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VB LA STAMPA GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2011 VCO 57 In breve il caso Vogogna RENATO BALDUCCI DOMODOSSOLA Fiamme ai rifiuti in discarica Incendio, ieri pomeriggio, nei pressi del cimitero di Vogogna, in un’area dove vengono accatastati i rifiuti che vengono raccolti già differenziati ogni mercoledì. Le fiamme hanno bruciati parte del materiale di scarto e hanno danneggiato lo specchietto e un fanale di un furgone che era posteggiato a pochi passi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Domodossola, che hanno domato [RE. BA.] le fiamme. I S enza perdere tempo a farci portare in giro per le province, faremo prima a ordinare una bara. Sfido chiunque a dire che questa non è una decisione assurda Mi piacerebbe che prima di rendere operative certe decisioni ci consultassero, specie su problemi di questa gravità. Per chi abita qui, un infarto è più penalizzante: solo per arrivare a fondovalle ci vogliono 35-40 minuti, figuriamoci a Novara». Giovanna Boldini, sindaco di Macugnaga, è un fiume in piena: boccia senza appello la decisione dell’assessorato regionale alla Sanità di mandare direttamente al «Maggiore» di Novara le persone colpite da infarto grave. La direttiva sta suscitando perplessità tra gli amministratori locali del Verbano Cusio Ossola, e i timori che trovano conferme in una mappa elaborata dall’Aress (l’agenzia regionale per i servizi sanitari) che sembra andare in contrasto proprio con la recente decisione. La cartina indica le zone del Piemonte da dove si riesce arrivare con l’ambulanza, nel giro di un’ora, in un centro ospedaliero dotato di emodinamica: praticamente tutto il Vco è tagliato fuori. Sfido chiunque a sostenere che questa non è una scelta assurda L’ambulanza medicalizzata impiega già decine di minuti a salire da Domo A volte non si arriva in tempo neppure al San Biagio E non abbiamo il medico in paese Il piano sanitario è confuso e sta facendo litigare anche Lega e Pdl Giovanna Boldini Claudio Simona Luigi Antonietti Luigi Milani Infarti gravi al Maggiore La protesta dei sindaci Il documento dell'Aress Area da cui si può raggiungere entro un massimo di 60 minuti un ospedale dotato di emodinamica Ospedale attrezzato «A Torino sanno quanto tempo serve per raggiungere Novara dalle nostre valli?» www.rossicasa.eu 3 VALLE D'AOSTA Novara Biella MILANO LOMBARDIA Rivoli TORINO Alessandria Orbassano Asti Cherasco PIEMONTE GENOVA Centimetri - LA STAMPA solo Orasso, Alberto Bergamaschi: «La montagna è penalizzata anche sotto questo aspetto, la distanza da Novara è davvero notevole». Luigi Milani, sindaco di Falmenta, dice «che certe decisioni dovrebbero prima essere concertate con gli amministratori. E’ vero che gli infarti gravi sono sempre andati a Novara, ma non vor- Corrado Cattrini commissario Asl Vco Dopo le novità sul trattamento degli infarti gravi, nel Vco sono tutti preoccupati. Ma arrivare a Novara dalle vallate sarà un calvario. LIGURIA Cuneo domande a «La tempestività d’intervento è fondamentale. Soprattutto se la sintomatologia coronarica è acuta, situazioni che nel Vco si presentano in circa 30 casi l’anno. Tutti gli studi e le ricerche concordano che il miglior trattamento è l’angioplastica, eventualmente preceduta da trombolisi. Le linee guida della Regione vanno nella direzione di integrare al meglio i medici del 118, quelli del pronto soccorso e i cardiologi». Vercelli Serramenti, porte, scale, cartongessi, ceramica, pavimenti in legno. Villadossola - Verbania Verbania AOSTA TIMORI SULLE ORE D’ATTESA Ben che vada, a Novara in sessanta minuti si arriva al massimo dalla zona di Stresa, dunque la decisione di non portare l’emodinamica in uno dei due ospedali del Vco penalizza soprattutto i paesi delle vallate. E’ sconsolato il sindaco di Formazza Luigi Antonietti: «Per andare a Novara ci sono 154 chilometri e ci mettiamo due ore: saranno in pochi a farcela. A volte non si arriva in tempo neppure al San Biagio di Domodossola. Senza tener conto che noi non abbiamo un medico in paese ma solo un ambulatorio aperto tre giorni la settimana. C’è l’elisoccorso, è vero, ma tra neve, nebbia e vento i giorni di utilizzo si riducono di molto e comunque con il buio non vola. Finirà che i comuni come il nostro saranno costretti ad autofinanziarsi per avere un medico sul posto». Stesso stupore a Trasquera: «Credo che Novara vada bene per un secondo momento della cura - dice il sindaco Arturo Lincio -, per l’intervento immediato ci deve essere un ospedale locale su cui appoggiarsi». Sorpresa anche nelle parole di Claudio Simona, primo cittadino di Antrona Schieranco: «Quando gli elicotteri non volano che facciamo? Dobbiamo aspettare che l’ambulanza medicalizzata salga da Domodossola e poi andare a Novara: a Torino sanno quanto ci vuole?». Stesso discorso fa il sindaco di Cur- «Non avendo l’emodinamica è il viaggio la soluzione ideale» VERBANO CUSIO OSSOLA (Agenzia Regionale Servizi Sanitari) rei fosse una scusa per poi mandare là tutti i casi. Purtroppo questo piano sanitario è confuso, a tal punto che crea attriti anche tra Lega e Pdl». Intanto il comitato «San Biagio» terrà domani una conferenza stampa a Domodossola per richiamare l’attenzione sulla necessità di avere nel Vco l’emodinamica. «Il paziente è subito avviato verso il centro in grado di curare al meglio la crisi cardiaca: se l’elettrocardiogramma o altri sintomi rilevano la necessità di un intervento di angioplastica, l’ambulanza verrà indirizzata su Novara. Il passaggio al San Biagio o al Castelli diventa del tutto ininfluente. La razionalizzazione voluta dalla regione consente di guadagnare minuti fondamentali per la vita del paziente». Il Vco è la sola provincia senza emodinamica. «Per ridurre ulteriormente i tempi di intervento è necessaria emodinamica. Su questo argomento credo sia utile aprire una discussione che affronti in modo propositivo il futuro [RE. BA.] degli ospedali». Omegna Fondazione Cariplo presenta i bandi La Fondazione Cariplo presenta oggi al Forum i nuovi bandi 2011 per destinare fondi alle attività di enti e associazioni. L’incontro si svolgerà dalle 16 alle 18 e verranno illustrati i requisiti necessari per ottenere i finanziamenti a progetti relativi alle quattro aree di intervento definite per quest’anno: ambiente, arte e cultura, ricerca scientifica e tecnologica, [L. ZIR.] servizi alla persona. I Ornavasso In meno di due mesi oltre 250 prelievi Funziona a pieno regime il punto prelievi attivato a Ornavasso grazie alla collaborazione tra Comune, Asl, volontari del soccorso e Amici dell’anziano nei locali della rinnovata casa di riposo. Da novembre sono stati 253 gli ornavassesi che hanno utilizzato il servizio, disponibile ogni mercoledì dalle 7 alle 9 per i prelievi del sangue. I referti si possono ritirare il lunedì dalle 9 alle 12 nella sede dei volontari del soccorso di [L. ZIR.] piazza Bianchetti. I Baveno Biblioteca, aperta la nuova sede La biblioteca civica di Baveno ha riaperto i battenti nella sua nuova sede, in piazza della Chiesa 8. Chiusa dal 25 gennaio per il trasloco e l’organizzazione dei nuovi spazi, ora la biblioteca ha ripreso la normale attività ed è aperta nei consueti orari: al martedì, al giovedì e al venerdì dalle 14 alle 17, al sabato dalle 9 alle 12,30. Venerdì, solo su richiesta da parte delle scolaresche, an[L. G.] che dalle 9 alle 12,30. I Società Meteorologica Italiana - www.nimbus.it diretta da Luca Mercalli - Elaborazione grafica: Centimetri.it OGGI Previsioni AO TO Si sta per concludere la lunga fase di tempo stabile caratterizzata dalla presenza dell’Anticiclone delle Azzorre, ma oggi il cielo si presenta ancora generalmente sereno, salvo foschie o banchi di nebbia in pianura nelle ore più fredde, più estesi sul Basso Piemonte e sulle zone orientali. Temperature in lieve calo, con massime intorno a 12 - 13 gradi su pianure e colline. DOMANI AO TO Previsioni Temperature (C˚) Umidità relativa Qualità dell’aria Ancora una giornata soleggiata salvo velature per nubi alte e sottili dal pomeriggio. Banchi di nebbia in pianura nelle ore più fredde più estesi e persistenti sull’Alessandrino con possibile formazione di strati di nubi basse a ridosso dei rilievi appenninici. Temperature in lieve calo. Più nuvoloso nel fine settimana, soprattutto a bassa quota con qualche piovasco domenica più diffuso dalla serata. Torino Torino Ieri Ieri 1,8 15,1 Un anno fa -0,2 2,4 Alle 8 Alle14 87% 55% Estremi del mese dal 1753 al 2007 Limite pioggia/ neve oggi 1 2 3 4 5 6 7 03/02/1754 Min. -19,1 15/02/1990 Max.+26,0 Nord Sud Min. Max. - Precipitazioni Ieri fino alle 19 Totale del mese Media del mese dal 1971 al 2007 46 mm a cura di Provincia Febbraio più piovoso di Torino e Arpa Piemonte 1974 - 243,6 mm Ottima Buona Discreta Mediocre Poco salubre Insalubre Molto insalubre TORINO GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2011 torino.repubblica.it REDAZIONE DI TORINO Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 | tel. 011/5169611 | fax 011/533327 | CAPO DELLA REDAZIONE PIER PAOLO LUCIANO | VICARIO ROBERTO ORLANDO | INTERNET torino.repubblica.it | e-mail: [email protected] SEGRETERIA DI REDAZIONE tel. 011/5169611 | fax 011/533327 dalle ore 9.00 alle ore 21.00 | TAMBURINI fax 011/533327 | PUBBLICITÀ A. MANZONI & C. S.p.A. | Via Bruno Buozzi, 10 | 10123 TORINO | tel. 011/5527511 | fax 011/5527580 Primarie Pd, Placido a sorpresa si schiera con Gariglio Testamentobiologico Il caso La nuova figura professionale per l’assistenza alle future mamme Le ostetriche contro le “doule” Guariniello apre un’inchiesta SARAH MARTINENGHI A PAGINA VI LLE primarie del centrosinistra del 27 febbraio, l’ex diessino Roberto Placido, mancato il quorum delle firme per la candidatura, appoggerà l’ex “margherita” Davide Gariglio. «C’è una forte richiesta di rinnovamento, Davide è la risposta giusta» ha spiegato Placido. Dall’entourage di Piero Fassino, la scelta viene accolta con molto fairplay: «È un bene che anche chi non è riuscito ad avere abbastanza consenso partecipi a queste belle primarie». SERVIZIO A PAGINA V Per depositarlo Zanon, scoppia il caso dei primariati va bene l’ufficio pubbliche relazioni A La polemica OTTAVIA GIUSTETTI er settimane Claudio Zanon, commissario dell’Aress e vera mente della riforma sanitaria di Roberto Cota, ci ha spiegato che nella sanità piemontese c’erano almeno 200 primari di troppo, che spesso i reparti sono doppioni di altri e che è necessario giungere agli accorpamenti». SEGUE A PAGINA VI «P Davide Gariglio e Roberto Placido DIEGO LONGHIN Il motivo: pochi Comuni avrebbero aderito alla fermata del 13. Protestano gli ambientalisti: scelta sbagliata Smog, slitta il blocco delle auto Il vertice in Provincia decide di rinviare lo stop al 20 febbraio S D Statuto, il ritorno in città sette anni dopo Cairo striglia i giocatori e difende Lerda La fiaccolata di ieri sera LITTA al 20 febbraio il blocco delle auto, nonostante il livello elevato di polveri sottili. La Provincia, dopo una serie di consultazioni, ha deciso di rimandare di una settimana lo stop. Non per la pioggia, anche i meteorologi prevedono una perturbazione nel weekend, ma per avere la massima adesione dei Comuni della cintura. Molte amministrazioni hanno in calendario manifestazioni per il Carnevale. Allo stesso modo Torino, che ha comunque dato disponibilità a fermare il traffico, deve fare i conti con Automotoretrò al Lingotto e la finale di Coppa Italia di basket al PalaIsozaki. ALLE PAGINE II E III L’evento Gli Statuto L’intervista ANDRUETTO E CAMPO A PAGINA XIII Urbano Cairo TURCO A PAGINA XX Ultim’ora Quattordicenne marina la scuola per incontrare due ragazzi conosciuti in rete. Poi denuncia lo stupro “Violentata dagli amici di facebook” a raccontato di essere stata violentata da due connazionali che aveva conosciuto su Facebook. Quattordici anni appena compiuti, originaria dell’Ecuador, ieri mattina Maria (il nome è naturalmente di fantasia) invece di andare a scuola ha preso un treno ed è finita ad Asti, a casa dei due connazionali incontrati nel social network. Quella che doveva essere una giornata di spensieratezza però ben presto, almeno stando al racconto della piccola fuggiasca, si è trasformato in un incubo. I due «amici di rete» infatti dopo averla minacciata e picchiata H MEO PONTE avrebbero ripetutamente abusato di lei e di una sua amica che l’aveva accompagnata nella sua avventura astigiana. «Uno è maggiorenne, l’altro è poco più grande di me, è stato terribile, ha avuto tanto paura. Ho persino pensato che mi avrebbero ucciso» ha raccontato Maria. Dopo una giornata in balia dei due connazionali, la giovane è riuscita a raggiungere la stazione di Asti e a salire su un treno che l’ha riportata a Torino. Rientrata a casa, tra le lacrime ha raccontato tutto alla madre. La donna, preoccupa- tissima, ha telefonato alla polizia e poi accompagnato la figlia all’ospedale, affidandola ai medici del Pronto soccorso. Sul caso indagano sia la sezione Volanti che la Squadra Mobile. Gli investigatori ostentano la massima prudenza, dato che il racconto della ragazza abbonda di incongruenze, e sottolineano: «Dobbiamo essere certi che la ragazza racconti la verità e non si sia inventata una violenza per giustificare la fuga da casa e l’aver saltato le lezioni. Stiamo cercando riscontri precisi su quello che ha raccontato ». © RIPRODUZIONE RISERVATA SEDIE PER VIVERE UNA VASTA GAMMA PER OGNI NECESSITÀ opo le pressioni delle ultime settimane, l’assessore all’Anagrafe, Giovanni Maria Ferraris, darà corso alla delibera approvata dalla Sala Rossa sul testamento biologico. Non ci sarà solo un registro online, ma le dichiarazioni sul trattamento di fine vita verranno raccolte anche dall’ufficio relazioni con il pubblico di Palazzo Civico. Tempi? Una settimana, quindici giorni al massimo. Una scelta sofferta, visto che Ferraris, è contrario alla creazione dell’elenco dei testamenti biologici, «ma la mia carica mi impone di dare corso alla delibera, anche se la raccolta non avrà effetti legali vista che manca un quadro di regole nazionali», ha detto durante l’audizione in commissione Pari Opportunità. L’Urp, che si trova in piazza Palazzo di Città, metterà a punto dei moduli che i cittadini potranno compilare e dove potranno indicare la persona di fiducia che conserva le loro volontà sui trattamenti di fine vita. Ad un anno di distanza dalla morte di Eluana Englaro, ricordata con una fiaccolata in centro da diverse associazioni laiche, la querelle sulla delibera del testamento biologico sembra essere arrivata alla fine. © RIPRODUZIONE RISERVATA TUTTI GLI ARTICOLI SONO RIMBORSABILI DALL’ASL DIETRO PRESCRIZIONE MEDICA INTERPELLATECI PER CONOSCERE IL RIVENDITORE PIÙ VICINO Luna 789 SURACE Spa - Corso Savona 52 - Moncalieri (To) Tel. 011.640.84.76 (4 linee r.a.) - Fax 011.64.15.62 - www.surace.it - [email protected] da 40 GIORNI LE FAMIGLIE PIEMONTESI ASPETTANO IL BONUS PER I PANNOLINI la Repubblica CRONACA GIOVEDÌ 10 FEBBRAIO 2011 TORINO ■ VI “Assistono gestanti ma sono abusive” Guariniello apre un’inchiesta sulle doule La denuncia delle ostetriche. La difesa: “Facciamo cose diverse” SARAH MARTINENGHI UN mestiere di cui pochissimi conoscono l’esistenza, anche se la sua origine è molto antica: è sempre stato svolto soprattutto quando si partoriva in casa. Ma in effetti, in Italia, è diventata una professione regolamentata da un proprio codice etico solo da pochi mesi. E dà già fastidio a qualcuno. E’ la “doula” (termine che deriva dal greco e significava “schiava domestica”), una donna che aiuta la partoriente, dal momento del concepimento fino al primo anno di età, ascoltando le sue problematiche, le sue paure, offrendo un sostegno emotivo, organizzativo e famigliare, prima, durante, e dopo il parto. Ma il collegio interprovinciale delle ostetriche di Torino e Asti ha ritenuto che alcuni dei compiti portati avanti da queste nuove figure professionali siano in realtà di loro stretta competenza: per questo hanno presentato un esposto in procura, proprio contro le doule, ipotizzando il reato di “esercizio abusivo della professione medica”. La denuncia è arrivata sulla scrivania del procuratore Raffaele Guariniello che ora approfondirà l’argomento valutando se davvero le due professioni siano sovrapponibili in alcune competenze. «Non è così — ha invece spiegato Emanuela Geraci, che insegna e organizza corsi a Torino per diventare doule (www.mondo-doula.it) — noi non siamo operatrici o professioniste sanitarie, non prescri- E’ I punti LA MANSIONI Le ostetriche torinesi sostengono che le doule esercitano abusivamente la professione medica IL CODICE ETICO tura doule e ostetriche hanno proposto di essere confederate in una sola categoria». Ma le ostetriche torinesi contestano che «il sostegno emotivo e la preparazione psico-profilattica al parto La polemica rientrano nei compiti dell’ostetrica regolamentati con decreto ministeriale del 1994, così come l’espletamento dei programmi di assistenza neonatale». © RIPRODUZIONE RISERVATA La doula assiste le future mamme fino al parto Dopo la lettera con la quale il direttore dell’Aress chiede una nomina nel suo vecchio reparto di chirurgia In Italia la doula è diventata una professione regolamentata solo da pochi mesi Primariati, il Pd attacca Zanon LA DIFESA (segue dalla prima di cronaca) “Non prescriviamo farmaci non facciamo diagnosi e non controlliamo il battito del feto durante il parto” OTTAVIA GIUSTETTI HE queste erano operazioni essenziali per abbattere gli sprechi e razionalizzare il servizio sanitario pubblico. Ora lo stesso Claudio Zanon «C scrive al commissario delle Molinette chiedendo di ridare autonomia al suo reparto, giustamente accorpato dal precedente direttore generale insieme a un’altra chirurgia oncologica». Durissimo attacco dell’opposizione, con Nino Boeti consigliere regionale del Pd, contro la maggioranza a proposito della lettera che Claudio Zanon ha scritto al commissario Emilio Iodice chiedendo di salvaguardare la sua équipe nell’operazione di accorpamento delle Chirurgie delle Molinette. «In questo caso — dice Boeti — i doppioni, il numero troppo basso di interventi annui, la necessità di razionalizzare, non contano. Conta solo l’interesse di un tecnico-politico che con gli altri assume le vesti dell’inflessibile razionalizzatore, e con se stesso, nero su bianco, quello del comprensivo difensore dei propri privilegi». All’indomani della notizia che il commissario dell’Aress si è speso per iscritto chiedendo un rafforzamento del proprio reparto, i medici del suo gruppo intervengono in sua difesa. E propongono altri quesiti oltre a quello se fosse opportuno o meno che Za- A Milano c’è già l’affiancamento In Francia e Olanda proposta un’unica categoria I suoi colleghi lo difendono: “Almeno lui lo fa con un intervento alla luce del sole” viamo farmaci, non facciamo diagnosi, non controlliamo il battito del feto, e non siamo responsabili di portare il parto a buon fine». Non possono nemmeno dare consigli, facilitano solo un po’ la vita, diventando quasi «madri delle madri». «Il nostro campo professionale è relazionale e non occorre una laurea — spiega ancora la doula, il nostro unico strumento è l’ascolto, l’accoglienza. In pratica offriamo un sostegno fisico, pratico, empatico, ed emotivo: se ad esempio la madre non ha un papà che può accompagnarla per fare un esame, possiamo farlo noi. La aiutiamo ascoltando i suoi timori, come si rappresenta il parto, le spieghiamo quali sono gli strumenti di contenimento del dolore. E se vuole possiamo venire in sala parto con lei». In effetti a Milano è già partito l’esperimento di affiancamento in ospedale della doula, e durante i loro corsi ci sono anche ostetriche come insegnanti. «Non mi aspettavo un esposto — ha aggiunto — anche perché prima di redigere il codice etico abbiamo consultato tre avvocati per stabilire le nostre competenze. Possiamo dare fastidio forse perché in sala parto possiamo diventare delle testimoni di ciò che accade, ma a favore della donna». Negli Stati Uniti la figura della doula esiste da 40 anni, in Europa è nota soprattutto in Francia e in Olanda, «in Inghilterra addirit- non chiedesse dalla posizione che ricopre una particolare attenzione. «Come mai, in tutti questi anni, un reparto come quello diretto da Zanon — dice Paolo Simone, ricercatore universitario, storico collaboratore di Zanon alle Molinette — nonostante abbia ricevuto apprezzamenti pubblici e privati e abbia visto la collaborazione entusiasta di operatori sanitari, medici e non medici, certamente non catalogabili “di centrodestra”, è stato sempre avversato ed emarginato dai vari direttori generali succedutisi negli anni? Senza entrare nel merito mi chiedo se sia più onesto tramare nell’ombra rifugiandosi dietro le siepi del sottobosco politico, come hanno fatto in più di una situazione simile alla sua, o scrivere apertamente, come ha fatto lui, al nuovo Commissario riattivando una legittima rivendicazione avviata in tempi non sospetti con il suo predecessore di opposto colore politico?». Lo stesso Zanon risponde di non essere in difficoltà rispetto al proprio gesto, di aver fatto una cosa alla luce del sole convinto di non avere nulla da nascondere. Inaccettabile secondo l’opposizione, dopo i pesantissimi tagli decisi sui costi del personale in ospedali e Asl. Tagli che potrebbero mettere a rischio servizi essenziali. «Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa l’assessore — conclude Boeti — anche se, immaginiamo, ancora una volta la domanda cadrà nel vuoto. Un altro segno del suo peso pressoché nullo nella gestione della sanità». © RIPRODUZIONE RISERVATA