Gianfranco Rotondi in visita in Slovenia e Croazia

Coordinamento Adriatico
Gianfranco Rotondi in visita in Slovenia e Croazia
Inviato da Dario Saftich, «La Voce del Popolo», 27/05/11
venerdì 27 maggio 2011
POLA - Domani, 29 maggio, e lunedì, 30 maggio, il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo della
Repubblica italiana, On. Gianfranco Rotondi, accompagnato dai suoi collaboratori, incontrerà i rappresentanti
dell’Unione Italiana e della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia. Domani il ministro Rotondi sarà a
Rovigno dove alle ore 19 visiterà il Centro di ricerche storiche di Rovigno. Lunedì mattina alle ore 10, l’On.
Gianfranco Rotondi sarà ricevuto nel Municipio di Pola dal presidente della Regione istriana, Ivan Jakovi, e dal sindaco
della Città dell’Arena, Boris Mileti, Nel pomeriggio il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo avrà
un incontro pubblico con i rappresentanti dell’Unione Italiana e della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e
Slovenia. L’incontro si terrà presso la sede della Comunità degli Italiani di Pola. L’inizio è previsto per le ore
15,30. La visita del ministro Rotondi in Istria e gli incontri con la CNI sono un rinnovato segnale della grande attenzione
del governo italiano e della Nazione madre in genere nei confronti della Comunità Nazionale Italiana.
Siamo in un periodo in cui la Croazia sta compiendo grandi passi nel suo percorso verso l’Unione europea. La
minoranza italiana, in questo ambito, ha sempre svolto un ruolo costruttivo e sottolineato l’esigenza di un ingresso
quanto più celere del Paese in Europa. L’Italia è pure in prima linea tra gli Stati che sostengono il processo di
avvicinamento di Zagabria all’UE. La visita del ministro Gianfranco Rotondi giunge quindi in un momento
importante e significativo sia per la Croazia che per la CNI. Il fatto che gli incontri abbiano luogo in Istria assume pure
una valenza altamente simbolica. Dimostrano che la penisola può già essere considerata Europa. Per la Croazia, gli
esponenti di Zagabria, amano dire che l’ingresso dell’UE rappresenti un ritorno a casa. Nulla di più vero e
nulla di più soddisfacente per la Comunità Nazionale Italiana e l’Istria tutta, che nell’Europa si sono sempre
riconosciute. E l’Italia con il suo sostegno suggella questa comune vocazione continentale.
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