Regolamento didattico del Master

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Regolamento didattico del Master
REGOLAMENTO DIDATTICO
MASTER DI “II LIVELLO”
“ESPERTO FINANZIAMENTI EUROPEI”
Art. 1
Istituzione/attivazione Corso di Master
1. Presso la Facoltà di Economia “Federico Caffè” dell’Università degli Studi Roma
Tre è istituito/attivato per l’A.A. 2009/2010 il Master di “II livello” in “Esperto
Finanziamenti Europei”.
2. Il Master “Esperto Finanziamenti Europei” è attivato in regime di convenzione tra il
Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie della Presidenza del
Consiglio dei Ministri, l’Università degli Studi Roma Tre, l’Università degli Studi
“La Sapienza”, l’Università degli Studi “Tor Vergata” e l’Università “LUISS Guido
Carli”, i cui rapporti di collaborazione sono regolati da apposita Convenzione nella
quale sono definiti gli elementi caratteristici dell’accordo, concernenti l’offerta
formativa, la docenza e le altre modalità di supporto alla realizzazione del Master.
3. Il Coordinamento del Master ha sede presso la Facoltà di Economia “Federico
Caffè” dell’Università degli Studi Roma Tre.
4. Sono allegati al presente Regolamento: il programma dettagliato del Corso di
Master “Esperto Finanziamenti Europei” (allegato A), le modalità di presentazione
delle domande di ammissione e di iscrizione (allegato B), l’elenco dei Docenti
incaricati di coordinare le attività didattiche dei moduli di insegnamento
programmati (allegato C), nonché il piano finanziario (allegato D), con esclusione
degli oneri aggiuntivi a carico del bilancio di Ateneo. Ciascun allegato, è redatto in
autonomia dal Consiglio del Master che può prevederne successive modifiche e
integrazioni.
Art. 2
Contenuti ed obiettivi formativi del Master
1. La struttura didattica del Master è caratterizzata da un’organizzazione in moduli
fortemente interdisciplinari e tra di loro strettamente integrati. Il Master si
compone di una parte generale e una parte specialistica che qualifica il percorso
di questa nuova professionalità proposta a livello nazionale e, in prospettiva, in
ambito comunitario.
2. L’obiettivo formativo è quello di preparare figure professionali, le quali, altamente
qualificate, sono così in grado di contribuire alla corretta e tempestiva gestione
dei fondi pubblici di provenienza comunitaria, di limitare il tasso di irregolarità dei
progetti e di prevenire, per quanto possibile, la commissione di frodi ai danni del
Bilancio dell’Unione Europea.
3. Ciascun modulo è coordinato da specifici responsabili che facilitino un approccio
interdisciplinare.
4. Il corso è indirizzato a formare esperti nelle procedure operative per la
presentazione di richieste, gestione e valutazione delle performance collegate alle
diverse tipologie di finanziamenti europei:
a. all’interno di Amministrazioni pubbliche, delle Agenzie, degli Enti Pubblici
territoriali (regionali e locali) e di altre realtà pubbliche;
b. all’interno delle aziende private e di soggetti, comunque aventi titolo a
beneficiare di finanziamenti europei.
2
Art. 3
Titoli di accesso
1. Il Master è riservato a laureati (lauree quadriennali e lauree specialistiche) in
Economia, Giurisprudenza, Scienze Politiche e dipendenti della Pubblica
Amministrazione e/o dei soggetti di cui al punto 4. del precedente art. 2, in
possesso di laurea quadriennale o specialistica, che stiano svolgendo (o siano
designati a svolgere) in qualità di dirigenti o funzionari, incarichi attinenti alle
tematiche oggetto del Master.
2. È fatta riserva di 10 posti per i designati alla frequentazione del Master da parte
dei soggetti pubblici e privati che hanno collaborato nell’organizzazione del
Master medesimo. I posti eventualmente non coperti saranno utilizzati ad
incremento dei posti disponibili per gli altri richiedenti.
3. Qualora il numero delle domande di ammissione risultasse superiore al
contingente dei posti stabiliti, l’ammissione al Master sarà subordinata ad una
graduatoria per titoli, effettuata dal Coordinatore e da due Docenti del Consiglio
del Master, sulla base dei criteri che saranno definiti dal Consiglio stesso.
La graduatoria sarà esposta nella sede del Master e sarà pubblicata sul sito web
dell’Ateneo o sul sito del Corso del Master.
4. Il numero massimo degli ammessi al Master è di 35 iscritti, mentre il numero
minimo per l’attivazione del Master è di 8 iscritti.
Art. 4
Ammissione studenti con titolo estero
1. Gli studenti stranieri provenienti da Paesi non U.E. e non soggiornanti legalmente
in Italia, dovranno presentare domanda di pre-iscrizione presso la
Rappresentanza italiana competente per territorio, nella stretta osservanza della
vigente legislazione sull’immigrazione. Ai fini dell’iscrizione, il Corsista dovrà
presentare dichiarazione di valore in loco del titolo conseguito, fotocopia
autenticata degli studi compiuti e traduzione legalizzata dell’intera
documentazione. Tutti i documenti vengono rilasciati dalla Rappresentanza
italiana competente per il territorio.
2. Gli studenti provenienti da Paesi U.E., ovunque residenti, ovvero gli studenti
provenienti da Paesi non U.E. e soggiornanti legalmente in Italia sono tenuti,
invece, a presentare con le stesse modalità su indicate - entro i termini stabiliti
dai singoli bandi - domanda di partecipazione, unitamente alla medesima
documentazione richiesta per i non soggiornanti; la richiesta, munita dei
necessari documenti, può essere presentata direttamente.
Art. 5
Durata dei Corsi e acquisizione crediti formativi
1. I Corsi del Master sono comprensivi di attività didattica frontale e di altre forme di
addestramento, di studio guidato e di didattica interattiva, di livello adeguato al
grado di perfezionamento e di formazione che si intende perseguire, per un
numero complessivo non inferiore a 1.500 ore di apprendimento, comprensive di
un eventuale periodo di tirocinio funzionale, per durata e per modalità di
svolgimento, ai medesimi obiettivi.
2. All’insieme delle attività suddette, integrate con l’impegno da riservare allo studio
e alla preparazione individuale, corrisponde l’acquisizione da parte degli iscritti di
60 crediti complessivi.
3. Il Master ha una durata di 12 mesi.
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4. Il Master prevede periodi di stage presso Aziende, Enti pubblici e privati ed
imprese in regime di convenzione con l’Ateneo.
5. Possono essere riconosciuti come crediti acquisiti ai fini del completamento del
Master, con corrispondente riduzione del carico formativo dovuto, le attività
eventualmente svolte in Corsi di perfezionamento o Master organizzati su
analoghe tematiche in ambito universitario o eventualmente acquisiti con la
frequenza di altre attività formative (seminari, stage, convegni, Corsi di
formazione) attivati anche presso Istituzioni esterne. Spetta al Consiglio del
Master il compito di verificare la congruità e determinare la misura dei crediti
riconoscibili.
6. Il conseguimento dei crediti corrispondenti all’articolazione delle varie attività di
perfezionamento e di tirocinio può essere subordinato a verifiche periodiche di
accertamento delle competenze acquisite in relazione agli ambiti seguiti. Il
conseguimento del Master universitario è subordinato al superamento di una
prova finale, tenuto anche conto delle eventuali attività di tirocinio. La prova finale
non dà luogo a votazioni, ma solo al giudizio di idoneità.
Art. 6
Attività didattiche
1. L’attività didattica è svolta da Docenti dell’Università degli Studi Roma Tre,
nonché da Docenti delle Università partner e di altre Università italiane.
2. Possono svolgere attività didattica nel Master, sulla base della convenzione di cui
all’art. 1 comma 2, Esperti con alta e documentata qualificazione professionale
individuati dal Consiglio del Master medesimo.
Art. 7
Sedi svolgimento attività del Master
1. La sede didattica è presso la Facoltà di Economia “Federico Caffè” dell’Università
degli Studi Roma Tre, fermo restando la possibilità di utilizzare altre strutture
esterne disponibili.
Art. 8
Consiglio del Master
1. Al coordinamento delle attività provvede il Consiglio del Master composto da 6
membri, di cui 3 indicati dal Dipartimento per il coordinamento delle politiche
comunitarie, 2 dal Consiglio della Facoltà presso cui il Master è attivato, più il
Coordinatore del Master.
2. Il Consiglio è composto dai seguenti membri, in base alla Convenzione stipulata
ai sensi dell’art. 1 comma 2:
a. Roberto Adam
(P.C.M. – Capo Dipartimento per il Coordinamento delle
Politiche Comunitarie)
b. Fabio Bassan
(Università Roma Tre)
c. Liliana Rossi Carleo (Università Roma Tre)
d. Laura Cavallo
(P.C.M. – Dipartimento per il Coordinamento delle
Politiche Comunitarie)
e. Lidia D’Alessio
(Università Roma Tre – Coordinatore del Master)
f. Anna Maria Villa
(P.C.M. – Dipartimento per il Coordinamento delle
Politiche Comunitarie)
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3. Sono compiti del Consiglio:
a. fornire all’Ufficio Corsi post-lauream i dati necessari alla formulazione del
bando, comprese la definizione dei requisiti preferenziali per l'ammissione
all'iscrizione e la documentazione che i candidati sono tenuti a presentare;
b. formulare il programma e il calendario delle attività del Master;
c. verificare, a conclusione del Master, l'adempimento da parte degli iscritti degli
obblighi previsti;
d. approvare uno schema preventivo delle spese entro 30 giorni
dall'assegnazione dei fondi;
e. approvare una relazione sull'attività svolta con allegato un rendiconto analitico
delle spese entro 90 giorni dal termine delle attività didattiche.
Art. 9
Coordinatore del Master
1. Il Consiglio propone un Coordinatore del Master tra i professori di ruolo
dell’Ateneo, sede amministrativa del Master, e ne dà comunicazione al Preside
della Facoltà nella quale il Master è attivato, per l’approvazione in Consiglio di
Facoltà. Sarà cura del Preside di Facoltà inoltrare copia della delibera di nomina
al Rettore Magnifico.
2. Il Coordinatore, nominato con Decreto Rettorale, dura in carica un anno.
3. Il Coordinatore fa parte sia del Consiglio che del Comitato scientifico del Master.
4. Sono compiti del Coordinatore del Master:
a. rappresentare il Consiglio;
b. convocare e presiedere le sedute del Consiglio;
c. assicurare il regolare svolgimento delle attività didattiche;
d. provvedere alla gestione finanziaria sulla base delle deliberazioni del
Consiglio e in ogni caso impiegando i fondi esclusivamente per finalità
connesse allo svolgimento del Master;
e. presentare al Preside ed al Senato Accademico una relazione sull'attività
svolta con annesso rendiconto contabile;
f. rilasciare, sulla base delle deliberazioni del Consiglio, le certificazioni relative
alla frequenza del Master;
Art. 10
Comitato scientifico
Il Comitato scientifico, che ha il compito di indirizzare, dal punto di vista professionale
e scientifico le scelte programmatiche del Consiglio, è costituito da:
a. Silvana Amadori
(Ministero dell’Economia e delle Finanze)
b. Cinzia Bricca
(Agenzia delle Dogane)
c. Giuseppina Capaldo (Università La Sapienza)
d. Antonio Caponetto (P.C.M. – Dipartimento per gli Affari Regionali)
e. Lidia D’Alessio
(Università Roma Tre)
f. Marcello Danisi
(Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti ed Esperti
Contabili)
g. Maurizio Fiorilli
(Capo di Gabinetto Ministro per le Politiche Europee)
h. Alfonso Malato
(Ministero della Giustizia)
i. Marco Paolo Mantile (Comando Carabinieri Politiche Agricole)
j. Fabrizio Martinelli
(Comando Generale G. di F.)
k. Mario Maugliani
(Esperto)
l. Marco Meneguzzo (Università Tor Vergata)
m. Cinthia Pinotti
(Corte dei Conti)
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n.
o.
p.
q.
r.
Andrea Renda
(Università Luiss)
Clelia Stigliano
(Ministero dello Sviluppo Economico)
Mariella Santevecchi (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali)
Raffaele Trombetta (Ministero degli Affari Esteri)
Gennaro Vecchione (P.C.M. – Nucleo G. di F. Repressione Frodi
Comunitarie)
Art. 11
Tassa di iscrizione
1. La tassa d’iscrizione è stabilita annualmente dal Consiglio di Amministrazione
dell’Università Roma Tre, su proposta del Consiglio del Master. Il Consiglio di
Amministrazione stabilisce, altresì, la percentuale non superiore al 80% della
tassa di iscrizione che viene messa a disposizione della Facoltà per la gestione
del Master.
2. Agli importi previsti per la tassa di iscrizione va aggiunto il contributo di bollo
assolto.
3. Le quote di iscrizione non verranno rimborsate in caso di volontaria rinuncia,
ovvero in caso di non perfezionamento della documentazione ai sensi dell’art. 4.
4. La Gestione amministrativo contabile dei fondi spetta al Dipartimento di Scienze
aziendali ed economico-giuridiche della Facoltà di Economia dell’Università degli
Studi di Roma Tre.
5. Il Consiglio delibera l'ammontare della quota di finanziamento da destinare ai
Progetti d’incentivazione per il personale tecnico, amministrativo e bibliotecario
che collabora all’organizzazione del Master.
Art. 12
Rilascio diploma di Master
1. A conclusione del Master, agli iscritti che avranno svolto le attività e adempiuto
agli obblighi sarà rilasciato, secondo la legge vigente, un Diploma di Master
universitario in “Esperto Finanziamenti Europei”, con l'indicazione dei crediti
acquisiti e della tipologia della prova finale.
2. Per il rilascio del titolo, su carta pergamena predisposto a cura dell’Ufficio Diplomi
di laurea, gli studenti sono tenuti ad un contributo di € 25,00, giusta delibera del
Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo.
Art. 13
Disattivazione del Corso di Master
1. Il Consiglio del Master, per giustificati e documentati motivi, può chiedere al
Consiglio di Facoltà la disattivazione del Corso, che è resa esecutiva con Decreto
Rettorale.
segue allegato A
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ALLEGATO A
Programma del Master in
“ESPERTO FINANZIAMENTI EUROPEI”
La struttura del Master è organizzata in moduli di base e specialistici da 3 o 6 crediti
a1) L’Unione europea: Istituzioni e formazione del Bilancio
1.
Evoluzione storica
2.
Le Istituzioni di guida ed esecutive
3.
Le Istituzioni di rappresentanza e controllo
4.
Bilancio europeo: le entrate e le uscite
5.
Il processo di formazione del Bilancio
6.
La Corte dei Conti Europea: i controlli sul Bilancio europeo
a2) Le politiche di finanziamento e strutturali
1.
La politica di coesione
2.
I programmi comunitari a gestione diretta e indiretta
3.
I Fondi strutturali: tipologie ed obiettivi
4.
Il processo di programmazione e attuazione
5.
Gli Orientamenti Strategici Comunitari (OSC)
6.
Gli altri fondi: la Politica Agricola Comunitaria (PAC) e gli
Organismi pagatori
7.
Le restituzioni all’esportazione
8.
Strumenti di cooperazione esterna e altre fonti di finanziamento
U.E.
a3) Il Quadro Strategico Nazionale (QSN)
1.
L’iter di definizione: obiettivi, priorità e struttura
2.
I Programmi Operativi Nazionali
3.
I Programmi Operativi Interregionali e Regionali
4.
Le finalità dei POR
5.
Le Autorità di gestione dei Fondi
a4) La gestione operativa: l’impiego dei Fondi
1.
Il sistema degli incentivi alle imprese
2.
Gli obiettivi
3.
Gli enti gestori: il livello europeo, nazionale e regionale
4.
L’accesso ai fondi strutturali: la modalità diretta ed indiretta
5.
I beneficiari degli incentivi dei fondi strutturali
6.
Le modalità di partecipazione ai bandi dei fondi: documentazione
7
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Le fasi: bando, progetto ed erogazione del contributo
Le procedure concessorie: automatica, valutativa e negoziale
Tipologie di spese ammissibili nei fondi strutturali
Le procedure di controllo: le Autorità di gestione e controllo
Il monitoraggio e la valutazione
Le opportunità di finanziamento per gli Enti pubblici
La liquidazione dei conti degli organismi pagatori in seno alla
PAC
a5) Il corretto impiego dei fondi. Profili normativi e Autorità di controllo
1.
Profili normativi del controllo: il principio di “assimilazione”
2.
La normativa europea e i regolamenti comunitari
3.
La nozione di frode comunitaria e la normativa sanzionatoria in
materia di frodi alle entrate e alle uscite
4.
Profili civili e di responsabilità contabile
5.
Il ruolo delle Istituzioni Comunitarie: Commissione Europea e
l’Ufficio Europeo per la Lotta Antifrode (OLAF)
6.
Le Autorità di coordinamento e di controllo in materia di fondi
strutturali e PAC (Ministero dell’economia e delle finanze,
Ministero dello sviluppo economico, Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali, Ministero del lavoro della salute e
delle politiche sociali, Ministero dell’istruzione, università e
ricerca, Ministero degli affari esteri, Ministero dell’interno,
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Regioni, Province
autonome, Agea)
7.
La tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea. Il ruolo
dell’Agenzia delle Dogane dall’accertamento/riscossione delle
risorse proprie ed erogazione delle restituzioni all’esportazione al
contrasto delle irregolarità e frodi in tali settori
8.
Il ruolo della Corte dei Conti in materia di prevenzione, verifica e
repressione delle irregolarità e delle frodi comunitarie
9.
L’attività della Guardia di Finanza, quale Organo di polizia
comunitaria, nella prevenzione e nella repressione delle frodi
comunitarie alle entrate e alle uscite del Bilancio comunitario. Gli
strumenti di cooperazione amministrativa attivabili dalla Guardia
di Finanza in qualità di Autorità competente
10.
Il Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari, quale
Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri per il contrasto
alle frodi nell’erogazione dei finanziamenti comunitari nel settore
agricolo e l’azione di contrasto alla criminalità comune ed
organizzata
11.
Gli altri organismi di controllo esterno (Corpo Forestale dello
Stato, Corpo delle Capitanerie di porto, Concessionari)
12.
Proposte normative
8
a6) Seminari di studio e di ricerca tenuti da Professori, conosciuti a livello nazionale
ed internazionale, e da esperti delle politiche europee sui finanziamenti, di fama
nazionale ed internazionale
a7) Stage di sperimentazione presso:
™ Presidenza del Consiglio dei Ministri
™ Ministero dell’economia e delle finanze
™ Ministero dello sviluppo economico
™ Agenzia delle dogane
™ Agenzia per le erogazioni in agricoltura
™ Guardia di Finanza
™ Carabinieri
™ Coldiretti
™ Confcommercio
™ Confindustria
™ Confartigianato
Gli stage sono finalizzati alla pratica redazione di ipotesi progettuali in tema di
finanziamenti comunitari, allo studio delle best practices, alla rendicontazione,
gestione amministrativa, valutazione dei risultati e degli impatti, nonché alle
connesse attività di controllo.
a8) Altre forme di didattica integrativa: e-learning
b) La prova finale deve svolgersi entro dicembre 2010/febbraio 2011