Test rapidi per micotossine

RICERCA Come arrivare ad analisi precise ed economiche. I nuovi metodi
di Federica Levi
Test rapidi per micotossine
Dai 60-80 euro
di un esame
tradizionale
ai 10 euro
in 20 minuti
della spettroscopia
infrarossa
In fase di sviluppo
S
istemi economici, gestibili da personale
non specializzato e capaci di dirci in una
manciata di minuti se la nostra materia prima
è di buona qualità o no. È una delle richieste
più pressanti della filiera del grano italiana,
cui la ricerca sta cercando di offrire risposta.
Soprattutto tenendo conto dei numeri (ogni
anno vengono trasformati in Italia circa 6
milioni di t di frumento duro) e delle minacce
di contaminazioni diffuse e non facilmente
neutralizzabili. Come le micotossine, in particolare il DON deossinivalenolo (vomitotossina), la tossina più diffusa e temuta per il duro,
specie al Nord, e le tossine T-2 e HT-2, che
invece colpiscono prevalentemente al Sud.
«La minaccia – spiega Michelangelo Pascale, ricercatore Ispa-Cnr – varia di anno in
anno: quando prevalgono il caldo e l’umidità
può verificarsi una colonizzazione fungina,
con conseguente diffusione di micotossine.
In certe annate i livelli di contaminazione hanno superato anche i limiti di legge».
Valutazione rigorosa
È chiaro che valutare in maniera rigorosa la
qualità del prodotto diventa vitale. «I metodi
di rilevazione tradizionale, basati essenzialmente su tecniche cromatografiche, sono
assolutamente accurati e affidabili. Il problema è che richiedono tempi piuttosto lunghi
e i costi non sono trascurabili». Le rilevazioni
vanno infatti condotte da personale tecnico
presso laboratori specializzati. Il campione va
estratto, purificato e successivamente sottoposto ad analisi strumentale. Solo l’analisi
può richiedere dalle 2 alle 10 ore, per un costo
a campione variabile tra i 60 e gli 80 €.
Analisi a confronto
Tradizionali
Molitura
Estrazione
Purificazione
Analisi strumentale
Tempi: 2-10 ore
Rapidi
Molitura
Estrazione
Rapidi-sperimentali (Spettroscopia Infrarossa)
Molitura
Rilevazione e determinazione
Tempi: 5-20 minuti
Rilevazione
Tempi: 5-10 minuti
Numeri difficilmente compatibili con l’attività
di impresa, che in molti casi ha offerto l’impulso per lo sviluppo di metodi di analisi rapida
(dal 2002 il Cnr lavora con Barilla), alcuni già
commercializzati.
Saltare la purificazione
In genere questi metodi, utilizzati per la rilevazione nei cereali, si basano sull’utilizzo di
anticorpi e consentono di saltare la fase di
purificazione. Si suddividono essenzialmente in 3 classi: metodi ELISA (Enzyme-Linked
ImmunoSorbent Assay), metodi dipstick (tipo
test di gravidanza) e metodi immunometrici.
La prima categoria è quella che finora ha riscosso maggior successo, ma lo sforzo è abbassare ulteriormente tempi e costi delle analisi, aumentandone l’affidabilità e la precisione.
Due nuove tecniche
Questo l’obiettivo del progetto Ager “From
Seed to Pasta”, cui l’Ispa Cnr ha contribuito
sperimentando due nuove tecniche ottimizzate per frumento duro, tenero, semola e pasta: la prima è basata sulla polarizzazione di
fluorescenza, la seconda sulla spettroscopia
infrarossa.
«La polarizzazione di fluorescenza non è molto diffusa in campo agroalimentare. Possiede
vantaggi in termini di sensibilità, affidabilità,
possibilità di automazione e facilità di utilizzo». Anche in questo caso si salta purificazione del campione, che in 10-20 minuti viene
analizzato, per un costo che si aggira sui 10 €.
«I risultati sono molto promettenti. Il maggior
problema riguarda la sovrastima di contenuto, ma la tecnologia è già utilizzata». Il metodo
può essere utilizzato dalla fase del mulino in
poi, anche su prodotti trasformati.
Il secondo metodo, la spettroscopia infrarossa, consente invece di lavorare direttamente sul solido, saltando quindi anche la fase
di estrazione. Il risultato è solo quantitativo
(maggiore o minore). «I vantaggi sono evidenti, ma siamo ancora in una fase embrionale.
Può rappresentare un efficace metodo di
screening generalizzato».
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