Fattori predittivi e consigli pratici

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Fattori predittivi e consigli pratici
10/04/2011
Fattori predittivi per la diagnosi di
dislessia
Già dalla scuola dell’infanzia esistono degli
indicatori di rischio:
bambini con difficoltà nelle competenze
comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche,
uditive e visuospaziali in età prescolare e
soprattutto in presenza di una anamnesi
familiare positiva, possono essere a rischio per
DSA
Periodo della scuola dell’infanzia
L’insegnante è la prima persona che può
accorgersi del problema, rilevando in classe delle
difficoltà.
Bisogna imparare ad osservare e ad ascoltare
 Mancata memorizzazione in varie situazioni di nomi di
oggetti conosciuto e sempre usati
 Inadeguatezza nei giochi linguistici, nelle storielle
inventate, nei giochi di parole, nel riconoscimento e
nella costruzione di rime, nell’isolare il primo suono o
l’ultimo
 Difficoltà a compiere esercizi metafonologici
 difficoltà nella copia da modello e disordine nello
spazio del foglio
 Disturbo della memoria a breve termine
 Difficoltà ad imparare filastrocche
 Intorno ai 4 anni difficoltà di linguaggio
 Confusione di suoni
 Frasi incomplete
 Sintassi inadeguata
 Inadeguata padronanza fonologica
 Omissione di lettere e parti di parola
 Parole usate in modo inadeguato al contesto
 Parole sostitutive
 Scarsa abilità nell’utilizzo di parole
Difficoltà di attenzione
Manualità fine difficoltosa
Goffaggine accentuata nel vestirsi, allacciarsi
le scarpe, riordinare
Riconoscimento destra sinistra inadeguati
Difficoltà a ripetere sequenze ritmiche e a
mantenere il tempo
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Periodo della scuola elementare,
media e superiori
 Difficoltà evidenti di copia alla lavagna
 distanza dal testo e postura particolare per
leggere
 Perdita della riga e salto della parola in lettura
 Difficoltà ad utilizzare armoniosamente lo spazio
del foglio
 Disgrafia: macroscrittura e/o microscrittura
 Difficoltà nella Direzionalità della scrittura
 Mancato ausilio dell’altra mano
E ancora…
 Omissione delle maiuscole
 Difficoltà a riconoscere i diversi caratteri tipografici
 Confusione e sostituzione di lettere in particolare con
l’uso dello stampato minuscolo
 Lettere e numeri scambiati : 31/13 P/B SC/CS A/E
U/N
 Sostituzione di suoni simili: P/B D/T F/V M/N R/L
S/Z
 Difficoltà nei suoni difficili da pronunciare: CHI/CHE
GHI/GHE GN/GL
 Inadeguata padronanza fonologica generale
Nella matematica
 Doppie
 Uso della punteggiatura (inadeguata o
ignorata)
Difficoltà ad imparare l’ordine alfabetico e
ad usare il vocabolario
Lettura ad alta voce «sofferta» rallentata e
scorretta
Scarsa comprensione del testo letto
Nello studio
Disturbo dell’attenzione
Disturbo della memoria a breve termine
Difficoltà di esposizione orale
Lessico di base assai ridotto
Difficoltà a ricordare le date
Difficoltà a costruire e utilizzare organizzatori
spazio/temporali
 Difficoltà ad esprimersi attraverso strutture
sintattiche complesse
 Difficoltà nella gestione del tempo
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 Difficoltà nella numerazione regressiva
 Errori al cambio decina
 Mancata memorizzazione delle tabelline
 Mancata memorizzazione della procedura del
calcolo nelle quattro operazioni
 Mancata memorizzazione delle formule
 Incapacità ad esplicitare le procedure seguite
per risolvere un problema
 Difficoltà nei calcoli
Nel comportamento
 Distraibilità
 Grande lentezza
 Mancanza di impegno
 Demotivazione
 Disordine
 Irrequietezza
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Come intervenire?
Non è pensabile effettuare due didattiche
separate, una per chi non ha difficoltà e una per
chi le ha.
È opportuno modificare la didattica per
tutti, adeguandola opportunamente
 Dategli attenzione individualmente.
 Cercate di individuare l’attività nella quale il
bambino è più capace.
 Evitate di definirlo lento o pigro e di confrontare i
suoi compiti con quelli di altri.
 Non chiedetegli di leggere a voce alta, a meno
che non sia lui a desiderarlo.
 Cercate di giudicare le sue abilità più sulla base
delle risposte orali che di quelle scritte.
Suggerimenti operativi
• Scioglilingua
• Rime
• Spelling
• Giochi linguistici
una parola che inizia come …
una parola che finisce come …
se dico “l” e aggiungo “una” viene fuori la …..
chi trova la “p” nelle parole ….
ATTENZIONE! Non richiedere l’apprendimento mnemonico
ALCUNI SUGGERIMENTI
 Fate sapere al bambino che voi siete interessati
alle sue difficoltà.
 Lasciate la massima libertà sui modi di
apprendere i contenuti del programma didattico.
 Fissate obiettivi concreti e realistici, ricordando
che un apprendimento senza errori è per il
dislessico assai improbabile
 Dategli tempo per organizzare i pensieri e
completare il lavoro, la fretta non lo aiuta!
 Date il voto al contenuto, non agli errori ortografici
E’ Fondamentale un lavoro mirato
durante la scuola materna per fare
acquisire la consapevolezza fonemica,
prerequisito essenziale per
l’acquisizione della lettura e della
scrittura.
In particolare in prima elementare
 Utilizzare un solo carattere meglio lo stampato
maiuscolo per facilitare la memorizzazione del
rapporto grafema/fonema e visualizzare la
segmentazione
 Aiutare con riferimenti visivi la memorizzazione dei
grafemi
 Graduare e rallentare la presentazione dei grafemi
 Presentare prima le vocali
 Lavorare sulle sillabe, fino alla memorizzazione dei
fonemi
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 Presentare prima quei suoni che per le
caratteristiche acustiche sono continui come S R L
M che facilitano la fusione e la segmentazione
 Graduare la presentazione delle parole da bisillabe
piane a parole trisillabe piane a parole con dittonghi
a parole con gruppo consonantico
 Presentazione dei digrammi e trigrammi molto più
tardiva e non associare il cambio di carattere grafico
all’inizio delle difficoltà ortografiche
 Non presentare contemporaneamente
suoni affini
 Lavorare su un bagaglio limitato di parole
 Usare frasi semplici con parole note che si
ripetono
Passare poi a pensieri più complessi
Fare attenzione alla tipologia di errori
ortografici: fonologici e non fonologici
• Offrire occasioni di lettura
Bisogna ricordare che gli aspetti tecnici della
lettura sono solo una parte del processo.
L’automatizzazione dei processi di
decodifica è condizione necessaria, ma non
sufficiente ai fini della comprensione che è il
primo atto della conoscenza
Il bambino con DSA può accedere alla
conoscenza in modo autonomo attraverso l’uso
di strumenti compensativi
lettura dell’insegnante ai bambini
lettura individuale silenziosa
lettura a coppie
lettura di liste di parole
• Offrire occasioni di scrittura
scrivere le etichette
scrivere il libro dei nomi
scriviamo ad un’altra classe prima
STRUMENTI
COMPENSATIVI
Cosa sono ?
“Quegli strumenti che permettono di
compensare le difficoltà di esecuzione di
compiti automatici derivanti da una
disabilità specifica, mettendo il soggetto in
condizione di operare più agevolmente.”
G. Stella
Compiti automatici
• Per la lettura: decodificare in modo
automatico, rapido e corretto il grafema,
trasformandolo in un fonema.
• Per la scrittura: trasformare il linguaggio
verbale in linguaggio scritto, tenendo
conto delle regole linguistiche, in modo
automatico, rapido e corretto.
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Quali sono?
• Tabella dei caratteri e dell’alfabeto
• Tabella delle sillabe
• Linea dei numeri
• Tavola pitagorica
• Tabella di misure e formule
• Centimetro
• Tabelle e cartine storiche
• Cartine geografiche
• Tabella delle stagioni, dei mesi e dei giorni
della settimana
• Linee del tempo
• Orologio
MISURE
DISPENSATIVE
In base alle necessità individuali e all’entità del disturbo
specifico di apprendimento si dovrà garantire la
dispensa da alcune prestazioni
• Lettura a voce alta
• Scrittura veloce sotto dettatura
• Lettura di consegne
• Uso del vocabolario
• Memorizzazione delle tabelline
• Studio della lingua straniera in forma scritta
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