4_pagine ottobre 2004
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4_pagine ottobre 2004
OTTOBRE 2004 “Poste Italiane. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Torino n° 5 Anno 2004”- € € 0,50 A ciascuno il suo mito Andrea Luigi “Adoro il mondo del calcio e Buffon per me rappresenta l’atleta ideale, serio e rispettoso delle regole” Steve Federico “Non so se mi rappresenta negli ideali, ma lo ammiro moltissimo come musicista” Martina Celine “Oltre che per la voce stupenda, la ammiro tantissimo perché ha lottato per arrivare al successo” Eros Pamela “Ha fatto conoscere la musica italiana in tutto il mondo, trovo che le sue canzoni parlino di noi giovani” Marco Pasquale “Veniamo dallo stesso paese, lo considero un esempio di simpatia, forza di volontà e determinazione” Vasco Giorgia “Il mio idolo musicale, ma anche un punto di riferimento per la filosofia di vita che emerge dalle canzoni” Antonio Roberto “E’ un autentico fuoriclasse e poi non si è mai lasciato coinvolgere nel doping” Renato Serena “Lo considero un grande scienziato, il progetto Genoma Umano è una tappa miliare per l’umanità” Mariangela Monica “E’ il mio ideale di bellezza e di charme. Sta dimostrando anche di avere stoffa come attrice” Francesco Stefano “Con la musica e le parole riesce a comunicarmi cose in cui mi ritrovo totalmente” Gian Paolo Liam “Con la sua voce è riuscito a toccare il cuore di milioni di persone, comunicando con semplicità grandi emozioni” Steven Francesco “Lo considero un artista geniale e mi piace l’onestà intellettuale che mette al servizio del suo lavoro” Giuseppe Francesco “E’ il più grande campione del mondo del calcio ed è riuscito a realizzare il suo sogno attraverso l’impegno e la bravura” Kristian Arianna “La sua comicità è irresistibile, e i suoi film spesso rispecchiano la realtà in maniera spiritosa ed intelligente” Michela Anastacia “Adoro la forza della sua personalità e la potenza della voce, mi fa venire i brividi quando l’ascolto” Tom Luigi “Oltre ad essere bellissimo, è anche un bravissimo attore. Lo dimostrano i numerosi premi che sta ricevendo” FACCE DA ZAI.NET 2 A CIASCUNO IL SUO MITO LE SOLE 24 ORE 36 L’INVASIONE DEI KANNY Siamo sicuri che l’unica controindicazione nell’uso dei cellulari sia la dipendenza? CULTURA 13 SIAMO TUTTE VELINE? Intervista a Umberto Eco MUSICA IL ROCK TARGATO “DAVE MATTHEWS BAND” Storia e successi del gruppo più osannato d’America CONCORSO FOTOGRAFICO COSTUME E tu, sei sportivo o metro-sexual? 28 Alla scoperta dei look più giovani con la V G del Liceo “Pertini” di Genova 15 La foto vincitrice TEST MITI VICTIMS Quanto siamo vittime dei miti? REDAZIONE SOCIALE 16 VIVAIO CREATIVO 54 58 18 LA TOSCANA RIAPRE BOTTEGA Intervista a Oliviero Toscani GIOVANI CRITICI LIBRI, FILM E SITI WEB PER L’AUTUNNO WHITE! CONTROMANO Il racconto del mese 32 “Blackout” “Il bufalo della notte” LE NEWS DI RADIO ZAI.NET 33 “L’amore ritrovato” “Spider-man 2” 34 “Wikipedia: l’enciclopedia alternativa” “Non siti. Blog” INTERCULTURA ATTUALITA’ Ti distingui dall’uomo comune Quali sono i miti che oggi ci fanno sognare? Backstage: i sogni di un’aspirante velina 12 20 50 7 LA MIA RUSSIA Studiare un anno all’estero? Un’esperienza che cambia la vita ZAI.NET E UNESCO INSIEME PER LA CULTURA Intorno al progetto “Donne e fisica: il mestiere possibile” nasce a Torino una nuova redazione di giovani reporter FORUM: VIVO IN PERIFERIA GRAZIE AL RAP Dal sito di Zai.net le vostre lettere sulla vita ai margini della città SCUOLA: STUDENTI A CONSULTO Intervista a Massimiliano Coccia, presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Roma 42 46 48 OROSCOPO ASTROCASTING I consigli di Cassandra e Tiresia per tutto il mese 62 Rieccoci con il numero di ottobre …e apriamo parlando di miti. Sì, proprio quelli che ormai sono diventati merce e si trovano stampati sulle t-shirt che spaziano indifferentemente dal Che, a Britney Spears, a Totti & company… Ma è proprio vero che oggi molti di noi sognano di diventare calciatori o veline (magari per fidanzarsi con un calciatore!) e che gli ideali sono diventati a portata di telecomando? Ce lo siamo chiesto: alcune delle risposte le trovate nel fotosondaggio e nel corso del primo articolo. Di certo non passeranno inosservate. E, ancora sul tema: “Siamo tutti veline?”, arriva l’intervista a Umberto Eco realizzata dalla nostra inviata a Pisa con una serie di segnalazioni su film e libri inerenti all’argomento. Voltiamo pagina e immergiamoci nel costume; ovvero quando modo di vestire significa dichiarare l’appartenenza a un gruppo e, perché no, lanciare un messaggio. Il lavoro della V G di un liceo genovese sugli stili in uso tra di noi traccia un vero e proprio inventario per prendere in giro le passerelle più cool e cercare l’etichetta che ci appartiene con, a corredo, il consueto scherzoso test. < Attualita) > 7 Ti distingui dall’uomo comune I MASS-MEDIA SOSTENGONO SPESSO CHE I MITI DI NOI RAGAZZI SIANO DIVENTATI VELINE E CALCIATORI. MA È DAVVERO COSI’? ZAI.NET HA SENTITO I LETTORI ATTRAVERSO LE PROVOCAZIONI SUL SITO, INTERVISTATO UMBERTO ECO E SUGGERITO ALCUNI TITOLI INDISPENSABILI. di Viridi@na Roma I miti per gli antichi Greci erano i racconti degli eroi e degli dei, le storie sull’origine della gloriosa civiltà presente, che non poteva non avere alle spalle un passato altrettanto illustre. Il mito di Zeus racconta, per esempio, di come il padre di tutti gli déi avesse, nella notte dei tempi, sconfitto le forze autoctone e primigenie della terra e stabilito la luminosa gerarchia dell’Olimpo; così anche Ercole, Teseo, lo stesso Ulisse, tutti a lottare, e naturalmente a trionfare, contro la barbarie e l’inciviltà per il progres- Gli appassionati di musica alla ricerca di sonorità non troppo commerciali, si ritroveranno invece nello speciale sulla “Dave Matthews Band” arricchito da una ricca discografia. E, visto l’entusiasmo con il quale avete accolto le inchieste sulle periferie, abbiamo scelto di proseguire con un’altra testimonianza questa volta da Rivoli su quanto è difficile non mollare quando si vive in una quotidianità fatta di grigiore, noia e chiusura e la speranza che il Rap ti dà. …tra le ultime pagine che non vi scappi il racconto pubblicato nel Vivaio Creativo: un’esperienza al confine tra la vita e la morte, con la musica che l’accompagna costantemente. Davvero coinvolgente. Buona lettura! Ti piace scrivere o fotografare? Vuoi diventare un giovane reporter? Con Zai.net hai la possibilità di entrare a far parte dell’unico circuito di informazione realizzato dagli studenti per gli studenti. Scrivi a [email protected] o telefona al numero 011 7072647 chiedendo di Sonia, la nostra segretaria di redazione. A presto! > foto: Infophoto 8 < Attualita) > 9 so dell’uomo. Per questo la parola “mito” si è connotata nelle varie lingue moderne in maniera molto positiva: si tratta di qualcosa che “dice” bene dell’uomo e della sua storia. In greco la parola “mythos” vuole dire, infatti, “racconto”: il mito nasce, quindi, sulla bocca di chi lo comunica, proprio come succede per quelli del nostro tempo, veri o falsi che siano. E siccome oggi a comunicare ci pensano i mass-media, anche la mitologia, come dire, è diventata di massa. A farla da padroni in questo giro ci sono loro, gli eroi patinati del calcio-mercato, delle passerelle di Miss Italia, del bancone di Striscia la notizia, per finire con gli illustri sconosciuti della real tv o del pubblico dei talk-show. Ebbene sì, l’uomo comune può diventare un mito, anche se, paradossalmente, bisogna sapersi distinguere dall'uomo comune, come dice l'ultima provocazione di Vasco Rossi. > foto: Infophoto Ma perché questi personaggi sono diventati così importanti per le ragazze e i ragazzi di oggi rimane un punto oscuro. Sarà perché sono drogati di televisione? Sarà che sentono il bisogno di riconoscersi nella ragazza della porta accanto? Forse la chiave sta nel nome: appellativi come “velina” o “letterina” sono meno impegnativi, per esempio, dell’ormai obsoleto e altisonante "show-girl". Molto più alla porta- ta, insomma, una velina di una show-girl, lo dice persino l’esperienza comune. Anche perché le show-girl come Heather Parisi o Lorella Cuccarini (che ogni tanto riappaiono anche loro) le gambe sapevano muoverle sul serio, e anche le coreografie erano vere coreografie, non “stacchetti”… Uno stacchetto, diciamoci la verità, saremmo in grado di farlo tutti. Eppure la Cuccarini non è mai stata un mito (non pensiamo alla Scavolini per favore), e lo stacchetto non è certo la rivoluzione democratica della danza. In principio era… Noi di Zai.net ci siamo chiesti se il popolo dei “velinisti” è veramente così folto come si va dicendo, o se anche questa è l'ennesima bugia della televisione. Ecco le risposte che ci hanno convinto di più… Sembrano lontani i tempi in cui un fuoriclasse come Roberto Baggio sceglieva di rimanere accanto alla dolce e anonima Andreina, l’amore dei tempi della scuola. Questi, invece, sono gli anni delle veline, delle letterine, e dei calciatori. Eh sì, tutto cominciò da “Non è la rai”…, e pensare che il Boncompagni aveva ben altre ambizioni in testa che non quella di dare inizio a una rivoluzione del costume. Il suo motto era: “la trasmissione dovrà condursi da sola”, e a pensarci bene però anche questa premonizione si è avverata con l’esplosione della real-tv. Più autotrofa di così?! 10 < Attualita) > 11 "NON SOLO IL CHE" "I SOGNI PROIBITI" Sono belli, ricchi, famosi e spesso potenti. Magari nati da traballanti famiglie povere, ed ambizione e forza di volontà li hanno spinti a sgambettare in televisione, sul palco o nei campi da calcio. Sono amati, seguiti e spesso imitati. Conosciamo tutto dei nostri miti. Influenzano ammaliando il nostro umore con aneddoti, gossip, gesta e canzoni attraverso i mass media. Entrano nella nostra vita con le magliette rosse dal profilo nero del Che addosso, i poster dei Beatles e di Top Gun in camera, il pallone firmato da Maradona al campetto, i cd di Madonna, le puntate di Beautiful e del Grande Fratello in televisione. Le statistiche di Eurispes, svolte su un campione di ragazzi tra i 12 ed i 24 anni, non sembrano però essere d’accordo. In testa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, seguiti da Che Guevara, Giovanni Falcone e Lady D. Non solo quindi icone del glamour e della moda, ma soprattutto di giustizia e rispetto. Tra le loro mani e la loro storia un immenso potere: la capacità di aprire gli occhi sul mondo ai giovani. Chi non aspira al dolce far niente retribuito, scagli la prima pietra. Non esiste solo la veline generation, io preferisco la nostra generation. Vivo in un mondo dove nessuno ha il potere di banalizzare le speranze di noi ragazzi. Ma forse quel mondo, non è questo. ‘In fondo siamo tutti veline’ disse Umberto Eco. Bugia. Affermazione estremamente superficiale basata, magari, su dei dati virtuali o peggio un giudizio espresso riguardo la moda di turno. A mio umile parere, ovviamente. Credo che queste parole siano un’ulteriore omologazione degli adolescenti di oggi, costantemente sotto giudizio di mamma TV e del vigile papà marketing. Secondo loro, a tutti i giovani piacerebbe diventare una gran massa di ignorantoni che sputano addosso ai giocatori, e le ragazze sarebbero ben contente di andare a sgambettare seminude davanti a un pubblico di milioni di spettatori insoddisfatti e affamati. Ma per piacere. Generalizzare, ecco il loro obiettivo. I miei (e vostri) ideali, i nostri desideri, sono stati appiattiti, e di fronte a questi atteggiamenti è difficile non confondere una formina inanimata da un adolescente sensibile a ciò che gli frulla intorno. Alice AVALLONE, 19 anni Asti [email protected] Il prototipo dell’aspirante velina è stato egregiamente interpretato da Nicoletta Romanoff nel film “Ricordati di me” di Gabriele Muccino. La pellicola sta raccogliendo ora enorme fortuna in America, dove è appena uscito. SCHEDA FILM “Ricordati di me” Italia 2003 Regia: Gabriele Muccino Cast: Fabrizio Bentivoglio, Laura Morante, Nicoletta Romanoff, Monica Bellucci, Silvio Muccino, Gabriele Lavia, Pietro Taricone. NUDI E CRUDI… Dal foto(montaggio) di Zai.net (pp. 2-3) è emerso che nella scelta di un “mito” spesso conta molto la sua storia personale, come è arrivato al successo, e come lo gestisce. Molti di voi hanno sottolineato, infatti, l’importanza della combinazione tra doti personali e determinazione. Ed ecco qui i personaggi da voi eletti a testimonial di questa alchimia: Roberto Baggio, Eros Ramazzotti, Kristian De Sica, Cèline Dion, Dulbecco, Steven Spielberg, Tom Cruise, Luigi Buffon, Francesco Totti, Anastacia, Vasco Rossi, Monica Bellucci, Pasquale Laricchia (grande fratello), Steve Vai, Francesco Guccini, Liam Gallagher. Maria ROSSETTI, 17 anni Milano L’EROE SPORTIVO SOSTITUISCE I NAPOLEONI LOCALI E I DIRIGENTI SPORTIVI SOSTITUISCONO GLI DÈI CHE ORDINANO IL CAOS “ ” (M. Vàszquez Montalbàn, “Il centravanti è stato assassinato verso sera”) > foto: Infophoto < Attualita) > 12 D < Cultura > 13 BACKSTAGE UE CHIACCHIERE CON UNA GIOVANE ASPIRANTE VELINA, A PROVA DI LUOGHI COMUNI. Siamo tutti di Alberto Puliafito Roma S PROVARE A FARE LA VELINA È UN MODO COME UN ALTRO PER PROVARE A CAMBIARSI LA VITA. IN MEGLIO, OVVIAMENTE “ ” ilvia Bianchi, 20 anni, genovese. La conobbi l'estate scorsa quando entrambi, da parti opposte del palcoscenico e per ragioni differenti, frequentavamo le selezioni liguri di Miss Universo. Poi, qualche tempo fa, la rivedo a Veline, il geniale casting-contenitore e tappabuchi dei palinsesti estivi ideato da Antonio Ricci (sospeso il giudizio sui contenuti, ovviamente). Vince una puntata, arriva in semifinale. E poi? La sento telefonicamente per Zai.net, proprio la sera in cui va in onda la finale. Lei non c'è. “No, perché il sogno è finito, le selezioni sono diventate più dure e non sono arrivata fino in fondo. Ma è stato un bel gioco, è stato divertente. Certo, ci ho sperato, una volta lì. Ma non da subito. Quando ho vinto la mia puntata, all'Isola d'Elba, ho pianto perché non mi sarei mai aspettata di farcela”. Non se l'aspettava, Silvia, però le sarebbe piaciuto diventare una velina. “Siamo seri, a chi non piacerebbe”? Ma la gente si fa una certa idea di chi si mostra in quel modo, no? “Sbaglia! Perché le ragazze che ci sono lì sono serie, intelligenti, fanno progetti, studiano. Provare a fare la velina è un modo come un altro per provare a cambiarsi la vita. In meglio, ovviamente”. E ora? “Ora farò dei casting, dei provini. Certo, mi piacerebbe condurre un programma, provare a recitare. Un mito vero, un modello, non ce l'ho. Forse la Hunziker, ecco. Ma nel frattempo non perdo di vista obiettivi più seri, più concreti”. E ti fidanzeresti con un calciatore? “No! Mai. Odio il calcio. Odio i calciatori. Con un ballerino piuttosto”. VELINE? Risponde Umberto Eco di Simona Neri Pisa G razie alla collaborazione con l’Ufficio Comunicazione dell’Università di Pisa, una nostra inviata ha incontrato Eco in occasione di una sua recente conferenza nell’ateneo toscano. Allora Professore, ci racconti la storia della frase “Siamo tutti un po’ veline”… “Non mi risulta di averla mai detta, né scritta, né pronunciata, anche perché, a rifletterci bene, è soltanto una bestialità. Naturalmente si possono rubare frasi dal contesto. Se io le dico “o siamo tutti veline o siamo tutti diversi”, ho fatto una battuta di conversazione. Se lei ne estrae una parte, io ho detto che siamo tutti veline, cosa che mi pare ovviamente una falsità. Ma così succede nei mass media”. SE È VERO CHE OGNI SECOLO HA I SUOI MITI, COME SI SENTE DIRE SPESSO, QUESTO È UN PERIODO DI VERA E PROPRIA ANARCHIA. NON ESISTE UN MITO CHE RAPPRESENTA TUTTI, MENO CHE MAI TUTTI I GIOVANI, E I MITI SONO TALI E TANTI, TUTTAVIA, DA ILLUDERCI CHE POSSIAMO DAVVERO SCEGLIERCELI… LA FALSA DEMOCRAZIA DEL POLITEISMO DEI MODELLI “ ” < Cultura > 14 < Concorso fotografico > in piena epoca di politeismo dei modelli. Solo apparentemente, però, abbiamo raggiunto una situazione democratica: tutti andiamo al supermarket, se uno non può avere la Maserati, c’è la Mini Morris che è ugualmente bella, ciascuno può scegliersi un modello. Ma è vero solo in apparenza, perché questo politeismo ruota, e qualsiasi modello io abbia scelto, il giorno dopo me ne viene proposto un altro, e se non mi adeguo non sono à la page. Quindi l’estrema democrazia dei modelli si complica con l’estrema repressione e dittatura dei modelli. La mancanza di un modello unificato, tuttavia, può portare a una libertà, ma si tratta di una libertà difficile, che riescono a conquistarsi le persone dotate di libertà e senso critico, quelle che non soggiacciono ai ricatti della moda: “benissimo, così non sono obbligato ad avere quel tipo di vestito o esibire quel tipo di partner e sono libero nelle mie scelte”. Ma è una libertà difficile”. Che cosa pensa degli ultimi miti che hanno creato i mass media? “I mass media ne creano uno al giorno. Basta pensare che ancora vent’anni fa una persona che si tatuava, alla luce dell’antropologia criminale di Lombroso, era considerata un malato di mente, mentre oggi pare che anche persone abbastanza assennate si tatuino. Naturalmente non uscirei con una ragazza con la spilla nella lingua, ma, se lei se la mette, è perché molti ragazzi son contenti”. S.N. Questa era l’opinione di Eco, ma per dire ancora la vostra non perdete tempo, inviate le vostre riflessioni nel forum del sito www.zai.net > Umberto Eco Giacché siamo in tema di veline, quali sono, secondo lei, i miti dei giovani di oggi? “Dovrei fare un lungo discorso. Abbiamo appena terminato un libro a colori di cui sono curatore, “Storia della bellezza”, dove si cerca di vedere, relativisticamente, come ogni epoca, ogni cultura abbia un suo modello di bellezza. Basta mettere di fronte un nudo di Rubens o una statua africana, o anche solo una Venere di Cranach e si vede che ogni epoca ha avuto il suo modello di bellezza. Questo ragionamento non si può fare più per il nostro tempo. Il marziano che tra tre secoli arrivasse e dovesse dire quale è stato il modello di bellezza del ventesimo secolo, non ce la farebbe più perché stanno insieme Mae West, Marilyn Monroe e Twiggy, la maschia bellezza di Agnelli e quella di Richard Gere, cioè siamo 15 MITI ISTMO DI CORINTO (Grecia) - La striscia di mare che separa il Peloponneso dalla terraferma: ecco la foto vincitrice del concorso “Fotografa la tua estate”. L’autore è Flavio Toso, che l’ha realizzata durante un soggiorno in Grecia in occasione dei Giochi olimpici 2004; vince una macchina fotografica Nikon Coolpix 1200 e diventa fotoreporter di Zai.net. 16 < Test > 17 Miti victims Quanto siamo vittime dei miti? Il nostro scherzoso quiz prova a tracciare l’identita’. il tuo Rispondete alle seguenti questioni, sommate i punti ottenuti e... via profilo 1) COSA TI AFFASCINEREBBE DI PIU’ SE FOSSI UN CALCIATORE? a) Trovarmi in serie A, B, comunque in grandi gloriosi stadi. b) Poter essere intervistati da Variale. c) Poter essere intervistati da Elisabetta Canalis. 2) COSA TI DAREBBE PIU’ FASTIDIO SE FOSSI UNA “LETTERINA”? a) Tutti penserebbero che sono raccomandata (se sono innocenti) o una “facile” (se sono maliziosi). b) Trovare la troupe di Verissimo che intervista il mio fruttivendolo. c) Non esserlo. 3) PER GIOCARE NEL MILAN: a) Mi farei adottare da Berlusconi. b) Mi fidanzerei con la sorella brutta di Galliani. c) Mi farei trapiantare i piedi di Van Basten. 4) PER DIVENIRE “VELINA”: a) Modificherei il mio DNA per trasformarmi in Jennifer Lopez! b) Mangio solo insalata dal Natale del 1997… c) Imparerei a ballare, a essere spigliata e a saper sorridere con naturalezza. 5) CON CHI ANDRESTI A CENA? a) Con qualcuno che mi sia simpatico/a, anche se brutto/a. Da 7 a 17 punti SARANNO... FUMOSI La via del successo è dura, solo i più portati, non necessariamente i migliori, ce la fanno. Forse solo quelli che, più che sfondare, vorrebbero semplicemente fare quello che gli riesce meglio, anche se pare riduttivo essere semplicemente belli. Da b) Con un famoso calciatore o una ballerina televisiva o un “vip”, perché sono persone certamente bellissime e talentuose. c) Con un vicepresidente Mediaset, così sono a posto per il resto della vita… 6) C’E’ DIFFERENZA TRA LE TRASMISSIONI CAMPIONI/AMICI E VELINE? a) Sì. b) No. c) Forse che le Velone sono più vecchie di Garrison e ballano peggio della De Filippi? 7) QUALE PROGRAMMA VORRESTI VEDERE IN TV? a) Saranno famosi. b) Saranno Briatore. c) Saranno periti industriali. Marco BAZZICA, 23 anni Genova 18 a 27 punti SAREBBERO...? Certo, la vita a giornaletti e tivù è allettante: molti soldi, bel lavoro (indubbiamente ballare e giocare a calcio è faticoso e costa enormi sacrifici, ma vai a fare il muratore o la cassiera…); però hai ancora il dubbio che tutto questo possa essere uno specchio per allodole. Così i ragazzi resteranno frustrati per tutta la vita, e per consolarsi compreranno tutto quello che i “vips” reclamizzano. Da 28 a 35 punti MA QUALCUNO SARANNO Non tutti possono essere conduttori/trici o attaccanti della Nazionale, e neanche grandi chirurghi o avvocati o astronauti; l’importante è sapere, prima degli altri, chi sei tu: viva Mario Rossi, ragioniere. 18 < News > 19 DA RADIO ZAI.NET LE NEWS PIU’ DIVERTENTI SULL’ATTUALITA’, LA SCUOLA, LA CULTURA E IL TEMPO LIBERO TOP MODEL? NO GRAZIE MILANO - Pare che quest’anno la grande kermesse della moda abbia badato eccome alle spese, rivedendo prima di tutto i compensi alle regine delle passerelle, e diminuendone gli ingaggi. E sì, viste le tariffe troppo care delle top model internazionali, gli organizzatori di Milano Moda Primavera Estate 2005 hanno deciso, infatti, di puntare tutto sulle ragazze emergenti dell’Est. L’unica ad essere ancora strapagata è Naomi Cambpell, anche se sembrano davvero lontani i tempi in cui Linda Evangelista diceva: “Per meno di 10mila sterline non mi alzo nemmeno dal letto”! “SPOT & FILM PER LA SICUREZZA STRADALE” RIMINI - Ecco un'occasione per mettere la vostra creatività al servizio della vita: dal’11 al 14 novembre, durante la Fiera di Rimini, si terrà il 1° Festival Internazionale “Spot & Film per la sicurezza stradale”, promosso e organizzato dall’AISS, Associazione Italiana Sicurezza Stradale-Guido per Vivere. Bastano anche 10 secondi di filmato per partecipare, quello che conta sono le idee, non i mezzi tecnici. I lavori premiati verranno trasmessi in TV su All Music. Ma affrettatevi, i cortometraggi devono pervenire entro e non oltre il 5 novembre a questo indirizzo: AISS-Guido per vivere, V. Marconi 7 - 40122 Bologna. Per informazioni: [email protected] “VOLA CON INTERNET” ROMA - Dopo il successo dei mesi scorsi, “Vola con Internet” ritorna! Fino al giugno 2005 i quasi 600.000 ragazzi nati nel 1988 potranno usufruire, infatti, del bonus di 175 euro erogato dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie per l’acquisto di un pc. Per ottenere lo sconto, i ragazzi dovranno presentarsi presso i negozi che aderiscono all'iniziativa con la lettera a firma del Ministro Stanca contenente il codice PIN. Coloro che non hanno ancora ricevuto la lettera, possono farne richiesta al call center (840.000.160). Maggiori informazioni sul sito www.innovazione.gov.it. PROIEZIONI SUL FUTURO TRENTO – Cosa si aspettano i quindicenni dal futuro? La risposta viene dall’annuale "Sguardo sull’educazione" curato dall’Ocse, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che comprende 27 Paesi in tutto il mondo. L’impiego intellettuale altamente qualificato è al primo posto nelle aspettative del 62,2% degli studenti, con medie estreme che vanno dall’86% del Messico e l’80,5% degli Stati Uniti al 69,1% dell’Italia. Per i lavori manuali poco qualificati la media è del 13,8%, ma ancora al di sotto gli studenti italiani, che si rassegnano ad un 9,9%. MARIJUANA A CORTE OSLO - Ecco una curiosità che viene niente poco di meno che dai giardini reali della Norvegia. Pare, infatti, che nelle aiuole della residenza del Re Harold e della Regina Sonia siano state trovate alcune piante di marijuana, di provenienza sconosciuta. Ovviamente le piante sono state immediatamente estirpate, fatte seccare e infine... "distrutte". E SHAKESPEARE SBARCA SUL WEB LONDRA - Qui da noi si parla tanto di libri di testo sul web, intanto però la British Library di Londra fa i fatti, e grazie a una sua iniziativa ora anche William Shakespeare sbarca sul web. La prestigiosa istituzione anglosassone ha appena messo in rete alcune delle prime edizioni delle opere del grande drammaturgo. Si trovano sul sito www.bl.uk/trasures/shakespeare/homepage.html. Buona lettura a tutti! PSICOFARMACI DA SBALLO NEW YORK - Gli adolescenti americani preferiscono “sballarsi” con gli psicofarmaci piuttosto che con le droghe. I dati del Ministero della sanità mostrano, infatti, un aumento delle prescrizioni di psicofarmaci tra i ragazzi sopra i 12 anni pari al 5%. Diminuiti del 5%, invece, gli adolescenti che fanno uso di hashish o marijuana. Più positivi i dati che riguardano i ragazzi tra i 12 e i 13 anni: il numero di consumatori abituali di erba è calato del 30%. OLIMPIADI DI INFORMATICA ROMA - Tornano, per il sesto anno consecutivo, le Olimpiadi di Informatica 2005 promosse dal Miur, in collaborazione con l'AICA - Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico. Possono partecipare studenti iscritti all’ultimo triennio disposti a frequentare corsi di formazione specifici e a recarsi in Polonia qualora superino l’ultima selezione. Le scuole interessate dovranno registrarsi al sito dell’AICA (www.aicanet.it) e pagare una quota di partecipazione di 50 euro entro il 31 ottobre 2004. Per ascoltarne sempre di nuove, sintonizzati tutti i giorni su Radio Zai.net! Vai su www.zai.net/radio e ascolta i Notiziari dei Giovani Reporter delle 6:30, delle 14:30, delle 15:30 e delle 16:30. Oppure cerca l’emittente della tua zona che li trasmette. (pag. 64) < Costume > 20 21 E tu, sei SPORTIVO o METRO-SEXUAL? L A MODA PER NOI GIOVANI CORRISPONDE SEMPRE MENO A QUELLA PROPOSTA DAI GRANDI STILISTI. E’ PIÙ UN MODO PER ESPRIMERCI E PER RICONOSCERCI. LA VG DEL PERTINI DI GENOVA HA RACCONTATO IL PROFILO DEI GRUPPI PIU’ COMUNI. PROVATE A RICONOSCERVI. della 5ª G Liceo “Pertini” Genova > B-boy Passeggiando per le strade della città, o navigando tra i corridoi di qualsiasi scuola all’ora della ricreazione, ci si accorge subito della notevole varietà di stili nel modo di vestire di noi giovani. Partiamo, dunque, da questa constatazione: ognuno segue la propria moda, non aderisce cioé necessariamente a quanto viene dettato dalle nuove proposte stilistiche, il cosiddetto trend, ma cerca di esprimere attraverso il proprio abbigliamento chi è realmente e quello in cui crede. Noi abbiamo tentato una catalogazione di quelli che ci sembrano gli stili più in voga in questo momento. Se ce ne è sfuggito qualcuno, non esitate a segnalarcelo immediatamente: provvederemo a farlo entrare in classifica! primi sono i TRUZZI. Il loro abbigliamento è composto di felpe, maglie e pantaloni aderenti, marsupio e cappellino. Girano spesso in centro e frequentano le discoteche, tra le quali prediligono quelle con musica commerciale. I Truzzi sono tendenzialmente di destra, inoltre fanno sempre parte di grandi gruppi di quartiere. I Poi troviamo gli ALBARINI*, sempre ben vestiti, per lo più con indumenti firmati. Inoltre, una loro particolare caratteristica è quella di portare il colletto della camicia o della maglietta alzato. Tendono a frequentare locali eleganti e raffinati e hanno preferenze per la musica pop e house. Gli Albarini girano spesso in gruppo e ambiscono a posizioni sociali elevate, in quanto appartengono a famiglie benestanti. Gli ALTERNATIVI e i PUNK-A-BESTIA sono caratterizzati dal fatto che si vestono a strati, indossando insieme sia la gonna sia i pantaloni, e la maglia a maniche lunghe sotto la canottiera. Acconciano i capelli coi rasta, che riflettono la filosofia di vita tipica di molti giamaicani. La loro musica preferita è lo ska e il reggae, e i locali in cui è facile incontrarli sono i pub oppure i centri sociali. I Punk-a-bestia conducono una vita di strada e, in certi casi, seguono gli ideali dei rastafariani giamaicani; gli Alternativi invece portano sempre una sacca a tracolla, sono di sinistra moderata, provengono generalmente da famiglie benestanti e cercano di comportarsi da ribelli. *Il termine Albarini è in uso a Genova perché gli appartenenti a questo gruppo abitano solitamente nel quartiere di Albàro. Ma gruppi simili, con nomi diversi, si trovano anche nelle altre città. A Roma, per esempio, ci sono i “pariolini”, a Torino i “cabinotti”, a Milano i “sancarlini”. > Albarino < Costume > 22 Seguono i B-BOYS, vestiti con pantaloni larghi dal cavallo basso, maglie e felpe (con cappuccio) larghe; in testa portano o la bandana o il basco. Le musiche da loro ascoltate sono il rap, il funky e l’hip-hop. Passano la maggior parte del tempo a ballare, soprattutto breakdance; del rap, che amano molto, non imitano peraltro solo la danza, ma anche lo stile di vita e i comportamenti. 23 > Skater Poi ci sono gli SKIN. I seguaci di questo stile vestono in modo molto particolare e sono facilmente riconoscibili: portano pantaloni strettissimi con risvolto in fondo, gli anfibi e le bretelle. Hanno la testa rasata e le basette lunghe; frequentano birrerie ed enoteche e ascoltano musica oi!. Ideologicamente gli Skin non sono facilmente definibili, in quanto fanno parte di questo gruppo persone con idee politiche anche molto differenti tra loro: dagli apolitici ai ragazzi di estrema destra o di estrema sinistra. Un altro modo di vestire è il PUNK. I Punk indossano il "chiodo" (una giacca di pelle nera già in uso dalla fine degli anni ’70), pantaloni stretti, anfibi slacciati e, come accessori, borchie e catene. Sulla testa portano la cresta. Naturalmente la musica da loro ascoltata è il punk, e frequentano molto i concerti. Il movimento Punk è grandissimo e raccoglie un grande numero di persone. Gli appartenenti a questo gruppo sono solitamente anarchici. Passiamo poi agli SPORTIVI che si vestono semplicemente per comodità, con tute, felpe, scarpe da ginnastica. Tengono particolarmente all'aspetto fisico e passano molto tempo in palestre e centri di fitness. Raggiungere una perfetta forma fisica sembra essere, anche dal punto di vista ideologico, il loro interesse principale. I ragazzi che definiamo FASHION sono quelli che vestono seguendo le tendenze del momento, sia nell'abbigliamento sia nei tagli di capelli. Frequentano pub o discoteche, comunque sempre locali alla moda, e ascoltano soprattutto musica house. Ecco il loro credo: badare molto all'aspetto esteriore e cercare di essere sempre perfetti nel modo di vestire. > Truzzo 24 < Costume > 25 Il METRO-SEXUAL è uno stile nuovo e molto particolare, diffuso soprattutto nelle discoteche. Per essere metro-sexual bisogna vestirsi con giacche eleganti (ad esempio quelle del frac), sotto le quali indossare magliette dai colori strani e appariscenti e jeans, anche larghi. La musica prediletta è quella house. Accomuniamo SKATERS e BIKERS perchè hanno caratteristiche molto simili sia nel vestire sia nello stile di vita; si vestono con pantaloni larghi e maglie strette, che trovano in negozi di abbigliamento specializzati. Ascoltano musica rap, emo-pop, rock e frequentano spesso feste di gruppo e raduni con gare, organizzando incontri con skate e bici. Amano la vita all'aria aperta e, un po' come gli Sportivi, sono cultori della propria forma fisica. I CÀCCARI, o TAMARRI, vestono con canottiere, sopra le quali portano camicie attillate sbottonate in cima, pantaloni stretti in fondo, e al collo portano spesso catene d'oro con grossi ciondoli. Frequentano gare e raduni automobilistici e ascoltano musica commerciale. Questi sono in generale i principali stili di moda e di vita da noi identificati. Vorremmo sottolineare che, a parte i casi estremi, le differenze tra gli uni e gli altri non sono mai troppo marcate, giacché tra i vari gruppi e soprattutto tra i singoli possono esservi molti punti di incontro, per posti frequentati e musica ascoltata. Questa eterogeneità fa sì che i ragazzi possano scegliere lo stile che più si addice loro per riconoscersi in un gruppo. Si creano spesso anche gruppi variegati nel modo di vestire e nel modo di pensare. Crediamo dunque che questa classificazione serva più che altro a capire il mondo dei giovani e che cosa interessi loro veramente. Dedicato ai maniaci dello shopping… “I love shopping” di Sophie Kinsella Rebecca Bloomwood ha 25 anni, è impiegata come giornalista in un grande giornale di finanza londinese, ma la sua vera passione non è il lavoro, bensì lo shopping. E sì, Becky è una “shopaholic” (il titolo in inglese suona proprio “Confessions of a shopaholic”), non è assolutamente in grado, cioè, di fermarsi davanti ad un capo di abbigliamento: vestiti, intimo, scarpe, profumi, tappeti. Il classico tipo che esce per comprare un quotidiano e rientra in casa con una crema per le mani, un golfino bianco a saldo (quindi un risparmio, non una spesa), capo assolutamente indispensabile, e un tappeto per la stanza da letto. Trascurando il piccolo particolare che il conto in banca non è inesauribile, e perciò va sempre più in rosso. Neanche i solleciti della banca riescono a fermarla… I maniaci delle spese inutili si ritroveranno sorprendentemente nelle pagine di questo libro, che è di gradevole lettura e non presenta punti di noia. I METALLARI si riconoscono anch’essi facilmente nel modo di vestire in quanto usano maglie e felpe nere, pantaloni neri, catene e borchie, inoltre portano i capelli lunghi; l’hard rock metal è la musica che preferiscono e frequentano birrerie e concerti. Infine i DARK, che nel modo di vestire sono molto simili ai Metallari; si differenziano però da questi ultimi in quanto hanno sempre il volto molto bianco, quasi emaciato, sono truccati di nero e ascoltano rock alternativo o progressivo. Anche i Dark, come gli Skin, costituiscono un movimento dalle idee politiche ambigue, del quale fanno parte veri o presunti filo-satanisti. > Metallaro > foto: Albe Steiner “Dave Matthews Band” Storia e successi del gruppo più osannato d’America REDAZIONE MUSICALE < Musica > 28 29 Il rock targato Matthews Band” di Davide Albano, 24 anni Torino “Busted Stuff” (2002) V ENDONO MILIONI DI DISCHI OGNI ANNO, SOLD OUT A TUTTI CONCERTI, OSANNATI DAI MEDIA AMERICANI. CHI SONO? LA DAVE MATTHEWS BAND! COME? NON LI CONOSCETE? NESSUN PROBLEMA... Crash (1996) Live at the Red Rocks 8.15.95 C ome per la maggior parte delle informazioni che i media solitamente divulgano, anche la musica passa attraverso un “filtro”. Questo setaccio virtuale è rappresentato dalle maggiori radio private, dai network televisivi, dalla stampa cosiddetta ”specializzata” che, solitamente, ingozzano i consumatori con brodaglie di pop allungate con misture di rock e rap che sono tali solo nel nome. Fortunatamente Internet e affini permettono, ai più volenterosi, di ricercare il prodotto particolare che, per motivi vari, viene tenuto nascosto alla maggioranza dei giovani e non, che mal sopportano le tendenze musicali degli ultimi tempi. Com’è giusto che sia “non tutti i gusti sono alla DISCOGRAFIA ESSENZIALE Under The Table And Dreaming (1994) ”Dave Before These Crowded Street (1998) menta”, ma come facciamo a sapere cosa ci può piacere o meno se non abbiamo la possibilità di scegliere o peggio, se questa c’è e la tengono ben nascosta? L’unica soluzione è rimboccarsi le maniche e cominciare a guardare più in là del nostro impianto hi-fi e del nostro tv-color al plasma che tanto bella e tanto brava ci fanno apparire la pupattola di turno. E’ così facendo che ho scoperto alcuni artisti davvero “fichi”: ad esempio, la Dave Matthews Band. Prendete un sudafricano che ha girato mezzo mondo prima di trasferirsi a Charlottesville e che suona la chitarra acustica divinamente; mettetelo insieme ad un prodigio del basso di nome Stefan Lessard, un sassofonista coi “contro fiati” come Leroi Moore, un batterista eccezionale (Carter Beauford) ed un violinista con influenze country – rock (Body Tinsley). Questa è la Dave Matthews Band! La voce di Dave è un misto tra Sting, Eddie Vedder e Chris Martin, ma riesce a splendere di luce propria dando un vero e proprio marchio allo stile del gruppo. I PRIMI LAVORI La loro prima autoproduzione è “Remember Two Things”, che riesce a vendere bene nonostante si tratti di una pubblicazione indipendente. Presto catturano l’attenzione delle Major e messa sotto contratto dalla RCA, la Dave Matthews Band debutta ufficialmente con “Under The Table & Dreaming”, prodotto da Steve Lillywhite (U2, Talking Heads, Rolling Stones) nell’autunno 1994. Nella primavera del ’95 il singolo “What Would You Say” schizza in vetta a tutte le classifiche: vendendo oltre un milione di copie porta il gruppo sotto gli occhi di tutti. Un anno e mezzo dopo, le copie vendute del loro album d’esordio toccano cifre mai immaginate all’inizio: più di 4 milioni nei soli States aggiudicandosi 4 dischi di platino. Nell’aprile 1996, la Dave Matthews Band pubblica “Crash”, che entra in classifica al numero due e, quasi immediatamente, diventa di- 30 < Musica > sco di platino dando vita alla hit radiofonica “Crash Into Me”, nominata a ben due Grammy Awards. Durante tutto il 1996, il gruppo si imbarca in un tour di supporto al nuovo disco, che raggiunge così il doppio platino. LA POLEMICA COI PIRATI È proprio nel ’96, all’apice del successo, che inizia una famosa polemica fra Matthews e i pirati musicali: il cantante attacca i venditori di bootleg, prendendo di mira soprattutto i piccoli negozi che vendono dischi semi-legali e performance live non autorizzate. Tutto ciò porta il mercato della pirateria quasi al collasso! Per contrastare questa situazione alquanto scomoda nell’autunno 1997 Dave decide si pubblicare un doppio live dal titolo “Live at Red Rock 8.16.95”, e pensate un po’… il disco ottiene un successo inaspettato, senza il sostegno di alcuna attività di marketing, debuttando al numero tre in classifica e vendendo un milione di copie dopo poche settimane. Libri Blackout Il bufalo della notte Nel 1998 esce il lavoro forse più pretenzioso del gruppo: “Before These Crowded Streets”, che si piazza direttamente in vetta alla Billboard Chart americana. Segue ovviamente un tour completamente sold out. Nel 2001 la band entra in studio a Los Angeles con il produttore Glen Ballard, che per la prima volta mette in mano a Dave la chitarra elettrica. Nasce così “Everyday”, seguito nel 2002 da un album di incisioni dimenticate negli anni passati. Questo lavoro, intitolato “Busted Stuff”, segna un ritorno a sonorità più acustiche. IL DISCO SOLISTA Il 2003 è l’anno di “Some Devil”, il primo disco solista di Dave Matthews, che segna una nuova direzione nel suono, anche grazie agli interventi di Tim Reynolds e Trey Anastasio. L’ascolto può diventare ripetitivo, soprattutto verso la fine quando la “12” sembra molto simile alla “3”! Non appena però ci accorgiamo che il cd contiene ALMENO 5 - 6 brani molto validi (fatto raro con i “gruppetti” di oggi), il pensiero per i 21 euro spesi diventa meno pesante. Da scoprire! D.A. GIOVANI CRITICI DVD I live della band sono qualcosa di incredibile grazie alla grande energia dei componenti e al fatto che, tecnicamente parlando, sono musicisti straordinari. Per questo vi consigliamo anche alcuni live da vedere: > “The Central Park Concert” Settembre ’03 > “The Gorge” Luglio ‘04 Film L’amore ritrovato Spider-Man 2 32 < Giovani critici > libri NOVITA LIBRI & CINEMA ) Blackout EDITORE: di Gianluca Morozzi Guanda / DATI: pagg. 202, 13,50 euro Bologna, ferragosto, strade vuote e caldo insopportabile. In un palazzo di periferia, tre personaggi, Claudia, Ferro e Thomas, entrano insieme nell’ascensore. Claudia è una studentessa omosessuale che per pagarsi gli studi lavora come cameriera nel bar del “Porco”. Ha fretta di togliersi la divisa succinta che è obbligata a portare e il suo unico desiderio è rinfrescarsi la gola. Ferro è un quarantenne sposato, con un figlio ed è fan di Elvis Presley. È proprietario di tre locali e conduce una vita normale solo all’apparenza. Infine c’è Thomas, sedicenne che sta per scappare di casa. L’ascensore però si blocca... UN MOTIVO PER LEGGERLO: Un romanzo al limite del surreale, con contorni horror e con una scrittura che riesce a far emergere l’evolversi dei pensieri dei tre protagonisti. UN MOTIVO PER NON LEGGERLO: Più la storia procede più il lettore avverte un senso di claustrofobia… Il bufalo della notte EDITORE: di Guillermo Arriaga Fazi Editore / DATI: pagg. 245, 16 euro Sullo sfondo di una Città del Messico oscura e claustrofobica, che potrebbe essere qualsiasi altro posto grigio e piovoso, si incrociano le vite (e la morte) di tre ragazzi: Gregorio, ventiduenne malato di schizofrenia che si suicida, e coloro che gli sopravvivono, Manuel e Tania. Gregorio compare solo nel ricordo, rievocato di Manuel, il suo amico e compagno del cuore, ma anche suo rivale in amore. Entrambi sono protagonisti di una tormentata relazione amorosa con l’inquieta e sfuggente Tania… Dal momento del suicidio, Gregorio inizia un intricato e perverso gioco per tormentare chi è rimasto con una ragnatela ben architettata di provocazioni, prima di andarsene per sempre. UN MOTIVO PER LEGGERLO: Una volta cominciato non riesci più a staccarti fino al finale, lasciato un po’ in sospeso. UN MOTIVO PER NON LEGGERLO: L'inquietudine circonda il lettore nel corso di tutto il romanzo. Martina COMOLLO, 19 anni film < Giovani critici > LE NUOVE PICCOLE DONNE E’ dedicato a tutte le nostalgiche di casa March il nuovo libro di Marcela Cinema UNA DREW… IMPEGNATA Da E.T. la piccola Barrymore ne ha fatta di strada, ed ora è scattata l’ora del debutto alla regia. L’attrice ha prodotto un documentario politico dal titolo “The Best Place to Start”, costruito intorno alle relazioni tra i giovani e la politica nell'anno delle elezioni presidenziali americane. La pellicola, scritta e non solo diretta dalla Barrymore, ha messo al centro i giovani, che vivono lontani dalla politica e perciò tendono a disertare le urne. CAST: Serrano dal titolo “Arrivederci piccole donne” (248 pagg., euro 15,00, Feltrinelli, uscita Ottobre 2004). Racconta la storia di tre cugine, clonate dalle eroine di "Piccole donne", Nieves, Ada, Luz e Lolla, che vivono i momenti più cruciali della storia del Cile, dagli anni Settanta ad oggi. GIALLO A NEW YORK Ormai Giorgio Faletti ci sa fare e non delude le aspettative del pubblico: “Niente di vero, tranne gli occhi”, il nuovo libro (512 pagg., euro 18,40, Baldini Castaldi Dalai, uscita l ibri I RACCONTI DI MAUPASSANT Sta per uscire una nuova selezione di venti racconti di Guy De Maupassant dal titolo “Racconti bianchi, racconti neri, racconti della pazzia”, a cura di Alberto Savinio (400 pagg., euro 12, Adelphi, uscita Ottobre 2004). Lo scrittore italiano, che traduce Maupassant dal 1944, è garanzia di un testo fitto di rimandi ironici con le note, che mette acutamente in luce la personalità dello scrittore francese. Zai.net è per il diritto di critica… vota, consiglia, stronca L'amore ritrovato Novembre 2004), si preannuncia pieno di colpi di scena, sullo sfondo della Grande Mela. Che cosa unisce Jordan Marsalis, fratello del sindaco di New York ed ex tenente di polizia, e Maureen Martini, commmissario di polizia a Roma? Per scoprirlo non vi resta che… leggere! di Carlo Mazzacurati Stefano Accorsi, Maya Sansa / ITALIA 2004 Provincia toscana, anni ’30: è qui che si dipana la storia d'amore clandestina tra Giovanni (Stefano Accorsi) e Maria (Maya Sansa). I due, che già in passato hanno avuto una relazione, si ritrovano per caso e si lasciano travolgere da un amore tormentato e passionale. Dediti solo al presente, vivono momenti di intensa felicità, almeno fino a quando non irrompono sulla scena il senso del dovere e della responsabilità. Anche il vasto pubblico rimane deluso dal non procedere della trama, dalla modestia dei dialoghi e dalla pessima recitazione degli attori: l'ultimo film di Mazzacurati è semplicemente la declinazione della passione amorosa nelle sue manifestazioni più eclatanti. Che fine ha fatto la lezione di Truffaut? UN MOTIVO PER VEDERLO: Per scoprire che chiunque potrebbe fare un film migliore. UN MOTIVO PER NON VEDERLO: I sorrisi inebetiti dei due protagonisti. Spider-Man 2 di Sam Raimi Rosemary Harris, Bruce Campbell, Tobey Maguire, Kirsten Dunst, James Franco / USA 2004 CAST: La vita da super eroe è molto faticosa e non è semplice conciliarla con il resto. Per salvare l’umanità Peter Parker è costretto a trascurare il lavoro, l’università ma soprattutto l’amore per Mary Jane. In Spiderman 2, il goffo studente viene colto da una crisi di coscienza che lo porta a gettare tra i rifiuti il costume da Uomo Ragno. Ma la vita “normale”, sicuramente tranquilla, gli sta più stretta del travestimento, soprattutto se in gioco c’è una nuova minaccia su New York ad opera del pericolosissimo scienziato Doctor Octopus. A trionfare, però, sarà il motto di sempre: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità!". Gli effetti speciali sono mozzafiato e l’uso della Spidey-cam, una telecamera che viene lanciata giù dai grattacieli, trasmette un senso di vertigine. UN MOTIVO PER VEDERLO: L'ebbrezza di volare aggrappati alle ragnatele è impagabile, ma anche i grandi occhi azzurri di Tobey Maguire bucano lo schermo. UN MOTIVO PER NON VEDERLO: Se soffrite di vertigini. Simmy, 19 anni - Torino film, libri, musica e altro sul sito www.zai.net 33 34 < Giovani critici > internet L’invasione dei kanny Siamo sicuri che l’unica controindicazione nell’uso dei cellulari sia la dipendenza? Wikipedia: l'enciclopedia alternativa Ritorna l'autunno, e ritornano sui banchi di scuola gli studenti. A vantaggio di questi ultimi, Internet, strumento sempre più potente per documentarsi. Certo, per svolgere ricerche è necessario spirito critico e capacità di selezione delle fonti: saper distinguere un sito di informazione da un blog, tanto per dirne una, è divenuto fondamentale, visto che i risultati forniti dai motori di ricerca sono spesso ambigui. Provate a cercare “Proserpina” su Google, per esempio. Detto ciò, esiste un'enciclopedia un po' particolare, in rete, per ricerche di ogni genere. E' senza autore, o meglio, un'enciclopedia di cui tutti gli utenti possono essere autori. Il meccanismo si chiama wiki e fa parte della filosofia open source. Sulla wikipedia si trovano informazioni di ogni genere, e quando la voce che ci interessa non è completa, possiamo compilarla noi. Il meccanismo è a prova di troll: inutile rovinare il lavoro altrui, ci sarà sempre qualcuno che rimetterà le cose a posto. Gigantesca la versione anglofona http://www.wikipedia.org, un po’ meno, ma in via di sviluppo, quella italiana http://it.wikipedia.org Non siti. Blog Portati all'attenzione del grande pubblico grazie al fiorire di raccolte di racconti o di tragici eventi di cronaca, i blog restano un'isola mai totalmente esplorata nel marasma della rete. Cos'è un blog? Generalizziamo: è un sito personale, aggiornato periodicamente da contenuti testuali (si chiamano post, siano essi articoli, sfoghi, battute, racconti), in cui i lettori possono commentare quanto viene scritto dall'autore; è un interessante mezzo di comunicazione, che all'estero spopola da parecchi anni. L'autunno 2004 sarà l'epoca del vero boom e della definitiva consacrazione? Impossibile segnalarli tutti. C'è http://www.macchianera.net, un vero e proprio blog-colosso: ci sono personaggi del mondo dello spettacolo, come Platinette (http://platinette.splinder.com) e Selvaggia Lucarelli (http://www.selvaggialucarelli.it/diario/), c'è gente comune seguita attentamente dal pubblico di internet (http://www.daveblog.net e http://www.eriadan.it), non ne sono immuni nemmeno i giornalisti: Pino Scaccia (http://www.pinoscaccia.rai.it/), Giuseppe Granieri (http://www.bookcafe.net/blog/) e Massimo Mantellini (http://www.mantellini.it/). E c'è anche il blog che imbratta periodicamente il sottoscritto: http://www.indignato.it Alberto PULIAFITO, 26 anni Roma LeSole 24Ore La redazione de LeSole24Ore è sostenuta dall’Assessorato al Commercio della Progetto cofinanziato dal Ministero delle attività produttive < LeSole24Ore > Regione Piemonte 36 37 L’invasione dei IN FINLANDIA LO CHIAMANO KANNY, NEOLOGISMO PER INDICARE UN PROLUNGAMENTO DELLA MANO. MA ANCHE DELLA PERSONALITÀ. IL CELLULARE NON È PIÙ UN SEMPLICE TELEFONO, MA UN’ESPRESSIONE DELLA PROPRIA IDENTITÀ. E NOI SIAMO SICURI CHE L’UNICA CONTROINDICAZIONE SIA LA DIPENDENZA? KANNY di Alice Avallone, 20 anni Genova I l cellulare è l’apparecchio attraverso cui i giovani definiscono il proprio stile, cercando quasi una conferma della propria unicità: la ricerca spasmodica della suoneria più nuova, della cover più colorata o dei pupazzetti, campanellini ed adesivi introvabili da applicare all'apparecchio, eccone la prova. I protagonisti di questa rivoluzione della comunicazione sono soprattutto i ragazzi, che ritrovano così anche il gusto di scrivere. Lo spazio è poco, il linguaggio è ermetico, le frasi asciutte. Ma i dati riguardanti gli sms [short message service] sono impressionanti. Tariffe telefoniche sempre piu) costose Inviare un sms costa il 50% in piu’. Il costo di invio, infatti, e’ passato dalle 200 lire del 2001 agli attuali 15 centesimi. Le associazioni dei consumatori avanzano il sospetto che sia in atto un accordo di cartello e Altroconsumo consiglia di tenersi strette le vecchie tariffe perche’ quelle nuove sono quasi sempre meno economiche. Gli aumenti introdotti nel 2004 andrebbero dal 15 al 24 per cento rispetto ai prezzi praticati in precedenza. http://www.informaconsumatori.it DALLE EMOZIONI... AGLI EMOTION Una parentesi, due punti ed un trattino composti assieme diventano uno smile, una faccia che sorride solo se si ruota lo schermo di 90 gradi. Gli emotion sono la prova che l'in- novazione tecnologica non è fredda ed asettica. Tra centinaia di bit messi in fila, bastano tre piccoli segni per giocare, per arrabbiarsi, per rappresentare la tristezza, una strizzata di occhi, l'allegria o la paura. Anche alcune aziende lungimiranti hanno capito l’importanza di adattarsi a questo nuovo linguaggio e stanno agendo di conseguenza. Il portale sulla telefonia mobile della spagnola Telefonica, per esempio, è interamente dedicato ai ragazzi e scritto con il loro linguaggio. Il portale si chiama “n-terate” (aggiornati/informati). Il portale Irlanda on line invece propone un gioco per trovare la propria anima gemella. Il gioco è stato denominato "luv m8", che vuol dire Compagni in Amore, e che si basa proprio sull'invio di messaggini con la propria descrizione per trovare l'anima gemella. Ed ancora, un'importante banca irlandese ha promosso un servizio destinato ai teenagers mediante una campagna marketing che aveva come payoff il messaggio: "dnt tlk just txt us" ovvero: non chiamarci, inviaci un sms. Il fenomeno è in tale espansione che anche i Lo spot di Wind per l)offerta ((Noi 2)) e) ingannevole Ancora battaglia nel mercato della telefonia cellulare. L'Antitrust ha ritenuto ingannevole la pubblicita’ di Wind per promuovere l'offerta "Noi 2" che recitava "Parli sempre gratis per un mese con un numero Wind. Fino a 500 minuti gratis ogni mese". Lo spot, pero’, ometteva il prezzo di attivazione del servizio, non chiariva che il costo mensile era nullo solo per il primo anno e che la promozione riguardava soltanto le chiamate verso un unico numero mobile Wind prescelto dall'utente. http://www.agcm.it/index.htm Nel gennaio del ’98, in Italia gli sms inviati quotidianamente erano 500 mila. Un anno più tardi, 2 milioni. Oggi sono oltre 10 milioni. La rubrica “LeSole24Ore” è realizzata con il contributo della Regione Piemonte 38 < LeSole24Ore > Regione Piemonte 39 Emoticon settori limitrofi lo osservano con attenzione. Il mondo dell'editoria, per esempio. Comix ha pubblicato "Ho scritto t'amo sul telefonino" di Franco Barbolini, e Mondadori ha risposto con due volumetti intitolati "Ti amo (t.v.t.b.)" e "Ti lascio (sii felice)". Messaggi preconfezionati per iniziare un corteggiamento, per sciogliere una tensione, per chiudere una relazione. RADIAZIONI: PERICOLO REALE O LEGGENDA METROPOLITANA? Il telefonino ridisegna quindi i rapporti sociali ed aggrega piccole comunità in modo insolito. Ed i genitori sono certamente più tranquilli di una volta, sapendo di poter sentire i propri figli in qualsiasi momento ed ovunque. Con le nuove tecnologie è possibile mandare foto, suoni ed immagini, e videotelefo- nare. E giocare, fotografare, registrare, ascoltare la radio, calcolare le calorie, prendere appuntamenti, chattare, inviare mail e navigare su internet. Attualmente le ricerche scientifiche non hanno ancora dimostrato che le radiazioni emesse dai telefonini possano danneggiare la nostra salute, tuttavia i sospetti che possano provocare malattie anche gravi, quali alcune leucemie, non sono del tutto infondati. L’unico effetto nocivo dimostrato per ora è senza dubbio la dipendenza. Molti ragazzi non possono più farne a meno, ed addirittura, come dimostra una statistica condotta da Demos, lo tengono acceso sotto il cuscino di notte. La rubrica “LeSole24Ore” è realizzata Il problema delle malattie è molto sentito. La casa produttrice di jeans americana Levi Strauss & Co., per esempio, ha annunciato il lancio di una linea di pantaloni con apposite tasche per telefoni cellulari, che dovrebbero servire a proteggere dalle radiazioni. I pantaloni, dotati di una fodera speciale che secondo i produttori farebbe da schermo per le radiazioni, sono stati disegnati da Dockers, una marca di Levi Strauss famosa per avere realizzato i jeans "501". Intanto in Norvegia spunta un berretto anti-onde elettromagnetiche. Questo "Mobile Cap" contiene un tessuto di metallo leggero che allontana quasi il 100% delle onde radio dalla testa mentre consente al suono di passare. :-| :-s :* >:-> ]:-> :-@ :[ :-> :-/ (-: :-[ :-)-:-< :-o :*) :-( %') 8-| :-> :-P :'-) ;-( :-D ;-) :O principali > ...una giornata come le altre > ...dopo un commento bizzarro > baci > diabolico > il diavolo > sono arrabbiato > sono depresso > sono felice > sono indeciso > sono mancino > sono molto arrabbiato > sono molto magro > sono molto triste > sono sorpreso > sono ubriaco > sono triste > sono ubriaco fradicio > sono sorpreso > sono sarcastico > ti faccio la linguaccia > piango di gioia > piango > rido di te! > ammicco > sto urlando Abbreviazioni ITALIA Sdrammatizzando, il pericolo di gravi malattie è anche limitato dagli elevati costi delle compagnie telefoniche, che scoraggiano i ragazzi a fare telefonate lunghe, ed incentivano gli “squilli”, un semplice bip sul cellulare dell’altro. Per salutare, per dire “non voglio spendere per dirtelo, ma in questo momento ti sto pensando”. A.A. > > > > > > > cmq: comunque sn: sono xke: perché tt: tutto sqll: squillo qnd: quando snt: sentire con il contributo della Regione Piemonte ZAI.NET e UNESCO Intorno al progetto “Donne e fisica: il mestiere possibile” nasce a Torino una nuova redazione di giovani reporter REDAZIONE SOCIALE La mia Russia Studiare un anno all’estero? Un’esperienza che cambia la vita < Redazione sociale > 42 43 Che cos’e’ il Centro UNESCO di Torino? ZAI.NET e UNESCO insieme per la cultura PER LA PRIMA VOLTA IL CENTRO UNESCO DI TORINO SI CONVENZIONA CON UNA TESTATA GIORNALISTICA E ATTIVA UNA REDAZIONE SPECIALIZZATA DI GIOVANI STUDENTI. PER CONOSCERE MEGLIO IL NOSTRO PARTNER, UNA GIOVANE REPORTER DI ZAI.NET HA VISITATO LA SEDE DEL CENTRO UNESCO DI TORINO E HA INTERVISTATO MARIA PAOLA CHIESA, PRESIDENTE E FONDATRICE DEL CENTRO. di Simonetta i aggiro per i vialetti. La struttura ricorda un campus universitario americano, ma siamo a Torino, non lontano dal centro. Sono in cerca del padiglione “i”, ma non è difficile perdersi tra gli uffici. Per l’intervista mi sono documentata. Ho sempre sentito parlare dell’UNESCO, ma in realtà non sapevo bene che cosa fosse. re pubblicazioni scientifiche. Ma non solo. Il suo obiettivo principale è diffondere il concetto di pace tra tutti i popoli del mondo, perseguito attraverso azioni messe in atto nei vari campi dell’educazione, delle scienze naturali e sociali, ma anche della cultura e della comunicazione. Da sempre l’UNESCO si impegna nella lotta per una informazione libera e ben indirizzata, rivolta ai giovani e fatta da loro. Ecco perché è stata avviata una collaborazione con Zai.net. PILLOLE DI SAPERE COMINCIA L’INTERVISTA Vi svelo qualche notizia interessante. E’ un’agenzia specializzata dell’ONU, fondata il 16 novembre del 1945, che si occupa di costruire scuole nei paesi del Terzo Mondo e di produr- Raggiungo la costruzione bassa immersa nel verde. Mi riceve Maria Paola Chiesa, un’elegante signora che mi concede un po’ del suo tempo prezioso per parlare delle future collabora- Torino M E’ un Istituto culturale senza fini di lucro, membro della Federazione Italiana e della Federazione Mondiale dei Centri e Club UNESCO Da quando opera? Dal 1983 ideando e realizzando progetti per giovani, cittadini italiani, cittadini di altri Paesi, scuole di ogni ordine e grado Quale scopo persegue? Favorire il dialogo tra le culture ed un comune arricchimento nell'ambito degli ideali UNESCO per favorire la pace Dove si trova la sede operativa? In viale Maestri del Lavoro 10, padiglione “i” > Maria Paola Chiesa, presidente zioni. L’ambiente è molto gradevole e i suoi collaboratori sono giovani e sorridenti. Il clima è allegro perché si preparano a festeggiare Elisa Franzò, la Responsabile dei Progetti Internazionali, appena nominata assessore della giunta comunale di Alpignano. Perché avete firmato un Protocollo d’Intesa con Zai.net? “E’ la prima volta che stringiamo un accordo con una testata giornalistica. Solitamente invitiamo gli organi di stampa in occasione di eventi particolari, ma ci è piaciuta l’idea di studiare insieme forme di collaborazione per diffondere la cultura e la comunicazione tra i ragazzi. L’UNESCO da sempre si preoccupa di colmare il divario tra i Paesi ricchi e quelli poveri 44 < Redazione sociale > SERVIZIO AL PUBBLICO E ORARI Biblioteca: aperta al pubblico il martedi’ e il giovedi’ dalle 15 alle 18 Videoteca: oltre 200 titoli Emeroteca: raccolta completa de "Il Corriere dell'UNESCO" dal 1979; piu’ di 60 riviste specializzate Archivio tesi di laurea: oltre 7000 titoli, dal 1950 ad oggi, di tesi su Torino e il Piemonte e, parallelamente ai programmi di alfabetizzazione, ha inaugurato alcune scuole di giornalismo in Africa, Asia e America Latina”. Come prenderà avvio la collaborazione? “Il primo progetto che stiamo avviando insieme si chiama “Donne e fisica: il mestiere possibile” ed è volto a rilanciare l’immagine della fisica nella società in generale e presso gli studenti in particolare, mostrando il ruolo che la fisica ha svolto e svolge tuttora non solo per le sue applicazioni ma anche come patrimonio culturale”. Un tema importante soprattutto in un periodo in cui sempre meno ragazzi si iscrivono alle facoltà scientifiche. “Il calo delle vocazioni scientifiche coinvolge soprattutto le ragazze che scelgono prevalentemente le carriere letterarie, come è emerso da un’indagine condotta dal nostro Centro tra 728 ragazzi delle scuole medie e superiori di 8 istituti del Torinese. Le ragazze che si orienta- 45 no verso le facoltà scientifiche, scelgono medicina e biologia con l’aspirazione di mettersi al servizio dell’umanità e non per ragioni economiche, come i loro compagni maschi”. Ci parla del concorso a premi previsto dal progetto? “In veste di giovani intervistatrici, le studentesse delle scuole superiori piemontesi dovranno realizzare un’intervista da sottoporre on-line ad una scienziata che abbia scelto la fisica come campo specifico per la propria professione”. Perché le interviste saranno effettuate per via telematica? “Molte scuole ormai dispongono del collegamento ad internet che potrà facilitare il lavoro dei gruppi di ragazze e non costituire, per le intervistate, un’eccessiva perdita di tempo”. Come si può partecipare al progetto? “Le scuole interessate a partecipare devono: indicare il gruppo di studentesse interessate (minimo tre) e gli insegnanti di riferimento; verificare che il progetto rientri nel Piano dell’Offerta Formativa di Istituto; compilare il modulo associato al bando. Il comitato organizzatore metterà a disposizione un elenco di donne attive nel campo della fisica o delle scienze che hanno dato la loro disponibilità ad essere intervistate per via telematica”. Qual è il premio in palio? “I 5 lavori migliori verranno premiati con un viaggio premio, nell’autunno 2005, per intervistatrici e insegnanti referenti, all’Istituto Internazionale di Fisica Teorica di Trieste, sovvenzionato dall’UNESCO”. > Dopo aver ringraziato la Presidente del Centro per la disponibilità, mi soffermo ad intervistare anche Elisa Franzò, la giovane Responsabile dei Progetti Internazionali del Centro UNESCO di Torino e Assessore alla Cultura e alla Pace nel comune di Alpignano (TO). A soli 27 anni è stata nominata assessore, qual è stato il suo percorso? Proprio durante le scuole superiori, il mio istituto, il Blaise Pascal di Giaveno (To), aveva aderito ad un progetto UNESCO sull’immigrazione e l’intercultura. Quell’esperienza mi aveva fatto capire l’importanza dell’impegno civile e mi ha indirizzato verso la laurea in Scienze Politiche e la specializzazione in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Poi ho ricontattato la dott.ssa Chiesa e ho cominciato a lavorare come stagista presso il Centro UNESCO di Torino. Quasi obbligato, quindi, l’approdo all’amministrazione del suo comune? La mia attività all’UNESCO, durata per tre anni, mi ha insegnato l’importanza delle donne impegnate nel sociale e nelle problematiche internazionali. In qualità di assessore alla cultura e alla pace, con delega alle Politiche Giovanili e alle Minoranze, spero di proseguire nella medesima direzione e di mettere a frutto tutte le conoscenze acquisite. > Elisa Franzò, Responsabile Progetti Internazionali parte a’ la sua r a f t e .n i iste Anche Za le interv a d n o n i serie di mandando e in una s s e t n e d u t e su delle s diofonich a r i n o i s trasmis .net. Radio Zai S.M. > > CONCORSO ((IL MESTIERE POSSIBILE)) Promotori del concorso: Dipartimento di Fisica dell’Universita’ di Torino, Centro UNESCO di Torino, INFN, Centro Studi e Documentazione Pensiero Femminile, CIRSDE, Zai.net Destinatari: gruppi di minimo 3 studentesse delle scuole superiori piemontesi Obiettivo: realizzare un’intervista ad una scienziata internazionale Modalita’: compilare il modulo di iscrizione al progetto scaricabile all’indirizzo www.unesco.to.it Premio: viaggio al Centro Internazionale di Fisica Teorica dell’UNESCO di Trieste, che avverra’ nell’autunno 2005 < Forum > 46 47 Vivo in PERIFER IA grazie al rap di Lisa Lardon, 16 anni non ha visto mai un pieno né dell'uno né dell'altro. Arrivata, devo starmene tre quarti d'ora fuori al freddo aspettando che la mia scuola apra. Per aro Renniw, tornare a casa devo aspettare un’altra mezz’osono Sisley una ragazza di 16 anni. Mi piara perché il tipo delle medie deve uscire. Dove ce quello che scrivi e ti dò ragione su tutabito io non c'è nulla a parte due ristoranti cato. Aggiungo che vivere in periferia è una sirissimi. Il paese più vicino è abituazione esistenziale, non solo tato da ladri e possibili mafiosi ORNANO LE "geografica". Non sei di perifeche incendiano bar. E' difficile ria solo perché abiti ai confini di TESTIMONIANZE SU fare amicizia, dato che sono tutuna grande città. COME SI VIVE AI ti figli di papà griffati fino alle Io in genere quando frequento la MARGINI DELLE CITTÀ. mutande che non hanno idee scuola (uno stabile prefabbricato TRA LE TANTE VOCI proprie. Io ascolto il rap perché che in inverno chiude per mancanza d'acqua nei bagni o per- ARRIVATE SUL FORUM mi scarica e mi libera; mi ha soché il riscaldamento non funzioDEL SITO ZAI.NET “10 stenuto e reso più forte nel periodo in cui i miei volevano sena), mi sveglio alle 7.00 per esRIGHE PER... LA pararsi. Ciò che mi dà davvero i sere fuori casa alle 7.15. Mi acPERIFERIA” CI HA nervi sono quelli a cui piace la compagna una mia vicina di casa che porta suo figlio alle me- COLPITO LA RISPOSTA cultura rap solo per moda e non die (dato che dove abito io non DI SISLEY A RENNIW. perché ci credono davvero. A me piace stare con gente che ci sono pullman), a bordo di una parla di cose serie e non solo del "grande framacchina di cui ignoro il modello, con vetro tello", spero con tutto il cuore di potermene crepato e perennemente sporco, le portiere che andare via di qua il più presto possibile! non si chiudono, il riscaldamento che non esiCon questo articolo mi associo a Renniw, Kaeste, le cinture di sicurezza rotte. E’ una macsar e Puccy e rispondo a Mike. china che va sia a gas che a benzina, ma che Rivoli (To) C T > foto: Angelo Franceschi DALLA REALTA’ ALLA DOCU-FICTION... E a raccontare la vita dei giovani in un quartiere border-line di Milano ci hanno pensato Paolo Vari e Antonio Boccola nel film “Fame chimica”, uscito nelle sale la primavera scorsa. La prima scena è quella di un’esplosione, la stessa che chiuderà il film, le cui sequenze si incastrano in questa ring composition – rubiamo un termine alla critica letteraria – come in un vero e proprio flash back. A ricordare e a raccontare, tuttavia, non è un personaggio: ora è la piazza, ora è la voce fuori campo di uno dei protagonisti, ora l’intermezzo disincantato, lirico e tragico di Zulù dei “99 Posse”. Sullo sfondo una banda di “plazari” sfaccendati e rassegnati. E Manuel e Claudio sono due di loro, “plazari” un po’ per scelta un po’ per costrizione. Ma a Claudio (Marco Foschi), che è anche la voce fuori campo del film, la vita sulle panchine a fumare spinelli inizia a stare stretta. Perciò si è trovato un lavoro in una cooperativa di ortofrutta, presso lo zio. Dieci ore al giorno di lavoro in magazzino, tuttavia, sono tante, troppe, e non tarda a venire una riflessione sul significato del lavoro e sulle ingiustizie che alimentano l’eterna tensione tra padroni e operai. Pur sullo sfondo di questa presa di coscienza, Claudio non diventa un Metello dei nostri giorni, non dismette i panni di chi la periferia la ama e la vive: lo testimoniano le scene in cui si ritrova rannicchiato sulla panchina a dormire, mentre a cullarlo è la piazza intera incorniciata dai casermoni di cemento. Per l’altro amico, Manuel (Matteo Gianoli), l’età adulta si identifica, invece, con l’infausto mestiere dello spacciatore. Fumo per lo più, ma ogni tanto qualcosa di grosso si può accettare. Soprattutto se a chiederlo è la bella Valeria Solarino, nei panni della spensierata Maya che, in fuga da Milano e di nuovo diretta a Londra, metterà in crisi l’amicizia tra i due. < Scuola > 48 Studenti a consulto A SCUOLA GLI STUDENTI POSSONO ESSERE PROTAGONISTI MOLTO ATTIVI. QUESTO MESE PARLIAMO DI CONSULTE PROVINCIALI DEGLI STUDENTI. MA COSA SONO? QUANDO SONO NATE? RISPONDE MASSIMILIANO COCCIA, PRESIDENTE DELLA CONSULTA DI ROMA. di Eleonora Roma M 49 Che cos’e’ la Consulta Provinciale degli studenti... assimiliano, tu hai 18 anni e frequenti l’ultimo anno del Liceo Classico Statale “Russell” di Roma. Ci vuoi spiegare come funziona la Consulta di Roma, quante scuole rappresenta, quali sono state le attività che avete svolto durante l’anno, quali le difficoltà, o le tensioni? Nella Consulta della Provincia che rappresento ci sono circa 300 scuole medie superiori, per un totale di 166.000 studenti. Non è compito facile gestire una moltitudine di persone così diversa e varia. La grande avventura è iniziata il 24 novembre 2003 con le elezioni che hanno visto protagonista oltre a me tutta la maggioranza che mi ha sostenuto. Infatti oltre al mio personale risultato, (ho ottenuto il 75% dei consensi) quasi tutto il gruppo di candidati al consiglio che mi sosteneva è stato eletto. Quindi si è partiti con una maggioranza compatta che, prima di essere un gruppo unito dalla politica, è un gruppo vero per umanità e per condivisione morale. Parlaci un po’ delle iniziative intraprese… Per citarne una, il 28 marzo 2004 al PalaCesaroni di Genzano (RM) si è tenuta la “Giornata dell'arte e della creatività studentesca” per gli studenti della Provincia. Si sono esibiti circa 60 gruppi giovanili emergenti e 3 compagnie teatrali. Nella sede del Comune si è, poi, tenuto un dibattito sul conflitto in Iraq che ha visto la partecipazione di 300 studenti. A conferma della vostra militanza sui temi dell’attualità… Proprio a proposito di questo, vorrei ricordare che la nostra Consulta ha approvato mozioni contro il genocidio ceceno, per la pace in Iraq, contro le discriminazioni sessuali e per la laicità della scuola. Il 20 Aprile, presso il Teatro Brancaccio, si è svolto l'incontro dal titolo: "Le loro idee il nostro presente, i loro sogni il nostro futuro", sulle fi- Le Consulte degli studenti nascono nel 1997 con la riforma Berlinguer (decreto 567). Lo scopo di questa istituzione e’ promuovere la creativita’ studentesca e restituire protagonismo studentesco alla scuola italiana. Le Consulte furono istituite su base provinciale e sono composte da due rappresentanti per ogni istituto superiore. I rappresentanti eletti formano l’assemblea plenaria che elegge il presidente e il consiglio di presidenza, l’organo esecutivo della Consulta. Quali sono i compiti della Consulta e come si finanzia… Le commissioni di lavoro promuovono iniziative che vanno dalla cultura, allo sport, alla legalita’, agli affari sociali, all’informazione. Per finanziare le proprie attivita’ le Consulte hanno a disposizione il 7% dei fondi provinciali del MIUR; ogni Consulta ha una docente referente del CSA (i vecchi Provveditorati) che segue e aiuta a gestire le attivita’. gure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Questo evento è nato in collaborazione con l'Assessorato alla Sicurezza del Comune di Roma e la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. Beh, forse ora è giunto il momento di anticiparci qualcosa sulle attività prossime… Quest’anno scolastico la Consulta porterà avanti il Progetto Educafuturo (in collaborazione con l'Enea) che prevede ore di educazione ambientale sul risparmio delle risorse energetiche e sulle energie alternative. A livello nazionale, quali sono le consulte più attive? A livello nazionale le Consulte più attive sono quelle di Napoli, Reggio Emilia, Firenze, Campobasso e, naturalmente, Roma. Una domanda un po’ più personale: quanto c’entra la passione politica in tutto questo... In tutta la mia attività la passione entra tantissimo, quella politica nel senso più alto è pregnante in tutte le mie cose. Sono una persona a cui piace il dialogo e il confronto. Una persona che ha le sue idee politiche ben definite ma che rispetta tutti. < iIntercultura > 50 51 La mia RUSSIA Y LENIA HA 18 ANNI, VIVE A COMO E L’ANNO SCORSO HA TRASCORSO UN ANNO DI STUDIO A MOSCA, OSPITE PRESSO UNA FAMIGLIA RUSSA… COSA LE È RIMASTO DI QUEST’ESPERIENZA? SCOPRIAMOLO ATTRAVERSO IL SUO RACCONTO. di Ylenia De Paoli, 18 anni Como S o che molto probabilmente vi starete chiedendo per quale assurdo motivo abbia deciso di abbandonare amici ed affetti per andare completamente sola in un Paese povero di cui non conoscevo la lingua… Semplicemente volevo vivere in una realtà diversa, conoscere una cultura molto differente dalla nostra, incontrare tanta gente con cui confrontarmi. Ora, dopo un anno vissuto a Mosca, posso dire che questa è stata la scelta migliore della mia vita. Ho avuto l’opportunità di conoscermi meglio, di capire quali sono i miei difetti e i miei limiti, ho imparato ad apprezzare ciò che la gente fa per me e a ringraziare sempre per la loro disponibilità, a chiedere aiuto quando ne ho bisogno e a dimostrare le mie emozioni apertamente. Questo, infatti, è stato un anno di forti emozioni: dai primi momenti di euforia, allo sconforto per una lingua difficile da imparare e per l’adattamento ad una cultura diversa, dalla nostalgia di casa all’accettazione della nuova realtà e alla serenità nel trovare una famiglia splendida e tanti nuovi amici. Fortunatamente accanto a me ci sono sempre state persone disposte ad aiutarmi, a confortarmi; malgrado di primo acchito i russi siano freddi e scontrosi, in realtà, man mano che il rapporto migliora, si dimostrano per quello che sono veramente, ovvero ospitali e disponibili. Ho sempre trovato persone disposte a darmi tutto quello che avevano, malgrado la povertà, ad amarmi come un membro della famiglia e a condividere con me gioie e dolori. Russia è interminabili viaggi in treno; foreste, steppe, pianure ricoperte da neve e ghiaccio; è un barbone che dorme sul marciapiede intontito dalla perenne sbornia; è un bambino che guarda con occhi malinconici l’infinito; è un operaio che svolge due lavori con molta dignità per riuscire a mantenere la sua famiglia; è un gruppo di anziane nonne che vendono cetrioli e patate per le strade delle città; è mangiare semi di girasole arrostiti passeggiando per il centro; è un vecchio soldato che suona la balalaica in un angolo della metropolitana; è una compagnia di venditori che giocano a scacchi tra le bancarelle dei bazar. Tutto questo per me è Russia, la mia Russia. PARTI CON INTERCULTURA! La quarta superiore per molti studenti potrebbe trasformarsi nel piu’ importante periodo della propria vita. Come? Partendo per un soggiorno di studi all’estero per 2/3/6 mesi o per tutta la durata dell’anno scolastico grazie all’Associazione no profit Intercultura. Tra le possibili destinazioni: Stati Uniti, Honduras, Finlandia, ma anche Thailandia, Cina, Australia e Nuova Zelanda. Ricordate pero’, il termine ultimo per candidarsi e’ il 10 Novembre. Info sul sito: www.intercultura.it La Toscana riapre bottega Intervista a Oliviero Toscani VIVAIO CREATIVO White! Contromano Il racconto del mese 54 < Intervista > La 55 Toscana riapre Proviamo a immaginare la faccia che farebbero i turisti giapponesi se potessero visitare una delle botteghe nelle quali tra il ’400 e il ’500 nacquero i grandi capolavori di Michelangelo, Leonardo o Brunelleschi. Se si trattasse di un banale set cinematografico o di una ricostruzione da museo, non avrebbero da sorprendersi più di tanto. Presto però potrebbero trovarsi davanti un ben più ambizioso scenario. Per illustrarvelo abbiamo intervistato Oliviero Toscani, grande protagonista della fotografia in Italia e ideatore di un progetto che presto raccoglierà nel Parco della Sterpaia, vicino Pisa, giovani talenti artistici da tutto il mondo. bot tega di Simona Neri IL PARCO DELLA STERPAIA DIVENTERÀ PUNTO D’INCONTRO PER I GIOVANI TALENTUOSI DI TUTTO IL MONDO. RIUNITI PER UN UNICO SCOPO: FARE ARTE. IN CHE MODO? LAVORANDO IN BOTTEGA, COME AI TEMPI DI MICHELANGELO. Pisa C i può parlare del progetto de La Sterpaia e di come è nato? “La Sterpaia sarà una bottega dell’arte, come durante il Rinascimento. Ma al giorno d’oggi arte non è solo pittura e scultura, ma anche fotografia, grafica, architettura, design, musica, new media, insomma, tutto quello intorno a cui ruota la comunicazione moderna. La Sterpaia non sarà una scuola, come molti pensano, ma un centro di ricerca, un grande studio, un laboratorio in cui si faranno lavori concreti. Per fare questo ci vogliono proprio i giovani di bottega di una volta, come nella scuola di Michelangelo, dove gli allievi preparavano i muri, gli affreschi, e imparavano facendo”. La Sterpaia sarà, quindi, un centro di formazione oltre un laboratorio di ricerca? “Proprio così, per far questo dovremo subito mettere in moto un centro di ricerca di talenti 56 < Intervista > a livello internazionale. E andremo in giro per il mondo a far questo”. Sappiamo che lei ha già alle spalle un’esperienza simile, ce ne vuole parlare? “Grazie ai finanziamenti di Benetton ho ideato e creato Fabbrica, un centro di ricerca molto simile a questo, che però aveva il limite di appartenere ad un marchio commerciale. In quel caso chi gestiva il marchio commerciale non capiva a fondo le ragioni di un centro culturale. Io ho tentato più volte di spiegare che un’iniziativa del genere a livello di immagine poteva essere molto più incisiva rispetto a delle semplici campagne pubblicitarie, ma i manager che studiano economia alla Bocconi non hanno particolare sensibilità per la creatività, anzi, hanno paura della creatività, la temono, perché può essere sovversiva”. Come verranno selezionati i ragazzi che entreranno a La Sterpaia? “Per il loro talento. Non siamo alla ricerca di titoli di studio particolari: andremo anche in Angola, per esempio, e là non ci sono i licei. Bisognerà, invece, avere più di 18 anni e meno di 24, e soprattutto avere dentro quel fuoco che è la creatività”. Sappiamo che ci saranno nomi importanti… “Sì, tra i maestri ci saranno anche grandi pro- 57 LA BOTTEGA RADIOFONICA DEI GIOVANI TOSCANI Diciamo che avete un’idea in testa da un sacco di tempo. Diciamo che quest’idea riguarda la musica, vorreste costruirci su un programma, forse per la televisione, forse per la radio, forse un corto... Beh, se abitate in Toscana siete fortunati, perche’ la Bottega Radiofonica dei Giovani Toscani ha appena riaperto i battenti, con Radio Flash 97.1 (si ascolta a Pisa, Livorno, Lucca, ma ovunque da www.zai.net). fessionisti che verranno a realizzare da noi i loro lavori. Di volta in volta cercheremo i giovani più adatti a svolgere un determinato progetto, che abbiano cioè una preparazione e una sensibilità particolare per i mezzi prescelti. Punto forte della nostra attività sarà l’incrocio nell’elaborazione dei vari progetti, in modo che le varie esperienze vengano a contatto l’una con l’altra”. Comunque, ci saranno dei corsi? “Non dei corsi, ma dei progetti: chi per esempio mi sta a fianco durante questa conferenza stampa sta già imparando a gestire le cose in un certo modo, impara facendo”. S.N. Radio Zai.net col nuovo anno accademico ha inaugurato, infatti, un grande laboratorio di sperimentazione radiofonica in cui i protagonisti sono i ragazzi delle scuole superiori toscane e gli studenti dell’Universita’ di Pisa. Un palinsesto interamente gestito da loro, con programmi di musica, cultura, informazione, intrattenimento, sport. Come fare per diventare speaker, o radioreporter, o autori di un programma? Inviando la vostra candidatura e il vostro progetto a [email protected] o a [email protected]. Se, invece, volete visitare fisicamente la sede di Radio Flash, andate in piazza Guerrazzi a Pisa, dietro il Giardino Scotto. Una cabina di registrazione, con mixer e tutte le apparecchiature radiofoniche non aspettano che voi, le vostre idee e la vostra voglia di diventare i piu’ giovani radioreporter d’Italia. Radio Flash P.zza Guerrazzi 12 - 56100 PISA Tel 050-503488 Fax 050-2208848 58 < Vivaio creativo > 59 Wcontromano HITE NEL VIVAIO CREATIVO TORNANO I MIGLIORI RACCONTI ARRIVATI NEL SITO WWW.ZAI.NET. QUESTO MESE VI PROPONIAMO “WHITE CONTROMANO” SCRITTO DA GAIA BERRUTO, DEL LICEO CLASSICO DI VERCELLI. CONTINUATE A INVIARE E A VOTARE! di Gaia Berruto, 18 anni Vercelli 7 .15. Per l’ultimo giorno mi sarei alzata a quell’ora, avrei fatto colazione, preso il motorino ancora assonnata e raggiunto la scuola. Ultima volta in tutta la mia vita. Pensavo con una leggera nostalgia a questo particolare mentre sfilavo diritta verso l’epilogo di questi 5 anni. “Entri, fai la tua porca figura, ed esci. Con stile e tranquillità”. Questo era il piano. Nel corridoio, Valentina-la-timidina ripassava fisica. Mi ricordò un po’ Vicky, la bimba robot eroina della mia infanzia. In effetti Valentina non solo era vestita tremendamente anni ’80, ma sfogliava il libro a una velocità stratosferica, ritenendo, credo, che tutte le nozioni potessero entrarle in testa con quel solo gesto. Riconobbi in lei il classico panico da prestazione e mi allontanai. “Entri, fai la tua porca figura, ed esci”. L’importante era mostrare sicurezza e convinzione. E in effetti entrai, feci la mia figura, abbastanza porca - i testimoni concorderanno - e poi uscii. Era fatta. Fine, end, les jeux sont faits! Adesso università, adesso cambio città, ma prima di tutto: adesso vacanza! Mica una vacanzetta: si trattava dell’estate della Matura, estate di iniziazione, estate di surf sull’Atlantico francese. Salutai Maria, bidella fancazzista, e mi catapultai fuori urlando. Giornata splendida. Stavo per ripartire, strombazzando proprio sotto la finestra della commissione, quando mi bloccai. Di solito percorrevo la vietta della scuola contromano, mi immettevo nella piazza del tribunale, e da lì a casa erano pochi minuti. Ma quel giorno, che fretta avevo? Che importava fare un giro un po’ più lungo fra le strettoie a senso unico del centro? Ero in motorino, c’era il sole, ed ero finalmente ‘matura’! Per la prima volta in 5 anni, imboccai la via nel senso giusto e diedi gas. Una Honda Civic grigia svoltò proprio di fronte a me. Contromano. Fu il bagliore di un istante: impatto. Non fu surf sulle coste francesi, ma volo d’angelo sul cofano di una Civic. O forse planai sul tetto. Non so, non ricordo, non ero più in me. Da qui in poi posso solo immaginare, posso avere delle immagini, ecco. Vedo Maria, bidella fancazzista, che esce a curiosare, e un membro della commissione che sbircia dalla finestra e riconosce il mio casco blu. “Ma perché non vai in macchina?”, la voce di mia madre risuona nelle orecchie. “Cinque anni che vado in motorino, perché mai l’ultimo giorno devo andarci in macchina!”. Rumore, gente e un coglione che guida contromano con una Honda Civic grigia. Capisco in motorino, capisco in bicicletta, ma come puoi pensare di percorrere contromano una via con una Honda Civic grigia? Sono certa di aver sentito nella mia testa una canzone mentre l’ambulanza mi portava in ospedale. La voce di De Andrè volava leggera fra i neuroni “dormi sepolto in un campo di grano”, chissà poi perché. Non c’erano rose, tulipani o papaveri: c’era solo una Honda Civic grigia. E io non ero sepolta, ero in coma, avvolta nei fumi dell’inconsapevolezza. Ma poi, fu davvero inconsapevolezza? Chi può sapere con certezza cosa passa nella mente di chi sta in rianimazione? Nel suo coma, Malaussène percepiva suoni e odori e addirittura imparava il cinese grazie alle lezioni del suo amico. Ma quello era un libro di Pennac, era finzione. Io non sentii nulla, oppure sentii, ma poi mi scordai di aver sentito. Perché in realtà non si è consapevoli di essere lì, o forse si crede di non esserlo. E’ come quando stai sognando e poi ti accorgi che è solo un sogno: ne sei consapevole in quel frangente, poi la mattina ti svegli e hai scordato ogni cosa. Mah, l’unica cosa certa è che le coste atlantiche proprio non le ho viste. Eppure sono quasi certa di aver ‘pensato’ mentre vegetavo. Riflettevo sul fatto che non sarei partita per le vacanze, non avrei studiato per i test universitari e forse non mi sarei nemmeno svegliata in tempo per l’iscrizione. Avrei perso l’anno, avrei perso tempo: FU IL BAGLIORE DI UN ISTANTE: IMPATTO. NON FU SURF SULLE COSTE FRANCESI, MA VOLO D’ANGELO SUL COFANO DI UNA CIVIC. O FORSE PLANAI SUL TETTO “ ” < Vivaio creativo > 60 ma quanto tempo stavo perdendo? E poi: lo stavo perdendo? Ma soprattutto: questa confusione è sorta dopo, o ha iniziato ad assillarmi mentre ero distesa in ospedale? Ragazzi, non sapete quant’è difficile fare ordine qua dentro! Ed è un peccato veramente, perché sono certa che se mi impegnassi ricorderei tutto e riuscirei ad associare i racconti esterni con le mie sensazioni. Dicono che i prof sono venuti a trovarmi. Sarebbe bello scoprire che cosa hanno detto, quali banalità hanno snocciolato ai miei mentre mi osservavano inerme. Chissà se qualcuno si è arrischiato a dire: “Sua figlia ha fatto proprio una porca figura, glielo assicuro”. Non credo. 61 L’unica cosa che ricordo è una canzone. A un dato punto del mio stato vegetativo, non so se verso la fine o a metà, se di notte o di prima mattina, mi è entrato in testa il ritornello di una canzone. E’ strano, perché sono certa di non averla sentita mentre ero in coma: nessuno mi ha piazzato una radio vicino alle orecchie per farmi sentire musica punk, questo è sicuro! Non so quale stimolo esterno o interno abbia attivato questo ricordo, ma tant’è è venuto alla luce e non mi ha più abbandonato. Don’t call me white, don’t call me white! Il tizio canta a squarciagola con una voce roca spintonando tutti quelli che si avvicinano. Don’t call me white! Urla, il pazzo, in una crisi isterica convulsiva pregando il mondo di non discriminarlo per il colore pallido della sua pelle. White! Il nome del gruppo mi è tuttora sconosciuto, ma soprattutto non ho mai avuto l’onore di vederlo dal vivo, o in tv: non conosco minimamente il volto di questa band. Eppure, in quei momenti, il cantante mi stava proprio davanti agli occhi. I musicisti, sopraffatti da un invasamento dionisiaco, si dimenavano come flea dei Red hot, violentando i loro strumenti. E il cantante mi veniva sempre più vicino, strisciando a terra disperato: don’t call me white! Non conosco le strofe della canzone, dunque nella mia testa quel tizio era obbligato a ripetere queste quattro parole all’infinito. E si avvicinava… white! Io CHI PUÒ SAPERE CON CERTEZZA COSA PASSA NELLA MENTE DI CHI STA IN RIANIMAZIONE? NEL SUO COMA, MALAUSSÈNE PERCEPIVA SUONI E ODORI E ADDIRITTURA IMPARAVA IL CINESE GRAZIE ALLE LEZIONI DEL SUO AMICO. MA QUELLO ERA UN LIBRO DI PENNAC… “ ” chiudevo gli occhi con forza, cercavo di tapparmi le orecchie: chiedevo solo un po’ di pace! Glielo urlavo in faccia, ma non poteva sentirmi. Ero disperata. Nemmeno in coma si può stare tranquilli: qualcuno riesce sempre a infilarsi fra i tuoi pensieri. Volevo in ogni modo trovare una soluzione, ma il mio corpo non rispondeva ai comandi: era totalmente paralizzato. Solo la testa si muoveva e affondava nel cuscino in cerca di silenzio. Silenzio, pace, serenità: non pretendevo troppo. Sognavo il coma come te lo raccontano in tv: una nebbiolina tipo Regno dei Cieli e rumori ovattati. Io invece, bloccata nel mio letto, ero costretta ad assistere ad un concerto punk. Ripensandoci oggi, credo di essere stata fortunata: se si fosse imbucato fra i miei sogni l’indiano che canta nella pubblicità della Coca-cola forse ora non sarei qua a raccontarvi questo… Quant’è durato? Mezz’ora, 1 giorno, 8 settimane: non ne ho idea. Il tempo degli orologi è inutile quando il tuo cervello è in stand-by e trasmette solo ciò che vuole lui. So solo che a un dato punto, non so se a metà o verso la fine, se di prima mattina o di notte, i miei neuroni si sono stufati e hanno cestinato quei quattro poveracci e i loro complessi razziali. Siamo spiacenti, le comunicazioni riprenderanno al più presto. White! G.B. TRA CINEMA E LETTERATURA L’esperienza che descrive Gaia, l’autrice di questo racconto, e’ condensata nelle prime scene di un film di recente diretto da Sergio Castellitto, “Non ti muovere”, trasposizione dell’omonimo romanzo di Margaret Mazzantini: un paragone contrastivo tra i due segmenti, quello cinematografico e quello letterario, puo’ servirci a mettere in evidenza le peculiarita’ tra i due generi: la scrittura puo’ espandersi, dilungarsi nelle sensazioni, esplicitare certi particolari, il cinema deve essere sintetico, spesso deve sottintendere o alludere. Se cosi’ non succede, come ad esempio nei film d’autore contrassegnati dalla lentezza del procedere delle immagini e dei dialoghi, gli spettatori hanno subito l’impressione di trovarsi di fronte a un non-film, qualcosa che sfida le convenzioni del genere per diventare “altro”. < Oroscopo > Affari di cuore: Il sospetto che la persona amata si stia allontanando da voi è fonte di ansie e turbamenti. Confidarvi con un caro amico servirà a riprendere fiducia in voi stessi e vi aiuterà in caso di rottura col partner. Scuola & famiglia: Una new-entry del gruppo rischia di compromettere il vostro equilibrio. Non date troppa retta alle chiacchiere e rigate dritti per la vostra strada. Lo stesso vale anche a scuola: abbiate fiducia nelle vostre possibilità. Un film per… commuovervi: "Le chiavi di casa" di Gianni Amelio. Affari di cuore: Il periodo di tensioni continua, e il distacco durante l’estate non ha contribuito a renderlo meno incandescente. Le serate di svago con gli amici non bastano: quello che ci vuole adesso è un po’ di riflessione per migliorare la vostra autostima. Scuola & famiglia: Giove e Saturno guardano, comunque, con favore al vostro segno, approfittatene per dare il meglio nelle prime interrogazioni: dopo, si vive di rendita! Un libro per… fuggire: “Chiedi alla polvere” di John Fante. 3 novem bre - 21 dicembre Affari di cuore: L'estate è stata galeotta, così ora vi trovate immersi in una nuova storia, più innamorati che mai. Attenti però a non bruciare subito l'entusiasmo, la persona del cuore merita un trattamento da adulti. Scuola & famiglia: Dite la verità, siete stati un po' sboroni nell'ultimo periodo, e così adesso i vecchi amici vi tengono un po' a distanza. Niente paura però, la lezione non durerà troppo a lungo… A scuola siete partiti bene, bravi! Un libro per… immaginare: "Viaggio in Patagonia" di Bruce Chatwin. Affari di cuore: Solitamente siete ansiosi e impulsivi, ma l’estate vi ha lasciato una carica di ottimismo che dovete assolutamente investire nel rapporto con la persona del cuore. Scuola & famiglia: Attenzione alla mania delle spese compulsive, rischiate di dilapidare il gruzzoletto faticosamente guadagnato in estate in cose che non vi occorrono veramente. Calcolate bene il tempo per lo studio, anche se siamo solo agli inizi. Un libro per… fare autocritica: “I love shopping” di Sophie Kinsella. 2 dicemb re - 20 gennaio Affari di cuore: Fumata grigia in estate… Non temete però, Venere non vi ha messi da parte, e questo mese vi guarderà proprio nel modo giusto! Datele una mano, però, frequentando i posti giusti e mettendo al bando la vostra proverbiale timidezza. Scuola & famiglia: Non accantonatele del tutto, ma diminuite le uscite serali col gruppo, in fondo, si finisce sempre col parlare delle stesse cose. Approfittate delle prime settimane di scuola per colmare qualche lacuna. Un film per… capire: “Fahrenheit 9/11”, la docufiction di Michael Moore. 3 luglio - 23 agosto Affari di cuore: L’arrivo dell’autunno rischia di immalinconirvi e di complicare la comunicazione, già abbastanza compromessa, col partner. Eh sì, l’estate ha seminato dubbi ed incertezze. Perché non prendersi un bel momento di pausa per pensarci su? Scuola & famiglia: Di contro, il ritorno a scuola è per voi, nati sotto il segno del Leone, motivo d’entusiasmo. I compagni di scuola, la ricreazione… non tutti i mali vengono per nuocere. Un film per… divertirvi: “Laws of Attraction”, con Julianne Moore e Pierce Brosnan. 1g 2 giugno - 22 luglio 2 2 Affari di cuore: Siete inquieti e facilmente irritabili, forse colpa di alcuni segni che sono entrati nella Vergine. Non lasciatevi prendere dalle crisi di mezza stagione… ormai durano così poco! Scuola & famiglia: L’incostanza amorosa ha i contraccolpi anche nel rapporto con gli amici: ricordatevi che però non tutti sono disposti a sorbirsi le vostre lagne. Nello studio non esagerate con gli arretrati… almeno cercate di non farveli in tutte le materie. Un libro per… sdrammatizzare: “La donna nel furgone” di Alan Bennett. 2 ennaio - 19 febbraio Affari di cuore: Vi sentivate immuni dal mal d’amore, e invece è successo anche a voi. State reagendo nel modo giusto, lo sport e gli amici vi hanno aiutato molto. Peccato, però, che continuiate ancora a pensare all’ex. Scuola & famiglia: “L’anno prossimo studio dal primo giorno!” Beh, Cassandra vi consiglia di fare sul serio: il vostro segno in questo periodo non si trova in una congiuntura di astri molto propizia. Gli amici, a volte, possono attendere. Un film per… riconoscervi: “Sesso, bugie e videotape” di Steven Soderbergh, in dvd. 2 ottobre - 22 novembre aggio - 21 giugno 2 settem bre - 22 ottobre 1m 2 3 Affari di cuore: Chi è in coppia vivrà un autunno intenso, sentendo una forte empatia col partner. I single approfitteranno dei momenti di relax per fare un po’ di chiarezza sui propri sentimenti. L’estate ha lasciato qualche amarezza per le frasi non dette. Scuola & famiglia: Vi sentite demotivati nello studio, forse a causa dell’ostilità di Urano. Per contrastarlo, date il meglio nelle discipline più stimolanti. La non benevola posizione dei pianeti potrebbe portare una delusione nelle amicizie. Un film per… sorridere: “Mean Girls” di M. Waters. 2 Affari di cuore: Sarà un ottobre intenso, segnato dal favore di Venere. Perciò, aspettatevi novità eclatanti in campo sentimentale. Moderate il vostro egoismo, spesso è fonte di incomprensioni. Scuola & famiglia: Avrete molta energia, sfruttatela per coltivare le amicizie che già avete e per stabilire nuovi legami. Date fiducia a un amico che vi ha ferito in passato. Saturno è benevolo, quindi lanciatevi nelle spese autunnali. Un libro per… riflettere: “Le braci” di Sandor Marai, a proposito di amicizia. 2 2 4 prile - 21 maggio 1a arzo - 20 aprile 63 a cura di Cassandra e Tiresia 2 2 1m 2 62 4 agosto - 23 settembre Affari di cuore: Una passione irresistibile in arrivo per i nati sotto questo segno. Venere propizia è un’ottima carta da giocare anche per quelli che hanno una storia stabile: vi aiuterà a ritrovare l’entusiasmo dell’inizio. Scuola & famiglia: Ci sono tensioni nel gruppo a causa di una persona che vuole sempre averla vinta. Se il dialogo non va, rinunciateci, e dedicatevi agli altri. Buon periodo anche a scuola, siete partiti col piede giusto. Un libro per… meravigliarvi: “L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello” di Oliver Sacks. 0 febbrai o - 20 marzo Affari di cuore: Col partner tutto liscio, peccato che però non possiate riservare più tempo libero alle uscite di coppia. Avete la fortuna di trovarvi accanto una persona dolce e comprensiva, non dimenticatelo mai! Scuola & famiglia: I numerosi impegni extrascolastici vi costringono a vedere troppo poco gli amici, col risultato che qualcuno può sentirsi trascurato. Anche il profitto nello studio rischia di essere compromesso: più impegno nelle materie letterarie. Un libro per… entusiasmarvi: "Branchie" di Niccolò Ammaniti. W O R K Direttore responsabile Renato Truce Vice direttore Lidia Gattini Segreteria di redazione Sonia Fiore Coordinamento redazioni scolastiche Simonetta Mitola, Eleonora Fortunato Redazione nazionale corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel 011.7072647 - 7072283 - fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Redazione di Savona via Amendola - 17100 Savona Presso C.F.P. 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Impaginazione Manuela Pace (progetto grafico) Illustrazioni Alessandro Pozzi Fotografie e fotoservizi Agenzia Infophoto, Istituto Albe Steiner (To), Lucilla Ruffinatti, Fabrizio Caratto, Giuseppe Marseglia, Denis Paone, Davide Tripodo Sito web: www.zai.net Davide Lattanzio, Eleonora Fortunato, Francesco Tota Editore Mandragola Editrice via Nota, 7 - 10122 Torino Stampa Stige S.p.A. - via Pescarito, 110 - 10099 S. Mauro (To) Concessionaria pubblicità: Mandragola ADV corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) tel 011.7707002 - fax 011.7707005 e-mail: [email protected] Zai.net Lab Anno III / n. 6 - ottobre 2004 Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 486 del 05/08/2002 Tiratura: 220.000 copie interamente distribuite Abbonamento annuale: 5 euro Servizio Abbonamenti MANDRAGOLA corso Allamano, 131 - 10095 Grugliasco (To) Versamento su conto corrente postale 38586103 intestato a Mandragola s.c.s.r.l. Il progetto Zai.net è realizzato in collaborazione con Centro di Torino