Exibart.onpaper 20
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Sped. in A.P. 45% art. 2. c. 20 let. B - l. 662/96 - Firenze Copia euro 0,0001 Exibart.onpaper 20 arte .architettura .design .musica .moda.filosofia.hitech .teatro .videoclip .editoria .cinema .gallerie .danza .trend .mercato .politica .vip .musei .gossip free | anno quarto | febbraio - marzo 2005 www.exibart.com Mica sono pochi, 20 numeri. Questo qui ci piace proprio, un po' perché è il ventesimo, un po' perché capita di gennaio. E l'inizio dell'anno, si sa, è sempre propizio… A partire dalla emblematica cover di Francesco Impellizzeri. Incominciamo allora, con un incontro di quelli che non capitano tutti i giorni: il glamour Francesco Clemente pizzicato nel suo studio del Village. Sergio Risaliti ci racconta tutto, ma proprio tutto su Quarter, nuovo centro per l'arte contemporanea di Firenze. Poi la vicenda di Thomas Hirschorn che con una mostra scandalo è riuscito a far tagliare i fondi all'istituto di cultura svizzero. E ancora quando l'arte reinventa il reale, in un workshop alla Fondazione Pistoletto. Quindi recensioni, approfondimenti, nuovi spazi che aprono, come la nuova fondazione nell'ex Pastificio Cerere, luogo storico dell'arte negli anni '80 a Roma. Parliamo pure di moda, con la passione cult per le sneakers d'autore e con Patrizia Pepe, griffe fiorentina con la passione per l'arte. Le nuove rubriche che partono da questo numero 20? Tante, ma due imperdibili: si chiamano Fuga di cervelli e Sexybart, nel quale si parla di una francesina niente male... E visto che gennaio è mese delle previsioni astrologiche, è proprio da questo numero che parte il nostro oroscopo dell'arte. Lo firma il critico Angelo Capasso e d'ora in avanti non potrete più farne a meno. Infine pillola di saggezza by Marco Senaldi. Su come curiosamente qualche volta sia la realtà a superare l'arte… Exibart.onpaper info - distribuzione - abbonamento http://onpaper.exibart.com 34.nuovi spazi Exibart.onpaper ABWO roma Angelo Barone lavorava in banca e William Odom dirigeva una galleria d'arte contemporanea. Si, ma se ne stavano in Illinois, a Chicago. Poi, come dicono, Roma li ha scelti e, innamorati della città, ci si sono trasferiti. Il passo successivo? Aprire la galleria di cui ci raccontano la nascita… Chi è abwo? Chi c'è dietro al progetto della galleria e da cosa è nata l'idea di aprire uno spazio espositivo? abwo è una nuova galleria di Angelo Barone e William Odom che ne sono anche i gestori e che si sono recentemente trasferiti a Roma da Chicago, in Illinois. A Chicago, Angelo lavorava in una banca, e William era direttore di una galleria d'arte contemporanea. Quello che vogliamo è rappresentare artisti le cui opere d'arte, nonostante il fatto di essere eseguite in stili e modi differenti, seguano tutte uno stesso filone filosofico, vale a dire sottolineare complessità ed emozione, mettersi sempre in discussione, essere sempre alla ricerca di qualcosa. Di grande importanza è anche la combinazione di qualità creative e affaristiche necessarie ad assicurare il successo di una galleria ben gestita. Perché scegliere una città come Roma? Siete stati influenzati dal boom d'arte contemporanea della città negli ultimi anni? Non abbiamo scelto Roma; Roma ci ha scelti. La ragione maggiore è che amiamo questa città, la gente, la vita. Ma certo, il "boom" d'arte contemporanea a Roma era una ragione importante. Che caratteristiche ha lo spazio ABWO Vicolo delle Grotte 19 [email protected] Tel 06 68135436 SMALL BOB CAFE' espositivo? Come è composto? Dove si trova? La galleria è in Vicolo delle Grotte 19, tra Campo dei Fiori e Palazzo Spada. Lo spazio è ideale per una galleria. È composto di una sala lunga e luminosa con il soffitto alto, e anche un cortile. Quali saranno i prossimi progetti? Il nostro calendario 2005 comincia con tre mostre collettive. "artechicago" (4 febbraio - 24 marzo), con le opere di quattro artisti di Chicago. "colorfixation" (25 marzo - 12 maggio) con Don Colley, Martina Nehrling, Jason Rohlf ed Aurora Robson. Infine, "ossessioni ossessive" (13 maggio - 2 luglio) con David De Castro, Shane Guffogg, Fred Stonehouse e Theresa MuchaJames. cagliari Dalle iniziali dei suoi fondatori nasce l'acronimo "Small" dello Small Bob Cafe. L'artista Bob Marongiu e gli architetti Marco e Stefano Lilliu ci raccontano il nuovo spazio aperto a Cagliari sul finire della scorsa stagione estiva. E c'è già il progetto di raddoppiare… Qual è stato l'imput che vi ha portato a dar vita allo Small Bob Cafè? Il nostro incontro casuale che avrebbe dovuto sfociare nella realizzazione di uno spazio polivalente nel centro storico. Poi si è deciso di spostare la sede tra le vie dello shopping cittadino caratterizzando lo spazio come punto di riferimento culturale alla portata di tutti. Un centro di aggregazione, scambio e diffusione delle arti che andasse al di là della solita cerchia. Che caratteristiche ha Small Bob? Non è una galleria, non è un cafè, non è un negozio, non è uno studio, non è una libreria. Così recita il nostro slogan. Lo Small Bob Cafè è un grande contenitore con l'obiettivo peculiare di diffondere arte, design, architettura, moda, poesia e musica attraverso mostre, conferenze e reading. Un vostro parere sulla condizione artistica sarda. ROCCO P. HOME GALLERY SMALL BOB CAFE' Via Alghero 34/B Mob 339 3895530 [email protected] In Sardegna le problematiche legate all'arte sono innumerevoli ad iniziare dalla mancanza di spazi pubblici e privati e dalle sterili proposte culturali. Gli artisti nell'isola sono tanti e gran parte di loro lavora nell'ombra. Uno dei nostri obiettivi è quello di dare loro la possibilità di emergere ed a questo proposito stiamo valutando l'idea di aprire una vera e propria galleria, a pochi metri dallo Small Bob Cafè. Quali sono i progetti per la programmazione del 2005? Sono in preparazione alcune collettive tra cui una dedicata all'eros nella quale inseriremo anche diversi scritti, una conferenzamostra su Philip Stark, un'esposizione di elaborati dei bambini delle scuole elementari ed il progetto "Invasione dei cavalletti", che vedrà cinquanta artisti disseminati tra la via Alghero e la via Paoli che si cimenteranno nella realizzazione di un'opera. Ma i progetti sono davvero tanti e vi riserveremo diverse sorprese. (roberta vanali) milano Chi l'ha detto che le mostre fatte in casa devono essere solo a Roma. Anche a Milano debutta un loft ad alta densità artistica per eventi e mostre. Nei pressi del fashion district di Porta Genova. Tutto molto glamour? Nient'affatto, in primavera non mancherà la beneficienza… A dimostrazione che la Home Gallery non è una tradizione esclusivamente romana ecco una casa galleria a Milano. Da cosa nasce l'idea? Dalla mia sensibilità per l'arte. Inoltre da quando frequento Milano, ho sempre avvertito la necessità di arricchire, con il mio personale punto di vista, la scena artistica ed espositiva già proposta, che mi è sembrata talvolta troppo statement e talvolta poco interessante, sicuramente sempre poco portata al rischio dell'innovazione. Chi è Rocco P.? Sono un creativo dallo stile individuale, amante del panorama artistico emergente internazionale. Amo condividere le emozioni che l'arte mi regala con persone che posseggono la mia stessa sensibilità. Penso che OBRAZ metri quadri circa (22x7m). Una scatola bianca, frutto di un sogno rincorso da quando frequento questa città. Si compone di due livelli, in un palazzo della vecchia Milano, completamente ristrutturato, in zona Porta Genova. ROCCO P. HOME GALLERY Via Vigevano 33 Tel 02 83241836 Quali saranno gli appuntamenti per Rocco P. Home Gallery dopo la mostra inaugurale di Sebastiano Mauri? Gli appuntamenti non vogliono e non seguono una cronologia determinata. Le mostre avranno luogo in relazione alla mia necessità di condividere la sensibilità per l'arte. Penso ad un'occasione di beneficenza: sette illustratori di moda della scena internazionale, il supporto di un magazine d'avant-garde francese ed un'asta benefica in collaborazione con una nota casa d'aste. L'occasione? Il salone del mobile ad aprile 2005. l'arte non abbia tempo, nazionalità, appartenenza. Lo stesso vale per la musica, un'altra delle mie grandi passioni. Per questo motivo, non esisteva modo più semplice, ed allo stesso tempo più congeniale al mio modo di concepire la convivialità, che quello di aprire la mia casa-studio per ospitare l'arte, regalando una chiave, simbolo dell'ospitalità. Com'è lo spazio dedicato alle mostre? Un open space a galleria di trecento brescia C'era una volta il piccolo spazio espositivo sulla riva dei navigli milanesi. Oggi Obraz - pur non chiudendo a Milano, anzi specializzando e rendendo focalizzata sui giovani la galleria del capoluogo - apre a Brescia un'ampia filiale da centoventi metri quadri. Ci racconta tutto il gallerista Loris di Falco… Da Milano a Brescia. Voglia di allargarsi e di fare conquiste o semplice mancanza di spazio? Perché avete aperto la vostra filiale bresciana? Abbiamo aperto il nuovo spazio perché è subentrato un socio bresciano, un ex imprenditore appassionato d'arte che cercava collaborazione per fondare una sua galleria, l'ho conosciuto nella primavera scorsa durante un'inaugurazione in galleria e si è entusiasmato per il lavoro svolto in questi anni da Obraz. Da lì ha preso a frequentarci assiduamente fin- chè ci siamo decisi a provare a realizzare delle mostre insieme. Com'è lo spazio espositivo? Lo spazio bresciano ha caratteristiche opposte rispetto a quello milanese, è molto ampio, per noi abituati alle due stanzette di venticinque metri quadri. È circa centoventi metri quadri, con grandi pareti e tre spazi distinti. Questo ci ha permesso di organizzare una mostra d'apertura di grande impatto, con venti quadri di cui alcuni molto grandi. Quale sarà la sua vocazione e come si rimarcheranno le differenze con lo spazio milanese? Lo spazio milanese resterà quasi esclusivamente dedicato alla proposta d'esordienti oppure verrà utilizzato da quegli artisti che necessitano di uno spazio raccolto, com'è stato per Arcangelo che voleva realizzare la sua "Stanza sannita" a Milano. A Brescia porteremo quegli artisti che hanno già esposto a Milano e che vorremmo confermare con delle per- sonali di più ampio respiro, inoltre realizzeremo delle collettive su dei progetti che abbiamo allo studio. OBRAZ via delle battaglie 69 Tel 030 3759033 www.obraz.it "Nero Italiano" collettiva a cura di Ivan Quaroni fino al 5 febbraio 2005 Una panoramica sulla stagione 2005 dei due spazi. La prossima mostra a Brescia è di Simone Pellegrini, realizzata in collaborazione con la galleria Cardelli e Fontana. Seguiranno le personali degli artisti della galleria, Carla Mattii, Andrea Bianconi, Daniele Girardi.