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Registrare un dominio Internet in Italia
Cari Italians,
tutti i siti internet hanno un nome «punto -qualcosa», che si chiama tecnicamente «dominio».
Registrare un dominio in quasi tutto il mondo è un'operazione di pochi minuti, che si svolge
con poche formalità, a qualsiasi ora del giorno o della notte e quasi sempre totalmente online.
Di solito bastano poche ore per avere il dominio già attivo sulla rete e iniziare a lavorare. Per
fare la stessa cosa in Italia con i domini «.it», si entra invece in un altro mondo fatto di regole
complicate quanto inutili, ma soprattutto di lentezza, ritardi e inefficienza.
Per registrare un dominio italiano bisogna usare il fax
( http://www.nic.it/domini/passi.html ). Il capolavoro assoluto della delirante procedura è la
splendida “Lettera di assunzione di responsabilit à”. Un documento che esiste solo in Italia, e
che sembra uscito da un racconto di Collodi. Va compilato, firmato due volte e “notificato ” via
fax al Cnr di Pisa, dove qualcuno lo legge, lo verifica e lo approva. Teoricamente questa
procedura dovrebbe impiegare un giorno. In realt à per avere la “pratica accettata” passa una
settimana, a volte anche due. I problemi nascono infatti dai fax che, a quanto pare, arrivano
spesso illeggibili. Quindi: mandi il primo fax, aspetti un giorno o due, ti arriva un ’email che ti
avvisa che la pratica è sospesa perché il fax non è leggibile. L'errore pi ù comune è «firma
illeggibile». Allora stampi un nuovo modulo, lo ricompili e rifirmi, mandi un secondo fax e così
via, e aspetti finché tutto non va bene. Ho esperienze dirette di persone che hanno dovuto
mandare il maledetto fax anche sei o sette volte, aspettando anche tre settimane per avere il
dominio registrato. Un tempo assurdo, che a volte può significare anche perdere il nome del
dominio, che nel frattempo viene registrato da qualcun’altro. Con grande fantasia burocratica i
responsabili del servizio chiamano questa procedura, “sistema asincrono”. Una specie di
supercazzola per una roba da diciottesimo secolo. Una vera palla al piede per chi lavora nel
settore.
Le rete internet viaggia alla velocità della luce nelle fibre ottiche, saltare ostacoli e interruzioni.
Muove business enormi, supera confini e culture, ma quando arriva nel suolo nostrano si
ferma davanti all ’unica cosa in cui l’Italia è leader mondiale assoluto: una lenta, inutile e
farraginosa burocrazia.
Gianluca Brugnoli , [email protected]
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