Visualisation de l`analyse - GAMS - Karl-Franzens

Transcript

Visualisation de l`analyse - GAMS - Karl-Franzens
MORALISCHE WOCHENSCHRIFTEN
Institut für Romanistik, Karl-Franzens-Universität Graz
Permalink: http://gams.uni-graz.at/o:mws.3303
Référence bibliographique: Antonio Piazza (Éd.): "", dans: Gazzetta urbana veneta, Vol.1\095 (), pp. 754-760, édité dans: Ertler,
Klaus-Dieter / Dickhaut, Kirsten / Fuchs, Alexandra (Éd.): Les "Spectators" dans le contexte international. Édition numérique, Graz
2011-2017. hdl.handle.net/11471/513.20.3829 [consulté le: 19.03.2017 ].
Num. 95
1788
Ebene 1 »
NUM. 95.
Mercordì 26. Novembre 1788
Ebene 2 » Ebene 3 » Lettre/Lettre au directeur » Mio Signore.
Conselve 21. Novembre.
Speriamo, che in adesso sii disfatta in buona parte la turba de’malviventi, che in festavano questi nostri contorni. Jeri appunto la
Campagna di Padova condusse quì legati trè di Costoro, due de’quali erano i Capi. Il Primo veniva condotto sopra un Carretto,
perchè ricevute aveva due ferite una nella coscia, l’altra nel braccio. Costui è quel famoso Natta sì celebre altre volte per le sue
ruberie. Scappò dalla Galera, e andato a Léze, Paese poco distante da Cavarzere, fece una lega con diversi suoi simili, da’quali
fù dichiarato per Capo. Tutti d’accordo lo chiamavano per Padre: Egli dava le opportune direzioni a tutti, ed era quello, che
compartiva loro la roba, o il denaro, che rubavano. Il secondo poi veniva chiamato Liborio, o sia Chiozzotto, d’aspetto truce,
e uomo più degli altri tutti insolente. Di dodeci anni fù spedito in Galera, e riuscitogli lo scampo s’aggregò a questa truppa.
Fu preso Costui con somma accortezza da certi tagliatori di canna, detti Vallesani, mentre era in una Bettola a bere, ed era
quasi ubbriaco. Questi lo condussero tantosto ben legato nelle pubbliche carceri di Cavarzere, e poscia fu consegnato al Tenente
di Padova, acciò in compagnia degli altri due andasse al suo destino. Ci fu riferito, che gli altri sentita la presa di questi trè loro
compagni abbiano lasciato que’ contorni, perchè privi de’principali loro direttori. « Lettre/Lettre au directeur « Ebene 3
Metatextualité » Al numero 88. di questi Fogli abbiamo esibiti alla traduzione Italiana i seguenti versi del Sig.
Marchese De Fulvy. Ne ricevemmo una sì pessima, che non meritava di vedere la luce, e fu da noi giustamente
condannata all’obblio. La seconda, che quì diamo, ci sembra degna dell’approvazione del Pubblico al cui giudizio
offerendola riproduciamo l’originale onde il vicino confronto regoli la decisione. « Metatextualité
Ebene 3 »
—1—
LE BON PRIEUR.
Sur le dètails d’une Gazette
Chacun dissertoit mal ou bien
Chez un vieux Prieur sourd, gourmand, ne sachant rien,
Que des bons ragout la recette,
Que boire à larges verres pleins,
Remplir & vider son assiette.
On lui crie, en Pologne ils sont tous à la diette.
Bon Dieu! dit-il, que je le plains.
Sulle nuove d’un Foglio un dì dicea,
O mal o ben, ciascuno il suo parere
In casa d’un Prior, che vecchio, e sordo
Era del pari, e ingordo,
Il qual nulla sapea.
Fuorchè i cibi condir squisiti, e bere
A gran bicchieri e colmi, e ad ogni tratto
Andare empiendo, e poi votando il piatto.
A lui si grida intanto,
Che in Polonia ciascuno or si ritrova
Alla Dieta, ed egli a una tal nuova,
Oh quanto, esclama, io gli compiango, oh quanto! « Ebene 3
Metatextualité » Sarà forse accusato il Traduttore d’aver mancato alla precisione Francese nel numero de’versi.
Niuno dir potrà, che la sua è una parafrasi; ma che si poteva star nella misura dell’Originale lo diran forse molti,
e per dimostrarlo può darsi che alcuno si prenda la pena d’inviarci qualch’altra traduzione. « Metatextualité
Risposta ad un Biglietto in data 22. corrente.
Bisogna che voi, Signore, e le Persone tutte della Conversazione alla quale fu di tanta sorpresa la descrizione delli
Personaggi che compongono la Compagnia de’Balli del Nobil. Teatro di S. Samuele, posta in uno di questi recenti Fogli,
non andiate mai all’Opera, ovvero che non compriate mai il Libretto. Prima di scriverci dovevate prenderlo, e
legger la nota de’Ballerini; così vedendo l’autorità, che diresse la nostra copia, non avreste tacciato d’audace, e
ignorante la persona, che supponete averci ingannati.
Ma, per dirvela schietta, siamo persuasissimi, che tutto vi sia noto, e che il vostro Biglietto abbia la tendenza
di metter in ridicolo tre Personaggj: il che vi riuscirebbe solo che da noi si volesse appagarvi collo stampare
quanto scritto ci avete, stimolandoci colla promessa della vostra riconoscenza. Ci conoscete assai male se sperate
divertirvi per mezzo nostro col prezzo di qualche moneta.
Il Notajo di Parigi Sig. Roven desidera che sia pubblicato in tutte le Capitali d’Europa il seguente Piano, ond’è
che un suo corrispondente di questa Città incaricato della commissione ce lo ha comunicato per il nostro Foglio.
Vendita amichevole, che si farà all’Incanto di una Possessione ad uso di Zucchereria posta nell’Isola di S. Domingo
nella vicinanza dell’antico Borgo di Cul de sac nella Parrocchia della B.V. del Rosario, e della Croce dei Mazzi,
distante due Leghe da Porto Principe conosciuta sotto il Nome della Possession Marin, per la qual vendita sarà
aperta la concorrenza nello studio del Sig. Roven Notaro a Parigi, strada Nuova dei piccoli Campi in faccia a quella
d’Antin, nelle quattro susseguenti epoche.
La prima delle quali il primo Marzo. . )
La seconda il primo Aprile. . . . . .) 1789 cinque ore dopo il pranzo.
—2—
La Terza il primo Maggio, ed esclusivamente)
agli altri giorni di esso mese.)
La quarta, ed ultima il primo Giugno.)
[755] E la suddetta Possessione si estende a 166. Quadri di Terra, 86. dei quali in 17. Pezze di Canne, e li restanti in
Savannes (Prati) la più parte della miglior qualità, tutti irrigati dal gran Fiume di Cul di sac.
Le Fabbriche sono la Casa Dominicale. Due Magazzini. Un Ospitale, e trentacinque Case delle quali. Una ad uso des
Pianistes. Una per li Bottami. 32 per li Negri. Ed una a diversi usi. Una Cava. Due Colombaje. Un Pascolo pei Castrati. Uno
pei Bovi, ed una Zucchereria contente. Un Laboratorio di 4. Caldaje montate a riverbero, ed un altro Laboratorio per raffinare
con quattro Purgherie circondate da muri. Una Stufa. Un coperto, o Sporto. Due Molini. Un Pascolo di Canne, un Ajoupa &c.
Questa Possessione non è distante che una lunga lega dal Luoco d’Imbarco. Essa Possessione produce annualmente da 3. a
400. migliaja di Zucchero lordo, ed è suscettibile di miglioramenti considerabili.
Nelle suddette Possessioni vi sono.
Primo. Circa 170. Negri. Negri Bastardi. Negrillons, o Negrites (Ragazzi Negri) Uomini, e Donne.
Secondo. In differenti Bestiami il numero di più di 200 dei quali circa 70. Muli, 67. Bovi, Tori, Vacche, Bouvardes,
Vitelli, circa sessanta Castrati, Pecore; circa 13. Cavalli, Cavalle, e Poledri.
Terzo. Differenti Utensili, Mobili, ed altri effetti.
Dirigersi a Parigi presso il suddettoSig. Roven Notajo.
A Marfiglia presso il sig. Michele Roussier Negoziante in Strada Tubaneau.
A Porto Principe presso il Sig. Olivier Gèrant delle suddette Possessioni.
In Senato 22. corrente.
Deput. alla Prov. del Danaro.
s. Zuanne Molin.
Rev. e Regol. sopra Dazj.
s. Paolo Contarini.
Esec. contro la Bestemmia.
s. Angiolo Morosini.
In M. C. 23. Detto.
Capit. a Bergamo, Reggim. c. p. dura m. 16.
s. Lelio Martinengo di s. Massimilian.
Finisce s. Leonardo Valmarana.
Capit. A Brescia c. p. m. 16.
s. Alessandro Albrizzi fu Consiglier
F. s. Seb. Ant. Crotta.
Avvocato per le Corti.
—3—
s. Niccolò Boldù di s. Roberto.
Prov. al Cottimo di Damasco.
s. Z. And. Catti qu. M. Ant.
F. s. Alvise Zen.
Offiz. alla Dogana da Mar.
s. Niccolò Catti qu. M. Ant.
F. s. Gir. M. Badoer.
Esattor alle Ragion Nuove.
s. Franc. Balbi di s. Lucio Ant.
F. s. Antonio Barbaro.
Avv. per gli Offizj di Rialto.
s. Pietro Ant. Franc. Corner qu: And.
2. Xci Savj.
s. Gius. Diedo qu: Gasp.
s. Marco Zen di s. Renier.
Coll’ordinario di Verona ci giunse in dono l’altr’jeri una elegante copia del pregiato Almanacco di Gotha, franca
di porto, e accompagnata da una gentilissima Lettera, che ci rese il regalo molto più caro. Siamo obbligati a
palesare questo tratto di cortesia, per ringraziare quanto è giusto il benevolo Incognito, che ce lo ha praticato.
Egli sapere non lascia nemmeno di qual Paese si sia. Che celino il loro nome quegli spiriti inquieti, i quali
ci scrivono colla penna tinta nel fiele del livore, non è da stupirsene; ma che [756] la parziale bontà usi della
stessa riserva questo sembra un pò strano.
Ha voluto l’anonimo Assocciato a questi Fogli darci nobilmente un segno del suo aggradimento alla pratica
d’alcuno de’suggerimenti, che da lui venuti ci sono; per i quali veramente siamo in qualche dovere verso di lui
piuttosto che in diritto d’esigere la sua riconoscenza. Servirà il grazioso suo dono per tener viva la nostra memoria
sugli oggetti della sua compiacenza espressi tanto nella prima, che in questa seconda sua Lettera, a’favorevoli
sentimenti delle quali non è che una debole retribuzione il nostro impegno di secondare le sue viste quanto
meglio per noi si possa.
Cause.
Al Cons. della C. V. Mane.
24. Novembre.
Nel 1660 ai 15. Feb. il N. H. Valerio Antelmi fece il suo Testamento nel quale è chiamato all’eredità universale
di tutte le sue facoltà il di lui Nipote Valerio, e ciò sotto il più stretto, e forte Fideicomisso, che si possa dire, discendente
ne’suoi Figliuoli maschj in perpetuo, nati di Matrimonio legittimo ed abili al M. C. In mancanza di successione
mascolina, la di lui volontà abilita all’eredità le Figliuole legittime del beneficato.
—4—
Il N.H. Galeazzo Antelmi colla cui morte s’estinse questa Patrizia Famiglia, nel 1785. 7. Settembre instituì sua
Erede libera, universale e residuaria di tutti i suoi Beni, la N. D. Andrianna Orio sua Consorte in secondo Voto,
dichiarando nel suo Testamento d’aver procurato in vita di darle un qualche compenso di giustizia, per i soccorsi da Lei
recatigli nelle sue ristrettezze; ma sapendo che non arrivavano a soddisfar il suo debito, la prega ad accettare in tenue
contrassegno di stima ed obbligazione l’Eredità, e la Commissaria.
L’accettazione cum ben. leg. & inv. seguì ai 19. Aprile 1786. Alli 13. del susseguente Giugno si segnò accordo
trà la suddetta N. D. Vedova, e la N. D. Marianna Antelmi Tron del qu: s. Valerio, e i di Lei Fratelli, nel quale
attesa la morte senza posterità del N. H. s. Galeazzo, ad essi rilasciansi alcuni Beni, che com’Eredi transversali lor
appartengono. Agli 11. Aprile del 1787. seguì Spedizione absente a favore d’essa N. D. Orio Antelmi all’Illustrissimo
Collegio de’Signori di Notte al Civil, e ai 20 dello stesso mese, Sentenza a Legge del Collegio medesimo a favore
della N. D. Antelmi Tron.
Nella Dimanda di Rilascio al Mag. Sopragastaldo de’4. Luglio si dice verificato il caso previsto dal Testatore
nel 1660. mancata essendo la Discendenza mascolina col N. H. s. Galeazzo, ultimo d’essa, abile al M. C. e
in conseguenza aperta la via all’Eredità alla N. D. Marianna del qu: Valerio Antelmi, Consorte del N. H.
Alv. Tron, ed unica e sola capace a tale benefica Disposizione, come Femmina della Femminina Discendenza
dell’instituito Erede nel suaccennato Testamento. Con Atto de’30. Decembre si pose la N. D. Andrianna rel.
Antelmi all’Interdetto per giustizia della S. a L. preaccennata. Ai 4. Agosto li creditori del Defunto s. Galeazzo
assunsero seco Lei giudizio.
Nella Dimanda d’Interdetto al Mag. del Procurator segnata dall’Ecc. Sig. Av. Giov. Bujovich si dice: Che nella
Fideicommissaria Disposizione ad evidenza conoscesi essere le Femmine sostituite al caso della mancanza di
mascolina Discendenza, le sole Figlie del [757] primo Erede N. H. s. Valerio, e le loro discendenti; nè competere
l’Eredità alla N. D. Marianna Antelmi Tron, che non è Figlia del primo beneficato, nè discendente dalle sue Figlie.
Nella risposta data dall’Ecc. Sig. C. Cesare Santonini, è detto, che “ben si comprende dalla tal qual Dimanda
d’Interdetto 17. Aprile, che ad essa N. D. Orio Antelmi, e suoi Assuntori di Giudizio, niente meno abbisogna,
che di comporsi a suo talento il Testamento predetto, e di formar sulle disposizioni di quello alcune erronee
applicazioni, che servono ad alterare le disposizioni stesse, ed anzi a diversificare affatto con arbitrarie cavilosissime
spiegazioni, le ordinazioni di esso Testamento, non che poi avanzarsi a negare alla N. D. Antelmi Tron Germana
dell’ultimo Maschio defunto abile al Serenissimo M. C. e pronipote agnata dell’Erede istituito, la certissima
sua azione, e ragione al Fideicommisso antedetto, e la di lei vocazione in ogni vista, ed esame risultante dal
Testamento medesimo.
Cosi conchiude l’eloquente Avvocato la sua risponsiva Scrittura.
“Vedendosi però essa N. D. interdetta la propria S. a L. irreprensibile per qualunque riguardo, si difende
costantemente dalla veramente insussistente, e destituta, quanto artifiziosa, e redarguita Dimanda d’Interdetto,
a cui applicati li più ampli ed efficaci protesti in ogni sua parte umilmente ne implora essa N. D. Marianna il
Giudizio d’assoluzione col Laudo della detta S. a L. per qualunque riguardo mal impugnata; mai potendo alla
medesima esser contesa la certa sua azione, e ragione allo strettissimo, e più forte Fideicommisso ordinato, e
meno farsi abortire, e distruggere il Fideicommisso med. per tutto quello, e quanto con confronto appunto del
Testamento antedetto sarà opportunemente adotto, e considerato. Salvi &c.”
Alli 29. del p. sc. Set. seguì Spediz. absente al Mag. Eccell. del Procurator a favore della N. D. Antelmi Tron. Si
appellò la Nob. sua Avverfaria e L.L. C.C. all’Eccell. Magistrato dell’Auditor Vecchio il 3. Ottobre. Alli 13. dello
stesso mese assunse Giudizo il N. H. s. Alv. Tron, e nel sopraindicato giorno udite le Dispute de’quattro quattro
(sic) quì sotto segnati valorosi Avvocati, il Consiglio Serenissimo di quaranta così decise.
Taglio 21. Laudo 7.
Avv. al Taglio per la N. D. Andrianna Orio Antelmi e L.L. C.C. Creditori, Assuntori di Giudizio, Eccellenti C.
Gius. Alcaini, e Stefano Stefani. Interrut. Sig. Faccini, Interv. Sig. Bart. Comarolo.
Al Laudo per la N. D. Marianna AntelmiTron, Eccellenti C. Cesare Santonini, ed Antonio Orlandi.
—5—
In M. C.
25. Novembre.
Consigliere di Dorso Duro.
s. Giac. Foscarini K. qu: Alv.
Finisce s. VincenzoGambara.
Consigliere di San Polo.
s. Alv. Barbarigo qu: Zuanne.
F. s. Luigi Zen K.
Consigliere di Santa Croce.
s. Ang. Carminati qu: Costantin
F. s. M.Ant. Mocenigo K.
Podestà a Città Nova.
s. Ant. M. Balbi di s. Zorzi.
F. s. Lorenzo Balbi.
Avvocato ai Consigli.
s. Lor. Pasqualigo diss. Z. And.
F. s. Marco Badoer: [758]
Prov. al Cottimo di Londra.
s. Ant. And. Pizzamano dis. Seb.
Offiz. all’Estraordinario.
s. Zuanne Morosini qu. Rinaldo
F. s. Anz. M. Balbi.
Offiz. alle Ragion Nuove.
s. Franc. Loredan qu: Dom.
F. s. Aurelio Venier.
ai X. Savj di Suppositi.
s. Antonio Widmann.
Notizie Sacre.
22. Novembre. Santa Cecilia Vergine e Martire sposata a Valeriano gentile di Religione. Essa lo avvisò di non
tentare la sua pudicizia, perchè un Angiolo gliela custodiva. Valeriano la pregò di fargli vedere questo Angiolo,
—6—
ed ella promisegli d’appagarlo purchè acconsentisse al Battesimo. Egli vi annuì e quando fu battezzato lo vide
in compagnia della Sposa. Accusata cristiana fu con esso martirizzata.
Sotto la protezione di questa Santa fu eretta nell’anno 1690 li 17. Novembre una Scuola di Divozione nella
Chiesa Parrocchiale di San Martino, ove fu eletta per Protettrice dalli Signori Professori di Musica.
Domenica si celebrò colà la sua Festa con gran solennità, e folto concorso; vi fu scelta Musica, e cantò anche
il celebre Signor Pacchierotti.
Teatri.
Lunedì nel Comico Teatro a S. Luca, rappresentate si sono tre Farse. La prima nuova è intitolata Nina Pazza per
Amore tradotta dal Francese da una Signorina di Torino.
La seconda, già recitata altre volte, ha per titolo l’Inglesismo in Italia del Signor Sograssi di Padova.
La terza poi l’Amicizia alla moda, è d’incerto Autore.
Domani il Sig. Petronio Zenerini reciterà nel Padre di Famiglia del celebre M. Diderot.
Jeri si sono replicate le tre suddette Farse.
A Sant’Angiolo l’altr’jeri s’è riprodotta su quelle Scene la Tragedia I Baccanali, e jeri se ne fece la replica. La stampa
fattane dal Graziosi rese comune questa bella fortunata Composizione a tutte le Comiche Compagnie.
Bastimenti arrivati.
9. Nov. Piel. Pat. Ant. Godena, da Cattaro con 23 m. Castradina, 800. Lib. Cand. di sevo, un fag. rame v.
Brac. P. Zuanne Rocco, da Cattaro con 8400. Lib. Castradina.
11. Detto. Tartanon P. Nic. Amadio, da Pesaro con 19. sacchi polvere di grippola, 2. Bar. sevo colato.
12. Detto. Piel. P. Vic. Venturini, da Rimini con 8 Bar. sevo, 4 m. grippola in sorte, un car. Oglio di Lino, 11.
Schizze miel, 2. casse e una cesta Salami, un fag. lume d’otton, 4. sacchi Balle di Ginepro, 2 cestelle Formaggielle,
carne insaccata a rifuso, vesciche di strutto a rifuso.
Nave Carlotta, Capit. Daniel Richards Inglese, manca da Temple Bay sulla Costa di Labradore li 24. Agosto
raccomandata a sè med. con 577. Bar Salamoni, 20 m. Merlucci in Pesci 10 mila.
13. Detto. Piel. P. Gius. Marchetti, da Ravenna con 5. casse pignoli curati.
14. Detto. Battello P. Nic. Vianello da Trieste con 138. Mastelle, 9. m. Limoni.
Bergantino La Concordia Capit. Tom. Hollensen Danese, manca da Riga li 26. Luglio rac. al Sig. Daniel Bonfil
con 458. Fardi Lino grezzo, un Bar. Sem. di Lino. [759]
15. Detto. Piel. P. Gius. Sbutega da Cattaro, con 36848. lib. Castradina, 270. Pezze Form. Morlacco, un casson
cand. di sevo.
16. Detto. Piel. P. Elia Giancovich da Cattaro con 35. m. Castradina, 3 Mogliazzi carne salata.
Piel. Pat. Mat. Marchesini da Cattaro con 18500. lib. Castradina, 990 Pezze Form. Morlacco, 10. Balle Boldroni,
una Cassa seta, 40. lib. Carne porcina salata, un Barilotto carne salata, un Cavezzo rassa bianca.
17. Detto. Brac. P. Zuanne Bernardi da Cattaro con 16 m. Castradina.
Brac. Pat. Ant. Rocco da Rovigno con 96. Bar. miel.
Piel. P. Cristoffolo. Bellafusa da Cattaro con 11. m. Castradina, un mogliazzo fighi.
Piel. P. Zuanne Busetto da Castel Nuovo con 5. colli cera, 454. Balle Lana, 37 sacchi vuoti, una Balla Cordovani
Pelli 207.
Trab. Pat. Marco Martinolich da Castel Novo. con 279. B. Lana, 50. sacchi vuoti, un fagottin detti, 2 colli
cera, un fag. corni di cervo.
Piel. P. Martin Nicolich da Castel Nuovo con 290. B. Lana, 50. sacchi vuoti 5. colli cera, un fag. corni di cervo,
un fag. rame v. un m. Castradina.
—7—
18. Detto. Piel. P. And. Radimiri da Cattaro con 23220. lib. Castradina, 13. canne false da schioppo, 12
Mogliazzi e mastelladi di fighi, 2. fag. e un cassoncin seta, 4. rotoli Rassa in più cavezzi, 1120. Pezze Formaggio
Morlacco, un casson e una cassetta cand. di sevo, 199. mazzi cordovani e Montoni, 50. Pelli Boldroni.
Piel. P. Spir. Marassi da Cattaro con 45100. lib. Castradina, 2 Mogliazzi Carne Salata, 4. Cassoni e una cassettina
cand. di sevo, un fagottino Bombace, e alcune pelli Boldroni.
19. Detto. Piel. P. Diodato Bellavita da Cattaro con lib. 41450. Castradina, 2 cassoni candele di sevo.
Checchia La Bella Annetta Capit. Franc. Nordio, manca da Corfù li 5. Nov. Parc. Sig. Menach. Vivante, con 120.
cai e 9. Carat. Oglio, 450. St. Sem. di Lino, 115. m. Vallonia.
Piel. P. Zuanne Chiribiri da Spalato e Traù con 3. B: Cordovani pelli 659, 2. B. Montoni p. 480., 24. Schiavinotti,
5. fag. cera gialla, 2 cai Oglio, 16 casse cand. di sevo 140. Mazzi di ferro 35. Bar. sevo. 11. Bar. Sardelle salate, 2
B. Becchine e Boldroni, un Bar. Miel, 2 vasi Quintessenza, una Cassa cera vecchia.
Brac. P. Mich. Raffaelli da Piran con 25 schizze miel, 700. lib. colature cera.
Brac. P. Ant. Benussi da Rovigno con 14. Bar. Miel., 17. Bar. carne salata, una cassa cand. di sevo.
20. Detto. Brac. P. Nic. Spagna da Trieste con una B. e 13. Rotoli Griso, un Bar. Argento vivo, 9. Pezzi Piombo,
18. colli merci di Gotton, 18. colli Tele, 6. fiaschi Spir. di Bergamoto.
Checchia Cap. Mich. Bellucci da Lisbona li 25. Settembre, Parc. il Sig. Giov. Carminati con 296. cas. zuccaro,
e 2. cassette, 2 B. Salsa pariglia, 3. Barilotti Balsamo in sorte, 29. sacchi caccao, 2 Bar. e una cassa vin, 8. pezze
tela Lunetta, 2 casse Endego, 2 fascetti osso di Balena.
Polacca Cap. Xaverio Mariassevich manca da Smirne giorni 50, e dal Zante 40, Parc. Sig. Franc. Cavaco con 354.
B. e 28. Ballotti Gotton, 10 B. Gambello, 5. Ballette e 3 Ballotti Filati, una B. Filati in 2 Ballotti, 3 Balle cera gialla,
21 Pacchetti cuoj salati, pelli 300, 5 Ballotti Bordati, 13 B. Lana Traschila, 288 Cantara Smeriglio, 9 B. coltri, 14
Cannoncini [760] usati, una Balleta alizzari, 12 Balloti filo di stame, 2 Scatole e una cassetta scamonea, 10 Bar.
allume di rocca, 605. casse e 100 Scatole Fighi, 333 scatole vua (sic),3 Ballotti Filati rossi, 2 di Pelli d’Angora.
A’ dilettani di Castradina
Se mai foste imbarazzati nel fare la summa delle libbre di questo boccon da cortesani venute nello spazio d‘undici
giorni a Venezia, o voleste risparmiarvi la pena di farla, sappiate che sono 259 mila 518, e vi si avvisa a vostra
consolazione che se ne aspetta ancora molt’altra, onde avrete da cavar el gotto con poca spesa, e farvi onore colle
vostre donne trattandole a cibi oltremarini, che stuzzicano l’appetito, e fan vuotar rapidamente i boccali.
Il Reverendissimo Signor D. Giovanni Bortoli eletto ultimamente al Piovanato della Chiesa Parrocchiale, e
Collegiata de’SS. Eustachio e Compagni di questa Città, volgarmente detta di San Stae, farà l’Ingresso, per quanto
dicesi, il giorno 9. del prossimo mese di Decembre.
Quello di Santo Stefano Prete, trà noi detto San Stin, di più recente elezione, ch’è il Reverendissimo Signor
D. Santo Bonetti lo farà due giorni dappoi, come sembra stabilito.
In queste due occasioni daremo la serie delli Piovani delle due Contrade. Quella de’Parrochi di San Stin
comincia dall’anno 1119, l’altra di quelli di San Stae dal 1279.
Metatextualité » Fu lasciata per noi una carta aperta dal Librajo Curti. S’è dichiarato più volte, che non
vogliamo ricevere che Fogli sigillati, o ricevendoli non li vogliamo pubblicare. Nondimeno avremmo inserita su
queste pagine la Causa in essa accennata, se mancata non fosse la descrizione del suo punto. I nomi de’Clienti, e
quelli degli Avvocati nulla decidono senza l’origine, e il nodo della questione, e senza neppure i voti del Giudizio.
« Metatextualité
Rappresentazioni per questa Sera.
A S. Luca.
Dottore Avvocato de Poveri, e Trufaldino, in secondo Aringo.
—8—
A S. Gio: Grisostomo.
La Assedio, di Taranto ec.
A S. Angiolo.
Li Baccanti di Roma.
Metatextualité » Sono avvisati li Signori Assocciati di Verona, che in avnivere (sic), cominciando dal Foglio del
p. v. Sabbato, saranno serviti al Negozio delli Signori Eredi Marco Moroni, in mano de’quali si compiaceranno
di fare i pagamenti delli Semestri.
Si avvisano poi generalmente tutti quelli, che concorsero all’Assocciazione sino dal principio dell’Impresa,
o vi son entrati dappoi al Primo Giugno, o al Primo Decembre, che il Foglio di Sabbato per loro sarà
l’ultimo dell’anticipato Semestre, pregati di continuarci la loro grazia alla quali ci professiamo obbligatissimi.
« Metatextualité « Ebene 2
DALLA STAMPERIA FENZO VENEZIA. « Ebene 1
—9—