CONFLITTI MEDIAZIONE E NEGOZIAZIONE
Transcript
CONFLITTI MEDIAZIONE E NEGOZIAZIONE
CONFLITTI MEDIAZIONE E NEGOZIAZIONE Gabriele Prati COS’È UN CONFLITTO? “E’ una percezione di divergenza di interessi o obiettivi” AMBITI DEI CONFLITTI Conflitti intraunità Conflitti interunità Persona Dilemma, patologie psicologiche Conflitto interpersonale Gruppo Conflitto interpersonale, Conflitto tra gruppi intragruppo Organizzazione Conflitto interpersonale tra gruppi o organizzazioni Conflitto tra organizzazioni Società Conflitti tra gruppi, organizzazioni, movimenti sociali Conflitti tra società e stati: etnici, internazionali Quali sono le cause di un conflitto? FATTORI INDIVIDUALI Valori, atteggiamenti, convinzioni incompatibili | Opinioni sulle questioni etiche-lavorative | Personalità diverse | Percezione e giudizi (con possibili distorsioni od errori) | FATTORI SITUAZIONALI Grado di interdipendenza | Bisogno di consenso | Comunicazione inefficace | Ambiguità e sovrapposizione delle responsabilità | FATTORI ORGANIZZATIVI Specializzazione e diversità di obiettivi nelle unità | Scarsità di risorse | Autorità multipla | Regole e procedure su ruoli e responsabilità. | QUALI SONO LE CONSEGUENZE DI UN CONFLITTO? EFFETTI NEGATIVI Livello psicologico : incapacità di concentrarsi e pensare lucidamente, irritabilità, ansia, depressione | Livello fisico: insonnia, problemi gastrointestinali | Segnali comportamentali: abbandono o evitamento dei rapporto conflittuali, consumo aumentato di fumo, alcol e tranquillanti. | Livello di gruppo: deterioramento del clima | Produttività e creatività insufficiente | EFFETTI POSITIVI Aumentare la fiducia Essere fonte di soddisfazione Stimolare la creatività e la produttività Aumentare l’autostima Rafforzare un rapporto Produce Distress Produce Eustress Autocritica, capacità di innovazione, impegno Rendimento del gruppo Basso rendimento Rischio di basso rendimento disorganizzazione Apatia, carenza di idee Intensità e durata del conflitto MODALITÀ DI GESTIONE DEI CONFLITTI Interesse per sé basso sottomissione alto integrazione compromesso basso Interesse per gli altri alto dominio evitamento INTEGRAZIONE Vi è un notevole scambio di informazioni e comune volontà di collaborazione | Gli attori sono invitati ad esprimere apertamente i propri bisogni, sentimenti e posizioni | Esame delle differenze tra le diverse posizioni al fine di raggiungere una posizione accettabile | Strategia di tipo vinci-vinci: si cerca di soddisfare i propri ed altrui interessi al massimo grado possibile | SOTTOMISSIONE Si tenta di minimizzare le differenze ed evidenziare ciò che vi è di comune per soddisfare l’interesse dell’altra parte | Strategia di tipo perdi-vinci: l’obiettivo è andare incontro ai bisogni dell’altra parte | Le comunicazioni vanno solo in una direzione | Strategia dell’obbedienza all’autorità, | Strategia sacrificale | Strategia relativa ad una estrema generosità | DOMINIO Dinamica del tipo vinci-perdi: la cosa più importante è che prevalga la propria idea, interesse o posizione | Presenza di un comportamento tendente a conquistare | Si ignorano i bisogni e le aspettative della controparte | Tipiche delle persone di potere che ottengono obbedienza o acquiescenza dai subordinati | VIDEO DOMINANZA | EVITAMENTO Si abbandona il conflitto o si rifugge dalle responsabilità attraverso meccanismi di estraneazione | Si posticipa il problema o semplicemente ci si allontana per un breve periodo a causa dell’estrema minacciosità | In alcuni casi si può passare la patata bollente ad altri | Nei casi più estremi si può arrivare alla negazione dell’esistenza stessa del conflitto o della necesità di arrivare ad una soluzione | Strategia del tipo perdi-perdi | COMPROMESSO Si cerca una mediazione tra l’interesse per sé e quello degli altri | Condivisione: entrambe le parti sacrificano qualcosa per prendere una decisione mutualmente accettabile | Vi è uno scambio di concessioni o la ricerca di una posizione intermedia | Riluttanza ad esplorare soluzioni originali, creative | Le soluzioni sono solo quelle stabilite inizialmente | NEGOZIAZIONE: DEFINIZIONE Il processo attraverso il quale si arriva ad una decisione condivisa partendo da diverse preferenze | I disaccordi sono comuni nell’ambiente lavorativo e vertono su diversi elementi: orari lavorativi, definizione progetti, gestione delle risorse, carriera, ecc. | OBIETTIVI DI UNA NEGOZIAZIONE La negoziazione verte su due obiettivi primari: | Sostanza: oggetto del contendere | Relazione: verte sulla qualità delle relazioni interpersonali durante e dopo la negoziazione Vi sono molte negoziazioni in cui si riesce nella sostanza ma si compromettono i rapporti lavorativi CRITERI DI UNA BUONA NEGOZIAZIONE Qualità: si raggiunge un accordo il più possibile condiviso e soddisfacente da tutte le parti | Armonia: il negoziato si rafforza piuttosto che indebolire i rapporti interpersonali | Efficienza: la negoziazione non richiede più risorse (es. tempo) di quelle necessarie | TERZE PARTI NELLA NEGOZIAZIONE Arbitrato: un terzo neutrale ha il ruolo di giudice con il potere di dettare soluzioni che verranno imposte a tutti | Mediazione: un terzo neutrale che non ha potere sulle parti in conflitto e le aiuta a capire quali siano i loro interessi al di là delle loro posizioni, a ripristinare il dialogo interrotto ed a guardare verso il futuro attraverso l’uso della persuasione e dell’argomentazione razionale | FASI DELLA MEDIAZIONE Prima fase | Apertura | Presentazione delle posizioni Seconda fase | Identificazione degli interessi | Generazioni di alternative Terza fase | Valutazione delle opzioni | Scelta della migliore opzione | Chiusura PRIMA FASE: APERTURA Approccio “caffé e biscotti al cioccolato” | Non cominciare arrivando brutalmente al punto della discussione | E’ importante una breve chiacchierata su famiglia, salute, amicizie in comune, ecc. | Distende gli animi e predispone all’incontro SECONDA FASE PRESENTAZIONE DEL PROBLEMA E DELLE POSIZIONI Separare la persona dal problema in modo da evitare problemi affettivo-relazionali | Definire il problema in maniera corretta | EURISTICA DELLA DISPONIBILITÀ Quali sono le 3 principali cause di morte in Emilia Romagna? 1. Malattie cardiovascolari (circa 40%) 2. Tumori (circa 30%) 3. Patologie dell’apparato respiratorio (meno del 10%) La persona tende a sovrastimare la probabilità di un evento se il ricordo associato a tale evento è più vivido o più disponibile in memoria Questo bias può fortemente limitare la capacità di inquadrare correttamente il problema ed indurre a scelte sub ottimali | Framing effect FRAMING EFFECT | | | | | Le quattro alternative sono evidentemente identiche dal punto di vista del valore atteso. Tuttavia, posti nella medesima situazione la maggior parte di coloro che hanno risposto preferisce A a B nel primo caso, e D a C nel secondo caso. La descrizione, infatti, induce a ragionare nel primo caso nella regione delle vincite, e nel secondo caso nella regione delle perdite. In questo modo, secondo la prospect theory A viene preferita a B perché nella regione delle vincite: le vincite sicure, anche se modeste, sono preferite a vincite maggiori ma rischiose. Similmente, D viene preferita a C perché nella regione delle perdite: la possibilità seppur rischiosa di annullare le perdite è preferita alla certezza di andar incontro a perdite sicure. SECONDA FASE: IDENTIFICAZIONE DEGLI INTERESSI Atteggiamento di fiducia (ecco perché l’etica è importante) | Volontà di scambiarsi informazioni con l’altra parte (se non si condividono le informazioni la negoziazione sarà cieca in certi punti) | Disposizione a fare domande dirette e concrete all’altra parte (facilità ulteriormente lo scambio di informazioni e permette di mettersi nei panni dell’altro) | IL CASO DEL MONTE SINAI NEGOZIAZIONE Livello esplicito |Posizioni Quello che si afferma di volere |Interessi Livello implicito Quello che si desidera in realtà SECONDA FASE: GENERAZIONI DI ALTERNATIVE Spesso le parti cominciano la loro negoziazione con la convinzione di avere già formulato la soluzione migliore e pensando di dovere convincere la controparte ad aderire | Evitare giudizi prematuri | Generare più opzioni possibili e non concentrarsi su una | Separare la creazione di alternative dal loro giudizio MITO DELLA “TORTA FISSA” Tendenza a pensare che il premio della negoziazione (la torta) sia immutabile | Pertanto ogni “fetta” sottratta all’altro diventa guadagnata | Una buona negoziazione punta ad allargare la torta cercando di ottenere più risorse possibili per tutti | TERZA FASE: VALUTAZIONE DELLE OPZIONI CONFIRMATION BIAS | Se una carta ha una vocale su un lato allora ha un numero pari sull’altro. Indicare le carte che si sarebbero dovute girare per controllare la regola A B 4 7 È irrilevante ciò che c’è sull’altro lato della carta con il 4 | La risposta corretta è A e 7 | | Busta chiusa (p) e busta con francobollo da 40 lire (non q) TERZA FASE: SCELTA DELL’OPZIONE MIGLIORE TENERE LA PROPRIA POSIZIONE Una volta espresso un parere lo si mantiene per tutta la negoziazione | L’impegno su tale posizione rimane anche se in seguito emerge che non è più valido | Desiderio di salvare la faccia vs buona negoziazione (capacità di ritornare sui propri passi | Alto rischio di conflitto | CHIUSURA Esito della negoziazione | Risoluzione dei problemi: tutte le parti cercano la soluzione migliore per tutti | Compromesso: tutte le parti cedono più o meno nella stessa misura, indipendentemente da quanto ciò realmente serva alle loro esigenze | Aggressione: una delle due parti costringe l’altra a concessioni unilaterali STUDI SULLA QUALITÀ DEL RAPPORTO A LUNGO TERMINE Negoziati aggressivi: fine del rapporto | Lo spirito cooperativo che si ritrova nel compromesso o nella risoluzione dei problemi ha effetti positivi a lungo termine | | Video lost – fino a che punto si può arrivare a negoziare una buona causa CONFLITTI: STRATEGIE PREVENTIVE | Rispettare l’etica professionale | Non abusare della professione che si esercita a proprio vantaggio | Riconoscere i confini ed i limiti della responsabilità professionale accettando il fatto che non si può soddisfare ogni utente mantenendo rapporti professionali separati dalla sfera privata | Riconoscere i propri errori senza cercare di far ricadere la colpa sugli altri, ma cercando di porvi rimedio e di non ripeterli | Ascoltare e mettersi nei panni degli altri | Giustizia sul lavoro