Precari Asl vertice per trovare una via d`uscita

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Precari Asl vertice per trovare una via d`uscita
-MSGR - 05_LATINA - 39 - 31/01/17-N:
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Martedì 31
Gennaio 2017
Redazione: Piazza del Mercato, 11 T 0773/663235 F 0773/663282
Il caso
Fitodepurazione
al Lido: si corre
per non dover
restituire i fondi
Formia
I vigili urbani
vanno a lezione
per smascherare
i furbetti dei rifiuti
Emergenza continua
Apruzzese a pag. 40
Gionti a pag. 42
Balestrieri a pag. 40
Allagati i sotterranei
della media Corradini
Non c’è pace per le scuole di Latina. Ieri vigili del fuoco in azione
per un maxi allagamento dei sotterranei dell’istituto di via Amaseno
Gare pilotate, Cusani sapeva
Precari Asl
vertice
per trovare
una via d’uscita
`Oggi la decisione del Riesame sul sindaco di Sperlonga, ma l’imprenditore Ferrazzano
lo chiama pesantemente in causa nel suo interrogatorio. Attesa anche per Masi e Volpe LA VERTENZA
Armando Cusani sapeva delle gare aggiustate? Lo avrebbe messo
nero su bianco Mauro Ferrazzano, l’imprenditore di Nettuno
che dopo il suo interrogatorio è
stato posto agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Tiberio”. I particolari del lungo verbale redatto alla presenza del sostituto procuratore Valerio De
Luca non sono pubblici, ma l’uomo arrestato con altre nove persone e finito in via Aspromonte
ha fornito una serie di elementi
utili per l’indagine in corso e forse anche per nuovi approfondimenti. In Procura bocche cucite.
Ma oggi si capirà quanto pesano
le nuove accuse anche dalla decisione - attesa per oggi - del Tribunale del Riesame sulla richiesta
di annullamento dell’ordinanza
di custodia cautelare avanzata
del sindaco di Sperlonga. Gli avvocati di Cusani hanno chiesto la
remissione in libertà o comunque una misura meno afflittiva
rispetto al carcere. Udienza giovedì, invece, per Isidoro Masi che al Comune di Sperlonga controllava ogni movimento - e Nicola Volpe che secondo Ferrazzano era l’anello di congiuzione
tra le gare “aggiustate” e la politica.
Servizio a pag. 41
Mercato coperto
il fine lavori
rimane un rebus
Fondi
Tre auto in fiamme in un seminterrato
IN CARCERE Armando Cusani
Sono in corso le indagini sul
grave incendio che ieri sera ha
devastato un seminterrato di
un palazzo sito in Via Canova a
Fondi. Il rogo ha interessate tre
autovetture parcheggio
all’interno. Il tutto è accaduto
poco prima delle 20. Sul posto
sono intervenuti i vigili del
fuoco di Terracina, con la
squadra 3A e due autobotti.
Non sono ancora chiare le
cause dell’incendio, ma non è
esclusa la matrice dolosa.
Secondo le prime informazioni,
le fiamme si sarebbero
sprigionate da uno dei veicoli
presenti per poi estendersi agli
altri mezzi parcheggiati nelle
vicinanze. Tanta paura da
parte dei residenti per un
incendio dai tratti misteriosi.
Calcio, serie B. Nerazzurri battuti (3-2) dopo dieci risultati utili
Costanti: interventi per garantire la sicurezza
ma non sappiamo quanto dureranno
IL CASO
«Gli interventi erano necessari
per la sicurezza di operatori e acquirenti». Prova a chiudere così le
polemiche sui lavori al Mercato
coperto l’assessore Felice Costanti. Ma di fatto il suo intervento non
potrà che scatenare nuove reazioni e soprattutto ulteriori malumori. Proviamo a spiegare perché.
Non ci piove sul fatto che un intervento fosse necessario. «I lavori di
adeguamento alla normativa antincendio dei locali di Via Don
Minzoni si sarebbero dovuti realizzare già da tempo, prima ancora del trasferimento del mercato
annonario dalla sede storica di
Via Don Morosini. Gli operatori
sono stati ospitati con le loro attività nei capannoni dell’ex Consorzio Agrario senza provvedere a garantire le necessarie condizioni di
sicurezza. Anche questa vicenda è
un’altra delle emergenze che l’amministrazione comunale ha ereditato da decenni di cattiva gestione
e mancata manutenzione. Stiamo
lavorando per cambiare le cose, la
chiusura provvisoria del mercato
annonario di Via Don Minzoni è
urgente per rendere la struttura
L’ASSESSORE:
«VOGLIAMO TUTELARE
GLI OPERATORI»
MA LASCIARLI
NELL’INCERTEZZA È
L’ESATTO CONTRARIO
conforme alle prescrizioni antincendio e assicurare agli esercenti
un luogo di lavoro sicuro».
Tutto vero. Eppure i chiarimenti
offerti dall’assessore complicano
la questione perché nessuno sa
quando potrà riaprire il mercato.
«La mancata indicazione nel provvedimento con cui si dispone la
chiusura di una data di riapertura
– prova a spiegare Costanti – vuole
tutelare gli operatori dall’eventualità, non auspicabile, che i lavori si
protraggano oltre le tre settimane
stimate». Tutelare? Sembra l’opposto. Li si lascia in una incertezza inaccettabile. E’ un approccio
pressapochista che gli operatori
non possono e non devono accettare. Ogni giorno di chiusura mette a rischio il loro lavoro, l’esistenza stessa del mercato annonario,
già provato dal trasloco dal cuore
della città. «Comprendiamo l’apprensione di chi si vede costretto a
interrompere, pur temporaneamente, la propria attività, e il timore di perdere la propria clientela insiste Costanti - L’Amministrazione, anche attraverso il dirigente del settore Aldo Doria, comunicherà lo stato di avanzamento dei
lavori facendo il possibile per rendere minimo il disagio degli operatori. A lavori conclusi sarà nostra cura dare la massima evidenza alla riapertura del mercato cosicché i commercianti possano ritrovare la loro clientela di fiducia». Sembra un epitaffio. Forse
per tutelare davvero gli operatori
si potevano trovare altre soluzioni: lavorare per blocchi o allestire
un mercato all’aperto temporaneo. Era chiedere troppo?
Vittorio Buongiorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sarà una settimana decisiva.
Se si arriverà a una soluzione è
presto per dirlo, ma dall’incontro di ieri in Regione tra il commissario straordinario della
Asl di Latina, Giorgio Casati, e
il presidente Nicola Zingaretti
è emersa la volontà di trovare
un percorso condiviso sulla vicenda dei precari a rischio beffa. Sembra palese che non si
possa immaginare di stabilizzare tutti domani, ma è altrettanto chiaro che un eventuale
ricorso - che sembra ormai
scontato - da parte di medici e
infermieri, rischia di bloccare
le procedure in tutto il Lazio.
Certo, i precari devono ottenere la sospensiva, ma quello che
lavora da meno tempo è lì da
5-6 anni, ha sempre avuto contratti rinnovati, difficile immaginare che un giudice gli dia
torto. Morale? Qualche altro
giorno di tempo per individuare un percorso che possa tutelare tutti. I tempi sono stretti
perché la delibera del commissario regionale per la sanità
che stabilizza il personale delle varie Asl del Lazio è del 23
dicembre e il 22 febbraio scadono i termini per il ricorso.
INCONTRO
CASATI
ZINGARETTI
SI RISCHIA
IL BLOCCO
IN TUTTA
LA REGIONE
Latina, la serie ok finisce a La Spezia
Latina sconfitto (3-2) dopo dieci risultati utili consecutivi a La Spezia. Nerazzurri poco incisivi e reattivi solo nel
finale, quando i padroni di casa restano in dieci uomini. Sabato il derby con il Frosinone. Servizio a pag. 43
Il progetto
“Latina legale”
il percorso nelle scuole
contro le mafie
È ripartito dal liceo classico
“Dante Alighieri” il progetto
“Latina Legale” organizzato da
Questura, associazione Libera
e Comune di Latina. Un
percorso contro le mafie, da
contrastare attraverso
l’impegno sociale, e per la
promozione della cultura della
legalità. Sono intervenuti, fra
gli altri, il questore De Matteis
e il sindaco Coletta
Per l’edizione 2017 a sostenere
l’iniziativa anche la “Banda
della Migliara”.
Pesino a pag. 41
AULA L’incontro di ieri mattina nell’auditorium del liceo
classico “Alighieri” di Latina (Foto GABRIELE TAMBORRELLI)
-TRX IL:30/01/17 22:44-NOTE:
Non solo, la vicenda di Latina è
ormai all’attenzione nazionale tra interrogazioni parlamentari, richiesta di accesso agli atti da parte dell’Ordine dei medici e di coinvolgimento del
collegio nazionale da parte degli infermieri. C’è in ballo il futuro del personale da assumere a Latina che vedrebbe sfuggire l’attesa stabilizzazione,
non c’è dubbio, ma anche la
credibilità stessa della Regione. Il motivo è semplice: accertato che nella Asl di Latina, nel
corso degli anni, le procedure
per assumere il personale a
tempo determinato non sono
state così lineari, qualcuno a
Roma doveva accorgersene.
D’altro canto non è alla “cabina di regia” che arrivano i documenti, compresi quelli delle
ultime proroghe di contratto
fino al 2018?
Sicuramente a Latina si è risposto delle esigenze, sono stati garantiti i livelli essenziali di
assistenza, ma è stata commessa anche qualche superficialità. Qualcuno che doveva accorgersene a Roma, si è forse girato dall’altra parte. Oggi è meglio trovare una via d’uscita
condivisa che rischiare di bloccare tutto. Assunzioni, ma soprattutto gli ospedali della provincia pontina.
Giovanni Del Giaccio
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