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MQM_TT_01
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico
“ARTURO MARTINI”
Emissione
30/04/15
Prot.n° 2660/C29a del 16 Maggio 2016
DOCUMENTO
DEL CONSIGLIO DI CLASSE
ISTRUZIONE TECNICA
SETTORE TECNOLOGICO
Indirizzo
COSTRUZIONI, AMBIENTE, TERRITORIO
Classe 5^ Sez. B
Anno scolastico
2015 / 2016
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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INDICE
1. PROFILO DELL'INDIRIZZO ………………………………………………………………………
3
2. COMPETENZE………………………………………………………………………………….…….
4
Competenze chiave europee ……………………………………………………….……….
4
Competenze comuni …………………………………………………………………………….
4
Competenze d’indirizzo……………………………………………………………….……….
5
3. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE …………………………….…………
6
4. PROFILO DELLA CLASSE ……………………………………………………………..…………
7
Elenco studenti…………………………………………………………………………………….
7
Provenienza studenti (classi /scuola)…………………………………………………..
8
Profilo storico ……………………………………………………………………………………..
8
5. PROFILO FORMATIVO – DIDATTICO DELLA CLASSE…………………………………
9
Percorso formativo…………………………………………………..………………………..
9
Livelli di competenza, livelli di profitto……………………..…………………………
9
6. ATTIVITÀ FORMATIVE, INTEGRATIVE ED EXTRA-SCOLASTICHE……………
10
Elenco descrizione attività………………………………………………..…………………
Unità di apprendimento o attività didattica pluridisciplinare..................
CLIL…………………………………………………………………..………………………………..
7. METODI E MEZZI ADOTTATI……………………………………………………………………..
8. CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE
Verifica…………………………………………………………………………………………………
Valutazione………………………………………………………………………………………….
9. ESAME DI STATO………………………………………………………………………………………
Prima prova scritta………………………………………………………………………………
Seconda prova scritta……………………………………………………………….………..
Terza prova scritta……………………………………………………………………………….
Colloquio…………………………………………………………………….………………………
ALLEGATI
All. 1 -Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio dei docenti
All. 2 - Criteri di attribuzione del punteggio di credito scolastico approvati dal Collegio Docenti






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relazioni finali disciplinari
programmi svolti
progetto UDA
copia delle prove di simulazione
griglie di valutazione
altro
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1 - PROFILO DELL’INDIRIZZO
PROFILO
DELL'INDIRIZZO
All B
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
La figura del diplomato in COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO è la versione rinnovata
di quella tradizionale del geometra.
Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle
industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi
informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed
economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle
risorse ambientali;
possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del
cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del
territorio, nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
Il diplomato è in grado di:
• collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
• intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di
organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
• prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il
risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e
redigere la valutazione di impatto ambientale;
• pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute
e sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
• collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le
attività svolte.
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2 - COMPETENZE
COMPETENZE
Il Consiglio di classe, in coerenza con le altre componenti dell’Istituto, ha individuato
nelle competenze chiave europee e nelle competenze comuni desunte dai regolamenti
degli istituti tecnici le basi su cui fondare la propria azione didattica.
Attraverso la declinazione delle competenze chiave europee in evidenze/indicatori,
rilevabili dal POF, ha definito le prestazioni che lo studente deve produrre; in
particolare il Consiglio di Classe fa proprie quelle che concorrono alle finalità formative
di base e trasversali rispetto alle discipline.
Competenze
CHIAVE EUROPEE
Il consiglio di classe ha perseguito l’acquisizione delle competenze chiave europee:
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione in lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in campo scientifico e tecnologico.
4. Competenza digitale
5. Imparare a imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Senso di iniziativa e di imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturali
COMPETENZE
COMUNI
Tra le competenze comuni indicate dalle Linee Guida (direttive M.I.U.R. n.4 del
16/01/2012) Allegato B (Indirizzi, profili, quadri orario, risultati di apprendimento) il
Consiglio di classe ha scelto di perseguire prioritariamente le seguenti:
Settore Economico
Settore Tecnologico
Ricavate dalle linee
guida – All.B
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1. Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori
coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
2. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
3. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
4. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai
fini dell’apprendimento permanente.
5. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed
antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali
e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo.
6. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro
corretta fruizione e valorizzazione.
7. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in
rete.
8. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire
in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di
riferimento per le lingue (QCER).
9. Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere
individuale e collettivo.
10. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
11. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per
affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
12. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni
sociali e naturali e per interpretare dati.
13. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e
approfondimento disciplinare.
14. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
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culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla
tutela della persona, dell’ambiente e del territorio.
15. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi
produttivi e dei servizi.
16. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e
delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
17. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
18. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a
situazioni professionali.
19. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più
appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
Competenze di
indirizzo
Tra le competenze d’indirizzo indicate dalle Linee Guida ( direttive M.I.U.R. n.4 del
16/01/2012) Allegato B (Indirizzi, profili, quadri orario, risultati di apprendimento) il
Consiglio di classe ha scelto di perseguire prioritariamente le seguenti:
Settore CAT
1.
Ricavabili dalle Linee
guida
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Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro impiego e alle modalità di
lavorazione.
2. Rilevare il territorio, le aree libere e i manufatti, scegliendo le metodologie e le
strumentazioni più adeguate ed
3. elaborare i dati ottenuti.
4. Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e realizzazione di costruzioni
e manufatti di modeste entità, in
5. zone non sismiche, intervenendo anche nelle problematiche connesse al risparmio
energetico nell’edilizia.
6. Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di progetti e di rilievi.
7. Tutelare, salvaguardare e valorizzare le risorse del territorio e dell'ambiente.
8. Compiere operazioni di estimo in ambito privato e pubblico, limitatamente all’edilizia e
al territorio.
9. Gestire la manutenzione ordinaria e l’esercizio di organismi edilizi.
10. Organizzare e condurre i cantieri mobili nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
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3 - COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Composizione del
Consiglio di classe
docente
disciplina
n. ore
sett.
1.
Masin Valeria
Italiano
4
2.
Masin Valeria
Storia
2
3.
Albanese Angela
Inglese
3
4.
Barbaro Alessandro
Estimo
4
5.
Pilotto Marta
Scienze motorie
2
6.
Baggio Maria Antonietta
Matematica
3
7.
Miotto Paolo
IRC
1
8.
Simionato Gianfranco
Topografia
4
9.
Santagostino Attilio
10.
Santagostino Attilio
11.
Orlando Maurizio
Dirigente
scolastico
Progettazione costruzioni
impianti
Gestione del cantiere e
sicurezza dell’ambiente di
lavoro
I.T.P.
7
2
10
Pier Antonio Perazzetta
coordinatore
Attilio Santagostino
segretario
Maurizio Orlando
discipline senza
continuità
didattica
DISCIPLINA
2013–2014
Docente classe 3°
2014–2015
Docente classe 4°
2015–2016
Docente classe 5°
Inglese
Dell’Anna
Albano
Albanese Angela
Scienze motorie
Bordignon
Caici
Pilotto Marta
Topografia
Chioato Daniele
Simionato Gianfranco
Simionato
Gianfranco
Progettazioni
costruzioni impianti
De Santis
Mario Antonio
Gambarotto Dario
Santagostino Attilio
Gestione del cantiere
De Santis
Mario Antonio
Zucchetto Emanuele
Santagostino Attilio
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4 - PROFILO DELLA CLASSE
Cognome Nome
Elenco candidati
Interno/esterno | residenza
1.
ANTONINI ALBERTO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
2.
CASARIN
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
3.
CHERUBIN EDOARDO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
4.
EVSEI
EDOARDO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
5.
GATTO
DIEGO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
6.
GENESIN
FABIO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
7.
GIACON
RICCARDO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
8.
LUISATO
ALESSANDRO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
9.
MARCONATO GIACOMO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
10.
PIZZOLATO ALESSANDRO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
11.
RONCATO FEDERICO
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
12.
TOFFANO MICHELE
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
13.
TONIN
MATTIA
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
14.
TOSO
DEVID
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
15.
TROMBETTA TOMAS
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
16.
VANIN
NICOLA
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
17.
ZANON
RACHELE
INTERNO - COSTRUZIONI AMBIENTE TERRITORIO
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DAVIDE
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Provenienza
studenti
ANNO SCOLASTICO
CLASSE SEZ./altra scuola
(di provenienza)
NUMERO ALUNNI
17
2^B cat
17
3^B cat
17
4^B cat
2013–2014
Classe 3°
2014–2015
Classe 4°
2015–2016
Classe 5°
C
Profilo Storico:
composizione,
risultati
ANNO
SCOLASTICO TOTALE
NUMERO ALUNNI
M
F
RITIRATI RIPETENTI
AMMESSI
A
GIUGNO
AD
AGOSTO
2013–2014
Classe 3°
17
16
1
11
6
2014–2015
Classe 4°
17
16
1
15
2
2015–2016
Classe 5°
17
16
1
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NON AMMESSI
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5 - PROFILO FORMATIVO - DIDATTICO DELLA CLASSE
Percorso
formativo
Nel suo complesso la classe ha mantenuto sempre un comportamento corretto e responsabile ed
è stato possibile instaurare con la maggior parte degli studenti un dialogo educativo aperto e
rispettoso.
Grazie alla maturità dimostrata degli allievi la classe non ha mai manifestato problemi relazionali,
Evoluzione di:
anzi l’amicizia nel corso del triennio si è rafforzata creando un gruppo coeso e solidale.
Per quanto riguarda l’impegno, la maggior parte degli allievi si è applicato in modo regolare e
Maturazione
socio affettiva e riflessivo in tutto il triennio, per gli altri l’impegno, pur risultando non sempre costante e a volte
settoriale, ha permesso il raggiungimento degli obiettivi didattici previsti.
dinamiche
La partecipazione lungo il percorso formativo è sempre stata gratificante e produttiva e si è
relazionali
sempre caratterizzata per una buona attenzione verso le proposte effettuate dai docenti.
Comportamento, L'avvicendamento degli insegnanti in alcune discipline, anche professionalizzanti, ha influito
limitatamente sul percorso scolastico.
Impegno,
Gran parte degli studenti ha partecipato agli stage estivi presso studi tecnici professionali, enti
Partecipazione
pubblici e ditte private.
Metodo di
Negli ultimi due anni scolastici la classe ha partecipato a diverse attività nell’ambito
studio-lavoro
dell’alternanza scuola – lavoro superando il monte ore previsto dalla normativa.
Situazioni
particolari della
classe
Livelli di
competenza e
livelli di profitto
raggiunti
Area linguistico comunicativa
Area logico matematica
Area tecnico
professionale
Tabella
riassuntiva
Livello medio di
competenza
della classe
Per l’area linguistico - comunicativa il livello di competenza è più che sufficiente, così come il
livello di profitto, un limitato gruppo di studenti ha raggiunto un buon livello.
Per l’area logico – matematica nel complesso la preparazione è pienamente sufficiente anche se
non mancano i risultati buoni ed alcuni anche ottimi.
Per l’area tecnico – professionale il livello di competenza è discreto con dei livelli di eccellenza
per alcuni allievi. Il profitto raggiunto è quasi buono.
Competenze di area
Livello basilare
Livello intermedio
X
Socio-affettiva
metodologica
X
cognitiva
X
Linguistico
comunicativa
X
Logico - matematica
X
Tecnico - professionale
X
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Livello avanzato
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6 - ATTIVITÀ FORMATIVE, INTEGRATIVE ED EXTRA- SCOLASTICHE
Attività formative,
Tipo di Attività descrizione
integrative ed
extra- scolastiche Viaggio d’istruzione a Praga - Mauthausen
(Repubblica Ceca e Austria ) 24-28.11.2015
svolte
n. studenti
coinvolti
14
Descrizione di:
Stage
Viaggi d’istruzione
Viaggi studio
Visite distruzione
Esperienze
culturali
Certificazioni
Progetti
Concorsi
altro
Corso con tecnico dello SPISAL ULSS 8 sulla
sicurezza (rischio amianto) 11.04.2016
17
Banca Dati Immobiliare.
Attività di raccolta ed elaborazione dei dati
immobiliari con il software Stimatrix .
Convegno aperto a professionisti con
presentazione del progetto il 19.02.2016
Visita ad una Villa Veneta “I misteri e le tecniche
del restauro”.
Villa Grimani - Morosini – Gatterburg ad
Albaredo di Vedelago (TV) il 16.05.2016
Concorso Kangourou.
Lingua inglese 16.02.2016
17
Incontro con il Collegio dei Geometri
17
Visita didattica azienda “Arredo Tre” a Scorze
(VE) il 15.02.2016
17
Visita didattica azienda “Artuso legnami”
Caselle di Altivole (TV) e alla tomba Brion a San
Vito di Altivole progetto di Carlo Scarpa
17
Visita didattica azienda “Adriatica Strade”
Castelfranco V.to il 16.04.2016
17
Note e osservazioni
17
3
Incontro con esperto sulla progettazione in
17
disabilità, arch. Rodolfo Dalla Mora della SIDIMA
(Società Italiana Disability Manager) il
30.04.2016
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CLIL
Disciplina non Linguistica DNL
Progettazione costruzioni impianti
Disciplina Linguistica LS
Inglese
Docente coordinatore
Albanese / Santagostino
Aree tematiche
Storia dell’architettura
Metodologie attuazione CLIL
Esposizione di un argomento di storia dell’architettura
trattato nella materia di Progettazione, costruzioni,
impianti.
Periodo
Aprile e maggio 2016
Indicazioni sulla verifica e la
valutazione
Esposizione orale dell’argomento trattato, anche con
l’utilizzo di strumenti multimediali e slide scritte in
lingua.
7 – METODI E MEZZI
Attività curricolari:
metodi e mezzi,
recupero e
potenziamento
I modi e i tempi delle attività curricolari sono indicati da ciascun docente nella propria
programmazione tenendo conto delle linee guida disciplinari, di quanto concordato in
Dipartimento e in Consiglio di classe e degli strumenti a disposizione (LIM, laboratori, ecc.).
Durante il percorso didattico, i docenti hanno modificato i propri comportamenti operativi
rispetto a quanto programmato in base alla situazione contingente, individuando percorsi e
modalità adeguati al contesto.
La trattazione degli argomenti si è svolta secondo un percorso modulare, o/e per UDA articolati
in modo da favorire l’apprendimento in rapporto alle esigenze oggettive degli allievi ed avere la
possibilità di verificare puntualmente l’acquisizione delle conoscenze, delle abilità e delle
competenze prefissate.
Per gli studenti che manifestano difficoltà o che non hanno raggiungono un profitto sufficiente
alla fine del trimestre è stato realizzato il recupero in itinere, interventi didattici integrativi o di
sportello nelle ore pomeridiane.
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8 – CRITERI E STRUMENTI DELLA MISURAZIONE E DELLA VALUTAZIONE
Verifiche
Sulla base delle indicazioni del POF e delle indicazioni dei dipartimenti, le verifiche hanno seguito
lo svolgimento della programmazione. Sono state proposte agli studenti prove formali di
carattere sommativo (interrogazioni, test, verifiche scritte, ricerche ed elaborati assegnati per
casa) e accertamenti informali di natura formativa (interventi dal posto, esercizi alla lavagna,
controllo del lavoro domestico, ecc).
La valutazione sommativa è stata data sulla base di un numero di prove minimo di:
 2 verifiche scritte e 1/2 verifiche orali nel primo periodo
 3 verifiche scritte e 2 orali nel secondo periodo.
Nelle UDA le competenza sono state accertate attraverso prove autentiche e griglie specifiche.
Valutazione
I criteri di valutazione traggono le basi:
• da quanto previsto dal POF
• dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti
• da quanto previsto dal DOCUMENTO di Dipartimento per le discipline
La valutazione ha tenuto conto del livello di competenza raggiunto; della situazione di partenza
di ciascun allievo e dei progressi compiuti nel percorso di apprendimento.
Per l'attribuzione del VOTO si fa riferimento alla tabella di corrispondenza tra criteri di
valutazione e voto in decimi stabiliti nel POF d’Istituto.
Sono stati tenuti presenti anche altri criteri a seconda delle diverse discipline e per i quali si
rimanda alle relazioni dei singoli docenti.
Prove scritte e Per l’attribuzione del punteggio ciascun docente ha tenuto conto dei criteri di valutazione
colloquio approvati dal Collegio Docenti, dai Dipartimenti delle singole discipline, dal Consiglio di classe e
di quelli indicati nella programmazione individuale.
Voto finale Il voto finale in ciascuna disciplina è determinato da:
 risultati delle verifiche scritte e dei colloqui
 le osservazioni relative alle competenze trasversali,
 il livello delle competenze specifiche
 impegno, partecipazione e collaborazione in classe e a casa
 progressi conseguiti
 altri elementi che ogni insegnante riterrà utili considerare (livello di partenza,
problematiche personali e/o familiari, etc.)
Il profitto scolastico costituisce l’elemento principale per l’attribuzione del punteggio finale.
Credito scolastico Per l’attribuzione del punteggio relativo al credito scolastico e formativo il Consiglio di Classe,
e formativo tenendo conto di quanto previsto dalla normativa vigente e da quanto stabilito dal Collegio
Docenti, ha deliberato i seguenti elementi:
 valutazioni ottenute (profitto scolastico)
 frequenza assidua alle lezioni
 partecipazione
 interesse e impegno
 motivazione
 attività complementari e integrative organizzate dalla scuola (studente tutor, concorsi,
ecc)
 esperienze extrascolastiche documentate (DPR 323/1998 – D.M. 49 / 24.02.2000)
 situazione personale
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9 – ESAME DI STATO
Ammissione
all’Esame di Stato
Prove scritte
Sono ammessi all’esame di stato gli studenti che conseguono almeno la sufficienza in tutte le
discipline e in condotta.
Il Consiglio di classe ha illustrato agli studenti la struttura, le caratteristiche e le finalità dell’Esame
di Stato.
Durante l’anno scolastico, per le discipline per le quali è prevista anche la valutazione scritta, le
prove sono state effettuate tenendo conto di quanto stabilito dai Dipartimenti delle singole
discipline, dal Consiglio di classe e dalla programmazione del singolo Docente.
In preparazione degli Esami di Stato sono state effettuate alcune simulazioni riguardanti la prima,
la seconda e la terza prova scritta e hanno ricalcato le tipologie di verifica previste dall'Esame di
Stato.
Prima prova
scritta
Prova scritta di Italiano.
Simulazioni:
numero,
date,
tipologie,
indicatori di
valutazione.
Sono state svolte due simulazioni.
La prima in data 04 febbraio 2016, la seconda il 10 maggio 2016.
Delle prove di simulazione si allegano al presente documento le copie relative alle tematiche
proposte e alle griglie di valutazione.
Seconda prova
scritta
Prova scritta di Progettazione costruzioni impianti
Simulazioni:
numero,
date,
tipologie,
indicatori di
valutazione.
Sono state svolte due simulazioni.
Le simulazioni sono state svolte nei laboratori d’informatica con l’ausilio del CAD.
La prima in data 08 marzo 2016, la seconda in data 03 maggio 2016.
Delle prove di simulazione si allegano al presente documento le copie relative alle tematiche
proposte e alle griglie di valutazione.
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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Terza prova scritta Il Consiglio di classe, ha realizzato simulazioni della terza prova scritta tenendo conto:
 della programmazione didattica generale e delle singole discipline
 delle materie oggetto della prima e della seconda prova scritta degli Esami di Stato
 delle tipologie dei quesiti previsti dalla vigente normativa
 del curricolo degli studi.
discipline Inglese, Topografia, Estimo, Matematica
tipologia Quesito a risposta singola (risposta aperta) autonomamente formulata dagli allievi (tipologia B),
contenute nell’estensione massima di quindici righe.
Tempo e sussidi Centottanta minuti (ore 3,00)
didattici utilizzabili
simulazioni Tre quesiti per ciascuna delle suddette discipline di difficoltà graduata e punteggio proporzionato
ad essa (massimo punti 15 per ciascuna materia ed il voto complessivo in quindicesimi scaturisce
dal totale dei punti diviso quattro).
Sono state svolte due simulazioni.
La prima in data 16 marzo 2016, la seconda in data 29 aprile 2016.
Delle prove di simulazione si allegano al presente documento le copie relative alle tematiche
proposte e alle griglie di valutazione.
Colloquio
Simulazioni,
fasi del colloquio,
argomento scelto
dal candidato,
indicatori di
valutazione
Il Consiglio di Classe non ha svolto delle simulazioni specifiche; tuttavia è stato illustrato agli
studenti come si dovrà svolgere nelle sue tre fasi:
 il colloquio ha inizio con un argomento scelto dal candidato;
 prosegue, con preponderante rilievo, su argomenti proposti al candidato attinenti le
diverse discipline, anche raggruppati per aree disciplinari, riferiti ai programmi e al
lavoro didattico realizzato nella classe nell’ultimo anno di corso;
 si conclude con la discussione degli elaborati relativi alle prove scritte.
Il Consiglio di Classe ha suggerito agli alunni, riguardo all’argomento scelto dal candidato - da
sviluppare sinteticamente nei 10 - 15 minuti circa che avranno a disposizione nella prima parte
del colloquio d’esame – di limitare a tre o quattro al massimo il numero delle materie coinvolte,
di usare sobrietà e correttezza di riferimenti e collegamenti.
Inoltre, è stato ribadito agli studenti che il colloquio d’esame (D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323) tende
ad accertare:
 la padronanza della lingua;
 la capacità di utilizzare le conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione;
 la capacità di discutere e approfondire sotto vari profili i diversi argomenti.
Castelfranco Veneto, 14 maggio 2016
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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I COMPONENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE
docente
1.
prof. Albanese Angela
2.
prof. Baggio Maria Antonietta
3.
prof. Barbaro Alessandro
4.
prof. Masin Valeria
5.
prof. Miotto Paolo
6.
prof. Pilotto Marta
7.
prof. Santagostino Attilio
8.
prof. Simionato Gianfranco
9.
prof. Orlando Maurizio
firma
PERAZZETTA PIER ANTONIO
(Dirigente scolastico)
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ALLEGAT0 1 - Criteri di valutazione stabiliti dal Collegio dei docenti
DESCRITTORE
1
Lo studente non partecipa al dialogo educativo, non svolge il proprio lavoro in classe, né esegue i compiti per
casa. Non evidenzia progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra di non conoscere gli elementi essenziali
della disciplina e di non avere maturato competenze specifiche.
2
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo molto discontinuo, non svolge con regolarità e/o
completezza il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Non evidenzia progressi rispetto ai livelli di
partenza. Dimostra di non conoscere gli elementi essenziali della disciplina e di non avere maturato
competenze specifiche.
3
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo discontinuo, non svolge con regolarità e/o completezza il
proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Manifesta difficoltà nel raggiungimento di minimi progressi
rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza approssimativa di alcuni elementi essenziali della
disciplina e di non avere maturato competenze specifiche.
4
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo non adeguato, non svolge con regolarità e/o completezza il
proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Dimostra a tratti la capacità di raggiungere minimi progressi
rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza approssimativa degli elementi essenziali della disciplina e
di non avere maturato competenze specifiche.
5
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo non del tutto adeguato, svolge con regolarità e/o
completezza il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Non è ancora del tutto adeguato il
raggiungimento dei progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza non del tutto accettabile degli
elementi essenziali della disciplina e di avere parzialmente maturato le competenze specifiche.
6
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo complessivamente adeguato, svolge con regolarità e/o
completezza il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Appare complessivamente adeguato il
raggiungimento dei progressi rispetto ai livelli di partenza. Dimostra conoscenza non accettabile degli
elementi essenziali della disciplina e di avere maturato a livello basilare le competenze specifiche.
7
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo adeguato, svolge con regolarità, completezza e cura il
proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Appare apprezzabile il raggiungimento dei progressi rispetto ai
livelli di partenza. Dimostra conoscenza accettabile degli elementi significativi della disciplina e di avere
maturato a livello medio le competenze specifiche.
8
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo vivace, svolge con assiduità, completezza e cura il proprio
lavoro in classe e/o i compiti per casa. Appare significativo il raggiungimento dei progressi rispetto ai livelli di
partenza. Dimostra di possedere gli elementi significativi della disciplina e di avere maturato a livello medio le
competenze specifiche.
9
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo critico e vivace, svolge con assiduità, senso dell’iniziativa
personale, completezza e cura il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa. Manifesta di avere raggiunto
livelli di eccellenza nella personale rielaborazione critica dei contenuti. Dimostra di dominare la disciplina e di
avere maturato a livello avanzato le competenze specifiche.
10
Lo studente partecipa al dialogo educativo in modo critico e vivace, svolge con assiduità, senso dell’iniziativa
personale, completezza e cura il proprio lavoro in classe e/o i compiti per casa, contribuisce al lavoro della
classe con apporti personali. Manifesta di avere raggiunto livelli di eccellenza nella personale rielaborazione
critica dei contenuti. Dimostra di dominare la disciplina e di saperla mettere in relazione con le altre, e di avere
maturato a livello avanzato le competenze specifiche.
Ottimo
Buono
Sufficiente
Non
sufficiente
Gravemente non sufficiente
VOTO
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ALLEGATO 2 - Criteri di attribuzione del punteggio dei crediti approvati dal Collegio Docenti
CREDITO SCOLASTICO
Il Consiglio di Classe attribuisce ad ogni allievo nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni di corso un
punteggio denominato credito scolastico. La somma dei punteggi ottenuti nei tre anni costituisce il credito scolastico
che si aggiungerà ai punteggi riportati dai candidati nelle prove d’esame.
Il credito, da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione indicate nella tabella A, va espresso in numero intero e
deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e
l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari e integrative ed eventuali crediti
formativi. (DM 99 del 16.12/2009)
La Tabella A
Media
dei voti
M=6
6<M=<7
7<M=<8
8<M=<9
9 < M = < 10
CREDITO SCOLASTICO ( punti )
A. S. 2014/2015
I anno
II anno
(classe terza)
(classe quarta )
3-4
3-4
4-5
4-5
5-6
5-6
6-7
6-7
7-8
7-8
(DM.99/2009)
III anno
(classe quinta)
4-5
5-6
6-7
7-8
8-9
«M» rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
I Consigli di classe calcolano il credito scolastico sulla base di “M” media del profitto delle discipline e della condotta.
Data la media, si attribuisce il punteggio superiore della banda se la parte decimale della media è maggiore di 0,5.
Quando la parte decimale della media è minore o uguale a 0,5 il Consiglio di Classe potrà attribuire il punteggio
superiore valutando:

l’assiduità della frequenza

l’interesse, l’impegno, nella partecipazione al dialogo educativo (voto di condotta 9 o superiore)

attività complementari e integrative organizzate dalla scuola
-
studente tutor
-
partecipazione ad attività, progetti o concorsi che comportino impegno supplementare su proposta
del docente responsabile dell’iniziativa che curerà la certificazione dell’attività svolta (ore impegnate
e qualità del prodotto finale)
attività di partecipazione alla vita democratica della scuola (rappresentante di classe, di Istituto,
della consulta )
CREDITO FORMATIVO
Consiste in una qualificata e continuativa esperienza maturata al di fuori della scuola e debitamente documentata
dagli enti, associazioni, istituzioni presso cui lo studente ha studiato o prestato la sua opera. ( DPR 323/1998 e DM
49/2000)
Può comportare l’integrazione massima di un punto.
La partecipazione ad attività e ad iniziative complementari curricolari organizzate dalla scuola non dà luogo
all’acquisizione di credito formativo.
Ambiti riconosciuti
•
Didattico : diplomi – certificazioni lingue – concorsi – stage – esperienze lavorative
•
Artistico : teatro – musica – altre espressioni artistiche
•
Sportivo : attività e gare a livello agonistico esterne alla scuola
•
Volontariato : esperienze presso associazioni pubbliche ed enti
Si può attribuire per credito scolastico e/o formativo un punteggio superiore al minimo della fascia fino al massimo
previsto (massimo 1 punto).
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Istituto Tecnico Statale
“ARTURO MARTINI”
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
TURISMO
a
Classe 5 Indirizzo_________
Sezione________
a.s. 2015/2016
Castelfranco Veneto, 10 maggio 2016
Studente: ______________________________________________________________________________________________________________________________________
Simulazione n° 2 Prima prova dell’esame di Stato
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Svevo, Prefazione, da La coscienza di Zeno, 1923, Edizione: I. Svevo,
Romanzi. Parte seconda, Milano 1969, p. 599.
“Io sono il dottore di cui in questa novella si parla talvolta con parole poco
lusinghiere. Chi di psico-analisi s’intende, sa dove piazzare l’antipatia che
il paziente mi dedica. Di psico-analisi non parlerò perché qui entro se ne
parla già a sufficienza. “Debbo scusarmi di aver indotto il mio paziente a
scrivere la sua autobiografia; gli studiosi di psico-analisi arricceranno il
naso a tanta novità. Ma egli era vecchio ed io sperai che in tale
rievocazione il suo passato si rinverdisse, che l’autobiografia fosse un buon
preludio alla psico-analisi. Oggi ancora la mia idea mi pare buona perché
mi ha dato dei risultati insperati, che sarebbero stati maggiori se il malato
sul più bello non si fosse sottratto alla cura truffandomi del frutto della mia
lunga paziente analisi di queste memorie. Le pubblico per vendetta e spero
gli dispiaccia. Sappia però ch’io sono pronto di dividere con lui i lauti
onorarii che ricaverò da questa pubblicazione a patto egli riprenda la cura.
Sembrava tanto curioso di se stesso! Se sapesse quante sorprese potrebbero
risultargli dal commento delle tante verità e bugie ch’egli ha qui
accumulate!... Dottor S.“
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 1861 – Motta di Livenza,
Treviso, 1928), fece studi commerciali e si impiegò presto in una banca. Nel 1892
pubblicò il suo primo romanzo, Una vita. Risale al 1898 la pubblicazione del secondo
romanzo, Senilità. Nel 1899 Svevo entrò nella azienda del suocero. Nel 1923
pubblicò il romanzo La coscienza di Zeno. Uscirono postumi altri scritti (racconti,
commedie, scritti autobiografici, ecc.). Svevo si formò sui classici delle letterature
europee. Aperto al pensiero filosofico e scientifico, utilizzò la conoscenza delle teorie
freudiane nella elaborazione del suo terzo romanzo.
1. Comprensione del testo.
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di
dieci righe.
2. Analisi del testo.
2.1 Quali personaggi entrano in gioco in questo testo? E con quali ruoli?
2.2 Quali informazioni circa il paziente si desumono dal testo?
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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2.3 Quale immagine si ricava del Dottor S.?
2.4 Il Dottor S. ha indotto il paziente a scrivere la sua autobiografia. Perché?
2.5 Rifletti sulle diverse denominazioni del romanzo: “novella” (r. 1),
“autobiografia” (r. 4), “memorie” (r. 9).
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente
ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti.
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con
opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In
alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra
letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O
DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE: Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di
giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati
forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni
riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se
vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo
dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per
entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il male di vivere nella poesia e nell'arte del Novecento.
DOCUMENTI:
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia riarsa,
era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi, fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza del meriggio,
e la nuvola, e il falco alto levato.
E. MONTALE, Ossi di Seppia, 1925
Anche questa notte passerà
Questa solitudine in giro
titubante ombra dei fili
tranviari
sull'umido asfalto
Guardo le teste dei brumisti
nel mezzo sonno
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tentennare
G. UNGARETTI, L'allegria, 1942
Ho parlato a una capra.
Era sola sul prato, era legata.
Sazia d'erba, bagnata
dalla pioggia, belava.
Quell'uguale belato era fraterno
al mio dolore. Ed io risposi, prima
per celia, poi perché il dolore è eterno,
ha una voce e non varia.
Questa voce sentiva
gemere in una capra solitaria.
In una capra dal viso semita
sentivo querelarsi ogni altro male,
ogni altra vita.
U. SABA, La capra, in "Casa e Campagna", 1909 - 1910
Gelida messaggera della notte,
sei ritornata limpida ai balconi
delle case distrutte, a illuminare
le tombe ignote, i derelitti resti
della terra fumante. Qui riposa
il nostro sogno. E solitaria volgi
verso il nord, dove ogni cosa corre
senza luce alla morte, e tu resisti.
S. QUASIMODO, Elegia, 1947
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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Edvard MUNCH, L'urlo, 1893
"Sento il grido della natura!" (Munch).
"La deformazione della figura è giunta a un limite sconosciuto per quell'epoca.
L'uomo in primo piano, con la bocca gridante e le mani strette sulle orecchie per non
ascoltare il proprio incontenibile urlo, che è anche urlo della natura, è ridotto ad una
misera parvenza ondeggiante in un paesaggio di delirio."
M. DE MICHELI, Le avanguardie artistiche del Novecento, Feltrinelli 1999
2. AMBITO SOCIO – ECONOMICO
ARGOMENTO: Il lavoro tra sicurezza e produttività.
DOCUMENTI:
“Il lavoro nell'antichità non aveva il valore morale che gli è stato attribuito da venti
secoli di cristianesimo e dalla nascita del movimento operaio. Il disprezzo per il
lavoro manuale è apparso a molti come contropartita della schiavitù e, nel contempo,
causa del ristagno delle tecniche. Dell'esistenza di questo disprezzo si potrebbero dare
molteplici prove. Nella Politica Aristotele esalta il fatto che i cittadini abbiano tutto il
tempo libero «per far nascere la virtù nella loro anima e perché possano adempiere i
loro doveri civici». È la stessa nozione dell'otium cum dignitate che appare come
l’ideale di vita degli scrittori romani alla fine della Repubblica e all'inizio
dell'Impero. Ciò significa affermare anche che il lavoro è un ostacolo a questo tipo di
vita e, quindi, una degradazione.”
C. MOSSE, Il lavoro in Grecia e a Roma, trad. it. di F. Giani Cecchini, Firenze, 1973
“Nella produzione moderna il lavoro ha assunto un’importanza crescente tanto da
essere considerato il soggetto e non più l’oggetto di qualsiasi attività produttiva. Per il
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codice civile (libro V, artt. 2060 e sgg.), che regola il lavoro nell’impresa come
elemento soggettivo e dinamico, oltre che fattore primario della produzione, il lavoro
consiste nella prestazione di energie lavorative effettuata, contro il corrispettivo di
una retribuzione, da una persona fisica (lavoratore) a favore di un’altra persona fisica
o giuridica (datore di lavoro). Il lavoro può concorrere alla produzione in modo
subordinato o autonomo.”
ENCICLOPEDIA UNIVERSALE, vol. 13°, a cura di G. Ceccuti-S. Calzini-R.
Guizzetti, Ed. “IL SOLE 24 ORE”, Milano, 2006
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” (art. 1)
“La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le
condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di
svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione
che concorra al progresso materiale o spirituale della società.” (art. 4)
COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
“Dal Rapporto [ISFOL 2007] emerge una discrasia tra domanda e offerta di lavoro,
soprattutto in quei segmenti della popolazione - donne e over 55 anni in primis – per i
quali, anche in linea con gli obiettivi di Lisbona, si auspicherebbe un incremento dei
tassi di attività. Sul fronte della qualità della crescita economica del Belpaese, il
rapporto sottolinea come i lavori siano sempre più meno conformi alle aspettative
degli individui, sia per la qualità del lavoro disponibile per i nuovi entrati sia per le
prassi selettive. Le scarse prospettive di carriera rappresentano il principale fattore di
scoraggiamento sul fronte lavorativo. Fa riflettere il dato che quasi il 20% degli
occupati ritenga di svolgere mansioni che utilizzano solo parzialmente le loro
competenze professionali. Tra le iniziative da intraprendere per contrastare le criticità
del nostro mercato del lavoro, la ricetta dell’Isfol è migliorare la coerenza e
l’adattabilità reciproca tra domanda e offerta di lavoro. Soprattutto sfruttando al
meglio le potenzialità del sistema dei servizi per l’impiego. Inoltre, un funzionamento
più fluido e trasparente del nostro mercato del lavoro passa anche attraverso la
conciliazione fra competitività e meriti e l’equità dell’accesso alle opportunità. Ma su
tutti, prioritario, è investire nella sicurezza del lavoro e nel contrasto del lavoro
irregolare.”
C. TUCCI, Rapporto Isfol: lavoro precario per 10 lavoratori su 100, 20 novembre
2007
“L’ambiente di lavoro, non rappresenta soltanto un’accezione più ristretta della
nozione di ambiente, ma si caratterizza in termini assai diversi. Anche esso
costituisce infatti l’oggetto di una normativa amministrativa e penale diretta a
garantire la salute dei lavoratori addetti ad attività particolarmente rischiose, e che in
taluni ordinamenti impone alle imprese l’adozione di sistemi generali di controlli
preventivi;…ma sovente è dato riscontrare disposizioni che, attraverso la garanzia
della salute a livello di rapporto individuale, attuano una vera e propria tutela
dell’ambiente di lavoro come oggetto di una situazione soggettiva specifica del
prestatore di lavoro, autonomamente tutelabile.…Così delineata, la tutela
dell’ambiente di lavoro si prospetta, più che come tutela di un luogo (e cioè
dell’ambiente in genere), come garanzia della salute (e quindi della persona) del
lavoratore.”
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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L. RICCA, La tutela dell’ambiente di lavoro nel quadro del sistema dei diritti sociali,
in Protezione dei diritti sociali e prevenzione degli incidenti sul lavoro nel quadro dei
diritti dell’uomo lavoratore, Ed. Giuffrè, Milano, 1988
“Il fattore tecnologico è stato nelle ricerche più recenti piuttosto trascurato a
vantaggio di una impostazione che accentuava l’influenza delle variabili psicosociologiche nel complesso fenomeno dell’infortunio. Non si può negare però che un
processo produttivo deve essere analizzato sotto l’aspetto tecnologico per poter
rilevare di quanto il comportamento umano venga condizionato dalla velocità e dalle
caratteristiche della produzione. L’infortunio nella sua apparente obiettività si è
rilevato quale fenomeno la cui ricostruzione fotogenica non è riconducibile a un
meccanismo casualistico.”
C. DI NARO-M. NOVAGA-G.COLETTI-S.COLLI, Sicurezza e produttività:
influenza delle variabili tecnologiche sul comportamento lavorativo, in “Securitas”,
n° 7, anno 58, 1973
“Tutto il tempo perduto a causa degli infortuni rappresenta ore-lavoro e oremacchina aggiunte al tempo richiesto per produrre una data quantità di beni o di
servizi e, di conseguenza, riduce la produttività aziendale… A parte le perdite dirette
di tempo, allorché il lavoro viene interrotto a causa di un infortunio, condizioni
pericolose di lavoro comportano un rallentamento delle lavorazioni stesse, poiché gli
operai devono stare in guardia e muoversi e lavorare con maggiore attenzione e
prudenza di ciò che sarebbe invece necessario se non esistesse il pericolo stesso. Di
particolare importanza, a questo riguardo, sono ad esempio, le trasmissioni dei
motori, le cinghie di trasmissione e le parti mobili delle macchine nelle cui vicinanze
gli operai sono costretti a lavorare oppure a passare.”
A. BERRA-T. PRESTIPINO, Lo studio del lavoro e la psicologia della sicurezza
lavorativa, Ed. Angeli., Milano 1983
“A tale principio del rischio professionale si ispirò, fin dall’inizio, la nostra
legislazione per gli infortuni sul lavoro; la quale per la protezione del rischio stesso
impose al datore d’opera l’obbligo dell’assicurazione. Con ciò, da un lato, si volle
meglio garantire agli infortunati il pagamento delle indennità sostituendo l’Istituto
assicuratore (ente finanziariamente più solido) all’imprenditore, soggetto
all’insolvibilità; dall’altro lato si volle salvare l’imprenditore da oneri eccessivi
rispetto alla sua potenzialità economica, pei casi di infortuni gravi, ripetuti o
collettivi.”
G. MIRALDI, Gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, Cedam, Padova,
1979
3. AMBITO STORICO – POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI:
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la
moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in
visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato
al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione
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di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione
generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania
dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3
agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e
della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello
squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se
il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo
della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne
un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del
clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con
grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il
30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era
rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna
romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui
complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925
Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto
Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto
stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato,
segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò
definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy
fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba,
pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una
guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere
proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi
nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto
modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle
cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero
bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con
risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero
disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente
giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale
generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi
limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una
forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde
vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni
presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni
erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza
che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua
organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino
1976
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«Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a
Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc,
Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da
cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste
Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a
metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […]
Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo
Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel
suo corpo almeno undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è
infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo
Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle
Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove
c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del
16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul
petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove
due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le
Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una
Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un
commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra
polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto
intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un
ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.»
I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO – SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”.
Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il
lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra
comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di
dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through
Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi
metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer,
l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del
cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti
neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un
documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione
delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui
collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa
“Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue
al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della
scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca
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Parte A - Pagina 35
universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati
Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA
STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il
funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie
neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain
project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future
and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto
Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena
assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la
durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19
miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École
Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca europei e
internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le
conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer.
Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento
delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti
database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore
dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con
100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili
terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia.
Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli
scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è
costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
«Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi
cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in
Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole.
Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di
ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha
fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie
di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla
cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario
porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo
alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la
psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci
vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito
indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna,
contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della
genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio
del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per
la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come
nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece,
non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal
nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 36
ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie,
in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine
rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un
vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito
un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale
mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad
emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e
fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un
essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono
note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di
organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno
diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione
delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si
definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione
amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente
dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una
ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo
all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei
pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI
LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta
Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C
TEMA DI ARGOMENTO STORICO
“Tutte le dittature si caratterizzano per il disprezzo nei confronti dell’uomo, la
democrazia deve essere costruita, al contrario, sulla fiducia degli uomini. La
democrazia non può che appellarsi a tutti i cittadini perché veramente tutti possano
partecipare e in ciò si cela forse il passaggio più impegnativo: se vuoi partecipare
devi anche garantire la partecipazione degli altri.” (Tina Anselmi, Zia, cos’è la
Resistenza? Lecce, Manni, 2003)
Commenta la riflessione di Tina Anselmi, e proponi una tua personale
argomentazione facendo opportuno riferimento alla storia contemporanea.
TIPOLOGIA D
TEMA DI ORDINE GENERALE
«Siamo un Paese straordinario e bellissimo, ma allo stesso tempo molto fragile. È
fragile il paesaggio e sono fragili le città, in particolare le periferie dove nessuno ha
speso tempo e denaro per far manutenzione. Ma sono proprio le periferie la città del
futuro, quella dove si concentra l’energia umana e quella che lasceremo in eredità ai
nostri figli. C’è bisogno di una gigantesca opera di rammendo e ci vogliono delle
idee. […] Le periferie sono la città del futuro, non fotogeniche d’accordo, anzi spesso
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 37
un deserto o un dormitorio, ma ricche di umanità e quindi il destino delle città sono le
periferie. […] Spesso alla parola “periferia” si associa il termine degrado. Mi chiedo:
questo vogliamo lasciare in eredità? Le periferie sono la grande scommessa urbana
dei prossimi decenni. Diventeranno o no pezzi di città?» (Renzo PIANO, Il
rammendo delle periferie, “Il Sole 24 ORE” del 26 gennaio 2014)
Rifletti criticamente su questa posizione di Renzo Piano, articolando in modo
motivato le tue considerazioni e convinzioni al riguardo.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA A - ANALISI DI UN TESTO
INDICATORI
LIVELLI DI
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
Insufficiente
123456789
Sufficiente
10
Buono
11 12 13
Ottimo
14 15
Insufficiente
123456789
Sufficiente
10
Buono
11 12 13
Ottimo
14 15
Gravemente insufficiente
123456
Insufficiente
789
Sufficiente
10
Buono
11 12 13
Ottimo
14 15
Gravemente insufficiente
123456
Insufficiente
789
Sufficiente
10
Buono
11 12 13
Ottimo
14 15
COMPRENSIONE
DEL TESTO
ANALISI DEL TESTO
CONTESTUALIZZAZIONE/
CONOSCENZE
DELL'ARGOMENTO / COMPETENZE
CRITICHE
(Autore – tema – opera, contesto,
periodo)
PADRONANZA DELLA
LINGUA, CAPACITA'
ESPRESSIVE
DESCRITTORI
Fraintende o comprende solo in parte il senso
letterale del testo
Comprende il testo esclusivamente nel senso
letterale
Comprende il testo sia al livello letterale sia al livello
allegorico o metaforico
Comprende il testo nella pluralità dei livelli di
significato, dichiara e motiva la propria chiave
interpretativa
Analizza il testo nei suoi elementi formali in modo
incompleto e/o in parte errato
Analizza il testo nei suoi elementi formali in modo
essenziale e/o schematico
Analizza il testo nei suoi elementi formali in modo
complessivamente esauriente e funzionale alla
descrizione della poetica dell’autore
Analizza il testo nei suoi elementi formali in modo
completo e approfondito tale da commentare la
poetica dell’autore con varietà e spunti di originalità
Dimostra conoscenze molto povere relativamente
all’argomento e al contesto
Dimostra conoscenze parziali e acritiche
relativamente all’argomento e al contesto
Dimostra conoscenze essenziali ed effettua
collegamenti schematici
Dimostra conoscenze complete e interpreta il
fenomeno letterario nel contesto storico
Dimostra conoscenze approfondite e solide, sa
interpretare il fenomeno letterario nel contesto
storico sociale, dimostra spunti di originalità.
Organizza il testo in modo disordinato e/o espone in
modo molto scorretto tale da rendere
incomprensibile l’elaborato
Organizza il testo in modo poco ordinato e/o espone
in modo scorretto anche se l’elaborato risulta
comprensibile
Organizza il testo in modo in modo
complessivamente ordinato, espone in modo
corretto, con lessico nell’insieme appropriato e/o
prosa a struttura semplice
Organizza il testo con efficacia, espone in modo
corretto, chiaro e scorrevole, con lessico appropriato
Organizza il testo con efficacia, dimostra padronanza
della lingua, si serve di un lessico puntuale e/o
ricercato
Media
PUNTEGGIO TOTALE media
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
........./15
Parte A - Pagina 38
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 39
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA B - SAGGIO BREVE / ARTICOLO DI GIORNALE
INDICATORI
LIVELLI DI
VALUTAZIONE
Gravemente insufficiente
CAPACITA' DI RISPETTARE
LE CONSEGNE
IN ORDINE A:
-
Insufficiente
1-2-3-4-5 -6
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5
destinazione editoriale
titolo
spazio
Insufficiente
CAPACITA' DI
UTILIZZARE I
MATERIALI A
DISPOSIZIONE
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
Insufficiente
CAPACITA' DI
ELABORAZIONE
CRITICA ARGOMENTATIVA
PADRONANZA DELLA
LINGUA, CAPACITA'
ESPRESSIVE,
ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
PUNTEGGIO
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
Insufficiente
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
DESCRITTORI
Non rispetta le richieste della consegna
Rispetta solo in parte le richieste della consegna
Rispetta le richieste della consegna in modo
schematico
Rispetta le richieste della consegna in modo
organico e coerente con la situazione ipotizzata
Rispetta le richieste della consegna in modo
organico e coerente con la situazione ipotizzata,
propone soluzioni particolarmente efficaci e originali
Non utilizza i materiali / propone contenuti estranei
all’ambito
Utilizza i materiali in modo copiativo e acritico /
presenta contenuti poveri
Utilizza e analizza i materiali in modo
tendenzialmente funzionale alla propria
argomentazione / presenta contenuti semplici
Utilizza e analizza i materiali in modo coerente e
funzionale alla propria argomentazione, e propone
contenuti efficaci
Utilizza e analizza i materiali in modo, critico,
coerente e funzionale alla propria argomentazione,
propone contenuti efficaci e originali
Non propone alcun tipo di argomentazione e/o
rielaborazione critica
Propone argomentazioni e rielaborazioni critiche
povere e/o incoerenti
Propone argomentazioni e rielaborazioni critiche
semplici
Propone argomentazioni e rielaborazioni critiche
coerenti ed efficaci
Propone argomentazioni e rielaborazioni critiche
coerenti, efficaci e personali
Organizza il testo in modo disordinato e/o espone in
modo molto scorretto tale da rendere
incomprensibile l’elaborato
Organizza il testo in modo poco ordinato e/o espone
in modo scorretto anche se l’elaborato risulta
comprensibile
Organizza il testo in modo in modo
complessivamente ordinato, espone in modo
corretto, con lessico nell’insieme appropriato e/o
prosa a struttura semplice
Organizza il testo con efficacia, espone in modo
corretto, chiaro e scorrevole, con lessico appropriato
Organizza il testo con efficacia, dimostra
padronanza della lingua, si serve di un lessico
puntuale e/o ricercato
Media
PUNTEGGIO TOTALE media
........./15
Il docente
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 40
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA C - TEMA STORICO
LIVELLI DI
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
Insufficiente
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
INDICATORI
CONOSCENZA
ARGOMENTI
Insufficiente
CAPACITA' DI
ELABORAZIONE
CRITICA ARGOMENTATIVA
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
Insufficiente
CAPACITA' DI
ORGANIZZARE UN
TESTO
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
PADRONANZA DELLA
LINGUA, CAPACITA'
ESPRESSIVE
Insufficiente
Sufficiente
Buono
7-8-9
10
11-12-13
Ottimo
14-15
DESCRITTORI
Dimostra di non conoscere gli argomenti e non
aderisce alla traccia
Dimostra conoscenza degli argomenti lacunosa e/o
parziale e/o non aderisce alla traccia
Dimostra di avere compreso la consegna e di
possedere accettabile conoscenza dell’argomento
Dimostra di avere compreso la consegna e di
possedere conoscenze nell’insieme complete
Dimostra di avere compreso pienamente la
consegna e di possedere conoscenze solide e
complete
Non presenta alcun tipo di elaborazione critica
argomentativa
Presenta tentativi di elaborazione critica e
argomentativa poveri di contenuto e/o privi di
efficacia
Propone rielaborazioni critiche e argomentative
semplici ma accettabili
Propone rielaborazioni critiche e argomentative
efficaci e coerenti
Propone rielaborazioni critiche e argomentative
efficaci e coerenti, con tratti di originalità
Il testo è molto disordinato, manca di coerenza
logica e/o risulta incomprensibile
Il testo è poco ordinato e il discorso appare
frammentario e/o incompleto
Il testo è nell’insieme ordinato e il discorso proposto
in modo schematico
Il testo è organizzato con ordine funzionale
all’argomentazione, il discorso si presenta articolato,
completo e coeso
Il testo è organizzato in modo efficace e funzionale
all’argomentazione, si presenta elegante e a tratti
ricercato
Espone in modo molto scorretto tale da rendere
incomprensibile l’elaborato
Espone in modo scorretto anche se l’elaborato
risulta comprensibile
Espone in modo corretto, con lessico nell’insieme
appropriato e/o prosa a struttura semplice
Espone in modo corretto, chiaro e scorrevole, con
lessico appropriato
Organizza il testo con efficacia, dimostra padronanza
della lingua, si serve di un lessico puntuale e/o
ricercato
MEDIA
Punteggio totale
…..../15
Il docente
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 41
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
PROVA SCRITTA DI ITALIANO
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
INDICATORI
CONOSCENZA
ARGOMENTI
LIVELLI DI
VALUTAZIONE
PUNTEGGIO
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
Insufficiente
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
Insufficiente
CAPACITA' DI
ELABORAZIONE
CRITICA ARGOMENTATIVA
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
Insufficiente
CAPACITA' DI
ORGANIZZARE UN
TESTO
7-8-9
Sufficiente
10
Buono
11-12-13
Ottimo
14-15
Gravemente insufficiente
1-2-3-4-5-6
Insufficiente
PADRONANZA DELLA
LINGUA, CAPACITA'
ESPRESSIVE
7-8-9
Sufficiente
Buono
7-8-9
10
11-12-13
Ottimo
14-15
DESCRITTORI
Dimostra di non conoscere gli argomenti e non
aderisce alla traccia
Dimostra conoscenza degli argomenti lacunosa e/o
parziale e/o non aderisce alla traccia
Dimostra di avere compreso la consegna e di
possedere accettabile conoscenza dell’argomento
Dimostra di avere compreso la consegna e di
possedere conoscenze nell’insieme complete
Dimostra di avere compreso pienamente la
consegna e di possedere conoscenze solide e
complete
Non presenta alcun tipo di elaborazione critica
argomentativa
Presenta tentativi di elaborazione critica e
argomentativa poveri di contenuto e/o privi di
efficacia
Propone rielaborazioni critiche e argomentative
semplici ma accettabili
Propone rielaborazioni critiche e argomentative
efficaci e coerenti
Propone rielaborazioni critiche e argomentative
efficaci e coerenti, con tratti di originalità
Il testo è molto disordinato, manca di coerenza
logica e/o risulta incomprensibile
Il testo è poco ordinato e il discorso appare
frammentario e/o incompleto
Il testo è nell’insieme ordinato e il discorso proposto
in modo schematico
Il testo è organizzato con ordine funzionale
all’argomentazione, il discorso si presenta articolato,
completo e coeso
Il testo è organizzato in modo efficace e funzionale
all’argomentazione, si presenta elegante e a tratti
ricercato
Espone in modo molto scorretto tale da rendere
incomprensibile l’elaborato, numerosi errori di
ortografia
Espone in modo scorretto anche se l’elaborato
risulta comprensibile, numerosi errori di ortografia
Espone in modo corretto, con lessico nell’insieme
appropriato e/o prosa a struttura semplice,
ortografia corretta.
Espone in modo corretto, chiaro e scorrevole, con
lessico appropriato e correttezza ortografica
Organizza il testo con efficacia, dimostra padronanza
della lingua, si serve di un lessico puntuale e/o
ricercato
MEDIA
VOTO
…..../15
Docente
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 42
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini”
CASTELFRANCO VENETO (TV)
Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio
SIMULAZIONE 2° PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016
Materia: Progettazione, Costruzioni e Impianti
Candidato: ……………………………………
data: 03.05.2016 Classe: 5 A – 5 B C.A.T.
edificio adibito a ristorante – bar - tavola calda, inserito all’interno di
un lotto di terreno pianeggiante di 2500 mq rispettando i vincoli urbanistici del PRG
del Comune. L’edificio deve essere progettato rispettando le norme del Regolamento
Edilizio e dimensionato per 40 avventori per il ristorante, 20 frequentatori del bar, 10
addetti per la preparazione, trasformazione e distribuzione del cibo.
Progettare un
Il fabbricato deve comprendere i seguenti spazi funzione:
Locali adibiti al pubblico
-
Una zona bar;
Una zona self service;
Servizi igienici.
Locali di servizio
-
-
Un ufficio per gestore del locale;
Una cucina comprendente un locale per la preparazione degli alimenti, uno
spazio per il lavaggio delle stoviglie, una dispensa, un servizio – spogliatoi per il
personale, un magazzino materiali. Nella cucina sono previste le seguenti aree
funzioni: piano per la cottura con fuochi e lavandini, piano di lavoro per
preparare le vivande, passa vivande per permettere il transito dei cibi dal piano di
lavoro della cucina al bancone di distribuzione, area lavaggio stoviglie, nel locale
dispensa per derrate alimentari armadi, scaffali e celle frigorifero;
Locale tecnico.
Il candidato opererà le scelte da lui ritenute utili o necessarie per la redazione del
progetto fra le quali la copertura a tetto o a terrazza del fabbricato e del tipo di
struttura.
Il candidato, dopo aver stabilito gli eventuali altri dati mancanti, proceda alla
stesura dei seguenti elaborati:
o
o
o
Planimetria in scala adeguata relativa alla sistemazione del lotto di terreno.
Pianta, un prospetto e una sezione significativa dell'edificio.
Relazione tecnica illustrativa dei criteri seguiti nella progettazione, dei materiali che
si pensa di utilizzare nella costruzione e il calcolo del volume.
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 43
Il candidato dovrà sviluppare la trattazione dei seguenti argomenti:
o
o
I titoli abilitativi previsti dal Testo Unico in materia di edilizia disciplinata dal DPR
380/2001.
I cinque punti dell’architettura purista di Le Corbusier.
Durata massima della prova ore 8,00.
L’elaborato scritto-grafico potrà essere redatto a mano libera e con l’ausilio del
CAD, comunque eseguito in scala.
E consentito l'uso di manuali tecnici, raccolta di leggi non commentate e calcolatrici
non programmabili.
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini”
CASTELFRANCO VENETO (TV)
Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio
SIMULAZIONE 2° PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016
Materia: Progettazione, Costruzioni e Impianti
Candidato: ……………………………………
data: 08.03.2016 Classe: 5 A – 5 B C.A.T.
Su un adeguato lotto di terreno fissato dal candidato, prospiciente la
strada, si vuole costruire un salone di esposizione per auto delle
dimensioni di 400 mq circa con annessa officina di riparazione.
Oltre al salone di esposizione farà parte dell’edificio almeno:
-
un locale per l’attesa;
un box per il lavaggio rapido;
uffici;
un magazzino per pezzi di ricambio;
spogliatoio e servizi igienici.
Il candidato opererà le scelte da lui ritenute utili o necessarie per la
redazione del progetto fra le quali la copertura a tetto o a terrazza del
fabbricato e del tipo di struttura.
Il candidato, dopo aver stabilito gli eventuali altri dati mancanti, proceda
alla stesura dei seguenti elaborati:
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 44
o
o
o
Planimetria in scala adeguata relativa alla sistemazione del lotto di
terreno.
Pianta, un prospetto e una sezione significativa dell'edificio.
Relazione tecnica illustrativa dei criteri seguiti nella progettazione, dei
materiali che si pensa di utilizzare nella costruzione e il calcolo del
volume.
Il candidato dovrà sviluppare la trattazione dei seguenti argomenti:
o
o
I principali parametri urbanistici ed edilizi applicati nella progettazione
Indica gli elementi caratteristici dei templi e i rapporti modulari greci
classici.
Durata massima della prova ore 8,00.
L’elaborato scritto-grafico potrà essere redatto a mano libera e con
l’ausilio del CAD, comunque eseguito in scala.
E consentito l'uso di manuali tecnici, raccolta di leggi non commentate e
calcolatrici non programmabili.
Griglia di valutazione prove d’esame materia - Progettazione Costruzioni Impianti
Punteggio
Punteggio
Insufficiente
Sufficiente
massimo
assegnato
Linguaggio
0,5
1
1,5
Grafica
Rispetto delle
norme (L.13/89
0,5
1,5
2
D.L 81/08 ecc)
Funzionalità e
organicità
dell’impianto
1
2,5
4
progettuale
(planimetrie)
Composizione e
dettagli (prospetti
1,5
2
3
– sezioni)
Schema
strutturale
0,5
1
1,5
generale
Relazione tecnica
0,5
1
1,5
illustrativa
Trattazione di
argomenti
0,5
1
1,5
urbanistici e
storici
TOTALE
5
10
15
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 45
MINISTERO DELL' ISTRUZIONE, DELL' UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
Istituto Tecnico Statale per Geometri ”A. MARTINI”
SIMULAZIONE ESAME DI STATO LA TERZA PROVA
TOPOGRAFIA
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CANDIDATO:
CLASSE
DATA
Il contorno dell'appezzamento rappresentato nella figura a fianco
è stato rilevato per coordinate polari.
Scriverne l'espressione dell'area spiegandone il metodo.
Esporre i criteri prescritti dalla normativa per
raccordare due livellette consecutive di un
profilo longitudinale.
Nella figura a fianco è rappresentato un appezzamento di forma
triangolare di cui supponiamo che siano note le aree S1, S2, S3, in cui deve essere
suddiviso e i tre lati AB, BC, CA. Scrivere le formule che consentono di determinare le
posizioni degli estremi E, F,G, H, delle dividenti.
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 46
MINISTERO DELL' ISTRUZIONE, DELL' UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
CANDIDATO:
Istituto Tecnico Statale per Geometri ”A. MARTINI”
SIMULAZIONE
ESAME DI STATO
LA TERZA PROVA
TOPOGRAFIA
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
CLASSE
DATA
Il contorno dell'appezzamento rappresentato nella figura a fianco è stato
rilevato per coordinate cartesiane. Scrivere e spiegare l'espressione dell'area
applicando la formula di Gauss.
Esporre in che modo il tracciato planimetrico condiziona il profilo
longitudinale. Facendo poi riferimento allo schema riportato a lato, illustrare le
caratteristiche dei profili che si ricaverebbero dagli ipotetici tracciati 1 e 2
Nella figura a fianco è rappresentato un appezzamento di forma
triangolare. Supponiamo che siano note le aree S1, S2, S3 , in cui deve essere
suddiviso, i lati AC, CB, e le aree Saec, Sebc ,Saeb . Scrivere e spiegare le
formule che consentono di determinare le posizioni degli estremi M, ed N
delle dividenti .
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 47
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico
“ARTURO MARTINI”
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
TURISMO
SIMULAZIONE
ESAME DI STATO
LA TERZA PROVA
TOPOGRAFIA
ANNO SCOLASTICO
2015/2016
CANDIDATO:
CLASSE
DATA
Due sezioni consecutive distano 60 m e hanno area rispettivamente di 4 m2 in riporto e 6 m2
in sterro. Determinare i volumi del solido stradale compreso tra le due sezioni?
A che cosa serve la formula delle sezioni ragguagliate, e quale semplificazione introduce?
Perché la precisione della formula di Cavalieri Simpson è maggiore di quella di Bezout ?
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 48
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini”
CASTELFRANCO VENETO (TV)
Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio
SIMULAZIONE 3° PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016
Materia: Estimo
Candidato: ……………………………………
data: 16.03.2016
Classe: 5 B C.A.T.
ESTIMO
1) Quale criterio di stima esprime il valore di demolizione? Come si determina,
da quali fattori è condizionato e quand’è che un fabbricato si stima con questo
criterio?
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2) Un’area urbana, a cui competa una certa cubatura edificabie ma che, per
forma o dimensioni, sia praticamente inutilizzabile, puo’ aver ugualmente un
valore ? Se si come si determina e con quale\i criteri di stima.
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3)La superficie commerciale, quella convenzionale e quella virtuale di un
fabbricato: Come si determinano e dove vengono utilizzate.
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini”
CASTELFRANCO VENETO (TV)
Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio
SIMULAZIONE 3° PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016
Materia: Estimo
Candidato: ……………………………………
data: 29.04.2016
Classe: 5 B C.A.T.
1) Come si determina l’indennità d’esproprio provvisoria e quella definitiva in
caso di accettazione da parte del proprietario di un’area edificabile ai sensi del
T.U. D.P.R. 327\01 modificata dalla legge 244\2007 finanziaria 2008,
considerando che la stessa è utilizzata all’attualità a fini agricoli e condotta in
affitto.
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2) Dopo aver definito i tipi di successione spiega brevemente la differenza fra
riunione fittizia e collazione e fra asse ereditario e massa dividenda.
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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3) Cosa sono le quote millesimali di proprietà e d'uso delle scale e con quali
criteri si possono determinare.
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini”
CASTELFRANCO VENETO (TV)
Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio
SIMULAZIONE 3^ PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016
CLASSE QUINTA
NAME………….SURNAME……………CLASS……….. DATE………….. SCORE……/15
READ CAREFULLY AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS
1) Choose a building material among the ones you have studied so far; describe a) its
characteristics b) its main usage c) eventual advantages and disadvantages.
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(lunghezza massimo 10 righe)
2) Write down a short summary about CAD following the guidelines a) what is exactly and
its applications b) who uses it c) how is changed the world of design d) its advantages.
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(lunghezza Massimo 10 righe)
3) Do you know the difference between the terms restoration and renovation? Describe the
two processes and the main types of restoration.
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(lunghezza Massimo 10 righe)
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “Arturo Martini”
CASTELFRANCO VENETO (TV)
Indirizzo: Costruzioni, ambiente e territorio
SIMULAZIONE 3^ PROVA - ESAME DI STATO 2015 – 2016
CLASSE QUINTA
NAME………….SURNAME……………CLASS……….. DATE………….. SCORE……/15
READ CAREFULLY AND ANSWER THE FOLLOWING QUESTIONS
1) Choose one of the main topics in module 8 (bridges, schools, roads, dams, tunnels) and write
a short paragraph following the guidelines: a) When were the first examples built? By whom? b)
Which features must it have? c) What is its main function? d) Is there an example that you
particularly liked? Why?
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(lunghezza massimo 10 righe)
2) Write down a short summary about a plumbing system following the guidelines a) what is
exactly and its main function b) what does it consist of c) what materials were used in the
ancient times and what are used today.
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(lunghezza Massimo 10 righe)
3) Do you know what does a civil engineer do? What type of work does his job involve? What
does earthquake engineering deal with?
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(lunghezza Massimo 10 righe)
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MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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ANNO SCOLASTICO 2015/16
CLASSE V^ A CAT
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
TIPOLOGIA B
Candidato/a: ……………………………………………..
INDICATORI
punteggio finale: ………/15
DESCRITTORI
 conoscenze complete e corrette
CONOSCENZE
Punti da 1 a 6
 conoscenze essenziali e corrette
Viene valutato il grado di possesso dei
 conoscenze parziali e corrette
dati, delle definizioni e dei contenuti
 conoscenze non corrette
PUNTI
6
4-5
2-3
1
 esposizione aderente alla traccia,
ordinata e corretta, opportunamente
giustificata e/o con padronanza delle
competenze applicative
4-5
 esposizione aderente alla traccia,
corretta, quasi sempre giustificata,
con sufficiente padronanza delle
competenze applicative
2-3
 esposizione non aderente alla
traccia, disordinata, con nessuna
giustificazione dei procedimenti e/o
con competenze applicative errate
1
USO DEL LINGUAGGIO SPECIFICO  utilizzo di un linguaggio specifico
rigoroso ed appropriato
DELLA DISCIPLINA
Punti da 1 a 4
 utilizzo di un linguaggio
4
COMPETENZE
Punti da 1 a 5
Vengono valutati:
1)
aderenza o pertinenza con
quanto richiesto
2) chiarezza espositiva
3) giustificazione dei procedimenti
4) competenza applicativa e
linguistica
5) correttezza dei calcoli e dei
grafici (matematica)
specifico quasi sempre corretto ed
adeguato
 utilizzo di un linguaggio specifico
inappropriato o non corretto
PUNTI
2-3
1
TOTALE
Livello di sufficienza ( Descrittori in grassetto ) = 10 punti : ( combinazioni: 4+3+3; 5+2,5+2,5)
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 61
Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri
“ARTURO MARTINI”
Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25
e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it
C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G
RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
1
Presentazione
della Classe
Anno Scolastico
2015-2016
Classe
5 B cat
Disciplina
ITALIANO
Docente
Valeria Masin
La classe, anche se composta da un numero esiguo di allievi, 17, e, pertanto seguita e
sollecitata all'impegno per tutto l'anno, non ha mostrato particolare interesse alla
materia.
Tra gli allievi spicca un gruppo studioso e ambizioso di conseguire un profilo formativo
completo, quindi anche se con difficoltà, ha raggiunto dei risultati discreti e in alcuni
casi molto buoni.
Gli altri allievi hanno raggiunto gli obiettivi minimi e alcuni di loro, pur conseguendoli,
non hanno di sicuro una preparazione consolidata.
2
Obiettivi
minimi
didattici
raggiunti
3

•
•
•
•
•
•
Comprendere, interpretare, commentare i testi in relazione a epoche,
movimenti, autori, generi ed opere
Impostare ed articolare testi di vario genere
Usare le strutture grammaticali , del sistema ortografico ed interpuntivo
Saper elaborare ed ordinare le idee
Acquisire in modo adeguato le conoscenze proposte
Rielaborare idee e conoscenze
Esporre in modo organico ed efficace in relazione al contesto,
rispettando grammatica e sintassi.
Lezione frontale
Metodologie
didattiche adottate
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 62
4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
Aula attrezzata con Video proiettore con accesso alla rete.
Siti: Repetita della Treccani
Videointerviste di poeti del Novecento: Ungaretti, Quasimodo
5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
La valutazione sul raggiungimento degli obiettivi minimi considera sia il punto di
partenza di ogni singolo allievo, sia il suo percorso personale per conseguire una
preparazione adeguata. Periodicamente, fin dall'inizio dell'anno, sono state fissate
verifiche sia scritte, sia orali volte all'accertamento delle conoscenze. Si sono affiancati,
in questo modo, momenti di recupero o di potenziamento, all'ordinaria lezione.
Per i criteri di misura e valutazione ci si è attenuti a quanto deliberato dal collegio
docenti e accluso al documento del Piano dell'offerta formativa dell'anno in corso.
Sono state fatte due simulazioni di prima prova.
6
7
Attività di
recupero,
consolidamento e
approfondimento
Le attività di recupero, consolidamento o approfondimento sono state svolte in
Considerazioni
Conclusive
Il percorso di studi intrapreso dalla classe richiede molto impegno nello studio di
classe suddividendo gli allievi in piccoli gruppi e sfruttando la metodologia del
supporto tra pari.
materie complesse di indirizzo e lo studio della letteratura italiana non trova una sua
ragione, tuttavia il lavoro compiuto collegialmente rivolto a far comprendere la
necessità di usare efficacemente la lingua italiana ha sollecitato gli allievi a cimentarsi
anche nella disciplina linguistica.
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016
Il docente
Valeria Masin
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 63
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Testti adottati
Anno Scolastico
2015-16
Classe
5 B cat
Disciplina
ITALIANO
Docente
Valeria Masin
Langella, Frare, Gresti, Motta,
Pearson Vol. 3A-B
Letteratura.it,
Il romanzo tra Ottocento e primi trent’anni del Novecento.
Caratteristiche del romanzo storico (ripasso dagli appunti); del romanzo realista; del
romanzo naturalista e del romanzo sperimentale.
Conoscenza delle differenze tra il romanzo naturalista e il romanzo verista.
Evoluzione del romanzo in Italia: il romanzo scapigliato, il romanzo decadente, il
romanzo psicologico.
Letture in antologia:
Modulo 1
Iginio Ugo Tarchetti – Fosca, o della malattia personificata
Gustave Flaubert – Emma a teatro
Emile Zola – Gli effetti dell’acquavite
Giovanni Verga – Prefazione al Ciclo dei vinti
Giovanni Verga – Pasta e carne tutti i giorni
Gabriele D’Annunzio- La vita come un’opera d’arte
--- Da “La coscienza di Zeno” in antologia:
Italo Svevo – Zeno incontra Edipo
Italo Svevo – L’ultima sigaretta
Italo Svevo – La morte del padre
Italo Svevo – La liquidazione della psicanalisi
Italo Svevo – La teoria dei colori complementari
Modulo 2
Luigi Pirandello:
la vita, la “prigione della forma” e le sue vie di fuga, l’umorismo.
Le Novelle per un anno
Il Fu Mattia Pascal
Il Teatro
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 64
La fortuna critica
Letture in antologia:
La Carriola
Una “babilonia di libri”
“Maledetto sia Copernico”
Lo “ strappo nel cielo di carta”
La lanterninosofia
Lettura integrale di “Così è se vi pare”
Modulo 3
I grandi confronti: Svevo e Pirandello
Piano biografico-storico
Piano letterario – l’esplorazione del profondo; tipologie ed identità del personaggio;
lingua, stile e narrativa
La poesia:
La Scapigliatura e il modello Baudelaire
Il Simbolismo
Il lento ritrovarsi della poesia italiana
I Futuristi
I Vociani
Gli Ermetici
Liriche scelte ( fotocopie e antologia):
Modulo 4
Baudelaire – Corrispondenze
Pascoli – Il temporale
Pascoli – Il lampo
Pascoli –Il tuono
Pascoli – X agosto
Pascoli – Il gelsomino notturno
Pascoli – Il libro
D’Annunzio – La sabbia del tempo
Palazzeschi – La passeggiata
Rebora – O carro vuoto sul binario morto
Quasimodo- Vento a Tindari
Umberto Saba:
La vita, “La poesia onesta”, “Il Canzoniere”
Modulo 5
Liriche scelte:
Ulisse
La capra
Mio padre è stato per me “l’assassino”
Goal
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 65
Amai
Giuseppe Ungaretti:
Il porto sepolto
L’allegria
Il sentimento del tempo
L’ultima stagione
Liriche scelte:
Modulo 6
In memoria
Il porto sepolto
Veglia
I fiumi
San Martino del Carso
Girovago
Soldati
Di luglio
La preghiera
Giorno per giorno
Eugenio Montale:
Ossi di seppia
Le occasioni
La bufera e altro
L’ultima stagione
Liriche scelte:
I limoni
Modulo 7
Non chiederci la parola
Meriggiare pallido e assorto
Spesso il male di vivere ho incontrato
Cigola la carrucola nel pozzo
Casa su mare
Ti libero la fronte dai ghiaccioli
La casa dei doganieri
Il sogno del prigioniero
Alla Mosca
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016
Il docente
Valeria Masin
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 66
Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri
“ARTURO MARTINI”
Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25
e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it
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RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
1
Presentazione
della Classe
Anno Scolastico
2015-2016
Classe
5 B cat
Disciplina
Storia
Docente
Valeria Masin
La classe, anche se composta da un numero esiguo di allievi, 17, e, pertanto seguita e
sollecitata all'impegno per tutto l'anno, non ha mostrato particolare interesse alla
materia.
Tra gli allievi spicca un gruppo studioso e ambizioso di conseguire un profilo formativo
completo, quindi anche se con difficoltà, ha raggiunto dei risultati discreti e in alcuni
casi molto buoni.
Gli altri allievi hanno raggiunto gli obiettivi minimi e alcuni di loro, pur conseguendoli,
non hanno di sicuro una preparazione consolidata.
2
Obiettivi
Didattici
minimi
raggiunti
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
- Usare alcuni strumenti del lavoro storico (cronologie, tavole sinottiche, ecc…)
- saper individuare rispetto ad un fenomeno storico un problema ad esso relativo
- mettere in relazione le conoscenze dei fatti storici con i contesti sociali, istituzionali e
ambientali entro i quali essi si svolsero
- essere in grado di leggere, comprendere e utilizzare i documenti proposti
- iniziare a rendersi conto della complessità del fenomeno storico, nella sua dimensione
politica, economica e sociale
- utilizzare in maniera appropriata il linguaggio specifico appreso, nell’ambito di
un’esposizione sufficientemente corretta, rispetto alle conoscenze
Parte A - Pagina 67
3
Lezione frontale
Metodologie
didattiche adottate
4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
Aula attrezzata con Video proiettore con accesso alla rete.
Siti: Repetita della Treccani
La valutazione sul raggiungimento degli obiettivi minimi considera sia il punto di
partenza di ogni singolo allievo, sia il suo percorso personale per conseguire una
preparazione adeguata. Periodicamente, fin dall'inizio dell'anno, sono state fissate
verifiche sia scritte, sia orali volte all'accertamento delle conoscenze. Si sono affiancati,
in questo modo, momenti di recupero o di potenziamento, all'ordinaria lezione.
Per i criteri di misura e valutazione ci si è attenuti a quanto deliberato dal collegio
docenti e accluso al documento del Piano dell'offerta formativa dell'anno in corso.
6
7
Attività di
recupero,
consolidamento e
approfondimento
Le attività di recupero, consolidamento o approfondimento sono state svolte in
Considerazioni
Conclusive
La Storia ha destato negli allievi interesse, anche se non è stata accompagnata da uno
classe suddividendo gli allievi in piccoli gruppi e sfruttando la metodologia del
supporto tra pari.
studio assiduo, perché è stata da loro interpretata come lo strumento per capire i grandi
cambiamenti del presente, però, per il rigore che necessita il ragionamento si fermano
prevalentemente sugli aspetti più superficiali.
CastelfrancoVeneto, 15 maggio 2016
L’insegnante
Valeria Masin
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 68
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Testti adottati
Anno Scolastico
2015-16
Classe
5 B cat
Disciplina
Storia
Docente
Valeria Masin
Maurizio Onnis, Luca Crippa
Loescher Vol.3
ORIZZONTI DELL'UOMO
Modulo 1
Modulo 2
Modulo 3
Modulo 4
Modulo 5
Modulo 6
Modulo 7
Ripasso ( da appunti): Destra e Sinistra Storica
Il colonialismo
Il problema del brigantaggio
L'emigrazione
Il Primo Novecento (cap.1)
Giovanni Giolitti (cap. 2)
La Prima guerra mondiale (Cap. 3)
Totalitarismi:
Il comunismo in Unione sovietica (cap.4)
Il fascismo in Italia (Cap.5)
Il nazismo in Germania (Cap.6)
Gli Stati Uniti dalla grande crisi al New Deal
Dittature e democrazie in Europa
L'Europa verso una nuova guerra
La Seconda guerra mondiale (cap. 8)
La guerra fredda (cap.9)
Il Terzo mondo al tempo della guerra fredda.
Gli anni della distensione
Il boom economico dell'Occidente
La decolonizzazione
L'Italia dalla Costituzione al << miracolo economico>> (cap.11)
L'Italia del "Sessantotto"
CastelfrancoVeneto, 15 maggio 2016
L’insegnante
Valeria Masin
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 69
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 70
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 71
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 72
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 73
Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri
“ARTURO MARTINI”
Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25
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RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
1
Presentazione
della Classe
2
Obiettivi
didattici
raggiunti
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Anno Scolastico
2015-2016
Classe
5 B CAT
Disciplina
Religione
Docente
Miotto Paolo
La classe è formata da 17 alunni, tutti si avvalgono dell’IRC. Gruppo vivace
come negli anni precedenti, responsabile con partecipazione e interesse molto
attivi. Classe molto motivata e giunta all’ultimo anno di esperienza continuata
con lo stesso insegnante dalla classe prima. Si caratterizza per una discreta
vivacità costruttiva, un impegno più che adeguato e un’ottima attenzione
riguardo le proposte effettuate. Nel corso dell’anno non si sono verificati
problemi particolari.
 Impostare domande di senso e spiegare la dimensione religiosa dell'uomo tra
senso del limite, bisogno di salvezza e desiderio di trascendenza,
confrontando il concetto cristiano di persona, la sua dignità e il suo fine
ultimo con quello di altre religioni o sistemi di pensiero;
 Riconoscere gli elementi costitutivi della persona;
 Saper gestire i rapporti di relazione significativa e la comunicazione efficace;
 Approfondire la conoscenza della persona e dei suoi bisogni attraverso una
proposta pedagogica di tipo personalista con riferimento all’ambito valoriale
cristiano;
 Confrontarsi con la testimonianza cristiana offerta da alcune figure
significative del passato e del presente anche legate alla storia locale;
 Confrontare i valori etici proposti dal cristianesimo in ambiti di
significato culturale.
• Questioni di senso legate alle più rilevanti esperienze della
Conoscenze
vita umana;
• Linee fondamentali della riflessone sulla persona e la sua
apertura al trascendente in prospettiva storico-culturale,
religiosa ed esistenziale;
• Storia umana e storia della salvezza: il modo cristiano di
comprendere l'esistenza dell'uomo nel tempo;
• Elementi principali di storia del pensiero occidentale e del
cristianesimo fino all'epoca moderna e loro effetti per la
Parte A - Pagina 74
•
Competenze
Capacità
3
nascita e lo sviluppo della cultura europea in relazione alla
persona e alla società;
Orientamenti della Chiesa sull'etica personale e sociale, sulla
comunicazione digitale, anche a confronto con altri sistemi di
pensiero.
3) Sviluppare un maturo senso critico e un personale progetto di
vita, riflettendo sulla propria identità nel confronto con il
messaggio cristiano, aperto all'esercizio della giustizia e della
solidarietà in un contesto multiculturale;
4) Cogliere la presenza e l'incidenza del cristianesimo nelle
trasformazioni storiche prodotte dalla cultura umanistica,
scientifica e tecnologica;
5) Utilizzare consapevolmente le fonti autentiche del
cristianesimo, interpretandone correttamente i contenuti nel
quadro di un confronto aperto ai contributi della cultura
scientifico-tecnologica.
• Saper dare ragione della credibilità della rivelazione
cristiana in vista di una esperienza personale e sociale
positiva e costruttiva.
• Comprendere il significato e la natura della persona e le
sue interazioni.
• Distinguere i pensieri antropologici contemporanei.
• Fornire indicazioni su alcuni parametri di scelta etico cristiana.
• Comprendere le diversità tre nord e sud del mondo per
sviluppare nel singolo e nella società un senso di
responsabilità attiva.
• Sapere analizzare alcuni passi del Magistero sulle
tematiche economiche e sociali
 Lezione frontale
Metodologie
didattiche adottate  Domande stimolo da parte del docente e degli studenti
 Confronto con esperienze e drammatizzazioni
 Strumenti multimediali
4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
Fotocopie, aula video, proiettore portatile, libro di testo e quaderno.
Osservazione, partecipazione ai dialoghi, discussione in classe su percorsi
proposti, saggio breve, elaborazione di mappe concettuali, test.
Partecipazione al dialogo educativo, capacità di confronto, pertinenza degli
interventi critici e costruttivi, rielaborazione individuale e di gruppo dei
contenuti.
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 75
6
Attività di
recupero,
consolidamento e
approfondimento
In itinere.
7
Considerazioni
Conclusive
Obiettivi raggiunti per la quasi totalità degli alunni, discreti casi di impegno
consapevole e responsabile.
L’insegnante
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Testi adottati
Modulo 1
Anno Scolastico
2015-2016
Classe
5B CAT
Disciplina
Religione
Docente
Miotto Paolo
S. Bocchini, Religione e religioni,
Triennio, EDB.
La scoperta della persona e il bisogno di Assoluto
- l’etichetta, io sono a partire dal mio nome e cognome
- i cinque elementi costitutivi della persona attraverso la storia e nel pensiero
contemporaneo:
* l’io
* l’essere
* la sensibilità
* il corpo
* la coscienza profonda
- rapporto fra istinti primari, plastici e libertà;
- il quadrato delle relazioni (nascosto, cieco, evidente, ignoto);
- il sé e il mondo attraverso lo schema della casa;
- la persona di fronte alle letture antropologiche contemporanee: destino o progetto?
- le ipotesi di Freud e Roger a confronto sulla percezione e la progettazione della
persona;
- le immagini della persona (equilibrata, negativa, ipervalorizzata).
Attività e simulazioni sulla persona
- venti qualità;
- i 12 fogli della percezione soggettiva;
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 76
- disegno della doppia faccia;
- vicinanza e distanza affettiva;
- Campo di problemi;
- specchio della classe;
- piramide positiva;
- vincenti – perdenti.
Modulo 2
Modulo 3
I rapporti interpersonali, circle time, strumento per l’inclusione a scuola
- riconoscere emozioni e sentimenti;
- vorrei essere, vorrei fare;
- il corpo espressione della comunicazione;
- la persona come essere sessuato;
- l'amicizia e le relazioni affettive;
- la presentazione a coppie e le relazioni in cerchio;
- Io qui, io fuori: un bilancio di cinque anni di scuola e di vita:
- prospettive di orientamento dopo la quinta.
Non c’è pace senza giustizia
- la sperequazione economica e sociale tra nord e sud del mondo;
- la politica economica delle multinazionali;
- la politica economica del commercio equo solidale;
- Le povertà del sud del mondo (percorsi dell’acqua e dei medicinali);
- strategie di recupero delle situazioni di sfruttamento;
- modelli di recupero (Tobin Tax, Equo solidale, microcredito Junius, Banca etica e
del tempo,…)
- il mercato delle pietre preziose insanguinate.
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016
Il docente
I Rappresentanti di Classe
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 77
Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri
“ARTURO MARTINI”
Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25
e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it
C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G
RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
1
Presentazione
della Classe
2
Anno Scolastico
2015/2016
Classe
5B CAT
Disciplina
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente
PILOTTO MARTA
La classe, composta da 17 alunni (16maschi e 1 femmina), è caratterizzata da
un’esuberanza non sempre gestita in modo adeguato. Un gruppetto di allievi ha
affrontato attività ed aspetti organizzativi in modo ancora un po’ superficiale. Nel
complesso la classe si è mostrata aperta e disponibile verso l’insegnante, e gli
argomenti proposti.
Obiettivi
didattici
raggiunti
Conoscenze









MRF 01 – Emesso il 16.05.13
conoscono alcuni test per la misurazione del livello
condizionale(forza/ flessibilità/efficienza fisica)
conoscono alcuni esercizi preparatori e specifici relativi alle
attività motorie proposte
conoscono le tecniche di “assistenza preventiva” degli esercizi
affrontati
conoscono le modalità esecutive delle attività sportive proposte
conoscono le regole fondamentali di alcuni sport di squadra
(pallavolo, calcetto)
la maggior parte degli allievi conosce i principali
comportamenti tattici in attacco e difesa degli sport di squadra
conoscono le modalità esecutive della tecnica dello stretching
conoscono il regolamento tecnico e le procedure di
regolamentazione delle gare di alcune specialità atletiche (salto
in alto)
conoscono le tecniche di base di alcune discipline individuali
(salto in alto, karate)
Parte A - Pagina 78
Abilità
Competenze
3
Metodologie
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
 Organizzano, e regolamentano l’attività di gruppo o di squadra
 La maggior parte degli allievi sanno integrarsi nel gruppo
condividendone e rispettandone le regole
 La maggior parte degli allievi sa, in situazioni di gioco
collettivo, adattare tatticamente la propria condotta motoria
rispetto alla situazione contestuale nel rispetto delle regole del
gioco
 partecipano al lavoro organizzativo individualmente o in
gruppo, quasi sempre accettando o esercitando il coordinamento
e le responsabilità
 eseguono mediamente movimenti economici ed efficaci,
scegliendo in base al contesto, il programma motorio più
adeguato
 Sanno eseguire azioni di “assistenza preventiva”
 Mediamente utilizzano adeguatamente le attrezzature sportive
 Gestiscono con diverso grado di consapevolezza abilità
specifiche riferite a elementi tecnici di alcuni sport individuali
 Parte degli allievi gestisce in modo consapevole abilità riferite
ai gesti tecnici e, a livello diverso, agli elementi tattici specifici
degli sport di squadra in situazioni di gioco collettivo
(adattamento tattico della propria condotta motoria rispetto alla
situazione contestuale nel rispetto delle regole del gioco)
 regolamentano alcune attività di gruppo o di squadra
 utilizzano,con diverso grado di consapevolezza, le proprie
capacità condizionali e coordinative (sono in grado di eseguire
movimenti coordinati, scegliendo in base al contesto, il
programma motorio più adeguato)
 Individuano ed eseguono,seppur con diverso livello di
autonomia, degli esercizi che sviluppino la presa di coscienza
dell’ allungamento o il potenziamento di specifici distretti
muscolari
 utilizzano le tecniche di “assistenza preventiva” degli esercizi
affrontati
 quasi tutti gli allievi utilizzano in modo responsabile spazi,
attrezzature, ai fini della sicurezza
 la maggior parte degli allievi sceglie ruoli, lavora e collabora
con i compagni nella ricerca di soluzioni tattiche per il
conseguimento di un comune obiettivo di gioco, anche se non
sempre, nel rispetto delle regole
 Parte degli allievi valuta ed analizza in modo critico la tecnica
esecutiva di un gesto od un’azione motoria e il suo esito in
riferimento ai parametri proposti
 Parte degli allievi è consapevole, accetta e rispetta la propria ed
altrui corporeità competenza motoria, ed identità con relativi
possibilità e limiti
 Sono mediamente in grado di affrontare situazioni motorie non
usuali, superando possibili timori e paure..
 Parte degli allievi è in grado di avere condotte responsabili in
ambito sportivo scolastico (mettere in atto comportamenti
funzionali alla sicurezza e alla prevenzione, al mantenimento
della salute e del benessere)
Si è cercato di favorire un’atmosfera che: incoraggiasse ad essere attivi,favorisse la
natura personale dell’apprendimento,riconoscesse il diritto all’errore, incoraggiasse la
Parte A - Pagina 79
didattiche adottate fiducia in sé, desse la certezza di essere accettati e rispettati, facilitasse la scoperta.
Orientativamente sono stati utilizzati i metodi Globale/analitico (per parti) misti: globale
per contestualizzare il compito motorio e favorirne la formazione dell'immagine
mentale completa, analitico per semplificare e facilitare l' apprendimento e il
consolidamento dello stesso, permettendo alle allieve di concentrarsi su un numero
minore di aspetti dello stesso compito e di correggere eventuali errori; l’ Insegnamento
fra compagne per favorire le relazioni e sviluppare autonomia e responsabilità, per
sviluppare capacità di analisi personale dell’errore; l’apprendimento cooperativo; le
strategie cognitive (libera esplorazione e scoperta guidata) sollecitando le allieve alla
ricerca e all’elaborazione autonoma di risposte alle situazioni proposte e favorendo un
apprendimento di tipo creativo e divergente
4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
Palestre dell’Istituto, materassini ad alta densità, materassini, sacconi , ritti e asticella
didattica per il salto in alto, coni, panche, spalliere, manubri, palloni da pallavolo e
calcetto, fischietti e segnapunti, materiale audiovisivo,pc, cordella metrica
Valutazione formativa: ha previsto, oltre all'osservazione costante e sistematica delle
allieve nello svolgimento delle lezioni, l’ effettuazione di prove di tipo pratico/motorio
strutturate, semi-strutturate nel primo e secondo periodo.
La valutazione sommativa ha tenuto conto, non solo della preparazione finale, ma
anche del livello iniziale (e quindi dei miglioramenti conseguiti da ciascun allievo),
delle capacità motorie individuali nonché dell’impegno e della volontà profusi.
Il livello di acquisizione delle conoscenze è stato rapportato al livello medio della
classe.
Per l'attribuzione del VOTO si è fatto riferimento alla tabella di corrispondenza
tra criteri di valutazione e voto in decimi stabiliti nel POF d’Istituto.
6
7
Attività di
recupero,
consolidamento e
approfondimento
Considerazioni
Conclusive
Non si sono resi necessari interventi didattici educativi integrativi né attività di
recupero in itinere
I risultati conseguiti, pur nelle differenze individuali, possono considerarsi mediamente
più che buoni.
Sono state apportate delle modifiche per quanto riguarda i contenuti disciplinari previsti
ad inizio anno scolastico dettate da motivi di natura logistica (turnazione nelle palestre,
spazi di lavoro disponibili).
CastelfrancoVeneto, 15 maggio 2016
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
L’insegnante
Parte A - Pagina 80
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Testi adottati
Anno Scolastico
2015/2016
Classe
5B CAT
Disciplina
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Docente
Pilotto Marta
nessuno

a)
b)
c)
d)
Modulo/UDA 2
CONOSCERE IL
PROPRIO CORPO
E LE SUE
MODIFICAZIONI
Modulo/UDA 3
IL GIOCO, LO
SPORT E IL FAIR
PLAY
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Test:
forza arti inferiori ( Abalakov) e lungo da fermi;
Efficienza fisica (indice di Ruffier)
Flessibilità rachidea
Velocità sui 30 mt
 Mobilità articolare:
a) Fasi e tecnica dello stretching
b) esercizi di stretching statico senza attrezzi,individuali e a coppie
 forza:
a) Azione meccanica dei principali gruppi muscolari
b) Lavoro potenziamento muscolare a carico naturale e con l’ utilizzo di piccoli e grandi
attrezzi
c) Lavoro potenziamento muscolare in circuito a tempo e a numero di ripetizioni
d) Analisi del lavoro di potenziamento

a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Giochi collettivi o a piccoli gruppi per:
ovviare all’ “effetto grappolo”;
essere a distanza ottimale;
smarcarsi;
leggere in anticipo le intenzioni dell’avversario;
provocare gli avvenimenti;per mascherare le proprie intenzioni;
indirizzare la visione centrale;
la visione “periferica”;
dimostrare disponibilità (a ricevere la palla)

pallavolo:
la difesa a zona
consolidamento fondamentali individuali
situazioni di gioco propedeutiche (campo ridotto-cambio veloce)
falli di giro e di posizione
il cambio d’ala
situazioni di gioco 6vs6 con due alzatori fissi e il cambio d’ala
penetrazione dalle zone 1,6,5
situazioni di gioco con un alzatore fisso e penetrazione dalla seconda linea
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
Parte A - Pagina 81

tornei interclasse:
a) calcetto regolamentato dagli allievi

a)
b)
c)
d)
e)

Modulo/UDA 4
SICUREZZA E
PREVENZIONE
Atletica:
Regole di gara nella disciplina atletica del salto in alto
Esercizi propedeutici alle fasi di rincorsa, stacco, valicamento e caduta
salto “a forbice”, salto dorsale da fermi
salto dorsale completo (“Fosbury flop”) con rincorsa su 3, 5 e 7 passi)
prove di salto dorsale completo con innalzamento della misura
a)
b)
c)
d)
e)
arti marziali – karate:
esercizi propedeutici alle azioni degli arti superiori (pugno)
esercizi propedeutici alle azioni degli arti inferiori (calcio)
esercizi propedeutici alle azioni di “chiusura dell’anca”
spostamenti in orizzontale e verticale,” fluttuazioni”
tecniche delle azioni di arti superiori ed inferiori da fermi su bersaglio


assistenza preventiva alle esercitazioni svolte in palestra
Informazioni sulla prevenzione degli infortuni in palestra
Castelfranco Veneto, 15 maggio 2016
Il docente
I Rappresentanti di Classe
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
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Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri
“ARTURO MARTINI”
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RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
1
Anno Scolastico
2015-2016
Classe
5^ B C.A.T.
Disciplina
ESTIMO
Docente
Prof. BARBARO Alessandro
Presentazione
della Classe
2
Obiettivi
didattici
La classe è composta di 17 studenti, di cui una femmina e sedici maschi.
Il comportamento dei ragazzi, è risultato generalmente corretto e rispettoso con
discreta partecipazione alle proposte didattiche .
L’impegno, è stato adeguato e costante durante tutto l'anno scolastico per la
maggioranza della classe.
I livello globale di partenza considerato sufficiente, anche se è presente una
fascia di studenti con carenze di base in diversi assi disciplinari, si è mantenuto
sino alla fine.
La classe ha partecipato al convegno sulla presentazione dei dati del Progetto
Banca Dati Immobiliare al teatro accademico di Castelfranco Veneto all’inizio
del secondo periodo
Sono stati raggiunti in modo soddisfacente gli obiettivi sottoesposti
Conoscenze
raggiunti
-Concetti di Valutazione, criteri di stima, metodo e procedimenti
estimativi.
-Conoscenza dei principi della valutazione: l’ordinarietà e la
comparazione
- Conoscenza delle caratteristiche intrinseche estrinseche e legali
dei beni immobiliari e dei diritti
Abilità
Competenze
3
- Conoscenza dei meccanismi del Catasto Terreni e Fabbricati
-Elaborazione dati di carattere statistico economico: Indagini
immobiliari via Internet
-Risoluzione di casi estimativi in campo civile, legale e catastale
-Saper eseguire una stima sintetica ed una analitica di un bene
immobiliare in
campo civile, legale e catastale
- Saper redigere una relazione tecnico-estimativa ed una indagine
immobiliare
lezione frontale
Metodologie
lezione aperta per stimolare l’intervento della classe
didattiche adottate favorire la discussione in classe su argomenti attinenti lo studio della disciplina
lezione in compresenza ( laboratorio INFORMATICO)
Fornitura di materiale didattico: Slide, Esercizi svolti, Schemi risolutivi, Tabelle d’analisi
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 83
prezzi.
4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
o
o
o
o
o
o
o
o
laboratorio informatico
audiovisivi
lavagna luminosa
libri di testo
altri testi o riviste
grafici – prospetti – tabelle – schede didattiche
lavori personali per favorire il corretto uso di terminologie o tecniche acquisite
quaderno degli appunti e delle relazioni
I criteri di valutazione traggono le basi:
 da quanto previsto dal POF
 dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti (sotto riprodotti)
 quanto previsto dal DOCUMENTO N. 1 di Dipartimento
 quanto previsto dal DOCUMENTO di programmazione del Consiglio
di classe
La valutazione del profitto è stata fatta tenendo conto dei diversi elementi
che ogni verifica ha evidenziato.
Alle verifiche scritte è stata attribuita una valutazione secondo la gravità
degli errori e le lacune che eventualmente emerse.
E’ stato oggetto di valutazione anche la produzione scritta effettuata a casa
( sviluppo di tematiche, relazioni scritte ).
Le verifiche orali ( colloqui ) hanno completato la valutazione.
Tali voti si sono basati sulla preparazione effettivamente accertata e idonea ad
affrontare con disinvoltura lo svolgimento del resto del programma o gli studi
futuri o il mondo del lavoro.
I colloqui hanno interessato non solamente un singolo argomento o tematica ma
sull’intera parte del programma fino a quel momento svolta, comprese le
conoscenze di base acquisite negli anni precedenti; per l’occasione gli allievi
sono stati provati ad effettuare i vari collegamenti disciplinari ed
interdisciplinari
6
Attività di
recupero,
consolidamento e
approfondimento
Sono state effettuate delle attività di recupero in itinere e di sportello per
rafforzare i concetti le conoscenze delle modalità e delle procedure di risoluzione
dei casi estimativi in ambito civile, rafforzando soprattutto l’aspetto
metodologico procedurale
7
Considerazioni
Conclusive
Stante le caratteristiche della classe si può dire che sostanzialmente gli obiettivi
minimi della disciplina estimativa sono stati raggiunti. Ha lavorato con costanza
e sostanziale regolarità dimostrando disponibilità ed interesse. Il profitto è
risultato complessivamente pienamente sufficiente con punte di buon livello.
Sul programma risulta difficile attuazione per tempistica la parte riguardante
l’Estimo territoriale per la quale sono state fornite informazioni essenziali senza
inserirlo in programma.
CastelfrancoVeneto, 15.05.2016
L' Insegnante Barbaro Prof. Alessandro
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 84
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Anno Scolastico
Classe
Disciplina
Testi adottati
2015-16
5^ B C.A.T.
ESTIMO
Docente
Prof. BARBARO Alessandro
S. Amicabile
Nuovo Corso di Economia ed Estimo
Ed. Hoepli
Volume unico con prontuario
Modulo 1
Estimo
Generale
Cap. 22, 29, 30
Modulo 2
Estimo Civile
Cap.24,25,26,
27
Modulo 3
Estimo Legale
Cap.31,32,33,
34
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
a) Definizione di Estimo
b) Contenuti dell’Estimo
c) Principi della Valutazione
d) La Relazione estimativa ed il Rapporto di valutazione
e) Casistica estimativa: conflittuale, ordinaria, pubblica.
f) Criteri di Stima: criteri principali e derivati
g) Procedimenti estimativi: sintetici ed analitici.
h) Gli standard di Valutazione –I.V.S. – (concetti essenziali) (da completare)
2.1) I FABBRICATI CIVILI
a) Generalità. Gestione e descrizione dei fabbricati.
b) Valore del mercato (MCA)
c) Valore di costruzione e di ricostruzione (C.A.)
d) Valore di capitalizzazione (I.C.A.)
e) Valore di trasformazione
f) Valore complementare
2.2) STIMA DEI FABBRICATI RURALI (da completare)
2.3) STIMA DELLE AREE FABBRICABILI
a) Generalità
Gli strumenti edilizi
Caratteristiche di un’area edificabile
Il mercato
b) La Valutazione
Valore di mercato
Valore di trasformazione
Valore complementare
2.4) I CONDOMINI E STIME RELATIVE
a) Generalità
b) Sul valore di mercato di un condominio
c) Diritto dei singoli condomini sulla proprietà comune
d) Sul riparto delle spese condominiali
e) Regolarità dell'assemblea e validità delle deliberazioni
f) Diritto e indennità di sopraelevazione
3.1) ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA'
a) Generalità: Definizione, oggetto e soggetti
b) Normativa- Sintesi storica legislativa:
b.1) Legge fondamentale 25 giugno 1865 n. 2353
b.2) Legge del 15 gennaio 1885 n. 2892 per il risanamento della città
di Napoli
b.3) Espropriazione per pubblica utilità secondo la legge "casa" del
22 ottobre 1971 n.865, con integrazione della legge 25 gennaio
1977 n. 10 "Norme per la edificabilità dei suoli", detta legge Bucalossi.
b.4) Testo Unico del 2001, Legge Finanziaria 2008 e Sentenza C.C. del 2011
Parte A - Pagina 85
Modulo 4
Estimo
Catastale
Cap.38,39
(da Completare)
c) L’iter espropriativo
d) L’indennità d’Esproprio in base alla Normativa vigente.
3.2) SERVITU' PREDIALI COATTIVE
a) Generalità
b) Passaggio coattivo
c) Acquedotto coattivo
d) Scarico coattivo
e) Elettrodo coattivo
f) Servitù di metanodotto
3.3) STIME DIRITTI REALI MINORI
3.3.1) USUFRUTTO USO ABITAZIONE
a) Generalità
b) Valore del diritto dell'usufrutto
c) Valore del diritto di nudo proprietario
3.3.2) SUPERFICIE
a) Generalità
b) Valore del diritto del superficiario
c) Valore del diritto del concedente
3.4) STIMA DEI DANNI (da completare)
a) Generalità
b) Contratto di assicurazione o polizza
c) Valutazione dei danni prodotti dalla grandine
d) Valutazione dei danni prodotti dall'incendio
3.5) STIMA DELLE SUCESSIONI
a) Definizione di successione
b) Tipi di successione
c) Concetti di: asse ereditario, riunione fittizia, collazione, massa dividenda,
divisione ereditaria
4.1) CATASTO TERRENI Ex NUOVO CATASTO TERRENI (N.C.T.)
a) Generalità
b) Rassegna storica del catasto rustico italiano
b) Formazione del catasto terreni
c) Pubblicazione del catasto
d) Attivazione del catasto
e) Conservazione del catasto terreni. Variazioni oggettive e soggettive. Visura Atti
f) Organizzazione e compiti dell'Amministrazione del catasto
4.2) CATASTO DEI FABBRICATI Ex NUOVO CATASTO EDLIZIO URBANO
(N.C.E.U.)
a) Storia del Catasto Fabbricati
b) Fasi di costituzione dell’N.C.E.U.:
b.1) Formazione: Operazioni topografiche ed estimative
b.2) Pubblicazione ed attivazione
b.3) Conservazione: Atti, visura, variazioni catastali e modulistica
c) Il Catasto fabbricati: nuova normativa
Castelfranco Veneto, 15.05.2016
Il docente
Barbaro Prof. Alessandro
_______________________________
i Rappresentanti di Classe
___________________________________
____________________________________
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 86
Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri
“ARTURO MARTINI”
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RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
1
Presentazione
della Classe
2
Obiettivi
didattici
raggiunti
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Anno Scolastico
2015/16
Classe
5^ B CAT
Disciplina
INGLESE
Docente
ALBANESE ANGELA
La classe è formata da 17 allievi, 16 maschi e 1 femmina. Dalle osservazioni fatte in
questa prima parte dell’anno, la classe risulta, in generale, discretamente motivata allo
studio della disciplina e sostanzialmente corretta e rispettosa, anche se un ristretto
gruppo di alunni è stato, a volte, richiamato all’attenzione ed alla concentrazione verso
le attività proposte e ad un maggiore rispetto delle regole. Gli studenti hanno
presentano livelli di preparazione eterogenei, ugualmente differenziati, inoltre, sono
risultati l’impegno nei confronti della disciplina, i ritmi di apprendimento ed i livelli di
attenzione.
Una buona parte della classe ha conseguito nella verifiche risultati mediamente
discreto-buoni, il restante si attesta su livelli complessivamente sufficienti. Alcuni
alunni, tuttavia, presentando una situazione iniziale di difficoltà e carenze pregresse
hanno raggiunto appena sufficientemente le competenze minime della disciplina. Il
primo periodo è stato utilizzato per rivedere e consolidare le competenze grammaticali e
le conoscenze lessicali dell’anno scolastico precedente, al fine di permettere di colmare
eventuali lacune pregresse e di cominciare il programma del nuovo anno scolastico.
Come prerequisiti essenziali gli alunni dovevano possedere una discreta conoscenza
degli argomenti grammaticali e lessicali svolti durante l’anno scolastico precedente ed
un adeguata conoscenza del lessico specialistico e degli argomenti relativi alla
microlingua. Si segnala, inoltre, che per un gruppo classe c’è stata una buona
disponibilità al dialogo educativo con interventi frequenti durante le lezioni, non
mancando, però, diverse situazioni di fragilità, soprattutto in fase di esposizione orale.
Pertanto, si è cercato, attraverso domande dirette e interventi dal posto, di potenziare
l’abitudine a parlare in lingua, prestando maggiore attenzione agli allievi che
tendenzialmente si sono dimostrati meno inclini ad esporsi in classe. Il lavoro domestico
è stato svolto con una certa regolarità.
Parte A - Pagina 87
Conoscenze e

abilità










Competenze
chiave
europee
Competenze
Comuni
(linee guida
per il secondo
biennio e
ultimo anno
degli Istituti
Tecnici
Dir.
Ministeriale
n. 4 16/01/12
e QCER)
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
1.
2.
Interagire in conversazioni in modo chiaro e coerente su
argomenti familiari, di interesse personale, sociale, d’attualità o
di lavoro utilizzando anche strategie compensative.
Identificare e utilizzare le strutture linguistiche ricorrenti nelle
principali
tipologie testuali, scritte, orali o multimediali.
Descrivere in maniera semplice esperienze, impressioni, eventi
e progetti relativi ad ambiti d’interesse personale o a situazioni
lavorative
Utilizzare appropriate strategie ai fini della comprensione
globale di testi di media lunghezza e complessità
Produrre testi coerenti ed articolati su tematiche note di
interesse personale, quotidiano, sociale e professionale con
scelte lessicali e sintattiche appropriate.
Utilizzare un repertorio lessicale ed espressioni adeguate, per
esprimere bisogni concreti della vita quotidiana e descrivere
esperienze di tipo personale e lavorativo
Utilizzare i dizionari monolingue e bilingue, compresi quelli
multimediali.
Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua
anche ai fini della trasposizione di testi in lingua italiana
Comprendere testi orali e scritti in lingua standard, riguardanti
argomenti noti d’attualità, di studio e di lavoro, cogliendone
idee principali ed elementi di dettaglio
Comprendere globalmente, utilizzando appropriate strategie,
messaggi radio-televisivi e filmati su argomenti di attualità
Riconoscere la dimensione culturale della lingua ai fini della
mediazione linguistica e della comunicazione interculturale
Comunicazione in lingue straniere
Consapevolezza ed espressione culturali

padroneggiare la lingua inglese per scopi comunicativi e
utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per
interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2
del quadro comune europeo di riferimento per le lingue
(QCER)

redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali
e di gruppo relative a situazioni professionali

individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di
team working più appropriati per intervenire nei contesti
organizzativi e professionali di riferimento

utilizzare i sistemi informativi aziendali e gli strumenti di
comunicazione integrata d’impresa, per realizzare attività
comunicative con riferimento ai differenti contesti
Parte A - Pagina 88
3
La trattazione degli argomenti si è svolta secondo un percorso modulare, articolato in
Metodologie
didattiche adottate mappe concettuali molto elastiche in modo da favorire l’apprendimento in rapporto alle
esigenze oggettive degli allievi ed avere la possibilità di verificare puntualmente
l’acquisizione degli obiettivi prefissati, procedendo, se necessario, ad eventuali strategie
integrative e/o di recupero. Tali mappe concettuali sono state pertanto suscettibili di
aggiustamenti sia nei tempi di svolgimento che nei contenuti, avendo tenuto conto per
ciascun modulo dei livelli di apprendimento medi (conoscenza, competenza, capacità)
conseguiti dalla classe. La didattica è stata impostata in modo di favorire la
partecipazione degli allievi, alternando la spiegazione frontale al dialogo individuale.
Nel processo di apprendimento si è cercato di sviluppare il metodo induttivo e
l’astrazione dall’esemplificazione concreta, per giungere in seguito ad una più rigorosa
sistemazione logico-deduttiva.
4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
La trattazione degli argomenti si è svolta secondo un percorso modulare, o/e per UDA
articolati in modo da favorire l’apprendimento in rapporto alle esigenze oggettive degli
allievi ed avere la possibilità di verificare puntualmente l’acquisizione delle conoscenze,
delle abilità e delle competenze prefissate per procedere, se necessario, ad eventuali
strategie integrative e/o di recupero.
Sono stati utilizzati, per quanto possibile, metodi e mezzi che hanno consentito di far
acquisire il gusto e la capacità di apprendere quali:















5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
lezione frontale
lezione aperta (stimolare l’intervento della classe)
lezione partecipata
problem solving
lavoro di gruppo
attività di laboratorio
audiovisivi
lavagna murale
Lim
libri di testo
quaderno appunti
schede di approfondimento / recupero
altri testi o riviste
DVD-filmati
prospetti – tabelle – schede didattiche riassuntive
La verifica si è svolta durante la realizzazione delle attività programmate, ricorrendo a
verifiche formali di carattere sommativo (interrogazioni, test, verifiche scritte, ricerche
ed elaborati assegnati per casa) nonché ad accertamenti informali di natura formativa
(interventi dal posto, esercizi alla lavagna, controllo del lavoro domestico, ecc).
La valutazione sommativa si è basata sui un numero minimo di prove:
 2 verifiche scritte e 1 verifica orale nel trimestre
 2 verifiche scritte e 2 orali nel pentamestre.
La revisione delle verifiche scritte è stata effettuata entro 15 giorni dalla verifica o
comunque prima della successiva verifica.
I criteri di valutazione traggono le basi:
- da quanto previsto dal POF
- dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti
- da quanto previsto dal DOCUMENTO di Dipartimento
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 89
-
da quanto previsto dal DOCUMENTO di programmazione del Consiglio di classe
La valutazione del profitto è stata fatta tenendo conto dei diversi elementi che ogni
verifica può evidenziare.
La valutazione ha tenuto conto innanzitutto del livello di competenze raggiunto; quindi
della situazione di partenza di ciascun allievo e dei progressi compiuti nel percorso di
apprendimento; inoltre, il livello di acquisizione delle conoscenze è stato rapportato al
livello medio della classe.
Per l'attribuzione del VOTO è stato fatto riferimento alla tabella di
corrispondenza tra criteri di valutazione e voto in decimi stabiliti nel PED/POF
d’Istituto.
6
Attività di
recupero,
consolidamento e
approfondimento
7
Considerazioni
Conclusive
Per gli studenti che hanno manifestano difficoltà e hanno raggiunto appena
sufficientemente competenze minime è stata effettuata un’attività di recupero in
itinere, che ha previsto momenti di ripasso e di consolidamento di conoscenze,
competenze e abilità.
Per la restante parte della classe, che ha dimostrato interesse verso alcune tematiche, si
sono proposte alcune attività di approfondimento e potenziamento con le modalità più
opportune alla situazione contingente.
Nel corso del pentamestre sono state effettuate delle simulazioni delle prove scritte
dell’Esame di Stato.
Il lavoro dell’ultimo anno si è focalizzato maggiormente sui contenuti di microlingua,
legati all’indirizzo di studio. La classe non possedendo una solida conoscenza degli
argomenti legati alla terminologia settoriale, è stata guidata all’acquisizione e
rielaborazione del
linguaggio tecnico-specialistico, non senza difficoltà per
l’acquisizione del lessico e nella capacità di esposizione orale dei contenuti , risultante
per alcuni aspetti, teorica e mnemonica. La padronanza linguistica, sia scritta che orale,
presenta ancora delle criticità, soprattutto se non supportata da studio adeguato. Una
parte degli allievi, tuttavia, ha comunque dimostrato di avere compreso i contenuti
proposti, anche se l’esposizione non sempre è risultata corretta e fluida.
CastelfrancoVeneto, 10/05/2016
L’insegnante
Albanese Angela
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 90
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Testi adottati
Anno Scolastico
2015/2016
Classe
5^B CAT
Disciplina
INGLESE
Docente
ALBANESE ANGELA
Libro di testo: HOUSE AND GROUNDS –
Ed. ELI
Nel corso del corrente anno scolastico sono stati affrontati i seguenti contenuti disciplinari e moduli:
MODULE 4:
Building
Materials
Conoscenze
-Identificare i diversi tipi di materiali da costruzione
-Distinguere tra materiali naturali e materiali creati dall’uomo
-Individuare i vantaggi e gli svantaggi di ciascun materiale
Competenze
-Comprendere testi orali e scritti, individuando gli elementi caratterizzanti ed argomentando in
modo valido
-Semplici composizioni di descrizione dei materiali studiati
Strutture grammaticali
-Past Simple, Past Continuous
■ Natural and man-made materials








MODULE 5:
Design and
Planning
Stone
Timber
Brick
Cement and concrete
Steel
Glass and metal
Plastic
Sustainable materials.
Conoscenze
-Identificare gli strumenti di mappatura
-Identificare gli strumenti di misurazione e le loro applicazioni
-Conoscenza del lessico relativo alle funzioni sopra individuate
Strutture grammaticali
-Comparativi e superlativi, Past Simple vs Present Perfect
Competenze
-Comprendere testi orali e scritti, individuando gli elementi caratterizzanti ed argomentando in
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 91
modo valido
-Semplici composizioni di descrizione dei materiali studiati
■ Measuring instruments





Mapping
Surveying instruments
GPS as a surveying instrument
The art of design (sketch stage and working drawings/autocad/rendering)
Reports (architectural brief and drawing/architectural- building report)
MODULE 6:
Building and the
Conoscenze
Building Site
-Individuare gli elementi comuni delle costruzioni
-Classificare gli interventi di restauro e rinnovo di un edificio
-Identificare le misure di sicurezza di un cantiere
Strutture grammaticali
-Modali (1), Second and third Conditional
Competenze
-Comprendere testi orali e scritti di diversa tipologia
-Interagire su argomenti di carattere specifico esprimendo la propria opinione
-Esporre per iscritto contenuti di carattere specifico
■ Building elements

Foundations

Walls

Floors
 Stairs
 Roofs
 Restoration
 Building renovation
 Modern methods of construction
 Construction machinery
 Health and safety
MODULE 7:
Building
Installations
Conoscenze
-Individuare gli elementi comuni delle costruzioni
-Classificare gli interventi di restauro e rinnovo di un edificio
-Identificare le misure di sicurezza di un cantiere
Strutture grammaticali
-Present Perfect Simple vs Present Perfect Continuous
-Past Perfect Simple vs Past Perfect Continuous
Competenze
-Comprendere testi orali e scritti di diversa tipologia
-Interagire su argomenti di carattere specifico esprimendo la propria opinione
-Esporre per iscritto contenuti di carattere specifico
■ House systems



MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Plumbing systems
Drainage
Electrical and heating systems
Parte A - Pagina 92



MODULE 8:
Building Public
Works
Solar heating
Ventilation and air conditioning
Energy conservation
Conoscenze
-Descrivere interventi di ingegneria civile
-Identificare esempi di ingegneria civile (ponti, strade, scuole, dighe, teatri, aeroporti, giardini
e parchi, tunnels)
-Identificare interventi di ingegneria sismica
Strutture grammaticali
-Modali (2), Passive Forms
Competenze
-Comprendere testi orali e scritti di diversa tipologia
-Interagire su argomenti di carattere specifico esprimendo la propria opinione
-Esporre per iscritto contenuti di carattere specifico
■
Engineering



Civil engineering
Earthquake engineering
Public works (bridges, roads, schools, dams,opera houses, airports, gardens and
parks, tunnels)
MODULO 9:
Working in
construction
Conoscenze
-Leggere e capire un annuncio di lavoro
-Come si scrive un CV e una lettera di richiesta di lavoro
-Strutture grammaticali
-Discorso indiretto, frasi relative
Competenze
-Comprendere testi orali e scritti di diversa tipologia
- Interagire su argomenti di carattere specifico esprimendo la propria opinione
-Esporre per iscritto contenuti di carattere specifico
■ Professional/Education/How to find a job




An overview
Operatives
Jobs ads
CV and covering letter
DOSSIER 1: A
short History of
Architecture/Mi Conoscenze
lestones in
-Distinguere le varie tipologie di costruzioni architettoniche nei vari periodi storici
-Conoscere alcune delle principali correnti letterarie legate all’aspetto architettonico coi
Architecture
principali esponenti e stili ad esse legati (stile gotico/neoclassico ecc)
Competenze
-Riportare un discorso anche su argomenti inerenti il linguaggio settoriale;
-Preparare una breve composizione su temi di attualità in particolar modo riguardanti
l’ambiente circostante, elementi di bio-architettura e principali eco-materiali.
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 93
-Esprimere la propria opinione circa i temi trattati, previa preparazione in classe e /o a casa
oppure seguendo una traccia.
■ DOSSIER 1: A short History of Architecture/Milestones in Architecture:










Prehistoric architecture
Roman heritage in Britain
The middle ages: the Gothic period/Gothic cathedrals
British castles
Half-timbered houses in the UK/ a famous Tudor house town: Stratford Upon Avon
Renaissance and Classicism: two masterpieces
Gothic revival and Neoclassicism
The modern movement: Gropius/Le Corbusier/ Frank Lloyd Wright
The postmodern movement
Contemporary trends: R. Meier/R. Rogers/N. Foster/F. Gehry
▲ Going Deeper: Renzo Piano, the man who is reinventing the architecture/
Gaudi’s masterpieces
Castelfranco Veneto, 9/05/2016
Il docente
Albanese Angela
I Rappresentanti di Classe
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 94
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico
“ARTURO MARTINI”
Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25
e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it
C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G
RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
Anno Scolastico
Classe
Disciplina
Docente
1
2
2015 - 2016
5 B indirizzo CAT
Gestione del cantiere e
sicurezza dell’ambiente di
lavoro
Attilio Santagostino
della Classe
Giudizio prevalentemente buono, emergono anche delle situazioni di ottimo
livello, nel complesso il comportamento e l’interesse è più che soddisfacente, la
classe ha partecipato alle lezioni e dimostrato interesse elaborando le
problematiche della sicurezza in modo approfondito e personale.
Obiettivi
Sono stati raggiunti in modo soddisfacente gli obiettivi sotto esposti
Presentazione
didattici
Conoscenze
raggiunti
- Comprendere la valenza del “lavoro” nel nostro sistema giuridico.
Comprendere la pianificazione e programmazione del processo
produttivo.
- Conoscere le risorse e gli strumenti di pianificazione nel sistema
produttivo
Abilità
- Applicare la scomposizione del lavoro quale strumento per la
pianificazione.
- Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione dei
progetti.
Competenze
- Valutare fatti e orientare i propri comportamenti in base a un sistema
di valori coerenti con i principi dei diritti dei lavoratori.
- Organizzare e condurre attività individuali e di gruppo nel rispetto
della normativa sulla sicurezza.
3

Metodologie
didattiche adottate 
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Lezioni frontali per introdurre gli argomenti
studio guidato individuale in classe ed esposizione
Parte A - Pagina 95


4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
6
Attività di
recupero,
consolidamento e
approfondimento
7
Considerazioni
Conclusive
presentazione di manuali e prontuari tecnici
esercitazioni, esposizioni, relazioni, elaborati grafici
o
o
o
o
o
o
o
laboratorio informatico
audiovisivi
lavagna luminosa
libri di testo
altri testi o riviste
grafici – prospetti – tabelle – schede didattiche
lavori personali per favorire il corretto uso di terminologie o tecniche
acquisite
o area esterna dell’Istituto
o quaderno degli appunti
I criteri di valutazione traggono le basi:
 da quanto previsto dal POF
 dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti (sotto riprodotti)
 quanto previsto dal DOCUMENTO N. 1 di Dipartimento
 quanto previsto dal DOCUMENTO di programmazione del Consiglio di
classe
Valutazioni orali
Elaborazioni grafiche
Questionari scritti
Ricerche ed approfondimenti
Verifiche formative e sommative
Simulazione riguardante la tipologia seconda prova scritta
Sono state regolarmente effettuate delle attività di recupero in itinere per consolidare le
conoscenze.
Il programma concordato all’inizio dell’anno scolastico è stato sostanzialmente
svolto, la classe ha dimostrato regolare impegno elaborando in modo positivo le
tematiche della sicurezza e non limitandosi al solo cantiere edile ma nella
visione del luogo di lavoro in generale che espone i lavoratori a rischi molto
diversi e dalle conseguenze anche drammatiche. Gli obiettivi fondamentali della
disciplina sulla sicurezza del lavoro sono stati seriamente affrontati.
Con i tecnici dello SPISAL ULSS 8 è stato affrontato l’argomento dell’amianto
sotto l’aspetto della normativa e delle bonifiche.
CastelfrancoVeneto, 14.05.2016
L’insegnante
Prof. Attilio Santagostino
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 96
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Anno Scolastico
Classe
Disciplina
2015 - 2016
5 B indirizzo CAT
Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di lavoro Progettazione
Costruzioni e Impianti
Attilio Santagostino
Docente
Testi adottati
Coccagna - Mancini
Gestione del cantiere e sicurezza dell’ambiente di
lavoro
Volume Unico
Declinazione
1
analitica di
Lavorare nel cantiere in sicurezza
contenuti o moduli - La riduzione dei rischi nei cantieri
Editore: Le Monnier
Note:
Attività di laboratorio
Visite d’istruzione
Video esplicativi
scavi,
demolizioni,
lavori in quota
- Le tipologie di cantiere
- aree urbanizzate,
- restauro,
- lavori in copertura,
- lavori stradali
- - la contabilità e la fine lavori
- - I collaudi e il fascicolo del fabbricato
Incontro con tecnici del settore
2
La qualità del cantiere in sicurezza.
- Il sistema di qualità
- La certificazione
- Qualificare le imprese e i processi
3
L’amianto
- Le caratteristiche,
- la bonifica,
- la rimozione
4
La prevenzione dei lavori
L’analisi del costo della sicurezza
La contabilità dei lavori
Castelfranco Veneto, li 14-05-2016
Docente
Prof. Attilio Santagostino
I Rappresentanti di Classe
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 97
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico
“ARTURO MARTINI”
Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25
e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it
C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G
RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
Anno Scolastico
Classe
Disciplina
Docente
Insegnante tecnico
pratico
1
Presentazione
della Classe
2
Obiettivi
didattici
raggiunti
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
2015 - 2016
5 B indirizzo CAT
Progettazione Costruzioni e
Impianti
Attilio Santagostino
Maurizio Orlando
Classe composta da 17 allievi che affrontano la classe quinta tutti provenienti
dalla classe 4 B.
Giudizio di ottimo livello per un numero di studenti che si sono segnalati per
capacità, volontà ed impegno; i risultati sono pienamente sufficienti per gli altri
studenti, mentre è limitato il numero di allievi che hanno manifestato, sia sotto il
profilo dei contenuti disciplinari che sotto il profilo grafico – espressivo, una
incompleta sufficienza nella esposizione delle conoscenze e nella risoluzione
della progettazione edilizia. Il comportamento e l’interesse è risultato
decisamente positivo e soddisfacente, dalla quale sono emerse anche delle
situazioni di ottimo livello. La classe nel progetto di alternanza scuola lavoro ha
visitato tre aziende, una nel settore dell’arredo, una nel movimento terra e opere
stradali operante principalmente nel settore pubblico, una specializzata nelle
strutture lignee, ha tenuto un incontro con esperto nella progettazione in
presenza di disabilità. La classe visiterà il 16 maggio la villa veneta “Grimani
Morosini Gatterburg” in Albaredo di Vedelago (TV), bene storico vincolato ai
sensi del D.L. 490/1999 ex legge 1089 del 1939, con l’analisi di un percorso
didattico sulle tecniche ed esecuzione del restauro.
Sono stati raggiunti in modo soddisfacente gli obiettivi sotto esposti
Conoscenze

Principi della normativa urbanistica e territoriale.

Principi di pianificazione territoriale e piani urbanistici.

Norme, metodi e procedimenti sulla progettazione di edifici e
manufatti.

Storia dell’architettura in relazione ai materiali da costruzione,
alle tecniche costruttive e ai profili socio - economici.
Parte A - Pagina 98
Abilità
Competenze
3

Metodologie
didattiche adottate 


4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
MRF 01 – Emesso il 16.05.13

Storia delle costruzioni: riconoscere e datare gli stili
architettonici che caratterizzano un periodo storico; descrivere
l’evoluzione dei sistemi costruttivi e dei materiali impiegati
nelle costruzioni nei vari periodi storici.

Gestione del territorio: applicare la normativa negli interventi
urbanistici; impostare la progettazione secondo gli standard e
la normativa urbanistica nel rispetto dei vincoli urbanistici ed
edilizi.

Progetto edilizio: applicare la metodologia di progetto idonea
a un edificio abitativo o alle sue componenti.

Applicare le metodologie della progettazione, valutazione e
realizzazione di costruzioni e manufatti di modeste entità.

Selezionare i materiali da costruzione in rapporto al loro
impiego e alle modalità di lavorazione.

Utilizzare gli strumenti idonei per la restituzione grafica di
progetti e di rilievi

Redigere relazioni tecniche e documentare le attività
individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
Lezioni frontali per introdurre gli argomenti
studio guidato individuale in classe ed esposizione
presentazione di manuali e prontuari tecnici
esercitazioni, esposizioni, relazioni, elaborati grafici
o
o
o
o
o
o
o
laboratorio informatico
audiovisivi
lavagna luminosa
libri di testo
altri testi o riviste
grafici – prospetti – tabelle – schede didattiche
lavori personali per favorire il corretto uso di terminologie o tecniche
acquisite
o area esterna dell’Istituto
o quaderno degli appunti
I criteri di valutazione traggono le basi:
 da quanto previsto dal POF
 dai criteri di valutazione stabiliti dal Collegio Docenti (sotto riprodotti)
 quanto previsto dal DOCUMENTO di Dipartimento
 quanto previsto dal DOCUMENTO di programmazione del Consiglio di
classe
Valutazioni orali
Elaborazioni grafiche
Questionari scritti
Ricerche ed approfondimenti
Verifiche formative e sommative
Simulazione riguardante la tipologia seconda prova scritta
Parte A - Pagina 99
6
Attività recupero,
consolidamento e
approfondimento
Sono state effettuate delle attività di recupero in itinere per consolidare le conoscenze, in
particolare sulla normativa urbanistica ed edilizia per interpretarla e applicarla correttamente
nelle esercitazioni di progettazione edilizia.
7
Considerazioni
Conclusive
Il programma concordato all’inizio dell’anno scolastico è stato sostanzialmente
svolto, sviluppando gli argomenti che riguardano i principi e gli strumenti
urbanistici, la progettazione e l’affidamento dei lavori, la gestione dei lavori, la
contabilità e l’impiantistica di base.
Per quanto riguarda la storia dell’architettura è stata fornita una conoscenza
generale degli stili architettonici caratterizzanti i vari periodi storici e
permettendo ad ogni singolo studente di approfondire un argomento
relazionando alla classe.
Non ci sono state le condizioni per affrontare in modo adeguato gli argomenti di
scienza e tecnica delle costruzioni previsti dalle linee guida del secondo biennio
e non svolti, in particolare le strutture iperstatiche, la normativa di carattere
antisimica, la spinta delle terre, le strutture dei muri di sostegno, argomenti tra
l’altro del tutto assenti dallo stesso libro di testo nel volume 3 in uso per il
quinto anno.
Sono stati ripresi gli argomenti degli anni precedenti, secondo biennio,
riguardanti le analisi dei carichi e le strutture in calcestruzzo armato orizzontali
quali travi, solette e solai in latero – cemento, come da accordo con il
Dipartimento. Gli obiettivi fondamentali della disciplina di progettazione sono
stati raggiunti, la classe ha dimostrato di riconoscere i principi fondamentali
della legislazione urbanistica e di applicarli nel contesto edilizio e nel rispetto
delle norme. Il cambio di docente della classe terza e quarta all’attuale quinta ha
portato delle limitate difficoltà per gli allievi in quanto ogni docente ha un
proprio metodo e stile di insegnamento. In accordo con gli studenti, che hanno
espresso la loro approvazione nell’assemblea di classe, è stato scelto nelle
simulazioni delle prova d’esame di progettare applicando la metodologia
grafica assistita dal CAD come attualmente in uso nella professione. Le due
simulazione sono state svolte nei laboratori di informatica con l’ausilio del CAD
assegnando otto ore di tempo. Una prova è stata svolta in aula di disegno a
matita concedendo cinque ore di tempo. Nelle simulazioni e nelle prove si è
consentito l’uso di manuali tecnici e del geometra, del prontuario di calcolo
strutturale in adozione e della raccolta di leggi non commentate.
CastelfrancoVeneto, 14.05.2016
L’insegnante
Prof. Attilio Santagostino
MRF 01 – Emesso il 16.05.13
Parte A - Pagina 100
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Anno Scolastico
Classe
Disciplina
Docente
Insegnante tecnico
pratico
Testi adottati
2015 - 2016
5 B indirizzo CAT
Progettazione Costruzioni e
Impianti
Attilio Santagostino
Maurizio Orlando
Alasia - Pugno
Progettazione Costruzioni Impianti
Volume 3
Editore: SEI
Note:
Declinazione
1 - PRINCIPI E STRUMENTI URBANISTICI
Attività di laboratorio
analitica di
LA GESTIONE DEL TERRITORIO
Visite d’istruzione
contenuti o moduli Urbanistica e insediamenti.
Video esplicativi
La città, definizione e classificazione.
Le infrastrutture di rete, definizione,
classificazione, le strade.
LA PIANIFICAZIONE URBANISTICA
La programmazione urbanistica.
Tipi di piani urbanistici:
Piano Territoriale Regionale,
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale,
Piano Territoriale Paesaggistico,
Piano Regolatore Generale Comunale.
Regolamento Edilizio.
Strumenti attuativi del P.R.G.:
Piano particolareggiato,
Piano di insediamento produttivo,
Piano di edilizia economica popolare,
Piano di recupero,
Piano
esecutivo
convenzionato
(p.
di
lottizzazione).
SUPPORTI GIURIDICI DELLA PIANIFICAZIONE
URBANISTICA
Leggi 2359/1865, 1150/1942, 765/1967, 10/1977,
D.M. 1404/1968 e 1444/1968,
Leggi 457/1978, 47/1985,
Testo unico dell’edilizia D.P.R. 380/2001
Beni culturali e paesaggistici
Leggi 1089/1939, 1497/1939, 431/1985
VINCOLI URBANISTICI ED EDILIZI
Vincolo di carattere urbanistico,
vincolo di carattere edilizio
Parte A - Pagina 101
2 – SCIENZE E TECNICA DELLE COSTRUZIONI
VENGONO RIPRESI ARGOMENTI PREVISTI NEL 4°
ANNO DI STUDIO (SECONDO BIENNIO)
MECCANICA DEL TERRENO
Caratteristiche dei terreni
Indagini
Caratteristiche fisiche e meccaniche
STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO
Elementi strutturali orizzontali
Analisi dei carichi, carichi permanenti, carichi di
esercizio
Travi
Solette
Solaio in latero – cemento.
3 – GESTIONE DEI LAVORI
Contabilità dei lavori
Computo metrico
Analisi dei prezzi
Documentazione di cantiere e collaudi
Ruoli e responsabilità delle figure tecniche
D. lgs 81/2008
Declinazione
4 – STORIA DELL’ARCHITETTURALE
analitica di
• La costruzione in Egitto, Mesopotamia, Grecia;
contenuti o moduli • La costruzione nel mondo romano;
• La città e le costruzioni medioevali, romanico,
gotico;
• Le costruzioni nel Quattrocento e Cinquecento
(Brunelleschi, Leon Battista Alberti, Leonardo,
Raffaello, Bramante, Michelangelo, Palladio);
• Le costruzioni nel Seicento e Settecento, il
Barocco (Bernini, Borromini, Guarini, Juvarra);
•
La
costruzione
nell’Ottocento,
il
neoclassicismo, la rivoluzione industriale, art
nouveau;
• Le costruzioni nella prima metà del Novecento,
nascita del Movimento Moderno (Bauhaus, Le
Corbusier, Mies van der Rohe, Wright);
• Le costruzioni nel secondo dopo guerra,
l’evoluzione del Movimento Moderno e il nuovo
millennio.
5 – IMPIANTI (elementi generali)
Impianto elettrico
Impianto di riscaldamento tradizionale
Parte A - Pagina 102
Impianto rete fognaria domestica
6 – BARRIERE ARCHITETTONICHE
Normativa nazionale
Normativa Regione Veneto
Criteri di progettazione
Rappresentazione grafica
7 - ELEMENTI DI PROGETTAZIONE EDILIZIA
Analisi e impostazione di un Piano esecutivo planimetrica manuale e con
convenzionato - Piano di lottizzazione applicazione CAD
Progetto di Piano di
di norme, standard e indici urbanistici ed edilizi.
Progetto edilizio di massima di un edificio Lottizzazione.
Progetto edilizio di massima con
residenziale all’interno del piano esecutivo con
elaborazione di piante,
tipologia a schiera o condominiale.
prospetti, sezioni, relazione
Analisi e impostazione di progettazione di tecnica ed eventuali impianti.
massima di edilizia di interesse pubblico.
Castelfranco Veneto, li 14-05-2016
Docente
Insegnante tecnico
pratico
Prof. Attilio Santagostino
Prof. Maurizio Orlando
I Rappresentanti di Classe
Parte A - Pagina 103
Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri
“ARTURO MARTINI”
Via Verdi 40 - 31033 Castelfranco Veneto (TV) - Tel. 0423.49.10.80 – Fax 0423.49.11.25
e-mail: [email protected] - www.istitutomartini.tv.it
C.F. 81001990266 - COD.MECC. TVTD04000G
RELAZIONE FINALE DISCIPLINARE
1
Anno Scolastico
2015/2016
Classe
5^ B CAT
Disciplina
Topografia Costruzioni Rurali Disegno
Docente
Simionato ing. Gianfranco
Presentazione
La classe ha dimostrato nel corso degli anni un sufficiente interesse una discreta
della Classe
partecipazione al dialogo educativo ed un modesto impegno, tre studenti hanno
raggiunto un livello di preparazione sicuramente eccellente, un gruppo più allargato
presenta una preparazione più che sufficiente, un numero più ristretto si presenta con
la sufficienza
2
Obiettivi
didattici
Quasi totalmente raggiunti.
Conoscenze
Consentire di riconoscere le procedure analitiche con cui
raggiunti
calcolare aree, rettificare confini, eseguire spianamenti,
progettare opere civili, valutare i movimenti di terra.
Abilità
Saper calcolare , rappresentare correttamente gli elementi
fondamentali per il calcolo di aree , di volumi , e saper utilizzare le
tecniche e le convenzioni di rappresentazione del manufatto stradale
nell’ambito della sua progettazione.
Utilizzare i principali software di progettazione grafica e di calcolo
Competenze
Possiede competenze grafiche e progettuali in campo
agrimensorio , nella rettifica di confini, nella realizzazione degli
Parte A - Pagina 104
spianamenti, nel calcolo di volumi,
nella progettazione stradale e nel rilievo topografico.
Lezione frontale con l'utilizzo di lezioni organizzate in slide relative alla omonima
Metodologie
didattiche adottate
unità redatte in PowerPoint con animazioni.
Uso laboratorio Cad con Autodesk 2016 per il progetto stradale
4
Spazi, mezzi,
strumenti e sussidi
didattici
Libro di testo, appunti dell'insegnante, supporti
informatici on line per programmi specifici di strade e fotogrammetria e
consultazione di
carte tecniche.
Ci
5
Criteri di verifica,
misurazione e
valutazione
Principalmente prove scritte e prove pratiche
6
Attività di
recupero,
consolidamento e
approfondimento
Recupero in itinere e studio individuale.
7
Considerazioni
Conclusive
La valutazione personale non è del tutto soddisfacente
CastelfrancoVeneto, lì 09/05/2016
L' insegnante
Simionato ing. Gianfranco
Parte A - Pagina 105
PROGRAMMA ANALITICO SVOLTO
Anno Scolastico
2015 / 2016
Classe
5^ B CAT
Disciplina
Topografia Costruzioni Rurali
Disegno
Docente
Simionato ing. Gianfranco
Testi adottati
Misure Rilievo Progetto volume terzo Cannarozzo Meschieri
editore Zanichelli, più appunti dell'insegnante.
1°Quadrimestre.
Agrimensura.
Operazioni con le superfici, il calcolo delle aree.
Metodi di misura e calcolo delle aree: metodi numerici; area di un
appezzamento rilevata per allineamenti e trilaterazione; area di un
appezzamento rilevata per camminamento; area di un appezzamento
rilevata per coordinate polari; area di un appezzamento rilevata per
coordinate cartesiane .
Metodi grafo numerici formula dei trapezi, formula di Cavalieri
Simpson
Metodi grafici, trasformazione di un trapezio in un rettangolo
equivalente trasformazione di un triangolo in un rettangolo
equivalente, integrazione grafica .
La divisione delle aree .
Divisione di particelle a forma triangolare con valore unitario
costante, dividenti uscenti da un punto su un lato, dividenti uscenti da
un punto interno all'appezzamento dividente con direzione assegnata
divisione di particelle a forma quadrilatera con valore unitario
costante dividenti uscente da un vertice, dividenti uscente da un
punto su un lato, dividenti passanti per un punto interno alla
particella, dividenti con direzione assegnata, divisione dell'area di
un quadrilatero in due parti equivalenti.
Lo spostamento e rettifica dei confini
Confini con valore unitario uguale
Spostamento di un confine rettilineo per un punto assegnato.
Rettifica di un confine bilatero per un punto assegnato.
Rettifica di un confine poligonale per un vertice assegnato .
Rettifica di un confine poligonale con direzione assegnata.
Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ARTURO MARTINI”
2° Pentamestre.
Progetto stradale
Elementi del progetto di una opera stradale: Le fasi di studio di
un progetto stradale.
Progetto preliminare; progetto definitivo ; progetto esecutivo:
Lo studio del tracciato dell'asse stradale.
Criteri di scelta del tracciato
La poligonale d'asse
Andamento planimetrico del tracciato stradale rettifili; curve
circolari.
La rappresentazione del tracciato le curve circolari, le proprietà dei
cerchi .
La geometria dei cerchi.
La geometria delle curve circolari
Curve circolari vincolate.
Curva tangente a tre rettifili che si incontrano in due punti primo
caso; curva tangente a tre rettifili che si incontrano in due punti
secondo caso;curva passante per un punto intermedio .
I tornanti .
Andamento altimetrico del tracciato stradale
Il profilo longitudinale del terreno /profilo nero
Il profilo longitudinale di progetto.
Criteri per definire le livellette
Le quote rosse
Posizione e quota dei punti di passaggio
Livellette di compenso ;livellette di compenso con quota iniziale
assegnata;livelletta di compenso con pendenza assegnata, livelletta
di compenso con quota intermedia assegnata .
I raccordi verticali
I raccordi verticali convessi (dossi) ;i raccordi verticali concavi
Le sezioni trasversali
Il profilo trasversale del terreno
Il disegno del corpo stradale
Le aree delle sezione; la parzializzazione della sezione
I movimenti di terra valutazioni sulla formazione del corpo stradale.
Scavi e movimenti delle masse terrose
Il volume del solido stradale, il volume del del solido stradale
tra due sezioni assegnate, il volume del solido stradale tra due sezioni
non omogenee, il volume del solido stradale in presenza di sezioni
miste,il volume del solido stradale in curva
Rappresentazione grafica dei volumi
Esame di Stato – Documento del Consiglio di Classe
A.S.2015/2016
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Istituto Tecnico Statale Economico e Tecnologico “ARTURO MARTINI”
Rappresentazione grafica del volume tra due sezioni omogenee
;rappresentazione grafica del volume tra due sezioni non omogenee
;rappresentazione grafica del del volume in presenza di sezioni miste
Il diagramma delle aree,
Il profilo di Brűckner ; i cantieri di compenso. Gli indici del cantiere
di compenso. Il momento elementare di trasporto, la distanza media
di trasporto, la fondamentale di minima spesa.
Calcolo dei volumi
Baricentro di una superficie piana triangolare
Volume di solidi prismatici; volume del Prismoide , formula di
”Torricelli,” formula delle sezioni ragguagliate.
Spianamenti
Premesse, Spianamenti su piani quotati con piano di progetto di
posizione prefissata; spianamento con un piano orizzontale di quota
assegnata, spianamento passante per tre punti assegnati; spianamento
secondo la retta di massima pendenza .
Spianamento su piani quotati con piano di progetto di compenso tra
sterro e riporto.
Spianamento con un piano orizzontale di compenso.
Fotogrammetria
Principi e strumenti della fotogrammetria, classificazione della
fotogrammetria, principio base della fotogrammetria, le fasi del
rilievo fotogrammetrico, le camere da presa, i fotogrammi.
La presa dei fotogrammi, fotogrammetria aerea, relazione tra scala
dei fotogrammi e altezza di volo, parametri del volo
fotogrammetrico, gestione del volo fotogrammetrico. e piano di volo.
Fotogrammetria terrestre, configurazione della presa terrestre.
Progetto e operazioni della presa terrestre , la presa normale, la
fotogrammetria terrestre non convenzionale.
Esercitazione di topografia .
Studio e rielaborazione di un piccolo pezzo di strada
Castelfranco Veneto, Li 9/05/2016
Il docente
Simionato ing. Gianfranco
I Rappresentanti di Classe
Esame di Stato – Documento del Consiglio di Classe
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