4_pagine ottobre 2004

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4_pagine ottobre 2004
OTTOBRE 2004
“Poste Italiane. Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Torino n° 5 Anno 2004”- €
€ 0,50
A ciascuno il suo mito
Andrea
Luigi
“Adoro il mondo del calcio e Buffon per me rappresenta
l’atleta ideale, serio e rispettoso delle regole”
Steve
Federico
“Non so se mi rappresenta negli ideali,
ma lo ammiro moltissimo come musicista”
Martina
Celine
“Oltre che per la voce stupenda, la ammiro tantissimo
perché ha lottato per arrivare al successo”
Eros
Pamela
“Ha fatto conoscere la musica italiana in tutto il mondo,
trovo che le sue canzoni parlino di noi giovani”
Marco
Pasquale
“Veniamo dallo stesso paese, lo considero un esempio
di simpatia, forza di volontà e determinazione”
Vasco
Giorgia
“Il mio idolo musicale, ma anche un punto di riferimento
per la filosofia di vita che emerge dalle canzoni”
Antonio
Roberto
“E’ un autentico fuoriclasse e poi non si è mai
lasciato coinvolgere nel doping”
Renato
Serena
“Lo considero un grande scienziato, il progetto
Genoma Umano è una tappa miliare per l’umanità”
Mariangela
Monica
“E’ il mio ideale di bellezza e di charme.
Sta dimostrando anche di avere stoffa come attrice”
Francesco
Stefano
“Con la musica e le parole riesce a comunicarmi
cose in cui mi ritrovo totalmente”
Gian Paolo
Liam
“Con la sua voce è riuscito a toccare il cuore di milioni di
persone, comunicando con semplicità grandi emozioni”
Steven
Francesco
“Lo considero un artista geniale e mi piace l’onestà
intellettuale che mette al servizio del suo lavoro”
Giuseppe
Francesco
“E’ il più grande campione del mondo del calcio ed è riuscito
a realizzare il suo sogno attraverso l’impegno e la bravura”
Kristian
Arianna
“La sua comicità è irresistibile, e i suoi film spesso
rispecchiano la realtà in maniera spiritosa ed intelligente”
Michela
Anastacia
“Adoro la forza della sua personalità e la potenza
della voce, mi fa venire i brividi quando l’ascolto”
Tom
Luigi
“Oltre ad essere bellissimo, è anche un bravissimo attore.
Lo dimostrano i numerosi premi che sta ricevendo”
FACCE DA
ZAI.NET
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A CIASCUNO
IL SUO MITO
LE SOLE 24 ORE
36
L’INVASIONE
DEI KANNY
Siamo sicuri che l’unica
controindicazione
nell’uso dei cellulari sia
la dipendenza?
CULTURA
13
SIAMO TUTTE VELINE?
Intervista a Umberto Eco
MUSICA
IL ROCK TARGATO
“DAVE MATTHEWS
BAND”
Storia e successi
del gruppo più
osannato d’America
CONCORSO
FOTOGRAFICO
COSTUME
E tu, sei sportivo
o metro-sexual?
28
Alla scoperta dei look più giovani con la
V G del Liceo “Pertini” di Genova
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La foto vincitrice
TEST
MITI VICTIMS
Quanto siamo vittime
dei miti?
REDAZIONE
SOCIALE
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VIVAIO CREATIVO
54
58
18
LA TOSCANA RIAPRE
BOTTEGA
Intervista a Oliviero
Toscani
GIOVANI
CRITICI
LIBRI, FILM E SITI WEB
PER L’AUTUNNO
WHITE! CONTROMANO
Il racconto del mese
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“Blackout”
“Il bufalo della notte”
LE NEWS DI
RADIO ZAI.NET
33
“L’amore ritrovato”
“Spider-man 2”
34
“Wikipedia: l’enciclopedia
alternativa”
“Non siti. Blog”
INTERCULTURA
ATTUALITA’
Ti distingui
dall’uomo comune
Quali sono i miti che oggi ci fanno sognare?
Backstage: i sogni di un’aspirante velina 12
20
50
7
LA MIA RUSSIA
Studiare un anno
all’estero?
Un’esperienza che
cambia la vita
ZAI.NET E UNESCO
INSIEME PER
LA CULTURA
Intorno al progetto
“Donne e fisica: il
mestiere possibile”
nasce a Torino una
nuova redazione di
giovani reporter
FORUM:
VIVO IN PERIFERIA
GRAZIE AL RAP
Dal sito di Zai.net le
vostre lettere sulla vita
ai margini della città
SCUOLA:
STUDENTI A CONSULTO
Intervista a
Massimiliano Coccia,
presidente della
Consulta Provinciale
degli Studenti di Roma
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46
48
OROSCOPO
ASTROCASTING
I consigli di Cassandra
e Tiresia per tutto
il mese
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Rieccoci con il numero di ottobre
…e apriamo parlando di miti. Sì, proprio quelli che ormai sono diventati merce e si
trovano stampati sulle t-shirt che spaziano indifferentemente dal Che, a Britney
Spears, a Totti & company…
Ma è proprio vero che oggi molti di noi sognano di diventare calciatori o veline
(magari per fidanzarsi con un calciatore!) e che gli ideali sono diventati a portata di
telecomando?
Ce lo siamo chiesto: alcune delle risposte le trovate nel fotosondaggio e nel corso
del primo articolo. Di certo non passeranno inosservate.
E, ancora sul tema: “Siamo tutti veline?”, arriva l’intervista a Umberto Eco
realizzata dalla nostra inviata a Pisa con una serie di segnalazioni su film e libri
inerenti all’argomento.
Voltiamo pagina e immergiamoci nel costume; ovvero quando modo di vestire
significa dichiarare l’appartenenza a un gruppo e, perché no, lanciare un messaggio.
Il lavoro della V G di un liceo genovese sugli stili in uso tra di noi traccia un vero e
proprio inventario per prendere in giro le passerelle più cool e cercare l’etichetta che
ci appartiene con, a corredo, il consueto scherzoso test.
< Attualita) >
7
Ti distingui
dall’uomo comune
I MASS-MEDIA SOSTENGONO SPESSO CHE I MITI DI NOI RAGAZZI SIANO
DIVENTATI VELINE E CALCIATORI. MA È DAVVERO COSI’? ZAI.NET HA SENTITO
I LETTORI ATTRAVERSO LE PROVOCAZIONI
SUL SITO, INTERVISTATO UMBERTO ECO
E SUGGERITO ALCUNI TITOLI
INDISPENSABILI.
di Viridi@na
Roma
I
miti per gli antichi Greci erano i racconti degli eroi e degli dei, le storie sull’origine della gloriosa civiltà presente, che
non poteva non avere alle spalle un
passato altrettanto illustre. Il mito di
Zeus racconta, per esempio, di come
il padre di tutti gli déi avesse, nella
notte dei tempi, sconfitto le forze
autoctone e primigenie della terra e
stabilito la luminosa gerarchia dell’Olimpo; così anche Ercole, Teseo,
lo stesso Ulisse, tutti a lottare, e
naturalmente a trionfare, contro la
barbarie e l’inciviltà per il progres-
Gli appassionati di musica alla ricerca di sonorità non troppo commerciali, si
ritroveranno invece nello speciale sulla “Dave Matthews Band” arricchito da una
ricca discografia.
E, visto l’entusiasmo con il quale avete accolto le inchieste sulle periferie, abbiamo
scelto di proseguire con un’altra testimonianza questa volta da Rivoli su quanto è
difficile non mollare quando si vive in una quotidianità fatta di grigiore, noia e
chiusura e la speranza che il Rap ti dà.
…tra le ultime pagine che non vi scappi il racconto pubblicato nel Vivaio Creativo:
un’esperienza al confine tra la vita e la morte, con la musica che l’accompagna
costantemente. Davvero coinvolgente.
Buona lettura!
Ti piace scrivere o fotografare? Vuoi diventare un giovane reporter?
Con Zai.net hai la possibilità di entrare a far parte dell’unico circuito
di informazione realizzato dagli studenti per gli studenti. Scrivi a
[email protected] o telefona al numero 011 7072647 chiedendo di
Sonia, la nostra segretaria di redazione. A presto!
> foto: Infophoto
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< Attualita) >
9
so dell’uomo. Per questo la parola “mito” si è
connotata nelle varie lingue moderne in maniera molto positiva: si tratta di qualcosa che
“dice” bene dell’uomo e della sua storia. In
greco la parola “mythos” vuole dire, infatti,
“racconto”: il mito nasce, quindi, sulla bocca di
chi lo comunica, proprio come succede per
quelli del nostro tempo, veri o falsi che siano.
E siccome oggi a comunicare ci pensano i
mass-media, anche la mitologia, come dire,
è diventata di massa. A farla da padroni in
questo giro ci sono loro, gli eroi patinati
del calcio-mercato, delle passerelle di
Miss Italia, del bancone di Striscia la notizia, per finire con gli illustri sconosciuti della real tv o del pubblico dei talk-show. Ebbene sì,
l’uomo comune può diventare
un mito, anche se, paradossalmente, bisogna sapersi
distinguere dall'uomo comune, come dice l'ultima
provocazione di Vasco
Rossi.
> foto: Infophoto
Ma perché questi personaggi sono diventati
così importanti per le ragazze e i ragazzi di oggi rimane un punto oscuro. Sarà perché sono
drogati di televisione? Sarà che sentono il bisogno di riconoscersi nella ragazza della porta
accanto? Forse la chiave sta nel nome: appellativi come “velina” o “letterina” sono meno
impegnativi, per esempio, dell’ormai obsoleto
e altisonante "show-girl". Molto più alla porta-
ta, insomma, una velina di una show-girl, lo dice persino l’esperienza comune. Anche perché
le show-girl come Heather Parisi o Lorella Cuccarini (che ogni tanto riappaiono anche loro) le
gambe sapevano muoverle sul serio, e anche le
coreografie erano vere coreografie, non “stacchetti”… Uno stacchetto, diciamoci la verità, saremmo in grado di farlo tutti. Eppure la Cuccarini non è mai stata un mito (non pensiamo alla Scavolini per favore), e lo stacchetto non è
certo la rivoluzione democratica della danza.
In principio era…
Noi di Zai.net ci siamo chiesti se il popolo dei
“velinisti” è veramente così folto come si va dicendo, o se anche questa è l'ennesima bugia
della televisione. Ecco le risposte che ci hanno
convinto di più…
Sembrano lontani i tempi in cui un
fuoriclasse come Roberto Baggio sceglieva
di rimanere accanto alla dolce e anonima
Andreina, l’amore dei tempi della scuola.
Questi, invece, sono gli anni delle veline,
delle letterine, e dei calciatori. Eh sì, tutto
cominciò da “Non è la rai”…, e pensare che
il Boncompagni aveva ben altre ambizioni
in testa che non quella di dare inizio a una
rivoluzione del costume. Il suo motto era:
“la trasmissione dovrà condursi da sola”,
e a pensarci bene però anche questa
premonizione si è avverata con
l’esplosione della real-tv. Più
autotrofa di così?!
10
< Attualita) >
11
"NON SOLO IL CHE"
"I SOGNI PROIBITI"
Sono belli, ricchi, famosi e spesso potenti.
Magari nati da traballanti famiglie povere, ed
ambizione e forza di volontà li hanno spinti a
sgambettare in televisione, sul palco o nei
campi da calcio.
Sono amati, seguiti e spesso imitati.
Conosciamo tutto dei nostri miti. Influenzano
ammaliando il nostro umore con aneddoti, gossip, gesta e canzoni attraverso i mass media.
Entrano nella nostra vita con le magliette rosse dal profilo nero del Che addosso, i poster
dei Beatles e di Top Gun in camera, il pallone
firmato da Maradona al campetto, i cd di Madonna, le puntate di Beautiful e del Grande Fratello in televisione.
Le statistiche di Eurispes, svolte su un campione di ragazzi tra i 12 ed i 24 anni, non
sembrano però essere d’accordo. In
testa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta, seguiti da Che
Guevara, Giovanni Falcone e
Lady D.
Non solo quindi icone del glamour e della moda, ma soprattutto di giustizia e rispetto. Tra le loro mani e la loro
storia un immenso potere: la
capacità di aprire gli occhi
sul mondo ai giovani.
Chi non aspira al dolce far niente retribuito,
scagli la prima pietra.
Non esiste solo la veline generation, io preferisco
la nostra generation. Vivo in un mondo dove nessuno ha il potere di banalizzare le speranze di
noi ragazzi. Ma forse quel mondo, non è questo.
‘In fondo siamo tutti veline’ disse Umberto Eco.
Bugia. Affermazione estremamente superficiale
basata, magari, su dei dati virtuali o peggio un
giudizio espresso riguardo la moda di turno. A
mio umile parere, ovviamente. Credo che queste
parole siano un’ulteriore omologazione degli
adolescenti di oggi, costantemente sotto giudizio di mamma TV e del vigile papà marketing.
Secondo loro, a tutti i giovani piacerebbe diventare una gran massa di ignorantoni che
sputano addosso ai giocatori, e le ragazze
sarebbero ben contente di andare a
sgambettare seminude davanti a un
pubblico di milioni di spettatori insoddisfatti e affamati.
Ma per piacere. Generalizzare, ecco il loro obiettivo. I miei (e vostri)
ideali, i nostri desideri, sono stati
appiattiti, e di fronte a questi atteggiamenti è difficile
non confondere una
formina inanimata da
un adolescente sensibile a ciò che gli frulla
intorno.
Alice AVALLONE, 19 anni
Asti
[email protected]
Il prototipo dell’aspirante velina è stato
egregiamente interpretato da Nicoletta
Romanoff nel film “Ricordati di me” di
Gabriele Muccino. La pellicola sta
raccogliendo ora enorme fortuna in
America, dove è appena uscito.
SCHEDA FILM
“Ricordati di me”
Italia 2003
Regia: Gabriele Muccino
Cast: Fabrizio Bentivoglio,
Laura Morante, Nicoletta
Romanoff, Monica Bellucci,
Silvio Muccino, Gabriele
Lavia, Pietro Taricone.
NUDI E CRUDI…
Dal foto(montaggio) di Zai.net (pp. 2-3) è
emerso che nella scelta di un “mito” spesso
conta molto la sua storia personale, come è
arrivato al successo, e come lo gestisce.
Molti di voi hanno sottolineato, infatti,
l’importanza della combinazione tra doti
personali e determinazione.
Ed ecco qui i personaggi da voi eletti
a testimonial di questa alchimia:
Roberto Baggio, Eros
Ramazzotti, Kristian De Sica,
Cèline Dion, Dulbecco, Steven
Spielberg, Tom Cruise, Luigi
Buffon, Francesco Totti,
Anastacia, Vasco Rossi,
Monica Bellucci,
Pasquale Laricchia
(grande fratello),
Steve Vai,
Francesco Guccini,
Liam Gallagher.
Maria ROSSETTI, 17 anni
Milano
L’EROE SPORTIVO
SOSTITUISCE I NAPOLEONI
LOCALI E I DIRIGENTI SPORTIVI
SOSTITUISCONO GLI DÈI CHE
ORDINANO IL CAOS
“
”
(M. Vàszquez Montalbàn, “Il centravanti
è stato assassinato verso sera”)
> foto: Infophoto
< Attualita) >
12
D
< Cultura >
13
BACKSTAGE
UE CHIACCHIERE CON UNA
GIOVANE ASPIRANTE VELINA, A
PROVA DI LUOGHI COMUNI.
Siamo
tutti
di Alberto Puliafito
Roma
S
PROVARE A FARE LA VELINA È
UN MODO COME UN ALTRO
PER PROVARE A CAMBIARSI LA VITA.
IN MEGLIO, OVVIAMENTE
“
”
ilvia Bianchi, 20 anni, genovese. La conobbi l'estate scorsa quando entrambi, da parti opposte del palcoscenico e per ragioni
differenti, frequentavamo le selezioni liguri di
Miss Universo. Poi, qualche tempo fa, la rivedo a
Veline, il geniale casting-contenitore e tappabuchi dei palinsesti estivi ideato da Antonio Ricci
(sospeso il giudizio sui contenuti, ovviamente).
Vince una puntata, arriva in semifinale. E poi?
La sento telefonicamente per Zai.net, proprio la
sera in cui va in onda la finale. Lei non c'è.
“No, perché il sogno è finito, le selezioni sono
diventate più dure e non sono arrivata fino in
fondo. Ma è stato un bel gioco, è stato divertente. Certo, ci ho sperato, una volta lì. Ma non
da subito. Quando ho vinto la mia puntata, all'Isola d'Elba, ho pianto perché non mi sarei mai
aspettata di farcela”.
Non se l'aspettava, Silvia, però le sarebbe piaciuto diventare una velina.
“Siamo seri, a chi non piacerebbe”?
Ma la gente si fa una certa idea di chi si mostra in quel modo, no?
“Sbaglia! Perché le ragazze che ci sono lì sono serie, intelligenti, fanno progetti, studiano. Provare
a fare la velina è un modo come un altro per provare a cambiarsi la vita. In meglio, ovviamente”.
E ora?
“Ora farò dei casting, dei provini. Certo, mi piacerebbe condurre un programma, provare a recitare. Un mito vero, un modello, non ce l'ho.
Forse la Hunziker, ecco. Ma nel frattempo non
perdo di vista obiettivi più seri, più concreti”.
E ti fidanzeresti con un calciatore?
“No! Mai. Odio il calcio. Odio i calciatori. Con
un ballerino piuttosto”.
VELINE?
Risponde
Umberto Eco
di Simona Neri
Pisa
G
razie alla collaborazione con l’Ufficio Comunicazione dell’Università di Pisa, una nostra
inviata ha incontrato Eco in occasione di
una sua recente conferenza nell’ateneo toscano.
Allora Professore, ci racconti la storia della frase “Siamo tutti un po’ veline”…
“Non mi risulta di averla mai detta, né scritta, né
pronunciata, anche perché, a rifletterci bene, è
soltanto una bestialità. Naturalmente si possono
rubare frasi dal contesto. Se io le dico “o siamo
tutti veline o siamo tutti diversi”, ho fatto una
battuta di conversazione. Se lei ne estrae
una parte, io ho detto che siamo tutti veline, cosa che mi pare ovviamente una falsità. Ma così succede nei mass media”.
SE È VERO CHE OGNI SECOLO
HA I SUOI MITI, COME SI SENTE
DIRE SPESSO, QUESTO È UN
PERIODO DI VERA E PROPRIA
ANARCHIA. NON ESISTE UN MITO
CHE RAPPRESENTA TUTTI, MENO
CHE MAI TUTTI I GIOVANI, E I MITI
SONO TALI E TANTI, TUTTAVIA, DA
ILLUDERCI CHE POSSIAMO
DAVVERO SCEGLIERCELI…
LA FALSA DEMOCRAZIA
DEL POLITEISMO DEI MODELLI
“
”
< Cultura >
14
< Concorso fotografico >
in piena epoca di politeismo dei modelli.
Solo apparentemente, però, abbiamo raggiunto una situazione democratica: tutti andiamo al supermarket, se uno non può avere la
Maserati, c’è la Mini Morris
che è ugualmente bella, ciascuno può scegliersi un modello. Ma è vero solo in apparenza, perché questo politeismo ruota, e qualsiasi modello io abbia scelto, il giorno
dopo me ne viene proposto
un altro, e se non mi adeguo
non sono à la page. Quindi l’estrema democrazia dei modelli si complica con l’estrema repressione e dittatura dei modelli.
La mancanza di un modello unificato, tuttavia,
può portare a una libertà, ma si tratta di una libertà difficile, che riescono a conquistarsi le persone dotate di libertà e senso critico, quelle che
non soggiacciono ai ricatti della moda: “benissimo, così non sono obbligato ad avere quel tipo
di vestito o esibire quel tipo di partner e sono libero nelle mie scelte”. Ma è una libertà difficile”.
Che cosa pensa degli ultimi miti che hanno
creato i mass media?
“I mass media ne creano uno al giorno. Basta pensare che ancora vent’anni fa una persona che si tatuava, alla luce dell’antropologia criminale di Lombroso, era considerata un malato di mente, mentre oggi pare che anche persone abbastanza assennate si tatuino. Naturalmente non uscirei con
una ragazza con la spilla nella lingua, ma, se lei se
la mette, è perché molti ragazzi son contenti”.
S.N.
Questa era l’opinione
di Eco, ma per dire
ancora la vostra non
perdete tempo, inviate
le vostre riflessioni
nel forum del sito
www.zai.net
> Umberto Eco
Giacché siamo in tema di veline, quali sono,
secondo lei, i miti dei giovani di oggi?
“Dovrei fare un lungo discorso. Abbiamo appena terminato un libro a colori di cui sono curatore, “Storia della bellezza”, dove si cerca di
vedere, relativisticamente, come ogni epoca,
ogni cultura abbia un suo modello di bellezza.
Basta mettere di fronte un nudo di Rubens o
una statua africana, o anche solo una Venere
di Cranach e si vede che ogni epoca ha avuto
il suo modello di bellezza.
Questo ragionamento non si può fare più per il
nostro tempo. Il marziano che tra tre secoli arrivasse e dovesse dire quale è stato il modello
di bellezza del ventesimo secolo, non ce la farebbe più perché stanno insieme Mae West,
Marilyn Monroe e Twiggy, la maschia bellezza
di Agnelli e quella di Richard Gere, cioè siamo
15
MITI
ISTMO DI CORINTO (Grecia) - La striscia di mare che separa il Peloponneso
dalla terraferma: ecco la foto vincitrice del concorso “Fotografa la tua
estate”. L’autore è Flavio Toso, che l’ha realizzata durante un soggiorno
in Grecia in occasione dei Giochi olimpici 2004; vince una macchina
fotografica Nikon Coolpix 1200 e diventa fotoreporter di Zai.net.
16
< Test >
17
Miti
victims
Quanto siamo vittime dei miti?
Il nostro scherzoso quiz prova
a tracciare l’identita’.
il tuo
Rispondete alle seguenti questioni,
sommate i punti ottenuti e... via
profilo
1) COSA TI AFFASCINEREBBE DI PIU’ SE
FOSSI UN CALCIATORE?
a) Trovarmi in serie A, B, comunque in grandi
gloriosi stadi.
b) Poter essere intervistati da Variale.
c) Poter essere intervistati da Elisabetta
Canalis.
2) COSA TI DAREBBE PIU’ FASTIDIO SE
FOSSI UNA “LETTERINA”?
a) Tutti penserebbero che sono raccomandata
(se sono innocenti) o una “facile” (se sono
maliziosi).
b) Trovare la troupe di Verissimo che
intervista il mio fruttivendolo.
c) Non esserlo.
3) PER GIOCARE NEL MILAN:
a) Mi farei adottare da Berlusconi.
b) Mi fidanzerei con la sorella brutta di
Galliani.
c) Mi farei trapiantare i piedi di Van Basten.
4) PER DIVENIRE “VELINA”:
a) Modificherei il mio DNA per trasformarmi in
Jennifer Lopez!
b) Mangio solo insalata dal Natale del 1997…
c) Imparerei a ballare, a essere spigliata e a
saper sorridere con naturalezza.
5) CON CHI ANDRESTI A CENA?
a) Con qualcuno che mi sia simpatico/a,
anche se brutto/a.
Da
7 a 17 punti
SARANNO... FUMOSI
La via del successo è dura, solo i più portati, non necessariamente i migliori, ce la fanno. Forse solo quelli che, più che sfondare,
vorrebbero semplicemente fare quello che gli riesce meglio, anche
se pare riduttivo essere semplicemente belli.
Da
b) Con un famoso calciatore o una ballerina
televisiva o un “vip”, perché sono persone
certamente bellissime e talentuose.
c) Con un vicepresidente Mediaset, così sono
a posto per il resto della vita…
6) C’E’ DIFFERENZA TRA LE TRASMISSIONI
CAMPIONI/AMICI E VELINE?
a) Sì.
b) No.
c) Forse che le Velone sono più vecchie di
Garrison e ballano peggio della De Filippi?
7) QUALE PROGRAMMA VORRESTI VEDERE IN TV?
a) Saranno famosi.
b) Saranno Briatore.
c) Saranno periti industriali.
Marco BAZZICA, 23 anni
Genova
18 a 27 punti
SAREBBERO...?
Certo, la vita a giornaletti e tivù è allettante: molti soldi, bel lavoro (indubbiamente ballare e giocare a calcio è faticoso e costa
enormi sacrifici, ma vai a fare il muratore o la cassiera…); però hai
ancora il dubbio che tutto questo possa essere uno specchio per
allodole. Così i ragazzi resteranno frustrati per tutta la vita, e per
consolarsi compreranno tutto quello che i “vips” reclamizzano.
Da
28 a 35 punti
MA QUALCUNO SARANNO
Non tutti possono essere conduttori/trici o attaccanti della Nazionale, e neanche grandi chirurghi o avvocati o astronauti; l’importante
è sapere, prima degli altri, chi sei tu: viva Mario Rossi, ragioniere.
18
< News >
19
DA RADIO ZAI.NET LE NEWS PIU’ DIVERTENTI SULL’ATTUALITA’,
LA SCUOLA, LA CULTURA E IL TEMPO LIBERO
TOP MODEL? NO GRAZIE
MILANO - Pare che quest’anno la grande kermesse della moda abbia badato eccome alle spese,
rivedendo prima di tutto i compensi alle regine delle passerelle, e diminuendone gli ingaggi. E sì,
viste le tariffe troppo care delle top model internazionali, gli organizzatori di Milano Moda Primavera Estate 2005 hanno deciso, infatti, di puntare tutto sulle ragazze emergenti dell’Est. L’unica
ad essere ancora strapagata è Naomi Cambpell, anche se sembrano davvero lontani i tempi in cui
Linda Evangelista diceva: “Per meno di 10mila sterline non mi alzo nemmeno dal letto”!
“SPOT & FILM PER LA SICUREZZA STRADALE”
RIMINI - Ecco un'occasione per mettere la vostra creatività al servizio della vita: dal’11 al 14 novembre, durante la Fiera di Rimini, si terrà il 1° Festival Internazionale “Spot & Film per la sicurezza stradale”, promosso e organizzato dall’AISS, Associazione Italiana Sicurezza Stradale-Guido
per Vivere. Bastano anche 10 secondi di filmato per partecipare, quello che conta sono le idee,
non i mezzi tecnici. I lavori premiati verranno trasmessi in TV su All Music. Ma affrettatevi, i cortometraggi devono pervenire entro e non oltre il 5 novembre a questo indirizzo: AISS-Guido per
vivere, V. Marconi 7 - 40122 Bologna. Per informazioni: [email protected]
“VOLA CON INTERNET”
ROMA - Dopo il successo dei mesi scorsi, “Vola con Internet” ritorna! Fino al giugno 2005 i quasi 600.000 ragazzi nati nel 1988 potranno usufruire, infatti, del bonus di 175 euro erogato dal Ministero per l’Innovazione e le Tecnologie per l’acquisto di un pc. Per ottenere lo sconto, i ragazzi
dovranno presentarsi presso i negozi che aderiscono all'iniziativa con la lettera a firma del Ministro Stanca contenente il codice PIN. Coloro che non hanno ancora ricevuto la lettera, possono farne richiesta al call center (840.000.160). Maggiori informazioni sul sito www.innovazione.gov.it.
PROIEZIONI SUL FUTURO
TRENTO – Cosa si aspettano i quindicenni dal futuro? La risposta viene dall’annuale "Sguardo sull’educazione" curato dall’Ocse,
Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico che comprende 27 Paesi in tutto il mondo. L’impiego intellettuale altamente qualificato è al primo posto nelle aspettative del 62,2% degli studenti, con
medie estreme che vanno dall’86% del Messico e l’80,5% degli Stati Uniti al 69,1% dell’Italia. Per i lavori manuali poco qualificati la media è del
13,8%, ma ancora al di sotto gli studenti italiani, che si rassegnano ad un 9,9%.
MARIJUANA A CORTE
OSLO - Ecco una curiosità che viene niente poco di meno che dai giardini reali della Norvegia.
Pare, infatti, che nelle aiuole della residenza del Re Harold e della Regina Sonia siano state trovate alcune piante di marijuana, di provenienza sconosciuta. Ovviamente le piante sono state
immediatamente estirpate, fatte seccare e infine... "distrutte".
E SHAKESPEARE SBARCA SUL WEB
LONDRA - Qui da noi si parla tanto di libri di testo sul web, intanto però la British Library di Londra fa i fatti, e grazie a una sua iniziativa ora anche William Shakespeare sbarca sul web. La prestigiosa istituzione anglosassone ha appena messo in rete alcune delle prime edizioni delle opere del grande drammaturgo. Si trovano sul sito www.bl.uk/trasures/shakespeare/homepage.html.
Buona lettura a tutti!
PSICOFARMACI DA SBALLO
NEW YORK - Gli adolescenti americani preferiscono “sballarsi” con gli psicofarmaci piuttosto che
con le droghe. I dati del Ministero della sanità mostrano, infatti, un aumento delle prescrizioni di
psicofarmaci tra i ragazzi sopra i 12 anni pari al 5%. Diminuiti del 5%, invece, gli adolescenti che
fanno uso di hashish o marijuana. Più positivi i dati che riguardano i ragazzi tra i 12 e i 13 anni:
il numero di consumatori abituali di erba è calato del 30%.
OLIMPIADI DI INFORMATICA
ROMA - Tornano, per il sesto anno consecutivo, le
Olimpiadi di Informatica 2005 promosse dal Miur,
in collaborazione con l'AICA - Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico.
Possono partecipare studenti iscritti all’ultimo
triennio disposti a frequentare corsi di formazione specifici e a recarsi in Polonia qualora
superino l’ultima selezione. Le scuole interessate dovranno registrarsi al sito dell’AICA
(www.aicanet.it) e pagare una quota di partecipazione di 50 euro entro il 31 ottobre 2004.
Per ascoltarne sempre di
nuove, sintonizzati tutti i
giorni su Radio Zai.net! Vai
su www.zai.net/radio
e ascolta i Notiziari dei
Giovani Reporter delle 6:30,
delle 14:30, delle 15:30 e delle
16:30. Oppure cerca l’emittente
della tua zona che li
trasmette. (pag. 64)
< Costume >
20
21
E tu, sei
SPORTIVO o
METRO-SEXUAL?
L
A MODA PER NOI GIOVANI CORRISPONDE
SEMPRE MENO A QUELLA PROPOSTA DAI
GRANDI STILISTI. E’ PIÙ UN MODO PER
ESPRIMERCI E PER RICONOSCERCI. LA VG
DEL PERTINI DI GENOVA HA
RACCONTATO IL PROFILO DEI GRUPPI PIU’
COMUNI. PROVATE A RICONOSCERVI.
della 5ª G Liceo “Pertini”
Genova
> B-boy
Passeggiando per le strade della
città, o navigando tra i corridoi di
qualsiasi scuola all’ora della
ricreazione, ci si accorge subito della
notevole varietà di stili nel modo di
vestire di noi giovani. Partiamo,
dunque, da questa constatazione:
ognuno segue la propria moda, non
aderisce cioé necessariamente a
quanto viene dettato dalle nuove
proposte stilistiche, il cosiddetto
trend, ma cerca di esprimere
attraverso il proprio abbigliamento
chi è realmente e quello in cui crede.
Noi abbiamo tentato una
catalogazione di quelli che ci
sembrano gli stili più in voga in
questo momento. Se ce ne è sfuggito
qualcuno, non esitate a segnalarcelo
immediatamente: provvederemo a
farlo entrare in classifica!
primi sono i TRUZZI. Il loro abbigliamento
è composto di felpe, maglie e pantaloni aderenti, marsupio e cappellino. Girano spesso in
centro e frequentano le discoteche, tra le quali
prediligono quelle con musica commerciale.
I Truzzi sono tendenzialmente di destra, inoltre
fanno sempre parte di grandi gruppi di quartiere.
I
Poi troviamo gli ALBARINI*, sempre ben vestiti, per lo più con indumenti firmati. Inoltre,
una loro particolare caratteristica è quella di
portare il colletto della camicia o della maglietta alzato. Tendono a frequentare locali eleganti
e raffinati e hanno preferenze per la musica pop
e house.
Gli Albarini girano spesso in gruppo e ambiscono a posizioni sociali elevate, in quanto
appartengono a famiglie benestanti.
Gli ALTERNATIVI e i PUNK-A-BESTIA sono caratterizzati dal fatto che si vestono a strati, indossando insieme sia la gonna sia i pantaloni, e la maglia a maniche lunghe sotto la
canottiera. Acconciano i capelli coi rasta, che riflettono la filosofia di vita tipica di molti giamaicani. La loro musica preferita è lo ska e il
reggae, e i locali in cui è facile incontrarli sono
i pub oppure i centri sociali.
I Punk-a-bestia conducono una vita di strada e,
in certi casi, seguono gli ideali dei rastafariani
giamaicani; gli Alternativi invece portano sempre una sacca a tracolla, sono di sinistra moderata, provengono generalmente da famiglie
benestanti e cercano di comportarsi da ribelli.
*Il termine Albarini è in uso a Genova perché gli
appartenenti a questo gruppo abitano solitamente
nel quartiere di Albàro. Ma gruppi simili, con nomi
diversi, si trovano anche nelle altre città. A Roma,
per esempio, ci sono i “pariolini”, a Torino i “cabinotti”, a Milano i “sancarlini”.
> Albarino
< Costume >
22
Seguono i B-BOYS, vestiti con pantaloni larghi dal cavallo basso, maglie e felpe (con cappuccio) larghe; in testa portano o la bandana o
il basco. Le musiche da loro ascoltate sono il
rap, il funky e l’hip-hop.
Passano la maggior parte del tempo a ballare,
soprattutto breakdance; del rap, che amano
molto, non imitano peraltro solo la danza, ma
anche lo stile di vita e i comportamenti.
23
> Skater
Poi ci sono gli SKIN. I seguaci di questo stile
vestono in modo molto particolare e sono facilmente riconoscibili: portano pantaloni strettissimi con risvolto in fondo, gli anfibi e le bretelle. Hanno la testa rasata e le basette lunghe;
frequentano birrerie ed enoteche e ascoltano
musica oi!.
Ideologicamente gli Skin non sono facilmente
definibili, in quanto fanno parte di questo
gruppo persone con idee politiche anche molto differenti tra loro: dagli apolitici ai ragazzi di
estrema destra o di estrema sinistra.
Un altro modo di vestire è il PUNK. I Punk indossano il "chiodo" (una giacca di pelle nera
già in uso dalla fine degli anni ’70), pantaloni
stretti, anfibi slacciati e, come accessori, borchie
e catene. Sulla testa portano la cresta. Naturalmente la musica da loro ascoltata è il punk, e
frequentano molto i concerti.
Il movimento Punk è grandissimo e raccoglie
un grande numero di persone. Gli appartenenti a questo gruppo sono solitamente anarchici.
Passiamo poi agli SPORTIVI che si vestono
semplicemente per comodità, con tute, felpe,
scarpe da ginnastica. Tengono particolarmente all'aspetto fisico e passano molto tempo in
palestre e centri di fitness. Raggiungere una
perfetta forma fisica sembra essere, anche dal
punto di vista ideologico, il loro interesse
principale.
I ragazzi che definiamo FASHION sono quelli che vestono seguendo le tendenze del momento, sia nell'abbigliamento sia nei tagli di
capelli. Frequentano pub o discoteche, comunque sempre locali alla moda, e ascoltano soprattutto musica house. Ecco il loro credo: badare molto all'aspetto esteriore e cercare di essere sempre perfetti nel modo di vestire.
> Truzzo
24
< Costume >
25
Il METRO-SEXUAL è uno stile nuovo e molto particolare, diffuso soprattutto nelle discoteche. Per essere metro-sexual bisogna vestirsi
con giacche eleganti (ad esempio quelle del
frac), sotto le quali indossare magliette dai colori strani e appariscenti e jeans, anche larghi.
La musica prediletta è quella house.
Accomuniamo SKATERS e BIKERS perchè
hanno caratteristiche molto simili sia nel vestire sia nello stile di vita; si vestono con pantaloni larghi e maglie strette, che trovano in negozi di abbigliamento specializzati. Ascoltano
musica rap, emo-pop, rock e frequentano spesso feste di gruppo e raduni con gare, organizzando incontri con skate e bici.
Amano la vita all'aria aperta e, un po' come gli
Sportivi, sono cultori della propria forma fisica.
I CÀCCARI, o TAMARRI, vestono con canottiere, sopra le quali portano camicie attillate sbottonate in cima, pantaloni stretti in fondo, e al collo portano spesso catene d'oro con
grossi ciondoli. Frequentano gare e raduni automobilistici e ascoltano musica commerciale.
Questi sono in generale i principali stili di moda e di vita da noi identificati. Vorremmo sottolineare che, a parte i casi estremi, le differenze tra gli uni e gli altri non sono mai troppo marcate, giacché tra i vari gruppi e soprattutto tra i singoli possono esservi molti punti
di incontro, per posti frequentati e musica
ascoltata. Questa eterogeneità fa sì che i ragazzi possano scegliere lo stile che più si addice loro per riconoscersi in un gruppo. Si creano spesso anche gruppi variegati nel modo di
vestire e nel modo di pensare. Crediamo dunque che questa classificazione serva più che
altro a capire il mondo dei giovani e che cosa
interessi loro veramente.
Dedicato ai maniaci
dello shopping…
“I love shopping” di Sophie Kinsella
Rebecca Bloomwood ha 25 anni, è impiegata come
giornalista in un grande giornale di finanza londinese,
ma la sua vera passione non è il lavoro, bensì lo
shopping. E sì, Becky è una “shopaholic” (il titolo in
inglese suona proprio “Confessions of a shopaholic”),
non è assolutamente in grado, cioè, di fermarsi
davanti ad un capo di abbigliamento: vestiti, intimo,
scarpe, profumi, tappeti. Il classico tipo che esce per
comprare un quotidiano e rientra in casa con una
crema per le mani, un golfino bianco a saldo (quindi
un risparmio, non una spesa), capo assolutamente
indispensabile, e un tappeto per la stanza da letto.
Trascurando il piccolo particolare che il
conto in banca non è inesauribile, e perciò
va sempre più in rosso. Neanche i solleciti
della banca riescono a fermarla… I
maniaci delle spese inutili si ritroveranno
sorprendentemente nelle pagine di questo
libro, che è di gradevole lettura e non
presenta punti di noia.
I METALLARI si riconoscono anch’essi facilmente nel modo di vestire in quanto usano
maglie e felpe nere, pantaloni neri, catene e
borchie, inoltre portano i capelli lunghi; l’hard
rock metal è la musica che preferiscono e frequentano birrerie e concerti.
Infine i DARK, che nel modo di vestire sono
molto simili ai Metallari; si differenziano però da
questi ultimi in quanto hanno sempre il volto
molto bianco, quasi emaciato, sono truccati di
nero e ascoltano rock alternativo o progressivo.
Anche i Dark, come gli Skin, costituiscono un
movimento dalle idee politiche ambigue, del
quale fanno parte veri o presunti filo-satanisti.
> Metallaro
> foto: Albe Steiner
“Dave Matthews Band”
Storia e successi del gruppo
più osannato d’America
REDAZIONE
MUSICALE
< Musica >
28
29
Il rock targato
Matthews
Band”
di Davide Albano, 24 anni
Torino
“Busted Stuff” (2002)
V
ENDONO MILIONI DI DISCHI
OGNI ANNO, SOLD OUT A TUTTI
CONCERTI, OSANNATI DAI MEDIA
AMERICANI. CHI SONO? LA
DAVE MATTHEWS BAND! COME?
NON LI CONOSCETE? NESSUN
PROBLEMA...
Crash (1996)
Live at the Red Rocks 8.15.95
C
ome per la maggior parte delle informazioni che i media solitamente divulgano,
anche la musica passa attraverso un “filtro”. Questo setaccio virtuale è rappresentato
dalle maggiori radio private, dai network televisivi, dalla stampa cosiddetta ”specializzata”
che, solitamente, ingozzano i consumatori con
brodaglie di pop allungate con misture di rock
e rap che sono tali solo nel nome.
Fortunatamente Internet e affini permettono, ai
più volenterosi, di ricercare il prodotto particolare che, per motivi vari, viene tenuto nascosto alla maggioranza dei giovani e non, che mal sopportano le tendenze musicali degli ultimi tempi.
Com’è giusto che sia “non tutti i gusti sono alla
DISCOGRAFIA
ESSENZIALE
Under The Table And Dreaming (1994)
”Dave
Before These Crowded Street (1998)
menta”, ma come facciamo a sapere cosa ci può
piacere o meno se non abbiamo la possibilità di
scegliere o peggio, se questa c’è e la tengono
ben nascosta?
L’unica soluzione è rimboccarsi le maniche e cominciare a guardare più in là del nostro impianto hi-fi e del nostro tv-color al plasma che tanto
bella e tanto brava ci fanno apparire la pupattola di turno. E’ così facendo che ho scoperto alcuni artisti davvero “fichi”: ad esempio, la Dave
Matthews Band. Prendete un sudafricano che ha
girato mezzo mondo prima di trasferirsi a Charlottesville e che suona la chitarra acustica divinamente; mettetelo insieme ad un prodigio del
basso di nome Stefan Lessard, un sassofonista
coi “contro fiati” come Leroi Moore, un batterista
eccezionale (Carter Beauford) ed un violinista
con influenze country – rock (Body Tinsley). Questa è la Dave Matthews Band!
La voce di Dave è un misto tra Sting, Eddie Vedder e Chris Martin, ma riesce a splendere di luce
propria dando un vero e proprio marchio allo stile del gruppo.
I PRIMI LAVORI
La loro prima autoproduzione è “Remember Two
Things”, che riesce a vendere bene nonostante si
tratti di una pubblicazione indipendente. Presto
catturano l’attenzione delle Major e messa sotto
contratto dalla RCA, la Dave Matthews Band debutta ufficialmente con “Under The Table & Dreaming”, prodotto da Steve Lillywhite (U2, Talking
Heads, Rolling Stones) nell’autunno 1994. Nella
primavera del ’95 il singolo “What Would You
Say” schizza in vetta a tutte le classifiche: vendendo oltre un milione di copie porta il gruppo
sotto gli occhi di tutti. Un anno e mezzo dopo,
le copie vendute del loro album d’esordio toccano cifre mai immaginate all’inizio: più di 4 milioni nei soli States aggiudicandosi 4 dischi di platino. Nell’aprile 1996, la Dave Matthews Band
pubblica “Crash”, che entra in classifica al numero due e, quasi immediatamente, diventa di-
30
< Musica >
sco di platino dando vita alla hit radiofonica
“Crash Into Me”, nominata a ben due Grammy
Awards. Durante tutto il 1996, il gruppo si imbarca in un tour di supporto al nuovo disco, che
raggiunge così il doppio platino.
LA POLEMICA COI PIRATI
È proprio nel ’96, all’apice del successo, che inizia una famosa polemica fra Matthews e i pirati
musicali: il cantante attacca i venditori di bootleg, prendendo di mira soprattutto i piccoli negozi che vendono dischi semi-legali e performance live non autorizzate. Tutto ciò porta il
mercato della pirateria quasi al collasso! Per
contrastare questa situazione alquanto scomoda
nell’autunno 1997 Dave decide si pubblicare un
doppio live dal titolo “Live at Red Rock
8.16.95”, e pensate un po’… il disco ottiene un
successo inaspettato, senza il sostegno di alcuna attività di marketing, debuttando al numero
tre in classifica e vendendo
un milione di copie dopo
poche settimane.
Libri
Blackout
Il bufalo della notte
Nel 1998 esce il lavoro forse più pretenzioso del
gruppo: “Before These Crowded Streets”, che si
piazza direttamente in vetta alla Billboard Chart
americana. Segue ovviamente un tour completamente sold out. Nel 2001 la band entra in studio
a Los Angeles con il produttore Glen Ballard, che
per la prima volta mette in mano a Dave la chitarra elettrica. Nasce così “Everyday”, seguito nel
2002 da un album di incisioni dimenticate negli
anni passati. Questo lavoro, intitolato “Busted
Stuff”, segna un ritorno a sonorità più acustiche.
IL DISCO SOLISTA
Il 2003 è l’anno di “Some Devil”, il primo disco
solista di Dave Matthews, che segna una nuova direzione nel suono, anche grazie agli interventi di Tim Reynolds e Trey Anastasio.
L’ascolto può diventare ripetitivo, soprattutto verso la fine quando la “12” sembra molto simile alla “3”! Non appena però ci accorgiamo che il cd
contiene ALMENO 5 - 6 brani molto validi (fatto
raro con i “gruppetti” di oggi), il pensiero per i 21
euro spesi diventa meno pesante. Da scoprire!
D.A.
GIOVANI
CRITICI
DVD
I live della band sono qualcosa di incredibile
grazie alla grande energia dei componenti e al
fatto che, tecnicamente parlando, sono musicisti
straordinari. Per questo vi consigliamo anche
alcuni live da vedere:
> “The Central Park Concert”
Settembre ’03
> “The Gorge”
Luglio ‘04
Film
L’amore ritrovato
Spider-Man 2
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< Giovani critici > libri
NOVITA
LIBRI & CINEMA
)
Blackout
EDITORE:
di Gianluca Morozzi
Guanda / DATI: pagg. 202, 13,50 euro
Bologna, ferragosto, strade vuote e
caldo insopportabile. In un palazzo di
periferia, tre personaggi, Claudia, Ferro e Thomas, entrano insieme nell’ascensore.
Claudia è una studentessa omosessuale che
per pagarsi gli studi lavora come cameriera
nel bar del “Porco”. Ha fretta di togliersi la divisa succinta che è obbligata a portare e il suo
unico desiderio è rinfrescarsi la gola. Ferro è
un quarantenne sposato, con un figlio ed è fan di Elvis Presley.
È proprietario di tre locali e conduce una vita normale solo all’apparenza. Infine c’è Thomas, sedicenne che sta per scappare
di casa. L’ascensore però si blocca...
UN MOTIVO PER LEGGERLO: Un romanzo al limite del surreale, con contorni horror e con una scrittura che riesce a far
emergere l’evolversi dei pensieri dei tre protagonisti.
UN MOTIVO PER NON LEGGERLO: Più la storia procede più il
lettore avverte un senso di claustrofobia…
Il bufalo della notte
EDITORE:
di Guillermo Arriaga
Fazi Editore / DATI: pagg. 245, 16 euro
Sullo sfondo di una Città del Messico
oscura e claustrofobica, che potrebbe
essere qualsiasi altro posto grigio e piovoso,
si incrociano le vite (e la morte) di tre ragazzi: Gregorio, ventiduenne malato di schizofrenia che si suicida, e coloro che gli sopravvivono, Manuel e Tania.
Gregorio compare solo nel ricordo, rievocato di
Manuel, il suo amico e compagno del cuore, ma
anche suo rivale in amore. Entrambi sono protagonisti di una tormentata relazione amorosa con l’inquieta e sfuggente Tania…
Dal momento del suicidio, Gregorio inizia un intricato e perverso gioco per tormentare chi è rimasto con una ragnatela ben architettata di provocazioni, prima di andarsene per sempre.
UN MOTIVO PER LEGGERLO: Una volta cominciato non riesci
più a staccarti fino al finale, lasciato un po’ in sospeso.
UN MOTIVO PER NON LEGGERLO: L'inquietudine circonda il
lettore nel corso di tutto il romanzo.
Martina COMOLLO, 19 anni
film < Giovani critici >
LE NUOVE PICCOLE DONNE
E’ dedicato a tutte le
nostalgiche di casa March il
nuovo libro di Marcela
Cinema
UNA DREW… IMPEGNATA
Da E.T. la piccola Barrymore
ne ha fatta di strada, ed ora è
scattata l’ora del debutto alla
regia. L’attrice ha prodotto un
documentario politico dal
titolo “The Best Place to
Start”, costruito intorno alle
relazioni tra i giovani e la
politica nell'anno delle
elezioni presidenziali
americane. La pellicola,
scritta e non solo diretta dalla
Barrymore, ha messo al
centro i giovani, che vivono
lontani dalla politica e perciò
tendono a disertare le urne.
CAST:
Serrano dal titolo “Arrivederci
piccole donne” (248 pagg.,
euro 15,00, Feltrinelli, uscita
Ottobre 2004). Racconta la
storia di tre cugine, clonate
dalle eroine di "Piccole donne",
Nieves, Ada, Luz e Lolla, che
vivono i momenti più cruciali
della storia del Cile, dagli
anni Settanta ad oggi.
GIALLO A NEW YORK
Ormai Giorgio Faletti ci sa
fare e non delude le
aspettative del pubblico:
“Niente di vero, tranne gli
occhi”, il nuovo libro (512
pagg., euro 18,40, Baldini
Castaldi Dalai, uscita
l ibri
I RACCONTI DI
MAUPASSANT
Sta per uscire una nuova
selezione di venti racconti di
Guy De Maupassant dal titolo
“Racconti bianchi, racconti
neri, racconti della pazzia”, a
cura di Alberto Savinio (400
pagg., euro 12, Adelphi,
uscita Ottobre 2004). Lo
scrittore italiano, che traduce
Maupassant dal 1944, è
garanzia di un testo fitto di
rimandi ironici con le note,
che mette acutamente in luce
la personalità dello scrittore
francese.
Zai.net è per il diritto di critica… vota, consiglia, stronca
L'amore ritrovato
Novembre 2004), si
preannuncia pieno di colpi di
scena, sullo sfondo della
Grande Mela. Che cosa
unisce Jordan Marsalis,
fratello del sindaco di New
York ed ex tenente di polizia,
e Maureen Martini,
commmissario di polizia a
Roma? Per scoprirlo non vi
resta che… leggere!
di Carlo Mazzacurati
Stefano Accorsi, Maya Sansa /
ITALIA
2004
Provincia toscana, anni ’30: è qui che si
dipana la storia d'amore clandestina tra
Giovanni (Stefano Accorsi) e Maria (Maya Sansa). I due, che già in passato hanno avuto una
relazione, si ritrovano per caso e si lasciano travolgere da un amore tormentato e passionale.
Dediti solo al presente, vivono momenti di intensa felicità, almeno fino a quando non irrompono sulla scena il senso del dovere e della responsabilità.
Anche il vasto pubblico rimane deluso dal non procedere della
trama, dalla modestia dei dialoghi e dalla pessima recitazione
degli attori: l'ultimo film di Mazzacurati è semplicemente la declinazione della passione amorosa nelle sue manifestazioni più
eclatanti. Che fine ha fatto la lezione di Truffaut?
UN MOTIVO PER VEDERLO: Per scoprire che chiunque potrebbe fare un film migliore.
UN MOTIVO PER NON VEDERLO: I sorrisi inebetiti dei due protagonisti.
Spider-Man 2
di Sam Raimi
Rosemary Harris, Bruce Campbell, Tobey
Maguire, Kirsten Dunst, James Franco / USA 2004
CAST:
La vita da super eroe è molto faticosa e non è
semplice conciliarla con il resto. Per salvare l’umanità Peter Parker è costretto a trascurare il lavoro, l’università ma soprattutto l’amore per
Mary Jane. In Spiderman 2, il goffo studente viene colto da una crisi di coscienza che lo porta
a gettare tra i rifiuti il costume da Uomo Ragno.
Ma la vita “normale”, sicuramente tranquilla, gli sta più stretta del
travestimento, soprattutto se in gioco c’è una nuova minaccia su
New York ad opera del pericolosissimo scienziato Doctor Octopus. A
trionfare, però, sarà il motto di sempre: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità!". Gli effetti speciali sono mozzafiato e
l’uso della Spidey-cam, una telecamera che viene lanciata giù dai
grattacieli, trasmette un senso di vertigine.
UN MOTIVO PER VEDERLO: L'ebbrezza di volare aggrappati
alle ragnatele è impagabile, ma anche i grandi occhi azzurri di
Tobey Maguire bucano lo schermo.
UN MOTIVO PER NON VEDERLO: Se soffrite di vertigini.
Simmy, 19 anni - Torino
film, libri, musica e altro sul sito www.zai.net
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< Giovani critici > internet
L’invasione dei kanny
Siamo sicuri che l’unica
controindicazione nell’uso dei
cellulari sia la dipendenza?
Wikipedia:
l'enciclopedia alternativa
Ritorna l'autunno, e ritornano sui banchi di scuola gli
studenti. A vantaggio di questi ultimi, Internet, strumento sempre più potente per documentarsi. Certo, per svolgere ricerche è necessario spirito critico e capacità di selezione
delle fonti: saper distinguere un sito di informazione da un blog,
tanto per dirne una, è divenuto fondamentale, visto che i risultati forniti dai motori di ricerca sono spesso ambigui. Provate a
cercare “Proserpina” su Google, per esempio. Detto ciò, esiste
un'enciclopedia un po' particolare, in rete, per ricerche di ogni
genere. E' senza autore, o meglio, un'enciclopedia di cui tutti
gli utenti possono essere autori. Il meccanismo si chiama
wiki e fa parte della filosofia open source. Sulla wikipedia
si trovano informazioni di ogni genere, e quando la voce
che ci interessa non è completa, possiamo compilarla noi.
Il meccanismo è a prova di troll: inutile rovinare il lavoro altrui, ci sarà sempre qualcuno che rimetterà le cose a posto.
Gigantesca la versione anglofona http://www.wikipedia.org,
un po’ meno, ma in via di sviluppo, quella italiana
http://it.wikipedia.org
Non siti. Blog
Portati all'attenzione del grande pubblico grazie al fiorire di raccolte di racconti o di tragici eventi di cronaca, i blog restano un'isola mai totalmente esplorata nel
marasma della rete. Cos'è un blog? Generalizziamo: è un sito
personale, aggiornato periodicamente da contenuti testuali (si
chiamano post, siano essi articoli, sfoghi, battute, racconti), in
cui i lettori possono commentare quanto viene scritto dall'autore; è un interessante mezzo di comunicazione, che all'estero
spopola da parecchi anni. L'autunno 2004 sarà l'epoca del vero boom e della definitiva consacrazione? Impossibile segnalarli tutti. C'è http://www.macchianera.net, un vero e proprio
blog-colosso: ci sono personaggi del mondo dello spettacolo, come Platinette (http://platinette.splinder.com) e
Selvaggia Lucarelli (http://www.selvaggialucarelli.it/diario/),
c'è gente comune seguita attentamente dal pubblico di
internet (http://www.daveblog.net e http://www.eriadan.it),
non ne sono immuni nemmeno i giornalisti: Pino Scaccia
(http://www.pinoscaccia.rai.it/), Giuseppe Granieri
(http://www.bookcafe.net/blog/) e Massimo Mantellini
(http://www.mantellini.it/). E c'è anche il blog che imbratta
periodicamente il sottoscritto: http://www.indignato.it
Alberto PULIAFITO, 26 anni
Roma
LeSole
24Ore
La redazione de LeSole24Ore
è sostenuta dall’Assessorato
al Commercio della
Progetto cofinanziato dal
Ministero delle attività produttive
< LeSole24Ore > Regione Piemonte
36
37
L’invasione
dei
IN FINLANDIA LO CHIAMANO
KANNY, NEOLOGISMO PER
INDICARE UN PROLUNGAMENTO
DELLA MANO. MA ANCHE DELLA
PERSONALITÀ. IL CELLULARE NON È
PIÙ UN SEMPLICE TELEFONO, MA
UN’ESPRESSIONE DELLA PROPRIA
IDENTITÀ. E NOI SIAMO SICURI CHE
L’UNICA CONTROINDICAZIONE SIA
LA DIPENDENZA?
KANNY
di Alice Avallone, 20 anni
Genova
I
l cellulare è l’apparecchio attraverso cui i
giovani definiscono il proprio stile, cercando
quasi una conferma della propria unicità: la
ricerca spasmodica della suoneria più nuova,
della cover più colorata o dei pupazzetti, campanellini ed adesivi introvabili da applicare all'apparecchio, eccone la prova.
I protagonisti di questa rivoluzione della comunicazione sono soprattutto i ragazzi, che ritrovano così anche il gusto di scrivere. Lo spazio è poco, il linguaggio è ermetico, le frasi
asciutte. Ma i dati riguardanti gli sms [short
message service] sono impressionanti.
Tariffe telefoniche
sempre piu) costose
Inviare un sms costa il 50%
in piu’. Il costo di invio,
infatti, e’ passato dalle 200 lire
del 2001 agli attuali 15 centesimi.
Le associazioni dei consumatori
avanzano il sospetto che sia in
atto un accordo di cartello e
Altroconsumo consiglia di tenersi
strette le vecchie tariffe perche’
quelle nuove sono quasi sempre
meno economiche. Gli aumenti
introdotti nel 2004 andrebbero dal
15 al 24 per cento rispetto ai
prezzi praticati in precedenza.
http://www.informaconsumatori.it
DALLE EMOZIONI... AGLI EMOTION
Una parentesi, due punti ed un trattino composti assieme diventano uno smile, una faccia
che sorride solo se si ruota lo schermo di 90
gradi. Gli emotion sono la prova che l'in-
novazione tecnologica non è fredda ed
asettica. Tra centinaia di bit messi in fila, bastano tre piccoli segni per giocare, per arrabbiarsi, per rappresentare la tristezza, una strizzata di occhi, l'allegria o la paura.
Anche alcune aziende lungimiranti hanno capito l’importanza di adattarsi a questo nuovo linguaggio e stanno agendo di conseguenza. Il portale sulla telefonia mobile della spagnola Telefonica, per esempio, è interamente dedicato ai ragazzi e scritto con il
loro linguaggio. Il portale si chiama “n-terate” (aggiornati/informati). Il portale Irlanda
on line invece propone un gioco per trovare
la propria anima gemella. Il gioco è stato denominato "luv m8", che vuol dire Compagni
in Amore, e che si basa proprio sull'invio di
messaggini con la propria descrizione per
trovare l'anima gemella. Ed ancora, un'importante banca irlandese ha promosso un
servizio destinato ai teenagers mediante una
campagna marketing che aveva come payoff
il messaggio: "dnt tlk just txt us" ovvero:
non chiamarci, inviaci un sms.
Il fenomeno è in tale espansione che anche i
Lo spot di Wind
per l)offerta ((Noi 2))
e) ingannevole
Ancora battaglia nel mercato
della telefonia cellulare.
L'Antitrust ha ritenuto
ingannevole la pubblicita’ di Wind
per promuovere l'offerta "Noi 2"
che recitava "Parli sempre gratis
per un mese con un numero Wind.
Fino a 500 minuti gratis ogni
mese". Lo spot, pero’, ometteva il
prezzo di attivazione del servizio,
non chiariva che il costo mensile
era nullo solo per il primo anno
e che la promozione riguardava
soltanto le chiamate verso un
unico numero mobile Wind
prescelto dall'utente.
http://www.agcm.it/index.htm
Nel gennaio del ’98, in Italia gli sms inviati quotidianamente erano 500 mila.
Un anno più tardi, 2 milioni. Oggi sono
oltre 10 milioni.
La rubrica “LeSole24Ore” è realizzata
con il contributo della Regione Piemonte
38
< LeSole24Ore > Regione Piemonte
39
Emoticon
settori limitrofi lo osservano con attenzione. Il
mondo dell'editoria, per esempio. Comix ha
pubblicato "Ho scritto t'amo sul telefonino" di
Franco Barbolini, e Mondadori ha risposto con due
volumetti intitolati "Ti amo
(t.v.t.b.)" e "Ti lascio (sii felice)". Messaggi preconfezionati per iniziare un corteggiamento, per sciogliere
una tensione, per chiudere
una relazione.
RADIAZIONI:
PERICOLO REALE O LEGGENDA
METROPOLITANA?
Il telefonino ridisegna quindi i rapporti sociali
ed aggrega piccole comunità in modo insolito.
Ed i genitori sono certamente più tranquilli di una volta, sapendo di poter
sentire i propri figli in qualsiasi momento ed ovunque. Con le nuove tecnologie è possibile mandare foto,
suoni ed immagini, e videotelefo-
nare. E giocare, fotografare, registrare, ascoltare la radio, calcolare le calorie, prendere appuntamenti, chattare, inviare mail e
navigare su internet.
Attualmente le ricerche scientifiche non hanno ancora dimostrato che le radiazioni emesse dai telefonini possano danneggiare la nostra salute, tuttavia i sospetti che possano provocare malattie anche gravi,
quali alcune leucemie, non sono
del tutto infondati. L’unico effetto nocivo dimostrato per ora è
senza dubbio la dipendenza.
Molti ragazzi non possono più
farne a meno, ed addirittura, come dimostra una statistica condotta da Demos, lo tengono acceso sotto il cuscino di notte.
La rubrica “LeSole24Ore” è realizzata
Il problema delle malattie è molto sentito. La
casa produttrice di jeans americana Levi
Strauss & Co., per esempio, ha annunciato il
lancio di una linea di pantaloni con apposite
tasche per telefoni cellulari, che dovrebbero
servire a proteggere dalle radiazioni. I pantaloni, dotati di una fodera speciale che secondo
i produttori farebbe da schermo per le radiazioni, sono stati disegnati da Dockers, una
marca di Levi Strauss famosa per avere realizzato i jeans "501". Intanto in Norvegia spunta
un berretto anti-onde elettromagnetiche. Questo "Mobile Cap" contiene un tessuto di metallo leggero che allontana quasi il 100% delle
onde radio dalla testa mentre consente al suono di passare.
:-|
:-s
:*
>:->
]:->
:-@
:[
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:-/
(-:
:-[
:-)-:-<
:-o
:*)
:-(
%')
8-|
:->
:-P
:'-)
;-(
:-D
;-)
:O
principali
> ...una giornata come le altre
> ...dopo un commento bizzarro
> baci
> diabolico
> il diavolo
> sono arrabbiato
> sono depresso
> sono felice
> sono indeciso
> sono mancino
> sono molto arrabbiato
> sono molto magro
> sono molto triste
> sono sorpreso
> sono ubriaco
> sono triste
> sono ubriaco fradicio
> sono sorpreso
> sono sarcastico
> ti faccio la linguaccia
> piango di gioia
> piango
> rido di te!
> ammicco
> sto urlando
Abbreviazioni
ITALIA
Sdrammatizzando, il pericolo di gravi malattie
è anche limitato dagli elevati costi delle compagnie telefoniche, che scoraggiano i ragazzi a
fare telefonate lunghe, ed incentivano gli
“squilli”, un semplice bip sul cellulare dell’altro. Per salutare, per dire “non voglio spendere per dirtelo, ma in questo momento ti sto
pensando”.
A.A.
>
>
>
>
>
>
>
cmq: comunque
sn: sono
xke: perché
tt: tutto
sqll: squillo
qnd: quando
snt: sentire
con il contributo della Regione Piemonte
ZAI.NET e UNESCO
Intorno al progetto “Donne e
fisica: il mestiere possibile” nasce
a Torino una nuova redazione
di giovani reporter
REDAZIONE
SOCIALE
La mia Russia
Studiare un anno all’estero?
Un’esperienza che cambia la vita
< Redazione sociale >
42
43
Che cos’e’ il Centro UNESCO
di Torino?
ZAI.NET e
UNESCO
insieme per
la cultura
PER LA PRIMA VOLTA IL CENTRO UNESCO DI TORINO SI CONVENZIONA
CON UNA TESTATA GIORNALISTICA E ATTIVA UNA REDAZIONE
SPECIALIZZATA DI GIOVANI STUDENTI. PER CONOSCERE MEGLIO IL NOSTRO
PARTNER, UNA GIOVANE REPORTER DI ZAI.NET HA VISITATO LA SEDE DEL
CENTRO UNESCO DI TORINO E HA INTERVISTATO MARIA PAOLA CHIESA,
PRESIDENTE E FONDATRICE DEL CENTRO.
di Simonetta
i aggiro per i vialetti. La struttura ricorda un campus universitario americano,
ma siamo a Torino, non lontano dal centro. Sono in cerca del padiglione “i”, ma non è
difficile perdersi tra gli uffici. Per l’intervista mi
sono documentata. Ho sempre sentito parlare
dell’UNESCO, ma in realtà non sapevo bene
che cosa fosse.
re pubblicazioni scientifiche. Ma non solo. Il
suo obiettivo principale è diffondere il concetto di pace tra tutti i popoli del mondo, perseguito attraverso azioni messe in atto nei vari
campi dell’educazione, delle scienze naturali e
sociali, ma anche della cultura e della comunicazione. Da sempre l’UNESCO si impegna nella
lotta per una informazione libera e ben indirizzata, rivolta ai giovani e fatta da loro. Ecco perché è stata avviata una collaborazione con
Zai.net.
PILLOLE DI SAPERE
COMINCIA L’INTERVISTA
Vi svelo qualche notizia interessante. E’ un’agenzia specializzata dell’ONU, fondata il 16 novembre del 1945, che si occupa di costruire
scuole nei paesi del Terzo Mondo e di produr-
Raggiungo la costruzione bassa immersa nel
verde. Mi riceve Maria Paola Chiesa, un’elegante signora che mi concede un po’ del suo tempo prezioso per parlare delle future collabora-
Torino
M
E’ un Istituto culturale senza
fini di lucro, membro della
Federazione Italiana e della
Federazione Mondiale dei Centri
e Club UNESCO
Da quando opera?
Dal 1983 ideando e realizzando
progetti per giovani, cittadini
italiani, cittadini di altri
Paesi, scuole di ogni ordine e
grado
Quale scopo persegue?
Favorire il dialogo tra le
culture ed un comune
arricchimento nell'ambito degli
ideali UNESCO per favorire la
pace
Dove si trova la sede
operativa?
In viale Maestri del Lavoro 10,
padiglione “i”
> Maria Paola Chiesa, presidente
zioni. L’ambiente è molto gradevole e i suoi
collaboratori sono giovani e sorridenti. Il clima
è allegro perché si preparano a festeggiare Elisa Franzò, la Responsabile dei Progetti Internazionali, appena nominata assessore della
giunta comunale di Alpignano.
Perché avete firmato un Protocollo d’Intesa con
Zai.net?
“E’ la prima volta che stringiamo un accordo
con una testata giornalistica. Solitamente invitiamo gli organi di stampa in occasione di
eventi particolari, ma ci è piaciuta l’idea di studiare insieme forme di collaborazione per diffondere la cultura e la comunicazione tra i ragazzi. L’UNESCO da sempre si preoccupa di colmare il divario tra i Paesi ricchi e quelli poveri
44
< Redazione sociale >
SERVIZIO AL PUBBLICO E ORARI
Biblioteca: aperta al pubblico
il martedi’ e il giovedi’ dalle 15
alle 18
Videoteca: oltre 200 titoli
Emeroteca: raccolta completa de
"Il Corriere dell'UNESCO" dal 1979;
piu’ di 60 riviste specializzate
Archivio tesi di laurea: oltre
7000 titoli, dal 1950 ad oggi, di
tesi su Torino e il Piemonte
e, parallelamente ai programmi di alfabetizzazione, ha inaugurato alcune scuole di giornalismo in Africa, Asia e America Latina”.
Come prenderà avvio la collaborazione?
“Il primo progetto che stiamo avviando insieme si chiama “Donne e fisica: il mestiere possibile” ed è volto a rilanciare l’immagine della
fisica nella società in generale e presso gli studenti in particolare, mostrando il ruolo che la
fisica ha svolto e svolge tuttora non solo per le
sue applicazioni ma anche come patrimonio
culturale”.
Un tema importante soprattutto in un periodo
in cui sempre meno ragazzi si iscrivono alle facoltà scientifiche.
“Il calo delle vocazioni scientifiche coinvolge
soprattutto le ragazze che scelgono prevalentemente le carriere letterarie, come è emerso
da un’indagine condotta dal nostro Centro tra
728 ragazzi delle scuole medie e superiori di 8
istituti del Torinese. Le ragazze che si orienta-
45
no verso le facoltà scientifiche, scelgono medicina e biologia con l’aspirazione di mettersi al
servizio dell’umanità e non per ragioni economiche, come i loro compagni maschi”.
Ci parla del concorso a premi previsto dal progetto?
“In veste di giovani intervistatrici, le studentesse delle scuole superiori piemontesi dovranno realizzare un’intervista da sottoporre
on-line ad una scienziata che abbia scelto la fisica come campo specifico per la propria professione”.
Perché le interviste saranno effettuate per via
telematica?
“Molte scuole ormai dispongono del collegamento ad internet che potrà facilitare il lavoro
dei gruppi di ragazze e non costituire, per le intervistate, un’eccessiva perdita di tempo”.
Come si può partecipare al progetto?
“Le scuole interessate a partecipare devono:
indicare il gruppo di studentesse interessate (minimo tre) e gli insegnanti di riferimento;
verificare che il progetto rientri nel Piano
dell’Offerta Formativa di Istituto;
compilare il modulo associato al bando.
Il comitato organizzatore metterà a disposizione un elenco di donne attive nel campo della
fisica o delle scienze che hanno dato la loro
disponibilità ad essere intervistate per via telematica”.
Qual è il premio in palio?
“I 5 lavori migliori verranno premiati con un
viaggio premio, nell’autunno 2005, per intervistatrici e insegnanti referenti, all’Istituto Internazionale di Fisica Teorica di Trieste, sovvenzionato dall’UNESCO”.
>
Dopo aver ringraziato la Presidente del Centro
per la disponibilità, mi soffermo ad intervistare
anche Elisa Franzò, la giovane Responsabile
dei Progetti Internazionali del Centro UNESCO
di Torino e Assessore alla Cultura e alla Pace
nel comune di Alpignano (TO).
A soli 27 anni è stata nominata assessore, qual
è stato il suo percorso?
Proprio durante le scuole superiori, il mio istituto, il Blaise Pascal di Giaveno (To), aveva
aderito ad un progetto UNESCO sull’immigrazione e l’intercultura. Quell’esperienza mi aveva fatto capire l’importanza dell’impegno civile
e mi ha indirizzato verso la laurea in Scienze
Politiche e la specializzazione in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Poi ho ricontattato la
dott.ssa Chiesa e ho cominciato a lavorare come stagista presso il Centro UNESCO di Torino.
Quasi obbligato, quindi, l’approdo all’amministrazione del suo comune?
La mia attività all’UNESCO, durata per tre anni, mi
ha insegnato l’importanza delle donne impegnate
nel sociale e nelle problematiche internazionali. In
qualità di assessore alla cultura e alla pace, con
delega alle Politiche Giovanili e alle Minoranze,
spero di proseguire nella medesima direzione e di
mettere a frutto tutte le conoscenze acquisite.
> Elisa Franzò, Responsabile
Progetti Internazionali
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Radio Zai
S.M.
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>
CONCORSO ((IL MESTIERE POSSIBILE))
Promotori del concorso: Dipartimento di Fisica dell’Universita’ di
Torino, Centro UNESCO di Torino, INFN, Centro Studi e Documentazione
Pensiero Femminile, CIRSDE, Zai.net
Destinatari: gruppi di minimo 3 studentesse delle scuole superiori piemontesi
Obiettivo: realizzare un’intervista ad una scienziata internazionale
Modalita’: compilare il modulo di iscrizione al progetto scaricabile
all’indirizzo www.unesco.to.it
Premio: viaggio al Centro Internazionale di Fisica Teorica dell’UNESCO
di Trieste, che avverra’ nell’autunno 2005
< Forum >
46
47
Vivo in PERIFER IA grazie al rap
di Lisa Lardon, 16 anni
non ha visto mai un pieno né dell'uno né dell'altro.
Arrivata, devo starmene tre quarti d'ora fuori al
freddo aspettando che la mia scuola apra. Per
aro Renniw,
tornare a casa devo aspettare un’altra mezz’osono Sisley una ragazza di 16 anni. Mi piara perché il tipo delle medie deve uscire. Dove
ce quello che scrivi e ti dò ragione su tutabito io non c'è nulla a parte due ristoranti cato. Aggiungo che vivere in periferia è una sirissimi. Il paese più vicino è abituazione esistenziale, non solo
tato da ladri e possibili mafiosi
ORNANO LE
"geografica". Non sei di perifeche incendiano bar. E' difficile
ria solo perché abiti ai confini di
TESTIMONIANZE SU
fare amicizia, dato che sono tutuna grande città.
COME SI VIVE AI
ti figli di papà griffati fino alle
Io in genere quando frequento la
MARGINI DELLE CITTÀ. mutande che non hanno idee
scuola (uno stabile prefabbricato
TRA LE TANTE VOCI
proprie. Io ascolto il rap perché
che in inverno chiude per mancanza d'acqua nei bagni o per- ARRIVATE SUL FORUM mi scarica e mi libera; mi ha soché il riscaldamento non funzioDEL SITO ZAI.NET “10 stenuto e reso più forte nel periodo in cui i miei volevano sena), mi sveglio alle 7.00 per esRIGHE PER... LA
pararsi. Ciò che mi dà davvero i
sere fuori casa alle 7.15. Mi acPERIFERIA” CI HA
nervi sono quelli a cui piace la
compagna una mia vicina di casa che porta suo figlio alle me- COLPITO LA RISPOSTA cultura rap solo per moda e non
die (dato che dove abito io non DI SISLEY A RENNIW. perché ci credono davvero.
A me piace stare con gente che
ci sono pullman), a bordo di una
parla di cose serie e non solo del "grande framacchina di cui ignoro il modello, con vetro
tello", spero con tutto il cuore di potermene
crepato e perennemente sporco, le portiere che
andare via di qua il più presto possibile!
non si chiudono, il riscaldamento che non esiCon questo articolo mi associo a Renniw, Kaeste, le cinture di sicurezza rotte. E’ una macsar e Puccy e rispondo a Mike.
china che va sia a gas che a benzina, ma che
Rivoli (To)
C
T
> foto: Angelo Franceschi
DALLA REALTA’ ALLA
DOCU-FICTION...
E a raccontare la vita dei giovani in un quartiere border-line di Milano ci
hanno pensato Paolo Vari e Antonio Boccola nel film “Fame chimica”,
uscito nelle sale la primavera scorsa.
La prima scena è quella di un’esplosione, la stessa che chiuderà il film,
le cui sequenze si incastrano in questa ring composition – rubiamo un
termine alla critica letteraria – come in un vero e proprio flash back. A
ricordare e a raccontare, tuttavia, non è un personaggio: ora è la piazza,
ora è la voce fuori campo di uno dei protagonisti, ora l’intermezzo
disincantato, lirico e tragico di Zulù dei “99 Posse”. Sullo sfondo una
banda di “plazari” sfaccendati e rassegnati. E Manuel e Claudio sono
due di loro, “plazari” un po’ per scelta un po’ per costrizione. Ma a
Claudio (Marco Foschi), che è anche la voce fuori campo del film, la vita
sulle panchine a fumare spinelli inizia a stare stretta. Perciò si è trovato
un lavoro in una cooperativa di ortofrutta, presso lo zio. Dieci ore al
giorno di lavoro in magazzino, tuttavia, sono tante, troppe, e non tarda
a venire una riflessione sul significato del lavoro e sulle ingiustizie che
alimentano l’eterna tensione tra padroni e operai. Pur sullo sfondo di
questa presa di coscienza, Claudio non diventa un Metello dei nostri giorni, non dismette i panni
di chi la periferia la ama e la vive: lo testimoniano le scene in cui si ritrova rannicchiato sulla
panchina a dormire, mentre a cullarlo è la piazza intera incorniciata dai casermoni di cemento.
Per l’altro amico, Manuel (Matteo Gianoli), l’età adulta si identifica, invece, con l’infausto mestiere
dello spacciatore. Fumo per lo più, ma ogni tanto qualcosa di grosso si può accettare. Soprattutto
se a chiederlo è la bella Valeria Solarino, nei panni della spensierata Maya che, in fuga da
Milano e di nuovo diretta a Londra, metterà in crisi l’amicizia tra i due.
< Scuola >
48
Studenti
a consulto
A SCUOLA GLI STUDENTI
POSSONO ESSERE PROTAGONISTI
MOLTO ATTIVI. QUESTO MESE
PARLIAMO DI CONSULTE
PROVINCIALI DEGLI STUDENTI. MA
COSA SONO? QUANDO SONO
NATE? RISPONDE MASSIMILIANO
COCCIA, PRESIDENTE DELLA
CONSULTA DI ROMA.
di Eleonora
Roma
M
49
Che cos’e’ la Consulta
Provinciale degli studenti...
assimiliano, tu hai 18 anni e frequenti
l’ultimo anno del Liceo Classico Statale
“Russell” di Roma. Ci vuoi spiegare come funziona la Consulta di Roma, quante scuole rappresenta, quali sono state le attività che
avete svolto durante l’anno, quali le difficoltà,
o le tensioni?
Nella Consulta della Provincia che rappresento
ci sono circa 300 scuole medie superiori, per
un totale di 166.000 studenti. Non è compito
facile gestire una moltitudine di persone così
diversa e varia.
La grande avventura è iniziata il 24 novembre 2003
con le elezioni che hanno visto protagonista oltre a
me tutta la maggioranza che mi ha sostenuto. Infatti oltre al mio personale risultato, (ho ottenuto il
75% dei consensi) quasi tutto il gruppo di candidati al consiglio che mi sosteneva è stato eletto.
Quindi si è partiti con una maggioranza compatta che, prima di essere un gruppo unito dalla politica, è un gruppo vero per umanità e per
condivisione morale.
Parlaci un po’ delle iniziative intraprese…
Per citarne una, il 28 marzo 2004 al PalaCesaroni di Genzano (RM) si è tenuta la “Giornata
dell'arte e della creatività studentesca” per gli
studenti della Provincia. Si sono esibiti circa 60
gruppi giovanili emergenti e 3 compagnie teatrali. Nella sede del Comune si è, poi, tenuto
un dibattito sul conflitto in Iraq che ha visto la
partecipazione di 300 studenti.
A conferma della vostra militanza sui temi dell’attualità…
Proprio a proposito di questo, vorrei ricordare che
la nostra Consulta ha approvato mozioni contro il
genocidio ceceno, per la pace in Iraq, contro le discriminazioni sessuali e per la laicità della scuola.
Il 20 Aprile, presso il Teatro Brancaccio, si è svolto l'incontro dal titolo: "Le loro idee il nostro
presente, i loro sogni il nostro futuro", sulle fi-
Le Consulte degli studenti nascono
nel 1997 con la riforma Berlinguer
(decreto 567).
Lo scopo di questa istituzione e’
promuovere la creativita’ studentesca
e restituire protagonismo studentesco
alla scuola italiana. Le Consulte
furono istituite su base provinciale e
sono composte da due rappresentanti
per ogni istituto superiore. I
rappresentanti eletti formano
l’assemblea plenaria che elegge il
presidente e il consiglio di
presidenza, l’organo esecutivo della
Consulta.
Quali sono i compiti della
Consulta e come si finanzia…
Le commissioni di lavoro promuovono
iniziative che vanno dalla cultura,
allo sport, alla legalita’, agli affari
sociali, all’informazione. Per
finanziare le proprie attivita’ le
Consulte hanno a disposizione il 7%
dei fondi provinciali del MIUR; ogni
Consulta ha una docente referente del
CSA (i vecchi Provveditorati) che
segue e aiuta a gestire le attivita’.
gure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Questo evento è nato in collaborazione con l'Assessorato alla Sicurezza del Comune di Roma e la
Fondazione Giovanni e Francesca Falcone.
Beh, forse ora è giunto il momento di anticiparci qualcosa sulle attività prossime…
Quest’anno scolastico la Consulta porterà
avanti il Progetto Educafuturo (in collaborazione con l'Enea) che prevede ore di educazione
ambientale sul risparmio delle risorse energetiche e sulle energie alternative.
A livello nazionale, quali sono le consulte più attive?
A livello nazionale le Consulte più attive sono
quelle di Napoli, Reggio Emilia, Firenze, Campobasso e, naturalmente, Roma.
Una domanda un po’ più personale: quanto
c’entra la passione politica in tutto questo...
In tutta la mia attività la passione entra tantissimo,
quella politica nel senso più alto è pregnante in
tutte le mie cose. Sono una persona a cui piace il
dialogo e il confronto. Una persona che ha le sue
idee politiche ben definite ma che rispetta tutti.
< iIntercultura >
50
51
La mia
RUSSIA
Y
LENIA HA 18 ANNI, VIVE A
COMO E L’ANNO SCORSO HA
TRASCORSO UN ANNO DI STUDIO A
MOSCA, OSPITE PRESSO UNA
FAMIGLIA RUSSA… COSA LE È
RIMASTO DI QUEST’ESPERIENZA?
SCOPRIAMOLO ATTRAVERSO IL SUO
RACCONTO.
di Ylenia De Paoli, 18 anni
Como
S
o che molto probabilmente vi starete
chiedendo per quale assurdo motivo abbia deciso di abbandonare amici ed affetti per andare completamente sola in un
Paese povero di cui non conoscevo la lingua…
Semplicemente volevo vivere in una realtà diversa, conoscere una cultura molto differente
dalla nostra, incontrare tanta gente con cui
confrontarmi.
Ora, dopo un anno vissuto a Mosca, posso dire che questa è stata la scelta migliore della
mia vita. Ho avuto l’opportunità di conoscermi
meglio, di capire quali sono i miei difetti e i
miei limiti, ho imparato ad apprezzare ciò che
la gente fa per me e a ringraziare sempre per
la loro disponibilità, a chiedere aiuto quando
ne ho bisogno e a dimostrare le mie emozioni
apertamente.
Questo, infatti, è stato un anno di forti emozioni: dai primi momenti di euforia, allo sconforto per una lingua difficile da imparare e per
l’adattamento ad una cultura diversa, dalla nostalgia di casa all’accettazione della nuova
realtà e alla serenità nel trovare una famiglia
splendida e tanti nuovi amici.
Fortunatamente accanto a me ci sono sempre
state persone disposte ad aiutarmi, a confortarmi; malgrado di primo acchito i russi siano
freddi e scontrosi, in realtà, man mano che il
rapporto migliora, si dimostrano per quello
che sono veramente, ovvero ospitali e disponibili. Ho sempre trovato persone disposte
a darmi tutto quello che avevano, malgrado
la povertà, ad amarmi come un membro della famiglia e a condividere con me gioie e
dolori.
Russia è interminabili viaggi in treno; foreste,
steppe, pianure ricoperte da neve e ghiaccio; è
un barbone che dorme sul marciapiede intontito dalla perenne sbornia; è un bambino che
guarda con occhi malinconici l’infinito; è un
operaio che svolge due lavori con molta dignità per riuscire a mantenere la sua famiglia; è
un gruppo di anziane nonne che vendono cetrioli e patate per le strade delle città; è mangiare semi di girasole arrostiti passeggiando
per il centro; è un vecchio soldato che suona
la balalaica in un angolo della metropolitana; è
una compagnia di venditori che giocano a scacchi tra le bancarelle dei bazar.
Tutto questo per me è Russia, la mia Russia.
PARTI CON
INTERCULTURA!
La quarta superiore per
molti studenti potrebbe trasformarsi nel piu’ importante periodo della propria
vita. Come? Partendo per
un soggiorno di studi all’estero per 2/3/6 mesi o
per tutta la durata dell’anno scolastico grazie all’Associazione no profit Intercultura. Tra le possibili destinazioni: Stati Uniti, Honduras,
Finlandia, ma anche Thailandia, Cina, Australia e Nuova
Zelanda. Ricordate pero’, il
termine ultimo per candidarsi e’ il 10 Novembre.
Info sul sito:
www.intercultura.it
La Toscana riapre bottega
Intervista a Oliviero Toscani
VIVAIO
CREATIVO
White! Contromano
Il racconto del mese
54
< Intervista >
La
55
Toscana
riapre
Proviamo a immaginare la faccia che
farebbero i turisti giapponesi se
potessero visitare una delle
botteghe nelle quali tra il ’400 e il
’500 nacquero i grandi capolavori di
Michelangelo, Leonardo o Brunelleschi.
Se si trattasse di un banale set
cinematografico o di una
ricostruzione da museo, non
avrebbero da sorprendersi più di
tanto. Presto però potrebbero trovarsi
davanti un ben più ambizioso
scenario. Per illustrarvelo abbiamo
intervistato Oliviero Toscani, grande
protagonista della
fotografia in Italia e
ideatore di un progetto
che presto raccoglierà
nel Parco della
Sterpaia, vicino Pisa,
giovani talenti
artistici da
tutto il
mondo.
bot tega
di Simona Neri
IL PARCO DELLA STERPAIA
DIVENTERÀ PUNTO D’INCONTRO
PER I GIOVANI TALENTUOSI DI
TUTTO IL MONDO. RIUNITI PER UN
UNICO SCOPO: FARE ARTE. IN CHE
MODO? LAVORANDO IN BOTTEGA,
COME AI TEMPI DI MICHELANGELO.
Pisa
C
i può parlare del progetto de La Sterpaia e
di come è nato?
“La Sterpaia sarà una bottega dell’arte, come durante il Rinascimento. Ma al giorno d’oggi
arte non è solo pittura e scultura, ma anche fotografia, grafica, architettura, design, musica, new
media, insomma, tutto quello intorno a cui ruota
la comunicazione moderna.
La Sterpaia non sarà una scuola, come molti
pensano, ma un centro di ricerca, un grande studio, un laboratorio in cui si faranno lavori concreti. Per fare questo ci vogliono proprio i giovani di bottega di una volta, come nella scuola
di Michelangelo, dove gli allievi preparavano i
muri, gli affreschi, e imparavano facendo”.
La Sterpaia sarà, quindi, un centro di formazione oltre un laboratorio di ricerca?
“Proprio così, per far questo dovremo subito
mettere in moto un centro di ricerca di talenti
56
< Intervista >
a livello internazionale. E andremo in giro per
il mondo a far questo”.
Sappiamo che lei ha già alle spalle un’esperienza simile, ce ne vuole parlare?
“Grazie ai finanziamenti di Benetton ho ideato e
creato Fabbrica, un centro di ricerca molto simile a questo, che però aveva il limite di appartenere ad un marchio commerciale. In quel caso
chi gestiva il marchio commerciale non capiva a
fondo le ragioni di un centro culturale. Io ho tentato più volte di spiegare che un’iniziativa del genere a livello di immagine poteva essere molto
più incisiva rispetto a delle semplici campagne
pubblicitarie, ma i manager che studiano economia alla Bocconi non hanno particolare sensibilità per la creatività, anzi, hanno paura della creatività, la temono, perché può essere sovversiva”.
Come verranno selezionati i ragazzi che entreranno a La Sterpaia?
“Per il loro talento. Non siamo alla ricerca di titoli di studio particolari: andremo anche in Angola, per esempio, e là non ci sono i licei. Bisognerà, invece, avere più di 18 anni e meno di
24, e soprattutto avere dentro quel fuoco che
è la creatività”.
Sappiamo che ci saranno nomi importanti…
“Sì, tra i maestri ci saranno anche grandi pro-
57
LA BOTTEGA
RADIOFONICA DEI
GIOVANI TOSCANI
Diciamo che avete un’idea in testa
da un sacco di tempo. Diciamo che
quest’idea riguarda la musica,
vorreste costruirci su un
programma, forse per la televisione,
forse per la radio, forse un corto...
Beh, se abitate in Toscana siete
fortunati, perche’ la Bottega
Radiofonica dei Giovani Toscani ha
appena riaperto i battenti, con
Radio Flash 97.1 (si ascolta a Pisa,
Livorno, Lucca, ma ovunque da
www.zai.net).
fessionisti che verranno a realizzare da noi i loro lavori. Di volta in volta cercheremo i giovani
più adatti a svolgere un determinato progetto,
che abbiano cioè una preparazione e una sensibilità particolare per i mezzi prescelti. Punto forte della nostra attività sarà l’incrocio nell’elaborazione dei vari progetti, in modo che le varie
esperienze vengano a contatto l’una con l’altra”.
Comunque, ci saranno dei corsi?
“Non dei corsi, ma dei progetti: chi per esempio mi sta a fianco durante questa conferenza
stampa sta già imparando a gestire le cose in
un certo modo, impara facendo”.
S.N.
Radio Zai.net col nuovo anno
accademico ha inaugurato, infatti,
un grande laboratorio di
sperimentazione radiofonica in
cui i protagonisti sono i
ragazzi delle scuole
superiori toscane e
gli studenti
dell’Universita’ di Pisa.
Un palinsesto
interamente gestito da
loro, con programmi di
musica, cultura,
informazione,
intrattenimento, sport.
Come fare per diventare
speaker, o radioreporter, o
autori di un programma? Inviando
la vostra candidatura e il vostro
progetto a [email protected] o
a [email protected].
Se, invece, volete visitare
fisicamente la sede di Radio Flash,
andate in piazza Guerrazzi a Pisa,
dietro il Giardino Scotto. Una
cabina di registrazione, con mixer
e tutte le apparecchiature
radiofoniche non aspettano che voi,
le vostre idee e la vostra voglia
di diventare i piu’ giovani
radioreporter d’Italia.
Radio Flash
P.zza Guerrazzi 12 - 56100 PISA
Tel 050-503488
Fax 050-2208848
58
< Vivaio creativo >
59
Wcontromano
HITE NEL VIVAIO CREATIVO TORNANO
I MIGLIORI RACCONTI ARRIVATI
NEL SITO WWW.ZAI.NET. QUESTO
MESE VI PROPONIAMO “WHITE CONTROMANO” SCRITTO DA GAIA
BERRUTO, DEL LICEO CLASSICO DI
VERCELLI. CONTINUATE A INVIARE E
A VOTARE!
di Gaia Berruto, 18 anni
Vercelli
7
.15. Per l’ultimo giorno mi sarei alzata a
quell’ora, avrei fatto colazione, preso il
motorino ancora assonnata e raggiunto la
scuola. Ultima volta in tutta la mia vita. Pensavo con una leggera nostalgia a questo particolare mentre sfilavo diritta verso l’epilogo di
questi 5 anni. “Entri, fai la tua porca figura, ed
esci. Con stile e tranquillità”. Questo era il piano.
Nel corridoio, Valentina-la-timidina ripassava fisica. Mi ricordò un po’ Vicky, la bimba robot
eroina della mia infanzia. In effetti Valentina
non solo era vestita tremendamente anni ’80,
ma sfogliava il libro a una velocità stratosferica, ritenendo, credo, che tutte le nozioni potessero entrarle in testa con quel solo gesto.
Riconobbi in lei il classico panico da prestazione e mi allontanai. “Entri, fai la tua porca figura, ed esci”. L’importante era mostrare sicurezza e convinzione. E in effetti entrai, feci la mia
figura, abbastanza porca - i testimoni concorderanno - e poi uscii. Era fatta. Fine, end, les
jeux sont faits!
Adesso università, adesso cambio città, ma prima di tutto: adesso vacanza! Mica una vacanzetta: si trattava dell’estate della Matura, estate di
iniziazione, estate di surf sull’Atlantico francese.
Salutai Maria, bidella fancazzista, e mi catapultai
fuori urlando. Giornata splendida. Stavo per ripartire, strombazzando proprio sotto la finestra
della commissione, quando mi bloccai. Di solito
percorrevo la vietta della scuola contromano, mi
immettevo nella piazza del tribunale, e da lì a casa erano pochi minuti. Ma quel giorno, che fretta avevo? Che importava fare un giro un po’ più
lungo fra le strettoie a senso unico del centro?
Ero in motorino, c’era il sole, ed ero finalmente
‘matura’! Per la prima volta in 5 anni, imboccai la
via nel senso giusto e diedi gas.
Una Honda Civic grigia svoltò proprio di fronte
a me. Contromano.
Fu il bagliore di un istante: impatto. Non fu surf
sulle coste francesi, ma volo d’angelo sul cofano di una Civic. O forse planai sul tetto. Non
so, non ricordo, non ero più in me. Da qui in
poi posso solo immaginare, posso avere delle
immagini, ecco. Vedo Maria, bidella fancazzista, che esce a curiosare, e un membro della
commissione che sbircia dalla finestra e riconosce il mio casco blu.
“Ma perché non vai in macchina?”, la voce di
mia madre risuona nelle orecchie. “Cinque anni
che vado in motorino, perché mai l’ultimo giorno devo andarci in macchina!”. Rumore, gente
e un coglione che guida contromano con una
Honda Civic grigia. Capisco in motorino, capisco
in bicicletta, ma come puoi pensare di percorrere contromano una via con una Honda Civic
grigia? Sono certa di aver sentito nella
mia testa una canzone mentre
l’ambulanza mi portava in
ospedale. La voce di
De Andrè volava leggera fra i neuroni “dormi
sepolto in un campo di grano”, chissà poi perché. Non c’erano rose, tulipani o papaveri: c’era solo una Honda Civic grigia. E io non ero sepolta, ero in coma, avvolta nei fumi dell’inconsapevolezza. Ma poi, fu davvero inconsapevolezza? Chi può sapere con certezza cosa passa
nella mente di chi sta in rianimazione? Nel suo
coma, Malaussène percepiva suoni e odori e
addirittura imparava il cinese grazie alle lezioni
del suo amico. Ma quello era un libro di Pennac, era finzione. Io non sentii nulla, oppure
sentii, ma poi mi scordai di aver sentito. Perché
in realtà non si è consapevoli di essere lì, o forse si crede di non esserlo. E’ come quando stai
sognando e poi ti accorgi che è solo un sogno:
ne sei consapevole in quel frangente, poi la
mattina ti svegli e hai scordato ogni cosa. Mah,
l’unica cosa certa è che le coste atlantiche proprio non le ho viste. Eppure sono quasi certa di
aver ‘pensato’ mentre vegetavo. Riflettevo sul
fatto che non sarei partita per le vacanze, non
avrei studiato per i test universitari e forse non
mi sarei nemmeno svegliata in tempo per l’iscrizione. Avrei perso l’anno, avrei perso tempo:
FU IL BAGLIORE DI UN ISTANTE: IMPATTO. NON FU
SURF SULLE COSTE FRANCESI, MA VOLO D’ANGELO SUL
COFANO DI UNA CIVIC. O FORSE PLANAI SUL TETTO
“
”
< Vivaio creativo >
60
ma quanto tempo stavo perdendo? E poi: lo
stavo perdendo?
Ma soprattutto: questa confusione è sorta dopo,
o ha iniziato ad assillarmi mentre ero distesa in
ospedale?
Ragazzi, non sapete quant’è difficile fare ordine qua dentro! Ed è un peccato veramente,
perché sono certa che se mi impegnassi ricorderei tutto e riuscirei ad associare i racconti
esterni con le mie sensazioni. Dicono che i prof
sono venuti a trovarmi. Sarebbe bello scoprire
che cosa hanno detto, quali banalità hanno
snocciolato ai miei mentre mi osservavano
inerme. Chissà se qualcuno si è arrischiato a
dire: “Sua figlia ha fatto proprio una porca figura, glielo assicuro”. Non credo.
61
L’unica cosa che ricordo è una canzone. A un dato punto del mio stato vegetativo, non so se
verso la fine o a metà, se di notte o di prima
mattina, mi è entrato in testa il ritornello di una
canzone. E’ strano, perché sono certa di non
averla sentita mentre ero in coma: nessuno mi
ha piazzato una radio vicino alle orecchie per
farmi sentire musica punk, questo è sicuro! Non
so quale stimolo esterno o interno abbia attivato questo ricordo, ma tant’è è venuto alla luce
e non mi ha più abbandonato.
Don’t call me white, don’t call me white! Il tizio
canta a squarciagola con una voce roca spintonando tutti quelli che si avvicinano. Don’t call
me white! Urla, il pazzo, in una crisi isterica convulsiva pregando il mondo di non discriminarlo
per il colore pallido della sua pelle. White! Il nome del gruppo mi è tuttora sconosciuto, ma soprattutto non ho mai avuto l’onore di vederlo
dal vivo, o in tv: non conosco minimamente il
volto di questa band. Eppure, in quei momenti,
il cantante mi stava proprio davanti agli occhi.
I musicisti, sopraffatti da un invasamento dionisiaco, si dimenavano come flea dei Red hot,
violentando i loro strumenti. E il cantante mi
veniva sempre più vicino, strisciando a terra disperato: don’t call me white! Non conosco le
strofe della canzone, dunque nella mia testa
quel tizio era obbligato a ripetere queste quattro parole all’infinito. E si avvicinava… white! Io
CHI PUÒ SAPERE CON CERTEZZA COSA PASSA
NELLA MENTE DI CHI STA IN RIANIMAZIONE? NEL
SUO COMA, MALAUSSÈNE PERCEPIVA SUONI E
ODORI E ADDIRITTURA IMPARAVA IL CINESE
GRAZIE ALLE LEZIONI DEL SUO AMICO. MA
QUELLO ERA UN LIBRO DI PENNAC…
“
”
chiudevo gli occhi con forza, cercavo di tapparmi le
orecchie: chiedevo solo un po’ di pace! Glielo
urlavo in faccia, ma non poteva sentirmi. Ero
disperata.
Nemmeno in coma si può stare tranquilli: qualcuno riesce sempre a infilarsi fra i tuoi pensieri.
Volevo in ogni modo trovare una soluzione, ma
il mio corpo non rispondeva ai comandi: era totalmente paralizzato. Solo la testa si muoveva e
affondava nel cuscino in cerca di silenzio. Silenzio, pace, serenità: non pretendevo troppo. Sognavo il coma come te lo raccontano in tv: una
nebbiolina tipo Regno dei Cieli e rumori ovattati. Io invece, bloccata nel mio letto, ero costretta ad assistere ad un concerto punk. Ripensandoci oggi, credo di essere stata fortunata: se si
fosse imbucato fra i miei sogni l’indiano che
canta nella pubblicità della Coca-cola forse ora
non sarei qua a raccontarvi questo…
Quant’è durato? Mezz’ora, 1 giorno, 8 settimane: non ne ho idea. Il tempo degli orologi è
inutile quando il tuo cervello è in stand-by e
trasmette solo ciò che vuole lui. So solo che a
un dato punto, non so se a metà o verso la fine, se di prima mattina o di notte, i miei neuroni si sono stufati e hanno cestinato quei
quattro poveracci e i loro complessi razziali.
Siamo spiacenti, le comunicazioni riprenderanno al più presto. White!
G.B.
TRA CINEMA E
LETTERATURA
L’esperienza che
descrive Gaia, l’autrice
di questo racconto, e’
condensata nelle prime
scene di un film di
recente diretto da
Sergio Castellitto,
“Non ti muovere”,
trasposizione
dell’omonimo romanzo di
Margaret Mazzantini: un paragone
contrastivo tra i due segmenti,
quello cinematografico e quello
letterario, puo’ servirci a mettere
in evidenza le peculiarita’ tra i
due generi: la scrittura puo’
espandersi, dilungarsi nelle
sensazioni, esplicitare certi
particolari, il cinema deve essere
sintetico, spesso deve sottintendere
o alludere. Se cosi’ non succede,
come ad esempio nei film d’autore
contrassegnati dalla lentezza del
procedere delle immagini e dei
dialoghi, gli spettatori hanno
subito l’impressione di trovarsi di
fronte a un non-film, qualcosa che
sfida le convenzioni del genere per
diventare “altro”.
< Oroscopo >
Affari di
cuore:
Il sospetto che
la persona
amata si stia
allontanando da voi è fonte
di ansie e turbamenti.
Confidarvi con un caro amico
servirà a riprendere fiducia in
voi stessi e vi aiuterà in caso
di rottura col partner.
Scuola & famiglia:
Una new-entry del gruppo
rischia di compromettere il
vostro equilibrio. Non date
troppa retta alle chiacchiere
e rigate dritti per la vostra
strada. Lo stesso vale anche
a scuola: abbiate fiducia
nelle vostre possibilità.
Un film per…
commuovervi:
"Le chiavi di casa" di Gianni
Amelio.
Affari di
cuore:
Il periodo di
tensioni
continua, e il
distacco durante l’estate non
ha contribuito a renderlo
meno incandescente. Le
serate di svago con gli amici
non bastano: quello che ci
vuole adesso è un po’ di
riflessione per migliorare la
vostra autostima.
Scuola & famiglia:
Giove e Saturno guardano,
comunque, con favore al
vostro segno, approfittatene
per dare il meglio nelle
prime interrogazioni: dopo, si
vive di rendita!
Un libro per… fuggire:
“Chiedi alla polvere” di John
Fante.
3
novem bre - 21 dicembre
Affari di
cuore:
L'estate è stata
galeotta, così
ora vi trovate
immersi in una nuova storia,
più innamorati che mai.
Attenti però a non bruciare
subito l'entusiasmo, la
persona del cuore merita un
trattamento da adulti.
Scuola & famiglia:
Dite la verità, siete stati un
po' sboroni nell'ultimo
periodo, e così adesso i
vecchi amici vi tengono un
po' a distanza. Niente paura
però, la lezione non durerà
troppo a lungo… A scuola
siete partiti bene, bravi!
Un libro per…
immaginare:
"Viaggio in Patagonia" di
Bruce Chatwin.
Affari di
cuore:
Solitamente
siete ansiosi e
impulsivi, ma
l’estate vi ha lasciato una
carica di ottimismo che
dovete assolutamente
investire nel rapporto con la
persona del cuore.
Scuola & famiglia:
Attenzione alla mania delle
spese compulsive, rischiate
di dilapidare il gruzzoletto
faticosamente guadagnato in
estate in cose che non vi
occorrono veramente.
Calcolate bene il tempo per
lo studio, anche se siamo
solo agli inizi.
Un libro per… fare
autocritica:
“I love shopping” di Sophie
Kinsella.
2
dicemb re - 20 gennaio
Affari di
cuore:
Fumata grigia in
estate… Non
temete però, Venere
non vi ha messi da parte, e
questo mese vi guarderà
proprio nel modo giusto!
Datele una mano, però,
frequentando i posti giusti e
mettendo al bando la vostra
proverbiale timidezza.
Scuola & famiglia:
Non accantonatele del tutto,
ma diminuite le uscite serali
col gruppo, in fondo, si
finisce sempre col parlare
delle stesse cose.
Approfittate delle prime
settimane di scuola per
colmare qualche lacuna.
Un film per… capire:
“Fahrenheit 9/11”, la docufiction di Michael Moore.
3
luglio - 23 agosto
Affari di
cuore:
L’arrivo
dell’autunno
rischia di
immalinconirvi e di
complicare la comunicazione,
già abbastanza compromessa,
col partner. Eh sì, l’estate ha
seminato dubbi ed
incertezze. Perché non
prendersi un bel momento di
pausa per pensarci su?
Scuola & famiglia:
Di contro, il ritorno a scuola
è per voi, nati sotto il segno
del Leone, motivo d’entusiasmo.
I compagni di scuola, la
ricreazione… non tutti i mali
vengono per nuocere.
Un film per… divertirvi:
“Laws of Attraction”, con
Julianne Moore e Pierce
Brosnan.
1g
2
giugno - 22 luglio
2
2
Affari di
cuore:
Siete inquieti e
facilmente
irritabili, forse colpa
di alcuni segni che sono
entrati nella Vergine. Non
lasciatevi prendere dalle crisi
di mezza stagione… ormai
durano così poco!
Scuola & famiglia:
L’incostanza amorosa ha i
contraccolpi anche nel
rapporto con gli amici:
ricordatevi che però non tutti
sono disposti a sorbirsi le
vostre lagne. Nello studio
non esagerate con gli arretrati…
almeno cercate di non farveli
in tutte le materie.
Un libro per…
sdrammatizzare:
“La donna nel furgone” di
Alan Bennett.
2
ennaio - 19 febbraio
Affari di
cuore:
Vi sentivate
immuni dal mal
d’amore, e invece
è successo anche a voi. State
reagendo nel modo giusto,
lo sport e gli amici vi hanno
aiutato molto. Peccato, però,
che continuiate ancora a
pensare all’ex.
Scuola & famiglia:
“L’anno prossimo studio dal
primo giorno!” Beh,
Cassandra vi consiglia di fare
sul serio: il vostro segno in
questo periodo non si trova
in una congiuntura di astri
molto propizia. Gli amici, a
volte, possono attendere.
Un film per…
riconoscervi:
“Sesso, bugie e videotape”
di Steven Soderbergh, in dvd.
2
ottobre - 22 novembre
aggio - 21 giugno
2
settem bre - 22 ottobre
1m
2
3
Affari di
cuore:
Chi è in coppia
vivrà un autunno
intenso, sentendo
una forte empatia col partner.
I single approfitteranno dei
momenti di relax per fare un
po’ di chiarezza sui propri
sentimenti. L’estate ha
lasciato qualche amarezza
per le frasi non dette.
Scuola & famiglia:
Vi sentite demotivati nello
studio, forse a causa
dell’ostilità di Urano. Per
contrastarlo, date il meglio
nelle discipline più
stimolanti. La non benevola
posizione dei pianeti
potrebbe portare una
delusione nelle amicizie.
Un film per… sorridere:
“Mean Girls” di M. Waters.
2
Affari di
cuore:
Sarà un ottobre
intenso, segnato
dal favore di
Venere. Perciò, aspettatevi
novità eclatanti in campo
sentimentale.
Moderate il vostro egoismo,
spesso è fonte di
incomprensioni.
Scuola & famiglia:
Avrete molta energia,
sfruttatela per coltivare le
amicizie che già avete e per
stabilire nuovi legami.
Date fiducia a un amico che
vi ha ferito in passato.
Saturno è benevolo, quindi
lanciatevi nelle spese
autunnali.
Un libro per… riflettere:
“Le braci” di Sandor Marai, a
proposito di amicizia.
2
2
4
prile - 21 maggio
1a
arzo - 20 aprile
63
a cura di Cassandra e Tiresia
2
2
1m
2
62
4
agosto - 23 settembre
Affari di
cuore:
Una passione
irresistibile in
arrivo per i nati
sotto questo segno. Venere
propizia è un’ottima carta da
giocare anche per quelli che
hanno una storia stabile: vi
aiuterà a ritrovare
l’entusiasmo dell’inizio.
Scuola & famiglia:
Ci sono tensioni nel gruppo
a causa di una persona che
vuole sempre averla vinta. Se
il dialogo non va, rinunciateci,
e dedicatevi agli altri. Buon
periodo anche a scuola, siete
partiti col piede giusto.
Un libro per…
meravigliarvi:
“L’uomo che scambiò sua
moglie per un cappello” di
Oliver Sacks.
0
febbrai o - 20 marzo
Affari di
cuore:
Col partner tutto
liscio, peccato
che però non
possiate riservare più tempo
libero alle uscite di coppia.
Avete la fortuna di trovarvi
accanto una persona dolce e
comprensiva, non
dimenticatelo mai!
Scuola & famiglia:
I numerosi impegni extrascolastici vi costringono a
vedere troppo poco gli amici,
col risultato che qualcuno
può sentirsi trascurato. Anche
il profitto nello studio rischia
di essere compromesso: più
impegno nelle materie
letterarie.
Un libro per…
entusiasmarvi:
"Branchie" di Niccolò Ammaniti.
W
O
R
K
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Studio 97 Crotone, Radio Terme Antonimia (Rc), Radio Vox Mirabello (Al), RadioSimpatia Lamezia Terme
Hanno collaborato
Alberto Puliafito, Simona Neri, Marco Bazzica, Alice
Avallone, Maria Rossetti, Classe V G Liceo “Pertini” di
Genova, Davide Albano, Martina Comollo, Massimiliano
Coccia, Ylenia De Paoli, Lisa Lardon, Gaia Berruto, Marco
Adamo, Gianpaolo Scarpa.
Impaginazione
Manuela Pace (progetto grafico)
Illustrazioni
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Fotografie e fotoservizi
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Editore
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Anno III / n. 6 - ottobre 2004
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