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MQM_TT_01 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ARTURO MARTINI” Emissione 30/04/15 Prot.n° 2660/C29a del 16 Maggio 2016 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ISTRUZIONE TECNICA SETTORE TECNOLOGICO Indirizzo COSTRUZIONI, AMBIENTE, TERRITORIO Classe 5^ Sez. B Anno scolastico 2015 / 2016 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 1 INDICE 1. PROFILO DELL'INDIRIZZO ……………………………………………………………………… 3 2. COMPETENZE………………………………………………………………………………….……. 4 Competenze chiave europee ……………………………………………………….………. 4 Competenze comuni ……………………………………………………………………………. 4 Competenze d’indirizzo……………………………………………………………….………. 5 3. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE …………………………….………… 6 4. PROFILO DELLA CLASSE ……………………………………………………………..………… 7 Elenco studenti……………………………………………………………………………………. 7 Provenienza studenti (classi /scuola)………………………………………………….. 8 Profilo storico …………………………………………………………………………………….. 8 5. PROFILO FORMATIVO – DIDATTICO DELLA CLASSE………………………………… 9 Percorso formativo…………………………………………………..……………………….. 9 Livelli di competenza, livelli di profitto……………………..………………………… 9 6. ATTIVITÀ FORMATIVE, INTEGRATIVE ED EXTRA-SCOLASTICHE…………… 10 Elenco descrizione attività………………………………………………..………………… Unità di apprendimento o attività didattica pluridisciplinare.................. CLIL…………………………………………………………………..……………………………….. 7. METODI E MEZZI ADOTTATI…………………………………………………………………….. 8. CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE Verifica………………………………………………………………………………………………… Valutazione…………………………………………………………………………………………. 9. ESAME DI STATO……………………………………………………………………………………… Prima prova scritta……………………………………………………………………………… Seconda prova scritta……………………………………………………………….……….. Terza prova scritta………………………………………………………………………………. Colloquio…………………………………………………………………….……………………… ALLEGATI All. 1 -Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio dei docenti All. 2 - Criteri di attribuzione del punteggio di credito scolastico approvati dal Collegio Docenti MRF 01 – Emesso il 16.05.13 relazioni finali disciplinari programmi svolti progetto UDA copia delle prove di simulazione griglie di valutazione altro Parte A - Pagina 2 1 - PROFILO DELL’INDIRIZZO PROFILO DELL'INDIRIZZO All B MRF 01 – Emesso il 16.05.13 La figura del diplomato in COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO è la versione rinnovata di quella tradizionale del geometra. Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle risorse ambientali; possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico; ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali; ha competenze relative all’amministrazione di immobili. Il diplomato è in grado di: • collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità; • intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati; • prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la valutazione di impatto ambientale; • pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro; • collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le attività svolte. Parte A - Pagina 3 2 - COMPETENZE COMPETENZE Il Consiglio di classe, in coerenza con le altre componenti dell’Istituto, ha individuato nelle competenze chiave europee e nelle competenze comuni desunte dai regolamenti degli istituti tecnici le basi su cui fondare la propria azione didattica. Attraverso la declinazione delle competenze chiave europee in evidenze/indicatori, rilevabili dal POF, ha definito le prestazioni che lo studente deve produrre; in particolare il Consiglio di Classe fa proprie quelle che concorrono alle finalità formative di base e trasversali rispetto alle discipline. Competenze CHIAVE EUROPEE Il consiglio di classe ha perseguito l’acquisizione delle competenze chiave europee: 1. Comunicazione nella madrelingua 2. Comunicazione in lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico. 4. Competenza digitale 5. Imparare a imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturali COMPETENZE COMUNI Tra le competenze comuni indicate dalle Linee Guida (direttive M.I.U.R. n.4 del 16/01/2012) Allegato B (Indirizzi, profili, quadri orario, risultati di apprendimento) il Consiglio di classe ha scelto di perseguire prioritariamente le seguenti: Settore Economico Settore Tecnologico Ricavate dalle linee guida – All.B MRF 01 – Emesso il 16.05.13 1. Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. 2. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. 3. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. 4. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. 5. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. 6. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. 7. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. 8. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). 9. Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e collettivo. 10. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. 11. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. 12. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. 13. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. 14. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e Parte A - Pagina 4 culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. 15. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. 16. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. 17. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. 18. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. 19. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. Competenze di indirizzo Tra le competenze d’indirizzo indicate dalle Linee Guida ( direttive M.I.U.R. n.4 del 16/01/2012) Allegato B (Indirizzi, profili, quadri orario, risultati di apprendimento) il Consiglio di classe ha scelto di perseguire prioritariamente le seguenti: Settore CAT 1. Ricavabili dalle Linee guida MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. 2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le strumentazioni più adeguate ed 3. elaborare i dati ottenuti. 4. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità, in 5. zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio energetico nell’edilizia. 6. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi. 7. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente. 8. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e al territorio. 9. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi. 10. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza. Parte A - Pagina 5 3 - COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Composizione del Consiglio di classe docente disciplina n. ore sett. 1. Masin Valeria Italiano 4 2. Masin Valeria Storia 2 3. Albanese Angela Inglese 3 4. Barbaro Alessandro Estimo 4 5. Pilotto Marta Scienze motorie 2 6. Baggio Maria Antonietta Matematica 3 7. Miotto Paolo IRC 1 8. Simionato Gianfranco Topografia 4 9. Santagostino Attilio 10. Santagostino Attilio 11. Orlando Maurizio Dirigente scolastico Progettazione costruzioni impianti Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro I.T.P. 7 2 10 Pier Antonio Perazzetta coordinatore Attilio Santagostino segretario Maurizio Orlando discipline senza continuità didattica DISCIPLINA 2013–2014 Docente classe 3° 2014–2015 Docente classe 4° 2015–2016 Docente classe 5° Inglese Dell’Anna Albano Albanese Angela Scienze motorie Bordignon Caici Pilotto Marta Topografia Chioato Daniele Simionato Gianfranco Simionato Gianfranco Progettazioni costruzioni impianti De Santis Mario Antonio Gambarotto Dario Santagostino Attilio Gestione del cantiere De Santis Mario Antonio Zucchetto Emanuele Santagostino Attilio MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 6 4 - PROFILO DELLA CLASSE Cognome Nome Elenco candidati Interno/esterno | residenza 1. ANTONINI ALBERTO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 2. CASARIN INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 3. CHERUBIN EDOARDO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 4. EVSEI EDOARDO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 5. GATTO DIEGO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 6. GENESIN FABIO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 7. GIACON RICCARDO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 8. LUISATO ALESSANDRO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 9. MARCONATO GIACOMO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 10. PIZZOLATO ALESSANDRO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 11. RONCATO FEDERICO INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 12. TOFFANO MICHELE INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 13. TONIN MATTIA INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 14. TOSO DEVID INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 15. TROMBETTA TOMAS INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 16. VANIN NICOLA INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO 17. ZANON RACHELE INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO MRF 01 – Emesso il 16.05.13 DAVIDE Parte A - Pagina 7 Provenienza studenti ANNO SCOLASTICO CLASSE SEZ./altra scuola (di provenienza) NUMERO ALUNNI 17 2^B cat 17 3^B cat 17 4^B cat 2013–2014 Classe 3° 2014–2015 Classe 4° 2015–2016 Classe 5° C Profilo Storico: composizione, risultati ANNO SCOLASTICO TOTALE NUMERO ALUNNI M F RITIRATI RIPETENTI AMMESSI A GIUGNO AD AGOSTO 2013–2014 Classe 3° 17 16 1 11 6 2014–2015 Classe 4° 17 16 1 15 2 2015–2016 Classe 5° 17 16 1 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 NON AMMESSI Parte A - Pagina 8 5 - PROFILO FORMATIVO - DIDATTICO DELLA CLASSE Percorso formativo Nel suo complesso la classe ha mantenuto sempre un comportamento corretto e responsabile ed è stato possibile instaurare con la maggior parte degli studenti un dialogo educativo aperto e rispettoso. Grazie alla maturità dimostrata degli allievi la classe non ha mai manifestato problemi relazionali, Evoluzione di: anzi l’amicizia nel corso del triennio si è rafforzata creando un gruppo coeso e solidale. Per quanto riguarda l’impegno, la maggior parte degli allievi si è applicato in modo regolare e Maturazione socio affettiva e riflessivo in tutto il triennio, per gli altri l’impegno, pur risultando non sempre costante e a volte settoriale, ha permesso il raggiungimento degli obiettivi didattici previsti. dinamiche La partecipazione lungo il percorso formativo è sempre stata gratificante e produttiva e si è relazionali sempre caratterizzata per una buona attenzione verso le proposte effettuate dai docenti. Comportamento, L'avvicendamento degli insegnanti in alcune discipline, anche professionalizzanti, ha influito limitatamente sul percorso scolastico. Impegno, Gran parte degli studenti ha partecipato agli stage estivi presso studi tecnici professionali, enti Partecipazione pubblici e ditte private. Metodo di Negli ultimi due anni scolastici la classe ha partecipato a diverse attività nell’ambito studio-lavoro dell’alternanza scuola – lavoro superando il monte ore previsto dalla normativa. Situazioni particolari della classe Livelli di competenza e livelli di profitto raggiunti Area linguistico comunicativa Area logico matematica Area tecnico professionale Tabella riassuntiva Livello medio di competenza della classe Per l’area linguistico - comunicativa il livello di competenza è più che sufficiente, così come il livello di profitto, un limitato gruppo di studenti ha raggiunto un buon livello. Per l’area logico – matematica nel complesso la preparazione è pienamente sufficiente anche se non mancano i risultati buoni ed alcuni anche ottimi. Per l’area tecnico – professionale il livello di competenza è discreto con dei livelli di eccellenza per alcuni allievi. Il profitto raggiunto è quasi buono. Competenze di area Livello basilare Livello intermedio X Socio-affettiva metodologica X cognitiva X Linguistico comunicativa X Logico - matematica X Tecnico - professionale X MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Livello avanzato Parte A - Pagina 9 6 - ATTIVITÀ FORMATIVE, INTEGRATIVE ED EXTRA- SCOLASTICHE Attività formative, Tipo di Attività descrizione integrative ed extra- scolastiche Viaggio d’istruzione a Praga - Mauthausen (Repubblica Ceca e Austria ) 24-28.11.2015 svolte n. studenti coinvolti 14 Descrizione di: Stage Viaggi d’istruzione Viaggi studio Visite distruzione Esperienze culturali Certificazioni Progetti Concorsi altro Corso con tecnico dello SPISAL ULSS 8 sulla sicurezza (rischio amianto) 11.04.2016 17 Banca Dati Immobiliare. Attività di raccolta ed elaborazione dei dati immobiliari con il software Stimatrix . Convegno aperto a professionisti con presentazione del progetto il 19.02.2016 Visita ad una Villa Veneta “I misteri e le tecniche del restauro”. Villa Grimani - Morosini – Gatterburg ad Albaredo di Vedelago (TV) il 16.05.2016 Concorso Kangourou. Lingua inglese 16.02.2016 17 Incontro con il Collegio dei Geometri 17 Visita didattica azienda “Arredo Tre” a Scorze (VE) il 15.02.2016 17 Visita didattica azienda “Artuso legnami” Caselle di Altivole (TV) e alla tomba Brion a San Vito di Altivole progetto di Carlo Scarpa 17 Visita didattica azienda “Adriatica Strade” Castelfranco V.to il 16.04.2016 17 Note e osservazioni 17 3 Incontro con esperto sulla progettazione in 17 disabilità, arch. Rodolfo Dalla Mora della SIDIMA (Società Italiana Disability Manager) il 30.04.2016 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 10 CLIL Disciplina non Linguistica DNL Progettazione costruzioni impianti Disciplina Linguistica LS Inglese Docente coordinatore Albanese / Santagostino Aree tematiche Storia dell’architettura Metodologie attuazione CLIL Esposizione di un argomento di storia dell’architettura trattato nella materia di Progettazione, costruzioni, impianti. Periodo Aprile e maggio 2016 Indicazioni sulla verifica e la valutazione Esposizione orale dell’argomento trattato, anche con l’utilizzo di strumenti multimediali e slide scritte in lingua. 7 – METODI E MEZZI Attività curricolari: metodi e mezzi, recupero e potenziamento I modi e i tempi delle attività curricolari sono indicati da ciascun docente nella propria programmazione tenendo conto delle linee guida disciplinari, di quanto concordato in Dipartimento e in Consiglio di classe e degli strumenti a disposizione (LIM, laboratori, ecc.). Durante il percorso didattico, i docenti hanno modificato i propri comportamenti operativi rispetto a quanto programmato in base alla situazione contingente, individuando percorsi e modalità adeguati al contesto. La trattazione degli argomenti si è svolta secondo un percorso modulare, o/e per UDA articolati in modo da favorire l’apprendimento in rapporto alle esigenze oggettive degli allievi ed avere la possibilità di verificare puntualmente l’acquisizione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze prefissate. Per gli studenti che manifestano difficoltà o che non hanno raggiungono un profitto sufficiente alla fine del trimestre è stato realizzato il recupero in itinere, interventi didattici integrativi o di sportello nelle ore pomeridiane. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 11 8 – CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE Verifiche Sulla base delle indicazioni del POF e delle indicazioni dei dipartimenti, le verifiche hanno seguito lo svolgimento della programmazione. Sono state proposte agli studenti prove formali di carattere sommativo (interrogazioni, test, verifiche scritte, ricerche ed elaborati assegnati per casa) e accertamenti informali di natura formativa (interventi dal posto, esercizi alla lavagna, controllo del lavoro domestico, ecc). La valutazione sommativa è stata data sulla base di un numero di prove minimo di: 2 verifiche scritte e 1/2 verifiche orali nel primo periodo 3 verifiche scritte e 2 orali nel secondo periodo. Nelle UDA le competenza sono state accertate attraverso prove autentiche e griglie specifiche. Valutazione I criteri di valutazione traggono le basi: • da quanto previsto dal POF • dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti • da quanto previsto dal DOCUMENTO di Dipartimento per le discipline La valutazione ha tenuto conto del livello di competenza raggiunto; della situazione di partenza di ciascun allievo e dei progressi compiuti nel percorso di apprendimento. Per l'attribuzione del VOTO si fa riferimento alla tabella di corrispondenza tra criteri di valutazione e voto in decimi stabiliti nel POF d’Istituto. Sono stati tenuti presenti anche altri criteri a seconda delle diverse discipline e per i quali si rimanda alle relazioni dei singoli docenti. Prove scritte e Per l’attribuzione del punteggio ciascun docente ha tenuto conto dei criteri di valutazione colloquio approvati dal Collegio Docenti, dai Dipartimenti delle singole discipline, dal Consiglio di classe e di quelli indicati nella programmazione individuale. Voto finale Il voto finale in ciascuna disciplina è determinato da: risultati delle verifiche scritte e dei colloqui le osservazioni relative alle competenze trasversali, il livello delle competenze specifiche impegno, partecipazione e collaborazione in classe e a casa progressi conseguiti altri elementi che ogni insegnante riterrà utili considerare (livello di partenza, problematiche personali e/o familiari, etc.) Il profitto scolastico costituisce l’elemento principale per l’attribuzione del punteggio finale. Credito scolastico Per l’attribuzione del punteggio relativo al credito scolastico e formativo il Consiglio di Classe, e formativo tenendo conto di quanto previsto dalla normativa vigente e da quanto stabilito dal Collegio Docenti, ha deliberato i seguenti elementi: valutazioni ottenute (profitto scolastico) frequenza assidua alle lezioni partecipazione interesse e impegno motivazione attività complementari e integrative organizzate dalla scuola (studente tutor, concorsi, ecc) esperienze extrascolastiche documentate (DPR 323/1998 – D.M. 49 / 24.02.2000) situazione personale MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 12 9 – ESAME DI STATO Ammissione all’Esame di Stato Prove scritte Sono ammessi all’esame di stato gli studenti che conseguono almeno la sufficienza in tutte le discipline e in condotta. Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame di Stato. Durante l’anno scolastico, per le discipline per le quali è prevista anche la valutazione scritta, le prove sono state effettuate tenendo conto di quanto stabilito dai Dipartimenti delle singole discipline, dal Consiglio di classe e dalla programmazione del singolo Docente. In preparazione degli Esami di Stato sono state effettuate alcune simulazioni riguardanti la prima, la seconda e la terza prova scritta e hanno ricalcato le tipologie di verifica previste dall'Esame di Stato. Prima prova scritta Prova scritta di Italiano. Simulazioni: numero, date, tipologie, indicatori di valutazione. Sono state svolte due simulazioni. La prima in data 04 febbraio 2016, la seconda il 10 maggio 2016. Delle prove di simulazione si allegano al presente documento le copie relative alle tematiche proposte e alle griglie di valutazione. Seconda prova scritta Prova scritta di Progettazione costruzioni impianti Simulazioni: numero, date, tipologie, indicatori di valutazione. Sono state svolte due simulazioni. Le simulazioni sono state svolte nei laboratori d’informatica con l’ausilio del CAD. La prima in data 08 marzo 2016, la seconda in data 03 maggio 2016. Delle prove di simulazione si allegano al presente documento le copie relative alle tematiche proposte e alle griglie di valutazione. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 13 Terza prova scritta Il Consiglio di classe, ha realizzato simulazioni della terza prova scritta tenendo conto: della programmazione didattica generale e delle singole discipline delle materie oggetto della prima e della seconda prova scritta degli Esami di Stato delle tipologie dei quesiti previsti dalla vigente normativa del curricolo degli studi. discipline Inglese, Topografia, Estimo, Matematica tipologia Quesito a risposta singola (risposta aperta) autonomamente formulata dagli allievi (tipologia B), contenute nell’estensione massima di quindici righe. Tempo e sussidi Centottanta minuti (ore 3,00) didattici utilizzabili simulazioni Tre quesiti per ciascuna delle suddette discipline di difficoltà graduata e punteggio proporzionato ad essa (massimo punti 15 per ciascuna materia ed il voto complessivo in quindicesimi scaturisce dal totale dei punti diviso quattro). Sono state svolte due simulazioni. La prima in data 16 marzo 2016, la seconda in data 29 aprile 2016. Delle prove di simulazione si allegano al presente documento le copie relative alle tematiche proposte e alle griglie di valutazione. Colloquio Simulazioni, fasi del colloquio, argomento scelto dal candidato, indicatori di valutazione Il Consiglio di Classe non ha svolto delle simulazioni specifiche; tuttavia è stato illustrato agli studenti come si dovrà svolgere nelle sue tre fasi: il colloquio ha inizio con un argomento scelto dal candidato; prosegue, con preponderante rilievo, su argomenti proposti al candidato attinenti le diverse discipline, anche raggruppati per aree disciplinari, riferiti ai programmi e al lavoro didattico realizzato nella classe nell’ultimo anno di corso; si conclude con la discussione degli elaborati relativi alle prove scritte. Il Consiglio di Classe ha suggerito agli alunni, riguardo all’argomento scelto dal candidato - da sviluppare sinteticamente nei 10 - 15 minuti circa che avranno a disposizione nella prima parte del colloquio d’esame – di limitare a tre o quattro al massimo il numero delle materie coinvolte, di usare sobrietà e correttezza di riferimenti e collegamenti. Inoltre, è stato ribadito agli studenti che il colloquio d’esame (D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) tende ad accertare: la padronanza della lingua; la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione; la capacità di discutere e approfondire sotto vari profili i diversi argomenti. Castelfranco Veneto, 14 maggio 2016 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 14 I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE docente 1. prof. Albanese Angela 2. prof. Baggio Maria Antonietta 3. prof. Barbaro Alessandro 4. prof. Masin Valeria 5. prof. Miotto Paolo 6. prof. Pilotto Marta 7. prof. Santagostino Attilio 8. prof. Simionato Gianfranco 9. prof. Orlando Maurizio firma PERAZZETTA PIER ANTONIO (Dirigente scolastico) MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 15 ALLEGAT0 1 - Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio dei docenti DESCRITTORE 1 Lo studente non partecipa al dialogo educativo, non svolge il proprio lavoro in classe, né esegue i compiti per casa. Non evidenzia progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra di non conoscere gli elementi essenziali della disciplina e di non avere maturato competenze specifiche. 2 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo molto discontinuo, non svolge con regolarità e/o completezza il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Non evidenzia progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra di non conoscere gli elementi essenziali della disciplina e di non avere maturato competenze specifiche. 3 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo discontinuo, non svolge con regolarità e/o completezza il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Manifesta difficoltà nel raggiungimento di minimi progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza approssimativa di alcuni elementi essenziali della disciplina e di non avere maturato competenze specifiche. 4 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo non adeguato, non svolge con regolarità e/o completezza il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Dimostra a tratti la capacità di raggiungere minimi progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza approssimativa degli elementi essenziali della disciplina e di non avere maturato competenze specifiche. 5 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo non del tutto adeguato, svolge con regolarità e/o completezza il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Non è ancora del tutto adeguato il raggiungimento dei progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza non del tutto accettabile degli elementi essenziali della disciplina e di avere parzialmente maturato le competenze specifiche. 6 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo complessivamente adeguato, svolge con regolarità e/o completezza il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Appare complessivamente adeguato il raggiungimento dei progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza non accettabile degli elementi essenziali della disciplina e di avere maturato a livello basilare le competenze specifiche. 7 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo adeguato, svolge con regolarità, completezza e cura il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Appare apprezzabile il raggiungimento dei progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza accettabile degli elementi significativi della disciplina e di avere maturato a livello medio le competenze specifiche. 8 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo vivace, svolge con assiduità, completezza e cura il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Appare significativo il raggiungimento dei progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra di possedere gli elementi significativi della disciplina e di avere maturato a livello medio le competenze specifiche. 9 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo critico e vivace, svolge con assiduità, senso dell’iniziativa personale, completezza e cura il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Manifesta di avere raggiunto livelli di eccellenza nella personale rielaborazione critica dei contenuti. Dimostra di dominare la disciplina e di avere maturato a livello avanzato le competenze specifiche. 10 Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo critico e vivace, svolge con assiduità, senso dell’iniziativa personale, completezza e cura il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa, contribuisce al lavoro della classe con apporti personali. Manifesta di avere raggiunto livelli di eccellenza nella personale rielaborazione critica dei contenuti. Dimostra di dominare la disciplina e di saperla mettere in relazione con le altre, e di avere maturato a livello avanzato le competenze specifiche. Ottimo Buono Sufficiente Non sufficiente Gravemente non sufficiente VOTO MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 16 ALLEGATO 2 - Criteri di attribuzione del punteggio dei crediti approvati dal Collegio Docenti CREDITO SCOLASTICO Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni allievo nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni di corso un punteggio denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico che si aggiungerà ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d’esame. Il credito, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella tabella A, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari e integrative ed eventuali crediti formativi. (DM 99 del 16.12/2009) La Tabella A Media dei voti M=6 6<M=<7 7<M=<8 8<M=<9 9 < M = < 10 CREDITO SCOLASTICO ( punti ) A. S. 2014/2015 I anno II anno (classe terza) (classe quarta ) 3-4 3-4 4-5 4-5 5-6 5-6 6-7 6-7 7-8 7-8 (DM.99/2009) III anno (classe quinta) 4-5 5-6 6-7 7-8 8-9 «M» rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. I Consigli di classe calcolano il credito scolastico sulla base di “M” media del profitto delle discipline e della condotta. Data la media, si attribuisce il punteggio superiore della banda se la parte decimale della media è maggiore di 0,5. Quando la parte decimale della media è minore o uguale a 0,5 il Consiglio di Classe potrà attribuire il punteggio superiore valutando: l’assiduità della frequenza l’interesse, l’impegno, nella partecipazione al dialogo educativo (voto di condotta 9 o superiore) attività complementari e integrative organizzate dalla scuola - studente tutor - partecipazione ad attività, progetti o concorsi che comportino impegno supplementare su proposta del docente responsabile dell’iniziativa che curerà la certificazione dell’attività svolta (ore impegnate e qualità del prodotto finale) attività di partecipazione alla vita democratica della scuola (rappresentante di classe, di Istituto, della consulta ) CREDITO FORMATIVO Consiste in una qualificata e continuativa esperienza maturata al di fuori della scuola e debitamente documentata dagli enti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera. ( DPR 323/1998 e DM 49/2000) Può comportare l’integrazione massima di un punto. La partecipazione ad attività e ad iniziative complementari curricolari organizzate dalla scuola non dà luogo all’acquisizione di credito formativo. Ambiti riconosciuti • Didattico : diplomi – certificazioni lingue – concorsi – stage – esperienze lavorative • Artistico : teatro – musica – altre espressioni artistiche • Sportivo : attività e gare a livello agonistico esterne alla scuola • Volontariato : esperienze presso associazioni pubbliche ed enti Si può attribuire per credito scolastico e/o formativo un punteggio superiore al minimo della fascia fino al massimo previsto (massimo 1 punto). MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 17 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 18 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 19 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 20 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 21 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 22 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 23 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 24 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 25 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 26 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 27 Istituto Tecnico Statale “ARTURO MARTINI” AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO TURISMO a Classe 5 Indirizzo_________ Sezione________ a.s. 2015/2016 Castelfranco Veneto, 10 maggio 2016 Studente: ______________________________________________________________________________________________________________________________________ Simulazione n° 2 Prima prova dell’esame di Stato TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923, Edizione: I. Svevo, Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599. “Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne parla già a sufficienza. “Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura. Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui accumulate!... Dottor S.“ Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza, Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892 pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923 pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti, commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo. 1. Comprensione del testo. Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di dieci righe. 2. Analisi del testo. 2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli? 2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo? MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 28 2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.? 2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché? 2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1), “autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9). 2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti. Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE: Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il male di vivere nella poesia e nell'arte del Novecento. DOCUMENTI: Spesso il male di vivere ho incontrato: era il rivo strozzato che gorgoglia, era l'incartocciarsi della foglia riarsa, era il cavallo stramazzato. Bene non seppi, fuori del prodigio che schiude la divina Indifferenza: era la statua nella sonnolenza del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato. E. MONTALE, Ossi di Seppia, 1925 Anche questa notte passerà Questa solitudine in giro titubante ombra dei fili tranviari sull'umido asfalto Guardo le teste dei brumisti nel mezzo sonno MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 29 tentennare G. UNGARETTI, L'allegria, 1942 Ho parlato a una capra. Era sola sul prato, era legata. Sazia d'erba, bagnata dalla pioggia, belava. Quell'uguale belato era fraterno al mio dolore. Ed io risposi, prima per celia, poi perché il dolore è eterno, ha una voce e non varia. Questa voce sentiva gemere in una capra solitaria. In una capra dal viso semita sentivo querelarsi ogni altro male, ogni altra vita. U. SABA, La capra, in "Casa e Campagna", 1909 - 1910 Gelida messaggera della notte, sei ritornata limpida ai balconi delle case distrutte, a illuminare le tombe ignote, i derelitti resti della terra fumante. Qui riposa il nostro sogno. E solitaria volgi verso il nord, dove ogni cosa corre senza luce alla morte, e tu resisti. S. QUASIMODO, Elegia, 1947 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 30 Edvard MUNCH, L'urlo, 1893 "Sento il grido della natura!" (Munch). "La deformazione della figura è giunta a un limite sconosciuto per quell'epoca. L'uomo in primo piano, con la bocca gridante e le mani strette sulle orecchie per non ascoltare il proprio incontenibile urlo, che è anche urlo della natura, è ridotto ad una misera parvenza ondeggiante in un paesaggio di delirio." M. DE MICHELI, Le avanguardie artistiche del Novecento, Feltrinelli 1999 2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività. DOCUMENTI: “Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo, causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di vita e, quindi, una degradazione.” C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973 “Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da essere considerato il soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 31 codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell’impresa come elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo subordinato o autonomo.” ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R. Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006 “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1) “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4) COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA “Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di scoraggiamento sul fronte lavorativo. Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro competenze professionali. Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro irregolare.” C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre 2007 “L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della nozione di ambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in taluni ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli preventivi;…ma sovente è dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia della salute a livello di rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del lavoratore.” MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 32 L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali, in Protezione dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei diritti dell’uomo lavoratore, Ed. Giuffrè, Milano, 1988 “Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a vantaggio di una impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psicosociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare però che un processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un meccanismo casualistico.” C. DI NARO-M. NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività: influenza delle variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”, n° 7, anno 58, 1973 “Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e oremacchina aggiunte al tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale… A parte le perdite dirette di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.” A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983 “A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra legislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o collettivi.” G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova, 1979 3. AMBITO STORICO – POLITICO ARGOMENTO: Omicidi politici. DOCUMENTI: «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 33 di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972 «Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.» Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971 «Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.» Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 34 «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.» I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro) 4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello. DOCUMENTI «“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 35 universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013 «Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» “Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 36 ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011 «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.» Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008 TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO “Tutte le dittature si caratterizzano per il disprezzo nei confronti dell’uomo, la democrazia deve essere costruita, al contrario, sulla fiducia degli uomini. La democrazia non può che appellarsi a tutti i cittadini perché veramente tutti possano partecipare e in ciò si cela forse il passaggio più impegnativo: se vuoi partecipare devi anche garantire la partecipazione degli altri.” (Tina Anselmi, Zia, cos’è la Resistenza? Lecce, Manni, 2003) Commenta la riflessione di Tina Anselmi, e proponi una tua personale argomentazione facendo opportuno riferimento alla storia contemporanea. TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE «Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 37 un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo: questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?» (Renzo PIANO, Il rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014) Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo motivato le tue considerazioni e convinzioni al riguardo. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO TIPOLOGIA A - ANALISI DI UN TESTO INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO Insufficiente 123456789 Sufficiente 10 Buono 11 12 13 Ottimo 14 15 Insufficiente 123456789 Sufficiente 10 Buono 11 12 13 Ottimo 14 15 Gravemente insufficiente 123456 Insufficiente 789 Sufficiente 10 Buono 11 12 13 Ottimo 14 15 Gravemente insufficiente 123456 Insufficiente 789 Sufficiente 10 Buono 11 12 13 Ottimo 14 15 COMPRENSIONE DEL TESTO ANALISI DEL TESTO CONTESTUALIZZAZIONE/ CONOSCENZE DELL'ARGOMENTO / COMPETENZE CRITICHE (Autore – tema – opera, contesto, periodo) PADRONANZA DELLA LINGUA, CAPACITA' ESPRESSIVE DESCRITTORI Fraintende o comprende solo in parte il senso letterale del testo Comprende il testo esclusivamente nel senso letterale Comprende il testo sia al livello letterale sia al livello allegorico o metaforico Comprende il testo nella pluralità dei livelli di significato, dichiara e motiva la propria chiave interpretativa Analizza il testo nei suoi elementi formali in modo incompleto e/o in parte errato Analizza il testo nei suoi elementi formali in modo essenziale e/o schematico Analizza il testo nei suoi elementi formali in modo complessivamente esauriente e funzionale alla descrizione della poetica dell’autore Analizza il testo nei suoi elementi formali in modo completo e approfondito tale da commentare la poetica dell’autore con varietà e spunti di originalità Dimostra conoscenze molto povere relativamente all’argomento e al contesto Dimostra conoscenze parziali e acritiche relativamente all’argomento e al contesto Dimostra conoscenze essenziali ed effettua collegamenti schematici Dimostra conoscenze complete e interpreta il fenomeno letterario nel contesto storico Dimostra conoscenze approfondite e solide, sa interpretare il fenomeno letterario nel contesto storico sociale, dimostra spunti di originalità. Organizza il testo in modo disordinato e/o espone in modo molto scorretto tale da rendere incomprensibile l’elaborato Organizza il testo in modo poco ordinato e/o espone in modo scorretto anche se l’elaborato risulta comprensibile Organizza il testo in modo in modo complessivamente ordinato, espone in modo corretto, con lessico nell’insieme appropriato e/o prosa a struttura semplice Organizza il testo con efficacia, espone in modo corretto, chiaro e scorrevole, con lessico appropriato Organizza il testo con efficacia, dimostra padronanza della lingua, si serve di un lessico puntuale e/o ricercato Media PUNTEGGIO TOTALE media MRF 01 – Emesso il 16.05.13 ........./15 Parte A - Pagina 38 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 39 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO TIPOLOGIA B - SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE INDICATORI LIVELLI DI VALUTAZIONE Gravemente insufficiente CAPACITA' DI RISPETTARE LE CONSEGNE IN ORDINE A: - Insufficiente 1-2-3-4-5 -6 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5 destinazione editoriale titolo spazio Insufficiente CAPACITA' DI UTILIZZARE I MATERIALI A DISPOSIZIONE 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 Insufficiente CAPACITA' DI ELABORAZIONE CRITICA ARGOMENTATIVA PADRONANZA DELLA LINGUA, CAPACITA' ESPRESSIVE, ORGANIZZAZIONE DEL TESTO PUNTEGGIO 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 Insufficiente 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 DESCRITTORI Non rispetta le richieste della consegna Rispetta solo in parte le richieste della consegna Rispetta le richieste della consegna in modo schematico Rispetta le richieste della consegna in modo organico e coerente con la situazione ipotizzata Rispetta le richieste della consegna in modo organico e coerente con la situazione ipotizzata, propone soluzioni particolarmente efficaci e originali Non utilizza i materiali / propone contenuti estranei all’ambito Utilizza i materiali in modo copiativo e acritico / presenta contenuti poveri Utilizza e analizza i materiali in modo tendenzialmente funzionale alla propria argomentazione / presenta contenuti semplici Utilizza e analizza i materiali in modo coerente e funzionale alla propria argomentazione, e propone contenuti efficaci Utilizza e analizza i materiali in modo, critico, coerente e funzionale alla propria argomentazione, propone contenuti efficaci e originali Non propone alcun tipo di argomentazione e/o rielaborazione critica Propone argomentazioni e rielaborazioni critiche povere e/o incoerenti Propone argomentazioni e rielaborazioni critiche semplici Propone argomentazioni e rielaborazioni critiche coerenti ed efficaci Propone argomentazioni e rielaborazioni critiche coerenti, efficaci e personali Organizza il testo in modo disordinato e/o espone in modo molto scorretto tale da rendere incomprensibile l’elaborato Organizza il testo in modo poco ordinato e/o espone in modo scorretto anche se l’elaborato risulta comprensibile Organizza il testo in modo in modo complessivamente ordinato, espone in modo corretto, con lessico nell’insieme appropriato e/o prosa a struttura semplice Organizza il testo con efficacia, espone in modo corretto, chiaro e scorrevole, con lessico appropriato Organizza il testo con efficacia, dimostra padronanza della lingua, si serve di un lessico puntuale e/o ricercato Media PUNTEGGIO TOTALE media ........./15 Il docente MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 40 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO TIPOLOGIA C - TEMA STORICO LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 Insufficiente 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 INDICATORI CONOSCENZA ARGOMENTI Insufficiente CAPACITA' DI ELABORAZIONE CRITICA ARGOMENTATIVA 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 Insufficiente CAPACITA' DI ORGANIZZARE UN TESTO 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 PADRONANZA DELLA LINGUA, CAPACITA' ESPRESSIVE Insufficiente Sufficiente Buono 7-8-9 10 11-12-13 Ottimo 14-15 DESCRITTORI Dimostra di non conoscere gli argomenti e non aderisce alla traccia Dimostra conoscenza degli argomenti lacunosa e/o parziale e/o non aderisce alla traccia Dimostra di avere compreso la consegna e di possedere accettabile conoscenza dell’argomento Dimostra di avere compreso la consegna e di possedere conoscenze nell’insieme complete Dimostra di avere compreso pienamente la consegna e di possedere conoscenze solide e complete Non presenta alcun tipo di elaborazione critica argomentativa Presenta tentativi di elaborazione critica e argomentativa poveri di contenuto e/o privi di efficacia Propone rielaborazioni critiche e argomentative semplici ma accettabili Propone rielaborazioni critiche e argomentative efficaci e coerenti Propone rielaborazioni critiche e argomentative efficaci e coerenti, con tratti di originalità Il testo è molto disordinato, manca di coerenza logica e/o risulta incomprensibile Il testo è poco ordinato e il discorso appare frammentario e/o incompleto Il testo è nell’insieme ordinato e il discorso proposto in modo schematico Il testo è organizzato con ordine funzionale all’argomentazione, il discorso si presenta articolato, completo e coeso Il testo è organizzato in modo efficace e funzionale all’argomentazione, si presenta elegante e a tratti ricercato Espone in modo molto scorretto tale da rendere incomprensibile l’elaborato Espone in modo scorretto anche se l’elaborato risulta comprensibile Espone in modo corretto, con lessico nell’insieme appropriato e/o prosa a struttura semplice Espone in modo corretto, chiaro e scorrevole, con lessico appropriato Organizza il testo con efficacia, dimostra padronanza della lingua, si serve di un lessico puntuale e/o ricercato MEDIA Punteggio totale …..../15 Il docente MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 41 GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI ITALIANO TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE INDICATORI CONOSCENZA ARGOMENTI LIVELLI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 Insufficiente 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 Insufficiente CAPACITA' DI ELABORAZIONE CRITICA ARGOMENTATIVA Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 Insufficiente CAPACITA' DI ORGANIZZARE UN TESTO 7-8-9 Sufficiente 10 Buono 11-12-13 Ottimo 14-15 Gravemente insufficiente 1-2-3-4-5-6 Insufficiente PADRONANZA DELLA LINGUA, CAPACITA' ESPRESSIVE 7-8-9 Sufficiente Buono 7-8-9 10 11-12-13 Ottimo 14-15 DESCRITTORI Dimostra di non conoscere gli argomenti e non aderisce alla traccia Dimostra conoscenza degli argomenti lacunosa e/o parziale e/o non aderisce alla traccia Dimostra di avere compreso la consegna e di possedere accettabile conoscenza dell’argomento Dimostra di avere compreso la consegna e di possedere conoscenze nell’insieme complete Dimostra di avere compreso pienamente la consegna e di possedere conoscenze solide e complete Non presenta alcun tipo di elaborazione critica argomentativa Presenta tentativi di elaborazione critica e argomentativa poveri di contenuto e/o privi di efficacia Propone rielaborazioni critiche e argomentative semplici ma accettabili Propone rielaborazioni critiche e argomentative efficaci e coerenti Propone rielaborazioni critiche e argomentative efficaci e coerenti, con tratti di originalità Il testo è molto disordinato, manca di coerenza logica e/o risulta incomprensibile Il testo è poco ordinato e il discorso appare frammentario e/o incompleto Il testo è nell’insieme ordinato e il discorso proposto in modo schematico Il testo è organizzato con ordine funzionale all’argomentazione, il discorso si presenta articolato, completo e coeso Il testo è organizzato in modo efficace e funzionale all’argomentazione, si presenta elegante e a tratti ricercato Espone in modo molto scorretto tale da rendere incomprensibile l’elaborato, numerosi errori di ortografia Espone in modo scorretto anche se l’elaborato risulta comprensibile, numerosi errori di ortografia Espone in modo corretto, con lessico nell’insieme appropriato e/o prosa a struttura semplice, ortografia corretta. Espone in modo corretto, chiaro e scorrevole, con lessico appropriato e correttezza ortografica Organizza il testo con efficacia, dimostra padronanza della lingua, si serve di un lessico puntuale e/o ricercato MEDIA VOTO …..../15 Docente MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 42 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini” CASTELFRANCO VENETO (TV) Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio SIMULAZIONE 2° PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016 Materia: Progettazione, Costruzioni e Impianti Candidato: …………………………………… data: 03.05.2016 Classe: 5 A – 5 B C.A.T. edificio adibito a ristorante – bar - tavola calda, inserito all’interno di un lotto di terreno pianeggiante di 2500 mq rispettando i vincoli urbanistici del PRG del Comune. L’edificio deve essere progettato rispettando le norme del Regolamento Edilizio e dimensionato per 40 avventori per il ristorante, 20 frequentatori del bar, 10 addetti per la preparazione, trasformazione e distribuzione del cibo. Progettare un Il fabbricato deve comprendere i seguenti spazi funzione: Locali adibiti al pubblico - Una zona bar; Una zona self service; Servizi igienici. Locali di servizio - - Un ufficio per gestore del locale; Una cucina comprendente un locale per la preparazione degli alimenti, uno spazio per il lavaggio delle stoviglie, una dispensa, un servizio – spogliatoi per il personale, un magazzino materiali. Nella cucina sono previste le seguenti aree funzioni: piano per la cottura con fuochi e lavandini, piano di lavoro per preparare le vivande, passa vivande per permettere il transito dei cibi dal piano di lavoro della cucina al bancone di distribuzione, area lavaggio stoviglie, nel locale dispensa per derrate alimentari armadi, scaffali e celle frigorifero; Locale tecnico. Il candidato opererà le scelte da lui ritenute utili o necessarie per la redazione del progetto fra le quali la copertura a tetto o a terrazza del fabbricato e del tipo di struttura. Il candidato, dopo aver stabilito gli eventuali altri dati mancanti, proceda alla stesura dei seguenti elaborati: o o o Planimetria in scala adeguata relativa alla sistemazione del lotto di terreno. Pianta, un prospetto e una sezione significativa dell'edificio. Relazione tecnica illustrativa dei criteri seguiti nella progettazione, dei materiali che si pensa di utilizzare nella costruzione e il calcolo del volume. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 43 Il candidato dovrà sviluppare la trattazione dei seguenti argomenti: o o I titoli abilitativi previsti dal Testo Unico in materia di edilizia disciplinata dal DPR 380/2001. I cinque punti dell’architettura purista di Le Corbusier. Durata massima della prova ore 8,00. L’elaborato scritto-grafico potrà essere redatto a mano libera e con l’ausilio del CAD, comunque eseguito in scala. E consentito l'uso di manuali tecnici, raccolta di leggi non commentate e calcolatrici non programmabili. Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini” CASTELFRANCO VENETO (TV) Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio SIMULAZIONE 2° PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016 Materia: Progettazione, Costruzioni e Impianti Candidato: …………………………………… data: 08.03.2016 Classe: 5 A – 5 B C.A.T. Su un adeguato lotto di terreno fissato dal candidato, prospiciente la strada, si vuole costruire un salone di esposizione per auto delle dimensioni di 400 mq circa con annessa officina di riparazione. Oltre al salone di esposizione farà parte dell’edificio almeno: - un locale per l’attesa; un box per il lavaggio rapido; uffici; un magazzino per pezzi di ricambio; spogliatoio e servizi igienici. Il candidato opererà le scelte da lui ritenute utili o necessarie per la redazione del progetto fra le quali la copertura a tetto o a terrazza del fabbricato e del tipo di struttura. Il candidato, dopo aver stabilito gli eventuali altri dati mancanti, proceda alla stesura dei seguenti elaborati: MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 44 o o o Planimetria in scala adeguata relativa alla sistemazione del lotto di terreno. Pianta, un prospetto e una sezione significativa dell'edificio. Relazione tecnica illustrativa dei criteri seguiti nella progettazione, dei materiali che si pensa di utilizzare nella costruzione e il calcolo del volume. Il candidato dovrà sviluppare la trattazione dei seguenti argomenti: o o I principali parametri urbanistici ed edilizi applicati nella progettazione Indica gli elementi caratteristici dei templi e i rapporti modulari greci classici. Durata massima della prova ore 8,00. L’elaborato scritto-grafico potrà essere redatto a mano libera e con l’ausilio del CAD, comunque eseguito in scala. E consentito l'uso di manuali tecnici, raccolta di leggi non commentate e calcolatrici non programmabili. Griglia di valutazione prove d’esame materia - Progettazione Costruzioni Impianti Punteggio Punteggio Insufficiente Sufficiente massimo assegnato Linguaggio 0,5 1 1,5 Grafica Rispetto delle norme (L.13/89 0,5 1,5 2 D.L 81/08 ecc) Funzionalità e organicità dell’impianto 1 2,5 4 progettuale (planimetrie) Composizione e dettagli (prospetti 1,5 2 3 – sezioni) Schema strutturale 0,5 1 1,5 generale Relazione tecnica 0,5 1 1,5 illustrativa Trattazione di argomenti 0,5 1 1,5 urbanistici e storici TOTALE 5 10 15 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 45 MINISTERO DELL' ISTRUZIONE, DELL' UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Istituto Tecnico Statale per Geometri ”A. MARTINI” SIMULAZIONE ESAME DI STATO LA TERZA PROVA TOPOGRAFIA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CANDIDATO: CLASSE DATA Il contorno dell'appezzamento rappresentato nella figura a fianco è stato rilevato per coordinate polari. Scriverne l'espressione dell'area spiegandone il metodo. Esporre i criteri prescritti dalla normativa per raccordare due livellette consecutive di un profilo longitudinale. Nella figura a fianco è rappresentato un appezzamento di forma triangolare di cui supponiamo che siano note le aree S1, S2, S3, in cui deve essere suddiviso e i tre lati AB, BC, CA. Scrivere le formule che consentono di determinare le posizioni degli estremi E, F,G, H, delle dividenti. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 46 MINISTERO DELL' ISTRUZIONE, DELL' UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA CANDIDATO: Istituto Tecnico Statale per Geometri ”A. MARTINI” SIMULAZIONE ESAME DI STATO LA TERZA PROVA TOPOGRAFIA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CLASSE DATA Il contorno dell'appezzamento rappresentato nella figura a fianco è stato rilevato per coordinate cartesiane. Scrivere e spiegare l'espressione dell'area applicando la formula di Gauss. Esporre in che modo il tracciato planimetrico condiziona il profilo longitudinale. Facendo poi riferimento allo schema riportato a lato, illustrare le caratteristiche dei profili che si ricaverebbero dagli ipotetici tracciati 1 e 2 Nella figura a fianco è rappresentato un appezzamento di forma triangolare. Supponiamo che siano note le aree S1, S2, S3 , in cui deve essere suddiviso, i lati AC, CB, e le aree Saec, Sebc ,Saeb . Scrivere e spiegare le formule che consentono di determinare le posizioni degli estremi M, ed N delle dividenti . MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 47 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ARTURO MARTINI” AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO TURISMO SIMULAZIONE ESAME DI STATO LA TERZA PROVA TOPOGRAFIA ANNO SCOLASTICO 2015/2016 CANDIDATO: CLASSE DATA Due sezioni consecutive distano 60 m e hanno area rispettivamente di 4 m2 in riporto e 6 m2 in sterro. Determinare i volumi del solido stradale compreso tra le due sezioni? A che cosa serve la formula delle sezioni ragguagliate, e quale semplificazione introduce? Perché la precisione della formula di Cavalieri Simpson è maggiore di quella di Bezout ? MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 48 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini” CASTELFRANCO VENETO (TV) Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio SIMULAZIONE 3° PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016 Materia: Estimo Candidato: …………………………………… data: 16.03.2016 Classe: 5 B C.A.T. ESTIMO 1) Quale criterio di stima esprime il valore di demolizione? Come si determina, da quali fattori è condizionato e quand’è che un fabbricato si stima con questo criterio? ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2) Un’area urbana, a cui competa una certa cubatura edificabie ma che, per forma o dimensioni, sia praticamente inutilizzabile, puo’ aver ugualmente un valore ? Se si come si determina e con quale\i criteri di stima. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 49 ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3)La superficie commerciale, quella convenzionale e quella virtuale di un fabbricato: Come si determinano e dove vengono utilizzate. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 50 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini” CASTELFRANCO VENETO (TV) Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio SIMULAZIONE 3° PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016 Materia: Estimo Candidato: …………………………………… data: 29.04.2016 Classe: 5 B C.A.T. 1) Come si determina l’indennità d’esproprio provvisoria e quella definitiva in caso di accettazione da parte del proprietario di un’area edificabile ai sensi del T.U. D.P.R. 327\01 modificata dalla legge 244\2007 finanziaria 2008, considerando che la stessa è utilizzata all’attualità a fini agricoli e condotta in affitto. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2) Dopo aver definito i tipi di successione spiega brevemente la differenza fra riunione fittizia e collazione e fra asse ereditario e massa dividenda. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 51 ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3) Cosa sono le quote millesimali di proprietà e d'uso delle scale e con quali criteri si possono determinare. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 52 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini” CASTELFRANCO VENETO (TV) Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio SIMULAZIONE 3^ PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016 CLASSE QUINTA NAME………….SURNAME……………CLASS……….. DATE………….. SCORE……/15 READ CAREFULLY AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS 1) Choose a building material among the ones you have studied so far; describe a) its characteristics b) its main usage c) eventual advantages and disadvantages. …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… (lunghezza massimo 10 righe) 2) Write down a short summary about CAD following the guidelines a) what is exactly and its applications b) who uses it c) how is changed the world of design d) its advantages. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 53 …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………........... (lunghezza Massimo 10 righe) 3) Do you know the difference between the terms restoration and renovation? Describe the two processes and the main types of restoration. …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………........... (lunghezza Massimo 10 righe) MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 54 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini” CASTELFRANCO VENETO (TV) Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio SIMULAZIONE 3^ PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016 CLASSE QUINTA NAME………….SURNAME……………CLASS……….. DATE………….. SCORE……/15 READ CAREFULLY AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS 1) Choose one of the main topics in module 8 (bridges, schools, roads, dams, tunnels) and write a short paragraph following the guidelines: a) When were the first examples built? By whom? b) Which features must it have? c) What is its main function? d) Is there an example that you particularly liked? Why? …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… (lunghezza massimo 10 righe) 2) Write down a short summary about a plumbing system following the guidelines a) what is exactly and its main function b) what does it consist of c) what materials were used in the ancient times and what are used today. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 55 …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………........... (lunghezza Massimo 10 righe) 3) Do you know what does a civil engineer do? What type of work does his job involve? What does earthquake engineering deal with? …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………........... (lunghezza Massimo 10 righe) MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 56 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 57 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 58 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 59 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 60 ANNO SCOLASTICO 2015/16 CLASSE V^ A CAT GRIGLIA DI VALUTAZIONE SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO TIPOLOGIA B Candidato/a: …………………………………………….. INDICATORI punteggio finale: ………/15 DESCRITTORI conoscenze complete e corrette CONOSCENZE Punti da 1 a 6 conoscenze essenziali e corrette Viene valutato il grado di possesso dei conoscenze parziali e corrette dati, delle definizioni e dei contenuti conoscenze non corrette PUNTI 6 4-5 2-3 1 esposizione aderente alla traccia, ordinata e corretta, opportunamente giustificata e/o con padronanza delle competenze applicative 4-5 esposizione aderente alla traccia, corretta, quasi sempre giustificata, con sufficiente padronanza delle competenze applicative 2-3 esposizione non aderente alla traccia, disordinata, con nessuna giustificazione dei procedimenti e/o con competenze applicative errate 1 USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO utilizzo di un linguaggio specifico rigoroso ed appropriato DELLA DISCIPLINA Punti da 1 a 4 utilizzo di un linguaggio 4 COMPETENZE Punti da 1 a 5 Vengono valutati: 1) aderenza o pertinenza con quanto richiesto 2) chiarezza espositiva 3) giustificazione dei procedimenti 4) competenza applicativa e linguistica 5) correttezza dei calcoli e dei grafici (matematica) specifico quasi sempre corretto ed adeguato utilizzo di un linguaggio specifico inappropriato o non corretto PUNTI 2-3 1 TOTALE Livello di sufficienza ( Descrittori in grassetto ) = 10 punti : ( combinazioni: 4+3+3; 5+2,5+2,5) MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 61 Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE 1 Presentazione della Classe Anno Scolastico 2015-2016 Classe 5 B cat Disciplina ITALIANO Docente Valeria Masin La classe, anche se composta da un numero esiguo di allievi, 17, e, pertanto seguita e sollecitata all'impegno per tutto l'anno, non ha mostrato particolare interesse alla materia. Tra gli allievi spicca un gruppo studioso e ambizioso di conseguire un profilo formativo completo, quindi anche se con difficoltà, ha raggiunto dei risultati discreti e in alcuni casi molto buoni. Gli altri allievi hanno raggiunto gli obiettivi minimi e alcuni di loro, pur conseguendoli, non hanno di sicuro una preparazione consolidata. 2 Obiettivi minimi didattici raggiunti 3 • • • • • • Comprendere, interpretare, commentare i testi in relazione a epoche, movimenti, autori, generi ed opere Impostare ed articolare testi di vario genere Usare le strutture grammaticali , del sistema ortografico ed interpuntivo Saper elaborare ed ordinare le idee Acquisire in modo adeguato le conoscenze proposte Rielaborare idee e conoscenze Esporre in modo organico ed efficace in relazione al contesto, rispettando grammatica e sintassi. Lezione frontale Metodologie didattiche adottate MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 62 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici Aula attrezzata con Video proiettore con accesso alla rete. Siti: Repetita della Treccani Videointerviste di poeti del Novecento: Ungaretti, Quasimodo 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione La valutazione sul raggiungimento degli obiettivi minimi considera sia il punto di partenza di ogni singolo allievo, sia il suo percorso personale per conseguire una preparazione adeguata. Periodicamente, fin dall'inizio dell'anno, sono state fissate verifiche sia scritte, sia orali volte all'accertamento delle conoscenze. Si sono affiancati, in questo modo, momenti di recupero o di potenziamento, all'ordinaria lezione. Per i criteri di misura e valutazione ci si è attenuti a quanto deliberato dal collegio docenti e accluso al documento del Piano dell'offerta formativa dell'anno in corso. Sono state fatte due simulazioni di prima prova. 6 7 Attività di recupero, consolidamento e approfondimento Le attività di recupero, consolidamento o approfondimento sono state svolte in Considerazioni Conclusive Il percorso di studi intrapreso dalla classe richiede molto impegno nello studio di classe suddividendo gli allievi in piccoli gruppi e sfruttando la metodologia del supporto tra pari. materie complesse di indirizzo e lo studio della letteratura italiana non trova una sua ragione, tuttavia il lavoro compiuto collegialmente rivolto a far comprendere la necessità di usare efficacemente la lingua italiana ha sollecitato gli allievi a cimentarsi anche nella disciplina linguistica. Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016 Il docente Valeria Masin MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 63 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Testti adottati Anno Scolastico 2015-16 Classe 5 B cat Disciplina ITALIANO Docente Valeria Masin Langella, Frare, Gresti, Motta, Pearson Vol. 3A-B Letteratura.it, Il romanzo tra Ottocento e primi trent’anni del Novecento. Caratteristiche del romanzo storico (ripasso dagli appunti); del romanzo realista; del romanzo naturalista e del romanzo sperimentale. Conoscenza delle differenze tra il romanzo naturalista e il romanzo verista. Evoluzione del romanzo in Italia: il romanzo scapigliato, il romanzo decadente, il romanzo psicologico. Letture in antologia: Modulo 1 Iginio Ugo Tarchetti – Fosca, o della malattia personificata Gustave Flaubert – Emma a teatro Emile Zola – Gli effetti dell’acquavite Giovanni Verga – Prefazione al Ciclo dei vinti Giovanni Verga – Pasta e carne tutti i giorni Gabriele D’Annunzio- La vita come un’opera d’arte --- Da “La coscienza di Zeno” in antologia: Italo Svevo – Zeno incontra Edipo Italo Svevo – L’ultima sigaretta Italo Svevo – La morte del padre Italo Svevo – La liquidazione della psicanalisi Italo Svevo – La teoria dei colori complementari Modulo 2 Luigi Pirandello: la vita, la “prigione della forma” e le sue vie di fuga, l’umorismo. Le Novelle per un anno Il Fu Mattia Pascal Il Teatro MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 64 La fortuna critica Letture in antologia: La Carriola Una “babilonia di libri” “Maledetto sia Copernico” Lo “ strappo nel cielo di carta” La lanterninosofia Lettura integrale di “Così è se vi pare” Modulo 3 I grandi confronti: Svevo e Pirandello Piano biografico-storico Piano letterario – l’esplorazione del profondo; tipologie ed identità del personaggio; lingua, stile e narrativa La poesia: La Scapigliatura e il modello Baudelaire Il Simbolismo Il lento ritrovarsi della poesia italiana I Futuristi I Vociani Gli Ermetici Liriche scelte ( fotocopie e antologia): Modulo 4 Baudelaire – Corrispondenze Pascoli – Il temporale Pascoli – Il lampo Pascoli –Il tuono Pascoli – X agosto Pascoli – Il gelsomino notturno Pascoli – Il libro D’Annunzio – La sabbia del tempo Palazzeschi – La passeggiata Rebora – O carro vuoto sul binario morto Quasimodo- Vento a Tindari Umberto Saba: La vita, “La poesia onesta”, “Il Canzoniere” Modulo 5 Liriche scelte: Ulisse La capra Mio padre è stato per me “l’assassino” Goal MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 65 Amai Giuseppe Ungaretti: Il porto sepolto L’allegria Il sentimento del tempo L’ultima stagione Liriche scelte: Modulo 6 In memoria Il porto sepolto Veglia I fiumi San Martino del Carso Girovago Soldati Di luglio La preghiera Giorno per giorno Eugenio Montale: Ossi di seppia Le occasioni La bufera e altro L’ultima stagione Liriche scelte: I limoni Modulo 7 Non chiederci la parola Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere ho incontrato Cigola la carrucola nel pozzo Casa su mare Ti libero la fronte dai ghiaccioli La casa dei doganieri Il sogno del prigioniero Alla Mosca Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016 Il docente Valeria Masin MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 66 Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE 1 Presentazione della Classe Anno Scolastico 2015-2016 Classe 5 B cat Disciplina Storia Docente Valeria Masin La classe, anche se composta da un numero esiguo di allievi, 17, e, pertanto seguita e sollecitata all'impegno per tutto l'anno, non ha mostrato particolare interesse alla materia. Tra gli allievi spicca un gruppo studioso e ambizioso di conseguire un profilo formativo completo, quindi anche se con difficoltà, ha raggiunto dei risultati discreti e in alcuni casi molto buoni. Gli altri allievi hanno raggiunto gli obiettivi minimi e alcuni di loro, pur conseguendoli, non hanno di sicuro una preparazione consolidata. 2 Obiettivi Didattici minimi raggiunti MRF 01 – Emesso il 16.05.13 - Usare alcuni strumenti del lavoro storico (cronologie, tavole sinottiche, ecc…) - saper individuare rispetto ad un fenomeno storico un problema ad esso relativo - mettere in relazione le conoscenze dei fatti storici con i contesti sociali, istituzionali e ambientali entro i quali essi si svolsero - essere in grado di leggere, comprendere e utilizzare i documenti proposti - iniziare a rendersi conto della complessità del fenomeno storico, nella sua dimensione politica, economica e sociale - utilizzare in maniera appropriata il linguaggio specifico appreso, nell’ambito di un’esposizione sufficientemente corretta, rispetto alle conoscenze Parte A - Pagina 67 3 Lezione frontale Metodologie didattiche adottate 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione Aula attrezzata con Video proiettore con accesso alla rete. Siti: Repetita della Treccani La valutazione sul raggiungimento degli obiettivi minimi considera sia il punto di partenza di ogni singolo allievo, sia il suo percorso personale per conseguire una preparazione adeguata. Periodicamente, fin dall'inizio dell'anno, sono state fissate verifiche sia scritte, sia orali volte all'accertamento delle conoscenze. Si sono affiancati, in questo modo, momenti di recupero o di potenziamento, all'ordinaria lezione. Per i criteri di misura e valutazione ci si è attenuti a quanto deliberato dal collegio docenti e accluso al documento del Piano dell'offerta formativa dell'anno in corso. 6 7 Attività di recupero, consolidamento e approfondimento Le attività di recupero, consolidamento o approfondimento sono state svolte in Considerazioni Conclusive La Storia ha destato negli allievi interesse, anche se non è stata accompagnata da uno classe suddividendo gli allievi in piccoli gruppi e sfruttando la metodologia del supporto tra pari. studio assiduo, perché è stata da loro interpretata come lo strumento per capire i grandi cambiamenti del presente, però, per il rigore che necessita il ragionamento si fermano prevalentemente sugli aspetti più superficiali. CastelfrancoVeneto, 15 maggio 2016 L’insegnante Valeria Masin MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 68 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Testti adottati Anno Scolastico 2015-16 Classe 5 B cat Disciplina Storia Docente Valeria Masin Maurizio Onnis, Luca Crippa Loescher Vol.3 ORIZZONTI DELL'UOMO Modulo 1 Modulo 2 Modulo 3 Modulo 4 Modulo 5 Modulo 6 Modulo 7 Ripasso ( da appunti): Destra e Sinistra Storica Il colonialismo Il problema del brigantaggio L'emigrazione Il Primo Novecento (cap.1) Giovanni Giolitti (cap. 2) La Prima guerra mondiale (Cap. 3) Totalitarismi: Il comunismo in Unione sovietica (cap.4) Il fascismo in Italia (Cap.5) Il nazismo in Germania (Cap.6) Gli Stati Uniti dalla grande crisi al New Deal Dittature e democrazie in Europa L'Europa verso una nuova guerra La Seconda guerra mondiale (cap. 8) La guerra fredda (cap.9) Il Terzo mondo al tempo della guerra fredda. Gli anni della distensione Il boom economico dell'Occidente La decolonizzazione L'Italia dalla Costituzione al << miracolo economico>> (cap.11) L'Italia del "Sessantotto" CastelfrancoVeneto, 15 maggio 2016 L’insegnante Valeria Masin MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 69 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 70 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 71 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 72 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 73 Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE 1 Presentazione della Classe 2 Obiettivi didattici raggiunti MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Anno Scolastico 2015-2016 Classe 5 B CAT Disciplina Religione Docente Miotto Paolo La classe è formata da 17 alunni, tutti si avvalgono dell’IRC. Gruppo vivace come negli anni precedenti, responsabile con partecipazione e interesse molto attivi. Classe molto motivata e giunta all’ultimo anno di esperienza continuata con lo stesso insegnante dalla classe prima. Si caratterizza per una discreta vivacità costruttiva, un impegno più che adeguato e un’ottima attenzione riguardo le proposte effettuate. Nel corso dell’anno non si sono verificati problemi particolari. Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell'uomo tra senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza, confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero; Riconoscere gli elementi costitutivi della persona; Saper gestire i rapporti di relazione significativa e la comunicazione efficace; Approfondire la conoscenza della persona e dei suoi bisogni attraverso una proposta pedagogica di tipo personalista con riferimento all’ambito valoriale cristiano; Confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure significative del passato e del presente anche legate alla storia locale; Confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo in ambiti di significato culturale. • Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della Conoscenze vita umana; • Linee fondamentali della riflessone sulla persona e la sua apertura al trascendente in prospettiva storico-culturale, religiosa ed esistenziale; • Storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo; • Elementi principali di storia del pensiero occidentale e del cristianesimo fino all'epoca moderna e loro effetti per la Parte A - Pagina 74 • Competenze Capacità 3 nascita e lo sviluppo della cultura europea in relazione alla persona e alla società; Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di pensiero. 3) Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della solidarietà in un contesto multiculturale; 4) Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica, scientifica e tecnologica; 5) Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura scientifico-tecnologica. • Saper dare ragione della credibilità della rivelazione cristiana in vista di una esperienza personale e sociale positiva e costruttiva. • Comprendere il significato e la natura della persona e le sue interazioni. • Distinguere i pensieri antropologici contemporanei. • Fornire indicazioni su alcuni parametri di scelta etico cristiana. • Comprendere le diversità tre nord e sud del mondo per sviluppare nel singolo e nella società un senso di responsabilità attiva. • Sapere analizzare alcuni passi del Magistero sulle tematiche economiche e sociali Lezione frontale Metodologie didattiche adottate Domande stimolo da parte del docente e degli studenti Confronto con esperienze e drammatizzazioni Strumenti multimediali 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione Fotocopie, aula video, proiettore portatile, libro di testo e quaderno. Osservazione, partecipazione ai dialoghi, discussione in classe su percorsi proposti, saggio breve, elaborazione di mappe concettuali, test. Partecipazione al dialogo educativo, capacità di confronto, pertinenza degli interventi critici e costruttivi, rielaborazione individuale e di gruppo dei contenuti. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 75 6 Attività di recupero, consolidamento e approfondimento In itinere. 7 Considerazioni Conclusive Obiettivi raggiunti per la quasi totalità degli alunni, discreti casi di impegno consapevole e responsabile. L’insegnante Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Testi adottati Modulo 1 Anno Scolastico 2015-2016 Classe 5B CAT Disciplina Religione Docente Miotto Paolo S. Bocchini, Religione e religioni, Triennio, EDB. La scoperta della persona e il bisogno di Assoluto - l’etichetta, io sono a partire dal mio nome e cognome - i cinque elementi costitutivi della persona attraverso la storia e nel pensiero contemporaneo: * l’io * l’essere * la sensibilità * il corpo * la coscienza profonda - rapporto fra istinti primari, plastici e libertà; - il quadrato delle relazioni (nascosto, cieco, evidente, ignoto); - il sé e il mondo attraverso lo schema della casa; - la persona di fronte alle letture antropologiche contemporanee: destino o progetto? - le ipotesi di Freud e Roger a confronto sulla percezione e la progettazione della persona; - le immagini della persona (equilibrata, negativa, ipervalorizzata). Attività e simulazioni sulla persona - venti qualità; - i 12 fogli della percezione soggettiva; MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 76 - disegno della doppia faccia; - vicinanza e distanza affettiva; - Campo di problemi; - specchio della classe; - piramide positiva; - vincenti – perdenti. Modulo 2 Modulo 3 I rapporti interpersonali, circle time, strumento per l’inclusione a scuola - riconoscere emozioni e sentimenti; - vorrei essere, vorrei fare; - il corpo espressione della comunicazione; - la persona come essere sessuato; - l'amicizia e le relazioni affettive; - la presentazione a coppie e le relazioni in cerchio; - Io qui, io fuori: un bilancio di cinque anni di scuola e di vita: - prospettive di orientamento dopo la quinta. Non c’è pace senza giustizia - la sperequazione economica e sociale tra nord e sud del mondo; - la politica economica delle multinazionali; - la politica economica del commercio equo solidale; - Le povertà del sud del mondo (percorsi dell’acqua e dei medicinali); - strategie di recupero delle situazioni di sfruttamento; - modelli di recupero (Tobin Tax, Equo solidale, microcredito Junius, Banca etica e del tempo,…) - il mercato delle pietre preziose insanguinate. Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016 Il docente I Rappresentanti di Classe MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 77 Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE 1 Presentazione della Classe 2 Anno Scolastico 2015/2016 Classe 5B CAT Disciplina SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Docente PILOTTO MARTA La classe, composta da 17 alunni (16maschi e 1 femmina), è caratterizzata da un’esuberanza non sempre gestita in modo adeguato. Un gruppetto di allievi ha affrontato attività ed aspetti organizzativi in modo ancora un po’ superficiale. Nel complesso la classe si è mostrata aperta e disponibile verso l’insegnante, e gli argomenti proposti. Obiettivi didattici raggiunti Conoscenze MRF 01 – Emesso il 16.05.13 conoscono alcuni test per la misurazione del livello condizionale(forza/ flessibilità/efficienza fisica) conoscono alcuni esercizi preparatori e specifici relativi alle attività motorie proposte conoscono le tecniche di “assistenza preventiva” degli esercizi affrontati conoscono le modalità esecutive delle attività sportive proposte conoscono le regole fondamentali di alcuni sport di squadra (pallavolo, calcetto) la maggior parte degli allievi conosce i principali comportamenti tattici in attacco e difesa degli sport di squadra conoscono le modalità esecutive della tecnica dello stretching conoscono il regolamento tecnico e le procedure di regolamentazione delle gare di alcune specialità atletiche (salto in alto) conoscono le tecniche di base di alcune discipline individuali (salto in alto, karate) Parte A - Pagina 78 Abilità Competenze 3 Metodologie MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Organizzano, e regolamentano l’attività di gruppo o di squadra La maggior parte degli allievi sanno integrarsi nel gruppo condividendone e rispettandone le regole La maggior parte degli allievi sa, in situazioni di gioco collettivo, adattare tatticamente la propria condotta motoria rispetto alla situazione contestuale nel rispetto delle regole del gioco partecipano al lavoro organizzativo individualmente o in gruppo, quasi sempre accettando o esercitando il coordinamento e le responsabilità eseguono mediamente movimenti economici ed efficaci, scegliendo in base al contesto, il programma motorio più adeguato Sanno eseguire azioni di “assistenza preventiva” Mediamente utilizzano adeguatamente le attrezzature sportive Gestiscono con diverso grado di consapevolezza abilità specifiche riferite a elementi tecnici di alcuni sport individuali Parte degli allievi gestisce in modo consapevole abilità riferite ai gesti tecnici e, a livello diverso, agli elementi tattici specifici degli sport di squadra in situazioni di gioco collettivo (adattamento tattico della propria condotta motoria rispetto alla situazione contestuale nel rispetto delle regole del gioco) regolamentano alcune attività di gruppo o di squadra utilizzano,con diverso grado di consapevolezza, le proprie capacità condizionali e coordinative (sono in grado di eseguire movimenti coordinati, scegliendo in base al contesto, il programma motorio più adeguato) Individuano ed eseguono,seppur con diverso livello di autonomia, degli esercizi che sviluppino la presa di coscienza dell’ allungamento o il potenziamento di specifici distretti muscolari utilizzano le tecniche di “assistenza preventiva” degli esercizi affrontati quasi tutti gli allievi utilizzano in modo responsabile spazi, attrezzature, ai fini della sicurezza la maggior parte degli allievi sceglie ruoli, lavora e collabora con i compagni nella ricerca di soluzioni tattiche per il conseguimento di un comune obiettivo di gioco, anche se non sempre, nel rispetto delle regole Parte degli allievi valuta ed analizza in modo critico la tecnica esecutiva di un gesto od un’azione motoria e il suo esito in riferimento ai parametri proposti Parte degli allievi è consapevole, accetta e rispetta la propria ed altrui corporeità competenza motoria, ed identità con relativi possibilità e limiti Sono mediamente in grado di affrontare situazioni motorie non usuali, superando possibili timori e paure.. Parte degli allievi è in grado di avere condotte responsabili in ambito sportivo scolastico (mettere in atto comportamenti funzionali alla sicurezza e alla prevenzione, al mantenimento della salute e del benessere) Si è cercato di favorire un’atmosfera che: incoraggiasse ad essere attivi,favorisse la natura personale dell’apprendimento,riconoscesse il diritto all’errore, incoraggiasse la Parte A - Pagina 79 didattiche adottate fiducia in sé, desse la certezza di essere accettati e rispettati, facilitasse la scoperta. Orientativamente sono stati utilizzati i metodi Globale/analitico (per parti) misti: globale per contestualizzare il compito motorio e favorirne la formazione dell'immagine mentale completa, analitico per semplificare e facilitare l' apprendimento e il consolidamento dello stesso, permettendo alle allieve di concentrarsi su un numero minore di aspetti dello stesso compito e di correggere eventuali errori; l’ Insegnamento fra compagne per favorire le relazioni e sviluppare autonomia e responsabilità, per sviluppare capacità di analisi personale dell’errore; l’apprendimento cooperativo; le strategie cognitive (libera esplorazione e scoperta guidata) sollecitando le allieve alla ricerca e all’elaborazione autonoma di risposte alle situazioni proposte e favorendo un apprendimento di tipo creativo e divergente 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione Palestre dell’Istituto, materassini ad alta densità, materassini, sacconi , ritti e asticella didattica per il salto in alto, coni, panche, spalliere, manubri, palloni da pallavolo e calcetto, fischietti e segnapunti, materiale audiovisivo,pc, cordella metrica Valutazione formativa: ha previsto, oltre all'osservazione costante e sistematica delle allieve nello svolgimento delle lezioni, l’ effettuazione di prove di tipo pratico/motorio strutturate, semi-strutturate nel primo e secondo periodo. La valutazione sommativa ha tenuto conto, non solo della preparazione finale, ma anche del livello iniziale (e quindi dei miglioramenti conseguiti da ciascun allievo), delle capacità motorie individuali nonché dell’impegno e della volontà profusi. Il livello di acquisizione delle conoscenze è stato rapportato al livello medio della classe. Per l'attribuzione del VOTO si è fatto riferimento alla tabella di corrispondenza tra criteri di valutazione e voto in decimi stabiliti nel POF d’Istituto. 6 7 Attività di recupero, consolidamento e approfondimento Considerazioni Conclusive Non si sono resi necessari interventi didattici educativi integrativi né attività di recupero in itinere I risultati conseguiti, pur nelle differenze individuali, possono considerarsi mediamente più che buoni. Sono state apportate delle modifiche per quanto riguarda i contenuti disciplinari previsti ad inizio anno scolastico dettate da motivi di natura logistica (turnazione nelle palestre, spazi di lavoro disponibili). CastelfrancoVeneto, 15 maggio 2016 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 L’insegnante Parte A - Pagina 80 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Testi adottati Anno Scolastico 2015/2016 Classe 5B CAT Disciplina SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Docente Pilotto Marta nessuno a) b) c) d) Modulo/UDA 2 CONOSCERE IL PROPRIO CORPO E LE SUE MODIFICAZIONI Modulo/UDA 3 IL GIOCO, LO SPORT E IL FAIR PLAY MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Test: forza arti inferiori ( Abalakov) e lungo da fermi; Efficienza fisica (indice di Ruffier) Flessibilità rachidea Velocità sui 30 mt Mobilità articolare: a) Fasi e tecnica dello stretching b) esercizi di stretching statico senza attrezzi,individuali e a coppie forza: a) Azione meccanica dei principali gruppi muscolari b) Lavoro potenziamento muscolare a carico naturale e con l’ utilizzo di piccoli e grandi attrezzi c) Lavoro potenziamento muscolare in circuito a tempo e a numero di ripetizioni d) Analisi del lavoro di potenziamento a) b) c) d) e) f) g) h) Giochi collettivi o a piccoli gruppi per: ovviare all’ “effetto grappolo”; essere a distanza ottimale; smarcarsi; leggere in anticipo le intenzioni dell’avversario; provocare gli avvenimenti;per mascherare le proprie intenzioni; indirizzare la visione centrale; la visione “periferica”; dimostrare disponibilità (a ricevere la palla) pallavolo: la difesa a zona consolidamento fondamentali individuali situazioni di gioco propedeutiche (campo ridotto-cambio veloce) falli di giro e di posizione il cambio d’ala situazioni di gioco 6vs6 con due alzatori fissi e il cambio d’ala penetrazione dalle zone 1,6,5 situazioni di gioco con un alzatore fisso e penetrazione dalla seconda linea a) b) c) d) e) f) g) h) Parte A - Pagina 81 tornei interclasse: a) calcetto regolamentato dagli allievi a) b) c) d) e) Modulo/UDA 4 SICUREZZA E PREVENZIONE Atletica: Regole di gara nella disciplina atletica del salto in alto Esercizi propedeutici alle fasi di rincorsa, stacco, valicamento e caduta salto “a forbice”, salto dorsale da fermi salto dorsale completo (“Fosbury flop”) con rincorsa su 3, 5 e 7 passi) prove di salto dorsale completo con innalzamento della misura a) b) c) d) e) arti marziali – karate: esercizi propedeutici alle azioni degli arti superiori (pugno) esercizi propedeutici alle azioni degli arti inferiori (calcio) esercizi propedeutici alle azioni di “chiusura dell’anca” spostamenti in orizzontale e verticale,” fluttuazioni” tecniche delle azioni di arti superiori ed inferiori da fermi su bersaglio assistenza preventiva alle esercitazioni svolte in palestra Informazioni sulla prevenzione degli infortuni in palestra Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016 Il docente I Rappresentanti di Classe MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 82 Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE 1 Anno Scolastico 2015-2016 Classe 5^ B C.A.T. Disciplina ESTIMO Docente Prof. BARBARO Alessandro Presentazione della Classe 2 Obiettivi didattici La classe è composta di 17 studenti, di cui una femmina e sedici maschi. Il comportamento dei ragazzi, è risultato generalmente corretto e rispettoso con discreta partecipazione alle proposte didattiche . L’impegno, è stato adeguato e costante durante tutto l'anno scolastico per la maggioranza della classe. I livello globale di partenza considerato sufficiente, anche se è presente una fascia di studenti con carenze di base in diversi assi disciplinari, si è mantenuto sino alla fine. La classe ha partecipato al convegno sulla presentazione dei dati del Progetto Banca Dati Immobiliare al teatro accademico di Castelfranco Veneto all’inizio del secondo periodo Sono stati raggiunti in modo soddisfacente gli obiettivi sottoesposti Conoscenze raggiunti -Concetti di Valutazione, criteri di stima, metodo e procedimenti estimativi. -Conoscenza dei principi della valutazione: l’ordinarietà e la comparazione - Conoscenza delle caratteristiche intrinseche estrinseche e legali dei beni immobiliari e dei diritti Abilità Competenze 3 - Conoscenza dei meccanismi del Catasto Terreni e Fabbricati -Elaborazione dati di carattere statistico economico: Indagini immobiliari via Internet -Risoluzione di casi estimativi in campo civile, legale e catastale -Saper eseguire una stima sintetica ed una analitica di un bene immobiliare in campo civile, legale e catastale - Saper redigere una relazione tecnico-estimativa ed una indagine immobiliare lezione frontale Metodologie lezione aperta per stimolare l’intervento della classe didattiche adottate favorire la discussione in classe su argomenti attinenti lo studio della disciplina lezione in compresenza ( laboratorio INFORMATICO) Fornitura di materiale didattico: Slide, Esercizi svolti, Schemi risolutivi, Tabelle d’analisi MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 83 prezzi. 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione o o o o o o o o laboratorio informatico audiovisivi lavagna luminosa libri di testo altri testi o riviste grafici – prospetti – tabelle – schede didattiche lavori personali per favorire il corretto uso di terminologie o tecniche acquisite quaderno degli appunti e delle relazioni I criteri di valutazione traggono le basi: da quanto previsto dal POF dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti (sotto riprodotti) quanto previsto dal DOCUMENTO N. 1 di Dipartimento quanto previsto dal DOCUMENTO di programmazione del Consiglio di classe La valutazione del profitto è stata fatta tenendo conto dei diversi elementi che ogni verifica ha evidenziato. Alle verifiche scritte è stata attribuita una valutazione secondo la gravità degli errori e le lacune che eventualmente emerse. E’ stato oggetto di valutazione anche la produzione scritta effettuata a casa ( sviluppo di tematiche, relazioni scritte ). Le verifiche orali ( colloqui ) hanno completato la valutazione. Tali voti si sono basati sulla preparazione effettivamente accertata e idonea ad affrontare con disinvoltura lo svolgimento del resto del programma o gli studi futuri o il mondo del lavoro. I colloqui hanno interessato non solamente un singolo argomento o tematica ma sull’intera parte del programma fino a quel momento svolta, comprese le conoscenze di base acquisite negli anni precedenti; per l’occasione gli allievi sono stati provati ad effettuare i vari collegamenti disciplinari ed interdisciplinari 6 Attività di recupero, consolidamento e approfondimento Sono state effettuate delle attività di recupero in itinere e di sportello per rafforzare i concetti le conoscenze delle modalità e delle procedure di risoluzione dei casi estimativi in ambito civile, rafforzando soprattutto l’aspetto metodologico procedurale 7 Considerazioni Conclusive Stante le caratteristiche della classe si può dire che sostanzialmente gli obiettivi minimi della disciplina estimativa sono stati raggiunti. Ha lavorato con costanza e sostanziale regolarità dimostrando disponibilità ed interesse. Il profitto è risultato complessivamente pienamente sufficiente con punte di buon livello. Sul programma risulta difficile attuazione per tempistica la parte riguardante l’Estimo territoriale per la quale sono state fornite informazioni essenziali senza inserirlo in programma. CastelfrancoVeneto, 15.05.2016 L' Insegnante Barbaro Prof. Alessandro MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 84 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Anno Scolastico Classe Disciplina Testi adottati 2015-16 5^ B C.A.T. ESTIMO Docente Prof. BARBARO Alessandro S. Amicabile Nuovo Corso di Economia ed Estimo Ed. Hoepli Volume unico con prontuario Modulo 1 Estimo Generale Cap. 22, 29, 30 Modulo 2 Estimo Civile Cap.24,25,26, 27 Modulo 3 Estimo Legale Cap.31,32,33, 34 MRF 01 – Emesso il 16.05.13 a) Definizione di Estimo b) Contenuti dell’Estimo c) Principi della Valutazione d) La Relazione estimativa ed il Rapporto di valutazione e) Casistica estimativa: conflittuale, ordinaria, pubblica. f) Criteri di Stima: criteri principali e derivati g) Procedimenti estimativi: sintetici ed analitici. h) Gli standard di Valutazione –I.V.S. – (concetti essenziali) (da completare) 2.1) I FABBRICATI CIVILI a) Generalità. Gestione e descrizione dei fabbricati. b) Valore del mercato (MCA) c) Valore di costruzione e di ricostruzione (C.A.) d) Valore di capitalizzazione (I.C.A.) e) Valore di trasformazione f) Valore complementare 2.2) STIMA DEI FABBRICATI RURALI (da completare) 2.3) STIMA DELLE AREE FABBRICABILI a) Generalità Gli strumenti edilizi Caratteristiche di un’area edificabile Il mercato b) La Valutazione Valore di mercato Valore di trasformazione Valore complementare 2.4) I CONDOMINI E STIME RELATIVE a) Generalità b) Sul valore di mercato di un condominio c) Diritto dei singoli condomini sulla proprietà comune d) Sul riparto delle spese condominiali e) Regolarità dell'assemblea e validità delle deliberazioni f) Diritto e indennità di sopraelevazione 3.1) ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA' a) Generalità: Definizione, oggetto e soggetti b) Normativa- Sintesi storica legislativa: b.1) Legge fondamentale 25 giugno 1865 n. 2353 b.2) Legge del 15 gennaio 1885 n. 2892 per il risanamento della città di Napoli b.3) Espropriazione per pubblica utilità secondo la legge "casa" del 22 ottobre 1971 n.865, con integrazione della legge 25 gennaio 1977 n. 10 "Norme per la edificabilità dei suoli", detta legge Bucalossi. b.4) Testo Unico del 2001, Legge Finanziaria 2008 e Sentenza C.C. del 2011 Parte A - Pagina 85 Modulo 4 Estimo Catastale Cap.38,39 (da Completare) c) L’iter espropriativo d) L’indennità d’Esproprio in base alla Normativa vigente. 3.2) SERVITU' PREDIALI COATTIVE a) Generalità b) Passaggio coattivo c) Acquedotto coattivo d) Scarico coattivo e) Elettrodo coattivo f) Servitù di metanodotto 3.3) STIME DIRITTI REALI MINORI 3.3.1) USUFRUTTO USO ABITAZIONE a) Generalità b) Valore del diritto dell'usufrutto c) Valore del diritto di nudo proprietario 3.3.2) SUPERFICIE a) Generalità b) Valore del diritto del superficiario c) Valore del diritto del concedente 3.4) STIMA DEI DANNI (da completare) a) Generalità b) Contratto di assicurazione o polizza c) Valutazione dei danni prodotti dalla grandine d) Valutazione dei danni prodotti dall'incendio 3.5) STIMA DELLE SUCESSIONI a) Definizione di successione b) Tipi di successione c) Concetti di: asse ereditario, riunione fittizia, collazione, massa dividenda, divisione ereditaria 4.1) CATASTO TERRENI Ex NUOVO CATASTO TERRENI (N.C.T.) a) Generalità b) Rassegna storica del catasto rustico italiano b) Formazione del catasto terreni c) Pubblicazione del catasto d) Attivazione del catasto e) Conservazione del catasto terreni. Variazioni oggettive e soggettive. Visura Atti f) Organizzazione e compiti dell'Amministrazione del catasto 4.2) CATASTO DEI FABBRICATI Ex NUOVO CATASTO EDLIZIO URBANO (N.C.E.U.) a) Storia del Catasto Fabbricati b) Fasi di costituzione dell’N.C.E.U.: b.1) Formazione: Operazioni topografiche ed estimative b.2) Pubblicazione ed attivazione b.3) Conservazione: Atti, visura, variazioni catastali e modulistica c) Il Catasto fabbricati: nuova normativa Castelfranco Veneto, 15.05.2016 Il docente Barbaro Prof. Alessandro _______________________________ i Rappresentanti di Classe ___________________________________ ____________________________________ MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 86 Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE 1 Presentazione della Classe 2 Obiettivi didattici raggiunti MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Anno Scolastico 2015/16 Classe 5^ B CAT Disciplina INGLESE Docente ALBANESE ANGELA La classe è formata da 17 allievi, 16 maschi e 1 femmina. Dalle osservazioni fatte in questa prima parte dell’anno, la classe risulta, in generale, discretamente motivata allo studio della disciplina e sostanzialmente corretta e rispettosa, anche se un ristretto gruppo di alunni è stato, a volte, richiamato all’attenzione ed alla concentrazione verso le attività proposte e ad un maggiore rispetto delle regole. Gli studenti hanno presentano livelli di preparazione eterogenei, ugualmente differenziati, inoltre, sono risultati l’impegno nei confronti della disciplina, i ritmi di apprendimento ed i livelli di attenzione. Una buona parte della classe ha conseguito nella verifiche risultati mediamente discreto-buoni, il restante si attesta su livelli complessivamente sufficienti. Alcuni alunni, tuttavia, presentando una situazione iniziale di difficoltà e carenze pregresse hanno raggiunto appena sufficientemente le competenze minime della disciplina. Il primo periodo è stato utilizzato per rivedere e consolidare le competenze grammaticali e le conoscenze lessicali dell’anno scolastico precedente, al fine di permettere di colmare eventuali lacune pregresse e di cominciare il programma del nuovo anno scolastico. Come prerequisiti essenziali gli alunni dovevano possedere una discreta conoscenza degli argomenti grammaticali e lessicali svolti durante l’anno scolastico precedente ed un adeguata conoscenza del lessico specialistico e degli argomenti relativi alla microlingua. Si segnala, inoltre, che per un gruppo classe c’è stata una buona disponibilità al dialogo educativo con interventi frequenti durante le lezioni, non mancando, però, diverse situazioni di fragilità, soprattutto in fase di esposizione orale. Pertanto, si è cercato, attraverso domande dirette e interventi dal posto, di potenziare l’abitudine a parlare in lingua, prestando maggiore attenzione agli allievi che tendenzialmente si sono dimostrati meno inclini ad esporsi in classe. Il lavoro domestico è stato svolto con una certa regolarità. Parte A - Pagina 87 Conoscenze e abilità Competenze chiave europee Competenze Comuni (linee guida per il secondo biennio e ultimo anno degli Istituti Tecnici Dir. Ministeriale n. 4 16/01/12 e QCER) MRF 01 – Emesso il 16.05.13 1. 2. Interagire in conversazioni in modo chiaro e coerente su argomenti familiari, di interesse personale, sociale, d’attualità o di lavoro utilizzando anche strategie compensative. Identificare e utilizzare le strutture linguistiche ricorrenti nelle principali tipologie testuali, scritte, orali o multimediali. Descrivere in maniera semplice esperienze, impressioni, eventi e progetti relativi ad ambiti d’interesse personale o a situazioni lavorative Utilizzare appropriate strategie ai fini della comprensione globale di testi di media lunghezza e complessità Produrre testi coerenti ed articolati su tematiche note di interesse personale, quotidiano, sociale e professionale con scelte lessicali e sintattiche appropriate. Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni adeguate, per esprimere bisogni concreti della vita quotidiana e descrivere esperienze di tipo personale e lavorativo Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue, compresi quelli multimediali. Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua anche ai fini della trasposizione di testi in lingua italiana Comprendere testi orali e scritti in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro, cogliendone idee principali ed elementi di dettaglio Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie, messaggi radio-televisivi e filmati su argomenti di attualità Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della mediazione linguistica e della comunicazione interculturale Comunicazione in lingue straniere Consapevolezza ed espressione culturali padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER) redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività comunicative con riferimento ai differenti contesti Parte A - Pagina 88 3 La trattazione degli argomenti si è svolta secondo un percorso modulare, articolato in Metodologie didattiche adottate mappe concettuali molto elastiche in modo da favorire l’apprendimento in rapporto alle esigenze oggettive degli allievi ed avere la possibilità di verificare puntualmente l’acquisizione degli obiettivi prefissati, procedendo, se necessario, ad eventuali strategie integrative e/o di recupero. Tali mappe concettuali sono state pertanto suscettibili di aggiustamenti sia nei tempi di svolgimento che nei contenuti, avendo tenuto conto per ciascun modulo dei livelli di apprendimento medi (conoscenza, competenza, capacità) conseguiti dalla classe. La didattica è stata impostata in modo di favorire la partecipazione degli allievi, alternando la spiegazione frontale al dialogo individuale. Nel processo di apprendimento si è cercato di sviluppare il metodo induttivo e l’astrazione dall’esemplificazione concreta, per giungere in seguito ad una più rigorosa sistemazione logico-deduttiva. 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici La trattazione degli argomenti si è svolta secondo un percorso modulare, o/e per UDA articolati in modo da favorire l’apprendimento in rapporto alle esigenze oggettive degli allievi ed avere la possibilità di verificare puntualmente l’acquisizione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze prefissate per procedere, se necessario, ad eventuali strategie integrative e/o di recupero. Sono stati utilizzati, per quanto possibile, metodi e mezzi che hanno consentito di far acquisire il gusto e la capacità di apprendere quali: 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione lezione frontale lezione aperta (stimolare l’intervento della classe) lezione partecipata problem solving lavoro di gruppo attività di laboratorio audiovisivi lavagna murale Lim libri di testo quaderno appunti schede di approfondimento / recupero altri testi o riviste DVD-filmati prospetti – tabelle – schede didattiche riassuntive La verifica si è svolta durante la realizzazione delle attività programmate, ricorrendo a verifiche formali di carattere sommativo (interrogazioni, test, verifiche scritte, ricerche ed elaborati assegnati per casa) nonché ad accertamenti informali di natura formativa (interventi dal posto, esercizi alla lavagna, controllo del lavoro domestico, ecc). La valutazione sommativa si è basata sui un numero minimo di prove: 2 verifiche scritte e 1 verifica orale nel trimestre 2 verifiche scritte e 2 orali nel pentamestre. La revisione delle verifiche scritte è stata effettuata entro 15 giorni dalla verifica o comunque prima della successiva verifica. I criteri di valutazione traggono le basi: - da quanto previsto dal POF - dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti - da quanto previsto dal DOCUMENTO di Dipartimento MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 89 - da quanto previsto dal DOCUMENTO di programmazione del Consiglio di classe La valutazione del profitto è stata fatta tenendo conto dei diversi elementi che ogni verifica può evidenziare. La valutazione ha tenuto conto innanzitutto del livello di competenze raggiunto; quindi della situazione di partenza di ciascun allievo e dei progressi compiuti nel percorso di apprendimento; inoltre, il livello di acquisizione delle conoscenze è stato rapportato al livello medio della classe. Per l'attribuzione del VOTO è stato fatto riferimento alla tabella di corrispondenza tra criteri di valutazione e voto in decimi stabiliti nel PED/POF d’Istituto. 6 Attività di recupero, consolidamento e approfondimento 7 Considerazioni Conclusive Per gli studenti che hanno manifestano difficoltà e hanno raggiunto appena sufficientemente competenze minime è stata effettuata un’attività di recupero in itinere, che ha previsto momenti di ripasso e di consolidamento di conoscenze, competenze e abilità. Per la restante parte della classe, che ha dimostrato interesse verso alcune tematiche, si sono proposte alcune attività di approfondimento e potenziamento con le modalità più opportune alla situazione contingente. Nel corso del pentamestre sono state effettuate delle simulazioni delle prove scritte dell’Esame di Stato. Il lavoro dell’ultimo anno si è focalizzato maggiormente sui contenuti di microlingua, legati all’indirizzo di studio. La classe non possedendo una solida conoscenza degli argomenti legati alla terminologia settoriale, è stata guidata all’acquisizione e rielaborazione del linguaggio tecnico-specialistico, non senza difficoltà per l’acquisizione del lessico e nella capacità di esposizione orale dei contenuti , risultante per alcuni aspetti, teorica e mnemonica. La padronanza linguistica, sia scritta che orale, presenta ancora delle criticità, soprattutto se non supportata da studio adeguato. Una parte degli allievi, tuttavia, ha comunque dimostrato di avere compreso i contenuti proposti, anche se l’esposizione non sempre è risultata corretta e fluida. CastelfrancoVeneto, 10/05/2016 L’insegnante Albanese Angela MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 90 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Testi adottati Anno Scolastico 2015/2016 Classe 5^B CAT Disciplina INGLESE Docente ALBANESE ANGELA Libro di testo: HOUSE AND GROUNDS – Ed. ELI Nel corso del corrente anno scolastico sono stati affrontati i seguenti contenuti disciplinari e moduli: MODULE 4: Building Materials Conoscenze -Identificare i diversi tipi di materiali da costruzione -Distinguere tra materiali naturali e materiali creati dall’uomo -Individuare i vantaggi e gli svantaggi di ciascun materiale Competenze -Comprendere testi orali e scritti, individuando gli elementi caratterizzanti ed argomentando in modo valido -Semplici composizioni di descrizione dei materiali studiati Strutture grammaticali -Past Simple, Past Continuous ■ Natural and man-made materials MODULE 5: Design and Planning Stone Timber Brick Cement and concrete Steel Glass and metal Plastic Sustainable materials. Conoscenze -Identificare gli strumenti di mappatura -Identificare gli strumenti di misurazione e le loro applicazioni -Conoscenza del lessico relativo alle funzioni sopra individuate Strutture grammaticali -Comparativi e superlativi, Past Simple vs Present Perfect Competenze -Comprendere testi orali e scritti, individuando gli elementi caratterizzanti ed argomentando in MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 91 modo valido -Semplici composizioni di descrizione dei materiali studiati ■ Measuring instruments Mapping Surveying instruments GPS as a surveying instrument The art of design (sketch stage and working drawings/autocad/rendering) Reports (architectural brief and drawing/architectural- building report) MODULE 6: Building and the Conoscenze Building Site -Individuare gli elementi comuni delle costruzioni -Classificare gli interventi di restauro e rinnovo di un edificio -Identificare le misure di sicurezza di un cantiere Strutture grammaticali -Modali (1), Second and third Conditional Competenze -Comprendere testi orali e scritti di diversa tipologia -Interagire su argomenti di carattere specifico esprimendo la propria opinione -Esporre per iscritto contenuti di carattere specifico ■ Building elements Foundations Walls Floors Stairs Roofs Restoration Building renovation Modern methods of construction Construction machinery Health and safety MODULE 7: Building Installations Conoscenze -Individuare gli elementi comuni delle costruzioni -Classificare gli interventi di restauro e rinnovo di un edificio -Identificare le misure di sicurezza di un cantiere Strutture grammaticali -Present Perfect Simple vs Present Perfect Continuous -Past Perfect Simple vs Past Perfect Continuous Competenze -Comprendere testi orali e scritti di diversa tipologia -Interagire su argomenti di carattere specifico esprimendo la propria opinione -Esporre per iscritto contenuti di carattere specifico ■ House systems MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Plumbing systems Drainage Electrical and heating systems Parte A - Pagina 92 MODULE 8: Building Public Works Solar heating Ventilation and air conditioning Energy conservation Conoscenze -Descrivere interventi di ingegneria civile -Identificare esempi di ingegneria civile (ponti, strade, scuole, dighe, teatri, aeroporti, giardini e parchi, tunnels) -Identificare interventi di ingegneria sismica Strutture grammaticali -Modali (2), Passive Forms Competenze -Comprendere testi orali e scritti di diversa tipologia -Interagire su argomenti di carattere specifico esprimendo la propria opinione -Esporre per iscritto contenuti di carattere specifico ■ Engineering Civil engineering Earthquake engineering Public works (bridges, roads, schools, dams,opera houses, airports, gardens and parks, tunnels) MODULO 9: Working in construction Conoscenze -Leggere e capire un annuncio di lavoro -Come si scrive un CV e una lettera di richiesta di lavoro -Strutture grammaticali -Discorso indiretto, frasi relative Competenze -Comprendere testi orali e scritti di diversa tipologia - Interagire su argomenti di carattere specifico esprimendo la propria opinione -Esporre per iscritto contenuti di carattere specifico ■ Professional/Education/How to find a job An overview Operatives Jobs ads CV and covering letter DOSSIER 1: A short History of Architecture/Mi Conoscenze lestones in -Distinguere le varie tipologie di costruzioni architettoniche nei vari periodi storici -Conoscere alcune delle principali correnti letterarie legate all’aspetto architettonico coi Architecture principali esponenti e stili ad esse legati (stile gotico/neoclassico ecc) Competenze -Riportare un discorso anche su argomenti inerenti il linguaggio settoriale; -Preparare una breve composizione su temi di attualità in particolar modo riguardanti l’ambiente circostante, elementi di bio-architettura e principali eco-materiali. MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 93 -Esprimere la propria opinione circa i temi trattati, previa preparazione in classe e /o a casa oppure seguendo una traccia. ■ DOSSIER 1: A short History of Architecture/Milestones in Architecture: Prehistoric architecture Roman heritage in Britain The middle ages: the Gothic period/Gothic cathedrals British castles Half-timbered houses in the UK/ a famous Tudor house town: Stratford Upon Avon Renaissance and Classicism: two masterpieces Gothic revival and Neoclassicism The modern movement: Gropius/Le Corbusier/ Frank Lloyd Wright The postmodern movement Contemporary trends: R. Meier/R. Rogers/N. Foster/F. Gehry ▲ Going Deeper: Renzo Piano, the man who is reinventing the architecture/ Gaudi’s masterpieces Castelfranco Veneto, 9/05/2016 Il docente Albanese Angela I Rappresentanti di Classe MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 94 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE Anno Scolastico Classe Disciplina Docente 1 2 2015 - 2016 5 B indirizzo CAT Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro Attilio Santagostino della Classe Giudizio prevalentemente buono, emergono anche delle situazioni di ottimo livello, nel complesso il comportamento e l’interesse è più che soddisfacente, la classe ha partecipato alle lezioni e dimostrato interesse elaborando le problematiche della sicurezza in modo approfondito e personale. Obiettivi Sono stati raggiunti in modo soddisfacente gli obiettivi sotto esposti Presentazione didattici Conoscenze raggiunti - Comprendere la valenza del “lavoro” nel nostro sistema giuridico. Comprendere la pianificazione e programmazione del processo produttivo. - Conoscere le risorse e gli strumenti di pianificazione nel sistema produttivo Abilità - Applicare la scomposizione del lavoro quale strumento per la pianificazione. - Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione dei progetti. Competenze - Valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base a un sistema di valori coerenti con i principi dei diritti dei lavoratori. - Organizzare e condurre attività individuali e di gruppo nel rispetto della normativa sulla sicurezza. 3 Metodologie didattiche adottate MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Lezioni frontali per introdurre gli argomenti studio guidato individuale in classe ed esposizione Parte A - Pagina 95 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione 6 Attività di recupero, consolidamento e approfondimento 7 Considerazioni Conclusive presentazione di manuali e prontuari tecnici esercitazioni, esposizioni, relazioni, elaborati grafici o o o o o o o laboratorio informatico audiovisivi lavagna luminosa libri di testo altri testi o riviste grafici – prospetti – tabelle – schede didattiche lavori personali per favorire il corretto uso di terminologie o tecniche acquisite o area esterna dell’Istituto o quaderno degli appunti I criteri di valutazione traggono le basi: da quanto previsto dal POF dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti (sotto riprodotti) quanto previsto dal DOCUMENTO N. 1 di Dipartimento quanto previsto dal DOCUMENTO di programmazione del Consiglio di classe Valutazioni orali Elaborazioni grafiche Questionari scritti Ricerche ed approfondimenti Verifiche formative e sommative Simulazione riguardante la tipologia seconda prova scritta Sono state regolarmente effettuate delle attività di recupero in itinere per consolidare le conoscenze. Il programma concordato all’inizio dell’anno scolastico è stato sostanzialmente svolto, la classe ha dimostrato regolare impegno elaborando in modo positivo le tematiche della sicurezza e non limitandosi al solo cantiere edile ma nella visione del luogo di lavoro in generale che espone i lavoratori a rischi molto diversi e dalle conseguenze anche drammatiche. Gli obiettivi fondamentali della disciplina sulla sicurezza del lavoro sono stati seriamente affrontati. Con i tecnici dello SPISAL ULSS 8 è stato affrontato l’argomento dell’amianto sotto l’aspetto della normativa e delle bonifiche. CastelfrancoVeneto, 14.05.2016 L’insegnante Prof. Attilio Santagostino MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 96 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Anno Scolastico Classe Disciplina 2015 - 2016 5 B indirizzo CAT Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro Progettazione Costruzioni e Impianti Attilio Santagostino Docente Testi adottati Coccagna - Mancini Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro Volume Unico Declinazione 1 analitica di Lavorare nel cantiere in sicurezza contenuti o moduli - La riduzione dei rischi nei cantieri Editore: Le Monnier Note: Attività di laboratorio Visite d’istruzione Video esplicativi scavi, demolizioni, lavori in quota - Le tipologie di cantiere - aree urbanizzate, - restauro, - lavori in copertura, - lavori stradali - - la contabilità e la fine lavori - - I collaudi e il fascicolo del fabbricato Incontro con tecnici del settore 2 La qualità del cantiere in sicurezza. - Il sistema di qualità - La certificazione - Qualificare le imprese e i processi 3 L’amianto - Le caratteristiche, - la bonifica, - la rimozione 4 La prevenzione dei lavori L’analisi del costo della sicurezza La contabilità dei lavori Castelfranco Veneto, li 14-05-2016 Docente Prof. Attilio Santagostino I Rappresentanti di Classe MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 97 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE Anno Scolastico Classe Disciplina Docente Insegnante tecnico pratico 1 Presentazione della Classe 2 Obiettivi didattici raggiunti MRF 01 – Emesso il 16.05.13 2015 - 2016 5 B indirizzo CAT Progettazione Costruzioni e Impianti Attilio Santagostino Maurizio Orlando Classe composta da 17 allievi che affrontano la classe quinta tutti provenienti dalla classe 4 B. Giudizio di ottimo livello per un numero di studenti che si sono segnalati per capacità, volontà ed impegno; i risultati sono pienamente sufficienti per gli altri studenti, mentre è limitato il numero di allievi che hanno manifestato, sia sotto il profilo dei contenuti disciplinari che sotto il profilo grafico – espressivo, una incompleta sufficienza nella esposizione delle conoscenze e nella risoluzione della progettazione edilizia. Il comportamento e l’interesse è risultato decisamente positivo e soddisfacente, dalla quale sono emerse anche delle situazioni di ottimo livello. La classe nel progetto di alternanza scuola lavoro ha visitato tre aziende, una nel settore dell’arredo, una nel movimento terra e opere stradali operante principalmente nel settore pubblico, una specializzata nelle strutture lignee, ha tenuto un incontro con esperto nella progettazione in presenza di disabilità. La classe visiterà il 16 maggio la villa veneta “Grimani Morosini Gatterburg” in Albaredo di Vedelago (TV), bene storico vincolato ai sensi del D.L. 490/1999 ex legge 1089 del 1939, con l’analisi di un percorso didattico sulle tecniche ed esecuzione del restauro. Sono stati raggiunti in modo soddisfacente gli obiettivi sotto esposti Conoscenze Principi della normativa urbanistica e territoriale. Principi di pianificazione territoriale e piani urbanistici. Norme, metodi e procedimenti sulla progettazione di edifici e manufatti. Storia dell’architettura in relazione ai materiali da costruzione, alle tecniche costruttive e ai profili socio - economici. Parte A - Pagina 98 Abilità Competenze 3 Metodologie didattiche adottate 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Storia delle costruzioni: riconoscere e datare gli stili architettonici che caratterizzano un periodo storico; descrivere l’evoluzione dei sistemi costruttivi e dei materiali impiegati nelle costruzioni nei vari periodi storici. Gestione del territorio: applicare la normativa negli interventi urbanistici; impostare la progettazione secondo gli standard e la normativa urbanistica nel rispetto dei vincoli urbanistici ed edilizi. Progetto edilizio: applicare la metodologia di progetto idonea a un edificio abitativo o alle sue componenti. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità. Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di lavorazione. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Lezioni frontali per introdurre gli argomenti studio guidato individuale in classe ed esposizione presentazione di manuali e prontuari tecnici esercitazioni, esposizioni, relazioni, elaborati grafici o o o o o o o laboratorio informatico audiovisivi lavagna luminosa libri di testo altri testi o riviste grafici – prospetti – tabelle – schede didattiche lavori personali per favorire il corretto uso di terminologie o tecniche acquisite o area esterna dell’Istituto o quaderno degli appunti I criteri di valutazione traggono le basi: da quanto previsto dal POF dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti (sotto riprodotti) quanto previsto dal DOCUMENTO di Dipartimento quanto previsto dal DOCUMENTO di programmazione del Consiglio di classe Valutazioni orali Elaborazioni grafiche Questionari scritti Ricerche ed approfondimenti Verifiche formative e sommative Simulazione riguardante la tipologia seconda prova scritta Parte A - Pagina 99 6 Attività recupero, consolidamento e approfondimento Sono state effettuate delle attività di recupero in itinere per consolidare le conoscenze, in particolare sulla normativa urbanistica ed edilizia per interpretarla e applicarla correttamente nelle esercitazioni di progettazione edilizia. 7 Considerazioni Conclusive Il programma concordato all’inizio dell’anno scolastico è stato sostanzialmente svolto, sviluppando gli argomenti che riguardano i principi e gli strumenti urbanistici, la progettazione e l’affidamento dei lavori, la gestione dei lavori, la contabilità e l’impiantistica di base. Per quanto riguarda la storia dell’architettura è stata fornita una conoscenza generale degli stili architettonici caratterizzanti i vari periodi storici e permettendo ad ogni singolo studente di approfondire un argomento relazionando alla classe. Non ci sono state le condizioni per affrontare in modo adeguato gli argomenti di scienza e tecnica delle costruzioni previsti dalle linee guida del secondo biennio e non svolti, in particolare le strutture iperstatiche, la normativa di carattere antisimica, la spinta delle terre, le strutture dei muri di sostegno, argomenti tra l’altro del tutto assenti dallo stesso libro di testo nel volume 3 in uso per il quinto anno. Sono stati ripresi gli argomenti degli anni precedenti, secondo biennio, riguardanti le analisi dei carichi e le strutture in calcestruzzo armato orizzontali quali travi, solette e solai in latero – cemento, come da accordo con il Dipartimento. Gli obiettivi fondamentali della disciplina di progettazione sono stati raggiunti, la classe ha dimostrato di riconoscere i principi fondamentali della legislazione urbanistica e di applicarli nel contesto edilizio e nel rispetto delle norme. Il cambio di docente della classe terza e quarta all’attuale quinta ha portato delle limitate difficoltà per gli allievi in quanto ogni docente ha un proprio metodo e stile di insegnamento. In accordo con gli studenti, che hanno espresso la loro approvazione nell’assemblea di classe, è stato scelto nelle simulazioni delle prova d’esame di progettare applicando la metodologia grafica assistita dal CAD come attualmente in uso nella professione. Le due simulazione sono state svolte nei laboratori di informatica con l’ausilio del CAD assegnando otto ore di tempo. Una prova è stata svolta in aula di disegno a matita concedendo cinque ore di tempo. Nelle simulazioni e nelle prove si è consentito l’uso di manuali tecnici e del geometra, del prontuario di calcolo strutturale in adozione e della raccolta di leggi non commentate. CastelfrancoVeneto, 14.05.2016 L’insegnante Prof. Attilio Santagostino MRF 01 – Emesso il 16.05.13 Parte A - Pagina 100 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Anno Scolastico Classe Disciplina Docente Insegnante tecnico pratico Testi adottati 2015 - 2016 5 B indirizzo CAT Progettazione Costruzioni e Impianti Attilio Santagostino Maurizio Orlando Alasia - Pugno Progettazione Costruzioni Impianti Volume 3 Editore: SEI Note: Declinazione 1 - PRINCIPI E STRUMENTI URBANISTICI Attività di laboratorio analitica di LA GESTIONE DEL TERRITORIO Visite d’istruzione contenuti o moduli Urbanistica e insediamenti. Video esplicativi La città, definizione e classificazione. Le infrastrutture di rete, definizione, classificazione, le strade. LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA La programmazione urbanistica. Tipi di piani urbanistici: Piano Territoriale Regionale, Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, Piano Territoriale Paesaggistico, Piano Regolatore Generale Comunale. Regolamento Edilizio. Strumenti attuativi del P.R.G.: Piano particolareggiato, Piano di insediamento produttivo, Piano di edilizia economica popolare, Piano di recupero, Piano esecutivo convenzionato (p. di lottizzazione). SUPPORTI GIURIDICI DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA Leggi 2359/1865, 1150/1942, 765/1967, 10/1977, D.M. 1404/1968 e 1444/1968, Leggi 457/1978, 47/1985, Testo unico dell’edilizia D.P.R. 380/2001 Beni culturali e paesaggistici Leggi 1089/1939, 1497/1939, 431/1985 VINCOLI URBANISTICI ED EDILIZI Vincolo di carattere urbanistico, vincolo di carattere edilizio Parte A - Pagina 101 2 – SCIENZE E TECNICA DELLE COSTRUZIONI VENGONO RIPRESI ARGOMENTI PREVISTI NEL 4° ANNO DI STUDIO (SECONDO BIENNIO) MECCANICA DEL TERRENO Caratteristiche dei terreni Indagini Caratteristiche fisiche e meccaniche STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO Elementi strutturali orizzontali Analisi dei carichi, carichi permanenti, carichi di esercizio Travi Solette Solaio in latero – cemento. 3 – GESTIONE DEI LAVORI Contabilità dei lavori Computo metrico Analisi dei prezzi Documentazione di cantiere e collaudi Ruoli e responsabilità delle figure tecniche D. lgs 81/2008 Declinazione 4 – STORIA DELL’ARCHITETTURALE analitica di • La costruzione in Egitto, Mesopotamia, Grecia; contenuti o moduli • La costruzione nel mondo romano; • La città e le costruzioni medioevali, romanico, gotico; • Le costruzioni nel Quattrocento e Cinquecento (Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Leonardo, Raffaello, Bramante, Michelangelo, Palladio); • Le costruzioni nel Seicento e Settecento, il Barocco (Bernini, Borromini, Guarini, Juvarra); • La costruzione nell’Ottocento, il neoclassicismo, la rivoluzione industriale, art nouveau; • Le costruzioni nella prima metà del Novecento, nascita del Movimento Moderno (Bauhaus, Le Corbusier, Mies van der Rohe, Wright); • Le costruzioni nel secondo dopo guerra, l’evoluzione del Movimento Moderno e il nuovo millennio. 5 – IMPIANTI (elementi generali) Impianto elettrico Impianto di riscaldamento tradizionale Parte A - Pagina 102 Impianto rete fognaria domestica 6 – BARRIERE ARCHITETTONICHE Normativa nazionale Normativa Regione Veneto Criteri di progettazione Rappresentazione grafica 7 - ELEMENTI DI PROGETTAZIONE EDILIZIA Analisi e impostazione di un Piano esecutivo planimetrica manuale e con convenzionato - Piano di lottizzazione applicazione CAD Progetto di Piano di di norme, standard e indici urbanistici ed edilizi. Progetto edilizio di massima di un edificio Lottizzazione. Progetto edilizio di massima con residenziale all’interno del piano esecutivo con elaborazione di piante, tipologia a schiera o condominiale. prospetti, sezioni, relazione Analisi e impostazione di progettazione di tecnica ed eventuali impianti. massima di edilizia di interesse pubblico. Castelfranco Veneto, li 14-05-2016 Docente Insegnante tecnico pratico Prof. Attilio Santagostino Prof. Maurizio Orlando I Rappresentanti di Classe Parte A - Pagina 103 Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri “ARTURO MARTINI” Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25 e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE 1 Anno Scolastico 2015/2016 Classe 5^ B CAT Disciplina Topografia Costruzioni Rurali Disegno Docente Simionato ing. Gianfranco Presentazione La classe ha dimostrato nel corso degli anni un sufficiente interesse una discreta della Classe partecipazione al dialogo educativo ed un modesto impegno, tre studenti hanno raggiunto un livello di preparazione sicuramente eccellente, un gruppo più allargato presenta una preparazione più che sufficiente, un numero più ristretto si presenta con la sufficienza 2 Obiettivi didattici Quasi totalmente raggiunti. Conoscenze Consentire di riconoscere le procedure analitiche con cui raggiunti calcolare aree, rettificare confini, eseguire spianamenti, progettare opere civili, valutare i movimenti di terra. Abilità Saper calcolare , rappresentare correttamente gli elementi fondamentali per il calcolo di aree , di volumi , e saper utilizzare le tecniche e le convenzioni di rappresentazione del manufatto stradale nell’ambito della sua progettazione. Utilizzare i principali software di progettazione grafica e di calcolo Competenze Possiede competenze grafiche e progettuali in campo agrimensorio , nella rettifica di confini, nella realizzazione degli Parte A - Pagina 104 spianamenti, nel calcolo di volumi, nella progettazione stradale e nel rilievo topografico. Lezione frontale con l'utilizzo di lezioni organizzate in slide relative alla omonima Metodologie didattiche adottate unità redatte in PowerPoint con animazioni. Uso laboratorio Cad con Autodesk 2016 per il progetto stradale 4 Spazi, mezzi, strumenti e sussidi didattici Libro di testo, appunti dell'insegnante, supporti informatici on line per programmi specifici di strade e fotogrammetria e consultazione di carte tecniche. Ci 5 Criteri di verifica, misurazione e valutazione Principalmente prove scritte e prove pratiche 6 Attività di recupero, consolidamento e approfondimento Recupero in itinere e studio individuale. 7 Considerazioni Conclusive La valutazione personale non è del tutto soddisfacente CastelfrancoVeneto, lì 09/05/2016 L' insegnante Simionato ing. Gianfranco Parte A - Pagina 105 PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO Anno Scolastico 2015 / 2016 Classe 5^ B CAT Disciplina Topografia Costruzioni Rurali Disegno Docente Simionato ing. Gianfranco Testi adottati Misure Rilievo Progetto volume terzo Cannarozzo Meschieri editore Zanichelli, più appunti dell'insegnante. 1°Quadrimestre. Agrimensura. Operazioni con le superfici, il calcolo delle aree. Metodi di misura e calcolo delle aree: metodi numerici; area di un appezzamento rilevata per allineamenti e trilaterazione; area di un appezzamento rilevata per camminamento; area di un appezzamento rilevata per coordinate polari; area di un appezzamento rilevata per coordinate cartesiane . Metodi grafo numerici formula dei trapezi, formula di Cavalieri Simpson Metodi grafici, trasformazione di un trapezio in un rettangolo equivalente trasformazione di un triangolo in un rettangolo equivalente, integrazione grafica . La divisione delle aree . Divisione di particelle a forma triangolare con valore unitario costante, dividenti uscenti da un punto su un lato, dividenti uscenti da un punto interno all'appezzamento dividente con direzione assegnata divisione di particelle a forma quadrilatera con valore unitario costante dividenti uscente da un vertice, dividenti uscente da un punto su un lato, dividenti passanti per un punto interno alla particella, dividenti con direzione assegnata, divisione dell'area di un quadrilatero in due parti equivalenti. Lo spostamento e rettifica dei confini Confini con valore unitario uguale Spostamento di un confine rettilineo per un punto assegnato. Rettifica di un confine bilatero per un punto assegnato. Rettifica di un confine poligonale per un vertice assegnato . Rettifica di un confine poligonale con direzione assegnata. Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ARTURO MARTINI” 2° Pentamestre. Progetto stradale Elementi del progetto di una opera stradale: Le fasi di studio di un progetto stradale. Progetto preliminare; progetto definitivo ; progetto esecutivo: Lo studio del tracciato dell'asse stradale. Criteri di scelta del tracciato La poligonale d'asse Andamento planimetrico del tracciato stradale rettifili; curve circolari. La rappresentazione del tracciato le curve circolari, le proprietà dei cerchi . La geometria dei cerchi. La geometria delle curve circolari Curve circolari vincolate. Curva tangente a tre rettifili che si incontrano in due punti primo caso; curva tangente a tre rettifili che si incontrano in due punti secondo caso;curva passante per un punto intermedio . I tornanti . Andamento altimetrico del tracciato stradale Il profilo longitudinale del terreno /profilo nero Il profilo longitudinale di progetto. Criteri per definire le livellette Le quote rosse Posizione e quota dei punti di passaggio Livellette di compenso ;livellette di compenso con quota iniziale assegnata;livelletta di compenso con pendenza assegnata, livelletta di compenso con quota intermedia assegnata . I raccordi verticali I raccordi verticali convessi (dossi) ;i raccordi verticali concavi Le sezioni trasversali Il profilo trasversale del terreno Il disegno del corpo stradale Le aree delle sezione; la parzializzazione della sezione I movimenti di terra valutazioni sulla formazione del corpo stradale. Scavi e movimenti delle masse terrose Il volume del solido stradale, il volume del del solido stradale tra due sezioni assegnate, il volume del solido stradale tra due sezioni non omogenee, il volume del solido stradale in presenza di sezioni miste,il volume del solido stradale in curva Rappresentazione grafica dei volumi Esame di Stato – Documento del Consiglio di Classe A.S.2015/2016 107 Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ARTURO MARTINI” Rappresentazione grafica del volume tra due sezioni omogenee ;rappresentazione grafica del volume tra due sezioni non omogenee ;rappresentazione grafica del del volume in presenza di sezioni miste Il diagramma delle aree, Il profilo di Brűckner ; i cantieri di compenso. Gli indici del cantiere di compenso. Il momento elementare di trasporto, la distanza media di trasporto, la fondamentale di minima spesa. Calcolo dei volumi Baricentro di una superficie piana triangolare Volume di solidi prismatici; volume del Prismoide , formula di ”Torricelli,” formula delle sezioni ragguagliate. Spianamenti Premesse, Spianamenti su piani quotati con piano di progetto di posizione prefissata; spianamento con un piano orizzontale di quota assegnata, spianamento passante per tre punti assegnati; spianamento secondo la retta di massima pendenza . Spianamento su piani quotati con piano di progetto di compenso tra sterro e riporto. Spianamento con un piano orizzontale di compenso. Fotogrammetria Principi e strumenti della fotogrammetria, classificazione della fotogrammetria, principio base della fotogrammetria, le fasi del rilievo fotogrammetrico, le camere da presa, i fotogrammi. La presa dei fotogrammi, fotogrammetria aerea, relazione tra scala dei fotogrammi e altezza di volo, parametri del volo fotogrammetrico, gestione del volo fotogrammetrico. e piano di volo. Fotogrammetria terrestre, configurazione della presa terrestre. Progetto e operazioni della presa terrestre , la presa normale, la fotogrammetria terrestre non convenzionale. Esercitazione di topografia . Studio e rielaborazione di un piccolo pezzo di strada Castelfranco Veneto, Li 9/05/2016 Il docente Simionato ing. Gianfranco I Rappresentanti di Classe Esame di Stato – Documento del Consiglio di Classe A.S.2015/2016 108