Personaggi illustri - Comune di FRAGNETO MONFORTE

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Personaggi illustri - Comune di FRAGNETO MONFORTE
Personaggi illustri
Cecere ins. Paolo
Della famiglia Cecere cito solo il nome di Paolo, che svolse la sua attività in Pago Veiano, per
un quarantennio Come maestro. Di altri appartenti alla stessa famiglia, non ho notizie.
Nacque il 22 dicembre 1845 a Fragneto Monforte da Domenico, professore di chimica
farmaceutica, e da Donna Carolina Pappone, maestra elementare.
Si trasferì a Pago Veiano con I'intera famiglia. Aveva due sorelle: Elisabetta e Pasqualina, ed
un fratello, Livio. Colà fu nominato insegnante della scuola comunale nel 1876, Fino a
quell'anno era stato a Foiano Valfortore, dove, alla partenza, aveva lasciato un grande
rimpianto, avvertito ancora 10 anni dopo, poiché un cittadino di quel paese, nel 1886, si
lamentava in questi termini: Mentre da per ogni dove si parla di progressi fatti nella popolare
istruzione mercé i nuovi ritrovati ed i miglioramenti dell'insegnamento, in questo Comune da
qualche tempo avviene tutto il contrario, poiché dal 1876, epoca, della dipartita del caro e colto
insegnante prof. Paolo Cecere, la nostra scuola (...) ha fatto più
di un passo nella via del regresso.
Paolo Cecere, per diversi anni, fu collaboratore della "Gazzetta di Benevento”.
Ho visto un suo manoscritto del 1888 riportante il dramma sacro di S. Faustina e Fratelli Martiri
Pellegrino e Probo in tre atti, 1888. Fu composto a Pago Veiano e dedicato al parente
Francesco Saverio Verdura.
Cirelli don lgnazio
Ignazio Cirelli nacque a Fragneto Monforte intorno al 1883. Presto manifestò inclinazione alla
vita sacerdotale. Dopo la scuola elementare, passò al Seminario Arcivescovile di Benevento.
Con la formazione spirituale, dovette trovare adeguato sviluppo il suo talento letterario per cui,
nel luglio 1904, aveva già approntato tutto il Dramma Sacro su "Santa Barbara Vergine e
Martire, suddiviso in un prologo, 3 atti e un epilogo.
Poiché, agli inizi del 1900, i Sacerdoti erano molti in Italia, diversi cercarono campo di lavoro
altrove. E Don lgnazio, appena ordinato da qualche anno, nel 1908, approdò ai lidi americani,
dove, nel Bronx, divenne parroco della Chiesa di S. Rocco. Aveva portato con sé anche un altro
italiano il rev.do Don Luigi Renna.
Don Ignazio curò la pubblicazione di un Bollettino Parrocchiale "our Parish Bullettin" di cui
mandava copie anche a Fragneto.
Il suo nome, mi era già noto, perché un altro sacerdote della Diocesi di Benevento, tale Don
Giovanni conte da Pietrastornina, andando in America, lo aveva conosciuto nel 1920 e prèsso
di lui si riportava nel 1945 e, poi, nel 7956 e 7957, per missioni affidategli dall'Arcivescovo
Mancinelli.
De Camillis dott. Basilio
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Anche De Camillis, dopo aver trascorso i primi anni nel Seminario Arcivescovile di Benevento,
lasciò il pio luogo per darsi alla medicina.
Si distinse per la serietà del suo impegno professionale e, simpatizzante dell'idea di Mussolini,
ne fu ardente propagandista.
Scrisse la vita dello scienziato sannita Leonardo Bianchi, e anche vari libretti di sue esperienze
in medicina.
Collaborò a infiniti simposi culturali in Italia, partecipò a vari Congressi.
Pubblicò intorno al 1930 a Fragneto due giornali occasionari: Il Tiglio e Stravillaggio, che
rispecchiavano la semplicità del costume locale.
A metà degli anni trenta, dopo divergenze con gli amministratori locali, passò a Grugliasco, in
provincia di Torino, avendo ottenuto, per concorso, quella sede.
Durante la sua assenza da Fragneto, non interruppe mai i suoi legami affettuosi con i suoi
conterranei.
Morì a Grugliasco intorno al 1980.
De Marchi ing. Vincenzo
L'ing. Vincenzo De Marchi nacque a Fragneto il 1906, ed è morto a Saragota ne| 1970.
Diplomato a Benevento, emigrò negli stati uniti. Si laureò alla Columbia University Fu a
Sooheed per nove anni con la corporazione Generale di Aeroget, nelle ricerche che portarono
allo sviluppo del missile Polaris.
Diede un grande contributo alla fondazione della Società Istituto Ingegneri Chimici Americani, e
ne fu presidente negli anni 1964-65.
Sviluppò il processo della stampa ad alta velocità a quattro colori, per stampare le riviste Iife e
National Geographie.
Mastrogiacomo Don Pietro
Vissuto tra iI 1671 e il, 1767 circa, dedicò tutta la sua vita a Dio.
Trasferì, nelle sue poesie, tutta Ia sua fede.
Fu geniale, convinto, perspicace poeta e prosatore. Polivalente nella composizione. A quanto ci
riferisce D. Francesco sorda, già Priore dell'Immacolata Concezione, egli.compose pufe le
seguenti opere.
- 1a Discorsi sacri col titolo Frutti da fiori curiosi.
- 2a Spiega delle litanie della Vergine
- 3a Biografia del Clero di Fragneto Monforte
- 4a Mitacoli di S. Teresa titolato Fonte Mirabile
- 5a Memorie antiche di questa nostra patria - 6a Origine della festa delle carre
- 7a Origine della Confraternita della SS. Concezione
- 8a Tre componimenti drammatici, cioè I'Aurora nella mezza notte sulla nascita di Gesù
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Bambino, stampata in Napoli; altro titolato Vicende della Fortuna; e terzo Fantasia Napoletana
- 9a Finalmente volle scrivere la sua vita nel novantunesimo anno dell'età sua.
Tutti questi manoscritti si conservano dall'attuale sig' Arciprete ad eccezione dei tre mentuati
componimenti drammatici che dispersi non è stato possibile rintracciarli.
Mastrogiacomo Don Giovambattista
È una figura di sacerdote che andrebbe studiata e messa in evidenza in quanto ha svolto un
ruolo importante per la vita di Fragneto. Uomo di vasta cultura, assennato ed equanime nei
giudizi, forte e volitivo nelle sue decisioni.
Il suo nome è legato all'opera della ricostruzione della Chiesa madre di Fragneto Monforte. Ne
curò la progettazione e s'interessò personalmente nel lungo periodo di lavoro della costruzione.
Il suo ministero sacerdotale si svolse nel travagliato periodo dell'unità d'Italia. Sperimentò
violenze e sofferenze da parte dei briganti, dei piemontesi, ecc.
In quegli anni, si effettuava il percorso della strada ferrata Benevento-Campobasso e della
rotabile dei due principati, che attraversava, in pieno centro, il nostro paese.
Iacobelli avv. Bonaventura
A Fragneto Monforte nacque il 7 gennaio 1872. Andò a Benevento per compiere i suoi studi
presso il Collegio gesuitico e poi presso il Seminario. A Napoli continuò con gli studi giuridici.
Aveva in animo di pubblicare un trattato di Economia Universale, ma rimase solo un copione
che I'economista Luca De Samuele Cagnazzi giudicò "trascendentale”, dopo averne presa
visione.
Non rimase estraneo alla vita politica per cui si rese inviso alla polizia borbonica fin dagli
avvenimenti napoletani del 15 maggio 1848.
Nel 1860 fu a Fragneto Monforte per guidare il gruppo rivoluzionario promosso da Giuseppe De
Marco. Continuò per altri anni, partecipando attivamente agli avvenimenti di quel periodo storico
italiano.
Montalto ing. Ludovico
L'ingegnere Ludovico Montalto nacque a cavallo fra il XIX ed il XX secolo, ed è deceduto a
Napoli nel 1970.
Egli fu, a suo tempo, un valido ingegno, in quanto impiantò, sul fiume Tammaro,la Turbina
Montalto per la produzione di energia elettrica. Tale turbina, prima azionata da un solo motore,
poi da due, entrò in funzione alla fine degli anni '20, procurando lavoro
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ad operai, tecnici ed impiegati e fornendo energia a Fragneto e ad altri Comuni della zona.
Purtroppo, quando fu decisa la statalizzazione dell'energia elettrica, la turbina cessò la sua
funzione e fu abbandonata destinando al degrado l'officina, il ponte-canale,Ia condotta forzata:
opere di grande sogno, di grandi sacrifici, finite nel nulla per una differente politica.
Montalto Duca Massimo
Massimo Montalto, nato nel decennio 1860, è deceduto a Roma nel 1937: figura eccezionale,
primo cerimoniere aIIa Corte dei Savoia, più volte, capo della nostra Amministrazione
Comunale.
Legato a noi da vincoli affettuosi, non si diede mai pace finché risolse, intorno al 1926, il
problema dell'acqua per Fragneto Monforte e Fragneto I'Abate, offenendo dal Re un prestito di
un milione di lire, redimibile in 50 anni.
L'acquedotto era necessario per I'acqua potabile, ma anche aiuto per le massaie. Prima, queste
erano costrette a portarsi fino al fiume, distante almeno due chilometri, cariche di grossi cesti di
biancheria da lavare. Condizioni peggiori si imponevano al ritorno, quando la biancheria, per
ovvie ragioni, era ancora inzuppata. Spinoso problema, risolto solo per l'abnegazione del Duca
Massimo Montalto.
Volle anche una fabbrica di laterizi, ma non raccolse i risultati sperati.
Si interessò per la istituzione dell'Asilo Infantile impegnando, a sue spese, il fabbricato.
Favorì il teatro, per dare maggiore istruzione e divertimento.
Per questo mise a disposizione una parte del palazzo ducale. Era la dimostrazione dello spirito
concreto suo, nonché dell'amabile sua sposa, Duchessa Dora.
Sorda Francesco Saverio
Nato a Fragneto Monforte e vissuto a Benevento e Napoli. Si appassionò allo studio della
natura e pubblicò i risultati delle sue ricerche in vari volumi.
Reputato uomo dottissimo nelle scienze fisiche e naturali, il Governo pontificio gli affidò
numerosi incarichi di fiducia.
Altre notizie sono riferite dal prof. A. Zazo nel suo Dizionario Bio-bibliografico del Sannio.
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