Sviluppo della presa in carico del MMG
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Sviluppo della presa in carico del MMG
PROGETTI ATTUATIVI PER L’APPLICAZIONE DELLA D.G.R. 18346/2005 INTERVENTI IN CAMPO ONCOLOGICO Sviluppo della presa in carico del MMG: partecipazione dei professionisti delle cure primarie al follow-up del paziente oncologico a) Aspetti Clinici Linee guida cliniche per il follow-up 1. Cancerosi e precancerosi del Colon - Retto Tipologia dei pazienti: Verranno affidati al MMG per il follow-up le seguenti tipologie di casi: pazienti con lesioni precancerose o cancerose, scoperte casualmente o a seguito di partecipazione allo screening del tumore del colon mediante FOBT e asportate per via endoscopica; carcinoma del colon in stadio I-II (stadio A-B di Dukes) che non sia stato sottoposto a chemioterapia precauzionale postoperatoria. Obiettivo del follow-up: Diagnosi tempestiva di nuove precancerosi della mucosa resecabili endoscopicamente; Diagnosi tempestiva di recidiva epatica o polmonare suscettibile di resezione radicale; Diagnosi di recidiva a distanza (metastasi); Modalità di follow-up: Di lesioni resecate per via endoscopica Tipo di lesione Polipi iperplastici Sorveglianza consigliata Nessun follow-up specifico (FOBT a 5 anni se rientra nel programma di screening) <3 adenomi tubulari,<1 cm, displasia lieve-moderata Colonscopia a 5 anni 3-10 adenomi, o adenomi >=1 cm o adenoma con aspetti villosi o adenoma con displasia grave, asportati radicalmente. >10 adenomi Adenoma cancerizzato (con focolaio di cancro invasivo) asportato radicalmente per via endoscopica. Colonscopia a 3 anni (oppure ad 1, 3 e 5 anni se colonscopia non ottimale) Colonscopia a 1 e 3 anni Colonscopia a 6 e 12 mesi e successivamente a 3 e 5 anni. Di lesioni resecate chirurgicamente (stadio I-II; A e B di Dukes): Sorveglianza endoscopica COLONSCOPIA PREOPERATORIA OTTIMALE: controllo a 1, 3, 5 anni dall’intervento, quindi ogni 5 anni. COLONSCOPIA PREOPERATORIA INCOMPLETA O NON OTTIMALE (stenosi / chirurgia d’urgenza): primo controllo entro 3-6 mesi ed eventualmente ad 1 anno, quindi controllo a 3, 5 anni dall’intervento poi ogni 5 anni Il follow-up endoscopico va proseguito fino al 75° anno di età o per 5 anni nei pazienti con età > a 70 anni che non presentino controindicazioni all’endoscopia. Altri esami Mesi +6 +12 +18 +24 +30 +36 +42 +48 +54 +60 Visita ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ CEA ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ Eco addome (colon) ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ TC addome e pelvi (retto) ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ Rx Torace ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ Nello stadio IIa (B2 di Dukes) proseguire il follow-up fino ad 8 anni dalla resezione chirurgica. Bibliografia Linee guida ROL http://www.progettorol.it/info/start.asp Winawer SJ, Zauber A, Fletcher RH et al. Guidelines for colonoscopy surveillance after polypectomy: A consensus update by the US multi-society task force on colorectal cancer and the American cancer society. Gastroenterology 2006;130:1872–85 2. Cancerosi e precancerosi della Mammella Tipologia dei pazienti: Saranno affidati al MMG per il follow-up le seguenti tipologie di casi: pazienti a “basso rischio” di recidiva ( carcinoma in situ oppure carcinoma infiltrante G1 pT1a/b pN0 M0 ER+ PgR+ KI67 <20%, Herceptest negativo ) non sottoposte a terapia ormonale precauzionale; pazienti libere da malattia dopo 5 anni dalla chirurgia (o comunque dopo che abbiano completato il trattamento precauzionale e verificato gli effetti collaterali). Sono ESCLUSE le pazienti inserite in studi clinici. Obiettivo del follow-up Diagnosi tempestiva di secondi tumori nella mammella operata o in quella controlaterale; Diagnosi tempestiva di recidiva locale; Diagnosi di recidiva a distanza (metastasi); Modalità di follow-up: Mammografia bilaterale (ed eventuale ecografia mammaria a discrezione del radiologo) e visita clinica annuale; Nelle pazienti sottoposte a trattamento con tamoxifene, va evitata la gravidanza per almeno 12 mesi dopo la sospensione (effetto teratogeno); nelle donne in postmenopausa, in caso di spotting ematico vaginale è raccomandata ecografia transvaginale e visita ginecologica; Esami ematochimici (esami bioumorali e markers neoplastici etc.) e strumentali (Radiografia del torace, ecografia dell’addome, scintigrafia ossea etc.) non sono raccomandati di routine ma riservati alla comparsa di sintomi o anomalie che facciano sospettare la recidiva (es. comparsa di dolore osseo persistente e non giustificabile: scintigrafia ossea; dispnea o sintomi respiratori: RX torace e/o ecocardiogramma etc). Da ricordare che le pazienti sottoposte a terapia precauzionale con antracicline (adriamicina o epirubicina), con trastuzumab o a radioterapia del lato sinistro del torace possono andare incontro a complicanze cardiache (ischemia, aritmie, scompenso di cuore): sintomi sospetti vanno adeguatamente indagati. Il follow-up va proseguito fino al compimento dell’ottantesimo anno o diversamente, a giudizio del medico, in base alle condizioni della paziente; Bibliografia Linee guida ROL http://www.progettorol.it/info/start.asp Khatcheressian JL, Wolff AC, Smith TJ, et al. American Society of Clinical Oncology 2006 update of the breast cancer follow-up and management guidelines in the adjuvant setting J.Clin.Oncol. 2006;24:5091-7. 3. Gammopatie monoclonali di significato incerto (MGUS) Tipologia dei pazienti Verranno affidati al MMG per il follow-up le seguenti tipologie di casi: pazienti con diagnosi accertata di MGUS. Obiettivo del follow-up Diagnosi precoce di mieloma multiplo o di altre malattie linfoproliferative (per la prevenzione del danno d’organo da mieloma); Modalità di follow-up: Visita clinica annuale con attenta valutazione di comparsa di dolori ossei spontanei o provocati o di altri segni e sintomi sospetti per mieloma multiplo o altra malattia linfoproliferativa (astenia, adenomegalie superficiali, epatosplenomegalia, anomalie cardiocircolatorie, macroglossia, neuropatie periferiche ecc); Valutazione annuale della elettroforesi serica per il monitoraggio del picco monoclonale (un aumento oltre i 3 g/dl deve essere segnalato) Esami ematochimici (emocromo, proteinuria quantitativa e qualitativa con proteinuria di Bence Jones, creatininemia). Eventuali dolori ossei vanno valutati con indagine radiologica mirata (la scintigrafia ossea non è indicata nel mieloma per la possibilità di falsi negativi). Bibliografia Durie BG, Kyle RA, Belch A, et al. Myeloma managemet guidelines: a consensus report from the scientific advisors of the International Myeloma Foundation. Hematol.J. 2003;4:379-398. Cesana C, Klersy C, Barbarano L, et al. Prognostic Factors for Malignant Transformation in Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance and Smoldering Multiple Myeloma. J.Clin.Oncol 2002;20:1625-34. Kyle RA, Therneau TM, Rajkumar V et al. A long term study of prognosis in monoclonal gammopathy of undetermined significance. N Engl J Med 2002;346:564-9. b) Aspetti Organizzativi Aree interessate al follow up: neoplasia della Mammella e del Colon Retto e MGUS. Si elencano gli aspetti organizzativi che verranno affrontati: - Numero di Medici di Medicina Generale partecipanti e modalità di individuazione (requisiti); Attività richiesta al medico di medicina generale; Definizione meccanismi di attivazione dei MMG rispetto all’attività di follow up; Definizione e contenuti delle informazioni rese disponibili dal medico specialista ; Aspetti organizzativi facilitanti la relazione tra il medico di medicina generale e il medico specialista; Strumenti di monitoraggio e valutazione del progetto; Strutturazione della attività di formazione. Medici partecipanti Il progetto presenta un forte carattere di sperimentalità; gli obiettivi prioritari sono costituiti dall’identificazione di modalità, strumenti, fattibilità organizzativa e modalità tecnologiche di scambio informativo tra livelli di cura. L’obiettivo non presenta solo un respiro locale ma deve fornire ai decisori regionali gli elementi di fattibilità rispetto all’ampliamento dell’attività del medico di medicina generale all’interno di un miglioramento della qualità complessiva del sistema. Tutto ciò premesso il numero dei partecipanti (come peraltro anche previsto dal progetto) risulta essere necessariamente contenuto rispetto al totale dei medici operanti nell’ASL. Il dato della tabella successiva ne individua il numero per ASL: Numero indicativo di medici partecipanti ASL Lecco ASL Como ASL Sondrio 40 35 25 Requisiti dei MMG partecipanti La partecipazione è necessariamente volontaria; visto l’esiguo numero dei partecipanti in questa prima fase oltre all’aspetto motivazionale occorre anche valutare altri criteri in relazione all’attività richiesta e alla necessità di raggiungere le aree di risultato prefissate. Quali requisiti prioritari potrebbero essere individuati una familiarizzazione informatica non recente e l’utilizzo SISS. Si ritiene altresì che (anche per favorire le attività di audit ) i professionisti partecipanti potrebbero essere omogenei per livello organizzativo e/o per area geografica. La selezione dei soggetti per livello organizzativo (forma associativa, personale) di esercizio dell’attività risponde alla necessità di verificare al meglio gli impatti sull’attività del medico e quindi anche l’individuazione degli elementi contrattualistici da proporre nelle opportune sedi affinché possa diventare attività a regime e quindi diffusa. Detto questo si ritiene pertanto che pur in una logica di volontarietà, si debba effettuare un’offerta attiva da parte dell’ASL ancorché condivisa con le rappresentanze dei professionisti. Attività richieste al medico specialista Il medico specialista è chiamato alle seguenti attività a) Selezione dei pazienti (*) b) Comunicazione al medico curante degli elementi salienti (patient summary specifico) (*) Nel caso delle MGUS il paziente non presenta segni di interessamento sistemico e pertanto è spesso in carico al solo medico di medicina generale. Nello specifico il gruppo di lavoro definirà i criteri di selezione e invio del paziente dal MMG al medico specialista. Attività richieste ai medici di medicina generale Ai medici partecipanti viene richiesto oltre alla partecipazione alle attività formative: c) Un inquadramento generale del paziente; d) L’effettuazione della visita di follow up e la compilazione della scheda specifica (così come definita dal gruppo di lavoro); e) La gestione della comunicazione sulla patologia; f) Il rilievo di eventuali problemi nei periodi intercorrenti; g) Il mantenere una relazione con la struttura specialistica; h) La disponibilità ad attività di audit/focus group Procedure operative per l’effettuazione del follow up 1. La selezione dei pazienti avviene secondo i criteri esplicitati nel capitolo “linee guida per il follow-up”. 2. I pazienti sono informati dal medico specialista (che concorda preventivamente la comunicazione con il medico curante ed essendo quest’ultimo eventualmente presente) rispetto alle attività che saranno poste in essere (nello specifico quelle di follow up) , i riferimenti professionali; deve essere raccolto il consenso rispetto al programma terapeutico nel suo complesso (anche per eventuali aspetti medico legali in quanto attività nuova e sperimentale). 3. Lo specialista oncologo deve dare comunicazione al medico di medicina generale partecipante dell’avvenuta selezione del caso; il programma dei controlli è quello concordato e riportato nel capitolo linee guida follow-up. Nel sistema deve essere lasciata indicazione degli elementi essenziali riscontrati relativamente al paziente (informazioni presenti nella ROL). 4. Il medico di medicina generale fissa un accesso su appuntamento al paziente (se del caso in orario differente dalla normale articolazione). 5. Il medico di medicina generale assicura l’effettuazione della visita compilando l’apposita scheda che deve essere disponibile per il medico specialista nelle forme e nei modi definiti nella parte relativa all’architettura tecnologica. 6. Per qualsiasi problematica dovesse insorgere ovvero bisogno di comunicazione viene definito un riferimento di un medico specialista da parte di ogni singolo DIPO. Supporti a disposizione del medico di medicina generale Per il buon esito del progetto il medico di medicina generale partecipante ha a disposizione i seguenti strumenti - Linee guida di follow-up per ogni tipo di neoplasia; Scheda di follow up; Epicrisi del paziente rispetto al problema specifico; Report rispetto ai consumi dei pazienti selezionati. Al medico di medicina generale viene offerto un pacchetto formativo accreditato ECM composto da due eventi. Elementi di valutazione del progetto La valutazione del progetto viene effettuata attraverso: a) un sistema di misure (set indicatori); b) la raccolta di una serie di indicazioni di valutazione per fornire ai decisori regionali una serie di indicazioni sulla fattibilità del sistema di sorveglianza proposto. Gli indicatori individuati sono i seguenti: Nr.pazienti che hanno seguito correttamente il F-up/ totale dei pazienti affidati ai MMG (monitoraggio ASL) Questionario di soddisfazione del paziente rispetto al follow-up Questionario di soddisfazione del professionista (MMG e specialista) Sul versante della verifica della fattibilità organizzativa per il medico di medicina generale e quindi degli impatti stimati sull’attività verrà definito un documento che conterrà tra gli altri i seguenti elementi - modalità di accesso; tempo dedicato; sorveglianza intercorrente le visite di follow up; sistemi di comunicazione/relazione tra differenti livelli di cura; Gli strumenti utilizzati sono costituiti da una scheda di rilevazione e da focus group. Le attività di formazione Si prevedono i seguenti elementi gli argomenti riguardano le informazioni cliniche specificatamente dedicate al follow up (la parte preponderante ) e quelle organizzative e tecnologiche. Il materiale riguardante la formazione clinica sarà unico per i tre DIPO/ASL; per quanto riguarda gli aspetti organizzativi/tecnologici, attesa una cornice comune (due form uno per il medico specialista e l’altro per il medico di medicina generale che venga o non venga usato il supporto informatico) ciascun DIPO/ASL potrà adattare gli aspetti operativi alla propria realtà. c) Aspetti Tecnologici Premessa Le Reti di Patologia che utilizzano il SISS quale infrastruttura tecnologica si pongono come obiettivo l’ottimizzazione del processo di assistenza. La Rete è quindi una metafora che raffigura la capacità delle strutture sanitarie di lavorare insieme per offrire servizi migliori ed ottenere una maggiore efficienza. La strategia è quella di realizzare una sorta di "reparto virtuale" in cui più attori fisicamente non contigui, contribuiscono nello stesso momento al processo di diagnosi e cura, in cui "circolano" le informazioni e non il paziente. L’ambito generale di riferimento entro il quale si muove il progetto è rappresentato dal Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) quale collezione di unità documentali che rende disponibili ai soggetti autorizzati, informazioni cliniche rilevanti su un individuo. Il Fascicolo costituisce uno dei cardini per la costruzione di un sistema compiuto di Sanità Elettronica e riconosce una struttura centrale che contiene per ciascun cittadino la storia dei contatti (gli eventi sanitari) e l'indice ai documenti clinici (copiati e linkati dai documenti clinici che sono localizzati presso le Aziende Sanitarie) ed una locale dove sono mantenuti i documenti clinici del cittadino (repository). Il FSE è un contenitore che non annulla la cartella clinica orientata alla specifica disciplina. I documenti che fanno capo ad un episodio di cura - ricovero, accesso in PS, cartella ambulatoriale che potenzialmente aggrega più documenti correlati, vengono raccolti entro una "cartella" specifica. I documenti prodotti nell'ambito delle Reti di Patologia vengono inseriti in apposite aree del FSE, ognuna dedicata ad una specifica Rete . Il contributo del medico di medicina generale al FSE è significativamente importante e può avvenire attraverso due aspetti: - l’informazione generalista attraverso il pazient summary, definibile come un documento clinico elettronico contenente una sintesi certificata di presentazione sanitaria, di eventi sanitari significativi riguardanti l’intera storia clinica del paziente e i dati rilevanti disponibili per "incontro inatteso" con altri professionisti; - il referto di prestazioni specifiche (follow up di problemi, osservazioni particolari, scale di valutazione ….) effettuate in ambito di cure primarie, attualmente in piccolo numero anche se prospetticamente destinati a crescere. Nel futuro quindi si profila la necessità di pensare/attivare un repository della medicina generale, quale reparto virtuale che raccoglie la documentazione dei medici di medicina generale organizzata per area funzionale, geografica e/o per forma associativa. Quindi rispetto allo sviluppo del progetto occorre pensare principalmente ai seguenti aspetti: - all’integrazione degli applicativi specifici alla ROL alla generazione di una struttura informatica intermedia (piattaforma di comunicazione) che sul problema specifico faccia dialogare (attraverso le fonti documentali di ciascuno) reparto specialistico e medicina generale. Creare la "rete delle reti" che raccoglie e rende disponibili tutte le informazioni raccolte nelle "reti verticali" (Reti di Patologia, ...) ed in quelle "orizzontali" (reti generaliste medicina di assistenza primaria, prevenzione, ecc.) dove il SISS ne rappresenta il supporto e l’architettura. Obiettivi del progetto tecnologico del progetto di follow up Tenendo conto di quanto prefigurato in premessa la soluzione tecnologica deve contemperare una serie di esigenze: - Generare un ambiente di comunicazione tra differenti livelli di cura dove sono presenti i documenti riferiti alla storia del paziente oncologico selezionato dal progetto; Alimentare il fascicolo riguardante la storia complessiva e personale del paziente; Alimentare la rete per patologia (nello specifico la ROL). Allo stato attuale su quest’ultimo aspetto esistono delle policy ben precise che non prevedono l’accesso al medico di medicina generale. Atteso che a livello di sistema generale siamo nella fase di avvio dell’implementazione del FSE, si rende necessario per il progetto una soluzione condivisa che avvicini le due opzioni presenti all'interno dei sistemi informativi clinici: - la "cartella clinica elettronica locale" propria della singola struttura sanitaria (Electronic Patient Record) il “fascicolo sanitario personale”, le forme più complete di servizio che prevedono una qualche modalità di integrazione e di accesso in rete su dati provenienti da applicazioni cliniche eterogenee e da diverse strutture sanitarie (Electronic Health Record). La soluzione tecnologica: la piattaforma di comunicazione L’esperienza svolta in questi anni nell’area di Lecco all’interno del progetto sul rischio cardio cerebro vascolare ha generato un applicativo web di comunicazione e un Know How complessivo decisamente significativo. Questo applicativo, sviluppato su piattaforma Asp.Net, è per certi versi strutturalmente simile a quanto definito in sede ROL. Trattasi di modalità operativa che prevede l’erogazione su browser di un applicativo residente su server (nello specifico quello della rete dei medici di medicina generale di Lecco – Rizhoma) Allo stato attuale nell’area di Lecco l’applicativo dipartimentale dell’oncologia (già integrato con la ROL) verrà integrato, attraverso un’interfaccia definita “adapter”, con la piattaforma di comunicazione sopradescritta secondo lo standard CDA/HL7. L’integrazione con la piattaforma delle cartelle cliniche dei medici di medicina generale deve essere valutata in un secondo momento in quanto il numero di cartelle cliniche è variabile dipendente dei partecipanti e delle scelte da questi ultimi operate. In questo caso (mancanza di integrazione) è possibile entrare e lavorare attraverso il punto di accesso unico ( https://www.rizhoma.it ) attraverso il logon con la PdL SISS dove l’accesso, oltre all’area pubblica (che contiene informazioni generali di tipo divulgativo quali Linee Guida e informazioni sul progetto), mette a disposizione dei professionisti il dossier oncologico. Quest’ultimo contiene documenti inerenti alle patologie relative al progetto di presa in carico del paziente oncologico del medico di medicina generale (patient summary e comunque le schede follow up) e dello specialista (inquadramento del paziente) Peraltro la presenza di un pazient summary è già prevista dai piani di sviluppo del SISS. E’ altresì evidente che la soluzione individuata (la piattaforma) costituisce per certi versi soluzione anticipatoria del FSE anche se occorre sottolineare come in realtà lo strumento è anche una piattaforma di comunicazione e quindi uno strumento di relazione tra professionisti mentre il FSE costituisce una sorta di esito finale delle attività (referti) . In ogni caso alcuni oggetti presenti sulla piattaforma saranno “linkabili” con il FSE. In questo senso visti i tempi del progetto SISS su questo aspetto, sono stati presi i dovuti contatti con la struttura di progetto del SISS per la validazione. Modalità operative di funzionamento Ai fini di operare in sicurezza nella gestione dei dati anagrafici e clinici dei pazienti, gli utenti che accedono all’applicazione (piattaforma) devono autenticarsi. La procedura di autorizzazione all’accesso (logon) avverrà attraverso la Postazione di Lavoro (PdL) SISS. Questo potrà costituire un problema per quanto riguarda le strutture ospedalieri in quanto è da correlare con i livelli di sviluppo raggiunti. Acceso alla piattaforma - Visione documentazione Le modalità operative descritte per esemplificazione tengono conto dell’eventuali differenze tra le tre province partecipanti nella Banca dati Assistiti, nel repository dei referti e nella definizione delle policy d’accesso. . Per accedere all’applicazione, l’utente deve aprire il browser (Internet Explorer o altri) e digitare nella barra degli indirizzi l’URL https://www.rizhoma.it procedere alla autentificazione con Logon SISS e con le regole attualmente in uso per i differenti operatori.L’URL farà accedere ad una piattaforma dove deve essere selezionato il dossier oncologico. Il flusso per la generazione e la condivisione di documenti clinici si compone di diverse fasi: - l’identificazione dell’assistito cui si riferisce il documento; la visualizzazione del Dossier oncologico dell’assistito; la composizione del documento, eventualmente in aggiornamento rispetto all’ultimo documento del paziente. Il Servizio viene implementato con la possibilità di chiedere da parte del medico di medicina generale il parere al collega oncologo. Entrando nel dossier si potrà procedere alle funzionalità applicative per la gestione del paziente: Ricerca Paziente, per l’identificazione dell’assistito sull’Anagrafica della piattaforma. Ricerca Referto, per reperire i documenti archiviati precedentemente Dall'home page, clickando sul link Ricerca Paziente si apre la pagina per l'inserimento dei criteri di ricerca. In questa pagina, l’operatore può digitare i parametri necessari per effettuare una ricerca, attraverso i seguenti campi: Cognome, Nome e Sesso Codice Fiscale Tessera Sanitaria All'interno del Dossier del paziente selezionato, l'operatore può: visualizzare i documenti, cliccando sul bottone per vedere il documento strutturato modificare i documento aggiungere nuovi documenti Pubblicazione dei documenti Una volta identificato il paziente, l'operatore in questo caso il MMG può compilare il form per l'inserimento del documento, relativamente a: - Scheda anamnestico-clinica o Patient summary; referti di visite ambulatoriali – follow up del Medico di Medicina generale. Nel caso del medico specialista la presenza eventuale dell’applicativo integrato consente di pubblicare nella piattaforma i documenti direttamente dalla cartella nel dossier oncologico (similarmente a quanto avviene per la ROL) relativamente a: - visite specialistiche; lettere di dimissioni da ricovero ordinario; lettere di dimissione da ricovero di Day-Hospital; Per quanto riguarda il repository dei referti d’intesa con la struttura di progetto SISS, verrà utilizzato il repository delle Aziende partecipanti. Nello specifico per quanto riguarda i MMG i servizi verranno esposti attraverso la porta applicativa aziendale. d) Aspetti Attuativi del progetto Di seguito si elencano alcuni aspetti attuativi del progetto e di seguito anche la tempistica Formazione 6 ore di cui 4 di formazione riguardante le informazioni cliniche e 2 riguardante le modalità organizzative per portare avanti il progetto. Il materiale riguardante la formazione clinica sarà unico per i tre DIPO/ASL; per quanto riguarda gli aspetti organizzativi/tecnologici, attesa una cornice comune (due form uno per il medico specialista e l’altro per il medico di medicina generale che venga o non venga usato il supporto informatico) ciascun DIPO/ASL potrà adattare gli aspetti operativi alla propria realtà. La formazione clinica deve tener conto esclusivamente dell’obiettivo del progetto e quindi riguardare il follow-up delle patologie prescelte nelle specifiche fasi di malattia in cui è stato deciso di affidarle al MMG; in questo senso gli specialisti dovranno identificare, per ciascuna patologia, eventi sentinella che devono indurre il MMG a consultarli. Le date per la formazione dovranno essere definite quanto prima e comunicate al coordinamento; Ciascun DIPO/ASL provvederà all’accreditamento ECM dell’evento formativo; la fase di formazione non dovrà andare oltre il 30 Novembre. Aspetti Organizzativi Le ASL e i DIPO interessati si occuperanno del coordinamento e della rendicontazione dei progetti di follow-up ricercando eventuali sinergie. I pazienti selezionati per medico di medicina generale sono 20 (5 mammella; 5 colon e 10 MGUS, questi ultimi proposti anche dal MMG) per ciascun MMG tra quelli che sono in follow-up presso il centro di riferimento oncologico che partecipa al progetto, verranno seguiti dal MMG; per ogni paziente segnalato al MMG lo specialista invierà una relazione di sintesi riguardante la patologia oncologica oggetto del follow-up. Il follow-up deve durare non meno di 1 anno al termine del quale dovranno essere valutati gli indicatori del progetto; Il contatto tra MMG e oncologo di riferimento dovrà avvenire via mail attraverso una modalità sicura, strutturata e predefinita: ciascun centro oncologico dovrà fornire al MMG un indirizzo mail per l’invio di quesiti (da prevedere come detto una modalità strutturata). Il centro oncologico avrà 72 ore per rispondere: i ritardi oltre le 72 ore verranno considerati tra gli indicatori rilevati dai MMG. Entro il 30 settembre i responsabili dei DIPO dovranno inviare l’elenco dei MMG prescelti per la sperimentazione alla segreteria del DIPO di Lecco ([email protected]); analogamente dovranno essere identificati e comunicati i referenti specialisti che faranno da riferimento oncologico presso i centri. L’attività di follow-up da parte dei MMG dovrà iniziare entro il 1 dicembre; entro i 3 mesi successivi dovrà essere completata l’identificazione del totale dei pazienti e concordato il passaggio in follow-up di tutti i pazienti dal centro oncologico al MMG. Nel caso di difficoltà a raggiungere il numero complessivo di pazienti a cura della direzione del progetto potrà essere verificata un’estensione del tempo.L’elenco dei casi, senza identificativi anagrafici, dovrà essere inviato al coordinamento con i seguenti dati: data di nascita, sesso, patologia per cui il paziente è stato reclutato per il progetto. Nel corso del periodo di followup sperimentale (1 anno a partire dalla inclusione nel progetto) il paziente dovrà essere sottoposto ad almeno un controllo clinico. Al termine del periodo sperimentale, i responsabili locali del progetto dovranno rimandare l’elenco dei casi selezionati aggiungendo la data del controllo di follow-up e l’esito della visita (in sostanza se prosegue il follow-up oppure lo interrompe: in questo caso va annotata la motivazione dell’interruzione); per i pazienti con follow-up a più lungo termine (es. precancerosi del colon) il caso dovrà essere comunque segnalato con la data della programmazione dell’esame di follow-up. Al termine della fase sperimentale, i pazienti che non hanno avuto recidiva resteranno in carico ai MMG per continuare il follow-up oncologico. I centri oncologici si impegnano a fornire consulenza per questi pazienti anche al termine della fase sperimentale. Ciascun MMG ed un rappresentante di ciascun centro di coordinamento compileranno al termine della fase sperimentale le schede indicatori che invieranno al coordinamento via mail o via fax (0341489901). Cronologia Rispetto ai tempi previsti dal progetto originario, si rende necessario ridefinire alcune scadenze e nello specifico: 30 settembre 2008: i rappresentanti di DIPO/ASL comunicano via mail al DIPO/ASL di Lecco la/e data/e prescelta/e per la formazione e provvedono all’accreditamento ECM; 30 settembre 2008: definizione della scheda indicatori e dei form di comunicazione tra livelli di cura; 30 settembre 2008: invio al coordinamento dell’elenco dei MMG partecipanti e dei referenti specialisti; 30 novembre 2008: completamento della formazione dei MMG. 28 febbraio 2009: data ultima per l’invio dell’elenco complessivo dei casi selezionati 31 marzo 2010: data ultima per l’invio dell’elenco consuntivo dei casi selezionati con l’esito del follow-up 30 aprile 2010: invio rendicontazione del progetto agli uffici regionali Verrano previsti dei confronti tra le diverse ASL durante il progetto Il materiale di supporto verrà elaborato inizialmente dall’ASL di Lecco e condiviso con le altre ASL Form per la rendicontazione della visita di follow-up Questionario di soddisfazione del paziente rispetto al follow-up Questionario di soddisfazione del professionista (MMG e specialista) Informativa per il paziente e firma di presa visione ed adesione al programma (da conservare presso lo studio del MMG)