capitolato manutenzione ordinaria

Transcript

capitolato manutenzione ordinaria
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per un periodi di 36 mesi. Lotti
A/B/C
Appalto ai sensi del D. Lgs. 163/06
Regione Piemonte
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 SEDE LEGALE PROVVISORIA DI COLLEGNO
Via Martiri XXX Aprile, 30 10093 Collegno (TO)
S.C. Tecnico
GARA N. 4
CIG - CODICE IDENTIFICATIVO DELLA GARA
LOTTO A CIG n. 61640796E7
QUOTA
LOTTO B CIG n. 61640910D0
QUOTA
LOTTO C CIG n. 6164103AB4
QUOTA
LOTTO D CIG n. 6164105C5A
QUOTA
PER
PER
PER
PER
OGNI
OGNI
OGNI
OGNI
PARTECIPANTE
PARTECIPANTE
PARTECIPANTE
PARTECIPANTE
€ 70
€ 70
€ 35
€ 35
DISCIPLINARE DI GARA
LAVORI DI MANUTENZIONE PER OPERE EDILI, AFFINI E DI DECORAZIONEAGLI EDIFICI
DELL’A.S.L. TO3 PER UN PERIODO DI 36 MESI LOTTI
A(COLLEGNO-VENARIA)/ B(RIVOLI – ORBASSANO)/ C (AVIGLIANA E GIAVENO)/ D (SUSA
E ALTA VALLE)
ai sensi del D. Lgs. 163/06 e s.m.i.
S.C. TECNICO
DIRIGENTE COORDINATORE S.C. Tecnico: Dott. Ing. Federico FERRERO
RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO: Ing. Federico FERRERO
(tel. 011 40.17.251/396 fax 011 40.17.434)
Collegno, 19 marzo 2015
Capitolato speciale di appalto
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
PARTE I
DEFINIZIONI GENERALI
CAPO I - OGGETTO ED AMMONTARE DELL’APPALTO
Art. 1
Oggetto dell’appalto
L’appalto ha per oggetto l’esecuzione di tutte le opere, noli e provviste occorrenti per la
manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici ad uso ospedaliero, sanitario e civile in
proprietà ed in gestione dell’Azienda Sanitaria Locale TO3 (di seguito ASL) per un periodo di
36 mesi.
Trattasi quindi di contratto relativo cioè a lavori in cui la prestazione è pattuita con
riferimento ad un determinato arco di tempo, per interventi non predeterminati nel numero,
ma resi necessari secondo le esigenze della stazione appaltante.
Tali opere sono quelle di norma attribuibili all'edilizia di civile abitazione con particolare
riferimento alla categoria OG1/D.P.R. D.P.R. 5 ottobre 2010 n. 207, comprendente opere
edili murarie e strutturali in cemento armato, nonché:
• opere da lattoniere idraulico
• opere da falegname-vetraio
• opera da fabbro
• opere da pozzatiere e fognature
• opere da decoratore ed affini
• opere complementari ed assistenze murarie.
Le opere di cui sopra possono essere ordinate con interventi singoli o essere parte di lavori
complessivi.
In particolare per manutenzione si intende la prestazione, da parte del soggetto
aggiudicatario, di tutte quelle opere che si renderanno necessarie, a giudizio dell'ASL, per
garantire la conservazione degli immobili e la loro funzionalità, nonché le misure di sicurezza
dei medesimi a salvaguardia della incolumità di persone e cose, in base alla normativa
attualmente in vigore.
Art. 2
Articolazione aree d’intervento
Le opere, oggetto del presente Capitolato, sono suddivise nei seguenti lotti:
LOTTO A: comprende i fabbricati ubicati nei comuni di Collegno, Grugliasco, Venaria
Reale, Pianezza, Alpignano, Valdellatorre,
LOTTO B: comprende i fabbricati ubicati nei comuni di Rivoli, Rosta, Villarbasse,
Orbassano, Rivalta, Beinasco, Piossasco, Volvera, Borgaretto,
LOTTO C: comprende i fabbricati ubicati nei comuni di Giaveno ed Avigliana Bruino,ed
altri comuni minori dislocati in bassa
LOTTO D: comprende i fabbricati ubicati nei Comuni di Susa, Oulx, Sant’Antonino ed alta
Valle.
Capitolato speciale di appalto
2/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
La ditta aggiudicataria, ad insindacabile richiesta del Direttore dei Lavori (di seguito D.L.)
può essere chiamata a svolgere opere su diversi cantieri, fino a 4 (quattro)
contemporaneamente, in distinte ubicazioni e sedi, nell’ambito territoriale del lotto
assegnato. La squadra di operai impiegata in ogni cantiere deve essere composta da un
minimo di due unità.
Potrebbe verificarsi inoltre l’eventualità di eseguire lavori in comuni non appartenenti al
lotto di aggiudicazione, ad insindacabile giudizio della Stazione appaltante, qualora si
presentino esigenze specifiche legate al tipo di lavoro o al budget assegnato.
Potrebbe altresì verificarsi l’eventualità di nuovi Comuni a seguito di cambiamenti
approvati dalla Regione Piemonte sull’assetto territoriale delle ASL.
Costituisce parte del presente Capitolato Speciale l'allegato elenco dei fabbricati di pertinenza
di questa ASL.
Art. 3
Importo dei lavori per un periodo di 36 mesi
L’importo presunto per le opere, oggetto del presente Capitolato, è di € 2.200.000,00, al
netto dell'I.V.A. e del ribasso d'asta sui prezzi unitari cui si aggiungono € 30.000,00 per gli
oneri ex D.Lgs. 81/08, così suddiviso:
Lotti
A – Collegno
B – Rivoli
C – Avigliana, Giaveno
C – Susa e alta Valle
Totale
Importo lavori
in euro
a base d’asta
750.000
750.000
300.000
400.000
2.200.000
Categoria OG1
III
III
II
II
IV
Costi in euro per
Somma
la sicurezza
complessiva
D.Lgs. 81/08 per 36 mesi
10.000
760.000
10.000
760.000
5.000
305.000
5.000
405.000
30.000
2.230.000
Con l’emissione degli ordini di lavoro, ove ricorrano le condizioni previste dalla normativa
vigente ex D.Lgs. 81/08 ad insindacabile giudizio della Direzione lavori, sarà predisposto il
Piano della sicurezza i cui oneri, non soggetti a ribasso, verranno computati dal
Coordinatore della Sicurezza in fase di esecuzione e liquidati nello stato di avanzamento
lavori.
CAPO II - DESIGNAZIONE, FORMA E DIMENSIONE DELLE OPERE
Art. 4
Designazione sommaria delle opere da eseguire
Salvo quanto più specificatamente indicato nei successivi articoli e salvo più precise
indicazioni di dettaglio che all'atto esecutivo possono essere date dal D.L., le opere da
eseguirsi che formano oggetto del presente appalto, alle condizioni tutte del presente
Capitolato Speciale, possono essere riassunte ed esemplificate schematicamente nel seguente
elenco:
Capitolato speciale di appalto
3/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
OPERE EDILI - IDRAULICHE ED AFFINI
a) consolidamento strutturale, salvo precisazioni che verranno fornite a seguito di saggi
eseguiti al terreno all'inizio dei lavori, e in base agli esecutivi del Calcolatore e/o Direttore
Lavori.
b) ripristino igienico edilizio di spogliatoi con annessi servizi igienici;
c) ripristino igienico edilizio con ammodernamento dei servizi di cucina;
d) ripristino e razionalizzazione di locali quali degenze ospedaliere, poliambulatori ecc...;
e) manutenzione edilizie per la risistemazione di locali di ingresso, portineria, autorimesse;
f) ripristino e completamento di intercapedini sul perimetro dei fabbricati, comprese opere
di ferroneria per transenne, mantene, ecc.;
g) rifacimento ed adeguamento delle coibentazioni delle zone a tetto piano, dei sottotetti,
dei cunicoli, e similari;
h) rifacimento di piazzali, marciapiedi e strade interne con nuovo asfalto o con blocchetti di
porfido o similari, come da esistente, compreso la revisione, integrazione e la eventuale
ripassatura del sistema fognario delle acque bianche;
i) assistenza edile alle opere di trasformazione e adeguamento di tutti i tipi di impianti
tecnologici, nessuno escluso;
j) ripassatura dei tetti con eventuale sostituzione di piccola orditura, l'apposizione di
fermaneve, di sistema di coibentazione e tutto ciò che si renda necessario a garantirne
l'efficienza e la sicurezza;
k) ripassatura o rifacimento di serramenti in legno, ferro e alluminio, compreso il montaggio
di pareti mobili divisorie in pari materiale o analogo;
l) fornitura e posa in opera di pavimenti in pietra dura, mastici, cemento speciale, gomma
attacco cemento, gomma attacco colla, ceramica, grès, ecc..
m) manutenzione o rifacimento impianti igienico - sanitari (reti di distribuzione acqua calda e
fredda e reti di scarico).
OPERE DA DECORATORE ED AFFINI
a)
b)
c)
d)
e)
f)
g)
h)
i)
j)
k)
l)
Preparazione di superfici murarie di interni
Preparazione di superfici murarie d'esterni
Tinteggiatura di superfici murarie di interni
Tinteggiatura di superfici murarie di esterni
Verniciatura a zoccolo di superfici murarie di interni
Preparazione di superfici di manufatti in legno
Verniciatura di superfici di manufatti in legno
Preparazione di superfici di manufatti in ferro
Verniciatura di superfici di manufatti in ferro
Fornitura e posa di paraspigoli e mancorrenti
Nolo di ponteggio di facciata
Ripristino intonaci ammalorati, su superfici esterne ed interne
Art. 5
Forma e principali dimensioni delle opere
Capitolato speciale di appalto
4/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
La forma e le dimensioni, gli elementi costruttivi, nonché l’individuazione dei vari locali e
vani, nei quali devono essere eseguiti gli interventi che formano oggetto dell’appalto, sono di
volta in volta comunicate dal Servizio tecnico di questa ASL con idonea descrizione di
massima che serve quale aiuto e traccia in relazione alle disposizioni impartite dal D.L.,
durante le fasi di attuazione nel cantiere.
Poiché le condizioni di manutenzione degli edifici sono difficili da pronosticare prima
dell'inizio dei lavori, l'accertamento di esse potrà effettuarsi posteriormente alla consegna ed
in fase esecutiva dei lavori. Ove tali accertamenti consigliassero un tipo di opere diverse da
quelle previste, la questione deve intendersi disciplinata dalle norme di cui ai successivi artt.
6 e 7.
Gli eventuali disegni di massima che verranno successivamente presentati dal D.L. saranno,
se del caso, integrati da altri disegni esecutivi completi di ogni indicazione e misura, in scala
adeguata, relativi, tanto all'opera nel suo complesso che a parti o dettagli di essa. Il D.L.
provvederà a trasmetterli tempestivamente all'Impresa anche in corso d'opera, ma pur
sempre prima dell'inizio delle singole categorie di lavori.
Sono pertanto fatte salve tutte le istruzioni che il D.L. impartirà all'atto esecutivo. L'Impresa
non potrà invocare a giustificazione di opere eseguite in modo non accettato dal D.L.,
mancanza di disegni esecutivi o di ordini, essendo essa comunque obbligata a chiederli
tempestivamente al D.L. medesimo, prima di eseguire i lavori.
Art. 6
Variazioni dei lavori
Le indicazioni di cui sopra nonché quelle di cui ai precedenti articoli, debbono ritenersi come
atti ad individuare la consistenza qualitativa e quantitativa delle varie specie di opere
comprese nell'appalto; nessuna modificazione ai lavori può essere attuata ad iniziativa
esclusiva dell'appaltatore. La violazione di detto divieto, salvo diversa valutazione del
responsabile del procedimento, comporta l'obbligo dell'appaltatore di demolire a sue spese i
lavori eseguiti in difformità e in nessun caso egli può vantare compensi o indennizzi per i
lavori medesimi.
Qualora la variante ai lavori derivi da errori od omissioni imputabili all'appaltatore stesso,
sono a suo totale carico gli oneri, le maggiori spese, le penali per mancato rispetto dei termini
di ultimazione contrattuale e gli ulteriori danni subiti dall'ASL.
Art. 7
Varianti in diminuzione migliorative proposte dall'appaltatore
L'impresa appaltatrice durante il corso dei lavori può proporre al D.L. eventuali variazioni
migliorative di sua esclusiva ideazione, che comportino una diminuzione dell'importo
originario dei lavori. Dette proposte non possono in ogni caso comportare interruzione o
rallentamento nell'esecuzione dei lavori.
PARTE II
Capitolato speciale di appalto
5/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
NORME GENERALI
CAPO I - CONOSCENZA ED OSSERVANZA DELLE NORME
Art. 8
Conoscenza delle condizioni di appalto
L’assunzione dell’appalto di cui al presente Capitolato implica da parte dell’Appaltatore la
conoscenza perfetta non solo di tutte le norme generali e particolari che lo regolano, ma
altresì di tutte le condizioni locali che si riferiscono all’opera ed in generale di tutte le
circostanze generali e speciali che possano aver influito sul giudizio dell’Appaltatore circa la
convenienza di assumere l’opera, anche in relazione al ribasso da lui offerto sui prezzi
stabiliti dalla stazione appaltante.
Art. 9
Osservanza del Codice appalti
L'appalto oggetto del presente capitolato speciale è soggetto, in particolare, all'osservanza
delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 12.04.2006, n. 163 s.m.i, (nel seguito “Codice
appalti”), delle norme del Regolamento dei lavori pubblici D.P.R. 05.10.2010 n. 207 e
successive integrazioni e modificazioni,compresi i relativi allegati (nel seguito
“Regolamento”), D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, testo unico in materia di sicurezza e di tutte le
leggi, i regolamenti, i decreti e le norme vigenti che sotto qualunque aspetto trattano della
materia.
PARTE III
IL CONTRATTO
CAPO I – IL CONTRATTO
Art. 10
Unità fondamentale e sostanziale del contratto
Tutti gli articoli del presente Capitolato e del contratto che viene stipulato con il soggetto
aggiudicatario, devono intendersi e considerarsi univoci, correlativi ed inscindibili. Detti
articoli costituiscono parte sostanziale del contratto ed hanno, separatamente, piena efficacia,
nel corso del loro inadempimento o violazione, per l'esercizio della facoltà di risoluzione
dello stesso da parte dell'ASLTO3.
In tal caso il soggetto aggiudicatario ed i suoi aventi causa sono tenuti, nei confronti dell’ASL,
al pagamento degli indennizzi per danni ed al rimborso delle spese, oltre alla perdita della
cauzione.
Capitolato speciale di appalto
6/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
In ogni caso, per le somme dovute dall’ASL al soggetto aggiudicatario a qualsiasi titolo, si fa
esplicito riferimento all'Art. 1241 del Codice Civile.
Art. 11
Domicilio dell'appaltatore
L'appaltatore deve, nel contratto, eleggere domicilio, per tutti gli effetti del contratto stesso,
nel luogo ove si svolgono i lavori. Ove non abbia in tale luogo uffici propri, deve eleggere
domicilio presso gli uffici comunali, o lo studio di un professionista, o gli uffici di società
legalmente riconosciuta.
Tutte le intimazioni e le notificazioni dipendenti dal contratto possono essere fatte alla
persona dell'appaltatore, oppure alla persona che lo rappresenti presso i lavori, oppure al
domicilio eletto.
Art. 12
Durata dell’appalto
L’appalto dei lavori avrà la durata di trentasei mesi decorrenti dalla data di stipula del
contratto e, comunque, nei limiti dell’importo massimo quale definito all’art. 3.
I lavori in corso allo scadere del contratto dovranno essere ultimati proseguendo l’attività oltre
tale data di scadenza.
L’esecuzione di lavori per un importo complessivo pari all’importo contrattuale prima della
scadenza stabilita determina l’estinzione del contratto senza che l’appaltatore possa avanzare
alcuna pretesa ad eseguire altri lavori né ad avere alcun indennizzo.
L’estinzione del contratto si verificherà, altresì alla scadenza dei trentasei mesi,
indipendentemente dal valore contrattuale raggiunto.
Art. 13
Cessione dei crediti
Ai sensi dell'art. 117, del D.Lgs. 163/00, le cessione dei crediti, vantati nei confronti dell'ASL
a titolo di corrispettivo di appalto, possono essere effettuate dagli appaltatori a banche o
intermediari finanziari disciplinati dalle leggi in materia bancaria e creditizia, il cui oggetto
sociale preveda l'esercizio di attività di acquisto crediti di Impresa.
La cessione deve essere stipulata mediante atto pubblico o scrittura privata autenticata e deve
essere notificata all'ASL e devono essere notificate alle amministrazioni debitirici.
La cessione del credito da corrispettivo di appalto è efficace ed opponibile all'ASL qualora
questa non la rifiuti con comunicazione da notificarsi al cedente ed al cessionario entro
quindici giorni dalla notifica di cui sopra.
In ogni caso, l'ASL può opporre al cessionario tutte le eccezione opponibili al cedente in base
al contratto di appalto.
Art. 14
Trasformazione delle imprese
Capitolato speciale di appalto
7/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
La trasformazione, fusione, scissione e cessione di aziende, è ammessa nei modi, alle
condizioni e nei termini di cui all’art. 51 del D.Lgs. 163/06 e s.m.i.;
Art. 15
Spese di registrazione del contratto
Le spese di registrazione del contratto sono a totale carico del soggetto aggiudicatario.
L’obbligo di registrazione grava sul funzionario che in qualità di Ufficiale rogante ha ricevuto
e redatto il contratto.
Art. 16
Mancata realizzazione di opere ordinate
Qualora il soggetto aggiudicatario non dia corso, senza giustificato motivo, alla realizzazione
di opere ordinate, l'ASL si riserva la facoltà di affidarli ad altra ditta, addebitando al soggetto
aggiudicatario l'eventuale differenza in più rispetto all'onere contrattuale, fatta salva la facoltà
di risoluzione del contratto per inadempienze gravi e/o reiterate. La risoluzione del contratto
comporta, oltre all’addebito l’incameramento della cauzione, il risarcimento di eventuali
maggiori danni.
Art. 17
Riserve e reclami
Qualunque reclamo o riserva che la Ditta credesse in diritto di opporre deve essere presentato
per iscritto alla D.L. prima dell'esecuzione dell'opera a cui si riferisce; verranno pertanto
ritenute nulle le riserve avanzate durante l'esecuzione del lavoro oggetto delle medesime ed a
lavoro ultimato, né prese comunque in considerazione domande di maggiori compensi su
quanto stabilito in appalto, di qualsiasi natura, che non siano stati concordati per iscritto
prima dell'inizio dell'opera oggetto di tali richieste.
Ogni contravvenzione a queste disposizioni è a completo rischio e pericolo del soggetto
aggiudicatario stesso che deve rimuovere e demolire le opere eseguite qualora l'ASL o il D.L.,
a suo giudizio insindacabile, non creda di accettarle, e in caso di accettazione, il soggetto
aggiudicatario senza alcun aumento sul prezzo dell'appalto, è obbligato all'esecuzione delle
eventuali opere accessorie e complementari, che le siano richieste, purché i lavori eseguiti
corrispondano alle prescrizioni contrattuali.
Art. 18
Penali
L’ammontare della penale varia a seconda dell’inadempienza accertata:
• Ritardo relativo all'inizio dei lavori: per ogni ordine di servizio e per ogni giorno di ritardo
si applica una penale del 0,3 per mille dell'ammontare netto del contratto;
• Ritardo per interruzione dei lavori in corso: per ogni giorno di sospensione e per ogni
ordine di servizio si applica una penale del 0,2 per mille dell'ammontare netto del contratto;
• Ritardo nell'ultimazione dei lavori: per ogni giorno di ritardo e per ogni ordine di servizio
si applica una penale dell'1 per mille dell'importo netto del contratto;
Capitolato speciale di appalto
8/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
• Ritardo nello smaltimento del materiale di risulta: l'appaltatore ha tre giorni lavorativi di
tempo per provvedere allo smaltimento dei materiali di risulta del cantiere, allo scadere dei
quali si applica una penale di € 50,00 per ogni giorno di ritardo;
• La presentazione del campionario deve essere tempestiva e, dopo la richiesta del D.L., la
Ditta dovrà entro 5 (cinque) giorni solari, presentare la campionatura richiesta, in caso
contrario la stessa viene sottoposta ad una penalità di € 25,00 per ogni giorno di ritardo.
L'ammontare delle penali non può complessivamente superare il 10 % dell'ammontare netto
del contratto. Superato tale limite il responsabile del procedimento promuove le procedure di
risoluzione del contratto.
Art. 19
Modalità di applicazione delle penali
Le penali di cui al precedente articolo si applicano immediatamente al verificarsi di ogni
ritardo o inadempimento imputabile all'appaltatore.
A giustificazione dell'eventuale ritardo il soggetto aggiudicatario non può invocare eventuali
ritardi che potessero essere causati da altre Ditte che provvedono per conto dell’ASL stessa ad
altri lavori, se essa non avrà denunciato in tempo e per iscritto al D.L. l'effettivo ritardo
eventualmente causatole, dovendo il D.L. farne regolare contestazione in contraddittorio,
presenti o no, le Ditte ed Imprese interessate.
Art. 20
Risoluzione del contratto per grave ritardo
Fatta salva l'immediata applicazione delle penali secondo quanto stabilito negli artt. 18 e 19
del presente capitolato, qualora l'esecuzione dei lavori ritardi per negligenza dell'appaltatore
rispetto alle previsioni del programma, il D.L. assegna un termine, che, salvo i casi d'urgenza,
non può essere inferiore a dieci giorni, per compiere i suddetti lavori, e dà inoltre le
prescrizioni ritenute necessarie. Il termine decorre dal giorno del ricevimento della
comunicazione.
Scaduto il termine assegnato, il D.L. verifica, in contraddittorio con l'appaltatore, o, in sua
mancanza, con l'assistenza di due testimoni, gli effetti dell'intimazione impartita, e ne
compila processo verbale da trasmettere al responsabile del procedimento.
Sulla base del processo verbale, qualora l'inadempimento permanga, la stazione appaltante,
su proposta del responsabile del procedimento, delibera la risoluzione del contratto. In tal
caso, ai fini dell'applicazione delle penali, il periodo di ritardo è determinato sommando il
ritardo accumulato dall'appaltatore, rispetto al programma esecutivo dei lavori e il termine
assegnato dal D.L. per compiere i lavori.
Art. 21
Risoluzione del contratto per grave inadempimento e grave irregolarità
Capitolato speciale di appalto
9/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Se il D.L. accerta che i comportamenti dell'appaltatore concretano grave inadempimento
rispetto alle obbligazioni di contratto, tali da compromettere il lavoro stesso, invia al
responsabile del procedimento una relazione particolareggiata, corredata dei documenti
necessari, indicando la stima dei lavori eseguiti regolarmente e che devono essere accreditati
all'appaltatore.
Su indicazione del Responsabile del procedimento formula quindi la relativa contestazione di
addebiti all'appaltatore, il quale avrà almeno quindici giorni di tempo utile per presentare le
proprie controdeduzioni.
Acquisite e valutate negativamente le predette controdeduzioni, ovvero scaduto il termine
senza che l'appaltatore abbia risposto, l'ASL, su proposta del responsabile del procedimento,
dispone la risoluzione del contratto.
In sede di liquidazione finale dei lavori dell'appalto risolto, è determinato l'onere da porre a
carico dell'appaltatore, in relazione alla maggiore spesa sostenuta per affidare ad altra
impresa i lavori.
Art. 22
Clausola risolutiva espressa ex art. 1456 c.c.
Il contratto, oltre che nelle ipotesi specifiche previste negli articoli del presente capitolato, si
risolve:
a) per frode o reiterate violazioni delle norme di legge applicabili in materia o degli obblighi
contrattuali;
b) per perdita dei requisiti di carattere generale o speciale richiesti per l'ammissione alla
gara;
c) in caso di fallimento, di concordato preventivo, di atti di sequestro o di pignoramento a
carico del soggetto aggiudicatario;
d) in caso di subappalto senza autorizzazione;
e) nei casi di cessione, trasformazione, fusione, scissione della ditta in carenza della
preventiva comunicazione.
Il soggetto aggiudicatario, oltre a incorrere nella immediata perdita del deposito cauzionale
definitivo, a titolo di penale, è tenuto al completo risarcimento di tutti i danni, diretti ed
indiretti che l’ASL dovesse eventualmente sopportare per il rimanente periodo contrattuale a
seguito dell’affidamento, dei lavori ad altra ditta.
Al verificarsi delle sopra elencate ipotesi, la risoluzione si verifica di diritto quando l’ASL,
deliberi di valersi della clausola risolutiva e di tale volontà ne dia comunicazione scritta al
soggetto aggiudicatario.
Art. 23
Recesso dal contratto
L'ASL ha diritto di recedere in qualunque tempo dal contratto previo pagamento dei lavori
eseguiti e del valore dei materiali utili esistenti in cantiere, oltre al decimo dell'importo delle
opere non eseguite, secondo le forme, le modalità e il rispetto delle procedure di cui all'art.
134 del D.Lgs. 163/06 e s.m.i.
Capitolato speciale di appalto
10/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 24
Foro competente
Per le cause o controversie legali, burocratiche ed amministrative, di carattere civile e/o
penale, si stabilisce quale foro competente esclusivo quello di Torino. E’ escluso il ricorso a
qualsiasi titolo all’arbitrato tra le parti.
CAPO II - ONERI, OBBLIGHI E RESPONSABILITA' DELL’APPALTATORE
Art. 25
Norme a tutela dei lavoratori
L'appaltatore deve osservare ed applicare integralmente le norme e prescrizioni dei contratti
collettivi, delle leggi e dei regolamenti sulla tutela, sicurezza, salute, assicurazione e
assistenza dei lavoratori.
I suddetti obblighi vincolano l'Impresa, anche se non sia aderente alle associazioni stipulanti
o receda da esse e indipendentemente dalla natura industriale o artigiana, dalla struttura e
dimensione dell'Impresa stessa e da ogni altra sua qualificazione giuridica, economica o
sindacale.
A garanzia di tale osservanza, sull'importo netto progressivo dei lavori è operata una ritenuta
del 0,5 %. Dell'emissione di ogni certificato di pagamento l'ASL provvede a dare
comunicazione per iscritto agli enti previdenziali ed assicurativi, compresa la Cassa Edile,
dove richiesto. L'ASL può avvalersi di tali ritenute per quanto dovuto a causa delle
inadempienze, accertate dagli enti competenti che ne richiedano il pagamento nelle forme di
legge. Le suddette ritenute possono essere svincolate soltanto in sede di liquidazione del
conto finale, dopo l'approvazione del collaudo provvisorio, ove e solo se gli enti suddetti non
abbiano comunicato all'ASL eventuali inadempienze, entro il termine di trenta giorni dal
ricevimento della richiesta del responsabile del procedimento.
Ai fini del pagamento degli stati di avanzamento lavori e dello stato finale dei lavori,
l’affidatario e, suo tramite, i subappaltatori trasmettono all’amministrazione il documento
unico di regolarità contributiva, nonché copia dei versamenti agli organi paritetici previsti
dalla contrattazione collettiva, ove dovuti.
Gli offerenti possono ottenere ulteriori informazioni pertinenti agli obblighi di legge in
materia di sicurezza, condizioni di lavoro, previdenza ed assistenza, applicabili nel corso di
esecuzione dell'appalto presso le seguenti autorità:
• I.N.P.S. sede di Torino
• I.N.A.I.L. sede di Torino
• A.S.L. sede di Torino
• CASSA EDILE sede di Torino
Capitolato speciale di appalto
11/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
•
ISPETTORATO PROVINCIALE DEL LAVORO sede di Torino
Art. 26
Responsabilità del soggetto aggiudicatario verso eventuali subappaltatori
Il soggetto aggiudicatario è responsabile, in rapporto all’ASL, della osservanza delle norme
anzidette da parte degli eventuali subappaltatori nei confronti dei rispettivi loro dipendenti,
anche nei casi in cui il contratto collettivo non disciplini l'ipotesi del subappalto.
Il fatto che il subappalto non sia stato autorizzato, non esime l'Impresa dalla responsabilità di
cui al comma precedente e ciò senza pregiudizio degli altri diritti della ASL.
Art. 27
Pagamento dei dipendenti dell'appaltatore
In caso di ritardo nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale dipendente,
l'appaltatore è invitato per iscritto dal responsabile del procedimento a provvedervi entro i
successivi quindici giorni. Ove non provveda o non contesti formalmente e motivatamente la
legittimità della richiesta entro il termine sopra assegnato, l'ASL può pagare direttamente ai
lavoratori le retribuzioni arretrate, detraendo il relativo importo dalle somme dovute
dall'appaltatore in esecuzione del contratto.
In caso di formale contestazione delle richieste da parte dell'appaltatore, l'ASL inoltra le
stesse e le relative contestazioni all'ufficio provinciale del lavoro e della massima
occupazione per i necessari accertamenti.
Ai fini del pagamento degli stati avanzamento lavori è fatto obbligo all’affidatario di
comunicare alla stazione appaltante, per tutti i sub-contratti stipulati per l’esecuzione
dell’appalto, il nome del sub-contraente, l’importo del contratto, l’oggetto del lavoro, servizio
o fornitura affidati.
Art. 28
Piano di sicurezza
La stazione appaltante, ai sensi del D.Lgs. 81/08, si impegna a redigere il piano di sicurezza e
di coordinamento, qualora a giudizio del Coordinatore della sicurezza ne ricorrano le
condizioni. Nel caso in cui ciò non sia necessario sarà redatto idoneo DUVRI.
Il soggetto aggiudicatario è obbligato entro 30 giorni dalla aggiudicazione a consegnare il
piano sostitutivo e il piano operativo della sicurezza, e inoltre a:
1. trasmettere all'ASL l’elenco delle persone interessate ai lavori, operai e tecnici, con relativi
dati anagrafici, qualifica e libretti di lavoro;
2. nominare un direttore tecnico di cantiere. Detto tecnico deve seguire i lavori giornalmente
e può essere convocato dal D.L. o dal personale dell’ASL a loro insindacabile giudizio;
3. nominare un coordinatore per l’esecuzione, qualora necessiti.
Capitolato speciale di appalto
12/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Nel caso di affidamento ad associazione di imprese o consorzio gli impegni sopra esposti
fanno carico all’impresa mandataria o capogruppo.
Art. 29
Piano operativo di sicurezza.
L'appaltatore è obbligato, a norma dell'art. 131, comma 2, lettera c), del Codice Appalti, a
predisporre un piano operativo di sicurezza per quanto attiene alle proprie scelte autonome e
relative responsabilità nell'organizzazione del cantiere e nell'esecuzione dei lavori, da
considerare come piano di dettaglio del Piano di sicurezza e di coordinamento di cui al
D.Lgs. 81/08, predisposto dalla stazione appaltante quando ne ricorrono le condizioni in
cantiere.
Il Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione, trattandosi di cantieri di manutenzione,
valuterà di volta in volta l'esigenza di procedere alla predisposizione del piano di sicurezza
ove ne ricorrano le condizioni previste dalla normativa vigente in materia per garantire
l'esecuzione dei lavori di sicurezza, e ne stabilirà l’ammontare.
In ogni caso l’appaltatore, ai sensi della lettera b), comma 2. art. 131 del D.Lgs. 163/06 e
s.m.i. è tenuto a predisporre e consegnare all’ASL un piano di sicurezza sostitutivo del piano
di sicurezza e coordinamento quando quest’ultimo non sia previsto ai sensi del D.Lgs. 81/08.
Art. 30
Oneri della sicurezza – liquidazione
Ricorrendo l’ipotesi di necessità del piano della sicurezza, il coordinatore della sicurezza in
fase di esecuzione, in corrispondenza di specifico ordine di servizio, provvederà alla stima
analitica degli importi da liquidare all’aggiudicatario.
Art. 31
Denuncia dell’appalto agli Enti previdenziali ed assistenziali
Il soggetto aggiudicatario è tenuto a trasmettere al D.L. la documentazione di avvenuta
denuncia dell’appalto agli enti previdenziali, assicurativi ed antinfortunistici, inclusa la cassa
edile, prima dell’inizio dei lavori e comunque entro 30 giorni dalla data del verbale di
consegna degli stessi.
E’ altresì tenuto a trasmettere le copie dei versamenti dei contributi previdenziali ed
assicurativi, nonché quelli dovuti agli organismi paritetici previsti dalla contrattazione
collettiva, all’atto della emissione degli stati di avanzamento, ove in tal senso li pretenda il
D.L. stessi.
Art. 32
Responsabilità della ditta
E' fatto obbligo ai soggetti candidati di controllare e verificare con attenzione il presente
Capitolato Speciale intendendosi, con la partecipazione alla gara stessa, la piena adesione
degli stessi a quanto da esso prescritto.
Capitolato speciale di appalto
13/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Il soggetto aggiudicatario pertanto, assume la completa responsabilità tecnica circa le
prestazioni ed il funzionamento delle opere con l'osservanza di tutte le norme stabilite nel
presente capitolato.
Art. 33
Oneri speciali e particolari a carico del soggetto aggiudicatario
In aggiunta e ad integrazione degli oneri tecnici del soggetto aggiudicatario si elencano, qui
di seguito, gli oneri particolari e speciali, affinché l'ASL committente possa ottenere, per il
prezzo stabilito, le opere in argomento perfettamente efficienti, senza dover sostenere alcun
ulteriore onere dall'inizio dei lavori sino al collaudo favorevole di tutte le opere.
Sono a carico totale della ditta:
1. tutte le spese relative alla redazione e alla presentazione dell'offerta, completa in ogni sua
parte, gli oneri per i sopralluoghi e saggi di ogni genere, prove e verifiche preliminari, anche
prima di presentare l'offerta stessa. Naturalmente la Ditta concorrente deve, all'atto della
presentazione dell'offerta, rendere una dichiarazione responsabile dell'avvenuta presa visione
dei luoghi in cui si svolgeranno i lavori;
2. tutte le spese di contratto, delle sue copie, dei documenti e dei disegni che devono
essergli consegnate, nonché le spese per il numero di copie del contratto, richieste per uso
dell'ASL;
3. studi e calcoli o altri elaborati e indagini eventualmente necessari, a giudizio del
Committente o del D.L., durante l'esecuzione delle opere;
4. la messa a disposizione del D.L., degli apparecchi e strumenti di controllo e della
necessaria mano d'opera specializzata per le misure e le verifiche in corso d'opera e in fase di
collaudo, dei lavori eseguiti, ivi compresi gli oneri relativi tutti;
5. disegni dettagliati, approvati in tempo utile per non causare ritardi, non soltanto ai lavori
appaltati, ma anche alle altre eventuali opere in corso di cantiere connessi con i lavori stessi;
si fa riferimento, per esempio, agli schemi idraulici riguardanti gli impianti realizzati;
6. la compilazione al termine di ogni singolo ordine di lavoro, di disegni esecutivi degli
impianti riguardanti le opere, così come effettivamente eseguiti e completi dei dettagli
esecutivi;
7. le "monografie" complete e dettagliate riguardanti tutte le caratteristiche dei componenti
dei materiali oggetto dei lavori, le istruzioni per la normale manutenzione e per gli eventuali
piccoli interventi semplici consentibili in caso di avaria di modesta entità; tali documenti
vanno presentati e consegnati dopo l'approvazione, nella loro completezza e rispondenza da
parte del D.L., all'Azienda sanitaria in copia lucida a radex e una copia per quanto concerne
la sopraccitata "Monografia completa";
8. l'elenco delle persone interessate ai lavori, operai e tecnico, con relativi dati anagrafici,
libretti di lavoro, e con copia elenco versamenti all'INAIL;
9. la raccolta e lo smaltimento del materiale di risulta, di sfrido e/o obsoleto nei luoghi
previsti dalla legge (legno, calcinacci, vetro, metallo, tessuto, ecc.);
10. l'impresa accetta integralmente e per vincolo contrattuale, soltanto e esclusivamente le
clausole riportate nel presente Capitolato;
11. Inoltre per quanto concerne la garanzia l'Impresa accetta sempre per vincolo contrattuale,
di sostituirsi, integralmente e senza riserva alcuna, alle Ditte fornitrici o sub-fornitrici di
materiali, accessori e componenti e di rispondere di tutte le necessarie riparazioni o ripristini
essenziali o accessori, per il periodo di consegna di 1 (uno) anno a decorrere dalla data di
consegna dei lavori ultimati.
12. Tale periodo di garanzia va naturalmente esteso ai lavori nella sua globalità.
Capitolato speciale di appalto
14/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
13. Ciascun dipendente dell’impresa dovrà essere munito di apposita tessera di
riconoscimento corredata di fotografia, contente le Generalità del lavoratore e l’indicazione
del datore di lavoro.
Il soggetto aggiudicatario si obbliga a provvedere, a propria cura e spese e sotto la propria ed
esclusiva responsabilità a tutte le opere occorrenti secondo gli accorgimenti della tecnica o
dell'arte per garantire la più completa sicurezza delle opere e dei luoghi durante l'esecuzione
dei lavori, per la incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori e dei terzi estranei e
per evitare danni materiali di qualsiasi natura, assumendo ogni relativa responsabilità,
esonerandone di conseguenza tanto l'Amministrazione dell'ASL, quanto il personale preposto
alla Direzione e sorveglianza dei lavori.
Il soggetto aggiudicatario è tenuto all'esame e alla verifica del progetto, dei calcoli e dei
disegni delle varie strutture ed impianti, nonché ai controlli tecnici sui materiali, sulle
forniture in genere e sulle opere già compiùte, ancorché positivi, ed eseguiti nell'esclusivo
interesse del soggetto aggiudicatario.
Pertanto nel caso in cui vi siano deficienze od oneri di qualsiasi genere riscontrabili tanto in
sede progettuale, quanto in corso d'opera, il soggetto aggiudicatario ha l'obbligo di darne
immediata comunicazione, a mezzo lettera, all'ASL, sospendendo contemporaneamente i
lavori che fossero errati o deficienti.
In caso contrario il soggetto aggiudicatario rimane il solo responsabile dei danni di qualunque
natura, importanza e conseguenza, che fossero ascrivibili ad errori o deficienze di qualsiasi
genere che si verificassero o che fossero desumibili dai disegni, dai calcoli, dai conteggi,
nonché dai danni dipendenti dalla qualità dei materiali e dalla effettiva esecuzione delle
opere, accettando il soggetto aggiudicatario tutte le responsabilità che, in dipendenza del
progetto e delle opere eseguite ed in corso di esecuzione, spettassero o derivassero al
soggetto aggiudicatario stesso ed ai propri organi di direzione e sorveglianza.
Art. 34
Oneri ed obblighi diversi a carico del soggetto aggiudicatario
Oltre agli oneri previsti dal D.P.R. 207/10 ed agli altri specificati nel presente Capitolato
Speciale, sono a carico del soggetto aggiudicatario gli oneri ed obblighi seguenti:
1. il soggetto aggiudicatario dovrà mettere a disposizione della stazione appaltante un
operaio per l’esecuzione della manutenzione spicciola. I costi della manodopera da applicare
sono i seguenti:
OPERAIO EDILE DI 4° LIVELLO: costo orario vigente €/ora + maggiorazione della
percentuale prevista dall’Elenco Prezzi della Regione Piemonte vigente per le spese generali
ed utile di impresa. Per quanto riguarda i lavori liquidati in ore lo sconto percentuale proposto
dall’aggiudicatario sarà applicato soltanto sulla maggiorazione per spese generali ed utile di
impresa sopra indicata.
Per i lavori eseguiti in orario notturno e festivo, sarà riconosciuta all’impresa una
maggiorazione dei compensi come segue:

orario notturno (dalle ore 22,00 alle ore 6,00): maggiorazione del 30 %

orario festivo (domeniche e festività, sabato escluso): maggiorazione del 50 %

orario festivo notturno: maggiorazione del 60 %.
Capitolato speciale di appalto
15/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le maggiorazioni sui compensi sopra specificati si applicano esclusivamente agli importi delle
prestazioni di mano d’opera.
2. la formazione dei cantieri attrezzati, in relazione all'entità dell'opera, con tutti i più
moderni e perfezionati impianti per assicurare una perfetta e rapida esecuzione di tutte le
opere da costruire e la recinzione dei cantieri stessi con solido steccato in legno, o con muro
o con quanto altro richiesto dal D.L., nonché la pulizia e la manutenzione degli stessi,
l'inghiaiamento e la sistemazione degli ambiti, in modo da rendere sicuri il transito e la
circolazione dei veicoli e delle persone addette ai lavori, nonché di altri utenti;
3. la guardia e la sorveglianza, con personale necessario, del cantiere e di tutti i materiali in
esso esistenti, nonché di tutte le cose dell'ASL consegnate al soggetto aggiudicatario;
4. la costruzione, entro il recinto del cantiere e nei siti designati dal D.L., di locali ad uso
ufficio e spogliatoio del personale, di direzione ed assistenza, arredati, illuminati e riscaldati
opportunamente in base alle richieste del D.L.;
5. la costruzione di un piccolo edificio con un sufficiente numero di regolari e decenti latrine
e locali con acqua corrente per uso degli operai addetti ai lavori (le latrine devono essere
provviste di fognatura di qualsiasi tipo, anche chimici per il regolare scarico dei liquami nelle
vicine fogne pubbliche);
6. l'esecuzione a sue spese di ogni lavoro, fornitura o prestazione che deve servire da
campione per la buona esecuzione delle opere;
7. la fornitura e la manutenzione dell'eventuale cartellone indicatore dei lavori, di cartelli di
avviso e lumi per segnali notturni nei punti prescritti, e quanto altro, a scopo di sicurezza,
venisse particolarmente indicato dal D.L.;
8. l'osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni
degli operai contro gli infortuni sul lavoro, contro la tubercolosi, e le altre disposizioni in
vigore o che potranno intervenire in corso di appalto, nonché delle norme riguardanti l'igiene
sul lavoro e la prevenzione degli infortuni sul lavoro; resta stabilito che in caso di
inadempienza, sempre che sia intervenuta denuncia da parte delle competenti autorità, l'ASL
procederà a sospendere i pagamenti delle rate di acconto successivi alla comunicazione a
garanzia per l'adempimento dei detti obblighi, ferma l'osservanza delle norme che regolano
lo svincolo della cauzione e delle ritenute regolamentari; sulla somma non saranno per
qualsiasi titolo corrisposti gli interessi;
9. l'osservanza di tutte le leggi e disposizioni in vigore che regolano l'assunzione del
personale dipendente e la sua copertura assicurativa contro gli infortuni;
10. la comunicazione all'ufficio, da cui i lavori dipendono, entro i termini prefissi dallo
stesso, di tutte le notizie relative all'impiego della mano d'opera;
11. l'osservanza delle disposizioni vigenti relative all'impiego dei materiali nazionali;
12. le spese per la fornitura in duplice copia, formato 18x24, di fotografie delle opere in corso
nei vari periodi dell'appalto, su richiesta del D.L.;
13. l'assicurazione contro gli incendi di tutte le opere eseguite e dei materiali a piè d'opera
fino al collaudo finale, comprendendo nel valore assicurato anche le opere eseguite da altre
Ditte; l'assicurazione contro tali rischi dovrà farsi con polizza intestata all'ASL;
14. il soggetto aggiudicatario si rende garante e responsabile in solido, di ogni qualsiasi danno
che si verificasse in conseguenza dei lavori alle opere in costruzione, a quelle preesistenti o a
terze persone;
15. la pulizia quotidiana dei locali in cui sono in corso i lavori;
16. il provvedere a sua cura e spese e sotto la sua completa responsabilità al ricevimento in
cantiere, scarico e trasporto nei luoghi di deposito, situati nell'interno del cantiere, a piè
d'opera, o in altro luogo indicato dal D.L. secondo le disposizioni della stessa, nonché alla
buona conservazione ed alla perfetta custodia dei materiali, forniture ed opere escluse dal
Capitolato speciale di appalto
16/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
presente appalto e provviste o lavori eseguiti da altre ditte per conto dell'ASL. I danni che per
sua negligenza fossero apportati ai materiali forniti ed ai lavori compiùti da altre ditte, devono
essere riparati celermente e a carico esclusivo del soggetto aggiudicatario;
17. l'uso anticipato, rispetto all'ultimazione dei lavori dei locali che venissero richiesti dal
D.L. senza che il soggetto aggiudicatario abbia perciò diritto a speciali compensi;
18. il completo sgombero del cantiere da materiali, mezzi d'opera ed impianti di proprietà
dell'impresa, entro e non oltre 10 giorni dalla data del verbale di ultimazione dei lavori;
19. l'obbligo di non danneggiare, durante l'esecuzione delle opere, strutture ed impianti
esistenti nell'edificio in cui verranno eseguiti i lavori e di provvedere a sua cura e spese alle
riparazioni di eventuali danneggiamenti; il soggetto aggiudicatario si obbliga pure a non
apportare alcun intralcio ai lavori che altre ditte, ancorché da lui non dipendenti, eseguissero
nel cantiere, al funzionamento dei servizi ed a provvedere alla pulizia e manutenzione dei
locali in cui si rende necessario il passaggio di operai e di materiali di risulta non utilizzabili;
20. l'assistenza continua ai lavori in genere, alle opere murarie e agli impianti tecnologici a
cura di un proprio tecnico specializzato, a disposizione del D.L.;
21. l'eventuale predisposizione ed attuazione di turni di lavoro straordinario, anche notturno e
in giorni festivi per l'acceleramento dei lavori, compreso l'onere dell'illuminazione ed ogni
altro conseguente, come linee elettriche volanti, lampade, ecc.;
22. l'esecuzione a sue spese delle prove di carico, nonché di tutte le esperienze e saggi,
presso gli Istituti incaricati, che verranno in ogni tempo ordinati dal D.L. sui materiali
impiegati e da impiegarsi nella costruzione, compresi quelli per gli impianti tecnologici, in
correlazione a quanto prescritto circa l'accettazione dei materiali stessi.Dei campioni può
essere ordinata la conservazione presso l'Ufficio Tecnico in sede, munendoli di suggelli a
firma del D.L. e dell'Impresa, nei modi più adatti a garantirne l'autenticità;
23. il pagamento delle tasse per la concessione degli eventuali permessi comunali, per
l'eventuale occupazione temporanea del suolo pubblico, nonché per le licenze temporanee
di passi carrabili ed il pagamento di ogni tassa presente e futura inerente la costruzione di
tutte le opere, esclusi i diritti per l'allacciamento alla fognatura comunale, nei comuni in cui
essi sono dovuti.
24. l'accesso al cantiere, il libero passaggio nello stesso e nelle opere costruite o in
costruzione alle persone addette a qualunque altra impresa alla quale siano stati affidati lavori
non compresi nel presente appalto, ed alle persone che eseguono dei lavori per conto
dell'ASL, nonché ad ogni richiesta del D.L., l'uso parziale o totale, da parte di dette imprese o
persone dei ponti di servizio, impalcature, costruzioni provvisorie e degli apparecchi di
sollevamento, per tutto il tempo occorrente alla esecuzione dei lavori che l'ASL intenderà
eseguire direttamente ovvero a mezzo di altre ditte, dalle quali, come dall'ASL, il soggetto
aggiudicatario non può pretendere compensi di sorta.
PARTE III
MODI DI PROCEDERE NELL’ESECUZIONE DEI LAVORI
Art. 35
Rappresentante dell'Appaltatore
L'appaltatore è tenuto ad avere come proprio rappresentante sul luogo del lavoro un Direttore
tecnico di provata esperienza , al quale verranno comunicati a tutti gli effetti, anche legali, gli
ordini verbali o scritti.
Capitolato speciale di appalto
17/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
L'impresario che non conduce i lavori personalmente deve farsi rappresentare per mandato da
persona fornita dei requisiti di idoneità tecnici e morali, alla quale deve conferire le facoltà
necessarie per la esecuzione dei lavori a norma del contratto e della quale rimane sempre
responsabile.
L'appaltatore, o suo rappresentante, deve , per tutta la durata dell'appalto, garantire la
presenza sul luogo dei lavori.
Art. 36
Ordine da tenersi nell'esecuzione dei principali lavori
L'ASL, attraverso il parere del D.L., si riserva il diritto di stabilire l'esecuzione di un
determinato lavoro, entro un congruo termine di tempo perentorio e di disporre l'ordine
cronologico delle opere stesse nel modo che riterrà più conveniente, specialmente in
relazione alle esigenze dipendenti dalla esecuzione di opere e dalla consegna di forniture che
siano escluse dall'appalto, senza che il soggetto aggiudicatario possa rifiutarsi o farne oggetto
di richieste di speciali compensi.
Art. 37
Consegna dei lavori
La consegna dei lavori deve avvenire entro e non oltre 45 giorni dalla data di registrazione
del contratto e, in caso di urgenza, subito dopo la deliberazione di affidamento dei lavori.
Nel giorno fissato dal D.L. e notificato al soggetto aggiudicatario questi deve trovarsi sul luogo
indicato per procedere alla consegna dei lavori.
Qualora il soggetto aggiudicatario non si presenti nel giorno stabilito gli viene assegnato un
termine perentorio trascorso il quale, inutilmente, l'ASL ha diritto di risolvere il contratto in
danno all'appaltatore ed incamerare la cauzione.
Art. 38
Ordini di servizio
Il soggetto aggiudicatario, nell’eseguire i lavori, deve uniformarsi agli ordini di servizio ed alle
prescrizioni ed indicazioni comunicate per iscritto dal D.L. Tali ordini, numerati in ordine
progressivo, devono essere trasmessi o con Raccomandata R.R. o Telegramma o a mezzo fax
o via mail o presso il cantiere di lavoro con Raccomandata a mano e il soggetto aggiudicatario
deve darne corso entro 5 (cinque) giorni solari, naturali e continui dal ricevimento
dell'ordine, salvo diversa disposizione del D.L.
La forma e le dimensioni, gli elementi costruttivi, nonché l'orientamento dei vari locali e vani,
nei quali dovranno essere eseguiti gli interventi, risultano specificate nelle tavole da disegno
che, se necessario, vengono fornite dal D.L. al momento dell'ordine di lavoro relativo.
Capitolato speciale di appalto
18/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
In dette tavole risultano, sommariamente illustrate, la tipologia generale dell'intervento e le
principali caratteristiche costruttive. Tali caratteristiche possono, in corso d'opera, su richiesta
del D.L., o chi per esso, subire variazioni anche considerevoli.
Art. 39
Sospensione e ripresa dei lavori
Qualora per cause di forza maggiore, condizioni climatiche, esaurimento delle risorse
finanziarie a disposizione per i lavori, ragioni di pubblico interesse o necessità, od altre simili
circostanze speciali impediscano in via temporanea che i lavori procedano utilmente a regola
d'arte, il D.L., di propria iniziativa o su segnalazione dell'appaltatore, può ordinarne la
sospensione, disponendone la ripresa quando siano cessate le ragioni che determinino la
sospensione.
Per la sospensione disposta per causa di forza maggiore o condizioni climatiche, ovvero per
pubblico interesse o per necessità non spetta all'appaltatore alcun compenso o indennizzo.
La durata della sospensione non è calcolata nel termine fissato nel contratto per l'ultimazione
dei lavori, e pertanto verrà aggiunta a tale data.
I verbali di sospensione e ripresa dei lavori saranno firmati dal D.L. e dall'Appaltatore e inviati
all'ASL.
Per nessuna ragione, anche in caso di contestazione, sotto nessun pretesto e neppure in sede
di giudizio l'appaltatore potrà sospendere i lavori.
Resta fin d'ora stabilito che, in caso di sospensione lavori non autorizzata, il committente
potrà allontanare senz'altro l'appaltatore dal cantiere e continuare, o direttamente o con altra
impresa, i lavori, pur tenendo l'appaltatore responsabile di tutti i danni derivanti o derivati.
La sospensione non autorizzata costituisce in ogni caso per il committente valido motivo di
risoluzione del contratto.
Art. 40
Proroghe
L'appaltatore, qualora per causa ad esso non imputabile, non sia in grado di ultimare i lavori
nel termine fissato a causa di comprovate circostanze eccezionali e imprevedibili, può
chiedere, con domanda motivata, proroghe che, se ritenute ingiustificate, sono concesse
dall'ASL purché le domande pervengano con congruo anticipo rispetto alla scadenza del
termine contrattuale.
La concessione della proroga non pregiudica i diritti che possono competere all'appaltatore
per il fatto che la maggior durata dei lavori sia imputabile all'ASL. Nel periodo di proroga è
sempre a carico dell'appaltatore la sorveglianza dell'intero cantiere.
Art. 41
Modalità di espletamento delle opere
Capitolato speciale di appalto
19/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Il soggetto aggiudicatario è obbligato a fornire, costantemente, per tutti i giorni lavorativi di
durata dell'appalto, presso le varie sedi, le maestranze necessarie per l'esecuzione delle varie
opere, indicate nel presente capitolato, relative ad ogni singolo ordine di lavoro da
contabilizzare a misura ed eccezionalmente in economia.
Il soggetto aggiudicatario non può sospendere in alcun modo i cantieri in corso e deve
provvedere attentamente e puntualmente ad assicurare una disponibilità di operai
specializzati e qualificati in relazione alle necessità del cantiere in corso.
L’inosservanza del disposto di cui al precedente capoverso comporta l’applicazione della
penale di cui al presente capitolato speciale.
Art. 42
Privative e brevetti
Il soggetto aggiudicatario è tenuto a sollevare da responsabilità l'ASL da qualsiasi molestia
potesse derivare dal fatto che siano stati adoperati, durante l'esecuzione dei lavori stessi,
sistemi e dispositivi di cui altri godano la privativa o il brevetto.
PARTE IV
PREZZI E PAGAMENTI
CAPO I - PREZZI
Art. 43
Prezzi d’appalto
I prezzi unitari in base ai quali, previa variazione d'asta, vengono disposti il pagamento dei
lavori e delle somministrazioni occorrenti, sono quelli dell’ELENCO PREZZI UNITARI della
Regione Piemonte – Edizione vigente alla data dell’offerta.
I prezzi e gli importi sono da considerarsi al netto dell'imposta sul valore aggiunto.
Art. 44
Elenco prezzi unitari
I prezzi riferiti all'Elenco Prezzi Opere Pubbliche della Regione Piemonte, sono
completamente comprensivi di spese generali ed utili, per lavori eseguiti applicando la
migliore tecnica della regola dell’arte, idonea mano d’opera e materiali di ottima qualità in
modo che il manufatto risulti completo e finito.
Art. 45
Spese comprese nei prezzi
Capitolato speciale di appalto
20/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
I prezzi unitari in base ai quali, sotto deduzione della pattuita variazione d'asta, vengono
pagati i lavori appaltati e le somministrazioni, comprendono:
a) per i materiali, ogni spesa per la fornitura, trasporto, dazi, cali, sprechi, nessuna esclusa,
per darli pronti all'impiego a piè d'opera in qualsiasi punto di lavoro;
b) per gli operai e mezzi d'opera, ogni spesa per fornire i medesimi degli attrezzi e utensili
del mestiere, più idonei e moderni nonché la quota per assicurazioni sociali, per gli infortuni
ed accessori di ogni specie, beneficio, nonché nel caso di lavoro notturno, comprende anche
la spesa per l'illuminazione dei cantieri di lavoro;
c) per i noli, ogni spesa per dare a piè d'opera in perfetto stato di servibilità e provvisti di
tutti gli accessori necessari per il loro regolare uso, le attrezzature, tutto come sopra;
d) per i lavori a misura e a corpo tutte le spese per:
- ponteggi a norma di legge ed ogni altro mezzo d'opera;
- assicurazione d'ogni specie;
- tutte le forniture occorrenti e loro lavorazione ed impiego;
- indennità di cava, di passaggi, di depositi, di cantiere, di occupazioni temporanee e diverse;
- mezzi d'opera provvisionali nessuno escluso, da utilizzare in particolare, in caso di
sospensione dei lavori senza oneri aggiuntivi per l'ASL;
- carichi, trasporti e scarichi in ascesa e discesa;
e quanto occorra per dare il lavoro compiùto a perfetta regola d'arte, intendendosi nei prezzi
stessi compreso ogni compenso per gli oneri tutti che il soggetto aggiudicatario dovrà
sostenere a tale scopo anche se non esplicitamente indicati o richiamati nei vari articoli o
nell'Elenco Prezzi;
Art. 46
Prezzi non compresi nell’elenco
Per l'esecuzione di categorie di lavori, per le quali non si hanno i prezzi corrispondenti
nell’elenco, nell'addivenire al verbale di concordamento nuovi prezzi, questi devono essere
determinati ai sensi dell'art. 163 del D.P.R. 207/10.
Il soggetto aggiudicatario può proporre varianti migliorative alle opere, alle medesime
condizioni economiche proposte in sede di presentazione dell’offerta.
Art. 47
Invariabilità dei prezzi
I prezzi, per lavori a misura ed a corpo, diminuiti del ribasso d'asta, e sotto le condizioni tutte
del contratto e del presente Capitolato Speciale, s'intendono accettati dal soggetto
aggiudicatario in base ai calcoli di sua convenienza, a tutto suo rischio e quindi sono fissi ed
invariabili per tutta la durata del contratto.
Art. 48
Revisione prezzi
Capitolato speciale di appalto
21/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Ai sensi dell'art. 133 comma 2 del D.Lgs. 163/06 e s.m.i. non è ammesso procedere alla
revisione dei prezzi e non si applica il 1° comma dell'art. 1664 del codice civile, fatto salvo
quanto previsto dal successivo comma 4.
Art. 49
Prezzi della mano d’opera
I costi orari della manodopera sono quelli desumibili dalle tabelle periodicamente pubblicate
a cura della Camera di Commercio di Torino, che si provvederà ad adeguare, recependo gli
aggiornamenti pubblicati annualmente.
CAPO II - PAGAMENTI
Art. 50
Norme per la misurazione
Per tutte le opere dell'appalto le varie quantità di lavoro saranno determinate con misure
geometriche, escluso ogni altro metodo.
Art. 51
Contabilizzazione delle opere
Per ogni singolo ordine di lavoro, l'importo delle opere in economia non potrà essere
superiore al 10% del valore totale dell'ordine stesso (al netto del ribasso d'asta).
Art. 52
Pagamenti in acconto
Il soggetto aggiudicatario ha diritto a pagamenti in acconto semestrali. Pertanto nel corso dei
tre anni di contratto saranno previsti 5 pagamenti in acconto e 1 saldo finale.
Per i pagamenti in acconto vengono redatti appositi stati d'avanzamento lavori, dopo la cui
approvazione l’appaltatore è autorizzato a fatturare l'importo al netto del ribasso d'asta e delle
trattenute d'obbligo: il pagamento viene eseguito a 60 giorni dalla data di ricevimento fattura
EMESSA SOLO A SEGUITO DI APPROVAZIONE DELLO STATO AVANZAMENTO LAVORI
CON DELIBERAZIONE ASLTO3. Ai sensi dell’art. 118 comma 6 D.Lgs. 163/06 e s.m.i. la
Stazione appaltante acquisisce il DURC dell’appaltatore ai fini del pagamento di ciascun SAL
e del Conto finale.
I materiali sono soggetti ad accettazione provvisoria che deve essere constatata da un
processo verbale da compilarsi in contraddittorio del soggetto aggiudicatario e con le
modalità prescritte dal Regolamento suindicato.
I materiali stessi, tuttavia, rimangono sempre a rischio e pericolo del soggetto aggiudicatario
secondo quanto disposto dal presente Capitolato speciale.
Capitolato speciale di appalto
22/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Non sono invece tenuti in nessun conto i lavori eseguiti irregolarmente ed in contraddizione
agli ordini di servizio del D.L. e non conformi al contratto.
Per eventuali lavori in aggiunta viene eseguito identico sistema di pagamento.
Art. 53
Persone che possono riscuotere
Nel contratto saranno indicate le persone e il relativo indirizzo, cui inviare gli avvisi, per
riscuotere e quietanzare le somme ricevute in conto o a saldo, ai sensi della normativa sulla
tracciabilità dei flussi. Eventuale cessazione, decadenza o rinuncia all'incarico della persona
indicata a riscuotere dovrà essere tempestivamente notificata all'ASL.
Art. 54
Conto finale
Ai sensi dell'art. 200 del D.P.R. 207/10 si stabilisce che il conto finale viene compilato dal
direttore lavori entro 45 giorni solari successivi alla data dell'ultimazione dei lavori.
Art. 55
Certificato di regolare esecuzione o di collaudo
Il collaudo dei lavori deve avvenire entro 6 (sei) mesi dalla data di ultimazione delle opere
appaltate.
Nel caso in cui il certificato di collaudo sia sostituito dal certificato di regolare esecuzione,
questo viene emesso entro tre mesi dalla data di ultimazione delle opere appaltate, in
conformità all’art. 237 del D.P.R. 207/10.
Dalla data di collaudo provvisorio decorre il termine di garanzia e di gratuita manutenzione
delle opere che si fissa fin d'ora nella durata di 1 anno.
Il collaudo non esonera il soggetto aggiudicatario dalle garanzie e dalle responsabilità di
legge.
Art. 56
Valutazione dei lavori
Viene stabilito quanto appresso:
1° Scavi in genere - Oltre che per gli obblighi particolari emergenti dal presente articolo, con
il prezzo di elenco per gli scavi in genere il soggetto aggiudicatario deve ritenersi compensato
per tutti gli oneri che esso dovrà incontrare:
- per taglio di piante, estirpazione di ceppaie, radici, ecc.;
- per taglio e lo scavo con qualsiasi mezzo delle materie sia asciutte, che bagnate, di qualsiasi
consistenza ed anche di presenza d'acqua;
- per paleggi, innalzamento, carico, trasporto e scarico e rinterro od a rifiuto di qualsiasi
distanza, sistemazione delle materie di rifiuto, deposito provvisorio e successiva ripresa;
Capitolato speciale di appalto
23/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
- per la regolarizzazione delle scarpate o pareti, per lo spianamento del fondo, per la
formazione di grandoni, per il successivo rintetto all'argiro delle murature,attorno e sopra le
condotte di acqua od altre condotte in genere, e sopra le fognature o drenaggi secondo le
sagome definitive di progetto;
- per puntellature, sbadacchiature ed armature di qualsiasi importanza e genere secondo tutte
le prescrizioni contenute nel presente Capitolato, compresi le composizioni, estrazioni ed
allontanamento, nonché sfidi, deterioramenti, perdite parziali o totali del legname o dei ferri;
- per impalcature, ponti e costruzioni provvisorie occorrenti sia per il trasporto delle materie
di scavo e sia per la formazione di rilevanti, per passaggi, attraversamenti, ecc.;
- per ogni altra spesa necessaria per l'esecuzione completa degli scavi;
La misurazione degli scavi viene effettuata nei seguenti modi:
a) Il volume degli scavi di sbancamento viene determinato col metodo delle sezioni
ragguagliate, in base ai rilevamenti eseguiti in contraddittorio con il soggetto aggiudicatario
all'atto della consegna, ed all'atto della misurazione;
b) Gli scavi di fondazione vengono computati per un volume uguale a quello risultante dal
prodotto della base di fondazione per la sua profondità sotto il piano degli scavi di
sbancamento, ovvero del terreno naturale, quando detto scavo di sbancamento non viene
effettuato.
Al volume così calcolato si applicano i vari prezzi fissati nell'elenco per tali scavi; vale a dire
che essi sono valutati sempre come eseguiti a pareti verticali, ritenendosi già compreso e
compensato col prezzo unitario di elenco ogni maggiore scavo.
Tuttavia per gli scavi di fondazione da eseguire con impiego di casseri, paratie o simili
strutture, nel volume di scavo per fondazione viene incluso anche lo spazio occupato dalle
strutture stesse.
I prezzi di elenco, relativi agli scavi di fondazione, sono applicabili unicamente e
rispettivamente ai volumi di scavo compresi fra i piani orizzontali consecutivi, stabiliti per
diverse profondità, nello stesso elenco prezzi.
Pertanto la valutazione dello scavo risulta definita, per ciascuna zona, dal volume ricadente
nella zona stessa e dall'applicazione ad esso del relativo prezzo di elenco.
2° Rilevati o rinterri - Tutti gli oneri, obblighi e spese per la formazione dei rilevati e rinterri
s'intendono compresi nei prezzi stabiliti in elenco per gli scavi e quindi al soggetto
aggiudicatario non spetta alcun compenso oltre l'applicazione di detti prezzi.
3° Riempimento di pietrame a secco - Il riempimento di pietrame a secco a ridosso delle
murature per drenaggi, vespai ecc. viene valutato a mc. per il suo volume effettivo misurato in
opera.
4° Paratie e casseri in legname - Vengono valutate per la loro superficie effettiva e nel relativo
prezzo di elenco. S'intende compensata ogni fornitura occorrente di legname, ferramenta,
ecc., ed ogni sfrido relativo, ogni spesa per la lavorazione e apprestamento, per collocamento
in opera di longarine o filagne di collegamento, infissione di pali, tavoloni o palancolem per
rimozioni, perdite, guasti e per ogni altro lavoro, nessuno escluso od eccettuato, occorrente
per dare le opere complete ed idonee all'uso.
5° Demolizioni di muratura - I prezzi fissati in tariffa per la demolizione delle murature si
applicano al volume effettivo delle murature da demolire.
Tali prezzi comprendono i compensi per gli oneri ed obblighi specificati nelle demolizioni.
Capitolato speciale di appalto
24/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
I materiali utilizzabili che, ai sensi del suddetto articolo, dovessero venire reimpiegati dal
soggetto aggiudicatario, a semplice richiesta del D.L., verranno addebitati allo stesso,
considerandoli come nuovi, in sostituzione dei materiali che egli avrebbe dovuto provvedere
e cioè allo stesso prezzo fissato per questi nell'elenco, ovvero, mancando esso, al prezzo
commerciale dedotto in ambedue i casi il ribasso d'asta. L'importo complessivo dei materiali
così valutati viene detratto perciò dall'importo netto dei lavori.
6° - Murature in genere - Tutte le murature in genere, salvo le eccezioni in appresso
specificate, sono misurate geometricamente, a volume od a superficie, secondo la categoria,
in base a misure prese sul vivo dei muri, esclusi cioè gli intonaci. Sarà fatta deduzione di tutti
i vuoti di luce superiori a mq. 1,00 e dei vuoti di canne fumarie, canalizzazioni, ecc., che
abbiano sezione superiore a mq. 0,25, rimanendo per questi ultimi, al soggetto
aggiudicatario, l'onere della loro eventuale chiusura con materiale in cotto. Così pure sarà
sempre fatta deduzione del volume
corrispondente alla parte incastrata di pilastri,
piattabande, ecc., di strutture diverse, nonché di pietre naturali od artificiali, da pagarsi con
altri prezzi di tariffa.
Nei prezzi della muratura di qualsiasi specie, qualora non debbano essere eseguite con
paramento di faccia vista, si intende compreso il rinzaffo delle facce visibili dei muri. Tale
rinzaffo sarà sempre eseguito, ed è compreso nel prezzo unitario, anche a tergo dei muri che
debbono essere poi caricati da terrapieni. Per questi ultimi muri è pur sempre compresa la
eventuale formazione di feritoie regolari e regolarmente disposte per lo scolo delle acque ed
in genere quella delle immorsature e la costruzione di tutti gli incastri per la posa in opera
della pietra da taglio od artificiale.
Nei prezzi unitari delle murature di qualsiasi genere si intende compreso ogni onere per la
formazione di spalle, sguinci, canne, spigoli, strombature, incassature per imposte di archi,
volte e piattabande.
Qualunque sia la curvatura data alla pianta ed alle sezioni dei muri, anche se si debbano
costruire sotto raggio, le relative murature non potranno essere comprese nella categoria delle
volte e saranno valutate con i prezzi delle murature rette senza alcun compenso in più.
Le murature miste di pietrame e mattoni vengono misurate come le murature in genere. Le
ossature di cornici, cornicioni, lesene, pilastri, ecc., di oggetto superiore a mc. 5 sul filo
esterno del muro, vengono valutate per il loro volume effettivo in oggetto con l'applicazione
dei prezzi di tariffa stessa.
Per le ossature di aggetto inferiore ai cm. 5 non verrà applicato alcun sovraprezzo.
Quando la muratura in aggetto è diversa da quella del muro sul quale insiste, la parte
incastrata sarà considerata come della stessa specie del muro stesso.
Nei prezzi unitari delle murature da eseguire con pietrame di proprietà dell'ASL, come in
generale di tutte le categorie di lavoro per le quali s'impiegano materiali di proprietà dell'ASL
(non ceduti al soggetto aggiudicatario), si intende compreso ogni onere per trasporto,
ripulitura, adattamento e posa in opera dei materiali stessi.
Le murature eseguite con materiali ceduti al soggetto aggiudicatario vengono valutate con i
prezzi delle murature in pietrame fornito dallo stesso, intendendosi in questi prezzi compreso
e compensato ogni onere per trasporto, lavorazione pulitura, e messa in opera, ecc., del
pietrame ceduto.
Le murature di mattoni ad una testa od in foglio si misurano a vuoto per pieno, al rustico,
deducendo soltanto le aperture di superficie uguale o superiore a mq. 1, intendendo nel
prezzo compensata la formazione di sordini, spalle, piattabande, ecc., nonché eventuali
intelaiature in legno che il D.L. ritenesse opportuno di ordinare allo scopo di fissare i
serramenti al telaio, anziché alla parete.
Capitolato speciale di appalto
25/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le volte, gli archi e le piatabande, in cornici di pietrame o mattoni di spessore superiore ad
una testa, saranno anch'essi pagati a volume ed a seconda del tipo, struttura e provenienza
dei materiali impiegati, coi prezzi di elenco, con i quali si intendono compensare tutte le
forniture, lavorazioni e magisteri per dare la volta completa con tutti i giunti delle facce viste
frontali e d'intradosso profilati e stuccati.
Le volte, gli archi e le piattabande in mattoni, in foglio o ad una testa, sono pagate a
superficie, come le analoghe murature.
7° - Paramenti di faccia vista - I prezzi stabiliti in tariffa per la lavorazione delle facce viste
che siano da pagare separatamente dalle murature, comprendendo non solo il compenso per
la lavorazione delle facce viste, dei piani di posa e di combaciamento, ma anche quello per
l'eventuale maggior costo del pietrame di rivestimento, qualora questo fosse previsto di
qualità e provenienza diversa da quello del materiale impiegato per la costruzione della
muratura interna.
La misurazione dei paramenti in pietrame e delle cortine di mattoni viene effettuata per la
loro superficie effettiva, dedotti i vuoti e le parti occupate da pietrame da taglio od artificiale.
8° - Calcestruzzi e smalti - I calcestruzzi per fondazioni, murature, volte, ecc. e gli smalti
costruiti di getto in opera, sono in genere pagati a mc. e misurati in opera in base alle
dimensioni prescritte, esclusa quindi ogni eccedenza, ancorchè inevitabile, dipendente dalla
forma degli scavi aperti e dal modo di esecuzione dei lavori.
Nei relativi prezzi oltre agli oneri delle murature in genere, s'intendono compensati tutti gli
oneri di cui dell'articolo delle murature in genere.
9° - Conglomerato cementizio armato - Il conglomerato per opere in cemento armato di
qualsiasi natura e spessore è valutato per il suo volume effettivo, senza detrazione del volume
del ferro che viene pagato a parte.
Quando trattasi di elementi a carattere ornamentale gettati fuori opera (pietra artificiale), la
misurazione viene effettuata in ragione del minimo parallelepipedo retto a base rettangolare
circoscrivibile a ciascun pezzo, e nel relativo prezzo si deve intendere compreso, oltre che il
costo dell'armatura metallica, tutti gli oneri di cui all'articolo delle murature di getto o
calcestruzzo, nonché la posa in opera, semprechè non sia pagata a parte.
Nei prezzi di elenco dei conglomerati armati sono anche compresi e compensati gli stampi di
ogni forma, i casseri, casseforti e cassette per il contenimento del conglomerato, le armature
di sostegno in legname di ogni sorta, grandi o piccole, i palchi provvisori di esercizio,
l'innalzamento dei materiali, qualunque sia l'altezza alla quale l'opera in cemento armato
deve essere costruita, nonché la rimozione delle armatura stesse ad opera ultimata, il getto e
sua pistonatura.
10° - Centinature delle volte - I prezzi stabiliti in elenco per le centinatura, in quanto siano da
pagare separatamente dalle volte, comprendono anche la spesa relativa all'armatura, alle
stilate, castelli o mensole di appoggio, nonché quella per la rimozione delle centinature e
relativi sostegni.
Qualunque sia la forma, l'apparecchio e lo spessore delle volte, siano esse costruite in
mattoni o in pietra o in calcestruzzo, le centinature vengono pagate a mq. di superficie
d'intradosso delle volte stesse.
11° - Solai - I solai interamente in cemento armato (senza laterizi) sono valutati a mc., come
ogni altra opera in cemento armato.
Capitolato speciale di appalto
26/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Ogni altro tipo di solaio viene invece pagato a mq. di superficie netta interna dei vani,
qualunque sia la forma di questi, misurata al grezzo delle murature principali di perimetro,
esclusi, quindi la presa e l'appoggio sulle murature stesse.
Nei prezzi dei solai in genere è compreso l'onere per lo spianamento superiore con malta
sino al piano di posa del massetto per i pavimenti; nonché ogni opera e materiale occorrente
per dare il solaio finito e pronto per la pavimentazione e per l'intonaco. Nel prezzo dei solai
misti in cemento armato e laterizi sono comprese la fornitura, lavorazione e posa in opera del
ferro occorrente, nonché il noleggio delle casseforme e delle impalcature di sostegno di
qualsiasi entità, con tutti gli oneri specificati per le casseforme dei cementi armati.
Il prezzo a mq. dei solai suddetti si applica senza alcuna maggiorazione anche a quelle
porzioni in cui, per resistere a momenti negativi, il laterizio sia sostituito da calcestruzzo;
sono però pagati a parte tutti i cordoli relativi ai solai stessi.
Nel prezzo dei solai con putrelle di ferro e voltine od elementi laterizi, è compreso l'onere
per ogni armatura provvisoria per il rinfianco, nonché per ogni opera e materiale occorrente
per dare il solaio completamente finito e pronto per la pavimentazione e per l'intonaco,
restando solamente escluse le travi di ferro che verranno pagate a parte.
Nel prezzo dei solai in legno resta solo escluso il legname per le travi principali, che viene
pagato a parte ed è invece compreso ogni onere per dare il solaio completo, come prescritto.
12° - Controsoffitti - I controsoffitti piani vengono pagati in base alla superficie della loro
proiezione orizzontale senza cioè tener conto dei raccordi curvi coi muri perimetrali
I controsoffitti a finta volta, di qualsiasi forma e monta, sono valutati per una volta e mezza la
superficie della loro proiezione orizzontale.
Nel prezzo dei controsoffitti in genere sono compresi e compensati tutte le armature,
forniture, magisteri e mezzi d'opera per dare i controsoffitti finiti.
13° - Copertura a tetto - Le coperture, in genere, sono computate a mq., misurando
geometricamente la superficie effettiva delle falde del tetto, senza alcuna deduzione dei vani
per fumaioli, lucernari ed altre parti sporgenti della copertura, purché non eccedenti ciascuna
la superficie di mq. 1, nel qual caso si devono dedurre per intero. In compenso non si tiene
conto delle sovrapposizioni e ridossi dei giunti.
Nel prezzo dei tetti è compensato tutto quanto prescritto dall'art. 115, ad eccezione della
grossa armatura (capriate, puntoni, arcarecci,colmi,costoloni).
Le lastre di piombo, ferro e zinco che siano poste nella copertura, per i compluvi o alle
estremità delle falde, intorno ai lucernari, fumaioli, ecc., sono pagate a parte coi prezzi fissati
in elenco per detti materiali.
16° - Vespai - Nei prezzi dei vespai è compreso ogni onere per fornitura di materiale e posa
in opera.
I vespai in laterizi sono valutati a mq. di superficie dell'ambiente.
I vespai di ciottoli o pietrame sono invece valutati a mc. di materiale in opera.
15° - Pavimenti - I pavimenti, di qualunque genere, sono valutati per la superficie vista tra le
pareti intonacate dell'ambiente. Nella misura non è perciò compresa l'incassatura dei
pavimenti nell'intonaco.
I prezzi di elenco per ciascun genere di pavimento comprendendo l'onere per la fornitura dei
materiali e per ogni lavorazione intesa a dare i pavimenti stessi completi e rifiniti, escluso il
sottofondo che viene invece pagato a parte, per il suo volume effettivo, in opera, in base al
corrispondente prezzo di elenco.
Capitolato speciale di appalto
27/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
In ciascuno dei prezzi concernenti i pavimenti, anche nel caso di sola posa in opera, si
intendono compresi gli oneri, le spese di ripristino e di raccordo con gli intonaci, qualunque
possa essere l'entità delle opere stesse.
16° - Rivestimenti di pareti -I rivestimenti in piastrelle o in mosaico vengono misurati per la
superficie effettiva qualunque sia la sagoma e la posizione delle pareti da rivestire. Nel prezzo
a mq. sono comprese la fornitura e la posa in opera di tutti i pezzi speciali di raccordo, gusci,
angoli, ecc., che saranno computati nella misurazione, nonché l'onere per la preventiva
preparazione con malta delle pareti da rivestire e per la stuccatura finale dei giunti.
17° Posa in opera dei marmi, pietre naturali ed artificiali - I prezzi della posa in opera dei
marmi e delle pietre naturali ed artificiali, previsti in elenco, sono applicati alle superfici od ai
volumi, dei materiali in opera.
Ogni onere derivante dall'osservanza delle norme di posa, prescritte all'articolo “Opere in
marmo, pietre naturali ed artificiali” del presente Capitolato, si intende compreso nei prezzi
di posa: specificatamente detti prezzi comprendono gli oneri per lo scarico in cantiere, il
deposito e la provvisoria protezione in deposito, la ripresa, il successivo trasporto e
sollevamento dei materiali a qualunque altezza, con eventuale protezione, copertura o
fasciatura; per ogni successivo sollevamento e per ogni ripresa con biacca di cemento od altro
materiale, per la fornitura di lastre di piombo, di grappe, staffe, chiavette, perni occorrenti per
il fissaggio; ogni occorrente scalpellamento delle strutture murarie e per la successiva
chiusura e ripresa delle stesse, per la stuccatura dei giunti, per la pulizia accurata e completa,
per la protezione a mezzo di opportune opere provvisorie delle pietre già collocate in opera ,
e per tutti i lavori che risultassero necessari per il perfetto rifinimento dopo la posa in opera,
escluse solo le prestazioni dello scalpellino e del marmista per i ritocchi ai pezzi da montarsi,
solo quando le pietre o marmi non fossero forniti dal soggetto aggiudicatario stesso.
I prezzi di elenco sono pure compresi dell'onere dell'imbottitura dei vani dietro i pezzi, fra i
pezzi stessi o comunque tra i pezzi e le opere murarie da rivestire, in modo da ottenere un
buon collegamento e, dove richiesto, un incastro perfetto.
Il prezzo previsto per la posa dei marmi e pietre, anche se la fornitura è affidata al soggetto
aggiudicatario, comprende altresì l'onere dell'eventuale posa in diversi periodi di tempo,
qualunque possa essere l'ordine di arrivo in cantiere dei materiali forniti al soggetto
aggiudicatario dall’Azienda sanitaria, con ogni inerente gravante per spostamento di ponteggi
e di apparecchi di sollevamento.
18° - Intonaci - I prezzi degli intonaci sono applicati alla superficie intonacata senza tener
conto delle superfici laterali di risalti, lesene e simili, qualunque sia la loro dimensione.
Valgono sia per superfici piane, che curve. L'esecuzione di gusci di raccordo, se richiesti
negli angoli fra pareti e soffitto e fra pareti e pareti, con raggio non superiore a cm. 15, è pure
compresa nel prezzo, avuto riguardo che gli intonaci vengano misurati anche in questo caso
come se esistessero gli spigoli vivi.
Nel prezzo degli intonaci è compreso l'onere della ripresa, dopo la chiusura, di tracce di
qualunque genere, della muratura di eventuali ganci ai soffitti e delle riprese contro
pavimenti, zoccolature e serramenti.
I prezzi dell'elenco valgono anche per intonaci su murature di mattoni forati dello spessore
maggiore di una testa, essendo essi comprensivi dell'onere dell'intasamento dei fori dei
laterizi.
Gli intonaci interni sui muri di spessore maggiore di cm. 15 sono computati a vuoto per
pieno, a compenso dell'intonaco nelle riquadrature dei vani, che non sono perciò sviluppate.
Capitolato speciale di appalto
28/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Tuttavia sono detratti i vani di superficie maggiore a mq. 4, valutando a parte la riquadratura
dei detti vani.
Gli intonaci interni su tramezzi in foglio o ad una testa sono computati per la loro superficie
effettiva; devono essere pertanto detratti tutti i vuoti di qualunque dimensione essi siano, ed
aggiunte le loro riquadrature.
La superficie di intradosso delle volte, di qualsiasi forma e monta, viene determinata
moltiplicando la superficie della loro proiezione orizzontale per il coefficiente 1,20. Nessuno
speciale compenso è dovuto per gli intonaci eseguiti a piccoli tratti anche in corrispondenza
di spalle e mazzette di vani di porte e finestre.
L’intonaco dei pozzetti d'ispezione delle fognature viene valutato per la superficie delle pareti
senza detrarre la superficie di sbocco delle fogne, in compenso delle profilature e
dell'intonaco sulle grossezze dei muri.
19° - Posa in opera dei serramenti -La posa in opera dei serramenti, sia in legno che di leghe
leggere, sempre quando sia effettuata indipendentemente dalla fornitura di serramenti, viene
liquidata a superficie con i medesimi criteri di misurazione stabiliti per la fornitura degli
infissi.
Per la posa di tutti i serramenti e simili strutture i prezzi di elenco sono comprensivi di tutti gli
oneri di cui agli articoli “Opere da carpentiere, Infissi in legno - Norme generali, Tipo di
serramenti in legno (escluse le opere di falegname e fabbro)”.
Il prezzo previsto nell'elenco è comprensivo inoltre dell'onere per l'eventuale posa in periodi
diversi di tempo, qualunque possa essere l'ordine di arrivo in cantiere dei materiali forniti
dall’ASL.
Per i serramenti avvolgibili ( comprese le serrande metalliche) il prezzo a mq. in luce degli
stipiti compresa anche la posa del cassone di custodia e delle guide, delle cinghie, dei
raccoglicinghia, anche incassati, delle molle compensatrici, oppure degli arganelli di
manovra, qualunque siano i tipi scelti dal D.L.
Per le finestre con controsportelli questi non si misurano a parte, essendo compresi nel
prezzo di posa delle finestre.
La posa in opera dei serramenti in ferro (o altro metallo, esclusi quelli di leghe leggere) viene
compensata a peso anziché a mq., ad esclusione delle serrande avvolgibili in metallo,
cancelletti riducibili e serrande a maglia, la cui posa in opera viene liquidata a mq. di luce
netta minima fra gli stipiti e le soglie.
20° - Lavori in legname Nella valutazione dei legnami non si tiene conto dei maschi e dei
modi per le congiunzioni dei diversi pezzi, come non si deducono le relative mancanze od
intagli.
Nei prezzi riguardanti la lavorazione o posizione in opera dei legnami è compreso ogni
compenso per la provvista di tutta la chioderia, delle stoffe, bulloni, chiavetti, ecc.,
occorrenti, per gli sfridi, per l'esecuzione delle giunzioni e degli innesti di qualunque specie,
per palchi di servizio, catene,cordami, malta, cemento, meccanismi e simili, e per qualunque
altro mezzo provvisionale e lavoro per l'innalzamento, trasporto e posa in opera.
La grossa armatura dei tetti viene misurata a mc. di legname in opera, e nel prezzo relativo
sono comprese e compensate le ferramenta, la catramatura delle teste, nonché tutti gli oneri
di cui al comma precedente.
Gli infissi, come porte finestre, vetrate, coprirulli e simili, si misurano da una sola faccia sul
perimetro esterno dei telai, siano essi semplici o a cassettoni, senza tener conto degli zampini
da incassare nei pavimenti o soglie. Le parti centinate sono valutate secondo la superficie del
Capitolato speciale di appalto
29/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
minimo rettangolo circoscritto, ad infisso chiuso, compreso come sopra il telaio maestro, se
esistente.
Le persiane avvolgibili si computano aumentando la luce netta di cm. 5 in larghezza e cm. 20
in altezza; le mostre e contromostre sono misurate linearmente lungo la linea di massimo
sviluppo, ed infine i controsportelli e rivestimenti sono anch'essi misurati su una sola faccia,
nell'intera superficie vista.
Gli spessori indicati nelle varie voci della tariffa sono quelli che debbono risultare a lavoro
compiùto
Tutti gli infissi devono essere sempre provvisti delle ferramenta di sostegno e di chiusura,
delle chiodette a muro, pomoli, maniglie e di ogni altro accessorio occorrente per il loro
funzionamento, nonché di una mano di olio di lino cotto, quando non siano altrimenti
imprimiti lucidati o verniciati. Essi devono inoltre corrispondere in ogni particolare, ai
campioni approvati dal D.L.
I prezzi elencati comprendono la fornitura a piè d'opera dell'infisso e dei relativi accessori di
cui sopra, l'onere dello scarico e del trasporto sino ai singoli vani di destinazione, la posa in
opera, sempre quando non sia pagata a parte, e la manutenzione per garantirne il perfetto
funzionamento sino al callaudo finale.
21° - Lavori in metallo -Tutti i lavori in metallo sono in generale valutati a peso ed i relativi
prezzi vengono applicati al peso effettivo dei materiali stessi a lavorazione completamente
ultimata e determinato prima della loro posa in opera con pesatura diretta fatta in
contradittorio ed a spese del soggetto aggiudicatario, escluse bene inteso dal peso le
verniciature e coloriture.
Nei prezzi dei lavori in metallo è compreso ogni e qualunque compenso per forniture
accessorie, per lavorazioni, montatura e posizione in opera.
Sono pure compresi e compensati:
- la esecuzione dei necessari fori ed incastri nelle murature e pietre da taglio le impiombature
e suggellature, le malte ed il cemento, nonché la fornitura per le impiombature;
- gli oneri e spese derivanti da tutte le norme e prescrizioni contenute nell'articolo “Norme
generali e particolari”;
- la coloritura con antiruggine senza piombo, il tiro ed il trasporto in alto, ovvero la discesa in
basso e tutto quanto è necessario per dare i lavori compiùti in opera a qualsiasi altezza.
- In particolare i prezzi delle travi in ferro a doppio T o con qualsiasi altro profilo, per solai,
piattabande, sostegni, collegamenti, ecc., valgono anche in caso di eccezionale lunghezza,
grandezza o sezione delle stesse, e di tipi per cui occorra un'apposita fabbricazione. Essi
compensano, oltre al tiro ed il trasporto in alto, ovvero la discesa in basso, tutte le forature,
tagli, lavorazione, ecc., occorrenti per collegare le teste di tutte le travi dei solai con tondini,
tiranti, cordoli in cemento armato, ovvero applicare chiavi, coprichiavi, chiavande, staffe,
avvolgimenti, bulloni, chiodature, ecc., tutte le opere per assicurare le travi ai muri di
appoggio, ovvero per collegare due o tre travi tra di loro, ecc., e qualsiasi altro lavoro
prescritto dal D.L. per la perfetta riuscita dei solai e per fare esercitare alle travi la funzione di
collegamento dei muri sui quali poggiano.
Nel prezzo del ferro per armature di opere in cemento armato,oltre alla lavorazione ed ogni
sfrido, è compreso l'onere per la legatura dei singoli elementi con filo di ferro, la fornitura del
filo di ferro, e la posa in opera dell'armatura stessa.
22° - Canali di gronda e tubi pluviali - I canali di gronda e i tubi pluviali in lamiera di rame o
in PVC sono misurati a ml. in opera, senza cioè tener conto delle parti sovrapposte,
Capitolato speciale di appalto
30/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
intendendosi non compresa nei rispettivi prezzi di elenco la fornitura e posa in opera di staffe
e cravatte di ferro, che sono pagate a parte coi prezzi di elenco.
I prezzi dei canali e dei tubi di lamiera di ferro zincato comprendono altresì l'onere per la
verniciatura con due mani di vernice ad olio di lino cotto, biacca e colori fini, previa
raschiatura e pulitura con le coloriture indicate dal D.L.
23° - Tubazioni in genere I tubi in ghisa e quelli di acciaio sono valutati a peso in rapporto al
tipo approvato dal D.L.
Il prezzo di tariffa per le tubazioni in ghisa od in acciaio compensa, oltre la fornitura degli
elementi ordinari, dei pezzi speciali e della relativa posa in opera con suggellatura di canapa
catramata e piombo fuso e cianfrinato, anche la fornitura delle staffe della sezione adeguata,
di qualsiasi forma e lunghezza, occorrenti per fissare i singoli pezzi e così pure tutte le opere
occorrenti per murare le staffe, nonché delle prove a tenuta dei giunti.
Nella valutazione del peso si tiene conto soltanto di quello della tubazione,escluso cioè il
peso del piombo e delle staffe, per i quali nulla viene corrisposto al soggetto aggiudicatario,
intendendosi essi compensati con il prezzo della ghisa o dell'acciaio.
Il prezzo di tariffa per le tubazioni di ghisa od in acciaio vale nel caso che i tubi debbano
venire inclusi nei getti di strutture in calcestruzzo; in tal caso esso è comprensivo di ogni
onere relativo al loro provvisorio fissaggio nelle casseforme.
La valutazione delle tubazioni in grès e in materiale plastico, sia in opera che in semplice
somministrazione,viene fatta al ml. misurato lungo l'asse della tubazione, senza cioè tener
conto delle compenetrazioni. I singoli pezzi speciali sono ragguagliati all'elemento ordinario
di pari diametro, secondo le seguenti lunghezze: curve, gomiti e riduzioni: ml. 1; imbraghe
semplici: ml: 1,25; imbraghe doppie ed ispezioni (tappo compreso): ml. 1,75; sifoni: ml.
2,75; riduzioni: ml. 1 di tubo del diametro più piccolo.
Il prezzo è comprensivo degli oneri derivanti dall'esecuzione di tutte le opere murarie
occorrenti, dalla fornitura e posa in opera di mensole di ferro e grappe di sostegno di qualsiasi
lunghezza. I tubi interrati poggiano su sottofondo di calcestruzzo, da pagarsi a parte. Viene
pagato a parte anche lo scavo per i tubi di ghisa.
Per i tubi in cemento vale quanto detto per tutti i tubi di grès. Il prezzo viene applicato alla
tubazione posta in opera, completa delle sigillature a cemento dei giunti e delle grappe,
pagandosi a parte l'eventuale sottofondo di calcestruzzo e lo scavo.
Per tutte indistintamente le tubazioni suddette si intendono compresi nei prezzi tutti gli oneri
indicati negli articoli “Opere da stagnaio, in genere e Tubazioni e canali di gronda del
presente capitolato”. Nel caso di sola posa in opera di tubi di qualsiasi genere, valgono le
norme di cui sopra specificate per ogni tipo di tubo, ad eccezione di quelle relative alla
fornitura dei tubi stessi.
24° - Vetri, cristalli e simili - La misura dei vetri e cristalli viene eseguita sulle lastre in opera,
senza cioè tener conto degli eventuali sfridi occorsi per ricavarne le dimensioni effettive. Il
prezzo è comprensivo del mastice, delle punte per il fissaggio, delle lastre e delle eventuali
guarnizioni in gomma, prescritte per i telai.
I vetri e i cristalli centinati sono valutati secondo il minimo rettangolo ad essi circoscritto.
25° - Mano d'opera -Gli operai per i lavori in economia devono essere idonei al lavoro per il
quale sono richiesti e devono essere provvisti dei necessari attrezzi.
Il soggetto aggiudicatario è obbligato senza compenso alcuno, a sostituire tutti quegli operai
che non riescano di gradimento per qualsiasi motivo al D.L
Capitolato speciale di appalto
31/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Circa le prestazioni di mano d'opera sono osservate le disposizioni e convenzioni stabilite
dalle leggi e dai contratti collettivi di lavoro, stipulati e convalidati a norma delle leggi sulla
disciplina giuridica dei rapporti collettivi.
26° - Noleggi - Le macchine e gli attrezzi dati a noleggio debbono essere in perfetto stato di
servibilità e previsti di tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento.
Sono a carico esclusivo del soggetto aggiudicatario la manutenzione degli attrezzi e delle
macchine.
Il prezzo comprende gli oneri relativi alla mano d'opera, al combustibile, ai lubrificanti, ai
materiali di consumo, all'energia elettrica e a tutto quanto occorre per il funzionamento delle
macchine.
Con i prezzi di noleggio delle motopombe, oltre la pompa sono compensati il motore, o la
motrice, il gassogeno e la caldaia, la linea per il trasporto dell'energia elettrica ed, ove
occorra, anche il trasformatore.
I prezzi di noleggio di meccanismi in genere, si intendono corrisposti per tutto il tempo
durante il quale i meccanismi rimangono a piè d'opera a disposizione dell'ASL sanitaria, e
cioè anche per le ore in cui i meccanismi stessi non funzionano, applicandosi il prezzo
stabilito per meccanismi in funzione soltanto alle ore in cui essi sono in attività di lavoro;
quello relativo a meccanismi in riposo in ogni altra condizione di cose, anche per tutto il
tempo impiegato per riscaldare la caldaia e portare a regime i meccanismi.
Nel prezzo di noleggio sono compresi gli oneri e tutte le spese per il trasporto a piè d'opera,
montaggio, smontaggio ed allontanamento dei detti meccanismi.
Per il noleggio dei carri e degli autocarri il prezzo viene corrisposto soltanto per le ore di
effettivo lavoro, rimanendo escluso ogni compenso per qualsiasi altra causa o perditempo.
27° - Materiali a piè d'opera o in cantiere -Tutti i materiali in provvista sono misurati con
metodi geometrici, con le prescrizioni indicate qui appresso, ovvero nei vari articoli del
presente Capitolato.
Inoltre:
a) Calce in pasta - La calce in pasta viene misurata nelle fosse di spegnimento od in cassa
parallelepipeda, dopo adeguata stagionatura.
b) Pietre e marmi .- Le pietre e i marmi a piè d'opera sono valutati a volume, applicando il
prezzo del minimo parallelepipedo retto circolare a ciascun pezzo.
Le lastre, i lastroni, ed altri pezzi da pagarsi a superficie sono valutati:
- in base al minimo rettangolo circoscrivibile quando trattasi di elementi isolati (sogli, stipiti,
copertine,ecc.);
- in base alla superficie effettiva, dopo il collocamento in opera, senza tener conto degli sfridi
relativi a ciascun pezzo, quando trattasi di materiali per pavimento e rivestimenti.
Con i prezzi dei marmi in genere s'intende compensata, salvo contrario avviso la lavorazione
delle facce viste a pelle liscia, la loro arrotatura e pomiciatura.
c) Legnami - Il volume e la superficie dei legnami sono computati in base alle lunghezze e
sezioni ordinate, intendendosi compreso nei prezzi stessi qualunque compenso per spreco di
legname e per la sua riduzione alle esatte dimensioni prescritte.
Per i legnami rotondi e grossamente squadrati, il volume e dato dal prodotto della lunghezza
minima per la sezione di mezzeria.
Le assicelle, le tavole, i tavoloni, i panconi, si misurano moltiplicando la larghezza di
mezzeria per la lunghezza minima.
Capitolato speciale di appalto
32/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
DECORAZIONI - Le decorazioni, a seconda dei casi, verranno misurate a metro lineare o a
metro quadrato.
I prezzi delle cornici, delle fasce e delle mostre si applicano alla superficie ottenuta
moltiplicando lo sviluppo lineare del loro profilo retto (esclusi i pioventi ed i fregi) per la
lunghezza della loro membratura più sporgente. Nel prezzo stesso è compreso il compenso
per la lavorazione degli spigoli.
A compenso della maggiore fattura dei risalti, la misura di lunghezza verrà aumentata di m.
0,40 per ogni risalto. Sono considerati risalti solo quelli determinati da lesene, pilastri e linee
di distacco architettonico che esigano una doppia profilatura, saliente o rientrante.
I fregi ed i pioventi delle cornici, con o senza abbozzatura, ed anche se sagomati e profilati,
verranno pagati a parte con i corrispondenti prezzi di elenco.
Nel prezzo di tutte le decorazioni è compreso l'onere: per l'ossatura, sino a che le cornici, le
fasce e le mostre non superino l'aggetto di m. 0,05; per la ritoccatura e il perfezionamento
delle ossature, per l'arricciatura di malta; per l'intonaco di stucco esattamente profilato e
levigato; per l'esecuzione dei campioni di opera e per la loro modifica a richiesta della
Direzione dei lavori, ed infine per quanto altro occorre a condurre le opere in stucco
perfettamente a termine.
TINTEGGIATURE, COLORITURE E VERNICIATURE - Nei prezzi delle tinteggiature, coloriture
e verniciature in genere sono compresi tutti gli oneri oltre a quelli per mezzi d'opera,
trasporto, sfilatura e rifilatura d'infissi, ecc..
Le tinteggiature interne ed esterne per pareti e soffitti saranno in genere misurate con le
stesse norme sancite per gli intonaci.
Per la coloritura e verniciatura degli infissi e simili si osservano le norme seguenti:
a) per le porte, bussole e simili, si computerà due volte la luce netta dell'infisso, oltre alla
mostra e allo sguincio, se ci sono, non detraendo la eventuale superficie di vetro. E' compresa
con ciò anche la verniciatura del telaio per muri grossi o del cassettoncino tipo romano per
tramezzi o dell’imbotte tipo lombardo, pure per tramezzi. La misurazione della mostra o
dello sguincio sarà eseguita in proiezione su piano verticale parallelo a quello medio della
bussola (chiusa) senza tener conto di sagome, risalti o risvolti,
b) per le finestre senza persiane, ma con controsportelli, si computerà tre volte la luce netta
dell'infisso, essendo così compensata anche la coloritura dei controsportelli e del telaio (o
cassettone);
c) per le finestre senza persiane e senza controsportelli, si computerà una volta sola la luce
netta dell'infisso, comprendendo con ciò anche la coloritura della soglia e del telaio o
cassettone);
d) per le persiane comuni, si computerà tre volte la luce netta dell'infisso, comprendendo
con ciò anche la coloritura del telaio;
e) per le persiane avvolgibili, si computerà due volte e mezzo la luce netta dell'infisso,
comprendendo con ciò anche la coloritura del telaio ed apparecchio a sporgere, salvo il
pagamento a parte della coloritura del cassettoncino coprirullo;
f) per il cassettone completo, tipo romano, cioè con controsportelli e persiane, montati su
cassettoni, si computerà sei volte la luce netta dell'infisso, comprendendo con ciò anche la
coloritura del cassettone e della soglia;
g) per le opere in ferro semplici e senza ornati, quali finestre grandi a vetrate e lucernari,
serrande avvolgibili a maglia, infissi di vetrine per negozi, saranno computati per tre quarti
della loro superficie complessiva, misurata sempre in proiezione, ritenendo così compensata
la coloritura dei sostegni, grappe e simili accessori, dei quali non si terrà conto alcuno nella
misurazione;
Capitolato speciale di appalto
33/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
h) per le opere in ferro di tipo normale a disegno, quali ringhiere, cancelli anche riducibili,
inferriate e simili, sarà computata una volta l'intera loro superficie, misurata con le norme e
con le conclusioni di cui alla lettera precedente;
i) per le opere in ferro ornate, cioè come alle lettera precedente, ma con ornati ricchissimi,
nonché per le pareti metalliche e le lamiere stirate, sarà computata una volta e mezzo la loro
superficie misurata come sopra;
l) per le serrande da bottega in lamiera ondulata o ad elementi di lamiera, sarà computata tre
volte la luce netta del vano, misurato, in altezza, tra la soglia e la battitura della serranda,
intendendo con ciò compensato anche la coloritura della superficie non in vista;
m) i radiatori dei termosifoni saranno pagati a metro quadrato, secondo la superficie effettiva
di sviluppo geometrico indipendentemente dal numero delle colonne di ogni elemento,
calcolata una sola volta.
Tutte le coloriture o verniciature s'intendono eseguite su ambo le facce e con i rispettivi
prezzi di elenco si intende altresì compensata la coloritura, o verniciatura di nottole, staffe,
braccialetti e simili accessori.
MANO D'OPERA - Gli operai per i lavori in economia dovranno essere idonei al lavoro per il
quale sono richiesti e dovranno essere provvisti dei necessari attrezzi.
L'Appaltatore è obbligato senza compenso alcuno, a sostituire tutti quegli operai che non
riescano di gradimento per qualsiasi motivo al D.L.
Circa le prestazioni di mano d'opera saranno osservate le disposizioni e convenzioni stabilite
dalle leggi e dai contratti collettivi di lavoro, stipulati e convalidati a norma delle leggi sulla
disciplina giuridica dei rapporti collettivi.
NOLEGGI - Le macchine e gli attrezzi dati a noleggio debbono essere in perfetto stato di
servibilità e previsti di tutti gli accessori necessari per il loro regolare funzionamento.
Sono a carico esclusivo dell'Appaltatore la manutenzione degli attrezzi e delle macchine.
Il prezzo comprende gli oneri relativi alla mano d'opera, al combustibile, ai lubrificanti, ai
materiali di consumo, all'energia elettrica e a tutto quanto occorre per il funzionamento delle
macchine.
Con i prezzi di noleggio delle motopombe, oltre la pompa sono compensati il motore, o la
motrice, il gassogeno e la caldaia, la linea per il trasporto dell'energia elettrica ed, ove
occorra, anche il trasformatore.
I prezzi di noleggio di meccanismi in genere, si intendono corrisposti per tutto il tempo
durante il quale i meccanismi rimangono a piè d'opera a disposizione dell'Amministrazione,
e cioè anche per le ore in cui i meccanismi stessi non funzionano, applicandosi il prezzo
stabilito per meccanismi in funzione soltanto alle ore in cui essi sono in attività di lavoro;
quello relativo a meccanismi in riposo in ogni altra condizione di cose, anche per tutto il
tempo impiegato per riscaldare la caldaia e portare a regime i meccanismi.
Nel prezzo di noleggio sono compresi gli oneri e tutte le spese per il trasporto a piè d'opera,
montaggio, smontaggio ed allontanamento dei detti meccanismi.
Per il noleggio dei carri e degli autocarri il prezzo verrà corrisposto soltanto per le ore di
effettivo lavoro, rimanendo escluso ogni compenso per qualsiasi altra causa o perditempo.
MATERIALI A PIE' D'OPERA O IN CANTIERE - Tutti i materiali in provvista saranno misurati
con metodi geometrici, con le prescrizioni indicate qui appresso, ovvero nei vari articoli del
presente Capitolato.
Capitolato speciale di appalto
34/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
PARTE V
MATERIALI E LORO IMPIEGO
CAPO I - MATERIALI - NORME GENERALI
Art. 57
Materiali in genere
I materiali occorrenti per la realizzazione dei lavori devono, ad insindacabile giudizio del
D.L. e degli organi di controllo preposti alla tutela del patrimonio artistico e monumentale,
essere riconosciuti della migliore qualità e nel caso di interventi di restauro e di risanamento
conservativo, ed essere il più possibile compatibili con i materiali preesistenti in modo da non
interferire negativamente con le proprietà fisiche, chimiche e meccaniche dei manufatti da
risanare.
Il soggetto aggiudicatario è obbligato, in qualsiasi momento, ad eseguire o a fare compiere,
presso gli stabilimenti di produzione o laboratori ed istituti autorizzati, tutte le prove prescritte
dal presente Capitolato o dal D.L. sui materiali impiegati o da impiegarsi (sia che siano
preconfezionati o formati nel corso dei lavori o preesistenti) ed, in genere, su tutte le forniture
previste dall'appalto.
In particolare, sui manufatti di valore storico-artistico, il soggetto aggiudicatario deve:
- determinare lo stato di conservazione dei manufatti da ripristinare;
- individuare l'insieme delle condizioni ambientali e climatiche cui è esposto il manufatto;
- individuare le cause e i meccanismi di alterazione;
- controllare l'efficacia e l'innocuità dei metodi d'intervento mediante analisi di laboratorio da
effettuare secondo i dettami delle "raccomandazioni NORMAL" pubblicate dalle commissioni
istituite e recepite dal Ministero per i Beni Culturali col decreto n. 2093 del 11.11.82.
Il prelievo dei campioni, da eseguire secondo le norme del C.N.R., viene effettuato in
contraddittorio con il soggetto aggiudicatario ed è appositamente verbalizzato.
I materiali non accettati dalla D.L., in quanto a suo insindacabile giudizio non riconosciuti
idonei, devono essere rimossi immediatamente dal cantiere a cura e a spese del soggetto
aggiudicatario e sostituiti con altri rispondenti ai requisiti richiesti.
Il soggetto aggiudicatario resta comunque responsabile per quanto concerne la qualità dei
materiali forniti.
Infatti, questi ultimi, anche se ritenuti idonei dal D.L., devono essere accettati dall'ASL in sede
di collaudo finale.
Art. 58
Presentazione del campionario
Il soggetto aggiudicatario prima dell'inizio dei lavori, deve presentare la tipologia dei
materiali che intende utilizzare nella esecuzione dell'opera.
Ogni campione deve essere numerato e deve portare un cartellino col nome della Ditta
costruttrice e della Ditta appaltante, inoltre, deve essere elencato in apposita distinta che deve
essere presentata al D.L. per ottenere la sua approvazione.
Tutti i materiali ed i componenti utilizzati, nell'esecuzione delle opere, devono essere
realizzati secondo le norme tecniche di sicurezza dell'ente italiano di unificazione (UNI) e
del comitato elettrotecnico italiano (C.E.I.), nonché nel rispetto di quanto prescritto dalla
legislazione tecnica vigente in materia (art. 7 legge n. 46 del 05.03.1990).
Capitolato speciale di appalto
35/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Resta esplicitamente inteso che la presentazione dei campioni non esonera la ditta prescelta
dall'obbligo di sostituire, ad ogni richiesta, quei materiali che, pur essendo conformi ai
campioni, non risultino corrispondenti alle prescrizioni del Capitolato, o che comunque non
siano di gradimento del D.L..
I materiali e le forniture devono corrispondere alle prescrizioni di legge, a quelle del presente
capitolato nonché delle singole descrizioni riportate nell'elenco prezzi.
Il D.L. ha la facoltà di rifiutare in qualunque tempo i materiali e le forniture che non abbiano i
requisiti prescritti, che abbiano subito deperimenti dopo l'introduzione nel cantiere, o che per
qualsiasi causa non risultassero conformi alle condizioni contrattuali.
Il soggetto aggiudicatario deve provvedere a rimuovere dal cantiere le forniture ed i materiali
rifiutati e sostituirli a sue spese con altri idonei, detta operazione deve essere eseguita con
celerità ed immediatezza già a partire dal giorno successivo all'ordine del D.L.; ove il
soggetto aggiudicatario non effettuasse la rimozione nel termine prescritto dal D.L., l'ASL può
provvedere direttamente ed a spese del soggetto aggiudicatario, a carico del quale resta anche
qualsiasi danno derivante dalla rimozione così eseguita.
Qualora venisse accertata la non corrispondenza alle prescrizioni contrattuali dei materiali e
delle forniture accettate e già poste in opera, si procede come disposto dall'art. 145 del
D.P.R. 207/10.
CAPO II - QUALITA' E PROVENIENZA DEI MATERIALI
Art. 59
Materiali naturali di cava
ACQUA - Oltre ad essere dolce e limpida, deve anche avere un PH neutro ed una
morbidezza non superiore al 2%.
In ogni caso non deve presentare tracce di sali (in particolare solfati di magnesio o di calcio,
cloruri, nitrati in concentrazione superiore allo 0,5%), di aggressivi chimici e di inquinamenti
organici o inorganici.
Tutte le acque naturali limpide (ad esclusione della sola acqua di mare) possono essere usate
per le lavorazioni.
Per quanto riguarda le acque torbide, le sostanze in sospensione non devono superare il
limite di 2 gr/lt.
SABBIA - La sabbia naturale o artificiale da miscelare alle malte (minerali o sintetiche) sia essa
silicea, quarzosa, granitica o calcarea, non solo deve essere priva di sostanze inquinanti ma
anche possedere una granulometria omogenea (setaccio 2 UNI 2332) e provenire da rocce
con alte resistenze meccaniche.
La sabbia, deve essere lavata onde eliminare qualsiasi sostanza chimica.
SABBIA PER MURATURA ED INTONACI - Deve essere costituita da grani di dimensioni tali
da passare attraverso un setaccio con maglie circolari dal diametro di mm. 1 per intonaci e
murature di paramento o in pietra da taglio (setaccio 2-1 UNI 2332).
SABBIA PER CONGLOMERATI -Deve corrispondere a requisiti del D.M.03.06.1968, All. 1 e
al D.M. 01.04.1983, All. 1 punto 2.
I grani devono avere uno spessore compreso tre 0,1 e 5 mm. ed essere adeguati alla
destinazione del getto ed alle condizioni di posa in opera.
Capitolato speciale di appalto
36/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
E’ assolutamente vietato l'uso di sabbia marina salvo efficace lavaggio e previa autorizzazione
della D.L.
RINFORZANTI PER RESINE - Devono possedere i requisiti richiesti dai produttori di resine o
dalla D.L.
La granulometria deve essere adeguata alla destinazione e al tipo di lavorazione.
E’ assolutamente vietato l'utilizzo di sabbie marine o di cava che presentino apprezzabili
tracce di sostanze chimiche attive.
I rinforzanti da impiegare per la formazione di betoncini di resina devono avere, in genere,
una comprovata inerzia chimica nei confronti dei componenti della resina, un tasso di
umidità in peso non superiore allo 0,09% ed un contenuto nullo d'impurità o di sostanze
inquinanti; in particolare, salvo diverse istruzioni impartite dal D.L., le miscele secche di
sabbie silicee o di quarzo devono essere costituite da granuli puri del diametro di circa 0,10 0,30 mm. per un 25%, di 0,50 - 1,00 mm. per un 30% e di 1,00 - 2,00 mm. per il restante
45%.
Le polveri (silice ventilata - silice micronizzata) devono possedere grani del diametro di circa
50 - 80 micron e saranno aggiunte, ove prescritto alla miscela secca di sabbie in un
quantitativo di circa il 10-15% in peso.
In alcune applicazioni possono essere usate fibre di vetro sia del tipo tessuto che non tessuto
e fiocchi di nylon.
In particolare il D.L. e gli organi preposti devono stabilire le caratteristiche tecniche dei
rinforzanti, dei riempitivi, degli addensanti e di tutti gli altri agenti modificatori per resine in
base all'impiego ed alla destinazione.
GHIAIA E PIETRISCO - Le ghiaie, prodotte dalla frantumazione naturale delle rocce o di
materiali analoghi ottenuti per frantumazione artificiale di ciotoli o blocchi di roccia, devono
possedere i seguenti requisiti:
- buona resistenza alla compressione;
- bassa porosità in modo che sia assicurato un basso coefficiente di imbibizione;
- assenza dei composti idrosolubili (es. gesso);
- assenza di sostanze polverose, argillose o di terreno organico in quanto tali materiali
impediscono agli impasti di calce e cemento di aderire alla superficie degli aggregati inerti;
Per il controllo granulometrico è fatto obbligo al soggetto aggiudicatario approvvigionare e
mettere a disposizione della D.L. i crivelli UNI 2334.
GHIAIA E PIETRISCO PER CONGLOMERATI CEMENTIZI - La dimensione dei granuli degli
aggregati deve essere prescritta dal D.L. in base alla destinazione d'uso e alle modalità
d'applicazione.
Le loro caratteristiche tecniche devono essere quelle stabilite dal D.M. 01.04.1983, All. 1,
punto 2 e dalla norma UNI 7466-1-2-3/75.
POMICE -Deve possedere la granulometria dagli elaborati di progetto, essere asciutta ed
esente da alterazioni, polveri, sostanze organiche e materiali estranei (UNI 7549/1-12/76).
PIETRE NATURALI E MARMI - Le pietre naturali da impiegare per le murature o per qualsiasi
altro lavoro, devono essere di grana compatta, ed esenti da piani di sfaldamento, screpolature,
venature ed inclusioni di sostanze estranee; inoltre, devono avere dimensioni adatte al
particolare tipo di impiego, offrire una resistenza proporzionata all'entità delle sollecitazioni
cui dovranno essere sottoposte e possedere un'efficace capacità di adesione alle malte.
Il carico di sicurezza a compressione non deve mai superare il 20% del rispettivo carico di
rottura. Sono escluse, salvo specifiche prescrizioni, le pietre gessose ed in generale tutte
quelle che potrebbero subire alterazioni per l'azione degli agenti atmosferici o dell'acqua
corrente.
Capitolato speciale di appalto
37/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
La materia riguardante le pietre naturali è disciplinata dal R.D. del 16.11.1938 nn. 2229 2
2232 (G.U. n. 92/1940).
PIETRE DA TAGLIO - Oltre a possedere i requisiti delle pietre naturali, devono essere sonore
alla percussione, prive di fenditure e litoclasi e possedere una perfetta lavorabilità.
Per le opere a "faccia a vista" è vietato l'impiego di materiali con venature disomogenee o, in
genere, di brecce.
Inoltre devono avere buona resistenza a compressione, resistenza a flessione, tenacità
(resistenza agli urti), capacità di resistenza agli agenti atmosferici e alle sostanze inquinanti,
lavorabilità (attitudine ad essere trasformate in blocchi squadrati, in lastre, colonne, capitelli,
cornici) e lucidabilità.
LASTRE PER TETTI, PER CORNICIONI E SIMILI - Sono preferibilmente costituite da rocce
impermeabili (poco porose), durevoli ed inattaccabili al gelo, che si possano facilmente
trasformare in lastre sottili (scisti,lavagne).
LASTRE PER INTERNI - Devono essere costituite preferibilmente da pietre perfette, lavorabili,
trasformabili in lastre, lucidabili, tenaci e resistenti all'usura.
Per il pezzame "a bollettonato" si deve valutare il coefficiente di usura secondo l'art. 5 del
R.D. 2234 del 16.11.1939.
MARMI -Devono essere della migliore qualità, privi di scaglie, brecce, vene, spaccature, nodi
o altri difetti che li renderebbero fragili e poco omogenei. Non sono tollerate stuccature,
tasselli, rotture e scheggiature.
Art. 60
Calci e leganti sintetici
CALCI AEREE - Le calci, ottenute dalla cottura di calcari, devono possedere le caratteristiche
d'impiego richieste dal R.D. n. 2231 del 1939 (Gazz. Uff. 18.04.1940) che prende in
considerazione i seguenti tipi di calce:
- calce grassa in zolle, cioè calce viva in pezzi;
- calce magra in zolle;
- calce idrata;
- fiore di calce;
- calce idrata da costruzione;
In entrambi i tipi di calce idrata: fior di calce e calce idrata da costruzione - quest’ultima deve
essere confezionata con idonei imballaggi e conservata in locali ben asciutti - il contenuto
massimo di carbonati e d'impurità non deve superare il 6% e l'umidità il 3%.
.
Nelle confezioni devono essere ben visibili le indicazioni del produttore, il peso del prodotto
e la specifica se trattasi di fiore di calce o di calce idrata da costruzione.
LEGANTI IDRAULICI - I cementi e le calci idrauliche devono possedere le caratteristiche
d'impegno stabilite dalla legge n. 595 del 26 maggio e del D.M. del 31 agosto 1972; invece,
le norme relative all'accettazione e le modalità d'esecuzione delle prove d'idoneità e
collaudo sono regolate dal successivo D.M. del 3 giugno 1968 e dal D.M. 20.11.1984.
MODALITA' DI FORNITURA E CONSERVAZIONE - L'approvvigionamento dei leganti
idraulici può essere effettuato sia ricorrendo al prodotto sfuso che a quello confezionato in
sacchi sigillati su cui devono essere chiaramente indicati il peso, la qualità del legante, lo
stabilimento di produzione, la quantità di acqua occorrente per il confezionamento di una
malta normale e le resistenze minime a trazione ed a compressione dopo 28 gg. di
stagionatura dei provini.
Capitolato speciale di appalto
38/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
L'introduzione in cantiere di ogni partita di cemento sfuso deve essere annotata sul giornale
dei lavori o sul registro dei getti; la conservazione dei cementi deve essere effettuata in locali
asciutti e su tavolati in legname approntati a cura del soggetto aggiudicatario; lo stoccaggio è,
preferibilmente, effettuato in adeguati "silos".
POZZOLANE -Per quanto concerne le norme per l'accettazione delle pozzolane e dei
materiali a compartimento pozzolanico si fa riferimento al R.D. 16.11.39 n. 2230.
GESSI PER L'EDILIZIA - I gessi per l'edilizia, distinti in base alla loro destinazione (muri,
intonaci, pavimenti, etc.), devono avere le caratteristiche fisiche (granulometria, resistenze) e
chimiche (tenore solfato di calcio, contenuto d'impurità) fissate dalla norma UNI 8376-8377.
I gessi devono essere approvvigionati in sacchi sigillati riportanti il nominativo del produttore
e la qualità del gesso contenuto.
L'immagazzinaggio deve essere effettuato con tutti gli accorgimenti atti ad evitare il degrado
per umidità.
LEGANTI IDRAULICI SPECIALI - Cementi a rapida presa - Devono rispondere alle
soprindicate norme sui cementi ed essere conservati al riparo dell'umidità; le modalità di posa
in opera devono rispettare scrupolosamente le prescrizioni del produttore e gli sfridi, a presa
avvenuta, essere portati a rifiuto.
Cementi privi di ritiro - Costituiti da cementi Portland, agenti espansivi (solfoalluminati di
calcio) ed agenti stabilizzanti devono avere le seguenti caratteristiche:
- assenza di ritiro sia in fase plastica che in fase d'indurimento;
- assenza di acqua essudata (bleeding) norme UNI 7122;
- buona lavorabilità e lungo mantenimento della stessa.
- ottima capacità di adesione su diversi tipi di supporti;
- elevate resistenze meccaniche.
Devono essere impiegati miscelandoli con l'esatto quantitativo d'acqua consigliato dal
produttore e gli sfridi, una volta rappresi, devono essere trasportati a rifiuto.
Il soggetto aggiudicatario deve prestare particolare attenzione alla loro stagionatura umida
ricorrendo alle modalità consigliate dal produttore.
LEGANTI SINTETICI - RESINE - Le resine son sostanze vetrose ed amorfe di tipo solidoliquido, prive di un punto di fusione netto che subiscono, tramite somministrazione di calore,
una graduale diminuzione della loro viscosità.
A base di polimeri organici in cui un gran numero di atomi sono uniti mediante legami
chimici primari, vengono classificate relativamente al loro comportamento in termoplastiche e
termoindurenti.
L'utilizzo di detti materiali, la provenienza, la preparazione, il peso dei singoli componenti e
le modalità d'applicazione sono concordati con il D.L. dietro la sorveglianza e
l'autorizzazione degli organi preposti alla tutela del bene in oggetto.
Le caratteristiche dei suddetti prodotti sono conformi alle norme UNICHIM, mentre le analisi
di laboratorio relative alle indagini preliminari per la scelta dei materiali sono quelle stabilite
dalle raccomandazioni NORMAL.
In particolare le caratteristiche qualitative dei leganti organici in base al loro impiego devono
essere le seguenti:
- perfetta adesione ai comuni materiali da costruzione ottenuta mediante la formazione di un
sufficiente numero di gruppi polari capaci di stabilire legami fisici d'affinità con i costituenti
sia minerali che organici dei materiali trattati;
- totale irreversibilità della reazione d'indurimento e conseguente stabilità alla
depolimerizzazione ed all'invecchiamento;
- elevata resistenza all'attacco chimico operato da acque, sostanze alcaline o da altri tipi di
aggressivi chimici;
Capitolato speciale di appalto
39/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
- limitatissimo ritiro in fase d'indurimento.
RESINE EPOSSIDICHE - Derivate dalla condensazione del bisfenolo A con epicloridrina,
possono essere del tipo solido o liquido.
In combinazione con appositi indurenti amminici che ne caratterizzano il comportamento,
possono essere utilizzate anche miscelate con cariche minerali, riempitivi, solventi ed
addensanti, solo dietro approvazione del D.L., per lavori in cui è necessario sfruttare le loro
elevatissime capacità adesive.
Sono vietati tutti i trattamenti superficiali che potrebbero sostanzialmente modificare
l'originario effetto cromatico dei manufatti (UNI 7097-72).
Le caratteristiche meccaniche, le modalità applicative e gli accorgimenti antinfortunistici sono
regolati dalle norme UNICHIM.
LE RESINE POLIESTERI - Derivate dalla reazione di policondensazione dei glicoli con gli
acidi polibasici e le loro anidridi, possono essere usate sia come semplici polimeri liquidi sia
in combinazione con fibre di vetro, di cotone o sintetiche o con calcari, gesso, cementi e
sabbie.
Anche per le resine poliesteri valgono le stesse precauzioni, divieti e modalità d'uso enunciati
a proposito delle resine epossidiche.
Le loro caratteristiche meccaniche, le modalità d'applicazioni e gli accorgimenti
antinfortunistici sono regolati dalle norme UNICHIM.
Art. 61
Laterizi
I laterizi da impiegare per i lavori di qualsiasi genere, devono corrispondere alle norme per
l'accettazione di cui al R. decreto 16 novembre 1939, n. 2233, e decreto ministeriale 30
maggio 1974 alleg. 7, ed alle norme UNI vigenti.
I mattoni pieni per uso corrente devono essere parallelepipedi, di lunghezza doppia della
larghezza, di modello costante, presentare, sia all'asciutto che dopo prolungata immersione
nell'acqua, una resistenza alla compressione adeguata. (UNI 5632-65)
I mattoni forati, le volterrane ed i tavelloni devono pure presentare una resistenza alla
compressione di almeno kg. 16 per centimetro quadrato di superficie totale premuta. (UNI
5631-65; 2105-07)
Le tegole piane o curve, di qualunque tipo siano, devono essere esattamente adattabili le une
sulle altre, senza sbavature e presentare tinta uniforme; appoggiate su due regoli posti a mm.
20 dai bordi estremi dei due lati più corti, devono sopportare, sia un carico concentrato nel
mezzo gradualmente crescente fino a kg.120, sia l'urto di una palla di ghisa del peso di kg. 1
cadente dall'altezza di cm. 20. Sotto un carico di mm. 50 d'acqua mantenuta per 24 ore le
tegole devono risultare impermeabili. (U N I 2619 - 20 - 21- 22)
Le tegole piane infine non devono presentare difetto alcuno nel nasello.
Art. 62
Materiali ferrosi e metalli vari
a) Materiali ferrosi. --I materiali ferrosi da impiegare nei lavori devono essere esenti da scorie,
soffiature, brecciature, paglie o da qualsiasi altro difetto prescritto. (UNI 2623-29)
laminazione, trafilatura, fucinatura e simili.
Capitolato speciale di appalto
40/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Essi devono rispondere a tutte le condizioni previste dal citato decreto ministeriale 30 maggio
1974 (allegati nn. 1, 3 e 4) ed alle norme UNI vigenti e presentare inoltre, a seconda della
loro qualità, i seguenti requisiti:
1. Ferro. --Il ferro comune deve essere di prima qualità, eminentemente duttile e tenace e di
marcatissima struttura fibrosa. Esso deve essere malleabile, liscio alla superficie esterna, privo
di screpolature, senza saldature aperte, e senza altre soluzioni di continuità.
2. Acciaio trafilato o laminato. --Tale acciaio, nella varietà dolce (cosiddetto ferro omogeneo),
semiduro e duro, deve essere privo di difetti, di screpolature, di brucciature e di altre
soluzioni di continuità. In particolare, per la prima varietà sono richieste perfette malleabilità
e lavorabilità a freddo e a caldo, senza che ne derivino screpolature o alterazioni; esso deve
essere altresì saldabile e non suscettibile di perdere la tempera; alla rottura deve presentare
struttura lucente e finemente granulare.
3. Acciaio fuso in getti. --L'acciaio in getti per cuscinetti, cerniere, rulli e per qualsiasi altro
lavoro, deve essere di prima qualità, esente da soffiature e da qualsiasi altro difetto.
4. Ghisa. -- La ghisa deve essere di prima qualità e di seconda fusione, dolce, tenace,
leggermente malleabile, facilmente lavorabile con la lima e con lo scalpello; di fattura grigia
finemente granosa e perfettamente omogenea, esente da screpolature, vene bolle, sbavature,
asperità ed altri difetti capaci di menomarne la resistenza. Deve essere inoltre perfettamente
modellata.
E’ assolutamente escluso l'impiego di ghise fosforose.
b) Metalli vari. Il piombo, lo zinco, lo stagno, il rame e tutti gli altri metalli o leghe
metalliche da impiegare nelle costruzioni devono essere delle migliori qualità, ben fusi o
laminati a seconda della specie di lavori a cui sono destinati, e scevri da ogni impurità o
difetto che ne vizi la forma, o ne alteri la resistenza o la durata.
Art. 63
Legnami
I legnami da impegnare in opere stabili o provvisorie, di qualunque essenza esse siano
devono rispondere a tutte le prescrizioni di cui al decreto ministeriale 30 ottobre 1912 ed alle
norme UNI vigenti, provveduti fra le più scelte qualità della categoria prescritta e non
presentare difetti incompatibili con l'uso a cui sono destinati. (UNI 8198)
I legnami destinati alla costruzione degli infissi devono essere di prima scelta, di struttura e
fibra compatta e resistente, non deteriorata, perfettamente sana, dritta e priva di spaccature sia
in senso radicale che circolare. Essi devono essere perfettamente stagionati, ammenochè non
siano stati essiccati artificialmente, presentare colore e venatura uniforme, essere privi di
alburno ed esenti da nodi, cipollature, buchi, od altri difetti.
Il tavolame deve essere ricavato dalle travi più dritte, affinché le fibre non riescano mozze
dalla sega e si ritirino nelle connessure.
I legnami rotondi o pali devono provenire dal tronco dell'albero e non dai rami, devono
essere sufficientemente diritti, in modo che la congiungente i centri delle due basi non debba
uscire in alcun punto dal palo, devono essere scortecciati per tutta la loro lunghezza e
Capitolato speciale di appalto
41/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
conguagliati alla superficie; la differenza fra i diametri medi dalle estremità non deve
oltrepassare i 15 millesimi della lunghezza ne il quarto del maggiore dei 2 diametri.
Nei legnami grossolanamente squadrati ed a spigolo smussato, tutte le facce devono essere
spianate e senza scarniture, tollerandosene l'alburno o lo smusso in misura non maggiore di
un sesto del lato della sezione trasversale.
I legnami a spigolo vivo devono essere lavorati e squadrati a sega con le diverse facce
esattamente spianate, senza rientranze o risalti, e con gli spigoli tirati a filo vivo, senza
alburno ne smussi di sorta.
Art. 64
Materiali per pavimentazione
I materiali per pavimentazione, pianelle di argilla, mattonelle e marmette di cemento,
mattonelle greificate, lastre e quadrelli di marmo, mattonelle di asfalto, devono corrispondere
alle norme di accettazione di cui al R. decreto del 16 Novembre 1939, n. 2234 ed alle norme
UNI vigenti:
a) Mattonelle, marmette e pietrini di cemento. Le mattonelle, le marmette ed i pietrini di
cemento devono essere di ottima fabbricazione e compressione meccanica, stagionati da
almeno tre mesi, ben calibrati, a bordi sani e piani; non devono presentare ne carie, ne peli,
ne tendenza al distacco tra il sottofondo e lo strato superiore.
La colorazione del cemento deve essere fatta con colori adatti, amalgamati, uniformi.
Le mattonelle, di spessore complessivo non inferiore a mm. 25, devono avere uno strato
superficiale di assoluto cemento colorato, di spessore costante non inferiore a mm. 7.
Le marmette devono avere anch'esse uno spessore complessivo di mm. 25 con strato
superficiale di spessore costante non inferiore a mm. 7 costituito da un impasto di cemento,
sabbia e scaglie di marmo.
I pietrini devono avere uno spessore complessivo non inferiore a mm. 30 con lo strato
superficiale di assoluto cemento di spessore non inferiore a mm. 8; la superficie dei pietrini
deve essere liscia, bugnata o scandalata secondo il disegno che sarà prescritto .
b) Pietrini e mattonelle di terracotta greificate. --Le mattonelle e i pietrini devono essere di
prima scelta, greificati per tutto intero lo spessore, inattaccabili dagli agenti chimici e
meccanici, di forme esattamente regolari, a spigoli vivi, a superficiepiana.
Sottoposte ad un esperimento di assorbimento, mediante gocce d'inchiostro, queste non
devono essere assorbite neanche in minima misura.
Le mattonelle devono essere fornite nella forma, colore e dimensione che saranno richieste
dal D.L.
c) Graniglia per pavimenti alla veneziana. --La graniglia di marmo o di altre pietre idonee
deve corrispondere, per tipo e granulosità, ai campioni di pavimento prescelti e risultare
perfettamente scevra di impurita.
Capitolato speciale di appalto
42/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
d) Pezzami per pavimenti a bollettonato. -I pezzami di marmo o di altre pietre idonee devono
essere costituiti da elementi, dello spessore da 2 a 3 cm. di forma e dimensioni opportune
secondo i campioni prescelti.
.e) Linoleum e rivestimenti in plastica. --Devono rispondere alle norme vigenti, presentare
superficie liscia priva di discontinuità strisciature, macchie e screpolature.
Lo spessore deve essere determinato come media di dieci misurazioni eseguite sui campioni
prelevati, impiegando un calibro che dia l'approssimazione di 1/10 di millimetro con piani di
posamento del diametro di almeno mm. 10.
Esso non deve avere stagionatura inferiore a mesi quattro.
Tagliando i campioni a 45° nello spessore, la superficie del taglio deve risultare uniforme e
compatta, deve essere perfetto il collegamento fra i vari strati.
Un pezzo di tappeto di forma quadrata di 0,20 di lato deve potersi curvare col preparato in
fuori sopra un cilindro del diametro 10 X (s + 1 ) millimetri, dove si rappresenta lo spessore
in millimetri, senza che si formino fenditure e screpolature.
Art. 65
Materiali diversi
Le eventuali verifiche e prove dovranno essere eseguite con i criteri e le norme vigenti,
tenendo presenti le risultanze accertate in materia da organi specializzati ed in particolare
dall'UNI;
d) Cartefeltro - Questi materiali dovranno avere di norma le caratteristiche seguenti od altre
qualitativamente equivalenti:
Tipo Peso a
mq
Contenuto di
Residuo
cenere
Potere di
Carico di rottura a
Umidità assorbimen trazione nel senso
to in olio
longitudinale delle
di
fibre su striscia di 15
antracene
mm. x 180 mm.
lana
cotone,
juta
e altre
g.
%
fibre tessili
%
%
naturali
(minim (minimo) (massimo) (massim
o)
o)
224 22412
10
55
10
9
333 33316
12
55
10
9
450 45025
15
55
10
9
%
kg.
(minimo)
(minimo)
160
160
160
2,800
4,000
4,700
Le eventuali verifiche e prove dovranno essere eseguite con le norme vigenti, tenendo
presenti le risultanze accertate in materia da organi competenti ed in particolare dall'UNI.
Capitolato speciale di appalto
43/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
e) Cartonfeltro bitumato cilindrato.-- E costituito da cartafeltro impregnato a saturazione di
bitume in bagno a temperatura controllata.
Esso avrà di norma le caratteristiche seguenti od altre qualitativamente equivalenti:
Tipo
Caratteristiche dei componenti
224
333
450
contenuto solubile
Cartefeltro tipo
in solfuro di
carbonio peso a mq
g.
(minimo)
224
233
333
348
450
467
Peso a mq del
cartonfeltro
g.
450
670
900
Questi cartonfeltri debbono asciutti, unitamente impregnati di bitume, presentare superficie
piana, senza nodi, tagli, buchi od altre irregolarità ed essere di colore nero opaco.
Per le eventuali prove devono essere seguite le norme vigenti e le risultanze accertate da
organi competenti in materia come in particolare l'UNI 8202.
f) Cartonfeltro bituminato ricoperto.-- E costituito di cartafeltro impregnato a saturazione di
bitume, successivamente ricoperta su entrambe le facce di un rivestimento di materiali
bituminosi con un velo di materiale minerale finemente granulato, come scagliette di mica,
sabbia finissima, talco, ecc.
Esso deve avere, di norma, le caratteristiche seguenti od altre qualitativamente equivalenti:
Tipo
Caratteristiche dei componenti
Cartefeltro tipo
224
333
450
224
333
450
contenuto solubile
in solfuro di
carbonio peso a mq
g.
(minimo)
660
875
1200
Peso a mq del
cartonfeltro
g.
1100
1420
1850
La cartafeltro impiegata deve risultare uniformemente impregnata di bitume; lo strato di
rivestimento bituminoso deve essere spessore uniforme ed essere privo di bolle; il velo di
protezione deve inoltre rimanere in superficie ed essere facilmente asportabile ; le superfici
debbono essere piane, lisce, prive di tagli , buchi ed altre irregolarità.
Per eventuali prove devono essere seguite le norme vigenti e le risultanze accertate da organi
competenti in materia, come in particolare l'UNI.
g) Vetri e cristalli - I vetri e cristalli devono essere, per le richieste dimensioni, di un sol
pezzo, di spessore uniforme , di prima qualità, perfettamente incolori, molto trasparenti, privi
Capitolato speciale di appalto
44/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
di scorie, bolle, soffiature, ondulazioni, nodi opacità lattiginose, macchie e di qualsiasi altro
difetto.
h) Materiali ceramici - I prodotti ceramici più comunemente impiegati per apparecchi
igienico-sanitari, rivestimento di pareti, tubazioni, ecc., devono presentare struttura
omogenea, superficie perfettamente liscia, non scheggiata, e di colore uniforme, con lo
smalto privo assolutamente di peli, cavillature, bolle, soffiature o simili difetti.
i) Manti Prefabbricati (bitume/palimero) -Costituiti da bitumi, mastici bituminosi e supporti
vari in fibre di vetro e di altri materiali sintetici (normali o rinforzati devono essere impiegati
in teli di spessore diverso in base al tipo di applicazione e devono possedere i requisiti
richiesti dalle norme UNI 4137 (bitumi) e UNI 6825-71 (supporti e metodi di prova) Oltre al
bitume possono anche contenere resine sintetiche o elastomeri.
I veli in fibre di vetro, che è possibile trovare in commercio anche ricoperti da uno strato di
bitume, devono possedere le caratteristiche prescritte dalle norme UNI 5302,5958,6262676,6484-85,6536-40, 6718 e 6825.
La proprietà tecnico-morfologiche delle guaine devono corrispondere a quelle stabilite dalle
norme UNI 86529 parte 1° e UNI 8202.
Le guaine adibite alla protezione della superficie esterna del manto devono essere costituite
da fogli di rame o di alluminio, scaglie di ardesia, graniglia di marmo o di quarzo e devono
essere preparate in base a quanto prescritto dalle norme UNI 3838 ( stabilità si forma a caldo,
flessibilità, resistenza o trazione, impermeabilità all'acqua, contenuto di sostanza solubili di
solfuro di carbonio).
Se il rivestimento sarà costituito da lamine metalliche deve avere uno spessore non inferiore a
8/100 mm., se, invece, sarà di alluminio o di rame il suo spessore non deve essere inferiore a
8/10 mm., se, infine, sarà in acciaio inossidabile esso non deve essere inferiore agli 8/10 mm.
I) Manti da formare in loco.--Possono essere costituiti sia da bitumi in soluzione o emulsionati
in acqua con polimeri e fibre minerali o bicomponenti. I monocomponenti possono essere di
tipo acrilico o poliuretanico in soluzione, mentre i bicomponenti devono essere, in genere, a
base epossidica.
Qualunque base chimica abbia il prodotto che li costituirà, il soggetto aggiudicatario deve
fornire quest'ultimo in recipienti sigillati su cui devono essere specificate le modalità d'uso, la
data di preparazione e quella di scadenza. Il prodotto, che deve avere un aspetto liquido e
pastoso, deve colare lentamente, essere di facile lavorabilità ed applicazione e, infine, deve
essere conservato in locali asciutti.
In assenza di specifiche norme UNI relative alle caratteristiche tecnologiche dei manti da
formare in situ, iI soggetto aggiudicatario deve fare riferimento alle direttive UEAtc -ICITE
(CNR).
m) Additivi.--Gli additivi per calcestruzzi e malte sono sostanze chimiche che, aggiunte in
piccole dosi agli impasti, hanno la capacità di modificarne le proprietà.
Sono classificati dalla norma UNI 7101 in fluidificanti, areanti, acceleranti, ritardanti antigelo,
etc.
In relazione al tipo devono possedere caratteristiche conformi a quelle prescritte dalle norme
UNI 7105-08-19, 7104-07-11-12-13, 7102-06-17 e 7103-06-09-14-2Q
Capitolato speciale di appalto
45/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Il soggetto aggiudicatario, che deve fornirli in contenitori sigillati su cui devono essere
indicate le quantità, la data di scadenza e le modalità d'uso, ha l'obbligo di miscelare malte in
presenza della D.L..
n) Isolanti termo-acustici.--Gli isolanti termo acustici, qualsiasi sia la loro natura e l'utilizzo,
devono possedere bassa conducibilità, secondo le norme (UNI 7745 e7891 e relativi
aggiornamenti FA 112 e 113), risultare leggeri, stabili alle temperature, resistenti agli agenti
atmosferici, incombustibili, chimicamente inerti, imputrescenti ed inattaccabili da
microorganismi, insetti o muffe.
Gli isolanti termici ottenuti per sintesi chimica di materie plastiche (Polistirolo, poliuretano e
polistirene espanso) sotto forma di lastre, blocchi e fogli (a celle chiuse o aperte) devono
avere le caratteristiche richieste dalla norma UNI 7819.
Gli isolanti termici di tipo minerale (vermiculite, perlite, argilla espansa, fibre di vetro, lana di
rocce e sughero) devono avere le caratteristiche richieste dalle norme UNI5958, 6262-67,
6484-85, 6536-46, 6547, 6718-24.
In ogni caso, qualsiasi sia il materiale utilizzato, il soggetto aggiudicatario deve eseguire
I'isolamento seguendo esattamente le modalità di posa in opera consigliate dal produttore,
prescritte dagli elaboratori di progetto o ordinate dalla D.L..
Il soggetto aggiudicatario, inoltre, è tenuto ad attuare- I'isolamento nel rispetto della
normativa vigente ed in particolare della L. n. 373 del 30 aprile 19 76, D.M. 10 marzo 19 77
e del D.P.R. 28 giugno 1977; I'isolamento termico è calcolato con la procedura pubblicata
nel 1980 a cura del Ministero dell'industria: Esempio di calcolo dell'isolamento termico di un
edificio eseguito in base alla legge n. 373 sopra citata.
Art. 66
Tubazioni
Le tubazioni devono avere, in genere, le caratteristiche e le dimensioni indicate negli
elaboratori di progetto; le giunzioni devono essere eseguite con la tecnica più adatta
mediante appositi giunti, manicotti o pezzi speciali in modo tale da evitare perdite qualunque
sia il motivo che possa determinarle.
Il soggetto aggiudicatario deve fissare le tubazioni non interrate con i sistemi consigliati dal
produttore, previsti dagli elaborati di progetto o ordinati dal D.L. (staffe, cravatte, etc.) in
modo atto a garantire il loro saldo ancoraggio alle murature.
Collocare le tubazioni interrate alla profondità prevista dagli elaborati di progetto con la
pendenza più idonea al movimento dei fluidi che esse convogliano.
Proteggere le tubazioni in metallo contro la corrosione ricorrendo ai sistemi che il D.L. ritiene
più adatti al materiale che le costituisce (resine, bitumi ossidati, antiruggine, guaine, etc.).
Tutte le tubazioni che convogliano fluidi o gas devono essere coibentale, schermate contro
fenomeni di condensa e verniciate con le tinte stabilite dalla norma UNI 5634 al fine di
renderle identificabili.
Le caratteristiche richieste per ogni tipo devono essere le seguenti:
a) Tubi di ghisa.--I tubi di ghisa devono essere perfetti in ogni loro parte, esenti da ogni difetto
di fusione (UNI 4544 - 5007) di spessore uniforme e senza soluzioni di continuità o difetti di
lavorazione che possano pregiudicarne la funzionalita e la durata (UNI 5336).
Capitolato speciale di appalto
46/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Il soggetto aggiudicatario deve fornirli in opera ben protetti sia all'intemo che all'esterno con
uno strato consistente ed omogeneo di catrame, bitume a caldo, resine sintetiche o malta
cementizia centrifugata secondo quanto prescritto in progetto o ordinato dal D.L. in funzione
dello specifico utilizzo; il sistema di protezione non deve, tuttavia, influenzare negativamente
le caratteristiche organolettiche dei fluidi convogliati.
b) Tubi di acciaio.--Devono essere costituiti da acciaio trafilato, ed essere ben calibrati, dritti,
di sezione circolare omogenea e privi di difetti che possano pregiudicarne la funzionalità e la
durata (UNI 5447).
Il soggetto aggiudicatario deve fornirli in opera ben protetti sia all'interno che all'esterno con
il sistema prescritto dagli elaborati di progetto o ordinato dal D.L.; in ogni caso, lo strato
protettivo deve presentarsi con la superficie ben pulita e priva di grumi, di spessore uniforme,
ben aderente al pezzo ed adatto allo specifico utilizzo.
Le caratteristiche costruttive, le dimensioni esterne ed interne, gli spessori, i giunti, i manicotti
ed i pezzi speciali, sono in funzione del loro utilizzo, quelli stabiliti dalle specifiche norme
UNI.
c) Tubi di gres. --In assenza di specifiche norme UNI si fà riferimento alle vigenti norme
ASSOGRES.
I materiali di gres ceramico devono essere a struttura omogenea, smaltati interamente ed
esternamente con smalto vetroso, non deformati, privi di screpolature, lavorati accuratamente
e con innesto o manicotto o bicchiere.
I tubi devono essere cilindrici e diritti tollerandosi solo eccezionalmente nel senso della
lunghezza, curvature con freccia inferiore ad 1/100 della lunghezza di ciascun elemento.
In ciascun pezzo i manicotti devono essere conformati in modo da permettere una buona
giunzione, la estremità opposta deve essere lavorata esternamente a scannellatura .
I pezzi battuti leggermente con un corpo metallico devono rispondere con suono argentino
per denotare buona cottura ed assenza di screpolatura non apparenti .
Lo smalto vetroso deve essere liscio specialmente all'interno, aderire alla pasta ceramica,
essere di durezza non inferiore a quella dell'acciaio ed inattaccabile dagli alcali e dagli acidi
concentrati, ad eccezione soltanto del fluoridrico.
La massa interna deve essere semifusa, omogenea, senza noduli estranei, assolutamente priva
di calce, dura, compatta, resistente agli acidi (escluso il fluoridrico) ed agli alcali,
impermeabile, in modo che un pezzo immerso, perfettamente secco, nell'acqua non ne
assorba più del 3,5 per cento in peso; ogni elemento di tubazione, provato isolatamente, deve
resistere alla pressione interna di almeno tre atmosfere.
d) Tubi di cemento. --I tubi di cemento devono essere confezionati con calcestruzzo
sufficientemente ricco di cemento, ben stagionati, ben compatti, levigati, lisci, perfettamente
rettilinei a sezione interna esattamente circolare di spessore uniforme e scevri affatto da
screpolature. Le superfici interne devono essere intonacate e lisciate. La frattura dei tubi di
cemento deve essere pure compatta, senza fessure ed uniforme. Il ghiaiettino del calcestruzzo
deve essere così intimamente mescolato con la malta, che i grani dovranno rompersi sotto
l'azione del martello senza distaccarsi dalla malta.
Il soggetto aggiudicatario deve fornirli in opera adottando il sistema di giunzione (semirigida,
plastica a caldo o a freddo, elastica) che il D.L. ritiene più idoneo allo specifico utilizzo.(UNI
ISO 4482).
Capitolato speciale di appalto
47/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Per il convogliamento e lo scarico di acque nere è vietato l'utilizzo di tubi in cemento senza
che essi siano debitamente trattati con idonee sostanze protettive.
e) Tubi di pvc rigido. -Formati per estrusione di mescole a base di cloruri di polivinile
(stabilizzato e privo di additivi plastificanti), devono essere ben calibrati, di struttura
omogenea, di colorazione uniforme, non deformati e resistenti alle alte temperature (70 95°).
Le loro caratteristiche tecnologiche, la pressione nominale, i diametri e gli spessori, in
relazione all'utilizzo, devono essere quelli prescritti dagli elaborati di progetto e dalle Norme
UNI 7441-48 e 7475.
I sistemi di giunzione, i raccordi, le curve ed i pezzi speciali devono avere le caratteristiche
richieste dalla norma UN/ 7442 e 8453.
Se utilizzati per l'adduzione e la distribuzione delle acque in pressione devono avere le
caratteristiche richieste dalla Circolare del Ministero della Sanità n. 125 del 18 luglio 1967.
f) Tubi di rame.--L'Appaltatore deve fornire esclusivamente tubi costituiti da rame Cu-DHR
(UNI 5849) a superficie (interna ed esterna) perfettamente liscia e priva di difetti.
Le prove di accettazione per i tubi in rame devono essere quelle previste dalla normativa UNI
7773/2.
Le giunzioni devono essere effettuate mediante manicotti, raccordi e pezzi speciali che,
conformi alla norma UNI 8050/4-11, devono essere posizionati nei ben tubi tagliati a
squadra, calibrati e puliti.
I diametri e gli spessori, i sistemi di fissaggio e di curvatura devono essere quelli prescritti
dagli elaborati di progetto o ordinati dal D.L..
Art. 67
Sostanze impregnanti - Generalità
L'impregnazione dei materiali che costituiscono l'involucro esterno degli edifici, è una
lavorazione tesa a prevenire il degrado operato da:
− un'azione fisica che agisce mediante un continuo bombardamento di micro-particelle
presenti nell'atmosfera e spinte dai venti. L'impregnate in questo caso, dovrà evitare una
rapida disgregazione delle superfici;
− un'azione chimica che agisce mediante un contatto, occasionale o continuo, con
sostanze attive quali piogge acide ed inquinanti atmosferici. In questo caso l'impregnante
dovrà fornire alle superfici un'appropriata inerzia chimica.
La scelta della sostanza impregnante dipenderà dalla natura e dalla consistenza delle superfici
che potranno presentarsi:
− rivestire con intonaci e coloriture realizzati nel corso dei lavori di restauro;
− rivestire con intonaci e coloriture preesistenti al restauro;
− prive di rivestimento con pietra a vista compatta e tenace;
− prive di rivestimento con pietra a vista tenera e porosa.
Essendo, quindi, varia sia la natura dei materiali che formano le superfici esterne che il tipo di
agenti che innescano il degrado, le sostanze impregnanti dovranno svolgere le seguenti
funzioni:
− difesa dall'attacco chimico che si effettuerà mediante la idrofobizzazione dei supporti in
modo da renderli adatti a limitare l'assorbimento delle acque meteoriche;
Capitolato speciale di appalto
48/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
− difesa dall'attacco fisico che si otterrà mediante il consolidamento dei supporti al fine di
accrescere o fornire quelle capacità meccaniche di resistenza al degrado che o non hanno
mai posseduto o che, col trascorrere del tempo, si sono indebolite.
La scelta delle sostanze impregnanti sarà effettuata in funzione delle risultanze emerse a
seguito delle diagnosi e delle indagini preliminari che verranno, in ogni caso, condotte
secondo quanto prescritto dalle raccomandazioni NORMAL.
In particolare, le caratteristiche richieste in base al loro impiego, saranno le seguenti:
− elevata capacità di penetrazione;
− buona inerzia chimica nei confronti dei più diffusi agenti inquinanti;
− comprovata inerzia cromatica;
− soddisfacente compatibilità fisico-chimica con il materiale da impregnare;
− totale reversibilità della reazione d'indurimento.
POLIMERI ORGANICI - Dovranno possedere un'elevata resistenza agli alcali ed ai raggi
ultravioletti senza che venga diminuita la naturale predisposizione dei materiali edili alla
diffusione dei vapori.
Dovendosi applicare sotto forma di emulsioni o di soluzioni acquose, avranno, generalmente,
una scarsa capacità di penetrazione e potranno causare una sensibile variazione di colore ed
un effetto traslucido sulle superfici.
Il loro utilizzo, quindi, su manufatti di particolare valore storico artistico sarà vincolato ad una
specifica autorizzazione del D.L. o degli organi preposti alla tutela del bene in oggetto.
SILICONI - Particolarmente indicati per trattamenti idrofobizzanti di cementi e materiali a
base alcalina, poiché formano, a causa dell'azione combinata dell'acqua con l'anidride
carbonica, sali (organi-sil-sesquiossani), il loro utilizzo sarà condizionato alla specifica
autorizzazione del D.L. o degli organi preposti alla tutela del bene in oggetto.
Art. 68
Impregnanti
I prodotti da usare per l'idrofobizzazione dei materiali edili devono possedere le seguenti
caratteristiche documentate da prove applicative e da analisi di laboratorio:
--basso peso molecolare ed elevato potere di penetrazione;
--resistenza all'attacco fisico-chimico degli agenti atmosferici;
--resistenza chimica in ambiente alcalino;
--assenza di effetti collaterali (produzione di sali);
--perfetta trasparenza ed inalterabilità del colore;
--traspirazione tale da non ridurre, nel materiale trattato, la preesistente permeabilità ai vapori
oltre il valore limite del 10%.
Polimeri organici--Devono possedere un'elevata resistenza agli alcali ed ai raggi ultravioletti
senza che venga diminuita la naturale predisposizione dei materiali edili alla diffusione dei
vapori. Dovendosi applicare sotto forma di emulsioni o di soluzioni acquose, devono avere,
generalmente, una scarsa capacità di penetrazione e potranno causare una sensibile
variazione di colore ed un effetto traslucido sulle superfici.
Il loro utilizzo, quindi, su manufatti di particolare valore storico artistico è vincolato ad una
specifica autorizzazione del D. L. o degli organi preposti alla tutela del bene in oggetto.
Capitolato speciale di appalto
49/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Siliconi--Particolarmente indicati per trattamenti idrofobizzanti di cementi e materiali a base
alcalina, poiché formano, a causa dell'azione combinata dell'acqua con l'anidride carbonica,
sali (organo-sil-sesquiossani), il loro utilizzo è condizionato alla specifica autorizzazione del
D. L. o degli organi preposti alla tutela del bene in oggetto.
Silani--Gli organo-alcossi-silani sono monomeri capaci di impregnare materiali poco
assorbenti quali i calcestruzzi; devono essere applicati in concentrazioni elevate (20-40% di
sostanza attiva) perchè la loro alta tensione di vapore, dopo l'applicazione, potrebbe
comportare forti perdite di prodotto.
Organo-silossani-polimeri--Sono indicati per l'impreganzione di pietre molto porose; le
soluzioni in commercio hanno una concentrazione di sostanza attiva intorno ai valori in peso
del 5-10%. Se vengono impiegati su materiali compatti e poco assorbenti, occorre abbassarne
il peso molecolare al fine di ottenere una maggiore profondità di penetrazione senza
eccessive perdite di prodotto.
Organo-silossani oligopolimeri --Appartengono a questa categoria, i metiletossisilossani
oligopolimeri che si presentano sotto forma di concentrati liquidi privi di solvente. La loro
caratteristica più rilevante e l'elevata capacità di penetrazione che e funzione della particolare
struttura chimica; infatti, riescono ad infiltrarsi all'interno dei capillari più sottili della pietra
grazie ai loro particolari legami incrociati.
La capacità di penetrazione dei silossani oligopolimeri deve essere migliorata utilizzando,
dietro apposita autorizzazione del D. L., solventi, nei quantitativi prescritti dal produttore, che
trasportino la sostanza attiva all'interno della struttura da idrofobizzare.
Impregnanti ad effetto consolidante: l'impregnante ad effetto consolidante da utilizzare nei
lavori di restauro e ristrutturazione, dovrà avere le seguenti caratteristiche:
− elevata capacità di penetrazione nelle zone di pietra carenti di legante;
− resistenza chimica agli agenti inquinanti;
− spiccata capacità di ripristinare i leganti della pietra senza depositare sali superficiali;
− capacità di fare traspirare la pietra in modo da conservare la diffusione del vapore;
− profonda penetrazione che eviti la formazione di pellicole in superficie;
− “pot-life" molto lungo tale da consentire l'indurimento solo ad impregnazione
completata;
− perfetta trasparenza priva di effetti traslucidi;
− capacità di mantenere inalterato il colore della pietra.
RESINE ORGANICHE - Alcune resine organiche, diluite con solventi, possiedono la capacità
di diffondersi in profondità all'interno dei materiali.
Questa proprietà dipende da diversi fattori:
− dal peso molecolare e dalla viscosità della resina;
− dalla tensione superficiale della soluzione;
− dalla polarità dei solventi;
− dalla velocità d'evaporazione dei solventi.
Le resine che polimerizzano dopo l'applicazione (epossidiche e poliuretaniche), oltre ad
avere la capacità di diffondersi all'interno della pietra anche senza l'ausilio del solvente,
possiedono un basso peso molecolare (250-350) ed una viscosità a 25°C intorno ai 250 cps.
Le resine che induriscono per essiccamento (evaporizzazione del solvente) poiché
possiedono un elevato peso molecolare che determina la loro diffusione poco omogenea
Capitolato speciale di appalto
50/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
all'interno del manufatto, potranno essere utilizzate solo in soluzione con residui secchi
molto bassi (10-15%).
E' evidente che la qualità di legante risulta determinante ai fini della qualità del
consolidamento; si dovranno, quindi, preferire sistemi a base di solventi a rapida
evaporizzazione che assicurino residui secchi più elevati e tempi di permanenza più brevi
all'interno dei materiali.
Su manufatti di particolare valore storico-artistico, l'utilizzo delle resine organiche sarà
condizionata alla specifica autorizzazione del D.L. e degli organi preposti alla tutela del bene
in oggetto.
RESINE EPOSSIDICHE - Il loro impiego dovrà essere attentamente vagliato dall'Appaltatore,
dietro espresso giudizio del D.L., in quanto pur possedendo ottime capacità leganti ed elevate
resistenze meccaniche e chimiche, risultano poco resistenti all'ingiallimento provocato dai
raggi U.V.
Potranno essere impiegate per la protezione di edifici industriali, di superfici in calcestruzzo e
di manufatti sottoposti ad una forte aggressione chimica.
IMPREGNANTI A BASE DI SOSTANZE MINERALI - Sono prodotti adatti al consolidamento di
superfici di particolare pregio artistico (fregi,bassorilievi, affreschi etc.) in quanto formulati per
risultare perfettamente compatibili con le caratteristiche fisiche, chimiche e meccaniche delle
più diffuse pietre calcaree ed arenarie.
Essendo alcuni di recente formulazione, il loro impiego dovrà sempre essere autorizzato dal
D.L. e dagli organi preposti alla tutela del bene in oggetto.
Art. 69
Materiali per impianti idrici
Apparecchi igienico sanitari--Gli apparecchi igienico sanitari (lavabi, vasi, bidet, piatti doccia,
lavelli, vasche e loro accessori) siano essi in materiale ceramico, in resine metacriliche o in
metallo preverniciato (acciaio o ghisa), devono avere caratteristiche tecniche conformi a
quelle prescritte dalle norme UNI (8192-96; 8949-52; 4543), dimensioni e tinte richieste dagli
elaborati di progetto, essere di pregevole fattura ed esenti da bolle, scheggiature, grumi o
macchie di qualsiasi genere.
Il soggetto aggiudicatario, se richiesto dal D.L. è tenuto a fornire un campione per ogni
apparecchio al fine di fare eseguire le prove prescritte dalle norme UNI 4543.
Rubinetterie ed accessori-I rubinetti gruppi miscelatori e qualsiasi dispositivo per
l'erogazione dell'acqua potabile devono possedere le caratteristiche richieste dalle specifiche
norme UNI 7014-26.
Se costituiti da metalli pesanti (bronzo ed ottone), devono avere le parti in vista trattate con
idonea nichelatura, cromatura o smaltatura.
Lo spessore dello strato di rivestimento è quello idoneo ad assicurare la massima durabilità.
Le parti filettate ed i relativi dadi o controdadi possono essere esclusivamente in ottone.
Condutture di adduzione e di scarico -- Le condutture da impiegare per l'esecuzione degli
impianti di adduzione e di scarico delle acque devono possedere, nei tipi prescritti, le
caratteristiche tecniche richieste dal D.M. del 12 dicembre 1985; dalla normativa sanitaria
vigente e dall'Articolo delle Tubazioni del presente Capitolato.
Capitolato speciale di appalto
51/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
PARTE IX
MODI DI ESECUZIONE
DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO
CAPO I - DEMOLIZIONI
Art. 70
Demolizioni e rimozioni
Le demolizioni relative ad opere di sottofondazione o all'eliminazione di stati critici di crollo
e alle rimozioni di materiale pregiato da ricollocare "in situ", devono essere effettuate con
ogni cautela al fine di tutelare i manufatti di notevole valore storico. Il soggetto aggiudicatario
deve prevedere, altresì, al preventivo rilevamento e posizionamento di quei segnali necessari
alla fedele ricollocazione dei manufatti.
La zona dei lavori deve essere opportunamente delimitata, i passaggi devono essere ben
individuati ed idoneamente protetti; analoghe protezioni devono essere adottate per tutte le
zone (interne ed esterne al cantiere) che possano comunque essere interessate alla caduta di
materiali.
Le strutture eventualmente pericolanti devono essere puntellate; tutti i vani di balconi,
finestre, scale, ballatoi, etc., dopo la demolizione di infissi e parapetti, devono essere sbarrati.
Particolare attenzione si deve porre in modo da evitare che si creino zone di instabilità
strutturale.
I materiali demoliti devono essere immediatamente allontanati, guidati mediante apposite
canalizzazioni o trasportati in basso con idonee apparecchiature dopo essere stati bagnati
onde evitare il sollevamento di polvere. Risulta in ogni caso assolutamente vietato il getto
dall'alto di qualsiasi materiale. Tutti gli sfabricidi provenienti dalle demolizioni, ove non
diversamente specificato, restano di proprietà dell'ASL.
Compete, quindi, al soggetto aggiudicatario provvedere alla loro selezione, pulizia, trasporto
e immagazzinamento nei depositi dell'ASL o dello accatastamento nelle aree stabilite dalla
D.L. dei materiali riutilizzabili e del trasporto a discarica di quelli di scarto.
Devono essere, altresì osservate, in fase esecutiva, le norme riportate nel D.P.R. 07.01.1956,
n.164 (norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni) e nel D.M.
02.09.1968.
E’ tassativamente vietato il lavoro degli operai sulle strutture da demolire.
Art. 71
Scavi in genere
Gli scavi in genere per qualsiasi lavoro a mano o con mezzi meccanici devono essere eseguiti
secondo i disegni di progetto e le particolari prescrizioni date all'atto esecutivo dal D.L.
Nella esecuzione degli scavi in genere il soggetto aggiudicatario deve procedere in modo da
impedire scoscendimenti e franamenti, restando esso, altrochè totalmente responsabile di
eventuali danni alle persone ed alle opere, altresì obbligato a provvedere a suo carico e spese
alla rimozione delle materie franate.
Il soggetto aggiudicatario deve inoltre provvedere a sue spese affinché le acque scorrenti alla
superficie del terreno siano deviate in modo che non abbiano a riversarsi nei cavi.
Capitolato speciale di appalto
52/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le materie provenienti dagli scavi in genere, ove non siano utilizzabili, o non ritenute adatte,
a giudizio insindacabile del D.L., ad altro impiego nei lavori, devono essere portate a rifiuto
fuori della sede del cantiere, ai pubblici scarichi, ovvero su aree che il soggetto aggiudicatario
deve provvedere a sua cura e spese.
Qualora le materie provenienti dagli scavi dovessero essere utilizzate per tombamenti o
rinterri esse devono essere depositate in luogo adatto, accettato dal D.L., per essere poi
riprese a tempo opportuno.
In ogni caso le materie depositate non devono riuscire di danno ai lavori, alle proprietà
pubbliche o private ed al libero deflusso delle acque scorrenti alla superficie.
Il D.L. può fare asportare, a spese del soggetto aggiudicatario, le materie depositate in
contravvenzione alle precedenti disposizioni.
Art. 72
Scavi di sbancamento
Per scavi di sbancamento o sterri andanti s'intendono quelli occorrenti per lo spianamento o
sistemazione del terreno su cui devono sorgere le costruzioni, per tagli di terrapieni, per la
formazione di cortili, giardini, scantinati, piani di appoggio per platee di fondazione, vespai,
rampe incassate o trincee stradali ecc., e in generale quelli eseguiti a sezione aperta su vasta
superficie ove sia possibile l'allontanamento delle materie di scavo evitandone il
sollevamento, sia pure con la formazione di rampe provvisorie, ecc.
Sono pertanto considerati scavi di sbancamento anche quelli che si trovano al di sotto del
piano di campagna, o del piano stradale di progetto (se inferiore al primo) quando gli scavi
rivestano caratteri sopra accennati.
Detti scavi devono essere eseguiti con gli strumenti e le cautele atte ad evitare l'insorgere di
danni nelle strutture murarie adiacenti.
Il ripristino delle strutture, qualora venissero lese a causa di una esecuzione maldestra degli
scavi, è effettuato a totale carico del soggetto aggiudicatario.
Art. 73
Scavi di fondazione
Per scavi di fondazione in generale si intendono quelli incassati ed a sezione ristretta
necessari per dar luogo ai pilastri di fondazione.
In ogni caso saranno come scavi di fondazione quelli per dar luogo alle fogne, condutture,
fossi e cunette.
Qualunque sia la natura e la qualità del terreno, gli scavi per la fondazione devono essere
spinti fino alla profondità che dal D.L. verrà ordinata all'atto della loro esecuzione, tenendo
del debito conto le istruzioni impartite dal Ministero dei Lavori Pubblici con la circolare 6
novernbre 1967, n. 3797 del Servizio Tecnico Centrale.
Le profondità, che si trovino indicate nei disegni di consegna, sono perciò di semplice avviso
e l'ASL si riserva piena facoltà di variarle nella misura che ritiene più conveniente, senza che
ciò possa dare al soggetto aggiudicatario motivo alcuno di fare eccezione o domande di
speciali compensi, avendo egli soltanto diritto al pagamento del lavoro eseguito, coi pezzi
contrattuali stabiliti per le varie profondità da raggiungere.
Capitolato speciale di appalto
53/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
E vietato al soggetto aggiudicatario, sotto pena di demolire quanto già fatto. di por mano alle
murature prima che il D.L. abbia verificato ed accettato i piani delle fondazioni.
I piani di fondazione devono essere generalmente orizzontali, ma per quelle opere che
cadono sopra falde inclinate, devono, a richiesta del D.L., essere disposti a gradini ed anche
con determinate contropendenze.
Compiuta la muratura di fondazione, lo scavo che si fosse dovuto fare più all'ingiro della
medesima, deve essere diligentemente riempito e costipato, a cura e spese del soggetto
aggiudicatario, con le stesse materie scavate, sino al piano del terreno naturale primitivo.
Gli scavi per fondazione devono, quando occorra, essere solidamente puntellati e sbatacchiati
con robuste armature, in modo da assicurare abbondantemente contro ogni pericolo gli
operai, ed impedire ogni smottamento di materia durante l'esecuzione tanto degli scavi che
delle murature.
Il soggetto aggiudicatario è responsabile dei danni ai lavori, alle persone, alle proprietà
pubbliche e private che potessero accadere per la mancanza o insufficienza di tali
puntellazioni e sbatacchiature, alle quali egli deve provvedere di propria iniziativa adottando
anche tutte le precauzioni riconosciute necessarie, senza rifiutarsi per nessun pretesto di
ottemperare alle prescrizioni che al riguardo gli venissero impartite dal D.L..
Col precedere delle murature il soggetto aggiudicatario può recuperare i legnami costituenti
le armature, sempreché non si tratti di armature formanti parte integrante dell'opera, da
restare quindi in proprietà dell’Azienda sanitaria: i legnami però, che a giudizio del D.L., non
potessero essere tolti senza pericolo o danno del lavoro, devono essere abbandonati negli
scavi.
Art. 74
Rilevati e rinterri
Per la formazione dei rilevati e per qualunque opera di rinterro ovvero per riempire i vuoti tra
le pareti dei cavi e le murature, o da addossare alle murature, e fino alle quote prescritte dalla
D.L., devono essere impiegate, in generale, e salvo quanto segue, fino al loro totale
esaurimento, tutte le materie provenienti dagli scavi di qualsiasi genere eseguiti sul lavoro, in
quanto disponibili ed adatte. a giudizio del D.L., per la formazione dei rilevati.
Quando venissero a mancare in tutto od in parte i materiali di cui sopra, si deve provvedere
per le materie occorrenti prelevandole ovunque il soggetto aggiudicatario creda di sua
convenienza, purché i materiali siano riconosciuti idonei dal D.L.
Per rilevati e rinterri da addossarsi alle murature, si devono sempre impiegare materie sciolte,
o ghiaose restando vietato in modo assoluto l'impiego di quelle argillose e, in generale, di
tutte quelle che con l'assorbimento di acqua si rammolliscono o si gonfiano generando spinte.
Nella formazione dei suddetti rilevati, rinterri e riempimenti deve essere usata ogni diligenza
perchè la loro esecuzione proceda per strati orizzontali di uguale altezza, disponendo
contemporaneamente le materie ben sminuzzate con la maggiore regolarità e precauzione, in
modo da caricare uniformemente le murature su tutti i lati e da evitare le sfiancature che
potrebbero derivare da un carico male distribuito.
Le materie trasportate in rilevato o rinterro con vagoni, automezzi o carretti non possono
essere scaricate direttamente contro le murature, ma devono depositarsi in vicinanza
dell'opera per essere riprese poi e trasportate con carriuole-barelle ed altro mezzo, purché a
mano, al momento della formazione dei suddetti rinterri.
Capitolato speciale di appalto
54/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Per tali movimenti di materie deve sempre provvedersi alla pilonatura delle materie stesse, da
farsi secondo le prescrizioni indicate dal D.L.
E' vietato addossare terrapieni a murature di fresca costruzione.
Tutte le riparazioni o ricostruzioni che si rendessero necessarie per la mancata od imperfetta
osservanza delle prescrizioni del presente articolo, sono a completo carico del soggetto
aggiudicatario.
E' obbligo del soggetto aggiudicatario, escluso qualsiasi compenso, di dare ai rilevati durante
la loro costruzione, quelle maggiori dimensioni richieste dall'assestamento delle terre,
affinché all'epoca del collaudo i rilevati eseguiti abbiano dimensioni non inferiori a quelle
ordinate.
Il soggetto aggiudicatario deve consegnare i rilevati con scarpate regolari e spianate. con i
cigli bene allineati e profilati e compiendo a sue spese, durante l'esecuzione dei lavori e fino
al collaudo, gli occorrenti ricarichi o tagli, la ripresa e la sistemazione delle scarpate e
l'espurgo dei fossi.
La superficie del terreno sulla quale devono elevarsi i terrapieni. deve essere preventivamente
scoticata, ove occorra, e, se inclinata, tagliata a gradoni con leggera pendenza verso monte.
Art. 75
Paratie o casseri
Le pareti o casseri in legname occorrenti per le fondazioni devono essere formati con pali o
tavoloni o palancole infissi nel suolo, e con longarine o filagne di collegamento in uno o più
ordini, a distanza conveniente, della qualità e dimensioni prescritte. I tavoloni devono essere
battuti a perfetto contatto l'uno con l'altro; ogni palo o tavolone che si spezzi sotto la
battittura, o che nella discesa devi dalla verticale, deve essere dal soggetto aggiudicatario, a
sue spese, estratto e sostituito o rimesso regolarmente se ancora utilizzabile.
Le teste dei pali e dei tavoloni, preventivamente spianate, devono essere a cura e spese del
soggetto aggiudicatario munite di adatte cerchiature in ferro, per evitare scheggiature e gli altri
guasti che possono essere causati dai colpi di maglio.
Quando poi la D.L. lo giudichi necessario, le punte dei pali e dei tavoloni debbono essere
munite di puntazze in ferro del modello e peso prescritti.
Le teste delle palancole debbono essere portate regolarmente a livello delle longarine,
recidendone la parte sporgente, quando sia riconosciuta l'impossibilità di farle maggiormente
penetrare nel suolo.
Quando le condizioni del sottosuolo lo permettono, i tavoloni o le palancole, anzichè infissi,
possono essere posti orizzontalmente sulla fronte dei pali verso lo scavo e debbono essere
assicurati ai pali stessi con robusta ed abbondante chiodatura, in modo da formare una parete
stagna e resistente.
Art. 76
Opere provvisionali
Generalità --Tutti i ponteggi, le sbatacchiature, le tamponature, le murature di rinforzo, i
puntelli a sostegno ed a ritegno e le altre opere necessarie alla conservazione, anche
provvisoria, del manufatto ed alla sicurezza ed incolumità degli addetti ai lavori, sono eseguiti
Capitolato speciale di appalto
55/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
nel rispetto delle norme di sicurezza e della buona tecnica costruttiva ed ubicati secondo
quanto richiesto dal D.L.
Ponteggi ed impalcature.--. Per i lavori da eseguire ad un'altezza superiore ai 2 metri devono
essere adottate adeguate impalcature, ponteggi ed altre opere provvisionali atte ad eliminare i
pericoli di caduta di persone o di cose secondo quanto disposto dal D.P.R. 7.01.56 n. 164.
Il soggetto aggiudicatario ha l'obbligo di affidare ad un responsabile di cantiere la
sorveglianza dei lavori di montaggio e smontaggio ed il periodico controllo delle strutture dei
ponteggi; egli, inoltre, deve fare rispettare le seguenti prescrizioni:
Ponteggi in legno:
--sopra i ponti di servizio e sulle impalcature è vietato il deposito di qualsiasi attrezzo o
materiale con la sola eccezione per quelli di pronto utilizzo;
--i montanti, costituiti da elementi, accoppiati, devono essere fasciati con reggette metalliche
(acciaio dolce) fissate con chiodi o con ganasce (traversini in legno).
Gli elementi dei montanti devono essere sfalsati di almeno un metro.
L'altezza dei montanti deve superare di almeno mt. 1,20 I'ultimo piano di ponte o il piano di
gronda e la distanza fra i montanti non può essere superiore a metri 3,60;
--l'intera struttura deve risultare perfettamente verticale o leggermente inclinata verso la
costruzione, assicurata solidamente alla base dei montanti ed ancorata alla costruzione in
corrispondenza di ogni due piani di ponte e di ogni due file di montanti;
--i correnti (elementi orizzontali di tenuta), collocati a distanze non superiori a due metri,
devono poggiare su gattelli di legno ed essere fissati ai montanti mediante piattine di acciaio
dolce e chiodi forgiati o apposite squadre in ferro (agganciaponti);
--la distanza fra due traversi consecutivi (poggiati sui correnti
perpendicolarmente alla muratura) non può essere superiore a ml. 1,20;
e
disposti
per
--gli intavolati da utilizzare per piani di ponte, impalcati, passerelle ed andatoie devono essere
costituiti da legname sano, privo di nodi passanti o fessurazioni, avente fibre con andamento
parallelo al loro asse longitudinale e dimensioni adeguate al carico (non inferiore a 4 cm. di
spessore e 20 cm. di larghezza).
Gli intavolati devono poggiare su almeno quattro traversi senza parti a sbalzo, essere posti a
contatto con i montanti ed essere distaccati dalla costruzione non più di 20 cm..
--i parapetti devono essere costituiti da una o più tavole il cui margine superiore deve essere
collocato nella parte interna dei montanti a non meno di metri 1 dall'intavolato;
--le tavole fermapiede, da collocare in aderenza al piano di calpestio, devono avere
un'altezza di almeno 20 cm.
Ponteggi metallici:
--il soggetto aggiudicatario deve impiegare strutture metalliche munite dell'apposita
autorizzazione ministeriale che ha l'obbligo di tenere in cantiere.
Le strutture devono essere realizzate secondo i disegni, i calcoli e le disposizioni previste
dall'art. 14 del D.P.R. 7.01.56 n. 164;
Capitolato speciale di appalto
56/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
--le aste del ponteggio devono essere costituite da profilati o da tubi privi di saldature e con
superficie terminale ad angolo retto con l'asse dell'asta;
--l'estremità inferiore del montante deve essere sostenuta da una piastra di base metallica, a
superficie piana, di aria non minore a 18 volte l'area del poligono circoscritto alla sezione del
montante stesso e di spessore tale da resistere senza deformazioni al carico.
La piastra deve avere un dispositivo di collegamento col montante atto a centrare il carico su
di essa e tale da non produrre movimenti flettenti sul montante;
--i ponteggi devono essere controventati sia in senso longitudinale che trasversale; ogni
controvento deve essere atto a resistere sia a sforzi di trazione che di compressione;
--i giunti metallici devono avere caratteristiche di resistenza adeguate a quelle delle aste
collegate e devono assicurare una notevole resistenza allo scorrimento.
--i montanti di una stessa fila devono essere posti ad una distanza non superiore a ml. 1,80 da
asse ad asse;
--per ogni piano di ponte devono essere utilizzati due correnti di cui uno può far parte del
parapetto;
--gli intavolati devono essere realizzati come prescritto per i ponteggi in legno.
Puntelli--Sono organi strutturali destinati al sostegno provvisorio totale o parziale delle masse
murarie fatiscenti.
Possono essere costruiti in legname, ferro e in calcestruzzo di cemento armato, con travi unici
o multipli allo scopo di assolvere funzioni di sostegno e di ritegno.
Per produrre un'azione di sostegno, il soggetto aggiudicatario, secondo le prescrizioni di
progetto, deve adottare la disposizione ad asse verticale semplice o doppia, mentre per quella
di ritegno affidare l'appoggio dei due ritti ad un traverso analogo a quello superiore allo scopo
di fruire, nel consolidamento provvisorio, del contributo del muro.
Nell'azione di ritegno deve adottare, in base alla necessità del caso, la disposizione ad asse
inclinato o a testa aderente oppure orizzontale o lievemente inclinata.
La scelta del tipo di puntellamento da adottare viene fatta secondo quanto stabilito dagli
elaborati di progetto ordinato dal D.L..
Se la massa presidiata per il degrado causato dal dissesto e per anomalie locali non viene
stimata capace di offrire efficace contrasto all'azione localizzata delle teste, devono essere
adottate tutte le precauzioni ritenute opportune dal D.L..
Al piede del puntello è necessario creare una sede ampia capace di abbassare quanto più
possibile i carichi unitari sul terreno al fine di rendere trascurabili le deformazioni.
Nei puntelli di legname deve, quindi, essere disposta una platea costituita sia da travi di base
che da correnti longitudinali e trasversali.
In quelli di cemento armato deve essere adottato un plinto disposto sulla muratura.
Art. 77
Malte - qualità e composizione
Generalità--Le malte, per quanto possibile, devono essere confezionate con materiali
analoghi a quelli utilizzati durante la costruzione dell'edificio oggetto del restauro.
In ogni modo, la composizione delle malte, I'uso specifico di ognuna di esse nelle varie fasi
dei lavori, l'eventuale integrazione con additivi, resine o con altri prodotti di sintesi chimica,
etc., sono specificati dal D.L. dietro autorizzazione degli organi preposti alla tutela
dell'edificio in oggetto.
Capitolato speciale di appalto
57/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Nella preparazione delle malte si devono usare sabbie di granulometria e natura chimica
appropriata. Sono, in ogni caso, preferite le sabbie di tipo siliceo o calcareo, mentre vanno
escluse quelle provenienti da rocce friabili o gessose; non devono contenere alcuna traccia di
cloruli, solfati, materie argillose, terrose, limacciose e polverose.
L'impasto delle malte, effettuato con appositi mezzi meccanici o, manualmente, deve
risultare omogeneo e di tinta uniforme.
I vari componenti, con l’esclusione di quelli forniti in sacchi di peso determinato, devono ad
ogni impasto essere misurati preferibilmente sia a peso che a volume.
La calce spenta in pasta deve essere accuratamente rimescolata in modo che la sua
misurazione, a mezzo di cassa parallelepipeda, riesca semplice e di sicura esattezza.
Gli impasti devono essere preparati nella quantità necessaria per l'impiego immediato e, per
quanto possibile, in prossimità del lavoro. I residui d'impasto che non avessero per qualsiasi
ragione immediato impiego, devono essere gettati a rifiuto, ad eccezione di quelli formati con
calce comune che, il giorno stesso della loro miscelazione, possono essere riutilizzati.
I componenti di tutti i tipi di malte devono essere mescolati a secco.
Le modalità per la determinazione della resistenza a compressione delle malte sono
riportate nel decreto ministeriale 3 giugno 1968.
I tipi di malta e le loro classi sono definite in rapporto alla composizione in volume secondo
la tabella seguente (D.M. 9 gennaio 1987):
Composizione
Classe
Tipo di
malta
Calce
Idraulica
1
-
Sabbia
Pozzolana
-
Calce
aerea
1
3
-
3
1
1
1
1
-
2
1
0,5
-
9
5
4
3
-
Cemento
M4
M4
M4
M3
M2
M1
Idraulica
Pezzolanic
a
Bastarda
Bastarda
Cementizia
Cementizia
Alla malta cementizia si può aggiungere una piccola quantità di calce aerea con funzione
plastificante.
Malte di diverse proporzioni nella composizione confezionate anche con additivi,
preventivamente sperimentate, possono essere ritenute equivalenti a quelle indicate qualora
la loro resistenza media e compressione risulti non inferiore ai valori seguenti:
12 N/mm2 [120 Kgf/cm2]
8 N/mm2 [ 80 Kgf/cm2]
5 N/mm2 [ 50 Kgf/cm2]
2,5 N/mm2 [ 25 Kgf/cm2]
Capitolato speciale di appalto
per l'equivalenza alla malta M1
per l'equivalenza alla malta M2
per l'equivalenza alla malta M3
per l'equivalenza alla malta M4
58/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 78
Malte e conglomerati
I quantitativi dei diversi materiali da impiegare per la composizione delle malte e dei
conglomerati, secondo le particolari indicazioni che possono essere imposte dal D.L. o
stabilite nell'elenco prezzi, devono corrispondere le seguenti proporzioni:
a) Malta comune
Calce spenta in pasta
Sabbia
mc. 0,25--0,40
mc. 0,85--1,00
b) Malta comune per intonaco rustico (rinzaffo).
Calce spenta in pasta
Sabbia
mc. 0,20--0,40
mc. 0,90--1,00
c) Malta comune per intonaco civi/e (stabilitura)
Calce spenta in pasta
Sabbia vagliata
mc. 0,35--0,45
mc. 0,800
d) Malta grassa di pozzolana.
Calce spenta in pasta
Pozzolana grezza
mc. 0,22
mc. 1,10
e) Malta mezzana di pozzolana.
Calce spenta in pasta
Pozzolana vagliata.
mc. 0,25
mc.1,10
f) Malta fina di pozzolana.
Calce spenta in pasta
Pozzolana vagliata
mc. 0,28
mc. 1,05
g) Malta idraulica.
Calce idraulica ..da 3 a 5 q.li, secondo l'impiego che si dovrà fare della malta
Sabbia
mc. 0,90
h) Malta bastarda
Malta di cui alle lettere a), e), g)
Agglomerante cementizio a lenta presa
i) Malta cementizia forte.
Cemento idraulico normale
Sabbia
mc.1.00
q.li 1 50
q.li da 3 a 6 secondo l'impiego
mc. 1,00
I) Malta cementizia debole.
Agglomerante cementizio a lenta presa.- da 2,5 a 4 secondo l'impiego che dovrà farsi
della malta, intendendo per malta cementizia magra quella dosata a 2,5 q.li di cemento e per
malta cementizia normale quella dosata a q.li 4 di cemento.
Sabbia.
rnc. 1,00
Capitolato speciale di appalto
59/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
rn ) Malta cementizia per intonaci
Agglornerante cementizio a lenta presa..
q.li 6,00
Sabbia
mc. 1,00
n) Malta fina per intonaci.
Malta di cui alle lettere c), f), g) vagliata allo staccio fino.
o) Malta per stucchi
Calce spenta in pasta
Polvere di marmo
mc. 0,45
mc. 0,90
p) Calcestruzzo idraulico di pozzolana.
Calce comune
Pozzolana
Pietrisco o ghiaia
mc. 0,15
mc. 0,40
mc. 0,80
q) Calcestruzzo in malta idraulica.
Calce idraulica - da 1,5 a 3 q.li secondo l'impiego che dovrà farsi del calcestruzzo.
Sabbia.
mc. 0,40
Pietrisco o ghiaia
mc. 0.80
r) Conglomerato cementizio per muri, fondazioni, sottofondi, ecc.
Cemento - da 1,5 a 2,5.q.li secondo l'impiego
sabbia
mc. 0,40
Pietrisco o ghiaia
mc. 0,80
Quando la D.L. ritenga di variare tali proporzioni, il soggetto appaltatore è obbligato ad
uniformarsi alle prescrizioni della medesima, salvo le conseguenti variazioni di prezzo in
base alle nuove proporzioni previste. I materiali, le malte ed i conglomerati, esclusi quelli
forniti in sacchi di peso determinato, devono ad ogni impasto essere misurati con apposite
casse della capacità prescritta dal D.L., che il soggetto aggiudicatario ha l’ obbligo di
provvedere e mantenere a sue spese costantemente su tutti i piazzali ove venga effettuata la
manipolazione.
La calce spenta in pasta non deve essere misurata in fette, come viene estratta con badile dal
calcinaio, bensì dopo essere stata rimescolata e ricondotta ad una pasta omogenea consistente
e ben unita.
L'impasto dei materiali deve essere fatto a braccia d'uomo, sopra aree convenientemente
pavimentate, oppure a mezzo di macchine impastatrici o mescolatrici .
I materiali componenti le malte cementizie sono prima mescolati a secco, fino ad ottenere un
miscuglio di tinta uniforme, il quale viene poi asperso ripetutamente con la minore quantità
di acqua possibile, ma sufficiente, rimescolando continuamente .
Nella composizione di calcestruzzi con malte di calce comune od idraulica, si forma prima
l'impasto della malta con le proporzioni prescritte, impiegando la minore quantità di acqua
possibile, poi si distribuisce la malta sulla ghiaia o pietrisco e si mescola il tutto fino a che
ogni elemento sia per risultare uniformemente distribuito nella massa ed avviluppato di malta
per tutta la superficie.
Per i conglomerati cementizi semplici od armati gli impasti devono essere eseguiti in
conformità alle prescrizioni contenute nel decreto ministeriale 30 maggio 1974
Capitolato speciale di appalto
60/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Gli impasti sia di malta che di conglomerato, devono essere preparati soltanto nella quantità
necessaria, per l'impiego immediato, cioè devono essere preparati volta per volta e per
quanto possibile in vicinanza del lavoro. I residui di impasto che non avessero, per qualsiasi
ragione, immediato impiego devono essere gettati a rifiuto, ad eccezione di quelli formati con
calce comune, che potranno essere utilizzati nella sola stessa giornata del loro
confezionamento.
Art. 79
Malte additivate
Per tali s'intendono quelle malte alle quali vengono aggiunti, in piccole quantità, degli agenti
chimici che hanno la proprietà di migliorarne le caratteristiche meccaniche.
Malte additivate con agenti antiritiro e riduttori d'acqua--Trattasi di malte additivate con
agenti chimici capaci di ridurre il quantitativo d'acqua normalmente occorrente per il
confezionamento di un impasto facilmente lavorabile, la cui minore disidratazione ed il
conseguente ritiro, permettono di evitare le pericolose screpolature che, spesso, favoriscono
l'assorbimento degli agenti inquinanti.
Per il confezionamento di miscele cemento/lattice o cemento/ inerti/lattice si deve eseguire
un lavoro d'impasto opportunamente prolungato facendo ricorso, preferibilmente, a mezzi
meccanici come betoniere e mescolatori elicoidali per trapano, secondo metodologie e dosi
indicate dalla casa produttrice.
Il soggetto aggiudicatario è obbligato a provvedere alla miscelazione in acqua dei quantitativi
occorrenti di additivo in un recipiente che deve essere tenuto a disposizione della D.L. per
eventuali controlli e campionature di prodotto.
La superficie su cui la malta deve essere applicata deve presentarsi solida, priva di polveri e
residui grassi.
Se richiesto dal D. L. il soggetto aggiudicatario deve utilizzare come imprimitore un'identica
miscela di acqua, lattice e cemento molto più fluida.
Le malte modificate con lattici riduttori di acqua poiché induriscono lentamente, devono
essere protette da una rapida disidratazione (stagionatura umida).
Malte espansive --Si tratta di malte in cui l'additivo provoca un aumento di volume
dell'impasto. Questi prodotti devono essere utilizzati in tutte quelle lavorazioni che
prevedono collaggi o iniezioni di malte fluide: sottofondazioni e sottomurazioni, volte e
cupole, coperture, rifacimenti di strutture e consolidamenti.
La malta deve essere preparata mescolando in betoniera una miscela secca di legante, inerti
ed agenti espansivi in polvere nella quantità media, salvo diverse prescrizioni del D. L,
secondo metodologia e dosi indicate dalla casa costruttrice.
Sebbene gli agenti espansivi siano compatibili con un gran numero di additivi, tuttavia è
sempre opportuno:
--mescolare gli additivi di una sola ditta produttrice;
--ricorrere alla consulenza tecnica del produttore;
--richiedere l'autorizzazione del D. L. e degli organi preposti alla tutela del bene in oggetto.
La stagionatura delle miscele espansive si otterrà mantenendo le malte in ambiente umido.
Malte confezionate con riempitivi a base di fibre sintetiche o metalliche
Capitolato speciale di appalto
61/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Dietro specifica prescrizione progettuale o su richiesta del D L. può essere richiesto l'utilizzo
di particolari riempitivi che hanno la funzione di plasmare e modificare le caratteristiche degli
impasti mediante la tessitura all'interno delle malte indurite di una maglia tridimensionale.
Se impiegate per il confezionamento di calcestruzzi, le proprietà delle fibre in polipropilene
devono essere le seguenti:
--inerzia chimica che le renda adatte (in quanto non reagiscono con altri additivi chimici) ad
essere utilizzate sia in ambienti acidi che alcalini;
--assenza di corrosione o deterioramento;
--atossicita;
--capacità di non alterare la lavorabilità delle malte.
Art. 80
Malte preconfezionate
Trattasi di malte a dosaggio controllato studiate per il superamento dei limiti presentati dalla
dosatura manuale delle malte additivate in quanto queste ultime non garantiscono il controllo
della percentuale d'espansione che potrebbe risultare eccessiva in rapporto all'elevato
degrado delle murature o delle strutture per la difficoltà di:
− dosare la quantità ottimale di additivo/cemento e cemento/inerti;
− dosare gli additivi ad effetti differenziati;
− controllare la granulometria.
Queste malte dovranno essere del tipo confezionato con controllo automatico ed elettronico
in modo che nella miscelazione le sabbie quarzosferoidali (SiO2 = 99%--Mohs = 8) siano
selezionate in relazione ad una curva granulometrica ottimale e i cementi ad alta resistenza e
gli additivi chimici rigorosamente dosati.
Gli additivi che garantiranno l'adesione ai substrati, I'inerzia chimica e le notevoli risposte
alle sollecitazioni, verranno attivati dalla esatta miscelazione con quantitativi prestabiliti
d'acqua.
Variando il quantitativo d'acqua da 3 a 6 It. per ogni sacco di malta, si otterrà un impasto a
consistenza più o meno fluida.
L'Appaltatore sarà tenuto, nel corso delle operazioni di preparazione delle malte, a prelevare,
in presenza ed a richiesta del D. L., dei campioni rappresentativi dei vari tipi di malte
preconfezionate che impiegherà nel corso dei lavori al fine di produrre le pattuite prove ed
analisi da effettuare durante il corso dei lavori o al collaudo.
Gli agenti espansivi dovranno assicurare in relazione al particolare settore di utilizzo,
un'espansione da 0,04 a 0,12%, uno spandimento di circa il 150%, un'aderenza su
calcestruzzo o acciaio rispettivamente intorno ai valori di 3--3,5 MPa e 20--30 MPa a 28
giorni di stagionatura.
Le malte preconfezionate potranno essere usate per ancoraggi, rappezzi,
impermeabilizzazioni, getti in fondazione ed, in genere, per tutti quei lavori prescritti dal
contratto o richiesti dal D.L.
Per la preparazione delle malte saranno necessari, oltre i normali attrezzi di lavoro, dei
recipienti dalla capacità adatta a contenere i quantitativi di prodotto lavorabili (30--60 minuti
per la presa) ed appositi miscelatori elicoidali o piccole betoniere.
L'Appaltatore dovrà attenersi alle istruzioni per l'uso che, spesso, prevedono un particolare
procedimento di preparazione atto a consentire una distribuzione più omogenea dell'esiguo
quantitativo d'acqua occorrente ad attivare l'impasto.
Capitolato speciale di appalto
62/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
In presenza di temperature elevate, di forte umidità ambientale e di gelate, fattori che
potrebbero influenzare i tempi di lavorabilità della malta, I'Appaltatore, dietro specifica
autorizzazione del D. L., potrà variare sensibilmente i quantitativi d'acqua occorrente oppure
utilizzare acqua calda o fredda.
L'impiego di malte premiscelate e premiscelate pronte per l'uso è consentito purché ogni
fornitura sia accompagnata da una dichiarazione del fornitore attestante il gruppo della
malta, il tipo e la quantità dei leganti e degli eventuali additivi. Ove il tipo di malta non
rientri tra quelli prima indicati nell'articolo "Malte preconfezionate", il fornitore dovrà
certificare con prove ufficiali anche le caratteristiche di resistenza della malta stessa. (D.M.
9 gennaio 1987)
Art. 81
Conglomerati di resina sintetica
Dovranno essere confezionati miscelando con i relativi indurimenti resine sintetiche, sabbie
di quarzo di varia granulometria ed agenti tixotropizzanti.
I conglomerati di resina sintetica, una volta induriti, dovranno presentare le seguenti
caratteristiche:
- notevoli proprietà di adesione;
- elevate resistenze sia meccaniche che chimiche;
- rapido sviluppo delle proprietà meccaniche.
Essendo numerose le possibilità di applicazione, occorrerà variarne la fluidità,
conformemente alle prescrizioni di progetto, in funzione della natura dei materiali, della loro
porosità e delle finalità della lavorazione.
I conglomerati dovranno in ogni modo assicurare:
- ottima capacità d'indurimento anche a basse temperature;
- sufficiente adesione anche in presenza di umidità;
- assorbimento capillare e, quindi, ottima saturazione delle superfici di contatto;
- tempi di lavorabilità sufficienti anche in periodo estivo.
Per la preparazione dei conglomerati sintetici si dovranno utilizzare apposite betoniere o
mescolatrici da 10-25 Kg da impiegare esclusivamente per le resine.
Per i formulati a due componenti sarà necessario calcolare con precisione il quantitativo di
resina e d'indurente attenendosi, con la massima cura ed attenzione, ai bollettini tecnici dei
produttori e considerando che, in genere, il rapporto resina/indurente consigliato tollera
un'approssimazione del 5-10% pena l'irrimediabile decadimento sia delle caratteristiche che
di quelle di resistenza chimica dei formulati.
Resta tassativamente vietato regolare il tempo d'indurimento aumentando o diminuendo la
quantità d'indurente in quanto l'Appaltatore dovrà attenersi alle prescrizioni del produttore.
L'applicazione dei conglomerati sintetici, poiché sia la temperatura che il tasso di umidità
influenzano negativamente la reazione fra la resina e l'indurente e, quindi, la qualità
dell'intervento, dovrà essere eseguita quando le condizioni atmosferiche lo consentano. I
risultati migliori si otterranno lavorando con temperature non inferiori a 15' C e con umidità
relativa del 50-60. Temperature più basse a forte umidità potrebbero provocare, impiegando
alcuni tipi d'indurente, tempi di presa più lunghi ed un indurimento irregolare e difettoso.
Capitolato speciale di appalto
63/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le superfici su cui saranno applicati i conglomerati di resina dovranno essere opportunamente
predisposte secondo quanto prescritto dal produttore. Le fessure dovranno essere allargate
con traccia a V, spolverate e trattate con una miscela fluida priva di cariche.
I ferri e i metalli, spesso unti e corrosi dalla ruggine, dovranno essere accuratamente puliti
con i metodi ed i materiali prescritti dal D. L.
In generale, l'Appaltatore sarà tenuto, rispettando le precauzioni consigliate dal produttore, a
fornire agli operai gli indumenti adatti (guanti, visiere ecc.) onde evitare non solo ogni
contatto con la pelle e con gli occhi ma, anche, le esalazioni della miscela o dei singoli
componenti.
Sarà, quindi, obbligato a far preparare e maneggiare il composto all'aperto o in luoghi
ventilati e a fare osservare le norme di sicurezza.
CAPO II - MURATURE E STRUTTURE VERTICALI - LAVORI Dl COSTRUZIONE
Art. 82
Murature in genere
La costruzione delle murature, siano esse formate da elementi resistenti naturali o artificiali,
deve essere eseguita conformemente a quanto stabilito dal D.M. 9 gennaio 1987 (norme
tecniche per la progettazione, esecuzione e collaudo degli edifici in muratura e per il loro
consolidamento).
Nelle costruzioni delle murature in genere viene curata la perfetta esecuzione degli spigoli,
delle voltine, sordine, piattabande, archi e vengono lasciati tutti i necessari incavi, sfondi
canne e fori:
--per ricevere le chiavi e i capichiavi delle volte, gli ancoraggi delle catene e travi a doppio T,
le testate delle travi in legno ed in ferro, le pietre da taglio e quanto altro non venga messo in
opera durante la formazione delle murature;
--per il passaggio dei tubi pluviali, dell'acqua potabile, canne di stufa e camini, wc, orinatoi,
lavandini, immondizie, ecc.;
--per condutture elettriche di campanelli, di telefoni e di illuminazione;
--per le imposte delle volte e degli archi;
--per gli zoccoli, arpioni di porte e finestre, zanche, soglie, ferriate, ringhiere,davanzali, ecc.
Quanto detto, in modo che non vi sia mai bisogno di scalpellare le murature già eseguite .
Le costruzioni delle murature deve iniziarsi e proseguire uniformemente, assicurando il
perfetto collegamento sia con le murature esistenti, sia fra le varie parti di esse, evitando nel
corso dei lavori la formazione di strutture eccessivamente emergenti dal resto della
costruzione.
La muratura deve procedere a filari rettilinei, coi i piani di posa normali alle superfici viste o
come altrimenti venisse prescritto.
All'innesto con i muri da costruirsi in tempo successivo devono essere lasciate opportune
ammorsature in relazione al materiale impiegato.
I lavori in muratura, qualunque sia il sistema costruttivo adottato, debbono essere sospesi nei
periodi di gelo, durante il quali la temperatura si mantenga per molte ore, al di sotto di zero
gradi centigradi.
Quando il gelo si verifichi solo per alcune ore della notte, le opere in muratura ordinaria
possono essere eseguite nelle ore meno fredde del giorno, purché, al distacco del lavoro
vengono adottati opportuni provvedimenti per difendere le murature dal gelo notturno.
Capitolato speciale di appalto
64/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le facce delle murature in malta devono essere mantenute bagnate almeno per giorni 15 dalla
loro ultimazione od anche più se richiesto dal D.L.
Le canne, le gole da camino e simili, devono essere intonacate a grana fina; quelle di discesa
delle immondezze intonacate a cemento liscio. Si potrà ordinare che tutte le canne, le gole,
ecc., nello spessore dei muri, siano lasciate aperte sopra una faccia temporaneamente, anche
per tutta la loro altezza; in questi casi, il tramezzo di chiusura si eseguirà posteriormente.
Le impostature per le volte, gli archi, ecc. devono essere lasciate nelle murature sia con
addentellati d'uso, sia col costruire l'origine delle volte e degli archi a sbalzo mediante le
debite sgome, secondo quanto verrà prescritto.
La direzione stessa può ordinare che sulle aperture di vani di porte e finestre siano collocati
degli architravi in cemento armato delle dimensioni che saranno fissate in relazione alla luce
dei vani , allo spessore del muro e al sopracarico.
Quando venga ordinato, sui muri delle costruzioni, nel punto di passaggio fra le fondazioni
entro terra e la parte fuori terra, sarà disteso uno strato di asfalto formato come quello per
pavimento, esclusa la ghiaietta, dell'altezza in ogni punto di almeno cm. 2. La muratura su di
esso non può essere ripresa che dopo il suo consolidamento.
In tutti i fabbricati a più piani devono eseguirsi, ad ogni piano e su tutti i muri portanti,
cordoli di conglomerato cementizio, la cui altezza viene determinata dal D.L., con armatura
longitudinale costituita da quattro tondini di ferro Aq. 42, e da legatura trasversali (staffe), a
norma della Legge 25 novembre 1962, n. 1684, per assicurare un perfetto collegamento e
l'uniforme distribuzione dei carichi. Tale cordolo in corrispondenza delle aperture deve
essere opportunamente rinforzato con armature di ferro supplementare in modo da formare
architravi portanti, ed in corrispondenza delle canne, fori, ecc., deve essere pure
opportunamente rinforzato perchè presenti la stessa resistenza che nelle altre parti.
In corrispondenza dei solai con putrelle, queste, con opportuni accorgimenti devono essere
collegate al cordolo.
Art. 83
Murature di mattoni
I mattoni, prima del loro impiego, devono essere bagnati fino a saturazione per immersione
prolungata in appositi bagnaroli e mai per aspersione.
Essi devono mettersi in opera con le connessure alternate in corsi ben regolari e normali alla
superficie esterna; posati sopra un abbondante strato di malta e premuti sopra di esso in
modo che la malta refluisca all'ingiro e riempia tutte le connessure.
La larghezza delle connessure non deve essere maggiore di otto nè minore di mm. 5.
I giunti non verranno rabboccati durante la costruzione per dare maggiore presa all'intonaco
od alla stuccatura col ferro.
Le malte da impiegarsi per la esecuzione di questa muratura devono essere passate al setaccio
per evitare che i giunti fra mattoni riescano superiori al limite di tolleranza fissato.
Le murature di rivestimento devono essere fatte a corsi bene allineati ed essere
opportunamente ammorsate con la parte interna.
Se la muratura dovesse eseguirsi a paramento visto (cortina) si deve avere cura di scegliere per
le facce esterne i mattoni di migliore cottura, meglio formati e di colore più uniforme,
disponendoli con perfetta regolarità e ricorrenza nelle connessure orizzontali alternando con
precisione i giunti verticali.
Capitolato speciale di appalto
65/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
In questo genere di paramento le connessure di faccia vista non devono avere grossezza
maggiore di 5 millimetri e, previa loro raschiatura e pulitura, devono essere profilate con
malta idraulica e di cemento, diligentemente compresse e lisciate con apposito ferro, senza
sbavatura.
Le sordine, gli archi, le piattabande e le volte devono essere costruite in modo che i mattoni
siano sempre disposti in direzione normale alla curva dell'intradosso e le connessure dei
giunti non devono mai eccedere la larghezza di mm. 5 all'intradosso e mm. 10 all'estradosso.
Art. 84
Pareti di una testa ed un foglio con mattoni pieni e forati
Le pareti di una testa ed in foglio devono essere eseguite con mattoni scelti, esclusi i rottami, i
laterizi incompleti e quelli mancanti di qualche spigolo.
Tutte le dette pareti devono essere eseguite con le migliori regole dell'arte, a corsi orizzontali
ed a perfetto filo, per evitare la necessita di forte impiego di malta per l'intonaco.
Nelle pareti in foglio, quando il D.L. lo ordinasse, devono essere introdotte nella costruzione
intelaiature in legno attorno ai vani delle porte, allo scopo di poter fissare i serramenti del
telaio, anziché alla parete, oppure ai lati od alla sommità delle pareti stesse, per il loro
consolidamento, quando esse non arrivano fino ad un'altra parete od al soffitto.
Quando una parete deve eseguirsi fin sotto al soffitto, la chiusura dell'ultimo corso deve
essere ben serrata, se occorre, dopo congruo tempo con scaglie e cemento .
Art. 85
Murature di getto o calcestruzzo
Il calcestruzzo da impiegarsi per qualsiasi lavoro deve essere messo in opera appena
confezionato e disposto a strati orizzontali di altezza da cm. 0 a 30, su tutta l'estensione della
parte di opera che si esegue ad un tempo, ben battuto e costipato, per modo che non resti
alcun vano nello spazio che deve contenerlo e nella sua massa .
Quando il calcestruzzo sia da collocare in opera entro cavi molto stretti od a pozzo esso deve
essere calato nello scavo mediante secchi a ribaltamento
Solo nel caso di scavi molto larghi, il D.L. può consentire che il calcestruzzo venga gettato
liberamente, nel qual caso prima del conguagliamento e della battitura deve, per ogni strato
di cm. 30 dall'altezza, essere ripreso dal fondo del cavo e rimpastato per rendere uniforme la
miscela dei componenti.
Quando il calcestruzzo sia da calare sott'acqua, si devono impiegare tramoggie, casse apribili
e quelli altri mezzi d'immersione che il D.L. prescriverà, ed usare la diligenza necessaria ad
impedire che, nel passare attraverso l'acqua, il calcestruzzo si dilavi con pregiudizio della sua
consistenza.
Finito che sia il getto, e spianata con ogni diligenza la superficie superiore, il calcestruzzo
deve essere lasciato assodare per tutto il tempo che il D.L. stimerà necessario.
CAPO III - MURATURE E STRUTTURE VERTICALI - LAVORI DI RESTAURO
Art. 86
Integrazione e ripristino delle murature - generalità
Capitolato speciale di appalto
66/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Nei lavori di risanamento delle murature di edifici antichi è buona norma privilegiare l'uso di
tecniche edilizie che si riallaccino alla tradizione costruttiva riscontrabile nel manufatto in
corso di recupero.
Non devono, quindi, essere utilizzate indiscriminatamente le tecniche del moderno cantiere
edilizio.
Bisogna evitare, soprattutto in presenza di decorazioni parietali, interventi traumatici e lesivi
dell'originaria continuità strutturale e l'utilizzo dei materiali diversi da quelli impiegati
dall'antica tecnica costruttiva.
Il ricorso a materiali analoghi agli originali, infatti, consente una più sicura integrazione dei
nuovi elementi con il manufatto antico ed, inoltre, evita che si possa creare una discontinuità
nelle resistenze fisiche chimiche e meccaniche.
Art. 87
Sarcitura delle murature mediante sostituzione - parziale del materiale. -tecnica di cuci e scuci
L'obiettivo di questa lavorazione è quello di ripristinare l'originaria continuità strutturale degli
elementi murari degradanti mediante una graduale sostituzione che non deve interrompere,
nel corso dei lavori, la funzionalità statica della muratura.
Il soggetto aggiudicatario, quindi, deve provvedere, delimitata la parte di muratura da
sostituire, ad individuare le zone dei successivi interventi che devono essere alternati in modo
da potere sempre disporre di un quantitativo sufficiente di muratura resistente.
Aprire una breccia nella prima zona d'intervento ricostruendo la porzione demolita con
muratura di mattoni pieni e malta magra di cemento, ammorsando da una parte la nuova
struttura con la vecchia muratura resistente e dall'altra parte lasciando le ammorsature libere
di ricevere la successiva muratura di sostituzione.
Deve, in seguito, forzare la nuova muratura con la sovrastante vecchia muratura mediante
l'inserimento di cunei di legno da controllare e da sostituire, solo a ritiro avvenuto, con
mattoni e malta fluida fino a rifiuto.
Queste operazioni andranno ripetute per tutte le zone d'intervento.
Art. 88
Fissaggio dei parametri originali
In presenza di porzioni superstiti di paramenti antichi aderenti alla muratura, sia essa
costituita da laterizi, tufi, calcari, e comunque realizzata (opera reticolata, incerta, vittata,
listata, quasi reticolata, mista, ecc.), il soggetto aggiudicatario deve fare pulire accuratamente
la superficie e rimuovere ogni sostanza estranea.
Procedere, quindi, all'estrazione degli elementi smossi provvedendo alla loro pulizia e
lavaggio ed alla preparazione dei piani di posa con una malta analoga all'originale additivata
con agenti chimici solo dietro espressa richiesta del D.L..
Eseguire, in seguito, la ricollocazione in opera degli elementi rimossi e la chiusura
"sottoquadro" dei giunti mediante la stessa malta, avendo cura di sigillare le superfici
d'attacco tra paramento e nucleo con malte preparate in modo idoneo.
Se i paramenti dovessero risultare distaccati dal nucleo murario, il soggetto aggiudicatario
deve procedere come descritto precedentemente ripristinando la continuità strutturale tra
paramento e nucleo mediante iniezioni o collaggi di miscele fluide di malta a base di latte di
calce e pozzolana vagliata e ventilata o altre mescole indicate dal D.L.
Capitolato speciale di appalto
67/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
In presenza di piccole lacune o mancanze limitate a pochi elementi si potrà provvedere
all'integrazione con materiale antico di recupero.
Qualora si dovesse procedere alla ricostruzione di paramenti analoghi a quelli originari, detti
paramenti devono essere realizzati con materiali applicati in modo da distinguere la nuova
esecuzione (sottoquadro, sopraquadro, inserimento di lamine di piombo, trattamento della
superficie all'antica).
Art. 89
Sigillatura delle teste dei muri
Per una buona conservazione delle strutture murarie, si deve prevedere la formazione di un
volume di sacrificio sulla cresta delle murature. Tale volume si diversificherà a seconda del
tipo, dello spessore e della natura della muratura.
L'esecuzione di tale volume deve chiaramente distinguersi dalle strutture originarie pur
accordandosi con esse.
Il soggetto aggiudicatario provvede alla risarcitura, al consolidamento ed alla limitata
ricostruzione della struttura per la rettifica e l'integrazione delle lacune secondo i modi già
indicati per nuclei e paramenti; quindi, procedere alla realizzazione di uno strato di
conglomerato capace di sigillare e smaltire l'acqua piovana.
Tale strato deve, in genere, essere eseguito armonizzando l'inerte, la pezzatura e la sagoma
con l'originaria muratura sottostante mediante "bauletti" realizzati in "coccio pesto", malta
bastarda a scaglie di mattoni, etc.
Si potranno mescolare le malte con prodotti di sintesi chimica solo dietro autorizzazione della
D.L.
Art. 90
Controsoffitti
Tutti i controsoffitti in genere devono eseguirsi con cure particolari allo scopo di ottenere
superfici esattamente orizzontali (od anche sagomate secondo le prescritte centine), senza
ondulazioni od altri difetti e di evitare in modo assoluto la formazione, in un tempo più o
meno prossimo, di crepe, crinature o distacchi dell'intonaco. Al manifestarsi di tali
screpolature la Direzione lavori avrà facoltà, a suo insindacabile giudizio, di ordinare al
soggetto aggiudicatario la rifazione, a carico di quest'ultimo, dell'intero controsoffitto con
l'onere del ripristino di ogni altra opera gia eseguita (stucchi, tinteggiature, ecc.).
Dalla faccia inferiore di tutti i controsoffitti devono sporgere i ganci di ferro appendi lumi..
Tutti i legnami impegnai; per qualsiasi scopo nei controsoffitti devono essere
abbondantemente spalmati di carbolineo su tutte le facce.
La Direzione lavori può prescrivere anche la predisposizione di adatte griglie o sfilatoi in
metallo per la ventilazione dei vano racchiusi dai controsoffitti.
a) Controsoffitto in rete metallica (cameracanna).
I controsoffitti in rete metallica saranno composti:
Capitolato speciale di appalto
68/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
1° dell'armatura principale retta o centinata in legno di abete, formata con semplici costoloni
di cm. 6 X 12, oppure con centine composte di due o tre tavole sovrapposte ed insieme
collegate ad interasse di cm. 100;
2° dell'orditura di correntini in abete della sezione di cm. 4 X 4, posti alla distanza di cm. 30
gli uni dagli altri e fissati solidamente con chiodi e reggette alle centine ed ai costoloni di cui
sopra ed incassati ai lati entro le murature in modo da assicurare l'immobilità;
3°- della rete metallica in filo di ferro lucido del diametro di mm. 1 circa. con maglie di circa
mm. 15 di lato, fissata all'orditura di correntini con opportune grappette;
4 °- del rinzaffo di malta bastarda o malta di cemento. secondo quanto prescritto, la quale
deve risalire superiormente alla rete:
5°- dell'intonaco (eseguito con malta comune di calce e sabbia e incollato a colla di malta
fina) steso con le dovute cautele e con le migliori regole dell'arte perchè riesca del minore
spessore possibile, con superficie piana e liscia.
b°) controsoffitto tipo "Perret".
I controsoffitti eseguiti con materiale speciale tipo "Perret", "Italia" o simili devono essere
costituiti da tavelline sottili di cotto dello spessore di crn. 2,5 armate longitudinalmente da
tondini di acciaio annegato in malta a q.li 3 di cemento Portland per cm. di sabbia, il tutto
ancorato al solaio sovrastante mediante robusti cavallotti di ferro posti a opportuna distanza.
La faccia vista del controsoffitto deve essere sbruffata con malta bastarda.
c) Controsoffitto in graticcio tipo "Stauss".
I controsoffitti con graticcio di cotto armato tipo "Stauss" o simili devono essere costituiti
essenzialmente da strisce di rete di fili di ferro ricotto del diametro di maglie mm. 1 a maglie
di mm. 20 di lato aventi gli incroci annegati in crocettine di forma poliedrica in argilla cotta
ad alta temperatura, che assicurino alla malta una buona superficie di aderenza.
Dette strisce, assicurate agli estremi a tondini di ferro da mm. 8 almeno, ancorati a loro volta
nelle murature perimetrali con opportune grappe poste a distanza di cm. 25, ben tese
mediante taglie tendifili, devono essere sostenute con cavallotti intermedi (a distanza di circa
m. 0,40) ed occorrendo mediante irrigidimenti di tondino di ferro da mm. 3 in modo da
risultare in tutta la superficie saldamente fissate al soffitto senza possibilità di cedimenti.
Per l'impalcatura si deve procedere come per un controsoffitto normale: la malta gettata con
la forza contro il graticcio deve penetrare nei fori tra le varie crocette, formando al di la di
esse tante piccole teste di fungo che trattengono fortemente l'intonaco alla rete.
Trattandosi di rivestire superfici curve comunque centinate, la rete metallica del controsoffitto
tanto del tipo comune (lett. a) che del tipo "Stauss" (lett. c) deve seguire le sagome di sostegno
retrostanti opportunamente disposte, ed essere fissata ad esse con tutti i necessari
accorgimenti per assicurare la rete e farle assumere la curvatura prescritta.
Art. 91
Coperture a tetto
Capitolato speciale di appalto
69/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
La copertura a tetto deve essere sostenuta da una grossa armatura in legno, ferro o cemento
armato, il tutto con le dimensioni e disposizioni prescritte dai tipi di progetto o dalla
Direzione dei lavori.
Sulla grossa armatura devono essere poi disposti i travicelli ed i listelli in legno (piccola
armatura) sulla quale sarà poi distesa la copertura di tegole direttamente o con
l'interposizione di un sottomano in legno od in laterizi.
Sottomano in legno.--Deve essere costituito da tavole di legno di abete dello spessore di crn.
2,5, piallate dalla parte in vista, unite a filo piano e chiodate alla sottostante orditura di
travicelli.
Sottomano di pianelle o tavelline.--Il sottomano di pianelle o tavelline deve essere eseguito
collocando sui travicelli o correntini del tetto le pianelle o tavelline una vicina all'altra, bene
allineate e in modo che le estremità di esse posino sull'asse di detti legami e le connessure
non siano maggiori di mm. 6. Le dette connessure devono essere stuccate con malta idraulica
liquida.
I corsi estremi lungo la gronda devono essere ritenuti da un listello di abete chiodato alla
sottostante armatura del tetto.
Copertura di tegole curve o coppi. -- La copertura di tegole a secco si deve fare posando sulla
superficie da coprire un primo strato di tegole con la convessità rivolta in basso, disposte a
filari ben allineati ed attigui, sovrapposte per cm. 15 ed assicurare con frammenti di laterizi.
Su questo tratto se ne deve collocare un secondo colla convessità rivolta in alto, similmente
accavallate per cm. 15 disposte in modo che ricoprano la connessura fra le tegole sottostanti.
Le teste delle tegole in ambedue gli strati devono essere perfettamente allineate con la
cordicella, sia nel senso parallelo alla gronda che in qualunque senso diagonale .
Il comignolo, i displuvi ed i compluvi devono essere formati con tegoloni.
I tegoloni del comignolo e dei displuvi devono essere diligentemente suggellati con alta, e
così pure devono essere suggellate tutte le tegole che formano contorno delle falde, o che
poggiano contro i muri, lucernari, canne da camino e simili. Le tegole che vanno in opera
sulle murature deono essere posate su letto di malta.
La copertura di tegole su letto di malta deve essere eseguita con le stesse norme indicate per
la copertura di tegole a secco; il letto di malta deve avere lo spessore di cm. 4-5.
Copertura di tegole piane.--Nella copertura di tegole piane ad incastro (marsigliesi o simili), le
tegole, quando devono poggiare su armatura di correnti, correntini, o listelli, devono essere
fissate a detti legnami mediante legatura di filo di ferro zincato, grosso mm. 1 circa, il quale,
passando nell'orecchio esistente in riporto nella faccia inferiore di ogni tegola, deve essere
avvolto ad un chiodo pure zincato, fissato in una delle facce dei correntini o listelli.
Quando invece le tegole devono poggiare sopra un assito, sul medesimo, prima della
collocazione delle tegole, devono essere chiodati parallelamente alla gronda dei listelli della
sezione di cm. 4-3 a distanza tale, tra loro, che vi possano poggiare i denti delle tegole di
ciascun filare.
Per la copertura di tegole piane ad incastro su sottomano di laterizio, le tegole devono posare
sopra uno strato di malta grosso da cm. 4 a 5, ed essere suggellate accuratamente ogni tegola
con la malta stessa.
Capitolato speciale di appalto
70/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
In ogni caso devono essere impiegate, nella posa della copertura, mezze tegole rette e
diagonali alle estremità delle falde e negli spigoli, in modo da alternare le tegole da un filare
all'altro.
Sopra i displuvi devono essere disposti appositi tegoloni di colmo murati in malta idraulica,
inoltre deve essere inserito un numero adeguato di cappucci di areazione.
Copertura in lastre di ardesia artificiale. -- Le coperture in ardesia artificiale possono essere
eseguite nei seguenti tipi:
-
con lastre ondulate normali .......................spessore mm. 5,5 a 6
con lastre ondulate alla romana .................spessore mm. 5,5 a 6
con lastre ondulate alla toscana .................spessore mm. 5,5
con lastre piane alla francese .....................spessore mm. 4
In ogni caso le lastre di copertura devono essere poste in opera su tavolato di legno abete
dello spessore di almeno mm. 25 con superiore rivestimento in cartone catramato, ovvero
sopra orditura di listelli pure in abete della sezione da cm. 4X4 a 7 X 7 a seconda
dell'interasse e del tipo di copertura, fissandole con speciali accessori in ferro zincato (grappe,
chiodi o viti, ranelle triple in piombo, ecc.). La loro sovrapposizione deve essere, a seconda
del tipo di lastra, da cm. 5 a 8; i colmi ed i pezzi speciali terminali di ogni tipo devono essere
anch'essi fissati con gli appositi accessori.
L'ardesia artificiale per coperture può essere richiesta nei colori grigio naturale, rosso, nerolavagna, ruggine.
Art. 92
Coperture a terrazzo
Il solaio di copertura dell'ultimo piano a terrazzo, deve essere eseguito in piano, mentre le
pendenze da darsi al terrazzo, non inferiore all'1%, devono essere raggiunte mediante
l'inclinazione del lastrico di copertura da eseguirsi in smalto, gretonato o simile.
N.B.--Per tutti i tipi di copertura a tetto, potranno prevedersi a protezione degli impluvi e
degli incontri delle falde con le murature di sovrastruttura (camini abbaini, ecc ) speciali
converse in lamiera zincata od in lamina di piombo.
Sopra tale lastrico deve essere eseguita una spianata di malta idraulica dello spessore di cm. 2
(camicia di calce) e quindi la spianata di asfalto, che deve essere data in due strati successivi
dello spessore ciascuno non minore di mm. 8, dati l'uno in senso normale all'altro, e ciò allo
scopo di evitare ogni infiltrazione di acqua.
Anche le pareti perimetrali del terrazzo devono essere protette, nella parte inferiore,
previamente preparate con intonaco grezzo, mediante una applicazione verticale di asfalto
dello spessore di mm. 8 e dell'altezza non inferiore a cm. 20, raccordata opportunamente con
gli strati suddetti.
Sulla spianata di asfalto deve essere poi applicata direttamente (senza massetto) la
pavimentazione.
CAPO IV - STRUTTURE ORIZZONTALI O INCLINATE SOLAI, VOLTE E COPERTURE
DEMOLIZIONI, SOSTITUZIONI E COLLEGAMENTI
Art. 93
Capitolato speciale di appalto
71/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Demolizioni
Per le opere di demolizione di solai, volte e coperture, il soggetto aggiudicatario è obbligato
ad attenersi oltre che alle norme riportate negli altri articoli del presente capitolato anche, alle
seguenti disposizioni:
Coperture--Operata, con ogni cautela, la dismissione del manto di copertura, delle canne
fumarie e dei comignoli, il soggetto aggiudicatario può rimuovere la piccola la media e la
grossa orditura o comunque la struttura sia essa di legno, sia di ferro o di cemento armato.
In presenza di cornicioni o di gronde a sbalzo, dovrà assicurarsi che questi siano ancorati
all'ultimo solaio o, viceversa, trattenuti dal peso della copertura; in quest'ultimo caso, prima
di rimuovere la grossa orditura, dovrà puntellare i cornicioni.
La demolizione della copertura, deve essere effettuata intervenendo dall'interno; in caso
contrario gli addetti devono lavorare solo sulla struttura principale e mai su quella secondaria,
impiegando tavole di ripartizione.
Quando la quota del piano di lavoro rispetto al piano sottostante supera i 2 m., il soggetto
aggiudicatario ha l'obbligo di predisporre un'impalcatura; se la presenza di un piano
sottostante non portante o inagibile non dovesse consentirne la costruzione, deve fornire agli
addetti ai lavori delle regolamentari cinture di sicurezza complete di bretelle e funi per la
trattenuta.
Solai piani--Demoliti e rimossi i pavimenti ed i sottofondi, i tavellonati e le voltine, il soggetto
aggiudicatario, nel caso che non si dovessero dismettere i travetti, deve provvedere a fare
predisporre degli idonei tavolatti di sostegno per gli operai.
I travetti devono essere sfilati dalle sedi originarie evitando di fare leva sulle murature
mediante il puntellamento, la sospensione e il taglio dei travetti.
Le solette monolitiche in cemento armato prive di una visibile orditura principale, devono
essere puntellate allo scopo di accertare la disposizione dei ferri di armatura.
Il soggetto aggiudicatario deve, altresì, evitare la caduta sui piani sottostanti dei materiali
rimossi e l'eccessivo accumulo degli stessi sui solai.
Solai a volta --I sistemi per la demolizione delle volte si diversificano in relazione alle
tecniche impiegate per la loro costruzione, alla natura del dissesto ed alle condizioni del
contorno.
Il soggetto aggiudicatario deve sempre realizzare i puntellamenti e le sbatacchiature che la D.
L. ritiene più adatti ad assicurare la stabilità dei manufatti adiacenti, anche, per
controbilanciare l'assenza della spinta esercitata dalla volta da demolire.
La demolizione delle volte di mattoni in foglio a crociera o a vela deve essere iniziata dal
centro (chiave) e seguire un andamento a spirale.
La demolizione delle volte a botte o ad arco ribassato viene eseguita per sezioni frontali
procedendo dalla chiave verso le imposte.
Generalità --Gli interventi di sostituzione riguardano l'intera struttura sia nel caso che non
potesse essere consolidata in modo economicamente conveniente sia nel caso in cui dovesse
risultare del tutto irrecuperabile.
Si deve fare ricorso ad opere di sostituzione parziale solo quando alcune parti o elementi
della struttura si presentino deteriorati a tal punto da non garantire la stabilità dell'intera
struttura.
Capitolato speciale di appalto
72/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 94
Sostituzioni e collegamenti
Nel primo caso il soggetto aggiudicatario deve aver cura di procedere alla demolizione
secondo le modalità e gli accorgimenti contenuti nel presente capitolato.
Il collegamento di una nuova struttura ai muri perimetrali, se non stabilito diversamente dalle
prescrizioni di progetto o dalle direttive del D.L., viene effettuato con le seguenti modalità.
Strutture piane in legno--Quando il collegamento ai muri perimetrali deve realizzarsi
mediante cordolo in cemento armato, il soggetto aggiudicatario fa demolire tratti di muratura
al fine di creare dei vani a sezione tronco-conica di altezza analoga a quella del cordolo in
modo da consentire l'alloggiamento di parti in cemento armato sagomate a coda di rondine
aventi funzione di ancoraggio. Le armature degli ancoraggi devono essere eseguite, secondo
le prescrizioni di progetto, contemporaneamente a quelle del cordolo. L'interasse fra gli
ancoraggi può variare in relazione alla consistenza del muro, alle dimensioni del solaio ed
alle disposizioni di progetto.
Se prescritto, si devono realizzare con il trapano dei fori nella muratura in cui inserire le barre
d'ancoraggio del cordolo. Tali fori devono avere un'inclinazione rispetto al piano trasversale
della muratura, inferiore ai 45°. Essi devono essere riempiti prima dell’inserimento degli
ancoraggi con boiacca di cemento o resine secondo quanto stabilito dagli elaborati di
progetto.
Quando il cordolo deve essere realizzato per cantieri, la sua armatura deve essere posta in
opera per tratti e il soggetto aggiudicatario deve eseguire getti più corti di almeno 30 cm.
rispetto alla lunghezza di ciascun vano della muratura in modo da consentire ai ferri
dell'armatura che devono essere di lunghezza tale da poterli sovrapporre a quelli dei cantieri
adiacenti, di essere piegati e inseriti nel vano.
A getto eseguito, aperto il cantiere adiacente, i ferri dell'armatura devono essere nuovamente
stesi e collegati al tratto successivo. Infine, il soggetto aggiudicatario deve fare ripristinare la
muratura intorno alle teste dei travi, avendo cura di arearle e/o trattarle secondo le
prescrizioni del D. L..
Qualora non fosse prevista la realizzazione di cordoli, il soggetto aggiudicatario deve
eseguire nella muratura dei fori passanti, di forma tronco-conica, adatti al collegamento con i
tiranti a coda di rondine. Questi ultimi, devono essere fissati ad un'estremità della trave
mediante un'idonea chiodatura o bullonatura; l'altra estremità della trave deve essere saldata
ad una gabbia di tondini sagomati di forma tronco-conica che andrà alloggiata nel foro da
riempire con la malta prescritta.
Se richiesto dagli elaborati di progetto, il collegamento deve essere realizzato mediante tiranti
a piastra, praticando un foro passante in direzione della lunghezza della trave. Il soggetto
aggiudicatario, quindi, deve ricavare nella muratura una sede di forma tronco-conica di
dimensioni tali da accogliere la piastra metallica che deve poggiare su una base perfettamente
spianata, ottenuta con getto di malta cementizia .
Il tirante di acciaio deve avere la forma e le dimensioni prescritte dagli elaborati di progetto
ed essere collegato ad un'estremità della trave per una lunghezza non inferiore agli 80 cm.
mediante un'idonea chiodatura o bullonatura; l'altro estremo deve terminare con una sezione
piatta in cui deve essere praticata un'asola di forma idonea a trattenere i cunei tenditori;
questa estremità può essere filettata e collegata con un dado di acciaio.
Strutture piane ad elementi metallici--I collegamenti fra le travi ed i muri perimetrali,
possono essere realizzati:
Capitolato speciale di appalto
73/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
--murando direttamente ogni testa della trave, previa posa in opera di un'opportuna piastra di
ripartizione. In questo caso, il soggetto aggiudicatario deve saldare all'ala, nella parte che
risulta annegata nel conglomerato, degli spezzoni di tondino ripiegati ad uncino capaci di
contrastare lo sfilamento della putrella.
L'alloggiamento della trave da ricavare nella muratura, deve avere forma tronco-conica con la
base maggiore rivolta verso l'esterno;
--realizzando (se il muro non potrà garantire la resistenza a carichi concentrati) un cordolo in
cemento armato ricavato nella muratura sul quale appoggiare le putrelle.
In ogni caso, si deve prima liberare la struttura da tutti i carichi accidentali e procedere alla
costruzione della puntellatura del solaio che deve essere forzata in modo da ridurre al
minimo gli effetti del carico sulle travi esistenti.
Struttura piana latero-cementizia-- ll collegamento con le murature perimetrali può essere
realizzato mediante la formazione di un cordolo in cemento armato che il soggetto
aggiudicatario deve fare eseguire, in base alla consistenza dei muri ed alle prescrizioni di
progetto, con il sistema dei cantieri alternati oppure deve ricavare nella muratura; il cordolo
deve essere ancorato a quest'ultima mediane elementi a coda di rondine o spezzoni di ferro
piegati e murati.
Gli elementi di un'eventuale struttura aggiuntiva devono essere messi in opera alla quota
stabilita con le necessarie puntellature; inoltre, le armature del cordolo con i relativi
ancoraggi saranno inseriti nei vani appositamente ricavati e collegati con le teste delle travi.
Se il cordolo viene inserito solo parzialmente nello spessore della muratura, il soggetto
aggiudicatario deve predisporre la casseratura per la parte di cordolo che fuoriesce dal muro.
Art. 95
Sostituzione di travi di legno
In caso d'integrale sostituzione di travi di legno, il soggetto aggiudicatario deve puntellare i
travetti ed il tavolato posato sulle travi con due fili di ritti da collocare parallelamente alle
travi.
Alla sommità dei ritti in corrispondenza dell'intradosso dei travetti, deve essere collocato un
architrave su cui verranno posti a contrasto i singoli travetti mediante chiodatura di biette in
legno
Se la puntellatura deve poggiare sopra un solaio, i ritti devono essere disposti in modo da
gravare su elementi sufficientemente resistenti; se, ad insindacabile giudizio del D.L., il solaio
non offrirà sufficienti garanzie di resistenza, è necessario prolungare i ritti fino al solaio
sottostante o scaricarli sulla muratura perimetrale.
Per una migliore distribuzione dei carichi, il soggetto aggiudicatario deve impiegare elementi
atti alla ripartizione dei carichi (tavole in legno di idonea sezione inserite ai piedi dei ritti).
La trave, liberata della muratura in corrispondenza degli appoggi, deve essere sfilata intera e,
solo dietro autorizzazione del D. L., può essere tagliata.
La nuova trave che dovrà corrispondere come essenza, qualità e dimensioni ai requisiti
richiesti dagli elaborati di progetto e alle caratteristiche tecniche stabilite nel presente
capitolato, deve essere messa in opera ripristinando gli eventuali collegamenti metallici e
contrastata chiodando di biette in legno.
Capitolato speciale di appalto
74/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 96
Sostituzione in solai piani di elementi laterizi con putrelle in ferro
Il soggetto aggiudicatario, puntellato il solaio, deve far demolire il pavimento con il relativo
sottofondo e rimuovere i materiali di riempimento fino a raggiungere l'estradosso del ferro e
del laterizio; porre in opera, nel contempo, un tavolato di servizio che posi sulle putrelle.
Le tecniche, gli accorgimenti e i materiali da impiegare nella sostituzione sono stabiliti dal D.
L.
In genere, il soggetto aggiudicatario deve porre in opera un tavellonato in laterizio
poggiandolo sull'ala inferiore dei travetti; sopra il tavellonato deve posizionare gli elementi di
alleggerimento costituiti da laterizi forati o da altro materiale (blocchi di polistirolo, etc.).
In corrispondenza dell'ala superiore delle putrelle, preventivamente pulite con l'ausilio di una
molla a smeriglio, deve saldare un tondino di ferro sagomato a zig-zag capace di assicurare
una valida coazione fra la struttura metallica ed il getto di calcestruzzo.
Il soggetto aggiudicatario, infine, deve fare eseguire, previa abbondante irrogazione con
acqua del sottofondo, il getto di calcestruzzo armato in base alle prescrizioni di progetto che
viene collegato mediante ferri di ripartizione incrociati o rete metallica elettrosaldata.
Art. 97
Sostituzione del tavolato esistente
Il soggetto aggiudicatario, dopo aver puntellato o eventualmente rafforzato gli elementi alla
struttura onde effettuare le opere di demolizione e di rimozione secondo le norme contenute
nel presente capitolato, deve utilizzare per la sostituzione del tavolato esistente tavole in
legno la cui essenza è quella prescritta dagli elaborati di progetto e le cui caratteristiche
tecniche devono essere conformi a quelle stabilite nel presente capitolato.
Tali tavole devono avere uno spessore non inferiore a 4 cm. ed essere rifilate, intestate e
collegate alla struttura mediante chiodi o tenoni.
Il tavolato così realizzato, se richiesto, deve essere connesso alle murature adiacenti secondo
le modalità indicate nel presente capitolato.
Capitolato speciale di appalto
75/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
CAPO V - IMPERMEABlLlZZAZlONI
Art. 98
Generalità
Qualsiasi tipo d'impermeabilizzazione deve essere eseguito con grande attenzione ed
accuratezza soprattutto in vicinanza di fori, passaggi, cappe, etc.; il soggetto aggiudicatario ha
l'obbligo di eliminare a proprie spese eventuali perdite che si dovessero manifestare anche a
distanza di tempo.
I materiali da impiegare nelle opere d'impermeabilizzazione devono possedere le
caratteristiche descritte nel presente capitolato. Inoltre, possono essere richiesti dal D.L. i
requisiti del "Marchio di Qualità" rilasciato dall'I.G.L.A.E. o del "Certificato d'idoneità
Tecnica dell'I.C.I.T.E.
Per l'esecuzione dei lavori d'impermeabilizzazione il soggetto aggiudicatario deve rispettare
le seguenti disposizioni:
Piani di posa - devono essere il più possibile, lisci, uniformi, privi di irregolarità, di
avvallamenti e di polvere.
Il soggetto aggiudicatario deve predisporre i necessari giunti di dilatazione in base alla
dimensione ed alla natura di posa di cui deve annullare gli imprevedibili movimenti.
Barriera al vapore - Qualora gli ambienti sottostanti alla copertura presentassero particolari
condizioni termoigrometriche (bagni, cucine, lavanderie, piscine, etc.), il soggetto
aggiudicatario ha l'obbligo di proteggere dalla condensazione dei vapori umidi provenienti
dal basso sia il manto impermeabile che gli eventuali strati termocoibenti mediante
l'applicazione di una "barriera al vapore" realizzata con uno strato di materiale impermeabile
costituito, salvo diverse prescrizioni, da un'armatura inorganica (velo di vetro o fogli metallici)
rivestita da uno spessore di massa bituminosa .
Lavori preparatori e complementari - Il soggetto aggiudicatario deve realizzare i piani di posa
delle soglie delle porte, dei balconi e dei davanzali in modo che siano in pendenza verso
l'esterno. I muri perimetrali ai piani impermeabilizzati devono essere eseguiti così da ricavare
alla loro base delle incassature i cui sottofondi devono essere intonacati e raccordati al piano
di posa; quindi, si devono collegare le superfici orizzontali con quelle verticali impiegando lo
stesso materiale utilizzato per l 'impermeabilizzazione.
Le zoccolature di marmo, gres o altro materiale e le facce a vista degli elementi di
rivestimento devono essere incassate nella parete in modo da non sporgere.
Precauzioni - Durante la realizzazione e la manutenzione di coperture impermeabili, il
soggetto aggiudicatario deve tutelare l'integrità del manto evitando di poggiarvi sopra ritagli
di lamiere, pezzi di ferro, oggetti taglienti, piedi di scale, elementi di ponteggio altra roba
pesante, ecc..
Rifacimenti - Qualora si dovesse ripristinare una vecchia impermeabilizzazione senza
dismetterla, il soggetto aggiudicatario deve considerala alla stessa stregua di un piano di posa;
deve, quindi, eliminate bolle, grinze, parti distaccate o fragili, pulire il manto impermeabile,
trattarlo con primer, ripristinarlo impiegando materiali analoghi a quelli preesistenti ed, infine,
provvedere alla posa in opera del nuovo.
Capitolato speciale di appalto
76/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 99
Impermeabilizzazioni stratificate multiple realizzate a caldo
Le impermeabilizzazioni multiple devono essere realizzate con strati alternati a sfoglie di
bitume ed a supporti bitumati.
Il soggetto aggiudicatario deve eseguirle rispettando le seguenti modalità:
--.spalmare a freddo mediante pennello su superfici perfettamente asciutte e prive di polvere
una quantità di soluzione non inferiore a 0,4 kg/m2 composta da bitumi ossidati con solventi
a rapida essicazione;
--provvedere a stendere un primo strato a caldo (180°--200°C) di bitume ossidato o di mastice
bituminoso. (la quantità da impiegare in funzione delle caratteristiche del piano di posa è
compresa tra 1,5--2 kg/m2);
--applicherà, quindi, il primo supporto bituminato (cartonfeltro, fibre di vetro,etc.)
sovrapponendo i lembi per almeno 10 cm. ed incollando questi ultimi con bitume a caldo o
con fiamma;
--spalmare a caldo un secondo strato di bitume di massa non inferiore a 1,5 kg/m2;
--sfalsare ed incrociare il previsto numero di strati;
--stendere, I'ultimo strato di bitume di quantità non inferiore ad 1,7 kg/m2.
Art. 100
Impermeabilizzazione con guaine di gomma sintetica
L'impermeabilizzazione effettuata con guaine di gomma sintetica o di altro materiale
elastomerico, deve essere eseguita utilizzando prodotti aventi i requisiti richiesti nel presente
capitolato.
Lo spessore delle guaine non deve essere inferiore, salvo diversa prescrizione, ad 1,5 mm..
Nel collocarle in aderenza, in semiaderenza o in dipendenza, il soggetto aggiudicatario deve
tenere in considerazione la pendenza della superficie di posa. In ogni caso la messa in opera
deve essere preceduta da un trattamento con apposito imprimitore e dalI'applicazione sulla
superficie del supporto di uno strato di velo di vetro bituminato incollato con bitume a caldo.
1) La posa in aderenza deve essere effettuata mediante incollaggio di bitume ossidato a caldo
(180---200- C) in ragione di 1,3--1,5 kg/m2.
2) La posa in semiaderenza deve essere effettuata interponendo uno strato perforato di tipo
imputrescibile.
3) La posa in indipendenza deve essere effettuata stendendo le guaine sullo strato di
separazione (che deve avere la faccia superiore trattata a talco o sabbiata in modo da
impedire l'aderenza del manto) e predisponendo, secondo quanto prescritto dagli elaborati di
Capitolato speciale di appalto
77/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
progetto, degli ancoraggi nei terminali mediante sostanze adesive, bitumi a caldo o speciali
elementi metallici a pressione.
La giunzione sia laterale che trasversale dei singoli teli di guaina deve essere eseguita
stendendo i rotoli parallelamente e sovrapponendo i lembi adiacenti per un tratto che deve
essere inferiore ai 10 cm..
Effettuata un'accurata pulizia dei lembi con solvente, il soggetto aggiudicatario ha l'obbligo,
di saldarli con le sostanze adesive consigliate dalla Ditta produttrice della guaina.
Non è assolutamente consentito incrociare i teli in modo che risultino in parte paralleli ed in
parte ortogonali rispetto all'andamento delle pendenze.
Art. 101
Impermeabilizzazione con malta asfaltica
La malta asfaltica ottenuta dalla miscelazione a caldo di mastice di rocce asfaltiche secondo le
disposizioni contenute nel presente capitolato, deve possedere i requisiti richiesti al punto 2
delle norme UNI 4377.
Deve essere applicata secondo le norme UNI 5660-65 solo su superfici esenti da polvere ed
asciutte le cui pendenze non superino 1'8%;
Il soggetto aggiudicatario, riscaldata la malta fino a raggiungere una temperatura non
superiore ai 180ø C, deve mescolarla ed applicharla evitando inclusioni d'aria o di vapori;
infine, dopo averla compressa e spianata, stenderla a strati paralleli aventi lo spessore
prescritto dagli elaborati di progetto spolverandola a caldo con sabbia silicea a grana fine e
uniforme.
Il soggetto aggiudicatario deve aver cura di battere la sabbia finché non sarà incorporata nello
strato di asfalto.
Art. 102
Impermeabilizzazione realizzata con prodotti liquidi a base di resine sintetiche
Il soggetto aggiudicatario deve eseguire l'impermeabilizzazione con prodotti a base di
elastometri liquidi sia monocomponeni che bicomponenti le cui caratteristiche tecniche siano
conformi a quelle prescritte dal presente capitolato.
Inoltre, deve trattare i piani di posa con un idoneo primer da applicare, secondo le
prescrizioni di progetto, a rullo, a spazzola o a spruzzo nella quantità minima di 100--150 g/
m2
Se l'elastomero è bicomponente, deve miscelare per almeno 3 minuti mediante apposite
fruste montate su trapani elettrici i due componenti che forniti dal produttore in recipienti
distinti contenenti l'esatto quantitativo di miscela; quindi, versare immediatamente il
composto stendendolo sul piano di posa tramite una staggia dentata calibrata in modo che lo
spessore di elastomero risulti analogo a quello prescritto.
Dopo 2 o 3 ore, stendere un secondo strato impiegando la tecnica sopra descritta ed, infine,
completare l'operazione passando sopra lo strato un rullo frangibolle.
Capitolato speciale di appalto
78/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 103
Protezione delle impermeabilizzazioni
Protezione con pitture metalizzanti all'alluminio--Deve essere realizzata su coperture non
praticabili che prevedono il manto impermeabile come ultimo elemento strutturale; quindi,
essendo comunque necessaria una protezione, questa deve essere eseguita ugualmente anche
se non è prevista dagli elaborati di progetto.
La pittura deve essere stesa in due mani successive di 0,20 kg/m2 e con un intervallo di
tempo non inferiore alle 24 ore ed applicata sul manto perfettamente asciutto, lavato e
sgrassato.
Protezione con strato di ghiaietto --Questo genere di protezione viene realizzato solo
quando le pendenze non sono superiori al 5%.
Il soggetto aggiudicatario deve stendere sopra il manto impermeabile uno strato di ghiaietto
15/25 dallo spessore non inferiore a cm. 6 i cui elementi, lavati prima della messa in opera,
devono essere rotondeggianti e privi d'incrostazioni.
CAPO VI - TRATTAMENTI PROTETTIVI
Art. 104
Impregnazione di manufatti edili e trattamenti protettivi in genere
I lavori d'impregnazione di manufatti edili da effettuare mediante sostanze idrofobizzanti o
consolidanti devono essere preceduti da analisi da eseguire, se richiesto secondo le
prescrizioni contenute nel presente capitolato atte a stabilire in base al degrado il tipo di
formulato da impiegare.
La quantità di prodotto da utilizzare è deciso dal D. L. in funzione della:
--porosità dei materiali;
--struttura molecolare dell'impregnante;
--qualità della sostanza impregnante;
--modalità d'applicazione.
Il soggetto aggiudicatario, prima di procedere a qualsiasi tipo d'applicazione ha I'obbligo di:
--eliminare le fessure, i giunti, le sconnessure e qualsiasi altro difetto costruttivo;
--accertare mediante prove applicative la compatibilità dell'impregnate con le malte o gli
intonaci alcalini;
--eliminare ogni possibile infiltrazione d'acqua al fine di evitare possibili migrazioni di sali
all'interno del muro;
--eliminare dal manufatto qualsiasi traccia di solventi, detergenti, depositi organici ed
efflorescenze saline;
--proteggere le superfici che potrebbero essere danneggiate dall'intervento;
--eseguire l'impregnazione con temperature ambientali comprese fra i 5°ed i 25° C;
--proteggere dalla pioggia per almeno un giorno le superfici impregnate.
Art. 105
Capitolato speciale di appalto
79/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Idrofobizzazione di manufatti edili
Il soggetto aggiudicatario può procedere al trattamento idrofobizzante delle superfici esterne
dei manufatti edili solo dopo aver effettuato, se prescritto dagli elaborati di progetto, una loro
impregnazione con effetto consolidante. I lavori devono essere eseguiti previa l'accurata
pulizia delle superfici.
Se si dovessero utilizzare per la pulizia sostanze chimiche attive, il soggetto aggiudicatario
deve neutralizzare l'azione degli eventuali residui con abbondante acqua o mediante l'uso di
appositi neutralizzatori indicati dal D. L..
Prima di dare inizio ai lavori, deve eseguire prove applicative su superfici campione al fine di
determinare la quantità di materiale occorrente e di verificare, se prescritto, mediante
specifiche analisi di laboratorio, la validità del trattamento, la profondità d'impregnazione e la
compatibilità fisico-chimica della sostanza impegnante con il supporto.
Gli impregnanti, salvo diverse prescrizioni, devono essere applicati su fondi asciutti.
Il soggetto aggiudicatario deve, dopo la pulizia con acqua o in caso di pioggia, attendere che
le superfici, traspirando, riacquistino il loro naturale tasso di umidità.
Per applicare le sostanze impregnanti si possono impiegare indifferentemente sia sistemi
manuali che meccanici.
Per ottenere una profondità ed efficace impregnazione si possono utilizzare:
- pannelli purché la sostanza impregnante venga stesa più volte fino a completa saturazione
del manufatto;
- altre tecniche purché siano in grado di trattenere la sostanza impregnante sul supporto per il
tempo occorrente a realizzare un completo assorbimento ed a condizione che non
comportino alcun pericolo per l'integrità del manufatto.
Qualora venissero impiegati sistemi a spruzzo, gli ugelli devono essere tenuti ad una
distanza di almeno 10-15 cm. in modo da evitare il ricorso a pressioni elevate.
Il soggetto aggiudicatario, infine, durante il periodo estivo deve evitare l'impregnazione
di superfici soleggiate e durante l'inverno proteggere con teli le superici esposte alle piogge
evitando il trattamento con temperature inferiori a 0°C.
Art. 106
Consolidamento corticale di manufatti edili
Il soggetto aggiudicatario deve eseguire il trattamento consolidante su manufatti edili con le
modalità, le cautele ed i limiti contenuti negli artt. 138 e 139 del presente capitolato
utilizzando esclusivamente quelle sostanze che posseggano i requisiti richiesti dal presente
capitolato.
Il quantitativo di sostanza consolidante viene stabilito dal D.L. in base all'effettivo grado
d'alterazione del manufatto solo dopo l'esecuzione di prove su superfici campione.
CAPO VII - PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
Art. 107
Pavimenti
Capitolato speciale di appalto
80/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
La posa in opera dei pavimenti di qualsiasi tipo o genere deve venire eseguita in modo che la
superficie risulti perfettamente piana ed osservando scrupolosamente le disposizioni che, di
volta in volta, vengono impartite dal D.L.
I singoli elementi devono combaciare esattamente tra di loro, devono risultare perfettamente
fissati al sottostrato e non deve verificarsi nelle connessure dei diversi elementi a contatto la
benché minima ineguaglianza.
I pavimenti devono addentrarsi per mm. 15 entro l'intonaco delle pareti, che deve essere
tirato verticalmente sino al pavimento, evitando quindi ogni raccordo o guscio.
Nel caso in cui venga prescritto il raccordo, debbono sovrapporsi al pavimento non solo il
raccordo stesso, ma anche l'intonaco per almeno 15 mm.
I pavimenti devono essere consegnati diligentemente finiti, lavorati e senza macchie di sorta.
Resta comunque contrattualmente stabilito che per un periodo di almeno dieci giorni dopo
l'ultimazione di ciascun pavimento, il soggetto aggiudicatario ha l'obbligo di impedire
l'accesso di qualunque persona nei locali; e ciò anche per pavimenti costruiti da altre Ditte.
Ad ogni modo, ove i pavimenti risultassero in tutto o in parte danneggiati per il passaggio
abusivo di persone e per altre cause, il soggetto aggiudicatario deve, a sua cura e spese,
ricostruire le parti danneggiate.
Il soggetto aggiudicatario ha l'obbligo di presentare al D.L. i campioni dei pavimenti che
saranno prescritti. Tuttavia il D.L. ha piena facoltà di provvedere il materiale di
pavimentazione. Il soggetto aggiudicatario, se richiesto, ha l'obbligo di provvedere alla posa
in opera al prezzo indicato nell'elenco ed eseguire il sottofondo giusto le disposizioni
impartite dal D.L.
Per quanto concerne gli interventi da eseguire su manufatti di particolare valore storico
artistico, il soggetto aggiudicatario deve evitare l'inserimento di nuovi elementi; se non
potesse fare a meno d'impiegarli per aggiunte o parziali sostituzioni, essi devono essere
realizzati con materiali e tecniche che ne attestino la modernità in modo da distinguerli dagli
originari; inoltre, egli ha l'obbligo di non realizzare alcuna ripresa decorativa o figurativa in
quanto non deve ispirarsi ad astratti concetti di unità stilistica e tradurre in pratica le teorie
sulla forma originaria del manufatto.
Il soggetto aggiudicatario può impiegare uno stile che imiti l'antico solo nel caso si debbano
riprendere espressioni geometriche prive d'individualità decorativa.
Se si dovessero ricomporre sovrastrutture ornamentali andate in frammenti, il soggetto
aggiudicatario ha l'obbligo di non integrarle o ricomporle con inserimenti che potrebbero
alterare l'originaria tecnica artistica figurativa; egli, quindi, non deve assolutamente fornire
una ricostruzione analoga all'originale.
a) Sottofondi --ll piano destinato alla posa dai pavimenti, di qualsiasi tipo esse siano, deve
essere opportunamente spianato mediante un sottofondo, in guisa che la superficie di posa
risulti regolare e parallela a quella del pavimento da eseguire alla profondità necessaria.
Il sottofondo può essere costituito, secondo gli ordini del D.L. da un massetto di calcestruzzo
idraulico o cementizio o da un gretonato, di spessore non minore di cm. 4 in via normale,
che deve essere gettato in opera a tempo debito per essere lasciato stagionare per almeno 10
giorni. Prima della posa del pavimento le lesioni eventualmente manifestatesi nel sottofondo
devono essere riempite e stuccate con un beverone di calce o cemento, occorre stendervi, se
prescritto lo spianato di calce idraulica (camicia di calce) dello spessore da cm. 1,5 a 2.
Nel caso in cui si richiedesse un massetto di notevole leggerezza il D.L. può prescrivere che
sia eseguito in calcestruzzo di pomice.
Capitolato speciale di appalto
81/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Quando i pavimenti dovessero poggiare sopra materie comunque comprensibili il massetto
deve essere costituito da uno strato di conglomerato di congruo spessore, da gettare sopra un
piano ben costipato e fortemente battuto, in maniera da evitare qualsiasi successivo
cedimento.
b) Pavimenti di laterizi.--I pavimenti in laterizi sia con mattoni di piatto che di costa, sia con
pianelle, sono formati distendendo sopra il massetto uno strato di malta grassa crivellata, sul
quale i laterizi si disporranno a filari paralleli, a spina di pesce, in diagonale, ecc.
comprimendoli affinché la malta rifluisca nei giunti. Le connessure devono essere allineate e
stuccate con cemento e la loro larghezza non deve superare mm. 3 per i mattoni e le pianelle
non arrotate, e mm. 2 per quelli arrotati.
c) Pavimenti in mattonelle di cemento con o senza graniglia. -- Tali pavimenti devono essere
posati sopra letto di malta cementizia normale (art 112), disteso sopra il massetto; le
mattonelle premute finché la malta rifluisca dalle connessure. Le connessure debbono essere
stuccate con cemento e la loro larghezza non deve superare mm. 1.
Avvenuta la presa della malta i pavimenti devono essere arrotati con pietra pomice ed acqua
o con mole di carborundum o arenaria, a seconda del tipo, e quelli in essere spalmati in un
secondo tempo con una mano di cera, se richiesta.
d) Pavimenti in mattonelle greificate.--Sul massetto in calcestruzzo di cemento, deve essere
disteso uno strato di malta cementizia magra dello spessore di cm. 2, che deve essere ben
battuto e costipato.
Quando il sottofondo ha preso consistenza, si poseranno su di esso a secco le mattonelle a
seconda del disegno o delle istruzioni che impartite dal D.L. Le mattonelle devono quindi
essere rimosse e ricollocate in opera con malta liquida di puro cemento, essere premute in
modo che la malta riempia e sbocchi dalle connessure e stuccate di nuovo con malta liquida
di puro cemento distesavi sopra. Infine la superficie deve essere pulita e tirata a lucido con
segatura bagnata e quindi con cera.
Le mattonelle greificate, prima del loro impiego, devono essere bagnate a rifiuto per
immersione.
e) Pavimenti in getto di cemento. --Sul massetto in conglomerato cernentizio deve essere
disteso uno strato di malta cementizia grassa, dello spessore di cm. 2 ed un secondo strato di
cemento assoluto dello spessore di mm. 5, lisciato, rigato, o rullato secondo quanto prescritto
dal D.L.
f) Pavimenti alla veneziana.--Sul sottofondo previamente preparato in conclomerato
cementizio, deve essere disteso uno strato di malta, composta di sabbia e cemento colorato
misto a graniglia, nella quale devono essere incorporate scaglie di marmo ed eseguiti giunti
con lamine di zinco od ottone, dello spessore di 1mm., disposte a riquadri con lato non
superiore a n. 1 ed appoggiate sul sottofondo.
Detto strato deve essere battuto a rifiuto e rullato.
Per pavimenti a disegno di diverso colore, la gettata della malta colorata deve essere effettuata
adottando opportuni accorgimenti perchè il disegno risulti ben delimitato con contorni netti e
senza soluzioni di continuità.
Quando il disegno dev'essere ottenuto mediante cubetti di marmo, questi devono essere
disposti sul piano di posa prima di gettare la malta colorata di cui sopra.
Capitolato speciale di appalto
82/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le qualità dei colori devono essere adatte all'impasto, in modo da non provocarne la
disgregazione; i marmi in scaglie tra mm. 10 e mm. 25, devono essere non gessosi e il più
possibile duri (giallo, rosso e bianco di Verona; verde, nero e rosso di Levanto; bianco, venato
e bardiglio di Serravezza, ecc.).
I cubetti in marmo di Carrara devono essere pressoché perfettamente cubici, di mm. 15 circa
di lato, con esclusione degli smezzati; le fasce e le controfasce di contorno, proporzionate
all'ampiezza dell'ambiente.
L'arrotatura deve essere fatta a macchina, con mole di carborundum di grana grossa e fina,
sino a vedere le scaglie nettamente rifinite dal cemento, ripulite poi con mole leggere,
possibilmente a mano, e ultimate con due passate di olio di lino crudo, a distanza di qualche
giorno, e con un'ulteriore mano di cera.
h) Pavimenti a bollettonato.--Su di un ordinario sottofondo deve essere steso uno strato di
malta cementizia normale, per lo spessore minimo di crn. 1,5, sul quale devono essere posti a
mano pezzami di marmo colorato di varie qualità, di dimensioni e forme allo scopo e
precedentemente approvati dal D.L. Essi devono essere disposti in modo da ridurre al
minimo gli interspazi di cemento.
Su tale strato di pezzami di marmo, deve essere gettata una boiacca di cemento colorato,
distribuita bene ed abbondantemente sino a rigurgito, in modo che ciascun pezzo di marmo
venga circondato da tutti i lati dalla malta stessa. Il pavimento deve essere poi rullato.
Deve essere eseguita una duplice arrotatura o macchina con mole di caborundum di grana
grossa e fina ed eventualmente la lucidatura a piombo.
i) Pavimenti in legno ("parquet").--Tali pavimenti dovranno essere eseguiti con legno di
Rovere di Slavonia, larice, ecc.di 1° e 2° scelta ben stagionato e profilato di tinta e grana
uniforme.
Le dogarelle, unite maschio e femmina, devono essere chiodate sopra una orditura di listelli
ed interasse non superiore a cm. 35.
L'orditura di listelli deve essere fissata al sottofondo mediante grappe di ferro opportunamente
murate.
Lungo il perimetro degli ambienti deve essere collocato un coprifilo in legno alla unione tra
pavimento e pareti.
La posa in opera deve essere effettuata solo dopo il completo prosciugamento del sottofondo
e deve essere fatta a perfetta regola d'arte, senza discontinuità, gibbosità od altro; le doghe
devono essere disposte a spina di pesce con l'interposizione di bindelli fra il campo e la
fascia di quadratura.
I pavimenti a parquet devono essere lavati e lucidati con doppia spalmatura di cera, da
eseguirsi l'una a lavoro ultimato, l'altra all'epoca che sarà fissata dal D.L.
Art. 108
Opere in marmo, pietre naturali ed artificiali
Le opere in marmo, pietre naturali od artificiali devono in generale corrispondere esattamente
alle forme e dimensioni risultanti dai disegni di progetto ed essere lavorate a seconda delle
prescrizioni generali del presente Capitolato o di quelle particolari impartite dal D.L. all'atto
dell'esecuzione.
Tutti i materiali devono avere le caratteristiche esteriori (grana, coloritura e venatura) e quelle
essenziali della specie prescelta, come indicato nel presente capitolato.
Capitolato speciale di appalto
83/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Prima di cominciare i lavori, qualora non si sia provveduto in merito avanti l’appalto,
l’azienda sanitaria deve preparare a sue spese i campioni dei vari marmi o pietre e delle loro
lavorazioni, e sottoporli all'approvazione del D.L., alla quale spetta in maniera esclusiva di
giudicare se essi corrispondono alle prescrizioni. Detti campioni, debitamente contrassegnati,
resteranno depositati negli Uffici del D.L., quali termini di confronto e di riferimento.
Per quanto ha riferimento con le dimensioni di ogni opera nelle sue parti componenti, la
Direzione lavori ha la facoltà di prescrivere le misure dei vari elementi di un'opera qualsiasi
(rivestimento, copertina, cornice, pavimento, colonna, ecc.), la formazione e disposizione dei
vari conci e lo spessore delle lastre, come pure di precisare gli spartiti, la posizione dei giunti,
la suddivisione dei pezzi, l'andamento della venatura, ecc., secondo i particolari disegni
costruttivi che lo stesso D.L. può fornire al soggetto aggiudicatario all'atto dell'esecuzione, e
quest'ultimo ha l'obbligo di uniformarsi a tali norme, come ad ogni altra disposizione circa la
formazione di modanature, scrorniciature, gocciolatoi, ecc.
Per le opere di una certa importanza, il D.L. può, prima che esse vengano iniziate, ordinare al
soggetto aggiudicatario la costruzione di modelli in gesso. anche in scala al vero, il loro
collocamento in sito, nonché l'esecuzione di tutte le modifiche necessarie, il tutto a spese del
soggetto aggiudicatario stesso, sino ad ottenerne l'approvazione, prima di procedere
all'esecuzione della particolare fornitura.
Per tutte le opere infine è fatto obbligo al soggetto aggiudicatario di rilevare e controllare, a
propria cura e spese, la corrispondenza delle varie opere ordinate dal D.L. alle strutture
rustiche esistenti, e di segnalare tempestivamente a quest'ultima ogni divergenza
od ostacolo, restando esso aggiudicatario unico responsabile della perfetta rispondenza dei
pezzi all'atto della posa in opera. Esso ha pure l'obbligo di apportare alle stesse, in corso di
lavoro, tutte quelle modifiche che potessero essere richieste dal D.L.
Art. 109
Marmi e pietre naturali
a) Marmi.--Le opere in marmo devono avere quella perfetta lavorazione che è richiesta
dall'opera stessa, congiunzioni senza risalti e piani perfetti.
Salvo contraria disposizione, i marmi devono essere di norma lavorati in tutte le facce viste a
pelle liscia, arrotate e pomiciate.
I marmi colorati devono presentare in tutti i pezzi le precise tinte e venature caratteristiche
della specie prescelta.
Potranno essere richiesti, quando la loro venatura si presti, con la superficie vista a spartito
geometrico, a macchia aperta a libro o comunque giocata.
b) Pietra da taglio.--La pietra da taglio da impiegare nelle costruzioni deve presentare la forma
e le dimensioni di progetto, ed essere lavorata, secondo le prescrizioni che verranno impartite
dal D.L. all'atto della esecuzione, nei seguenti modi:
a) a grana grossa;
b) a grana ordinaria;
c) a grana mezza fina;
d) a grana fina.
Capitolato speciale di appalto
84/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Per pietra da taglio a grana grossa, si intende quella lavorata semplicemente con la grossa
punta senza fare uso della martellina per lavorare le facce viste, né dello scalpello per
ricavarne gli spigoli netti.
Viene considerata come pietra da taglio a grana ordinaria quella le cui facce viste saranno
lavorate con la martellina a denti larghi.
La pietra da taglio s'intende lavorata a grana mezza fina e a grana fina, se le facce predette
sono lavorate con la martellina a denti mezzani e, rispettivamente, a denti finissimi.
In tutte le lavorazioni, esclusa quella a grana grossa, le facce esterne di ciascun concio della
pietra da taglio devono avere gli spigoli vivi e ben cesellati per modo che le connessure fra
concio non eccedano la larghezza di mm. 5 per la pietra a grana ordinaria e di mm. 3 per le
altre.
Qualunque sia il genere di lavorazione delle facce viste, i letti di posa e le facce di
combaciamento devono essere ridotti a perfetto piano e lavorate a grana fina.
Non sono tollerate ne smussature agli spigoli, ne cavità nelle facce, ne stuccature in mastice o
rattoppi. La pietra da taglio che presentasse tali difetti verrà rifiutata e il soggetto
aggiudicatario ha l’obbligo di sostituirla immediatamente, anche se le scheggiature od
ammacchi si verificassero dopo il momento della posa in opera, e ciò fino al collaudo.
CAPO VIII - INTONACI
Art. 110
Intonaci
Gli intonaci in genere devono essere eseguiti in stagione opportuna, dopo aver rimossa dai
giunti delle murature, la malta aderente, ripulita e abbondantemente bagnata la superficie
della parete stessa.
Gli intonaci, di qualunque specie siano (lisci, a superficie rustica, a bugne, per cornici e
quanto altro), non devono mai presentare peli, crepature, irregolarità negli allineamenti e
negli spigoli, od altri difetti.
Quelli comunque difettosi o che non presentassero la necessaria aderenza alle murature,
devono essere demoliti e rifatti dal soggetto aggiudicatario a sue spese.
La calce da usarsi negli intonaci deve essere estinta da almeno tre mesi per evitare scoppiettii,
sfioriture e screpolature, verificandosi le quali sarà a carico del soggetto aggiudicatario il fare
tutte le riparazioni occorrenti.
Ad opera finita l'intonaco deve avere uno spessore non inferiore ai mm. 15.
Gli spigoli sporgenti o rientranti devono essere eseguiti ad angolo vivo oppure con opportuno
arrotondamento a seconda degli ordini che in proposito darà la D.L.
Particolarmente per ciascun tipo d'intonaco si prescrive quanto appresso:
a) Intonaco grezzo o arricciatura.--Predisposte le fasce verticali, sotto regola di guida, in
numero sufficiente, deve essere applicato alle murature un primo strato di malta comune od
idraulica, detto rinzaffo, gettato con forza in modo che possa penetrare nei giunti e riempirli.
Dopo che questo strato risulta alquanto asciutto, si applica su di esso un secondo strato della
medesima malta che si stende con la cazzuola o col frattone stuccando ogni fessura e
togliendo ogni asprezza, sicché le pareti riescano per quanto possibile regolari.
b) Intonaco comune o civile. -- Appena l'intonaco grezzo ha preso consistenza, si distende su
di esso un terzo strato di malta fina, che si conguaglierà con le fasce di guida per modo che
Capitolato speciale di appalto
85/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
l'intera superficie risulti piana ed uniforme, senza ondeggiamenti e disposta a perfetto piano
verticale o secondo le superfici degli intradossi.
c) Intonaci colorati.--Per gli intonaci delle facciate esterne, può essere ordinato che alla malta
da adopererarsi sopra l'intonaco grezzo siano mischiati i colori indicati per ciascuna parte
delle facciata stesse.
Per dette facciate possono essere ordinati anche i graffiti, che si otterranno aggiungendo ad
uno strato d'intonaco colorato, come sopra descritto. un secondo strato pure colorato ad altro
colore, che poi verrà raschiato, secondo opportuni disegni, fino a far apparire il precedente. Il
secondo strato di intonaco colorato deve avere lo spessore di almeno mm. 2
d) Intonaco a stucco.--Sull'intonaco grezzo deve essere sovrapposto uno strato alto almeno
mm. 4 di malta per stucchi, che deve essere spianata con piccolo regolo e governata con la
cazzuola così da avere pareti perfettamente piane nelle quali non è tollerata la minima
imperfezione.
Ove lo stucco debba colorarsi, nella malta verranno stemperati i colori prescelti dalla
Direzione dei lavori.
e) Intonaco a stucco lucido. -- deve essere preparato con lo stesso procedimento dello stucco
semplice; I'abbozzo deve essere con più diligenza apparecchiato, di uniforme grossezza e
privo affatto di fenditure.
Spianato lo stucco, prima che esso sia asciutto si bagna con acqua in cui sia sciolto del
sapone di Genova e quindi si comprime e si tira a lucido con ferri caldi, evitando qualsiasi
macchia, la quale è sempre da attribuire a cattiva esecuzione del lavoro.
Terminata l'operazione si bagna lo stucco con la medesima soluzione saponacea, lisciandolo
con pannolino.
f) Intonaco di cemento liscio.-- L'intonaco a cemento deve essere fatto nella stessa guisa di
quello di cui sopra alla lettera a) impiegando per rinzaffo la malta cementizia normale e per
gli strati successivi quella di cui allo stesso articolo, lett. 1). L'ultimo strato deve essere tirato
liscio col ferro e può essere ordinato anche colorato.
g) Rivestimento in cemento o marmiglia martellinata. -- Questo rivestimento è formato in
conglomerato di cemento nel quale è sostituito al pietrisco la marmiglia delle qualità, delle
dimensioni e del colore che saranno indicati. La superficie in vista deve essere lavorata a
brugne, a fasce, a riquadri, ecc. secondo i disegni e quindi martellinata, ad eccezione di
quegli spigoli che il D.L. ordinasse di formare lisci o lavorati a scalpello piatto.
h) Rabboccature.--Le rabboccature che occorressero su muri vecchi o comunque non eseguiti
con faccia vista in malta o sui muri a secco, devono essere formate con malta comune od
idraulica.
Prima dell'applicazione della malta, le connessure devono essere diligentemente ripulite, fino
a conveniente profondità, lavate con acqua abbondante e poi riscagliate e profilate con
apposito ferro.
CAPO IX - OPERE IN LEGNAME
Art. 111
Capitolato speciale di appalto
86/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Opere da carpentiere
Tutti i legnami da impiegarsi in opere permanenti da carpentiere (grossa armatura di tetto,
travature per solai, impalcati, ecc.), devono essere lavorati con la massima cura e precisione,
secondo ogni buona regola d'arte e in conformità alle prescrizioni date dal D.L.
Tutte le giunzioni dei legnami debbono avere la forma e le dimensioni prescritte, ed essere
nette e precise in modo da ottenere un perfetto combaciamento dei pezzi che devono essere
uniti.
Non e tollerato alcun taglio in falso, ne zeppe o cunei, ne qualsiasi altro mezzo di guarnitura
o ripieno.
Qualora venga ordinato dal D.L, nelle facce di giunzione devono essere interposte dalle
lamine di piombo o di zinco, od anche del cartone incatramato.
Le diverse parti dei componenti un'opera in legnarne devono essere fra loro collegate
solidamente mediante caviglie, chiodi, squadre, staffe di ferro, fasciature di reggia od altro, in
conformità alle prescrizioni che saranno date.
Dovendosi impiegare chiodi per collegamento dei legnami, e espressamente vietato farne
l'applicazione senza apparecchiarne prima il conveniente foro col succhiello.
I legnami prima della loro posizione in opera e prima dell'esecuzione della spalmatura di
catrame o della coloritura, se ordinata, debbono essere congiunti in prova nei cantieri, per
essere esaminati ed accettati provvisoriamente dalla D.L.
Tutte le parti dei legnami che rimangono incassate nella muratura devono, prima della posa in
opera, essere convenientemente spalmate di catrame vegetale o di carbolineum e tenute,
almeno lateralmente e posteriormente, isolate in modo da permettere la permanenza di uno
strato di aria possibilmente ricambiabile. Tali operazioni sono comprese nel prezzo del
legname.
CAPO X - INFISSI IN LEGNO
Art. 112
Norme generali
Per la esecuzione dei serramenti od altri lavori in legno il soggetto aggiudicatario deve servirsi
di una Ditta specialista e ben accetta al D.L. Essi devono essere sagomati e muniti degli
accessori necessari, secondo i disegni di dettaglio che deve fornire la Ditta fornitrice. i
campioni e le indicazioni dati dal D.L.
Il legname deve essere perfettamente lavorato e piallato e risultare, dopo ciò dello spessore
richiesto, intendendosi che le dimensioni dei disegni e gli spessori debbono essere quelli del
lavoro ultimato, ne sono tollerate eccezioni a tale riguardo .
I serramenti e gli altri manufatti devono essere piallati e raspati con carta vetrata e pomice in
modo da fare scomparire qualsiasi sbavatura. E proibito inoltre assolutamente l'uso del
mastice per coprire difetti naturali del legno o difetti di costruzione.
Le unioni dei ritti con traversi devono essere eseguite con le migliori regole dell'arte: i ritti
devono essere continui per tutta l'altezza del serramento, ed i traversi collegati a dente e
ortasa, con caviglie di legno duro e con biette, a norma delle indicazioni date dal D.L.
I denti e gli incastri a maschio e femmina devono attraversare dall'una all'altra parte i pezzi in
cui verranno calettati, e le linguette devono avere comunemente la grossezza di 1/3 del legno
ed essere incollate.
Capitolato speciale di appalto
87/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Nei serramenti ed altri lavori a specchiatura, i pannelli devono essere uniti ai telai ed ai
traversi intermedi mediante scanalature nei telai e linguette nella specchiatura, con sufficienti
riduzione dello spessore per non indebolire soverchiamente il telaio.
Fra le estremità della linguetta ed il fondo della scanalatura deve lasciarsi un gioco per
consentire i movimenti del legno della specchiatura.
Nelle fodere, dei serramenti e dei rivestimenti, a superficie liscia o perlinata, le tavole di
legno devono essere connesse, a richiesta del D.L., o a dente e canale ed incollatura, oppure
a canale unite da apposita animella o linguetta di legno duro incollata a tutta lunghezza.
Le battute delle porte senza telaio devono essere eseguite a risega, tanto contro la mazzetta
quanto fra le imposte.
Le unioni delle parti delle opere in legno e dei serramenti devono essere fatte con viti; i
chiodi o le punte di Parigi devono essere consentiti solo quando sia espressamente indicato
dal D.L..
Tutti gli accessori, ferri ed apparecchi a chiusura, di sostegno, di manovra, ecc., devono
essere, prima della loro applicazione, accettati dal D.L..
La loro applicazione ai vari manufatti deve venire eseguita a perfetto incastro, per modo da
non lasciare alcuna discontinuità, quando sia possibile, mediante bulloni a viti.
Quando trattasi di serramenti da aprire e chiudere, ai telai maestri od ai muri devono essere
sempre assicurati appositi ganci, catenelle o altro, che, mediante opportuni occhielli ai
serramenti, ne fissino la posizione quando i serramenti stessi debbono restare aperti. Per ogni
serratura di porta od uscio devono essere consegnate due chiavi.
A tutti i serramenti ed altre opere in legno, prima del loro collocamento in opera e previa
accurata pulitura a raspa e carta vetrata, deve essere applicata una prima mano di olio di lino
cotto accuratamente spalmato in modo che il legname ne resti bene impregnato. Essi devono
conservare il loro colore naturale e, quando la prima mano sarà bene essiccata, si deve
procedere alla loro posa in opera e quindi alla loro pulitura con pomice e carta vetrata.
Per i serramenti e le loro parti devono essere osservaste le prescrizioni di cui ai seguenti
articoli, oltre alle disposizioni impartite dal D.L. all'atto pratico.
Resta inoltre stabilito che quando l'ordinazione riguarda la fornitura di più serramenti, appena
avuti i particolari per la costruzione di ciascun tipo, il soggetto aggiudicatario deve allestire il
campione di ogni tipo che deve essere approvato dal D.L. e depositato presso di essa. Detti
campioni devono essere posti in opera per ultimi, quando tutti gli altri serramenti saranno
stati presentati ed accettati.
Ciascun manufatto in legno o serramento prima dell'applicazione della prima mano d'olio
cotto deve essere sottoposto all'esame ed all'accettazione provvisoria del D.L., la quale può
rifiutare tutti quelli che fossero stati verniciati o coloriti senza tale accettazione.
L'accettazione dei serramenti e delle altre opere in legno non è definita se non dopo che
siano stati posti in opera, e se, malgrado ciò, i lavori andassero poi soggetti a fenditure e
screpolature, incurvanti e dissesti di qualsiasi specie, prima che l'opera sia definitivamente
collaudata, il soggetto aggiudicatario è obbligato a rimediarvi, cambiando a sue spese i
materiali e le opere difettose.
Art. 113
Tipo di serramenti in legno
Qualora la fornitura dei serramenti viene eseguita dalla stessa Ditta appaltatrice dei lavori in
questo articolo deve riportarsi la descrizione dettagliata dei vari tipi di serramenti che si è
previsto di impiegare (portoni, portoncini, bussole, mostre, contromostre, telai per finestre,
Capitolato speciale di appalto
88/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
scuretti, persiane, vetrate,ecc.), precisando per ciascuna di esse: l'essenza del legname; la
conformazione del serramento; le dimensioni dei singoli elementi; il tipo e il numero dei
ferramenti di sostegno e di chiusura.
Art. 114
Serramenti in legno - restauro e manutenzione
Generalità--Dopo avere accertato gli eventuali difetti dei serramenti, il soggetto aggiudicatario
deve, tenendo in considerazione le caratteristiche costruttive e le prescrizioni di progetto,
migliorarne le caratteristiche prestazionali richieste dalle già citate norme UNI.
Quindi, egli deve:
--migliorare la tenuta all'acqua mediante l'applicazione di bande impermeabili verticali ed
orizzontali (guarnizioni) che separino i paramenti esterni da quelli interni;
--migliorare la tenuta delle giunzioni poste fra il telaio fisso e la muratura sigillandole
mediante specifici elastomeri siliconici, poliuretanici etc.;
--migliorare la tenuta dei raccordi fra i serramenti ed i davanzali con i sistemi ritenuti più
idonei dal D.L.;
--rimettere in squadra le ante registrando la ferramenta, revisionando i meccanismi di chiusura
e piallando le parti eccedenti;
--guarnire i serramenti mediante sigillanti elastomerici o particolari guarnizioni di tenuta
prescritti dagli elaborati di progetto (a compressione, molla, attrito o strisciamento).
Inoltre, il soggetto aggiudicatario è tenuto ad impiegare guarnizioni dalle dimensioni e dallo
spessore adatti in modo che, dopo aver chiuso i serramenti, le loro cerniere non siano
sottoposte a notevoli sollecitazioni.
Qualsiasi tipo di guarnizione deve essere collocata in opera in modo tale da evitare
rigonfiamenti o distacchi.
Le sostanze sigillanti, le guarnizioni ed i sistemi di tenuta devono possedere i requisiti
richiesti dal D.L. ed essere specificatamente adatte al tipo di applicazione che sarà richiesta.
Qualora i serramenti dovessero essere parzialmente reintegrati con nuove parti lignee, il
soggetto aggiudicatario deve, a proprie spese, provvedere al loro smontaggio, al trasporto, se
necessario, presso laboratori artigiani, alla reintegrazione con parti in legno aventi le
caratteristiche stabilite dagli articoli del presente capitolato, al trasporto in cantiere, alla
ricollocazione ed, infine, alla loro definizione che deve avvenire secondo le modalità
prescritte dalle norme generali.
CAPO XI - OPERE IN FERRO
Art. 115
Norme generali e particolari
Nei lavori in ferro, questo deve essere lavorato diligentemente con maestria, regolarità di
forme e precisione di dimensioni, secondo i disegni che fornisce il D.L., con particolare
attenzione nelle saldature e bolliture. I fori devono essere tutti eseguiti col trapano, le
chiodature, ribaditure, ecc. devono essere perfette, senza sbavature; i tagli essere rifiniti a
lima.
Capitolato speciale di appalto
89/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Saranno rigorosamente rifiutati tutti quei pezzi che presentino imperfezione od inizio
d'imperfezione.
Ogni pezzo od opera completa in ferro deve essere rifinita a pie d'opera colorita con
antiruggine senza piombo.
Per ogni opera in ferro, a richiesta del D.L., il soggetto aggiudicatario deve presentare il
relativo modello, per la preventiva approvazione.
Il soggetto aggiudicatario è in ogni caso obbligato a controllare gli ordinativi ed a rilevare sul
posto le misure esatte delle diverse opere in ferro, essendo egli responsabile degli
inconvenienti che potessero verificarsi per l'omissione di tale controllo.
In particolare si prescrive:
a) Inferriate, cancellate, cancelli, ecc. -- Devono essere costruiti a perfetta regola d'arte,
secondo i tipi che verranno indicati all'atto esecutivo. Essi devono presentare tutti i regoli ben
dritti, spianati e in perfetta composizione. I tagli delle connessure per i ferri incrociati mezzo
a mezzo devono essere della massima precisione ed esattezza, ed il vuoto di uno deve
esattamente corrispondere al pieno dell'altro, senza la minima ineguaglianza o discontinuità.
Le inferriate con regoli intrecciati ad occhio non devono presentare nei buchi, formati a
fuoco, alcuna fessura.
In ogni caso l'intreccio dei ferri deve essere dritto ed in parte deve essere munito di occhi, in
modo che nessun elemento possa essere sfilato.
I telai devono essere fissati ai ferri di orditura e muniti di forti grappe ed arpioni, ben
inchiodati ai regoli di telaio, dimensioni e posizioni che verranno indicate .
b) Infissi in ferro.--Gli infissi per finestre, vetrate ed altro, possono essere richiesti con profilati
in ferro-finestra o con ferri comuni profilati.
In tutti e due i casi devono essere simili al campione che può richiedere o fornire l’Azienda
sanitaria. Gli infissi possono avere parte fissa od apribile, anche a vasistas, come sarà
richiesto; le chiusure devono essere eseguite a ricupero ad asta rigida, con corsa inversa ed
avere il fermo inferiore e superiore. Il sistema di chiusura può essere a leva od a manopola a
seconda di come ichiesto. Le cerniere devono essere a quattro maschiettature in numero di
due o tre per ciascuna partita dell'altezza non inferiore a cm. 12, con ghiande terminali.
Gli apparecchi di chiusura e di manovra in genere devono risultare bene equilibrati e non
richiedere eccessivi sforzi per la chiusura.
Le manopole e le cerniere, se richiesto, possono essere cromate.
Le ante apribili devono essere munite di gocciolatoio.
Le ferramenta di ritegno devono essere proporzionate alla robustezza dell'infisso stesso.
CAPO XII - OPERE DA VETRAIO, STAGNAIO, ECC.
Art. 116
Opere da vetraio
Le lastre di vetro devono essere di norma chiare, del tipo di sicurezza indicato nell'elenco
prezzi; per le latrine si adottano vetri rigati o smerigliati, il tutto salvo più precise indicazioni
che impartite all'atto della fornitura dal D.L.
Per quanto riguarda la posa in opera le lastre di vetro devono essere normalmente assicurate
negli appositi incavi dei vari infissi in legno con adatte puntine e mastice da vetraio (formato
Capitolato speciale di appalto
90/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
con gesso e olio di lino cotto), spalmando prima uno strato sottile di mastice sui margini verso
l'esterno del battente nel quale deve collocarsi la lastra.
Collocata questa in opera, devono essere stuccati i margini verso l'interno col mastice ad orlo
inclinato a 45°, ovvero fissati mediante regoletti di legno e viti, il tutto compreso nel prezzo.
Può inoltre essere richiesta la posa delle lastre entro intelaiature ad incastro nel qual caso le
lastre, che devono essere infilate dall'apposita fessura praticata nella traversa superiore
dell'infisso, devono essere accuratamente fissate con spessori invisibili, in modo che non
vibrino.
Sugli infissi in ferro le lastre di vetro possono essere montate o con stucco ad orlo inclinato,
come sopra accennato, o mediante regoletti di metallo o di legno fissati con viti; in ogni caso
si deve avere particolare cura nel formare un finissimo strato di silicone speciale su tutto il
perimetro della battuta dell'infisso contro cui deve appogiarsi poi il vetro, e nel sigillare
accuratamente dall'esterno tale strato con altro silicone, in modo da impedire in maniera
sicura il passaggio verso l'interno dell'acqua piovana battente a forza contro il vetro e fare si
che il vetro riposi fra due strati di sigillante (uno verso l'esterno e l'altro verso l'interno).
Può essere richiesta infine la fornitura di vetro isolante e diffusore (tipo "Termolux" o simile),
formato da due lastre di vetro chiaro dello spessore di mm. 2, 2 racchiudenti uno strato
uniforme (dello spessore da mm. 1 a 3) di feltro di fili o fibre di vetro trasparente,
convenientemente disposti rispetto alla direzione dei raggi luminosi, racchiuso e protetto da
ogni contatto con l'aria esterna mediante un bordo perimentale di chiusura, largo da mm. 10
a 15 costituito da uno speciale composto adesivo resistente all'umidità.
Lo stucco da vetraio deve essere sempre protetto con una verniciatura a base di minio ed olio
di lino cotto; quello per la posa del ("Termolux") essere del tipo speciale adatto.
Il collocamento in opera delle lastre di vetro, cristallo, ecc. può essere richiesto a qualunque
altezza ed in qualsiasi posizione, e deve essere completato da una perfetta pulitura delle due
facce delle lastre stesse, che devono risultare perfettamente lucide e trasparenti.
Il soggetto aggiudicatario ha l'obbligo di controllare gli ordinativi dei vari tipi, di vetri
passatigli dalla Direzione lavori, rilevandone le esatte misure ed i quantitativi, e di segnalare a
quest'ultima le eventuali discordanze, restando a suo completo carico gli inconvenienti di
qualsiasi genere che potessero derivare dall'omissione di tale tempestivo controllo.
Essa ha anche l'obbligo della posa in opera di ogni specie di vetri o cristalli, anche se forniti
da altre Ditte, ai prezzi di tariffa.
Ogni rottura di vetri o cristalli, avvenuta prima della presa in consegna da parte del D.L., è a
carico dell'lmpresa.
Art. 117
Opere da stagnaio in genere
I manufatti in latta, in lamiera di ferro nera o zincata, in ghisa, in zinco, in rame, in piombo,
in ottone, in alluminio o in altri metalli devono essere delle dimensioni e forme richieste,
nonché lavorati a regola d'arte, con la maggiore precisione.
Detti lavori sono dati in opera, completi di ogni accessorio necessario al loro perfetto
funzionamento, come raccordi di attacco, coperchi, viti di spurgo in ottone o bronzo, pezzi
speciali e sostegni di ogni genere (braccetti, grappe, ecc.). Devono inoltre essere verniciati
con una mano di catrame liquido, od anche due mani di vernice comune, a seconda delle
disposizioni della Direzione lavori;
Capitolato speciale di appalto
91/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le giunzioni dei pezzi devono essere fatte mediante chiodature, ribattiture, o saldature,
secondo quanto prescritto dal D.L. ed in conformità ai campioni, che devono essere
presentati per l'approvazione.
L'impresa ha l'obbligo di presentare, a richiesta del D.L., i progetti delle varie opere,
tubazioni, reti di distribuzione, di raccolta, ecc., completi dei relativi calcoli, disegni e
relazioni; di apportarvi le modifiche richieste e di ottenere l'approvazione da parte del D.L.
prima dell'inizio delle opere stesse.
Art. 118
Tubazioni e canali di gronda
a) Tubazioni in genere. -- Le tubazioni in genere, del tipo e dimensioni prescritte, devono
avere le caratteristiche di cui alla presente capitolato e seguire il minimo percorso
compatibile col buon funzionamento di esse e con le necessita dell'estetica; devono evitare,
per quanto possibile, gomiti, bruschi risvolti, giunti e cambiamenti di sezione ed essere
collocate in modo da non ingombrare e da essere facilmente ispezionabili, specie in
corrispondenza a giunti, sifoni, ecc. Inoltre quelle di scarico devono permettere il rapido e
completo smaltimento delle materie, senza dar luogo ad ostruzioni, formazioni di depositi ed
altri inconvenienti.
Le condutture interrate all'esterno dell'edificio devono ricorrere ad una profondità di almeno
m. 1 sotto il piano stradale; quelle orizzontali nell'interno dell'edificio devono, per quanto
possibile, mantenersi distaccate, sia dai muri che dal fondo delle incassature, di 5 cm. almeno
(evitando di situarle sotto i pavimenti e nei soffitti), ed infine quelle verticali (colonne)
anch'esse lungo le pareti, disponendole entro apposite incassature praticate nelle murature, di
ampiezza sufficiente per eseguire le giunzioni, ecc., e fissandole con adatti sostegni.
Quando le tubazioni siano soggette a pressione, anche per breve tempo, devono essere
sottoposte ad una pressione di prova eguale da 1,5 a 2 volte la pressione di esercizio, a
seconda delle disposizioni del D.L.
Circa la tenuta, tanto le tubazioni a pressione che quelle a pelo libero devono essere provate
prima della loro messa in funzione, a cura e spese dell'Impresa, e nel caso che si
manifestassero delle perdite, anche di lieve entità, devono essere riparate e rese stagne a tutte
spese di quest'ultima.
Così pure è a carico del soggetto aggiudicatario la riparazione di qualsiasi perdita od altro
difetto che si manifestasse nelle varie tubazioni, pluviali, docce, ecc., anche dopo la loro
entrata in esercizio e sino al momento del collaudo, compresa ogni opera di ripristino.
b) Fissaggio delle tubazioni. -- Tutte le condutture non interrate devono essere fissate e
sostenute con convenienti staffe, cravatte, mensole, grappe o simili, in numero tale da
garantire il loro perfetto ancoraggio alle strutture di sostegno. Tali sostegni, eseguiti di norma
in ferro o ghisa malleabile, devono essere in due pezzi, snodati a cerniera o con fissaggio a
vite, in modo da permettere la rapida rimozione del tubo, ed essere posti a distanze non
superiori a m. 1.
Le condutture interrate devono poggiare, a seconda delle disposizioni della Direzione lavori,
o su baggioli isolati in muratura di mattoni, o su letto costituito da un massetto in
calcestruzzo, di grettonato, pietrisco, ecc., che deve avere forma tale da ricevere
perfettamente la parte inferiore del tubo per almeno 60°; in ogni caso detti sostegni devono
avere dimensioni tali da garantire il mantenimento delle tubazioni nella esatta posizione
stabilita.
Capitolato speciale di appalto
92/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Nel caso in cui i tubi poggino su sostegni isolati, il rinterro deve essere curato in modo
particolare.
c) Tubazioni in ghisa. --Le giunzioni nei tubi di ghisa sono eseguite con corda di canapa
catramata e piombo colato e calafato.
d) Tubazioni di piombo.--I tubi di piombo devono essere di prima fusione. Essere lavorati a
mezzo di sfere di legno duro, in modo che il loro spessore e diametro risultino costanti anche
nelle curve e le saldature a stagno, accuratamente lavorate col sego di lardo e il percalle,
abbiano forma a oliva (lavorazione all'inglese).
e) Tubazioni in lamiera di ferro zincato. -- Devono essere eseguite con lamiera di ferro
zincato di peso non inferiore a Kg. 4,5 al mq., con la unione "ad aggraffatura" lungo la
generatrice e giunzioni a libera dilatazione (sovrapposizione di cm. 5).
f) Tubazioni in ferro.--devono essere del tipo "saldato"o "trattato"(Mannesmann), a seconda
del tipo e importanza della conduttura, con giunti a vite e manicotto, rese stagne con
guarnizioni di canapa e mastice di manganese. I pezzi speciali devono essere in ghisa
malleabile di ottima fabbricazione.
A richiesta del D.L. le tubazioni in ferro (elementi ordinari e pezzi speciali) devono essere
provviste di zincatura; i tubi di ferro zincato non devono essere lavorati a caldo per evitare la
volatizzazione dello zinco; in ogni caso la protezione deve essere ripristinata, sia pure con
stagnatura, la dove essa sia venuta meno.
g) Tubazioni in gres. -- Le giunzioni devono essere eseguite con corda di canapa imbevuta di
litargirio e compressa a mazzuolo, poi stuccate con mastice di bitume o catrame.
h) Tubazioni in ardesia artificiale.--Le giunzioni devono essere costituite da una guarnizione
formata di anelli di gomma, ovvero calafata di canapa catramata e successiva colatura di
buiacca semifluida di agglomerante cementizio, completata da una stuccatura di malta
plastica dello stesso agglomerante, estesa sino all'orlo del manicotto. Nel caso di condotti di
fumo si deve invece colare nei giunti malta fluida di terra refrattaria e calce, in luogo della
buiacca di agglomerante.
i) Tubazioni di cemento.--Le giunzioni devono essere eseguite distendendo sull'orlo del tubo
in opera della pasta di cemento puro, innestando quindi il tubo successivo e sigillando poi
tutto all'ingiro, con malta di cemento, in modo da formare un anello di guarnizione.
I) Tubazioni in PVC per linee verticali. --Le giunzioni possono essere a bicchiere con anello di
gomma o ad incollaggio. Esse sono staffate ad opportune distanze con cravatte che
consentono il supporto e nello stesso tempo lo scorrimento delle condotte:
1) giunzione con anello di gomma, la guarnizione deve essere di materiale elastomerico e
posta in una apposita sede ricavata nel bicchiere stesso. Tale guarnizione deve assicurare la
perfetta tenuta idraulica come prescritto nelle norme UNI 7448/75;
2) guarnizione ad incollaggio, per tale operazione bisogna provvedere ad una accurata pulizia
delle parti da congiungere assicurandosi che esse siano integre, e quindi spalmare sia
l'interno del bicchiere che l'esterno del codolo con apposito collante.
Capitolato speciale di appalto
93/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Siccome la giunzione ad incollaggio crea un sistema rigido bisogna provvedere
all'inserimento di un giunto di dilatazione ad opportune distanze; in particolare nei fabbricati
civili e per scarichi caldi o promiscui uno ogni tre metri. Per altre condizioni seguire le norme
UNI 7448/75.
m) Tubazioni di PVC per linee interrate. -- Nei casi in cui il terreno originario sia di natura
aspra o ciottolosa si deve provvedere a disporre un piano di posa sabbioso ed inoltre ricoprire
la tubazione con lo stesso materiale sino ad altezza di cm. 15 al di sopra della generatrice
superiore del tubo.
Al fine di assicurare, nel modo migliore, un sistema di tipo flessibile, le tubazioni devono
essere dotate di giunto con anello di gomma inserito nel bicchiere facente parte integrante del
tubo stesso.
n) Tubazioni in polietilene per linee interrate. -- Le giunzioni possono avvenire per
polidiffusione o per mezzo di manicotti di materiale plastico o metallico.
Per la posa in opera in terreni ciottolosi, aspri e tali da non garantire una omogenea e
continua aderenza con il tubo. bisogna formare un letto sabbioso di posa ed inoltre ricoprire
la tubazione con lo stesso materiale sino ad una altezza di 15 cm. al di sopra della generatrice
del tubo stesso;
o) Canali di gronda.--Possono essere in lamiera di ferro zincato, in ardesia artificiale, e
devono essere posti in opera con le esatte pendenze prescritte dal D.L.;
I canali di gronda in PVC possono essere sagomati in tondo o a sezione diversa, secondo le
prescrizioni del D.L.;
Devono essere posti in opera su apposite cicogne ed essere dotati di giunti al fine di
consentire l'assorbimento delle dilatazioni termiche a cui sono sottoposti.
Quelli in lamiera zincata devono essere sagomati in tondo od a gola con riccio esterno,
ovvero a sezione quadra o rettangolare, secondo le prescrizioni del D..L, e forniti in opera
con le occorrenti unioni o risvolti per seguire la linea di gronda, i pezzi speciali di
imboccatura, ecc., e con robuste cicogne in ferro per sostegno, modellati secondo quanto sarà
disposto e murate o fissate all'armatura della copertura a distanze non maggiori di m. 0,60.
Le giunzioni devono essere chiodate con ribattini di rame e saldate con saldatura a ottone a
perfetta tenuta; tutte le parti metalliche devono essere verniciate con doppia mano di minio di
piombo e olio di lino cotto.
Le grondaie in ardesia artificiale devono essere poste in opera anch'esse su apposite cicogne
in ferro, verniciate come sopra, e assicurate mediante legature in filo di ferro zincato, le
giunzioni devono essere eseguite con appositi coprigiunti chiodati e saldati con mastici
speciali.
CAPO XIII - OPERE DI FOGNATURA
Art. 119
Materiali ferrosi
I materiali ferrosi da impiegare nei lavori devono rispondere a tutte le condizioni previste dal
Decreto Ministeriale del 29 febbraio 1908, modificato dal R.D. 15.07.1925.
Capitolato speciale di appalto
94/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 120
Tubazioni prefabbricate di calcestruzzo
Le tubazioni prefabbricate devono essere del tipo a sezione circolare ovvero ovoidale, delle
dimensioni trasversali previste in progetto, in elementi della lunghezza di almeno mt. 1 e
forniti di base di appoggio.
Devono essere costituiti di calcestruzzo di cemento pozzolanico e ferrico-pozzolanico,
dosato a 350/400 Kg di legante per metro cubo d’impasto costipato, realizzati in impianti di
prefabbricazione, mediante centrifugazione o vibrocompressione e successiva adeguata
maturazione, atti a fornire un calcestruzzo di gran compattezza, con peso specifico di almeno
2.5 kg/dmc, avente resistenza alla compressione a 28 giorni di almeno 350 kg/cmc, misurata
su provini cubici di 6 cm. di lato effettuando la media dei tre migliori risultati sulla serie di
quattro provini.
La superficie interna deve essere perfettamente liscia, compatta, non intonacata né ritoccata e
priva di qualsiasi porosità.
Il soggetto aggiudicatario deve dichiarare presso quali impianti, propri o di altri produttori,
intende approvvigionarsi, affinché la direzione lavori possa prendere visione delle
attrezzature di confezione e delle modalità di maturazione, presenziare alla confezione e
marcatura dei provini a compressione ogni qualvolta ritenga ciò necessario, dare il proprio
benestare ai manufatti proposti, prelevare i campioni di tubazione che saranno depositati
presso l’azienda sanitaria.
Tutta la fornitura deve corrispondere ai campioni depositati e deve presentare una
stagionatura pari ad almeno 28 giorni a temperatura di 15° C in ambiente umido.
Le tubazioni circolari di diametro superiore a 15 cm e quelle ovoidali devono essere munite
di un fognolo di cunetta di grès o di cemento fuso, secondo le prescrizioni, della ampiezza di
90° per i tubi circolare e di 120° per quelle ovoidali.
I giunti devono essere del tipo a maschio e femmina ricavati nello spessore del tubo
medesimo: i prezzi speciali per curve ed immissioni devono essere in un solo pezzo, di
calcestruzzo delle medesime caratteristiche ma tassativamente dosato a kg di legante per mc.
di impasto costipato.
Art. 121
Tubazioni in grès
I materiali di grès devono essere di vero grès ceramico a struttura omogenea, smaltati
internamente ed esternamente con smalto vetroso, non deformati, privi di screpolature e di
lavorazione accurata e con innesto a manicotto e bicchiere.
I tubi devono essere cilindrici e diritti tollerandosi solo eccezionalmente nel senso della
lunghezza, curvature con freccia inferiore a 1/100 della lunghezza di ciascun elemento.
In ciascun pezzo i manicotti devono essere formati in modo da permettere una buona
giunzione nel loro interno, e l’estremità opposta deve essere lavorata esternamente a
scannellature. I pezzi battuti leggermente e con un corpo metallico devono rispondere con un
suono argentino per denotare buona cottura ed assenza di screpolature non apparenti.
Lo smalto vetroso deve essere liscio specialmente all’interno, chimicamente immedesimato
con la pasta ceramica, di durezza non inferiore a quella dell’acciaio ed inattaccabile dagli
alcali e dagli acidi concentrati ad eccezione soltanto dell’acido fluoridrico.
La massa interna deve essere uniforme, omogenea, senza noduli estranei, assolutamente priva
di calce, dura e compatta, resistente agli acidi (escluso il fluoridrico) ed agli alcali,
impermeabile in modo che un pezzo immerso, perfettamente secco, nell’acqua non assorba
Capitolato speciale di appalto
95/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
più del 3.5 % in peso. I tubi provati isolatamente devono resistere alla pressione interna di
almeno tre atmosfere.
Art. 122
Emulsione bituminosa
L’emulsione bituminosa deve essere di composizione costante, omogenea e stabile all’atto
dell’impiego, deve contenere non meno del 50 % di bitume, e non deve essere confezionata
con bitumi flussati. In particolare il residuo bituminoso deve avere una solubilità di solfuro di
carbonio superiore al 98 % mentre la paraffina contenuta non deve superare il 2 %.
L’emulsione adoperata deve avere caratteristiche atte ad assicurare la perfetta rottura delle
emulsioni stesse e tale da evitare che il bitume possa concentrarsi nel recipiente prima del
suo impiego.
L’emulsione che desse nei recipienti ben manifesto tale fenomeno verrà senz’altro rifiutata.
Art. 123
Posa in opera delle tubazioni
I tubi che il soggetto aggiudicatario intende porre in opera devono corrispondere nella forma
e nelle caratteristiche ai campioni prelevati dalla direzione lavori e custoditi presso l’ASL.
Prima di dare inizio ai lavori concernenti la posa dei tubi di cemento confezionati fuori opera
e dei pezzi speciali relativi il soggetto aggiudicatario deve avere in deposito una congrua
parte del quantitativo totale dei tubi previsti dal progetto al fine di evitare un ritardo dei
lavori.
Il Direttore dei Lavori deve controllare i tubi forniti dall’Impresa una volta nel cantiere ed
un’altra immediatamente prima della loro posa in opera, i tubi che non corrisponderanno ai
campioni depositati presso l’ASL non confezionati in base alle prescrizioni e non
sufficientemente stagionati, devono essere rifiutati e il soggetto aggiudicatario deve subito
allontanarli dal cantiere dei lavori a sue spese.
La posa in opera dei tubi deve avvenire previo consenso del D.L. e non prima che sia
ultimato lo scavo completo fra un pozzetto di visita ed il successivo. Si rammenta che gli
scavi sotto i marciapiedi, per gli allacciamenti delle fognature e dove occorre anche per gli
allacciamenti relativi ai doccioni di facciata, devono essere eseguiti in galleria.
I tubi devono essere posti in opera sul fondo in sabbia per uno spessore di almeno 10 cm.,
ben livellato e costipato secondo i piano di progetto, i giunti fra i singoli elementi devono
poggiare su una piccola sella di calcestruzzo confezionato con Kg. 150 di cemento e dello
spessore di cm. 10.
Il loro allineamento secondo gli assi e le livellette di progetto deve essere indicato con fili di
ferro tesi fra i punti fissati dal D.L.
I tubi, posti sul tetto preventivamente spianato e battuto, devono essere collocati con le
estremità sulla selletta di calcestruzzo ed essere giuntati operando nel seguente modo. deve
essere spalmato di malta consistente dosata a 6 q.li di cemento tutto l’orlo del tubo in opera e
dentro di esso si deve spingere a fondo il tubo successivo con l’orlo pure ricoperto della
stessa malta, deve quindi essere effettuato il manicotto di malta di cemento collegandolo con
la selletta di sottofondo, per una larghezza di 8-10 cm. per uno spessore di mm. 15-20 a
seconda del diametro del tubo. Gli orli del giunto a maschio e femmina devono
preventivamente essere accuratamente bagnati.
Capitolato speciale di appalto
96/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Quando la malta di cemento della sigillatura ha fatto sufficiente presa, l’interno del tubo deve
essere diligentemente liberato dalle sbavature di malta e pulito accuratamente con idoneo
attrezzo.
Durante la posa del condotto devono porsi in opera i relativi pezzi speciali effettuando le
giunzioni coi pezzi speciali effettuando le giunzioni coi pezzi normali nei medesimi modi per
questi descritti. Gli allacciamenti devono essere eseguiti in modo che siano evitati gomiti,
bruschi risvolti e cambiamenti di sessione, con l’impiego di pezzi speciali ovvero mediante
foratura del collettore principale, o inserimento del tubo di minor diametro e successiva
stuccatura, secondo le prescrizioni della direzione lavori.
Ove si effettui la foratura, questa deve essere eseguita con estrema cura, delle minori possibili
dimensioni, evitando la caduta dei frammenti nell’interno del tubo ed asportando con idoneo
attrezzo quanto potesse ciò nonostante cadervi, il tubo inserito non deve sporgere nell’interno
del tubo principale e la giunzione deve essere stuccata accuratamente e rinforzata con un
colletto di malta, abbracciante il tubo principale, dello spessore di cm. 3 ed esteso cm. 5 a
monte ed a valle del filo esterno del tubo immesso.
Lungo le canalizzazioni devono essere disposti, secondo indicazioni della direzione lavori,
pezzi speciali di immissione, in previsione di futuri allacciamenti chiusi da idoneo tappo
cementizio.
Nel corso delle operazioni di posa si deve avere cura di mantenere chiuso l’ultimo tratto
messo in opera mediante un consistente tampone sferico di stracci assicurato ad una fune, per
impedire l’introduzione di corpi estranei nella condotta anche nel caso di allagamento del
cavo.
Art. 124
Disotturazione di condotta
La disotturazione delle condotte di fognatura deve essere attuata con apposita macchina
combinata canal jet atta ad erogare una pressione alla testa della condotta di gomma da
introdurre nella tubazione da almeno 130 bar.
La voce comprende quindi la disponibilità dell’automezzo completo di ogni accessorio dotato
di un tubo in gomma di circa 100 mt. capienza dell’autobotte di almeno 9000 lt. carburante e
autista-manovratore.
Le varie operazioni di disotturazione devono essere attuate mediante pulizia dei manufatti
interessati quali pozzetti o pozzi vari, successiva introduzione nel tubo di fogna della gomma
flessibile munita di testa metallica, apertura della pressione/acqua mediante manovra dei vari
dispositivi e manovre varie eseguite con il tubo di gomma fino a quando la condotta di fogna
si presenti completamente sgombra da ogni ostruzione.
Ad operazione ultimata deve essere attuato un accurato lavaggio della condotta di fogna e dei
manufatti terminati e intermedi sui quali si è operato in modo da evitare per quanto possibile
il formarsi di altri depositi.
Il prezzo di applicazione deve comprendere quindi il mezzo equipaggiato come sopra
descritto che verrà assunto a nolo dal momento di arrivo sul luogo dell’intervento al momento
di partenza del medesimo, ad operazioni ultimate.
L’eventuale necessità di un secondo manovratore non costituisce titolo per richiedere un
aumento del prezzo onorario intendendosi questo comprensivo di onere occorrente per
l’espletamento dell’intervento.
Il citato automezzo oltre che per l’impiego specifico di cui sopra può essere utilizzato anche
per altri compiti secondo quanto richiesto dal D.L.
Capitolato speciale di appalto
97/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
CAPO XIV - OPERE SPECIALI
Art. 125
Strutture in vetrocemento armato
Nella costruzione di strutture in vetro-cemento armato che devono essere realizzate da Ditte
specializzate, si devono seguire tutte le norme già citate per le opere in cemento armato, oltre
tutte le cure e gli speciali accorgimenti che sono particolari delle costruzioni in oggetto.
Si deve pertanto impiegare, per le nervature in cemento armato, un conglomerato cementizio
formato con ghiaietta finissima e sabbia scelta, dosato con almeno q.li 4 di cemento Portland
salvo l'uso di impasti più ricchi in legante o l'impiego di cemento ad alta resistenza qualora i
calcoli statici o le prove pratiche su cubetti ne dimostrino la necessità.
Per l'armatura devono usarsi gli acciai Aq 50 od Aq 60.
I diffusori, tanto piani che cavi, di forma quadrata o tonda, devono essere di vetro speciale e
dello spessore stabilito nell'elenco prezzi.
Le strutture di copertura devono essere di norma del tipo a soletta nervata, in cui gli elementi
di vetro annegati in un reticolo sporgenti sotto la faccia inferiore del diffusore ed arrotondate
inferiormente in modo da apporre il minimo ostacolo al passaggio dei raggi luminosi obliqui,
oppure del tipo a soletta piena i cui diffusori, del tipo a bicchiere rovescio, hanno lo stesso
spessore della soletta.
Tali strutture possono essere richieste tanto in piano che in pendenza, a schiena d'asino o
centinate, a curva, a cupola, ecc. sono transitabili.
A disarmo avvenuto le nervature sporgenti devono essere accuratamente intonacate con malta
di composizione eguale a quella del getto, seguendo esattamente la loro sagoma in modo da
risultare la superficie liscia, regolare e perfettamente rifinita.
Gli elementi di vetro possono essere richiesti con la faccia inferiore munita di prismi di vario
tipo, per la diffusione della luce o per la sua deviazione in una direzione.
Possono richiedersi inoltre pareti verticali, eseguite come sopra, tanto a nervature di
calcestruzzo sporgenti da un lato, quanto a doppia superficie piana.
In tutti i casi si deve avere cura particolare nella scelta degli elementi di vetro in rapporto ai
requisiti particolari cui si deve rispondere l'opera, nei dettagli costruttivi degli appoggi sulle
strutture circostanti di sostegno, nel fissare i giunti di dilatazione, ma sopratutto nell'assicurare
l'eventuale impermeabilizzazione, sia con adatte sostanze aggiunte al conglomerato, sia con
uno strato superiore di cemento plastico o di speciali mastici bituminosi, da stendere sulla
faccia superiore della struttura e nei collegamenti perimetrali.
I carichi accidentali da considerare nella progettazione delle varie strutture sono fissati dalla
Direzione dei lavori. alla cui approvazione deve essere inoltre sottoposto il progetto,
completo dei calcoli statici, delle opere stesse, redatto come stabilito per le normali opere in
cemento armato.
Il soggetto aggiudicatario è responsabile della imperfetta esecuzione delle opere in oggetto e
deve eseguire a sua cura e spese ogni riparazione od anche la completa riparazione di quelle
che non rispondessero ai requisiti sopra descritti e in modo speciale che non comportassero
perfetta impermeabilità all'acqua piovana.
CAPO XV - IMPIANTI IDRICI
Capitolato speciale di appalto
98/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 126
Generalità
Il soggetto aggiudicatario, per la realizzazione di impianti idrici di qualsiasi estensione o
entità deve attenersi alle seguenti prescrizioni:
♦ presentare, entro il termine stabilito dal D.L., il progetto esecutivo degli impianti che,
redatto da un tecnico abilitato, deve essere completo e provvisto di relazione, disegni
esecutivi, calcolo delle portate e dei diametri delle condutture;
♦ fornire e porre in opera tutte le condutture di adduzione e di scarico delle acque provviste
di raccordi, giunzioni, fissaggi, gomiti ed accessori (valvole, contatori, sifoni, chiusini, etc.)
aventi caratteristiche tecniche conformi a quelle richieste dalle specifiche norme UNI.
Inoltre il soggetto aggiudicatario deve sostenere l'onere derivante dai lavori di sterro, rinterro,
muratura, taglio e dalle opere eseguite per la creazione di tracce ed incassature sia nei muri
sia in altre strutture nonché le conseguenti riprese di muratura, pavimentazione, intonacatura,
tinteggiatura, etc.
♦ rivestendo le condutture con idonei materiali coibenti aventi le caratteristiche descritte
nell'articolo dei “Materiali per impianti idrici” del presente capitolato;
♦ fornendo e ponendo in opera le prescritte cassette di ripartizione ed i serbatoi idrici
provvisti di adeguati appoggi alle strutture murarie;
♦ fornendo e ponendo in opera l'impianto di acqua calda provvisto di ogni accessorio;
♦ fornendo, e ponendo in opera gli apparecchi igienico sanitari aventi le caratteristiche
stabilite dall'“Articolo Materiali per impianti idrici” del presente capitolato; gli apparecchi
devono essere provvisti di tubi di collegamento con le condutture, di rubinetti, di erogatori e
di ogni altro accessorio.
Durante l'esecuzione dei lavori e comunque prima della definizione degli stessi con la
chiusura delle tracce, il soggetto aggiudicatario è tenuto a fare effettuare a sue spese, in fase di
realizzazione, tutte le prove preliminari e le verifiche ritenute dal D.L. più idonee al tipo di
impianto concernenti la qualità dei materiali, la resistenza idraulica delle condutture, etc. da
eseguire secondo quanto stabilito dalle specifiche norme UNI.
L'esito positivo delle prove preliminari non sollevera il soggetto aggiudicatario dalle sue
responsabilità che cessano alla data del collaudo delle opere e alla fine del periodo di
garanzia prevista dalle vigenti leggi.
Art. 127
Modalità di realizzazione dell'impianto
Il soggetto aggiudicatario deve realizzare l'impianto suddividendolo nel seguente modo:
♦ rete per l'impianto igienico-sanitario;
♦ rete per l'acqua potabile;
♦ rete per l'acqua calda;
♦ rete per impianti accessori.
Costituire le reti per la distribuzione dell'acqua potabile e di quella calda in modo che in esse
sia accurata la continua circolazione dell'acqua che, se calda, deve defluire alla temperatura
di regime entro 15 secondi dall'apertura degli erogatori.
Capitolato speciale di appalto
99/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Collegare la rete dell'acqua potabile direttamente al contatore dell'ente erogatore e subito
dopo collocare un rubinetto o un dispositivo atto ad isolare le condutture interne dalle
esterne.
Su ogni conduttura di acqua calda predisporre un congruo numero di giunti di dilatazione.
Il soggetto aggiudicatario deve posizionare le condutture di adduzione in modo che seguano,
compatibilmente al funzionamento dell'impianto, il percorso più breve.
Tutte le congiunzioni, siano esse eseguite con croci, braghe, gomiti, manicotti e tubi a T,
devono essere eseguite in modo che non si verifichino perdite di liquido dovute all'uso o alle
variazioni di temperatura. Il soggetto aggiudicatario deve impiegare:
per le condutture di acciaio guarnizioni di, canapa e mastice di manganese;
♦ per le condutture di ghisa corda di canapa catramata e piombo colato e calafato o gomme
sintetiche resistenti all'invecchiamento ed alla corrosione e raccordi speciali (UNI 5336-69);
♦ per le condutture di piombo un'accurata saldatura;
♦ per le condutture di gres corda di canapa imbevuta di litargirio e mastice di bitume o
catrame;
♦ per le condutture in materiale plastico gli appositi collanti consigliabili del produttore e
raccordi speciali (UNI 7441 - 7448);
♦ per le condutture in rame gli appositi accessori (UNI 6507); è escluso, salvo esplicita
autorizzazione della D.L., l'uso della saldatura.
L'impianto deve essere realizzato in modo che la velocità dell'acqua all'interno delle
condutture risulti compresa fra il valore minimo di metri 0,25 al minuto secondo ed il valore
massimo di metri 2 al minuto; il carico minimo disponibile per ogni erogatore deve essere di
almeno 1/2 metro di acqua.
La portata (litri su minuto primo) degli erogatori dei singoli apparecchi deve essere uguale ai
seguenti valori:
- wc
6
bidet
4
- orinatoi
3
vuotatoi
10
- lavabi
6
lavandini
10
- bagni
20
bocche di lavaggio
30
- docce
15
bocche d’innaffiamento
30
Il soggetto aggiudicatario deve provvedere al fissaggio delle condutture non interrate
mediante l'utilizzo di disposizioni zincate facilmente smontabili.
I tubi, i raccordi e gli organi di fissaggio delle condutture devono essere protetti contro
l'azione dell'umidità di condensa.
Ogni apparecchio igienico sanitario deve essere provvisto:
♦ del tubo di collegamento (1/2 pollice) con la conduttura di adduzione munito di un
rubinetto d'intercettazione con cappelletto di protezione e manovra allo scopo di isolare dalla
conduttura il gruppo erogatore senza turbare il normale funzionamento dell'impianto
♦ del tubo di collegamento con la conduttura di scarico, munito di rosone a muro o a
pavimento del diametro interno non inferiore a pollici 1 e 1/4;
♦ del sifone, di facile ispezione.
Tutte le giunzioni dei tubi di collegamento devono essere eseguite senza dar luogo a perdite
di liquido permettendo di separare con facilita l'apparecchio dai tubi stessi.
Le colonne di scarico, disposte in modo da permettere un rapido e completo smaltimento
delle materie luride nelle fogne, lungo il loro percorso devono essere prive di ostruzioni o
formazioni di depositi e d'incrostazioni e devono essere raccordate con pezzi speciali in
corrispondenza delle riseghe che devono essere provviste di tronchi d'ispezioni e munite di
un cappello esaustore atto all'aspirazione dei gas.
Capitolato speciale di appalto
100/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le condutture interrate, all'esterno dell'edificio, devono essere poste ad una profondità non
inferiore ad un metro a partire dal piano stradale.
Alla base di ogni colonna di scarico, il soggetto aggiudicatario deve fare collocare dei sifoni
ispezionabili. Inoltre, prima dell'immissione nella rete fognante, deve fare scaricare le
colonne in pozzetti d'ispezione costruiti in muratura, intonacati con malte cementizie e
muniti di chiusini metallici a doppia chiusura ermetica.
Fra i pozzetti e la rete fognante sistemare sifoni a doppia ispezione muniti di presa d'aria e di
dispositivi contro l'uscita dei gas.
Tutti i chiusini a pavimento devono essere collocati in modo da permettere una facile
ispezione e pulizia.
Quando richiesto, il soggetto aggiudicatario deve collegare, mediante una conduttura di
sezione adeguata, ogni singolo apparecchio sanitario ad una colonna di ventilazione
secondaria.
CAPO XVI - OPERE DA DECORATORE
Art. 128
Opere provvisionali
Generalità
− Tutti i ponteggi, le sbatacchiature, le tamponature, le murature di rinforzo, i puntelli a
sostegno ed a ritegno e le altre opere necessarie alla conservazione, anche provvissoria, del
manufatto ed alla sicurezza ed incolumità degli addetti ai lavori, saranno eseguiti nel rispetto
delle norme di sicurezza e della buona tecnica costruttiva ed ubicati secondo quanto richiesto
dalla D.L.
Ponteggi ed impalcature
− Per i lavori da eseguire ad un'altezza superiore ai 2 metri dovranno essere adottate
adeguate impalcature, ponteggi ed altre opere provvisionali atte ad eliminare i pericoli di
caduta di persone o di cose secondo quanto disposto dal D.P.R. 7.01.56 n. 164.
L'Appaltatore avra l'obbligo di affidare ad un responsabile di cantiere la sorveglianza dei
lavori di montaggio e smontaggio ed il periodico controllo delle strutture dei ponteggi; egli,
inoltre, dovra fare rispettare le seguenti prescrizioni:
Ponteggi in legno:
− sopra i ponti di servizio e sulle impalcature sarà vietato il deposito di qualsiasi attrezzo o
materiale con la sola eccezione per quelli di pronto utilizzo;
− i montanti, costituiti da elementi, accoppiati, dovranno essere fasciati con reggette
metalliche (acciaio dolce) fissate con chiodi o con ganasce (traversini in legno).
Gli elementi dei montanti dovranno essere sfalsati di almeno un metro.
L'altezza dei montanti dovrà superare di almeno mL 1,20 I'ultimo piano di ponte o il piano di
gronda e la distanza fra i montanti non sarà superiore a metri 3,60;
− I'intera struttura dovrà risultare perfettamente verticale o leggermente inclinata verso la
costruzione, assicurata solidamente alla base dei montanti ed ancorata alla costruzione in
corrispondenza di ogni due piani di ponte e di ogni due file di montanti;
− i correnti (elementi orizzontali di tenuta), collocati a distanze non superiori a due metri,
dovranno poggiare su gattelli di legno ed essere fissati ai montanti mediante piattine di
acciaio dolce e chiodi forgiati o apposite squadre in ferro (agganciaponti);
Capitolato speciale di appalto
101/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
− la distanza fra due traversi consecutivi (poggiati sui correnti e disposti per
perpendicolarmente alla muratura) non sarà superiore a ml. 1,20;
− gli intavolati da utilizzare per piani di ponte, impalcati, passerelle ed andatoie dovranno
essere costituiti da legname sano, privo di nodi passanti o fessurazioni, avente fibre con
andamento parallelo al loro asse longitudinale e dimensioni adeguate al carico (non inferiore
a 4 cm. di spessore e 20 cm. di larghezza).
Gli intavolati dovranno poggiare su almeno quattro traversi senza parti a sbalzo, essere posti a
contatto con i montanti ed essere distaccati dalla costruzione non più di 20 cm..
− i parapetti saranno costituiti da una o più tavole il cui margine superiore sarà collocato
nella parte interna dei montanti a non meno di metri 1 dall'intavolato;
− le tavole fermapiede, da collocare in aderenza al piano di calpestio, avranno un'altezza
di almeno 20 cm.
Ponteggi metallici:
− I'Appaltatore impiegherà strutture metalliche munite dell'apposita autorizzazione
ministeriale che avrà l'obbligo di tenere in cantiere.
Le strutture saranno realizzate secondo i disegni, i calcoli e le disposizioni previste dall'art. 14
del D.P.R. 7.01.56 n. 164;
− le aste del ponteggio dovranno essere costituite da profilati o da tubi privi di saldature e
con superficie terminale ad angolo retto con l'asse dell'asta;
− l'estremità inferiore del montante dovrà essere sostenuta da una piastra di base metallica,
a superficie piana, di aria non minore a 18 volte l'area del poligono circoscritto alla sezione
del montante stesso e di spessore tale da resistere senza deformazioni al carico.
La piastra dovrà avere un dispositivo di collegamento col montante atto a centrare il carico su
di essa e tale da non produrre movimenti flettenti sul montante;
− i ponteggi dovranno essere controventati sia in senso longitudinale che trasversale; ogni
controvento dovrà essere atto a resistere sia a sforzi di trazione che di compressione;
− i giunti metallici dovranno avere caratteristiche di resistenza adeguate a quelle delle aste
collegate e dovranno assicurare una notevole resistenza allo scorrimento.
− i montanti di una stessa fila dovranno essere posti ad una distanza non
− superiore a ml. 1,80 da asse ad asse;
− per ogni piano di ponte dovranno essere utilizzati due correnti di cui uno può far parte
del parapetto;
− gli intavolati andranno realizzati come prescritto per i ponteggi in legno.
Puntelli
− Sono organi strutturali destinati al sostegno provvisorio totale o parziale delle masse
murarie fatiscenti.
Potranno essere costruiti in legname, ferro e in calcestruzzo di cemento armato, con travi
unici o multipli allo scopo di assolvere funzioni di sostegno e di ritegno.
Per produrre un'azione di sostegno, I'Appaltatore, secondo le prescrizioni di progetto,
adotterà la disposizione ad asse verticale semplice o doppia, mentre per quella di ritegno
affiderà l'appoggio dei due ritti ad un traverso analogo a quello superiore allo scopo di fruire,
nel consolidamento provvisorio, del contributo del muro.
Nell'azione di ritegno dovrà adottare, in base alla necessità del caso, la disposizione ad asse
inclinato o a testa aderente oppure orizzontale o lievemente inclinata.
La scelta del tipo di puntellamento da adottare sarà fatta secondo quanto stabilito dagli
elaborati di progetto o ordinato dal D.L..
Capitolato speciale di appalto
102/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Se la massa presidiata per il degrado causato dal dissesto e per anomalie locali non sarà
stimata capace di offrire efficace contrasto all'azione localizzata delle teste, dovranno essere
adottate tutte le precauzioni ritenute opportune dal D.L..
Al piede del puntello sarà necessario creare una sede ampia capace di abbassare quanto più
possibile i carichi unitari sul terreno al fine di rendere trascurabili le deformazioni.
Nei puntelli di legname verrà, quindi, disposta una platea costituita sia da travi di base che da
correnti longitudinali e trasversali.
In quelli di cemento armato verrà adottato un plinto disposto sulla muratura.
Art. 129
Generalità
Qualunque tinteggiatura, coloritura o verniciatura dovrà essere preceduta da una conveniente
ed accuratissima preparazione delle superfici, e precisamente da raschiature, scrostature,
eventuali riprese di spigoli e tutto quanto occorre per uguagliare le superfici medesime.
Successivamente le dette superfici dovranno essere perfettamente levigate con carta vetrata e,
quanto trattasi di coloriture o verniciature, nuovamente stuccate, indi pomiciate e lisciate,
previa imprimitura, con modalità e sistemi atti ad assicurare la perfetta riuscita del lavoro.
Speciale riguardo dovrà aversi per le superfici da rivestire con vernici.
Per le opere in legno, la stuccatura ed imprimitura dovrà essere fatta con mastici adatti, e la
levigatura e rasatura delle superfici dovrà essere perfetta.
Per le opere metalliche la preparazione delle superfici dovrà essere preceduta dalla
raschiatura delle parti ossidate.
Le tinteggiature, coloriture e verniciature dovranno, se richiesto, essere anche eseguite con
colori diversi su una stessa parete, complete di rifilettature, zoccoli e quant'altro occorre per
l'esecuzione dei lavori a regola d'arte.
La scelta dei colori è dovuta al criterio insindacabile del D.L. e non sarà ammessa alcuna
distinzione trai colori ordinati e colori fini, dovendosi in ogni caso fornire i materiali più fini e
delle migliori qualità.
Le successive passate di coloritura ad olio e verniciatura dovranno essere di tonalità diverse,
in modo che sia possibile, in qualunque momento, controllare il numero delle passate che
sono state applicate.
In caso di contestazione, qualora l'Appaltatore non sia in grado di dare la dimostrazione del
numero di passate effettuate, la decisione sarà a sfavore dell'Appaltatore stesso.
Comunque esso ha l'obbligo, dopo l'applicazione di ogni passata e prima di procedere alla
esecuzione di quella successiva, di farsi rilasciare dal personale della Direzione una
dichiarazione scritta.
Prima d'iniziare le opere da pittore, l'Impresa ha inoltre l'obbligo di eseguire, nei luoghi e
con le modalità che le saranno prescritti, i campioni dei vari lavori di rifinitura, sia per la
scelta delle tinte che per il genere di esecuzione, e di ripeterli eventualmente con le varianti
richieste, sino ad ottenere l'approvazione della D.L..
Essa dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo atti ad evitare spruzzi o macchie di tinte
o vernici sulle opere finite (pavimenti, rivestimenti, infissi, ecc..), restando a suo carico ogni
lavoro necessario a riparare i danni eventualmente arrecati.
Art. 130
Esecuzioni particolari
Capitolato speciale di appalto
103/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Le opere dovranno eseguirsi di norma combinando opportunamente le operazioni elementari
e le particolari indicazioni che seguono.
A) TINTEGGIATURA A CALCE - La tinteggiatura a calce degli intonaci interni e la relativa
preparazione consisterà in:
1) spolveratura e raschiatura delle superfici;
2) prima stuccatura a gesso e colla;
3) levigamento con carta vetrata;
4) applicazione di due mani di tinta a calce
Gli intonaci nuovi dovranno già avere ricevuto la mano preventiva di latte di calce denso
(scialbatura).
B) TINTEGGIATURA A COLLA E GESSO - Saranno eseguite come appresso:
1) spolveratura e ripulitura delle superfici;
2) prima stuccatura a gesso e colla;
3) levigamento con carta vetrata;
4) spalmatura di colla temperata;
5) rasatura dell'intonaco ed ogni altra idonea preparazione;
6) applicazione di due mani di tinta a colla e gesso.
Tale tinteggiatura potrà essere eseguita a mezze tinte oppure a tinte forti e con colori fini.
C) VERNICIATURA AD OLIO - Le verniciature comuni ad olio su intonaci interni saranno
eseguite come appresso:
1) spolveratura e raschiatura delle superfici;
2) prima stuccatura a gesso e colla;
3) levigamento con carta vetrata;
4) spalmatura di colla forte;
5) applicazione di una mano preparatoria di vernice ad olio con aggiunta di acquaragia per
facilitare l’assorbimento, ed eventualmente di essiccativo;
6) stuccatura con stucco ad olio;
7) accurato levigamento con carta vetrata e lisciatura;
8) seconda mano di vernice ad olio con minori proporzioni di acquaragia;
9) terza mano di vernice ad olio con esclusione di diluente.
Per la verniciatura comune delle opere in legno le operazioni elementari si svolgeranno come
per la verniciatura degli intonaci, con l'omissione delle operazioni n. 2 e 4; per le opere in
ferro, l'operazione n. 5 sarà sostituita, con una spalmatura di antiruggine, il n. 7 sarà limitato
ad un conguagliamento della superficie e si ometteranno le operazioni n. 2, 4 e 6.
D) VERNICIATURE A SMALTO COMUNE - Saranno eseguite con appropriate preparazioni,
a seconda del grado di rifinitura che il D.L. vorrà conseguire ed a seconda del materiale da
ricoprire (intonaci, opere in legno, ferro, ecc.).
A superficie debitamente preparata si eseguiranno le seguenti operazioni:
1) applicazione di una mano di vernice a smalto con lieve aggiunta di acquaragia;
2) leggera pomiciatura a panno;
3) applicazione di una seconda mano di vernice a smalto con esclusione di diluente.
E) VERNICIATURE CON VERNICI PIETRIFICANTI E LAVABILI a base di bianco di titanio
(tipo di "Cementite" o simili), su intonaci:
a) Tipo con superficie finita liscia o a "buccia d'arancio":
Capitolato speciale di appalto
104/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
1) spolveratura, ripulitura e levigamento delle superfici con carta vetrata;
2) stuccatura a gesso e colla;
3) mano leggera di soluzione fissativa di colla in acqua;
4) applicazione di uno strato di standolio con leggera aggiunta di biacca in pasta, il tutto
diluito in acquaragia;
5) applicazione a pannello di due strati di vernice a base di bianco di titanio diluita con
acquaragia e con aggiunta di olio di lino cotto in piccola percentuale; il secondo strato sarà
eventualmente battuto con spazzola per ottenere la superficie a buccia d'arancio.
b) Tipo di "battuto" con superficie a rilievo - Si ripetono le operazioni sopra elencate dai nn. 1
e 3 per il tipo E) quindi:
4) applicazione a pennello di uno strato di vernice come sopra cui sarà aggiunto del bianco di
Meudon in polvere nella percentuale occorrente per ottenere il grado di rilievo desiderato;
5) battitura a breve intervallo dall'applicazione 4), eseguita con apposita spazzola, rulli di
gomma, ecc..
E) TINTEGGIATURA AL SILICATO DI POTASSIO - La preparazione e la tinteggiatura degli
intonaci esterni con i silicati di potassio (sistemi mono e bicomponenti) dovrà essere
eseguita:
1) spolverando accuratamente e pulendo in modo perfetto l'intonaco;
2) asportando eventuali residui di precedenti tinteggiature effettuate con prodotti a base
polimerica;
3) preparando la tinta (solo per sistemi bicomponenti) mediante un'accurata miscelazione del
componente in polvere (pigmento) con quello liquido (legante) osservando l'esatto rapporto
consigliato dal produttore.
La tinta dovrà essere preparata almeno 12 ore prima dell'applicazione in modo da consentire
un migliore amalgama fra i componenti.
4) stendendo una prima mano di fondo, previa esatta diluizione della tinta, da effettuare
esclusivamente con i diluenti forniti dal produttore.
Il rapporto di diluizione varierà in relazione allo stato di conservazione dell'intonaco, su
intona particolarmente degradati o diffusamente microfessurati si dovrà aggiungere alla
miscela tinta+diluente un fissativo minerale (di tipo chimicamente compatibile con il silicato
di potassio) in un quantitativo non inferiore al 50% del volume della tinta base non diluita.
5) eseguendo la stesura di una o più mani di finitura (in relazione allo stato di conservazione
dell'intonaco) con la tinta non diluita.
6) eseguendo la stesura di una o più mani di finitura (in relazione allo stato di conservazione
dell'intonaco) con la tinta non diluita.
Il numero delle mani, i rapporti di diluizione, di tipo di fissativo e le modalità d'applicazione
verranno pattuiti con il D.L.
CAPO XVII - COLLOCAMENTO IN OPERA
Art. 131
Norme generali
La posa in opera di qualsiasi materiale, apparecchio o manufatto, consiste, in genere, nel suo
prelevamento dal luogo di deposito, nel suo trasporto in sito (intendendosi con ciò tanto il
trasporto in piano o in pendenza, che il sollevamento in alto o la discesa in basso, il tutto
eseguito con qualsiasi sussidio o mezzo meccanico, opera. provvisionale, ecc.), nonché nel
Capitolato speciale di appalto
105/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
collocamento nel luogo esatto di destinazione, a qualunque altezza o profondità ed in
qualsiasi posizione, ed in tutte le opere conseguenti (tagli di strutture, fissaggio, adattamento,
stuccature e riduzioni in pristino).
Il soggetto aggiudicatario ha l'obbligo di eseguire il collocamento di qualsiasi opera od
apparecchio che gli venga ordinato dal D.L., anche se forniti da altre Ditte.
Il collocamento in opera deve eseguirsi con tutte le cure e le cautele del caso; il materiale o
manufatto deve essere convenientemente protetto, se necessario, anche collocato, essendo il
soggetto aggiudicatario unico responsabile dei danni di qualsiasi genere che potessero essere
arrecati alle cose poste in opera, anche dal solo traffico degli operai durante e dopo
l'esecuzione dei lavori, sino al termine e consegna, anche se il particolare collocamento in
opera si svolge sotto la sorveglianza o assistenza del personale di altre Ditte, fornitrici del
materiale o del manufatto.
Art. 132
Collocamento di manufatti in legno
I manufatti in legno come infissi di finestre, porte, vetrate, ecc., devono essere collocati in
opera fissandoli alle strutture di sostegno, mediante, a seconda dei casi, grappe di ferro,
ovvero viti assicurate a tasselli di legno od a controtelai debitamente murati.
Tanto durante la loro giacenza in cantiere, quanto durante il loro trasporto, sollevamento e
collocamento in sito, il soggetto aggiudicatario deve curare che non abbiano a subire alcun
guasto o lordura, proteggendoli convenientemente da urti, da schizzi di calce, tinta o vernice,
ecc., con stuoie, coperture, paraspigoli di fortuna, ecc.
Nel caso di infissi qualsiasi muniti di controtelaio, il soggetto aggiudicatario è tenuto ad
eseguire il collocamento in opera anticipato, a murature rustiche, a richiesta del D.L.
Nell'esecuzione della posa in opera le grappe devono essere murate a calce o cemento, se
ricadenti entro strutture muraie; fissate con piombo fuso e battuto a mazzuolo, se ricadenti
entro pietre, marrni, ecc.
E’ a carico del soggetto aggiudicatario ogni opera accessoria occorrente per permettere il
libero e perfetto movimento dell'infisso posto in opera (come scalpellamenti di piattabande,
ecc.) ed ogni riparazione conseguente (ripristini, stuccature intorno ai telai, ecc.), come pure
la verifica che gli infissi abbiano assunto l'esatta posizione richiesta, nonché l'eliminazione di
qualsiasi imperfezione che venisse riscontrata anche a seguito, sino al momento del collaudo.
Art. 133
Collocamento di manufatti in ferro
I manufatti in ferro, quali infissi di porte, finestre, vetrate, ecc., devono essere collocati in
opera con gli stessi accorgimenti e cure, per quanto applicabili, prescritti all'articolo
precedente per le opere in legno.
Nel caso di infissi si qualsiasi tipo muniti di controtelaio, il soggetto aggiudicatario ha
l'obbligo, a richiesta del D.L., di eseguirne il collocamento in opera anticipato, a murature
rustiche.
Il montaggio in sito e collocamento delle opere di grossa carpenteria deve essere eseguito da
operai specialisti in numero sufficiente affinché il lavoro proceda con la dovuta celerità. Il
montaggio deve essere fatto con la massima esattezza, ritoccando opportunamente quegli
Capitolato speciale di appalto
106/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
elementi che non fossero a perfetto contratto reciproco e tenendo opportuno conto degli
effetti delle variazioni termiche .
Deve tenersi presente infine che i materiali componenti le opere di grossa carpenteria, ecc.,
debbono essere tutti completamente recuperabili, senza guasti nè perdite.
Art. 134
Collocamento di manufatti in marmo e pietre
Tanto nel caso in cui la fornitura dei manufatti gli sia affidata direttamente, quanto nel caso in
cui venga incaricato della sola posa in opera, il soggetto aggiudicatario deve avere la massima
cura per evitare, durante le varie operazioni di scarico, trasporto e collocamento in sito e sino
a collaudo, rotture, scheggiature, graffi, danni alle lucidature, ecc. Egli pertanto deve
provvedere a sue spese alle opportune protezioni, con materiale idoneo, di spigoli, cornici,
colonne, scalini, pavimenti, ecc. restando egli obbligato a riparare a sue spese ogni danno
riscontrato, come a risarcirne il valore quando, a giudizio insindacabile del D.L., la
riparazione non fosse possibile.
Per ancorare i diversi pezzi di marmo o pietra, si devono adoperare grappe, perni e staffe, in
ferro zincato o stagnato, od anche in ottone o rame, di tipo e dimensioni adatte allo scopo ed
agli sforzi cui saranno assoggettati, e di gradimento del D.L..
Tali ancoraggi devono essere fissati saldamente ai marmi o pietre entro apposite incassature di
forma adatta, preferibilmente a mezzo di piombo fuso e battuto a mazzuolo, e murati nelle
manifatture di sostegno con malta cementizia.
I vuoti che risulteranno tra i rivestimenti in pietra o marmo e le retrostanti murature devono
essere diligentemente riempiti con malta idraulica fina o mezzana, sufficientemente fluida e
debitamente scagliata, in modo che non rimangano vuoti di alcuna entità. La stessa malta
deve essere impiegata per l'allettamento delle lastre in piano per pavimenti, ecc.
E' vietato l'impiego di agglomerante cementizio a rapida presa, tanto per la posa che per il
fissaggio provvisorio dei pezzi, come pure e vietato l'impiego della malta cementizia per
l'allettamento dei marmi.
Il soggetto aggiudicatario deve usare speciali cure ed opportuni accorgimenti per il fissaggio o
il sostegno di stipiti, architravi, rivestimenti, ecc., in cui i pezzi risultino sospesi a strutture in
genere ed a quelle in cemento armato in specie: in tale caso si può richiedere che le pietre o
marmi siano collocati in opera prima del getto, ed incorporati con opportuni mezzi alla massa
della muratura o del conglomerato, il tutto seguendo le speciali norme che saranno all'uopo
impartite dalla D.L. e senza che il soggetto aggiudicatario abbia diritto a pretendere compensi
speciali.
Tutti i manufatti, di qualsiasi genere, devono risultare collocati in sito nell'esatta posizione
prestabilita dai disegni o dal D.L.; le connessure ed i collegamenti eseguiti a perfetto
combaciamento secondo le migliori regole d'arte, devono essere stuccati con cemento bianco
o colorato, a seconda dei casi, in modo da risultare il meno appariscenti che sia possibile e si
devono curare i piani superiori delle pietre o marmi posti all'esterno che devono avere le
opportune pendenze per convogliare le acque piovane, secondo le indicazioni che darà il
D.L..
E’ a carico del soggetto aggiudicatario, anche quando esso avesse l'incarico della sola posa in
opera, il ridurre e modificare le murature ed ossature ed eseguire i necessari scalpellamenti e
incamerazioni, in modo da consentire la perfetta posa in opera dei marmi e pietre di qualsiasi
genere.
Capitolato speciale di appalto
107/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Nel caso di rivestimenti esterni può essere richiesto che la posa in opera delle pietre o marmi
segua immediatamente il progredire delle murature, ovvero che venga eseguita in un tempo
successivo, senza che il soggetto aggiudicatario possa accampare pretese di compensi speciali
oltre quelli previsti dalla tariffa.
Art. 135
Collocamento di manufatti vari apparecchi e materiali forniti dall'ASL
Qualsiasi apparecchio, materiale o manufatto fornito dall'ASL deve essere consegnato alle
stazioni ferroviarie o in magazzini, secondo le istruzioni che il soggetto aggiudicatario
riceverà tempestivamente. Pertanto egli deve provvedere al suo trasporto in cantiere,
immagazzinamento e custodia, e successivamente alla loro posa in opera, a seconda delle
istruzioni che si riceverà, eseguendo le opere murarie di adattamento e ripristino che si
renderanno necessarie.
Per il collocamento in opera devono seguirsi inoltre tutte le norme indicate per ciascuna
opera dei precedenti articoli del presente Capitolato, restando sempre il soggetto
aggiudicatario responsabile della buona conservazione del materiale consegnatogli, prima e
dopo del suo collocamento in opera.
Art. 136
Controlli
L’ASL ha la facoltà di controllare, in qualsiasi momento, il rispetto del presente capitolato,
tramite personale del proprio servizio Tecnico.
***************
Capitolato speciale di appalto
108/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Il presente capitolato é formato da n° 136 articoli su 112 pagine; costituiscono altresì parte
integrante e sostanziale dello stesso i seguenti allegati:
DISCIPLINARE DI GARA
allegato “A” M TE 001 (lotto A, lotto B, lotto C) per la formulazione dell’offerta
allegato “B” M TE 002 per l’autocertificazione
allegato “B direttore tecnico” M TE 009 per l’autocertificazione del direttore tecnico
allegato M TE 003 Modello Subappaltatori - da utilizzarsi qualora la ditta intenda
avvalersi del subappalto
allegato M TE 004 dichiarazione di impegno a costituire raggruppamento temporaneo
di imprese
Capitolato speciale di appalto
109/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
INDICE
PARTE I
DEFINIZIONI GENERALI
CAPO I – OGGETTO E AMMONTARE DELL’APPALTO
Art. 1 Oggetto dell’appalto
Art. 2 Articolazione aree di intervento
Art. 3 Importo biennale dei lavori
CAPO II - DESIGNAZIONE, FORMA E DIMENSIONE DELLE OPERE
Art. 4 Designazione sommaria delle opere
Art. 5 Forma e principali dimensioni delle opere
Art. 6 Variazione dei lavori
Art.
7
Varianti di diminuzione migliorative proposte dall'appaltatore
PARTE II
NORME GENERALI
CAPO I - CONOSCENZA ED OSSERVANZA DELLE NORME
Art. 8 Conoscenza delle condizioni di appalto
Art. 9 Osservanza del capitolato generale, di leggi e regolamenti
PARTE III
IL CONTRATTO
Art. 10 Unità fondamentale e sostanziale del contratto
Art. 11 Domicilio dell'appaltatore
Art. 12
Durata dell'appalto
Capitolato speciale di appalto
110/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
Art. 13
Cessione dei crediti
Art. 14
Trasformazione delle imprese
Art. 15
Spese di registrazione del contratto
Art. 16
Mancata realizzazione di opere ordinate
Art. 17
Riserve e reclami
Art. 18 Penali
Art. 19
Modalità di applicazione delle penali
Art. 20
Risoluzione del contratto per grave ritardo
Art. 21
Risoluzione del contratto per grave inadempimento e grave irregolarità
Art. 22
Clausola risolutiva espressa ex art. 1456 c.c.
Art. 23
Recesso dal contratto
Art. 24
Foro competente
ONERI, OBBLIGHI E RESPONSABILITA' DELL’APPALTATORE
Art. 25 Norme a tutela dei lavoratori
Art. 27 Pagamento dei dipendenti dell’appaltatore
Art. 28 Piano di sicurezza
Art. 29 Piano operativo di sicurezza
Art. 30 Oneri della sicurezza – liquidazione
Art. 31 Denuncia dell’appalto agli Enti previdenziali ed assistenziali
Art. 32 Responsabilità della ditta
Art. 33 Oneri speciali e particolari a carico del soggetto aggiudicatario
Art. 34 Oneri ed obblighi diversi a carico del soggetto aggiudicatario
PARTE IV
MODI DI PROCEDERE NELL’ESECUZIONE DEI LAVORI
Art. 35
Art. 36
Art. 37
Art. 38
Art. 39
Art. 40
Art. 41
Art. 42
Rappresentante dell'Appaltatore
Ordine da tenersi nell'esecuzione dei principali lavori
Consegna dei lavori
Ordini di servizio
Sospensione e ripresa dei lavori
Proroghe
Modalità di espletamento delle gare
Privative e brevetti
PARTE V
PREZZI E PAGAMENTI
CAPO I - PREZZI
Art. 43 Prezzi d’appalto
Art. 44 Elenco prezzi unitari
Art. 45 Spese comprese nei prezzi
Art. 46 Prezzi non compresi nell’elenco
Art. 47 Invariabilità dei prezzi
Art. 48 Revisione dei prezzi
Art. 49 Prezzi della mano d'opera
Capitolato speciale di appalto
111/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
CAPO II - PAGAMENTI
Art. 50 Norme per la misurazione
Art. 51 Contabilizzazione
Art. 52 Pagamenti in acconto
Art. 53 Persone che possono riscuotere
Art. 54 Conto finale
Art. 55 Certificato di regolare esecuzione o di collaudo
Art. 56 Valutazione dei lavori
PARTE VI
MATERIALI E LORO IMPIEGO
CAPO I - MATERIALI - NORME GENERALI
Art. 57
Materiali in genere
Art. 58 Presentazione del campionario
CAPO II - QUALITA’ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
Art. 59 Materiali naturali di cava
Art. 60 Calci e leganti sintetici
Art. 61 Laterizi
Art. 62 Materiali ferrosi e metalli vari
Art. 63 Legnami
Art. 64 Materiali per pavimentazione
Art. 65 Materiali diversi
Art. 66 Tubazioni
Art. 67 Sostanze impregnanti - Generalità
Art. 68 Impregnanti
Art. 69 Materiali per impianti idrici
PARTE VII
MODI DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI LAVORO
CAPO I - DEMOLIZIONI
Art. 70 Demolizioni e rimozioni
Art. 71 Scavi in genere
Art. 72 Scavi di sbancamento
Art. 73 Scavi di fondazione
Art. 74 Rilevati e rinterri
Art. 75 Paratie o casseri
Art. 76 Opere provvisionali
Art. 77 Malte - Qualità e composizione
Art. 78 Malte e conglomerati
Art. 79 Malte additivate
Art. 80 Malte preconfezionate
Art. 81 Conglomerati di resina sintetica
Capitolato speciale di appalto
112/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
CAPO II - MURATURE E STRUTTURE VERTICALI - LAVORI DI COSTRUZIONE
Art. 82 Murature in genere
Art. 83 Murature di mattoni
Art. 84 Pareti di una testa ed un foglio con mattoni pieni e forati
Art. 85 Murature di getto o calcestruzzo
CAPO III - MURATURE E STRUTTURE VERTICALI - LAVORI DI RESTAURO
Art. 86 Integrazione e ripristino delle murature - generalità
Art. 87 Sarcitura delle murature mediante sostituzione parziale del materiale
tecnica di cuci e scuci
Art. 88 Fissaggio dei paramenti originali
Art. 89 Sigillatura delle teste dei muri
Art. 90 Controsoffitti
Art. 91 Coperture a tetto
Art. 92 Coperture a terrazzo
CAPO IV - STRUTTURE ORIZZONTALI O INCLINATE: SOLAI, VOLTE E COPERTURE DEMOLIZIONI, SOSTITUZIONI E COLLEGAMENTI
Art. 93 Demolizioni
Art. 94 Sostituzioni e collegamenti
Art. 95 Sostituzione di travi di legno
Art. 96 Sostituzione in solai piani di elementi laterizi con putrelle in ferro
Art. 97 Sostituzione del tavolato esistente
CAPO V - IMPERMEABILIZZAZIONI
Art. 98 Generalità
Art. 99 Impermeabilizzazioni stratificate multiple realizzate a caldo
Art. 100 Impermeabilizzazione con guaine di gomma sintetica
Art. 101 Impermeabilizzazione con malta asfaltica
Art. 102 Impermeabilizzazione realizzata con prodotti liquidi
a base di resine sintetiche
Art. 103 Protezione delle impermeabilizzazioni
CAPO VI - TRATTAMENTI PROTETTIVI
Art. 104 Impregnazione di manufatti edili e trattamenti protettivi in genere
Art. 105 Idrofobizzazione di manufatti edili
Art. 106 Consolidamento corticale di manufatti edili
CAPO VII - PAVIMENTI E RIVESTIMENTI
Art. 107 Pavimenti
Art. 108 Opere in marmo, pietre naturali ed artificiali
Art. 109 Marmi e pietre naturali
CAPO VIII - INTONACI
Art. 110 Intonaci
CAPO IX - OPERE IN LEGNAME
Art. 111 Opere da carpentiere
Capitolato speciale di appalto
113/112
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO3 - Collegno
Lavori di manutenzione per opere edili, affini e di decorazione agli edifici dell’ASL TO3 per la durata di trentasei mesi –
lotti A/B/C/D
CAPO X - INFISSI IN LEGNO
Art. 112 Norme generali
Art. 113 Tipo di serramenti in legno
Art. 114 Serramenti in legno - Restauro e manutenzione
CAPO XI - OPERE IN FERRO
Art. 115 Norme generali e particolari
CAPO XII - OPERE DA VETRAIO, STAGNAIO ECC.
Art. 116 Opere da vetraio
Art. 117 Opere da stagnaio in genere
Art. 118 Tubazioni e canali di gronda
CAPO XIII - OPERE DI FOGNATURA
Art. 119 Materiali ferrosi
Art. 120 Tubazioni prefabbricate di calcestruzzo
Art. 121 Tubazioni in grès
Art. 122 Emulsione bituminosa
Art. 123 Posa in opera delle tubazioni
Art. 124 Disotturazione di condotta
CAPO XIV - OPERE SPECIALI
Art. 125 Strutture in vetro- cemento armato
CAPO XV - IMPIANTI IDRICI
Art. 126 Generalità
Art. 127 Modalità di realizzazione dell’impianto
CAPO XVI - OPERE DA DECORATORE
Art. 128 Opere provvisionali
Art. 129 Generalità
Art. 130 Esecuzioni particolari
CAPO XVII - COLLOCAMENTO IN OPERA
Art. 131 Norme generali
Art. 132 Collocamento di manufatti in legno
Art. 133 Collocamento di manufatti in ferro
Art. 134 Collocamento di manufatti in marmo e pietre
Art. 135 Collocamento di manufatti vari apparecchi e materiali forniti dall’ASL
Art. 136 Controlli
Capitolato speciale di appalto
114/112