liee06000g_Le frazioni dalla fiaba al contenuto

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liee06000g_Le frazioni dalla fiaba al contenuto
Laboratori del
Sapere Scientifico
LE FRAZIONI
Dal lavoro sul testo al contenuto
matematico
Classi terze
1° Circolo F. D. Guerrazzi Cecina
Collocazione del percorso nel curricolo
verticale
Il percorso in verticale ha coinvolto tutte le classi di scuola primaria
e alcune sezioni della scuola dell’infanzia; ha approfondito contenuti
specifici della matematica: le frazioni e competenze trasversali quali
l’argomentazione (in linea con le Indicazioni Nazionali e con il lavoro
svolto in LSS nei due anni precedenti).
E’ iniziato puntando l’attenzione sul significato che i bambini
attribuivano al concetto di «metà».
Questa attività ci ha permesso di indagare sulle loro convinzioni e
sull’evoluzione di questo concetto dall’infanzia alla quinta primaria.
Il percorso intende rispondere all’esigenza di procedere con
situazioni didattiche in cui i bambini abbiano modo di osservare,
confrontarsi tra loro sulle scelte effettuate e verificare se ciò che
volevano trasmettere viene interpretato correttamente dagli altri.
Obiettivi di apprendimento
• Avviare al concetto di frazione
• Sviluppare capacità di problem solving
• Costruire ragionamenti formulando ipotesi,
sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il
punto di vista di altri.
• Descrivere il proprio ragionamento anche in forma
scritta e comunicarlo
Approccio metodologico
In continuità con gli anni precedenti e con il lavoro in verticale tra
Infanzia e Primaria, il nostro percorso parte dalla lettura di una
«favola matematica» per accrescere le competenze linguistiche e le
capacità argomentative dei bambini.
Il contenuto matematico delle frazioni è stato affrontato con attività
trasversali legate all’italiano, in particolare con il testo narrativo
fantastico.
In questa attività specifica è stato affrontato con l’insegnante
l’aspetto di analisi degli elementi fondamentali della favola mentre
la comprensione del testo è stata demandata ai bambini.
Gli alunni, attraverso il cooperative learning, hanno affrontato
situazioni di problem solving con l’obiettivo di argomentare il
proprio pensiero, prima ancora della precisione linguistica e della
correttezza del contenuto.
Materiali e strumenti impiegati
• Testo scritto della favola matematica
(inventata dalle insegnanti)
• Cartoncini colorati
• Macchina fotografica
• Schede di verifica
Ambiente/i in cui è stato sviluppato il
percorso
• Aula
• Laboratorio espressivo
Tempo impiegato
• Messa a punto preliminare nel Gruppo LSS :
N. 3 incontri di 2 h.
• Confronto e la ri-progettazione del gruppo di ricerca-azione N. 3 incontri di
2 h.
• La progettazione specifica dettagliata si è sviluppata in contemporanea
allo sviluppo del percorso con 1 h dedicata all’interno della
programmazione settimanale.
• Sviluppo del percorso : Febbraio/Aprile N. 12 h
• Tempi di documentazione circa 12 ore
Articolazione del percorso
PRIMA PARTE:
1) Lettura e comprensione della prima parte della favola matematica;
2) esecuzione del lavoro richiesto (a piccoli gruppi):
“fare la metà del cartoncino dato”;
3) rappresentare graficamente il cartoncino diviso a metà;
4) verbalizzazione orale e scritta del ragionamento alla base del procedimento
effettuato.
SECONDA PARTE:
1) Consegna di cartoncini tagliati a metà in modo congruente e non congruente
(lavoro diversificato a tavoli);
2) Situazione problematica:
La volpe ha diviso a metà la tavola in questo modo: è giusto o la volpe ha ingannato
l’asino?
2) osservazione e riconoscimento della metà;
3) verbalizzazione del ragionamento effettuato;
4) confronto e argomentazione tra i gruppi;
5) comprensione del comportamento di un personaggio della favola ( la volpe);
6) discussione sulla morale della favola.
TERZA PARTE:
1) Si richiede ai bambini di rispondere per iscritto individualmente alla seguente
domanda: “COSA E’ PER TE LA META’?”;
2) lettura delle risposte e confronto.
PERCORSO
CLASSE TERZA
UNA FAVOLA MATEMATICA
«LA VOLPE E L’ASINO»
(La lettura era affidata ad un bambino responsabile del gruppo di lavoro)
LE RISPOSTE DEI BAMBINI
… la storia continua
La volpe ha diviso a metà la tavola in questo
modo: è giusto o la volpe ha ingannato l’asino?
CARTONCINI PREPARATI DALL’INSEGNANTE
PER RIFLETTERE SULLA «META’»
Ogni gruppo osserva i cartoncini e riflette sul quesito
proposto
CHE COS’E’ PER TE LA META’?
CONCLUSIONE DELLA STORIA
E RIFLESSIONE SULLA MORALE
…il lavoro continua…
(ogni alunno lavora individualmente)
RITAGLIA E DIVIDI A META’ IN
DIVERSI MODI QUESTA FIGURA
VERIFICA
VERIFICA FINALE
Tante possono essere le riflessioni da fare osservando le produzioni dei
bambini.
Pochissimi di loro hanno fatto errori nella verifica.
Abbiamo notato che nel lavoro individuale di ricerca della metà, molte
risposte si assomigliavano. Questo era prevedibile perché la presentazione
dell’argomento attraverso materiale quadrettato ha facilitato il compito e la
ricerca di una strategia specifica come può essere quella di contare i
quadretti.
Pertanto il proseguimento del lavoro potrebbe essere quello di creare una
situazione di problem solving più complessa facendo fare loro l’attività senza
quadrettatura e senza figure sovrapponibili.
In questo caso la strategia propedeutica non è più praticabile e dovranno
trovarne un’altra (piegatura, ritaglio, sovrapposizione, misurazione e disegno
di quadretti …) comunque più complessa.
Durante il Corso di Formazione, il professor Di Martino ci ha fatto
notare che, quando le risposte sono simili, un’utile domanda che
l’insegnante può fare per stimolare la discussione può essere:
«C’è qualcuno che l’ha fatto in maniera diversa?»
In questo caso il messaggio implicito che l’insegnante dà è:
«Sono interessato ad ascoltare il tuo pensiero e mi aspetto anche altre
soluzioni».
Molti studi mettono in rilievo come la percezione che i ragazzi hanno
dell’attenzione dell’insegnante verso il loro modo di ragionare sia
rivolta soprattutto all’aspetto valutativo e/o a soddisfare quello che
l’insegnante ritiene la risposta corretta.
La gestione didattica di queste dinamiche è molto complessa e per
ridurre le difficoltà è auspicabile lavorare in continuità sin dalla Scuola
dell’Infanzia.
VALUTAZIONE dell’EFFICACIA del PERCORSO
Il percorso del Laboratorio del Sapere Scientifico del nostro Circolo restituisce
un lavoro integrato, sia in verticale sia in continuità, con gli anni precedenti.
L’argomentazione è stato l’obiettivo centrale di tutti e tre gli anni:
- abbiamo lavorato in continuità partendo da una domanda:
«Che cos’è per te la metà?»
che è stata posta a tutti gli alunni dalla Scuola dell’Infanzia alla
Scuola Primaria;
- come gli anni precedenti, abbiamo continuato ad esplorare le potenzialità
dell’integrazione di aspetti narrativi lavorando trasversalmente con la lingua
italiana per quanto riguarda la comprensione del testo;
- per ultimo abbiamo esplorato l’aspetto della valutazione delle competenze
che vengono esplicitate durante l’attività.
Questo aspetto di grande rilevanza e complessità, per certi versi poco
studiato finora, necessiterà ovviamente di ulteriori ripensamenti e
aggiustamenti.
Il punto di forza del nostro lavoro è aver presentato, in questo terzo anno di
attività del Laboratorio del Sapere Scientifico, un percorso ricco e complesso
che ha cercato di valorizzare anche gli aspetti che prescindono dalla singola
attività matematica, aspetti in qualche modo trasversali rispetto a quello che
l’insegnante fa e può fare.
L’aspetto della valutazione delle competenze è la parte su cui dobbiamo
continuare a lavorare così come riuscire a costruire occasioni in cui i bambini
devono argomentare, cercando, come insegnanti, di dare attenzione alle loro
parole riuscendo a separare il piano della descrizione del loro pensiero dal
piano della correttezza del contenuto.
Il bambino può riuscire a spiegare molto bene quello che ha fatto ma dire
cose sbagliate dal punto di vista matematico, in questo caso interrompere
con giudizi negativi significa mortificare un aspetto importante
dell’argomentazione.
Creare il clima giusto affinché i bambini riescano a spiegare quello che hanno
fatto, ha una duplice valenza: contribuisce alla formazione dell’individuo e
aiuta gli insegnanti ad avere maggiori strumenti valutativi e di
ri-progettazione delle attività future.