sintesi serale della giornata finanziaria macroeconomia cambi e

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sintesi serale della giornata finanziaria macroeconomia cambi e
7PM
28/01/2016
SINTESI SERALE DELLA GIORNATA FINANZIARIA
e
FTSE/MIB
18190
EUSTOXX 50
-3,49
2979
-2,10
CAC40
4322
IBEX
-1,33
8574
DAX
-1,92
9640
FTSE 100
-2,44
5927
-1,06
Dow Jones
15948
0,02
Nasdaq100
4146
0,41
S&P500
1887
0,19
ITALIA
L'indice di fiducia dei consumatori in Eurozona in
gennaio è sceso a 105 pts, rispetto ai precedenti
106,7 ed inferiore alle attese fissate a 106,4.
Coima Res-Ideal Real Estate: hanno deciso di rinviare l'Ipo per via delle condizioni di mercato, in attesa di un timing più
favorevole.
Fiat Chrysler (EUR6,45; -7,19%): intende interrompere la produzione di vetture di piccole e medie dimensioni negli Stati Uniti
al fine di utilizzare più capitale e capacità produttiva per i Suv. Lo ha detto l'AD Sergio Marchionne, aggiungendo che sta
cercando partner per produrre le future versioni di Dodge Dart e Chrysler 200.
Finmeccanica (EUR10,76; -0,92%): ha precisato che, in quanto entità legale autonoma, è Atr ad aver firmato il contratto con la
società Meraj Group. La società italiana operante nel settore hi-tech, non avendo pertanto alcun diretto rapporto con l’operatività
del business condotto da Atr, non potrebbe essere oggetto di alcuna sanzione da parte del governo americano.
Retribuzioni contrattali: Nel 2015 le retribuzioni contrattuali orarie in Italia sono cresciute complessivamente dell'1,1%
rispetto all'anno prima, rimanendo invariate in dicembre su base mensile e in aumento dell’1,3% su anno. A novembre le
retribuzioni erano cresciute dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell'1,3% sull’analogo periodo del 2014.
Tod’s (EUR72,42; -1,83%): in relazione all’accordo quadro con Gousson Consultadoria e Marketing per l’acquisto del marchio
Roger Vivier, l'azienda del lusso italiana ha annunciato l’avvenuta esecuzione dell’intesa.
Netta contrazione in dicembre per gli ordinativi di
beni durevoli in Usa, pari al -5,1%, nettamente
peggio del -0,7% stimato. Male anche il dato
depurato dalla componente trasporti che segna un
-1,2% rispetto al -0,1% atteso. Le nuove richieste
di sussidi settimanali sono state pari a 278 mila
unità, in calo rispetto alle 294 mila precedenti e ad
attese pari a 282 mila. A dicembre l'indice che
misura le vendite di case in corso ha segnato una
crescita dello 0,1% mensile, dopo il -1,1% della
precedente rilevazione e pronostici pari a +1%.
In chiusura dei mercati europei lo spread
Btp/Bund 10y è invariato a 109 bps, con il
rendimento del decennale italiano all’1,49%.
CAMBI E COMMODITIES
In chiusura dei mercati europei il cambio Eur/Usd
quota a 1,095, il petrolio Wti è in rialzo di oltre il
2% a USD33 il barile. L’Arabia Saudita ha proposto
di tagliare la produzione del petrolio in ogni paese
fino ad un massimo del 5%, per sostenere il prezzo
dell'oil.
Dati aggiornati alle 17:35
Future Wti
-0,23
33,0
Eur/Usd
2,1
1,095
0,5
FTSE/MIB
MACROECONOMIA
I dati preliminari sull'inflazione in Germania
evidenziano a gennaio un calo mensile dello 0,8%,
mentre segna una crescita su base annua dello
+0,5%, rispetto al +0,3% precedente. Entrambi
risultano in linea con le attese.
Nikkei225
17045
ESTERO
Baker Hughes (USD42,16; +3,25%): ha chiuso il quarto trimestre 2015 con perdite annue da USD1,967 mld (-USD1,03 solo nel
4Q15), a fronte di utili da USD1,79 mld del 2014. Il gigante statunitense delle perforazioni petrolifere ha registrato inoltre ricavi
annuali crollati da USD24,55 mld a USD15,74 mld.
Caterpillar (USD59,60; +2,40%): nel quarto trimestre il risultato netto è stato negativo per USD87 mln, contro l'utile di
USD757 mln dello stesso periodo di un anno prima. I ricavi sono calati a USD11,03 mld da USD14,2 mld mentre l'Eps adjusted si
è attestato a USD0,74, contro un consensus fermo a USD0,69 e ricavi attesi per USD11,4 mld.
Deutsche Bank (EUR16,11; -5,82%): ha chiuso il quarto trimestre con una perdita al netto delle tasse di EUR1,15 mld e un calo
dei ricavi del 30% per la divisione investment bank a causa di una riduzione dell'attività e di oneri legali. La scorsa settimana
l’istituto di credito tedesco ha annunciato una perdita record di EUR6,7 mld nell'esercizio e di EUR2,1 mld nel quarto trimestre, a
causa di svalutazioni, oneri legati a contenziosi e costi di ristrutturazione.
Facebook (USD107,10; +13,40%): ha chiuso l’anno fiscale 2015, superando per la prima volta USD1 mld di profitti (USD1,56
mld), più che raddoppiati rispetto ai precedenti USD701 mln e battendo nettamente le previsioni degli analisti (a USD0,79 per
azione contro i USD0,68 attesi). Il giro d'affari del leader del network è aumentato a USD5,84 mld (+52%), più delle attese.
Ford Motor (USD11,53; -2,70%): ha messo a segno nel quarto trimestre un utile operativo raddoppiato a USD2,6 mld, rispetto
a USD1,3 mld dello stesso periodo 2014. I ricavi sono aumentati del 12% a USD40,3 mld, mentre l'Eps adjusted si è attestato a
USD0,58, a fronte degli USD0,51 pronosticati.
Paypal Holding (USD34; +7,70%): nel quarto trimestre ha registrato profitti in crescita su base annuale mln a USD367 mln dai
USD286 precedenti. L'eps rettificato si è invece attestato a USD0,36 a fronte di ricavi in crescita del 17% a USD2,56 mld e attese
rispettivamente pari a USD0,35 di utile e USD2,51 mld di ricavi. L'azienda californiana creatrice dell'omonima piattaforma per i
pagamenti online ha annunciato inoltre un piano di buyback da USD2 mld.
Shell (EUR19,765; +2,17%): ha annunciato l’approvazione da parte degli azionisti in favore della fusione con BG Energy.
18990
18880
18770
18660
18550
10:50
12:30
14:10
15:50
17:30
Piazza Affari chiude le contrattazioni in netto ribasso, con
l’indice FtseMib che cede il 3,49%, registrando ancora
una volta la peggior performance tra le principali borse
europee. In calo l’intero listino, in particolare i titoli
bancari, Enel, Ferrari, Fca, Anima, Exor, Buzzi, Telecom e
Unipol. In controtendenza Eni, Saipem e Tenaris.
EUROSTOXX50
3039
3028
3017
3006
2995
10:50
12:30
14:10
15:50
17:30
Le borse europee terminano la seduta in territorio
marcatamente negativo, con l’indice EuroStoxx50 che
chiude a -2,10%, nonostante l’andamento positivo dei
prezzi del petrolio. In calo l’intero listino, soprattutto i
titoli bancari, BBVA, Generali, Ing Group ed Enel. Uniche
eccezioni date da Eni e Total.
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