Il giusto valore per l`opera d`arte
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Il giusto valore per l`opera d`arte
Eventi Lunedì 30 giugno 2014 Xxxxxxxxxxxx ■■ LUCCA / I 100 anni del Collegio dei geometri e dei geometri laureati di Lucca, con oltre 1.400 iscritti in tre zone distinte Giovani e tutela del paesaggio, contro la crisi Il nuovo approccio alla professione mette al centro l’ecosostenibilità e la riqualificazione ambientale C ento anni e non sentirli. Anzi lavorare con sempre maggiore intensità per trovare soluzioni innovative, migliorare la situazione attuale, raggiungere obiettivi positivi per la comunità in cui è inserito. Il Collegio provinciale dei geometri e dei geometri laureati di Lucca festeggia un anniversario importante: lo fa evitando celebrazioni inutili e promuovendo iniziative importanti per migliorare la categoria e, con essa, l’ambiente in cui essa deve operare. Il tutto basando la propria atten- zione su alcuni punti chiave che fungono da retta via per raggiungere i propri obiettivi. Attenzione alla scuola e ai giovani, interesse nei confronti della crescita della figura professionale, specificità nelle competenze in base ai nuovi equilibri da creare all’interno del sistema. Parte da queste basi la volontà da parte del Collegio provinciale dei geometri di Lucca: una volontà ferrea, intenta a raggiungere i risultati previsti nonostante il grave periodo di crisi che, come tante altre realtà, sta vi- vendo la categoria: “È un momento particolarmente complesso: il periodo politico con cui ci stiamo confrontando non permette di avere nessuna tutela -, spiega il presidente Pietro Lucchesi, che prosegue - Si continuano a demandare responsabilità al professionista, aumentando i rischi senza la necessaria tutela. Noi non abbiamo la cassa integrazione, ci esponiamo a interpretazioni di leggi complesse e mai chiare, continuiamo a dare il nostro contributo allo Stato senza mai costare nulla”. Nonostante questo grido d’allarme, l’attenzione del presidente è volta all’attività propositiva, quella che serve per adeguarsi alla domanda del territorio, agendo d’anticipo: “Stiamo lavorando in maniera assidua sulla scuola, proponendo una borsa di studio come premio per un concorso rivolto agli alunni delle medie. Immancabile, per il nostro territorio, un desk al Comics: verrà riletta in versione fumettistica la nostra professione. È un modo simpatico per incuriosire i giovani. E ancora: grande attenzione ai social network e la ristrutturazione completa Il presidente Pietro Lucchesi del sito Internet: tanti aspetti che cercheranno di incuriosire i ragazzi”. Ma non è tutto: l’attività del Collegio dei geometri della provincia di Lucca, il cui numero di iscritti è secondo solo a quello di Firenze in regione, è molto più ampia. Sono, infatti, oltre 1.400 i geometri lucchesi, su un totale di 10.000 nelle dieci province toscane. Nel territorio operano in tre distinte zone: mare (Versilia), pianura (Lucchesia) e montagna (Garfagnana). Prosegue Pietro Lucchesi: “Siamo sempre stati legati al nostro territorio, adattandoci alla sua struttura e contribuendo ai suoi cambiamenti. La nostra volontà è quella di accompagnarlo e sostenerlo verso una visione futura, anticipando i tempi su quelle tematiche che saranno indispensabili nei prossimi anni”. Ecosostenibilità è uno dei vocaboli più utilizzati dal presidente, che 15 va oltre le semplici parole: “Siamo il primo collegio italiano a organizzare corsi per l’ottenimento degli attestati di prestazione energetica (Ape) con il sostegno del Ministero. Vogliamo creare le capacità di leggere il fabbricato all’interno del territorio, rendendolo parte integrante dell’ambiente. Il tutto attraverso un’analisi approfondita, in modo da non lasciare nulla al caso”. Insomma: si viaggia verso un nuovo approccio alla professione, attuando una sorta di rigenerazione urbanistica e cercando di rimediare a ciò che di errato è stato fatto in termini di mancata ecosostenibilità. “Sulla Proposta di Legge Regionale 282 (proposta di modifica della L.R. Toscana n.1/2005) abbiamo già fatto sentire la nostra voce: lo sforzo maggiore deve essere dedicato all’incentivazione della cultura del sostenibile nei suoi svariati aspetti. Innanzi tutto la riqualificazione ambientale ed energetica, perché non si può fare una previsione futura senza pensare alla sopravvivenza del presente. La tutela non deve frenare il progresso: i politici sembrano ciechi e sordi di fronte alle estreme difficoltà della società reale. Se vogliamo che il paesaggio sopravviva, dobbiamo far sì che l’uomo lo possa vivere traendo sussistenza dallo stesso. Nella visione globale dei legislatori, tuttavia, l’uomo è sempre considerato come elemento devastatore e non propositore di nuove illuminanti idee”. ■■ LABORATORIO DIAGNOSTICO BENI CULTURALI / Presso la sede di Ravenna dell’Università Il giusto valore per l’opera d’arte “Ritratto di gentiluomo” olio su tela attribuito al pittore fiammingo Antony Van Dyck Gli aspetti oggettivi e soggettivi che contribuiscono all’attribuzione e valutazione U na opera d’arte è caratterizzata da un insieme di valori che riguardano diverse aree di indagine: area storico-umanistica, filologico-filosofico-sociale, tecnico-economico-gestionale, legale-identitaria. Tale valore olistico dovrebbe concorrere a stabilirne lo specifico valore economico-finanziario-mercantile-mercatistico. Tuttavia nel mercato dell’arte non esiste un ente ufficiale che possa fornire le quotazioni di mercato delle opere di un artista. Vi sono invece diversi punti di riferimento che aiutano a definire le quotazioni e a mantenerle aggiornate. Essi sono: le gallerie d’arte, le case d’asta, le fiere/mercato, i cataloghi, gli annuari e i più aggiornati siti Internet che offrono questo servizio, spesso a pagamento. Fra i fattori che permettono di formulare il valore economico delle opere d’arte, alcuni sono riconducibili all’autore (l’importanza della galleria che lo rappresenta e del critico che scrive per lui, il numero di esposizioni, la vincita di premi importanti, l’appartenenza a un movi- Il prof. Salvatore Lorusso, responsabile del Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali dell’Università di Bologna (sede di Ravenna) mento artistico), altri all’opera (il soggetto, il periodo di realizzazione nell’arco della vita dell’autore, l’unicità, lo stato di conservazione, le dimensioni). La molteplicità e varietà dei fattori, ancorché collegati a condizioni e situazioni non certo riscontrabili se non in un range di insicurezza e imprevedibilità, possono comunque contribuire alla determinazione del prezzo dell’opera d’arte, sulla base peraltro - da ritenere punto iniziale e fondamentale a cui riferirsi - della valutazione soggettiva e oggettiva sulla sua autenticità. In relazione alla riproduzione in arte, si fa presente che sotto il profilo giuridico, per poter definire un’opera d’arte come falsa occorre l’evidenza del dolo. La questione dei falsi in arte si collega con quella delle copie e delle repliche che, tuttavia, non hanno finalità fraudolente. Oltre alle copie e alle repliche, tra l’opera originale e il falso esistono altre categorie intermedie. A tal riguardo si riporta la terminologia utilizzata per distinguere le diverse tipolo- gie di riproduzione di un’opera d’arte: Autentico, Originale, Replica, Copia, Attribuito a, Firma di, Scuola di, Seguace, Falso, Riprodotto. Nella realtà nazionale e internazionale del mercato dell’arte e delle case d’asta, fondamentalmente la valutazione svolta dagli esperti è una valutazione di carattere soggettivo, basata sulla analisi degli aspetti storici, stilistici, estetici, iconografici e, quindi, di carattere visivo del manufatto, che si completa con la riconosciuta competenza del valutatore. L’esperto d’arte decreta l’autenticità o non, e, quindi, determina il valore economico, finanziario, mercantile e mercatitistico dell’opera. Più correttamente, invece, tale valutazione soggettiva deve completarsi con la valutazione oggettiva basata sull’utilizzo delle tecnologie diagnostiche e analitiche appropriate. È quanto già da anni si conduce nel Laboratorio Diagnostico per i Beni Culturali dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna (sede di Ravenna), con l’applicazione del corretto e comple- to percorso metodologico, che comprende la fase conoscitiva relativa all’analisi di carattere estetico, stilistico, iconografico, storico e si completa con la fase tecnicosperimentale mediante l’impiego delle suddette tecnologie diagnostico-analitiche innovative e sistemi avanzati. Il Laboratorio è stato indicato dal ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, dall’Istituto nazionale per il Commercio Estero (Ice) e da Change Performing Arts, società internazionale che organizza eventi artistici e culturali, fra gli istituti di eccellenza pubblici e universitari del Sistema Italia. Fra i molteplici casi di studio affrontati presso il suddetto Laboratorio, si riporta quello del dipinto a olio su tela “Ri- tratto di gentiluomo”, attribuito al pittore fiammingo Antony Van Dyck (1599-1641). In questo caso, la valutazione relativa non solo all’analisi stilistica ed estetica, ma anche alla tecnica di stesura mediante la riflettografia in infrarosso e alla composizione dei pigmenti utilizzati, identificati con la spettroscopia di fluorescenza di raggi X (terra di Siena, biacca e ocra rossa), ha permesso di confutare l’attribuzione precedente. In definitiva il contributo scientifico dei vari esperti, ciascuno con le proprie competenze, permette, tramite il confronto e il vicendevole completamento della valutazione soggettiva con quella oggettiva, di fornire la risultanza più prossima alla “verità scientifica”.