Rassegna stampa - International School of Europe
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Rassegna stampa - International School of Europe
Rassegna stampa BARANZATE 25 ottobre 2013 il notiziario 49 Inaugurato giovedì il Campus ISE: Baranzate accoglie la nuovissima “scuola del mondo” L'esibizione del coro della scuola davanti al folto pubblico di genitori, tra cui anche personaggi molto conosciuti Nelle tre foto qui sopra: il taglio del nastro, momento culminante dell'inaugurazione, i partecipanti al dibattito sul futuro della scuola italiana e, a destra, la bellissima piscina di cui è dotata la scuola, impianto che tra l'altro, negli orari concordati con l'Amministrazione, sarà a disposizione anche dei cittadini baranzatesi BARANZATE - Un mondo in miniatura, dove si parla il linguaggio universale di una cultura nata dalla pace. A questa favola ancora da tradurre in una realtà educativa straordinaria devono aver pensato Wanda e Francesco Formiga quando fondarono nel 1958 l’International School of Milan, in via Senato, la prima scuola dove ogni insegnamento trova il suo comun denominatore nell’apprendimento e nell’uso corrente della lingua inglese tra gli alunni di ogni età e grado. Allora si presentarono al loro cospetto quattro studenti; oggi i ragazzi iscritti sono migliaia e gremiscono con le loro idee e il loro futuro la sede meneghina e le diverse scuole aperte in Italia sotto l’egida e i programmi del prestigioso International Baccalaureate (IB) di Ginevra. Dal 9 di settembre, l’eccellenza di questo progetto originario ha aperto una finestra sul mondo anche a Baranzate, con il nuovo Campus ISE (International School of Europe) inaugurato negli ex spazi industriali di via Primo Maggio 20/22 ristrutturati e trasformati a tempo di record. Più di mille studenti dai tre ai 18 anni hanno preso il largo verso il mondo, cominciando il loro primo anno scolastico nella splendida struttura che comprende 12.700 m 2 di spazi dedicati a ogni genere di attività didattica, di approfondimento, di laboratorio, sportiva, ricreativa e molto altro ancora. Giovedì scorso si è svolta la solenne inaugurazione del Campus ISE, alla presenza dell’ex prefetto di Milano Bruno Ferrante (oggi presidente della Fondazione Wanda e Francesco Formiga), dei fratelli Paolo (direttore generale della scuola) e Franco Formiga e di Terry Haywood, preside dell’International School of Milan. Tra gli ospiti illustri invitati all’inaugurazione (e al dibattito moderato dal presentatore Cesare Cadeo), accolti dal coro dei bambini che frequentano il Campus, sono intervenuti, tra gli altri, Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e all’Istruzione del Comune di Milano, l’onorevole Maria Pia Garavaglia, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri e Claudia Moneta, dirigente La più grande a Milano, per 2.000 studenti BARANZATE - Il Campus ISE (International School of Europe) di Baranzate rappresenta oggi la sede scolastica più grande di tutto il territorio della provincia di Milano. Sorge su un’area di 12.700 m2 complessivi. Progettato dall’architetto Giuseppe Ferrari, il plesso è stato completato in poco più di due anni, a partire dal luglio del 2011. La capienza è di circa 2.000 studenti e l’offerta didattica copre l’arco educativo dai 3 ai 18 anni (dalla scuola materna alla scuola superiore). Lingua madre, l’inglese, dalla materna alle superiori “È una finestra sul mondo” La voce dei primi studenti Da sinistra: uno dei primi allievi della scuola, il Direttore generale Paolo Formiga, Daniela Zinsenheim Sassoon e il membro del Cda Franco Formiga per i Sistemi Educativi della Regione Lombardia. Il saluto del sindaco Giuseppe Corbari ha sottolineato il valore di una scommessa vinta dall’amministrazione di Baranzate con il sostegno e l’accoglienza di una proposta che avrà una ricaduta importantissima sul territorio, in termini sociali e culturali. In serata, il taglio del nastro del presidente dell’International School of Europe Bruno Ferrante ha posto il suggello definitivo a un giorno storico e solenne di speranza positiva e di crescita. Alberto Finotto BARANZATE - Daniela Zinsenheim Sassoon è radiosa. L’inaugurazione del Campus ISE di Baranzate riporta la sua memoria a quando fu tra i quattro primi studenti della nascente International School of Milan, nell’ormai lontano 1958. Oggi è Alumni Coordinator della stessa scuola che le aprì gli occhi del mondo, in un dopoguerra che anelava alla pace pur tra le brume della Guerra Fredda. “Il valore di questa grande idea di scuola, aperta al mondo e alle genti che lo abitano, pronta al dialogo e al ‘viaggio della vita’ tra culture diverse, rimane immutato ancora oggi. Eravamo in quattro allora ma, da bambini, ci immergemmo subito in un linguaggio più grande, in grado di parlare a tutti: l’inglese”. L’inglese, la lingua della libertà, di una nuova era serena, di prosperità e dialogo. Contro i fantasmi del passato, dell’odio e dell’intolleranza. La commozione è palpabile al ricordo del rastrellamento del Ghetto ebraico di Roma compiuto dai nazisti; il 70° anniversario ha coinciso con l’inaugurazione di questa “finestra sul mondo” a Baranzate, esempio di città multietnica dove convivono fianco a fianco decine di culture diverse. Daniela Zinsenheim Sassoon ha un’ombra rapida negli occhi che riprendono a sorridere guardando al futuro di altri studenti dai volti diversi, dalle culture distanti. Avvicinate tra loro dalla lingua di Shakespeare, assurta a idioma di cultura e di pace tra i popoli. llaa RReeppuubbbblliiccaa DOMENICA 20 OTTOBRE 2013 @ CRONACA MILANO PER SAPERNE DI PIÙ wwwpiccoloteatro.org www.beniculturali.it ■V STREHLER SCALA FORMA MERINI EXPO Per il Piccolo teatro Strehler, costretto alla spending review, sono previsti fondi ad hoc Per non perdere fondi privati la Scala non dovrà tagliare i posti in cda come invece gli altri teatri Il ministro si è detto «molto preoccupato» per lo spazio Forma, destinato a chiudere a gennaio Da Bray la promessa di evitare la chiusura della casa di Alda Merini che ha solo 4 visite a settimana Al Comune che chiede «un tavolo su Expo e Cultura», Bray assicura appoggio alle iniziative Le emergenze FRANCO VANNI NO stanziamento straordinario per aiutare il Piccolo e gli altri teatri costretti dagli strettissimi vincoli della spending review. È la soluzione a cui lavora il ministero della Cultura per salvare alcuni dei più importanti enti teatrali italiani, a cui un decreto del governo Monti ha imposto lo stesso regime di spesa degli enti pubblici. «In attesa di una soluzione definitiva, che per ragioni tecniche deve passare per una modifica di norme europee, stiamo cercando di dare a questi teatri qualche finanziamento in più», ha detto il ministro Massimo Bray di fronte a una platea di operatori del teatro alla sede della Fondazione Cariplo. I fondi, che saranno inseriti in Finanziaria, saranno trovati dai circa 20 milioni di euro in più che il ministero della Cultura conta di ottenere in Consiglio dei ministri per il fondo unico dello spettacolo. Una boccata di ossigeno per il Piccolo, che «nell’impossibilità di spendere, rischia di dovere massacrare la qualità dell’offerta e presto di chiudere», come ripete da mesi il direttore Sergio Escobar, appoggiato nella sua battaglia dal sindaco Giuliano Pisapia e dal governatore lombardo Roberto Maroni. Salvatore Nastasi, direttore del settore Spettacolo del ministero, spiega: «Non si tratterà di uno stanziamento ad hoc per il Piccolo, ma di un fondo destinato a sostenere tutti i grandi teatri stabili nazionali che si impegnano a svolgere un ruolo sociale da un punto di vista della formazione, della divulgazione e della promozione U Un contributo extra per il Piccolo Bray rassicura il mondo del teatro Entro la prima metà del 2014 i soldi per salvare la stagione teatrale». Lo stanziamento, il cui ammontare potrebbe essere comunicato nelle prossime settimane, scatterà entro la prima metà del 2014. Nel frattempo Bray, che par- la di «assurda equiparazione legislativa fra istituzioni culturali e uffici anagrafe», annuncia che si spenderà «in tutte le sedi» (a Roma e a Bruxelles) per liberare i teatri stabili dai lacciuoli della spending review. Gli altri teatri che versano nella medesima condizione del Piccolo, e che potrebbero accedere al finanziamento straordinario, sono lo Stabile di Genova, l’Argentina di Roma, lo Stabile di Torino e il Biondo di Palermo. Ma per sapere quali enti davvero avranno diritto ai fondi extra bisogna attendere di conoscere i criteri stabiliti dal testo del provvedimento del ministero. Nell’incontro pubblico conclusivo della sua due giorni milanese, seguito da un colloquio con il governatore Maroni, Bray ha ricordato l’intenzione di sostenere la Scala «a cui il governo corrisponde 31 milioni di euro l’anno, ora portati a 33». All’assessore comunale alla Cultura Filippo Del Corno, che chiede «l’apertura di un tavolo per affrontare il tema di Expo e cultu- LA PROTESTA Il ministro Bray è stato contestato da un gruppo che è entrato nella sala con una bara, simbolo dei funerali della cultura All’incontro della Fondazione Cariplo il ministro si è anche detto preoccupato per lo Spazio Forma e per la casa della Merini ra», il ministro ha risposto in modo prudente, limitandosi ad assicurare «appoggio alle iniziative inserite nel programma dell’esposizione universale». Bray ha anche ribadito la volontà di opporsi alla chiusura della casa museo di Alda Merini in via Magolfa 32 a causa dello scarso numero di visitatori (in media quattro alla settimana) e si è detto «molto preoccupato per lo Spazio Forma, tempio della fotografia a livello milanese, nazionale ed europeo». Il centro espositivo di piazza Tito Lucrezio Caro dovrebbe infatti chiudere a gennaio, non potendosi permettere di pagare l’affitto. Bray ha annunciato che incontrerà il presidente della fondazione, Roberto Koch. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fiere, 100 imprese lombarde per la prima volta a Host MILANO ono 100 le piccole e medie imprese S lombarde che per la prima volta hanno partecipato a Host, il salone internazionale Domenica 20 ottobre 2013 Redazione di Milano Piazza Carbonari 3 Cinquemila ragazzi in piazza a scuola di primo soccorso [email protected] Fonte: iLMeteo.it Che tempo fa IL SOLE sorge alle 7.44 e tramonta alle 18.31 LA LUNA sorge alle 19.21 e tramonta alle 9.12 OGGI SO VA CO LC BG MI PV LO BS CR MN OGGI Evoluzione: Nubi ovunque sin dal mattino con prime piogge sui settori settentrionali e occidentali; peggiora ovunque in giornata e soprattutto la sera con piogge più estese e diffuse, anche forti in serata sui settori meridionali e basse pianure.Temperature massime in calo con valori tra 15 e 19˚. Temperature: stabili Venti: In pianura: deboli da ENE; A 2000 m: moderati da SSO; A 3000 m: moderati da S. Zero Termico: 3250 metri. DOMANI Evoluzione: Ancora cieli molto nuvolosi sulla nostra regione con possibilità di piogge, generalmente deboli, moderate sui settori sud. Schiarite sui settori orientali e qualche nebbia su Est Alpi.Temperature massime comprese tra 16 e 19 gradi; valori notturni stazionari sui 14/16 gradi. Temperature: stabili Venti: In pianura: deboli da OSO; A 2000 m: moderati da SSO; A 3000 m: moderati da SSO. Zero Termico: 3100 metri. DOMANI Piazza Duomo ieri si è trasformata in una grande palestra di primo soccorso. Il progetto “Oltre 5.000” dell’Azienda regionale emergenza urgenza ha portato in piazza 300 istruttori per formare nelle tecniche di rianimazione cardiopolmonare migliaia di ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori di Milano. Ha assistito anche l’assessore regionale alla Salute Mario Mantovani. dell’ospitalità professionale in scena alla fiera di Rho, grazie ad un progetto di Regione Lombardia, Unioncamere e Fiera Milano. Un progetto che vale 500 mila euro e che «nasce per promuovere l’internazionalizzazione delle piccole medie imprese lombarde», ha spiegato Fabio Longo della Direzione attività produttive, ricerca e innovazione di Regione Lombardia. «Aziende competitive con un prodotto di qualità nel settore dell’ospitalità e con capacità di penetrazione nel mercato internazionale – ha spiegato – ma che hanno bisogno di essere accompagnate nell’incontro con compratori esteri». Le imprese lombarde sono state selezionate attraverso un bando uscito lo scorso luglio. SO VA CO LC BG MI PV LO BS CR MN TELEFONI UTILI Ambulanze 118 Pronto soccorso Guardia medica 02.34567 Fatebenefratelli 02.63632469 Policlinico 02.55031 San Carlo 02.40221 San Paolo 02.81841 San Raffaele 02.26431 Servizio medico pediatrico a domicilio 02.3319233 Assistenza 02.8911771 Anziani 02.89127882 Odontoiatrico 02.66982478 Oftalmico 02.63631 Ortopedico 02.582961 Ostetrico 02.57991 Antiveleni 02.66101029 Ustioni 02.64442381 Pronto intervento Carabinieri 112 Polizia volante 113 Polizia stradale 02.326781 Vigili del fuoco 115 Guardia di finanza 117 Vigili urbani 02.77271 Emerg. ambientali 02.1515 Servizi Pubblici Comune 02.8598/02.6236 Gas 02.5255 Elettricità Aem 02.2521 Elettricità Enel 16441 Acquedotto 02.84772000 Profughi, la speranza ferma in via Novara Fatma: otto giorni in mare poi il parto a Siracusa Centrale, doveva essere solo una tappa di rifugiati politici, infatti, la persona deve ricetransito. Il miraggio per tutti si chiama infatvere assistenza e aiuto nel Paese in cui è aratma ha 36 anni e un neonato di venti ti Svezia. Lì ci sono parenti e amici che li arivato. E anche se nessuno di loro ha chiesto giorni, partorito a Siracusa. Ha attraspettano. Ma lassù, loro lo sanno, «danno anasilo e protezione in Italia (non sono cioè riversato il Mediterraneo su una di quelche il visto e un sussidio in denaro». Come fugiati politici), in assenza di una normativa le "carrette dei mari" che da Milano si vedotutti, in attesa di prendere un treno per il Nord internazionale, in questo momento è una dino solo in tv e si fatica ad immaginare se non Europa, Fatma era accampata nel mezzaniscrezione che viene attuata arbitrariamente si vedono gli occhi di chi le ha provate. Otto no, mangiava e dormiva con il suo piccolo da ciascun Paese Ue. E da mercoledì anche giorni insieme ad altre 150 persone, racconsul marmo freddo della stazione. E lo ha fatl’Austria (oltre alla Svizzera) ha deciso di non ta, per lasciarsi alle spalle un Paese in guerto per quattro giorni e quattro notti. Ma la farli più passare. L’unica soluzione, per loro, ra e guardare avanti, con un bambino piccosperanza di poter prendere un treno e ripara questo punto è «trovare un passaggio in lo e un marito al fianco. tire, con il passare delle ore e il tam tam su macchina – spiega Fatma – e attraversare i «Non ci credo ancora di essere qui, oggi, viinternet (quasi tutti i siriani apPaesi sperando di non essere va – racconta – dopo quei terribili giorni in prodati a Milano possiedono ufermati». Ma per poterlo fare Vicino ai mare». Fatma è a Milano, in via Novara, al no smartphone e hanno dimeservono i soldi, molti. bambini siriani, centro di accoglienza della Caritas Ambrostichezza col web) il miraggio si «Ci hanno dato cibo, vestiti e siana, insieme al piccolo e a suo marito (in trasforma in un incubo: da merle volontarie che da dormire – conclude Fatma Siria faceva l’istruttore di ginnastica). «Uscicoledì l’Austria non fa più pas– ma noi abbiamo bisogno di hanno raccolto ti dall’ospedale siamo andati a Roma, in tresare i migranti siriani in transisoldi». Anche se molti siriani no – prosegue il racconto – e poi da lì a Milato. E così molti sono ritornati approdati alla Stazione Cenl’appello su trale appartengono alla classe no». Il capoluogo lombardo, per Fatma e gli nuovamente in stazione. Per lointernet delle media, sono cioè i "più fortualtri 200 siriani, che come lei, sono rimasti ro non rimane che l’Italia. SeLa partenza dei profughi siriani - l’altra sera - dalla stazione Centrale (Fotogramma) nati", quelli che hanno potuto accampati per quattro giorni alla stazione condo l’accordo di Dublino sui parrocchie pagare ingenti somme di denaro agli scafisti per la traversata del Mediterraneo. Ora, non potendo però più viaggiare in treno o in autobus, è più complicato: per un passaggio in macchina, da Milano a Oslo chiedono infatti 700800 euro a persona. Fra le casette prefabbricate del centro di via l centro di via Novara, gestito all’ospitalità e all’accoglienza. Ma Novara, che da venerdì sera accoglie 86 simando una convenzione con la E il ruolo di Caritas ambrosiana in dall’Associazione Farsi prossiè importante che ci sia una deciriani (in dimunizione perché molti lo stanprefettura, siamo riusciti ad ospitutto questo? mo è solo una delle due strutsione al più presto. no già lasciando, soprattutto gli uomini soli tarli nelle due strutture temporaLa Caritas come tutto il terzo settore Gli operatori ture (l’altra è in via Aldini, della FonQual è l’impasse per i siriani in e i più giovani) ci sono anche molti bambinee e di emergenza. aiuta le persone in difficoltà e condazione progetto Arca) allestite in transito? ni. «In questo momento ne abbiamo 40 – racMa qual è il loro status? tinuerà a farlo. Lo fa come ha semdel terzo settore urgenza ed emergenza per ospitaIn questo "limbo giuridico", molti conta Annamaria Lodi dell’associazione FarNon hanno nessun titolo, molti di pre fatto con chi non ha da manchiedono re gli oltre duecento siriani che da di loro vogliono raggiungere amici si Prossimo – tutti piccoli, con un’età dai zeloro sono senza documenti e non giare e da dormire e ha anche bamgiorni bivaccavano in stazione Cene parenti in Europa, tanti vorrebro ai tre anni». Il villaggio è recintato, ci sono conoscono le leggi. Nel momento bini piccoli. Sarebbe però più serio di muoversi in un trale. Luciano Gualzetti, vicediretbero partire per la Svezia ma non alcuni spazi verdi. Nel cortile centrale hanin cui li identificano devono fare la farlo all’interno di un quadro chiaquadro giuridico tore di Caritas Ambrosiana non napossono farlo perché negli ultimi no disposto dei banchetti e i bambini si didomanda di rifugiato e devono riro e coordinato, in modo da potersconde la preoccupazione: «È una giorni vengono respinti dagli altri vertono a giocare e a disegnare. Certo, memanere in questo Paese. Ma loro ci organizzare al meglio. Il responcoordinato. Molti situazione complicata per il contePaesi. glio qui del marmo della Stazione centrale. non vogliono farsi identificare in Isabile della Caritas italiana sta insto in cui è nata» dice. E in Italia? Accanto a loro una donna e due ragazze, itasiriani vogliono talia. È un caos. Bisogna assolutaterloquendo con il governo perché Come si esce da questa emergenMentre per i libici una scelta era staliane. Sono una madre con figlia, dodicenne mente trovare un accordo internasi chiarisca al più presto questa sipartire ma ai za? ta fatta, con la distribuzione nazioe nipote, quattordicenne, "volontarie sponzionale. Milano non può fare nultuazione. Il problema deve essere Con la pressione dei profughi che nale governata dalla protezione citanee" che hanno risposto all’appello dell’ola. Il prefetto è un funzionario del affrontato insieme all’Europa. Ma confini vengono arrivano, il governo non ha ancora vile, in questo caso siamo di fronte ratorio. I piccoli parlano solo l’arabo. «Ciao governo che applica la legge e non bisogna farlo in fretta perché noi respinti preso una decisione rispetto a coa uno spostamento spontaneo, del ho sette anni e mi chiamo Omar» ripete a ha discrezione. Per fortuna che si è non sappiamo cosa dire loro e se me li vuole trattare perché sta atutto imprevisto. Se ne sono conmemoria a chiunque gli si avvicini, uno di trovata questa soluzione, che non vogliono partire lo possono fare. spettando a livello europeo le quocentrati 200 in stazione e per fortuloro. Forse lo ha imparato a Lampedusa. è però definitiva e nemmeno chiaDaniela Fassini © © te che ogni Paese potrà destinare na Milano ha preso l’iniziativa e, firra. DI DANIELA FASSINI F Gualzetti: il governo decida in fretta con l’Europa emergenza I RIPRODUZIONE RISERVATA zona 4 Bando per riaprire palazzina dell’ex macello inutilizzata De Cesaris: «I privati seguano l’esempio» Una casa per associazioni e studenti n nuovo spazio per ospitare associazioni della zona e studenti universitari. Ecco cosa accadrà entro la fine dell’anno nella palazzina al numero 62 di viale Molise, non utilizzata da più di dieci anni, e che ieri è stata inaugurata dai cittadini del quartiere alla U presenza della vicesindaco con delega all’Urbanistica Ada Lucia De Cesaris e dell’assessore alla Casa Daniela Benelli. Per tutto il giorno abitanti della zona e studenti universitari sono venuti a visitare la palazzina e le mostre, qui allestite, sul tema del riuso e del riciclo e che resteranno aperte al pubblico per un mese. Nella palazzina da ieri è attivo il progetto di riuso temporaneo «Palazzina 7, Liberty ospitalità e scambio», promosso dal Comune a cura di Temporiuso.net con il sostegno di Sogemi, del Politecnico e del Consiglio di zona 4. Il progetto (durata di un anno rinnovabile per tre anni) prevede l’apertura di una manifestazione di interesse da parte del consiglio di zona 4 per assegnare in comodato gratuito (con spese di mantenimento e gestione) tre spazi ad associazioni che operino nel quartiere e un appartamento di tre stanze per ospitare studenti universitari. Le associazioni e gli studenti assegnatari degli spazi dovranno provvedere ai lavori di manutenzione dello stabile e dedicare tempo all’organizzazione di iniziative culturali e sociali per la zona. «Con questa nuova esperienza – ha dichiarato De Cesaris – dimostriamo che è possibile recuperare e restituire all’uso temporaneo i luoghi abbandonati di Milano. Speriamo che questa sperimentazione possa diventare un esempio anche per altri proprietari privati che vogliano destinare i loro spazi a uso sociale. In questo caso abbiamo scelto di dare spazio alle associazioni della zona e agli studenti». «Questa amministrazione si sta impegnando sul tema dell’assegnazione degli spazi – ha dichiarato l’assessore al Demanio Daniela Benelli – e questa giornata ne è una dimostrazione concreta». «Con il Comune – ha detto il presidente di Sogemi Luigi Predeval – siamo riusciti a fare un’operazione che funziona e di cui siamo orgogliosi: assegnare ai giovani e al quartiere questa palazzina che si trova dentro alla grande area dell’ex macello, 15 mila metri quadri che sono un gioiello per Milano e che, piano piano, speriamo di recuperare e riqualificare pezzo per pezzo». RIPRODUZIONE RISERVATA International School of Europe: inaugurato il campus di Baranzate ille studenti provenienti da 68 Paesi. Una «popolazione» cosmopolita, com’è per i 130 docenti e il personale assistente dell’International School of Europe (Ise). Col nuovo anno scolastico, nuova è anche la sede: il Campus di Baranzate, inaugurato nei giorni scorsi con una tavola rotonda dal titolo Il valore della differenza. Incontro tra culture diverse come opportunità di crescita alla quale sono intervenuti, con Paolo Formiga, amministratore delegato Ise, il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri, la senatrice Mariapia Garavaglia, il sindaco di Baranzate Giuseppe Corbari, il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, l’assessore all’educazione e istruzione del Comune di Milano Francesco Cappelli, e M l’headmaster dell’Ise Terry Haywood. L’Ise nasce nel 1958 a Milano dall’iniziativa di Wanda e Francesco Formiga come scuola che adotta l’inglese quale prima lingua. Nel tempo ha aperto sedi in diverse città italiane. Il nuovo campus ospita la scuola materna, l’elementare, la media e la superiore di International School of Milano, oltre al Liceo linguistico internazionale e alla scuola di lingue Oxford Group. È dotato di un auditorium da 35 posti, di piscina coperta, palestra, bar, cucina, sala mensa, spazi esterni per le attività sportive e zone verdi per i giochi dei più piccoli e le attività all’aria aperta; vi sono inoltre due biblioteche per un totale di 40mila volumi, cinque laboratori per le attività scientifiche, tre aule di musica e due atelier d’arte. 4 MILANO CRONACA Venerdì 18 ottobre 2013 il Giornale ADDIO MENSA Torna lo spuntino della mamma «Schiscetta» a scuola anche per risparmiare L’ok del provveditore Il pasto da casa è vietato ma sempre più richiesto dalle famiglie Il direttore regionale apre: «Tanti in difficoltà, ora parliamone» Serena Coppetti «La schiscetta a scuola? In un momento di crisi economica come questo è sicuramente unaposizionechevaconsiderata». Giuseppe Petralìa, provveditore milanese, ne fa una questione di buonsenso. «Cisonosituazioni oggettivamente difficilioggi»dicee la richiesta da parte dei genitori di portarelaschiscetta da casa «esprime un’esigenza in relazioneaunostato di disagio». Per questo lui non liquida il problema nascondendosi dietro la legge che vieta di portare cibononconfezionatoascuola.«Parliamone»èlaposizione di Petralìa, al puntochestavalutando di promuovere un tavolo col Comune e Milano Ristorazione «per adottare un comportamentounivoco anche a fronte della denuncia del Codacons». «Magari poi valuteremo che è impossibile e ne prenderemo atto». Se infatti fino a qualche tempofalesegnalazionidiprotesta per la mensa scolastica che giungevano ai suoi uffici erano sporadiche,ultimamente«ilfenomeno che si è acuito perché in tanti si trovano in difficoltà a pagarelaretta»,spiega.Igenitori scrivono ai presidi, alle associazionideiconsumatori.AComune e Milano Ristorazione. Ultimamentehannochiestoanchel’interventodell’ufficioscolastico provinciale. La questioneschiscettaaMilanoètornata allaribaltaneigiorniscorsi.Promossa da alcuni genitori per protesta contro il caro mensa è stata sollecitata anche dal Codacons che ha formalizzato una regolare diffida proprio all’Ufficio scolastico - oltre che a MilanoRistorazioneealComune - perché «venga garantito il diritto agli alunni di portare il pasto da casa». Non solo. COMUNE DI BOVISIO MASCIAGO AVVISO APPALTO AGGIUDICATO OGGETTO: servizio di gestione dei servizi cimiteriali e lampade votive anni 2013-2014. PROCEDURA APERTA - DATA AGGIUDICAZIONE: 09/10/2013 – OFFERTE RICEVUTE: n. 3. AGGIUDICATARIO: Il Ponte Cooperativa Sociale Onlus, con sede legale in Albiate - Via Italia 3. IMPORTO AGGIUDICAZIONE: € 274.048,00,00, di cui: € 206.648,00 al netto dello sconto del 20,52% per i servizi a canone, € 64.400,00 al netto dello sconto del 8% per i servizi a misura, € 3.000,00 per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso, oltre IVA. Avviso pubblicato su GUCE sito www.comune.bovisiomasciago.mb.it. Il R.U.P. Geom. Danilo Castellini L’idea di portare il panino da casa piace anche agli studenti piùgrandi.All’universitàStatale hanno chiesto una zona doverpoterconsumareciboportatodacasasenzaesserecostretti aspendereognigiornoiseierot- ti in mensa (acqua esclusa). Martedìhannoincontratoilrettore e hanno ottenuto l’ok. Nei prossimi giorni sarà allestito in via Festa del perdono il primo spazio ristoro dove sarà allestitapropriol’area-schiscetta.Set- SVOLTA Il provveditore regionale agli studi Giuseppe Petralia apre al ritorno nelle scuole degli spuntini preparati da casa te studenti su dieci secondo un questionario che era circolato nei giorni scorsi proposto dal gruppoUnisì(alqualehannorisposto4milastudenti)avevano chiesto locali dove potersi fermare a mangiare un panino e ancheauleperstudiare.Ilrettore Gianluca Vago ha promesso che esaudirà anche quest’ulteriore desiderio, con una salastudio di 450 posti. Oltre all’aperturastraordinariadamarzodellabibliotecacentraleCrociera fino alle 23.30 durante la settimana e il sabato fino alle 18. Insomma l’esigenza di risparmiare si fa sentire dai 6 anni in su. Ma se all’università il problemaèdipiùfacilesoluzione, alle elementari e alle medie milanesi si deve scontrare col divieto (per legge) di introdurre alimenti che non siano chiusi e sigillati. L'associazione di consumatori, contattata dai rappresentanti dei genitori di Legnano però, ha deciso di for- IN STATALE Gli universitari chiedono un’area per consumare i pasti portati da casa niresostegno legale e diinviare una formale diffida al Comune diLegnano,aidirigentiscolastici, oltre che alla Procura della Repubblica perché non sia impeditoaglialunnidipoterportareilcibodacasa.«Igenitorihanno diritto di rivendicare scelte alimentari autonome e di esercitare l'obiezione di coscienza, portandoilcibodacasa-sostiene Marco Donzelli, presidente del Codacons - E questo diritto vale anche per protestare controilcaromensa».Unaposizione condivisa da molti genitori. Meno da altri che considerano comunque la mensa una conquista per la nostra scuola irrinunciabile. Baranzate La nuova cittadella Aperto il campus per mille studenti L’International School of Europe al posto di una fabbrica Laddove c’era una vecchia fabbrica ai confini del vecchio «paese agricolo» (come hadetto il sindaco) di Baranzate, oggi c’è un moderno campus dell’International School of Europe, 1.041 studenti dai dueanniemezzoai18,di68differentinazionalità. Ieri l’inaugurazione ufficiale dellanuovastrutturadi13milametriquadratidoveilmottorestasemprequelloconiato 55 anni fa da chi lo ha inventato, Francesco Formiga: «Per un mondo senza confini». Era appena finita la guerra e quel signore si era messo in testa che la scuola doveva scavalcare le nazioni, costruire la pace sui banchi di scuola. Cominciòcosì,conun’ideaequattrostudenti, pioniere di una visione che oggi è ormai imprenscindibile necessità della scuolacontemporanea.Erail1958.Lasede era in via Senato e il sistema adottato eraquelloinglese.Oggil’Internationalsegue il programma del Baccalaureate che hasedeaGinevra,haun’altrasedeaMonzaeModena,epoiaSiena.Iragazziquando escono da qui possono iscriversi a qualsiasi università sia in Italia che all’estero perché il diploma è riconosciuto in tutto il mondo. Il campus inaugurato in quest’anno scolastico ha richiesto un investimentodioltretrentamilionidieuroeunasfidafortesiadapartedeisuccessori,iduefiglidiFrancescoeanchedaparte del costruttore. Ieri mattina c’è stata l’inaugurazionedelnuovocampus,72aule, piscina coperta che sarà aperta anche alpaesegrazieaunaconvenzionecolComune, palestra, mensa due biblioteche con oltre 40mila volumi, laboratori eccetera.«Unarealtàmoltobelladielevatotenore di eccellenza» come ha detto anche l’assessoreallaScuoladelComuneFrancesco Cappelli che ha sottolineato anche «la passione di chi l’ha voluta». «I confini veri non sono quelli che stanno tra paese epaese-hadettodavantiallaplateadigenitori e insegnanti Paolo Formiga, figlio delfondatoredellascuola-manelnostro cervello e sono quelli che poi creano l’intolleranza, l’incomprensione e l’indifferenza verso la sofferenza altrui». L’inglese come ponte tra le culture, comestrumentopersentirsituttiugualiperché parliamo la stessa lingua. «Lavoria- moperunmondodipace»hannodettoieri all’inaugurazione. «Il pubblico da solo noncelafanondeveneppurefare-hasottolineato l’ex ministro Maria Pia Garavaglia, presente all’inaugurazione - Lo Statodeveesseresussidiariorispettoallapersona. Integra, supplisce, completa e non si sostituisce». Il privato e il pubblico, un matrimonionon sempre facile quando si parla di scuola e di risorse da dividere ma che oggi sembra essere alla ricerca di un equilibrio diverso. La crisi economica spingeversoilpubblicochesitrovaindifficoltà ad accogliere tutte le richieste. Ecco che il servizio pubblico fatto dal privato torna ad essere importante. «Sto cercando di facilitare l’incontro tra le diverserealtàscolastiche,perintegrarelerisorse»,hachiaritoanchel’assessoreCappelli. SCop CERIMONIA Ieri l’apertura ufficiale della nuova struttura di 13mila metri quadrati Il motto resta sempre quello coniato 55 anni fa da Francesco Formiga: «Per un mondo senza confini» LA PROPOSTA GOVERNATORE Roberto Maroni Maroni invita le quattro regioni «motori d’Europa» a Expo 2015 da pagina 1 (...) «Ho proposto ai colleghi di essere presenti all’Expo, prossimamente faremo un incontropervederedove:onelPadiglione della Lombardia o in unaltro».CosìilpresidentedellaRegione, Roberto Maroni, da oggi anche presidente dei «Quattro Motori per l'Europa», l’associazione che raggruppa le Regioni trainanti dell'Europa:BadenWurttenberg,RhoneAlpes, Catalogna e Lombardia. «Voglio che l’associazione sia presente a Expo 2015, perché questa dei Quattro Motori è un’iniziativa importante, che deveesserevalorizzata,rappresentapermeilfuturodell'Europae,inquell’occasioneègiusto valorizzare questo nostro valore comune. Quindi i Quattro Motori d'Europa saranno presentiaExpo»l’annunciodiMaronidaStoccarda,doveierimattina si è svolta la cerimonia per il passaggio di consegne della presidenza dei Quattro Motori dal Baden Wuerttenberg alla Lombardia.Oggi Maroni sarà a Grenoble, insieme ai rappresentanti di 46 Regioni, in occasionedellafirmadellarisoluzione per la Strategia europea per la Regione alpina. Maroni da Stoccarda ha parlato anche del ruolo politico cheimmaginaperiQuattroMotoriall’internodell’Ue:«L’Unione europea vive oggi una grave crisi di credibilità e noi siamo i motorianchedellariformadelleistituzionieuropee».Ehaparlatoanchediunprogettocheriguarda le elezioni europee: «Studieròun'iniziativadasottoporre ai colleghi, da attuare nei primi mesi del 2014 nelle nostreregioni,cheservaafarcapireaicittadinichebisognaandare a votare, ma per la nuova EuropadelleRegioni».L’ideacondivisaèdi«incentivarelapartecipazione dei cittadini alle elezioni europee». Un europeismo in chiave lumbard: «L’Europa è in crisi e la percezione chei cittadinihannodell'Unione europea è molto negativa, cresce questa negatività e noi vogliamo contrastarla, perché l'Europahaunfuturo,deveavereunfuturo,cheperòdevepassare dalle Regioni». Tra i punti principali del programma della presidenza lombardadeiQuattroMotori,l’insistenzaèpropriosullerealtàmacroregionali europee: «Creare condizioniaffinchévengariconosciuto dall’Unione europea un peso adeguato alle Regioni nella definizione delle politichecomunitarie,nelladistribuzione dei fondi, nel riconoscimento di una dignità istituzionale alle reti di cooperazione tra i territori». 10 CRONACA Settegiorni Venerdì 18 ottobre 2013 APERTURA AL TERRITORIO Il coro dei bambini della scuola elementare ha accolto le numerose persone che giovedì 17 ottobre hanno assistito al taglio del nastro della struttura Taglio del nastro a Baranzate per l’International School of Milan BARANZATE (gse) Taglio del rettore della scuola insieme nastro ieri mattina, giovedì al fratello Francesco non è 17 ottobre, per l’interna- solamente una scuola ma tional Schol of Milan, ov- un ambiente stimolante e vero il nuovissimo campus collaborativo in cui bammoderno e innovativo idea- bini e ragazzi vengono conto per essere a misura di dotti, nel rispetto delle loro studente. Il campus, il più esigenze e individualità, al grande nel suo genere ospi- raggiungimento di obiettivi ta la scuola materna, le scolastici d’eccellenza». elementari, medie e supe- L’international School of riori oltre a un liceo lin- Milan è stata la prima scuoguistico. Una struttura rea- la in Italia a offrire un perlizzata con materiali eco- corso scolastico dai 3 ai 19 sostenibili dotata di un au- anni d’età. Una scuola alditorium di l’avanguardia 350 posti, una che da oltre p i s c i n a c ocinquant’anperta, la pa- Mille studenti, dall’asilo no, ovvero dal lestra, il serlontano 1958 al liceo linguistico, vizio bar, la quando fu cucina, una fondata da sala mensa, appartenenti a 68 paesi W a n d a e spazi esterni garantiscono un clima F r a n c e s c o per le attività Formiga, è sportive e zoleader in Itainternazionale ne verdi delia nella fordicate ai giomazione delchi dei più piccoli. «Non la lingua. «All’inizio - afsolo - spiegano i dirigenti ferma Paolo Formiga -, in della scuola -, all’interno quel lontano 1958 c’erano della struttura è possibile solamente quattro studenti trovare 2 biblioteche fornite oggi i numeri sono comdi oltre 40mila volumi, 5 pletamente diversi visto laboratori per le attività che oltre alla sede aperta a scientifiche, 3 aule di mu- Baranzate la scuola ha sedi sica e 2 atelier d’arte». Una a Milano, Monza, Siena, scuola all’avanguardia che Bergamo, Brescia e Como». ospita già mille studenti Una scuola quella di Baprovenienti da 68 paesi del ranzate frequentata da figli mondo in modo da creare di calciatori, cantanti, attori in clima veramente inter- e politici milanesi di prinazionale all’interno del- missimo piano. Stefano Giudici l’istituto. «La nostra - af© RIPRODUZIONE RISERVATA ferma Paolo Formiga di- t I fratelli Francesco e Paolo Formiga direttori della scuola che ha aperto in via Primo Maggio a Baranzate Strutture a disposizione dei cittadini BARANZATE (gse) Piscina, palestra e campo da calcio a disposizione dei cittadini di Baranzate e delle società sportive del territorio. Non vogliono chiudersi a riccio i dirigenti dell’International School of Milan di Baranzate bensì mettere la loro struttura a disposizione della cittadinanza e del territorio. «Il nostro obiettivo - spiega Paolo Formiga -, è anche quello di metterci a disposizione del territorio. Come concordato con l’amministrazione comunale, una volta terminate le lezioni dei nostri alunni, metteremo a disposizione, a tariffe agevolate, la piscina, dove tra le altre cose sono già iniziati i primi corsi di nuoto, e la palestra per le attività sportive delle società del territorio». IL SINDACO GIUSEPPE CORBARI «Con l’inaugurazione di questa struttura parte l’era postindustriale di Baranzate» BARANZATE (gse) Seduto in prima fila, vicino all’ex Prefetto di Milano Bruno Ferrante, il sindaco di Baranzate Giuseppe Corbari era una delle persone più emozionate per il taglio del nastro della scuola. «Sono davvero molto emozionato - ha detto il primo cittadino durante il suo discorso -, quando sono arrivato a Baranzate, diversi anni fa, era un paese agricolo, un paese che piano piano si è industrializzato. Oggi - ha proseguito Corbari -, con il taglio del nastro di questa importante scuola parte l’era post-industriale. Tutto questo è merito della gente di Baranzate che ha accellerato questa trasformazione». Il sindaco ha poi concluso con una battuta che corrisponde alla realtà «Ospitare nel nostro paese mille studenti provenienti da 68 paesi del mondo per noi baranzatesi non è certo un problema visto che tutti conoscono Baranzate anche per la sua popolazione multietnica. In paese, infatti, sono presenti persone provenienti da 62 paesi del mondo». L’ex Prefetto Bruno Ferrante e il sindaco Corbari DALL’ONOREVOLE MARIA PIA GARAVAGLIA AL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI MILANO GUIDO PODESTA’ Tanti Vip per brindare al nuovo istituto internazionale BARANZATE (gse) Dall’onorevole Maria Pia Garavaglia al presidente della Provincia di Milano Guido Podestà. Dall’assessore all’istruzione del Comune di Milano Francesco Cappelli a Claudia Moneta rappresentante della Regione Lombardia fino ad arrivare al sottosegretario alla giustizia Cosimo Ferri. Erano davvero tante le personalità che nella mattinata di giovedì 17 ottobre hanno partecipato al taglio del nastro dell’International School of Milan di Baranzate. Tutti commossi per il grande investimento fatto dai fratelli Formiga in «materia» di istruzione. Personaggi pubblici di spicco che hanno partecipato a un confronto moderato dal giornalista te- Una veduta dall’alto della scuola e i personaggi che hanno preso parte al taglio del nastro levisivo Cesare Cadeo. Un confronto nel corso del quale si è parlato di valori comuni da ritrovare «E grazie a questa scuola si può - ha affermato il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà», di formazione «La Regione Lombardia sta spendendo molto per l’istruzione - ha detto Claudia Moneta», di scuola pubblica e privata. «Il pubblico - ha detto Maria Pia Garavglia -, da solo non riesce a fare così tanto, a fare questi grandi investimenti». I dirigenti dell’International School Milan hanno detto che apri- ranno la scuola anche agli studenti delle scuole pubbliche della città studiando dei progetti insieme. © RIPRODUZIONE RISERVATA VII VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 BARANZATE STRUTTURE APERTE A TUTTI E ISCRITTI VOLONTARI NELLE AULE PUBBLICHE «Il supercampus non sarà un’isola» Il sindaco all’inaugurazione: l’International School risorsa per la città di MONICA GUERCI — BARANZATE — «L’ACCOGLIENZA e la multietnicità sono una risorsa per le nuove generazioni». Così il sindaco Giuseppe Corbari ha fatto gli onori di casa ieri mattina per l’inaugurazione ufficiale del Campus dell’International School of Europe, nuovo polo scolastico, il più grande del suo genere a Milano, che ha aperto i battenti a Baranzate, Comune fra i più multietnici d’Italia. «Ho pensato che per essere un valore aggiunto per la città questa scuola non avrebbe dovuto essere chiusa su se stessa. E così è stato - prosegue il sindaco -. Le convenzioni che abbiamo siglato consentono ai cittadini l’uso di palestre e piscina del campus. Ma soprattutto alcuni di questi studenti andranno a fare volontariato nelle nostre scuole elementari e medie: in questa direzione la presenza del campus internazionale rappresenta davvero un importante cambiamento per la nostra realtà, non sempre facile». Tanti gli invitati speciali: tra questi il sottosegretario di Stato alla Giustizia Cosimo Ferri e la senatrice Mariapia Garavaglia, che ha sottolineato: «Bisogna ripartire da esempi come questi nella scuola, dove il privato integra il pubblico. In un momento così difficile un progetto simile implica molto coraggio». C’erano anche Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano, Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione del Comune di Milano e Claudia Moneta, dirigente dei CHE NUMERI Sono oltre mille i ragazzi che frequentano l’istituto Numerosi i figli dei vip Sistemi educativi della Regione Lombardia. PIÙ DI MILLE gli studenti di 68 nazionalità, fra i 3 anni e i 19 anni, accolti ogni giorno nei tre piani dell’edificio ultra moderno di via Primo Maggio, realizzato con tutti i comfort, dalla piscina alla navetta «porta a porta» per il trasporto degli studenti, fino al coffe bar per i genitori che vanno a riprendersi i figli a fine giornata. «È un progetto diventato realtà, che segna un nuovo punto di inizio nella storia del nostro gruppo - dicono Franco e Paolo Formiga, figli del fondatore delle International School in Italia (il cavaliere Francesco che cominciò a Milano nel 1958) -. Qui si sperimenta fin dalla prima infanzia cosa significhi realmente vivere in un mondo senza frontiere grazie a un’utenza studentesca cosmopolita, a un progetto didattico all’avanguardia e a un’esperienza educativa incentrata in primo luogo sull’internazionalità». In chiusura l’intervento del preside Terry Haywood che ha spiegato l’importanza di essere competitivi, anche sul piano linguistico. «La lingua inglese, definita come punto di incontro tra le varie culture, è senz’altro il grimaldello di apertura verso una società rinnovata». [email protected] LA CITTADELLA Il grande e moderno edificio dotato di tutti i servizi in via Primo Maggio Ogni mattina otto navette vanno a prendere sotto casa i ragazzi dai 3 ai 18 anni DA TUTTO IL MONDO Il coro dei bambini dell’International School of Europe che ieri ha accolto gli ospiti all’inaugurazione ufficiale Tra questi anche il sottosegretario di Stato Cosimo Ferri A destra Serena Malgrati e Ilaria Petrinelli, due studentesse italiane iscritte alle Superiori •• LE STUDENTESSE «Il bilinguismo è una marcia in più per il nostro futuro» — BARANZATE — FRA GLI STUDENTI del Campus dell’International School of Europe di Baranzate ci sono figli di noti calciatori, non è stata smentita l’iscrizione della figlia di Michelle Hunziker e sono tenuti nel più stretto riserbo i nomi dei rampolli della miglior società che studiano qui. «Ma non è una scuola per soli ricchi», precisa Paolo Formiga, amministratore delegato del gruppo che però ammette che i costi per la frequenza non sono affrontabili da tutte le tasche. «Abbiamo costituito una fondazione e ogni anno investiamo 300mila euro fra agevolazioni, borse di studio, contributi e bandi che vanno a favore di chi non può permettersi di frequentare». Studiare bilingue oggi significa avere le porte aperte sul futuro. Ne sono certe Serena Malgrati e Ilaria Petrinelli due studentesse all’ultimo anno pronte per l’Università. La prima è arrivata dalle scuole statali. «Quando sono arrivata qui mi si è aperto un mondo, nei corridoi bambini di 5 anni, docenti, ragazzi parlavano tutti in inglese, la lingua era un punto d’incontro per tutti, è sorprendente per chi è cresciuto in una realtà dove imparare una lingua è costato tanta fatica». Ilaria, invece, non ha mai conosciuto la scuola pubblica e per lei aver studiato al campus ha un significato preciso «poter crescere in un mondo globale, dove l’integrazione è fondamentale». Mon.Gue. LA PROTESTA I BARANZATESI CHE CONTESTANO IL PROGETTO HANNO ESPOSTO STRISCIONI Lenzuoli anti Rho-Monza ai balconi del palazzo di fronte — BARANZATE — PROTESTA silenziosa a margine dell’inaugurazione del Campus internazionale ieri mattina, per ricordare alle istituzioni che la nuova Rho-Monza va interrata. Sui balconi che si affacciano su via Primo Maggio gli attivisti del Comitato per la difesa del territorio hanno appeso alle lenzuola i loro slogan: «Baranzate ne ha i polmoni pieni». «La Rho-Monza la vogliamo in galleria». Il Comitato prepara nuovi incontri per informare la cittadi- nanza sull’ultimo progetto di riqualificazione della strada provinciale e quali «benefici» produrrà per i baranzatesi. Per fare il punto della situazione domenica mattina saranno davanti alla ex chiesetta di via Nazario Sauro. Un passo verso l’incontro pubblico che il Comitato sta organizzando per l’8 novembre «per discutere ancora una volta pubblicamente del progetto della Rho-Monza così com’è». Sempre ieri sul fronte della contestatissima riqualificazione della Sp46 Rho-Monza i parlamentari Pd Eleonora Cimbro ed Ezio Casati a Roma hanno avuto un incontro con il Ministro delle Infrastrutture Andrea Orlando. «Le criticità sulla realizzazione dell’opera che abbiamo messo in evidenza in tutti i nostri interventi sono servite a qualcosa, il ministro ha riconosciuto il nostro impegno sul territorio, ha ribadito questa mattina che valuterà con grande attenzione tutti gli aspetti del progetto prima di firmare il decreto di Via per il primo lotto e secondo lotto della Rho-Monza», dichiara Cimbro. Mon.Gue. DATECI ASCOLTO Obiettivo interramento • 14 LA PAGINA DEI LETTORI IL GIORNO - il Resto del Carlino - LA NAZIONE Lettere in Redazione LA FOTO DEL GIORNO Le lettere rigorosamente firmate (max 15 righe) vanno indirizzate a IL GIORNO via Antonio Stradivari 4, 20131 Milano o all’indirizzo mail: [email protected] Caporedattore de Il Giorno SPORT Il presidente del Varese 1910 Nicola Laurenza, (a sinistra), ha presentato il progetto calcio per bimbi Purtroppo mi è capitato di vedere dei bambini disabili sulle loro sedie a rotelle a volte con i faccini tristi a volte allegri e spensierati inconsapevoli del loro destino. Per molti anni ho fatto il trasporto disabili e tanti li ho visti morire. Giustamente cerchiamo di uscire dal fango, ma come si fa di fronte alla morte di un bambino e davanti a dei boia che hanno la “fortuna” di vivere 100 anni. Pino Moscatelli Poste e code altro che ali · · · Oggi per ritirare una raccomandata in un paese dell’hinterland milanese ho impiegato esattamente 46 minuti. C’erano tre sportelli e due impiegati, uno dei quali però in modo anche piuttosto seccato mi ha detto che lui non poteva consegnare le raccomandate perché faceva “un altro lavoro”. E questi vorrebbero salvare l’Alitalia? Sandro B., da ilgiorno.it Repubblicani Che figuraccia · · · Che figuraccia per i repubblicani Usa: 17 giorni di stallo per contrastare il piano sanitario di Obama per niente. Hanno gettato il Paese in ginocchio senza ottenere nulla. Non sono più i repubblicani di una volta... Michael G., da ilgiorno.it Se ci fosse ancora Prisco · · · Manca solo di cambiare il nome allo stadi e sugli spalti come in campo sarà proibito inveire in italiano e ancor meno in milanese, al- M ENTRE rispondo alla sua lettera mi vengono in mente in modo confuso, (ma penso che il nesso ci sia), il romanzo di Elsa Morante «La Storia» che ci racconta la vicenda della maestra Ida Ramundo e del suo bambino trovatello Useppe; i bimbi morti nel Mar Mediterraneo abbracciati a mamma e papà; quel neonato di tre mesi picchiato dal padre mentre era ricoverato in ospedale, forse per altre percosse. Poi penso alle persone come lei, e ce ne sono tante, che si fanno carico in silenzio di tanti bimbi dalle faccine tristi o sorridenti costretti in sedia a rotelle e le dico grazie. In ultimo, preferirei morire giovane che arrivare a 100 anni circondata dai fantasmi, come il signor Priebke. Forse sopravvivere al male fatto è stata la giusta punizione terrena. Forse per questo i criminali nazisti vivono così a lungo. trimenti l’arbitro sospenderà la partita. Caro Prisco, so che ti piacevano le battute, ma allora come si traduce “baùscia” in indonesiano? Enzo B., Varese Il Papa e il ruolo della donna · · · Secondo me il Papa ha voluto tratteggiare il ruo- [email protected] lo femminile nella Chiesa: la donna non più serva ma centro di vita in quanto destinata per disegno divino a procreare l’uomo. Fuori della Chiesa la raccomandazione è stata di non dimenticare mai quel ruolo.Questo è un pensiero rivoluzionario che può scatenare polemiche? Mi viene da rispondere alla maniera di Totò. Lucianoz, da ilgiorno.it di GIANCARLO MAZZUCA GOOD MORNING USA ALL’EXPO [SEGUE DALLA PRIMA] UNA BELLA notizia per l’Italia, la Lombardia e Milano: l’appuntamento del 2015 comincia a entrare davvero nel vivo, anche se il “count down” (meno 500 giorni) scatterà ufficialmente il 17 dicembre prossimo, con un convegno in cui anche il “Giorno” sarà tra i protagonisti. INSOMMA, dopo tanti problemi e qualche ritardo sulla tabella di marcia, la grande rassegna internazionale, che avrà come tema il problema dell’alimentazione nel mondo, entra finalmente in dirittura d’arrivo: un’occasione unica e irripetibile IL CASO di CLAUDIA CANGEMI BARANZATE A DUE FACCE BARBARA CONSARINO Se un bimbo muore e un nazista campa 100 anni VENERDÌ 18 OTTOBRE 2013 per salire al volo sul tram della ripresa e lasciarci alle spalle il nostro Vietnam. Siamo stati fortunati: quando, qualche anno fa, si cominciò a parlare della kermesse planetaria sotto la Madonnina, nessuno poteva certo immaginare che la crisi economica avrebbe raggiunto punte così elevate: oggi, più che mai, ci vuole una scossa per riavviare il cuore pulsante del Paese, una specie di elettrochoc che rimetta in funzione tutti i circuiti. E l’Expo è proprio la manifestazione in grado di riaccendere il motore dell’Italia: “Good morning, America!”. Vi aspettiamo. [email protected] La tiratura del 17-10-2013 è stata di 417.352 copie L’ENIGMISTA, IN VENDITA IL VENERDÌ A 1,20 EURO. PREZZI DEL QUOTIDIANO ALL’ESTERO: Svizzera Canton Ticino Fr. sv. 3,00; Svizzera Tedesca e Francese Fr. sv 3,00; Francia € 2,00. LA PICCOLA Baranzate, cittadina di 12mila anime alle porte di Milano, rafforza il primato di comunità più multietnica d’Italia: già meta d’immigrazione da tutto il mondo, da poche settimane ospita la prestigiosa International School of Europe. I numeri sono simili ma descrivono situazioni molto diverse: il 30% della popolazione di Baranzate è di origine straniera, di 72 diverse nazionalità. Addiritturra il 60% degli alunni tra i 3 e i 14 anni - 540 bambini su 880 - iscritti alle scuole dell’obbligo è forestiero. Anche all’International School i 1.050 studenti dai 3 ai 18 anni provengono da 68 Paesi, Italia compresa naturalmente. Le lezioni sono tutte in inglese e anche se i dirigenti tengono a sottolineare che non si tratta di un istituto per ricchi - i ragazzi che le frequentano avranno una marcia in più per iscriversi a importanti università in Italia o all’estero e diventare la futura classe dirigente del nostro Paese. I bambini delle scuole pubbliche invece sono alle prese con gravi difficoltà di integrazione dovute anche alla scarsità di risorse per insegnare l’italiano ai bambini stranieri. Un contrasto che stride, e c’è chi rimprovera all’Amministrazione comunale di aver steso il tappeto rosso alla privata e di lesinare invece i contributi alla pubblica. Non c’è dubbio però che l’International School rappresenti un’eccellenza per il territorio e già si cercano punti d’incontro: palestre e piscina del campus saranno aperte alla cittadinanza e alcuni studenti dell’istituto privato faranno volontariato di mediazione linguistica nelle elementari e medie locali. [email protected] Scuola A cura della Promotion Pubblicità (Tel. 039.9989.1, fax 039.990.80.28, e-mail: [email protected]) Da settembre 2013 inaugura il nuovo e attrezzatissimo campus a Baranzate Un nuovo campus per l’International School of Milan Struttura all’avanguardia che preparerà gli studenti a vivere in un mondo senza frontiere BARANZATE (afm) Ricevere un’educazione internazionale significa avere maggiori opportunità per studiare e lavorare in un contesto globalizzato, dove non esistono frontiere, se non quelle delle possibilità. Studiare all’International School vuol dire crescere bilingue in un ambiente cosmopolita e avere la chiave per aprire più porte al futuro. La scuola punta a fornire un’eccellente preparazione scolastica e ha adottato i programmi formativi dell’IB (International Baccalaureate® www.ibo.org), riconosciuti in tutto il mondo. L’IS of Milan, a partire dal prossimo anno scolastico 2013-14, si trasferirà in un nuovo campus, il più grande nel suo genere a Milano, situato a nord-ovest del centro cittadino, a Baranzate, che ospiterà la scuola Materna, Elementare, Media e Superiore di International School of Milan, oltre al Liceo Linguistico Internazionale. La struttura, dall’architettura moderna e innovativa, è realizzata secondo un progetto all’avanguardia con materiali ecosostenibili ed è progettata a misura di studente: integra in modo funzionale e confortevole tutte le attività svolte dalla scuola, gli spazi interni ed esterni, i servizi e le infrastrutture in una logica multi-funzionale. Il nuovo Campus, comodamente raggiungibile, in soli 15 minuti dal centro di Milano, sarà dotato di auditorium, piscina, palestra, due biblioteche, servizio bar e cucina, sala mensa, spazi esterni per le attività sportive e aree verdi dedicate ai giochi dei più piccoli. Oltre a garantire il servizio di Scuola Bus porta a porta già in uso, International School of Milan metterà a disposizione degli alunni e delle famiglie un servizio aggiuntivo di navetta di collegamento, andata e ritorno, da Baranzate, a tariffa agevolata. Inoltre, l’ampio parcheggio interrato di dimensione complessiva di circa 5.000 mq con 126 posti auto, permet- terà ai genitori di sostare senza problemi e di usufruire comodamente del Bar/Café al piano terra una volta accompagnati i propri figli. CRESCERE E PREPARARSI AL FUTURO MERITA PIÙ DI UNA SCUOLA APRE IL NUOVO CAMPUS INTERNATIONAL SCHOOL OF MILAN DA SETTEMBRE 2013 - BARANZATE DAI 2 ��� AI 18 ANNI WWW.ISM-AC.IT Numero Verde 800 33.69.99 ����������� R Enhancing communication potential www.internationalschoolofeurope.it L:368.262pt A:323.645pt Foto : Ads : 3SA70030003637020067*