INDICE • Comunicato stampa • L` iconico mondo dei colori Benetton
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INDICE • Comunicato stampa • L` iconico mondo dei colori Benetton
INDICE Comunicato stampa L’ iconico mondo dei colori Benetton • Collezione UCB P/E 2013 • I testimonial CV Alessandro Benetton CV Giulio Rustichelli Benetton Group Immagini disponibili nell’area Media & Press: benettongroup.com/media-press La nuova campagna moda United Colors of Benetton punta sul valore iconico del colore per celebrare il lancio della nuova collezione primavera/estate 2013 Interpreta la campagna un team di cittadini del mondo: nove trendsetter, nove diverse tonalità, per raccontare l’identità e l’eccellenza del brand che guarda al futuro Parigi, 23 gennaio 2013. Il futuro di United Colors of Benetton è sempre più a colori. Un’iconica campagna moda, dove il colore ritorna in primo piano con una diversa interpretazione, che racconta – attraverso le storie originali di una squadra cosmopolita di ambasciatori – la passione, l’innovazione e l’apertura al mondo di United Colors of Benetton, che guarda avanti e affronta le sfide del domani. La campagna rappresenta una novità assoluta per il marchio di Benetton Group. “È un nuovo format che, a partire da questa stagione e con un gruppo di ambasciatori ogni volta diverso, verrà sviluppato per affermare con forza – attraverso il valore iconico del colore, valore fondativo di United Colors of Benetton che oggi trova nuova centralità estetica e di comunicazione – l’identità e l’eccellenza del brand che fa della diversità un valore e dell’unione delle differenze un patrimonio”, ha dichiarato il Presidente Alessandro Benetton. Le riprese fotografiche della campagna moda United Colors of Benetton P/E 2013 si sono tenute a Parigi presso i Pin Up Studios, lo scorso novembre. Tre giorni di shooting dove nove ambasciatori di stile e di vita – personaggi che si distinguono per multiculturalità, spirito cosmopolita e impegno sociale – “hanno raccontato” davanti l’obiettivo la loro interpretazione del colore, specchio cromatico del talento e del carattere che li hanno portati a mettersi in luce nel mondo. I volti della nuova campagna sono: Hanaa Ben Abdesslem, modella tunisina, con la sua professionalità e la sua dedizione è diventata un esempio per molte altre donne arabe che coltivano il suo stesso sogno; Kiera Chaplin, attrice, modella e figlia d’arte, oltre ad essere un’attiva sostenitrice dell’UNESCO, collabora con una fondazione che si prende cura dei giovani; Charlotte Free, modella californiana conosciuta per i suoi capelli rosa; Mario Galla, modello tedesco diversamente abile, calca con successo le passerelle del fashion; Dudley O’Shaughnessy, attore e modello inglese, già campione nazionale dei pesi welter, ha trasferito nella moda i valori di lealtà e agonismo del pugilato; Matias Perdomo, chef uruguaiano, ha portato nel suo ristorante a Milano un originale mix intercontinentale, unendo tradizione e innovazione; Lea T, modella brasiliana transessuale al di là di ogni pregiudizio; Alek Wek, indossatrice attivamente impegnata per richiamare l’attenzione internazionale sul disastro umanitario del suo Paese, il Sudan; e Elettra Wiedemann, portatrice nella moda, dall’età di 15 anni, di una raffinata cultura cosmopolita e di una particolare attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. La nuova campagna United Colors of Benetton, concepita per il lancio della collezione Primavera/Estate 2013, è volutamente caratterizzata da capi di maglieria iconici del brand, come il tricot nella versione mélange in un’ampia palette di colori. Per la P/E 2013 United Colors of Benetton lancia infatti una collezione dove la semplicità regna sovrana: il basico è Moda! Una limited edition di T-shirt con immagini della campagna sarà inoltre in vendita in tutto il mondo, online all’indirizzo shop.benetton.com e nei principali negozi United Colors of Benetton. Il suo ricavato sarà interamente devoluto a sostegno delle attività della Fondazione UNHATE. La nuova campagna prodotto, concepita sotto la direzione creativa di Fabrica in collaborazione con Macs Iotti, sarà declinata prossimamente nei canali stampa, affissioni, punti vendita e web. Proprio nella rete, il colore sarà protagonista della nuova piattaforma interamente dedicata all’esperienza cromatica, con un look&feel fortemente ispirato alle nuove windows colorate degli store United Colors of Benetton e in perfetto mood social. Un sito dinamico, un aggregatore di feed user generated con hashtag colore – immagini, post, frasi, tweet – provenienti da Instagram, Pinterest, Twitter e da mobile, sarà presto lanciato per creare una community online interamente dedicata al colore. Il progetto web sarà infatti affiancato e integrato da una app, che diventerà anch’essa un generatore di contenuti per il sito. Ci sarà spazio inoltre per una parte editoriale dal sapore internazionale. Una raccolta di news in modalità magazine, con un tema comune: il colore. Citazioni, aforismi, modi di dire, proverbi dedicati al colore, a tutti i colori, animeranno le colorate vetrine degli store United Colors of Benetton nelle vie e nelle piazze del mondo. Frasi colte ma anche le preferenze cromatiche di chiunque abbia voglia di esprimere un pensiero, un’idea, un motto sul suo colore preferito. Per ulteriori informazioni: +39 0422 519036 benettongroup.com/media-press benetton.com facebook.com/benetton twitter.com/benetton youtube.com/benetton L’EMBLEMATICO MONDO DEI COLORI DI BENETTON CAMPAGNA PRODOTTO UNITED COLORS OF BENETTON PE 2013 Per la nuova campagna primavera-estate 2013 United Colors of Benetton propone una celebrazione del colore, tema universale alla base del DNA del marchio. Da decenni il colore gioca un ruolo da protagonista nella comunicazione globale del brand, che ha sempre mostrato grande rispetto per le diverse varietà di “colore” del genere umano, celebrando la bellezza di razze e personalità diverse. Questa stagione l’enfasi viene posta sul colore dei prodotti stessi e sul loro significato, o meglio, sul significato che il colore ha per gli esseri umani. Con queste premesse, la nuova campagna primavera-estate 2013 vedrà sfilare diversi personaggi provenienti da tutto il mondo, che si sono distinti nelle rispettive professioni e che indosseranno una miriade di colori. Come sempre, la maglieria è protagonista e i leggendari maglioni del marchio sono proposti in un ampio spettro di tinte unite – talvolta tenui, talvolta più audaci – così come in una grande varietà di fantasie: in sostanza, il colore in tutte le sue possibili declinazioni. Unendo fino a sei colori in un singolo maglione abbiamo rinnovato il mélange della maglieria, mescolando diversi filati per creare un effetto arcobaleno. Cardigan e pullover classici abbondano in una grande quantità di modelli, tutti disponibili in più di venti colori diversi. L’utilizzo del colore si estende ben oltre la maglieria e va a toccare tutti i segmenti di prodotto: jeans, chino, abiti, T-shirt, capispalla e underwear. La nuova linea PIN UP DENIM è disponibile in otto diverse tonalità, dall’energizzante giallo fosforescente al limpido azzurro cielo. Inoltre, una moltitudine di giacchine in jeans e di short provocanti permettono di giocare con abbinamenti e contrasti: colori brillanti e senza tempo che permettono di esprimere la propria personalità o l’umore del momento attingendo agli irrinunciabili del guardaroba per tutti i giorni. Se la maggior parte dei capi è proposta in tantissimi colori, anche le stampe non sono da meno; si possono dunque abbinare tante diverse tonalità o indossare un unico colore da capo a piedi: c'è una soluzione per ogni personalità e per ogni stato d’animo, per tutte le occasioni. benettongroup.com/media-press benetton.com facebook.com/benetton twitter.com/benetton youtube.com/benetton UNITED COLORS OF BENETTON COLLEZIONE PRIMAVERA ESTATE 2013 Per la primavera–estate 2013 United Colors of Benetton interpreta le tendenze chiave che domineranno la stagione, valorizzando i due aspetti più trendy del momento: l’esplosione delle stampe e il ritorno a un’eleganza sobria e senza tempo. Un atteggiamento che, sottolineando due aspetti così contrapposti, si traduce in un ritorno alla femminilità per lei e in un nuovo stile “formal casual” per lui, sempre caratterizzati dal colorato DNA del marchio. I toni neutri sono sempre messi in risalto da una tavolozza di colori brillanti e da stampe geometriche tattili e floreali, consentendo a ciascuno di esprimersi a 360 gradi con uno stile del tutto personale. COLLEZIONE DONNA La collezione dedicata alla donna punta con decisione sulla femminilità e presenta una grande varietà di abiti e gonne di tutte le forme, per vivere il ritorno della primavera con un atteggiamento più orientato alla femminilità. Da un lato, dopo anni di eccessi sartoriali, la semplicità torna a regnare sovrana: il basico è la nuova tendenza del mondo della moda. I capi in tinta unica nei toni del verde e del blu si ravvivano grazie a un tocco di fucsia o di viola e sono realizzati per poter essere portati tutti i giorni con grande semplicità. Dall’altro lato, il messaggio del mix and match di motivi si sente forte e chiaro con l’interpretazione tutta Benetton, tenue e sofisticata, delle stampe viste in passerella. I motivi di ispirazione etnica e quelli geometrici ricoprono i capi da cima a fondo e vengono affiancati, più avanti nella stagione, da esplosioni floreali. Le stampe paiono assorbite nell'iconica maglieria del marchio, dove la ricchezza dei motivi si mescola alla texture, altro must della stagione. Il denim della linea PIN UP fa ritorno e si presenta con un luminoso assortimento di lavaggi colorati e vestibilità skinny da portare tutti i giorni. La collezione si divide in tre principali fili conduttori: Art Folk– Il primo tema guarda al mondo dell’arte, dell’architettura e del design. Il taglio è pulito e i motivi sono grafici, mentre la tavolozza dei colori gioca con i contrasti: il bianco incontra il nero, che si scontra con il rosso, il fucsia e il viola. La vestibilità è essenziale e precisa, i materiali sono compatti. In linea con il nuovo minimalismo, i capi sono sartoriali ma al tempo stesso comodi. Stampe all-over creano un effetto grafico di grande impatto, citando la geometria e la vivacità della pop art e della street art. Le giacche sono realizzate in lino di cotone o popeline tinto e si abbinano a pantaloni lunghi e affusolati, in tinta unita o in jacquard stretch di raso stampato, per un look completamente rivisitato, classicamente urban chic. Global Folk– Una rivisitazione del tema tribale, sottolineato da una nonchalance bohèmienne: la prossima primavera la donna Benetton si prepara a partire per un viaggio culturale. Le grafiche etno-folk tradizionali - dai motivi aztechi in versione macro ai ciliegi giapponesi in fiore - sono reinterpretate in chiave contemporanea. Le basi in cotone sono tinte in filo o sottoposte a trattamenti enzimatici per ottenere colori che ricordano la vivacità dei mercati marocchini, con la ricchezza e l’energia di tonalità che evocano la cannella, lo zafferano, l’origano e il ciclamino, sempre compensate da toni più neutri. La leggerezza caratterizza le silhouette di gonne a ruota e a matita, pantaloni ampi con la piega sul davanti e bluse dalle maniche piene e voluminose. Materiali naturali come lino, ramia, garza e mussola incontrano i jacquard etnici e i rasi traforati, impregnati del misticismo di avventure lontane. Eco Folk – Il tema finale prende spunto dall’armonia del mondo naturale, sia in termini di comodità che per quanto riguarda le fibre utilizzate. Le atmosfere sono leggere e i colori smorzati e sbiaditi: morbidi toni di azzurro pastello si mescolano, come in un tramonto, a sfumature di rosa salmone e di giallo. Le forme sono fluide, studiate per il comfort, senza mai tuttavia compromettere la femminilità. I maglioni, leggermente oversize, propongono ricchi motivi realizzati con filati mélange, mentre pantaloni chino e jeans aderentissimi della linea Pin Up nei colori pastello conferiscono un'aria da maschiaccio dispettoso. I materiali sono sempre naturali e mai trattati: lino, garza e mussola esprimono un desiderio di naturalità, bilanciato da delicati inserti in viscosa, frivoli e svolazzanti. COLLEZIONE UOMO Per lui, la collezione cita regole sartoriali trasversali che abbracciano la filosofia del nuovo abbigliamento “formale ma comodo”. Elementi ricercati si scontrano con dettagli sportivi, reintroducendo il gusto sartoriale nel guardaroba per tutti i giorni delle giovani generazioni. I bermuda cargo si abbinano alla giacca elegante, mentre i pantaloni del vestito si portano con il maglione casual. La grande attenzione ai lavaggi nei toni sfumati dell’indaco e del verde è il leitmotiv della collezione. Anche le righe non sono mai nette, ma sempre sfumate. Con la nuova stagione arriva un nuovo approccio all’abbigliamento maschile, easy e urban allo stesso tempo. Come per la donna, anche la collezione maschile si suddivide in tre temi principali: Art Folk– Ancora una volta l'arte, l'architettura e il design fungono da punto di partenza: grande attenzione viene data al rapporto tra forma e funzionalità, sotto forma di una filosofia concettualmente artistica. Linee sovrapposte in color asfalto e in popeline stretch lavorato rivelano sprazzi inaspettati e ultra-contemporanei di azzurro cielo e verde smeraldo e ci offrono un assaggio di pop art. Le forme sono minime ma eleganti, come il trench o la giacca doppiopetto dal taglio asciutto e i pantaloni affusolati in tinta unita. Simbolo dell’eleganza casual e urban, la collezione si compone di capi che soddisferanno collezionisti e artisti. Global Folk– L’uomo Benetton accompagna la sua signora nei suoi viaggi etnici primaverili. Il viaggio culturale di lui inizia in estremo oriente, con ricchi accenti di sabbia e di azzurro cielo ed è narrato attraverso i lavaggi e i trattamenti: pigmentazione a freddo, fusioni, doppia tintura ed effetto devoré. Le giacche floccate in nylon leggero e canvas trattato lo conducono in Africa, dove attinge a elementi ocra che illuminano un look costruito su un’ampia collezione di T-shirt trattate e pantaloni colorati. Alla fine del suo viaggio, l’uomo Benetton approda in America, dove trae ispirazione dal mondo dei cowboy - e dunque non mancano le camicie in denim stinto abbinando i toni del blu all’antracite e al grigio asfalto delle metropoli. Ad accompagnarlo nel viaggio non può mancare una scelta di borse pratiche da usare tutti i giorni: zaini con il fondo in finta pelle, borsoni in paglia e robuste portadocumenti in canvas. Eco Folk – Come nella collezione donna, il tema Eco Folk celebra anche per lui il legame con la natura, sottolineato da un forte senso di leggerezza. Ancora una volta i trattamenti dei tessuti giocano un ruolo cruciale: cotone, lino, gabardine leggero e canvas sono tutti attentamente tinti e sfumati. Fluidi come l’acqua, tutti i toni del blu e dell’azzurro entrano in scena: si abbinano a toni neutri e a marroni più accesi che smussano un’aria militaresca appena accennata da short cargo dalla vestibilità asciutta e da altri accenni "on-the-road”, come la giacca indaco in finta pelle. benettongroup.com/media-press benetton.com facebook.com/benetton twitter.com/benetton youtube.com/benetton I NOVE VOLTI DELLA NUOVA CAMPAGNA PRODOTTO UNITED COLORS OF BENETTON La campagna moda United Colors of Benetton si racconta attraverso le storie originali di una squadra cosmopolita di “volti”, i quali hanno dato una loro, personale interpretazione del colore, specchio cromatico del talento e del carattere che li hanno portati a mettersi in luce nel mondo. Nove diverse personalità, ciascuna con una storia da raccontare, ma tutte accomunate da spirito cosmopolita e impegno sociale, in linea con i valori di riferimento di Benetton Group. Hanaa Ben Abdesslem Nata nel villaggio di Nabeul il 13 ottobre 1988, Hanaa Ben Abdesslem proviene da una famiglia tunisina molto tradizionalista e conservatrice. Oggi, ha realizzato il suo sogno di diventare una modella professionista internazionale con il pieno sostegno e incoraggiamento dei suoi familiari. Il programma televisivo libanese “Mission Fashion”, l’equivalente di “Project Runaway” negli Stati Uniti, ha rappresentato per lei l’avvicinamento al mondo delle sfilate in Medio Oriente: dopo un’esperienza di tre mesi, ha vinto il secondo premio. Il talento di Hanaa è andato ben oltre i confini del Medio Oriente e del Nord Africa con l’agenzia di modelle IMG Models, leader nel settore. Hanaa è stata infatti presentata all’ex editrice capo di Vogue in Francia, Carine Roitfeld, alla fine del luglio 2010, che le ha organizzato un incontro con Ricardo Tisci di Givenchy, il quale ha deciso di utilizzarla in esclusiva per la sua presentazione del prêt-à-porter autunno/inverno 2010/2011. Durante questa stagione, Hanaa ha sfilato, tra l’altro, per Chanel, Giambattista Valli, Hermes, Jean Paul Gaultier, Mugler, Tom Ford, Anna Sui, Ralph Lauren e Oscar de la Renta. Il desiderio di rappresentare le donne arabe nel mondo della moda internazionale è radicato molto profondamente nel suo cuore. La reputazione e l’immagine per le quali vuole essere riconosciuta nella sua professionalità e dedizione la rendono più che mai determinata a dare il massimo e, attraverso il suo successo, è diventata un esempio per altre donne arabe che condividono lo stesso sogno. La sua missione è promuovere la consapevolezza del ruolo della modella nel mondo arabo, creando rispetto per tale professione e carriera. Kiera Chaplin Attrice e modella, Kiera Chaplin è apparsa in copertina su Town & Country e Harper’s Bazaar, nonché sulle pagine di riviste di moda e gossip di tutto il mondo, una giovane che è una vera e propria “Hollywood Royalty”, con un patrimonio genetico artistico di primissima classe, visto che è nipote del leggendario Charlie Chaplin e di Oona O’Neill, oltre che pronipote del drammaturgo Eugene O’Neill, pluripremiato con un Pulitzer e un Nobel. Kiera ha esordito come modella a New York quando era ancora adolescente, sulle pagine di importanti riviste di moda come Vogue, Vanity Fair, Harper’s Bazar ed Elle Magazine. Ha inoltre partecipato a molte campagne pubblicitarie come quelle di Walter Steiger, And_i, Tommy Hilfiger, Asprey, Hogan by Karl Lagerfeld e Armani Exchange posando finanche per il Calendario Pirelli di Peter Lindberg. Superfluo aggiungere che, durante la sua carriera in passerella, la giovane Chaplin è stata immortalata dai principali fotografi del mondo, tra cui Bruce Weber, Herb Ritz, Greg Kadel, Mario Testino, Pamela Hanson, Michel Compte, Inez & Vinoodh e Karl Lagerfeld. La rivista FHM ha assegnato a Kiera il 17° posto tra le donne più desiderabili, mentre GQ le ha assegnato il 7° tra le “100 donne più sexy”. Attualmente, il notissimo artista Nelson Shanks (che ha immortalato la Princessa Diana, i Presidenti Clinton e Reagan, Papa Giovanni Paolo II) la sta ritraendo mentre indossa il famoso corsetto “Ekaterina” di Maggie Norris. Kiera Chaplin ha girato diversi film come “L’importanza di chiamarsi Ernest”, “The Year that Trembled”, “Japan e Yatna”. Nel suo ultimo film, “Interno Giorno”, per la regia di Tommaso Rossellini, ha partecipato anche la grande attrice Fanny Ardant. Il suo prossimo ruolo importante la vedrà al fianco di Micheal Pitt in “Loosing My Religion”. Kiera Chaplin ha infine assunto le vesti di produttrice di alcuni film come “The Professional” o lo show televisivo “Scavengers”. Una delle passioni più grandi di Kiera è, tuttavia, aiutare le organizzazioni filantropiche. Di recente, le è stato conferito un premio per il sostegno offerto all’UNESCO e il 20 novembre 2012 è stata nominata prima ambasciatrice mondiale della Fondazione Amy Winehouse con la quale intende aiutare gli adolescenti in crisi a ritrovare forza e fiducia in se stessi. Charlotte Free Nel giro di 6 mesi, Charlotte Free, da sconosciuta, è diventata il fenomeno del momento. Nata e cresciuta a Los Angeles, California, Charlotte è stata scoperta in un centro commerciale mentre giocava ai video game in una sala giochi: capelli rosa punk e tutto il resto. Una settimana dopo, era su un aereo diretto a New York per firmare con IMG Models. Praticamente all’uscita dell’aeroporto, Charlotte ha incontrato alcuni importanti clienti e ha subito confermato servizi con 3 fotografi tra i più noti nel campo: Craig McDean, Terry Tsiolis e Richard Burbridge. Debuttando in passerella alle sfilate dell’autunno/inverno 2011, Charlotte ha collaborato con grandi nomi come Richard Chai, Charlotte Ronson, Vivienne Westwood, TopShop Unique e Jeremy Scott. Da allora, ha continuato a richiamare l’attenzione dell’elite della moda, come Steven Meisel, Terry Richardson, Hedi Slimane, Josh Olins, Cedric Buchet e Solve Sundsbo, oltre ad apparire sulle pagine delle riviste più prestigiose come American & British Vogue, Love, V Magazine, i-D, Dazed & Confused, Interview & Purple. Attualmente, Charlotte è il volto di Edun ritratto da Ryan McGinley, 7 Jeans ritratto da James Franco e Tous ritratto Terry Richardson (di cui è la musa ispiratrice). È stata anche testimonial di Wildfox, uno dei principali marchi di Los Angeles, con 5 cartelloni affissi in tutta la città, e Complot Argentina (per la quale ha girato anche un video). Nel febbraio 2012, Charlotte ha posato per l’ultima campagna di Forever 21. Teen Vogue recentemente l’ha definita la “ragazza del momento”. Oltre a essere un fenomeno della carta stampata, Charlotte è una delle modelle più chiacchierate nel mondo dei social media come una delle immagini più riproposte nei blog e ha dato vita a un nutrito seguito sia nel Fashion World sia nel Teen/Tween World. Sebbene Charlotte sfili soltanto da poco più di un anno, è riuscita a sconvolgere i canoni classici diventando la modella più richiesta della stagione nonostante i suoi 170 cm di altezza. Mario Galla Mario è stato scoperto ad Amburgo nel 2006 e, da allora, si è imposto come modello di moda internazionale lavorando con clienti come Hugo Boss a Londra, Parigi e Milano. Durante la settimana della moda di Berlino, Mario ha sfilato per Michael Michalsky indossando pantaloncini che hanno rivelato la sua protesi artificiale, suscitando così notevole interesse da parte dei media. Mario è stato successivamente invitato a pubblicare la sua biografia, “Mit einem Bein im Modelbusiness”, edita nel 2011, opera scritta a quattro mani con Lars Amend, recensita in modo estremamente elogiativo dalla critica internazionale. Consulente di importanti compagnie di assicurazioni, Mario le aiuta a stanziare fondi per i bambini indigenti e a organizzare vari seminari per i giovanissimi affinché possano costruirsi un futuro migliore. Mario ha anche partecipato a una campagna di alto profilo contro l’uso delle pellicce per PETA e attualmente sta girando un film sulla sua vita unica e affascinante. Mario ha 27 anni e vive ad Amburgo. Dudley O'Shaughnessy Proveniente da Londra, Canning Town, Dudley tira di boxe dall’età di nove anni. Con suo padre, allenatore di pugili professionisti, che ne ha preso le redini da quando aveva undici anni, si è fatto strada di classifica in classifica vincendo innumerevoli titoli, di cui il più prestigioso, quello Senior ABA nel 2011, che lo ha decretato il pugile numero uno in Inghilterra nella sua categoria. Dudley si allena ancora tutti i giorni, ma si è un po’ allontanato dalla sua illustre carriera sportiva per concentrare le energie sulla sua attività, altrettanto impressionante, di modello di moda, campo nel quale è attualmente il preferito in passerella di molte firme, tra cui clienti importanti come Stone Island, Oswald Boateng e Fred Perry. Quando è stato scelto come protagonista del video di Rihanna per il suo straordinario singolo “We Found Love”, Dudley ha dato prova del suo naturale talento per la recitazione, conquistando il cuore di Rihanna e riscuotendo grande successo presso la critica per il suo ruolo, tanto da sedurre il colosso United Agents, per il quale da allora ha girato vari film pilota e lungometraggi. Dudley, che proviene da una famiglia di cinque tra fratelli e sorelle, ha 23 anni e vive nell’East London. Matías Perdomo Matias Perdomo nacque il 15 marzo 1980 a Buenos Aires in Argentina. Erano gli anni precedenti al definitivo passaggio del potere dalle mani dei militari a quelle del popolo e i genitori, uruguajani da generazioni, che militavano nelle milizie civili furono costretti alla fuga dal paese in quanto ricercati. Nell’82 si trasferì a Copenaghen, in Danimarca. Nell’86, poco dopo la separazione dei genitori e l’entrata in regime del nuovo governo popolare uruguayano, fece ritorno in patria. Già a 9 iniziò a entrare nel mondo del lavoro con il primo lavoretto estivo: vendere sacchetti per la spazzatura porta a porta, facendo risparmiare ai clienti ben 1 pesos rispetto al supermercato. A 11 anni vendeva fragole all’angolo di strada davanti casa. A 13 anni lavorava con lo zio nella sua falegnameria, ma nel frattempo si dilettava assieme alla sorella Soledad nella cucina di casa E cosi nacque anche la passione per la cucina. Lo zio lo intuì e gli regalò un corso di cucina. Terminato il corso di cucina iniziò a lavorare presso una rosticceria cilena, e successivamente fu assunto da un servizio catering di stampo francese continuando a imparare e ad allargare le conoscenze in campo culinario e di gestione della cucina. A 18 anni fu assunto come cuoco nel ristorante italiano “Paninis”, che a quell’epoca aveva soltanto trenta coperti. In pochi anni la catena si affermò aprendo persino tre nuovi ristoranti sparsi per il paese. Iniziò anche a presenziare in un programma televisivo tutte le settimane e quando il governo italiano regalò due navi militari all’Uruguay fu assunto nella brigata di cucina che doveva preparare il banchetto di festeggiamento. A 20 anni si trasferì in Italia presso il ristorante “Al Pont de Ferr” sui navigli di Milano.Qui incontrò un ambiente felice e terreno fertile per le sue aspirazioni e idee. Seguì degli stage con grandi chef spagnoli (il Berasategui di San Sebastian e i fratelli Roca di Girona). Diventato primo chef dopo circa 5 anni, Perdomo ha trovato in Maida Mercuri, titolare e sommelier, una grande complice professionale, che gli permise (ed ancora lo fa) di spaziare dalla tradizione all’innovazione, in un ambiente non vincolante ma sereno. Nel 2011 è arrivato il riconoscimento anche della stella Michelin. Oggi aspetta con Samantha, la sua compagna, il primo figlio. Lea T Lea T, nata in Brasile nel 1981 come Leandro Cerezo, è attualmente una delle modelle più ricercate nel settore della moda a livello mondiale. Figlia del notissimo calciatore brasiliano Toninho Cerezo, Lea T, nata maschio, ha deciso di sottoporsi all’intervento per cambiare sesso nel marzo 2012. È stata scoperta dal direttore creativo di Givenchy Riccardo Tisci ed è diventata il volto della campagna Givenchy nel 2010. La prima volta ha sfilato per Alexandre Herchovitch durante la settimana della moda di San Paolo Fashion nel gennaio 2011. È comparsa in editoriali di Vogue Paris, Hercules, Interview e Love lavorando con fotografi come Mario Sorrenti, Mert and Marcus, Therry Richardson. Nel 2011 è stata inoltre cover star dell’edizione primavera/estate 2011 della rivista Love, dove era ritratta in un bacio con Kate Moss. Lea T è stata ospite speciale all’Oprah Winfrey Show nel gennaio 2011. Alek Wek La rivista Elle ha corso i suoi rischi presentando la modella sudanese Alek Wek, con la sua pelle scura, sulla copertina del numero di novembre 1997. Risultato? Una valanga di risposte dei lettori e lettere all’editore da parte di donne e uomini estasiati nel vedere canoni di bellezza diversi nel mondo della moda. Oprah Winfrey ha successivamente commentato al riguardo, con Alek: “Se tu fossi apparsa sulla copertina di una rivista durante la mia adolescenza, avrei avuto un’idea diversa di chi ero”. Alek, nata nel Sudan meridionale e cresciuta presso la tribù dei Dinka, è stata costretta a rifugiarsi a Londra all’età di quattordici anni per sfuggire alla guerra civile. Scoperta in un mercatino londinese, si è presto imposta come indossatrice, decretata “modella del decennio” dalla rivista i-D, una delle “50 persone più belle” dalla rivista People, una delle “50 newyorkesi più belle” dalla rivista New York, nonché uno dei “50 volti più influenti della moda”. La sua influenza, tuttavia, va ben oltre l’universo della moda e i canoni collettivi di bellezza. È intervenuta all’International Black Caucus Foreign Affairs come membro di un gruppo comprendente, tra l’altro, Hillary Clinton, il rappresentante del Congresso Daniel Payne, Danny Glover e molti altri illustri oratori, ha collaborato con la commissione consultiva del Comitato per i rifugiati degli Stati Uniti e si reca nelle scuole newyorkesi per richiamare l’attenzione sulla fame nel Sudan meridionale ed educare i bambini all’importanza dell’alimentazione, ambito nel quale ha peraltro lanciato la campagna Bracelet of Life, assieme a Medici senza frontiere. Inoltre, Alek partecipa attivamente alle attività di sensibilizzazione all’AIDS e di ricerca sul tumore al seno, dedicandosi anche alle organizzazioni che si adoperano a favore dell’infanzia. Alek è stata testimonial di numerose campagne, tra cui Clinique Happy, Ralph Lauren, Jean Paul Gaultier, Banana Republic, Joop, Nars, Issey Miyake, Moschino, Gap, Ann Taylor, Michael Kors e MAC Cosmetics, oltre ad aver collaborato alla campagna “Most Influential People” di Coach. Ultimamente, ha collaborato con De Beers per promuovere il suo nuovo marchio di diamanti, “Forevermark”. Alek ha lavorato con fotografi di grande talento, tra cui Steven Meisel, Mario Testino, Bruce Weber, Herb Ritts, Annie Liebovitz, Arthur Elgort, Michael Thompson, Ellen Von Unwerth e Steven Klein, ed è apparsa sulle copertine di importanti riviste internazionali come i-D, Elle, Essence, L’Officiel, London Style, Deutsch, Fashions of the Times e Sunday New York Times Style. Ha inoltre sfilato sulle passerelle di importantissime case di moda come Calvin Klein, Michael Kors, Christian Dior, Gucci, Fendi, Jean Paul Gaultier, Vivienne Westwood, Chanel, John Galliano, Alexander McQueen, Ralph Lauren, Donna Karan e Helmut Lang. Alek dedica il poco tempo libero a sua disposizione a un’altra sua passione: il design. Ha infatti disegnato per varie stagioni borse per la sua linea, Alek Wek 1933. Ama inoltre recitare e ha debuttato nel Four Feathers, assieme a Kate Hudson e Heath Ledger. Di recente, Alek ha scritto e pubblicato le sue memorie. In “ALEK: From Sudanese Refugee to International Supermodel” (Amistad/HarperCollins, 1° settembre 2007), Alek Wek riporta i lettori nella sua casa natia di Wau, Sudan, nelle strade di Londra dove la sua vita ha avuto una svolta inaspettata e, ovviamente, nel mondo elitario e scintillante della moda. Elettra Wiedemann Elettra Wiedemann è nata e cresciuta a New York. Figlia di Isabella Rossellini (modella e attrice di livello internazionale) e Jon Wiedemann, (ex modello, ora dirigente Microsoft), nonché nipote degli emblematici Ingrid Bergman e Roberto Rossellini. Elettra, che parla correntemente inglese, francese e italiano, ha frequentato l’International High School delle Nazioni Unite a New York concludendo gli studi in relazioni internazionali presso The New School, sempre a New York. Inoltre, Elettra ha frequentato un master in biomedicina presso la London School of Economics nel 2010 concludendolo con una tesi dal titolo “Agricoltura verticale e analisi del futuro dell’agricoltura e dell’approvvigionamento alimentare dei centri urbani alla luce dei problemi complessi posti dal cambiamento climatico”. Scoperta da Bruce Weber che l’ha ritratta per la campagna Abercrombie & Fitch, è presto diventata una delle modelle più richieste del settore posando per fotografi come Karl Lagerfeld, Annie Leibovitz, Arthur Elgort, Mario Testino, Nick Knight, Craig McDean, Solve Sunsbo e Mikael Janssen. Elettra è inoltre apparsa sulle copertine e negli articoli di diverse importanti riviste di moda, tra cui American Vogue, Harpers Bazaar, Another, Muse e Elle nella versione francese e italiana, ed è stata testimonial di Le Bon Marché, Gap, Dinh Van, Salvatore Ferragamo e Mango. Dal 2006, Elettra è una delle ambasciatrici di Lancôme. Elettra, assieme al suo fidanzato James Marshall, ha fondato un ente filantropico chiamato One Frickin Day (http://www.onefrickinday.org/) per il quale, nel 2011, le è stato conferito il prestigioso premio “Young Environmentalist Award”. L’associazione raccoglie fondi per l’utilizzo di risorse naturali ecologiche e sostenibili. Sinora ha installato pannelli solari in cliniche in Burundi, Haiti e Ruanda. È inoltre CEO di Goodness, ristorante concept pop up, eco e bio (www.goodnesspopup.com). ALESSANDRO BENETTON Presidente di Benetton Group Quando nel 1992 Alessandro Benetton fondò la sua holding di partecipazioni, la chiamò 21 Investimenti: un nome ispirato al XXI secolo, per sottolineare la sua volontà di guardare avanti. In Italia, Alessandro Benetton è stato pioniere nell’attività di private equity: ha voluto rompere gli schemi, adottando un approccio imprenditoriale nel settore del venture capital, selezionando aziende in cui credeva per farle crescere a livello internazionale. Oggi il Gruppo 21 rappresenta un sistema di fondi di private equity con un patrimonio raccolto di oltre 1300 milioni di euro complessivi. Dopo gli studi negli Stati Uniti e l’esperienza in Goldman Sachs International a Londra, Alessandro è stato Presidente di Benetton Formula dal 1988 al 1998, periodo in cui la scuderia ha vinto due campionati mondiali piloti e uno costruttori di Formula Uno. Lo stesso spirito ha guidato Alessandro nel 2004, quando la famiglia gli ha chiesto di farsi carico del futuro di Benetton Group. Nel 2007 è diventato Vicepresidente Esecutivo e, in questa fase, ha guidato la transizione dell'azienda verso una struttura di gestione con una netta distinzione tra i ruoli di azionista e management. Presidente del Gruppo dall’aprile del 2012, Alessandro Benetton sta sviluppando la Benetton Group del futuro. Allo scopo di ottenere massima flessibilità nell’affrontare i mutamenti globali, il Gruppo esce dalla Borsa di Milano nel 2012 per diventare sempre più internazionale, veloce e competitivo, con continui investimenti e un’organizzazione capace. “Perché”, sostiene Alessandro, “l’organizzazione di un’azienda è il suo capitale più importante e dovrebbe essere il lascito dell’imprenditore di oggi”. Alessandro Benetton è inoltre Presidente di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton Group, siede nei Consigli di Amministrazione di Edizione S.r.l. e di Autogrill S.p.A., è membro della giunta di Confindustria e fa parte dell’Advisory Committee di Robert Bosch Internationale Beteiligungen AG di Zurigo. Nel 2010 è stato nominato “Cavaliere del Lavoro” dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano. Nel 2012 nasce “Each time a man”, il blog personale dove Alessandro Benetton esprime il suo punto di vista su temi che spaziano dalla filosofia all’economia, dall’arte contemporanea allo sport (www.alessandrobenetton.com). GIULIO RUSTICHELLI Nato a Padova nel 1982, Giulio Rustichelli è attualmente il più giovane talento tra i fotografi di Fabrica. La sua passione per la fotografia è nata in tenera età usando una vecchia macchina fotografica della collezione di suo padre per scattare foto in bianco e nero dei suoi amici. Lavorando nella cantina della sua casa, Giulio si è immediatamente reso conto di aver scoperto la sua vocazione. Mentre frequentava la facoltà di economia alla Ca Foscari, a Venezia, Giulio ha aperto il suo primo studio in collaborazione con un noto fotografo che gli ha rivelato tutti gli aspetti tecnici di quest’arte. Sin dagli esordi, Giulio ha collaborato con famose agenzie e diversi marchi nel campo della moda e dell’estetica. Nel 2010, Giulio è diventato parte del team creativo di Fabrica, il centro di ricerca e comunicazione di Benetton, iniziando immediatamente a collaborare a una vasta serie di progetti per United Colors of Benetton. Nel 2011, ha coadiuvato il Gruppo nello sviluppo degli avanguardistici studios di Castrette. Il suo talento e la sua creatività si sono immediatamente imposti e il suo occhio fresco e innovativo lo ha portato a essere scelto come fotografo ideale delle campagne pubblicitarie dei prodotti Benetton. Il suo primo lavoro è stato per la collezione primavera/estate 2012, per la quale l’ampia scelta di colori dei prodotti contro il tradizionale sfondo bianco ha assunto una luce nuova e moderna. L’amore di Giulio per i colori e lo spirito fresco del marchio emergono chiaramente da tutte le opere che ha realizzato come, per esempio, le campagne dei prodotti per l’autunno/inverno 2012 e la primavera/estate 2013. BENETTON GROUP Oggi Benetton Group è uno delle aziende di moda più note nel mondo. Presente in 120 paesi con una rete commerciale di oltre 6500 negozi, raggiunge un fatturato totale che supera i 2 miliardi di euro l’anno. Sotto la guida di Alessandro Benetton, Presidente di Benetton Group dall’aprile 2012, è sempre più un Gruppo responsabile che progetta il futuro e vive nel suo tempo, attento all’ambiente, alla dignità delle persone, alle trasformazioni della società. Nel rispetto della sua storia costruita sull’innovazione – attraverso il colore, la rivoluzione del punto vendita, una rete produttiva e un network commerciale unici, una comunicazione universale da sempre fenomeno di costume e dibattito culturale – Benetton Group affronta le sfide della globalizzazione grazie a costanti investimenti e a un’organizzazione competente e flessibile, allenata al cambiamento. Proprio allo scopo di ottenere massima flessibilità nell’affrontare i mutamenti globali, il Gruppo è uscito dalla Borsa di Milano nel 2012 per diventare sempre più internazionale, veloce e competitivo, creando valore e puntando alla crescita non come fine ma come mezzo per contribuire al progresso. Il Gruppo ha una consolidata identità di stile, colore, moda autentica, qualità a prezzi democratici, passione: valori che si riflettono nella personalità forte e dinamica dei marchi United Colors of Benetton, Undercolors of Benetton, Sisley e Playlife. Quest’ultimo, nato da un’idea di Alessandro Benetton, propone una storia sempre nuova con una crescente rete di multi-brand store dai differenti stili e dalle molteplici esperienze d’acquisto. Lo sviluppo della rete commerciale United Colors of Benetton, caratterizzata da una posizione privilegiata nei centri storici e commerciali, è sostenuto da un significativo programma di investimenti in tutto il mondo. I nuovi punti vendita sfruttano ambienti altamente modulari per creare spazi in cui le collezioni, i loro colori e il loro design, possano presentarsi sempre più velocemente al consumatore in un contesto di vendita ancora più attrattivo, dinamico e interattivo. La costante attenzione al nuovo attraversa anche i vari settori dell’organizzazione aziendale: la struttura produttiva, i cui sistemi e apparati sono rinnovati completamente ogni cinque anni; e il centro di coordinamento di Castrette (Treviso), tra i più moderni complessi logistici industriali dedicati all’abbigliamento, che dialoga con i poli produttivi internazionali, in Serbia e Tunisia, servendo in maniera efficace la rete di negozi. La Fondazione Unhate, voluta da Alessandro Benetton e lanciata nel novembre 2011 con una campagna di comunicazione mondiale, rappresenta una delle componenti della nuova strategia di Responsabilità sociale d’impresa, nonché il centro dell’impegno sociale del Gruppo. Il suo obiettivo è di contribuire a contrastare la cultura dell’odio, in linea con i valori che costituiscono il DNA di Benetton Group, attraverso campagne globali di comunicazione, e di organizzare progetti concreti di “forte impatto” sulla comunità internazionale, in particolare sulle nuove generazioni, coinvolgendo istituzioni, organizzazioni internazionali, ONG ed esponenti della società civile. I progetti, che partono dal ruolo sociale dell’arte e dell’espressività individuale nell’educazione alla tolleranza, coinvolgono i giovani in aree “a rischio” del mondo, dal Brasile all’India, fino ai quartieri portoricani di New York. La capacità di radicamento attivo nel mondo e nella società si esprime anche attraverso Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione di Benetton Group. La sfida di Fabrica è quella dell’innovazione e dell’internazionalità: un modo per coniugare cultura e industria attraverso una comunicazione che non si affida più soltanto alle forme pubblicitarie tradizionali, ma si propone anche di veicolare l’“intelligenza” dell’impresa attraverso diverse forme espressive, dal design alla musica, dal cinema alla fotografia, dai prodotti editoriali a internet e i nuovi media. Un rilievo particolare, in questo ambito, spetta al magazine trimestrale COLORS, che dal 1991 getta il suo sguardo curioso e appassionato sul resto del mondo. Pur proiettata in una dimensione globale, Benetton Group ha mantenuto forti legami con il territorio d’origine, la provincia di Treviso e il Veneto, in particolare attraverso le attività culturali della Fondazione Benetton Studi e Ricerche e i progetti che ruotano intorno allo sport. Dall'impegno nel rugby alle storiche vittorie in Formula 1, l’idea sportiva del Gruppo propone, oltre che la ricerca dell’eccellenza agonistica, un carattere sociale di incontro, condivisione e benessere fisico che sfocia, in particolare, nell’avviamento allo sport di migliaia di giovani ogni anno. benettongroup.com benetton.com facebook.com/benetton twitter.com/benetton youtube.com/benetton