3 - Astigiana Trap

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3 - Astigiana Trap
Per Andrea Pattarello è stato davvero un po’
come trovarsi proiettato in un film: il ragazzo di
Spinea, ben noto a chi segue le vicende tiravolistiche del Settore giovanile della Fitav, è stato
infatti chiamato a rappresentare i colori italiani
in una bella iniziativa culturale e sportiva - promossa dall’Associazione culturale Cristian Pertan,
dalla Comunità degli Italiani di Cittanova in collaborazione con l’Università popolare di Trieste
e con l’Unione italiana Fiume – culminata in un
match amichevole tra Italia e Croazia sulle pedane dello stand di Cittanova d’Istria in cui il futuro ragioniere veneto si è trovato a competere
nientemeno che con Giovanni Cernogoraz: campione olimpico di Trap alle Olimpiadi di Londra
del 2012 (nella foto, Andrea Pattarello è ritratto
proprio in compagnia del campionissimo croato).
L’iniziativa era denominata: Italiani oltre i confini,
e questa prima edizione del torneo di tiro a volo
a cui Andrea Pattarello ha partecipato nel ruolo
di guest-star in azzurro in parallelo a Giovanni
Cernogoraz, a sua volta guest-star in bianco-rosso, ha rappresentato un interessante esperimento di recupero delle tradizioni e di integrazione
in nome dello sport. Esperienza positivissima, l’ha
definita infatti Andrea Pattarello, fresco acquisto
del Gruppo sportivo dei Carabinieri, che si è detto anche molto onorato di essere stato designato
dalla Federazione italiana tiro a volo a rappresentare i colori italiani nel ruolo di ospite d’onore in
questo match che ha visto misurarsi anche altri
giovani croati e triestini in un clima di proficua e
cordialissima collaborazione in pedana e fuori.
CONTROCOPERTINA
SPARANDO
CON LE STELLE
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IL MONDO
è LA
NOSTRA
CASA
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LO ZIO
D’AMERICA
La Redazione
In copertina
Un’estate da campioni: è il sintetico e stimolante messaggio lanciato dalla conferenza di presentazione dei
Fitav Summer Camps di cui parliamo diffusamente in questo numero.
N um ero 275
23 apri l e 2014
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EVENTI
LA NOSTRA CASA
è IL MONDO
Nel corso del secondo Gran Premio del Settore giovanile sono stati
presentati i Fitav Summer Camps: un’offerta formativa di grande novità
illustrata dettagliatamente negli interventi del Presidente Luciano Rossi
e del Direttore tecnico dell’iniziativa Diego Gasperini
L’iniziativa dei Fitav Summer Camps è stata presentata ufficialmente a Umbriaverde alla
presenza del presidente della Fitav Luciano Rossi, dell’ambasciatore del Kuwait in Italia
Ali Khaled Al Jaber Al Sabah, del direttore tecnico Diego Gasperini e del suo staff
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La nostra casa è il mondo: è la suggestiva locuzione che il presidente della Fitav Luciano
Rossi ha utilizzato per descrivere l’afflato
profondamente olimpico che caratterizza i
Fitav Summer Camps, proprio nel corso della conferenza di presentazione dell’iniziativa
diretta da Diego Gasperini. Nella struttura di
Umbriaverde, in occasione della presentazione dei Fitav Summer Camps nel corso della
giornata dedicata al secondo Gran Premio
del Settore Giovanile, erano presenti i vertici federali: insieme a Luciano Rossi hanno
partecipato infatti all’evento il vicepresidente Paolo Fiori e i consiglieri Saro Avveduto,
Luciano Innocenti e Walter Gattavilla. È stato
Alberto Di Santolo a condurre la presentazione e il coordinatore del Settore Giovanile, dopo aver presentato il nucleo dirigente
dell’Associazione Leandro Recinella che coordina formalmente i Fitav Summer Camps: la
presidentessa Tatiana Recinella e il suo staff, è
stato abile distributore del microfono per gli
interventi rivolti ad una nutrita platea composta di addetti ai lavori, ovvero di istruttori
e dirigenti societari, ma anche di genitori. Presente al tavolo dei relatori anche il presidente
provinciale del Coni di Perugia Roberto Sparnaccini e invece simpaticamente mescolati al
pubblico Roberto Zarillo in rappresentanza
di Beretta, main sponsor dei Fitav Summer
Camps, e il delegato regionale Fitav dell’Umbria Ermanno Cicioni. Dicevamo in apertura
della suggestiva sintesi dell’iniziativa prodotta
dal presidente della Fitav. È stato infatti proprio Luciano Rossi a istituire un ideale collegamento tra i luoghi di origine di Leandro
Recinella, a cui è stata intitolata appunto l’Associazione che coordina l’iniziativa, e la prospettiva globale che il progetto si propone.
“In qualità di massimo dirigente della Fitav
- ha detto Luciano Rossi - saluto con piacere l’iniziativa dei Summer Camps promossa
dall’Associazione Leandro Recinella. Leandro,
Alberto Di Santolo
una persona a me cara e cara a tutti noi del mondo
del tiro a volo, è stato pioniere del nostro sport in una
regione importante come l’Abruzzo e ha poi saputo
divulgare la tradizione tiravolistica di quella terra a livello nazionale. Oggi la sua famiglia ricorda Leandro
costituendo un’Associazione che porta il suo nome e
questa è la rinnovata prova che noi abbiamo storia e
radici profonde. Ed è proprio con quelle radici e con
la solidità di quelle che vogliamo vincere ancora sfide
importanti. Attraverso l’iniziativa dei Summer Camps
la Federazione viene indiscutibilmente aiutata e riceve una positiva sollecitazione. L’iniziativa ha infatti una
dimensione internazionale, perché è giusto che la nostra Italia non guardi soltanto ai confini domestici, ma
porti un messaggio forte nel contesto globale. Troppo
spesso guardiamo soltanto all’interno del nostro sistema domestico, ma fuori, frattanto, il mondo cambia
con grande rapidità. In quanto Federazione sosteniamo dunque con grande convinzione queste iniziative
perché esse aiutano i giovani e lo fanno senza chiedere ausilio alla Federazione, ma ripromettendosi invece
proprio di offrire ad essa un prezioso supporto.”
Il Direttore tecnico dei Fitav Summer Camps, Diego Gasperini, è naturalmente sceso nel dettaglio del
progetto le cui prerogative e il cui programma sono
disponibili sul sito della Federazione italiana tiro a
Roberto Sparnaccini ha a sua volta evidenziato il sistematico interesse che il Comitato olimpico nazionale
italiano, in special modo attraverso la sua struttura
territoriale, dimostra per progetti di questo genere.
“Il Coni - ha precisato il dirigente umbro - guarda con
grande favore a queste iniziative: per l’Umbria e per
la provincia di Perugia un’iniziativa di questo genere
allarga il ventaglio delle proposte di attività sportiva
che possono essere trasmesse ai giovani. Il nostro è
un movimento che deve crescere e per far questo
dobbiamo superare molte barriere in varie forme: mi
piace, ovviamente, l’immagine dal momento che, come
sapete, la mia sfera di attività include anche il tiravolismo disabile e quindi il superamento delle barriere
è concetto a me particolarmente caro. Ribadisco che
è importante trasmettere alle istituzioni sportive, e
quindi essenzialmente al Coni, che il tiro a volo promuove numerosi progetti ed è necessario divulgare
attivamente e far conoscere tutte queste iniziative.”
“Chi è nel mondo del tiro a volo da molto tempo
EVENTI
conosce bene Diego Gasperini perché quando ha iniziato egli aveva l’età che hanno i vostri ragazzi adesso.”
Ha esordito così Alberto Di Santolo tornando a prendere la parola per introdurre il secondo segmento
della conferenza di presentazione dei Fitav Summer
Camps. “Questo ci fa capire come ci sia continuità in
quello che abbiamo seminato tanti anni fa. Diego Gasperini ha compiuto un percorso importante con il
conseguimento del massimo livello tra gli istruttori diplomati dall’Issf e successivamente svolgendo il ruolo
di Commissario tecnico della Nazionale della Turchia
e attualmente della selezione nazionale di Cipro. Qual
è la caratteristica essenziale dei Fitav Summer Camps?
Che hanno appunto un profilo internazionale. Nessuno prima d’ora si era, per così dire, avventurato oltre
i confini nazionali con un progetto tutto dedicato ai
giovani. Si tratta di una start up e le start up, come
sappiamo bene, sono difficoltose: quando le iniziative sono a regime, si può anche lavorare, come si usa
dire, con la mano sinistra ed è tutto facile, ma quando
si deve mettere insieme un sistema di contenuti, di
relazioni e di tempi e si deve far quadrare il cerchio,
non è mai facile. Quindi, questo a cui assistiamo è l’avvio di un percorso che auspichiamo si consolidi nel
corso degli anni. L’aspetto importante dell’iniziativa è
che essa è caratterizzata da un alto livello di specializzazione, perché, peraltro, in questi Camps non si parlerà soltanto di tecnica di tiro, ma verranno affrontati
molti aspetti culturali legati al tiro a volo.Tutto questo
descrive dunque l’iniziativa realmente come un’offerta
formativa piena.”
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Luciano Rossi
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Il direttore tecnico dei Fitav Summer Camps Diego
Gasperini e il presidente provinciale del Coni
Roberto Sparnaccini durante la conferenza stampa
di presentazione dell’iniziativa
EVENTI
volo e su quello dello stesso tecnico romano: www.
diegogasperini.com . “La formazione - ha esordito l’attuale coach della nazionale cipriota di Trap e Double
Trap - è alla base di qualunque percorso. Perché premetto questa considerazione alla descrizione dell’iniziativa? Perché quello che noi vogliamo offrire non è
soltanto un corso di tiro a volo. Noi vogliamo offrire
qualcosa di assolutamente nuovo ai ragazzi, utilizzando l’esperienza maturata da tutti noi della gloriosa e
tradizionale scuola italiana, unendola all’esperienza
internazionale. Gli obbiettivi che ci proponiamo con
i Summer Camps, che avranno quale main sponsor
un marchio prestigiosissimo come quello di Beretta,
sono essenzialmente due: uno attinente alla sfera del
sociale e uno relativo alla didattica. Perché parliamo
di sfera del sociale? Perché il tiro a volo in questi anni
ha sofferto di prevenzioni per il fatto che l’attrezzo
sportivo utilizzato è un’arma e questo complesso di
prevenzioni, che ha gravato indiscutibilmente sul nostro sport, ha impedito in molti casi l’avviamento dei
giovani alla disciplina stessa. Promuovendo momenti
di socializzazione all’insegna dello sport e del divertimento ci proponiamo di iniziare a combattere queste
prevenzioni. Il secondo passo sarà peraltro l’avviamento allo sport del tiro a volo dei ragazzi con disabilità
e questo fa comprendere ulteriormente quanto sia
ampio il programma dei Summer Camps nella sfera
del sociale. Tutto questo andrà ad unirsi alla formazione scientifica e tecnica che proviene sia dalla scuola
italiana che dal percorso dell’Issf. Per questo ho pensato di avvalermi di conosciuti tecnici internazionali:
Marco Micheli, Andrea Filippetti, Sotiris Sotiriou, Fabio
Partigiani e Federico Di Carlo quale responsabile del
mental training. Il corso - ha proseguito Diego Gasperini nel suo intervento rivolto ad una platea attenta e
partecipe - si rivolgerà alle tre discipline olimpiche e il
programma sarà strutturato in tre fasi: la fase tecnicotattica in cui andremo a definire il piano di allenamento attraverso le metodiche di insegnamento dell’Issf,
la fase atletica in cui ci sarà la programmazione della
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Una platea interessata e attenta
ha assistito alla conferenza di
presentazione dei Fitav Summer Camps
Fitav Summer Camps: iniziale, medio e avanzato. Ne
ha parlato ancora Diego Gasperini concludendo il suo
applauditissimo intervento. “Il livello iniziale mirerà alla
conoscenza di base della pratica del tiro a volo. Il livello medio sarà quello dei ragazzi che partecipano già
regolarmente alle gare nazionali del Settore Giovanile,
mentre il livello avanzato è quello dedicato ai ragazzi e
alle ragazze che, nel contesto delle rispettive selezioni nazionali, stanno già conducendo una preparazione
mirata alle gare internazionali. Attività ricreative che
comprenderanno tornei, un’escursione e un corso basico di lingue - un corso di italiano per gli stranieri che
approfitteranno di questa iniziativa per conoscere il
nostro paese e un corso di inglese per i nostri ragazzi
– completeranno il panorama di questa offerta che i
ragazzi e le ragazze potranno utilizzare a livello formativo appunto anche in senso culturale.”
EVENTI
preparazione atletica settimanale, e infine la fase specifica curata dal nostro mental trainer. Per quanto riguarda la fase tecnico-tattica permetteremo ai ragazzi
di sparare almeno settantacinque piattelli al giorno e
esamineremo il lavoro svolto attraverso il supporto di
video per approdare alle lezioni teoriche in cui esamineremo appunto nel dettaglio il gesto atletico e quindi
proporremo ai ragazzi esercizi mirati al miglioramento del gesto tecnico. Concluderemo questo percorso
con una gara a settantacinque piattelli con la formula olimpica in modo tale da permettere ai ragazzi di
prendere immediatamente familiarità con la tipologia
di gara di impronta internazionale. Al termine di questo corso verrà consegnata a ciascuno dei ragazzi una
scheda di valutazione individuale che rappresenterà
la base di partenza per il percorso formativo successivo.” Sono previsti tre livelli per questo esordio dei
In questa pagina, le pedane dell’Umbriaverde Sporting &
Resort di Todi saranno la sede dei Fitav Summer Camps
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ITALIAN DOWN THE LINE
LO ZIO D’AMERICA
Ha esordito a Zevio il circuito 2014 dell’Italian Down The Line con un
incoraggiante incremento di partecipazione rispetto alla passata stagione:
le considerazioni del responsabile della disciplina Fabrizio Evangelisti
Fabrizio Evangelisti al vertice del podio della
categoria C con Dan Campigotto e Lauro Ghellere
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L’incremento è del 40% e sebbene non si tratti di numeri stellari, il trend è decisamente incoraggiante. Stiamo
parlando dell’Italian Down The Line e, nello specifico,
del primo appuntamento stagionale. A dirsi soddisfatto
del risultato dell’esordio è proprio Fabrizio Evangelisti, responsabile a livello nazionale della disciplina che
furoreggia da sempre in tutto il mondo anglosassone
e che, invece, nelle nostre contrade stenta ancora a
prendere vivacemente il largo. A Zevio sono stati in
trentasei a misurarsi con la specialità “americana” e
quel dato di partecipazione, se confrontato con il numero degli iscritti al primo appuntamento stagionale
del 2013, fornisce appunto quella percentuale di incremento che abbiamo indicato. Evangelisti non vuol naturalmente alimentare polemiche, ma tra le righe, nel
commentare il responso della prima gara dell’anno, fa
comprendere che con una fattiva collaborazione da più
parti sarebbe stato possibile anche attribuire un ulteriore significativo incremento al dato di partecipazione
della sfida di Zevio. “Ad esempio – spiega il dirigente
toscano – evitando che impianti della stessa area geografica organizzassero in contemporanea competizioni
di discipline che hanno una relativa affinità. Oggigiorno
non possiamo immaginare che un tiratore affronti le
spese di due competizioni nella stessa giornata e chi ha
operato la scelta in favore di altre gare, ha ovviamente
rinunciato, anche se forse a malincuore, a partecipare
al Gran Premio di Down The Line.” Tuttavia Evangeli-
sti guarda con fiducia al futuro e dichiara perentorio:
“Non posso che essere ottimista, perché è certo che
i tiratori che si avvicinano al Down The Line trovano
la disciplina divertente e stimolante e si ripropongono
di tornare a gareggiare nella manifestazione successiva.
Oltretutto l’Italian Down The Line, per le sue caratteristiche, piace agli specialisti della Fossa Olimpica e
della Fossa Universale, ma risulta divertente anche per
gli appassionati dello Sporting. E utile, vorrei dire: perché costituisce un allenamento importante su di un
bersaglio sempre vario e costringe il tiratore ad affinare la propria tecnica e i propri riflessi per fare affidamento il più possibile sulla prima canna, dal momento
che è proprio il criterio del piattello colpito di prima
canna a condurre alla vittoria in questa specialità.” Ma
quali soluzioni propone Fabrizio Evangelisti per incentivare la partecipazione? “Innanzitutto occorre che la
Società che ospita la gara creda fortemente nel messaggio dell’Italian Down The Line. Ho l’esempio della
Società Zaino di Durazzano che ospiterà il prossimo
Gran Premio. Ebbene, in quell’impianto è attivo già da
settimane un campo di Down The Line per coloro
che parteciperanno alla gara del 25 maggio. Vuol dire
che i dirigenti della Società credono nelle potenzialità
espansive di questa specialità: questa fiducia si riflette
direttamente sui frequentatori dell’impianto che sono
indotti a sperimentare la disciplina, se non l’hanno mai
provata, o a condurre un allenamento più serrato, se
già la conoscono e l’apprezzano. Ho molta fiducia in un
vero e proprio exploit di grandi numeri in occasione
del Gran Premio alla Società Zaino del 25 maggio. Incrociamo le dita: come direbbe un vero appassionato
di Down The Line!” Quanto al responso agonistico del
primo Gran Premio stagionale, sulle pedane veronesi del presidente Dino Zanetti (in cui il responsabile
nazionale Fabrizio Evangelisti ha avuto come preziosi
collaboratori Giampaolo Micheletti e Bruno Bracalini) è stato Paolo Cavarzan a vincere nella categoria
A davanti a Claudio Sciurpa e Giacomo Luongo. Nella
categoria B ha svettato Dino Finotti che ha preceduto
Adolfo Conoci e Andrea Zeni. Lo stesso Fabrizio Evangelisti è stato il più brillante della categoria C davanti a
Dan Campigotto e Lauro Ghellere. Nella sfida diretta
con la consueta autorevolezza dal coordinatore Nicola Martino, il delegato regionale Fitav del Veneto Adriano Lonardi ha vinto tra i Veterani precedendo Gino
Boseggia e Nicola Ferrara, mentre Giuliano Fabbri si è
imposto tra i Master. Con Stefano Baldanzi primo degli
under 20 davanti a Isaia Marcolongo, è stata Elisa Occhetti a vincere la gara in rosa davanti a Michelle Rebib
e Aurora Dei. Bruno Busti ha vinto tra i tiratori disabili
e Maurizio Rech si è imposto tra i neofiti.
ITALIAN DOWN THE LINE
Elisa Occhetti ha vinto la gara delle Ladies davanti a Michelle Rebib e Aurora Dei
Nerino Finotti ha vinto in categoria B precedendo Adolfo Conoci e Andrea Zeni
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Adriano Lonardi è stato il migliore dei Veterani davanti a Gino Boseggia e Nicola Ferrara
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