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Commercio estero
Pagine a cura di Osec Ticino
NOVITÀ DAI PAESI DEL GOLFO
Abu Dhabi: obiettivi di sviluppo fino al 2030
Abu Dhabi ha obiettivi economici ambiziosi: secondo il programma di sviluppo “Economic Vision 2030”, il prodotto interno lordo
sarà quintuplicato entro il 2030 e la quota parte del settore petrolifero passerà dal 56% al 36%. Abu Dhabi intende diversificarsi
nei seguenti settori:
• industria aereonautica: posizionarsi come centro aereonautico regionale e proporre una vasta gamma di prodotti e servizi correlati;
• metallurgia: vantaggi concorrenziali collegati ai bassi costi dell’energia, buona infrastruttura industriale, trasporti moderni e costi
di manodopera bassi;
• industria farmaceutica: promozione della ricerca e dello sviluppo nei settori farmaceutico e delle scienze della vita;
• turismo: l’Emirato intende profilarsi come metropoli culturale a livello mondiale, investendo 33 miliardi di dollari entro il 2012
nella creazione dei nuovi Musei del Louvre e Guggenheim Abu Dhabi, nella costruzione di 60 nuovi alberghi e nell’ampliamento del
turismo sanitario;
• logistica: costruzione di nuovi porti, aeroporti, autostrade e vie ferroviarie affinché Abu Dhabi diventi una nuova piattaforma logistica
regionale;
• telecomunicazioni: sviluppo di un’industria dei media, in particolare la formazione di professionisti;
• servizi finanziari: liberalizzazione del settore finanziario per gli operatori esteri;
• energia: aumento delle capacità produttive delle raffinerie e delle installazioni petrolchimiche, sfruttamento del gas naturale.
The Abu Dhabi Economic Vision 2030 su www.abudhabi.ae
Golfo Persico: investimenti importanti nell’ambito della salute
Nonostante la crisi mondiale, i paesi del Golfo continuano a effettuare forti investimenti, soprattutto nell’ambito della salute. Non meno
di 14 miliardi di dollari saranno destinati alla costruzione di ospedali e all’acquisto di apparecchiature mediche. Il progetto più grande
è nel Qatar: il Sidra Medical and Research Centre, integrato nell’Education City Doha e i cui costi di realizzazione sono preventivati
in 2,3 miliardi di dollari. L’Arabia saudita ha pianificato ben 83 progetti. Gli Emirati arabi intendono costruire la Cleveland Clinic Al
Suwwa Island ad Abu Dhabi e il Mohammed bir Rashid al Maktoum Academic Medical Centre (nella Dubai Healthcare City). Nemmeno
il Kuwait bada a spese: prevede di sborsare 1,2 miliardi di dollari per il Jaber Al Ahmend Al Sabah Hospital.
Tali progetti si trovano in diverse fasi di sviluppo e saranno finanziati con fondi pubblici, privati e congiunti.
Maggiori informazioni su www.arabianbusiness.com/544098-gulf-spends-14-billion-on-healthcare-projects
Attuali prospettive di mercato nell’industria edilizia in Medio Oriente: Emirati arabi uniti
Il boom dell’edilizia negli Emirati arabi uniti ha subìto una fermata brusca a causa della crisi mondiale. Secondo uno studio della società
di consulenza Proleads, specializzata nella penisola araba, l’attività dovrebbe restare ferma per i prossimi 18 mesi. I nuovi progetti
sono stati sospesi e numerosi lavori che erano in pianificazione o all’inizio della realizzazione sono stati rimandati oppure abbandonati.
Malgrado questo contesto tetro, lo studio ritiene che il settore edile negli Emirati saprà mantenersi almeno al livello dell’anno scorso
se la maggior parte dei progetti iniziati saranno portati a termine.
Ci si attende inoltre che i governi della regione decidano di accelerare lo sviluppo di infrastrutture pubbliche per trarre vantaggio dal
calo dei prezzi nel settore, il che non compenserà tuttavia le perdite di contratti dovute al ristagno nel mercato privato.
Proleads stima il volume totale dei progetti di costruzione in corso in 404 miliardi di dollari, stando a un elenco non commentato
apparso a fine gennaio nella rivista economica “Emirates Business 24/7”.
L’emirato meno interessato dalla crisi è Abu Dhabi, mentre Dubai ne soffre maggiormente.
Proleads: “Current Market Outlook in the Middle East Construction Sector: UAE” su www.projectsandleads.com/media/uaemarketconditions2009q1.pdf
Arabia saudita: regole riguardanti la fissazione delle prove d’origine
Le autorità saudite hanno ricordato in un promemoria le regole riguardanti le modalità esatte per apporre e fissare le prove d’origine
sulle spedizioni di merci a destinazione dell’Arabia saudita, e hanno affermato che il non-rispetto di tali prescrizioni a partire dal 1°
febbraio 2009 potrebbe essere severamente sanzionato. Le autorità doganali insistono affinché le prove d’origine sulle spedizioni non
possano essere staccate. Le spedizioni con prove d’origine staccabili (per esempio incollate) dovranno essere munite di prove non staccabili entro due settimane, pena una multa fino a EUR 1’000 per spedizione e il rifiuto dell’importazione in caso di infrazione ripetuta.
Non si tratta unicamente di apporre correttamente la prova d’origine, conviene altresì designare il paese d’origine con precisione.
Citare una zona economica, come l’UE, non è sufficiente: il paese d’origine (es. Svizzera o Francia) deve essere chiaramente leggibile
e manifestamente riportato sulla prova, che dovrà essere ben visibile e fissata solidamente sulle spedizioni di merce.
“Labelling Country of Origin: Dealing with Goods that has Unfixed Origin Evidence” su www.osec.ch/internet/osec/de/home/export/
countries/sa
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INDIVIDUALI IL 4 MAGGIO 2009 A LUGANO.
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SECO: Tendenze congiunturali e previsioni per la
primavera 2009
Secondo il gruppo di esperti della Confederazione, in seguito al forte tracollo congiunturale che ha colpito l’economia mondiale, dallo scorso dicembre 2008 le previsioni economiche si sono alquanto offuscate. La recessione
dovrebbe risultare sensibilmente più severa di quanto
supposto finora. Per il 2009 il gruppo di esperti prevede
una recessione della produzione del -2,2%. A condizione
che nei prossimi mesi la crisi finanziaria internazionale si
stabilizzi gradualmente e che una lenta ripresa si delinei
nell’economia mondiale, anche l’economia svizzera potrà
godere nel 2010 di una leggera crescita (+0,1%). Per
quanto riguarda il mercato del lavoro ci si deve attendere,
anche per il 2010, a un ulteriore peggioramento.
Nella maggior parte dei paesi industriali (USA, UE, Giappone) dopo un crollo in piena regola nel quarto trimestre
2008, si sta delineando un’importante regressione del
PIL anche per il primo trimestre 2009. Il piccolo miglioramento registrato all’inizio dell’anno per quanto riguarda
le attese imprenditoriali negli USA e in Europa potrebbe
per lo meno costituire un primo segnale positivo che gli
indicatori precursori a poco a poco hanno raggiunto il
punto più basso, rimane però da vedere se questa tendenza si protrarrà nei prossimi mesi.
Il gruppo di esperti ritiene che le misure di politica economica di sostegno decise nel mondo intero (politica
monetaria fortemente espansiva ed estesi programmi di
politica finanziaria) stanno dispiegando un effetto positivo. Inoltre le correzioni attivate già dall’autunno 2007,
e alquanto progredite, sui mercati finanziari internazionali fanno presagire una graduale contrazione della crisi
finanziaria per i prossimi mesi. Con queste premesse
ci si può attendere, a partire dagli Stati Uniti, una progressiva stabilizzazione della congiuntura internazionale
nel secondo semestre 2009. A causa di un catastrofico
inizio d’anno, la prestazione dell’economia americana ed
europea diminuirà comunque nel 2009 con una media
annuale di un livello mai più visto da decenni (-2 fino a
-3%), e in alcuni paesi come il Giappone sarà ancora più
marcata. Nei paesi emergenti e in via di sviluppo, parimenti toccati dal rallentamento, i tassi di crescita per il
2009 resteranno, contrariamente ai paesi industrializzati, per la maggior parte in una fascia positiva, anche se
notevolmente inferiori rispetto ai passati anni.
Per il 2010 si potrà contare su una continuata tendenza
a un miglioramento della congiuntura internazionale, sensibilmente sostenuta da una politica monetaria e finanziaria, anche se la convalescenza sarà comunque lenta.
L’esperienza dimostra che il superamento di una recessione apparsa in seguito a una crisi immobiliare e bancaria procede più lentamente del solito, poiché i processi
di adeguamento - riduzione del debito (“Deleveraging”)
del settore finanziario e delle economie domestiche negli
USA e negli altri paesi - possono rallentare ancora per
lungo tempo la dinamica della ripresa.
In Svizzera, il forte indebolimento dell’economia mondiale in atto dallo scorso autunno ha provocato un crollo
delle esportazioni, e anche l’economia nazionale, nonostante la buona situazione iniziale, è stata colpita dalla
recessione. La regressione del PIL nel 4° trimestre 2008
(-0,3% rispetto al trimestre precedente, -0,6% rispetto
all’anno precedente) è stata relativamente contenuta in
confronto con altri paesi, tuttavia questa tendenza non è
destinata a perdurare. Il rapido peggioramento delle indagini congiunturali degli ultimi mesi preannuncia infatti
una decisa contrazione della produzione nel primo semestre del 2009. Visto l’ulteriore offuscamento del quadro
economico mondiale osservato dalla fine del 2008, è
presumibile che nel 2009 anche in Svizzera il calo congiunturale sarà molto più serio di quanto ci si attendesse
fino a pochi mesi fa.
Impulsi particolarmente negativi giungeranno, anche nel
2009, dalle esportazioni (sia di merci che di servizi) e
dagli investimenti in beni d’equipaggiamento delle imprese, notoriamente caratterizzati da una forte ciclicità.
La congiuntura dovrebbe ancora essere inizialmente sostenuta dai consumi privati e - nonostante i tagli - dagli investimenti nell’edilizia. Nel corso dell’anno, però, è
probabile che gli effetti frenanti dell’economia esterna
si ripercuoteranno in misura crescente sulla congiuntura
interna perché, ad esempio, i consumi privati risentiranno
del peggioramento del mercato del lavoro.
Le prospettive congiunturali generali - soprattutto per
quest’anno, ma anche per il prossimo - appaiono molto peggiori di quanto previsto dal gruppo di esperti nel
dicembre 2008. Per il 2009 è attesa una diminuzione
del PIL pari al -2,2% (precedentemente -0,8%). A condizione che si verifichi una graduale stabilizzazione dei
mercati finanziari internazionali e della congiuntura mondiale, verso la fine dell’anno anche la congiuntura svizzera
dovrebbe superare la fase critica e nel 2010 dovrebbe
delinearsi una lenta ripresa trainata dalle esportazioni. In
media annua, nel 2010 si dovrebbe registrare una debole
crescita del PIL (+0,1%, precedentemente +1%).
Comunicato stampa della SECO “Severa recessione
nel 2009 con graduale stabilizzazione nel 2010” su
www.news.admin.ch/message/?lang=it&msg-id=25915
Accordo di libero scambio Svizzera-Giappone
A febbraio 2009, la consigliera federale Doris Leuthard
e il ministro degli esteri giapponese Hirofumi Nakasone
hanno firmato a Tokyo l’accordo bilaterale di libero scambio e di partenariato economico Svizzera-Giappone. In
termini economici si tratta dell’accordo di libero scambio
più significativo dopo quello stipulato con la Comunità
europea nel 1972. La Svizzera è il primo Paese europeo
ad aver firmato un tale accordo con il Giappone. L’entrata
in vigore è prevista per l’anno in corso.
L’accordo di libero scambio e di partenariato economico
tra la Svizzera e il Giappone è molto ampio: contiene disposizioni sul commercio di merci e di servizi, il traffico
transfrontaliero di persone fisiche a scopi commerciali, la
realizzazione e la protezione degli investimenti, la tutela
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della proprietà intellettuale, il commercio elettronico e la
concorrenza. In concreto, grazie a tale accordo, miglioreranno l’accesso al mercato e le condizioni quadro per gli
esportatori svizzeri, gli investitori e i prestatori di servizio.
In seguito all’entrata in vigore dell’accordo gli esportatori
svizzeri potranno contare su risparmi doganali fino a circa
100 milioni di franchi all’anno. Le entrate doganali della
Svizzera si ridurranno presumibilmente di circa 12 milioni
di franchi.
Il Giappone, la seconda economia al mondo in ordine di
grandezza, costituisce per la Svizzera uno dei principali
mercati esteri nonché il maggiore partner commerciale
in Asia. Nel 2008 le esportazioni svizzere in Giappone
sono ammontate a 7,1 miliardi di franchi, le importazioni
dal Giappone a 4,1 miliardi di franchi. La Svizzera è un
importante investitore in Giappone: secondo la Banca
nazionale svizzera, alla fine del 2007 il capitale derivante
dagli investimenti diretti svizzeri in Giappone ammontava all’incirca a 12 miliardi di franchi. Con una quota del
2,9% di tutti gli investimenti diretti stranieri, la Svizzera
si piazza all’ottavo posto tra gli investitori in Giappone.
Comunicato stampa del Dipartimento federale dell’economia su www.news.admin.ch/message/?lang=it&msgid=25422
Testo dell’accordo su www.seco.admin.ch/themen/00513/02655/02731/02970/index.html?lang=it
Svizzera e Cina rafforzano la loro collaborazione in
materia ambientale
La Svizzera e la Cina hanno firmato il 26 febbraio 2009
un memorandum per rafforzare la cooperazione tecnica
nel campo della tecnologia ambientale.
La collaborazione tra i due paesi si collega alle esperienze positive fatte finora in materia di clima e di politica
commerciale. La SECO ha contribuito a elaborare in Cina
una strategia nazionale per lo smaltimento dei rifiuti, che
promuova un riciclaggio razionale di apparecchi elettrici
in modo economico ed ecologico, e ha elaborato un programma di riduzione dell’eco bilancio negativo.
Si intende ora potenziare in modo mirato lo scambio
tecnologico-ambientale a livello imprenditoriale. Sarà
pertanto costituito un gruppo di lavoro misto che esaminerà il potenziale di cooperazione in campi quali il
trasferimento di tecnologie, l’efficienza energetica e le
energie rinnovabili, nonché l’efficienza delle risorse, con
proposte concrete di cooperazione.
Comunicato stampa della SECO e del Dipartimento
federale dell’economia: “Collaborazione più intensa della
Svizzera con la Cina in materia ambientale” su www.news.
admin.ch/message/index.html?lang=it&msg-id=25551
Cina: revisione della legge sui brevetti
La revisione della legge sui brevetti è stata approvata in
Cina alla fine del 2008. Entrerà in vigore il 1° ottobre
2009.
I cambiamenti sono prevalentemente di natura tecnica.
Tale revisione rappresenta tuttavia un ulteriore passo
verso un inasprimento della protezione della proprietà
intellettuale in Cina.
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Le novità principali sono:
• la soppressione dell’obbligo di domanda iniziale: le
domande di brevetto per invenzioni fatte in Cina non
dovranno più essere depositate prima a livello nazionale. Tuttavia, prima di poter depositare tali domande
all’estero, le invenzioni dovranno essere sottoposte a
verifiche riguardo alla sicurezza da parte della divisione
dei brevetti del Consiglio di Stato. Il grado di sviluppo
sul suolo cinese a partire da cui l’invenzione sottostà
alle disposizioni brevettuali cinesi rimane ancora vago.
• a llentamento dell’obbligo di registrazione: per procedere alla registrazione è ora possibile rivolgersi a qualsiasi
mandatario brevettuale autorizzato in Cina.
• introduzione di un obbligo di novità assoluta: finora la
nozione di novità era relativa. Per essere considerata
inesistente, occorreva che una domanda di brevetto
fosse già stata depositata in Cina o all’estero oppure
che l’invenzione fosse già in uso in Cina.
China Observer: “China: Patentgesetz neu gefasst” su www.
china-observer.de/index.php?entry=entry090202-044221
Industria eolica mondiale: gli Stati Uniti e la Cina in
testa
Le capacità di produzione dell’energia eolica sono state
aumentate del 30% l’anno scorso, per raggiungere un
totale di 121’000 megawatt.
Secondo uno studio del Global Wind Energy Council, l’incremento maggiore delle capacità di produzione è stato
raggiunto in Cina e negli Stati Uniti. Gli Stati Uniti si piazzano pertanto per la prima volta in testa alla classifica dei
paesi produttori di energia eolica (25’000 MW), appena
prima della Germania (24’000 MW), che dominava la classifica finora. Tuttavia, è la Cina che presenta il maggiore
potenziale di crescita in materia: nel 2008, tale paese ha
raddoppiato la sua produzione, portandola a 12’000 MW.
Global Wind Energy Council: “US and China in race to
the top of global wind industry” su www.gwec.net/index.
php?id=30&no_cache=1&tx_ttnews[tt_news]=177&tx_
ttnews[backPid]=4&cHash=04fdc8c00a
Stati Uniti: strategia doganale e commerciale fino
all’anno 2013
Le autorità doganali statunitensi (Customs and Border
Protection, CBP) hanno presentato recentemente la loro
strategia doganale per il periodo 2009-2013.
Nella sua “Trade Strategy”, la CBP si adopera per trovare
un equilibrio tra le esigenze di natura commerciale e quelle
della sicurezza. La prevenzione di attentati terroristici non
figura più tra le priorità. La CBP ritiene essenziale proteggere la popolazione contro i prodotti difettosi e nocivi
per la salute e permettere uno sdoganamento il più rapido e favorevole possibile. Le autorità tendono verso uno
sdoganamento senza inutili burocrazie, di facile e rapida
applicazione; tanto più che le importazioni verso gli Stati
Uniti sono aumentate notevolmente negli ultimi anni e che
secondo gli esperti dovrebbero triplicare fino al 2013.
“Trade Strategy» della CBP” su www.cbp.gov/linkhandler/cgov/trade/trade_outreach/trade_strategy/cbp_trade_strategy.ctt/cbp_trade_strategy.pdf
Estensione della Convenzione di Lugano ai nuovi
Stati membri dell’UE
Il campo di applicazione della Convenzione comprenderà
i nuovi Stati membri dell’Unione europea. Secondo il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), la nuova
convenzione e i relativi adattamenti legislativi entreranno
in vigore al più presto il 1° gennaio 2011.
La Convenzione di Lugano regola la competenza giurisdizionale tra gli Stati contraenti e garantisce che le decisioni emanate in uno Stato siano riconosciute ed eseguite
anche negli altri Stati contraenti.
In seguito all’estensione del campo di applicazione di tale
Convenzione agli 11 nuovi Stati membri dell’UE, le imprese e i consumatori svizzeri beneficeranno di una maggiore sicurezza giuridica per il commercio transfrontaliero
nell’UE. La Convenzione di Lugano riveduta migliora l’efficienza delle procedure di reciproco riconoscimento ed
esecuzione in materia civile e commerciale; comprende
inoltre nuove disposizioni che tengono conto degli ultimi
sviluppi nel commercio elettronico.
Comunicato stampa del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) su www.news.admin.ch/message/
index.html?lang=it&msg-id=25386
Ufficio federale di giustizia: la Convenzione di Lugano
su www.bj.admin.ch/bj/it/home/themen/wirtschaft/internationales_privatrecht/lugano_uebereinkommen.html
Turchia: obbligo di registrazione per importare tessili
Dal 1° febbraio 2009, è diventata obbligatoria la registrazione per importare tessili in Turchia.
Questa nuova norma costituisce uno strumento supplementare per ottimizzare il controllo delle importazioni di
tessili, che è diventato obbligatorio dopo la soppressione
delle quote imposte sulle importazioni cinesi.
Questa prescrizione riguarda anche le aziende svizzere,
nonostante i due paesi abbiano sottoscritto un accordo di
libero scambio: ogni cliente deve d’ora innanzi compilare
un formulario di registrazione che richiede la legalizzazione in Svizzera da parte della camera di commercio
competente e di una rappresentanza turca (ambasciata
o consolato). Riassumendo, non si tratta di registrare tutte le importazioni di merci, ma unicamente la clientela.
La registrazione sarà presumibilmente da rinnovare ogni
anno.
Si può partire dall’idea che negli Stati membri dell’UE,
le aziende non saranno sottoposte a tale obbligo di registrazione in considerazione dell’unione doganale con la
Turchia.
“Communiqué on Registration of Textile and Apparel
Imports” su www.osec.ch/internet/osec/de/home/export/
countries/tr/export/customs.-RelatedBoxSlot-68875ItemList-87863-File.File.pdf/CommuniqueRegistrationTextileApparelImports.pdf
Ucraina: aumento provvisorio dei dazi doganali
L’Ucraina intende risanare la propria bilancia dei pagamenti aumentando provvisoriamente i dazi doganali su
alcuni prodotti d’importazione.
L’aumento di 13% è entrato in vigore il 6 marzo 2009
e lo rimarrà per sei mesi. Il governo si riserva il diritto
di prolungarne la validità per altri sei mesi se le finanze
del paese lo richiedessero. L’aumento dei dazi doganali
riguarda tra gli altri i seguenti prodotti:
• diversi prodotti di origine animale (carne, frutti di mare
ecc.);
• mele e pere;
• zucchero e prodotti affini;
• diverse bibite alcoliche (vini, liquori);
• carbone fossile;
• articoli di pelletteria e di pellicceria;
• tappeti e altri rivestimenti del pavimento;
• tessili e scarpe;
• materiale isolante;
• pietre, lastre, solette e altri articoli in ceramica;
• ghisa grezza;
• stufe per la cucina;
• reattori nucleari;
• compressori di gas, pompe e ventilatori;
• frigoriferi e congelatori;
• motori e generatori elettrici;
• riscaldamenti e caldaie;
• veicoli motorizzati per più di 10 persone;
• automobili;
• autocarri pesanti.
Agribusiness: “Review of draft laws Ukraine” (1. Adopted Laws. Law of Ukraine on the State Budget for the year
2009; No 835 of 26/12/2008, in particolare gli ultimi
tre paragrafi) su www.agribusiness.kiev.ua/uk/analytics/1232527639/
Transparency International: Indice di corruzione dei
paesi esportatori 2008
Secondo l’indice di corruzione dei paesi esportatori ICPE
(o “Bribe Payers Index BPI”) pubblicato recentemente
da Transparency International, il versamento di tangenti
all’estero da parte delle aziende dei paesi emergenti sembra essere una prassi corrente.
L’indice passa in rassegna 22 paesi. In fondo alla classifica si trova la Russia, le cui aziende risultano le più
inclini a versare tangenti all’estero, appena dopo la Cina,
il Messico, l’India e il Brasile.
Belgio e Canada condividono il primo posto dell’ICPE
2008 mentre Paesi Bassi e Svizzera risultano terzi exæquo.
Comunicato di Transparency International: Rapporto
TI: “Les entreprises des puissances économiques émergentes affichent de hauts niveaux de corruption à l’étranger.” su www.transparency.ch/fr/publikationen/les_indices_de_TI/index.php?navid=31
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Corso Elvezia 16
Casella postale 5399 - CH-6901 Lugano
Tel. +41 91 911 51 35/37
Fax +41 91 911 51 39
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Fiere internazionali
International Forum ATOMEXPO 2009
Mosca, 26 – 28 maggio 2009
Il gruppo atomico russo Rosatom invita a partecipare a fine maggio
al Forum internazionale sull’energia atomica ATOMEXPO 2009. Punto
focale del Forum sarà la parte dedicata all’attuale sviluppo nell’ambito
dell’energia atomica, dalle strategie imprenditoriali alla costruzione e al
funzionamento di impianti di energia atomica fino ai nuovi procedimenti
per l’arricchimento dell’uranio. In concomitanza con il congresso si terrà
un’esposizione, che permetterà alle imprese di presentare i propri pro“SWISS Pavilion” al Cosmoprof Bologna nel 2008
dotti e servizi nell’ambito della produzione, della distribuzione e dello
sfruttamento dell’energia atomica.
Informazioni su ATOMEXPO 2009:
http://atomexpo.ru/ru/exhibition/exhibitions_2009_filestorage/index.php?from8=4&id8=1289&i8=36
BioJapan 2009
Tokyo, 7 – 9 ottobre 2009
In Giappone, le cure primarie, la medicina personalizzata e la prevenzione sono ambiti in pieno sviluppo che presentano
nuove opportunità d’affari quali l’alimentazione funzionale.
L’ultimo vertice G8 a Toyako, sull’isola di Hokkaido, ha deciso di incoraggiare l’uso di materie plastiche in biomassa e
di biocarburanti.
La fiera BioJapan si tiene ogni anno, con seminari e congressi organizzati contestualmente. Si tratta di un punto d’incontro importante per i principali attori nell’ambito delle biotecnologie e per le multinazionali della farmaceutica, medicina,
chimica e dell’ambiente.
Osec vi allestirà, in collaborazione con Swiss Biotech e con Swiss Business Hub Japan, uno “SWISS Pavilion”. Non
perdete quest’occasione unica!
Informazioni generali sulla fiera:
www.swissbiotech.org
Informazioni sullo “SWISS Pavilion”:
www.osec.ch/internet/osec/fr/home/export/trade_fairs_events/trade_fairs_abroad/bio_japan_2009.html
Blickfang Wien
Vienna, 16 – 18 ottobre 2009
La fiera del design Blickfang è un centro d’acquisti per consumatori finali interessati al design e un evento clou per i
visitatori del ramo. Marchi emergenti del design nei settori del mobile, della moda e della gioielleria presentano e vendono i loro prodotti ad un pubblico interessato e facoltoso. Il visitatore può entrare in contatto diretto con i designer e
può acquistare un pezzo ambito direttamente alla fiera. Il designer vi può verificare se le sue idee sono apprezzate dai
clienti e fare conoscenze importanti con gli addetti al lavoro per un successo durevole nel futuro. Grazie anche ad un
ampio programma quadro che comprende spots, servizi per la custodia dei bambini, mostre speciali, conferimento di
premi e special corner, Blickfang è diventato un punto d’incontro dei designer. Nel 2008, vi sono stati 140 espositori
su una superficie di 3’500 m2 e 12’100 visitatori.
Informazioni generali sulla fiera:
www.blickfang.com
Cosmoprof Asia 2009
Hong Kong, 11 – 13 novembre 2009
Cosmoprof Asia è l’appuntamento annuale chiave del mondo della bellezza in Asia e aprirà le sue porte per la 14a edizione, promettendo di attirare i principali decision maker e rivenditori nel settore cosmetico. Questo salone professionale
ha richiamato nell’edizione 2008 oltre 1’357 espositori su una superficie di 50’300 m2 e 39’467 visitatori provenienti
da 103 paesi del mondo.
Il settore della cosmetica conosce una crescita senza pari: l’istituto per ricerche di mercato Euromonitor prevede una
crescita mondiale media del 5,2% fino al 2010. Il volume attuale del ramo ammonta già a 250 miliardi di franchi (prezzi
dei produttori). I prodotti più richiesti sono gli articoli per la cura della pelle ed i cosmetici sviluppati secondo le più
attuali conoscenze mediche e dermatologiche.
In collaborazione con l’Associazione svizzera dei cosmetici e detergenti SKW/SCD e con il Consolato generale di Svizzera
a Hong Kong, l’Osec vi allestirà uno “SWISS Pavilion”.
Informazioni generali sulla fiera:
www.cosmoprof.com
Informazioni sullo “SWISS Pavilion”:
www.osec.ch/internet/osec/fr/home/export/trade_fairs_events/trade_fairs_abroad/cosmoprof_asia_2009.html
Informazioni sugli “Swiss Pavilion”: www.osec.ch/fairs
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