l` effetto farfalla - Federazione Nazionale Assicuratori
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l` effetto farfalla - Federazione Nazionale Assicuratori
Nell’Aprile del 1947,si riuniva a Firenze il primo Congresso degli Operatori del comparto assicurativo. Nasceva, così, la FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI DELLE ASSICURAZIONI Oggi, FEDERAZIONE NAZIONALE ASSICURATORI federazione nazionale assicuratori documento riservato alle RSA-FNA di Roma 4/47 BBO NEE ON AZZIIO MA D’’IIN ORRM OXX D NFFO dicembre 2008 1. ORSI E TORI 2. BUOI E SQUALI APPENDICE WILLIAM GANN come fare finanza con Bibbia, Cabala e Fibonacci LLA …..FFIINNAANNZZIIAARRIIAA111 A FFA AU UN NA A… 1 I LA VITA II LA TEORIA III I QUADRATI DI GANN IV LA 24 REGOLE DEL BRAVO TRADER Fonti varie LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 1 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 “….Iudico poter esser vero che la fortuna sia arbitra della metà delle azioni nostre, ma che etiam lei ne lasci governare l'altra metà, o presso, a noi...” (Niccolò Machiavelli) Ed atteggiamenti speculativi differenti: il bull è il trader che punta al rialzo, il bear gioca al ribasso, vendendo titoli in previsione che il loro valore scenda, per riacquistarli successivamente. Buon 2009! 1. www.thebullandbear.com ORSI E TORI Gli ORSI e i TORI rappresentano i cicli di borsa: nel periodo orso, il mercato è in ribasso, mentre nel contrapposto periodo toro, le quotazioni salgono. Di qui l' espressione al ribasso). BEAR MARKET (mercato Queste le definizioni. Volendo circostanziare con qualche dato perimetrale, il mercato è orso quando i titoli azionari subiscono un ribasso di uno dei maggiori INDICI (come, per esempio, il DOW JONES per il mercato americano) del 20%, almeno. L’ Oxford English Dictionary 2 , riferisce che il termine bull market era già in uso in Europa, nel 1891. www.bullnotbull.com Quando si dice che i tori vincono sugli orsi si fa riferimento ad un momento di mercato in cui i compratori hanno la meglio sui venditori. Il vernacolo finanziario si arricchisce, poi, di verbi (…inglesi, of course), to bear e to bull, rispettivamente, ribassare e rialzare. E di sostantivi per distinguere Operatori in bullish (rialzisti) e bearish (ribassisti). La terminologia, di matrice anglosassone, tuttavia, si è affermata nel linguaggio finanziario del Vecchio Continente, solo nel dopoguerra, quando Americani e Inglesi cominciarono a dominare sulle BORSE europee. gli 2 Volendo passare ad un gergo psicocomportamentale, Bear e Bull qualificano temperamenti finanziari pessimistico, ottimistico -. OXFORD ENGLISH DICTIONARY (OED) indica, comunemente, il NEW ENGLISH DICTIONARY ON HISTORICAL PRINCIPLES, monumentale dizionario storico della lingua inglese antica e moderna. Promosso dalla Philological Society nel 1857, il lavoro di compilazione iniziò nel 1879 per concludersi nel 1928 (X volume; la seconda edizione, pubblicata nel 1989, constava di 20 volumi) LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 2 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 associato al fenomeno di SHORT SELLING 4 : gli skinbear(s) vendevano le pelli in previsione di una caduta dei prezzi per ricomprare, più tardi, guadagnandoci. Qualcuno fa risalire le origini del termine bull alla prima Borsa organizzata olandese dove i monosillabi con cui si accordavano i compratori, suonavano come dei veri e propri muggiti. LA PIAZZA DELLA BORSA DI FRANCOFORTE Rimane incerto l’ etimo. A proposito di Borse…. Per quanto riguarda l’origine dell’ orso, una delle motivazioni possibili fa riferimento ai grossisti di pelli d’orso – bearskin(s) - che vendevano la loro merce prima che fosse in loro possesso. Contraddicendo il detto popolare (ne vendez pas la peau de l’ours avant de l’avoir tué), il termine, senza qualche rimprovero, alludeva ad un ottimismo improvvido. La LONDON STOCK EXCHANGE (la Borsa di Londra) più che ad un organizzazione commerciale somiglia ad un club privato dove gli addetti alle trattative sono dei veri e propri soci, regolarmente eletti, che si aggiudicano il seat (o nomination) acquistandolo da un membro anziano in pensione. Intorno al 1720, ai tempi della bolla della SOUTH SEA COMPANY 3 , il termine orso venne 3 la locuzione fa riferimento alla bolla speculativa venutasi a creare intorno al 1720, in Inghilterra, sulle azioni della SOUTH SEA COMPANY che, fondata nel 1711, doveva rilevare il debito pubblico inglese (10 milioni di sterline) in cambio di un interesse annuo pagato dallo Stato e il monopolio dei commerci con le colonie spagnole nel Sud America. Per finanziare l'operazione, la Società emise delle azioni, in più tranches, a prezzi crescenti, spingendo il valore delle azioni verso l’alto e arricchendo gli amministratori della società e diversi uomini politici. Si venne così a creare una bolla speculativa, alimentata, da un lato, dalla frenesia di ottenere guadagni facili e, dall’altro, dagli interessi di coloro che continuavano a guadagnare impedendo qualsiasi regolamentazione delle emissioni. Nel momento in cui la domanda di titoli cessò di essere forte, e, in questo caso, finì di essere stimolata dai dirigenti dell'impresa, la bolla scoppiò mietendo molte vittime fra cui anche lo scienziato Newton. Lo scoppio della bolla ebbe effetti catastrofici sull'economia e sulla politica inglese. Dopo i tumulti che ne seguirono, fu varato il BUBBLE ACT, legge che, fino al 1826, vietava la libera costituzione di società per azioni, la cui creazione era subordinata al benestare della Corona o del Parlamento inglese. Altra caratteristica della Borsa londinese sta nella distinzione dei Soci in due categorie distinte, gli STOCK- JOBBER e gli STOCK-BROKER, dove il JOBBER ha rapporti e s c l u s i v a m e n t e con gli altri membri del club e si occupa di OBBLIGAZIONI che egli stesso sceglie. 4 Nella compravendita azionaria, il termine fa riferimento a quando si acquista un titolo per poi rivenderlo successivamente, guadagnando se nel frattempo il prezzo dell'azione è salito. Nell'operatività, lo SHORT SELLING, o VENDITA ALLO SCOPERTO, è quando si vende un titolo che non si ha ancora in portafoglio per poi riacquistarlo dopo un certo tempo, guadagnando se nel frattempo il prezzo è sceso o perdendo se il titolo è salito. LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 3 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 Laddove il BROKER fa da intermediario tra i JOBBER(S) ed il pubblico. All’interno di questa singolare piazza, la contrapposizione tra BULLS, gli speculatori che giocano al rialzo, e BEARS, quelli che giocano al ribasso, è molto evidente. Altre spiegazioni della terminologia faunistica fanno riferimento 9 alle specifiche modalità di attacco dei due animali: o o 9 IL CHARGHING BULL DI WALL STREET il toro solleva l’avversario con le corna, verso l'alto. Per cui, in un mercato toro le quotazioni ed i prezzi si muovono al rialzo. l’orso, al contrario, atterra il nemico con una zampata. Pertanto, il mercato orso è un mercato ribassista dove gli Operatori, prevedendo prezzi in calo, fanno scendere le quotazioni con i loro ordini di vendita alla velocità di movimento: mentre il toro carica rapidamente, l’orso si muove cauto e piuttosto pigramente; 9 a due vecchie quanto importanti famiglie di banchieri, i Barings e i Bulstrodes 9 l’orso ha il mento in giù, al contrario per il toro; 9 l’orso ha il collo rivolto in basso mentre per il toro è rivolto in alto. Il gergo ha avuto, anche, uno sbocco artistico testimoniato da due celeberrime sculture: a Wall Street trionfa un toro e a Francoforte, sempre in prossimità della Borsa, si fronteggiano un orso e un toro. Il Charging Bull… collocato nel Financial Disctrict di New York, è il simbolo di Wall Street e del capitalismo americano. La scultura, imponente - pesa più di 3 tonnellate ed è lunga quasi 5 metri -, ha una storia bizzarra. Apparve su un marciapiede antistante la Borsa, la mattina del 16 dicembre del 1989, senza che nessuno l’avesse commissionata e fra la sorpresa di tutti, ivi compresi sindaco e assessori. Fu messa lì, nel corso della notte, dal suo creatore, lo scultore Arturo Di Modica originario di Vittoria e residente a New York – aiutato da una trentina di suoi compagni, in 8 minuti, circa, fra una ronda di sorveglianza e la successiva. Va sottolineato che, per realizzare l’opera, simbolo di forza, potere e speranza della gente americana dopo il crac del 1987 5 , Di Modica fu costretto a vendere casa. Quella stessa mattina, su invito della NEW YORK STOCK EXCHANGE, società che gestisce la Borsa di Wall Street, la NYPD 5 nell’ottobre di quell’anno, il Dow Jones crollò in soli 5 giorni del 31%. Fu un evento traumatico paragonabile per ampiezza, solo, al crollo del 1929 che aveva dato il via alla Grande Depressione. LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 4 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 ordinò allo scultore di rimuovere il toro per ostruzione del traffico. grande fortuna degli investitori. Infatti, comprare alla fine di un bear market significa prendere azioni al minimo del loro prezzo e avere forti probabilità di una rivalutazione in breve tempo (vale, anche, la regola inversa). Ma dovette desistere, nel pomeriggio, quando il clamore suscitato dall' iniziativa – incoraggiato ad arte dal nostro, tramite volantini e segnalazioni alla stampa -, convinse le Autorità cittadine a sistemare il Charging Bull in una sede provvisoria (Bowling Green) a qualche isolato dal sito iniziale. 2. In seguito, Arturo Di Modica è diventato uno degli scultori più famosi degli Stati Uniti e la sua opera è un'attrazione turistica seconda, solo, alla Statua della Libertà. BUOI E SQUALI In finanza, l’antitetico duo ORSO-TORO, si accompagna con un’ altra strana coppia, BUE -SQUALO. Il BUE o meglio, il PARCO BUOI (NDR, parrebbe che, in finanza, il sostantivo sia declinato solo al plurale), sono i numerosi piccoli investitori che affrontano i grandi speculatori. Nel 2005, l’artista siciliano ha messo in vendita il Charging Bull per 5 milioni di dollari a condizione che il compratore regalasse la scultura al comune di New York in cambio di una placca disegnata dallo stesso autore e posta alla base del monumento (oltre i diritti di sfruttamento del marchio e qualche beneficio fiscale). Il 10% dell'importo incassato, poi, doveva essere devoluto in beneficenza mentre il resto sarebbe stato utilizzato dall’artista per realizzare e installare altre opere nella Grande Mela. Fra questi, gli immancabili SQUALI, ovvero le cd. mani forti che riescono a manipolare il mercato dominando le informazioni secondo la regola, semplice semplice del “sapendo le cose prima degli altri, si guadagna. Sapendole dopo, si perde”. Alcuni osservano che il mercato orso ha una specifica ciclicità, determinata, su base empirica, in cinque anni. L’ampiezza del ciclo è stato determinato constatando che, negli ultimi 50 anni, si sono verificati 10 mercati orso, uno ogni lustro. Riuscire, poi, a comprendere la conclusione di un periodo orso è la Un esempio: quando ci sono buone nuove su una società, le relative azioni guadagnano esattamente sulla notizia, per poi scendere. Perché? Accade che chi aveva già l’informazione, ha comprato facendo salire le quotazioni, gradatamente. Dopo la notizia, quando il PARCO BUOI compra (al prezzo maggiore), gli SQUALI vendono, guadagnando. Anche in questo caso, i cugini anglosassoni, con la mirabile sintesi che contraddistingue la loro lingua, hanno qualcosa da dire: buy on rumors, sell on news! LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 5 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 APPENDICE WILLIAM GANN ….COME FARE FINANZA CON BIBBIA, CABALA E UN PIZZICO SI FIBONACCI I. la vita William Delbert Gann, uno dei pionieri dell’ ANALISI TECNICA 6 , è considerato il più celebre trader di tutti i tempi, dalle previsioni infallibili 7 . Nato nel 1878, in Texas, mostrò, fin da piccolo, un interesse spiccato per la matematica e le Sacre Scritture che interpretò in chiave numerologica e cabalistica. Nei primi del “900, si dedicò allo studio della Finanza. Per determinare la ciclicità dei mercati finanziari, studiò la serie storica del grano formata da 1.000 anni di dati, nonché 400 anni di quotazioni relative al cotone. Lo studio di questi cicli temporali, secondo Gann, era correlato a quello delle Sacre Scritture, dove si nascondeva la spiegazione di ogni legge che regola la vita dell'uomo e dell'universo. Ivi compresa la Finanza. Come Dow 8 ed Elliott 9 , era convinto che, essendo la legge naturale la forza che muove il mercato, comprendere i movimenti dell'universo equivaleva a prevedere l'andamento dei mercati. Il postulato lo portò a teorizzare la LAW OF VIBRATION, attraverso la quale era possibile determinare i punti di maggiore vibrazione (successivamente indicati come PIVOT POINTS) in cui le AZIONI o le COMMODITIES invertono la tendenza. 6 Studio del comportamento del mercato azionario (comportamento degli operatori e andamento delle quotazioni) attraverso l’analisi delle serie storiche dei prezzi e dei volumi di transazione, con lo scopo di prevedere l’evoluzione futura del prezzo di un titolo, supportando così le decisioni operative degli investitori (Il Sole24Ore) 7 Secondo i suoi osservatori l'accuratezza delle sue previsioni era prossima all'85%. L’ambito non si limitava ai mercati finanziari, ma riguardava anche avvenimenti di tipo storico e politico come l'inizio e la fine della seconda guerra mondiale. Gann ripeteva che qualsiasi previsione è basata esclusivamente su calcoli matematici e che, grazie alle informazioni adeguate e all'applicazione della matematica antica e della geometria, è possibile anticipare gli eventi. 8 Charles H. Dow fu un giornalista americano che, ai primi del '900, commentava sul Wall Street Journal i comportamenti dei mercati finanziari, analizzandoli con l'utilizzo di grafici. E’ uno dei padri dell'analisi tecnica, oltre che dello sviluppo dei primi indici azionari, tra cui il Dow Jones. 9 Ralph Nelson Elliott (1871-1948), ingegnere statunitense, a partire dal 1927, si dedicò allo studio delle serie storiche dei prezzi dei mercati mobiliari e delle materie prime elaborando una sua personale teoria con risvolti revisionali (The wave principle (1938), Nature's law - the secret of the Universe (1946) ). Come Gann, l’approccio di Elliott, mirava a trovare una sintesi delle leggi che governano i fenomeni naturali, dei quali il mercato azionario ne è solo un aspetto. Per far ciò, dava grande importanza all'osservazione sistematica della natura per coglierne i cicli più significativi. Ritenendo il movimento dei prezzi di mercato il risultato di un'attività umana e, come tale, governata da regole naturali, questo è soggetto a sequenze ricorrenti di onde rialziste e ribassiste, riconducibili ad un modello generale. Di qui, il PRINCIPIO DELL'ONDA che si basa sul presupposto che ogni mercato rappresenti un fenomeno alimentato da flussi economici indotti da correnti psicologiche governate da leggi naturali. Per Elliott, la BORSA non era altro che un fenomeno di natura psicologica governato dalla dinamica pessimismoottimismo più che dalle reali condizioni delle imprese. LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 6 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 A questa teoria se ne affiancarono altre come la correlazione tra Finanza e Cabala, Astrologia indù, studi su Pitagora, sulle piramidi egizie. Scomparve nel 1955, a 77 anni, lasciando alcuni scritti non facilmente comprensibili che racchiudono quanto insegnava nei suoi corsi 10 . II. la teoria L'analisi di Gann si concentrava su 3 categorie, VOLUMI, PREZZO, TEMPO, e prevedeva l’utilizzo della teoria di Fibonacci. LA SERIE DI FIBONACCI Inevitabile qualche indicazione sulla m a g i c a serie di Fibonacci. “…..Le nove cifre indiane sono 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, . Con queste nove cifre e col segno 0….si può scrivere qualunque numero, come dimostrato qui di seguito” Questo l’inizio del Liber Abaci, l’opera con cui Leonardo Fibonacci 11 introdusse, nel 1202, l’omonima serie dalle proprietà singolari 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, ….. Fibonacci, uno dei più grandi matematici della storia, dopo lunghi viaggi in Oriente, rimase particolarmente colpito dalla piramide di Giza al punto di studiarne tutte le proporzioni geometriche, scoprendo numerose ricorrenze matematiche. Da queste regolarità, nacque l’omonima serie numerica declinata, ed è questo il lato più misterioso ed affascianante, al tempo stesso, in innumerevoli manifestazioni naturali. La SERIE DI FIBONACCI è una serie numerica progressiva, caratterizzata da proprietà uniche: F la somma di due numeri contigui forma il successivo numero della serie, ad esempio 34 è dato dalla somma di 21 e 13, numeri che lo precedono; F il limite tendente all’infinito del rapporto tra un numero ed il suo precedente è pari a 1.618; il rapporto di un numero per il secondo che lo precede tende a 2.618; la proiezione della sequenza di Fibonacci su di una lato della Mole Antonelliana a Torino F 10 11 Stock Market Course e Commodity Course Leonardo da Pisa, detto Leonardo Fibonacci (da filius Bonacci, figlio dei Bonacci o della buona disposizione) (1170 ca. – 1250) LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 7 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 F F F F il limite che tende all’infinito del rapporto tra il numero ed il suo successivo è pari a 0.618; il rapporto tra un numero qualsiasi della serie ed il numero che lo segue di due posizioni tende ad una costante pari a 0.382; la sommatoria dei quadrati dei numeri della serie fino ad un punto qualsiasi è uguale al prodotto dell’ultimo numero per il suo successivo; il quadrato di qualsiasi numero della serie meno il quadrato del secondo numero precedente è sempre un numero della successione. I rapporti fra numeri di Fibonacci - 0.618, 1,618, ecc. –, già noti nell’antichità (rapporto aureo 12 - golden ratio - o divino), hanno, anch’essi, proprietà interessanti e, nel corso dei secoli, si era diffuso il convincimento che queste proporzioni rispondessero ad una regola di respiro universale, assoluto. Ad aumentare l’ allure della teoria, poi, interviene anche la matematica se si considera che le proporzioni divine, moltiplicate tra loro, danno, come risultato, 1 (1,618 x 0, 618). Alcuni studi mostrarono, poi, come la serie di Fibonacci si manifesti anche in ambito finanziario, in particolare, nell’evoluzione delle relative variabili. Ciò ha indotto molti analisti, fra cui lo stesso Gann, a realizzare tecniche per individuare obiettivi di prezzo piuttosto che i cd. livelli di SUPPORTO-RESISTENZA 13 o possibili punti di inversione (GANN RETRACEMENT) VOLUMI “….Il volume per gli scambi rappresenta per il mercato azionario quello che il vapore è per la locomotiva o il gasolio per le automobili. Gli scambi sono la causa principale dei movimenti dei prezzi verso l’alto o verso il basso”. Gann osservava che gli scambi aumentano in prossimità di un massimo e, al contrario, diminuiscono in prossimità di un minimo. Prezzi in salita e volumi in calo sono il segnale che il trend rialzista è arrivato alla fine e si prepara all’inversione. L’andamento dei volumi, quindi, è un indicatore di conferma del trend in atto quando le fasi bullish o bearish seguono l’andamento dei prezzi. Ora, finchè c’è coerenza tra volume e prezzo (entrambi salgono) si può pensare che il trend continui il suo corso. Quando le due grandezze divergono, si viene a creare un possibile indebolimento del trend. 12 Le proporzioni della piramide di Giza che colpì così tanto Fibonacci, rispondono a tale rapporto. Così come il numero dei semi dei girasole (89 in tutto) 55 dei quali sono rivolti verso una direzione e 34 verso quella opposta. Uno dei numerosi esempi che contribuisce, più di altri, a conferire un carattere divino al golden ratio è il risultato della divisione dell’altezza di un uomo per la misura dell’altezza dell’ombelico. Questo rapporto tende a 0,618. E poi c’è la cosiddetta spirale logaritmica che può essere costruita sulla base dell’elaborazione del rapporto 1,618. Questa spirale presenta la caratteristica di mantenere invariata la propria forma indipendentemente dalle dimensioni: dai gusci delle chiocciole, all’orecchio umano, alla forma delle galassie, dette, appunto, a spirale. 13 una LINEA DI SUPPORTO indica il livello di prezzo al di sotto del quale la quotazione non riesce a scendere (bottom) laddove quella di RESISTENZA indica il livello di prezzo al di sopra del quale la quotazione non riesce a salire (top). LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 8 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 Gann sottolineava, poi, che se il prezzo si portava vicino ad un minimo relativo con volumi in diminuzione, era realistico ritenere quello un segnale bullish. Così come, sempre in una fase ribassista, il contemporaneo aumento di prezzi e volumi comporta la fine del trend al ribasso con probabile inizio di una fase di accumulazione. PREZZO Gann riteneva nelle sue teorie geometriche/numerologiche che i massimi e minimi si formassero secondo proporzioni matematiche in accordo con le proprietà della serie di Fibonacci. TEMPO Diversamente da altri trader che basavano lo studio dei trend solo sulle serie numeriche dei prezzi di mercato, Gann considerava il TEMPO come il fattore che, più di tutti, determinava l’andamento del mercato. Attraverso l'utilizzo della serie di Fibonacci, Gann individuava un range di prezzi del titolo in funzione del tempo definendo, poi, delle scadenze temporali in cui si raggiungevano massimi e minimi. La durata di un andamento, secondo Gann consentiva di comprendere i movimenti successivi di borsa (consolidamento o inversione di tendenza). LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 9 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 III. I quadrati di Gann Nell’approfondire le relazioni tra i numeri, per aiutarsi nel lavoro, Gann mise a punto i cd. QUADRATI DI GANN, tabelle pensate sulla scorta dello studio dell'astrologia degli Egizi, ricalcando la struttura di una piramide vista dall'alto. Con i QUADRATI, Gann creava delle permutazioni numeriche che gli permettevano di prevedere gli andamenti della Borsa. Il più importante dei QUADRATI di Gann è il cd. SQUARE OF 9 che consiste di un vero e proprio metodo utile a rintracciare i momenti di SET-UP temporali nei quali il mercato dovrebbe creare un minimo o un massimo se non un cambiamento di tendenza, duraturo o momentaneo. il QUADRATO DEL 9 dell’anno borsistico per il 2006 Al suo interno sono inseriti tutti i giorni effettivi di Borsa. La costruzione parte con l’inserire la prima data utile di Borsa per l'anno oggetto di analisi. In successione, poi, vanno introdotte tutte le altre, inserendo la seconda alla sinistra della prima cella e continuando in questo modo come all'interno di una spirale. L’esempio in figura mostra lo SQUARE OF 9 per il 2006 dove, all'interno delle varie celle, è inserita una linea guida per evidenziare il movimento a spirale accennato. Nello schema sono inserite tutte le giornate della Borsa del 2006. In giallo, sono evidenziate le date che corrono sulla diagonale (a 45°) dal centro del quadrato. In rosso, quelle che corrono in orizzontale e verticale (90°). Le date evidenziate sono da annotare come eventuali giorni di SET-UP sul Mercato. Fra queste, le più importanti sono quelle riportate in rosso mentre quelle in giallo sono da considerarsi secondarie. LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 10 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 IV. Le 24 regole del bravo trader Sulla base della sua esperienza in Borsa, nel sostenere che, per avere successo nel trading, bisogna avere regole precise da rispettare, Gann raccomandò 24 regole operative 14 : 1) Dividi il tuo capitale in 10 parti uguali e rischiane al massimo solo una per operazione 2) Usa sempre lo STOP LOSS 15 3) Non sovraesporti, perché violeresti la regola 1 4) Non permettere mai che un profitto diventi perdita. Per far ciò alza il tuo STOP LOSS (o abbassalo, se sei al ribasso) man mano che i prezzi salgono (o scendono). In tale maniera, l'eventuale inversione di tendenza, ti liquiderà mentre sei ancora in profitto. 5) Segui sempre la tendenza. Non pensare di anticiparla. Non intervenire ne in acquisto ne in vendita se non sei sicuro della direzione del mercato o del singolo titolo. 6) Se hai dubbi, astieniti da qualsiasi operazione. 7) Intervieni solo sui titoli attivi. Lascia perdere tutto ciò che non dà segni di vita per molto tempo. 8) Distribuisci il rischio su 4-5 titoli diversi. Evita di mettere tutte le uova in un paniere. 9) Non limitare i tuoi ordini. Quando hai deciso, compra o vendi al meglio (at the market). 10) Non uscire da una posizione se non ne hai motivo. Segui la tendenza e proteggiti con uno LOSS. STOP 11) Accumula un surplus. Dopo un certo numero di successi, metti un po' di denaro da parte ed utilizzalo nelle emergenze o durante i periodi di panico. 12) Non comprare mai per incassare un dividendo. 13) Non razionalizzare una perdita. Se il mercato è in direzione contraria alla tua, non dirti che è una buona occasione per incrementare i tuoi acquisti (o vendite se sei al ribasso). Devi solo uscire dalla tua posizione. 14) Non entrare nè uscire mai da una posizione solo perché sei diventato impaziente. 15) Evita di fare piccoli profitti e grosse perdite. 14 Le 24 regole sono enunciate in uno dei suoi ultimi libri, 45 Years in Wall Street 15 è un’operazione finalizzata a chiudere una posizione che tende a perdere valore, salvaguardando, così, il capitale investito nel caso in cui l'andamento dei mercati andasse in direzione opposta alle aspettative. Dal punto di vista pratico, si traduce in un ordine a vendere inviato al mercato, ad un prezzo fissato. L'immissione di quest’ordine, può essere eseguita sia, sul momento, dall'operatore - che dovrà seguirne costantemente gli andamenti - sia impostata mediante automatismi che si attivano quando lo strumento finanziario raggiunge quel livello di prezzo. Lo STOP LOSS è uno dei migliori strumenti di Money Management essendo l’unico accorgimento che consente di ridurre al minimo le perdite derivate da un investimento finanziario. Per una piena comprensione delle regole di Gann, si riporta che lo STOP LOSS è spesso utilizzato con difficoltà perché, da un punto di vista psicologico, rappresenta una sconfitta per l'operatore. Proprio come ad un tavolo di gioco, se il mercato va contro le previsioni effettuate, si è tentati di non uscirne, perché si spera che l'oscillazione sfavorevole rientri. LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 11 4/47 federazione nazionale assicuratori dicembre 2008 16) Non cancellare mai uno STOP LOSS. 17) Evita di entrare e uscire continuamente dal mercato. 18) Gioca sia al rialzo che al ribasso. 19) Non comprare solo perché i prezzi ti sembrano bassi né, tantomeno, devi vendere se ti sembrano alti. 20) Fai attenzione ad incrementare la tua posizione al momento sbagliato. Aspetta fino a quando il titolo è diventato molto attivo ed ha perforato la RESISTENZA per comprare di più (ovvero ha sfondato il supporto per vendere di più). 21) Se vuoi incrementare la tua posizione, ricordati di farlo con titoli molto sottili (poco flottante), se sei in acquisto e con titoli molto liquidi (molto flottante), se sei in vendita. 22) Non cercare di pareggiare. Se hai comprato un titolo che ha cominciato a scendere non venderne un'altro allo scoperto solo per pareggiare. Vendi il titolo che hai comprato. 23) Non cambiare mai posizione senza un buon motivo. Solo una accertata inversione di tendenza giustifica tale decisione. 24) Dopo un lungo periodo di successi, non aumentare il capitale investito. Rischi di perdere in poche operazioni ciò che hai guadagnato. LA FAUNA ….FINANZIARIA pagina 12