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DSIGN.IT/stampa dicembre 2015/tipografia metropolitana Bologna sentava un loggiato di lunghezza doppia di quella attuale) e delle antistanti case Boncompagni, che esemplificano l’architettura domestica bolognese duecentesca interpretata alla luce della cultura di fine Ottocento. Via S. Caterina ado alingr Portici di San Luca a rell sca via Ma o Re toloni v. Filipp i Selm via S. Leonardo tti ggio glie ri re rsa lla mo Re dazz a via Fon i via ell ieri d e’ Butt nte eo viale G. Gozzadini liano olt ’C i Piazza Carducci via Da de via geli gli An via de via G. Pascoli Orf Porta v Maggiore M ia G. azz in Piazzetta Morandi alto via Ri e a dazz hio rse ta lla ste Ca via Porta Castiglione via i Candidati a “patrimonio dell’umanità” Unesco rendono la città felsinea unica al mondo. Giochi di luci e ombre, profonde prospettive architettoniche, colonne e capitelli sempre diversi regalano immagini di una realtà urbana affascinante e insolita. Fon Ve cc via nio via o Bologne indoss occa via Br Ma i Be tro rleon nione via dell’U v. S. Apollonia gatto o att Beg via ia ler r to Ca Pe A. Za no lin i via F. sarent vicolo via Be i . Ren via G Piazza Aldrovandi via Borg onu vicolo ovo Poster la via Gu errazz i ada San o Porta San Vitale via G. Mas Str via I portici di Bologna lmelor Piaz za del Baraccan Giardini Margherita n Giu ntot via Ce v. A. Ber via Be via Sa nto rece rell sca Ma via Cort e Iso lani via mo via To l Bor via de etro a S. Pi go di o enic om S. D Via via d’Azeglio via St etro S. Pi go di ne Lucca l Pallo po di via de via de via dell’Inferno ’G iudei via G. Oberdan Drapperie via venella via Sa ca Petrar Gual G.C . via Paglietta i and via F. via S. Mamolo rtuso a ur sc lle Va via via Ca Lucca na enta v. M via Pie via Garibaldi via del Cane via d’ Azeglio via G. Oberdan lla via d’Azeglio v. de’ v. Val d’Aposa Fusari v. Volto Santo via dell’Archiginnasio via Cesare Battis ti l Riccio via Albiroli via dell’Indipende rvasio via A. Testoni via de via Nosadella via del Fossato a Caterin via Senzanome via No o sinag via S. nza via Galliera gni . Morga via Nazario Sauro via G.B ni Marco via G. bruti sadella via de’ Gom Piazza Malpig hi via de’ Marchi via Pietralata via Fras Via Malpe nto Risorgime viale del via via dell’Oro o ti ducci gn to na Do viale G. Car Giu S. via F. Malagu o an ef St viale E. Panzacchi XII lione astig Informazioni turistiche tel. +39 051 239660 - +39 051 6472201 le via C Piazza Maggiore 1/e Aeroporto G. Marconi, via Triumvirato 84 via i lani ello via Arienti via Mirasole Porta San Mamolo touristoffi[email protected] scelli l Cest an via o nt i lferino via De nz Sa ldin via Va Giaco via A. A via So Piazza dei Tribunali ne viale www.bolognawelcome.it dardo i o v. delle Tovaglie Via Castelfi bett an ef St za via S. to pramoz oT rom n Sa Via Ca ni via i bo ta iari stiglio ldin ’ Ch a via C A. A via de Piazza S. Domenico zza viale San o ot ti via Marsili via n fa Guid via Urbana via de’ Poeti via Sarago a Piazza S. Giovanni in Monte ne via A. a ragozz via Sa bonesi giore Piazza S. Stefano Piazza i Minghett via Farini Piazza de’ Piazza Calderini Cavour Mag ’ de viaepoli P via Farini stiglio ot via de’ Car gio lle a Co ag n viai Sp d via Clavatu Via dei Mu re sei da Piazza della Mercanzia e St ria Stra e via Ca udin poli C. Pe R. A rbe V. Caprari o Ba Corte Galluzzi Piazza Galvani m via San Vitale nt via Piazza de’ Celestini i Sa viale via atica Piazza Galileo v. S. Margherita on via ot ti via Ca ’ Selv Piazza Maggiore v. IV Novembre larg Ra B. Erco a via Orefici mb C. viale G. via S. Isai via Porta Nova Nettuno Piazza Roosevelt Za Za via San Vitale via Rizzoli Piazza Re Enzo Piazza del via Piaz za G. Verdi via via Castiglione a via Altabella via Ugo Bassi via Tagliapietre iso Parad via via via S. Ge a alat Pietr o ce Rocc via S. via Monte Grappa la Re rgo sp igh i i Piazza S. Francesco ni ne Piazza via Mar S. Martino sala piazzetta Marco Biagi via at Ar ti on tello via Manzo i lle via Be tr via S. Cro via Parig via Ugo Bassi via del Pra via S. Isai ce oli Pich Porta San Donato Pe Feli eM erio G. S an via Goito ell via Irn via via e am rada v. de’ Monari erti ti eL dell ce via S. Giorgio 7 l Bor v. d via Bertiera via Marsala C. B erio via de o Rig hi viale Filopan via Feli i via Irn rini via Al via August nami via Riva di Reno o ia Porta Mascarella essand a via Gallier a via Sa Piazza dell’8 Agosto via Gallier o via Avesella ni Marco e via G. via Poles l Port ug g asin Parco della Montagnola po di via Am via Milazzo i Mille via de .M i via Ca via F.lli Ros elli li Ross v. del Ron done Largo Caduti del Lavoro e via F. Cavallotti via F.l via Ercolani via Graziano via Battistelli Piazza M. Azzarita Scalo via dello sc via de o o Lam i Guid via O. Belluzzi Port lle via Riva di Ren Porta Saragozza In alcune zone della espansione trecentesca della città sono ancora ben conservati lunghi percorsi porticati realizzati sulla base di piani di lottizzazione monastici. Li troviamo, tra l’altro, lungo le vie di Mirasole, Tovaglie e Solferino, di San Leonardo, Centotrecento e Santa Caterina. Lungo quest’ultima strada si può osservare un’architettura del portico ridotta ai minimi termini, priva di arcate, ma sviluppata attraverso strutture architravate, funzionale alle attività produttive e artigianali che vi si svolgevano. am A. M viale Q. oli lla G Porta S. Isaia gozz via Sara Piazza dei Martiri 1943-1945 del de gn alar via A. 9. I portici residenziali popolari di Via Santa Caterina via i via Bru S an tello via del Pra via A. Costa Gr G. M. C ini via G. Vic o via Sabotin rdin io via de’Faleg o via de Ga on en di R Testo di Francesco Ceccarelli - Università di Bologna Riva via via U. Lenzi viale Con l’apertura del tracciato di via dell’Indipendenza (1888), si afferma una nuova tipologia di portico a destinazione prevalentemente commerciale. I nuovi edifici progettati lungo l’asse stradale che unisce Piazza Maggiore alla nuova stazione ferroviaria e poi lungo le vie Rizzoli e Ugo Bassi, sono occasione per definire spazi moderni che si contrappongono alle strutture dei portici più tradizionali ritenuti pericolosi o poco salubri. L’altezza e la larghezza dei portici aumentano, e il loro disegno si riallaccia a modelli neorinascimentali o neogotici, con inserzioni di gusto floreale, come nel caso del portico della palazzina Majani di Augusto Sezanne al n. 4. zo t An via via le A via via N. Nannetti Porta S. Felice via Az via Minzon via L. Calori Piazza della Resistenza affi e v A. S i n va Sil am via A. eL 8. Il portico commerciale di via dell’Indipendenza e ial dell via Malvasia via Casa Grassi via li Porta Lame Crescenzi via Milazzo iro rdi via Don via Pier de’ Ca selli r iet P P. le via na a F. Z via C. Casarini am via via via L. Cipriani via Boldrini roz zi Autostazione nza endola via Boldrini a ar ell via I. Ba Piazza XX Settembre via dell’Indipende peggi n Carlo via Bovi Cam v. d e Stazione Centrale viale P. Pie tramellara Lungo le vie Saragozza e di San Luca, si snoda il il portico di San Luca, costruito tra XVII e XVIII secolo come percorso devozionale coperto per raggiungere il santuario mariano della Vergine di San Luca a partire dalla tribuna iniziale (il cosiddetto “arco Bonaccorsi”) posto al limite fisico della città murata. Il portico, lungo 3796 metri e intervallato di 15 stazioni di pellegrinaggio, fu edificato nella seconda metà del XVII secolo (a partire dal 1674) su progetto di Gian Giacomo Monti ed è composto di due parti distinte, un tratto di pianura (1520 m) e uno di collina (2276 m. completato solo ai primi del Settecento sotto la direzione di Giovanni Antonio Conti) raccordati dall’arco del Meloncello, realizzato da Carlo Francesco Dotti nel 1732. via via G. Matteott i 10. Il portico di San Luca o Porta S. Stefano v A. ia Mu rri 1. Piazza Maggiore e la sede della antica Università Piazza Maggiore presenta edifici porticati lungo tre lati del grandioso invaso realizzato a partire dal XIII secolo. Sul lato occidentale si osservano le arcate gotiche su pilastri cruciformi del Palatium Bladi, rimesse in luce in seguito ai restauri del 1885-87. Sul lato nord si sviluppa il possente portico del bentivolesco palazzo del Podestà, realizzato alla fine del XV secolo (dal 1485) su quello precedente del Palatium Vetus. A est infine si staglia il portico dei Banchi realizzato su disegno di Jacopo Barozzi (il Vignola) a partire dal 1565. Qui il loggiato mantiene ancora bene in vista le volte a crociera eseguite nel primo Quattrocento. Tutta la sequenza di portici che, a partire da Piazza Maggiore affianca la basilica di San Petronio per concludersi nella odierna piazza Galvani, compone il lungo percorso noto anche come Pavaglione (variante dialettale del padiglione legato al mercato dei bozzoli per la produzione di seta). Dopo il portico dei Banchi troviamo il portico dell’Ospedale della Morte, antico centro assistenziale e di accoglienza tardo medievale e oggi sede del Museo Civico, a cui si affianca il portico dell’Archiginnasio, sede dell’università negli anni della Controriforma. Questo elegante portico, con le sue 30 arcate sviluppate per 139 metri di lunghezza, fu realizzato da Antonio Terribilia nel 1563 ed è il frutto del rifacimento parziale del precedente loggiato quattrocentesco delle Scuole di San Petronio, di cui anche qui si conservano le volte quattrocentesche. come case Tacconi, dove spicca la facciata tardo quattrocentesca in forma di arco trionfale, al n. 15, ispirata a modelli ferraresi, e quindi il fronte delle case già Beccadelli, dalle particolari colonne spiraliformi in laterizio. Sul versante orientale della piazza si può ammirare, al n. 18, il portico rinascimentale di palazzo Isolani, realizzato nella seconda metà del XV secolo dal fiorentino Pagno di Lapo Portigiani. 3. Il Conservatorio del Baraccano Tra i portici rinascimentali bolognesi si distingue per le sue qualità formali il portico del Conservatorio delle Putte del Baraccano, dall’ampio loggiato di età bentivolesca, impostato su maestose colonne in macigno con il fusto impreziosito da un elegante disco modanato. Del medievale foro dei Mercanti nelle adiacenze della Porta Ravegnana sopravvive solo una parte degli edifici porticati, sebbene fortemente restaurati o addirittura in larga parte ricostruiti. Lo spazio irregolare è dominato dalla Loggia della Mercanzia (1384), capolavoro dell’architettura tardogotica dal maestoso portico con ampie volte a crociera rette da pilastri polistili. Sullo slargo si elevano anche i portici lignei delle case Seracchioli, frutto di una reinvenzione stilistica del secolo scorso (1928), per conferire al contesto ambientale un carattere neogotico. 4. Strada Maggiore Lungo Strada Maggiore, che ricalca in gran parte il tracciato della via Aemilia inframuraria, troviamo alcuni dei più singolari esempi di portici monumentali dell’intera città. Di notevole interesse è l’arioso porticato che si estende sul fianco settentrionale della basilica di Santa Maria dei Servi, avviato nella seconda metà del XIV secolo forse su disegno di Antonio di Vincenzo e realizzato con ampie volte a crociera su esili colonnine in marmo dal caratteristico raccordo anulare a metà del fusto. Sempre sul versante sud della strada, si può ammirare poi, al n. 19 lo slanciato portico ligneo (alto oltre 9 metri) della casa Isolani uno degli esempi meglio conservati di portico tardo medievale, restaurato nel 1877. Altrettanto particolare è il portico davanti all’ingresso della chiesa barocca di San Bartolomeo, adiacente alle due torri, che sfrutta il loggiato del cinquecentesco e incompiuto palazzo Guastavillani, i cui possenti pilastri presentano raffinate (e oggi molto rovinate) decorazioni rinascimentali in arenaria. Portici S. Stefano 2. Piazza Santo Stefano Una suggestiva sequenza di portici tardo medievali e rinascimentali costeggia i due lati della via Santo Stefano in corrispondenza del trivio di origine medievale dominato dal complesso religioso omonimo. Lungo il lato a ovest, troviamo per primo il porticato del palazzo Bolognini Amorini (nn. 9-11), seguito poi dalla casa Bianchi, al n. 13, ben riconoscibile per l’alto portico su colonne di arenaria dal fusto scanalato. Segue poi la lunga sequenza di edifici oggi noti 5. L’area del Carrobbio di Porta Ravegnana S. Giacomo Maggiore. Foto di Adriana Verolla 6. San Giacomo Maggiore e via Zamboni Lungo la via Zamboni si susseguono architetture porticate che anticamente erano residenze nobiliari o strutture religiose e oggi ospitano strutture universitarie e altre istituzioni pubbliche. Dopo la piccola piazza di San Donato si incontra il neoclassico palazzo Malvasia che presenta eleganti soluzioni porticate sviluppate in diverse epoche. Seguono poi i portici tardo rinascimentali del palazzo Magnani, architettato da Domenico Tibaldi e le arcate tuscaniche del portico di palazzo Malvezzi. Sul lato opposto della via, dopo il maestoso portico cinquecentesco di palazzo Malvezzi de Medici, si estendono le 35 campate del portico rinascimentale della chiesa di San Giacomo Maggiore. Concepito come un percorso cerimoniale che guidava verso la Domus Magna di Giovanni II Bentivoglio (distrutta nel 1507 e che si trovava in corrispondenza dell’attuale Teatro Comunale), il raffinato portico di San Giacomo fu realizzato tra 1477 e 1479 da esperti lapicidi tra cui Tommaso di Filippo da Varignana. 7. I portici lignei di Via Marsala Santa Maria dei Servi Lungo la via Marsala, tra le vie Oberdan e Piella, si possono ammirare i portici lignei della casa Grassi (che originariamente pre-