Background - Salva le Foreste

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Background - Salva le Foreste
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Le piantagioni e l'esaurimento delle foreste native in Cile - il caso Arauco S.A.
Background
Delle foreste native cilene, la cui estensione originaria è stimabile intorno ai 30 milioni di ettari,
restano 15 milioni di ettari1 In questi anni le foreste primarie cilene sono state distrutte ad un tasso
di 120.000 - 200.000 ettari l'anno.
Un rapporto della Banca Centrale del Cile ha stimato che 700.000 ettari di foresta sono stati
abbattuti tra il 1984 e il 1994, e aggiunge che all'attuale tassi di sfruttamento tutte le foreste native
non salvaguardate dallo status di protezione (parchi nazionali e aree protette) saranno perdute nei
prossimi 20-30 anni2. Tra le aree più minacciate, la VI Regione, e in generale tutto il Cile centrale.
L'avvertimento non è stato recepito: all'opposto, una volta esaurite le foreste centrali, la produzione
tende ora a spostarsi verso le residue foreste del sud3.
Il principale impiego delle specie native sono i trucioli (woodchips, o cippati) diretti all'industria
della carta. Le foreste native vengono ridotte in trucioli ed esportate verso i mercati giapponesi4.
Nel 1995 il Cile ha prodotto 2,5 milioni di m3 di trucioli dei quali 1,55 milioni di m3 provenivano da
foreste native. Fino agli anni recenti la maggior parte erano dirette all'industria della carta
giapponese, mentre gli Stati Uniti sono divenuti un importante acquirente di infissi in legno5.
Nel 2000, l'insieme delle esportazioni di legno, di trucioli (woodchips) e cellulosa hanno superato
gli 1,8 miliardi di dollari previsti dal governo cileno per l'anno6.
In genere (per il 60-80%) le foreste esaurite vengono trasformate in piantagioni, con alberi non
nativi (Pinus radiata ed Eucalyptus).
Le piantagioni, oltre non essere in alcun modo paragonabili alle foreste naturali, portano con sé forti
guasti di carattere ambientale e sociale. Studi sulla coltivazione di Pinus radiata in Nuova Zelanda
hanno rivelato il danno di questa attività in termini di erosione del suolo (ecc, completare). Per
quanto si sostenga spesso che le piantagioni siano in genere stabilite in aree degradate, un recente
studio dell' European Forest Institute riporta di pratiche di sostituzione diretta di foreste native con
piantagioni nella IX e X Regione7. Invece di incorporare le tecniche di sfruttamene degli indigeni
1
Wilcox, K.: 1995, Chile’s Native Forest: A Conservation Legacy, NW Wild Books, Michigan. 5
CODEFF: 1988, Crecimiento Forestal Chileno y Medioambiente, Santiago.
3
Lara, A. and Veblen, T.: 1993, Forest Plantations in Chile: a successful model? in: A. Mather (ed.), Afforesta-tion
Policies, Planning and Progress, Belhaven Press, London, pp. 118–139.
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Miguel A. Altieri 1 and Alejandro Rojas Ecological impacts Of Chile’s neoliberal policies, with special emphasis on
agroecosystems http://147.46.94.112/e_journals/pdf_full/journal_e/e12_991103.pdf
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Greenpeace International. Buying destruction. A Greenpeace report for coporate consumers of forest products. 1999.
76 p. http://www.greenpeace.de/GP_DOK_3P/HINTERGR/C13HI43A.PDF
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Miguel A. Altieri 1 and Alejandro Rojas Ecological impacts Of Chile’s neoliberal policies, with special emphasis on
agroecosystems http://147.46.94.112/e_journals/pdf_full/journal_e/e12_991103.pdf
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European Forest Institute , Country Reports - Chile, agosto 1999 - http://www.efi.fi/cis/english/creports/chile.html
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Araucanos , che per secoli hanno praticato una gestione compatibile delle foreste8 le imprese hanno
preferito di norma abbattere le foreste per sostituirle con specie aliena a crescita rapida. Il risultato è
che la conversione delle foreste native in piantagioni nel Cile centrale e meridionale ha raggiunto i 7
milioni di ettari nel 19959.
Malgrado la disponibilità di trucioli di pino, il 60% dell'export di tale prodotto nel 1994 proveniva
da specie native10.
Le piantagioni coprono 2,1 milioni di ettari (2.017.000 secondo la FAO11), (per il 75% Pinus
radiata e per il restante Eucalyptus e in misura meno rilevante Acacia e Douglas)12.
Innumerevoli studi hanno sottolineato gli impatti dannosi delle piantagioni13. In particolare sono
stati osservati gli effetti delle piantagioni di Pinus Radiata in Nuova Zelanda e di Eucalyptus in
Asia, in particolare per quanto riguarda gravi fenomeni di erosione del suolo e l'interferenza nel
ciclo dell'acqua14,che porta all'esaurimento delle falde acquifere. A fianco ai forti impatti sociali
della rapida espansione delle piantagioni, tra cui l'espulsione di centinaia di piccoli agricoltori dalle
loro terre, salta agli occhi il danno ambientale, che si risolve in una significativa riduzione delle
popolazioni appartenenti a specie minacciate o endemiche15.
Con l'80% della copertura forestale nativa in mano ai privati16, il futuro delle residue foreste del
Cile dipende orami dai progetti di sfruttamento delle compagnie.
Celulosa Arauco y Constitución S. A.17
Il settore della cileno cellulosa è dominato da due imprese, Arauco e CMPC che insieme
controllano il 46% delle piantagioni di pinus radiata, il 75% della produzione di cellulosa e il 10%
della produzione di carta, oltre a dominare il settore della produzione e dell'esportazione di legno.
La Celulosa Arauco y Constitución S. A. nel corso dell'anno ha incrementato la produzione fino
a raggiungere i1.387 milioni di tonnellate18.
L'espansione continua dei suoi impianti di fabbricazione della cellulosa, lascia prevedere una
crescente domanda di legno, per sostenere l'incremento della produzione: nel corso degli ultimi anni
Celulosa Arauco ha fortemente incrementato la capacità produttiva dello stabilimento Arauco I, da
185.000 a 280.000 t /anno di cellulosa a fibra lunga e corta, e dello stabilimento Arauco II, da
350.000 a 450.000 t annue di cellulosa sbiancata a fibra lunga. Oltre ai due impianti, è prevista la
8
Aagesen, D.L.: 1998, ‘Indigenous resource rights and conservation of the monkey-puzzle tree (Araucaria araucana) a
case study from southern Chile’, Economic Botany 52, 146–160.
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Miguel A. Altieri 1 and Alejandro Rojas Ecological impacts Of Chile’s neoliberal policies, with special emphasis on
agroecosystems http://147.46.94.112/e_journals/pdf_full/journal_e/e12_991103.pdf
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Miguel A. Altieri 1 and Alejandro Rojas Ecological impacts Of Chile’s neoliberal policies, with special emphasis on
agroecosystems http://147.46.94.112/e_journals/pdf_full/journal_e/e12_991103.pdf
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FAO. 1995. Forest resources Assessment 1990- Non-tropical
developing countries, Technical Report FO: GCP/INT/174-75/NET, FAO, Rome.
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European Forest Institute , Country Reports - Chile, agosto 1999 - http://www.efi.fi/cis/english/creports/chile.html
13
Sargent, Caroline and Stephen Bass, eds. 1992. Plantation Politics: Forest Plantations in Development. London:
Earthscan Publications. Sargent, Caroline and Stephen Bass, eds. 1992. Plantation Politics: Forest Plantations in
Development. London: Earthscan Publications.
14
R. O. TESKEY 1,2 and D. W. SHERIFF 1, Water use by Pinus radiata trees in a plantation, Tree Physiology 16, 273-279, 1996 Heron Publishing, Victoria, Canada
15
Wilcox, K.: 1995, Chile’s Native Forest: A Conservation Legacy, NW Wild Books, Michigan. 5
16
Instituto Forestal, INFOR. 1980. Estadisticas forestales 1979. Instituto forestal informe tecnico. no 79.
17
http://www.arauco.cl/
18
Arauco, Summary of the year - http://www.arauco.cl/english/resumen.htm
costruzione di un nuovo controverso centro di produzione a Valdivia , che dovrebbe incrementare la
capacità produttiva dell'impresa di altre 400.000 ton/anno de cellulosa a fibra lunga e 150.000 t
/anno di fibra corta19.
Un altro megaprogetto nella zona di Itata (Ñuble, VIII Regione), dovrebbe portare nel 2005 la
Celulosa Arauco una ulteriore produzione annua stimabile tra le 400.000 a 500.000 t /anno
Il progetto di costruzione di impianti nell'area di Mehuin, nella X Regione, è stato fortemente
contrastato dalle comunità di pescatori, preoccupati dall'effetto dell'inquinamento delle acque da
parte degli oltre 600 scarichi previsti. L'impianto dovrà produrre 550.000 tonnellate di cellulosa
consumando 2.240.000 m3 di pino e 563.000m3 di eucalyptus ogni anno20.
Il risultato di questi progetti potrebbe portare ad un aumento di consumo di legno grezzo in grado di
raggiungere raggiungere i 7-10 milioni di m3 tra pino ed eucalipto. Questo incremento della
domanda richiede direttamente ad un corrispondente aumento della superficie destinata a
piantagioni. La Arauco possiede diverse aree di foresta e l'icremento della produttività , insieme alla
corrispondente espansione delle piantagioni, rappresenta una diretta minaccia alle foreste naturali
del Cile.
Al momento la Celulosa Arauco y Constitución S. A dispone di 152.312 ettari di terreno a
copertura forestale,di cui 61.737 ettari di piantagioni di Pinus radiata, 2.791 ettari coltivati ad
Eucalyptus, e ulteriori 2.719 ettari di piantagioni di Araucaria. I restanti 85.065 di proprietà della
compagnia sono composti da foreste native, aree protette e foreste degradate, per le quali è prevista
la restaurazione. Cellulosa Arauco possiede il diritto di trasformare vaste aree di foresta primaria in
piantagioni per la produzione di cellulosa sia in Cile che in Argentina, altro paese in cui opera e
dove possiede 152,300 ettari di cui solo 67,500 coltivati a piantagione di Pinus radiata, Eucalyptus
e Araucaria. La forte espansione delle aree destinate a piantagione, oltre a creare problemi di
gestione ed erosione del suolo, minaccia direttamente vaste aree di foreste primarie cilene.
In base a questi sviluppi, la cellulosa proveniente dalle piantagioni della Celulosa Arauco y
Constitución S. A. pur se proveniente esclusivamente da piantagioni, rappresenta una diretta
minaccia alle residue foreste primarie del Cile meridionale e centrale.
Cellulosa Arauco nel 2000 ha fornito a Delicarta 1,246 tonnellate di cellulosa.
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El Directorio de la Industria de la Celulosa, Forestal, Madera y Papel "DICELPA 1997" inversion en el sector forestal
chileno http://www.dicelpa.cl/inversio.htm El Directorio de la Industria de la Celulosa, Forestal, Madera y Papel
"DICELPA 1997" inversion en el sector forestal chileno http://www.dicelpa.cl/inversio.htm
20
WRM Bulletin Issue Number 9 - February 1998 http://www.wrm.org.uy/bulletin/9.html