I nuovi giganti dell`aria
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I nuovi giganti dell`aria
SUPERJUMBO MEZZI I NUOVI GIGANTI DELL’ARIA In seguito alla crescente richiesta di un servizio più rapido e vista l’attuale situazione del traffico aereo, le principali aziende aeronautiche mondiali stanno lavorando allo sviluppo di nuovi superjumbo a capienza maggiorata, sia per il trasporto merci che passeggeri, che rivoluzioneranno il trasporto aereo e gli stessi aeroporti Una fine secolo da giganti è quanto si prospetta per l’aviazione civile, con una serie di mezzi di dimensione e capacità decisamente superiori a quanto si trova oggi in attività. L’aspetto più eclatante e di maggiore rilievo riguarda il trasporto delle persone; già da diversi anni le maggiori aziende del settore aeronautico hanno intrapreso studi e ricerche per cercare di far fronte al costante aumento della richiesta di trasporto aereo, preoccupandosi, al contempo, di non sovraccaricare ulteriormente il traffico, specie su aeroporti congestionati. Società come la Boeing, il consorzio Airbus, la McDonnel Douglas e persino la Nasa, hanno affrontato il problema, orientandosi sia verso soluzioni completamente nuove che intervenendo sugli attuali velivoli. Il comune obiettivo, e l’effettiva necessità di non disperdere gli investimenti, hanno reso poi, necessaria una collaborazione tra società concorrenti, concretizzatasi nel gennaio 1994 in un incontro a New York fra la Boeing e le europee Aerospatiale, Deutsche Aerospace, British Aerospace e Casa (che formano il consorzio Airbus), per discutere e ricercare un accordo per la progettazione e la produzione di un nuovo aereo di L’Airbus A3XX, uno dei nuovi aerei passeggeri di grandi dimensioni sui quali stanno lavorando le grandi industrie aeronautiche. KINEO 6 1995 92 SUPERJUMBO capacità decisamente superiori agli attuali, con capacità di trasporto fra i 6 cento e gli 8 cento passeggeri: il doppio appunto di quanto è possibile oggi con il Jumbo 747, che con i suoi circa 420 posti è l’attuale leader incontrastato fra gli aerei civili. Le ricerche iniziali della Boeing per il “New Large Airplane” (Nla), hanno portato all’individuazione di tre diverse configurazioni: una versione allungata dell’attuale 747-400, un superjumbo totalmente nuovo e un modello per il trasporto commerciale ad alta velocità (Hsct). Il colosso di Seattle ha poi deciso di sviluppare la prima soluzione, mantenendo gli equipaggiamenti, l’elettronica e la fusoliera ovoidale del 747-400, all’interno della quale saranno accolti due ponti sovrapposti; la nuova configurazione si articola infatti su due livelli, con un ponte principale a tre corridoi, con 11 o 12 posti per fila nella classe economica, ed un ponte superiore a due corridoi per una capacità totale di oltre 600 passeggeri; nel ponte inferiore è inoltre prevista una zona di riposo con 10 cuccette destinate all’equipaggio oltre ad una zona per l’alloggio di contenitori. In base al carico trasportato, il nuovo aereo potrà percorrere da 13.500 a In alto, grafico della produzione Airbus che evidenzia l’evoluzione degli aerei per numero di passeggeri e autonomia. KINEO 6 1995 MEZZI Piante dei due livelli dell’A3XX nelle versioni da 569 e 854 posti. 93 SUPERJUMBO MEZZI 14.500 chilometri contro gli attuali 13 mila del 747. In parallelo, in Europa stanno procedendo gli studi sul “Very Large Commercial Transport” (Vlct) condotti dal consorzio Airbus, che ha previsto la costruzione di un quadrimotore - l’A3XX - capace di ospitare, in classe economica, fino a 850 passeggeri. Anch’esso è articolato su due livelli, con due ponti sovrapposti a doppio corridoio che, grazie alla maggior larghezza della fusoliera ovoidale, permettono la collocazione di 9 o 10 sedute nel ponte inferiore e 7 o 8 in quello superiore, al quale si accede tramite due gruppi di scale. Ma questi nuovi indirizzi della ricerca non interessano solo le dimensioni complessive, anche se ne rappresentano l’elemento centrale: è la stessa concezione degli spazi interni che viene modificata, soprattutto nell’ottica di un maggiore confort dei passeggeri e dell’equipaggio. Considerando che simili aerei sono destinati soprattutto alle rotte intercontinentali gli studi guardano al miglioramento complessivo delle condizioni di viaggio per i passeggeri, con l’introduzione di un nuovo criterio di allestimento interno che permetta la creazione di zone in cui potersi muovere, rilassare e svolgere attività professionale (già oggi il fax e il telefono a bordo non sono una novità). L’aumento della capienza ed una maggiore autonomia dei nuovi aerei permetterà di far fronte alla congestione del traffico aeroportuale destinata a crescere entro la fine del decennio, oltre ad incidere sensibilmente sulla riduzione dei costi da parte delle compagnie aeree (si prevede che il biglietto aereo aumenterà solo del 10/20 per cento in più rispetto al biglietto attuale). Per contro simili giganti rischiano di mettere in crisi le spesso insufficienti infrastrutture delle aerostazioni, anche le più moderne, i cui spazi sono calibrati tenendo conto di un determinato flusso di passeggeri, che ha oggi il suo tetto massimo nei circa 400 del Boeing 747; l’arrivo di un numero doppio di persone ha quindi come rischio diretto il collasso delle strutture aeroportuali. Altri aspetti riguardano gli spazi di manovra degli stessi aerei (piazzali, raggi di curvatura dei percorsi da e verso la pista ecc.) oppure i sistemi per la rapida evacuazione (in meno di 90 secondi) dei mezzi. I giganti per le merci. In parallelo ai progetti di superjumbo sta procedendo anche la ricerca verso mezzi sempre più grandi per il trasporto delle merci, ma che a differenza del settore passeggeri aprono di fatto un nuovo mercato. Fino alla caduta del muro di Berlino il mezzo più grande a disposizione del trasporto aereo civile era il “Super Guppy”, prodotto dall’Airbus per lo spostamento dei pezzi fra le proprie fabbriche (poste nei quattro paesi del consorzio): un aereo dalla capacità di circa 23 tonnellate in ben 1.100 metri cubi. Quindi per il trasporto di carichi di grandi dimensioni le alternative non erano molte, se non la nave. Per il resto, il migliore mezzo aereo disponibile era, ed è, il Boeing 747 (105 tonnellate di carico in 609 metri cubi), nato appositamente per il trasporto merci ma costruito attorno alle dimensione dei container, e per questo sviluppato in lunghezza, con il carico effettuato dalla parte anteriore (non a caso la cabina di pilotaggio è in posizione sopraeleva- Sezione tipo della fusoliera di un A3XX. KINEO 6 1995 L’Airbus “Super Transporter” A300-600ST, l’ultimo nato fra gli aerei civili studiati per il trasporto merci. 94 SUPERJUMBO Rappresentazione del “New Large Airplane” della Boeing, che prevede con capacità superiori ai 600 passeggeri. KINEO 6 1995 95 MEZZI Pianta, prospetto e sezioni del Boeing 747400 nella versione adottata da Lufthansa. ta). Dopo l’apertura delle frontiere si è aperta la strada all’uso dei più grandi aerei da trasporto del mondo, gli Antonov 124 (più grandi degli stessi “Galaxi” dell’esercito Usa), nati per scopi militari: mezzi dalla capacità di circa 700 metri cubi, per 120 tonnellate di peso, con un vano di carico lungo 36 metri e alto 4,5. Così, un mercato ancora limitato ha subito un’accelerazione: non solo carichi eccezionali come i satelliti o mezzi di trasporto, ma anche pezzi di ricambio speciali o materiale per la cantieristica, specie per i settori ad alto valore aggiunto, in grado di assorbire i maggiori costi rispetto alla spedizione via mare. In questi settori infatti i tempi divengono spesso determinanti e solo i trasporto aereo può risolvere un problema di pezzi di ricambio per impianti di estrazione petrolifera (visti i prezzi del barile di petrolio) oppure consentire a imprese con cantieri in diverse parti del mondo di rispettare i tempi di consegna, evitando di pagare pesanti penali (superiori al costo di affitto di un Antonov). Esiste quindi un mercato per i grandi aerei da carico, che si affianca a una attività - il trasporto merci per via aerea - in espansione: il leader del settore, la Lufthansa Cargo, ha linee regolari che sui 747 trasportano dalle automobili ai cavalli da corsa (3 mila ogni anno), alle eliche per navi. Su queste basi si giustificano i progetti per nuovi e più potenti mezzi, e mentre gli operatori del settore aspettano il nuovo Antonov 225 da 250 tonnellate (ancora in fase di sviluppo, e ad esclusivo uso militare, per ora) il consorzio Airbus ha portato a compimento gli studi sul sostituto del Super Guppy: il Super Transporter A300600T “Beluga”, che entrerà in servizio nel settembre prossimo, dotato di un vano di 1.400 metri cubi, lungo 37,7 metri e largo 7,4, per 45,5 tonnellate di carico pagante. Il Super Transporter, commercializzato dall’Airbus attraverso la loro consociata Satic, è uno sviluppo dell’A300 passeggeri e, pur avendo il carico anteriore, al contrario del 747 ha il portellone autonomo, sopra la cabina di pilotaggio; per le dimensioni di quest’ultimo (alto circa 17 metri) è possibile effettuare imbarchi o sbarchi in meno di 45 minuti. Particolari dell’Airbus Super Transporter, che entrerà in servizio nel settembre prossimo. KINEO 6 1995 Schema dimensionale dell’A300-600ST e confronto del suo profilo con quello dei più grandi attualmente esistenti. 96 SUPERJUMBO Esplosi delle diverse componenti dell’aereo e delle aziende che le producono. KINEO 6 1995 In alto, la distribuzione delle principali fabbriche del consorzio Airbus. 97 MEZZI Vista del nuovo Super Transporter e del vecchio Super Guppy che si avvia a sostituire.