Cappella Sistina, concerto storico e un cd "papale"

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Cappella Sistina, concerto storico e un cd "papale"
Cappella Sistina, concerto storico e un cd
"papale"
La Cappella Sistina torna ad essere un grembo sonoro, addirittura una
sala di registrazione: dell'etichetta discografica gialla, la Deutsche
Grammophon
La Cappella Sistina torna ad essere un grembo sonoro, addirittura una sala di
registrazione: dell'etichetta discografica gialla, la Deutsche Grammophon.
Sotto il Cristo, pacato ma imperioso, di Michelangelo, martedì s'è tenuto un
concerto storico. Perché è la prima volta che questo scrigno di bellezza
spalanca le porte proponendosi anche come sala da concerto: offerto non
solo all'alta diplomazia ecclesiastica. In sala, cardinali, alti prelati, arcivescovi,
il prefetto della Casa Pontificia Georg Gänswein a fare gli onori di casa
ricordando che «in questo luogo da oltre 500 anni si elegge il pontefice,
almeno simbolicamente, è il centro della vita spirituale e liturgica della casa
del Papa». Poi il mondo musicale che conta, quello delle sale dei bottoni di
tanti enti italiani e del palcoscenico: Frate Alessandro, Andrea Griminelli,
Pumeza Matshikiza, Ramin Bahrami, Milos Karadaglic, Jan Lisiecki.
L'occasione è stata il lancio del cd Cantate Domino per DG, con pagine di
Palestrina, Allegri, Orlando di Lasso composte per i Papi. Protagonista, il coro
Capella Musicale Pontifica Sistina condotto dal suo direttore, Massimo
Palombella. Un coro non più oggetto da museo, ma vivo e operoso. «È una
produzione storica, un unicum , per più ragioni», spiega Palombella.
«Abbiamo inciso in Cappella Sistina le musiche scritte per le Liturgie Papali
che si svolgevano proprio qui. Il tutto acquista allora una forte connotazione
filologica. Per la prima volta, non solo vediamo, ma pure assaporiamo
l'acustica di questo luogo speciale dal suono ampio e quindi pronto a
smentire le tante ricostruzioni filologiche. Noi cantiamo secondo un'estetica
rinascimentale, in modo asciutto e chiaro, tuttavia l'acustica della Cappella
Sistina dà movimento e colore», spiega monsignor Palombella, direttore del
coro personale del Papa, tecnicamente il più antico del mondo. A proposito,
Papa Francesco è stato coinvolto in tutto questo? Non c'è dubbio.
L'operazione è espressione del pontificato del nuovo corso. Di porte che si
spalancano come ricorda la copertina del cd. La prima copia è finita tra le
mani del pontefice, «il primo sostenitore del progetto» ancora Palombella che
regolarmente si confronta con il Papa in materia musicale.
La Santa Sede ha fatto sapere che il ricavato dalla vendita dell'album andrà in
beneficenza, su richiesta del Papa.
Fonte
Piera Anna Franini
www.ilgiornale.it
Giovedì 1 ottobre 2015