NO 3-2008 bis.qxp

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NO 3-2008 bis.qxp
La professione e i nuovi media:
l’infermieristica sul web
Giorgio Giuliano
inf., Az. Osp. “S. Croce e Carle”, Cuneo
Abstract
Il presente lavoro si propone di illustrare i risultati di uno studio della percezione sociale dell’infermiere
attraverso i nuovi canali di comunicazione, in particolare quelli legati alle tecnologie informatiche. Fra questi ultimi, la ricerca si è concentrata su Youtube™, uno dei più conosciuti servizi di condivisione di file
video sul web. Sono stati analizzati i contenuti di 275 clip video caricati sul sito, reperiti attraverso le parole
chiave “infermiere, infermiera, infermieristico, infermieristica”. Di questi 275 filmati, 120 (44%) sono stati
esclusi dall’analisi in quanto non attinenti alla professione o non significativi in termini di impatto sulla percezione sociale dell’infermiere. Dalla valutazione dei 155 filmati pertinenti, risulta che 47 di essi (30%) promuovono un impatto positivo sulla percezione sociale della professione infermieristica, mentre i restanti 108
(70%) sono stati ritenuti con valore negativo. Un dato molto interessante è rappresentato dal numero di
visualizzazioni, indice del grado di interazione con gli utenti del sito: i filmati a contenuto positivo hanno
una media di 59 visualizzazioni settimanali, decisamente inferiore rispetto alle 844 visualizzazioni settimanali per i filmati con contenuto negativo. Questo significa che per ogni filmato positivo visualizzato, ne vengono visualizzati 14 a contenuto negativo. I filmati caricati sul sito di condivisione Youtube™ possono quindi
influire negativamente sulla percezione sociale della professione infermieristica, in relazione alla quantità e al
numero di visualizzazioni dei filmati che non promuovono un’immagine sociale corretta della professione
infermieristica. Si consideri tuttavia che la percezione sociale della professione infermieristica non passa
esclusivamente attraverso i contenuti scaricabili da Internet e non deve essere dimenticato a tale fine il lavoro
che quotidianamente centinaia di migliaia di infermieri seri e preparati svolgono negli ospedali e sul territorio.
Parole chiave: infermiere, infermieristica, internet, percezione sociale
INTRODUZIONE
L’opinione pubblica italiana ha ancora una percezione inadeguata del ruolo e dell’attività degli infermieri. Sulla professione infermieristica pesa un fardello
di stereotipi e di luoghi comuni che, nonostante la
costante crescita del gruppo professionale, si ripropone come un’eredità tanto anacronistica quanto difficile da scardinare (Martellotti, 2005). La presente
indagine nasce dalla volontà di indagare la percezione sociale dell’infermiere attraverso i nuovi canali di
comunicazione, in particolare quelli legati alle tecnologie informatiche. Fra questi ultimi, è stato scelto
il più conosciuto servizio di condivisione file video
sul web, Youtube™. Fondata nel febbraio 2005,
YouTube™ consente agli utenti di caricare e condividere facilmente i propri clip video, che in tal modo
possono essere visti da tutti con la semplice connessione a Internet. Mediante l’analisi dei video attinenti all’infermieristica caricati sul sito è possibile deli-
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neare la percezione della professione da parte della
popolazione degli utenti, sia analizzando la tipologia
di video caricati, sia l’interazione con essi, determinabile attraverso il numero di visualizzazioni di ciascun file inserito nel sito.
Alcuni autori suggeriscono di considerare le potenzialità di Youtube™ come canale di comunicazione
per i professionisti sanitari (Keelan et Al., 2007),
anche se sono ben chiari i limiti del sito in termini di
scientificità e di approccio basato sulle prove di efficacia (Hayanga & Kaiser, 2008; Khamsi, 2007). È
risaputo che in Italia vi sia una diffusa mancanza di
consapevolezza sui corretti contenuti della professione infermieristica, con il forte stereotipo dell’infermiere poco preparato e svogliato, che si limita alle
attività domestico-alberghiere, che opera sotto l’ombra del medico, unico depositario del sapere clinico e
gestionale per la tutela della salute, tralasciando poi
ulteriori stereotipi ancora più avvilenti (Conti, 2005).
Nursing Oggi, numero 3, 2008
L’infermieristica sul web
Lo studio si sofferma sull’analisi del contenuto di
Youtube™, in termini di percezione sociale della
figura infermieristica e della professione, senza
addentrarsi nel merito della scientificità dei contenuti proposti. È importante precisare che questa indagine non è stata condotta con intento moralizzatore. Si
è semplicemente voluto osservare, con metodo rigoroso e ottenendo dei dati confrontabili nel tempo, il
materiale caricato sul sito che influisce sulla percezione della professione infermieristica da parte degli
utenti di Internet.
LA RICERCA: MATERIALI E METODI
In data 26 aprile 2008 sono stati analizzati i video
caricati sul sito di condivisione video Youtube
(http://it.youtube.com/), utilizzando come chiave di
ricerca i termini “infermiere, infermiera, infermieristica, infermieristico”. Sono stati osservati esclusivamente i file caricati in lingua italiana.
I video sono stati suddivisi in tre categorie, in base
al loro impatto sulla professione infermieristica:
1. valore positivo: sono stati inclusi in questa categoria i filmati che ripropongono attraverso le immagini l’intellettualità della professione, la formazione
Figura 1. Classificazione dei filmati per tipo di
messaggio (valore positivo o negativo)
Valore positivo
47,30%
universitaria, gli aspetti relazionali e umani della
professione, delineando un infermiere serio, preparato e competente;
2. valore negativo: sono stati inclusi in questa categoria i filmati che ripropongono attraverso le
immagini un infermiere poco serio, in atteggiamenti equivoci e scene che ripropongono lo stereotipo dell’infermiera come donna di facili costumi e non come professionista responsabile dell’assistenza infermieristica;
3. valore neutro: il criterio per includere in questa
categoria i filmati è stata la non attinenza delle
immagini con i contenuti caratterizzanti della professione, dato che molti video vengono caricati
con il tag “infermiere” ma non descrivono necessariamente tale soggetto (ad esempio, “l’automobile modificata dell’infermiere Mario Rossi”).
È stata inoltre analizzata l’interazione con gli utenti
del sito, valutabile attraverso il numero complessivo
di visualizzazioni: in base alla data di caricamento
dei filmati, è stato quindi calcolato il numero medio
di visualizzazioni settimanali. L’interazione è altresì
valutabile con il voto che gli utenti possono assegnare ai singoli filmati, ma il dato non è stato tenuto in
considerazione in quanto non statisticamente significativo: alcuni filmati, ad esempio, hanno una valutazione elevata ma sono stati votati da solo un utente,
spesso la medesima persona che carica il filmato sul
sito. Inoltre, non sono definiti i criteri con i quali è
possbile esprimere un voto.
RISULTATI
È stato analizzato il contenuto di 275 clip video cariValore negativo
108,70%
cati su Youtube™ e associati alle parole chiave
“infermiere, infermiera, infermieristico, infermieristica”. Di questi, 120 filmati (44%)
sono stati esclusi dall’analisi in
Tabella I. Tipo e numero di visualizzazioni dei filmati a valore
quanto non attinenti alla professiopositivo
ne o non significativi in termini di
impatto sulla percezione sociale
Filmati a valore positivo
Numero
Numero medio di
video
visualizzazioni settimanali
dell’infermiere.
Dalla valutazione dei 155 filmati
12
59
attività di volontariato, in
associazioni umanitarie e
pertinenti, risulta che 47 di essi
non-profit
(30%) promuovono un impatto
discussione di Tesi di
12
50
positivo sulla percezione sociale
Laurea
della professione infermieristica,
procedure infermieristiche
8
52
mentre i restanti 108 (70%) sono
clip registrati da trasmissioni
6
27
stati ritenuti con valore negativo (si
televisive
veda la figura 1).
video di promozione
4
21
I filmati a valore positivo sono
dell’immagine dell’infermiere
stati catalogati in base al contenuto
clip tratti da film
3
570
ed è stato calcolato il numero
clip con contenuti positivi
2
115
medio di visualizzazioni settimanavari
li (si veda la tabella I). Al proposiTotale
47
59
to, si noti in particolare l’elevato
Nursing Oggi, numero 3, 2008
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Ricerche
Tabella II. Tipo e numero di visualizzazioni dei filmati a valore
negativo
Filmati a valore negativo
Numero video
Numero medio
di visualizzazioni
settimanali
canzoni riproposte amatorialmente
con tema offensivo per la professione
clip registrati da trasmissioni
televisive
video amatoriali, scenette comiche
amatoriali o da teatro
clip tratti da film
spot pubblicitario offensivo per la
professione
video amatoriali con infermieri in
divisa
video di studenti in infermieristica
in atteggiamenti sconvenienti
feste in costume o ragazze
immagine in discoteca
34
64
15
2143
15
168
14
9
3516
54
Totale
108
8
8
5
numero di visualizzazioni per i clip tratti da film
(570 visualizzazioni settimanali), rispetto alla media
della categoria.
Anche i filmati a valore negativo sono stati catalogati in base al contenuto ed è stato calcolato il numero medio di visualizzazioni settimanali: si noti in
particolare l’elevato numero di visualizzazioni per i
clip tratti da film (3516 visualizzazioni settimanali) e
per quelli registrati da trasmissioni televisive (2143
visualizzazioni settimanali) rispetto alla media della
categoria (si veda la tabella II).
Risulta interessante notare la differenza in termini
di visualizzazioni fra le due categorie: per i filmati a
contenuto positivo, la media settimanale è pari a 59
visualizzazioni, mentre per quanto riguarda i filmati
a contenuto negativo la media sale a 844 visualizzaFigura 2. Numero medio di visualizzazioni
settimanali per video con valore positivo o negativo
1000
zioni settimanali (si veda la figura
2: numero medio di visualizzazioni
settimanali).
Youtube™ permette agli utenti di
caricare sul sito spezzoni tratti da
film o da trasmissioni televisive,
ampliando quindi il numero di persone che può visualizzare tale
materiale: si noti l’importante differenza dei contenuti a valore
negativo riproposti, rispetto a quelli con valore positivo (si veda la
figura 3).
DISCUSSIONE
Emerge dall’analisi dei dati una
netta prevalenza dei filmati a con58
tenuto negativo in termini di
impatto sulla percezione della pro23
fessione.
Essi ripropongono alcuni stereotipi
844
sociali non ancora debellati, tra i
quali spesso si ritrova l’immagine
dell’infermiera come donna di facili costumi.
I video amatoriali caricati sul sito sono negativi a
causa dei contenuti, della natura dei dialoghi e degli
abiti succinti, come pure i clip registrati dalle trasmissioni di intrattenimento o dai reality-show. Per
quanto riguarda gli spezzoni tratti da film, essi sono
legati al filone della “commedia sexy all’italiana”, in
voga negli anni Ottanta.
Un discorso particolare deve essere rivolto, a causa
della loro gravità, ai filmati amatoriali che ritraggono infermieri in servizio in divisa, quindi decisamente riconoscibili, e che si comportano in maniera poco
decorosa per la professione. In questo contesto, si
afferma l’auspicio che siano comminate appropriate
sanzioni disciplinari da parte dell’azienda di appartenenza o del Collegio IPASVI di riferimento.
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Figura 3. Clip con valore positivo o negativo
tratti da film e trasmissioni televisive riproposti
su Youtube™
844
15
15
14
800
Valore positivo
Numero di filmati
Valore negativo
600
400
200
12
9
6
6
3
3
59
0
0
Clip a contenuto
positivo
18
Clip a contenuto
negativo
Tratti da film
Registrati da
trasmissioni televisive
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L’infermieristica sul web
Ugualmente negativi risultano alcuni video di studenti in infermieristica ripresi in atteggiamenti sconvenienti. Per quanto riguarda invece i filmati a contenuto positivo, essi sono pari al 30% del totale: il
numero maggiore di filmati è relativo alle discussioni delle tesi di laurea, dalle quali si percepisce l’immagine di un infermiere serio e preparato e di una
professione intellettuale, come pure i filmati attinenti
al volontariato internazionale delineano l’importanza
della professione. Interessante la possibilità di visualizzare alcuni filmati relativi a pratiche infermieristiche, registrati durante esercitazioni di professionisti
o di studenti: sebbene non sia possibile attraverso
tale canale garantire la presenza di informazioni evidence-based, l’impatto sulla percezione della professione è positivo. Nella medesima categoria vengono
inseriti alcuni video di promozione dell’immagine
dell’infermiere, registrati e diffusi da organismi istituzionali, anche allo scopo di risolvere il problema
del ridotto numero di iscrizioni ai corsi di laurea.
Relativamente al numero di visualizzazioni, indice
dell’interazione tra gli utenti del sito, i filmati a contenuto positivo hanno una media di 59 visualizzazioni settimanali, decisamente inferiore rispetto alle 844
visualizzazioni settimanali per i filmati con contenuto negativo in termini di impatto sulla percezione
della professione infermieristica (rapporto 1:14).
Il valore maggiore di visualizzazioni, decisamente
superiore alle medie, si riscontra per i clip tratti da
film e per quelli registrati dalle trasmissioni televisive. Questo significa che Youtube funge da amplificatore per quei filmati passati nel sistema cinematografico o televisivo e che vengono riproposti in rete.
Come si può notare, tuttavia, il numero maggiore di
filmati è a contenuto negativo, facendo così assumere al sito la funzione di cassa di risonanza con un
impatto sfavorevole per la professione.
CONCLUSIONI
I file caricati sul sito di condivisione video
Youtube possono influire sulla percezione sociale
della professione infermieristica, in relazione alla
quantità e al numero di visualizzazioni di filmati a
contenuto negativo per i professionisti. Tali contenuti si trovano spesso nelle trasmissioni televisive e
vengono amplificati da questo nuovo mezzo di informazione e intrattenimento: non è dunque il mezzo
che di per se è sfavorevole per la percezione sociale
della professione, bensì lo stereotipo sociale - riduttivo, svalorizzante e maschilista - che continua ad
essere attuale e quindi riproposto dai media con vantaggi in termini di audience.
Vi sono numerosi esempi di filmati con contenuto
positivo per la professione, anche se risultano a
basso impatto sulla percezione della professione per
il ridotto numero di visualizzazioni.
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Questo fenomeno è un invito ai professionisti a considerare questo nuovo canale di comunicazione, che
a costo zero può potenzialmente avere una grande
diffusione nell’utenza e nel gruppo professionale: ne
sono una prova i filmati di promozione per le iscrizioni ai corsi di Laurea in Infermieristica.
Fortunatamente, la percezione sociale dell’infermiere non passa esclusivamente attraverso i contenuti scaricabili da Internet, ma anche tramite l’impegno che quotidianamente centinaia di migliaia di
infermieri seri e preparati svolgono negli ospedali e
sul territorio: il primo passo da fare è quindi quello
di agire sul rapporto con il cittadino, al quale l’infermiere deve far conoscere il proprio valore professionale.
Se quindi è possibile per i professionisti accettare
con fair-play i filmati amatoriali con contenuti comici, riconoscendo però che certe esagerazioni non ci
appartengono, non è altrettanto possibile accettare il
comportamento degli infermieri ripresi in servizio in
atteggiamenti sconvenienti e non professionali, per i
quali si auspica possa esserci una censura da parte
della magistratura della professione rappresentata
dai Collegi IPASVI.
BIBLIOGRAFIA
- Conti L., “Ma la gente comune sa davvero cos’è un
infermiere?”. L’infermiere, 2005; 9: 4.
- Hayanga A.J., Kaiser H.E., “Medical information on
YouTube”. JAMA 2008 Mar 26; 299(12):1424-5.
- Keelan J., Pavri-Garcia V., Tomlinson G., Wilson K.,
“YouTube as a source of information on immunization: a
content analysis”. JAMA 2007 Dec 5; 298(21): 2482-4.
- Khamsi R., “Is YouTube just what the doctor ordered?”
New Scientist. January 2, 2007 (disponibile in:
http://www.newscientist.com/article/dn10859.html ultima visita in data 03/06/2008).
- Martellotti E., “La tecnologia della comunicazione per
una nuova immagine degli infermieri”. L’infermiere,
2005; 9: 5-7.
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