Documento Unico di Programmazione

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Documento Unico di Programmazione
Comune di Saronno
D.U.P.
Documento unico di
programmazione
Allegato al bilancio sperimentale di previsione 2014-2016
PREMESSA
Il Ciclo della Performance. Nozione e raccordo con gli strumenti di pianificazione comunale.
Art. 4 del Decreto legislativo 150/2009
Ciclo di gestione della performance
1. Ai fini dell'attuazione dei principi generali di cui all'articolo 3, le amministrazioni pubbliche sviluppano, in maniera coerente con i contenuti e con il ciclo della programmazione
finanziaria e del bilancio, il ciclo di gestione della performance.
2. Il ciclo di gestione della performance si articola nelle seguenti fasi:
a) definizione e assegnazione degli obiettivi che si intendono raggiungere, dei valori attesi di risultato e dei rispettivi indicatori;
b) collegamento tra gli obiettivi e l'allocazione delle risorse;
c) monitoraggio in corso di esercizio e attivazione di eventuali interventi correttivi;
d) misurazione e valutazione della performance, organizzativa e individuale;
e) utilizzo dei sistemi premianti, secondo criteri di valorizzazione del merito;
f) rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti
interessati, agli utenti e ai destinatari dei servizi.
Nella definizione che ne dà la legge, Il Ciclo della Performance è il processo che collega la pianificazione, la definizione degli obiettivi, la
misurazione dei risultati e la valutazione della performance declinata con riferimento all’Ente nella sua globalità, alle unità organizzative e al
singolo dipendente. Tale processo è collegato all’utilizzo di un sistema premiante articolato in premi e incentivi definiti dalla norma e recepiti negli
ordinamenti locali.
Analizzando le fasi del Ciclo della Performance, così come indicate dall’art. 4 del Decreto 150/2009, emerge che gli strumenti attualmente in uso
agli Enti Locali rispondono formalmente a molte delle richieste della riforma.
In particolare i documenti di programmazione e pianificazione richiamati dal Titolo II del TUEL formalmente assolvono la funzione indicata dal
Decreto relativa alla definizione e assegnazione degli obiettivi di gestione e al collegamento tra questi ultimi e le risorse.
Gli strumenti di pianificazione, controllo e valutazione esistenti contengono dunque formalmente gli elementi necessari per dare corpo alle
previsioni del Decreto, ma necessitano di una reinterpretazione e di un completamento che:
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li adegui al concetto di “performance”, sia in termini di contenuti, sia in termini di tempistiche
ne consenta un rinnovamento in ottica di maggiore affidabilità e attendibilità
introduca, nel rispetto dell’autonomia degli Enti, elementi di confrontabilità, standardizzazione e
semplificazione
Per aderire compiutamente alle suddette premesse normative la metodologia di programmazione e controllo adottata dal Comune di Saronno a
partire dal presente Bilancio 2011-13 fa leva sulla Mappa strategica, uno strumento operativo la cui introduzione permette di rendere la Relazione
Previsionale e Programmatica al Bilancio di Previsione documento collegato con Il Piano Esecutivo di Gestione (P.E.G.) al fine di individuare un
Piano delle Performance che contempli sia l’aspetto della Performance organizzativa (della struttura nel suo complesso) sia l’aspetto della
Performance individuale (dei singoli Dirigenti), come richiesto dal Decreto legislativo 150/2009.
I risultati del Ciclo della Performance riassunti nella Relazione Sulla performance prevista dal D.lgs. 150/2009 sono la base per effettuare la
riprogrammazione del Bilancio pluriennale 2012-2014. Di seguito, in sintesi, i principi e le linee direttive che hanno ispirato la nuova
programmazione:
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si confermano le Quattro Strategie poste alla base della Programmazione annuale e triennale.
Si confermano anche le principali Azioni Strategiche, ritenendole congruenti con il Programma di Governo.
Per il monitoraggio e la valutazione degli obiettivi si punterà maggiormente sulla realizzazione degli outcome (impatti) dell’azione amministrativa e
gestionale dell’ente nel suo complesso, riducendo l’analisi degli output (risultati) singoli per maggiore economicità dell’azione di controllo e
valutazione, nonché per evidenziare l’esigenza dell’Amministrazione di puntare su risultati che abbiano un effettivo esito di innovazione e di
cambiamento per il contesto in cui l’Ente comunale opera.
Nozione di Mappa Strategica
La Mappa strategica è lo strumento con cui si declina ciò che nella prassi organizzativa del mondo anglosassone viene definito ‘balanced scorecard’(scheda di
valutazione bilanciata). La Mappa Strategica è, in buona sostanza, l’applicazione concreta di un sistema di programmazione e controllo delle performance che venne
ideato agli inizi degli anni ’90 da R.Kaplan e D.Norton docenti all’Università di Harvard. Nel corso dei due decenni trascorsi l’applicazione di questo strumento ha
investito numerose organizzazioni pubbliche e private di piccole e grandi dimensioni dando ottimi risultati in tema di miglioramento e rilancio di aziende e
organizzazioni esistenti. L’idea su cui si basa è molto semplice: gran parte del lavoro svolto dalle organizzazioni è lavoro di routine. Ma esiste anche una parte molto
importante che non sempre è adeguatamente valorizzata e che riguarda tutte le azioni (c.d. ‘strategiche’) che caratterizzano il percorso e la stessa ragion d’essere
dell’organizzazione nel suo complesso. La Mappa strategica ha, allora, il merito di rendere esplicite le strategie attraverso cui l’organizzazione persegue la propria
‘missione istituzionale’ focalizzando l’attenzione su quegli obiettivi che, pur essendo magari non tangibili (perché si riferiscono ad aspetti legati al miglioramento dei
processi interni piuttosto che alla soddisfazione dell’utente) assumono un’importanza fondamentale per il futuro dell’organizzazione stessa.
Il Piano delle Performance si comporrà dunque di due parti: una di competenza del Consiglio comunale che avrà per oggetto la pianificazione
strategica del Comune con indicazione delle Strategie perseguite (e dei relativi outcome) e delle Azioni strategiche ad esse collegate, ed una di
competenza della Giunta comunale, con il Piano esecutivo di gestione, che avrà per oggetto la scansione annuale dei progetti previsti dalla
Relazione previsionale e la sua declinazione in obiettivi strategici, output e indicatori di realizzazione.
Si ritiene che questa suddivisione sia rispettosa della norma del Decreto 150/2009 e sia, altresì, funzionale al rispetto delle competenze attribuite agli
organi di indirizzo politico dell’Ente locale, secondo le interpretazioni che, sulla materia, sono state svolte di comune accordo dalla Commissione
nazionale per la valutazione, l’integrità e la trasparenza (CIVIT), da un lato, e l’Associazione nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), dall’altro.
Nozione di Performance (delibera CIVIT n.89/2010)
Performance è un concetto centrale nel decreto 150/2009 che può assumere una pluralità di significati. Nel contesto del decreto, la performance
è il contributo (risultato e modalità di raggiungimento del risultato) che un soggetto (organizzazione, unità organizzativa, gruppo di individui,
singolo individuo) apporta attraverso la propria azione al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi e, in ultima istanza, alla soddisfazione dei
bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita. Pertanto, il suo significato si lega strettamente all’esecuzione di un’azione, ai risultati della
stessa e alle modalità di rappresentazione e, come tale, si presta ad essere misurata e gestita.
Nel decreto la misurazione della performance è utilizzata come elemento fondamentale per il miglioramento dell’efficienza ed efficacia dei servizi
pubblici. La misurazione della performance è essenzialmente un processo empirico e formalizzato, che mira ad ottenere ed esprimere informazioni
descrittive delle proprietà di un oggetto tangibile o intangibile (ad es. un processo, un’attività, un gruppo di persone). Per effettuare la
misurazione della performance, un’organizzazione deve dotarsi di un sistema che svolga le funzioni fondamentali di acquisizione, analisi e
rappresentazione di informazioni. Se appropriatamente sviluppato, un Sistema di misurazione può rendere un’organizzazione capace di:
• migliorare, una volta a regime, il sistema di individuazione e comunicazione dei propri obiettivi;
• verificare che gli obiettivi siano stati conseguiti;
• informare e guidare i processi decisionali;
• gestire più efficacemente sia le risorse che i processi organizzativi;
• influenzare e valutare i comportamenti di gruppi e individui;
• rafforzare l’accountability e le responsabilità a diversi livelli gerarchici;
• incoraggiare il miglioramento continuo e l’apprendimento organizzativo.
Un fattore fondamentale per l’uso efficace di un Sistema di misurazione della performance è il legame che deve sussistere tra il sistema e gli
obiettivi. Questo aspetto ha infatti importanti implicazioni per quanto riguarda:
• la tipologia e varietà di decisioni prese a livello strategico;
• la completezza delle informazioni disponibili a livello di vertice politico-amministrativo;
• la comprensione da parte dei dirigenti di obiettivi a livello organizzativo e target, dei processi essenziali per il conseguimento di questi obiettivi e
del ruolo che i dirigenti stessi svolgono all’interno dell’organizzazione.
Per rendere i Sistemi di misurazione ancor più efficaci un’organizzazione può dotarsi di una Mappa strategica, potenzialmente sviluppabile a
cascata in diversi livelli organizzativi. Una Mappa strategica serve a collegare obiettivi a indicatori, risorse intangibili a risultati tangibili e
indicatori di consuntivo a indicatori previsionali. Inoltre, può essere utilizzata come mezzo per comunicare la strategia sia all’interno
dell’organizzazione, sia dall’organizzazione ai principali stakeholders esterni.
La Mappa strategica del Comune di Saronno conferma le principali strategie che l’Organizzazione è chiamata a perseguire nel periodo di
riferimento (2014-2016), nello svolgimento delle sue attività e, a cascata, deriva da queste le principali azioni strategiche, gli obiettivi strategici e gli
output conseguenti. Ogni output sarà provvisto di uno o più indicatori di risultato.
Occorre precisare che, concorrendo la scadenza naturale del mandato politico nel prossimo anno 2015 si è omessa la programmazione strategica del
2016 in quanto non ancora supportata da linee strategiche ee politiche legate alla nuova Amministrazione.
Tutto il sistema della Performance è reso con omogeneità e in maniera strutturata per favorire:
a. L’emersione di prospettive che non sempre vengono considerate rilevanti come la prospettiva economica, quella dei processi interni e quella del
miglioramento e della crescita. In un’ottica ‘performante’ è indubbio che la realizzazione dell’obiettivo non può più restringersi alla mera attuazione di
ciò che è programmato avendo presente solo la prospettiva del servizio al cittadino e non, magari, quella economica o quella dei processi di
miglioramento che dall’obiettivo possono conseguire. Il perseguimento dell’obiettivo diventa motivo di miglioramento per l’organizzazione nel suo
complesso e traino per altri obiettivi connessi con quello raggiunto.
b. L’allineamento degli obiettivi del programma di governo: ciò non significa che tutti gli obiettivi hanno un peso identico ma che, quantomeno, tutti gli
obiettivi hanno considerazione per lo sviluppo del risultato complessivo dell’Organizzazione. In altri termini si può dire che l’organizzazione è chiamata
ad agire percorrendo un binario coerente.
Le Strategie:
La Mappa strategica del Comune di Saronno descrive il Programma di Governo dell’Amministrazione comunale in quattro macro-strategie.
La prima macro – strategia, è denominata ‘Governo locale efficace ed efficiente’ ed è la naturale prosecuzione della precedente strategia
denominata ‘Ristrutturare la macchina amministrativa’: si tratta infatti della prosecuzione e del completamento del lavoro di ristrutturazione ed
efficientamento organizzativo della macchina comunale intrapreso nel 2011.
La seconda macro-strategia è denominata ‘Migliorare la qualità di vita delle persone’: si tratta di una denominazione che riprende i temi del
moderno Welfare locale con attenzione alla Persona nel suo complesso.
La terza macro-strategia è lo ‘Sviluppo sostenibile del Territorio’: La prima definizione di ‘sviluppo sostenibile, in ordine temporale, è stata
quella contenuta nel rapporto Brundtland del 1987, poi ripresa dalla Conferenza mondiale sull'ambiente e lo sviluppo dell'ONU. Ha la valenza, in
sintesi, di coniugare lo sviluppo economico senza perdere di vista l’equità sociale e il rispetto dell’ambiente. Il concetto è ripreso, nella legislazione
italiana con il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, art.3 quater, e su di esso si è basato il Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite
sui cambiamenti climatici del 1997.
La quarta macro-strategia ‘Fare Rete’ è stata indicata nel programma politico di questa Amministrazione come una delle modalità per gestire al
meglio i servizi comunali agendo in un ambito distrettuale e sovra comunale che possa permettere di ottimizzare la resa dei servizi contenendo i
costi di gestione.
Nozione di Obiettivi strategici e operativi (delibera CIVIT 112/2010)
L’Obiettivo è la descrizione di un traguardo che l’organizzazione si prefigge di raggiungere per eseguire con successo i propri indirizzi. Esso è
espresso attraverso una descrizione sintetica e deve essere sempre misurabile, quantificabile e, possibilmente, condiviso. Gli obiettivi di carattere
strategico fanno riferimento ad orizzonti temporali pluriennali e presentano un elevato grado di rilevanza (non risultano, per tale caratteristica,
facilmente modificabili nel breve periodo), richiedendo uno sforzo di pianificazione per lo meno di medio periodo. Gli obiettivi operativi declinano
l’orizzonte strategico nei singoli esercizi (breve periodo), rientrando negli strumenti di natura programmatica delle attività delle amministrazioni.
Ciò indipendentemente dai livelli organizzativi a cui tali obiettivi fanno capo. Mentre gli obiettivi strategici sono contenuti all’interno delle aree
strategiche del Piano, gli obiettivi operativi riguardano le attività di programmazione di breve periodo.
Nella programmazione comunale, secondo le indicazioni fornite dalla CIVIT, si è inteso collegare gli obiettivi operativi (output) normalmente perseguiti
dall’Organizzazione comunale alle Strategie perseguite dall’Amministrazione attraverso il proprio Programma di Governo. La realtà del Comune di
Saronno ha beneficiato di una coincidenza temporale particolarmente favorevole che ha consentito di incanalare le previsioni contenute nel Programma di
Governo dell’Amministrazione neo-eletta nel nuovo percorso normativo appena delineato dal Decreto legislativo Brunetta (150/2010). Per il secondo anno
si presenta dunque un Bilancio, con allegata Relazione Previsionale e Programmatica, che recepisce al suo interno il concetto di programmazione
strategica così come richiesto dal Decreto.
IL NUOVO SISTEMA DI PROGRAMMAZIONE E DI CONTABILIZZAZIONE NEGLI ENTI LOCALI
La necessità di armonizzare i bilanci, e di conseguenza le scritture contabili, all’interno della Pubblica Amministrazione è diventata ineludibile
anche in seguito alle norme emanate in tema di trasparenza nel rendicontare l’operato della Pubblica Amministrazione ai cittadini/contribuenti.
Questa esigenza è stata concretizzata dal legislatore con l’emanazione del dlgs n. 118 del 23.6.2011 in esecuzione della legge n. 42 del 5.5.2009.
Con il DPCM del 21.12.2011, che ha stabilito i principi contabili generali. Si è avviata, quindi, una fase si sperimentazione con un certo numero di
enti locali sperimentatori del nuovo ordinamento contabile che ha consentito di mettere a punto gli adempimenti corretti per il passaggio dal vecchio
sistema contabile a quello nuovo e di migliorare e integrare i principi delineati nella riforma.
L’obiettivo del legislatore nell’approvare questo nuovo sistema contabile non è solo quello di armonizzare i bilanci della galassia di enti che
compongono la Pubblica Amministrazione per rendere le informazioni omogenee e leggibili per tutti. L’obiettivo è soprattutto quello di dotare
questi enti di una contabilità che consenta di ottenere con le registrazioni contabili di tipo autorizzatorio, adeguatamente raccordato con un analitico
piano dei conti patrimoniale, dei risultati che rappresentino la situazione economica e finanziaria in maniera sufficientemente realistica. Questo, per
evitare il formarsi di situazioni sommerse di grave squilibrio finanziario ed economico che rischiano di condurre, successivamente, al dissesto
dell’ente.
L’art. 36 del D.Lgs. n.118 del 23.6.2011 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle
Regioni, degli Enti Locali aveva stabilito per il 2014 l’entrata a regime del nuovo sistema contabile e di programmazione. L’art. 9 del D.L. n.102
del 31 agosto 2013 ha prolungato di un anno la sperimentazione e ha disposto l’applicazione dei nuovi principi contabili dal 2015, prevedendo la
possibilità di estendere la sperimentazione agli enti che, entro il 30 settembre 2013, avessero presentato la domanda di partecipazione.
Il Comune di Saronno, con la deliberazione della Giunta Comunale n. 174 del 26.9.2013 ha voluto avviare la “sperimentazione”, quindi anticipando
l’entrata a regime del nuovo sistema all’esercizio 2014 considerato che era stato significativamente ampliato il sistema premiale per gli enti
sperimentatori, rispetto a quello applicato nel 2012 e nel 2013, prevedendo, in particolare, una riduzione significativa del saldo obiettivo del patto di
stabilità interno nella misura del 52,8%.
LA NUOVA STRUTTURA DEL BILANCIO
Per chiarire meglio alcune modifiche introdotte al sistema di bilancio si illustra di seguito la nuova struttura del documento di programmazione.
La nuova divisione cerca di garantire una maggiore trasparenza tra l’allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche
pubbliche settoriali. Quindi, il legislatore abbandona la divisione del bilancio degli enti locali di cui al dlgs n. 267 del 18.8.2000 e introduce:
1. Per la parte uscita, che in precedenza era suddivisa in funzioni e servizi:
• le missioni, che rappresentano gli obiettivi strategici perseguiti dall’ente locale in base al riparto delle competenze degli articoli 117 e 118
della Costituzione.
• i programmi, che rappresentano gli aggregati omogenei dell’attività svolta volti a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni.
Una ulteriore suddivisione dei programmi sono:
o i macroaggregati che rappresentano una ulteriore articolazione dei programmi secondo la natura economica della spesa sono
raggruppati in titoli. I titoli dell’uscita sono suddivisi in:
1. Spese correnti,
2. Spese in conto capitale,
3. Spese per incremento di attività finanziarie,
4. Rimborso di prestiti,
5. Chiusura anticipazioni da istituto tesoriere,
7. Spese per conto di terzi e partite di giro.
o i capitoli e gli articoli rappresentano una ripartizione per fini gestionali dei macroaggregati.
2. Per la parte entrata, che in precedenza era suddivisa in risorse e categorie, adesso è divisa in titoli, che si dividono in:
• Tipologie in base alla natura delle entrate in funzione della fonte di provenienza. Si suddivide ulteriormente in:
i. Categorie, in base all’oggetto nell’ambito della tipologia. Si ancora suddividere in:
1. Capitoli e articoli, rappresentano una ripartizione per fini gestionali e di rendicontazione dei macroaggregati.
I titoli della parte entrata sono:
1. Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa,
2. Trasferimenti correnti,
3. Entrate extratributarie,
4. Anticipazione da istituto tesoriere,
5. Entrate in conto capitale,
6. Entrate da riduzione di attività finanziarie,
7. Accensione di prestiti,
9. Entrate per conto di terzi e partite di giro.
Si ritiene che al bilancio comunale, come risulta da accenni contenuti nel dlgs 118/2011 e dai chiarimenti forniti dalla Ragioneria Generale dello
Stato, debba essere applicata la distinzione che si opera per il bilancio dello Stato estendendo, quindi, anche agli enti locali la classica ripartizione
del bilancio Statale in:
• bilancio decisionale che dovrebbe rappresentare il bilancio di previsione. Infatti secondo la definizione che ne da la RGS questo bilancio
“identifica e determina le funzioni e gli obiettivi generali che lo Stato si prefigge di perseguire”
• bilancio gestionale che dovrebbe rappresentare il piano esecutivo di gestione. Infatti, questo livello di bilancio, sempre secondo la
definizione della RGS “dal punto di vista amministrativo-contabile circoscrive i poteri e gli obiettivi di ciascuna amministrazione, entro il
quale viene esercitata l’azione dei dirigenti”.
Le modifiche più importanti introdotte con il nuovo ordinamento sono:
• quelle relative alla struttura visibile del bilancio, che sono state apportate per rendere più trasparente e leggibile il nuovo documento di
programmazione,
• quelle relative all’unità di voto. Poiché l’unità di voto per l’approvazione del bilancio è costituita, per la parte spesa, dai programmi e non
più dai titoli, e per la parte entrata dalle tipologie e non più dai titoli, ne discende che cambia l’organo competente ad approvare i vari livelli
di programmazione. Al livello del titolo decide la Giunta Comunale e, pertanto, anche le variazioni di bilancio relative a questo livello di
programmazione sono di competenza della Giunta.
• quelle relative ai nuovi principi contabili che vengono introdotti e da applicare nelle rilevazioni dei fatti gestionali e a ciascuna transazione
elementare che questi comportano. Vengono rafforzati i concetti di accertamento di entrata e di impegno di spesa. Si introduce il concetto di
impegno e accertamento potenziato e viene introdotto il nuovo principio di competenza finanziaria.
o il nuovo principio di competenza finanziaria, art. 2, comma 7 legge n. 42/2009 dispone che tutte le obbligazioni passive e attive
giuridicamente perfezionate, che comportano entrate e spese devono essere e registrate quando l’obbligazione è perfezionata, con
imputazione all’esercizio in cui l’obbligazione viene a scadenza. Deve essere, comunque, garantita la copertura degli impegni
di spesa giuridicamente assunti.
o sulla base del principio esposto sopra, il momento e la modalità dell’accertamento delle entrate e dell’impegno della spesa lo
stabilisce l’allegato n. 2 al DPCM 28.12.2011 mediante un elenco piuttosto dettagliato dei casi. In particolare, questo comporta che
ad esempio:
una entrata per la quale il comune concede una dilazione di pagamento rateizzata in più esercizi finanziari dovrà essere
accertata nei diversi esercizi di scadenza e non più nel primo esercizio di competenza,
l’aggiudicazione dei lavori per la realizzazione di un’opera pubblica non potrà più essere imputata all’esercizio di competenza
e l’importo non realizzato mandato a residui passivi, ma dovrà essere, con i necessari aggiustamenti temporali, stanziata nei
vari bilanci in cui si prevede di realizzare l’opera secondo un apposito cronoprogramma.
MODELLI DI DOCUMENTI CONTABILI DI PROGRAMMAZIONE
1. bilancio di previsione annuale
Il modello di bilancio di previsione per gli enti locali introdotto dal DPCM dl 28.12.2011 con l’allegato n. 7 deve essere redatto in termini di
competenza e in termini di cassa. L’unità elementare, come detto, sono: il programma per la parte spesa e la tipologia per la parte entrata. Gli
stanziamenti iscritti sono al livello di:
• le entrate sono indicate per tipologia e per titolo. Viene introdotto l’obbligo di riepilogare ed evidenziare le entrate distinte tra le
entrate ricorrenti e le entrate non ricorrenti. Questo per capire immediatamente se l’equilibrio economico viene garantito in
maniera stabile o se ogni esercizio bisogna trovare nuove risorse straordinarie per ottenere il pareggio. Quindi, per evidenziare
eventuali potenziali rischi di deficitarietà strutturali.
• le spese sono indicate per missioni e per programma. All’interno del programma vengono indicate le spese correnti e le spese di
investimento, informando il lettore di tutte le spese che si intendono effettuare per quello specifico programma nell’esercizio di
riferimento.
2. Il bilancio di previsione pluriennale
Il modello di bilancio di previsione pluriennale introdotto con il modello 7a del DPCM 28.12.2011 è identico a quello previsto dal DPR 196/1994.
Ovviamente non contiene le previsioni di cassa. Quindi sono iscritti solo gli stanziamenti di competenza. L’art. 110, comma 2 del richiamato dlgs
n.118/2011 dispone che il bilancio pluriennale deve avere durata almeno triennale.
3. Relazione Previsionale e Programmatica (Documento Unico di Programmazione)
Il modello di Relazione Previsionale e Programmatica vigente è stato approvato con il Dpr n. 326/1998 e reso obbligatorio per gli enti locali con
l’art. 170 del dlgs n. 267/2000. Il DPCM 28.12.2011 non prescrive un modello, pertanto, si ritiene, secondo la pratica vigente negli altri enti
sperimentatori, che si possa utilizzare quello attualmente in uso opportunamente integrato in maniera da ottenere un documento (Documento Unico
di Programmazione) che consenta di effettuare un’analisi attuale e prospettica delle condizioni interne ed esterne all’ente nella definizione e nel
controllo degli obiettivi strategici (mappa strategica). Particolare attenzione deve essere posta nel valutare ed analizzare le modalità di reperimento e
le modalità di impiego delle risorse finanziarie ordinarie da destinare alla copertura delle spese correnti consolidate e di sviluppo e le modalità di
ricerca delle fonti di finanziamento da destinare agli investimenti per la realizzazione delle opere pubbliche. La relazione, deve contenere almeno i
seguenti elementi:
• Le caratteristiche generali della popolazione e del territorio, l’economia locale insediata, il dettaglio dei servizi forniti
dall’ente locale….
• Per le entrate deve fornire una valutazione generale delle risorse finanziarie individuando le fonti di finanziamento ed
evidenziando l’andamento storico delle stesse.
• Per le uscite , deve essere redatta per missioni e programmi, con espresso riferimento ai programmi contenuti nel bilancio
annuale e pluriennale. Devono essere indicate, in modo dettagliato, le finalità che il comune intende perseguire con ciascun
programma e ciascuna missione, le risorse finanziarie, umane e strumentali impiegate, specificando la motivazione delle
scelte operate.
• Per gli organismi gestionali dell’ente devono essere evidenziati gli obiettivi posti, in termini contabili e in termini di efficienza
efficacia ed economicità dei servizi erogati ai cittadini.
• Fornisce, come già prescritto con l’art. 170 del dlgs n. 267/2000, elementi per verificare la coerenza delle previsioni con gli
strumenti urbanistici.
IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO
Il rispetto dei vincoli imposti in materia di patto di stabilità interno risulta l’unico modo di garantire l’obiettivo del mantenimento della percentuale
di indebitamento sul PIL concordata con gli altri paesi europei per consentire la permanenza all’Italia nella moneta unica. Infatti, la legge finanziaria
ha assunto la definizione di legge di “stabilità” a significare che le politiche finanziarie perseguite sono decise per mantenere ed adeguare la
posizione dell’Italia in un contesto economico e finanziario europeo. In pratica, le scelte di politica economica interna sono condizionate fortemente
dai vincoli imposti dalle politiche monetarie e finanziarie decise a livello europeo.
I vincoli in materia di patto di stabilità sono stati introdotti con la finanziaria del 1999 e successivamente sono stati modificati ogni anno nel
tentativo di ottenere dei risultati concreti di riduzione del debito pubblico e di conseguenza della sua incidenza percentuale sul PIL. L’unico risultato
certamente ottenuto è la flessione degli investimenti in infrastrutture degli Enti Locali e un peggioramento delle economie locali.
La grave crisi che ha coinvolto l’economia nazionale nonché le economie locali e i fallimenti delle medie e piccole imprese che operano per gli enti
locali ma, soprattutto il perdurare della situazione di crisi economica e finanziaria generale hanno convinto il legislatore che era il momento di
intervenire con nuove e più incisive disposizioni sul patto di stabilità. Infatti, già nel corso del 2012 erano state apportate delle riduzioni agli
obiettivi imposti dalla legge di stabilità, ma con l’art. 1 del DL 35/2013 la riduzione apportata agli obiettivi di finanza pubblica li ha decisamente
ridimensionati. Per assentire alle istanze promosse dalle organizzazioni di categoria che rappresentano le imprese il legislatore ha dovuto intervenire
per consentire il pagamento dei debiti maturati in tutti questi esercizi nei confronti delle ditte che avevano eseguito delle opere pubbliche per conto
dei comuni, opere ordinate in spregio ai limiti imposti dalle regole del patto di stabilità che si sono succedute. Si è trattato di una vera e propria
sanatoria degli abusi commessi da alcuni enti locali che ha comportato, di conseguenza, una penalizzazione degli enti che avevano rispettato nel
tempo i limiti stabiliti dalle norme. Questa decisione ha avuto un costo altissimo, poiché a fronte dell’abbassamento degli obiettivi del patto per gli
enti locali, e il conseguente ampliamento degli spazi finanziari per pagare i debiti nei confronti dei fornitori, il governo ha dovuto fare ricorso ad
una massiccia emissione di titoli del debito pubblico, sebbene con il placito dei partners europei.
Il vincolo del 3% dell’indebitamento sul PIL comincia ad essere messo in discussione quale strumento di controllo dell’incremento del debito
pubblico, poiché viene visto come un freno alla crescita economica, visto che le iniziative prese per limitare l’indebitamento hanno avuto un esito
inatteso di natura opposta sull’economia reale. In pratica, il vincolo agli investimenti ha comportato una flessione del PIL e, di conseguenza, risulta
aumentata l’incidenza percentuale dell’indebitamento sul PIL stesso. Quindi, gli interventi di ampliamento degli spazi finanziari concessi ai comuni
per il pagamento dei lavori di investimento si sono moltiplicati sia a livello statale che regionale anche nel 2014 per consentire lo sviluppo degli
investimenti e il rilancio dell’economia.
Per il 2013 le modalità di calcolo dell’obiettivo consistevano in una percentuale pari al 15,4%, della media degli impegni di spesa corrente del
triennio 2007-2009,la percentuale per il 2012 era del 15,6%. Il valore risultante per l’esercizio 2013 ammontava ad € 3.060.000, nel 2012 era €
2.900.000,00 era pari ad € 1.178.000,00 nel 2011 e a € 14.000 nel 2010. Una progressione molto difficile da raggiungere e poi da rispettare.
L’asticella per il 2013 veniva solo innalzata. Un obiettivo, comunque, ambizioso che aveva dovuto essere ridimensionato per evitare il tracollo del
sistema economico generale e facilitare la ripresa dell’attività economica. Gli spazi finanziari concessi al Comune di Saronno per l’esercizio 2013
ammontavano a circa € 1,3 milioni, in pratica l’obiettivo si riduceva a € 1,76 milioni. Consentendo il pagamento di una quota parte di pari importo
dei debiti maturati nei confronti dei fornitori per la realizzazione di spese di investimento al 31.12.2012 e già pervenuti in Comune a tale data.
Paradossalmente, se il Comune di Saronno avesse rispettato i limiti del patto ma avesse avuto debiti per € 5 milioni avrebbe ottenuto gli spazi
finanziari corrispondenti per poter pagare i fornitori. L’obiettivo del 2013, saldo positivo pari ad € 2,626 milioni, è stato migliorato per un importo
di € 0,506 milioni.
La legge 24.12.2012 n. 228 (legge di stabilità 2013) disciplinava il patto di stabilità interno per il triennio 2013-2015 riproponendo ai commi da 427
a 447 dell’art. 1, con alcune modifiche, la normativa prevista dagli articoli 30, 31 e 32 della legge 12.11. 2011, n. 183.
Nel bilancio di previsione deve essere data dimostrazione di poter raggiungere l’obiettivo tendenziale. Infatti, il comma 18 dell’art. 31 della
richiamata legge 183/2011 confermava che il bilancio dell’esercizio deve essere approvato formalmente in regola con il rispetto dei vincoli del patto
di stabilità. In sede di rendiconto, infine, l’obiettivo deve essere ottenuto, poiché non raggiungere l’obiettivo stabilito comporta, accertato che non
sono state più consentite deroghe, l’assoggettamento alle sanzioni previste dalle norme in materia.
Per il 2014, le modalità di calcolo dell’obiettivo degli enti locali per il concorso alla manovra, sono contenute ai commi da 532 a 549 dell’art. 1 della
legge n. 147 del 27.12.2013 e sono simili alle regole già stabilite per gli esercizi precedenti. Infatti, l’obiettivo è calcolato in una percentuale pari al
14,07 % della media degli impegni di spesa corrente del triennio 2009-2011, come stabilito dal comma 532, punti a) e c) dell’art. 1 legge n.
147/2013. Era pari al 15,4%, della media degli impegni di spesa corrente del triennio 2007-2009 nell’esercizio 2013 abbassato al 14,8% dalle norme
contenute nel DL 35/2013. La percentuale per il 2012 era del 15,6%. Il valore risultante per l’esercizio 2014 è pari a € 1,305 milioni per il
beneficio del 52,8% derivante dall’adesione del comune alla sperimentazione contabile. L’obiettivo per il 2015, però, è di € 2,982 milioni e per il
2016 è di 3,146 milioni. Gli spazi finanziari concessi al Comune di Saronno per l’esercizio 2014 ammontano a circa € 1,6 milioni, a cui va sommato
una ulteriore riduzione dell’obiettivo di € 365.036,00 di adesione al patto verticale regionale. Si potranno pagare i lavori in corrispondenza degli
importi delle entrate effettivamente incassate al titolo IV se non saranno utilizzati proventi di concessioni edilizie per finanziare spese correnti.
Il vincolo è rappresentato da un limite ottenuto dalla differenza tra entrate finali e uscite finali. Il risultato viene definito di competenza mista,
poiché ottenuto con una formula che contempla la sommatoria di addendi di cassa e addendi di competenza. In pratica, si sommano grandezze non
omogenee poiché rappresentano due diversi metodi di misura dello stesso fenomeno. Il limite differenziale si ottiene sottraendo dalla sommatoria
dello stanziamento di competenza dei primi tre titoli dell’entrata e della previsione di cassa del titolo quarto la sommatoria dello stanziamento di
competenza del titolo primo e la previsione di cassa del titolo secondo. Per poter ottenere un risultato attendibile è indispensabile, quindi, effettuare
delle previsioni analitiche sui flussi di cassa di entrata del titolo quarto del bilancio e sui flussi dei pagamenti del titolo secondo dell’uscita che
devono essere formalizzate in un prospetto che evidenzi il raggiungimento dell’obiettivo e, di conseguenza, consenta l’approvazione del bilancio di
previsione per l’esercizio 2014. In pratica, si potrà effettuare pagamenti in conto capitale in corrispondenza dei flussi di entrata del titolo IV a cui
vanno aggiunti i pagamenti per € 1,3 milioni consentiti dagli spazi finanziari concessi dal Ministero e gli eventuali spazi che saranno concessi dalla
Regione Lombardia in applicazione delle norme vigenti. Oppure, gli investimenti si fanno con le entrate correnti. Il Comune dovrà generare flussi
di entrata che potrà spendere parzialmente e che, per la parte residua, dovrà destinare ad eliminare l’indebitamento residuo.
Le novità di rilievo delle norme che regolano il patto di stabilità sono:
•
l’allargamento dei vincoli ai comuni tra 1000 e 5000 abitanti a decorrere dall’esercizio 2013,
•
l’esclusione dai vincoli degli enti “virtuosi”.
Il comma 437 del richiamato art.1 della legge 228/2012 ripropone il patto rideterminato già in vigore anche nel il 2012 ai sensi del comma 17
dell’art. 32 della legge n. 183/2011, in merito allo spostamento del riferimento dei vincoli dal livello comunale al livello regionale. In pratica, i
vincoli diventerebbero, con l’approvazione di un apposito regolamento da parte della regione di appartenenza, vincoli di comparto a livello
regionale. L’obiettivo diventerebbe di livello regionale, pertanto, ogni regione si è organizzata autonomamente con un proprio regolamento in modo
da raggiungere l’obiettivo assegnato. All’interno del comparto, sotto il coordinamento della regione i comuni o altri enti es. regione, provincia…,
che hanno dei flussi di entrata eccedenti rispetto ai flussi di uscita possono cederli ai comuni che hanno delle carenze, consentendo, in questo modo
di effettuare i pagamenti per tempo e non congelare l’economia locale. Le sanzioni e l’obbligo del rispetto dei vincoli restano in capo al singolo ente
oltre che in capo al comparto regionale. Nell’esercizio 2012 la Regione Lombardia ha applicato questa norma e il comune di Saronno ha ottenuto
una disponibilità a pagare di € 27.000,00. L’effetto del patto orizzontale statale per il 2012, sugli spazi finanziari del Comune di Saronno è stato di
ottenere una riduzione dell’obiettivo iniziale di € 619.833,00 stabilito dall’art. 16, commi 12 bis e seguenti del DL n. 95/2012 convertito nella legge
n. 135/2012.
Rimangono invariati altri aspetti legati agli effetti generati dalla normativa in oggetto.
Per la parte corrente del bilancio i limiti imposti sono rappresentati dalla necessità di ridurre le spese correnti in corrispondenza della riduzione dei
trasferimenti erariali stante l’impossibilità di utilizzare le risorse aggiuntive ottenute con gli aumenti di aliquota dell’imposta municipale propria che
devono confluire a finanziare il ripiano del debito pubblico.
Il vero vincolo rimane quello imposto alla parte investimenti del bilancio poiché il differenziale/obiettivo opera, non tanto sulla possibilità di
indebitamento ma sulla impossibilità di effettuare i conseguenti necessari pagamenti in conto mutui e in conto applicazione avanzo di
amministrazione. Di conseguenza, la capacità di poter realizzare effettivamente le opere pubbliche e quindi di attivare nuovi servizi, rimane ancorata
ad un improbabile avanzo economico in sede di chiusura combinato a flussi di cassa delle entrate del titolo quarto, ottenuto anche con una
compressione dei pagamenti delle spese di investimento che, però, non può protrarsi a tempo indeterminato stante anche la normativa sull’obbligo
di effettuare i pagamenti nei termini di contratto.
Il meccanismo resta congegnato in modo che non esistono limiti alle spese di investimento, ma l’Amministrazione per realizzare le opere pubbliche,
deve finanziarle mediante:
1. una eccedenza (avanzo economico) di entrate correnti (accertamenti) rispetto alle spese correnti (impegni),
2. un flusso di riscossioni del titolo IV almeno corrispondente ai flussi dei pagamenti del titolo II.
In questa logica rimane inutilizzabile lo stock eventualmente accumulato dal Comune nell’esercizio precedente in termini di eccedenze di flussi di
entrate che rimangono intrappolati nel fondo iniziale di cassa dato che la formula contempla esclusivamente flussi.
La priorità assoluta è ottenere la riduzione dell’indebitamento, anche l’avanzo di amministrazione, la principale fonte di “autofinanziamento” dei
bilanci degli enti locali, risulta utilizzabile per gli investimenti solo in percentuali molte basse e in maniera preponderante per la riduzione
dell’indebitamento. Pertanto, è assolutamente impossibile, non vietato, l’utilizzo dell’avanzo per il finanziamento delle spese correnti poiché
bisognerebbe rinunciare a corrispondenti pagamenti di spese di investimento. La logica di utilizzo dell’avanzo è la stessa dell’indebitamento,
pertanto se l’avanzo eccede il limite di rimborso dell’indebitamento non può essere applicato al bilancio di competenza cumulandosi con gli
eventuali avanzi futuri. Tale logica, come detto, ha subito delle eccezioni per gli esercizi 2013 e 2014 con il ridimensionamento dell’obiettivo, ma
poichè la struttura della norma resta invariata, non lascia intravedere nessuna possibilità di soluzione prospettica del problema. Infatti l’obiettivo del
2015 e del 2016 torna livelli oltre € 3 milioni.
Bisogna, infine, rilevare che i comuni che presentano un margine di manovra molto ampio sulla situazione economica, invece di investire mediante
il ricorso al mercato del credito, utilizzando le entrate correnti come moltiplicatore (interessi pari al 6%, per l’anno 2013, delle entrate correnti
accertate nel rendiconto del penultimo esercizio e al 4% per l’anno 2014 modificato in 8%), devono, per rimanere nei limiti del patto, utilizzare le
stesse come fonte diretta di finanziamento. In presenza di avanzi di amministrazione di importo non rilevante risulta molto difficile programmare
rimborsi straordinari di capitale residuo dei mutui in ammortamento se non utilizzando altre risorse straordinarie e rinunciando ad altri investimenti.
L’art. 31 al comma 19 della richiamata legge n. 183/2011 fa riferimento all’obbligo dell’invio dell’apposito prospetto semestrale per consentire il
controllo sul graduale raggiungimento dell’obiettivo in corso di esercizio.
Questi vincoli, pertanto, da limiti meramente tecnici, quando furono introdotti riguardavano esclusivamente i flussi di cassa, rappresentano dei limiti
alle scelte strategiche delle Amministrazioni Locali. Infatti, anche se assumono l’aspetto di un algoritmo o di un importo prestabilito, impongono dei
limiti quantitativi all’espansione delle spese per investimenti e, di conseguenza al funzionamento dei servizi o all’introduzione di nuovi servizi.
Questo a prescindere dalla capacità di reperire risorse per ammortizzare l’eventuale indebitamento da destinate agli investimenti.
In questo modo, la politica economica dello Stato condiziona pesantemente le scelte nella programmazione dei servizi da parte degli enti territoriali
e, come ribadito anche al comma 87 dell’art. 1 della legge n. 220/2010 le norme di attuazione del patto sono principi costituzionali poiché
l’osservanza delle regole da parte di tutte le Pubbliche Amministrazioni coinvolte è requisito necessario per tutelare l’unità economica della
Repubblica.
I conteggi effettuati ai sensi dei richiamati commi dimostrano che il Comune di Saronno, comune virtuoso, potrebbe realizzare opere, nell’esercizio
2014, per circa € 1,900 milioni per poter effettuare i corrispondenti pagamenti, e ottemperare anche ai limiti in materia di patto di stabilità.
Il mancato adeguamento delle regole strutturali del patto di stabilità interno alla situazione di grave recessione economica globale in cui continuano
a versare da molti mesi i Paesi dell’Europa, impedendo agli Enti Locali di realizzare le infrastrutture necessarie allo sviluppo della rete di supporto
alle aziende produttive locali, ha contribuito e contribuirà, maggiormente in futuro, ad aggravare ulteriormente la crisi delle stesse rendendole meno
competitive. Nell’immediato, il risultato di questo modo surrettizio di impedire gli investimenti tramite il divieto di pagare le opere pubbliche
realizzate è stato quello di costringere molte piccole e medie imprese a chiudere per carenza di liquidità. Per ovviare a questa situazione il
legislatore con il DL 35/2013 ha introdotto delle deroghe ai vincoli del patto di stabilità per il 2013 come le norme successive compreso l’art. 1 della
legge 147/2013, ma si cerca di individuare una soluzione razionale di medio termine che riesca a combinare il rispetto degli impegni con l’Europa e
la ripresa dello sviluppo economico in maniera programmatica. Che non si riesca a perseguire una strategia finanziaria razionale di medio termine è
dimostrato dalle continue modifiche al meccanismo del patto di stabilità nonché dalle continue deroghe che vengono concesse mediante sconti di
vario genere sugli obiettivi. Per fare in modo che la spesa pubblica produttiva possa funzionare da volano per dare impulso allo sviluppo del tessuto
economico locale è indispensabile che gli Enti Locali possano programmare gli investimenti. Bisogna ricordare che se l’economia è in affanno
anche le entrate degli Enti Locali subiscono delle flessioni legate alla riduzione di gettito dei tributi a seguito della contrazione dei consumi e della
ricchezza.
Il vincolo quantitativo ibrido da rispettare si ricava dai prospetti alle pagine successive.
Come per gli esercizi precedenti esiste l’obbligo del rispetto dei vincoli imposti in sede di bilancio di previsione. Bisognerà, comunque, dimostrare,
comma 110 art. 1, mediante l’invio di apposita certificazione, a firma del Sindaco, del Dirigente e del Collegio dei Revisori, al Ministero entro il 31
marzo dell’esercizio successivo di aver raggiunto questa condizione anche al momento dell’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2014. Il
mancato invio della certificazione entro il termine equivale al mancato raggiungimento dell’obiettivo, con l’applicazione di sanzioni ridotte in caso
di effettivo raggiungimento dello stesso.
Permangono anche per l’esercizio 2014 le sanzioni previste in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo imposto dal patto di stabilità interno
dall’art. 14 comma 3 della legge n. 122 del 30.7.2010 che sono state introdotte nel corso dell’esercizio 2010 e che erano valide già anche per il
2012:
• la riduzione dei trasferimenti erariali corrispondente alla differenza tra l’obiettivo e il risultato ottenuto,
• divieto di ricorrere all’indebitamento,
• divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo,
• riduzione del 30% delle indennità di funzione effettivamente percepite dagli amministratori,
• blocco dell’incremento del fondo risorse decentrate per il personale.
PATTO DI STABILITA' 2014-16
Parte corrente
2014
Titolo I Entrate
Titolo II Entrate
Titolo III Entrate
Titolo I Uscite
Saldo parte corrente
-
2015
2016
22.779.000
3.361.033
7.369.495
22.779.000
3.338.958
7.165.045
22.496.585
3.338.958
7.165.045
32.390.788 -
32.124.563 -
32.048.348
1.118.740
1.158.440
952.240
Titolo IV (cassa per il Patto)
4.000.000
4.000.000
4.000.000
Titolo II (cassa per il Patto)
-2.350.000
-2.000.000
-1.800.000
Saldo parte investimenti
1.650.000
2.000.000
2.200.000
Saldo finale comp. Mista
2.768.740
3.158.440
3.152.240
Obiettivo di competenza mista
1.305.000
2.982.000
3.146.000
Parte Investimenti
contributo patto regionale
Nuovo obiettivo
365.036
1.670.036
GOVERNO LOCALE
EFFICACE ED
EFFICIENTE
MIGLIORARE LA
QUALITA’ DI VITA
DELLE PERSONE
Prospettiva
Utente
Incrementare la
soddisfazione di
cittadini e stakeholders
Creare e ottimizzare
luoghi di aggregazione e
socializzazione
Prospettiva
Economica
Ricercare Qualità ed
Efficienza organizzativa
Promuovere la
valutazione civica dei
servizi
Prospettiva
Processi interni
Prospettiva
Sviluppo e
Crescita
Perseguire il benessere
organizzativo
SVILUPPO
SOSTENIBILE DEL
TERRITORIO
FARE RETE SUI
SERVIZI
Tutelare e valorizzare il
territorio nel rispetto e
per il riequilibrio
dell’Ambiente
Migliorare la vivibilità
della Città
Sostegno e Solidarietà
per situazione di disagio
Rilanciare il ruolo e
l’identità di Saronno nel
suo comprensorio
Massimizzare il rapporto
costi/benefici
Promuovere processi di
partecipazione civica
Assicurare e sviluppare
un benessere diffuso
Promuovere processi di
lavoro snelli e di
miglioramento continuo
Promuovere l’ambito
distrettuale per la
gestione dei servizi
Accrescere l’uso della
tecnologia e
dell’informatica
Ottimizzare
competenze e impiego
del Personale
1
1.1
2014
2015
Prospettiva
del
cittadino
- Incrementare i
servizi al cittadino
in un’ottica di
‘Smart City’.
- Rendicontare a
cittadini e
stakeholders i
risultati ottenuti
Prospettiva
economica
- Promuovere gli
interventi di
crescita sul
territorio
-- Ridurre costo del
personale
Ridurre costo del
personale
Prospettiva
dei processi
interni
- Rendere più
trasparente,
efficace ed
efficiente la
Struttura
organizzativa
- Ottimizzare la
resa delle
innovazioni
informatiche
-Introdurre
competenze
trasversali del
personale
Ottimizzare la resa
delle innovazioni
informatiche
Analisi di
soddisfazione
dell’utenza
Prospettiva
di sviluppo
e crescita
- Sviluppare
informatizzazione
- Formazione del
personale
- Sviluppo Piano
informatizzazione
- Formazione del
personale
2016
1. GOVERNO
LOCALE EFFICACE
ED EFFICIENTE
Obiettivi
Incrementare la
soddisfazione di
cittadini e stakeholders
Ottimizzare
competenze ed
impiego del Personale
2
1.2
2014
2015
Prospettiva
del cittadino
-Sviluppare analisi di ‘customer
satisfaction’ per i principali servizi
-Coinvolgere le associazioni e i
cittadini sulla gestione e la
valutazione dei servizi
Incrementare i
servizi resi in via
informatica
-Confronto indicatori
intercomunali (benchmark)
- Incrementare le forme di
consultazione e partecipazione
dei cittadini
- Confronto
indicatori
intercomunali
(benchmark)
Prospettiva
dei processi
interni
- Relazione sulla performance
- Sviluppo lavori Commissioni
-Relazione sulla
performance
- Sviluppo lavori
Commissioni
Prospettiva di
sviluppo e
crescita
- Sviluppo e-Government
Sviluppo eGovernment
Prospettiva
economica
2016
1. GOVERNO
LOCALE EFFICACE
ED EFFICIENTE
Obiettivi
•Promuovere la
partecipazione
•Far valutare ai
cittadini l’azione
amministrativa
3
1.3
2014
Prospettiva
del cittadino
- Snellire i procedimenti
amministrativi
- Ridurre i tempi di lavorazione
delle pratiche
- Permettere il monitoraggio
dell’andamento delle pratiche
--
2015
•Ricercare la qualità e
-Perseguire l’equità fiscale
attraverso la lotta all’evasione e
all’elusione tributaria
- Contenere le spese correnti e
razionalizzare le strutture
organizzative interne ed
esterne
- Implementare nuovo
Prospettiva
dei processi
interni
- Consolidare la nuova rete
informatica comunale
-Premiare il merito
- Rendere trasparenti i
Prospettiva di
sviluppo e
crescita
- Sviluppare un clima di lavoro
Prospettiva
economica
positivo
- Mettere in connessione l’uso
di database informatici
2016
1. GOVERNO
LOCALE EFFICACE
ED EFFICIENTE
Obiettivi
sistema di fiscalità
comunale
l’efficienza
organizzativa dei
servizi
•Migliorare rapporto
costi/benefici
costi economici dei
servizi
•Accrescere
l’uso di
tecnologia e
informatica
•Perseguire il
benessere
organizzativo
•Promuovere processi
di lavoro snelli e di
miglioramento
continuo
4
indicatori di performance (al 2015)
11
Tasso generale di soddisfazione di cittadini e stakeholders
> 80% residenti soddisfatti dei principali servizi comunali
-
Tasso di soddisfazione sulla comunicazione al pubblico
> 65% residenti soddisfatti della comunicazione al pubblico
76%
Rigidità strutturale (quota entrate correnti assorbita dalle
spese fisse – personale e interessi)
30,6%
Spese di funzionamento pro-capite (spese per il personale,
per acquisto beni e servizi e prestazioni di servizi in rapporto
alla popolazione)
12
13
Comuni
Lombardia
Rilevazione annua a cura del
Comune di Saronno
-
-
Rilevazione annua a cura del
Comune di Saronno
-
-
29,3%
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi delle
Amm. Comunali’ 2011)
40,7%
32,4%
600 euro
573 euro
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi delle
Amm. Comunali’ 2011)
910 euro
906 euro
Personale ogni 1000 abitanti (unità di personale comunale al
31.12/1000 ab.)
6,1
5,8
Ragioneria Generale dello
Stato (Conto annuale 2012)
6,8 (unità)
6,5 (unità)
Incidenza spese di personale (misura l’incidenza
delle spese di personale sulle entrate correnti)
31,5%
31,2%
Sostenibilità del debito (rapporto tra lo stock del debito di
finanziamento accertato e le entrate correnti)
43,8%
44,5%
Corte dei Conti (Relazione
sulla gestione finanziaria Enti
locali 2010)
113,1%
117,8%
Rispetto del Patto di Stabilità interno (quota di Comuni che
hanno rispettato il Patto di Stabilità interno sul totale dei
Comuni soggetti al Patto)
SI
SI
Ifel (Quadro finanziario dei
Comuni 2012)
94,7%
92,5%
Autonomia impositiva - tributaria (incidenza delle entrate
tributarie sulle entrate correnti)
67,3%
72,9%
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi delle
Amm. Comunali’ 2011)
58,1%
68,9%
1.
2.
1. 59,4%
2. 65,6%
1.
70,2%
2.
66,4%
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi delle
Amm. Comunali’ 2009)
1.
2.
1.
2.
Velocità di riscossione
Velocità di pagamento
-
Media
Italia
Fonte dati per il confronto
26,1%
SI
72,5%
74,3%
74,3
69,2
5
2.1
2014
2015
Prospettiva
del cittadino
- Nuovi luoghi di socializzazione
nei parchi e nei quartieri
- Contratto di quartiere
‘Matteotti’
-Interventi contro le
emarginazioni giovanili
--garantire luoghi d’incontro per
i giovani
- Nuovi luoghi di
socializzazione
nei quartieri
2. MIGLIORARE LA
QUALITA’ DI VITA
DEI CITTADINI
Obiettivi
- Adeguare politica tariffaria
servizi a domanda
-Ricercare partner e sponsor per
sostenere i servizi sociali
--partecipare ai bandi di
finanziamento previsti per le
politiche giovanili
-Ricercare
partner e sponsor
Creare e
ottimizzare i
luoghi di
aggregazione e
Prospettiva
economica
Prospettiva
dei processi
interni
-Riorganizzazione centri
ricreativi estivi
-Introdurre procedure
informatiche nei Servizi Sociali
--sviluppare forme di cogestione
dei servizi rivolti ai giovani
Prospettiva
di sviluppo e
crescita
-Mettere a norma gli impianti
sportivi
--individuare spazi di proprietà
per favorire l’aggregazione dei
giovani
2016
socializzazione
(territorio e spazi
per il sociale)
6
2.2
2014
2015
Prospettiva
del cittadino
-Sportello Unico Sociale
-Carta dei Servizi Sociali
-Sostegno all’inclusione
sociale
- Sostegno
didattico/educativo nella
situazioni di fragilità
-Sportello reterosa
-Sostegno all’inclusione sociale
-Centro Diurno integrato
-Sostegno didattico/educativo nella
situazioni di fragilità
-Sportello reterosa
Prospettiva
economica
- Garantire attuale livello di
sostegno alla famiglia
(diritto allo studio,
infanzia,etc.)
-Revisione sistema tariffario
dei servizi a domanda
individuale
-protocolli con enti
amministrativi della
Regione
-Finanziamenti regionali
- Garantire attuale livello di sostegno
alla famiglia (diritto allo studio,
infanzia,etc.)
Prospettiva
dei processi
interni
-Definizione pianta organica
del personale di profilo
educatore anche in carico
all’Istituzione Comunale
-sviluppo del C.U.G.
-Sostegno a Reterosa
-sviluppo del C.U.G.
-Sostegno a Reterosa
Prospettiva di
sviluppo e
crescita
-Analisi comparata delle
forme di gestione dei
servizi
-Accrescere l’utilizzo di
programmi informatici
-Garantire/migliorare
livello di sostegno
-prevenzione
all’abbandono scolastico
-sviluppo attività di
orientamento
-Accrescere l’utilizzo di programmi
informatici
2016
2. MIGLIORARE LA
QUALITA’ DI VITA
DEI CITTADINI
Obiettivi
Sostegno e
Solidarietà per
situazioni di
disagio
7
2.3
2014
Prospettiva
del
cittadino
-Incrementare presenza Polizia locale e
percezione senso di sicurezza
-Assicurare un’offerta formativa equivalente
in tutte le scuole cittadine
-Vivere in una città attrattiva e creativa
-Incrementare e migliorare l’offerta per il
tempo libero
Prospettiva
economica
-Assicurare il corretto e uniforme
funzionamento del mercato
-Marketing centro storico e suo sistema
commerciale
-Attivarsi per l’ampliamento della scuola
dell’infanzia statale
-ricerca sponsor e finanziamenti tramite
partecipazione a bandi
Prospettiva
dei
processi
interni
-Nuovo Regolamento Polizia locale
-Riorganizzazione servizio di quartiere e
incremento servizi
-sostegno all’associazionismo
-Definire il dimensionamento della rete
scolastica cittadina
Prospettiva
di sviluppo
e crescita
- Introdurre esclusivo utilizzo di strumenti
informatici per gestione pratiche SUAP
-Rafforzare professionalità e competenza
operatori P.L.
-organizzazione di eventi di risonanza
sovracomunale
2015
2016
2. MIGLIORARE LA
QUALITA’ DI VITA
DEI CITTADINI
Obiettivi
Mantenere e
promuovere il
benessere diffuso
(Sicurezza,
Commercio,
Istruzione, Cultura,
Tempo libero, Lavoro
e Polizia locale)
8
Indicatori di performance
11
12
Fonte dati per il confronto
Italia
Lombardia
Spesa per istruzione
(spesa per funzioni di istruzione/tot. spese correnti)
12,4%
12%
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi delle Amm.
Comunali’ 2010)
9,2%
9,8%
Grado di Copertura della domanda sul
servizio ‘Asilo Nido’
9,7%
9,1%
Comuni virtuosi di entità similare
Comune di
Trento (2009)
27,46%
Comune di
Bergamo (2009)
17,39%
4,5%
4,2%
6,2
6,0
13,8%
13,2%
(n°posti disponibili/n°utenti potenziali)
Anagrafe comunale
Livello di istruzione
(persone tra 25 e 64 anni che hanno raggiunto al massimo la
licenzia media per 100 persone della stessa età)
Ministero Pubblica Istruzione
Anagrafe comunale
Abbandono scolastico
(persone tra i 18 e i 24 anni che hanno lasciato la scuola
precocemente per 100 persone della stessa età)
(spese per funzioni di Polizia locale/tot. spese correnti)
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi delle Amm.
Comunali’ 2010)
Indice di criminalità diffusa
Carabinieri – Polizia locale
Anagrafe comunale
Spese per sicurezza
5,3%
5,6%
(furti-rapine per 100 ab.)
Spesa per cultura, sport, turismo
4,1%
3,8%
(spesa per funzioni culturali, sport, turismo/tot. spese
correnti)
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi delle Amm.
Comunali’ 2010)
Fondazione Teatro
Cineforum ‘S.Pellico’
Anagrafe comunale
Partecipazione a spettacoli
(ingressi a teatro e cineforum/popolazione)
(spesa per funzioni sociali/tot. spese correnti)
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi delle Amm.
Comunali’ 2010)
Indice di inserimento sociale
Elaborazione su dati CNEL
Spesa per servizi sociali
21,8%
22,2%
(5 indicatori statistici su elaborazione ICity-LAB)
Copertura del Servizio Anziani
(% anziani >65 anni residenti che ha usufruito di servizi
sociali)
Istat (Interventi e servizi sociali dei
comuni singoli e associati).
9
3.1
2014
2015
Prospettiva
del
cittadino
-Vivere in una città più verde
-Utilizzare l’energia nel modo più
efficiente
-Promuovere consapevolezza su temi
ambientali e comportamenti virtuosi
-Sviluppare attività di educazione
alimentare e ambientale all’interno
delle scuole
--promuovere iniziative per evitare
spreco alimentare, energetico e idrico
Promuovere il
risparmio di suolo e di
energia e sviluppare
l’uso di energie
alternative.
2016
3. SVILUPPO
SOSTENIBILE DEL
TERRITORIO Obiettivi
 Tutelare e
valorizzare il Territorio
Prospettiva
economica
nel rispetto e per il
Riconvertire appalti in funzione di
ottimizzare utilità economica e impatto
ecologico-sociale.
Ottimizzazione delle risorse
disponibili con particolare riguardo
alla ristorazione scolastica
riequilibrio
dell’Ambiente
Prospettiva
dei
processi
interni
-Operare scelte ecosostenibili
-Sviluppare processi partecipati nella
programmazione urbanistica
-Operare scelte
ecosostenibili
-Sviluppare processi
partecipati nella
programmazione
urbanistica
Prospettiva
di sviluppo
e crescita
- Promuovere il monitoraggio del
territorio supportando il sistema
anche con strumenti informatici
-Adeguare gli strumenti di
programmazione
- Promuovere il risparmio di suolo e
di energia e sviluppare l’uso di
energie alternative
-Promuovere strategie per il
miglioramento della qualità di aria e
acqua
-Promuovere strategie
per il miglioramento
della qualità di aria e
acqua
-Promuovere
consapevolezza su temi
ambientali e
comportamenti virtuosi
10
3.2
2014
Prospettiva
del cittadino
-Viaggiare in modo più sicuro
-Muoversi in modo integrato
(seamless)
-Vivere in una città più verde
-Vivere in una città con
minore inquinamento
atmosferico
Prospettiva
economica
-Ricercare sponsor
-Ottimizzare interventi degli
appaltatori di servizi
mediante controlli sulla
gestione
-Ottimizzare gestione rete
pubblica illuminazione
2015
2016
3. SVILUPPO
SOSTENIBILE DEL
TERRITORIO
Obiettivi

-Ottimizzare forniture/gestioni
energetiche
-Ricercare sponsor
-Ottimizzare interventi degli
appaltatori di servizi mediante
controlli sulla gestione
-Ottimizzare gestione rete pubblica
illuminazione
-Ottimizzare forniture/gestioni
energetiche
Prospettiva
dei processi
interni
- prevedere meccanismi di
compensazione ambientale
-Migliorare la qualità del
costruito attraverso una nuova
regolamentazione edilizia
comunale
- prevedere meccanismi di
compensazione ambientale
-Migliorare la qualità del costruito
attraverso una nuova
regolamentazione edilizia comunale
Prospettiva
di sviluppo e
crescita
-Migliorare la qualità del
costruito attraverso una nuova
regolamentazione edilizia
comunale
-Promuovere strategia per
l’eliminazione delle barriere
architettoniche
-Migliorare la qualità del costruito
attraverso una nuova
regolamentazione edilizia
Migliorare la
vivibilità della città
11
3.3.
2014
Prospettiv
a del
cittadino
-Ampliare offerta di servizi pubblici con
valenza sovralocale.
-Ampliare offerta di spazi ricreativi e/o
culturali.
-Incrementare offerta luoghi di
interscambio.
Prospettiv
a
economica
-Favorire lo sviluppo della struttura
commerciale di qualità.
-Creare spazi e rete per lo sviluppo di
attività innovative.
--valorizzare l’attività del Teatro a livello
sovracomunale
Prospettiv
a dei
processi
interni
-Incentivare la microimprenditorialità.
-Consolidare i rapporti con le Associazioni
di categoria.
--
Prospettiv
a di
sviluppo e
crescita
- Realizzare la messa in rete di informazioni
per favorire l’interazione fra la Pubblica
Amministrazione e tutti i settori del mondo
sociale ed economico.
-inserimento della città nelle occasioni
economiche e culturali offerte da Expo 2015
2015
- Valorizzare l’attività
del Teatro a livello
sovracomunale
2016
3. SVILUPPO
SOSTENIBILE
DEL
TERRITORIO
Obiettivi
Rilanciare il ruolo
e l’identità di
Saronno nel
suo
comprensorio
inserimento della
città nelle occasioni
economiche e
culturali offerte da
Expo 2015
12
Indicatori di performance
11
12
Fonte dati per il
confronto
Italia
Lombardia
Spesa per la gestione del Territorio
(spesa funzioni Gestione del Territorio e Ambiente/tot.
spese correnti)
19,2%
19,1%
Media Istat
(‘I bilanci consuntivi
delle Amm. Comunali’
2010)
20,2%
17,5%
Ufficio Urbanistica
-
-
Report Provincia di
Varese RD 2011, ARPA
Lombardia 2011,
Legambiente 2009/10
33,6 (Italia 09)
49,1 (Nord Italia
10)
50,6% (Regione 11)
60,5% (Provincia VA
11)
Superficie urbanizzata
(mq di area urbanizzata/mq di territorio)
Ufficio Urbanistica
-
-
Numero massimo dei superamenti del limite per la salute
umana
Elaborazione IcityLAB su dati ISTAT
Valore medio
Italia: 660,49
Città di Milano:
165,61
N°1 Città di Ravenna
78/100
N° 1 Città di
Mantova 68/100
Disponibilità di verde urbano
(mq di verde pubblico/abitante)
Raccolta differenziata dei rifiuti
(% sul totale rifiuti prodotti)
69,43%
Offerta di trasporto pubblico
(Km vettura/abitanti)
Zone a traffico limitato
(estensione pro-capite aree a ZTL – mq/ab.)
Ufficio Urbanistica
Consumo elettrico domestico
(Consumo annuale pro capite elettrico domestico - KWh/ab.)
Istat 2010
Indice di Ecomanagement
Legambiente –
Rapporto
Ecosistema urbano
2011
Indice composto da: utilizzo di carta riciclata negli uffici comunali, auto
comunali ecologiche, prodotti equo&solidali, certificazione ambientale
del Comune, raccolta differenziata all’interno del Comune, politiche di
acquisti verdi (0-100)
13
2014
2015
-Tavolo dei Sindaci
(programmazione integrata
infrastrutture – servizi)
-Ottimizzare Piano di Zona
-Rete Asili Nido
-Unificare servizio pubblico per
il lavoro
--valorizzare la rete
informalavoro
-sostenere la rete rosa
--mantenere il circuito
interbibliotecario
-Aderire a Rete ECOSOL
-Tavolo dei Sindaci
(programmazione integrata
infrastrutture – servizi)
-valorizzare la rete informalavoro
-sostenere la rete rosa
--mantenere il circuito
interbibliotecario
Prospettiva
economica
-Conseguire economia di scala
attraverso gestioni
convenzionate
-Recuperare costi sociali e
ambientali dovuti all’offerta di
servizi sul territorio
--valorizzare il sistema
bibliotecario
--valorizzare il sistema bibliotecario
Prospettiva
dei
processi
interni
-Mettere a punto proposte di
miglioramento dei servizi per gli
enti coinvolti
-Applicare nuova
regolamentazione su affidamenti
in house e strutture societarie.
Prospettiva
di sviluppo
e crescita
-Coinvolgere la rete dei Comuni
più vicini e omogenei nel
confronto sulle perfomance e
sulla migliori pratiche
Prospettiva
del
cittadino
2016
4. FARE RETE
Obiettivi
Promuovere
l’ambito
distrettuale per
la gestione dei
servizi
14
Indicatori di performance
11
12
Dati comunali
N° servizi comunali gestiti in associazione con altri Comuni
% Entrate da enti esterni per gestione comune dei servizi/tot. entrate
correnti
% personale comandato presso altri Enti/tot. personale
% personale comandato presso il Comune di Saronno/tot. personale
N° associazioni che svolgono servizi per conto del Comune tramite
Convenzione
% spese per convenzioni su servizi di interesse comunale/tot. spese
correnti
15
Città di Saronno
SEZIONE STRATEGICA
Città di Saronno
CARATTERISTICHE GENERALI
DELLA POPOLAZIONE, DEL TERRITORIO,
DELL’ECONOMIA INSEDIATA E DEI SERVI1ZI DELL’ENTE
Città di Saronno
POPOLAZIONE
Popolazione
Popolazione
Popolazione
Popolazione
31.12.2012
legale al censimento 1991
legale al censimento 2001
legale al censimento 9.10.2011
residente alla fine del penultimo anno precedente
di cui: Maschi
Femmine
Nuclei familiari
Comunità
Popolazione al 1.1.2012(penultimo anno precedente)
Nati nell'anno
n.
278
Deceduti nell'anno
n.
396
saldo naturale
Immigrati iscritti nell'anno 2012 a seguito censim. n. 1.778
Emigrati cancellati nell'anno 2012 a seguito cens. n. 1.402
saldo migratorio e per altri motivi
Popolazione al 31.12.2012
di cui:
In età prescolare (0/6 anni)
In età scuola obbligo (7/14 anni)
In forza lavoro prima occupazione (15/29 anni)
In età adulta (30/65 anni)
In età senile (oltre i 65 anni)
n.
n.
n.
n.
38.643
36.895
38.598
38.902
n.
n.
n.
n.
n.
18.478
20.424
17.612
16
38.644
n.
– 118
n.
n.
376
38.902
n.
n.
n.
n.
n.
2.478
2.774
5.260
19.703
8.687
Città di Saronno
Tasso di natalità ultimo quinquennio e anni
precedenti (per mille abitanti)
Tasso di mortalità ultimo quinquennio e anni
precedenti (per mille abitanti)
Anno
Tasso
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Anno
8,7
9,3
8,9
9,2
9,3
8,8
8,7
7,2
Tasso
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
9,4
8,9
9,9
11,2
10,2
10,7
9,7
10,2
Abitanti
n. 45.567
Per il calcolo dei tassi si è considerata la
popolazione media annua
Popolazione massima insediabile come da
strumento urbanistico vigente
Città di Saronno
Livello di istruzione della popolazione residente al censimento 2001:
-
Popolazione
Popolazione
Popolazione
Popolazione
residente
residente
residente
residente
al 21.10.2001 (data censimento)
al 21.10.2001 dai 6 anni d’età in poi
all’8.10.2011 (data ultimo censimento)
all’8.10.2011 dai 6 anni d’età in poi (ultimo censimento)
n.
n.
n.
n.
36.895
35.075
38.598
36.448
Livello di istruzione della popolazione dai 6 anni in poi al censimento 2001:
- Il 93,58% possiede un titolo di studio:
- Il 20,81% licenza di scuola elementare
- Il 30,87% licenza di scuola media inferiore o di avviamento
- Il 30,29% diploma di scuola secondaria superiore
- L’11,61% laurea
- Il 5,90% alfabeti privi di titolo di studio
- Lo 0,52% analfabeti
I dati sul livello di istruzione della popolazione residente al censimento 2011 non sono ancora
disponibili.
Città di Saronno
Condizione socio-economica delle famiglie:
In base ai dati anagrafici gli abitanti residenti al 31.12.2012 risultano pari a 38.902 distribuiti in n. 17.612 famiglie di cui 6.223
(35,33%) costituite da un unico componente, n. 5.139 (29,18%) costituite da n. 2 componenti, n. 3.297 (18,72%) costituite da n. 3
componenti e n. 2.233 (12,68%) costituite da n. 4 componenti. Le famiglie composte da n. 5 o più componenti sono soltanto 720
(4,09%) (i dati potrebbero subire delle variazione a seguito delle operazioni censuarie che saranno validate dell’Istituto Centrale di
Statistica). Si evidenzia la crescita di fasce di popolazione in condizioni di difficoltà in dipendenza della situazione di crisi
economica che sta assumento aspetti strutturali, oltre a situazioni consolidate di effettiva o tendenziale indigenza (nuclei
monoreddito, con lavori saltuari e/o irregolari, con redditi pensionistici di importo minimo o di tipo assistenziale, in condizione di
disoccupazione o inoccupazione).
Nel 2012 le erogazioni di aiuti economici per mezzo dei vari istituti vigenti sono state pari a € 304.069,81 in diminuzione del
15,54% rispetto all’anno 2011 (€ 360.030,84), in corrispondenza delle necessità documentate dai richiedenti e delle disponibilità
economiche.
La forma di intervento rappresentata dalle Borse Lavoro e dai tirocini è stata un valido strumento di supporto atto anche a
valorizzare le capacità e l’impegno degli interessati; a questa si è affiancato l’istituto dei voucher lavoro INPS, sperimentato dal
2011 destinando nel 2012 a tale finalità € 28.390,00 con impiego di n. 17 lavoratori.
La precarietà economica di alcune fasce della popolazione è accentuata dalla insufficienza del patrimonio edilizio pubblico
disponibile rispetto alle richieste e dai costi di mercato molto elevati in tema di affitto.
Rispetto agli affitti a libero mercato a carico delle famiglie con grave svantaggio sociale o con redditi modesti, a partire dall’anno
2000, è intervenuto il contributo del “Fondo regionale affitti” integrato da risorse comunali per i nuclei in grave difficoltà; i criteri
di ammissione sono siventati nel tempo sempre più restrittitivi, per cui la misura è stata un sollievo per pochi.
Nel 2012 sono stati riconosciuti proporzionalmente contributi a n. 47 nuclei per un totale di € 56.100,00 di cui € 16.028,70 a carico
del Comune ed € 40.071,30 a carico della Regione
Anche per i nuclei assegnatari di alloggi di ERP, in difficoltà, R.L. con la legge n. 27/2007 entrata in vigore nel 2008 ha previsto la
possibilità di accesso ad un contributo di solidarietà (erogato in parti uguali da ALER e dal Comune ) da erogare a richiesta dei
conduttori che risultano impossibilitati al pagamento regolare di affitti ed utenze; l’ammissione è subordinata a valutazione sociale.
Città di Saronno
TERRITORIO
Superficie in Kmq. 10,84
RISORSE IDRICHE
Laghi n. ===
STRADE
Statali km. ===
Fiumi e torrenti n. 1
Provinciali km. 1,050
Comunali km. 91
PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI
P.G.T.
Adottato
P.G.T. APPROVATO
SI
Programma di fabbricazione
Piano edilizia economica e
popolare
PIANO INSEDIAMENTI
PRODUTTIVI
Industriali
Artigianali
Commerciali
No
No
SI
Deliberazione Consiglio Comunale n. 82 del
20.12.2012
Deliberazione Consiglio Comunale n. 27 del
15.06.2013 pubblicazione BURL 9.10.2013 n. 41
No
No
No
Accordo Quadro Programma nazionale “Contratti di Quartiere II” (Matteotti).
Città di Saronno
ELEMENTI ATTI A DIMOSTRARE LA COERENZA
DELLE PREVISIONI ANNUALI CON GLI STRUMENTI
URBANISTICI VIGENTI
Le previsioni annuali sono state elaborate tenendo conto della strumentazione urbanistica comunale
aggiornata, oggi costituita dal Piano di Governo del Territorio (P.G.T.)approvato con deliberazione Consiglio
Comunale n. 27 del 15 giugno 2013, resa perfettamente efficace con la pubblicazione sul bollettino
regionale il 9 ottobre 2013. Il nuovo strumento urbanistico contiene indicazioni di carattere regolamentare
degli interventi residenziali di interesse pubblico, in passato realizzati attraverso il ricorso alla speciale
normativa discendente dalla legge 18 aprile 1962 n. 167, che orientano ed incentivano l’intervento diretto
dell’operatore privato in seno alla singola iniziativa di trasformazione, senza la necessità di previa
acquisizione delle superfici fondiarie, a tale scopo destinate, da parte del Comune.
L’eventuale trasferimento al patrimonio pubblico di suddette superfici è eventualmente previsto in forma
gratutita nell’ambito della singola convenzione urbanistica di attuazione della trasformazione. Il P.G.T. non
contiene quindi esplicite indicazioni, né di quantità né sotto il profilo della localizzazione, di aree dedicate
alla residenza, o alle attività produttive, giuridicamente assimilabili alla definizione urbanistica delle aree
P.E.E.P. o P.I.P.
L’acquisizione di altri ambiti destinati alla realizzazione di pubblici servizi, in ultima istanza possibilmente
utilizzabili anche per la localizzazione di interventi di edilizia sociale in senso lato, è in altro modo
contemplata dal PGT vigente nell’ambito di un sistema compensativo generale, in prima battuta alieno dal
trasferimento a titolo oneroso delle aree.
Città di Saronno
DOTAZIONE ORGANICA ALLA DATA DEL 31.12.2013
SERVIZIO
PERSONALE
CATEGORIE
POSTI PREVISTI
POSTI OCCUPATI
Dir.
5 (G.C. 264/2011)
5 di cui 1 a t.d.
D.3
22+1 p.t.
18
35
D.1
36+1 p.t.
C
135+13 p.t.
120
B.3
41+2 p.t.
25
B.1
30
27
A
8
0
Totale personale al 31.12.2013
……………………………….> 230
Città di Saronno
Dati al 31.12.2011
CAT
Dir.
D.3
D.1
C
B.3
B.1
A
CAT
Dir.
D.3
D.1
C
B.3
B.1
A
SETTORE TECNICO
PROFILO PROF.LE
Dotazione
organica
Dirigente
Funzionario
Istrutt. Dir. Tecn./Amm.
Istrutt. Tecn./Amm.
Collab. Tecn./Amm.
Esec. Operativo/Tecn.
Operatore generico
SETTORE VIGILANZA
PROFILO PROF.LE
Dotazione
organica
Dirigente
Funzionario
Vice Comand./Special. Vigil
Istrutt. Amm./Assist. P.M.
Agente di P.M.
Collab. Tecn./Amm.
Esec. Operativo/Tecn.
Operatore generico
SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO
PROFILO PROF.LE
Dotazione
dipend.
organica
in servizio
Dirigente
1
Funzionario
4
Istrutt. Dir. Tecn./Amm.
2
Istrutt. Tecn./Amm.
12
Collab. Tecn./Amm.
4
Esec. Operativo/Tecn.
1
Operatore generico
0
dipend.
in servizio
1
6
8
18
7
8
0
CAT
dipend.
in servizio
1
1
4
29
CAT
Dir.
D.3
D.1
C
SETTORE DEMOGRAFICO /
PROFILO PROF.LE
Dotazione
organica
Dirigente
Funzionario
Istrutt. Dir. Tecn./Amm.
Istrutt. Tecn./Amm.
0
0
0
B.3
B.1
A
Collab. Tecn./Amm.
Esec. Operativo/Tecn.
Operatore generico
Dir.
D.3
D.1
C
B.3
B.1
A
dipend.
in servizio
1
1
1
11
0
5
0
La colonna “Dotazione organica” non è stata compilata in quanto i posti previsti non sono piu’ suddivisi per
settore.
Città di Saronno
STRUTTURE
Anno 2013
Posti n. 122
Posti n. 1134
Posti n. 2117
Posti n. 1461
PROGRAMMAZIONE
PLURIENNALE
Anno 2014
Anno 2015
Anno 2016
Posti n. 122
Posti n. 122
Posti n. 122
Posti n. 1138
Posti n. 1072
Posti n. 1047
Posti n. 2159
Posti n. 2172
Posti n. 2162
Posti n. 1517
Posti n. 1529
Posti n. 1548
Posti
Posti
Posti
Posti
Posti
n.
Posti
Posti
Posti
Posti
Posti
n.
Posti
Posti
Posti
Posti
Posti
n.
Posti
Posti
Posti
Posti
Posti
n.
Si
n.
379
hq. 55,8
n. 3.276
Si
n.
379
hq. 55,8
n. 3.276
Si
n.
400
hq. 61,50
n. 3.276
Si
n.
400
hq. 61,50
n. 3.124
TIPOLOGIA
Asili nido n. 2
Scuole materne n. 9
Scuole elementari n. 9
Scuole medie n. 6
Strutture residenziali
per anziani n. 1
Centro diurno disabili n. 1
Comunità alloggio disabili n. 1
Centro aggregazione giovanile n. 1
Centro ricreativo diurno n. 1
Farmacie Comunali
Rete fognaria in km.
Esistenza depuratore
Rete acquedotto in Km.
Attuazione servizio idrico integrato
Aree verdi, parchi, giardini
Punti luce illuminazione pubblica Enel
Sole
Punti luce illuminazione pubblica
proprietà comunale
Rete gas in Km.
n. 108
n. 30
n. 10
n.
60
n. 230
2
90
Si
114,25
n. 108
n. 30
n. 10
n.
60
n. 230
2
90
Si
114,25
n. 108
n. 30
n. 10
n.
60
n. 230
2
90
Si
114,25
n. 108
n. 30
n. 10
n.
60
n. 230
2
90
Si
114,25
n.
112
112
112
1.235
112
Città di Saronno
Raccolta rifiuti in
tonnellate
Di cui:
Raccolta
differenziata in
tonnellate
Esistenza discarica
Mezzi operativi
Veicoli
Centro elaborazione dati
Computer
Anno 2013
16.500
Anno 2014
16.500
Anno 2015
16.400
Anno 2016
16.300
12.500
13.000
13.000
13.000
n.
n.
n.
No
2
50
Si
245
n.
n.
n.
No
2
50
Si
245
n.
n.
n.
No
2
50
Si
245
n.
n.
No
2
50
Si
n. 245
Città di Saronno
ORGANISMI GESTIONALI
TIPOLOGIA
CONSORZI
AZIENDE
ISTITUZIONI –
FONDAZIONI
SOCIETA' DI CAPITALI
CONCESSIONI
ESERCIZIO
IN CORSO
Anno 2012
n.
n.
n.
2
0
3
PROGRAMMAZIONE
PLURIENNALE
Anno
Anno
Anno
2013
2014
2015
n.
2 n.
2
n.
2
n.
0 n.
0
n.
0
n.
3 n.
3
n.
3
n.
n.
1
1
n.
n.
1
1
n.
n.
1
1
n.
n.
1
1
DENOMINAZIONE CONSORZI:
Parco del Lura
Comuni Associati: Bregnano,Cadorago, Cermenate, Guanzate, Lomazzo, Rovellasca, Rovello Porro, Caronno
Pertusella
Consorzio di Bonifica Canale Villoresi
Comuni Associati: Vari
Città di Saronno
DENOMINAZIONE ISTITUZIONI – FONDAZIONI:
Focris - Fondazione Casa di Riposo Intercomunale
Enti Associati: Saronno, Cislago, Ceriano Laghetto,Cogliate, Misinto, Solaro e Uboldo.
Fondazione teatro
Enti associati: Comune Saronno
Istituzione scuole materne – asili nido
Enti associati: Comune Saronno
DENOMINAZIONE S.P.A.:
Saronno Servizi Spa (proprietà 98,89%)
SERVIZI GESTITI IN CONCESSIONE : erogazione gas metano
Soggetti che svolgono i servizi: Enel Distribuzione Gas
Altro: Partecipazioni: Lura Ambiente S.p.A., S.E.S.S.A. s.r.l., Centro Tessile Cotoniero e
Abbigliamento S.p.A.
Città di Saronno
ECONOMIA INSEDIATA
Commercio in sede fissa n. 680
Taxi e noleggio di rimessa con conducente n. 43
Pubblici esercizi n. 186 + mensa: n. 2 + a domicilio del consumatore:n.3
Acconciatori ed estetisti n. 133
Attività ricettive n. 19
Distributori carburante n. 15
Cinema n.2
Teatro n. 1
Impianti sportivi n. 4
Consistenza posteggi al Mercato P.le Mercanti n. 298
Consistenza posteggi al Mercato Cassina Ferrara: n. 16
Consistenza posteggi al Mercatino del Centro Storico: n. 73
Consistenza posteggi al Mercato Contadino: n. 30
Consistenza posteggi al Piccolo Mercato Contadino: n. 8
Attività di commercio su aree pubbliche in forma itinerante: n. 120
Altre attività (dato fornito da Camera di Commercio): artigiani, agenti di commercio, piccole e medie
industrie, attività di p.s., fotografi, agenzie d’affari, studi professionali n. 2.442
ANALISI DELLE RISORSE
ANALISI DELLE RISORSE
Entrate Tributarie
ENTRATE
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio
Esercizio
Anno 2012
in corso
Anno 2011
(accertamenti (accertamenti (previsione)
competenza) competenza)
1
2
3
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione
1° Anno
2° Anno
del bilancio
successivo
successivo
annuale
4
5
6
% sc.
col. 4
risp.
alla
col. 3
7
11.641.798,25
13.358.223,79
14.151.000,00
14.285.000,00
14.285.000,00
14.002.585,00
0,95
Tasse
4.395.652,50
4.406.453,32
5.179.000,00
4.979.000,00
4.979.000,00
4.979.000,00
-3,86
Tributi speciali ed altre entrate
proprie
4.289.472,91
3.982.596,05
3.748.000,00
3.515.000,00
3.515.000,00
3.515.000,00
-6,22
20.326.923,66
21.747.273,16
23.078.000,00
22.779.000,00
22.779.000,00
22.496.585,00
-1,30
Imposte
TOTALE
Valutazione, per ogni tributo, dei cespiti imponibili, della loro evoluzione nel tempo, dei mezzi utilizzati per accertarli.
Con l’approvazione del DL n. 201 del 6.12.2011 convertito in legge n. 234 del 22.12.2011 il legislatore aveva anticipato l’entrata in vigore del
federalismo fiscale approvato con il dlgs n. 23/2011. Infatti, con l’art. 13, nell’esercizio 2012 era stata anticipata l’applicazione dell’imposta
municipale propria che sostituiva l’imposta comunale sugli immobili e, con l’art. 14, la tassa sui servizi è stata anticipata al 2013 in sostituzione
della Tassa Raccolta Rifiuti (TARSU), o della Tariffa (Tia). In questo modo era stato rimosso il divieto, per questi tributi di incrementi delle
aliquote introdotto con l’art. 77bis, comma 30 e l’art. 77ter, comma 19 del DL n. 112/2008 convertito in legge n. 133/2008 e l’art. 1, comma 123 della
legge 13.12.2010 n. 220 che aveva operato fino all’esercizio 2011. Con l’art. 4, comma 4 del DL n. 16 del 02.03.2012 era stato abolito anche il
divieto per gli aumenti dei tributi locali minori come TOSAP, IPAFF…. Con l’art. 1, comma 639 della legge n. 147 del 27.12.2013 è stata
introdotta l’imposta unica comunale (IUC) che include una imposta, l’imposta municipale propria (IMU), una tassa, la tassa sui rifiuti (TARI) e
una imposta ibrida, la tassa sui servizi indivisibili (TASI).
Evoluzione della normativa per l’applicazione dell’IMu:
L’esercizio finanziario 2012 si era caratterizzato per l’anticipata applicazione dell’imposta municipale propria in sostituzione dell’imposta
comunale sugli immobili. L’entrata a regime dell’IMu era stata stabilita dal dlgs n. 23/2011 con decorrenza 2014 con l’entrata in vigore del
federalismo fiscale. La nuova imposta era stata introdotta per consentire ai comuni una sostanziale autonomia finanziaria e gestionale
affrancando la finanza locale dai trasferimenti erariali. Le gravi difficoltà in cui versa l’economia italiana e la caduta di credibilità a livello
internazionale sulla capacità di onorare i debiti a causa dell’enorme debito pubblico, hanno convinto il legislatore ad anticipare l’applicazione
dell’IMu e, soprattutto, ad estendere l’imposta nuovamente anche all’abitazione principale. Molti esperti economisti e molti accademici
suggerivano di imporre un’imposta “patrimoniale” per risolvere l’annoso problema del debito pubblico. Rilevanti modifiche sono state apportate
con l’art. 1, commi da 707 a 722 della legge n. 147 del 27.12.2013 all’imposta municipale propria (IMu) con l’introduzione dell’imposta unica
comunale (IUC) che include anche l’IMu stessa.
L’imposta municipale propria è stata profondamente modificata dall’art. 1, commi 639 e 640 e dai commi dal 707 al 728 della legge n. 147 del
27.12.2013. Innanzitutto, l'aliquota massima complessiva dell'IMU e della TASI non può superare i limiti prefissati per la sola IMU, come
stabilito dal comma 677 dell’art. 1 della legge n. 147 del 27.12.2013.
In sintesi le modifiche:
L'imposta municipale propria non si applica al possesso dell'abitazione principale e delle pertinenze della stessa, ad eccezione di quelle
classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per le quali continuano ad applicarsi l'aliquota e le detrazioni di cui al comma dell’art. 1,
comma della legge 147/2013.
L'imposta municipale propria non si applica, altresì,:
a) alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei
soci assegnatari,
b) ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile 2008,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24.6.2008,
c) alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli
effetti civili del matrimonio,
d) a un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione,
dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle
Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e, fatto salvo quanto previsto dall'articolo
28, comma 1, del dlgs n. 19.5.2000 n. 139 dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della
dimora abituale e della residenza
anagrafica.
A decorrere dall'anno 2014, non è dovuta l'imposta municipale propria di cui all'articolo 13 del decreto-legge 6 dicembre 2011 n. 201, convertito,
con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e successive modificazioni, relativa ai fabbricati rurali ad uso strumentale e
relativa ai fabbricati costruiti e destinati dall'Impresa Costruttrice alla vendita, fino a quando permane tale destinazione e non siano in
ogni caso locati di cui al comma 8 del medesimo articolo 13 del decreto-legge n. 201 del 2011.
L'imposta municipale propria non si applica, altresì,:
a) alle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei
soci assegnatari,
b) ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali come definiti dal decreto del Ministro delle infrastrutture 22 aprile 2008,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 146 del 24.6.2008,
c) alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli
effetti civili del matrimonio,
d) a un unico immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, posseduto, e non concesso in locazione,
dal personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare e da quello dipendente delle
Forze di polizia ad ordinamento civile, nonché dal personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e, fatto salvo quanto previsto dall'articolo
28, comma 1, del dlgs n. 19.5.2000 n. 139 dal personale appartenente alla carriera prefettizia, per il quale non sono richieste le condizioni della
dimora abituale e della residenza anagrafica.
Già durante l’esercizio 2013 il legislatore aveva rivisto molti aspetti del tributo IMu di questi i più rilevanti erano:
•
la sospensione del pagamento della prima rata del tributo dovuta dai contribuenti per l’abitazione principale fino al 30 settembre,
•
la quota di IMu spettante all’Erario non era più rappresentata dal gettito del 3,8 per mille sugli immobili non abitazione principale ma
dal gettito al 7,6 per mille (aliquota di base) degli immobili di categoria D. L’eventuale differenza di gettito tra i due sistemi di tassazione
viene trattenuto o versato dall’Erario al Comune,
•
non è più prevista una scadenza temporale del tributo a favore dell’Erario.
Le due imposte, IMu ed ICI, vanno esaminate congiuntamente poiché l’IMu discende direttamente dall’ICI e, a parte alcuni elementi, ne ricalca
la struttura e i presupposti. Infatti, condividono la stessa base imponibile e gli stessi soggetti passivi, non sempre coincide il soggetto impositore.
Per poter stimare il gettito dell’IMu si era fatto riferimento al gettito accertato e incassato ai fini ICI. Qualche problema si crea, nello stimare il
gettito IMu, con riferimento al gettito dell’ abitazione principale poiché i dati relativi ai versamenti non sono facilmente valutabili.
Illustrazione delle aliquote applicate e dimostrazione della congruità del gettito iscritto per ciascuna risorsa nel triennio in rapporto ai
cespiti imponibili e percentuale di incidenza delle entrate delle diverse tipologie di fabbricati con l’applicazione dell’ICI e del nuovo
tributo IMu.
Imposta Municipale propria e Imposta Comunale sugli Immobili
Come detto al paragrafo precedente le due imposte sugli immobili vanno esaminate assieme poiché l’IMu sostituisce l’ICI e sono strettamente
correlate condividendo molti elementi, dal presupposto impositivo alla base imponibile al soggetto passivo…. Dall’andamento del gettito
dell’ICI negli esercizi fino al 2011, tenendo presenti le modifiche apportate dalla normativa ai moltiplicatori, alla reintroduzione
dell’assoggettabilità all’imposta dell’abitazione principale si può valutare con una certa attendibilità le stime di gettito della nuova imposta IMu.
Le aliquote IMu applicate per l’anno 2013 erano le seguenti:
•
•
•
•
•
•
•
•
Abitazione principale: 4,5 per mille
Aree Fabbricabili: 10,6 per mille,
Altri Fabbricati: 10,6 per mille,
Immobili di categoria D: 10,6 per mille di cui il 7,6 per mille da versare direttamente all’erario e il 3,0 per mille al Comune di Saronno,
Terreni agricoli: il 10,6 per mille,
Alloggi concessi in locazione a titolo di abitazione principale alle condizioni definite negli accordi di cui all’art. 2, comma 4, della legge
431/98: 4,5 per mille,
Alloggi ALER 4,5 per mille,
Fabbricati rurali: 2 per mille,
•
Detrazione per l’abitazione principale: € 200,00 e in aggiunta € 50,00 per ogni figlio a carico di età inferiore a 26 anni fino a concorrenza
dell’imposta. Tutto rapportato al tempo di residenza e alla percentuale di possesso.
Aliquote IMu applicate per l’anno 2014 sono le seguenti:
• Abitazione principale: il 4,5 per mille,
• Aree Fabbricabili: 10,6 per mille
• Altri Fabbricati: 10,6 per mille
• Terreni agricoli: 2,0 per mille
• Alloggi concessi in locazione a titolo di abitazione principale alle condizioni definite negli accordi di cui all’art. 2, comma 4, della legge
431/98: 4,5,
• Alloggi ALER 4,5 per mille
• Detrazione per l’abitazione principale: € 200,00 rapportato al tempo di residenza e alla percentuale di possesso. Non è più prevista la
detrazione di € 50,00 per ogni figlio a carico di età inferiore a 26 anni fino a concorrenza dell’imposta.
Percentuale di incidenza delle entrate delle diverse tipologie di fabbricati con l’applicazione dell’ICI e dell’IMu.
Le previsioni del gettito relative all’imposta municipale inerenti l’esercizio 2014 sono state stimate sulla base dei dati delle riscossioni
dell’imposta comunale sugli immobili relative all’abitazione principale, ai terreni agricoli, alle aree edificabili e degli altri immobili.
La situazione risulta dalla tabella riportata sotto.
GETTITO IMPOSTA COMUNALE IMMOBILI
Terreni agricoli
Aree fabbricabili:
Altri Fabbricati:
Abit. principale:
TOTALI
Anno 2009
Anno 2010
9.600,00
370.000,00
4.690.000,00
30.600,00
5.100.200,00
9.600,00
400.000,00
4.690.400,00
30.600,00
5.130.600,00
GETTITO PRESUNTO IMu
Anno 2011
Anno 2012
9.600,00
400.000,00
4.509.800,00
30.600,00
4.950.000,00
16.300,00
223.814,00
7.037.440,00
2.787.410,00
10.064.964,00
Anno 2013
16.300,00
237.250,00
8.486.040,00
2.787.410,00
11.527.000,00
Anno 2014
16.300,00
237.250,00
8.875.850,00
30.600,00
9.000.000,00
Il gettito complessivo IMu, stimato per l’esercizio 2014, tenute presenti tutte le modifiche di legge intervenute a modificare il tributo, ammonta a
€ 9.000.000,00. Per l’anno 2013, ammontava a € 11.527.000,00. A carico delle imprese un importo di € 3.709.266,00 da versare direttamente
all’erario per gli immobili di categoria D.
Il gettito iscritto a bilancio 2012 a tale titolo ammontava ad € 12.100.000,00. Le aliquote applicate, 10,6 per mille per gli altri immobili e 4,5 per
mille per l’abitazione principale nonché il 10,6 per mille per gli immobili di categoria D di cui il 3,6 per mille a favore del comune rappresentano
le aliquote minime il cui gettito dovrebbe garantire il pareggio del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2014.
Il gettito complessivo IMu, previsto per l’anno 2012, ammontava a € 18.460.788,00 di cui € 6.360.687,00 da versare direttamente dai cittadini
all’erario. Pertanto, il gettito iscritto a bilancio 2012 a tale titolo ammontava ad € 12.100.000,00. Le aliquote applicate, 9,8 per mille per gli altri
immobili e 4 per mille per l’abitazione principale rappresentavano le aliquote minime il cui gettito avrebbe garantito il pareggio del bilancio di
previsione per l’esercizio finanziario 2012.
Durante l’esercizio si era reso necessario aumentare le aliquote per poter garantire il pareggio della gestione 2012 a seguito di una modifica delle
stime ministeriali del gettito del tributo IMu valutate in relazione ai versamenti della prima e seconda rata.
È stato previsto un importo di € 150.000,00 per recupero di tributi poichè l’attività di accertamento, in collaborazione con la Saronno Servizio
Spa, sul territorio è stata avviata con una nuova procedura informatica che prevede l’accesso ai dati contenuti in archivi di diversa origine (ad es.
contatori energia, catasto edilizio, anagrafe popolazione, GIS, motorizzazione, ICI, TARSU…) in cui il contribuente potrebbe essere registrato.
Facendo delle estrazioni e confrontando le diverse informazioni contenute nei vari archivi si potrà verificare la concordanza e la congruenza di
quanto dichiarato ai fini dei tributi erariali e locali. Una volta a regime questa procedura dovrebbe consentire dei buoni risultati nell’azione di
contrasto all’evasione e all’elusione tributaria sia dei tributi locali che di quelli erariali.
Tassa per la gestione del servizio del ciclo dei rifiuti solidi urbani.
A decorrere dall’esercizio 2013 la TARSU, la tassa relativa alla copertura del costo dei servizi di igiene ambientale, è stata sostituita con la
TARES. A decorrere dall’esercizio 2014 la TARES sarà sostituita con la TARI.
L’art. 1, comma 639 della legge n. 147 del 27.12.2013 ha introdotto il nuovo tributo IUC di cui, come detto sopra, una parte è la tassa sui rifiuti
(TARI). I commi dal 641 al 668 dello stesso articolo regolamentano l’applicazione della tassa che in larga misura ricalca la disciplina introdotta
dall’art. 14 del DL. 6.12.2011 n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, l. 22.12. 2011, n. 214, e successivamente modificato
dall’art. 1, comma 387, della Legge di stabilità per il 2013, n. 228/2012che aveva istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi (TARES), destinato
a trovare applicazione dal 1° gennaio 2013 (comma 1) e a prendere il posto di “tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura
patrimoniale sia di natura tributaria, compresa l'addizionale per l'integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza” (ex ECA). I commi 650 e
651 del citato articolo 1 della legge 147/2013 confermano quanto già stabilito con i commi 8 e 9 del richiamato art. 14. I richiamati commi prevedevano
che il predetto tributo fosse corrisposto in base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti
per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati dal D.P.R. 27 aprile 1999 n. 158, recante le
“norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani”. La tariffa di riferimento
rappresenta, come poi specifica l’art. 2, D.P.R. 158/1999, “l’insieme dei criteri e delle condizioni che devono essere rispettati per la determinazione
della tariffa da parte degli enti locali” (comma 1), in modo da “coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani” (comma 2).
Il metodo, pertanto, è costituito da un insieme di regole, metodologie e prescrizioni per determinare, da un lato, i costi del servizio di gestione e,
dall’altro, l’intera struttura tariffaria applicabile alle varie categorie di utenza, in maniera tale che il gettito che ne deriva copra tutti i costi del servizio.
Specifica poi l’art. 3, comma 2, che la tariffa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio,
riferite in particolare agli investimenti per le opere e ai relativi ammortamenti, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al
servizio fornito e all'entità dei costi di gestione. L’art. 4, comma 3, prescrive infine che la tariffa, determinata ai sensi dell'articolo 3, è articolata nelle
fasce di utenza domestica e non domestica.
A causa del maggior numero di componenti di costo che formano il Piano Finanziario rispetto al coacervo dei costi che entravano nel calcolo della
TARSU le tariffe TARES e TARI, per definizione, sono più elevate e, quindi, comportano un maggior onere a carico dell’utente.
Il gettito della TARI complessivamente previsto ammonta, per l’esercizio finanziario 2014 a € 4.418.000,00 e consente di coprire tutti gli
elementi che concorrono a formare il costo del servizio erogato ai cittadini contenuti nel Piano Finanziario di cui all’allegato 1 dell’art. 1 comma
1 del DPR n. 158/1999. Il gettito della TARES complessivamente previsto ammontava, per l’esercizio finanziario 2013 a € 4.618.000,0. Nel
2012, la TARSU era stata prevista in € 3.700.000,00, oltre ad € 370.000,00 di addizionali ex ECA.
A decorrere dal 2014 non grava più a carico dei contribuenti l’ulteriore imposta collegata alla TARES sui servizi indivisibili erogati dal Comune
da versare direttamente all’erario. Il comma 13 dell’art. 14, del DL 201/2012, ora abrogato, stabiliva, che la tariffa della TARES fosse
maggiorata di € 0,30 al metro quadrato e consentiva ai comuni di applicare una maggiorazione di € 0,10 fino a € 0,40, per la copertura dei servizi
indivisibili. Il maggior onere a carico dei cittadini per l’applicazione di questo tributo a favore dell’erario, nell’esercizio 2013, è stato pari a circa
€ 813.000,00.
Tassa a copertura dei costi di gestione dei servizi indivisibili (TASI).
Come detto al punto precedente, a decorrere dal 2014 non grava più a carico dei contribuenti l’imposta collegata alla TARES sui servizi
indivisibili erogati dal Comune da versare direttamente all’erario. Il comma 13 dell’art. 14, del DL 201/2012, è stato abrogato e stabiliva, che la
tariffa della TARES fosse maggiorata di € 0,30 al metro quadrato in maniera da consentire ai comuni di applicare una maggiorazione di € 0,10
fino a € 0,40, per la copertura dei servizi indivisibili. L’art. 1, comma 639 della legge n. 147 del 27.12.2013, n sostituzione di quella tassa ha
introdotto il nuovo tributo IUC di cui, come detto sopra, una parte è composta dalla tassa a copertura dei costi di gestione dei servizi indivisibili
(TASI).
L’applicazione della tassa è disciplinata dall’art. 1, commi 639 e 640, dal comma 669 al comma 679 e dal comma 681 al 685 nonché dal comma
687 al comma 705 della legge n. 147 del 27.12.2013 e dalle altre norme in materia di tributi locali, in particolare le norme relative all’imposta
municipale propria. Il presupposto impositivo del tributo è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di fabbricati, di aree scoperte e di aree
fabbricabili, così come definite ai fini dell’imposta municipale propria (IMU), a qualsiasi uso adibiti. È assoggettata ad imposizione anche
l’abitazione principale, così come definita ai fini dell’IMU. La base imponibile è la stessa prevista per l’applicazione dell’IMU, di cui all’articolo
13 del decreto legge n. 201 del 6.12.2011 convertito con modificazioni nella legge n. 214 del 22.12.2011, come definita anche all’art. 3 del
vigente regolamento per l’applicazione dell’imposta municipale unica (IMU). Il soggetto passivo è il possessore o il detentore di unità
immobiliare. Nel caso in cui l’oggetto imponibile è occupato da un soggetto diverso dal titolare del diritto reale, quest’ultimo e l’occupante sono
titolari di un’autonoma obbligazione tributaria, a condizione che l’occupante non faccia parte dello stesso nucleo famigliare del possessore.
L’occupante versa la TASI nella misura, compresa tra il 10 e il 30 per cento, del tributo complessivamente dovuto in base all’aliquota applicabile
per la fattispecie imponibile occupata. La percentuale dovuta dall’occupante è fissata dal Consiglio Comunale con la delibera di approvazione
delle aliquote. La restante parte è dovuta dal possessore. L’aliquota base è pari all’1 per mille. Per il 2014 l’aliquota massima non può superare il
2,5 per mille. Il Consiglio Comunale approva le aliquote entro il termine fissato dalle norme statali per l’approvazione del bilancio di previsione
e provvede, altresì, all'individuazione dei servizi indivisibili e all'indicazione analitica, per ciascuno di tali servizi, dei relativi costi alla cui
copertura la TASI è diretta. Può, con lo stesso provvedimento, riconoscere una detrazione per l’abitazione principale, stabilendo l’ammontare e le
modalità di applicazione, anche differenziando l’importo in ragione della situazione reddituale della famiglia anagrafica del soggetto passivo e
dell’ammontare della rendita, ivi compresa la possibilità di limitare il riconoscimento della detrazione a determinate categorie di contribuenti. Il
gettito complessivo stimato per l’esercizio 2014 sulla base dell’imponibile ai fini dell’IMu è pari a circa € 1,430 milioni per le abitazioni
principali applicando l’aliquota del 2,5 per mille oltre la maggiorazione dello 0,5 per mille. Questo importo è molto inferiore all’ammontare del
costo complessivo dei servizi indivisibili che deve essere coperto con il gettito della tassa che ammonta a oltre € 8 milioni. Il Comune di Saronno
dovrà approvare il regolamento per l’applicazione del tributo TASI.
Indicazione del nome, del cognome e della posizione dei responsabili dei singoli tributi.
Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani:
dott. Giordano Romano (Saronno Servizi Spa)
Imposta Comunale sugli Immobili:
dott. Giordano Romano (Saronno Servizi Spa)
Altre considerazioni e vincoli.
L’art. 1, comma 639 della legge n. 147 del 27.12.2013 ha introdotto il nuovo tributo IUC di cui, come detto sopra, una parte è la tassa sui rifiuti
(TARI). Pertanto, a decorrere dall’esercizio 2014, con l’abrogazione dell’art. 14 del DL n. 201/2011 convertito con modificazione in legge n. 214
del 22.12.2011 che prevedeva a decorrere dal 2013 la tassa raccolta e trasporto rifiuti fosse modificata in tassa sui rifiuti e sui servizi, dovrà
essere applicata la nuova tassa TARI per la copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo
smaltimento. Viene eliminata, di conseguenza, la parte della tassa sui costi relativi ai servizi indivisibili collegata alla TARES che diventa un
tributo autonomo con il nome di TASI, come detto sopra.
Il presupposto impositivo e il soggetto passivo sono gli stessi a base della TARES e cioè: chiunque possieda, detenga o occupi locali o aree
scoperte a qualsiasi uso adibiti. Il tributo è dovuto per anno solare. Come per la TARES la tariffa è commisurata alla quantità e qualità dei rifiuti
prodotti per unità di superficie e in base alla tipologia di attività svolta e non si tiene conto della parte di superficie dove si producono rifiuti
speciali. La tariffa si compone di due parti. Una parte riferita al recupero delle spese per gli investimenti e una parte relativa al recupero della
totalità dei costi di gestione del servizio in maniera da assicurare con la tariffa applicata la copertura integrale del costo del servizio. Il decreto
ministeriale che doveva essere emanato entro il 31.10.2012 non è stato emanato. Per i criteri di definizione dei costi e per la determinazione della
tariffa si applica il disposto del DPR n. 158/1999 come specificato dal comma 651 del richiamato art. 1 della legge 147/2013. Il Comune di
Saronno deve approvare il regolamento per l’applicazione della TARI in sostituzione del regolamento per l’applicazione della TARES approvato
nel 2013.
Addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPeF)
L’addizionale comunale all’I.R.Pe.F, è stata introdotta con i commi 142 e 143 dell’art. 1 della legge finanziaria n. 296/2006 che hanno
modificato le norme in materia introdotte con il dlgs n. 360 del 28.9.1998. Questo tributo, a seguito dei ritocchi subiti, ha assunto un ruolo
strategico tra le entrate proprie comunali in termini di volume di gettito, poiché è stato ampliato l’intervallo di applicazione fino a 0,8 punti
percentuali e senza limiti di aumento annuale. In termini di gettito assume sicuramente un notevole rilievo poiché potrebbe arrivare ad un
importo massimo stimato di circa € 5.000.000,00.
Una modifica molto rilevante è stata introdotta alla struttura di questo tributo a decorrere dal 2012 con l’art. 13, comma 16 del DL n. 201 del
6.12.2011 convertito in legge n. 214 del 22.12.2011 che ha modificato l’art. 1, comma 11 del DL n. 138 del 13.8.2011convertito con
modificazioni in legge n. 148 del 14.9.2011 che ha introdotto, per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso e la
salvaguardia dei criteri di progressività, la possibilità per i comuni di applicare aliquote dell’addizionale comunale all’IRPeF differenziate per
scaglioni di reddito utilizzando esclusivamente gli stessi scaglioni di reddito stabiliti, ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dalla
legge statale, nel rispetto del principio di progressività. Per esercitare la facoltà introdotta da questa modifica, il Comune di Saronno ha apportato,
nel 2013 con apposita deliberazione del Consiglio Comunale, una variazione all’art. 3 del vigente regolamento per l’applicazione dell’imposta.
L’eventuale aumento dell’aliquota, o l’eventuale differenziazione di aliquota per scaglioni, deve essere deliberato dal Consiglio Comunale prima
dell’approvazione del bilancio di previsione. In presenza di aliquote differenziate il ministero ha chiarito che le aliquote si applicano non
sull’intero reddito ma, per garantire la progressività, solo sulla differenza di ciascuno scaglione di reddito.
L’aliquota di questo tributo per l’anno 2014 sarà fissata per scaglioni e il gettito è stimato, sulla base del reddito imponibile dei cittadini diviso
per fasce pubblicato dal Ministero dell’Economia, in circa € 3,1 milioni. Anche per l’esercizio 2013 l’aliquota dell’imposta era fissata per
scaglioni e la stima era di circa di € 3,1 milioni.
Considerazioni su altri tributi
La facoltà concessa ai contribuenti di decidere di destinare una percentuale del 5 per mille delle imposte sul reddito dell’anno precedente già
pagate all’erario per l’erogazione di prestazioni socio-assistenziali svolte dal comune di residenza introdotta dall’art. 1, comma 337 della legge n.
266 del 23.12.20005 non era stata riconfermata per l’esercizio 2007 e 2008 ma è stata riproposta per l’esercizio 2009 e successivi con l’art. 63 bis
comma 1 lett. d) della legge n. 133 del 6.8.2008. Non è possibile fare delle stime in merito al gettito relativo a questa imposta per l’esercizio
2014, poiché il Ministero dell’Interno con una interpretazione in materia emanata nell’esercizio 2011 ha stabilito che l’importo assegnato può
essere stanziato a bilancio di competenza solo dopo la materiale erogazione dei fondi da parte del Ministero delle Finanze e che il predetto
stanziamento deve finanziare specifici progetti relativi all’assistenza.
Anche nel bilancio di previsione per l’esercizio 2014 non compare l’imposta di scopo poiché non è stata prevista la sua applicazione. Introdotta
con i commi da 145 a 151 dell’art. 1 della finanziaria 2007 è stata radicalmente modificata con l’art. 6 del dlgs n. 23 del 14.3.2011. Tale imposta
colpisce la proprietà dei beni immobili, si applica con le modalità dell’imposta comunale sugli immobili e, quindi, si potrebbe configurare come
una addizionale del tributo principale. La discriminante è rappresentata dallo scopo per cui viene approvata l’applicazione. Infatti, deve essere
applicata per finanziare la realizzazione di specifiche opere pubbliche rientranti tra quelle elencate nel comma istitutivo. Non deve durare per un
periodo superiore a dieci anni, prima erano cinque anni, per la stessa opera pubblica e il gettito complessivo della stessa copre il 100% del valore
dell’opera finanziata mentre in precedenza non poteva superare il 30%. L’aliquota non può superare lo 0,5 per mille. Le modalità di applicazione
devono essere stabilite con apposito regolamento approvato dal Consiglio Comunale sulla base di un regolamento ministeriale. L’articolo 6 del
decreto legislativo 23/2011 ha previsto l’emanazione del regolamento statale, entro il 31 ottobre 2011, per individuare le ulteriori opere pubbliche
che si possono finanziare rispetto a quelle indicate dalla Finanziaria 2007 (articolo 1, comma 149 della legge 296/2006). I comuni, applicando
questa imposta, possono ottenere maggiori entrate, purché finalizzate alla realizzazione di opere pubbliche specificamente individuate. Rimane
fermo l’obbligo di rimborsare l’imposta nel caso di mancato inizio dell’opera entro due anni dalla data fissata dal progetto esecutivo. La scelta di
istituirla deve essere fatta con regolamento. L’imposta è determinata applicando alla base imponibile Imu un’aliquota non superiore allo 0,5 per
mille. E dovrebbe essere versata, come l’Imu, con il modello F24. In realtà, però, la norma di legge fa riferimento alla base imponibile Ici e, per
evitare equivoci, sarebbe opportuno un intervento del legislatore che stabilisca espressamente la sua applicabilità all’Imu.
Il gettito complessivo relativo all’imposta sulla pubblicità e alle pubbliche affissioni, per l’esercizio 2014 risulta stimato in € 485.000,00 per le
prime e in € 115.000,00 per la seconda. Lo stanziamento previsto in bilancio 2014 relativo alla TOSAP è pari a € 325.000,00 per effetto
dell’aumento delle tariffe per le diverse categorie di occupazione già dall’esercizio 2012. Era pari a € 325.000,00 nell’esercizio 2013.
Il Fondo di Solidarietà Comunale è iscritto tra le entrate tributarie comunali ma in realtà è un trasferimento erariale compensativo dell’importo di
€ 3,400 milioni avendo subito una flessione di € 233.000,00. Infatti nell’esercizio 2013 ammontava ad € 3,633 milioni.
ANALISI DELLE RISORSE
Contributi e trasferimenti correnti
ENTRATE
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio
Esercizio
Anno 2011
Anno 2012
in corso
(accertamenti (accertamenti (previsione)
competenza) competenza)
1
2
3
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione
1° Anno
2° Anno
successivo
successivo
del bilancio
annuale
4
5
6
% sc.
col. 4
risp.
alla
col. 3
7
Contributi e trasf.ti correnti dallo
Stato
648.733,42
403.434,26
1.857.274,00
1.691.139,00
1.691.139,00
1.691.139,00
-8,95
Contributi e trasf.ti correnti dalla
Regione
1.646.954,79
1.415.595,02
1.518.644,00
1.515.130,00
1.493.055,00
1.493.055,00
-0,23
Contributi e trasf.ti correnti dalla
Regione per funzioni delegate
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Contributi e trasf.ti correnti da parte
di organismi comunitari e
internazionali
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
242.936,60
132.028,52
149.920,00
154.764,00
154.764,00
154.764,00
3,23
2.538.624,81
1.951.057,80
3.525.838,00
3.361.033,00
3.338.958,00
3.338.958,00
-4,68
Contributi e trasf.ti correnti da altri
enti del settore pubblico
TOTALE
Valutazione dei trasferimenti erariali programmati in rapporto ai trasferimenti medi nazionali, regionali e provinciali
Le gravi incertezze che pesavano sul bilancio degli enti locali nell’esercizio 2013 restano nell’esercizio 2014 e sono legate all’applicazione della
TASI sull’abitazione principale e al relativo gettito. Il gettito TASI riveniente dall’applicazione delle aliquote stabilite dalle norme per il 2014
sull’abitazione principale pari ad € 1,430 milioni non compensa il minor gettito derivante dall’eliminazione dell’IMu sull’abitazione principale il
cui gettito ammontava ad € 2,787 milioni. Infatti, l’aliquota massima, per l’anno 2014, fissata per la TASI, dalle norme vigenti, è pari al 2,5 per
mille e, l’aliquota dell’IMu sommata a quella della TASI non può superare l’aliquota massima fissata per l’IMu che è pari al 10,6 per mille.
Essendo l’aliquota IMu applicata già al livello massimo consentito, la manovra tributaria può essere effettuata solo sull’aliquota TASI abitazione
principale con una flessione del gettito pari all’importo stimato del trasferimento.
I trasferimenti sono confluiti, già dal 2012, nel fondo sperimentale di riequilibrio e nel fondo di compartecipazione al gettito dell’IVA, entrambi
introdotti con le norme sul federalismo fiscale con il dlgs n. 23 del 14.3.2011 e adesso eliminati e sostituiti con Fondo di Solidarietà Comunale.
Le variazioni apportate ai trasferimenti erariali nel corso degli anni fanno in modo che per l’esercizio 2014 l’importo complessivo trasferito al
comune dall’erario è pari ad € 1,691 milioni di cui 1,400 milioni è il trasferimento atteso a copertura della differenza tra il presunto gettito TASI
e il minor gettito derivante dall’eliminazione dell’IMu sull’abitazione principale. I trasferimenti definitivi per il 2013, comunque già molto esigui
nonostante la fiscalizzazione dei trasferimenti storici e di altre poste provenienti a vario titolo dall’erario ammontavano ad € 1,857 milioni:
Considerazioni sui trasferimenti regionali in rapporto alle funzioni delegate o trasferite, ai piani o programmi regionali di settore
I trasferimenti regionali presentano una sostanziale stabilità e ammontano ad € 1,515 milioni, di cui 0,418 milioni per il trasporto pubblico
urbano. Sostanziale stabilità poiché sono gli stessi importi iscritti nell’esercizio 2013.
Illustrazione altri trasferimenti correlati ad attività diverse (convenzioni, elezioni, leggi speciali, ecc.).
Nel bilancio 2014 lo stanziamento in parte entrate e in parte uscite per lo svolgimento delle consultazioni politiche europee è stato appostato
nelle spese per conto di terzi. Tale onere non grava a carico del bilancio comunale.
Inoltre, è stato iscritto, come ogni esercizio, il parziale rimborso per € 60.000,00 per le spese sostenute dal Comune di Saronno per il
funzionamento degli Uffici Giudiziari la cui attività interessa anche tutti i comuni del bacino del tribunale.
Altre considerazioni e vincoli
Risulta piuttosto difficile fare considerazioni e previsioni di qualunque genere in una condizione di incertezza normativa in cui vengono imposte
modifiche alla struttura generale del bilancio e in cui ogni variabile è assolutamente indipendente dalla capacità decisionale dell’ente locale.
ANALISI DELLE RISORSE
Proventi extratributari
ENTRATE
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio
Esercizio
Anno 2012
in corso
Anno 2011
(accertamenti (accertamenti (previsione)
competenza) competenza)
1
2
3
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione
1° Anno
2° Anno
del bilancio
successivo
successivo
annuale
4
5
6
% sc.
col. 4
risp.
alla
col. 3
7
Proventi dei servizi pubblici
3.786.178,11
3.090.031,63
3.223.080,00
3.331.080,00
3.238.080,00
3.238.080,00
3,35
Proventi dei beni dell'Ente
1.911.102,30
2.149.640,69
2.360.825,00
2.502.825,00
2.502.825,00
2.502.825,00
6,01
26.220,80
21.135,00
66.000,00
66.000,00
66.000,00
66.000,00
0,00
0,00
0,00
120.000,00
0,00
0,00
0,00
-100,00
Proventi diversi
1.624.543,00
875.351,52
1.307.160,00
1.469.590,00
1.358.140,00
1.358.140,00
12,43
TOTALE
7.348.044,21
6.136.158,84
7.077.065,00
7.369.495,00
7.165.045,00
7.165.045,00
4,13
Interessi su anticipazioni e crediti
Utili netti nelle aziende spec. e
partecipate, dividenti di societa'
Analisi quali-quantitative degli utenti destinatari dei servizi e dimostrazione dei proventi iscritti per le principali risorse in rapporto alle
tariffe per i servizi stessi nel triennio
Come ogni anno le tariffe vengono approvate con un unico atto contestuale all’approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio di
competenza, come disposto dall’art. 54 del dlgs n. 446 del 15.12.1997. Nello stesso atto vengono riportate tutte le tariffe, evidenziando per
ciascun servizio:
- i costi di funzionamento, i costi del personale e i ricavi della gestione nonchè i trasferimenti a specifica destinazione,
-
la percentuale di copertura dei costi con il gettito derivante dalle tariffe e dai trasferimenti a specifica destinazione.
Il livello di alcune tariffe subirà un lieve aumento rispetto al livello dello scorso anno per adeguare, almeno in parte, gli importi all’evoluzione
dell’inflazione reale dei costi dei servizi. Nell’atto di approvazione vengono, comunque, evidenziate le variazioni rispetto all’anno 2010. Il gettito
per ogni servizio è stato calcolato sulla base delle presenze degli utenti di ciascun servizio nell’anno precedente, con riferimento alle tariffe
medie applicate. Non sussiste più il vincolo di non aumentare le tariffe dei servizi comunali, viene lasciata all’autonoma decisione degli enti
locali la possibilità di eventuali incrementi.
Per l’esercizio 2014, si rileva una copertura dei costi complessivi dei servizi tramite tariffe pari al 51,53%. Si ricorda in proposito che solo alcuni
servizi sono soggetti al limite minimo di copertura e che tale limite ha rilevanza solo nel caso in cui l’Ente si trovi, sulla base del certificato
allegato al rendiconto dell’esercizio precedente, in condizioni di deficitarietà strutturale. Il Comune di Saronno non si trova nella condizione di
dover recuperare una percentuale dei costi dei servizi poiché soddisfaceva i parametri di cui alla certificazione ministeriale relativa al rendiconto
della gestione 2012.
Nel bilancio dell’esercizio 2013 era prevista l’applicazione di nuove tariffe inerenti nuovi servizi. L’occupazione degli spazi di parcheggio
all’interno della ZTL.
La Polizia Locale provvede ad emettere i verbali delle sanzioni per violazioni al codice della strada in maniera abbastanza tempestiva. Infatti, è
già stato emesso il ruolo 2010. Con l’approvazione, nel corso dell’esercizio 2008, del regolamento generale delle entrate, dall’esercizio 2009 la
riscossione coattiva delle entrate di competenza comunale, dai tributi alle sanzioni per violazione al codice della strada, è gestita dalla Saronno
Servizi con una riduzione di oneri e maggiori riscossioni rispetto all’iscrizione a ruolo previgente eliminando, altresì, il passaggio della
riscossione stragiudiziale che comportava degli oneri aggiuntivi di notifica a mezzo posta. L’accumulo dei crediti, comunque, è rilevante poiché
si incontrano molte difficoltà a riscuotere .
In merito alle sanzioni per violazioni al codice della strada si evidenzia che dell’importo iscritto a bilancio 2014, € 1,650 milioni sono relativi al
gettito derivante dalla permanenza delle telecamere per dissuadere i trasgressori abituali e occasionali del divieto di accesso alla zona a traffico
limitato. Tale importo prevede altresì uno stanziamento di parte uscita di € 170.000,00 per finanziare le maggiori spese di investimento e correnti
derivanti dall’attuazione dell’intervento. Anche la gestione delle telecamere in ZTL è stato affidato alla Saronno Servizi Spa.
Dimostrazione dei proventi dei beni dell'ente iscritti in rapporto all'entità dei beni ed ai canoni applicati per l'uso di terzi, con
particolare riguardo al patrimonio disponibile.
Con riferimento ai proventi derivanti dai beni patrimoniali, pari a € 627.000,00, è da rilevare che il gettito derivante dall’utilizzo da parte di terzi
del patrimonio disponibile risulta in aumento rispetto all’esercizio di € 203.000,00 per effetto della sottoscrizione del contratto con
l’amministratore degli alloggi di proprietà comunale che prevede l’anticipazione da parte del Comune di Saronno delle spese condominiali a
carico degli inquilini.
Lo stanziamento del gettito dei parcheggi passa da € 379.000,00 a € 299.000,00.
Altre considerazioni e vincoli
E’ previsto uno stanziamento per interessi attivi di € 15.000,00 per la liquidità in giacenza sul conto fruttifero ed € 51.000,00 sulle giacenze dei
mutui non prelevati. In seguito all’entrata in vigore dell’art. 35, comma 8 del DL n. 1 del 24.1.2012 è stato ripristinato il vincolo della Tesoreria
Unica sulle giacenze di cassa dei comuni e, quindi, risulta impossibile utilizzare anche la poca liquidità proveniente dai proventi delle
concessioni edilizie di cui all’art. 16 della legge n. 380 del 6.6.2001 e dalle altre entrate patrimoniali proprie per temporanei investimenti
fruttiferi.
A parziale rettifica degli importi iscritti nella parte entrate del bilancio, con particolare riferimento ad alcune voci quali: tributi, sanzioni per
violazioni al codice della strada, affitti di alloggi e recupero delle relative spese condominiali dagli inquilini, le nuove disposizioni sulla
contabilità prescrivono l’iscrizione obbligatoria in parte uscita di un fondo per attenuare i rischi di inesigibilità. Il predetto fondo deve essere
costituito con uno stanziamento che, per il primo anno di applicazione della norma, è pari al 50% della media della sommatoria delle percentuali
dei crediti non riscossi. Lo stanziamento iscritto nel bilancio di previsione 2014 a tale titolo è pari a € 50.000,00, il 50% del 50%. L’importo sarà
adeguato al 100% mediante l’applicazione di pari importo dell’avanzo di amministrazione risultante dal rendiconto 2013 in sede di variazioni al
bilancio di previsione dell’esercizio 2014 quando saranno applicate anche tutte le altre disposizioni della nuova contabilità per sistemare le
situazioni lasciate in sospeso.
ANALISI DELLE RISORSE
Contributi e Trasferimenti in c/capitale
ENTRATE
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio
Esercizio
Anno 2011
Anno 2012
in corso
(accertamenti (accertamenti (previsione)
competenza) competenza)
1
2
3
1.158.082,89
2.130.000,00
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione
1° Anno
2° Anno
successivo
successivo
del bilancio
annuale
4
5
6
1.640.000,00
1.020.000,00
1.020.000,00
% sc.
col. 4
risp.
alla
col. 3
7
Alienazione di beni patrimonali
930.097,69
-23,01
Trasferimenti di capitale dallo Stato
450.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Trasferimenti di capitale dalla
Regione
0,00
832.744,57
1.103.250,00
265.000,00
0,00
375.000,00
-75,98
Trasferimenti di capitale da altri enti
del settore pubblico
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Trasferimenti di capitale da altri
soggetti
2.700.494,93
1.991.531,88
5.085.500,00
3.660.000,00
4.010.000,00
4.010.000,00
-28,03
TOTALE
4.080.592,62
3.982.359,34
8.318.750,00
5.565.000,00
5.030.000,00
5.405.000,00
-33,10
Illustrazione dei cespiti iscritti e dei loro vincoli nell'arco del triennio
L’unico metodo per finanziare le spese di investimento senza gravare sulla gestione degli esercizi futuri con oneri finanziari aggiuntivi è
“l’autofinanziamento”. Le entrate iscritte al titolo IV dell’entrata, essendo mezzi propri dell’Ente, per loro natura realizzano questa condizione.
L’alienazione dei beni patrimoniali è una delle operazioni che consentono al comune di autofinanziare le spese di investimento programmate con
il bilancio di previsione. Il metodo dell’autofinanziamento totale, con entrate correnti e/o con entrate patrimoniali, delle opere pubbliche con il
conseguente graduale abbandono dell’indebitamento è la scelta operata surrettiziamente anche dal legislatore e confermata con le nuove norme
contenute nella finanziaria 2013 relative al patto di stabilità e, in parte, corretta con la concessione di spazi finanziari aggiuntivi effettuata con il
richiamato articolo 1 del DL 35/2013. Se le norme rimarranno in vigore, il meccanismo approvato comporterà la rinuncia ad utilizzare la leva del
ricorso ai capitali di credito poiché sarà impossibile pagare i fornitori.
L’art.1 comma 66 della legge n. 311 del 31.12.2004 (legge finanziaria per l’esercizio 2005) aveva portato una innovazione in merito alla natura
di queste entrate, consentendo l’utilizzo del plusvalore rispetto al valore storico iscritto a bilancio introitato al momento dell’alienazione del
cespite patrimoniale per finanziare le quote capitale di ammortamento dei mutui in estinzione, oltre che per spese correnti non ripetibili come già
previsto con l’art. 3, comma 28 della legge n. 350 del 23.12.2003. L’applicazione delle norme in esame, però, risulta temporaneamente e
surrettiziamente sospesa per effetto del meccanismo di calcolo confermato, anche per l’esercizio 2013, dalle disposizioni in materia di patto di
stabilità. Infatti, se l’Amministrazione Comunale intende realizzare delle opere pubbliche, essendo l’alternativa del ricorso ai prestiti difficoltosa,
deve utilizzare obbligatoriamente anche i flussi di cassa derivanti dalle maggiori entrate patrimoniali per finanziare le spese di investimento
Nel corso del triennio 2014-2016 è prevista l’alienazione di alcuni immobili e di diritti reali di proprietà del Comune, in particolare si tratta di
immobili e terreni meglio definiti nel piano degli investimenti (parte entrate) allegato alla presente relazione per complessivi € 3.680.000,00:
- i proventi derivanti dalle concessioni cimiteriali:
o € 450.000,00 per concessione loculi, giardini,
o € 450.000,00 per vendite tombe e cappelle,
-
proventi della cessione dei diritti di superficie di ERP € 1.350.000,00,
-
proventi della cessione di autorimesse P.za De Gasperi € 130.000,00,
-
alienazione porzione di terreni € 90.000,00,
-
alienazione terreno via Lattuada € 90.000,00
-
cessione dei diritti di superficie parcheggi € 120.000,00,
-
cessione immobile via Roma € 400.000,00,
-
alienazione immobili in diritto di superficie per € 600.000,00.
Per l’esercizio 2014 non vige più la norma relativa al divieto di acquisto di beni immobili per gli enti pubblici di cui all’art. 1, comma 138, della
legge n. 228 del 2012. Continua ad applicarsi, però, la norma che obbliga i comuni, in considerazione dell’eccezionalità della situazione
economica e tenuto conto delle esigenze prioritarie di riduzione del debito pubblico, al fine di contribuire alla stabilizzazione finanziaria e
promuovere iniziative volte allo sviluppo economico e alla coesione sociale”, prevede in particolare che siano destinate al Fondo per
l’ammortamento dei titoli di Stato(“con le modalità di cui al comma 5 dell’articolo 9 del decreto legislativo, 28 maggio 2010, n. 85”), il 10 per
cento delle risorse nette derivanti dall’alienazione dell’originario patrimonio immobiliare disponibile degli enti territoriali, salvo che una
percentuale uguale o maggiore non sia destinata per legge alla riduzione del debito del medesimo ente. La previsione del comma 443
dell’articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228, sancisce che i proventi da alienazioni di beni patrimoniali disponibili possono essere
destinati esclusivamente alla copertura di spese di investimento ovvero, in assenza di queste o per la parte eccedente, per la riduzione del debito.
Le norme della finanziaria 2014 riguardano le alienazioni dei beni patrimoniali per due aspetti ben specifici: l’impatto dei flussi di cassa di
entrata derivanti sul patto di stabilità interno e le procedure per alienare il patrimonio.
Il primo aspetto riguarda il permanere dell’inserimento dei flussi di cassa in entrata delle alienazioni dei beni patrimoniali e dei trasferimenti in
conto investimenti a vario titolo ai fini dei conteggi sul patto di stabilità. Quindi, la possibilità di tenere conto degli eventuali flussi di cassa di
queste entrate, previste in € 3.080.000,00, per poter effettuare i pagamenti al titolo secondo della spesa destinate alla realizzazione di opere
pubbliche. Questa modifica normativa risolve un problema gravissimo, consentendo sia l’utilizzo dei predetti importi per finanziare le opere
pubbliche sia consentendo di pagare gli stati di avanzamento dei lavori.
Il secondo aspetto rimane l’obbligo, introdotto con l’art. 58 della richiamata legge n. 133/2008, di predisporre un programma di valorizzazione e
di alienazione degli immobili da sottoporre all’approvazione del Consiglio Comunale con apposito atto prima dell’approvazione del bilancio
dell’esercizio di competenza.
I trasferimenti di capitale da parte dello Stato relativi al contributo ordinario per il finanziamento degli investimenti sono stati fiscalizzati nel
coacervo delle entrate complessive previste dal federalismo fiscale.
E’ stato iscritto nel bilancio 2014 il trasferimento da parte della regione Lombardia di € 265.000,00, di cui per opere stradali e € 200.000 per il
quartiere Matteotti € 65.000,00. Sono previsti, inoltre, ulteriori trasferimenti a fondo perduto per € 375.000,00 per l’intervento sul quartiere
Matteotti. Nel triennio sono previsti trasferimenti dalla Regione Lombardia per complessivi € 640.000,00.
Tra i trasferimenti di capitale da altri soggetti, nel triennio, sono compresi:
• i trasferimenti da privati per abbattimento patrimonio arboreo per € 90.000,00,
•
i trasferimenti da privati per ripristini stradali per € 150.000,00,
•
quelli relativi alle concessioni edilizie, di cui viene data illustrazione nella pagina seguente.
Altre considerazioni e illustrazioni
Le entrate in conto capitale destinate al finanziamento di interventi vincolati (cosiddette autofinanziate) quali opere a scomputo, monetizzazione
aree, alienazione di immobili acquistati in diritto di prelazione si mantengono costanti per il triennio ed in linea con le previsioni degli anni
precedenti,
ANALISI DELLE RISORSE
Proventi ed oneri di urbanizzazione
ENTRATE
TOTALE
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio
Esercizio
Anno 2011
Anno 2012
in corso
(accertamenti (accertamenti (previsione)
competenza) competenza)
1
2
3
2.010.592,76
1.438.529,40
3.005.500,00
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione
1° Anno
2° Anno
successivo
successivo
del bilancio
annuale
4
1.680.000,00
5
2.030.000,00
6
2.030.000,00
% sc.
col. 4
risp.
alla
col. 3
7
-44,11
Relazioni tra proventi di oneri iscritti e l'attuabilità degli strumenti urbanistici vigenti.
I proventi per oneri iscritti sono stati valutati sulla base del trend storico, tenuto conto delle reali possibilità edificatorie correlate alla completa
attuabilità del P.G.T., alla progressiva attuazione dello stesso mediante i Piani Attuativi adottati ed approvati anche nel corso dell’anno 2008 e
precedenti ed alle possibilità edificatorie previste dalla normativa regionale attraverso Piani Integrati di Intervento. La previsione, che resta
chiaramente legata alla attivazione da parte del privato, varia rispetto ai valori previsti negli anni 2013 e precedenti per il permanere dei motivi
legati alla grave situazione economica generale e in particolare alla grave situazione di stagnazione in cui versa il mercato immobiliare, ma
rimane la ragionevole presunzione che venga data attuazione a qualcuno dei piani Integrati ed Attuativi allo stato in fase di convenzionamento.
Opere di urbanizzazione eseguite a scomputo e monetizzazione aree a standard nel triennio: entità ed opportunità
Per le opere a scomputo è previsto un introito di € 1.500.000,00 per il 2014, per il 2015 e per il 2016 per un importo complessivo nell’arco del
triennio di € 4.500.000,00. L’importo è legato prevalentemente alla prevista attuazione di interventi assoggettati a piani attuativi di iniziativa
privata ed a Piani Integrati di Intervento, che per loro natura sostengono in modo diretto la realizzazione delle necessarie opere di urbanizzazione
primaria e secondaria del contesto ove sono inseriti. Queste operazioni, pur non avendo rilevanza immediata ai fini del bilancio finanziario,
rivestono, quando vengono cedute all’ente, una grande importanza:
• ai fini delle spese correnti, per l’onere di manutenzione ordinaria e straordinaria che graverà sul bilancio del Comune di Saronno
per gli esercizi successivi,
• sotto l’aspetto patrimoniale, poiché le opere realizzate, concorrono ad incrementare il valore complessivo del patrimonio netto di
proprietà comunale.
Per la monetizzazione delle aree a standard e per contributi aggiuntivi da privati si prevede un importo complessivo nel corso del triennio 20142016 di € 1.200.000,00. Questi importi sono versati al Comune e vengono obbligatoriamente destinati al reperimento delle aree per
l’adeguamento degli standard urbanistici della città o in subordine al miglioramento qualitativo degli stessi.
Individuazione della quota dei proventi da destinare al finanziamento delle spese correnti e motivazione delle scelte
L’art. 1 comma 43 della legge n. 311 del 31.12.2004, finanziaria per l’anno 2005, ha cambiato radicalmente anche le modalità di impiego dei
proventi delle autorizzazioni a edificare completando l’innovazione introdotta con l’approvazione dell’art. 16 della legge n. 380 del 6.6.2001 che
aveva eliminato già a decorrere dall’01.01.2004:
1. il vincolo di destinazione specifica in parte spesa,
2. le particolari modalità di gestione con l’apertura di apposita contabilità separata dei flussi di cassa.
Con l’approvazione di questa modifica il legislatore ha implicitamente riconosciuto la natura di entrata corrente ai proventi in oggetto che
possono essere utilizzati senza alcun vincolo a decorrere dall’esercizio 2006. La legge n. 244 del 24.12.2007, finanziaria per il 2008, al comma 8
dell’art. 2, ne imponeva l’utilizzo, nell’arco del triennio 2008-2010, nel modo seguente:
•
per il 75% destinandoli al finanziamento delle spese correnti in maniera generica per il 50% e per il 25% per la manutenzione
ordinaria del patrimonio comunale,
•
per il 25% destinandoli genericamente al finanziamento degli investimenti e non più esclusivamente per le opere di
urbanizzazione primaria e secondaria di cui all’art. 4 della legge n. 847 del 29.9.1964 e successive modificazioni e integrazioni.
Il comma 41 dell’art. 2 della legge n. 10 del 26.2.2011 prorogava questa deroga in ordine all’uso degli oneri fino al 31.12.2012 un ulteriore
proroga fino al 2014 è stata introdotta con l’art. 4 ter della legge n. 64 del 6.6.2013 che ha convertito il DL n. 35/2013.
Nel bilancio di previsione dell’esercizio 2014 come nel bilancio 2013 non è previsto l’utilizzo dei proventi di permessi a costruire, stanziati per
complessivi € 1,680 milioni, per finanziare le spese correnti. Nel bilancio di previsione dell’esercizio 2013 l’importo di € 2.201.000,00
complessivamente iscritto era destinato integralmente per le spese di investimento. Nell’esercizio 2012 l’importo di € 2.000.000,00
complessivamente iscritto era destinato per le spese di investimento, in chiusura di esercizio una quota parte del tortale accertato pari a €
150.000,00 era stata destinata per spese correnti. Lo stanziamento relativo agli oneri di urbanizzazione iscritto a bilancio 2011 ammontava a
complessivi € 2.802.000,00, la quota destinata al finanziamento delle spese correnti ammontava a € 1.420.000,00 pari al 50,68% a fronte della
possibilità teorica di utilizzo del 75% prevista dalla vigente normativa.
Le modifiche sull’utilizzo dei proventi dei permessi a edificare che annualmente vengono apportate dalla finanziaria, non consentono di definirne
con chiarezza la natura economica, cioè se siamo in presenza di una risorsa corrente o in conto capitale, di questa entrata che continua ad essere
iscritta al titolo quarto ed utilizzata, in percentuali variabili, come una entrata corrente. I principi contabili di cui al DPCM 28.12.2011 li
ritengono una entrata di natura straordinaria da iscrivere al titolo IV.
L’utilizzo dei proventi derivanti dal rilascio dei permessi a edificare per finanziare parte delle spese correnti consentiva, anche in considerazione
del notevole impegno economico necessario per la realizzazione delle opere pubbliche, e dei notevoli oneri necessari per il regolare
funzionamento dei servizi erogati dal comune, di:
-
non dover ricorrere ad aumenti tariffari dei servizi erogati dal Comune,
-
evitare un inasprimento della pressione tributaria sui contribuenti.
Altre considerazioni e vincoli
La vigente normativa urbanistica non ha riproposto i vincoli di destinazione degli oneri di urbanizzazione in merito al tipo di investimento da
realizzare ma ha lasciato inalterate, per effetto di norme contenute in altre specifiche disposizioni di legge, le percentuali degli stessi da
destinarsi:
•
per il 10% delle primarie e delle secondarie all’eliminazione delle barriere architettoniche, pari ad € 245.000,00 nel triennio,
•
per l’8% delle secondarie ai contributi per la manutenzione degli edifici di culto pari ad € 88.000,00 nel triennio.
Pertanto, secondo le norme di legge vigenti sono state stanziate in bilancio le corrispondenti percentuali destinate allo scopo.
Proventi di concessioni edilizie e patto di stabilità
Trattandosi di flussi rilevanti, è necessario svolgere qualche considerazione in merito al rapporto tra la dinamica dei flussi di cassa dei proventi in
argomento e la destinazione degli stessi al finanziamento delle spese correnti e delle spese di investimento in relazione all’applicazione del patto
di stabilità e al rispetto dei vincoli imposti dalle norme.
Il patto di stabilità anche per il 2014 pone un vincolo unico ibrido in cui i proventi di oneri di urbanizzazione, come le altre entrate derivanti dalla
alienazione di beni patrimoniali, vengono considerati in base ai soli flussi di cassa, il predetto importo, quindi, deve essere esaminato sotto due
aspetti.
1. Gli accertamenti consentono il finanziamento degli impegni di spesa, di parte corrente e di parte capitale, finanziate con i proventi
delle concessioni edilizie, concorrendo a mantenere l’equilibrio finanziario complessivo del bilancio d’esercizio.
2. Le riscossioni consentono di effettuare i pagamenti concorrendo a mantenere l’equilibrio del patto di stabilità. Nell’esercizio 2013,
pur avendo subito una notevole riduzione di stanziamento, queste entrate mantengono un ruolo strategico, poiché, potendosi sommare
ai flussi di cassa generati dalle alienazioni patrimoniali, possono essere conteggiate ai fini del patto di stabilità.
Pertanto, per poter pagare le spese di investimento bisogna cercare di creare, per sopperire alla carenza dei flussi di cassa, un differenziale
positivo tra accertamenti di entrata e impegni di spesa corrente. Risultato che si può ottenere in chiusura di esercizio limitando l’utilizzo dei
proventi di concessione edilizie destinati a finanziare le spese correnti rispetto all’importo inizialmente previsto a tale scopo.
Sotto l’aspetto tecnico bisogna considerare che:
• l’utilizzo dei proventi di permessi ad edificare per spese correnti influisce molto negativamente sul patto di stabilità perché, crea
nella formula un differenziale negativo che viene ripianato dal saldo positivo di uscita per il rimborso dei prestiti. Gli unici
pagamenti per spese in conto capitale consentiti dalle norme, indipendentemente dai flussi di cassa di entrata, sono in
corrispondenza dei rimborsi di prestiti, cioè € 1.090.000,00 per il 2014. L’obiettivo del patto è stato portato da € 14.747,00 nel
2010 a € 1.278.790,00 nel 2011 a € 2.900.000,00 del 2012 a € 3.060.000,00 del 2013. Questo significa che, non essendo stati
utilizzati oneri per spese correnti, il Comune di Saronno parte con un limite reale nel 2014 pari agli incassi previsti nel titolo IV
sommati alla differenza tra € 1,305 milioni che è l’obiettivo rideterminato e € 0,365 milioni, che rappresenta il beneficio del patto
verticale regionale assegnato al comune pari a € 0,940 milioni, da cui va detratto ancora l’importo delle rate dei mutui da
rimborsare pari ad € 1,090 milioni che corrisponde all’importo di € 0,150 milioni che può essere utilizzato per pagare le opere
pubbliche realizzate nel rispetto delle norme vigenti in materia di patto di stabilità. In definitiva, per l’esercizio 2014, il limite ai
pagamenti è dato dalla somma dell’importo di € 0,150 milioni e delle riscossioni del titolo IV inclusi i proventi di concessioni
edilizie. Quindi il Comune parte con un saldo positivo di € 0,150 milioni e non con un pesante saldo negativo da recuperare con le
riscossioni.
• il fondo di cassa iniziale, che sommato ai residui attivi tende a pareggiare l’importo totale dei residui passivi, non entra nel
meccanismo di calcolo del patto, poiché rappresenta uno stock. Tutti i pagamenti per spese di investimento, invece, entrano nei
flussi di uscita. Pertanto, la formula, già in origine, prevede un differenziale strutturale negativo da ripianare rappresentato dai
residui passivi per spese di investimento riportati dagli esercizi precedenti oltre al divieto di utilizzare i flussi di cassa derivanti
dall’indebitamento. Paradossalmente se il Comune avesse riscosso nell’esercizio precedente tutti i suoi residui attivi, cristallizzati
nel fondo iniziale di cassa, non potrebbe pagare nessun residuo passivo nell’esercizio successivo.
ANALISI DELLE RISORSE
Accensioni di prestiti
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio
Esercizio
Anno 2011
Anno 2012
in corso
(accertamenti (accertamenti (previsione)
competenza) competenza)
1
2
3
ENTRATE
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione
1° Anno
2° Anno
del bilancio
successivo
successivo
annuale
4
5
6
% sc.
col. 4
risp.
alla
col. 3
7
Finanziamenti a breve termine
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Assunzione di mutui e prestiti
490.000,00
1.549.944,04
2.700.000,00
2.400.000,00
5.000.000,00
6.700.000,00
-11,11
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
490.000,00
1.549.944,04
2.700.000,00
2.400.000,00
5.000.000,00
6.700.000,00
-11,11
Emissione di prestiti obbligazionari
TOTALE
Valutazione sull'entità del ricorso al credito e sulle forme di indebitamento a mezzo di utilizzo di risparmio pubblico e privato
Nel triennio è previsto il ricorso al capitale di credito per l’importo complessivo di € 14,100 milioni in linea con i limiti formali imposti in
ciascuno degli esercizi considerati dal patto di stabilità interno. Nel valutare il ricorso all’indebitamento è necessario valutare gli effetti negativi
prodotti dall’impossibilità di inserire i flussi di cassa generati dall’incasso dei mutui nella formula in materia di patto di stabilità. Le opere da
finanziare con mutui sono previste:
o Nel 2014 complessivamente per € 2.400.000,00, erano € 2.700.000,00 nel 2013, sono suddivisi come di seguito:
o € 130.000,00 interventi finalizzati all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili,
o € 150.000,00 Manutenzione stabili comunali magazzini ex inceneritore,
•
€ 100.000,00 sistemazione immobili ed edifici comunali, autorimesse e archivi
•
€ 450.000,00 manutenzione straordinaria e riqualificazione di strade e marciapiedi,
•
€ 250.000,00 riqualificazione via Roma,
o € 150.000,00 miglioramento impianti di illuminazione,
o € 200.000,00 messa in sicurezza infissi edifici scolastici,
o € 100.000,00 pavimentazione ZTL,
o € 100.000,00 ponti sul Lura;,
o € 90.000,00 fognatura riqualificazione rete,
o € 90.000,00 fognatura completamento tronchi comunali,
o € 50.000,00 adeguamento termico impianti sportivi, scuole e stabili comunali,
o € 200.000,00 prevenzione incendi scuole e relative palestre,
o € 100.000,00 manutenzione stadio comunale,
o € 140.000,00 manutenzione centri sportivi comunali,
o € 100.000,00 sottopasso via Bergamo via Roma;
o Nel 2015 € 5.000.000,00 complessivamente, di cui:
•
€ 320.000,00 manutenzione straordinaria e riqualificazione di strade e marciapiedi,
•
€ 3.500.000,00 per realizzazione nuova scuola media area Cantoni,
•
€ 80.000,00 sistemazione magazzino comunale piattaforma ex inceneritore,
•
€ 300.000,00 manutenzione e messa in sicurezza infissi edifici scuole medie e scuole elementari,
•
€ 100.000,00 prevenzione incendi scuole e relative palestre,
•
€ 400.000,00 via Volta pista ciclopedonale e fognatura,
•
€ 200.000,00 scuola San Giovanni Bosco riqualificazione facciata;
•
€ 100.000,00 manutenzione centri sportivi comunali,
o Nel 2016. € 6.700.000,00 complessivamente, di cui:
•
€ 2.000.000,00 realizzazione nuova scuola quartiere Matteotti,
•
€ 3.348.000,00 riqualificazione palazzo Visconti,
•
€ 272.000,00 manutenzione straordinaria e riqualificazione di strade e marciapiedi,
•
€ 400.000,00 via padre L. Monti II lotto,
•
€ 200.000,00 prevenzione incendi scuole e relative palestre,
•
€ 200.000,00 messa in sicurezza infissi edifici scolastici,
•
€ 80.000,00 manutenzione stadio comunale,
•
€ 100.000,00 adeguamento termico impianti sportivi, scuole e stabili comunali,
•
€ 100.000,00 sottopasso via Bergamo via Roma;
Dimostrazione del rispetto del tasso di delegabilità dei cespiti di entrata e valutazione sull'impatto degli oneri di ammortamento sulle
spese correnti comprese nella programmazione triennale
In questa materia, già profondamente innovata dalla legge n. 311/2004 con l’art. 1 comma 44 e 45 che hanno modificato l’art. 204 del TUEL n.
267/2000, è intervenuta, dall’esercizio 2007, una ulteriore modifica con il comma 698 dell’art. 1 della legge n. 296/2006, che ha innalzato la
percentuale massima consentita di indebitamento alla misura del 15% dal 12% del totale degli accertamenti dei primi tre titoli dell’entrata
risultanti dal rendiconto dei due anni antecedenti. Questa percentuale è stata portata per il 2013 al 6%. Era il 12% per il 2011, l’8% per il 2012, e
avrebbe dovuto scendere al 4% per il 2014, secondo il disposto dell’art. 8 comma1 della legge n. 183 del 12.11.2011, ma è stata riportata al 6%
dall’art. 11 bis, del DL 76/2013 convertito nella legge 99/2013 ed elevato all’8% dall’art. 1, comma 735 della legge 147/2013. Tale percentuale,
calcolata sul totale delle entrate dei primi tre titoli di € 29.834.489,80 che risulta dal rendiconto dell’esercizio 2012, è pari a € 2.386.759,18. Gli
oneri finanziari per interessi passivi iscritti nel bilancio di previsione dell’esercizio 2014 ammontano a € 328.236,00 per i mutui in corso di
ammortamento con una incidenza dell’1,10%. Nel bilancio di previsione dell’esercizio 2013 incidevano nella misura dell’1,37%. Nel 2012 era
dell’1,58%, la percentuale di incidenza era pari all’1,80% nel 2011 e al 2,27% nel 2010, con un ampio margine di disponibilità che consentirebbe
un indebitamento residuale teorico che supera € 100 milioni. Il limite reale nel 2014 è pari agli incassi previsti nel titolo IV sommati alla
differenza tra € 1,305 milioni che è l’obiettivo rideterminato e € 0,365 milioni, che rappresenta il beneficio del patto verticale regionale assegnato
al comune pari a € 0,940 milioni da cui va detratto ancora l’importo delle rate dei mutui da rimborsare pari ad € 1,090 milioni che corrisponde
all’importo di € 0,150 milioni che può essere utilizzato per pagare le opere pubbliche realizzate nel rispetto delle norme vigenti in materia di
patto di stabilità. In definitiva, per l’esercizio 2014, il limite è uguale alle riscossioni del titolo IV sommate ad € 0,150 milioni.
La notevole riduzione dell’onere finanziario a carico del bilancio 2014 prevista per interessi passivi è dovuta alla flessione dei tassi variabili
legati all’euribor, ma soprattutto all’estinzione anticipata del mutuo Cassa Depositi e Prestiti la cui rata di ammortamento annuale ammontava a
circa € 450 mila e al fisiologico andamento delle rate fisse di ammortamento. Ma soprattutto alla caduta dell’euribor quale tasso di riferimento
dei mutui a tasso variabile che rappresentano circa il 40% dell’indebitamento del Comune per effetto della crisi finanziaria dei mercati
internazionali. La flessione o l’aumento dei tassi genera consistenti variazioni della possibilità teorica di indebitamento visto i notevoli importi
trattati.
Il rispetto dei limiti di indebitamento, anche a breve termine come l’anticipazione di cassa, è dimostrato in apposita tabella allegata al Bilancio di
Previsione. Il maggior onere finanziario per interessi passivi complessivo per nuove rate di ammortamento conseguente l’assunzione dei nuovi
mutui, assumendo di corrispondere, a seguito dell’innalzamento dei tassi si interesse di mercato IRS con l’euribor che è circa al 1,35%, un tasso
di interesse variabile medio, compreso lo spread, del 4,00%, per 20 anni ammonta a:
1. € 180.000,00 per i mutui da assumere nell’esercizio 2014 in ammortamento nel 2015,
2. € 210.000,00 per i mutui da assumere nell’esercizio 2015 in ammortamento nel 2016.
Avanzo di amministrazione
Come stabilito dal comma 13 dell’art. 2 dalla legge n. 244/2007, al bilancio 2014 potrebbe essere applicato l’avanzo di amministrazione
risultante dalla gestione dell’esercizio 2013, solo per ridurre l’indebitamento o per finanziare spese di investimento.
Altre considerazioni e vincoli
La diffusione nei bilanci degli enti locali del ricorso a operazioni di finanza derivata ma soprattutto il rischio di dissesto finanziario in cui
potrebbero trovarsi un gran numero degli enti che si sono avvalsi di questi strumenti ha sollevato un problema molto sentito. Questa situazione
suscita grande apprensione già da qualche anno visto i numerosi enti pubblici di tutte le dimensioni che annoverano tra i loro debiti questi
contratti ad alto contenuto di alea poiché, in generale, i parametri ai quali sono ancorati risultano molto volatili. Strumenti che inizialmente
garantiscono una certa liquidità ma nel tempo, per il modo in cui sono costruiti, generano perdite molto più pesanti dei presunti oneri legati ai
rischi che dovrebbero coprire. Per arginare il fenomeno, il legislatore, all’art. 62 della legge n. 133 del 6.8.2008 integrato e modificato con l’art. 3
della legge n. 203/2008, ha previsto, nel caso di ricorso a questi prodotti, i seguenti obblighi: la stipula del contratto su modelli approvati dal
Ministero delle Finanze e la dichiarazione esplicita da parte dell’ente sottoscrittore di aver preso visione dei rischi e degli oneri correlati al
contratto, l’invio alla Corte dei Conti, una dettagliata previsione degli oneri che potrebbero gravare nel medio e lungo termine sui bilanci.
Comunque, la norma stabilisce il divieto di stipulare contratti per un anno dall’emanazione della norma e fino all’emanazione del regolamento.
La situazione in questa materia così complessa si è evoluta e molti comuni che si trovano in questa situazione di grave onerosità hanno iniziato
un contenzioso con le banche promotrici e sono in attesa che i giudici dei tribunali presso i quali sono pendenti le cause si pronuncino sulla
possibilità che i contratti vengano annullati per eccessiva onerosità o per truffa, cosa non semplice. Il Comune di Saronno non ha sottoscritto
contratti di questa natura, pertanto, non ha ipoteche sui bilanci dei futuri esercizi.
L’art. 3, comma 2 del DL n. 174 del 10.10.2012 convertito con modificazioni nella legge n. 213 del 7.12.2012 ha introdotto rilevanti
modificazioni sostituendo, modificando e introducendo nuovi articoli al dlgs n. 267 del 18.8.2000.
In particolare i seguenti punti dell’art. 1 bis e dell’art. 3 che sostituiscono, integrano o modificano i seguenti articoli del dlgs n. 267 del
18.8.2000 sull’ordinamento degli Enti Locali:
all’art. 1 bis: il comma 2 punto a) punto 1) modifica l’art. 4 del dlgs n. 149 del 6.9.2011 in ordine all’obbligo della redazione della relazione di
fine mandato del Sindaco: “redatta dal responsabile del servizio finanziario o dal segretario generale,”,
Il comma 3 introduce nel dlgs n. 149/2011 l’art. 4bis che prevede al comma 1) la redazione della relazione di inizio mandato del Sindaco e al
comma 2): “la relazione di inizio mandato predisposta dal responsabile del servizio finanziario o dal segretario generale è sottoscritta…..”
all’art. 3, il comma 1 al punto b), sostituisce l’art. 49 in ordine ai pareri che i dirigenti e i responsabili di servizio devono rilasciare per la propria
competenza sulle deliberazioni del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale che non siano meri atti di indirizzo:
al comma 1, il punto in cui si fa riferimento al parere in ordine alla regolarità contabile che deve essere rilasciato dal Responsabile del Servizio
Ragioneria: ”Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta o al Consiglio Comunale che non sia mero atto di indirizzo…e, qualora
comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente…,
al comma 3: “I soggetti di cui al comma 1 rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi.”
al comma 4: “Ove la Giunta o il Consiglio Comunale non intendano conformarsi ai pareri di cui al presente articolo, devono darne adeguata
motivazione nel testo della deliberazione.”
al comma 1 punto d), l’introduzione: dell’art 147quater, relativo ai controlli sulle partecipate e alla predisposizione del bilancio consolidato,
obblighi che per il Comune di Saronno decorrono dall’esercizio 2015,
dell’art. 147quinquies (Controllo sugli equilibri finanziari),
al punto f) viene modificato l’art. 153, comma 4 aggiungendo: “ e più in generale alla salvaguardia degli equilibri finanziari complessivi della
gestione e dei vincoli di finanza pubblica. Nell’esercizio di tali funzioni il responsabile del servizio finanziario agisce in autonomia nei limiti di
quanto disposto dai principi finanziari e contabili, delle norme ordinamentali e dai vincoli di finanza pubblica.”,
l’art. 166 viene modificato dal comma 1, punto g) dell’art. 3, che impone l’obbligo di accantonare la metà della percentuale minima del fondo di
riserva per eventuali spese non prevedibili la cui mancata effettuazione comporta danni certi per l’amministrazione e nell’eventualità del ricorso
all’anticipazione di tesoreria o all’utilizzo di fondi a specifica destinazione per motivi di liquidità viene alzato il limite minimo del fondo di
riserva allo 0,45% delle entrate previste inizialmente in bilancio,
il punto l) modifica l’art. 227 stabilendo che in caso di mancata approvazione del rendiconto di gestione entro il 30 aprile si applica la procedura
prevista dall’art. 141, comma 2 del dlgs n.267/2000.
l’art. 239, comma 1 punto o) modifica le competenze dei revisori dei conti.
ANALISI DELLE RISORSE
Riscossione di crediti e Anticipazioni di cassa
ENTRATE
TREND STORICO
Esercizio
Esercizio
Esercizio
Anno 2011
Anno 2012
in corso
(accertamenti (accertamenti (previsione)
competenza) competenza)
1
2
3
PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE
Previsione
1° Anno
2° Anno
successivo
successivo
del bilancio
annuale
4
5
6
% sc.
col. 4
risp.
alla
col. 3
7
Riscossione di crediti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Anticipazioni di cassa
0,00
0,00
5.000.000,00
5.000.000,00
5.000.000,00
5.000.000,00
0,00
TOTALE
0,00
0,00
5.000.000,00
5.000.000,00
5.000.000,00
5.000.000,00
0,00
Dimostrazione del rispetto dei limiti al ricorso alla anticipazione di tesoreria
Le entrate di parte corrente accertate con il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2012 ammontano a complessivi € 29.834.489,80. Pertanto, il
limite dei 3/12 previsto dall’art. 222 del dlgs n. 267 del 18.8.2000 per poter utilizzare l’anticipazione di tesoreria nel corso della gestione
finanziaria è pari a € 7.458.622,45. Tale limite risulta ampiamente rispettato, in quanto lo stanziamento per l’eventuale anticipazione di cassa
prevista a bilancio è pari a € 5.000.000,00 per l’esercizio finanziario 2014.
Altre considerazioni e vincoli
Negli esercizi precedenti non si è mai verificata la necessità di attivare l’anticipazione di tesoreria essendo stata sufficiente, grazie ad una attenta
gestione dei flussi di cassa, la liquidità disponibile. Rimane indispensabile una “gestione” della liquidità, intesa come ricerca di una differenza
positiva tra flussi di entrata e flussi di uscita di cassa, per consentire di effettuare i pagamenti nel rispetto dei vincoli in materia di patto di
stabilità. E’ necessario monitorare con grande attenzione i flussi di entrata, cercando ove possibile di accelerare le riscossioni.
A decorrere dall’1.1.2009 era entrato in vigore il nuovo sistema di tesoreria unica mista che prevedeva la piena disponibilità dei fondi provenienti
da entrate proprie comunali che potevano rimanere giacenti presso il Tesoriere Comunale, mentre i fondi erariali che transitavano dalla Sezione
Provinciale della Banca d’Italia di Varese potevano essere prelevati solo dopo l’esaurimento dei fondi presso il tesoriere. Questa situazione, come
accennato in precedenza, è radicalmente cambiata dall’1.1.2012 a seguito dell’entrata a vigore dell’art. 35, comma 8 del DL n. 1 del 24.1.2012
convertito in legge n. 14/2012 che impone l’obbligo per i comuni di non avere liquidità a nessun titolo se non presso la Sezione Provinciale della
Banca d’Italia.
PROGRAMMI E PROGETTI
3.1. – Considerazioni generali e motivata dimostrazione delle variazioni rispetto all’anno precedente
Il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2013 quadrava in complessivi € 56.635.790,00 e un totale assestato di € 60.739.489,00; il bilancio
dell’esercizio finanziario 2014 presenta una previsione iniziale di € 57.045.528,00 con un incremento, quindi, di € 409.738,00 rispetto alle
previsioni iniziali 2013 e un decremento complessivo di € 3.693.961,00 rispetto alle previsioni definitive dello stesso esercizio in termini assoluti,
corrispondenti rispettivamente a circa il 0,72% e al -6,1%.
1. L’ incremento rispetto alle previsioni iniziali è il risultato delle seguenti operazioni:
• un consistente incremento delle spese correnti (Titolo I) di € 2.448.688,00 rispetto alla previsione iniziale dell’anno 2013;
• una decisa flessione delle spese per investimenti (Titolo II) di € 1.679.250,00, rispetto alla previsione iniziale,
• una flessione delle spese per rimborso di prestiti di € 360.000,00 per l’estinzione anticipata dei mutui,
2.
la flessione rispetto all’importo assestato dell’anno 2013 è una riduzione di € 2.333.946,00 delle spese in conto capitale e di € 1.269.700
delle spese per rimborso di prestiti.
Il rimborso delle quote capitale dei mutui in ammortamento, pari ad € 1.450.000,00 ( contenuto nel titolo III ) nel 2013 presenta una flessione di
complessivi € 360.000,00 nell’esercizio 2014 per effetto dell’estinzione anticipata di alcuni mutui, già rinegoziati, con la Cassa Depositi e Prestiti
nel 2013.
Le previsioni assestate di spesa in conto capitale, pari ad € 10.327.386,00 nel 2013 subiscono una flessione di € 2.333.946,00 rispetto allo
stanziamento del bilancio dell’esercizio 2014 e un deciso decremento € 1679.250,00 rispetto alla previsione iniziale 2013, come risulta dal piano
investimenti allegato alla presente relazione.
In relazione al patto di stabilità interno, a seguito dei rilevanti spazi finanziari ottenuti con l’adesione alla sperimentazione della nuova contabilità,
per l’esercizio 2014, non si presenteranno problemi per il pagamento degli stati di avanzamento né per gli importi stanziati per la realizzazione di
opere pubbliche nel bilancio 2014 e neanche per gli importi portati a residuo per i lavori eseguiti per conto del Comune di Saronno negli esercizi
precedenti.
3.2. Obiettivi degli organismi gestionali dell’ente
Gli enti gestionali del Comune di Saronno sono richiamati nella tabella 1.3.3. della presente Relazione, nella quale vengono descritte sinteticamente
le caratteristiche essenziali.
La Saronno Servizi è stata trasformata nell’esercizio 2003 in Società per Azioni con capitale detenuto al 98,87% dal Comune di Saronno, a seguito
della cessione, nel corso della gestione 2005 di quote azionarie per complessivi € 54.200,00 e il conseguente ingresso di nuovi soci pubblici la cui
partecipazione al capitale sociale raggiunge l’1,13 % complessivamente.
La normativa in materia di partecipazioni degli enti locali si evolve con una rapidità che non lascia il tempo di riflettere su quali strategie adottare
per utilizzare al meglio questo strumento di cui ormai il comune si è dotato. Il destino delle partecipate pubbliche è strettamente legato al nuovo
concetto di “liberalizzazione” di alcuni servizi di interesse pubblico che sono da sempre monopolizzati dagli enti pubblici. Gli esperti stimano che il
passaggio alla gestione privata di questi servizi produrrebbe delle economie tali da risollevare le sorti del PIL nazionale e l’immagine di affidabilità
dell’Italia a livello internazionale incentivando l’afflusso di capitali stranieri. La normativa degli ultimi anni va tutta nella direzione di smantellare le
partecipazioni che a vario titolo gli enti locali detengono, anche se vengono continuamente prorogate le scadenze di dismissioni. In pratica le
disposizioni in itinere obbligano i comuni ad affidare i servizi gestiti mediante le controllate a rilevanza economica mediante una gara ad evidenza
pubblica. In applicazione dell’art. 4 della legge 148/2011 e successive modificazioni e integrazioni, potranno essere gestiti ancora tramite le
controllate, con il metodo in house providing, solo i servizi “strumentali” all’attività comunale, quelli a rilevanza economica, da individuare con
apposita deliberazione, sulla traccia di un decreto ministeriale che sarà pubblicato sulla materia, dovranno essere affidati con gara a evidenza
pubblica. I servizi acquedotto e farmacie comunali sono trattati in deroga. Infatti, l’acquedotto dovrebbe essere oggetto di una gestione per ambiti
territoriali ottimali (ATO) di livello provinciale o di subambiti definiti da norme della regione di appartenenza. Le farmacie sono state assimilate ai
servizi strumentali ma è stato ridotto il numero di abitanti necessari per ciascuna farmacia. Pertanto, non devono essere messe a gara le farmacie
comunali ma è stato aumentato il numero di farmacie disponibili sul territorio cittadino per la gestione da parte dei privati imprenditori. La
conseguenza di questa scelta è la riduzione del valore di mercato delle farmacie in generale e, in particolare, di quelle municipalizzate.
Quindi, la controllata continuerà a gestire per conto del Comune di Saronno, fino a che la normativa non sarà definitiva, i servizi seguenti: impianti
sportivi, farmacie, acquedotto, tosap, imposta sulla pubblicità, diritti pubbliche affissioni, fognature, parcheggi e gli acconti TARES, tassa che
dovrebbe trasformarsi ulteriormente in TARI a decorrere dall’1.1.2014. Nel corso del 2003 la Saronno Servizi Spa ha ottenuto, da parte di Comuni
limitrofi, l’affidamento delle gestioni relative al servizio idrico integrato. Nell’esercizio 2005 è stata affidata alla società anche la riscossione
dell’imposta comunale sugli immobili in alternativa alle poste e all’Agenzia delle Entrate. Dall’esercizio 2007 la società ha iniziato la gestione
complessiva inerente l’imposta comunale sugli immobili. Con l’approvazione, nel corso dell’esercizio 2008, del regolamento generale delle entrate,
dall’esercizio 2009 la riscossione coattiva delle entrate di competenza comunale, dai tributi alle sanzioni per violazione al codice della strada, sarà
gestita dalla Saronno Servizi con una riduzione di oneri e maggiori riscossioni rispetto all’iscrizione a ruolo previgente. Ed è proprio
sull’ampliamento di questa attività di gestione dei tributi mediante l’acquisizione del servizio per altri comuni limitrofi e non che il Comune di
Saronno deve puntare per sviluppare la società in vista delle modifiche strutturali imposte dalle norme in materia di partecipazioni.
Le disposizioni vigenti in materia, introdotte con l’art. 1, comma 562 della legge n. 147 del 27.12.2013 (legge di stabilità per l’esercizio 2014), non
prevedono più l’alienazione delle partecipate o la loro liquidazione anche se prevedono l’assoggettamento delle stesse alle restrizioni in materia di
patto di stabilità. Sono abolite, temporaneamente, anche le disposizioni in materia di dismissione delle quote nelle società stabilite per i Comuni con
popolazione compresa tra 30.000 e 50.000 abitanti che avevano l’obbligo di alienazione solamente a partire dalla seconda società e tale obbligo,
fissato al 31.12.2013, non vige più, almeno per il momento.
Nel corso del 2014, quindi per ottemperare alle norme in materia che prevedono che le attività strumentali dei comuni debbano essere gestite
distintamente dalle attività imprenditoriali mediante una apposita società, sulla base della relazione del Consiglio di Amministrazione della
partecipata e della deliberazione del Consiglio Comunale che ha approvato l’operazione societaria, di procederà alla costituzione di una nuova
società, nella forma di società a responsabilità limitata (Srl), alla quale assegnare il ramo aziendale inerente il complesso dei beni destinati alla
gestione delle entrate tributarie locali. Questa operazione prevede uno scorporo in senso stretto dalla Saronno Servizi Spa, secondo il tradizionale
significato del diritto societario e la costituzione di una nuova società per il tramite di un conferimento di ramo d’azienda mediante sottoscrizione
del capitale della Società a responsabilità limitata (Srl) che dovrà ammontare almeno a € 20.000,00 e mediante conferimento a valore di libro di
attività e passività essenziali per la gestione del ramo di attività “tributi”. Successivamente per completare la procedura si procederà:
• all’acquisto al valore nominale delle azioni della Saronno Servizi Spa detenute dagli attuali soci minoritari direttamente da parte del
Comune di Saronno e/o tramite la Saronno Servizi S.p.A. mediante acquisto di azioni proprie,
• alla cessione al valore nominale, anche graduale, delle quote della nuova società dei tributi ai Comuni che affideranno alla stessa società
la gestione di tutti i loro tributi previa verifica congiunta della fattibilità in modo tale che, alla fine, la compagine sociale risulti
comunque proporzionale al numero di abitanti oppure strutturare un’operazione societaria che porti comunque al medesimo risultato,
• all’aumento del capitale della new-co per consentire l’ingresso proporzionale di nuovi soci.
Per l’esercizio 2014, l’obiettivo più importante della partecipata di proprietà comunale è il raggiungimento del pareggio economico e la riduzione
dell’incidenza di alcuni costi indiretti della gestione dell’amministrazione generale, obiettivo già raggiunto con la gestione 2012 e nel 2013 come
risulta dalla proposta di bilancio che presenta un leggero margine positivo.
Un altro importante obiettivo da centrare per il 2014, in collaborazione con la partecipata, è l’avvio e l’entrata a regime della procedura di supporto
all’attività di contrasto all’evasione e all’elusione dei tributi erariali e locali. La società incaricata della fornitura e dell’installazione della
piattaforma ha già ricevuto una parte degli archivi di competenza comunale. I dati devono essere allineati e bonificati. Successivamente, saranno
messi in linea e mediante l’accesso agli archivi esterni al comune (Agenzia delle Entrate, Agenzia del Territorio…) il confronto e l’analisi dei dati
consentiranno di poter verificare le informazioni fornite dai contribuenti. L’attribuzione della numerazione interna all’interno di ciascun numero
civico è stata quasi completata e, dopo un avvio incerto, la Saronno Servizi ha deciso di farsi carico di portare a conclusione una attività iniziata nel
2012 dal Comune.
La società G. Pasta Spa che gestiva le attività teatrali è stata posta in liquidazione. Il liquidatore ha chiuso la liquidazione ed è stato presentato
all’assemblea degli azionisti il bilancio di liquidazione a luglio 2013.
La nuova stagione teatrale 2014-2015 sarà programmata e gestita dalla Fondazione Teatro G. Pasta come la precedente 2013-2014.
Nel rispetto delle modifiche apportate al regolamento di funzionamento, in particolare, agli obiettivi che l’Istituzione Scuole Materne Paritarie per
l’Infanzia deve perseguire, è stato affidato anche per l’esercizio 2013 e successivi, mediante apposita deliberazione del Consiglio Comunale, in
collaborazione con il Consiglio di Amministrazione della stessa, in aggiunta al servizio di pulizia delle palestre scolastiche e del servizio di pre e
dopo scuola, anche la gestione degli asili nido comunali. Questo servizio si aggiunge al servizio mensa per le scuole dell’obbligo che, mediante le
sinergie dovute all’omogeneità dei servizi offerti, consentiranno di ottenere le economie di scala non ottenibili altrimenti.
3.4 - PROGRAMMA N. 0001
SETTORE SEGRETERIA GENERALE
RESPONSABILE: DOTT. MATTEO BOTTARI
3.4.1 - Descrizione del programma:
SERVIZIO PERSONALE – il servizio si occupa della gestione amministrativa del personale dipendente del Comune di Saronno. Cura anche le direttive tecniche
sull’utilizzo delle risorse umane nelle società partecipate o controllate dal Comune di Saronno. Si occupa della formazione del personale dipendente e dirigente, cura
la contrattazione decentrata e la sua applicazione concreta, si rapporta con l’Organismo Indipendente di valutazione nominato per valutare la performance dei
Dirigenti e delle strutture da essi dirette, procede alle mobilità di personale, alle assunzioni, alla gestione della presenza in servizio e cura gli adempimenti statitistici
previsti dalla legge (Conto annuale del Personale)
3.4.1.1. Ricercare Qualità ed efficienza organizzativa
Dopo il triennio orientato alla Ristrutturazione della macchina amministrativa che ha prodotto:
- Il ridisegno organizzativo del Comune con l’approvazione della nuova Macrostruttura organizzativa e il relativo Organigramma;
- Il rifacimento integrale delle piattaforme di accordi decentrati integrativi con la loro eventuale messa a norma;
- La revisione delle normative aziendali circa l’organizzazione e il funzionamento degli Uffici e dei Servizi;
- L’analisi della dotazione organica in funzione di una definizione ottimale delle risorse da impiegare;
- L’applicazione delle normative su incompatibilità, anticorruzione, codice di comportamento.
lo sviluppo strategico del servizio sarà orientato ad una messa a regime – consolidamento - del nuovo Sistema, anche avendo a riferimento il sistema delle Partecipate
comunali (Istituzione, Società controllate, Fondazione, etc.), nell’ottica di una complessiva ottimizzazione delle risorse impiegate.
Nel disporre tale consolidamento ci atterrà scrupolosamente all’osservanza dei precetti normativi che dovessero essere emanati nel 2014 a riforma del settore del Pubblico
Impiego e nell’ottica di ‘spending rewiev”.
3.4.1.2 Ottimizzare competenze ed impiego del personale
Le condizioni di ristrettezza operativa in cui si muovono gli Enti locali si ripercuote sulla spesa per il personale. In tale situazione si dovrà intraprendere un’azione di sviluppo
organizzativo volta ad assicurare un’ottimizzazione delle competenze rivestite dal personale in servizio (già parzialmente iniziata nell’anno 2013 con la formazione sui nuovi
programmi informatici di Anagrafe e Contabilità, oltre che di Gestione informatica dei documenti e del protocollo. La probabile contrazione delle risorse per formazione, oltre
che un aumento progressivo dell’età media dei dipendenti consigliano un investimento di aggiornamento e di riconversione delle professionalità esistenti, anche al fine di
incrementare la motivazione dei dipendenti e il loro impiego in settori di attività diversi rispetto al passato. Tale esigenza si manifesterà anche per supportare i nuovi servizi
alla cittadinanza che il Comune sarà chiamato ad assicurare (Servizio Giudice di Pace, Sportello ‘Binario Comune’).
3.4.2 - Motivazione delle scelte:
Le scelte sono fortemente vincolate agli scenari di finanza pubblica che vedono il lavoro nella pubblica amministrazione come un ‘peso’ (in termini di costi ‘diretti’ – spesa per
il personale – e ‘indiretti’ – maggiore burocrazia) per il complessivo rilancio economico del Paese. In tale scenario occorre proporre e realizzare un modello di
Amministrazione pubblica attenta alle esigenze del territorio e snella nei suoi meccanismi di lavoro e di operatività.
3.4.3 - Finalità da conseguire:
3.4.3.1. – Investimento: non sono previste spese di investimento su questo servizio.
3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo: il servizio non eroga servizi di consumo.
3.4.4 - Risorse umane da impiegare: le risorse umane da impiegare sono quelle determinate dalla Dotazione organica e corrispondono (in totale, per tutto il settore) a 13,49
unità (dato al 15.08.2012). Tale dato è in diminuzione e dovrà attestarsi a 11,48 unità come da rilevazione della dotazione ottimale.
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare: non sono previsti incrementi di risorse strumentali.
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore: non esistono piani regionali per tale programma
3.4 - PROGRAMMA N. 0001
SETTORE SEGRETERIA GENERALE
RESPONSABILE: DOTT. MATTEO BOTTARI
3.4.2 - Descrizione del programma:
SERVIZIO SEGRETERIA GENERALE – il servizio si occupa della gestione amministrativa delle attività che ricadono sotto la responsabilità del Segretario
Generale. In tale servizio rientrano le attività proprie di una Segreteria comunale (gestione delle attività degli Organismi Istituzionali: Sindaco, Giunta Comunale,
Consiglio comunale, Commissioni Comunali, Consiglieri delegati; Organismo Indipendente di Valutazione). Nel servizio, per il Comune di Saronno, rientrano anche
le competenze comunali in tema di progetti “Tempi della Città”, Comunicazione, Informatica (CED).
3.4.2.1. Ricercare Qualità ed efficienza organizzativa/ Accrescere l’uso di tecnologie informatiche
Le innovazioni tecnologiche apportate alla Gestione della Segreteria generale vanno approfondite e stabilizzate, anche con la collaborazione degli altri Settori comunali. In
accordo con il Servizio Archivio si appronteranno le nuove regole per la conservazione documentale in digitale al fine di completare il percorso di completa ‘digitalizzazione’
dell’ente. Andranno aggiornate le procedure di sicurezza a tutela della privacy delle diverse banche dati gestite, andranno stabilite nuove regole circa la sicurezza del sistema
informatico e allineate il più possibile le diversi banche dati possedute anche al fine di ridurre ‘doppioni’ inutili nel lavoro quotidiano degli uffici e provvedere, così, ad un
ridisegno delle procedure di lavoro, a beneficio degli utenti interni ma, soprattutto, di cittadini e imprese che dovranno poter svolgere i loro adempimenti esclusivamente (ove
reso legittimo dalla normativa) esclusivamente in via informatica.
3.4.2.2 Incrementare la soddisfazioni di cittadini e stakeholders.
Andranno sviluppati tutti i processi di trasparenza previsti dalla legge 33 del 2013, e si dovranno adempiere nella maniera più completa possibile tutti gli obblighi di
pubblicazione previsti dalla normativa nazionale e locale attraverso la parte del sito Internet denominato “Amministrazione trasparente”.
Trovandosi a fine della legislatura occorrerà procedere a sviluppare un’efficace rendicontazione dell’attività svolta da tutti i Settori di attività del Comune nel quinquennio
precedente e relazionare ai cittadini sui risultati attraverso la Relazione di Fine mandato e il Bilancio Sociale di Mandato.
Il nuovo appalto di Comunicazione Integrata dovrà favorire l’ottimizzazione degli strumenti a disposizione dell’Ente pubblico comunale anche al fine di garantire spazi di
visibilità e investimento in termini di immagine e innovazione da parte degli esercizi commerciali, artigianali, etc, che operano sul territorio.
3.4.2 - Motivazione delle scelte:
La situazione di crisi ‘perdurante’ del sistema economico italiano costringe gli enti pubblici e, in particolare, gli enti locali (per vocazione territoriale ‘i più vicini alle esigenze
del cittadino’) a divenire strumento di rilancio per lo sviluppo. Tale condizione potrà avverarsi se la normativa consentirà agli enti di ‘autoregolarsi’ in funzione delle priorità
di intervento, investendo le risorse raccolte con la leva tributaria più sulle funzioni di ‘innovazione’, di ‘supporto e crescita’ che sulle funzioni di conservazione dell’esistente.
In tale scenario gli sviluppi organizzativi resi operativi attraverso la leva informatica, quella procedimentale, quella comunicativa, potranno fornire all’intera organizzazione
comunale strumenti in più per ridisegnare l’offerta di servizi, renderla più snella e maggiormente competitiva, aggiornarla alle esigenze della popolazione residente e non,
rendere l’azione dell’ente pubblico più trasparente e più accountable, definendo in maniera innovativa, incisiva e più rispondente ai bisogni emergenti l’azione degli Organi
Istituzionali (Sindaco, Giunta, Assessori, Consiglio Comunale, etc.).
3.4.3 - Finalità da conseguire:
3.4.3.1. – Investimento: non sono previsti investimenti per questo Settore
3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo: non sono previsti servizi di consumo per questo settore
3.4.4 - Risorse umane da impiegare: le risorse umane da impiegare sono quelle determinate dalla Dotazione organica e corrispondono (in totale, per tutto il settore) a 13,49
unità (dato al 15.08.2012). Tale dato è in diminuzione e dovrà attestarsi a 11,48 unità come da rilevazione della dotazione ottimale (benchmark con altri Comuni similari del
Centro-Nord Italia).
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare: non sono previsti incrementi di risorse strumentali
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore: le attività e le funzioni svolte non rientrano nei piani regionali.
3.4 - PROGRAMMA N. 0001
SETTORE DEMOGRAFICO
RESPONSABILE: Assessore Prof. Giuseppe Nigro – Dirigente Dott.ssa Lucia Saccardo
3.4.1 - Descrizione del programma:
Per l’anno 2014 in attuazione alle linee guida dettate dal Codice dell’Amministrazione Digitale nel rispetto alle esigenze di semplificazione
delle procedure e di efficienza dell’azione amministrativa , il Settore Demografico, come riferimento costante nell’organizzazione dei propri
uffici , avrà due obiettivi: la condivisione e la fruibilità delle proprie banche dati con le altre pubbliche amministrazioni e l’avvio del
processo di de-materializzazione.
Ciò sarà reso possibile dal nuovo software informatico AKROPOLIS in dotazione ai servizi dal febbraio 2014 che consentirà lo scambio
telematico dei dati fra il Comune e le altre pubbliche amministrazioni locali . attraverso il modulo “Accedo”, il collegamento potrà avvenire
infatti anche con le amministrazioni locali che ne chiederanno l’accesso.
Il nuovo applicativo consentirà inoltre l’avvio del processo di de-materializzazione dei procedimenti amministrativi consentendo la
predisposizione di fascicoli informatici e l’archiviazione ottica dei documenti Al consolidato sistema INA-SAIA di interconnessione
telematica fra Comune e amministrazioni statali, in ottemperanza alle recenti disposizione normative subentrerà l’ Anagrafe nazionale della
popolazione residente (ANPR) che a regime sostituirà l’anagrafe comunale.
Si modificherà radicalmente il modus- operandi dei diversi servizi . L’attuale distinzione fra attività di front-office e quella di back-office
subirà un drastico ridimensionamento con una totale revisione dei procedimenti e dell’organizzazione interna .
Il 2014 sarà l’anno in cui gli operatori dovranno testare il nuovo sistema e le potenzialità da questo offerte
3.4.2 - Motivazione delle scelte:
I programmi delineati sono in sintonia con il ruolo ricoperto dai Servizi Demografici non solo all’interno del Comune , ma rispetto alla P. A. in
generale: questi servizi svolgono un ruolo determinante nel progetto e- government della P. A.
L’accesso telematico , la circolarità anagrafica, la de-materializzazione e l’archiviazione ottica, nel Settore demografico dove maggiore è il
peso della documentazione cartacea , consentiranno di conseguire risparmi di costi e guadagni di efficienza ; evidenti i benefici in termini di
rapidità e qualità dei servizi.
3.4.3 - Finalità da conseguire:
de-materializzazione e snellimento amministrativo e circolarità anagrafica;
la qualità e l’ efficienza organizzativa dei servizi;
la valorizzazione e la razionalizzazione delle risorse umane attraverso il potenziamento delle professionalità e delle competenze
l’ ottimizzazione dei costi di gestione
ANAGRAFE:
Questo servizio giocherà un ruolo determinante nel raggiungimento dei programmi su delineati.
Tutti i procedimenti di iscrizione, cancellazione o variazione anagrafica, dalla richiesta del cittadino al provvedimento finale, dovranno
gradualmente avere a supporto solo un fascicolo informatico: tutta la documentazione a corredo verrà scansionata e archiviata digitalmente per
la trasmissione via PEC con firma digitale.
Si procederà , previa autorizzazione ministeriale all’archiviazione ottica dei cartellini delle carte di identità procedendo all’abolizione
dell’archivio cartaceo a far tempo dal 01.01.2014 .Questo
Attraverso il modulo “ACCEDO”verranno concordati i primi accessi esterni ai dati anagrafici. Verranno abilitati i diversi uffici comunali ed
enti gestori pubblici servizi che ne faranno richiesta.
STATO CIVILE:
Per l’ufficio di Stato Civile, nei suoi rapporti con i Consolati e le altre PP. AA. , è divenuto imperativo l’utilizzo della posta certificata e della
firma digitale, per l’invio degli atti e delle relative certificazioni. L’uso di tale strumenti sarà intensificato nel rispetto del programma di dematerializzazione della P. A. .
L’ufficio procederà alla formazione degli atti di nascita, morte, matrimonio, cittadinanza ed al rilascio delle relative certificazioni con la
professionalità e la competenza richieste dalla delicatezza delle funzioni. E’ soprattutto a redazione degli atti relativi agli stranieri presenti sul
territorio o alla trascrizione di quelli formati all’estero che rendono qualitativamente impegnativa l’attività di questo servizio.
Garantita l’attività di polizia mortuaria con le autorizzazioni al trasporto , i permessi i seppellimento e l’assegnazione dei loculi.
L’ufficio assicurerà la reperibilità per le denunce di morte nei casi di doppia festività.
Verrà inoltre mantenuta la disponibilità dell’ufficio a dare adeguata assistenza ai matrimoni civili nelle giornate del sabato pomeriggio e della
domenica mattina.
POLIZIA MORTUARIA e SERVIZI CIMITERIALI:
L’ufficio cimiteriale assicurerà la custodia e vigilanza all’interno dei cimiteri comunali, sia con riferimento agli utenti che con riferimento alle
imprese che a diverso titolo operano all’interno degli stessi ( marmisti, floro - vivaisti, onoranze funebri ) .
Programmata per il mese di aprile l’attività amministrativa connessa all’esumazione di un campo decennale per n. 40 sepolture
Verrà espletata la regolare tenuta del ruolo delle lampade votive con l’emissione di dei solleciti di pagamento per l’anno 2012 e l’emissione
dei bollettini di pagamento relativi al ruolo 2013; continua il censimento delle lampade votive con l’aggiornamento informatico in sostituzione
dell’archivio cartaceo in dotazione.
Puntuale sarà anche la tenuta della banca dati informatica delle concessioni cimiteriali.
ELETTORALE:
Le elezioni Politiche e Regionali del 24 e 25 febbraio impegneranno l’ufficio per il primo trimestre dell’anno. Al fine della presentazione delle
liste regionali l’ufficio elettorale già dai primi giorni di gennaio dovrà garantire un’apertura minima di otto ore giornaliere comprese anche la
giornata del sabato e della domenica. Oneroso è l’impegno straordinario che attraverso l’ottimizzazione delle risorse si tenterà di contenere nei
costi. L’ufficio provvederà a tutti gli adempimenti previsti per legge: la revisione straordinaria delle liste elettorali, la propaganda elettorale,la
nomina degli scrutatori e dei presidenti di seggio, il rilascio delle tessere elettorali e dei duplicati, l’insediamento dei seggi ,la raccolta e la
diffusione dei risultati elettorali.
Verranno contestualmente espletati i compiti istituzionali relativi all’aggiornamento delle liste elettorali attraverso le revisioni dinamiche e
semestrali ordinarie.
Si provvederà alla tenuta e all’aggiornamento degli albi degli Scrutatori e dei Presidenti di seggio. Verrà espletata tutta l’attività di supporto
alla Commissione Elettorale Circondariale
Proseguirà il programma di de-materializzazione con l’invio alla Prefettura mediante PEC di tutti i verbali delle revisioni elettorali.
3.4.3.1. – Investimento:
3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:
3.4.4 - Risorse umane da impiegare:
Il carico di lavoro straordinario che deriverà dalla revisione post-censuaria dell'anagrafe e dalla tornata elettorale richiederà un ulteriore
sforzo congiunto di tutti gli operatori del settore e la previsione di un congruo numero di ore straordinarie. La pianta organica verrà compensata
grazie alla ottimizzazione delle risorse interne che verranno progressivamente formate per ottenere l’interscambiabilità sui
macroprocedimenti intersettoriali su indicati
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare:
Proprio in prospettiva di un’anagrafe sempre più telematica, si chiede di verificare la possibilità di passare alla versione web AKROPOLIS
dell’attuale sw di gestione dei Servizi Demografici.
Egualmente necessita la sostituzione delle n. 5 stampanti SIMI attualmente in dotazione per le quali la manutenzione sta diventando sempre più
onerosa con l’aggravio della difficoltà di sostituire i pezzi di ricambio.
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:
3.4 - - PROGRAMMA N.° 0001
SERVIZI AL CITTADINO
RESPONSABILE: Assessore Prof. Giuseppe Nigro – Dirigente Dott.ssa Lucia Saccardo
3.4.1 - Descrizione del programma:
il programma si articola nei seguenti centri di responsabilità:
• URP
• Cerimoniale
• Protocollo
• Messi
• Archivio
• Centralino e informazioni
3.4.2 - Motivazione delle scelte: il punto di riferimento dal quale si articolano le scelte programmatiche è rappresentato dalla consapevolezza della
necessità di razionalizzare le risorse, riducendo quindi gli sprechi e individuando le priorità, dalla volontà di mettere il cittadino al centro delle
procedure attivate proseguendo il percorso di una progressiva informatizzazione dei processi. Sarà cura del dirigente individuare le forme più
opportune per sviluppare un’efficace collaborazione tra gli uffici di competenza, valorizzando la professionalità dei dipendenti, in base alle priorità
del programma dell’Amministrazione al fine di garantire una pronta erogazione dei servizi richiesti dai cittadini e dall’intera struttura comunale.
Il punto di partenza è rappresentato dall’elaborazione della Mappa strategica che, fatta salva la compatibilità con le risorse poste in bilancio, tiene
conto delle prospettive e dell’aspettativa dell’utenza, in un’ottica di sviluppo e di crescita, anche attraverso il miglioramento dei processi interni,
indispensabili in una situazione che impone il contenimento delle risorse umane. Si erogheranno i servizi propri del settore basandosi della
necessità di migliorare la qualità di vita delle persone e di attivare processi organizzativi tesi a migliorare la “macchina amministrativa”e a “fare
rete” sia con gli altri settori comunali, sia con gli altri enti della città.
URP
Ritenuto dall’amministrazione un servizio indispensabile, quale interfaccia con il cittadino, il servizio sarà particolarmente impegnato nel garantire
la corretta applicazione della Legge 241/90 - tutela del diritto di accesso alle informazioni e agli atti - evadendo le richieste da parte di
amministratori, associazioni e cittadini, con un’accurata attenzione al rispetto delle scadenze.
Inoltre garantirà
- l’evasione delle richieste telefoniche varie dei cittadini con eventuale intervento di altri uffici competenti
- l’autenticazione di deliberazioni e determinazioni ad uso degli uffici interni, autenticazioni di sottoscrizioni e copie conformi per i cittadini
- il supporto a tutti i servizi comunali per quanto riguarda le informazioni richieste dai cittadini;
- l’aggiornamento della banca dati “username e password” rilasciati ai cittadini per accedere ai servizi on line del Comune;
- la consulenza e la gestione del registro DAT (Dichiarazioni anticipate di volontà relative ai trattamenti sanitari- Testamento biologico);
- l’elaborazione di modalità affinché l’informazione interna ed esterna risulti il più possibile aggiornata e tempestiva;
- la corretta divulgazione dell’attività istituzionale e non dell’Amministrazione comunale di interesse della collettività cittadina;
- un’ampia collaborazione con i diversi assessorati, uffici comunali, enti e associazioni che operano in città per la promozione di iniziative e
manifestazioni di pubblico interesse;
- l’individuazione di strategie per sviluppare forme di collaborazione con altri servizi di informazione ai cittadini, quali, ad esempio
l’informagiovani/informalavoro;
- la vendita dei buoni pasto per gli utenti del servizio di refezione scolastica
Cerimoniale: in stretta collaborazione con tutti gli uffici comunali, si garantirà la partecipazione ufficiale del Sindaco e della Giunta Comunale
disciplinando le cerimonie con il protocollo cerimoniale per conferire il decoro istituzionale necessario. L’ufficio curerà la corretta esposizione
delle insegne comunali e delle bandiere secondo le norme di legge.
Feste istituzionali
25 aprile
2 giugno
4 novembre
Religiose
Festa del Voto
Corpus Domini
Festa Patronale
Festa del Trasporto
Te Deum
Altre:
Visita del Ministro per l’integrazione Kynge
S.Sebastiano
Celebrazione in memoria di Laura Prati
Benemerenza la Ciocchina
Si curerà un corretto cerimoniale anche nelle iniziative promosse dall’ufficio cultura, con particolare riguardo al gemellaggio con Challans, e
dall’ufficio sport, oltre che dalle associazioni cittadine, laddove sia richiesta la presenza ufficiale del Sindaco.
Sempre più impegnativo risulta essere il coordinamento per l’utilizzo delle sale di proprietà comunali, richieste da associazioni o da altri enti, oltre
alla supervisione per una costante manutenzione degli ambienti e della strumentazione a disposizione.
Protocollo
Per l’anno 2014 si è costituito un gruppo di lavoro finalizzato a studiare e a redigere il Manuale per la gestione del protocollo, dei flussi
documentali e degli archivi, che adegui la gestione informatica degli atti (protocollazione ed archiviazione ) alla normativa volta alla
dematerializzazione del flusso documentale e che tenga conto degli obblighi previsti dalla conservazione digitale dei documenti.
Si intende proseguire con la diffusione del processo di digitalizzazione del sistema di protocollazione degli atti anche mediante apposite riunioni di
confronto con tutti i settori per individuare procedure utili e condivise da tutti gli interessati. Si diffonderà tra gli uffici l’utilizzo della PEC (posta
elettronica certificata), con particolare riguardo agli uffici anagrafe/stato civile, lavori pubblici e urbanistica. L’attività dell’ufficio protocollo è
prima di tutto finalizzata alla corretta protocollazione degli atti, all’affrancatura e spedizione della posta in uscita ed alla compilazione del
rendiconto giornaliero delle spese postali, nonché ai giornalieri compiti di front-office per i cittadini-utenti. L’ufficio gestisce anche l’ indirizzo di
posta elettronica ufficiale dell’ Ente e la posta elettronica certificata.
Con il potenziamento della dotazione hardware e il previsto rinforzo della rete dati si intende pervenire ad una gestione completamente
automatizzata dei flussi documentali.
L’ufficio è incaricato per legge del deposito degli atti (ex art. 140 del Codice di Procedura Civile. Nel corso del 2013, a seguito della sentenza della
Corte Costituzionale (n. 258/2012) che impone ad Equitalia un cambiamento di procedura in merito alle notifiche delle cartelle e degli altri
documenti esattoriali, quest’obbligo ha comportato un notevole incremento con inevitabili riflessi sull’organizzazione.
Servizio messi notificatori
L’attività dei messi notificatori rimane principalmente rivolta alla notificazione e al deposito di atti per conto dell’Amministrazione Comunale,
dell’Amministrazione Finanziaria e di altre pubbliche Amministrazioni, anche mediante la gestione informatizzata dell’ufficio. Per l’anno 2013 si
prevede di consolidare la significativa innovazione costituita dall’Albo pretorio on line, interamente gestito dall’ufficio, che ha mutato
sensibilmente i rapporti di comunicazione tra ente e cittadini. Garantito il servizio di autentica di firma a domicilio per tutte le persone non
deambulanti impossibilitate a recarsi presso gli sportelli del comune
Nel primo semestre dell’anno si registrerà un incremento dell’attività di notifica atti dovuta alle elezioni del parlamento europeo con le notifiche
delle nomine degli scrutatori , dei presidenti di seggio e delle tessere elettorali
Particolare impegno e disponibilità sarà garantito alle forme di collaborazione intersettoriale:
-con l’ufficio cerimoniale per garantire la presenza del gonfalone in tutte le cerimonie civili
-con l’ufficio anagrafe per effettuare gli accertamenti anagrafici relativi alla dimora abituale delle persone non censite.
Servizio archivio
Il servizio fornisce:
• supporto al pubblico e agli uffici interni per la consultazione di leggi e decreti, fotocopie per gli uffici delle leggi nazionali e
regionali, l’archiviazione delle Gazzette Ufficiali e Burl;
• consultazione di atti d’archivio per gli uffici e per gli esterni, collaborazione con gli studenti per la preparazione di tesi di laurea;
• la regolare tenuta dell’archivio comunale storico, di deposito e corrente;
• l’archiviazione dei fascicoli che hanno concluso il loro iter versati dai vari uffici, l’archiviazione delle delibere di Giunta e
Consiglio, dei manifesti;
• la creazione del repertorio dell’anno in corso e la predisposizione di elenchi di scarto di atti per i quali è prevista l’eliminazione
dopo l’autorizzazione della Soprintendenza Archivistica;
• predisposizione di un elenco informatizzato delle delibere di Giunta Comunale e dei contratti dal 1995 al 2000;
• scansione e riordino delle foto provenienti dalla Biblioteca Comunale;
• l’attività di revisione e informatizzazione degli inventari di deposito continua con la quarta annualità per i documenti che vanno dal
1990 al 2000;
• Revisione del manuale di gestione e della protocollazione informatica dei documenti e dei fascicoli a livello elettronico, come
previsto dalla vigente normativa in tema di documentazione elettronica.
Centralino, informazioni e servizi di supporto
Anche questo servizio ha particolare impatto con il cittadino e pertanto sarà rivolta la massima attenzione affinché gli operatori garantiscano un
approccio, oltre che corretto e rispettoso, accogliente ed esaustivo, secondo i principi della “customer satisfaction”.
Si individueranno eventuali procedure per migliorare le informazioni interne con gli altri uffici, per gestire al meglio gli appuntamenti e le
informazioni.
Con turnazione del personale verrà assicurata l’attività di apertura e chiusura al pubblico del Comune e lo smistamento delle telefonate in entrate
e in uscita.
Continuerà la collaborazione con l’ufficio Anagrafe per la consegna ai cittadini della modulistica relativa ai passaporti e il successivo ritiro del
passaporto, evitando ai cittadini inutili code agli sportelli demografici. Parimenti inoltre sarà garantito il supporto all’anagrafe nell’archiviazione
dei cartellini delle carte di identità indispensabili per gli accertamenti da parte dell’Autorità di P.S.
Verrà assicurato l’aggiornamento della modulistica relativa all’autocertificazione disponibile all’ingresso del Comune.
Si assicurerà la consueta collaborazione per la consegna e il ritiro di documenti agli enti esterni, con particolare riguardo alla Regione, Provincia,
Prefettura e Questura, oltre alla corretta organizzazione delle sedute di Consiglio comunale.
3.4.3 - Finalità da conseguire:
3.4.3.1 - Investimento:
Si rinvia al Piano Investimenti.
3.4.4 - Risorse umane da impiegare:
1 Funzionario (Cat. D); 3 istruttori amministrativi (Cat. C.); 9 collaboratori tecnici (cat.B);
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare:
strutture:
- Stabili di Via Parini e di Via Biffi
- Centro Culturale Casa Morandi ( Biblioteca Civica; spazio espositivo Sale della Nevera, Teatro Giuditta Pasta, cortili e giardino);
- Villa Gianetti
- Auditorium Scuola media Aldo Moro;
- Palazzo dell’Università – Sala Vanelli
- Attrezzature informatiche e macchine d’ufficio in dotazione ai vari servizi.
Saranno inoltre utilizzate tutte le risorse a disposizione del Settore e dell’Ente, indipendentemente dalla loro allocazione o attribuzione al fine della
massima razionalizzazione dei costi.
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore DPCM 31/10/2000
3.4 - PROGRAMMA N. 0001
SETTORE POLIZIA LOCALE
RESPONSABILE: DOTT: MAURO GELMINI – ASSESSORE: PROF. GIUSEPPE NIGRO
3.4.1 - Descrizione del programma: SICUREZZA; POLIZIA LOCALE, PROTEZIONE CIVILE
3.4.2 - Motivazione delle scelte:
Polizia Locale
Attività di polizia stradale - viabilità e mobilità
Nell’anno 2014 verranno attuati interventi a favore di una mobilità sostenibile, con azioni inserite nel contesto del piano del traffico e precisamente:
- limitazioni della velocità sul territorio ed in particolare nelle zone 30
- limitazione e controlli degli accessi e soste nella zona a traffico limitato, controlli sul territorio dei mezzi superiori alle 3,5 tonnellate nella città
- attuazione degli interventi inseriti nel Piano Nazionale della Sicurezza Stradale , via Varese, Via Prealpi, passaggi pedonali
- interventi a sostegno della sicurezza e fluidità del traffico stradale, sia nelle aree di maggior traffico sia in concomitanza dei lavori stradali, asfaltature, ecc.
- sicurezza sull’entrata ed uscita dei ragazzi dai plessi scolastici, anche con ausilio di personale volontario
- attuazione degli interventi legati al piano della sosta, modifica delle zone a pagamento e residenti della città
- attività di contrasto alle soste irregolari
- interventi sulla guida con utilizzo dei cellulari e guida senza cinture di sicurezza
- supporto viabilistico alle iniziative culturali, sportivo,religiose che si svolgono nella città.
Sicurezza Urbana
Nell’attività di controllo della città saranno potenziati gli interventi con personale appiedato in particolare nelle seguenti zone:
stazione FNM, percorsi stazione-scuole, aree dismesse, edifici abbandonati, parchi pubblici, Piazza de Gasperi e Schuster, controlli nei pressi dei portici cittadini.
Tali attività nei limiti delle risorse di personale interesseranno anche la fascia oraria dalle ore19 alle ore 20 sui percorsi stazione- Piazza Libertà .
Applicazione del regolamento di Polizia Urbana a contrasto dei fenomeni di degrado urbano.
Servizi mirati a contrasto dei fenomeni che creano insicurezza urbana:
- monitoraggio delle zone dove sono presenti aggregazioni giovanili, presenze di extracomunitari, consumo di alcolici e stupefacenti con servizi coordinati anche
con le altre forse dell’ordine.
- Controllo degli edifici pubblici e privati, aree dismesse, a contrasto di occupazioni abusive, monitoraggio di tali aree per la loro messa in sicurezza.
- Controllo anche con sistemi di videosorveglianza a contrasto di affissioni abusive e imbrattamenti di muri e stabili infrastrutture stradali
- Monitoraggio della sinistrosità stradale.
Decoro Urbano
Nell’ambito delle attività saranno potenziati i servizi di pulizia strade. Controlli sul decoro urbano: deiezioni canine, affissioni abusive, imbrattamenti di muri e segnaletica
stradale.
Applicazione del regolamento di Polizia Urbana.
Attivita’ annonarie e mercati
Le attività per l’anno 2014 sono incentrate sul controllo dei pubblici esercizi, orari, problematiche relative al disturbo della quiete, al controllo delle sale gioco e videogiochi,
presenze minori, somministrazione d bevande alcoliche a minori.
Ulteriori interventi riguarderanno il mercato cittadino nell’ambito della sicurezza, transiti dei mezzi di soccorso, sicurezza della circolazione e piani di evacuazione con
relativa segnaletica stradale.
Attivazione della commissione comunale per lo spostamento di banchi mercatali nelle vie interessate da problemi di viabilità (Bossi-Ramazzotti-V.Monti).
Contrasto all’abusivismo commerciale.
Vigilanza di quartiere
L’attività di vigilanza di quartiere sarà rivista in relazione alla disponibilità di personale, prevista una razionalizzazione delle risorse non più compatibili alla copertura dei
cinque quartieri cittadini con utilizzo di furgone mobile e presidi a rotazione.
Verifica sul potenziamento dell’attività di “Controllo del vicinato” mirato a creare una maggior sicurezza collettiva, coesione sociale e collaborazione con le forze dell’ordine.
Educazione stradale
Previsto per il 2014 la continuazione delle attività di educazione stradale nelle scuole primarie e dell’infanzia, come concordato con le direzioni didattiche.
La programmazione di tale attività sarà finalizzata ai comportamenti da tenersi sulla strada in ordine alla sicurezza, circolazione come pedone e ciclista, percorsi casa scuola e
loro messa in sicurezza, percezione e valutazione dei pericoli, utilizzo piste ciclabili, attività esterne nel campo scuola del Parco Salvo D’Acquisto.
Protezione Civile
Nel corso del 2014 l’attività della Protezione Civile è incentrata nelle attività di controllo a salvaguardia dell’alveo del torrente Lura, attività, attività di controllo su discariche
nelle aree a verde e agricole comunali, disinfestazioni imenotteri, controllo parchi cittadini e apertura /chiusura parco Santuario.
Ampliamento della rete di intervento della Protezione Civile con altre forme di volontariato presenti sul territorio e delle altre protezioni civili limitrofe.
3.4.3 - Finalità da conseguire:
3.4.3.1. – Investimento: Piano per la sicurezza stradale
3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:
3.4.4 - Risorse umane da impiegare: 1 dirigente – 1 comandante – 4 commissari -26 agenti – 3 amministrativi
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare:
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:
3.4 - PROGRAMMA N.° 0002
RESPONSABILE : Assessore Dott. Mario SANTO – Dirigente Dott. Cosimo CAPONIGRO
RISORSE ECONOMICHE E PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
3.4.1 Descrizione del programma: Il programma fa riferimento al settore Economico-Finanziario ed in particolar modo ai seguenti servizi:
Ragioneria, Tributi, Economato
3.4.2 Motivazione delle scelte:
Nella elaborazione del bilancio dell’esercizio finanziario 2014 si è utilizzato un sistema prudenziale. Per quanto riguarda i contributi erariali, i
dati relativi alle riduzioni non sono ancora stati aggiornati sulla scorta della normativa vigente in materia approvata dalla legge finanziaria n.
1472013 per il 2014 poiché il competente ministero non ha ancora pubblicato gli importi spettanti al Comune a seguito delle riduzioni praticate
sui trasferimenti erariali. L’esercizio 2014 è un anno di svolta per molti aspetti, in particolare, per gli investimenti. La legge aveva innalzato la
percentuale massima consentita di interessi passivi per indebitamento portandola per il 2011 al 12% del totale accertato dei primi tre titoli
dell’entrata, mentre l’art. 8 comma1 della legge n. 183 del 12.11.2011 aveva portato la percentuale massima per il 2013 al 6% e al 4% per il 2014
era pari all’8% per il 2012, l’art. 1, comma 735 della legge 147/2013 ha portato questa percentuale all’8%. In questo modo si cerca di rilanciare
gli investimenti degli enti locali in maniera che l’economia locale riparta anche utilizzando questa fonte di finanziamento.
Anche per l’esercizio 2014 l’Amministrazione Comunale di Saronno ha elaborato, sulla scorta della modulistica approvata con apposito DM in
data 22.6.2004, il programma degli investimenti entro il termine del 15 ottobre 2013 ponendo, così, le basi per la struttura principale del bilancio
del prossimo triennio 2014-2016. Il programma delle opere pubbliche è stato quindi pubblicato come prevede la norma. Per quanto riguarda gli
investimenti del 2014 le opere finanziate con mutui da contrarre ammontano all’importo complessivo di € 2.400.000,00, poiché si è tenuto conto
dei vincoli imposti in tema di indebitamento dal patto di stabilità interno sono relative:
1. Nel 2014 complessivamente per € 2.400.000,00, erano € 2.700.000,00 nel 2013, sono suddivisi come di seguito:
o € 130.000,00 interventi finalizzati all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili,
o € 150.000,00 Manutenzione stabili comunali magazzini ex inceneritore,
•
€ 100.000,00 sistemazione immobili ed edifici comunali, autorimesse e archivi
•
€ 450.000,00 manutenzione straordinaria e riqualificazione di strade e marciapiedi,
•
€ 250.000,00 riqualificazione via Roma,
o € 150.000,00 miglioramento impianti di illuminazione,
o € 200.000,00 messa in sicurezza infissi edifici scolastici,
o € 100.000,00 pavimentazione ZTL,
o € 100.000,00 ponti sul Lura;,
o € 90.000,00 fognatura riqualificazione rete,
o € 90.000,00 fognatura completamento tronchi comunali,
o € 50.000,00 adeguamento termico impianti sportivi, scuole e stabili comunali,
o € 200.000,00 prevenzione incendi scuole e relative palestre,
o € 100.000,00 manutenzione stadio comunale,
o € 140.000,00 manutenzione centri sportivi comunali,
o € 100.000,00 sottopasso via Bergamo via Roma;
2. Nel 2015 € 5.000.000,00 complessivamente, di cui:
•
€ 320.000,00 manutenzione straordinaria e riqualificazione di strade e marciapiedi,
•
€ 3.500.000,00 per realizzazione nuova scuola media area Cantoni,
•
€ 80.000,00 sistemazione magazzino comunale piattaforma ex inceneritore,
•
€ 300.000,00 manutenzione e messa in sicurezza infissi edifici scuole medie e scuole elementari,
•
€ 100.000,00 prevenzione incendi scuole e relative palestre,
•
€ 400.000,00 via Volta pista ciclopedonale e fognatura,
•
€ 200.000,00 scuola San Giovanni Bosco riqualificazione facciata;
•
€ 100.000,00 manutenzione centri sportivi comunali,
3. Nel 2016. € 6.700.000,00 complessivamente, di cui:
•
€ 2.000.000,00 realizzazione nuova scuola quartiere Matteotti,
•
€ 3.348.000,00 riqualificazione palazzo Visconti,
•
€ 272.000,00 manutenzione straordinaria e riqualificazione di strade e marciapiedi,
•
€ 400.000,00 via padre L. Monti II lotto,
•
€ 200.000,00 prevenzione incendi scuole e relative palestre,
•
€ 200.000,00 messa in sicurezza infissi edifici scolastici,
•
€ 80.000,00 manutenzione stadio comunale,
•
€ 100.000,00 adeguamento termico impianti sportivi, scuole e stabili comunali,
•
€ 100.000,00 sottopasso via Bergamo via Roma;
Per poter finanziare gli altri investimenti il programma prevede nel triennio 2014-2016, oltre a € 5.740.000,00 degli introiti per proventi di
permessi ad edificare, € 900.000,00 per concessioni cimiteriali ed un introito complessivo di € 1.350.000,00 per cessione diritti di superficie,
l’alienazione di immobili di proprietà e diritti di superficie per un totale di € 740.000,00 e di € 90.000,00 alienazione di reliquati di terreni.
Gli interventi finanziati con queste risorse sono dettagliatamente riportati nel piano investimenti.
Per quanto riguarda la parte corrente il Bilancio di Previsione per l’esercizio 2014 è stato predisposto nel rispetto dei limiti imposti dal patto di
stabilità interno e secondo le seguenti ipotesi:
1) I trasferimenti erariali erano confluiti, già dal 2012, nel fondo sperimentale di riequilibrio e nel fondo di compartecipazione al gettito
dell’IVA, entrambi introdotti con le norme sul federalismo fiscale con il dlgs n. 23 del 14.3.2011 e adesso eliminati e sostituiti con Fondo di
Solidarietà Comunale. Per l’esercizio 2014 l’importo complessivo trasferito al comune dall’erario è pari ad € 1,691 milioni di cui 1,400
milioni è il trasferimento atteso a copertura della differenza tra il presunto gettito TASI e il minor gettito derivante dall’eliminazione dell’IMu
sull’abitazione principale. I trasferimenti definitivi per il 2013, comunque già molto esigui nonostante la fiscalizzazione dei trasferimenti
storici e di altre poste provenienti a vario titolo dall’erario, ammontavano ad € 1,857 milioni,
2) Anche nel bilancio 2014 è prevista l’eliminazione della quota di introiti per proventi di permessi ad edificare da destinare per spese correnti
come nel bilancio 2013.
Con la legge finanziaria del 2004 è stato risolto definitivamente il problema degli ammortamenti poiché i Comuni hanno la facoltà di scegliere se
finanziarli o meno nel bilancio di previsione di competenza. La scelta, nel caso di Saronno, è stata, anche per l’esercizio 2014, quella di non
appesantire ulteriormente la parte corrente.
Il gettito complessivo IMu, stimato per l’esercizio 2014, tenute presenti tutte le modifiche di legge intervenute a modificare il tributo, ammonta a
€ 9.000.000,00 al netto dell’IMu calcolata sull’abitazione principale che dal 2014 è esente. Per l’anno 2013, ammontava a € 11.527.000,00. A
carico delle imprese un importo di € 3.709.266,00 da versare direttamente all’erario per gli immobili di categoria D.
Il gettito complessivo IMu, stimato per l’anno 2013, ammontava a € 11.527.000,00 di cui € 760.734,00 da versare al fondo di solidarietà quale
differenza tra il gettito complessivo ad aliquota di base degli altri immobili e il gettito totale degli immobili di categoria D. In sede di
assestamento l’importo si è notevolmente modificato al ribasso poiché il legislatore ha introdotto l’esenzione per l’abitazione principale. Infatti lo
stanziamento risulta pari ad € 10,406 milioni.
Per l’esercizio 2014 al fine di garantire il pareggio tra gli impieghi e le insufficienti risorse proprie sommate a quelle provenienti dai trasferimenti
dello Stato, che hanno subito un ulteriore drastico ridimensionamento, è stato sottoposta all’attenzione della Giunta uno schema di bilancio di
previsione in cui nella parte spesa vengono riproposti gli stanziamenti risultanti dall’assestato dell’esercizio 2013. Lo sforzo di contenimento
della spesa sugli importi dell’assestato dell’anno 2013 non ha comunque potuto evitare, l’applicazione dell’aliquota massima del 2,5 per mille
della TASI, poiché l’IMu sugli altri immobili è già al massimo, e il mantenimento dell’addizionale IRPeF e di prevedere un ulteriore intervento
erariale a seguito dell’impossibilità di applicare la TASI in misura tale da recuperare almeno il minor gettito IMu sull’abitazione principale..
La manovra sui tributi locali per il 2014 garantisce al Comune di Saronno, al netto delle riduzioni dei trasferimenti erariali, un gettito pari ad €
22,779 milioni appena sufficiente per coprire le spese per far funzionare in maniera adeguata i servizi erogati ai cittadini. Il gettito complessivo
della manovra tributaria era di € 22,881 milioni.
L’addizionale comunale all’IRPeF subisce delle variazioni di aliquota. In applicazione dell’art. 13, comma 16 del DL n. 201 del 6.12.2011
convertito in legge n. 214 del 22.12.2011 che ha modificato l’art. 1, comma 11 del DL n. 138 del 13.8.2011convertito con modificazioni in legge
n. 148 del 14.9.2011 che ha introdotto, per assicurare la razionalità del sistema tributario nel suo complesso e la salvaguardia dei criteri di
progressività, la possibilità per i comuni di applicare aliquote dell’addizionale comunale all’IRPeF differenziate per scaglioni di reddito
utilizzando esclusivamente gli stessi scaglioni di reddito stabiliti, ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, dalla legge statale, nel
rispetto del principio di progressività sono state proposte aliquote differenziate. Le aliquote variano dall’esenzione per i redditi sotto i €
10.000,00 allo 0,45% per i redditi medio bassi allo 0,8% per i redditi che superano € 75.000,00. Il gettito stimato per l’esercizio 2014 è pari ad €
3,1 milioni sulla base dei dati dei redditi dei cittadini relativi al 2011 pubblicati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Dal 2012 è stato applicato un aumento della tariffa TOSAP che dovrebbe garantire un gettito di € 325.000,00 nel 2014. Era di € 325.000,00 nel
bilancio 2013 assestato.
Si rileva che, a legislazione finanziaria vigente, la manovra tributaria operata per conseguire il pareggio economico dell’esercizio finanziario
2014 ha lasciato drasticamente basso il margine di disponibilità per operare efficacemente con ulteriori incrementi di aliquote di imposte e di
tariffe sugli equilibri economici degli esercizi finanziari futuri.
3.4.3
Finalità da conseguire
3.4.3.1 Investimento: nel 2013 era stata acquistata, per quanto riguarda il Settore Economico-Finanziario, una nuova procedura informatica per
gestire la contabilità. A decorrere dall’esercizio 2014, a seguito dell’approvazione della deliberazione della Giunta Comunale n. 174 del
26.9.2013, è stata avviata la “sperimentazione”. E’ stata, quindi, anticipata al 2014 l’entrata a regime, che per tutte le pubbliche amministrazioni
entrerà a regime nel 2015, del nuovo sistema di armonizzazione delle scritture contabili approvato con il dlgs n. 118 del 23.6.2011 in esecuzione
della legge n. 42 del 5.5.2009 e con l’emanazione dei principi contabili e dei modelli di bilanci e rendiconti approvati con il DPCM del
21.12.2011. Questo in considerazione che per gli enti sperimentatori era stato significativamente ampliato il sistema premiale per gli enti
sperimentatori, rispetto a quello applicato nel 2012 e nel 2013, prevedendo, in particolare, una riduzione significativa del saldo obiettivo del patto
di stabilità interno che è stato fissato nella misura del 52,8%, con un beneficio in termini assoluti di possibilità di pagamenti pari a € 1,6
milioni.
3.4.3.2 Erogazione di servizi di consumo
Ufficio Ragioneria:
L’obiettivo, già perseguito negli anni scorsi, della ottimizzazione dei flussi delle riscossioni e dei pagamenti per la realizzazione delle opere
pubbliche diventerà ancora più strategico, a seguito dei limiti imposti dal patto di stabilità con una riduzione dell’obiettivo a € 940.000,00.
Questo esercizio si presenta decisamente positivo in relazione ai pagamenti poiché, come detto sopra con l’adesione alla sperimentazione della
nuova contabilità, sono stati concessi rilevanti spazi finanziari che per il Comune di Saronno ammontano a € 1,6 milioni oltre l’adesione al patto
regionale verticale che comporta un ulteriore beneficio di € 365.036,00.
Si procederà alla verifica dei residui al fine stabilire l’importo attendibile dei debiti derivanti dal titolo secondo.
Con riferimento al controllo di gestione sarà data attuazione ad una ulteriore fase con l’utilizzo della procedura che si integra con la contabilità
finanziaria al fine di individuare e misurare il grado di raggiungimento degli obiettivi strategici di sviluppo dell’Ente con l’approvazione degli
strumenti finanziari di programmazione. In sinergia con la Segreteria Generale è stato avviato il sistema di controllo strategico integrato con il
controllo di gestione in maniera da verificare il raggiungimento degli obiettivi inseriti nel piano strategico di sviluppo.
A decorrere dall’inizio dell’esercizio 2009 l’Ufficio Stipendi è stato collocato all’interno del Settore Risorse a cui si è aggiunto, nel 2010, anche
l’Ufficio Pensioni. Il Servizio Statistica, che nell’esercizio 2012 ha concluso le operazioni del censimento generale della popolazione. Aveva
anche avviato nel corso del 2013, in collaborazione con la Saronno Servizi Spa, l’attività di assegnazione della numerazione interna all’interno
dei numeri civici e l’avvio della procedura “Globo”, non ancora conclusa adesso. Questa attività per essere conclusa entro l’anno richiederà un
notevole impegno da parte dell’ufficio anche nell’esercizio 2014.
Ufficio Tributi: A partire dall’anno 2007 la gestione dei tributi di competenza comunale avviene tramite la società controllata Saronno Servizi
Spa che si avvale di apposito ufficio per i rapporti con i contribuenti e di apposito conto corrente postale e dello sportello per ricevere i
versamenti dei contribuenti, dei versamenti telematici nonché dei versamenti a mezzo F24.
L’art. 14, DL. 6.12.2011, n. 201, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, l. 22.12. 2011, n. 214, e successivamente
modificato dall’art. 1, comma 387, della Legge di stabilità per il 2013, n. 228/2012, ha istituito il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi
(TARES), l’art. 1, comma 639 della legge 147/2013 ha introdotto un nuovo tributo denominato TARI destinato a trovare applicazione dal 1°
gennaio 2014 e a prendere il posto di “tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani, sia di natura patrimoniale sia di natura
tributaria, compresa l'addizionale per l'integrazione dei bilanci degli enti comunali di assistenza” (ex ECA). Il citato articolo 1 dal comma 641 al
comma 668 prevedono che il nuovo tributo sia corrisposto in base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata alle quantità e qualità medie
ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati dal
D.P.R. 27 aprile 1999 n. 158, recante le “norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del
ciclo dei rifiuti urbani”. La tariffa di riferimento rappresenta, come poi specifica l’art. 2, D.P.R. 158/1999, “l’insieme dei criteri e delle
condizioni che devono essere rispettati per la determinazione della tariffa da parte degli enti locali” (comma 1), in modo da “coprire tutti i costi
afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani” (comma 2). La tariffa deve essere calcolata in maniera da consentire di recuperare tutti i costi di
gestione del servizio come risultanti dal Piano Finanziario approvato contestualmente.
Il passaggio da TARES a TARI non comporterà aumenti di tariffa poiché il costo del servizio, come risultava dall’apposito piano finanziario
approvato, era già integralmente coperto nell’esercizio 2013. Certamente si potranno verificare degli scivolamenti di tariffa tra un tipo di utenza e
l’altra a seguito della soppressione dell’assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani.
Il regolamento per l’applicazione della TARI, in sostituzione del regolamento TARES, è stato predisposto e dovrà essere approvato prima
dell’approvazione del bilancio di previsione 2014 e della definizione delle tariffe per l’anno 2014.
In seguito all’approvazione del regolamento delle entrate di competenza comunale e dell’entrata in vigore dello stesso a decorrere dall’1.1.2009,
è stata sottoscritta con la Saronno Servizi Spa una apposita convenzione per procedere con la riscossione coattiva di tutte entrate non versate
volontariamente dai debitori. Come accennato in relazione la parte più consistente di questa attività riguarda la riscossione delle sanzioni
amministrative per violazione al codice della strada. E’ una attività molto complessa e molto delicata ma soprattutto molto costosa che
probabilmente darà dei risultati nel tempo, ma che richiede di essere continuata anche come deterrente per scoraggiare comportamenti scorretti.
Gli importi da riscuotere coattivamente relativi agli elenchi degli anni dal 2005 al 2010 complessivamente assegnati alla Saronno Servizi, incluse
le violazioni in ZTL, ammontano a oltre € 1,8 milioni. Importo rilevantissimo. Se si riuscisse ad incassare almeno una parte di queste entrate il
gettito potrebbe contribuire ad incrementare le risorse disponibili, atteso che queste entrate non vengono iscritte a bilancio essendo considerate di
dubbia esigibilità. Nel corso del 2014 sarà sottoscritto il nuovo contratto per la riscossione coattiva.
Economato. Per quanto riguarda l’Economato continua il monitoraggio di alcune tipologie di acquisti al fine di ottenere maggiori economie di
spesa e il controllo sulla qualità del servizio di pulizia degli immobili comunali e di manutenzione delle autovetture. In questa logica,
dall’1.1.2011, sono state attivate ancora le convenzioni Consip per gli acquisti di autovetture, di carburante, per i canoni di noleggio dei
fotocopiatori e per la fornitura di eventuali altri beni e servizi con notevoli vantaggi per il Comune in termini di risparmio.
3.4.4 Risorse umane da impiegare: Le risorse umane destinate al programma sono quelle assegnate al Settore Economico Finanziario nella
relazione al programma affari interni ( 1 unità).
3.4.5 Risorse strumentali da utilizzare: Saranno utilizzate tutte le risorse a disposizione e assegnate in modo specifico al settore e comunque
tutte le risorse strumentali dell’ente indipendentemente dalla loro allocazione o attribuzione al fine della massima razionalizzazione dei costi.
3.4 - PROGRAMMA N.° 0002
RESPONSABILE DOTT. COSIMO CAPONIGRO
3.4.1 - Descrizione del programma
COMMERCIO E ATTIVITA' PRODUTTIVE
3.4.2 - Motivazione delle scelte
3.4.3 - Finalità da conseguire
Promozione del Territorio: investimento finalizzato alla messa in opera di tutte le azioni necessarie alla comunicazione del
“posizionamento strategico” del territorio quale scaturente dalla necessaria adozione di un piano politico di valorizzazione strategica dello
stesso (Notte Bianca, eventi vari, mercatini, ecc.).
Completa attuazione del Distretto del Commercio secondo quanto previsto nel Programma di intervento, nell’Accordo di Distretto e nella
convenzione Comune/ASCOM. Tavolo tecnico operativo.
Gestione telematica della procedura relativa alle attività economiche di carattere imprenditoriale o professionale.
Accesso informatico per tutte le pratiche afferenti allo Sportello Unico delle Attività produttive.
Informatizzazione procedure S.U.A.P.
Realizzazione del front office dello Sportello Unico con inserimento di schede informative per i procedimenti
Regolamento servizio taxi all’interno del bacino aeroportuale lombardo .
Regolamento occupazione suolo pubblico con dehor, ecc./arredo urbano.
Distretto del Commercio: realizzazione degli interventi: progetto di marketing del distretto, eventi, arredo urbano, ecc.
Attuazione IV bando Distretti del Commercio.
Liberalizzazioni (orari – accesso al mercato).
Anagrafe tributaria.
Riorganizzazione del mercato settimanale.
Riorganizzazione mercatino del Centro storico.
Regolamento mercato contadino.
Istituzione del Piccolo Mercato dei Produttori Agricoli
Rinnovo concessioni al mercato
Trasferimento del mercato di Cassina Ferrara
Aggiornamento del personale
3.4.3.1 – Investimento
3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo
Assunzione di provvedimenti per l’organizzazione di eventi, valorizzazione e promozione del territorio relativamente al comparto
commerciale.
Incontri del Tavolo Tecnico Operativo del Distretto
Inserimento dati nel software gestionale Akropolis.
Analisi del workflow per la gestione dei procedimenti S.U.A.P.
Predisposizione ed inserimento schede/procedimenti S.U.A.P.
Stesura Regolamento Sportello Unico Attività Produttive ai sensi del D.P.R. 07/09/2010 n. 160.
Predisposizione provvedimento a conclusione dell’iter procedurale per la regolamentazione del servizio taxi.
Collaborazione nella stesura del regolamento di occupazione suolo pubblico con dehor, tavolini, arredo urbano, ecc…
Partecipazione al tavolo tecnico operativo del Distretto Urbano del Commercio.
Esame delle manifestazioni di interesse, predisposizione graduatoria, assegnazione contributi.
Rendicontazione a Regione Lombardia relativamente al IV bando del Distretto del Commercio.
Adozione atti per erogazione contributi IV bando Distretti del Commercio.
Adozione provvedimenti per orari attività commerciali e di accesso al mercato.
Predisposizione nuova modulistica SCIA per attività di somministrazione ecc.
Inserimento dati per Anagrafe Tributaria (Entratel).
Revisione del regolamento di Commercio su Aree Pubbliche.
Adozione di provvedimenti per la sicurezza nell’area del mercato
Predisposizione atto di rinnovo del mercatino del Centro storico, rilascio autorizzazioni
Adozione definitiva del regolamento del mercato contadino
Adozione atto istitutivo del mercato dei produttori agricoli e relativo disciplinare, rilascio autorizzazioni
Partecipazione ai corsi di formazione e aggiornamento.
3.4.4 - Risorse umane da impiegare
La realizzazione dei programmi avverrà attraverso l’utilizzo integrato delle risorse umane assegnate.
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare
Attrezzature informatiche e macchine d’ufficio in dotazione al servizio.
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore
3.4 – PROGRAMMA N. 3 – OPERE PUBBLICHE, PATRIMONIO, MANUTENZIONE DELLA CITTA’, SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA’ E FONTI DI ENERGIE
RINNOVABILI
SETTORE: AMBIENTE, TERRITORIO E OPERE PUBBLICHE
RESPONSABILE: Dirigente Arch. Massimo STEVENAZZI
3.4.1 – Descrizione del programma:
05.01 – STABILI COMUNALI – CIMITERO
05.02 – PATRIMONIO
05.03 – STRADE E SERVIZI A RETE
05.04 – VERDE
Obiettivo primario del Programma Triennale Opere Pubbliche e Patrimonio è quello di giungere ad un rapido ed economico compimento di ogni
intervento programmato sia nell’ambito del patrimonio pubblico esistente che in quello delle nuove opere. dello sviluppo. Il raggiungimento di tale
finalità è reso possibile solo attraverso un attento e strutturato controllo delle varie fasi procedimentali dell’iter di realizzazione di un lavoro o di
un’opera pubblica: dall’esame dei reali bisogni futuri, presenti e pregressi della cittadinanza, allo studio di fattibilità dell’opera finalizzata al
soddisfacimento di tali esigenze, dalla progettazione dell’opera all’esecuzione della stessa, dalla messa in esercizio alla costante manutenzione
per mantenere nel tempo la corretta fruibilità e funzionalità dell’intervento. Per poter garantire il pieno successo e l’attuazione di ogni singolo
intervento si utilizza una proceduralizzazione e un controllo capillare di ogni singola fase del procedimento, considerata la stretta interdipendenza
e relazione esistente; questo processo è pienamente regolamentato dal Sistema di Gestione di Qualità adottato dall‘ufficio, secondo la norma
UNI EN ISO 9001: 2008, per quanto riguarda i settori di ”progettazione e direzione lavori Opere Pubbliche”, ”gestione e manutenzione del
Patrimonio Immobiliare e del Verde Comunale”. Il costante aggiornamento delle procedure e l’analisi delle non conformità alle stesse, porta
l’ufficio ad una piena consapevolezza delle problematiche inerenti le specifiche attività, nella prospettiva di incrementare la soddisfazione di
cittadini e stakeholders. Nell’ottica di promuovere processi di partecipazione civica nonché di valutazione civica dei servizi, coinvolgendo la
cittadinanza nell’attività di controllo/segnalazione di problematiche e necessità di interventi manutentivi sul patrimonio pubblico, è stato avviato
nel corso degli anni precedenti il progetto “gli Occhi della Città” che intende instaurare un rapporto reciproco di fiducia fra la cittadinanza e le
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istituzioni, per incrementare il senso di appartenenza degli abitanti alla propria città; obiettivo perseguibile anche mediante attivazione di un
software gestionale delle segnalazioni, della programmazione degli interventi e della reportistica di chiusura con comunicazione al cittadino.
Il Programma Triennale delle Opere Pubbliche si relaziona inoltre con le previsioni del Piano di Governo del Territorio (PGT).
La Legge Regionale 12/2005, legge per il governo del territorio, prevedi infatti all’art. 9, comma 4 che il Piano dei Servizi del PGT espliciti la
sostenibilità dei costi delle previsioni pubbliche del PGT, anche in rapporto al programma triennale delle opere pubbliche, nell’ambito delle risorse
comunali e di quelle provenienti dalla realizzazione diretta degli interventi da parte dei privati.
Attengono pertanto al presente Programma Triennale le seguenti previsioni:
L’acquisizione delle aree per servizi pubblici non rientranti nel meccanismo della perequazione/compensazione, il cui costo effettivo si può
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considerare prossimo a 20.000 €, necessario per ottenere un migliaio circa di m .
La maggior parte delle aree a destinazione pubblica è invece assoggettata al meccanismo della perequazione che prevede la cessione gratuita al
comune a fronte di una capacità edificatoria utilizzabile dal proprietario in aree allo scopo destinate .
Il miglioramento e potenziamento della rete delle piste ciclabili e delle aree per la sosta.
Una quota del costo di costruzione di due nuove scuole: una materna nel Quartiere Matteotti, da realizzare in prossimità della scuola elementare San
Giovanni Bosco e una nuova scuola media, sostitutiva della Leonardo da Vinci, da realizzare nel sito occupato dalla vecchia Pizzigoni, a servizio dei
quartieri Cassina Ferrara, Campo Sportivo e Cascina Colombara. Il costo di dette scuole sarà sostenuto in parte dalla Amm.ne Comunale e in parte
dal privato all’interno degl’interventi di trasformazione delle aree industriali dismesse. La loro localizzazione è finalizzata a creare opportune sinergie
con le scuole esistenti.
La realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria è quindi in carico degli operatori privati, ad eccezione di quelle inserite nel
Programma Triennale per le quali si prevede una quota a carico del comune.
Il programma relativo al triennio 2014-2016 si relaziona quindi con le previsioni del Piano dei Servizi del PGT e si inserisce nel solco dei bilanci
precedenti caratterizzati dalla volontà di migliorare e mantenere in efficienza il patrimonio comunale, ultimando le riqualificazioni degli immobili già
oggetto di intervento, non tralasciando la minuta manutenzione operata sugli impianti tecnologici, il tutto rispettando le risorse a disposizione e gli
equilibri di bilancio imposti dalle leggi vigenti.
Il programma relativo alle manutenzioni stradali riconferma le scelte effettuate nell’ambito dei bilanci precedenti dando compimento alla volontà di
recupero, riutilizzo e sviluppo delle potenzialità esistenti di fatto sul territorio, ultimando le riqualificazioni delle sedi viarie già oggetto di intervento
e non tralasciando la minuta manutenzione operata sulle reti di distribuzione dei servizi alla cittadinanza (nastri stradali – fognatura – aree
pedonali – marciapiedi) con i vincoli dettati dalle risorse economiche disponibili.
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ENTRATE
Proventi derivanti dall’utilizzo dei beni dell’Ente
Nel corso degli ultimi anni si è ultimato, in sinergia con gli altri servizi dell’Ente, il censimento e l’aggiornamento del patrimonio comunale e del
relativo utilizzo da parte di privati e associazioni, obiettivo che ha consentito la regolarizzazione e la messa a regime degli atti già formalizzati a
vario titolo e che ha comportato il sostanziale introito delle somme previste nei bilanci precedenti. Nell’anno 2014 continuerà la revisione del
patrimonio immobiliare comunale, con l’aggiornamento del valore complessivo delle proprietà pubbliche, consentendo una corretta individuazione
del dato riportato nel conto consuntivo annuale. A seguito dei dettami della Regione Lombardia in materia di locazione degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica, è stato applicato, sulla base della consistenza delle unità immobiliari e dei redditi accertati, il nuovo canone a regime,
mediante l’utilizzo di software dedicato. Nell’anno 2014 si procederà alla armonizzazione dei contratti esistenti ai nuovi criteri regionali di calcolo
del canone di affitto.
Proventi derivanti dall’alienazione dei beni dell’Ente
Il programma triennale 2014-2016 prevede l’alienazione dell’immobile di via Roma, delle autorimesse ubicate in piazza De Gasperi e in via
Manzoni 15, del terreno di via Lattuada e di porzioni minori di aree e reliquati di modesta entità posti nella piena disponibilità dell’Ente, esigenza
scaturita dall’analisi negativa costi-benefici effettuata sui singoli lotti: alcuni di tali beni hanno all’attualità uno scarso o addirittura inesistente
utilizzo da parte della collettività o per la loro peculiare destinazione d’uso, producono un reddito irrisorio rispetto al loro valore di mercato o,
trattandosi di reliquati, che hanno assunto con il Piano di Governo del Territorio una più o meno modesta possibilità edificatoria, possano essere
utilmente acquisiti dalle proprietà limitrofe, in coerenza con le previsioni del Piano.
3.4.2 – Motivazione delle scelte:
Servizio Stabili Comunali:
Conservazione del patrimonio immobiliare dell’ente (edilizia scolastica, di interesse generale, sociale e cimiteriale) attraverso interventi di
manutenzione ordinaria e straordinaria restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione; verifica e stima, alla luce di eventuali nuove
esigenze insorte, delle funzioni compatibili con le caratteristiche dei fabbricati e studio per la relativa conversione in funzione dei nuovi fabbisogni;
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realizzazione di ampliamenti, opere di completamento e nuove opere, in caso di carenza di spazi fisici o di mancato riutilizzo di strutture esistenti;
riorganizzazione delle procedure di manutenzione ordinaria e loro programmazione in base alle analisi delle manutenzioni eseguite o in corso di
esecuzione (per consentire un’indagine statistica sul tempo di ritorno degli interventi e sugli oneri economici sostenuti) e redazione di un
protocollo di intervento suddiviso per tipologia di manutenzione e tipologia di intervento; verifiche periodiche delle condizioni di sicurezza e
controllo delle situazioni di rischio con check list codificate e attivate con i vigenti appalti di manutenzione, con particolare riferimento alla
prevenzione incendi, allo smaltimento amianto e alla normativa vigente in base alla norme di sicurezza degli impianti elettrici e termici, gestione e
controllo dei costi energetici sul patrimonio comunale con valutazione di interventi finalizzati al risparmio sui costi di gestione.
Rendere pienamente fruibile il patrimonio edilizio comunale a tutte le categorie di utenti, incrementando in tal senso il livello di soddisfazione e
contribuendo ad ottimizzare la funzione di luoghi di aggregazione e socializzazione; garantire condizioni di sicurezza e di benessere; evitare il
degrado degli immobili con conseguente svalutazione economica degli stessi; diminuzione dei costi di gestione tramite una manutenzione
programmata che eviti il ricorso ad interventi straordinari più onerosi, nel rispetto del principio di massimizzazione del rapporto costi/benefici;
contenimento energetico attraverso una strategia mirata all’individuazione degli sprechi o attraverso sistemi alternativi di produzione di energia
nonché utilizzo di generatori di calore ad alto rendimento, azioni tutte evidentemente indispensabili nella strategia più generale della sostenibilità
ambientale; valorizzazione del patrimonio immobiliare tramite oculata valutazione delle funzioni insediabili.
Obiettivo della procedure di manutenzione è l’ottimizzazione ed il miglioramento delle condizioni e della funzionalità degli immobili.
I parametri di misura del soddisfacimento dell’utenza possono essere individuati nei tempi di risposta e nella qualità della risposta, che
rispondono a precisi criteri di tempestività e di economicità e possono al contempo favorire il contributo partecipativo del fruitore.
Nel 2014 si prevedono progetti connessi alle seguenti attività: manutenzione straordinaria e prevenzione incendi prioritariamente negli edifici
scolastici, oltre alla prevenzione incendi negli altri edifici ad uso intensivo; smaltimento dei residuali componenti edilizi in amianto presenti sul
territorio, e, compatibilmente alle risorse economiche eccedenti e resesi disponibili nell’ambito delle previsioni di bilancio, adeguamento
tecnologico impiantistico mirato soprattutto ad impianti elettrici, messa a terra e impianti riscaldamento idraulico sanitario e fognario; interventi di
riqualificazione energetica di vari immobili comunali; interventi per l’ abbattimento delle barriere architettoniche, oltre ad interventi per migliorare
l’accessibilità di alcuni stabili comunali. Gli interventi di nuova realizzazione saranno mirati a soddisfare esigenze non risolvibili con l’utilizzo
dell’esistente o la sua riconversione. Si proseguirà nell’avviato progetto generale di manutenzione programmata atta a definire in modo preventivo
un sistema di interventi su tutti gli stabili comunali, in particolar modo si prevederà: un intervento di messa in sicurezza degli infissi della scuola
A.Moro e Vitt. Da Feltre valutandone la riparazione, la messa in sicurezza e, se necessario, la sostituzione con infissi aventi buone caratteristiche
in materia di contenimento energetico; lo smantellamento dell'ex inceneritore dislocato entro l'area occupata dai magazzini municipali, interventi
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finalizzati all'utilizzo di fonti rinnovabili di energia e di tecnologie ad alta efficienza energetica e la realizzazione in alcuni edifici scolastici e
palestre di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e infine interventi vari di messa in sicurezza di stabili comunali.
Proseguirà il programma di monitoraggio dei consumi energetici negli edifici comunali per individuare ed eliminare eventuali sprechi, in modo da
adottare successive e puntuali strategie di intervento, confermando l’adesione al mercato libero per la ricerca di fornitori di energia elettrica e gas
più vantaggiosi rispetto agli attuali, unitamente all’utilizzo della bioarchitettura, in attuazione della più generale strategia della sostenibilità
ambientale.
Servizio Cimitero:
Gli interventi manutentivi straordinari avviati nel corso degli ultimi anni hanno interessato la quasi totalità dei corpi di fabbrica del Cimitero di Via
Milano. Nel corso dell’anno 2014 è prevista la realizzazione del progetto relativo all’ampliamento del corpo G (finanziamento anno 2013), in
naturale prosecuzione del lotto I, con la realizzazione di circa 500 loculi aggiuntivi, necessari al soddisfacimento delle future esigenze.
Finalità prioritaria è quella di garantire la sicurezza e la soddisfazione degli utenti mediante la conservazione del complesso architettonico, di
diminuire le spese di gestione mediante una corretta manutenzione programmata allo scopo di ottimizzare il rapporto costo/beneficio e di sanare
le situazioni di irregolarità riscontrate sia nei corpi più recenti sia in quelli di più antica costruzione, finalizzandole all’adeguamento normativo e
funzionale degli stessi con la realizzazione di nuovi spazi al servizio dell’utenza.
Obiettivi: Garantire decoro al luogo sacro, mediante la conservazione dei manufatti e la programmazione degli interventi di manutenzione
ordinaria e straordinaria atti a mantenere il complesso cimiteriale in perfette condizioni di funzionalità e di accessibilità a tutti i fabbricati,
garantendo la rispondenza del complesso cimiteriale alle nuove esigenze della collettività.
Servizio Patrimonio:
Aggiornamento dell’inventario dei beni immobili appartenenti al patrimonio comunale su base cartacea e informatica, georeferenziazione dei dati
in possesso relativamente alle mappe catastali e al rilievo aerofotogrammetrico; coordinamento nell’utilizzo dei codici delle proprietà comunali da
parte di tutti i servizi, per condividere ed allineare correttamente i dati degli uni e degli altri; aggiornamento della registrazione e gestione
economica dei contratti; tutte le azioni sopra riportate si inquadrano all’interno di un più generale processo di razionalizzazione del lavoro che
comporta anche l’estensione della gestione informatizzata dei procedimenti.
In sinergia con gli altri servizi dell’Ente, si continuerà il monitoraggio degli atti regolanti l’uso attuale degli stabili e dei terreni posti nella
disponibilità dell’Ente, mantenendo alta la soglia di attenzione per quanto riguarda la verifica degli accertamenti delle entrate, secondo la già
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individuata procedura di aggiornamento continua di tutti i contratti e gli accordi aventi rilevanza patrimoniale.
Si procederà con l’aggiornamento dell’inventario degli Immobili Comunali allegato al conto consuntivo del Bilancio, confrontandolo con il database
georeferenziato, sia per quanto riguarda la consistenza attuale, sia per le variazioni intervenute sugli immobili comunali. A tal fine, si
implementerà il sistema utilizzato per la redazione della mappa delle proprietà comunali, collegato al software usato per il Conto Consuntivo che
renderà possibile un completo e complesso scambio di informazioni con gli altri servizi.
Tale verifica straordinaria è legata all’adempimento della richiesta dello Stato relativa all'obbligo da parte di tutte le Amministrazioni Pubbliche di
comunicare l’elenco identificativo di tutti i beni immobili di proprietà dello Stato e dei medesimi soggetti pubblici.
A seguito dei nuovi dettami della Regione Lombardia in materia di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, si ultimerà
l’aggiornamento dei contratti da stipulare o rinnovare con i nuovi canoni, sempre adottando gli schemi che definiscono puntualmente le
competenze della gestione dell’unità immobiliare e tutelano l’Ente sulla riscossione del relativo canone.
E’ a regime il progetto per il recupero crediti relativi alle morosità maturate dai locatari degli stabili comunali a destinazione residenziale e non,
attività che comporta una ricognizione sistematica divisa per unità immobiliare e per annualità: il progetto prevedeva, utilizzando esclusivamente
personale interno, la informatizzazione della procedura di monitoraggio delle morosità su base trimestrale. L’obiettivo ha portato un incremento
degli introiti finanziari relativi alla gestione patrimoniale delle entrate dell’Ente e ad una ottimizzazione del servizio, registrando alla fine dell’anno
una sensibile riduzione dovuta alla contingente situazione economica: per quanto riguarda gli importi più significativi di morosità, non dovute a
situazioni sociali monitorate, è stato attivato il recupero coattivo del credito mediante incarico alla Saronno Servizi S.p.A.. A regime
l’interfacciamento tra il programma di gestione delle locazioni dei beni patrimoniali e il programma di gestione contabile dell’Ente, al fine di
acquisire in tempo reale i singoli versamenti dei canoni da parte dei fruitori degli immobili comunali.
Proseguiranno, invece, le procedure di routine connesse alle acquisizioni ed alienazioni di beni patrimoniali, prediligendo l’acquisizione bonaria
come formula per l’acquisto e l’asta pubblica per la vendita. Inoltre si proseguirà nell’acquisizione al patrimonio pubblico delle porzioni di aree,
contenute e non significative, previste nel vigente P.G.T. per la formazione di sedi stradali.
Si provvederà quindi anche alla registrazione di tutti i preliminari di cessione bonaria e dei decreti di occupazione d’urgenza che dovranno essere
formalizzati con atti notarili e/o procedure espropriative. Si procederà, inoltre, alla verifica della situazione patrimoniale delle cessioni delle aree
per la realizzazione di opere di urbanizzazione realizzate direttamente dagli attuatori dei piani di lottizzazione, per la definitiva presa in carico.
Solo una corretta e puntuale conoscenza del patrimonio comunale può consentire una oculata gestione del territorio, sia per quanto riguarda la
programmazione dello sviluppo del territorio urbanizzato e non, sia per una corretta gestione economica dei beni comunali.
Attività del servizio: verifica e sistemazione delle situazioni pregresse, aggiornamento ed integrazione del sistema informativo territoriale; puntuale
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definizione degli aspetti contrattuali relativi a tutti i fruitori, siano essi privati od altri Enti, delle unità patrimoniali di proprietà comunale.
Gestione di un archivio informatico georeferenziato, che permetta un’agevole e immediata verifica di ogni dato relativo a ciascun bene costituente
patrimonio dell’Ente e della sua redditività.
Servizio Strade e Servizi a Rete
Descrizione delle attività:
Segnaletica: si sono incrementate la programmazione e la pianificazione degli interventi relativi alla segnaletica stradale mediante utilizzo di una
banca dati su supporto informatico in grado di monitorare le fasi di attuazione degli stessi: il ricorso all’utilizzo dell’informatica supporta l’obiettivo
di fornire un servizio più efficace e coordinato, sia per le realizzazioni ex novo che per gli interventi manutentivi e di adeguamento delle
installazioni esistenti, come previsto dal nuovo Codice della Strada.
Servizi a rete: gli interventi eseguiti negli scorsi anni dall’Ente e dai gestori dei sottoservizi hanno portato una considerevole diminuzione dello
stato di degrado esistente sulle sedi stradali con conseguente miglioramento della percorribilità in sicurezza delle stesse. Tuttavia le avverse
condizioni atmosferiche di questo ultimi anni hanno portato ad un repentino ammaloramento dei manti stradali soggetti al consueto
deterioramento del periodo invernale e all’uso di sostanze antigelive per prevenire la formazione di ghiaccio o limitare i disagi causati dalle
precipitazioni nevose. Saranno anche destinate risorse per interventi di ripristino di piccola entità, mirati all’eliminazione delle situazioni di
degrado puntuali e finalizzate a procrastinare gli interventi di riqualificazione totale della sede viaria. La programmazione della manutenzione
stradale sarà orientata alla conservazione e al risanamento, garantendo, in funzione della tipologia d’uso e di conseguenza dello stato d’usura, la
percorribilità in condizioni di sicurezza sia per quanto riguarda il traffico veicolare che quello ciclo-pedonale, requisito indispensabile per
migliorare la vivibilità della città.
Attività residua sarà il risanamento e l’adeguamento all’abbattimento delle barriere architettoniche dei marciapiedi, il controllo dello sviluppo
organico delle nuove sedi viarie e degli impianti tecnologici (illuminazione pubblica - rete elettrica – gas – telefonia). Per quanto riguarda
l’illuminazione pubblica si continuerà con la sostituzione dei centri luminosi obsoleti con centri ad alta efficienza luminosa ed energetica e sarà
valutata la procedura di riscatto dei centri luminosi di proprietà ENEL SOLE, per consentire l’indizione della gara di appalto per la gestione e
manutenzione degli stessi. E’ stato approvato il Piano Regolatore Illuminazione Comunale adottato in ottemperanza alla L.R. n. 22/97 e alla L.R.
n.17/2000 inerente l’inquinamento luminoso: detto strumento risponde al duplice obiettivo di tutelare e valorizzare il territorio nel rispetto
dell’ambiente e di massimizzare il rapporto costi/benefici. In tal senso si renderà inoltre necessario intervenire sugli impianti obsoleti, onde
consentire il risanamento completo degli stessi, stante l’impossibilità di intervenire a ripristinare le condizioni minime di funzionalità con la
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semplice manutenzione. In riferimento al servizio idrico integrato (acquedotto e fognatura) e in accordo con gli attuali gestori del servizio (Saronno
Servizi, Lura Ambiente e ATO), continua la programmazione degli interventi inerenti il risanamento della rete fognaria. Ulteriore attività di
coordinamento territoriale sarà svolta nella regolamentazione e conseguente autorizzazione all’allacciamento degli scarichi domestici e industriali,
o il rinnovo delle autorizzazione di questi ultimi, nella rete fognaria comunale, in funzione del regolamento in vigore.
In attuazione dei dettami normativi, sarà istituito lo sportello PUGGS per il rilascio e il monitoraggio delle manomissioni del suolo pubblico, al fine
di georeferenziare i servizi a rete esistenti e gli ampliamenti futuri: per consentire una gestione puntuale e snella della notevole mole di dati da
gestire sarà acquisito un software specifico che consentire la georeferenziazione delle reti, secondo i dettami imposti dalla Regione Lombardia.
Attività del servizio: gestione e controllo della manutenzione programmata della segnaletica orizzontale e verticale mediante utilizzo di software
specifico; formazione catasto segnaletica orizzontale e verticale.
Finalità delle attività: conservazione costante con conseguente piena fruibilità da parte degli utilizzatori di tutte le strade cittadine e dei relativi
sottoservizi; interventi rapidi e puntali per garantire sempre ed in ogni situazione la salvaguardia e sicurezza dei pedoni e dei veicoli transitanti sul
territorio comunale; diminuzione dei costi di gestione tramite una manutenzione programmata che eviti il ricorso ad interventi straordinari più
onerosi.
Motivazione delle scelte: una manutenzione costante nel tempo garantisce la piena fruibilità in sicurezza delle reti cittadine riducendo al minimo il
disagio psicologico e procurando i minori disservizi possibili agli utilizzatori.
Servizio Verde
Descrizione delle attività: Si darà avvio alla fase di progettazione, all’assegnazione dei lavori e alla realizzazione delle opere previste nel
Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2014 – 2016:
-
realizzazione del progetto di manutenzione triennale del verde pubblico;
-
progettazione e sottoscrizione di convenzioni con società cooperative per la manutenzione del verde pubblico;
-
attuazione del piano pluriennale di manutenzione del verde pubblico;
-
attuazione del regolamento di tutela del patrimonio arboreo: sopralluoghi, verifiche, rilascio o diniego di permessi all’abbattimento, attività di
tipo sanzionatorio;
-
redazione di contratti di appalto ad oggetto la manutenzione, l’arredo o la creazione di aree verdi;
-
controllo e verifica dell’adempimento dei contratti di cui al punto precedente;
-
redazione di convenzioni per la sponsorizzazione da parte di terzi di aree verdi ed aiuole e controllo degli adempimenti;
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-
monitoraggio delle aree gioco esistenti, verifica dello stato di manutenzione, redazione di un programma di manutenzione (ex normativa
EN1176);
-
manutenzione diretta per interventi urgenti e di semplice realizzazione;
-
progetti per l’attrezzatura e l’arredo delle aree verdi;
-
progetti di riqualificazione aree gioco;
-
attivazione delle procedure per la concessione in comodato a privati di aree di proprietà comunale frazione ad orti di tipo urbano;
-
attivazione di processi di partecipazione per progetti di grande rilievo urbano
-
monitoraggio del parassita anoplophora chinensis e della ambrosia, pianta infestante e allergizzante, in collaborazione con la Regione
Lombardia.
Motivazione delle scelte: Il ruolo del verde, e più in generale del disegno e della gestione degli spazi aperti, in realtà fortemente urbanizzate, quale
quella cittadina, acquista sempre più importanza nella definizione della qualità complessiva dell’abitare e del vivere la città.
Ciò comporta (alla luce del più volte richiamato obiettivo consistente nella massimizzazione del rapporto costi/benefici) la necessità di correlare le
esigenze di sempre maggiore qualità e vivibilità degli spazi aperti, con gli inevitabili costi di gestione e manutenzione che aumentano
proporzionalmente all’aumentare della consistenza ed alla strutturazione del verde e degli elementi di corredo, senza dimenticare che la
contingenza economica esige una attenzione al contenimento delle spese.
Per quanto attiene i nuovi impianti, siano essi eseguiti direttamente dall’Amministrazione Comunale o mediante opere a scomputo di interventi
edilizi ed urbanistici, si dovrà quindi garantire anche mediante apporti pluridisciplinari l’ottimizzazione dei diversi fattori che concorrono alla
formazione ed al mantenimento di soluzioni adeguate, convenienti nella gestione ed in linea con gli obbiettivi più generali della programmazione
territoriale. La finalità sociale del verde pubblico viene sottolineata anche dalla scelta dell’Amministrazione Comunale di affidare una quota degli
interventi di manutenzione del verde a cooperative sociali.
Attività del servizio: Le attività intraprese sono improntate al miglioramento della qualità ed alla caratterizzazione degli spazi aperti della città, in
coerenza con le linee di sviluppo della qualità urbana finalizzate ad incrementare il livello di soddisfazione dei fruitori della città intervenendo su un
parametro significativo nel più generale concetto di “vivibilità della città”.
Il servizio si occuperà della valorizzazione delle aree di competenza, delle loro manutenzioni ordinarie e straordinarie, del coinvolgimento di
associazioni, enti e privati cittadini nell’ottica di una partecipata e diffusa sensibilità di riqualificazione degli spazi pubblici della città.
Le manutenzioni ordinarie e straordinarie verranno programmate sulla base Piano di Manutenzione del Verde Pubblico, di cui si è dotata
l’Amministrazione sin dal 2002, per un costante intervento di controllo e gestione programmata degli interventi. Il Piano di Manutenzione del Verde
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Pubblico Urbano, previsto di durata quinquennale, è stato redatto principalmente per la salvaguardia delle specie arboree. Esso fornisce le
indicazioni degli interventi di manutenzione che dovranno essere eseguiti sia sugli alberi più giovani, per aiutarli a svilupparsi nel migliore dei modi,
sia sugli alberi più vecchi per conservarli il più a lungo possibile sani ed efficienti o, quantomeno, compatibili con l'ambiente urbano. Il piano
formula anche delle proposte per mantenere efficienti gli arbusti ed i tappeti erbosi presenti nel verde pubblico cittadino.
Contestualmente il servizio Verde si pone come attuatore di una serie di interventi in economia diretta all’interno delle aree verdi e su altre aree
comunali, per la manutenzione ordinaria dei giochi e arredi presenti nei parchi e degli arredi di tutto il territorio comunale. Nel periodo da Giugno a
Settembre il servizio si occupa del monitoraggio del parassita anoplophora chinensis e della ambrosia, pianta infestante e allergizzante, in
collaborazione con la Regione Lombardia.
Il Servizio si occupa inoltre di progettare, appaltare e realizzare alcune costruzioni necessarie alla migliore fruizione delle aree aperte.
Finalità delle attività Il principale obiettivo del servizio è quello di valorizzare e sviluppare il patrimonio verde e di arredo urbano.
Parlare di miglioramento significa elevare la qualità del verde sforzandosi di non confondere la qualità con la complessità e la “intensività”. Per
raggiungere questo fine risulta importante programmare la manutenzione e l’eventuale riqualificazione dell’esistente. Per quanto riguarda le nuove
realizzazioni risulterà opportuno realizzare del verde estensivo ed essere poi in grado di mantenerlo al meglio piuttosto che optare per un verde
intensivo, a grande complessità, rischiando di non riuscire ad affrontare nel futuro gli alti costi di manutenzioni.
La tutela del verde pubblico si attua attraverso regolamenti d’uso, norme di salvaguardia e regolamenti. Per affrontare adeguatamente il primo
punto della questione occorre adottare un regolamento d’uso del verde e renderlo esplicito anche attraverso l’apposizione di un’adeguata
cartellonistica all’ingresso di parchi e giardini.
Si rende necessario un aggiornamento del Piano di Manutenzione del Verde Pubblico, il cui rilievo era stato eseguito nel 2002, eseguendo un
nuovo e puntuale rilievo almeno delle alberature.
Sarà importante mantenere una stretta collaborazione con gli altri servizi al fine di programmare quegli interventi che dovessero interessare il
patrimonio arboreo o comunque verde.
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3.4.3 – Finalità da conseguire:
3.4.3.1. – Investimento: vedi schede interventi allegate al Programma Opere Pubbliche
3.4.3.2 – Erogazione di servizi di consumo: …………
3.4.4 – Risorse umane da impiegare:
Opere Pubbliche e Patrimonio
Stabili Comunali - Cimitero
Strade e Servizi a Rete
Patrimonio
Verde
D3 – Tecnico
D3 – Tecnico
D3 – Tecnico
D3 – Tecnico
D3 – Tecnico
C5 – Tecnico
C3 – Tecnico
C4 – Amministrativo
D1 – Tecnico
C5 – Amministrativo
C5 – Amministrativo
B2 – Operaio
C1 – Tecnico
B7 – Operaio
B7 – Tecnico
B5 – Operaio
B7 – Operaio
B3 – Amministrativo
B4 – Operaio
B4 – Operaio
B7 – Disegnatore
B3 P.T. – Amministrativo
B4 – Operaio
C5 – Tecnico
B7 – Operaio
B2 – Operaio
B3 – Amministrativo
3.4.5 – Risorse strumentali da utilizzare: saranno utilizzate tutte le risorse strumentali a disposizione del Settore.
3.4.6 – Coerenza con il piano/i regionale/i di settore: ……………………………….
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Dirigente
D6 – Tecnico
C5 – Amministrativo
PROGRAMMA OPERE PUBBLICHE ANNO 2014 – 2016
Intervento n. 2.005 – Importo lavori € 1.275.000,00
(€. 480.000,00 anno 2014 - €. 450.000,00 anno 2015 - €. 345.000,00 anno 2016)
SCUOLE E RELATIVE PALESTRE
Interventi di manutenzione e prevenzione incendi
Descrizione: Descrizione: nell’arco del triennio si prevede una serie di interventi mirati alla manutenzione e al conseguimento dell’aggiornamento del
certificato di prevenzione incendi di attività soggette al controllo da parte del competente Comando Prov.le VV.F. di Varese. Si prevede di adeguare
soprattutto alcuni edifici scolastici e palestre. In particolare i progetti e le opere relative alla scuola Bascapè verranno sottoposti all’analisi dei
competenti uffici durante l’anno 2014.
Intervento n. 2.010 – Importo lavori € 900.000,00
(€. 400.000,00 anno 2014 - € 300.000,00 anno 2015 - €. 200.000,00 anno 2016)
SCUOLE
Messa in sicurezza infissi( A.Moro e Bascapè, Vittorino da Feltre, San Giovanni Bosco e Materne)
Descrizione: L'intervento in progetto è finalizzato alla messa in sicurezza degli infissi presso alcuni plessi scolastici. Il progetto prevederà tutte le opere
necessarie alla sostituzione dei serramenti interni in cattivo stato di manutenzione e non più riparabili; le opere riguarderanno anche parte dei
serramenti esterni che saranno giudicati più pericolosi, costituiti da finestrature ad ante scorrevoli in alluminio. Di questi ultimi si prevede la riparazione,
la messa in sicurezza e, se necessario, la sostituzione con infissi aventi buone caratteristiche in materia di contenimento energetico.
Intervento n. 2.015 – Importo lavori € 200.000,00
(€ 200.000,00 anno 2015)
SCUOLA “S. GIOVANNI BOSCO”
Riqualificazione facciata
Descrizione: Trattasi di un progetto volto alla realizzazione di un cappotto esterno finalizzato alla riduzione dei consumi energetici e a garantire un
miglior comfort climatico degli ambienti interni. Tale progetto è il completamento di un intervento precedente con il quale, nell'anno 2005, erano stati
sostituiti tutti i vecchi serramenti con nuovi elementi a taglio termico. In seconda battuta lo stesso progetto riguarderà il risanamento generale delle
facciate che presentano problemi di degrado diffuso e le cui condizioni sono destinate ad un progressivo peggioramento.
Intervento n. 2.025 – Importo lavori € 330.000,00
(€. 100.000,00 anno 2014 - €. 150.000,00 anno 2015 - €. 80.000,00 anno 2016)
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STADIO
Manutenzione straordinaria e adeguamento normativo
Descrizione: Ai sensi di quanto contenuto nella nuova normativa antincendio, occorrerà procedere, per le attività sportive soggette, all’ottenimento del
C.P.I., oltre all’ottenimento del parere favorevole da parte della commissione comunale locali di pubblico spettacolo.
Intervento n. 2.030 – Importo lavori € 240.000,00
(€. 140.000,00 anno 2014 - €. 100.000,00 anno 2015)
CENTRI SPORTIVI COMUNALI
Interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento servizi igienici (palestra via Monte Bianco 2014 e palestra Dozio 2015)
Descrizione: ambito di intervento sono gli impianti sportivi di proprietà comunale oggetto di manutenzione straordinaria, oltre a quelli assoggettati alla
normativa prevenzione incendi. Le strutture che necessitano di adeguamenti sono principalmente La palestra di via Monte Bianco e la palestra Dozio.
Ai sensi di quanto contenuto nella nuova normativa antincendio, occorrerà procedere, per le attività sportive soggette, all’ottenimento del C.P.I., oltre
all’ottenimento del parere favorevole da parte della commissione comunale locali di pubblico spettacolo.
Intervento n. 2.040 – Importo lavori € 2.000.000,00
(€ 2.000.000,00 anno 2016)
SCUOLE MATERNE
Realizzazione nuova scuola nel quartiere Matteotti
Descrizione: nell’ambito dei lavori di riqualificazione del Quartiere Matteotti, in sinergia con l’attuazione degli interventi previsti nel Contratto di
Quartiere, è programmata la realizzazione di un nuovo plesso scolastico da adibire a nuova sede della scuola materna, risultando la sede attuale
insufficiente in riferimento agli spazi in dotazione ed inadeguata in relazione ai servizi offerti.
Intervento n. 2.045 – Importo lavori €. 3.500.000,00
(€. 3.500.000,00 anno 2015)
SCUOLE MEDIE
Realizzazione nuova scuola in area ex Cantoni
Descrizione: nell’ambito dei lavori di riqualificazione dell’area ex Cantoni, in sinergia con l’attuazione degli interventi previsti,è programmata la
realizzazione di un nuovo plesso scolastico da adibire a nuova sede della scuola media, risultando la sede attuale insufficiente in riferimento agli spazi
in dotazione ed inadeguata in relazione ai servizi offerti.
Intervento n. 2.050 – Importo lavori € 3.378.000,00
(€. 30.000,00 anno 2015 - €. 3.348.000,00 anno 2016)
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PALAZZO VISCONTI
Riqualificazione – uso polifunzionale comprensoriale
Descrizione: è previsto l’avvio dello studio per il recupero dell’intero complesso architettonico con vari interventi di ristrutturazione e restauro, volte al
risanamento conservativo dell’immobile tutelato. Tutti gli interventi sono finalizzati inoltre all’adeguamento normativo rispetto alle funzioni d’uso
prescelte. Il progetto prevederà, tra l’altro, l’ultimazione del rifacimento della copertura, i necessari rinforzi strutturali dei solai, la ridistribuzione interna
degli spazi, l’inserimento degli impianti e la sostituzione dei serramenti e opere di finitura, compatibilmente alle prescrizioni impartite dalla
Soprintendenza.
Intervento n. 4.030 – Importo lavori € 1.200.000,00
(€. 175.000,00 anno 2014 - €. 1.025.000,00 anno 2016)
CONTRATTO DI QUARTIERE II MATTEOTTI (STRADE/2014-16)
Descrizione: L’intervento riguarderà la riqualificazione della Via Avogadro e via Amendola con la ridefinizione dell’assetto viario e la realizzazione di
tratti di strada rialzati, che hanno il duplice obiettivo di disincentivare il traffico di attraversamento e in particolar modo di dare continuità all’area verde
di V.le Amendola, che è il fulcro dell’intero quartiere risalente agli anni ’30.
Intervento n. 6.015 – Importo lavori € 800.000,00
(€ 300.00,00 anno 2014 - € 250.00,00 anno 2015 - € 250.000,00 anno 2016)
STABILI COMUNALI
Messa in sicurezza, coperture e CPI (autorimessa e archivio Municipio)
Descrizione: gli interventi in progetto sono finalizzati alla messa in sicurezza delle maggiori criticità esistenti in alcuni stabili comunali; si prevedono
progetti che contemplino tutte le opere necessarie alla messa in sicurezza degli impianti elettrici negli edifici comunali e si ultimeranno gli interventi di
ottenimento dei CPI.
Intervento n. 6.020 – Importo lavori € 400.000,00
(€ 200.00,00 anno 2014 - € 100.00,00 anno 2015 - € 100.000,00 anno 2016)
STABILI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA
Manutenzione (via Frua 81, via Strà Favia, via Carso)
Descrizione: nell’arco del triennio si prevede una serie di interventi di manutenzione straordinaria mirata al ripristino delle condizioni minime di
sicurezza degli stabili di Edilizia Residenziale Pubblica. Gli interventi riguarderanno prioritariamente la messa in sicurezza delle facciate, la messa a
norma degli impianti elettrici e la riqualificazione energetica degli involucri edilizi e della parte impiantistica.
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Intervento n. 6.045 – Importo lavori € 230.000,00
(€ 150.000,00 anno 2014 - € 80.000,00 anno 2015)
STABILI COMUNALI
Sistemazione magazzini – ex inceneritore
Descrizione: L'intervento in progetto è finalizzato allo smantellamento dell'ex inceneritore dislocato entro l'area occupata dai magazzini municipali e
dalla piattaforma ecologica di via Milano. Nell'anno 2014 si prevede un primo lotto di lavori consistenti principalmente nel trattamento ed inertizzazione
delle superfici relative all'ex inceneritore; nella demolizione in sicurezza del fabbricato compreso lo smaltimento adeguato delle macerie; nella bonifica
delle aree. Saranno inoltre previsti trattamenti di bonifica della copertura dei magazzini comunali e la sistemazione delle aree interessate dai lavori.
Intervento n. 6.050 - Importo lavori € 2.138.000,00
(€ 940.000,00/924.000 anno 2014 - € 608.000,00 anno 2015 - € 590.000,00 anno 2016)
STRADE MARCIAPIEDI
Manutenzione straordinaria, riqualificazione realizzazione eventuali piste ciclabili
Descrizione: la rete veicolare cittadina, sottoposta ad un forte flusso di attraversamento intercomunale con elevata presenza di traffico pesante e
interessata da fenomeni disgregativi dovuti alle avverse condizioni meteorologiche (precipitazioni meteoriche e nevose), al ghiaccio e all’uso di
sostanze antigelive, risulta in più punti ammalorata e necessita di una tempestiva messa in sicurezza attraverso interventi di risanamento del
pacchetto stradale, sia sulle arterie principali che nelle vie residenziali periferiche. Saranno anche effettuati interventi di ripristino con posa di asfalto a
caldo (cassone termico) che hanno dato ottimi risultati di durabilità e resistenza. I numerosi interventi, effettuati negli scorsi anni, hanno portato una
considerevole diminuzione dello stato di degrado esistente con un miglioramento della percorribilità in sicurezza. In naturale prosecuzione saranno
effettuate ulteriori opere di manutenzione straordinaria dei marciapiedi su tutto il territorio comunale. Particolare attenzione verrà posta anche
nell’abbattimento delle barriere architettoniche che agevola il transito ai diversamente abili. L’individuazione delle opere da eseguire è frutto di una
attenta valutazione delle priorità riscontrate sul territorio.
Intervento n. 6.065 – Importo lavori € 400.000,00
(€ 400.000,00 anno 2015)
VIA VOLTA
Riqualificazione, fognatura e pista ciclabile- II lotto
Descrizione: l’intervento di riqualificazione eseguito in Via Volta ha interessato il tratto di strada compreso tra le Vie Montoli e Marx: in naturale
prosecuzione è previsto un secondo e conclusivo intervento nel tratto compreso tra le Vie Montoli e Volonterio. Tale intervento vedrà la sostituzione
completa del condotto fognario esistente, la realizzazione di nuovi marciapiedi con prosecuzione della pista ciclopedonale ed il rifacimento della
pavimentazione stradale con la razionalizzazione delle aree di sosta.
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Intervento n. 6.075 – Importo lavori € 250.000,00
(€ 250.000,00 anno 2014)
VIA ROMA
Riqualificazione
Descrizione: l’intervento di riqualificazione di Via Roma interesserà il tratto di strada compreso tra le Vie Guaragna e Manzoni: in naturale
prosecuzione sarà previsto un ultimo e conclusivo intervento nel tratto compreso tra le Vie Roma e P.zza Libertà. Tale intervento vedrà il
riposizionamento completo della cordonatura esistente, a causa dei numerosi dissesti causati dalla presenza delle radici delle essenze arboree, e la
creazione di una pista ciclo-pedonale quota strada.
Intervento n. 6.080 – Importo lavori € 400.000,00
(€ 400.000,00 anno 2016)
VIA P.L. MONTI
Riqualificazione – II lotto – completamento lavori
Descrizione: In prosecuzione naturale degli interventi di riqualificazione del centro storico cittadino e in particolare delle opere di riqualificazione della
via P.L. Monti I lotto, che ha interessato il tratto tra le vie Legnani-Pellico e la via Tommaseo, verranno proseguite le opere di ammodernamento della
suddetta via. Tale intervento, nel tratto compreso tra P.zza Indipendenza e P.zza della Croce, vedrà la sostituzione completa del tronco fognario e
della vecchia pavimentazione, utilizzando materiali e sistemi di posa di uso ormai consolidato all’interno del centro storico.
Intervento n. 6.090 – Importo lavori € 350.000,00
(€ 150.000,00 anno 2014 - €. 100.000,00 anno 2015 - €. 100.000,00 anno 2016)
ILLUMINAZIONE PUBBLICA
Ottimizzazione e ampliamento sistema video sorveglianza
Descrizione: Nel corso dell’anno 2014 sarà valutata la procedura di riscatto dei centri luminosi di proprietà ENEL SOLE, per consentire l’indizione della
gara di appalto per la gestione e manutenzione degli stessi. Nell’ambito dei centri luminosi di proprietà comunale, si valuterà la possibilità di integrare
gli impianti esistenti con la tecnologia “Smart City”. Si renderà inoltre necessario intervenire sugli impianti obsoleti, onde consentire il risanamento
completo degli stessi, stante l’impossibilità di intervenire a ripristinare le condizioni minime di funzionalità con la semplice manutenzione.
Intervento n. 6.120 – Importo lavori € 130.000,00
(€ 130.000,00 anno 2014)
ENERGIA
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Interventi per utilizzo fonti rinnovabili e tecnologie ad alta efficienza energetica per scuole, centri sportivi e stabili comunali
Descrizione: Sono previsti interventi finalizzati all'utilizzo di fonti rinnovabili di energia e di tecnologie ad alta efficienza energetica; in particolare si
prevede l’implementazione dell’impianto fotovoltaico esistente sul corpo G del Cimitero di via Milano sulla porzione in ampliamento.
Intervento n. 7.015 – Importo lavori €. 535.000,00
(€. 535.000,00 anno 2014)
P.N.S.S.
Interventi moderazione della velocità veicolare e miglioramento principali strutture viarie per la sicurezza stradale
Descrizione: in naturale prosecuzione degli interventi già appaltati, si eseguiranno opere miranti alla regolarizzazione dei flussi veicolari in transito
sulle strade urbane, garantendo la percorribilità in sicurezza delle stesse con particolare attenzione alle intersezioni tra i flussi veicolari e ciclopedonali. Nell’ottica di incentivare l’uso di mezzi di trasporto alternativi alle autovetture, saranno riqualificate alcune arterie cittadine con la creazione di
spazi e piste riservate ai pedoni e alle biciclette e relativi stalli di sosta e attrezzature degli stessi. Per quanto riguarda la sicurezza stradale saranno
prioritari gli interventi che consentono la salvaguardia di pedoni e ciclisti, privilegiando le intersezioni che hanno il grado più elevato di incidentalità,
concordando la progettazione con gli uffici regionali preposti all’erogazione dei finanziamenti (P.N.S.S.).
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3.4 - PROGRAMMA N. 4 – URBANISTICA, AMBIENTE, SISTEMA DELLA MOBILITA’, INIZIATIVE CON IL TERRITORIO
SETTORE AMBIENTE, TERRITORIO E OPERE PUBBLICHE
RESPONSABILE: Assessore arch. GIUSEPPE CAMPILONGO – Dirigente arch. MASSIMO STEVENAZZI
3.4.1 - Descrizione del programma:
01 – URBANISTICA E EDILIZIA
3.4.2 - Motivazione delle scelte
Premesse
L'anno 2013 è stato caratterizzato dalla adozione di un nuovo strumento urbanistico generale, il Piano di Governo del Territorio, che non è stato un semplice
aggiornamento della disciplina ordinativa del territorio comunale. Il PGT che sostituisce il precedente modello di pianificazione, il Piano Regolatore, introduce
anche la necessità di prevedere inediti processi di formazione della programmazione delle trasformazioni urbane.
Sopra ogni cosa vale considerare che il nuovo strumento urbanistico, così per come redatto in base alla riformata normativa regionale, soprattutto in relazione
ai maggiori ambiti di trasformazione – nel caso saronnese ambiti dismessi destinati alla riqualificazione e rifunzionalizzazione – apre ad un momento di
preventiva composizione degli interventi edilizi maggiori che sarà in gran parte caratterizzato da un ampio dibattito negoziale tra il soggetto pubblico ed il
privato.
Ampliati i margini discrezionali dell'affinamento attuativo, della traduzione in pratica degli obiettivi strategici del Documento di Piano, pare evidente che d'ora
in avanti si avrà l’obbligo di un più attento monitoraggio delle ricadute concrete degli interventi di trasformazione urbanistica.
Le attività emergenti per il 2014 saranno perciò in buona parte orientate all’adeguamento dei processi produttivi, per allinearli alla sopravvenuta normativa
tecnica locale, ed al perfezionamento di un opportuno sistema di controllo, a posteriori, degli effetti ambientali propri determinati dalle operazioni
urbanistico/edilizie di recupero delle aree oggi sotto utilizzate – o fino ad ora utilizzate per funzioni non più consone all'attuale stato dei luoghi, profondamente
differenti rispetto alla destinazione d'uso futura che il PGT a loro assegna.
Programma
Sarà in primo luogo imperativo il confezionamento di un sistema di programmazione degli interventi urbanistici, ovvero la redazione di uno strumento
operativo che vorrà essere non tanto prescrittivo o finalizzato alla formazione di una sorta di “classifica del merito” quanto orientativo delle proposte che le
proprietà private potranno inoltrare all'attenzione dell'Amministrazione pubblica; esso dovrà mostrare pure, se si vorrà che sia efficace, qualche sfaccettatura
“promozionale”, in modo che possa già fin dall'inizio essere il luogo dove si potranno dichiarare, o meglio rendere evidenti, gli interessi emergenti; toccherà
quindi alla stessa Amministrazione valutare le inclinazioni degli operatori e del mercato e perciò ponderare le proposte di intervento anche costruendo una
griglia, più raffinata rispetto alle richieste prestazionali fornite dal Documento di Piano, delle priorità da perseguire nelle trasformazioni territoriali e/o negli
investimenti sul sistema strutturale ed infrastrutturale dei servizi urbani.
Inoltre non è affatto escluso che passato un adeguato periodo di sperimentazione del nuovo strumento urbanistico sul campo si debba pensare di impostare una
sua variante, anche minimale; in particolare riteniamo che alcuni aspetti eminentemente pratici dell'applicazione della nuova normativa tecnica, sia del Piano
delle Regole che del Piano dei Servizi, dovranno essere, in base all'esperienza del primo anno di gestione del PGT, un poco aggiustati.
Si anticipava già lo scorso anno che assumendo efficacia lo strumento nuovo sarà necessario mettere mano ai modelli contrattuali (urbanistici ed edilizi) di
prassi usati, soprattutto in ragione dell’affermarsi di un maggior grado di partecipazione del privato alla costituzione della città pubblica; gestione e
partecipazione all’offerta di servizi ai residenti dovranno essere sviluppate adeguatamente affinché il principio di sussidiarietà, che il PdS manifesta, non
rimanga, appunto, un puro principio.
In relazione a progetti specifici che svolgeranno i Servizi Tecnici qui trattati riteniamo di evidenziare i seguenti:
−
oltre all'aggiornamento formale delle procedure o della parte regolamentare, si prevede un particolare incremento delle modalità di gestione
informatizzata degli atti propri dei Servizi Tecnici, a cominciare dal modello di comunicazione tipo tra progettisti e UTC e, a seguire immediatamente, alla
metodologia di trattazione ed archiviazione delle pratiche edilizie; già da tempo ci si è dotati di sistemi, diversi, di gestione informatizzata degli archivi
edilizi, ma un cambio di passo per variare ed implementare le piattaforme fin qui utilizzate renderà anche maggiormente condivisibili con altri Servizi le
informazioni sulle attività edilizie in corso;
−
l'introduzione di un moderno sistema di gestione delle pratiche edilizie consentirà pure di progettare e rendere fruibile al pubblico interessato
l'embrionale geoportale di cui la città si è già dotata, ma che ad oggi è carente di contenuti e poco sfruttato; l'arricchimento del portale consentirà in
prospettiva l'incrocio di dati utili anche al controllo del territorio sotto il profilo tributario e/o per quanto relativo all'applicazione di canoni e tariffe dovuti per
l'uso del patrimonio pubblico;
−
in collaborazione con altri segmenti dell'apparato amministrativo si procederà con un affinamento/razionalizzazione della toponomastica anche in
riferimento alle basi cartografiche informatizzate già utilizzate nella costruzione di parti notevoli del PGT; in tal senso le amministrazioni locali sono peraltro
già interessate da un più vasto progetto di portata nazionale coordinato dall'ISTAT;
−
le basi cartografiche di cui sopra, opportunamente lavorate, dovranno anche sostanziare un adeguato supporto, accessibile da parte di terzi, di
archiviazione e pubblicizzazione dei diritti volumetrici che il PGT ha voluto sancire nell'ambito di sistemi compensativi o perequativi; la costruzione di un
Registro dei Diritti georeferenziato assicurerà trasparenza ed evidenza della distribuzione dei carichi edilizi, anche se singolarmente trattati;
−
infine il monitoraggio dello sviluppo urbano, che sopra si diceva necessario alla misurazione degli aspetti negoziali derivati dal nuovo strumento
urbanistico, potrà utilmente essere implementato in collaborazione con il Servizio Ambiente onde tenere debito conto degli effetti meno diretti delle attività di
trasformazione urbanistica ovvero delle ricadute ambientali immediate in tema di risanamento dei suoli, minore consumo, recupero di parti della città
ammalorate o sotto ultilizzate; detto per inciso, il rapporto di Valutazione Ambientale del PGT contiene l'indicazione di un modello di misurazione dei
biotopi ambientali indotti dalle modalità dell'intervento edilizio singolare che sarebbe peccato sottovalutare (vedi nel rapporto i rimandi al cosiddetto “fattore
ambientale” riassunto nel modello BAF)
Ancorché possa apparire enfatico il discorso qui riassunto sul tema della sistematizzazione delle informazioni territoriali, si pensi che oggi la cartografia
costitutiva dello strumento urbanistico generale, non solo per il nostro comune, è molto più complessa rispetto al passato ed è praticamente obbligato che
indicazioni di volta in volta prescrittive o prestazionali non possano essere agevolmente riassunte in un solo elaborato; e che inoltre la molteplicità degli
elaborati grafici non esime dalla necessità di averne una visione comparativa e contestuale. Se al momento l'accesso a dette informazioni è garantito, in base
alle attuali possibilità, passando attraverso un segmento condiviso della rete interna, in futuro non sarà più giustificabile una gestione così rozza di mappe
tematiche che saranno sempre più dense di contenuti e declinate in varia forma.
Si renderà quindi indispensabile in corso d’anno una volta individuati e programmati gli interventi e gli strumenti informatici di cui dotarsi, prevedere disporre
concretamente di adeguate risorse economiche per lo sviluppo dei progetti qui riassunti.
3.4 – PROGRAMMA N. 4 – MOBILITA’
SETTORE AMBIENTE, TERRITORIO E OPERE PUBBLICHE
RESPONSABILE: Assessore ROBERTO BARIN – Dirigente arch. MASSIMO STEVENAZZI
3.4.1 – Descrizione del programma:
02 - SERVIZIO MOBILITÀ
3.4.2 – Motivazione delle scelte:
Descrizione delle attività:
Mobilità:
Trasporti:
Zona a Traffico Limitato
Viabilità:
Attività del servizio:
Finalità delle attività:
Motivazione delle scelte:
3.4 – PROGRAMMA N. 4 – AMBIENTE ECOLOGIA
SETTORE AMBIENTE, TERRITORIO E OPERE PUBBLICHE
RESPONSABILE: Assessore ROBERTO BARIN – Dirigente arch. MASSIMO STEVENAZZI
04 – SERVIZIO AMBIENTE ECOLOGIA
Aria: Continua il monitoraggio atmosferico da parte dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Lombardia, attraverso le due centraline di
rilievo dati. Con il riassetto della rete di monitoraggio ed in collaborazione con gli enti di controllo territoriali si è data attuazione ai piani di azione, anche a
livello informativo, per l’adozione di provvedimenti finalizzati alla prevenzione ed al contenimento degli episodi acuti d’inquinamento nonché al controllo
delle emissioni in atmosfera, obiettivo raggiungibile anche mediante attivazione dei contributi regionali.
Si proseguirà col monitoraggio delle zone 30 istituite per la limitazione della velocità veicolare nel territorio cittadino.
Acqua: Si annovera fra le priorità dell’Amministrazione quella della salvaguardia della risorsa idrica locale, sia sotterranea che superficiale. Pertanto, in
collaborazione con il gestore del pubblico acquedotto, particolare attenzione verrà destinata all’individuazione di soluzioni tecniche finalizzate al
miglioramento quali-quantitativo dell’acqua destinata al consumo umano anche tramite interventi sui pozzi di approvvigionamento idrico (chiusura pozzo
Amendola e trasformazione del pozzo di Via Miola in piezometro di controllo della falda superficiale).
In collaborazione con l’Amministrazione Provinciale e sulla scorta dei finanziamenti regionali conseguiti per l’annualità in corso, verranno messe in atto le
azioni previste dal programma preliminare d’intervento per la definizione del plume di contaminazione da solventi organo-alogenati consistenti nella messa a
punto di una rete di monitoraggio idrochimica delle acque sotterranee.
Si proseguirà con lo studio ed il monitoraggio della qualità e quantità dell’acqua erogata dal pubblico acquedotto, delle acque superficiali del T. Lura e delle
relative attività d’informazione alla cittadinanza tramite la pubblicazione periodica dei dati ambientali.
Rumore: Con la definitiva approvazione del Piano di Azzonamento Acustico Comunale e del relativo regolamento per la tutela dell’inquinamento acustico
trova piena attuazione la programmazione finalizzata al corretto utilizzo del territorio compatibilmente alle varie tipologie insediative esistenti che dovrà essere
coordinata con il nuovo Piano di Governo del Territorio per meglio regolamentare le emissioni/immissioni rumorose.
Rifiuti: Sul versante della gestione dei rifiuti urbani, in adempimento del nuovo contratto d’igiene urbana valevole per il prossimo quadriennio ed in
considerazione della recente adesione alla strategia “Rifiuti Zero”, l’Amministrazione Comunale persegue gli obiettivi principali della prevenzione e della
riduzione dei quantitativi di rifiuti prodotti, la promozione del riciclo e riuso dei materiali e del compostaggio domestico, del raggiungimento di alti livelli di
differenziazione dei rifiuti solidi urbani, del potenziamento del servizio di raccolta domiciliare dei rifiuti e della sensibilizzazione della cittadinanza alle
problematiche ambientali.
Per il raggiungimento di tali obiettivi saranno effettuate valutazioni in merito all’opportunità d’introduzione della tariffazione puntuale conteggiata sulla scorta
dell’effettiva produzione di rifiuti da parte delle diverse utenze, iniziativa che dovrebbe comportare una contrazione dei quantitativi di rifiuti prodotti. A tal fine
saranno valutati modelli di gestione già adottati da Amministrazioni comunali aventi caratteristiche confrontabili con Saronno, avendo cura di considerare
l’eventuale tipologia di rifiuti d’interesse, modalità di contabilizzazione e valutazione dei modelli gestionali.
Particolare importanza assume la ristrutturazione con l’ampliamento del Centro di Raccolta Rifiuti di Via Milano finalizzato a migliorare la gestione del ciclo
integrato della raccolta differenziata in termini sia qualitativi che quantitativi, facilitando e riorganizzando l’accessibilità all’impianto per l’utenza. Sono
previsti, infatti, importanti interventi strutturali che comporteranno un considerevole aumento dell’area dedicata (ca. 800 m2), la razionalizzazione dei percorsi
interni, la realizzazione di un nuovo accesso con lo spostamento della pesa in entrata e l’installazione di nuovi contenitori per la raccolta dei rifiuti. Gli
interventi, la cui realizzazione comporterà l’approvazione del progetto definitivo/esecutivo entro la prima metà del corrente anno, saranno conclusi
presumibilmente entro la primavera del 2015.
Proseguirà l’attività di controllo qualitativo della tipologia dei rifiuti conferiti dall’utenza, anche con la periodica effettuazione di analisi merceologiche dei
materiali conferiti, con particolare riferimento a quelle tipologie di rifiuti che comportano un costo di smaltimento oppure un introito da vendita (RSU,
FORSU, multileggero, vetro).
L’espletamento delle gare finalizzate all’individuazione delle imprese dedicate agli smaltimenti o al recupero per il riciclo delle diverse frazioni di rifiuti,
garantiranno il costante monitoraggio dei costi di mercato al fine di conseguire le migliori economie per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani.
Anche in considerazione delle risorse appositamente previste dal vigente contratto d’igiene urbana per tale attività, proseguiranno le iniziative di educazione
ambientale destinate ai cittadini ed agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, utilizzando le diverse forme di comunicazione disponibili (stampa, sito
internet comunale, affissioni, organizzazione di laboratori tematici, spettacoli teatrali, interventi presso gli istituti scolastici, organizzazione di eventi cittadini
come flash-mob ed il mercatino del riuso che è giunto alla sua seconda edizione). All’interno di tale indirizzo programmatico si configura anche l’adesione al
“Progetto CRESCO – Comportamenti per una Crescita Compatibile” con la costituzione del relativo Comitato Promotore che si attiverà per proporre iniziative
volte alla divulgazione delle tematiche per la sostenibilità ambientale (Risparmio ed Energia – Mobilità Sostenibile – Recupero, Riciclo e Smaltimento Rifiuti).
Ambiente: Proseguirà l’attività di controllo sul randagismo e sugli animali d’affezione, anche in virtù della recente costituzione dell’Ufficio per il
Diritto degli Animali (UDA); saranno inoltre messi in atto piani annuali di disinfestazione contro ratti, zanzare e colombi, anche mediante sistemi
eco-compatibili di lotta biologica.
In collaborazione con il Consorzio Parco del Lura proseguirà l’attività di pianificazione e di riqualificazione degli spazi verdi ricompresi
nell’ambito del Parco Urbano, finalizzati alla migliore fruibilità da parte dell’utenza, anche con la creazione di percorsi di collegamento con le aree
verdi dislocate lungo il percorso del T. Lura.
Continua l’attività tecnico-amministrativa finalizzata al recupero ed al risanamento delle aree dismesse cittadine nel rispetto delle indicazioni
fornite dal recente Piano di Gestione del Territorio.
3.4.4 – Risorse umane da impiegare:
TERRITORIO AMBIENTE E OO.PP.
Dirigente
C5 - Segretaria
URBANISTICA
EDILIZIA PRIVATA
MOBILITA’
ECOLOGIA
P.O.
D6 – Tecnico
D6 - Tecnico
D6 – Tecnico
D5 – Tecnico
D1 – Tecnico
C2 – Tecnico
D1 – Tecnico
C4 – Tecnico
C3 – Tecnico
C1- Amministrativo
C3 – Tecnico
C2 – Tecnico
C5 – Amministrativo
C3 – Tecnico
C5 – Amministrativo
B5 – Operaio
3.4 - PROGRAMMA N. 0006
GIOVANI, FORMAZIONE, CULTURE, SPORT E PARI OPPORTUNITA’
RESPONSABILE: Assessore Dott.ssa Cecilia Cavaterra – Dirigente Dott.ssa Lucia Saccardo.
3.4.1 - Descrizione del programma:
il programma si articola nei seguenti centri di responsabilità:
• Scuola dell’infanzia
• Scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado
• Assistenza scolastica
• Biblioteca
• Cultura e teatro
• Pari opportunità
• Informagiovani/informalavoro
• Sport
3.4.2 - Motivazione delle scelte: il punto di riferimento dal quale si articolano le scelte programmatiche è rappresentato da un’oculata gestione
delle risorse al fine di conciliare il contenimento della spesa pubblica con l’erogazione dei servizi consolidati e il programma elettorale del Sindaco
e dell’Amministrazione. Da qui si articolano le strategie e le azioni che il Settore andrà ad individuare e ad attivare, nella consapevolezza della
necessità di razionalizzare le ricorse, individuando le priorità di intervento.
Il punto di partenza è rappresentato dall’elaborazione della Mappa strategica che, fatta salva la compatibilità con le risorse poste in bilancio, tiene
conto delle prospettive e dell’aspettativa dell’utenza, in un’ottica di sviluppo e di crescita, anche attraverso il miglioramento dei processi interni,
indispensabili in una situazione che impone il contenimento delle risorse umane. Si erogheranno i servizi propri del settore basandosi sulla
necessità di promuovere la qualità di vita delle persone, di potenziare la visibilità del territorio, di attivare processi organizzativi tesi a migliorare la
“macchina amministrativa” e a “fare rete” sia con gli altri settori dell’amministrazione, sia con altre istituzioni o associazioni cittadine.
Si partecipa ai progetti trasversali rappresentati da:
• L’elaborazione della pianta organica a seguito della rilevazione dei carichi di lavoro dei servizi di competenza;
• la gestione degli atti on line;
• la partecipazione a bandi per finanziare progetti;
• Collaborazione progetto Tempi della Città - Binario Comune
• la redazione del nuovo “Città di Saronno”;
•
•
•
•
-
-
la progettazione in vista di EXPO 2015.
Progetti di educazione ambientale e di cittadinanza attiva rivolti alla popolazione scolastica
Progetto “Buon Samaritano” e “Take away”
Il piano per il dimensionamento scolastico cittadino
Attraverso i propri servizi, pur nella necessità di contenere i costi, l’Assessorato intende svolgere, all’interno dell’offerta formativa e del
sistema scolastico della città, il proprio ruolo che, nel corso degli ultimi anni ha assunto maggior rilievo, soprattutto alla luce della L.R.19 del
2007 e della D.C.R. 528, in quanto è chiamato ad elaborare il piano di ambito e a partecipare alla formulazione del piano provinciale
dell’offerta formativa del territorio. L’Amministrazione Comunale orienta le sue linee di intervento tenendo conto dell’evoluzione e delle
trasformazione della domanda sociale e scolastica, garantendo l’accesso e il diritto allo studio per tutti e sostenendo le famiglie perché tale
diritto possa trovare concreta attuazione.
In particolare, anche attraverso l’istituzione e la gestione di un tavolo di lavoro che raccolga i rappresentanti di tutte le parti interessate, si
intendono governare i processi secondo il dettato del D.P.R. n. 233 del 18 giugno 1998: “Regolamento recante norme per il dimensionamento
ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti” che individua i parametri
dimensionali idonei a garantire la permanenza e la stabilità delle scuole nonché la loro autonomia.
Si garantisce inoltre un costante confronto con le istituzioni scolastiche per un esame congiunto dei bisogni e una comune ricerca delle soluzioni
che accertino l’uso ottimale dei locali scolastici, a tal fine si stanno individuando le migliori soluzioni per dotare il plesso Bascapè di un locale
mensa per ottemperare alle indicazioni dei Vigili del fuoco e ottenere la certificazione di prevenzione incendi
Si assicura e si controlla il servizio di ristorazione scolastica soprattutto per quanto riguarda l’educazione alimentare, igiene, prodotti impiegati,
relazioni tra personale e utenti del servizio, diete speciali. A questo proposito ci si avvale della consulenza di uno studio specializzato. Particolare
attenzione si sviluppa in quest’ambito vista anche il tema scelto per Expo 2015 “Nutrire il pianeta”
Particolare attenzione viene rivolta a favorire la progettazione delle scuole attraverso accordi di rete con particolare riguardo all’accoglienza e
all’integrazione degli alunni, che garantiscano competenze di cittadinanza all’insegna dell’intercultura, e alla prevenzione alla dispersione e
all’abbandono scolastico, sia per ottimizzare le risorse, sia per condividere idee innovative e applicazione di buone prassi.
Attenzione viene rivolta anche al progetto “Stili di vita” proposto dall’UNICEF e “Orti scolastici”.
Si sviluppano le opportune sinergie anche con gli uffici di altri settori, con particolare riguardo ai servizi alla persona e alla salute, ai lavori
pubblici, al verde e all’ecologia.
L’Istituzione comunale “Mons. Pietro Zerbi, oltre a gestire le scuole dell’infanzia comunali, è stata incaricata della gestione dei due asili nido e
dei servizi di assistenza scolastica delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Anche per l’Istituzione si è attivata la rilevazione dei carichi
di lavoro. Prosegue infatti l’attenta gestione del servizio con un coinvolgimento sempre più responsabile delle risorse umane che operano nei vari
plessi. In tal senso si colloca la richiesta inoltrata all’Ufficio scolastico territoriale dell’avvio di una sezione di scola dell’infanzia statale da
collocare all’interno del plesso San Giovanni Bosco. Le recenti comunicazioni da parte dell’Istituto Orsoline di San Carlo e della Parrocchia di San
Giuseppe della futura indisponibilità dei locali, che ospitano rispettivamente le scuole di Via San Giuseppe e di Galileo Galilei, obbligano ad una
ridefinizione della rete delle scuole dell’infanzia comunali, accelerando i processi decisionali relativi alla scuola dell’infanzia del quartiere
Matteotti, nonché la possibilità di aprire una seconda scuola dell’infanzia statale.
Per quanto concerne la cultura, il programma dell’Amministrazione mira a promuovere la partecipazione dei cittadini a ricercare la qualità e
l’efficienza organizzativa dei servizi, a creare e ad ottimizzare i luoghi di aggregazione e di socializzazione.
La partecipazione, quale strumento indispensabile per far crescere la città, viene garantita dalla Commissione Consiliare “Cultura, Servizi alla
Persona e alla Comunità” e dalla commissione mista per le pari opportunità, oltre che dai processi per attivare una consulta giovanile.
Proseguirà quindi la proficua collaborazione con le associazioni e le realtà culturali operanti in città, fonti di proposte e di stimoli. La loro attività
verrà sempre più valorizzata non limitandosi ai semplici patrocini, ma attraverso un coordinamento e un supporto organizzativo mirato alla
realizzazione di iniziative specifiche di notevole impatto che riescano a coinvolgere l’intera città, con particolare riguardo alle ricorrenze nazionali,
al decimo anniversario del gemellaggio con la città di Challans, alla mostra ospitata a Milano a Palazzo Reale su Bernardino Lini e i suoi figli per
le ricadute che avrà sul Santuario e sulla città, alla manifestazione “Associazioni in Piazza”- Saronno una volta, alla festa della filosofia, in rete
con più comuni lombardi.
Anche l’attività del teatro attraverso la fondazione, deve mirare ad una gestione economicamente sostenibile e compatibile con le attuali
disponibilità di bilancio.
Tale scelta deve potenziare le strategie organizzative ed operative per concretizzare organiche forme di collaborazione tra gli uffici comunali, il
teatro e le organizzazioni private che propongono iniziative culturali. In tal modo sarà possibile creare le necessarie sinergie che garantiscano una
proposta rispondente alle aspettative della città, nel rispetto della pluralità di opinioni, in un’ottica che miri ad una gestione oculata delle risorse e
alla valorizzazione delle competenze e delle idee, anche attraverso la produzione e la valorizzazione di talenti locali. In tale senso si opererà in
occasione della stesura della nuova convenzione.
Nell’ambito delle Pari Opportunità, anche con l’appoggio della commissione mista nominata dal Consiglio comunale, si intende potenziare, in
accordo e in collaborazione con la “Rete delle Pari Opportunità”, della Provincia di Varese e la Regione Lombardia che ne ha cofinanziato un
progetto di sviluppo, il Centro territoriale contro la violenza sulle donne, reso possibile dall’Associazione “Rete rosa”, quale strumento concreto a
sostegno delle donne che subiscono violenza e di prevenzione. Il progetto si svilupperà con l’individuazione e l’apertura di una “casa rifugio” per
donne vittime di violenza.
La Biblioteca proseguirà la sua evoluzione positiva verso un servizio sempre più articolato ed integrato, dotandosi di moderni strumenti
informatici, collaborando in rete con le biblioteche della Provincia di Varese e non solo, con particolare riguardo alla piattaforma automatica di
comunicazione che consentirà di snellire il dialogo con gli utenti.
Nel suo ruolo di centro Sistema, come previsto dalla L. R. 81/85, la biblioteca garantirà il compito di coordinare le attività delle singole
biblioteche e gli acquisti di materiale librario e documentario, anche attraverso forme di acquisto centralizzato. Inoltre collaborerà alla formazione
del catalogo collettivo provinciale e alla gestione del servizio di prestito interbibliotecario, effettuerà consulenza biblioteconomica e bibliografica,
rileverà i dati statistici per valutare e implementare lo stato delle strutture, dei servizi e dell’utenza, realizzerà attività di promozione della lettura
anche in collaborazione con altri servizi sociali e culturali, in particolare la scuola e il presidio ospedaliero, predisponendo e gestendo gli aspetti
amministrativi e i servizi comuni alle biblioteche afferenti al Sistema.
Nell'ambito dell'area Informagiovani/InFormaLavoro, i servizi erogati intendono rispondere alla complessità dell’offerta formativa del sistema
scolastico secondario e universitario e dell’attuale mercato del lavoro che implica, per coloro che si apprestano a definire un progetto
professionale, un forte bisogno di informazioni, funzionale alla formulazione del progetto stesso e alla messa a punto di una strategia adeguata a
perseguirlo. La ricerca di informazioni riveste perciò un ruolo primario nei momenti di passaggio da scuola a lavoro o da lavoro a lavoro, in
quanto consente di esplorare le opportunità e di formulare un piano di azione. In tal senso si è, da un lato, notevolmente arricchita l'offerta di
servizi informativi e di orientamento rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado del territorio, quale supporto alla
scelta scolastica post-obbligo e post-diploma, dall’altro, per gli adulti che intendono inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro, si attivano tutte le
strategie utili a garantire l’accesso alle prime informazioni utili e necessarie per effettuare con metodo e successo la ricerca di lavoro.
Relativamente all'area InformaGiovani, il servizio rappresenta il principale strumento per declinare un programma di politiche giovanili cui
l’assessorato intende dare priorità, attivando processi di partecipazione, sostenendo la produzione di iniziative negli spazi disponibili,
promuovendo concrete forme di collaborazione in un’ottica di cittadinanza attiva e di “peer education”. Adeguata attenzione sarà rivolta a
sostenere progetti innovativi, inseriti nel bando quanto promosso dalla Regione Lombadia attraverso i piani di lavoro territoriali sulle politiche
giovanili, con particolare riguardo agli aspetti legati alla governance che permetterà di rendere concreto l’avvio della consulta giovanile.
La presenza dell’Ostello della gioventù, realizzato tramite il finanziamento della Regione Lombardia e il suo inserimento all’interno di un sito
regionale che prevede alcuni percorsi creati ad hoc per offrire nuove opportunità ai giovani e alle famiglie in una logica di turismo low cost,
permetterà a Saronno di entrare in una rete turistica che consente di viaggiare in libertà all'interno di strutture competitive con gli standard europei,
favorendo l'aggregazione giovanile. Si stanno sperimentando interessanti forme di collaborazione sia nell’ambito del gemellaggio con Challans, sia
con le associazioni sportive.
Per quanto concerne lo Sport, l’amministrazione intende valorizzare l’attività sportiva e motoria non solo come sano agonismo, ma soprattutto
come attività formativa ampia, volta alla crescita armonica ed al benessere della persona, anche finalizzata alla prevenzione del disagio e di
eventuali patologie. La rinnovata consulta rappresenta un valido strumento di raccordo tra le associazioni e l’assessorato.
Si conferma infatti l’importanza della fattiva collaborazione con le associazioni sportive delle quali si riconosce la valenza sociale, educativa ed
aggregativa. Ciò consente di ideare e realizzare progetti trasversali di ampio respiro, con particolare riguardo all’attività propedeutica rivolta alla
scuola primaria, ai campionati studenteschi, ad importanti eventi sportivi anche di risonanza nazionale ed internazionale.
Si rende inoltre necessaria la valorizzazione degli impianti sportivi anche in collaborazione con la Saronno Servizi S.p.A., tenendo conto delle
potenzialità offerte dalla presenza in città del corso universitario dei scienze motorie.
Da segnalare inoltre l’attenzione per l’attività sportiva rivolta a ragazzi o praticata da atleti disabili.
3.4.3 - Finalità da conseguire:
3.4.3.1 - Investimento:
Si assicureranno gli arredi necessari alle scuole e alla biblioteca. Si collaborerà con l’ufficio stabili comunali alla manutenzione straordinaria e
all’adeguamento normativo dello stadio e degli altri impianti sportivi, come pure delle palestre.
Per quanto di competenza, si collaborerà per la realizzazione dei seguenti interventi:
1. adeguamento delle scuole, con particolare riguardo al plesso Bascapé;
2. manutenzione delle palestre scolastiche e adeguamento degli impianti sportivi;
Per il dettaglio si rinvia al Piano Investimenti.
3.4.3.2 - Erogazione di servizi di consumo:
istruzione:
Scuole dell’infanzia
Il servizio contribuisce in modo significativo a garantire un buon livello di sostegno alle famiglie sia per quanto riguarda la conciliazione dei tempi
lavoro/famiglia, sia per quanto concerne l’aspetto formativo, significativa infatti l’adesione a questo segmento educativo (oltre il 90% dei bambini
di età compresa tra i tre e i sei anni lo frequenta).
L’Amministrazione comunale promuove ogni anno l’iscrizione alla scuola dell’infanzia inviando ai genitori dei bambini che compiono i tre anni
nell’anno una lettera che invita a considerare i vantaggi offerti in termini educativi dalla frequenza al servizio; la costante attenzione e importanza
attribuita dall’Amministrazione comunale alla scuola dell’infanzia si evince anche dalla consistenza del finanziamento all’istituzione comunale e
dal contributo erogato, anche per l’anno in corso, all’Associazione “Asilo Infantile Regina Margherita”, ente che “depubblicizzandosi” ha
mantenuto una parte di rappresentanza pubblica in seno al consiglio di amministrazione prevedendo la figura del Sindaco o un suo delegato come
membro di diritto.
E’ importante evidenziare che l’Istituzione consente la frequenza dei bambini con età compresa tra i 24 ei 36 mesi. L’Istituzione Comunale, che
fin dal 2006 ha attivato la cosiddetta sezione primavera, ampliando le iscrizioni anche per i bambini nati entro il 30 aprile.
Anche per l’anno scolastico in corso è confermata l’iniziativa della “ludo-scuola estiva”, garantendo un servizio importate per le famiglie
dell’intera città per tutto il mese di luglio.
Particolari sinergie verranno messe in campo a seguito dell’affidamento della gestione degli asili nido comunali all’Istituzione, con particolare
riguardo alla gestione delle iscrizioni con relativa graduatoria, alla gestione del personale educativo e di supporto, alla preparazione dei pasti e alla
manutenzione ordinaria.
Ristorazione scolastica
Si eroga il servizio per tutte le scuole di competenza comunale per i tre cicli. Con un incarico esterno si garantisce il controllo di qualità. Il numero
di pasti annualmente erogati ammonta a circa 380.000.
Scuola primaria e secondaria
- Si garantiscono i seguenti servizi: pre/post scuola, rilevazione presenze utenti servizio ristorazione scolastica, interventi di appoggio educativoassistenziale e sostegno didattico per i soggetti portatori di handicap e in disagio socio-culturale, compresi gli stranieri e gli appartenenti a culture
minoritarie, nonché attività pomeridiane integrative del curriculum ordinario.
Da segnalare la gestione diretta dei servizi parascolastici, che permette un miglior coordinamento e utilizzo delle risorse, il contenimento di
alcune voci di costo e la miglior soddisfazione del personale impiegato e dell’utenza di riferimento. Le ore erogate nel corrente anno scolastico
ammontano complessivamente a circa 12.000, cui vanno aggiunte altre 3.000 ore delle educatrici dipendenti di ruolo del Comune.
All’interno delle ore complessivamente erogate per l’insieme dei servizi è utile evidenziare che circa il 70% è impegnato per le azioni di sostegno
educativo e didattico sia a favore dei portatori di handicap sia a favore di minori in situazione di disagio..
Proseguono gli interventi di alfabetizzazione ed integrazione scolastica degli allievi stranieri con i laboratori affidati ad una facilitatrice linguistica
in continuità con gli interventi garantiti nei precedenti anni scolastici e inquadrabili negli impegni assunti con la sottoscrizione del protocollo
d’intesa con la rete di scuole cittadine, che a loro volta garantiscono quattro insegnanti suddivise tra le scuole dei due diversi gradi, come pure il
supporto logistico agli interventi di alfabetizzazione rivolti alle donne straniere e promossi dal C.T.P. stesso.
Si garantisce, anche con l’intervento dell’ufficio sport, il supporto organizzativo all’iniziativa della provincia di Varese “Sport si può – attività
motoria per disabili” che coinvolge una ventina di alunni disabili, frequentanti il primo ciclo di istruzione. Si evidenzia che in un istituto scolastico
per il primo anno si è avviato il progetto di “alfabetizzazione motoria” promossa dal Ministero e dal CONI
Proseguono le iniziative promosse dai vari Assessorati con valenza trasversale ai vari ordini e gradi della scuola che riguardano l’ambiente e
l’ecologia, l’educazione stradale (il Comando della Polizia Locale propone il progetto “La classe adotta un vigile”- Corso sperimentale di
educazione stradale per contribuire alla formazione specifica di tutti gli alunni delle scuole saronnese), l’educazione allo sport, la multiculturalità,
l’educazione all’immagine (“Arrivano i film”), l’educazione alla lettura e la diffusione dei libri tra le scuole che avviano progetti con la biblioteca
civica. Inoltre il Teatro “G. Pasta “ si fa promotore dell’iniziativa “ Studenti in scena” e del progetto “Teatro/educazione”
Da sottolineare il grosso impegno del personale dell’ufficio istruzione a supporto delle famiglie per la richiesta della attuazione della "Dote scuola"
in attuazione della L.R.19/2007.
Gli interventi di orientamento scolastico e professionale sono garantiti e promossi dal servizio Informagiovani / Informalavoro, che collabora
anche con il settore servizi alla persona nell’attivazione di interventi nelle scuole superiori tesi a contribuire al successo scolastico e ad evitare la
dispersione e l’abbandono scolastico, quali i laboratori “Re-load” e “Reagire”, nonché il progetto “Stop and go” richiesto dall’IPSIA “Parma”
La positiva esperienza del progetto “ Piedi – bus” prosegue per gli alunni delle scuole “S. Giovanno Bosco”, “Rodari” e “Ignoto militi” con la
collaborazione diretta dei genitori.
Infine si segnala la partecipazione del Comune, in qualità di socio, alla fondazione Istituto Tecnico Superiore “Angelo Rizzoli” per le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, su richiesta dell’Associazione Padre Monti, così come previsto dalla Regione Lombardia per la
realizzazione degli interventi di istruzione e formazione tecnica superiore (IFTS)
Biblioteca
Si intende mantenere il buon livello di erogazione dei servizi, confermando l’organizzazione, l’attività e i progetti attivi da anni, quali, in
particolare:
- l’aggiornamento costantemente del patrimonio librario e documentario con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di informazione e di lettura di
un’utenza sempre più numerosa e differenziata ( la biblioteca acquista mediamente 3000 libri e attiva
abbonamenti a un centinaio di
periodici);
- l’acquisto e il prestito di materiale multimediale (DVD, CD audio e audiolibri);
- la promozione della lettura attraverso numerose iniziative rivolte prevalentemente ai bambini e ai ragazzi: letture animate, laboratori di lettura e
scrittura, incontri con autori e stampa di bibliografie con particolare attenzione ai progetti rivolti ai più piccoli, quali “Nati per leggere” e
“taccuino di viaggio”;
- la revisione del patrimonio finalizzata all’eliminazione dei documenti in cattivo stato e/o obsoleti per garantire maggiore affidabilità
dell’informazione e risparmio di tempo per utenti e bibliotecari nel reperimento dei libri, oltre che a migliorare l’aspetto generale della raccolta;
- il consolidamento dell’iniziativa “Bibliostar: il prestito stellare” che attualmente vede attivi numerosi punti di prestito di libri per ragazzi
presso i nidi e le scuole materne, elementari e medie di Saronno;
- servizio gratuito di navigazione WiFi
- l’accesso a 4 postazioni Internet a disposizione presso la Biblioteca di Saronno, abilitate per consentire agli utenti servizi quali la
consultazione del fascicolo sanitario elettronico, la scelta /revoca del medico, la prenotazione di visite specialistiche e a tutti i servizi on line
che via via le Pubbliche Amministrazioni implementano.
- l’adesione a MediaLibraryOnLine, (MLOL) il primo network italiano di biblioteche pubbliche per la gestione di contenuti digitali al quale
aderiscono più di 2000 biblioteche di 10 regioni italiane, che offre la possibilità di consultare la banca dati Press Display, la più grande edicola
on line; MLOL offre inoltre la possibilità di ascoltare e scaricare audiolibri, vedere film in streaming, consultare banche dati ed enciclopedie,
corsi di formazione on line, archivi di immagini e prendere in prestito e-book
- Il progetto “nave”, che vede il coinvolgimento della biblioteca nella realizzazione di un punto prestito all’interno dell’URP dell’ospedale di
Saronno al fine di creare occasioni di svago e di cultura promuovendo la lettura durante il periodo del ricovero ospedaliero.
Sistema bibliotecario
Per adempiere a quanto prescritto dalla Legge Regionale il Sistema bibliotecario di Saronno opera su diversi fronti, si occupa infatti di: promozione
della lettura sul territorio; formazione e aggiornamento del personale; coordinamento e centralizzazione degli acquisti di materiale librario e
documentario; consulenza biblioteconomica e informazione bibliografica, consulenza per la parametrizzazione e l’utilizzo del software Q Series;
realizzazione e stampa di bibliografie, tessere e segnalibri; partecipazione attiva ai gruppi di lavoro istituiti dal Servizi Biblioteche provinciale
caratterizzandosi come uno dei Sistemi bibliotecari più attivi della provincia di Varese.
Cultura e teatro
Pur con il consistente ridimensionamento delle risorse a disposizione, il ruolo dell’assessorato risulta essere determinante nel coordinamento delle
proposte culturali della città, proposte che nell’anno si svilupperanno attorno a progetti di particolare impegno, quali:
• le celebrazioni per il decennale del gemellaggio con la città di Challans il cui programma prevede lo scambio durante l’anno scolastico di
diverse classi d’alunni delle scuole secondarie, con il coinvolgimento dello IAL, il Collegio Castelli, l’Istituto Orsoline di San Carlo,
l’Istituto Prealpi, la partecipazione di un folto gruppo di challandesi dall’8 al 12 maggio in occasione della tradizionale festa “Associazioni
in piazza”, l’ospitalità del Gruppo Anziani di Challnas, la Pedalata del gemellaggio (luglio-agosto), il viaggio del decennale a Challans (512 agosto) in occasione di autre fois Challas, la partecipazione alla Foire des Minées con l’allestimento di uan cena italiana (2- 12
settembre)
• la collaborazione con il Comune di Milano e la Parrocchia del Santuario della Beata Vergine dei Miracoli in occasione della mostra
“Bernardino Luini e i suoi figli” a cura del Prof. Giovanni Agosti, ci si attiverà per promuovere le eccellenze
• in occasione della festa della donna, la mostra d’arte figurativa “Donne in cortocircuito” di Nazzareno Barutta, organizzata, con la
performance dell’attrice Anella Todeschini , l’incontro “Donne : uno sguardo al maschile”, la fiaccolata contro la violenza in
collaborazione con “Rete rosa”, Lions club Saronno host, l’Istituto italiano di fotografia e con il sostegno della fondazione comunitaria del
Varesotto;
• Gli incontri in Villa Gianetti “dall’Impressionismo alla Metafisica” in collaborazione con il Centro studi sul Chiarismo “Francesco De
Rocchi”
• Collaborazione nell’ambito del progetto MOSLO – mobilità sostenibile in Lombardia- per la ferrovie dimenticate Saronno-Seregno.
• In occasione della Giornata Mondiale della Poesia la presentazione dell’opera del poeta saronnese “Simone Cattaneo”
• l’iniziativa “Associazioni in piazza” con il concorso legato alla rievocazione storica “Saronno e Challans una volta” nei primi anni del ‘900
• La partecipazione alla Festa della Filosofia, un festival che nasce dall’idea di proporre al pubblico i più importanti filosofi e intellettuali
italiani in dialogo tra di loro e con il pubblico attraverso una modalità diversa dalla classica conferenza. Il festival è alla sua quirta edizione
e coinvolge oltre a Saronno i comuni del Polo delle Groane (Rho, Garbagnate M., Bollate, Cesate, Senago), il comune di Sabbioneta. Il
programma dell’edizione 2014 ruota attorno al tema “Pensare l’energia”. A Saronno verranno ospitati i seguenti interventi: con la
collaborazione dell’Associazione culturale “l’isola che non c’è”: Energie rinnovabili ed energia nucleare E. Boncinelli, F. Inzoli e M.
Ricotti, L’enigma dell’energia M. Lizzero, La caverna di Platone e l’energia del mito P. Pedersini, Il principio che muove il mondo da
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Eraclito a Bergson G. Uboldi.
La valorizzazione di alcuni artisti residenti a Saronno con la realizzazione di mostre dedicate alla loro opera.
Il fotofestival: rassegna fotografica
La gestione del portale delle associazioni che permetta la comunicazione diretta tra le associazioni e l’amministrazione per un costante
aggiornamento del calendario delle iniziative proposte
La prosecuzione di un percorso partecipato e condiviso per individuare spazi idonei per le associazioni
La gestione e la valorizzazione degli spazi disponibili con particolare riguardo al Palazzo occupato dall’Università dell’Insubria, già
Seminario diocesano, alla Villa Gianetti, alla Casa Morandi
La partecipazione al tavolo di lavoro “Binario comune” sullo sportello polifunzionale previsto nella Stazione Saronno Centro
La divulgazione presso le associazioni di forme di finanziamento dei progetti in collaborazione con la Fondazione Comunitaria del Varesotto
La programmazione di iniziative e la partecipazione a bandi in vista di EXPO 2015
La partecipazione al percorso progettuale “Varese land of tourism” promosso dalla Provincia
Da segnalare infine il coinvolgimento e la collaborazione con il Teatro “G. Pasta” nella forma della Fondazione, a partire
dall’organizzazione di proposte di animazione culturale estive.
Per i bambini il corso di cucina e i progetti diritti in gioco e impara l’arte dai nonni.
Eventi
In collaborazione con l’Ufficio Commercio è stato elaborato un programma di eventi di piazza condiviso con l’Associazione Commercianti per
animare il centro cittadino e venire così incontro alle esigenze del distretto del commercio. Il programma consiste in una trentina eventi
organizzati nella zona pedonale, fra cui si segnala di seguito quelli di particolare rilievo che vedono il coinvolgimento dell’ufficio cultura:
- il carnevale cittadino, organizzato in collaborazione con la Proloco e il Comitato amici del carnevale, con la riproposizione della sfilata dei
carri e la presentazione delle due maschere saronnesi Re Amaretto e Regina Granella;
- Rabici, una sorta di fiera/evento sul tema della bicicletta intesa come oggetto di lifestyle, design e mezzo alternativo di mobilità quotidiana;
- la notte bianca;
- i mercatini del Trentino che avvia il periodo natalizio.
Si manterranno inoltre attività ormai consolidate nel corso degli anni, quali, in particolare:
- le proposte legate al linguaggio cinematografico (cineforum, cinema sotto le stelle, cinema a merenda..);
- la manifestazione dedicata ai bambini “Impara l’arte in cucina” con laboratori di cucina per i più piccoli;
- la manifestazione “Impara l’arte dal nonno”, in cui nonni e bambini si confrontano nella realizzazione artigianale di oggetti;
- il sostegno al progetto “Sindaco difensore dei bambini”;
- i laboratori estivi del progetto “Stai fresco”;
- l’ormai tradizionale appuntamento con il Fotofestival nel mese di settembre in collaborazione con l’associazione “Fotoamatori”;
- “Parole la mattina” dando la propria collaborazione all’associazione Maruti,
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il supporto al progetto di gemellaggio con la città di Challans in Vandea prosegue con scambi tra le scuole (istituti alberghieri, scuola
secondari “A. Moro”); partecipazione alla rievocazione storica di maggio e all’iniziativa “impara l’arte”; nostra delegazione alle manifestazioni
challandesi “Autrefois Challans” e “Foire des Minées”.
il coordinamento delle iniziative per celebrare la giornata della memoria, il giorno del ricordo e altre ricorrenze istituzionali.
Pari opportunità
L’impegno con l’associazione “rete rosa” verrà rafforzato dalla stesura e sottoscrizione di una convenzione.
L’attività proseguirà inoltre con la realizzazione del progetto, cofinanziato dalla Regione Lombardia “Libera io liberi tutti” che sostiene
l’apertura del centro territoriale con azioni di supporto alle volontarie dell’Associazione che gestisce il centro territoriale contro la violenza
sulle donne e con azioni di comunicazione e sensibilizzazione rivolte a tutta le cittadinanza e in modo particolare ai giovani con un’ampia
campagna pubblicitaria, che informi la cittadinanza sull’esistenza del centro stesso e sui servizi che è in grado di erogare.
Si intende proseguire il lavoro del CUG “comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e
contro le discriminazioni”, con la stesura del piano triennale delle azioni positive.
Si assicureranno forme di collaborazione a sostegno delle associazioni che divulgano le tematiche inerenti e operano a tutela delle donne nei
diversi ambiti, con particolare riguardo alle ricorrenze annuali, quali la giornata internazionale della donna e la giornata del fiocco bianco,
nell’ambito della campagna contro la violenza sulle donne.
Si conferma il sostegno ai corsi del C.T.P. di insegnamento dell’italiano alle donne straniere, ospitato in biblioteca.
Informagiovani/Informalavoro
Attraverso questo servizio, che è andato nel corso degli anni potenziandosi, si attueranno le scelte che l’amministrazione intende operare con e per i
giovani, valorizzando e potenziando quanto avviato nell’ultimo biennio.
In particolare si intende:
- attivare una consulta giovani, nell’ambito del progetto “piani di lavoro territoriali sulle politiche giovanili”
- coinvolgere le associazioni giovanili come primi interlocutori del portale delle associazioni,
- potenziare lo “Spazio anteprima” in attesa di una nuova sede di proprietà da destinare alle attività ideate e gestite direttamente dai giovani,
- sostenere momenti di aggregazione ideati e gestiti dalle associazioni giovanili, con particolare riguardo alla rassegna Jazz e al festiva
“Bandzilla! Saronno te le suona”.
- coinvolgere le associazioni giovanili in progetti di ampio respiro, quale, in particolare i “piani di lavoro territoriali sulle politiche giovanili”
- collaborare con il gestore dell’ostello della gioventù, secondo le linee indicate dalla Regione Lombardia, per l’avvio e la promozione della sua
attività.
Si manterranno inoltre tutte le principali attività svolte dal servizio, che vengono garantite dal personale di ruolo con la collaborazione di eventuali
figure esterne, se disponibili, quali, una figura assegnata dal Centro per l’impiego (socialmente utile) e da un giovane attraverso la cosiddetta “dote
comune” istituita dalla Regione Lombardia.
Le attività si articolano come segue:
informazione:
- aggiornamento degli archivi cartacei e attivazione servizio Internet attraverso la creazione di un’interfaccia utente per la navigazione guidata
in Internet, consultabile dalle postazioni in autoconsultazione;
- aggiornamento del sito
- collaborazione e implementazione del portale delle associazioni
lavoro:
- Contatto diretto con tutti i soggetti del territorio che offrono servizi per il lavoro
- Collaborazione con il Centro per l’Impiego.
- Avvio di un’area operativa denominata “Network Formazione, Orientamento e Lavoro” da inserirsi nella rete regionale dei Servizi
all’impiego, consentendo anche l’attivazione di un servizio di incontro domanda/offerta .
- Realizzazione di incontri informativi
- Realizzazione del “salone dell’imprenditoria e della creatività giovanile”.
scuola post-obbligo:
- Organizzazione del Salone “Spaziorientamento” e stampa della guida “Sceglilascuola”.
- Realizzazione del progetto “Informarsi per scegliere” nelle classi terze medie delle scuole statali e Incontro informativo rivolto ai genitori.
- Potenziamento dei colloqui individuali di orientamento.
scuola post-diploma:
- Contatti diretti con gli insegnanti raccolta e l’elaborazione dei dati relativi alla dispersione scolastica, al successo/insuccesso formativo,
all’orientamento e al riorientamento;
- analisi quanti-qualitativa dei dati relativi alle rilevazioni annuali dei percorsi degli alunni;
- realizzazione di un monitoraggio costante delle situazioni di abbandono / rischio dispersione nelle scuole medie superiori di Saronno, in
collaborazione con le scuole stesse.
- Organizzazione del “Salone dello studente” anche con il coinvolgimento degli studenti delle scuole superiori nelle attività legate al Salone
per favorirne la partecipazione. Incontri informativi in concomitanza con il “Salone”.
- Incontri informativi con studenti universitari,
- Test orientativi per la scelta post-diploma.
- Servizio di consulenza individuale (colloqui di orientamento)
- Incontro informativo sulle professioni del turismo in concomitanza con il “Salone delle vacanze”.
ri-orientamento
- Diffusione di una cultura contro la dispersione e a favore del successo formativo, favorendo la circolarità delle informazioni e delle buone
prassi
protagonismo giovanile
- Attivare un processo di pianificazione strategica territoriale nell’ambito delle politiche giovanili mettendo in rete un’ampia platea di soggetti
pubblico-privati in grado di agire sia a livello programmatorio e che a livello operativo, assicurando un positivo ed elevato impatto sulla
qualità della vita della popolazione giovane dei Distretti di Varese, Saronno e Luino.
- Promuovere attività di governance relative alle politiche giovanili che supportino diversi livelli d’intervento, da una maggiore
partecipazione dei giovani al livello decisionale inerente le politiche in oggetto sino ad una maggiore definizione delle cornici teoricometodologico d’intervento e ad un consolidamento del lavoro di rete.
- Realizzazione del “salone dell’imprenditoria e della creatività” – la primavera dell’imprenditoria
- Favorire percorsi di socializzazione e aggregazione che qualifichino il tempo libero come occasione di crescita, con un’attenzione non solo a
contrastare i fattori di rischio, ma soprattutto a promuovere i fattori protettivi.
- Sviluppare iniziative mirate a sostenere la creatività giovanile, attraverso iniziative di formazione, documentazione, promozione e ricerca,
nonché apertura al mercato professionale, anche facendo circolare i contatti tra i giovani e imprese, locali pubblici, altri spazi di produzione
di attività artistiche creative.
- Aggiornamento degli archivi.
- Promozione delle opportunità informative disponibili presso lo sportello. Promozione del servizio, anche in collaborazione con la
Biblioteca.
Campus
- In collaborazione con il Consorzio “parco del Lura” e con il Museo della Ceramica “Giuseppe Gianetti” attivazione di un campus rivolto ai
ragazzi dai 14 ai 17 anni durante i mesi di giugno e di luglio che quest’anno coinvolgerà i ragazzi nella promozione della città in vista di
Expo2015
Sport
ll nuovo Direttivo della Consulta Sportiva, eletto lo scorso anno in seguito all’approvazione del nuovo Regolamento ed all’istituzione della
nuova Consulta, è coinvolto nell’organizzazione della Festa dello Sport del 25-26 maggio
Si provvederà alla verifica delle convenzioni in essere ed alla riformulazione di quelle in scadenza
Si prosegue nella redazione di un piano annuale per le attività sportive in generale e per la diffusione e l’incremento delle stesse, con particolare
riguardo alle iniziative di orientamento e avviamento allo sport e all’organizzazione di manifestazioni sportive all’interno del progetto Saronno in
sport che per il 2014 prevede il seguente sviluppo:
- da gennaio a marzo – 8 Gare Regionali di ATLETICA LEGGERA presso la Pista Indoor del Centro Polisportivo F.Dozio organizzate con
O.S.A.Saronno;
- da marzo a settembre – 4 Gare Regionali ed 1 Nazionale di ATLETICA LEGGERA presso l’impianto di Atletica dello Stadio organizzate
con O.S.A.Saronno
- TROFEO INTERREGIONALE FRIGERIO di Marcia;
- coinvolgimento nel 8° CAMPIONATO ITALIANO DI TCHOUKBALL in collaborazione con la Federazione Italiana Tchoukball, presso
la palestra del Centro Polisportivo F.Dozio
- RUNNING DAY - CORSA COMPETITIVA su circuito interno al centro cittadino che si svolge in 2 fasi: nel tardo pomeriggio con la
partecipazione dei bambini, in serata con i cittadini e
l’intervento di specialisti della corsa su strada organizzata con Running Saronno;
- due gare provinciali di ginnastica e saggio accademico C.E.F. MARIO CORRIAS con esibizione degli atleti presso la palestra del Centro
Polisportivo F.Dozio.
- 31^ edizione della STAFFETTA 24 X 1 ORA presso lo Stadio di via Biffi, organizzata con il G.A.P.Saronno;
- GIRO DELLE TRE PROVINCE corsa campestre organizzata dal G.A.P. Saronno e STRASARONNO, nuova manifestazione podistica;
- Finali dei Campionati Provinciali giovanili di pallavolo presso il Paladozio;
- 4 Trofei di Nuoto: MEETING DISABILI a gennaio - SARONNO FAMOSI a marzo -CIITA' DI SARONNO il 25 aprile - MASTER a
novembre.
- Festa dello Sport fine settimana di prove ed esibizioni sportive che include un momento dedicato al riconoscimento degli atleti distintisi nel
corso della stagione sportiva.
Prosegue presso la scuola “Vittorino da Feltre” dell’Istituto comprensivo “Aldo Moro” la sperimentazione di alfabetizzazione motoria promossa
dal MIUR e dal CONI, mentre indiverse scuole Primarie si svolgono attività i avvicinamento allo Sport tramite l'intervento di diverse Associazioni
Sportive Pallavolo Saronno, Saronno Softball, Skating Club, Shojin Dojo ed Amici Matteotti
E' partito a gennaio il progetto SPORT SI PUO' di nuoto con gli alunni disabili delle scuole Primarie e Secondarie di 1° grado e terminerà a fine
maggio
Si garantirà la collaborazione organizzativa per le altre manifestazioni in programma che prevedono annualmente un’edizione a cura delle
numerose associazioni sportive.
Si assicureranno inoltre le seguenti attività:
- gestione e coordinamento delle palestre e degli impianti sportivi di competenza;
- gestione amministrativa dell’utilizzo degli impianti sportivi e delle palestre di proprietà e in concessione da parte della Provincia di Varese;
- collaborazione con l’Università dell’Insubria nella gestione degli impianti sportivi necessari all’espletamento dei corsi;
- coordinamento e promozione delle attività presso la palestra Dozio con particolare riguardo alla pista indoor
- promozione per l’uso degli impianti sportivi e delle palestre;
- informazione, comunicazione, pubblicità delle iniziative legate allo sport
- sostegno dell’attività delle associazioni sportive e delle manifestazioni tramite concessione di patrocini e di contributi;
- supporto organizzativo - amministrativo, gestione e coordinamento della Consulta sportiva;
- redazione di convenzioni e di contratti con le associazioni e le società sportive e periodica verifica dell’adempimento degli obblighi
conseguenti ai rapporti contrattuali;
- collaborazione con i competenti Uffici Tecnici comunali per il monitoraggio degli impianti sportivi (stato degli immobili e delle attrezzature,
- segnalazione dei guasti e delle
inefficienze,progettazione di interventi da eseguire, richiesta di collaudi);
3.4.4 - Risorse umane da impiegare:
istruzione: 1 Funzionario (Cat. D.3); 2 istruttore amministrativo (Cat. C.); 2 collaboratori tecnici (cat.B); 1 autista (Cat. B); 4 educatrici (Cat. C )
biblioteca: 1 direttore- funzionario socio culturale(Cat. D3); 1 istruttore direttivo (cat. D1), 5 assistenti – istruttori amministrativi contabili
(Cat. C.) ; 1 collaboratori tecnico (Cat. B.3)
ufficio cultura: 1 funzionario culturale (Cat. D. 3); 2 istruttore educativo socio culturale (Cat. C.) ; 1 istruttore amministrativo contabile –
(Cat.C.);
Informagiovani/Informalavoro:1 istruttore amministrativo -orientatore (Cat. C.3); 1 collaboratore tecnico (cat.B ); 1 istruttore socio culturale
(cat. C2)
Sport: 1 istruttore amministrativi contabili – (Cat.C.)
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare:
strutture:
- edifici scolastici di proprietà ( 4 scuole materne, 6 scuole primarie, 3 scuole secondarie di primo grado ),
- Stabili di Via Parini e di Via Biffi
- Centro Culturale Casa Morandi ( Biblioteca Civica; spazio espositivo Sale della Nevera, Teatro Giuditta Pasta, cortili e giardino);
- Villa Gianetti
- Auditorium Scuola media Aldo Moro;
- Palazzo dell’Università;
- Centro cottura.
- strutture sportive di proprietà
Saranno inoltre utilizzate tutte le risorse a disposizione del Settore e dell’Ente, indipendentemente dalla loro allocazione o attribuzione al fine della
massima razionalizzazione dei costi.
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore L.59/97; D.Lg.vo 112/98; D.P.R. n. 233/98, l’art. 19 ; L. n. 111/11 e L 183/11; D.P.R.
n.233/98; L. 285/97; L. 23/96 L.R. 31/80 ; L. 53/03; , L.R.1/00. D. Lgs. n. 267/00, L.R n. 1/03; L.R. 81/85;L.n. 53/2000; D.lgs. n.151/01 D.lgs. n.
198/06; L. 154/01;
PROGRAMMA N. 0008
RESPONSABILE: Assessore Dott.ssa Valeria Valioni – Dirigente Dott.ssa Lorena Corio
SERVIZI SOCIALI
3.4.1 - Descrizione del programma:
Il programma si articola nei seguenti servizi:
– Asili Nido, Servizi per l’infanzia e per i minori
– Servizi di prevenzione e riabilitazione
– Strutture residenziali e ricoveri per anziani
- Assistenza e servizi diversi alla persona
3.4.2 - Motivazione delle scelte
Asili Nido, Servizi per l’infanzia e per i minori
L’Asilo Nido è un servizio diurno con finalità educative e sociali che collabora con le famiglie alla crescita e formazione dei bimbi in età compresa
di norma tra 6 mesi e 36 mesi, nel rispetto dell’identità individuale, culturale , religiosa. Svolge anche servizio di mensa e riposo. I posti teorici
disponibili sono complessivamente n. 120 (60 al Nido Gianetti e 60 al Nido Candia); per valorizzare al meglio la funzione del Servizio viene
applicata la quota aggiuntiva del 20% di ammissioni in più, come contemplato dalla normativa vigente, (al momento presente n. 3 con frequenza
tempo pieno e 4 part time al Nido Gianetti e n. 5 al nido Candia con frequenza part time) senza compromettere la qualità dell’intervento educativo,
data la compensazione di tale aumento con la ricorrente assenza di bambini per morbilità.
Gli asili nido, in applicazione della Deliberazione G.R. n. 20588/05 sono aperti per 47 settimane dal 01/09/2013 al 01/08/2014 dalle ore 7,30 alle
ore 18,00.
In corso d’anno sono previste due giornate di open day per favorire la conoscenza del Servizio da parte delle famiglie interessate (Nido Candia
11/01/2014 – Nido Gianetti 18/01/2014) e gli asili nido saranno presenti con uno stand, organizzato in collaborazione con i genitori del Comitato di
Partecipazione, all’iniziativa “Associazioni in piazza” prevista il giorno 11 maggio 2014.
Accanto ai Nidi Comunali sono presenti in città n. 10 Asili nido privati accreditati con una capienza complessiva di n. 182 posti.
La domanda cittadina di posti nido trova accoglienza esauriente nella rete integrata dei nidi pubblici e privati accreditati, per i quali viene redatta
un’unica graduatoria ( 13 bambini rimangono in lista d’attesa a tutt’oggi, rispetto alla graduatoria stilata a maggio per gli ingressi da settembre ’13,
anno scolastico 2013/’14).
L’A.C. impegnata da diversi anni nella promozione della rete integrata dei servizi per la prima infanzia, ha attuato il Piano Triennale nidi
finalizzato ad incrementare l’’offerta territoriale di posti nidi tramite “acquisto” di posti presso i nidi privati, accessibili per i cittadini alle stesse
condizioni assicurate dai Nidi Comunali (prestazioni offerte e rette richieste); è in corso la quarta annualità straordinaria, finanziata con i fondi non
spesi nel triennio e con ridistribuzione di fondi non utilizzati da un Comune del distretto del Piano di Zona. E’ stata richiesta all’ASLl’assegnazione
dei fondi eventualmente non spesi da altri distretti della Regione.
Le novità più significative che hanno riguardato i nidi pubblici nell’ultimo biennio sono le seguenti:
1. La gestione degli asili nido è stata affidata, dal Comune, all’Istituzione Comunale Monsignore Pietro Zerbi con delibera del C.C. n.36 del
14.06.2012
2. All’interno del piano tariffario per i servizi a domanda individuale, il Consiglio Comunale ha approvato i criteri per la determinazione delle
rette degli Asilo Nido Comunali decorrenti dell’1/1/2014 con l’obiettivo di richiedere un più congruo concorso al costo rette (deliberazione
C.C. n. 36 del 4/07/2013). L’Amministrazione Comunale, all’interno delle prerogative previste nel Piano di Zona Sociale di cui Saronno è
capofila, ha disposto di sollevare la famiglia per il corrente anno educativo (2013/’14) dalla suddetta maggiorazione, coprendo tale aumento con
l’erogazione di voucher a carico del Fondo Intesa Famiglia-Azione 1/0-3 anni.
3. E’ stato approvato, con delibera n. 72 del 17.12.2013, dal Consiglio Comunale il nuovo Regolamento per la gestione degli asili nido.
4. E’ in via di definizione il documento di disciplina del Comitato di Raccordo, organo comunale composto dall’Assessore ai Servizi Sociali (del
cui ambito di indirizzo comunale i nidi fanno parte, come unità d’offerta sociale) e dal relativo dirigente, dall’Assessore alla pubblica Istruzione
e dal relativo Dirigente, dall’Assessore ai Servizi Finanziari e relativo Dirigente.
A Area minori - Interventi integrativi e sostitutivi familiari
Gli interventi a sostegno della famiglia nell’esercizio delle funzioni genitoriali di cura ed educazione dei minori sono gestiti dall’Ufficio Servizi
Sociali all’interno dei progetti di sostegno sociale professionale utilizzando le strutture socio-formative, ludico-ricreative e di volontariato presenti
in città.
I principali interventi esperiti sono riconducibili a:
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Sostegno socio-psico-educativo effettuato da 5 assistenti sociali dedicate all’area Minori, affiancate per gli aspetti educativi da educatrici
professionali afferenti alla medesima area e nelle situazioni più delicate e complesse da 3 psicologhe
inserimento pomeridiano o per l’intera giornata durante l’orario extrascolastico (presso realtà aggregative organizzate (Centro Diurno Comunale
derivante dalla riorganizzazione ed unificazione del Centro di Aggregazione Giovanile [Tam Tam e Scatola Magica] con i Bruchi, Bottega di
Geppetto c/o Villaggio SOS, Oratori, Centri Ricreativi Diurni estivi…);
sostegno di stampo socio-educativo e supporto compiti tramite affiancamento di volontari e di giovani impegnati nel Progetto “Dote Comune” e
nel progetto di Servizio Civile “Educando in Provincia di Varese”;
sostegno educativo al minore tramite famiglie d’appoggio;
utilizzo gratuito o a costo agevolato dei servizi diurni (Asili Nido, scuole materne, mense scolastiche);
inserimenti presso corsi di formazione professionali;
Assistenza domiciliare educativa per minori (A.D.M.);
Gli interventi di sostituzione della famiglia rivolti a tutelare i minori dalle conseguenze delle gravi distorsioni educative familiari si traducono in:
• affidi eterofamiliari a famiglie, persone singole o a parenti entro il 4° grado;
• affidi a Comunità Alloggio o Comunità di tipo familiare e terapeutiche o a Centri di Pronto Intervento.
In attuazione alle indicazioni legislative, il ricorso strutture residenziali avviene come estrema ratio, nel superiore interesse del minore e delle sue
esigenze, privilegiando comunità di tipo familiare o comunità educative. Il collocamento in comunità terapeutiche avviene d’intesa con i
servizi specialistici, in particolare l’U.O. di Neuropsichiatria Infantile.
Gli interventi integrativi e sostitutivi della famiglia sono spesso attraversati dall’attività di collaborazione con la Magistratura minorile che si
manifesta attraverso:
• indagini psico-sociali e segnalazione di situazioni di trascuratezza, maltrattamento e/o abbandono, avviate d’ufficio o su richiesta della
Magistratura;
• relazioni di osservazione su minori indagati per reati penali;
• esercizio della funzione di affidatario o tutore di minori con genitori soggetti a prescrizioni o decaduti dalla patria potestà;
• mediazione familiare.
Le attività di progettazione, monitoraggio e valutazione degli interventi integrativi e sostitutivi della famiglia richiedono competenze
multidisciplinari integrate; attualmente l’équipe minori è formata da assistenti sociali ed educatori professionali dipendenti dall’A.C. e da psicologi
a contratto professionale.
Tale profilo è assente nell’organico dell’Ente, ma la relativa prestazione è indispensabile in casi di tutela minorile o, comunque, situazioni
complesse per un adeguato lavoro d’equipe.
A.1 Assistenza domiciliare educativa ai minori e alle loro famiglie.
Il Servizio di assistenza domiciliare educativa ai minori e alle famiglie (A.D.M.) è un intervento preventivo/riparativo integrato nella rete di servizi
esistenti nell’area dei minori.
Lo stesso si declina come intervento a favore dei minori in difficoltà e delle loro famiglie, sostenendo i genitori a riappropriarsi delle proprie
potenzialità educative, riabilitando le funzioni genitoriali compromesse attraverso l’elaborazione delle conflittualità relazionali, favorendo la
socializzazione e l’integrazione dei minori nel contesto scolastico e sociale; nel tempo il suo consolidamento ha favorito la permanenza dei minori
nel proprio contesto familiare e territoriale dando concretezza ai dettami legislativi che sanciscono il diritto del minore a crescere e ad essere
educato nell’ambito della propria famiglia.
Laddove non è stato possibile perseguire tale obiettivo l’A.D.M. ha comunque permesso un’osservazione più approfondita delle dinamiche
relazionali interne alle famiglie, offrendo agli operatori strumenti di valutazione più adeguati nell’individuazione di strategie operative.
Nella progettazione degli interventi viene posta attenzione a individuare obiettivi dettagliati perseguibili in tempi brevi. Infatti l’esperienza sino ad
ora maturata ha dimostrato che questo servizio è funzionale alle situazioni familiari che non risultano particolarmente compromesse, e nei cui
confronti è possibile formulare una prognosi di recuperabilità. Vero è che negli ultimi anni le famiglie presentano maggiori fragilità e complessità
sia a livello socioeconomico che relazionale e spesso sono interessate da più problematiche che si autoalimentano e rinforzano.
Si ribadisce l’attenzione nel costruire interventi condivisi con la famiglia e modulati sulle specifiche esigenze del nucleo e dei minori.
L’unità operativa Assistenza Domiciliare Educativa è costituita da n. 3 educatrici dipendenti a tempo parziale (2 a 30 ore sett. 1 a 25 ore sett.), due
delle quali hanno usufruito nel 2013 del congedo per maternità. Con giugno 2014 si prevede che l’equipe ritorni stabile.
Dal 2008 è attivo il servizio voucherizzato, la cui erogazione è affidata a soggetti accreditati dall’Amministrazione Comunale; il patto di
accreditamento è stato sottoscritto da 3 cooperative sociali ed è valido fino ad agosto 2014.
Attualmente sono in corso 19 interventi (13 dei quali con voucher) che interessano 40 minori; nel 2014 sono stati avviati anche 2 interventi a favore
di minori affetti da autismo.
L’unità operativa educativa garantisce inoltre gli incontri protetti prescritti dall’Autorità Giudiziaria (Tribunale per i Minorenni, Tribunale
Ordinario): si tratta di interventi finalizzati a sostenere la relazione tra genitori e figli in situazione di grave crisi o conflitto familiare e a garantire il
mantenimento della relazione con il genitore in difficoltà in un contesto accogliente e protetto, specificatamente strutturato per le esigenze di
bambini e ragazzi. Gli incontri possono riguardare anche i nonni ed i parenti non conviventi. Da settembre 2013 gli incontri si svolgono c/o una
sede del Villaggio SOS, in attesa della ristrutturazione dell’immobile sito in via Don Luigi Monza per il quale è allo studio una progettazione più
ampia di interventi diversificati a favore dei minori e delle famiglie in difficoltà.
Attualmente sono in corso 10 interventi, relativi a 12 minori che incontrano uno o entrambi i genitori; di questi 2 sono effettuati fuori territorio, 1
è cogestito col Comune di Uboldo, cui spettano gli oneri economici. Nel corso dell’anno si prevede l’avvio di altri 3 / 4 interventi.
A gennaio 2014 si è concluso il tirocinio di Dote Comune e dai primi di febbraio è iniziata la collaborazione con una volontaria del servizio civile
in attuazione del progetto “Educando in Provincia di Varese” in collaborazione con ANCI Lombardia: grazie a questa risorsa anche quest’anno 7
minori stanno usufruendo di un sostegno individualizzato al proprio domicilio per le difficoltà scolastiche e volto alla socializzazione.
A.2 Affido familiare
Il servizio affidi negli anni ha visto diminuire le offerte di disponibilità da parte di famiglie che spontaneamente si candidano all’affido.
Nel 2014 sono cinque i minori collocati in affidamento eterofamiliare e una minore presso parenti entro il IV grado.
Al fine di rilanciare tale servizio si prevede la partecipazione alla nascente rete di coordinamento dei servizi affido della Provincia di Varese, con
attenzione a bandi per il finanziamento di progetti in tal senso, valutando e valorizzando possibili partnership nel terzo settore.
A.3 Accoglienza minori in comunità alloggio e strutture semiresidenziali
Come precisato nei passaggi precedenti l’inserimento residenziale di minori in Comunità alloggio e Comunità di tipo familiare rappresenta la
soluzione estrema, un intervento a termine il cui scopo è aiutare i soggetti accolti a progettare e realizzare il proprio futuro oltre la comunità.
Il tempo di permanenza deve essere il più breve possibile, ma comunque adeguato ai bisogni del minore accolto, così che lo stesso acquisisca e
recuperi una identità personale, una sicurezza interiore e una capacità relazionale.
In quest’ottica l’Assessorato attua progetti di inserimento nelle strutture residenziali, solo quando interventi attuati a domicilio si sono rivelati i
inefficaci e vi sono fondate preoccupazioni circa il benessere psicofisico dei minori nel permanere a domicilio o sul territorio.
Nell’anno 2013 sono stati dimessi dalle Comunità educative residenziali n.3 minori; 2 interventi di collocamento madre/bimbo e madre/ figlia
adolescenti si sono conclusi rispettivamente in poche settimane e pochi giorni. Una mamma con i 2 figli ha concluso positivamente un percorso
durato alcuni anni.
Ad oggi in comunità educative sono inseriti 15 minori, di cui 4 per progetto di Messa alla Prova; 2 sono stranieri non accompagnati.
Altri 2 minori sono in Comunità Terapeutica, mentre 3 giovani stanno proseguendo positivamente il loro percorso verso l’autonomia in regime di
prosieguo amministrativo.
Inoltre 15 minori frequentano il Centro diurno “La Bottega di Geppetto” gestita dalla Cooperativa Villaggio SOS di Saronno.
Anche per il 2014 la Regione Lombardia ha stanziato dei fondi da destinare a rimborso per i Comuni che sostengono i coti, nella misura di €
35/die, per quelle prestazioni e interventi di natura sociosanitaria volte al recupero e tutela del benessere psicofisico del minore, a favore dei minori
accolti presso le strutture di accoglienza residenziali a seguito di provvedimento di allontanamento dal nucleo familiare di origine disposto
dall’Autorità giudiziaria minorile, per motivazioni riconducibili a fenomeni di abuso, violenza e/o maltrattamento, che necessitano di interventi di
cura, assistenza e recupero terapeutico.
I contributi sono distribuiti attraverso gli Uffici dei Piani di Zona che svolgono funzioni di raccolta dati, monitoraggio e distribuzione delle risorse
assegnate. Il Comune di Saronno, come capofila dell’ambito, svolge questa complessa funzione di snodo della procedura.
A.4 Centro Ricreativo Diurno Estivo
Nell’anno 2013 è stato sperimentato l’affidamento della gestione del centro diurno estivo in concessione ex art. 30 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i,
demandando all’affidatario la gestione complessiva (amministrativa ed educativa dell’unità di offerta) così come risultante dalle proposte valutate
con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa; tale prova ha dato ottimi risultati, garantendo un elevato livello professionale della
gestione, un’offerta settimanale ampia e varia nonché una buona gestione della parte amministrativa e burocratica. Questo sistema ha, altresì,
garantito il governo della spesa da parte del Comune, impegnato con chiarezza e trasparenza, alla concessione di un valore predeterminato di
esenzioni a favore delle famiglie con grandi difficoltà e ad un versamento predeterminato ed invariabile a favore del gestore per agevolarne
l’equilibrio economico finanziario.
I bambini accolti sono stati in media 125 a settimana, su un’apertura di quattro settimane dall’8 luglio al 2 agosto.
Ci si appresta allo svolgimento di una nuova gara con le medesime modalità, a valenza triennale e con l’intento di ottenere dai concorrenti un
maggior sforzo progettuale in termini di servizi aggiuntivi ed ampliamento dell’offerta.
Il C.R.D Comunale per molte famiglie risulta essenziale, come offerta educativa di elevato livello che viene strutturata tenendo in considerazione la
complessiva offerta di servizi presente sul territorio.
.
A.5 Centro Diurno Minori (ex CAG e Bruchi)
E’ un servizio rivolto alle famiglie, in carico al Settore Servizi Sociali, con figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni, gestito da un coordinatore e sei
educatori professionali. Il centro favorisce l’accoglienza, su segnalazione degli assistenti sociali, di minori che necessitano di un forte sostegno
educativo finalizzato alla prevenzione del disagio secondario (familiare e scolastico).
Di seguito sono elencati gli obiettivi declinati in base ad una suddivisione per fasce d’età:
Gruppo Bambini 6-11 anni – n° 15 bambini iscritti:
OBIETTIVI
-
Costruzione di una relazione significativa individuale (bambino-educatore)
Creazione di uno spazio di cura e accudimento
Sostegno delle abilità scolastiche
Sperimentazione di spazi ludico-ricreativo di benessere e di divertimento
Gruppo Ragazzi 12-14 anni – n° 28 ragazzi iscritti
OBIETTIVI
-
Costruzione di una relazione significativa individuale (ragazzo-educatore)
Sostegno e accompagnamento alla gestione dei rapporti familiari con le criticità tipiche della pre-adolescenza
Sostegno delle abilità scolastiche
Promozione delle abilità sociali nelle relazioni tra coetanei
Promozione del benessere e della salute relativa a comportamenti sessuali e all’utilizzo delle nuove tecnologie
Sperimentazione di spazi ludico-ricreativo di benessere e di divertimento
Novità progettuali:
In seguito all’unione del centro d’aggregazione con il centro diurno “Ai Bruchi”, avvenuta ad Aprile 2013, dal mese di Settembre scorso è stata
attuata la seguente riorganizzazione degli spazi e delle attività rivolte all’utenza:
-
Introduzione, all’interno delle attività rivolte ai ragazzi di 11-14 anni, di laboratori a scelta tra manuali, sportivi e di studio, con l’obiettivo di
offrire proposte che possano incontrare i diversi interessi degli utenti e fornire ulteriori momenti di studio scelti da ciascuno in autonomia.
-
Qualora possibile, divisione dei bambini (6-11 anni), in due sottogruppi, valorizzando gli interessi di ciascuno e utilizzando gli spazi a
disposizione tra i due piani della struttura.
Inoltre l’équipe educativa sta lavorando per la realizzazione di progetti individualizzati rivolti ai singoli utenti e, attraverso momenti di formazione
specifica, al coinvolgimento delle famiglie nel progetto educativo dei propri figli a livello individuale o di gruppo e in collaborazione con la rete dei
servizi.
Nel 2013 è stata sperimentata una proposta estiva, svolta dalla chiusura delle scuole fino alla fine di luglio e dedicata ai bambini e ragazzi già
frequentanti; gli spazi usuali si sono così movimentati con nuove attività, organizzate a moduli secondo le età dei frequentanti, con apertura alle
realtà del territorio ed uscite ludiche. Per il 2014 è in progettazione la nuova stagione che potrà svolgersi, con il medesimo entusiasmo ed una
precedente esperienza utile a migliorare la proposta.
Lavoro con le Associazioni del territorio:
Per quanto riguarda il consolidato rapporto con l’associazionismo territoriale, i referenti specifici si trovano tuttora al tavolo di lavoro creato negli
anni scorsi con l’ obiettivo di creare un dialogo e un confronto con e tra le associazioni del quartiere, agevolando lo scambio positivo e ricco tra gli
adulti che si occupano della promozione del benessere sociale nel Quartiere Matteotti.
Il tavolo di lavoro territoriale offre spazio alle associazioni già presenti accogliendole e costruendo con esse un dialogo; tutto ciò nell’ottica comune
di progettare e concretizzare iniziative significative per il quartiere.
Durante due mattine la settimana in locali non occupati nelle relative fasce orarie, il centro ospita l’Associazione Paolo Maruti con il proprio
progetto “Donne mediatrici di cittadinanza”, aprendo anche un orizzonte di conoscenza reciproca e prospettive di iniziative comuni.
A.6 Progetto RA .di CI. (RAgazzi di CIttà)
Il progetto RAdiCI (RAgazzi di Città), di pertinenza del Distretto del Piano di Zona, opera sul territorio e nelle scuole superiori statali della
città dal 2001 (il Liceo “S.M. Legnani”, il Liceo “G.B.Grassi”, l’ITC “Zappa”, l’IPSIA “Parma”, l’ITIS “Riva”). Il gruppo di lavoro, costituito da
due educatori, una formatrice e una coordinatrice. Per l’anno 2013- 2014 la presenza della psicologa sarà di 12 ore la settimana prevedendo 2 ore
per ogni scuola più 2 ore di èquipe; i costi di 10 ore/sett. saranno sostenuti dalle singole scuole.
L’equipe promuove attività di consulenza (counselling scolastico), declinandole secondo le esigenze e le problematiche di ciascuna realtà
scolastica. RAdiCI ha scelto di porsi quale interlocutore rispetto a queste circostanze, facendo propria una doppia mission:
- Aiutare gli attori coinvolti ad affrontare e sciogliere le situazioni di difficoltà attraverso lo sportello d'ascolto, gli interventi di
supporto al gruppo classe, il lavoro con i consigli di classe e la formazione per i docenti
- Attivare percorsi di promozione del benessere,
RAdiCi si propone anche quale “ponte” tra il territorio, costituito dai servizi che si occupano di adolescenti e il mondo della scuola, facendo proprio
l’obiettivo di mettere in comunicazione tali ambiti che, in alcune circostanze, rischiano di viaggiare su piani paralleli e di non far incontrare la
domanda con l’offerta. Per tale motivo l’équipe di RAdiCi, oltre a coordinare il Tavolo dei Servizi, partecipa attivamente alla progettazione e alla
messa in atto di progetti di più ampio respiro territoriale (stop&go, re-load, re-agire, biblio.net)
RAdiCI, inoltre, si propone come un punto di contatto per ragazzi che necessitano l'invio ai Servizi specialistici presenti sul territorio (Servizi
Sociali, NPI, Con-tatto, Consultorio, etc..). RAdiCI, per coloro che non vogliono assentarsi dalla classe durante le lezioni, offre, come spazio di
ascolto, la sede di via Avogadro, a Saronno in orario pomeridiano.
ATTIVITA’ :
-
Counselling rivolto ai docenti : L’équipe è a disposizione del corpo docenti durante tutto l’anno scolastico per colloqui di consulenza, proposti
come occasioni di rielaborazione delle problematiche relative alla gestione della classe o di singoli studenti e come possibilità di esplorazione
delle risorse disponibili e delle azioni d’intervento realizzabili;
-
Formazione docenti: Sono attivi incontri presso il Liceo Classico, Itis G.Riva.
Inoltre in ciascuna delle scuole in cui è presente il progetto RAdiCI la dirigenza scolastica ha messo, a disposizione degli operatori uno o più docenti
affidando loro il ruolo di referente in modo da creare un tramite effettivo e costante tra l'equipe e la scuola. Nel corso dell’anno ci sono vari incontri
di verifica a diversi livelli (tra i referenti, con la dirigenza scolastica, con i dirigenti del Settore Servizi Sociali)
-
Progetto di accompagnamento e monitoraggio dei provvedimenti disciplinari "Stop & Go", Ipsia A. Parma: il progetto STOP&GO, è
strutturato al fine di offrire una alternativa adeguata ai provvedimenti di sospensione;
-
Attività di promozione del benessere rivolte agli adolescenti: l’esigenza di migliorare l’adattamento dei ragazzi intervenendo sul senso di
appartenenza all’ambiente scolastico, ha portato alla formulazione in tutte le scuole, di microprogetti volti a facilitare l’acquisizione di un ruolo
attivo da parte dei ragazzi nella loro scuola e a stimolare l’aggregazione e la creatività. Esempi sono:
•
"GIS: Gruppo Speciale Itis" (ITIS) :progetto di peer education, che si rivolge ai ragazzi della scuola a partire dalle classi seconde.
Esso vuole valorizzare e incentivare in modo più consapevole e maturo aspetti quali il lavoro cooperativo, la gestione dei ruoli e la
dimensione delle responsabilità, la messa in gioco delle singole capacità individuali nella gestione di problematiche per l’ideazione
di eventi culturali all’interno della scuola, la costituzione di una forma collaborativa tra l'istituzione, il territorio e i giovani
protagonisti. attraverso l'adesione ai concorsi culturali, rivolti ai ragazzi, dai diversi servizi.
•
Progetto “Conoscere e gestire l'ansia” (LICEO LEGNANI e Liceo Scientifico G. B. Grassi): il progetto, rivolto ai ragazzi di tutte le
classi, ha la finalità di offrire agli studenti, gli strumenti più utili ed efficaci al fine di gestire lo stress e l’ansia connessi alle
prestazioni scolastiche
- Collaborazione con il territorio: attiva da quasi dieci anni, la Rete dei Servizi Pubblici si connette e collabora per il benessere dei giovani
adolescenti del territorio. I bisogni e le difficoltà dei giovani, legati soprattutto a situazioni di disagio, sollecitano i servizi di riferimento a risposte
articolate e fortemente integrate tra loro, che presuppongono una chiarezza di competenze. Il tavolo di lavoro, coordinato dal Servizio RAdiCI, ha
come obiettivo quello di rendere più salda la rete dei servizi attraverso momenti comuni di confronto, dove vengano identificati i rispettivi ruoli e
competenze in un’ottica progettuale allargata. Il tavolo di lavoro tra i Servizi, ha come finalità quella di creare un confronto ed una collaborazione
pratica come agenzie formative e di sostegno, servizi di supporto ed aiuto per i ragazzi, di analizzare e monitorare i bisogni degli adolescenti,
accogliendo le proposte o le problematiche inerenti la relazione con l'utenza adolescenziale e analizzare, là dove necessario, gli obiettivi di lavoro
della Rete.
- Interventi di contrasto all’abbandono scolastico: progetto Re-agire e progetto Re-load. Adesione al progetto contro la dispersione scolastica, in
risposta a specifico bando del MIUR, promosso dall’Ipsia Parma.
A.7 Adozione
Il tema dell’adozione nazionale e internazionale rientra tra le attività di collaborazione con la Magistratura Minorile di competenza dell’Ente Locale.
Dal luglio 2003 è attivo un protocollo d’intesa con l’A.S.L. di Varese, competente per gli aspetti psicologici dell’indagine adottiva, in cui vengono
stabiliti i termini di collaborazione tra i due Enti. Dal gennaio 2012 la convenzione ha subito una sostanziale modifica, il nuovo protocollo d’intesa
con scadenza 31/12/2014 prevede infatti la gestione di tutti gli interventi previsti nel percorso adottivo da parte di una èquipé mista formata da A.S.
Comunale e da psicologo dell’ASL.
Le azioni professionali si concretizzano in:
a) informazione alle coppie aspiranti all’adozione nazionale e internazionale;
b) colloqui di conoscenza/approfondimento e di preparazione dei coniugi aspiranti all’adozione nazionale e internazionale, su mandato del
Tribunale per i Minorenni;
c) elaborazione delle relazioni volte alla valutazione dell’idoneità all’adozione (attività tecnico-professionale di supporto propositivo al giudizio di
idoneità) di competenza del Tribunale per i Minorenni;
d) vigilanza e adeguato sostegno al bambino e alla coppia durante il periodo di affido pre-adottivo (della durata di un anno) con relazione finale al
Tutore e al Tribunale per i Minorenni per quanto concerne l’adozione nazionale;
e) nella vigilanza e nell’adeguato sostegno al bambino e alla coppia durante il primo anno di inserimento del minore nel nuovo nucleo familiare per
quanto concerne l’adozione internazionale (alcuni stati esteri chiedono relazioni anche negli anni successivi e la coppia genitoriale può scegliere
di farsi seguire dal Servizio Sociale Comunale e dall’Ente autorizzato).
Nel 2013 sono state prese in carico ed attuate 6 richieste di indagine preadottiva e sono stati effettuati 6 monitoraggi adottivi, tuttora in corso.
A.8 Formazione Giuridica / Supervisione metodologica
Il Comune di Saronno condivide con gli altri Comuni del Distretto (con finanziamento distrettuale, quindi) l’esperienza di formazione giuridica e
formazione specifica su temi attinenti al tutela minorile ed i complessi rapporti con gli enti coinvolti e le famiglie.
In base a quanto previsto in tema di affidamenti di servizi a cottimo fiduciario è stato pertanto formalizzato per l’anno 2014 un affidamento delle
prestazioni di formazione per i sei comuni coinvolti, ciascuno secondo le relative specificità, nei riguardi di un formatore e specialista, avente anche
la funzione di Giudice Onorario c/o il T.M. di Milano.
Il Comune di Saronno ha da tempo in atto interventi di supervisione, che rappresenta una forma prestazionale fondamentale a supporto delle
dinamiche tecnico/organizzative proprie di un servizio sociale in continua evoluzione e chiamato a rispondere a situazioni sempre più difficili e
diffuse.
L’affidamento per il 2014 è avvenuto secondo la normativa sugli affidamenti di servizi in economia e tiene conto delle diverse professionalità
presenti nel settore, infatti sono tenute con cadenza all’incirca mensili due sessioni di “altra visione”, rispettivamente per il gruppo delle assistenti
sociali (area minori con flessibile apertura verso l’area adulti) e degli educatori del nuovo Centro Diurno (ex CAG e Bruchi).
B Area handicap e adulti a rischio di emarginazione
B.1 Centro Diurno Disabili (CDD)
Il C.D.D. Madre Teresa di Calcutta, ubicato nel complesso funzionale di Piazza del Tricolore n. 1, è di titolarità Comunale; per la sua gestione il
Comune si avvale delle prestazioni specialistiche rese dalla Cooperativa Sociale Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio (giusta contratto per il
periodo 1 settembre 2010/31 agosto 2015).
Il servizio di ristorazione è garantito dalla ditta Pellegrini; è inoltre svolta attività di ippoterapia, gestita dall’Associazione A.G.R.E.S Associazione Genitori per la Rieducazione Equestre e Sportiva- di Cislago, tramite convenzione con il Comune di Saronno ed a spese della
Cooperativa Solidarietà e Servizi; l’attività, che coinvolge da quest’anno 9 utenti, risultati idonei previa visita specialistica si svolge una volta alla
settimana nei mesi da marzo a ottobre con sedute di 30 minuti per ciascun utente.
Il numero dei posti autorizzati 30; 25 dei quali sono contrattualizzati, mentre 5, risultanti dall’ampliamento coincidente con il trasferimento presso
l’attuale sede, sono accreditati dalla Regione..
Il numero di utenti del Servizio è di 26; restano pertanto disponibili n. 4 posti per i quali nel 2014.
B.2 Inserimenti in CDD –CSE – SFA presso Enti gestori
L’Amministrazione Comunale per l’anno 2014 ha rinnovato l’impegno di spesa relativo al concorso al costo della retta per il pagamento di n. 19
rette presso CDD –CSE – SFA gestiti da enti privati per minori e adulti disabili.
Il Comune non è titolare di alcuna unità di offerta del tipo CSE e SFA, per cui i cittadini saronnesi che ne hanno necessità vengono inviati presso i
servizi presenti sul territorio comunale o distrettuale, o comunque presso centri specializzati (e con quindi con un raggio territoriale più ampio).
Relativamente al CDD, i richiedenti sono attualmente tutti accolti dalla struttura comunale ad eccezione di un minore, attualmente frequentanti CDD
“piccoli” fuori comune.
B.3 Comunità Socio Sanitaria Giovanni Paolo II
La Comunità Socio Sanitaria Giovanni Paolo II ubicata con il CDD nel complesso funzionale di piazza Tricolore n.1,
consta di 10 posti, destinati all’accoglienza a lungo termine degli ospiti, con la possibilità –in caso di non occupazione- di utilizzo in via
subordinata per sollievi.
La Comunità è un’ unità d’offerta del sistema socio-assistenziale che, previa richiesta alla Regione Lombardia, ha ottenuto l’accreditamento a
partire dal mese di ottobre 2009, pertanto agli ospiti è assegnato dall’ASL il voucher di lunga assistenza previsto per gli ospiti delle Comunità
Socio- Sanitarie. Al momento l’assistenza offerta dagli operatori della Comunità copre per intero le esigenze socio-sanitarie individuate dall’ASL
per gli ospiti, inserite nel PAI e dalla stessa approvato. Il corrispettivo dell’appalto copre i costi sostenuti dalla Cooperativa, cosicché i voucher
possono essere interamente introitati dal Comune.
Ai sensi Regolamento Comunale approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 26/02/2009 ed s.m.i. il concorso al costo della retta
in Comunità per i residenti è calcolato esclusivamente sulle risorse personali dell’ospite secondo le relative consistenze (pensione compresa
tredicesima ed indennità di accompagnamento); i non residenti invece pagano la retta completa..
L’appalto della gestione della C.S.S. è affidata alla Cooperativa Solidarietà e Servizi di Busto per 5 anni decorrenti dal 01/09/2010 e con scadenza al
31/08/2015.
B.4 Nuovi interventi per la domiciliarità
La DGR 740/2013 ha stanziato finanziamenti provenienti dal Fondo Non Autosufficienza (parte assegnati alle ASL e parte assegnati ai Distretti del
Piano di Zona) per l’attuazione di nuovi interventi a favore di persone non autosufficienti e disabili (sia gravissimi – sanità che gravi –enti locali)
con l’obiettivo di favorire e sostenere il mantenimento al domicilio di tali persone, attraverso una rete di interventi sia economici (buoni e voucher)
sia consistenti in servizi da erogare secondo appropriatezza, con il supporto di una valutazione multidimensionale ed in base a regole definite a
livello di ambito del PDZ.
L’ambito di Saronno ha redatto il proprio piano operativo validato dall’ASL; le attività stanno per partire.
Il Piano di Zona saronnese, inoltre, è vincitore di un bando emesso dal Ministero per la promozione di progetti innovativi per la vita indipendente ed
inclusione sociale – DGR 1110/2013 al quale ha concorso con l’ASL di Varese per la realizzazione di progetti per la vita indipendente. L’ambito di
Saronno, che condivide questa opportunità con soli altri e distretti della Regione Lombardia ha la grande responsabilità della gestione coordinata
dei nuovi strumenti, più ampia e complessa di quella degli ambiti lombardi non destinatari di questo riconoscimento.
B5 SERVIZIO INSERIMENTO LAVORATIVO
Con riferimento agli obiettivi fissati per il 2013, che si pongono come step di una strategia che si intende confermare per il 2014, : la situazione , ad
oggi, è la seguente :
1)La convenzione per la gestione del SIL relativa al periodo dal 1/1/2013 al 31/12/2016 è entrata in vigore a regime con le innovazioni previste. La
verifica dell’efficacia dell’accordo di programma per la gestione del SIL ha dato fino ad ora esito positivo; i Comuni Convenzionati hanno
convenuto che la nuova programmazione che prevede la divisione in quota fissa e quota variabile ha portato maggior chiarezza rispetto alle
aspettative dei singoli Comuni afferenti al SIL.
2) Si è provveduto a sistematizzare i dati e a rivederla modulsitica come previsto dalla nuova certificazione BVQi UNI EN ISO 9001: 2008 e come
richiesto dalle nuove normative della Regione Lombardia
3) Nel 2013 sono stati attivati i percorsi dote lavoro disabili progettati e organizzati in filiera con l’ente formativo Energheia; gli stessi
hanno riguardato 53 persone e di questi N. 8 percorsi dote lavoro sono stati gestiti direttamente da operatori SIL . L’indennità di
partecipazione ai tirocinanti ( 400,00 euro mensili) PER TUTTI e 53 i PERCORSI è stata erogata direttamente dalla Provincia. Questo
significa un notevole contenimento dei costi per i Comuni convenzionati che hanno risparmiato l’equivalente in contributo borsa lavoro.
Anche per il 2013 gli interventi di tirocinio e borsa lavoro ( per soggetti disabili e in situazione di disagio ) sono stati 99 . A questi vanno
aggiunti i citati percorsi dote lavoro ( 53 nel 2013 ) esclusivamente riservati a disabili
In ugual modo, il servizio aderisce a bandi che permettano di rendere maggiormente efficaci le azioni di competenza del servizio, abbattendo altri
costi, come ad esempio con il PROGETTO INGENIUM IN HOMINIBUS ( 8 soggetti disabili gravi) concluso nel Dicembre 2013.
Il progetto “Ingenium in hominibus” aveva l'obiettivo di creare condizioni per favorire l'ingresso o il mantenimento delle persone disabili nel
mercato del lavoro, attraverso la realizzazione di azioni che discendono da un modello di intervento a carattere sistemico; la maggior parte dei
partecipanti è stata individuata per tirocini lavorativi presso la Cooperativa Sociale IL GRANELLO.
4- Proseguono gli incontri con i tecnici assistenti sociali nelle riunione PIANI DI ZONA con cadenza bimestrale.
5- Nel corso del 2013 per i residenti nel solo Comune di SARONNO, capo convenzione sono stati attivati 20 percorsi Voucher e inoltre 44
percorsi formativi (tirocini , borse lavoro , doti direttamente gestite).
Nel mese di Febbraio sono stati quindi definiti gli obiettivi per il 2014
Periodo di riferimento: fino a 01/02/2015
ID
Obiettivo
Azioni previste x il Responsabile
raggiungimento
dell’attuazione
1
Entrata a regime Stesura
convenzione- DIRIGENTE
degli
indirizzi progetto.
Definizione COORDINATORE
Regionali per i tirocini obiettivi strategie e costi Responsabile
(RSQ)
.Adozione
nuova di gestione.
Convenzione e nuovo
progetto
formativo
per la gestione dei
tirocini
Sistemazione
dati Completare MAQ. e tutto DIRIGENTE
2
come richiesto da ciò che emerge dalle COORDINATORE
nuova certificazione verifiche ispettive
RSQ
BVQi UNI EN ISO
9001:2008
Responsabile
raggiungimento
DIRIGENTE
Qualità
COORDINATORE
ISTRUTTORE
AMMINISTRATIVO
3
Partecipare a bandi Aggiornamento
tramite DIRIGENTE
2014 DOTE LAVORO internet col portale sito COORDINATORE
Provincia Varese
RSQ
COOORDINATORE
4
Continuare il lavoro Disporre
incontri DIRIGENTE
sinergico tra SIL e periodici tra operatori
Piano di Zona
SIL e dl Piano di Zona
COORDINATORE
COORDINATORE
5
Continuare
il
progetto VOUCHER
LAVORO
con
il
Comune di Saronno
DIRIGENTE
COORDINATORE
Predisporre
regolamento
e
progettualità
per
la
gestione dei Voucher
lavoro ad iniziare con il
Comune di Saronno
DIRIGENTE
COORDINATORE
Segreteria Amm.va
Tutor mediazione
del Risorse
Target
Coordinatore
Tutor mediazione.
Segreteria Amm.va
Gennaio 2014
COORDINATORE
ISTRUTTORE
AMMINISTRATIVO
TUTOR MEDIAZIONE
SEGRETARIA
ECOCONSULT
COORDINATORE
ISTRUTTORE
AMMINISTRATIVO
TUTOR MEDIAZIONE
PSICOLOGA
COORDINATORE
TUTOR MEDIAZIONE
PSICOLOGA
Giugno 2014
Dicembre
2014
Dicembre
2014
COORDINATORE
Dicembre
2014
ISTRUTTORE
AMMINISTRATIVO
TUTOR MEDIAZIONE
PSICOLOGA CONSULENTE
Dati per singolo Comune
dicembre 2014
Comuni
Caronno Pertusella
Cislago
Gerenzano
Origgio
Saronno
Uboldo
Totale complessivo
al 31
Percorsi gestiti direttamente dal Sil
Borse Lavoro Totale Tirocini Lavorativi Totale DOTI DIRETTE
14
4
17
4
44
16
99
FORMAZIONE del PERSONALE:
Promozione di percorsi formativi per operatori del SIL - Interventi formativi di supporto al ruolo.
Verranno programmati per il 2014 e comunque in modo scaglionato per ogni operatore e/o per figura professionale una serie di opportunità
formative, dando priorità alla formazione interna individuando bisogni formativi legati alle caratteristiche specifiche del Servizio.
Come previsto nel verbale della Visita Periodica di mantenimento - CERTIFICAZIONE IN RIFERIMENTO ALLA NORMA - ISO 9001 svolta il
06/06/2013 presso il SIL che ha confermato la certificazione della qualità si continuerà a programmare una serie di percorsi formati attinenti al
ruolo dei singoli operatori. Il Coordinatore ha partecipato ad un corso di formazione relativo alla “ certificazione delle competenze acquisite in
contesti non formali e informali” Il corso iniziato nel Giugno 2013 si è concluso il 1 luglio 2013 con rilascio dell’attestato di frequenza. Gli
educatori parteciperanno al corso “ Formazione tecnica operatori SIL- il marketing aziendale” organizzato dalla Cooperativa Solidarietà e Servizi
Analisi risultati Visite ispettive interne ed esterne
CERTIFICAZIONE IN RIFERIMENTO ALLA NORMA - ISO 9001 si è svolta il 06/06/2013 presso il SIL e ha confermato la certificazione
della qualità
B.6 Progetto di Residenzialità leggera
Con l’Unità Operativa di Psichiatria è attivo un progetto di Residenzialità Leggera che ha trovato pianificazione all’interno del Piano di Zona
2009/2011 e che continuerà per tutto il 2014.
La realizzazione del progetto, sotto la responsabilità dell’Unità Operativa di Psichiatria, ha previsto la disponibilità di un alloggio idoneo richiesto
alle Amministrazioni Comunali del Distretto, individuato nel patrimonio di Saronno, sito in via Bergamo 170, di circa 100 metri quadri.
Il progetto è stato attivato nel mese di ottobre 2010 con l’ingresso di n. 4 ospiti di cui 3 residenti in Saronno. Le Amministrazioni Comunali
collaborano al buon esito del progetto concorrendo ai costi sociali (€ 15,00 die al netto del costo affitto) integrando la quota di costo a carico degli
ospiti in base alle condizioni economiche personali.
Il progetto richiede monitoraggio continuo in ragione della natura plurisoggettiva degli accordi in essere (Comune di Saronno, Piano di Zona,
Azienda Ospedaliera, Cooperativa appaltatrice su committenza dell’A.O.) e della complessità delle regole di funzionamento, ora fatte oggetto di
puntuale esame e possibili revisioni in vista della valutazione sull’opportunità di attivare un altro esperimento di residenzialità leggera. .
C
Area Anziani
L’azione del Servizio Sociale Comunale su questa area è sempre più ampia e personalizzata; giungono richieste di supporto, sostegno,
accompagnamento sia da parte delle famiglie impegnate nei compiti di cura e di mantenimento a domicilio, sia da parte di altre istituzioni che
sollecitano la presa in carico da parte del Comune di situazioni di difficoltà per utenti caratterizzati da bisogni assistenziali, da bisogni di
accompagnamento e sostegno nel mantenimento dell’autonomia e dalla assenza di una rete familiare adeguata ed in grado di provvedere.
Viene inoltre sollecitata o richiesta al Comune l’assunzione di un ruolo di tutela per persone in particolare difficoltà.
Le cure domiciliari costituiscono la modalità privilegiata ed ottimale per fronteggiare i bisogni di soggetti fragili, in particolare di persone anziane
non autosufficienti.
Un obiettivo di rilievo dell’assessorato è stato fin dall’inizio la definizione di nuove forme di supporto ed assistenza per la popolazione anziana,
attraverso modalità chiare e definite di integrazione socio sanitaria; al riguardo si evidenzia il lavoro relazionale e di elaborazione di atti e
procedure che è stato attivato, all’interno del Piano di Zona guidato da Saronno, a seguito dell’approvazione della DGR 740/2013 “Approvazione
del programma operativo regionale in materia di gravi e gravissime disabilità di cui al fondo nazionale per le non autosufficienze anno 2013 e alla
Dgr 2 agosto 2013 n. 590”, che contempla interventi coordinati all’interno del sistema socio-sanitario e socio assistenziale a favore di anziani non
autosufficienti e disabili (gravissimi – in trattamento alla sanità e gravi – di competenza dei Comuni ma a seguito di valutazione multidimensionale
a cura di un equipe mista pluriprofessionale).
Il potenziamento degli strumenti di intervento assegnati poi dalla DGR 856/2013 alle ASL sta stimolando anche in questo ambito approfondimenti e
contatti, al fine di perseguire l’appropriatezza dei progetti e delle azioni appropriate, da ricercare nel sistema socio-sanitario integrato.
Nel 2011 è stato avviato il progetto “Anziani meno soli più sani”, interamente finanziato da sponsor privati. Le iniziative sono programmate ed
implementate dalle Associazioni/Enti presenti sul territorio che si occupano di anziani con il coordinamento dell’Ufficio Servizi Sociali, che ha
organizzato un ufficio dedicato alle iniziative per gli anziani. Il tavolo del progetto può dirsi entrato a regime; le associazioni sono attive a
condividere le loro iniziative ed attività, alle quali il Comune offre coordinamento e risonanza per aumentare, senza sovrapposizioni, le occasioni di
socializzazione degli anziani finalizzata anche al mantenimento del loro benessere fisico ed intellettivo (corsi di ginnastica dolce, passeggiate
culturali, iniziative informative e formative, ecc.) e alla prevenzione. E’ in fase di redazione una guida per gli anziani, impostata con la
collaborazione dei soggetti (sia istituzionali che del privato sociale ed anche del mondo imprenditoriale sensibile alla tematica) che concorrono a
formare l’offerta territoriale per questa fascia di popolazione. Numerose sono le iniziative organizzate nell’arco dell’anno, che concretizzano un
efficace modello di sussidiarietà e che nascono anche dall’impegno di anziani attivi che si mettono in gioco per altri coetanei, i quali si pongono
come fruitori.
C.1 Servizio di Assistenza Domiciliare
Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) garantisce un aiuto in attività integrate di assistenza diretta alla persona, aiuto domestico, prestazioni
igienico-sanitarie, complementari alle attività di assistenza sociale e di tutela, perseguendo l’obiettivo di favorire l’autonomia personale dell’utente
nel proprio ambiente di vita, nel rispetto della sua autodeterminazione, evitando o riducendo rischi di isolamento e di emarginazione.
Nei mesi di luglio e agosto viene generalmente predisposto un piano per gestire l’emergenza caldo che prevede l’estensione del S.A.D. nel giorno di
domenica con i costi interamente a carico dell’Amministrazione Comunale.
Questo servizio è attuato mediante l’utilizzo di voucher di importo differenziato (in base alla fascia ISEE dell’utente) spendibili presso i Soggetti
erogatori accreditati dall’Amministrazione Comunale. Il Servizio Sociale ha in carico le responsabilità generali del servizio, l’elaborazione del
progetto di assistenza e la verifica dell’efficacia dell’intervento; la responsabilità dell’erogazione del servizio spetta invece integralmente ai referenti
dei soggetti erogatori accreditati.
Per l’anno 2014 continuerà la fornitura in comodato d’uso delle apparecchiature di collegamento al Telesoccorso per le persone sole, anziane e/o
non autosufficienti.
C.2 Voucher per Servizio di Pasti a Domicilio
Nell’anno 2014 proseguirà il Servizio pasti a domicilio, tramite l’erogazione di voucher di importo differenziato in base alle fasce ISEE. Il Servizio
è stato affidato alla Ditta Pellegrini SPA che si è aggiudicato l’appalto del Centro Cottura Comunale per il periodo 01/09/2011 –31/08/2014
prevedendo all’interno del servizio offerto anche l’erogazione dei pasti a domicilio. Il numero di utenti è di circa 25/30 unità.
C.3 Strutture residenziali e ricovero per anziani
Il ricovero nelle Residenze Sanitario-assistenziali (R.S.A.) viene attuato in alternativa agli interventi posti in essere a domicilio, qualora si rilevi
l’esistenza di gravi condizioni di dipendenza psicofisica dell’anziano, nonché l’impossibilità della permanenza al proprio domicilio anche a causa
della situazione familiare e socio-ambientale.
Per il 2014 si prevedono n. 50/55 utenti circa inseriti presso strutture residenziali per anziani o adulti disabili o esposti a rischio di emarginazione,
con rette a parziale carico dell’Amministrazione Comunale. Gli ospiti contribuiscono al costo del ricovero con pensione ed indennità di
accompagnamento.
Sussiste lista d’attesa per ricoveri in RSA, a fronte dell’impossibilità da parte delle tre strutture presenti sul territorio comunale di assorbire al
richiesta , per cui –necessariamente- l’orizzonte di riferimento contempla anche residenze esterne.
Importante è la ricerca di forme di sostegno nuove e differenziate in rapporto alle esigenze specifiche degli assistiti: in tale linea di sviluppo si pone
l’attenzione del Comune alle opportunità che si apriranno sul territorio a seguito dell’input dato dalla DGR 856/2013 per l’attivazione di nuovi
interventi che si pongono nel range tra la domiciliarità e la residenzialità classica e che sono a carico della sanità.
D Assistenza, Servizi diversi alla persona
D.1 Servizio Casa
Il servizio casa gestisce in proprio il bando per l’assegnazione degli alloggi di ERP : l’ufficio compila e raccoglie le domande degli aspiranti
assegnatari (i bandi vengono aperti 2 volte all’anno), le trasmette alla Regione attraverso la procedura informatica affinché vengano elaborate e
venga assegnato il relativo punteggio, pubblica la graduatoria ed infine assegna gli alloggi di ERP di proprietà dell’Aler e di proprietà Comunale.
La procedura di assegnazione che implica una preventiva verifica del mantenimento dei requisiti è sempre affidata all’ufficio casa che provvede ad
istruire ed elaborare il provvedimento finale.
Per le assegnazioni che seguono una procedura di urgenza l’ufficio si avvale del parere di una apposita Commissione, convocata secondo necessità.
Sono stati individuati nell’ambito delle proprietà comunali alcuni alloggi utilizzati per emergenza abitativa riguardante famiglie sottoposte a sfratto,
in base a progetto di destinazione a breve/medio termine presso altre abitazioni.
Per gli utenti sottoposti a sfratto ed in attesa di un alloggio pubblico si pone come intermediario con i proprietari, l’ufficiale giudiziario e gli
avvocati per trattare la data di rilascio degli alloggi privati.
Filtra ed è di supporto degli inquilini Aler saronnesi per le richieste e le controversie che dovessero insorgere con l’ente gestore, elabora i documenti
che l’ente invia ai suoi utenti. Collabora con lo sportello informativo che Aler e Regione Lombardia hanno inaugurato, a partire da gennaio 2013,
con la funzione di informare gli utenti del distretto rispetto alle iniziative ed alle opportunità che Regione Lombardia ha messo in campo sul tema
casa. Per quel che concerne la collaborazione con Aler Varese il servizio casa collabora strettamente per tutte le operazioni legate alla mobilità
locativa dei 70 assegnatari coinvolti nel progetto di riqualificazione del Contratto del Quartiere Matteotti, che –a spiccata valenza anche sociale- sta
coinvolgendo l’ufficio in attività anche di pertinenza dell’Ente proprietario, percepito dalle famiglie coinvolte come più distante, mentre il
riferimento comunale si caratterizza per prossimità.
Il servizio casa gestisce inoltre il bando degli alloggi di ERP dei Comuni del distretto provvedendo all’espletamento di tutte le fasi del bando ed alla
successiva consulenza post graduatoria..
Il servizio ha predisposto dal 2000 in avanti il bando per l’assegnazione di contributi regionali ai conduttori di alloggi affittati sul mercato privato,
tenuto conto dei loro redditi: riceve le domande, le inoltra tramite procedura informatica alla Regione, verifica i requisiti e liquida il contributo agli
aventi diritto. Il 2013 ha visto un la conferma dell’impostazione, in senso restrittivo, adottata dalla Regione, infatti il bando è stato emesso
finalizzato all’integrazione del canone di locazione ai nuclei familiari in situazione di grave disagio economico e sostegno delle morosita’
incolpevoli - anno 2013.
Al fine di adottare un approccio ampio sulla tematica della casa, non più gestibile con i soli canali tradizionali sopra descritti, l’Assessorato ha
approvato il progetto Lo.Ca.Re., basato sull’obiettivo di sollecitare la messa a disposizione sul mercato privato da locare a canone concordato a
favore di aspiranti inquilini che, partendo da una minima disponibilità di entrate certe, saranno accompagnati dal Comune ad intavolare un nuovo
contratto di locazione, corredato da forme di garanzia poste a disposizione dal Comune e vantaggi fiscali per i locatori.
Si sta perseguendo l’obiettivo di promuovere esperienze di housing sociale in Saronno, avendo manifestato l’interesse alla conversione a questa
finalità di mini alloggi presenti nell’ex seminario; il Comune, infatti, in base ad un’idea progettuale del terzo settore ha valutato favorevolmente
l’idea, co-promuovendo presso gli Enti competenti questa nuova progettualità.
D. 1.2 Fondo solidarietà ALER
Nel mese di dicembre 2009, in applicazione dell’art. 7 della L.R. 27/2007 il Comune e l’Aler di Varese hanno costituito il Fondo di solidarietà per il
sostegno degli inquilini Aler riconosciuti indigenti da un’apposita Commissione formata da n. 2 rappresentanti dell’A.C., da n. 2 rappresentanti
degli inquilini e da n. 1 rappresentante dell’Aler. I contributi vengono assegnati, a domanda da parte degli interessati e previa istruttoria da parte del
Settore Servizi Sociali. Dal 2010 il Fondo non è più preventivamente stabilito in quanto il contributo viene deciso di volta in volta dalla
commissione fermo restando che se concesso sarà erogato per il 50% da Aler e per il 50% dal Comune.
La funzione del Fondo di Solidarietà è simile a quella del Fondo Regionale Affitti e vuole sostenere i conduttori di alloggi E.R.P. che per le
particolari condizioni di indigenza, non riescono a sostenere il modesto canone di locazione. L’intervento tempestivo del Fondo consente di
prevenire l’accumulo di spese legali e l’esecuzione degli sfratti nelle situazioni in cui il mancato pagamento del canone di locazione corrisponde a
reali difficoltà del nucleo familiare. Nel 2013 sono stati ammessi al contributo di solidarietà n. 22 richiedenti con un esborso da parte del Comune di
€. 27.503,15.
D.2 Servizi di trasporti per persone in difficoltà
Il Trasporto viene garantito con regolarità a disabili in fascia di obbligo scolastico; inoltre in base a valutazione sociale e secondo le disponibilità di
risorse pubbliche vengono svolti trasporti occasionali a favore di persone fragili aventi la necessità di raggiungere strutture sanitarie e centri
riabilitativi.
Sono previste due tipologie di interventi:
a) Erogazione di un buono economico a titolo di rimborso chilometrico per i servizi di trasporto auto-gestiti o soddisfatti tramite risorse
parentali o del privato sociale; l’entità del buono dipende dalla fascia ISEE di appartenenza (nel corso del 2013 hanno usufruito di tale
buono n 4 utenti)
b) Organizzazione del trasporto da parte del Comune con risorse proprie o tramite convenzioni.
Tale ultima tipologia di intervento attualmente si concretizza nei sotto elencati servizi di trasporto:
1. affidati all’esterno:
il trasporto al Centro polivalente di Riabilitazione “La Nostra Famiglia” di Vedano, al CSE di Tradate ed all’Istituto Don Gnocchi di n. 4
portatori di handicap. Tale servizio è stato affidato per l’anno educativo 2013/14, con affidamento diretto previa negoziazione alla C.R.I. sede
di Lomazzo unitamente al servizio di trasporto occasionale che viene attivato nel caso di trasporti da eseguire con ambulanza.
A partire dal mese di gennaio 2005 l’Associazione AUSER Saronno, a seguito di apposita convenzione, svolge, in sinergia con
l’Amministrazione Comunale, servizi di trasporto di utenti in carico al Settore Servizi Sociali utilizzando un’autovettura Comunale o autovetture
proprie nel qual caso è previsto convenzionalmente un rimborso chilometrico.
2. gestito in economia; alcuni servizi di trasporto sono invece effettuati tramite risorse proprie del Comune. Il razionale utilizzo a tempo pieno
delle vetture in dotazione al Settore Servizi Sociali consentirà per l’anno 2014 l’accompagnamento di minori portatori di handicap nelle scuole
cittadine per garantire loro il diritto allo studio e quello destinato agli utenti del CDD.
Nei tempi compatibili con l’accompagnamento a scuola dei minori e portatori di handicap i mezzi disponibili vengono utilizzati per altri servizi
richiesti da persone in difficoltà. Il settore dispone per l’espletamento di tali prestazioni, n. 1 autovettura e n. 1 Fiat Doblò attrezzato (acquisito
in comodato a titolo gratuito da parte di ditta specializzata nella raccolta pubblicitaria, finalizzata a sponsorizzare l’acquisto e la gestione del
mezzo) per il trasporto di disabili motori. Il servizio trasporti viene svolto con personale volontario e lavoratori socialmente utili, impiegati sia
come autisti che come accompagnatori.
La dotazione di automezzi del Settore si è arricchita nel corrente anno con un pulmino da 9 posti acquistato dal Comune con il contributo dello
Sci Club cittadino; il mezzo è attualmente in uso al Centro Diurno Minori dei Servizi Sociali per i trasporti dei ragazzi frequentanti.
D.3 Sportello Immigrati
La gestione diretta dello sportello immigrati tramite operatore comunale dipendente è stata confermata anche per l’anno 2014. Alla tradizionale
attività informativa è affiancato un servizio di risposta a quesiti, tramite mail, inerenti le pratiche e la normativa sull’immigrazione.
Per l’anno 2014 l’Ufficio sarà costantemente impegnato a sviluppare progetti che possano essere finanziati da bandi pubblici a sostegno di interventi
inerenti l’area dell’immigrazione ed anche a favore di altri interventi, poiché l’acquisizione di competenze per il fund raising in risposta a bandi
assume rilievo sempre maggiore, in un momento di scarsità di risorse.
Continueranno gli incontri del nuovo Tavolo Immigrati, finalizzati al lavoro di rete delle associazione ed enti partecipanti, con l’obiettivo di
organizzare una manifestazione pubblica sul dialogo interreligioso a giugno 2014 in collaborazione con le associazioni del terzo settore e le
parrocchie.
In coincidenza di febbraio 2014 ha avuto luogo la conclusione dell’emergenza Nord Africa a favore della famiglia nigeriana accolta a Saronno ed
appartenente alla categoria vulnerabili; è stata accolta l’istanza del loro inserimento nella Rete SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e
rifugiati), che vede Saronno come attore attivo come di seguito descritto.
A decorrere dal 2014 il Comune di Saronno, infatti, ha intavolato un accordo di collaborazione con i Comuni di Malnate, Samarate e Tradate, per la
gestione del progetto “Solidarietà e diritto”, rivolto a rifugiati e richiedenti asilo, ai sensi del Decreto Legge 30/12/1989 n.416 convertito, con
modificazioni, con Legge del 28/02/1990 n.39 , introdotto dall'art.32 della Legge 30/07/2020, n 189, per gli anni 2014/2015/2016. La famiglia
nigeriana sopra citata, pertanto, è passata in carico a tale progetto, che si apre all’accolgienza delle persone fargili che saranno inviate, secondo la
disponibilità di ospitalità offerta dai vari Comuni. Il contributo di Saronno consiste in un alloggio idoneo ad accogliere fino a sette persone e
nell’accompagnamento delle stesse in un vivibile inserimento del tessuto sociale, anche attraverso un’esperienza di tirocinio di inserimento
lavorativo ed ammissione ai servizi per l’infanzia.
L’Ufficio Immigrati, inoltre, dovrà essere pronto ad affrontare le possibili modifiche procedurali delle pratiche amministrative per rilascio/rinnovo
dei permessi di soggiorno anche tenuto conto delle semplificazioni amministrative in corso in questi anni. Sarà necessario il costante aggiornamento
anche alla luce delle continue modifiche normative in tema di immigrazione.
E’ stata riconfermata l’adesione al progetto “RIRVA- Networking Italiano per il Rimpatrio Volontario Assistito”. La Direttiva 2008/115/CE del
parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 recepita col Decreto legge del 23 giugno 2011 n. 89 sostiene la possibilità da parte dei
migranti di ritornare a vivere nel proprio Paese d’origine come un’opzione del processo migratorio.
Il “Rimpatrio Volontario Assistito - RVA” è uno strumento per favorire il ritorno a casa dei migranti che lo desiderano ed offre loro sostegno e
assistenza, dalla preparazione del viaggio sino all’avvio di un processo di reintegrazione socio-lavorativa nel Paese di origine che sono
indispensabili.
L’adesione non ha comportato alcun impegno economico a carico dell’Amministrazione Comunale.
Verrà valutata la possibilità di avviare un servizio di “educativa di strada” al fine di poter redigere progetti in tema di prevenzione della devianza a
favore di minori stranieri presenti sul territorio, in particolare per coloro che non frequentano la scuola (drop out).
La politica comunale è orientata a favorire la civile convivenza e l’accoglienza con un’azione che sia al contempo rigorosa nell’esigere il rispetto
delle regole ed attenta ai bisogni di chi assicura, con il proprio impegno, un importante contributo al benessere collettivo. Anche il Piano di Zona del
distretto saronnese relativo alla triennalità 2012-2014 ha previsto l’operatività dei tavoli tecnici tematici quali organismi con funzioni di analisi e
progettazione al fine di contribuire alla costruzione di interventi su tutti i fronti, anche quello degli stranieri in modo coordinato.
L’Ufficio, infine, intende proporre attività culturali a favore della cittadinanza finalizzate all’integrazione. Tale attività vorrebbe stimolare anche la
costituzione di gruppi di rappresentanza di cittadini immigrati che possano diventare interlocutori privilegiati dell’amministrazione proprio nel
confronto sui temi dell’integrazione.
Per quanto riguarda il Campo Nomadi, si prosegue l'intervento finalizzato agli inserimenti lavorativi dei giovani, alcuni dei quali hanno dimostrato
di essere in grado di reperire autonomamente un’occupazione e svolgere attività lavorativa inerente la manutenzione del verde.
Prosegue anche l'impegno per favorire la frequentazione delle scuole dell'obbligo dei bambini sinti, anche attraverso progettazioni in collaborazione
con gli istituti scolastici saronnesi; con capofila l’Isituto comprensivo Leonardo Da Vinci, il Comune ha apretcipato ad un bando del MIUR atto
finanziare interventi che riducano l'evasione scolastica.
D. 4 Assistenza economica a persone o nuclei in condizioni di indigenz
L’attuale situazione socio economico conferisce sempre maggior pregnanza agli interventi di tipo economico, essendo oggi fonte di grande
precarietà per le famiglie la carenza di denaro per far fronte alle principali necessità della vita. Sempre più persone chiedono al servizio questa
forma di intervento, spesso venendo al segretariato sociale (quindi senza precedenti contatti su altri ambiti di fragilità) per chiedere un supporto –
caratterizzato anche da urgenza- per il pagamento di affitto, bollette, generi di prima necessità.
Il Comune di Saronno ha attive varie forme di intervento economico, con le quali ci si propone di rispondere alle varie tipologie di bisogno in base
ad una progettazione sociale più o meno complessa: sono erogati buoni integrativi per reddito insufficiente, buoni affitto, buoni sociali per disabili
ed anziani e contributi economici (questi ultimi essenzialmente destinati al pagamento di utenze).
Da alcuni anni è attivo il canale virtuale della Carta Regionale dei Servizi, sulla quale è possibile accreditare importi mensili utilizzabili dagli utenti
per l’acquisto di generi di prima necessità presso esercizi convenzionati; questa modalità consente di evitare il passaggio di denaro contante, di
destinare effettivamente la provvidenza agli acquisito fondamentali e di responsabilizzare maggiormente nella gestione del bilancio mensile.
La priorità di soddisfare i bisogni alimentari ha portato all’attivazione del progetto Buon Samaritano, in partnership con il Settore Cultura,
finalizzato ad evitare sprechi di cibo dalle mense scolastiche con recupero dei pasti non serviti per soggetti bisognosi (prima fase per mezzo della
Mensa di Betania). Una vera e propria novità introdotta dal Comune di Saronno è ben riassunta dalla denominazione data all’iniziativa: “Take
away”, consistente nell’asporto di porzioni di cibo non servite dai refettori per famiglie che si recano quotidianamente presso le scuole, dove
possono ritirare quanto disponibile, porzionato secondo la composizione familiare.
Si tratta di un’esperienza di vera collaborazione pubblico-privato, non solo per la partenrship tra Comune/Istituzione Comunale/Associazioni già
attive sul tema, ma anche per la possibilità –che ha ricevuto buona risposta- dell’impiego di nuovi volontari, aderenti singolarmente all’attuazione
del progetto.
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E. PIANO DI ZONA
All’interno dell’Ufficio Servizi sociali è strutturata una unità operativa dedicata al coordinamento e alla gestione amministrativa dell’Ufficio di
Piano ex Legge 328/2000. Tale ufficio inserito nell’organizzazione del Comune di Saronno in quanto Comune Capofila del distretto è composto
oltre che da due unità di personale del Settore Servizi Sociali, che ne costituiscono la regia e che quasi a tempo pieno ne curano la programmazione
ed attuazione, da n. 6 operatori sociali (uno per ogni Comune del distretto).
L’Ufficio di Piano ha il compito di supportare dal punto di vista tecnico e amministrativo l’attività di indirizzo e controllo dell’Assemblea dei
Sindaci che è l’organismo di rappresentanza politica espresso dai Comuni del Distretto. Il Piano di Zona è stato approvato con accordo di
programma il 17/04/2012 relativo al triennio 2012-2014.
L’attività del piano di zona è registrata da una pluralità di documenti, rappresentati dai piani operativi che a livello di ambito è chiamato a redigere
ed attuare sulla base della normazione di carattere più generale fatta da Regione Lombardia; la stessa, sempre più spesso, eroga limitati fondi e
redige discipline di interventi proposti a moduli, rispetto ai quali i Piani di Zona sono chiamati a definire la regolamentazione locale, in modo
episodico e senza essere resi partecipi della visione d’insieme preventiva. In questo contesto non è semplice definire la governence locale;
fondamentali sono il raccordo con ASL Varese (nelle sue funzioni porgrammatorie) e la conciliazione di linee di indirizzo potenzialmente vincolanti
con gli specifici bisogni del territorio.
A partire dall’anno 2006 all’Ufficio di Piano è stato assegnato il compito di elaborare il Piano di assegnazione dei contributi FNPS-Leggi di Settore
e il Piano di assegnazione dei contributi del Fondo sociale regionale (Asili nido, Comunità Alloggio, Centri di aggregazione giovanili, Centri
Diurni, ecc...).
Per l’anno 2014 l’attività dell’UDP verterà sulla riorganizzazione dei servizi ed interventi in ragione delle recenti deliberazioni regionali che hanno
stanziato fondi per i distretti, vincolati al mantenimento di soggetti fragili a domicilio oltre che a progetti di inclusione sociale, all’insegna
dell’integrazione socio-sanitaria.
Anche sulla tematica della conciliazione famiglia e lavoro l’UdP provvederà a proporre una serie di iniziative, da valutare a liverllo di ambito.
Oltre a garantire gli attuali interventi in continuità si procederà ad una omogenizzazione dei vari regolamenti comunali per l’erogazione di interventi
e prestazioni sociali. Sta crescendo l’attuazione di esperienze condotte in mod unitario a livello distrettuale, nella consapevolezza dell’identità di
vari bisogni e della funzionalità di forma coordinate di disciplina e di interventi.
L’Ufficio di Piano è impegnato nella gestione e aggiornamento del sito web distrettuale (www.distrettosaronno.it) tramite news e news letter
periodica.
F. Rete Rosa
L’assessorato ai Servizi Sociali è parte attiva della Rete Rosa, in condivisione con l’assessorato alle Pari Opportunità e con la collaborazione del
l’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio che partecipa con i servizi di Pediatria, Neuropsichiatria infantile, Ostetricia e Ginecologia, Psichiatria, URP,
Servizio Sociale di Presidio, l’ASL con il Consultorio pubblico e il Sert, la Compagnia dei Carabinieri di Saronno, la Polizia Locale, il Centro Risorse
Donna, la Casa di Pronta Accoglienza, la Croce Rossa, il Villaggio SOS, il Centro Italiano Femminile, il Centro Consulenza per la Famiglia e molte altre
associazioni di volontariato sociale operanti nel nostro territorio. E’stato definito
Scopo del progetto è contribuire a dare risposta e tutela alle donne vittime di abusi e proseguire nella promozione di un cambiamento culturale.
Nei 2014 il servizio collaborerà a stendere un protocollo operativo che prevede la puntuale definizione di procedure per un’efficace collaborazione,
con flessibilità e personalizzazione degli interventi, tra i diversi interlocutori della rete –istituzionali e non- anche per quanto riguarda le situazioni
di emergenza
3.4.4 - Risorse umane da impiegare:
Le risorse umane assegnate al Settore risultano distribuite come segue:
Settore Servizi Sociali:
n. 1 Dirigente
n. 1 Istruttore Amministrativo
n. 3 Collaboratori Amministrativi a tempo parziale
Servizio di coordinamento dei Servizi Sociali e del Piano di Zona
n. 1 Funzionario
n. 1 Istruttore Amministrativo a tempo parziale
Servizio Sociale Professionale:
n. 1 Coordinatrice del Sevizio Sociale Professionale con qualifica di assistente sociale
n. 7 Assistenti Sociali di cui 3 a tempo parziale
Ufficio casa e Servizi Amministrativi e Contrattuali
n. 1 Istruttore Direttivo
n. 2 Collaboratori Amministrativi
Asili Nido:
Personale comandato all’Istituzione:
n. 1 Coordinatrice
n. 11 Educatrici
n. 4 Ausiliarie.
Gli standard di personale sono inoltre soddisfatti con assunzione di educatrici a tempo determinato da parte dell’Istituzione e con appalto a
Cooperativa per le prestazioni ausiliarie.
Servizio Assistenza Domiciliare Educativa Minori:
n. 3 Educatori professionali dipendenti a tempo parziale
Servizio Assistenza Domiciliare Educativa Disabili
Prestazioni per n. 3000 ore circa annue erogate tramite voucher spendibili presso Soggetti accreditati dall’Amministrazione Comunale.
Centro Diurno (ex CAG)
n. 1 Coordinatore part-time
n. 6 Educatori (di cui 2 comunali a part-time e 2 in convenzione con Coop.)
n. 1 Ausiliaria in convenzione con Cooperativa sociale
Progetto “Radici”
n. 1 Coordinatore part-time
n. 3 Educatori part-time (di cui 2 in convenzione con Coop. Sociale)
n. 1 Psicologo a contratto professionale
Ufficio Immigrati e bandi
n. 1 Istruttore Direttivo
Consulenti con incarico professionale:
n. 3 Psicologi a contratto professionale (23 ore sett.-19 ore sett. – 16 ore sett.)
Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani:
prestazioni per n. 9.500 ore circa annue erogate tramite voucher spendibili presso Soggetti accreditati dall’Amministrazione Comunale
Centro Diurno Disabili :
Il Servizio è gestito in appalto da una Cooperativa sociale con il seguente organico:
n. 2 ausiliarie (part-time)
n. 1 Coordinatore tempo pieno
n. 10 Educatori (di cui 2 a part-time)
n. 1 Assistente socio assistenziale tempo pieno
n. 1 infermiera part-time
n. 2 Psicologhe part-time
n. 1 Autista part time
L’appalto contempla anche prestazioni di musicoterapia arteterapia e fisioterapia
Il Servizio mensa è affidato tramite appalto alla Ditta Pellegrini S.p.a.
Comunità Alloggio
Il Servizio è gestito in appalto da una Cooperativa sociale con il seguente organico:
• 1 coordinatore (con funzioni di educatore professionale);
• 1 educatrice professionale;
• 5 Operatori Socio Assistenziali
Servizio per l’Inserimento Lavorativo di Persone Disabili o esposte a rischio di emarginazione:
n. 1 Coordinatore
n. 1 Collaboratore Amministrativo part-time
n. 3 Educatori (di cui 1 riassegnato dal SFP ed in attesa di prendere servizio)
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare:
L’erogazione dei servizi di competenza si avvale delle specifiche sedi operative adeguatamente attrezzate.
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:
I Servizi erogati dal Settore rientrano nella programmazione regionale (Piano socio-sanitario) e zonale (A.S.L.) con elementi di innovazione e di
sperimentazione ispirati da leggi nazionali (L. 285/97; L. 328/2000).