cinque i sensi! Un ristorante per tutti ….. e cinque i sensi! EDITORIALE Buone vacanze in attesa di un caldo autunno di Alessandro Maria Li Donni Questo è l’ultimo numero prima della pausa estiva. Riprenderemo le pubblicazioni a metà settembre ma non staremo fermi per tutto questo tempo. La pausa ci servirà per riposarci ma anche per prepararci al meglio alle nuove sfide che ci attendono per il prossimo autunno. Niente di particolare per il giornale che probabilmente si arricchirà di nuove rubriche nel corso dell’anno. L’autunno, invece, si preannuncia incandescente sul fronte della politica e dell’economia. La prima tappa sarà la riforma del tfr, immediatamente dopo arriverà la Finanziaria che dovrà contenere tutte quelle norme che dovranno permettere all’Italia di iniziare ad invertire la tendenza che ci vede fuori dai parametri di Maastricht per quanto riguarda il rapporto deficit/Pil. E questa sarà l’ultima Finanziaria della legislatura guidata dal centro-destra. E questo è il vero pericolo perché nessuno si vorrà prendere la responsabilità, molto probabilmente, di licenziare una Legge scomoda e impopolare. D’altronde non bisogna andare molto indietro nel tempo per ricordare un episodio simile. Giuliano Amato 2001, il premier di allora decise di abolire il ticket sulle prestazioni sanitarie e sulle ricette mediche delegando tutto alle Regioni. Fu un vero salasso dal quale ancora non ci siamo ripresi. C’è poi il complesso capitolo del Governatore della Banca d’Italia, Antonio Fazio. Il potente e indipendente Fazio è da tempo nel mirino, prima perché considerato vicino al centro-destra, poi perché considerato “catastrofista” dall’allora ministro Tremonti. Oggi Fazio è nel momento più debole e si potrebbe anche riuscire a regalare all’Italia in maniera bipartisan un mandato a termine come in tutte le grandi democrazie occidentali. A me non mi resta che augurare a tutti i lettori buone vacanze arrivederci al prossimo settembre! La Grande Punto, Daewoo e Mazda6 protagoniste di Mondo Auto pg. 13-14-15 Fazio-Fiorani circondati e colpiti pg.2-3 L’INDICE Fiat si presenta in grande spolvero con i conti in miglioramento oltre le attese pg.4 Sawiris assicura, nessuna attività di Wind verrà trasferita a Il Cairo. Pompei è dato in partenza pg.5 Cassa di Risparmio di Fano passa a Banca Intesa (30%) e ad un gruppo di imprenditori locali pg. 10 Umbria, Regione soffocata da troppi enti, agenzie e partecipate. Serve un taglio pg.11 SENSUS BAR RESTAURANT - ROOF GARDEN HOTEL EXEDRA Prezioso ristorante sulla terrazza panoramica e un ambiente ricercato, raffinato con vista mozzafiato sui tetti di Roma. Luogo ideale per colazioni di lavoro, piccole pause per il lunch e cene incantevoli. Piaceri di relax in una cornice davvero unica e suggestiva. Il Sensus è stato pensato come un luogo per pochi, ma un ristorante per tutti ….e cinque i sensi. Tel. 06.48938920 aperto tutti i giorni dalle 9.00 all'01.00. Hotel Exedra piazza della Repubblica - 5° piano roof Garden. Economia&Mercato Cr onaca 10 agosto 2005 - pag 2 Copertina I giudici sono partiti all’attacco del fortino di Palazzo Koch. Il Governatore si è mostrato tranquillo e sicuro del suo operato Fazio-Fiorani, il ticket che non va più di moda di Alessandro Maria Li Donni ROMA - Tanto tuonò che piovve! Così diceva un vecchio adagio dei nostri nonni. Questo detto di antica sapienza sembra calzare a pennello per le vicende legate a due operazioni importantissime a Piazza Affari. Antonio Fazio dicendo di voler difendere a tutti i costi l’italianità delle banche ha stretto patti con tutti, anche con il diavolo, pur di riuscire nel suo progetto. Fazio si è trasformato, secondo, alcuni in giocatore e non più in arbitro imparziale e severo favorendo Gianpiero Fiorani nella partita per il controllo di Antonveneta e Consorte per quella di BNL. Agli stranieri impegnati ad investire in Italia la mossa non è piaciuta ed hanno immediatamente adito alle vie legali e i primi risultati sembrano dare ragioni ad Abn e Bbva. Il Governatore ha tessuto una rete d’interessi con telefonate, forzature ed altro pur di far vincere le due partite a Popolare di Lodi, oggi denominata un po’ pomposamente Popolare Italiana, e all’Unipol. Violando norme e leggi qualche quotidiano nazionale ha pubblicato ? CHI E’ Gianpiero Fiorani 46 anni, Fiorani nasce a Codogno il 12 settembre del 1959. L’assunzione in Popolare di Lodi arriva nel ‘78. Nove anni dopo inizia la scalata al potere bancario lodigiano. L’istituto per il quale lavora acquisisce nel 1987 il controllo della Banca Industriale Gallaratese ed il giovane manager viene nominato vice direttore generale. Fiorani è laureato in Scienze Politiche ed è amministratore delegato della “sua” Popolare di Lodi dal 1999. Nel ‘92 era stato nominato direttore centrale e per due anni è stato anche condirettore generale dello stesso istituto. Da allora Fiorani non ha mai smesso di far crescere Popolare di Lodi nel panorama bancario italiano. Oggi è consigliere di Associazione Nazionale fra le Banche Popolari, Arca BIM S.p.A., Arca SGR S.p.A., Assonime S.p.A., Bormioli Finanziaria S.p.A., Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, Hopa S.p.A., Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, e ABI - di cui è anche membro del Comitato Esecutivo. Per il gruppo Bipielle è presidente di Efibanca, vice-presidente di CariLucca, Cassa di Risparmi di Livorno e consigliere di Cassa di Risparmio di Pisa e Bipielle Investimenti. ANTONIO FAZIO - Governatore di Banca d’Italia (in alto); GIANPIERO FIORANI - amministratore delegato di Banca Popolare Italiana (in basso) Ultimora un lungo resoconto delle telefonate affettuose tra Fazio e Fiorani, con tanto di promessa di baci in fronte. L’offensiva giudiziaria era già partita ma gli incontri sembravano andare in pareggio. Una schermaglia agli olandesi ed una a Bpi. Poi sono uscite fuori le intercettazioni ed i primi provvedimenti sfavorevoli alla Popolare guidata da Fiorani. E’stata un escalation fino ad arrivare al sequestro del 40% delle azioni ed alla sospensione per due mesi dalla carica di ad di Popolare Italiana per lo stesso Fiorani. Contemporaneamente si è scatenato l’attacco contro Antonio Fazio reo di affettuosità troppo ravvicinate con Fiorani e di forzature troppo evidenti a fronte di una banca, la Popolare Italiana, bocciata dagli stessi organi interni di controllo della Banca d’Italia. I perdenti, gli olandesi di Abn Amro, ora hanno conquistato il cda rieletto dopo la cancellazione di quello eletto in piena guerra con Fiorani e si apprestano a gestire la banca senza averne l’effettivo controllo per i blocchi decretati dalla magistratura. Il resto lo ha fatto Consob che ha bloccato Opa e Opas di Popolare Italiana e ha accesso più fari intorno ai titoli coinvolti. L’estate è in corso ma sembra proprio che anche quest’anno la finanza terrà banco con le prime pagine intorno a Ferragosto. Rimane sul tavolo anche l’ipotesi di commissariamento dell’istituto lodigiano Cda d’urgenza, il nuovo ad è Giorgio Olmo LODI - Il Gip Clementina Forleo ha deciso per la linea dura. Proprio mentre stiamo chiudendo il giornale è stata comunicata la decisione di sospensione di Fiorani, Gnutti, Boni e Ricucci da consiglieri dell’istituto lodigiano. Inoltre, sempre la Forleo ha deciso di sequestrare anche le plusvalenze derivanti dai dividendi ed altre operazioni tecniche. Insomma un vero ciclone si è abbattuto sui vertici e i maggiori azionisti e sponsor di Fiorani. Proprio per evitare la paralisi è stato convocato con urgenza un cda della banca lodigiana chiamato a decidere sul prossimo futuro dei vertici dell’istituto per evitare la paralisi. Anotte fonda è arrivata la decisione che è nel segno della stabilità. Il cda ha infatti nominato amministratore delegato l’attuale vice-presidente Giorgio Olmo. “Nel confermare l’attuale struttura - è stato scritto in una nota dell’istituto al termine del consiglio - per assicurare il necessario coordinamento operativo, sono stati designati i seguenti direttori centrali nell’ambito delle rispettive competenze: Alberto Agnelotti, pianificazione e Risk Management; Paolo Landi, Mercato Retail; Attilio Savarè, Amministrazione e Rapporti Societari; Giovanni Vismara, Mercati e Rapporti Internazionali”. Intanto anche l’azione legale continuerà ad andare avanti. Il Gip ha ora tempo dieci giorni dal 2 agosto per procedere con l’interrogatorio delle persone coinvolte. Rimane, infine, la possibilità che venga deciso il commissariamento della banca. In tal caso la decisione ultima spetterebbe al Ministero del Tesoro su proposta della Banca d’Italia. Le circostanze che potrebbero portare al commissariamento sono indicate dall’articolo 70 del Testo Unico Bancario. Lo scioglimento degli organi amministrativi scatta quando, tra le varie ipotesi, risultino gravi irregolarità nell’amministrazione, ovvero gravi violazioni delle disposizioni legislative, amministrative o statutarie che regolano l’attività stessa della banca. L’amministrazione straordinaria dura un anno dalla data di emanazione del decreto e - in base all’articolo 71 - la Banca d’Italia con provvedimento da emanarsi entro 15 giorni nomina uno o più commissari straordinari e un comitato di sorveglianza, composto da tre e cinque membri, che nomina a maggioranza di voti il proprio presidente. 10 agosto 2005 - pag 3 Le opinioni Economia&Mercato Copertina Dal lancio dell’opa da parte degli olandesi alle ultime vicende giudiziarie che hanno contraddistinto tutta la storia recente dell’istituto veneto “TuttoAntonveneta” minuto per minuto Tutto è iniziato a gennaio 2005 allorchè tutti erano pronti a scommettere in un grande colpo dell’allora Popolare di Lodi. Gli occhi si puntarono immediatamente su Antonveneta. Lo stesso fecero anche gli olandesi di Abn Amro che hannod eciso di puntare forte sull’Italia. La scelta olandese cadde sull’istituto veneto e non su Capitalia per le dimensioni dell’operazione. 17 GENNAIO 2005: Banca Popolare di Lodi annuncia di avere superato il 2% di Antonveneta 9 MARZO: Bipielle comunica di aver quasi raggiunto il 5% e per la prima volte pubblicamente annuncia di pensare ad un’aggregazione con Antonveneta. 30 MARZO: Abn Amro lancia un’opa su Antonveneta offrendo 25 euro in contanti per azione 6 APRILE: Popolare Lodi ha il 10,82% di Antonveneta e l’autorizzazione di Bankitalia a salire al 14,99% 12 APRILE: Bankitalia autorizza Bpl a salire fino al 30% 15 APRILE: Il cda di Antonveneta approva l’offerta di Abn ritenendola congrua 18 APRILE: La Lodi sale al 23,3% della banca padovana 19 APRILE: Abn annuncia l’autorizzazione di Bankitalia a salire al 20% di Antonveneta, ma non ha ancora ricevuto il via libera per il lancio dell’opa. Intanto Popolare di Lodi acquista le quote Deltaerre superando il 26% del capitale di Antonveneta 20 APRILE: Abn raggiunge il 18%, Bpl è al 26,4% 22 APRILE: La Consob inizia a controllare gli acquisti di azioni Antonveneta, per verificare l’esistenza di un concerto 27 APRILE: Abn viene autorizzata da Bankitalia a salire fino al 30% di Antonveneta, fuori tempo per poter utilizzare i nuovi titoli per l’assemblea, e presenta ricorso d’urgenza al Tar del Lazio contro le autorizzazioni concesse a Bpl. 28 APRILE: il Tar del Lazio respinge il ricorso di Abn 29 APRILE: Popolare di Lodi lancia un’ops su Antonveneta, offrendo titoli che valuta 26 euro 30 APRILE: l’assemblea di Antonveneta elegge il nuovo cda della banca, composto interamente da candidati presentati dalla Lodi. Abn minaccia di impugnare l’assemblea perchè ritiene chiarissimo il concerto tra Lodi ed altri imprenditori-azionisti considerati vicini all’istituto lodigiano. Stefano Ricucci, per evitare qualsiasi voce di accordo presenta una sua lista per il cda 2 MAGGIO: La Procura di Milano apre un fascicolo contro ignoti per aggiotaggio sulla scalata di Bpl ad Antonveneta 6 MAGGIO: arriva il via libera di Bankitalia all’opa di Abn 11 MAGGIO: simao alla svolta. Consob accerta che vi sono state azioni di concerto tra Popolare di Lodi e altri azionisti nella scalata e dunque impone, come previsto in questi casi, un’Opa a tutti coloro ritenuti coinvolti nel concerto. 17 MAGGIO: Lodi presenta la sua offerta con un accordo parasociale stipulato il giorno prima con gli altri soci. La Procura di Milano iscrive Fiorani, Gnutti, Ricucci e Boni nel registro degli indagati. 18 MAGGIO: Parte l’opa di Abn 3 GIUGNO: Lodi ricorre al Tar contro la delibera Consob che ha accertato il concerto 8 GIUGNO: il tribunale di Padova conferma la sospensione del cda targato Lodi di Antonveneta, in seguito all’istanza presentata a suo tempo da Abn 10 GIUGNO:Abn rilancia l’opa da 25 a 26,5 euro per azione, prorogandola al 6 luglio 16 GIUGNO: Fiorani presenta una nuova Opas a 27,5euro per azione 12 LUGLIO: arriva l’autorizzazione di Banca d’Italia per l’opas di Bpl, nel frattempo divenuta Banca popolare italiana. La Procura di Roma indaga Fiorani per falso in bilancio, falso in prospetto, abuso d’ufficio e ostacolo all’autorità di vigilanza 15 LUGLIO: il risiko e le battaglie iniziano a coinvolgere Bankitalia. Il primo ad essere iscritto nel registro degli indagati è Francesco Frasca, responsabile della vigilanza. 19 LUGLIO: il Tar del Lazio respinge il ricorso di Abn contro le autorizzazioni concesse da Banca d’Italia a Popolare Italiana 20 LUGLIO: Parte l’opas di Popolare italiana a 27,5 euro 25 LUGLIO: la Procura di Milano sequestra le azioni di Bpi a Coppola, Gnutti, i fratelli Lonati e Ricucci 26 LUGLIO: Dal decreto che dispone il sequestro delle azioni, emergono alcune intercettazioni di una telefonata fra Fazio e Fiorani, in cui il governatore informa il banchiere di aver firmato un documento, e Fiorani gli esprime gratutudine. Secondo i Pm le intercettazioni provano l’esistenza di un concerto fra i pattisti, che avrebbero rastrellato azioni Antonveneta attraverso società finanziate dalla stessa Popolare di Lodi 27 LUGLIO: L’assemblea di Antonveneta elegge per il cda tutti i 15 candidati indicati da Abn Amro Bank. La Consob sospende in via cautelare l’Opa e l’Opas di Bpi su Antonveneta 29 LUGLIO: Popolare Italiana ricorre al Tar del Lazio contro la decisione della Consob di sospendere le offerte lanciate su Antonveneta 30 LUGLIO: Bankitalia decide di sospendere temporaneamente l’autorizzazione concessa all’opa e all’opas di Bpl su Antonveneta 1 AGOSTO: Abn Amro apre a una soluzione concordata con le autorità italiane che porti Antonveneta sotto il suo controllo Economia&Mercato vuole crescere. Enti e associazioni interessati possono chiedere una mailing algi iscritti G R A T I S . L’offerta vale per sempre se la richiesta viene fatta entro il 30 settembre 2005 scriveteci: [email protected] Economia&Mercato Bilanci Mercati 10 agosto 2005 - pag 4 Serio Marchionne conferma il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal piano industriale. Non ci saranno chiusure di impianti in Italia I conti Fiat sono migliori delle attese di Lucia Rende TORINO - Torna a splendere un po’ di luce sui conti del gruppo Fiat. Il mercato ci aveva scommesso da tempo tanto che il titolo dell’azienda del Lingotto aveva messo a segno più di un record negli ultimi tempi. Ma quando il 28 luglio l’ad Sergio Marchionne ha presentato i risultati le cifre hanno superato le aspettative. Il mercato ci credeva e anche sulla scommessa di un trimestre positivo il titolo Fiat ha corso in Borsa per venti giorni. Così in Borsa Fiat ha rivisto i 7,24 euro ed anche le due holding di famiglia sono tornate a splendere a Piazza Affari. Le notizie migliori, per quanto riguarda i conti, vengono proprio dall’Auto che presenta una perdita della gestione ordinaria abbattuta di circa due terzi: gli analisti prevedevano un rosso di 120 milioni di euro e questo ammonta invece a 88 milioni contro i 238 milioni dell’analogo periodo 2004. Per il gruppo le indicazioni sono positive: raddoppia il risultato di gestione che, nel secondo trimestre, raggiunge quota 360 milioni di euro contro i 181 milioni al 30 giugno 2004, mentre il risultato netto è positivo per 217 milioni di euro a fronte di una perdita di 246 milioni. I ricavi netti sono pari a 12,1 miliardi di euro, in linea con il secondo trimestre 2004 e l’indebitamento netto industriale è di 9,2 miliardi di euro, in calo di 0,9 miliardi di euro. Migliorano tutti i settori, ad eccezione della attività di componentistica che subiscono una lieve flessione. Risultati positivi che confermano un trend e “dimostrano - sottolinea la Fiat - che il piano industriale di rilancio sta cominciando a portare i primi benefici”. Auto Il Lingotto può così dichiarare un “cauto ottimismo sul futuro, consapevole che in Fiat Auto il lavoro da fare è ancora molto e che per gli altri settori permane un significativo margine di miglioramento da sfruttare pienamente”. “Siamo relativamente soddisfatti - afferma Sergio Marchionne - per quanto raggiunto. Abbiamo abbassato le perdite operative ad un livello rispettabile e proseguito nella ristrutturazione. In generale abbiamo raddoppiato il risultato della gestione ordinaria rispetto all’anno precedente”. Sulla scorta dei risultati presentati Fiat ha confermato gli obiettivi finanziari per il 2005 che prevedono per l’Auto una riduzione della perdita a 500 milioni di euro contro gli 820 del 2004. Marchionne ha anche confermato la possibilità che Fiat torni sul mercato dei capitali nel prossimo futuro magari con un’emissione obbligazionaria mentre sul fronte delle alleanze ha lasciato le porte aperte ad ogni ipotesi ribadendo come “un accordo ad ampio raggio come quello stretto con General Motors non è più ripetibile”. Il presidente dell’Ifil, Gianluigi Gabetti, ha invece smentito tutte le voci di accordi con il Sanpaolo Imi “miranti a stabilire un rapporto di controllo congiunto della Fiat”: l’ipotesi, già circolata e ripresa dal settimanale Panorama, riguarda l’intenzione di “saldare la quota che spetterà al Sanpaolo con quella dell’Ifil degli Agnelli” a cui, dopo la conversione a settembre del prestito da 3 miliardi delle banche, farà capo circa il 22%. Proprio per il convertendo il cda di Fiat ha deciso di rin- viare al 15 settembre la riunione già stabilita per il 9 “allo scopo di poter contestualmente deliberare l’aumento di capitale al servizio del convertendo”. Aquesto punto tutta l’attenzione degli analisti si sposta su ciò che avverrà nel prossimo futuro. Marchionne ha voluto tranquillizzare innanzitutto i sindacati confermando che in Italia non verrà chiuso alcun impianto produttivo ma che si procederà con decisione ad un piano di razionalizzazione. Tradotto potrebbe voler dire che Fiat si appresta a comunicare un certo numero di esuberi da mettere sul piatto di una trattativa che si prevede piuttosto complessa con i sindacati. Critica e onestamente fuori luogo la dichiarazione di commento di Paolo Ferrero responsabile dell’Economia per Rifondazione Comunista, “ se i soldi ci sono, si pensi all’occupazione”. James Bond sceglie la Panda La notizia è arrivata proprio pochi giorni dopo l’approvazione dei conti da parte del cda. La casa di produzione del nuovo film di 007 ha scelto di cambiare l’auto dell’agente segreto più famoso di Sua maestà. Niente auto da sogno dalle linee flessuose ed accattivanti. Niente corse sopra i 200 orari. La nuova macchina sarà proprio una Fiat Panda 4x4. Il colore è nero e sul set sono già arrivati i due esemplari richiesti. Un bel colpo per l’immagine appannata della casa torinese. L’operazione è stata portata atermine d’intesa con Fiat che rimane al comando del cavallino con il 56%. Il 2006 potrebbe essere l’anno della Borsa Mediobanca vende il 5% di Ferrari agli arabi MILANO - Fiat presenta conti migliori delle previsioni ed intanto il suo gioiello, la Ferrari, cambia pelle. A smuovere le acque nell’azionariato di Ferrari ci ha pensato Mediobanca che, in previsione dello sbarco a Piazza Affari, ha venduto il 5% del capitale ad un gruppo arabo. Il nome è Mubadala Development Company, società di investimento facente capo al governo dello stato arabo di Abu Dhabi. Per il 5% di Ferrari gli arabi hanno pagato a Mediobanca 114 milioni di euro. Un controvalore che valorizza la casa di Maranello circa 2,3 miliardi di euro. “L’operazione - ha spiegato Mediobanca in una nota - rientra nell’ambito del programma di progressivo smobilizzo e valorizzazione della partecipazione, anche mediante il collocamento in borsa”. Un’altra tappa, dunque, nel cammino di avvicinamento della Ferrari a Piazza Affari. Un percorso già trac- ciato a grandi linee dai vertici di Mediobanca ed esposto nel marzo scorso quando il direttore e condirettore della banca d’affari, Alberto Nagel e Renato Pagliaro, avevano parlato di un possibile ingresso del Cavallino in Borsa già nel 2006. Una decisione, avevano però precisato, da prendersi in accordo con la Fiat, azionista di maggioranza del Cavallino con una quota del 56%. “Si comincerà a parlare di quotazione nel 2006 se Fiat deciderà in tal senso”, aveva infatti puntualizzato Pagliaro. E che Piazzetta Cuccia e il Lingotto sulla Ferrari procedano a braccetto, anche in direzione della Borsa, lo dimostra il fatto che l’ingresso degli arabi è avvenuta d’intesa con Fiat. Il prezzo di 114 milioni di euro concordato per la cessione è in proporzione lo stesso prezzo sostenuto da Mediobanca per acquistare nel 2002 il 34% del Cavallino. Una quota che Piazzetta Cuccia ha pro- gressivamente ridotto girando partecipazioni della casa di Maranello a Commerzbank (10%), a Lehman Brothers (6,5%) alla Banca Popolare dell’Emilia Romagna (1,5%) e alla Compagnie Monegasque des Banques (1%). Mediobanca, ha precisato nella nota, ha inoltre offerto a Commerzbank e Bper di partecipare pro-quota all’operazione. In tal caso la partecipazione di Piazzetta Cuccia scenderà all’11,7% anzichè al 10% (senza considerare il bond convertibile da 171 milioni), con conseguente riduzione dell’incasso a 75 milioni di euro circa. Inoltre l’accordo con la compagnia società dI Abu Dhabi, prevede un “earn out” a favore di Mediobanca nel caso di collocamento in Borsa del Cavallino nei prossimi 24 mesi che assicuri alla Mubadala Developement un tasso interno di rendimento superiore al 10%. 10 agosto 2005 - pag 5 Tlc Aziende Economia&Mercato Il nuovo proprietario, l’egiziano Sawiris, smentisce ogni ipotesi di spostamento di qualsiasi attività della compagnia telefonica italiana Wind rimane in Italia. In partenza Pompei ROMA - Wind non sarà trasferita al Cairo. Sarà salvaguardata la sua italianità ed il nuovo piano industriale che sarà messo a punto dopo il passaggio a Sawiris, prevedrà investimenti in tutti suoi settori: fisso, mobile e internet. A pochi giorni dal closing dell’operazione che sancirà il passaggio del controllo della società di tlc alla cordata Weather Investments - si parla con insistenza del 9 o il 10 agosto quale data possibile Sawiris torna così a ribadire le proprie intenzioni sul futuro della società. E l’Enel gli fa sponda parlano di “garanzie di crescita sia in Italia sia all’estero” nel prossimo piano industriale che l’imprenditore egiziano si prepara a presentare a settembre. Mentre si intensificano le voci su una possibile uscita dell’attuale amministratore delegato Tommaso Pompei, inizia la girandola di voci sulla sua possibile successione. Tra i nomi papabili spuntano così quello di Mauro Sentinelli e Enrico Casini, rispettivamente già direttore generale di Tim ed ex amministratore delegato di Blu. Allarme e preoccupazione per il futuro di Wind erano stati ribaditi dai sindacati delle tlc - Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil - anche alla luce di notizie di stampa secondo le quali, dopo la vendita a Orascom, potrebbero essere rimessi in discussione alcuni “punti fondamentali e decisivi per il futuro del secondo gruppo di telecomunicazioni” italiano. E che potrebbero essere trasferiti al Cairo l’operativà della società nonchè risorse umane. Notizie che lo stesso Sawiris - intervenuto con una nota - rinvia al mittente parlando di “informazioni non corrette” e di “continui negativi feed back della stampa italiana” all’operazione Shopping TOMMASO POMPEI- amministratore delegato di Wind che lo vedrà assumere il controllo della società voluta dall’ex ad Franco Tatò quale pilastro della sua strategia di diversificazione del gruppo elettrico. Il closing dell’operazione, dopo il via libera dell’Antitrust arrivato alla fine di luglio - riferiscono fonti che seguono il dossier - è ormai imminente, prima di Ferragosto. “È previsto precisa lo stesso Sawiris - a breve termine. Il nostro impegno primario è verso la gente italiana e i nostri interessi di business in Italia. Mantenere l'identità italiana di Wind è uno dei nostri maggiori obiettivi”, ribadisce Sawiris che riafferma di aver sempre negato ogni possibile trasferimento di Wind in Egitto. “Vogliamo anche enfatizzare - prosegue la nota - che l’Enel rimarrà il nostro partner italiano e siamo certi che supporterà la nostra strategia di crescita, di leadership in Italia”. Una posizione ribadita, in serata, anche da fonti del gruppo elettrico: “ci sono tutte le garanzie per una crescita di Wind in Italia ed all’estero attraverso un piano industriale che prevedrà investimenti in tutti i settori in cui la società è già impegnata: mobile, fisso e internet”, hanno sottolineato. Il gruppo elettrico rimmarrà quale azionista qualificato avendo poteri di veto sul prossimo piano industriale, grazie ai patti parasociali previsti dall’accordo di cessione. Enel manterrà infatti una quota del 26% nella newco dove confluiranno il 100% di Wind e il 50% di Orascom e che sarà quotata entro il 2007. L’accordo,raggiunto a fine maggio, prevede il passaggio di Wind alla cordata Weather Investment, per 12,138 miliardi. Una cifra che include anche il debito di oltre 7 miliardi di Wind. Entro l'estate Enel trasferirà per 2,986 miliardi il 62,75% del capitale della società alla newco Weather, dove contestualmente sarà girato da Sawiris il 50% più una azione di Orascom Telecom. Di questa società veicolo l’Enel acquisirà da principio il 5,3% utilizzando 305 milioni dei proventi della cessione dell’iniziale 62,75%. La seconda fase dell’accordo scatterà invece nella prima metà del 2006: l’anno prossimo Enel girerà infatti alla nuova holding la restante quota di Wind, ricevendo un corrispettivo di 328 milioni e acquisendo da parte sua il 26% della società contenitore. Il contratto prevede anche accordi di put and call sulla base dei quali, nel periodo compreso tra il 15 gennaio 2006 e il 30 giugno 2006, Enel potrà cedere e Weather potrà acquisire la quota residua detenuta da Enel nel capitale di Wind La società del gruppo elettrico ha pagato 21,8 milion i di euro per il 100% di Metanodotti Padani, Metanodotti Trentini e Easygas EnelGas si allarga inVeneto, Emilia e Lombardia ROMA - Continua la crescita di Enel nella distribuzione e vendita di gas. E’ stato, infatti, siglato l’accordo tra Enel e Italtecna per l’acquisizione di tre società del gas che in Triveneto, Emilia Romagna e Lombardia, servono circa 20 mila clienti nelle province di Rovigo, Padova, Trento, Mantova, Ferrara e Modena. L’accordo è ora soggetto all’approvazione dell’Autorità Antitrust. Le tre società, Metanodotti Padani e Metanodotti Trentini, operanti nella distribuzione di gas naturale, ed Easygas, attiva nella vendita di gas, nel 2004 hanno conseguito ricavi consolidati per circa 15 milioni di euro e venduto 50 milioni di metri cubi di gas, con un Ebitda pari a oltre 3 milioni di Euro. Metanodotti Padani e Metanodotti Trentini attualmente gestiscono il servizio di distribuzione del gas in 17 comuni. Il corrispettivo complessivo per il 100% del capitale delle tre società è di 21,8 milioni di Euro. Con questa acquisizione, Enel Gas supera i 2 milioni di clienti ed i 5 miliardi di metri cubi di gas venduti, rafforzando la posizione di secondo operatore nazionale del settore, con una quota di mercato del 12% in termini di clienti serviti. Dall’apertura completa del mercato, Enel Gas, che da subito ha intrapreso la sua azione commerciale verso i clienti industriali e microbusiness, è stato il primo grande operatore nazionale a lanciare offerte che consentono alle famiglie italiane di cambiare il proprio fornitore di gas e di avere sconti sulla bolletta e servizi più evoluti. Per il segmento consumer, è stato ideato e lanciato il primo programma loyalty in Italia nel settore, “L’Accendipremi”, un progetto strutturato e innovativo per premiare la fedeltà dei clienti. Economia&Mercato Rubrica 10 agosto 2005 - pag 6 GLOBAL FAX Boom raccolta netta secondo Assogestioni MILANO - Il secondo semestre del 2005 si apre con un balzo verso l’alto della raccolta netta, che nel mese di luglio vola a quota 2.744 milioni di euro e trascina con sè il patrimonio, giunto a +564.488 milioni euro, in aumento dell'1,32% rispetto al mese precedente (+6,71% su base annua). Lo rivelano i dati di Assogestioni, che segnalano come l'andamento della raccolta da inizio anno riporti un saldo positivo di 3.420 milioni di euro. Tutti le categorie dei fondi comuni sono positive con le uniche eccezioni dei fondi azionari e di quelli di liquidità. Banca Intesa lancia l’opa sul 90% della serba Delta Banka ROMA - Banca Intesa ha lanciato l’opa per il 90% più un’azione del capitale sociale votante di Delta Banka, seconda banca in Serbia e Montenegro, per un corrispettivo di 333 milioni di euro. Lo dice Intesa in una nota. Il prezzo dell’opa corrisponde a una valutazione di 370 milioni di euro per il 100% del capitale. La banca guidata da Corrado Passera aveva firmato il contratto di compravendita lo scorso febbraio e lancia ora l’opa avendo già ottenuto le autorizzazioni in Serbia e in Italia. Il perfezionamento dell’acquisizione è previsto per la metà di agosto. Delta Banka a dicembre 2004 aveva un totale attivo di 691 milioni di euro, una raccolta con la clientela di 553 milioni e impieghi per 332 milioni. L’utile netto del 2004 è stato di 22 milioni di euro. La Marina miltare turca ha scelto l’Atr72 ANKARA - La Turchia ha confermato la scelta di rinnovare la flotta aerea della Marina Militare con velivoli ATR 72 nella configurazione per missioni di pattugliamento e sorveglianza antisommergibile. Alenia Aeronautica, società di Finmeccanica, ed il governo di Ankara hanno infatti firmato il contratto, del valore di 219 milioni di dollari (pari a circa 180 milioni di euro), che prevede la fornitura di dieci esemplari di ATR 72 ASW (Anti Submarine Warfare). L’accordo, in base al quale le consegne dei velivoli inizieranno nel 2010, consentirà l’avvio di un’intensa collaborazione industriale nelle tecnologie per la difesa e la sicurezza con le principali società turche del settore, sia per quanto riguarda le attività di progettazione sia per quelle manifatturiere. Eni inaugura un giacimento in Iran ROMA - Il giacimento del campo di Darquain, situato nella regione del Khouzestan a circa 100 Km a sud ovest della città di Ahwaz, è stato inaugurato, alla presenza del Vice Presidente della Repubblica Islamica di Iran, Muhammed Reza Aref, del Ministro del Petrolio Bijan Namdar Zanganeh e dell’Amministratore Delegato di Eni Paolo Scaroni. “L’inaugurazione di Darquain segna il raggiungimento di un importante obiettivo per Eni e i suoi partner iraniani e rappresenta un’ulteriore tappa di consolidamento della nostra presenza nel Paese e della proficua collaborazione con l’Iran e testimonia la capacità di Eni di saper utilizzare al meglio il suo patrimonio di risorse tecniche”, ha dichiarato Paolo Scaroni. Telecom acquista da Tiscali la rete in fibra ottica ROMA - Telecom Italia e Tiscali hanno raggiunto un accordo per l’acquisto da parte di Telecom Italia Sparkle della rete in fibra ottica di Tiscali, Tiscali International Network Sas, per un controvalore pari a 8 milioni di euro. Tiscali International Network Sas, afferma una nota congiunta delle due società, è proprietaria di 15mila km di fibra ottica in 12 Paesi europei. L’operazione non comprende la cessione delle reti Ip e Voice over Ip internazionali e nazionali, che fanno invece capo a Tiscali International Network. La cessione è subordinata all’approvazione da parte delle Autorità competenti. France Telecom conquista Amena PARIGI - France Telecom ha acquisito Amena, la divisione di telefonia mobile del gruppo Auna, per 10 miliardi di euro, secondo fonti del gruppo spagnolo riportate dall’emittente Cadena Ser. Il banco Santander Central Hispano, Fenosa ed Endesa, azionisti di maggioranza di Amena, hanno chiuso l’accordo di vendita. In base all’intesa, France Telecom effettuerà il pagamento in parte in contanti e in parte con uno scambio di azioni. Il resto del gruppo Auna - la rete di infrastrutture e telefonia fissa - ancora non è stato collocato, sebbene, sempre secondo fonti vicini all’operazione, si stia valutando la possibilità di venderlo ad alcune delle società concorrenti, come la compagnia di cavi ONO, che hanno avanzato delle offerte. Con l’acquisizione di Amena, France Telecom diventa il terzo operatore di telefonia mobile in Spagna, dopo Telefonica e Vodafone. Lo sviluppo del giacimento di Darquain, che è stato il primo campo a terra sviluppato da una compagnia straniera attraverso un contratto di tipo buy-back , ha rispettato i tempi e i costi previsti. Eni è operatore del progetto con la quota del 60% per conto di NIOC (National Iranian Oil Company), in joint venture con il partner iraniano NICO (Naftiran Intertrade Co.) che detiene il 40 %. La produzione del giacimento è oggi di 55.000 barili al giorno e raggiungerà i 160.000 barili al giorno alla fine della seconda fase di sviluppo, in corso di realizzazione. L’investimento complessivo nel progetto raggiungerà al termine della seconda fase i 548 milioni di dollari (di cui 329 milioni in quota Eni). Microsoft cresce più delle attese nonostante qualche difficoltà NEW YORK - Nel quarto trimestre dell’esercizio fiscale 2004-2005, Microsoft riporta un utile netto di 3,7 miliardi di dollari (pari a 34 centesimi per azione) in rialzo dello 38% rispetto ai 2,69 miliardi (25 centesimi, dello stesso periodo del precedente esercizio. Il risultato, si legge in una nota, include 5 centesimi per azione dovuti a transazioni legali (775 milioni versati alla Ibm) e altri 9 di benefici fiscali. Il dato è superiore alle stime degli analisti, che avevano previsto un risultato netto di 28 centesimi. In crescita anche il giro d’affari, salito a 10,16 miliardi dai 9,29 miliardi dello stesso periodo 2004, e in linea con le attese di 10,17 miliardi. Malgrado alcune difficoltà, la console Xbox 360 ha generato un fatturato in aumento del 22% a 610 milioni. Quanto all’esercizio in corso, Microsoft stima utili di 29-31 centesimi ad azione e ricavi per 9,7-9,8 miliardi, in calo rispetto ai 34 centesimi e i 9,92 miliardi, rispettivamente attesi dagli analisti. La società di Redmond, nello Stato di Washington, ha reso noto l’acquisto di FrontBridge Technologies, provider di protezione antivirus delle mail con un’operazione dovrebbe chiudersi entro la fine di settembre. 10 agosto 2005 - pag 7 ROMA - Due giovani imprenditori, Camilla e Corrado Pilotti, hanno deciso di puntare fortemente sul settore benessere. L’operazione è estremamente interessante perché prevede la completa ristrutturazione e il recupero del Borgo Pilotti nelle Marche. L’idea è quella di creare un centro completo per il benessere con hotel, centro di cura e relax completo. Il progetto rientra nel lancio del nuovo marchio Life’s Quality Repos ideato da Ignazio Li Donni e che vedrà proprio in Borgo Pilotti la prima opera concreta. Il progetto prevede la coniugazione di riposo, benessere, enogastronomia e cultura, tutti parametri che riportano alla filosofia del nuovo marchio del gruppo e cioè, “abitare un sogno” e “vivere una vera dimensione di qualità”. Il progetto è estremamente complesso e la macchina operativa sarà gestita da grandi professionisti per ogni settore alberghiero. Così dalla reception, alle camere, al ristorante ogni segmento sarà curato nei minimi dettagli per dare il maggior comfort possibile ad una clientela che sarà indubbiamente selezionatissima. I veri punti forti del nuovo progetto saranno il Repos che disporrà di un personal trainer a completa disposizione della clientela e del day-surgery che disporrà di servizi chirurgici all’avanguardia per l’estetica e la plastica ma soprattutto avrà un settore dedicato all’odontoiatria e al laser. Tutti questi servizi medici verranno assicurati da personale professionale di ottima qualità in un LA STORIA Le prime costruzioni che poi daranno vita al Borgo Pilotti risalgono al ‘500 con la costruzione della casina di caccia di Saverio Pilotti che ha poi dato il nome all’interno Borgo. Nel 1664 ritroviamo il Borgo di proprietà del capitano Cornacchia da Sernano che realizzò la chiesa di San Giuseppe e ampliò il Borgo. Nel 1870 ancora un cambio di proprietà con l’arrivo della nobildonna Luigia Fabizzi da Amandola che continuò l’opera dando all’interno abitato una struttura tipicamente ottocentesca della borghesia risorgimentale. Con quest’ultima fase di ampliamento la struttura prende la forma attuale con granai, magazizni e la grande abitazione padronale. Spicca su tutto una grande chiesa di stile gotico apparentemnte smisurata se confrontata al resto delle costruzioni. E’ questa l’ultima opera di ampliamento probabilmente legata alla devozione religiosa di una nobildonna locale. Il Borgo ha poi passato un lungo periodo di abbandono fin quando non è tornato di proprietà della famiglia Pilotti. Speciale-azienda Borgo Pilotti sarà sinonimo di qualità e benessere Economia&Mercato ro con la All Event SpA, proprietaria del Palazzo dello Sport di Roma per la ristrutturazione interna. Nel contempo, continuando i già estesi rapporti nel tempo con ospedali e aziende farmaceutiche in collaborazione con la Smet Italia Spa ha proceduto alla ristrutturazione degli interni della sede centrale di IBM. Un altro filone che ha continuato a svilupparsi è quello delle catene di negozi sparse nel Lazio, collaborando con l’Inkuitalia Spa di Udine e con la Umdasch Shopconcept di Bolzano. Nel 2003 ha cominciato una nuova impresa con di Alessandro Maria Li Donni ambiente estremamente raffinato che non ricorderà in alcun modo il classico ospedale. Questa è la nuova sfida dei due fratelli Pilotti e del gruppo Ergon. IL GRUPPO ERGON Nel 1998 nasce la Ergon di Corrado Pilotti. La ditta è individuale e il fondatore ha appena 22 anni. I primi lavori riguardano l’edilizia e la fornitura di pavimentazione. In breve tempo la ditta arriva a fornire anche il comparto ospedaliero e il farmaceutico-sanitario prendendo commesse per: l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’Azienda Ospedaliera Sant’Andrea di Roma, l’Ospedale di Tivoli, l’Ospedale di Frascati, l’Ospedale di Ariccia, il Policlinico Agostino Gemelli di Roma ed il Policlinico Umberto I°, il Sant’Eugenio, il CTO Andrea Alesini, l’Ospedale Universitario di Tor Vergata. A questo punto arriva l’interesse anche per altri campi imprenditoriali come le sale Bingo e la parte commerciale del settore edile: ristrutturazione, arredamento, quindi il servizio “chiavi in mano” dei negozi più rinomati del Centro Storico di Roma (come Bulgari, Sisley, United Colors of Benetton, Levi’s, sede a Roma del Los Angeles Times, Petit Bateau, La Rinascente e molti altri). Nel 2002, arriva la trasformazione in Ergon Srl, con l’ingresso, oltre a Corrado Pilotti, delle due sorelle, Federica che si occupa delle progettazioni interne e Camilla che si occuperà invece di tutto ciò che riguarda la contabilità e l’amministrazione della società. La nuova Ergon otterrà un importantissimo lavo- la Boscolo Hotels SpA. Realizzazione di un Centro Benessere all’interno dell’hotel Exedra a Roma. Sempre nello stesso stabile al V° piano la Boscolo Hotels Spa si è nuovamente affidata alla Ergon Srl per la ristrutturazione dell’ambiente Terrazza Roof Garden che ha portato alla creazione del Bar-Ristorante “Sensus Bar” di grande successo a Roma. La gestione viene affidata ad un’altra società del gruppo, la Ergon Food. La Ergon Srl da questo momento lascia il suo nome originale per denominarsi Ergon Engineering Srl, mantenendo il suo organico e avvalendosi di un nuovo staff di architetti, che ha dato il via a nuovi progetti e realizzazioni: ristrutturazione completa dei locali e degli impianti tecnologici del Centro Benessere all’interno del Grand Hotel Trento (spazio oggi gestito dalla Ergon srl – sezione Wellness). Progettazione e realizzazione dei nuovi uffici Ristorazione Gruppo Boscolo Hotel in Via del Viminale a Roma. Progettazione di Ampliamento cabine ad alta tecnologia presso il centro Spa dell’Hotel Carlo IV a Praga. Per il futuro la società sta partecipando alla gara per la realizzazione di otto capannoni ad uso uffici per la Bridgestone a Roma e per la progettazione e realizzazione del Centro Benessere dell’Hotel Town a Torino del Gruppo Rosso Incentive Franco Rosso. Con la Ergon Welness, oltre ai già citati Exedra di Roma e Carlo IV di Praga, partiranno anche altri due centri nella catena Boscolo, presso il Dei Dogi Luxury Hotel di Venezia e il Tower a Bologna. Altri tre Centri Benessere saranno aperti nell’ambito della “Rosso Incentive-Franco Rosso”. Economia&Mercato Il piano 10 agosto 2005 - pag 8 Mercati La cordata ha presentato la migliore offerta per l’autostrada urbana di Santiago del Cile. A vendere è Impregilo Sias-Autostrade alla conquista di Costanera di Lucia Rende ROMA - Ecco il primo esempio di “collaborazione” tra Autostrade-Sias e Impregilo. Autostrade ha presentato insieme a Sias un’offerta vincolante per l’acquisizione del 100% di Sociedad Concessionaria Costanera Norte, attiva in Cile e titolare della concessione di 43 km di autostrade urbane a Santiago. Attualmente il capitale della società cilena è diviso tra Gruppo Impregilo (77,9%), Empresa Constructoria Tecsa (10%), Empresa Constructora Fe Grande (10%) e Simest (2,1%). Autostreade-Sias hanno offerto 308,9 milioni di dollari. Il cda di Impregilo ha accettato l’offerta. L’operazione - si legge in una nota - è subordinata all’effettuazione di una due diligence da parte di Autostrade e Sias, nonchè all’assenso delle banche finanziatrici e del ministero delle Opere pubbliche cileno. Le due società offerenti sono azioniste di Impregilo tramite la Igli, che del general contractor è primo azionista con il 12,6%, dopo Gemina che ha ancora in portafoglio l’11,8%. L’offerta di Autostrade e Sias, che si confronterà con quelle presentate nell’ambito della procedura competitiva di cessione avviata da Impregilo, punta ad acquisire la totalità del capitale di Costanera e, comunque, una quota non inferiore al 77,89% equivalente alla partecipazione detenuta da Impregilo International. Costanera Norte è titolare di una concessione per la gestione della tratta autostradale in scadenza nel 2033. Alla scadenza le offerte giunte ad Impregilo per le autostrade urbane cilene sono cinque: gli spagnoli di Acciona, la brasiliana Companhia de Concessos Rodovirias (Ccr), la Hochtief, la spagnola Ohl Concesiones e quella appunto, congiunta di Autostrade e Sias (gruppo Gavio). Il Cda del general contractor ha valutato che l’offerta congiunta di Autostrade e Sias - spiega una nota di Impregilo - presentava “le condizioni economiche e contrattuali migliori”. Le due società italiane hanno indicato un prezzo di acquisto per il 100% di Costanera di 308,9 milioni di dollari. La società concessionaria cilena - spiega ancora Impregilo - presenta un indebitamento di circa 250 milioni di dollari, costituito da prestito obbligazionario e da circa 18 milioni di dollari da prestito subordinato. Nella nota Impregilo sottolinea che, come previsto dalla procedura di selezione, Autostrade e Sias avvieranno entro il prossimo mese di agosto una due diligence esclusiva su Costanera della durata massima di 35 giorni. Terminata la due diligence, potrà essere avviato l’iter autorizzativo per il trasferimento della partecipazione presso l’ente concedente (Ministero dei Lavori Pubblici cileno) e presso i due garanti (Banco Interamericano di Sviluppo e Ambac Assurance Corporation) del prestito obbligazionario da 250 milioni di dollari emesso nel 2003 dalla società cilena per il finanziamento delle opere realizzate. L’intera procedura dovrebbe quindi concludersi verso la fine del 2005 o all’inizio del 2006. Economia&Mercato ringrazia i siti partner dell’iniziativa. W WW .orvietosi.it .ontuscia.it .ildomani.it .sudweb.it .sottocchio.it Se hai un sito d’informazione locale e vuoi anche tu la nostra rivista G R A T I S . scrivici: [email protected] Scoprirai tante opportunità per li tuo sito di crescere e farsi conoscere 10 agosto 2005 - pag 9 Shopping Economia&Mercato Mercati L’azienda tedesca ha investito 3,8 miliardi di dollari per assicurarsi l’azienda americana ed entrare da protagonista nel mercato degli States Adidas conquista Reebok e sfida Nike di Cesare Manca ROMA - Adidas affonda sugli Stati Uniti per cercare di contrastare l’impero Nike e per farlo ha deciso di prendere il toro per le corna e acquistare la diretta concorrente Reebok. L’azienda tedesca è andata alla conquista di Reebok investendo 3,8 miliardi di dollari per arrivare al controllo del terzo produttore mondiale di abbigliamento sportivo. Adidas diverrà, quindi un competitor globale con Nike, visto che fino ad oggi il confronto era per disciplina sportiva, calcio contro basket, ad esempio. Ora con Reebok la società tedesca sarà fortemente presente nella Nba. La società bavarese, fondata negli anni ‘20 da Adi Dassler, si affida - ed è un elemento particolare - a un altro pezzo della storia mondiale delle attrezzature sportive come la Reebok, nata nel 1890 in Gran Bretagna e approdata, dopo alterne vicende, a distanza di quasi 80 anni negli Stati Uniti, diventando con il tempo il principale concorrente del gruppo di Portland, nell’Oregon, costituito nel 1962 e che ha cambiato nome nel 1972, diventando Nike, richiamandosi alla Grecia classica antica cioè alla divina Atena Nike. Quella che tra Adidas e Nike è una battaglia combattuta a suon di testimonial d’eccezione e di innovazione tecnologica. La prima vera sfida risale addirittura a Jesse Owens che nel ‘36 indossava proprio scarpe Adidas a Berlino. Poi ha continuato a richiamare testimonial d’eccezione come Mohammed Alì e Abdul Jabbar. Poi è arrivato il calcio con Beckham e Zidane. La vera svolta per Nike si è avuta con l’ingaggio di Michael Jordan stella del firmamento Nba e trampolino di lancio per l’azienda di Portalnd. L’altro campo di sfida riguarda l’innovazione tecnologica. Nel calcio Adidas è stata la prima ad adottare i tacchetti svitabili che hanno fruttato una Coppa Rimet nel ‘54 alla Germania. Nike ha risposto negli anni ‘80 con la serie di scarpe “air”. Ora, con l’acquisizione della Reebok, Adidas replica quanto fatto con la francese Salomon (rilevata nel 1998) sul modello di un gruppo ancora più integrato e complementare, arrivando a detenere una quota del 28% del mercato globale delle scarpe sportive e avvicinandosi al 31% della Nike, con un fatturato di 11,1 miliardi contro i 13,7 miliardi della rivale. L'operazione consentirà alla Adidas di raddoppiare - ed è questo l’aspetto di rilievo - le vendite negli Usa (in forte calo dopo il ciclone Jordan), tradizionale mercato della Nike. Reebok controlla attualmente una quota del 12% delle calzature sportive, contro l’8,9% del gruppo tedesco, mentre il gruppo di Portland è in testa con il 36%. Rafforzamento tattico, quanto alla Adidas, guardando alle kermesse sportive più importanti, a partire dai Mondiali di calcio in Germania del 2006, per una nuova puntata dello scontro con la Nike, a sua volta sempre più presente nel football con lo sbarco massiccio nella Premiere League, Arsenal e Manchester United in testa. Economia&Mercato Augura a tutti Buone vacanze e vi dà appuntamento a metà settembre Economia&Mercato SPOLETO SPOLETO CREDITO CREDITO E SERVIZI SERVIZI SOCIETA A SOCIETA’ COOPERATIV COOPERATIVA SEDE LEGALE: PIAZZA PIANCIANI, 5 - SPOLETO Tel.0743/49817 - Fax 0743/9623 e.mail: [email protected] Marche 10 agosto 2005 - pag 10 Glocal Glocal E&M Per mettere le economie in movimento Il passaggio ufficiale segue l’accordo tra Bpu e Popolare di Ancona e una serie di imprenditori locali. Il 69,9% della Cassa è stato acquisito dalla F.C.M. SpA proprio con il sostegno del gruppo milanese Il 30% di Carifano passa a Banca Intesa dalla redazione di WWW.SOTTOCCHIO.IT FANO - Il Gruppo Intesa, attraverso Intesa Casse del Centro (holding del Gruppo Intesa a cui già fanno capo le Casse di Risparmio di Ascoli Piceno, Città di Castello, Foligno, Rieti, Spoleto, Viterbo e Terni e Narni), a seguito dell’ottenimento dell’autorizzazione dell’Organo di Vigilanza, ha concluso l’acquisto del 30% del capitale della Cassa di Risparmio di Fano (Carifano). A dare l’annuncio della conclusione della complessa operazione societaria sono stati l’Amministratore Delegato di Intesa Casse del Centro, Eliano Lodesani, e Mario Pesaresi, esponente di F.C.M. S.p.A., il gruppo di imprenditori marchigiani che ha fortemente perseguito e voluto un progetto che vedesse nella Carifano un momento di crescita e sviluppo del credito nelle Marche. Entrambi, e in modo congiunto, esprimono la loro soddisfazione per un’operazione maturata in tempi brevissimi, che rafforza ulteriormente la compagine delle Casse di Risparmio del Centro Italia riunite nel Gruppo Intesa. Si è conclusa il 26 luglio, infatti, l’operazione di acquisto vero e proprio, che segue di pochi mesi la firma di un accordo tra la stessa Intesa Casse del Centro, il Gruppo “Banche Popolari Unite” (BPU), la Banca Popolare di Ancona (BPA, attraverso la quale BPU controllava Carifano) e alcuni soci di minoranza di BPA, per la cessione del 99,9% del capitale di Carifano. Il 69,9% di Carifano è stato acquistato, con il sostegno finanziario di Banca Intesa, proprio da F.C.M. spa, società facente capo a cinque soci di minoranza di BPA (oltre a Mario Pesaresi anche Francesco Merloni, Gennaro Pieralisi, Massimo Virgili, Walter Darini) di cui Paolo Tanoni ha assunto la carica di Presidente. Intesa Casse del Centro ha pagato, per la quota azionaria di sua spettanza, 98 milioni di euro, pari a circa 2,6 volte il patrimonio netto di Carifano al 31 dicembre 2004 post distribuzione dei dividendi, mentre l’importo riconosciuto da F.C.M. è stato di 182 milioni di euro. A seguito della cessione dei diritti di voto al Gruppo Intesa, Intesa Casse del Centro diventa da subito titolare del controllo di Carifano, con la prospettiva di ampliare in futuro la propria quota di partecipazione oltre il 51%. Per Carifano l’ingresso in Intesa, e in particolare in un gruppo di Casse di Risparmio omogeneo per storia, cultura e caratteristiche di rapporto con il territorio e la sua componente imprenditoriale, rafforza la prospettiva di un intenso sviluppo operativo e di una ampia espansione geografica. Un’espansione finalizzata a valorizzarne le caratteristiche di banca locale vicina alle famiglie e alle piccole e medie imprese della dorsale adriatica con sempre più importanti presenze anche nell’entroterra marchigiano. Allo stesso tempo, per la Holding guidata dal Presidente Alberto Pacifici e dall’Ad Eliano Lodesani, si tratta di un ulteriore rafforzamento del progetto federale delle Casse di Risparmio, orientato fin dal suo avvio, avvenuto nel 1999, alla valorizzazione, all’interno di un grande Gruppo, delle loro forti identità di banche locali, con stretti legami con il territorio, ma anche con elevati livelli di efficienza e capacità operativa. Tempi brevissimi sono previsti anche per la piena integrazione dei sistemi operativi. Per novembre è infatti programmata l’unificazione dei sistemi informatici e l’allineamento degli assetti organizzativi affinché, a partire dai valori condivisi di banca locale, sia possibile per Carifano realizzare progressi anche sul piano operativo, per offrire alla clientela prodotti e servizi di qualità sempre maggiore. Carifano, al 31 dicembre 2004, aveva un totale attivo di 1.259 milioni di euro, impieghi a clientela di 1.037 milioni, raccolta diretta di 1.001 milioni, raccolta indiretta di 562 milioni e un patrimonio netto di 135 milioni (ante distribuzione dei dividendi). L’utile netto del 2004 è stato di 9,7 milioni. Carifano ha 41 filiali, di cui 34 nelle Marche. Con questa operazione Intesa Casse del Centro rafforza in misura significativa il presidio del territorio marchigiano, accrescendo la propria quota di mercato in termini di sportelli dal 5% all’8,5%. La presenza complessiva del Gruppo Intesa nella regione raggiunge i 107 sportelli, corrispondente a una quota di mercato di circa il 10%. Lombar dia Utile in crescita per la Popolare di Sondrio SONDRIO - La Banca Popolare di Sondrio ha archiviato il primo semestre 2005 con un incremento dell'11% dell'utile netto, pari a 39 milioni, rispetto allo stesso periodo 2004. La raccolta diretta è aumentata del 16,8% a 9.558 milioni, la raccolta indiretta del 13,2% a 15.535 milioni e quella complessiva è cresciuta del 14,5% a 25.507 milioni. Le sofferenze nette sono pari allo 0,88% dei crediti verso clientela. Il margine di interesse è pari a 127 milioni (+8,9%) e il margine di intermediazione è aumentato del 9,4% a 198 milioni. 10 agosto 2005 - pag 11 PERUGIA - C’è qualcosa che non funziona nella dichiarazione del Tesoro che indica come prima in classifica per indebitamento l’Umbria e la risposta del Presidente Maria Rita Lorenzetti che ha di fatto rispedito al mittente ogni accusa, confermando il sostanziale equilibrio di bilancio della Regione. In effetti c’è qualcosa che non funziona. Innanzitutto è difficile capire come mai una Regione riesca a spendere il 60% del proprio bilancio per la sanità e farsi bastare il restante 40% per tutto il resto, stipendi ed emolumenti compresi. E’molto difficile comprenderlo se non si chiarisce che l’Umbria ha emesso un bond con scadenza 2013 dedicato tutto alla sanità. In pratica in tal modo la Regione ha coperto il fabbisogno per alcuni anni rimandando al 2013 la questione del pagamento del debito. Una sorta di spalmadebiti (parolina che va tanto di moda di questi tempi) che si ritroverà a pagare chi sarà al governo in quell’infausto anno. L’Umbria poi, anche per stessa ammissione della Lorenzetti, spende troppo in enti, agenzie, partecipate e qui si dovrà sforbiciare. Per meno di un milione di abitanti ci sono 9 comunità montane, 4 Aziende sanitarie e 2 aziende ospedaliere e poi gli ATO, da non dimenticare. Per ognuna di queste entità c’è una giunta, un consiglio di amministrazione ed altri organismi, dirigenti, funzionari e dipendenti. Una selva di incarichi tra poltrone e strapuntini che serve più che altro ad accontentare tutti. La prima riforma tentata in Umbria riguardò la Aziende Sanitarie Locali, Si ventilò l’accorpamento per province, poi alla fine ci rimise solo Orvieto mentre tutti rimasero con la loro bella azienda a disposizione. Da allora non ci fu più alcun tentativo, visto anche il magro risultato. Ora la Lorenzetti ha promesso di rimetterci in mano ma come? L’unica metodo serio dovrebbe partire dal rapporto tra abitanti ed enti. Altre realtà regionali ben più grandi TUTTE LE AGENZIE DELLA REGIONE UMBRIA ARUSIA: Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione in Agricoltura ADISU: Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario AUL:agenzia del mercato del lavoro e delle politiche del lavoro in Umbria SEDES: Agenzia per la promozione e l'educazione alla salute, la documentazione, l'informazione e la promozione culturale in ambito sociosanitario ARPA: Agenzia per la protezione ambientale SEU: Servizio Europa Umbria, centro di documentazione AUR: Analisi, studi e ricerche sull’economia regionale Economia&Mercato Glocal Umbria, una Regione piena di enti e agenzie 200mila. La soluzione prospettata da alcuni, cioè la costituzione di una terza provincia non farebbe che moltiplicare i costi e appesantire una macchina della pubblica amministrazione già troppo sviluppata. Sarebbe molto più veloce e facile allargare a territori limitrofi, come ad esempio lo spoletino e la Valnerina la Provincia di Terni tentando un minimo riequilibrio territoriale. Fatto questo si può passare tranquillamente alla ridefinizione degli ambiti d’intervento di agenzie e consorzi. Due Asl e due ATO sono sufficienti per coprire il fabbisogno regionale. Ma lo sforzo maggiore va fatto nella ridefinizione dei ruoli delle agenzie e delle partecipate. Il primo ostacolo riguarda le due finanziarie della Regione, di Catone Sviluppumbria e Gepafin. Da tempo si discute circa l’accorpamento in un’unica società ma alle parole non sono mai seguiti i UTTE LE PARTECIPATE fatti. Andando a scorrere la partecipazioni delle DELLA EGIONE MBRIA due società, poi, si viene a scoprire che i doppioni Sviluppumbria SpA Gepafin SpA non mancano, come anche le partecipazioni di 74 minoranza. Ad esempio CAPITALE E SVILUPPO SPA GEPAFIN non si capisce il prolifera5,87 NUOVA FIN SPA ISRIM re di società per l’innova25,71 ATI PRISMA CONS. AREE IND.LI TERNI zione e la creazione d’im50 BIC U MBRIA presa. Consorzio UMBRIA FIERE 28,25 Novaumbria e Umbria CONSORZIO NOVAUMBRIA PARCO TECNOLOGICO 3A Innovazione sono due 63,77 UMBRIA INNOVAZIONE espressioni che potrebbe31,21 SASE SPA ro benissimo essere n.c. esplose da COMEX Sviluppumbria e 41,32 CONS. CRESCENDO Gepafin. Anche tra le agenzie, moltiplicatesi negli ultimi hanno un rapporto che consiglierebbe all’Umbria di anni, rimane qualche perplessità. Con un allargamenaccorpare la gran parte delle funzioni. Dividere su to delle competenze si potrebbe pensare ad un accorbase provinciale le competenze di Ato e Asl non sarebpamento di Aul ed Aur e di Arpa e Sedes. Da qui si torna al punto di partenza; ma è proprio vero che l’Umbria ha un bilancio sano? Certamente è affidabile, lo confermano le valutazioni delle agenzie di rating ma ciò non significa assolutamente che tutto vada per il verso giusto. Se se vuole mantenere il rating c’è da riorganizzare l’intera struttura regionale delle partecipate e delle agenzie con un atto di coraggio che imponga scelte “dolorose” per la lottizzazione ma virtuose per i conti della Regione. L’eventuale dimagrimento di partecipate e agenzie potrebbe anche svuotare quella polemica a volte sterile che riguarda i compensi di consiglieri e manager delle strutture pubbliche. Chi lavora deve essere retribuito secondo un grado di MARIA RITA LORENZETTI - Presidente della Regione responsabilità chiaro, magari parificando il pubblico al Umbria privato. E’ facile, infatti, attaccare qualsiasi manager be affare peregrino se non fosse che c’è un vizio d’o- pubblico, soprattutto se espressione di doppio o triplo rigine che riguarda la divisione provinciale. Le due incarico politico. Ciò che deve interessare è la compeprovince, infatti, hanno rapporti di forza ben diversi. tenza tecnica in materia e la serietà e correttezza della Perugia può contare su la gran parte del territorio e su persona. Sono queste le stelle polari che devono essecirca 600mila abitanti, mentre Terni arriva a circa re seguite. T R U Economia&Mercato Glocal 10 agosto 2005 - pag 12 GLOCAL FAX PUGLIA Aumentano cessazioni d’impresa nella Provincia di Taranto TARANTO - La Camera di commercio di Taranto ha elaborato i dati del Registro delle imprese del 2° trimestre del 2005. Il sistema delle imprese provinciali presenta al 30 giugno 2005 un saldo positivo di 372 unità tra le imprese iscritte e le imprese cessate nel trimestre. Le nuove iscrizioni sono state, infatti, 889 (894 nel 2004) a fronte di 517 cessazioni (450 nel 2004). Il saldo, seppur positivo per il complesso delle attività economiche, è però in calo del 16,21 per cento rispetto al risultato del 2004 e ciò è dovuto proprio al dato delle cessazioni di impresa. LOMBARDIA Approvata Cig per gli operai della Marzotto MORTARA - Tirano il fiato i 141 dipendenti della Marzotto di Mortara (Pavia) che, entro la fine di agosto, perderanno il posto di lavoro a seguito della chiusura dello stabilimento della pettinatura: per un anno potranno beneficiare della cassa integrazione straordinaria a zero ore. Le riserve sulla concessione dell’ammortizzatore sociale sono state sciolte al termine di un incontro tra i vertici del Gruppo Marzotto e le parti sociali, che si è tenuto presso il Ministero del Welfare a Roma. I 12 mesi di Cig garantiranno agli operai e agli impiegati dello stabilimento di Mortara il 90% dello stipendio. La fabbrica della pettinatura chiuderà comunque i battenti il 30 luglio; al momento il Gruppo Marzotto non avrebbe fatto cenno ad alcuna ipotesi di riconversione. TOSCANA Rinviata la liquidazione della Kartos PISTOIA - La proprietà della Kartos ha deciso di rinviare la messa in liquidazione dell’azienda e si è impegnata a presentare un piano industriale nelle prossime settimane. È questo il risultato del confronto con i sindacati e le istituzioni. Alla riunione, nella sede della Provincia, hanno partecipato il vicepresidente Giovanni Romiti, il sindaco di Montecatini Ettore Severi, i sindacati e, per l’azienda, Renzo Cardini e Luigi Marzolla. Da tempo è in corso una vertenza per una ristrutturazione dell’azienda cartotecnica che dà lavoro a 115 dipendenti. Al termine dell’incontro il vicepresidente della provincia Romiti ha espresso soddisfazione per la sospensione della messa in liquidazione. Le parti a questo punto dovrebbero rivedersi alla fine del mese di agosto. FLASH SANITÀ PUBBLICA Deficit di oltre un miliardo per il Piemonte TORINO - Oltre un miliardo di euro. A tanto ammonta il disavanzo di bilancio della sanità piemontese per il 2004. A rendere nota la stima è stata la presidente della Giunta regionale, Mercedes Bresso, al termine di un vertice con il vice presidente, Gianluca Susta e l’assessore alla sanità, Mario Valpreda. E le cose non vanno meglio neppure per l’anno in corso: il fabbisogno 2005 stimato intorno ai 6,4 miliardi, evidenzia già uno sforamento di 340 milioni, di cui 150 circa riferiti ai primi tre mesi dell’anno. Alla cifra sono da aggiungere, poi, le risorse da destinare ai rinnovi contrattuali per complessivi 500 milioni di euro. “La stima di cui disponiamo ad oggi si basa sui preconsuntivi delle Asl che non sono stati ancora certificati ed ammonta a circa 1 miliardo e 50 milioni di euro”, ha sottolineano Mercedes Bresso precisando che “la situazione è più grave del previsto e il debito molto maggiore di quello che l’ex maggioranza aveva sostenuto. questo significa per il Piemonte sacrifici se non si riuscitrà a colmare il buco con i trasferimenti statali”. Sotto accusa la mancanza di programmazione, l’assoluta assenza di controllo e il grande frazionamento delle Asl, che oggi sono 30 e che nei programmi futuro verranno ridotte di molto. “Non c’è raccordo tra i bilanci delle Asl e quello della Regione”, ha osservato la presidente del Piemonte che ha annunciato: “D’ora in poi i bilanci preventivi delle Asl dovranno essere presentati entro il mese di novembre e saranno autorizzate solo quelle spese che figureranno a bilancio”. La presidente del Piemonte ha poi ricordato che per il 2004 sono attese dal governo risorse destinate a finanziare i maggiori oneri MERCEDES BRESSO - Presidente Regione Piemonte contrattuali. “Complessivamente le Regioni hanno avanzato una richiesta di circa 4,5 miliardi, al Piemonte spetterebbero 300-350 milioni, ma difficilmente -osservariusciremo ad ottenere quella somma, per cui quando saranno disponibili i consuntivi delle Asl chiederemo ulteriori risorse. Se anche dovessero arrivare in Piemonte 300 milioni ne resterebbero oltre 700 da coprire, dunque credo che siano indispensabili interventi per reperire risorse”. In arrivo 22 milioni di euro per la Asl 3 del Molise CAMPOBASSO - Le strutture sanitarie ricadenti nel territorio della Asl n. 3 “centro Molise” di Campobasso beneficeranno presto di 22 milioni di euro. Lo ha annunciato il presidente della regione Molise, Michele Iorio (Fi), spiegando che la somma proviene dai finanziamenti dell’art. 71 della legge 488/98 nota come Piano straordinario di interventi per la riqualificazione dell’assistenza nei grandi centri urbani. Il presidente ha espresso soddisfazione per il positivo esito di una vicenda partita nel 1997 e che non aveva visto la luce a causa di una serie di disaccordi e problematiche tra i soggetti istituzionali coinvolti ovvero la Regione, la Asl n. 3 ed il Comune di Campobasso. “Problematiche che oggi -ha detto Iorio- possono dirsi risolte nell’ambi- to di un positivo accordo tra gli enti responsabili”. “Oggi possiamo dire - ha spiegato Iorio - da un lato di avere sbloccato importanti risorse che correvano il serio rischio di essere irrimediabilmente perse e dall’altro, di aver dotato le strutture sanitarie di Campobasso e di tutta l’area ricadente nella Asl n. 3 di tecnologie avanzate e locali qualificati e rispondenti ai più esigenti standard di sicurezza. Questo ha aggiunto il governatore- per dare ai pazienti prestazioni elevate e scientificamente avanzate. Penso in questo -ha concluso Iorio- alla 'Pet', una apparecchiatura diagnostica di alto profilo scientifico e tecnologico che renderà Campobasso uno dei pochissimi centri del Mezzogiorno a poter offrire questo importante servizio”. 10 agosto 2005 - pag 13 SPOLETO SPOLETO CREDITO CREDITO E SERVIZI SERVIZI SOCIETA A SOCIETA’ COOPERATIV COOPERATIVA SEDE LEGALE: PIAZZA PIANCIANI, 5 - SPOLETO Tel.0743/49817 - Fax 0743/9623 e.mail: [email protected] Appalti Economia&Mercato Glocal Mondo Auto E&M Per viaggiare nell’economia In Italia, che si conferma il prinicpale mercato di Eurolandia, le vendite sono aumentate del 68,7% nel mese di giugno Chevrolet conquista l’Europa dell’est di Lucia Rende ROMA - Ottima performance per il gruppo Chevrolet in Europa nei primi sei mesi del 2005. Il marchio ha ereditato quello di Daewoo entrato nell’orbita di GM che ha scelto di commercializzare le auto coreane con uno dei marhci più importanti e storicid el gruppo. Secondo i dati ufficiali, Chevorlet ha incrementato le proprie vendite su base annua del 25% immatricolando 117mila vetture contro le 93550 dello stesso periodo dellos corso anno. Con quest’incremento Chevrolet ha superato la quota dell’1% del totale dle mercto auto in Europa. “L’ingresso di Chevrolet nei nuovi mercati dell’Europa Centrale e Orientale ha detto Erhard L. Spranger, ad di Chevrolet Europe - e l’introduzione di nuovi modelli come la Matiz (Spark su alcuni mercati), hanno contribuito a mantenere il trend favorevole che si è registrato fin dall’inizio delle nostre operazioni europee, nell’ottobre del 2002. Siamo passati da circa 100.000 unità vendute nel 2002, ad oltre 133.000 nel 2003 per giungere nel 2004 a 190.000. Oggi pensiamo di chiudere l’anno in corso superando le 200.000 immatricolazioni”. All’interno di questo quadro l’Italia rimane il principale mercato europeo per Chevrolet Europe con più di 16mila auto vendute nel primo semestre dell’anno e con il solo mese di giugno che ha visto 3520 auto immatricolate con un aumento del 68,7% sullo stesso mese del 2004. Se il trend rimane lo stesso per il 2005 la quota di mercato del marchio dovrebbe attestarsi oltre l’1,2% in Italia. Ottime performance si sono registrate un po’ in tutta Europa con un aumento del 54,3% in Austria, il 203% in Portogallo e il 122,1% in Norvegia, solo per citare alcuni esempi. Eccellenti dati di vendita si sono registrati in giugno in Belgio (+51,1%), Portogallo (+255,3%), Norvegia (+306,7%), Irlanda (+66,7%) e Germania (+15,4%). La Spagna ha segnato il suo miglior mese di giugno di sempre con oltre 3.500 unità vendute (+2,8%) ed un record mensile di Matiz con oltre 740 immatricolazioni. Molti mercati dell’Europa centro orientale, come già successo nel 2004, hanno contribuito in maniera sostanziale alla crescita complessiva dei primi sei mesi del 2005. In Polonia, Chevrolet ha iniziato la commercializzazione dei suoi veicoli nel maggio 2004. Nel periodo gennaio-giugno 2005, Chevrolet Poland ha immatricolato più di 3.700 automobili, raggiungendo una quota di mercato del 2,51%. Un contributo particolarmente importante è giunto dai volumi di vendita dell’Ucraina, dove le vendite hanno raggiunto le 14.000 unità nel primo semestre 2005, e la quota di mercato di giugno è la più alta in assoluto mai raggiunta da Chevrolet Europe: 7,77%. La nuova Matiz ha iniziato ad essere commercializzata nella maggior parte dei mercati europei nel mese di maggio e in soli due mesi le vendite hanno raggiunto le 7.300 unità. Un risultato che consente di prevedere di commercializzare oltre 40.000 di questa nuova piccola monovolume. Da gennaio a giugno 2005, GM Daewoo, Casa madre di Chevrolet Europe, con 507.000 veicoli, ha fatto segnare il record globale di vendite. Sostenuta da una forte domanda mondiale per i suoi prodotti, GM DAT ha visto crescere le sue vendite su base annua del 17,7%, arrivando, per la prima volta dalla sua fondazione nel 2002, a superare in sei mesi le 500.000 unità. Le esportazioni totali di veicoli GM Daewoo sono cresciute del 19,6% su base annua salendo a quota 454.472 unità. L’export di veicoli completi è aumentato del 10,6% ed ha raggiunto le 244.654 unità mentre quello di veicoli in kit di montaggio (KD) ha registrato un +32,1% pari a 209.818 unità. Venduta in molti mercati con il nome di Aveo, la Chevrolet Kalos è l’auto di maggior successo a livello globale di GM Daewoo. Le esportazioni di questo modello in giugno sono aumentate del 23,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno raggiungendo quota 85.371 unità, grazie all' incremento del 9% nelle esportazioni di veicoli finiti che hanno raggiunto 41.120 unità vendute e al +41% di kit esportati, per un totale di 44.251 unità. Nel mercato coreano, le vendite sono salite del 16,3% rispetto al giugno dell’anno scorso, per un totale di 9.356 unità. Industria La Bmw pronta ad investire in India MONACO - La Bmw avrebbe deciso di costruire il suo primo impianto in India a Chenglepet, nello stato di Tamil Nadu, costituendo nel paese una sua sussidiaria, interamente controllata, con un investimento di 1 miliardo di rupie. Lo riferisce il quotidiano economico indiano Business Standard. L’impianto di Chenglepet assemblerà automobili utilizzando kit di componenti completi importati dalla Germania, ma presto dovrebbe essere adibito alla produzione diretta in India. Inoltre la sussidiaria indiana della Bmw importerà anche vetture già fatte e si occuperà della vendita e distribuzione in India e fuori dal paese delle auto Bmw. Secondo indiscrezioni della stampa indiana, recentemente la compagnia si sarebbe recata più volte a far visita al sub-continente asiatico per esaminare la fattibilità delle sue operazioni nel Paese. In particolare, un team di quattro membri guidati dal manager Wolfarm Rehm aveva ispezionato la zona per verificare la possibilità di costruire l’impianto Bmw a Kerala. Tra le altre possibili locazioni che erano state prese in considerazione dalla casa tedesca ci sarebbero Andhra Pradesh, Karnataka e Tamil Nadu dove, secondo il giornale indiano, sarebbe caduta la scelta di Bmw. Economia&Mercato Mondo Auto 10 agosto 2005 - pag 14 MAZDA 6 SFIDA LE ALTRE GRANDI Mazda6 vuole essere considerata la vera concorrente del segmento “D”. Per farlo deve assolutamente superare la concorrenza di Audi e Bmw e le carte per farlo sembrano tutte in regola. Mazda ha scelto la “6”, un’auto di successo, versatile sia come berlina che come station wagon. Per la casa giapponese la “6” è la punta di diamante in Europa con un peso specifico del 35% sul totale delle vendite nel 2004. “Il punto di forza - come ha spiegato Carlo Simongini, presidente di Mazda Motor Italia, nel presentare la vettura alla stampa - è rappresentato da due nuovi motori a gasolio, fondamentali in un segmento che nel nostro paese nel 2004 ha visto oltre il 92% delle immatricolazioni di auto diesel. Al fianco dei due motori a benzina (un 2.0 da 147 CV e un 2,3 da 166 CV, entrambi ora dotati di cambio a sei marce), la gamma propone ora un inedito 1.800 benzina di attacco da 120 CV e soprattutto un turbodiesel da 2 litri, proposto con due diverse potenze, 121 e 143 CV, destinati a fare la parte del leone. Nel corso della presentazione è stato sottolineato come la Mazda 6 abbia goduto finora di un notevole valore residuo, secondo nel suo segmento solo alla Mercedes C. A differenza della concorrenza Mazda offre 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato ed equipaggiamenti di serie sicuramente più ricchi. La gamma può contare su tre diversi tipi di carrozzeria, berlina, station wagon e HatchBack e su 4 livelli di equipaggiamento con prezzi che partono da poco più di 20mila euro (20.250 euro per la 1.8 berlina) fino ai 28.500 della diesel wagon da 143 cavalli. Grazie alla nuova 6 Mazda Italia conta di migliorare i risultati eccellenti degli ultimi anni che l’hanno portata dalle 6.136 immatricolazioni del 2000 alle 23.942 dello scorso anno. Novità Si chiama Aygo la nuova city-car di Toyota ROMA - Partirà da 9.450 euro il listino della nuova micro-car Toyota, l’Aygo, che sarà lanciata in Italia a fine settembre al termine di quella che l’ad della casa giapponese, Massimo Nordio, ha definito una “campagna di marketing virale”. Il listino dell’Aygo - versione Toyota del progetto comune che ha portato alla nascita di due sorelle francesi, la Peugeot 107 e la Citroen C1 - ha una base di partenza più alta rispetto alla diretta concorrenza (la C1 parte da 8.500 euro) ma perchè - ha sottolineato Nordio - “abbiamo voluto offrire il massimo in termini di sicurezza, con Abs ed Ebd, più 4 airbag, frontali e laterali, su tutte le versioni. In più, ogni Aygo avrà la predisposizione per il sistema di telefonia Bluetooth, che non è solo comodo, ma migliora la sicurezza alla guida”. L’Aygo per il momento include una sola motorizzazione (un 1.0 benzina a 3 cilindri da 68 CV), 3 o 5 porte e due livelli di equipaggiamento, il Base e il Sol. Nordio ha sottolineato come la piccola city-car (3,41 m di lunghezza) abbia già ottenuto - proprio grazie ai dispositivi di serie - le 4 stelle nei test di sicurezza EuroNCAP. 10 agosto 2005 - pag 15 Prima delle vacanze Fiat ha deciso di presentare dall’esterno la Grande Punto. Una sfida in grandee stile che, secondo Sergio Macrhionne, sarà vincente. La Grande Punto “ha una qualità mai raggiunta prima in auto di questo segmento” ha dichiarato l’amministratore delegato di Fiat Auto. La presentazione ufficiale avverrà in casa, a Torino anche per legare il nome alle Olimpiadi invernali del 2006. Il lacnio è previsto nelle settimane successive alla presentazione. L’eredità è sicuramente difficile per la nuova auto che non dovrà fari rimpiangere la Punto che con le sue 6 milioni di vetture è da sempre leader nel settore in Italia. Per raggiungere questo traguardo la Grande Punto è stata pensata e realizzata per essere un nuovo riferimento in termini di design introducendo un concetto di “dimensioni” più importante. Raggiunge standard di sicurezza e qualità superiori per la sua categoria; offre la migliore gamma di motorizzazioni diesel; e propone un rapporto prezzo/contenuti molto competitivo. L’auto sarà disponibile a 3 o 5 porte e in quattro allestimenti e a Torino hanno puntato molto su Bellezza, solidità e brillantezza. Il progetto è stato sviluppato da ItaldesignGiugiaro e dal centro stile Fiat che hanno cercato di coniugare la bellezza alla praticità e all’itlaianità, vero punto di forza della Grane Punto. Come gli esterni anche gli interni della Grande Punto rappresentano l’espressione più evoluta dello stile italiano, grazie anche alla qualità dei materiali e alla particolare cura dei dettagli. Il risultato è un ambiente luminoso, accogliente e funzionale. Nasce così un’automobile disegnata per “emozionare” ma che esprime anche una solidità derivata da standard qualitativi di assoluta eccellenza. Come dimostrano una sicurezza ai massimi livelli, una cura di tutti i particolari inusuale in questo segmento e un comfort eccezionale. Anche il nome “Grande” sottolinea il cambiamento delle dimensioni della nuova auto che si pone ai vertici della categoria: è lunga 403 centimetri, larga 168, alta Mondo Auto Economia&Mercato RITORNO DALLE VACANZE CON LA NUOVA PUNTO 149 e con un passo di 2 metri e 51 centimetri, misure che si traducono in una straordinaria abitabilità interna. Infine, la Grande Punto si conferma una vettura agile e piacevole da guidare in qualunque situazione. Una brillantezza che le deriva principalmente dai motori che coniugano ottime prestazioni, consumi contenuti ed assoluto rispetto ambientale (sono tutti Euro 4). In dettaglio, due sono a benzina (1.2 8v da 65 CV e il nuovo 1.4 8v da 77 CV) e quattro turbodiesel: 1.9 Multijet da 120 CV e da 130 CV, 1.3 Multijet 16v da 75 CV e l'inedito 1.3 Multijet 16v da 90 CV con turbina a geometria variabile. Con il debutto della Grande Punto proseguirà anche la produzione e la commercializzazione della Punto attualmente sul mercato - nelle motorizzazioni benzina, diesel e metano - con un’offerta particolarmente vantaggiosa. Economia&Mercato B ANCHE & TASSI BCC di Creta e Credito Coop. Piacentino con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: Spese pratica per concessione e/o rinnovo cambiali agrarie: per cambiali di importo inferiore o uguale ad € 10.000,00: € 15,00; per cambiali di importo compreso fra € 10.001,00 ed € 26.000,00: € 80,00; per cambiali di importo compreso fra € 26.001,00 ed € 52.000,00: € 140,00; per cambiali di importo superiore ad € 52.000,00: € 180,00. Quota assicurativa per uso fraudolento bancomat / carte di credito: € 3,00 annui. Canone mensile per singola postazione POS: importo massimo aumentato ad € 10,00 mensili. Banche & Tassi aggiuntiva per bonifici con coordinate bancarie internazionali (IBAN e BIC) mancanti, incomplete o inesatte € 20,00; trasferimenti in euro: commissione aggiuntiva per bonifici con coordinate bancarie internazionali (IBAN e BIC) mancanti, incomplete o inesatte € 20,00; bonifici Italia con coordinate bancarie mancanti, incomplete o inesatte: commissione aggiuntiva € 10,00. Banca Popolare di Todi con decorrenza 15 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: modifica della commissione aggiuntiva per bonifici con coordinate bancarie mancanti, incomplete o inesatte: per bonifici Italia e bonifici trasfrontalieri: da € 3,50 a € 10,00; per bonifici estero non trasfrontalieri: da € 16,00 a € 20,00. Cassa Raiffeisein Tures Aurina Banca di Trento e Bolzano con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: incremento da un minimo di 0,25 ad un massimo di 0,50 punti percentuali di tutti i tassi debitori, legati o meno a parametri, entro e fuori fido. Banca Carime con decorrenza 15 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: bonifici transfrontalieri in euro e in corone svedesi di importo sino ad € 12.500,00; trasmessi a uno Stato membro della Comunita' europea, alla Norvegia, all'Islanda e Liechtenstein: commissione aggiuntiva per bonifici con coordinate bancarie internazionali (IBAN e BIC) mancanti, incomplete o inesatte € 10,00; bonifici ed altri trasferimenti all'estero: trasferimenti in divisa: commissione con decorrenza 21 luglio saranno applicate le seguenti condizioni: spese per estratto conto tramite 'stampante estratti conto': € 050; spese per comunicazioni elettroniche ai sensi della legge sulla trasparenza: max. € 2,50; spese per operazioni, che provocano uno scoperto di conto: € 1,50 con un min. di € 5,00 ed un max. di € 30,00 per trimestre; spese annuali I-Banking: max. € 10,00; spese annuali per carte Bancomat: max. € 15,00; spese annuali per libretti di risparmio: max. € 5,00; riduzione del tasso d'interesse per depositi a risparmio liberi di 0,20 punti percentuali (da 0,70% a 0,50%). Cassa Raiffeisein di Scena con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: riduzione del tasso creditore per depositi a risparmio vincolati e per depositi in contocorrente su conti pensione, stipendi, Junior e studenti di 0,25 punti percentuali; spese di scritturazione contabile per bonifici comulativi: € 0,50; spese per bonifici allo sportello: € 0,25; bonifici elettronici (ELBA, I-Banking): € 0,50; ommissione per terminali POS (con meno di 100 operazioni p.a.): € 150,00; spese per ogni versamento di assegni esteri: € 3,00; carte B a n c o m a t rinnovo/duplicato: € 10,00; carte Bancomat blocco (d'iniziativa della banca o tramite banca): SEDE LEGALE: PIAZZA PIANCIANI, 5 - SPOLETO € 5,00; incasso di ricevute bancarie cartacee: € Tel.0743/49817 - Fax 0743/9623 5,00; incasso di ricevute e.mail: [email protected] bancarie elettroniche 10 agosto 2005 - pag 16 (RiBa): € 2,50; incasso di effetti: € 5,00; rimesse di ritorno di ricevute bancarie cartacee: € 5,00; rimesse di ritorno di ricevute bancarie elettroniche (RiBa): € 2,50; spese per blocco assegni: € 5,00; commissione per la vendita di ''traveller cheques'': € 20,00. Cassa Raiffeisein di Funes con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: per non soci: spese generiche di scritturazione contabile: € 1,30; spese per operazioni Online (I-Banking, Elba): € 0,65; operazioni allo sportello: € 1,50; spese di tenuta conto fisse per trimestre: € 10,00; estratti/comunicazioni EMail/KAD/SMS: € 0,65; estratti/comunicazioni in via cartacea: € 1,80; per soci: operazioni Online (IBanking, Elba): € 0,50; operazioni allo sportello: € 1,30; estratti/comunicazioni E-Mail/KAD/SMS: € 0,50; estratti/comunicazioni in via cartacea: € 1,50. Spese annuali su conti in Euro di non residenti: € 40,00; prelevamenti Bancomat nazionali ed esteri non del gruppo Raiffeisen: € 2,00; pagamenti POS in paesi non UE: € 2,00; operazioni in contanti allo sportello: € 3,00; spese per servizi di consegna: € 2,00; spese di scritturazione contabile per pagamenti imposte e tasse: € 1,50; pagamenti cambiali/effetti: € 1,50; addebiti di assegni propri: € 2,00; avvisi di pagamento per mutui: € 2,50; spese di spedizione (comprese spese postali): € 3,00; accredito RID: spese di scritturazione contabile piu' € 0,50; ordini permanenti: € 2,00; spese aggiuntive RID: € 0,50; spese per sconfinamento: € 1,00 fino a max € 10,00 per trimestre; cambio moneta per non clienti: € 2,50; fotocopie di documenti archiviati: € 55,00/ora; estratti tavolari/catastali/camera di commercio: € 10,00 oltre alle spese reclamate da terzi; fotocopie: € 0,10; spese immediate per l'incasso di effetti domiciliati presso altre banche: € 10,00; garanzie bancarie/fideiussioni bancarie: tasso d'interesse nominale annuale per importi dovuti scaduti: tasso d'interesse legale piu' 6,00 punti percentuali; garanzie bancarie generiche: 1,50% senza rimborso spese per cancellazione anticipata; spese d'istruttoria per crediti: 0,25% fino a 0,50% con un min. di € 50,00. SPOLETO CREDITO E SERVIZI SOCIETA’ COOPERATIVA Fonte: La Gazzetta Ufficiale Parte II altri annunzi commerciali 10 agosto 2005 - pag 17 B ANCHE & TASSI Banca di Imola con decorrenza 19 luglio saranno applicate le seguenti condizioni: conti correnti: riduzione spese di estinzione rapporto da attuale massimo di € 200 a nuovo massimo di € 80; deposito titoli: riduzione spese di estinzione rapporto da attuale massimo di € 100 a nuovo massimo di € 40; conti correnti: incremento tassi dare, per scoperto di conto corrente e anticipazioni/smobilizzo crediti, dello 0,50% entro ed extra fido. Riduzione tassi avere dello 0,25%. Incremento spese di liquidazione c/debitore di € 5; depositi a risparmio: riduzione tassi avere dello 0,25%; commissione massimo scoperto: incremento dello 0,375% entro ed extra fido; commissione utilizzo extra fido: azzeramento della soglia minima di calcolo numeri dare, da 15.493,80 a 0. Bcc di San Giorgio e Meduno con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: i tassi di interesse a debito dei clienti su: conti correnti, s.b.f./anticipi su fatture e mutui, per tassi pari o superiori al 4 (quattro) per cento, subiranno un aumento generalizzato di 0,375 punti percentuali; dal 1. ottobre 2005, la misura massima della commissione trimestrale di massimo scoperto oltre il limite del fido e' fissata al 2 %. Banca Nazionale del Lavoro con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni sui c/c liberi: aumento in via generale del limite di trasparenza di Istituto della commissione di massimo scoperto, fissato all'1,250% trimestrale (ex 1,000%); allineamento al nuovo limite dell'1,250% della commissione di massimo scoperto oltre i limiti dell'affidamento concesso e per le esposizioni transitorie sui conti non affidati; aumento di un quarto di punto (0,250%) della commissione di massimo scoperto nei limiti dell'affidamento concesso; aumento di un quarto di punto (0,250%) di tutta la struttura dei tassi attivi, ivi compresi quelli agganciati a parametri finanziari, fermi restando nelle attuali misure il Prime Rate e il Top Rate aziendali, che rimangono invariati. Cassa Rurale di Bolzano con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: previdenza: spese di consulenza € 20,00; prelievi in contanti da clienti di altre Casse Raiffeisen: € 2,00; addebiti di assegni su conti commerciali, associazioni, condomini e privati: € 0,75 piu' spese di scritturazione contabile con un max di € 2,25; spese per inserimento RID tramite Banche & Tassi Cassa Raiffeisen, su incarico del creditore: € 3,00/RID; spese per inserimento RID tramite cliente con ELBA: € 0,50/RID; acquisto e vendita valuta estera: € 1,10 per clienti, € 2,70 per non clienti; acquisto di ''traveller cheque'': € 1,00; maggiorazione e deduzione massima per cambi: 5,50%; estratto conto per conti commerciali, associazioni e condomini: € 1,20. Credito Emiliano con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: tassi attivi: conti correnti per utilizzi nel limite del fido e/o sconfinamento e finanziamenti import: aumento generalizzato dello 0,50%; anticipi sbf, sconto e smobilizzo crediti export: aumento generalizzato dello 0,25%; rapporti regolati da tassi parametrati a indici di mercato: aumento generalizzato dello 0,25%; commissione di massimo scoperto: aumento generalizzato di 0,125%; aumento della commissione standard a 1,125%; con contestuale allineamento di tutti i rapporti precedentemente regolati al vecchio standard dell'1,00%; costo invio estratto conto per i rapporti denominati ''conto libretto'': ripristino della condizione standard di € 2,00 (ex esente) con contestuale allineamento di tutti i rapporti. Economia&Mercato Cassa di Risparmio di Pisa con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: i tassi debitori entro fido applicati agli Anticipi Commerciali (utilizzi di portafoglio, anticipi fatture, anticipi contratti, anticipi conformita', finanziamenti import/export) subiranno un incremento di punti 0,25 su tutti i rapporti con tasso pari o superiore al 6,50%. I tassi debitori entro e oltre fido applicati alle aperture di credito in conto corrente, ai finanziamenti in conto corrente a scadenza, ai conti estero di Non residenti in euro subiranno un incremento di punti 0,25 per i tassi compresi nella fascia 6,500, 7,500% incluso e un incremento di punti 0,50 per i tassi superiori al 7,500%. Cassa di Risparmio di Fano (Gruppo BPU) con decorrenza 15 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: bonifici con coordinate bancarie mancanti, incomplete o inesatte: commissione aggiuntiva per bonifici Italia e transfrontalieri € 10, per bonifici estero non transfrontalieri e altri trasferimenti all'estero € 20. Bcc di Casalgrasso e Sant’Albano Stura Cassa di Risparmio di Ravenna con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: conti correnti relativi ad anticipo fatture: spese di tenuta conto trimestrali € 12,50, spese per operazione € 1,00. con decorrenza 21 luglio saranno applicate le seguenti condizioni: conti correnti, depositi a risparmio, conti in valuta di residenti e conti esteri, tassi passivi: diminuzione dello 0,375% su tutti i rapporti, compresi i tassi agganciati a parametri di riferimento, con nuovo standard minimo d'istituto pari allo 0,0125%; commissione massimo scoperto: aumento dello 0,15% su tutte le forme tecniche entro fido ed extrafido e posizioni non affidate con nuovo limite massimo pari a 1,25%. Banca Popolare di Puglia e Basilicata con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: le commissioni di massimo scoperto applicate saranno aumentate di 0,125 punti percentuali. Resta invariato lo standard d'istituto ed esclusi i rapporti di tesoreria. Banca di Cividale con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: introduzione di un recupero spese per comunicazioni di trasparenza bancaria pari a € 1,29 per ciascuna comunicazione prodotta; con decorrenza 1 settembre 2005 non verranno piu' prodotte e spedite le lettere contabili relative all'accredito dei bonifici ricevuti, se non su specifica richiesta da parte della clientela; il costo per l'invio della contabile sara' pari ad € 1,00 per ciascun bonifico ricevuto. Banca Carige con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: riduzione dello 0,25% del tasso creditore applicato ai conti correnti delle linee ''CarigePiù''(cod. 5) e ''CarigePiù Sviluppo'' (cod. 16). Fonte: La Gazzetta Ufficiale Parte II altri annunzi commerciali Economia&Mercato B ANCHE & TASSI Poste Italiane condizioni economiche in vigore dal 18 luglio per il prodotto Carta PostepayImpresa: La Carta PostepayImpresa (di seguito Carta) e' una carta prepagata, di prelievo e pagamento, aderente al circuito Postamat, il circuito domestico di Poste Italiane, e Visa Electron, che presenta le stesse caratteristiche della carta Postepay standard. La Carta consente alle imprese, enti, associazioni, societa' o pubbliche amministrazioni (richiedenti) titolari di conto corrente BancoPosta Impresa online che hanno sottoscritto un'apposita convenzione con Poste Italiane, di richiedere la Carta per conto di un proprio dipendente/collaboratore/associato/pensionato (beneficiario), al fine di accreditare e rendere disponibile, sulla Carta stessa, stipendi, missioni, pensioni, contributi e altre somme dovuti ai beneficiari in forza del rapporto intercorrente con il richiedente. La Carta puo' essere ricaricata dal richiedente tramite conto BancoPosta Impresa online ed il beneficiario puo' usufruire dei servizi attualmente disponibili con la carta Postepay standard (ricarica, prelievo, pagamento, richiesta saldo e lista movimenti). La disponibilita' di spesa della carta non costituisce deposito e non e' fruttifera. Carta Postepay Impresa Limiti di utilizzo: plafond per abilitazione: fino al raggiungimento di € 3.000,00; plafond massimo di ricarica: fino al raggiungimento di € 3.000,00; limite prelievo giornaliero (a valere sul plafond della carta): da uffici postali abilitati (POS) € 3.000,00; da ATM Postamat e bancario € 500,00; limite pagamento giornaliero (a valere sul plafond della carta): da uffici postali abilitati (POS) € 3.000,00; su POS Visa/Visa Electron € 3.000,00. Condizioni per il richiedente: quota di emissione per singola carta: € 2,50; commissione di ricarica per singola carta: € 1,00. Condizioni per il beneficiario: commissioni di ricarica: da uffici postali abilitati e da ATM Postamat con carte BancoPosta abilitate € 1,00; sul sito www.poste.it € 1,00; da ATM Postamat con carte aderenti ai circuiti internazionali Visa,Visa Electron, Maestro e MasterCard € 3,00; commissioni di prelievo: ATM Postamat e POS Postamat € 1,00; ATM Visa, Visa Electron in Italia e paesi Euro € 1,75; ATM Visa, Visa Electron paesi non Euro € 5,00; commissione di pagamento: presso uffici postali abilitati (POS) gratuita; presso POS (Visa/Visa Electron) gratuita; ricarica cellulari ad eccezione delle eventuali commissioni applicate dai gestori di telefonia mobile: gratuita; blocco Carta: gratuito; scadenza Carta: 5 anni; commissione per rimborso/estinzione: € 2,00; richiesta saldo e lista movimenti da uffici postali abilitati, da ATM Postamat e sul sito www.poste.it: gratuita. Banche & Tassi Banca Ifis con decorrenza 23 luglio saranno applicate le seguenti condizioni: aumento generalizzato di 0,500% dello spread sui tassi debitori indicizzati; dei tassi debitori non indicizzati; aumento generalizzato di 0,25% delle commissioni di massimo scoperto mensili; aumento generalizzato di 0,50% delle commissioni di massimo scoperto trimestrali; aumento generalizzato di 0,05% delle commissioni factoring prosolvendo mese; aumento generalizzato di 0,10% delle commissioni factoring prosolvendo flat; aumento generalizzato di 0,10% delle commissioni factoring prosoluto mese; aumento generalizzato di 0,20% delle commissioni factoring prosoluto flat; aumento generalizzato di 0,05% delle commissioni plusfactoring. Banca Alpi Marittime con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: i tassi di remunerazione dei depositi e dei conti correnti subiranno una diminuzione di 0,125punti percentuali, il tasso minimo applicato sara' cosi' pari a 0,125%. Cassa di Risparmio di Cento con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: Servizio di conto corrente, spese di tenuta conto: le posizioni derogate inferiori allo standard saranno aumentate del 20% con soglia minima pari a € 5 e limite massimo lo standard. Le spese di tenuta conto cosiddette forfetarie saranno aumentate del 20%. Servizio di deposito, spese: le posizioni derogate con spese inferiori a € 1,00 saranno ricondotte a tale importo minimo. Banca Regionale Europea 10 agosto 2005 - pag 18 1) aumento generalizzato di 0,125 di punto su tutti i rapporti con tassi attualmente inferiori o uguali al 3,75%; 2) aumento generalizzato di 0,25 di punto su tutti i rapporti con tassi compresi fra il 3,76% ed il 6,00%; 3) aumento generalizzato di 0,50 di punto su tutti i rapporti con tasso attualmente superiori al 6,00%. Commissione sul massimo scoperto ordinario e CMS su debordo: aumento generalizzato di 0,125 di punto su tutti i rapporti con CMS maggiore di 0,125%. Tassi passivi (c/c e depositi a risparmio) riduzione generalizzata: 1) di 0,10 di punto su tutti i rapporti con tassi compresi fra 0,11% e 0,25%; 2) di 0,15 di punto su tutti i rapporti con tassi compresi fra 0,26% e 0,50%; 3) di 0,25 di punto su tutti i rapporti con tassi superiori a 0,50%. Il tasso passivo massimo di Istituto post manovra viene confermato nell'1,50%. I tassi passivi che dopo la generalizzata dovessero risultare superiori saranno ricondotti all'1,50%. Portafoglio RI.BA. - R.I.D.: 1) commissioni incasso documenti su ns. sportelli e su altre banche, non presentati per Home Banking, aumento generalizzato di € 0,10; 2) valute di accredito aumento generalizzato di 1 giorno per le posizioni con valuta pari o superiori a 6 giorni. Condizioni accessorie c/c: 1) tenuta conto-diritto fisso a chiusura contabile: aumento generalizzato di € 3,00 trimestrali sia per i conti a debito che per quelli a credito; 2) spese per singole operazioni - aumento generalizzato di € 0,10; 3) operazioni esenti - riduzione di numero 5 operazioni al numero di operazioni esenti da spese; 4) spese forfetarie - aumento del 10% a chiusura trimestrale o annuale con aumento minimo di € 3,00; 5) spese produzione ed invio estratto conto - aumento di generalizzato di € 0,10. Commissioni su bonifici: 1) disposti per contanti su altre banche - aumento di € 0,50; 2) disposti con addebito in c/c su altre banche non disposti tramite Home Banking - aumento di € 0,20. con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: i tassi vengono aumentati fino a un massimo di 0,250 punti percentuali, il Top rate rimane invariato; la commissione di massimo scoperto viene aumentata fino a un massimo di 0,250 punti percentuali. Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (gruppo Carifirenze) con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: Agevolazioni creditizie di natura finanziaria e scoperti di conto senza fido: 1) aumento di 0,25 di punto su tutti i rapporti con tassi attualmente inferiori o uguali al 5,00%; 2) aumento di 0,50 di punto su tutti i rapporti con tassi attualmente superiori al 5,00%. Agevolazioni creditizie di natura commerciale: Fonte: La Gazzetta Ufficiale Parte II altri annunzi commerciali 10 agosto 2005 - pag 19 B ANCHE & TASSI Bcc di Anghiari e Stia con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: Depositi a risparmio liberi e vincolati: elevate a € 15,00 le spese di chiusura rapporto. Radiazioni e/o restrizioni ipotecarie: introduzione di una commissione di rimborso spese di min. € 25,00 max. € 100,00. Banca Popolare di Manotova con decorrenza 25 luglio saranno applicate le seguenti condizioni: Fidejussioni ordinarie estero e Garanzie bancarie: ''Commissioni di emissione'': nuovo standard pari a 0,30% al mese o frazione con nuovo minimo di € 80,00. ''Commissioni per temporanea assenza polizza di carico'': voce soppressa e sdoppiata in ''Commissioni per temporanea assenza polizza di carico legata al ritiro documenti all'importazione'' con standard pari a € 30,00 e in ''Commissioni per temporanea assenza polizza di carico legata ad altri casi'' con standard pari a 0,30% per mese o frazione con un minimo di € 30,00. Sono soppresse le voci ''Spese di emissione per lettera'', ''Spese di emissione per telex/swift Europa'' e ''Spese per telex/Swift extra Europa'' e riunite in unica voce denominata ''Spese di Emissione'' con standard a € 40,00. ''Commissioni di modifica'': voce rimodulata in ''Commissioni di modifica a importo e/o scadenza'' con standard a 0,30% per mese o frazione, con un minimo di € 40,00 e in ''Commissioni di modifica a condizioni accessorie'' con standard pari a € 40,00. Sono soppresse le voci ''Spese di modifica per lettera'', ''Spese di modifica per telex/Swift Europa'' e ''Spese di modifica per telex/Swift extra Europa'' e riunite in unica voce denominata ''Spese di modifica'' con standard a € 35,00. ''Commissioni di notifica'': nuovo standard € 40,00. Soppressione della voce ''Commissioni di conferma crediti emessi da banche residenti in paesi di classe A, B, C, D'' e sua rimodulazione come ''Commissioni di conferma fideiussioni emesse da banche residenti in Paesi dell'U.E. e U.S.A.'' con standard a 0,35%, minimo a € 40,00, e come ''Commissioni di conferma fideiussioni emesse da banche residenti in Altri Paesi'' con standard al 5%, minimo € 40,00. Crediti documentari emessi: ''Commissioni di emissione'' voce soppressa e rimodulata come ''Commissione di emissione con conferma Banca Estera'': nuovo standard 0,20% al mese o frazione e come ''Commissione di emissione senza conferma Banca Estera'': nuovo standard 0,15% al mese o frazione; minimo pari a € 40,00. Sono soppresse le voci ''Spese di emissione Europa'', ''Spese di emissione extra Europa'' e riunite in unica voce denominata ''Spese di emissione'' con standard di € 35,00. ''Commissioni di utilizzo'': nuovo standard 0,70% con minimo a € 40,00; ''Commissioni di mancato utilizzo'': nuovo standard 0,35% con minimo a € 40,00. Sono soppresse le voci ''Commissioni di modifica che non riguarda l'importo e la scadenza'', ''Commissioni di modifica che riguarda l'importo e la scadenza'' e rimodulate come segue: Banche & Tassi ''Commissioni di modifica a condizioni accessorie'': standard € 40,00; ''Commissioni di modifica a importo e/o scadenza con conferma banca estera'': standard 0,20% con un minimo di € 40,00; ''Commissioni di modifica a importo e/o scadenza senza conferma banca estera'': standard 0,15% con un minimo di € 40,00. Sono soppresse le voci ''Spese di modifica Europa'' e ''Spese di modifica extra Europa'' che vengono riunite in unica voce denominata ''Spese di modifica'' con standard di € 20,00. Sono soppresse le voci ''Commissioni di accettazione a 2, 3, 4, 5, 6 mesi Euro oltre'' Euro rimodulate in unica voce denominata ''Commissioni di accettazione o pagamento differito sull'importo effettivamente utilizzato'' con standard di 0,35% al mese o frazione, minimo € 40,00. Crediti documentari avvisati: ''Commissioni di notifica'': nuovo standard € 40,00. Viene soppressa la voce ''Commissioni di conferma crediti emessi da banche residenti in paesi di classe A, B, C, D'' e rimodulata come ''Commissioni di conferma crediti emessi da banche residenti in Paesi dell'U.E. e U.S.A.'' con standard a 0,35%, minimo € 40,00 e come ''Commissioni di conferma crediti emessi da banche residenti in Altri Paesi'' con standard al 5,00%, minimo € 40,00. ''Commissioni di utilizzo'': nuovo standard 0,50%, minimo Euro 40,00. Rimodulazione della voce ''Commissioni di modifica'' come ''Commissioni di modifica a condizioni accessorie'': standard € 40,00; ''Commissioni di modifica a importo e/o scadenza con conferma banche residenti in paesi dell'U.E. e U.S.A.'': standard 0,35%, minimo € 40,00; ''Commissioni di modifica a importo e/o scadenza con conferma banche residenti in altri paesi'': standard 5,00%, minimo € 40,00. ''Commissioni di trasferimento'': nuovo standard minimo € 40,00. Sono soppresse le voci ''Commissioni di accettazione sino a 2, 3, 4, 5, 6 mesi e oltre'' e rimodulate in ''Commissioni di accettazione o pagamento differito sull'importo effettivamente utilizzato di crediti emessi da banche residenti in paesi U.E. e U.S.A.'' con standard a 0,35% al mese o frazione, minimo € 40,00 e in ''Commissioni di accettazione o pagamento differito sull'importo effettivamente utilizzato di crediti emessi da banche residenti in altri paesi'' con standard a 0,50% al mese o frazione, minimo € 40,00. ''Mandato a valere su credito documentario'': nuovo standard € 40,00. ''Spese inoltro documentazione alla banca emittente'': nuovo standard € 35,00. Economia&Mercato legato ai rapporti di conto corrente sul prodotto soci impresa aumento 0,125 sia nei limiti che oltre i fidi accordati; tassi attivi legato ai rapporti di conto corrente sui prodotti, incagli, ordinario, osservati, soci impresa oltre i limiti dei fidi concessi aumento di 1 punto. Banca di Roma con decorrenza 1 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: Tassi debitori. Aumento del tasso debitore a carico della clientela per eccezionale transitorio scoperto di conto e per le aperture di credito regolate in conto corrente e dei finanziamenti all'importazione nella misura di 1,00 punti percentuali in ragioni dell'anno civile; Aumento del tasso debitore degli anticipi crediti maturati/maturandi Italia ed estero e di altre anticipazioni nella misura di 0,50 punti percentuali, in ragione dell'anno civile. Commissione di massimo scoperto. Aumento generalizzato nella misura massima di 0,250 punti percentuali, nei limiti massimi di 1,250 punti percentuali per gli scoperti occasionali e 1,000 punti percentuali per gli affidamenti regolati in conto corrente. Credito Valtellinese con decorrenza 8 agosto saranno applicate le seguenti condizioni: il tasso annuo di interesse debitore per portafoglio SBF, il tasso annuo d'interesse debitore entro il fido ordinario e il tasso annuo d'interesse debitore oltre il fido ordinario, sono stati aumentati in misura non superiore a 1/2 punto percentuale. Banca della Ciociaria con decorrenza 27 luglio saranno applicate le seguenti condizioni: i tassi passivi applicati sui rapporti di conto corrente e libretti di deposito a risparmio ordinario subiranno una diminuzione dello 0,25% di punto. Banca Apulia con decorrenza 22 luglio saranno applicate le seguenti condizioni: la commissione trimestrale di massimo scoperto per utilizzi in assenza di fido/ oltre fido sara' incrementata di 0,25 punti percentuali: il limite massimo: passera' cosi' da 0,75% a 1,00%. Bcc di Pistoia con decorrenza 26 luglio saranno applicate le seguenti condizioni: commissioni di massimo scoperto legato ai rapporti di conto corrente del prodotto, incagli, ordinario, osservati, nei limiti dei fidi accordati aumento dello 0,025 oltre i limiti accordati aumento 0,125; commissioni di massimo scoperto Fonte: La Gazzetta Ufficiale Parte II altri annunzi commerciali