Rassegna stampa - International School of Europe

Transcript

Rassegna stampa - International School of Europe
Rassegna stampa
BARANZATE
25 ottobre 2013
il notiziario
49
Inaugurato giovedì il Campus ISE: Baranzate
accoglie la nuovissima “scuola del mondo”
L'esibizione
del coro
della scuola
davanti
al folto
pubblico di
genitori, tra
cui anche
personaggi
molto
conosciuti
Nelle tre foto qui sopra: il taglio del nastro, momento culminante dell'inaugurazione, i partecipanti al dibattito sul futuro della scuola italiana e, a destra, la bellissima piscina di cui è dotata la
scuola, impianto che tra l'altro, negli orari concordati con l'Amministrazione, sarà a disposizione anche dei cittadini baranzatesi
BARANZATE - Un mondo
in miniatura, dove si parla il
linguaggio universale di una
cultura nata dalla pace. A questa favola ancora da tradurre
in una realtà educativa straordinaria devono aver pensato
Wanda e Francesco Formiga
quando fondarono nel 1958
l’International School of Milan,
in via Senato, la prima scuola
dove ogni insegnamento trova
il suo comun
denominatore
nell’apprendimento e nell’uso
corrente della
lingua inglese
tra gli alunni di
ogni età e grado.
Allora si presentarono al loro
cospetto quattro studenti; oggi
i ragazzi iscritti sono migliaia
e gremiscono con le loro
idee e il loro futuro la sede
meneghina e le diverse scuole
aperte in Italia sotto l’egida e
i programmi del prestigioso
International Baccalaureate
(IB) di Ginevra.
Dal 9 di settembre, l’eccellenza di questo progetto
originario ha aperto una
finestra sul mondo anche a
Baranzate, con il nuovo Campus ISE (International School
of Europe) inaugurato negli ex
spazi industriali di via Primo
Maggio 20/22 ristrutturati e
trasformati a tempo di record.
Più di mille studenti dai tre ai
18 anni hanno preso il largo
verso il mondo, cominciando
il loro primo anno scolastico
nella splendida struttura che
comprende 12.700 m 2 di
spazi dedicati a ogni genere
di attività didattica, di approfondimento, di laboratorio,
sportiva, ricreativa e molto
altro ancora.
Giovedì scorso si è svolta
la solenne inaugurazione del
Campus ISE,
alla presenza
dell’ex prefetto
di Milano Bruno
Ferrante (oggi
presidente della
Fondazione
Wanda e Francesco Formiga), dei fratelli
Paolo (direttore generale della
scuola) e Franco Formiga e
di Terry Haywood, preside
dell’International School of
Milan. Tra gli ospiti illustri
invitati all’inaugurazione
(e al dibattito moderato
dal presentatore Cesare
Cadeo), accolti dal coro dei
bambini che frequentano il
Campus, sono intervenuti,
tra gli altri, Guido Podestà,
presidente della Provincia di
Milano, Francesco Cappelli,
assessore all’Educazione e
all’Istruzione del Comune di
Milano, l’onorevole Maria Pia
Garavaglia, il sottosegretario
alla Giustizia Cosimo Ferri e
Claudia Moneta, dirigente
La più grande a Milano, per 2.000 studenti
BARANZATE - Il Campus ISE (International School of
Europe) di Baranzate rappresenta oggi la sede scolastica
più grande di tutto il territorio della provincia di Milano.
Sorge su un’area di 12.700 m2 complessivi. Progettato
dall’architetto Giuseppe Ferrari, il plesso è stato completato
in poco più di due anni, a partire dal luglio del 2011. La
capienza è di circa 2.000 studenti e l’offerta didattica copre
l’arco educativo dai 3 ai 18 anni (dalla scuola materna
alla scuola superiore).
Lingua madre,
l’inglese, dalla
materna alle
superiori
“È una finestra sul mondo”
La voce dei primi studenti
Da sinistra: uno dei primi allievi della scuola, il Direttore
generale Paolo Formiga, Daniela Zinsenheim Sassoon e il
membro del Cda Franco Formiga
per i Sistemi Educativi della
Regione Lombardia. Il saluto
del sindaco Giuseppe Corbari
ha sottolineato il valore di una
scommessa vinta dall’amministrazione di Baranzate con
il sostegno e l’accoglienza di
una proposta che avrà una
ricaduta importantissima sul
territorio, in termini sociali e
culturali. In serata, il taglio del
nastro del presidente dell’International School of Europe
Bruno Ferrante ha posto il
suggello definitivo a un giorno
storico e solenne di speranza
positiva e di crescita.
Alberto Finotto
BARANZATE - Daniela Zinsenheim Sassoon è radiosa.
L’inaugurazione del Campus ISE di Baranzate riporta la
sua memoria a quando fu tra i quattro primi studenti della
nascente International School of Milan, nell’ormai lontano
1958. Oggi è Alumni Coordinator della stessa scuola che
le aprì gli occhi del mondo, in un dopoguerra che anelava
alla pace pur tra le brume della Guerra Fredda. “Il valore di
questa grande idea di scuola, aperta al mondo e alle genti
che lo abitano, pronta al dialogo e al ‘viaggio della vita’ tra
culture diverse, rimane immutato ancora oggi. Eravamo in
quattro allora ma, da bambini, ci immergemmo subito in un
linguaggio più grande, in grado di parlare a tutti: l’inglese”.
L’inglese, la lingua della libertà, di una nuova era serena, di
prosperità e dialogo. Contro i fantasmi del passato, dell’odio
e dell’intolleranza. La commozione è palpabile al ricordo
del rastrellamento del Ghetto ebraico di Roma compiuto dai
nazisti; il 70° anniversario ha coinciso con l’inaugurazione
di questa “finestra sul mondo” a Baranzate, esempio di
città multietnica dove convivono fianco a fianco decine di
culture diverse. Daniela Zinsenheim Sassoon ha un’ombra
rapida negli occhi che riprendono a sorridere guardando al
futuro di altri studenti dai volti diversi, dalle culture distanti.
Avvicinate tra loro dalla lingua di Shakespeare, assurta a
idioma di cultura e di pace tra i popoli.
llaa RReeppuubbbblliiccaa
DOMENICA 20 OTTOBRE 2013
@
CRONACA
MILANO
PER SAPERNE DI PIÙ
wwwpiccoloteatro.org
www.beniculturali.it
■V
STREHLER
SCALA
FORMA
MERINI
EXPO
Per il Piccolo
teatro
Strehler,
costretto alla
spending
review, sono
previsti fondi
ad hoc
Per non
perdere fondi
privati la
Scala non
dovrà tagliare
i posti in cda
come invece
gli altri teatri
Il ministro si è
detto «molto
preoccupato»
per lo spazio
Forma,
destinato a
chiudere a
gennaio
Da Bray la
promessa di
evitare la
chiusura della
casa di Alda
Merini che ha
solo 4 visite
a settimana
Al Comune
che chiede
«un tavolo su
Expo e
Cultura»,
Bray assicura
appoggio alle
iniziative
Le emergenze
FRANCO VANNI
NO stanziamento straordinario per aiutare il Piccolo e
gli altri teatri costretti dagli
strettissimi vincoli della spending
review. È la soluzione a cui lavora
il ministero della Cultura per salvare alcuni dei più importanti enti teatrali italiani, a cui un decreto
del governo Monti ha imposto lo
stesso regime di spesa degli enti
pubblici. «In attesa di una soluzione definitiva, che per ragioni tecniche deve passare per una modifica di norme europee, stiamo cercando di dare a questi teatri qualche finanziamento in più», ha detto il ministro Massimo Bray di
fronte a una platea di operatori del
teatro alla sede della Fondazione
Cariplo.
I fondi, che saranno inseriti in
Finanziaria, saranno trovati dai
circa 20 milioni di euro in più che il
ministero della Cultura conta di
ottenere in Consiglio dei ministri
per il fondo unico dello spettacolo. Una boccata di ossigeno per il
Piccolo, che «nell’impossibilità di
spendere, rischia di dovere massacrare la qualità dell’offerta e presto di chiudere», come ripete da
mesi il direttore Sergio Escobar,
appoggiato nella sua battaglia dal
sindaco Giuliano Pisapia e dal governatore lombardo Roberto Maroni. Salvatore Nastasi, direttore
del settore Spettacolo del ministero, spiega: «Non si tratterà di uno
stanziamento ad hoc per il Piccolo, ma di un fondo destinato a sostenere tutti i grandi teatri stabili
nazionali che si impegnano a svolgere un ruolo sociale da un punto
di vista della formazione, della divulgazione e della promozione
U
Un contributo extra per il Piccolo
Bray rassicura il mondo del teatro
Entro la prima metà del 2014 i soldi per salvare la stagione
teatrale».
Lo stanziamento, il cui ammontare potrebbe essere comunicato nelle prossime settimane,
scatterà entro la prima metà del
2014. Nel frattempo Bray, che par-
la di «assurda equiparazione legislativa fra istituzioni culturali e uffici anagrafe», annuncia che si
spenderà «in tutte le sedi» (a Roma
e a Bruxelles) per liberare i teatri
stabili dai lacciuoli della spending
review. Gli altri teatri che versano
nella medesima condizione del
Piccolo, e che potrebbero accedere al finanziamento straordinario,
sono lo Stabile di Genova, l’Argentina di Roma, lo Stabile di Torino e
il Biondo di Palermo. Ma per sapere quali enti davvero avranno diritto ai fondi extra bisogna attendere di conoscere i criteri stabiliti
dal testo del provvedimento del
ministero.
Nell’incontro pubblico conclusivo della sua due giorni milanese,
seguito da un colloquio con il governatore Maroni, Bray ha ricordato l’intenzione di sostenere la
Scala «a cui il governo corrisponde
31 milioni di euro l’anno, ora portati a 33». All’assessore comunale
alla Cultura Filippo Del Corno, che
chiede «l’apertura di un tavolo per
affrontare il tema di Expo e cultu-
LA PROTESTA
Il ministro Bray è stato
contestato da un gruppo
che è entrato nella sala con
una bara, simbolo dei
funerali della cultura
All’incontro della Fondazione
Cariplo il ministro si è anche
detto preoccupato per lo Spazio
Forma e per la casa della Merini
ra», il ministro ha risposto in modo prudente, limitandosi ad assicurare «appoggio alle iniziative inserite nel programma dell’esposizione universale». Bray ha anche
ribadito la volontà di opporsi alla
chiusura della casa museo di Alda
Merini in via Magolfa 32 a causa
dello scarso numero di visitatori
(in media quattro alla settimana) e
si è detto «molto preoccupato per
lo Spazio Forma, tempio della fotografia a livello milanese, nazionale ed europeo». Il centro espositivo di piazza Tito Lucrezio Caro
dovrebbe infatti chiudere a gennaio, non potendosi permettere di
pagare l’affitto. Bray ha annunciato che incontrerà il presidente della fondazione, Roberto Koch.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fiere, 100 imprese lombarde
per la prima volta a Host
MILANO
ono 100 le piccole e medie imprese
S
lombarde che per la prima volta hanno
partecipato a Host, il salone internazionale
Domenica 20 ottobre 2013
Redazione di Milano
Piazza Carbonari 3
Cinquemila ragazzi in piazza
a scuola di primo soccorso
[email protected]
Fonte: iLMeteo.it
Che tempo fa
IL SOLE
sorge alle 7.44 e
tramonta alle 18.31
LA LUNA
sorge alle 19.21 e
tramonta alle 9.12
OGGI
SO
VA CO
LC
BG
MI
PV
LO
BS
CR
MN
OGGI
Evoluzione: Nubi ovunque sin dal mattino
con prime piogge sui settori settentrionali e
occidentali; peggiora ovunque in giornata e
soprattutto la sera con piogge più estese e
diffuse, anche forti in serata sui settori
meridionali e basse pianure.Temperature
massime in calo con valori tra 15 e 19˚.
Temperature: stabili
Venti: In pianura: deboli da ENE; A 2000 m:
moderati da SSO; A 3000 m: moderati da S.
Zero Termico: 3250 metri.
DOMANI
Evoluzione: Ancora cieli molto nuvolosi
sulla nostra regione con possibilità di piogge,
generalmente deboli, moderate sui settori
sud. Schiarite sui settori orientali e qualche
nebbia su Est Alpi.Temperature massime
comprese tra 16 e 19 gradi; valori notturni
stazionari sui 14/16 gradi.
Temperature: stabili
Venti: In pianura: deboli da OSO; A 2000
m: moderati da SSO; A 3000 m: moderati
da SSO.
Zero Termico: 3100 metri.
DOMANI
Piazza Duomo ieri si è trasformata in una grande
palestra di primo soccorso. Il progetto “Oltre
5.000” dell’Azienda regionale emergenza urgenza
ha portato in piazza 300 istruttori per formare
nelle tecniche di rianimazione cardiopolmonare
migliaia di ragazzi dell’ultimo anno delle scuole
superiori di Milano. Ha assistito anche l’assessore
regionale alla Salute Mario Mantovani.
dell’ospitalità professionale in scena alla
fiera di Rho, grazie ad un progetto di
Regione Lombardia, Unioncamere e Fiera
Milano. Un progetto che vale 500 mila
euro e che «nasce per promuovere
l’internazionalizzazione delle piccole
medie imprese lombarde», ha spiegato
Fabio Longo della Direzione attività
produttive, ricerca e innovazione di
Regione Lombardia. «Aziende competitive
con un prodotto di qualità nel settore
dell’ospitalità e con capacità di
penetrazione nel mercato internazionale –
ha spiegato – ma che hanno bisogno di
essere accompagnate nell’incontro con
compratori esteri». Le imprese lombarde
sono state selezionate attraverso un
bando uscito lo scorso luglio.
SO
VA CO
LC
BG
MI
PV
LO
BS
CR
MN
TELEFONI UTILI
Ambulanze
118
Pronto soccorso
Guardia medica
02.34567
Fatebenefratelli 02.63632469
Policlinico
02.55031
San Carlo
02.40221
San Paolo
02.81841
San Raffaele
02.26431
Servizio medico pediatrico
a domicilio
02.3319233
Assistenza
02.8911771
Anziani
02.89127882
Odontoiatrico 02.66982478
Oftalmico
02.63631
Ortopedico
02.582961
Ostetrico
02.57991
Antiveleni
02.66101029
Ustioni
02.64442381
Pronto intervento
Carabinieri
112
Polizia volante
113
Polizia stradale
02.326781
Vigili del fuoco
115
Guardia di finanza
117
Vigili urbani
02.77271
Emerg. ambientali
02.1515
Servizi Pubblici
Comune 02.8598/02.6236
Gas
02.5255
Elettricità Aem
02.2521
Elettricità Enel
16441
Acquedotto
02.84772000
Profughi, la speranza
ferma in via Novara
Fatma: otto giorni in mare poi il parto a Siracusa
Centrale, doveva essere solo una tappa di
rifugiati politici, infatti, la persona deve ricetransito. Il miraggio per tutti si chiama infatvere assistenza e aiuto nel Paese in cui è aratma ha 36 anni e un neonato di venti
ti Svezia. Lì ci sono parenti e amici che li arivato. E anche se nessuno di loro ha chiesto
giorni, partorito a Siracusa. Ha attraspettano. Ma lassù, loro lo sanno, «danno anasilo e protezione in Italia (non sono cioè riversato il Mediterraneo su una di quelche il visto e un sussidio in denaro». Come
fugiati politici), in assenza di una normativa
le "carrette dei mari" che da Milano si vedotutti, in attesa di prendere un treno per il Nord
internazionale, in questo momento è una dino solo in tv e si fatica ad immaginare se non
Europa, Fatma era accampata nel mezzaniscrezione che viene attuata arbitrariamente
si vedono gli occhi di chi le ha provate. Otto
no, mangiava e dormiva con il suo piccolo
da ciascun Paese Ue. E da mercoledì anche
giorni insieme ad altre 150 persone, racconsul marmo freddo della stazione. E lo ha fatl’Austria (oltre alla Svizzera) ha deciso di non
ta, per lasciarsi alle spalle un Paese in guerto per quattro giorni e quattro notti. Ma la
farli più passare. L’unica soluzione, per loro,
ra e guardare avanti, con un bambino piccosperanza di poter prendere un treno e ripara questo punto è «trovare un passaggio in
lo e un marito al fianco.
tire, con il passare delle ore e il tam tam su
macchina – spiega Fatma – e attraversare i
«Non ci credo ancora di essere qui, oggi, viinternet (quasi tutti i siriani apPaesi sperando di non essere
va – racconta – dopo quei terribili giorni in
prodati a Milano possiedono ufermati». Ma per poterlo fare
Vicino ai
mare». Fatma è a Milano, in via Novara, al
no smartphone e hanno dimeservono i soldi, molti.
bambini
siriani,
centro di accoglienza della Caritas Ambrostichezza col web) il miraggio si
«Ci hanno dato cibo, vestiti e
siana, insieme al piccolo e a suo marito (in
trasforma in un incubo: da merle volontarie che da dormire – conclude Fatma
Siria faceva l’istruttore di ginnastica). «Uscicoledì l’Austria non fa più pas– ma noi abbiamo bisogno di
hanno raccolto
ti dall’ospedale siamo andati a Roma, in tresare i migranti siriani in transisoldi». Anche se molti siriani
no – prosegue il racconto – e poi da lì a Milato. E così molti sono ritornati
approdati alla Stazione Cenl’appello su
trale appartengono alla classe
no». Il capoluogo lombardo, per Fatma e gli
nuovamente in stazione. Per lointernet
delle
media, sono cioè i "più fortualtri 200 siriani, che come lei, sono rimasti
ro non rimane che l’Italia. SeLa partenza dei profughi siriani - l’altra sera - dalla stazione Centrale (Fotogramma)
nati", quelli che hanno potuto
accampati per quattro giorni alla stazione
condo l’accordo di Dublino sui
parrocchie
pagare ingenti somme di denaro agli scafisti per la traversata del Mediterraneo. Ora, non potendo
però più viaggiare in treno o in autobus, è
più complicato: per un passaggio in macchina, da Milano a Oslo chiedono infatti 700800 euro a persona.
Fra le casette prefabbricate del centro di via
l centro di via Novara, gestito
all’ospitalità e all’accoglienza. Ma
Novara, che da venerdì sera accoglie 86 simando una convenzione con la
E il ruolo di Caritas ambrosiana in
dall’Associazione Farsi prossiè importante che ci sia una deciriani (in dimunizione perché molti lo stanprefettura, siamo riusciti ad ospitutto questo?
mo è solo una delle due strutsione al più presto.
no già lasciando, soprattutto gli uomini soli
tarli nelle due strutture temporaLa Caritas come tutto il terzo settore
Gli operatori
ture (l’altra è in via Aldini, della FonQual è l’impasse per i siriani in
e i più giovani) ci sono anche molti bambinee e di emergenza.
aiuta le persone in difficoltà e condazione progetto Arca) allestite in
transito?
ni. «In questo momento ne abbiamo 40 – racMa qual è il loro status?
tinuerà a farlo. Lo fa come ha semdel terzo settore
urgenza ed emergenza per ospitaIn questo "limbo giuridico", molti
conta Annamaria Lodi dell’associazione FarNon hanno nessun titolo, molti di
pre fatto con chi non ha da manchiedono
re gli oltre duecento siriani che da
di loro vogliono raggiungere amici
si Prossimo – tutti piccoli, con un’età dai zeloro sono senza documenti e non
giare e da dormire e ha anche bamgiorni bivaccavano in stazione Cene parenti in Europa, tanti vorrebro ai tre anni». Il villaggio è recintato, ci sono
conoscono le leggi. Nel momento
bini piccoli. Sarebbe però più serio
di muoversi in un
trale. Luciano Gualzetti, vicediretbero partire per la Svezia ma non
alcuni spazi verdi. Nel cortile centrale hanin cui li identificano devono fare la
farlo all’interno di un quadro chiaquadro giuridico
tore di Caritas Ambrosiana non napossono farlo perché negli ultimi
no disposto dei banchetti e i bambini si didomanda di rifugiato e devono riro e coordinato, in modo da potersconde
la
preoccupazione:
«È
una
giorni
vengono
respinti
dagli
altri
vertono a giocare e a disegnare. Certo, memanere
in
questo
Paese.
Ma
loro
ci
organizzare
al
meglio.
Il
responcoordinato. Molti
situazione complicata per il contePaesi.
glio qui del marmo della Stazione centrale.
non vogliono farsi identificare in Isabile della Caritas italiana sta insto in cui è nata» dice.
E in Italia?
Accanto a loro una donna e due ragazze, itasiriani vogliono
talia. È un caos. Bisogna assolutaterloquendo con il governo perché
Come si esce da questa emergenMentre per i libici una scelta era staliane. Sono una madre con figlia, dodicenne
mente
trovare
un
accordo
internasi
chiarisca
al
più
presto
questa
sipartire ma ai
za?
ta fatta, con la distribuzione nazioe nipote, quattordicenne, "volontarie sponzionale. Milano non può fare nultuazione. Il problema deve essere
Con la pressione dei profughi che
nale governata dalla protezione citanee" che hanno risposto all’appello dell’ola. Il prefetto è un funzionario del
affrontato insieme all’Europa. Ma
confini vengono
arrivano, il governo non ha ancora
vile, in questo caso siamo di fronte
ratorio. I piccoli parlano solo l’arabo. «Ciao
governo che applica la legge e non
bisogna farlo in fretta perché noi
respinti
preso una decisione rispetto a coa uno spostamento spontaneo, del
ho sette anni e mi chiamo Omar» ripete a
ha discrezione. Per fortuna che si è
non sappiamo cosa dire loro e se
me li vuole trattare perché sta atutto imprevisto. Se ne sono conmemoria a chiunque gli si avvicini, uno di
trovata questa soluzione, che non
vogliono partire lo possono fare.
spettando a livello europeo le quocentrati 200 in stazione e per fortuloro. Forse lo ha imparato a Lampedusa.
è però definitiva e nemmeno chiaDaniela Fassini
©
©
te che ogni Paese potrà destinare
na Milano ha preso l’iniziativa e, firra.
DI DANIELA FASSINI
F
Gualzetti: il governo decida in fretta con l’Europa
emergenza
I
RIPRODUZIONE RISERVATA
zona 4
Bando per riaprire
palazzina
dell’ex macello
inutilizzata
De Cesaris:
«I privati seguano
l’esempio»
Una casa per associazioni e studenti
n nuovo spazio per
ospitare
associazioni della
zona e studenti
universitari. Ecco cosa
accadrà entro la fine
dell’anno nella palazzina
al numero 62 di viale
Molise, non utilizzata da
più di dieci anni, e che ieri
è stata inaugurata dai
cittadini del quartiere alla
U
presenza della
vicesindaco con delega
all’Urbanistica Ada Lucia
De Cesaris e dell’assessore
alla Casa Daniela Benelli.
Per tutto il giorno abitanti
della zona e studenti
universitari sono venuti a
visitare la palazzina e le
mostre, qui allestite, sul
tema del riuso e del riciclo
e che resteranno aperte al
pubblico per un mese.
Nella palazzina da ieri è
attivo il progetto di riuso
temporaneo «Palazzina 7,
Liberty ospitalità e
scambio», promosso dal
Comune a cura di
Temporiuso.net con il
sostegno di Sogemi, del
Politecnico e del Consiglio
di zona 4. Il progetto
(durata di un anno
rinnovabile per tre anni)
prevede l’apertura di una
manifestazione di
interesse da parte del
consiglio di zona 4 per
assegnare in comodato
gratuito (con spese di
mantenimento e
gestione) tre spazi ad
associazioni che operino
nel quartiere e un
appartamento di tre
stanze per ospitare
studenti universitari. Le
associazioni e gli studenti
assegnatari degli spazi
dovranno provvedere ai
lavori di manutenzione
dello stabile e dedicare
tempo all’organizzazione
di iniziative culturali e
sociali per la zona. «Con
questa nuova esperienza –
ha dichiarato De Cesaris –
dimostriamo che è
possibile recuperare e
restituire all’uso
temporaneo i luoghi
abbandonati di Milano.
Speriamo che questa
sperimentazione possa
diventare un esempio
anche per altri proprietari
privati che vogliano
destinare i loro spazi a uso
sociale. In questo caso
abbiamo scelto di dare
spazio alle associazioni
della zona e agli studenti».
«Questa amministrazione
si sta impegnando sul
tema dell’assegnazione
degli spazi – ha dichiarato
l’assessore al Demanio
Daniela Benelli – e questa
giornata ne è una
dimostrazione concreta».
«Con il Comune – ha detto
il presidente di Sogemi
Luigi Predeval – siamo
riusciti a fare
un’operazione che
funziona e di cui siamo
orgogliosi: assegnare ai
giovani e al quartiere
questa palazzina che si
trova dentro alla grande
area dell’ex macello, 15
mila metri quadri che
sono un gioiello per
Milano e che, piano
piano, speriamo di
recuperare e riqualificare
pezzo per pezzo».
RIPRODUZIONE RISERVATA
International School of Europe:
inaugurato il campus di Baranzate
ille studenti provenienti da
68 Paesi. Una «popolazione» cosmopolita, com’è per
i 130 docenti e il personale assistente dell’International School of Europe (Ise). Col nuovo anno scolastico,
nuova è anche la sede: il Campus di
Baranzate, inaugurato nei giorni
scorsi con una tavola rotonda dal titolo Il valore della differenza. Incontro tra culture diverse come opportunità di crescita alla quale sono intervenuti, con Paolo Formiga, amministratore delegato Ise, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, la senatrice Mariapia Garavaglia, il sindaco di Baranzate Giuseppe Corbari, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, l’assessore all’educazione e istruzione del Comune di Milano Francesco Cappelli, e
M
l’headmaster dell’Ise Terry Haywood.
L’Ise nasce nel 1958 a Milano dall’iniziativa di Wanda e Francesco Formiga come scuola che adotta l’inglese quale prima lingua. Nel tempo
ha aperto sedi in diverse città italiane. Il nuovo campus ospita la scuola materna, l’elementare, la media e
la superiore di International School
of Milano, oltre al Liceo linguistico
internazionale e alla scuola di lingue
Oxford Group. È dotato di un auditorium da 35 posti, di piscina coperta, palestra, bar, cucina, sala mensa,
spazi esterni per le attività sportive
e zone verdi per i giochi dei più piccoli e le attività all’aria aperta; vi sono inoltre due biblioteche per un totale di 40mila volumi, cinque laboratori per le attività scientifiche, tre
aule di musica e due atelier d’arte.
4 MILANO CRONACA
Venerdì 18 ottobre 2013 il Giornale
ADDIO MENSA Torna lo spuntino della mamma
«Schiscetta» a scuola
anche per risparmiare
L’ok del provveditore
Il pasto da casa è vietato ma sempre più richiesto dalle famiglie
Il direttore regionale apre: «Tanti in difficoltà, ora parliamone»
Serena Coppetti
«La schiscetta a scuola? In
un momento di crisi economica come questo è sicuramente
unaposizionechevaconsiderata». Giuseppe Petralìa, provveditore milanese,
ne fa una questione di buonsenso.
«Cisonosituazioni
oggettivamente
difficilioggi»dicee
la richiesta da parte dei genitori di
portarelaschiscetta da casa «esprime un’esigenza in
relazioneaunostato di disagio». Per
questo lui non liquida il problema
nascondendosi
dietro la legge che
vieta di portare cibononconfezionatoascuola.«Parliamone»èlaposizione di Petralìa, al
puntochestavalutando di promuovere un tavolo col
Comune e Milano
Ristorazione «per
adottare un comportamentounivoco anche a fronte della denuncia del Codacons». «Magari poi
valuteremo che è impossibile e
ne prenderemo atto».
Se infatti fino a qualche tempofalesegnalazionidiprotesta
per la mensa scolastica che
giungevano ai suoi uffici erano
sporadiche,ultimamente«ilfenomeno che si è acuito perché
in tanti si trovano in difficoltà a
pagarelaretta»,spiega.Igenitori scrivono ai presidi, alle associazionideiconsumatori.AComune e Milano Ristorazione.
Ultimamentehannochiestoanchel’interventodell’ufficioscolastico provinciale. La questioneschiscettaaMilanoètornata
allaribaltaneigiorniscorsi.Promossa da alcuni genitori per
protesta contro il caro mensa è
stata sollecitata anche dal Codacons che ha formalizzato
una regolare diffida proprio all’Ufficio scolastico - oltre che a
MilanoRistorazioneealComune - perché «venga garantito il
diritto agli alunni di portare il
pasto da casa». Non solo.
COMUNE DI
BOVISIO MASCIAGO
AVVISO APPALTO AGGIUDICATO
OGGETTO: servizio di gestione dei servizi
cimiteriali e lampade votive anni 2013-2014.
PROCEDURA APERTA - DATA AGGIUDICAZIONE: 09/10/2013 – OFFERTE RICEVUTE: n. 3. AGGIUDICATARIO: Il Ponte
Cooperativa Sociale Onlus, con sede legale
in Albiate - Via Italia 3. IMPORTO AGGIUDICAZIONE: € 274.048,00,00, di cui: €
206.648,00 al netto dello sconto del 20,52%
per i servizi a canone, € 64.400,00 al netto
dello sconto del 8% per i servizi a misura,
€ 3.000,00 per oneri per la sicurezza non
soggetti a ribasso, oltre IVA.
Avviso pubblicato su GUCE sito www.comune.bovisiomasciago.mb.it.
Il R.U.P.
Geom. Danilo Castellini
L’idea di portare il panino da
casa piace anche agli studenti
piùgrandi.All’universitàStatale hanno chiesto una zona doverpoterconsumareciboportatodacasasenzaesserecostretti
aspendereognigiornoiseierot-
ti in mensa (acqua esclusa).
Martedìhannoincontratoilrettore e hanno ottenuto l’ok. Nei
prossimi giorni sarà allestito in
via Festa del perdono il primo
spazio ristoro dove sarà allestitapropriol’area-schiscetta.Set-
SVOLTA
Il provveditore regionale
agli studi
Giuseppe Petralia apre
al ritorno nelle scuole
degli spuntini preparati
da casa
te studenti su dieci secondo un
questionario che era circolato
nei giorni scorsi proposto dal
gruppoUnisì(alqualehannorisposto4milastudenti)avevano
chiesto locali dove potersi fermare a mangiare un panino e
ancheauleperstudiare.Ilrettore Gianluca Vago ha promesso
che esaudirà anche quest’ulteriore desiderio, con una salastudio di 450 posti. Oltre all’aperturastraordinariadamarzodellabibliotecacentraleCrociera fino alle 23.30 durante la
settimana e il sabato fino alle
18. Insomma l’esigenza di risparmiare si fa sentire dai 6 anni in su. Ma se all’università il
problemaèdipiùfacilesoluzione, alle elementari e alle medie
milanesi si deve scontrare col
divieto (per legge) di introdurre alimenti che non siano chiusi e sigillati. L'associazione di
consumatori, contattata dai
rappresentanti dei genitori di
Legnano però, ha deciso di for-
IN STATALE
Gli universitari chiedono
un’area per consumare
i pasti portati da casa
niresostegno legale e diinviare
una formale diffida al Comune
diLegnano,aidirigentiscolastici, oltre che alla Procura della
Repubblica perché non sia impeditoaglialunnidipoterportareilcibodacasa.«Igenitorihanno diritto di rivendicare scelte
alimentari autonome e di esercitare l'obiezione di coscienza,
portandoilcibodacasa-sostiene Marco Donzelli, presidente
del Codacons - E questo diritto
vale anche per protestare controilcaromensa».Unaposizione condivisa da molti genitori.
Meno da altri che considerano
comunque la mensa una conquista per la nostra scuola irrinunciabile.
Baranzate La nuova cittadella
Aperto il campus per mille studenti
L’International School of Europe al posto di una fabbrica
Laddove c’era una vecchia fabbrica ai
confini del vecchio «paese agricolo» (come hadetto il sindaco) di Baranzate, oggi
c’è un moderno campus dell’International School of Europe, 1.041 studenti dai
dueanniemezzoai18,di68differentinazionalità. Ieri l’inaugurazione ufficiale
dellanuovastrutturadi13milametriquadratidoveilmottorestasemprequelloconiato 55 anni fa da chi lo ha inventato,
Francesco Formiga: «Per un mondo senza confini». Era appena finita la guerra e
quel signore si era messo in testa che la
scuola doveva scavalcare le nazioni, costruire la pace sui banchi di scuola. Cominciòcosì,conun’ideaequattrostudenti, pioniere di una visione che oggi è ormai imprenscindibile necessità della
scuolacontemporanea.Erail1958.Lasede era in via Senato e il sistema adottato
eraquelloinglese.Oggil’Internationalsegue il programma del Baccalaureate che
hasedeaGinevra,haun’altrasedeaMonzaeModena,epoiaSiena.Iragazziquando escono da qui possono iscriversi a
qualsiasi università sia in Italia che all’estero perché il diploma è riconosciuto
in tutto il mondo. Il campus inaugurato
in quest’anno scolastico ha richiesto un
investimentodioltretrentamilionidieuroeunasfidafortesiadapartedeisuccessori,iduefiglidiFrancescoeanchedaparte del costruttore. Ieri mattina c’è stata
l’inaugurazionedelnuovocampus,72aule, piscina coperta che sarà aperta anche
alpaesegrazieaunaconvenzionecolComune, palestra, mensa due biblioteche
con oltre 40mila volumi, laboratori eccetera.«Unarealtàmoltobelladielevatotenore di eccellenza» come ha detto anche
l’assessoreallaScuoladelComuneFrancesco Cappelli che ha sottolineato anche
«la passione di chi l’ha voluta». «I confini
veri non sono quelli che stanno tra paese
epaese-hadettodavantiallaplateadigenitori e insegnanti Paolo Formiga, figlio
delfondatoredellascuola-manelnostro
cervello e sono quelli che poi creano l’intolleranza, l’incomprensione e l’indifferenza verso la sofferenza altrui».
L’inglese come ponte tra le culture, comestrumentopersentirsituttiugualiperché parliamo la stessa lingua. «Lavoria-
moperunmondodipace»hannodettoieri all’inaugurazione. «Il pubblico da solo
noncelafanondeveneppurefare-hasottolineato l’ex ministro Maria Pia Garavaglia, presente all’inaugurazione - Lo Statodeveesseresussidiariorispettoallapersona. Integra, supplisce, completa e non
si sostituisce». Il privato e il pubblico, un
matrimonionon sempre facile quando si
parla di scuola e di risorse da dividere ma
che oggi sembra essere alla ricerca di un
equilibrio diverso. La crisi economica
spingeversoilpubblicochesitrovaindifficoltà ad accogliere tutte le richieste. Ecco che il servizio pubblico fatto dal privato torna ad essere importante. «Sto cercando di facilitare l’incontro tra le diverserealtàscolastiche,perintegrarelerisorse»,hachiaritoanchel’assessoreCappelli.
SCop
CERIMONIA
Ieri l’apertura
ufficiale della
nuova
struttura di
13mila metri
quadrati
Il motto resta
sempre quello
coniato 55
anni fa
da Francesco
Formiga:
«Per
un mondo
senza confini»
LA PROPOSTA
GOVERNATORE
Roberto Maroni
Maroni invita
le quattro regioni
«motori d’Europa»
a Expo 2015
da pagina 1
(...) «Ho proposto ai colleghi
di essere presenti all’Expo,
prossimamente faremo un incontropervederedove:onelPadiglione della Lombardia o in
unaltro».CosìilpresidentedellaRegione, Roberto Maroni, da
oggi anche presidente dei
«Quattro Motori per l'Europa»,
l’associazione che raggruppa
le Regioni trainanti dell'Europa:BadenWurttenberg,RhoneAlpes, Catalogna e Lombardia.
«Voglio che l’associazione sia
presente a Expo 2015, perché
questa dei Quattro Motori è
un’iniziativa importante, che
deveesserevalorizzata,rappresentapermeilfuturodell'Europae,inquell’occasioneègiusto
valorizzare questo nostro valore comune. Quindi i Quattro
Motori d'Europa saranno presentiaExpo»l’annunciodiMaronidaStoccarda,doveierimattina si è svolta la cerimonia per
il passaggio di consegne della
presidenza dei Quattro Motori
dal Baden Wuerttenberg alla
Lombardia.Oggi Maroni sarà a
Grenoble, insieme ai rappresentanti di 46 Regioni, in occasionedellafirmadellarisoluzione per la Strategia europea per
la Regione alpina.
Maroni da Stoccarda ha parlato anche del ruolo politico
cheimmaginaperiQuattroMotoriall’internodell’Ue:«L’Unione europea vive oggi una grave
crisi di credibilità e noi siamo i
motorianchedellariformadelleistituzionieuropee».Ehaparlatoanchediunprogettocheriguarda le elezioni europee:
«Studieròun'iniziativadasottoporre ai colleghi, da attuare nei
primi mesi del 2014 nelle nostreregioni,cheservaafarcapireaicittadinichebisognaandare a votare, ma per la nuova EuropadelleRegioni».L’ideacondivisaèdi«incentivarelapartecipazione dei cittadini alle elezioni europee». Un europeismo in chiave lumbard: «L’Europa è in crisi e la percezione
chei cittadinihannodell'Unione europea è molto negativa,
cresce questa negatività e noi
vogliamo contrastarla, perché
l'Europahaunfuturo,deveavereunfuturo,cheperòdevepassare dalle Regioni».
Tra i punti principali del programma della presidenza lombardadeiQuattroMotori,l’insistenzaèpropriosullerealtàmacroregionali europee: «Creare
condizioniaffinchévengariconosciuto dall’Unione europea
un peso adeguato alle Regioni
nella definizione delle politichecomunitarie,nelladistribuzione dei fondi, nel riconoscimento di una dignità istituzionale alle reti di cooperazione
tra i territori».
10 CRONACA
Settegiorni
Venerdì 18 ottobre 2013
APERTURA AL TERRITORIO
Il coro
dei bambini
della
scuola
elementare
ha accolto
le numerose
persone
che
giovedì
17 ottobre
hanno
assistito
al taglio
del nastro
della struttura
Taglio del nastro a Baranzate
per l’International School of Milan
BARANZATE (gse) Taglio del rettore della scuola insieme
nastro ieri mattina, giovedì al fratello Francesco non è
17 ottobre, per l’interna- solamente una scuola ma
tional Schol of Milan, ov- un ambiente stimolante e
vero il nuovissimo campus collaborativo in cui bammoderno e innovativo idea- bini e ragazzi vengono conto per essere a misura di dotti, nel rispetto delle loro
studente. Il campus, il più esigenze e individualità, al
grande nel suo genere ospi- raggiungimento di obiettivi
ta la scuola materna, le scolastici d’eccellenza».
elementari, medie e supe- L’international School of
riori oltre a un liceo lin- Milan è stata la prima scuoguistico. Una struttura rea- la in Italia a offrire un perlizzata con materiali eco- corso scolastico dai 3 ai 19
sostenibili dotata di un au- anni d’età. Una scuola alditorium di
l’avanguardia
350 posti, una
che da oltre
p i s c i n a c ocinquant’anperta, la pa- Mille studenti, dall’asilo no, ovvero dal
lestra, il serlontano 1958
al liceo linguistico,
vizio bar, la
quando fu
cucina, una
fondata da
sala mensa, appartenenti a 68 paesi W a n d a e
spazi esterni garantiscono un clima F r a n c e s c o
per le attività
Formiga, è
sportive e zoleader in Itainternazionale
ne verdi delia nella fordicate ai giomazione delchi dei più piccoli. «Non la lingua. «All’inizio - afsolo - spiegano i dirigenti ferma Paolo Formiga -, in
della scuola -, all’interno quel lontano 1958 c’erano
della struttura è possibile solamente quattro studenti
trovare 2 biblioteche fornite oggi i numeri sono comdi oltre 40mila volumi, 5 pletamente diversi visto
laboratori per le attività che oltre alla sede aperta a
scientifiche, 3 aule di mu- Baranzate la scuola ha sedi
sica e 2 atelier d’arte». Una a Milano, Monza, Siena,
scuola all’avanguardia che Bergamo, Brescia e Como».
ospita già mille studenti Una scuola quella di Baprovenienti da 68 paesi del ranzate frequentata da figli
mondo in modo da creare di calciatori, cantanti, attori
in clima veramente inter- e politici milanesi di prinazionale all’interno del- missimo piano.
Stefano Giudici
l’istituto. «La nostra - af© RIPRODUZIONE RISERVATA
ferma Paolo Formiga di-
t
I fratelli
Francesco
e Paolo
Formiga
direttori
della scuola
che ha aperto
in
via
Primo Maggio
a Baranzate
Strutture
a disposizione
dei cittadini
BARANZATE (gse) Piscina, palestra e campo
da calcio a disposizione
dei cittadini di Baranzate e delle società sportive del territorio. Non
vogliono chiudersi a riccio i dirigenti dell’International School of
Milan di Baranzate bensì mettere la loro struttura a disposizione della
cittadinanza e del territorio. «Il nostro obiettivo - spiega Paolo Formiga -, è anche quello di
metterci a disposizione
del territorio. Come
concordato con l’amministrazione comunale,
una volta terminate le
lezioni dei nostri alunni,
metteremo a disposizione, a tariffe agevolate, la
piscina, dove tra le altre
cose sono già iniziati i
primi corsi di nuoto, e la
palestra per le attività
sportive delle società
del territorio».
IL SINDACO GIUSEPPE CORBARI
«Con l’inaugurazione di questa struttura
parte l’era postindustriale di Baranzate»
BARANZATE (gse) Seduto in prima
fila, vicino all’ex Prefetto di Milano
Bruno Ferrante, il sindaco di Baranzate Giuseppe Corbari era una
delle persone più emozionate per il
taglio del nastro della scuola. «Sono
davvero molto emozionato - ha detto il primo cittadino durante il suo
discorso -, quando sono arrivato a
Baranzate, diversi anni fa, era un
paese agricolo, un paese che piano
piano si è industrializzato. Oggi - ha
proseguito Corbari -, con il taglio del
nastro di questa importante scuola
parte l’era post-industriale. Tutto
questo è merito della gente di Baranzate che ha accellerato questa
trasformazione». Il sindaco ha poi
concluso con una battuta che corrisponde alla realtà «Ospitare nel
nostro paese mille studenti provenienti da 68 paesi del mondo per
noi baranzatesi non è certo un problema visto che tutti conoscono Baranzate anche per la sua popolazione multietnica. In paese, infatti,
sono presenti persone provenienti
da 62 paesi del mondo».
L’ex Prefetto Bruno Ferrante e il sindaco Corbari
DALL’ONOREVOLE MARIA PIA GARAVAGLIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MILANO GUIDO PODESTA’
Tanti Vip per brindare al nuovo istituto internazionale
BARANZATE (gse) Dall’onorevole Maria Pia Garavaglia al presidente della
Provincia di Milano Guido
Podestà. Dall’assessore all’istruzione del Comune di
Milano Francesco Cappelli a Claudia Moneta
rappresentante della Regione Lombardia fino ad
arrivare al sottosegretario
alla giustizia Cosimo Ferri. Erano davvero tante le
personalità che nella mattinata di giovedì 17 ottobre
hanno partecipato al taglio
del nastro dell’International School of Milan di Baranzate. Tutti commossi
per il grande investimento
fatto dai fratelli Formiga in
«materia» di istruzione.
Personaggi pubblici di
spicco che hanno partecipato a un confronto moderato dal giornalista te-
Una veduta
dall’alto
della
scuola
e
i personaggi
che hanno
preso
parte
al
taglio
del nastro
levisivo Cesare Cadeo. Un
confronto nel corso del
quale si è parlato di valori
comuni da ritrovare «E
grazie a questa scuola si
può - ha affermato il presidente della Provincia di
Milano Guido Podestà», di
formazione «La Regione
Lombardia sta spendendo
molto per l’istruzione - ha
detto Claudia Moneta», di
scuola pubblica e privata.
«Il pubblico - ha detto Maria Pia Garavglia -, da solo
non riesce a fare così tanto,
a fare questi grandi investimenti». I dirigenti dell’International School Milan hanno detto che apri-
ranno la scuola anche agli
studenti delle scuole pubbliche della città studiando
dei progetti insieme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VII
VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
BARANZATE STRUTTURE APERTE A TUTTI E ISCRITTI VOLONTARI NELLE AULE PUBBLICHE
«Il supercampus non sarà un’isola»
Il sindaco all’inaugurazione: l’International School risorsa per la città
di MONICA GUERCI
— BARANZATE —
«L’ACCOGLIENZA e la multietnicità sono una risorsa per le
nuove generazioni». Così il sindaco Giuseppe Corbari ha fatto gli
onori di casa ieri mattina per
l’inaugurazione ufficiale del Campus dell’International School of
Europe, nuovo polo scolastico, il
più grande del suo genere a Milano, che ha aperto i battenti a Baranzate, Comune fra i più multietnici d’Italia. «Ho pensato che per
essere un valore aggiunto per la
città questa scuola non avrebbe
dovuto essere chiusa su se stessa.
E così è stato - prosegue il sindaco
-. Le convenzioni che abbiamo siglato consentono ai cittadini l’uso
di palestre e piscina del campus.
Ma soprattutto alcuni di questi
studenti andranno a fare volontariato nelle nostre scuole elementari e medie: in questa direzione la
presenza del campus internazionale rappresenta davvero un importante cambiamento per la nostra realtà, non sempre facile».
Tanti gli invitati speciali: tra questi il sottosegretario di Stato alla
Giustizia Cosimo Ferri e la senatrice Mariapia Garavaglia, che ha
sottolineato: «Bisogna ripartire
da esempi come questi nella scuola, dove il privato integra il pubblico. In un momento così difficile un progetto simile implica molto coraggio». C’erano anche Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e
Istruzione del Comune di Milano
e Claudia Moneta, dirigente dei
CHE NUMERI
Sono oltre mille i ragazzi
che frequentano l’istituto
Numerosi i figli dei vip
Sistemi educativi della Regione
Lombardia.
PIÙ DI MILLE gli studenti di
68 nazionalità, fra i 3 anni e i 19
anni, accolti ogni giorno nei tre
piani dell’edificio ultra moderno
di via Primo Maggio, realizzato
con tutti i comfort, dalla piscina
alla navetta «porta a porta» per il
trasporto degli studenti, fino al
coffe bar per i genitori che vanno
a riprendersi i figli a fine giornata. «È un progetto diventato realtà, che segna un nuovo punto di
inizio nella storia del nostro gruppo - dicono Franco e Paolo Formiga, figli del fondatore delle International School in Italia (il cavaliere Francesco che cominciò a
Milano nel 1958) -. Qui si sperimenta fin dalla prima infanzia cosa significhi realmente vivere in
un mondo senza frontiere grazie a
un’utenza studentesca cosmopolita, a un progetto didattico all’avanguardia e a un’esperienza educativa incentrata in primo luogo
sull’internazionalità». In chiusura l’intervento del preside Terry
Haywood che ha spiegato l’importanza di essere competitivi, anche
sul piano linguistico. «La lingua
inglese, definita come punto di incontro tra le varie culture, è
senz’altro il grimaldello di apertura verso una società rinnovata».
[email protected]
LA CITTADELLA
Il grande e moderno
edificio dotato
di tutti i servizi
in via Primo Maggio
Ogni mattina
otto navette
vanno a prendere
sotto casa i ragazzi
dai 3 ai 18 anni
DA TUTTO IL MONDO
Il coro dei bambini dell’International
School of Europe che ieri ha accolto
gli ospiti all’inaugurazione ufficiale
Tra questi anche il sottosegretario
di Stato Cosimo Ferri
A destra Serena Malgrati
e Ilaria Petrinelli, due studentesse
italiane iscritte alle Superiori
••
LE STUDENTESSE
«Il bilinguismo
è una marcia in più
per il nostro futuro»
— BARANZATE —
FRA GLI STUDENTI
del Campus dell’International School of Europe di Baranzate ci sono figli di noti
calciatori, non è stata smentita l’iscrizione della figlia
di Michelle Hunziker e sono tenuti nel più stretto riserbo i nomi dei rampolli
della miglior società che studiano qui. «Ma non è una
scuola per soli ricchi», precisa Paolo Formiga, amministratore delegato del gruppo che però ammette che i
costi per la frequenza non
sono affrontabili da tutte le
tasche. «Abbiamo costituito
una fondazione e ogni anno
investiamo 300mila euro
fra agevolazioni, borse di
studio, contributi e bandi
che vanno a favore di chi
non può permettersi di frequentare».
Studiare bilingue oggi significa avere le porte aperte sul
futuro. Ne sono certe Serena Malgrati e Ilaria Petrinelli due studentesse all’ultimo anno pronte per l’Università. La prima è arrivata
dalle scuole statali. «Quando sono arrivata qui mi si è
aperto un mondo, nei corridoi bambini di 5 anni, docenti, ragazzi parlavano tutti in inglese, la lingua era
un punto d’incontro per tutti, è sorprendente per chi è
cresciuto in una realtà dove
imparare una lingua è costato tanta fatica». Ilaria, invece, non ha mai conosciuto
la scuola pubblica e per lei
aver studiato al campus ha
un significato preciso «poter crescere in un mondo
globale, dove l’integrazione
è fondamentale».
Mon.Gue.
LA PROTESTA I BARANZATESI CHE CONTESTANO IL PROGETTO HANNO ESPOSTO STRISCIONI
Lenzuoli anti Rho-Monza ai balconi del palazzo di fronte
— BARANZATE —
PROTESTA silenziosa a margine
dell’inaugurazione del Campus internazionale ieri mattina, per ricordare alle istituzioni che la nuova Rho-Monza va interrata. Sui balconi che si affacciano su via
Primo Maggio gli attivisti del Comitato
per la difesa del territorio hanno appeso
alle lenzuola i loro slogan: «Baranzate ne
ha i polmoni pieni». «La Rho-Monza la
vogliamo in galleria». Il Comitato prepara nuovi incontri per informare la cittadi-
nanza sull’ultimo progetto di riqualificazione della strada provinciale e quali «benefici» produrrà per i baranzatesi. Per fare il punto della situazione domenica mattina saranno davanti alla ex chiesetta di
via Nazario Sauro. Un passo verso l’incontro pubblico che il Comitato sta organizzando per l’8 novembre «per discutere ancora una volta pubblicamente del progetto della Rho-Monza così com’è».
Sempre ieri sul fronte della contestatissima riqualificazione della Sp46 Rho-Monza i parlamentari Pd Eleonora Cimbro ed
Ezio Casati a Roma hanno avuto un incontro con il Ministro delle Infrastrutture Andrea Orlando. «Le criticità sulla realizzazione dell’opera che abbiamo messo
in evidenza in tutti i nostri interventi sono servite a qualcosa, il ministro ha riconosciuto il nostro impegno sul territorio,
ha ribadito questa mattina che valuterà
con grande attenzione tutti gli aspetti del
progetto prima di firmare il decreto di
Via per il primo lotto e secondo lotto della Rho-Monza», dichiara Cimbro.
Mon.Gue.
DATECI ASCOLTO Obiettivo interramento
•
14 LA PAGINA DEI LETTORI
IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE
Lettere in Redazione
LA FOTO DEL GIORNO
Le lettere rigorosamente firmate (max 15 righe)
vanno indirizzate a IL GIORNO
via Antonio Stradivari 4, 20131 Milano
o all’indirizzo mail: [email protected]
Caporedattore de Il Giorno
SPORT Il presidente del Varese 1910 Nicola Laurenza,
(a sinistra), ha presentato il progetto calcio per bimbi
Purtroppo mi è capitato di vedere
dei bambini disabili sulle loro sedie a rotelle a volte con i faccini
tristi a volte allegri e spensierati
inconsapevoli del loro destino.
Per molti anni ho fatto il trasporto disabili e tanti li ho visti morire.
Giustamente cerchiamo di uscire
dal fango, ma come si fa di fronte
alla morte di un bambino e davanti a dei boia che hanno la “fortuna” di vivere 100 anni.
Pino Moscatelli
Poste e code
altro che ali
· · · Oggi per ritirare una
raccomandata in un paese
dell’hinterland milanese ho
impiegato esattamente 46
minuti. C’erano tre sportelli
e due impiegati, uno dei quali però in modo anche piuttosto seccato mi ha detto che
lui non poteva consegnare le
raccomandate perché faceva
“un altro lavoro”. E questi
vorrebbero salvare l’Alitalia?
Sandro B., da ilgiorno.it
Repubblicani
Che figuraccia
· · · Che figuraccia per i
repubblicani Usa: 17 giorni
di stallo per contrastare il
piano sanitario di Obama
per niente. Hanno gettato il
Paese in ginocchio senza ottenere nulla. Non sono più i
repubblicani di una volta...
Michael G., da ilgiorno.it
Se ci fosse
ancora Prisco
· · · Manca solo di cambiare il nome allo stadi e sugli
spalti come in campo sarà
proibito inveire in italiano e
ancor meno in milanese, al-
M
ENTRE rispondo alla sua lettera mi
vengono in mente in modo confuso,
(ma penso che il nesso ci sia), il
romanzo di Elsa Morante «La Storia» che ci
racconta la vicenda della maestra Ida
Ramundo e del suo bambino trovatello Useppe;
i bimbi morti nel Mar Mediterraneo abbracciati
a mamma e papà; quel neonato di tre mesi
picchiato dal padre mentre era ricoverato in
ospedale, forse per altre percosse. Poi penso
alle persone come lei, e ce ne sono tante, che si
fanno carico in silenzio di tanti bimbi dalle
faccine tristi o sorridenti costretti in sedia a
rotelle e le dico grazie. In ultimo, preferirei
morire giovane che arrivare a 100 anni
circondata dai fantasmi, come il signor Priebke.
Forse sopravvivere al male fatto è stata la
giusta punizione terrena. Forse per questo i
criminali nazisti vivono così a lungo.
trimenti l’arbitro sospenderà la partita. Caro Prisco, so
che ti piacevano le battute,
ma allora come si traduce
“baùscia” in indonesiano?
Enzo B., Varese
Il Papa e il ruolo
della donna
· · · Secondo me il Papa
ha voluto tratteggiare il ruo-
[email protected]
lo femminile nella Chiesa: la
donna non più serva ma centro di vita in quanto destinata per disegno divino a procreare l’uomo. Fuori della
Chiesa la raccomandazione è
stata di non dimenticare mai
quel ruolo.Questo è un pensiero rivoluzionario che può
scatenare polemiche? Mi viene da rispondere alla maniera di Totò.
Lucianoz, da ilgiorno.it
di GIANCARLO MAZZUCA
GOOD MORNING USA ALL’EXPO
[SEGUE DALLA PRIMA]
UNA BELLA notizia per l’Italia, la Lombardia e Milano:
l’appuntamento del 2015 comincia a entrare davvero
nel vivo, anche se il “count
down” (meno 500 giorni)
scatterà ufficialmente il 17
dicembre prossimo, con un
convegno in cui anche il
“Giorno” sarà tra i protagonisti.
INSOMMA, dopo tanti problemi e qualche ritardo sulla tabella di marcia, la grande
rassegna internazionale,
che avrà come tema il problema dell’alimentazione
nel mondo, entra finalmente
in dirittura d’arrivo: un’occasione unica e irripetibile
IL CASO
di CLAUDIA CANGEMI
BARANZATE
A DUE FACCE
BARBARA CONSARINO
Se un bimbo muore
e un nazista
campa 100 anni
VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013
per salire al volo sul tram
della ripresa e lasciarci alle
spalle il nostro Vietnam. Siamo stati fortunati: quando,
qualche anno fa, si cominciò
a parlare della kermesse
planetaria sotto la Madonnina, nessuno poteva certo immaginare che la crisi economica avrebbe raggiunto punte così elevate: oggi, più che
mai, ci vuole una scossa per
riavviare il cuore pulsante
del Paese, una specie di elettrochoc che rimetta in funzione tutti i circuiti. E l’Expo
è proprio la manifestazione
in grado di riaccendere il
motore dell’Italia: “Good
morning, America!”. Vi
aspettiamo.
[email protected]
La tiratura del 17-10-2013
è stata di 417.352 copie
L’ENIGMISTA, IN VENDITA IL VENERDÌ A 1,20 EURO.
PREZZI DEL QUOTIDIANO ALL’ESTERO: Svizzera Canton Ticino Fr. sv. 3,00; Svizzera Tedesca e Francese Fr. sv 3,00; Francia € 2,00.
LA PICCOLA Baranzate,
cittadina di 12mila anime
alle porte di Milano,
rafforza il primato di
comunità più multietnica
d’Italia: già meta
d’immigrazione da tutto il
mondo, da poche settimane
ospita la prestigiosa
International School of
Europe. I numeri sono
simili ma descrivono
situazioni molto diverse: il
30% della popolazione di
Baranzate è di origine
straniera, di 72 diverse
nazionalità. Addiritturra il
60% degli alunni tra i 3 e i
14 anni - 540 bambini su
880 - iscritti alle scuole
dell’obbligo è forestiero.
Anche all’International
School i 1.050 studenti dai
3 ai 18 anni provengono da
68 Paesi, Italia compresa
naturalmente. Le lezioni
sono tutte in inglese e anche se i dirigenti tengono
a sottolineare che non si
tratta di un istituto per
ricchi - i ragazzi che le
frequentano avranno una
marcia in più per iscriversi
a importanti università in
Italia o all’estero e
diventare la futura classe
dirigente del nostro Paese.
I bambini delle scuole
pubbliche invece sono alle
prese con gravi difficoltà di
integrazione dovute anche
alla scarsità di risorse per
insegnare l’italiano ai
bambini stranieri. Un
contrasto che stride, e c’è
chi rimprovera
all’Amministrazione
comunale di aver steso il
tappeto rosso alla privata e
di lesinare invece i
contributi alla pubblica.
Non c’è dubbio però che
l’International School
rappresenti un’eccellenza
per il territorio e già si
cercano punti d’incontro:
palestre e piscina del
campus saranno aperte
alla cittadinanza e alcuni
studenti dell’istituto
privato faranno
volontariato di mediazione
linguistica nelle elementari
e medie locali.
[email protected]
Scuola
A cura della Promotion Pubblicità (Tel. 039.9989.1, fax 039.990.80.28, e-mail: [email protected])
Da settembre 2013 inaugura il nuovo e attrezzatissimo campus a Baranzate
Un nuovo campus per l’International School of Milan
Struttura all’avanguardia che preparerà gli studenti a vivere in un mondo senza frontiere
BARANZATE (afm) Ricevere
un’educazione internazionale
significa avere maggiori opportunità per studiare e lavorare in un contesto globalizzato, dove non esistono
frontiere, se non quelle delle
possibilità.
Studiare
all’International
School vuol dire crescere bilingue in un ambiente cosmopolita e avere la chiave
per aprire più porte al futuro.
La scuola punta a fornire
un’eccellente preparazione
scolastica e ha adottato i programmi formativi dell’IB (International Baccalaureate® www.ibo.org), riconosciuti in
tutto il mondo. L’IS of Milan, a
partire dal prossimo anno
scolastico 2013-14, si trasferirà in un nuovo campus, il
più grande nel suo genere a
Milano, situato a nord-ovest
del centro cittadino, a Baranzate, che ospiterà la scuola Materna, Elementare,
Media e Superiore di International School of Milan, oltre al Liceo Linguistico Internazionale.
La struttura, dall’architettura
moderna e innovativa, è realizzata secondo un progetto
all’avanguardia con materiali ecosostenibili ed è progettata a misura di studente:
integra in modo funzionale e
confortevole tutte le attività
svolte dalla scuola, gli spazi
interni ed esterni, i servizi e le
infrastrutture in una logica
multi-funzionale. Il nuovo
Campus, comodamente raggiungibile, in soli 15 minuti
dal centro di Milano, sarà dotato di auditorium, piscina,
palestra, due biblioteche,
servizio bar e cucina, sala
mensa, spazi esterni per le
attività sportive e aree verdi dedicate ai giochi dei più
piccoli. Oltre a garantire il
servizio di Scuola Bus porta a
porta già in uso, International
School of Milan metterà a
disposizione degli alunni e
delle famiglie un servizio aggiuntivo di navetta di collegamento, andata e ritorno, da
Baranzate, a tariffa agevolata.
Inoltre, l’ampio parcheggio
interrato di dimensione complessiva di circa 5.000 mq
con 126 posti auto, permet-
terà ai genitori di sostare senza problemi e di usufruire
comodamente del Bar/Café
al piano terra una volta accompagnati i propri figli.
CRESCERE E PREPARARSI AL FUTURO
MERITA PIÙ DI UNA SCUOLA
APRE IL NUOVO CAMPUS
INTERNATIONAL SCHOOL OF MILAN
DA SETTEMBRE 2013 - BARANZATE
DAI 2 ��� AI 18 ANNI
WWW.ISM-AC.IT
Numero Verde
800 33.69.99
�����������
R
Enhancing communication potential
www.internationalschoolofeurope.it
L:368.262pt A:323.645pt
Foto : Ads : 3SA70030003637020067*