IL TERRORE ESPLODE ANCORA

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IL TERRORE ESPLODE ANCORA
Anno 0 Numero 5
Luglio 2005
EDITORIALE
di Alessandra De Biasi
Prezzo: Offerta
E-mail: [email protected]
Supplemento al settimanale cattolico “IL PONTE”
Per info consulta www.forumSalza.135.it
IL TERRORE ESPLODE ANCORA
LONDRA E SHARM MESSE IN GINOCCHIO DA AL QAEDA
Ogni giorno si accende la
televisione con la paura di
sentir parlare di nuovi attacchi: altri kamikaze, altre esplosioni, altri morti, in posti
diversi ma tutti con le stesse
drammatiche conseguenze.
New York, Madrid, Londra,
Sharm el Sheikh....e ora? A
chiunque verrebbe da pensare che il prossimo obiettivo
sarà una città italiana. Che
fare? Come proteggersi ed
evitare il panico contemporaneamente? Chiusura delle
frontiere, decreto antiterrorismo, mobilitazione, basteranno a proteggere il nostro
paese da eventuali attacchi?
Probabilmente no, e i fatti di
Londra lo dimostrano anche
la capitale britannica dal 2001 “blindata” ha subito un attacco. Il vero problema è che
non c’è prevedibilità nelle
azioni degli attentatori né
motivazioni precise nei loro
atti. Hanno colpito anche i
loro fratelli, in mezzo alle
vittime e ai feriti infatti vi sono
mussulmani, questo deve far
capire che non esiste una
guerra fra religioni, ma bensì
una guerra contro la follia di
pochi fanatici che infangano
con questi orrori tutto il popolo islamico. Questi individui
colpiscono
indistintamente
infedeli e non, l'odio crea
odio e purtroppo questi episodi faranno crescere inevitabilmente ogni forma di razzismo, ma chi ne pagherà le
conseguenze saranno come
sempre gli innocenti.
SPORT
In ricordo di Sara
Vassallo il 13 Agosto prenderà inizio
il quinto memorial a
lei dedicato.
>>> a pag.14
7 luglio 2005 LONDRA: in meno di un’ora quattro
ordigni, piazzati nella metro e su un bus esplodono
seminando morte e terrore nella city londinese:
oltre 52 vittime
24 luglio 2005 SHARM EL SHEIKH: la guerra
arriva anche nel paradiso delle vacanze; tre esplosioni fanno la strage; vetrine muri e persone crollano al suolo: 70 le vittime accertate.
Più di cento morti in meno di venti giorno, l’occidente vive nel terrore, Al Qaeda ha forse vinto?
New York, Madrid, Londra, Sharm,
Taba, Instanbul, Indonesia, Iraq,
Afghanistan, Nord Africa…
Si dice che il mondo non sia più lo stesso dall’11
settembre… Personalmente credo che nulla sia
cambiato. La guerra e il terrorismo in particolare,
ossia gli eventi tragici che dominano la scena odierna, si sono certo intensificati manifestandosi,
più che su scala mondiale , a livello globale ma
neanche ciò dovrebbe rappresentare una novità…
>>>segue a pag. 2
CINEFORUM
"Qualcuno volò sul nido
del cuculo" poteva far
"volare" tutti i salzesi!!
>>> a pag. 13
Una notte magica
la notte di San Lorenzo
Semplice suggestione o
veramente la notte del
10 agosto cadono più
meteore del solito?
Scopriamolo insieme
All’interno tantissima cronaca e curiosità
Donazione di sangue:
vediamo come è andata…
>>>a pag. 4
>>> a pag. 7
Botti a tarda sera:
intervengono i carabinieri
>>>a pag. 4
Il cartellone estivo
per voi sul sito
www.forumsalza.135.it
Musica: live aid note di speranza ed un tributo a Fabrizio
De Andrè
>>>a pag. 12 e 13
Il nuovo gioco dell’estate: il sudoku
RITMI SALZESI
L’attacco globale
continua con la tragedia delle persone
colpite prima e dopo
che il mondo si
“svegliasse”.
<<<segue dalla prima
...già perché l’odio, l’intolleranza, la violenza sono peculiarità di una bestia che
ha assunto svariate forme
nel corso dei secoli storicizzandosi dunque e dimostrando una perfetta e perversa adattabilità alle esigenze che un determinato
contesto richiede. Così una
società globalizzata (al di là
dei pro e i contro) si trova a
fronteggiare una minaccia
che altro non può essere se
non globale. Così si intraprende una guerra contro
un nemico che c’è ma è
difficile da identificare o si
va verso un terrorismo che
colpisce tutti indiscriminatamente. Posti di fronte a uno
scenario dai confini indefiniti
e indefinibili, reazione immediata è quella di un comprensibile spaesamento che
col tempo corre il rischio di
trasformarsi in indifferenza e
assuefazione alla spirale di
violenza… rassegnazione.
La tragedia delle Torri Gemelle, al di là delle ripercussioni gravi (perdita di vite
umane innanzitutto, crollo
economico...), ha così portato l’umanità a fare una
scelta politica ma anche di
coscienza. C’è chi da sempre ripudia ogni forma di
violenza sostenendo l’ideale
vero della PACE; chi invece
sporca questo ideale piegandolo politicamente ai
propri fini (come si può essere pacifisti e contemporaneamente
ritenere
una
guerra giusta e un’altra
no?); chi fa parte del cd.
”popolo della pace” agitando
però le bandiere del ”Che”,
noto”pacifista”, o quelle rosse, già come il sangue versato. Il ”pacifismo” di chi
ATTUALITA’
scende in piazza contro la
”guerra preventiva” ma che
vomitevolmente latita nei
confronti degli innumerevoli
conflitti che insanguinano il
mondo e del terrorismo quasi quasi strizzandogli l’occhio; chi si è presuntuosamente
proposto
come
”alternativa
americana” (Francia-Germania, la
cd. ”vecchia europa” dov’è
adesso ?); chi si è buttato
precipitosamente,
forse,
all’attacco (USA e alleati).
C’è un dato che però emerge da questo marasma ed è
per me inconfutabile: la vile
onda terroristica ha tristemente tolto la maschera
delle ambiguità a quell’antiamericanismo serpeggiante venuto fuori prepotentemente e che vedrebbe negli
Stati Uniti il male assoluto.
Ora, pur non volendo negare alcune responsabilità
degli statunitensi e dell’Occidente in genere che vanno
giustamente evidenziate(ad
ovest questo si può grazie
alla libertà di stampa e di
pensiero), proviamo a spostare però la valutazione
realmente in termini assoluti
e cioè di valori: da una parte
c’è democrazia e libertà
dall’altra la viltà di chi
(anche
PRIMA
dell’119,doveroso
sottolinearlo!)
vuole smembrare la nostra
civiltà e l’islam moderato
colpendone i simboli (es.l’
”Underground” londinese),
attentando a tutte le nostre
libertà
(es.movimento=viaggiare) e
leggi (es.da non sottovalutare la minaccia alla Francia
per la legge-burqua,a prescindere da ogni giudizio su
di essa, e relativi attentati
sventati) ”martirizzandosi” o
sgozzando impietosamente
anche persone inermi di
qualsiasi nazionalità (non
solo gli ”invasori”); chi di
tutto questo odio e violenza
ne fa una REGOLA perversa. Basta con le divisioni,
vera linfa vitale dei seminatori del terrore che affermano: ”siamo attaccati alla
morte nello stesso modo in
cui voi siete attaccati alla
vita”. Quindi reagire, senza
paura e davvero uniti, alla
voglia di morte con la voglia
di vita…
Di Gaetano Paparella
Luglio 2005
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LONDRA. SETTE LUGLIO: UN GIOVEDI’
Il pianto triste di una città democratica contro lo spettro
devastante del terrorismo
Era una mattina di luglio…senza nuvole.
…Un giorno qualunque che taglia una settimana in due metà perfette,
un giorno dato da un numero scritto su un foglio, in nero, appeso ad
un muro grigio, stipato dentro un cassetto.…o sopra una mensola.
Londra. Sette luglio: un giovedì. Due persone correvano per le vie
della City, senza toccarsi, senza incrociarsi, con lo sguardo proiettato
oltre i loro corpi…cartelle e borse strette al petto o portate sotto il
braccio…pensieri nascosti dietro il volto pensieroso di una donna,
dentro la tasca di un uomo…la vita attaccata con un filo alle spalle,
con una penna invisibile in mano e un senso da scrivere, un senso da
dare……La vita come un privilegio assicurato…come se mai nulla
potesse bagnarla, ferirla, cancellarla nella polvere.…La vita che svanisce. Un giorno. Poi il buio….Il buio dell’attesa su una panchina,
contro un pilastro, a terra, leggendo degli appunti indecifrabili in una
delle stazioni della metropolitana…il treno che arriva. Si ferma. Attende. Riparte.
Poi esplode in un lampo giallo…con in bocca un pugno di cuori inconsapevoli…ignari….e poi…dopo non più cuori.
Anime scucite…sbiadite, appese ad un chiodo arrugginito. Vittime….Ancora un numero spersonalizzato su un foglio bianco…ancori
nomi, voci smorzate. …e quei cuori spenti…martiri postmoderni, morti senza sapere, senza un perché.…Un addio.
Martiri forzati e per quale Dio, per quale credo inconfutabile o pseudo
libertà? …Si può morire una mattina ingoiati da un fuoco luminoso…
si può morire su un autobus sventrato alla luce del sole, sotto il cielo…Si può morire senza pensare a nulla, distratti…o guardando le
proprie scarpe slacciate…voltando la testa e sospirando…
dormendo…si può morire bella pensando al proprio matrimonio che
non ci sarà…e si può morire da soli, sotto terra, dentro una bocca di
metallo dannatamente bruciata…dentro un incubo. …Ed alcuni hanno visto senza morire…senza dimenticare…a testa bassa, con gli
occhi spalancati, aspettano parole…senza capire…perché non si
riesce mai a capire chi la morte baci…Il sangue gronda dalle loro
teste, dalle braccia, dagli occhi…dal cuore…aspettano come fantasmi bianchi…e ad un sopravvissuto, che vaga dentro la sua paura,
poco importa di “coscienza o credo politico”…la lascia agli “eletti”, a
chi non ha visto prendendosi i suoi occhi…a chi non ha sentito…e
con lacrime di sdegno, in silenzio, senza che nessuno lo veda, piange la sua umanità… pugnalata, violentata, sommersa….Nient’altro
che la sua umanità.
Ed altri come lui…attendono…non possono che incespicare nell’incertezza….Chiedersi se di fronte a tanti eccidi, l’umanità…quella
schiacciata da un corrosivo ed inumano fanatismo psicologico, riuscirà alla fine di tutto ad oltrepassare l’odio inconsulto dell’uomo che si
pone contro la vita.
Di Potenza Galasso
ATTUALITA’
RITMI SALZESI
Luglio 2005
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INCENDI BOSCHIVI: AZIONE E PREVENZIONE.
E’ questo il periodo più “caldo” per i corpi specializzati.
Cinque regole per
ridurre i rischi d’incendio:
• non gettare mai mozziconi di sigaretta, o fiammiferi
ancora accesi, né dalle automobili, né camminando;
•
non accendere mai falò,
né fuochi nei boschi, durante
le scampagnate:
•
non bruciare le stoppie,
la paglia ed altri residui vegetali, se non lontano dai boschi ;
•
non abbandonare i rifiuti
sul terreno, neanche per
bruciarli, ma riporli negli
appositi contenitori;
•
non parcheggiare l’automobile a contatto con l’erba
secca, la temperatura del
tubo di scappamento può
provocare l’accensione degli
incendi.
Con l’arrivo dell’estate si ripresenta il problema degli incendi boschivi, il più evidente
tra i fattori che distruggono in modo immediato ettari ed ettari di verde.
Nel 2004 è stato il Sud -con Calabria,
Sicilia, Sardegna e Campania – l’area maggiormente colpita, in cui sono stati distrutti
dalle fiamme circa 15 mila ettari di verde.
CAUSE- Secondo studi recenti le cause
principali di incendi boschivi nel nostro territorio sono la necessità di favorire la coltivazione e il pascolo, di pulire il terreno in
vista della coltivazione, semplici atti vandalici o di piromani, o cause legate alla disattenzione o all’ignoranza di uomini che lo
fanno involontariamente.
PREVENZIONE- Quando si parla di incendi
assume valenza prioritaria la prevenzione:
specie con condizioni climatiche favorevoli
al propagarsi delle fiamme è assolutamente
prioritario fare in modo che queste non si
sviluppino affatto, o agire perché non si
possano autoalimentare. Va fatto tutto il
possibile perché le fiamme sul loro cammino non incontrino materiale che consenta
loro di assumere sempre più forza. Pertanto
i primi interventi dovrebbero essere manutenzione dei boschi, interventi culturali, attività in foresta. In tale contesto è fondamentale quell’opera di controllo del territorio
realizzata dal Corpo forestale dello Stato,
dai Vigili del fuoco, Protezione civile , strutture regionali e volontari, soprattutto nei
mesi estivi.
SPEGNIMENTO- L’attuale normativa prevede che lo spegnimento degli incendi boschivi sia compito delle Regioni. Allo Stato
rimane in teoria la responsabilità dello spegnimento degli incendi boschivi con mezzi
aerei. In pratica negli ultimi anni quasi tutte
le Regioni hanno stipulato apposite convenzioni con il Corpo Forestale dello Stato, che
vi ha operato nella lotta agli incendi. Le
Regioni sono state anche invitate dalla Protezione Civile a stipulare convenzioni con i
Vigili del Fuoco per utilizzarli contro gli incendi: poche lo hanno fatto, o sono in procinto di farlo la Campania nonostante questo intervengono anche se non è tra le loro
mansioni. Insomma, ciò che spesso risulta
è la presenza di numerose forze in campo,
ma manca un coordinamento efficiente
delle squadre.
Tale mancanza, soprattutto nel nostro territorio, affianca la disinformazione delle persone circa la maniera in cui agire in caso di
avvistamento di incendi boschivi. La prima
reazione, infatti, è quella di chiamare il 11-
PRET A’ PORTER
di Petruzziello Michele
Intimo - Biancheria - Pelletteria - Bijouterie
Via Gramsci Atripalda
Tel. 0825.623898
5,ossia i Vigili del Fuoco, non sapendo che
tale corpo è tenuto ad intervenire SOLO in
caso di pericolo di vite umane o cose (es.
abitazioni ). E’ invece di fondamentale importanza chiamare immediatamente il 1515
del Corpo Forestale dello Stato, il quale può
a sua volta richiedere l’appoggio dei Vigili
del Fuoco o di altri corpi. Spesso, poi, l’intervento delle sole persone non è sufficiente; si richiede così il supporto aereo dei
cosiddetti “Canadair” o di elicotteri, per consentire un più rapido spegnimento delle
fiamme. Ma talvolta, soprattutto nel nostro
territorio, è difficile intervenire con tali mezzi
a causa della posizione geografica: in particolare, i Canadair per le loro notevoli dimensioni sono vincolati a prelevare acqua
dal mare e di conseguenza impiegano più
tempo ad intervenire, mentre gli elicotteri,
essendo più piccoli, possono rifornirsi molto
più facilmente (ad es, in apposite vasche) e
quindi agevolare l’intervento.
POSSIBILI RIMEDI- Oltre alla creazione di
un coordinamento efficiente delle squadre
specifiche, occorrerebbe un continuo
“controllo sociale” con la partecipazione di
tutti i cittadini, affiancato da un adeguato
impiego di risorse umane e finanziarie nella
prevenzione necessaria, come la sorveglianza aerea di zone a rischio, una segnaletica specifica o un’efficace opera di informazione e sensibilizzazione.
Non dobbiamo dimenticare che i boschi
sono di primaria importanza per la vita
dell’uomo e per l’equilibrio naturale in generale. La tempestività degli interventi ed una
efficace prevenzione sono armi fondamentali per salvaguardare un patrimonio e una
risorsa di tutti noi.
Di Michele De Pascale
LISTA NOZZE
La Coccinella
Via Appia, 55 Atripalda Tel. 0825.627074
RITMI SALZESI
CRONACA
Luglio 2005
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SALZA IRPINA: DONARE IL SANGUE, UNA SCELTA DI POCHI
Salza non risponde alle aspettative, molto bassa la percentuale dei donatori.
Domenica 10 luglio L’Associazione
soccorso volontari Onlus e il centro
trasfusionale ospedaliero Moscati
con il patrocinio del comune di Salza
Irpina ha organizzato in piazza Michele Capozzi un centro mobile per
la donazione del sangue. Come al
solito la totale indifferenza che contraddistingue noi salzesi per qualsiasi
manifestazione non è mancata. “La
donazione di sangue è senza dubbio
un gesto di grande generosità oltre
che una scelta di civiltà, visto che per
molti ammalati costituisce un fattore
fondamentale per la sopravvivenza”.
Escluse le poche persone che già
prima di questa manifestazione con
grande generosità donavano e dona-
no il sangue nei centri ospedalieri
specializzati, a Salza solo in 14 erano
pronti a questo gesto di civiltà, di cui
solo 9 hanno potuto farlo. Salza
“pullula” di associazioni più o meno
benefiche, di predicatori della civiltà e
del buon senso, ma quando c’è da
fare un gesto come quello della donazione di sangue non trovi più nessuno. Ognuno avrà le proprie giustificazioni del perché non ha voluto donare, ma dobbiamo essere consapevoli che Salza, anzi i Salzesi hanno
perso un’altra occasione per dimostrare con i fatti di essere un paese
migliore.
Di Pasqualino Magliaro
TECNOLOGIA SI, TECNOLOGIA NO.
SI RIPROPONE L’ENNESIMO DILEMMA.
E’ da oltre due mesi che va avanti
ad oltranza il sit-in tenuto da alcune
persone di Sorbo Serpico e di altri
paesi limitrofi, per protestare contro
l’installazione e il conseguente utilizzo di un ripetitore per la telefonia
mobile di nuova generazione.
Il ripetitore in discussione è situato
in un appezzamento di terreno in
Via Pietramara sul confine tra il
Comune di Sorbo Serpico e il Comune di Atripalda. A rendere ancora
più complicata la situazione è il fatto
che a poche decine di metri di distanza si trova già un elettrodotto
che, ultimamente, non è più in funzione avendo subito il blocco da
parte degli Enti Locali. Le decine e
decine di persone che ogni giorno si
ritrovano per portare avanti la loro
civile protesta, hanno dato vita ad
un vero e proprio comitato al quale
è stato dato il nome di “Cerzete-San
Gregorio”. Per portare avanti la loro
campagna anti-ripetitore, queste
persone si danno il cambio affinché
ci sia sempre qualcuno sul posto
per coprire l’intero arco della giornata. Ultimamente per affrontare nel
miglior modo possibile la calura
estiva, hanno montato una tenda di
colore blu, sotto la quale poter meglio trascorrere le calde ore della
giornata. La preoccupazione di queste persone risiede soprattutto nella
certezza che le onde elettromagnetiche che si sprigionano dal ripetitore possano nuocere alla salute dei
cittadini. “ Nella vita ci sono delle
priorità” così ci confida una delle
persone aderenti al sit-in di protesta. Inoltre “la salute e il bene delle
persone sono sicuramente al primo
posto e la telefonia mobile è un
elemento utile della nostra vita quotidiana, anche se nella zona già
c’era un’ottima copertura”. Infine
una di queste persone afferma che
loro non hanno nulla contro chi ha
scelto proprio quel luogo, anche se
ci sono posti migliori dove poter
installare questo ripetitore senza
creare danno alle persone .Chi abbia ragione tra il Comitato “CerneteSan Gregorio” e i responsabili dell’installazione del ripetitore, non sta
a noi dirlo, quello che noi possiamo
augurarci è che venga al più presto
trovato un punto d’incontro tra le
innovazioni tecnologiche e la salute
delle persone. Naturalmente questo
punto d’incontro và trovato tramite
la mediazione tra le parti degli Enti
Pubblici e dei mezzi di comunicazione, affinché dei benefici ottenuti
possa goderne l’intera collettività.
Di Angelo Barile
NON E’ SEMPRE CAPODANNO,
MA A SALZA NON LO SANNO.
“Botti e fuochi pirotecnici a tarda sera:
intervengono i carabinieri”.
Negli ultimi tempi a Salza ogni
occasione diventa un buon
pretesto per lasciar “esplodere”
la propria euforia: feste pubbliche o private, non c’è differenza, l’importante è sparare i
botti. Ciò potrebbe sembrare
normale se non fosse, che in
molti casi, questi episodi si sono verificati a tarda
sera turbando la quiete pubblica.
Il caso che ha fatto discutere di più e che ha portato
a maggiori conseguenze, si è verificato nella serata
di venerdì 8 luglio. Verso le ore 23:30 si è avvertito
un forte boato provenire da via Cittadella; dopo pochi
minuti l’episodio si è ripetuto, questa volta nei pressi
di via Roma. E’ stato immediato l’arrivo sul posto dei
carabinieri della Stazione di Salza Irpina. Dopo un
primo controllo per i dovuti accertamenti, non avendo
riscontrato nulla di anomalo, hanno proseguito per
altre zone del paese per l’ordinario controllo. Il caso
ha voluto che immediatamente dopo sono stati esplosi fuochi pirotecnici di tipo cinese in piazza Michele Capozzi particolarmente affollata nonostante
l’ora.
Ore 24:00: i carabinieri giungono precipitosamente
sul posto per risalire ed eventualmente ammonire i
responsabili. Più volte i tre militari hanno invitato con
tono deciso i colpevoli a farsi avanti, non ottenendo
nessun risultato. Hanno effettuato, così, l’identificazione dei presenti registrando le generalità.
Quasi certamente il tutto si sarebbe risolto senza
conseguenze se i rei avessero giustificato il loro gesto, ma probabilmente, nonostante la consapevolezza del proprio errore ci si è sentiti intimoriti dalla fermezza dei militari. Come questi ultimi hanno fatto
notare, ci sarebbe dovuta essere una maggiore responsabilità e una migliore collaborazione da parte di
tutti. Si spera che ciò sia da lezione per il futuro.
di Pasqualino Ricciardi
Alessandra De Biasi
CRONACA
RITMI SALZESI
Luglio 2005
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LA LETTERA DALLA REDAZIONE
di Magliaro Pasqualino
Cari lettori
Eccoci nel consueto spazio dedicato alla redazione per
comunicare direttamente con voi lettori; questo mese ne
approfitto per chiarire alcuni punti che riguardano da
vicino il giornale e quanti vogliano collaborare o esprimere la propria opinione
su qualsiasi tematica. Come penso sia ormai noto, tutti possono scrivere sul
giornale e specialmente si può scrivere di tutto, dalla musica allo sport, dai
disagi personali a quelli collettivi, dallo stato d’animo di ognuno alle speranze
per il futuro. Naturalmente bisognerà seguire alcuni semplici parametri: innanzitutto l’articolo dovrà rispettare il buon senso e la morale comune e dovrà essere firmato, in più bisognerà seguire le direttive riguardo alla lunghezza dell’articolo e il tempo in cui questo dovrà essere consegnato. Tutto qui,
rispettate queste poche regole e l’articolo, dopo essere stato visionato dalla
redazione, sarà pubblicato senza nessun problema. Chi ha intenzione di scrivere dovrà semplicemente rivolgersi ad un componente della redazione
(meglio se al caporedattore) e chiedere la lunghezza e il tempo della consegna! Ne approfitto per aggiungere i nomi di tutti i responsabili di questo progetto, che ogni mese si riuniscono per decidere cosa proporre a voi lettori:
Alessandra De Biasi, Pasqualino Magliaro, Gaetano Paparella, Pasqualino
Ricciardi, Rossella Picardo, Potenza Galasso, Romeo Barile, Dante Iandolo,
Anna Angiuoni, Lucia De Mattia, Luisa Ricciardi, Alberto Iandolo. Tutti insieme indistintamente ci accolliamo la responsabilità dei contenuti che vengono
proposti e quanti vogliano protestare, criticare, complimentarsi e specialmente dare una mano sono pregati di farlo nelle riunioni redazionali che vengono
fissate mensilmente. Nella speranza che questo gruppo possa ampliarsi nel
futuro vi saluto e vi aspetto nel prossimo numero.
L’intervento dei carabinieri di Salza
Irpina mette fine a ore di angoscia.
In località murilli tra la nostra comunità e Parolise i carabinieri coordinati dal Ten.Di Napoli
hanno ritrovato il pastore trentenne che da
diverso tempo non aveva più dato notizie di
sé. Anche se disidratato e in stato confusionale le condizioni dell’uomo sono apparse
immediatamente non preoccupanti nel complesso. Happy end dunque per una vicenda
che rischiava di assumere i foschi contorni di
un giallo.
Di G.Paparella e R.Barile
NELLE SAGRE SALZESI
LE SORPRESE NON
MANCANO MAI !
Domenica 3 luglio, ultimo giorno
della sagra, Pugliese a Salza per
un saluto ai suoi tifosi.
APPASSIONATI
D’AUTO E MOTO
D’EPOCA.
Una passione che nasce
da lontano...
Domenica 26 Giugno una giornata
nel nome della memoria. Il motivo
principale era il memorial al signor
Renato Palma venuto a mancare
prematuramente, appassionato di
moto e amico del club “Moto e Passione d’epoca” del presidente Elio
Della Sala. In questo primo memorial si è voluto unire tutti gli appassionati di auto e moto storiche e
bisogna dire che c’è stata una numerosa partecipazione. Il raduno è
avvenuto a Parolise dove già dalle
9:00 del mattino si procedeva al
raduno con rispettive iscrizioni, è
stato un bel momento di conoscenza
e confronto con tanti altri appassionati venuti anche da fuori provincia e
oltre. Giunta l’ora della partenza la
gran carovana si è predisposta e
avviandosi per l’interno del paese di
Parolise ha iniziato il giro, proseguendo per San Potito, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Chiusano San Domenico e il ritorno a Parolise. In questo breve giro, ma ricco di emozione
Tutto è bene ciò che finisce
bene…
perché è sembrato di ritornare un
po’ indietro nella storia abbiamo un
po’ tutti notato con piacere di aver
suscitato curiosità per i più giovani e
fatto compiere un salto indietro negli
anni a persone con qualche anno in
più risvegliando vecchi ricordi di
gioventù.
Ma un significato importante di questa giornata è stato sicuramente
sensibilizzare le persone ad una
maggiore PRUDENZA. In conclusione concedeteci come partecipanti di
fare dei ringraziamenti all’organizzazione nel nome del presidente Della
Sala, al Sindaco di Parolise e a tutte
le persone che si sono prodigate per
il pranzo, ai Sindaci di Salza Irpina e
Chiusano San Domenico per l’ospitalità servitaci alle soste del raduno.
Di Domenico e
Antonino Della Porta
FATA
Geom. Scarpa Carlo
ASSICURAZIONI
Via F.Manfra-Salza Irpina Tel. E fax 0825.986372
E’ proprio vero che nelle
sagre di Salza le sorprese
non mancano mai! Questa
volta a gioire sono stati
soprattutto i tifosi dell’
U.S. AVELLINO. Infatti è
venuto a salutarci il presidente, Marco Pugliese,
insieme ad altri dirigenti
della squadra biancoverde. In piazza, tra gli stand
della sagra, si vociferava della sua visita, ma
nessuno ci credeva più di tanto; quando eccolo comparire davanti allo stand dei vini per
degustare un po’ di Fiano. Tutti ci siamo guardati attoniti e dopo un iniziale smarrimento è
scoppiato un caloroso applauso e tante grida
di esultanza per i lupi in B. Intanto Salvatore
Barbone, che quella sera ci “deliziava” con le
sue performance, ha cantato “il suo personale
inno” biancoverde (una volta la canzone di
Nino D’angelo per dedicarlo al suo Napoli ).
Prima di andare via ha fatto un piccolo discorso ringraziando tutti i tifosi e promettendo una
squadra competitiva per la B.
Siamo tutti fiduciosi e pieni di speranza che l’
Avellino farà un eccellente campionato e ci
farà vivere forti emozioni nella serie cadetta.
Di Ale Picardo
C’est la vie
Caffetteria - Stuzzicheria – Ristopub
Via Roma 9
83050 Salza Irpina
RITMI SALZESI
ATTUALITA’
Luglio 2005
AFFRONTANDO NUOVE REALTA’….IL CARCERE.
6
Esclusiva intervista al direttore del carcere di Belizzi: Dott.ssa Maliardo.
Alcune questioni possono sembrare lontane dal nostro vivere quotidiano, ma
dovrebbero essere prese maggiormente
in considerazione; questo è il motivo
della nostra intervista alla dott.ssa Cristina Mallardo.
-Dott.ssa Mallardo lei è direttrice dell’istituto penitenziario di Bellizzi. Da
quanto tempo ricopre questo ruolo?
Dal 1992 sono direttrice qui a Bellizzi
Irpino. Rivesto tale carica anche in un
piccolo istituto a Vallo della Lucania, che
ospita detenuti condannati per reati specifici quali violenza carnale e pedofilia;
questo tipo di crimini richiedono una
separazione dai detenuti comuni per
evitare possibili ritorsioni. In Campania il
Ministero della Giustizia ha istituito apposite sezioni anche a Secondigliano e a
Santa Maria Capua Vetere.
-Quali tipi di difficoltà può incontrare
una donna in questi ambienti e nel
ricoprire questa carica? E ciò può
influire nel suo rapporto con i detenuti?
Questa domanda mi è stata posta spesso, già dal 1977 quando sono entrata in
amministrazione. Allora la donna in questo ambiente era una perla rara perché
si trattava di un ruolo prettamente maschile; adesso, con le pari opportunità,
questo problema non si pone più. Per
quanto riguarda i detenuti maschi, la
presenza della donna li porta ad assumere un atteggiamento più calmo, rispettoso ed educato che nei confronti di un
direttore uomo. Questo lo dico per esperienza personale. Quando, invece, si
gestisce un istituto femminile, e a gestirlo è una donna, si può scatenare una
conflittualità dovuta alla diversa posizione sociale e professionale. Nel corso
della mia carriera ho riscontrato questa
ostilità, superata in seguito ad una maggiore conoscenza.
-Spesso personaggi di spicco di organizzazioni malavitose portano avanti
la propria attività criminosa anche
dall’interno delle carceri con messaggi in codice o contatti “più o meno
leciti”. Durante la sua carica si sono
mai verificate situazioni simili?
Si, anche a Bellizzi si sono verificati casi
del genere. Complici spesso sono le
famiglie; sono state introdotte sostanze
stupefacenti nascoste nei vestiti o scambiate con un bacio. Con mio grande dispiacere sono stati rinvenuti anche dei
cellulari introdotti da alcune guardie successivamente condannate per corruzione. Si cerca di prevenire questi atti intensificando i controlli, con perquisizioni a
sorpresa o servendoci di qualche detenuto “delatore”. Solo vigilando personalmente il detenuto si potrebbero prevenire alcuni episodi, ciò non sempre è possibile. La carenza di personale agevola
queste situazioni, è infatti una pecca del
sistema penitenziario. Con pochi uomini
a disposizione cerchiamo di fare il possibile.
-Quali sono le tipologie di reato più
frequenti che comportano la detenzione qui a Bellizzi?
Questa casa circondariale ha due sezioni alta sicurezza che ospitano detenuti
per reati “associativi”, il 416, il 416/bis
ovvero associazione a delinquere e associazione di stampo mafioso. Qui vengono ospitati personaggi di spicco della
malavita siciliana, pugliese, calabrese
oltre che campani troppo pericolosi sul
loro territorio. Nelle sezioni ordinarie ci
sono detenuti per reati non associativi
quali rapine, sequestri, estorsioni, detenzione di stupefacenti e vari omicidi.
E’ presente anche la sezione femminile
con 29 detenute e 8 bambini fino a 3
anni, unico istituto dell’Italia meridionale
con un asilo nido per il mantenimento dei
propri figli.
-La detenzione è anche un metodo di
rieducazione. Che tipo di attività o
manifestazioni vengono svolte all’interno di questo istituto?Lei vi ha mai
partecipato?
Si, cerco di essere sempre presente
conciliando le date delle manifestazioni
con i miei impegni. Queste attività sono
fondamentali perché la pena non deve
essere affittiva ma rieducativa; per questo motivo si cerca di far socializzare i
detenuti con manifestazioni teatrali, canore e di divertimento vario. Grande
importanza è data all’ istruzione, infatti
all’interno dell’istituto vi è la scuola elementare perché il tasso di analfabetizzazione è molto alto per la presenza di
detenuti extracomunitari. E’ possibile
conseguire il diploma di geometra sempre con supporto di una scuola esterna.
Inoltre abbiamo avuto detenuti iscritti
all’università che hanno conseguito la
laurea, anche se negli ultimi tempi per
motivi di sicurezza è venuta meno la
disponibilità di alcuni atenei. Allo stesso
modo diamo importanza ai corsi professionali per acquisire il brevetto di termoidraulico, elettricista, ceramista, fotografo, sarto, decoratore d’ambiente, tappezziere e falegname per gli uomini e confezionatrice e maglierista per le donne.
Tutto ciò sta portando ad ottimi risultati.
-Quanto è importante per lei instaurare un rapporto umano con persone
che vengono “allontanate” dalla società?
Caratterialmente sono una persona molto portata al sociale, cerco di ascoltare e
venire incontro alle esigenze del detenuto, valutando caso per caso. Inizialmente
avevo una carica umana del 100% che
inevitabilmente l’esperienza fa diminuire;
purtroppo qualche volta bisogna saper
dire di no anche se si rischia di essere
etichettati come duri.
Ci si può aspettare che chi svolge queste professioni possa facilmente cadere
nella retorica, nella formalità, nel distacco. Non è così. La cordialità, la disponibilità e un sorriso che ti mette a tuo agio
ti fanno guardare sotto un’ altra luce
personalità di un certo spessore.
di Alessandra De Biasi,
Pasqualino Ricciardi
Anna Angiuoni
Gaetano Paparella
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ATTUALITA’
RITMI SALZESI
Luglio 2005
7
“STELLA, MIA BELLA STELLA, DESIDERO CHE…”
Il 10 agosto: si avvicina la notte delle lacrime di fuoco!!!
“ Stella, mia bella stella, desidero che…” è
proprio questa la filastrocca che tutti dovrebbero pronunciare nel veder cadere una stella
cadente, per far sì che il desiderio diventi realtà.
In particolare la sera del 10 agosto milioni di
italiani alzano gli occhi al cielo con la speranza di cogliere al volo una meteora che, fiammeggiante, va da un capo all’ altro della volta
celeste.
Scientificamente la caduta delle stelle è da
imputarsi al passaggio degli asteroidi della
costellazione Perseo (detti appunto Perseidi),
mentre culturalmente la pioggia di stelle è
stata elaborata in modo più poetico. Non a
caso si parla di lacrime di San Lorenzo! Questa notte è infatti, da tempi immemori, dedicata al martirio di San Lorenzo e le stelle cadenti evocano le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio che vagano esternamente
nel cielo e scendono sulla Terra solo il giorno
in cui Lorenzo morì. Una delle tante tradizioni
SAI CHE … ?
popolari sorte intorno a questa storia narra
che i fuochi del 10 agosto ricordano le scintille
provenienti dalla graticola infuocata, su cui fu
ucciso il martire, poi volate in cielo.
Di Luisa Ricciardi
Rossella Picardo
In Romagna, la tradizione
dei sette bagni di San Lorenzo, vuole che le persone si
immergano in acqua per
sette volte in modo da purificarsi e portare a sé fortuna e
felicità.
Giovanni Pascoli scrisse la
poesia “Il x Agosto” in cui
ricorda la morte del padre.
La pioggia di meteore non è
limitata alla notte di San
Lorenzo ma comincia alla
fine di luglio e termina intorno al 22 agosto:
ANCHE SALZA “DESIDERA” SOTTO LE STELLE…
L’ appuntamento dei ragazzi salesi con lo
spettacolo stellare comincia verso la fine di
luglio, raggiungendo il picco massimo, ovviamente, la notte del 10 agosto. L’ organizzazione è molto scrupolosa in modo da non
lasciare niente al caso. Mai dimenticare ciò
che potrebbe rendere più chiara e allettante la
visione delle stelle. No, non parliamo di binocoli o cannocchiali; a Salza i veri “ attrezzi del
mestiere “ per godersi la pioggia di meteore
sono birre, patatine e stuzzicherei varie. In
questo modo non cala la concentrazione e a
fine serata, tutti sazi di stelle ( ? ). I luoghi più
ambiti sono soprattutto Murilli e il largo spiazzale della palestra, complici l’ assenza di luce
e l’ ampia visuale della volta celeste. Allora
già che ci siamo non ci resta che augurare
buona visione e già che ci siamo buon appetito !!!
Di Rossella Picardo
Luisa Ricciardi
15 AGOSTO: TUTTI IN MONTAGNA
Tutti i salzesi a ferragosto si trasferiscono...n’goppa a lo vosco!
Sono ormai tanti anni che si festeggia il 15
AGOSTO e così come in ogni anno, anche in questo lo si festeggia.
Noi ragazze ci adoperiamo a preparare
pranzetti deliziosi per gustarli
tutte insieme “ngoppa a lo vosco”!Oltre a cucinare, che per
noi può essere divertente, in
montagna è bello andare per
stare in compagnia e in stretto
contatto con tutta Salza e passare una giornata diversa dalle
altre. A FERRAGOSTO, poi
sembra che tutti siano in pace
fra loro, ma basta che quel
giorno termini, per ”buttare” all’aria tutti i
“castelli di pace” che si erano venuti a
creare. Tra i più grandi la sera del 14 agosto alcuni vanno a dormire in montagna,
altri invece si adoperano per passare un
15 AGOSTO con persone e in circostanze
diverse andando a fare un lungo e tortuoso pellegrinaggio che li porterà, stanchi e
sfiniti, fino al santuario di
Montevergine. Forse per noi
questo giorno può considerarsi ”indescrivibile” visto che
balliamo, cantiamo, ridiamo,
ci divertiamo senza sosta e
solo la sera la stanchezza si
fa sentire! Ma nessuno riesce
a fermarci, infatti, dopo una
semplice doccia la giornata
continua…
Ridiamo per ore e ore a raccontarci tutte
le cose che sono accadute in questo fantastico giorno, riviviamo le stesse emozioni continuando a ridere, ridere, ridere!!!
--- FARMACIA--Dr.ssa PICARDI ROSA
Via F. Manfra
Salza Irpina
Crediamo che questo giorno sia speciale,
per ognuno di noi, ma allo stesso tempo
indimenticabile, visto che è l’unico giorno
in cui tra i giovani di Salza non ci sono
barriere.
di Alessia Sarno
Marisa Esposito
Valentina Picardo
CAFFETTERIA STUZZICHERIA
DI BARBAPICCOLA GIUSEPPINA
Via Roma n.1 – Salza Irpina - Av
RITMI SALZESI
ATTUALITA’
Luglio 2005
UN GIORNO CON LA POLSTRADA.
8
GUIDA SICURA, “PARTENZE INTELLIGENTI” ED ESPERIENZE DI VITA CON…
-Dott. Alessandro Salzano, comandante della polizia stradale di Avellino, lei e’ irpino o e’ stato soltanto assegnato a questo distretto?
Sono originario di Salerno, ma ho vissuto per sei anni in territorio irpino da
quando mio padre, ufficiale dell’Arma dei
carabinieri, fu assegnato al comando
della compagnia di Mirabella Eclano.
Sono qui ad Avellino dal Luglio 2003,
dopo un percorso variegato in altre zone
dell’Italia, prima nel Lazio, poi in Calabria
e in Lombardia; ora sono felice di essere
qui perché ho vicino la mia famiglia, i
miei parenti, la fidanzata e gli amici.
Penso sia importante contemperare la
vita lavorativa con quella familiare.
-Qu ali sono i tratti strad ali
(autostradali) di vostra competenza?
Rientrano nella nostra giurisdizione il
raccordo autostradale Salerno - Avellino,
la A16 da Napoli fino a Candela, quindi
abbiamo anche dei tratti nel territorio di
Foggia. Questi sono i punti che prevedono una nostra presenza costante e obbligatoria. Purtroppo, tenendo conto dell’organico del personale, non ce la facciamo
a ricoprire alcune strade statali importanti, quali l’Ofantina, la 90, la 91 e la 574.
Chiaramente ciò non significa che qui
non sono possibili i nostri interventi, in
caso di necessità siamo sempre pronti
ad accorrere.
-Giugno, luglio, agosto sono i mesi
piu’ “caldi”, ma non solo per le alte
temperature….quali sono le infrazioni
che, in questo periodo, comportano
un vostro maggiore intervento?
Sostanzialmente le infrazioni sono le
stesse per tutto l’anno salvo qualcosa in
più per i centauri. In questo periodo,
viste le temperature, si ha una maggiore
tendenza ad usare la moto. Per quanto
riguarda le maggiori violazioni riscontrate, si sono avute per eccesso di velocità,
utilizzo del cellulare durante la guida
senza auricolare o viva voce, mancato
uso delle cinture di sicurezza.
- Tra il Venerdì e il Sabato notte si
verificano circa il 70% dei sinistri stradali che spesso vedono coinvolti i
più giovani. Sono solo statistiche o
effettivamente questi dati vengono
riscontrati sul campo?
Forse la statistica è esagerata, ma effettivamente nel fine settimana compresa
anche la Domenica si verificano la maggior parte dei sinistri specie in ambito
autostradale. In verità i dati che più preoccupano non riguardano tanto gli incidenti, ma le morti che da questi derivano
e che vedono coinvolti in particolar modo
i più giovani.
-Si pensa che le principali cause di
incidenti, infrazioni o intasamenti,
siano causate da mezzi di grossa
stazza come autoarticolati, autocarri…. ma e’ davvero così al limite la
guida dei camionisti?
Questa è una bella domanda, ed è giusto dare una risposta obiettiva perché si
deve smentire una falsa credenza popolare. E’ chiaro che quando in incidenti
sono coinvolti tali mezzi, le conseguenze
sono disastrose, per numero di feriti,
morti o gravi blocchi della circolazione;
ma non è assolutamente vero che la
maggior parte degli incidenti siano causati dai camionisti. Le statistiche ce lo
confermano, solo il 10% dei sinistri vede
coinvolti i mezzi pesanti. Riserviamo una
particolare attenzione a questa categoria, difatti abbiamo raddoppiato le sanzioni ed effettuiamo appositi controlli.
-Autovelox, “prova del palloncino”,
patente a punti, in che misura hanno
agevolato il vostro lavoro? Con queste innovazioni gli italiani sono più
disciplinati al volante?
Si, sono strumenti che agevolano il nostro lavoro perché altamente tecnologici
e velocizzano i controlli. E’ chiaro che il
tutto può migliorare soltanto se vi è una
maggiore responsabilità e autodisciplina
da parte del conducente. Oltre all’utilizzo
di questi strumenti la situazione è migliorata anche grazie ad una maggiore opera di prevenzione ma anche di repressione nei confronti dei trasgressori.
massima
criticità;
quindi se è possibile,
evitare la fascia oraria
09:00 – 12:00 alla
mattina, e dalle 16:00
– 20:00 pomeriggio
sera. Generalmente
dopo questi orari vi è
sempre un alleggerimento del flusso
veicolare sulle principali strade. Consiglio di partire la sera tardi, magari riposandosi più spesso durante il tragitto,
fornirsi di tessere Viacard per evitare
lunghe code al casello, assicurarsi che il
proprio veicolo sia in condizioni di massima efficienza facendolo controllare dal
proprio meccanico, evitare di consumare
pasti pesanti prima della partenza; se si
può, intraprendere anche strade interne
(alternative), rimanere tranquilli e rilassati anche se si è bloccati nel traffico, rispettare la distanza di sicurezza (è la
seconda causa di incidenti) e i limiti di
velocità.
-Ha mai pensato, in seguito ad un
intervento rischioso, “sono fiero di
essere un poliziotto”, o al contrario,
“ma ne sarà valsa la pena?”.
Sicuramente la prima ipotesi e mi è capitato di pensarci per episodi che spero
non si ripetano. Sul racc. Av – Sa. all’altezza di Solofra, con altri due agenti siamo stati travolti da un’auto mentre facevamo dei rilievi per un primo incidente.
Mi sono ritrovato privo di sensi in una
scarpata anche se me la sono cavata
“solo” con un ginocchio rotto. La nostra
azione ha salvato la vita ad un motociclista che si era schiantato riportando lesioni gravissime. Ciò che ci ha fatto commuovere e che ci ha riempiti d’orgoglio
non sono stati tanto i premi o le riconoscenze dei superiori, ma la lettera di
ringraziamento del padre del ragazzo
per avergli salvato la vita. Il poliziotto
non è un robot, ma un uomo.
Si ringrazia il dot. Salzano per la cortese
collaborazione e il
sign. A. Vassallo per
aver reso possibile
l’ incontro.
Di Pasqualino Ricciardi
in collaborazione con Gaetano Paparella
Eurofer srl
-Quali consigli potrebbe dare ai nostri
lettori in vista delle grandi partenze
per le località turistiche?
Bisogna evitare i giorni o gli orari di punta. La polizia stradale e gli enti autostradali indicano sempre quali sono i punti di
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RITMI SALZESI
Salza in bianco e nero
Luglio 2005
C’ERA UNA VOLTA LA STAZIONE DI SALZA
9
Salza Irpina: una strada, una stazione, ormai storia...
Nell’orario ufficiale di Trenitalia, tra i tanti
centri collegati dalla Rete Ferroviaria Italiana, figura anche Salza Irpina. E’ situata
lungo la rete ferroviaria Avellino-Rocchetta
Sant’Antonio, ma ivi attualmente non ferma più alcun treno e ne transitano solamente tre in direzione Lioni e tre in direzione Avellino (il servizio è sospeso dal 26
giugno al 4 settembre).
Eppure fino a qualche decennio fa l’offerta
era molto articolata come risulta da un
quadro dell’orario Pozzi del 1974. Vi erano
allora otto corse da Salza ad Avellino una
delle quali persino alle 0:49 ed otto corse
verso Rocchetta la prima alle 4:32 e l’ultima alle 20:27.
Intorno agli anni ’80 è iniziato il ridimensionamento del servizio. Dopo il terremoto
molte stazioni sono state abbattute e tra
queste quella di Salza Irpina che era co-
struita su due livelli, quello inferiore per gli
uffici e quello superiore per le abitazioni
dei dipendenti. Gli edifici sono stati sostituiti da piccoli moduli prefabbricati con gli
ambienti strettamente necessari quali una
sala d’attesa ed un paio di uffici.
Il controllo della circolazione è stato cen-
LA FONTANA.
“C’era una volta una fontana… c’era”.
C’è un suono come una musica antica. Un suono che percorre la
vita e riporta immagini care. Inesauribile, onnipresente come la
voce di Dio. L’hanno ascoltato gli avi e ce l’hanno tramandato
con un semplice sguardo perché nessuna parola potesse spezzare la chiara melodia, ombra dei nostri passi. I vecchi, come la
strada, sanno tutto e tacciono perché ognuno possa imparare a
modo suo questo ritornello. Perché ognuno, un giorno, possa
socchiudere gli occhi e ascoltarlo fluire sulle mani, sul viso.
Quando volevo sapere del mio paese mi dovevo fermare alla
fontana. Incrocio di storie, resoconto, porto di fantasie. Solo lì
potevo apprendere al ritmo dell’acqua corrente il passato e il
presente, l’allegria che si nasconde nel pulsare di ogni fibra di
vita e anche il silenzio dell’indicibile, la pausa che come l’ala piegata di una farfalla, smorza la voce. E se tutto può cambiare, se
ogni cosa può ambire alla novità per non dire d’essersi fermata,
I
Il Sudoku è stato
inventato da Nobuhiko Kanamoto, della ditta giapponese Nikoli, che
lo ha brevettato in Giappone nel 1984. Nel 1997,
durante un viaggio a Tokyo, un giudice neozelandese in pensione, Wayne Gould, scopre questo rompicapo
numerico e da quel momento Gould diventerà il più famoso creatore di Sudoku del mondo.. Le origini di questo gioco risalgono a
222 anni fa: fu il matematico svizzero Eulero a ideare nel 1783 il
quadrato latino, un gioco matematico molto simile al Sudoku, ma
senza la divisione in sottogriglie. Un sudoku classico è una griglia
di 9x9 quadretti in ognuno dei quali si dovrà scrivere una cifra, da
0 a 9. La griglia è a sua volta divisa in 9 sezioni di 3x3 quadretti.
C'è una sola regola per comporre un sudoku: in ogni colonna, in
ogni riga e in ogni sezione, ogni cifra deve comparire una volta
sola. I sudoku da manuale enigmistico devono soddisfare due
requisiti: le cifre devono essere scritte in uno schema a simmetria
orizzontale e verticale, deve esistere una unica soluzione.
tralizzato rendendo inutile la presenza del
personale e così gli impianti sono rimasti
in balia dei vandali.
Resta però la bellezza del paesaggio che
c’è intorno, infatti, la stazione si trova più a
valle rispetto al centro abitato che si sta
cercando di rivalutare attraverso l’idea del
Parco di Salzola. Ricordando il passato
della stazione di Salza irpina, vogliamo
lanciare l’idea di reperire, se qualcuno ne
fosse ancora in possesso, qualche biglietto a cartoncino o a foglietto in partenza da
Salza Irpina o qualche lettera di vettura
che accompagnava le spedizioni merci
che a suo tempo arrivavano allo scalo.
Di Michele De Felice
(Dipendente FF.SS.)
lei resta lì a ricordarci che nel profondo niente può mutare. E’ per
questo che il bambino si soffermava davanti ai suoi mille occhi
scroscianti senza chiedersi perché gli è dolce quel canto. Senza
scorgere l’età di quello spettacolo che scompare dietro una scrostatura del tempo e riappare sotto le sembianze di un sogno o
della più meravigliosa realtà. E così crescendo imparerà che la
vita cerca il senso della verità che ha il sapore buono dell’acqua.
Perciò la fontana scandisce il giorno e la notte a chi vuole regolare le lancette del cuore sul quadrante della sorgente dove sgorga
ogni inizio. La fontana è la vita del paese ed è la vita dell’uomo
che trascorre ma non si ferma. La fontana lo sa e lo ricorda ad
ognuno perché nei suoi zampilli riconosca se stesso e sia come
lei è per tutti; presenza infinita che spegne la fiamma dell’odio,
dono, diamante che si frange e splende sulla spiaggia della memoria. La fontana di Piazza Michele Capozzi, la fontana del
“Professore Tonino”, la fontana “delle Feste”, la fontana dei Salzesi. RICOSTRUIAMO la nostra fontana.
di Ferdinando Ricciardi (di Pasquale)
ATTUALITA’
RITMI SALZESI
Luglio 2005
10
23 GIUGNO: SALZA, PER UN GIORNO, OMBELICO DEL MONDO…
Unita dai bambini a Francia e Madagascar.
In un pomeriggio di fine giugno Salza è
diventata il “ponte” su cui si sono incontrate diverse culture rappresentate da
bambini provenienti da Francia e Madagascar, che hanno avuto l’occasione di
incontrare qui, come a Chiusano S. Domenico, i loro coetanei italiani.
Si è cosi presentata una buona occasione per raccogliere le impressioni dei protagonisti di questa storia. Maestri ed allievi del College Côte-Rousse di Chambery
(Francia) e della scuola di Notre Dame
de Fatima di Antananarivo (Madagascar)
ci hanno manifestato il loro entusiasmo
per tale iniziativa culturale, non nascondendo la speranza per futuri incontri!
Per saperne di più abbiamo fatto loro
qualche domanda. La prima a rendersi
disponibile è stata l’insegnante francese
Elisabeth Martinetto che, per fortuna,
parlava un ottimo italiano.
Com’è nata questa iniziativa e in
cosa consiste?
Si tratta di un progetto internazionale,
accolto anche in Campania, come obiettivo ha la pace nel mondo, riuscire a costruire se stessi conoscendo gli altri come base per il raggiungimento di essa.
Il progetto mi è piaciuto tantissimo ed è
stata una buona occasione per visitare
l’Italia. I ragazzi a scuola hanno lavorato
su tradizioni, feste e cibo francesi, italiani
e malgasci. Ad un certo punto non sapevamo se continuare o no il progetto perché era difficile lavorare in tre, a cosi
grandi distanze, ma poi è andato tutto
bene ed eccoci qua!
Come mai si è scelto il Madagascar?
Credo che la scelta sia caduta su questa
scuola del Madagascar perché è una
scuola religiosa, quindi ha contatti con
uno in dialetto piemontese; mentre i Malgasci hanno divertito tutti con balli tribali
e una recita ispirata alla cultura africana.
Prima dello spettacolo abbiamo raccolto
le sensazioni di questi ultimi attraverso la
voce di Lucy Agnes. Anche loro sono
rimasti affascinati dall’Italia e dal nostro
diverso modo di vivere. Hanno visitato
più posti, avuto l’occasione di sentire una
nuova lingua e imparare qualche parola
in italiano. Inoltre hanno stretto amicizie
con i coetanei campani, giudicati simpatici e “geniali”e molto calorosi nell’accogliere gli stranieri. La cosa che personalmente le è più piaciuta, è stato il cibo
italiano.
Cogliamo l’occasione per salutare gli
amici francesi che ci hanno chiesto alcune copie del nostro giornale. A presto,
Salza vi aspetta!
Di Rossella Picardo
Luisa Ricciardi
varie associazioni cattoliche di Napoli
che, probabilmente, l’hanno segnalata
alla regione.
Abbiamo poi conosciuto le sensazioni dei
suoi allievi dalle parole di una bambina
francese che avendo il papà italiano conosce bene la nostra lingua. Ci ha raccontato che per lei e per i compagni questa è stata un’esperienza bellissima.
Hanno stretto molte amicizie sia con i
bambini di Chiusano e Salza sia con i
bambini malgasci; infatti, si sono scambiati i numeri di telefono per mantenere i
contatti. Sperano di ritornare nel nostro
paese o di visitare con i loro amici campani il Madagascar.
Abbiamo ovviamente rivolto qualche domanda agli insegnanti malgasci, Jeannine Lalaonirima e Ismaël Razafinarino. Ci
hanno confidato che di questa prima esperienza italiana hanno un ottimo ricordo. Hanno apprezzato il cibo di casa nostra, anche se gli è mancato molto il loro
piatto tradizionale: il riso, che mangiano
addirittura tre o quattro volte al giorno!
Infine anche loro hanno espresso il desiderio di ritornare qui.
Quella sera entrambi i gruppi hanno voluto salutare gli amici italiani con canti e
balli originari delle loro terre. I Francesi si
sono esibiti in tre brani tradizionali di cui
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RITMI SALZESI
MUSICA
Luglio 2005
11
LIVE AID 1985-2005: NOTE DI SPERANZA
Nell’ immagine il primo live Aid (wembley 1985)
La musica rock ha vissuto momenti importanti nella sua storia,
basti pensare un evento su tutti: Woodstock, dove la piaga e la
vergogna della guerra in Vietnam mobilitarono cantanti e band
storiche (Santana - Janis Joplin -Joe Cocker - Jefferson Airplaine ecc) e migliaia di giovani con un unico scopo: PACE. Il 13
Giugno del 1985 un certo Bob Geldof diede vita al più gran concerto a scopo umanitario mai organizzato, il LIVE AID appunto.Contemporaneamente fondò il Band Aid Trust, con il compito
di amministrare il ricavato assicurandosi che fosse versato interamente alla causa umanitaria. L’evento si tenne in due stadi:il
magico Wembley (dove si esibirono tra gli altri McCartney, Bowie, Queen, U2) e il JFK di Philadelphia (con performances di
M. Jagger e Tina Turner-Neil Young ecc).Fu anche il concerto
delle grandi reunion: gli Who, Ozzy con i Black Sabbath e i Led
Zeppelin con alla batteria Jason Bonham, figlio del defunto
John.
La ciclicità storica è un dato di fatto, tutto si ripete, tutto torna
prima o poi. Infatti a distanza di ben vent’anni Bob Geldof ha
riproposto lo stesso evento ma nel presentarlo a Roma spiega
che “questa volta non è beneficenza, questa volta il motto è
^non vogliamo i tuoi soldi, vogliamo te^”.
Ovviamente rispetto al 1985 la storia è mutata.Allora sul piano
politico gli artisti non potevano fare molto, intrappolati com’erano tra gli interessi delle due grandi superpotenze USA-URSS,
così tentarono un aiuto economico diretto ma con risultati minimi. L’unica cosa che non è mutata è la morte quotidiana per
fame nel Sud del Mondo di 50 milioni di persone al giorno (e
pensare che siamo nel 2005!!!!!!).Oggi invece c’è una mentalità
più aperta, c’è maggior interesse verso i problemi africani e del
terzo mondo, così si è approfittato del fatto che a distanza di
pochi giorni, il 6 luglio, si è tenuto a Gleneagles in Scozia il G8
con la speranza che i concerti siano da tramite per far sentire la
voce di un mondo che anela una cancellazione dei debiti e un
raddoppio degli aiuti.Una fiammella di speranza è data dalle
stesse parole di Geldof: “Qualsiasi cosa pensiate della politica
di Tony Blair vi assicuro che ci tiene davvero al futuro dell’Africa”.Speriamo che abbia ragione.
Sul versante puramente musicale, nove sono state le capitali
che hanno ospitato centinaia di artisti: Parigi, Londra, Berlino,
Roma, Philadelphia, Johannesburg, Tokyo, Toronto e Mosca,
tutti inneggiando lo stesso slogan “MAKE POVERTY HISTORY”.
Al Circo Massimo di Roma si sono esibiti Jovanotti, Ligabue,
Piero Pelù, Claudio Baglioni, Laura Pausini, Elisa, Antonello
Venditti, Zucchero i quali hanno fatto da contrappunto ad altri
artisti internazionali come gli Who, Paul McCartney, Coldplay,
Rem, U2. Importante è stata la partecipazione dei PINK FLOYD
riunitisi apposta per l'evento, emozionando il mondo intero rivisitando pezzi storici come Wish you were here, Money, Breath in
the air e Confortably numb.
Una critica però arriva da Peter Gabriel:” Troppe stelle del rock
internazionale e pochi artisti africani al 'Live 8’” (chiamato ‘8’
perché in concomitanza col G8).Gabriel ovviamente è un grande sostenitore dell’iniziativa di Bob Geldof, è soprattutto uno
sperimentatore con i suoni dell’Africa, non a caso è il padre della World Music, ma “Lui (Bob) crede che un artista sconosciuto
non sia in grado di trascinare il pubblico.Lo capisco ma non sono d’accordo, c’è il rischio che un
Live 8 occidentale possa castrare iniziative africane contro la povertà”. Ovviamente con ciò non
si vuole affatto sminuire l’importanza dell’iniziativa di Geldof soprattutto perché questi concerti
devono esser visti come il punto di partenza
della 'lunga strada verso la
giustizia'".
Di Carlo Petruzziello
MUSICA
RITMI SALZESI
Luglio 2005
NON AL DENARO; NON ALL’AMORE NE AL CIELO.
12
Per Fabrizio De Andrè, amico fragile.
Ci sono uomini che hanno occhi migliori,
che non si fermano all’inganno delle apparenze ma frugano dentro le cose e svelano l’invisibile. Ci sono occhi che possono vedere la miseria e la grandezza, la
paura e il coraggio, l’allegria e la disperazione, la solitudine e la dignità che albergano in ogni essere umano e che tutti
accomuna e rende simili. Ci sono cuori e
bocche che parlano per chi non ha parole , per gli esclusi, gli emarginati , i diversi,
i perduti, gli sconfitti , per quelli che non
sanno o non possono prendersi la vita .
Fabrizio De Andrè era una di quelle presenze preziose che la fortuna di essere
nati in un dato tempo raramente ci regala,
un amico introverso , scostante che forse
proprio per la sua naturale propensione
alla solitudine sapeva guardare la solitudine degli altri e sapeva raccontarla . E raccontando, con strofe in apparenza semplici ma cariche di una potenza poetica che
ha segnato il sentire di più generazioni, ci
ha insegnato più di quanto potessero fare
mille trattati. E noi, portati a ignorare o più
spesso a puntare l’ indice sui diversi ,
abbiamo imparato ad amare la “puttana”
di Via del Campo, a sorridere dell’ amore
carnale e passionale di Bocca di Rosa, a
comprendere la sensibilità femminile in un
corpo di uomo di Princesa, abbiamo imparato a viaggiare con gli zingari in Khorakhané, a perdonare i peccati di Tito, ladro
per destino, abbiamo sentito l’ amore umano e disperato di Maria davanti al figlio
morente in croce. Abbiamo compreso l’
assurdità della guerra quando sfrondata
da ogni enfasi e falsificazione diventa
uomo che uccide un altro uomo, Piero che
muore per aver esitato a sparare su un
suo simile. Abbiamo assistito all’eccidio di
donne e bambini indiani lungo la riva del
fiume Sand Creek secondo un disegno
scellerato di annientamento e sopraffazione dei deboli per imporre il potere dei forti.
Siamo saliti sulla collina dove un giorno
tutti andremmo a riposare, dopo l’ immane
fatica di essere uomini, in compagnia del
giudice nano che cerca invano il riscatto
di una vita frustrata giocando con la vita e
la morte degli uomini , in compagnia dello
scemo del villaggio, del malato di cuore,
del chimico che non comprende il mistero
dell’ amore, del suonatore Jones che
crede che il corso della vita fluisca come
una musica e ci si abbandona senza un
solo pensiero per il denaro , l’amore o il
cielo. Abbiamo amato Marinella caduta
nel fiume, Suzanne la matta, Teresa persa a Rimini, Franziska, Sally e per pochi
attimi ci siamo innamorati di tutte le belle
passanti che con uno sguardo o un sorriso ci hanno regalato la promessa di un
sogno impossibile . E mille volte abbiamo
rivisto il Pescatore ucciso dopo un gesto
di amore e di umana fratellanza.
Tutto questo ed altro Fabrizio ha cantato
con la sua voce densa ed essenziale che
scolpiva le parole , con le sue ballate leggere che si insinuano nella mente e negli
orecchi e tornano quando il destino amico
ci sorride o quando “ la vita smette di aiutarci ” e ci impone la malinconia.
Anche noi abbiamo cercato di camminare
sulla sua “cattiva strada” e nell’estate del
2004 abbiamo realizzato un piccolo miracolo. Siamo riusciti a mettere insieme con
allegria uno spettacolo fatto di alcune
delle più belle canzoni di De Andrè legate
insieme da intermezzi recitati che noi
stessi avevamo pensato. Non avevamo
nessuna pretesa di originalità ma ci è
sembrato che in questo modo insieme alle
ballate di Fabrizio ,ormai patrimonio indiscusso della poesia del nostro tempo,
potessimo mettere un pò di noi stessi. Ci
siamo divertiti e ci piace pensare che abbiamo divertito malgrado il clima inaspettatamente freddo della sera del 10 settembre 2004. Un bel ricordo da tenere
stretto perché la vita scappa veloce e ci
può consolare la certezza dell’ amicizia e
talvolta l’ immagine di una notte d’ estate
inoltrata vissuta con allegria e spensieratezza.
Tra le epigrafi della collina mi è piaciuto immaginare che ce ne fosse una che potesse parlare per ogni uomo e dicesse:
Fu un soffio il mio tempo nel mondo.
Finché vissi la vita fu trama confusa di gesti, parole, umori, amori, rancori.
Finché vissi fui ignoto a me stesso.
Nel silenzio della collina, tra il fiume e il soffio del vento, si è svelato il senso di ogni esistenza.
Ogni epigrafe una vita;
ogni lapide è riso, sospiri, pianto……carne, bambino, riccioli…. carezze, dolori, abbracci, speranza.
Ogni epigrafe è un ultimo dono al vostro breve viaggio nel mondo:
non c’è vita sprecata,
non c’è perla che valga un frammento di vita.
di Sabatino Cella
DITTA CATAPANO STEFANIA
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Via ferrovia n.4 – Salza Irpina
Tel. 3492374475
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RITMI SALZESI
COSTUME
Luglio 2005
CINEFORUM: "Qualcuno volò sul nido del cuculo" poteva far "volare" tutti i salzesi!!
Dopo il discorso
sui giovani analizzato nei primi tre
film, il cineforum
ha proposto la
visione di altre tre
pellicole rientranti
nella sottotematica
"Diversità, accettazione a metà". La risposta del pubblico in termini di presenze in
sede di proiezione è stata sufficiente ma
mai soddisfacente data la nostra intenzione-ambizione di coinvolgere la comunità
tutta. Proprio in questa direzione è orientata l'iniziativa di presentare i film del periodo estivo sotto la piazza che, essendo
di per sè luogo di incontro, può forse invogliare la partecipazione(come già avvenuto per "Blow" con J.Depp e “Starsky e
Hutch” con B. Stiller) di un numero maggiore di salzesi. E' andata decisamente
peggio l'iniziativa delle schede, che si sta
rivelando senza mezzi termini un fallimento. Il mezzo scelto per interagire con le
vostre intime sensazioni e i vostri commenti non sembra suscitare proprio il vostro interesse, essendoci pervenute solo
10 schede. Il trend è infatti per le schede
in calo: nella prima tranche ci furono consegnate 20 schede, un numero che non ci
esaltò, ma che comunque aveva lasciato
in noi margini di speranza. Oggi invece la
delusione non può essere nascosta: interrogatici sul motivo di questa mancanza di
partecipazione, abbiamo pensato che
l'uomo è pigro e conseguentemente si
stanca di parlare di "banali" considerazioni scaturite da un film. Proprio in virtù di
ciò, vi avevamo proposto una scheda da
compilare comodi comodi a casa, magari
davanti alla televisione, ma niente!! Abbiamo allora attribuito questa mancanza alla
complessità dei film che, affrontando temi
quotidianamente proposti dai telegiornali
o vissuti personalmente, risultano pesanti,
angoscianti, troppo veri per essere visti...comuque qualcuno potrà ben pensare
di volersi rilassare in queste occasioni e
chi gli dà torto!! Di conseguenza abbiamo
scelto dei film diciamo un pò più leggeri, e
succede che l' audience cala... A tutto c'è
una spiegazione! Sapete cosa penso? I
salzesi forse sono pigri solo per le cose
importanti e hanno tempo solo per le
"chiacchiere", diciamo di "politica", e noi
invece che vogliamo proporre dei film che
potrebbero aggregare e far crescere e
forse disturbare la quieta ipocrisia in cui
dormiamo...Meglio Bud Spencer e Terence Hill (pur rispettando il genere!), una
gazosa e un pettegolezzo!! Tornando alle
cose serie, dalle schede consegnateci,
emerge che il film "Qualcuno volò sul nido
del cuculo" di M. Forman è risultato di
altissimo gradimento, un film che ha fatto
"volare" sulle ali dell' angelo Mc Murphy
verso posti inesplorati, sopra le diversità,
in mezzo ad esse, con esse, per capire
che non esistono realmente ma sono solo
il frutto del pregiudizio e della paura.Mc
Murphy, il personaggio principale,
"smaschera" in maniera efficace l' inadeguatezza della clinica, il cinismo delle
istituzioni pronte ad emarginare, isolare,
degradare le persone scomode, i diversi.
Alcuni di voi hanno sottolineato come il
problema di fondo, anche se in altre forme, persiste. La società utilizza altri strumenti che tentano di isolare i deviati, intentendo identificare con il termine i non
omologati. Del resto, come è emerso in
"American History X", un film più recente
del 1998, i giovani hanno ancora difficoltà
a relazionarsi con i propri simili e la socie-
13
tà la mancanza di un sano
dialogo con la famiglia e
con le istituzioni (scuola,
chiesa, comunità) genera
solitudine e rende i giovani
facili prede di ideologie
distorte che danno un apparente rifugio a questi
"vaganti confusi dell' esistenza". Il film è risultato di gradimento,
girato in maniera ottima e con un' interpretazione superba di Edward Norton, il
protagonista del film, la violenza è risultata normale e adeguata a rappresentare
tali argomenti. A detta di qualcuno l'uccisione con cui si conclude il film, scaturita
da motivazioni futili ha lasciato dei dubbi
interpretativi, ma che io colloco nel coronamento naturale di un processo che porta all' alienazione della vita che appunto
tolta anche solo per un insulto ricevuto o
per uno sguardo alla ragazza di un altro...
"Non ti muovere", l' ultimo film della serie,
non è piaciuto molto, almeno alle due
persone che hanno consegnato la scheda. La trama è buona ma il modo di proporla cinematograficamente è risultato
disordinato, troppi flashback impercettibili
e irritanti. La colonna sonora è invece
piaciuta, riuscendo a racchiudere il significato profondo del film. A mio avviso il film
ha in Castellitto un ottimo interprete nel
ruolo di un uomo incastrato in meccanismi
di abitudine e routine, sconvolte dall' arrivo di un amore vero che lo travolge ed
emoziona. Concludo auspicando la conclusione del percorso programmato, ritardato da svariate problematiche, e vi invito
nuovamente ad una partecipazione attiva.
di Carmine Massimo
FORUM:A.A.A.COLLABORAZIONE CERCASI!!!
E' iniziato nel migliore dei modi il programma delle manifestazioni per l'estate
organizzato dai ragazzi del forum giovanile comunale di Salza Irpina con la visione
del primo dei film nella scaletta estiva del
Cineforum, Blow che ha riscosso un successo enorme tra i presenti alla proiezione per l'attualità dei contenuti ed il modo
esplicito di sensibilizzare gli spettatori nei
confronti di una tematica avvolta ancora
oggi forse da troppi “tabu'”, uniti ad una
trama ispirata ad una storia realmente
accaduta ricca di episodi carichi di significato! Con la proiezione nello spazio sottostante piazza Michele Capozzi si e' ufficialmente aperta l'estate salzese che continuerà logicamente con altre proiezioni
ma non mancheranno i classici tornei
estivi in piazza in attesa della grande festa per l'apertura ufficiale della sede. Infatti abbiamo superato alcuni piccoli problemi tecnici relativi l'allestimento ed al
recupero di materiale idoneo che ci hanno
fatto più volte slittare la data e di questo
ce ne scusiamo, ma ora siamo pronti finalmente. Nella prima settimana di agosto, in collaborazione con la sempre presente Amministrazione Comunale e con il
patrocinio della Provincia stiamo lavorando alla realizzazione di un intera giornata
di festa nel corso della quale oltre ad essere inaugurata la sede ci sarà una piccola presentazione alla quale prenderanno
parte istituzioni locali e provinciali e il tutto
si concluderà con una gradita sorpresa
soprattutto per i più giovani, che vi assicuro però non deluderà sicuramente nemmeno i più adulti, ma che per ora mi riservo di svelare...Per noi ogni singola manifestazione sia essa culturale, sportiva,sociale ha un senso molto particolare
che va oltre l'apparente significato “prima
facie”; infatti ogni manifestazione rappresenta un momento attraverso il quale trasmettere al paese il nostro modo di pensare e vedere le cose...stiamo cercando
di dimostrare che solo con la collaborazione e l'unione si possono materializzare
progetti anche di portata superiore alle capacità di chi si appresta ad operare...solo
abbandonando concezioni bigotte e prese
di posizione anomale dettate da rancori
personali (e questo non mi stancherò mai
di dirlo) si può scavare un solco abbastanza profondo da non venir ricoperto dalla
prima folata di vento, capace di spazzare
via tutti i sacrifici e tutto quello di buono
fatto!! Bisogna remare tutti nella stessa
direzione se si vogliono ottenere risultati
degni di nota visto che della sufficienza ci
siamo un poco stancati!! Invito quindi tutti
istituzioni, forze dell'ordine, popolazione a
collaborare con tutti i promotori di attività
che possono solo giovare al nostro paese
e di esitare nelle critiche distruttive e perseverare invece con quelle costruttive che
anche se a muso duro vengono prese di
sicuro più in considerazione .
Di Romeo Barile
SPORT
RITMI SALZESI
Luglio 2005
QUINTO MEMORIAL “SARA VASSALO”
14
IL 13 AGOSTO SI SCENDERA’ NUOVAMENTE IN CAMPO NEL RICORDO DELLA PICCOLA SARA.
Il 13 Agosto prenderà inizio il
quinto Memorial “Sara Vassallo”,
sono infatti già cinque le edizioni
di questa manifestazione calcistica dedicata al ricordo, ancora
vivo, della piccola Sara… piccola
forse, per modo di dire, per la sua
età anagrafica o per il suo sguardo ingenuo, piccola per i suoi 14
anni, ma non certo nella sua forza, nella sua tenacia e speranza
di fronte al dolore e di fronte all’incertezza della sua malattia. La
sua immagine, il suo ricordo, la
sua entusiastica vitalità resteranno comunque presenti, indelebili
negli animi della gente che da lei
potrebbe apprendere qualcosa in
più sulla vita: a lottare! Per non
dimenticare si è voluto dedicarle
questo evento calcistico che annualmente, da cinque anni a questa parte, viene disputato nel
nostro paese, nel quale si confrontano altre alle squadre di Salza Irpina anche compagini di
paesi limitrofi. Inizialmente il torneo coinvolgeva esclusivamente
squadre del paese, in seguito con
il passare degli anni, anche grazie al contributo dei dirigenti dell’A.C. Salza Irpina, ma soprattutto
di Tonino Vassallo padre della
piccola Sara, si è estesa la parte-
cipazione anche ad altra squadre, divenendo in poco tempo
una competizione di grande prestigio. Nelle edizioni 2003 - 2004,
infatti, il torneo ha raggiunto i
massimi livelli. La disponibilità del
campo sportivo di Salza Irpina e
una scrupolosa e puntigliosa organizzazione hanno permesso di
ospitare squadre di alto tasso
tecnico, favorendo quindi un forte
interesse nei confronti di questa
manifestazione. Vorrei infine sottolineare l’importanza che questo
evento ricopre per i salzesi, ma
non solo, anche l’agonismo e la
tenacia che hanno caratterizzato i
nostri calciatori nel disputare e
vincere entrambe le edizioni,
forse anche aiutati dalla forza che
Sara gli ha trasmesso e proprio
per questa ragione alla fine il
trofeo, la vittoria andrà comunque
a lei.
Di Dante Iandolo
CALENDARIO INCONTRI TORNEO “SARA VASSALLO”
Girone A
13 Agosto
14 Agosto
15 Agosto
17 Agosto
18 Agosto
19 Agosto
Ore 20.00
AC Salza Irpina 1999 - Mamo’s Serino
Ore 21.00
US Cesinali - US Montemarano
Ore 20.00
Giovani Salza Irpina - Centro Storico al mio bar AV
Ore 21.00
CEDAS FMA - US San Potito
Ore 20.00
US Cesinali - Mamo’s Serino
Ore 21.00
AC Salza Irpina 1999 - US Montemarano
Ore 20.00
CEDAS FMA - Centro Storico al mio bar AV
Ore 21.00
Giovani Salza Irpina - US San Potito
Ore 20.00
Mamo’s Serino - US Montemarano
Ore 21.00
AC Salza Irpina 1999 - US Cesinali
Ore 20.00
Centro Storico al mio bar AV - US San Potito
Ore 21.00
Giovani Salza Irpina - CEDAS FMA
SEMIFINALI
20 Agosto
Ore 20.30
1° girone A - 2° Girone B
21 Agosto
Ore 20.30
1° girone B - 2° Girone A
22 Agosto
Ore 20.30
FINALE
AC Salza Irpina 1999
US Cesinali
Mamo’s Serino
US Montemarano
Girone B
Giovani Salza Irpina
Centro Storico al mio bar AV
CEDAS FMA
US San Potito
SPORT
RITMI SALZESI
Luglio 2005
IL NUMERO UNO DEL CLUB DEL GIRONE I E’ TORNATO IN CAMPO PER PUNTARE ALLA VITTORIA DEL CAMPIONATO
15
SALZA IRPINA: LA SFIDA DI CELLA
SALZA IRPINA - Vincere
il prossimo campionato di
seconda categoria: questo lo scopo del Salza
Irpina. Il sodalizio del
girone I, dopo un’ottima
stagione, intende puntare
al salto di qualità senza
mezzi termini. A confermarlo anche il massimo
dirigente
del
club.
<<L’inizio della prossima
stagione - spiega il presidente del Salza, Luigi
Cella - è ancora lontano.
La prima giornata è prevista per la prima settimana di ottobre o giù di
lì, quindi di tempo c’è ne
penso in abbondanza per
mettere appunto la squadra. Tuttavia
abbiamo preferito muoverci con sufficiente anticipo affinché tutto venga curato nei minimi dettagli. A breve, infatti, ci
sarà un altro incontro tra i dirigenti del
Salza Irpina al quale faranno seguito altri
>>. Si intende fare le cose per bene. Del
resto, avendo come scopo quello di riuscire a vincere il campionato di seconda
categoria e, di conseguenza, tagliare il
traguardo della promozione, è ovvio che
risulta necessario programmare con
capillarità, il lavoro da svolgere. << Il
progetto di base - afferma il massimo
dirigente - è quello di vincere il campio-
nato. È una scommessa, di questo ne sono
ben consapevole, ma
appunto per questo
ancor più stimolante>>.
Cella vuole fare le cose
in grande è spiega anche i motivi che lo hanno indotto ad allargare
gli orizzonti per la squadra. << Alla fine dello
scorso
campionato,
avevo deciso di mollare.
Di gettare, come si dice
in questi casi, la spugna. Cosa alla quale
inizialmente avevo tenuto fede. Poi, parlando
con gli altri mi sono
persuaso a tornare in
campo - prosegue sorridendo Cella - un
ritorno che voglio sia il migliore possibile
ed è per questo motivo che intendo fare
in modo che il Salza riesca a vincere il
campionato ed approdare, in questo
modo alla prima categoria. Di sicuro non
sarà un’impresa facile, ma ci proveremo
fino alla fine>>. Una sfida ambiziosa
sulla quale si sono dipanati i progetti del
presidente Cella in merito all’organico
che dovrà affrontare la prossima stagione agonistica. << Non ci saranno grossi
cambiamenti - sostiene il numero uno
del sodalizio di Salza Irpina - . La squadra del resto, ha disputato un ottimo
campionato, piazzandosi ai primi posti
del girone I. Partiremo, quindi, dallo zoccolo duro che di sicuro non subirà grossi
cambiamenti>>. Si ripartirà da dove è
terminata la stagione agonistica 2004 /
05. <<Le poche modifiche che verranno
apportate alla squadra - continua Cella riguarderanno giusto tre o al massimo
quattro elementi. Nello specifico, siamo
alla ricerca di due difensori è un centrocampista>>. Indizi, quelli snocciolati dal
massimo dirigente del Salza che fanno
capire quale sia il grado di fiducia che
ripone nella sua squadra. <<I piccoli
ritocchi che apporteremo, come spiegato
prima, serviranno soprattutto per dare
alla squadra quella spinta in più. Quel
tocco di esperienza e qualità in grado di
permettere il salto di categoria al quale
aspiriamo>>. L’esperienza, insomma,
come comune denominatore, ma anche
come elemento utile affinché il Salza
possa riuscire nell’intento di agguantare
la promozione in prima categoria. << Si
tratta di una sfida - conclude Cella - ,
questo lo so fin troppo bene, ma credo
sia arrivata l’ora, per il Salza Irpina, di
guardare oltre e, soprattutto, di puntare
in alto>>.
Articolo tratto dal Corriere di Avellino
SERIE A: IMPAZZA IL CALCIOMERCATO
ECCO COME SI SONO RINFORZATE LE PRINCIPALI PRETENDENTI ALLO SCUDETTO
Vediamo insieme quali sono stati
gli acquisti delle squadre che
puntano in alto per la stagione
2005/2006 fino al 28/08/05. Un
calciomercato al quanto anomalo
frenato dal caso Mexes che impedisce ai giallorossi di acquistare
qualsiasi giocatore:
FIORENTINA
Toni (Palermo)
Fiore (Valencia)
Frey (Parma)
Gamberini (Bologna)
Pancaro (Milan)
Brocchi (Milan)
JUVENTUS
Vieira (Arsenal)
Giannichedda (Lazio)
Kovac (Bayern M.)
MILAN
INTER
Giardino (Parma)
Vieri (Inter)
Vogel
(PSV)
Jankoulovski (Udinese)
Eleftheropulos (Caglairi)
Pizarro (Udinese)
Wome (Brescia)
Solari (Real Madrid)
Julio Cesar (Flamengo)
LAZIO
UDINESE
Behrami (Genoa)
Cribari (Udinese)
Belleri (Udinese)
Candela (Roma)
Vidigal (Udinese)
Barreto (Treviso)
Natali (Atalanta)
Obodo (Fiorentina)
MACELLERIA
BARILE GIUSEPPE
SORBO SERPICO
P.I. 00285010641
VIAPROVINCIALE N.10
TEL 0825.981524
LO STRILLONE
L’ULTIMA OCCASIONE PER DIRE LA TUA
X i fumatori: provate un pò di insalata verde con le cipolle.Dopo
avrete la stessa sensazione che lascia la sigaretta. In più potrete anche uccidere chi vi stà antipatico..By Catrame
X la fusissima individua…. Lo sai ke non ho ancora capito di chi
parla il messaggio del piecoro? Bohh!!! By un accanito bevitore
di latte più.
Ore calde a Topolinia: Commissario Basettoni commenta soddisfatto "grazie ai due marescialli la Banda Bassotti ha le ore contate".
Per Alessia e Valentina: non ve la tirate troppo….by…..
x debby: non mollare mai!!!
X le mie due sosò: grazie di tutto, sinceramente non so come
avrei fatto senza di voi. Vi voglio un casino di bene!!! la vostra
soso! piccerella
X Tecla: COME FAI A SOPPORTARMI? T.V.T.B. Lucia
X anna a.: anke se non passiamo più tanto tempo insieme resti
sempre una delle persone ke stimo di più. t.v.b. lù
IL LIBRO DEL MESE:"Una dozzina di uova fresche".Uno spaccato del paese che spacca.Non leggetelo potrebbe piacervi.
per il comitato festa che ha organizzato la sagra delle golosita':
comunque è andata è stato un successo. il prossimo anno lasciate stare.
Per Salvatore: ma che fai lavi le pietre? By uno che ti osserva
da lontano
per il più bello di salza, ovviamente PAOLO.tantissimi, tantissimi, tantissimitantissimi......Baci....
Per Giuseppe abbastanza: come stai bene? E lui: abbastanza
X il mio piecoro preferito senza ke vai a giocare a tennis x mantenere la forma, a panza a tieni sempe.
X il ragazzo piùbello di salza anche se un po in ritardo ti auguro
tanti tanti auguri x il tuo 23esimo compleanno
Per Valentina: quando ti vedo il mio cuore si riempie di gioia.
Non vedo l’ora ke arrivi il nostro giorno. Xrò ti devi divertire di +.
P.S. non sono di Salza.
Per Sabatino, Alberto, Daniele, Michele e Pasqualino: grazie!!!
Insieme si sconfigge l’apatia e l’indifferenza!!!by 6-1 6-4 6-4
Per osso: tv1kdb e te ne vorrò x sempre ricordalo! 6 il mio osso
preferito e non ti cambierei per niente al mondo. By ossetto
Per il nostro gruppo: c hanno detto ke se rinunciamo a voi c
danno il mondo, ma ke ce ne facciamo del mondo se con un
vostro sorriso abbiamo l’universo? By ossso e osset
Per Carmine S: sei bellissimo! Beata la tua amorosa! Ogni volta
ke passi con la macchina, mi precipito a guardarti! Sei troppo
bello!!!
Vendesi fuochi cinesi che non fanno rumore per appassionati
del genere. Vietati ai minori di 50 anni per informazioni collegati
al sito www.tuoppoloregiannicola.it.
Per Tony e Giampiero: Maurizio e Zorro sanno iocà a maniglia
meglio re vui! Vaggia ritto tutto cose!!!!
X Gianni C. c’ha snobbato si diventato no frichettino by la tua
allieva
Per Tonino dp ma sì po’ sapè a sera con chi ti vai n’frascanno…
X Olindo: siamo nel 2005 cagnati a machina o per lo meno a
manovella ca la mette in moto
Festa house, piazzetta Angel: special guest Dj Doreena
X Dino Cristina e Antonella:: con i vostrilitigi, amori, tradimenti
sembrate la soap opera beautiful
X antonella:: ma perchè non ti fai da parte!!! Secondo me sei
molto gelosa!!! Ci stai rovinando tutto. By chi ti osserva
Spero di aver trovato un vero amico, anzi ne sn sicura....spero
solo di nn illuderti mai, e spero ke nn ci siano fraintendimenti...sn sicura ke potremo passaredei bei momenti in qst magnifica estate....tvttttttttttttttttntssmtrppbene!!! X Dario by kiva in piscina...767
X alessandra : fenilla
Per Brigida Gianni e Chiara ...STOOOOOORDI!!!!
Per Nicola: con la tua cabrio sei proprio fichissimo
X Giuseppe T.: ormai ho capito chi 6 ma non importa una delle
doti dell’uomo intelligente è quella di accettare gli amici per quello che sono: con le tue paure, i tuoi timori, la tua cattiveria dentro rimani sempre una persona speciale
Per i ragazzi del comune : ke tiniti le manette? noi tinimmo e
kiavi… ottati e mano by ki vi continua ad osservare
X maritimo e gabriel;27/0705,ore 18:50:contrada Perni-Feudi di
S.G.(cancello principale)e Feudi di S.G.(cancello principale)-via
Manfra senza sosta.Era"buodo"o'vino.W il doping!
Adriaaaaanaaaaa,Adriaaaaanaaaaa.....!!!!!Ce l'ho fattaaaaaaaa!!!!!By Rocky.
X peppo e rocco rimani sempre il più fresco di sorbo. Mi fai morire... (p.s. Nn tò crere)
EDITORE: Associazione Centro Studi Cinematografici “Jean Luciani”
DIRETTORE: Don Gerardo Capaldo
ASSOCIATO: supplemento al settimanale cattolico il Ponte
CAPO-REDATTORE: Alessandra De Biasi
VICEREDATTORE: Magliaro Pasqualino
RESP. GRAFICA: Iandolo Alberto, Magliaro Pasqualino
VIGNETTE e DISEGNI a cura di Antonio Paparella
ALCUNI MESSAGGI NON SONO STATI PUBBLICATI PERCHE’ RITENUTI OFFENSIVI O DI CATTIVO GUSTO !!!
PER INVIARE I VOSTRI MESSAGGI VISITATE IL SITO
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E-MAIL A [email protected]