Emiliano Io dice dritto: "La riforma è invotabile"
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Emiliano Io dice dritto: "La riforma è invotabile"
Data Pagina Foglio 09-10-2016 1 1 /2 Il governatore pugliese del Pd: "Questa riforma è invotabile" Referendum, Elni1iano dice No Statali gabbati con pochi spicci 11 L'annuncio alla vigilia della direzione, attesa per le scelte della minoranza: ci sarà lo strappo? Lo sto- rico portavoce di Bersani fonda "Democratici per il No", il partito: "È illegale". Contratti per il pubblico impiego, i fondi per i rin novi - dopo 7 anni di stop - sono massimo 900 mi lioni: solo per rispettare la sentenza della Consulta servirebbero almeno 1,2 miliardi. Siamo alla beffa... o DE CAROLIS, PALOMBI E TRUZZI PAG.4-6E7 Emiliano Io dice dritto: "La riforma è invotabile" Il governatore su Twitter. E l'ex portavoce di Bersani fonda i Democratici per il No S ul Sì renzianissimo piovono minoranze. Con Michele Emiliano che va dritto: "Più leggo la riforma più sembra invo tabile, mi pare chiaro cosa farò".E con lo storico portavoce di Pier Luigi Bersani che fon da i Democratici per il No. È una piccola marea, rossa per identità e rancore, quella che monta per il No in un sa bato italiano. E a guidarla è il governatore pugliese Emilia no, dem di nuovo ai ferri corti con il premier.L'ex pm ha ap pena impugnato di fronte alla Consulta la legge salva-Ilva, quella che converte l'ultimo decreto del governo sull'impianto di Taranto, perché "l'esclusione di qua lunque strumento collaborativo con la Regio ne rende incostituzionale la disposizione".Ed è l'ennesimo scontro con il governo di Renzi, che mercoledì prossimo, proprio a Bari, farà eleggere come nuovo presidente dell'Anci il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio De caro, storico avversario di Emiliano.In questo scenario, ieri il governatorerilancia su Twitter un pezzo sul Manifesto del costituzionalista Massimo Villone, Come smontar e gli argomen ti de l Sì.E a corredo scrive: "Come ragionare su cosa votare nel referendum". Pare un ulteriore passo verso il No, da parte del governatore che mesi fa chiese di rinviare il referendum, e che a giugno sull'Huffington Post aveva scandito: "Voto sì solo se cam bia l'Italicum".Sta di fatto che Giuseppe Civati nota il tweet, e gli cinguetta una domanda: "Caro Michele, se ho capito hai deciso di votare No?".E lui non si fa pregare: "La riforma costituzionale è pessima, anche tecnicamente, e più la leggo più mi sembra in votabile". Seguono commenti a pioggia, ed E miliano scende in ulteriori dettagli: "Non farò campagna referendaria per evitare divisioni insanabili nel partito.Ma mi pare chiaro cosa farò". È CHIARISSIMO anche il No di Stefano Di Traglia, ex respon sabile Comunicazione del Pd. Dopo settimane di post anti-riforma, ieri partecipa al varodei Democratici per il No.Un gruppo (corrente?) che nasce a Roma, in una riunione presso il circolo del Pd a Te staccio, "alla quale - scrivono Di Traglia e il con sigliere regionale Riccardo Agostini - ha par tecipato un nutrito gruppo di iscritti, militanti ed elettori del Pd e del centrosinistra, prove nienti damunicipi dellacapitale, da comuni del la provincia e del Lazio". Tutti uniti contro la riforma, "perché la Costituzione è usata come alibi, e ci sembra questa la fonte ispiratrice di questa legge. Bisogna fermare la giostra e in vertire la direzione".Ma il partito non gradisce. Il sub-commissario del Pd del I Municipio, che Data Pagina Foglio comprende il circolo di Testaccio, è la deputata Elisa Simoni, cugina di Renzi. E prende subito le distanze, nero su bianco: "Non era e non è permesso né autorizzato costituire comitati in seno al partito: la linea del Pd, decisa a maggio- 09-10-2016 1 2/2 ranza, è per il Sì". Invece nel comitato per il No, quello extra-dem, già celebrano: "Il documento dei Democratici per il No conferma che Renzi non sta spaccando solo il Paese ma anche il suo partito. Il tappo è saltato". E la schiuma si è già sparsa ovunque. © RIPRODUZIONE RISERVATA