Presentazione di PowerPoint - Scuola di Specializzazione in
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Infezioni da Salmonella Dr. Ludovico Dipineto Facoltà di Medicina Veterinaria Università di Napoli Federico II Infezioni da Salmonella Sono responsabili di un’ampia varietà di patologie ad andamento acuto e cronico nei volatili domestici I volatili domestici rappresentano uno dei principali serbatoi di Salmonelle Nell’uomo sono causa di tossinfezione alimentare Pullurosi e Tifosi Infezioni causate da 2 sierotipi differenti di Salmonella, S. Pullorum e S. Gallinarum, immobili ed ospite-specifici per le specie aviari Pullurosi malattia acuta sistemica dei pulcini e dei tacchinotti causata da Salmonella Pullorum Tifosi malattia setticemica acuta o cronica di norma degli adulti causata da Salmonella Gallinarum Paratifosi Infezioni causate da vari sierotipi di Salmonelle, mobili e non ospite-specifiche per le specie aviari Infezioni dei volatili domestici molto comuni (colonizzazione asintomatica del tratto intestinale, che persiste fino alla macellazione ed è causa di contaminazione delle carcasse), ma raramente causa di malattia acuta sistemica (giovani volatili molto sensibili e soggetti a stress) Principale causa di tossinfezione alimentare nell’uomo (presenza e moltiplicazione nel contenuto di uova pulite ed intatte di alcuni sierotipi, come la S. Enteritids) Arizonosi Infezioni causate da vari sierotipi mobili di S. arizonae Malattia clinicamente indistinguibile dalle altre Salmonellosi Di notevole importanza economica nei tacchini Eziologia Famiglia Enterobacteriaceae Genere Salmonella Specie Salmonella enterica (6 subspecie e oltre 2.500 sierotipi) S. bongori (meno di 10 sierotipi) *S. subterranea (?) Sottospecie S. enterica, S. salamae, S. arizonae, S. diarizonae, S. houtenae, S. indica Eziologia *S. subterranea Isolata da rifiuti radioattivi del centro di biorisanamento “Natural and Accelerated Bioremediation” ad Oak Ridge, Tennessee Probabilmente si tratta di una variante di Escherichia coli Eziologia Nomenclatura Genere (Salmonella) va scritto con la iniziale maiuscola ed in corsivo a specie (enterica o bongori) Specie (enterica o bongori) va scritta con l’iniziale minuscola e in corsivo S. bongori Sottospecie (S. enterica subsp. enterica) Va scritta in corsivo Sierotipo o serovar (Enteritidis, Typhimurium) Va scritto con l’iniziale maiuscola e in tondo Esempio: Salmonella enterica subsp. enterica serovar Typhimurium Salmonella Typhimurium Eziologia Biotipi Si basano su differenti modalità di fermentazione degli zuccheri possedute da ceppi appartenenti allo stesso sierotipo (presenza o assenza di enzimi) Fagotipi Sono determinati dalla sensibilità delle colture ad una serie di batteriofagi ad appropriate diluizioni (batteriofago 01 molto specifico per le Salmonelle, lisa più del 98% dei ceppi studiati nella diagnostica di routine) Biotipizzazione e fagotipizzazione sono eseguite soprattutto in studi epidemiologici (ad es. S. Enteritidis o S. Typhi) Pullurosi e Tifosi Malattie setticemiche che colpiscono soprattutto polli e tacchini, causate da Salmonella Pullorum (Pullurosi) e Salmonella Gallinarum (Tifosi), immobili ed ospitespecifiche (o ospite-adattate) La Pullurosi è detta anche “Diarrea bianca bacillare” Pullurosi e Tifosi EZIOLOGIA Salmonella Pullorum e Salmonella Gallinarum Sono due sierotipi differenti (S. Enteritidis strettamente correlata ad esse) Sierogruppo di Kauffmann-White D 1,9,12 Pullurosi e Tifosi EZIOLOGIA Morfologia e Colorazione Bacilli diritti, Gram-, asporigeni, di 1,0-2,5 m x 0,3-1,5 m, singoli, occasionalmente formano catenelle, immobili Esigenze di crescita Aerobi-anaerobi facoltativi - Temperatura ottimale 37 C S. Pullorum ha una crescita più lenta rispetto alla S. Gallinarum (assimila, per via ossidativa, una notevole verietà di aminoacidi) Pullurosi e Tifosi EZIOLOGIA Morfologia delle colonie S. Pullorum e S. Gallinarum crescono con morfologia delle colonie simile Piccole ( 1 mm, a volte 3-4 mm), distinte, lisce, blu-grigio o grigio chiaro, lucenti, tonde, omogenee e compatte Pullurosi e Tifosi EZIOLOGIA Proprietà biochimiche Produzione di gas da glucosio solo alcuni ceppi di S. Pullorum Pullurosi e Tifosi EZIOLOGIA Produzione di acido da: Salmonella Pullorum Salmonella Gallinarum Adonitolo - Adonitolo - Arabinosio + Arabinosio ± Cellobiosio - Cellobiosio - Dulcitolo - Dulcitolo + Glicerolo - Glicerolo - Inositolo - Inositolo - Lattosio - Lattosio - Maltosio - Maltosio + Mannitolo + Mannitolo + Mannosio + Mannosio + Pullurosi e Tifosi EZIOLOGIA Produzione di acido da: Salmonella Pullorum Salmonella Gallinarum Melibiosio - Melibiosio - -metil-D-glucoside - -metil-D-glucoside - Raffinosio - Raffinosio - Ramnosio + Ramnosio - Salicina - Salicina - Saccarosio - Saccarosio - Sorbitolo ± Sorbitolo - Trealosio ± Trealosio ± Xilosio ± Xilosio ± Mucato - Mucato ± Pullurosi e Tifosi EZIOLOGIA Altre reazioni Salmonella Pullorum Salmonella Gallinarum Ossidasi - Ossidasi - Catalasi + Catalasi + Indolo - Indolo - Reazione Voges-Proskauer - Reazione Voges-Proskauer - Rosso metile + Rosso metile + Citrato di Simmons - Citrato di Simmons - Lisina decarbossilasi + Lisina decarbossilasi + Ornitina decarbossilasi + Ornitina decarbossilasi - Arginina deidrolasi ± Arginina deidrolasi + Pullurosi e Tifosi EZIOLOGIA Altre reazioni Salmonella Pullorum Salmonella Gallinarum Fenilalanina deaminasi - Fenilalanina deaminasi - H2S + H2S + Idrolisi dell’urea - Idrolisi dell’urea - Idrolisi della gelatina - Idrolisi della gelatina - Crescita su KCN - Crescita su KCN - Desossiribonucleasi - Desossiribonucleasi - Lipasi - Lipasi - Utilizzazione del malonato - Utilizzazione del malonato - Riduzione dei nitrati + ONPG - Riduzione dei nitrati + ONPG - Pullurosi e Tifosi RESISTENZA CHIMICO-FISICA Sono poco resistenti al calore, agli agenti chimici ed a situazioni ambientali sfavorevoli – in condizioni ambientali favorevoli possono resistere anche anni S. Gallinarum Sopravvive 10 minuti a 60 C - pochi minuti alla luce solare diretta - 3 minuti al fenolo, dicloruro di mercurio e permanganato di potassio – 1 minuto alla formalina – 148 gg. a –20 C – 10,9 gg. nelle feci in allevamento Pullurosi e Tifosi INCIDENZA E DISTRIBUZIONE Distribuzione mondiale Incidenza rara negli allevamenti intensivi (programmi di eradicazione attuati in tutto il mondo) Pullurosi e Tifosi SPETTRO D’OSPITE Polli (razze leggere più resistenti alla S. Pullorum, femmine più spesso portatori sani) Pullurosi è stata descritta anche in tacchini, faraone, quaglie, fagiani, passeri, pappagalli, canarini e ciuffolotto Tifosi è stata descritta anche in tacchini, faraone, quaglie, fagiani, passeri, pappagalli, colombaccio, struzzi e pavoni Oche, anatre e piccioni resistenti Pullurosi e Tifosi SPETTRO D’OSPITE Età dell’ospite Pullurosi Colpisce i pulcini nelle prime 2-3 settimane di vita Infezioni acute si possono verificare anche in polli (ovaiole colorate) e tacchini adulti, ma sono molto rare Una certa percentuale di soggetti che sopravvivono all’infezione diventato portatori, con o senza la presenza delle lesioni Tifosi Colpisce gli adulti E’ stata riportata anche in pulcini (mortalità alla schiusa e fino al 26% durante il 1 mese di vita), con lesioni indistinguibili dalla Pullurosi Pullurosi e Tifosi TRASMISSIONE I soggetti infetti possono trasmettere l’infezione ai soggetti del gruppo (via orizzontale) o alla loro progenie attraverso l’uovo (via verticale) Trasmissione verticale Produzione di uova da cova contaminate Prima dell’ovulazione (più importante) Dopo l’ovulazione Attraverso il guscio (meno importante) Una gallina può deporre il 33% di uova infette sul totale Pullurosi e Tifosi TRASMISSIONE Trasmissione orizzontale In incubatoio o in allevamento Per contatto diretto, per via orale, per via indiretta o dall’ambiente Fonti di infezione Feci, mangime, acqua e lettiera Vettori meccanici Uomo, attrezzature, uccelli selvatici, mammiferi e mosche Pullurosi e Tifosi MORBOSITÀ E MORTALITÀ Molto variabili ed influenzate da: Età, sensibilità al ceppo, alimentazione, management, modalità di infezione Morbosità Molto elevata (una parte degli infetti può guarire spontaneamente) Mortalità Pullurosi varia da 0 a 100% (picco durante le prime 2 settimane di vita, con un rapido declino tra la 3a e 4a settimana) Tifosi varia da 10 a 93% nei pulcini Pullurosi e Tifosi SINTOMATOLOGIA La Pullurosi è considerata principalmente una malattia del pulcino e del tacchinotto La Tifosi è considerata principalmente una malattia dei polli e tacchini in accrescimento o adulti Pullurosi e Tifosi SINTOMATOLOGIA Pulcini e Tacchinotti Mortalità elevata all’incubatoio (prima della schiusa) o nel periodo immediatamente successivo alla schiusa Sonnolenza, debolezza, perdita di appetito, crescita stentata, presenza di materiale gessoso bianco a livello di cloaca In alcuni casi la malattia può comparire dopo 5-10 giorni dalla schiusa con il picco di mortalità nelle prime 2-3 settimane di vita Apatia e affollamento sotto le fonti di calore, ali cadenti, atteggiamento simil-paralitico, respirazione difficoltosa e a becco aperto (coinvolgimento polmonare) Pullurosi e Tifosi SINTOMATOLOGIA I soggetti che sopravvivono Accrescimento stentato e cattivo impennamento, con un’elevata percentuale di portatori sani alla maturità sessuale S. Pullorum può causare anche cecità e gonfiore delle articolazioni tibiotarsica, omero-radio-ulnare con conseguente zoppia Pullurosi e Tifosi SINTOMATOLOGIA Adulti Si possono avere, oppure no, sintomi evidenti Sintomi aspecifici Pollo caduta repentina nel consumo di mangime, abbattimento, penne arruffate, creste piccole e pallide, calo dell’ovodeposizione, diminuita fertilità e schiudibilità, morte dopo 5-10 gg. Tacchino aumento del consumo di acqua, inappetenza, mancata reazione agli stimoli, tendenza a rimanere separati dai soggetti sani, diarrea di colore giallo o giallo-verdastro Pullurosi e Tifosi SINTOMATOLOGIA Pullurosi Pullurosi e Tifosi LESIONI MACROSCOPICHE Pulcini Casi iperacuti Non si ha alcuna lesione Casi acuti Fegato aumento di volume, congestione e a volte focolai biancastri Milza e Reni aumento di volume e congestione Ciechi presenza di materiale caseoso Sacco vitellino ritenzione, con contenuto di colore giallastro e di consistenza cremosa o caseosa Pericardio ispessimento e presenza di essudato giallastro fibrinoso Pullurosi e Tifosi LESIONI MACROSCOPICHE Pulcini Altre lesioni Presenza di noduli biancastri simil-Marek in polmoni, pancreas, muscolo cardiaco, stomaco muscolare e ciechi Congestione, stasi passiva del fegato e ascite a seguito dei malfunzionamento cardiaco Articolazioni gonfie contenenti liquido viscoso giallastro (articolazioni del garretto, ali e cuscinetto plantare) Essudato in peritoneo, ispessimento della parete intestinale, essudato nella camera anteriore dell’occhio Pullurosi e Tifosi LESIONI MACROSCOPICHE Adulti Ovaio ed Ovidutto Follicoli ovarici cistici, decolorati e deformi tra ovuli di aspetto normale, che contengono materiale caseoso racchiuso in una capsula ispessita Presenza di materiale caseoso nell’ovidutto I follicoli ovarici degenerati possono rimanere attaccati all’ovaio o distaccarsi da esso con caduta in cavità addominale, mentre a livello di ovidutto si può verificare ritenzione di uova Peritonite diffusa ed aderenze fra i visceri addominali Pullurosi e Tifosi LESIONI MACROSCOPICHE Adulti Altre lesioni Peritonite e periepatite fibrinose Pericardite pericardio traslucido e liquido pericardico aumentato e di aspetto torbido – pericardio ispessito ed opaco e liquido pericardico costituito prevalentemente da essudato Pullurosi e Tifosi LESIONI MICROSCOPICHE Fegato Casi acuti-subacuti necrosi multifocale degli epatociti con accumulo di fibrina ed infiltrazione di eterofili nel parenchima Casi cronici congestione passiva cronica con fibrosi interstiziale (soprattutto quando sono presenti noduli a livello cardiaco) Milza Casi acuti grave congestione ed essudato fibrinoso nei seni vasali Casi cronici grave iperplasia dei fagociti mononucleati Pullurosi e Tifosi LESIONI MICROSCOPICHE Ciechi Necrosi della mucosa e sottomucosa con accumulo di detriti necrotici misti a fibrina ed eterofili nel lume Cuore Stadi iniziali necrosi delle miofibre con infiltrazione di eterofili misti a linfociti e plasmacellule Stadi tardivi comparsa di cellule del tipo istiocitario di aspetto uniforme, grandi con nuclei irregolari e citoplasma debolmente eosinofilo Formano i noduli che protrudono dalla superficie epicardica (un processo simile si osserva nello stomaco muscolare e pancreas) Pullurosi e Tifosi LESIONI MICROSCOPICHE Ovaio Variano da una infiammazione acuta fibrino-purulenta ad una infiammazione grave granulomatosa degli ovuli Infiltrazione di eterofili misti a fibrina e batteri nel tuorlo coagulato, circondato da uno strato di cellule giganti multinucleate e cellule infiammatorie (macrofagi, plasmacellule, eterofili e linfociti) Sierosite di pericardio, pleuro-peritoneo, sinovie, sierosa del tratto intestinale e mesentere Stadi acuti eterofili e fibrina Stadi cronici linfociti, plasmacellule e cellule istiocitarie Pullurosi e Tifosi DIAGNOSI Campioni Fegato, milza, ciechi, polmoni, cuore, stomaco muscolare, pancreas e sacco vitellino, follicoli ovarici, testicoli, peritoneo, liquido sinoviale, occhio Isolamento ed Identificazione Le procedure e le tecniche sono quelle riportate per le altre Salmonelle Pullurosi e Tifosi DIAGNOSI Sierologia Per la diagnosi sierologica della Pullurosi e Tifosi si utilizza antigene di S. Pullorum (colorato nei test rapidi) Test sierologici più utilizzati Emoagglutinazione rapida (piani di eradicazione) Sieroagglutinazione rapida e lenta Microagglutinazione ELISA Pullurosi e Tifosi PREVENZIONE E CONTROLLO In Italia la Pullurosi e la Tifosi sono da molti anni sottoposte a piani di controllo ed eradicazione Ad oggi questi piani hanno dato ottimi risultati nell’eliminazione di S. Pullorum dagli allevamenti intensivi, ma non altrettanto positivi per S. Gallinarum Il successo per la S. Pullorum si è avuto grazie a: misure igieniche e manageriali di profilassi diretta individuazione ed eliminazione dei portatori sani (test sierologici) Due o tre test successivi negativi certezza che il gruppo è esente da Salmonella Pullurosi e Tifosi VACCINAZIONE Vaccino vivo contro la Tifosi Nobilis SG 9R (Intervet) Ogni dose contiene 2x107 UFC di S. Gallinarum(ceppo 9R) Somministrazione alle pollastre per uova da consumo Schema vaccinale prima vaccinazione a 6 settimane d’età richiamo a 16 settimane d’età vaccinazioni successive in zone dove la pressione è forte ad intervalli di 12 settimane Efficacia Immunizzazione attiva Protezione dalle manifestazioni cliniche e mortalità Pullurosi e Tifosi VACCINAZIONE Sicurezza Nessuna reversione di virulenza e diffusione orizzontale Apatogeno (anche al 1 giorno di vita) Nessun problema sulla produzione e sulla fertilità Sierologia ed Esami di laboratorio Nessuna interferenza con i programmi di controllo di altre Salmonelle I vaccinati rimangono sieronegativi al test rapido con antigene S. Pullorum In caso di positività, si diluisce il siero per eliminare i falsi positivi o si usa il test lento con diluizioni seriali per distinguere la falsa positività da infezione In caso di isolamento batteriologico è necessaria una differenziazione fra il sierotipo 9R (in fase rugosa) e l’isolato (in fase liscia) Paratifosi Infezioni aviari causate da vari sierotipi di Salmonelle (dette comunemente “paratifoidi”) mobili, non ospite-specifiche, che possono manifestarsi con malattia clinica o decorrere in modo asintomatico Sono una delle principali cause di tossinfezione alimentare nell’uomo I volatili domestici rappresentano una delle principali riserve e fonti di Salmonelle (carne ed uova) implicate in epidemie umane Notevole impatto economico per l’industria avicola e per la salute pubblica Paratifosi EZIOLOGIA Salmonella spp. Degli oltre 2.500 sierotipi di Salmonella conosciuti solo il 10% è stato isolato dal pollame Paratifosi EZIOLOGIA Morfologia e Colorazione Bacilli diritti, Gram-, asporigeni, 0,7-1,5 x 2,0-5,0 m, mobili (flagelli peritrichi) Esigenze di crescita Aerobi-anaerobi facoltativi - Temperatura ottimale 37 C - pH ottimale 7,0 (range tra 4 e 9) Morfologia delle colonie 2-4 mm, tonde, margini lisci, leggermente rilevate, lucenti Paratifosi EZIOLOGIA Proprietà biochimiche Fermentazione degli zuccheri Produzione di acido e gas da glucosio Produzione di acido da: Adonitolo Glicerolo Arabinosio + Inositolo Cellobiosio Lattosio Mannitolo + Mannosio + Melibiosio Raffinosio - Ramnosio + Salicina Saccarosio - Trealosio + Xilosio + Dulcitolo Maltosio + -metil-D-glucoside Sorbitolo Mucato Paratifosi EZIOLOGIA Proprietà biochimiche Altre reazioni Ossidasi - Catalasi + Reazione Voges-Proskauer - Rosso metile + Lisina decarbossilasi + Ornitina decarbossilasi + Indolo - Citrato di Simmons Fenilalanina deaminasi - Arginina diidrolasi Idrolisi dell’urea Idrolisi della gelatina Desossiribonucleasi Utilizzazione del malonato H2S + Crescita su KCN Lipasi Riduzione dei nitrati + ONPG Tartrato di Jordans Idrolisi dell’esculina Utilizzazione dell’acetato Paratifosi PATOGENICITÀ Tossine Endotossina lipide A associato al lipopolisaccaride della parete cellulare, che causa febbre e lesioni a fegato e milza (somministrazione intravenosa in polli di 2 settimane d’età) Enterotossina termolabile che induce una risposta secretoria da parte delle cellule epiteliali, con conseguente accumulo di liquidi nel lume intestinale Citotossina termostabile che causa danno strutturale alle cellule epiteliali intestinali (probabilmente per inibizione della sintesi proteica) Paratifosi RESISTENZA FISICO-CHIMICA Calore – Radiazioni – Altri agenti fisici Le Salmonelle sono molto sensibili al calore (ad es. S. Typhimurium muore in 5 minuti a 60°C) – radiazioni (ad es. irraggiamento dei mangimi e delle materie prime) – stimolazione elettrica – radiazioni ultraviolette- ultrasuoni Disinfettanti chimici Le Salmonelle sono molto sensibili a perossido d’idrogeno, formalina, ozono, acido acetico, cloro, etc. – meno sensibili ai composti fenolici o l’ammonio quaternario quando utilizzati negli allevamenti Fattori ambientali Le Salmonelle sono molto stabili nell’ambiente (ad es. S. Typhimurium sopravvive 16 mesi nel mangime e 18 nella lettiera a 25°C) Paratifosi INCIDENZA E DISTRIBUZIONE Distribuzione mondiale Le Salmonelle possono infettare o essere veicolate da un gran numero di ospiti (mammiferi, uccelli, rettili ed insetti) Incidenza variabile Area geografica, Categoria produttiva, Prodotto avicolo Paratifosi INCIDENZA E DISTRIBUZIONE Distribuzione dei sierotipi variabile Area geografica e tempo (variazioni di anno in anno) Sierotipi più frequentemente isolati dal pollame S. Enteritidis, S. Typhimurium, S. Heidelberg, S. Hadar, S. Montevideo, S. Kentucky, S. Senftenberg Il sierotipo di maggiore interesse è la Salmonella Enteritidis (trasmissione verticale) Paratifosi EPIDEMIOLOGIA Infezione nei Giovani I giovani sono più sensibili degli adulti alle Salmonelle Si può avere malattia e morte oppure Si può sviluppare resistenza per l’acquisizione di una microflora competitiva che compete con la Salmonella per i siti recettoriali intestinali o che produce fattori antagonisti che inibiscono la sua crescita Ad es. la colonizzazione intestinale della S. Typhimurium è maggiore in pulcini infettati per via orale a 2 gg. d’età rispetto a pulcini di 3-7 gg. d’età Paratifosi EPIDEMIOLOGIA Infezione nei Giovani Infezione da Salmonella nei pulcini Colonizzazione intestinale Primo stadio dell’infezione per via orale, con escrezione intermittente di Salmonelle nelle feci Superamento della barriera gastrointestinale Moltiplicazione delle Salmonelle nei tessuti reticolo-endoteliali di fegato e milza ed eventuale colonizzazione di altri organi e tessuti Batteriemia Causa elevata mortalità Paratifosi EPIDEMIOLOGIA Infezione negli adulti Negli adulti si può avere colonizzazione intestinale e diffusione sistemica con o senza morbilità e mortalità significative S. Enteritidis somministrata per via orale in galline ovaiole può causare batteriemia e diffusione sistemica agli organi (fegato, milza, ovaio, ovidutto, sangue cardiaco e peritoneo), ma gli animali possono rimanere clinicamente normali (solo alcuni presentano diarrea) Paratifosi EPIDEMIOLOGIA Infezione negli adulti Colonizzazione intestinale Durante le prime 2 settimane p.i. le Salmonelle possono essere isolate dall’intestino e dalle feci, poi declinano rapidamente (solo la S. Enteritidis può persistere per mesi) Invasione dell’epitelio intestinale e diffusione sistemica agli organi Produzione di uova contaminate con S. Enteritidis Le uova di solito contengono piccole quantità di Salmonella, ma la carica batterica può aumentare notevolmente se le uova vengono conservate a temperature tali da permetterne la moltiplicazione – la produzione di uova contaminate avviene per 4 settimane p.i. Paratifosi EPIDEMIOLOGIA Fattori predisponenti Altri agenti infettivi Eimeria tenella, maxima ed acervulina possono aumentare la capacità di colonizzazione intestinale di alcune Salmonelle, quali la S. Typhimurium, S. Enteritidis, S. Agona ed S. Infantis Diminuzione dei livelli di acidi grassi volatili che inibiscono la crescita della S.enteritidis - Aumento del potenziale di ossido-riduzione nell’intestino legato alla presenza di coccidi Infezioni da virus (REV e IBDV) o batteri (Corynebacterium parvum) immunodepressivi Fattori ambientali e manageriali Stress conseguente a basse temperature, assenza di acqua, muta forzata (sospensione dell’alimentazione) Paratifosi EPIDEMIOLOGIA Fonti e Vettori di infezione La penetrazione di una Salmonella in un allevamento può avvenire attraverso numerose fonti di infezione, a causa dell’elevato numero di riserve naturali Fonti di infezione più frequenti Mangimi contaminati (farine di carne ed ossa) Insetti (scarafaggi e tarme della farina) Altri animali (topi) Paratifosi TRASMISSIONE Trasmissione verticale Produzione di uova contaminate sia in superficie sia all’interno Contaminazione del tuorlo prima dell’ovodeposizione per via transovarica (dimostrata solo per alcuni sierotipi, quali S. Enteritidis) Contaminazione del guscio con le feci durante l’ovodeposizione Penetrazione delle Salmonelle attraverso il guscio e le membrane testacee Trasmissione diretta dell’infezione all’embrione in via di sviluppo oppure Trasmissione dell’infezione al pulcino durante la schiusa Paratifosi TRASMISSIONE Contaminazione delle uova Diffusione nell’incubatoio Alla rottura del guscio, le Salmonelle si diffondono nell’aria e circolano nelle camere di schiusa attraverso il piumino, il meconio o altri residui della schiusa I pulcini appena schiusi mancano di microflora intestinale protettiva, per cui sono molto sensibili alla colonizzazione intestinale da parte della Salmonella Trasmissione per via orizzontale Paratifosi TRASMISSIONE Via orizzontale Contatto diretto Contatto indiretto Da animale ammalato ad animale sano Acqua, lettiera, feci, personale, attrezzature Paratifosi SINTOMATOLOGIA La contaminazione delle uova di solito determina tassi di mortalità embrionale e di mortalità dei pulcini appena schiusi molto elevati (in assenza di sintomatologia) Raramente si osservano sintomi prima delle 2 settimane di età, sebbene la morbilità e mortalità possono essere elevate durante questo periodo, con un significativo ritardo nell’accrescimento Paratifosi SINTOMATOLOGIA Nei pulcini si hanno sintomi tipici Sonnolenza con occhi chiusi - Ali cadenti - Penne arruffate Anoressia - Dimagramento - Affollamento intorno alle fonti di calore - Diarrea acquosa e profusa, con conseguente disidratazione e imbrattamento della regione pericloacale Cecità - Zoppia Negli adulti si hanno raramente sintomi aspecifici, di solito non si ha alcuna sintomatologia Anoressia - Diarrea - Calo dell’ovodeposizione Paratifosi LESIONI MACROSCOPICHE Le lesioni si sviluppano solo quando il decorso della malattia è prolungato Intestino grave enterite spesso accompagnata da focolai necrotici alla mucosa del piccolo intestino, con presenza di stampi caseosi nei ciechi Fegato e Milza aumento di volume e congestione, con evidenti striature emorragiche o focolai necrotici Reni aumento di volume e congestione Altre lesioni Periepatite e pericardite fibrino-purulenta - Ritenzione del sacco vitellino, con presenza di materiale coagulato e onfalite - Ipopion - Panoftalmite Artrite purulenta - Aerosacculite Paratifosi LESIONI MICROSCOPICHE La lesione preponderante è rappresentata dall’infiammazione dell’epitelio e della lamina propria del colon e del cieco con infiltrazione di eterofili Le Salmonelle possono infettare l’epitelio dell’intero intestino, ma presentano una particolare affinità per i ciechi e gli spazi ileo-cecali Paratifosi DIAGNOSI Campioni Campioni di organo Fegato, milza, intestino (porzione distale dell’ileo, ciechi, tonsille ciecali e contenuto ciecale) ovaio, ovidutto, testicoli, sacco vitellino, cuore, sangue cardiaco, rene, cistifellea, pancreas, sinovie ed occhio Tutti i campioni possono essere seminati anche direttamente su agar selettivo, solo i campioni di intestino e suo contenuto devono essere prima seminati in brodo di arricchimento selettivo Paratifosi DIAGNOSI Campioni Tamponi cloacali o feci fresche Non sono molto attendibili, poiché le Salmonelle vengono escrete ad intermittenza e spesso in basso numero Monitoraggio ambientale (allevamento ed incubatoio) Lettiera, gabbie, mangime, acqua, nastri trasporta-uova, roditori, polvere, piumino, frammenti di guscio ed altri residui della schiusa I campioni ambientali devono essere eseguiti da più punti del capannone o dell’incubatoio, utilizzando tamponi umidi e conservati in buste sterili Paratifosi DIAGNOSI Campioni Uova Esame del guscio Si può immergerlo in 30-50 ml oppure frantumarlo direttamente nel brodo di arricchimento selettivo Esame del tuorlo Deve essere seminato dopo aver disinfettato il guscio (etanolo al 70% o tintura di iodio al 2%) Devono essere esaminati i tuorli di almeno 10-30 uova, pre-incubandoli per 1 g. a 37 C o 3 gg. a 25 C o aggiungendo ferro Paratifosi DIAGNOSI Isolamento ed Identificazione Prearricchimento Incrementa la crescita di piccole quantità di batteri presenti nel campione o di cellule batteriche danneggiate Terreni di coltura più utilizzati Buffered Peptone Water – Trypticase Soy Broth Paratifosi DIAGNOSI Isolamento ed Identificazione Arricchimento selettivo Favorisce la crescita di Salmonelle ed inibisce quella di altri microrganismi Terreni di coltura più utilizzati Muller-Kauffmann Tetrathionate Broth, Selenite Cystine Broth e Rappaport-Vassiliadis Enrichment Broth Paratifosi DIAGNOSI Isolamento ed Identificazione Semina su terreni selettivi e differenziali Permette la crescita di colonie isolate e l’identificazione presuntiva del genere Terreni di coltura più utilizzati Brilliant Green Agar, XLD Agar, Hektoen Agar, Ramback Agar, Triple Sugar Iron Agar, Lysine Iron Agar, Kliger’s Iron Agar Paratifosi DIAGNOSI Isolamento ed Identificazione Tipizzazione biochimica Confermano il genere delle colonie isolate Sistemi di identificazione biochimica più utilizzati API20E - Enterotube Paratifosi DIAGNOSI Isolamento ed Identificazione Tipizzazione sierologica Sierogruppo Agglutinazione con antisieri polivalenti o anticorpi monovalenti verso gli antigeni somatici O Sierotipo Agglutinazione con antisieri o anticorpi monovalenti verso gli antigeni flagellari H Paratifosi DIAGNOSI Metodi rapidi di identificazione della Salmonella ELISA Utilizza anticorpi policlonali o monoclonali diretti verso l’antigene LPS e dei flagelli per il rilievo di Salmonella in uova, tessuti, tamponi cloacali ed ambientali, lettiera e mangime Non è sensibile come i metodi tradizionali, ma ha il vantaggio di essere più veloce (1 g. di anticipo) Sono necessarie uno o più fasi di arricchimento, in modo da far raggiungere livelli rilevabili alla Salmonella (105-107 Salmonelle/ml) Come i metodi tradizionali sono frequenti i risultati falso-positivi quando è presente flora competitiva Paratifosi DIAGNOSI Metodi rapidi di identificazione della Salmonella Separazione immunomagnetica Utilizza microsfere magnetiche coniugate con anticorpi specifici per il rilievo di Salmonella in carne, tessuti, uova, tamponi cloacali Le microsfere, dopo essere state mescolate al campione da testare, si legano agli antigeni della Salmonella e formano un complesso che può essere rilevato con l’applicazione di un campo magnetico Viene utilizzata come alternativa al brodo di arricchimento selettivo, ma è molto più sensibile dei metodi tradizionali Ha il vantaggio di ridurre i tempi e di non uccidere le cellule batteriche danneggiate Paratifosi DIAGNOSI Metodi rapidi di identificazione della Salmonella DNA-probes Utilizza filamenti di DNA marcati radioattivamente, la cui ibridazione con DNA estratto dal campione indica un risultato positivo Sono molto sensibili, ma come l’ELISA richiedono una o più fasi di arricchimento La PCR permette l’amplificazione specifica di segmenti di DNA “bersaglio”, rendendo la reazione di ibridazione con le sonde molto più sensibile Paratifosi DIAGNOSI Sierologia Vantaggi È in grado di rilevare anticorpi specifici verso le Salmonelle in sieri di animali infetti, con elevato grado di sensibilità I titoli anticorpali sierici persistono anche dopo che si è avuta “clearance” tissutale e l’escrezione fecale è terminata Paratifosi DIAGNOSI Sierologia Svantaggi Non dimostra se l’infezione è in atto o è pregressa, per cui in caso di positività deve essere confermata da esami batteriologici Infezioni subcliniche possono determinare solo escrezione fecale senza evocare una risposta anticorpale rilevabile Nei pulcini la risposta immunitaria è molto bassa Si possono verificare cross-reazioni tra sierotipi antigenicamente simili Paratifosi DIAGNOSI Test sierologici più utilizzati Emoagglutinazione rapida - Sieroagglutinazione rapida e lenta Microagglutinazione - Microantiglobulina - ELISA Il test di Emoagglutinazione rapida (più utilizzato per il rilievo di anticorpi nei confronti di S. Pullorum e Gallinarum) non ha trovato largo impiego per le altre Salmonelle I test di Microagglutinazione e di Microantiglobulina sono molto sensibili Il test ELISA che utilizza antigeni LPS o flagellari è molto specifico e scarse sono le reazioni falso-positive dovute a cross-reazioni fra sierotipi I test della Microantiglobulina ed ELISA possono essere utilizzati anche per il rilievo di anticorpi verso la S. Enteritidis e la S. Typhimurium nel tuorlo Paratifosi PREVENZIONE E CONTROLLO Misure igienico-sanitarie (Valgono per tutte le Salmonelle, comprese S. Pullorum e Gallinarum) Uova da cova disinfettate ed incubate secondo gli standard procedurali Pulcini provenienti da riproduttori esenti da Salmonella Allevamento dei gruppi esenti da Salmonella in isolamento Prima dell’introduzione di un nuovo gruppo, pulizia e disinfezione dei capannoni per eliminare eventuali Salmonelle dei gruppi precedenti Alimentazione dei gruppi esenti da Salmonella con mangime pellettato o sfarinato, per evitare l’introduzione di Salmonella attraverso materie prime contaminate Paratifosi PREVENZIONE E CONTROLLO Capannoni “bird-proof” evitano l’accesso ad uccelli selvatici, eventuali portatori di Salmonelle (rare S. Pullorum e Gallinarum) Capannoni “rodent-proof” ratti, topi, conigli, gatti, cani eventuali portatori di Salmonelle (rare S. Pullorum e Gallinarum) Controllo degli insetti (mosche e acari del pollame), eventuali portatori di Salmonelle Acqua di bevanda potabile o addizionata di cloro Evitare l’introduzione di Salmonella attraverso abiti e calzature degli operatori, attrezzature, gabbie, ecc. Adeguato smaltimento delle carcasse Esecuzione di trattamenti, come la terapia, l’esclusione competitiva e la vaccinazione per ridurre la sensibilità degli animali alle Salmonelle Monitoraggio periodico dello stato sanitario degli animali (monitoraggio sierologico) e dell’ambiente (monitoraggio batteriologico) Paratifosi TRATTAMENTO (Vale per tutte le Salmonelle, comprese S. Pullorum e Gallinarum) Le Salmonelle sono sensibili a numerosi antibiotici -lattamici – Aminoglicosidi – Tetracicline – Chinoloni - Sulfamidici La terapia antibiotica deve tenere presente che: Antibiotici inefficaci possono inibire la crescita di microflora capace di svolgere azione inibitrice nei confronti della Salmonella Antibiotici somministrati indiscriminatamente o a dosi più basse di quelle consigliate possono portare alla comparsa di ceppi di Salmonella antibiotico-resistenti Scelta dell’antibiotico in base all’esito dell’antibiogramma Paratifosi ESCLUSIONE COMPETITIVA L’Esclusione competitiva consiste nella somministrazione a pulcini appena nati di flora microbica prevalentemente anaerobica, ottenuta mediante omogeneizzazione del contenuto ciecale di animali adulti non infetti Deve essere distinta dai Probiotici che sono costituiti solo da uno o pochi ceppi microbici vivi (Lattobacilli, Enterococchi, Bifidobatteri, Bacilli e Lieviti) La sua efficacia è condizionata da: ceppi microbici selezionati e loro sensibilità nel caso di miscele batteriche prodotte artificialmente capacità di sopravvivenza dei diversi ceppi all’interno dell’apparato digerente dell’ospite modalità di somministrazione età degli animali sottoposti a trattamento Paratifosi ESCLUSIONE COMPETITIVA Modalità di somministrazione somministrazione individuale nel gozzo mangime acqua di bevanda nebulizzazione diretta sugli animali Attualmente sono disponibili prodotti costituiti da diverse miscele di specie batteriche, variabili da 23 a 65 fino a 90 ceppi differenti Diminuendo le specie batteriche diminuisce l’effetto protettivo nei confronti di germi patogeni (Salmonella, E.coli, Yersinia, Campylobacter spp.) Paratifosi ESCLUSIONE COMPETITIVA Non sono ancora ben conosciuti i meccanismi della protezione Tale effetto si esplica mediante: competizione per occupazione dei siti della mucosa intestinale competizione per utilizzo dei nutrienti (aminoacidi e zuccheri essenziali) produzione di sostanze inibitrici quali acidi grassi volatili e batteriocine (antimicrobici presenti in natura) creazione di un ambiente a basso contenuto di ossigeno sfavorevole per i batteri nocivi Paratifosi VACCINAZIONE Vaccini contenenti Salmonelle vive forniscono una risposta protettiva più forte e duratura, perché presentano al sistema immunitario antigeni in quantità elevata e persistente Vaccini contenenti Salmonelle uccise (batterine) possono non evocare una risposta immunitaria adeguata, perché durante la loro preparazione si possono distruggere antigeni, fornendo all’organismo una quantità di antigeni ridotta Entrambi forniscono una buona protezione contro le Salmonelle, anche se nessuno dei due tipi rappresenta una barriera impenetrabile contro l’infezione La mancanza di acqua e mangime e gli stress ambientali (eccessiva temperatura) possono compromettere l’efficacia dei vaccini Arizonosi Malattia acuta setticemica dei giovani tacchini, causata dalla Salmonella arizonae mobile, non ospite-specifica, caratterizzata da elevata morbilità e mortalità e clinicamente indistinguibile dalle altre Salmonellosi Di notevole impatto economico nelle zone in cui è molto sviluppata l’industria dei tacchini Calo dell’ovodeposizione e ridotta schiudibilità Arizonosi EZIOLOGIA Salmonella arizonae Nomenclatura corretta Salmonella enterica subsp. arizonae sierotipo [formula antigenica] La denominazione di Salmonella arizonae si riferisce a ceppi monofasici Arizonosi EZIOLOGIA Morfologia e Colorazione Bacilli diritti, Gram-, asporigeni, mobili (flagelli peritrichi) Esigenze di crescita Anaerobi facoltativi - Temperatura ottimale 37 C Arizonosi EZIOLOGIA Morfologia delle colonie Inizialmente somigliano a quelle delle Salmonelle, dopo un’incubazione di alcuni giorni (7-10 gg.) diventano simili a quelle dei lattosio-fermentanti Struttura antigenica E’ molto simile a quella delle altre Salmonelle Sono stati identificati 34 antigeni somatici O e 43 antigeni flagellari H Arizonosi EZIOLOGIA Proprietà biochimiche Fermentazione degli zuccheri Produzione di acido e gas da glucosio Produzione di acido da: Adonitolo - Arabinosio + Cellobiosio - Glicerolo - Inositolo - Mannitolo + Mannosio + Melibiosio + Raffinosio - Ramnosio + Salicina - Sorbitolo + Saccarosio - Trealosio + Xilosio + Mucato + Lattosio Dulcitolo Maltosio + -metil-D-glucoside - Arizonosi EZIOLOGIA Proprietà biochimiche Altre reazioni Ossidasi - Catalasi + Reazione Voges-Proskauer - Rosso metile + Lisina decarbossilasi + Ornitina decarbossilasi + Indolo - Citrato di Simmons + Fenilalanina deaminasi - Arginina diidrolasi Idrolisi dell’urea - H2S + Idrolisi della gelatina - Crescita su KCN - Desossiribonucleasi - Lipasi - Utilizzazione del malonato + Riduzione dei nitrati + ONPG + Tartrato di Jordans - Idrolisi dell’esculina - Utilizzazione dell’acetato + Arizonosi RESISTENZA CHIMICO-FISICA S. arizonae è facilmente distrutta dal calore e dai disinfettanti Resiste per 5 mesi nell’acqua, 17 mesi nel mangime, 6-7 mesi nell’allevamento Arizonosi SPETTRO D’OSPITE Tacchino (frequente), pollo e anatre (rara) E’ stata isolata da uccelli, mammiferi, rettili e anfibi Arizonosi TRASMISSIONE Molto simile a quello delle altre Salmonelle Via verticale transovarica e penetrazione attraverso il guscio Via orizzontale attraverso le feci Gli adulti sono di solito portatori sani Fonti di infezione Uccelli selvatici, ratti e topi, rettili Arizonosi SINTOMATOLOGIA Abbattimento, diarrea con imbrattamento pericloacale, paralisi alle zampe, torcicollo, cecità (materiale caseoso che ricopre la retina), convulsioni (infezione localizzata al cervello) Negli adulti raramente si osservano sintomi e mortalità Arizonosi LESIONI Fegato aumentato di volume e screziato da focolai bianchi - Ritenzione del sacco vitellino - Essudato caseoso in cavità addominale - Cuore pallido Essudato nelle meningi e nel vitreo dell’occhio Essudato composto da eterofili misti a fibrina e batteri Cervello Grave meningite con infiltrazione di eterofili misti a fibrina e batteri, presenza di essudato nei ventricoli, con malacia, infiammazione e trombosi vascolare della corteccia cerebrale Altri organi Necrosi degli epatociti - Aumento delle cellule reticoloendoteliali nella milza - Congestione vasale in altri organi MISURE DI POLIZIA VETERINARIA Regolamento di Polizia Veterinaria D.P.R. 8 febbraio 1954 n 320