sintesi non tecnica - Geoportale della Lombardia

Transcript

sintesi non tecnica - Geoportale della Lombardia
Provincia di Provincia di Bergamo
Regione Lombardia
Comune di Filago
Piano di Governo del Territorio
SINTESI NON TECNICA
VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
dott. arch. Piergiorgio Tosetti
Via G. Paglia, 22/a
24100 Bergamo
Tel. 035/220260
[email protected]
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 1
SINTESI NON TECNICA
INDICE
0
INTRODUZIONE ............................................................................................................2
0.1
FINALITÀ E CONTENUTI DELLA VAS ..................................................................................4
0.2
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA ...............................................................6
0.3
IL QUADRO DEI SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCESSO DI VAS.............................................6
0.4
IL PARERE MOTIVATO ......................................................................................................8
0.5
ADOZIONE ED APPROVAZIONE: LA DICHIARAZIONE DI SINTESI ............................................9
0.6
ATTUAZIONE E GESTIONE DEL DOCUMENTO DI PIANO: IL RUOLO STRATEGICO DEL
MONITORAGGIO ........................................................................................................ 10
PARTE I – RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE .......................................................11
1 QUADRO CONOSCITIVO: INQUADRAMENTO DELL’AREA E DELLE MATRICI
AMBIENTALI ......................................................................................................................11
1.1
INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO E TERRITORIALE INQUADRAMENTO TERRITORIALE ... 11
1.2
DATI METEOCLIMATICI E QUALITÀ DELL’ARIA .................................................................. 12
1.3
ACQUE SUPERFICIALI .................................................................................................. 13
1.4
ACQUE SOTTERRANEE E IDROGEOLOGIA....................................................................... 15
1.5
SUOLO E SOTTOSUOLO ................................................................................................ 16
1.6
INFORMAZIONI NATURALISTICHE E DI PAESAGGIO – BENI AMBIENTALI VINCOLATI ............... 17
2 QUADRO DELLA PRESSIONE ANTROPICA SULL’AMBIENTE ......................................18
2.1
ASSETTO DEMOGRAFICO E SALUTE UMANA .................................................................... 18
2.2
SISTEMA ACQUEDOTTISTICO, FOGNARIO E DEPURATIVO .................................................. 18
2.3
RUMORE ................................................................................................................... 22
2.4
RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI ..................................................................... 23
2.5
RIFIUTI ....................................................................................................................... 26
2.6
ENERGIA ................................................................................................................... 27
2.7
MOBILITÀ .................................................................................................................. 28
2.8
TURISMO/STRUTTURE RICETTIVE ..................................................................................... 33
2.9
AMIANTO .................................................................................................................. 33
2.10 ATTIVITÀ ANTROPICHE CON POTENZIALI IMPATTI SULL’AMBIENTE ........................................ 34
3 SINTESI DELLO STATO ATTUALE: PRINCIPALI CRITICITÀ E SENSIBILITÀ AMBIENTALI 38
PARTE II – VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA ......................................................42
4 VALUTAZIONE DELLA PROPOSTA DEL DOCUMENTO DI PIANO ..............................42
4.1
LINEE STRATEGICHE E AMBITI STRATEGICI DEL DOCUMENTO DI PIANO ............................... 42
4.2
OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI E AZIONI DI PIANO ........................................................... 45
4.3
VERIFICA DELLA COERENZA ESTERNA ED INTERNA ........................................................... 55
4.4
DEFINIZIONE DELLE ALTERNATIVE .................................................................................. 55
4.5
VALUTAZIONE AMBIENTALE DELLE AZIONI DI PIANO E SCELTA DELLE ALTERNATIVE ................ 58
4.6
L’INCIDENZA DELLE SCELTE SOVRAORDINATE ................................................................. 86
4.7
MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE ................................................................................. 87
5 MONITORAGGIO ......................................................................................................89
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 2
0 INTRODUZIONE
La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) è stata introdotta dalla Direttiva
Europea 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e
programmi sull’ambiente, che configura la VAS quale processo continuo che
segue l’intero ciclo di vita del piano, compresa la fase di gestione, allo scopo di
“garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire
all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e
dell’adozione di piani e programmi che possono avere effetti significativi
sull’ambiente” (art. 1).
La VAS ha lo scopo di garantire la sostenibilità del piano integrando la dimensione
ambientale accanto a quella economica e sociale. Essa richiede pertanto la
definizione di un percorso integrato comune a quello di pianificazione, pur
mantenendo una propria visibilità, che si concretizza nella redazione di un
documento specifico denominato Rapporto Ambientale.
Secondo le prescrizioni della Direttiva, il Rapporto Ambientale deve dare conto
delle modalità di integrazione delle tematiche ambientali nelle scelte alternative
prese in considerazione dal piano, deve fornire la stima dei possibili effetti
significativi sull’ambiente derivanti dall’attuazione del piano, indicando fra l’altro
le misure di mitigazione e compensazione e progettando il sistema di
monitoraggio e retroazione del piano stesso.
E’ prevista anche una Sintesi Non Tecnica, che ne illustra i principali contenuti in
modo sintetico e con linguaggio non tecnico, finalizzato alla divulgazione.
L’Allegato I all’art. 5 della Direttiva specifica quali devono essere i contenuti del
Rapporto Ambientale:
ƒ contenuti, obiettivi principali del piano e sua coerenza con altri piani o
programmi inerenti il territorio comunale;
ƒ aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione
probabile senza l’attuazione del piano;
ƒ caratteristiche
ambientali
delle
aree
che
potrebbero
essere
significativamente interessate;
ƒ qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano, compresi in
particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale;
ƒ obiettivi di protezione ambientale stabiliti a livello internazionale,
comunitario, nazionale o regionale, pertinenti al piano, e modalità con cui
se ne è tenuto conto durante la sua preparazione;
ƒ possibili effetti significativi sull’ambiente e l’interrelazione tra gli stessi;
ƒ misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo
possibile gli eventuali significativi effetti negativi sull’ambiente a seguito
dell’attuazione del piano;
ƒ sintesi delle ragioni di scelta delle alternative individuate e descrizione delle
modalità di valutazione, nonché resoconto delle eventuali difficoltà
incontrate nella raccolta delle informazioni richieste;
ƒ misure previste in merito al monitoraggio.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 3
La Direttiva 2001/42/CE prevede inoltre la partecipazione attiva del pubblico in
fase di elaborazione del piano. In particolare, richiede che la consultazione delle
autorità con specifiche competenze ambientali e di settori del pubblico sulla
proposta di piano e di Rapporto Ambientale avvenga prima che il piano stesso sia
adottato.
Ulteriori Direttive Europee sono state emanate in materia di partecipazione e di
accesso del pubblico all’informazione ambientale, ponendosi pertanto ad
integrazione e rafforzamento di alcuni concetti introdotti con la direttiva sulla VAS.
L’Italia è arrivata in ritardo all’appuntamento del 2004 per il recepimento della
Direttiva 2001/42/CE: il recepimento a livello nazionale è avvenuto con il D. Lgs. n°
152 del 03/04/2006, recante “Norme in materia ambientale”, il cosiddetto Testo
Unico sull’Ambiente.
In data 21 dicembre 2007 è stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei
Ministri il Decreto Legislativo 16/01/2008 n° 4 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del
29/01/2008), recante disposizioni correttive ed integrative del Testo Unico
Ambientale in materia di VIA e VAS.
Con tale decreto, in accordo con l’enunciato della Direttiva Europea, viene
sancita la natura endoprocedimentale della valutazione ambientale di piani e
programmi e vengono sanate le contraddizioni e le incoerenze sopra dettagliate,
tra la normativa nazionale e quella regionale.
La Regione Lombardia, anticipando il recepimento a livello nazionale della
Direttiva Europea, ha emanato la Legge Urbanistica Regionale 11 marzo 2005, n°
12 che disciplina il governo del territorio lombardo.
Tale legge stabilisce, in coerenza con i contenuti della Direttiva 2001/42/CE,
l’obbligo di valutazione ambientale per determinati piani o programmi, tra i quali il
Documento di Piano del PGT, finalizzato alla sostenibilità degli strumenti medesimi.
La VAS del Documento di Piano, secondo la Legge Regionale, deve evidenziare
la congruità delle scelte rispetto agli obiettivi di sostenibilità del piano e le possibili
sinergie con gli altri strumenti di pianificazione e programmazione; deve
individuare le alternative assunte nella elaborazione del piano, gli impatti
potenziali, nonché le misure di mitigazione o di compensazione che devono
essere recepite nel piano stesso.
Ulteriore fondamento della legge regionale di governo del territorio è la
partecipazione: il governo del territorio deve infatti essere caratterizzato da
pubblicità e trasparenza delle attività di pianificazione e programmazione, dalla
partecipazione diffusa dei cittadini e delle loro associazioni ed anche dalla
possibile integrazione dei contenuti della pianificazione da parte dei privati.
In attuazione dell’art. 4 della LR 12/2005, la Regione ha elaborato un documento
di “Indirizzi generali per la valutazione ambientale di piani e programmi”,
approvato con Delibera del Consiglio Regionale n° VIII/351 del 13/03/2007.
Tali indirizzi contengono lo schema generale del processo metodologico-
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 4
procedurale integrato di pianificazione e di VAS che è stato considerato come
riferimento per la specificazione del percorso di PGT/VAS del comune di Filago.
In data 27/12/2007, con Deliberazione della Giunta Regionale n° 6420 del
27/12/2007, sono state emanate ulteriori “Determinazioni in merito alla procedura
per la valutazione ambientale di piani e programmi” (pubblicazione sul BURL n° 4
del 24/01/2008, 2° supplemento straordinario).
La Regione Lombardia, il 14 dicembre 2010 ha approvato la Circolare
"L'applicazione della Valutazione ambientale di piani e programmi - VAS nel
contesto comunale" per fornire ulteriori indicazioni sull’iter procedurale della VAS.
0.1
FINALITÀ E CONTENUTI DELLA VAS
La VAS rappresenta, quindi, un supporto alla pianificazione/programmazione
finalizzato a consentire, durante l’iter decisionale, la ricerca e l’esame di
alternative sostenibili e soluzioni efficaci dal punto di vista ambientale e la verifica
delle ipotesi programmatiche, mediando e sintetizzando obiettivi di sviluppo socioeconomico e territoriale ad esigenze di sostenibilità ambientale.
A ciò si aggiunga che l’attività di valutazione dei piani o programmi può produrre
conseguenti effetti utili per le valutazioni puntuali che dovranno poi essere
effettuate a valle sui progetti di singole opere e/o interventi che dal piano stesso
siano stati a monte previsti.
Il Rapporto Ambientale (RA) costituisce il documento principale del processo di
consultazione e di partecipazione del pubblico, in quanto riveste un ruolo centrale
come garanzia della trasparenza delle decisioni che motivano l’intero processo di
valutazione.
Il Rapporto Ambientale del Comune di Filago è articolato in due parti distinte: il
Documento di Scoping che viene illustrato in sede di prima conferenza di
valutazione e la Valutazione Ambientale Strategica delle scelte di Piano che viene
presentata in sede di seconda conferenza di valutazione.
9 Documento di Scoping
Il Documento di Scoping, che viene illustrato in sede di prima conferenza di VAS,
contiene lo schema del percorso metodologico procedurale seguito, gli indirizzi e
la normativa di riferimento, una proposta di definizione dell’ambito di influenza del
Piano e della portata delle informazioni da includere nel Rapporto Ambientale.
Nel documento di scoping viene effettuata l’analisi del contesto ambientale e
socioeconomico al fine di individuare le principali criticità e potenzialità
ambientali del territorio.
Obiettivo finale di questa analisi è quello di individuare gli elementi che
costituiscono una criticità ambientale per il territorio, sia perché rappresentano
una passività per il territorio sia per le rispettive caratteristiche intrinseche che
possono produrre ricadute sulle matrici ambientali. Ulteriore obiettivo di questa
indagine è quello di individuare gli elementi di sensibilità ambientale, intesi come
elementi fisici del paesaggio naturale ed antropico e caratteristiche intrinseche
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 5
del territorio che necessitano di una particolare attenzione in fase di
pianificazione, in quanto azioni che vanno ad interferire con questi elementi
possono dare luogo ad impatti negativi sull’ambiente.
9 Valutazione Ambientale Strategica delle Scelte di Piano
Questa seconda parte del Rapporto Ambientale, che viene presentata in sede di
seconda conferenza di VAS, costituisce il documento di valutazione delle
previsioni di Piano contenute nel Documento di Piano.
Alla luce di quanto emerso dall’Analisi del contesto ambientale e socio –
economico e di quanto contenuto nella proposta di Documento di Piano, in
questa seconda parte:
o Vengono illustrati gli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano,
nonché le azioni previste per attuarli.
o Viene effettuata un’analisi di coerenza esterna tra gli obiettivi generali del
Documento di Piano e gli obiettivi di sostenibilità della pianificazione
sovraordinata.
o Vengono identificate le alternative di piano: tra le alternative possibili va poi
scelta l’alternativa di intervento migliore dal punto di vista della sostenibilità
ambientale, valutata tenendo conto dello scenario emerso dalla fase di analisi
ambientale del territorio, dei vincoli e delle criticità presenti, degli obiettivi della
pianificazione sovraordinata e delle linee strategiche del Piano, nonché delle
osservazioni o delle proposte delle parti interessate, raccolte nella fase delle
consultazioni preliminari.
o Viene effettuata un’analisi di coerenza interna avente l’obiettivo di verificare
che ad ogni obiettivo generale corrisponda almeno un obiettivo specifico e
che per ogni obiettivo specifico sia stata identificata almeno un’azione in
grado di raggiungerlo.
o Viene effettuata la valutazione ambientale delle alternative individuate: in
pratica viene valutata la compatibilità delle scelte previste dal Piano con i
criteri di sostenibilità del territorio comunale; tali criteri vengono definiti
partendo dagli obiettivi di sostenibilità identificati dalla Commissione Europea.
o Vengono analizzate eventuali azioni derivanti da scelte di pianificazione
sovraordinata che potrebbero incidere in modo determinante sulle qualità
delle matrici ambientali del territorio comunale.
o Sulla base dell’alternativa selezionata viene definito un Piano di monitoraggio
avente il compito da un lato di fornire le informazioni necessarie per valutare
gli effetti ambientali delle azioni messe in campo dal Piano, consentendo di
verificare se esse sono effettivamente in grado di conseguire i traguardi di
qualità ambientale che il Piano si è posto; dall’altro permettere di individuare
tempestivamente le misure correttive che eventualmente dovessero rendersi
necessarie.
Il Rapporto Ambientale è comprensivo di una Sintesi Non Tecnica che ne illustra i
principali contenuti in modo sintetico e con linguaggio non tecnico, finalizzato alla
divulgazione.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 6
0.2
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE SOVRAORDINATA
I principali strumenti di pianificazione e programmazione di livello regionale,
provinciale e sovracomunale attualmente vigenti che sono stati presi in
considerazione nell’elaborazione del Rapporto Ambientale sono i seguenti:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
0.3
Piano Territoriale Paesistico Regionale della Lombardia (approvato con
D.C.R. n° VII/197 del 06/03/2001);
Piano Territoriale Regionale della Lombardia: la Regione Lombardia,
mediante Comunicazione di Avvio n° 159 del 20/12/2005, ha dato inizio al
percorso di elaborazione del PTR. Ad un anno dall’apertura del Forum per il
PTR (31 ottobre 2006) la Giunta Regionale ha approvato la proposta di
Piano Territoriale Regionale (D.G.R. n° 6447 del 16/01/2008). La proposta di
Piano è passata ora all’esame della competente commissione del Consiglio
Regionale e, quindi, al Consiglio stesso per la sua formale adozione e
approvazione.
Piano di Tutela e Uso delle Acque PTUA (approvato con D.G.R. n° 2244 del
29/03/2006);
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale di Bergamo (approvato con
deliberazione consiliare n. 40 del 22.04.2004);
Piano Cave della Provincia di Bergamo (approvato con Deliberazione n°
VIII/619 del 14/05/2008);
Piano d’Azione Ambientale della Provincia di Bergamo - aggiornamento
anno 2008 (approvato con Deliberazione della Giunta Provinciale n° 163 del
11/04/2008)
Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (adottato con Deliberazione del
Consiglio Provinciale n° 2 del 28/01/2009).
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Provincia di Bergamo.
Piano Agricolo Provinciale 2007-2009 della Provincia di Bergamo.
Piano di Miglioramento Ambientale della Provincia di Bergamo – Anno 2009
(è attualmente in corso l’iter di Valutazione Ambientale Strategica del
Piano).
IL QUADRO DEI SOGGETTI COINVOLTI NEL PROCESSO DI VAS
I soggetti coinvolti nel processo di VAS, secondo le definizioni della Direttiva e le
indicazioni della norma e degli indirizzi regionali sono stati definiti nella Delibera di
Giunta Comunale n°110 del 24/09/2009:
Autorità proponente e procedente (Pubblica Amministrazione che elabora lo
strumento di pianificazione e ne attiva le procedure di approvazione):
• l’Amministrazione Comunale di Filago nella persona del Sindaco dott.
Massimo Zonca.
Estensore
del
Piano
(soggetto
incaricato
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
dalla
Pubblica
Amministrazione
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 7
proponente di elaborare il PGT, e nella fattispecie il Documento di Piano, oggetto
della VAS):
• dott. arch. Piergiorgio Tosetti - Bergamo
Estensore del Rapporto Ambientale (incaricato dello sviluppo del processo di VAS
e della redazione del Rapporto Ambientale):
• dott. arch. Piergiorgio Tosetti.
Autorità competente per la VAS (Autorità con compiti di tutela e valorizzazione
ambientale, individuata dalla Pubblica Amministrazione, che collabora con
l’autorità procedente/proponente nonché con i soggetti competenti in materia
ambientale, al fine di curare l’applicazione della Direttiva e degli indirizzi regionali
nell’ambito del procedimento di valutazione ambientale del Documento di Piano)
• arch. Anna Gagliardi – in qualità di responsabile del settore tecnico – Area
Edilizia Privata ed Urbanistica.
Soggetti competenti in materia ambientale (enti pubblici competenti in materia
ambientale e della salute per livello istituzionale). I soggetti che devono essere
obbligatoriamente consultati in sede delle due Conferenze di valutazione sono:
• ARPA Lombardia – Dipartimento di Bergamo;
• ASL Bergamo – Distretto dell’Isola Bergamasca (sede di Ponte San Pietro);
• Ente Gestore del Parco Locale di Interesse Sovracomunale P.L.I.S. del Basso
Brembo;
• Consorzio ATS;
• Comando provinciale dei vigili del Fuoco;
• Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia;
Enti territorialmente interessati da convocare alle Conferenze di Valutazione (enti
territorialmente limitrofi o interessati ai potenziali effetti ambientali derivanti dalle
scelte di Piano)
• Regione Lombardia – STER di Bergamo;
• Provincia di Bergamo;
• Comunità dell’Isola Bergamasca;
• Comuni confinanti: Madone, Capriate San Gervasio, Brembate, Osio Sotto,
Osio Sopra, Bonate Sotto e Dalmine;
• Autorità di Bacino.
Altri enti/autorità con specifiche competenze, funzionalmente interessati:
• Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici;
• Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia;
• Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca;
• Hidrogest SpA;
• EcoIsola SpA.
Inoltre
il
Comune
di
Filago
si
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
impegna
ad
attivare
iniziative
di
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 8
informazione/partecipazione dei singoli settori del pubblico interessati dall’iter
decisionale, mediante il coinvolgimento di:
• cittadinanza;
• associazioni di Categoria (degli industriali, degli agricoltori, dei
commercianti, degli esercenti, dei costruttori edili, …);
• associazioni ambientaliste (Italia Nostra, Legambiente, WWF, …);
• associazioni varie di cittadini ed altre autorità che possano essere
interessate ai sensi dell’art. 9, comma 5 del D. Lgs. 152/2006.
L’atto di partecipazione specifico della VAS consiste nella convocazione della
Conferenza di Valutazione, alla quale vengono invitati gli Enti territorialmente
interessati e le Autorità con specifiche competenze in materia ambientale,
articolata in almeno una seduta introduttiva ed una seduta finale. La seduta
introduttiva è volta ad illustrare il Documento di Scoping e ad acquisire pareri,
contributi ed osservazioni nel merito. La seconda seduta è finalizzata a valutare la
proposta di Documento di piano e di Rapporto Ambientale, esaminare le
osservazioni ed i pareri pervenuti, prendere atto degli eventuali pareri obbligatori
previsti.
È prevista la partecipazione e il coinvolgimento dei diversi soggetti durante tutte le
fasi della VAS con diverse finalità, a seconda dello stadio di riferimento del
processo di valutazione.
0.4
IL PARERE MOTIVATO
Sulla scorta del Rapporto Ambientale e delle considerazioni emerse durante le
Conferenze di Valutazione (e dettagliate nei relativi verbali), l’Autorità
competente per la VAS, esprime un parere motivato. Il parere motivato costituisce
presupposto per la prosecuzione del procedimento di approvazione del
Documento di Piano.
Il parere contiene considerazioni qualitative e/o quantitative in merito:
a) alla qualità ed alla congruenza delle scelte del Piano alla luce delle
alternative possibili individuate e rispetto alle informazioni ed agli
obiettivi del RA;
b) alla coerenza interna ed esterna del Piano;
c) alla efficacia e congruenza del sistema di monitoraggio e degli
indicatori selezionati.
Il parere ambientale motivato può essere condizionato all’adozione di specifiche
modifiche ed integrazioni della proposta del Documento di Piano valutato.
L’autorità procedente, in collaborazione con l’autorità competente per la VAS,
provvede, ove necessario, alla revisione del Piano alla luce del parere motivato
espresso.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 9
0.5
ADOZIONE ED APPROVAZIONE: LA DICHIARAZIONE DI SINTESI
L’autorità procedente adotta il Documento di Piano comprensivo della
Dichiarazione di Sintesi, volta a:
o illustrare il processo decisionale seguito;
o esplicitare il modo in cui le considerazioni ambientali sono state integrate nel
Documento di Piano e come si è tenuto conto del RA e delle risultanze di
tutte le consultazioni; in particolare illustrare quali sono gli obiettivi
ambientali, gli effetti attesi, le ragioni della scelta dell’alternativa del
Documento di Piano e il sistema di monitoraggio;
o descrivere le modalità di integrazione del parere ambientale nel
Documento di Piano.
L’autorità procedente, ai sensi del comma 4 dell’art. 13 L.R. 12/2005, provvede a:
o depositare nella segreteria comunale e su WEB, per un periodo continuativo
di 30 giorni, gli atti di PGT con particolare riferimento a: Documento di Piano
adottato corredato da Rapporto Ambientale e Sintesi non Tecnica, parere
motivato, Dichiarazione di Sintesi, sistema di monitoraggio;
o dare comunicazione del deposito degli atti sul Bollettino Ufficiale della
Regione e su almeno un quotidiano o periodico a diffusione locale;
o comunicare l’avvenuto deposito ai soggetti competenti in materia
ambientale e agli enti territorialmente interessati;
o depositare la Sintesi non Tecnica, in congruo numero di copie, presso gli
uffici della Provincia e della Regione.
Entro 45 giorni dalla pubblicazione della notizia di avvenuto deposito, chiunque ne
abbia interesse può prendere visione della proposta di Piano e del relativo RA e
presentare proprie osservazioni, anche fornendo nuovi o ulteriori elementi
conoscitivi e valutativi.
Conclusa la fase di deposito e raccolta delle osservazioni, l’autorità procedente e
l’autorità competente per la VAS esaminano e controdeducono le eventuali
osservazioni pervenute e formulano il parere motivato e la dichiarazione di sintesi
finale.
In seguito all’eventuale presenza di nuovi elementi conoscitivi e valutativi
evidenziati dalle osservazione pervenute, l’autorità procedente provvede
all’aggiornamento del DdP e del RA e dispone, d’intesa con l’autorità
competente per la VAS, la convocazione di un’ulteriore conferenza di
valutazione, volta alla formulazione del parere motivato finale.
In assenza di osservazioni presentate l’autorità procedente, d’intesa con l’autorità
competente per la VAS, nella dichiarazione di sintesi finale attesta l’assenza di
osservazioni e conferma le determinazioni assunte nel parere motivato in
precedenza espresso.
Il provvedimento di approvazione definitiva del Piano motiva puntualmente le
scelte effettuate in relazione agli esiti del procedimento di VAS e contiene la
dichiarazione di sintesi finale.
Gli atti del DdP:
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 10
o sono depositati presso la segreteria comunale ed inviati per conoscenza alla
Provincia ed alla Regione, ai sensi del comma 10, art. 13 della L.R. 12/2005;
o acquistano efficacia con la pubblicazione dell’avviso della loro
approvazione definitiva sul BURL, ai sensi del comma 11, art. 13 della L.R.
12/2005;
o sono pubblicati per estratto sul web.
Gli atti del DdP approvati (Piano, Rapporto Ambientale, Sintesi non Tecnica), la
Dichiarazione di Sintesi finale e il provvedimento di approvazione definitiva
devono essere inviati, in formato digitale, alla Regione Lombardia.
0.6
ATTUAZIONE E GESTIONE DEL DOCUMENTO DI PIANO: IL RUOLO STRATEGICO DEL
MONITORAGGIO
In fase di attuazione del nuovo strumento urbanistico verrà attuato il Piano di
monitoraggio definito nel Rapporto Ambientale, descritto nel presente
documento, e verrà data pubblicazione dei Rapporti Periodici di monitoraggio
con cadenza annuale.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 11
PARTE I – RAPPORTO SULLO STATO DELL’AMBIENTE
1 QUADRO CONOSCITIVO: INQUADRAMENTO DELL’AREA E DELLE MATRICI
AMBIENTALI
1.1
INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO E TERRITORIALE INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Il Comune di Filago è situato nell’Isola Bergamasca, territorio dell’alta pianura
bergamasca delimitato dai Fiumi Brembo e Adda, e dista circa 20 chilometri dal
capoluogo orobico.
Il territorio comunale di Filago, centro industriale dell'isola, è situato nella pianura
prossima alla destra orografica del torrente Dordo, che a Marne, frazione di Filago,
confluisce da destra nel fiume Brembo.
Il comune si estende per una superficie di 5,34 km2 e confina partendo da nord in
senso orario con Madone, Filago, Dalmine, Osio Sopra, Osio Sotto, Brembate,
Filago, Bottanuco. L’altitudine media del comune è pari a 180 m s.l.m..
La popolazione al 31/12/2008 era pari a 3.181 abitanti per una densità abitativa
pari a 595,69 ab/km2. Il comune di Filago è facilmente raggiungibile in autostrada
attraverso l'uscita al casello di Capriate dell’autostrada A4.
Figura 1: Territorio dell’isola Bergamasca
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 12
Considerando la classificazione sismica definita dall’Ordinanza Pres. Cons. Ministri
n° 3274 del 20/03/2003, che suddivide il territorio nazionale in zone con livelli di
pericolosità che vanno da 1 (rischio massimo) a 4 (rischio minimo), tutto il territorio
comunale di Filago è classificato in zona sismica 4 – livello di pericolosità minimo.
1.2
DATI METEOCLIMATICI E QUALITÀ DELL’ARIA
Le stagioni intermedie sono relativamente brevi e caratterizzate da una spiccata
variabilità.
Nei mesi estivi si concentrano le piogge più intense con periodi di bassa pressione.
Nei mesi invernali si verificano situazioni di alta pressione e piogge meno
abbondanti.
Le temperature più elevate si verificano nei mesi di giugno, luglio e agosto, mentre
il mese più freddo risulta essere gennaio.
Per quasi un terzo dell’anno i nuclei urbani di Filago e Marne si trovino sottovento
rispetto ai comparti produttivi presenti lungo il confine OVEST del territorio e alla
strade di comunicazione extra-urbane. Pertanto entrambi i nuclei urbani sono i
primi recettori della potenziale diffusione di inquinanti in atmosfera derivanti dalle
attività industriali e dal traffico stradale.
I dati di emissione per il territorio comunale di Filago mettono in luce valori
significativi per quanto riguarda i seguenti inquinanti: CO2eq (166,7 kton/anno),
acidificanti (6,5 kton/anno), precursori dell’O3 (875,8 ton/anno), NOx (266,7
ton/anno) e CO (214,4 ton/anno)
Tra le diverse sorgenti emerge un contributo significativo della combustione
nell’industria, del trasporto su strada e del trattamento e smaltimento dei rifiuti.
Il monitoraggio degli inquinanti nell’aria rivela alcune criticità per quanto riguarda
le concentrazioni il PM10, i principali responsabili dei numerosi episodi di
superamento dei limiti di legge nei mesi invernali (PM10), quando il ristagno
atmosferico causa un progressivo accumulo degli inquinanti emessi dal traffico
autoveicolare e dagli impianti di riscaldamento.
Come confermato da ARPA, gli episodi di criticità per il PM10 non sono propri del
sito di monitoraggio, ma interessano una vasta area della Pianura Padana. In
particolare l’accumulo delle polveri fini nei bassi strati atmosferici durante la
stagione fredda, ed il conseguente superamento del valore limite normativo, è
modulato principalmente dalle condizioni climatiche che si instaurano sulla
pianura lombarda in inverno, oltre alle caratteristiche geografiche della regione.
Le linee di intervento da considerare attentamente per un miglioramento della
qualità dell’aria che l’Amministrazione Comunale intende valutare riguardano:
ƒ la possibilità di ridurre il traffico all’interno del paese, senza avere comunque
ripercussioni sulle caratteristiche economiche del Comune;
ƒ azioni di sensibilizzazione nei confronti dell’organo di controllo competente,
degli enti sovracomunali e degli enti comunali confinanti, al fine di
concordare congiuntamente degli interventi mirati a ridurre l’inquinamento;
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 13
ƒ
1.3
il monitoraggio e il controllo delle emissioni degli impianti industriali di
concerto con gli organi di controllo, mediante il coinvolgimento diretto delle
aziende, al fine di concertare eventuali azioni di risanamento.
ACQUE SUPERFICIALI
Il territorio del Comune di Filago è caratterizzato dalla presenza di diversi corsi
d’acqua superficiale:
o Fiume Brembo che segna il limite orientale del territorio del comune di
Filago. Esso scorre incassato di 20÷30 m rispetto al piano campagna. Il
regime idrologico del fiume è a deflusso perenne.
o Torrente
Dordo:
attraversa
tutta
l’Isola
Bergamasca
tagliando
trasversalmente il territorio del Comune di Filago da NO a SE, per poi
confluire nel fiume Brembo.
o Rio Zender: segna la porzione sudoccidentale del confine comunale di
Madone, e per un tratto di 250 m, in corrispondenza della discarica di RSU
ubicata lungo il suo corso, ove è stato deviato e tombinato. A valle di tale
tratto riprende il suo corso originario e confluisce nel Dordo ad W
dell’abitato di Filago. Presenta periodi di secca estivi.
o Rio Vallone: nasce dalle acque di scolo dei terreni posti fra il comune di
Filago e di Bottanuco, scorre lungo il margine nord occidentale del territorio
comunale, incassato in incisioni profonde nel Pianalto ferrettizzato, e sfocia
nel Torrente Dordo poco a valle del Rio Zender. La litologia
prevalentemente argillosa dell’area, e quindi lo scarso drenaggio delle
acque superficiali ha favorito la creazione di una fitta rete di affluenti sia in
sponda destra che sinistra.
o Roggia Masnada: canale artificiale con fondo cementato derivato dal
fiume Brembo, alimenta le centrali dell’ENEL localizzate presso Bonate Sotto
e presso il ponte dell’autostrada A4. Essa scorre nel territorio del comune di
Filago per circa 3,6 km
I corsi d’acqua ricadenti nel territorio comunale di Filago ed appartenenti al
Reticolo Idrico Principale, così come riportati nell’Allegato A alla DGR 7/7868 del
25/01/2002, sono il Fiume Brembo e il Torrente Dordo; tale reticolo è di
competenza regionale sia per quanto riguarda gli interventi di gestione e
manutenzione che per le attività di polizia idraulica.
Per quanto riguarda la rete idrografica minore il principali corsi d’acqua presenti
all’interno del territorio comunale sono il Rio Vallone e il Rio Zender.
Nell’ambito del territorio comunale, sulla base di quanto riportato nel SIBITER
(Sistema Informativo per la Bonifica, l’Irrigazione e il Territorio Rurale), il Canale
Adda-Serio è l’unico canale di competenza del Consorzio di Bonifica della Media
Pianura Bergamasca, il quale è responsabile della sua gestione e manutenzione,
delle attività di polizia idraulica e la relativa riscossione dei canoni concessori.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 14
La Roggia Masnada è, invece, gestita dall’Enel.
La qualità dei corsi d’acqua appartenenti al reticolo principale riscontrata è la
seguente:
- lo Stato Ecologico del Fiume Brembo è stato valutato “sufficiente”. Per
questo corso d’acqua il PTUA prevede che venga raggiunto il livello
“buono” entro il 2016;
- il Torrente Dordo è, invece, in una situazione molto critica caratterizzata da
un ambiente acquatico fortemente inquinato e alterato. Non essendo
classificato come corpo idrico significativo, il PTUA non stabilisce obiettivi di
qualità per questo torrente.
Fasce Fluviali PAI
Dall’analisi del Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI), approvato dall’Autorità di
Bacino del Fiume con Deliberazione n. 18 del 26/04/2001, è possibile individuare le
aree potenzialmente interessate direttamente o indirettamente dagli eventi di
massima piena del Fiume Brembo.
PAI identifica 3 distinte fasce fluviali:
- Fascia A: Fascia di deflusso della piena: costituita dalla porzione di alveo
sede prevalente, per la piena di riferimento (Tr = 200 anni), del deflusso.
- Fascia B: Fascia di esondazione: esterna alla precedente, interessata da
inondazione al verificarsi della piena di riferimento (Tr = 200 anni).
- Fascia C: Area di inondazione per piena catastrofica: costituita dalla
porzione di territorio esterna alla precedente, può essere interessata da
inondazione al verificarsi di eventi di piena più gravosi (Tr = 500 anni e/o
massima piena storica)
All’interno delle fasce A e B valgono le prescrizioni ed i divieti delle NdA del PAI
stesso. Per quanto riguarda la fascia C è lasciato ai Comuni la possibilità di
normare.
Con riferimento agli elaborati del Piano Stralcio per l’Assetto Idrogeologico
approvato dall’Autorità di Bacino del fiume Po è possibile individuare nel territorio
del Comune di Filago le tre fasce previste da PAI, visibili nell’estratto riportato nella
seguente figura e nella Carta idrogeologica dei vincoli riportata in allegato 1.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 15
Figura 2: Estratto del PAI: individuazione delle fasce di esondazione del Fiume Brembo che
interessano il territorio comunale di Filago (Fonte: Sistema Informativo Territoriale – Autorità di
Bacino del Fiume Po)
Il Comune intende apportare una modifica alla perimetrazione delle Fasce PAI
come definite dall’ABPO in località Molini, in quanto protetta da arginatura di
recente realizzazione.
1.4
ACQUE SOTTERRANEE E IDROGEOLOGIA
Per quanto riguarda le falde acquifere sotterranee, nello specifico del territorio in
esame, si evidenzia una morfologia piezometrica molto accidentata e
frastagliata, in relazione alla distribuzione e all’entità dei prelievi civili e industriali in
atto.
La falda è posta a profondità compresa tra 40 e 30 metri dal piano campagna,
considerate le escursioni dovute alle alimentazioni.
La litologia del sottosuolo è caratterizzata da uno spessore iniziale di circa 14 metri
costituito da argille, talora ghiaiose con clasti alterati , quindi si succedono in
profondità ghiaie e conglomerati.
Lo spessore argilloso iniziale costituisce un elemento di salvaguardia della falda.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 16
Il flusso idrico sotterraneo è orientato da nord-ovest verso sud-est, dato che le non
trova riscontro con l’assetto della falda che, nel territorio dell’Isola, si dispone con
un flusso orientato da nord-est verso sudovest.
Il PTUA classifica la porzione meridionale del territorio comunale di Filago come
“Area di ricarica degli acquiferi profondi”: questa zona presenta una specifica
predisposizione a favorire l’alimentazione delle falde acquifere fino a notevole
profondità.
I dati disponibili più recenti sulla qualità delle acque sotterranee del comune di
Filago sono quelli relativi al monitoraggio delle acque sotterrane realizzato dalla
Provincia di Bergamo nel 2005. Tale monitoraggio ha rilevato una contaminazione
della falda acquifera da Freon 141 b nei comuni di Madone, Filago, Capriate
S.Gervasio e Brembate.
Lo studio elaborato dall’Istituto I.C.P.S. di Busto Garolfo (MI) ha escluso la possibilità
per la popolazione di significativo rischio acuto e cronico, sia per ingestione che
per inalazione, in relazione ai valori di concentrazione massimi registrati.
1.5
SUOLO E SOTTOSUOLO
Il territorio di Filago si presenta oggi come un’area fortemente industrializzata,
benché, dopo la seconda guerra mondiale, il paesaggio fosse essenzialmente
agricolo.
Alla fine degli anni ’50, il riconoscimento di area depressa ha determinato,
mediante finanziamenti ed agevolazioni, nuovi insediamenti industriali; l’industria
chimica seguita da quella meccanica e tessile rappresentano oggi un grosso polo
provinciale.
Le coltivazioni adottate sono quelle tipiche della pianura lombarda, in cui è
diffusa la produzione di cereali: grano, orzo e mais. Negli ultimi anni in alternativa
al mais si è diffusa anche la soia, grazie alle normative CEE. Solo una minima parte
del territorio è utilizzato a prato.
La superficie comunale pari a 5,44 km2, è occupato da aree urbanizzate per il
40,5 %, aree agricole per il 43,4 % , per il restante 15,3% da aree boscate e 0,8 %
aree idriche.
Nel territorio comunale di Filago sono presenti due cimiteri, uno nella Frazione di
Marne e uno nel nucleo di Filago, le cui fasce di rispetto variano da 65 metri a 80
metri (a seconda del cimitero considerato).
Il territorio comunale ricade quasi esclusivamente nella classe di fattibilità
geologica II (fattibilità con modeste limitazioni). In classe III (fattibilità con
consistenti limitazioni) e in classe IV (fattibilità con gravi limitazioni) ricadono le
aree limitrofe agli argini dei principali corsi idrici.
Si rimanda nello specifico alla tavola revisionata nell’ambito dell’aggiornamento
dello Studio Geologico.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 17
1.6
INFORMAZIONI NATURALISTICHE E DI PAESAGGIO – BENI AMBIENTALI VINCOLATI
Come già esposto nei capitoli precedenti, il territorio di Filago è prevalentemente
antropizzato.
Le aree boscate del Comune di Filago appartengono in prevalenza al paesaggio
del sistema idrografico principale ed hanno particolare valore naturalistico,
ambientale, ecologico.
Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) del basso corso del fiume
Brembo riconosciuto ufficialmente dalla Provincia di Bergamo nel febbraio 2005
interessa una superficie di 974 ettari, distribuiti lungo entrambe le sponde del fiume
orobico, da Bonate Sotto a Madone a Filago e da Dalmine a Osio Sopra a Osio
Sotto e a Boltiere.
Il Parco interessa tutto il confine est del territorio comunale, buona parte del
confine ovest e una larga fascia che taglia il territorio comunale in direzione SENO, a sud del centro abitato di Filago, comprendendo la frazione di Marne.
Il Parco (PLIS del Basso Corso del Fiume Brembo) presenta una notevole varietà di
paesaggi vegetali ed è una zona preziosa per la fauna, dove gli animali possono
trovare cibo, riparo dai predatori e ambienti adatti alla riproduzione.
Numerosi sono gli edifici degni di nota.
Vanno ricordati, in particolare, il castello di Marne, sorto in epoca medioevale,
dove il torrente Dordo sfocia tortuosamente nel Brembo, il Palazzo Adelasio, i resti
del ponte Corvo e la Torre Avogadri, sita nel centro abitato di Marne.
In ambito sacro particolare interesse riveste la chiesa parrocchiale di Filago, la
chiesa della Madonna di Lourdes e la chiesa di San Bartolomeo.
Nel territorio comunale di Filago sono presenti i seguenti beni vincolati ai sensi del
D. Lgs. 42/2004:
ƒ Beni culturali e Beni oggetto di specifiche disposizioni di tutela (art. 10 e 11
del D. Lgs 42/2004):
- Torre Avogadri e Castello di Marne;
- Ponte Corvo;
- Chiesa di San Barolomeo.
ƒ
Corsi d’acqua superficiali vincolati ai sensi dell’art. 142, comma 1.c del D.
Lgs. 42/2004 e s.m.i., con la relativa fascia di rispetto di 150 m: Fiume
Brembo.
Pertanto l’area soggetta al vincolo ai sensi dell’art. 142 comma 1 lettera c
riguarda la zona compresa entro la distanza di 150 m dal corso d’acqua,
per la quale gli interventi edilizi dovranno essere esaminati da apposite
commissioni ambientali per il rilascio dell’autorizzazione paesistica.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 18
2 QUADRO DELLA PRESSIONE ANTROPICA SULL’AMBIENTE
2.1
ASSETTO DEMOGRAFICO E SALUTE UMANA
Nel corso degli ultimi decenni, il comune di Filago ha registrato un aumento
costante della popolazione residente (pari a circa il 16,3%), che ha raggiunto nel
2008 i 3.173 abitanti.
La densità abitativa media registrata nell’anno 2008 è alta, infatti risulta pari a
610,2 ab/kmq, mentre lo stesso dato registrato dalla Provincia di Bergamo, sempre
nel 2007, è pari a 389,1 ab/kmq.
Per quanto riguarda la tematica della salute umana si è fatto riferimento
all’Atlante di epidemiologia geografica “La mortalità oncologica in Provincia di
Bergamo” relativo agli anni 1995-2003 elaborato dall’ASL della Provincia di
Bergamo
All’interno dell’“Isola Bergamasca” i decessi per tumori sono significativamente più
numerosi nei maschi, per i quali i tumori mortali principali sono quelli al polmone
(soprattutto), al fegato, linfomi e leucemie, classifica che si conferma anche per le
femmine seppur con una minor rilevanza per il tumore al polmone (attenzione
però: per l’Isola non si possiedono statistiche sul tumore al seno).
2.2
SISTEMA ACQUEDOTTISTICO, FOGNARIO E DEPURATIVO
Per verificare la potabilità dell’acqua immessa nella rete, il Laboratorio Analisi
SpecialChimica di Merate (LC), su incarico del Comune, effettua mensilmente
l’analisi chimica e microbiologica di alcuni campioni d’acqua prelevati su tre
punti di distribuzione pubblici: la fontanella sita davanti al Municipio, la fontanella
del cimitero di Marne e quella del cimitero di Filago.
I rapporti di prova delle analisi effettuate sono consultabili sul sito internet del
Comune di Filago.
Per quanto riguarda i volumi di acqua prelevati dall’acquedotto comunale e
approvvigionati sul territorio in esame l’andamento dei consumi idrici registrato
triennio 2006-2008 si è mantenuto costante.
Sul consumo idrico incidono significativamente le attività industriali e produttive
presenti sul territorio comunale.
Considerando: il volume d’acqua potabile massimo approvvigionabile
dall’Acquedotto Pianura Bergamasca, la dotazione idrica minima da garantire
alle utenze (valore consigliato dalle Norme Tecniche Attuative del PTUA) e il valore
medio di perdita in rete, e confrontando tali valori con la dotazione idrica da
garantire nel giorno di massimo consumo, è possibile affermare che il fabbisogno
idropotabile del comune di Filago non è garantito dall’attuale sistema di
distribuzione acquedottistico.
Il fabbisogno idropotabile, però, dipende da molteplici fattori, tra i quali i più
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 19
importanti sono:
- la popolazione e le dinamiche di crescita;
- le abitudini all’uso della risorsa da parte dei singoli;
- l’influenza del clima nell’uso della risorsa.
Nel Comune di Filago l’influenza della popolazione e delle sue dinamiche non è
particolarmente significativa in quanto, negli ultimi anni si sono registrate crescite
moderate e il turismo è pressoché assente.
Per quanto attiene al tema del risparmio idrico, esso è fortemente condizionato
dalle abitudini dell’utente/cittadino e delle attività produttive insediate sul
territorio.
L’influenza del clima risulta particolarmente importante nei confronti del
fabbisogno quotidiano e della disponibilità dell’acqua, quindi del sistema di
approvvigionamento.
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio Tecnico di Filago, da ABM Next e da
Hidrogest non si sono mai verificate situazioni particolarmente critiche relative
all’aspetto dell’approvvigionamento idrico.
Nella figura seguente, estratta dal SITER della Provincia di Bergamo, viene riportata
la Carta delle Piccole Derivazioni con l’indicazione dei pozzi presenti sul territorio
comunale di Filago (nel comune di Filago non sono presenti derivazioni
superficiali).
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 20
Figura 3: Carta delle derivazioni nel Comune di Filago
(Fonte: SITER Provincia di Bergamo – aggiornamento al 31/12/2008)
L’unico pozzo soggetto a “Vincolo aree di captazione idropotabile”, attualmente
non utilizzato per rifornire l’acquedotto comunale, è quello rappresentato in fig.3 .
L’area circostante il pozzo, identificata come “Zona di rispetto”, è sottoposta a
vincoli e destinazioni d'uso tali da tutelare qualitativamente e quantitativamente
la risorsa idrica captata.
La zona di protezione deve essere delimitata per assicurare la protezione del
patrimonio idrico. In esse si possono adottare misure relative alla destinazione del
territorio interessato, limitazioni e prescrizioni per gli insediamenti civili, produttivi,
turistici, agro-forestali e zootecnici da inserirsi negli strumenti urbanistici comunali,
provinciali, regionali, sia generali sia di settore.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 21
Figura 4: Estratto della carta idrogeologica dei vincoli: zona di rispetto del pozzo sottoposto a
vincolo
La rete fognaria del Comune di Filago è di proprietà comunale, la cui gestione è
stata ceduta nel novembre 2009 dal Comune ad UniAcque SpA.
La rete di fognatura comunale è costituita principalmente da fognature miste. Al
momento non è previsto un programma per la separazione della rete di raccolta
delle acque reflue urbane dalle acque meteoriche.
Tale separazione viene effettuata sulle nuove lottizzazioni industriali o residenziali in
conformità al Regolamento Regionale n. 3/2006.
La rete di fognatura pubblica attualmente copre tutto il territorio urbano, pertanto
si può stimare che la popolazione servita sia oltre il 95% del totale dei residenti, se si
escludono alcune case sparse e l’area industriale a sud del territorio.
Tutta la rete fognaria del comune di Filago è collegata al Depuratore
Intercomunale dell’Isola a Brembate Sotto. Hidrogest S.p.A. è proprietaria e
gestore degli impianti di depurazione.
Sulla base dei dati relativi alle analisi effettuate nell’anno 2008 sulle acque reflue in
uscita al depuratore di Brembate si può affermare che i limiti normativi in uscita
sono sempre stati rispettati.
Nel Comune di Filago, oltre agli scarichi della rete fognaria comunale (2 sfioratori
di piena e 1 terminale delle acque bianche) sono presenti 12 scarichi in Corpo
Idrico Superficiale e/o su Suolo.
La maggior parte degli scarichi avviene in due corpi recettori: rio Zender e rio
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 22
Vallone, che confluiscono entrambi nel torrente Dordo.
Ai fini della sostenibilità e del risparmio energetico, si propone di integrare il
Regolamento Edilizio con l’inserimento di criteri specifici sul contenimento dei
consumi idrici, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento Regionale n. 2 del 24/03/2006,
che prevedano specifiche norme che garantiscano per tutti i nuovi fabbricati (e
anche per gli interventi relativi al patrimonio edilizio esistente) criteri e sistemi di
progettazione e costruzione tali da:
9 introdurre la contabilizzazione individuale dell’impiego di acqua potabile, tale
da garantire che i costi per l’approvvigionamento idrico sostenuti dall’immobile
vengano ripartiti in base ai consumi reali effettuati da ogni singolo proprietario
o locatario, favorendo comportamenti corretti ed eventuali interventi di
razionalizzazione dei consumi.
9 razionalizzare i consumi idrici, per esempio, adottando sistemi di rubinetteria
dotati di limitatore di flusso, che permette di regolare il flusso dell’acqua in
funzione della necessità e della pressione e di diffusori per la miscelazione
dell’aria con l’acqua.
A tale scopo sono anche utilizzati limitatori di pressione collocati nelle tubazioni
d’entrata e rubinetti monocomando (nel caso di edifici non residenziali,
rubinetti con temporizzatore od elettronici).
9 ridurre il consumo di acqua potabile utilizzando, per esempio, dispositivi per la
regolazione del flusso di acqua dalle cassette di scarico dei gabinetti, in base
alle esigenze specifiche o alimentando le cassette di scarico dei WC con le
acque grigie provenienti dagli scarichi di lavatrici, vasche da bagno e docce,
previo apposito filtraggio, verso un serbatoio di accumulo idrico.
9 recuperare le acque meteoriche, raccolte dalle coperture e dai tetti degli
edifici e convogliate in un appositi serbatoi interrati per scopi irrigui e non
potabili.
2.3
RUMORE
Per inquinamento acustico si intende l'introduzione di rumore nell'ambiente
abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo e
alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli
ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o
dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime fruizioni degli ambienti
stessi.
Gli elementi principali che caratterizzano il territorio, soprattutto dal punto di vista
della presenza di sorgenti sonore, con influenza quindi sul clima acustico generale,
sono di seguito elencati e commentati:
ƒ Il sistema della Viabilità
Il sistema di distribuzione locale principale è basato su pochi assi, che si
innestano con la rete sovralocale solo verso ovest, data la barriera naturale
costituita dal fiume Brembo a est. Il sistema viario presente nel territorio
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 23
ƒ
ƒ
comunale di Filago influenza in maniera importante il clima acustico
riscontrabile nel territorio comunale, anche in corrispondenza di zone
residenziali.
Il rumore, infatti, imputabile al traffico o comunque ad una modalità d’uso
della strada da parte dei veicoli non adeguato al contesto urbano
attraversato, è segnalato come la causa principale che rende la piazza, la
zona industriale e il centro storico come luoghi sgradevoli.
Le zone ricadenti nel Parco del Basso Brembo
Tutto il territorio comunale costeggiante il fiume Bremo e il torrente Dordo risulta
inserito, dal punto di vista urbanistico, all’interno dell’omonimo Parco del Basso
Brembo: si tratta di una porzione di territorio di notevole valenza paesaggistica,
con scarsa presenza di zone residenziali, senz’altro meritevole di essere tutelata
anche dal punto di vista dell’inquinamento acustico.
Le zone industriali
Le attività produttive principali riscontrabili nel territorio comunale di Filago
sono ubicate lungo tutto il lato ovest del territorio comunale, dove lo strumento
urbanistico comunale vigente localizza idonee aree a destinazione produttiva.
Questa zona industriale risulta isolata dal centro abitato, cosicché anche la
presenza di insediamenti produttivi di notevole dimensione e complessità
tecnologica, con conseguente possibilità di emissioni sonore particolarmente
intense, non costituisce attualmente disturbo per le zone residenziali più
prossime, situate lungo Via delle industrie.
E’ importante sottolineare che la redazione del Piano di Classificazione Acustica e
del Regolamento Acustico si riferisce all’anno 1998: in questi nove anni sono
intercorse delle modifiche sostanziali nell’assetto urbanistico e programmatico del
comune. Considerando infine le scelte di pianificazione che saranno previste dal
nuovo Piano di Governo del Territorio, si raccomanda di provvedere
all’aggiornamento del Piano di Classificazione Acustica Comunale e del
Regolamento Acustico.
2.4
RADIAZIONI IONIZZANTI E NON IONIZZANTI
Il termine radiazioni viene abitualmente usato per descrivere fenomeni
apparentemente assai diversi, ma connessi con la propagazione di energia nello
spazio quali, ad esempio, l'emissione di luce da una lampada, di calore da una
fiamma, di particelle da una sorgente radioattiva, di raggi X.
Le radiazioni si distinguono in ionizzanti e non ionizzanti , in funzione della diversa
energia
ad
esse
associata.
La fonte principale d'esposizione della popolazione alle radiazioni ionizzanti é
quella derivante dal fondo naturale (radionuclidi naturali presenti nell'atmosfera e
sulla terra) e tra questi il contributo maggiore è dato dall’esposizione al radon negli
ambienti chiusi (radon indoor).
In Italia ancora non c'è una normativa per quanto riguarda il limite massimo di
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 24
concentrazione di radon all'interno delle abitazioni private. Si può fare riferimento
ai valori raccomandati dalla Comunità Europea di 200 Bq/m3 per le nuove
abitazioni e 400 Bq/m3 per quelle già esistenti.
Una normativa invece esiste per gli ambienti di lavoro (D. Lgs. n° 241, del
26/05/2000) che fissa un livello di riferimento di 500 Bq/m3.
Per le scuole non vi sono indicazioni ma si ritiene per il momento di poter assimilare
una scuola ad un ambiente di lavoro.
Il valore più alto registrato a Filago, espresso come media annua su singolo punto
di misura, risulta pari a 287 Bq/mc, con un valore di 407 Bq/mc sul secondo
semestre (fonte dei dati : Asl Bergamo).
Tale circostanza impone in ogni caso una attenzione particolare al fattore di
rischio specifico.
Allo scopo di minimizzare l’esposizione della popolazione al radon indoor, gli
accorgimenti ritenuti più efficaci, da applicare singolarmente o in combinazione
tra loro, sono:
• ventilazione naturale tramite formazione di vespaio aerato posto tra la
quota del piano più basso e le fondazioni, con una altezza minima di
aerazione di cm. 40 e sfogo oltre il tetto attraverso camini di ventilazione a
tenuta stagna;
• ventilazione meccanica controllata (VMC) con l’installazione di un sistema
centrale o locale di ventilazione forzata; depressurizzazione del vespaio o
delle fondazioni;
• drenaggio delle fondazioni a mezzo di materiale sciolto inerte e condotti
forati per l’allontanamento dell’eventuale gas presente nel terreno;
posizionamento di apposite guaine antiradon;
• sigillatura delle fonometrie per il passaggio di impianti, scarichi e
canalizzazioni, ovvero distribuzione degli stessi all’esterno della massa
muraria dell’edificio ovvero in intercapedini, ecc. .
Si sottolinea inoltre che la presenza di scale in una tessa unità immobiliare fra
seminterrato e piani superiori può convogliare il gas radon verso i piani superiori.
Con il termine elettrosmog si designa l’inquinamento derivante da radiazioni
elettromagnetiche non ionizzanti, quali quelle prodotte da stazioni radio base per
telefonia cellulare, emittenti radiofoniche, cavi elettrici percorsi da correnti
alternate di forte intensità, come gli elettrodotti della rete di distribuzione, ecc.
L’elettrosmog è una forma anomala di inquinamento ambientale, poiché non si
ha una vera e propria "immissione" di sostanze nell’ambiente: gli agenti fisici
implicati (campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici) sono presenti solo finché
le sorgenti che li hanno generati rimangono accese e non danno luogo a processi
di accumulo nell’ambiente.
Si tratta inoltre di un fenomeno localizzato in zone più o meno ampie nell’intorno
delle sorgenti, senza un’effettiva diffusione su scala territoriale.
Le principali sorgenti artificiali di campi elettromagnetici si distinguono in:
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 25
1) fonti che producono campi detti a bassa frequenza (0Hz - 100kHz): elettrodotti,
costituiti da linee elettriche ad altissima, alta, media e bassa tensione, centrali
di produzione di energia, stazioni e cabine di trasformazione dell’energia
elettrica, ecc.;
2) fonti che generano campi ad alta frequenza (100kHz - 300GHz): impianti per
radiotelecomunicazione, sistemi per diffusione radio e televisiva, impianti per la
telefonia cellulare o mobile o stazioni radio base, impianti di collegamento
radiofonico, televisivo e per telefonia mobile e fissa (ponti radio), radar.
1) Per quanto riguarda i campi elettromagnetici ad alta frequenza, considerando
la localizzazione e la potenza degli impianti sul territorio di Filago si ritiene che
questi non costituiscano un rischio di inquinamento elettromagnetico.
2) Per quanto riguarda i campi elettromagnetici a bassa frequenza, il territorio
comunale è attraversato da 6 elettrodotti a differente kv, dei quali due linee
elettriche attraversano il nucleo residenziale di Filago:
- Linea aerea TERNA 380 kV, che taglia l’ultima porzione del nucleo urbano, a
NE del territorio
- Linee aeree TERNA a 132 kV e a 220 kV, tangenti le ultime unità abitative a
sud di Filago.
La frazione di Marne non è interessata da alcun elettrodotto.
Terna ha effettuato la valutazione delle “distanze di prima approssimazione” DPA,
relative all’asse di percorrenza degli elettrodotti di sua competenza, secondo le
indicazioni fornite nei paragrafi 5.13 e 5.14 del DM29/05/08.
In seguito all’emergere di situazioni di non rispetto delle DPA per vicinanza di
edifici o luoghi destinati a permanenza non inferiore alle 4 ore, di nuova
progettazione,
sarà
compito
dell’amministrazione
comunale
valutare
l’opportunità di richiedere ai proprietari/gestori degli elettrodotti di eseguire il
calcolo mirato delle “fasce di rispetto” in corrispondenza delle specifiche
campate di linea interessate, determinate secondo le indicazioni del paragrafo
5.1 del DM 29/05/2008.
Si consiglia di prevedere, nel Regolamento Edilizio, la necessità di effettuare
specifiche indagini del sito da sommarsi alla normale prassi di conoscenza di un
luogo prima di intervenire progettualmente.
Tale indagine dovrebbe comprendere un’indagine geobiologica per il
rilevamento di
eventuali interferenze elettro-magnetiche indotte da
radiofrequenze e/o da alta e media tensione elettrica di rete, ovvero dalla
vicinanza con ripetitori radio-televisivi, di telefonia fissa o mobile o radar e linee
elettriche aeree o interrate, con la collaborazione del locale ufficio dell’ARPA,
ovvero ad opera di un professionista bioarchitetto in possesso di un attestato di
qualifica e dotato di idonea strumentazione.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 26
2.5
RIFIUTI
Il servizio di raccolta e trasporto RSU viene effettuato, con la modalità porta a
porta, dall’azienda EcoIsola S.p.A..
L’amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con l’azienda EcoIsola
S.p.A. per l’affidamento del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti,
spazzamento strade ed aree pubbliche, pulizia e svuotamento fosse biologiche e
gestione dell’isola ecologica comunale.
EcoIsola S.p.A. provvede periodicamente ad effettuare campagne di
informazione e sensibilizzazione sulle corrette modalità di separazione e
confezionamento delle varie tipologie di frazioni recuperabili. Qualora il materiale
esposto dagli utenti non sia conforme il medesimo non viene ritirato e l'operatore
lascia un biglietto che segnala la non conformità.
L'Azienda attua anche un servizio di raccolta porta a porta di rifiuti ingombranti, su
richiesta e a pagamento. Tale servizio è attivabile contattando gli incaricati
EcoIsola S.p.A. che assicurano il ritiro di rifiuti ingombranti entro 7 giorni (di
calendario) dalla segnalazione da parte dell'utente.
L’introduzione del sistema di conferimento domiciliare “porta a porta” ha
consentito di:
⇒ migliorare la raccolta differenziata;
⇒ favorire il raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata previsti dal
comma 1, articolo 205 del D.Lgs. 152/2006:
- 45% entro il 31/12/2008;
- 65% entro il 31/12/2012;
⇒ abbattere i costi del servizio.
EcoIsola S.p.A gestisce anche la stazione ecologica comunale (centro di raccolta
comunale), localizzata in via Fermi, e autorizzata con Autorizzazione Provinciale n.
1494 del 30 maggio 2003.
Il centro di raccolta è dotato di:
ƒ idonea impermeabilizzazione delle superfici di movimentazione e
stoccaggio;
ƒ idonea copertura dei contenitori per la raccolta dei rifiuti pericolosi.
All’esterno dell’area è presente un’idonea cartellonistica che evidenzia le
caratteristiche del centro di raccolta e gli orari di apertura. Per facilitare il
conferimento corretto dei rifiuti da parte delle utenze all’interno del Centro di
Raccolta è indicata e specificata la destinazione di ogni singola tipologia di rifiuti.
I rifiuti totali prodotti nel territorio comunale di Filago dal 2005 al 2008 sono
aumentati del 15.6 % passando da 1.148.696 kg a 1.361.462 kg; si registra però un
contestuale aumento dell’13,6% della frazione differenziata che passa da 593.716
kg nel 2005 a 687.412 kg nel 2008. La frazione RSU indifferenziata ha registrato un
incremento pari al 13.92 % passando da 379.60 kg nel 2005 a 441.060 kg nel 2008.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 27
Per quanto riguarda la produzione procapite di rifiuti è possibile notare come la
produzione procapite di rifiuti indifferenziati, dal 2005 al 2008, si sia leggermente
ridotta passando da 0,516 kg/ab*g a 0,498 kg/ab*g, mentre si registra un sensibile
aumento dell’7,7% nella produzione procapite di rifiuti differenziati, che passa da
0,552 kg/ab*g a 0,594 kg/ab*g .
La percentuale di raccolta differenziata si è mantenuta pressoché costante
passando dal 51,69 % nel 2005 al 50,49% nel 2008. Il comune di Filago ha quindi già
ampiamente superato l’obiettivo di raccolta differenziata previsto:
ƒ dal comma 1, articolo 205 del D.Lgs. 152/2006 (45% entro il 31/12/2008, 65%
entro il 31/12/2012);
ƒ dall’art. 1, comma 1108 della Legge Finanziaria 2007 - Legge 27/12/2006 n.
296 (40% al 31/12/2007, 50% al 31/12/2009 e 60% al 31/12/2011).
Tra le frazioni raccolte in maniera differenziata prevalgono carta e cartone (26.7%
nel 2008), scarti vegetali (19.8% nel 2008), FORSU (17.9% nel 2008).
2.6
ENERGIA
I dati relativi all’energia consumata e prodotta sul territorio, possono essere
suddivisi nei seguenti macro temi: consumo di energia termica, consumo di
energia elettrica, produzione di energia.
I consumi di energia (termica ed elettrica) rappresentano un utile indicatore per
indirizzare le politiche amministrative in materia di ambiente al fine di:
- promuovere e incentivare il risparmio energetico;
- limitare le emissioni di inquinanti in atmosfera.
Il comune di Filago è servito da una rete di metanodotto, la cui proprietà e
gestione è in capo alla Thuga Orobica Srl.
Si è ancora in attesa di ricevere da parte di Thuga Orobica Srl i dati relativi alla
rete di metanodotto presente sul territorio e ai volumi di gas metano vettoriato sul
territorio comunale.
Per quanto riguarda l’energia elettrica vettoriata sul territorio comunale, il gestore
maggiormente presente sul territorio comunale è attualmente Enel Servizio
Elettrico S.p.A..
Si è ancora in attesa di ricevere da parte di Enel il dato relativo all’Energia Elettrica
vettoriata sul territorio comunale.
Nel comune di Filago si registra la presenza di impianti fotovoltaici installati su tutti
gli edifici di proprietà comunale, secondo quanto indicato dall’Ufficio Tecnico
Comunale.
L'iniziativa per favorire l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti degli edifici
pubblici è stata promossa da Agenda21 Isola Dalmine-Zingonia.
Con questa iniziativa i Comuni partecipanti contribuiscono alla produzione di
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 28
energia pulita e ottengono un consistente beneficio economico.
Dieci sono i Comuni aderenti all'iniziativa: Boltiere, Filago, Dalmine, Lallio, Madone,
Osio Sopra, Solza, Verdello, Verdellino e Villa d'Adda.
L’iniziativa prevede la realizzazione sugli edifici comunali di una rete di impianti
fotovoltaici per produrre energia elettrica da consumare localmente ed
eventualmente immettere gli eccessi nella rete elettrica nazionale, secondo le
disposizioni del Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19.02.2007 (il
cosiddetto Decreto Bersani, "Conto Energia").
Nel comune di Filago si registra la presenza 7 impianti fotovoltaici installati per uso
privato, per una potenza totale di 33,1 kW, secondo quanto riportato dall’Atlante
degli impianti fotovoltaici ALTASOLE (aggiornamento novembre 2009).
L’Amministrazione ha provveduto a pubblicare sul sito dl comune dei Consigli utili
al cittadino per il risparmio energetico suggeriti da Agenda 21 Isola Bergamasca
Dalmine-Zingonia e visibili su sito del Comune stesso.
Come ulteriore passo verso la sostenibilità e il risparmio energetico, si propone di
integrare il Regolamento Edilizio con l’inserimento di criteri di sostenibilità, di
efficienza energetica delle costruzioni e di risparmio energetico favorevoli alla
riduzione delle emissioni climateranti in atmosfera.
Si propone, pertanto, ai fini della riduzione delle emissioni di CO2 e di altre sostanze
inquinanti, climalteranti e/o nocive nell‘ambiente, oltre che per ridurre i costi di
esercizio:
9 l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per soddisfare il fabbisogno energetico
negli edifici di proprietà privata, pubblica o adibiti ad uso pubblico, per la
produzione di acqua calda ad uso sanitario eventualmente, in abbinamento al
sistema di riscaldamento e/o di condizionamento;
9 l’adozione di criteri costruttivi di bioedilizia al fine di realizzare costruzioni a
basso impatto ambientale, con una particolare attenzione alla salute degli
abitanti, attraverso un uso cosciente di materiali naturali e di origine ani
naturale;
9 l’utilizzo di materiali di produzione locale, dove è possibile reperirli con facilità,
al fine di incentivare il recupero e la salvaguardia di un mercato legato alla
tradizione produttiva locale;
9 la previsione di incentivi di carattere volumetrico/economico per gli edifici in
classe energetica “A” e “Aplus”.
2.7
MOBILITÀ
Il Comune di Filago, in quanto avente popolazione inferiore ai 30.000 abitanti e
non compreso nell'elenco integrativo redatto dalla Regione Lombardia, non
sarebbe tenuto a dotarsi di un Piano Urbano del Traffico, redatto ai sensi della
corrente normativa (in particolare alle direttive emanate dal Ministero dei Lavori
Pubblici), ma l'esigenza di disporre di un solido quadro interpretativo e previsivo ha
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 29
spinto l’Amministrazione Comunale a commissionare nel 2008 uno Studio di Settore
sul Traffico e Mobilità.
Tale studio è stato finalizzato all’individuazione ed all’analisi delle problematiche
connesse alla viabilità ed alla mobilità in generale relative all’ambito territoriale
del comune di Filago.
I risultati di tale indagine sono stati raccolti in un Piano del traffico che ha incluso in
un solo strumento più livelli di pianificazione, pervenendo alla definizione di schemi
dettagliati di intervento, direttamente trasferibili alla fase di progettazione
preliminare.
Le infrastrutture extraurbane principali che interessano il Comune di Filago sono la
S.P. n. 155, la S.P. n. 183 (via delle Industrie) e a sud l’autostrada A4, il cui casello
più vicino dista poche centinaia di metri.
Una componente di traffico di attraversamento rimane sul vecchio tracciato
provinciale come alternativa di by-pass rispetto all’itinerario esterno, molto
trafficato. Questo traffico di attraversamento è da ritenersi marginale, per quanto
comunque da disincentivare, assumendo ancora qualche rilevanza solo quando
l’itinerario esterno è congestionato.
Il percorso della Via delle Industrie che dal casello di Capriate, muovendosi verso
Nord, attraversa l’intero territorio di Filago e che, oltre alla funzione propria della
Strada Provinciale, svolge anche una funzione di asse di supporto e di accesso
agli insediamenti produttivi presenti nel territorio, a cominciare dall’”insediamento
Bayer”, a Sud e, successivamente, verso Nord, a partire dall’area “Uvigal”,
attraversa, fino al confine Nord del Comune, l’ampio compendio degli
insediamenti produttivi posti ad Est ed Ovest del tracciato. A questo asse si
aggiungerà nel medio periodo il tracciato dell’autostrada Pedemontana che
lambisce, e a volte interessa, le aree di confine poste ad Ovest, interessando più
direttamente il territorio di Filago nell’ultimo tratto Sud-Ovest per superare
l’autostrada A4 e raggiungere il casello di Osio Sotto.
Quest’ultima infrastruttura incide comunque significativamente sul territorio non
tanto per i flussi di traffico presenti al suo interno, quanto per il sistema complessivo
e complesso delle opere complementari di connessione con la viabilità ordinaria,
soprattutto all’interno degli ambiti produttivi.
La Pedemontana e l’autostrada A4 potranno comunque generare nuovi flussi di
mobilità sulla viabilità ordinaria soprattutto per la presenza dell’ampio sistema
degli insediamenti produttivi di Filago e Madone, già individuati come continuum
urbanizzato produttivo di valenza sovracomunale dal PTCP della Provincia di
Bergamo.
Il Comune si è sviluppato intorno a due nuclei urbani: quello di Filago e quello di
Marne ed intorno alla strada che procede da sud a nord, e che sin dai tempi
antichi recava a Madone e Ponte San Pietro, correndo parallelamente al Brembo.
Lungo tale asse sono sorti gli edifici e le funzioni di maggior importanza per il paese
(la parrocchiale, dedicata a S. Maria Assunta e a S. Rocco, Palazzo Agliardi, ora
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 30
sede municipale, le scuole).
La struttura viaria urbana di Filago è basata fondamentalmente sull’asse storico
della ex S.P. 156, ora asse delle vie IV novembre, Don Belli, Alessandro Manzoni.
Il sistema di distribuzione locale principale è quindi basato su pochi assi, che si
innestano con la rete sovralocale solo verso ovest, data la barriera naturale
costituita dal fiume Brembo a est.
A queste si potrebbe aggiungere la via Fermi nel tratto sud, che si innesta sulla S.P.
183 nella zona industriale, via attualmente chiusa per evitare itinerari di
attraversamento attestati su un’intersezione con la strada provinciale attualmente
pericolosa.
Il sistema di distribuzione locale secondaria si appoggia su poche strade, che
servono la distribuzione ai quartieri principali.
Il Comune di Filago è servito da una sola linea del trasporto pubblico regionale, la
E77 Bergamo – Ponte S. Pietro – Trezzo, gestita dalla Bergamo Trasporti Sud.
La linea ha una sola fermata in piazza Dante.
Per quanto riguarda l’attrezzatura delle fermate degli autobus, essa si limita alla
sola palina collocata a bordo strada, mancando fermate attrezzate per la sosta
sia delle persone che delle biciclette.
Sia per quanto riguarda la linea ferroviaria che per la linea autostradale il
problema maggiore si individua nello scambio modale, necessario per arrivare
alla fermata dell’autostradale di Capriate e alla stazione del treno di Ponte o di
Terno. Le due fermate sono infatti raggiungibili principalmente con mezzi propri, e
le carenza di parcheggio, non solo per le due ruote (motorizzate o meno) ma
anche per le auto, costituiscono il principale deterrente all’uso del mezzo
pubblico. Pertanto i collegamenti con i principali poli attrattori extraurbani
(Bergamo, Dalmine, l’area milanese) si effettuano tramite scambi modali
difficoltosi. Ne consegue che il mezzo privato rimane ancora la scelta più veloce
per recarsi a Bergamo o in altri poli d’interesse.
Il territorio verrà attraversato da un doppio sistema di assi ferroviari, il primo
costituito dal tracciato della Gronda Nord-Est (tratto Carnate-Filago-DalmineLevate-Verdello), il cui corridoio di tutela, fino alla realizzazione dell’opera è
previsto di larghezza pari a m 100 (m 50 dall’asse del tracciato). Tale corridoio
attraversa orizzontalmente il territorio di Filago nella sua parte mediana utilizzando
un varco ancora presente all’interno del continuum degli insediamenti produttivi
e, di lì, spostandosi verso Est, lambisce la parte meridionale dell’edificato di Filago,
per proseguire al di là del Brembo verso Osio Sotto. Questo tracciato assume un
significato particolarmente importante all’interno del sistema ferroviario regionale
e nazionale (Gronda Nord).
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 31
Quest’ultima asta ferroviaria percorre la quasi totalità del territorio in prossimità del
confine Ovest per dirigersi, nel tratto finale, verso Est, attraversando la Via Delle
Industrie e da lì scendendo fino alla testata nord dell’insediamento Bayer.
L’infrastruttura ferroviaria ha tuttavia un’importanza, se pur di un certo significato,
di carattere fortemente locale, connessa alla capacità produttiva e al fabbisogno
di trasporto merci generati dalla progressiva strutturazione verso Sud del sistema
produttivo.
Le prospettive della sua realizzazione hanno tuttavia una proiezione di lungo
periodo e, per altri versi una realizzabilità non più così certa come al momento
della prima predisposizione delle ipotesi di tracciato.
Ciò in quanto sono oggi presenti due elementi di non secondario momento, quali
l’ormai prossima realizzazione della Pedemontana e della sua connessione a Sud
con la Bre.Be.Mi., che potrebbe in parte diminuire l’entità della domanda di
trasporto su ferro, nonché la presenza di una modificazione strutturale delle attività
produttive che potrebbe evolversi verso sistemi produttivi con minore generazione
di merci necessitanti dei sistemi di trasporto tradizionali.
Resta comunque intendimento dell’Amministrazione di salvaguardare il tracciato
e di riconfermare, anche in linea generale, l’opportunità e la necessità del
progressivo spostamento, del sistema di trasporto merci, dall’utilizzazione del
trasporto su gomma a quello del trasporto su ferro.
I dati relativi ai flussi di traffico costituiscono informazioni essenziali nella valutazione
degli interventi manutentivi, di adeguamento o sviluppo della rete infrastrutturale,
oltre che nella valutazione dell’opportunità di iniziative di carattere amministrativo.
Dai risultati delle campagne di indagine svolte, rappresentate graficamente
nell’immagine seguente, emerge che la maggior parte degli spostamenti
giornalieri generati da Filago sono a corto raggio, cioè hanno come destinazione
l’isola bergamasca e quindi i Comuni limitrofi.
Bergamo città attrae una discreta quota di transiti, mentre si segnala che la
provincia di Milano attrae poco meno della metà degli spostamenti attratti dalla
provincia di Bergamo.
Per quanto attiene agli spostamenti attratti da Filago, la grande maggioranza
provengono dalle aree limitrofe, isola bergamasca, una certa quota dalla
provincia di Bergamo.
Tali risultati confermano l’analisi effettuata sulle carenze del trasporto pubblico.
La principale criticità, per quanto riguarda le infrastrutture stradali, è legata ad
uno sviluppo della rete urbana che ha ricalcato i tracciati storici nella maggior
parte dei casi senza adeguarne le sezioni, con il risultato che la maggior parte
delle strade si presenta di sezione limitata e senza nessuna attrezzatura per la
pedonalità. Lo sviluppo edilizio si è sovrapposto alla rete esistente aggiungendo
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 32
pezzi di strada di adduzione ai lotti, lotti che si sono poi negli anni sviluppati,
magari anche di poco, con la conseguenza che molte strade, oltre ad essere
strette, sono anche a fondo chiuso.
Le principali strategie proposte per il governo della mobilità nel Piano sopracitato
sono:
- definire una classificazione funzionale della rete stradale;
- individuare una classificazione della rete ciclopedonale e una maglia
prioritaria di percorsi;
- individuare gli elementi di qualità del tessuto urbano e definirne i gradi di
accessibilità;
- definire le modalità d’uso degli spazi pubblici e i gradi di accessibilità da
parte dei diversi utenti della strada;
- individuare gli ambiti da rifunzionalizzare (intersezioni, tratti di strada).
Nelle tavole progettuali E3 (infrastrutture per la mobilità) del PTCP si possono
rilevare le previsioni della Provincia circa l’assetto delle infrastrutture esistenti e di
progetto per il territorio di Filago.
Oltre alla riconferma come infrastrutture di rete secondaria della S.P. 155, della S.P.
183 e ovviamente dell’A4 come infrastruttura autostradale, il progetto di PTCP
prevede tre novità rilevanti con l’individuazione di:
1) un nuovo asse autostradale, al confine ovest del territorio comunale, che
collegherà l’autostrada A4 verso ovest con la Provincia di Milano
(“Pedemontana”);
2) la dorsale stradale e ferroviaria dell’Isola, al servizio degli insediamenti
industriali dell’isola bergamasca.
3) una rete ferroviaria che diramandosi dall’attuale rete Bergamo-Treviglio andrà
sempre verso ovest in provincia di Milano (“Gronda Nord - Est ferroviaria”);
La rete della percorribilità pedonale e ciclabile del territorio, lunga
complessivamente 6,7 km, è molto frammentaria, nonostante nel corso degli ultimi
anni l’amministrazione comunale abbia speso energie e risorse per il recupero
all’uso ciclopedonale di molti tracciati, sia storici che di nuova realizzazione.
Per quanto riguarda la percorribilità pedonale si evidenzia la diffusa mancanza di
marciapiedi o di percorsi pedonali, mancanza dovuta alla sezione ridotta delle
carreggiate. Questa carenza è tuttavia mitigata dallo sforzo di proteggere e
mettere in sicurezza i principali percorsi pedonali, spesso anche solo con il
posizionamento di barriere parapedoni. Anche la realizzazione di attraversamenti
rialzati ha contribuito a migliorare la sicurezza dei principali percorsi, come per
esempio quelli casa-scuola.
Per quanto attiene la rete della percorribilità ciclabile, sono in programmazione
alcuni importanti interventi di completamento di una rete che serve non solo il
centro abitato ma anche di collegamento con l’esterno (con gli altri comuni, con
il parco del Brembo).
Nell’ambito della realizzazione dell’Autostrada Pedemontana sono previste misure
compensative specifiche mediante la realizzazione di due assi ciclabili che
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 33
attraversano la piana agricola tra Capriate San Gervasio, Brembate e Filago,
collegandosi al tracciato della Greenway.
Il tracciato, dopo avere attraversato la piana dell’isola utilizzando vicinali esistenti il
percorso torna ad essere in adiacenza all’autostrada e al tracciato della nuova
gronda merci ferroviaria in comune
di Filago. In corrispondenza del nuovo svincolo di Filago la greenway interseca le
nuove opere con manufatti di sottopasso e si appoggia al dislivello orografico
della prima terrazza del Brembo per poi discendere verso la piana di Marne
(frazione del comune di Filago). Attraversate le aree a margine delle aree
industriali Bayer, si innesta sulla ciclabilità esistente e di progetto del Parco del
Brembo. La greenway si conclude attestandosi nel bosco dell’Itala in comune di
Osio sotto, proseguendo nella forma di un percorso ciclabile urbano prossimo alla
viabilità nei comuni di Boltiere e Osio sotto per dare accesso all’ospedale di
Zingonia
2.8
TURISMO/STRUTTURE RICETTIVE
Secondo quanto comunicato dall’Ufficio Turismo della Provincia di Bergamo, nel
comune di Filago non sono presenti strutture ricettive.
2.9
AMIANTO
Secondo quanto comunicato dall’Amministrazione, negli immobili comunali di
Filago sono presenti coperture contenenti amianto sui seguenti edifici:
• edificio del consorzio ATS, in Via S. M. Assunta, 5;
• ex scuola materna (edificio attualmente inutilizzato), sito in via
Locatelli.
Di entrambi gli edifici, però, è stata prevista la ristrutturazione nel Programma
Triennale Opere Pubbliche 2010/2012, durante la quale i manufatti contenenti
amianto verranno rimossi e smaltiti secondo quanto previsto dalla normativa
vigente.
Per quanto riguarda la presenza di amianto a livello territoriale, secondo quanto
riferito dall’Ufficio Tecnico di Filago, eventuali coperture in amianto rappresentano
episodi edilizi di limitata estensione.
Il Comune di Filago, con delibera del Consiglio Comunale n. 82 del 23.07.2009, ha
stanziato dei contributi volti allo smaltimento di materiali in fibrocemento
contenente amianto, per promuovere la rimozione e lo smaltimento di tali
materiali presenti in strutture edilizie di proprietà privata, al fine di migliorare il
risanamento e la salvaguardia dell'ambiente e di garantire la tutela della salute
pubblica.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 34
2.10 ATTIVITÀ ANTROPICHE CON POTENZIALI IMPATTI SULL’AMBIENTE
Secondo le informazioni fornite dalla Provincia di Bergamo, sul territorio comunale
in esame non sono presenti siti contaminati.
Sul territorio comunale di Filago è presente un’unica ex discarica di Rifiuti Solidi
Urbani, gestita dal consorzio ATS. L’ex discarica, ora in post-gestione, occupa una
superficie di 100.930 mq che ricadono parzialmente all’interno di Filago (al confine
nord-ovest del territorio comunale) e parzialmente nei territori comunali di Madone
e Bottanuco.
Sul territorio di Filago sono presenti diversi impianti che trattano rifiuti:
Impianto
BAYER CROPSCIENCE SRL
BAYER MATERIALSCIENCE
SRL
PROSIMET SPA
PREFORMATI BCM SRL
DSM COMPOSITE RESINS
ITALIA SRL
ECOLOMBARDIA 4
Attività
Stoccaggio conto proprio
Stoccaggio conto proprio
Recupero
Recupero inerti
All’interno dell’are attività di
smaltimento rifiuti in contro proprio
mediante incenerimento
impianto di termovalorizzazione di
rifiuti liquidi e solidi pericolosi e non
pericolosi
Tipo di autorizzazione
Autorizzazione ai sensi
degli artt. 208/210 del D.
Lgs. 152/06
Autorizzazione in
procedura semplificata
ai sensi dell’art. 216 del
D. Lgs. 152/06
Decreto AIA regionale
n.11221 del 08/10/07
Decreto AIA regionale
n.9235 del 20/08/07
Nel territorio comunale di Filago non sono presenti cave attive o esaurite.
Secondo quanto riportato nell’elaborato tecnico ERIR del Comune di Filago e nel
Piano di Emergenza Provinciale per il Rischio Industriale (aggiornato al 2011), sul
territorio comunale di Filago sono presenti diverse aziende a Rischio di Incidente
Rilevante.
L’elenco degli stabilimenti a Rischio d’Incidente Rilevante di cui all’art. 8 del D.Lgs.
334/99 e s.m.i. indica per Filago le seguenti attività:
1. GIOVANNI BOZZETTO (ausiliari per la chimica);
2. FAR FABBRICA ADESIVI RESINE (ausiliari per la chimica);
3. SYNTHOMER (polimeri e plastiche);
4. PEMCO EMAILS (ausiliari per la chimica);
5. BAYER CROPSCIENCE (farmaceutici i fitofarmaci);
6. DSM COMPOSITE RESINS ITALIA (polimeri e plastiche);
7. FARCOLL FABBRICA RESINE COLLANTI (ausiliari per la chimica);
8. F.LLI RENZI LOGISTICA (depositi non meglio identificati).
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 35
(Fonte: D.G. Ambiente, Energia e Reti – Struttura Attività Produttive e Rischio
Industriale – aggiornamento marzo 2012 – Regione Lombardia)
Il polo produttivo BAYER nato agli inizi degli anni’60 con l’impianto di produzione
smalti, si è sviluppato fino all’assetto attuale con la realizzazione di numerosi altri
impianti.
Si estende su una superficie di oltre 700.000 mq ed è uno dei più importanti
impianti chimico-industriali italiani.
Nel polo produttivo Bayer di Filago attualmente lavorano 523 persone, con
impianti che funzionano a ciclo continuo o a doppio turno ed operano
attualmente 6 società:
- Bayer S.p.A., l’impianto produce bombolette aerosol (insetticidi, insetto
repellenti, prodotti per la cura e la pulizie delle piante) destinate
prevalentemente all’uso civile;
- Bayer Material Science S.r.l., l’impianto produce polimeri e plastiche ad
elevate performance;
- BAYER CROPSCIENCE S.R.L., produce e confeziona agro farmaci (acaricidi;
insetticidi; fungicidi sia in polvere, sia in fase liquida), fertilizzanti e prodotti
per l’igiene ambientale, formulati a partire da principi attivi, inerti,
disperdenti, tensioattivi, oli minerali, solventi organici, Sali inorganici ed
acqua.
La politica societaria mira ad essere riconosciuta come industria QHSE
leader nella protezione delle colture, nelle bioscienze e nelle scienze
ambientali, fornendo soluzioni innovative che vanno incontro alle esigenze
dei clienti, in linea con i principi globali della cura responsabile e dello
sviluppo sostenibile;
- LANXESS S.r.l., l’impianto produce materie plastiche high-tech, gomma e
prodotti chimici;
- Polymer Latex S.r.l., l’impianto produce lattici di gomma;
- PEMCO EMAILS S.r.l., l’impianto produce smalti porcellanati, coloranti
inorganici, paste per serigrafia, (Vitromail).
Lo stabilimento GIOVANNI BOZZETTO S.p.A.: l’attività consiste nella produzione e
relativa commercializzazione di ausiliari chimici per l’industria tessile, per la
formulazione di superfluidificanti per malte e calcestruzzo, disperdenti/sequestranti
per la detergenza e il condizionamento acque.
Lo stabilimento F.A.R. S.p.A. - FARCOLL S.r.l.: i due impianti producono adesivi e
resine ad uso industriale. La FARCOLL S.r.l. opera nello stabilimento della F.A.R.
S.p.A. ed è specializzata al settore dei pannelli truciolati e dei compensati. L’area
totale dello stabilimento F.A.R. S.p.A. copre una superficie di circa 80.000 mq.
L’azienda è una delle più importanti realtà nel panorama della chimica italiana e
oggi occupa 140 dipendenti a Filago, mentre gli altri 30 dipendenti sono impiegati
nella sede direzionale di Cologno Monzese (Mi).
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 36
L’impianto SYNTHOMER, produce adesivi e plastiche. E’ uno dei principali fornitori
mondiali di lattici e speciali polimeri in emulsione a sostenere posizioni di leadership
in molti segmenti di mercato tra cui i rivestimenti, la costruzione, il tessile, carta e
guanti di lattice sintetico. L’azienda ha sede a Harlow, nel Regno Unito.
L’impianto DSM COMPOSITE RESINS ITALIA S.r.l. si occupa di vari settori, quali:
nutrizione e salute; auto motive/mezzi di trasporto; edilizia e costruzioni; protezione
delle colture; electrical & electron ics; energia; alimenti, bevande e integratori
alimentari; arredamento; abbigliamento per antinfortunistica e attrezzature per la
sicurezza; corde, linee e reti di pesca; polimeri innovativi e rivestimenti; packaging
e arti grafiche; resini per l’uso delle vernici per usi decorativi e speciali vernici;
cosmetici per la cura della persona; fibre, materie plastiche e resine per lo sport;
prodotti farmaceutici; tessile e abbigliamento.
L’attività F.LLI RENZI LOGISTICA si occupa di logistica, in particolare, è proprietaria
di depositi non meglio identificati.
Di tali aziende è dato specificamente conto nella relazione del Documento di
Scoping della V.A.S., al quale si rimanda.
Il Comune di Filago, nel luglio 2005 ha redatto, ai sensi del D.M. 9 maggio 2001, la
“pianificazione urbanistica e territoriale”, in prossimità degli stabilimenti a Rischio
d’Incidente Rilevante, effettuando una valutazione di compatibilità territoriale,
ambientale e programmatica delle aziende R.I.R..
La valutazione della vulnerabilità del territorio attorno agli stabilimenti presenti a
Filago è stata effettuata mediante la categorizzazione delle aree circostanti in
base al valore dell’indice di edificazione e all’individuazione degli specifici
elementi vulnerabili di natura puntuale in esse presenti.
La Provincia di Bergamo ha predisposto un Piano di Settore per la disciplina degli
stabilimenti a Rischio d’Incidente Rilevante.
Con questo Piano di Settore la Provincia intende integrare i propri indirizzi di
pianificazione d’area vasta per l’assetto del territorio, in coerenza con le
disposizioni legislative in materia urbanistico-territoriale e di gestione del Rischio di
Incidenti industriali Rilevanti.
Attualmente il Consorzio ATS ha recentemente instaurato un Tavolo di Lavoro con
le aziende a rischio d'incidente rilevante presenti nel Comune di Filago al fine di
creare un database informativo e costantemente aggiornato; tale database, su
base GIS, è in via di costruzione.
I dati inerenti gli areali di danno, ai sensi del D.Lgs. 334/1999 e s.m.i. e del D.M. 9
maggio 2001 n.151, derivano dai rapporti di Sicurezza delle aziende a rischio
d'incidente rilevante e dal Piano di Emergenza Provinciale, quest'ultimo di
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 37
competenza di Prefettura di Bergamo e Provincia di Bergamo ed attualmente in
via di aggiornamento.
Nota:
Per quanto riguarda il progetto definitivo della Pedemontana Lombarda tratta D
all'interno del Polo Bayer, a seguito dell’interrogazione parlamentare relativa
all’attraversamento del Polo Bayer, presentata da Giorgio Jannone martedì 9
giugno 2009, seduta n.184, il Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti ha risposto,
con atto scritto pubblicato lunedì 14 settembre 2009 nell'allegato B della seduta n.
213, che:
“L'attraversamento dell'autostrada è previsto in viadotto anziché in galleria
artificiale. Tale scelta, concordata nella seduta del Collegio di vigilanza del
27/11/08, è stata dettata dalla necessità di non interferire con lo stabilimento
Bayer in fase di cantierizzazione. Sottopassare l'autostrada A4, nel frattempo
potenziata a quattro corsie per senso di marcia, renderebbe, infatti, necessario
deviare attraverso un flesso provvisorio il traffico della stessa per non interromperla
e limitarne la capacità; il flesso dovrebbe essere realizzato a nord della A4, proprio
nelle aree Bayer, perché a sud nel frattempo si dovrebbero realizzare gli svincoli
della Pedemontana. Ciò potrebbe comportare rischi per lo stabilimento Bayer.
Inoltre è stato deciso di istituire un gruppo tecnico di lavoro per l'analisi dei rischi
che coinvolga tutte le strutture tecniche competenti sotto la supervisione della
regione Lombardia. “
Nel territorio comunale di Filago non sono presenti attività classificate come
Aziende Insalubri.
Nel territorio comunale di Filago sono presenti complessivamente 28 allevamenti
zootecnici, molti dei quali di dimensioni modeste.
Nel territorio comunale di Filago sono presenti complessivamente 32 aziende
agricole.
Sul territorio comunale di Filago è presente un unico distributore di carburante, in
Via delle Industrie 22.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 38
3 SINTESI DELLO STATO ATTUALE: PRINCIPALI CRITICITÀ E SENSIBILITÀ
AMBIENTALI
In generale il territorio comunale di Filago presenta alcune emergenze ambientali
direttamente ricollegabili ad attività antropiche presenti sul proprio territorio
comunale come il rischio chimico legato alla presenza di aziende RIR nel comune.
Il comune di Filago è interessato anche da interventi di carattere sovraordinato
quale ad esempio la realizzazione dell’Autostrada Pedemontana e della Gronda
Nord - Est Ferroviari.
Complessivamente è possibile affermare che il comune è caratterizzato da uno
stato ambientale discreto.
E’ tuttavia possibile mettere in evidenza alcuni elementi di criticità e sensibilità
ambientale, emersi dall’analisi delle matrici ambientali e degli elementi di
pressione antropica del territorio in esame, che dovranno essere tenuti in
considerazione nella definizione delle strategie del Documento di Piano.
Nel presente paragrafo viene presentata una valutazione del contesto
ambientale del comune di Filago nella quale vengono evidenziati gli elementi che
costituiscono una criticità ambientale, sia perché rappresentano una passività per
il territorio sia per le caratteristiche intrinseche che possono produrre ricadute sulle
matrici ambientali.
Per una comprensione immediata della qualità ambientale territorio in esame,
viene fornita una chiave di lettura che fornisce, per ogni sistema ambientale
analizzato, un giudizio sintetico sul relativo livello di criticità.
Vengono inoltre evidenziati gli elementi di sensibilità ambientale del territorio di
Filago, elementi da preservare ed eventualmente sfruttare per le loro potenzialità.
Si tratta infatti di elementi fisici e del paesaggio naturale e antropico e di
caratteristiche intrinseche del territorio che necessitano di una particolare
attenzione in fase di pianificazione del territorio, in quanto azioni che vanno ad
interferire con questi elementi possono dare luogo a impatti negativi sul territorio.
SITUAZIONE NON CRITICA
SITUAZIONE DI MEDIA CRITICITA’
SITUAZIONE CRITICA
Aspetto da tenere sotto controllo/da
tutelare nella fase di definizione delle scelte
di piano
Criticità derivante da scelte di carattere
sovraordinato
Le informazioni disponibili non sono sufficienti
SENSIBILITA’ AMBIENTALE
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
9
÷
±
!
E
V
S
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 39
Tabella 1: Chiave di lettura dei Sistemi Ambientali
Sistema
Ambientale
Aria
Descrizione Aspetto
sottoposto a valutazione
Parametri inquinanti
Biossido di Azoto
misurati presso la
NO2
centralina fissa di
Biossido di Zolfo SO2
rilevamento ARPA nel
PM10
comune di Filago
Biossido di Zolfo
Campagna di misura (SO2)
di
mobile effettuata da Monossido
Carbonio (CO)
ARPA nel periodo
Ossidi di Azoto (NO
- 16 febbraio /20
e NO2)
marzo 2005 nel
Particolato
Fine
comune di Filago
(PM10)
e nel periodo
Totali
- 10 dicembre 2008 /06 Polveri
Sospese (PTS)
gennaio 2009 nel
comune di Filago
Ozono (O3)
Benzene, Toulene,
Xilene
Inventario Regionale Emissioni in Atmosfera
ARPA Lombardia – INEMAR
Impianti termici ad uso civile
Acqua
Vincolo di Polizia Idraulica
Fasce fluviali PAI
Qualità delle acque superficiali –Brembo
Qualità delle acque superficiali –Dordo
Qualità delle acque superficiali – Reticolo
idrico minore
Qualità delle acque sotterranee
Vulnerabilità da nitrati
Vincolo idrogeologico
Prelievo, trattamento e distribuzione idrica
tramite Acquedotto Comunale
Potabilità acque ad uso idropotabile
(Fontana cimiteriale Marne, Fontana
cimiteriale Filago, Fontana davanti al
Municipio)
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Giudizio
9
9
±
9
9
9
±
9
9
9
±
V
V
!
9
±
V
9
PROBLEMATICA
FREON RISOLTA
9
9
9
9
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 40
Sistema
Ambientale
Descrizione Aspetto
sottoposto a valutazione
Rete fognaria e depurazione
!
9
±!
9!
9
Scarichi privati in corpo idrico superficiale e
suolo
÷
Vincolo aree di captazione idropotabile
Consumi idrici ad uso idropotabile
Fabbisogno idropotabile
Prelievi idrici privati
Sistemi di contenimento dei consumi idrici
!
Uso del suolo naturale e urbanizzato - DUSAF
÷
Suolo e Sottosuolo
Vincolo cimiteriale
Classi di fattibilità geologica
Aree naturali protette (PLIS del Basso
Brembo)
Ambiti ed elementi di rilevanza paesistica
Aspetti naturalistici
Elementi di valore storico - architettonico
Elementi di tutela paesistico ambientale
(Aree vincolate ai sensi del D. Lgs. 42/2004)
Rete Ecologica Regionale
Assetto demografico e
salute umana
Assetto demografico
Salute umana
Inquinamento acustico
Rumore
Radiazioni ionizzanti e non
ionizzanti
Rifiuti
Piano di classificazione acustica del territorio
comunale
RADON Indoor
Campi elettromagnetici ad alta frequenza:
impianti per la radiotelecomunicazione
Campi elettromagnetici a bassa frequenza:
elettrodotti
Produzione rifiuti sul territorio comunale e
Percentuale di Raccolta Differenziata
Centro di raccolta comunale
Energia
Giudizio
Metano vettoriato sul territorio comunale
Energia elettrica vettoriata sul territorio
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
!
!
S
S
S
S
S
!
9
÷
9!
NECESSARIO
AGGIORNAMENTO
DEL PIANO
±
9
!
9
9
V
V
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 41
Sistema
Ambientale
Descrizione Aspetto
sottoposto a valutazione
comunale
Consumo procapite di EE domestica
Produzione di energia da fonti rinnovabili
Infrastrutture per la mobilità esistenti
Monitoraggi del traffico
Mobilità e infrastrutture
Infrastrutture per la mobilità di previsione:
Autostrada Pedemontana Lombarda
Gronda Nord-Est Ferroviaria
Mobilità ciclo-pedonale
Turismo – Strutture Ricettive
Amianto
Sistema
Ambientale
Presenza di strutture ricettive
Presenza di coperture in amianto sugli edifici
comunali
Estensione coperture in amianto sul territorio
comunale di Filago
Descrizione Aspetto
sottoposto a valutazione
Siti contaminati
Discariche e Impianti di trattamento rifiuti
Attività economiche con
potenziali impatti
sull’ambiente
Cave
Industrie a rischio di incidente rilevante
Aziende insalubri
Aziende agricole e zootecniche
Stazioni di Servizio
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Giudizio
V
V
÷
±
E!
MITIGAZIONI E
COMPENSAZIONI
PROPOSTE DAL
COMUNE
÷
9
V
Giudizio
9
9
9
±!
9
9!
9
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 42
PARTE II – VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
La presente parte costituisce il documento di valutazione delle previsioni di piano
contenute nel Documento di Piano (DdP).
L’articolazione del PGT identifica il Documento di Piano come strumento che
esplicita strategie, obiettivi ed azioni attraverso cui perseguire un quadro
complessivo di sviluppo socio-economico ed infrastrutturale del Comune di Filago,
considerando le risorse naturali, ambientali paesaggistiche e culturali a
disposizione come elementi essenziali da valorizzare.
Nel Documento di Piano vengono individuate adeguate politiche di intervento
per le varie azioni siano esse di salvaguardia territoriale che di sviluppo sostenibile.
Alla luce di quanto emerso nel Documento di Scoping (Parte I – Analisi del
contesto ambientale e socioeconomico) e di quanto contenuto nella proposta di
Documento di Piano, la Valutazione Ambientale Strategica persegue i seguenti
obiettivi:
- esaminare ed analizzare le dinamiche urbanistiche in atto sul territorio
comunale di Filago;
- effettuare una valutazione di sintesi degli effetti sull’ambiente delle azioni
strategiche previste nella proposta di DdP al fine di identificare un ventaglio
di alternative che possono essere messe in atto ed individuare le eventuali
politiche alternative, correttive o mitigative;
- definire un Piano di Monitoraggio che deve essere attuato per garantire la
corretta efficacia delle azioni di Piano.
4 VALUTAZIONE DELLA PROPOSTA DEL DOCUMENTO DI PIANO
4.1
LINEE STRATEGICHE E AMBITI STRATEGICI DEL DOCUMENTO DI PIANO
Il Documento di Piano del PGT costituisce l’elemento essenziale di definizione degli
indirizzi, delle strategie, delle scelte che l’Amministrazione di Filago intende porre
alla base della propria azione politico-programmatica in materia urbanistica, in
rapporto allo sviluppo delle componenti sociali ed economiche della propria
Comunità, in funzione della quale la pianificazione urbanistica deve definire:
• gli elementi di organizzazione delle funzioni insediate e da prevedere;
• la struttura dei servizi e delle attrezzature necessarie a garantire gli elementi
di supporto e di accessibilità, avendo riguardo al mantenimento e al
potenziamento dei caratteri qualitativi del territorio, del paesaggio e della
qualità della vita.
Le principali linee strategiche per la valorizzazione delle potenzialità del territorio e
di incremento della qualità urbana, si traducono per il comune di Filago, nei
seguenti punti principali:
9 Sussidiarietà;
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 43
9
9
9
9
9
9
9
9
9
Differenziazione e di Adeguatezza;
Partecipazione e Collaborazione;
Efficienza;
Sostenibilità;
Flessibilità;
Perequazione e Compensazione;
Accessibilità;
Identità;
Qualità delle trasformazioni territoriali;
Complessivamente per il sistema insediativo del comune di Filago il PGT propone
una strategia che mira al sostegno ed alla salvaguardia delle aree esterne
all’edificato, non ancora urbanizzate e in parte dedicate alle coltivazioni
specializzate ed alla conservazione/riqualificazione delle attuali situazioni
residenziali e produttive.
Il Documento di Piano, partendo dall’analisi del quadro conoscitivo e quindi degli
elementi di criticità e di potenzialità delle componenti ambientali, sociali e
economiche del territorio comunale di Filago, e dalle necessità ed orientamenti
emersi durante i momenti di partecipazione, definisce un set di obiettivi strategici
sostenibili, su cui l’Amministrazione tende puntare, al fine di migliorare la qualità
della vita dei cittadini.
La proposta di Documento di Piano del Comune di Filago articola gli obiettivi
generali di pianificazione attraverso Ambiti Tematici Strategici, al fine di rendere
più organizzato, leggibile e razionale il processo logico ed il complesso delle
strategie.
Gli Ambiti Tematici Strategici ai quali si fa riferimento sono:
N°
1
Ambito Tematico
Strategico
Principali trend in atto
Assetto Insediativo Dimensionamento
degli sviluppi
demografici e del
fabbisogno abitativo
Il comune di Filago registra una popolazione residente al 30.08.2010
pari a 3.213 unità con un numero di 1.258 famiglie. Negli anni
successivi al censimento 2001, si è registrato un incremento
demografico pari a 550 abitanti e 302 famiglie.
L’incremento di popolazione si ritiene sia dovuto a due aspetti
principali:
• il primo determinato da un saldo demografico positivo;
• il secondo dovuto alla buona qualità e quantità dei servizi
pubblici presenti nel Comune, accompagnato da una
positiva qualità ambientale del territorio, che hanno
determinato alcuni fenomeni di richiamo di nuclei famigliari
da aree territoriali esterne.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 44
2
Assetto economico –
Politiche per il settore
secondario “industria
e artigianato”
3
Politiche per il settore
terziario direzionale e
commerciale e
organizzazione delle
potenzialità dei servizi
e delle attrezzature
sovracomunali
4
Politiche di
organizzazione
urbana dei servizi.
5
Interventi e
organizzazione dei
sistemi della mobilità
e delle infrastrutture.
6
La struttura e
l’articolazione del
sistema del “verde
fruibile”
La maggior parte delle attività produttive è localizzata all’interno di
ambiti produttivi urbanisticamente riconoscibili. Restano alcune
attività di entità prevalentemente modesta, diffuse all’interno del
tessuto residenziale.
Per quanto riguarda le attività produttive esistenti, il territorio
comunale di Filago è caratterizzato da una situazione articolata di
localizzazioni produttive con diverso grado di concentrazione. I
principali poli attuali di riferimento sono:
1. ambito a nord-ovest del percorso della Via delle Industrie;
2. ambito compreso tra Via delle Industrie e il percorso del
Torrente Dordo;
3. ambito lungo il percorso di Via delle Industrie a sud della Via
Mattei.
Sono inoltre ancora presenti alcuni modesti insediamenti nel tessuto
edilizio residenziale.
Il Comune di Filago non presenta particolari elementi di capacità
attrattiva per porsi come riferimento di servizi al territorio, tuttavia si
ritiene che tale prospettiva possa entrare in qualche misura tra gli
elementi di strategia per incentivare il recupero e la riqualificazione
edilizia del centro storico e per meglio definire l’ambito di centralità
urbana, quale erogatore di servizi terziario-commerciali adeguati
alle necessità dell’utenza locale.
Il progressivo aumento della scolarizzazione ha già generato una
crescita delle attività terziarie e di servizio e della relativa domanda
di posti di lavoro con uno “spostamento” di attivi dal settore
secondario alle attività terziarie.
Il fabbisogno minimo di standard alla data di riferimento degli studi
per il Documento di Piano risulta già soddisfatto.
Anche la situazione dell’offerta dei servizi e attrezzature risulta
sostanzialmente coerente con gli standard medi europei.
Un eventuale incremento di popolazione al 2020, secondo i trend fin
qui valutati, potrebbe essere già “sostenuto” dagli standard esistenti.
In un territorio come quello di Filago che presenta già elementi di
offerta dotazionale di positiva qualità, l’obiettivo del miglioramento
dell’offerta complessiva dei servizi non va inteso come necessità di
raggiungere i minimi livelli di accettabilità e funzionalità dei servizi
ma dovrà essere volto al più ambizioso traguardo dell’integrazione
dei servizi esistenti con un ulteriore offerta sia in termini di
articolazione delle strutture erogatrici sia in termini di modalità dell’
erogazione.
Le aree urbanizzate che si configurano nell’insieme articolato degli
insediamenti e delle funzioni urbane residenziali e produttive del
territorio di Filago, sono attraversate anche da flussi di mobilità
territoriale, con origine/destinazione esterna al comune.
Si segnalano i flussi di connessione del territorio dell’Isola
Bergamasca da e per l’autostrada A4 e, in prospettiva, i carichi di
mobilità conseguenti all’entrata in funzione della Pedemontana
Il Comune di Filago possiede una sufficiente dotazione di aree a
verde pubblico.
L’ambito rivierasco del Brembo, già oggetto di approfonditi studi di
carattere naturalistico ambientale, costituisce una grande “risorsa
verde” che, pur non pubblica, può essere resa fruibile attraverso la
previsione di un sistema di percorsi e di ulteriori provvedimenti mirati
all’ individuazione di specifici elementi di fruibilità.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 45
7
Politiche per il settore
primario
8
L’organizzazione del
sistema ambientalepaesistico e delle reti
ecologiche
9
Definizione del
sistema percettivo
dell’ambito urbano
10
Promozione e
attuazione di
interventi per
l’efficienza
energetica degli
edifici e il
contenimento dei
carichi ambientali.
All’interno del territorio di Filago appare come elemento strategico
per l’economia complessiva individuare all’interno dell’intero sistema
delle aree rurali le zone da destinare alle “attività produttive
primarie” che assumeranno nel PGT carattere di “zone produttive”
La disciplina di piano per tali aree deve essere infatti volta a
comprendere l’insieme complesso delle esigenze dell’imprenditoria
agricola, anche nelle sue componenti tecnologiche e operative di
maggiore “rischio ambientale e paesistico”, per determinare le
regole del “fare bene”, mediante un’attenta azione di orientamento
e disciplina degli interventi, che potrà anche condurre alla
formazione di “nuovi paesaggi delle aree coltivate”.
L’Amministrazione Comunale di Filago intende riconoscere il nuovo
PGT quale strumento di maggiore definizione paesistica, imponendo
a tutti gli interventi di trasformazione territoriale e di utilizzazione e
regimazione dei suoli rurali una disciplina volta alla specifica tutela e
valorizzazione del paesaggio locale.
In un contesto urbanistico quale quello di Filago, nel quale si è ormai
accertata la modesta necessità di nuove previsioni insediative, e nel
quale si è invece verificata la forte disomogeneità dei “modelli
insediativi” realizzati nel tempo, ma soprattutto delle scelte
architettoniche che li hanno connotati, i nuovi interventi di
edificazione, così come gli interventi di trasformazione dell’esistente,
rivestono un’importanza fondamentale e strategica, nella
prospettiva di un’ipotesi complessiva di ridefinizione della qualità
dell’ambiente urbano, sia nei suoi caratteri morfologici che,
soprattutto nelle sue singole componenti architettonico-edilizie.
Il Comune di Filago riconosce nella difesa dell’ambiente, nella
riduzione di tutti gli sprechi energetici e nel contenimento delle
emissioni che possono alterare il clima nonché nella sostenibilità
ambientale
della
crescita
economica
una
necessità
improcrastinabile per garantire un ambiente vivibile alle generazioni
future.
In tal senso intende promuovere la sostenibilità ed il miglioramento
della qualità del costruito allo scopo di perseguire il miglioramento
dell’efficienza energetica degli edifici tenendo conto delle
condizioni climatiche, del comfort abitativo e dei costi diretti e
indiretti della produzione edilizia.
A ciascun Ambito Tematico Strategico corrispondono obiettivi generali ed obiettivi
di carattere specifico da perseguire attraverso le azioni pianificatorie del PGT.
4.2
OBIETTIVI GENERALI, SPECIFICI E AZIONI DI PIANO
Gli obiettivi specifici sono perseguiti attraverso una serie di azioni che il piano
comunale individua. Per ogni singolo obiettivo specifico vengono definite le azioni
e le eventuali alternative.
Con il termine azioni, che deriva dall’inglese “policy”, si intendono quindi i percorsi
e metodi di azioni ben definiti che servono per guidare e determinare le decisioni
presenti e future, ovvero le scelte operative previste dal piano per risolvere una
problematica e/o per raggiungere un obiettivo.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 46
La tabella seguente rappresenta la sintesi dei passi percorsi, componendosi infatti
di tre colonne e raggruppando le tre fasi analizzate, Obiettivi Generali, Obiettivi
specifici, Azioni, al fine di esplicare nel modo più esaustivo possibile il processo
logico fino a qui elaborato.
Si sottolinea che parte delle azioni individuate non rientrano esplicitamente tra gli
interventi previsti nel quinquennio di validità del Documento di Piano ma
rappresentano indirizzi strategici che rimandano ad una regolamentazione di
dettaglio sviluppata nel Piano delle Regole o dei Servizi o definita in fase di
attuazione della progettazione.
Ambito Tematico Strategico 1: La dimensione della comunità – Dimensionamento degli sviluppi
demografici e del fabbisogno abitativo
Obiettivi
Obiettivi specifici
N°
Azione
generali
Opzione di crescita
residenziale zero rispetto alle
potenzialità attrattive che il
territorio può presentare
Il Documento di Piano prevede un
limitando quindi le previsioni
dimensionamento di carattere
di sviluppo alle quantità
A1 “endogeno” al fine di garantire una
necessarie a garantire il
crescita demografica sostenibile
soddisfacimento dei
all’interno del territorio comunale.
Adeguamento
fabbisogni che nasceranno
dell’offerta
all’interno della popolazione
residenziale alle
già presente.
previsioni di
Tutela dei cinque “sistemi della qualità”
crescita
(centro storico, bordo fluviale Brembo,
sostenibile della
fasce del reticolo minore –Dordo, aree
popolazione.
A2 boscate, superficie rirale a corona
Contenimento quote di nuovi
dell’edificato) che caratterizzano il
suoli da destinare a
territorio comunale di Filago come
residenza.
“invarianti urbanistiche”.
Il Documento di Piano persegue una linea
A3 di massimo contenimento delle previsioni
di nuove espansioni edilizie.
Recupero delle volumetrie ancora
Valorizzare gli interventi di
A4
disponibili nel centro storico.
recupero e riqualificazione
del patrimonio esistente.
A5 Recupero dei sottotetti ai fini abitativi.
Promuovere l’utilizzazione di
ambiti di riconversione
Recupero delle aree degradate e di aree
Minimizzare e
A6
urbanistica e riqualificazione
produttive dismesse.
contenere il
urbana.
consumo di
Promuovere interventi di completamento
suolo libero
Promuovere l’utilizzazione
A7 in aree libere all’interno del centro
prioritaria degli spazi
edificato.
interstiziali al tessuto già
Promuovere lo sviluppo del territorio
urbanizzato e nelle zone di
A8 mediante trasformazione di ambiti
frangia.
marginali al centro edificato.
Ambito Tematico Strategico 2: Politiche per il Settore Secondario “Industria e Artigianato”
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Garantire gli attuali livelli
Contenimento
occupazionali per gli
A9 Mantenimento delle aree a destinazione
produttiva esterne al continuum
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 47
A1
0
A1
1
dell’offerta
produttiva di
previsione
addetti/attivi di Filago,
assicurando al tempo stesso
la salute e la qualità della
vita della popolazione
residente.
A1
2
A1
3
A1
4
Contenimento di nuove
previsioni insediative di
carattere produttivo.
A1
5
urbanizzato residenziale.
Riqualificazione area industriale interna
all’ansa principale del Torrente Dordo e
recupero del comparto “Uvigal”.
Previsione di interventi di riconversione per
gli insediamenti non urbanisticamente
compatibili o dismessi solo se in situazioni di
incompatibilità.
Individuazione di normativa specifica per
gli eventuali interventi di sostituzione delle
attività produttive presenti con nuove
attività produttive negli insediamenti
confermati, al fine di garantire la
compatibilità urbanistica.
Il Documento di Piano introduce una
specifica norma che prevede un elenco
di destinazioni urbanistiche vietate
all’interno del territorio comunale relative
a specifiche tipologie di attività produttive.
Il Documento di Piano individua un elenco
di destinazioni da vietare all’interno delle
zona produttive al fine di garantire che le
destinazioni produttive che
l’Amministrazione ritiene di confermare o
prevedere non vengano snaturate
trasformando progressivamente le aree
con destinazioni tendenzialmente
prevalenti di altra natura.
Il Documento di Piano non prevede
ulteriori espansioni insediative di natura
produttiva.
Ambito Tematico Strategico 3: Politiche per il Settore Terziario – Direzionale e organizzazione delle
potenzialità dei servizi e delle attrezzature sovracomunali
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Incrementare
Riqualificare,
razionalizzare
ed
l’attrattività del
ammodernare il sistema distributivo di
sistema distributivo di
vicinato esistente, riconosciuto nel suo
A1 fondamentale ruolo urbanistico di motore
vicinato per
6
trattenere
delle relazioni e delle riqualificazioni dello
maggiormente
spazio urbano e come servizio di interesse
Tutelare le funzioni di
all’interno del
generale soprattutto per la popolazione
vicinato a livello
territorio la domanda
più anziana.
commerciale (piccola
commerciale dei
Potenziare e valorizzare il sistema di
e media distribuzione)
residenti
vicinato nel contesto dell’ambito della
A1 centralità urbana e negli ambiti limitrofi,
7
che possono presentare una positiva
capacità attrattiva per centralità e
immagine.
A1 Il Documento di Piano individua un solo
8
Ambito di Trasformazione Terziario.
Migliorare l’accessibilità
agli ambiti di centralità
A1 Individuazione di aree di parcheggio per il
urbana dove risiede la
9
nucleo di centralità, oltre alla formazione
del parcheggio interrato centrale, e
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 48
definizione
di
sistemi
appetibili
di
accessibilità pedonale per favorire la
fruizione dell’offerta commerciale in un
contesto di forte appetibilità ambientale e
a basso impatto veicolare.
maggior parte del
Valorizzazione e creazione di nuovi
sistema distributivo di
percorsi di “mobilità dolce” per una
vicinato
connessione con il nucleo di centralità in
A2
condizioni di qualità e di sicurezza e
0
individuazione di analoghi percorsi per la
connessione con i territori dei comuni
limitrofi.
Ambito Tematico Strategico 4: Politiche di organizzazione urbana dei servizi
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Attivazione di interventi negoziati per
l’acquisizione e la realizzazione di nuove
aree per servizi ed attrezzature in
Assicurare una
A2
specifiche
situazioni
localizzative
adeguata dotazione,
Integrazione dei servizi
1
(delocalizzazione impianti sportivi nell’area
qualità ed
pubblici o di interesse
del “Parco urbano del Dordo” e
accessibilità ai servizi
pubblico.
potenziamento servizi nella Frazione di
per tutte le tipologie
Marne).
di utenze.
A2 Possibilità di retrocessione degli “standard
2
impropri”.
Ambito Tematico Strategico 5: Organizzazione dei sistemi della mobilità e delle infrastrutture
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Migliorare
l’accessibilità
alle
aree
Individuare nuove e
A2
periferiche del territorio (collegamenti
diverse gerarchie della
3
intercentro).
viabilità in grado di
regolare
Il Piano delle Regole individua una
Migliorare il sistema
organicamente i flussi
A2 specifica normativa per la riqualificazione
della mobilità,
veicolari in funzione
4
ambientale e paesistica degli assi direttori
attraverso scelte
delle capacità di
della mobilità urbana.
sostenibili, al fine di
traffico delle
A2
Diffusione di modalità di spostamento a
promuovere la
infrastrutture ed in
5
basso impatto (ciclo-pedonale).
qualità
funzione delle
(inquinamento
destinazioni d’uso del
acustico ed
territorio, per consentire
atmosferico) e la
la razionalizzazione dei
Individuazione di un sistema di “parcheggi
fruizione in sicurezza
flussi con evidenti
A2 di corona” anche con funzione di
dell’ambiente
benefici sulla qualità
6
interscambio con i sistemi della “ mobilità
urbano.
ambientale
dolce” di valenza urbana e territoriale.
complessiva del
territorio e sul sistema
della viabilità locale.
Ambito Tematico Strategico 6: Sistema del “verde fruibile”
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Valorizzare la qualità e la fruizione
Assicurare adeguata
Integrazione e
A2
ambientale della fascia fluviale del
dotazione, qualità ed
razionalizzazione del
7
Brembo.
verde fruibile
accessibilità alle aree
di verde pubblico
A2
8
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Riqualificazione e infrastrutturazione del
PLIS del Basso Brembo attraverso la
formazione a sud del Parco Urbano del
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 49
A2
9
A3
0
Dordo.
Potenziare lo spazio di verde pubblico
attrezzato, connesso ove possibile con la
rete pedonale e ciclabile di raccordo tra i
vai spazi.
Evitare la creazione di spazi verdi frazionati
difficilmente gestibili e godibili dalla
cittadinanza.
Ambito Tematico Strategico 7: Politiche per il Settore Primario
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Mantenimento delle realtà agricole locali
A3 favorendone lo sviluppo in forme
1
compatibili con la rilevanza ambientale e
Promuovere una
paesistica dei luoghi.
concezione di “territorio
Il Documento di Piano non prevede aree
rurale” non inteso come
Mantenimento e
da destinare all’attività agricola in senso
“ambito produttivo”
A3
sviluppo delle attività
fortemente imprenditoriale con ampi
bensì come “ambito di
2
agricole
margini di modificazione del quadro
valore paesaggistico
paesistico.
ambientale ed
Promuovere forme di “presidio territoriale”
ecologico”.
A3 in zone caratterizzate da modesta
3
presenza dell’attività agricola attraverso il
recupero del patrimonio rurale.
Ambito Tematico Strategico 8: Organizzazione del sistema ambientale-paesistico e delle reti
ecologiche
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Definire le classi di
sensibilità paesistica del
territorio, al fine di
tutelare e valorizzare la
componente del
paesaggio.
Garantire
un’adeguata
attenzione alle
tematiche della
salvaguardia e
valorizzazione delle
componenti
ambientali locali, tra
le quali si
considerano anche i
valori dell’identità
storica e del
paesaggio.
Tutelare le componenti
morfologiche,
simboliche e
vedutistiche che
contribuiscono alla
definizione del
paesaggio locale.
Tutela delle aree
classificate come
“Zone di salvaguardia e
valorizzazione
ambientale e
paesistica”.
A3
4
Elaborazione della Carta del Paesaggio,
quale allegato al Documento di Piano.
A3
5
Definizione delle norme di tutela ed
indirizzo
paesaggistico
nelle
Norme
Tecniche di Attuazione del Piano delle
Regole.
A3
6
Tutela e riqualificazione dei percorsi di
interesse paesaggistico.
A3
7
Definizione, nel Piano delle Regole, di una
disciplina specifica in merito alle possibilità
di intervento a fine colturale su tali aree.
Salvaguardare i valori
ambientali biologici e
naturalistici.
A3
8
Rafforzare l’identità dei
siti e dei luoghi e
A3
9
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Riconoscimento delle aste del Fiume
Brembo e del Torrente Dordo come
elemento forte del sistema paesisticofruitivo e definizione di una disciplina di
tutela specifica.
Definizione di una regolamentazione
finalizzata alla tutela e valorizzazione delle
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 50
potenziare le
opportunità culturali e
di fruizione ricreativa
per gli abitanti.
presenze
storico-paesistiche
ed
architettonico-ambientali (luoghi di culto,
della storia, della leggenda e della
natura).
Riequilibrio
Favorire la creazione di un sistema
Conservazione ed
ecologico, aumento
A4 continuo di aree verdi mediante la
incremento della
della capacità di
definizione e potenziamento della rete
0
biodiversità.
autodepurazione del
ecologica comunale.
territorio.
Ambito Tematico Strategico 9: Definizione del sistema percettivo dell’ambito urbano
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Introdurre una normativa specifica nel PGT
A4 al fine di prevedere una valutazione
Garantire un’adeguata
1
preliminare sulle proposte progettuali che
attenzione alla qualità
Promuovere iniziative
vanno ad incidere sul contesto edificato.
urbana degli interventi
di recupero del
Progetto di sistemazione e valorizzazione
paesaggio urbano.
di trasformazione del
A4 degli spazi residuali cerati dal passaggio
contesto edificato
2
della nuova strada di accerchiamento
est-sud.
Ambito Tematico Strategico 10: Promozione ed attuazione di interventi per l’efficienza energetica
degli edifici ed il contenimento dei carichi ambientali.
Obiettivi generali
Obiettivi specifici
N°
Azione
Indirizzare gli
Definizione di una regolamentazione
interventi di
A4
energetica degli edifici nelle Norme
trasformazione
3
Tecniche di Attuazione del Piano delle
edilizia ed urbanistica
Contenere i consumi
Regole.
verso risultati di reale
energetici e ridurre gli
e positiva
impatti ambientali degli
sostenibilità
edifici
Definizione di una regolamentazione di
(minimizzazione
residenziali/produttivi
A4
contenimento dei consumi idrici degli
fabbisogno di
4
edifici nelle Norme Tecniche di Attuazione
energia e
del Piano delle Regole.
minimizzazione dei
consumi idrici).
Promuovere l’utilizzazione di energie
A4
rinnovabili e/o di combustibili a basso
5
Promuovere il
impatto ambientale.
Eliminare i carichi indotti
contenimento dei
sull’ambiente esterno
Promuovere la salubrità complessiva del
carichi ambientali
dall’attività di
sito e dell’ambiente urbano nel quale è
(inquinamento
costruzione edilizia e
collocato l’insediamento residenziale e/o
acustico, atmosferico
A4
dall’utilizzo e
produttivo
e
definire
una
ed idrico) sul territorio
6
gestione dei fabbricati.
regolamentazione specifica finalizzata al
comunale.
contenimento dell’inquinamento acustico,
atmosferico ed idrico.
Si ritiene utile illustrare nel dettaglio le azioni di piano che comportano un
intervento di trasformazione del territorio.
Di seguito si riportano le schede degli AT (Ambito di Trasformazione), che
contengono le seguenti informazioni:
- breve descrizione dell’intenzione progettuale;
- localizzazione del AT;
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 51
-
destinazioni d’uso previste;
caratteristiche dimensionali;
identificazione delle eventuali problematiche connesse alla realizzazione
dell’ambito.
Le dimensioni totali di edificabilità all’interno degli ambiti identificati dal DdP sono:
9 ATR1 - Superficie Territoriale: 18.400 mq;
9 ATAE - Superficie Territoriale: 137.600 mq;
9 ATP1 - Superficie Territoriale: 34.000 mq.
Figura 5: individuazione degli Ambiti di Trasformazione
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 52
Ambito di Trasformazione Residenziale – ATR 1
L’ambito è localizzato nella parte centrale del territorio di Filago ed è delimitato a
nord da via Trento, ad est da via Gorizia, a sud da via Aldo Moro e ad ovest da
campi agricoli.
L’area è posizionata in un contesto limitrofo al tessuto urbanizzato.
La destinazione d’uso dell’ambito, secondo il PRG vigente, è “zona per attività
agricola”.
La finalità dell’ambito è quella di completare il tessuto residenziale del centro
urbano, riducendo lo spazio inedificato di frangia urbana.
L’ambito non presenta particolari problematiche specifiche sotto il profilo
ambientale, tuttavia dovrà essere posta particolare attenzione:
- all’impatto acustico legato al nuovo tracciato ferroviario e al flusso
viabilistico delle strade limitrofi, in particolare di via Trento e della viabilità
principale urbana prevista ad ovest dell’ATR);
- all’inserimento paesistico dell’intervento.
AMBITO DI TRASFORMAZIONE
N°: 1
COMUNE: Filago
Localizzazione dell’Ambito di Trasformazione
DESTINAZIONE PREVALENTE
residenziale
PREVISTA
DESTINAZIONI COMPATIBILI
DESTINAZIONI
AMMISSIBILI
terziario, direzionale
NON commerciale, non di prossimità produttiva e agricolaproduttiva
SUPERFICIE TERRITORIALE (m2)
VOLUMETRIA MASSIMA
REALIZZABILE (m3)
EVENTUALI PROBLEMATICHE
(NTA del DdP)
18.400
13.000
Protezione acustica delle vicine strade e del nuovo
tracciato ferroviario
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 53
Ambito di Trasformazione Terziario – ATAE
Questo ambito è stato individuato ad est della strada Provinciale dell’Industria.
Attualmente l’ambito appartiene alla zona classificata come “PLIS” dal PRG
vigente, ma è individuato anche come “Area produttiva di interesse provinciale –
insediamenti produttivi di completamento e/o riqualificazione” dal PTCP.
Secondo l’art. 28 comma 13 delle NTA vigenti “Le aree interne al PLIS e individuate dal Piano Territoriale di
Coordinamento della Provincia di Bergamo quali “Aree produttive di interesse provinciale – insediamenti
produttivi di completamento e/o riqualificazione” saranno oggetto di determinazione dei regimi dei suoli,
delle destinazioni d’uso e delle modalità di intervento nell’ambito della ridefinizione della disciplina urbanistica
delle aree stesse e dei contenuti del Piano di Settore, da attuarsi di concerto tra il Comune e la Provincia di
Bergamo, avendo riguardo alle prospettive e alle esigenze della riqualificazione urbanistica ed ambientale
del comparto” .
Le problematiche maggiori riguardanti l’area sono quelle legate alla vicinanza di
un corso d’acqua, il fiume Brembo, e all’inserimento paesaggistico.
Gli interventi, disciplinati in concerto con la Provincia, dovranno quindi porre
attenzione alla minimizzazione degli impatti indotti e alle loro mitigazioni.
AMBITO DI TRASFORMAZIONE
N°: 2
COMUNE: Filago
Localizzazione dell’Ambito di Trasformazione
Magazzini, depositi, commerciale, strutture connesse con il
DESTINAZIONE PREVALENTE
sistema della mobilità, attività di somministrazione di cibi e
PREVISTA
bevande, artigianato di servizio.
DESTINAZIONI NON
Produttiva e agricola produttiva.
AMMISSIBILI
SUPERFICIE TERRITORIALE
137.600 mq
VOLUMETRIA MASSIMA
REALIZZABILE – Sup. Cop.
45.000 mq
EVENTUALI PROBLEMATICHE
(NTA del DdP)
- Rispetto del regime dei suoli, della destinazione d’uso e delle
modalità di intervento da attuarsi di concerto tra il Comune e
la Provincia di Bergamo.
- Vicinanza del corso idrico esistente.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 54
Ambito di Trasformazione Produttivo – ATP1
Questo ambito è stato individuato a S-O della fascia del nuovo tracciato
ferroviario, a completamento dell’insediamento produttivo esistente.
Attualmente l’ambito appartiene alla zona classificata come “zona E a
destinazione agricola” dal PRG vigente, ma è individuato anche come
“insediamenti produttivi di interesse provinciale di completamento e/o di
riqualificazione (art. 95)”, nonché in “Ambiti di opportuna istituzione di P.L.I.S. (art.
71)”.
Secondo l’art. 28 comma 13 delle NTA vigenti “Le aree interne al PLIS e individuate dal Piano Territoriale di
Coordinamento della Provincia di Bergamo quali “Aree produttive di interesse provinciale – insediamenti
produttivi di completamento e/o riqualificazione” saranno oggetto di determinazione dei regimi dei suoli,
delle destinazioni d’uso e delle modalità di intervento nell’ambito della ridefinizione della disciplina urbanistica
delle aree stesse e dei contenuti del Piano di Settore, da attuarsi di concerto tra il Comune e la Provincia di
Bergamo, avendo riguardo alle prospettive e alle esigenze della riqualificazione urbanistica ed ambientale
del comparto” .
AMBITO DI TRASFORMAZIONE
N°: 3
COMUNE: Filago
Localizzazione dell’Ambito di Trasformazione
DESTINAZIONE PREVALENTE
L’area è destinata a consentire l’ampliamento dell’azienda
PREVISTA
esistente a N-E dell’ambito.
Sono vietate le destinazioni non strettamente connesse con
l’attività dell’azienda in essere al cui ampliamento le aree sono
DESTINAZIONI NON
deputate, salvo la possibilità di altre destinazioni previa
AMMISSIBILI
valutazione di compatibilità come previsto dalla disciplina del
DdP e PdR.
SUPERFICIE TERRITORIALE
34.000 mq
Superficie Coperta massima
1/3 della Superficie Territoriale.
INTERVENTI PRELIMINARI
Predisposizione di Piano Attuativo unitario esteso anche alla
superficie attualmente occupata dall’azienda.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 55
4.3
VERIFICA DELLA COERENZA ESTERNA ED INTERNA
Nell’ambito del processo decisionale di un piano di governo del territorio deve
essere verificata la coerenza esterna, che consiste nell’individuare e a mettere in
luce gli eventuali elementi contraddittori, rispetto alle politiche di altri livelli di
governo e al quadro pianificatorio e programmatorio sovraordinato di riferimento.
Per garantire la coerenza del PGT con la pianificazione sovraordinata, sono stati
analizzati i contenuti degli altri pertinenti Piani con riferimento agli obiettivi di
sostenibilità ambientale ed è stata valutata la coerenza delle strategie e azioni del
PGT con tali contenuti.
La pianificazione analizzata è la seguente:
ƒ Piano Territoriale Regionale (PTR) della Lombardia
ƒ Piano di Tutela ed Utilizzo delle Acque (PTUA) della Regione Lombardia
ƒ Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) di Bergamo
ƒ Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Provincia di Bergamo
ƒ Piano Agricolo Provinciale della Provincia di Bergamo
ƒ Piano d’Azione Ambientale della Provincia di Bergamo
ƒ Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti
L’analisi effettuata rileva un buon livello di coerenza esterna del PGT, almeno in
termini di strategie e obiettivi di riferimento.
Nella fase di consolidamento delle alternative del PGT, l'analisi di coerenza interna
ha lo scopo di rendere trasparente e leggibile in tutti i suoi aspetti il piano.
A tal fine, occorre che sia esplicito e riconoscibile il legame fra gli obiettivi specifici
e le azioni di piano proposte per conseguirli e soprattutto che tale relazione sia
coerente.
Le principali relazioni che devono essere verificate sono:
- ad ogni obiettivo generale deve corrispondere almeno un obiettivo
specifico;
- per ogni obiettivo specifico deve essere identificata almeno un’azione in
grado di raggiungerlo.
Qualora si riscontri la mancanza di coerenza interna, è necessario ripercorrere
alcuni passi del piano, ristrutturando il sistema degli obiettivi e ricostruendo il
legame fra le azioni costituenti le alternative di piano e gli obiettivi.
La relazione fra obiettivi e azioni è spesso facilmente individuabile anche se, alcuni
degli obiettivi proposti trovano sviluppo in ambiti diversi dagli interventi proposti nel
Documento di Piano, oggetto specifico della VAS.
L’analisi ha rilevato un buon livello di coerenza interna al PGT.
4.4
DEFINIZIONE DELLE ALTERNATIVE
Una volta definiti gli obiettivi generali e specifici del Documento di Piano e dopo
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 56
aver individuato le azioni da mettere in atto per il raggiungimento degli stessi, è
indispensabile definire le alternative.
Tra le alternative possibili va poi scelta l’alternativa di intervento migliore dal punto
di vista della sostenibilità ambientale, valutata tenendo conto dello scenario
emerso dalla fase di analisi ambientale del territorio, dei vincoli e delle criticità
presenti, degli obiettivi della pianificazione sovraordinata e delle linee strategiche
del Piano, nonché delle osservazioni o delle proposte delle parti interessate,
raccolte nella fase delle consultazioni preliminari.
Le alternative analizzate nel presente Rapporto Ambientale sono due:
- l’alternativa zero ovvero la scelta di non attuare le strategie del Documento
di Piano e quindi non intervenire sul territorio, lasciando il regime urbanistico
del PRG in vigore;
- l’alternativa operativa rappresentata dalle azioni del Documento di Piano
stesso.
Considerando la filosofia tendenzialmente conservativa e valorizzativa del PGT del
Comune di Filago, si ritiene fondata la scelta di analizzare solo queste due
alternative, limitandosi quindi al confronto tra intervenire e non intervenire.
Risulta sicuramente significativo però poter tratteggiare brevemente lo scenario
rappresentato dall’alternativa zero, in modo da comprendere la probabile
evoluzione dei sistemi analizzati (territoriale, ambientale-paesistico, economico)
senza l’attuazione del Documento di Piano.
Si deve evidenziare al proposito che la prescrizione della L.R. 12/2005 e s.m.i. di
fatto obbliga il comune ad un atto pianificatorio nuovo, il PGT, entro il 31 marzo
2011, per cui l’alternativa zero non può, se non in linea teorica, fare riferimento alle
prescrizioni e norme del PRG in vigore.
Alternativa zero
Partendo dal presupposto che le scelte di piano proposte e quindi le azioni che si
intendono attuare al fine di raggiungere gli obiettivi strategici del DdP, sono
fondate e accomunate dalla forte intenzione di perseguire uno sviluppo
sostenibile, sono stati individuati sei principali elementi che si ritiene importante
analizzare rispetto alla definizione dell’Alternativa zero.
Tali elementi sono sintetizzati nella tabella riportata in seguito:
Temi di cui si
analizza
l’evoluzione senza
l’attuazione del
Piano
Alternativa Zero
Adeguamento
dell’offerta
residenziale alle
previsioni di
crescita
endogena della
Commenti
Le previsioni insediative mirano principalmente alla necessità di
rispondere alla domanda endogena di nuove famiglie che nasce in
particolare dai giovani originari di Filago.
La domanda locale di alloggi a prezzi calmierati rispetto al libero
mercato è forte e si ritiene determinante fornire una risposta
concreta, al fine di favorire una comunità socialmente viva,
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 57
Temi di cui si
analizza
l’evoluzione senza
l’attuazione del
Piano
Alternativa Zero
popolazione.
Potenziamento
aree a servizi
Consumi
energetici e idrici
Mobilità
Verde fruibile
Riorganizzazione
del sistema
Commenti
impedendo l’emigrazione dei giovani a causa della mancanza di
alloggi.
La mancata realizzazione di questa strategia e quindi la disattesa di
una richiesta insediativa da parte dei giovani del comune potrebbe
avere risultati futuri di criticità dal punto di vista demografico e
umano (progressivo ulteriore invecchiamento della popolazione del
comune, con aumento dell’indice di vecchiaia e di dipendenza).
La realizzazione del piano porta ad un potenziamento qualiquantitativo delle aree a servizi.
La mancata realizzazione del Piano non porterebbe ad una
maggiore qualifica del contesto territoriale, privando la collettività di
una sempre maggiore e adeguata presenza di dotazioni di interesse
pubblico.
Il piano si pone l’obiettivo di incentivare il risparmio di acqua ed
energia attraverso una regolamentazione specifica in particolare per
ciò che concerne il processo edilizio, nelle NTA del Piano delle
Regole.
La mancata attuazione di tali scelte si pone in conflitto con gli indirizzi
di sostenibilità dei piani sovracomunali, dei documenti internazionali
e quindi con la promozione di strategie sostenibili locali.
Il Piano prevede interventi di riqualificazione ambientale e paesistica
con particolare riferimento al PLIS del Basso Brembo e all’istituzione
del Parco Urbano del Torrente Dordo.
Prevede inoltre la diffusione di modalità di spostamento a basso
impatto (ciclo-pedonale).
La mancata attuazione delle nuove strategie di mobilità
impedirebbe la riqualificazione e il potenziamento delle opportunità
legate alla mobilità sostenibile e di conseguenza il miglioramento
della qualità dell’ambiente urbano.
Il nuovo piano definisce una strategia di tutela e valorizzazione degli
elementi in oggetto promuovendo una regolamentazione nelle NTA
del Piano delle Regole, al fine di favorire e recuperare una situazione
di equilibrio ambientale ed ecologico, invertendo la tendenza ad un
progressivo depauperamento della biodiversità.
Il Piano prevede il potenziamento dello spazio di verde pubblico
attrezzato lungo la sponda del Fiume Brembo, connesso ove possibile
con la rete pedonale e ciclabile di raccordo tra i vai spazi.
La mancata attuazione delle scelte di piano si pone in conflitto con
gli indirizzi di sostenibilità dei piani sovracomunali, dei documenti
internazionali e quindi con la promozione di strategie sostenibili locali,
di carattere naturalistico, ambientale e paesaggistico.
Vista l’estensione delle zone industriali presenti nel Comune di Filago
e considerando le pressione ambientale da esse esercitata il
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 58
Temi di cui si
analizza
l’evoluzione senza
l’attuazione del
Piano
Alternativa Zero
produttivo
Commenti
Documento di Piano ha deciso di non prevede ulteriori espansioni di
carattere produttivo puntando al massimo al recupero degli spazi
già esistenti del costruito e delle aree dismesse.
Il Piano prevede la riqualificazione delle aree produttive dimesse.
Il Piano delle Regole definirà la localizzazione delle possibilità di
recupero di eventuali spazi liberi da sfruttare per la rilocalizzazione di
insediamenti identificati come incompatibili da un punto di vista
urbanistico e ambientale.
Il Documento di Piano introduce una specifica norma che prevede
un elenco di destinazioni urbanistiche vietate all’interno del territorio
comunale relative a specifiche tipologie di attività produttive.
Il Documento di Piano individua inoltre un elenco di destinazioni da
vietare all’interno delle zona produttive al fine di garantire che le
destinazioni produttive che l’Amministrazione ritiene di confermare o
prevedere non vengano snaturate trasformando progressivamente
le aree con destinazioni tendenzialmente prevalenti di altra natura.
La mancata attuazione delle scelte di piano impedirebbe il
contenimento assoluto delle espansioni produttive e la generale
riqualificazione dei comparti esistenti, anche al fine di garantire la
massima
compatibilità
con
il
tessuto
residenziale
e
conseguentemente la tutela della salute pubblica.
Alternativa uno
L’alternativa uno si compone delle scelte che il Piano intende attuare, al fine di
raggiungere gli obiettivi strategici del nuovo strumento urbanistico.
Le 45 azioni di piano individuate compongono l’opzione operativa uno e mirano
all’intervento strategico di trasformazione del territorio, al suo recupero,
riqualificazione, potenziamento e alla sua tutela e valorizzazione. In questo senso
la finalità dell’intervento dipende dall’azione di piano analizzata.
4.5
VALUTAZIONE AMBIENTALE DELLE AZIONI DI PIANO E SCELTA DELLE ALTERNATIVE
Nel presente paragrafo si procedere alla Valutazione Ambientale delle azioni di
Piano precedentemente individuate.
La scelta delle azioni e degli interventi di Piano si è sviluppata essenzialmente
mirando al soddisfacimento dei cittadini, compatibilmente con gli indirizzi politici e
gli obiettivi della pubblica amministrazione.
Durante il percorso di definizione di tali azioni sono stati presi in considerazione una
serie di criteri che mirano essenzialmente alla minimizzazione del consumo di suolo
ed alla sostenibilità ambientale delle scelte. Le azioni previste dal Documento di
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 59
Piano hanno quindi già per loro natura effetti sostanzialmente positivi rispetto ai
criteri di sostenibilità presi in esame al fine di valutare le strategie che si intendono
operare sul territorio comunale.
La valutazione ambientale del DdP del Comune di Filago è stata sviluppata
basandosi sulla valutazione della compatibilità delle scelte previste dal Piano con i
criteri di sostenibilità del territorio comunale.
Tali criteri sono stati definiti sulla base degli obiettivi di sostenibilità identificati dalla
Commissione Europea (“Manuale per la valutazione ambientale dei Piani di
Sviluppo Regionale e dei Programmi dei Fondi Strutturali dell’Unione Europea” Commissione Europea, DGXI Ambiente, Sicurezza Nucleare e Protezione Civile,
agosto 1998), che sono stati interpretati e contestualizzati in modo flessibile
all’interno della realtà territoriale in esame.
Tabella 2: Dieci criteri di sostenibilità del Manuale UE (Fonte: Manuale UE, 1998)
La seguente tabella sintetizza i dieci criteri di sostenibilità del manuale UE, rispetto
alla realtà territoriale del comune di Filago.
Criteri di Sostenibilità
Compatibilità territoriale
in relazione ai vincoli
ambientali e alla
geologia del territorio
Minimizzazione del
consumo di suolo
Descrizione Generale
Il criterio in esame è connesso in particolare alla compatibilità di un
determinato intervento di trasformazione del territorio rispetto ad
elementi di qualità e/o sensibilità che caratterizzano l’area in oggetto:
fasce di rispetto dei corsi d’acqua superficiali e delle sorgenti, aree a
parco, presenza di zone a bosco, elementi vulnerabili particolari,
presenza di elementi geologici di particolare rilevanza, ecc..
Uno dei principi base dello sviluppo sostenibile è un uso ragionevole e
parsimonioso del suolo, così come di tutte le risorse non rinnovabili,
rispettando tassi di sfruttamento che non pregiudichino le possibilità
riservate alle generazioni future.
In contesti urbanizzati il suolo rappresenta una risorsa ancora più
pregiata, in considerazione della sua scarsità e dei benefici che esso
arreca nelle aree urbane (disponibilità di aree libere per la fruizione e
per il riequilibrio ecologico, influenza sul microclima, ecc.)
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 60
Contenimento emissioni
in atmosfera
Miglioramento della
qualità delle acque
superficiali e
contenimento dei
consumi
Maggiore efficienza
nella produzione di
energia e contenimento
dei consumi energetici
Contenimento della
produzione di rifiuti
Contenimento
Inquinamento acustico
L’inquinamento atmosferico è un problema che caratterizza le aree
urbane, nelle quali l’intenso traffico veicolare, il riscaldamento
domestico invernale e le attività industriali contribuiscono, con le loro
emissioni, al peggioramento della qualità dell’aria. Gli effetti nocivi di
determinati inquinanti sono legati ai livelli raggiunti in atmosfera e ai
loro tempi di permanenza in essa. Quindi il rischio per la salute dipende
dalla concentrazione e dall’esposizione.
Il principio cui attenersi è la tutela delle risorse esistenti sotto il profilo
qualitativo e quantitativo e la riqualificazione delle risorse già
degradate.
Le aree urbane essendo territori fortemente antropizzati e caratterizzati
da molteplici attività umane, causano numerose e diversificate
pressioni sullo stato qualitativo e quantitativo delle risorse idriche
(scarichi acque reflue, uso di fertilizzanti e prodotti nocivi,
approvvigionamento idrico, derivazioni superficiali e sotterranee, ecc.).
Uno dei principi base dello sviluppo sostenibile è un uso ragionevole e
parsimonioso delle risorse energetiche non rinnovabili (combustibili
fossili, ecc.), rispettando tassi di sfruttamento che non pregiudichino le
possibilità riservate alle generazioni future.
La produzione energetica è strettamente associata alla qualità
dell’aria, che subisce modificazioni di stato dalle emissioni derivanti dal
traffico veicolare e dalle attività industriali. Le modalità di produzione e
consumo di energia, e le conseguenti emissioni in atmosfera,
rappresentano un elemento determinante della qualità ambientale
delle aree urbane.
Tra gli obiettivi di un approccio sostenibile vi è l‘utilizzo di materie che
producano l’impatto ambientale meno dannoso possibile e la minima
produzione di rifiuti grazie a sistemi di progettazione dei processi, di
gestione dei rifiuti e riduzione dell’inquinamento. La crescente
produzione di rifiuti può essere ricondotta all’aumento dei consumi e
all’utilizzo sempre più frequente di materiali con cicli di vita brevi. Inoltre
lo stile di vita del cittadino comporta modelli di consumo elevato che
vanno sempre più crescendo in relazione al miglioramento del tenore
di vita e all’ aumento del reddito.
I rifiuti sono un importante fattore di carico ambientale ed un
indicatore di dissipazione di risorse. La perdita di materiali ed energia
associata alla produzione di rifiuti ha conseguenze non solo ambientali,
ma anche economiche a causa dei costi per la raccolta, il
trattamento e lo smaltimento degli stessi.
Lo scopo è quello di mantenere e aumentare la qualità dell’ambiente
locale.
Il rumore è uno dai fattori caratterizzanti la qualità dell’ambiente
locale, insieme a qualità dell’aria, presenza di inquinamento
elettromagnetico, impatto visivo, ecc.
La principale sorgente risulta essere il traffico stradale, cui si
aggiungono le attività artigianali e industriali.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 61
Compatibilità con le
infrastrutture per la
mobilità e con i servizi
tecnologici
Tutela e protezione delle
aree naturalistiche e
degli ambiti paesistici
Tutela e valorizzazione
dei beni storici ed
architettonici
Protezione della salute e
del benessere dei
cittadini
Il criterio in oggetto è connesso in particolare alla compatibilità di un
determinato intervento di trasformazione del territorio rispetto alle
infrastrutture per la mobilità e dei servizi tecnologici. Per la mobilità si
tratta di stimare l’impatto di generazione di spostamenti e di verificare
l’adeguatezza delle infrastrutture presenti anche per i modi di
spostamento sostenibili. Per quanto riguarda la compatibilità con i
servizi tecnologici viene valutato il peso, in termini di capacità
aggiuntiva, che l’intervento può avere sulle reti di acquedotto,
fognatura e metano.
La presenza di aree verdi è sicuramente un elemento di qualità, sia
perché offre spazi ricreativi, educativi, per le relazioni sociali e,
esteticamente, contribuisce a dare della città un’immagine di
maggiore vivibilità, sia perché offre benefici di carattere ecologico:
miglioramento del clima urbano, assorbimento degli inquinanti
atmosferici, riduzione dei livelli di rumore, l’attenuazione della luce
eccessiva, stabilizzazione dei suoli e riduzione dell’erosione.
Inoltre il verde urbano contribuisce ad arricchire la biodiversità nelle
città, in quanto fornisce l’habitat per molte specie animali e vegetali.
Il principio fondamentale è mantenere ed arricchire le riserve e la
qualità delle risorse del patrimonio naturale, affinché le generazioni
presenti e future possano goderne e trarne beneficio. La tutela degli
ambiti paesistici è connessa con l’obiettivo di tutelare il suolo libero e di
valorizzare le aree libere.
L’obiettivo è raggiungere un equilibrato rapporto tra aree edificate e
aree libere, e garantire la conservazione delle aree di maggiore pregio
naturalistico in modo che ne possano godere le generazioni presenti e
future.
Il criterio è inoltre correlato a mantenere e migliorare la qualità
dell’ambiente locale, che assume la massima importanza nelle zone e
nei luoghi residenziali, localizzazioni di buona parte delle attività
ricreative e lavorative.
Per ambiti paesistici si intendono quei territori a specifico regime di
tutela e gestione per la valorizzazione e la conservazione dei beni e dei
valori di carattere naturalistico, paesistico e ambientale (D. Lgs. 22
gennaio 2004, n. 42).
I principi che ispirano lo sviluppo sostenibile prevedono che vengano
preservate tutte le caratteristiche, i siti o le zone in via di rarefazione,
rappresentativi di un periodo o aspetto, che forniscano un particolare
contributo alle tradizioni e alla cultura della zona. L’elenco contiene
edifici di valore storico, culturale, monumenti, reperti archeologici,
architettura di esterni, paesaggi, parchi e giardini e tutte le strutture
che contribuiscono alla vita culturale di una comunità (teatri, ecc.)
Il benessere e la salute dei cittadini fanno riferimento ad un insieme di
elementi che vanno dalla disponibilità di servizi e strutture, alla qualità
ambientale complessiva di un luogo.
Per quanto riguarda la disponibilità di servizi e strutture, il criterio si
riferisce alla possibilità per la popolazione di accedere ai servizi sanitari,
alla disponibilità di alloggi, di strutture culturali, alla libertà di
movimento con diverse alternative di spostamento, alla disponibilità di
lavoro e di svago, all’integrazione sociale e culturale.
Per quanto riguarda invece la qualità dell’ambiente di luogo, il criterio
fa riferimento a ciò che riguarda la salute umana e quindi a tutti quegli
inquinanti che causano danni alla salute umana (ozono, articolato
nell’aria, rumore, ecc.).
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 62
Compatibilità con
Lo scopo è quello di rispondere a determinate esigenze della
richieste, Osservazioni
collettività, emerse durante i momenti partecipativi al processo
ed obiettivi emersi dalla
decisionale del Piano, al fine di potenziare tale strumento, quale
partecipazione del
garanzia di trasparenza e condivisione.
pubblico.
Tabella 3: Criteri di sostenibilità per il territorio comunale di Filago
Per ciascun criterio di sostenibilità preso in considerazione vengono valutati
impatto e influenza delle alternative di Piano, al fine di determinare l’eventuale
presenza di limitazioni o la necessità di interventi di mitigazione per indirizzare
l’attuazione del Piano alla sostenibilità ambientale.
La valutazione si riferisce alla “compatibilità” dell’intervento in relazione alla
criterio ambientale in esame e viene espressa utilizzando la seguente simbologia:
9
-
±
Trasformazione compatibile
Indifferenza
Trasformazione non compatibile
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
Protezione della salute e del
benessere dei cittadini
Compatibilità con richieste,
osservazioni ed obiettivi emersi
dalla partecipazione del
bbli
Tutela e valorizzazione dei beni
storici ed architettonici
Compatibilità con le
infrastrutture per la mobilità e
con i servizi tecnologici
Tutela e protezione delle aree
naturalistiche e degli ambiti
paesistici
Contenimento inquinamento
acustico
9
9
9
9
9
9
9
9
-
Miglioramento della qualità
delle acque superficiali e
contenimento
dei consumi
Maggiore efficienza
nella
produzione di energia e
contenimento dei consumi
ti i
Contenimento della
produzione di rifiuti
9
9
9
9
9
9
Contenimento emissioni in
atmosfera
AZIONI DI
Minimizzazione del consumo di
suolo
CRITERI DI SOSTENIBILITA’
Compatibilità territoriale in
relazione ai vincoli ambientali
e alla geologia del territorio
pag. 63
ALTERNATIVA UNO
A1)
A2)
Dimensionamento del DdP di carattere endogeno al fine di
garantire una crescita demografica sostenibile all’interno
del territorio comunale.
Tutela dei 5 “sistemi della qualità” che caratterizzano il
territorio comunale di Filago come “invarianti urbanistiche”.
A3)
Massimo contenimento delle previsioni di nuove espansioni
edilizie
A4)
Recupero delle volumetrie ancora disponibili nel centro
storico
A5)
Recupero dei sottotetti ai fini abitativi
A6)
Recupero delle aree degradate e di aree produttive
dismesse
A7)
Promuovere interventi di completamento in aree libere
all’interno del centro edificato.
A8)
Promuovere
lo
sviluppo
del
territorio
mediante
trasformazione di ambiti marginali al centro edificato.
A9)
Conferma degli insediamenti produttivi esistenti esterni al
continuum urbanizzato residenziale
A10)
A11)
Riqualificazione area industriale interna all’ansa principale
del torrente Dordo e recupero del comparto Ugival
Previsione di riconversione per gli insediamenti non
urbanisticamente compatibili o dismessi solo se in situazioni
di incompatibilità
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
-
-
-
9
9
9
9
9
9
9
9
9
- 9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
9
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
A12)
A13)
A14)
A15)
A16)
A17)
A18)
A19)
Individuazione di normativa specifica per gli eventuali
interventi di sostituzione delle attività produttive presenti
con nuove attività produttive negli insediamenti confermati
al fine di garantire al compatibilità urbanistica
Il DdP introduce una specifica norma che prevede un
elenco di destinazioni urbanisticamente vietate all’interno
del territorio comunale relative a specifiche tipologie di
attività produttive
Il Documento di Piano individua un elenco di destinazioni
da vietare all’interno delle zona produttive al fine di
garantire
che
le
destinazioni
produttive
che
l’Amministrazione ritiene di confermare o prevedere non
vengano snaturate trasformando
progressivamente le
aree con destinazioni tendenzialmente prevalenti di altra
natura.
Il documento di Piano non prevede ulteriori espansioni
insediative di natura produttiva
Riqualificazione, razionalizzazione ed ammodernamento il
sistema distributivo di vicinato esistente.
Potenziare e valorizzare il sistema di vicinato nel contesto
dell’ambito della centralità urbana e negli ambiti limitrofi
che possono presentare una positiva capacità attrattiva
per centralità e immagine.
Il Documento di Piano individua un solo Ambito di
Trasformazione Terziario.
Individuazione di aree di parcheggio di corona per il
nucleo di centralità, oltre alla formazione del parcheggio
interrato centrale, e definizione di sistemi appetibili di
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
-
Protezione della salute e del
benessere dei cittadini
Compatibilità con richieste,
osservazioni ed obiettivi emersi
dalla partecipazione del
bbli
Tutela e valorizzazione dei beni
storici ed architettonici
Compatibilità con le
infrastrutture per la mobilità e
con i servizi tecnologici
Tutela e protezione delle aree
naturalistiche e degli ambiti
paesistici
Contenimento inquinamento
acustico
Miglioramento della qualità
delle acque superficiali e
contenimento
dei consumi
Maggiore efficienza
nella
produzione di energia e
contenimento dei consumi
ti i
Contenimento della
produzione di rifiuti
Contenimento emissioni in
atmosfera
AZIONI DI
Minimizzazione del consumo di
suolo
CRITERI DI SOSTENIBILITA’
Compatibilità territoriale in
relazione ai vincoli ambientali
e alla geologia del territorio
pag. 64
-
- 9 9 9 9 9 -
- 9 9
-
- 9 - 9 9 -
- 9 - 9 9
-
- 9 - 9 9 -
- 9 - 9 9
- 9 9 9 9 9 9 - 9 - - - - - -
-
- 9 9
- - 9
- 9 -
-
-
-
-
-
-
-
9 9 - - - 9 -
-
- - 9 - 9 9 -
- 9
- - - 9 9
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
A20)
A21)
A22)
A23)
A24)
A25)
A26)
A27)
accessibilità pedonale per favorire la fruizione dell’offerta
commerciale in un contesto di forte appetibilità
ambientale e a basso impatto veicolare.
Valorizzazione e creazione di nuovi percorsi di “mobilità
dolce” per una connessione con il nucleo di centralità in
condizioni di qualità e di sicurezza e individuazione di
analoghi percorsi per la connessione con i territori dei
comuni limitrofi.
Attivazione di interventi negoziati per l’acquisizione e la
realizzazione di nuove aree per servizi ed attrezzature in
specifiche situazioni localizzative (delocalizzazione impianti
sportivi nell’area del “Parco urbano del Dordo” e
potenziamento servizi nella Frazione di Marne).
Possibilità di retrocessione degli “standard impropri”
Migliorare l’accessibilità alle aree periferiche del territorio
(collegamenti intercentro).
Il Piano delle Regole individua una specifica normativa per
la riqualificazione ambientale e paesistica degli assi direttori
della mobilità urbana.
Diffusione di modalità di spostamento a basso impatto
(ciclo-pedonale)
Individuazione di un sistema di “parcheggi di corona”
anche con funzione di interscambio con i sistemi della “
mobilità dolce” di valenza urbana e territoriale.
Valorizzare la qualità e la fruizione ambientale della fascia
fluviale del Brembo.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Protezione della salute e del
benessere dei cittadini
Compatibilità con richieste,
osservazioni ed obiettivi emersi
dalla partecipazione del
bbli
Tutela e valorizzazione dei beni
storici ed architettonici
Compatibilità con le
infrastrutture per la mobilità e
con i servizi tecnologici
Tutela e protezione delle aree
naturalistiche e degli ambiti
paesistici
Contenimento inquinamento
acustico
Miglioramento della qualità
delle acque superficiali e
contenimento
dei consumi
Maggiore efficienza
nella
produzione di energia e
contenimento dei consumi
ti i
Contenimento della
produzione di rifiuti
Contenimento emissioni in
atmosfera
AZIONI DI
Minimizzazione del consumo di
suolo
CRITERI DI SOSTENIBILITA’
Compatibilità territoriale in
relazione ai vincoli ambientali
e alla geologia del territorio
pag. 65
9 - 9 -
-
- 9 - 9 - 9 9
9 -
-
-
-
-
-
-
- 9
9
9
9
9
-
-
- - 9 - - 9 - 9 9 9
- - 9 - 9 9 - - - 9
-
9
9
9
9
9
-
-
-
-
9
9
9
9
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
A28)
A29)
A30)
A31)
A32)
A33)
A34)
A35)
A36)
A37)
Riqualificazione e infrastrutturazione del PLIS del Basso
Brembo attraverso la formazione a sud del Parco Urbano
del Dordo.
Potenziare lo spazio di verde pubblico attrezzato, connesso
ove possibile con la rete pedonale e ciclabile di raccordo
tra i vai spazi.
Evitare la creazione di spazi verdi frazionati difficilmente
gestibili e godibili dalla cittadinanza.
Mantenimento delle realtà agricole locali favorendone lo
sviluppo in forme compatibili con la rilevanza ambientale e
paesistica dei luoghi.
Il Documento di Piano non prevede aree da destinare
all’attività agricola in senso fortemente imprenditoriale con
ampi margini di modificazione del quadro paesistico.
Promuovere forme di “presidio territoriale” in zone
caratterizzate da modesta presenza dell’attività agricola
anche da parte di soggetti non imprenditori ma interessati
all’attività di coltivazione dei suoli in forma secondaria”.
Elaborazione della Carta del Paesaggio, quale allegato al
Documento di Piano.
Definizione di norme di tutela ed indirizzo paesaggistico
nelle Norme Tecniche di Attuazione del Piano delle Regole.
Tutela e riqualificazione dei percorsi di interesse
paesaggistico
Definizione, nel Piano delle Regole, di una disciplina
specifica in merito alle possibilità di intervento a fine
colturale su tali aree
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Protezione della salute e del
benessere dei cittadini
Compatibilità con richieste,
osservazioni ed obiettivi emersi
dalla partecipazione del
bbli
Tutela e valorizzazione dei beni
storici ed architettonici
Compatibilità con le
infrastrutture per la mobilità e
con i servizi tecnologici
Tutela e protezione delle aree
naturalistiche e degli ambiti
paesistici
Contenimento inquinamento
acustico
Miglioramento della qualità
delle acque superficiali e
contenimento
dei consumi
Maggiore efficienza
nella
produzione di energia e
contenimento dei consumi
ti i
Contenimento della
produzione di rifiuti
Contenimento emissioni in
atmosfera
AZIONI DI
Minimizzazione del consumo di
suolo
CRITERI DI SOSTENIBILITA’
Compatibilità territoriale in
relazione ai vincoli ambientali
e alla geologia del territorio
pag. 66
9 -
-
-
-
-
-
- 9 - 9 9
9 - 9 -
-
-
-
-
-
- 9 - 9 9
- 9 - 9 9
- 9 - - -
- 9 9 9 9 9 9 - 9 -
-
-
9 -
-
-
-
-
-
- 9 -
-
-
9
9
9
-
-
-
-
9 9 9 - -
-
9
9
9
9
9
9
9
9
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
A38)
A39)
A40)
A41)
A42)
Riconoscimento delle aste del Fiume Brembo e del Torrente
Dordo come elemento forte del sistema paesistico-fruitivo e
definizione di una disciplina di tutela specifica.
Definizione di una regolamentazione finalizzata alla tutela e
valorizzazione delle presenze storico-paesistiche ed
architettonico-ambientali (luoghi di culto, della storia, della
leggenda e della natura).
Favorire la creazione di un sistema continuo di aree verdi
mediante la definizione e potenziamento della rete
ecologica comunale.
Introdurre una normativa specifica nel PGT al fine di
prevedere una valutazione preliminare sulle proposte
progettuali che vanno ad incidere sul contesto
edificato.
Progetto di sistemazione e valorizzazione degli spazi
residuali creati dal passaggio della nuova strada di
accerchiamento est-sud.
A43)
Definizione di una regolamentazione energetica degli
edifici.
A44)
Definizione di una regolamentazione di contenimento dei
consumi idrici degli edifici.
A45)
A46)
Promuovere l’utilizzazione di energie rinnovabili e/o di
combustibili a basso impatto ambientale.
Promuovere la salubrità complessiva del sito e
dell’ambiente urbano nel quale è collocato l’insediamento
residenziale/produttivo.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Protezione della salute e del
benessere dei cittadini
Compatibilità con richieste,
osservazioni ed obiettivi emersi
dalla partecipazione del
bbli
Tutela e valorizzazione dei beni
storici ed architettonici
Compatibilità con le
infrastrutture per la mobilità e
con i servizi tecnologici
Tutela e protezione delle aree
naturalistiche e degli ambiti
paesistici
Contenimento inquinamento
acustico
Miglioramento della qualità
delle acque superficiali e
contenimento
dei consumi
Maggiore efficienza
nella
produzione di energia e
contenimento dei consumi
ti i
Contenimento della
produzione di rifiuti
Contenimento emissioni in
atmosfera
AZIONI DI
Minimizzazione del consumo di
suolo
CRITERI DI SOSTENIBILITA’
Compatibilità territoriale in
relazione ai vincoli ambientali
e alla geologia del territorio
pag. 67
9 -
-
-
-
-
-
- 9 -
-
-
9 -
-
-
-
-
-
- 9 9 -
-
9 -
-
-
-
-
-
- 9 -
-
-
-
-
-
-
-
- 9 9 9 - 9
-
-
-
-
-
- 9 9 -
-
- - - - 9
- 9 - 9 9
9 - 9 - 9
9
- - - - 9
-
- 9 9
9
9
9
9
-
CRITERI DI SOSTENIBILITA’
AZIONI DI
ALTERNATIVA ZERO
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Protezione della salute e del
benessere dei cittadini
Compatibilità con richieste,
osservazioni ed obiettivi emersi
dalla partecipazione del
bbli
Tutela e valorizzazione dei beni
storici ed architettonici
Compatibilità con le
infrastrutture per la mobilità e
con i servizi tecnologici
Tutela e protezione delle aree
naturalistiche e degli ambiti
paesistici
Contenimento inquinamento
acustico
Miglioramento della qualità
delle acque superficiali e
contenimento
dei consumi
Maggiore efficienza
nella
produzione di energia e
contenimento dei consumi
ti i
Contenimento della
produzione di rifiuti
Contenimento emissioni in
atmosfera
Minimizzazione del consumo di
suolo
Compatibilità territoriale in
relazione ai vincoli ambientali
e alla geologia del territorio
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 68
9 9 ± ± ± - ± ± ± - ± ±
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 69
A conclusione del processo di valutazione delle azioni di piano, è necessario
esprimere un giudizio complessivo in merito alla sostenibilità globale del Piano.
Quanto analizzato consente di affermare che in senso generale il piano risulta
compatibile con i caratteri territoriali presenti, rispetto alle componenti sociale ed
economica.
Si presume che la limitata crescita insediativa, la valorizzazione degli aspetti
peculiari del territorio, nonché le strategie di intervento migliorativo sulla mobilità
permetteranno di giungere ad una condizione generalmente positiva del
contesto territoriale.
Il piano prevede inoltre che lo sviluppo sia orientato verso l’edilizia sostenibile e il
risparmio delle risorse energetiche, prevedendo una specifica regolamentazione
in merito nell’ambito del Piano delle Regole.
In particolare, relativamente all’incentivazione del risparmio idrico ed energetico,
si segnalano di seguito alcune raccomandazioni:
ƒ risparmio idrico: in fase di progettazione e realizzazione degli interventi,
dovranno essere rispettate le disposizioni finalizzate al risparmio ed al riutilizzo
della risorsa idrica di cui all’art. 6 del Regolamento Regionale n° 2 del
24/03/2006 “Disposizioni finalizzate al risparmio ed al riutilizzo della risorsa idrica”
e dovranno essere definite, nell’ambito degli interventi, tutte le soluzioni
specifiche circa:
ƒ la riduzione del consumi di acqua in ambiente domestico;
ƒ il riutilizzo delle acque meteoriche;
ƒ l’installazione di rete di adduzzione in forma duale.
ƒ risparmio energetico: si ricorda la cogenza dei dispostivi regionali in materia di
certificazione energetica degli edifici (D.G.R. 5018/2007 e 5373/2007).
Inoltre per ciascun Ambito di Trasformazione è riportata una scheda di
approfondimento nella quale vengono inseriti commenti e osservazioni che
giustificano la valutazione effettuata per ciascun criterio.
Legenda:
9
Trasformazione compatibile
M
Trasformazione compatibile ma subordinata ad opere di
mitigazione dell’impatto ambientale (strutturali e/o gestionali)
Trasformazione compatibile ma subordinata a valutazioni di
dettaglio in fase di progettazione dell’intervento (approfondimenti
geologici, valutazione dell’inserimento paesistico, definizione del
perimetro del comparto d’intervento, ecc.)
!
±
Indifferenza
Trasformazione non compatibile
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 70
ATR 1
criterio di
sostenibilità
commento
giudizio
9
!
!
Compatibilità
territoriale in
relazione ai vincoli
ambientali e alla
geologia del
territorio
!
L’area in esame si configura come completamento della
frangia perimetrale del centro abitato ed è attualmente
classificata come “zona per attività agricola”.
Ad ovest l’area è costeggiata da un tratto della rete
distributrice
dell’impianto
pluvirriguo
dell’Isola
bergamasca.
L’ambito rientra in un’area con classe di fattibilità
geologica 2b “Fattibilità con modeste limitazioni con
problematiche di tipo idrogeologico”.
L’area è caratterizzata da una coltre superficiale
impermeabile esigua, l’alta permeabilità dei depositi
immediatamente sottostanti ad essa e la scarsa
soggiacenza della falda freatica nei confronti del piano
campagna.
Queste caratteristiche dovranno essere tenute in
considerazione nella fase di progettazione di edifici.
La presenza a ridotta profondità della superficie di falda
comporta la realizzazione di adeguate opere di
impermeabilizzazione degli edifici e di drenaggio delle
acque superficiali nell’area circostante l’edificio.
Oltre a questo si dovrà evitare che queste aree,
fortemente vulnerabili dal punto di vista idrogeologico,
siano sede di attività a rischio d’inquinamento.
Qualora si volessero realizzare pozzi per uso agricolo,
industriale o potabile, si dovrà documentare in modo
approfondito l’effettiva necessità dell’intervento e si dovrà
imporre la realizzazione dell’opera di captazione a regola
d’arte, in modo da preservare la qualità dell’acqua delle
falde più profonde e protette, impedendo il loro
miscelamento con quelle superficiali contaminate.
L’ATR è attraversato all’estremità nord ovest da una linea
132kV della rete di elettrodotti.
È compito della pubblica amministrazione verificare che
l’ATR rispetti le “distanze di prima approssimazione” DPA
dalle linee dell’elettrodotto. Inoltre sarà compito
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 71
!
9
Minimizzazione del
consumo di suolo
M!
Contenimento
emissioni in
atmosfera
-
dell’amministrazione comunale valutare l’opportunità di
richiedere ai proprietari/gestori degli elettrodotti di
eseguire il calcolo mirato delle “fasce di rispetto” in
corrispondenza delle specifiche campate di linea
interessate, determinate secondo le indicazioni del
paragrafo 5.1 del DM 29/05/2008.
Si consiglia di prevedere, nel Regolamento Edilizio, la
necessità di effettuare specifiche indagini del sito da
sommarsi alla normale prassi di conoscenza di un luogo
prima di intervenire progettualmente.
Tale indagine dovrebbe comprendere un’indagine
geobiologica per il rilevamento di eventuali interferenze
elettro-magnetiche indotte da radiofrequenze e/o da alta
e media tensione elettrica di rete, ovvero dalla vicinanza
con ripetitori radio-televisivi, di telefonia fissa o mobile o
radar e linee elettriche aeree o interrate, con la
collaborazione del locale ufficio dell’ARPA, ovvero ad
opera di un professionista bioarchitetto in possesso di un
attestato di qualifica e dotato di idonea strumentazione.
Per quanto riguarda la compatibilità con il PTCP,
analizzando la tavola E4 “Sistemi insediativi”, quasi la
totalità dell’ambito rientra in un’area classificata come
“aree di primo riferimento per la pianificazione locale”
(art. 93): “Esse si configurano come indicazione di ambiti
che il PTCP ritiene, alla scala che gli è propria, meno
problematici al fine della trasformazione urbanistica del
territorio, intendendosi per tale l’insieme degli interventi
destinati alla realizzazione di attrezzature, infrastrutture,
standard urbanistici e degli eventuali interventi
edificatori.”
Nel complesso la trasformazione in previsione può
considerarsi compatibile con il PTCP.
Uno dei principi base dello sviluppo sostenibile è un uso
ragionevole e parsimonioso del suolo, così come di tutte le
risorse non rinnovabili, rispettando tassi di sfruttamento che
non pregiudichino le possibilità riservate alle generazioni
future.
Il territorio di Filago, nonostante sia gestito rispettandone e
valorizzandone le peculiarità ambientali, si presenta oggi
come un’area fortemente industrializzata, il cui territorio è
urbanizzato per il 40,5% della superficie comunale,
L’ambito di trasformazione è contiguo al tessuto
urbanizzato consolidato e si configura come espansione di
frangia urbana, compatibile con uno sviluppo insediativo.
La realizzazione dell’intervento prevede un consumo di
suolo pari a 18.400 m2.
Considerando la destinazione d’uso residenziale, l’ambito
di trasformazione in esame non comporta impatti negativi
nei confronti della componente ambientale aria, ad
eccezione dell’’installazione dei sistemi di riscaldamento.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 72
M
Miglioramento
della qualità delle
acque superficiali e
contenimento dei
consumi
M
Maggiore
efficienza nella
produzione di
energia e
contenimento dei
consumi energetici
M
Contenimento
della produzione di
rifiuti
9
In relazione alla destinazione d’uso dell’intervento previsto,
l’impatto sulla matrice acqua non risulta particolarmente
significativo in quanto:
- l’area oggetto d’intervento è attualmente raggiunta
da
acquedotto
comunale,
quindi
l’approvvigionamento idrico non comporterà ulteriori
derivazioni di acque superficiali o sotterranee.
- l’area oggetto dell’intervento è servita da rete
fognaria; considerando la destinazione di carattere
residenziale degli edifici, i reflui prodotti saranno
essenzialmente di natura domestica e, nel caso siano
scaricati in pubblica fognatura, il cui recapito è
Depuratore Intercomunale dell’Isola a Brembate Sotto,
è ragionevole ipotizzare che non si verificheranno
alterazioni qualitative dello scarico finale della rete
fognaria.
È ipotizzabile che l’aumento dei consumi della risorsa
naturale acqua, date le osservazioni in merito riportate nel
Documento di Scoping, comporti un sensibile impatto
sulle reti esistenti.
È pertanto consigliabile che l’Amministrazione comunale
attui, in particolare durante il periodo estivo, interventi di
informazione e sensibilizzazione sul risparmio idrico.
Si ritiene opportuno che le NTA prevedano che ogni
nuovo intervento edilizio predisponga di appositi impianti
per il recupero, la raccolta ed il riuso dell’acqua piovana
per usi non potabili (ad. esempio irrigazione dei giardini e
scarichi igienici ).
La realizzazione dell’ambito di trasformazione potrà
comportare un leggero aumento nei consumi di energia e
metano. Tuttavia considerando la destinazione d’uso
dell’intervento, è possibile ipotizzare che tale impatto non
sia
particolarmente
negativo
sull’attuale
sistema
ambientale.
Secondo i dati stimati sulla base dei consumi attuali il
nuovo consumo di energia elettrica e di metano incide
del 4% sul consumo totale del comune.
La realizzazione dell’ambito dovrà essere integrata con
interventi di risparmio energetico, legati in particolare
all’impiego di energia da fonti rinnovabili, incentivando
l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici o la
realizzazione di impianti geotermici
Si ritiene opportuno che le NTA ed il Regolamento Edilizio
recepiscano, al loro interno, prescrizioni relative
all’efficienza energetica degli edifici.
Inoltre è opportuno valutare la possibilità di incentivi
volumetrici in funzione della classe di rendimento
energetico dell’edificio.
La realizzazione dell’ambito di trasformazione potrà
comportare un leggero aumento della produzione di
rifiuti. Tuttavia considerando la destinazione d’uso
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 73
Contenimento
inquinamento
acustico
-
9
M
Compatibilità con
le infrastrutture per
la mobilità e con i
servizi tecnologici
M
Tutela e protezione
delle aree
naturalistiche e
degli ambiti
9
dell’intervento, è possibile ipotizzare che tale impatto sia
contenuto nei confronti dell’attuale sistema ambientale.
Secondo i dati stimati sulla base della produzione procapite attuale, la nuova produzione di rifiuti urbani incide
dello 10% sulla produzione totale.
Comunque si consiglia di definire una regolamentazione
di contenimento della produzione dei rifiuti nel processo
edilizio.
Considerando la destinazione d’uso dell’intervento è
possibile ipotizzare che l’ambito di trasformazione in
esame non comporti impatti negativi che possano
incrementare l’inquinamento acustico.
In base al Piano di classificazione acustica del territorio
comunale, l’ambito in esame ricade in classe III “Aree di
tipo misto”.
Data la vicinanza dell’ambito alle vicine strade e al nuovo
tracciato
ferroviario
è
auspicabile
prevedere
l’individuazione di apposite zone piantumate a protezione
delle residenze.
Viabilità
L’accesso all’ambito di trasformazione è realizzabile, senza
la necessità di prevedere ulteriore infrastrutturazione (se
non quella di penetrazione all’interno dell’ambito).
Acquedotto
L’area oggetto di intervento è servita dalla rete
acquedottistica comunale.
Date le osservazioni in merito, riportate nel Documento di
Scoping, si ritiene opportuno che le NTA prevedano che
nell’ambito dell’intervento edilizio siano predisposti
appositi impianti per il recupero, la raccolta ed il riuso
dell’acqua piovana per usi non potabili (ad esempio
irrigazione dei giardini e scarichi igienici ).
Fognatura
L’area oggetto di intervento è servita dalla rete fognaria
comunale.
L’ATR dovrà prevedere la separazione della rete di
raccolta delle acque reflue urbane dalle acque
meteoriche, in conformità al Regolamento Regionale n.
3/2006.
Data l’esigua capacità residua del Depuratore
Intercomunale dell’Isola, in attesa degli interventi di
potenziamento in corso dovranno essere presi in
considerazione le soluzioni che minimizzano la quantità di
reflui da depurare in fognatura.
Aree di interesse pubblico
Si raccomanda di prevedere per il comparto adeguate
aree per attrezzature pubbliche o di interesse pubblico e
aree a parcheggio.
L’ATR in esame non rientra in ambiti caratterizzati da
particolare rilevanza paesistica o naturalistica, essendo
limitrofo ad un’area già urbanizzata.
L’impatto globale sulla componente naturalistica e di
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 74
paesistici
Tutela e
valorizzazione dei
beni storici ed
architettonici
Protezione della
salute e del
benessere dei
cittadini
Compatibilità con
richieste,
osservazioni ed
obiettivi emersi
dalla
partecipazione del
pubblico
-
9
9
paesaggio
sarà
preso
in
considerazione
e
opportunamente mitigato in fase di valutazione
dell’inserimento
paesistico,
obbligatoria
per
la
realizzazione del progetto insediativo.
Si consiglia l’utilizzo di materiali e tecniche ecocompatibili,
preferibilmente in sintonia con i materiali locali.
La conservazione delle caratteristiche dei siti o delle zone
in via di rarefazione, rappresentativi di un periodo o
aspetto, che forniscono un particolare contributo alle
tradizioni e alla cultura della zona rappresenta uno dei
principali aspetti da considerare per uno sviluppo
sostenibile.
Ciò comprende quindi edifici di valore storico, culturale,
monumenti, reperti archeologici, architettura di esterni,
paesaggi, parchi e giardini e tutte le strutture che
contribuiscono alla vita culturale di una comunità.
Per quanto riguarda tale tematica l’ambito di
trasformazione in oggetto non presenta un impatto
significativo, in quanto si colloca in un’area adiacente
esterna al nucleo di antica formazione e non comprende
nessun elemento di valore storico-culturale. Gli unici
immobili d’interesse artistico e storico sono localizzati ad
opportune distanze.
Considerando
la
destinazione
d’uso
residenziale
dell’ambito, per ciò che concerne la salute umana, è
possibile affermare che l’ambito di trasformazione in
oggetto non comporta impatti negativi significativi.
Il comparto residenziale in previsione soddisfa in parte la
richiesta di sviluppo insediativo e mira principalmente alla
necessità di rispondere alla crescita endogena della
popolazione.
Estratto della tavola di fattibilità
idrogeologica - individuazione ATR1
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Estratto della tavola E4 “Sistemi insediativi” del
PTCP – individuazione ATR 1
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 75
ATAE
criterio di
sostenibilità
commento
giudizio
Attualmente l’ambito appartiene alla zona classificata
come “PLIS” dal PRG vigente, ma è individuato anche
come “Area produttiva di interesse provinciale –
insediamenti
produttivi
di
completamento
e/o
riqualificazione” dal PTCP.
II progetto di PTCP prevede per l’area novità rilevanti con
l’individuazione della dorsale stradale e ferroviaria
dell’Isola, al servizio degli insediamenti industriali presenti.
M!
Compatibilità
territoriale in
relazione ai vincoli
ambientali e alla
geologia del
territorio
!
Secondo l’art. 28 comma 13 delle NTA vigenti “Le aree
interne al PLIS e individuate dal Piano Territoriale di
Coordinamento della Provincia di Bergamo quali “Aree
produttive di interesse provinciale – insediamenti
produttivi di completamento e/o riqualificazione”
saranno oggetto di determinazione dei regimi dei suoli,
delle destinazioni d’uso e delle modalità di intervento
nell’ambito della ridefinizione della disciplina urbanistica
delle aree stesse e dei contenuti del Piano di Settore, da
attuarsi di concerto tra il Comune e la Provincia di
Bergamo, avendo riguardo alle prospettive e alle
esigenze della riqualificazione urbanistica ed ambientale
del comparto” Pertanto l’intervento dovrà essere
disciplinato in concerto con la Provincia e dovranno
essere adottate tutte le possibili attenzioni per la
minimizzazione degli impatti indotti e per le loro
mitigazioni.
L’ambito rientra in un’area con classe di fattibilità
geologica 2b “Fattibilità con modeste limitazioni con
problematiche di tipo idrogeologico”.
L’area è caratterizzata da una coltre superficiale
impermeabile esigua, l’alta permeabilità dei depositi
immediatamente sottostanti ad essa e la scarsa
soggiacenza della falda freatica nei confronti del piano
campagna.
Queste caratteristiche dovranno essere tenute in
considerazione nella fase di progettazione di edifici.
La presenza a ridotta profondità della superficie di falda
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 76
!
9
comporta la realizzazione di adeguate opere di
impermeabilizzazione degli edifici e di drenaggio delle
acque superficiali nell’area circostante l’edificio.
Oltre a questo si dovrà evitare che queste aree,
fortemente vulnerabili dal punto di vista idrogeologico,
siano sede di attività a rischio d’inquinamento.
Qualora si volessero realizzare pozzi per uso agricolo,
industriale o potabile, si dovrà documentare in modo
approfondito l’effettiva necessità dell’intervento e si
dovrà imporre la realizzazione dell’opera di captazione a
regola d’arte, in modo da preservare la qualità
dell’acqua delle falde più profonde e protette,
impedendo il loro miscelamento con quelle superficiali
contaminate.
L’AT è attraversato all’estremità nord ovest da una linea
132kV della rete di elettrodotti.
È compito della pubblica amministrazione verificare che
l’AT rispetti le “distanze di prima approssimazione” DPA
dalle linee dell’elettrodotto. Inoltre sarà compito
dell’amministrazione comunale valutare l’opportunità di
richiedere ai proprietari/gestori degli elettrodotti di
eseguire il calcolo mirato delle “fasce di rispetto” in
corrispondenza delle specifiche campate di linea
interessate, determinate secondo le indicazioni del
paragrafo 5.1 del DM 29/05/2008.
Si consiglia di prevedere, nel Regolamento Edilizio, la
necessità di effettuare specifiche indagini del sito da
sommarsi alla normale prassi di conoscenza di un luogo
prima di intervenire progettualmente.
Tale indagine dovrebbe comprendere un’indagine
geobiologica per il rilevamento di eventuali interferenze
elettro-magnetiche indotte da radiofrequenze e/o da
alta e media tensione elettrica di rete, ovvero dalla
vicinanza con ripetitori radio-televisivi, di telefonia fissa o
mobile o radar e linee elettriche aeree o interrate, con la
collaborazione del locale ufficio dell’ARPA, ovvero ad
opera di un professionista bioarchitetto in possesso di un
attestato di qualifica e dotato di idonea strumentazione.
Per quanto riguarda la compatibilità con il PTCP,
analizzando la tavola E4 “Sistemi insediativi”, la totalità
dell’ambito rientra in un’area classificata come “Area
produttiva di interesse provinciale – insediamenti
produttivi di completamento e/o riqualificazione” (art.
95): “Si tratta di aree già parzialmente o totalmente
utilizzate con la presenza di situazioni di degrado
insediativo e/o di situazioni di irrazionalità urbanistica e
ambientale e in alcuni casi di pericolosità. In alcuni casi
le aree stesse presentano, nella dimensione individuata
dal PTCP spazi liberi ancora utilizzabili in termini di
completamento derivanti dalla presenza di insediamenti
dismessi o di lotti ancora inedificati. Alla loro
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 77
Minimizzazione del
consumo di suolo
Contenimento
emissioni in
atmosfera
M!
M
!
!
Miglioramento della
qualità delle acque
superficiali e
contenimento dei
consumi
M
pianificazione attuativa ed alla programmazione delle
strategie di sviluppo si provvederà attraverso i Piani di
Settore, di intesa con i Comuni interessati, o i progetti
strategici di iniziativa comunale, intercomunale o sovra
comunale approvate dal Consiglio Provinciale All’interno
di tali strumenti saranno individuati i necessari strumenti
perequativi. Fino all’approvazione dei Piani di Settore o
dei progetti strategici si applica la disciplina degli
strumenti urbanistici comunali vigenti”.
Nel complesso la trasformazione in previsione può
considerarsi compatibile con il PTCP, a condizione che
vengano prese in considerazione le limitazioni e le
mitigazioni prescritte dalle NTA.
Il territorio di Filago, nonostante sia gestito rispettandone
e valorizzandone le peculiarità ambientali, si presenta
oggi come un’area fortemente industrializzata, il cui
territorio è urbanizzato per il 40,5% della superficie
comunale.
La realizzazione dell’intervento prevede un consumo di
suolo totale pari a 137.600m2, dei quali 45.000m2
edificabili. Nella perimetrazione dell’ambito sono incluse
aree per a verde pubblico che saranno cedute
gratuitamente o asservite con vincolo a favore del
comune come ambito di valore paesistico ambientale e
del Parco del Dordo.
Il territorio comunale di Filago ricade in classe A1, zona
critica per la qualità dell’aria, caratterizzata da
concentrazioni elevate di PM10, elevata densità di
emissioni e situazione meteorologica avversa.
Considerando la destinazione d’uso dell’ambito,
l’intervento in esame non comporterà impatti negativi nei
confronti della componente ambientale aria, ad
eccezione dell’installazione dei sistemi di riscaldamento.
Un sensibile contributo alle emissioni in atmosfera potrà
essere apportato dal flusso veicolare legato all’afflusso
degli utenti.
Per tali motivi si consiglia di dotare le aree destinate a
parcheggio di fasce vegetazionali per la mitigazione
degli
inquinamento
prodotto,
di
pianificare
correttamente la viabilità del comparto e di verificare
l’adeguatezza delle infrastrutture presenti anche per i
modi di spostamento sostenibili.
In relazione alla destinazione d’uso dell’intervento,
l’impatto sulla matrice acqua è rilevante in quanto:
ƒ l’ambito non è attualmente raggiunto dalla rete idrica
comunale.
Qualora si volessero realizzare pozzi per uso agricolo,
industriale o potabile, si dovrà documentare in modo
approfondito l’effettiva necessità dell’intervento e si
dovrà imporre la realizzazione dell’opera di captazione a
regola d’arte, in modo da preservare la qualità
dell’acqua delle falde più profonde e protette,
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 78
9
Maggiore efficienza
nella produzione di
energia e
contenimento dei
consumi energetici
M
Contenimento della
produzione di rifiuti
9
!
Contenimento
inquinamento
acustico
M
impedendo il loro miscelamento con quelle superficiali
contaminate.
In ogni caso l’intervento edilizio dovrà predisporre
appositi impianti per il recupero, la raccolta e il riuso
dell’acqua piovana dai tetti per l’irrigazione dei giardini.
L’area oggetto dell’intervento:
ƒ è servita da rete fognaria.
Considerando la destinazione di carattere commerciale
dell’intervento, i reflui prodotti saranno essenzialmente di
natura domestica e, nel caso siano scaricati in pubblica
fognatura, il cui recapito è Depuratore Intercomunale
dell’Isola a Brembate Sotto, è ragionevole ipotizzare che
non si verificheranno alterazioni qualitative dello scarico
finale della rete fognaria.
La realizzazione dell’ambito dovrà essere integrata con
interventi di risparmio energetico, legati in particolare
all’impiego di energia da fonti rinnovabili, incentivando
l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici.
Si ritiene opportuno che le NTA ed il Regolamento Edilizio
recepiscano, al loro interno, prescrizioni relative
all’efficienza energetica degli edifici.
Inoltre è opportuno valutare la possibilità di incentivi
volumetrici in funzione della classe di rendimento
energetico degli edifici.
La realizzazione dell’ambito di trasformazione potrà
comportare un leggero aumento della produzione di
rifiuti. Tuttavia considerando la destinazione d’uso
dell’intervento, è possibile ipotizzare che tale impatto sia
contenuto nei confronti dell’attuale sistema ambientale.
Comunque si consiglia di definire una regolamentazione
di contenimento della produzione dei rifiuti nel processo
edilizio.
In base al Piano di classificazione acustica del territorio
comunale, adottato dal Comune di Filago nel 1998,
l’ambito in esame ricade in classe III “aree di tipo misto”,
classificazione ragionevolmente incompatibile con
l’intervento previsto.
È importante sottolineare che la redazione del Piano di
Classificazione Acustica e del Regolamento Acustico si
riferisce all’anno 1998: in questi nove anni sono intercorse
delle modifiche sostanziali nell’assetto urbanistico e
programmatico del comune. Considerando infine le
scelte di pianificazione che saranno previste dal nuovo
Piano di Governo del Territorio, si raccomanda di
provvedere
all’aggiornamento
del
Piano
di
Classificazione Acustica Comunale e del Regolamento
Acustico.
Gli interventi di mitigazione e compensazione dovranno,
comunque, essere dettagliati nello sviluppo del progetto
e sarà necessario effettuare verifiche post operam
dell’effettivo raggiungimento degli obiettivi perseguiti,
mediante adeguato monitoraggio.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 79
9
Compatibilità con le
infrastrutture per la
mobilità e con i
servizi tecnologici
!
!
X
Tutela e protezione
delle aree
naturalistiche e degli
ambiti paesistici
L’edificazione del lotto dovrà essere subordinata
all’estensione delle reti tecnologiche eventualmente
mancanti. Le modalità di allacciamento dei servizi
tecnologici verranno definite in sede di piano attuativo.
Viabilità
L’accesso all’ambito di trasformazione è realizzabile,
senza
la
necessità
di
prevedere
ulteriore
infrastrutturazione (se non quella di penetrazione
all’interno dell’ambito).
Acquedotto
L’area oggetto di intervento non è servita dalla rete
acquedottistica comunale.
Nel caso dovessero essere realizzati nuovi allacci alla
rete, date le osservazioni in merito riportate nel
Documento di Scoping, è ipotizzabile che l’aumento dei
consumi della risorsa naturale acqua comporti un
impatto significativo sulla rete idrica esistente, in quanto il
fabbisogno idropotabile del comune di Filago non è
garantito
dall’attuale
sistema
di
distribuzione
acquedottistico.
Si ritiene opportuno che le NTA prevedano che
nell’ambito dell’intervento edilizio siano predisposti
appositi impianti per il recupero, la raccolta ed il riuso
dell’acqua piovana per usi non potabili (ad esempio
irrigazione dei giardini e scarichi igienici ).
Fognatura
L’area oggetto di intervento è servita dalla rete fognaria
comunale.
L’AT dovrà prevedere la separazione della rete di
raccolta delle acque reflue urbane dalle acque
meteoriche, in conformità al Regolamento Regionale n.
3/2006.
Data l’esigua capacità residua del Depuratore
Intercomunale dell’Isola, in attesa degli interventi di
potenziamento in corso dovranno essere presi in
considerazione le soluzioni che minimizzano la quantità di
reflui da depurare in fognatura.
Aree di interesse pubblico
Si raccomanda di prevedere per il comparto adeguate
aree a parcheggio.
L’area interessata dall’AT in esame è classificata come
“ambito di elevata valenza paesistica” ed è all’interno
del Parco Locale di Interesse Sovracomunale del basso
corso del fiume Brembo, di particolare rilevanza
naturalistica poiché costituisce elemento di pausa di
significato naturalistico tra le aree densamente
urbanizzate.
Tuttavia la possibile riconversione dell’area è comunque
prevista nel sistema degli “insediamenti produttivi di
interesse provinciale di completamento e/o di
riqualificazione (art.95 – NdA del PTCP)”, che quindi
ammette la possibilità di utilizzo dell’area, peraltro già
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 80
M!
Tutela e
valorizzazione dei
beni storici ed
architettonici
-
Protezione della
salute e del
benessere dei
cittadini
9
Valutazione di
compatibilità
territoriale ed
ambientale, in
presenza di aziende
RIR
!
concordata preliminarmente ai sensi dell’art.12 delle
medesime NdA.
Il progetto prevede, lungo tutto il perimetro dell’areale di
modificabilità dell’ambito, una fascia di mitigazione
paesistica e di protezione necessaria evitare o
minimizzare l’interferenza con le fasce boscate ripariali
intorno al torrente Dordo.
Nella parte est dell’ambito stesso gli interventi individuati
per la parte ovest vengono fatti oggetto di un ampio
intervento compensativo per una superficie di 48.600 mq,
che saranno ceduti all’Amministrazione quale standard
qualitativo degli interventi per la formazione del “Parco
del Dordo”.
Ai fini dell’inserimento paesistico si consiglia l’utilizzo di
materiali e tecniche ecocompatibili, preferibilmente in
sintonia con i materiali locali.
Per quanto riguarda tale tematica l’ambito di
trasformazione in oggetto non presenta un impatto
significativo, in quanto si colloca in un’area adiacente
esterna al nucleo di antica formazione e non comprende
nessun elemento di valore storico-culturale. Gli unici
immobili d’interesse artistico e storico sono localizzati ad
opportune distanze.
Considerando la destinazione d’uso dell’ambito, per ciò
che concerne la salute umana, è possibile affermare che
l’ambito di trasformazione in oggetto non comporta
impatti negativi significativi.
L’ambito di trasformazione rientra nell’“area di
attenzione” stabilita dallo scenario incidentale di
riferimento delle aziende Far e Farcoll, relativo alla
dispersione di sostanze tossiche.
Prima della realizzazione dell’intervento è necessaria,
nell’ambito dell’Elaborato Tecnico ERIR, la valutazione
comunale della compatibilità territoriale secondo quanto
indicato nel DM 9 maggio 2001 e dalle Linee guida
regionali.
Estratto della tavola di fattibilità
idrogeologica - individuazione ATAE
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Estratto della tavola E4 “Sistemi insediativi”
del PTCP – individuazione ATAE
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 81
ATP1
criterio di
sostenibilità
commento
giudizio
9
!
Compatibilità
territoriale in
relazione ai vincoli
ambientali e alla
geologia del
territorio
L’area in esame si configura come completamento della
frangia perimetrale della zona industriale posta a S-O della
fascia del nuovo tracciato ferroviario ed è attualmente
classificata dal PRG vigente come “zona E a destinazione
agricola”.
L’ambito rientra in un’area con classe di fattibilità
geologica 2 “Fattibilità con modeste limitazioni”, in
sottoclasse 2C1 per una piccola porzione di territorio, e
nella sottoclasse 2C2 per la maggior parte del territorio.
Entrambe hanno problematiche idrogeologiche.
Le caratteristiche geotecniche dei terreni compresi nelle
classi 2C1 e 2C2 sono generalmente da discrete a buone.
Inoltre rientra per una piccola porzione in classe 3,
“Fattibilità con modeste limitazioni”, nella sottoclasse 3a
con problematiche geotecniche e geotecniche.
!
L’ATP non è attraversato da elettrodotti, ma ne è presente
uno sul confine del lotto.
!
Per quanto riguarda la compatibilità con il PTCP,
analizzando la tavola E4 “Sistemi insediativi”, la quasi
totalità dell’ambito rientra in un’area classificata come
“insediamenti produttivi di interesse provinciale di
completamento e/o di riqualificazione (art. 95)”.
Inoltre, per una porzione minore, rientra in “Ambiti di
opportuna istituzione di P.L.I.S. (art. 71)”.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 82
Minimizzazione del
consumo di suolo
M!
Contenimento
emissioni in
atmosfera
-
Miglioramento
della qualità delle
acque superficiali e
contenimento dei
consumi
Maggiore
efficienza nella
produzione di
energia e
Uno dei principi base dello sviluppo sostenibile è un uso
ragionevole e parsimonioso del suolo, così come di tutte le
risorse non rinnovabili, rispettando tassi di sfruttamento che
non pregiudichino le possibilità riservate alle generazioni
future.
Il territorio di Filago, nonostante sia gestito rispettandone e
valorizzandone le peculiarità ambientali, si presenta oggi
come un’area fortemente industrializzata, il cui territorio è
urbanizzato per il 40,5% della superficie comunale.
Tuttavia l’Ambito di Trasformazione non si pone in
situazione autonoma o espansiva degli insediamenti
esistenti, ma come sostanziale completamento di un
ambito produttivo già sostanzialmente saturo, inserendosi
in una situazione di frangia degli insediamenti produttivi
esistenti.
La Superficie Territoriale dell’ATP è pari a circa 34.000 mq.
Considerando la specifica destinazione d’uso produttiva,
l’Ambito di Trasformazione in esame non comporta impatti
negativi nei confronti della componente ambientale
“aria”.
Elementi di compatibilità con la tematica di cui al
presente punto saranno garantiti dalla disciplina degli
“insediamenti vietati”, definita dalle NTA del Documento
di Piano e dalla “verifica preliminare di compatibilità
urbanistica” prevista obbligatoriamente dalla disciplina
del Piano delle Regole secondo gli indirizzi individuati nell’
“Ambito Tematico Strategico 2 del Documento di Piano”.
In relazione alla destinazione d’uso dell’intervento previsto,
non si prevede una incidenza significativa sulla matrice
“acqua” .
Inoltre, si ritiene opportuno che le NTA prevedano che
ogni nuovo intervento predisponga di appositi impianti per
il recupero, la raccolta ed il riuso dell’acqua piovana per
usi non potabili.
M
M
Elementi di compatibilità con la tematica di cui al
presente punto saranno garantiti dalla disciplina degli
“insediamenti vietati”, definita dalle NTA del Documento
di Piano e dalla “verifica preliminare di compatibilità
urbanistica” prevista obbligatoriamente dalla disciplina
del Piano delle Regole secondo gli indirizzi individuati nell’
“Ambito Tematico Strategico 2 del Documento di Piano”.
La realizzazione dell’Ambito di Trasformazione potrà
comportare un aumento nei consumi energetici.
La realizzazione dell’Ambito dovrà quindi essere integrata
con interventi di risparmio energetico, legati in particolare
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 83
contenimento dei
consumi energetici
Contenimento
della produzione di
rifiuti
9
Contenimento
inquinamento
acustico
-
Compatibilità con
le infrastrutture per
la mobilità e con i
servizi tecnologici
9
M
all’impiego di energia da fonti rinnovabili, incentivando
l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici.
Tale impatto non dovrà essere particolarmente negativo
sull’attuale sistema ambientale.
La realizzazione degli interventi, secondo gli indirizzi previsti
dall’Ambito Tematico Strategico 10 del Documento di
Piano (promozione e attuazione di interventi per
l’efficienza energetica degli edifici ed il contenimento dei
carichi ambientali) dovrà essere integrata con interventi di
risparmio energetico, legati in particolare all’impiego di
energia da fonti rinnovabili, incentivando l’installazione di
pannelli solari e fotovoltaici.
In tal senso la disciplina normativa potrà valutare la
possibilità di incentivi volumetrici in funzione della classe di
rendimento energetico dell’edificio.
Elementi di compatibilità con la tematica di cui al
presente punto saranno garantiti dalla disciplina degli
“insediamenti vietati”, definita dalle NTA del Documento
di Piano e dalla “verifica preliminare di compatibilità
urbanistica” prevista obbligatoriamente dalla disciplina
del Piano delle Regole secondo gli indirizzi individuati nell’
“Ambito Tematico Strategico 2 del Documento di Piano”.
E’ possibile ipotizzare che l’impatto sarà il più contenuto
possibile nei confronti dell’attuale sistema ambientale.
Elementi di compatibilità con la tematica di cui al
presente punto saranno garantiti dalla disciplina degli
“insediamenti vietati”, definita dalle NTA del Documento
di Piano e dalla “verifica preliminare di compatibilità
urbanistica” prevista obbligatoriamente dalla disciplina
del Piano delle Regole secondo gli indirizzi individuati nell’
“Ambito Tematico Strategico 2 del Documento di Piano”.
Considerando la destinazione d’uso prevalentemente
produttiva, l’Ambito di Trasformazione in esame non dovrà
compromettere la componente “acustica”.
Elementi di compatibilità con la tematica di cui al
presente punto saranno garantiti dalla disciplina degli
“insediamenti vietati”, definita dalle NTA del Documento
di Piano e dalla “verifica preliminare di compatibilità
urbanistica” prevista obbligatoriamente dalla disciplina
del Piano delle Regole secondo gli indirizzi individuati nell’
“Ambito Tematico Strategico 2 del Documento di Piano”.
Viabilità
L’accesso all’Ambito di Trasformazione è realizzabile,
senza la necessità di prevedere ulteriore infrastrutturazione
(se non quella di penetrazione all’interno dell’ambito già
previsto
come
opera
complementare
della
Pedemontana).
Acquedotto
L’area oggetto di intervento è servita dalla rete
acquedottistica comunale.
Si ritiene opportuno che le NTA prevedano che
nell’ambito dell’intervento siano predisposti appositi
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 84
M
Tutela e protezione
delle aree
naturalistiche e
degli ambiti
paesistici
9
Tutela e
valorizzazione dei
beni storici ed
architettonici
-
Protezione della
salute e del
benessere dei
cittadini
9
Compatibilità con
richieste,
osservazioni ed
obiettivi emersi
dalla
partecipazione del
pubblico
9
impianti per il recupero, la raccolta ed il riuso dell’acqua
piovana per usi non potabili.
Fognatura
L’area oggetto di intervento è servita dalla rete fognaria
comunale.
L’ATP dovrà prevedere la separazione della rete di
raccolta delle acque reflue urbane dalle acque
meteoriche, in conformità al Regolamento Regionale n.
3/2006.
Data l’esigua capacità residua del Depuratore
Intercomunale dell’Isola, in attesa degli interventi di
potenziamento in corso dovranno essere presi in
considerazione le soluzioni che minimizzano la quantità di
reflui da depurare in fognatura.
Aree di interesse pubblico
Dovranno essere previste adeguate aree a parcheggio.
L’impatto globale sulla componente naturalistica e di
paesaggio
sarà
preso
in
considerazione
e
opportunamente mitigato in fase di progettazione edilizia,
supportata dalla valutazione dell’inserimento ambientalepaesistico.
Elementi di compatibilità con la tematica di cui al
presente punto saranno garantiti dalla disciplina degli
“insediamenti vietati”, definita dalle NTA del Documento
di Piano e dalla “verifica preliminare di compatibilità
urbanistica” prevista obbligatoriamente dalla disciplina
del Piano delle Regole secondo gli indirizzi individuati nell’
“Ambito Tematico Strategico 2 del Documento di Piano”.
L’Ambito di Trasformazione in oggetto non presenta un
impatto significativo, in quanto si colloca in un’area
lontana dai tessuti di antica formazione e non comprende
nessun elemento di valore storico-culturale.
Considerando la destinazione d’uso produttiva, sarà
opportuna l’attuazione del monitoraggio sulle attività per i
cicli di produzione.
Elementi di compatibilità con la tematica di cui al
presente punto saranno garantiti dalla disciplina degli
“insediamenti vietati”, definita dalle NTA del Documento
di Piano e dalla “verifica preliminare di compatibilità
urbanistica” prevista obbligatoriamente dalla disciplina
del Piano delle Regole secondo gli indirizzi individuati nell’
“Ambito Tematico Strategico 2 del Documento di Piano”.
Il comparto produttivo in previsione soddisfa in parte la
richiesta di sviluppo produttivo e mira principalmente alla
necessità di garantire nuovi posti di lavoro.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 85
Estratto della tavola di fattibilità
geologica - individuazione ATP1
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Estratto della tavola E4 “Sistemi insediativi” del
PTCP – individuazione ATP 1
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 86
4.6
L’INCIDENZA DELLE SCELTE SOVRAORDINATE
La valutazione delle scelte di piano sviluppata nel paragrafo precedente descrive
in termini tendenziali i principali impatti attesi in relazione alle azioni proposte dal
Documento di Piano.
Vi sono poi una serie di azioni derivanti da scelte di pianificazione sovraordinata
che andranno ad incidere in modo determinante sulle qualità delle matrici
ambientali del territorio Comunale.
Tra queste si ricordano in particolare:
4) un nuovo asse autostradale, al confine ovest del territorio comunale, che
collegherà l’autostrada A4 verso ovest con la Provincia di Milano
(“Pedemontana”);
5) la dorsale stradale e ferroviaria dell’Isola, al servizio degli insediamenti
industriali dell’isola bergamasca.
6) una rete ferroviaria che diramandosi dall’attuale rete Bergamo-Treviglio andrà
sempre verso ovest in provincia di Milano (“Gronda Nord - Est ferroviaria”);
Dal punto di vista territoriale i tracciati della pedemontana, della Gronda
ferroviaria est, della dorsale stradale e ferroviaria dell’Isola definiscono un quadro
che disgrega il territorio di Filago, come si può evincere semplicemente
osservando la sovrapposizione dei tracciati sulla carta, ma dal punto di vista della
mobilità, sicuramente migliorano il sistema presente oggi.
Alla valutazione delle scelte sovraordinate contribuiscono anche le misure
mitigative e compensative adottate nella fase di progettazione e realizzazione
delle scelte pianificatorie. In particolare, per quanto riguarda:
1) la Pedemontana Lombarda, il progetto ambientale prevede il rafforzamento
dei paesaggi agricoli, mediante la ricostruzione o il rafforzamento di filari e
siepi, e la riqualificazione e l’incremento delle masse boscate, lungo i corsi
d’acqua oppure a protezione dei centri abitati.
Nell’ambito della realizzazione dell’Autostrada Pedemontana sono previste
misure compensative specifiche mediante la realizzazione di due assi ciclabili
che attraversano la piana agricola tra Capriate San Gervasio, Brembate e
Filago, collegandosi al tracciato della Greenway. Il tracciato, dopo avere
attraversato la piana dell’isola utilizzando vicinali esistenti il percorso torna ad
essere in adiacenza all’autostrada e al tracciato della nuova gronda merci
ferroviaria in comune di Filago. In corrispondenza del nuovo svincolo di Filago
la greenway interseca le nuove opere con manufatti di sottopasso e si
appoggia al dislivello orografico della prima terrazza del Brembo per poi
discendere verso la piana di Marne (frazione del comune di Filago).
Attraversate le aree a margine delle aree industriali Bayer, si innesta sulla
ciclabilità esistente e di progetto del Parco del Brembo. La greenway si
conclude attestandosi nel bosco dell’Itala in comune di Osio sotto,
proseguendo nella forma di un percorso ciclabile urbano prossimo alla viabilità
nei comuni di Boltiere e Osio sotto per dare accesso all’ospedale di Zingonia;
2) la dorsale stradale e ferroviaria dell’Isola, l’opera consiste nella realizzazione di
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 87
una linea ferroviaria a binario unico, destinata al trasporto merci a servizio degli
insediamenti produttivi del distretto industriale dell’Isola Bergamasca (il territorio
compreso tra i fiumi Adda e Brembo e la fascia prealpina orobica). In generale
l’intervento, per sua stessa natura e funzioni, può consentire di ridurre i
movimenti complessivi di mezzi stradali pesanti a favore della modalità
ferroviaria; inoltre il trasferimento modale di rilevanti volumi di traffico può
inoltre diminuire i livelli di incidentalità stradale sulla rete locale; analogamente,
è ragionevole prevedere una diminuzione dei livelli di rischio di incidenti
rilevanti, per il trasferimento dalla gomma al ferro di carichi di merci pericolose.
3) la Gronda Nord - Est ferroviaria” Tratto Dalmine – Filago – Carnate, la
riqualificazione della tratta ferroviaria Carnate - Ponte S. Pietro – Bergamo è
condizionata dalle numerose criticità presenti, specie per il traffico merci,
rappresentate dalla presenza del ponte sul fiume ADDA nella tratta Carnate –
Ponte S. Pietro, il cui limite di carico assiale a 16 t/asse non consente il transito
dei treni merci e impedisce allo stato attuale l’instradamento dei convogli
sull’itinerario Gronda Nord. La risposta a questa criticità è un tracciato
ferroviario in sede nuova, denominato Gronda Nord-Est, adibito sia al trasporto
merci sia al trasporto passeggeri che diparte da Carnate per confluire sulla
linea FS Treviglio - Bergamo mediante un raccordo situato a Levate/Verdello.
Il tracciato è previsto con un percorso parallelo all’autostrada Pedemontana e
lungo il percorso si connette a Filago con il raccordo merci Terno d’Isola-Filago.
A Filago e Dalmine sono previste due nuove stazioni per il traffico passeggeri.
Questa configurazione permette la continuità del traffico dell’itinerario di
Gronda Nord verso Brescia attraverso la Bergamo-Treviglio, la Treviglio-Brescia
e l’alta capacità Milano-Verona, costituendo un inserimento ottimale per i flussi
di traffico del trasporto merci e soprattutto una linea di forte rilevanza per il
trasporto passeggeri, in quanto rafforza le direttrici est-ovest.
Una volta attuati, questi interventi consentiranno di migliorare i livelli di
inquinamento atmosferico ed acustico nel centro urbano di Filago, regolando
organicamente i flussi della mobilità in funzione delle capacità delle infrastrutture e
in funzione delle destinazioni d’uso del territorio, con evidenti benefici sulla qualità
ambientale complessiva del territorio e sul sistema della mobilità e della viabilità
locale.
4.7
MITIGAZIONE E COMPENSAZIONE
Il quadro generale che emerge dalla valutazione mostra gli effetti ambientali
determinati dal Piano.
Il presente paragrafo ha lo scopo di fornire alcune indicazioni di mitigazione o
compensazione a supporto di un’attuazione sostenibile delle scelte di Piano e
della minimizzazione degli effetti attesi sull’ambiente derivanti dalla realizzazione
degli interventi.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 88
Si ritiene importante sottolineare che le mitigazioni illustrate successivamente non
rappresentano un elenco completo ed esaustivo, ma semplicemente un supporto
per l’indirizzo delle scelte.
1. Realizzazione di interventi di mitigazione delle visuali paesistiche, tramite aree
verdi filtro a protezione e a difesa della riconoscibilità degli ambiti di pregio
paesistico-ambientale;
2. Realizzazione di barriere di verde filtro al fine di promuovere il miglioramento
del clima urbano, l’assorbimento di inquinanti atmosferici e la riduzione del
rumore (in particolare lungo le direttrici di traffico principali e in
corrispondenza di aree produttive);
3. Generale miglioramento dell’arredo urbano;
4. Attenzione ai criteri di risparmio energetico in relazione alle strutture ed ai
materiali utilizzati: promozione di interventi legati all’uso di energie da fonti
rinnovabili;
5. Ogni nuovo intervento edilizio dovrà predisporre appositi impianti per il
recupero, la raccolta ed il riuso dell’acqua piovana dei tetti per l’irrigazione
dei giardini;
6. Realizzazione di parcheggi: privilegiare strutture dotate della minor superficie
impermeabilizzata (autobloccanti che permettono la crescita dell’erba) e,
laddove possibile, la realizzazione di parcheggi interrati.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 89
5 MONITORAGGIO
Il processo di VAS prevede, dopo l’approvazione del Piano, nella fase di
attuazione e gestione dello stesso, l’implementazione di un sistema di
monitoraggio dei caratteri territoriali, finalizzato ad una lettura critica ed integrata
dello stato del territorio e delle dinamiche in atto.
Il Piano di monitoraggio progettato per il Comune di Filago ha il duplice compito
di:
ƒ
fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti ambientali delle
azioni messe in campo dal Piano, consentendo di verificare se esse sono
effettivamente in grado di conseguire i traguardi di qualità ambientale
che il Piano si è posto;
ƒ
permettere di individuare tempestivamente le misure correttive che
eventualmente dovessero rendersi necessarie.
Lo scopo del monitoraggio è quindi quello di, da una parte monitorare l’evolversi
dello stato dell’ambiente, dall’altra valutare l’efficacia ambientale delle misure
previste dal Piano.
In una logica di piano-processo il monitoraggio è la base informativa necessaria
per un piano che sia in grado di anticipare e governare le trasformazioni, piuttosto
che adeguarvisi a posteriori.
È da sottolineare come nei piani di tipo generale, quale il Documento di Piano del
PGT, in molti casi non esiste un legame diretto tra le azioni di Piano e i parametri
ambientali emersi, dal Quadro Conoscitivo (Parte I), come i più importanti per
definire lo stato del territorio in esame.
Per questo motivo conviene intendere il Piano di monitoraggio come:
ƒ
verifica periodica dello stato di avanzamento delle trasformazioni
proposte dal Piano, attraverso la descrizione sintetica dell’andamento
degli interventi previsti e delle misure di mitigazione/compensazione;
ƒ
monitoraggio ambientale al fine di verificare nel tempo l’andamento dei
parametri critici che sono emersi nella costruzione del quadro
conoscitivo e che risultano importanti per tenere sotto controllo le
trasformazioni attese.
Il monitoraggio non ha solo finalità tecniche, anzi presenta rilevanti potenzialità
per le informazioni che può fornire ai decisori, e per la comunicazione ad un
pubblico più vasto, di non addetti ai lavori, attraverso la pubblicazione di un
rapporto che contiene informazioni e considerazioni sviluppate in forma discorsiva,
ma generalmente basate sulla quantificazione di un sistema di indicatori.
I dati raccolti nell’ambito del Piano di monitoraggio sono sintetizzati attraverso la
realizzazione di un report annuale da pubblicare sul sito internet dei comuni.
Alla luce di quanto sopra dettagliato emerge la necessità di impostare il percorso
di VAS non solo come semplice percorso lineare, ma anche e soprattutto
pensando ad inserire un feed-back che ne permetta il percorso a ritroso.
Il monitoraggio di un piano ha, quindi, lo scopo di verificarne le modalità ed il
livello di attuazione, di valutare gli effetti degli interventi che vengono via via
realizzati e di fornire indicazioni su eventuali azioni correttive da apportare.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 90
Esso va progettato in fase di elaborazione del piano stesso e vive lungo tutto il suo
ciclo di vita. La progettazione implica la definizione degli indicatori da utilizzare,
l’organizzazione di modalità, tempi per la raccolta delle informazioni necessarie al
loro calcolo e la definizione dei meccanismi in base ai quali correggere, se e
quando necessario, obiettivi, azioni e strumenti di attuazione del piano.
Figura 6: Percorso di VAS lineare e Azioni di feed back susseguenti il monitoraggio
(Fonte: Pompilio M., 2006)
Le principali attività che si ripetono periodicamente nell’ambito del monitoraggio
del piano sono descritte nella figura seguente.
Identificazione degli
Acquisizione di dati e
informazioni dalle diverse
Popolamento degli
indicatori
DIAGNOSI
Individuazione delle
cause che hanno
determinato eventuali
scostamenti rispetto alle
TERAPIA
Elaborazione di
indicazioni per il
Figura 7: Attività previste per il monitoraggio del piano
È opportuno innanzitutto identificare un nucleo di indicatori comune
eventualmente anche ad altri strumenti decisionali con cui si deve interagire (RSA,
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 91
Agenda 21, EMAS, ecc.), in modo da mettere in grado le amministrazioni di
coordinare i propri piani e programmi e di dialogare con altri livelli di governo e
con realtà diverse; tale nucleo condiviso può anche essere costituito da pochi
indicatori, purché significativi e facilmente popolabili.
Il calcolo degli indicatori deve avvenire in modo trasparente e ripercorribile e può
avvalersi di strumenti di tipo informatico.
L’acquisizione dei dati e delle informazioni da parte dell’amministrazione
responsabile del piano avviene sia recuperando dati prodotti da enti diversi
(banche dati e sistemi informativi territoriali di Regioni e Province, dati socioeconomici dell’ISTAT, relazioni sullo stato dell’ambiente delle ARPA, informazioni
dalle ASL, ecc.), sia facendosi carico di raccogliere altri dati specifici sul proprio
territorio, attraverso apposite campagne di rilevamento. Tra le informazioni da
acquisire devono essere comprese anche quelle relative alle modalità di
attuazione del piano, come ad esempio la tempistica degli interventi, le risorse
impegnate o il numero e la qualità degli eventi di partecipazione.
Sulla base dei dati e delle informazioni acquisite, si procede al popolamento e alla
rappresentazione dei dati sugli indicatori.
Poiché gli obiettivi specifici sono definiti come traguardi da raggiungere per ciò
che riguarda gli indicatori, è possibile, a questo punto, definire:
- indicatori di stato,
- indicatori “prestazionali” che consentano di misurare il livello di
raggiungimento degli obiettivi del piano (efficacia) e di mettere questo in
relazione con le risorse impiegate (efficienza).
In questo modo vengono messi in evidenza gli scostamenti dalle previsioni di piano
e dalle ipotesi fatte e una valutazione in termini di risorse impiegate.
Si apre quindi la fase di “diagnosi”, finalizzata a comprendere quali sono le cause
che hanno fatto sì che gli obiettivi siano stati raggiunti o meno e che hanno
eventualmente determinato un uso eccessivo di risorse.
Infine l’attività di interpretazione dei risultati del monitoraggio e di elaborazione di
indicazioni per il riorientamento è oggetto di una apposita relazione periodica,
che, a partire dalla diagnosi effettuata, delinea i possibili provvedimenti volti a
riorientare il piano stesso (ad esempio, modifiche degli strumenti di attuazione,
delle azioni, di qualche obiettivo specifico).
Le conclusioni operative della relazione di monitoraggio vanno poi sottoposte a
consultazione e costituiscono la base per la “terapia”, cioè il riorientamento del
piano.
Il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati è essenziale non solo per la
consultazione della relazione, ma in generale in tutte le attività previste dal
monitoraggio, al fine di far emergere, attraverso la percezione diretta dei diversi
attori, i reali effetti del piano, di indirizzare verso l’individuazione degli indicatori
maggiormente significativi e di contribuire all’interpretazione dei risultati.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 92
Dall’analisi del territorio di Filago e dalla valutazione delle scelte di Piano, nonché
dalle misure di mitigazione/compensazione previste, è possibile definire il seguente
Piano di monitoraggio:
Indicatore
Obiettivo specifico
Unità di misura
Fonte
Periodicità
monitoraggio
ARIA
Concentrazione
degli inquinanti:
- PM10;
- COV;
- PTS
- CO
- inquinanti
monitorati
derivanti dai
comparti
industriali
Garantire gli attuali
livelli occupazionali
per gli addetti/attivi di
Filago, assicurando al
tempo stesso la salute
e la qualità della vita
della popolazione
residente.
μg/m3
Campagna misura
mobile effettuata
da ARPA
μg/m3
Dato puntuale
Centralina di Filago
centro e Filago
Marne
Annuale
m3/ab
Comune di Filago
Annuale
m3/utenza
Comune di Filago
Annuale
%
Comune di Filago
Annuale
m2
Comune di Filago
Annuale
ACQUA
Consumo idrico
potabile annuo
per abitante
Consumo idrico
industriale annuo
per utenza
Perdite nella rete
di distribuzione
idrica
Estensione rete
fognaria
comunale mista
e separata
Contenere i consumi
idrici e ridurre gli
impatti ambientali
degli edifici
residenziali/produttivi
SUOLO
Coefficiente di
urbanizzazione
Coefficiente di
copertura
boscata
Area verde
procapite
Contenimento quote
di nuovi suoli da
destinare a residenza.
%
aree
urbanizzate m2 /
superf.
comunale m2
Base dati DUSAF
Contenimento di
Comune di Filago
nuove previsioni
insediative di carattere
produttivo.
FLORA, FAUNA, BIODIVERSITA’
Conservazione ed
Base dati DUSAF
incremento della
%
Comune di Filago
biodiversità.
Integrazione e
Base dati DUSAF
m2/ab
razionalizzazione del
Comune di Filago
verde fruibile
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
Annuale
Annuale
Annuale
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 93
Indicatore
Obiettivo specifico
Unità di misura
Fonte
Periodicità
monitoraggio
AMBIENTE ANTROPICO
Produzione Rifiuti
EcoIsola S.p.A
Rifiuti totali
prodotti sul
territorio
comunale
% Raccolta
Differenziata
Eliminare i carichi
indotti sull’ambiente
esterno dall’attività di
costruzione edilizia e
dall’utilizzo e
gestione dei
fabbricati.
kg
Quaderno
Osservatorio
Provinciale dei
Rifiuti
Annuale
EcoIsola S.p.A
%
Quaderno
Osservatorio
Provinciale dei
Rifiuti
Annuale
Consumo energetico
Consumi annuali
di energia
elettrica totale
vettoriata
Consumi annuali
totali di gas
vettoriato
N° di certificati
energetici
Installazioni sul
territorio
comunale per
produzione di
energia da fonti
rinnovabili
Numero di capi
allevati (bovini,
ovini, caprini,
equini, suini,
avicoli)
Lunghezza della
rete ciclopedonale
rispetto alla
superficie
comunale
Contenere i consumi
energetici e ridurre gli
impatti ambientali
degli edifici
residenziali/produttivi
kWh/anno
ENEL
Annuale
m3/anno
Thuga Orobica Srl
Annuale
n°
Comune di Filago
Annuale
Comune di Filago
Annuale
ASL Bergamo
Annuale
Comune di Filago
Annuale
m2 pannelli
solari
kW installati
pannelli
fotovolotaici
Carico zootecnico
Promuovere una
concezione di
“territorio rurale” non
inteso come “ambito
produttivo” bensì
n° capi
come “ambito di
valore paesaggistico
ambientale ed
ecologico”.
Mobilità e trasporti
Individuare nuove e
diverse gerarchie della
viabilità in grado di
regolare
organicamente i flussi
veicolari in funzione
km/km2
delle capacità di
traffico delle
infrastrutture ed in
funzione delle
destinazioni d’uso del
territorio
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo
VAS – COMUNE DI FILAGO (BG)
SINTESI NON TECNICA
pag. 94
Indicatore
N° e tipologia di
insediamenti
produttivi
Popolazione
residente al
31/12
Variazione
demografica
annuale
Obiettivo specifico
Fonte
Periodicità
monitoraggio
Comune di Filago
Annuale
ab
Comune di Filago
Annuale
%
Comune di Filago
Annuale
Unità di misura
Insediamenti produttivi
Contenere i consumi
idrici e ridurre gli
impatti ambientali
N° e tipologia
degli edifici
residenziali/produttivi
Popolazione
Valutare la struttura
demografica del
comune
Nell’ambito della definizione del Piano di monitoraggio sono stati scelti gli
indicatori sopra descritti in quanto si è ritenuto che questi siano in grado di
descrivere una condizione rappresentativa del territorio di Filago e allo stesso
tempo uno stato qualitativo delle componenti territoriali prese in esame dalla VAS
ed influenzate dalle strategie del Documento di Piano e dall’evoluzione delle
azioni previste per conseguirle.
dott. arch. Piergiorgio Tosetti – via G. Paglia 22/A, 24100 Bergamo