il sistema di valutazione - Istituto Comprensivo di Villa d`Almè

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il sistema di valutazione - Istituto Comprensivo di Villa d`Almè
ISTITUTO COMPRENSIVO DI VILLA D’ALMÈ
SCUOLE ST. PRIMARIA e SECONDARIA di 1°GRADO di ALMÈ e di VILLA D’ALMÈ (BG)
DOCUMENTO UNITARIO
sul
SISTEMA DI VALUTAZIONE
valutare significa
riconoscere
e riconoscersi valore
Da DPR
n.122 del 22-06-09
“Ogni alunno ha diritto a una valutazione trasparente e tempestiva”
“La
valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso
l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai
processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei
livelli di conoscenza e al successo formativo”.
delibera n. 1 del Collegio dei Docenti del 17 gennaio 2011
ultimo aggiornamento CD del 09-01-2013
SOMMARIO
RIFERIMENTI NORMATIVI
PAG.2
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DELLE COMPETENZE DEGLI ALUNNI:
PAG. 3
FUNZIONI E TEMPI DELLA VALUTAZIONE
PRINCIPI DELLA VALUTAZIONE
PAG. 3
STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
PAG. 5
RILEVARE E VALUTARE LE COMPETENZE
PAG. 5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER VERIFICHE SOMMATIVE
PAG. 6
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
PAG. 7
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO
PAG. 8
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
nella Scuola Primaria e nella Scuola Secondaria di 1°
PAG.9
INDICATORI e descrittori PER IL VOTO DI CONDOTTA
nella Scuola Secondaria di 1°
PAG. 9
DALLA VERIFICA alla VALUTAZIONE DISCIPLINARE quadrimestrale e finale
PAG. 10
VALUTAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ
PAG. 11
VALUTAZIONE DI ALUNNI CON Difficoltà Specifica di Apprendimento DSA
PAG. 11
CRITERI di AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA E ALL'ESAME DI
STATO
PAG. 12
CRITERI PER esprimere il GIUDIZIO DI IDONEITÀ all'esame di fine ciclo
PAG. 14
CRITERI VALUTAZIONE ESAMI
PAG. 15
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO E DELLE PROVE SCRITTE
PAG. 15-16
ALLEGATI RIFERITI ALLA NORMATIVA
Da PAG. 17
ELENCO DEI DOCUMENTI COLLEGATI CON LINK ESTERNI:
Da PAG. 20
modelli schede di valutazione Primaria e Secondaria; tabelle per definire i
crediti formativi annuali e il giudizio di idoneità
1
RIFERIMENTI NORMATIVI PER LA VALUTAZIONE DEGLI STUDENTI :
-
Il DECRETO del Presidente della Repubblica 8 marzo ‘99 n. 275 con IL
REGOLAMENTO in materia di AUTONOMIA SCOLASTICA.
-
Il DECRETO LEGISLATIVO 19 febbraio 2004, n.59 per le parti non
abrogate
- LEGGE 169 – 30 ottobre 2008 disposizioni urgenti in materia di istruzione e
università
- NOTA PROT. N. 6051 del 8-06-09
- DPR n.122 del 22-06-09 “ regolamento recante coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137,
convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169”.
per il Comportamento- Condotta anche
- IL DPR 24 giugno 1998, n. 249, Regolamento recante lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
e successive modifiche:
- DPR 21 novembre 2007, n. 235, Regolamento recante modifiche ed
integrazioni al DPR 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria;
- LA NOTA PROT. 3602/PO del 31 luglio 2008 avente per oggetto: DPR.
n.235 del 21 novembre 2007 - Regolamento recante modifiche ed integrazioni
al DPR 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo Statuto delle studentesse e
degli studenti della scuola secondaria.
- C.M. n. 49/2010 Valutazione degli alunni ed esame di Stato conclusivo del
primo ciclo di istruzione
2
IL SISTEMA DI VALUTAZIONE
LA VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E DELLE COMPETENZE
DEGLI ALUNNI
La valutazione è un aspetto delicato e complesso del processo educativo, in quanto valutare
significa riconoscere e riconoscersi valore. Infatti, la scuola, nel momento in cui valuta, attribuisce
valore all’operato dell’alunno e verifica la validità del percorso educativo programmato e degli
strumenti messi in atto, quindi l’efficacia e l’efficienza della sua azione.
La valutazione è parte integrante della progettazione didattica, ne scandisce i tempi e ne definisce
gli scopi, assolvendo diverse funzioni1: di rilevazione della situazione iniziale,di monitoraggio
dell'apprendimento e di bilancio consuntivo.
Funzioni e tempi della VALUTAZIONE
Valutazione DIAGNOSTICA :situazione
riferita ai primi due mesi di scuola
Mese di novembre
(nella Sc.Secondaria di 1° è prevista anche una
comunicazione ai genitori tramite una scheda di
sintesi)
Valutazione SOMMATIVA- FORMATIVA
Fine 1° Quadrimestre (fine gennaio)
Valutazione FORMATIVA - regolativa
Intermedia marzo
(nella sc.Secondaria di 1°Grado è prevista anche
una comunicazione scritta ai genitori)
Valutazione SOMMATIVA finale
Fine 2° quadrimestre
Valutazione CERTIFICATIVA
Conclusione 3^ Sc. Secondaria di 1°Grado :
Esame di Stato
La scuola è tenuta ad elaborare il Documento di Valutazione quadrimestrale e finale e in attesa del
modello ministeriale, anche il documento di CERTIFICAZIONE delle COMPETENZE prevista
al termine della Scuola Primaria e del 1° ciclo d'istruzione .
PRINCIPI DELLA VALUTAZIONE
Consapevoli della complessità e delicatezza del momento valutativo, riteniamo utile richiamarne
alcuni principi fondamentali quali:
- la VALUTAZIONE intesa come PROCESSO che, partendo da ciò che l'alunna/o è e già sa,
promuove il progressivo avvicinamento a mete raggiungibili, nel rispetto dei ritmi e delle
condizioni soggettive dell'apprendimento.
- la VALUTAZIONE come VALORIZZAZIONE in quanto non si limita a censire lacune ed
errori, ma evidenzia le risorse, le potenzialità, i progressi, aiuta l'alunno a motivarsi, a costruire
un'immagine positiva e realistica di sé.
1
DIAGNOSTICA-PROGNOSTICA di norma all'inizio dell'anno e di ogni attività didattica, è
finalizzata alla conoscenza dell'alunno, del quale consente di rilevare ciò che già sa, come
lavora, come relaziona, ...e quindi di ipotizzarne gli sviluppi futuri
FORMATIVA e REGOLATIVA per monitorare il percorso di apprendimento in itinere e
poiché è anche un momento di AUTOVALUTAZIONE dell'efficacia dell'azione didattica,
consente al docente, eventualmente, di riprogettarne il percorso
SOMMATIVA di bilancio consuntivo delle conoscenze e abilità acquisite e del livello di
maturazione culturale e personale raggiunto da ognuno
3
Inoltre, è opportuno ribadire che, affinchè il processo valutativo risulti trasparente, valido,
comprensibile, si deve distinguere il momento della misurazione (rilevazione ragionevolmente
oggettiva dei dati) dallo specifico della valutazione ( sintesi ragionata tra misurazione ed
osservazioni sistematiche) ed esplicitare i criteri di passaggio da misurazione e valutazione.
La MISURAZIONE richiede che si stabilisca:
- Cosa verificare (obiettivi, contenuti, comportamenti...vedi prog. del C.d.C. e
personale)
- Come verificare* (diverse modalità di verifica e oss. sistematiche coerenti con
l'obiettivo)
- Come registrare ed interpretare i dati
- Quando verificare ( frequenza e sistematicità)
* la costruzione equilibrata della verifica è fondamentale per una valutazione - "giusta"
cioè valida: congruente rispetto agli scopi - attendibile: poiché è costante rispetto alla
misurazione - graduata: prevede difficoltà crescenti con punteggi a piramide : una fascia
di punteggi ampia per l'essenzialità e una più ristretta per l'eccellenza
La VALUTAZIONE richiede:
Un criterio in base al quale giudicare se l'obiettivo è stato raggiunto
(uno standard prefissato- il punteggio medio di classe o in base all'itinerario individuale dell'alunno)
Un linguaggio-codice per comunicare .
Il voto è il CODICE utilizzato per esprimere la sintesi valutativa, non è lo strumento
per misurare. Detto questo, se ne deduce che la misurazione delle verifiche (anche
orali) deve avvalersi di altri strumenti quali:
- DESCRITTORI DI PRESTAZIONE, (rubriche, check list ) rispetto ai quali si
possono individuare anche più livelli ai quali , eventualmente, far corrispondere dei
punteggi
- E/o PERCENTUALI riconducibili a punteggi (verifiche oggettive, strutturate,
semistrutturate,..)
DALLA MISURAZIONE alla VALUTAZIONE delle VERIFICHE SOMMATIVE
Trasformare le misurazioni in valutazioni comporta in primo luogo definire a priori
"LA SOGLIA DI ACCETTABILITÀ " ed eventualmente "l'eccellenza", riferimenti
essenziali per determinare eventuali punteggi e percentuali.
- L'ACCETTABILITÀ corrisponderà al descrittore e/o all'intervallo dei
punteggi percentuali relativi al voto "6".
- L'ECCELLENZA corrisponderà al descrittore e/o all'intervallo dei
punteggi percentuali relativi al voto "10".
In quest'ottica, il voto dovrebbe esprimere una sintesi valutativa riconducibile ad
una fascia di livello, non connotarsi ancora come misuratore.
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STRUMENTI DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE
Si perviene alla sintesi valutativa predisponendo congruenti strumenti di verifica e
validi criteri di misurazione degli esiti, nonché le modalità di osservazione (con
indicatori e descrittori ) dei comportamenti cognitivi.
Allo scopo si possono utilizzare diversi strumenti di osservazione e di verifica:
osservazioni dirette o sistematiche
prove oggettive o prove strutturate (stimolo e risposta chiusi):
- vero/falso •scelta multipla •completamento • corrispondenza
- altre prove: grafiche, tecniche, motorie riconducibili a misurazioni oggettive
prove semistrutturate scritte (stimolo chiuso, risposta aperta):
• domande strutturate
• riassunti
• saggi brevi (lettera, diario, cronaca, racconto, testo argomentativo....)
 rapporti di ricerca e di progetto
prove semistrutturate orali:
• intervista, colloquio strutturato e libero
•
riflessione parlata
RILEVARE E VALUTARE LE COMPETENZE
Consapevoli della complessità insita nel progettare e valutare le competenze, consideriamo che al
pari delle dimensioni immaginativa, inventiva, progettuale-creativa, richiedano di essere osservate e
rilevate in situazione. Infatti, nella società si riconosce la persona competente, esperta, creativa dalla
qualità delle sue prestazioni esplicate in situazioni di realtà; ciò comporta saper gestire vincoli,
condizioni imposte, imprevisti,...
Quindi, la "VALUTAZIONE CONTESTUALIZZATA O AUTENTICA"(da H.Gardner a G. Wiggins) che si
inserisce in modo naturale nel processo di apprendimento è più funzionale alla rilevazione delle
competenze e consente di valorizzare in modo ampio le potenzialità di ognuno.
Quindi, per tutte quelle esperienze didattiche disciplinari e trasversali: progetti, ricerche, laboratori,
ricche di significatività in quanto complesse (non significa difficili), stimolanti, coinvolgenti, che si
propongono agli alunni e per le quali le usuali modalità di verifica risultano poco adeguate, è
necessario individuare "LE DIMENSIONI OGGETTO DI VALUTAZIONE" che dovranno essere
monitorate nel loro manifestarsi durante le attività.
Perciò, lungo il percorso, sarà importante osservare e considerare(tutti o in parte):
-
IL PROFILO INDIVIDUALE DELL'ALUNNO:
atteggiamento verso il lavoro (cooperazione,
disponibilità, perseveranza,..) propensioni intellettuali (logiche, linguistiche, immaginative,
creative,..)
-
LA PADRONANZA DI CONOSCENZE, ABILITÀ specifiche
-
LA QUALITÀ DEL LAVORO
-
LA COMUNICAZIONE
-
LA RIFLESSIONE
e trasversali manifestate in situazione
in relazione alla specificità dell'esperienza
cioè la capacità di parlare del proprio lavoro, di confrontarsi con
compagni e insegnanti, di ascoltare gli altri,...
(autovalutazione) cioè la capacità di osservare con distacco il proprio lavoro,
monitorare progressi e carenze personali e del gruppo, riconsiderare il percorso,..
La rilevazione di tali DIMENSIONI si effettuerà "al volo" in itinere, sulla base di criteri di
osservazione, rubriche con indicatori di livello, ma anche al termine dell'attività rivedendo il
percorso di lavoro, i materiali prodotti e la qualità dei risultati. Anche queste rilevazioni saranno poi
formalizzata dall’insegnante (con punteggi e/o giudizi) contribuendo a definire la valutazione
complessiva dell'alunna/o .
La CERTIFICAZIONE delle COMPETENZE prevista al termine della Scuola Primaria e del 1°
ciclo d'istruzione si documenta per ora tramite un modello elaborato autonomamente dalle scuole
(vedi modelli) con una valutazione che attesta il livello tradotto anche in voto decimale.
5
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER VERIFICHE SOMMATIVE
Solo per la Scuola Secondaria di 1° Grado si prevede il voto 3 allo scopo di comunicare in modo
chiaro la gravità della insufficienza e rendere evidente anche il sia pur minimo progresso, là dove,da
prestazioni praticamente nulle, l’alunno raggiunge un voto sia pur di poco superiore.
RENDIMEN
TO
INDICATORI
Eccellente
Ottimo
Conoscenze
Ampie, complete, senza errori, particolarmente
approfondite
Autonomia e sicurezza nell’applicazione anche in
situazioni nuove
Abilità e
Esposizione rigorosa, ricca, ben articolata
Competenze
Capacità di sintesi , rielaborazione personale, creatività,
originalità
E/O %
100
≥ 95
Voto Fascia di livello
10
<95
≥ 90
9
< 90
≥ 80
8
<80
≥ 70
7
<70
≥ 55
6
Applicazione guidata, ancora incerta, ma in miglioraAbilità e
mento rispetto alla situazioni di partenza
Competenze Schematismi, esiguità di analisi
Esposizione ripetitiva e imprecisa
< 55
>40
5
Conoscenze Frammentarie, lacunose anche dei minimi disciplinari.
≤40 >30
4
Conoscenze
distinto
DESCRITTORI
Voto 9:
i medesimi
descrittori, pur
con valori assoluti
inferiori
Complete, corrette, approfondite
precisione e sicurezza nell’applicazione in situazioni via
via più complesse.
Abilità e
Esposizione chiara, , precisa e articolata
Competenze
Capacità Sintesi, apporti critici e rielaborativi apprezzabili, talvolta originali
Insufficiente
Gravemente insufficiente
Non sufficiente
Sufficiente
buono
Conoscenze Corrette, ordinate, strutturate nei nuclei fondamentali
Analisi puntuali, applicazione sostanzialmente sicura in
Abilità e
situazioni note
Competenze Esposizione chiara, abbastanza precisa, lineare
Sintesi parziale con alcuni spunti critici
Conoscenze Sostanzialmente corrette, essenziali
Analisi elementari ma pertinenti, applicazione senza
Abilità e
gravi errori in situazioni semplici
Competenze Esposizione semplificata, sostanzialmente corretta,
parzialmente guidata
Conoscenze
FASCIA DI
ACCETTABILITÀ
Parziali dei minimi disciplinari, ma tali da consentire un
graduale recupero
Applicazione scorretta con gravi errori, incompletezza
Abilità e
anche degli elementi essenziali
Competenze Analisi inconsistente, scorretta nei fondamenti
Esposizione scorretta, frammentata, povertà lessicale
per la Sc. Primaria il voto 4 è riferito
anche al livello
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
VOTO 3 PREVISTO SOLO PER LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Conoscenze
Praticamente assenti
Abilità e Applicazioni e analisi gravemente scorrette o inesistenti
Competenze Esposizione gravemente scorretta, confusa
≤ 30
3
- Si lascia alla decisione del docente l'eventuale utilizzo dei "mezzi voti".
6
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell'alunno, nonché le decisioni
relative alla promozione alla classe successiva, vengono adottate collegialmente dai docenti
contitolari della classe.
Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere
l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali2 e comprovati da specifica motivazione
la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi e
illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.
La valutazione viene registrata sulla scheda individuale dell'alunno , ferma restando la normativa
nazionale, nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni e viene consegnata alla
famiglia accompagnata da un colloquio esplicativo.
Sulla scheda di valutazione individuale dell'alunno, nel 2° quadrimestre è necessario
che il voto riferito a ciascuna disciplina non sia inferiore a sei decimi .
Con questa modalità si intende:
adeguarsi agli ordini di scuola successivi, quali la Sc. Secondaria di 1° e 2° grado, in cui è
chiaramente esplicitata tale direttiva (art.3 legge 169 e art.4 DPR 122)
considerare la valutazione della scuola Primaria come un percorso individuale e personale di
apprendimento dalla situazione di partenza, valutata all'inizio di ogni anno scolastico, ai
successivi progressi in itinere;
riconoscere la diversità di ogni alunno e valorizzare le sue potenzialità in diversi contesti di
apprendimento e di relazione;
promuovere nell'alunno l'autostima e la considerazione positiva di sé, affinché possa maturare
atteggiamenti di fiducia e di collaborazione con gli insegnanti e i compagni;
informare la famiglia sulla situazione problematica del proprio figlio e incoraggiarla ad intervenire in modo continuativo e attento con azioni di rinforzo da attuare a casa;
precisare comunque nel documento di valutazione la presenza di lacune e nel caso di insufficienze elevato a voto SEI allegare anche una specifica e puntuale NOTA descrittiva
2
Come si è detto la non ammissione nella Scuola Primaria è contemplata solo in CASI ECCEZIONALI e all'unanimità.
Queste decisioni vanno valutate caso per caso , dal momento che ogni bambino ha un proprio
percorso di apprendimento, fatto di difficoltà, ma anche di conquiste e salti in avanti.
Tuttavia, si concepisce l'ECCEZIONALITÀ della non ammissione con queste premesse:
- come costruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo di apprendimento positivo
con tempi più lunghi e più adeguati ai ritmi individuali;
- come scelta condivisa con la famiglia;
- come evento accuratamente preparato per l'alunno, anche in riferimento alla classe di futura
accoglienza;
- come evento da considerare eventualmente (senza limitare l'autonoma valutazione dei docenti)
negli anni di passaggio tra segmenti formativi (i bienni?), che richiedono livelli cognitivi più
elevati per garantire gli apprendimenti successivi;
- come evento da evitare al termine della classe prima vista anche la sua valenza di anno di
raccordo con la scuola dell'infanzia (DL 19 febbraio 2004, n. 59)
- quando benché siano stati documentati interventi di recupero e sostegno, questi non si sono
rivelati efficaci.
La proposta di non ammissione, discussa nel team docenti, dovrà essere presentata al Dirigente
Scolastico con la relativa documentazione, alla famiglia, alle responsabili di plesso e alle insegnanti
che accoglieranno l'alunno l'anno successivo.
Tali comunicazioni dovranno avvenire entro il 30 aprile dell’a.s. in corso per consentire un
adeguato passaggio di informazioni
7
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
La valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite nonché la valutazione dell'esame finale del
1° ciclo sono effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado sono ammessi alla classe successiva, ovvero allo esame di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con
decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe, un voto non inferiore a sei
decimi in ciascuna disciplina e nella condotta.
Qualora il Consiglio di Classe deliberi l'ammissione alla classe successiva, pur
in presenza di carenze relative all'apprendimento, la scuola provvede ad inserire
una specifica nota nel documento di valutazione.
La valutazione viene registrata sulla scheda individuale dell'alunno nei
modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni e viene
consegnata alla famiglia, accompagnata da un colloquio esplicativo.
VALIDITÀ DELL'ANNO SCOLASTICO
(art.11 DL n. 59 del 2004)
Ai fini della validità dell'a. s. per il passaggio alla classe successiva è richiesta la
frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno.
Per casi eccezionali, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la
possibilità di procedere alla valutazione stessa, sono state deliberate dal CD le seguenti
motivate deroghe al suddetto limite:
- Lunghi periodi di assenza dovuti a malattia certificata (per il periodo
ospedaliero vale la scuola in ospedale);
- Particolari esigenze organizzative della famiglia (lavoro, malattia, lutto,..)”
ESAME DI STATO
Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo
indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo
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VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
NELLA SCUOLA PRIMARIA la valutazione del comportamento degli alunni è
espressa collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio,
formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei Docenti, riportato nel
documento di valutazione.
NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO la valutazione del comportamento degli alunni è espressa collegialmente dai docenti della classe, con voto
numerico espresso in decimi; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato anche in lettere nel documento di valutazione.
INDICATORI E DESCRITTORI PER IL VOTO DI CONDOTTA :
Rispetto di ogni persona: docenti, compagni e personale della scuola
Rispetto delle norme che regolano l’Istituzione scolastica (compreso frequenza
regolare, e puntualità nel presentare giustifiche , riconsegnare verifiche , firme di comunicazioni,..)
Rispetto delle strutture e degli spazi della scuola come patrimonio collettivo da
preservare e come fattore di qualità della vita scolastica
10
Alunno dal comportamento irreprensibile sotto ogni aspetto:
relazione con gli altri, partecipazione propositiva e costruttiva alle attività della
scuola: in classe, gite e visite d'istruzione, intervallo ,… è un esempio per gli altri
9
Alunno rispettoso di persone, regole e delle cose . Ruolo positivo e collaborazione nel
gruppo classe. Frequenta con regolarità e puntualità, puntuale nel provvedere ad
espletare le richieste e le norme
8
Alunno di solito rispettoso di persone , di regole e delle cose . A volte si fa
riprendere, ma se richiamato, riesce comunque a controllarsi.
Qualche dimenticanza (vedi giustifichi, firme verifiche, comunicazioni scuolafamiglia,..) e/o non sempre puntuale
7
Alunno non sempre rispettoso di persone , di regole e delle cose. Spesso si fa
riprendere e se richiamato, non sempre riesce comunque a controllarsi. Poco puntuale
e/o frequenza poco regolare
6
Alunno non proprio corretto, poco rispettoso di persone e regole, tende a disturbare le
lezioni. Frequenti dimenticanze, poco puntuale e/o frequenza irregolare . Ha riportato
note di condotta .
Alunno che, pur gravemente sanzionato, ha mostrato in seguito concreta
dimostrazione di ravvedimento migliorando sensibilmente i propri comportamenti
Valutazione =
5
Secondo i criteri contenuti nel DPR n.122 del 22-06-09 . Ha riportato
gravi mancanze ed è stato gravemente sanzionato
9
DALLA VERIFICA ALLA VALUTAZIONE DISCIPLINARE
QUADRIMESTRALE E FINALE
Vista la funzione didattico formativa della valutazione, i docenti delle singole discipline nel pervenire all’attribuzione della valutazione finale terranno conto:
 delle prove di verifica
 di come e di quanto ciò che è ritenuto fondamentale per la disciplina è stato
raggiunto
 delle competenze dimostrate
 del progresso rispetto al livello di partenza e il percorso fatto verso l’autonomia
 delle osservazioni rispetto agli obiettivi cognitivi, formativi e dei comportamenti
Non si tratta quindi di una semplice media aritmetica , ma di un sistema di valutazione che per essere ragionevolmente trasparente e attendibile ha richiesto e richiede
ai docenti di disciplina di concordare il numero minimo di verifiche, i criteri e gli
indicatori della valutazione e delle osservazioni sistematiche, nonchè i relativi pesi.
(soprattutto nella secondaria)
Per ogni disciplina sono esplicitati i criteri di valutazione delle verifiche e per
determinare il voto finale (in fase di aggiornamento)
discipline
scuola primaria
scuola secondaria di 1°
ITALIANO
allegato n. 1
allegato n. 1a
MATEMATICA
allegato n. 2
allegato n. 2a
SCIENZE
allegato n. 3
allegato n. 3a
INGLESE
allegato n. 4
allegato n. 4a
2^ Lingua COMUNITARIA
allegato n. 5
allegato n. 5a
TECNOLOGIA -
allegato n. 6
allegato n. 6a
STORIA
allegato n. 7
allegato n. 7a
GEOGRAFIA
allegato n. 8
allegato n. 8a
ARTE E IMMAGINE
allegato n. 9
allegato n. 9a
allegato n. 10
allegato n. 10a
SCIENZE MOTORIE e SPORTIVE
allegato n. 11
allegato n. 11a
RELIGIONE CATTOLICA
allegato n. 12
allegato n. 12a
MUSICA
NB: la valutazione quadrimestrale e finale di religione deve essere è espressa
senza attribuzione di voto numerico (art. 2 c. 4 Schema di regolamento sulla
valutazione), ma con giudizio: non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo.
Inoltre, anche per quanto riguarda le attività laboratoriali pomeridiane, si è concordato di valutarle con giudizio: non sufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo.
10
VALUTAZIONE DI ALUNNI CON DISABILITÀ
La valutazione degli alunni con disabilita' certificata nelle forme e con le modalita' previste dalle
disposizioni in vigore e' riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del
Piano Educativo Individualizzato, ed e' espressa con voto in decimi (art. 9 c. 1 Schema di
regolamento).
Per l’attribuzione della valutazione numerica valgono i criteri della seguente tabella:
CRITERI DI ATTRIBUZIONE VALUTAZIONE NUMERICA
5
Obiettivi previsti dal PEI non raggiunti
6
Raggiungimento obiettivi minimi previsti dal PEI
7
Sostanziale raggiungimento degli obiettivi previsti dal PEI
8
Soddisfacente raggiungimento obiettivi previsti dal PEI
9
Eccellente grado di partecipazione alla vita scolastica
10
e obiettivi PEI pienamente raggiunti
Per l'esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte prove di esame differenziate, comprensive
della prova a carattere nazionale. Le prove sono adattate, ove neces-sario in relazione al piano
educativo individualizzato
VALUTAZIONE DI ALUNNI con Difficoltà Specifica di Apprendimento DSA
La verifica e la valutazione degli alunni con Difficoltà Specifica di Apprendimento , certificati
nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in vigore (dpr 122 e legge n.170, 08
ottobre 2010 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”)
tengono conto delle specifiche situazioni soggettive e di quanto indicato nel Piano Didattico
Personalizzato, dove sono esplicitati gli strumenti metodologico-didattici e dispensativi ritenuti più
idonei.
Anche la verifica e la valutazione degli apprendimenti in sede d’esame tiene conto di quanto sopra.
VALUTAZIONE DI ALUNNI stranieri di recente immigrazione
Al riguardo, l’articolata normativa ha quale riferimento cardine il DPR 394/99 in cui si legge:
“Il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri,
il necessario adattamento del programma di insegnamento; allo scopo possono essere adottati
specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni …“.
Conseguentemente la valutazione deve avvenire sulla base dei contenuti e degli obiettivi del
programma personale.
Queste condizioni hanno carattere transitorio, infatti, gli alunni si considerano Neo Arrivati in Italia,
entro i primi due anni dal loro inserimento scolastico.
Tuttavia, nel DPR 122 (art.1 comma 9) si precisa che:”i minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45 del
decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei
modi previsti per i cittadini italiani".
Questo comporta,che soprattutto in occasione dell'esame di fine ciclo l'alunno debba sostenere tutte
le prove , compresa quella nazionale, ma ciò non nega che la commissione consideri , come avviene per altri alunni in difficoltà, il punto di partenza, i progressi, le potenzialità e si predispongano
prove graduate con diversi livelli di difficoltà.
11
Viste in particolare la legge 169 del - 30-10-08 e DPR n.122 del 22-06-09
CRITERI di AMMISSIONE alla CLASSE SUCCESSIVA e all'ESAME di STATO
La Scuola, nel momento in cui si pone finalità ed obiettivi,
persegue quei risultati concreti che i livelli di competenza raggiunti
dagli alunni attestano. Tali livelli non sono realisticamente uguali
per tutti, ma devono comunque indicare il possesso della soglia di
accettabilità o “minimo socialmente utile”, senza il quale il compito
della scuola risulta deficitario.
La soglia di accettabilità, relativa alle competenze disciplinari,
corrisponde al voto 6: indica che l’alunno ha dimostrato il possesso
del livello standard di competenza, di volta in volta stabilito
dall’insegnante (risultante anche dal confronto tra docenti della
stessa materia) nelle diverse prove di verifica o nei recuperi
immediati o in esperienze successive.
Come già precedentemente sottolineato, in taluni rari casi, qualora
un alunno non riesca a raggiungere livelli di accettabilità in più aree
disciplinari, è il significativo e dimostrabile progresso personale e
culturale evidenziato rispetto alla situazione di partenza a consentire
al Consiglio di Classe di esprimere un giudizio positivo sul livello
globale di maturazione raggiunto, valorizzando le eventuali
attitudini dimostrate.
Criterio assoluto
Riferito al gruppo
Riferito al sè
Comunque, è il Consiglio di Classe, in assoluta autonomia, ad esprimersi nei
confronti di una eventuale promozione o ripetenza, avendo come principale
riferimento il “ bene” dell’alunno.
In talune circostanze, sulla base del progetto educativo, si può ritenere utile
prolungare il tempo di permanenza dell’alunno nella scuola per un recupero più
efficace e completo; in altre il rapporto svantaggi-benefici può indurre il Consiglio
di Classe a ritenere non opportuna la non ammissione alla classe successiva o
all’esame finale.
 Per le classi I , II,III in sede di scrutinio di fine anno, ai fini della promozione o
ammissione all'esame, tutti i voti di discipline e condotta non devono essere inferiori a 6 decimi (Cf art. 3 D.lgs 137/09) pertanto, come previsto, il Consiglio di
classe delibererà con l’inserimento eventuale di specifica nota nel documento di
valutazione (art. 2 c. 7 Regolamento di valutazione).
 La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica è regolata dal c. 4 art. 309
D.lgs 297/94). Il docente partecipa alle votazioni degli alunni che si avvalgono dello
insegnamento e, se tale voto è determinante, diviene giudizio motivato iscritto a
verbale.
12
Pertanto, con queste premesse, nella Sc. Secondaria di 1° dell'IC di Villa d'Almè
i criteri di riferimento comuni che il C.D.C, nella propria autonomia, prende in considerazione quando discute e decide in merito all'ammissione o non ammissione dell'
alunno alla classe successiva o all'esame di Stato sono così sintetizzati:
Per i casi dubbi la condizione indispensabile sia l’effettivo impegno dimostrato
dall’alunno
Quindi,
1. Tutti i docenti faranno in modo che risultino proficui i corsi e i percorsi di recupero
previsti per gli alunni in difficoltà, utilizzando inoltre, strategie individualizzate atte al
raggiungimento di competenze essenziali (attività e verifiche graduate o semplificate,
..in modo che allo scrutinio arrivino dai singoli docenti proposte di voto già positive
(anche se differenziate rispetto agli altri alunni)
2. Qualora, nonostante l’impegno, l’alunno mantenga ancora fino a TRE insufficienze
(voto 5), i docenti in C.D.C si confronteranno e, previa indicazione a verbale della
situazione, decideranno per l’ammissione innalzando il voto a 6.
3. In presenza di QUATTRO o più insufficienze si agirà per l’ammissione solo se si è
riscontrato che
a. Tali voti provengano da insufficienze più negative (voto 4 o meno) e quindi siano
comunque un miglioramento dovuto a impegno . Anche in questo caso si verbalizzerà indicando che dall’anno successivo si dia il via a strategie di personalizzazione.
b.Che l’alunno abbia frequentato con impegno i percorsi di recupero proposti dalla
scuola
Tuttavia , nel caso in cui ci sia stato impegno , ma non significativi miglioramenti, si valuterà, caso per caso, se può essere utile fermare l’alunno in difficoltà, indicativamente una
sola volta nel triennio, per dargli più tempo per il recupero. In tal caso si presterà particolare
attenzione al contesto socio-familiare in cui l'alunno è inserito, per evitare che ci siano
ostacoli al suo percorso di apprendimento.
Nb. Agli alunni promossi con voto elevato a sei dal C.dC saranno assegnati compiti
estivi ad hoc
4. Situazione di alunni stranieri: (DPR 394/99 e DPR 122/99)
vanno considerate singolarmente
- in primis in base al periodo di permanenza in Italia (si considerano Neo Arrivati in
Italia primi due anni)
- l’insegnante (e la scuola) dovrà aver messo in atto tutte le strategie personalizzate
quali: elevata semplificazione dei contenuti e adeguamento delle prove di verifica
- un altro elemento è sicuramente l’impegno dimostrato
se nonostante ciò l’alunno non ha raggiunto la sufficienza il CdC dovrà rivedere le strategie
adottate , ma ammetterà comunque l’alunno alla classe successiva
5. situazione di alunni pluri ripetenti:
per tali alunni i docenti dovranno considerare anche elementi qualificanti il percorso di
crescita, (credito di cittadinanza) anche quelle esperienze non strettamente didattiche
quali contributi anche operativi – organizzativi, nonché atteggiamenti positivi verso
iniziative della comunità scolastica, affinchè tutto possa concorrere ad una promozione
umana. Va tenuto anche in elevata considerazione il contesto familiare .
13
CRITERI PER esprimere il GIUDIZIO DI IDONEITÀ all'esame di fine ciclo
L'ammissione all'esame di Stato prevede che il CdC formuli il giudizio di idoneità espresso con
VOTO in decimi. Tale giudizio3 deve considerare il percorso triennale dell'alunno, quindi non può
essere una semplice media di voti. Inoltre, concorre con le prove scritte , il colloquio e la prova
Invalsi a definire il voto finale, determinato dalla media aritmetica delle singole prove.
L'incidenza percentuale del giudizio di idoneità è quindi 1/7 della media, mentre nel passato il
percorso aveva un peso decisamente maggiore.
Pertanto, al fine di esprimere in modo collegiale e secondo criteri trasparenti il giudizio di idoneità
si sono concordati i modi per definire i “crediti formativi” da attribuire a ciascun alunno, a partire
dalla classe prima e secondo una media ponderata.
- per ciascuna Classe si perviene ad una valutazione finale sulla base di una media ponderata tra:
- media dei voti delle discipline (reale non arrotondata) [70%]
- ob formativi-competenze [15%] (in quanto è molto importante la visione valutativa globale del
CdC ) contraddistinti da cinque livelli la cui media è riconducibile ad un voto decimale
- VOTO di condotta [5%]
a seguire credito per
- religione/alternativa. [5%]
- frequenza dei Laboratori- /recuperi/approfondimenti [5%]
A tale media può essere eventualmente aggiunto un ulteriore credito (max 0,2) per particolari
meriti, quali notevole progresso rispetto alla situazione di partenza, significativi risultati in diversi
campi: gare sportive, partecipazione a concorsi.., conseguimento ECDL, certificazione di
competenza linguistica, meriti per attività sociali, di volontariato,..
La media complessiva annuale così espressa (non arrotondata) costituirà un credito in funzione del
giudizio di idoneità con pesi diversi: 20 % classe prima- 20 0% classe seconda- 60 % classe terza.
La misurazione finale (vedi tabella) sarà per il CdC un valido riferimento per
esprimere il giudizio di idoneità all'esame finale.
Spetta alla fine al Consiglio di Classe deliberare a maggioranza .
NB : Da CM 49: I voti espressi in decimi rispettivamente assegnati – in sede di
scrutinio finale - al giudizio di idoneità, nonché a ciascuna disciplina e al
comportamento sono riportati nel documento di valutazione e nel registro generale
dei voti.
3
perché è opportuno esplicitare tali criteri:
- il docente può avere maturato giudizi certi sull' alunno , senza particolari “conteggi”
ma in C.d.C ci possono essere pensieri diversi e soprattutto l’alunno e la famiglia
devono disporre degli elementi per capire il senso di quello che pur esprimendosi in
voto , è definito non a caso GIUDIZIO.
Inoltre, anche se gli aspetti considerati per formulare il giudizio dovessero modificare
il voto, rispetto alla semplificazione della media finale, per un solo alunno, sarebbe
comunque una scelta opportuna e una certezza per gli altri , nonchè una conferma
della validità e trasparenza delle valutazioni espresse.
14
CRITERI VALUTAZIONE ESAMI
da Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 Articolo 3
Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell’istruzione
6. All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la
prova di cui al comma 4, e il giudizio di idoneità di cui al comma 2.
Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio
di idoneità, arrotondata all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
…………………………………………………………………………………………………………
8. Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte
della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.
Come si è detto, il superamento dell'esame di Stato si esprime con un voto in decimi non inferiore a
sei, derivante dalla media aritmetica di tutte le prove compreso il giudizio di idoneità.
Spetta comunque ai docenti concordare le prove, esplicitarne i criteri di valutazione, indicando anche
la soglia di accettabilità. Conseguentemente, nel predisporre le prove d'esame si ritiene fondamentale
applicare il criterio della gradualità, con diversi livelli di difficoltà , definendo con chiarezza le
prestazioni richieste all'alunno per raggiungere la soglia di accettabilità.
Inoltre, considerata la rigidità della media aritmetica, si ritiene che il voto cinque indichi il limite
della non accettabilità.
Criteri di attribuzione della lode deliberati dal CD
La lode viene assegnata da parte della commissione con decisione assunta all'unanimità se:
 il candidato consegue il punteggio finale di dieci decimi in tutte le prove che concorrono al
calcolo del voto finale e se il giudizio di idoneità è dieci decimi;
 il candidato non consegue il punteggio di dieci decimi in una sola delle prove che concorrono
al calcolo del voto finale e se ill giudizio di idoneità è dieci decimi
Anche la valutazione del colloquio (modalità di svolgimento del colloquio si veda allegato) richiede
che se ne definiscano i criteri. In primo luogo, come criterio di partenza si dovrebbero considerare
le caratteristiche del soggetto, quindi con parametri in parte personalizzati (il criterio riferito al sé, non
in termini assoluti) ad esempio:
- valutare già l'atteggiamento, la modalità e la qualità della presentazione del suo percorso (l’eventuale
mappa, i materiali richiesti,..)
- considerare il livello, quindi se si richiede una prestazione semplice si valuterà anche molto
positiva una prova all'altezza delle aspettative.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE
IL CANDIDATO
Di saper ricostruire le fasi fondamentali
di…
…….conoscere in modo ……..…………i
contenuti affrontati nel corso del colloquio
Di saper operare dei collegamenti…..
Di…………saper integrare con considerazioni e valutazioni personali
Di sapere esporre………
Si è espresso con un
linguaggio……………....
Ha affrontato il colloquio in modo
……………
Il livello di preparazione raggiunto :
HA DIMOSTRATO:
Un'attività / un esperimento / un lavoro svolto / una unità
didattica
Di non conoscere / approssimativo / parziale / non omogeneo
/ superficiale / complessivo / approfondito
Solo se guidato / limitato ad una sola disciplina / a livello
pluridisciplinare
- collegamenti superficiali - - collegamenti semplici e corretti
(abbastanza corretti) ………..-collegamenti pertinenti,
articolati e approfonditi …………..
Di non saper esporre considerazioni personali
Con difficoltà / in modo stentato / con sufficiente coerenza /
in modo semplice ma coerente / in modo esauriente / in
modo ordinato
Confuso / non sempre chiaro / chiaro / appropriato / ricco
ed appropriato
serio e responsabile (con i materiali richiesti) /consapevole/
sicuro ed autonomo/ superficiale/ poco consapevole /Insicuro/
motivato/ poco motivato
%
20%
30%
15%
eventualme
nte non si
valuta se
livello
basso
30%
5%
Dieci – nove – otto – sette – sei - cinque
15
CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE
PROVA N: ….
valutazione
PROVA DI ITALIANO
Qualità del contenuto
Correttezza della morfosintassi e della punteggiatura
Competenza lessicale
Correttezza ortografica
……………………………….
voto globale:
PROVA di PRIMA LINGUA COMUNITARIA: Inglese
 Tabella valutativa per la lettera
valutazione
Pertinenza e ricchezza del contenuto in rapporto alla traccia
Ricchezza e proprietà lessicale
Correttezza ortografica e morfosintattica
 Tabella valutativa per il questionario
valutazione
Comprensione del testo
Capacità di rielaborazione
Correttezza ortografica e morfosintattica
voto globale……………………………….
PROVA di SECONDA LINGUA COMUNITARIA: ……………………………………….
 Tabella valutativa per la lettera
valutazione
Pertinenza e ricchezza del contenuto in rapporto alla
traccia
Ricchezza e proprietà lessicale
Correttezza ortografica e morfosintattica
 Tabella valutativa per il questionario
valutazione
Comprensione del testo
Capacità di rielaborazione
Correttezza ortografica e morfosintattica
voto globale
……………………………….
PROVA DI MATEMATICA
valutazione
Problema di geometria
Piano cartesiano
Equazioni
Quesito di scienze
voto globale
……………………………….
La Prova Nazionale si valuta seguendo griglie di correzione e
dall’INVALSI subito dopo la somministrazione delle prove
criteri comunicati
16
ALLEGATI DA NORMATIVA:
STRALCIO
DA LEGGE N. 169 DEL 30 OTTOBRE 2008-11-24
Articolo 2. (Valutazione del comportamento degli studenti).
Fermo restando quanto previsto dal regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, in materia di diritti, doveri e
sistema disciplinare degli studenti nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, in sede di
scrutinio intermedio e finale viene valutato il comportamento di ogni studente durante tutto il
periodo di permanenza nella sede scolastica, anche in relazione alla partecipazione alle attività ed
agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni scolastiche anche fuori della propria sede.
1.
2. A decorrere dall'anno scolastico 2008/2009, la valutazione del comportamento è effettuata
mediante l'attribuzione di un voto numerico espresso in decimi.
3. La votazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal consiglio di
classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei
decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame conclusivo del ciclo
………………………………………………………………………………………………….
Articolo 3. (Valutazione del rendimento scolastico degli studenti).
1. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale
degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono
effettuate mediante l'attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con giudizio
analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall'alunno.
1-bis. Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.
2. Dall'anno scolastico 2008/2009, nella scuola secondaria di primo grado la valutazione periodica
ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite
nonché la valutazione dell'esame finale del ciclo sono effettuate mediante l'attribuzione di voti
numerici espressi in decimi.
3. Nella scuola secondaria di primo grado sono ammessi alla classe successiva, ovvero allo esame
di Stato a conclusione del ciclo, gli studenti che hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline.
«4. L'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi
e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di
maturazione raggiunti dall'alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una
valutazione non inferiore a sei decimi».
Stralcio da DPR n.122 del 22-06-09 art. 2 comma 7
Nel caso in cui l'ammissione alla classe successiva sia comunque deliberata in presenza di carenze
relativa-mente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire
una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione di cui al comma 2 ed a
trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno
Stralcio da DPR n.122 del 22-06-09 art. 3 commi 6 -8
6. All’esito dell’esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova
di cui al comma 4, e il giudizio di idoneità di cui al comma 2. Il voto finale è costituito dalla
media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità, arrotondata
all’unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5.
7.Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci decimi può essere assegnata la lode da parte
della commissione esaminatrice con decisione assunta all’unanimità.
17
Stralcio da DPR n.122 del 22-06-09 art. 2 comma 8
La valutazione del comportamento degli alunni, ai sensi degli articoli 8, comma 1, e 11, comma 2,
del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni e dell’articolo 2 del decreto
legge, è espressa:
a. nella scuola primaria dal docente, ovvero collegialmente dai docenti contitolari della classe,
attraverso un giudizio, formulato secondo le modalità deliberate dal collegio dei docenti, riportato
nel documento di valutazione;
b. nella scuola secondaria di primo grado, con voto numerico espresso collegialmente in decimi ai
sensi dell’articolo 2 del decreto legge; il voto numerico è illustrato con specifica nota e riportato
anche in lettere nel documento di valutazione
STRALCIO DAL DPR n.122 del 22-06-09 “ regolamento recante coordinamento delle norme
vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli
2 e 3 del decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito con modificazioni dalla legge 30 ottobre
2008, n. 169”.
Articolo 7 Valutazione del comportamento
1.
La valutazione del comportamento degli alunni nelle scuole secondarie di primo e di secondo
grado, di cui all’articolo 2 del decreto legge, si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza
civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri
doveri, nella conoscenza e nell’esercizio dei propri diritti, nel rispetto dei diritti altrui e delle regole
che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. Dette regole si
ispirano ai principi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e
successive modificazioni.
La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio
intermedio o finale è decisa dal consiglio di classe nei confronti dell’alunno cui sia stata
precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto
del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 4 e successive modificazioni, e al quale si
possa attribuire la responsabilità, nei contesti di cui al comma 1 dell’articolo 2 del decreto legge, dei
comportamenti:
a. previsti dai commi 9 e 9-bis dell’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24
giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni;
b. che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell’articolo 3 del decreto del Presidente della
Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni.
2. La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi deve essere motivata
con riferimento ai casi individuati nel comma precedente e deve essere verbalizzata in
sede di scrutinio intermedio e finale.
1
Art. 4 (Disciplina )I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti
che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto
svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni
singola scuola,…. E successivi commi (in particolare 9-9bis)
Art. 3 (Doveri) 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto
della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e
a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
18
Stralcio da DPR n. 235:
Modifiche all'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno
1998, n. 249
1. L'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito da:
"Art. 4 (Disciplina). - 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all' interno della
comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competen-ti ad irrogarle
e il relativo procedimen-to, secondo i criteri di seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino
di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale,
culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima
invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla
valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente
manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente,
della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di
convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
adottati dal CONSIGLIO DI CLASSE5. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a
quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame
di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal CONSIGLIO DI ISTITUTO.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate
infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi
genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in
coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un
percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità
scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano
stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per
l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata
dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di
pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o
comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non
siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità
durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con
l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o,
nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico.
Art. 2.Modifiche all'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249
1.
L'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, è sostituito dal seguente:
"Art. 5 (Impugnazioni). - 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi
abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito
ORGANO DI GARANZIA interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole
istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola
secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni.
LA NOTA PROT. 3602/PO del 31 luglio 2008 ……. In particolare, con riferimento al CONSIGLIO DI
CLASSE si deve ritenere che l’interpretazione maggiormente conforme al disposto normativo (art. 5 D.Lgs.
n. 297/1994) sia nel senso che tale organo collegiale quando esercita la competenza in materia disciplinare
deve OPERARE NELLA COMPOSIZIONE ALLARGATA A TUTTE LE COMPONENTI, IVI
COMPRESI PERTANTO gli studenti e I GENITORI, fatto salvo il dovere di astensione (es. qualora
faccia parte dell’organo lo studente sanzionato o il genitore di questi)e di successiva e conseguente surroga.
5
19
LINKS ESTERNI
E MODELLI DELL'ISTITUTO DI DOCUMENTAZIONE VALUTATIVA:
Sito dell'ISTITUTO COMPRENSIVO www.icvilla.it dove in area pubblica
possiamo trovare:
 POF annuale
 Curricoli verticali delle diverse discipline (da completare)
 Curricolo di Cittadinanza e Costituzione
E in area riservata DOCENTI
 Modello documento di valutazione Scuola Secondaria di 1°;
 Nota allegata per voti elevati a sei (prime e seconde)
 Nota allegata per voti elevati a sei (terze)
 Modello valutazione iniziali (novembre)
 Modello comunicazione alle famiglie della situazione intermedia (fine marzo)
 Tabelle per definire i crediti formativi annuali e il giudizio di idoneità
 Modalità di conduzione del colloquio d’esame
 Modello certificazione delle competenze
 Modello documento di valutazione Scuola Primaria
 Nota allegata per voti elevati a sei
 Modello certificazione delle competenze
 Criteri di valutazione delle diverse discipline (da completare)
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