Comune di Calopezzati

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Comune di Calopezzati
Calopezzati
MUNICIPIO
via G. Capristo, 1
87060 Calopezzati (Cs)
098347245
098347303
098347909
098347868
http://calopezzati.asmenet.it
[email protected]
Il piccolo borgo medievale domina a ovest le verdi colline
con prati e uliveti secolari, mentre a est si respira la brezza
del mar Jonio, azzurro più che mai.
L
Il Castello
Abitanti:
1.297
2
Superficie: 22.29 Km
Altitudine:
6
217 m
Cenni storici
a storia lega le origini del borgo al destino del monastero basiliano
di S. Nicola che monaci di rito greco fondarono alle falde dell’attuale collina nella zona di Giardinello, dove già si erano registrate presenze anacoretiche e dove un frontale di chiesa ed un groviglio di antiche
fondazioni sul terrapieno del Mulinello di fatto confermano tali ipotesi
storiche. Non era insolito durante la dominazione bizantina in Calabria
che la fondazione di un monastero preludesse alla nascita di un centro abitato. Quando spinti dal terrore di nuove incursioni mussulmane i
monaci abbandonarono la zona, tutta quella gente devota, profughi bizantini, coloni e gente del luogo che al monastero si era aggregata per
riceverne protezione e guida, si spostò sulla collina per meglio prevedere e affrontare i pericoli che potevano venire loro dal mare.
La costruzione di un primo fortilizio a pianta quadrangolare con
magazzini e depositi per le scorte in caso di assedio dovette preludere alla differenziazione di una Rocca sotto i normanni e quindi alla costruzione di un castello vero e proprio sotto gli Svevi. Ad un efficiente
sistema di difesa del resto si finalizzò fin dalle origini l’evoluzione del
borgo che agli inizi del 400 appariva già ben protetto all’interno delle
sue murate, una cinta muraria che dal terrapieno fortificato del Castello si dispiegava a ferro di cavallo verso il mare delimitando nel tratto
iniziale del Nord-est il portale di accesso (A’ Porta) e collegando lato
mare i due grandi bastioni a forma di prora con visibilità a tutt’orizzonte. Il bastione nord, rimasto pressoché integro, costituisce un esempio di architettura feudale fortificata.
Luoghi significativi
Il Castello
I
n posizione dominante perfezionò nel corso dei secoli i suoi
elementi stilistici innestandovi
di volta in volta i segni della mutate strategie difensive. Evolutosi da un primitivo impianto di
Rocca bizantina si differenziò in
castello vero e proprio sotto gli
Svevi. L’ingresso primitivo posto
sul lato del nord-ovest con ponte levatoio su Torre, fu sostituito
nelle funzioni da un importante
Portale con ingresso centrale di
fronte al borgo con ponte levatoio sul fossato.
Saltuariamente fu abitato
da tutti i feudatari, dai Sanseverino agli Abenante, agli Spinelli, ai Mandatoriccio, ma solo i
Sambiase nel 700 lo elessero a
loro stabile dimora. Bellissima la
biblioteca di raffinata fattura tardo barocca, degni di nota alcuni soffitti affrescati, camini ed altri episodi scultorei e decorativi
come la bifora quattrocentesca
su un lato del salone delle feste ed, al capo dello scalone, un
cancello in ferro battuto.
Vi è, inoltre, il Portale di accesso allo Stallone – altro bene
storico protetto – che ospitava
la guarnigione militare del castello (proprietà privata, visita
con permesso speciale).
La Chiesa Matrice
D
i ispirazione tardo seicentesca risente nei suoi elementi strutturali della esigenza ecclesiale di aderire alle pure
necessità del culto. L’esterno del
corpo centrale presenta un grande timpano che sovrasta trabeazioni e lesene e che affianca il
Campanile con il suo terminale a
piramide. Strutturata all’interno
in tre navate con due ordini di
colonne che sottendono arcate
a tutto sesto, la chiesa dispone
di una zona absidale di eclettica
composizione. Vanno ricordati:
un olio su tela posto al centro
dell’altare del Rosario, opera di scuola napoletana del tardo 600 attribuibile alla bottega
dei Solimena, raffigurante Madonna del Rosario con bambino tra i SS. Domenico e Caterina sovrastanti alcune anime del
Purgatorio, tutt’intorno ornata
da 15 medaglioni con scene inerenti ai misteri della vita di Gesù,
bene culturale protetto; la cappella del Sacramento al termine della navata di sinistra; e sempre in testa alla navata di sinistra
il fonte battesimale che scolpito in pietra arenaria presenta
su un basamento piccole colonne orientaleggianti che delimitano a balaustra l’area del fonte.
Lo stemma scolpito dei Sambiase consente di stabilirne l’epoca
(XIV sec.).
La Chiesa
dell’Addolorata
Veduta panoramica
con il Castello
Chiesa Matrice
B
ene culturale protetto, l’Addolorata merita una menzione per il suo altare in legno,
opera di maestri intagliatori e
stuccatori di scuola napoletana. Si annovera come uno degli
esempi dell’arte Rococò in Calabria. Sui tempi della sua origine si sa poco. La chiesa a navata unica, costruita al servizio del
Castello, fu abbellita dai Sambiase nel 700 con piccole statue
lignee di scuola.
Chiesa Matrice:
fonte battesimale
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Calopezzati
Sulla parete esterna prospiciente
la piazza, sul sedile dei “vecchi”,
si può ammirare il mosaico di un
artista calopezzatese contemporaneo, Mario Jezzi riproducente
l’approdo di S. Cristoforo.
Il Convento
dei Riformati
I
Interno Chiesa Madre
Interno Chiesa
dell’Addolorata
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l Principe Bartolomeo Sambiase, lo volle come espressione
del suo prestigio facendolo erigere sulla collina di fronte al castello dove già esisteva un antico
romitorio francescano. Consacrato a S. Maria del Rimedio fu assegnato ai frati minori di S. Francesco d’Assisi, (riformati).
Soppresso dai Napoleonici nel
1809 passò alla proprietà privata nel 1866. A pianta quadrangolare compatta rappresenta la
seconda emergenza architettonica del paese. Sul grande sagrato
di fronte al borgo il bel prospetto ricompone al centro la facciata
dell’Oratorio ad aula rettangolare in navata unica e lateralmente i due corpi del Convento vero
e proprio al quale si accede con
porta ad arco al corpo di destra
mentre su quello di sinistra è ancora visibile l’antico accesso alla
sagrestia. La facciata dell’Oratorio, risulta di composta eleganza,
alleggerita da un doppio ordine
di lesene laterali e dal sovrapporsi superiormente di trabeazioni decorative in cotto a rilievo,
mentre il portale è sormontato
da un rosone tribolo.
All’interno l’altare è caratterizzato da un doppio ordine di
colonne trabeate secentesche
con capitelli fogliati che incorniciano la pala d’altare occupa-
ta da una tela di scuola napoletana del tardo 700 raffigurante S.
Vincenzo che ostenta il crocifisso. Al suo interno il convento ripercorre la filosofia costruttiva tipica dei monasteri benedettini
che per primi ne istituzionalizzarono funzioni e vocazioni.
Elemento pregevole il Chiostro che risente di quell’architettura povera meridionale manifestatasi fino a seicento.
Il Portico con volte a crociera si innesta su dodici pilastri con
pianta a croce greca portanti archi a sesto leggermente ribassato con doppia cornice di struttura rinascimentale.
L’interpretazione e l’utilizzazione degli ambienti sono finalizzate a quella vocazione culturale cui la struttura è votata e di
cui la biblioteca ne è la promozione reale (proprietà privata,
visita con permesso speciale).
Chiesetta
della Madonna delle
Grazie alle Vigne
(in località Casino Tocci)
I
l paese ne è devotissimo, celebrandola l’8 settembre di
ogni anno con processione e
banda musicale. L’occasione offre ai fedeli di godere, dal piazzale antistante al rudere, scenari
e visioni struggenti di incomparabile bellezza.
I panorami offerti da ogni
angolo del paese arricchiscono
di suggestione tutti gli itinerari
di visita del borgo antico. Quelli godibili dal sagrato dei Riformati sono tra i più ammirati.
Ambiente e Produttività
L
e attività economiche che si
sono sviluppate a Calopezzati in passato, sono state quelle tradizionali di tutti i piccoli comuni della nostra zona: lavori di
bottega, lavori svolti nel campo
dell’agricoltura, nell’edilizia e nel
commercio. Nel comune di Calopezzati verso la fine degli anni
60’ molti artigiani si sono trasferiti
allo scalo del paese dove hanno
iniziato a svolgere le loro attività
produttive mantenendo le loro
tipicità e tradizioni ma, nel contempo, assumendo una diversa
caratterizzazione sul piano dimesionale, produttivo e di mercato.
Si sono così insediate e consolidate a Calopezzati attività importanti che riguardano il settore
tessile, quello della lavorazione
degli infissi in ferro, alluminio e
legno, restauro di mobili, quello dei marmi e graniti, della produzione del miele, della produzione e distribuzione dei prodotti
di panetteria, della lavorazione
e decorazione del vetro, della
lavorazione dei fiori secchi, della maglieria, di importanti attività commerciali per la esposizione
e vendita di mobili, distribuzione
di surgelati, ingrosso di prodotti
alimentari, attività di distribuzione al minuto di alimentari di ogni
tipo con alcuni negozi che vendono i prodotti tipici del nostro
territorio, vendita di materiale
edili ed ogni altra attività connessa con quelle citate. Non secondarie sono le attività terziarie che
riguardano i servizi alla persona,
alle imprese, i trasporti, la tecnologia e le innovazioni. Una
particolarità è rappresentata dalla presenza a Calopezzati di una
importante Casa Editrice.
In questo contesto si è sviluppata l’attività turistica, sia per
la vocazione del territorio che ha
uno splendido mare con spiagge
bellissime, ha un bellissimo centro storico con monumenti di particolare pregio. Attualmente esistono due strutture alberghiere e
altre due sono in fase di costruzione, esistono un “bed and breakfast”, un agriturismo, vari ristoranti tipici al Centro storico ed
allo Scalo dove si gustano le specialità del luogo e il pescato locale. L’offerta di ricettività e ristorazione si completa con lidi, bar,
pub e pizzerie.
Chiesetta della Madonna
delle Grazie alle Vigne
Chiostro Convento
dei Riformati
Le tappe per
conoscere Calopezzati
I
l piccolo centro storico può essere visitato con una passeggiata
di 2-3 ore per conoscere a fondo la cordialità dei calopezzatesi e
scoprire le splendide monumentalità. Di giorno si può apprezzare la
bellezza del mare e, tra le campagne, scoprire la bontà e le tradizioni rurali attraverso degustazioni presso aziende agricole, agriturismi
e ristoranti tipici. La sera regala atmosfere e panorami suggestivi
che, soprattutto durante il periodo estivo, sono la cornice ideale
di iniziative culturali e manifestazioni gastronomiche apprezzate dal
pubblico locale e dai numerosi turisti.
Convento dei Riformati
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Calopezzati
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l Centro Storico offre una serie di bellezze architettoniche ed artistiche da visitare previa prenotazione (Comune: 0983.47245 - Proloco
329.8897298); il territorio comunale presenta come risorse paesaggistiche il mare incontaminato e le colline.
I Castelli
PERCORSO STORICO
Scorcio Centro Storico
Il Castello
Il Castello, risalente al XII secolo, è uno dei castelli calabresi meglio
conservati. Affascinanti sono le quattro torri sporgenti sul corpo quadrangolare di base, propri della castellologia sveva. Ancora esistente
ed integro, il primitivo accesso sulla facciata di Nord-est, con la bellissima scala a torre e relativo passaggio mobile. Interessanti pure la bifora
quattrocentesca collocata in una delle finestre del salone sul cortile interno, la biblioteca di stile barocco, alcuni soffitti, i camini monumentali
ed il cancello di ferro battuto che si incontra alla fine dello scalone.
Modalità di visita:
Passeggiata solo parte esterna
Tempo della visita:
15-20 minuti circa
Foto e Video:
esterne
Materiale informativo/illustrato:
no
Costo ingresso:
gratuito
Informazioni:
0983.47245 - 329.8897298
Mare e Colline
PERCORSO NATURALISTICO
Particolarmente godibile è il percorso Vigne-Mare. A pochi chilometri dal centro abitato si raggiunge la località “Vigne”, dove è possibile
godere della mitezza del clima, ma soprattutto della bellezza del luogo
e della sua natura, ricca di macchia mediterranea e di piacevoli frutti.
Scendendo verso il mare, si può godere del territorio ancora incontaminato e del suo piacevole aspetto architettonico. Raggiunta la spiaggia,
bassa e sabbiosa, si prova il piacere della distensione e del riposo. Questa parte del Golfo di Sibari è splendido per il paesaggio e per il clima
asciutto e ottimo da giugno a settembre.
Un recupero abitativo da un
antico “sumportu” calopezzatese, mirabile esempio di
architettura spontanea.
Evidente sullo slargo lungo
le mura il culto dei fiori tipico della gente del luogo.
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Tipicità & Altro
PERCORSO DElla produttività locale
La tessitura, il miele, l’olio.
È possibile scoprire l’arte della tessitura visitando gli stabilimenti tessili situati allo Scalo di Calopezzati. Oltre ad ammirare l’esposizione
dei manufatti è possibile – su prenotazione – assistere ad un momento della lavorazione al telaio.
Il miele e l’olio extravergine di oliva sono le altre due maggiori produzioni alimentari locali del territorio. La presenza di vaste distese fiorite e la crescita di una flora spontanea favoriscono la presenza di api e
la conseguente produzione di miele che viene lavorato in modo completamente naturale senza l’aggiunta di prodotti chimici e conservanti, sia da piccoli laboratori artigianali, sia da famiglie di agricoltori.
A Calopezzati sono presenti anche numerosi frantoi che estraggono
un olio extravergine di oliva da varietali di grande qualità, come la
“Dolce di Rossano” apprezzata in tutto il mondo.
E’ possibile prenotare visite guidate e partecipare a degustazioni
presso aziende agricole e frantoi. Telefonare al Comune/Proloco.
Il percorso che porta dal
Centro Storico al mare –
di circa 3 Km – si snoda tra
colline e campagne caratterizzate da vaste distese di
pascoli e uliveti.
Preparazione dei tipici “maccheroni al ferretto” che la tradizione
vuole conditi con sugo al pomodoro e carne di maiale e salsiccia.
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Culti & Ricorrenze
PERCORSO DElla religiosità
La ricetta della
tradizione: il grano
“grattato”
Nella cucina è utilizzato
come ingrediente di zuppe e
minestre, ma a Calopezzati è
considerato un primo piatto,
che accompagnato al lardo
di maiale e alla salsiccia, rappresenta il piatto tradizionale per eccellenza.
Potrebbe essere definita una
sorta di arcaica polenta del
Sud più profondo: in effetti è un piatto “primitivo”, un
progenitore ma anche un
“parente povero”, poverissimo, del cous-cous arabomagrebino e siculo.
Si fa col grano tenero ed è di
certosina preparazione.
Il grano grattato si accompagna con la “Nnujia” o
“Nnugghia”(da non confondere con la piccantissima
“Ndujia di Spilinga”) una tipica salsiccia locale particolarmente grassa che si cuoce in abbondante acqua e
si serve con vari contorni,
come la “carne salata” cotta
nel sugo.
Si abbina in maniera eccellente ai vini rossi.
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È possibile organizzare una passeggiata per il centro storico del paese, dove si può visitare la Chiesa dell’Addolorata. Una parete intera contiene la pala dell’altare di scuola napoletana. Proseguendo
è possibile ammirare la Chiesa Matrice. Al suo interno, interessante è il dipinto su tela del tardo Seicento. Inoltre, è possibile visitare il
Convento dei Riformati. Fu costruito per volontà del principe Bartolomeo Sambiase. Il chiostro si presenta semplice ma dignitoso nei
materiali del cotto e della pietra.
Modalità di visita:
Passeggiata. I luoghi sacri sono
aperti negli orari della Messa.
Tempo della visita:
90 minuti circa
Foto e Video:
estere
Materiale informativo/illustrato:
no
Costo ingresso:
gratuito
Informazioni:
0983.47245 - 329.8897298
eventi culturali e feste patronali
A Natale: il rito della focarina, la messa di mezzanotte ed i dolci.
A Pasqua: la processione del venerdì Santo, il Pianto della Madonna fatto con parole tramandate da generazioni.
In luglio: Premio Letterario “Città di Calopezzati“; visite guidate con
percorsi culturali ed enogastronomici”; sagre di prodotti tipici; spettacoli in piazza; giro ciclistico e giornate di sport.
In agosto: “Suoni, Colori e Sapori“, manifestazione per valorizzare i Centri Storici, l’artigianato ed i prodotti tipici, l’enogastronomia,
la cultura ed il folklore, con serate tipiche; il “Giro di Mezzanotte“
tra percorsi culturali ed enogastronomici, si tratta di una grande kermesse di folklore, teatro e cultura che si svolge per i vicoli più belli
del borgo e registra grande partecipazione e consenso; “Memorial
Filippelli “ (premio culturale).
Durante l’anno…
•
•
•
•
Castellaria, manifestazione culturale e musicale
per valorizzare i castelli;
Memorial Mazziotti per ricordare un giovane sportivo;
Carnevale in piazza;
Convegni su temi culturali e di attualità.
Calopezzati
Mappa del Centro Storico
Numeri Utili
Guardia Medica (Mirto-Crosia)
0983 480149
Farmacie
0983 44318 / 47288
Ambulatorio ASP
0983 47283
Carabinieri
112 / 0983 47870
Guardia di Finanza
0983 47003
Polizia
113
Vigili del Fuoco
115
Vigili Urbani
Ospedale (Rossano)
Ufficio Postale
0983 47245
0983 5171
0983 47125
Sportelli Bancomat (Mirto-Crosia)
0983 00000
0983 00000
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