POC a - relazione tecnica
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POC a - relazione tecnica
RELAZIONE 1. CARATTERI GENERALI DEI POC 1.1 Obiettivi e finalità dei POC 1.2 Strumenti e contenuti dei POC Strumenti descrittivi Strumenti prescrittivi Strumenti prestazionali 1.3 Efficacia del POC e misure di salvaguardia 1.4 Criteri generali di attuazione delle previsioni del PSC Variante Generale 2009 1.5 Criteri generali per il dimensionamento complessivo del POC 2010 1.6 Rapporto ambientale 1.7 Disciplina del POC e dei PUA 2. 2.1 2.2 2.3 STATO DELL’ARTE E ATTUAZIONE 1° POC Analisi dello stato di attuazione Elementi di criticità Continuità all’interno della Pianificazione Operativa 3. FINALITA’ GENERALI DEL POC 2010 3.1 Descrizione strumenti del POC 3.1.1 Strumenti prescrittivi POC a: Relazione POC b: Quadro di Unione 3.1.2 Strumenti prescrittivi POC c: Repertorio Schede d’Ambito Normative POC d: Norme Tecniche di Attuazione (NTA) 3.1.3 Strumenti prestazionali POC e: VALSAT/VAS POC f: Programma pluriennale di Social Housing POC g: Documento programmatico per la qualità 3.2 Città pubblica e perequazione 3.2.1 POC 2008- POC e qualità urbana 3.2.2 PSC 2009-Dotazioni territoriali-urbane e sistema dei servizi 3.2.3 Definizione degli obiettivi 3.2.4 Legge Regionale 20/2009 e successive modifiche (L.R luglio 2009 e L.R.23 novembre 2009) 3.2.5 POC 2010 3.2.6 DPQU-POC 2010 3.3 Dimensionamento e attuazione POC 2010 3.4 Dimensionamento interventi Social Housing 3.5 Opere ed interventi pubblici 3.6 Insediamenti commerciali all’interno del POC 2 1. CARATTERI GENERALI DEI POC 1.1 Obiettivi e finalità dei POC Il POC (art. 30 comma 1) “è lo strumento urbanistico che individua e disciplina gli interventi di tutela e valorizzazione , di organizzazione e trasformazione del territorio da realizzare nell’arco temporale di 5 anni . Trascorso tale periodo cessano di avere efficacia le previsioni del POC non attuate , sia quelle che conferiscono diritti edificatori sia quelle che comportano l’apposizione di vincoli preordinati all’esproprio” . Comma 2 “Il POC contiene per gli ambiti di intervento disciplinati : a) la delimitazione , l’assetto urbanistico , le destinazioni d’uso , gli indici edilizi , anche apportando rettifiche non sostanziali ai perimetri degli ambiti individuati dal PSC” . Comma 4 “….A tale scopo il piano può assumere , anche in deroga ai limiti temporali definiti dal comma 1 , il valore e gli effetti del PUA….” . Comma 10 “Per selezionare gli ambiti nei quali realizzare nell’arco temporale di 5 anni interventi di nuova urbanizzazione e di sostituzione o riqualificazione tra tutti quelli individuati dal PSC , il comune può attivare un concorso pubblico , per valutare le proposte di intervento che risultano più idonee a soddisfare gli obiettivi e gli standard di qualità urbana ed ecologico ambientale definiti dal PSC .” Comma 11 “Al fine di favorire l’attuazione degli interventi di trasformazione , il POC può assegnare quote di edificabilità quale equo ristoro del sacrificio imposto ai proprietari con l’apposizione del vincolo di destinazione per le dotazioni territoriali o per le infrastrutture per la mobilità” . La disciplina del POC 2010, che si pone in continuità con li 1° POC e lo completa attraverso una marcata strategia di rigenerazione, è derivazione della LR 20/2000, così come aggiornata dalla L.R. 06/2009, la quale definisce all’art. 30 i contenuti e gli ambiti di applicazione, ed in stretta coerenza con gli obiettivi prestazionali e le quantità edificatorie stabiliti, nel nostro caso, dalla Variante Generale PSC e dalla Variante Generale RUE. Il POC 2010 contiene, sia per gli ambiti di riqualificazione che per i nuovi insediamenti: – la perimetrazione, lo schema di assetto urbanistico, le destinazioni d'uso e quantità edificatorie, con i relativi standard; – le modalità di attuazione degli interventi di trasformazione, così come per quelli di conservazione; – gli obiettivi qualitativi fisico morfologici, sociali e della comunità; – l'individuazione degli interveti da assoggettare a particolari valutazioni di sostenibilità e fattibilità ovvero ad interventi di mitigazione e compensazione ambientale; – la definizione delle dotazioni territoriali da realizzare o rigenerare e dei relativi ambiti, nonché gli interventi di valorizzazione paesaggistica, quali infrastrutture, verde, spazi aperti urbani, etc. – localizzazione e incremento della qualità urbana determinato dalle opere e dai servizi pubblici e/o di interesse pubblico, attraverso la morfologia dell’insediamento, la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, la gestione del ciclo delle acque (come previsto dalla Variante Generale del RUE) e complessivamente qualità edilizia-urbanistica, Gli interventi previsti all’interno del POC 2010 perseguono la finalità di favorire il raggiungimento dell’efficienza e della qualità urbana dell’insediamento sia esso di nuovo impianto o un insediamento preesistente da rigenerare, in coerenza con gli obiettivi stabiliti in sede di Variante Generale PSC e dalla VALSAT collegata. Per le opere pubbliche e di interesse pubblico, la deliberazione di approvazione del POC che assume il valore e gli effetti del PUA comporta la dichiarazione di pubblica utilità delle opere ivi previste. Gli effetti della dichiarazione di pubblica utilità cessano se le opere non hanno inizio entro cinque anni dall'entrata in vigore del POC. La realizzazione prevista necessita della valutazione dei costi della città pubblica e della verifica della effettiva disponibilità di risorse all’interno degli atti di programmazione triennale delle opere pubbliche ovvero attraverso gli oneri concessori ed eventualmente contributi extraoneri. Oneri derivanti dalla definizione delle modalità di attuazione di ciascun nuovo insediamento o intervento di rigenerazione anche attraverso l’applicazione di criteri di perequazione. Il POC 20101 si coordina quindi con il bilancio pluriennale comunale ed assume il valore e gli effetti del programma pluriennale di attuazione, di cui all’art. 13 della Legge 28 gennaio 1977, n. 10. Esso costituisce strumento di indirizzo e coordinamento per il programma triennale delle opere pubbliche e per gli altri strumenti comunali settoriali, previsti da leggi statali e regionali. Al fine di porre le necessarie condizioni favorevoli all'attuazione degli interventi di trasformazione, il POC 2010 può assegnare quote di edificabilità (nell’ambito delle quantità definite dalla Variante Generale PSC) quale equa compensazione del vincolo imposto ai proprietari derivante da destinazioni per le dotazioni territoriali o per le infrastrutture pubbliche. Per il medesimo scopo lo strumento urbanistico può prevedere, anche attraverso la stipula di accordi di cui all'art. 18, il recupero delle cubature afferenti alle aree da destinare a servizi, su diverse aree del territorio urbano, all’interno degli ambiti individuati come riceventi. Il POC può inoltre stabilire che gli interventi di trasformazione previsti siano attuati attraverso società aventi come oggetto la trasformazione di aree urbane, di cui all'art. 6 della L.R. 3 luglio 1998, n. 19, così come aggiornata dalla L.R. 06/2009. In estrema sintesi il contenuto tecnico del POC si concretizza nel definire le indicazioni necessarie alla successiva progettazione urbanistica della pianificazione attuativa in modo da garantire la realizzazione di quella qualità e di quella sostenibilità delle trasformazioni previste, obiettivo delle Legge Regionale. Qualità e sostenibilità che dovrà essere raggiunta attraverso la declinazione di dettaglio e puntuale, all’interno dei singoli ambiti previsti dal POC 2010, dei seguenti principi espressi dalla Giunta Comunale: - - - in materia di edilizia residenziale: prevedere l’estensione a tutti gli ambiti interessati ed inseriti all’interno del POC 2010 le linee guida già utilizzate per l’attuazione dei PUA derivanti dal Primo POC in materia di composizione architettonica (abaco delle soluzioni architettoniche, piano del colore, ecc.), realizzazione degli edifici senza soluzione di continuità in relazione al progetto unitario previsto dal piano attuativo, onde evitare ad un ritorno strisciante ai superati piani di lottizzazione e per garantire un ordinato sviluppo dei nuovi quartieri. Così come prevedere una progettazione del verde pubblico evitando le aree periferiche, o marginali degli ambiti (vedi fasce di rispetto), e introducendo come priorità la centralità dello spazio pubblico declinato nelle forme del progetto urbanistico. in materia di attività commerciali: determinare, per le competenze proprie dell’Amministrazione comunale, una attività pianificatoria atta ad una regolamentazione delle nuove attività commerciali, attraverso una efficace concertazione con i soggetti operanti sul territorio, una riconoscibile azione di valorizzazione del Centro storico e delle attività in esso allocate (anche attraverso azioni perequative) al fine di non determinare dinamiche di concorrenza deleterie al tessuto commerciale storicizzato. Prevedere inoltre interventi qualitativamente significativi, individuando come prioritari quelli che manifestano una evidente rilevanza pubblica e sociale (es. cinema), ovvero che siano in grado di colmare evidenti lacune dell’offerta sul territorio. La dimensione degli spazi commerciali e delle superfici di vendita dovranno essere sostenibili dal tessuto commerciale comunale, in quanto con la realizzazione dell’Ambito AP6a si esaurisce l’offerta commerciale sovracomunale del territorio di Novellara. Laddove possibile prevedere un mix funzionale equilibrato che veda la parte con destinazione commerciale non prevalere sulle altre; in materia di oneri perequativi: confermare l’impostazione del primo Piano Operativo Comunale in base alla quale le compensazioni perequative intra ed extra comparto sono collegate ad una diffusa riqualificazione del tessuto urbano proprio a partire, ed in via prioritaria, dalle aree prossime gli - ambiti inseriti all’interno del POC 2010, definendo così benefici multidirezionali sia in ambito residenziale che in ambito produttivo; in sede di attuazione: prevedere a titolo di urbanizzazioni primarie l’illuminazione pubblica con tecnologia a led con l’obbligo del costruttore di partecipare ad un piattaforma comune della produzione energetica, la realizzazione di piste ciclabili in sede separata su strade di collegamento, l’obbligo di certificazione energetica delle abitazioni, in conformità alla normativa vigente ed il recupero delle acque piovane per l’irrigazione, oltre alla prescrizioni già previste all’interno del RUE 2009. 1.2 Strumenti e contenuti dei POC Si sono individuati gli strumenti per declinare operativamente i contenuti pianificatori del POC 2010 in attuazione della Variante Generale PSC 2009. Come abbiamo visto sono da considerarsi prioritari la trasposizione degli obiettivi generali e di quelli specifici all’interno degli ambiti afferenti la trasformazione e la rigenerazione del territorio, la tutela e valorizzazione paesaggistico ambientale e l’incremento della qualità urbana diffusa. Tali obiettivi sono esplicitati all’interno del Documento programmatico per la qualità urbana (DPQU) che mette a sistema i fabbisogni abitativi, le dotazioni territoriali e le infrastrutture per la mobilità sostenibile, definendo quegli elementi di comunità da salvaguardare e da valorizzare anche attraverso il miglioramento dei servizi, della qualità urbana degli spazi pubblici. Il (DPQU) è previsto al punto a-bis del comma 2 dell’articolo 30 della L.R. 20/2000 quale allegato al POC che “per parti significative della città comprensive di quelle disciplinate dal POC stesso individua i fabbisogni abitativi , di dotazioni territoriali e di infrastrutture per la mobilità , definendo gli elementi di identità territoriale da salvaguardare e perseguendo gli obiettivi del miglioramento dei servizi , della qualificazione degli spazi pubblici ,del benessere ambientale e della mobilità sostenibile” , al fine di individuare un quadro coerente degli obiettivi di interesse generale individuati dall’amministrazione e da assumere alla base del progetto di trasformazione complessiva del territorio comunale prefigurato dal POC e dei singoli interventi inseriti nel piano stesso e concertati con i soggetti attuatori privati . La disciplina del POC 2010 si declina quindi attraverso norme di testo e iconografiche, espresse in tre tipologie di strumenti operativi: Descrittivi, Prescrittivi e Prestazionali. Strumenti descrittivi: POC a: Relazione POC b: Quadro d’unione POC in rapp. 1:10.000 Strumenti prescrittivi: POC c: Repertorio Schede d’Ambito Normative POC d: Norme Tecniche di Attuazione (NTA) Strumenti prestazionali: POC e: VALSAT/VAS ed integrazione analisi geologica e sismica POC f: Programma pluriennale di Social Housing e città pubblica POC g: Documento programmatico per la qualità 1.3 Efficacia del POC e misure di salvaguardia La disciplina urbanistica generale del POC 2010 è articolata in norme di tipo prescrittivo e norme di indirizzo. Sono da intendersi norme prescrittive quelle le norme che contengono la quantificazione dei parametri edilizi ed urbanistici, i meccanismi di tipo perequativo e/o premiale, alla definizione degli usi, delle quote di Social Housing. Sono da considerarsi prescrittive inoltre, le norme che regolano le azioni di mitigazione e valorizzazione ambientale. Sono norme di indirizzo per la formazione dei PUA le disposizioni relative allo schema di assetto urbanistico, l’eventuale schema planivolumetrico e gli elementi tipologici che lo costituiscono. La conformazione dei diritti edificatori previsti dalla Variante Generale del PSC 2009 per gli Ambiti è conseguente all’approvazione da parte del Consiglio Comunale del POC 2010 ed è riferito solo alle proprietà da questo individuate. Per quanto riguarda la salvaguardia, non sono sottoposte alla disciplina del POC le opere autorizzate i cui lavori abbiano inizio prima del termine di validità del titolo abilitativo; non si può procedere, a decorrere dalla adozione del POC 2010, alla adozione o alla approvazione di strumenti di pianificazione attuativa (PUA) in contrasto con il POC medesimo. 1.4 Criteri generali di attuazione delle previsioni del PSC Variante Generale 2009 I criteri generali derivanti dalle previsioni della Variante Generale del PSC 2009 possono essere riassunti, per sommi capi nel seguente modo: - - - - - coerenza del piano: oltre a raggiungere, ovviamente, gli obiettivi fissati dalla Variante Generale del PSC di interesse generale, o come detto di comunità, l’attuazione degli ambiti inseriti deve esprimere, in concorso tra loro, la capacità di risolvere gli elementi di maggiore criticità e al contempo elevare la qualità urbana diffusa. La relazione definisce la coerenza. Attuabilità e sostenibilità del piano: definizione ex ante della composizione proprietaria, ed impegno sottoscritto all’interno del quale definire le modalità di attuazione, gli elementi di tipo prerequativo e/o l’impegno a fornire extra-oneri. Valutazione in sede di Valsat/Vas degli elementi di criticità eventuali e dei necessari elementi di mitigazione. Operatività di interventi relativi alla città pubblica: indicazione all’interno dei singoli ambiti, e nel sistema di coerenza complessivo, del livello da raggiungere in materia di dotazione di servizi pubblici, opere pubbliche o invia generale di interesse pubblico da realizzare e del miglioramento da apportare al sistema della mobilità sostenibile; Operatività di interventi di Social Housing: indicazione all’interno dei singoli ambiti, e nel sistema di coerenza complessivo, dell’attuazione del primo step del Piano Pluriennale di Social Housing, previsto all’interno degli obiettivi di qualità della Variante Generale del PSC 2009, attraverso la formalizzazione dell’impegno sottoscritto. Tale impegno deve ritenersi obbligatorio, sia per ciò che concerne la cessione di terreni, che la realizzazione diretta, complessiva o in parte delle opere. Impegno all’utilizzo di azioni di mitigazione ambientale e risparmio energetico: indicazione degli impegni all’uso di fonti energetiche rinnovabili, di contenimento dei consumi energetici e idrici, e della definizione di interventi con edifici passivi, o bioclimatici, oltre i livelli minimi previsti dalla Variante Generale del RUE 2009, allegato energetico. Di seguito sono inserite delle schede descrittive dei singoli ambiti, come da previsione della Variante Generale del PSC 2009, corredate da una valutazione tecnica dove emerge la congruenza con i criteri generali di cui sopra. AMBITI INSERITI NEL POC 2010: PR7 – (CANTARANA) – Zona del “CS” sottoposta a PUA Centro storico L’ambito è destinato ad usi prevalentemente residenziali ST = circa 2.400 mq SC = da definire in sede di PR Alloggi = nessun nuovo alloggio in progetto Fuori scala Valutazione tecnica: Il POC 2010 determina l’operatività prestazionale di interventi con modalità attuative più complesse come il Piano di Recupero della porzione di centro storico ad est della Rocca dei Gonzaga, in sintonia con l’obiettivo di uscire da una visione eccessivamente vincolistica e che ha mortificato nel tempo l’operatività in materia di salvaguardia, in modo tale che la fase della tutela passiva può trasformarsi, con le attenzioni del caso in tutela attiva. Tale piano non prevede la realizzazione di nuovi alloggi ma il recupero di quelli esistenti, limitate ricomposizioni volumetriche e la demolizione con ricostruzione di un copro edilizio incongruo. NU2c – Ambiti di nuovo insediamento – Ambiti residenziali di tipo 2 soggetti a PUA Settore settentrionale del Capoluogo a nord della ex strada Provinciale ed a sud della nuova Tangenziale Galvagnina L’ambito è destinato ad usi prevalentemente residenziali ST = circa 84.000 mq SC = mq 16.800 dei quali eventualmente il 20% da riservare ad edilizia sociale o edilizia convenzionata più 1000 MQ di SC da destinare ad attrezzature pubbliche e sportivo-ricreative Alloggi = 110 alloggi (con 120 mq/all.) residenziale/privato 50 alloggi (con 120 mq/all.) Social Housing Fuori scala Valutazione tecnica: Questa area è un’area di urbanizzazione che si posizione a nord dell’abitato ed è compresa all’interno del perimetro del tratto di tangenziale già in esercizio. L’ambito prevede la possibilità di realizzare un intervento sia di edilizia residenziale che di Social Housing. Contestualmente sarà possibile riqualificare l’area a cerniera tra intervento residenziale e intervento commerciale che attualmente vede la presenza di un’isola ecologica e di un sistema di depurazione delle acque parzialmente utilizzato con altra funzione. L’intervento, oltre a garantire una soddisfacente sostenibilità di impianto e una rilevante quantità di alloggi di Social Housing, permette la realizzazione di una sistema di verde e di ciclopedonalità per i quartieri adiacenti che sono cresciuti con evidente deficit di spazi pubblici, la riqualificazione del sistema della mobilità sull’asse urbano in direzione Carpi, ed andrebbe a fare sistema con il macroambito “Città del benessere” . APTa _ Ambito da Trasformare_ Ambiti Produttivi – Commerciali – Direzionali da trasformare tramite PUA Settore centro settentrionale del Capoluogo a sud della viabilità provinciale di progetto “Variante Nord” L’ambito è destinato ad usi prevalentemente residenziali ST = circa 13.350 mq SC max mq 5.340 dei quali almeno 2.670 mq a residenza e il rimanente a commerciale/direzionale/artigianale compatibile con la residenza Alloggi = 24 alloggi (con 100 mq/all.) Fuori scala Valutazione tecnica: si consiglia l’inserimento all’interno del POC dell’ambito di trasformazione in oggetto in quanto permetterebbe una reale “ricucitura” del tessuto urbano attraverso un intervento di riqualificazione sia ambientale che architettonica, anche attraverso la demolizione del capannone attualmente inutilizzato. Il beneficio in termini ambientali sarebbe di estrema importanza anche in virtù delle lavorazioni oggi in essere particolarmente deleterie per le residenze contigue. Anche se espressamente indicato dal PSC si consiglia di sperimentare l’utilizzo di materiali e tecnologie improntate al contenimento degli impatti e al risparmio energetico in continuità con le indicazioni delle politiche espresse dalle iniziative promosse da “Novellara città verde”. APTn_ Ambito da Trasformare_ Ambiti Produttivi – Commerciali – Direzionali da trasformare tramite PUA Settore occidentale del Capoluogo, racchiuso tra il nuovo svincolo della tangenziale e via M. d’Azeglio L’ambito è destinato ad usi prevalentemente commerciali ST = circa 60.000 mq SC = MQ. 9.600 Fuori scala Valutazione tecnica: si consiglia l’inserimento all’interno del POC dell’ambito di trasformazione in oggetto in quanto permetterebbe una reale rigenerazione dell’area periurbana attraverso un intervento di riqualificazione sia ambientale che architettonica, anche attraverso la demolizione del capannone ad uso agricolo attualmente utilizzato in situazione precaria. Anche se espressamente indicato dal PSC si consiglia di sperimentare l’utilizzo di materiali e tecnologie improntate al contenimento degli impatti e al risparmio energetico in continuità con le indicazioni delle politiche espresse dalle iniziative promosse da “Novellara città verde”. Tale ambito è soggetto alle previsioni del PTCP in materia di tutela ambientale e paesaggistica, e soggetto a parere della Sovrintendenza. AP5a - Ambiti per attività Produttive–Ambiti per attività Produttive di nuovo insediamento soggetti a PUA Settore meridionale del Capoluogo, a sud della zona industriale esistente, a fianco di Strada Provinciale L’ambito è destinato ad usi prevalentemente artigianali ST = circa 68.200 mq SC = MQ. 20.460 Fuori scala Valutazione tecnica: l’ambito AP5a possiede la caratteristica, e la possibilità intrinseca, di permettere l’insediamento di attività produttive attualmente operanti all’interno dell’area industriale consolidata e che hanno necessità di ampliare in modo significativo i propri spazi adibiti alla produzione. Una valutazione più complessiva, anche a detta degli stessi operatori impegnati sull’area, ha prodotto un inserimento parziale, in virtù di una più corretta predisposizione all’intervento delle proprietà interessate. ARU2 - AMBITO DI RIGENERAZIONE URBANA DI INIZIATIVA PUBBLICA Settore orientale del Capoluogo a sud di strada Provinciale, in adiacenza alla ferrovia L’ambito è destinato ad usi prevalentemente residenziali ST = circa 17.450 mq. SC = 4.500 mq, comprensiva della demolizione e ricostruzione dei volumi già edificati. Alloggi =30 (con 70 mq/all.) Fuori scala Valutazione tecnica: Questo area urbana è caratterizzata da essere sia una cerniera tra centro storico (Viale Roma e Ex convento dei Gesuiti) e città contemporanea, sia snodo infrastrutturale con la presenza dell’area della stazione e l’ingresso stradale nel centro cittadino. Inoltre l’area pubblica con l’edificio attualmente utilizzato come scuola di musica, si presenta con una bassa qualità determinata sia da un deficit progettuale degli spazi pubblici, sia dal fatto che l’area retrostante è stata utilizzata come magazzino comunale. La presenza di una torre piezometrica (in fase di dismissione) ha accentuato il degrado dell’area. L’intervento che prevede anche l’utilizzo delle aree adiacenti del CAP premetterebbe di determinare quella qualità urbana richiesta attraverso la riprogettazione dell’area della stazione, la mobilità, la realizzazione di un parcheggio scambiatore, la progettazione di uno spazio pubblico organico e la realizzazione di un intervento di Social Housing. ARU3 - AMBITO DI RIGENERAZIONE URBANA DI INIZIATIVA PUBBLICA Settore occidentale del Capoluogo a est di Via dello Sport ed in adiacenza alle strutture sportive esistenti L’ambito è destinato ad usi residenziali e di servizio alla logistica ST = circa 51. 750 mq. + 16.700 derivante da accordo di pianificazione Art. 18 Legge Reg. 20/2000 Ambito NU1b SC = 15.000 mq, comprensiva della demolizione e ricostruzione dei volumi già edificati. Alloggi = 43 (con 70 mq/all.) Fuori scala Valutazione tecnica: Questa area urbana attualmente è utilizzata ad usi sportivi (due piscine, una coperta ed una scoperta, due campi di calcio ed un campo per il tiro con l’arco. La crescita di questa zona sportiva è stata per giustapposizione senza una disegno riconoscibile che ha determinato una scarsa qualità urbana. Gli spazi pubblici spesso si riducono all’utilizzo dei parcheggi prospicienti gli impianti. L’esigenza di fornire uno spazio adeguato alle mutate esigenze alla piscina comunale (spazi all’aperto, spazi acqua, fitness, ecc.) si è saldata con la necessità di riqualificare i campi da calcio e le strutture annesse (spogliatoi, tribune, ecc.). Contestualmente anche la delocalizzazione del bocciodromo e la richiesta da parte di molti sportivi di avere una campo gioco al coperto e riscaldato per la stagione invernale e un percorso ginnico protetto e sicuro si sono manifestati come giusta richiesta dei cittadini. L’intervento permette di soddisfare la necessità di riqualificare e integrare i servizi allo sport, realizzare uno spazio pubblico progettato, un sistema “citta del benessere” con tutte le attività collegate al settore, la riorganizzazione della mobilità e la realizzazione di un intervento di Social Housing. ARU4 - AMBITO DI RIGENERAZIONE URBANA DI INIZIATIVA PUBBLICA Settore centrale del Capoluogo, su Via Indipendenza, in prossimità dei plessi scolastici L’ambito è destinato ad usi scolastici e di servizio alla viabilità ST = circa 20.390 mq. SC = 2.700 mq per la realizzazione del plesso adibito ad uso scolastico; 10.000 mq per parcheggi interrati Fuori scala Valutazione tecnica: Questa area urbana attualmente è utilizzata prevalentemente in modo improprio ed occasionale come spazio pubblico, ma non ha alcun requisito di qualità in quanto si tratta di due appezzamenti di terreno tenuti a prato. Contestualmente il sistema scolastico novellarese ha espresso più volte la pressante necessità di una serie di servizi all’istruzione (vedi ad esempio la mensa), mentre i cittadini che vivono sia in centro storico che nelle aree adiacenti il sistema scolastico hanno manifestato l’esigenza di maggiori posti auto. L’intervento prevede la realizzazione di una struttura a cerniera di tutti i plessi scolastici (selezionata con concorso nazionale), la realizzazione di due parcheggi interrati, la riqualificazione delle aree verdi e la riorganizzazione della mobilità, con specifica attenzione alla ciclopedonalità. L’intervento si relazione con la valorizzazione della Rocca dei Gonzaga e con parco delle basse previsto. AMBITI INSERITI NEL POC 2004 E RICONFERMATI NEL POC 2010: NU1l – Ambiti di nuovo insediamento – Ambiti residenziali di tipo 1 soggetti a PUA Località San Bernardino L’ambito è destinato ad usi prevalentemente residenziali ST = circa 31.528mq SC = 1.892 mq (946 mq nel 1° POC) Alloggi =16 (con 120 mq/all.) Fuori scala Valutazione tecnica: non si ritiene di poter accettare la richiesta in quanto non si ravvisano elementi migliorativi di contesto e perché l’ampliamento proposto non trova alcun riscontro nelle dinamiche residenziali e sociale della frazione. NU2a – Ambiti di nuovo insediamento – Ambiti residenziali di tipo 2 soggetti a PUA Settore meridionale del Capoluogo a nord della Strada Cartoccio, tra la ferrovia e il centro urbano consolidato a sud e est L’ambito è destinato ad usi prevalentemente residenziali ST = circa 407.000 mq SC = MQ. 61.050 di cui almeno 20% da riservare ad edilizia sociale o edilizia convenzionata, più 5.000 mq. di SC da destinare ad attrezzature pubbliche e sportivo-ricreative Alloggi = 611 alloggi (con 100 mq/all) Fuori scala INSERIMENTO A SEGUITO DI UNA VARIAZIONE RISPETTO AI DATI INERENTI IL 1° POC IN MERITO ALLA % D’AMBITO RESA OPERATIVA CON CONSEGUENTE RICONFIGURAZIONE DEI PARATRI EDILIZI E DEGLI STANDARD. PER DELOCALIZAZZIONI E RICUCITURA Valutazione tecnica 1° POC CONFERMATA: la realizzazione dovrà essere vincolata alla progettazione di scelte compositive che prevedano la realizzazione in via prioritaria degli elementi di continuità sia con il tessuto urbano preesistente (elementi di connessione) che con le previsioni del 1° POC per ciò che concerne la realizzazione di infrastrutture pubbliche. Si valuta inoltre la necessità di aderire alle indicazioni del PSC in merito alle tipologie edilizie possibili, richiedendo in fase progettuale di proporre un mix tipologico che preveda sia edifici condominiali (che permette un minor “consumo” del territorio) che case singole ed a schiera. Gli obiettivi e gli indirizzi per la progettazione individuati dal PSC permettono inoltre di sperimentale l’utilizzo di materiali e tecnologie improntate al contenimento degli impatti e al risparmio energetico in continuità con le indicazioni delle politiche espresse dalle iniziative promosse da “Novellara città verde”. APTd _ Ambito da Trasformare_ Ambiti Produttivi – Commerciali – Direzionali da trasformare tramite PUA Settore centro settentrionale del Capoluogo a nord di Strada Provinciale L’ambito è destinato ad usi commerciali / residenziali ST = circa 5.350 mq. SC max = mq 1.872 dei quali almeno 372 mq a residenza e il rimanente a commerciale/direzionale/artigianale compatibile con la residenza Alloggi = 4 alloggi (con 93 mq/all.) Fuori scala INSERIMENTO A SEGUITO DI UNA VARIAZIONE RISPETTO AI DATI INERENTI IL 1° POC DEL MIX TRA RESIDENZA E COMMERCIALE/DIREZIONALE/ ARTIGIANALE Valutazione tecnica 1° POC CONFERMATA: si consiglia l’inserimento all’interno del POC dell’ambito di trasformazione in oggetto in quanto permetterebbe una reale “ricucitura” del tessuto urbano attraverso un intervento di riqualificazione sia ambientale che architettonica, anche attraverso la demolizione del capannone attualmente utilizzato. Questo intervento si colloca nel più ampio processo di delocalizzazione delle attività produttive dal centro abitato all’esterno dello stesso. Anche se espressamente indicato dal PSC si consiglia di sperimentare l’utilizzo di materiali e tecnologie improntate al contenimento degli impatti e al risparmio energetico in continuità con le indicazioni delle politiche espresse dalle iniziative promosse da “Novellara città verde”. AP5b - Ambiti per attività Produttive–Ambiti per attività Produttive di nuovo insediamento soggetti a PUA Settore settentrionale del Capoluogo, a nord della zona industriale esistente, a fianco di via Colombo L’ambito è destinato ad usi prevalentemente artigianali ST = circa 186.335 mq SC = MQ. 55.900 Fuori scala INSERIMENTO A SEGUITO DI UNA VARIAZIONE RISPETTO AI DATI INERENTI IL 1° POC IN MERITO AL PERIMETRO D’AMBITO CON CONSEGUENTE RICONFIGURAZIONE DEI PARATRI EDILIZI E DEGLI STANDARD. Valutazione tecnica 1° POC CONFERMATA: l’ambito AP5b possiede la caratteristica, e la possibilità intrinseca, di permettere l’insediamento di attività produttive attualmente operanti all’interno del tessuto urbano (APT Loschi, Fossetta, ecc.). Una valutazione più complessiva, anche a detta degli stessi operatori impegnati sull’area, ha prodotto una variante al PSC per rimodulare le previsioni dell’intero ambito, in virtù di una più corretta predisposizione all’intervento delle proprietà interessate. 1.5 Criteri generali per il dimensionamento complessivo del POC 2010 All’interno del 1° POC , con lo scopo di fornire criteri oggettivi relativamente alle candidature proposte in virtù delle previsioni del PSC 2004 era stata realizzata un’analisi puntuale in merito alle realizzazioni di edifici residenziali, sia per ciò che era direttamente riconducibile gli Ambiti di attuazione ex Piano particolareggiato in itinere, sia per ciò che concerne gli ambiti di completamento AC1. Questo tipo di analisi si rese necessaria per la previsione di un carico abitativo addizionale attivabile attraverso il POC, il quale doveva necessariamente essere congruo con le dinamiche in atto sul territorio del Comune di Novellara. Il trend che era stato individuato per interventi di nuova edificazione all’interno del territorio del Comune di Novellara vedeva una realizzazione media di alloggi annua di circa 65 unità. Questa nuova edificazione era il frutto sia di residui di lottizzazioni che stavano andando ad esaurimento sia da interventi su AC1. Questo fenomeno, il quale aveva la particolarità negativa di non poter essere adeguatamente controllato, sia in merito alla quantità che relativamente alla qualità degli interventi è stato corretto all’interno della Variante Generale del PSC 2009 che riportato la ratio della destinazione AC1 al criterio di completamento e non di nuova possibile edificazione come era previsto nella pianificazione precedente determinando una dinamica di repentina cessazione degli interventi diretti, producendo una riduzione considerevole del carico residenziale puntuale e diffuso. Secondo le valutazioni prodotte in sede di 1° POC questa nuova dinamica dovrebbe portare ad una diminuzione annua di alloggi realizzabile tra i 35 ed i 65 alloggi, questo dato permette di affrontare la valutazione degli ambiti costituenti il POC 2010 con una prospettiva di maggiore organicità degli interventi, in quanto questo dato incrociato con i dati derivanti dall’attuale fase di stagnazione del mercato immobiliare residenziale, determina la possibilità di intervento unicamente in ambiti con caratteristiche di sostenibilità sia economica ed innovazione. I carichi insediativi proposti nel 1° POC, che permetteva interventi per complessivi 340/380 alloggi (68/75 annualmente), non hanno più l’incremento derivante dagli interventi diretti (comunque significativo su un territorio come quello di Novellara, anche se si considera la previsione minima di 30/35 alloggi) riportando il numero complessivo sui livelli ante pianificazione operativa. Il vantaggio è che tutte le realizzazioni sono inserite in ambiti derivanti dalla pianificazione, il limite e che questi ambiti (tranne NU2A) non hanno la quota di alloggi destinata all’edilizia sociale, che in un periodo così complicato da un punto di vista sociale determinano in modo significativo il livello di coesione sociale di una comunità. In virtù di queste considerazioni gli interventi inseriti nel POC 2010 hanno tutti la marcata disposizione disciplinare a contribuire per la realizzare del Piano Pluriennale di Social Housing del Comune di Novellara. Viene invece mantenuto il criterio generale di agevolare ove possibile e nel rispetto delle previsioni urbanistiche, il consolidamento residenziale famigliare in aree di margine tra urbano e rurale con l’obiettivo di consolidare, un presidio sociale e di comunità. Da questo punto di vista il POC 2010 che si propone ha una evidente strategia di grande controllo del consumo di territorio e di incremento sensibile delle dotazioni territoriali affrontando in maniera sistematica il problema degli alloggi sociali. Anche le delocalizzazioni, non incrementano il carico insediativo in quanto già previste nel conteggio complessivo del 1° POC (Area Ex Stromab) e comunque sono collocate in ambiti riceventi individuati dalla Variante Generale del PSC 2009, ambiti già previsti dalla precedente pianificazione (PSC 2004). Per quanto concerne il Centro Storico il Piano di Recupero (PR7) inserito all’interno del POC 2010 non prevede la realizzazione di nuovi la razionalizzazione sinergica delle proprietà private e dello spazio pubblico, attraverso alla ricomposizione tipologica, e al recupero della qualità urbana. Si è ritenuto infatti che con la chiusura degli interventi relativi all’Ex Convento dei Gesuiti ed all’Ex Ospedale, e con il PRU del Campo delle Noci avviato, si sia portata a compimento la politica residenziale all’interno della città storica. PSC 2004 I 10 ambiti NU1 hanno una potenzialità edificatoria massima fissata dal P.S.C. pari complessivamente a 15.126 mq. di SC, corrispondente a 126 alloggi convenzionali. PSC 2004 Nei due ambiti NU2 la potenzialità edificatoria massima fissata dal P.S.C. è pari complessivamente a 67.740 mq. di SC, corrispondente a 678 alloggi convenzionali. Ambiti per nuovi insediamenti di tipo 1 - NU1 1° POC Variante Generale PSC Nel primo POC vengono La Variante Generale del inseriti gli ambiti NU1a; PSC 2009 non ha inserito nuovi ambiti NU1d; NU1e; NU1i; NU1 nel capoluogo, anzi NU1l del PSC, per una potenzialità edificatoria ha provveduto alla riduzione di due previsti complessiva di 8.468 nel precedente piano. mq. di SC Sono stati invece inseriti 71 alloggi due ambiti NU1 nella 56,35% rispetto agli frazione di S. Bernardino alloggi di PSC. per favorire una ricomposizione urbana. Ambiti per nuovi insediamenti di tipo 2 – NU2 1° POC Variante Generale PSC Nel primo POC viene La Variante Generale del inserito al 29,54% della PSC 2009 ha inserito un potenzialità edificatoria nuovo ambito NU2 a complessiva l’ambito sostituzione del 60% NU2a del Capoluogo, dell’area urbanizzabile per cui la potenzialità con destinazione a edificatoria complessiva commerciale prevista inserita nel 1° POC dal PSC 2004. tale risulta essere di 18.033 previsione permette di mq. di SC attuare parte del Programma Pluriennale 181 alloggi 26,7% rispetto agli di Social Housing. alloggi di PSC Ambiti da trasformare – APT 1° POC Variante Generale PSC Nel primo POC vengono Consolidamento della strategia di inseriti quattro ambiti riqualificazione delle (APTd; APTe; APTf; arre produttive inserite APTm) al 100% della o contigue al tessuto loro potenzialità urbano, con inserimento edificatoria totale, è cioè per 4.705 mq. di SC di una nuova tipologia d’ambito per il Phasing out e creazione di crediti edilizi. PSC 2004 Il PSC individua 11 ambiti produttivicommerciali-direzionali da trasformare, per i quali sancisce la prevalente funzione residenziale civile, che presentano una potenzialità edificatoria massima complessiva pari a 15.162 mq. di SC e a 152 alloggi 47 alloggi convenzionali. 30,92% rispetto alloggi di PSC agli POC 2010 Non si prevede di inserire alcun ambito NU1 all’interno del POC 2010, in quanto l’unica richiesta pervenuta non apporta significativi miglioramenti alla situazione attuale. POC 2010 Si prevede di inserire all’interno del POC 2010 solo una % dell’Ambito NU2c, in modo tale da permettere la sostenibilità urbanistica e finanziaria dell’intervento in Social Housing previsto all’interno dell’ambito. POC 2010 Il POC 2010 prevede l’inserimento di due nuovi ambiti da trasformare l’APTa e APTn che per diversi motivi costituiscono un rilevante problema di natura ambientale un aree urbane o periurbane. La lavorazione di CLS e l’allevamento intensivo in queste aree sono poco compatibili con altre funzioni di prossimità. PSC 2004 Il PSC 2004 non individuava questa tipologia di ambiti Ambiti di Rigenerazione Urbana - ARU 1° POC Variante Generale PSC Nel primo POC non era Nella Variante Generale possibile recepire del PSC 2009 sono statti questa tipologia di previsti quattro ARU ambito, anche sono ambiti di rigenerazione, assimilabili gli ambiti di cui tre di iniziativa APT ambiti di pubblica e uno di trasformazione di nuova iniziativa privata. Questi previsione su aree per ambiti permettono di attività produttive creare un corretto mix consolidate (APT1 e funzionale (con anche APT2) nei quali è S.H.) e definire ammessa la interventi per realizzazione di 6.518 accrescere la qualità mq. di SC residenziale urbana diffusa. 65 alloggi POC 2010 All’interno del POC 2010 si prevede di inserire i tre ARU di iniziativa pubblica, che come si evince dalla relazione DPQU permettono di raggiungere l’obiettivo di crescere la qualità urbana diffusa, la definizione di città pubblica e il corretto mix funzionale. Dati complessivi produttivo AP5 1° POC POC 2010 Nel POC 2010 si prevede di inserire l’ambito La potenzialità edificatoria complessiva degli produttivo AP5a in quanto questa area produttiva ambiti produttivi del PSC 2004 previgente ammonta a 117.702 mq di SC, dei quali 76.382 mq risponde all’esigenza di aziende posizionate per funzioni prevalentemente artigianali-industriali nell’area industriale consolidata di ampliare le strutture per la produzione, necessità che si e 41.320 mq per funzioni prevalentemente manifesta in modo repentino in virtù delle commerciali, direzionali e di servizi privati. Il due dinamiche indotte dalla recente crisi finanziaria e ambiti per attività produttive di nuovo produttiva che determina processi di insediamento (AP5a e AP5b) del PSC presentano una potenzialità edificatoria massima complessiva aggiornamento dei processi produttivi. Contestualmente la fase avviata del PUA inerente pari a 76.382 mq. di SC. Nel primo POC viene inserito al 100% della sua potenzialità edificatoria l’altra area produttiva testimonia della reale volontà di delocalizzazione e ammodernamento di l’ambito AP5b del Capoluogo, nel quale sono realtà produttive novellaresi. realizzabili 55.225 mq di SC. Dati complessivi commerciale – direzionale AP6 1° POC POC 2010 Il PSC 2004 previgente prevede un unico ambito Il POC 2010 non prevede inserimenti di nuove aree commerciale-direzionale di nuovo insediamento, con destinazione prevalente commerciale AP6a, localizzato tra la strada provinciale per direzionale in quanto la Variante Generale del PSC Campagnola e la circonvallazione nord, che viene 2009 ha drasticamente ridotto arre con questa inserito nel 1° POC limitatamente al primo stralcio destinazione (- 60%). attuativo (settore nord-est), con potenzialità edificatoria pari al 38,468% del totale di comparto Il PTCP peraltro è intervenuto nel disciplinare tale e cioè 12.156 mq di SC a fronte dei 31.720 mq materia. Nel caso del distretto di Guastalla la previsti nel PSC. quantità massima autorizzabile nel primo periodo (2010-2013) per l'alimentare riguarda le previsioni Oltre a tali comparti il 1° POC prevede l’attuazione di Gualtieri e di Novellara. A suo tempo il Comune di 1.616 mq di SC nell’ambito AP7 riservato di Novellara aveva formulato una richiesta per una all’espansione degli impianti per la distribuzione grande struttura di vendita alimentare pari a 4500 dei carburanti di recente attuazione, ubicato in mq di sv che rientra quindi nel range sopra citato. fregio alla circonvallazione nord sul confine Le norme del piano prevedono inoltre meccanismi comunale con Campagnola. Detta superficie di flessibilità qualora le previsioni non si attuino edificabile è finalizzata alla realizzazione di un nell'arco temporale definito. centro servizi e deposito a supporto del trasporto su gomma. 1.6 Rapporto ambientale La Variante Generale del PSC 2009 è stata approvata il 14 maggio 2009 con Delibera di Consiglio Comunale n. 39. La VALSAT (Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale) è stata un processo che ha accompagnato la formazione della nuova pianificazione all’interno del quale si sono declarati gli obiettivi di sostenibilità ambientale ed ha fornito una prima stima, prevalentemente qualitativo, degli effetti prodotti dalle scelte della pianificazione. La Provincia di Reggio Emilia ha espresso un parere motivato positivo dopo la valutazione. Nel territorio comunale di Novellara è presente una considerevole zona SIC /ZPS che non è direttamente o indirettamente interessata dalle trasformazioni territoriali introdotte dal POC 2010. 1.7 Disciplina del POC e dei PUA Il POC è predisposto in conformità alle previsioni del PSC e non può modificarne i contenuti. Il POC programma la contestuale realizzazione e completamento degli interventi di trasformazione e delle connesse dotazioni territoriali e infrastrutture per la mobilità. A tale scopo il piano può assumere, anche in deroga ai limiti temporali del POC stesso (5 anni), il valore e gli effetti del PUA, ovvero individuare le previsioni da sottoporre a pianificazione attuativa, stabilendone indici, usi e parametri. Per le opere pubbliche e di interesse pubblico, la deliberazione di approvazione del POC che assume il valore e gli effetti del PUA comporta la dichiarazione di pubblica utilità delle opere ivi previste. Gli effetti della dichiarazione di pubblica utilità cessano se le opere non hanno inizio entro cinque anni dall’entrata in vigore del POC. I PUA sono gli strumenti urbanistici di dettaglio per dare attuazione agli interventi di nuova urbanizzazione e di riqualificazione, disposti dal POC qualora lo stesso non ne assuma i contenuti. I PUA possono prevedere modifiche o integrazioni al POC. Per l’approvazione degli stessi troverà applicazione la stessa procedura di approvazione del POC (di cui all’art. 34 della L.R. 20/2000). Il procedimento di attuazione dei PUA è regolato dall’art. 35 della L.R. 20/2000. In sede di approvazione del PUA il Comune può attribuire all’atto deliberativo valore di concessione edilizia, per tutti o parte degli interventi previsti, a condizione che sussistano tutti i requisiti dell’opera e siano stati ottenuti i pareri, le autorizzazioni ed i nulla osta cui è subordinato il rilascio della concessione edilizia. Le eventuali varianti alle concessioni edilizie, relative a tali interventi, possono essere rilasciate, a norma delle disposizioni vigenti, senza la necessità di pronunce deliberative. Per ciò che riguarda i PUA in materia di Valutazione Ambientale l’autorità competente, la Provincia di Reggio Emilia, può stabilire che i PUA attuativi del POC 2010 non debbano essere sottoposti a verifica di assoggettabilità a condizione che: - non siano in variante del POC medesimo; - il POC disciplini in dettaglio usi, indici, ecc; Inoltre per i PUA che soddisfino questi due requisiti e che siano attuativi di processi di pianificazione già sottoposti a valutazione ambientale, la verifica di assoggettabilità dovrà essere riferita a potenziali effetti significativi sull’ambiente e che al contempo non siano già stati precedentemente valutati o sufficientemente approfonditi. 2. STATO DELL’ARTE E ATTUAZIONE 1° POC 2.1 Analisi dello stato di attuazione La recente storia della pianificazione novellarese a partire dall’introduzione della nuova legge regionale, e la completezza della stessa fino all’aggiornamento degli ultimi due anni, permette di avere un monitoraggio costante dello stato di avanzamento delle previsioni in parallelo ad un processo costante di perfezionamento degli strumenti urbanistici, in modo da non avere discrasie tra la realtà territoriale e le previsioni dell’amministrazione. Da questo punto di vista è estremamente interessante analizzare lo stato dell’arte dei processi di attuazione avviati con il 1° POC (sia per gli ambiti di iniziativa privata che per la realizzazione delle opere pubbliche) e constatare sia gli elementi di continuità con le nuove strategie messe in campo dalla amministrazione, sia gli elementi di criticità ai quali si cercherà di ovviare attraverso l’approvazione del POC 2010. Qui di seguito analizziamo, per sommi capi, questa dinamica a partire dagli interventi pubblici previsti. Si ricorda inoltre che la legge regionale 20/2000 art. 30 comma 5 cita : <<il POC può stabilire che gli interventi di trasformazione previsti siano attuati attraverso società aventi come scopo la trasformazione di aree urbane (STU) di cui all’art. 6 della L.R. 03/07/1998 n° 19>>; l’art.30 comma 12 cita : <<per le opere pubbliche e di interesse pubblico la deliberazione di approvazione del POC comporta la dichiarazione di pubblica utilità delle opere e l’urgenza ed indifferibilità dei lavori ivi previsti>>. a) Parco Augusto Daolio: l’intervento persegue il fine d’ultimare un percorso iniziato negli anni 90, teso alla realizzazione di un parco pubblico di circa 70.000 mq posto in centro alla zona residenziale collocata a Sud della città. L’attuazione dell’ambito NU2A prevederà, tramite la movimentazione dei terreni, di creare percorsi a diversi livelli con inserimenti d’impianti d’illuminazione, pedonali in battuti o in inerte, realizzazione d’impianti d’irrigazione e posa d’essenze arboree autoctone, siepi, e giochi installati in zone circoscritte. Attualmente è stato approvato il PUA, sottoscritta la convenzione attuativa e concesso il P.C. per le opere di urbanizzazione. È stata avviata la realizzazione del primo stralcio del parco nelle aree prossime all’abitato. Contestualmente tramite l’accordo con privati è stato possibile accrescere il perimetro dell’area verde con una porzione del terreno prospiciente strada Borgazzo, che in questo modo potrà avere una funzione altamente qualitativa anche per quelle residenze non immediatamente prossime all’originario perimetro. b) Piazza Unità D’Italia: l’intervento eseguito nella sua interezza ha previsto il recupero integrale di Piazza Unita D’Italia e dei relativi giardini pubblici. Le opere sono staet essenzialmente lavori di manutenzione straordinaria con il recupero integrale degli spazi e dei materiali utilizzati nelle fasi originali di costruzione delle aree con nuovi inserimenti di elementi d’arredo urbano con funzione anche di elementi di contenimento delle velocità veicolari al fine di proteggere le fasce più deboli dei cittadini utenti che percorreranno il centro gonzaghesco. L’intero intervento ha previsto il recupero integrale dei pali d’illuminazione pubblica in ghisa e la loro ricollocazione presso l’area dei giardini pubblici, oltre che recuperare matericamente gli elementi in pietra, mattoni, cordoli, ecc.. Relativamente a Piazza Unita D’Italia si è realizzato il recupero integrale dei ciottoli e la loro ricollocazione, con posa di elementi in pietra naturale a ridosso dei portici e la realizzazione di cavidotti che hanno permesso l’eliminazione delle linee aeree ed il rifacimento delle facciate in ottemperanza al Piano del Colore del Comune di Novellara, anche attraverso una contribuzione diretta da parte del comune medesimo. c) Rocca e Parco Basse della Rocca: Questo intervento è teso alla valorizzazione dei collegamenti della zona scolastica con il centro della città. L’intervento prevede la valorizzazione della zona circostante la Rocca Gonzaghesca, maniero edificato nel 1300 e rimaneggiato negli anni successivi, con ripristino e riqualificazione del percorso pedonale che lo circonda perimetralmente sul lato esterno, tramite formazione di percorsi privilegiati, posa di un impianto d’illuminazione adeguato, abbattimento di essenze arboree incongrue e non autoctone, ricollocazione di adeguata recinzione nonché formazione di un percorso privilegiato che permetterà l’accessibilità delle auto dei soli residenti alle autorimesse poste ad ovest dell’area oggetto d’intervento. Il progetto prevede la possibilità di realizzare un ascensore, che permetta l’abbattimento e l’eliminazione delle barriere architettoniche per i soggetti abili e diversi che devono superare il dislivello di quota che intercorre tra la zona delle basse della Rocca e Via Gonzaga. Si prevede anche la nuova realizzazione di una scala più sicura e accessibile per chi deve superare il dislivello con le biciclette. Allo stato attuale è stato considerato prioritario da parte dell’amministrazione comunale dare avvio a quella parte dell’intervento finalizzato al rifacimento della corte interna e dei prospetti, in quanto nel frattempo è stata colta l’opportunità di un finanziamento da parte della Regione Emilia Romagna e il concomitante accordo con un privato per il recupero proprio delle parti dell’edifico prospicienti le basse. d) Via Indipendenza : L’opera persegue il fine di collegare la zona di cui al precedente punto Parco Basse alla zona del nuovo campus scolastico, con percorsi pedonali privilegiati, la realizzazione di nuove asfaltature e posa di nuovi elementi d’arredo urbano che permettano di assicurare maggiore protezione ai pedoni e ai ciclisti, razionalizzando in modo più corretto la viabilità principale di veicoli e autoveicoli. Le opere pertanto necessarie saranno di carattere stradale, con la formazione di zone a parcheggio e con la possibilità di rivedere gli assetti viari e i flussi del traffico regolamentando detta viabilità con la formazione di sensi unici e la parziale chiusura al traffico in corrispondenza delle scuole elementari, al fine di realizzare una mobilità sostenibile tra due elementi fulcro della comunità novellarese. Attualmente questo intervento, non ancora realizzato, è stato inserito all’interno dell’ARU Campus, che prevede anche la realizzazione di due parcheggi interrati, anche al fine di permettere quella fattibilità finanziaria che è condizione dell’attuale inserimento all’interno del POC 2010. e) Campus Scolastico: L’intervento prevede di dotare la città di spazi didattici e collaterali alla pubblica istituzione, tramite il recupero funzionale di un’area destinata precedentemente a campo di calcio. L’opera, nello specifico vedrà la realizzazione di nuove aree da adibire a mensa scolastica, aula Magna, direzione didattica, scuola di musica, aule speciali e il potenziamento di aree urbane da destinare a verde e parcheggi. La finalità che l’amministrazione intende perseguire è quella di razionalizzare gli spazi didattici esistenti, accorpare la zona destinata a direzione didattica in un’unica sede, recuperare aule al fine di ospitare la sede della scuola di musica con aule dedicate, utilizzando in simbiosi la nuova aula Magna con gli apparati scolastici delle scuole elementare e media. È prevista inoltre la riorganizzazione della viabilità, chiudendo al traffico la sede stradale compresa tra le scuole elementari e la scuola materna al fine di salvaguardare la sicurezza di coloro che transiteranno pedonalmente e con cicli nella zona d’intervento. Verrà previsto altresì un percorso pedonale, a Nord delle scuole elementari, che metterà in comunicazione Via Don Pasquino Borghi con Via Indipendenza. È intenzione dell’amministrazione inserire nuovi elementi di bioarchitettura sulle tipologie costruttive e utilizzare impianti tecnologici volti al risparmio energetico con posa di pannelli solari, fotovoltaici, ecc. Anche questa opera è stata inserita all’interno dell’ARU al fine di permettere quella fattibilità finanziaria che è condizione dell’attuale inserimento all’interno del POC 2010, cosi come i parcheggi prima ricordati. Percorsi ciclo – pedonali: L’intervento riguarda la realizzazione di percorsi ciclo – pedonali a fianco della Provinciale Nord da Via Colombo a Via Leningrado fino alla nuova rotatoria per Guastalla e in Via Leningrado fino all’incrocio Strada Valle, nonché tra l’ex Ente Risi e la Stazione ferroviaria, a chiusura del sistema ciclo - pedonale del Capoluogo, fornendo così il collegamento tra le aree residenziali e quelle produttive della zona Nord. Questo intervento è in fase di avvio lavori in quanto è stato approvato il PUA dell’ambito collegato all’intervento medesimo. g) Parco San Giovanni: L’intervento, e stato realizzato a fregio della zona sportiva posta dietro le scuole elementari di San Giovanni, perseguendo il fine di dotare la zona sportiva, e la scuola stessa, di un’area polivalente e socializzante per i cittadini delle frazioni di San Giovanni e Santa Maria. L’area con valenze diversificate e con possibilità di utilizzo in modo differenziato da diversi cittadini, è stata in parte pavimentata e nelle zone a verde alberata con essenze arboree autoctone, dotata d’impianti fognari drenanti, ed impianti d’illuminazione pubblica. h) Campo Calcio San Bernardino e Spogliatoio : L’intervento persegue il fine di realizzare un blocco spogliatoi presso l’area in cui sorge un campo di calcio frazionale già dotato d’impianti d’illuminazione. L’intervento prevede l’acquisizione al pubblico demanio delle aree in cui sorge il campo di calcio (di proprietà dei soggetti attuatori dell’ambito NU1l). Il nuovo fabbricato dovrà essere costituito da doppi spogliatoi con servizi igienici e locali docce – wc, da spogliatoi con relativi servizi per gli arbitri, da un ufficio sede della Società sportiva, da un magazzino e dai volumi tecnici indispensabili al fine di potervi inserire gli apparati tecnologici per la funzionalità degli impianti. È intenzione dell’amministrazione inserire nuovi elementi di bio-architettura sulle tipologie costruttive e utilizzare impianti tecnologici volti al risparmio energetico con posa di pannelli solari, fotovoltaici, ecc. Allo stato attuale sono state reperite le risorse finanziarie attraverso forme perequative, mentre si è in fase di definizione in merito alla cessione dell’area. i) Parco – percorso Bernolda : L’intervento prevede il recupero funzionale di una porzione di terreno posto in fregio al campetto di calcio parrocchiale della frazione. L’opera persegue il fine di dotare il nucleo frazionale di spazi attrezzati per la sosta e lo svago di adulti e bambini, con l’inserimento di elementi di arredo urbano, piantumazione di essenze arboree autoctone e realizzazione di impianti fognari drenanti, in quanto l’area risulta collocata a quote inferiori rispetto alle zone circostanti. Allo stato attuale è stata acquisita l’area attraverso accordo di pianificazione frutto di accordi di tipo perequativo. j) Interventi dei privati: f) N. AMBITO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 DENOMINAZIONE AMBITO NU1a CAPOLUOGO NU1d CAPOLUOGO NU1e CAPOLUOGO NU1i SANTA MARIA – SAN GIOVANNI NU2a CAPOLUOGO APTd CAPOLUOGO APTe CAPOLUOGO APTf CAPOLUOGO APTm SANTA MARIA – SAN GIOVANNI APT1 CAPOLUOGO APT2 CAPOLUOGO AP5b CAPOLUOGO ZONA INDUSTRIALE NORD AP6a CAPOLUOGO AP7 CAPOLUOGO PR1 CENTRO STORICO DEL CAPOLUOGO STATO ATTUAZIONE PUA approvato PUA approvato PUA presentato PUA adottato PUA approvato PUA non presentato PUA non presentato PUA approvato PUA non presentato PUA non presentato PUA approvato PUA adottato PUA approvato Intervento diretto realizzato PUA approvato 16 17 18 19 20 21 22 23 24 PR4 CENTRO STORICO DEL CAPOLUOGO AC4 CAPOLUOGO – rif. Carletti AC4 CAPOLUOGO – rif. Bartoli AC4 CAPOLUOGO – rif. Cattini AP BETTOLINO SITO PER STAZIONE RADIO BASE WIND IN ZONA TR2 SITO PER STAZIONE RADIO BASE H3G IN ZONA TR3 SITO PER STAZIONE RADIO BASE TELECOM IN ZONA TR3 NU1l SAN BERNARDINO PUA approvato Intervento diretto realizzato Intervento diretto non realizzato Intervento diretto non realizzato Intervento diretto realizzato Intervento diretto non realizzato Intervento diretto realizzato Intervento diretto realizzato PUA non presentato 2.2 Elementi di criticità Benché l’Amministrazione di Novellara abbia provveduto, unica in Emilia Romagna, ad una revisione generale degli strumenti di pianificazione (PSC e RUE 2004) a seguito dell’approvazione del 1° POC 2008 e che all’interno di questi strumenti abbia impostato i criteri e le azioni perequative per la realizzazione della città pubblica, è stato necessario dare una efficace operatività attraverso la costruzione di ambiti di intervento sostenibili economicamente ed urbanisticamente. A seguito degli accordi di pianificazione parte integrante sia del 1° POC che della Variante Generale PSC 2009, si è provveduto ad acquisire i terreni necessari per la realizzazione della città pubblica, così come sono state impegnate le quote di risorse derivanti da impegni perequativi. Tale operazione propedeutica si conclusa nel primo semestre del 2010, così come l’analisi economico finanziaria. La risultante di questi processi è la necessità di superare una fase di fortissima contrazione del settore immobiliare tarando gli interventi affinché il mix economico e funzionale permetta di superare l’inerzia del periodo e al contempo di investire con l’adeguata certezza, da parte dell’Amministrazione comunale, nel rispetto delle regole (continuamente mutate) derivanti dal patto di stabilità e dal collegato normativo delle leggi finanziarie. 2.3 Continuità all’interno della Pianificazione Operativa Di seguito si riportano le due schede degli ambiti per i quali è stato richiesto un PUA in variante al POC 2004, ai sensi dell’art. 22 della L.R. 20/2000. E’ in fase di prossima adozione la variante al POC 2008 relativa all’ultimo tratto della Tangenziale di Novellara. NU1i – Ambiti di nuovo insediamento – Ambiti residenziali di tipo 1 soggetti a PUA Località Santa Maria L’ambito è destinato ad usi prevalentemente residenziali ST = circa 21.810 mq SC = 2.617 mq Alloggi = 28 (con 95 mq/all.) Fuori scala INSERIMENTO A SEGUITO DI UNA VARIAZIONE RISPETTO AI DATI INERENTI IL 1° POC IN MERITO AL PERIMETRO D’AMBITO CON CONSEGUENTE RICONFIGURAZIONE DEI PARATRI EDILIZI E DEGLI STANDARD. Valutazione tecnica 1° POC CONFERMATA: si consiglia l’inserimento all’interno del POC dell’ambito di nuovo insediamento in oggetto in quanto la realizzazione degli interventi previsti dal PSC permetterebbero una riqualificazione dell’area attraverso un progetto unitario, andando a migliorare sensibilmente una realtà disarticolata e marginale, incapace di dare continuità allo spazio urbano dell’abitato di Santa Maria della Fossa, creando ad oggi una ulteriore frammentazione spaziale. Di grande importanza, dal punto di vista urbanistico , risulta essere la possibilità di realizzare percorsi ciclo pedonali protetti all’interno del tessuto abitativo della frazione. AP6a - Ambito per attività commerciali – direzionali di nuovo insediamento soggetto a PUA Settore centro orientale del Capoluogo in prossimità del confine con il Comune di Campagnola Emilia, tra la SP4 e la sua variante nord L’ambito è destinato ad usi commerciali-direzionali ST = circa 50.000 mq SC = MQ. 10.000 Fuori scala INSERIMENTO A SEGUITO DI UNA VARIAZIONE RISPETTO AI DATI INERENTI IL 1° POC IN MERITO AL PERIMETRO D’AMBITO E DERIVANTE DALL’APPROVAZIONE PTCP. CONSEGUENTE RICONFIGURAZIONE DEI PARATRI EDILIZI E DEGLI STANDARD. Valutazione tecnica 1° POC CONFERMATA: l’area in oggetto possiede, all’interno del primo POC un’estensione massima del 40%, con già la caratteristica, e la possibilità intrinseca, di creare un fronte urbano a chiusura dell’intervento della tangenziale di prossima realizzazione. Una valutazione più complessiva, anche a detta degli stessi operatori impegnati sull’area, ha prodotto una variante al PSC per rimodulare le previsioni dell’intero ambito, in quanto sovradimensionato rispetto al mercato immobiliare riferito alle attività commerciali, e alle esigenze di un maggior equilibrio centro periferia. Azione pianificatoria questa che ha avuto riscontro all’interno del PTCP. Si auspica per questo ambito la possibilità di addivenire ad un mix funzionale capace di dare risposta a queste incongruenze e determinare processi di costruzione di spazialità urbana. 3. FINALITA’ GENERALI DEL POC 2010 3.1 Descrizione strumenti del POC 3.1.1 Strumenti descrittivi POC a: Relazione POC b: Quadro di Unione Costituisce Strumento Descrittivo, oltre alla Relazione, il Quadro d’unione (POCb) rappresentato in scala 1:10.000. Tale rappresentazione è un quadro sinottico sinottica del territorio ed evidenzia, gli ambiti che il POC 2010 attua in conformità con le previsioni della Variante Generale del PSC. Inoltre sono rappresentate anche eventuali caratteristiche peculiari di detti ambiti come ad esempio la quantità di aree immediatamente attivabili (%) e quelle invece rinviate al piani operativi successivi. 3.1.2 Strumenti prescrittivi POC c: Repertorio Schede d’Ambito Normative Costituisce Strumento Prescrittivi il Repertorio delle Schede d’Ambito Normative (POCc) che sono costituite da una parte di tipo prescrittivo che si configura in una tabella contenente gli elementi della Variante Generale PSC e RUE 2009 e le prescrizioni di carattere normativo del POC 2010. è presente anche una parte di indirizzo (grafica) che forniscono uno schema d’assetto urbanistico propedeutico alla progettazione, la divisione in sub comparti e/o stralci da attuarsi nei POC successivi, laddove presenti. Le NTA (POCd) sono uno strumento che contiene all’interno le disposizioni generali che riguardano il POC 2010, derivanti dalla legislazione regionale ed i criteri generali di progettazione urbanistica sostenibile da un punto di vista ambientale e paesaggistico (Variante Generale RUE 2009 e DUPQ e VALSAT/VAS). Le NTA contengono inoltre le disposizioni le specifiche norme del POC 2010 che, sono derivazione delle norme previste all’interno della Variante Generale del PSC 2009. lo strumento normativo si esaurisce con la normativa afferente le norme transitorie. 3.1.3 Strumenti prestazionali POC e: VALSAT/VAS Il Rapporto ambientale di VALSAT/VAS (POCe) contiene al suo interno sia l’analisi dello stato di fatto e gli obiettivi di sostenibilità ambientale della recentissima VALSAT della Variante Generale del PSC 2009, con eventuali aggiornamenti, sia l’analisi specifica degli ambiti inseriti all’interno del POC 2010. La valutazione ambientale propone interventi di mitigazioni e compensazioni, se occorrenti, e dalla definizione del piano di monitoraggio per verificare nel tempo gli effetti, attraverso indicatori qualitativi. POC f: Programma pluriennale di Social Housing e città pubblica Il Programma Pluriennale di Social Housing (POCf) trae la sua efficacia dalla scelta di arricchire questo tipo politica con scelte a più ampia scala: territoriale, urbana e di comunità., non è un caso che la maggior parte degli interventi è collocata all’interno degli ARU di iniziativa pubblica. Anche il reperimento delle aree necessarie in sede di Variante Generale del PSC 2009 agevolano l’attuazione del programma. Il concorso di soggetti privati all’attuazione del piano viene inserito nello scenario previsto dall’amministrazione comunale della costituzione di una Società di Trasformazione Urbana (STU). All’interno della convenzione tra Amministrazione Comunale e STU andranno definiti modalità, tempistiche, e sostenibilità degli interventi, così come le tipologie definite dalla legislazione in materia (locazione permanete o a termine, proprietà agevolata ecc.). la scelta pianificatoria di collegare questi interventi soprattutto laddove si prevedono interventi di rigenerazione urbana garantisce un controllo della qualità degli interventi, la loro centralità nel tessuto urbano e la qualità urbana determinata anche dal mix funzionale. POC g: Documento programmatico per la qualità Il Documento programmatico per la qualità urbana (DPQU/POCg) previsto dalla Legge Regionale (comma 2 art.30 Lr 20/2000 così come modificato dalla recente Lr 6/2009) è da intendersi come strumento specifico di indirizzi attuativi per la “programmazione della qualità urbana” negli Ambiti del POC, con particolare riferimento alle parti di città/territorio coinvolte dalle trasformazioni, nel nostro caso soprattutto per gli ambiti di Rigenerazione Urbana (ARU) e i tessuti urbani contigui. 3.2 Città pubblica e perequazione La legge regionale 20/2000 2 s.m. all’articolo 7 disciplina la perequazione urbanistica, affermando che essa persegue l’equa distribuzione, tra i proprietari degli immobili interessati dagli interventi, dei diritti edificatori riconosciuti dalla pianificazione urbanistica e degli oneri derivanti dalla realizzazione delle dotazioni territoriali. Inoltre all’articolo 3 ricorda che il POC e i Piani Urbanistici Attuativi (PUA), nel disciplinare gli interventi di trasformazione da attuare in forma unitaria, assicurano la ripartizione dei diritti edificatori e dei relativi oneri tra tutti i proprietari degli immobili interessati, indipendentemente dalle destinazioni specifiche assegnate alle singole aree. Da qui la necessità di mettere a sistema il layer degli ambiti previsti dalla pianificazione ed il layer delle dotazioni territoriali, che per meglio raggiungere l’obiettivo di una città pubblica di qualità, non necessariamente sono state previste all’interno dei confini degli ambiti medesimi. Attuando criteri di ripartizione uguali per destinazioni d’uso e per superficie costruibile, sono stati raggiunti accordi pubblico privati che disciplinavano la compartecipazione diretta alla realizzazione di opere pubbliche individuate dallo strumento urbanistico (POC). Non essendo ancora previsto dalla normativa regionale uno strumento di inquadramento generale del rapporto tra qualità delle città pubblica ed interventi (il DPQU viene introdotto dalla L.R. 6 del 2009) e anticipando le scelte del legislatore, soso stati individuati degli assi urbanistici attrezzati che mettevano in relazione gli interventi, sia privati che pubblici, consegnando il giusto ruolo alle dotazioni territoriali, e facendo confluire diverse compartecipazioni private in luoghi urbani precisi corrispondenti alle strategie dell’amministrazione nella realizzazione della città pubblica. Qui di seguito sono riportati i vari passaggi pianificatori in ordine cronologico che testimoniamo di come l’amministrazione comunale di Novellara abbia da una parte applicato con equità i criteri della perequazione urbanistica e dall’altra di come abbia anticipato l’esigenza di costruire un quadro complessivo attraverso elementi costituenti la qualità urbana (assi) della città pubblica. 3.2.1 POC 2008 – POC e qualita’ urbana La definizione del Piano Operativo Comunale porta in se la necessità di mettere a sistema necessità ed opportunità. L’attuazione delle previsioni strategiche contenute all’interno del Piano Strutturale Comunale salda la propensione ad intervenire negli ambiti previsti, manifestata dagli operatori privati attraverso le richieste di inserimento nel 1° POC, con le esigenze dell’amministrazione pubblica a realizzare opere pubbliche a sostegno dei bisogni arretrati ed insorgenti dei cittadini secondo uno sviluppo ecosostenibile e coerente del tessuto urbano. Ovviamente la natura stessa degli strumenti urbanistici e la validità protratta nel tempo degli stessi, determinano spesso un discrasia tra previsioni e fasi attuative. L’avvio non programmato degli interventi determina differenti situazioni di qualità sul territorio, per cui è indispensabile governare il processo di crescita e trasformazione della città attraverso una forte azione pubblica di indirizzo e controllo delle iniziative dei privati. Senza l’intervento dell’Amministrazione, che ha il compito di promuovere elementi di continuità e di costruire legami forti all’interno del territorio tra previsione, attuazione, e gestione, diventerebbe elevato il rischio di uno sviluppo disordinato, sotto il profilo urbanistico, e discontinuo, con evidenti criticità ambientali e uno scenario strategico caratterizzato da punti di eccellenza (le lampadine accese) e da aree di degrado urbano e/o di scarsa qualità funzionale e architettonica (le lampadine spente). Per questa ragione si è pensato, nel definire sia la natura che l’entità di eventuali opere pubbliche fuori comparto - realizzabili attraverso il contributo degli operatori – di meglio definire, all’interno dell’attuazione del POC, gli assi della riqualificazione urbanistica ed ambientale evidenziati dal PSC sul territorio in corrispondenza dei quali prevedere sia interventi a carattere diffuso che puntuali per una crescita complessiva e continua della qualità urbana. Questi “ASSI URBANISTICI ATTREZZATI” sono elementi di continuità urbana e territoriale, individuati con lo scopo di mettere a sistema differenti ambiti di intervento non contigui (ma insistenti su di una zona urbana definita) con sistemi urbani in essere o previsti capaci di valorizzare interventi a carattere pubblico, sia puntuale che diffuso. Vengono definiti attrezzati in quanto soggetti alla realizzazione di opere di consistente valenza pubblica e sociale, sia attraverso l’intervento diretto della Pubblica Amministrazione sia attraverso la contribuzione e la compartecipazione, a titolo perequativo, dagli operatori privati interessati dal P.O.C. Nella fattispecie, gli Assi Urbanistici Attrezzati individuati per la riorganizzazione qualitativa degli insediamenti del Capoluogo sono sette, ossia i seguenti: ASSE URBANISTICO ATTREZZATO 1 Parco Augusto Daolio Via Veneto P.zza Unità d’Italia ASSE URBANISTICO ATTREZZATO 2 Via Borgazzo Via Togliatti Rocca Gonzaga ASSE URBANISTICO ATTREZZATO 3 Strada Cartoccio Pedonale/ciclabile NU2a Bypass Ferroviario Casa Protetta ASSE URBANISTICO ATTREZZATO 4 Circuito pedonale/ciclabile via Leningrado/via Colombo ASSE URBANISTICO ATREZZATO 5 Ambito attività produttive AP5b Polo scolastico Via I° Maggio Via Matteotti Via Colombo Rocca Gonzaga ASSE URBANISTICO ATREZZATO 6 Ambito attività produttiveAP5a Stazione ferrovia Rotonda innesto tangenziale per Bagnolo ASSE URBANISTICO ATREZZATO 7 Ambito attività commerciali AP6a Via della Costituzione Polo Scolastico Via De Amicis Via V. Da Capua Via Lelio Orsi Alla completa e ordinata realizzazione degli interventi pubblici e privati inseriti nel primo POC, secondo le quantità e le specifiche attuative riportate nelle Schede norma, è affidato il compito strategico di riqualificazione della Città consolidata e di miglioramento della qualità della vita, delle relazioni sociali e delle condizioni ambientali dei nuovi quartieri. 3.2.2 PSC 2009 - dotazioni territoriali-urbane e sistema dei servizi La Variante Generale del P.S.C. acquisisce sia l’impostazione generale dello strumento vigente che ha posto al centro delle scelte pianificatorie l’idea di una città “amichevole” (dove vivere è facile) e sicura nella quale il senso di appartenenza ad una comunità sia declinata nella facilità di relazione, sia sociale che personale, in spazi fisici dell’abitare e del vivere improntati alla sicurezza. Acquisisce altresì le previsioni approvate dal Piano Operativo Comunale (P.O.C.) in materia di interventi pubblici finalizzati ad attuare gli “Assi Urbanistici Attrezzati” che si caratterizzano come elementi di continuità urbana e territoriale, individuati con lo scopo di mettere a sistema differenti ambiti di intervento non contigui (ma insistenti si di una sona urbana definita) con sistemi urbani in essere o previsti capaci di valorizzare interventi a carattere pubblico, sia puntuale che diffuso. Sono definiti attrezzati in quanto soggetti alla realizzazione di opere di consistente valenza pubblica e sociale, sia attraverso l’intervento diretto della Pubblica Amministrazione sia attraverso la compartecipazione, a titolo perequativo, dagli operatori. Tali interventi hanno l’obiettivo strategico di riqualificare ambiti della città consolidata e di miglioramento della qualità della vita, delle relazioni sociali di comunità e delle condizioni ambientali dei nuovi quartieri. 3.2.3 Definizione degli obiettivi La sintesi degli obiettivi fino a qui indicati all’interno del documento preliminare ha evidenziato di come sia prioritario per il territorio del Comune di Novellara il rapporto tra contesto urbanizzato, sistema ambientale paesaggistico e sistema della mobilità, di come peraltro sia necessario addivenire alla definizione di reti urbane capaci di determinare un sistema equilibrato alla scala di comunità e che non produca quegli elementi di conflittualità che produce una bassa qualità dell’abitare e del vivere. Da qui la costruzione multilayer di relazioni con la matrice ambientale, le emergenze storicizzate, e le polarità (non più antagoniste) urbane e territoriali, in grado di definire ciò che in premessa è stato definito come “Carta della comunità e del territorio” e conseguente scelta di scenario. In estrema sintesi l’obiettivo complessivo del migliorare l’offerta dei servizi urbani, già abbondantemente espresso anche all’interno del P.S.C. vigente (e quindi viabilità, parcheggi, arre a verde e parco, servizi sportivi e ricreativi) è un obiettivo che già all’interno del Piano Operativo Comunale è stato in parte raggiunto anche andando al di là di alcuni evidenti limiti della pianificazione attuale (limiti attribuibili unicamente ad una differente fase temporale). In conseguenza di ciò possiamo qui di seguito elencare quegli elementi caratterizzanti sia il P.O.C. appena approvato, sia la Variante Generale del P.S.C.: – Realizzazione del Palazzetto dello Sport, come da P.O.C. e valorizzazione di tutta l’area che subisce una profonda trasformazione passando da insediamento produttivo ad area a servizio dello sport, con un mix funzionale comprendente commerciale/direzionale e residenziale, in grado di rilanciare una delle zone di Novellara più soggette a degrado e permettendo di avviare quella riqualificazione complessiva dei fronti urbani. – Realizzazione del Campus Scolastico, e Scuola di Musica come da P.O.C. e valorizzazione di tutta l’area baricentrica agli attuali plessi scolastici, con la realizzazione di un parco urbano e relativo parcheggio interrato sottostante, riqualificazione di via Indipendenza, Parco delle Basse della Rocca, e ulteriore parcheggio interrato (per complessivi posti auto 323, ai quali si andranno ad aggiungere 70 di superficie). – Realizzazione del Centro per le Attività Giovanili, come da P.O.C., attraverso un accordo di pianificazione con i soggetti attuatori, all’interno dell’Ambito NU2a, denominato “Armonia”, in posizione tale da creare una di quelle polarità urbane capaci di costituire una rete diffusa sul territorio. – Realizzazione dello Stadio per il Tiro con l’Arco all’interno dell’Ambito Ap6a, come da P.O.C., attraverso un accordo di pianificazione con i soggetti attuatori. – Realizzazione di un intervento complessivo di riordino del Polo Sportivo, con la redefinizione degli spazi necessari all’attività della Piscina (sia in periodo invernale che estivo), la razionalizzazione dei campi da gioco per il calcio ed i servizi ad essi collegati (spogliatoi, ecc.), realizzazione di un Bocciodromo. – Realizzazione del piano dei Parchi Urbani e periurbani, come il Parco Augusto Daolio, il Parco delle Basse della Rocca, strettamente collegato al parco del Campus Scolastico, il Parco della Bernolda, le aree di mitigazione ambientale, le aree ZAC per la realizzazione di Agriparco, le aree a verde derivanti dal riordino del polo sportivo. – Realizzazione del Biciplan. – Riqualificazione dell’area prospiciente la Stazione Ferroviaria sia a fini viabilistici (sottopasso) sia per rendere qualitativamente più significativo l’utilizzo delle rete ferroviaria che si prevede essere trasformata in metropolitana di superficie. 3.2.4 Legge regionale 20/2000 e successive modifiche (l.r. 6 luglio 2009 e l.r. 23 novembre 2009) Il Documento programmatico per la qualità urbana (DPQU) previsto dalla Legge Regionale (Lr 20/2000 così come modificato dalla recente Lr 6/2009) al punto a-bis del comma 2 dell’articolo 30 della L.R. 20/2000 quale allegato al POC che “per parti significative della città comprensive di quelle disciplinate dal POC stesso individua i fabbisogni abitativi , di dotazioni territoriali e di infrastrutture per la mobilità , definendo gli elementi di identità territoriale da salvaguardare e perseguendo gli obiettivi del miglioramento dei servizi , della qualificazione degli spazi pubblici ,del benessere ambientale e della mobilità sostenibile” , al fine di individuare un quadro coerente degli obiettivi di interesse generale individuati dall’amministrazione e da assumere alla base del progetto di trasformazione complessiva del territorio comunale prefigurato dal POC e dei singoli interventi inseriti nel piano stesso e concertati con i soggetti attuatori privati. Tale strumento è da intendersi come strumento specifico di indirizzi attuativi per la “programmazione della qualità urbana” negli Ambiti del POC, con particolare riferimento alle parti di città/territorio coinvolte dalle trasformazioni, nel nostro caso soprattutto per gli ambiti di Rigenerazione Urbana (ARU) e i tessuti urbani contigui. Il DPQU riguarda, in via prioritaria, come detto i tessuti urbani circostanti gli ambiti inseriti nel POC, in modo da coordinare le azioni derivanti dalla trasformazione di tali ambiti soggetti a PUA con quelle eventualmente necessarie nel consolidato ad essi funzionalmente connessi. Attraverso questa relazione si definisce lo stato di fatto della porzione di città che si esamina, anche e soprattutto dal punto di vista della qualità edilizia ed architettonica, finanche nel dettaglio come ad esempio: l’individuazione della carenza di ascensori, barriere architettoniche, edifici degradati, carenza di spazi accessori e relazionali, di posti auto e parcheggi pubblici, mancanza di marciapiedi e piste ciclabili ecc. La parte programmatica del DPQU, contenente gli obiettivi del miglioramento delle carenze riscontrate (come detto in merito alla qualità urbana, ai servizi, alla qualificazione degli spazi pubblici, al benessere ambientale e alla mobilità sostenibile), fa anche riferimento al campo di applicazione degli incentivi e forme di premialità previsti all’art. 7 – ter della LR 20 modificata. 3.2.5 POC 2010 La disciplina del POC 2010, che si pone in continuità con li 1° POC e lo completa attraverso una marcata strategia di rigenerazione, è derivazione della LR 20/2000, così come aggiornata dalla L.R. 06/2009, la quale definisce all’art. 30 i contenuti e gli ambiti di applicazione, ed in stretta coerenza con gli obiettivi prestazionali e le quantità edificatorie stabiliti, nel nostro caso, dalla Variante Generale PSC e dalla Variante Generale RUE. Il POC 2010 contiene, sia per gli ambiti di riqualificazione che per i nuovi insediamenti: – la perimetrazione, lo schema di assetto urbanistico, le destinazioni d'uso e quantità edificatorie, con i relativi standard; – le modalità di attuazione degli interventi di trasformazione, così come per quelli di conservazione; – gli obiettivi qualitativi fisico morfologici, sociali e della comunità; – l'individuazione degli interveti da assoggettare a particolari valutazioni di sostenibilità e fattibilità ovvero ad interventi di mitigazione e compensazione ambientale; – la definizione delle dotazioni territoriali da realizzare o rigenerare e dei relativi ambiti, nonché gli interventi di valorizzazione paesaggistica, quali infrastrutture, verde, spazi aperti urbani, etc. – localizzazione e incremento della qualità urbana determinato dalle opere e dai servizi pubblici e/o di interesse pubblico, attraverso la morfologia dell’insediamento, la sostenibilità ambientale, il risparmio energetico, la gestione del ciclo delle acque (come previsto dalla Variante Generale del RUE) e complessivamente qualità edilizia-urbanistica, 3.2.6 DPQU – POC 2010 Dotazioni territoriali e urbane: sistema degli spazi collettivi La Variante Generale del PSC 2009 ha acquisito sia l’impostazione generale dello strumento previgente che ha posto al centro delle scelte pianificatorie l’idea di una città “amichevole” (dove vivere è facile) e sicura nella quale il senso di appartenenza ad una comunità sia declinata nella facilità di relazione, sia sociale che personale, in spazi fisici dell’abitare e del vivere improntati alla sicurezza. Ha acquisito altresì le previsioni approvate dal primo Piano Operativo Comunale in materia di interventi pubblici finalizzati ad attuare gli “Assi Urbanistici Attrezzati” che si caratterizzano come elementi di continuità urbana e territoriale, individuati con lo scopo di mettere a sistema differenti ambiti di intervento non contigui con sistemi urbani in essere o previsti capaci di valorizzare interventi a carattere pubblico, sia puntuale che diffuso, il POC 2010 definisce ancor meglio questi rapporti attraverso l’introduzione dei macroambiti qualità urbana che rendono sinergiche le potenzialità urbane già individuate dagli assi (AUA). Tali assi infatti sono definiti attrezzati in quanto soggetti alla realizzazione di opere di consistente valenza pubblica e sociale, sia attraverso l’intervento diretto della Pubblica Amministrazione sia attraverso la compartecipazione, a titolo perequativo, dagli operatori. Tali interventi hanno l’obiettivo strategico di riqualificare ambiti della città consolidata e di miglioramento della qualità della vita e della qualità urbana, delle relazioni sociali di comunità e delle condizioni ambientali dei nuovi quartieri. La costituzione di una sorta di rete ed il tentativo di ridurre lo squilibrio determinato da differenti qualità del tessuto urbano sono le linee guida che costituiscono i principi ordinatori per la realizzazione delle attrezzature e degli spazi collettivi. Il Documento programmatico per la qualità urbana (DPQU) deve definire un quadro coerente in merito qualità urbana, ai servizi, alla qualificazione degli spazi pubblici, al benessere ambientale e alla mobilità sostenibile in modo tale da creare quelle sinergie necessarie ad avviare reali azioni di rigenerazione urbana. La definizione dei macroambiti qualità urbana previsti all’interno del POC 2010 porta in se la necessità di mettere a sistema necessità ed opportunità. L’attuazione delle previsioni strategiche contenute all’interno del Piano Strutturale Comunale salda la propensione ad intervenire negli ambiti previsti, manifestata dagli operatori privati attraverso le richieste di inserimento sia nel 1° POC che in questo, con le esigenze dell’amministrazione pubblica a realizzare opere pubbliche a sostegno dei bisogni sia pregressi che insorgenti dei cittadini secondo uno sviluppo sostenibile e coerente del tessuto urbano. Ovviamente la natura stessa degli strumenti urbanistici e la validità protratta nel tempo degli stessi, determinano spesso un discrasia tra previsioni e fasi attuative. L’avvio non programmato degli interventi determina differenti situazioni di qualità sul territorio, per cui è indispensabile governare il processo di crescita e trasformazione della città attraverso una forte azione pubblica di indirizzo e controllo delle iniziative dei privati. Senza l’intervento dell’Amministrazione, che ha il compito di promuovere elementi di continuità e di costruire legami forti all’interno del territorio tra previsione, attuazione, e gestione, diventerebbe elevato il rischio di uno sviluppo disordinato, sotto il profilo urbanistico, e discontinuo, con evidenti criticità qualitative e anche ambientali e uno scenario strategico caratterizzato da punti di eccellenza (le lampadine accese) e da aree di degrado urbano e/o di scarsa qualità funzionale e architettonica (le lampadine spente). Per questa ragione si è pensato, nel definire sia la natura che l’entità di eventuali opere pubbliche fuori comparto - realizzabili attraverso il contributo degli operatori – di meglio definire, all’interno dell’attuazione del 1° POC e dell’attuale, gli assi della riqualificazione urbanistica ed ambientale evidenziati dal PSC sul territorio in corrispondenza dei quali prevedere sia interventi a carattere diffuso che puntuali per una crescita complessiva e continua della qualità urbana. Questi “assi urbanistici attrezzati” sono elementi di continuità urbana e territoriale, individuati con lo scopo di mettere a sistema differenti ambiti di intervento non contigui (ma insistenti su di una zona urbana definita) con sistemi urbani in essere o previsti capaci di valorizzare interventi a carattere pubblico, sia puntuale che diffuso. Vengono definiti attrezzati in quanto soggetti alla realizzazione di opere di consistente valenza pubblica e sociale, sia attraverso l’intervento diretto della Pubblica Amministrazione sia attraverso la contribuzione e la compartecipazione, a titolo perequativo, dagli operatori privati. Questa matrice innervata dagli “macroambiti qualità urbana” permetteranno il soddisfacimento di fabbisogni abitativi (Social Housing), integrazione e completamento delle dotazioni territoriali, miglioramento infrastrutturale dell’accessibilità e della mobilità sostenibile, miglioramento dei servizi esistenti, qualificazione degli spazi pubblici, raggiungimento di adeguati livelli di benessere ambientale, rafforzamento della mobilità sostenibile. Gli obiettivi di qualità urbana espressi dal POC 2010, sono riferiti dal DPQU agli macroambiti qualita urbana interessati dalle trasformazioni e riguardano ambiti precisi con riferimento alla qualità urbana, ai servizi, alla qualificazione degli spazi pubblici, al benessere ambientale e alla mobilità sostenibile, al verde che risultano essere parte delle aree di città interessate dagli interventi che sono rappresentati qui attraverso la qualità urbana e fattibilità economico-finanziaria. Gli insiemi urbani qualitativi hanno caratteristiche comuni per analisi area based, che all’interno della disciplina urbanistica definiscono una specifica tipologia di intervento a partire dal contesto territoriale, in particolare: - sono aree con deficit di spazi urbani identificati e accessibili; - sono aree che possiedono comunque una polarità urbane, senza che queste siano in grado di generare qualità urbana; - sono aree con un impianto urbano definito in parte ma privi dei requisiti (servizi, spazi pubblici) necessari per porsi come polarità urbana compiuta, o per essere vissuta dalla comunità come tale; - sono aree che presentano l’intersezione multilayers di percorsi differenziati sia ciclopedonali che veicolari, sia di livello locale che territoriale (interscambio trasporto ferro/gomma, scuole, impianti sportivi, ecc.) Le schede descrittive di seguito proposte e l’allegato grafico al DPQU rappresentano le indicazioni per la pianificazione di dettaglio (PUA) degli elementi guida, che possiamo definire per punti: - rinfunzionalizzazione e/o rigenerazione della città pubblica per area based, attraverso il consolidamento di un mix funzionale efficace; - riqualificazione dei margini urbani e dei percorsi di accesso e di interscambio, con una marcata attenzione alla continuità di sistema; - interventi architettonicamente significativi capaci di caratterizzare morfologicamente i macroambiti qualità urbana 3.3 Dimensionamento e attuazione POC 2010 Sulla base delle opportunità previste dalla Legge Regionale, il Comune di Novellara ha nuovamente scelto di attivare un concorso pubblico per selezionare gli ambiti, così come già attivato per il 1° POC, all’interno dei quali attuare, nell'arco temporale di cinque anni, sia gli interventi di nuova edificazione che quelli di rigenerazione tra tutti quelli individuati dalla Variante Generale del PSC. Tale modalità si è ritenuta, anche in base all’esperienza, la più corretta per accertare la disponibilità dei potenziali interessati ad intervenire e per parte comunale per valutare le proposte di intervento più idonee a soddisfare gli obiettivi e gli standard di qualità urbana. Con Delibera di Consiglio Comunale n° 52 del 28 luglio 2009 è stato approvato il “Bando di concorso pubblico per la selezione degli Ambiti Territoriali per la formazione del Piano Operativo Comunale”, riaprendo in tal modo il procedimento finalizzato alla redazione del POC 2010. In tal modo si sono assunti i criteri generali per l’elaborazione della rivisitazione complessiva dello strumento di pianificazione già presenti all’interno del POC precedente, che per alcuni aspetti anticipava le scelte regionali in materia di legislazione urbanistica. - - Efficacia urbanistica, ambientale e di comunità delle azioni previste; Integrazione progettuale dell’attuazione, per garantire coerenza complessiva nella trasformazione di parti omogenee e contigue del territorio comunale; Fattibilità ecologico ambientale degli interventi; Gradualità temporale nell’attuazione degli interventi previsti dalla Variante Generale PSC; Soddisfacimento delle esigenze della comunità per ciò che concerne la realizzazione di dotazioni territoriali; Conseguimento di elevati livelli di qualità in relazione ai requisiti edilizi volontari e non, indicati (risparmio energetico, bioarchitettura, sostenibilità ambientale degli interventi, etc.) all’interno della Variante Generale del RUE; Apporto degli interventi all’incremento della qualità urbana diffusa; Le proposte pervenute sono state valutate in base alla coerenza con gli obiettivi della Variante Generale del PSC, ai criteri generali sopra esposti ed in base ad una valutazione d’insieme dell’utilità pubblica complessiva e del contributo di questi ad incrementare una qualità urbana diffusa, requisito fondamentale. La proposta di candidatura, non costituisce comunque ed in ogni caso un automatico diritto all’inserimento nel Piano Operativo Comunale 2010, in quanto questo strumento urbanistico la cui definizione ed approvazione, come previsto dalla Legge Regionale, sono prerogativa esclusiva del Consiglio Comunale. La partecipazione al bando concorsuale non crea, pertanto, vincolo alcuno per l’Amministrazione Comunale né alcun diritto tutelabile nei confronti dello stesso. In merito alle proposte pervenute è stata effettuata una valutazione in via tecnica da parte dell’Ufficio Tecnico Comunale e dall’Architetto incaricato della redazione del POC 2010, finalizzate queste a verificare la rispondenza dei requisiti ed i contenuti tecnico qualitativi delle proposte stesse, con il fine di agevolare il più possibile una valutazione da parte dell’Amministrazione Comunale per le conseguenti decisioni e le relative indicazioni di natura consigliare. Il Bando di concorso è stato pubblicato nei modi di legge, fissando la scadenza dei termini per la presentazione delle domande di inserimento nel POC 2010 entro il 30 novembre 2009. Come risulta agli atti del Comune e dall’elenco di seguito riportato, entro i termini previsti nel Bando sono pervenute n° 18 candidature/proposte di inserimento, mentre ulteriori 3 candidature/proposte sono pervenute oltre il termine del 30 novembre 2009. )/-0(*+&)+*0)*: A )*03-4 (+4 )*0)0-+-3+4 )*03-4 (+4 )*0)0-+-3+4 *&5+3/( *6/7&/80-+- &0-70*93/&0-+ )*+&*80-(+ )/-0(*+&)+*0 )*: *&5+3/( *6/7&/80-+- &0-70*93/&0-+ )*+&*80-(+ )/-0(*+&)+*0 )*: = ) & > (& .$" ?2 ?2;@ ) *+ , , !" !# !#"!#$!#%! &'()* -./0112 71"; 9/)) %" < % !" !# !#"!#$!#%! &'()* 71"; 9/)) A$? 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RESIDUO DEL POC 2008 POC 2008 PUA PRESENTATI AMBITI NU1a NU1d NU1e NU1i NU1l TOT NU1 MQ SC N.ALLOGGI 3852 32 827 7 228 2 2628 22 946 8 8481 71 NU2a 16626 TOT NU2 MQ PUA DA REALIZZARE SC 4657 827 N.ALLOGGI 51 7 2617 28 8101 86 166 16626 184 16626 166 16626 184 APTd APTe APTf APTm TOT APT MQ 1872 1155 1037 1020 5084 15 12 10 10 47 1256,11 1020 2276,11 AC4 TOT AC4 MQ 480 480 4 4 240 240 APT1 APT2 TOT APT MQ 980 5538 6518 10 55 65 PR1 PR4 TOT PR MQ 4356 1500 5856 54 15 69 43045 (**)422 TOT RESIDENZIALE 4356 550 4906 N.ALLOGGI 228 2 946 1174 8 10 1872 1155 15 12 14 10 24 3027 27 2 2 240 240 2 2 980 14 14 980 10 31 41 54 6 60 950 950 9 9 6371 89 32149,11 (333(*)) 370 ALLOGGI TOTALI PREVISTI DAL PSC 2004 (al 2015) : CONTEGGI ALLOGGI PSC 2004 (compresi ambiti AC3) : CONTEGGI ALLOGGI POC 2008 (solo ambiti inseriti) : DEDUZIONE ALLOGGI AMBITO "APTd" REINSERITO NEL POC2 VALUTAZIONE ALLOGGI POC 2008 : (decurtati del 20% dei commerciali) SC 1125 467 422 -15 359 (41,51%) (37,51%) (30,53%) NOTE: (*) la somma degli alloggi da PUA presentati con quelli dei PUA da realizzare è superiore a quella prevista dal POC 2008. Questa differenza è dovuta al taglio degli alloggi previsti (100 mq di SC) maggiore di quelli realizzati, quindi a parità di SC sono stati realizzati più alloggi. (**) nel totale degli alloggi del POC 2008 sono già inclusi 44 alloggi soggetti a delocalizzazione derivanti dall'APT2. Sono inclusi altresì 9 alloggi soggetti a delocalizzazione derivanti dal PR4. Di questi 34 alloggi (25 derivanti APT2 e 9 PR4) saranno localizzati nell'ambito NU2a tramite il POC 2010. VERIFICA DEL FABBISOGNO DI ALLOGGI DA INSERIRE NELLA VARIANTE AL POC AMBITI NU1a RICHIESTE D'INSERIMENTO NUOVO POC ALLOGGI S.H. SC N.ALLOGGI SC N.ALLOGGI AMBITI 844 (**) 12 NU1a NU1l 496 8 NU2a 3518 (*) 33 NU2c 13200 110 APTa APTd 2670 372 AC4 1080 POC 2010 ALLOGGI SC N.ALLOGGI SC 844 12 S.H. N.ALLOGGI NU1l 0 0 879 9 NU2a 3518 (*) 33 879 9 3600 50 NU2c 13200 55 3600 25 24 4 APTa APTd 0 936 0 10 9 AC4 480 4 ARU2 2100 30 ARU2 2100 30 ARU3 3010 43 ARU1 3010 43 PR7 0 0 TOT 22180 TOT ALLOGGI 200 PR7 9589 ALLOGGI PREVISTI DA VALUTAZIONE POC 2008: ALLOGGI PREVISTI DAL POC 2010: TOT ALLOGGI ALLOGGI PREVISTI AL 2020 DALLA VARIANTE AL PSC 2009: PERCENTUALE DI ATTUAZIONE POC 2010 132 TOT 332 TOT ALLOGGI 0 0 18978 114 0 9589 107 221 359 221 580 1430 40,56% NOTE: (*) sull'ambito NU2a insisteranno anche gli alloggi derivanti da delocalizzazione: 9 (PR4) + 25 (APT2) già in previsione dal POC 2004. Vengono quindi conteggiati i soli alloggi richiesti per il POC 2010 (richiesta n. 8 , rif. Penta Costruzioni) e quelli derivanti dall'acquisto del lotto nell'ambito NU2a da parte della ditta PALA ARBOR per n. 18 alloggi. (**) delocalizzazione derivante dall'Ambito PR1 del POC 2008. 3.4 Dimensionamento interventi Social Housing Il PSC stabilisce il fabbisogno complessivo di alloggi ERS, con una quota del 20% ritenuta un obiettivo di qualità, rimandando al POC l’individuazione delle aree di cessione, le quali potranno essere a loro volta distinte in aree per alloggi in locazione e aree per altre tipologie di ERS. Di grande interesse è la possibilità di combinare l’acquisizione gratuita dei suoli al patrimonio pubblico e il loro utilizzo attraverso la finanza di progetto nelle forme ritenute più coerenti con il contesto territoriale. Queste politiche si integrano con quelle già previste dalla perequazione urbanistica in base alla quale il comune può acquisire la proprietà dei suoli anche senza il vincolo imposto dalla finanziaria. Il quadro generale quindi deve essere definito attraverso le opzioni possibili: Acquisizione comunale del suolo attraverso la cessione per ERS; acquisizione comunale del suolo attraverso la perequazione; il riconoscimento di premialità, l’arricchimento del dispositivo perequativo con una quota ERS; la selezione delle aree edificabili attraverso un concorso ed infine le procedure negoziali. Per la definizione degli obiettivi si assumono le analisi predisposte sia in fase formazione del P.S.C. previgente (2004), sia per quelle predisposte per l’approvazione del 1° Piano Operativo Comunale (2008), per la definizione del sistema insediativi attuale, delle caratteristiche del patrimonio edilizio, dell’attività edificatoria e dello stato di attuazione delle previsioni. Vengono apportate le correzioni del caso per quanto concerne i parametri necessari a definire: - l’evoluzione prevedibile della struttura della popolazione nel medio termine (termine traslato dal 2016 al 2020). - l’evoluzione ipotizzabile nella composizione media dei nuclei famigliari (si passa da un 2,45 ad un 2,51) - i cambiamenti in atto e quelli ipotizzabili in merito alla domanda e all’offerta di abitazioni sul territorio di Novellara Tutto ciò in rapporto all’ampio spettro dei soggetti cosiddetti “portatori del bisogno” (nuclei famigliari consolidati, nuclei di fatto, singoli, anziani e non, giovani coppie, fasce deboli afflitte da quelle che vengono definite nuove povertà, immigrati, ecc.) che dovranno determinare un’analisi del fabbisogno sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi, di sostenibilità e di flessibilità. Ciò non può che considerarsi fondamentale in una prospettiva di rapporto tra comunità e territorio, forse questo è il vero vulnus di tale processo. L’istituzione di un Piano di Social Housing favorisce l’accesso alla prima casa, specialmente per le fasce deboli della popolazione, mettendo a frutto gli accordi già attuati con i privati in sede di Piano Operativo Comunale, o attivabili all’interno della Variante Generale del P.S.C. grazie ad accordi di pianificazione comunque stipulati da parte dell’Amministrazione Comunale avendo di fatto già formato un demanio pubblico di aree edificabili. I principali fattori di spinta della domanda sono fondamentalmente l’atomizzazione delle famiglie (separazione e divorzi), il processo di autonomizzazione dei giovani, per contro la permanenza dei giovani nella famiglia d’origine, i processi d’inserimento dell’immigrazione e la condizione sociale e abitativa degli anziani. In materia di Edilizia Residenziale Pubblica che assume oggi il termine di Housing sociale o Social Housing, l’Amministrazione di Novellara, cercando di superare le difficoltà derivanti da concertazioni estese e dalla richiesta di finanziamenti, ritiene di doversi dotare di un Piano Pluriennale di Social Housing al fine di realizzare, direttamente o attraverso lo strumento operativo di una Società di Trasformazione Urbana, abitazioni per fasce deboli della popolazione. Quindi non più contribuzione ma realizzazione diretta del fabbisogno. Gia all’interno del P.S.C. previgente, e in particolare all’interno dell’Ambito NU2a, l’Amministrazione Comunale, anche prefigurando l’intervento normativo regionale, ha inserito all’interno delle norma di attuazione l’obbligo di realizzare, da parte dei soggetti attuatori, almeno il 20% della superficie costruibile da riservare ad edilizia sociale o edilizia convenzionata. All’interno del 1° Piano Operativo Comunale viene sancito attraverso un accordo di pianificazione sia questo primo contributo al piano (gli alloggi saranno percentualmente dati sia in affitto che in vendita calmierata) sia la cessione di tre alloggi all’Amministrazione, nell’ambito dell’intervento dell’area Ex Stromab (APT2). Questo primo nucleo di Piano S.H. si declina più nello specifico all’interno della Variante Generale del P.S.C. dove è stato possibile individuare e cartografare alcuni ambiti, o già di proprietà comunale, o già inseriti in accordi di pianificazione, che di fato divengono quel demanio di aree pubbliche necessario alla programmazione degli interventi. L’obiettivo qualitativo che si è data l’Amministrazione Comunale con la Variante Generale del PSC 2009 è di realizzare almeno il 33% dell’incremento di fabbisogno (1/3), ben più alto del 20% proposto dalla normativa nazionale e regionale, determinato dall’andamento demografico (a tal proposito si rammenta che la previsione massima attesa al 2016 era di 13.100 abitanti e che al primo semestre 2008 gli abitanti hanno già raggiunto complessivamente la quantità di 13.410 unità) che si rivelato più sostenuto rispetto alle previsioni del P.S.C. vigente e dalla traslazione della validità delle previsioni dello strumento urbanistico dal 2016 al 2020. Per completezza di informazione il Piano Pluriennale del Social Housing, altre ai 129 alloggi previsti dalla Variante Generale del P.S.C. potrà contare inoltre sui 35 alloggi che si andranno a realizzare all’interno dell’Ambito NU2a grazie ad un accordo di pianificazione già sottoscritto e da ratificare all’approvazione del nuovo strumento (non conteggiati nel conto complessivo precedente perché gia previsti nel computo del P.S.C. vigente) e dei 3 alloggi derivanti dall’accordo di pianificazione per la realizzazione dell’intervento sull’area ex Stromab, per complessivi 167 alloggi, un risultato fondamentale per dare corpo al principio guida di una “comunità territorio” a sostegno dei giovani, delle fasce deboli dello società e di chi esprime comunque un bisogno. ALLOGGI DI SOCIAL HOUSING INSERITI NEL POC 2010 107 3.5 Opere ed interventi pubblici Di seguito si riporta il Piano Triennale delle opere pubbliche del Comune di Novellara per il periodo 2010 – 2012. PROGRAMMA TRIENNALE DEI LAVORI PUBBLICI ANNI 2010 - 2011- 2012 ANNO DI RIFERIMENTO 2010 DESCRIZIONE VOCI 1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 2 01 LAVORI STRADALI E ILLUMINAZIONE ESTENDIMENTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA LAVORI STRADALI E ILLUMINAZIONE MANUTENZIONI ESTENDIMENTO PEDONALI DIVERSI MANUTENZIONI INCROCI DIVERSI + ROTATORIE ESTENDIMENTI FOGNATURE - ENIA ESPROPRI TANGENZIALE 2° STRALCIO CONTRIBUTO NUOVA SP3 2.2 90 ALTRE INFRASTRUTTURE PUBBLICHE PARCO AUGUSTO DAOLIO (stralcio Amm.ne Com.le) 3.1 3.2 3.3 3.4 11 BENI CULTURALI SISTEMAZ. ROCCA PER UFFICI TEATRO COMUNALE:MESSA A NORMA MUSEO - LOGGIA E FACCIATA ALA NORD CONSERVAZIONE ROCCA COMUNALE 4.1 12 SPORT SPORT MANUTENZIONI 5.1 5.2 5.3 5.4 5.5 5.6 08 EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA MANUTENZIONI MATERNA STATALE AQUILONE -AMPLIAMENTO MANUTENZIONE SCUOLA MEDIA IMP. RISCALDAM. MANUTENZIONE SCUOLA MEDIA IMP. ELETTRICO MANUTENZIONE SCUOLA MEDIA CONTROSOFFITTI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA 6.1 6.2 30 EDILIZIA SANITARIA COMPLETAMENTO SOPRALZO CASA PROTETTA EDILIZIA SANITARIA MANUTENZIONI 7.1 7.2 7.3 99 ALTRO ALTRO - MANUTENZIONI EDIFICIO ALLOGGI CASERMA PIAZZA CENTRO COMMERCIALE NATURALE 3 4 5 6 7 8 IMPORTO VARIAZ 1 2011 IMPORTO 112.500,00 100.000,00 150.000,00 200.000,00 50.000,00 2012 IMPORTO 100.000,00 250.000,00 100.000,00 95.000,00 1.500.000,00 515.000,00 201.588,00 100.000,00 100.000,00 228.000,00 1.770.000,00 65.000,00 100.000,00 100.000,00 60.000,00 100.000,00 200.000,00 250.000,00 155.000,00 245.000,00 120.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 50.000,00 300.000,00 49.000,00 441.161,00 45.000,00 6 PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA 08:01 PIATTAFORME FOTOVOLTAICHE 2.430.000,00 TOTALE 6.173.249,00 1.715.000,00 2.594.000,00 Oneri Alienazioni Contrib. fondi neviani opere di privati proventi var PSC proventi var POC proventi POC per STU Mutui/BOC Avanzo residui 2009 proventi da privati (leasing) Enia 152.500,00 200.000,00 776.497,00 441.161,00 1.096.667,46 700.000,00 300.000,00 200.000,00 844.000,00 250.000,00 515.000,00 1.500.000,00 211.588 279.703,00 2.430.000,00 200.000,00 SOMMANO 6.173.249,00 1.715.000,00 2.594.000,00 Fonti di finanziamento 385.132,54 ELENCO ANNUALE 2010 - VARIAZ 1 DESCRIZIONE VOCI 1 01 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 1.6 1.7 cap SOMMA VOCE LAVORI STRADALI E ILLUMINAZIONE ESTENDIMENTO ILLUMINAZIONE PUBBLICA LAVORI STRADALI E ILLUMINAZIONE MANUTENZIONI ESTENDIMENTO PEDONALI DIVERSI MANUTENZIONI STRADALI MANUTENZIONI INCROCI DIVERSI + ROTATORIE ESTENDIMENTI FOGNATURE - ENIA CAP. 6443 ESPROPRI TANGENZIALE 2° STRALCIO CAP. 6190 IMPORTO 112.500,00 200.000,00 312.500,00 2 90 2.1 ALTRE INFRASTRUTTURE PUBBLICHE PARCO AUGUSTO DAOLIO (stralcio Amm.ne Com.le) 201.588,00 201.588,00 3 11 3.1 3.2 3.3 3.4 BENI CULTURALI SISTEMAZ. ROCCA PER UFFICI TEATRO COMUNALE:MESSA A NORMA MUSEO - LOGGIA E FACCIATA ALA NORD CONSERVAZIONE ROCCA COMUNALE 4 12 4.1 SPORT SPORT MANUTENZIONI - Tennis 100.000,00 228.000,00 1.770.000,00 2.098.000,00 65.000,00 65.000,00 5 08 5.1 5.2 5.3 5.4 5.6 5.7 EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA MANUTENZIONI(FALASCA) SC. ELEM. Facciate SC. ELEM. Facciate MANUTENZIONE SCUOLA MEDIA IMP. RISCALDAM. MANUTENZIONE SCUOLA MEDIA IMP. ELETTRICO MANUTENZIONE SCUOLA MEDIA CONTROSOFFITTI 60.000,00 155.000,00 245.000,00 120.000,00 580.000,00 6 30 6.1 6.2 6.3 EDILIZIA SANITARIA COMPLETAMENTO SOPRALZO CASA PROTETTA CAP. 6699 COMPLETAMENTO SOPRALZO CASA PROTETTA EDILIZIA SANITARIA MANUTENZIONI 441.161,00 441.161,00 7 99 7.1 7.2 7.3 7.4 ALTRO ALTRO - MANUTENZIONI EDIFICIO ALLOGGI CASERMA RECUPERO ENERG. ALTERNATIVE EDIFICI DIV. PIAZZA CENTRO COMMERCIALE NATURALE 45.000,00 45.000,00 8 06 8.1 PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA PIATTAFORME FOTOVOLTAICHE 2.430.000,00 2.430.000,00 6.173.249,00 TOTALE ANNO 2010 RIEPILOGO FONTI FINANZIAMENTO 2010 Fonti di finanziamento Oneri Alienazioni Contrib. fondi neviani opere di privati proventi var PSC proventi var POC 152.500,00 200.000,00 776.497,00 441.161,00 3.526.667,46 385.132,54 proventi POC per STU Mutui/BOC residui 2009 211.588 279.703,00 Enia 200.000,00 Avanzo Totale generale 6.173.249,00 6.173.249,00 SCHEDA 3: PROGRAMMA TRIENNALE DELLE OPERE PUBBLICHE 2010-2012 DELL'AMMINISTRAZIONE DEL COMUNE DI NOVELLARA ELENCO ANNUALE Cod. Interno Amm.ne (1) Cod. Unico Intervento-CUI (2) DESCRIZIONE INTERVENTO RUP Importo annualità STATO Importo totale PROGETTAZIONE intervento FINALITA' (3) Conformità Priorità (4) approvata (5) Cognome Nome 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 LAVORI STRADALI E ILLUMINAZIONE MANUTENZIONI ESTENDIMENTI FOGNATURE - ENIA PARCO AUGUSTO DAOLIO TEATRO COMUNALE: MESSA A NORMA MUSEO - LOGGIA E FACCIATA ALA NORD CONSERVAZIONE ROCCA COMUNALE SPORT MANUTENZIONI - tennis EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA MANUTENZIONI SCUOLA MEDIA: MANUTENZIONE IMP. RISCALDAM. SCUOLA MEDIA: MANUTENZIONE IMP. ELETTRICO SCUOLA MEDIA: CONTROSOFFITTI CASA PROTETTA: COMPLETAMENTO SOPRALZO PROGETTO CENTRO COMM.LE NATURALE PIATTAFORME FOTOVOLTAICHE Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Cantarelli Marco Marco Marco Marco Marco Marco Marco Marco Marco Marco Marco Marco Marco Marco TOTALE Urb. Amb. 112.500 200.000 201.588 100.000 228.000 1.770.000 65.000 60.000 155.000 245.000 120.000 441.161 45.000 2.430.000 6.173.249 112.500 200.000 201.588 100.000 228.000 1.770.000 65.000 60.000 155.000 245.000 120.000 461.161 45.000 2.430.000 CPA MIS AMB ADN VAB CPA CPA CPA ADN ADN ADN COP URB AMB S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S S Novellara,12/03/2010 1 3 1 1 3 2 2 1 1 1 1 3 3 1 SF SF SF SF PE PE SF PE PD PD SF SF SF PP Tempi di esecuzione TRIM/ANNO INIZIO LAVORI TRIM/ANNO FINE LAVORI 02/2010 03/2010 02/2010 02/2010 04/2009 04/2010 02/2010 01/2010 02/2010 02/2010 02/2010 04/2010 02/2010 03/2010 04/2010 04/2010 04/2010 04/2010 04/2010 04/2012 03/2010 03/2010 03/2010 03/2010 03/2010 04/2011 04/2010 04/2011 Il Responsabile del programma Cantarelli Geom. Marco (1) eventuale codice identificativo dell'intervento attribuito dall' Amm.ne (può essere vuoto) (2) la codifica dell'intervento CUI (C.F. + ANNO + n. progressivo) verrà composta e confermata, al momento della pubblicazione, dal sistema informativo di gestione (3) indicare le finalità utilizzando la Tabella 5 (4) vedi art. 14 comma 3 della L. 109/1994 e s.m.i. secondo le priorità indicate dall'Amm.ne con una scala espressa in 3 livelli (1=max priorità; 3=min priorità) (5) indicare la fase della progettazione approvata dall'opera come da Tabella 4 LEGENDA CODICI Tabella 2 - Categorie Codice 1 Tabella 1 - Tipologie Descrizione Nuova costruzione Descrizione 2 Demolizione A01 1 STRADALI 3 Recupero A01 2 AEROPORTUALI 4 Ristrutturazione A01 3 FERROVIE 5 Restauro A01 A01 A02 A02 A02 A02 A03 A03 A03 A04 A04 A04 A04 A04 A05 A05 A05 A05 A05 A05 A05 A05 A05 A05 A05 A05 A05 A06 E10 E10 E10 4 88 5 11 15 99 6 16 99 7 13 14 39 40 8 9 10 11 12 30 31 32 33 34 35 36 37 90 40 41 99 MARITTIME LACUALI E FLUVIALI ALTRE MODALITA’ DI TRASPORTO DIFESA DEL SUOLO OPERE DI PROTEZIONE AMBIENTE RISORSE IDRICHE ALTRE INFRASTUTTURE PER AMBIENTE E TERRITORIO PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA NON ELETTRICA ALTRE INFRASTRUTTURE DEL SETTORE ENERGETICO TELECOMUNICAZIONE E TECNOLOGIE INFORMATICHE INFRASTRUTTURE PER L’AGRICOLTURA INFRASTRUTTURE PER LA PESCA INFRASTRUTTURE PER ATTIVITA’ INDUSTRIALI ANNONA, COMMERCIO E ARTIGIANTO EDILIZIA SOCIALE E SCOLASTICA ALTRA EDILIZIA PUBBLICA EDILIZIA ABITATIVA BENI CULTURALI SPORT E SPETTACOLO EDILIZIA SANITARIA CULTO DIFESA DIREZIONALE E AMMINISTRATIVO GIUDIZIARIO E PENITENZIARIO IGIENICO SANITARIO PUBBLICA SICUREZZA TURISTICO ALTRE INFRASTTURE PUBBLICHE NON ALTROVE CLASSIFICATE STUDI E PROGETTAZIONI ASSISTENZA E CONSULENZA ALTRO 6 7 8 9 99 Manutenzione Ordinaria Manutenzione Straordinaria Completamento Ampliamento Altro Codice Tabella 3 – Modalità Codice Modalità 1 Finanza di progetto 2 Concessione di costruzione e gestione 3 Sponsorizzazione 4 Società partecipate o di scopo 99 Altro Tabella 4 – Stato di progettazione approvata Codice Stato della progettazione approvata SF Studio di fattibilità PP Progetto preliminare PD Progetto definitivo PE Progetto esecutivo Codice MIS CPA ADN COP VAB URB AMB Tabella 5 – Finalità Finalità Miglioramento e incremento di servizio Conservazione del patrimonio Adeguamento normativo Completamento d’opera Valorizzazione beni vincolati Qualità urbana Qualità ambientale 3.6 Insediamenti commerciali all’interno del POC 2 All’interno del PTCP TITOLO III – Insediamenti commerciali di interesse provinciale e sovracomunale e disposizioni per la qualificazione della rete di vendita, si definiscono (art. 17) gli obiettivi e gli ambiti di riferimento per la pianificazione e programmazione degli insediamenti commerciali. Nello specifico del Comune di Novellara non si può parlare di contrasto alla desertificazione commerciale nel centro storico, o nel centro urbano, tuttalpiù di razionalizzazione sia spaziale che formale di esigenze distributive e di servizi alle persone nell’ottica di una rivitalizzazione complessiva del territorio. Fondamentalmente le scelte di pianificazione comunale hanno fatto propri due elementi caratterizzanti l’apparato normativo del PTCP: - Rilancio e riqualificazione del commercio nei centri storici, sostegno all’innovazione delle attività tradizionali e delle attività distintive dei luoghi; - Promozione del ruolo del commercio nelle stazioni ferroviarie e nei nodi di intercambio della mobilità; come andremo a vedere nello specifico i nuovi ambiti di rigenerazione urbana (ARU), i quali prevedono anche la possibilità di realizzare insediamenti commerciali nel contesto di un efficace mix funzionale, sono esemplificativi della ricerca di una nuova centralità del centro storico proprio a partire dal rafforzamento di due suoi estremi, l’area della stazione (ARU 2) e l’area sportiva (ARU3). POC 2010: obiettivi e previsioni per la qualità urbana. Il Documento programmatico per la qualità urbana (DPQU) ha definito un quadro coerente in merito alla qualità urbana, ai servizi, alla qualificazione degli spazi pubblici, al benessere ambientale e alla mobilità sostenibile in modo tale da creare quelle sinergie necessarie ad avviare reali azioni di rigenerazione urbana. La definizione dei macroambiti per la qualità urbana previsti all’interno del POC 2010 porta in se la necessità di mettere a sistema necessità ed opportunità. L’attuazione delle previsioni strategiche contenute all’interno del Piano Strutturale Comunale salda la propensione ad intervenire negli ambiti previsti, manifestata dagli operatori privati attraverso le richieste di inserimento sia nel 1° POC che in questo, con le esigenze dell’amministrazione pubblica a realizzare opere pubbliche a sostegno dei bisogni sia pregressi che insorgenti dei cittadini, secondo uno sviluppo sostenibile e coerente del tessuto urbano. Senza l’intervento dell’Amministrazione, che ha il compito di promuovere elementi di continuità e di costruire legami forti all’interno del territorio tra previsione, attuazione, e gestione, diventerebbe elevato il rischio di uno sviluppo disordinato, sotto il profilo urbanistico, e discontinuo, con evidenti criticità qualitative e anche ambientali e uno scenario strategico caratterizzato da punti di eccellenza e da aree di degrado urbano e/o di scarsa qualità funzionale e architettonica. Per questa ragione si è pensato, nel definire sia la natura che l’entità di eventuali opere pubbliche fuori comparto - realizzabili attraverso il contributo degli operatori – di meglio definire, già all’interno dell’attuazione del 1° POC e ancor di più nell’attuale, gli assi della riqualificazione urbanistica ed ambientale evidenziati dal PSC sul territorio in corrispondenza dei quali prevedere sia interventi a carattere diffuso che puntuali per una crescita complessiva e continua della qualità urbana. Questi “assi urbanistici attrezzati” sono stati pensati come elementi di continuità urbana e territoriale, individuati con lo scopo di mettere a sistema differenti ambiti di intervento non contigui (ma insistenti su di una zona urbana definita) con sistemi urbani in essere o previsti capaci di valorizzare interventi a carattere pubblico, sia puntuale che diffuso. Sono stati definiti attrezzati in quanto soggetti alla realizzazione di opere di consistente valenza pubblica e sociale, sia attraverso l’intervento diretto della Pubblica Amministrazione sia attraverso la contribuzione e la compartecipazione, a titolo perequativo, dagli operatori privati. Questa matrice innervata dai “macroambiti qualità urbana” permetteranno il soddisfacimento di fabbisogni abitativi (Social Housing), integrazione e completamento delle dotazioni territoriali, miglioramento infrastrutturale dell’accessibilità e della mobilità sostenibile, miglioramento dei servizi esistenti, qualificazione degli spazi pubblici, raggiungimento di adeguati livelli di benessere ambientale, rafforzamento della mobilità sostenibile ed in ultimo valorizzazione del tessuto commerciale del centro urbano di Novellara. Gli obiettivi di qualità urbana espressi dal POC 2010, sono riferiti dal DPQU ai macroambiti qualità urbana interessati dalle trasformazioni e riguardano ambiti precisi con riferimento alla qualità urbana, ai servizi, alla qualificazione degli spazi pubblici, al benessere ambientale e alla mobilità sostenibile, al verde che risultano essere parte delle aree di città interessate dagli interventi che sono rappresentati qui attraverso la qualità urbana e fattibilità economico-finanziaria, compresa la possibilità di avviare attività anche commerciali. Tale analisi economico finanziaria, predisposta dall’amministrazione comunale, e consegnata per una valutazione da parte degli uffici provinciali, nasce da una verifica di fattibilità puntuale relativamente agli ARU proposti. Nel caso dell’area prossima alla stazione, si è valutato che il ridisegno della porta alla città di Novellara, dovesse passare sia attraverso un ridisegno degli spazi di interscambio tra servizi su gomma e servizi su rotaia, sia in un ridisegno complessivo che vedesse l’area rigenerarsi anche nel suo essere attrattiva oltre che funzionale. In questo contesto si è valutato che alcune realtà commerciali di modeste dimensioni potessero essere quel link di usi con il sistema commerciale naturale del centro storico, aumentando l’attrattività per continuità di funzioni. Nel caso invece dell’area sportiva, la valutazione è stata fatta a partire da un ridisegno dell’intera area che permettesse di allargare sensibilmente la base della piramide degli utilizzatori, passando dal solo uso sportivo agonistico, ad uno collegato al benessere dei cittadini non necessariamente “tesserati”. La città del benessere e dello sport nasce proprio con l’idea di aggregare più funzioni in grado di soddisfare l’ampia gamma di richieste dei cittadini, non ultima quella di coniugare sport, benessere, tempo libero e qualità dell’offerta. Tale proposta di pianificazione si pone in un contesto territoriale di interscambio tra la mobilità esterna (sistema tangenziale) e mobilità interna al centro urbano, in una parte di città che sempre più si sta connotando per la qualità dell’offerta commerciale. In questo conteso si è valutato che alcune realtà commerciali di modeste dimensioni con vocazione sportivo ricreativa, potessero rendere ancor più attrattivo l’intero sistema “benessere” ed al contempo rendere sostenibili interventi di riqualificazione profonda di tutto il sistema sportivo novellarese. È stato analizzato il mercato degli esercizi commerciali di articoli sportivi in zona, constatando facilmente la totale mancanza di questo settore merceologico. Allo stesso modo nell’ultimo periodo diversi operatori dei servizi alla persona (anche sanitari e di medicina sportiva) hanno manifestato l’intenzione di avviare tale attività nel territorio di Novellara. In ultimo si è valutato che esiste un mercato ampio di wellness se direttamente collegato a strutture sportive articolate. Gli insiemi urbani che sono stati individuati qualitativi, e come anche riportato all’interno del DPQU, hanno caratteristiche comuni per analisi area based, che all’interno della disciplina urbanistica definiscono una specifica tipologia di intervento a partire dal contesto territoriale, in particolare: - sono aree con deficit di spazi urbani identificati e accessibili; - sono aree che possiedono comunque una polarità urbana, senza che queste siano in grado di generare qualità urbana; - sono aree con un impianto urbano definito in parte ma prive dei requisiti (servizi, spazi pubblici) necessari per porsi come polarità urbana compiuta, o per essere vissuta dalla comunità come tale; - sono aree che presentano l’intersezione multilayers di percorsi differenziati sia ciclopedonali che veicolari, sia di livello locale che territoriale (interscambio trasporto ferro/gomma, scuole, impianti sportivi, ecc.) Le schede descrittive di seguito proposte e l’allegato grafico al DPQU rappresentano le indicazioni per la pianificazione di dettaglio (PUA) degli elementi guida, che possiamo definire per punti: - rinfunzionalizzazione e/o rigenerazione della città pubblica per area based, attraverso il consolidamento di un mix funzionale efficace, compresa l’offerta commerciale; - riqualificazione dei margini urbani e dei percorsi di accesso e di interscambio, con una marcata attenzione alla continuità di sistema; - interventi architettonicamente significativi capaci di caratterizzare morfologicamente i macroambiti qualità urbana configurandosi come emergenze urbane, percorsi prospettici e città pubblica riconoscibile. Per quanto concerne invece le aree produttive inserite sia nel precedente POC che in questo oggetto di valutazione, si pone esclusivamente un problema di quantificazione delle superfici utilizzabili per attività di vicinato e per medio piccole strutture di vendita, così come per gli ambiti di trasformazione APTn ex CILA e APTd per i quali si prevede la dismissione dell’attuale attività. AMBITI DI RIGENENERAZIONE URBANA • ARU 2 Macroambito qualità urbana – Stazione Questo area urbana è caratterizzata dall’essere sia una cerniera tra centro storico (Viale Roma e Ex convento dei Gesuiti) e città contemporanea, sia snodo infrastrutturale con la presenza dell’area della stazione e l’ingresso stradale nel centro cittadino. Inoltre l’area pubblica con l’edificio attualmente utilizzato come scuola di musica, si presenta con una bassa qualità determinata sia da un deficit progettuale degli spazi pubblici, sia dal fatto che l’area retrostante è stata utilizzata come magazzino comunale. La presenza di una torre piezometrica (in fase di dismissione) ha accentuato il degrado dell’area. L’intervento che prevede anche l’utilizzo delle aree adiacenti del CAP permetterebbe di determinare quella qualità urbana richiesta, attraverso la riprogettazione dell’area della stazione, la mobilità, la realizzazione di un parcheggio scambiatore, la progettazione di uno spazio pubblico organico e la realizzazione di un intervento di Social Housing. Superficie territoriale: ST = circa 17.450 mq. Superficie fondiaria max: Da definire in sede di convenzione attuativa. SC costruibile max: 4.500 mq, comprensiva della demolizione e ricostruzione dei volumi già edificati. SV costruibile max 2.250 mq. Tipologie 11-14. H max: ml. 10.00 esclusi particolari volumi tecnici. N° indicativo Alloggi: 30 alloggi (con 70 mq/all.) N° Abitanti teorici: 60 abitanti teorici (con 37 mq SC/ab) Tipologie edilizie ipotizzate: Piccoli condomini ed eventualmente edifici specialistici per servizi commerciali e direzionali e di interesse collettivo. Funzioni ammesse L’ambito è soggetto ad intervento di riqualificazione profonda dei manufatti esistenti e delle aree di pertinenza nel suo complesso. Tale intervento ha come destinazione usi commerciali – direzionali e residenziali per un massimo del 50% della Sc costruibile, al fine di creare un corretto mix sia funzionale che sociale. Gli interventi pubblici o di interesse pubblico, sono i seguenti: - recupero e restauro dell’edifico di proprietà pubblica, denominato Scuola di Musica; - realizzazione di un parco pubblico e di una pista ciclo pedonale che permetterà di collegare la stazione della metropolitana di superficie con la casa protetta, l’area del Palazzetto dello sport, l’NU2a, fino a mettere a sistema un asse che collegherà anche la zona industriale sud; - area di interscambio ferro / gomma per il flusso pendolare da e per il sistema della bassa reggiana ed il capoluogo; - realizzazione di un intervento di Social Housing. Caratteri morfologici e funzionali Ambito già edificato, le aree investite, sono poste in confine con terreni ad uso residenziale e produttiva/commerciale a est mentre a nord insistono l’edifico pubblico denominato Ex Iodi ed il piazzale della Stazione, l’insediamento esistente configura un ambito di frangia urbana da riqualificare, con specifica finalità di ricostituire un fronte urbano nel più ampio indirizzo di riqualificazione della SP n°3. Si segnala la necessità di prevedere ampi spazi per parcheggi scambiatori e per i servizi al trasporto pubblico, in particolare si evidenzia il ruolo di primaria importanza della stazione di Novellara, quale punto di interscambio ferro - gomma per il trasporto degli studenti diretti ai poli scolastici dell'area nord di Reggio Emilia. Tipologie di strutture di vendita e di insediamenti commerciali (art. 18): CC VIC CC LOC A-NA (14) centri commerciali di vicinato di livello inferiore caratterizzati dalla presenza di esercizi di vicinato ed eventualmente di una medio-piccola struttura.Si prevede una SV massima di 2.250 mq. • ARU3 Macroambito qualità urbana – Città del benessere Questa area urbana attualmente è utilizzata ad usi sportivi (due piscine, una coperta ed una scoperta, due campi di calcio ed un campo per il tiro con l’arco. La crescita di questa zona sportiva è avvenuta per giustapposizione, senza una disegno riconoscibile e ciò ha determinato una scarsa qualità urbana. Gli spazi pubblici spesso si riducono all’utilizzo dei parcheggi prospicienti gli impianti. L’esigenza di fornire uno spazio adeguato alle mutate esigenze della piscina comunale (spazi all’aperto, spazi acqua, fitness, ecc.) si è saldata con la necessità di riqualificare i campi da calcio e le strutture annesse (spogliatoi, tribune, ecc.). Contestualmente anche la delocalizzazione del bocciodromo e la richiesta da parte di molti sportivi di avere una campo gioco coperto e riscaldato per la stagione invernale e un percorso ginnico protetto e sicuro si sono manifestati come giusta richiesta dei cittadini. L’intervento permette di soddisfare la necessità di riqualificare e integrare i servizi allo sport, realizzare uno spazio pubblico progettato, un sistema “citta del benessere” con tutte le attività collegate al settore, la riorganizzazione della mobilità e la realizzazione di un intervento di Social Housing. Localizzazione Settore orientale del Capoluogo a sud della Strada Provinciale Novellara- Campagnola Superficie territoriale ST = circa 51. 750 mq. + 16.700 derivante da accordo di pianificazione Art. 18 Legge Reg. 20/2000 Ambito NU1b Superficie fondiaria max Da definire in sede di convenzione attuativa SC costruibile max 15.000 mq, comprensiva della demolizione e ricostruzione dei volumi già edificati. SV costruibile max 750 mq. Tipologia 11. H max ml. 10.00 esclusi particolari volumi tecnici N° indicativo Alloggi 43 alloggi (con 70 mq/all.) N° Abitanti teorici 82 abitanti teorici (con 37 mq SC/ab) Tipologie edilizie ipotizzate Piccoli condomini ed eventualmente edifici specialistici per servizi commerciali/direzionali e di interesse collettivo. Funzioni ammesse L’ambito è soggetto ad intervento di riqualificazione profonda dei manufatti esistenti e delle aree di pertinenza nel suo complesso. Tale intervento ha come destinazione usi sportivi (Bocciodromo e palestre) per un minimo del 30%, servizi alla persona e wellness per il 45%, commerciale e pubblici esercizi per un massimo del 5% e residenziali per un max del 20% della Sc costruibile, al fine di creare un corretto mix sia funzionale che sociale. Caratteri morfologici e funzionali Ambito già utilizzato ad attività sportiva, le aree investite, sono poste in confine con terreni ad uso residenziale a sud mentre a nord insistono l’edifico commerciale Galleria dei Cooperatori, l’insediamento esistente configura un ambito di frangia urbana da riqualificare, con specifica finalità di ricostituire un fronte urbano nel più ampio indirizzo di riqualificazione dell’area. L’attività commerciale e servizi alla persona può essere quantificata fino ad un massimo di 7.500 mq. di SC. AMBITI DI TRASFORMAZIONE • APTn Superficie territoriale ST = 60.000 mq. Superficie fondiaria max SF = 50% della ST SF = 30.000 mq UT max UT = 0,16 mq/mq SC costruibile max 60.000 x 0,16 = mq 9.600 a usi commerciali/direzionali e per servizi di interesse collettivo SV costruibile massima 3.500 mq. Tipologia 13. RQ max Da definire in sede di PUA H max ml. 9,00 Funzioni ammesse L’ambito è destinato ad usi commerciali/direzionali; per servizi di interesse collettivo. Usi : 2.3; 2.5; 3.1; 3.2; 4.2; 4.4; 4.5; 4.6; 4.10; 4.11; 4.12; 4.13; 5.3; 5.4; 7.1; 7.2; Per l’insediamento di usi commerciali al dettaglio in sede fissa vanno rispettate le procedure previste dalla vigente legislazione in materia Tipologie di strutture di vendita e di insediamenti commerciali (art. 18): AGGR VIC INF A-NA (13) aggregazione di esercizi di vicinato inferiori e aggregazione di esercizi di vicinato e/o medio piccole strutture di dimensioni inferiori ai 3.500 mq di superficie di vendita. Sono compresi in questa tipologia anche le aggregazioni costituite da unità edilizie fisicamente accostate. Non sono previste all’interno dell’ambito APTn strutture di vendita sottoposte a concertazione d’ambito sovracomunale (livello C), in quanto l’ Articolo 22 - che indica che le nuove previsioni di questi insediamenti commerciali definiti rilevanti per gli ambiti sovracomunali, corrispondenti alle tipologie 8 e 12 di cui al comma 1 e la casistica di cui al comma 2 e 3 (Centri storici e nelle aree per Progetti di Valorizzazione Commerciale e Ambiti con stessa destinazione contigui, o prospicenti la stessa strada) del precedente art. 18, sono sottoposte a preliminare concertazione d’Ambito con le modalità di cui al comma 1, livello C, del precedente articolo 19 – stabilisce che: Per la pianificazione di questi insediamenti valgono le seguenti disposizioni: 1. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2 art. 18, gli insediamenti commerciali dovranno di preferenza inserirsi all’interno dei centri storici, di assi commerciali esistenti o di ambiti definiti da PVC, con esclusione di localizzazioni isolate; 2. Dovranno essere valutati gli impatti sulla rete esistente; Valutazioni queste che escludono di fatto l’Ambito APTn dalla possibilità di prevedere strutture di livello C, mentre successive valutazioni, a partire dalla pianificazione del PSC 2004, hanno previsto un coerente bacino d’utenza per strutture commerciali di livello D. Insediamenti commerciali affidati alla competenza comunale (livello D): La struttura di vendita prevista all’interno dell’APTn pur prevedendo una localizzazione isolata, si colloca in un contesto di margine tra l’attuale zona utilizzata ad allevamento, oggetto di riqualificazione, ed una zona già a vocazione residenziale, anche se non con densità significative. Nell’ipotesi di pianificazione dovrebbe permettere, anche qui, la realizzazione di una “cerniera urbana” tra funzioni differenti attraverso un mix che in qualche modo ridefinisca un fronte urbano in un territorio che viene ad essere profondamente modificato dal tracciato della tangenziale. Sull’area sono stati effettuati studi di fattibilità e di sostenibilità sia ambientale che sociale a partire dal PSC 2004, dovendo qui ricordare che comunque permangono sull’area vincoli di natura ministeriale e provinciale. Il bacino d’utenza si colloca in un asse con Guastalla, che ad oggi è del tutto priva di offerte commerciali, avendo la pianificazione comunale, nel tempo, privilegiato l’asse con Campagnola. Questa situazione fa si ché realtà come San Bernardino o poste sul confine con il comune di Guastalla, non abbiano un offerta sostenibile in termini di percorrenza, e di accesso. In ultimo, come già sottolineato, anche l’incremento del tasso demografico del territorio del Comune di Novellara così significativo costituisce un bacino d’utenza comunale di assoluta importanza. Per ciò che concerne i requisiti di accessibilità nella zona è prevista, la nuova infrastruttura stradale d’innesto tra la tangenziale e la provinciale verso Guastalla, per la quale l’amministrazione comunale ha già provveduto ad acquisire i terreni. Tale nuova infrastruttura si innesta in un sistema stradale che garantisce un sistema di flussi e di innesti assolutamente in linea con i requisiti di accessibilità richiesti. AMBITI PRODUTTIVI • AP5b (già inserito nel primo POC) DATI DI P.S.C. – R.U.E. Superficie territoriale circa 188.075 mq. DATI DI P.O.C. ST = 7.385 mq in più rispetto alla precedente perimetrazione del POC 2008 Superficie fondiaria max 50% della ST SF = 3.693 mq UT max 0,30 mq/mq UT = 0,30 mq/mq UF max Non superiore a 1 mq/mq Non superiore a 1 mq/mq SC costruibile max 188.075 x 0,30 = 56.423 mq RQ max Non superiore al 50% della SF 7.385 x 0,30 = 2.216 mq + 2.184 mq derivanti da delocalizzazione prevista con art. 18 della L.R. 20/2000 sottoscritto in data 12/05/2009 da Pala-Arbor srl SV max = 2.500 mq Tipologie ammissibili secondo POIC: 9 non alimentare fino a mq. 2.200 e 11 Non superiore al 50% della SF H max ml. 12,00 esclusi particolari volumi tecnici L’ambito è destinato ad usi produttivi artigianali – industriali per cicli di lavorazione non nocivi o inquinanti secondo parametri da concordare con i competenti Uffici ARPA e AUSL in sede di POC, nel rispetto della vigente legislazione in materia, compresi gli eventuali alloggi di custodia. Usi : 1.1; 2.3; 2.5; 3.1; 3.2; 4.1; 4.2; 4.3; 4.11; 4.12; 4.13; 5.1; 5.2; 5.3; 5.4; 7.1; 7.2; 7.4. ml. 12,00 esclusi particolari volumi tecnici L’ambito è destinato ad usi produttivi artigianali – industriali per cicli di lavorazione non nocivi o inquinanti secondo parametri da concordare con i competenti Uffici ARPA e AUSL in sede di PUA, nel rispetto della vigente legislazione in materia, compresi gli eventuali alloggi di custodia. Usi : 1.1; 2.3; 2.5; 3.1; 3.2; 4.1; 4.2; 4.3; 4.11; 4.12; 4.13; 5.1; 5.2; 5.3; 5.4; 7.1; 7.2; 7.4. SV costruibile massima Funzioni ammesse Tipologie di strutture di vendita e di insediamenti commerciali (art. 18): MG A-NA (9) medio grandi strutture di vendita: gli esercizi e i centri commerciali non alimentari aventi superficie di vendita superiore ai limiti degli esercizi di vendita superiore a 1500 mq fino a 2.500 mq nei comuni con popolazione superiore ai 10.000 abitanti Non sono previste all’interno dell’ambito AP5b strutture di vendita sottoposte a concertazione d’ambito sovracomunale (livello C), in quanto l’ Articolo 22 - che indica che le nuove previsioni di questi insediamenti commerciali definiti rilevanti per gli ambiti sovracomunali, corrispondenti alle tipologie 8 e 12 di cui al comma 1 e la casistica di cui al comma 2 e 3 (Centri storici e nelle aree per Progetti di Valorizzazione Commerciale e Ambiti con stessa destinazione contigui, o prospicenti la stessa strada) del precedente art. 18, sono sottoposte a preliminare concertazione d’Ambito con le modalità di cui al comma 1, livello C, del precedente articolo 19 – stabilisce che: Per la pianificazione di questi insediamenti valgono le seguenti disposizioni: 1. Fatto salvo quanto previsto dal comma 2 art. 18, gli insediamenti commerciali dovranno di preferenza inserirsi all’interno dei centri storici, di assi commerciali esistenti o di ambiti definiti da PVC, con esclusione di localizzazioni isolate; 2. Dovranno essere valutati gli impatti sulla rete esistente; Valutazioni queste che escludono di fatto l’Ambito AP5b dalla possibilità di prevedere strutture di livello C, mentre successive valutazioni, a partire dalla pianificazione del PSC 2004, hanno previsto un coerente bacino d’utenza per strutture commerciali di livello D. Insediamenti commerciali affidati alla competenza comunale (livello D): Sull’area sono stati effettuati studi di fattibilità e di sostenibilità sia ambientale che sociale a partire dal PSC 2004, per attività commerciali a supporto del nuovo quartiere produttivo. Proprio la dimensione del nuovo insediamento definisce un bacino d’utenza sia interno, all’ambito medesimo, sia in asse con Reggiolo Rolo, area con fortissima vocazione logistico infrastrutturale. Il nuovo quartiere produttivo di fatto va a raddoppiare quello esistente, creando di fatto una strutturata connessione tra i due ambiti con questa vocazione, dei quali quello già realizzato non contiene al suo interno esercizi commerciali di nessuna tipologia. Per ciò che concerne i requisiti di accessibilità nella zona è prevista, la nuova infrastruttura stradale d’innesto tra la viabilità interna e la provinciale verso Reggiolo e Rolo, per la quale l’amministrazione comunale ha già provveduto ad acquisire i terreni. Tale nuova infrastruttura si innesta in un sistema stradale che garantisce un sistema di flussi e di innesti assolutamente in linea con i requisiti di accessibilità richiesti.