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Il pittore delle isole
Giove in Cancro e Paul Gauguin
dell’Astrologa Martina
l 26 giugno 2013, dopo
dodici anni di assenza, il
pianeta Giove – il
simbolo della Fortuna Major
per i latini – è tornato nel segno
del Cancro, dove rimarrà fino
al 15 luglio 2014. Giove in
Cancro coglie le migliori
opportunità quando riesce a
soddisfare le sue eccezionali
qualità di empatia e nutrimento
emotivo dell’altro, facendo
I
emergere i lati più generosi di
questo segno d’acqua. Un
famoso artista con questo
aspetto astrale è uno tra i più
amati dell’era moderna: Paul
Gauguin.
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Il caldo e l’umidità erano
infernali anche alle sei del
mattino, nel clima tropicale di
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Panama, e Paul, confuso tra gli
altri sterratori, si fermò un
attimo a riflettere sull’ironia di
essere lì, a lavorare dodici ore
al giorno alla grandiosa opera
di scavo del futuro Canale, per
raccogliere abbastanza soldi da
finanziare un viaggio verso le
ben più riposanti e accoglienti
spiagge caraibiche della
Martinica. Lì lo attendeva la
rivelazione della natura
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I l pi ttor e d e lle isole
Sopra, la copertina di Noa Noa scritto in
collaborazione con Charles Morice,
Edition de La Plumé 1947.
A destra in alto, Ritratto fotografico di
Paul Gauguin, 1891.
A lato, una foto d'epoca della Pension
Gloanec a Pont Aven in Bretagna dove
Gauguin soggiornò da febbraio a ottobre
1888 (foto Collection Musée des Beaux
Arts de Pont Aven).
Nella pagina precedente, sopra il titolo, il
Centro Culturale Paul Gauguin ad Atuona
nell'Arcipelago delle Marchesi nella
Polinesia francese inaugurato nel maggio
2003 per onorare la memoria del grande
artista (foto E. Olivier/Centre Culturel
Gauguin).
selvaggia, dei suoi colori
violenti e della sua primitività
simbolica, che avrebbe segnato
tutta la sua opera successiva e
verso cui si sarebbe sempre
sentito trasportare per il resto
della sua vita, inframmezzata
da periodici ritorni nella
cosiddetta civiltà per vendere i
suoi quadri e raccogliere fondi
sufficienti per condurre
un'esistenza semplice nei
luoghi che, ancora verso la fine
del diciannovesimo secolo,
offrivano una natura inviolata e
uno stile di vita rilassato e
primigenio. Visse a lungo nella
Polinesia francese, prima a
Tahiti e poi nelle Isole
Marchesi.
Eppure, nel 1888 Paul
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Gauguin non era un ragazzino
in cerca di avventure esotiche.
Sposato e padre di cinque figli,
fin da una decina d’anni prima
si era segnalato tra le fila degli
impressionisti, di cui
condivideva l’ispirazione “en
plein air” ma non lo stile per
lui eccessivamente
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A sinistra, Romeo e Giulietta nell'edizione del Royal Ballett del 1966, dvd Produzione Pulp Video. A destra, Werner Herzog sulla copertina del suo documentario Kinski, il mio nemico più caro, dvd Sony Pictures Home Entertainment.
naturalistico. “Per vedere, io
chiudo gli occhi”, disse una
volta Gauguin, proprio per
sottolineare che la
riproduzione della realtà così
com’era non lo interessava.
Anche in questo consisteva la
sua “rivoluzione” rispetto agli
artisti che avevano fondato il
movimento impressionista, e
d’altra parte per lui l’arte non
poteva essere altro che “o
plagio, o rivoluzione”. Non a
caso fu burrascosamente amico
del tormentato collega Van
Gogh, e trovò apprezzamento e
finanziamento nel di lui fratello
Thèo, mercante d’arte,
collezionista e autentico
“coautore” delle straordinarie
opere del geniale Vincent.
Nel pur ricchissimo panorama
della pittura del secondo
Ottocento, dunque, Gauguin si
sarebbe ritagliato uno spazio
specialissimo per l'originalità
della sua ispirazione, e per il
rigore e la determinazione con
cui avrebbe perseguito il suo
ideale di un’arte “selvaggia” e
mentale allo stesso tempo, in
grado di precorrere
l?esperienza simbolista.
Proprio queste caratteristiche
di creatività, forte motivazione,
capacità di farsi strada con
successo anche fuori dei
percorsi più battuti, sono
astrologicamente riscontrabili
in un aspetto preminente del
tema natale di Gauguin, ossia
la presenza di Giove in Cancro.
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Il pianeta, che normalmente
rappresenta tra l'altro il
pensiero che spazia liberamente
e l'amore per le scoperte e i
viaggi, trova in Cancro la sua
esaltazione, e si trova
frequentemente associato al
successo professionale e alla
capacità di innovare. Il pittore,
nato il 7 giugno 1848 sotto il
segno dei Gemelli, un segno
spesso caratterizzato da
sensibilità accentuata e una
certa volubilità, trova quindi
nella collocazione di Giove un
impulso alla realizzazione e al
successo.
Gauguin, in effetti, nonostante
le difficoltà materiali della sua
vita dovute anche alle sue scelte
radicali ed eterodosse,
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Sopra, Giove nel segno del Cancro è l'aspetto astrale
che accomuna i tre grandi artisti.
A destra dall’alto verso il basso, Gemelli, segno zodiacale
di Paul Gauguin. Toro, segno zodiacale di Margot Fonteyn.
Vergine, segno zodiacale di Werner Herzog.
raggiunse come artista la fama e
un’elevata considerazione nei
suoi contemporanei. Quando
morì, nel 1903, era considerato
un importante punto di
riferimento da diverse
avanguardie pittoriche, per il
suo uso non naturalistico del
colore e per la sua capacità di
rielaborare il reale non meno
che per i suoi scritti, in cui
espose lucidamente il suo
ideale artistico: “non copiate
troppo la natura: l’arte è
astrazione”, scrisse, aprendo la
via all'arte del nuovo secolo.
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Altri grandi innovatori nelle
arti condividono con Gauguin
il propizio aspetto di Giove nel
Cancro. Tra questi il grande
regista Werner Herzog, autore
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di capolavori “rivoluzionari”
come Fitzcarraldo, film
“eroico” ambientato in una
natura selvaggia e ostile, e la
celebre ballerina Margot
Fonteyn, a lungo partner e
amica di Rudolf Nurejev e
capace di segnare un'epoca
nella danza classica grazie al
suo stile inimitabile.
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