PTOF - ICS Giovanni Paolo II Piano Tavola

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PTOF - ICS Giovanni Paolo II Piano Tavola
2015/2016 - 2016/2017 - 2017/2018
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Elga Maria Schembri
BREVE STORIA DELL’ISTITUTO
Il nostro Istituto nasce nell’Anno Scolastico 2000/2001 con la denominazione di “Istituto Comprensivo di Belpasso con sede a Piano Tavola”. Fino a quell’anno i tre ordini di scuola godevano di vite
separate: la Scuola dell’Infanzia (allora detta “materna”) e quella Primaria (allora “Elementare”) erano
gestite dal Circolo Didattico del Comune di Motta S. Anastasia, mentre la Scuola Secondaria di I grado
(allora “Scuola Media”) era facente parte della Scuola Media “Elio Vittorini” di San Pietro Clarenza.
All’atto della sua costituzione l’Istituto è distribuito su quattro plessi e gli uffici dirigenziali e di
segreteria sono collocati nei locali della Scuola Primaria, da allora denominato “plesso centrale”. Successivamente l’amministrazione comunale di Belpasso ha edificato un’ala, contigua e comunicante al plesso centrale e ancora in fase di completamento, che per un anno scolastico ha ospitato la Scuola
dell’Infanzia ed in seguito la Scuola Secondaria di I grado.
Ad oggi l’Istituto comprende cinque plessi per una popolazione scolastica di circa 800 unità, suddivise in 35 classi:
10 sezioni di Scuola dell’Infanzia
16 classi di Scuola Primaria
9 classi di Scuola Secondaria di primo grado
ANALISI DEL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
L’Istituto è l’unica scuola del territorio di Piano Tavola - Belpasso, centro abitativo sorto su un
territorio appartenente a quattro comuni (Belpasso, Camporotondo Etneo, Motta S. Anastasia e Misterbianco).
Il territorio si caratterizza per la pluralità amministrativa e la varietà del tessuto sociale, dovuta alla diversa provenienza dei nuclei familiari, molti dei quali si sono stabiliti sul territorio in data recente e continuano a stabilirvisi per la favorevole posizione geografica rispetto alla grande città e ai
grossi centri viciniori, giustapponendosi agli abitanti di più antico insediamento (40/50 anni fa). Proprio
la citata favorevole posizione geografica fa sì che la popolazione sia in continuo e costante aumento,
grazie anche alle offerte del mercato immobiliare e alle possibilità di lavoro offerte da numerose imprese commerciali presenti sul territorio o nelle vicinanze, possibilità che spesso si rivelano effimere
nell'attuale congiuntura economica.
La diversa provenienza socio-culturale e la mobilità dell'utenza rende difficile la creazione di un
aggregato culturale condiviso. Inoltre la politica dei quattro comuni - che tendono a privilegiare il centro storico e a considerare gli alunni come non facenti parte di una periferia comune a cui fornire servizi comuni bensì di una porzione marginale del proprio territorio - fa si che non sorgano strutture e
infrastrutture né "comunali" né tantomeno frutto di protocollo d'intesa.
Ciò si riflette negativamente anche sull'organizzazione scolastica: trasporto alunni, mensa, possibilità di usufruire dei pullman comunali per rientri pomeridiani e visite didattiche in orario curricolare.
Sono però presenti iniziative formative proposte dal comune in cui ricade la maggior parte dei plessi
dell'istituzione scolastica, che mirano a coinvolgere l'utenza senza differenza di residenza.
Il tessuto sociale appare molto variegato e diversificato. I nuclei familiari differiscono non solo
per estrazione sociale, cultura ed attività lavorativa, ma anche per usi, tradizioni e abitudini. Il
background familiare degli studenti è medio-basso. La scuola quindi presenta un grado significativo di
complessità ed eterogeneità e costituisce l’unico nucleo di riferimento e aggregazione.
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VISION
Il nostro Istituto, attraverso le attività, i contenuti, le esperienze e le conoscenze che propone,
nonché le modalità organizzative e didattiche che utilizza, intende contribuire in misura determinante
allo sviluppo di taluni aspetti fondamentali della personalità, sia di ordine cognitivo (capacità di base),
sia di ordine affettivo-emotivo, sociale e morale (atteggiamenti fondamentali nei confronti di se stesso, della natura, delle singole persone, delle comunità sociali)
Ciò nella convinzione che, se contenuti e metodi sono scelti in modo adeguato, la “formazione” può
essere realizzata attraverso “l’informazione”. La scuola, il cui intervento è intenzionale e sistematico,
vuole, cioè, realizzare il suo compito specifico di “alfabetizzazione culturale” rivolgendo particolare
attenzione all’Educazione alla convivenza democratica e civile. Si sottolinea perciò la necessità di aiutare il discente a superare i punti di vista egocentrici e soggettivi, e di fornirgli criteri e strumenti per
l’inserimento attivo e fattivo nel mondo delle relazioni interpersonali, educandolo in tal modo
all’accettazione delle regole e al rispetto per l’altro, alla collaborazione, al dialogo e alla tolleranza, e ad
interagire ai fini della costruzione del bene comune.
Le finalità formative/educative che la Scuola persegue sono le seguenti:
Imparare a vivere insieme: la comunità scolastica, i gruppi, le classi, le regole di convivenza, le relazioni e la socializzazione
Tutti diversi, tutti uguali: convivenza civile, intercultura e mediazione culturale, rispetto e valorizzazione della diversità, coscienza della propria identità sessuale, scoperta e valorizzazione
dell’affettività
Insieme nelle difficoltà: disagio, handicap, accoglienza, solidarietà, integrazione, alfabetizzazione alunni stranieri
Imparare ad imparare: costruire il proprio apprendimento e il proprio sapere, la metodologia attiva, il
metodo di studio
Metodologie attive e differenziate: attività laboratoriali, nuove tecnologie, lingue straniere, uscite,
visite guidate, conoscenza del territorio, attività motorie e sportive, esperienze teatrali e musicali
Scuola aperta: per dare una risposta ai bisogni educativi e formativi provenienti dal territorio e per
collegarsi alle diverse agenzie educative e agli enti territoriali che vi operano
Valutazione: come presa d’atto e come riflessione - da parte del docente e da parte dell’alunno – sui
processi di apprendimento e sull’eventuale riprogettazione
Continuità educativa e didattica: all’interno dell’Istituto e con ordini di scuola superiore
Orientamento: coscienza delle proprie abilità e attitudini, autostima, capacità di scelte personali in
prospettiva futura, identificazione del proprio ruolo nella comunità.
MISSION
L’analisi del contesto ha determinato la volontà di favorire le relazioni interpersonali promuovendo a scuola un clima empatico di ascolto, privilegiando l’area della comunicazione linguistica, lo sviluppo
delle competenze tecnologiche, l’incremento delle attività sportive e la rivalutazione delle tradizioni
locali. Promuove, nel contempo, l’interculturalità attraverso la piena integrazione socio-culturale degli
alunni stranieri e i contatti con paesi esteri
La scuola deve quindi confluire verso una progettualità volta al perseguimento del successo formativo e alla qualità del servizio, secondo un’efficienza organizzativa ed efficacia didattica, implementando la motivazione all’Esser-ci di tutti gli attori del processo ed offrendo agli alunni opportunità di
recupero, sostegno, integrazione e rispetto delle diversità, favorendo nel contempo le eccellenze e orientando il processo in direzione del pieno sviluppo della persona.
Si ritiene necessario:
▪ far ricorso alla flessibilità organizzativo-didattica;
▪ promuovere l’ampliamento dell’offerta formativa mediante l’attivazione di laboratori extracurriculari
mirati alle esigenze dell’utenza scolastica;
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▪ promuovere l’innovatività metodologico-didattica nel rispetto delle diversità (etniche, socio-culturali,
affettivo-emotive, relazionali e psico-fisiche);
▪ dare piena attuazione ai valori e al dettato normativo contenuto nella Legge 104/92;
▪ favorire la personalizzazione dei percorsi nel rispetto dei ritmi di apprendimento di ciascuno;
▪ promuovere un processo di insegnamento/apprendimento interagente e pluridirezionale tra le diverse
discipline;
▪ favorire l’acquisizione di competenze: linguistiche, tecnologiche, matematiche, musicali, ludicoricreative e sportive, valorizzando le attitudini personali degli alunni;
▪ favorire il dialogo con Enti locali, ASL, Parrocchia e altre agenzie formative del territorio nonché
Istituzioni e Università all’uopo;
▪ promuovere la formazione permanente di tutto il personale docente e ATA, come chiave di lettura di
una scuola di qualità;
▪ promuovere il dialogo scuola-famiglia-territorio;
▪ creare le condizioni favorevoli per lo sviluppo creativo e psico-emotivo negli addetti ai lavori, per promuovere un P.O.F. che accanto al valore dei contenuti, persegua il raggiungimento da parte degli alunni
di abilità e competenze spendibili nella vita personale;
▪ guardare nel processo di insegnamento-apprendimento all’integrità della persona sotto l’aspetto estetico, spirituale ed educativo in genere, per orientare ciascuno verso una cittadinanza consapevole;
▪ orientare gli alunni verso le proprie attitudini in proiezione futura;
▪ favorire il pieno sviluppo del sistema formativo integrato, quale valore aggiunto;
▪ tendere ad un processo di miglioramento continuo, di confronto e cooperazione interna ed esterna
per offrire un servizio scolastico di qualità.
È pertanto necessario il coinvolgimento di docenti e alunni attraverso la concreta sperimentazione:
−
di tecniche di rilevazione e di interpretazione dei dati (prove Invalsi e prove tipiche della comune
pratica didattica)
−
di attività di apprendimento cooperative efficaci
−
dei processi e degli ambiti sottesi all’acquisizione delle competenze-chiave.
IL CURRICOLO
Nell’ottica della continuità educativa e didattica che caratterizza un istituto comprensivo, particolare
attenzione viene è stata dedicata alla stesura di un curricolo verticale che definisce le competenze/
indicatori essenziali del percorso di apprendimento di ogni disciplina nell’arco e nella prospettiva di tutto il primo ciclo dell’istruzione.
Le Indicazioni per il Curricolo della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo d’istruzione (settembre
2012) intendono promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente le otto competenze-chiave europee contenute nelle “Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006” che sono:
▪ comunicazione nella madrelingua;
▪ comunicazione nelle lingue straniere;
▪ competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
▪ competenza digitale;
▪ imparare a imparare;
▪ competenze sociali e civiche;
▪ spirito di iniziativa e imprenditorialità;
▪ consapevolezza ed espressione culturale.
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e le indicazioni nazionali per il curricolo definiscono:
▪ le finalità generali dell’azione educativa e didattica;
▪ i traguardi di sviluppo delle competenze da raggiungere al termine della scuola dell’infanzia,
della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado;
▪ gli obiettivi di apprendimento da conseguire al termine del terzo e quinto anno della scuola primaria ed al terzo anno della scuola secondaria.
Il curricolo verticale, elaborato dai docenti riuniti per dipartimenti disciplinari, organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. La valutazione degli
apprendimenti viene formulata sulla base degli indicatori delle competenze stabiliti collegialmente nei
curricoli disciplinari d’Istituto.
STRATEGIE METODOLOGICHE
Le strategie metodologiche comuni all’Istituzione privilegeranno la metodologia laboratoriale,
proponendo un approccio di tipo euristico e operativo che consenta ai discenti di imparare, attraverso il
fare e la ricerca attiva, della soluzione ai problemi nell’ottica dell’apprendimento cooperativo.
* Lezione partecipata;
* Introduzione strutturata dell’argomento;
* Lavoro di gruppo;
* Lavoro a coppia;
* Lavoro tutoriale;
* Rapporto uno ad uno;
* Metodologia della ricerca/azione
Nella Scuola dell’Infanzia viene, inoltre, privilegiata la metodologia dello “sfondo integratore”
che, attivando una forte valenza motivazionale, facilita l’apprendimento e favorisce il raccordo tra le
dimensioni: affettiva, cognitiva e relazionale.
INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI
Tenendo conto dei ritmi e delle modalità di apprendimento di ogni alunno, sono stati creati percorsi favorevoli all’apprendimento e alla maturazione di ciascuno. Non solo per gli alunni che presentavano situazioni di disagio e/o difficoltà e che necessitavano quindi di interventi di sostegno e recupero, ma anche per gli alunni particolarmente dotati, che dovevano trovare adeguate occasioni di potenziamento.
A tal proposito i Consigli di classe, in base alle fasce di livello, si propongono di effettuare i
seguenti interventi:
≈ Potenziamento per gli alunni della prima fascia tramite attività di ampliamento e di approfondimento delle conoscenze per potenziare le capacità comunicative, logiche e tecnico–operative.
≈
Consolidamento per gli alunni della seconda fascia tramite attività funzionali: esercizi di ascolto e produzione e
loro controllo immediato; uso guidato dei testi ed esecuzione dei lavori finalizzata al consolidamento di un metodo di lavoro autonomo e produttivo.
≈
Recupero per gli alunni della terza fascia tramite lavori di semplice esecuzione che, partendo dal concreto e
dal vissuto personale, favoriscono la migliore acquisizione delle abilità cognitive di base.
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ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Elga Maria Schembri
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
RESPOSABILI DI PLESSO
Ins.te Maria Pia Grasso
Prof.ssa Alfia Abbadessa
Giuseppa Fazio (Sorrentino)
Maria Barbagallo (Giuliano)
Giuseppina Santonocito (Pertini)
SEGRETARIO COLLEGIO DOCENTI
Prof.ssa Alfia Abbadessa
COORDINATORI DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Area Linguistico-Antropologica: Manuli Anna Maria
Area Logico-Matematica: Giuffrida Nunzia;
Sostegno: La Rosa Piera.
Lettere: Abbadessa Alfia
Area Matematico-Scientifico-Informatico-Tecnologica:
Di Stefano Maria
Lingue Straniere: Cilione Maria
Sostegno: Di Pasquale Silvio
Strumento musicale: D’Urso Gaetano
Religione: Sturniolo Carmela
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di 1° grado
Tre Ordini di Scuola in verticale
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1 Prof.ssa Giuffrida Antonina
Area 2 Prof.ssa Richichi Chiara
Coordinamento, valutazione e monitoraggio del Piano
dell’offerta formativa e delle progettazioni curricolari ed
extracurricolari.
Autovalutazione di Istituto.
Produzione dei materiali didattici di supporto al lavoro dei
docenti.
Coordinamento ed utilizzo delle nuove tecnologie
Aggiornamento sito web.
Area 3 Prof. Di Pasquale Silvio
(classi quinte Primaria e classi
Scuola Secondaria di 1° grado)
Ins.te La Rosa Piera
(Scuola dell’Infanzia e classi dalle
prime alle quarte Primaria)
Gestione e coordinamento Gruppo H.
Coordinamento alunni svantaggiati. .
Rapporti scuola-famiglia.
Area 4 Ins.te Caccamo Barbara
Coordinamento attività curricolari ed extracurricolari
svolte con Enti ed Istituzioni esterni.
Coordinamento Prove INVALSI.
Area 5 Ins.te Lo Presti Carmela
Coordinamento e gestione della continuità didattica,
dell’orientamento e della dispersione.
Area 6 Prof.ssa Falà Rosa Maria
Coordinamento progetti estero
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CONSIGLIO D’ISTITUTO
Presidente
Tirendi Carmela
Dirigente Scolastico
Elga Maria Schembri
Componente docenti
Abbadessa Alfia
Apa Alfia
Giuffrida Antonina
Incatasciato Maria Antonietta
La Rosa Piera
Noce Nello
Sturniolo Carmela
Componente Genitori
Casale Concetta
Isaia Paolo
Manganaro Lucia
Mannino Carlo
Reale Teresa
Sorbello Lucia
Zitelli Graziella
Componente ATA
Consoli Giuseppina
Tomasello Rosa
GIUNTA ESECUTIVA
Presidente
Preside Prof.ssa Elga Maria Schembri
DSGA
Laurini Eugenia
Componente Docenti
Prof. Noce Nello
Componente Genitori
Reale Teresa
Sorbello Lucia
Componente ATA:
Tomasello Rosa
DIRETTORE AMMINISTRATIVO
Laurini Eugenia
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
Di Francesco Davide
Tomasello Rosa
Tosto Giuseppina
Cerro Alberto
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RESPONSABILI MATERIALI E STRUMENTAZIONI
Biblioteca
Scavone Maria Laura
Laboratorio di informatica e materiale e tecnologico
Strumentazione musicale
Noce Nello
Noce Nello
REFERENTI PROGETTI CURRICOLARI
Educazione
Educazione
Educazione
Educazione
stradale
alla salute
ambientale
alla legalità
Richichi Chiara
Di Stefano Maria
Reina Angela
Manuli Anna Maria
Attività sportive
Attività teatrali
Caccamo Barbara – Pantellaro Agnese
Di Pasquale Silvio
REFERENTI GITE E VISITE DIDATTICHE
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di 1° grado
Serafica Giovanna
Carbonaro Anna Maria
Panebianco Gaetano
RESPONSABILI SICUREZZA
RSPP
ASPP - Plesso Infanzia Sorrentino
Ing. Saccone Natale
Fazio Giuseppa
ASPP - Plesso Infanzia Giuliano e Pertini
ASPP Scuola Primaria
ASPP Scuola Secondaria 1° grado
Russo Agata
Grasso Maria Pia
Richichi Chiara
COMITATO DI VALUTAZIONE
ORGANO DI GARANZIA
Abbadessa Alfia
Lo Presti Carmela
Giuffrida Antonina
Zitelli Graziella
Prof. Di Pasquale Silvio
Prof.ssa Licandro Melania
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ASPETTI STRUTTURALI
L’Istituto comprende cinque plessi: i plessi di Scuola Primaria e di Scuola Secondaria di I grado
sono situati in via Piersanti Mattarella; i plessi di Scuola dell’Infanzia sono denominati Giuliano, Pertini
e Sorrentino, per una popolazione scolastica di circa 800 unità, suddivise in 35 classi:
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
La Scuola dell’Infanzia situata in territorio di Camporotondo Etneo, Sorrentino, accoglie 2 sezioni
a tempo normale e 2 a tempo ridotto, usufruisce di una biblioteca, fondata con i libri raccolti negli
ultimi dieci anni con il contributo di insegnanti e genitori e successivamente ampliata con il contributodel Comune di Camporotondo Etneo.
La Scuola dell’Infanzia situata in territorio di Belpasso, è suddivisa in due plessi: plesso Giuliano
con 3 classi a tempo normale con mensa e 1 a tempo ridotto, usufruisce di un piccolo cortile lastricato;
plesso Pertini con 2 classi a tempo ridotto, usufruisce di un piccolo spazio verde.
LA SCUOLA PRIMARIA
Situata in via Piersanti Mattarella, n°41/43, accoglie 16 classi distribuite su due piani. Usufruiscedi una palestra, di un laboratorio di informatica e di un ampio cortile che condivide con la Scuola Secondaria di 1° grado. Tutte le classi sono fornite di LIM.
Una parte dell’edificio è riservata agli uffici di direzione e di amministrazione.
LA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Situata in via Piersanti Mattarella, n°41/43 accoglie 10 classi distribuite su due piani. Usufruisce
di una palestra, di un laboratorio di informatica e di un ampio cortile che condivide con la Scuola Primaria. Tutte le classi sono fornite di LIM.
GLI SPAZI E LE STRUTTURE
Gli spazi e le strutture scolastiche sono utilizzati per la normale attività scolastica, per le attività opzionali, complementari ed integrative programmate ed attuate dall'Istituzione Scolastica per i
propri alunni e dipendenti.
La biblioteca
Le biblioteche della scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della scuola Secondaria di I grado, (quest’ultima costituita da pochi armadi dislocati lungo i corridoi), è aperta ad alunni e docenti, negli
orari affissi all’albo, per almeno un’ora alla settimana. Essa garantisce il servizio del prestito dei libri e
tutte quelle attività che servono a favorire la lettura, la ricerca, l’apprendimento, secondo modalità che
non siano quelle proposte all’interno delle classi.
La palestra
Il funzionamento della palestra è disciplinato in modo da assicurarne l’utilizzazione da parte di
tutti gli allievi dell’Istituto in presenza di un docente responsabile, secondo un calendario concordato.
Il laboratorio informatico
L’accesso al laboratorio informatico è garantito a tutti gli studenti dell’Istituto in presenza di un
docente responsabile, secondo un calendario concordato.
Sussidi
Lavagne interattive (LIM), notebook, videoproiettori, macchine fotocopiatrici, macchina fotografica digitale, strumenti musicali.
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ORGANICO
Classi e alunni A.S. 2015/2016
ORDINE DI SCUOLA
N. DI CLASSI
N. DI ALUNNI
Alunni in situazione di H
Scuola dell’infanzia
10
226
6
Scuola primaria
16
354
11
Scuola secondaria di I grado
10
218
7
Classi e alunni A.S.2016/2018
ORDINE DI SCUOLA
N. DI CLASSI
N. DI ALUNNI
Scuola dell’infanzia
10
230
Scuola primaria
16
Scuola secondaria di I grado
10
Alunni in situazione di H
6
9
360
9
220
Il Personale
Docenti
52
Amministrativi
5
Collaboratori scolastici 12
Scuola Infanzia
CLASSE DI CONCORSO
CATTEDRE OR.
Posti comune
12
Scuola Primaria
CLASSE DI CONCORSO
Posti comune
Inglese
CATTEDRE OR.
19
1
10
SPEZZONI RESIDUI
14
Scuola Secondaria di I grado
CATTEDRE
CLASSE DI
CONCORSO
OR.INT
OR.
OR.EST.
1
A043
6
A059
3
6
A245
1
2
A345
2
A028
1
2
A033
1
2
A032
1
2
A030
1
2
A077
4
1
POSTI DI SOSTEGNO
TIPOLOGIA ALUNNI
6
CLASSE DI CONCORSO
22
MINORATI UDITO
1
10
POSTI ORGANICO POTENZIATO
N°DOCENTI
PSICOFISICI
1
SPEZZONI
RESIDUI
2
N° DOCENTI
A032
1
EEE
2
Organico Personale ATA
Anni Scolastici
N. Classi
N. Alunni
D.S.G.A.
Assistenti Amministrativi
Collaboratori Scolastici
2015/2016
36
798
5
12
2016/2018
36
810
6
13
L’attuale organico del Personale ATA non riesce a far fronte alla complessità dell’Istituto Comprensivo: la Scuola è collocata in più sedi e si sviluppa su una planimetria orizzontale e verticale con
diversi punti di ingresso e di uscita; è aperta tutti i giorni, anche nelle ore pomeridiane, in quanto
Scuola ad indirizzo musicale; realizza molteplici progetti finalizzati al recupero/potenziamento delle
abilità di base o legati al benessere psico-fisico di tutti i portatori d’interesse ed è volta alla partecipazione a progetti regionali, nazionali ed europei.
11
TEMPO SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
Tempo normale 30 ore
− dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dal lunedì al venerdì
Le attività didattiche che proseguono fino alle ore 16,00 comprendono la fruizione del servizio mensa
Tempo ridotto 25 ore
− dalle ore 8.00 alle ore 13.00 dal lunedì al venerdì
SCUOLA PRIMARIA
Discipline
Tempo normale 27 ore
Ore 8.00/13.30 dal lunedì al giovedì
Ore 8.00/13.00 - venerdì
1^
2^
3^
4^
5^
Italiano
7
6
6
6
6
Matematica
6
6
6
6
6
Scienze
2
2
2
2
2
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
Inglese
1
2
3
3
3
Arte e immagine
1
1
1
1
1
Motoria
2
2
2
2
2
Musica
2
2
1
1
1
Religione
2
2
2
2
2
TOTALI
27
27
27
27
27
SCUOLA SECONDARIA
DI I° GRADO
Tempo normale 30 ore
Ore 8.00/14.00 dal lunedì al venerdì
Discipline
Classi
Tutte
le classi
Indirizzo
musicale
6
6
CORSO A INDIRIZZO MUSICALE
Tempo Normale 30 ore + 3
Presso il nostro Istituto è possibile frequentare
l’indirizzo musicale finalizzato allo studio pratico
Storia e Geografia
4
4
di uno strumento: pianoforte, chitarra, flauto traMatematica
4
4
verso e clarinetto. È aperto agli alunni che, entro i
Scienze
2
2
termini previsti per l’iscrizione, abbiano manifeTecnologia
2
2
stato la volontà di frequentare tale indirizzo e che
abbiano superato l’apposita prova orientativo/
Inglese
3
3
attitudinale, dinanzi ad una commissione nominata
Francese
2
2
dal Dirigente Scolastico. L’organizzazione
Arte e immagine
2
2
dell’orario, flessibile e tendente a venire incontro
Musica
2
2
alle esigenze di ognuno, prevede una lezione individuale (rapporto docente/alunno di 1 a 1) per lo stuScienze motorie
2
2
dio dello strumento e della teoria e solfeggio e una
Religione
1
1
collettiva per l’attività di musica d’insieme. Gli i3
Strumento
scritti a tale corso, attraverso l’attività orcheTOTALE
30
33
strale ma anche scolastica, hanno la possibilità di
partecipare a varie manifestazioni sia presso l’Istituto che all’esterno.
Italiano
12
RAV E PDM
La nostra scuola tende verso il miglioramento continuo del servizio offerto, ottenuto mediante
una innovazione consapevole, condivisa e controllata che ne rafforzi l’identità e ne migliori la qualità.
Dal rapporto di Autovalutazione è emerso il quadro di un’organizzazione che possiede caratteristiche di positività, ma presenta anche aree di criticità, tra cui ne sono state individuate alcune come prioritarie. Il presente Piano viene redatto in stretta relazione con esso.
Risultati nelle prove standardizzate nazionali e successo scolastico
Priorità
Descrizione del traguardo
Miglioramento dei risultati scolastici in generale e Diminuzione del divario tra i risultati della Scuola
della Scuola nelle prove INVALSI
e il dato nazionale per tutte le classi campione.
Diminuizione del numero di insuccessi
Nel RAV è stato evidenziato che il punteggio della scuola alle prove INVALSI, sia in italiano
che in matematica, e' superiore o uguale rispetto a quello di scuole con background socio-economico e
culturale simile, ma in due casi su tre risulta inferiore al dato nazionale. Inoltre si è registrato un
aumento delle ripetenze dovuto a scarsa motivazione da parte degli alunni, valutazione più oggettiva e
inadeguata collaborazione da parte delle famiglie.
Si è ritenuto opportuno proporsi il miglioramento complessivo dei risultati nelle Prove INVALSI per tutte le classi interessate, da conseguire attraverso una maggiore corrispondenza tra programmazione e prassi educativa e didattica tramite attività di tutoraggio ai docenti non ancora formati o adeguatamente consapevoli, in modo da esemplificare le “buone pratiche” abituandoli a lavorare avendo consapevolezza del quadro di riferimento delle prove Invalsi e tenendo conto dei processi
di comprensione di lettura e degli ambiti implicati nelle prove stesse nonché della programmazione
per disciplina, del PTOF e del PdM..
Area di processo
Priorità
Descrizione del traguardo
Curricolo, progettazione e valutazione
Ottenere una maggiore corrispondenza tra
programmazione e prassi educativa e didattica.
Ottenere una maggiore corrispondenza tra
programmazione e prassi educativa e didattica.
Applicare, registrare e monitorare
sistematicamente e organicamente i criteri
di valutazione delle competenze chiave di
relazione con gli altri.
Applicare le regole e i criteri di valutazione delle competenze chiave di relazione con gli altri in
modo sistematico, uniforme, omogeneo e condiviso, accompagnando tale applicazione con adeguate
attività di formazione inerenti all’ambito preso in considerazione, è indispensabile sia per il conseguimento delle priorità di ordine comportamentale-relazionale che per la creazione di un clima favorevole all’apprendimento, sia nell’ottica del miglioramento dei risultati delle prove Invalsi che, soprattutto, degli esiti scolastici.
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Competenze chiave e di cittadinanza
Priorità
Rispetto delle regole tra pari e non
Acquisizione del senso di responsabilità
Proficua partecipazione delle famiglie
Descrizione del traguardo
Diminuzione dei comportamenti disfunzionali al
buon andamento della vita scolastica;
Maggiore capacità di agire in modo autonomo e
responsabile
Coinvolgimento di un maggior numero di genitori e
incremento della sinergia educativa scuolafamiglie
Il progetto mira al coinvolgimento, anche in orario pomeridiano, di tutti gli alunni dell’Istituto - e non
solo di quelli che manifestano particolari problematiche comportamentali, anche con atteggiamenti di
aggressività/distruttività nei confronti dell’istituzione scolastica - i docenti, il personale ATA e le famiglie, utilizzando come punti di forza il rapporto fra pari, il confronto costruttivo tra operatori utenti
mediato dalla consulenza di esperti in vari settori .
Dal RAV, inoltre, è risultato che il livello delle competenze chiave e di cittadinanza raggiunto
dagli studenti nel loro percorso scolastico, rispetto alla fascia di età, risulta per molti da migliorare, in
quanto diversi alunni continuano a non rispettare adeguatamente le regole o a farlo solo dal punto di
vista formale, senza una reale interiorizzazione delle stesse, manifestando un limitato senso di responsabilità e grado di autonomia; e tali comportamenti sono nella maggior parte dei casi avallati dalle famiglie. Ci si propone, pertanto, di giungere alla diminuzione dei comportamenti disfunzionali al buon andamento della vita scolastica, di far acquisire/migliorare agli alunni la capacità di agire in modo autonomo
e responsabile e ciò anche facendo ricorso al coinvolgimento di un maggior numero di genitori per una
reale sinergia educativa scuola-famiglia.
I progetti sono stati scelti perché permetteranno lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse
umane ed una migliore integrazione con il territorio.
14
Piano di attività per gli alunni che non si avvalgono
dell’insegnamento della religione cattolica
A favore degli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione cattolica, si istituiscono ore alternative da assegnare secondo la normativa. Per la Scuola primaria esse sono assegnate a
docenti con ore residue di completamento, mentre per la Scuola secondaria di 1° grado sono assegnate
prioritariamente a docenti in servizio nella scuola come docenti a tempo indeterminato o con nomina
fino al termine dell’anno scolastico che abbiano già completato l’orario di cattedra e manifestano la
propria specifica disponibilità e, in subordine, a supplenti già in servizio nella scuola per spezzoni orario o ad aspiranti alle supplenze inclusi nelle graduatorie d’istituto. Per l’anno scolastico 2016/17, gli
alunni che usufruiranno di tali ore parteciperanno ai seguenti progetti.
SCUOLA PRIMARIA
L’apprendimeto della L2 per alunni stranieri in alternativa all’insegnamento dell’inglese e
della religione cattolica
Da qualche tempo la realta’ scolastica, del nostro istituto, e’ divenuta sede di una societa’ multietnica, in cui culture diverse si trovano a convivere, in particolare si rileva la presenza di alunni di
nazionalita’ cinese, per tale motivo si rendono necessari interventi mirati e specifici per l’integrazione
dei suddetti alunni nelle classi di appartenenza e per l’acquisizione delle competenze minime della lingua italiana allo scopo di facilitare la comunicazione.
Destinatari
−
Alunni stranieri che necessitano di alfabetizzazione alla lingua italiana come L2
−
Alunni stranieri che necessitano di facilitazione linguistica a diversi livelli
−
Alunni stranieri che necessitano di aiuto nella lingua per studiare
Individuazione dei bisogni
1- azione di accoglienza
−
Iscrizione dell’alunno
−
Colloquio con i genitori
−
Proposta di assegnazione della classe
−
Inserimento nella classe
Obiettivi di primo livello: alfabetizzazione
−
Acquisire gli elementi linguistici minimi per comprendere e comunicare in situazione di vita quotidiana
−
Acquisire le strutture linguistiche, il lessico e le funzioni di base
In questa fase vengono forniti all’alunno competenze linguistiche e comunicative di base che gli
permettono di interagire con compagni ed insegnanti, per poter esprimere bisogni e richieste, capire
ordini e indicazioni ecc.
Metodologie
−
Rilevazione della situazione di partenza dell’alunno neo arrivato
−
Elaborazione di un percorso formativo personalizzato condiviso da tutti i docenti che operano
sull’alunno
−
Attivazione/realizzazione di interventi specifici nel laboratorio di L2: utilizzo di situazioni comunicative in cui sono inserite delle funzioni (salutare, chiedere, presentarsi). Uso
dell’interlingua (parole+ disegni+ gesti ecc.). Total phiscal respons( si usa il corpo per sottolineare la comunicazione verbale)
−
Valutazione in itinere e finale dell’intervento sull’alunno straniero
−
Interventi che necessitano di apprendere o potenziare la Lingua per lo studio
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−
−
−
−
−
−
−
−
−
−
Strumenti
Colloqui con la famiglia
Scheda “Progetto formativo personalizzato”
Software per apprendimento della lingua italiana
Utilizzo di materiale strutturato e non: schede con immagini, cartine
- Schede di valutazione in itinere e globale
- Piani di studio personalizzati
- Testi di studio schematizzati
- Testi di studio semplificati
- Materiali scaricati da Internet
- Siti specifici on line che prevedono la funzione di autocorrezione
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
Giochi Matematici
Il progetto prevede la preparazione degli alunni ai Giochi Matematici Centro PRISTEM - Universìtà Bocconi e al gioco-concorso nazionale Kangourou della Matematica organizzato dalla Kangourou
Italia, in collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell'Università degli Studi di Milano a cui
la scuola parteciperà.
Obiettivi
−
Suscitare curiosità e capacità di riflessione;
−
Recuperare la stima e la fiducia in sé stessi.
−
Predisporre percorsi didattici tesi a sviluppare e a potenziare le capacità di applicare strategie
risolutive;
Metodologia
Gli alunni saranno guidati alla ricerca di strategie risolutive e alla lettura e comprensione di un
testo attraverso la somministrazione dei giochi degli anni precedenti.
Progetto italiano per stranieri
Il fenomeno dell’immigrazione è assai presente nella nostra scuola che ospita diversi alunni extracomunitari che spesso non si avvalgono dell’insegnamento della religione cristiana. È necessaria la
realizzazione di percorsi che promuovano azioni positive e forniscano strumenti di intervento atti a
promuovere l’integrazione: integrazione che è impossibile senza la conoscenza della lingua del paese
che accoglie; infatti il non poter comunicare produce solo paura, isolamento ed emarginazione.
Finalità
−
facilitare l’integrazione interculturale attraverso la conoscenza, non solo linguistica, delle culture presenti nella nostra società;
−
motivare allo studio, presentando in ogni Unità situazioni diverse, ma sempre concrete: dialoghi
che propongono situazioni reali e che utilizzano funzioni linguistiche di utilità immediata nella
comunicazione quotidiana; letture semplici e facilmente analizzabili nelle loro strutture grammaticali; un corredo iconografico atto a facilitare la comprensione del testo.
Obiettivi
−
Sviluppo delle abilità orali, sia a livello fonetico sia a livello di comprensione del parlato;
−
Sviluppo delle abilità scritte: dai brevi “pensierini” a una semplice ma concreta argomentazione
su un tema dato
Metodologia
In ogni unità saranno presenti sempre una e una sola funzione in contesto, con esercitazioni finalizzate all’apprendimento e all’uso delle funzioni e del lessico. Saranno somministrate delle schede
didattiche tendenti a fissare gli argomenti osservati e delle schede per l’esercizio della lettura e della
scrittura.
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Hello World, Is everything alright?/
Allô Le Monde, Est-ce que tout va bien?
Il progetto Hello World, Is everything alright?/ Allô Le Monde, Est-ce que tout va bien? è registrato dal 14.09.2016 sul portale europeo www.etwinning.net , la piattaforma riservata alle scuole di
ogni ordine e grado, pubbliche o paritarie, una piattaforma online di ultima generazione, pensata per
facilitare la creazione di nuovi contatti e lo scambio di idee, in uno spazio multilingue e multiculturale
che consente il coinvolgimento diretto dei docenti e degli alunni nelle attività di progetto, a fianco di
altri compagni europei.
L’iniziativa sostiene la collaborazione a distanza fra scuole e il coinvolgimento diretto di docenti
e studenti. A disposizione anche uno spazio di lavoro sicuro, chiamato TwinSpace, sul quale è possibile
impostare e svolgere le attività.
L'obiettivo di questo progetto è quello di sensibilizzare i giovani ai dolori del nostro mondo e
invitarli a cicatrizzarli. Oggi le notizie non sono buone: i nostri diritti sono minacciati ... Così i nostri
studenti saranno messaggeri di pace, amore e tolleranza, per dare speranza al nostro mondo.
Obiettivi
−
Incoraggiare gli studenti a parlare francese (scritto e orale)
−
Scrivere un saggio argomentativo
−
Master le competenze digitali
−
Coltivare lo spirito interdisciplinare tra gli studenti (arti visive, musica, teatro)
Procedura di lavoro
Fase 1:Presentazione (Studenti, scuole, città) –Per motivare gli studenti ai temi del progetto si farà
ascoltare/leggere il brano "Ciao Mondo"
Fase 2 - Su Padlet gli alunni si esprimeranno sulla situazione attuale del nostro mondo rispondendo
alla domanda: Ciao Mondo va tutto bene? – Si realizzeranno brevi video 'Ciao mondo!' con immagini e
dove gli studenti si esprimeranno oralmente.
Fase 3:Ogni gruppo di studenti prepara 10 domande su un argomento specifico (Libertà, Guerra, terrorismo, violenza ...). Un altro gruppo risponde a queste stesse domande su Padlet o un altro strumento
collaborativo
Fase 4:Gli alunni si esprimeranno su come progettare un mondo migliore.
Fase 5: la pubblicazione dell’ebook "Ciao Mondo”
Risultati attesi
ebook, video, blog, sito web
Lingue utilizzate:
Inglese e francese
A ciascuno il suo
Finalità
−
Promuovere la conoscenza del territorio isolano, di problematiche di attualità e di educazione
alla legalità.
−
Fornire strumenti utili all’inclusione.
−
Favorire l’integrazione per mezzo della valorizzazione delle proprie radici culturali e del confronto.
Obiettivi
−
Conoscere alcuni aspetti del territorio isolano, problematiche di attualità e di educazione alla
legalità;
−
Saper rielaborare con spirito critico e creatività quanto appreso e/o vissuto grazie all’uso di
strumenti informatici;
−
Saper selezionare informazioni e immagini;
−
Saper inserire gli elaborati sulla rivista on line magmadz.
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Progetto italiano per stranieri
Obiettivi
−
Comprensione e acquisizione di semplici parole e frasi nei campi semantici più comuni
−
Saper ricercare parole e immagini su google;
−
Realizzare semplici presentazioni tramite Storyjumper e/o power point nella doppia lingua cinese-italiano.
Metodologia
La metodologia sarà principalmente di tipo laboratoriale con un approccio euristico e operativo
che consenta ai discenti di imparare attraverso il fare e la ricerca attiva della soluzione ai problemi.
Grande importanza sarà data, inoltre, al dialogo educativo.
Tutti gli altri discenti effettueranno l’esposizione scritta di osservazioni, narrazioni, riflessioni
personali che potenzieranno per mezzo della ricerca su internet di informazioni e altro materiale
(documenti, brani, immagini, video…) relativi all’argomento svolto, pervenendo a rielaborazioni personali multimediali. Infine, i lavori multimediali prodotti verranno condivisi sulla rivista, sia online che
stampabile, magmadz nello spazio comune e-twinning (twin-space) del progetto PTOF Atelier
magazine.
Per gli alunni stranieri si realizzeranno attività di alfabetizzazione in lingua italiana che comportino la comprensione e l’acquisizione di semplici parole e frasi nei campi semantici più comuni. Indispensabile sarà a tale scopo l’uso di google per la ricerca di immagini che illustrino le parole e i concetti interessati e di google-traduttore per la traduzione verbale degli stessi. Tali attività si tradurranno
in presentazioni in power point e/o in storyjumper nella doppia lingua cinese-italiano.
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PIANO ANNUALE DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
Previsto dal CCNL 29-11-2007 art. 66
La nostra Scuola:
≈ volendosi proiettare in una dimensione Europea per promuove la formazione linguistica e le buone
pratiche nell'ambito professionale favorendo attività di formazione e acquisizione di nuove skills
all'estero;
≈ coerentemente con i bisogni formativi individuati ed esplicitati nel Piano di Miglioramento,
ritiene necessario avviare:
− corso di formazione nell’ambito del PNSD per dieci docenti che andranno ad aggiungersi ai sei docenti facenti parte del team per l’innovazione e all’animatore digitale.
− corsi strutturati di lingua inglese, autofinanziati, destinati ai docenti dell’Istituto;
− Seminario PISA, rivolto ai docenti referenti alla valutazione delle competenze e d'istituto;
− Corso online eTwinning 2016
− Corsi di formazione in blended presenti sul sito Istruzione, Fondi Strutturali. I docenti potranno
frequentare corsi attinenti alla propria disciplina o rispondenti a propri particolari interessi, compatibilmente con l’orario di servizio.
− Programmi di educazione alla salute a.s. 2016/17, Azienda Sanitaria Provinciale di Catania: incontri di
formazione - con accompagnamento del progetto o con percorsi didattici per gli alunni - e laboratori. Tali corsi sono distinti per ordine di scuola.
− l nostro Istituto fa parte di una rete di scuole finalizzata alla informazione e alla formazione in tema di sicurezza. La rete mette a disposizione degli esperti e ha il compito di stendere un documento
sulla valutazione dei rischi, predisporre il piano di evacuazione e istituire corsi di informazione e
formazione sulla situazione esistente rivolto a tutto il personale della scuola. Il Collegio dei Docenti
ha individuato al suo interno dei responsabili alla sicurezza che hanno il compito di individuare le situazioni di pericolo e far rispettare le indicazioni e le
raccomandazioni degli esperti ai quali fanno riferimento.
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AZIONI COERENTI CON
IL PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE
(commi 56 - 59)
INDIVIDUAZIONE E NOMINA DELL ’ANIMATORE DIGITALE
Nel mese di aprile 2016 l’insegnante dott.ssa Carmela Lo Presti è stata nominata Animatore Digitale dell’I.C. “G. Paolo II” di Piano Tavola al fine di organizzare la formazione interna alla scuola sui temi del PNSD, favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di
workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche aprendo i momenti formativi
alle famiglie e altri attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.
INDIVIDUAZIONE E NOMINA DEI COMPONENTI IL TEAM DIGITALE
Il Team per l'innovazione digitale è costituito da 4 docenti, ed ha la funzione di supportare e
accompagnare l'innovazione didattica nella istituzione scolastica e l'attività dell'Animatore digitale. Il
team risulta così formato:
Carbonaro Anna Maria
Giuffrida Antonina
Giuffrida Nunzia
Sturniolo Carmela
L’animatore digitale e il team digitale sono inseriti nel piano di formazione finanziato con le risorse previste dal D.M. n.435 del 2015 e dal D.M. 762/2014
Lo stesso piano prevede la formazione per l’innovazione della didattica e organizzativa del personale scolastico: Dirigenti scolastici, direttori dei servizi generali e amministrativi, personale
amministrativo e tecnico, assistenti tecnici.
AZIONI FINALIZZATE AL MIGLIORAMENTO DELLE DOTAZIONI HARDWARE
LA SCUOLA IN RETE
CABLAGGIO INTERNO DELLA SCUOLA (LAN - WLAN)
Obiettivi
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane
Disporre durante le attività didattiche di una connessione stabile e veloce che consenta la condivisione e la
fruizione di materiali didattici online.
- Ampliamento Rete LAN – WLAN
- Ottimizzazione della Rete attraverso il suo monitoraggio ed una sua più
efficace gestione.
Compatibilmente con le risorse economiche a disposizione della scuola
1 Docente referente per il monitoraggio e la gestione
della rete
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AMBIENTI PER LA DIDATTICA DIGITALE INTEGRATA
“FARE PER IMPARARE”
- Porre le basi infrastrutturali per la didattica 2.0
- Sperimentare modalità didattiche mediate dalle ICT, incentivando metodologie didattiche cooperative e metacognitive;
- Permettere lo sviluppo di una didattica collaborativa di classe,
favorendo l’acquisizione di metodologie inclusive volte alla
cooperazione tra pari e con i docenti rispettando regole condivise.
- Sfruttare le risorse offerte dal web in maniera efficace, integrando
Obiettivi
nella didattica quotidiana le risorse multimediali (learning objects) con
l’ausilio di nuovi strumenti tecnologici.
- Sviluppare competenze trasversali degli studenti (collaborative, metacognitive, problem solving, documentazione, metodo di studio, sicurezza in
rete) anche mediante corsi di formazione e digitalizzazione con particolare
riguardo alla connettività.
- Acquisire e sviluppare competenze chiave di cittadinanza
- Percepire l’altro come risorsa
In una visione sostenibile di scuola digitale, che non si limiti a posizionare
le tecnologie al centro degli spazi, ma che invece abiliti i nuovi paradigmi
educativi che, insieme alle tecnologie, docenti e studenti possono sviluppare
e praticare si vuole proporre il progetto FARE PER IMPARARE in via sperimentale. In una prima fase, coinvolgerà la classe II C della scuola primaria, e nel triennio successivo potrà essere esteso a tutte le classi dell’I.C.
Esso è incentrato sul ruolo che la Musica, in un Istituto Comprensivo ad
indirizzo musicale, può svolgere nel veicolare comportamenti, regole e va-
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane
lori indispensabili non solo per un pieno e consapevole inserimento degli
alunni nella società, ma anche per la costruzione dell’identità di ciascuno.
Gli alunni avranno la possibilità di sviluppare il pensiero
computazionale ed il proprio talento esercitando creatività e manualità sia
nella realizzazione pratica di strumenti non convenzionali, sia nella creazione e rappresentazione di storie musicali e musicate.
Il progetto si sviluppa in più sequenze:
S1: Percorsi e regole per arrivare al suono
S2: Realizzazione di uno strumento musicale
S3: Esecuzione di storie musicate con l’uso strategico di stringhe di programmazione
Compatibilmente con le risorse economiche a disposizione della scuola
Fondi PON FSE “Per la Scuola” Programmazione 2014 - 2020
Docenti delle classi
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LABORATORI DIGITALI
ATELIER CREATIVI E BIBLIOTECHE DIGITALI
Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e
Obiettivi
saper fare, ponendo al centro l’innovazione
- Accrescere l’uso dei laboratori potenziando le dotazioni esistenti.
- Realizzare “atelier creativi” e laboratori per le competenze chiave
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane
- Biblioteche scolastiche innovative, centri di informazione e
documentazione anche in ambito digitale.
- Laboratorio di Coding
- Laboratorio di Arte e Music
Compatibilmente con le risorse economiche a disposizione della scuola
Fondi PON FSE “Per la Scuola” Programmazione 2014 - 2020
Docenti referenti per l’organizzazione e la gestione dei laboratori
SCUOLANEXT
REGISTRO ELETTRONICO
Obiettivi
Trasformare i laboratori scolastici in luoghi per l’incontro tra sapere e
saper fare, ponendo al centro l’innovazione
Il nostro istituto ha adottato nell’a.s. 2015/2016 l’applicativo ARGO
Situazioni
SCUOLANEXT per la registrazione delle valutazioni al termine del Primo e
del Secondo Quadrimestre e degli scrutini fnali.
Attività previste
Risorse umane
- Migliorare la Comunicazione Scuola Famiglia attraverso un uso più efficiente del Registro Elettronico.
- Ottimizzare l’uso del Registro sfruttandone tutte le funzionalità.
Docente referente: F.S. area n. 2 Coordinamento ed utilizzo delle nuove
tecnologie.
CONTENUTI O ATTIVITÀ CORRELATE AL PNSD NEL CURRICOLO DEGLI STUDI
L’ORA DEL CODICE (CODING)
SVILUPPARE IL PENSIERO LOGICO - COMPUTAZIONALE
Obiettivi
- Innovare i curricoli scolastici
- Sviluppare negli studenti della scuola la logica della programmazione
All’interno del PNSD l’istituto propone ai propri studenti i percorsi didatti-
Situazioni
ci predisposti nell’ambito del Progetto MIUR ”Programma il Futuro” e finalizzati all’avviamento del pensiero computazionale (“Ora del codice”).
Attività previste
Risorse finanziarie
necessarie
Risorse umane
Introdurre “l’ora del codice” tra le attività da svolgere a livello curricolare
Fondi PON FSE “Per la Scuola” Programmazione 2014 - 2020
I Docenti
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LA SCUOLA DEI VALORI COMBATTE IL DISAGIO
(art. 9 C.C.N.L. comparto scuola)
L’analisi del contesto territoriale, il “disagio silenzioso” dei nostri ragazzi, la piena integrazione
socio-culturale degli alunni stranieri spingono il nostro Istituto a favorire le relazioni interpersonali e
a promuovere a scuola un clima empatico di ascolto, privilegiando l’area della comunicazione linguistica,
lo sviluppo delle competenze tecnologiche, l’incremento delle attività sportive e la rivalutazione delle
tradizioni locali.
Il progetto vuole diffondere una cultura del miglioramento continuo della qualità del servizio
scolastico per garantire una qualità del percorso di studi come arricchimento del territorio, qualità
della formazione e qualità della democrazia vissuta e percepita, scegliendo il modello dell’apprendere
dal fare e del fare per apprendere.
FINALITA’
Obiettivi generali del progetto è riuscire a modificare comportamenti, scelte, valori e affezione alla vita scolastica, nonché sollecitare le famiglie ad un atteggiamento più responsabile nei confronti dei propri figli interagendo positivamente con il territorio.
OBIETTIVI GENERALI
− Rimuovere le cause di insuccesso scolastico e formativo;
− Prevenire e ridurre il disagio e le devianze;
− Promuovere nei genitori la consapevolezza del proprio ruolo nelle dinamiche educativo-relazionali in
ambito familiare;
− Promuovere il passaggio dal sapere al saper fare, al saper essere per saper vivere con gli altri.
OBIETTIVI SPECIFICI
−
−
−
−
−
Sviluppare la motivazione all’apprendimento;
Prendere coscienza dei propri bisogni esistenziali, comunicativi, relazionali e formativi;
Sviluppare le capacità di cooperazione nel processo educativo-didattico;
Sviluppare l’uso di linguaggi e codici diversificati;
Promuovere l’autostima e la costruzione del Sé.
−
−
−
−
−
Acquisire competenze specifiche e trasversali attraverso gli apprendimenti disciplinari;
Migliorare il processo di socializzazione;
Acquisire comportamenti e valori improntati alla convivenza civile;
Sviluppare capacità comunicative;
Promuovere la cultura dell’apprendimento lungo l’intero arco della vita.
OBIETTIVI TRASVERSALI
ATTIVITA’ LABORATORIALI IN ORARIO SCOLASTICO
Scuola dell’Infanzia
Attività creativo-manuali
Scuola Primaria
Scuola Secondaria di I° grado
Drammatizzazione, informatica,
Pittura, attività motoria,
attività motoria, attività di recuattività di recupero,
pero, consolidamento e potenzia- consolidamento e potenziamento.
mento.
23
LA SCUOLA ASCOLTA
Sportello permanente di ascolto per
Insegnanti - alunni - genitori
FINALITA’
Operare a tutela della famiglia e della scuola, promuovendo la crescita culturale e relazionale
di tutti coloro che si occupano dei minori, genitori ed insegnanti, nonché dei ragazzi stessi. Il progetto
si propone dunque di realizzare uno sportello permanente organizzato in modo tale da dare risposte su
vari fronti, che possono effettuare “interventi” per aiutare a promuovere il benessere:
− Del bambino come intervento psico-didattico-educativo;
− Della famiglia o di un membro famigliare;
− Degli insegnanti come supporto per fronteggiare le problematiche all’interno della scuola, nel rapporto con l’alunno e/o con la famiglia.
OBIETTIVI
Lo sportello servirà da supporto permanente per tutto l’anno scolastico, a tutti coloro che
nell’ambito scolastico necessiteranno di un consulto o di sostegno. Intende offrire un servizio alle famiglie perché esse stesse ritrovino al loro interno le energie e le risorse atte a garantire serenità.
ATTIVITA’
Attivazione di uno sportello permanente all’interno della scuola con apertura settimanale di 4
ore, per dare:
− Sostegno psicologico individuale
− Sostegno psicologico genitoriale
− Informazioni generali relative alle problematiche psico-educative
L’azione dello sportello, se necessario, avrà contatti con l’area esterna alla scuola A.S. del Comune di Belpasso, pediatri, consultorio familiare e ASL di appartenenza.
Incontri con il corpo docente per la consulenza e la stesura degli strumenti necessari per ottimizzare l’intervento.
DESTINATARI
Gli alunni, i docenti e le famiglie dell’Istituto.
TEMPI
Intero anno scolastico
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INCLUSIONE E INTEGRAZIONE
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
(chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Il 27 Dicembre 2012, inoltre, è stata firmata la Direttiva recante “Strumenti d’intervento per
alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” che,
completa il tradizionale approccio all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità scolastica all’intera area
dei Bisogni Educativi Speciali (BES). Tale area comprende, pertanto: “svantaggio sociale e cultura-
le, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla
non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse” .Nello
sviluppo di ciascuna singola storia educativa e personale, le difficoltà connesse ai DSA ed a tutta
l’area dei BES, si riflettono prioritariamente sull’apprendimento e sullo sviluppo delle competenze ma,
quando non sono adeguatamente riconosciute, considerate e trattate in ambito scolastico, causano
anche ricadute sugli aspetti emotivi, di costruzione dell’identità, della stima di sé, delle relazioni con i
pari d’età. Accogliere gli alunni con Bisogni Educativi Speciali significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto scolastico, assieme e alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna per assicurare a tutti il diritto allo studio e al successo scolastico.
In tale prospettiva, è necessario da parte della scuola non solo un impegno forte di conoscenza e
di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare degli alunni con Bisogni Educativi
Speciali ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi
formativi che nelle strategie didattiche. E’ necessario che la scuola “ri-conosca” le reali capacità cognitive del singolo alunno, i suoi punti di forza, le sue potenzialità e su essi progetti cammini di lavoro
adeguati. Il nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente, decide di perseguire la “politica
dell’inclusione” e di “garantire il successo scolastico” a tutti gli alunni che presentano una richiesta
di speciale attenzione, anche a coloro che non avendo una certificazione né di disabilità, né di dislessia, fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati su misura per loro.
Al fine di un’integrazione scolastica e sociale ottimale degli alunni con Bisogni Educativi Speciali,
il nostro Istituto intende raggiungere le seguenti finalità:
▪ definire pratiche condivise tra tutto il personale del nostro Istituto;
▪ favorire l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali attraverso percorsi
comuni, individualizzati o personalizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento;
▪ elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione, orientamento;
▪ informare adeguatamente il personale coinvolto;
▪ favorire la diagnosi precoce e i percorsi didattici riabilitativi;
▪ incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari, durante il
percorso di istruzione e di formazione;
▪ adottare forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;
▪ accompagnare adeguatamente gli studenti con Bisogni Educativi Speciali nel percorso scolastico.
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
Riguardo ai temi dell’inclusione il nostro Istituto promuove da anni iniziative di formazione o aggiornamento, inoltre ogni progetto specifico per l’area dell’integrazione prevede sempre una parte di formazione rivolta ai docenti, i quali partecipano a varie iniziative di formazione promosse da altre scuole o
da altri enti territoriali e/o nazionali.
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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive
Nell’ambito degli incontri di Dipartimento, nei Consigli di classe e in particolare nei Consigli di
classe finalizzati alla realizzazione PEI, PDP e percorsi personalizzati a favore degli alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e culturale, negli incontri del GLI si concordano le strategie per la
valutazione coerente con prassi inclusive. Tali strategie non possono prescindere dal punto di partenza
dell’alunno, dal suo stile di apprendimento, dallo sviluppo della sua personalità e nel caso di alunni stranieri, dalle difficoltà legate all’apprendimento della lingua italiana
La valutazione degli alunni con BES nelle forme e con le modalità previste dalle disposizioni in
vigore è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base dei piani educativi
individualizzati e personalizzati ed è espressa con voto in decimi. Per l’esame conclusivo del primo ciclo
sono predisposte, ove necessarie, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere
nazionale di cui all’articolo 11, comma 4-ter, del decreto legislativo n.59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario in
relazione al piano educativo individualizzato e/o personalizzato a cura dei docenti componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento
dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo
sono sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e sussidi didattici nonché di ogni altra forma
di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall’art. 315, comma 1, lettera b) del testo unico di cui al
decreto legislativo n. 297 del 1994. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza
menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove. Agli alunni con disabilità che
non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per
l’iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Referente BES
▪ Sostegno ai docenti per l’elaborazione dei percorsi didattici specifici per BES
▪ Sostegno all’intera comunità educante nell’acquisire consapevolezza sulla centralità e sulla trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei “risultati” educativi
▪ Referente DSA
▪ Sostegno ai docenti per l’elaborazione dei PDP
▪ Funzione strumentale disabilità
▪ Gestione e coordinamento Gruppo H
▪ Sostegno ai docenti per l’elaborazione dei PEI
▪ Sostegno nei contatti con l’ASP, le famiglie, gli operatori dell’Istituto
▪ Sostegno nel promuovere la partecipazione degli alunni con BES a tutte le iniziative all’interno e
all’esterno della scuola.
▪ Sostegno psicologico
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni
che riguardano l’organizzazione delle attività educative.
Così come già avviene per i ragazzi diversamente abili iscritti al nostro Istituto, le famiglie dei
ragazzi con BES verranno coinvolte direttamente nel processo educativo affinché, in accordo con le
figure scolastiche preposte, vengano predisposte ed usate le strumentazioni necessarie per consentire ai ragazzi di seguire con profitto le attività scolastiche, in relazione alle specifiche necessità. La
famiglia, sarà pertanto chiamata a formalizzare con la scuola un patto educativo/formativo che preveda l’autorizzazione a tutti i docenti del Consiglio di Classe - nel rispetto della privacy e della riservatezza del caso - strategie idonee, previste dalla normativa vigente, tenuto conto delle risorse disponibili.
26
Nello specifico:
▪ sosterrà la motivazione e l’impegno dell’alunno;
▪ verificherà regolarmente lo svolgimento dei compiti assegnati;
▪ verificherà che vengano portati a scuola i materiali richiesti;
▪ incoraggerà l’acquisizione di un sempre maggiore grado di autonomia nella gestione dei tempi di
studio, dell’impegno scolastico e delle relazioni con i docenti;
▪ considererà non soltanto il significato valutativo, ma anche formativo delle singole discipline.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi
Tenendo conto dei ritmi e delle modalità di apprendimento di ogni alunno, si promuoveranno percorsi favorevoli all’apprendimento e alla maturazione degli alunni che presentano situazioni di svantaggio sociale e culturale, disagio e/o difficoltà e che necessitano interventi di sostegno. Si predisporranno, a cura dei Consigli di classe, i Piani Educativi Individualizzati e/o Personalizzati in cui si individueranno interventi educativi e didattici adeguati alle capacità e alle potenzialità riscontrate ed eventuale diversificazione delle mete formative e delle strategie didattiche. A tal proposito, è bene sottolineare che la scelta di un curricolo riservato agli allievi con BES non va intesa come opzione per una
didattica differenziata. Il processo educativo non può muovere da programmi e percorsi predefiniti
ma deve nascere in situazione e coinvolgere le dimensioni affettive, emozionali, sociali e cognitive degli alunni. Si tratta di costruire un percorso personalizzato che non è una diversa direzione di apprendimento rispetto alla classe, ma solo una strada più agevole, più consona alle potenzialità del discente
in termini di tempi e di modalità dell’offerta didattica. E’ necessario, quindi, che la scuola individui
preliminarmente le difficoltà di apprendimento e di relazione degli alunni con BES attraverso appositi
strumenti di osservazione e rilevazione, che promuova la loro integrazione e favorisca, mediante progetti in sintonia con le linee generali del P.O.F., la realizzazione di un percorso che miri all’uguaglianza
valorizzando le diversità.
Valorizzazione delle risorse esistenti
Verranno opportunamente ampliati i compiti del GLHI già operante nel nostro Istituto includendo le problematiche relative a tutti gli alunni con BES curandone l’integrazione al pari degli altri. A
questo scopo, i componenti di questo Gruppo di lavoro sono stati integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola vale a dire: funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, docenti disciplinari con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle
classi, genitori ed altre figure in modo da assicurare la rilevazione e l’intervento efficace sulle criticità all’interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro denominato Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI)
svolgerà le seguenti funzioni:
▪ rilevazione degli alunni con BES presenti nella scuola, inclusi i DSA;
▪ raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di
azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole
▪ confronto sui casi, consulenze e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle
classi;
▪ rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
▪ elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, riferito a tutti gli alunni con BES, da
redigere al termine di ogni anno scolastico.
All’inizio dell’anno scolastico il GLI proporrà al Collegio Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere e, al termine dell’anno scolastico il Collegio procederà alla verifica dei risultati raggiunti.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili
per la realizzazione dei progetti di inclusione
Riguardo agli strumenti e materiali di supporto, si affiancheranno ai tradizionali supporti (testi,
schede, materiale strutturato e non, ecc.) strumenti didattici multimediali che consentano agli alunni
l’integrazione di testi, immagini, audio e video e che permettano agli alunni flessibilità nell’uso, libertà
di scelta del percorso e un’adeguata velocità di apprendimento ed interattività con lo strumento.
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Si prevede, pertanto, l’ utilizzo del PC e dei software didattici come anche sulla rete Internet.
L'uso delle nuove tecnologie nella pratica dell'insegnamento è parte integrante del percorso formativo
degli alunni. Tali strumenti, infatti, sono da considerarsi come un ulteriore passo verso l'abbattimento
di barriere architettoniche che, involontariamente, i mezzi informatici mettono nei confronti delle
persone. Già da alcuni anni, nella nostra Istituzione vengono attivati progetti volti a potenziare la cultura tecnologica e informatica come strumento per la promozione del successo scolastico di tutti gli
alunni, nelle diverse attività didattiche. L'utilizzo delle nuove tecnologie risulta, infatti, un vantaggio
sia per gli alunni che apprendono normalmente, con la possibilità di ottimizzare le loro potenzialità, sia
per gli alunni con disabilità svantaggio culturale, con la possibilità di integrare e sostenere l'apprendimento: un modo per mantenere alta l'autostima di tutti gli alunni e favorire la motivazione a lavorare
in un contesto di inclusione e partecipazione.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico,
la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Nella scienza educativa il concetto di continuità educativo/didattica fa riferimento ad uno sviluppo e ad una crescita dell’individuo da realizzarsi senza macroscopici salti o incidenti: ogni momento
formativo deve essere legittimato dal precedente per ricercare successive ipotesi educative ricche di
senso e di significato per l’autentica, armonica integrazione funzionale delle esperienze e degli apprendimenti compiuti dall’alunno/a. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto
dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti dell’età evolutiva e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce così la sua particolare identità. L’Istituto rivolge particolare attenzione al passaggio dei bambini dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria e dalla scuola primaria alla
scuola secondaria di I grado che rappresenta un momento critico perché avviene in un’età in cui si
verificano importanti cambiamenti fisiologici e psicologici nei bambini che diventano ragazzi.
La scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione (scuola primaria e secondaria di I grado) assicurano indicatori comuni capaci di costruire una progettazione che sia un punto di riferimento
nell’intero curricolo dell’alunno/a:
▪ garantire opportunità educative adeguate a tutti attraverso la conoscenza degli alunni;
▪ rispettare la progettazione educativa che unisce e qualifica i tre ordini di scuola armonizzando gli
stili educativi;
▪ proporre iniziative comuni per realizzare la continuità attraverso il progetto accoglienza e la formazione delle classi iniziali;
▪ individuare i collegamenti con le realtà culturali e sociali del territorio attraverso l’utilizzo dei servizi, degli enti e la formazione dei docenti su temi trasversali;
▪ indicare verifiche e valutazioni delle strategie di insegnamento in relazione al raggiungimento delle
abilità previste attraverso incontri tra docenti delle diverse scuole.
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Protocollo di accoglienza e integrazione
degli alunni in situazione di handicap
Premessa
Accogliere gli alunni disabili significa fare in modo che essi siano parte integrante del contesto
scolastico, assieme agli altri alunni, alla pari degli altri alunni, senza discriminazione alcuna.
L’accoglienza non può essere intesa come benevolenza, generosità, filantropia, ma come riconoscimento del valore della persona del disabile che, come tutti gli altri, va accolto per le sue possibilità, per i
potenziali valori umani di cui è portatore.
In tale prospettiva è necessario non solo un impegno forte di conoscenza e di valorizzazione della realtà personale, umana, sociale e familiare dei disabili ma anche e soprattutto un impegno di promozione della loro formazione attraverso la realizzazione di un’organizzazione educativa e didattica
personalizzata, sia negli obiettivi sia nei percorsi formativi. Ma occorre evidenziare che se nella scuola
si attuano i percorsi formativi individualizzati solo per gli alunni portatori di handicap, in questo modo
non si realizza la loro accoglienza, non si attua la loro integrazione, perché si pratica un’ennesima, anche se più sottile, emarginazione. La scuola deve mettere in atto un’organizzazione educativa e didattica che sia differenziata, individualizzata, personalizzata per tutti gli alunni, e non soltanto per determinate categorie.
Per due motivi:
≈ l’accoglienza degli alunni portatori di handicap non deve essere diversa da quella degli altri alunni e perciò discriminante ed emarginante;
≈ tutti gli alunni hanno bisogno di percorsi didattici personalizzati.
È accogliente la scuola che consente a ciascun alunno, non solo al disabile, di procedere secondo i suoi
ritmi ed i suoi stili di apprendimento, muovendo dai suoi livelli di sviluppo. L’accoglienza vera è quella
che si estrinseca nell’impegno di promozione dello sviluppo, della formazione, dell’educazione e
dell’istruzione.
E’ ugualmente importante che le persone avvertano questo riconoscimento e si sentano aiutate nel loro
impegno di autorealizzazione personale. Infatti l’accoglienza si realizza solo quando le persone si sentono accolte, prese in considerazione e valorizzate.
L’integrazione degli alunni in situazione di handicap può essere realizzata solo in una scuola che si fa a
misura di tutti gli alunni, perché tutti, non solo i disabili, sono diversi. La diversità è caratteristica
peculiare dell’uomo.
Finalità
Il nostro istituto si pone come finalità prioritaria quella di un’integrazione globale attraverso la
sperimentazione di percorsi formativi in grado di assicurare continuità nel passaggio tra i vari ordini
di scuola e in quello indispensabile tra il mondo della scuola e quello sociale inteso nel senso più ampio e
pertanto mirato anche all’inserimento lavorativo. La nostra scuola pone tra le sue priorità:
≈ Finalizzare tutta l’attività educativa, formativa e riabilitativa ad un “progetto di vita” che tenga
conto del ruolo attivo che l’individuo dovrà svolgere all’interno della società
≈ Rendere le famiglie più consapevoli e quindi orientarle verso progetti realistici sul futuro dei
propri figli
≈ Offrire agli alunni diversamente abili la possibilità di acquisire maggiore consapevolezza delle
proprie potenzialità
≈ Favorire l’accoglienza o l’integrazione degli allievi diversamente abili attraverso percorsi comuni
o individualizzati che fanno coesistere socializzazione ed apprendimento
≈ Elaborare tre aspetti determinanti del processo di formazione: accoglienza, integrazione,
orientamento.
≈ Organizzare l'attività educativa e didattica secondo il criterio della flessibilità nell'articolazione delle sezioni e delle classi, anche aperte, in relazione alla programmazione scolastica individualizzata.
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Il documento contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per
un inserimento ottimale degli alunni disabili, definisce i compiti ed i ruoli delle figure operanti
all’interno dell’istruzione scolastica, traccia le diverse fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento.
Il “Protocollo di accoglienza” delinea inoltre prassi condivise di carattere:
≈ amministrative e burocratiche (acquisizione della documentazione necessaria e verifica della completezza del fascicolo personale)
≈ comunicative e relazionali (prima conoscenza dell’alunno e accoglienza all’interno della nuova scuola)
≈ educative–didattiche (assegnazione alla classe, accoglienza, coinvolgimento dell’equipe pedagogica
e didattica)
≈ sociali (eventuali rapporti e collaborazione della scuola con il territorio per la costruzione del
“progetto di vita”)
L’adozione del “Protocollo di accoglienza” consente di attuare in modo operativo le indicazioni
normative contenute nella Legge Quadro n° 104/92 e successivi decreti applicativi. Il protocollo, costituendo uno strumento di lavoro, sarà integrato e rivisto periodicamente, sulla base delle esperienze
realizzate.
Obiettivi
Gli obiettivi di seguito individuati riguardano tutti gli alunni ai quali il progetto è rivolto. Nella
contestualizzazione specifica di ogni singolo percorso individualizzato, andranno successivamente inseriti gli obiettivi specifici che i team di intersezione e i consigli di classe definiscono nei singoli PEI:
≈ Definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno del nostro istituto
≈ Facilitare l’ingresso a scuola degli alunni e sostenerli nella fase di adattamento al nuovo ambiente
≈ Promuovere qualsiasi iniziativa di comunicazione e di collaborazione tra scuola ed enti territoriali
(comune, ASL, provincia, cooperative, enti di formazione)
≈ Promuovere la socializzazione finalizzandola al miglioramento dell’asse relazionale
≈ Favorire la creazione di una situazione interattiva piacevole ed emotivamente calda, per stimolare,
incoraggiare e coinvolgere l’alunno nelle attività didattiche ed operative
≈ Facilitare la sussistenza di una cosciente relazione di apprendimento tra alunno, docenti e compagni di classe
≈ Incrementare le reali possibilità dell'alunno nel poter superare le sue difficoltà specifiche
≈ Consentire all’alunno di raggiungere un positivo livello di autonomia, stima e sicurezza, attraverso
la progressiva consapevolezza delle difficoltà e dei bisogni individuali e del percorso necessario
per conseguire stabili e positivi risultati
≈ Promuovere e valorizzare la capacità di trasferire le abilità cognitive ed operative acquisite durante il progetto educativo nell’ambito di contesti di vita quotidiana
≈ Ipotizzare un progetto di vita compatibile con le potenzialità e le difficoltà proprie del soggetto.
Metodologia
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≈
Per raggiungere gli obiettivi, il progetto sarà strutturato in diversi percorsi:
Saranno curati i rapporti con le diverse istituzioni locali (ASL, Comune, Enti Locali) sia per la realizzazione di eventuali “Progetti integrati”, sia per la stesura congiunta del Profilo dinamico funzionale e del P.E.I., sia per particolari situazioni problematiche che eventualmente si potranno
creare
In ogni situazione si cercherà di agganciare il più possibile il lavoro dell’alunno a quello del gruppo
classe ed accanto al necessario intervento individualizzato, saranno privilegiate comunque le attività a piccoli gruppi e/o laboratoriali senza mai perdere di vista le finalità dell’integrazione
Saranno previsti incontri di continuità con la scuola dell’infanzia e con la scuola secondaria di primo grado con particolare attenzione alla realizzazione di attività idonee agli alunni in situazione di
handicap
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≈
≈
Gli insegnanti di sostegno si riuniranno, coordinati da un insegnante referente o Funzione strumentale al fine di analizzare, confrontare ed elaborare le strategie di intervento più idonee al
raggiungimento degli obiettivi programmati nei diversi piani educativi personalizzati
Sarà effettuato il rilevamento delle difficoltà oggettive nei campi dell’apprendimento che l’alunno
manifesta e compilato il “Piano educativo individualizzato”.
Fasi del progetto
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Le tappe di realizzazione del progetto sono:
Iscrizione
Raccolta dati
Pre-accoglienza
Accoglienza
Analisi della situazione individuale
Piano dinamico funzionale
Incontri con esperti ASL e famiglia
Piano educativo individualizzato
Relazioni intermedia e di fine anno scolastico.
Modalità di iscrizione
Tempi
Entro i termini prestabiliti
(di solito entro gennaio)
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≈
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Attività per la famiglia e l’alunno
La famiglia, insieme con l’alunno, può visitare la
scuola ed avere un primo contatto conoscitivo. I
genitori procedono successivamente con
l’iscrizione dell’alunno compilando l’apposito modulo disponibile in segreteria e consegnandolo nei
termini prestabiliti. La famiglia deve, entro breve
tempo, far pervenire la certificazione attestante
la diagnosi clinica.
Dopo l’iscrizione, l’istituto deve entrare in possesso delle seguenti certificazioni:
Diagnosi clinica (ASL). Questo documento può essere anche compilato da un medico privato convenzionato
Diagnosi funzionale (ASL). Si tratta di un documento fondamentale per attivare il processo di integrazione. Diversamente dalla certificazione medica non si limita ad accertare il tipo e la gravità
del deficit ma pone anche in evidenza le potenzialità dell'alunno
Profilo dinamico funzionale. E’ aggiornato alla fine della scuola dell’infanzia, alla fine della scuola
primaria e alla fine del terzo anno di scuola secondaria di primo grado (ASL, Docenti curricolari e
specializzati, famiglia).
All'atto dell'iscrizione i genitori devono:
Segnalare particolari necessità (es. trasporto, esigenze alimentari, terapie da seguire, assistenza
per l'autonomia)
Richiedere l’insegnante di sostegno.
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Pre-accoglienza
(Nel passaggio infanzia — primaria e primaria — secondaria)
Entro maggio vengono organizzate una serie di attività ed incontri di continuità funzionali alla reciproca conoscenza tra l’alunno e la nuova scuola:
Conoscenza dell’ambiente
Tempi
Dopo l’iscrizione,
uno o più incontri
Attività
Persone coinvolte
Visita dell’edificio scolastico nei
suoi spazi (classi, laboratori,
palestra, uffici, ecc…). Partecipazione attiva ad uno o più laboratori e/o attività curricolari di
classe
Docenti curricolari, docenti di
sostegno
Attività
Raccolta di informazioni
sull’alunno (obiettivi prefissati
raggiunti o non raggiunti, abilità
cognitive, potenzialità sviluppate e modalità relazionali) attraverso: incontro con i genitori
per individuare eventuali necessità o accogliere indicazioni di
carattere specifico; incontro
con gli operatori delle ASL competenti sul territorio per le indicazioni medico- terapeutiche
e assistenziali; incontro con gli
insegnanti della scuola di provenienza per acquisire informazioni sull’alunno e sull’azione educativa svolta nel precedente ordine di scuola
Persone coinvolte
Famiglia, docenti della scuola di
provenienza, gruppo di lavoro
handicap/referente sostegno
della nuova scuola, operatori
neuropsichiatria e/o psicopedagogista, operatori socio- assistenziali, educatore, assistente
alla
comunicazione
e
all’autonomia
Attività
Persone coinvolte
Presentazione del caso a tutti
gli insegnanti del team/consiglio
di classe, educatore, assistente
alla
comunicazione
e
all’autonomia; lettura della Diagnosi funzionale, della relazione
finale, dell’eventuale progetto
continuità, delle indicazioni emerse negli incontri di preconoscenza
Insegnanti di team e di sostegno, gruppo di lavoro handicap/
referente sostegno, educatore,
assistente.
Raccolta dati
Tempi
Tra febbraio e giugno,
uno o più incontri
Condivisione
Tempi
Settembre,
incontri di programmazione
prima dell’inizio delle lezioni.
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Inserimento
Tempi
Settembre, primo periodo
di frequenza
Attività
Persone coinvolte
Dopo una prima osservazione e
conoscenza dell’alunno e della
classe, gli insegnanti valutano
l’opportunità di fornire alla
classe informazioni relative alla
disabilità, avvalendosi, se necessario, dell’aiuto dei genitori
dell’alunno o di personale competente, al fine di favorire rapporti paritetici.
Docenti curricolari e di sostegno, educatore/assistente alla
comunic azione, assistente
all’autonomia, eventuale coinvolgimento dei genitori o esperti
esterni
Attività
Persone coinvolte
Integrazione
Tempi
Entro novembre
Verifica delle potenzialità, in
riferimento ai vari assi di sviluppo, all’interno e all’esterno
del gruppo classe; incontri con
l’equipe clinica e la famiglia per
l’analisi del “Profilo dinamico
funzionale” e, dove necessario,
sua modifica; in sede di incontro,
presentazione
del
“Progetto educativo individualizzato” e discussione con gli
esperti e la famiglia degli obiettivi a breve, medio e lungo termine fissati nel P.E.I.; messa in
atto di tutte le attività per
l’integrazione dell’alunno
all’interno della classe, secondo
le indicazione del P.E.I.
Documentazione necessaria
Diagnosi clinica
E’ redatta dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la patologia specifica di cui il
disabile è riconosciuto. Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della patologia. E’
compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificati cambiamenti.
Diagnosi funzionale
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≈
≈
Deve contenere:
I dati anamnestici, clinico-medici, familiari e sociali
Il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base
I livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe
Gli aspetti psicologici, affettivo-emotivo, comportamentali che devono determinare la qualità del
rapporto educativo con l’alunno.
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Profilo dinamico funzionale
E’ un documento conseguente alla “Diagnosi funzionale” e preliminare alla formulazione del PEI.
Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire.
Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno.
Viene redatto con cadenza biennale (Legge 24.02.1994 art. 4 “). In via orientativa, alla fine della
seconda elementare, della quarta elementare, alla fine della seconda media, alla fine del biennio superiore e del quarto anno della scuola superiore. Lo specialista traccia un bilancio diagnostico e prognostico finalizzato a valutare la rispondenza del profilo dinamico funzionale alle indicazioni nello stesso
delineate e alla coerenza tra le successive valutazioni, fermo restando che il “Profilo dinamico funzionale” è aggiornato, come disposto dal comma 8 dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992, a conclusione
della scuola materna, della scuola elementare, della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore.
Viene redatto da operatori socio-sanitari, docenti curricolari, docente di sostegno, genitori
dell’alunno (art. 12 commi 5 e 6 della L. 104/92).
Piano educativo individualizzato
Atto successivo al PDF, è redatto all'inizio (entro fine ottobre) di ogni anno scolastico dal GLH
operativo (team/consiglio di classe, ASL, genitori) ed è sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di
vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione
scolastica.
Deve contenere:
≈ Situazione iniziale, dedotta dall’osservazione iniziale dei docenti e dall’analisi sistematica svolta
nelle seguenti aree: comportamento con gli adulti, con i compagni, verso le attività proposte
≈ Autonomia personale e per gli spostamenti, nei compiti assegnati in classe, durante le lezioni in
classe
≈ Attenzione
≈ Motivazione
≈ Apprendimento
≈ Progetto di intervento per obiettivi generali (educativi e didattici), concordati con il team/
consiglio di classe
≈ Gli obiettivi specifici (riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali, agli obiettivi minimi stabiliti in sede collegiale) e i contenuti per aree disciplinari
≈ La metodologia di intervento che si intende attuare
≈ Gli eventuali progetti
≈ Le modalità di verifica e valutazione (non differenziata o differenziata) che si intendono utilizzare
Di tale piano deve essere data copia alla famiglia, fissando un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale il piano si intende accettato.
Relazione intermedia (primo quadrimestre) e di fine anno
Raccolte tutte le informazioni fornite da ciascun insegnante, la relazione intermedia e di fine
anno scolastico dell’insegnante di sostegno conterrà pertanto:
≈ Evoluzione dell’aspetto educativo rispetto alla situazione di partenza (in merito ad autonomia, socializzazione, apprendimento, ecc.)
≈ Evoluzione dell’aspetto didattico (giudizio sul livello di acquisizione di autonomie, di conoscenze e
competenze, materia per materia)
≈ Modalità dell’intervento di sostegno (particolari accorgimenti relazionali e didattici)
≈ Informazioni sull’eventuale intervento dell’educatore (partecipazione alla progettualità educativodidattica, modalità dell’intervento)
≈ Informazioni sulla collaborazione della famiglia e del personale ASL.
≈ Suggerimenti per la continuità dell’intervento educativo-didattico per il successivo anno scolastico.
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Personale preposto all’integrazione
Dirigente scolastico
Partecipa alle riunioni del “Gruppo di lavoro H”, è messo al corrente dalla Funzione strumentale/
referente sostegno sul percorso scolastico di ogni allievo diversamente abile ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari difficoltà nell’attuazione dei progetti. Fornisce al Collegio dei
docenti informazioni riguardo agli alunni in entrata ed è attivo nel favorire contatti e passaggio di informazioni tra le scuole e tra scuola e territorio.
Inoltre:
≈ Invita il Collegio dei docenti ad individuare la classe più idonea per l'integrazione dell'alunno disabile (lett. b art. 4 DPR 416/74)
≈ Individua, tra i docenti del Collegio, il coordinatore del Gruppo di lavoro per l’inclusione
dell’istituto
≈ In casi particolari di studenti in situazione di Handicap che devono affrontare l’Esame di stato,
richiede al MIUR “buste supplementari” in caso di forte handicap visivo
≈ Ha compiti: consultivi, di formazione delle classi, di assegnazione degli insegnanti di sostegno
≈ Cura i rapporti con gli Enti locali (Comune, Provincia, ASL, ecc…)
≈ Coordina tutte le attività.
Collegio docenti
È l’organismo che, nel procedere all’approvazione del POF corredato dal “Protocollo per
l’accoglienza e l’integrazione degli alunni in situazione di handicap” d’istituto, si assume l’incarico di
verificare la realizzazione degli obiettivi in essi contenuti.
Consiglio di classe/Team
In presenza di allievi diversamente abili il Consiglio di classe/Team dedica, ad ogni convocazione,
uno spazio adeguato alla progettazione e verifica progressiva del PEI. In tale fase del lavoro può rendersi necessaria ed è ammessa la presenza del referente H, dell’educatore ed eventualmente, se richiesto, degli esperti dell’ASL.
Per esigenze particolari è possibile la richiesta al dirigente scolastico di convocazione di Consigli
di classe/Team straordinari.
Relativamente al PDF, al PEI ed al “progetto di vita” dell’alunno diversamente abile, il Consiglio
di classe/Team ed ogni insegnante in merito alla sua disciplina, affiancati e supportati dall’insegnante
di sostegno, prendono visione dei documenti sopra indicati riguardanti l’anno scolastico precedente (e
della Diagnosi Funzionale) in modo da poter metter in atto, già dalle prime settimane del nuovo anno, le
strategie metodologiche necessarie ad un’osservazione iniziale attenta (test, lavori di gruppo, verifiche, colloqui, griglie) che consenta di raccogliere il maggior numero di elementi utili alla definizione del
PDF e del PEI e dell’intero progetto di vita.
Gruppo di lavoro per l’inclusione
È composto dal dirigente scolastico, dagli insegnanti di sostegno, dalla Funzione strumentale, e
quando necessario dagli operatori dei servizi, da due rappresentanti dei genitori, dal personale ATA.
E’ un gruppo di studio e di lavoro composto dall’insieme di quelle figure che operano nell’istituto e nelle
strutture del territorio ad esse collegate, che sono direttamente interessate nella gestione dei casi
di alunni diversamente abili. Esso è formato da una componente stabile e da una componente variabile,
in base alle esigenze contingenti e si perfeziona per diventare operativo ogni volta che siano presenti
all’interno dell’istituto alunni in situazione di handicap.
Propone e discute il progetto di integrazione d’istituto che indica, in merito alle situazioni di
handicap presenti nella scuola, gli interventi, i ruoli, i tempi, le modalità, gli strumenti e le risorse
strutturali. Le sue riunioni sono contemplate per programmare e valutare l’effettiva attuazione delle
attività specifiche indicate nel POF e nel progetto stesso e, insieme, di ridefinire quegli aspetti in essi
contenuti che richiedano una revisione laddove non dimostrino l’efficacia prevista.
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Compiti e competenze:
Esaminare i casi dei singoli alunni in situazione di handicap inseriti o da inserire nella scuola
Formulare proposte al dirigente scolastico per la richiesta degli insegnanti di sostegno
Ripartire con criteri congruenti le ore complessive di sostegno, assegnate all’inizio dell’anno scolastico alla scuola, tra gli alunni in situazione di handicap
Formulare richieste motivate, tramite l’istituto, per il fabbisogno urgente (attrezzature particolari, sussidi scolastici, contatti con centri di riabilitazione, con ASL e GLIP, accordi d’orario ecc.)
Pronunciarsi preliminarmente sulla bozza dei singoli “Piani educativi individualizzati” (PEI)
Concorrere alla formulazione del “Profilo dinamico funzionale” (PDF)
Stabilire contatti con il “Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale” (GLIP)
Concordare i criteri per la valutazione degli alunni in situazione di handicap.
Referente H/Funzione strumentale all’handicap
Collabora con il dirigente scolastico alla designazione degli insegnanti di sostegno e degli educatori da attribuire ai ragazzi diversamente abili tenendo conto delle garanzie di continuità che gli stessi possono dare
≈ Comunica al dirigente scolastico l’andamento dei progetti relativi agli alunni e collabora alla realizzazione del PDF, PEI nei tempi previsti
≈ Coordina il personale e si adopera per svolgere le attività di aggiornamento
≈ Coordina gli incontri con l’ASL e le famiglie
≈ Organizza eventuali progetti con le realtà scolastiche e lavorative territoriali esterne alla scuola
≈ Controlla la documentazione in ingresso, in itinere e predispone quella in uscita
≈ Coordina le attività di orientamento per i ragazzi disabili
≈ Tiene i contatti con gli operatori dell’ASL e dei Servizi sociali del territorio.
Docente curricolare
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Pone attenzione al potenziale dell’alunno e non solo al suo handicap
Adatta, quando è possibile gli obiettivi minimi concordati in sede di riunione di materia alla situazione particolare del ragazzo disabile, altrimenti prevede un programma differenziato, non riconducibile agli obiettivi minimi
Prevede di acquisire una formazione sulle tematiche attinenti l’integrazione per attivare strategie
metodologiche e didattiche che si possano attuare in classe anche senza l’intervento dei docenti
specializzati
E’ coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l’integrazione
Utilizza, quando è possibile, modelli modulari o unità didattiche definiti con chiarezza e in modo
analitico, da consegnare con anticipo all’insegnante di sostegno, che sarà facilmente in grado di
programmare i suoi interventi e alle famiglie che potranno aiutare nel pomeriggio i ragazzi.
Docente di sostegno
L'insegnante di sostegno: è un docente, fornito di formazione specifica, assegnato alla classe in
cui è presente l'alunno disabile. Non deve essere considerato l'unico docente cui è affidata l'integrazione (C.M. 250/1985; Nota n. 4088 2/10/02). La legge 104/1992 nell’art. 13 comma 6 cita: “Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla
programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei
consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 bis)”. Da cui emerge che:
≈ L’insegnante di sostegno è una risorsa per l’intera classe, non è l’unico assegnatario dell’allievo in situazione di handicap
≈ E’ assegnato alla classe quando è possibile assicurando la continuità educativa
≈ Partecipa alla programmazione didattico-educativa della classe
≈ Partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli alunni
≈ E’ di supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative e nell’adozione di metodologie individualizzanti
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Deve effettuare la conduzione diretta di interventi specializzati, centrati sulle caratteristiche e
sulle risorse dell’allievo, a partire dalla conoscenza di metodologie particolari che non sono in possesso dell’insegnante curricolare
Prevede accordi di programma con servizi socio-assistenziali, culturali e sportivi
Si occupa dell’orientamento dell’alunno disabile, favorendo la collaborazione tra il sistema scolastico e quello della formazione professionale
Può fare assistenza all’alunno disabile, (o come figura unica, o alternandosi con altri insegnanti)
durante l’esame di stato, se durante l’anno ha seguito l’alunno disabile ed ha fatto assistenza durante le prove di valutazione.
E’ richiesto dal Dirigente scolastico (art. 41 e 44 D.M. 331/98).
La quantificazione delle ore di sostegno necessarie risulta dalla “Diagnosi funzionale” e dal progetto formulato dal Consiglio di classe/Team.
Viene attivato un posto organico per il sostegno ogni 138 alunni frequentanti le scuole pubbliche
della provincia (art. 40 Legge 449/1997).
Il Dirigente scolastico può e deve richiedere (in caso di gravità dell'handicap) al Direttore Scolastico Regionale l'autorizzazione alla nomina di insegnanti in deroga al rapporto 1/138 (art. 35 comma 7 Legge 289/2002).
Assistenza specialistica
Nel caso in cui la situazione dell'alunno lo richieda, oltre ai docenti curricolari e di sostegno,
sono previste altre figure professionali per affrontare problemi di autonomia e/o di comunicazione. Si
tratta degli assistenti igienico-personali.
Il Dirigente scolastico ne fa richiesta all'Ente locale competente. La competenza è del Comune
(per le scuole materne, elementari e medie) e della Provincia (scuole superiori), art. 139 D.Lgs
112/1998).
L’assistenza di base comprende l'accompagnamento dell'alunno in situazione di handicap dall'esterno all'interno della scuola e negli spostamenti nei suoi locali. Comprende anche l'accompagnamento
ai servizi igienici e la cura dell'igiene personale. Devono provvedervi i collaboratori scolastici. Per svolgere questa mansione hanno diritto a frequentare un corso di formazione e a ricevere un premio incentivante (CCNL Comparto Scuola 15/02/01; nota MIUR n. 3390 del 30/11/01).
E’ responsabilità del Dirigente scolastico, nell'ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento, assicurare in ogni caso il diritto all'assistenza (nota MIUR n. 3390 del 30/11/01).
Nel caso in cui l'assistenza materiale non venga garantita, occorre diffidare con lettera il Dirigente scolastico a garantire tale servizio, pena la denuncia per il reato di interruzione di pubblico servizio. Gli alunni disabili hanno diritto al trasporto scolastico poiché costituisce un supporto essenziale
alla frequenza scolastica. Questo servizio è pertanto strumentale alla realizzazione del diritto allo
studio. La responsabilità è del Comune – art. 139 D.lgs 112/1998. Per la scuola dell'obbligo il servizio
deve essere concesso gratuitamente (art. 28 Legge 118/1971). Per ottenerlo, al momento dell'iscrizione bisogna segnalare alla scuola la necessità del trasporto, affinché questa si attivi tempestivamente
per la richiesta.
Famiglia
La famiglia deve essere coinvolta attivamente nel processo educativo dell’alunno. Il docente e
coordinatore del “Gruppo H” dell’istituto, congiuntamente allo psico-pedagogista, convoca la famiglia e
presenta l’insegnante di sostegno e il coordinatore della classe in cui l’alunno è stato inserito.
Esperti ASL
Partecipano agli incontri periodici, collaborano alle iniziative educative e di integrazione predisposte dalla scuola, verificano il livello e la qualità dell’integrazione nelle classi dell’istituto.
Il personale ATA
E’ utile individuare un referente che partecipi al gruppo H, qualora se ne ravveda la necessità, e
possa così fungere da punto di riferimento per tutto il settore H.
37
Iniziative e progetti per l’integrazione
Il “Gruppo di lavoro” ha stabilito una serie di obiettivi trasversali che connotano in senso formativo e educativo il percorso d’apprendimento degli alunni in situazione di handicap e che pongono in primo piano una serie di conquiste importanti per tutti, ma in particolar modo per chi non è dotato di tutti gli strumenti di cui avrebbe bisogno per crescere e per comunicare con gli altri.
Obiettivi trasversali
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Migliorare le capacità e i tempi di attenzione e di concentrazione
Utilizzare il computer
Conoscere linguaggi diversi
Sviluppare l’autonomia e la motivazione
Sviluppare le capacità di autocontrollo e di modulazione delle emozioni
Acquisire maggiore fiducia nelle proprie capacità e in se stessi (autostima)
Favorire la relazione con la classe attraverso attività di gruppo.
Gli obiettivi cognitivi individuati come fondamentali ai fini di un’effettiva integrazione sono:
Capacità di ascoltare e di comprendere
Capacità di utilizzare le conoscenze acquisite
Acquisire consapevolezza dell’errore
Capacità di risolvere problemi.
Per gli alunni
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Incentivare la partecipazione alla vita della comunità
Offrire maggiori opportunità d’integrazione nel gruppo classe
Superare le condizioni di disagio relative alle minorazioni
Attuare azioni educative ed interventi per una più efficace tutela del minore in situazione di handicap
Consentire a ciascun bambino di raccontarsi e di esprimere senza paura la propria diversità
Incentivare l’utilizzo, da parte degli alunni in situazione di handicap, degli strumenti multimediali
come facilitatori nelle attività di apprendimento
Supportare il processo di apprendimento mediante l’utilizzo di ausili e materiale didattico specifico
Implementare la partecipazione ad eventi organizzati al di fuori della scuola
Avviare la costruzione di un’identità integrata
Garantire il diritto di essere facilitati nell’apprendimento delle varie discipline, nel comunicare e
per studiare.
Per i genitori
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Implementare la partecipazione alla vita della scuola e al percorso scolastico dei figli
Organizzare incontri ed iniziative che coinvolgono le famiglie
Pianificare incontri tra i docenti del nuovo ordine scolastico (infanzia – primaria, primaria – secondaria di primo grado) e le famiglie degli alunni in situazione di handicap al fine di facilitare il passaggio degli alunni al nuovo ordine di scuola e attivare relazioni positive con i genitori dei suddetti
alunni
Pubblicizzare i percorsi educativi e didattici per sostenere i figli nell’iter scolastico
Trovare nell’istituzione scolastica un interlocutore con cui sia possibile comunicare sui temi più
importanti della vita scolastica dei figli.
Per i docenti
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Sviluppare dinamiche positive di relazione e orientare l’azione educativa verso l’accettazione, il confronto, il dialogo
Valorizzare le competenze già acquisite dall’alunno
Favorire la partecipazione degli alunni a tutte quelle attività fortemente socializzanti che verranno realizzate
38
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Favorire il progressivo utilizzo delle strategie didattiche e delle pratiche di insegnamentoapprendimento
Instaurare rapporti di costruttiva collaborazione tra gli insegnanti dei diversi gradi, fornendo
informazioni utili sugli alunni in situazione di handicap al fine di predisporre strategie idonee per
la futura integrazione
Conoscere quali software didattici possono essere utilizzati come supporto all’attività di apprendimento
Graduare l’utilizzo delle strategie didattiche e delle pratiche di insegnamento-apprendimento ai
bisogni degli alunni
Pubblicizzare, attraverso le pagine web del sito dell’istituto, le attività realizzate a favore
dell’integrazione di alunni in situazione di handicap
Reperire risorse professionali e strutturali per facilitare gli apprendimenti e l’integrazione
Promuovere la diversità come elemento di crescita, disponibilità al confronto e al dialogo al fine di
realizzare una convivenza costruttiva
Realizzare l’accoglienza come previsto dai dispositivi elaborati dall’istituto
Adeguare i curricoli e le progettazioni alle abilità raggiunte dagli alunni
Offrire un punto di riferimento per i genitori
Facilitare il più possibile la comunicazione tra le famiglie e la scuola.
Attività
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Visione ed attenzione dei progetti attivati nell’istituto al fine di conoscere quali interventi vengono attuati per una reale integrazione e la loro efficacia
Raccolta, diffusione, archiviazione e tabulazione dei materiali, degli strumenti e dei software didattici presenti nell’istituto relativi alla disabilità
Cura della normativa relativa all’integrazione scolastica
Ricerca e documentazione relativa ai software didattici e a sussidi specifici per gli alunni in situazione di handicap
Sintesi delle esperienze realizzate a favore dell’integrazione di alunni in situazione di handicap ed
inserimento delle stesse nelle pagine web del sito dell’istituto
Predisposizione, in raccordo con le funzioni strumentali, delle modalità attuative per uscite scolastiche di sezioni di scuola dell’infanzia o classi di scuola primaria e secondaria di primo grado frequentati dagli alunni in situazione di handicap
Acquisto di sussidi e materiale didattico per gli alunni diversamente abili della scuola dell’infanzia,
della scuola primaria e secondaria di primo grado
Formulazione e applicazione del “Protocollo di accoglienza e integrazione”
Formulazione, con il supporto di uno specialista, di moduli e documenti informativi per le scelte
che devono compiere i genitori
Organizzazione di un calendario di incontri con gli enti e gli operatori socio-sanitari che operano
sul territorio o hanno in carico gli alunni per acquisire informazioni sulle opportunità da questi offerte alla scuola.
39
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PROGETTO INTERCULTURA
PREMESSA
In una realtà sociale e culturale che va acquisendo e consolidando caratteri sempre più legati a
modelli di multiculturalismo e, in generale, “multietnici”, dovuti a fenomeni di globalizzazione, europeizzazione e allargamento dell’Unione Europea, trasformazione dei linguaggi e dei media, nonché processi di trasformazione delle competenze territoriali (decentramento, autonomia), è necessario sviluppare forme di integrazione sociale ed entrare in una logica di apertura al confronto con culture e
tradizioni diverse, onde favorire il dialogo e la convivenza. Da tale contesto “strutturalmente dinamico”, deriva che anche e soprattutto l’istituzione scolastica, e soprattutto essa, proprio per il delicato
ruolo di mediazione e socializzazione che svolge nella formazione di “cittadinanza attiva” e nello sviluppo di forme democratiche di convivenza ed uguaglianza, si confronti con tali cambiamenti sociali e avvii nuove forme di ricerca pedagogica, collegate all’accoglienza e all’integrazione, nonché
all’apprendimento della lingua italiana quale seconda lingua affinché possano essere rimosse le barriere
culturali e linguistiche e facilitare, altresì, la comunicazione interculturale.
In rapporto a tali realtà nuove con le quali l’istituzione scolastica deve confrontarsi, l’I.C.
“Giovanni Paolo II” ha sviluppato un progetto collegato alle prospettive interculturali riguardo ai saperi e alle competenze, che tra i suoi requisiti prevede la definizione di un Protocollo di accoglienza che
pianifichi le azioni di inserimento degli alunni stranieri e che evidenzi criteri, principi, prassi condivise
e obiettivi collegati al progetto stesso.
Il Protocollo costituisce uno strumento di lavoro flessibile e deve essere verificato periodicamente sulla base delle esperienze effettuate. Nella definizione e gestione del Protocollo, il Dirigente
scolastico svolgerà il proprio ruolo di promozione e di coordinamento, predisponendo gli strumenti attuativi della proposta formativa ed assicurando, altresì, il regolare espletamento degli atti relativi
all’iscrizione, in sintonia con le normative vigenti (DL 297/’94, Circolare n. 205/’90, DPR 394/’99).
Per la stesura del presente lavoro, si è fatto riferimento alle “Linee guida per l’accoglienza e
l’integrazione degli alunni stranieri” (Marzo2006) e a “La via italiana per la scuola interculturale e
l’integrazione degli alunni stranieri “(Ottobre 2007).
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
a.
b.
c.
d.
Il protocollo definisce prassi condivise di carattere:
Amministrativo (iscrizione);
Comunicativo e relazionale ( prima conoscenza);
Educativo-didattico (assegnazione alla classe, accoglienza, intercultura);
Sociale ( rapporti con il territorio);
OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
a.
b.
c.
d.
e.
definire procedure condivise all’interno dell’Istituto in tema di accoglienza di alunni stranieri;
facilitare l’ingresso di soggetti appartenenti ad altre nazionalità nel nostro sistema scolastico;
favorire un clima di accoglienza scolastica che rimuova gli ostacoli all’integrazione;
costruire un contesto favorevole all’incontro con le culture diverse;
promuovere un circuito comunicativo fra scuola e territorio per trattare i temi della società
“multietnica “
40
AREA AMMINISTRATIVA
Procedura di Iscrizione
In questa fase gli uffici di segreteria provvedono a
− scrivere i minori
− raccogliere la documentazione relativa alla precedente scolarità, qualora sia esistente, oppure richiedere l’autocertificazione, secondo DPR 403/98;
− richiedere l’attestazione delle vaccinazioni obbligatorie;
− acquisire l’opzione se avvalersi o meno della religione cattolica;
− individuare, tra il personale ATA, un incaricato del ricevimento delle iscrizioni ;
L’iscrizione può essere richiesta in qualsiasi momento dell’anno scolastico. (DPR 394/99 – C.M
23/03/2000 N.87)
AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE
Dopo questa prima fase legata all’iscrizione, gli uffici di segreteria provvedono a fissare un appuntamento tra un docente, l’alunno e la famiglia al fine di presentare l’organizzazione della scuola,
rilevare la situazione di partenza dell’alunno e raccogliere informazioni sulla storia scolastica dello
studente, sulla sua biografia relazionale-affettiva e sul processo migratorio della famiglia. Vengono,
inoltre, individuate le aspettative della famiglia rispetto alla nuova istituzione scolastica. In questo
momento relazionale si stabilisce un patto educativo/formativo con la famiglia straniera considerata
come partner educativo tout court.
Verrà, inoltre, fornito materiale (schede esplicative) plurilingue per una prima informazione sul
sistema scolastico dell’Istituto.
AREA EDUCATIVO-DIDATTICA
Dopo questa fase, il referente per l’Orientamento convoca il Coordinatore della potenziale classe di appartenenza e valuta con quest’ultimo, avendo sempre come punto d’orientamento le disposizioni
normative contenute nell’articolo 45 del DPR 394/’99, l’assegnazione della classe, basandosi sull’età
anagrafica e sulle eventuali richieste dello studente, tenendo conto, ovviamente, di ulteriori criteri
quali le competenze e le abilità, il titolo di studio posseduto e l’ordinamento degli studi del Paese di
provenienza.
Le proposte formulate vengono sottoposte al Dirigente Scolastico che, dopo aver esaminato gli
esiti del colloquio e del percorso scolastico dello studente, decide l’iscrizione alla “classe corrispondente” all’età anagrafica, salvo che deliberi l’iscrizione ad una classe diversa sulla base a) della situazione globale della classe; b) del numero di alunni per classe; c) della presenza di alunni H, valutando,
eventualmente il possibile appoggio dell’insegnante di sostegno; d) dei percorsi o progetti attivati;
In seguito a tale valutazione d’insieme, verranno assegnati gli alunni alle rispettive classi.
Il Consiglio di Classe
predispone l’attività di accoglienza e provvede
a individuare e organizzare modalità di semplificazione e facilitazione linguistica attraverso metodologie flessibili e/o percorsi individualizzati di alfabetizzazione.
Provvede, ove sia necessario, alla formazione di un percorso individualizzato che contempli la
temporanea sostituzione della frequenza di alcune discipline con percorsi intensivi di alfabetizzazione
da effettuarsi fuori dalla classe.
ACCOGLIENZA
Nella fase dell’Accoglienza occorre prestare attenzione al “clima relazionale, considerare
l’eventuale possibilità di affiancare al nuovo alunno uno o più compagni tutor che lo aiutino ad inserirsi
nel nuovo ambiente, progettare esperienze che sviluppino la conoscenza di sé e il riconoscimento della
propria identità e storia, “evitando, però, ogni fissazione rigida di identità culturale”, riconoscendo il
valore delle culture diverse rispetto a quella di appartenenza.
41
VALUTAZIONE
Nel processo di valutazione, occorrerà tenere conto di eventuali situazioni di svantaggio linguistico e dei tempi di apprendimento dell’Italiano come L2.
Il lavoro svolto dagli alunni nei Corsi di alfabetizzazione andrà considerato come parte integrante della valutazione di Italiano e/o, comunque, della valutazione complessiva del percorso scolastico
dell’alunno.
La valutazione di alunni stranieri deve, infine, fare riferimento ad una pluralità di elementi quali,
ad esempio, il percorso scolastico precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le competenze e le abilità acquisite.
Per valutare il livello di competenza si potranno utilizzare i parametri di valutazione del “Quadro
Comune Europeo”attraverso schede linguistiche, matematiche, test.
ITALIANO COME SECONDA LINGUA
Componente essenziale del processo di integrazione e dell’appartenenza alla comunità è
l’apprendimento della lingua italiana che deve mirare all’acquisizione di un lessico di base che permetta
la comunicazione. Al fine di sviluppare l’apprendimento di questa lingua della comunicazione dovranno
essere costruiti contesti comunicativi di socializzazione linguistica, avvalendosi anche dell’aiuto dei
compagni “italofoni”.
Altro genere di attività, più specifica, collegata a laboratori di Ital2, personalizzazioni del curricolo e adattamenti del programma, dovrà esser sviluppata nell’approccio ad una Lingua di studio che,
per ovvie ragioni, implica tempi d’apprendimento assai più lunghi.
In tale fase occorrerà provvedere all’ individuazione di “modelli organizzativi di riferimento, alla
definizione dei ruoli dei facilitatori linguistici sia esterni (in collaborazione con Enti Locali, Università,
iniziative con fondi FSE), sia interni, attraverso docenti con funzione strumentale e docenti formati
nella didattica dell’Ital2, nonchè all’elaborazione di materiali e strumenti di lavoro (trasmissioni televisive, testi semplificati – cartelloni, alfabetieri , carte geografiche- Video e CD ROM, modelli di test,
materiali di Ital2, testi in lingua originali, bilingui, dizionari linguistici)”.
AREA SOCIALE
Nella consapevolezza che l’istituzione scolastica opera ed educa in un contesto di autonomia, in
una società più complessa, ricca di storie e di bisogni sociali, è necessario promuovere una piena integrazione degli alunni, inserendoli in un più vasto contesto sociale.
ORIENTAMENTO
Inoltre, l’istituzione scolastica deve assicurare agli studenti stranieri un percorso orientativo
completo e continuativo affinché possano provvedere ad adeguate scelte scolastiche e lavorative, cercando, altresì, di contenere i rischi di dispersione e di abbandono scolastici.
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MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
La valutazione costituisce un momento fondamentale del processo educativo ed assume un carattere informativo e formativo nei confronti di ciascun alunno e delle famiglie, così da poter promuovere
quella positiva interazione tra scuola e famiglia e favorire l’azione di recupero e lo sviluppo delle abilità da acquisire. La verifica intermedia e finale scandisce i ritmi dei graduali traguardi che vengono
conseguiti attraverso lo svolgimento delle singole attività didattiche, finalizzate all’acquisizione e al
potenziamento di specifiche abilità e competenze. Osservazioni sistematiche, continue e costanti del
processo di apprendimento dell’alunno, costituiscono gli elementi essenziali della valutazione finale che
trova a conclusione del ciclo biennale uno specifico momento di comunicazione all’estero.
Le verifiche intermedie riguardano l’iter didattico seguito e sono di vario tipo: interrogazione orale,
prova scritta, discussione orale, relazione, test, questionario, prova oggettiva di profitto, domanda di
tipo “vero-falso”, a scelta multipla, saggio breve, lavoro di gruppo.
La valutazione del processo di apprendimento e formativo sarà riportata sul registro personale, su
apposite griglie di rilevazione periodiche e sulla scheda personale. A partire dall’anno in corso si dovrà
tener conto delle novità introdotte dalla legge 169 del 30.10.2008 (ex D. L. 137/2008).
Secondo tale legge la valutazione degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite dovrà essere espressa in decimi. Inoltre l’Art. 2 reintroduce il voto in condotta che se inferiore a sei decimi determinerà la non ammissione al successivo anno di corso o all'esame
conclusivo del ciclo. Rimane valido l’obbligo di frequenza di almeno tre quarti del monte orario annuale
previsto dal D. LGS. 59/2004
I Consigli di Classe, rispettando i criteri deliberati dal Collegio Docenti, al termine del I° Quadrimestre redigono un foglio informativo, disciplinare e comportamentale, per le famiglie. Alla fine
dell’anno scolastico redigono la scheda di valutazione, che registra anche le competenze acquisite. Il
materiale valutativo viene compilato utilizzando supporti informatici. Anche l’azione didattica ed educativa complessiva svolta dall’Istituzione scolastica viene valutata attraverso il monitoraggio del Piano
dell’Offerta Formativa, tenendo in considerazione la congruenza tra finalità, obiettivi e risultati conseguiti.
Il Collegio dei docenti ha deliberato i criteri per l’applicazione della valutazione le cui griglie sono
allegate al presente documento.
43
44
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
“conoscere per vivere in salute”
FINALITA’
Il progetto prevede un percorso di sensibilizzazione e di approccio alle specifiche conoscenze di
base per la formazione di una cultura della prevenzione basata sull’acquisizione di consapevoli e positivi stili di vita: la salute deve essere intesa in senso globale, come benessere psicofisico e non solo come assenza di malattie.
La seconda parte del progetto, destinato agli alunni delle classi seconde e terze della scuola secondaria di I° grado, sarà incentrata sulla prevenzione primaria della dipendenza da droghe, da alcool e
dal fumo.
OBIETTIVI
− Favorire l’analisi e la riflessione di sé;
− Favorire l’analisi sulla diffusione delle droghe, sui bisogni e sulle motivazioni che portano all’uso di
droghe, e alcool;
− Promuovere corretti stili di vita;
− Promuovere una maggiore consapevolezza sulle problematiche adolescenziali;
− Facilitare l’espressione dei propri sentimenti;
− Incoraggiare la condivisione di problemi e il confronto di esperienze;
− Rafforzare la fiducia di essere ascoltati ed accettati;
− Promuovere comportamenti idonei alla difesa del proprio organismo;
− Conoscere l’importanza e l’utilità dei vaccini;
− Conoscere i danni del fumo e delle droghe;
− Far superare cattive abitudini alimentari;
− Promuovere un atteggiamento positivo verso il cibo;
− Sviluppare comportamenti più consapevoli e autonomi;
− Promuovere l’acquisizione di sane abitudini alimentari, incrementando il consumo di frutta e verdura.
− Conoscere la composizione di una varia, sana, e corretta alimentazione che valorizzi la stagionalità,
la produzione locale, i piatti tipici e il biologico;
− Conoscere la relazione tra alimentazione e salute;
− Comprendere le cause dei disturbi del comportamento alimentare tra i giovani (anoressia e bulimia).
ATTIVITA’
Incontri per fornire informazioni scientifiche corrette su temi specifici e interventi di prevenzione per stimolare comportamenti alimentari consapevoli.
Prevenzione nei riguardi dell’obesità come causa di moltr malattie croniche.
Coinvolgimento dei genitori tramite esperienze informative con la collaborazione di soggetti istituzionali impegnati nell’educazione e nella formazione del territorio (ASL di Paternò).
Monitoraggio sulla vaccinazione del Papilloma virus, da quest’anno estesa anche agli alunni del primo
anno della scuola secondaria.
DESTINATARI
Tutti gli alunni dell’Istituto
TEMPI
Intero anno scolastico
45
PROGETTO UNPLUGGED
Unplugged è un programma scolastico di prevenzione dell’uso di sostanze rivolto ad adolescenti di
età compresa tra i 12 e i 14 anni, elaborato in base al modello dell’influenza sociale da esperti di sette
paesi europei.
Poiché è stato dimostrato che i programmi di prevenzione basati esclusivamente su conoscenze ed
informazioni non sono efficaci nel modificare le attitudini ed i comportamenti, sono stati elaborati
altri modelli di intervento che hanno un approccio molto più ampio ed evitano l’impiego delle sole informazioni.
I nuovi programmi si basano sul modello dell’influenza sociale.
Che cosa è Unplugged?
Il programma:
−
Ha come oggetto l’uso di tabacco, alcol, cannabis e altre sostanze psicoattive
−
Ha l’obiettivo di prevenire l’inizio dell’uso di sostanze e/o ritardare il passaggio all’uso sperimentale e regolare
−
Si basa sul modello dell’influenza sociale e integra attività basate sulle life skills con attività
focalizzate sul credo formativo. Con l’espressione life skills si indica l’insieme delle abilità
utili per affrontare la vita, tra cui l’abilità di apprezzare e rispettare gli altri, di creare relazioni positive con la famiglia e gli amici, di ascoltare e comunicare in maniera efficace, di
fidarsi degli altri e di assumersi le proprie responsabilità.
−
È interattivo
−
Si rivolge ad adolescenti di età compresa tra i 12 e i 14 anni, poiché questa è la fascia di età
in cui i ragazzi iniziano a sperimentare le sostanze in particolare il tabacco, l’alcol o la cannabis
−
È costituito da dodici unità da integrare nel curriculum scolastico
−
È condotto da insegnanti specificatamente formati in un corso di formazione. La formazione
degli insegnanti è una componente fondamentale ai fini della qualità dell’applicazione del modello e dei suoi contenuti.
L’efficacia di Unplugged
Lo studio di EU-Dap (European Drug Addiction Prevention trial) ha dimostrato l’efficacia di Unplugged.
A tre mesi dalla fine del programma gli alunni Unplugged avevano il 30% in meno di probabilità di
fumare sigarette (quotidianamente) o di bere fino a al punto di ubriacarsi e il 23% in meno di probabilità di fare uso di cannabis nell’ultimo mese, rispetto agli studenti di controllo.
Come è strutturato Unplugged?
Le unità del programma si focalizzano su tre differenti componenti:
1.
Conoscenze e atteggiamenti
2.
Abilità interpersonali
3.
Abilità intrapersonali
Struttura dei capitoli dedicati all’unità
Le dodici unità dell’Unplugged sono strutturate in maniera standard, come di seguito presentato:
1.
Titolo
2.
Breve cenno sull’unità
3.
Obiettivi
4.
Cosa ci serve
5.
Suggerimenti per lo svolgimento dell’attività
6.
Apertura
7.
Attività principali
8.
Chiusura
9.
In breve
46
Strutturazione delle unità
UNITÀ
1
2
TITOLO
ATTIVITÀ
OBIETTIVI
OGGETTO
Apertura di
Unplugged
Presentazione del
Introduzione al programma, definizione di obiettivi e regole per le
unità, riflessione sulle conoscenze
relative alle sostanze
Conoscenze
Fare o non
fare parte di
un gruppo
Gioco di situazione,
discussione plenaria,
Riflessione sull’appartenenza al
gruppo, sulle dinamiche e
sull’influenza del gruppo sul singolo
Abilità
Riflessione sui fattori di rischio e
di protezione che influiscono
sull’uso di sostanze
Conoscenze
Valutazione critica delle informazioni, riflessione sulle differenze tra le proprie opinioni
e i dati oggettivi, e correzione
Credo
programma, lavoro
di gruppo, contratto di classe
e attitudini
interpersonali
gioco
3
4
5
6
7
Scelte:
alcol, rischio
e protezione
Lavoro di gruppo,
Le tue opinioni
riflettono la
realtà?
Discussione plenaria, lavoro di gruppo, gioco
collage, gioco
Tabagismo –
Informarsi
Quiz, discussione
Esprimi te
stesso
Gioco, discussione
Get up,
stand up
Discussione plenaria, lavoro di
gruppo, gioco
plenaria, gioco
delle norme sbagliate
Informazione sugli effetti del fumo, differenziazione tra effetti
attesi e reali, tra effetti a breve e
a lungo termine
e attitudini
normativo
Conoscenze
e attitudini
Riflessione sulla comunicazione
delle emozioni, distinzione tra comunicazione verbale e non verbale
Abilità
Promozione dell’assertività e del
rispetto per gli altri
Abilità
Gioco di ruolo, giochi, discussione plenaria
Riflessione su come entrare in contatto con gli altri, su come reagire
a giudizi positivi
Abilità
Lavoro di gruppo,
quiz
Informazione sugli effetti positivi
Conoscenze
Capacità di
affrontare le
situazioni
Discussione plenaria, lavoro di gruppo
e negativi dell’uso di sostanze
Riflessione su come affrontare le
situazioni e le proprie debolezze
Soluzione dei
problemi
e capacità
decisionali
Discussione plenaria, lavoro di gruppo
Promozione della capacità di soluzione dei problemi, del pensiero
creativo e dell’autocontrollo
Abilità
Definizione
di obiettivi
e chiusura
Gioco, lavoro di
gruppo, discussione
plenaria
Riflessione su obiettivi a lungo e a
breve termine, valutazione del
programma
Abilità
plenaria, lavoro di
gruppo
intrapersonali
interpersonali
di ruolo
8
9
10
11
12
Party tiger
Droghe Informarsi
47
interpersonali
e attitudini
Abilità
intrapersonali
intrapersonali
intrapersonali
Materiali
Il docente disporrà di un manuale di istruzione; ad ogni studente verrà dato un quaderno delle attività. Il manuale è anche abbinato ad una serie di 37 carte da usare durante le attività dell’Unità 9. Le
carte vengono usate dall’insegnante per condurre un gioco durante il quale gli studenti acquisiscono
informazioni su effetti e rischi per la salute dell’uso di sostanze.
Tempi
Le attività si svolgeranno durante le ore curricolari di matematica e saranno divise in dodici unità
da 1 h ciascuna in cui si prevede una parte iniziale di preparazione dell’ambiente di gioco/lavoro.
Esempi di carte
48
CONTINUITA’ DIDATTICA, ORIENTAMENTO,
DISPERSIONE SCOLASTICA
PREMESSA
La continuità didattica è uno dei pilastri del processo educativo e costituisce il filo conduttore
che unisce i diversi ordini di scuola e collega il graduale progredire e svilupparsi dello studente, soggetto in formazione, al fine di rendere più organico e consapevole il percorso didattico-educativo
dell’alunno.
Il progetto si esplica in due momenti: il primo è rivolto agli alunni della Scuola Primaria e
dell’Infanzia e prevede esperienze didattiche interdisciplinari su tematiche concordate anche attraverso attività comuni; il secondo è rivolto agli alunni della Scuola Media e prevede eventuali forme di
interazione didattica con Istituti Superiori di II° grado. L’orientamento educativo didattico destinato
in particolar modo agli alunni che frequentano la classe terza della scuola secondaria di primo grado, si
realizza attraverso colloqui con la psicologa, visite presso gli Istituti di scuola secondaria di 2° grado,
partecipazione alle diverse attività, progetti e laboratori che gli Istituti superiori organizzano per
rendere visibile i propri indirizzi di studio ed il proprio P.O.F., partecipazione attiva alla giornata
dell’Orientamento organizzata dal nostro Istituto al fine di offrire agli alunni un ventaglio di opportunità di crescita didattica ed educativa, che rendono le scelte degli alunni consapevoli e congruenti con
le proprie attitudini e potenzialità.
Destinatari:
Alunni
Il progetto ha inizio nella scuola dell’Infanzia e nella scuola Primaria, si espleta in maniera graduale
nella scuola secondaria di primo grado ed approda alla Scuola Superiore come scuola di arrivo; in particolare i ragazzi delle classi ponte verranno coinvolti in attività comuni che vedranno lavorare insieme
gli alunni della scuola dell’infanzia con gli alunni delle classi prime della scuola primaria, gli alunni delle
classi quinte con gli alunni delle classi prime della scuola secondaria di secondo grado, mentre i ragazzi
delle classi terze della scuola secondaria di primo grado saranno coinvolti nella frequenza di laboratori e progetti organizzati appositamente dalle Scuole Superiori.
Genitori
− Coinvolgere le famiglie nelle problematiche educative, attraverso la sensibilizzazione, la partecipazione alla vita della scuola.
− Coinvolgere i genitori in laboratori e renderli partecipi della vita della scuola anche con
l’organizzazione di mostre ed eventi.
− Sollecitare le famiglie ad un atteggiamento più responsabile nei confronti dei propri figli interagendo positivamente con il territorio.
− Favorire nei genitori delle modalità comunicative che aiutino i propri figli a sentirsi compresi e accettati superando barriere e conflitti.
Finalità :
Favorire concretamente il passaggio degli alunni della scuola elementare alla scuola secondaria di
primo grado e da questa alla scuola superiore, anche per prevenire disagi ed insuccessi.
Obiettivi:
− Prevenire e limitare lo svantaggio utilizzando opportunità molteplici che motivino maggiormente gli
alunni;
− Consolidare la continuità tra la Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado e tra
Scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado facilitando il passaggio degli
alunni tra i diversi ordini di scuole;
− Promuovere e sviluppare negli insegnanti la capacità di lavorare insieme su obiettivi e contenuti comuni;
− Migliorare ed accrescere la padronanza delle nuove tecnologie.
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Modalità di svolgimento:
− individuazione concreta di un argomento interdisciplinare;
− studio, approfondimento e produzione, nelle singole classi, di materiale in relazione ai contenuti
proposti;
− incontri tra gli alunni delle classi interessate;
− incontro finale di scambio delle esperienze realizzate;
− condivisione degli elaborati
Mezzi, strumenti:
−
−
−
−
−
−
testi di vario genere;
computer;
laboratorio musicale e artistico;
materiale cartaceo di facile consumo;
macchina fotografica;
LIM;
Esperti
Eventuali collaborazioni con insegnanti coinvolti nel progetto di continuità-orientamento provenienti
dagli istituti secondari superiori.
Modalità di diffusione dei risultati
− cartelloni testimonianti l’esperienza svolta;
− fotografie e film;
− partecipazione a mostre finali con esposizione del materiale prodotto;
Materiale didattico prodotto
Gli alunni saranno chiamati a produrre dispense e schede di osservazione, cartelloni documentativi
dell’esperienza svolta, etc.
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“IL LUOGO DEL FARE”
Il progetto è incentrato sul ruolo che la Musica, in un Istituto Comprensivo ad indirizzo musicale,svolge nel veicolare comportamenti, regole e valori indispensabili non solo per un pieno e consapevole
inserimento degli alunni nella società, ma anche per la costruzione dell’identità di ciascuno.
Esso vuole sostenere in maniera decisiva il Piano di Miglioramento che il nostro Istituto persegue, in
particolare per ciò che riguarda lo sviluppo delle competenze di cittadinanza e il miglioramento delle
performance nelle prove Invalsi. Al contempo esso si pone come percorso strategico per contrastare il
fenomeno della dispersione scolastica e come piattaforma in cui inserire obiettivi che facilitano
l’orientamento e la continuità.
Ci si concentrerà sulla possibilità di sviluppare il talento di ciascuno esercitando la creatività nella
realizzazione pratica di strumenti musicali in miniatura e produzioni artistiche che appartengono alla
tradizione del nostro territorio. Sarà indispensabile un ambiente che accolga contestualmente artigiani, musicisti, alunni insegnanti, genitori e che attraverso l’impiego del digitale, preveda attività di progettazione e produzione di oggetti e storie. Gli oggetti costituiranno dei gadgets di promozione del
territorio che immessi sul mercato potranno fornire risorse di autofinanziamento, mentre i prodotti
multimediali saranno fruibili anche online attraverso una piattaforma web articolata (sito, blog e forum) per la condivisione e lo scambio di esperienze.
Lo sfondo musicale sarà il veicolo che renderà possibile l’acquisizione e lo sviluppo delle competenze
chiave di cittadinanza che permettono agli alunni di sentire come necessario il bisogno del rispetto
delle regole condivise, la percezione dell’altro come risorsa per il bene comune, la consapevolezza
dell’importanza della collaborazione e il contributo personale per la realizzazione di un progetto.
Gli insegnanti all’interno della propria disciplina fisseranno obiettivi di continuità con il Progetto
facendo in modo che la Musica diventi una disciplina trasversale ai diversi percorsi didattici. Il coinvolgimento degli artigiani, musicisti ed esperti del settore attiverà negli alunni comportamenti legati
alla valorizzazione delle tradizioni e all’importanza del lavoro artigianale.
FINALITA’ GENERALI:
− Acquisire e sviluppare competenze chiave di cittadinanza
− Rispettare regole condivise
− Percepire l’altro come risorsa
OBIETTIVI SPECIFICI:
− Sviluppo della conoscenzafattuale,concettuale, procedurale, metacognitiva
− Sviluppo del pensiero computazionale mediante diagramma di flusso e testi regolativi
− Saper Ascoltare e riprodurresuoni
− Sapersi orientare nello spazio
− Saper produrre e decodificare testi regoloativi
− Conoscenza e uso dei materiali adatti alla costruzione di strumenti musicali
− Costruzione di strumenti musicali e adoperarliper
− Accompagnare un semplice canto.
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EDUCAZIONE AMBIENTALE
“La mia scuola...al servizio dell’ambiente”
FINALITA’
− Acquisire la consapevolezza del rapporto uomo-ambiente;
− Incrementare nell’alunno il senso di responsabilità, rispetto e salvaguardia verso l’ambiente.
OBIETTIVI
− Conoscere l’ambiente circostante;
− Rispettare l’ambiente;
− Conservare il patrimonio artistico ed ambientale del territorio;
− Prendere coscienza del degrado ambientale;
− Promuovere atteggiamenti corretti verso le cose, gli altri esseri viventi, se stessi.
ATTIVITA’
− Visite guidate in ambito territoriale e viaggi d’istruzione;
− Esplorazione e ricerca diretta;
− Utilizzazione di laboratori;
− Incontri con esperti esterni;
− Partecipazione a manifestazioni conclusive;
− Ricerche storiche ed analisi dei documenti;
− Interviste a persone del luogo;
− Ricerche sulle tradizioni culinarie del territorio.
DESTINATARI
Tutti gli alunni dell’Istituto
TEMPI
Intero anno scolastico
BIBLIOTECA
FINALITA’
− Promuovere un atteggiamento positivo nei confronti della lettura,
− stimolare gli alunni ad un rapporto creativo e costruttivo con il libro
− supportare le attività curriculari e opzionali.
OBIETTIVI
−
−
−
−
−
Valorizzare la biblioteca scolastica
Trasmettere il piacere per la lettura
Educare all’ascolto, alla convivenza e alle regole
Scoprire il linguaggio visivo
Conoscere il libro nelle sue parti
ATTIVITA’
Visita in biblioteca
Attività di prestito
Scheda di gradimento per gli alunni
DESTINATARI
Alunni della Scuola Secondaria di I° grado
TEMPI
Da ottobre a maggio
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EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’
PREMESSA
Da un’analisi dei prerequisiti è emerso che la popolazione scolastica ha acquisito in maniera superficiale se non fuorviante il concetto di legalità, tanto che spesso certi fenomeni illegali sono visti come
valori positivi della società, o fenomeni naturali da accettare passivamente. Per tali motivi sembra ragionevole che nel corso degli studi obbligatori i ragazzi debbano conoscere ed analizzare tali realtà, in
apparenza “normali”, affinché essi stessi, protagonisti del loro tempo, possano partecipare in maniera
consapevole all’opera di trasformazione e di rinascita della società.
FINALITA’
− Formare operatori scolastici che, attraverso la conoscenza del territorio in cui operano, siano consapevoli promotori di legalità e valori democratici.
− Far scoprire ai ragazzi il concetto di legalità, nella sua accezione più profonda, attraverso esperienze di cooperazione per la realizzazione di obiettivi comuni.
− Promuovere nel territorio lo sviluppo dei valori della democrazia e della legalità.
OBIETTIVI GENERALI
− Ricercare i bisogni e proporre risposte educative adeguate alle aspettative del territorio.
− Conoscere le regole ed i principi sui quali si costituisce la società civile.
− Sviluppare una coscienza civile nell’ambito territoriale anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, delle associazioni di volontariato, delle forze dell’ordine e di esponenti significativi delle
Istituzioni.
− Scoprire il diritto alla sicurezza stradale.
− Scoprire l’importanza del vivere insieme in modo pacifico.
OBIETTIVI SPECIFICI
Docenti e genitori
− Ricercare i bisogni e proporre risposte educative adeguate alle aspettative del territorio.
Alunni
− Conoscere le regole ed i principi sui quali si costituisce la società civile.
− Scoprire il diritto alla sicurezza stradale.
− Scoprire l’importanza del vivere insieme in modo pacifico.
− Sviluppare una coscienza civile nell’ambito territoriale anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie, delle associazioni di volontariato, delle forze dell’ordine e di esponenti significativi delle
Istituzioni.
TEMPI
Intero anno scolastico
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VISITE DIDATTICHE
E
VIAGGI D’ISTRUZIONE
FINALITÀ
Le visite didattiche presso aziende, mostre, musei, località di interesse storico o naturalistico, e i
viaggi d’istruzione nel territorio regionale concorrono alla realizzazione degli obiettivi cognitivi generali e specifici delle singole discipline.
Sono dunque funzionali all’attività didattica ed educativa, in quanto forniscono agli alunni tutto quel
materiale culturale e formativo, che stimola la rielaborazione delle esperienze effettuate.
Scuola dell’Infanzia
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Parco dell’Etna: escursione nel bosco
Visita ad un vigneto e ad un oleificio
Parco avventura -Pineta di Nicolosi
Parco “La casa delle farfalle”
Esperienza sulla neve
Rappresentazione teatrale
Etnapolis: “Il villaggio di natale”
Scuola Primaria
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Visite ad aziende agrituristiche (classi prime, seconde e terze - orario scolastico)
Museo del giocattolo (classi seconde - orario scolastico)
Vigili del fuoco (classi terze, quarte e quinte - orario scolastico)
Spettacoli cinematografici (classi terze - orario scolastico)
Spettacoli teatrali (classi quarte - orario scolastico)
Libreria Motta (classi terze, quarte e quinte - orario scolastico)
Maristaeli (classi terze e quarte - orario scolastico)
Catania: i luoghi agatini (classi terze, quarte e quinte - orario scolastico)
Giro dell’Etna con trenino FCE (classi quinte - orario scolastico)
Randazzo (classi quinte - intera giornata)
Siracusa (classi quinte - intera giornata)
Piazza Armerina (classi quinte - intera giornata)
Azienda dolciaria “Dolfin” (classi seconde, terze e quarte - orario scolastico)
Scuola Secondaria di I° grado
• Giarre - Museo del presepe - e Catania - centro storico - (incluso Museo Emilio Greco e Belliniano)
intera giornata
• Musical “L’urlo del silenzio” presso il teatro Metropolitan di Catania in occasione della Giornata della Memoria.
• Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania - (classi terze, orario scolastico)
• Spettacolo teatrale su Arsenio Lupin presso il teatro Metropolitan di Catania
• Ludum Museo delle scienze di Catania (classi terze)
• Casa di Giovanni Verga e centro storico di Catania; Acitrezza: Museo Cultura marinara
(intera giornata, classi terze)
• Museo dello Sbarco (classi terze, orario scolastico)
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EDUCAZIONE STRADALE
“Cultura della strada”
FINALITA’
− Far scoprire agli alunni le principali regole di sicurezza e le modalità per muoversi con tranquillità.
OBIETTIVI
− Acquisire elementi di base relativi al codice della strada
− Acquisire elementi di diritto
− Mettere in atto comportamenti per una guida sicura
− Percepire il rispetto delle regole come dovere - diritto
− Promuovere il principio della reciprocità come fondamento del rispetto e della tolleranza
− Relazionarsi con gli operatori delle Forze dell’Ordine in un contesto di scambio di informazioni
− Comprendere le implicazioni sociali di comportamenti non responsabili
− Acquisire il concetto di responsabilità personale.
ATTIVITA’
− Classificazione e rielaborazione di dati; utilizzo di semplici strumenti statistici;
− Incontri con gli operatori della Polizia Stradale, Corpo dei Vigili Urbani, Carabinieri, Comune,
Assessorati alla viabilità; partecipazione ai progetti promossi dal MIUR sulla diffusione e sul potenziamento della cultura della sicurezza stradale tra i giovani con il coinvolgimento delle scuole del
territorio
DESTINATARI
Alunni della Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado
TEMPI
Secondo quadrimestre
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ESPLORIAMO LE MERAVIGLIE
DELLA NATURA
PREMESSA
Il fine dell’insegnamento è quello di formare un bambino competente in grado di utilizzare le
proprie conoscenze nell’agire quotidiano.
Il progetto nasce dal desiderio di far percepire e conoscere eventi, fenomeni e alcuni aspetti
del mondo circostante, in riferimento al tempo, così come si modifica e trasforma l’ambiente nei cambiamenti metereologici, ma anche come susseguirsi di momenti, periodi ed eventi.
Il percorso prevede un itinerario di attività e proposte ,organizzate in incontri di scoperta e
sperimentazione del tempo, in riferimento ad alcuni aspetti: la meteorologia, la ciclicità e gli effetti
che esso determina sugli uomini, sugli animali e sulle cose, assicurando :
• Un approccio a livello conoscitivo e di scoperta
• Un approccio a livello scientifico
• Un approccio a livello creativo/costruttivo
• Un approccio a livello ludico/corporeo
FINALITÀ
• Scoprire il tempo meteorologico e le sue caratteristiche
• Scoprire la ciclicità del tempo
• Maturare la consapevolezza del trascorrere del tempo e degli effetti che esso determina sugli uomini, sugli animali, sulle cose, per cominciare a prendere confidenza con il tempo storico.
OBIETTIVI FORMATIVI
• Acquisire il concetto di tempo.
• Percepire e riconoscere cambiamenti atmosferici
• Maturare la consapevolezza del trascorrere del tempo e degli effetti che esso determina sugli uomini, sugli animali, sulle cose.
• Scoprire il principio di causa/effetto rispetto ai fenomeni atmosferici.
• Scoprire la simbologia del tempo meteo.
• Effettuare sperimentazioni scientifiche.
• Individuare mutamenti e durate in esperienze vissute.
• Utilizzare strumenti di misurazione arbitrari e non per misurare il tempo fisico.
• Distinguere tra una durata breve, lunga, lunghissima.
• Riflessione, discussione e distinzione tra “durata soggettiva” e “durata reale” nell'esperienza quotidiana.
• Riconoscere la successione giorno-notte.
• Riconoscere le parti del giorno.
• Riconoscere le proprie azioni nell'arco della giornata.
• Conoscere il significato di ieri, oggi, domani.
• Conoscere la successione dei giorni della settimana.
• Discriminare i vissuti nel passato e nel futuro.
• Conoscere la successione dei mesi.
• Riconoscere gli elementi caratteristici delle stagioni.
• Conoscere ed amare la terra, l’acqua preziosa, il ciclo delle stagioni, gli odori delle erbe, la pianta
con tutte le sue parti.
• Memorizzare canti filastrocche e poesie.
• Coordinare i movimenti del proprio corpo.
• Favorire la crescita individuale attraverso la collaborazione e la condivisione di un’esperienza.
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OBIETTIVI SPECIFICI
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Riconoscere le azioni che provocano cambiamenti.
Discriminare tra mutamenti naturali e antropici.
Individuare come il tempo trasforma esseri viventi e oggetti.
Riflettere sulle trasformazioni che opera l'uomo.
Percepire e comprendere la durata concreta di un evento.
Distinguere tra una durata breve, lunga, lunghissima.
Possedere la consapevolezza dei mutamenti nel trascorrere del tempo.
Compiere due o più azioni in successione e verbalizzarle.
Comprendere la successione degli eventi e il significato delle locuzioni temporali.
Riordinare la successione temporale fra gli eventi.
Comprensione delle successioni: prima, dopo,ora, poi, infine.
Riconoscere i cambiamenti prodotti dal trascorrere del tempo.
Riordinare semplici storie/fiabe.
Rilevare il rapporto di contemporaneità tra azioni e situazioni.
ATTIVITA’
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Illustrare le caratteristiche delle 4 stagioni.
Discussioni e riflessioni di gruppo.
Domande-stimolo.
Attività di osservazione e sperimentazione.
Attività manipolative libere e organizzate.
Ascolto e memorizzazione di canti e poesie.
Schede predisposte dall'insegnante.
Giochi.
Ricostruire le fasi di sviluppo di una pianta.
Rilevare gli effetti del tempo (trasformazioni di cose, persone, animali).
Realizzazione di cartelloni a tema.
Storie di tipo reale e fantastico.
Conversazioni per comprendere la successione delle fasi di un gioco, di un avvenimento, di alcuni
momenti della giornata.
METODOLOGIA
Tenendo come punto di partenza “il puntuale e continuo riferimento alla concreta realtà nella
quale il bambino è inserito” si procederà facendo uso di:
• Osservazioni e conversazioni che permettono la presa di coscienza di un avvenimento (fatto, gioco,
momento di lavoro...) per individuare dati e momenti successivi e interrelati.
• Verbalizzazione delle azioni nella contemporaneità e successione.
• Osservazione e documentazione (foto – disegni) di cambiamenti che si registrano in un dato periodo
di tempo.
• Prima applicazione della metodologia della ricerca legata all'analisi della realtà ambientale osservata.
Verifica
La valutazione del bambino verrà effettuata attraverso la conversazione individuale, la raccolta degli elaborati, la verbalizzazione delle esperienze.
Le rilevazioni si concentreranno anche sul comportamento del bambino durante le attività di
comunicazione, relazione, esplorazione, produzione, svolte da solo o con gli altri, al modo in cui affronta un problema per rilevare le competenze acquisite.
TEMPI
In orario curriculare il progetto sarà realizzato nel corso dell’anno scolastico.
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GIOCHI MATEMATICI
Il progetto prevede la partecipazione ai Giochi Matematici Centro Pristem - Universìtà Bocconi e al
gioco - concorso nazionale Kangourou della Matematica organizzato dalla Kangourou Italia, in collaborazione con il Dipartimento di Matematica dell'Università degli Studi di Milano.
Finalità
1. Valorizzare l'intelligenza degli alunni migliori recuperando, nello stesso tempo, quelli che non avvertono particolari motivi di interesse nei confronti della matematica attraverso esercizi di graduale
difficoltà;
Sviluppare il rapporto tra curriculum di base e attività di laboratorio matematico;
2. Sviluppare la capacità di lettura, comprensione del testo e problem solving;
3. Predisporre percorsi didattici tesi a sviluppare e a potenziare le capacità di applicare strategie
risolutive;
4. Suscitare curiosità e capacità di riflessione;
5. Recuperare la stima e la fiducia in se stessi.
Articolazione delle attività
Il Centro Pristem organizza per il 2016/2017 le seguenti manifestazioni di Giochi matematici:
• Giochi d'autunno;
• La fase italiana dei "Campionati Internazionali di Giochi Matematici";
• Giochi di Rosi
Giochi d’Autunno: Novembre 2016
La gara consiste di una serie di "giochi matematici” (problemi, domande, quesiti graduati nella loro
difficoltà in funzione della classe frequentata) che gli studenti devono risolvere individualmente nel
tempo di 90 minuti. La gara si svolgerà all'interno del singolo Istituto, sotto la direzione del Responsabile dell'Istituto. I "Giochí d'Autunno" sono una gara autonoma, anche se costituiscono naturalmente un ottimo allenamento per i "Campionati Internazionali". Le difficoltà dei "Giochi" sono previste in
funzione delle diverse categorie:
CE (per gli studenti delle classi quarta e quinta di Scuola Primaria)
Cl (per gli studenti delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di I°);
C2 (per gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria
di I° media e prime classi della Scuola Secondaria di II°)
Al termine della gara, il Responsabile dei "giochi' dell'Istituto invierà le schede delle risposte e
una commissione, nominata dal Centro, correggerà tali schede e invierà allo stesso Responsabile i nominativi dei primi tre classificati per ogni categoria. Il Centro invierà anche le classifiche complete a
tutte le scuole che ne faranno richiesta, trasmettendo il file Excel con l'elenco degli iscritti.
Campionati internazionali di giochi matematici: Marzo 2017.
I "Campionati Internazionali di Giochi Matematici” sono delle gare, articolate in tre fasi:
le semifinali (che si terranno nelle diverse sedi nel mese di marzo 2017), la finale nazionale (che
si svolgerà a Milano, in "Bocconi", a maggio 2017) e la finalissima internazionale. In ognuna di queste
competizioni (semifinale, finale e finalissima internazionale), i concorrenti saranno di fronte ad un
certo numero di quesiti (di solito, 8-10) che devono risolvere in 90 minuti (la categoria C1, successivamente descritta) o in 120 minuti, per gli altri.
Le difficoltà dei "giochi" sono previste in funzione delle diverse categorie:
C1 (per gli studenti delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di I°);
C2 (per gli studenti delle classi terze della Scuola Secondaria di I° e delle classi prime della
Scuola Secondaria di II°)
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Giochi di Rosi: Aprile 2017
É una iniziativa riservata alle scuole medie che hanno partecipato ai "Giochi d'Autunno" o che
hanno iscritto almeno 20 studenti ai "Campionati Internazionali di Giochi matematici". L’iscrizione è
gratuita e deve pervenire entro la data stabilita. I "Giochi di Rosi" si svolgeranno con modalità e caratteristiche simili a quelli "d'Autunno", nel mese di Aprile 2017. Possono essere utilizzati come
"allenamento" in vista delle finali nazionali dei "Campionati" (per i concorrenti che si fossero qualificati) o come verifica didattica, a distanza di 5-6 mesi dai "Giochi d'Autunno".
La correzione delle prove dei "Giochi di Rosi" è a cura degli insegnanti delle singole scuole che si
occupano dei giochi e che riceveranno dal Centro PRISTEM le risposte ai diversi quesiti (insieme a
una traccia delle soluzioni).
KANGOUROU
Il Concorso Kangourou della Matematica è una manifestazione Internazionale organizzata da Kangourou Italia con il patrocinio e la collaborazione del Dipartimento di Matematica dell'Università
degli Studi di Milano.
I concorrenti vengono ripartiti in categorie (o livelli di scolarità):
• PRE-ÉCOLIER (seconda e terza scuola primaria),
• ÉCOLIER (quarta e quinta scuola primaria),
• BENJAMIN (prima e seconda scuola secondaria I°),
• CADET (terza scuola secondaria I° e prima scuola secondaria II°),
I testi proposti per ciascun livello sono predisposti da una commissione Internazionale, fatte salve eventuali modifiche per adeguarli ai programmi scolastici in vigore nelle singole nazioni, sono comuni a tutti i paesi aderenti all'iniziativa.
Per ogni livello, il gioco-concorso Kangourou consiste nel rispondere in 75 minuti ad un questionario composto da 30 quesiti (24 per i livelli PREÉCOLIER e ÉCOLIER) a risposta chiusa, di varia difficoltà, per ognuno dei quali vengono proposte cinque risposte, di cui una e una sola corretta.
Kangourou Italia ha accolto il suggerimento di Kangourou sans frontières affinché venisse inserita nella competizione la categoria PRE-ÉCOLIER, destinata ad alunni della seconda o terza classe
elementare, che adesso è riconosciuta ufficialmente nell’ambito della gara INDIVIDUALE.
La gara si svolgerà in due fasi, una prima fase che verrà effettuata a cura dell’Istituto nella data
fissata a livello nazionale dalla Kangourou (fine Marzo 2017) ed una seconda fase a Mirabilandia, nel
mese di Maggio 2017, che coinvolgerà gli studenti meglio classificati a livello nazionale (con spese di
soggiorno per alunno e docente accompagnatore a spese di Kangourou Italia).
Coppa Kangourou della Matematica a squadre riservata alle Scuole secondarie di primo grado
Per ogni singola Scuola secondaria di primo grado che abbia iscritto almeno 10 allievi nel livello
“Benjamin” alla competizione individuale “Kangourou della Matematica 2017”, vengono considerati i
punteggi realizzati dai 10 allievi del detto livello meglio classificati e ne viene calcolata la media aritmetica. Viene quindi formulata una classifica di queste Scuole sulla base delle medie aritmetiche:
vengono invitate a partecipare alla Semifinale le prime 32 Scuole in detta classifica. Sono previste
gare locali e una gara online direttamente gestite o autorizzate da Kangourou Italia le cui Scuole
vincitrici sono ammesse di diritto alla Semifinale.
Coppa Ecolier a squadre riservata alle Scuole primarie
Per ogni singola Scuola primaria che abbia iscritto almeno 10 allievi nel livello “Ecolier” alla competizione individuale “Kangourou della Matematica 2017”, vengono considerati i punteggi realizzati
dai 10 allievi del detto livello meglio classificati e ne viene calcolata la media aritmetica. Viene quindi
formulata una classifica di queste Scuole sulla base delle medie aritmetiche: vengono invitate a partecipare alla Semifinale le prime 12 Scuole in detta classifica. E’ prevista una gara online direttamente gestita da Kangourou Italia, le Scuole classificate ai primi 3 posti di questa selezione sono
ammesse di diritto alla finale.
60
ETWINNING - MAGAZINE ATELIER
Il progetto “etwinning-Magazine atelier”, è registrato dal 25.09.2016 sul portale europeo
www.etwinning.net , la piattaforma riservata alle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche o paritarie,
una piattaforma online di ultima generazione, pensata per facilitare la creazione di nuovi contatti e lo
scambio di idee, in uno spazio multilingue e multiculturale che consente il coinvolgimento diretto dei
docenti e degli alunni nelle attività di progetto, a fianco di altri compagni europei.
Il progetto, inoltre, prende spunto dalle raccomandazioni del Consiglio dell’Unione Europea:
“2.3.3- Migliorare l’apprendimento delle lingue straniere. Un miglior apprendimento delle lingue straniere è essenziale affinché l’Europa realizzi il suo potenziale, da un punto di vista sia economico, sia
culturale o sociale. L’Europa è mistilingue e l’insegnamento delle lingue straniere dovrebbe rispecchiare questa realtà.…L’apprendimento delle lingue straniere se fatto in giovane età può rivelarsi più tardi
un elemento chiave per una migliore riuscita in campo linguistico. In questo modo non solo il concetto
di una lingua straniera viene radicato nella mente del bambino in un periodo in cui è più ricettivo, ma si
offre anche l’opportunità di sviluppare diversamente un interesse per le società di altri popoli vicini”.
(Da “Gli obiettivi futuri e concreti dei sistemi di istruzione e di formazione”- Consiglio dell’Unione Europea – Bruxelles 14/02/2001).
Il progetto promuove l’innovazione nella scuola, l’utilizzo delle tecnologie nella didattica e il potenziamento della lingua francese e inglese tra classi di Paesi diversi.
L’iniziativa sostiene la collaborazione a distanza fra scuole e il coinvolgimento diretto di docenti e
studenti. A disposizione anche uno spazio di lavoro sicuro, chiamato TwinSpace,sul quale è possibile
impostare e svolgere le attività.
A PROPOSITO DEL PROGETTO
L'obiettivo è quello di creare una rivista internazionale online con https://madmagz.com/ strumento digitale, nella quale i redattori, giovani studenti provenienti da diversi paesi, esprimono i loro
interessi o alcuni aspetti della loro vita quotidiana legati alla scuola o alla città
Obiettivi
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Promuovere la comunicazione in lingua francese e inglese
Promuovere la multiculturalità
Educazione ai Media e Internet
Sviluppare competenze sociali, civili, l'autonomia e l’iniziativa,
Educazione alla cittadinanza attraverso una maggiore apertura alla vita di classe e alla comunità
sociale in cui vive l’alunno.
• Utilizzare le nuove tecnologie nel processo educativo.
• Imparare a lavorare in team; Madmagz, è uno strumento digitale creativo che educaal lavoro di
squadra. Gli studenti dovranno riflettere sulla ripartizione dei compiti, concordare uno stile di
impaginazione comune. Allo stesso modo, decidono di impostare una linea editoriale e devono attenersi ad esso.
Attività
Le scuole partner del progetto utilizzano Madmagz , scambiano e condividono idee e materiali sul
twinSpace del progetto.
Ogni scuola collaborando, lavorerà alla realizzazione di pagine della stessa rivista.
Si prevedono tre pubblicazioni nell’arco dell’anno.
DESTINATARI
Alunni della scuola secondaria di primo grado
TEMPI
da novembre a giugno
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RECUPERO ITALIANO E MATEMATICA
Progetto educazione peer to peer, nell’ambito del progetto
“alternanza scuola lavoro”
Progetto di collaborazione con il liceo “A. Russo Giusti“ di Belpasso, volto al recupero/
potenziamento di alunni di terza media.
Tale progetto nasce in virtù della “legge 107 del 2015, alternanza scuola lavoro“. L’alternanza
scuola lavoro è uno strumento che offre a tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado
l’opportunità di apprendere mediante esperienze didattiche in ambiti lavorativi privati, pubblici e del
terzo settore.
Partendo dal presupposto che l’educazione tra pari costituisce uno strumento efficace di
apprendimento/insegnamento si propone l’istituzione di corsi tenuti dagli alunni delle classi terze e
quarte liceo articolate in due blocchi:
1. primo blocco , mesi novembre-dicembre, per consentire un recupero prima della chiusura del
primo quadrimestre
2. secondo blocco , nei mesi marzo-aprile, per consentire il recupero prima della chiusura dell’anno
scolastico.
Ciascun liceale seguirà, per due ore settimanali, quattro alunni e si concentrerà su argomenti concordati con gli insegnanti di classe e con la supervisione di un tutor della scuola secondaria di I° grado
per ogni area.
Il lavoro verterà essenzialmente su esercitazioni pratiche.
CANTIAMO A SCUOLA
Il progetto vuole valorizzare la tendenza di molti giovani ad esprimere se steddi col canto. Il laboratorio si fonda sulla consapevolezza del valore sociale attivo della musica: far musica insieme induce il
senso della comunità, fa si che si incontrino, si confrontino e si valorizzino le differenti personalità di
quanti ne fanno parte.
L’attività corale, che ha funzione socializzante, aggregante, liberatoria, promuove anche finalità
sul piano cognitivo, stimolando capacità di attenzione, ascolto, turnazione.
A partire dalle tecniche vocali, ci si dedicherà alla costruzione di un repertorio corale, comprendente brani del repertorio latino-americano che si presta meglio di altri generi all’intonazione delle
voci in formazione dei preadolescenti.
DESTINATARI
Alunni della scuola secondaria di primo grado
TEMPI
da novembre a giugno
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PROGETTI AUTOFINANZIATI CON ESPERTI ESTERNI
A.D.S. Siciliamo Basket
Progetto Archimede
Yamato
Attraverso la danza
tutte le classi della Scuola Primaria
alunni della Scuola Secondaria
alunni Scuola Primaria e Scuola Secondaria
genitori
alunni Scuola Primaria e Scuola Secondaria
genitori
alunni di Scuola Primaria e Secondaria
PROGETTI PON
Cresciamo con i numeri
Potenziamento delle competenze di base
Apprendere per comunicare
Potenziamento delle competenze di base
DELF
Potenziamento della lingua straniera
Il gioco del calcio a 5
Educazione motoria; sport; gioco didattico
La pallamano
Palcoscenico scuola
Educazione motoria; sport; gioco didattico
Arte, scrittura creativa, teatro
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INDICE
Breve storia dell’istituto
2
Analisi del contesto socio-economico
2
Vision e Mission
3
Il curricolo
4
Strategie metodologiche
5
Interventi individualizzati
5
Organigramma
6
Aspetti strutturali
9
Organico
10
Tempo scuola
12
RAV e PDM
13
Piano di attività per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento
della religione cattolica
15
Piano annuale di formazione e aggiornamento
19
Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale
20
La scuola dei valori combatte il disagio
23
Inclusione e integrazione
25
Protocollo di accoglienza e integrazione degli alunni
in situazione di handicap
29
Protocollo di accoglienza progetto intercultura
40
Monitoraggio e valutazione
43
Progetti istituzionali
44
Progetti extracurricolari
56
64