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Material Requirements Planning SISTEMI DI GESTIONE PUSH Si preferiscono in generale, per codici posti a livelli inferiori della distinta base (a domanda dipendente); ed in particolare, in presenza del cosiddetto “consumo lumpy”, ossia per quei sottoassiemi o componenti che presentano un andamento discontinuo nonostante la domanda di prodotti finiti sia livellata per effetto dell’impiego di pratiche di lottizzazione. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Domanda dipendente contro domanda indipendente Domanda indipendente (domanda di un prodotto finale, cioè domanda non riferita ad altri articoli) Prodotto finito E(1 ) Componenti Domanda dipendente (derivata dalla domanda di componenti, sottounità di assemblaggio, materie prime ecc.) Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Lottizzazione e consumo lumpy D 2 22222 D 8 8 8 8 8 8 D 4 44 4 44 P 10 0 0 0 010 P 20 0 20 0 0 20 P 12 0 0 12 0 0 D 30 0 20 0 0 30 P 35 0 35 0 0 35 D 9 9 9 9 99 P 30 0 0 30 0 0 D 42 0 0 42 0 0 P 50 0 0 50 0 0 D 85 0 35 50 0 35 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Enterprise Resource Planning e Material Requirements Planning Enterprise resource planning (ERP): un sistema informatico che integra programmi applicativi di contabilità, vendite, produzione e altre funzioni aziendali Materials requirements planning (MRP): uno strumento per determinare le quantità di parti, materiali e componenti necessari per realizzare un prodotto MRP permette di specificare quando ciascun materiale, parte o componente debba essere ordinato o prodotto MRP è guidato dalla domanda dipendente Domanda di prodotti 1. Clienti che hanno emesso ordini specifici Generati dalla forza vendita Gli ordini hanno associata una data di consegna promessa Non sono ordini previsionali 2. Domanda prevista Normali vendite da domanda indipendente 3. Domanda di parti e componenti Sostituzione e riparazioni Material Requirements Planning Definizioni Il material requirements planning o MRP è un mezzo per stabilire il numero di parti, componenti e materiali necessari a produrre un bene. L’MRP fornisce un programma tempificato che specifica quando ordinare o produrre i materiali, parti e componenti. L’MRP è governato dalla domanda indipendente. L’MRP è un sistema informatico. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Consiste nel calcolo dei fabbisogni di componenti e materiali a ciascun livello di assemblaggio o fabbricazione, partendo dal programma di prodotti finiti da assemblare fino a giungere al livello di massima scomposizione, attraverso i dati racchiusi in distinta base. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Esplosione dell’MRP 1. I fabbisogni di prodotto finito si ottengono dal programma principale di produzione • MRP li definisce “fabbisogni lordi” 2. Utilizza i piani disponibili con la programmazione degli ordini per calcolare i “fabbisogni netti” 3. Usando i fabbisogni netti, calcola quando gli ordini dovrebbero essere ricevuti per soddisfare la domanda Esplosione dell’MRP Continua 4. Genera un programma per stabilire quando gli ordini devono essere rilasciati • Per tener conto dei leadtime 5. Passa ai codici di livello 1 6. Si calcolano i fabbisogni lordi per ogni item a livello 1 a partire dagli ordini programmati per i codici padre di ogni item di livello 1 7. I fabbisogni netti, il piano di ricezione degli ordini e il piano di rilascio degli ordini si ottengono come descritto nei punti 2 e 4 8. Si ripete la procedura per ogni item della distinta base Logica MRP e distinta base di prodotto: un esempio Data la distinta base di prodotto di “A”, il lead time e il fabbisogno derivante dalla domanda, elaborare un piano del fabbisogno che riporti il numero di unità necessarie per ogni componente e il momento in cui occorrono. Albero della struttura di prodotto per l’articolo “A” A B(4) D(2) C(2) E(1) D(3) F(2) Lead Time A 1 giorno B 2 giorni C 1 giorno D 3 giorni E 4 giorni F 1 giorno Domanda totale di unità Giorno 10 50 A Giorno 8 20 B (pezzi di ricambio) Giorno 6 15 D (pezzi di ricambio) Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Passo 1: programmare a ritroso il numero di unità di “A”, coerentemente con il loro lead time. Dunque, secondo il piano dei fabbisogni lordi dobbiamo emettere un ordine per 50 unità di “A” il 9° giorno per averle il 10° giorno. Giorno A Data richiesta Emissione ordine 1 2 3 4 5 6 7 8 9 50 LT = 1 giorno Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 10 50 Passo 2: dobbiamo cominciare a programmare i componenti che formano “A”. Quanto al componente “B”, ci servono 4 B per ogni A. Visto che ci servono 50 A, occorrono 200 B. Ancora una volta, programmiamo a ritroso considerando i 2 giorni necessari di lead time. Giorno 1 2 3 4 5 A Richieste Emissione ordine B Richieste Emissione ordine 6 20 LT = 2 7 D(2) D(3) 20 50 200 Pezzi di ricambio 4x50=200 C(2) E(1) 9 200 A B(4) 8 F(2) Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 10 50 14 Passo 3: reiterando il processo per tutti i componenti, otteniamo il seguente piano di fabbisogno: Giorno A LT=1 B LT=2 C LT=1 D LT=3 E LT=4 F LT=1 1 2 Richieste Emissione ordine Richieste Emissione ordine Richieste Emissione ordine Richieste Emissione ordine Richieste Emissione ordine Richieste Emissione ordine 3 4 5 6 20 7 8 9 20 50 200 200 100 55 20 400 55 400 20 200 100 300 300 200 200 200 A Parte D: 6° giorno B(4) D(2) C(2) E(1) D(3) F(2) Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 40 + 15 pezzi ricambio 10 50 Piano principale di produzione (Master Production Schedule, MPS). Il piano principale di produzione (master production schedule, MPS) è il piano, strutturato per intervalli temporali, che specifica quanti articoli finali debba costruire l’azienda, e quando. Piano aggregato (gruppi di prodotti) MPS (Specifici articoli finali) Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Tipi di orizzonti temporali Finestra congelata Non ammette variazione di programma al suo interno. Finestra da congelare Ammette variazioni su determinati prodotti interni a un gruppo di prodotti, finché vi è disponibilità di parti. Finestra flessibile Ammette notevole variazione sui prodotti, a patto che la capacità complessiva rimanga pressoché identica. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Esempio di orizzonti temporali Congelata Figura 14.5 Da congelare Flessibile Capacità Capacità prevista e disponibile Ordini consegnati dei clienti 8 15 Settimane Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 26 Material Requirements Planning System In base a un piano principale di produzione, un sistema di pianificazione del fabbisogno dei materiali: crea un programma che specifica le parti e i materiali necessari a produrre gli articoli finali; determina l’esatto numero di unità necessarie; in base ai lead time, determina le date di emissione degli ordini relativi a tali articoli Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 19 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica IL FUNZIONAMENTO DEL MRP RICHIEDE: Dei parametri di configurazione; La disponibilità di informazioni forniti: Piano principale di produzione Distinta base prodotto Archivio parti in giacenza Lead time interni ed esterni Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica LA DISTINTA BASE SI COMPONE: L’archivio articoli: Codice Descrizione Coefficiente di scarto prodotto L’archivio strutture: Distinta di appartenenza Livello Coefficiente d’impiego Coefficiente di scarto di processo Condizioni di validità del legame Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Programma di produzione e distinta base di prodotto Settimana Quantità 1 0 2 0 3 0 5 150 6 200 7 150 Livello 1 A 2 B 1 4 100 Lead time 1 C 2 0 Codice parte Coefficiente d’impiego 1 2 D 4 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 2 1 Settimana Prod. A L.T. =1 Prog. Prod. Ordini Comp. B L.T. =2 C.I. =1 Fab. Lordo In arrivo Giac. 150 Fab. Netto Ordini Comp. C L.T.=1 C.I.=2 Fab.lordo In arrivo Giac. 150 Fab. Netto Ordini Comp. D L.T.=2 C.I.=4 Fab. Lordo In arrivo Giac. 600 Fab. Netto Ordini 2 3 4 5 0 0 0 0 0 0 0 0 150 150 0 0 0 100 0 100 100 150 150 200 200 150 100 0 50 0 200 150 0 0 100 150 200 0 0 200 150 0 0 150 0 0 0 0 150 150 0 0 0 0 200 100 50 0 250 300 0 0 250 400 400 0 0 400 300 300 0 0 300 0 0 1000 1600 1200 0 0 0 0 0 600 600 0 0 0 0 400 1600 1200 400 1600 1200 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 6 7 150 Altri termini propri della programmazione MRP Fabbisogno lordo Quantità programmate in arrivo Giacenze disponibili previste Fabbisogno netto Piano ordini data consegna Piano ordini data emissione Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Un esempio di MRP Articolo X A(2) C(3) X A B C D B(1) C(2) Disponib. 50 75 25 10 20 Lead time (settimane) 2 3 1 2 2 D(5) Il fabbisogno è di 95 unità (80 ordini fermi e 15 previsti) di X nella settimana 10. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica X A(2) Servono 2 A per ogni X •Gross requir.=fabb. lordo •Sched. receipts = q.tà programmata in arrivo • Proj. avail. balance = Giacenze disp. previste •Net requir. = Fabb. netto •Planned order receipt = Piano ordini data consegna •Planned order release = Piano ordini data emissione •On-hand = q.tà disponibili Day: 1 2 3 4 5 6 7 Gross requirements Scheduled receipts Proj. avail. balance 50 50 50 50 50 50 50 OnNet requirements hand Planned order receipt 50 Planner order release A Gross requirements LT=3 Scheduled receipts Proj. avail. balance 75 75 75 75 75 75 75 OnNet requirements hand Planned order receipt 75 Planner order release 15 B Gross requirements LT=1 Scheduled receipts Proj. avail. balance 25 25 25 25 25 25 25 OnNet requirements hand Planned order receipt 25 Planner order release 20 C Gross requirements 45 40 LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 10 10 10 10 10 OnNet requirements 35 40 hand Planned order receipt 35 40 10 Planner order release 35 40 D Gross requirements 100 LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 20 20 20 20 20 20 20 OnNet requirements 80 hand Planned order receipt 80 20 Planner order release 80 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 8 9 10 95 50 50 50 45 45 X LT=2 45 90 75 15 15 45 25 20 20 X A(2) Serve 1 B per ogni X Day: 1 2 3 4 5 Gross requirements Scheduled receipts Proj. avail. balance 50 50 50 50 50 OnNet requirements hand Planned order receipt 50 Planner order release A Gross requirements LT=3 Scheduled receipts Proj. avail. balance 75 75 75 75 75 OnNet requirements hand Planned order receipt 75 Planner order release 15 B Gross requirements LT=1 Scheduled receipts Proj. avail. balance 25 25 25 25 25 OnNet requirements hand Planned order receipt 25 Planner order release C Gross requirements 45 LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 10 10 10 10 10 OnNet requirements 35 hand Planned order receipt 35 10 Planner order release 35 40 D Gross requirements LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 20 20 20 20 20 OnNet requirements hand Planned order receipt 20 Planner order release 80 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 6 7 8 9 10 95 50 50 50 50 50 45 45 X LT=2 B(1) 45 90 75 75 75 15 15 45 25 25 20 40 40 40 100 20 20 80 80 25 20 20 X A(2) Day: 1 2 3 4 5 Gross requirements Scheduled receipts Proj. avail. balance 50 50 50 50 50 OnNet requirements hand Planned order receipt 50 Planner order release A Gross requirements LT=3 Scheduled receipts Proj. avail. balance 75 75 75 75 75 OnNet requirements hand Planned order receipt 75 Planner order release 15 B Gross requirements LT=1 Scheduled receipts Proj. avail. balance 25 25 25 25 25 OnNet requirements hand Planned order receipt 25 Planner order release C Gross requirements 45 LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 10 10 10 10 10 OnNet requirements 35 hand Planned order receipt 35 10 Planner order release 35 40 D Gross requirements LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 20 20 20 20 20 OnNet requirements hand Planned order receipt 20 Planner order release 80 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 6 7 8 9 10 95 50 50 50 50 50 45 45 X LT=2 B(1) C(3) Servono 3 C per ogni A 45 90 75 75 75 15 15 45 25 25 20 40 40 40 100 20 20 80 80 25 20 20 X A(2) C(3) Day: 1 2 3 4 5 Gross requirements Scheduled receipts Proj. avail. balance 50 50 50 50 50 OnNet requirements hand Planned order receipt 50 Planner order release A Gross requirements LT=3 Scheduled receipts Proj. avail. balance 75 75 75 75 75 OnNet requirements hand Planned order receipt 75 Planner order release 15 B Gross requirements LT=1 Scheduled receipts Proj. avail. balance 25 25 25 25 25 OnNet requirements hand Planned order receipt 25 Planner order release C Gross requirements 45 LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 10 10 10 10 10 OnNet requirements 35 hand Planned order receipt 35 10 Planner order release 35 40 D Gross requirements LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 20 20 20 20 20 OnNet requirements hand Planned order receipt 20 Planner order release 80 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 6 7 8 9 10 95 50 50 50 50 50 45 45 X LT=2 B(1) C(2) Servono 2 C per ogni B 45 90 75 75 75 15 15 45 25 25 20 40 40 40 100 20 20 80 80 25 20 20 X A(2) C(3) B(1) C(2) Servono 5 D per ogni B Day: 1 2 3 4 5 Gross requirements Scheduled receipts Proj. avail. balance 50 50 50 50 50 OnNet requirements hand Planned order receipt 50 Planner order release A Gross requirements LT=3 Scheduled receipts Proj. avail. balance 75 75 75 75 75 OnNet requirements hand Planned order receipt 75 Planner order release 15 B Gross requirements LT=1 Scheduled receipts Proj. avail. balance 25 25 25 25 25 OnNet requirements hand Planned order receipt 25 Planner order release C Gross requirements 45 LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 10 10 10 10 10 OnNet requirements 35 hand Planned order receipt 35 10 Planner order release 35 40 D Gross requirements LT=2 Scheduled receipts Proj. avail. balance 20 20 20 20 20 OnNet requirements hand Planned order receipt 20 Planner order release 80 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 6 7 8 9 10 95 50 50 50 50 50 45 45 X LT=2 D(5) 45 90 75 75 75 15 15 45 25 25 20 40 40 40 100 20 20 80 80 25 20 20 Pianificazione delle risorse di produzione (MRP II) Scopo: pianificare e monitorare tutte le risorse di produzione di un’impresa (anello chiuso): manufacturing marketing finanza ingegneria di prodotto Simulare il funzionamento del sistema produttivo Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Vincoli di lottizzazione nelle applicazioni MRP Lot-for-lot (L4L) Lotto economico d’acquisto (economic order quantity, EOQ) (produzione) Costo totale minimo (least total cost, LTC) Costo unitario minimo (least unit cost, LUC) Lotto tecnico (per pallettizzazioni e confezioni standard) Copertura temporale fissa Quale usare? Quello meno dispendioso! Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Lotto economico La quantità da riordinare si basa sul lotto economico - EOQ Il lotto economico non è pensato per un sistema che emette ordini su periodi discreti come l’MRP La dimensione del lotto ottenuta con il modello EOQ spesso non copre tutti i periodi desiderati Minimo costo totale Metodo Least total cost (LTC): tecnica dinamica di dimensionamento del lotto che calcola la quantità da ordinare in base al confronto tra i costi di mantenimento a scorta e i costi di setup su diverse dimensioni del lotto, scegliendo quella per cui i due costi sono più simili E’ influenzato dalla lunghezza dell’orizzonte Minimo costo unitario Metodo Least unit cost: tecnica dinamica di dimensionamento del lotto che somma i costi di emissione ordine e i costi di mantenimento a scorta e li divide per il numero di pezzi del lotto, scegliendo poi la dimensione del lotto con il minor costo unitario FREQUENZA E MODALITA’ DI RIPROGRAMMAZIONE Sistemi rigenerativi (full explosions) – ricalcolano periodicamente l’intera esplosione dei fabbisogni. Sistemi incrementali (net change systems)- prevedono interventi su porzioni limitate dell’esplosione. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica MRP: calcolo fabbisogni Fabbisogno lordo (gross requirements) Gt ricavato dalla distinta base Fabbisogno netto (net requirements) Nt N t max 0 , G t H t 1 S t Projected inventory on hand Ht H t H t 1 S t Pt G t Ordini che si prevede di ricevere all’istante t (planned order receipts) Pt Pt kQ ' N t kQ Ordini che si prevede di emettere all’istante t (planned order releases) Rt Rt – L = Pt Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Output primari di un MRP Ordini pianificati: si attende la futura emissione dell’ordine Avviso di emissione ordine: per eseguire gli ordini pianificati Variazioni nella data di consegna: su ordini aperti, a seguito di riprogrammazione Annullamento o sospensione: su ordini aperti, a seguito di annullamento o sospensione di ordini nell’MPS. Dati sullo stato di inventario Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Output secondari di un MRP Report di pianificazione, per esempio sul previsto fabbisogno di scorte su un dato periodo Report di controllo prestazioni, usate per valutare la rispondenza tra uso e costi programmati e uso e costi reali Report di eccezione, usate per segnalare gravi discrepanze, quali materiali consegnati in ritardo e/o non in tempo utile. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica DISTINTE BASE Distinte combinate- nascono dalla memorizzazione integrate delle distinte base di progettazione e produzione Distinte modulari- vengono generate per prodotti offerti in molteplici varianti Distinte di pianificazione- sono rappresentate da un gruppo di codici non necessariamente corrispondenti a prodotti reali e, possono essere identificate in tre categorie: Family bill Super bill Modular bill Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica DISTINTA COMBINATA A C A E D M B E F A F Distinta base tecnica E B F M C D Distinta base di produzione C Distinta base combinata Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica D DISTINTA MODULARE A C B1 B2 Varianti A1 A2 A3 A4 A5 A6 D1 D2 Componenti C B1 D1 C B1 D2 C B1 D3 C B2 D1 C B2 D2 C B2 D3 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica D3 LEGAMI TRA DISTINTE PER FAMIGLIA, SUPER E MODULARI Fatturato Famiglie Prodotti medi Prodotti finiti Moduli Piano aggregato di produzione Piano principale di produzione Piano finale di assemblaggio Piano principale di produzione a livello dei moduli Componenti Materie prime Ordini di produzione e/o acquisto Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Distinta per famiglia Distinta super Distinta modulare Distinte di pianificazione Family bill: gruppi di prodotti omogenei sotto il profilo produttivo o progettuale Super bill: livello zero ultimo livello della family, prodotto medio fittizio, meglio dettagliato nei livelli superiori Modular bill: varianti del modello descritto in family come assemblaggio di moduli differenti Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica PROCESSI DI SVILUPPO DEI SISTEMI MRP Sistemi di Closed-loop Sistemi DRP (Distribution Requirement Planning) Pianificazione MRP II (Manufacturing Resouces Planning) Reti EDI (Electronica Data Interchange) Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Le tecniche di gestione e di controllo dei materiali: l’evoluzione M.R.P. I e J.I.T. M.R.P. a ciclo chiuso M.R.P. II APS ERP APS + ERP Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica MRP ad anello chiuso Pianificazione della produzione Piano principale di produzione Pianificazione del fabbisogno di materiali Pianificazione del fabbisogno di capacità No Feedback Realistico? Feedback Yes Esecuzione: Piani della capacità Piani dei materiali Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica L’M.R.P. a ciclo chiuso: struttura Programma di produzione Piano principale di Produzione Pianificazione fabbisogno materiali Pianificazione fabbisogno capacità Realistico Piani esecutivi di capacità Piani esecutivi dei materiali Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Ore Ordini rilasciati 120 Ordini pianificati Capacità 80 40 Ore 0 1 2 3 4 5 6 7 8 Settimane 1 2 3 4 5 6 7 8 80 40 Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica 9 10 Settimane L’M.R.P. II E’ la naturale evoluzione dell’M.R.P. a ciclo chiuso, perché estende la logica di funzionamento dell’M.R.P. a tutti gli altri reparti dell’azienda come l’amministrazione, il marketing, l’engineering, la distribuzione ecc. Si tratta di un simulatore della realtà e, nelle imprese manifatturiere dell’equazione fondamentale della produzione (che cosa abbiamo, che cosa venderemo, che cosa dobbiamo fabbricare). Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Pianificazione delle risorse di produzione (MRP II) Scopo: pianificare e monitorare tutte le risorse di produzione di un’impresa (anello chiuso): manufacturing marketing finanza ingegneria di prodotto Simulare il funzionamento del sistema produttivo Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica I benefici che l’M.R.P. II è in grado di apportare In seguito all’implementazione dell’M.R.P. II l’impresa vede: ridurre le scorte di materiali; aumentare il livello di servizio al cliente e la produttività; ridurre il numero di solleciti. Tutto ciò, nel tempo, si traduce in un notevole risparmio e quindi in un aumento dei profitti. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica L’A.P.S. (Advanced Planning Scheduling) I sistemi A.P.S. sono di supporto alla gestione del ciclo produttivo-logistico, perché supportano l’azienda nell’elaborazione di pianificazioni di medio periodo, nella programmazione delle attività e degli appuntamenti produttivi e nella schedulazione delle macchine a capacità finita. Implementandoli, inoltre, l’azienda vede migliorare le prestazioni interne come pure quelle esterne Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica L’M.R.P. e l’A.P.S. a confronto Caratteristiche MRP APS Orientamento di fondo Elaborazione Simulazione Modalità di calcolo Batch Tempo reale Interattività Assente (mancanza d’interfaccia grafica) Massima (interfaccia grafica “user friendly”) Risultati attesi Piani di produzione solo tendenzialmente fattibili perché non sono verificabili i vincoli di capacità Piani di produzione fattibili grazie alla contestuale verifica dei vincoli sui materiali, sulla capacità e sulle risorse ausiliari Risorse considerate Solo risorse produttive (centri di lavoro, manodopera). Risorse produttive (centri di lavoro, manodopera ) e risorse ausiliarie (utensili, attrezzature, ecc). Modalità di raggiungimento della soluzione Il sistema di schedulazione prende le decisioni Il sistema informatico è solo un supporto decisionale Approccio al problema Approccio gerarchico top down centralizzato E’ configurabile il grado d’accentramento o decentramento delle decisioni Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica Ripartizione del materiale Segue il principio in I prodotti vengono assegnati L’E.R.P. (Enterprise Resource Planning) I sistemi E.R.P. supportano, attraverso moduli dedicati, i diversi processi operativi e gestionali dell’impresa, dal ciclo attivo dell’ordine alla schedulazione della produzione, dall’amministrazione del personale al reporting direzionale. Essi sono fortissimi sull’esecuzione di mansioni ripetitive standard, ma le loro capacità di supporto al processo decisionale sono limitate se paragonate a quelle dell’A.P.S. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica L’E.R.P e l’A.P.S. a confronto ERP APS Approccio Transazionale Interattivo-simulativo Analisi What is/what was What is/what will be Frequenza d’ elaborazione In batch Analisi in tempo reale Focus Gestione e standardizzazione dei database aziendali Simulazioni a livello di reparto; verifiche di materiali,… Capacità produttiva Infinita e aggregata Capacità finita e dettagliata a livello di risorsa Piani Rough plan Operativi Modello Parametrizzazione del business aziendale Modello di dettaglio della struttura e delle logiche produttive e logistiche Controllo Controllo integrato delle risorse produttive, possibilità Gerarchico top down di avere controllo distribuito per i vari reparti e possibilità Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unitàd’approccio Didattica bottom-up L’integrazione tra i sistemi A.P.S. ed i sistemi E.R.P. Le imprese propendono oggi verso questa soluzione, ma ciò vuol dire operare nei seguenti ambiti d’intervento: tecnologico, è necessario sviluppare interfacce fra i due sistemi e creare meccanismi di collegamento; organizzativo, l’A.P.S. consente di modificare le responsabilità decisionali progettando nuove configurazioni organizzative che altrimenti non sarebbe possibile gestire. E’ necessario determinare la retribuzione delle attività decisionali e di controllo; gestionale, si devono stabilire le funzioni/processi da affidare a ciascun sistema. Corso di GPM – Secondo Modulo – Terza Unità Didattica