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CINEFORUM GAS MILLEPIEDI
Serata Inaugurale - Venerdi 8/4/2016 – Circolo Arci Toiano
MONDOVINO
2004 – Jonathan Nossiter – Durata 2h 10 m
Mondovino è docufilm del 2004 diretto da Jonathan Nossiter e presentato in
concorso al 57º Festival di Cannes. Un percorso che è anche un'accusa alle grandi
aziende della produzione vinicola, colpevoli, secondo l’autore, di danneggiare i
piccoli produttori locali legati alla tradizione del territorio.
Il film è stato girato in diverse nazioni: in Italia, in particolare in Toscana tra
Firenze e Bolgheri, sede di produzione dei vini rossi cosiddetti supertuscans
molto apprezzati dalla critica internazionale e a Bosa, comune della provincia di
Oristano, legato alla tradizionale microproduzione della Malvasia di Bosa; in
Francia tra la regione di Bordeaux, patria dei produttori più famosi del mondo, la
Borgogna ed il piccolo paesino di Aniane in Linguadoca dove l'elezione di un
sindaco comunista ha bloccato i progetti di espansione del colosso californiano
Mondavi; negli USA in Napa Valley, quartiere generale di Mondavi; in Argentina,
in Brasile e a Londra presso la famosa casa d'asta Christie's.
Un film critico, soprattutto nei riguardi dei guru moderni, capaci di imporre scelte e stili dei grandi brand,
troppo spesso impegnati a “soffocare” le piccole produzioni.
Un film non per tutti, consigliato però a chi desidera un punto di vista diverso sull’universo attuale della
viticultura.
PROPOSTE PER SERATE SUCCESSIVE
FOOD INC
2008 – Robert Kenner – Durata 1h 34 m
Food, Inc. è un film documentario statunitense del 2008 diretto da Robert
Kenner e candidato al premio Oscar nel 2010 come miglior documentario.
Il film tratta il tema della produzione e del mercato alimentare,
principalmente quella su grande scala, che esiste negli Stati Uniti. Nel
primo segmento del film si esamina la produzione industriale di carne
(pollo, manzo e maiale), definita disumana, crudele con gli animali,
economicamente ed ambientalmente insostenibile. Il secondo segmento guarda alla produzione industriale
di cereali e verdure (soprattutto mais e fagioli di soia). Il terzo ed ultimo segmento del film parla del potere
economico e giuridico, come ad esempio le leggi alimentari sulla diffamazione delle aziende alimentari più
importanti, i profitti delle quali sono basati sulla fornitura di cibo a buon mercato, ma contaminato, l'uso
massiccio di sostanze chimiche derivate dal petrolio e la promozione di abitudini malsane di consumo
alimentare, da parte del pubblico USA.
COWSPIRACY
2014 - Kip Andersen, Keegan Kuhn Durata 1h 25 m
Cowspiracy: The Sustainability Secret è un documentario del 2014 prodotto
e diretto da Kip Andersen e Keegan Kuhn.
Il film esplora l'impatto dell'allevamento e dell'industria animale
sull'ambiente, investigando le politiche delle organizzazioni ambientaliste su
questa questione. Fra le organizzazioni ambientaliste interrogate nel film vi
sono Greenpeace, Sierra Club, Surfrider Foundation e Rainforest Action
Network.
Il film è stato finanziato collettivamente con il crowdfunding su IndieGoGo,
con 1.449 contributori che hanno donato $117.092. Questa raccolta di fondi,
equivalente al 217% dell'obbiettivo, ha permesso di doppiare il film anche in
Spagnolo e Tedesco e di sottotitolarlo in altre 10 lingue, tra cui Cinese e
Russo.
Cowspiracy ha vinto il "Premio Scelta del Pubblico" nell'edizione 2015 del South African Eco Film Festival[5],
e anche il "Premio Miglior Film Straniero" al dodicesimo Festival de films de Portneuf sur
l'environnement.[6]
IL MONDO SECONDO MONSANTO
2008 – Marie-Monique Robin – Durata 1h 48 m
Il mondo secondo Monsanto: storia di una multinazionale che vi vuole
molto bene (Le Monde selon Monsanto) è un documentario realizzato da
Marie-Monique Robin sulla multinazionale statunitense Monsanto, e
tratta dunque anche degli organismi geneticamente modificati. Il
documentario è stato coprodotto da Arte France, Image et Compagnie,
Productions Thalie, Office national du film du Canada, WDR, dura 108
minuti ed è stato trasmesso su Arte l'11 marzo 2008 (serata a tema con la
presenza di José Bové, di Christian Vélot, e della deputata europea Renate
Sommer) e ritrasmesso la settimana stessa.
Il tema, di per sé già controverso, ha contribuito a suscitare un forte
dibattito sul documentario: l'autrice dichiara che da marzo 2009 sono stati
creati, oltre al suo blog, altri 500 siti riguardanti il documentario. A
proposito di esso, l'autrice ha dichiarato a Panorama.it di non essere
contraria agli OGM: «il mio film è soprattutto il ritratto di un'azienda
leader degli OGM: mi interessava capire in quale misura il suo passato illumina le sue pratiche attuali». Il
mondo secondo Monsanto è anche un libro d'inchiesta della stessa autrice, uscito il 6 marzo 2008 e
pubblicato in almeno 11 paesi, tradotto in italiano nel 2009. L'inchiesta è durata circa 3 anni.
OUR DAILY BREAD
2005 – Nikolaus Geyrhalter – Durata 1h 32 m
Our Daily Bread - Il nostro pane quotidiano - è un documentario che svela i
retroscena shock dell'industria alimentare. Basandosi sulla forza delle
immagini, più che sulla necessità di spiegazioni a parole, la pellicola mostra i
danni causati dalla corsa capitalistica nella produzione alimentare, dove ogni
diritto è cancellato dal profitto.
Lasciando semplicemente che i rumori di fondo degli stabilimenti fungano
da colonna sonora, il filmato trascina lo spettatore nei compartimenti
mortali di svariati macelli futuristici, quasi fosse il testimone involontario di
un massacro senza pieta'. Our Daily Bread offre un ritratto non solo della
morte, ma dei maltrattamenti di cui sono vittima questi sfortunati animali
degli allevamenti intensivi, in ogni stadio del loro ciclo vitale. Che cosa c'è di
più scioccante che vedere un vitellino partorito da un taglio praticato
dall'uomo sul fianco della vacca, anziché dal ventre materno? Forse vedere
dei pulcini sputati fuori da tubi pneumatici su dei nastri trasportatori, ad una
velocità impressionante, che lasciano poi cadere questi frastornati neonati in contenitori che, a loro volta,
li trasportano in altri ambienti chiusi, altrettanto meccanizzati, dove vengono messi "all'ingrasso". Our
Daily Bread dirige inoltre l'attenzione sull'attuale approccio asettico verso l’agricoltura, descrivendo quello
che succede all’interno dei grandi capannoni adibiti a serre in cui frutta e verdura vengono coltivate
esclusivamente sotto la luce artificiale e spruzzate con pesticidi da quelli che sembrano astronauti in tuta e
casco spaziali e con maschera antigas.
RESISTENZA NATURALE
2014 - Jonathan Nossiter – Durata 1h 25 m
Jonathan Nossiter, dieci anni dopo Mondovino, la sua inchiesta sulla
profonda trasformazione della produzione di vino in Francia, torna
sull'argomento occupandosi dell'Italia e mutando il punto di vista.
Dalle Marche alla Toscana, dall'Emilia al Piemonte il
documentarista incontra viticoltori che non si sono piegati alla
standardizzazione e hanno uno stretto legame con la terra che
coltivano.
Ci sono documentari di denuncia che finiscono con lasciare le
situazioni esattamente come prima carichi come sono di facili
velleitarismi. Ce ne sono invece altri (pochi purtroppo) come questo
che alla denuncia uniscono l'informazione associandole poi con la scoperta di persone vere che hanno
progetti e realizzazioni precise e non sono simbolici combattenti contro i mulini a vento.
Guardando Resistenza naturale si scopre ad esempio come la tutela del marchio DOC si sia trasformata, a
causa di vizi di base già denunciati a suo tempo da Mario Soldati, in una rigida categorizzazione che finisce
con il favorire i grandi produttori i quali fanno uso di innumerevoli sostanze chimiche per raggiungere degli
standard che dovrebbero essere a tutela del consumatore ed invece non lo sono. La passione e la
competenza che ognuno dei viticoltori (uomini e donne) interpellati mostra ci fa comprendere come il
vinificare sia un'arte di cui rischiamo di perdere le qualità primarie sacrificate sull'altare della quantità e
dell'assoluto disprezzo (che si trasforma in ignoranza) delle caratteristiche di ogni vitigno e di ogni terreno.
SIDEWAYS – IN VIAGGIO CON JACK
2004 – Alexander Payne – Durata 2h 3m
Il film "Sideways - In viaggio con Jack", racconta di un insegnante
amante del buon vino e aspirante scrittore, che insieme ad un
attore di soap opera alla vigilia delle nozze, partono per un
viaggio a base di degustazione di vini nella zona vinicola di Santa
Ynez Valley, nella contea di Santa Barbara in California. Ciò che
all'apparenza sembra un normale viaggio di addio al celibato, si
rivela un'avventura intricata e divertente. Una commedia cult
premiata con l'Oscar per la miglior sceneggiatura che è stato un
successo sia negli Usa che a livello internazionale. La Santa Ynez
Valley, dove è ambientata la maggior parte del film, ha visto
incrementare il flusso turistico. Il film oltre a confermare il
talento di Paul Giamatti, ha lanciato la carriera di attori
relativamente sconosciuti come Thomas Haden Church e Virginia
Madsen che hanno ricevuto la nomination all'Oscar.
BOTTLE SHOCK
2008 – Randall Miller – Durata 1h 50 m
"Bottle Shock", pellicola americana del 2008 racconta una storia vera, quella
della Montelena Winery, azienda vinicola di Napa Valley, che negli anni '70
vinse un prestigioso concorso, fino ad allora sempre dominato dalle aziende
vinicole francesi, portando un immediato prestigio alla produzione vinicola
della California. Non a caso il Chateau Montelena è uno dei più prestigiosi
chardonnay della Napa Valley
LA CUOCA DEL PRESIDENTE
2012 – Christian Vincent – Durata 1h 35 m
La cuoca del presidente (Les Saveurs du palais) è un film francese del 2012
diretto da Christian Vincent, ispirato alla vita di Danièle Mazet-Delpeuch, che fu
la cuoca personale del presidente François Mitterrand dal 1988 al 1990.
Hortense Laborie è una cuoca rinomata che vive nel Périgord. Con sua grande
sorpresa, il Presidente della Repubblica la nomina responsabile della sua cucina
personale all'Eliseo.
Nonostante le gelosie degli chef che operano nella cucina centrale del Palazzo,
Hortense riesce ad imporsi grazie al suo carattere forte e alla sua tempra.
La genuinità della sua cucina sedurrà in poco tempo il Presidente, ma quello
che accade dietro le quinte, nelle stanze del potere, le creerà molti ostacoli..
Ispirato alla vera storia di Danièle Delpeuch, unica donna mai entrata - in qualità di responsabile dei pasti
privati di François Mitterrand - nelle riservatissime cucine del Faubourg Saint Honoré, La cuoca del
presidente è l'ultimo di una lunga schiera di film dedicati al cibo e alla cucina come arte e cultura, nonché
principale piacere dell'essere umano. Molto francese e dichiaratamente nazionalista, è apprezzabile per
l'interpretazione “antipatica” di Catherine Frot e quella dell'Accademico di Francia, il Decano scrittore e
giornalista Jean D'Ormesson, figura mitica in patria, nel ruolo del Presidente. Consigliato soprattutto agli
appassionati di programmi di cucina, agli amanti dello slow food e agli impavidi sfidanti delle calorie, ma
non – per ovvi motivi – ai vegetariani.