L`ora di religione Un valore aggiunto per i ragazzi

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L`ora di religione Un valore aggiunto per i ragazzi
Diocesi
16
La Voce dei Berici
Domenica 1 gennaio 2017
EVENTO L’8 gennaio la giornata di sensibilizzazione a favore dell’Irc, voluta dal vescovo Pizziol
L’ora di religione
Un valore aggiunto
per i ragazzi
Confortanti i dati
nel Vicentino: oltre
l’88% degli studenti
ha scelto di seguire
l’insegnamento della
materia durante
lo scorso annno
scolastico
Una materia che ha la capacità di aprire le porte di gabbie mentali e liberare il pensiero. Una materia che, però,
a differenza di altre, necessita
di una giornata a lei dedicata
per ricordarne la bontà. Il vescovo, mons. Beniamino Pizziol, ha stabilito di celebrare in
tutte le comunità parrocchiali
domenica 8 gennaio 2017, festa del Battesimo del Signore, una giornata per informare
e sostenere la scelta a favore
dell’Insegnamento della Religione Cattolica (Irc) a scuola.
«L’obiettivo di questa giornata
è triplice: informare, motivare,
incoraggiare la scelta dell’Irc
- spiega mons. Antonio Bollin,
direttore dell’Ufficio diocesano
per l’Irc -. Innanzitutto è necessario informare correttamente
sulla possibilità e sulla bontà
di questo insegnamento nella
scuola di tutti. Poi vanno individuate e diffuse le motivazioni
principali a favore dell’Irc. Infine occorre incoraggiare genitori
e ragazzi a dire di sì all’Irc: un
valore aggiunto per la scuola, un
aiuto per una formazione completa dei nostri ragazzi anche
nella dimensione religiosa».
Lo slogan “Religione a Scuola… libera-Mente”, realizzato
per promuovere la sensibilizzazione Irc 2016/17, è stato suggerito da una classe di studenti
della scuola secondaria di primo
grado di Arzignano 1 che «come
spesso capita, ha azzeccato con
una semplice parola la peculiarità e la finalità dell’Irc- commenta mons. Bollin -. Il disegno
di una gabbia aperta con sentimenti, sensazioni, virtù che da
qui escono, esprime il valore
che la materia ricopre all’inter-
La locandina dell’Irc per la giornata di sensibilizzazione
La lettera del vescovo Beniamino
per la giornata di sensibilizzazione
Un’insegnante durante l’ora di religione
no della scuola e, soprattutto,
all’interno di ogni individuo».
La giornata di sensibilizzazione tor na og n i a n no nel le
parrocchie per ricordare che
l’Irc rimane espressione della
comunità ecclesiale e ha il pieno sostegno di tutti i cristiani.
È un’occasione per rimotivare
ragazzi e famiglie alla scelta
della materia a scuola, anche
se i dati nel Vicenti no sono
comunque confortanti (88,85%
di studenti ha scelto l’insegnamento della religione cattolica
nell’anno scolastico 2015/16).
L’8 gen na io, attraverso u n
messaggio inviato dal Vescovo a l le comu n ità e u lter ior i
materiali predisposti dall’Uff icio per l’I rc per raga z z i e
genitori, da utilizzare in momenti e nei modi che ogni comunità riterrà più opportuni,
si potrà r i f lettere e pregare
per quanti nella scuola vivono
questo delicato servizio, gli insegnanti di religione. L’obiettivo
è tener vive le radici e i valori
cristiani che hanno segnato la
vita e la storia del cattolicesimo stesso, informare i ragazzi
sulla possibilità di confrontarsi,
tra i banchi, con il patrimonio
storico-culturale del cristianesimo, ricordando quanto l’Irc
formi integralmente la persona.
La giornata di sensibilizzazione
ha quindi lo scopo di ricordare
il valore insostituibile della materia all’interno della proposta
formativa scolastica e il suo ruolo
di “fucina di umanità” grazie al
tempo dedicato all’ascolto delle
nuove generazioni, alla condivisione di valori e pensieri, al
contributo educativo nella direzione di una convivenza sempre
più civile ed egualitaria, caratterizzata dall’accoglienza e dal
rispetto di tutti.
Margherita Grotto
Carissime/i il tempo dell’iscrizione scolastica – che solitamente si conclude a febbraio – è occasione opportuna per informare e sostenere l’Irc (Insegnamento della Religione Cattolica) e, pertanto, invito tutte le parrocchie e le unità pastorali a parlarne domenica 8 gennaio 2017, utilizzando i materiali
e seguendo le indicazioni del nostro Ufficio diocesano per l’Irc.
Lo slogan scelto per quest’anno è: “Religione a scuola... libera-Mente”.
Rivela, da un lato, che tale disciplina, assicurata dallo Stato, rimane
una libera scelta degli studenti e delle famiglie, dall’altro manifesta il
suo obiettivo: accompagnare i ragazzi verso una maturazione integrale,
a formulare un proprio giudizio critico su quanto succede nella nostra
società post-moderna e sui valori che essa veicola.
L’Irc è luogo dell’alfabetizzazione religiosa e di educazione valoriale,
di conoscenza del cristianesimo, che è alla base della nostra cultura
occidentale.
L’Irc è luogo di incontro e di dialogo con tutti, anche con chi aderisce
ad altre fedi. Le religioni, infatti – come ha affermato papa Francesco
a Baku in Azerbaijan, il 2 ottobre 2016 – hanno il compito di accompagnare gli uomini in ricerca del senso della vita, aiutandoli a discernere
il bene.
L’Irc è, quindi, luogo di inclusione e di integrazione necessaria per
una società solidale e democratica, “luogo di formazione alla pacifica
convivenza” e “uno spazio educativo autentico per le nuove generazioni” (Card. Pietro Parolin, l’1 ottobre 2016).
Suggerisco, perciò, ai ragazzi di scegliere con fiducia l’Irc, perché “la
dimensione religiosa non sottrae nulla a ciò che è umano, ma semmai
lo fonda e lo garantisce” (Card. Angelo Bagnasco, l’8 ottobre 2016).
Mi permetto di esortare i responsabili degli Istituti scolastici e i
docenti di altre discipline a superare la tentazione di emarginare l’Irc
e di considerarla come un valore aggiunto per una scuola a servizio
della persona, “casa di tutti”. Incoraggio i genitori - che desiderano il
bene dei propri figli - a confrontarsi con loro sulle motivazioni dell’Irc
e a sostenere la loro partecipazione attiva all’ora di religione.
Alle comunità ecclesiali consiglio vivamente di non delegare agli
esperti l’ambito scolastico, dove si incrociano famiglie e ragazzi, ma di
sentirlo come il compito di una “Chiesa in uscita” e di promuovere con
convinzione la bontà dell’Irc, quale mezzo per riscoprire e ravvivare
le radici cristiane del nostro territorio. A tutte/i va il mio saluto e su
ognuno di Voi invoco la benedizione del Signore.
† Beniamino Pizziol
Vescovo di Vicenza