RELAZIONE relativa ai due incontri del Tavolo

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RELAZIONE relativa ai due incontri del Tavolo
RELAZIONE relativa ai due incontri del Tavolo Tecnico dedicato alla Sanità di Iniziativa
( 20 aprile e 25 maggio )
Partecipanti:
1 ADMO, Sig. Becchere
2 AUSER, Sig.ra Cateni
3 AIDO, Sig. Ulacco
4 Trib. Diritti Malato
5 AGDAL
Il Tavolo Tecnico ha deciso di seguire, nell’ambito dei lavori, la seguente linea di indirizzo:
I. Condividere tutte le informazioni e le normative relative alla Sanità di Iniziativa
assegnando al Dott. Rasetti il compito di integrarle ad ogni incontro
II. Fornire alla Associazioni gli strumenti aziendali e regionali per poter sviluppare
l’informazione all’interno delle Associazioni
III. Monitorare l’andamento del Progetto e suggerire eventuali aggiustamenti
IV. Individuare quale supporto attivo il volontariato pensa di poter dare allo sviluppo del
Progetto del Paziente Esperto con particolare riferimento ai contenuti dell’AFA
Sviluppi:
Primo punto:
le associazioni sono informate circa i tempi di estensione dei moduli, sia in termini numerici, sia
sulle patologie; entrambe avranno inizio con il mese di settembre, i nuovi Moduli costituiti
inizieranno con le solo patologie del Diabete e dello Scompenso; l’estensione per patologie
riguarderà Ictus/Tia e BPCO.
Viene, inoltre, data l’informazione degli avvenuti incontri seminariali fra Medici di Comunità,
Coordinatori dei Moduli e Specialisti Ospedalieri nelle Zone Aziendali da cui scaturirà una
revisione dei Percorsi pubblicati.
Altro aspetto è rappresentato dall’ ipotesi che l’esenzione per patologia possa essere attivata
direttamente dal mmg. A questo proposito, in particolare per il Diabete dove una DGR indica come
sede dell’attestazione clinica il Centro Diabetico, la RT stessa farà gli opportuni passi ( Dott. Leto )
condividendo che la governance del sistema sia da attribuire al Mmg.
Il Dott. Rasetti informa che è in programma, nell’ambito della Formazione che i Mmg svolgono il
sabato, per settembre-ottobre una serie di incontri dedicati alla Sanità di Iniziativa; inoltre fornisce
informazioni relative alla DGR 469 che porterà all’implementazione informatica della medicina
generale relativamente agli aspetti di dialogo fra i data base aziendali e dei medici.
Secondo punto:
sono state distribuite le brochure aziendali ed il libretto regionale alle Associazioni per la
distribuzione al loro interno
Terzo punto:
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Le Associazioni fanno presente la loro difficoltà ad avere un ritorno circa l’impatto e la
comprensione da parte della cittadinanza del nuovo modello; in particolare percepiscono che il
messaggio del cambiamento in atto non sia stato compreso.
Immaginano che la medicina generale dovrebbe essere il volano adatto dell’informazione ( a questo
proposito si fa presente che in ogni ambulatorio è stata distribuita una locandina con i principali
contenuti del modello e che ai Mmg è stata distribuita una congrua quantità di brochure da tenere
nelle sale d’aspetto; si segnala, peraltro, come alcuni Mmg non abbiano voluto raccogliere il
materiale consegnato ).
La proposta che scaturisce dalla discussione potrebbe essere rappresentata, previo accordo con le
Organizzazioni Sindacali dei Mmg od attraverso il Comitato Aziendale, dalla costituzione di un
Gruppo itinerante composto da rappresentanti delle Associazioni e da Medici di Comunità, che si
presenti negli ambulatori ed instauri un dialogo con i pazienti in attesa o rilevi un questionario
predefinito in merito alla Sanità di Iniziativa. Altra ipotesi è attivare incontri informativi all’interno
delle Circoscrizioni, dei Circoli Anziani, dei Patronati, etc.
Un’altra azione, da valutare attentamente per le implicazioni di impatto sui rapporti con la
Medicina Generale, potrebbe essere un ulteriore conferenza stampa dell’Azienda con la
partecipazione dei rappresentanti della medicina generale sul modello che preveda l’invito finale ai
cittadini di parlarne con il proprio medico.
Quarto punto:
E’ stato oggetto di ampia discussione per la valenza di partecipazione che implica.
La prima condivisione ed azione che si ritiene utile è che, nell’ambito di ogni Associazione, si
sviluppi, durante ogni incontro, l’invito che ognuno si rivolga al proprio medico per avere una
valutazione circa l’ opportunità clinica di poter usufruire dei percorsi AFA attivati dall’Azienda.
La seconda opportunità discussa è che in ambito dei PIS si individuino Progetti con risorse
dedicate, coinvolgendo le Istituzioni dei Comuni e della Provincia, dedicati all’implementazione
della azioni necessarie a promuovere la partecipazione al modello del paziente esperto che
l’Azienda ha in essere ed a fornire opportunità attive dedicate al miglioramento degli stili di vita, in
particolare l’implementazione dell’attività fisica generica costruendo pacchetti per “ giovani anziani
“, ma, comunque, aperta a tutti, di percorsi pedonali attrezzati ( pannelli informativi sul percorso,
sui benefici del cammino, sulla tecnica del treking, etc. ) in varie zone della città ( lungomare, la
Sambuca, le colline di Montenero etc.: non mancano nella provincia di Livorno possibilità di
interesse anche paesaggistico tipo “ Oasi “ ); personale esperto di Scienze Motorie potrebbe formare
i partecipanti all’autogestione nel corso di passeggiate settimanali ( con appuntamenti predefiniti e
pubblicizzati ).
Viene suggerito che la modalità organizzativa preveda che la Consulta Aziendale si faccia carico di
verificare l’ipotesi di lavoro con le Consulte delle S.d.S. ai fini della progettazione nel PIS.
Prima di individuare una data per il prossimo incontro i componenti del Tavolo attendono la
Consulta Aziendale ( 9 giugno p.v. ) per avere il ritorno necessario ad ulteriori sviluppi e verificare
la volontà partecipativa di tutti i componenti dello stesso.
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