Geometri, patrimonio di tutti Siamo arrivati all`atto estremo
Transcript
Geometri, patrimonio di tutti Siamo arrivati all`atto estremo
Pitagora n 5 novembre 2016:Pitagora 5_2016.qxd 25/11/16 08:19 Pagina 1 N. 5 - Dicembre 2016 - Anno 14 Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% NE/PD Bimestrale del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova EditorialE Geometri, patrimonio di tutti Propensione a risolvere i problemi e a non crearne di nuovi: una risorsa per la comunità che andrebbe riconosciuta di Pierluigi Capuzzo, presidente ualche mese fa -era piena estate- un venerdì mattina mi sono messo in strada per recarmi in un comune della zona meridionale della provincia, dove stavo seguendo una compravendita per conto di una anziana signora cui era stato affiancato un amministratore di sostegno. Della cosa mi ero occupato di tutto: dalla stima del bene da vendere, un poderetto di circa un paio di ettari, alla ricerca e reperimento del compratore, alla predisposizione del contratto preliminare, ai contatti con il legale che si occupava del consenso dal Giudice Tutelare, alla preparazione dell’atto finale, ecc.ecc. Quella mattina dovevo incontrare un Collega con il quale organizzare la riconfinazione –non sarebbe servito frazionare, perché si vendevano i mappali interi-, e infatti lo trovai nel suo studio: parlammo del lavoro da fare, accordandoci facilmente, anche se lui era il tecnico di un mancato acquirente con il quale i rapporti non erano idilliaci. Si trattava, come avviene spesso, di un parente della mia cliente dal carattere difficile e poco conciliante. Il Collega, pur correttamente rappresentandolo, agiva con assennatezza e buon senso, e con poche parole ci accordammo. Dovevo poi allungarmi nel Municipio di quel Comune, per richiedere il certificato di destinazione urbanistica, necessario alla stipula. Qui incontrai un secondo Collega, dipendente dell’Ufficio ma nostro iscritto, che conoscevo da vecchia data: persona di grande correttezza, sempre con un occhio alla risoluzione dei problemi e al bene del Cittadino. Un tecnico di quelli che ognuno di noi vorrebbe incontrare sulla sua strada quando deve interfacciarsi con la Pubbica Amministrazione, dal piglio pratico e dal buon carattere. Di quelli di cui tutta la Pubblica Amministrazione dovrebbe avvalersi, cosa purtroppo spesso non vera. In pochi minuti definimmo il da farsi, come farlo, i tempi di risposta. Scambiammo poi due parole su altro e ci salutammo. Per inciso, dopo pochi giorni ebbi il C.d.U. via telematica. Sulla strada di ritorno mi fermai dal notaio prescelto per la stipula, dove incontrai un terzo Collega, col quale in pochi minuti definii tutte le necessità per quella stipula, certamente un po’ diversa dal solito a causa dell’incapacità giuridica della cliente. Mentre guidavo sulla via del ritorno, soddisfatto della mattinata produttiva –magari andassero tutte così!- ebbi un pensiero che oggi rammento qui: i geometri sono della gente che risolve i problemi; anzi, che tende a non crearli sin dal principio. Hanno il buon senso logico che li guida, tendono per impostazione d’impianto a trovare la via che supera le difficoltà. Ovviamente non sempre gli riesce, ma sanno tentare, si destreggiano, cercando di conciliare gli interessi del proprio cliente con le convenienze delle situazioni. Sono geometri, non fanno il Nel 1997 l’Orto Botanico di Padova, istituito nel 1545 per la coltivazione delle geometra. Non voglio essere tacciato di fare della retori- piante medicinali, è stato iscritto nella Lica, ma mi piace riportare una celia del buon sta Unesco del Patrimonio Mondiale co amico e Collega Fiorenzo Cappellari di Gran - me bene culturale perché “rappresenta la torto: i geometri dovrebbero diventare Patrimo - culla della scienza, degli scambi scientifici e della comprensione delle relazioni tra nio dell’Umanità tutelati dall’UNESCO. Sono orgoglioso di appartenere a questa la natura e la cultura”. Foto: Hortus medicus Patav., Padova, 1629 gente. Q Siamo arrivati all’atto estremo Oddone Zecchin, segretario S ul n. 1/2015 di Pitagora scrissi: “Se tutti pagano, tutti pagano meno”. Non è una affermazione originale e tanto meno di mia invenzione, ma concentra in poche parole un concetto che dovrebbe essere ben fissato nelle nostre menti, tanto che il pagare quanto dovuto dovrebbe diventare uno stile di vita. Ma non è così, purtroppo. In quell’articolo di quasi due anni fa, tra i vari argomenti affrontati, enfatizzai la riduzione della quota di iscrizione all’Albo che, come richiesto da molti e come era giusto fare, avevamo già da qualche anno ridotto progressivamente da 340 euro agli attuali 300 euro. Contestualmente alla riduzione accennai anche ad una serrata azione di recupero delle quote associative che molti colleghi purtroppo non pagavano e non pagano tutt’ora. Adesso i nodi cominciano a venire al pettine, e dopo i solleciti e le ingiunzioni di pagamento nei confronti dei morosi, alcuni andati a buon fine, siamo giocoforza arrivati a dover deliberare l’atto più estremo: la sospensione a tempo indeterminato dei colleghi morosi. continua a pagina 2 Sommario GEOMETRI, PATRIMONIO DI TUTTI 1 Pierluigi Capuzzo SIAMO ARRIVATI ALL’ATTO ESTREMO 1, 2 Oddone Zecchin ANNO 2016: NON RISCOSSE QUOTE PER OLTRE 61MILA EURO 2 Maurizio Falasco “GARANZIA GIOVANI” ANCHE AI GEOMETRI 3 Chiara Cattani DELEGATI CASSA: È FINITO IL QUADRIENNIO 4 Oddone Zecchin e Chiara Cattani RISCATTO DEL PRATICANTATO 5 Chiara Cattani e Oddone Zecchin NUOVO CORSO DI LAUREA PER GEOMETRI PRESENTATO IL DISEGNO DI LEGGE 6 Pierluigi Capuzzo Pitagora n 5 novembre 2016:Pitagora 5_2016.qxd 25/11/16 08:19 Pagina 2 Pitagora 5/2016 Oddone Zecchin L’interesse della categoria è l’interesse di tutti Ecco perché si è arrivati a sospendere 25 colleghi continua da pagina 1 Il primo gruppo di 25 colleghi sospesi dall’Albo, e ne seguiranno altri, è stato deliberato nelle sedute di Consiglio del 13 settembre e 27 ottobre scorsi. Ovviamente ogni azione utile a recuperare quanto dovuto dai colleghi, continua con gli strumenti di cui disponiamo (Equitalia, sequestro di beni, ecc.). Non entro nel merito delle motivazioni che hanno portato i colleghi sospesi, e quelli ancora morosi, a non pagare la quota associativa, ma mi sento di dire che tante piccole inadempienze creano un grande danno al Collegio e quindi a tutti gli iscritti. Nuovi compiti, nuovi costi I compiti assegnati ai Collegi non sono più quelli originari previsti dal Regio Decreto 11 febbraio 1929 n. 274 o dal D.Lgs. 23 novembre 1944 n. 382 o ancora dalla Legge 7 marzo 1985 n. 75; l’evoluzione della normativa nel campo della prevenzione incendi, sicurezza cantieri, amministrazione condominiale, diritto, formazione professionale continua, trasparenza e molto altro ancora, ha decuplicato gli originali compiti. L’aumento delle attività coincide giocoforza con un adeguamento del numero delle risorse umane (personale) impiegate e l’adeguamento degli spazi fisici (sede del collegio) dove operare. Sapendo di rivolgermi a lettori sufficientemente preparati e competenti, non sarà difficile capire che a maggiori costi di gestione devono corrispondere maggiori entrate, in quanto il semplice contenimento della spesa non è più sufficiente, tanto più se dobbiamo registrare una sempre maggiore riduzione Non entro nel merito delle motivazioni che hanno portato i colleghi sospesi, e quelli ancora morosi, a non pagare la quota associativa, ma mi sento di dire che tante piccole inadempienze creano un grande danno al Collegio e quindi a tutti gli iscritti. impegnata in una attività di recupero dei contributi non versati - o ancora, il Consiglio di Disciplina, piuttosto che altre attività più interne alla struttura come ad esempio: la compilazione di annuali questionari Istat, il Protocollo Digitale, il sistema di contabilità di tipo pubblico, le firme digitali, la gestione della trasparenza vigilata dall’ANAC e molto altro ancora. Comprendo che il momento storico che stiamo attraversando non è certamente dei migliori e che le difficoltà economiche colpiscono più o meno tutti, ma qui devo fare la parte di chi opera nell’interesse del Collegio e quindi di tutti gli iscritti. L’interesse della categoria Non intendo trasferire un messaggio negativo ma una nuova consapevolezza, visto che le trasformazioni in atto porteranno presumibilmente a un leggero ridimensionamento del Collegio di Padova, come di tutti gli altri Collegi. Le prospettive di una ripresa economica sono annunciate da molti, e questa sarà possibile solo nel caso in cui il Consiglio Nazionale, la Cassa di Previdenza, i Collegi, e perché no, anche gli iscritti, lavorino nell’interesse comune della Categoria. Segretario delle entrate a causa dei geometri morosi. Non c’è nulla da eliminare Premesso che quanto è in nostro potere per il recupero dei crediti viene sistematicamente operato, vi invito a fare una riflessione: vogliamo mantenere il livello e la qualità del servizio oppure vogliamo eliminare qualche cosa? Personalmente credo che siano poche, o quasi nessuna, le cose che si possono eliminare, ma non perché non si vuole, ma perché non si può. Qui potrei elencare le norme che ci obbligano alla Formazione professionale continua e quindi all’obbligo di mantenere una struttura che si occupi di questo, oppure all’aggiornamento dei dati sul sito del Ministero dell’Interno per quanto riguarda la prevenzione incendi, oppure, le attività di sportello decentrato della Cassa - anch’essa I GEOMETRI SOSPESI Brancato Davide n. 4262, Camporese Antonio n. 2998, Centis Giancarlo n. 2071, Garbin Tiziano n. 4315, Paina Valentina n. 4403, Rocca Luca n. 3360, Rosin Paolo n. 4016, Salvagnin Paolo n. 2732, Crivellaro Flavio n. 1799, Garbo Roberto n. 2654, Libralon Loris n. 3791, Politeo Renato n. 1282, Rampazzo Giorgio n. 2691, Pastorini Enzo n. 2270, Odeyemi Folaromi n. 3118, Ruotolo Rocco n. 4121, Bello Tiziano n. 2927, Bisato Andrea n. 2614, Libero Pierino n. 2703, Morazzi Paolo n. 2212, Nicoletto Giorgio n. 2794, Tedeschi Pierpaolo n. 3106, Trovò Valerio n. 4130, Balin Franco n. 3209, Pasqualin Gianfranco n. 2192. ANNO 2016: NON RISCOSSE QUOTE PER OLTRE 61MILA EURO ibadisco quello che ho già scritto varie volte: il versamento della quota all’Ordine professionale a cui un professionista è iscritto è un obbligo previsto dalla legge, cioè è una tassa; tanto è vero che tale tassa è fiscalmente deducibile in sede di determinazione del reddito di lavoro autonomo, rientrando tra le spese inerenti l’esercizio della professione. La riscossione della quota è stata delegata dallo Stato agli Ordini e Collegi professionali a fronte di adempimenti parimenti delegati, principalmente la tenuta dell’Albo. Ecco perché il mancato pagamento è suscettibile di procedimento disciplinare. A questo compito primario leggi successive hanno via via aggiun- to altri incarichi, che comportano un aumento di personale di segreteria e di attrezzature, cioè nuovi costi. Ricordo che la quota di 300 euro non è tutta nella disponibilità del Collegio, perché ben 40 euro vanno versati al Consiglio Nazionale. A fine settembre, 204 colleghi non avevano pagato la quota del 2016, per un importo di 61.200 euro, benché il Collegio fosse disposto eccezionalmente a rateizzare in caso di gravi difficoltà economiche. Non è una situazione economicamente sostenibile. Non c’è nessun accanimento contro i nostri colleghi, che avranno probabilmente motivi validi per non avere pagato la quota. Il Consiglio però sta prendendo provvedimenti per definire l’insolvenza di quei colleghi morosi da molti anni, che non hanno mai risposto alle nostre sollecitazioni. Tesoriere Bimestrale del Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova via Fornace Morandi 24 - 35133 Padova tel. 049 8757788 - [email protected] - www. geometri.pd.it Iscrizione al Tribunale di Padova n. 1852, 11 luglio 2003 Direttore responsabile Maria Angela Ballo Editore Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova via Fornace Morandi 24 - 35133 Padova Stampa Nuova Grafotecnica snc, via L.da Vinci 8, Casalserugo (PD) Iscrizione al ROC n. 26715 Presidente geom. Pierluigi Capuzzo Segretario geom. Oddone Zecchin Tesoriere geom. Maurizio Falasco Referente per il Collegio geom. Chiara Cattani Copyright Gli articoli pubblicati sono protetti dalla legge sulla proprietà intellettuale e del diritto d’autore. Chiuso in redazione il 22 novembre 2016 Maurizio Falasco R 2 Pitagora n 5 novembre 2016:Pitagora 5_2016.qxd 25/11/16 08:19 Pagina 3 Pitagora 5/2016 “Garanzia Giovani” estesa ai giovani geometri grazie a un accordo con il Ministero del Lavoro Chiara Cattani ell’ambito del Convegno Nazionale “Valore Geometra” tenutosi a Roma – 11-12 ottobre – è stato presentato il programma Garanzia Giovani rivolto alla libera professione. Si tratta di un programma già partito nel 2014 e rivolto a tutti quei giovani tra i 18 e i 29 anni, che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di formazione (cosiddetti Neet) ed è gestito da un Fondo che finanzia l’avvio di iniziative imprenditoriali attraverso la concessione di prestiti a tasso zero. Nel mercato del lavoro può contribuire a rilanciare le attività professionali. Il progetto attuale è costruito in base alle nuove esigenze del mondo del lavoro ed ha l’obiettivo di colmare l’attuale gap tra i percorsi di studio e le richieste del mondo professionale. L’accordo siglato tra Cassa di Previdenza, Consiglio Nazionale Geometri e Ministero del Lavoro, nell’ambito degli studi professionali e tra professionisti, prevede la valorizzazione di progetti per l’autoimpiego – self employment – a sostegno di giovani che vogliono intraprendere un percorso professionale. Tutte le attività connesse al programma dovranno terminare entro il 30 giugno 2018. I giovani neet riceveranno al loro indirizzo di casa una lettera da parte della Cassa/CngGL con tutte le spiegazioni dell’iniziativa e l’indicazione dove rivolgersi per l’adesione al programma. Il Collegio, appena riceverà informazioni, le diffonderà agli iscritti. Delegata Cassa Immagine e notizie su www.garanziagiovani.gov.it N SISTEMA PROFESSIONI Nel caso delle professioni i giovani interessati al programma Sostegno all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità sono quelli già abilitati ma che ancora non hanno iniziato l’attività professionale o che hanno già la partita IVA ma con redditi inferiori ai 4.800 euro. SESSO 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 TOTA LE F M totalE 552 2.247 2.799 481 2.211 2.692 490 2.240 2.730 415 1.977 2.392 424 1.866 2.290 358 1.730 2.088 377 1.869 2.246 355 1.665 2.020 277 1.431 1.708 225 1.159 1.384 3.954 18.395 22.349 GEOMETRI DESTINATARI DELLA PROPOSTA A bilitati 2013/2015 VENETO Iscritti solo A lbo 760 Iscritti con P.Iva 64 I vertici di categoria hanno annunciato che l’obiettivo generale è quello di inserire, entro il 2025, altri 25.000 nuovi professionisti nei 313 INCENTIVI AL DATORE DI LAVORO contratto a tempo determinato o somministrazione >= a 6 mesi contratto a tempo determinato o somministrazione >= a 12 mesi contratto a tempo indeterminato CONCLUSIONI accompagnamento all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità. La parte iniziale, di 60 ore, è finalizzata a fornire conoscenze e competenze necessarie all’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani neet. La seconda parte, di 20 ore, serve a fornire assistenza per l’elaborazione di un business plan, utile anche per presentare domanda di finanziamento al FondoSELFIEmployment, il fondo collegato a Garanzia Giovani che finanzia piccole attività imprenditoriali. Bonus occupazionale: In caso di assunzione di un giovane neet, sarà corrisposto al datore di lavoro un “bonus occupazionale”, che varia in base alla tipologia di contratto (a tempo determinato o indeterminato), alle caratteristiche del giovane (profilo basso-medio-alto-molto alto) e concesso nei limiti delle risorse finanziarie dei piani di attuazione regionale. Bonus assegnati in base al profiling del giovane e delle differenze territoriali Bassa Media Alta Molto Alta - 1.500 1.137 settori emergenti (Energia, Ambiente, Acustica, BIM) specializzati nell’utilizzo delle nuove tecnologie, quali il GPS o i droni. TRE I CARDINI DI RIFERIMENTO Promozione del tirocinio: Viene prevista la possibilità di partecipare ad un tirocinio presso studi di professionisti per una durata massima di 6 mesi. Il giovane riceverà una indennità di tirocinio pari a € 300 mensili – a carico del Programma – più una somma mensile quale differenza con l’importo massimo previsto dalla normativa regionale per una fascia monte ore > di 80 ore/mese. In base al grado di apprendimento del giovane, l’Ente promotore riceverà anch’esso una remunerazione a risultato. attività di formazione: Oltre alla promozione dei tirocini è prevista l’attivazione di percorsi di formazione della durata di 80 ore per giovani geometri che intendono avviare un’attività autonoma come l’apertura di uno studio tecnico in proprio. I corsi, gestiti da CIPAG e CNGeGL e divisi in due parti, sono impostati come un Totali - 1.500 2.000 3.000 3.000 4.500 4.000 6.000 3 Sicuramente la crisi del mondo del lavoro ha alimentato questa moltitudine di giovani che non trovano lavoro nel loro campo e che delusi dalla scarsissima offerta del mercato dell’assunzione ovvero demotivati a cercare quel lavoro per cui avevano studiato, non prendono iniziative e rimangono a carico delle loro famiglie in attesa di tempi migliori. Sono quindi potenziali giovani che il mon do professionale attende proprio per il ricambio generazionale che in questi anni è sceso ai minimi termini. Quindi, programmi e azioni che prevedano la possibilità di iscrivere giovani agli albi, anche per noi geometri, sono un’opportunità a sostegno di tutto il sistema, nella speranza che la formazione offerta e la qualità dei professionisti tutor sia al passo con la dinamicità che la trasformazione del lavoro impone. Mentre i numeri di partenza sono invitanti, la ricaduta non appare così certa. Ma anche questa è una strada. REQUISITI DI ISCRIZIONE A GARANZIA GIOVANI Età compresa tra i 18 e i 29 anni Nessuna attività lavorativa Nessuna frequenza scolastica o universitaria o corso di formazione, master, dottorato Nessun tirocinio o servizio civile. Pitagora n 5 novembre 2016:Pitagora 5_2016.qxd 25/11/16 08:19 Pagina 4 Pitagora 5/2016 CiPaG CaSSa di PrEvidENza Delegati Cassa: è finito il quadriennio Febbraio del prossimo anno si svolgerà nei Collegi di tutta Italia la tornata elettorale per l’elezione del nuovo Comitato dei Delegati della nostra Cassa di Previdenza per il mandato 2017-2021. Attualmente il Collegio di Padova è rappresentato dai delegati Oddone Zecchin e Chiara Cattani. Se dovessimo fare un bilancio di quanto accaduto nei quattro anni passati, la cosa che più risalta, almeno da due anni a questa parte, è l’attività di vigilanza, ovvero l’azione di recupero dei contributi previdenziali che molti colleghi, inconsapevolmente o per negligenza, e nel peggiore dei casi per volontà, non hanno pagato. Infatti, uno degli obiettivi che il Comitato si era posto era proprio quello di perseguire una politica di rigore con lo spirito di rendere giustizia a tutti quei geometri che con grande sacrificio versano i contributi per garantirsi una pensione. Non si vuole certo infierire nei confronti dei colleghi incorsi negli accertamen- A di Oddone Zecchin e Chiara Cattani Seminario 19 dicembre ore 14,30 sala Camera di Commercio piazza Zanellato 21 - Padova CASSA DI PREVIDENZA DARE E AVERE Saluti Fausto Amadasi presidente Cassa Leo Momi consigliere Cassa Pierluigi Capuzzo presidente Collegio Padova Chiara Cattani, Oddone Zecchin delegati Interventi Paola Celli vice direttore generale Cassa Leo Momi, consigliere Cassa Dibattito ti, ma se ci sono delle regole queste devono valere per tutti. È riduttivo però pensare che l’attività del Comitato sia stata solo questa, in quanto si è intervenuti con varie modifiche ai Regolamenti per renderli sempre più rispondenti alle nuove esigenze, anche in tema di Welfare e di agevolazioni per i nuovi iscritti (contributi figurativi) o per le geometre con figli (calcolo media reddituale), in vista dell’approvazione, da parte del comitato dei Delegati, del restyling di Statuti e Regolamenti prevista per il prossimo Comitato di Aprile 2017, conclusivo del mandato 2013-2017. Per dare conto dell’evoluzione della materia previdenziale e assistenziale, nel pomeriggio del 19 di dicembre è previsto un seminario al quale parteciperà il Presidente, un Consigliere ed un Funzionario della nostra Cassa, durante il quale si potrà apprendere più nel dettaglio il percorso fatto. Delegati Cassa del Collegio di Padova A quando l’adeguamento dei compensi degli esperti? Bonifica amianto capannoni industriali domanda di bonus fiscale fino 31 marzo In chiusura del convegno nazionale Valore Geometra il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, in un colloquio con il presidente Maurizio Savoncelli, ha affrontato un tema divenuto urgente: i compensi degli ausiliari del giudice (CTU ed esperti estimatori) e il relativo adeguamento e aggiornamento delle tariffe. Nel riconoscere che i compensi sono diventati troppo esigui, Orlando ha prospettato la possibilità che essi siano rivalutati quando sarà attivo il portale unico delle vendite sottoposte a esecuzioni immobiliari, che consentirà di quantificare in modo univoco il valore di un bene a livello nazionale. Anche sulle tariffe (abolite), egli ha riconosciuto la necessità di creare una relazione con lo standard di qualità della prestazione. É iniziato il 16 novembre 2016 e si concluderà il 31 marzo 2017 il periodo in cui è possibile per le imprese presentare domanda, via internet, di bonus fiscale del 50% delle spese sostenute nel 2016 per interventi di bonifica dall’amianto su beni e strutture produttive. Il credito d’imposta sarà assegnato fino ad esaurimento dei fondi, che ammontano a 17 milioni di euro. Le domande sono esaminate in ordine cronologico; la risposta è data entro 90 giorni. La domanda va presentata sul portale dedicato del ministero dell’Ambiene (https://www.minambienteamianto.ancitel.it), oppure dal sito dello stesso ministero cliccando sul logo. Verificazioni quinquennali gratuite Accatastamento dei fabbricati rurali Con una comunicazione del 26 ottobre 2016 la Direzione provinciale di Padova dell’Agenzia delle Entrate, Ufficio Territorio, ha ricordato che Il DPR n. 917/1986 e succ. mod. consente ai possessori di terreni di richiedere la variazione del reddito domenicale per sostituzione della qualità di coltura o per diminuzione della capacità produttiva imputabile a specifiche cause (naturale esaurimento, frane, erosioni, altro). L'Agenzia delle Entrate, con cadenza quinquennale, verifica gratuitamente tali segnalazioni. Per accedere alla verifica quinquennale gratuita, i possessori interessati devono presentare, entro il 31 gennaio 2017, la denuncia dei cambiamenti all'Ufficio Provinciale - Territorio dell'Agenzia delle Entrate, utilizzando i modelli disponibili presso l'Ufficio e sul sito www.agenziaentrate.gov.it, seguendo questo percorso: Cosa devi fare, Aggiornare dati catastali e ipotecari, Variazioni colturali. In alternativa è possibile utilizzare la procedura informatica gratuita disponibile allo stesso indirizzo. Nell'incontro con il Consiglio nazionale geometri del 27 ottobre scorso, la Direzione Centrale Catasto ha ricordato che i proprietari degli immobili produttivi, ancora individuati al Catasto Terreni come fabbricati rurali, sono soggetti all'obbligo di censimento al Catasto Fabbricati, ai sensi dell'art. 13, comma 14-ter, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, obbligo che scadeva il 30 novembre 2012, con una previsione, per i soggetti inadempienti, di sanzioni comprese tra 1.032 euro e 8.264 euro. La stessa Direzione Centrale Catasto ha informato che per i proprietari inadempienti è ancora possibile ricorrere al ravvedimento operoso pagando una sanzione di 172 euro. Perdurando l’inadempienza, l’Agenzia provvederà d’ufficio all’iscrizione in Catasto, con oneri a carico del proprietario. Sono esclusi da tale obbligo gli edifici collabenti e diroccati. Sull’argomento si può leggere la circolare del Consiglio nazionale n.15086 del 4 novembre scorso, reperibile sul sito sotto la voce Circolari. Nuovo front office della Cassa risponde al numero 06/326861 Per facilitare la comunicazione tra gli iscritti (e i Collegi) e i vari uffici della Cas- sa, è stato istituito un numero telefonico dedicato, 06/326861, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00, il martedì e il mercoledì anche dalle 15.00 alle 16:30. 4 Sulla pagina dedicata (Contatta la Cassa Geometri) si può anche fissare un appuntamento telefonico o un incontro presso la sede di Roma. Pitagora n 5 novembre 2016:Pitagora 5_2016.qxd 25/11/16 08:19 Pagina 5 Pitagora 5/2016 CiPaG CaSSa di PrEvidENza R L'istituto del riscatto/2 iprendiamo il tema del riscatto ai a cura di Chiara Cattani e Oddone Zecchin fini previdenziali di periodi specifici previsti dall’ordinamento della Cipag e della convenienza nel proceperiodo di anzianità contributiva e il mondere in questa scelta. tante dei redditi percepiti al momento La volta scorsa abbiamo iniziato una della domanda. Con l’aiuto della nostra rubrica sull’istituto del riscatto, visto che segretaria Stefania Forzan, che si occupa da quest’anno è possibile presentare domanda on line, iniziando con il riscatto del periodo militare. In questo numero affrontiamo il riscatto del periodo di praticantato, ben sapendo che i casi sono tutti diversi in quanto giocano un ruolo primario il di tutte le pratiche legate alla previdenza/assistenza, proveremo comunque a fare qualche esempio reale di calcolo. Ci preme ricordare sempre due aspetti significativi: a) gli anni da riscattare non devono in alcun modo essere coincidenti con anni di iscrizione a Cipag o ad altre gestioni previdenziali; b) nel caso di premorienza dell’iscritto aderente al riscatto, prima della conclusione del pagamento dell’onere, i superstiti saranno obbligati al pagamento della somma residua. riSCatto dEl PEriodo di iSCrizioNE al rEGiStro PratiCaNti terzo esempio La domanda può essere presentata per riscattare gli anni di praticantato effettuato ai sensi della L. n. 75/85 versando un onere pari, per ciascun anno, alla riserva matematica calcolata rapportata alla contribuzione dell’anno di riferimento prevista per i neodiplomati. Essa può essere presentata in qualsiasi momento, in tutti i casi prima della liquidazione del trattamento previdenziale. Se non si aderisce al calcolo del riscatto, trascorsi 60 giorni dalla richiesta, la domanda decade. Si può comunque ripresentare domanda in un momento successivo. Età Anzianità contributiva Epoca domanda Riserva ante riscatto Anni da riscattare Onere calcolato Onere da versare Quarto esempio Età Anzianità contributiva Epoca domanda Riserva ante riscatto Anni da riscattare Onere calcolato Onere da versare la ProCEdura Stabiliti gli anni da riscattare, dopo il 1985, e compilato lo stato di famiglia, bisogna disporre di due documenti obbligatori quali: - documento di identificazione, ossia la carta d’identità - Certificato attestante le date di iscrizione/cancellazione al registro praticanti (da richiedere al Collegio) ComE viENE EffEttuato il CalColo 38 anni 14 anni 2016 60.000 euro 1999 (1 anno) 4.674 euro 8.650 euro 30 anni 4 anni 2016 7.000 euro 2005 (1 anno) 3.365 euro 8.650 euro CoNCluSioNi L’onere è pari, per ciascun anno, alla riserva matematica da calcolarsi in conformità del principio di cui all’articolo 13 della legge 12 agosto 1962, n. 1338 e secondo la tabella di cui al Decreto Ministeriale 31 agosto 2007 e successivi adeguamenti. In tutti i casi sarà dovuto un importo minimo pari a € 8.650,00 per anno. I termini per l’adesione e il pagamento del riscatto saranno comunicati dalla Cassa all’interessato e non al Collegio di appartenenza. Sarà possibile pagare in un’unica soluzione oppure a rate con un massimo di 60 rate mensili. In più saranno dovuti gli interessi nella misura stabilita per le imposte dirette. Vista l’onerosità, a titolo esemplificativo si riportano i casi di alcuni iscritti in attività, per una sola annualità. Primo esempio età 58 anni Anzianità contributiva 30 anni Epoca domanda 2016 Riserva ante riscatto 321.000 euro Anni da riscattare 1985 (1 anno) Onere calcolato 12.942 euro Onere da versare 12.942 euro Secondo esempio Età 45 anni Anzianità contributiva 19 anni Epoca domanda 2016 Riserva ante riscatto 58.000 euro Anni da riscattare 1995 (1 anno) Onere calcolato 5.907 euro Minimo da versare 8.650 euro Dagli esempi si deduce che il costo per riscattare un anno è molto elevato e lo stesso risulta raddoppiato se si vuole riscattare il periodo massimo riscattabile, che era di 24 mesi fino al 2011 e di 18 mesi dal 2012. L’unico ragionamento accettabile sta nel fatto che anticipare fin dall’inizio il riconoscimento del periodo di praticantato, giova nel futuro. Con una nuova norma, dal 1 gennaio 2003 è stata data la possibilità al praticante di iscriversi alla Cassa di previdenza sostenendo un costo annuo contenuto pari a ¼ della contribuzione soggettiva minima (per il 2016 sono € 750). E dagli esempi sopra citati esso risulta essere un investimento molto conveniente. Infatti, a fronte del contributo minimo di 8.650 euro, che si è tenuti a pagare per il riscatto di un anno dopo l’inizio della professione, con 750 euro versati nel corso del praticantato, anche ratealmente, si acquisisce un anno di pensione. I contributi volontari versati nei vigenti 18 mesi di praticantato sono riconosciuti a pieno titolo come contributi previdenziali, sia per la Cassa di previdenza dei Geometri - se il praticante si abilita e si iscrive alla Cassa - ma anche per altre forme di previdenza, nel caso il praticante scelga di svolgere un’attività lavorativa da dipendente, quindi non scelga l’esercizio della libera professione. L’unico evidente difetto sta nel fatto che nessun giovane praticante ha la cultura della previdenza; in genere se ne preoccupa poco anche la famiglia di provenienza e, purtroppo, poca cultura previdenziale si fa anche tra noi colleghi, in particolare i tutor nel caso specifico. Quindi il risultato è che con pochi soldi oggi si potrebbe avere molto domani. Certo è che oggi l’iscritto anziano preferirà lavorare due anni in più piuttosto che anticipare, a caro prezzo, il momento del congedo e quindi non ci rimane che educare i giovani attraverso il nostro coinvolgimento. 5 Pitagora n 5 novembre 2016:Pitagora 5_2016.qxd 25/11/16 08:19 Pagina 6 Pitagora 5/2016 Pierluigi Capuzzo Geometri 4.0: presentato il disegno di legge sulla professione prossima futura C on la presentazione del disegno di legge Atto Camera n. 4030, a firma dell’on. Simona Flavia Malpezzi, va delineandosi quella che potrebbe diventare l’impostazione definitiva della nostra professione per il prossimo futuro. Tutti sappiamo di quanto ce ne sia bisogno, viste le note difficoltà che la categoria sta attraversando, determinate da più ragioni, e quindi non possiamo che esserne cautamente soddisfatti. La strada è ancora molto lunga ma, si dice, chi ben comincia è a metà dell’opera, e siccome è ormai da molto tempo che si attendeva un inizio, ora che questo è avvenuto possiamo concederci un prudente ottimismo. Per chi volesse affrontare un serio approfondimento, è sufficiente andarsi a leggere la proposta di legge con la corposa presentazione: il testo è reperibile anche sul nostro sito. Per tutti gli altri proviamo qui a fare un rapida sintesi. Malpezzi ma anche di molti altri parlamentari di ogni schieramento (oltre una sessantina). In cosa consiste questo nuovo approccio? Proviamo a riassumerlo in pochi, semplici punti. Perché un nuovo corso di laurea? In Europa, i liberi professionisti debbono possedere una laurea, ancorchè breve ma laurea. Partendo da qui, e fatte ovviamente salve le situazioni esistenti, il disegno di legge prevede la creazione di uno specifico corso di laurea, triennale, che formi espressamente un Geometra Libero Professionista. Dovrà pertanto essere predisposto un corso con le specifiche materie di nostro appannaggio che sono Costruzioni, Topografia e Estimo con buoni fondamenti di Diritto. Tale corso di laurea si concluderà con un esame che sarà abilitante, cioè consentirà automaticamente l’iscrizione al nostro Albo. Non sarà possibile che il nostro laureato possa andare a iscriversi a In gegneria o Architettura per completare quei corsi di studio, come è avvenuto sinora, perché per fare il salto sarà necessario un tale numero di esami da rendere l’operazione totalmente sconveniente. Come a dire: ho una laurea in giurisprudenza ma voglio andare a fare il medico. È ovvio che devo ricominciare da zero, perché si tratta di un corso di studi che in comune potrebbe avere, forse, il latino, cioè nulla. Analogamente, il geometra laureato che volesse cambiare facoltà dovrebbe praticamente ricominciare. Va da sé che il ragazzo questa scelta deve farla a priori, e quindi una volta entrato nel nostro circuito lo avrà fatto a ragion veduta. Scelte diverse dovrà farle prima. le ragioni della crisi Partiamo dunque esaminando le ragioni della crisi. In primo luogo, scontiamo i soliti problemi di competenze, mai definiti con i nostri colleghi laureati, cosa che ha determinato e continua a determinare conflitti a livello giudiziario che producono una sofferenza nei rapporti, anche con i clienti. Il D.P.R. 328/2001 non ottenne i risultati cercati, anche e soprattutto per la creazione di corsi di laurea triennale non chiaramente dedicati alla formazione di veri geometri liberi professionisti. Come è noto, Padova fu un centro di tale sperimentazione, con l’istituzione del corso di laurea presso l’università intitolato “Tutela e riassetto del territorio”, poi rinominato “Riassetto del territorio e tutela del paesaggio”. Il risultato fu che le iscrizioni al Collegio di quei laureati furono molto scarse, perché la tendenza è stata sempre quella di proseguire negli studi andandosi a laureare poi in ingegneria o architettura, per poi iscriversi in quegli albi. Inoltre, il piano di studi non è mai stato impostato sulle vere necessità formative dei geometri liberi professionisti. Poi venne il CAT, con la cosiddetta riforma Gelmini, che ci tolse pure la storica denominazione, tanto che ora quei diplomati si chiamano periti in Costruzioni, Ambiente e Territorio, e divengono geometri soltanto dopo l’iscrizione all’Albo. La rarefazione delle iscrizioni al CAT, appunto, è l’ulteriore elemento di grande sofferenza, determinata anche dalla situazione di crisi di tutta la filiera legata all’edilizia, percepita dalle famiglie come una indiscutibile difficoltà per i ragazzi a collocarsi sul mercato del lavoro, non considerando che le crisi, in genere, finiscono, e che i geometri si occupano anche di altro. Il nostro Consiglio Nazionale ha quindi assunto come impegno primario quello di promuovere delle azioni volte al rilancio della nostra professione che, dopo grande dibattito, ha fatto convergere l’azione nella presentazione del già citato disegno di legge, a firma della on. Corsi di laurea presso gli istituti Cat Un altro elemento promosso dalla riforma è l’allocazione dei corsi di laurea presso le scuole CAT più decentrate, laddove non sussistano università nei pressi, così da favorire quei ragazzi anche evitando loro costose trasferte. In pratica, questi potrebbero continuare il loro corso di studi presso la stessa scuola dove si sono diplomati, un po’ come avviene ora con gli ITS (Istituti Tecnici Superiori). Saranno fatti salvi tutti i diritti già in essere per l’esercizio della professione di tutti i geometri ora iscritti negli albi. Sul punto, avremo maggiori precisazioni in sede di emanazione dei regolamenti. Per inciso, alcune università telematiche hanno già avviato questi corsi di laurea. Ovviamente, per produrre tutti i suoi benefici effetti, la legge deve entrare in vigore, e quindi fino a quel momento l’elemento pregnante di questo corso, e cioè l’abilitazione alla professione, non potrà favorire le iscrizioni. Ci auguriamo che non avvenga come quando la nostra legge rifondante, che rideterminava, tra l’altro, finalmente anche le nostre competenze, fu approvata dal Senato ma non alla Camera, e poi il governo cadde, azzerando un lavoro immane e importante. Forse, se ci fosse una sola Camera le cose potrebbero andare più spedite… Ma questa è un’altra faccenda. Presidente Collegio Geometri e Geometri Laureati di Padova Per seguire l’iter del disegno di legge sul nuovo corso di laurea Sul sito del Collegio è presente la proposta di legge n. 4030 così come è stata presentata alla Camera dei Deputati il 9 settembre 2016. Per seguire l’iter presso la Camera e, successivamente, presso il Senato, questo è il percorso: www.camera.it, Attività legislativa, Progetti di legge, Ricerca per numero, inserire 4030. Qui è disponibile tutta la documentazione. via Fornace Morandi 24, 35133 Padova - www.geometri.pd.it tel. 049 8757788 - fax 049 661124 [email protected] Orario: dal lunedì al venerdì, dalle 09.00 alle 12.30 Organismo di Mediazione Sede presso il Collegio [email protected] Orario: lunedì 11.00-13.00; martedì 15.00-17.00; giovedì 11.00-13.00 6