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04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:16 Page 1 Innovazione & Trasferimento Tecnologico ISSN 1560-8778 6/00 L’azione pilota PAXIS per le neoaziende innovative I circuiti dell’innovazione E in più ● Comunicazione della Commissione sulla politica in materia di innovazione ● Lo Spazio europeo della ricerca e il Sesto programma quadro ● A che punto è il brevetto comunitario ● Due nuove tecnologie di essiccazione per le industrie alimentare e farmaceutica ... e altro ancora P U B B L I C AT O D A L L A C O M M I S S I O N E E U R O P E A PROGRAMMA INNOVAZIONE/PMI • DICEMBRE 2000 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:17 Page 2 S O M M A R I O Notizie politiche L’innovazione in un’economia fondata sulla conoscenza 3-5 • Nuova comunicazione della Commissione sulla politica dell’innovazione • Lo Spazio europeo della ricerca: i piani per una strategia di ricerca più coerente • Brevetto comunitario unico: conto alla rovescia DOSSIER 6-11 PAXIS: • Un’azione pilota affronta le priorità attuali della politica in materia di ricerca e innovazione • Quindici regioni innovative formano un “circolo dell’eccellenza” e ricevono un premio • Secondo Forum europeo per le imprese innovative, a Lione • Notizie sul secondo invito a presentare proposte • Studio esemplificativo: alcune organizzazioni di ricerca cooperano per lanciare nuove tecnologie • Studio esemplificativo: un’università spagnola crea una comunità regionale per l'innovazione Programma Innovazione/PMI 12-14 • Progetto innovativo: una tecnologia di essiccazione istantanea per le industrie alimentare e farmaceutica • Progetto CRAFT: essiccazione a microonde per le industrie alimentare e farmaceutica Notizie dagli IRC 15-22 • Austria: ricerca rapida di partner tecnologici • Gruppo tematico Energie rinnovabili, dei Centri di collegamento per l’innovazione • Trasferimento reciprocamente vantaggioso di competenze occidentali verso l’Ungheria • Primo workshop della rete IRC sul finanziamento dell'innovazione, in Lussemburgo • La rete IRC presente al Vertice europeo delle imprese • Giornate del trasferimento di tecnologia: successo a Water ’99 • In Svezia, l’IRC permette a una tecnologia di saldatura di conquistare una clientela internazionale • In Lituania le aziende tedesche risolvono il problema della carenza di competenze La comunicazione della Commissione intitolata L’innovazione in un’economia fondata sulla conoscenza definisce nelle grandi linee le politiche con cui nel corso dei prossimi anni l’Unione europea e gli Stati membri rafforzeranno la loro capacità innovativa, portando avanti il calendario dell’innovazione stabilito nel 1996 nel Primo piano d’azione per l’innovazione in Europa. La comunicazione definisce un contesto idoneo a garantire la diffusione delle politiche in materia di innovazione e identifica una serie di priorità d’azione a livello nazionale ed europeo: accelerare il processo con cui le idee che presentano buone possibilità commerciali passano dallo stadio della ricerca a quello industriale; incoraggiare la creazione e la crescita di imprese innovative; e favorire l’apertura all’innovazione in tutto lo spettro dell’economia. La comunicazione presenta anche i primi risultati del “Quadro comparativo dell'innovazione in Europa”, che saranno aggiornati regolarmente negli anni a venire. Questo strumento offre, per la prima volta all’Europa, un’indicazione del grado di riuscita nella risposta alle sfide della mondializzazione e della "nuova" economia. Il tema del dossier di questo numero, l’azione pilota PAXIS, affronta in modo pratico molte delle priorità indicate nella comunicazione. L’azione pilota PAXIS è concepita per mettere in rapporto tra loro e per rafforzare le iniziative regionali che sostengono la creazione e la crescita delle imprese innovative. Nell’ambito di questa azione molte regioni europee saranno stimolate a creare vivai di alta tecnologia sostenuti da reti di esperti, ad aggiungere una dimensione transnazionale ai loro servizi di sostegno alle imprese e a rafforzare i rapporti tra industria e istituti di ricerca. 23-24 Innovazione & Trasferimento Tecnologico Conferenze e pubblicazioni Pubblicato da: Commissione europea, Direzione generale per le Imprese, Direzione per l’Innovazione, Unità Comunicazione e azioni di sensibilizzazione Innovazione & Trasferimento Tecnologico esce sei volte all’anno, contemporaneamente in inglese, francese, tedesco, italiano e spagnolo, a cura del programma Innovazione e PMI, parte del Quinto programma quadro per la ricerca della Commissione europea. Il programma Innovazione e PMI promuove l’innovazione e incoraggia la partecipazione al programma quadro da parte delle piccole e medie imprese (PMI). Indirizzo: EUFO 2290, L-2920 Lussemburgo Fax: +352 4301 32084 http://www.cordis.lu/itt/itt-it/home.html Scritto e prodotto da: ESN, Bruxelles Avviso legale: Né la Commissione europea né le persone che agiscono in suo nome sono responsabili per l’uso che può essere fatto delle informazioni contenute nella presente pubblicazione. Nonostante le energie profuse per assicurare la precisione delle informazioni, i lettori intenzionati ad approfondire le possibilità citate nella pubblicazione sono invitati a verificare la validità dei dati rivolgendosi agli indirizzi di contatto e/o consultando le fonti citate negli articoli stessi. © Commissione europea, 2000 La riproduzione è autorizzata a condizione che venga citata la fonte. Printed in Belgium 2 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:17 Page 3 NOTI Z I E POLITIC H E COMUNICAZIONE SULLA POLITICA IN MATERIA DI INNOVAZIONE È il momento di intensificare il processo di innovazione Il Piano d’azione per l’innovazione in Europa del 1996 è stato aggiornato dalla nuova comunicazione della Commissione intitolata “L’innovazione in un’economia fondata sulla conoscenza”(1), in cui sono definite le politiche che sosterranno una migliore competitività europea nella futura economia globale in rapida evoluzione. n marzo, al vertice di Lisbona, i leader europei hanno assegnato all’Unione europea l’obiettivo di diventare entro la fine del decennio “la più competitiva e dinamica tra le economie mondiali basate sulla conoscenza”(2). Come ha rilevato il Consiglio europeo, per raggiungere questo obiettivo sarà indispensabile rafforzare ulteriormente la capacità innovativa dell’Europa. In questo senso, il 20 settembre Erkki Liikanen, commissario europeo per le Imprese e la società dell’informazione, ha varato una comunicazione che presenta una raccolta completa di misure politiche destinate a potenziare i sistemi innovativi e le prestazioni europee. “La tendenza alla globalizzazione e la nuova economia basata sulla conoscenza significano che le imprese devono imparare a innovare per non soccombere di fronte alla concorrenza. Spetta, in ultima istanza, a loro rispondere a questa sfida, ma i poteri pubblici hanno il dovere di incoraggiare gli innovatori creando condizioni di fondo favorevoli”, egli ha dichiarato. Obiettivi prioritari La comunicazione individua cinque obiettivi prioritari ed enumera, caso per caso, le azioni che devono essere intraprese dagli Stati membri e dalla Commissione. I cinque obiettivi sono: ● migliorare la coerenza delle politiche nazionali e regionali in materia di innovazione, facendo tesoro dei metodi collaudati a livello europeo ● evitare di ostacolare l’innova- Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 zione con prassi amministrative troppo complesse, in particolare semplificare lo sfruttamento dei risultati delle ricerche finanziate con fondi pubblici ● migliorare le condizioni giuridiche, fiscali e finanziarie per la creazione e la crescita delle imprese innovative, fornendo un sostegno regionale adeguato e promuovendo la formazione all’imprenditorialità ● aumentare l’efficacia dei sistemi di innovazione nazionali e regionali, migliorando l’interfaccia tra le imprese e i servizi di sostegno, i mercati finanziari, le università e i grandi laboratori di ricerca pubblici ● incoraggiare un dibattito diffuso e informato sull’innovazione, con la partecipazione di scienziati, industriali, consumatori e poteri pubblici Il “Quadro comparativo dell‘innovazione in Europa” Il “Quadro comparativo dell’innovazione in Europa” è il primo prodotto di una grande operazione di analisi comparata avente per oggetto le imprese e la ricerca, richiesta dal Consiglio europeo di Lisbona. Il commissario Liikanen, nel presentare il “Quadro comparativo dell’innovazione in Europa”, ha rilevato che in diversi Stati membri alcuni indicatori riguardanti l’andamento dell’innovazione hanno raggiunto livelli vicini o superiori a quelli dei maggiori concorrenti dell’Europa. In Svezia, Finlandia e Francia, per esempio, la spesa per la ricerca stanziata dal governo, in Sintesi degli indicatori dell’innovazione, suddivisi per paese fonte:“Quadro comparativo dell'innovazione in Europa” I Italia Grecia Belgio Austria Spagna Irlanda Francia Paesi Bassi Regno Unito Germania Danimarca Finlandia Svezia 0 2 4 6 8 10 12 numero di indicatori per paese che superano di oltre il 20% la media UE Il “Quadro comparativo dell’innovazione in Europa”, pubblicato in allegato alla comunicazione sulla politica in materia di innovazione(1), presenta i dati disponibili per 15 Stati membri, nonché per tutta l’Unione europea e per gli Stati Uniti e il Giappone, per i 16 indicatori di capacità e prestazioni in fatto di innovazione. Gli indicatori sono suddivisi sotto le voci delle risorse umane, della creazione di conoscenza, trasmissione e applicazione della conoscenza, e finanze, risultati e sbocchi di mercato dell’innovazione. Nota: non tutti i 16 indicatori utilizzati sono disponibili per tutti i paesi. Un indicatore registra l’evoluzione in percentuale su un periodo di quattro anni, nella quota di ciascun paese sulla produzione totale dell’OCSE in una gamma di settori dell’alta tecnologia. In questo caso, ai fini di questo diagramma, un aumento della quota di un paese viene registrato come risultato positivo. proporzione al PIL, è superiore a quella degli Stati Uniti. In Svezia e Finlandia, inoltre, il contributo delle aziende è anch’esso proporzionalmente maggiore di quello degli Stati Uniti. Tuttavia, complessivamente i risultati europei in fatto di innovazione sono sempre in ritardo rispetto ai principali concorrenti. “Vi sono segni incoraggianti, che indicano che con un insieme di politiche adeguate, i risultati economici dell’Europa potrebbero pas- sare a un livello superiore”, ha dichiarato Liikanen. “Ma bisogna fare di più perché questi divengano pienamente concorrenziali”. La nuova comunicazione indica come ● procedere. (1) COM(2000) 567 def. – il testo integrale della comunicazione è stato pubblicato nell’edizione speciale di novembre di Innovazione & Trasferimento Tecnologico. Il testo può essere anche scaricato dal sito http://www.cordis.lu/innovationsmes/communication2000/home.html (2) Si veda anche “Una risposta radicale a un salto quantico”, fascicolo 4/00. Info Commissione europea DG Imprese Direzione Innovazione Politica per l’innovazione [email protected] http://www.cordis.lu/innovation-smes/src/policy.htm I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 3 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:18 Page 4 NOTI Z I E POLITIC H E L O S P A Z I O E U R O P E O D E L L A R I C E R C A L’alba di una nuova era Mentre è in preparazione la pianificazione per il Sesto programma quadro per la ricerca, le proposte del commissario Philippe Busquin relative a uno Spazio europeo della ricerca, approvate dalla risoluzione del Consiglio Ricerca del 15 giugno, definiscono le priorità per le attività future dell’Europa nel campo della R&S. tivo autonomo per la politica in materia di ricerca, di creare una rete per la ricerca a 100 gigabit/s e di eliminare gli ostacoli alla mobilità del personale di ricerca, sia tra i paesi che tra l’università e l’industria. Primi passi Alla riunione di marzo, a Lisbona, il Consiglio europeo ha approvato la proposta relativa a uno Spazio europeo di ricerca, come base per la pianificazione della ricerca dell’Unione europea. L e proposte di Busquin(1), varate in gennaio, sono state accolte con soddisfazione dalla comunità scientifica e dall’industria, e sono state approvate entusiasticamente al vertice di Lisbona, tenutosi in marzo. Esse mirano a migliorare l’efficienza e l’impatto strategico della ricerca mediante un’integrazione e un coordinamento migliori dei programmi di ricerca nazionali e a livello UE e delle risorse umane e tecnologiche. In giugno, il Consiglio Ricerca ha invitato gli Stati membri a “costituire una rete a cui i programmi di ricerca nazionali e i programmi di ricerca comuni possano aderire volontariamente, stabilendo obiettivi scelti liberamente”, collaborando a migliorare lo scambio di informazioni e aprendo progressivamente i programmi di ricerca nazionali ai ricercatori di altri paesi. Il commissario Busquin stesso desidera che gli Stati membri aprano almeno il 30 per cento dei programmi nazionali. I ministri della ricerca chiedono un’analisi comparativa delle politiche nazionali per la ricerca, che comporti l’osservazione periodica delle risorse umane e degli investimenti pubblici e privati stanziati nella ricerca, e la valutazione della produttività degli investimenti stessi e dell’impatto di questi sulla competitività e sull’occupazione. Essi richiedono, inoltre, la promozione della comprensione della scienza da parte del pubblico e l’equilibrio complessivo delle attività di ricerca condotte in seno all’Unione europea. La risoluzione del Consiglio, inoltre, richiede alla Commissione europea di istituire un organo consul- Info Il testo integrale della comunicazione, accompagnato da altre fonti e rinvii ad altri siti è disponibile all’indirizzo http://www.europa.eu.int/comm/research/area.html 4 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 In ottobre si è avuta l’adozione della nuova comunicazione della Commissione, intitolata Realizzazione dello Spazio europeo della ricerca, in cui è formulata una serie di anticipazioni per il periodo 20022006 e in cui sono definite le basi per la pianificazione del Sesto programma quadro. Si prevedono quattro grandi cambiamenti: ● un maggiore risalto agli obiettivi al livello dei programmi - anziché al livello dei progetti. I fondi dell’UE saranno stanziati nell’ambito di azioni coordinate di maggiori dimensioni. ● un maggiore sostegno strategico per la ricerca, distribuito su periodi più lunghi ● ampliamento di alcune attività UE, per aumentarne l’incidenza sulle iniziative nazionali ● sistemi a “geometria variabile” per la partecipazione degli Stati membri ai programmi di ricerca su grande scala Vi è anche la richiesta di semplificare le procedure di selezione dei progetti, e di aumentare il valore medio dei contratti di ricerca, che comporta una riduzione del numero complessivo di progetti ● finanziati. (1) COM(2000)6, “Verso uno spazio europeo della ricerca”. Infrastrutture di ricerca In settembre, la Commissione, la Fondazione europea della scienza e il ministero francese della Ricerca hanno organizzato una conferenza con lo scopo di discutere in merito a un’impostazione più coerente delle infrastrutture di ricerca esistenti in Europa, intendendo con ciò sia le risorse virtuali che quelle fisiche, dalle attrezzature alle banche dati. È stato concluso che le infrastrutture “dovrebbero essere percepite sempre più in termini di collaborazione che di competizione”, ed è stato espresso il bisogno di “un’impostazione europea nella progettazione, costruzione, gestione e nell’uso di queste infrastrutture”. In modo particolare, si consiglia di: ● valutare e sorvegliare periodicamente l’infrastruttura di ricerca dell’Europa, a cura della Fondazione europea per la scienza ● istituire un organismo strategico permanente, con rappresentanze degli Stati membri e della Commissione ● aumentare il finanziamento UE per gli investimenti in capitale e per le spese correnti, oltre ad aumentare il sostegno all’accesso alle infrastrutture ● cooperazione volontaria “a geometria variabile” tra i paesi dell’UE e la Commissione I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:18 Page 5 NOTI Z I E POLITIC H E I L B R E V E T T O C O M U N I T A R I O Il brevetto unico valido in tutta l’UE è a portata di mano Nessuno dubita che un brevetto comunitario a costo moderato, con validità legale in tutto il territorio dell’Unione europea, sia una necessità urgente per la competitività dell’Europa. Ma gli Stati membri devono essere preparati a scendere a compromessi se vogliono rispettare le scadenze ambiziose stabilite al vertice di Lisbona. I n un’economia globale, basata sulla conoscenza, l’innovazione rapida non può essere mantenuta senza una protezione efficace dei diritti di proprietà intellettuale e industriale. I brevetti creano un incentivo a innovare, consentendo alle imprese di recuperare i costi di ricerca e sviluppo. Allo stesso tempo, rendendo pubbliche le informazioni relative alle tecnologie, i brevetti accelerano la diffusione delle nuove conoscenze, consentendo agli altri operatori di edificare a partire dalle più recenti cognizioni. Ma i brevetti possono assolvere a questa funzione solo se i costi relativi al rilascio e quelli relativi alla difesa dei diritti brevettuali sono ragionevoli. “Proteggere un brevetto costa da due a tre volte di più in Europa che in Giappone, e da tre a quattro volte di più che negli Stati Uniti”, afferma una fonte appartenente alla Direzione generale del Mercato interno, della Commissione europea. “Questo costituisce uno svantaggio obiettivo per l’industria innovativa europea e crea un problema particolare per le piccole imprese”. Le piccole e medie imprese (le PMI), che svolgono un ruolo particolarmente attivo come forza innovativa in settori emergenti come le telecomunicazioni e il software, costituiscono la maggioranza dei titolari di brevetti europei. Ma per esse si è rivelato sempre più difficile affrontare i costi relativi al rilascio e all’applicazione di un brevetto. “Il mercato unico consente la Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 libera circolazione delle merci in tutto il territorio dell’Unione europea, per cui la protezione a livello comunitario è indispensabile”, spiega la fonte della Commissione. “Ma attualmente è possibile difendersi dalla violazione di un brevetto solo in ciascun paese separatamente, e molte PMI non sono in grado di far rispettare i loro diritti per via delle spese astronomiche che ciò richiede. Negli USA, invece, si possono difendere i propri diritti su tutto il territorio della federazione con una sola azione in tribunale. Finestra di opportunità In luglio, in seguito alla richiesta dei leder europei al vertice di Lisbona, la Commissione ha pubblicato le proposte relative ad un nuovo brevetto comunitario che offre una protezione accessibile e giuridicamente sicura in tutto il territorio dell’Unione europea. La tabella di marcia, che prevede l’introduzione del brevetto comunitario entro il 2001, è estremamente serrata. Nelle proposte, quindi, si evita di riaprire la discussione sugli ostacoli che da trent’anni impediscono di raggiungere una soluzione soddisfacente, ma si concentrano sulla problematica delle vertenze e dei costi. La Commissione propone di istituire un nuovo tribunale con giurisdizione estesa a tutta l’Unione europea e competente per le vertenze tra soggetti privati in materia di brevetti comunitari. Questa soluzione va incontro alle richieste impellenti dell’industria, ma richiede Il brevetto comunitario unico, che offra una protezione accessibile in tutta Europa, fu proposto per la prima volta trenta anni fa. Ora, finalmente, potrebbe diventare una realtà. una modifica del trattato di Amsterdam, per conferire al tribunale una precisa base giuridica. Con il sistema attuale, un brevetto, per essere valido nei 15 Stati membri dell’UE, deve essere tradotto nelle 11 lingue ufficiali, con un costo medio di 17 000 euro. Con le proposte della Commissione, questo costo potrebbe essere ridotto ad appena 2 200 euro. I brevetti rilasciati in inglese, francese o tedesco sarebbero validi in tutti gli Stati membri. Le specifiche tecniche verrebbero tradotte nelle altre due lingue. “Queste proposte hanno incontrato il favore quasi unanime dell’industria in tutta Europa”, dichiara la fonte della Commissione. “Ma entrambe richiederanno flessibilità da parte degli Stati membri. L’attuale conferenza intergovernativa sulla revisione del trattato offre una finestra di opportunità per la creazione del brevetto comunitario. Ma se perdiamo questa occasione, potremmo dover attendere altri ● dieci anni”. (1) COM(2000) 412 def. –“Proposta di regolamento del Consiglio relativo al brevetto comunitario”. La presentazione della comunicazione e il testo integrale di questa sono accessibili all’indirizzo http://europa.eu.int/comm/internal_ market/en/intprop/indprop/2k-714.htm Info E. Nooteboom, Commissione europea DG Mercato interno Direzione Libera circolazione delle informazioni e della proprietà intellettuale Proprietà industriale Fx. +32 2 299 3104 [email protected] I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 5 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:19 D O S S I E R P Page 6 A X I S I circuiti dell’inno Il premio conferito alle 15 regioni partecipanti al “circolo dell’eccellenza” PAXIS, durante il Forum europeo per le imprese innovative svoltosi a Lione, in novembre. L’azione pilota PAXIS (Pilot Action of Excellence for fa parte del programma della Commissione europea entrata in piena attività quest’autunno con l’avvio di ventiquattro progetti pilota e l’apertura del suo sito Inter ha organizzato il Secondo forum europeo per le imprese L presenza di una “ Lamassa critica di aziende neocostituite di successo genera ricchezza, ottimismo, e fa nascere una fitta rete di rapporti di assistenza specializzata in questioni tecniche e imprenditoriali. ” (1) Per maggiori informazioni sulle attività del progetto, si vedano i due studi esemplificativi. (2) V. pag. 3 in questo numero. 6 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 e reti interessano quindici regioni, selezionate per i loro risultati eccezionali nell’assistenza alla creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico. Nel loro insieme, esse costituiscono un “circolo dell’eccellenza”. Nei prossimi diciotto mesi, i membri di ciascuna rete individueranno, compareranno e scambieranno le buone pratiche esistenti dei rispettivi sistemi regionali di assistenza all’innovazione. Allo stesso tempo, esse fungeranno da “vetrina europea dell’innovazione”, mettendo queste pratiche a disposizione delle altre regioni mediante il sito PAXIS (v. Info) e mediante una serie di seminari. Il loro attuale successo è stato messo in evidenza al forum di Lione, in cui a ogni rete è stato consegnato un “Premio per l’eccellenza”, in presenza di Erkki Liikanen, membro della Commis- sione europea incaricato delle Imprese e della Società dell’informazione, Christian Pierret, segretario di Stato francese all’Industria, e dei rappresentanti del comune di Lione. Parallelamente alle reti, ventiquattro progetti(1) effettueranno la prova e la dimostrazione di particolari programmi destinati al sostegno alla creazione di imprese di nuova costituzione ad alto contenuto tecnologico, nel campo, per esempio, del trasferimento di tecnologia tra università e industria, o in quello del finanziamento dei primissimi stadi di sviluppo delle imprese. Infine, una serie di misure di accompagnamento - delle quali la più visibile è lo stesso Forum per le imprese innovative - sono progettate per creare la massima sinergia tra le reti e i progetti, e per far sì che i loro insegnamenti politici complessivi vengano dedotti e divulgati. 1. La politica e la pratica L’azione PAXIS affronta molte delle problematiche centrali del vertice del Consiglio europeo tenutosi a Lisbona. Benché i media l’abbiano soprannominata “vertice punto.com”, la riunione di marzo ha definito un piano per la competitività e l’occupazione in Europa, in cui le tecnologie telematiche sono solo una delle componenti. Ma certamente i leader dell’Europa hanno pensato a migliorarne le prestazioni mediante la creazione di imprese basate sulle nuove tecnologie. Nelle loro conclusioni la Commissione europea e gli Stati membri sono invitati a “migliorare l’ambiente degli investimenti nella ricerca privata, dei partenariati di R&S e delle imprese neocostituite ad alto contenuto tecnologico”, e sono indicati precisi settori in cui è necessario intervenire per stimolare e sostenere l’imprenditorialità e per creare “un ambiente favorevole all’avvio e allo sviluppo di imprese innovative”. “Questa preoccupazione, espressa nella comunicazione del commissario Liikanen intitolata L’innovazione in un’economia fondata sulla conoscenza(2), è affrontata in pieno da PAXIS”, spiega Tomás Botella, che ha l’incarico di gestire l’azione. “Le sue operazioni di natura pratica volte a individuare e diffondere i migliori metodi esistenti sono un complemento ad altre azioni comunitarie di natura più teorica. I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:22 Page 7 vazione Innovative Start-ups), che Innovazione e PM I, è quattro reti regionali, net. A novembre l’azione e innovative. Reazione a catena Naturalmente non solo a livello europeo i politici vogliono accelerare i tempi di sviluppo delle aziende neocostituite ad alto contenuto tecnologico. Anche i politici a livello regionale si rendono conto che mentre gli investimenti dall’esterno possono costituire una “soluzione d’emergenza” per gli alti tassi di disoccupazione, questo meccanismo non può reggere come strategia di sviluppo economico a lungo termine. È molto meglio aiutare le università e le imprese della propria regione a generare tecnologie sotto forma di nuove imprese locali, le quali, anche se inizialmente piccole, potrebbero crescere rapidamente. Le regioni che negli ultimi due o tre decenni hanno incoraggiato costantemente lo sviluppo locale del talento imprenditoriale sono quelle che ora vantano le economie più vigorose. La presenza di una massa critica di aziende neocostituite di successo genera ricchezza, ottimismo, e fa nascere una fitta rete di rapporti di assistenza specializzata in questioni tecniche e imprenditoriali. Ossia, esattamente le condizioni che più attraggono le altre imprese a dominante tecnologica. “Silicon Valley si è sviluppata su un arco di tempo molto lungo e attualmente conta circa 2,5 milioni di persone”, fa notare Bertil Nyberg, presidente del parco scientifico di Kista, in Svezia, centro di eccellenza ai primi posti mondiali nel campo della telefonia mobile.“E dopo 25 anni, Kista si sta avvicinando alla cultura californiana dell’”imprenditorialità in serie”. Le imprese sono più aperte a collaborare e vi sono più giovani interessati alle carriere imprenditoriali”. Scelte originali La maggior parte dei parchi scientifici sorge nei pressi delle università, ma lo sviluppo di Kista è cominciato quando due grandi imprese - Erics- Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 I rapporti intessuti tra università ad alto contenuto tecnologico aumentano le possibilità che da queste nascano imprese ispirate dalla ricerca. Grazie alla videoconferenza, gli studenti del Centro di competenza informatica del Parco scientifico di Kista e i loro omologhi dell’Università di Stanford, situata nella Silicon Valley, possono assistere alla stessa lezione. son e IBM - vi hanno impiantato dei laboratori di ricerca, nel 1976.“Questo ha attirato una concentrazione di imprese di alta tecnologia”, spiega Nyberg.“Ma si è dovuto aspettare il 1988 perché il Regio Istituto di Tecnologia, svedese, e l’Università di Stoccolma creassero qui un centro di competenza per le tecnologie dell’informazione e cominciassero a trasferire i dipartimenti di elettronica e informatica a Kista”. L’espansione dell’università è continuata parallelamente a quella del substrato industriale e i rapporti tra i due fronti sono molto stretti.“Attualmente il parco scientifico ospita 30 docenti e 3 200 studenti”, osserva Nyberg.“Imprese grandi e piccole vengono qui per poter attingere all’immensa riserva di personale qualificato, e a loro volta contribuiscono a farla crescere. Esse partecipano a creare corsi destinati a soddisfare le loro esigenze future in materia di competenze, e offrono molte possibilità di attività pratiche progettuali.” Ora Kista si sta orientando verso la creazione di nuove imprese, mediante la costituzione di vivai sostenuti da programmi di affiancamento, dalla consulenza alla pianificazione aziendale e dai fondi di avviamento.“Vogliamo incoraggiare la creazione di imprese di derivazione sia universitaria che industriale”, spiega Nyberg. “Ma riteniamo che le imprese già costituite abbiano potenzialità maggiori. Complessivamente, chi opera all’interno dell’industria ha una migliore comprensione del mercato, ha una rete di rapporti più sviluppata, ed è più attrezzato per gestire un’impresa. Molte grandi imprese sono molto abili a identificare e sostenere potenziali imprese di loro emanazione, ma tendono a concentrarsi sulle opportunità vicine alle loro attività principali. La difficoltà consiste nel fare in modo che le idee di altri non vengano trascurate e che le persone che ne sono all’origine abbiano una piattaforma, un luogo per portarle a compimento” Spirito di frontiera Se Kista ha cominciato con Ericsson e IBM, Sophia Antipolis - a metà strada tra Nizza e Cannes - ha cominciato dal nulla. “La regione non aveva una tradizione industriale e neanche una grane università”, spiega il senatore Pierre Laffitte. Dal 1969 egli ha visto Sophia Antipolis diventare il più grande parco scientifico d’Europa, con 1 200 imprese che danno lavoro a 22 000 persone. Il parco è stato creato sul modello del Research Park di Stanford e dell’agglomerato industriale Route 128. Tra i vantaggi che offre vi sono il clima e l’aeroporto internazionale, facilmente raggiungibile da Londra, Parigi, ● ● ● I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 7 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:23 D O S S I E R P Page 8 A X I S febbrile di creazione di tipo start-up”, spiega Laffitte. “Abbiamo creato il circolo Sophia Antipolis Start-Up, che stiamo mettendo in collegamento con gruppi analoghi in Germania e Regno Unito”. Un’Europa dell’innovazione Pierre Lafitte, “padre” di Sophia Antipolis, con un gruppo di ragazzi in visita al parco scientifico nell’ambito della "fête de l’Internet" 1999. I collegamenti tra istruzione, ricerca e imprese ad alta tecnologia sono alla base del successo del parco. ●●● Monaco e Milano. Ma nel 1969, lo sviluppo regionale basato sulla conoscenza non era mai stato sperimentato in Europa.“In quell’epoca ci si interessava principalmente di settori come la chimica e l’ingegneria pesante”, ricorda Laffitte. “Ci vollero dieci anni per ottenere il sostegno attivo dei responsabili politici locali”. Oggi, l’impatto di Sophia Antipolis sull’occupazione e sulla prosperità è indiscusso: il suo contributo al PIL della regione è pari a quello del turismo. “La nostra impostazione è consistita nell’incoraggiare la stretta cooperazione tra istruzione, ricerca e imprese di alta tecnologia, sia grandi società che aziende neocostituite”, spiega Laffitte.“Ci siamo impegnati a creare un massimo di possibilità di interazione tra gli individui appartenenti a questi tre mondi. Abbiamo convinto le prime società che si sono impiantate a non allestire la mensa aziendale: per fare in modo che il personale utilizzasse un ristorante comune, dove incontrare studenti, ricercatori e dipendenti di altre società”. L’importanza attribuita alla creazione di una rete di rapporti, stimolata da contatti di lavoro, ha prodotto un clima di eccezionale fecondità per le imprese neocostituite ad alto contenuto tecnologico; anche se Laffitte ammette che questo risultato ha richiesto tempo.“In primo luogo, gli organici universitari e quelli imprenditoriali tendono a restare separati. Ma l’Università di Nizza sta trasferendo a Sophia Antipolis i suoi dipartimenti più dinamici, per beneficiare del suo “spirito di frontiera”, che è ancora molto insolito in Francia”. A metà degli anni Novanta, la cooperazione a lungo termine tra ricerca pubblica e privata aveva cominciato a produrre uno sciame di nuove imprese emanate dalla ricerca stessa. “Dopo trent’anni, assistiamo a un’attività Kista e Sophia Antipolis partecipano a PAXIS, dove rappresentano le regioni di Stoccolma e Alpi-Marittime rispettivamente nelle reti Spring e Highest The Net. Sia Nyberg che Laffitte sono pronti a collaborare con altre regioni innovative. “Le nuove imprese dell’alta tecnologia sono il fattore decisivo per lo sviluppo di un mercato unico della tecnologia in Europa, basato su un’autentica cultura europea dell’innovazione”, dichiara Laffitte.“Ma per esse continua ad essere più difficile creare una filiale a Helsinki o Stoccarda che a San Francisco o Los Angeles, perché non esistono le reti necessarie. PAXIS offre loro la possibilità di allacciare rapporti attivi tra i comprensori tecnologici esistenti in Europa, per facilitare le interazioni transnazionali tra imprenditori, ricercatori e investitori”. Il capoprogetto all’interno della Commissione, Tomás Botella, fa notare che tutto il sistema di innovazione di ognuna delle quindici regioni partecipanti a PAXIS sarà avvantaggiato. “Ogni interlocutore rappresenta tutti i protagonisti dell’innovazione operanti nella regione: responsabili delle politiche, imprenditori, università, investitori e così via”, egli spiega.“Gli ambienti politici, accademici e imprenditoriali stanno operando di concerto per sfruttare al meglio gli strumenti e le idee che nascono da questi progetti”. 2. Il punto di vista delle nuove imprese Ma qual è il parere delle stesse imprese neocostituite? A quale sostegno regionale possono ricorrere e di cos’altro hanno bisogno? La METALogic è cresciuta rapidamente dal momento in cui si è distaccata dall’Università cattolica di Lovanio. I suoi sistemi informatici per il trattamento della corrosione e dei materiali sono venduti in tutto il mondo. Christine Buelens, direttrice della belga METALogic, azienda nata dalla ricerca, e Bram Klein, direttore generale dell’olandese Soundartist, azienda di nuova creazione operante nel settore Internet, erano tra i partecipanti del Forum europeo per le imprese innovative, svoltosi a novembre. Entrambe le imprese hanno ricevuto assistenza durante la fase di insediamento e ai primi stadi della crescita, e osservano che la situazione sta migliorando rapidamente. Ma entrambi credono che si potrebbe fare ancora di più per aiutare le aziende di nuova creazione come la loro. Ossidi e diamanti La METAlogic, specializzata nelle tecnologie per la rivelazione e prevenzione della corrosione, è stata fondata nel 1990 da un professore dell’Università cattolica di Lovanio (KUL) e da due suoi collaboratori. “I nostri primi prodotti erano basati su un sistema esperto sviluppato a partire da un progetto per una tesi di dottorato, che aveva suscitato molto interesse da parte di grandi società come DuPont, Exxon e BASF”, spiega Buelens. “Ancora adesso stiamo rimborsando la KUL per alcune componenti della proprietà intellettuale iniziale e possiamo ancora attingere alla competenza degli specialisti della stessa KUL. Ma ora conduciamo piani di ricerca nostri e disponiamo di un portafoglio di brevetti di nostra proprietà. La METALogic è stata tra le prime a insediarsi nel Centro di innovazione e vivaio di imprese della KUL, e usufruisce del sostegno continuo offerto dalla struttura KUL R&D, istituita dall’università ●●● 8 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) S T U D I O 23/01/01 10:23 Page 9 E S E M P L I F I C A T I V O D I U N P R O G E T T O La competenza riduce i rischi Con lo scambio di idee e risorse, anche le organizzazioni di ricerca più intraprendenti possono migliorare la loro capacità di produrre nuove tecnologie. A lcuni istituti di ricerca, come la DERA (Defence Evaluation and Research Agency) e la CEA (Commissariato per l’energia atomica) francese, hanno una lunga tradizione nel guidare le nuove imprese a sfruttare le tecnologie, sviluppate nell’ambito delle loro attività, che presentano un potenziale commerciale. Altri, come il Centro comune di ricerca (CCR) della Commissione, benché abbiano trasferito molte tecnologie a imprese esterne, con contratto di licenza, hanno fatto poco finora per incoraggiare i loro ricercatori a fondare imprese destinate a sfruttare i risultati della ricerca. Scambio paritario Con Exsif, sei organismi di ricerca - CEA, DERA e CCR, nonché CESIC in Spagna, il CNRS, Centro nazionale delle ricerche francese, e il CERN, Organizzazione europea per la ricerca nucleare stanno costituendo una rete per lo scambio di idee sull’assistenza all’imprenditorialità fondata sulla ricerca. Tutti prevedono di trarre vantaggi, tra i quali non ultimo quello degli introiti derivanti dal lancio delle loro tecnologie mediante le nuove aziende appositamente create. “Non si tratta solo di trasferire le migliori pratiche”, spiega Guy Crespy, del CEA. “Oltre a ciò, la rete costituirà una riserva di esperti a cui tutti possiamo attingere. Nessun istituto, nessuna regione e persino nessun paese possiede da solo la massa di esperienze necessarie per compiere questa opera con la massima efficienza. L’accumulazione delle competenze dei membri della rete aiuterà ciascuno di noi a migliorare il servizio che offriamo agli imprenditori”. Gran parte del valore della rete dipende dai contatti personali. “Per esempio, se un progetto CEA riguarda un campo tecnologico in cui so che un collega del DERA ha esperienza, potrò prendere il telefono e chiedere il suo aiuto per valutarlo”, spiega Crespy. Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 Gli accelerometri e i sensori di pressione sono alcuni dei dispositivi MEMS (sistemi micro elettromeccanici) prodotti dalla Tronic’s Microsystems, società emanata dal Commissariato per l’energia atomica francese, nel 1997. Allargare la rete La rete amplierà anche la portata geografica dei propri membri, dando agli imprenditori con cui lavora accesso a una riserva molto più ricca di potenziali consulenti, investitori e partner. “Le attuali imprese tecnologiche in fase iniziale si rivolgono ai mercati mondiali ed hanno bisogno di contatti internazionali fin dall’inizio”, sottolinea Crespy.“Ma le nostre reti sono ancora regionali o nazionali - è più difficile per una impresa francese in fase nascente trovare i contatti di cui ha bisogno nel Regno Unito o in Germania che in California. Vogliamo che per le nuove imprese europee sia molto più facile assumere quadri direttivi professionali e trovare grandi clienti industriali all’interno dell’Europa”. Il quadro giuridico che regge i rapporti tra l’istituto di ricerca e l’impresa nata da esso varia considerevolmente all’interno dell’Europa, e Crespy si rende conto che questa circostanza rende impossibile creare un sistema di sostegno applicabile universalmente. “Ma le fasi che portano dall’idea iniziale dell’impresa all’azienda costituita sono le stesse dappertutto”, egli dichiara. Exsif preparerà una guida pratica, in cui saranno enumerate le varie problematiche che dovranno essere affrontate dalle organizzazioni di ricerca,accompagnate da esempi di come queste possano essere affrontate nei diversi contesti giuridici. Saranno sperimentati particolari meccanismi nell’ambito di un numero ristretto di progetti pilota derivanti dalla ricerca. Ma questo è solo l’inizio, spiega Crespy.“A lungo termine, speriamo di allargare la rete affinché abbracci la maggior parte dei paesi dell’UE”. Info G. Crespy, CEA Tl. +33 1 40 56 28 79 Fx. +33 1 40 56 22 23 [email protected] http://www.cea.fr/ I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 9 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 D O S S I E R 10:24 P Page 10 A X I S A sinistra: Bram Klein, fondatore della Soundartist, neoazienda business-tobusiness operante su Internet, è soddisfatto dell’assistenza disponibile, ma non ha avuto accesso a una rete di imprenditori più esperti. A destra: Il sito Soundartist è stato inaugurato recentemente. ●●● per assistere le imprese che nascono dall’attività di ricerca. “I servizi del KUL R&D sono gratuiti e comprendono l’assistenza per le questioni di gestione, di contabilità e d’ordine giuridico, nonché un aiuto alla ricerca di investimenti in titoli azionari”, spiega Buelens.“L’Università cattolica di Lovanio detiene una quota azionaria nella maggior parte delle imprese nate dall’attività di ricerca, per cui essa trae beneficio dalla nostra crescita, ma il suo vero obiettivo è di aiutarci a diventare indipendenti e stabili”. Il livello dell’assistenza disponibile nella regione è rapidamente migliorato nel corso degli ultimi cinque anni. “Nel 1990, non vi era quasi nulla per le nuove imprese dell’alta tecnologia”, spiega Buelens.“Oggigiorno, esse possono ottenere assistenza finanziaria per il trasferimento di sede, le assunzioni e la ricerca”. E quest’anno la KUL R&D ha creato una rete regionale di piccole e medie imprese innovative, denominata Leuven.Inc. Alle riunioni mensili partecipano imprenditori, ricercatori, consulenti aziendali e investitori.“Anche per una spin-off relativamente matura come la nostra, i contatti personali sono molto utili. La rete offre un affiancamento informale e abbondanti possibilità di partecipazione a progetti comuni”, spiega Buelens con entusiasta. Il sostegno dei colleghi Oltre a un prestito statale agevolato, la Soundartist ha ricevuto una consistente assistenza da parte del governo olandese, mediante la fondazione New Initiatives, con sede ad Amsterdam. “Quest’ultima non fornisce fondi, ma sovvenziona l’accesso alla consulenza di esperti”, spiega Klein. “Abbiamo avuto 40 ore di assistenza gratuita dalla Deloitte Touche, per preparare il nostro piano imprenditoriale da presentare ai potenziali investitori”. Quello che non ha avuto Klein sono le opportunità di rete come quelle offerte dalla Leuven.Inc.“Non abbiamo avuto alcun contatto, in nessun momento della fase di apertura dell’attività, con qualcuno che avesse già vissuto la stessa esperienza”, egli spiega. “Eravamo troppo impegnati a creare l’impresa per poterci mettere alla ricerca dell’aiuto dei nostri omologhi, ma in retrospettiva l’esperienza degli altri sarebbe stata un valido contributo”. Oggi Klein ritiene che i programmi di collegamento in rete e quelli di affiancamento dovrebbero far parte di tutte le formule di sostegno per le imprese innovative, sia a livello europeo che a livello regionale.“Deve esserci un modo per fare incontrare le imprese in fase nascente, non solo per concludere contratti ma anche per scam- Imminente la pubblicazione del secondo bando PAXIS La Commissione europea prevede di pubblicare un nuovo invito a pubblicare proposte nell’ambito dell’azione PAXIS, in marzo o giugno 2001. “Prevediamo l’ampliamento del “circolo dell’eccellenza” a circa 25 regioni, creando nuove reti per le regioni i cui sistemi di innovazione hanno caratteristiche in comune”, spiega Tomás Botella, responsabile progetti della Commissione. “Di questi potrebbero far parte le regioni in fase di rapido sviluppo a partire da una base economica fragile, metropoli come Parigi e Londra, e aree piccolissime caratterizzate da un alto livello di attività innovativa”. 10 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 biarsi esperienze. Nonostante le differenze degli ordinamenti normativi e fiscali da un paese all’altro, le nostre esperienze sono tutte molto simili”, egli afferma. Buelens è d’accordo. “Per METALogic, è estremamente importante che il sistema d’innovazione regionale sia collegato ad altre zone in Europa”, ella afferma. “Forniamo la nostra tecnologia in tutto il mondo, ma è più difficile raggiungere un cliente potenziale in Spagna o in Portogallo piuttosto che negli Stati Uniti. Le reti mettono in contatto con persone che hanno già condotto attività in questi paesi, che possono far risparmiare molto tempo grazie ai suggerimenti ● tratti dalla loro esperienza”. Info • T. Botella, Commissione europea DG Imprese Direzione Innovazione Politiche per l’innovazione Fx. +352 4301 34129 [email protected] http://www.cordis.lu/paxis/ • B. Nyberg, Kista Science Park Tl. +46 8 75 21391 Fx. +46 8 75 16062 [email protected] http://www.kistasciencepark.org/ • P. Laffitte, Fondazione Sophia Antipolis Tl. +33 4 92 96 78 00 Fx. +33 4 93 65 44 01 [email protected] http://www.sophia-antipolis.org/ • C. Buelens, METALogic NV Tl. +32 16 29 83 30 Fx. +32 16 29 83 19 [email protected] http://www.metalogic.be • B. Klein, Soundartist SA Tl. +31 71 401 51 61 [email protected] http://www.soundartist.com/ I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) S T U D I O 23/01/01 10:26 Page 11 E S E M P L I F I C A T I V O D I U N P R O G E T T O L’innovazione nel progetto Embryo L’Universidad Miguel Hernández (UMH) sfrutta l’esperienza della Scozia per costituire una comunità regionale per l’innovazione. L ’UMH, che sorge ad Alicante, nella Spagna sud-orientale, si è sempre sentita una forza propulsiva per l’innovazione regionale e per la crescita economica. Il suo ufficio di collegamento con l’industria, l’OTRI, ha avuto un notevole successo nel trasferire le tecnologie sviluppate dai cinque istituti di ricerca di alta tecnologia dell’UMH, specialmente nei campi della neuroscienza, della biotecnologia e della biomeccanica. Ma l’economia regionale resta dipendente dal turismo e dalle industrie su piccola scala, tecnologicamente mature. Ora la sfida è di creare nuove imprese di alta tecnologia locali, con forti potenzialità di crescita, come quelle nate dalla base di ricerca dell’università. “La scarsa comprensione dei temi imprenditoriali da parte dei ricercatori, la loro percezione dei rischi connessi, e il volume incredibile delle pratiche amministrative necessarie per avviare una nuova società si sono sommati per impedire a molti risultati tecnologici con ottime prospettive commerciali di realizzare il loro potenziale”, osserva il direttore della divisione Studi Commerciali dell’UMH, prof. Gomez Gras.“Vogliamo creare un programma dedicato alle nuove imprese, che riduca gli ostacoli all’imprenditorialità”. In particolare, nell’ambito del progetto Embryo sarà messa in opera un’infrastruttura regionale di sostegno all’innovazione che capisca le esigenze delle imprese giovani a vocazione tecnologica e che dia agli imprenditori la possibilità di accedere a una rete di investitori e di consulenti. Basta collegarsi “Alicante ha tutti gli elementi di una comunità tecnologica regionale dinamica”, osserva Ian McDonald della Management School dell’Università di Edimburgo, partner dell’UMH. “Ciò di cui ha bisogno è un meccanismo per la costituzione di rapporti di rete, che permetta di focalizzare queste risorse. Questo gli permetterà di Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 Nel progetto Embryo, Gomez Gras e i suoi colleghi lavoreranno in stretto contatto con gli istituti di ricerca dell’UMH, per scovare nuove tecnologie che presentino potenzialità commerciali, sostenerne lo sfruttamento mediante la costituzione di una rete simile a quella coordinata Dall’Università di Edimburgo. McDonald avverte che Connect non è una formula magica. “In Spagna la formula potrebbe essere applicata in modo leggermente diverso, per tener conto della realtà locale. Ma siamo convinti che essa aggiungerà valore all’attuale impegno dedicato dall’UMH alla crescita delle imprese tecnologiche”, egli spiega. L’Universidad Miguel Hernández ha in programma di formare nuovi talenti imprenditoriali dando accesso a una rete regionale di consulenti tecnologicamente competenti. generare nuove tecnologie e di farle crescere all’interno della regione”. McDonald è l’amministratore delegato del programma scozzese Connect, a sua volta ispirato a una precedente iniziativa americana. Connect organizza frequenti aggiornamenti e seminari riguardanti tutti gli aspetti dello sviluppo di tecnologia, ed è riuscito a mettere in rapporto istituti di ricerca, imprenditori, banche, business angels e grandi società nell’ambito di una fitta rete di individui informati e motivati. “Storicamente, i ricercatori universitari hanno parlato ai ricercatori, i banchieri hanno parlato ai banchieri e nessuno ha parlato agli imprenditori”, osserva McDonald. “Abbiamo creato una comunità tecnologicamente competente. Gli investitori sono molto più disposti a sostenere le imprese che hanno trovato consulenti e alti dirigenti tramite Connect”. Info • J.Ma Gomez Gras, Universidad Miguel Hernández Tl. +34 96 665 8781 Fax. +34 96 665 8680 [email protected] http://www.umh.es/observatorio • I. McDonald, Connect, Management School dell’Università di Edimburgo Tl. +44 131 650 2440 Fx. +44 131 650 9071 [email protected] http://connect.ed.ac.uk/ I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 11 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:26 Page 12 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I T E C N O L O G I A I N D U S T R I A L E Alta pressione Una nuova tecnologia compatibile con l’ambiente ha raggiunto lo stadio di maturità. Essa offre prodotti di alta qualità e permette di risparmiare denaro, tempo ed energia. Ora è pronta per essere trasferita all’industria, dove abbondano le potenziali applicazioni nei settori della trasformazione alimentare, della farmacia, dei profumi e dei cosmetici. N Il programma Innovazione/PMI in sintesi Il programma ’Innovazione e partecipazione delle PMI’, che fa parte del Quinto programma quadro, promuove l’innovazione e incoraggia la partecipazione al programma quadro da parte delle piccole e medie imprese (PMI). Direttore del programma è Giulio Cesare Grata (Direzione per l’Innovazione, DG Imprese). Info Politica dell’Innovazione Fx: +352 4301 34129 Progetti e metodologie Fx: +352 4301 32100 Reti e servizi Fx: +352 4301 32779 Comunicazione e azioni di sensibilizzazione Fx: +352 4301 35389 Risorse Fx: +352 4301 33389 Coordinamento PMI Fx: +32 2 2954361 Home Page http://www.cordis.lu/ innovation-smes/home.html 12 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 el 1987, a un fisico dell’Università tecnologica di Compiègen (UTC, Francia) è stato chiesto di risolvere un problema. Nell’ambito della produzione di minestre istantanee, si ricercava un procedimento che permettesse di essiccare le verdure in modo che queste, al contatto con l’acqua, tornassero rapidamente alla loro consistenza naturale. Questa esigenza ha indirizzato Karim Allaf - ora capo dell’LMTAI (Laboratorio di conoscenza delle tecnologie agroindustriali) dell’Università di La Rochelle - su una via che avrebbe condotto a nuovi ed entusiasmanti sviluppi. Egli ha dato alla sua soluzione il nome di “Détente Instantanée Contrôlée” (DIC) - espansione istantanea controllata. Questo processo consiste nel portare la temperatura per meno di un minuto sotto ai 200 ºC, per poi produrre una repentina diminuzione di pressione. Il calo di pressione improvviso provoca un rapido raffreddamento del materiale trattato e una massiccia evaporazione dell’acqua in esso contenuta. Nel frattempo, questa tecnologia è stata brevettata, e sono emerse innumerevoli nuove applicazioni. Sei tesi di dottorato, tutte dirette dal prof. Allaf, sono state dedicate a nuovi usi del processo. È entrata in servizio la quarta generazione di macchine operanti sul principio dell’espansione istantanea controllata, mentre la quinta generazione è in preparazione “Adesso è il momento di trasferire questo procedimento all’industria”, nota Allaf. “Non possiamo intraprendere la Il professor Allaf (secondo da destra) e i suoi collaboratori. La tecnologia DIC può mantenere la consistenza e le proprietà organolettiche di cibi delicati, a un costo molto inferiore rispetto ai metodi attualmente in uso. produzione su scala industriale, per cui vogliamo mettere in grado le imprese di rilevare l’attività una volta terminata la sperimentazione su scala di progetto pilota”. Questo era l’obiettivo del progetto DIC(1) finanziato dal programma Innovazione, del Quarto programma quadro per la ricerca. Alta qualità, basso costo L’espansione istantanea controllata offre una soluzione ideale per un classico dilemma costo-qualità. L’attrezzatura necessaria è poco costosa, e per l’essiccazione degli alimenti il metodo dell’espansione istantanea controllata è altrettanto economico che il trattamento ad aria calda, ossia della soluzione meno costosa generalmente utiliz- zata. Ma con il nuovo processo la qualità del prodotto finale è pari o superiore a quella ottenuta con la liofilizzazione - un processo costoso utilizzato principalmente per la produzione di farmaci di fascia alta. L’espansione istantanea controllata è attualmente sottoposta a sperimentazione per questo uso, e i risultati sono molto promettenti. Poiché il riscaldamento è talmente breve, il processo riduce al minimo la degradazione termica dei composti biologici e quindi lascia intatto il colore, il gusto e rispetta le molecole sensibili al calore, come le vitamine. Il processo, inoltre, offre un risparmio di tempo e di energia. In meno di un minuto di trattamento a caldo, per esempio, è possibile essiccare cereali che generalmente richie- I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:26 Page 13 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I dono un trattamento termico che dura da 20 a 60 minuti. L’espansione istantanea controllata può essere usata anche per sterilizzare il materiale trattato - i microorganismi esplodono letteralmente per il duplice effetto del riscaldamento e dell’espansione.Tuttavia, regolando i parametri del processo, è possibile modulare la consistenza del prodotto. Anche frutti fragili come i lamponi possono essere trattati con un procedimento ordinario in modo da apparire quasi freschi. Un recente sviluppo consiste nell’estrazione degli oli essenziali e di altre molecole di valore commerciale. I composti che evaporano per via del calo di pressione vengono condensati e raccolti selettivamente. L’estrazione effettuata con questo metodo non richiede solventi tossici. Il processo dura pochi minuti, mentre gli altri metodi richiedono ore, e riduce radicalmente il consumo energetico, di cento e più volte. L’anello mancante Grazie a questi vantaggi, l’espansione istantanea controllata ha meritato ampi consensi. L’UTC è stata un elemento attivo fin dall’ini- zio, e la giovane università di La Rochelle ha accolto Allaf e i suoi collaboratori in un laboratorio costruito appositamente per lo sviluppo del metodo di espansione istantanea controllata. Anche le agenzie locali e regionali hanno appoggiato l’operazione, contribuendo a nuovi sviluppi dell’attrezzatura con cui viene attuato il metodo. La ricerca di imprese interessate al metodo dell’espansione istantanea controllata non è mai stata necessaria. Molti industriali si sono rivolti all’LMTAI per descrivere le esigenze e i limiti a cui sono sottoposti e per richiedere la sperimentazione di particolari applicazioni. Tra i partner del progetto DIC figurano potenziali acquirenti, insieme con costruttori di attrezzature (Neu séchage Industriel), un centro di collaudo qualità dei prodotti e una compagnia specializzata nello sfruttamento delle nuove tecnologie. “L’anello mancante”, spiega Allaf, “è una struttura dedicata agli aspetti ingegneristici, commerciali e strategici. Attualmente ci stiamo occupando di creare questo nesso, che avrà la forma di un’impresa di ingegneria nata dalla ricerca”. I N D U S T R I E D I Mantenere la prima posizione Il progetto ha condotto alla collaborazione con un grande fabbricante di prodotti di origine vegetale per uso non alimentare, che ha in programma di utilizzare il metodo di espansione istantanea controllata per la produzione su grande scala. Sono frequenti anche i contatti con le imprese a cui occorre un metodo non chimico, non nucleare per eliminare i batteri dagli alimenti solidi, in seguito alle considerazioni ambientali e sanitarie. L’espansione istantanea controllata ha attirato l’attenzione di imprese europee ed extraeuropee. Non molto tempo fa il professor Allaf ha rifiutato un’offerta da una società statunitense per trasferirsi negli Stati Uniti con tutti i suoi collaboratori. Vi sono stati anche tentativi di sviluppare processi concorrenti dotati di caratteristiche analoghe a quelle dell’espansione istantanea controllata. Finora, nessuno regge il confronto con la tecnologia del gruppo di La Rochelle, ma l’Europa è sotto pressione per mantenere la prima posizione in un campo in cui essa ha prodotto un’innovazione dotata di vere ● potenzialità mondiali. (1) Progetto innovativo IN20663I trasferimento dell’espansione istantanea controllata al settore agroalimentare e a quello farmaceutico. Info • C. Gitzinger, Commissione europea DG Imprese Direzione Innovazione Progetti e metodologie Fx. +352 4301 34129 [email protected] http://www.cordis.lu/innovation-smes/src/projects.htm • K. Allaf, LMTAI Tl. +33 5 46 45 87 66 Fx. +33 5 46 45 86 16 [email protected] http://www.univ-lr.fr/~lmtai/ T R A S F O R M A Z I O N E Microonde al primo posto La separazione dei prodotti liquidi e l’essiccazione rappresentano una voce di spesa cospicua per le case farmaceutiche e per le società produttrici di additivi alimentari. Ora, la collaborazione tra diverse piccole e medie imprese (PMI) ha creato una nuova soluzione: l’essiccazione a microonde combinata alla tecnologia del vuoto. I tempi di essiccazione prolungati, lo scarso rendimento del prodotto e i costi elevati in capitale e in spese d’esercizio affliggono molti processi produttivi dell’industria chimica fine. Inoltre, la produzione discontinua impone una serie di vincoli sulla produzione e aumenta il rischio di esporre gli operatori a sostanze pericolose. Durante lo scorso decennio, i Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 fabbricanti di apparecchiature a microonde hanno tentato invano di affrontare questo tipo di problemi. Occorrono un’ampia gamma di competenze ingegneristiche, una conoscenza dei processi industriali e un servizio di assistenza post-installazione affidabile. Per affrontare temi come la costruzione di autoclavi e le tecniche avanzate di regolazione computerizzata, è stata è stata necessaria la collaborazione tra imprese specializzate appartenenti a svariate discipline, compresa la competenza al di là della semplice tecnologia delle microonde. Solo di recente questa sfida su grande scala è stata raccolta nell’ambito di un progetto CRAFT(1) dalla Pro-C-epT, un’azienda belga che produce e fornisce attrezzature per l’industria del trattamento delle polveri. In polvere Oltre a fornire la competenza tecnica, la Pro-C-epT ha coordinato il gruppo di progetto dei ricercatori e dei costruttori di attrezzature. Fin dall’inizio i partner si sono resi conto che la stretta collaborazione tra i gruppi era indispensabile. Scienziati dell’Università di Parigi, usando tecnologie e attrezzature fornite da piccole imprese specializzate come Solvay Duphar, ● ● ● I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 13 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:26 Page 14 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I L’essiccazione a microonde offre un mezzo economico per recuperare da fanghi liquidi prodotti pulverulenti delicati e di alto valore. Anche i solventi sono totalmente recuperabili. Busch e Sri, hanno condotto prove su piccole quantità di pigmenti o di additivi alimentari disciolti in solventi, per caratterizzare gli effetti delle microonde. Lo stadio finale del marketing è stato affidato alla Comber, casa costruttrice di punta di essiccatoi a filtro, dotata di una vasta rete di vendita e distribuzione. I partner prevedevano che questo nuovo sistema di essiccazione rivoluzionario avrebbe attirato rapidamente l’attenzione. Il direttore generale della Pro-C-epT, Marc De Wit, sottolinea il bisogno di nuove tecnologie per la separazione dei prodotti liquidi.“Molti prodotti specializzati come i pigmenti e i farmaci sono difficili da trattare con i metodi convenzionali”, egli spiega. “Avevamo bisogno di metodi innovativi per superare i numerosi inconvenienti dei processi tradizionali”. Il trattamento rapido a bassa temperatura sarebbe particolarmente valido per i prodotti volatili o ad alto valore, come i farmaci, le cui delicate strutture molecolari sono facilmente danneggiate. L’essiccazione a microonde è sembrata subito una soluzione valida. Questa tecnica è stata associata alla tecnologia del vuoto, che permette di condurre il processo in 14 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 atmosfera inerte, eliminando i rischi di ossidazione e di esplosione. “Il nuovo processo rende possibile anche il recupero totale dei solventi”, aggiunge De Wit, “che ne consente il riciclaggio integrale”. Efficienza energetica I metodi convenzionali utilizzano una fonte conduttrice di calore per trasferire l’energia all’impasto liquido - una mescolanza di prodotto e solvente - attraverso il recipiente. Il nuovo processo, invece, riscalda la carica di impasto liquido direttamente, mediante le microonde. L’energia viene utilizzata precisamente e direttamente per la vaporizzazione del solvente, consentendo notevoli economie di energia e rendendo possibile un trattamento molto più delicato del materiale. L’essiccazione avviene non solo alla superficie, ma anche nella massa dell’impasto, riducendo sensibilmente la formazione di pellicole e croste. Per la prima volta, l’alta efficienza energetica rende economicamente valido il recupero di materiali utili da molti fanghi industriali. Sono stati sviluppati numerosi modelli per adattarsi a tutte le scale di produzione. Il Mi-Mi-Pro, mini impianto di trattamento a microonde, è un essiccatoio a misura di laboratorio, capace di trattare fino a tre litri di materiale. La produzione su grande scala richiede l’essiccatoio a filtro Magnetron Nütsche (Tro-N-uT) che può trattare fino a 400 litri. Il software messo a punto dalla Pro-C-epT, oltre ad offrire all’operatore un’interfaccia di comando, raccoglie dati di processo durante ciascun ciclo di trattamento. Quello che potrebbe sorprendere in un’operazione di tale complessità è che non vi sono stati contrattempi significativi. “Siamo stati molto fortunati”, ammette De Wit. “Sono occorsi due anni e mezzo per mettere a punto il primo prototipo, ma tutto è proceduto in modo scorrevole. La maggiore difficoltà che abbiamo incontrato è consistita nel mantenere una comunicazione costante tra i vari partners”. Perfino i brevetti non sono stati un problema: sia la tecnologia del MiMi-Pro che quella del Tro-N-uT sono state brevettate in diversi Stati dell’Unione europea, e la ProC-epT ha in programma di introdurre domanda per i brevetti mondiali l’anno prossimo. Prospettive future Il potenziale di mercato per un prodotto come questo è enorme. “Ritengo che possa conquistare fino al 25 per cento dell’attuale mercato mondiale, che ammonta a 200 milioni di euro”, dichiara De Wit. “È un mercato di nicchia specializzato, ma prevediamo sicuramente un grande potenziale”. Tuttavia, egli non si aspetta che l’adozione di una tecnologia così radicalmente diversa possa avvenire da un giorno all’altro. “Possono essere necessari anni per incoraggiare le imprese a trasformare il processi produttivi. Molti sono comprensibilmente prudenti e tendono ad evitare i cambiamenti rapidi”. Tuttavia, la tecnologia ora è disponibile e la Pro-C-epT è stata all’altezza della suo nome - Processing Concept Ltd - poiché ha fornito le conoscenze necessarie per mettere a punto la prima tecnologia di essiccazione a microonde. ● (1) Progetto CRAFT CR1460-91 Essiccazione di polveri a partire da fanghi, ottenuta mediante microonde in autoclave singola. Info • Commissione europea DG Ricerca PMI e innovazione Tl. +32 2 295 7175 Fx. +32 2 295 7110 [email protected] http://www.cordis.lu/sme/home.html • M. De Wit, Pro-C-epT n.v. Tl. +32 9 342 2323 Fx. +32 9 342 8253 [email protected] http://www.pro-c-ept.com I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:26 Page 15 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I IRC Innovazione N T E C H T R A N S o t i z i e O N L I N E Il trasferimento di tecnologia istantaneo I centri di collegamento per l’innovazione (gli IRC) sono sempre alla ricerca di modi per migliorare i servizi che forniscono alle piccole e medie imprese. Il nuovissimo sistema di intermediazione dirige i messaggi esattamente alle ditte che li possono utilizzare. “U sando TechTrans Online, occorre meno di un minuto a un’impresa per decidere se un’offerta di collaborazione la riguarda”, afferma Kurt Burtscher dell’IRC Austria. Il sistema è un nuovo strumento operante su Internet, introdotto dall’IRC per mettere in rapporto le domande e le offerte di collaborazione tecnologica tra le imprese austriache e quelle europee. Per utilizzarlo, le aziende si devono iscrivere al sito IRC (v. Info), introducendo i dati di contatto e il settore o i settori tecnologici in cui operano. L’unità centrale dell’IRCIRE ha messo a punto tre livelli di parole d’ordine, che coprono 171 settori tecnologici. “Per ridurre la quantità di informazioni superflue, consigliamo alle imprese di usare il terzo livello, ossia il più basso”, spiega Burtscher. “Per esempio, anziché richiedere “energia” in genere, possono restringere il campo a “energia da biomassa, eolica e solare”. Nel frattempo, altri IRC introducono giornalmente nella banca dati della rete offerte e domande di cooperazione tecnologica codificate in modo analogo. La banca dati contiene già 1200 schede, a cui se ne aggiungono oltre 100 ogni mese. La ricerca di una corrispondenza diventa allora un processo semplice. Ogni settimana, le offerte e le domande nuove vengono confrontate automaticamente con le schede delle imprese. Se vi è corri- Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 spondenza, i messaggi vengono trasmessi via e-mail all’impresa interessata.“In primo luogo manteniamo i messaggi brevi e scorrevoli. Se i destinatari sono interessati, per ottenere maggiori informazioni possono cliccare il link inserito nell’e-mail”, spiega Burtscher. Segnalazioni più mirate, trasmissione più rapida Il passaggio al sistema automatizzato presenta vantaggi sotto tutti gli aspetti. l’IRC risparmia tempo e denaro nella distribuzione, e riceve dalle imprese utenti schede tecnologiche di migliore qualità, che possono essere utilizzare per commercializzare altri servizi. Ma forse il vantaggio più significativo è che il TechTrans Online permette di inviare segnalazioni più mirate.“Una o due e-mail a settimana ricevono molta più attenzione di un bollettino in cui figurano fino a 100 schede, il 95 per cento delle quali non interessano”, insiste Burtscher. On-line significa anche rapido: “il nostro periodico cartaceo esce ogni due mesi, per cui le domande e le offerte possono essere vecchie di tre mesi. TechTrans Online funziona su un ciclo settimanale”. Un servizio paneuropeo? Mediante TechTrans Online, le imprese austriache trovano partners in tutta Europa. Durante le prime otto settimane di attività, il servizio ha attirato 300 utenti, oltre 30 dei quali hanno risposto alle offerte e domande provenienti da paesi diversi dall’Austria. “Se ogni IRC installasse un sistema analogo, metteremmo in contatto fino a 100 mila aziende”, fa notare Burtscher. “Una richiesta di collaborazione riguardante, per esempio, il trattamento delle acque reflue, verrebbe indirizzata a 100 partner potenziali nel giro di sette giorni. È probabile che almeno uno di questi abbia la soluzione voluta. Con un po’ di fortuna, chi ha emesso la domanda potrà scegliere tra diverse possibilità. Si tratta di uno strumento di assistenza molto potente. ● La rete I RC in breve I sessantotto Centri di collegamento per l'innovazione (IRC) del programma Innovazione e PMI sono presenti in 30 paesi, tra cui gli Stati membri dell'UE e i paesi di recente adesione. Ogni IRC è per la sua zona una finestra sull’innovazione in Europa. Il centro di collegamento ha il compito di aiutare le imprese e le organizzazioni di ricerca a trasferire le tecnologie da e verso il resto dell’Europa. Per maggiori informazioni sulla rete degli IRC si può consultare la pagina omonima (http:// www.cordis.lu/irc/home.html). Info K. Burtscher, IRC Austria Tl. +43 1 581 16 16 206 Fx. +43 1 581 16 16 16 [email protected] http://www.irca.at I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 15 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:26 Page 16 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I NOTIZIE DAGLI IRC I L T R A S F E R I M E N T O D I T E C N O L O G I A V E R S O L’ E U R O P A C E N T R A L E E O R I E N T A L E Est-Ovest: scambio reciprocamente vantaggioso Esistono enormi possibilità di collaborazione tecnologica tra i paesi che un tempo erano separati dalla cortina di ferro. Con il sostegno della rete dei Centri di collegamento per l’innovazione, che abbraccia i paesi dell’Europa occidentale e dell’Europa orientale, le imprese a dominante tecnologica impiantate in Germania e in Ungheria traggono entrambe vantaggio dal trasferimento di competenza. “I l costo della manodopera è molto più basso in Ungheria che in Germania”, spiega Peter Niess”, mentre la disponibilità di personale preparato è molto maggiore. Per questo le imprese ungheresi sono il partner tecnologico ideale per i costruttori di macchine tedeschi, che hanno bisogno di ridurre i costi Trasferire la propria tecnologia ad un fornitore in Ungheria ha aiutato la Franke a mantenere la competitività come fornitore di cuscinetti in elementi all’industria tessile e ad altre industrie. Info P. Niess, IRC Germania meridionale Tl. +49 711 1234 010 [email protected] 16 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 di manodopera per restare competitivi sul piano internazionale, e per i produttori di software, che si scontrano con gravi carenze di competenza sul mercato nazionale”. Niess, che ha fondato una società di software in Ungheria subito dopo il crollo del regime comunista del 1989, ha lavorato per l’IRC Germania meridionale per cinque anni. Con l’aiuto dell’agente regionale dell’IRC Ungheria(2), avente sede a Debrecen, egli ha utilizzato la sua rete di contatti personali per mediare più di una dozzina di accordi di trasferimento di tecnologia, siglati da imprese tedesche e ungheresi. Azione concentrata “Per gli ungheresi, la cooperazione industriale con le imprese dell’Unione europea è assolutamente indispensabile”, spiega Niess. “Ma essi non possono contare solo sulla manodopera a buon mercato per procurarsi ordini dall’occidente. A lungo termine, devono adottare nuove tecnologie, con l’acquisto di nuove attrezzature e specializzandosi in modo da migliorare la produttività per conquistare nicchie le di mercato”. La Franke, che da tempo fa parte dei clienti del SEZ (SteinbeisEuropa-Zentrum), organizzazione presso la quale risiede l’IRC Germania meridionale, produce efficienti cuscinetti in elementi, particolarmente leggeri, che trovano applicazioni nelle attrezzature medicali, in robotica, aeronautica e nel tessile. Nel 1996, l’impresa era alla ricerca di un nuovo fornitore, che fosse in grado di produrre componenti ad alto contenuto di manodopera, rispettando norme qualitative elevate ma a costi inferiori. Tramite Niess e i suoi colleghi di Debrecen, Franke si è messo in rapporto con la società ingegneristica ungherese Vagép Ltd. La Vagép ha investito in attrezzature specializzate e dopo aver eseguito una serie di ordinativi di prova vi è stata la firma di un contratto. “La fiducia si è sviluppata gradualmente”, ricorda Niess. “Dovemmo aspettare due anni prima di riceve dalla Franke i primi ordinativi di grandi dimensioni. Ma il responsabile degli acquisti della società mi ha detto recentemente che la Vagép è attualmente il loro migliore fornitore. La Vagép riceve dalla Franke un volume sempre maggiore di lavoro, mentre le sue nuove competenze l’hanno messa in condizione di procacciarsi contratti analoghi da altri clienti”. A filo doppio A metà degli anni Novanta, la Walter AG di Tubinga, nota casa costruttrice di smerigliatrici di alta qualità, si è trovata di fronte a un ostacolo nel settore dello sviluppo software. Con l’aiuto di Niess, l’azienda ha individuato una società ungherese produttrice di software, la TMBH, come potenziale partner per lo sviluppo di un nuovo pacchetto software per il comando di macchine, operante in Windows. La TMBH aveva già una certa esperienza di sistemi di comando per macchine utensili, ma per poter eseguire il progetto di sviluppo della Walter ha dovuto acquisire nuove competenze nel campo delle interfacce computer-macchina,della presentazione grafica dei parametri di lavorazione e delle interfacce utente multilingui. “Anche se da allora la Walter e la TMBH non hanno più collaborato, la riuscita del contratto di prova è stata una svolta per entrambe le imprese”, spiega Niess. “Ciò ha consentito alla TMBH di ottenere contratti analoghi da altri costruttori di macchine utensili, e l’impressione ricavata dalla Walter è stata talmente favorevole che la società ha deciso di aprire una filiale nella Repubblica ceca, dove ha trasferito la quasi totalità delle sue attività di sviluppo software”. ● (1) Precedentemente FEMIRC Ungheria. I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:27 Page 17 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I W O R K S H O P NOTIZIE DAGLI IRC F I N A N Z I A M E N T O D E L L’ I N N O V A Z I O N E La competenza negli investimenti La rete IRC, in collaborazione con l’ufficio informazioni LIFT, sta sviluppando rapidamente la competenza necessaria per offrire il sostegno locale nel campo del finanziamento dell’innovazione, che è di decisiva importanza. In pratica, come si è appreso al primo workshop della rete IRC dedicato a questo tema, gli IRC adottano svariate strategie. A l workshop di giugno, organizzato da Luxinnovation, partner locale dell’IRC Lussemburgo-Treviri-Saarbrücken, sono convenuti 27 membri degli IRC, per una giornata di interventi e dibattiti. Il programma della manifestazione, elaborato congiuntamente dall’Unità centrale IRC-IRE e da LIFT, è stato concepito per aiutare gli IRC partecipanti a valutare e consolidare le competenze e le procedure utilizzate per assistere i clienti nella ricerca di fondi di sviluppo. In pianta instabile Il workshop si è aperto con una panoramica del mercato del finanziamento dell’innovazione, e sul modo in cui gli investitori e i potenziali creditori valutano i progetti tecnologici. Jean-Christophe de Tauzia, dell’Ufficio informazioni LIFT ha delineato le tipiche forme di finanziamento dei progetti: dal finanziatore, gli amici e la famiglia all’emissione pubblica iniziale (IPO). Egli ha tracciato la distinzione tra il metodo di investimento dei business angels, che è tendenzialmente rapido, flessibile e compenetrato agli aspetti pratici della conduzione, e quello dei fondi di capitale di rischio, il cui obiettivo consiste nel terminare la loro partecipazione in modo economicamente vantaggioso. Jacques Bonnin ha illustrato il servizio LIFT e ha dato esempi dei vari modi in cui questo potrebbe cooperare con i singoli IRC(1). “Gli IRC lavorano già con LIFT in vari modi, a seconda delle rispettive strutture e competenze, e delle varie esigenze della clientela”, Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 spiega Magda de Carli dell’Unità centrale IRC-IRE, responsabile per i rapporti con le altre reti. “Alcuni si limitano a dirigere le società verso LIFT per una consulenza puntuale sulle questioni di finanziamento. Altri offrono, all’interno dell’organizzazione stessa, una gamma completa di servizi finanziari dedicati all’innovazione, ai quali LIFT può inviare i clienti per ottenere un’assistenza personale approfondita”. Cercare insieme Michael White, della Enterprise Ireland ha descritto la gamma di servizi per il finanziamento dell’innovazione che potrebbero essere offerti da un IRC, mentre i vari metodi con cui questi servizi possono essere forniti sono stati illustrati mediante tre studi esemplificativi. L’IRC Germania meridionale e l’IRC Renania settentrionale-Vestfalia offrono mediante la loro struttura interna una serie completa di servizi per il finanziamento dell’innovazione. Entrambi hanno presentato esempi pratici dell’aiuto che possono offrire alla clientela. “Prima che un contratto di investimento sia firmato, lo ‘traduciamo’ parola per parola. Con questo metodo possiamo far risparmiare al cliente molto tempo e denaro”, ha spiegato Rainer Hagedorn, dell’IRC Renania settentrionale-Vestfalia (Zenit GmbH). L’IRC Francia Centr’Est, invece, ha cominciato solo da poco ad aiutare i clienti nella ricerca di finanziamenti azionari privati. Il responsabile dell’IRC, Laurent Volle, ha descritto la strategia attuale della sua struttura. Essa comprende la I partecipanti al workshop, di fronte al centro di formazione Luxinnovation presso la Chambre des Metiers. valutazione dei progetti effettuata mediante le risorse proprie alla struttura stessa, il partenariato con LIFT e con reti di finanziamento privato, e la partecipazione con altri IRC ai forum di investimento tematici, dove i fornitori di tecnologia possono incontrare potenziali investitori. Appare evidente l’opportunità che gli IRC amplino le loro competenze in materia di trasferimento di tecnologia al mercato sempre più competitivo del finanziamento dello sviluppo. “L’idea che vi siano masse di denaro sovrabbondanti rispetto alle possibilità di investimento è un mito”, ha dichiarato Jacques Bonnin. Il workshop è servito a sensibilizzare i partecipanti sui temi in questione, permettendo loro di posizionarsi sulla carta dei ‘servizi per il finanziamento dell’innovazione’. E i risultati non si sono fatti attendere. “L’interesse verso i servizi LIFT da parte degli IRC e delle aziende loro clienti è aumentato in misura considerevole”, ha osservato Gudrun Rumpf, dell’Unità centrale, che ha partecipato all’organizzazione della manifestazione e ne è stato mode● ratore. (1) V. “Di cosa hanno bisogno le imprese di nuova costituzione”, fascicolo 6/99. Info M. de Carli, Unità centrale IRC-IRE Tl. +352 44 10 12 2061 Fx. +352 22 10 12 2055 [email protected] http://www.cordis.lu/irc/ I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 17 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:27 Page 18 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I I L V E R T I C E NOTIZIE DAGLI IRC E U R O P E O D E L L E I M P R E S E Visibilità e valore Al recente Vertice europeo delle imprese, la rete dei Centri di collegamento per l’innovazione è stata presentata congiuntamente da alti responsabili degli ambienti politici e industriali provenienti dall’IRC di Bruxelles e dall’Unità centrale della rete. È stato un felice accostamento, che ha dato lustro all’immagine della rete ed ha attirato nuovi clienti. I l vertice di giugno(1), organizzato congiuntamente dalla federazione belga dei datori di lavoro, FEB-VBO, e dal suo corrispondente europeo, UNICE, ha offerto una straordinaria possibilità di promuovere e spiegare il compito, le attività e i risultati ottenuti dalla rete ai manager delle Tra i numerosi visitatori dello stand vi è stato Erkki Liikanen, membro della Commissione europea responsabile per le Imprese e la Società dell'informazione. Poco dopo egli ha detto alla conferenza che se si vuole che l’Europa diventi l’economia più competitiva e dinamica del mondo occorre liberare urgentemente le sue potenzialità imprenditoriali e innovative: una sfida che la rete degli IRC si sta adoperando ad affrontare con successo. Reazione positiva Da sinistra a destra: Jacques Evrard, responsabile del’IRC Bruxelles, Gudrun Rumpf, consulente dell’Unità centrale IRC-IRE e Jacques Simonet, ministro presidente della regione Bruxelles capitale. maggiori società europee, agli alti funzionari della Commissione europea e ai responsabili dell’amministrazione nazionale e regionale del Belgio. La funzione dell’IRC, Centro di Info • G.Rumpf,Unità centrale IRC-IRE collegamento per l’innovazione, è stata collocata nell’ambito di una Tl. +352 441012 2431 Fx. +352 441012 2205 serie di servizi per l’innovazione [email protected] forniti dalla Commissione: il Servihttp://www.cordis.lu/irc/ zio informazioni LIFT (per il finan• J. Evrard, IRC Bruxelles, ziamento dell’innovazione), il ServiTechnopol Tl. +32 2 422 0021 zio informazioni Diritti di proprietà Fx. +32 2 422 0043 intellettuale, e CORDIS. Avviene [email protected] http://www.birc.technopol.be spesso, così, che un servizio diriga il visitatore verso un altro. 18 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 “I servizi della rete sono destinati principalmente alle piccole e medie imprese (PMI), anziché alle grandi società rappresentate al vertice. Ma molte di queste, come Ericsson e Toyota, hanno appreso con molto interesse l’esistenza di un aiuto locale per colmare vuoti di tecnologia e per sfruttare i risultati tecnologici mediante la mediazione di rapporti transnazionali”, afferma Gudrun Rumpf, consulente dell’Unità centrale.“Mi è stato chiesto ripetutamente di fornire ai miei interlocutori i dati di contatto dell’IRC di zona”. Ella ha osservato che i visitatori reagivano con più entusiasmo agli esempi concreti di partenariato tecnologico. La presenza dell’IRC Bruxelles sullo stesso stand è stata utile anche per rafforzare il messaggio per cui la rete riguarda il sostegno pratico delle imprese innovative. Secondo il suo responsabile, Jacques Evrard, la possibilità di presentare approfonditamente le attività dell’IRC a Jacques Simonet, ministro presidente della regione Bruxelles capitale, responsabile per la ricerca scientifica, è stata un’occasione preziosa. “Abbiamo avuto una reazione estremamente positiva dai vari contatti che abbiamo allacciato durante la manifestazione”, egli ha spiegato.“Si potrebbe affermare che il Vertice europeo delle imprese ha creato una piattaforma per una nuova era di cooperazione per l’IRC Bruxelles”. Repetita iuvant Considerato il successo di questa collaborazione tra l’Unità centrale IRC-IRE e l’IRC locale, si sta considerando attualmente la possibilità di ripetere l’operazione nelle future manifestazioni europee di vasta portata. L’Unità centrale ha tenuto uno stand, in collaborazione con l’IRC Rodano-Alpi/Alvernia, al secondo Forum europeo delle imprese innovative, svoltosi il 20 novembre a Lione, e al simposio intitolato Verso uno spazio europeo della ricerca, previsto per il giorno successivo, su iniziativa della Presidenza francese. “La duplice occasione di promuovere la rete nel suo insieme e di incoraggiare la formazione di rapporti tra le imprese locali e il loro IRC crea una situazione vantaggiosa per ● ambo le parti”, spiega Rumpf. (1) V. “Liberà e responsabilità”, fascicolo 5/00. I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:28 Page 19 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I T E C N O L O G I E NOTIZIE DAGLI IRC I D R I C H E I partner per progredire L’intermediazione di tre IRC ha condotto a un promettente partenariato tra una piccola impresa olandese specializzata nel trattamento idrico e una società tedesca fornitrice di tecnologie per l’industria chimica. L ’olandese Triqua, creata nel 1995, ha attualmente un organico di 14 persone. L’azienda, specializzata nel riciclaggio delle acque reflue, come gli effluenti di processo, offre tecnologie innovative basate sull’uso delle membrane. Essa è alla ricerca di partner e intende accedere a un mercato più ampio. La WIG è un’impresa tedesca con 160 dipendenti. Essa offre soluzioni tecnologiche per l’industria chimica: processi, costruzione, ingegneria elettrotecnica e condotte. Essa vuole aggiungere alla sua gamma di attività i servizi nel campo dell’ambiente ed è alla ricerca di un partner in grado di offrire nuove tecnologie o processi per l’ambiente. Come mettere in rapporto queste due piccole e medie imprese? Mediante i servizi di intermediazione di tre IRC, qualcosa è già stato fatto. Water ‘99 L’elemento catalizzante sono state le Giornate del Trasferimento di Tecnologia - Water ‘99. La manifestazione si è svolta a Erfurt (Germania) nel novembre 1999. Water ‘99, organizzata dall’IRC Germania meridionale, aveva l’obiettivo di promuovere il trasferimento di tecnologia e di stimolare la collaborazione transfrontaliera tra aziende, istituti e unità di ricerca in tre settori principali: l’acqua come risorsa naturale, l’acqua e la protezione ambientale integrata nella produzione, e le operazioni di trattamento delle acque reflue e di riciclo dei fanghi residui. In un catalogo pubblicato prima della manifestazione, l’IRC ha fornito un Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 elenco dei soggetti desiderosi di incontrare un partner, corredato delle relative offerte e esigenze tecnologiche. La Triqua è venuta a conoscenza di Water ‘99 mediante le informazioni diffuse dall’IRC Paesi Bassi. Per la Triqua, la possibilità di partecipare a incontri bilaterali con potenziali partner è apparsa un’occasione da non perdere. La Triqua era presente alla manifestazione insieme ad altre 100 altre PMI, insieme con istituti di ricerca provenienti da Germania, Francia, Paesi Bassi, Austria, Svizzera, Repubblica ceca, Estonia e Polonia. La Triqua e la WIG hanno tenuto uno stand comune al salone commerciale Achema di Francoforte, svoltosi in maggio. Risultati tangibili Il settore industriale dell’ambiente, e quello dell’acqua in particolare, sono oggetto di particolare attenzione da parte dell’IRC Renania settentrionale-Vestfalia(1). L’IRC, che conosceva le attività della WIG e sapeva che questa era alla ricerca di un partner, ha partecipato a Water ‘99 e ha fissato il primo abboccamento con la Triqua, di cui poi ha trasmesso l’offerta alla WIG. Sia l’IRC Paesi Bassi che quello Renania settentrionale-Vestfalia hanno offerto consiglio e assistenza durante le successive fasi di contatto tra le due imprese. La WIG e la Triqua hanno firmato un accordo commerciale che copre l’assistenza tecnica, la formazione presso la Triqua del personale della WIG, e che stabilisce alcuni piani di sviluppo comune. La tecnologia di trattamento delle acque fornita dalla Triqua sarà offerta alle industrie che producono effluenti ‘difficili’, nei settori chimico, farmaceutico, della carta e automobilistico. I partner stanno costruendo impianti completi per il riciclaggio delle acque reflue in acque di lavorazione, ed hanno partecipato congiuntamente come espositori al salone Achema di Francoforte. Il nuovo partenariato può tradursi in nuova occupazione, oltre che in un ambiente europeo più pulito. Quante volte l’intermediazione dell’IRC riesce? “È difficile misurare la riuscita di manifestazioni come Water ‘99”, spiega Sabrina Wodrich, dell’IRC Renania settentrionale-Vestfalia. “Possono passare anni prima che i contatti conducano a risultati tangibili. Ma certamente le nostre manifestazioni facilitano la ricerca di partner, e la rete ha accumulato una grande massa di conoscenze ed esperienze da scambiare con le PMI impegnate nel trasferimento di tec● nologia transfrontaliero”. (1) V. “Trasformare l’acqua in vino”, fascicolo 4/00. Info S. Wodrich, IRC Renania settentrionale-Vestfalia Tl. +49 208 30 00 444 Fx. +49 208 30 00 461 [email protected] http://www.zenit.de I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 19 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:28 Page 20 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I E N E R G I A NOTIZIE DAGLI IRC R I N N O V A B I L E Nuovo interesse per l’energia rinnovabile Questo autunno, le proteste per il prezzo dei carburanti ci hanno ricordato in che misura dipendiamo dai combustibili d’origine fossile. L’efficienza, la precisione cronometrica del nostro sistema economico si inceppano nel momento in cui il petrolio viene a mancare. Un monito, quindi, sul pericolo di puntare tutto sulla stessa carta energetica. L ’energia rinnovabile è un elemento del nostro patrimonio che conserviamo amorevolmente, come testimoniano gli antichi e pittoreschi mulini a vento o ad acqua. Ma non possiamo permetterci di lasciare questo quadro immutato. Nonostante le immense potenzialità di fonti naturali come il sole, il vento, i fiumi, le maree, la biomassa e l’energia geotermica, in questo campo vengono immessi investimenti ancora esigui. Nove Centri di collegamento per l’innovazione (IRC) si sono coalizzati per rivitalizzare il gruppo tematico dedicato a queste questioni, sotto la presidenza di Adreas Moser, dell’IRC Austria.“Ci proponiamo di aiutare le imprese europee a reperire le tecnologie necessarie per sviluppare i prodotti per l’energia rinnovabile”, egli dichiara.“Noi li aiutiamo a individuare i partner e quindi a concludere accordi di ricerca, ad acquisire licenze e a formare alleanze strategiche”. Ma il gruppo promuove anche le energie rinnovabili in generale, mediante gli scambi di personale, le visite sul posto alle aziende del settore e le esposizioni del gruppo tematico. Questo autunno, il gruppo ha preparato una descrizione strategica di ciascuna delle regioni partecipanti. Il gruppo tematico Energie rinnovabili verifica i risultati della cottura effettuata con la biomassa. Da sinistra a destra: Barbara Hartmann, IRC Bassa Sassonia, Maria João Rodrigues, IRC Portogallo, Rolf Olsson, IRC Svezia settentrionale, e Eckhard Behrendt, IRC Germania settentrionale. L’energia rinnovabile per un’Europa competitiva L’autunno dell’anno prossimo sarà segnato da una grande manifestazione che si svolgerà a Wels, nell’Austria superiore, che già ospita il Biosolar, noto salone del risparmio energetico. Dal 4 al 6 ottobre 2001, Wels sarà sede di un incontro di partenariato internazionale intitolato Energia rinnovabile per un’Europa T E C N O L O G I A D E L L A competitiva, organizzato dagli IRC. “Vogliamo chiamare a raccolta circa 100 società e istituti di ricerca per discutere di attività comuni e anche per saperne di più sui programmi UE, tra cui LIFE e Altener”, spiega ● Moser. Info A. Moser, IRC Austria Tl. +43 1 524 06 06 11 Fx. +43 1 524 06 06 99 [email protected] http://www.danube.or.at S A L D A T U R A Dieci in condotte Il sostegno dell’IRC Svezia settentrionale - dalla consulenza sui brevetti all’assistenza al franchising industriale - ha consentito al fornitore svedese di tubi Mittel El Fjärrvärme di ampliare il mercato della sua innovativa tecnologia per la saldatura degli elementi di tubazione. I I servizi pubblici di riscaldamento, in cui l’acqua calda viene inviata dalla centrale agli utenti industriali e privati tramite 20 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 tubazioni sotterranee, sono ampiamente diffusi in tutta la Scandinavia e nell’Europa orientale.Il metodo preferito per connettere tra loro le sezioni di tubo è la saldatura, che offre il collegamento più saldo, ma purtroppo anche il più costoso. Nel 1995, Lars Gunnarsson, della svedese Mittel El Fjärrvärme, società fornitrice di tubi, scoprì un metodo di saldatura innovativo noto come TSC (two-step-casing). I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:28 Page 21 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I Nel prima fase dell’operazione, le due sezioni vengono collegate con un manicotto tagliato a misura. Quando è in posizione, il manicotto viene saldato al tubo simultaneamente su tutta la circonferenza. In tal modo la giunzione è protetta da un rivestimento molto resistente. La seconda fase consiste nel saldare tra loro i bordi del manicotto in senso longitudinale. Il maggiore vantaggio della saldatura in qualsiasi forma è che questa impedisce in modo efficace all’acqua di infiltrarsi attraverso la giunzione e di corrodere il tubo d’acciaio. Si tratta di un problema notevole che è presente in molti sistemi di distribuzione termica e che spesso obbliga a costosi e impegnativi interventi di riparazione e manutenzione. La tecnologia TSC della Mittel offre questi vantaggi grazie a un metodo sicuro, flessibile e a basso costo. Viene impiegato un utensile di saldatura piccolo e leggero, facile da utilizzare anche nei punti di difficile accesso. Il sistema funziona su tubi di tutte le misure ed ha avuto tanto successo che dal 1995 la stessa Mittel lo ha utilizzato per installare oltre 10 000 giunzioni. Tra il 1998 e il 1999, il volume d’affari della società è passato da circa 1,5 a 2,2 milioni di euro, mentre il personale è passato da 10 a 20 effettivi. Potenziale di esportazione Subito dopo aver sviluppato e brevettato questa tecnologia, la Mittel si è resa conto che essa aveva un potenziale di gran lunga superiore al mercato nazionale svedese. Per questo la società si è rivolta al Centro di collegamento per l’innovazione (IRC) Svezia settentrionale presso l’Uminova Center, per farsi assistere nello sfruttamento di questo potenziale. “Dopo aver passato 22 anni nel settore dell’innovazione, il mio nome è abbastanza noto tra le società svedesi come la Mittel, e Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 NOTIZIE DAGLI IRC Lars Gunnarsson ed io ci conoscevamo già”, spiega Göran Nilsson, uno dei responsabili di progetto presso l’IRC.“Per questa ragione ho partecipato a questo progetto fino dall'inizio e sono stato ben lieto di aiutare questa società a trovare interlocutori idoeni al di fuori dei confini della Svezia”. La distribuzione termica è una nicchia di mercato, e le società di installazione di tubazioni costituiscono un gruppo limitato, facilmente identificabile, per cui la ricerca di potenziali interlocutori mediante la rete degli IRC in questo caso sarebbe stata superflua. “Non abbiamo avuto difficoltà ad individuare i dieci grandi costruttori di tubazioni da distribuzione termica esistenti al mondo, e il primo accordo di trasferimento di tecnologia è stato firmato senza l’assistenza di altri IRC”, ricorda Nilsson. “Ma attualmente siamo in trattative con un fabbricante austriaco di tubi ed abbiamo agito in stretto rapporto con l’IRC Austria per concludere questo contratto”. Nel frattempo, la Mittel ha già firmato il primo contratto di licenza con la finlandese KWH Termopipe, che è stata interpellata per prima perché usava già un metodo simile al TSC, circostanza che avrebbe reso più agevole il trasferimento di tecnologia. Secondo i termini del contratto, alla KWH è concessa una licenza non esclusiva sull’uso del metodo TSC. La licenza riguarda le modalità pratiche del metodo e la relativa formazione. Oltre a fornire gli strumenti e l’attrezzatura, la Mittel formerà il personale della KWH all’impiego del materiale. L’importo dei diritti di concessione sarà calcolato in base al numero di giunzioni che la KWH eseguirà utilizzando questa tecnologia. Per la KWH, il metodo TSC crea una possibilità di ampliare le attività offrendo ai clienti vecchi e nuovi una tecnologia di saldatura più evoluta per un costo minore rispetto alle tecniche attuali. Il metodo TSC offre il modo più economico di saldare un manicotto su un tubo pre-isolato. Il metodo si sta diffondendo rapidamente in tutta Europa grazie al sostegno della rete degli IRC. Direttore non esecutivo Il notevole potenziale di mercato della nuova tecnologia ha indotto l’IRC Svezia settentrionale ad adottare l’insolita iniziativa di offrire alla Mittel la collaborazione di Nilsson in veste di membro temporaneo del consiglio di amministrazione. In tal modo egli ha potuto collaborare allo sviluppo del piano aziendale ed è riuscito a trovare il sostegno finanziario sotto forma di capitale di rischio. Oltre a ciò, ha sviluppato la formula di concessione di licenza ed ha effettuato un’analisi a livello mondiale del mercato e dei potenziali partner. “Si è trattato di uno dei più grandi progetti mai intrapresi dall’IRC Svezia settentrionale, che ha richiesto un grande investimento di ore uomo”, ha spiegato Nilsson. “Ma non dubitiamo che questa tecnologia potrebbe fare della Mittel e della Svezia il numero uno mondiale nel settore”. Il personale della Mittel ha già visitato il fabbricante austriaco di tubi, e sono in corso i negoziati relativi alla cooperazione tecnica.“Il metodo è particolarmente adatto all’impiego in tutta l’Europa orientale ed abbiamo ricevuto richieste di maggiori informazioni da vari IRC, tra cui quelli di Lettonia, Lituania e Repubblica ceca”, spiega Nilsson. Siamo convinti che le imprese di queste regioni vorranno sfruttare la tecnologia TSC”. Ultimamente la Mittel ha firmato un contratto di licenza con una società cinese, mentre sono a buon punto i negoziati con due grandi imprese di installazione tedesche.● Info G. Nilsson, IRC Svezia settentrionale Tl. +46 90 78 660 78 Fx. +46 90 78 666 85 [email protected] http://www.uminovacenter.umu.se I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 21 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:28 Page 22 P R O G R A M M A I N N O VA Z I O N E / P M I T R A S F E R I M E N T O NOTIZIE DAGLI IRC D I C O M P E T E N Z E Un ponte software attraverso il Baltico Si prevedono accordi di cooperazione transnazionale dopo che il Centro di collegamento per l’innovazione Germania settentrionale ha aiutato un gruppo di PMI dello Schleswig-Holstein, alle prese con la mancanza di personale competente nel settore alta tecnologia, a compiere una visita esplorativa in Lituania. Da sinistra a destra: Rudis e Gecas dell’IRC Lituania, i cinque delegati dello Schleswig-Holstein, e Kikutis, della delegazione dell’economia tedesca. U na regione agricola ai confini settentrionali della Germania, lo Schleswig-Holstein è colpita più delle altre dalla scarsità di competenze nel campo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Gran parte delle persone che hanno una formazione in questo campo abbandonano la regione, attratte da note società che hanno sede più a sud. Nuove fonti di competenza Heike Krapp, responsabile progetti dell’IRC Germania settentrionale, si è resa conto della gravità della situazione al CeBIT 2000, il salone annuale internazionale dell’informatica che si svolge ad Hannover. Trovandosi sul posto per gestire una manifestazione dedicata al trasferimento di tecnologia, organizzata dal gruppo tematico ICT (telematica) della rete di IRC, 22 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 essa è stata colpita dal numero di delegati inviati da PMI (piccole e medie imprese) della Germania settentrionale preoccupate per l’impossibilità di assumere personale qualificato. Krapp ha trovato quattro società produttrici di software aventi sede nello Schleswig-Holstein e disposte a recarsi in Lituania. A luglio hanno visitato insieme Vilnius e Kaunas. Ognuno ha partecipato a riunioni con tutta una serie di potenziali partner, individuati anticipatamente mediante uno scambio di esigenze tecnologiche e di descrizioni aziendali. Grazie ai buoni collegamenti, dallo Schleswig-Holstein si raggiunge la Lituania altrettanto facilmente che Monaco di Baviera. Le attuali possibilità di comunicazione permettono ai partner commerciali di stare in stretto contatto quotidianamente. Le possibilità di un partenariato reciprocamente vantaggioso sono elevate. Nella regione baltica, in cui le competenze di informatica e telecomunicazioni non sono ancora così scarse, è possibile creare nuovi posti di lavoro. Nella Germania settentrionale, gli accordi di cooperazione trans baltici potrebbero attivare possibilità di espansione di cui molte PMI sono attualmente consapevoli. A breve termine, ciò potrebbe contribuire a risolvere la scarsità di personale competente. “Se riescono a esternalizzare in questo modo una parte del lavoro di sviluppo”, spiega Krapp, “le PMI tedesche possono ridurre le loro esigenze di personale ottenendo l’accesso alle competenze di cui hanno bisogno”. Per di più, nella zona baltica gli stipendi sono più bassi. Partenariato di e-learning A giudicare dai primi segnali, la visita è stata un successo travolgente. Tutte le PMI sono ancora in trattative con uno o più interlocutori lituani e un rapporto produce già risultati. La tedesca AHR, una società produttrice di software per e-learning, ha fatto squadra con la Inovaciniai Sprendimai (soluzioni innovative), un’impresa di nuova formazione con sede a Kaunas. L’obiettivo a lungo termine consiste nel formare una joint venture. La Inovaciniai Sprendimai ha ricambiato la visita dell’AHR e ha esaminato l’applicativo di e-learning in fase di sviluppo. È stato stilato un contratto di cooperazione e ora le due imprese stanno lavorando insieme al progetto. Krapp attribuisce il successo ad alcuni dettagli di importanza decisiva. Il gruppo di delegati era composto da pochi elementi, e limitato al settore specifico. Inoltre, visitando solo due città della Lituania, l’IRC, un organismo specializzato nel sostegno alla biotecnologia e alle imprese, si è potuto formare una comprensione approfondita degli interessi delle imprese visitate. “E trattandosi di un piccolo gruppo”, spiega Krapp,“le riunioni si sono svolte a un livello superiore di quello che si sarebbe avuto con un incontro di partenariato che richiama centinaia di delegati”. Ansiosa di mantenere vivo l’impulso nello Schleswig-Holstein, attualmente ella sta completando i programmi relativi a una serie di manifestazioni di sensibilizzazione ai vantaggi che la cooperazione nella ricerca transnazionale può portare ● alle PMI della regione. Info H. Krapp, IRC Germania settentrionale Tl. +49 431 51962 73 Fx. +49 431 51962 56 [email protected] http://www.ttzsh.de/ I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:28 Page 23 Nota PUBBLICAZIONI European Innovative Enterprises NB-NA-17024-EN-C, ISBN 92-828-9750-8 Questo nuovo studio sulle politiche in materia di innovazione, pubblicato dalla Direzione Innovazione della Direzione generale per le Imprese, della Commissione europea, ha come sottotitolo 'Lessons from successful applications of research results to dynamic markets'. Vengono trattate le relative debolezze dell'Europa, messe in evidenza dal Piano d'azione per l'innovazione del 1996, nel convertire i risultati della ricerca in successo commerciale. Lo studio descrive l'esperienza di 50 nuove imprese a dominante tecnologica che hanno applicato i risultati della ricerca Recherche et developpement: statistiques annuelles Données 1998-1999 ISBN 92-828-7823-6; €29.50 Questa relazione presenta la struttura in evoluzione della R&S nell’Unione europea durante lo scorso decennio. Le statistiche, compilate da Eurostat, permettono di effettuare il confronto tra lo stato dei settori della R&S negli Stati membri - sulla disponibilità di fondi pubblici per la ricerca, sulle spese dedicate alla ricerca e sul personale operante in essa, e sulle domande di rilascio di brevetti europei. Centro comune di ricerca Relazione annuale 1999 EUR 19553; ISBN 92-828-9372-3 La relazione 1999 del CCR offre una valida presentazione delle attività in corso, che ne riflette il compito di sostenere le politiche dell’UE e il lancio del suo nuovo programma di lavoro (19992002). Nella relazione è descritta schematicamente la nuova impostazione strategica nei confronti del partenariato con gli ambienti scientifici e industriali. È trattato anche il rinnovato impegno dedicato al trasferimento verso l’industria dei risultati delle ricerche del CCR. Vengono messe in evidenza anche le più significative attività scientifiche svolte nel 1999 da ciascuno degli otto istituti del CCR. Info G. Vural, Commissione europea Centro comune di ricerca Informazioni e pubbliche relazioni Tl. +32 2 295 7624 Fx. +32 2 299 6322 [email protected] Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 condotta con fondi pubblici nello sviluppo di nuovi prodotti, processi o servizi. Esso individua, inoltre, i fattori critici ai fini del successo e gli ostacoli che si oppongono al successo stesso, messi in evidenza negli esempi. Determinati fattori sono studiati più approfonditamente nei dodici studi esemplificativi. Le pubblicazioni sono gratuite salvo indicazione contraria. Se non sono forniti dati di contatto specifici per ottenere una pubblicazione, e se il prezzo indicato è espresso in euro, la pubblicazione può essere acquistata presso l’ufficio nazionale vendite e abbonamenti dell’Ufficio delle Pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee (EUR-OP). Gli indirizzi si trovano nella maggior parte delle pubblicazioni della Unione europea, su www (http://eur-op.eu.int/general/it/s-ad.htm) o presso l’Ufficio delle Pubblicazioni ufficiali (Fx. +352 2929 42759). Info Ufficio informazioni Innovazione Tl. +352 4301 33161 Fx. +352 4301 32084 [email protected] Enterprise & Innovation Management Studies ISSN 1463-2446; abbonamento annuale 144 UKP Questa nuova rivista, che esce tre volte all’anno, in inglese, è destinata a tutti i soggetti interessati alla creazione di imprese: istituzioni accademiche ed educative, organismi di sostegno, istituti bancari e fondi di capitale di rischio, PMI e loro fornitori o clienti. La pubblicazione, che riflette la natura complessa dello studio della gestione delle imprese e dell’innovazione, abbraccerà svariati campi, dall’economia alla sociologia, psicologia, antropologia e agli studi di management. Tra i temi trattati figureranno il funzionamento delle reti, la turbolenza tecnologica e ambientale, la gestione del cambiamento, lo sviluppo dei prodotti, l’imprenditorialità e la gestione delle piccole imprese. Info Taylor & Francis Ltd Tl. +44 1256 813000 Fx. +44 1256 330245 [email protected] http://www.tandf.co.uk/journals/ Biotechnology for Non-Specialists (2a edizione) ISBN 90-76110-06-9; il prezzo varia a seconda del paese Questo manuale, prodotto dal gruppo speciale della Federazione europea di biotecnologia incaricato della percezione della biotecnologia da parte del pubblico, è stato completamente rivisto e aggiornato. In esso sono indicate fonti di informazione attendibili, come base per un dibattito informato sulle dimensioni sociali, economiche ed etiche relative al settore. Lo scopo del manuale consiste nell’aiutare gli scienziati a parlare al pubblico, ma anche ai politici, alle imprese, ai giornalisti e ai gruppi di consumatori. Info D. Bennett, Cambridge Biomedical Consultants Tl. +31 15 212 7800 Fx. +31 15 21 7111 [email protected] http://www.kluyver.stm.tudelft.nl/efb/ TGPPB/Home.htm Life cycle assessment in industry - business adoption patterns, applications and implications ISBN 3-540-66469-6; DM 129 In questo libro sono presentate le conclusioni di un progetto condotto nell’ambito del programma Ambiente e cambiamento climatico, del Quarto programma quadro per la ricerca, in base ai risultati di una vasta indagine. In esso è spiegato in che modo il metodo di determinazione del ciclo vitale che consiste nel misurare l’impatto ambientale potrebbe rivelarsi importante come mezzo per integrare gli aspetti ambientali nell’imprenditoria. Sono presentati 20 studi esemplificativi relativi alle aziende. Info Springer/Physica Verlag Fx. +49 6221 345229 [email protected] http://www.springer.de/ I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o 23 04 ITT 6-00 IT (flash) 23/01/01 10:29 Page 24 CONFERENZE durante tutto il 2001 1-2 febbraio, Karlsruhe (Germania) La serie di “workshop di dialogo” della Commissione mira a mobilitare la ricerca socioeconomica a vantaggio dei cittadini, dei responsabili delle politiche, delle organizzazioni non governative e delle imprese. Essi sono studiati per migliorare la comunicazione bilaterale, invece della classica distribuzione unilaterale delle informazioni, e per sostenere la formulazione e l’attuazione delle politiche e un dibattito pubblico informato. I workshop in programma per il 2001 comprendono: ● commercio mondiale e mondializzazione della società: le sfide per il potere, per lo sviluppo economico e per la sostenibilità ● benessere sociale e famiglia ● istruzione e coesione sociale ● cittadinanza europea: al di là dei confini, a cavallo delle identità? ● la ricerca per l’innovazione regionale in Europa e il processo di allargamento dell’UE ● nuovi modelli di sviluppo ● il cambiamento organizzativo, il lavoro e l’uso della telematica ● determinazione degli effetti dell’unione monetaria europea sulla coesione economica e sociale Questo workshop si occuperà della crescente importanza della politica di R&S in quanto elemento trainante dell’innovazione in Europa. Sarà anche trattata la necessità di stimolare le soluzioni tecnologiche per contribuire alla costruzione di società sostenibili. Viene presa come punto di partenza la recente comunicazione della Commissione europea intitolata Verso uno spazio di ricerca europeo. Nel corso delle sedute saranno trattati i metodi atti a individuare le future esigenze di R&S per uno sviluppo sostenibile, e sarà trattata la valutazione dei tipi di organizzazione innovativa. La partecipazione è limitata a 40 persone, rappresentanti sia il settore pubblico che il settore privato. Per la partecipazione è indispensabile la conferma da parte degli organizzatori. Info A. Liberatore, Commissione europea DG Ricerca Potenziale umano Fx. +32 2 299 4462 [email protected] 1-2 marzo, Bordeaux (Francia) igiene, salute, comfort, ambiente normalizzazione, normative ● economia e edilizia ● Info M. Rader, ITAS Tl. +49 7247 82 2505 Fx. +49 7247 82 4806 [email protected] Tecnologia dell’informazione: futuro e modernità del legno da costruzione Simposio organizzato dalla rete Eurowood, associazione di istituti e centri di ricerca creata dieci anni fa con il sostegno della Commissione europea. La manifestazione sarà una piattaforma di scambio e comunicazione. Vi saranno workshop dedicati ai seguenti temi: ● prodotti,processi e metodi costruttivi innovativi ● progettazione multi tecnologica (acustica, prevenzione antincendio, isolamento termico) 16 ● Info V. Chauvel, CTBA Gruppo costruzione in legno Tl. +33 5 56 43 63 95 Fx. +33 5 56 43 64 86 [email protected] CAMPUS - Congresso sul passaggio dalla ricerca all’industria 14-17 marzo, Liegi (Belgio) Campus è il primo congresso internazionale per i professionisti dell’elettricità dedicato totalmente alla ricerca di partenariati d’affari. La manifestazione, sostenuta ufficialmente dal programma di trasferimento di tecnologia dell’Agenzia spaziale europea, consentirà ai ricercatori, alle istituzioni e alle imprese di individuare partenariati produttivi. Saranno trattati cinque argomenti “caldi”: ● robotica e automazione ● microsistemi, nanotecnologie e sistemi micro elettromeccanici (MEMS) ● ricerca aerospaziale ● tecnologia dell’informazione e delle comunicazioni ● approvvigionamento energetico Il programma comprende la previsione tecnologica a cura di esperti internazionali, 12 oratori che tratteranno temi di ricerca avanzata, la presentazione di 100 progetti di ricerca provenienti da tutto il mondo, e una fiera commerciale. Info M. Black, IRC Vallonia Tl. +32 4 367 8339 Fx +32 4 367 8300 [email protected] http://www.electralis.com A B B O N A M E N T O Innovazione & Trasferimento Tecnologico è una pubblicazione gratuita Per essere aggiornati su tutte le azioni dell’Unione europea relative all’innovazione e al trasferimento tecnologico: notizie di politiche, notizie sul programma Innovazione e PMI, risultati e attività dei programmi di ricerca, studi esemplificativi, calendario delle conferenze, nuove pubblicazioni. Scrivere chiaramente NOME E COGNOME: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . INDIRIZZO: . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .............................................................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................................................. • Per ricevere più copie, indicare il quantitativo desiderato: • Lingua richiesta: ❑ Inglese ❑ Francese ❑ Tedesco ❑ Italiano ❑ Spagnolo • Per modificare un abbonamento già in corso, indicare il numero d’abbonamento: 0/ (si veda la fascetta di spedizione) Per abbonarsi, compilare la cartolina e inviarla a: Innovation-Helpdesk, DG Imprese, Direzione per l’Innovazione, EUFO 2286, L-2920 Lussemburgo. Fax: +352 4301 32084. E-mail: [email protected] Indirizzo web: http://www.cordis.lu/itt/itt-it/home.html 24 Vo l . 6 / 0 0 ● Dicembre 2000 I n n o v a z i o n e & Tr a s f e r i m e n t o Te c n o l o g i c o CD-AJ-00-006-IT-C Sviluppo sostenibile e politiche di R&S 15 La ricerca del futuro della società europea