IL TERRORE ESPLODE ANCORA
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IL TERRORE ESPLODE ANCORA
Anno 0 Numero 5 Luglio 2005 EDITORIALE di Alessandra De Biasi Prezzo: Offerta E-mail: [email protected] Supplemento al settimanale cattolico “IL PONTE” Per info consulta www.forumSalza.135.it IL TERRORE ESPLODE ANCORA LONDRA E SHARM MESSE IN GINOCCHIO DA AL QAEDA Ogni giorno si accende la televisione con la paura di sentir parlare di nuovi attacchi: altri kamikaze, altre esplosioni, altri morti, in posti diversi ma tutti con le stesse drammatiche conseguenze. New York, Madrid, Londra, Sharm el Sheikh....e ora? A chiunque verrebbe da pensare che il prossimo obiettivo sarà una città italiana. Che fare? Come proteggersi ed evitare il panico contemporaneamente? Chiusura delle frontiere, decreto antiterrorismo, mobilitazione, basteranno a proteggere il nostro paese da eventuali attacchi? Probabilmente no, e i fatti di Londra lo dimostrano anche la capitale britannica dal 2001 “blindata” ha subito un attacco. Il vero problema è che non c’è prevedibilità nelle azioni degli attentatori né motivazioni precise nei loro atti. Hanno colpito anche i loro fratelli, in mezzo alle vittime e ai feriti infatti vi sono mussulmani, questo deve far capire che non esiste una guerra fra religioni, ma bensì una guerra contro la follia di pochi fanatici che infangano con questi orrori tutto il popolo islamico. Questi individui colpiscono indistintamente infedeli e non, l'odio crea odio e purtroppo questi episodi faranno crescere inevitabilmente ogni forma di razzismo, ma chi ne pagherà le conseguenze saranno come sempre gli innocenti. SPORT In ricordo di Sara Vassallo il 13 Agosto prenderà inizio il quinto memorial a lei dedicato. >>> a pag.14 7 luglio 2005 LONDRA: in meno di un’ora quattro ordigni, piazzati nella metro e su un bus esplodono seminando morte e terrore nella city londinese: oltre 52 vittime 24 luglio 2005 SHARM EL SHEIKH: la guerra arriva anche nel paradiso delle vacanze; tre esplosioni fanno la strage; vetrine muri e persone crollano al suolo: 70 le vittime accertate. Più di cento morti in meno di venti giorno, l’occidente vive nel terrore, Al Qaeda ha forse vinto? New York, Madrid, Londra, Sharm, Taba, Instanbul, Indonesia, Iraq, Afghanistan, Nord Africa… Si dice che il mondo non sia più lo stesso dall’11 settembre… Personalmente credo che nulla sia cambiato. La guerra e il terrorismo in particolare, ossia gli eventi tragici che dominano la scena odierna, si sono certo intensificati manifestandosi, più che su scala mondiale , a livello globale ma neanche ciò dovrebbe rappresentare una novità… >>>segue a pag. 2 CINEFORUM "Qualcuno volò sul nido del cuculo" poteva far "volare" tutti i salzesi!! >>> a pag. 13 Una notte magica la notte di San Lorenzo Semplice suggestione o veramente la notte del 10 agosto cadono più meteore del solito? Scopriamolo insieme All’interno tantissima cronaca e curiosità Donazione di sangue: vediamo come è andata… >>>a pag. 4 >>> a pag. 7 Botti a tarda sera: intervengono i carabinieri >>>a pag. 4 Il cartellone estivo per voi sul sito www.forumsalza.135.it Musica: live aid note di speranza ed un tributo a Fabrizio De Andrè >>>a pag. 12 e 13 Il nuovo gioco dell’estate: il sudoku RITMI SALZESI L’attacco globale continua con la tragedia delle persone colpite prima e dopo che il mondo si “svegliasse”. <<<segue dalla prima ...già perché l’odio, l’intolleranza, la violenza sono peculiarità di una bestia che ha assunto svariate forme nel corso dei secoli storicizzandosi dunque e dimostrando una perfetta e perversa adattabilità alle esigenze che un determinato contesto richiede. Così una società globalizzata (al di là dei pro e i contro) si trova a fronteggiare una minaccia che altro non può essere se non globale. Così si intraprende una guerra contro un nemico che c’è ma è difficile da identificare o si va verso un terrorismo che colpisce tutti indiscriminatamente. Posti di fronte a uno scenario dai confini indefiniti e indefinibili, reazione immediata è quella di un comprensibile spaesamento che col tempo corre il rischio di trasformarsi in indifferenza e assuefazione alla spirale di violenza… rassegnazione. La tragedia delle Torri Gemelle, al di là delle ripercussioni gravi (perdita di vite umane innanzitutto, crollo economico...), ha così portato l’umanità a fare una scelta politica ma anche di coscienza. C’è chi da sempre ripudia ogni forma di violenza sostenendo l’ideale vero della PACE; chi invece sporca questo ideale piegandolo politicamente ai propri fini (come si può essere pacifisti e contemporaneamente ritenere una guerra giusta e un’altra no?); chi fa parte del cd. ”popolo della pace” agitando però le bandiere del ”Che”, noto”pacifista”, o quelle rosse, già come il sangue versato. Il ”pacifismo” di chi ATTUALITA’ scende in piazza contro la ”guerra preventiva” ma che vomitevolmente latita nei confronti degli innumerevoli conflitti che insanguinano il mondo e del terrorismo quasi quasi strizzandogli l’occhio; chi si è presuntuosamente proposto come ”alternativa americana” (Francia-Germania, la cd. ”vecchia europa” dov’è adesso ?); chi si è buttato precipitosamente, forse, all’attacco (USA e alleati). C’è un dato che però emerge da questo marasma ed è per me inconfutabile: la vile onda terroristica ha tristemente tolto la maschera delle ambiguità a quell’antiamericanismo serpeggiante venuto fuori prepotentemente e che vedrebbe negli Stati Uniti il male assoluto. Ora, pur non volendo negare alcune responsabilità degli statunitensi e dell’Occidente in genere che vanno giustamente evidenziate(ad ovest questo si può grazie alla libertà di stampa e di pensiero), proviamo a spostare però la valutazione realmente in termini assoluti e cioè di valori: da una parte c’è democrazia e libertà dall’altra la viltà di chi (anche PRIMA dell’119,doveroso sottolinearlo!) vuole smembrare la nostra civiltà e l’islam moderato colpendone i simboli (es.l’ ”Underground” londinese), attentando a tutte le nostre libertà (es.movimento=viaggiare) e leggi (es.da non sottovalutare la minaccia alla Francia per la legge-burqua,a prescindere da ogni giudizio su di essa, e relativi attentati sventati) ”martirizzandosi” o sgozzando impietosamente anche persone inermi di qualsiasi nazionalità (non solo gli ”invasori”); chi di tutto questo odio e violenza ne fa una REGOLA perversa. Basta con le divisioni, vera linfa vitale dei seminatori del terrore che affermano: ”siamo attaccati alla morte nello stesso modo in cui voi siete attaccati alla vita”. Quindi reagire, senza paura e davvero uniti, alla voglia di morte con la voglia di vita… Di Gaetano Paparella Luglio 2005 2 LONDRA. SETTE LUGLIO: UN GIOVEDI’ Il pianto triste di una città democratica contro lo spettro devastante del terrorismo Era una mattina di luglio…senza nuvole. …Un giorno qualunque che taglia una settimana in due metà perfette, un giorno dato da un numero scritto su un foglio, in nero, appeso ad un muro grigio, stipato dentro un cassetto.…o sopra una mensola. Londra. Sette luglio: un giovedì. Due persone correvano per le vie della City, senza toccarsi, senza incrociarsi, con lo sguardo proiettato oltre i loro corpi…cartelle e borse strette al petto o portate sotto il braccio…pensieri nascosti dietro il volto pensieroso di una donna, dentro la tasca di un uomo…la vita attaccata con un filo alle spalle, con una penna invisibile in mano e un senso da scrivere, un senso da dare……La vita come un privilegio assicurato…come se mai nulla potesse bagnarla, ferirla, cancellarla nella polvere.…La vita che svanisce. Un giorno. Poi il buio….Il buio dell’attesa su una panchina, contro un pilastro, a terra, leggendo degli appunti indecifrabili in una delle stazioni della metropolitana…il treno che arriva. Si ferma. Attende. Riparte. Poi esplode in un lampo giallo…con in bocca un pugno di cuori inconsapevoli…ignari….e poi…dopo non più cuori. Anime scucite…sbiadite, appese ad un chiodo arrugginito. Vittime….Ancora un numero spersonalizzato su un foglio bianco…ancori nomi, voci smorzate. …e quei cuori spenti…martiri postmoderni, morti senza sapere, senza un perché.…Un addio. Martiri forzati e per quale Dio, per quale credo inconfutabile o pseudo libertà? …Si può morire una mattina ingoiati da un fuoco luminoso… si può morire su un autobus sventrato alla luce del sole, sotto il cielo…Si può morire senza pensare a nulla, distratti…o guardando le proprie scarpe slacciate…voltando la testa e sospirando… dormendo…si può morire bella pensando al proprio matrimonio che non ci sarà…e si può morire da soli, sotto terra, dentro una bocca di metallo dannatamente bruciata…dentro un incubo. …Ed alcuni hanno visto senza morire…senza dimenticare…a testa bassa, con gli occhi spalancati, aspettano parole…senza capire…perché non si riesce mai a capire chi la morte baci…Il sangue gronda dalle loro teste, dalle braccia, dagli occhi…dal cuore…aspettano come fantasmi bianchi…e ad un sopravvissuto, che vaga dentro la sua paura, poco importa di “coscienza o credo politico”…la lascia agli “eletti”, a chi non ha visto prendendosi i suoi occhi…a chi non ha sentito…e con lacrime di sdegno, in silenzio, senza che nessuno lo veda, piange la sua umanità… pugnalata, violentata, sommersa….Nient’altro che la sua umanità. Ed altri come lui…attendono…non possono che incespicare nell’incertezza….Chiedersi se di fronte a tanti eccidi, l’umanità…quella schiacciata da un corrosivo ed inumano fanatismo psicologico, riuscirà alla fine di tutto ad oltrepassare l’odio inconsulto dell’uomo che si pone contro la vita. Di Potenza Galasso ATTUALITA’ RITMI SALZESI Luglio 2005 3 INCENDI BOSCHIVI: AZIONE E PREVENZIONE. E’ questo il periodo più “caldo” per i corpi specializzati. Cinque regole per ridurre i rischi d’incendio: • non gettare mai mozziconi di sigaretta, o fiammiferi ancora accesi, né dalle automobili, né camminando; • non accendere mai falò, né fuochi nei boschi, durante le scampagnate: • non bruciare le stoppie, la paglia ed altri residui vegetali, se non lontano dai boschi ; • non abbandonare i rifiuti sul terreno, neanche per bruciarli, ma riporli negli appositi contenitori; • non parcheggiare l’automobile a contatto con l’erba secca, la temperatura del tubo di scappamento può provocare l’accensione degli incendi. Con l’arrivo dell’estate si ripresenta il problema degli incendi boschivi, il più evidente tra i fattori che distruggono in modo immediato ettari ed ettari di verde. Nel 2004 è stato il Sud -con Calabria, Sicilia, Sardegna e Campania – l’area maggiormente colpita, in cui sono stati distrutti dalle fiamme circa 15 mila ettari di verde. CAUSE- Secondo studi recenti le cause principali di incendi boschivi nel nostro territorio sono la necessità di favorire la coltivazione e il pascolo, di pulire il terreno in vista della coltivazione, semplici atti vandalici o di piromani, o cause legate alla disattenzione o all’ignoranza di uomini che lo fanno involontariamente. PREVENZIONE- Quando si parla di incendi assume valenza prioritaria la prevenzione: specie con condizioni climatiche favorevoli al propagarsi delle fiamme è assolutamente prioritario fare in modo che queste non si sviluppino affatto, o agire perché non si possano autoalimentare. Va fatto tutto il possibile perché le fiamme sul loro cammino non incontrino materiale che consenta loro di assumere sempre più forza. Pertanto i primi interventi dovrebbero essere manutenzione dei boschi, interventi culturali, attività in foresta. In tale contesto è fondamentale quell’opera di controllo del territorio realizzata dal Corpo forestale dello Stato, dai Vigili del fuoco, Protezione civile , strutture regionali e volontari, soprattutto nei mesi estivi. SPEGNIMENTO- L’attuale normativa prevede che lo spegnimento degli incendi boschivi sia compito delle Regioni. Allo Stato rimane in teoria la responsabilità dello spegnimento degli incendi boschivi con mezzi aerei. In pratica negli ultimi anni quasi tutte le Regioni hanno stipulato apposite convenzioni con il Corpo Forestale dello Stato, che vi ha operato nella lotta agli incendi. Le Regioni sono state anche invitate dalla Protezione Civile a stipulare convenzioni con i Vigili del Fuoco per utilizzarli contro gli incendi: poche lo hanno fatto, o sono in procinto di farlo la Campania nonostante questo intervengono anche se non è tra le loro mansioni. Insomma, ciò che spesso risulta è la presenza di numerose forze in campo, ma manca un coordinamento efficiente delle squadre. Tale mancanza, soprattutto nel nostro territorio, affianca la disinformazione delle persone circa la maniera in cui agire in caso di avvistamento di incendi boschivi. La prima reazione, infatti, è quella di chiamare il 11- PRET A’ PORTER di Petruzziello Michele Intimo - Biancheria - Pelletteria - Bijouterie Via Gramsci Atripalda Tel. 0825.623898 5,ossia i Vigili del Fuoco, non sapendo che tale corpo è tenuto ad intervenire SOLO in caso di pericolo di vite umane o cose (es. abitazioni ). E’ invece di fondamentale importanza chiamare immediatamente il 1515 del Corpo Forestale dello Stato, il quale può a sua volta richiedere l’appoggio dei Vigili del Fuoco o di altri corpi. Spesso, poi, l’intervento delle sole persone non è sufficiente; si richiede così il supporto aereo dei cosiddetti “Canadair” o di elicotteri, per consentire un più rapido spegnimento delle fiamme. Ma talvolta, soprattutto nel nostro territorio, è difficile intervenire con tali mezzi a causa della posizione geografica: in particolare, i Canadair per le loro notevoli dimensioni sono vincolati a prelevare acqua dal mare e di conseguenza impiegano più tempo ad intervenire, mentre gli elicotteri, essendo più piccoli, possono rifornirsi molto più facilmente (ad es, in apposite vasche) e quindi agevolare l’intervento. POSSIBILI RIMEDI- Oltre alla creazione di un coordinamento efficiente delle squadre specifiche, occorrerebbe un continuo “controllo sociale” con la partecipazione di tutti i cittadini, affiancato da un adeguato impiego di risorse umane e finanziarie nella prevenzione necessaria, come la sorveglianza aerea di zone a rischio, una segnaletica specifica o un’efficace opera di informazione e sensibilizzazione. Non dobbiamo dimenticare che i boschi sono di primaria importanza per la vita dell’uomo e per l’equilibrio naturale in generale. La tempestività degli interventi ed una efficace prevenzione sono armi fondamentali per salvaguardare un patrimonio e una risorsa di tutti noi. Di Michele De Pascale LISTA NOZZE La Coccinella Via Appia, 55 Atripalda Tel. 0825.627074 RITMI SALZESI CRONACA Luglio 2005 4 SALZA IRPINA: DONARE IL SANGUE, UNA SCELTA DI POCHI Salza non risponde alle aspettative, molto bassa la percentuale dei donatori. Domenica 10 luglio L’Associazione soccorso volontari Onlus e il centro trasfusionale ospedaliero Moscati con il patrocinio del comune di Salza Irpina ha organizzato in piazza Michele Capozzi un centro mobile per la donazione del sangue. Come al solito la totale indifferenza che contraddistingue noi salzesi per qualsiasi manifestazione non è mancata. “La donazione di sangue è senza dubbio un gesto di grande generosità oltre che una scelta di civiltà, visto che per molti ammalati costituisce un fattore fondamentale per la sopravvivenza”. Escluse le poche persone che già prima di questa manifestazione con grande generosità donavano e dona- no il sangue nei centri ospedalieri specializzati, a Salza solo in 14 erano pronti a questo gesto di civiltà, di cui solo 9 hanno potuto farlo. Salza “pullula” di associazioni più o meno benefiche, di predicatori della civiltà e del buon senso, ma quando c’è da fare un gesto come quello della donazione di sangue non trovi più nessuno. Ognuno avrà le proprie giustificazioni del perché non ha voluto donare, ma dobbiamo essere consapevoli che Salza, anzi i Salzesi hanno perso un’altra occasione per dimostrare con i fatti di essere un paese migliore. Di Pasqualino Magliaro TECNOLOGIA SI, TECNOLOGIA NO. SI RIPROPONE L’ENNESIMO DILEMMA. E’ da oltre due mesi che va avanti ad oltranza il sit-in tenuto da alcune persone di Sorbo Serpico e di altri paesi limitrofi, per protestare contro l’installazione e il conseguente utilizzo di un ripetitore per la telefonia mobile di nuova generazione. Il ripetitore in discussione è situato in un appezzamento di terreno in Via Pietramara sul confine tra il Comune di Sorbo Serpico e il Comune di Atripalda. A rendere ancora più complicata la situazione è il fatto che a poche decine di metri di distanza si trova già un elettrodotto che, ultimamente, non è più in funzione avendo subito il blocco da parte degli Enti Locali. Le decine e decine di persone che ogni giorno si ritrovano per portare avanti la loro civile protesta, hanno dato vita ad un vero e proprio comitato al quale è stato dato il nome di “Cerzete-San Gregorio”. Per portare avanti la loro campagna anti-ripetitore, queste persone si danno il cambio affinché ci sia sempre qualcuno sul posto per coprire l’intero arco della giornata. Ultimamente per affrontare nel miglior modo possibile la calura estiva, hanno montato una tenda di colore blu, sotto la quale poter meglio trascorrere le calde ore della giornata. La preoccupazione di queste persone risiede soprattutto nella certezza che le onde elettromagnetiche che si sprigionano dal ripetitore possano nuocere alla salute dei cittadini. “ Nella vita ci sono delle priorità” così ci confida una delle persone aderenti al sit-in di protesta. Inoltre “la salute e il bene delle persone sono sicuramente al primo posto e la telefonia mobile è un elemento utile della nostra vita quotidiana, anche se nella zona già c’era un’ottima copertura”. Infine una di queste persone afferma che loro non hanno nulla contro chi ha scelto proprio quel luogo, anche se ci sono posti migliori dove poter installare questo ripetitore senza creare danno alle persone .Chi abbia ragione tra il Comitato “CerneteSan Gregorio” e i responsabili dell’installazione del ripetitore, non sta a noi dirlo, quello che noi possiamo augurarci è che venga al più presto trovato un punto d’incontro tra le innovazioni tecnologiche e la salute delle persone. Naturalmente questo punto d’incontro và trovato tramite la mediazione tra le parti degli Enti Pubblici e dei mezzi di comunicazione, affinché dei benefici ottenuti possa goderne l’intera collettività. Di Angelo Barile NON E’ SEMPRE CAPODANNO, MA A SALZA NON LO SANNO. “Botti e fuochi pirotecnici a tarda sera: intervengono i carabinieri”. Negli ultimi tempi a Salza ogni occasione diventa un buon pretesto per lasciar “esplodere” la propria euforia: feste pubbliche o private, non c’è differenza, l’importante è sparare i botti. Ciò potrebbe sembrare normale se non fosse, che in molti casi, questi episodi si sono verificati a tarda sera turbando la quiete pubblica. Il caso che ha fatto discutere di più e che ha portato a maggiori conseguenze, si è verificato nella serata di venerdì 8 luglio. Verso le ore 23:30 si è avvertito un forte boato provenire da via Cittadella; dopo pochi minuti l’episodio si è ripetuto, questa volta nei pressi di via Roma. E’ stato immediato l’arrivo sul posto dei carabinieri della Stazione di Salza Irpina. Dopo un primo controllo per i dovuti accertamenti, non avendo riscontrato nulla di anomalo, hanno proseguito per altre zone del paese per l’ordinario controllo. Il caso ha voluto che immediatamente dopo sono stati esplosi fuochi pirotecnici di tipo cinese in piazza Michele Capozzi particolarmente affollata nonostante l’ora. Ore 24:00: i carabinieri giungono precipitosamente sul posto per risalire ed eventualmente ammonire i responsabili. Più volte i tre militari hanno invitato con tono deciso i colpevoli a farsi avanti, non ottenendo nessun risultato. Hanno effettuato, così, l’identificazione dei presenti registrando le generalità. Quasi certamente il tutto si sarebbe risolto senza conseguenze se i rei avessero giustificato il loro gesto, ma probabilmente, nonostante la consapevolezza del proprio errore ci si è sentiti intimoriti dalla fermezza dei militari. Come questi ultimi hanno fatto notare, ci sarebbe dovuta essere una maggiore responsabilità e una migliore collaborazione da parte di tutti. Si spera che ciò sia da lezione per il futuro. di Pasqualino Ricciardi Alessandra De Biasi CRONACA RITMI SALZESI Luglio 2005 5 LA LETTERA DALLA REDAZIONE di Magliaro Pasqualino Cari lettori Eccoci nel consueto spazio dedicato alla redazione per comunicare direttamente con voi lettori; questo mese ne approfitto per chiarire alcuni punti che riguardano da vicino il giornale e quanti vogliano collaborare o esprimere la propria opinione su qualsiasi tematica. Come penso sia ormai noto, tutti possono scrivere sul giornale e specialmente si può scrivere di tutto, dalla musica allo sport, dai disagi personali a quelli collettivi, dallo stato d’animo di ognuno alle speranze per il futuro. Naturalmente bisognerà seguire alcuni semplici parametri: innanzitutto l’articolo dovrà rispettare il buon senso e la morale comune e dovrà essere firmato, in più bisognerà seguire le direttive riguardo alla lunghezza dell’articolo e il tempo in cui questo dovrà essere consegnato. Tutto qui, rispettate queste poche regole e l’articolo, dopo essere stato visionato dalla redazione, sarà pubblicato senza nessun problema. Chi ha intenzione di scrivere dovrà semplicemente rivolgersi ad un componente della redazione (meglio se al caporedattore) e chiedere la lunghezza e il tempo della consegna! Ne approfitto per aggiungere i nomi di tutti i responsabili di questo progetto, che ogni mese si riuniscono per decidere cosa proporre a voi lettori: Alessandra De Biasi, Pasqualino Magliaro, Gaetano Paparella, Pasqualino Ricciardi, Rossella Picardo, Potenza Galasso, Romeo Barile, Dante Iandolo, Anna Angiuoni, Lucia De Mattia, Luisa Ricciardi, Alberto Iandolo. Tutti insieme indistintamente ci accolliamo la responsabilità dei contenuti che vengono proposti e quanti vogliano protestare, criticare, complimentarsi e specialmente dare una mano sono pregati di farlo nelle riunioni redazionali che vengono fissate mensilmente. Nella speranza che questo gruppo possa ampliarsi nel futuro vi saluto e vi aspetto nel prossimo numero. L’intervento dei carabinieri di Salza Irpina mette fine a ore di angoscia. In località murilli tra la nostra comunità e Parolise i carabinieri coordinati dal Ten.Di Napoli hanno ritrovato il pastore trentenne che da diverso tempo non aveva più dato notizie di sé. Anche se disidratato e in stato confusionale le condizioni dell’uomo sono apparse immediatamente non preoccupanti nel complesso. Happy end dunque per una vicenda che rischiava di assumere i foschi contorni di un giallo. Di G.Paparella e R.Barile NELLE SAGRE SALZESI LE SORPRESE NON MANCANO MAI ! Domenica 3 luglio, ultimo giorno della sagra, Pugliese a Salza per un saluto ai suoi tifosi. APPASSIONATI D’AUTO E MOTO D’EPOCA. Una passione che nasce da lontano... Domenica 26 Giugno una giornata nel nome della memoria. Il motivo principale era il memorial al signor Renato Palma venuto a mancare prematuramente, appassionato di moto e amico del club “Moto e Passione d’epoca” del presidente Elio Della Sala. In questo primo memorial si è voluto unire tutti gli appassionati di auto e moto storiche e bisogna dire che c’è stata una numerosa partecipazione. Il raduno è avvenuto a Parolise dove già dalle 9:00 del mattino si procedeva al raduno con rispettive iscrizioni, è stato un bel momento di conoscenza e confronto con tanti altri appassionati venuti anche da fuori provincia e oltre. Giunta l’ora della partenza la gran carovana si è predisposta e avviandosi per l’interno del paese di Parolise ha iniziato il giro, proseguendo per San Potito, Sorbo Serpico, Salza Irpina, Chiusano San Domenico e il ritorno a Parolise. In questo breve giro, ma ricco di emozione Tutto è bene ciò che finisce bene… perché è sembrato di ritornare un po’ indietro nella storia abbiamo un po’ tutti notato con piacere di aver suscitato curiosità per i più giovani e fatto compiere un salto indietro negli anni a persone con qualche anno in più risvegliando vecchi ricordi di gioventù. Ma un significato importante di questa giornata è stato sicuramente sensibilizzare le persone ad una maggiore PRUDENZA. In conclusione concedeteci come partecipanti di fare dei ringraziamenti all’organizzazione nel nome del presidente Della Sala, al Sindaco di Parolise e a tutte le persone che si sono prodigate per il pranzo, ai Sindaci di Salza Irpina e Chiusano San Domenico per l’ospitalità servitaci alle soste del raduno. Di Domenico e Antonino Della Porta FATA Geom. Scarpa Carlo ASSICURAZIONI Via F.Manfra-Salza Irpina Tel. E fax 0825.986372 E’ proprio vero che nelle sagre di Salza le sorprese non mancano mai! Questa volta a gioire sono stati soprattutto i tifosi dell’ U.S. AVELLINO. Infatti è venuto a salutarci il presidente, Marco Pugliese, insieme ad altri dirigenti della squadra biancoverde. In piazza, tra gli stand della sagra, si vociferava della sua visita, ma nessuno ci credeva più di tanto; quando eccolo comparire davanti allo stand dei vini per degustare un po’ di Fiano. Tutti ci siamo guardati attoniti e dopo un iniziale smarrimento è scoppiato un caloroso applauso e tante grida di esultanza per i lupi in B. Intanto Salvatore Barbone, che quella sera ci “deliziava” con le sue performance, ha cantato “il suo personale inno” biancoverde (una volta la canzone di Nino D’angelo per dedicarlo al suo Napoli ). Prima di andare via ha fatto un piccolo discorso ringraziando tutti i tifosi e promettendo una squadra competitiva per la B. Siamo tutti fiduciosi e pieni di speranza che l’ Avellino farà un eccellente campionato e ci farà vivere forti emozioni nella serie cadetta. Di Ale Picardo C’est la vie Caffetteria - Stuzzicheria – Ristopub Via Roma 9 83050 Salza Irpina RITMI SALZESI ATTUALITA’ Luglio 2005 AFFRONTANDO NUOVE REALTA’….IL CARCERE. 6 Esclusiva intervista al direttore del carcere di Belizzi: Dott.ssa Maliardo. Alcune questioni possono sembrare lontane dal nostro vivere quotidiano, ma dovrebbero essere prese maggiormente in considerazione; questo è il motivo della nostra intervista alla dott.ssa Cristina Mallardo. -Dott.ssa Mallardo lei è direttrice dell’istituto penitenziario di Bellizzi. Da quanto tempo ricopre questo ruolo? Dal 1992 sono direttrice qui a Bellizzi Irpino. Rivesto tale carica anche in un piccolo istituto a Vallo della Lucania, che ospita detenuti condannati per reati specifici quali violenza carnale e pedofilia; questo tipo di crimini richiedono una separazione dai detenuti comuni per evitare possibili ritorsioni. In Campania il Ministero della Giustizia ha istituito apposite sezioni anche a Secondigliano e a Santa Maria Capua Vetere. -Quali tipi di difficoltà può incontrare una donna in questi ambienti e nel ricoprire questa carica? E ciò può influire nel suo rapporto con i detenuti? Questa domanda mi è stata posta spesso, già dal 1977 quando sono entrata in amministrazione. Allora la donna in questo ambiente era una perla rara perché si trattava di un ruolo prettamente maschile; adesso, con le pari opportunità, questo problema non si pone più. Per quanto riguarda i detenuti maschi, la presenza della donna li porta ad assumere un atteggiamento più calmo, rispettoso ed educato che nei confronti di un direttore uomo. Questo lo dico per esperienza personale. Quando, invece, si gestisce un istituto femminile, e a gestirlo è una donna, si può scatenare una conflittualità dovuta alla diversa posizione sociale e professionale. Nel corso della mia carriera ho riscontrato questa ostilità, superata in seguito ad una maggiore conoscenza. -Spesso personaggi di spicco di organizzazioni malavitose portano avanti la propria attività criminosa anche dall’interno delle carceri con messaggi in codice o contatti “più o meno leciti”. Durante la sua carica si sono mai verificate situazioni simili? Si, anche a Bellizzi si sono verificati casi del genere. Complici spesso sono le famiglie; sono state introdotte sostanze stupefacenti nascoste nei vestiti o scambiate con un bacio. Con mio grande dispiacere sono stati rinvenuti anche dei cellulari introdotti da alcune guardie successivamente condannate per corruzione. Si cerca di prevenire questi atti intensificando i controlli, con perquisizioni a sorpresa o servendoci di qualche detenuto “delatore”. Solo vigilando personalmente il detenuto si potrebbero prevenire alcuni episodi, ciò non sempre è possibile. La carenza di personale agevola queste situazioni, è infatti una pecca del sistema penitenziario. Con pochi uomini a disposizione cerchiamo di fare il possibile. -Quali sono le tipologie di reato più frequenti che comportano la detenzione qui a Bellizzi? Questa casa circondariale ha due sezioni alta sicurezza che ospitano detenuti per reati “associativi”, il 416, il 416/bis ovvero associazione a delinquere e associazione di stampo mafioso. Qui vengono ospitati personaggi di spicco della malavita siciliana, pugliese, calabrese oltre che campani troppo pericolosi sul loro territorio. Nelle sezioni ordinarie ci sono detenuti per reati non associativi quali rapine, sequestri, estorsioni, detenzione di stupefacenti e vari omicidi. E’ presente anche la sezione femminile con 29 detenute e 8 bambini fino a 3 anni, unico istituto dell’Italia meridionale con un asilo nido per il mantenimento dei propri figli. -La detenzione è anche un metodo di rieducazione. Che tipo di attività o manifestazioni vengono svolte all’interno di questo istituto?Lei vi ha mai partecipato? Si, cerco di essere sempre presente conciliando le date delle manifestazioni con i miei impegni. Queste attività sono fondamentali perché la pena non deve essere affittiva ma rieducativa; per questo motivo si cerca di far socializzare i detenuti con manifestazioni teatrali, canore e di divertimento vario. Grande importanza è data all’ istruzione, infatti all’interno dell’istituto vi è la scuola elementare perché il tasso di analfabetizzazione è molto alto per la presenza di detenuti extracomunitari. E’ possibile conseguire il diploma di geometra sempre con supporto di una scuola esterna. Inoltre abbiamo avuto detenuti iscritti all’università che hanno conseguito la laurea, anche se negli ultimi tempi per motivi di sicurezza è venuta meno la disponibilità di alcuni atenei. Allo stesso modo diamo importanza ai corsi professionali per acquisire il brevetto di termoidraulico, elettricista, ceramista, fotografo, sarto, decoratore d’ambiente, tappezziere e falegname per gli uomini e confezionatrice e maglierista per le donne. Tutto ciò sta portando ad ottimi risultati. -Quanto è importante per lei instaurare un rapporto umano con persone che vengono “allontanate” dalla società? Caratterialmente sono una persona molto portata al sociale, cerco di ascoltare e venire incontro alle esigenze del detenuto, valutando caso per caso. Inizialmente avevo una carica umana del 100% che inevitabilmente l’esperienza fa diminuire; purtroppo qualche volta bisogna saper dire di no anche se si rischia di essere etichettati come duri. Ci si può aspettare che chi svolge queste professioni possa facilmente cadere nella retorica, nella formalità, nel distacco. Non è così. La cordialità, la disponibilità e un sorriso che ti mette a tuo agio ti fanno guardare sotto un’ altra luce personalità di un certo spessore. di Alessandra De Biasi, Pasqualino Ricciardi Anna Angiuoni Gaetano Paparella MACELLERIA ROBERTO GIOSUE’ Via P. Vegliante - Salza Irpina CENTRO SHOPPING SALUMERIA Casalinghi – Articoli da regalo Via P. Vegliante – Salza Irpina ATTUALITA’ RITMI SALZESI Luglio 2005 7 “STELLA, MIA BELLA STELLA, DESIDERO CHE…” Il 10 agosto: si avvicina la notte delle lacrime di fuoco!!! “ Stella, mia bella stella, desidero che…” è proprio questa la filastrocca che tutti dovrebbero pronunciare nel veder cadere una stella cadente, per far sì che il desiderio diventi realtà. In particolare la sera del 10 agosto milioni di italiani alzano gli occhi al cielo con la speranza di cogliere al volo una meteora che, fiammeggiante, va da un capo all’ altro della volta celeste. Scientificamente la caduta delle stelle è da imputarsi al passaggio degli asteroidi della costellazione Perseo (detti appunto Perseidi), mentre culturalmente la pioggia di stelle è stata elaborata in modo più poetico. Non a caso si parla di lacrime di San Lorenzo! Questa notte è infatti, da tempi immemori, dedicata al martirio di San Lorenzo e le stelle cadenti evocano le lacrime versate dal Santo durante il suo supplizio che vagano esternamente nel cielo e scendono sulla Terra solo il giorno in cui Lorenzo morì. Una delle tante tradizioni SAI CHE … ? popolari sorte intorno a questa storia narra che i fuochi del 10 agosto ricordano le scintille provenienti dalla graticola infuocata, su cui fu ucciso il martire, poi volate in cielo. Di Luisa Ricciardi Rossella Picardo In Romagna, la tradizione dei sette bagni di San Lorenzo, vuole che le persone si immergano in acqua per sette volte in modo da purificarsi e portare a sé fortuna e felicità. Giovanni Pascoli scrisse la poesia “Il x Agosto” in cui ricorda la morte del padre. La pioggia di meteore non è limitata alla notte di San Lorenzo ma comincia alla fine di luglio e termina intorno al 22 agosto: ANCHE SALZA “DESIDERA” SOTTO LE STELLE… L’ appuntamento dei ragazzi salesi con lo spettacolo stellare comincia verso la fine di luglio, raggiungendo il picco massimo, ovviamente, la notte del 10 agosto. L’ organizzazione è molto scrupolosa in modo da non lasciare niente al caso. Mai dimenticare ciò che potrebbe rendere più chiara e allettante la visione delle stelle. No, non parliamo di binocoli o cannocchiali; a Salza i veri “ attrezzi del mestiere “ per godersi la pioggia di meteore sono birre, patatine e stuzzicherei varie. In questo modo non cala la concentrazione e a fine serata, tutti sazi di stelle ( ? ). I luoghi più ambiti sono soprattutto Murilli e il largo spiazzale della palestra, complici l’ assenza di luce e l’ ampia visuale della volta celeste. Allora già che ci siamo non ci resta che augurare buona visione e già che ci siamo buon appetito !!! Di Rossella Picardo Luisa Ricciardi 15 AGOSTO: TUTTI IN MONTAGNA Tutti i salzesi a ferragosto si trasferiscono...n’goppa a lo vosco! Sono ormai tanti anni che si festeggia il 15 AGOSTO e così come in ogni anno, anche in questo lo si festeggia. Noi ragazze ci adoperiamo a preparare pranzetti deliziosi per gustarli tutte insieme “ngoppa a lo vosco”!Oltre a cucinare, che per noi può essere divertente, in montagna è bello andare per stare in compagnia e in stretto contatto con tutta Salza e passare una giornata diversa dalle altre. A FERRAGOSTO, poi sembra che tutti siano in pace fra loro, ma basta che quel giorno termini, per ”buttare” all’aria tutti i “castelli di pace” che si erano venuti a creare. Tra i più grandi la sera del 14 agosto alcuni vanno a dormire in montagna, altri invece si adoperano per passare un 15 AGOSTO con persone e in circostanze diverse andando a fare un lungo e tortuoso pellegrinaggio che li porterà, stanchi e sfiniti, fino al santuario di Montevergine. Forse per noi questo giorno può considerarsi ”indescrivibile” visto che balliamo, cantiamo, ridiamo, ci divertiamo senza sosta e solo la sera la stanchezza si fa sentire! Ma nessuno riesce a fermarci, infatti, dopo una semplice doccia la giornata continua… Ridiamo per ore e ore a raccontarci tutte le cose che sono accadute in questo fantastico giorno, riviviamo le stesse emozioni continuando a ridere, ridere, ridere!!! --- FARMACIA--Dr.ssa PICARDI ROSA Via F. Manfra Salza Irpina Crediamo che questo giorno sia speciale, per ognuno di noi, ma allo stesso tempo indimenticabile, visto che è l’unico giorno in cui tra i giovani di Salza non ci sono barriere. di Alessia Sarno Marisa Esposito Valentina Picardo CAFFETTERIA STUZZICHERIA DI BARBAPICCOLA GIUSEPPINA Via Roma n.1 – Salza Irpina - Av RITMI SALZESI ATTUALITA’ Luglio 2005 UN GIORNO CON LA POLSTRADA. 8 GUIDA SICURA, “PARTENZE INTELLIGENTI” ED ESPERIENZE DI VITA CON… -Dott. Alessandro Salzano, comandante della polizia stradale di Avellino, lei e’ irpino o e’ stato soltanto assegnato a questo distretto? Sono originario di Salerno, ma ho vissuto per sei anni in territorio irpino da quando mio padre, ufficiale dell’Arma dei carabinieri, fu assegnato al comando della compagnia di Mirabella Eclano. Sono qui ad Avellino dal Luglio 2003, dopo un percorso variegato in altre zone dell’Italia, prima nel Lazio, poi in Calabria e in Lombardia; ora sono felice di essere qui perché ho vicino la mia famiglia, i miei parenti, la fidanzata e gli amici. Penso sia importante contemperare la vita lavorativa con quella familiare. -Qu ali sono i tratti strad ali (autostradali) di vostra competenza? Rientrano nella nostra giurisdizione il raccordo autostradale Salerno - Avellino, la A16 da Napoli fino a Candela, quindi abbiamo anche dei tratti nel territorio di Foggia. Questi sono i punti che prevedono una nostra presenza costante e obbligatoria. Purtroppo, tenendo conto dell’organico del personale, non ce la facciamo a ricoprire alcune strade statali importanti, quali l’Ofantina, la 90, la 91 e la 574. Chiaramente ciò non significa che qui non sono possibili i nostri interventi, in caso di necessità siamo sempre pronti ad accorrere. -Giugno, luglio, agosto sono i mesi piu’ “caldi”, ma non solo per le alte temperature….quali sono le infrazioni che, in questo periodo, comportano un vostro maggiore intervento? Sostanzialmente le infrazioni sono le stesse per tutto l’anno salvo qualcosa in più per i centauri. In questo periodo, viste le temperature, si ha una maggiore tendenza ad usare la moto. Per quanto riguarda le maggiori violazioni riscontrate, si sono avute per eccesso di velocità, utilizzo del cellulare durante la guida senza auricolare o viva voce, mancato uso delle cinture di sicurezza. - Tra il Venerdì e il Sabato notte si verificano circa il 70% dei sinistri stradali che spesso vedono coinvolti i più giovani. Sono solo statistiche o effettivamente questi dati vengono riscontrati sul campo? Forse la statistica è esagerata, ma effettivamente nel fine settimana compresa anche la Domenica si verificano la maggior parte dei sinistri specie in ambito autostradale. In verità i dati che più preoccupano non riguardano tanto gli incidenti, ma le morti che da questi derivano e che vedono coinvolti in particolar modo i più giovani. -Si pensa che le principali cause di incidenti, infrazioni o intasamenti, siano causate da mezzi di grossa stazza come autoarticolati, autocarri…. ma e’ davvero così al limite la guida dei camionisti? Questa è una bella domanda, ed è giusto dare una risposta obiettiva perché si deve smentire una falsa credenza popolare. E’ chiaro che quando in incidenti sono coinvolti tali mezzi, le conseguenze sono disastrose, per numero di feriti, morti o gravi blocchi della circolazione; ma non è assolutamente vero che la maggior parte degli incidenti siano causati dai camionisti. Le statistiche ce lo confermano, solo il 10% dei sinistri vede coinvolti i mezzi pesanti. Riserviamo una particolare attenzione a questa categoria, difatti abbiamo raddoppiato le sanzioni ed effettuiamo appositi controlli. -Autovelox, “prova del palloncino”, patente a punti, in che misura hanno agevolato il vostro lavoro? Con queste innovazioni gli italiani sono più disciplinati al volante? Si, sono strumenti che agevolano il nostro lavoro perché altamente tecnologici e velocizzano i controlli. E’ chiaro che il tutto può migliorare soltanto se vi è una maggiore responsabilità e autodisciplina da parte del conducente. Oltre all’utilizzo di questi strumenti la situazione è migliorata anche grazie ad una maggiore opera di prevenzione ma anche di repressione nei confronti dei trasgressori. massima criticità; quindi se è possibile, evitare la fascia oraria 09:00 – 12:00 alla mattina, e dalle 16:00 – 20:00 pomeriggio sera. Generalmente dopo questi orari vi è sempre un alleggerimento del flusso veicolare sulle principali strade. Consiglio di partire la sera tardi, magari riposandosi più spesso durante il tragitto, fornirsi di tessere Viacard per evitare lunghe code al casello, assicurarsi che il proprio veicolo sia in condizioni di massima efficienza facendolo controllare dal proprio meccanico, evitare di consumare pasti pesanti prima della partenza; se si può, intraprendere anche strade interne (alternative), rimanere tranquilli e rilassati anche se si è bloccati nel traffico, rispettare la distanza di sicurezza (è la seconda causa di incidenti) e i limiti di velocità. -Ha mai pensato, in seguito ad un intervento rischioso, “sono fiero di essere un poliziotto”, o al contrario, “ma ne sarà valsa la pena?”. Sicuramente la prima ipotesi e mi è capitato di pensarci per episodi che spero non si ripetano. Sul racc. Av – Sa. all’altezza di Solofra, con altri due agenti siamo stati travolti da un’auto mentre facevamo dei rilievi per un primo incidente. Mi sono ritrovato privo di sensi in una scarpata anche se me la sono cavata “solo” con un ginocchio rotto. La nostra azione ha salvato la vita ad un motociclista che si era schiantato riportando lesioni gravissime. Ciò che ci ha fatto commuovere e che ci ha riempiti d’orgoglio non sono stati tanto i premi o le riconoscenze dei superiori, ma la lettera di ringraziamento del padre del ragazzo per avergli salvato la vita. Il poliziotto non è un robot, ma un uomo. Si ringrazia il dot. Salzano per la cortese collaborazione e il sign. A. Vassallo per aver reso possibile l’ incontro. Di Pasqualino Ricciardi in collaborazione con Gaetano Paparella Eurofer srl -Quali consigli potrebbe dare ai nostri lettori in vista delle grandi partenze per le località turistiche? Bisogna evitare i giorni o gli orari di punta. La polizia stradale e gli enti autostradali indicano sempre quali sono i punti di Carpenteria metallica Via acquara Paternopoli av tel 082771565 Cell 3476643297 RITMI SALZESI Salza in bianco e nero Luglio 2005 C’ERA UNA VOLTA LA STAZIONE DI SALZA 9 Salza Irpina: una strada, una stazione, ormai storia... Nell’orario ufficiale di Trenitalia, tra i tanti centri collegati dalla Rete Ferroviaria Italiana, figura anche Salza Irpina. E’ situata lungo la rete ferroviaria Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, ma ivi attualmente non ferma più alcun treno e ne transitano solamente tre in direzione Lioni e tre in direzione Avellino (il servizio è sospeso dal 26 giugno al 4 settembre). Eppure fino a qualche decennio fa l’offerta era molto articolata come risulta da un quadro dell’orario Pozzi del 1974. Vi erano allora otto corse da Salza ad Avellino una delle quali persino alle 0:49 ed otto corse verso Rocchetta la prima alle 4:32 e l’ultima alle 20:27. Intorno agli anni ’80 è iniziato il ridimensionamento del servizio. Dopo il terremoto molte stazioni sono state abbattute e tra queste quella di Salza Irpina che era co- struita su due livelli, quello inferiore per gli uffici e quello superiore per le abitazioni dei dipendenti. Gli edifici sono stati sostituiti da piccoli moduli prefabbricati con gli ambienti strettamente necessari quali una sala d’attesa ed un paio di uffici. Il controllo della circolazione è stato cen- LA FONTANA. “C’era una volta una fontana… c’era”. C’è un suono come una musica antica. Un suono che percorre la vita e riporta immagini care. Inesauribile, onnipresente come la voce di Dio. L’hanno ascoltato gli avi e ce l’hanno tramandato con un semplice sguardo perché nessuna parola potesse spezzare la chiara melodia, ombra dei nostri passi. I vecchi, come la strada, sanno tutto e tacciono perché ognuno possa imparare a modo suo questo ritornello. Perché ognuno, un giorno, possa socchiudere gli occhi e ascoltarlo fluire sulle mani, sul viso. Quando volevo sapere del mio paese mi dovevo fermare alla fontana. Incrocio di storie, resoconto, porto di fantasie. Solo lì potevo apprendere al ritmo dell’acqua corrente il passato e il presente, l’allegria che si nasconde nel pulsare di ogni fibra di vita e anche il silenzio dell’indicibile, la pausa che come l’ala piegata di una farfalla, smorza la voce. E se tutto può cambiare, se ogni cosa può ambire alla novità per non dire d’essersi fermata, I Il Sudoku è stato inventato da Nobuhiko Kanamoto, della ditta giapponese Nikoli, che lo ha brevettato in Giappone nel 1984. Nel 1997, durante un viaggio a Tokyo, un giudice neozelandese in pensione, Wayne Gould, scopre questo rompicapo numerico e da quel momento Gould diventerà il più famoso creatore di Sudoku del mondo.. Le origini di questo gioco risalgono a 222 anni fa: fu il matematico svizzero Eulero a ideare nel 1783 il quadrato latino, un gioco matematico molto simile al Sudoku, ma senza la divisione in sottogriglie. Un sudoku classico è una griglia di 9x9 quadretti in ognuno dei quali si dovrà scrivere una cifra, da 0 a 9. La griglia è a sua volta divisa in 9 sezioni di 3x3 quadretti. C'è una sola regola per comporre un sudoku: in ogni colonna, in ogni riga e in ogni sezione, ogni cifra deve comparire una volta sola. I sudoku da manuale enigmistico devono soddisfare due requisiti: le cifre devono essere scritte in uno schema a simmetria orizzontale e verticale, deve esistere una unica soluzione. tralizzato rendendo inutile la presenza del personale e così gli impianti sono rimasti in balia dei vandali. Resta però la bellezza del paesaggio che c’è intorno, infatti, la stazione si trova più a valle rispetto al centro abitato che si sta cercando di rivalutare attraverso l’idea del Parco di Salzola. Ricordando il passato della stazione di Salza irpina, vogliamo lanciare l’idea di reperire, se qualcuno ne fosse ancora in possesso, qualche biglietto a cartoncino o a foglietto in partenza da Salza Irpina o qualche lettera di vettura che accompagnava le spedizioni merci che a suo tempo arrivavano allo scalo. Di Michele De Felice (Dipendente FF.SS.) lei resta lì a ricordarci che nel profondo niente può mutare. E’ per questo che il bambino si soffermava davanti ai suoi mille occhi scroscianti senza chiedersi perché gli è dolce quel canto. Senza scorgere l’età di quello spettacolo che scompare dietro una scrostatura del tempo e riappare sotto le sembianze di un sogno o della più meravigliosa realtà. E così crescendo imparerà che la vita cerca il senso della verità che ha il sapore buono dell’acqua. Perciò la fontana scandisce il giorno e la notte a chi vuole regolare le lancette del cuore sul quadrante della sorgente dove sgorga ogni inizio. La fontana è la vita del paese ed è la vita dell’uomo che trascorre ma non si ferma. La fontana lo sa e lo ricorda ad ognuno perché nei suoi zampilli riconosca se stesso e sia come lei è per tutti; presenza infinita che spegne la fiamma dell’odio, dono, diamante che si frange e splende sulla spiaggia della memoria. La fontana di Piazza Michele Capozzi, la fontana del “Professore Tonino”, la fontana “delle Feste”, la fontana dei Salzesi. RICOSTRUIAMO la nostra fontana. di Ferdinando Ricciardi (di Pasquale) ATTUALITA’ RITMI SALZESI Luglio 2005 10 23 GIUGNO: SALZA, PER UN GIORNO, OMBELICO DEL MONDO… Unita dai bambini a Francia e Madagascar. In un pomeriggio di fine giugno Salza è diventata il “ponte” su cui si sono incontrate diverse culture rappresentate da bambini provenienti da Francia e Madagascar, che hanno avuto l’occasione di incontrare qui, come a Chiusano S. Domenico, i loro coetanei italiani. Si è cosi presentata una buona occasione per raccogliere le impressioni dei protagonisti di questa storia. Maestri ed allievi del College Côte-Rousse di Chambery (Francia) e della scuola di Notre Dame de Fatima di Antananarivo (Madagascar) ci hanno manifestato il loro entusiasmo per tale iniziativa culturale, non nascondendo la speranza per futuri incontri! Per saperne di più abbiamo fatto loro qualche domanda. La prima a rendersi disponibile è stata l’insegnante francese Elisabeth Martinetto che, per fortuna, parlava un ottimo italiano. Com’è nata questa iniziativa e in cosa consiste? Si tratta di un progetto internazionale, accolto anche in Campania, come obiettivo ha la pace nel mondo, riuscire a costruire se stessi conoscendo gli altri come base per il raggiungimento di essa. Il progetto mi è piaciuto tantissimo ed è stata una buona occasione per visitare l’Italia. I ragazzi a scuola hanno lavorato su tradizioni, feste e cibo francesi, italiani e malgasci. Ad un certo punto non sapevamo se continuare o no il progetto perché era difficile lavorare in tre, a cosi grandi distanze, ma poi è andato tutto bene ed eccoci qua! Come mai si è scelto il Madagascar? Credo che la scelta sia caduta su questa scuola del Madagascar perché è una scuola religiosa, quindi ha contatti con uno in dialetto piemontese; mentre i Malgasci hanno divertito tutti con balli tribali e una recita ispirata alla cultura africana. Prima dello spettacolo abbiamo raccolto le sensazioni di questi ultimi attraverso la voce di Lucy Agnes. Anche loro sono rimasti affascinati dall’Italia e dal nostro diverso modo di vivere. Hanno visitato più posti, avuto l’occasione di sentire una nuova lingua e imparare qualche parola in italiano. Inoltre hanno stretto amicizie con i coetanei campani, giudicati simpatici e “geniali”e molto calorosi nell’accogliere gli stranieri. La cosa che personalmente le è più piaciuta, è stato il cibo italiano. Cogliamo l’occasione per salutare gli amici francesi che ci hanno chiesto alcune copie del nostro giornale. A presto, Salza vi aspetta! Di Rossella Picardo Luisa Ricciardi varie associazioni cattoliche di Napoli che, probabilmente, l’hanno segnalata alla regione. Abbiamo poi conosciuto le sensazioni dei suoi allievi dalle parole di una bambina francese che avendo il papà italiano conosce bene la nostra lingua. Ci ha raccontato che per lei e per i compagni questa è stata un’esperienza bellissima. Hanno stretto molte amicizie sia con i bambini di Chiusano e Salza sia con i bambini malgasci; infatti, si sono scambiati i numeri di telefono per mantenere i contatti. Sperano di ritornare nel nostro paese o di visitare con i loro amici campani il Madagascar. Abbiamo ovviamente rivolto qualche domanda agli insegnanti malgasci, Jeannine Lalaonirima e Ismaël Razafinarino. Ci hanno confidato che di questa prima esperienza italiana hanno un ottimo ricordo. Hanno apprezzato il cibo di casa nostra, anche se gli è mancato molto il loro piatto tradizionale: il riso, che mangiano addirittura tre o quattro volte al giorno! Infine anche loro hanno espresso il desiderio di ritornare qui. Quella sera entrambi i gruppi hanno voluto salutare gli amici italiani con canti e balli originari delle loro terre. I Francesi si sono esibiti in tre brani tradizionali di cui Luigi Cella Cell 335.8066605 Sede oper.: Loc. S. Rocco-Sorbo Serpico Tel. 0825.986536Fax 0825.986991 College Côte-Rousse di Chambery (Francia) Affiliati Avellino città: Via G. Nappi, 17 tel. 0825 74590 Via tagliamento, 20 tel. 0825 34612 Corso V. Emanuele, 200 tel. 0825 38046 Immobili industriali e commerciali Viale Italia, 63/65 tel. 0825 784564 RITMI SALZESI MUSICA Luglio 2005 11 LIVE AID 1985-2005: NOTE DI SPERANZA Nell’ immagine il primo live Aid (wembley 1985) La musica rock ha vissuto momenti importanti nella sua storia, basti pensare un evento su tutti: Woodstock, dove la piaga e la vergogna della guerra in Vietnam mobilitarono cantanti e band storiche (Santana - Janis Joplin -Joe Cocker - Jefferson Airplaine ecc) e migliaia di giovani con un unico scopo: PACE. Il 13 Giugno del 1985 un certo Bob Geldof diede vita al più gran concerto a scopo umanitario mai organizzato, il LIVE AID appunto.Contemporaneamente fondò il Band Aid Trust, con il compito di amministrare il ricavato assicurandosi che fosse versato interamente alla causa umanitaria. L’evento si tenne in due stadi:il magico Wembley (dove si esibirono tra gli altri McCartney, Bowie, Queen, U2) e il JFK di Philadelphia (con performances di M. Jagger e Tina Turner-Neil Young ecc).Fu anche il concerto delle grandi reunion: gli Who, Ozzy con i Black Sabbath e i Led Zeppelin con alla batteria Jason Bonham, figlio del defunto John. La ciclicità storica è un dato di fatto, tutto si ripete, tutto torna prima o poi. Infatti a distanza di ben vent’anni Bob Geldof ha riproposto lo stesso evento ma nel presentarlo a Roma spiega che “questa volta non è beneficenza, questa volta il motto è ^non vogliamo i tuoi soldi, vogliamo te^”. Ovviamente rispetto al 1985 la storia è mutata.Allora sul piano politico gli artisti non potevano fare molto, intrappolati com’erano tra gli interessi delle due grandi superpotenze USA-URSS, così tentarono un aiuto economico diretto ma con risultati minimi. L’unica cosa che non è mutata è la morte quotidiana per fame nel Sud del Mondo di 50 milioni di persone al giorno (e pensare che siamo nel 2005!!!!!!).Oggi invece c’è una mentalità più aperta, c’è maggior interesse verso i problemi africani e del terzo mondo, così si è approfittato del fatto che a distanza di pochi giorni, il 6 luglio, si è tenuto a Gleneagles in Scozia il G8 con la speranza che i concerti siano da tramite per far sentire la voce di un mondo che anela una cancellazione dei debiti e un raddoppio degli aiuti.Una fiammella di speranza è data dalle stesse parole di Geldof: “Qualsiasi cosa pensiate della politica di Tony Blair vi assicuro che ci tiene davvero al futuro dell’Africa”.Speriamo che abbia ragione. Sul versante puramente musicale, nove sono state le capitali che hanno ospitato centinaia di artisti: Parigi, Londra, Berlino, Roma, Philadelphia, Johannesburg, Tokyo, Toronto e Mosca, tutti inneggiando lo stesso slogan “MAKE POVERTY HISTORY”. Al Circo Massimo di Roma si sono esibiti Jovanotti, Ligabue, Piero Pelù, Claudio Baglioni, Laura Pausini, Elisa, Antonello Venditti, Zucchero i quali hanno fatto da contrappunto ad altri artisti internazionali come gli Who, Paul McCartney, Coldplay, Rem, U2. Importante è stata la partecipazione dei PINK FLOYD riunitisi apposta per l'evento, emozionando il mondo intero rivisitando pezzi storici come Wish you were here, Money, Breath in the air e Confortably numb. Una critica però arriva da Peter Gabriel:” Troppe stelle del rock internazionale e pochi artisti africani al 'Live 8’” (chiamato ‘8’ perché in concomitanza col G8).Gabriel ovviamente è un grande sostenitore dell’iniziativa di Bob Geldof, è soprattutto uno sperimentatore con i suoni dell’Africa, non a caso è il padre della World Music, ma “Lui (Bob) crede che un artista sconosciuto non sia in grado di trascinare il pubblico.Lo capisco ma non sono d’accordo, c’è il rischio che un Live 8 occidentale possa castrare iniziative africane contro la povertà”. Ovviamente con ciò non si vuole affatto sminuire l’importanza dell’iniziativa di Geldof soprattutto perché questi concerti devono esser visti come il punto di partenza della 'lunga strada verso la giustizia'". Di Carlo Petruzziello MUSICA RITMI SALZESI Luglio 2005 NON AL DENARO; NON ALL’AMORE NE AL CIELO. 12 Per Fabrizio De Andrè, amico fragile. Ci sono uomini che hanno occhi migliori, che non si fermano all’inganno delle apparenze ma frugano dentro le cose e svelano l’invisibile. Ci sono occhi che possono vedere la miseria e la grandezza, la paura e il coraggio, l’allegria e la disperazione, la solitudine e la dignità che albergano in ogni essere umano e che tutti accomuna e rende simili. Ci sono cuori e bocche che parlano per chi non ha parole , per gli esclusi, gli emarginati , i diversi, i perduti, gli sconfitti , per quelli che non sanno o non possono prendersi la vita . Fabrizio De Andrè era una di quelle presenze preziose che la fortuna di essere nati in un dato tempo raramente ci regala, un amico introverso , scostante che forse proprio per la sua naturale propensione alla solitudine sapeva guardare la solitudine degli altri e sapeva raccontarla . E raccontando, con strofe in apparenza semplici ma cariche di una potenza poetica che ha segnato il sentire di più generazioni, ci ha insegnato più di quanto potessero fare mille trattati. E noi, portati a ignorare o più spesso a puntare l’ indice sui diversi , abbiamo imparato ad amare la “puttana” di Via del Campo, a sorridere dell’ amore carnale e passionale di Bocca di Rosa, a comprendere la sensibilità femminile in un corpo di uomo di Princesa, abbiamo imparato a viaggiare con gli zingari in Khorakhané, a perdonare i peccati di Tito, ladro per destino, abbiamo sentito l’ amore umano e disperato di Maria davanti al figlio morente in croce. Abbiamo compreso l’ assurdità della guerra quando sfrondata da ogni enfasi e falsificazione diventa uomo che uccide un altro uomo, Piero che muore per aver esitato a sparare su un suo simile. Abbiamo assistito all’eccidio di donne e bambini indiani lungo la riva del fiume Sand Creek secondo un disegno scellerato di annientamento e sopraffazione dei deboli per imporre il potere dei forti. Siamo saliti sulla collina dove un giorno tutti andremmo a riposare, dopo l’ immane fatica di essere uomini, in compagnia del giudice nano che cerca invano il riscatto di una vita frustrata giocando con la vita e la morte degli uomini , in compagnia dello scemo del villaggio, del malato di cuore, del chimico che non comprende il mistero dell’ amore, del suonatore Jones che crede che il corso della vita fluisca come una musica e ci si abbandona senza un solo pensiero per il denaro , l’amore o il cielo. Abbiamo amato Marinella caduta nel fiume, Suzanne la matta, Teresa persa a Rimini, Franziska, Sally e per pochi attimi ci siamo innamorati di tutte le belle passanti che con uno sguardo o un sorriso ci hanno regalato la promessa di un sogno impossibile . E mille volte abbiamo rivisto il Pescatore ucciso dopo un gesto di amore e di umana fratellanza. Tutto questo ed altro Fabrizio ha cantato con la sua voce densa ed essenziale che scolpiva le parole , con le sue ballate leggere che si insinuano nella mente e negli orecchi e tornano quando il destino amico ci sorride o quando “ la vita smette di aiutarci ” e ci impone la malinconia. Anche noi abbiamo cercato di camminare sulla sua “cattiva strada” e nell’estate del 2004 abbiamo realizzato un piccolo miracolo. Siamo riusciti a mettere insieme con allegria uno spettacolo fatto di alcune delle più belle canzoni di De Andrè legate insieme da intermezzi recitati che noi stessi avevamo pensato. Non avevamo nessuna pretesa di originalità ma ci è sembrato che in questo modo insieme alle ballate di Fabrizio ,ormai patrimonio indiscusso della poesia del nostro tempo, potessimo mettere un pò di noi stessi. Ci siamo divertiti e ci piace pensare che abbiamo divertito malgrado il clima inaspettatamente freddo della sera del 10 settembre 2004. Un bel ricordo da tenere stretto perché la vita scappa veloce e ci può consolare la certezza dell’ amicizia e talvolta l’ immagine di una notte d’ estate inoltrata vissuta con allegria e spensieratezza. Tra le epigrafi della collina mi è piaciuto immaginare che ce ne fosse una che potesse parlare per ogni uomo e dicesse: Fu un soffio il mio tempo nel mondo. Finché vissi la vita fu trama confusa di gesti, parole, umori, amori, rancori. Finché vissi fui ignoto a me stesso. Nel silenzio della collina, tra il fiume e il soffio del vento, si è svelato il senso di ogni esistenza. Ogni epigrafe una vita; ogni lapide è riso, sospiri, pianto……carne, bambino, riccioli…. carezze, dolori, abbracci, speranza. Ogni epigrafe è un ultimo dono al vostro breve viaggio nel mondo: non c’è vita sprecata, non c’è perla che valga un frammento di vita. di Sabatino Cella DITTA CATAPANO STEFANIA Impresa di pulizie e servizi Via ferrovia n.4 – Salza Irpina Tel. 3492374475 Calzature Pelletteria SIMONA Via A. Gramsci, 52 Atripalda RITMI SALZESI COSTUME Luglio 2005 CINEFORUM: "Qualcuno volò sul nido del cuculo" poteva far "volare" tutti i salzesi!! Dopo il discorso sui giovani analizzato nei primi tre film, il cineforum ha proposto la visione di altre tre pellicole rientranti nella sottotematica "Diversità, accettazione a metà". La risposta del pubblico in termini di presenze in sede di proiezione è stata sufficiente ma mai soddisfacente data la nostra intenzione-ambizione di coinvolgere la comunità tutta. Proprio in questa direzione è orientata l'iniziativa di presentare i film del periodo estivo sotto la piazza che, essendo di per sè luogo di incontro, può forse invogliare la partecipazione(come già avvenuto per "Blow" con J.Depp e “Starsky e Hutch” con B. Stiller) di un numero maggiore di salzesi. E' andata decisamente peggio l'iniziativa delle schede, che si sta rivelando senza mezzi termini un fallimento. Il mezzo scelto per interagire con le vostre intime sensazioni e i vostri commenti non sembra suscitare proprio il vostro interesse, essendoci pervenute solo 10 schede. Il trend è infatti per le schede in calo: nella prima tranche ci furono consegnate 20 schede, un numero che non ci esaltò, ma che comunque aveva lasciato in noi margini di speranza. Oggi invece la delusione non può essere nascosta: interrogatici sul motivo di questa mancanza di partecipazione, abbiamo pensato che l'uomo è pigro e conseguentemente si stanca di parlare di "banali" considerazioni scaturite da un film. Proprio in virtù di ciò, vi avevamo proposto una scheda da compilare comodi comodi a casa, magari davanti alla televisione, ma niente!! Abbiamo allora attribuito questa mancanza alla complessità dei film che, affrontando temi quotidianamente proposti dai telegiornali o vissuti personalmente, risultano pesanti, angoscianti, troppo veri per essere visti...comuque qualcuno potrà ben pensare di volersi rilassare in queste occasioni e chi gli dà torto!! Di conseguenza abbiamo scelto dei film diciamo un pò più leggeri, e succede che l' audience cala... A tutto c'è una spiegazione! Sapete cosa penso? I salzesi forse sono pigri solo per le cose importanti e hanno tempo solo per le "chiacchiere", diciamo di "politica", e noi invece che vogliamo proporre dei film che potrebbero aggregare e far crescere e forse disturbare la quieta ipocrisia in cui dormiamo...Meglio Bud Spencer e Terence Hill (pur rispettando il genere!), una gazosa e un pettegolezzo!! Tornando alle cose serie, dalle schede consegnateci, emerge che il film "Qualcuno volò sul nido del cuculo" di M. Forman è risultato di altissimo gradimento, un film che ha fatto "volare" sulle ali dell' angelo Mc Murphy verso posti inesplorati, sopra le diversità, in mezzo ad esse, con esse, per capire che non esistono realmente ma sono solo il frutto del pregiudizio e della paura.Mc Murphy, il personaggio principale, "smaschera" in maniera efficace l' inadeguatezza della clinica, il cinismo delle istituzioni pronte ad emarginare, isolare, degradare le persone scomode, i diversi. Alcuni di voi hanno sottolineato come il problema di fondo, anche se in altre forme, persiste. La società utilizza altri strumenti che tentano di isolare i deviati, intentendo identificare con il termine i non omologati. Del resto, come è emerso in "American History X", un film più recente del 1998, i giovani hanno ancora difficoltà a relazionarsi con i propri simili e la socie- 13 tà la mancanza di un sano dialogo con la famiglia e con le istituzioni (scuola, chiesa, comunità) genera solitudine e rende i giovani facili prede di ideologie distorte che danno un apparente rifugio a questi "vaganti confusi dell' esistenza". Il film è risultato di gradimento, girato in maniera ottima e con un' interpretazione superba di Edward Norton, il protagonista del film, la violenza è risultata normale e adeguata a rappresentare tali argomenti. A detta di qualcuno l'uccisione con cui si conclude il film, scaturita da motivazioni futili ha lasciato dei dubbi interpretativi, ma che io colloco nel coronamento naturale di un processo che porta all' alienazione della vita che appunto tolta anche solo per un insulto ricevuto o per uno sguardo alla ragazza di un altro... "Non ti muovere", l' ultimo film della serie, non è piaciuto molto, almeno alle due persone che hanno consegnato la scheda. La trama è buona ma il modo di proporla cinematograficamente è risultato disordinato, troppi flashback impercettibili e irritanti. La colonna sonora è invece piaciuta, riuscendo a racchiudere il significato profondo del film. A mio avviso il film ha in Castellitto un ottimo interprete nel ruolo di un uomo incastrato in meccanismi di abitudine e routine, sconvolte dall' arrivo di un amore vero che lo travolge ed emoziona. Concludo auspicando la conclusione del percorso programmato, ritardato da svariate problematiche, e vi invito nuovamente ad una partecipazione attiva. di Carmine Massimo FORUM:A.A.A.COLLABORAZIONE CERCASI!!! E' iniziato nel migliore dei modi il programma delle manifestazioni per l'estate organizzato dai ragazzi del forum giovanile comunale di Salza Irpina con la visione del primo dei film nella scaletta estiva del Cineforum, Blow che ha riscosso un successo enorme tra i presenti alla proiezione per l'attualità dei contenuti ed il modo esplicito di sensibilizzare gli spettatori nei confronti di una tematica avvolta ancora oggi forse da troppi “tabu'”, uniti ad una trama ispirata ad una storia realmente accaduta ricca di episodi carichi di significato! Con la proiezione nello spazio sottostante piazza Michele Capozzi si e' ufficialmente aperta l'estate salzese che continuerà logicamente con altre proiezioni ma non mancheranno i classici tornei estivi in piazza in attesa della grande festa per l'apertura ufficiale della sede. Infatti abbiamo superato alcuni piccoli problemi tecnici relativi l'allestimento ed al recupero di materiale idoneo che ci hanno fatto più volte slittare la data e di questo ce ne scusiamo, ma ora siamo pronti finalmente. Nella prima settimana di agosto, in collaborazione con la sempre presente Amministrazione Comunale e con il patrocinio della Provincia stiamo lavorando alla realizzazione di un intera giornata di festa nel corso della quale oltre ad essere inaugurata la sede ci sarà una piccola presentazione alla quale prenderanno parte istituzioni locali e provinciali e il tutto si concluderà con una gradita sorpresa soprattutto per i più giovani, che vi assicuro però non deluderà sicuramente nemmeno i più adulti, ma che per ora mi riservo di svelare...Per noi ogni singola manifestazione sia essa culturale, sportiva,sociale ha un senso molto particolare che va oltre l'apparente significato “prima facie”; infatti ogni manifestazione rappresenta un momento attraverso il quale trasmettere al paese il nostro modo di pensare e vedere le cose...stiamo cercando di dimostrare che solo con la collaborazione e l'unione si possono materializzare progetti anche di portata superiore alle capacità di chi si appresta ad operare...solo abbandonando concezioni bigotte e prese di posizione anomale dettate da rancori personali (e questo non mi stancherò mai di dirlo) si può scavare un solco abbastanza profondo da non venir ricoperto dalla prima folata di vento, capace di spazzare via tutti i sacrifici e tutto quello di buono fatto!! Bisogna remare tutti nella stessa direzione se si vogliono ottenere risultati degni di nota visto che della sufficienza ci siamo un poco stancati!! Invito quindi tutti istituzioni, forze dell'ordine, popolazione a collaborare con tutti i promotori di attività che possono solo giovare al nostro paese e di esitare nelle critiche distruttive e perseverare invece con quelle costruttive che anche se a muso duro vengono prese di sicuro più in considerazione . Di Romeo Barile SPORT RITMI SALZESI Luglio 2005 QUINTO MEMORIAL “SARA VASSALO” 14 IL 13 AGOSTO SI SCENDERA’ NUOVAMENTE IN CAMPO NEL RICORDO DELLA PICCOLA SARA. Il 13 Agosto prenderà inizio il quinto Memorial “Sara Vassallo”, sono infatti già cinque le edizioni di questa manifestazione calcistica dedicata al ricordo, ancora vivo, della piccola Sara… piccola forse, per modo di dire, per la sua età anagrafica o per il suo sguardo ingenuo, piccola per i suoi 14 anni, ma non certo nella sua forza, nella sua tenacia e speranza di fronte al dolore e di fronte all’incertezza della sua malattia. La sua immagine, il suo ricordo, la sua entusiastica vitalità resteranno comunque presenti, indelebili negli animi della gente che da lei potrebbe apprendere qualcosa in più sulla vita: a lottare! Per non dimenticare si è voluto dedicarle questo evento calcistico che annualmente, da cinque anni a questa parte, viene disputato nel nostro paese, nel quale si confrontano altre alle squadre di Salza Irpina anche compagini di paesi limitrofi. Inizialmente il torneo coinvolgeva esclusivamente squadre del paese, in seguito con il passare degli anni, anche grazie al contributo dei dirigenti dell’A.C. Salza Irpina, ma soprattutto di Tonino Vassallo padre della piccola Sara, si è estesa la parte- cipazione anche ad altra squadre, divenendo in poco tempo una competizione di grande prestigio. Nelle edizioni 2003 - 2004, infatti, il torneo ha raggiunto i massimi livelli. La disponibilità del campo sportivo di Salza Irpina e una scrupolosa e puntigliosa organizzazione hanno permesso di ospitare squadre di alto tasso tecnico, favorendo quindi un forte interesse nei confronti di questa manifestazione. Vorrei infine sottolineare l’importanza che questo evento ricopre per i salzesi, ma non solo, anche l’agonismo e la tenacia che hanno caratterizzato i nostri calciatori nel disputare e vincere entrambe le edizioni, forse anche aiutati dalla forza che Sara gli ha trasmesso e proprio per questa ragione alla fine il trofeo, la vittoria andrà comunque a lei. Di Dante Iandolo CALENDARIO INCONTRI TORNEO “SARA VASSALLO” Girone A 13 Agosto 14 Agosto 15 Agosto 17 Agosto 18 Agosto 19 Agosto Ore 20.00 AC Salza Irpina 1999 - Mamo’s Serino Ore 21.00 US Cesinali - US Montemarano Ore 20.00 Giovani Salza Irpina - Centro Storico al mio bar AV Ore 21.00 CEDAS FMA - US San Potito Ore 20.00 US Cesinali - Mamo’s Serino Ore 21.00 AC Salza Irpina 1999 - US Montemarano Ore 20.00 CEDAS FMA - Centro Storico al mio bar AV Ore 21.00 Giovani Salza Irpina - US San Potito Ore 20.00 Mamo’s Serino - US Montemarano Ore 21.00 AC Salza Irpina 1999 - US Cesinali Ore 20.00 Centro Storico al mio bar AV - US San Potito Ore 21.00 Giovani Salza Irpina - CEDAS FMA SEMIFINALI 20 Agosto Ore 20.30 1° girone A - 2° Girone B 21 Agosto Ore 20.30 1° girone B - 2° Girone A 22 Agosto Ore 20.30 FINALE AC Salza Irpina 1999 US Cesinali Mamo’s Serino US Montemarano Girone B Giovani Salza Irpina Centro Storico al mio bar AV CEDAS FMA US San Potito SPORT RITMI SALZESI Luglio 2005 IL NUMERO UNO DEL CLUB DEL GIRONE I E’ TORNATO IN CAMPO PER PUNTARE ALLA VITTORIA DEL CAMPIONATO 15 SALZA IRPINA: LA SFIDA DI CELLA SALZA IRPINA - Vincere il prossimo campionato di seconda categoria: questo lo scopo del Salza Irpina. Il sodalizio del girone I, dopo un’ottima stagione, intende puntare al salto di qualità senza mezzi termini. A confermarlo anche il massimo dirigente del club. <<L’inizio della prossima stagione - spiega il presidente del Salza, Luigi Cella - è ancora lontano. La prima giornata è prevista per la prima settimana di ottobre o giù di lì, quindi di tempo c’è ne penso in abbondanza per mettere appunto la squadra. Tuttavia abbiamo preferito muoverci con sufficiente anticipo affinché tutto venga curato nei minimi dettagli. A breve, infatti, ci sarà un altro incontro tra i dirigenti del Salza Irpina al quale faranno seguito altri >>. Si intende fare le cose per bene. Del resto, avendo come scopo quello di riuscire a vincere il campionato di seconda categoria e, di conseguenza, tagliare il traguardo della promozione, è ovvio che risulta necessario programmare con capillarità, il lavoro da svolgere. << Il progetto di base - afferma il massimo dirigente - è quello di vincere il campio- nato. È una scommessa, di questo ne sono ben consapevole, ma appunto per questo ancor più stimolante>>. Cella vuole fare le cose in grande è spiega anche i motivi che lo hanno indotto ad allargare gli orizzonti per la squadra. << Alla fine dello scorso campionato, avevo deciso di mollare. Di gettare, come si dice in questi casi, la spugna. Cosa alla quale inizialmente avevo tenuto fede. Poi, parlando con gli altri mi sono persuaso a tornare in campo - prosegue sorridendo Cella - un ritorno che voglio sia il migliore possibile ed è per questo motivo che intendo fare in modo che il Salza riesca a vincere il campionato ed approdare, in questo modo alla prima categoria. Di sicuro non sarà un’impresa facile, ma ci proveremo fino alla fine>>. Una sfida ambiziosa sulla quale si sono dipanati i progetti del presidente Cella in merito all’organico che dovrà affrontare la prossima stagione agonistica. << Non ci saranno grossi cambiamenti - sostiene il numero uno del sodalizio di Salza Irpina - . La squadra del resto, ha disputato un ottimo campionato, piazzandosi ai primi posti del girone I. Partiremo, quindi, dallo zoccolo duro che di sicuro non subirà grossi cambiamenti>>. Si ripartirà da dove è terminata la stagione agonistica 2004 / 05. <<Le poche modifiche che verranno apportate alla squadra - continua Cella riguarderanno giusto tre o al massimo quattro elementi. Nello specifico, siamo alla ricerca di due difensori è un centrocampista>>. Indizi, quelli snocciolati dal massimo dirigente del Salza che fanno capire quale sia il grado di fiducia che ripone nella sua squadra. <<I piccoli ritocchi che apporteremo, come spiegato prima, serviranno soprattutto per dare alla squadra quella spinta in più. Quel tocco di esperienza e qualità in grado di permettere il salto di categoria al quale aspiriamo>>. L’esperienza, insomma, come comune denominatore, ma anche come elemento utile affinché il Salza possa riuscire nell’intento di agguantare la promozione in prima categoria. << Si tratta di una sfida - conclude Cella - , questo lo so fin troppo bene, ma credo sia arrivata l’ora, per il Salza Irpina, di guardare oltre e, soprattutto, di puntare in alto>>. Articolo tratto dal Corriere di Avellino SERIE A: IMPAZZA IL CALCIOMERCATO ECCO COME SI SONO RINFORZATE LE PRINCIPALI PRETENDENTI ALLO SCUDETTO Vediamo insieme quali sono stati gli acquisti delle squadre che puntano in alto per la stagione 2005/2006 fino al 28/08/05. Un calciomercato al quanto anomalo frenato dal caso Mexes che impedisce ai giallorossi di acquistare qualsiasi giocatore: FIORENTINA Toni (Palermo) Fiore (Valencia) Frey (Parma) Gamberini (Bologna) Pancaro (Milan) Brocchi (Milan) JUVENTUS Vieira (Arsenal) Giannichedda (Lazio) Kovac (Bayern M.) MILAN INTER Giardino (Parma) Vieri (Inter) Vogel (PSV) Jankoulovski (Udinese) Eleftheropulos (Caglairi) Pizarro (Udinese) Wome (Brescia) Solari (Real Madrid) Julio Cesar (Flamengo) LAZIO UDINESE Behrami (Genoa) Cribari (Udinese) Belleri (Udinese) Candela (Roma) Vidigal (Udinese) Barreto (Treviso) Natali (Atalanta) Obodo (Fiorentina) MACELLERIA BARILE GIUSEPPE SORBO SERPICO P.I. 00285010641 VIAPROVINCIALE N.10 TEL 0825.981524 LO STRILLONE L’ULTIMA OCCASIONE PER DIRE LA TUA X i fumatori: provate un pò di insalata verde con le cipolle.Dopo avrete la stessa sensazione che lascia la sigaretta. In più potrete anche uccidere chi vi stà antipatico..By Catrame X la fusissima individua…. Lo sai ke non ho ancora capito di chi parla il messaggio del piecoro? Bohh!!! By un accanito bevitore di latte più. Ore calde a Topolinia: Commissario Basettoni commenta soddisfatto "grazie ai due marescialli la Banda Bassotti ha le ore contate". Per Alessia e Valentina: non ve la tirate troppo….by….. x debby: non mollare mai!!! X le mie due sosò: grazie di tutto, sinceramente non so come avrei fatto senza di voi. Vi voglio un casino di bene!!! la vostra soso! piccerella X Tecla: COME FAI A SOPPORTARMI? T.V.T.B. Lucia X anna a.: anke se non passiamo più tanto tempo insieme resti sempre una delle persone ke stimo di più. t.v.b. lù IL LIBRO DEL MESE:"Una dozzina di uova fresche".Uno spaccato del paese che spacca.Non leggetelo potrebbe piacervi. per il comitato festa che ha organizzato la sagra delle golosita': comunque è andata è stato un successo. il prossimo anno lasciate stare. Per Salvatore: ma che fai lavi le pietre? By uno che ti osserva da lontano per il più bello di salza, ovviamente PAOLO.tantissimi, tantissimi, tantissimitantissimi......Baci.... Per Giuseppe abbastanza: come stai bene? E lui: abbastanza X il mio piecoro preferito senza ke vai a giocare a tennis x mantenere la forma, a panza a tieni sempe. X il ragazzo piùbello di salza anche se un po in ritardo ti auguro tanti tanti auguri x il tuo 23esimo compleanno Per Valentina: quando ti vedo il mio cuore si riempie di gioia. Non vedo l’ora ke arrivi il nostro giorno. Xrò ti devi divertire di +. P.S. non sono di Salza. Per Sabatino, Alberto, Daniele, Michele e Pasqualino: grazie!!! Insieme si sconfigge l’apatia e l’indifferenza!!!by 6-1 6-4 6-4 Per osso: tv1kdb e te ne vorrò x sempre ricordalo! 6 il mio osso preferito e non ti cambierei per niente al mondo. By ossetto Per il nostro gruppo: c hanno detto ke se rinunciamo a voi c danno il mondo, ma ke ce ne facciamo del mondo se con un vostro sorriso abbiamo l’universo? By ossso e osset Per Carmine S: sei bellissimo! Beata la tua amorosa! Ogni volta ke passi con la macchina, mi precipito a guardarti! Sei troppo bello!!! Vendesi fuochi cinesi che non fanno rumore per appassionati del genere. Vietati ai minori di 50 anni per informazioni collegati al sito www.tuoppoloregiannicola.it. Per Tony e Giampiero: Maurizio e Zorro sanno iocà a maniglia meglio re vui! Vaggia ritto tutto cose!!!! X Gianni C. c’ha snobbato si diventato no frichettino by la tua allieva Per Tonino dp ma sì po’ sapè a sera con chi ti vai n’frascanno… X Olindo: siamo nel 2005 cagnati a machina o per lo meno a manovella ca la mette in moto Festa house, piazzetta Angel: special guest Dj Doreena X Dino Cristina e Antonella:: con i vostrilitigi, amori, tradimenti sembrate la soap opera beautiful X antonella:: ma perchè non ti fai da parte!!! Secondo me sei molto gelosa!!! Ci stai rovinando tutto. By chi ti osserva Spero di aver trovato un vero amico, anzi ne sn sicura....spero solo di nn illuderti mai, e spero ke nn ci siano fraintendimenti...sn sicura ke potremo passaredei bei momenti in qst magnifica estate....tvttttttttttttttttntssmtrppbene!!! X Dario by kiva in piscina...767 X alessandra : fenilla Per Brigida Gianni e Chiara ...STOOOOOORDI!!!! Per Nicola: con la tua cabrio sei proprio fichissimo X Giuseppe T.: ormai ho capito chi 6 ma non importa una delle doti dell’uomo intelligente è quella di accettare gli amici per quello che sono: con le tue paure, i tuoi timori, la tua cattiveria dentro rimani sempre una persona speciale Per i ragazzi del comune : ke tiniti le manette? noi tinimmo e kiavi… ottati e mano by ki vi continua ad osservare X maritimo e gabriel;27/0705,ore 18:50:contrada Perni-Feudi di S.G.(cancello principale)e Feudi di S.G.(cancello principale)-via Manfra senza sosta.Era"buodo"o'vino.W il doping! Adriaaaaanaaaaa,Adriaaaaanaaaaa.....!!!!!Ce l'ho fattaaaaaaaa!!!!!By Rocky. X peppo e rocco rimani sempre il più fresco di sorbo. Mi fai morire... (p.s. Nn tò crere) EDITORE: Associazione Centro Studi Cinematografici “Jean Luciani” DIRETTORE: Don Gerardo Capaldo ASSOCIATO: supplemento al settimanale cattolico il Ponte CAPO-REDATTORE: Alessandra De Biasi VICEREDATTORE: Magliaro Pasqualino RESP. GRAFICA: Iandolo Alberto, Magliaro Pasqualino VIGNETTE e DISEGNI a cura di Antonio Paparella ALCUNI MESSAGGI NON SONO STATI PUBBLICATI PERCHE’ RITENUTI OFFENSIVI O DI CATTIVO GUSTO !!! PER INVIARE I VOSTRI MESSAGGI VISITATE IL SITO www.forumsalza.135.it OPPURE INVIATE UN SMS AL 3209391144 O UN E-MAIL A [email protected]