IZIONI IlCORDI
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/ 'r ^t. W^ «IZIONI IlCORDI MUSIC LIBRARY UNC-CHAPa 'rìU -^^^^ Edizioni Economiche Ricordi G. ROSSINI LA GAZZA LADRA MELODRAMMA Rappresentato per la prima volta IN DUE ATTI Teatro della Scala in Milano al OPERA COMPLETA PER il 31 .Maggio 1S17. CA^'TO E PIA.NOFORTE 7.1 l'i netti Fr. 4. 5^ Franco di porto nel Regno, Fr. 6, ~ — '^O 1 "^ ' ' ' ^ 1-- ^^^ Per gli Stati dell' Unione postale, Fr. 7 Proprietà della riduzione. R. ^i STABILIMENTO RICORDI MILANO — Napoli ROMA — Firenze LONDRA :6-, PARIS ,»' — 11. tj'» Boulevard , io'^ Hcgeiit Sirtii. W. PER LA FRAXCIA ED IL BELGIO Haussmanii . V. DURDILLY & C.'« . Boulevard Haussmann, li.*"- — P.^^RIS THE LIBR^m' TH€ UMVERSTr 0!= NOfTTH CAROUM N GIOACHINO ROSSINI la Gazza Ladra nel 1817 per la Scala di Milano, dove venne rappresentata nella stagione di primavera colla Belloc, una Galianis, OMPOSE ^^,.- KyfA^ Monelli i^'IS tra ^^^^^ Botticelli , , Filippo Galli ed Ambrosi. quelle di Rossini che ottennero successo più Questa musica fu strepitoso, e fra i dura ancora vivissima la Gazza Ladra. Il libretto dell'opera può chiamarsi un vero imbroglio: l'azione procede per via d'espedienti, di combinazioni, ammissibili solo appunto in un lisuperstiti epicurei musicali di quell' epoca memoria dei bei tempi della ma però il poeta Gherardini seppe trovare situazioni tali da interessare 1' uditore e commuoverlo fino al pianto. Ed una delle più salienti fra queste si e quella del celebre terzetto - Oh A'imic bciìcjico. bretto d'opera; , Fernando Villabella legge militare , Ninetta, addetta netta conforta mezzo arriva , trova il il come colpito da modo di condanna evadere di morte per infrazione e di recarsi a tro\'are sua fantesca alla casa di un signor Fabrizio. alla figlia La Ni- padre e lo rifocilla con un bicchiere di \'ino. In questo Podestà, ruminando fra sé - // mio piano e preparato. - Egli spera di trovar sola la Ninetta, per farle certe proposizioni che sa- padre a fingere di dormire per non correre rischio d'esser scoperto. disturbare le manovre del Podestà giunge un messo che gli consegna un foglio pressante il Podestà non ha con se gli occhiali, e maledicendo agli affari, incarica la Ninetta di leggergli la lettera. Al porre gli occhi su quella carta la povera Ninetta impallidisce: è precisamente l'atto di ricerca del padre suo, resosi disertore ella legge a stento, sostituisce balbettando un nome al vero, cambia lì per lì connotati indicati nella missiva. E qui si svolge quel famoso adagio - Oh Nume benefico - che restò fra le più belle pagine di Rossini. Il padre si allontana, e il Podestà riprende la manovra interrotta e sciorina alla Ni- peva lui. Ninetta prega il A : : i netta tutto dizionario delle proteste d'amore le più ardenti, quanto più tardive: gli è qui che ricompare il padre e dopo che la Ninetta, oftesa il giustamente, manifesta al Podestà tutto il disprezzo che si merita, il padre stesso, non potendo più contenersi, prorompe nella celebre uscita - Uom maturo, della figlia. e magistrato! - compromettendo cosi se stesso in difesa GIOACHINO ROSSINI Una delle gemme rossiniane è la sinfonia della Casosa Ladra, scritta con quella grandiosità e semplicità che costituiscono l'opera del genio; e fra r altre cose più salienti dell' opera citeremo la cavatina di Ninetta quel piaDi piacer mi balza il cor - Y! allegro dell'aria del tenore cer che adesso - allegro che nessuno dei tenori d'oggidì potrebbe cantare come è scritto: la frase del tenore - Ed io la credea l' istessa onestà sfogo di dolore e di disperazione che la musica esprime con grande potenza nella bellissima scena del processo. Un altro pezzo di quest' opera, giustamente celebre, si è il duetto dei due soprani. Gioachino Rossini nacque a Pesaro, il 29 febbraio 1792, da poveri genitori, filarmonici per necessità. Il padre suo era suonatore di corno, la madre una seconda donna, e viaggiavano di città in città, dove erano chiamati dai loro meschini contratti. Constatate però le disposizioni del piccolo Gioachino, questi venne lasciato in pensione da un salumaio di Roma, ed affidato alle cure di un tal maestro Prinetti. Pare che progressi non fossero soverchi con un simile Mentore, talché Rossini fu inviato al Liceo [Musicale di Bologna, dove studiò con Alattei. Xel 1808 egli produceva in pubblico la sua prima musica, una cantata intitolata rnionia per la morte d'Orfeo. E questa fu la prima pietra // Pianto d' di quell'imponente edificio alla cui cima sta il Guglielmo Teli. Da quella a questo stanno in mezzo trentanove opere, lo Stabat Mater, la Piccola Messa, le Serate musicali, alcuni quartetti d'arco, che non si sa più dove siano (forse nell'Archivio di Bologna), parecchi pezzi di musica di genere una gran quantità di composizioni per pianoforte alcune religioso Ma i A , , sinfonie, ecc., ecc. Gioachino Rossini mori a Passy sua sostanza alla città di Pesaro per il la novembre 1868, lasciando la costruzione di un Conservatorio 13 Musicale. Edwart. LA GAZZA LA MELODRA.\L\L\ IX DL'E ATTI DEL DOTTOR GHERARDINI G- -"1.- -^- ^- -s_- -^^ ^- ^- -^- -i^- -^- •^- »5-- -iSi,- ^ -^^ -i^- -^^ -i^- -^- -i^- <^ -^ PERSONAGGI ESECUTORI Fabrizio Vixgradito, ricco fìttajuolo Basso BotlicdU rinccnzo Lucia, moglie di Fabrizio Mezzo-Soprano Cajti^Iioni Tenore Monelli Savino Giannetto, -X INETTA, figlio di .... Fabrizio ; Gottardo, Podestà del Isacco, merciajuolo Antonio, carceriere Giorgio, servo del Podestà Gregorio, cancelliere Usciere - Genti La . servizio di Fabrizio .... Ernesto, compagno ed amico Pretore del villaggio militare e ..... ..... al di Fernando militare e ..... ..... d' arme - . Soprano della Ninetta; villaggio Pippo, giovine contadinello Un . serva in casa di Fabrizio. Fernando Villaeella, padre Il militare ; Contadini e Contadine Basso Maridta . Bdloc Teresa . Galli Filippo Basso Anthrosi Anionio Contralto Gallianis Tenore . TUscollini Francesco Tenore . N. N. Teresa Basso Rosii^noli Basso De Angeli Alessandro Basso N. N. Basso N. N. - Famigli di Paolo Fabrizio - L^na Gazza. scena si finge in un grosso villaggio non mollo distante da Parigi. ATTO PRIMO SCENA PRIMA. AMPIO CORTILE DELLA CASA Sul dinanzi domina un portico rustico con pergolato Xel fondo e verso il ; ad un pilastro è appesa mezzo è coHccata una porta eoa cancello, per Dlvi7'si abitanti del villaggio j alcuni suo ito PIPPO; indi LUCIA entra una gabbia aperta, dentro della quale Ih che giorno fortunato! Fab. \'ieni, vieni, (essendosi accorti della gazza e deridendo Pippo) Pippo? Ancora? Pip. Ve' chi è stato. Lue. Ah La cazza Pippo Pip. Taci là. Pippo? Pippo? Ah ah ahà! Marmotte, che fate? Così m'obbedite ? Coro Lue. ? Pippo F.AB. ? (deridendo Pippo) A me Lue. Lue. - Tutti perdono l'udito. E Fab. Pip. e colui di Si vedrà. Lue. Fab. Lue. Fab. Lue. Fab. Coro Ser Fabrizio qua. , ° Ahi, ahi E Ma ? ben sta. ti gazza ha indovinato. Insensato la ! Si vedrà. la gazza ha Ogni core i indovinato. esulterà. Là seduto l'amato Giannetto Tutti (additando F.ABRIZIO con parte del A la mensa) CORO suo padre alla sposa vicino Pippo col resto del Coro A sua madre, alla sposa vicino. Alla cara sua madre vicino. Noi l'udremo narrar con diletto io chiamo. Tutti E Le battaglie, Or Or d'orgoglio brillar lo vedremo, fra I là. ! Ch'c stato - se ne sta? ^ (*) avvicina alla gazza e l'accarezza, e ne resta beccato) M' ha beccato. mio marito Dove adesso Tuo marito la Brava, brava! - Quando aspetta. si ! Lue. di tremar. dargli moglie: Ninetta. Se - (a Fabrizio) gazza ha indovinato. Insensato Ah! Fab. Lue. Fab. Alfine cessato Avrò il La CAZZA stendete, Ehi, Ninetta?... tocca Questo afi'are a me Egli dee sposar... Mio figlio, il sapete, Dee tosto arrivar. Che giorno beato Dobbiamo passar! Coro alfine Tutti gli alt La mensa allestite Là sotto la pergola Che invita a mangiar. Che flemma! sbrigatevi; Pip. e d'ogni età. - congedo : Movetevi, andate; Pigliate, e la cantina, col suo (* si Brutta gazza maledetta, Che ti colga la saetta! ; Oggi arriva il figlio amato! Certamente ed ammogliato Lo vorrei, ben mio, veder. {additandogli la fiizza) Pip. Lucia. trionfante sanità. la Viva Bacco ! Coro vigor, Tutti \'ieni a noi, La cazza mia Reca il nettare spumante Che mantiene - nelle vene tredicina o padroncino. vino. Egli reca l'allegria. Il Giannetto amato. Oh che giorno fortunato! Oh che gioia si godrà! La GAZZA Pippo? Pippo? Chi ha chiamato ? PiP. Non so niente. - .Ah ah ahà Coro Tutti di bottiglie Come Bacco Pippo e per apparecchiare ima mensa; Egli viene, o Oggi alfine a' suoi parenti Il padron ritornerà. CORO vede una gazza. si rappresenta alcune collinette con un canestro di biancherie; che gioia si godrà! Dopo tanti e tanti mesi Spesi in guerra e fra gli stenti, Parie del di là la scena necessarie le cose Oh PiP. M nel corrile. ed altri servi con O; Coro si famigli recauti FABRIZIO finalmente cui FABRIZIO. DI di bella i le stragi, bottino il ; pietà sospirar. brindisi intanto faremo bicchieri ricolmi sonar. (rartcno gii abitanti del villaggio) ATTO PRIMO Fab. Oh cospetto! undici ore già passate. F.AE. Oh come {S'Jardando l'oriuolo; Giannetto ne scrive Che sarà qui sul mezzogiorno. A Nix. Fab. Fabrizio, Lue. Fab. fresche al par di te Quest'oggi vo' che tutto belle, mia cara ; Spiri dintorno a noi gioia, letizia sempre a e Fae. Nix. Fab. torto. ! amore, Oh ho torto ancora Finalmente la bile, .A.h, lo sì, ? spero. ! figlio, Vostro che dite so, il figlio... piace... ti Basta... ? Già da un pezzo io leggo In quegli occhi, in quel core. (Oh Dio Non Non Gran cosa una forchetta sola Che si smarrì per caso e chi sa forse Che un dì non si ritrovi - Orsù, Lucia, Bada a trattar con maggior dolcezza E ahà! mio Come Nix. Fab. forchette d'argento, dimmi, allora 1 Senti, - ! E cessa una volta! via, la rimbrotti, Se mi viene Oh E meraviglia E quando Ridendo e civettando ella mi perde Le intero Eccole. - Fab. -^ix. Eh A Un . F.\B. Tu sempre ! Fabrizio) .' ho ricolmo. n' gii altri faraisii si ritiracol Pippo e (* . fragole le Nix. qualche tempo son molto scontenta Di questa tua Ninetta. Pippo, Ignazio, Antonio, andate tutti A preparare il resto, i^) Ah se la colgo 1 buon giorno : giunta, amabile Ninetta. sei .A.lfin Hai raccolte Da Quella snionìetta Addio Panierin Ah a deporre sulla mensa) (^- cogliere fragole. Lue. crie \-a ! diavolo, Ninetta ancora Già così tardi E Non veggo. Ov'è costei ? - Pippo, rispondi. Per la collina, io credo, la - ' PiP. Gradirà queste pere O Lue. mio Giannetto il (uscendo dairono con alcune pere E !) Sta lieta; t'arrossire. Al padre suo Giannetto v'è cosa che asconda ei t'aiaa ed io ; ; Questo amor non condanno. : Fab. (i-i ! Rispetta in Le sue ana lei sventure. Sai j fra le schiere incanutisce; e s'ella, ) chi dice Il tempo voia contrario? il Un momento cucina in Andremo insieme ad Fab. Dici ben ve : e là ti aspetto. ed elitra Jìnabnente la cortile; 7iel L UCIA r^Ia però... Che (prende viai vita ! - Lucia per un braccio, mostrandosi alquanto adirato) pure. Addio, Ninetta. stacca dalla Lucia, e va a parlare nell'orecciiio alla Ninetta) Lue. Eh quante tenerezze Ad una serva Non bisogna dar tanta confidenza. Fae. Non. pianger, mia fanciulla che sceiidc daila col canestro delle posate. la Andiamo Lue. Fae. .via; FABRIZIO; poscia ita. Andiamo. II. NINETTA con un panierino di fragole, collina Lue. Fab. (si SCENA xineuai ! finiamola. incontrar Giannetto, nell'orto, carezza) - proteste. intanto la forchetta se n'è Nix. Io non ci ho colpa e poi, se credi, ; Solite Ma corro io : Ma - una dovesse... Lue. Della fortuna, colle sue fatiche Qui si procaccia una meschina vita, Non debb'essere perciò da noi schernita. le fa ! Mancar Orfana della madre, e senza doni E Ma brava - E quando farai giudizio ? Prendi queste posate, e bada bene (alia Che non si perda nulla. Nix. Ah no! vorrei In pria morir, che ancora Lue. Fernando Viilabella Lue. Caro Fabrizio! bacia la mano, ed csli (^11 di sprt::o' Ch'ella è par figlia di quel bravo e onesto Che ! Taci, che vien Lucia. Nix. Ah, ahà felice I Quella fanciulla. Lue. Fab. Oh me Nix'. ! ! (tirando a sé Fabrizio) e : abbi pazienza. (Lucia e Fabrizio escono, e prendono la via della collina. Ninetta chiude cancello, e poi rientra nell'abitazione) Nix. Di piacer mi balza Ah bramar E di più l'amante e il non so: SCENA genitor Finalmente rivedrò. L'uno al sen mi stringerà L'altro... l'altro... ah che Dio d'amor, confido in te Deh tu premia la mia fé Tutto sorridere ISA eco prima : Mi Più veggo- intorno , farà.' ; non può. già dimentico miei tormenti I Quanti contenti di dentro poscia affacciandosi al recando qualche cosa per la mensa. Stringhe e ferri Temperini e da calzette, forbicette, Aghi, pettini, coheìli. Esca, pietra e zolfanelli. Avanti, avanti Chi vuol comprar, E chi vuol vendere Brillar : ! il e cancello, colla stia cassa di merci; e subito Isa. ; Ah (va a deporre , III. ! lieto gioiTio AlSn godrò ii cor; il suo panierino Sulla mensa) O barattar. PIPPO, ATTO rR 1 .1/ O Anche Oh, senti il vecchio Isacco. risparmiate Andate, galantuomo Una voce sì bella Quest'oggi abbiamo vuota la scarsella. Io compro, se volete; Pip. Baratto, se vi piace Guardate che : capi. bei Che belle mercanzie. Tutte di mod;i, e più che mai perfette. Andate, vi ripeto. Salutatemi La signora Ninetta: se per sorte Ella bisogno avesse De' fatti miei, ditele ch'io mi trovo Fino a domani rvfXH Albergo lutavo. Tutto il paese, con zampegne e piffeii, E cornamuse, è andato J>A ricever Giannetto a pie del colle; >0h perchè non poss' io Salutar, pria degli altri, il padron mio? PiP. Is.A. PiP. nemico in faccia : : Isa. al M'eri presente ognor Tu m'ispiravi allor Forza e coraggio. Ma quel piacer che adesso, O mia Ninetta, io provo, E così dolce e nuovo ; Che non può spiegar. si Fab. Pip., I\li (tuui fanno Coro e Mi sembrano due tortore ; fanno giubilar. festa a Giannetto. Ad un cenno - Lucia, Pippo di e gli altri famigli rientrano in casa) (parte) Coro Questo è giorno d'allegria, Di piacere, di pazzia; Questo è giorno da goder. 5> 5) Tutti gli altri Su, balliamo; discacciamo 5> (cominciano SCENA / PIPPO NINETTA e con de' fiori per adontar hi 1 Lue. mensa. Non v'ingannaste (a » Pippo) Fab. NlN. Un ;;. Lue. j'Ah Fabrizio, Fabrizio Ma di Coro > lila è Pip. Fab. Giannetto NlN. tornato ')E - le (^aitando per gioia) 3) Pippo esce con un nappo in mano, festosa turba, e la il seguente brindisi :) A gara, a vicenda: Il petto s'accenda Di dolce i famijjU} , E Già. ! Esultano Beviamo PiP. Il ; nappo è La pipa Il allor. Questo jMiei jChe (alla Ninetta) cari poppa e la : del cor. le danze, e lutti si amici, spero levano da tavola) (ai contadini) presto, e per cagione »Non men felice e beila, j>Oui tornerete, con jE cor. Pippo, di pechero accoppa Le pene Fab. alla e trabocchi Di gioia ogni giunge ! mescano mezzo se brilla, tliniscono Ben tornato Bravo, bravo Qui dovete ognor restar. Vieni fra queste braccia... Mi balza il cor nel sen! D'un vero amor, mio ben. in ricchi e pitocchi Tutti corre, e trovasi vi mette furor. Se spuma, momento che si ; Pip. spicca dalia comitiva voi scherzate. Tocchiamo e discenda La gioia nel cor. Se il nappo zampilla, Tutti Ninetta per riceverlo) Coro Ninetta Tocchiamo, beviamo Pip. Contadine che si l'eggono died i /amiteli di Fabrizio che si Eh! ai contadini. V. porta che dalla strada mette al cortile, nel la [alcuni fimi^Ii portano fuori delle sottocoppe coperte di bicchieri, e NINETTA, PIPPO, GIANNETTO, FABRIZIO, alla Ma fa l'occhiolino. NlN. (correndo sulla soglia dell'abitazione, e chiamando (Giannetto, vedendo la Ninetta, dire fé' venire. ! scendere dalla collina, escono nel cortile. mi non era sicuro di ben, pranziamo noi. ! Deh Oh momento fortunato Oh che dolce palpitar! Fuori, fuori! È ritornato: Deh venitelo a mirar Coiitadiìti e Podestà.' !.Che dice.' questo è un torto. Ah, alia! sappiate Oggetto amato, mi vieni a consolar! - LUCIA, Dio buono! atto di rimprovero) il; (distriljuendo la minestra) ! i SCENA il lomano) ;da ! Pip. Jla, - :i>Che l)Ch'ei Ben e ì>Ei quai gridai (come sopra) (") Aspettarlo bisogna. una sinfonia campestre} Lue. Contadini V'iva, viva NlN. ! l>Dove avevo la testa! qual suono! Coro troppo onore! (* {s'ode dietro ai!a collina NlN. Oh asside tra Fabrizio e Giannetto) ; usuraio egual non vidi mai. si >Qui, Ninetta. E mi chiamò di voi. NiN. Gli son tenuta assai. Pip. ! Sediamo. (si desso è ; danze) (Lucia, Fabrizio, Giannetto, ed alcuni contadini più distinti, e convitali, assidono. I famigli arrecano le vivande) NlN. Mi par d'aver udita La voce di quel vecchio merciaiuolo Che suole tutti gli anni Passar di qua. PiP. le Ogni torbido pensier. Alla mensa: andiamo, andiamo: Che delizia che piacer IV. con le il vostro brio danze, a ricrearne. Addio. (i ' contadini escono) ATTO PRIMO Mi O madre, ancor non mi diceste nulla Del caro zio. Che fa ? Sempre trafìtto Lue. Già. sino al primiero fu dove entrambi ci lasciammo. Amico mio, Ei disse; e dir non poteva Addio 'Villaggio, Piangendo ! Dalla sua gotta. : ! I Ah Già. voglio ! Come NlN. par, Lucia : Tien l'occhio a Lue. PiP. tutto. Là cucina Raccogli la mia gente E mangiate e bevete allegramente. Oh vi faremo onore! in A Già. cara Sì : ma Solo un eterno esigilo, mi può ! 1 (rientra in casa) cazza) basso, Fernando compare sulla collina, e ne discende guardandosi d'intorno in aria di sospetto). padre... Deh Fer. NiN\ Fer. e subito ,. parlate. Sì, (si Fer. FERXAXDO. NlN. !) Fra l'orror di tante pene. Se sapessi... vede momento in questo Oh Niv. Fer. VI. ! m'ascolta. ! arrivare dalla collina Chi mai dunque dici Come far? Podestà. Son perduto. ? Qui, qui sedete. (conducendolo verso Fer. NlN. Idolo mio!... - Contiamo Queste posate. - Oh come, Come Ma Oh Ah NlN. iìglia! Io tremo, pavento a 2 Zitto ! non mi ! Men le ! braccia di suo padrei Come - ! destino, ! rav\-iluppa nel suo gabbano, e si colloca all'angolo più lontano si della tavola. ! che dite .' Ieri, Sul tramontar del sole, Giunse a Parigi la mia squadra. Io tosto Dal capitano imploro Di vederti il favor. Bieco e crudele me Io niega. Con ardir, con fuoco, A' detti suoi rispondo. Sciagurato/ Ei grida e colla spada Già già m'è sopra. Agli occhi Mi fa un velo il furor; la sciabla impugno, // POD. La Ninetta si occupa a sparecchiar la mensa). i nostri ferri ; e il Ho visto dalla piazza (sulla porta de! cortile) Lucia l)Con Fabrizio ed il figlio. :=>Cogliam questo momento. ìDeh! : Già suonano percossi Quand'ecco a noi sen viene Pronto un soldato e il braccio mio trattiene. NlN. E allora, padre mio? Fer. Barbara sorte! Fui disarmato e condannato a morte. NlN. Alisera me. Fer. Gli amici Procurar la mia fuga. Il prode Ernesto lìi questi cen(:i mi coperse, e scorta SCENA VII. PODESTÀ, MXETTA FERXAM)0. "Passare Ei e morte. vicino è sento gelar j\li tFcmando è la scoprir. .Ascolta, e trema. Iil'a\'\'ento, cruda Il nembo Tremendo accosta timidamer.tej padre mio : Che fiero tormento! Che barbara sorte (scoprendosi e con dolorei Oh (con trasporto, e gettandosi fra Fer. NlN. Fer. si ! coraggio, per pietà! ; (* gli se mai... crudel fatalità ! Fer. Adorata mia NlN. vesti. Fer. ! mensa) Nascondete Quelle sento ch'io l'amo! la mi scopre... S'ei Xi.v. (riconoscendo la casa di Fabrizic) FER. No, non m'inganno. Il conto è giusto. NlN. Fer. Oh Dio! Quella certo è mia figlia!... Ahi di qual colpo A ferire ti vengo Oh cielo un uomo NlN. Par ch'egli pianga. (") Dite, in che poss'ior... Podestà) ? Il Ah, che il Dio, chi viene! XiN-. A-JXETTA salvar. , Più barbaro dolor (aiu Ninetia; ritornate presto. SCENA : : (Ah regger non poss' io Chi vide mai del mio (Fabrizio, Lucia e Giannetto escono dalla porta che mette alla strada. In* al periglio il figlia... (alia Povera bestiolina, Vien qua: bacia la mano: addio, carina. tanto ch'essi dilungansi speme v'è più mio certo r, questo amplesso, o K Per ^ a 2 ! Nl>f. Lue. rivederci, vegg'io brillar. Oh Dio (uscendo subito) ! il di non k\\ no, E Signora... Mia Fer. .' Pippo?... - pur Ancor Or tutti in compagnia Andar da lui - che te ne Lue. Andiamci pur. - Ninetta, PiP. E e ben possiamo pianto il mio coraggio!... speme un raggio Io perdo Vederlo ed abbracciarlo. Fab. frenare (il la m'assisti, tu Ah! non amor: fammi Il mio piano E è Io tardi; contento. Podestà, avviandosi verso l'.ibitazione, dice quanto segue. Ninetta versa da bere a suo padre, e si - Frattanto la conforta in segreto) preparato, non potrà. tutto, con destrezza, fallire Pria di Le solletico l'orgoglio. No, non posso... ohimè.'... non voglio... (contraiTacendo la Ninetta) Deh partite, o Podestà.' Ciance solite e ridicole Formolario ornai smaccato ; Ma Un frattanto bel sì il ! cor piagato dicendo va. Atto rrimo SCENA mio piano è prepar.itn, fallire non potrà. 11 li E Io [ poi che in estasi Di dolce amor Ti vedrò stendere La mano Nl.V. Un Gio. Il PoD. Un Gio. PoD. Gio. Questo piego pressante è a voi Ah ah - Chi 1' ha recato ? canceìlier Gregorio a voi m'invia. corno. (Uh maledetto). ! Un FER. (a parte Rinvigorito, Ringiovanito, Trionferò. Il mio progetto Fallire non può. questo altro, un altro birfo! (Giorgio pane) IX. PODESTÀ, .XIXETTA // ! Un SCENA FERXAXDO. e : Buon Podestà, assiso verso il mezzo della scena, si leva di tasca 11 portafogli, onde tagliare il sigillo del piego, poi cerca gli occhiali, e non trovandoli, s'impazientisce di non poter riuscire a leggere. Intanto (II Vi darà forza a camminar. giorno, ne trae le forbici succede in disparte interrotto a suo [avendo Ldita la voce di Ninetta, e solo accorgendosi di lei in Vi son serva. Ditemi: quell'uomo è (piano alia Ninetta) ? Un Che mi chiedea povero viandante E Oh Ho una brava, brava gran voi gli deste mia Anch'io, ! cara. sete... : Subito, vi servo. NlN'. Nix. Ah: caro padre, udiste! Io tremo! Intanto Ch'ei legge, deh fuggite. FeRE come, o figlia? Sono senza denari. Ni.v. Oh cielo ed io Non ho più nulla. Fer. e bene. Prendi questa posata, unico avanzo Di quanto io possedea. Deh tu procura Di venderla dentr'oggi, - ma in segreto ! soccorso... PoD. bere. seguente dialogo, che viene il dal Podestà) ! j NlN. Ninetta e suo padre l'ra tempo questo punto) Bella fanciulla. NiN. Pud. A birro e con ispavento) PoD. Giorgio, dammi una sedia. Vediamo che cos'è. - Vattene pure. al cor, PoD. Chi diretto. ! iSI.V. e (versando a suo padre un altro bicchiere di vino) . delti. e , I farò. ti RG I O GI sì, Ninetta Sola soletta Ti troverò. Quel caro visino Brillar d'un riso Sì, E vili. j ! I POD. No, no: per Non NlN. POD. NlN. ci la mia sete vuol del vin. Dunque Tu non mi dell'acqua? vuoi capir. (accarczzandi.le la mano) Lasciate. . - E bene (a Come lo ritrovaste? - Fingete di dormire. - 'e suo padre) li Mi Che sono tutti Eh non (accennando Fernando il Ma importa ma di ! tempo in tempo (Can Ah - clie O PoD. padre, ; contrassegni Ninetta) D'un disertor. - Fcniditdo par che dica. (volgendo un guardo a suo Nix. (Fernando I...) Fer. (Oh reo destino !) POD. Ma il resto, senza occhiali, È impossibile a leggere. Fate Ah, mia Ninetta, ? i (a parte alla fate burlare. Perchè così ritrosa - quale torna a sedersi e finge ancora di dormire) dorme se sapeste, o cara. Andate, andate il POD. Son questi, almen suppongo, cerco io Nix. vi se tornasse Figlia mia, (piano a suo padre, ritrovarvi sola... Non trovi Traetevi in disparte. POD. Di ! io '.) ? Vedete, è tanto stanco Che già s'è addormentato. Non dà molestia). Da quanto tempo cielo POD. Ninetta? (alzandosi; Nix. (Giusto cielo!) (a Fernando che faceva per uscire) POD. Galantuomo, restate. Fer. ;Io tremo Nix. (Io gelo!) - Cacciatelo. NiN. il Abbracciami. alza la testa per 05Scr\-arc che cosa succede) Perchè non se ne va (Ah Fer. colui quale finge di dormire, come e Quel merciaiuolo clie pur dianzi...) Farò di tutto. Andate... rincresce Ci siete voi, mi basta. vidi NlN. ero appunto usciti. PoD. io Imbruni, fa che in quel castagno Almen questo sussidio. a salutarlo. NlN. colle Nel folto della selva mi terrò nascoso; Podestà) Ch'i arrivato Giannetto. Ed il Io Oh, voi saprete POD. dietro Un gran castagno, a cui la lunga etade Scavato ha il sen. Nix. Me ne sovvengo. Fer. Quivi Cela il denaro che potrai ritrarne. pò; sotto voce) (ritornando verso Venuto Là (trattenendola) il piacer, - Mia cara,' leggete voi. Nix. (Gran Dio Rispondi, anima mia. (prendendo O il mi salva M'affretto di mandarvi m'uccidi, padre) ! foglio, trascorrcnd.ilo e il padre mio i co/itrasse^iii !) ticmando) - . ATTO PRIMO 12 ^^'j^^'^j' j-j" D'un mio soldato... E fuggito pur Ei or condannaio a POD. ijiorte. (L'istante è propizio cìiiamasi... Su POD. Che vin. (Oh come Fammi bella!} Ì2 Fer. XlN. POD. sapete ! leggere piil ; vi potrei spavento; Traditori per voi non sento Che disprezzo e rabbia e orror. bugia ch'ella prolTerisce) se leggo ancora. Tutto è perduto. - Età: quarantott' anni; Statura: cinque piedi...') E ben, che avete ? POD. Non dopo aver veduto uscire Fernando) a parte del tuo cor. Benché sola, Far gelare Nix. Vincila. Vi... (guardando a suo padre, come per indicargli POD. Continuate. (Oh Dio Xix. duolo il .') amor seconda : Le mie fiamme, i voti miei Ah se barbara non sei, I) POD. NlN. Ei chiamasi Fernando gioia sarà (') soli (• (Suggeritemi, o Dei, Qualche pietoso inganno La rende ancor più Siam Fernando... Fcr... Ft:r... Ni.xf. ! Amorej discendi; Se il core le accendi, dalli: ritorte. di PoD., Nix. (Ah mi e Fer. vene bolle nelle (Fernando ? (Infelice!) furore e la vendetta Il è rlentrcto nel cortile) ! ^ È una mano diabolica Freme ! Ah Gli occhiali se avessi POD. 1 (la atto di toglierle ii Permettete (}. Nijg-. cercando nelle sue foglio e - (Il tasche'i ritenendo il Nix. foglio) venticinqu' anni; Egli sol mi fa tremar.) Ella ! ampia accennando '.'uno tondo il viso. POD. Cospetto egli debb'essere un Narciso. E tondo il viso!... E poi? Divisa bianca NlN. fronte, Fer. e frenarsi qui conviene (^.la Statura: cinque piedi, undici pollici. Andate avanti. PoD. Peccato Capei iìiondz. NlN". Ocelli neri, e la saetta : del m'inspira). (' Età : nembo il Già comincia a balenar.) (Ma frenarsi qui conviene; Colle buone vo' tentar.) e POD. Via, deponi quel rigore. Fer. Vituperio! Disonore! Vieni meco, e lascia ! Abbastanza ho la iìgiia e l'altra i! padre) far. (avanzandosi con impeto) tollerato. j (;Tuardando di mano in mano a suo padre per nominar de' colori diversi da L''om maturo, e magistrato, I .. 1 quelli di esso) - Vi dovreste vergognar. Con mostre rosse; stivaletti gialli. i Se mai costui passasse ! Sul vostro (contro a Fernando) c-a Nix. Sarà mia cura. ! - (a j (facendosi rendere dalla N'inetta e riponendolo in tasca) frjglio il Vediam se mai per Nix. (Ohimè !) Fer. PoD. caso... - Signore. Olà, buon uomo.' ^fingendo di risvegliarsi; , Alzatevi: Cavatevi il cappello. Nix. POD. (Io muoio.) Venticinqu' anni, è vero ? 'f') Ah ahà! (ridendo) capei biondi, (• alla i (Respiro.} (a Non Vi volete rovinar Vien meco... Pud. Nix. POD. (a Buon uomo tu (a ! Fernando con di - Ninetta in atto di prenderla per mano) Trema, ingrata (respingendolo) ! Presto o tardi la voglio far pagar. (Infelice Fernando con tenereiza) : (a E Fcmandol qua. sta in agguato dietro ad accompagna Fer. pcrte a Fernando) ! ! un pilastro (Non 3 Propizio ti rendi A Soccorso, pietà !) ÌNIi (intanto ehe esce dre, ; ti mi guardi, lasciar.) debbo, o Dio ! tu ! so quel che farei Smanio, della porta; la Ni- collo sguardo) (Oh Nume heneiìco Che il giusto difendi, Nix'. severità) : lo Podestà) Fernando) senti. Fer., Capite e t'intendo Mostro orrendo Te (a netta (al (a Brutto vecchio, se più tardi... Partite. ma Ninetta) Ninetta in atto di voler dirle qualche cosa) POD. (Fernando esce, Femandc) (respingendolo) I .Ah partite! Signora... Uscite a (a.la Cos'è questa impertinenza.' E ! (prendendo per mano Ninetta) Nix. POD. (a parte Rispettate l'innocenza. Sì, Fernando) (con impeto) ! Sciagurato laiìa (alla gridate. I Mia cara Fer. parte a Fernando) ! (a parte alla Ninetta, e poi si ritira lentaiacnte) ' I Nix. Temerario POD. Fer. Nix. POD. Nix. Fer. PoD. Nix. Fer. Ninetta) Occhi neri, ampia fronte, e tondo il viso. No, no, si vago Adon qui non ra\TÌso. Nix. POD. Podestà) pudore e l'innocenza. Caro padre, oh Dio prudenza. Il . PoD. per Bacco!... Rispettate a dirittura territorio, Fatelo imprigionar. Ah Pop. Fer. il quale si il ; deliro e fremo. questo passo estremo sento il cor scoppiar.) Podestà, e che la Ninetta protende vede un cucchiaio e se ne vola bia scena come segue) via. le braccia a suo pa* gacla scende sulla In questo momento cala la saiir la collina, la tavol.i, rapisce tela, e si c:tm- Atto primo 13 /• J- j' SCENA X. ^ jr^/S^'- Ah Pip. capisco ! : Qualche galanteria... STANZA TERRENA CASA IN DI FABRIZIO. Nix. PIPPO: XIXETTA quindi canestro delle posate; m'era necessaria. Oh che sproposito Perchè non dirlo a me ? Cara signora, Voi dovete disporre in tutto e sempre Del mio salvadanaio. Pip. che viene dal cortile col ISACCO. infine e Nix. pancia mia, tu devi Pip. Quest'oggi esser contenta; e cibi e vino Io te ne diedi a cosi larga mano Che un ministro sembravo, anzi un sultano. (<Jaiia strada) Stringhe e ferri da calzette, ecc. Isa. Vattene alla malora. PiP. Il merciaiuolo! NlN. (entrando in iscena) Come opportuno viene ei Isacco? Isacco, - I che per ora Sì, Non Nel fondo una porta con finestre che guardano sulla strada. ! Ti ringrazio. Ma lasciami Che ho tu sai ; tante cose a fare... Ed io, per Bacco, son già stracco, (via) Pip. Ne ho da far altrettante, '". SCENA NI N ETTA; FABRIZIO GIÀ N N E TTO subito ambedue , XII. e poscia , porta che mette dalla, 'alla (.iprendo la porta che mette alla strada) strada. Son qua, mia cara Isa. signorina. (entrai Pippo, Nix. Mi (con imbarazzo) par che voglia piovere; E però sarà bene Di ritirare in casa La gabbia della gazza "';. - Orsù vorrei (''') '* (" ad Isacco) Pippo esce) Min. Andinm tosto a deporre entro il castagno Questo denaro. Oh se potessi ancora Rivederti, o mio padre !... Ah! (incontrandosi in Giannetto, mentre fa per uscire) Già. l>Che vuol dire "Questo grido, o mia cara? Vender questa posata. (tosiiendosi da una tasca dei giembiale Ed Isa. Nix. Quanto mi la io posata datale da sao padre) e assai leggiera Così mi lasci pure ; Un indegnità! né Nix. Fae. terzo del valore. Isa. Via, non andate in collera. Vi do un zecchino, perchè siete voi. Nix. Non Isa. e bene, voglio Fare uno sforzo. Questi son tre scudi Siete alfin contenta Eh sì, per forza Uno... due... tre: tenete: ma ci perdo. ? corri? Vien qua. Rasserena quel viso jSl j.Un bel marito. ?>0h noi Gi.\. felici "/Tutti gli due amanti) i ! jE come mai Nix. spiegarvi che nel seno affetti io provo? (a vale più di quattro.) Andate, andate Nix. E che cosa? !... (prendendo per mano ' (Ne nuovo inciampo!) ho stabilito ; ì>Di darti... Nix. Fad. basta. .' Isa. non ; Non il Là sulla piazza mereiaio, (via) canceilier Gregorio, J>Col con j>E SCENA (idem) 3 I>Con Isacco dubitate. Fabrizicl "E mìa madre dov'è? Già. Fab.. dite a nessun... Isa. (idem) (incontrandosi nella Nlnettn) 5>(Clie ì> : Nix. (in atto di partirei T'arresta; ;>(Ohimè') Tosto ritorno, iDove FaD. meno sorpresa... core... Addio. !> Nix. Oh Nix. mio L'agitato Già. Vi do due scudi. La "< ì> date. Isa. Nix. compro. la il Podestà. Nix. XI. 2. (Questo è il momento). (esce di soppiatto) NINETTA e PIPPO F.A.B. i-ecante la scabbia della c:azz Subito ch'ella arrivi, j>Tu devi con Ninetta... !> I>Non Nix. Oh (mettendosi il denaro Ecco Pippo? Nix. Pip. una tasca la Mi vuol Eh, dove sei (a ? - Giannetto) n'è la andata gabbia al ? il suo luogo Vedila là che ti canzona. fare impazzir quella stregona. (la XIII. : che NINETTA; il PODESTÀ, GREGORIO e detti; in fine PIPPO. riconduce canceilier solito) (sulla llnestr,a) Lue. perchè mai, se la domanda è lecita. Faceste entrar quel sordido avaraccio ? Nix. Avea bisogno di denaro; e quindi NlN. (Pazienza Lue. Eccovi, ! Se ti (presentando suo Che (la ho venduto... Brutta fraschetta, colgo ancora... è d'uopo rinunziar per ora.) miei signori, quel Giannetto In casa, in casa. - gazza dopo qualche istante vola nella sua gabbia) Ma Gli - perchè? SCENA del grembiale) gabbia LUCIA (depone GAZZ.A in quella scellerata D'una gazza, chi sa dove La ma povero mio padre! Ftp. Ma più? c'è Lucia tarlc). si si fé' figlio al rodesti ed aj Canctllicre; tanto onor. fa recar dalla Ninetta il paniere delle posate, e si mette a con* ATTO PRIMO u POD. iMe a Gianneuo) E bandiera che la All'inimico, e due i F.AE. ben rammento e ; Degno ancora non son di Bravo - Che ve ne pare Un GlA. prode... ladro in casa Podestà ed al Cancelliere) Ed nove, e dieci ecco qui manca undici. - Stordita ! Ora un Oh Gl-A. Lue. {' la Ninetta si stessa ('')..pone a contar bada. vi ("* rivolgendosi giusto il Non POD. Ala... PoD. Uno (con risentimento ai Podestà) Silenzio ! manca adesso ne Poc'anzi c'eran voi scrivete. via, Cancelliere) (ai cancelliere) stato oggi rapito... Gl.i. Rapito, no PoD. Zitto! vuol dir lo stesso. ; smarrito. ; Rapito. Avete messo Un cucchiaio d'argento ! (piange) Eh (al Vingradito Fabi'izio E credete. e pur, : vero tutti. F.AE. Per uso di mangiar. non piangere! Lo troveremo. Già. E - ! In casa di Messere ci È Podestà) posso. vostro sdegno: NlN. via) Lasciate, desistete. Gi.a. son de' ladri. Esaminiamo, Processiamo. - Gregorio... Eh, ch'io non voglio Processi in casa mia. - Ninetta? Qui gazza) vi scongiuro. (al afjli altri) la ! gazza vola (la Insomma, ; E temere ! Ninetta) (additando ? Ah non che ne dite? (**) Oggi manca un cucchiaio l'altro giorno Si perse una forchetta. Ah questo è troppo a 6 Pippo?... (chiamando verso le (Che Là sotto al pergolato Sia caduto un cucchiaio. Lue. si ci scommetto dubitate (Voglio che almeno Carta e calamaio. - 1' ; (alia L'innocente è sicuro Giova scoprirlo e ; e se v'è cielo Villabella Come, come Ora intendo, furfantella ? (alia Ninetta) ? ! I : ! piccola cosa... Già., Fab., Lue., Pip. Quale enigma Ne SCENA XIV. PIPPO e detti. E (si infelice il non Ma che e mio, signora; è mio. Lue. Pud. Eh mentisci. Sono innocente. denaro è so niente. PiP- le lagrime, questo? ! tu e rovescia in {con meraviglia) ndo affannosamente il denaro) Presto, Scrivete. !) Anch'io ! asciugarsi Lue. Nln. NlN. Io fazzoletto per denaro ricevuto da Isacco) (ai Ve ^ Pir. il (raccogli. furto. Nl.v. nulla. corbellar. tutti sopra e sotto nulla ho ritrovato. c'è vuol Più non resisto, oh Dio leva dal grembiale terra cercato e frugato, (Oh me nulla, ! Questa semplice fanciulla NlN. PiP. ! Eh PoD. ! NlN. PoD. Dunque (idem) Di tuo padre qual'è il nome Ferdinando Villabella. Quel briccone era tuo padre. paventa le mie squadre Lo sapranno accalappiar. E pur la legge In questo è assai severa. Ed i ladri domestici condanna Alla morte. Alla morte Ho Ma (idem) ! Mi voglio vendicar. (Pentita già mi sento; Colui mi fa tremar.) PoD. NlN. POD. Podestà) fa trasecolar.) Lue. reo. il che talento testa! il rosicar. I\Ia Oh sì F.AB. (La rabbia ancor mi sento; castigarlo. Gi.a. e Pop. Lucia) Lue. Vi servo sul momento. (ai podestà] Fab. Vi ripeto Ch'io non voglio processi. Lue. Eh taci, sciocco! Per (Che PiP. Mi Non Lo troveremo noi. Tremi indegna.^ Gi.a. che giumento ! Mi sento a troverà. Pud. bestia (additando (Pippo esce) Io Che non NlN., quinte. Pippo accorre subite) mai Corri a veder se GlA. Dio, tu piangi un cucchiaio. Eh! posate) le l'avete udita Fab. Sì, tu non Nessun Come? Conta Ma NlN. Gi.a. cucchiaio. NiN". POD. (volgendosi alia sazza) (alla Ninetta) (alla Fab. pur m'accusi? tu ! E Lue. PoD. ? Ninetta. NlN. Crudel ? (al ? e chi sarà ! quale La gazza tanta lode. ! Cincelliere siedono ad un tavolino) ii Ma Esser potrebbe mai La persona sospetta cavalli uccisi sì vedrà. si Podestà ed Fab. toglieste Sotto di voi. Si giovane e Già. Or (il man di POD. rallegro. 116 Io lessi nei giornali Più volte il vostro nome E E lo giuro ; mio, è mio, signora. suo, ve l'assicuro Isacco a lei Io die. : Cancclikrel PRIMO A TTO SCENA PoD., Lue. Fab., Già. POD. Isacco a qual titolo ? Per certe cianciafiuscole Che a lui pur or vendo. Tip. POD. PIPPO istuporeì (t^o" ! Ed XV. ISACCO con e detti. (a pìpp») POD. Isacco chiamaste. Che cosa compraste Isa. Da lei poco fa Un solo cucchiaio Q\.\. Ninetta! Ninetta! Isa. Per certe cianciafriiscole!... (con umiUi) (ad Isacco additandogli la Ninetta) (ironicamente alla Ninetta) .' Cioè NlN. POD. Già. Caduta Tacete Parlar non posso. sei nel fosso. (*). - Scopri il vero Con una ('"'"). forchetta. (titubando) (coiTaccento delia disperazione) (" con passione con ira ai Podestà) (• NlN. ? Non posso alla Ninetta) Tu dunque (Ed io la credea La stessa onestà !) ! Deh Già. rispondi rea.' sei ! {insistendo con viva passione) Lue. Tu Ni.v. Io, no, POD. (Io perdo aUa) (ciascuno con diverso affetto) v'è. PlP. Ah NlN. Jla come si fa ? (ad Isacco Ov'è la posata.' Mostrate; - e vedrete. me!) di Fai Già., (si Convinta è la rea; Più dubbio non v'ha. costanza; la Che ne sarà Lue. (Ah questa circostanza Mi porta fuor di me (Oh fiera circostanza !) ! ! POD. Gl.\. Io sono fuor di me.) (Ornai più non t'avanza Che di venir con me Si chiami Fab. Destin terribile Ma (con visibile ) jjioia} Nl.N'. (ili tanti Il Cancelliere parte subito) Ouai cifre v'erano? (Ancora questo (con impeto ad Isacco) airorecc'iio. (coU'accento della disperazione) atto di partire} Le Stesse lettere !... Misera me !) (dopo aver Eravi un'F Ed un V insieme. Pippo che parte immediatamente; ls.\. Lue., Fab. e Già. Possano . , (Oh padre ! il Podesii esamina processoì il Oh POD. Quel denaro a me porgete. laiU (Che pretender O Numi, aiuto!; (consegna POD. All' ufficio è Oh crudel fatalità (La superbia e il denaro l' in Già vicino è Di godere e NlN. io il il v'è ! ! più speme. v'è stessa chiedermi Dovrai mercè.) Ma denaro) qual romore Tutti, fuorché La ! il Podestà. armata forza ! ! ardimento (additando Ti farò ben al Podtstii) tasca non Dio, Non (Tu Già. pone v'è Bene, benissimo Ninetta) devoluto. (si NlN. POD. più speme; Sorte più barbara. sai S'io posso favellar.) POD. NlN. : Non intanto tu lo alquanto pensato) Tutti fuorchl il Podest.\ ed Isacco. Mi sento opprimere g^jai Alfine terminar. Nix. (igii altri) .' ! (con impelo) (a con risolutezza) ! troverai. il !... fate presto. C. nce^liere dopo avergli parlato Già. Subito. In piazza prevedea j Isacco. Pip. NlN. POD. (al s'io Che mai mi chiedete Venduta l'ho già. Isa. Pip. Lue. c ; Rimedio più non Nix. PoD., Fab. ti confondi. tremi signora... io spero... Inutile speranza! la Già., Fab., Lue. e Pip. Ninetta) passar. Ah mio mio momento Pietà, (ai Podestà) signore. pietà ! trionfar.) (Padre mio, per te mi sento Questo core a lacerar E, per mio maggior tormento, Non ti posso, o Dio! giovar!) SCENA XVI. ; I suddetti; GREGORIO d'anne} famigli di alla testa della gente molti abitatori del z'illaggio , e tutti i Fabrizio. Fab., Lue. e Già. (idem) (Quel pallor, quel turbamento Mi fa l'alma in sen tremar Ora spero ed or pavento Che mai deggio, oh Dio, pensar POD. In prigione costei sia condotta (alla : , ; Già. Giuro POD. NlN. Obbedite. al gente d'arme accennando cielo! fermate, la Ninetta) o temete,.. ('^rponendcsi alle guardie) ! (alia Gran Dio. gente d'arme) ATTO ì6 P R 1 .1/ *w^ ^' j-^~^^~j- Fae., Lue, Sospendete PiP. Non POD. posso. lo - POD. I Legatela. miei cenni adempite. I Già., Fab., Lue. {alla esente d'araie) NiN., Lue, F.\B., Pip. IsAc. Oh deStin. Coro e Gè guardie circondano Già. Questo POD. Sono sordo. (Ora è troppo la Ah Lo spavento piegar NlN. momento giunto, felice sei Podestà) Pip. Io vi lascio! Già., Fab. c Lue. Giannetto Giannetto, Fabrizio e Luciii) (a Ninetta ! POD. Finiamola. (con impeto; I ; Chi gli e Podestà. il vibra un pugnale nel seno! Coro e Ah NlN. di me ricordatevi almeno (a POD. due amanti si : Giannetto, Fabrizio e Lucia) (.Ah la gioia I... (i Podestà) Compiangete il mio povero cor. mi brilla nel seno Più non perdo sì dolce tesor.) fa. ! Mio ben il Vorrei far tutto a brani quel cor. suddetti ed Isacco Lo spavento gelare mi Ah NlN.. Già. gente d'anne) (alla NlN. Mille furie nel petto mi sento. / Strascinatela. - (additando Lue, Fab., GIAN'., più. Tutti, fuorché Ninetta nel petto affetti Pjdeslà supplicandolo) 'ai Non farà.) ti mi sento Lo spavento gelare mi fa. JNIille Pip. e signore'... Ninetta) son contento. ; Ah POD. Sentite. - ! (al mia è (idem) Podestà supi licando) (ai ! abbracciano) (additando Ninetta; POD. Separateli. Podestà ed (il (alla NiN.jGiA.Oh gente d'arme) il Cancelliere escono colle genti d'arme, le quaii conducono via la Ninetta, attraversando la folla dei contadini. Lucia crudeli! Tutti gli altri, fuorché Che orrore bile col viso il Podestà. figlio 1 rimane immo- nascosto nel suo grembiale. Fabrizio trattiene a forza soo che vuol correr dietro alla Ninetta. Pippo e tutti gii altri famigli nifestano la loro costernazione, e su questo quadro cala ii ma- sipario). ATTO SECONDO SCENA PRniA. VESTIBOLO DELLE FRIGIO XI AXTOyJO, Ant. I i Geme la il poveretta Non ! .Ah chi potria stato 5> Cara cercare almeno sentire pietà Io vo' D'alleviare fanciulla, ? tuoi strazi. i NI SETTA. ! carcere di Ninetta) Del misero suo - ELLA PODESTERIA. NlN. Ah quanto vi son grata Ant. >So1o mi duole che per poco spazio > Qui lasciarvi potrò. Se mai frattanto n quell'orrendo carcere rinchiusa '^additando subito N' "ì Qualche cosa vi occorre, Io sono là, picchiate. Ehi, mia signora... SCENA (.\ntonio dice queste ultime parole aprendo la porxa del carcere di Ninetta, e chiamandola dalla NlN. Ahimè Ant. NINETTA; soglia) (di dentro) ! Deh non temete Sono Antonio; sorgete... I Venite qui, (entrando nei carcere) NlN. (uscendo dal carcere colla Ninetta per matto) A respirare, ed Un po' di luce. a godere nuovo II. AXTOXIO , e di fiori. 1 venite - poi di CIA .\ N E TTO (entra nella sua stanza) almeno >0h caro padre! ì>Che farà, che dirà, quando stamane i Ancor non troverà dentro al castagno >I1 denaro promesso, >E a lui si necessario ? E s'ei frattanto in fine TTO A Nix. j>A risaper venisse .j>Cbesua Ah prigione... in figlia XD SEC Fuggi in prima, deh fuggi, Ì.0 padre mio; né giugner mai >Sì barbara novella! tolga il cielo! possa Chi già dall'empia sorte È percosso abbastanza. Ma, privo di denaro, io spero invano »Ch'ei fugga... Ah! questa croce... (") Oh sniej) {• accorgendosi delia croce che le adoma ii [mOrat.l petto) ! Già. Già. me ne accorgo. E ben, si venda. Ma come far? ma come a lui portarne >I1 valore?... Fabrizio?... Ah no! Giannetto?... X>Ora sol jiSon qua, signora. ? A NT. Il Se A Farlo tosto avvertito Ch'io gli vorrei parlar il Tu conosci non se ! parli. tuo fatale arcano nasconder ti ostini... tremo! forse giorno orrendo!. io Oh NlN. Condannata sarò... Non più! t'inter.do. Forse un dì conoscerete La mia fede, il mio candore: Piangerete il vostro errore Ma quel pianto io non vedrò ; Là Uhm ! e non ; mi tu ! fai L'alma in sen gelar d'orrore. (No, la colpa in sì bel core. No, ricetto aver non può. saprei... Chi va là? Ed s'ode battere alla porta) No, che - l'ombre allor sarò fra Taci, taci ? Vedrem... procureremo... () perderla dovrò!) io la morte istessa Tanto non fa penar Troppo è quest'alma oppressa ! Apritemi.. Qii^l \'oce Ni.v. Ah rigor delle leggi. In questo giorno istesso... Gu. di grazia, Ant. Gl-\. ! Ninett.i, : Appunto. Se poteste, Ah mia - !) ; servo... Il NI^r. I Vana speranza (Più non so che pensar Tu sei perseguitata Podestà crudele La tua sentenza affretta! > NlN. Conoscete voi Pippo sperar non poss'io?... Il 2>Neppur, neppure: essi vorrien sapere » Quello che dir non posso. E se pregassi?... »Si lui, si Pippo; ei solo Giovar mi può. Fedel, buono, discreto, JvEi saprà rispettare il mio segreto. (baite ai:a pina d'.\moni.,) ;>iji chiami il carcerier... Ma XlM. j. AXT. Perchè nulla io posso Addurre in mia difesa Tacer m'è forza, se tradir non voglio ; » ti 17 ? Che Ant. volete Non ? (osservando per Voi qui, signor Giannetto i\lN. Giannetto Vi scongiuro. Gl-\. ; posso respirar. Io sportcllLi] SCENA ? IV. ! .\MT. ANTONIO frettoloso, Apritemi. Impossibile. NlN. Ah mio benefattor Oh mio ks.T. ! II (prendendo aflettuosamente per mano Antonio! (E Ant. Resister mai?) {alla (Intm che male e' è?) Ninnctta alTettanJo serietà) Signore, entrate. - (apre a Gianncttj) SCENA E XiN., Già. Già. (a ! voi tornate al carcere. Ninetta) Giannetto) (alla Ninetta) Crudel necessità ma per salvarti Parto Tutto farò, ben mio. Spera frattanto. ! : NlN., GlA. III. Giannetto) (alla bere i\Iio -•iNT. (a ; ! XlN'. - partite Podestà sen viene. Idolo mio Già. chi potreblje Restate. - signor, e detti. Addio Che barbaro dolor Più non resisto, o Dio Sento mancarmi il cor. ! ! GIAXNETTO e detti. ! O Già. Ant. Oh troppe (rice\c eia Giannetto grazie ! cielo, Il una moneta, e si ritira per la porta onde quegli e NiN. O Già., NlN. O entrato) rendimi caro ben. cielo, rendimi AI caro ben scaglia un fulmine Che m'arda il sen. ; Cara! Gl.A. NlN. Ah dunque (stringendole la mano) Ed è pur vero ? ancora tu non m'hai del tutto Abbandonata Abbandonarti ? Oh cielo m'abbandonavi allor... Che dico? No, no, perdona... io non lo credo... E Ab, se caro ti sono, Se veder non mi vuoi morir d'aftanno. Già. (Giannetto esce Ninetta ritorna ne! euo carcere) V. sì Ah togli i il E GI.4. Non ti pure... ANTONIO: e subito il PODESTÀ; poscia NINETTA, in fine aleiine guardie. dubbi miei. tuo cor, NiN. Sono innocente. ÌNI'apri . la SCENA ! Tu ; ! discolpi? dimmi se rea tu sci. (con disnit.i) perchè dunque, o cara, Ant. Ah destino crudel Ma perchè mai Tanto rigore questa volta ostenta No, moimorar non voglio; Il Podestà?... Ma qui certo s'asconde un qualche imbroglio. ! ATTO iS POD. Antonio La prigioniera.. Che a tollerare Sprezzi e rifiuti. fia Più luogo non na. Andate. - Io rea E creder lo potete Ah sì, pur troppo Tutto, è vero, congiura a danno mio ; Ma, lo sanno gli Dei; rea non sono io. Oual sorte l'attenda POD. E Paura mi non temere fa. Coro parte insieme col Podestà) (il bene, io spero ancor. Tutto tu puoi, Amabile Ninetta. Sì, (Quel torbido aspetto COROrti'.A.XT. ! Aspettarti da me. Ninetta) (alia L'ingrata non sa. 'i Ni.v. POD, al . • ? È questo l'avviso. E bene ? Ho deciso. POD. NlN. Pop. ! suono dei tamburi cui s'annunzia Vi seguo. ^ Coro ? NlN, Udiste PoD. : il sessione del tribunale) la Coro Tenerezza e pietà. Piii non rammento vorrei salvarti I tuoi torti con me Bla come mai, se tutto : questo punto s'ode da lontano (in popolo che s'apre Orsù, mia povera Ninetta, T'accosta. A te mi guida condanna : Pietà nel mio petto (All'arte). ti In odio e furore Cangiato è l'amore mai vero (ad Antonio che ha condotta la Ninetta) Rea XD POD. Conducetemi - No, non io m'abbia - ? S EC Ah, barbaro oggetto. NlN. T'invola di qua! ; Voglio quest'oggi istesso SCENA Toglierti di prigione. O mio NlN, ANTONI 0, NINETTA Se non mi promettete intero mi sarà reso Che E innanzi agli occhi altrui Ant. Podestà, Podestà tu me Le cose questa volta Te POD. Sì, per voi, pupille amate. Tutto, tutto far desìo: PiP. Chiamar e ad Ma per me. tu pur, ben mio. Qualche cosa devi for. Chi m'aiuta ? Sta tranquilla, E t'affida a chi t'adora Io salvar ti posso ancora. Nix. Ho .Vntoniù) bisogno A al Poche ('"") parole, (alia lei) Pippo) Ninetta) vo frattanto io far la sentinella. (via) In ciò che posso. Quel poco ch'io possiedo, ve \"olentieri Paventa, ingrata !... Ninetta e correndo verso la (a PiP. mio pregar. piaccia al cielo te. ' : vedendo (•• di AXT. Vedete fatta. mi faceste (). Ah cara amica! voi : Se t'arrendi No, giammai. Ah In regola non vanno. prometto. lo l'hai ! Voglio qui rimaner. NlN. POD. PIPPO. subito e l'onore, Sciolta ritornerò d'ogni sospetto, NlN. POD. VI. signore. l'offro. Ah Nix. mio Pippo. no, ! (togliendosi frattanto dal collo la croce) Coro di gu.irdie Abusarmi non voglio Del tuo buon cor Solo ti chiedo Tre scudi, che andrai tosto (di fuori) ! Ah POD. Ninetta sventurata Ouali accenti - ! Un ! A solo amplesso. PiP. Coro Radunato (a è il (Oh Hai capito si tiene in disparte Ma PiP. il vengo in fretta. (alle e ancora adesso... guardie) (alla Ninetta; sentito.' vi Sì, ; la replico Io stesso. morte ? Non ^'anne, indegna: la ci Questa mia croce in pegno... dirò. temo. vedremo: Dove adagio. denaro il ? Hai Nix. Podestà. mia sorte maledetta !) Ho Nix. POD. NlN. Pud. quale il ti .-adagio, Portar debbo gran consesso; queste voci esce fuori .Antonio Bianca solo POD. (entrando) presto portare là dove Or (con trasporto) in tu presente Quel gran castagno che si trova dietro Al vicin colle .'... E che scavato è in modo Che un uom vi si potrebbe Quasi quasi appiattar... NI^^ quello appunto. Sì, Là dentro scongiuro Di riporre il denaro innanzi sera. PiP. Dentro il vecchio castagno.',.. NlN. Si; ma che niun ti vegga. ti Siamo PiP. (aiaravijiiato) intesi. (in atto di partire) Udrai la sentenza, Perdon chiederai Ma invan pregherai, NlN. tardi sarà. COROcvf.A.XT. (Oh eie!, che fia mai! Sospetto mi dà.) Pippo Che : Ma Ma ti ? e questa scordavi! PiP. Io Tenetela, Nix. Se croce vi la ricusi, L'ort'erta tua. non scordo nulla. prego. non accetto anch'io ; ATTO XD O SEC SCENA Vi sfido. FlP. Ora che so quello che fare Nessun più mi trattiene. È pure un gran piacere il NiN. Deh pensa che domani, io debbo, LUCIA far del benel [come (trattenendoif Oggi fors'anco, non sarà più mio Quest'ornamento Cibò non lo credete Esser non può mei dice il cor... tenet». ' ; : E NlN. memoria ben, per mia La serberai tu stesso Non Lue. Chi Fer. hai più scuse adesso (bacianJo la croce' : cadono le lagrime M'opprime il suo dolor (^li Pip. / ! Lue. mio nome, deh consegna Questo anello al mio Giannetto. Tanta ^ede, eguale affetto Ah veduto mai non ho Per carità, SI... Tutto Non NlN". dirò. Eterni Dei, che sento Accusata di furto... oh rossore Condannata, punita mia figlia? Ah qual nube m'ingombra Pip. ciglia! Ala che fo Son confuso, perplesso ?... : Se mi scopro, oh Dio! perdo me stesso: Se più tardo, ella forse... Oh spavento!... Che cimento! che fiero dolor! atto di partire) Ah (vivamente commosso) lungi timore il mio Coraggio, Sapete ciii son io. Povero Pippo, addio. Addio!... (Se ancor qui resto Jli scoppia in seno il cor.) NlN. le il (riscuotcnJosi) ! Si tenti la sorte dite! ! sangue mi piomba sul cor. Condannata!... Ah si vada, si cerchi... Freddo (in Che ? giudicata. t'obblVar... Pip. figlia dessa. Come?... Esser non può. Seguite. dubitate... farò... ! Innanzi al tribunale Forse in questo momento ' cessate non se sapeste furto... La mia Sì, mio ben più non vedrò. SI, ?\Iia cara amica. Ov'c Ninetta? - I JMa non dirgli che il mio duolo. Questo core... Ah ch"io deliro! Pip. ! Ah E Fer. ! Il ascolti! ci Lue. Digli insieme che a lui solo Fino all'ultimo sospiro... NlN. oh Dio ! (piang-) Lue. Ninetta!... Deh fuggite! Fer. 2\Li che vuol dir quel pianto ? Lue. Ah non m'interrogate Fer. A'oi mi fate gelar!... (Entro il castagno Ancor non pose... Un nero Presentimento... Che pensare ?...) - E bene, presente ognor.) fia Jili A NlN. Fernando Che nessuno Fer. Lue. Fer. tenera sì - Accusata di ; Un'anima ? Che fa? Deh rispondete! Con Pippo tu starai Compagno mio sa'rai Fin che mi batte il cor. a 2 è ! : Di rifiutarla ancor. Pegno adorato, ah sempre Pip. FERXAXDO. e sopr.-.) ! Pip. Vili. : core: Si sprezzi la morte La ; diletta figlia Si qorra a salvar. Coraggio, mio core : NlN. L'ultimo istante è questo Che ci vediamo ancor. (Vedo in quegli occhi il pianto Ma ve' che piango ancli'io !) (Vedo in quegli occhi il pianto; E la cagion son io.) Pip. NlN. (Dove a 2 Un Addio Mi si trova, o Dio ; Vo' tutto arrischiar, (esce precipitcsimente) Lue. Sventurato Fernando!... Ed io pur sono Di tanto duolo la cagione! Xti possa A' voti miei secondo Allontanare il ciel si ria tempesta! più sincero amor .') !... (Se ancor qui resto. scoppia in seno il cor.) SCENA SCENA VII. Ed D'umano sangue certo 5> L'accusavano reo; pronta Giudici sono assisi sui loro cupa una sedia a e e reo severa non era. parte. Da - Il un lato si distinguono Giannetto e Fabrizio. che va raccogliendo terribile il i PODESTÀ il Pojtolo le raccolti i musica tetra annunzia questo E tu Oh cielo, ? Zitto innani veti, conse:;na l'urna al Pretore, sono -ere, esclama:) palle pieni voti è condannata. soffri Pretore, , a lo il .VU'aìzarsi della tcnd-T, si vede i'Us;iere - Già. Pre. FaD. essi è ! Abbi prudenza! . Guardia , Podestà, presente alla sessione, ocvede il popolo spettatore fra cui si voti nell'urna. U.-.a momento. L'Usciere, quale, trovate che tutte Pre. mezzo ad in sccjill; quale è collocato un tavolino. al intriso giustizia, , alle porte. (I è poi > la (partcì sola. Ch'ella sia rea? Qual dubbio!... Il tempo, il Le prove, i testimoni, [luogo, E ver, la colpa sua fanno evidente: Ma pure, chi sa mai? forse è innocente. J>Chi non conosce il lagrimevol caso >Del veneto fornaio? >I1 luogo, il tempo, il ferro ^Lo punì , , COME NELL'ATTO PRIMO. Infelice Ninetta!... questa! IX. PRETORE Giudici un Usdar GIAXXETTO FABRIZIO, , DI FADraZTO C.\S.A. LUCIA è SALA DEL TRIBUNALE NELLA PODESTERIA, (Ninetta entra nella sua carcere, e Pippo se ne parte) STANZ.\ TERREN.A. IN domando L'unica grazia ch'io ! O ATTO SECO X D Venga PiJE. la rea (" Stendete - i,"'";. pane airUscitrc, che sentenza la subi:o) ad uno dti {•* ('"'"}. (Infelice I Possa coronar! cielo il ! terribile, (alzatesi) ; Inesorabile, : Che in lance pondera L'umano oprar: giusto libera, Protegge e vendica Ma sempre il fulmine Sovra il colpevole (consegna NINETTA NiN., Già., Fab. Pre. t,-.'// Giù. X. Gran Dio ! Fermatelo. guardie circondano Fernando) (le detti. e Giudici. i Guardie. scagliar. SCENA Pretore ed // Pretore un foglio) al ; Giugne a !) GlA.,FAE.Oh coraggio! Possa il cielo Tanto zelo secondar PoD. Signori è quello, è quello II disertor che preme Ecco gl'indizi, - e insieme Vi troverete l'ordine Di farlo imprigionar. : Il cielo il almen serbar ed il mio .-.elo miei sforzi ! Diva possa ! suoi giorni I Fer. Tremate, o popoli, A tale esempio Questo è di Temide L'augusto tempio Pre., Giù. Nix. GiiiJii.i' Nix., Già. (Xinetta entra accompagnata da alcune guardie che subito si ritirano e preceduta dall'Usciere il quaie le indica il luogo ov'ella dtbbe fermarsi) Oh cielo Fab. e e fia pur vero ! ? , Fer. Son vostro nei Signor, porgete. Che non (facendosi dare la sentenza dal Giudice che l'ha stasai Considerando che la nominata Ninetta Viilabella l ?-ea convinta Di domestico furto; a pieni voti, Ed a tenor delle vigenti leggi. Il regio Tribunale La condanna Tutti, fuorché pena alla La sentenza Fer. Pre. ed i i Giudici è pronunziata nessun la Ma dunque ?... L'uno l'altra Il : può cambiar. Giù. La Ahi qual colpo!... Già d'intorno L'iular la morte ascolto sa scolpar. Pili E Giudici i si Pretore ed // capitale. Pretore ed il : Ma - ciel. ; capo mio troncate il sangue risparmiate D'un'innocente vittima Il Pre. Intelice donzella. Ornai pili non vi resta Che sperare prigioniero carcere, in sul patibolo. legge è inalterabile reo perir dovrà. : ; _., j- in ogni ^ . Già dipmto ^ Miro il Aspettate Già. ; Fer., Nix., Già., Fab., Pod. ,^ volto , nel suo Che duolo ed il terror sospendete ! l\Ii ; Pili (slanciandosi verso Voi punite un' innocente Un arcano, ah non sapete La meschina chiude in cor. i Un Pre. e LAverno non NiN. POD. Gn., E Ah padre, una figlia Tra' ceppi, alla scure!... A Giudici ben, parlate. mio il Ninetta (alia // xin«ia (Maledico Mi il i ! Giudici olà. Più non poss'io Tollerar... il mio dolor! mio furor.) spezza a brani si Pretore ed Guardie, Fab., Già. silenzio." Palesate. Ison crescete tante sciagure Chi mai reggerà 1 PiP. F.AB. i ha. Un ! ! Rispettate Già. F.\B., arcano Giù. NiN'. Pretore ed eccetto il ! martire tìero Giudicil ; Tutti, abisso di pene perdo, deliro. il ccr / Ferxaxdo ed suddetti, il Podestà. Son fuor di me padre mio solo io vado a morte ! ! // Pretore ed Ella tace Al : e ben i Nix. Giudici. E (alle Guardie SCENA Fer. F.\b., Che Voi qui, padre Pod. : fermate. figlia a liberar. offrite Parla ; Pretore ed si il pie. .' tronchi ogni Al carcere, .' Chi vegg'io? Vengo a voi col sangue mio La mia dicesti // Via, ai spiegati. i Giudici dimora : supplizio. Nix. Ah mio padre, in pria ch'io mora... Fer. Figlia - (in atto di volere d' Giudkii : voi stesso alle ritorte Fer.. Già., Fab. che entra impetuosamente e detti. Ah no NlN'. Gi.a., IX. ! Volontario Fer. Fer. faceste, Per- voi sia tratta supplizio. FERNANDO Che : Barbari, da lui un am;j!esso) lasciatemi. (ai satelliti che !o trittcng'no) ATTO SECONDO Pretore ed Il Giudici i (ai satelliti, Oh Fer., Nin. Ah Già., F.\E. Ninetta Ah - ! finalmente vede arrivar Pippo dal fondo della piana) Ecco un uomo egli Amico, una parola certo saprà dirmi.,. : soccorso! Dio, ov'è la casa : Del Podestà! : (Qi'^l rimorso POD. Mio Giannetto! Mio Nl>f. segnasti (si quali fanno subito per istrascinar via Ninetta e Fernando) i nome Col tuo Eseguite. PiP. !) Fabrizio! La casa sua ? Guardate Laggiù, dopo il palazzo. C'è una contrada ; entrate alla sinistra : : // Pretore ai Alla carcere i Giudici La prima al supplizio. ; satelliti) (ai e Er.v. Di Tutti, fuorchl Pretore ed il Ah neppur Giudici i l'estremo amplesso ser Fabrizio Dopo breve m'aita mio il ER.V. Grazie. SCENA PIPPO; fato a sonrir. Pretore, Giudici ed Podest.\ il Ma la pianto il mi spunta sul ciglio Ho ! mi fa impietosir; legge non ode consiglio; XIV. GIORGIO; quindi e in riposto fine ANTONIO. una panchina siede sovra bramo denaro, veder il Quanto mi avanza ancor strazio [• (parte) Ora che nel castagno Pip. (Ah già Tanto tratto è la quarta appunto. ! Sino il pianto è negato al mio ciglio; Entro il seno s'arresta il sospir. Dio possente, mercede, consiglio! Tu quella .' Pip. Vien essa; ed è troppa crudeltà. Questa porta. di sasso ("'*). Sono più - ricco presso l'orto di Fabrizio e conta il suo denaro) DEL PIAZZA .\lla tìestra dello chiesa; verso la XII. \- LLAG G 1 I uscendo dalla chiesa. PiP. fai Con quella gazza infame (*). Con ben che nuove abbiamo il il denaro) (ad .\ntonio) tutto è finito, la lira messa in disparte, e cielo Oh Gio. guarda, guarda. (additandogli la gazza) Briccona Pip. E ! giustamente - Oh Ah birba, birba ! se potessi \"o' provarmi. Ant. Andiamo insiem. Gazzaccia maledetta! Pip. Ah Gio. ahà, non subito Ah correr tanto, che SCENA PIPPO. NINETTA in GIORGIO esprime mezzo ad mezzo clic fanno riparo altre genti ^ aspetta. XV. gente d' arine; Cittadini alla è ti !-it irato in un anj^olo e clie dolore. il sito {.\lcuni satelliti spero bene alla calca dei contadini nel fondo; Ninetta in d'arme discende daiia gradinata della Podesteria, e s'avvia ler.taracnte verso la contrada che gira dietro alla chiesa; essa è ritrovarvi ancora Il mio caro Fernando. Ei proverà vedendo Oh quanta gioia - Il che preceduta e seguita dagli abitatori del villaggio) Coro suo fedele Ernesto, ed ascoltando re, ! discende sulla panchina, rapisce XIII. quella di Fabrizio... notizia!... ? : L'abitazion di questo Podestà, felice ? ecco Antonio ! Eccola là sul ponte. Arrampicarmi, forse Troverei la mia lira. ! clemente mio Ahimè Podestà scellerato Rubarmi la moneta Che tanto mi premeva. Ern. Che razza di villaggio Neppure un cane che additar mi possa O Oh Ninetta?... la PiP. e La chi l'hai - (Pippo e .-Vntonio corrono via) SCENA Il , se ne vola sul campanile) (entra nella propria casa per la porta dell'orto) Di brutta diavola colgo... ti (piangendo) Riparerò. E Se lì? Ant. Io l'amerò. e Ah - i,''). (alzandosi e raccogliendo Saprò correggere ERNESTO, lira, questo momento compare la gazza sulla porta la lira, e in Che E E questo seno miei trasporti Gli antichi torti colla croce Gio. Resa mi fia; Oual figlia mia I questa die Ninetta dunque a parte: insieme certo giorno... (qui la i^azza A la dell'orto) si Ora mi par che il core Sia meno oppresso. - Ah se benigno Le preci udì dell'alma mia pentita. No, l'infelice non sarà punita. me zecca, di starai mette a parte 0. ponte ad uso di far delle riparazioni. - -Alla sinistra è collocata la porta maggiore della Podesteria. Al di là delia Podesterìa c"è una contrada, e dirimpetto un'aitra che mette dietro alia ciiiesa. Parimente alk sinistra, si vede una piccola porta, che è quella dell'orto della casa di Fabrizio. LUCIA, Un (• vede il campanile ed una parte della cima del campanile sporge in fuori un piccolo spettatore Nuova Tu SCENA Ah Di quel che mi credeva... He guardie dall'una parte conducono Fernando alla carcere; dali'.iltra la Ninetta al luo;;o del supplizio. Il Pretore, i Giudici ed il Podestà si ritirano. Tutti gii altri partono costernati). ciel la ti arrida, sua grazia Infelice, sventurata. Ti rassegna alla tua sorte; No, crudel non è la morte Quando è termine al martir. ATTO SEC .\D / NlN. Coro suddetti col {soffermandosi davanti alla chiesa) mio Il proteggi E basti ti Si finisca mio Coro Corriamo a impedir. sotiVir. - morte. alla il I padre mio, il mio il Or guidatemi (ai Lue., Gio., Pip., Ant. satciiiii) soffrir. colpo fatale Il Correte a impedir. Giorgio e (Fabrizio e Giannetto colia posata, corrono via, e dietro ad essi famigli. Pippo e Antonio rientrano nel campanile, e suonano di nuovo a martello). i Ah farebbe la sua sorte Anche un sasso impietosir. (la colpo fatale Il pietoso Iddio cor, Deh Nint-tta prosec:ue suo cammino, seguitata dal popolo, e ben tosto il toglie agii sguardi degli spettatori. Terminata - si SCENA funebre marcia, Gior- la gio attraversa la scena lentamente e costernato), // SCENA GIORGIO; PIPPO floscia ed XVI. PODESTÀ e suddetti, XVII. GIANNETTO fuorché FABRIZIO. A.XTOXIO nel campmih; GIANNETTO, FABRIZIO, LUCIA, e e di- POD. Che scampanare è questo Che cosa è mai successo Del mio piacer l' eccesso ! .'' versi famigli. Lue. (andandogli Giorgio, Giorgio PiP. (sul me oh ? Non felice! ponte de! campanile, tirando a sé qualche cosa da un buco in cui il braccio. Intanto la gazza è volata via) egi! aveva intruso GlO. E PiP. Tutto, tutto ho ritrovato che cosa così, Guarda, guarda stato è Non Pur troppo era innocente. ? Ah Ant, la Gio. .' (mentre . convoglio, e gridando a tutta voce) il Non mi ? cosa fate ? vogliono ascoltar. Inumani, andrò ben Pip. la Lucia insieme con-GIorgio fa per incamminarsi, s'ode di lontano di fucili. - Pippo ed Antonio sui campanile stanno osser\'ando Lue. Ah! campagna) E io... qual rimbombo! oh Dei! morta, è morta. (s'abbandona svenuta fra (Pippo e Antonio rientrano nel campanile) Ti compiango, amico mio Gio. Oh POD. Oual fremito Oh Che Già. F.\E. e fracasso indiavolato che pazzo da legar guai gelo cor il ! Ant., Pip. 1 vuol dir (usc-ndo precipitosamente ? Che cosa avvenne Lue. e PiP. Giorgio) ! dall'orto) Innocente è la Io la vedo. .' Viene, viene. oh benedetta Viva, viva la Ninetta, La sua fede, il suo candor Oual (idem, e dietro loro alcuni famigli) Ant. ! Mi piomba sovra (Pippo e Antonio suonano una campana a tutta forza) Che le br-.ccia di 'cielo! : cervello se n'è andato. Il Giorgio ed al Podestà) una scarica attentam-. nte verso la Dove andate - , (a PoD. Olà, fermate (vedendo da lungi miei Andiamola a incontrar. Andiamola a incontrar. -Mi sembra di sognar. posata) ? e Pip. amici cari avvisa, grida. (^); lasciamola ammazzar Sei tu pazzo Gio. non capisco niente. La povera Ninetta Io : (mostrandogli Ant, PoD. Lue. incontro) vi saprei spiegar. Coro Ninetta. trionfo ! ! (di dentro) ! (ricomparendo sul ponte) Tutti, fuorché Pippo e PoD., Antonio. Oh Innocente! Ant. e Pip. ! Avete udito cucchiaio, la forchetta, Il La mia Ant. che sento Gio. Innocentissiraa. Pip. Gio. lira, Alcuni famigli la ladra. Cik., Fae., Lue. e Gio. Lucia che Giusto cielo Gli stessi col ! Lue. entrando, Viene, viene Dite il vero I suddetti Famigli Coro Antonio e non temete. : ? La Ma lo sparo POD. Fu / suddetti Famigli vedrete. .' Caso eguale non Il vostro grembiale. (Pippo getta giù Fab. dà. si allegria. Padrona, spiegate Pip. e GiA. E la posata nel grembiale Antonio, Pippo ed di Lucia) Ecco, ecco dess ' mirate : a, G'uno prende subilauìente alla Lucia) s'è riscossa) è tutto qua. Quella gazza maledetta Fu ? (alla la forchetta e l'altro il cucchiaio, che mostrano ! i Famigli Pippo. e O ATTO S EC SCENA ULTIMA. POD. XD ^3 Ma che in modo costui fu (accennando Fernando) I smidctti, NINETTA, FABRIZIO, GIANNETTO, Abitanti, Genti d' arntej ERNESTO poscia e con Dal suo career liberato ? Per un ordine firmato Dal monarca mio signor. Per. FERNANDO. (Emesto ne (La Ninetta è assisa sopra un carro, adornato all'ìnfretta e tratto da alcuni contadini. Giannetto, Fabrizio ed fanno corteggio. Diversi contadincUi si di rami e arrampicano qua e di fiori, contadini altri là Tutti gli altri, fuorché mia Lue. Viva per vedere) POD. ! (correndo incontro alla Ninetta) Gi.A. Si Questa è mano al È E Podestà) NlN. del Pretor. E PiP. Fab., Già. e Lue. ! confuso, strabiliato, ) (additando il Podestà) già a quale jli fa grande accoglienza: dietro ad Lue. Mia Ninetta, ecco (unendo la mano il di tuo sposo. Ninetta con quella di Giannetto) ! La sua Per., Gian, Coro Oh momento fede, Queste grida Danno ì\Ia Pah. Brava, brava, moglie mia Ah mio ben, fra tanto giubilo Sento il cor dal sen balzar. ; con voi miei fidi amici, No, gioir non posso ancor Una ! Fab., Già., Lue. POD. dici ! Tutti gli altri, fuorché Ma È alla ! Già., Nin. Mia Ninetta, che mai ! Illa tregua al mio tormento: mio cor non è contento il avventuroso Lucia Lue. ! letizia di perdona Nix. e (Ninetta e Giannetto T-bbracciano) suo candor il (Pippo e .\ntonio discendono dal campanile) .' Fa (Una Mi Podest.à il scena così tenera di gioia lagrimar. scena così tenera costringe a lagrimar.) svanito ogni timor. Gian., Nin., Per,, No, no!... Dov'è mio padre? Nessun risponde oh Dio : Vive che ? fa Ecco cessato ! .' Placato Cor mio, Per. SI, vive, e a te sen vola Sempre con Ah padre! Or sarà. te sì il il Pie. e vento, mare infido ; Salvi siam giunti al lido (comparendo improv^'isamente accompa^ato da Ernesto) NlN. sol cambia di color. Pippo ? Non lo vedo. il buon Cara amica, sono qua. (Quanto costa una vendetta Di rimorsi ho pieno il cor.) Gio., PiP., Ant., Niy. Podest.\ esso viene Antonio) Viva, viva la Ninetta, NlN. il co' suoi cenni) principe adorato il (accorrendo verso la Ninetta, Quando meno il cor l'aspetta, Sembra il giul^ilo maggior. Pop. Coro ed il regna coU'amor (Son confuso, strabiliato: Di me stesso sento orror. Coro rilasci la Ninetta. (lesscndo ciò che sta scritto in una carta ch'e^ii consegna ustioionianza le Che Figlia fa POD. : (abbracciando Alfin respira la figlia) che obblio il : cor. (Sordo susurra il vento, Minaccia il mare infido; Tutti son giunti al lido Io son fra l'onde ancor.) ; Tutti Ah passati guai i : che perfetta è ornai La mia felicità Tutti, fuorché ! Tutti gli altri, fuorché Ah chi provato ha Egual felicità ! il mai il Podest.à In gioia ed in contento Podestà POD. Cangiato è il mio timor. (D'un tardo pentimento Pavento, oh Dio, l'orror !) INDICE Sinfonia -P^.-- • ^TTO Oh Introduzione Recitativo Cavatina - Oh - Di che giorno fortunato cospetto '.......... ...... /.....,., ...... ....... ...... ........ piacer ini balza il cor - (Recitativo e Cavatina - Stringhe (Recitativo e Coro - TRLMO. e ! Ninetta ferri da calzette - Isacco Scena Cavatina - // Recitativo, Scena mio piano è I - Recitativo e Finale pianto ! In casa Nume benefico Ninetta e Fernando - Ninetta, Podestà e 43 .1 T. éo C. 69 S. B. 76 B. 94 B. lOI preparalo - Podestà Terzetto - Oh e il - 40 50 Fiva, viva Duetto - Come framre e • T.^ Tocchiamo, hei-iamo - Pippo Recitativo, 13 S. Cavatina - Fieni fra queste braccia - Giannetto Brindisi - • Fernando. S. 3. di messere ni ^ìtio secoxdo. Recitativo e Duetto - Forse un di conoscerete - Ninetta e Giannetto Recitativo ed Aria - Si per voi, pupille amate - Podestà . . . Recitativo e Duetto - Ehben, per mia memoria - Ninetta e Pippo . Recitativo, Scena ed Aria - Accusata di furto... oh rossore! - . Scena, Coro del Giudizio e Quintetto - Già dipinto nel suo Recitativo ed Aria Recitativo, Finale II - Coro e Giorgio, A questo seno - Lucia Preghiera - Deh Giorgio? tu reggi in Fernando volto ..... tal S. momento - Ninetta S. T. e T. 190 B. 210 S.C. 22S B. 243 3 B.-255 ;i2 JI7 DJtO LA. IDI G.RossiNi SmiFONI A f^*,if-M-^-.i^^ MAESTOSO il JRZl.'thB ^ ^ Stampafo colle macc-liine L-^-li^ri deìE.Sbbilimsnfo'Piccrdi. fN^ ^z±ry^4gi^l A^^^à±JS^*tÉ^±ts^»t ^g»É±a»£^a»^&»g± gj}^é»g^-g«'J*±a»*± i '-^U= fte B »J^ ^<^ 4-V^ -j,;-^ ^ ^T^ "• iS«.*T:4»~£r**4r*Vs- -i- ^^ 7 ;j:^ M^ ~* m ^ dr t i -^-^ ^^ :r-:n -^ F^ ; -«; !- --=^ m .? 'i 4 4 fl ."> -«8 •5' (5 *-^ —«—'— STI 3 .4L L'i COy BRIO ^ ^^^ Éffeferr li^irp. ^^^3^ '^P=^=^^r ^m É^ mmm m ì=^ '-"h solfo rncH fc^ f f y^»»f ^"3 i --^ =^=f-=^ b« i-i è^i ^E=: i ti:^=^ ^fe^^^M^i^ìfr Éfe^ ^ 5^ 3^:^^ i #^ "7-T' Jt 1^- ¥=^ ^E^^ ? :=V\-r:,«a igg 3— H PI? 3^s^ S^. m^^^ S^^^ T" sai 4', ^^ «.,>-«« -»- -•- ^3e^e: > • I m ,8» U^fW^^A * s iJ-^ f f f 2^^ -e \-; «- i*' n^^ ^*^¥K y^ ^=^ JE J» A- i m- * -«5^ j b ^B ^ptt^^,ff. tt^g-àij;^ f iiiì %:\ f ?w'• 53 ; r ' - !; i- -^a 3l_ -W.V :^ ^' **. 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StiI dinanzi rioBoina nn portico rustico con piT. appesa una j^abliia aperta, dentro della qnale [allato; ad tin pilastro è verso Hi collocata nna porta con cancello, per cni si vede nna gazza. Nel fondo entra nel cortile. Al di la, la scena si presenta alcune colinelte ._ Diversi abitanti del villig^io- alcnni famigli recanti per cose necessarie le e rap- apparecchiare nna mensa. SRI ! ^ : ^ ! ^~ " ' :^ ' — ; \zTa —^— — — ^ ~^ E^ f !! 4 4 b ii « — ~~i ^' — ^^ — — — — — —w ' ' ' I " ^ — —r — *' ~' — 14 ir-^-- i«— -j -^ ' ' ' 7 ' ' ' ' 1 ; 1 1 ' i Tenori l ù-^ I Buss ^ N <p'^^'n^ ^^ -• I I l' ,? .^~T-n" =i 44I-4D f r* =^=^^=^-^>^ Soprnni I I Ì l^ ! ' ' i h I I f ' M ' / " ' ! ' *** ' ' ]r Mi k 0- — glli *-*- Oh fh f giorno —- -* Oh che • y nn_lo! ffir- tu _ K^ =»=^ 7^ I Oh che giorno :r;rr t'or_ tu_na_to! -X_ * ,^., Oh che .< i h '< 6ì .t ^ ffin rt;ii 5 _ g- ^ gin _ j;i !^ aro H^ F j.'i _ drn! si j^o SI 44- _ dra! go-dr,n!l^ ^io _ * g godrà si S'^.drà si scn _ drà si godrà -i' si " godrà ^ godrà *4«-t- spfsi in gnpr.rn e tir si dm! go * e ,1 IH^: si go _ dra! • * f-^ s 3^ =»=» drn! _ h ^ si i go si j;i m ^odrn ^ N. -r-r ^ ! ^ oh fhe si gndrn si « ^ Jt g»"-ja \ si fra gii tHrt :^t^ si go _ drn ^ ! P FF fe sten _ ti, og _ gi al . i6 p ^^m .fi-n*- a'sHoi ^ tea ~^=tr. teSÈ? pn_ ren _ -ti . pa_dinn ri.torne _ ra 1 ri tnrne- _ _ra. N ^. .^ •- — Vie. h b ni VIP-DI. -• I -^;-r- t-^t-r nrs^ Vipni, —•- -• i Vieni, vieni, n —-•- padmn.ci.nn. ^1 ^^:=tì^ vieni, padrnn_ci_nn. vieni noi. Gian - netto a a H ^ ^- L^-^-1*-n-=:fc Vieni =^^ :j^_ nni^Rian- netto a a .^; I i- i:ìl: P 7 mato. T H^3^=^ è^7=^»3 =P=F -*—«i^^-V^ K3:_^_V- 7 Oh che ^ giorno fortn _ nato! oh che gio.ja SI 20. ^fe^ j • #- i2=t • • matn. Oh che "V" ^— S È^EEE^ s —•- -#-= -g 4^ si go ^—?Ì^ ^ 4_* « K'"-J8 ^Ì^5i i^iR.1 r -a— - - j — K »7 s ¥ d'm \ Oh che JS. ^ m fc. m • ^ ^ ^ ifegOIZ^ZI^ ^^-m~ gio'_ jn si gn oh rhe _ drò! 7 ad si -f ^ i r ^5^ g'i ;^in _ j;i si y V y V si scn «jodra! oh che )!;io_ ja 3?^ .dri! si feM^ S ss Oh che gio_ja drà! I fF go _ .V i « T u vF ^ I drà! I ^^ t fe ggggì^ SS b^ tat - ^h , ataz (LA GAZZA) hh S si gndrn si go_dra si godrà si gn_drà! _drà si godrà si go_ drn si godrà si go_ drn! si godrà si go_drà si ;t:i godrà si go_dra! i»-p- ±=ZÌÉ si '-' ì godrà f Pippo.^P'PP'K-' r\ ni^-M [^ [ si <ro_ /<^4fìR PIPPO —Ji 4^ _dr;i -9—* ^ si ^i ^ 3 godrà! ^ drà! s Ohi ha'hia ^ — , . 18 (LA GAZZA) PIPPO , '' ~i tjè=Mr ra.itri? P imi A —iull »^-» ' K ? ì Pipp O^ An - co m ' ' jm'- , ^» • ^ - » • 3f=e: IVon so niente * • J'^ V V =p=^ ^on so mente • » • ^mP ' /?v t^nr-r : ÌVon so niente . 'i^ tf i --^ • i Jirs ^^i*s -^ «* i -* iiriflitiindogli ^ « * '^ > f=^ —«—•—•—«—•- 'v ) —— f =F^ P^-f- Bi'utta gazz.T mnie _ det Jn, r;he ti colsn l;i sa _ N" ' 1 * ' ^azzR la N ^ « '• ir''*'^ F- • r^*P^^ «- 1 -f—r ^* _^^ — "y^-^ '^ ( 9 ì M^ .) 1 a * ' fl 1 J 1 1 i> Ve'fbi è » :Ìir:i=3: :?^ Ve chi -g 5ps?:3= • sfiìio j è . — * stnto. » |tf^ =?=#: in Te'chi e stnto. tó i^ .» -e- -s- • -•- 4»- /.tt 1 1—-=: i é B w N ( S _ \ LA GAZZA) PIPPO S Es^ ri: 1-' :^=^ I Pippo/ Taci ' ^4 4 46& — l.ì, - -«- — y m n> ^ li. h h h h * • * » ,• * 9 9 Brutta gazza male_dftfn, che ^^^S^ =ss ^-i: j I fT-k j:i-H.,i ^p^v=p=^ n ti ^M^ tHr 9 9 col^^a la =p^ -*^>-*- r^ : # ' sa_Ptta! W ^ '«--«• liv J- .F sF ^^ ' * S ( - T,.„. .vF ^ ta '' _ ci, — m Pip_po? =F^=^ ih V- Pip- pn? y là, ah ah ah! 4^ ' »^'P-P o? P^ _ci. In floridrndo Pippo) ' m- P?-^ -.0 m ^ q^=P^-==^ '" S.ID 1/ V ;*«- -¥ Pip _ pò! ah ah ah ah! 'ip_po ih ah ah ah! i- Pip_p 0? : 8 ^^*^^^itjf_ yW"SiS ^^ m t -« I ta _ ri. la _ ci. ta i) 'I l Pippo! — -# I ^^ Pippo? i-4- tari la, h=ic=ij 1^ ah Pippo? ^ ah ah! a^h -# f ; ah ±=:z± «- d^=^ ippc _ci, U I :rfcr Pippo ::^ 0- :f^=^ ^ -^-H^:^ r— ah ah ah , ah! ah ^5=^ y Pippo' ah ah ah 1 :±==S ah! ->- P=) ah 20 /rs LUCIA ^ :^ v- .# Itfnr dò _ te ; _motte, la men chf _ -; T -f-^ fa_tP? _ sa alle. f _ stite Ì44fi5 ^^^^ —=^^ ^> m'nbbp_ cn_sì là v ', di _ te? sottn_al_la mn_ vp_tevi, an- pergola che in_ — .giaFj snt l.ì _ to al.la per . ^^ ^^^^^ gn. la 7 •? rheinvi. ta man_ a -r^ 1— --• ^ -^^ Chf flfmma!sbii giar. '- U4- : ^^!^:.^^ de»* tosto _ptevi:pisiliatp,s;en..ilete.Miofi;^io,ilsa_ppte,clee tosto srri.Nar, ani ,\ar, tosto ari: <]»'» aa: ^t^ ^ rf,i ffnipo hi -^ T^ és-i=:!Vr?_^^* jc^rf- At=?: » » ' : ' ' .f LUCIA sF aF .F Al _ Che S'jp. AO//0 )!;iorr.o rrtr>-t bt* jt: E^ f. _ F r," bf . a ^^ t=^^ ' dob. bianio a _tf> dob-bianio » < "y - - i be , a . to : <?hf pas ^ : t H^ ^: tbc sar! *- * Che giorno :$=r:fc 3as _ Sari ^'^ L. y- -il •- ^- Che giorno thp ^ — ^^^ i- j»zrf«: ì . to i pns .sar! I i ^ -• t_v JH^T" ; ^ , Che giorno * dob.. biariin ^ -• Ton. ^ _ Ut . a m J i .to//o goc>-^- i ^:^—^^i^^^^T=^^ , sF ^^^ =1;=*= Itfczt _var PIPPO »: I ^? I dub-biamo sar! ^ e?:e:^ r . a.VTodi -sa -in tre _ mar, al 21'irnn be . a-t(),(he ^^ ces '•T jruirnn ^inr. nn * he he _ giorno al _ _ fi * ginr. no F~ — che a _ tOj ne _ r y gif^r- che Cf s ^^^^=^T";P '/ no ^ A^i J^ 7 be - — sss ^ i a si che gior - no y P be •> he gior_ no che 5 :&5^ ^y-^M-- * be che f 1 gior . no 1 _ 7 r 5! to a _ ^Tn di J^'y dob _ _ _ .f a . to '4JÌ485 tre biamo pas _ mar. =^ t i i i U—hM p p biamo pas _ biamo pas - p sari _ sar! r _ biamn pas. » r-^r-A-^ . dob - :p f^ dob y hinmo pas dob a _ to _ » ^q Hnb - he -é- _ a - to _ biamn pas ^^S i ^^ ^ tt)=2= -^- - tre di ^ 3E^^ dob m .» > vrn r ^^-^^'ì-y ? I a_tn * be no a _ to -è- ^-^—4^ sì (iob _ a_to - :t . ^ ^ gior_ sa _ ^^^ ^^t==^^ ± ^ t ^ V—^ *— _ sar, sì - .3 i^ a_to _ "T _sar,sì - ^ 2E5^ S^^ a-to, che be ^ mar, - fn a ^ i^ Sar, ne _ fi 5 ^ .sar, . _ biamo pas . ^^ sar! sar! ^ 83 LUCIA ff^-rf" Ehi,iVinetta?(juand'iothianin,tntti perdono PiiHitn E . colui dimioma.rito dove adesso 4 ^ i Xf: -V ^ sene • REC."" i =s— ì^ @ ^tigr 1 /^ sta; PIPPO ^è=^ I • ' ^ » Tuo ma -l'i _to. tuo ma.ri-tn ma . ri-tn er ^ ^ Tuo ma_ » tuo ma_ ri_to ec S _ co_ lo qua. _ cn-lo qua. co- qoa- aerar Tuo ma_n _to Ten. • ^Eg ^\^'- S(ip. S^ • g^ ^ *—p_ ^ ri P~ ^ ^^ tuo ma _ri-to _to, ec Bassi m. ^ 3^^ Tuo ma_ri-to "S^-^-S-H8-S E_ gli viene, . e _ gli » I , > co. lo ec _ * • \ienf ,0 mia lo P * Lu • f * _ ci _ • uà. f- a, co_me .ff^ :^ ^^à4£|^ ^^P^^;^^^;^^f^ji^^ Bacco, coirne Bac_cn tri_ on -7 7 f _ fante e - gli TTp^-^-f-r^ S 't 4 'l «f re_ca,e_gli rc-ca I'al-ìe_ — — —— — t 1 , 24 F rpca ;ri fe^^^ tienf, che nriitntienp -• nel_Jp — — t: ve nf _ _ '.he nitin. te ^ -r*- I- ^ spu.man Uft.tare il vi_g(i_re,il il ±=yr. vigor, la sa-ni- K-^^=f=^ [p'^'^^=^^^^^^=fn^ ^/ ^ i^m ì npt_tare, il y- LUCIA _^ -S^ T 1 ) : -^V -^7-? =i=^JS Bac Vi _ va * '/ - co « Jl la e ' ^ ' can_ fi _ -^ y -Jf ^ —^ i V- nie_di - na PIPPO ^v-,^r~y ^^=£^: * bfeS= Vi_\a Bai can la e FABRIZIO ry•--^ !^, b\ — if—-" -f " ^--^ - --.--5- '- / . S • : ^'—• -i Barcn IW=_.» — 1 Vi _va mH_(|i _ '^ i ran-fi e la j_-:ut * —.— - f , . y _ 1 e In P" can -fi «> • • -P1 Bnc _ co .... * V • • » -t ^-^ ^* na. fi f L- Slip. i=^ ^ » — —— Vi _va _ tn, j I _ y \ na , J ^P na. * nie_cli T.-n. ~0 * •— -* ;Ui- Vi _ ^ n rti=fc^ L ^ Bac _ co e 7 can _ ti _ •- * ^ can _ ti _ la i « y~^- na. «* nie_di Bussi m "• r^^ w ^y-y—r^ :^ Vi_va =r*= — -•-• *f Bì:c _ co e la ^. -y-ta I p^spp^ r 7 ^ Da, me_cli_ ££S: ^^E^ ^=^ r- /yr 'nrrrt- • •_• » • » • • g/j^p:^i|3££3JLlEgEB — ìHU^ t=^ » ^ * » -m SU 44-)6ft V '-0- m m m » m • m » rg ; n B 1 1 jss — ^\ J 7 J CI _ na ^ ^ 7 d'ogni e_ 7 X ' \i_\a ta —à :3r-y— r- -é Bii<'_co,vi Bac_co^vi_va Bacco e • nr^=f1-^^4^ T=^^ 7 _ ì 7 me.di.ci_na d'ogni H_tn. ^ : : P=t^=^ VI, 7 _ CI na ^^V ^ 7 -CI — _ ci ^ ^ ? 7 '- {- -7 ^ > I 7- i<-~ d'ogni e_tà. va ^•*F^ i: £ PPi ^^^^ ^ Vi _va Bac_co,vi_va Baccofla can. Vi _ va Ban_ci\vi m !». -• — a^E^Eff =0 •- ^-* -Sr.—-IK^— i^ — •< 3^ i)4=k: 3^ — _ ci Baccnela Bac_co,vi_va Bacco eia ^^ mf_di _ va 33EE^ — %^iAì na d na d"o_<>-nie sni — 3i *<- ** ^^ -I- r ^ - ti V y 7 na, - na. na. li P^^^ ti _ di _ ci _ _ ta . _s,i y É^ A. O ^£ i i^ .ti me _ na, nic_di 1 ~é CI ^ là. e ^^^^^^ •- IP. di d'n.jni na _ na . ci ^ d'ii _jtni e _ fa. na _ ci -8—: -t— na. . ifczfcrrt t5^ '^^m tà ^?a: medi me » . di ! CI 7vj-^-f?l 11 ^ ; ! E^^52^^S3E i f . 5 ^ r » 4 s fi ~ F A can _ Bac_co,\i_vn Bacooela can. Vi_ va ^?i=?=^£^ -• Vi "?-• -•- -T^-ft te^ |tf-m£ » la can_ gj^i^ EfeEÈ ^ 7 :^ d'nojni e_th. na ^ 7 l- I I* 9- i ? tà, V _ g ^^ _ ^—>- •- ^- ^ na _ : d (Igni -• P r I it-e ^ vu Bacco»" ly ^ Vi_ va d V»Kni e_>;i. na _ 25 1^^ f^^ CI ^ "~ can. ^^^ oan_ K — . 26 LUCIA (a Fabrizio) \¥^' ^ ^^-R=P^ff^ r Ah ^"^ 1* 7 ^-^= -4—^ r'^- » 7 • U 7 ^^^^^^^^ ^ F ^ ^ *-V-^ fT^ f:^ ^ ^ / fcv '^ "^i 8 . I, -^^ fT^ '^*/ r- *^ -mo ve _ der. me A tocca il darsrli ^ y g V V ji -gliato — i V ; ^ ^^H mna:lie;qiie.stoaffare a b"^) me si a ^^ ^^ y . -V-^ » —É- m * ^^ fr\ y * 3ChE ^4=^^^ Uil^^^j^ vorrei ben in lo y ^ * -li -^-^ ;L^ J-4,±fcg:JEg LUC. f^ — * 1> J»^ 7 -^ Cer _tampnte,p<lanfi <m^ 7 1- fi_glio a_ =^ FABRIZIO iiztfe^: 1 3 ^ 1 il =t^ I L- ^ pp^ og-gi torna con _ s,edo che alfin col suo -'^ r^ , -^-^ V y~ V.j^ (LA GAZZA) > » i li-'i ^ ^-r-lT^-rj * * • saetta, a me, a me, a me I * ~7' -7' l, ^- §^ -fr: ' 7 ^- l #j/-^^- é si a de_e sposar... -^-^ piK-tt=fc=5= f FF ^ ^- P^T ^7^7 -.«V- r a /v èi i ^ ^^ fV^JU^^^ tal ( Insensato! t»- ' ^:i'7i Ah la ijazza NhieffnlSitief. -^- ^= Hwjcinii Hll3ea?.za,rarc(i rpzzH <" ne rrsfa hi^cafoì si i: • FftB. -j^ì^ 'M-f^-^j E -gli- _ spetta. Lue. -tn. J ^ >i{: ha indovi _ nato ^ i Si m^ ^^ V-. t*: I ve_drà. H* àzl ^Éiilè "^ n y ti ' e 4 4^e5 teij^ 7 iMafcD 5^ *^ Bra\a,brava! Ahi, ahi, t- ^^ ' ? 7 ;: 7 X y it:±±=tl=^=i=i=^ f 2r ylyT- 7 É^ i. Ch'è E ben stato? ^ S '^^ •• ' y #•»» y- ^ f^ ^ fe M'ha ahi! bec _ ca m ^ _ to^ TT bec_ca m'ha 14^ rii 1 ti _ to, ^S • ' • • * y Si VP - .^ —i—é>— ' éJ sta. f ' '. I ., . , rf Ma Se la ^^ S ^^ _ ~ dra, m Sop. izft f '^ t 1 r S ?i < ^ ha indo _ _ t 4^ _ Esa gazza ha indovi i^ t y _ vi _ Sela gazznhaondovi _ yTT ^ ^ ^ ^ ff — ^ \ f ^ y ra, se r^ rà, ìt la -e- * ^ nato,o.gni core e. salte se la #^ nato.o.^ni core e_ snlte ^ ! o;azza ha indovi _ i^ core e. snlte _ ^ F=p= £ #^ ,>- na_to. nato,o.gni core e-snlte - nato,o.gni - seusa _to _ Là^_ gazza haindovi ff Sela Bassi gazza ha indovi In ^^m J^^ Sela Ton. ffazza la -é J^ ra, - y ^S * se la I gazza ha jndovi- ^ gazza hajndovi _ i' rà, sela ^^m gazza ha indovi ^^^?^i*-T-f*- - »"-•- i a^^H^ s T^^?V ,v .'I i .'> 6 5. t e ( 28 s * — • I suite rà . -" ^r^^f^ 5 cure °:ni » i e E 9 ^ core s^ e- _ suite g* • ' r m^'if SI SI — SI. SI -•' £: j: f additBndo :*•» ra sì. SI 5^ * t<tz^ *r menss) l« d tt y-i. ^=5^^ —3C ^ Là ^ ^^ ^e —f~y i -ìt :p t ,^/:/.° ^^ ^¥^ ' ^ F li i r»fr ^^̱t *JJ^ 9^2j- -=i^^ se . s -"?-i^V- •> •^-*- 3S^ FABRIZIO ^¥ 5"5 *<» < E?^ — fi»-'- -&-• . -Va» "• Jl ^ :^=E! • 3t —»r-) E^ ' SI. P;^ ra _ ^f— na_to, o__^ni -^ rrfc =;r*=t: core p - sulte _ na.to^ o. gni V rn _ _ sulte Q •- SI ^ H^ =ÌV nri.to, 0. 3^ :^t±^ =#*: coree, o_gni - n;i_to, é' fl^ y- i dnto Tninato Gian.net _ to,a K suo padre.allasposa -^ t vi -^ ' ^ • r- : 3 _ ci no.ordor_ _ COV BBIO P ^^ > . , U— .— ! T^^DV'T^^lJtat?^ _ jcnglin brillar lo ve_ dre - nin,ordi beila pietà sospi_rar. Là se _ dnto ' 1^ - neT"! to^a sua madre.nlla sposa vi _ ci _ no,ord'orgoglio brillar lo ve_ ,^^t^T^ ?^£»2: (^ :( 44466 -^ s 1 amato Gian. ^ -^-f-ij-g dre_^ ^fL ^:^Zt^ f' mo.nrdi tB:S: 29 PIPPO gJlLT cif^ ' ^ V^-4v F^=ì^5=^ j\ _ no ord'or-^nj[;lin brillar lo \ ^^WOJ Ig^ th^,^^^^^^^7 b 1 1 drp ve _ are _ nin,or di m =i± _ mo, or bel di _ — -r-? 7^ spi_rar so _ pie -fa In 7 bella pipta sospi _ rar X5^ _ dre ? *^r i n^^ i LUC. i PIP. • ^ &i ^ =*=fs cu--:. -f-p l'n_di'P _ mo ÌNoi l'u-dre _ fAB. nio 9^ gu!^,J ^-~^rf:^=à^ E w=^'\ E B^issi fra i n fra i l'I brin _ •^ • brin di_si V rii bat_ ESEi^ con nar_rar 1 S(ip »< f^'"^ _ letto "7 '"n nar- rar * I Tin. —'^ liz: ÌVoi ^^^S f ?=?= :? _ letto di V M in-tan • IVoi ^ i'rì_dre - nin to S^ nar_rai cor. 7 remo fn di-siin_tan _ lo a 5^ E fra i mo re _ r .r brin _ di. : bir bic F i r di_siin_tan # '.AAT) T; i ^^ ^M ^^^=p^ t - bat. le -^ _ I ± 9 - tn f ZC » fa. r f # ^— - — — — • • j : — * 1 1 30 — hX — m — W 1 ir L ^ #- # ?^/- • _ta fTO _ia ^ ^ — '• .* 7— -1 V '•• '^^^^'^^^ ' • • - r:i ri.;* ^ — — m # «-^--! );i.il —7 -s^ • à' \ * m — # _ bot_ti_no. —~ . bat_ta le ^ ^ • J a ^ glie, _ ^^ '^ A • • _L ?—^ '-1 bat-ta le —• • » « - / * ,,^ . ^ —p^^ 7 . _ 1 ^ ' a : 1 ' ' • ' 1 . irlie, le • • • K 1 K # M ' le a -^ -4 — f 1 k^ ' \ • stra le -^ — F gi,il —""^ — • — Y ^ y bot-fi _no. ! stra ' ^^ ^ ' •- -F gì e> le _ *^^r*^ J a ";£r^' P ~^ .. - '^ ~ * 1 m '^ • a ~ V 7 r _ fettn - 1 /Q ffB « ^ A • • l'V h - ^ ^- ' 1 m ' • a ; • # • _ ri le bat _tn a ^ -: 1 ^ - stra glie, le - bnt "^'""' gi,il s ,- -' • •< •j d ^ ^ «J ...J ' N , « a al ; ^ , ,' 1 , V « J • al # a «5 _ chie Ù* m f JL ri eoi ^ • • frs (fy _ \ ' . _ chie — _ —•—* kiii -j^-^ .— ? so - nar. mi col m a • - 1 1 so _ nnr. — ——• 0— I si _ ri- ri « • - « ,,__ '— ^ II r _i„ \^' — » • ..* -* :. _, r 1 1 remo ^— ^^-: ^ ^ ^5^— 1 ; • 4 0*1 ' 1 • • *" _ ri ri . - col mi so _ nar, , " ^"^""^ ^^^^ [^ bic _ fhie I .c j» w » ^.^^^^ 1 ^i^a^Baa ''^~^~~ì ^^^^^~^ " ' 1 ! . , >5 — cv.* f -}^ ' #. -- -- • • -#- •. —•— t ^ •• . J» - — r- Uwi"*- ' f 7 * i; * J stra _ a gi,il bot_ 0_ — , 'b^ , Il j» • ' -^; * —— U*^— £. * • 1 , —^ 1 « 7 no. ti fra i * _ ti no, fra e g^ § g • brin _ i si j) .col _ mi -a i so _ nar, -• a- fra «• S :S=:t 1 ss ' a -^ a- dii;.si in_ tan »- -a j • SS — V ^ g fra si brin _ i • * <. ' 7 81 fl to fa. a a to ^ _ mi so _ nar, e si fra i •_ to : K 7 a ^ _ to fa_ —a 1; a i -A brin _ di_siin_tan _ brin di. in_tan _ to ^ fra si 4 fa_ I fa ^ a 4:,5:::^£ fa_ I a—J-* * _ -r-p- brin- di_siin_tan -«- _ I col ! . ai_siin_tan I >^ i "r ^ H . «. f"\ e * »: -i * s.a. brin _ di_siin_tan ^ '-^^ bot_ .^ •. h- -i stra _ gi,il _• i . si to T" fa 14iii f^^lii^ll^^^^ l^iff^ ì '4 4 6 .1 \ ri_ ri 1 _ 1 .• , _ chie - bic _ i '/ '/ A • 1 : • -^ bic _ chie i - • \J : _ — —!^ -. 'V 1 ri ri mi '1 . — r 31 ^ V _ ^ ri' =^ -ynio - - re_ bi<:- _ ino mn 7 bic_ so _ nar si —4^ ±:É: _ f'bip _ cbie • ri _ col mi so _ nar ri ri _ col mi sn — -^ ?s= mo chit" _• - ri ri _ col + m if -V^ mi ri_ col si ±Z • . ri <;nii' ^ _ if - . bit chie - bic. ri H^E ri- col mo bic_ - chie _ ri ri _ sn_ nar si _ mi so_ nar si so _ nar sì -^-«- -•-I- rrt mi ^^=?= S-fe z±r =t^ mo _ nar P= col _ mi ^ 9£ • * y- tf I g — » # • -•—•- 4146.S I- — — —h — r . 32 .colmi sn_ nar -k -0 _nnr ^ —— —-k- ^ ri_'iilnii SI 5: — so - m ±fL V—7 .nar ri- fnlnii SI s nar m 1 ri. colmi si -0 1 sn_ nar 0- sì -1^-f- ^^ so _ nar s ri. colmi sn_ nar si S , ' ! si ^ *- -7-^ • • >s- -• -J_ y' . Ht*: :±=± . iv —•—•—•- y-r r5=± •- m)- ^. :^t±: '/, -nar ri-cnlmi SI • T é » ±=pz .nar ^ -r — ri_ colmi SI —• -y-^ -• T *- ri-colmi .nar mm^ so_ nar ri si ^^ ' 11 so _ har ri_colmi so_ npr SI so _ nar ri- mi - col _ so_nar n so ri-coImi so _ nar -colmi , nar so _ nar si - col _ mi ri so. nar n so_ nar ri — — ' _ V ' \ mi ri col _ m col _ mi so _ nar. col _ mi so _ nar. mi so _ nar. r- so. nar ±±: ri f f ^ :3=i^ so _ nar 3^ =n^±^i •- 1 col _ vii ' mi so _ nar. a. 0- mi so 7 _ nar -7-S^ y ' n. col _ mi so ^*a5± ^i* ^ft'^u^ S^ ^ mi -• — colmi _ col ^t=^ ^^=^v=V- * i * g ; ^ jLlJLJ?-, _ col ri. vis I • é ri_ colmi 'ri- SI =F^ ^ m ^a ^ sì ±± ±=± :^^=i^-- —• 5^ n.colmi so_ nnr SI -• -0- -* m -^- n.colmi ri é » ±±: so_ nar -colmi SO- nar • 9 tt^ ri -0 f :P=t: FF 4 J.» ^^Ar* ^^^É^^ >w-^ 44^65 ^M s . 3:j * ri ini in FABRIZIO 5EÈ P -^-^ :?= È liTi se _ <iu_to — m£ _ ^- l'ama _to A3j 1^' ^ ^^=5^ t^M^ /- fiiaO. net _ 10,3 .. 4^ K- - nOjOr d'orj;n_a;liri brillarla ci • — —^i_r ^^^^^3^ li^A. ^ S^ -V iSrrc j * sud ^Ì-4^ pndrp,alla -XZ- i^d^^J ve _ dre _ _ mn.nrdi spo_s.'i i±:^=:^ pietà bel_ln si _ ^ r so _ sp :9^ f biJTTfTJ ^ 3=n 33 T^~y-F 4= i^UCIA La se_ _rar^ dii_to r ^S *^tó^^r^O =?^ l'a.ma.tn Gian_npt to,a sua :^.à it=*^ ^3* inadre,aila m ~ -#• \ Ci?.^=^ ^^ V - ''i - ^ -. nn,or d ^ \,> y ^ - k nrj!;o_glin brillar lo ve i.4 4 fio - dr e _ 5 —s*—r T^ -* # — i L/ sposa . *T1 ^ 1 aì_ — T1 ^^^^^ mo.ordi beLla pietà so_fpi. r %^i PIPPO _L t. È to,a suo _ pr-OJ UJLU^dSai ^ LUC ^^ i PIPPO — l'ii_dre _ IN'oi IN'oi nar_rar c<in _ mn nar_rar con Noi Soprnni i 1— Bn.ssi r- ^ E ^|J fra i ^J biin _ ?3^ E fra i brin _ di -si :£ di _ si ^ y _ Ietto di _ di ^i. ;-j 3E mm in _ tan _ to in_ tan _ to anc 5 -• t E 1 ', A f5 5 hnt. le ^^=r^ letto ^^« ^* ^S u. die _ hb ;)i a g mo nar_rnr ^ y ^ ^ di_ con ni' . ^ il=::zt rerao fa fa _ re =F ^ '^ fra i mo brin _ di _ « bic _ ^ si in _ tan , m _ tn • -- bic. i -Y- M A ^ •- 7 =S=i= 3^ i 7 ^ — vi _ dJm^ 4^ =p; ir u_drp 1 Pmn FflB. -^ spo.sn "1 ^ Tenni ' padre, alla fa "f^ :\:> i^ - •a _ , ta_ —r r 1 _!r!ie, f _ u;lie, le i stra gi,il - stra _ gi,il ! S — y- t f bnt.tino. le bot_fino, le b.it_ta bat_ 7 _ ri ri * p- _ col mi _ f ri ri _ cui mi _ I so _ nar, sì ^^ stra _ gi,il ^^m stra _ gi^l #• ^ "7 Kbot.tinn, j e frn w \\ H » » j -p— Nh - > • * * * * ? "i ri- ri -^ t mi _ _ col brindisi intanto fa- i * 7 remo È e fra i | 4x^ K . k S, brindisi intanto fa. ^1^^ bot_tino,e fra i brTn~r » -1 J é \ so. nar, e irai mi so_ nar, ^ e fra ^ r ^0*,f^ i' ' ^rV-^-^^ ^'' brindisi intanto i > fa_remo i bsindisi intanto fa_ i brindisi intanto fa_ u e fra e f ra i remo irrr'rnrT i 4.'j4«8 V r remo e fia . V P k V' £ brindisi intanto fa- $ fff=f bnn •y m fe^^ -6M- e fra 7 P \r r '»^ mi disiintan _ • • 7 ^^m^ _ ri ri ± _ f - chie _ bic _ i: _ -*-' -P-0-0 ± _ in ^=^=^ ^ ^ If biechi :;nie • • i 3=:^=fcfc ±;:fc _ co 1 ^li*", • ^ * i » f bic_ chie _ col . iFJ=^ / A so _ nar, ^ _ ? ìt è i 1, bitLti_no stra - %y-\\ glie, le _ ^àrl _ chie ;ilie, M. bat_ta le ^ ta _ i _ letto chie +- Y fi^r.f ^rlTr LC^B^ f ^ V A • SE • • I k \' i rr e fra i brindisi intanto 1. irr-fe li ^ brindisi intanto fa. U ^ 36 H ^=—r-^^=i^ K. . - i-nnin i bic ' r. , ricolmi su chieri . nnr . N K -1 TT -K ^^ —K— 1-~ kr ri 2zt -e-^ _ tn fa_re nio -l^,.^ rt'mo i bic. chieri ricolmi - "V -remo P^5 i bic _ r r- , \: ^. mo _ -, .-l^ _ chie so- ri bic - chie _ ri '^. .V ^ XV. ricolmi so _ nar ^=l=i 7 ^ 7 "ì t y n:ir ri _ col mi _ so _ nar ^ ^ -^1^ col ri _ : • !!• • bi. so _ nar mi _ =^ ±=t bic _ .chit ri ri _ mi col — 3a= é r: bic D=t - chie 2z: bic ^1 bicchieri I V so _ nnr i 1 'k —*—•- ^^^ tìE --• ^u^ ricolmi _ > •- r— -+T bic - chieri — : u I- ^£ ricolmi chieri '^-'f-Yi y , ^— ^«-«^ -penili N k -<•. so _ nar so _ nar -» _ to fa- re ricnlmi - r ,^ bicchieri i ^ bic chie chie ri * •' -ri 5^;= _ ri a* . col ri '^ mi _ g» •- so - nar hi.: ^ bjc_ * ± ^ ri _ co} mi _ if » 4=^ . -m i^ so _ nar ri _ col mi 1-:^ £-.^ ^•j ^- .'</i4rfi.'; sfi bic _ nar • * I r^ sn_ nar a*. ^ bic. —— blindisi intii.ntn fa_ rpmo 3:i=t — >• fin brindisi inliinto fa _ ^^ml> i O itsin: -•-•-• m~ I ' > :r -9-m-« I t 1 1^ intanto fa -renio p fra ^ ^ l' U. :^ ' < » » P m » * f T I j i I I e f f ~ ,T II I : ; I I i bic _ chieri ricolmi so i K K K ^ I T ) i te la fi" a p fra — »• y-t<t ^. r—•—a— • hi 'x-#— *! r f Ili *-f-, « 4 44 «fi rr f I I I « _re ^'N J^'j^ remo i I I ! I remo nT" i i r ! ^'^J" . ^ -i^ bic- so_ nTf.:^ — 1 ft- _ chieri ricolmi sn ^ r r* "*"^", i«M r) -«-^ '^ ^ I bic_ chieri ricolmi •-• ' brindisi intanto fa _ i ^'.^ ')^ "- brindisi intanto f a _ i *!-* brindisi intanto fa. remo t ** rpmo disi intan _ intanto fa. remo brinaisi \.» ^-ry-T^ ^S^sPi ^ f.^<t-^É.± •y—r-p- r-r-t" - brindisi intanto fa _ i su _ A^ ^- ^-^ f "r-p~r m^F^^ I ^ l ^ —k— +^ brindisi I— ^ -m- riciiìitii —•- fn_rH to f5W. v-^ bii.fhitTi i l I i ' rr» r ^ ^ 38 ^ _nai ±^ chif bio inr '_ ' nin bicchieri i g^ i ri_<;olnii so _ nnr bic 1 _ _ nnr bic E é m ,K 1-. k bic_cnifri I f k. k' K-. ri_ colmi tèi _ ri. ri ^ chie _ :^ ri- ri È ^ — ^ ^^ i so _ bic_ chip _ nnr t^ i nar _ Vr \ chie 2«= ± mn ri- "^-y -rrtr-r rr I g -ri ^ ri- ri ri- 7w-r bic 1 ri chie _ . 5iE iix: _nnr r- » * —» » » • » f » f -ri chie - bic -*'*• "ylh^. ri. =_• ^ -=^^==^ -i»#- W -# ^E 7SZ i^*0- * - ^ ^3 * bp. fi ^^ F=- /F ^ ^^ è .col mi _ u so _ • nar bic _ chie _ ri ri ri lì n ri n n . &- -^ -col mi so _ nar bic - chie mi SO- nar bic _ chie ^^ col t^ mi _ col -&^ i - col * ! mi ^E so - nar ^ bic - «-5^ - chie A I so_ nar bic - chie ri n ri ri ^ bic ^ ^— -" _ chie È _ . 39 -f 'i'<-4 65 — ^ ^ — ^ S . ^ i —— — ' IO ^^ —— 1^ 1 1 •/ 1 L . s- 1, 1^ -• mi coi _ . s<] -e P ^ rV ' * * _ mi sn e. i -^ ri • — — 7— \ so . i.^ , ri_ _ nar V —— hnr _ ^* 1 — -^ * 7 * \ — _ mi mi co! _ so ri _ 1— • n so _ n.nr i 1 — -irmi fp'^-i r z - _ .ihit.inti • — « 1— - di'l col _ — ^- ié ' 1 7 mi coi . — ^ j* k^ J —•—_L col " ' 1 • * • _ mi F±=r « 1 1 >• ' f / so _ nar. ^ ! p:irtnnn) — A so.. nar. 1 , n so _ nar nii Njll.iugifi r^ - . —^7— ! -^ -zr. 1 £ SO.. nar. 1 1 ri- * L:s-^-f==$zr (eli :5ì mi col - ^- — ^ so _ nar. — , 1 n;u' _. -5—.— i _ m— — z 1 —*-~c—— -^~3-^ col so 1 mi .col li- n;ir - < mi h- so mi col - -» ^-1 i ljr-5 mi . rz —«— —— _ cnl _ Coi 1 — — nar -f—* F li - nin- . '—^ '• \ — —•——• — • - »— ^ ^ -^ I * ., ;=; ì ' a — u r- H à-^ —^—ìa*— a^— r V y i -J »*Tr-L-# V — -1* Recitativo ( n FflSRiZIQ - eiiiird.inrln * - 1 orinolo « ì ' ' I ; .^ .^ r-*-^ ' • * *0 ^ ^ Oh ore già passate! cospi'tfo! undici '^ ' —0—m- - K Gian_netto ne , K-^^ n^ scrive ^-^ chf sa-ra ^ H ECìT 4Tiro w^^ =?^ 1^ JJ^ B5^ l on" qni snl Lfcg LUCIA ; t^ - . . T KMv» a Vsr mezzogiorno. Oh ^ '00 f^—0- -pr-V-»-p-Kdiavolo, o;ià così tardi! ^v^:^:^C:J:-^^^ va*—"—-* ^* « * j - - y^^T E la IS'i_ netta ^ ^ -trr TT '^^=SZ 4o, A 'Si'iies 4^ - < ' ancora non ve^go.O\'è co_ 3? L 41 Pippo, ri-Spondi. _stei.'' Per collina io crndo, a co^tlipie le l:i .Ah Fabrizio. da ira^nlc. qualche n s ì :=r=S33r i^ , tempo snn molto mm di questa tua sc.Tin_ tenta iNi Pippo, _ netta! !*ippn e o-li .litri f.iroJKli si Ah resto. il se la ., ^- -^^ vn|1;i! i —3=?: V ^ ? » » i- l- V sempre la rimbrotti, quelli» smor-fietta!.. Eh via, cessa Ht3i • -K-K el. la e mi perde FAB bile. ho torto an - cora? u_nu ^^^^ =P=^ sempre a turto, A mera _ \iglia! -Wrdendoe civettando i^ ÌÉS^f^^l colgo ' tu FABRIZIO ritir.ino) s^iSl Lue. ?E —l'-r— Antonio.andalf is- à- preparare a # o { tutti ^felF .=int ,p^ ft-z-_-^^ o 331 ^^^^ ij - ^nazio, I s ì h, le forchette d'irgento, dimmi, al E quando ri- i^^f=^=^^^^ _ lora se mi viene la hGrnnoosa! Finalmente *.'<5l6.-. è una forchetta sola che si smarrlper — 42 [^ r '^ 4^ ' ! ^ COSO; H r ^ r ^ ; k '~r chi sa P P' rk r": ^ k ^- r ' f | forse che un dì non | *§= Lu_ci_a, Orsù, _ trovi! si ri b.nda a trat _ 12. 1£ TO^ o( con disprezzo) r ^ taro 1 t= 1 O- i ^^^^ •Jt Itztì^ j^=t ? LUC. È con maggior dolcezza quella fanciulla. fAB.-^ 7» • ^S ^ Ah r fi»^)-;' Rispetta in ab! le lei zsz ^1-^ V ^ u- sven- su.e ^. "5 I- TTv-r <" 5 i^' «1^ ture. i : E^ Sai eh ella è ^ — -• £ i^ I- pur •- w p ¥=¥=^ figlia di quel bravo e 3 g^ fi^r V~ r f p r' [' Z«»- SS H'K^'^p ^ • t • *—*- _ tuna, ;iò in-ca_ nu_ ti_sce; da ,i =^^E= cfille ^ sue fa _ s'ella, e -—• :?^^ tithe qui si ;- orfa.na • n ^ pro.caccia n_na meschina E '* 5-e- A madre, yy z^ T della • • noi scherni. ta /« 4465 chi r r r' r ? one_sto Fer_ nando Villa.bella che fra *-Tf siniere [/ dice il V V e senza np^p vita, r doni ^ f le r^ deLIa for- pTm non debb esser per con_ trario?Ma fi.niamola. Il tempo ^^^^^^^^^^^^^^m vo_ln : io corro un mo_ mento on_ci_na; in credi) poi, se e an_dianió in- =i^ "^ r-9- ^ FAB toj^ij sienie . ad in_rontrar o Dici ben;vonpll' orto, (lian_netto. Ì P?: g ^ ^ .r-TTl^^^^^^^^^^^^g^ ^ itìa: E là e ti (partono) aspetto. tt~^"^ n o =tb: L ATi A V N A MJfETTA SCE,Vy4 /!. Nincttn, rnn art piinifrino di f\npnlr, srpndo ^ -*^--— rl;ill;i ±••4. ±- rollinii • ed entni a^ nel rortile. j! -^ !flODEIÌ.4TO JL-- ~ Jtt , y^.[Jr7i-N^ ^ Di i ifi^^' -f*- •?•...Ti: ^^ i^ ^ ? : 4446& mi balza ± -ì^^ - ^4^ pia _ cer il ah bra_ cor; i:: ; ^ ^^ ?S^E ? < — . ^ M ±EE non più ..di m;if. SO: a— -i^ 1 -.-siii- e j ,i _ man _ te eil tina]_nien - ge-ni -tor »# ^^^^ ri_vc te ^PP ---— — - — Ì4-*^ e *- JLi-^ lìr^g Efe ->ì±^: =5^2-:^ -J?: ^ :Sq=B= _ d ro ri_ ve 111 _dro 10 II _ ve T~ar -^ -* . • ì l I II a . » L'uno (Irò -«-ai — — • =- . fi--*-" ^„a I sen mi al stringe. ^^__ *^Z FF ^ m j —r- a pi^rt-Vf - >» — ^'-^-v fcV -* 3rr2r _ rà- pie _ l"i\ltrn ...rallrn...iih min In min f chefn-r.n? ^==:|t rnni l)ioda_ninr, Din d'a_mor, ! #- confi _dn in • 'i - ! do in deh tu te; J—=iE^f=E ^^^— te; e^ deh tu piemia /r g^ JL fe -f r>-. m — — T=^ s 44485 X I ^ mia X ^B ^ S» - piii mi _cer j5L n?^ li Di fn! ro//,-> piirtf bi\lzn il ^m /r\ /r \ k' P^ n.nr; f^ gp -g— ^ ^ nh brn.mnr \e _ _ ^ nnn pili di n ir> ^^ nro. so: p 1 ÉE* a-m;m_ te,il fi_nnl- s^P.ni - tnr . j^^^m^ =^ = , ^ ^-^^^ rPr^ ^ a .-^^,^ -< t g » fc ' -^r "v—f-c— .^^ii»!--•-" »— i ^ 46 Ah già di _ men _ fi_coi niifitor-m^n _ ^ «^ iì:^::^ tirqiianti *• con _ ten _ V _ ti 2^^ ?—i^r? « /<4'.*tfi ( aLfin go _ ? L K fÈ^k=^-^^rk]^ _ di'ì^i! Ahi^ià di -mentico miei tnr _ menti: quanti con.tentij ^ '«4465 .i ,^ k- si, ^ :ii_fin 47 5=, ^o _ — Ah .no no non pun. » ^^ ^ m -ti coi _ . mieiìor_ nien ,L * .1 •» *« M ? é J é » , l _ f sotto u —»i-«: nLfin 4 g^o Ah - Hrò! ' I ^ I i ;> 1. 7 ' -^^ ^ r ^ "^ ^ già di_nipntico —*—5—• r y * :?i*^ ±=}^Z±1t zzc E^t I tm — "»r-y- ^ act i^___ni[eitor_ menti —-• »-^'^—i= — m • finvt' y w tirquanti con- * I I #£S^ ten _ menJi _ di giTi j / • - quanti : con -Hr «- aziS^ t-^ -*- < f> ff W T^^^ ' 3"T ^ ^h-^ ^ »!** tg j ff ten _ > 1 ^ ! I I L 1 re-» iilfin ti *a Sjf* I ma gn_ dro! -^^-r^f •y 7 J''-/, TT • * 3^ I menti quanti : aciì "«" ^ "•rE *^^^ 1 Vb' X 7 ts .fe* U U—^;. niieitlor. 'Ì • 'i '1 '1 F r. •; {; * *^ ?=?= =tt:i » • di_nientico jiia k ' «Ir'v LJ i— j r • * ?3=F /j-J'.t-s^ ^_J * ¥»'.0 g *^ I >• * • » ^ ^ ^4 :^ • ^ — ^ P ^ V - ^ 5=3=3: P ai 1 F- v^ ' * ^' p ^ r con. 5:i FF A r? ^ . drn :^ *: * .l=f=% ' ^ • '0 -• *- i al _ ^n -fin drf> -fin ili- go _ drò _ al gn. _ fin 8jL-m ftl=i: • I • m\ m \ • * ' i ! =?3=^ r S^ ri^f^f?^ P^ t^-» nrr ) • TS=4 «=<^ i .drn! * **•* « =5=J ^ *=^ 4A > •, ^— f"^ , *-^» , , — — :?W :?i ,__ - e I — e 50 R ECiTATivo Cavatina E iSArr.o Coro E ilnll'nrto usri'ndii ( ron nlrnnc porr rhc drpono n \ii '^ FABRIZIO monsa) sulln «*- m NINETTA (..r.h.) h^ , v^^^^--r?:r:=rtf±^yi^^^v^rf^^p;-^ ^ RECITA Tiro Oh come mio Gian_nettn il ^ :^^ ^-rr- ;^ Addio, bnun pere! queste jjradirà -^H51 FAB.l, '^=^^^ ^ ^' "-"^^ -.--v^^ m ^0 * * t+-r^ itE ^ -r-r ^^ un • l^*-*- ^. m « F rnrcnlte le a=P= =^^ :É^ Un in-te.ro panie- ~n~ w fe —F-tr i J •• rin n'no ri. FAB *-^t-^7;>v ->f7»_«L t — —•-^- -• -' e ^*«- -?e- -=i-e- F- fintole? ^ -^""Q- ^,^1"' JXP 3= K t- ?r-e- T?«- rrfc —^~~r — T» # M _ netta. Hr.i Alfin seigiiintn, nmnbiie itiiirno. * -H- T i^ co Imo. Ef'Cole. , » Oh I tn^ ) -K-»^ t belle^ e ^ I - i fresche al pardi * » • * Senti, mia te! ^?3E t^ que. ca_rn m ìm M^ 2Jd- 32= 9 TJ-T=S=S=5 =;^"^=v^il -st'fi^gi • n _ -pp ^' r spero.Ydstrn » ^^ ^f r TT-T ^-- figlio... Ah r #— a i=5i ì^^-f- 'V ah! minfi^lio, y ginja, leti. zia e n_more. .^^^^,1^».^ r' I il i^ > # S53 iZ^ÌL- spiri d'in-tornn a noi t^ \ » È^ vo'che tutto H , e -^—k----f f— — sn,ti piace. .. basta... i*-^ hU'-i^n Oh « ff x^^ lo sì, I ìii ; -r-F" rime!che dite? Già dànn pezzo :'o ^ V q;^ I ^ ^-. H\H. ^ "7^ in — 9^ -S-* ^]^-M-^ -T» Z^ ^^"^^ ^^NIN. , »- H- ieg^o in quegli ùcchi,inqiiel W^ p= t^- Dio!) Sfa lieta; non f'arrns. W ^ t'nnta, ed ¥ ^ » * J« ii ^4- ^^ ^ I).i< hi -P^A?=V-V Prendi queste pò _saie, rir, che ancn_ra e mancar do iri i -# • * helta se n e i_ta bada hnne die non Soii_te - vesse... • ^ Lue. • in . (V -5^ niiiil'i,rrl cirli r-I Fa.brizir,' Caro IF NIN. * |:i fe=h- Tacijihe vien Lu.cia. Oh me ±?= NiN.Irr, wn.-,-M,v7z„) LUCIA FAB.a lice! m*i. h qnesto amor non C(in_dannn. ^ t^ "f^ ((;lì d lii.m ^ • : i_o ^- =^ ^»f^ j padre nuo Al . — ::d li-U-U-i^ non v'è cosa che nsrondii^ei siiv ""—f Jt t-, ^M:BJah?^^4#^^#$ _ netto \ ^ — m:tw=r==M=Kz i-:rr ^^ ^ r <iire...(Oh -^^ FJIB liinunciho colpa! si Ma biadai E m tn Ah peida nulla. prò _ teste.. FAB. ^5^ ::fc < V-^-^^:i^^ ^•- Mra però... The of pnndr . » . » quando fa_rai \oirei no! An_ diamo. la for _ nn brncri») -^-^LUC. 4< r A^ ^ * \ita! inpriam^'. ma in-tanto F.nrin pi-r )iiiidizi' >^« < Andia_mo —— — — — — 1 — stnrr;i da Larin.e parla noll'nrrrfhin ^fnPtta ) s; f ii VA 'V=^ f^^=V Addi_o, Ni _ m ' :^?C zf\ , Eh nettn. nnnbi. ^H»=PC -6t- fl.DP.p Fah.rsrnnn) ( FAB. ). ^ "^ r> n—J [-. _ ' r^ 5>-7 J dar tanta confi _ denza snptnn *^ ^ k ^ L ^ ' V r^ ^—=P= •- r- tz F=5z: IVnn piariser,niia fan. cinlla . Nini Ita rhiiidr il ranrello, e pni rirntra noll'alìitazionn) ab_bi pa_zienza. , J *Ì *r tt >r - ^-Tsr i^3^ ^?¥^ --^^4UL te SCE!\^ /II, ( Isnrco, prima di rientro, e pnsoia affarrianrlosi ,il rnncrllo folla saa passa di , /^a s. *- merri ì a. •. -V r- 4Ljf. iftóni" te g -> * :^-^ r> A •^ —•— o "^ yJ m I jj. Jf3I m m Ad n_na serva te_np _ rpzze! qtinnte é * S (^ ^ I, * .» pure! ranrizinr tir^indo n sr Fabrizio) tir^inno ( p IIP 1 FflB — f* * ^ ' 1 j '* II! 5 -^ Ss K « • • • -* 1, —• —— * — ' ^^^ -•^^ ^^ a' ••ili -isfi-^^ 1 ' «- • — • J « • , •- ' . • « * 1 • • — — 1 ì 1 1 ISACCO (nasale) -•—• Strin_j;he e m —9- ^^ »- fer . n da ra! _ zpt _ te teni - h ^?=^ ]^ *• < *• - -ss: -^T^^ pe ^ _ _ ri ,.^ y • -. •: "?r-» '/<1«5 5 ni e ^ ^ 7 it.jt£i m for _ bi ^ 5» $ ^^ t^ i:pI pel hi, i» - - ti ni . tyi _ <T.| - tei e. - -#—^- i*-*^ "w: •• # * «. •U^-*. 3e: m*^' ^ :se: TT^ «L •« » : • > +_^^^. — ., r- -1 =r=r pietrn e 7,olf;i _ ne! ^ A_v;infi a_vnn _ ti 7 •• {;•-• -^ il rhi mkiI comprar, e chi vnol ^ende _ re n !_ b.n_rnt-tnr. K m S: i ni Mini cnmprnr " rhi >tio1 \en_dp_re en_dp_re o ba.rnl-t ba.rnl-tnr e chi vofil aixii-tiJ?ttìy TTti'^i 'lii'P^^^^^ ',' — ?^T1=?S=*^ :Sit.-»-i: s '14^6? — — r t — 54 PIPPO s— i ?- :;x :t) 7 » -r-t- ffEC Oh 1,0 E * m ±^Ì^ spnti K~7 vecchio I_sacco. il ?^-M-M:v^J^7^j'^7^ ' é • -?<*- galan_tunmo; An-date, ri_sparmiate ii _nn :fc ^ o Ì20. L(^ ±o- 5<ì- ISACCO, •naz h h h r.) • -è"''' voce abbiamo vuntn bplìa.-qupst'rpggi sì 123= 3E : ^^ t ^ • 1. ^ . '^ . ^-'^^^ \ S , ,; ' 1 1 • 1 N, ,ì 1 1 ; in 1 ^r-J-'r* * » ti fr\ vy 1 KJ f,\. j y/• -- ^ R O — * m a o *'*"-?J*-;^ Y y ''-,' ^-^ ^-^ J * « f r P i^^: moda e pili di —-—^ • — " * 0~ì T-fA iL_j k *: che mai per pili-. ^_ 4^_ ^ o -^ t> , " ^ ^-- ^l ^^ totte ^ ». ^ LJi_4,, 1* ' ,-- o -' '^^ — '-l^-T' =--- Q *-> o ,- ^» che belle mercan . zi.e rapi, che bei DÌiice; K'i'Tdn.Je ttr^ r rj! t^ T^ V / -9-d- tS^ s^ kJt^B^^kjf^^ In ro nipi'n.se\T>- lete; baratto, se vi la scarsella. ^ • o '• n :o^ PIP. ISA. ^ -r s :5E5: a y * Ari-date, -fette * s vi o- ip-*- * » • In _ gnora si 3 i'^^^s- •* 2E • -^^T^-rvf^^^ -F—^^A ,._UL_d^- Sahi_tatemi - peto. ri o , IVi-netta: se per -^Sb lt«= =^ >- -s^ 7~~g: -^ ^=^^^ sorte f. e!_la hi -• S 7 ^, S kg —»de' miei, fat-fi ( ^^»- srE.yj j-A-- f y V TV='^=t^^ ' N P'^'-*-) ti-g #^--1 che le mi ;^^ I Si i , \ 1 : ìg par d'aver —e-^^^ i & ° # É^ 3=3= -Mv • ' I 1 ir. ^ [NETTA (« Pippo) y tro^o finca domani nel! Al -berso nuovo „ te_ 51; ( y di - "sr C¥^ 22= 5 •u ^ ttr^ —<- -;••: _so_gno a-vpsse ii - dita la voce di quel ' ^.^^ P« _D 9, *~^ ' ... , 1 C\. J, 1- ' ri « ^ ^ o o ^ *tO ^ ^ V-^ 1 ii-^eó -It-^ ' s«> ~Z^ -tT3 — J — . f>5 PIP. :fe^^M^:^ ^ ^^^-T^féf-F^ vecfhiomtTcinjiilii che suole tutti gli anni ÌC! — o passar di B v'incannaste: è qiii.>'(in Fmi h ihionif> di ^J. ,^ JT r^ a-e WIN. . P p Gli son te.nutn as >o.i. ^ -^.-K^J^^-^-V^. , rJ -^^ •M' dessn '^'^¥J I è' ^> y i -•—•- -*-n»-^ i J)|=^ i _^M^-^v-^ Un n.su rajo _ sa.i. ' ! non c- guai :& vidi ma i 3^ "Sr ^^ ( fe'ddo ^ dietro :ill.i collina ann sinfonia nnmppstir) ^^t ^ BBlLLjriTE «;R= =!t»= iIb- 1^ É^33 NINETTA ì Vi* Ma r qiial :JE 42=^^ — -^ 7- 4 - 7 0- 1^ sunno' :^ pjff>$$:^ %^nH»» ^ -» ^^ "" l tT f [-^=^ sunno. ^^^^ Ij* r" * ^ "^ =±?t^ ~ #J^Z:^ ti .;:n^ ii=t=t=t ^?4-i — 1 44465 «-1»- *** * 1 V ? * . fe^ — I" -A -JL- I l — — È3-i m ^i tn. — — — • h 01 4 Vi -^' Vi va! ^ ^-^ r^^ T" — -i X— -sm 3K — I i ' y : ' ///i^es I — \ V ' ^ • —— — 1 1 : r. — i —" — — ! 1 I ' ì^— — ^ o< PIPPO I T:iltnndo per i.'i'ij^i ) NIIV. w =Jf»= Oujr^'ftn \ipni a 1^ cnnso _ -?—j^ fl _nin _ tn. mo_men_i(i fur ah mei _ men_to,.Th Inr! finh ^^^^ tf ^-v— r-i T9 ì»- 7 •> i:hp (lol_r»',(ih chp dij-fp pal_pi_ i~«r^~» f?Tf^ t 7 —% j^ y y 'V -^^^*-^-^( thhimnnflo FiKiri, tai'! -V— V ì d*.iyE^^ (^imisli) ftmri.e ri.tor. na_to:dcli \e — ì<- -7-7-? f- 5*I Z^ ^Ì?J r. ^PS^ T.- n, g bravo! Bravo! rflr-fc itzpr B.issi 5agE . ^ ^ X, srE.Y^ ì Ty_^< ;jj _ tu _ nato! i». 7~ Pi p "h d^h mi ^'T^^ 1 ^--^ ^ vieni, -iv- — J^^I^E^^ES y• mi BfP trir_na_to. — -• i •- -^=^r. ^ 68 i ^ É^ 3= "'' brn _ h K » m ^ Ff; tor.nato! ben ^M i t=:± ^^ - vn bra ! »t_ izÌE^HE v-n! ^ T - 7 J *- tor_ nato ben ì —»^ bia . vn! -K -V— vo; ora _ vo! :t=i?=S: bra - 1 1 A .f^^ ^=^ P ^ -g g "g * na _ ter _ K 5fn ^fc^ to! do _ ve Qui ^ *' *- ^ Ben na _ tnr to! do_ Oui dn te, qui te, qui ve K * * ' ^ Ae _ • tor _ do_ na _ to! Qui _ ve - do _ ve _ qui te, • ^:± icrzt: Ben do. te, qui _ P -# =f; do _ ve i ? 12^ qui te, ^ • t H"-)^ do. te, qui ** ^ itìJ^t #-1 5^^ SE ve _ te I ognor hi re _ star. N, ve _ te é oornor " — r- : te n re _ star. Bi'a - ita »' ! 2±=S 11 , bra _ voj ben _ vo, ^ '.m i^:^HèE=?=^ tor _ na _ i t to! • qui j"^ do. m -9 - F f ±Z^-3E ^^ ve a I ^^ ognnr «— -r—y re _ star. ±0 .T — ^ ^ N i '< ì «5 .. , . a ; ^ — r^ _ —.-^^ M-A_ilti , ^ ' i 59 rt Qui re _ ^i ' _ ve ^ Jh ,1 II Bri! ;ir. I J~lir 7 tengnor re _ star. _ bra _ Ben vo! tnr_ 3 5e fe Bra P¥=i^=Tr Qui ; _ vo! bra _ vo! Ben - vo! _ n;i ^ ^^^S^ tor_ na _ | o.^nnr star re re _ star F^=» E5 ve_ te o^nor re_ F ^"P" -^ re. Qui gJ^j-^-g-a » • f ^S^H^^i^ a ±t^ do- to! qui f- f ^f- star ^wm . k ! ';;^ ^ tìo- t ? ce \e _te''oi'nor qui to! o_gnor ^ star I»» _ star o_tcnor I h ?^ L i I o.groc re_star f* < * g ' o.^rnoi- re_ star « • ^ ^ o-^nor re-star o.arnnr I** • ^— » i — ì re _ star n _ p;nor re.star .il il -^ r^ ^8=r ip= . y ** 1 ' i * I . Fe_ i<nor o _ jtnnr re. » o_ gnor re . star ' I . S= I» ^-1-^ '- o s ^ ' re_ star i>» ntzcqc: k— ^ T*- tLi±il i±S: -^ It± re _ star ^K— ^ * ' =^ o - gnor ^ re_ ^n-f- r ^^i u^^f-i^tì=^ ^ m star. ^ - star. -^ sfar. iJ *i»- -•"•- -•—•--•-•*- i>- -#--•-- /^ gSE?gg,ggg^,g^f^f^fr]-"^f^g^^ fe)iV 1. h ^ V 4 fi 5 s E^ 60 C A V A TIN A Gr4>>'ETT0 GIANNETTO MAESTOSO TJ- J y ^^ ^^ sen! FF 5?:^ /5 m^^^^^^ D'un ve rn nnior, _ min ii^ tirzit i r ^E^ ^- «' ' g . guest • e il • li n . / ffutifc * 7 -f- g-g-f- i;>=i^ / ben, 3S&ssg -* oibr;ito P ^i4 6.=l _ S" y #- — [fm^E^:E33Eé£S^_^^^ ^^m J^Zj»Z3iiZ br;i_vn'. m LO I — m » ZW. • _. Bi-n.No! I brn_\n'. —• ^^ 9S I Hra_\o! , br:i-\(i! 2-i *^=*r^r=V - ^*-*-4 -^^—*-»^=^ f-f' f' ^^t::.^,^'^ yui i S di) _ ^^-*T C5: -"-^tJ^wk iti] Qui do _ %e_tengnarre • :S- 11 _ _^e_ teognorr* - st.ir. £ Qui -Ji5 iQui star. dn _ \f_tp ognorre. •a^r* dn ^ \e_te 02nrirre_ :T= Qui i £ < 44Apn do - \e_tp osrnnrre. * A Jt. ^ A 62 Mn qu*"! piacprche a.dfS- nno_vo che non mio _ vo,' e si co.si min IVi.netta,io _so,o pun spie _ gar, I — nno _ vo dolce e I -, no, no, no, non che , 'iA^6h , > si prò _ vo, e no, può spie. >ar: co_ è sì dolct* e co_si dolce e mn . 6;j pio che non nuovo _ T UU iiU k=^ » i • ^^ N * é • ——— K t -b t-: i^^^ può Splf _ • •^ ÌEEpE±EEiEE± SI può spit»_gnr ^^m u ^ 9 H può non no SI ' S^U-tj-C:^3C=t Sop. -h-M s^^^ ^^^^ Mi .gar. T.n. i .^ «=:^ Mi seni m ^^^ ** seni r^ r • ' "^ « fan - due tortore : FÉ i \ \ ^ "1*^T»1 V 'i \ ì fi r> mi ni i fan no ^iu - bi _ j» E :±z |i3»i»: ag^a^a^ • g"g" dne tortore: mi ^^ FF -^-^-1*- • ^^^^g^g^^ due tortore; brano _ brano - » a. VMi Sem y4^?=Ft brano _ —t C3 ^ ^^J^ ! ^ 3EEE5E f> J!_ _j>. puo,non si - no siu _ bi _ — — , t'4 * fan _ mi bi -lar. fan _ ^1 m- k ^-T mi lar. Sem -V- _ brano due s uriu hi —— -•- i nn ^j ^- -tf-t- -r ^ tor - tnre: mi :£E /"/f -^?\_ i -^=»= ^^ Vi _va! lar. h ^ -IX h. i J-s * V fan bi ^ _ lar, FF ±± i^e^ fan _ _ no ^iu_ _ bi _ lar, _va! Vi si » /^ •- -» -^-^-^v Vi_va! sì /?\ GIANNETTO i- ì g^^r^^^" Ma >^^^^--H qael piacer che a_ dfs _ so, n \ mia IVinet-ta,io E^^ ,^ pin_\ri I I è così m dolce U^^JjJ- afeEEÈ^E '.44S5 s e min. vo rhe non S(ip. nuo _ \o, è co_ si sì può no,no,nn, spie _ gnr. dolce e nuo _ %o che non può si on, Ma spie _ »nr sniln niìii P Hi ^ÌEE ^ IHi Bassi m% .min rnr !Hi ^ ^Jr^'^l^^^^^^miir^^rà^ (jUel pia_ cpr che n_ dcs - so, ~ re: min I>'i _ npt_tn,io pio ^^Y^. sem.bra_ nn due tor_ h\ s mi 44 4«5 fiin.no srin.bi _ |,ir. _ _ vn, e ; co - j 1 dol _ ce si _ • Snp. » r, 'n rJ ^ fn \v può può si non no gar puo,non sipnnspie _ /r y ——— -* _^ ? \ i *^T#— £ 1 "i V ,• non no .' -p 1 : Sem Mi _ P-^ < ' r- bra no *^ n* — w-^ -S r~ ^ —f 1 1 1^ ;: > r ., \ tor _ r tn * .f» .^ ^-^^e _ j^ ^) seni Rnssi _ bra _ • (Tv -^ w /'*' * : ' s: n no due A ^ 1 ^ ^ re: — u ^ Sem - brn _ * ; • . * mi 1 _ t(i J) f-T i 1 ^ ^ r' E y 1 mi re: due nn 1 r / . to tor _ i ' _ ' / 7 mi re: * f A -0 eros. \ i j K ^ — — «< /' i •. Mi 0- -^-' tor " '^^=?=i= -^ w • . r 1 due «; \ : m 0' • « V , ' 1 Trn. OC * SI V 0 . ^ * j_^ •jar ' • • i V " si \ ; _ spie ^01 a si • 1 - chennn »-» • » nunvn e t^^^-0^.^^*'**;.:;r*»; G — 1 /**'• * '0* '' * — ^^^ ^^^ ^^^ *,* #• » >^* J* • • ~ • a ' a ' « ^ >•*> può Tfan _ i 42=3= fan _ rry i _ spie ^ ?^^^^ no sin _ _ i S:^^-^ a^ non ;j;ar P^ '. bi > •* lar, -^ r fan _ no _ bi _ lar, r" f ?in- bi _ f lar, ca _ ro ca _ ro può spie £ mi roi -7 jrin SI -t-^ ffi ±=t no può si ? ^ T mi ! t =^1 T mi ! *»*^A-»-«-^ 0-:^*0Z-z^- . 67 m -m^ s^ no -g'nr 1^^ ^ spm ztz^ _ y y spm no due P p 1 t •> 1^ ^ r bm . 3^ g no _ Inr _ no ^-7 I due g [) to _ f ^ P y f 7 K to - re _ fan _ . * mi SI pnn SI no giù . K y : _ bi * -•^ "m-~v no giù _ bi _ - mi 0- no fan ITT — •••'r -"ToIIF fan _ f- !- »- mi fan »-^ -^ - - no ^=b: 5r=fc rF F>- — -• a* v _ no ^t ro! ' ti « mi tt •=fci±: no può spiegar fcFjE -^^-^ ca ^ = i_y. 7 -•. fan - hi A T ^ i^- ro! _ lar. ^ mi nti ::É=at:t T''"'^^ y y ; j ro: trnt X : ^^F= ^ lar, g y l ^^ ca < re-. T' non ì=± y tor _ y :-' no ^±^ w^ ar, ^ y _ f;in ^ì .g'T- P P' mi : i U^J-^.J^U^^^^^ Lf :i L^ r^trg"^^^ -irV^ f tor _ ÌL-:t^ ifeè TP ^=4 ^' y du* V {o p' 1^ :> bra _ bra _ sptn - Lg^F r^ " ' può non f 'l 'i '< 65 ,t •- É f—f-^- /^ ncnsi — 6S ^£^~m^U=--tm -"^-f— * non spit'-lfar piin -5" pno si 73 spiegar non . ^S _ mi Inr fanno ^-=3^ ±r; . lar b fanno Rinbi _ - bi _ _ fanno ginbi _ lar J lar ^ I ^ giu.bi sJ non si » sì ( ?ÌB_bi Tatti fanno festa n ^ _ lar si giu-bi gin.bi _ lar si giù. bi • i £ lar W si ?^$ :r==K ?ir lar -t-^-T =?^ j^in git)_bi si J=4=v=^^ i _ può spie, gnr nonsipuo spie. , ^iiib; _ I jciii SI ^P^EEfc?^^^^ ^^?^ E gin _ hi- « £^ » ^ i^? i 4^^jib=:e può spiegar » 1 litzd?! lar Oi^innctto. h si giubi . lar. nn |<pnnft di I.noin — —PM f~r _ lar Pippo e pli nitri fi^miuli rientrano 4n oasii.) 1 giubi - si iar. Q /q^.^=T , giubi _ lar. si m^±r _lar • _; » il r: p s^.a=s 414 /^ . ri^^*= l^*?^i^g^ -" flT_- @^ _ -•• -ir—w- ^ 5^1±S i?± ^ s_ ^5=2± '•'i^fiS V ^ B — — , «9 R ni I s I PIPPO Alcuni fiiraiffli port.inn fnori rlnllr' «.ottnroppi' ooperto di biorhipii emejrono ai runf-iHIni. IPf3^ MODEB. = ?? =5 P I rr (l'^rc j^ con an n.ippn —^ ^ m mnnn in e si ^j^ zr—-ìT» mcttp in mezzo ' 3:1 ^ fe>\ V 7 r 7^ H I I s'ao _ cen to da _ s r •ffrì4- dol di * alln fpstn>ia tnrbn'l ?^^^ pet _ p •»«• • —— ' — 1 fu ror. _ tim L g ^^^^^^^^^at ? I ^ ^:=:=;z=:^ ^^^^^^ i M ^ M , (^—B— —s— , . » _ — -^ *. — —a , :i=ib s'ac _ Cfn tn pet _ _ _ da dì dnl.oe, di à<A _ ce fu • ]É -^ ^ f P 7 7 7 "T [; y i ^>iv4-^^-^^ — -» 7 - 7 7 !, ^ ir^ «r- '<V'i«:, y V ^z=± 10 t .'Q r I i SOD . ror. m 1 3 • • « w ^ W Toc_chiamo,e chi: di Tee. 7 ) I -it f Y _ » t ^ scendn V V Toc_cniamo,e di_ scenda fr-V^ Bassi 1' ^ ' h V— m de=^^ V. — t^ -t^ la uioja m M -k- -9 V. ntl cor. ^1 nel cor ) V\ ' m ^^ :;z=I2: Toc-chiamo,e di _ scenda la gioja nel * m la cor^ la ^ gio . ja nel gin_ja nel gio_ ja nel ^^ -^§iiL m no cor, -V ± nel "} cor. V gio cor, -J-'' nel y t > ^ cor. -«N- nti cor. , , gio _ la _ _ il nel cor. /r\ f 4446S m chi e 'rti — — -»• s -y ±=±: — — y- r ^y== — — y 5ti: ^ y # ^ tt~ e MF : Be _ viomo e tra _ bocchi ±=2= / '_^ Y^ Be_viamoe f » g- -V k-^ di f • ira_ bocchi f e E^ Be_viamo e tra - '^ I * J^ > * Kioja o _ gni ^ l*~ E^ .bocchi ^ rt:^ fm -b cor. di gio_ja di gio.jao-^ di ;^=±=V gioja o _ gni gioja o _ gni cor, _ jiTii ^il zk-^=±: -v-^ Rnssi ^ —7— -H y P Snp^ Trn. .Inr. i suLtann esul_tap(iaì. _ in rn ••- p ^ pi . :>! ^ di »»»»»»•. B i=k.=k==- cor, » • a P gio _ja o _ gni di >— ^ 1 1 . u , I» m ' ^ — _ _ p rs ^ —3 ±.t^-^±^± _ : : ;_ , . 1.-^ , : . , . L i U, ^^^ i^ ^ , . . . , ; Il nappo è di — . * . ^W _ p ., ,-S-m.^^ W- rjL r , I i-^- ALLEGRO „ ^-l , t±^ ^'ì-^ ^7.^:»^i*A^^r-*A^*:i? — — — — —z_« — m4tr jP ±ff.^^k^n:0^itf^^^^^ ^^»^-^^_^^_^^ i . Pippo iv la » ^ V pi.pa e In mm ". I a t-.Ti * pfippn: ^l'I il P"— — , ,-'?r«-^»^^P ^ ^^v « I peccherò ac_coppa _ ^ i le pe_ne del ^ -• s =p=p= p r± "i-iJihri • »»•*- ^ "SCZMZZmZ ^ Che pi. pa, pop. pn, che che pi _ pii , pnp.pa, che sa _ por! eh? £^^ :z:^ :it Che piet_fo che pret_lo sa - por! pi _ pn, m ^che pi _ p;\ , PIPPO m^^^~m=^ ^ pop-pa, che 1 >fU^— V—i^ pop. pa, che preLtn _ por! sa _ por! sa _ pnr! sa La S £ 17 pnp.pa, prel-ln che pret_tn ' 414465 che chf r — — T4 •^=?= ^i^=^fe I pop-pa, m pi :Ì^3=^ - ^ ^ pop -Ipa che F5 k_ A) I - pa, pi pi - ^a che ^ :iÉh — -V 5 3np_ pa! che _ Ja, pi che ^ che pa M^ pop_ ptì rii/f. sfwprf pi - che ! pi cnp _ _ pa ne le cor, del nappo il e la 9=5 ^ SÉ pi.pa, ? pi _ la nt; pi I ^ è^ pi e sa _ to pop- che poppa, la pi _ pa, v- pret _ to che sa ^ _ por! pret che pa, sa _ to _ por! pec_chero ac_ coppa il ^ U - pa, — U che r ^^=^ t- pi _ pa, che pi _ poppa, pa, che che che pe-ne le \-, 1 —U— . pop_pa, che I ~ 1: ] p pi ; 1.^ che M pretto — 1 l^ poppa, che pretto pa, che poppa, che pretto / poppa, che pi . *4J466 p^ 4^- pi.pa,che poppa che cor! del sa _ por! Ti fhe _ pa, qg T" pi_pa,che poppa che ^T-^ — I * » è=^^ 1 pop-pa, che -tr ^^ ifc che pi_pa,che poppa i^e • » 3tijt i _ che » J=_, : por! ?=^ pa. _pa pret che pop-pa, che - pa, pi _ pop_pa, che pa. i T— 3 che , à: T i pa S£ ^ ^ ac e he f^m f\»\^ pec_ che.ro fa, Tt^^ 4t pi che , I ^ \ ^Sa i:he ìe I _ por! fhe por! che [' sa . pec i . ^ ì& à=^ chero ac ^ tr pi _ pa, _ pa , pop_pa, che pa, pe _ j)np_ pa, che che p**p- pa, ne dd * ^ pret-to che sa • ^ che . por^ K che por, che ~V. pi sa pret- lo sa ^ pi _ che pop.pa, che ^ 1 -^ ;- r pop-pa, y\ pret_ lo sa M ^^ pret.lo sa _ por, . por, che por, che piet_fo :4^ j ^ che pret-to i ,f*^f»,^* sa . por, che pret-to • m pe _ ne pret_{o ^ cor, _ ^ ^ - lo urei -IO pret pi-et _ to sa sa . _ che pi _ r—• pa, che •- _ por, che _ por, che ^ sa **^*^*' le pe - ^ Sa ^a pa, f-. ff del che I ( ^=F , Ei i * pnp_pa, P^ f? - pa •- pret_ to che pt-c _ che_rri ac - tor. ^ ? -tr r-« m pi _ U -p- m ?^ pi cop_ pa . z?p ne del * r por, che pret - f sa por che pret _ to S; cor. _ por. por. 42: por, che pret-to 44485 sa V _ or. Pippo ed i oont » tliiii psronol 16 JL- M. ^ ^nEE^' ^l: 1^ ^ rrE^ifef —»- -*-^ • r# -#T"y ^1^ «Ti é 4 Si/ Recitai S cena ivo, FERNANDO V IV'n'ETTA Duetto e GIAMNEI nulla del caro madie, ancor nnn mi di- ceste (( zio. Che f^ REVÌTJTiro ^^ "d^^ ^^ LUCIA ^— VGIANNETTO * * • ifcr^ Sempre fu? dai-la lra_filto sun ^ ii ^ Ah vo^Iìd ^ntfa. ve . 4 f -i^^^ derlo ed abbrac. 351 l±L I-: JSZ FABRIZIO ^ ^?=f:-=i f.^TVj—S..^ —^J=^ —— TònnTf" i ^k^^ -ciarlo. •-^ rr-f^ k' E ben, possiamo or k tutti b^ 1" H" compa.gnia in =PC=Jc: U ^>' f^ andar da U lu.i: - i^L^ che le ^ ne par Lu- ^ I ^ ' g ^^3= '- f ^^mc. a^^EJg^^j'-». - ci.a? .È Andiamci -» ^Si^^É^i^eEÉÉs •' pur. ÌVinetta tien l 'occhio <i tutto . Pippo? Si _ ;tnora... \^^- o -9- 4ÌI ifiS - La in cu. 7T . raccn_jjli ci.n.T mia la {jente^ nian^^ia.tf e bf _ vefe e 3 ¥ 1 al _ le.gramente. SA, à LOu P (Pippo PSCpl GIAN, (n Ninetta) PIPPO H K^v ^&=^ 4J=^^P=^=U^ h^^ ^-r~à^é sp;^g^ i Oh fa_rpmo o_ nnre! \\ NIN. ri-ve.derci, A mia rara. mn riJorna_tp Sì; ^-^ psrono dalla porta rhc f Lue. ( alln gazza) i. presto. m N •' r, Po-ver.n 1 > 1 bestio.lina, vien qtii-jbacia la 5 U ^ , mano-, motto alla sfrarla) (Ninotta rimanoT v_.;'"i' <"i riiimijii addi.o, cn _ rina. ^ I ^ ^E ^1=^ S% ^ s: fe zr SVEÌS-I /^.(FernBndo E£^ ooinp,irisop snlln mllina,? no disoende gtiardandosi d'intorno in aria di sospetto) nx U tF r^^ -m-^t~é I.do.lo mio!.. Cfin.tiamo qneste ; ' b J:^ • po.sate. ' JI •Oh s H ^=#=i=^==*=H^ come come, sento eh io -fi-e- ^i (rirorosrondo FERMANDO nnuu In rasa di Faluizlo^ ^^ È =^ 1 FERN. NIN. amo! No, non m'inganna. Il ^ Wli^n^^'I ^'HH ^t»^ ^ ' conto e 1 I ^ g;iusto. • OhDio! quella certn ~3SZ. -e- 5ES ^ inz 5^ ^ Z> ^ • è mia :*r± fi^ilia ! j T8 ^ ^ ^ WIN. ^ 42= Ahi di colpo qiial fe.rire a Oh vengo! ti uomo: nn cielo! pnr eh egli znz =§= zaz 3±: m ^ tà -J^~ .. , . (irfi SI ^ ^^ - '^ ^ p pianga. P ^, P Di.te, cin traspnrto,gctt;indosi ( ^^ FERN .j i \ accosta f timidamente i in chp poss' .(scoprendosi, e ron dolore '^ ' ù" fra le brncpia del padre r ~\ mi f\ i_o?.. .4.dora_ta mia ) j 11 Oh figlia! pn_drp 3x: *i i I *E *s: T^ f^ FERN.T^ ITI ioj Zitto! • inr non mi sco.prir. ^ ^ FERN. NIN. Conre! cb« fe A_3colfa, dite? trema. e t±fc =&: "xr ^ ^> , ¥«^^ ^ti "^T, Jeri, Io tosto ^^ sul U' -^ u tramontar del ^ ^ * i' f m f p so-le, dal capi, tano imploro di giunse ve_derti a I r r Pa _ ri_gi il ' • » ^^ * lamia squadra. Bieco favor. i ^3 ^ ±± :*-a 2^ ^ e crn. i-t^snh^:^jyv!f^ ^^ dele ei m« dm ardir, lo niega. ±^ l^ y - 4. ei fo.' ]=^=^ P A, r i i- velo i^'k r e * spada colla ^ -^ < ^ t- , p - i.j r ' * ^ j m'è sopra. già Agli occhi mi ^bj>± »„ m jL V ^^ ^ -^ ;/ m'avvento, ei lasciablain) pugno, furor; ±±: W già ^ :?: *^ fa un £ ' r ^^ -i^ * i- K il V ^"^ i ' y 5Ép$?53E3Fff ^* m ^ ^ ^^ W gf grida; Sciagura :«= - Tg~^ =e=S: n U I , T T ^ ^n fuoco, con * suoi ri_spondo. detti a"" 7* •. ^^^^^^^ i -^ no .stri suonano per già ferri ^ B Irt-rn. <?&- ^ 2_a. rrz2 =_ # ^^F=F » ryqr :;:: :^ -ve- ^^i . qnandecco cos_si; :fc a noi sen viene pronto un sol.dato, ^i S #K y e FERN. rtn™. (2_ mio ' 1^ trattiene. ^ -£i ; Barbara sorte! Fui disar.mato, ^ ié * y? 1 mio'/ s? «*. ' ^P ' ^m gff ( -' B NIN allora, padre braccio ^n f^ ::2jc * > t -t^"--^ i W^^ '^1/ E il £ e condannato # * 3C^ J^^-^ a morte. ^ ^^ ./rtó^io — - so ^ ^= .NINETTA FERN. 1 : ^' ^ ^^i-^ me! ]Wi_';er.i Gli a _ mici p ITI curar min In fuga -- Il . -.- prode Er :— ^ ->v-5 1^:^ -^ 1 5« -^ ' "• 1 w = ì-'-^t \^± ._ i?*— :TrJ2 E ^ -r _ nesto di questi cenci " ll^ —— — ' I < mi co_perse, e scortn "^ -*^f mi t t I- r7" t/ , ^^^ k V _« a - ^ «_ —r=*—i^J^^ LTZ la •' fu sino alprimn vii. loi^o^io, dove entrambi pian 1 m ^^ -A-^ftj ^y » -y—H * - _gendo ^ 1 1 5«n»^ F — ^ ^r^ -\ ci lasciammo. ^ àlV.modehjto y' V Ami.co mi_o, ELi±±r^=: ei disse, -»- *^ ±ty-# :rs±=^=^ «, e l*J'.^^Jj^^-^ >_r-_v_ dirnon mi pò _ fera: addi-o! mi _ I» rn _ r;iK _ in gin CO _ -STS-g-g t 4a4fi5 raggio:.. Co.me frcnnr il — 82 FERNANDO o . "^m^ IVoj non no, pin v'p •• ?p^ ^ • fv.a %: • • • • •- -• " S ; —-•—«—• »—#—•s s ss * s '' r» '.hi ' **^ei^^B^ -• ^ •- U:r± ^ * g^t^=feg ' 1 spe r^ me _ j ij j ià-»-m^w^ I e » ì; ^gPg cfr è to, • « • *' =?=^ i ^ Ff^ftl J i K" [^r g » ^ - jf cer . toilmio —gne • f «_ » » • -* • * • » » ff * P *g *g Hi=^^ «g w? flg *g »g l 'i '$ ^ /s ; pe _ ri _ glio, rr^,*,f,»,:tif £^£g v^^^É^É^Éé —f•—1* i? -# f f« f • i» ^_ I» - — v3 ^ f F -* ^>-tf ^ -* ^ no, no,nonv'è più So.loun m » ^^ e _ ter _ no «_xi so _ cn:?r lo un e_ tfrno -» l S _ _ ^ certo glio^ ì'^Tfri ag r yr il /=/= -•- »l t±lSt= ^ può ^ • • e cer.loilmio pe ^ pe.rigiin, oh Dio'.mi sai ah! _var, S p^ i^ SI y^j'T'I jd ^ E3 « * ^ 1 ^r^ }\ rmm B^=f^ k^\ ^ f _ i SI glio, _ • • oh ^ A Di-o! riz^ ' pxfr mi pnò salvar, S ^ t^ > -^ g-1 min g llrTéT^ s;;-^ -•- Tft »" =g^ 'f'^FP 1» "y" speme; ^m ìH ,. h-«- f^ S^B ,111 '^'V^nrr-T ì — ^ H' ^ i^t-l-t- 3£ =?=?= s Ì4465 s S^ È ohDiiMiii 7r-lg- • ^ «. *^ — 8S F r ^ ^ ' ; ^f^^^ :aJ oh Dinimi può mi jyo ^.\Tr\o .f>. *i-»-»-« • r-: rr:^ T~ ^ ^ r f^z;gr» i "ri •-t«-# ff \ -y^ — — rt^, -* « » s*^: T s 444«5 s • ^^ — ^É^VM. « 1 fi? ^ VINETTA • p ^M -%r' ^ ' \ m PtT qne que -slo arii-ples_ AÀ .so//"3 «ocf so,o fi iLX_ ?^ - .impl'-s- so.o pa ^_ sto _ . Jflia... itr ( i r Ah T r l'^K- 3=k=ti :^t=^ J^*''' i^ i-J^ I» i» • • I . . L^ reg _ o! jfer no, non poss' i_o! • ^ t^ / 5 m .s'i """ P"*'- 1 $ *lih«f, V ! • U -#ffl ^ "^iiua^ * » è6 vi _ de * * mai del mi o _ bar più g** . À » »! mai del mi de ^^ aci: * ^ '' r _ ba - ro rT i r ', Siisi- ^^ ! '<^»y * »Ì7» ,;^#aT^:*:^ bar is ii^t 4 1 4 1 SÉ l pin - o ì « I chi do _ lor. : ' P\ ro \ i 9^^^^ . * i -»*.* ?i^ VIi ba . - !or. più do _ lor. pili do ^^^^^^^^^ ^^^.^^^^^^ vi . più mai del mi . o de ^^ =S==P ^ ì^ ^^^ Zt fei ^rff-^ \?: ^'SA *^'^r^ rf - ^=^ _ ba_ro do _ Inr ^^ S bar. _ ba i _ ro 3^ ^ ri^ TT^'^ r1^ P Pi bar_ _ ^^ ^r r^^-i-T^ «i ^i^C. 2^ bar ba_ro do _ lor, ^ ««465 t ^ 87 Jori) ^ fe .lor!) ^^' Jri?-- ( si %>-dp in qlipsto mnmpptn »'5- •—r— ——a:—•_—"-; •-; iirri\i<rp dalla cnllina il Pndestaì MIN. ì 88 FERN. FERN. NIN. :^ lEÈ^^^S ( F^ di _ la mensa ^P^^^ NIN. ^ =P="-a= :±=rr± Co_ mf Son per_duiO ti! condnccTTioio verso far? qui Qui, se ^ |^^=:fjm'g; Oh j:£ii P¥£^ crn_del fo.ta _ ^ A -m- -^^f- Gh mai... crn.del y. ^ li oh - tà! r • ^-T^ <^* li „JI p y. , fa.ta _ cru_del _ oh tà! : I crD_de! ^ -^ fatn y .^' fata il -li - tà! :^ _ li -tal ? :^-—fr i^ /?> E£^ FF Py -^2\_ S y ^ -- =^ m à é ^ '«•!i465 t spi-: m=r' m^f^^r^^^ i-j^ >Ai Che fie.ro ro fi»-- lor_ tr tor.mentol mento! ^ 3Ì * tre_mo... Io lo P m^ ^=^^ m E^ ^ S m^ w g^ ^^P ^^ iiS =5 ^ FERH. I tre.mo... FERN. f=F= ^m s -4 ^ 1 f^H^a:^ Che Che fie_ro ^ ;•' sin fie-ro tor- n: -i-^ 8 rr L-^l^^ :?=?= tor _ mento! m FERH. MIN. ^^ ^^^^^P^ 9^ -££f^ i ^ Pa _ ven-to-.. - ven_to... P;i ^m ^ iim . :?* ti É^ P^ Efeli^zfefcÉEd pa _ venJo, tre_mo^ io fre.mn, io pa_ FERN. ^.•- -mento! io I ^^ E? r .vento: f=^=gg ^^ ,r irj. fiejo ohe se= ià ji f f r pa_ven_lo, ^.i^f ^^ ^^^ ^l »:/ Ire.mo, i-J- che fiero aj , >e, T ì tor _ mento! r , .:p che ^ f »^ ^ 1 È^ i S ìf r >^ rj. fie.ro tor.men £; — nr —^* ' v m, JL — r f f =s=± tormento! che fiero tormen_to! l^é i^ V?" Ì7. ! pa. ven.fp; m(i tre-mo, io ! r -f f =F=»= m E ? 4ir4«K f É ^/^ /^ ^ -^ — k r « 90 1 ^f^ i ? — ^ Il ne mbo e vi _ -• -)•- pf= ir^ ^ j.i *i -? y- . sti . y * no, *»• * nembo r f I e vi _ ci * *^ * * * * — ì_H—^--g,.: . _ no, tremen_do 4-^ — 1^ j de_ sti _ ? : no, ^ t ^ ^ ^^^ nembo è vi _ ci - ^ «* :^:^ ^^^ tremendo de_ sti_no,mi §en _ 5 «=iE to gè. • • » » ! i i i ff^; \ :; r«r no,tremen_do de_ sti- no. -• • » * • » y • È*=as^ tn^ •- a^^^ t^ ^ r«vgjj^. '-'i l; Il nembo è vi . ci . -h-rn- A-k, tremendo de- sti_no,mi sen•- S 1* r— 1» fo ge_ * •- sti- no, _lar[___ 1=F ?=F * -i iR 5 b » -^ * :v «^ M i no,tremen.do de_ y h '^ ^^É^^^ ^ ^,^77 r * ^ r ' * 4* * ^ # r /> f'f' 3^ u y t^— -• '--<Hs g ^= { Il 2S= p r-p-r ^ i=i=» fF m r~/" te gè <- L r -•^ liti ^^ _nojmisen - i I 1 _ sti •- -s • * .lar! S tremendo de =?ij»=i izih-fc — -« Il a ^± ^' ' ^^ t -j^ — i f^ ^^ _ no,treme n_do de ci ^— m- y LJ ^ < =0:ÌS 1 =tÌ3C ^ y tremendo de_ sti_no,mi sen _to gè — i m ^^:=r f mi se n, mi sen <» g _tn seri- che bar- bara _ l.ir! —^^ • * ^ r cbf %^ ~ lar! ^ ik: =it<: -• <m » -g» bar_bnra zm=Ez * r f t,^-^-tr '^ i J^- ^ i* snr mi tjp _ to » ^ to. f=f=t :3=ti I stri- i }un ^ =!IJt: i i mi _ tn,^ m ^ S3E ^ . • * « ^ te,che fie - ro P7 —•- I rfe J - =*^ .' y -m j}-t^=^ r p • • • n* • ^ ^^q^ —f- tnr_ mfn_tn, trprtipn.do de. sti_ no,mi s*"n_ to ! I- F^-* -^^-^^ ^^m — * « » * ì I sor- le, che fie - ro tor- men.ln, tremen-dn dp_ sti > f -nn,mi f stri lar. a;p p r _to gp -lar /lue: -^^ I SI gp _ _ la r! tipmen-tlo dp _ sti _ nn,firpmen_dn dp _ T-- HHfxT, - '"y^ sti _ no,trpmpn_dn de ^"m.' .'"X 92 St ^ sen.to lar! _ 5^ _ sti _ no,mi spn _ to _sti_no,nii sen_to i^p jje Che u. Ty S5I=3 ^ /T/ f iv.j mi ! P V ; p4 - "rr- ' sen I » mi ^ _ to, sen y *f ^ •trtn i _ to PI 'li; r mi to pnr fie- ro sti f "^ ff f ir p * * ^ I 4^485 ì'^^^ r sen _ È gè _ lar! ^t ^^ ^e _ lar! ^^ _ no,mi sen. to r jp i "^ r. che bar_ bara jrtr^ig f r p jte _ lar! ^ tor-men_to,tremen-do de_ sti_ no,mi wn.to gè V tnr. ^ s ^^ ^ : men-to, tremen_do de _ ^^^ rn _ d»>- ^ t+zt to, ^_ sen che fie ro, j^^ =K 'nf-^''\ f te, che - -,-^t sor _ te, che fie _ rn tor"^ ^ * * T ip * sor_ f -4:^ mento ' I mi ^ rn mi I ^^ ?^ mento F^ 3=2i t!t-t =r-?; _ fie ^^é r^^ri it. i y: trenifn_do de _sti _iio, trempn.dn de_sfi _ nOjtremfn-.do _ lar! i ^s — sti_ no. _ -ky k' -l.tr! ^^%^-rT -B^ df ' LJ l- mendo _ tre rinite: I -r :t _ lar! ehebar.baro 93 m 4^ I trp S * :^J^.M^ i: si .lar! _ jte tiemcn --^ s :it-^ir n • do de - ! sti sti _ no,tremen-do de. -^-^ -^^^ _ sti sti 1 ì^ m - lar, s - lar! .^^. ^ no^ trpmen.do de. - - - - sti y j mi no. sti _ * ^E^E? ^ ^-=5 t {; p r • !» *-.* - | _ n<i,(iernen-do de_ sii _ no^trempn_do de^^~^ ,--;^ * ^"^^ 'T~^ mi de - ^ sen _ to, mi sen _ tn ^e _ ^^^^r^^f^^ à m^^^^^ L_ ^m mi m sen . to, mi sen - sen - lar. mi ai È mi ' to £2. lar. sti _ ^E nien_do _ tremen-do de- <;ì> no,mi sen_ to gè _ lar. h m tre ^S3 ?= -no,mi sen-tn gè. <^ -l" ^. i 2=± 3 :V-d.T-- t^fc: l;.r! =?^*<=ft^ tt=^ %^ L-ZF- ^1^^ n^^ » sen _to s mi /f teEES i ~ no, 5;**=p=?fe5#=F=* •- -i F:^ :b* - de zfV-^-M. -j--- S /^ men-do - _ •/IWB to, V mi sen _ to j^e _ lar, mi m ^ 9i ^ f— r- sen to _ Mi ! ^<'_ lar, m gè _ tn to ge_Iar, mi gè _ lar •- -(»-' -^^ -4 gè _ to sen 4t a hir ^ i^ sen ^ gè- lar Inr J6. colloca nll nngnlo piò lontano della tavola. Ninetta orcnpa si -y—T y ^*=^ Tf? ' .'yii- -^^ ^ T-r f'1-t^ spareochiar In menss) a .«j ^fF^ i M. -Jl :±± fe 7- V j ' V r XX— =3^ — -0 swiluppn peJ sno yahbano,e V —— - si :^i?:l ? * ^ Fernando :±^ ;jr-fi: m: j yy I :1±±3 ^ y^ *i: I . ^^^ f Cavatina f PODESTÀ SCEyj Fìì. Il Podestà aivia/si lerso 1 abitazione. Fmttanto Ninetta versa da bere. »- uno padre,e lo conforta in secreto. j^ Y MODERATO • -:^ X X KNrf^-'.g i^- r?^f -^ ^ y», ^ ^ :t^ ' ! if y — fF /= P^^ |1 j-., * ;:v * V ?^^ >^-^ X^ '-V ? V 7 ^^^ ^^^^5^ — ^ i^^i^ jn^nnni ^ ^^Wtfmi '= i POOEST/J ^ w mm Il r-f ^ ^^ > . mio ^1 -, no pia . l^""^ e nncH .\offn * r^p to, e fili ^^ p ^ ^' ^ \ 6»ft 7 J-» 7 il *i''y~Ì y J • « 7 V mio sa £ pi.i f^t^ ; p ? •""TT^ p^ r^T ^' faLli.re non pn_ti'à, _ li_ TP e zfzi: pn _ fi ^m ^ _ • « a • 1 -g— -= gi'tegÈ* pie fe=^: /FS>-^::*- rn ^' - no è coll.rpurfe ^^^^ *r'y tìi ?5f=!Èi 33 ir ^"^ ^^^-^^^-^ pre - ii: . pa i ¥f - - Sii: n* _ J^ lo, r r^'lf e fai - li - _ ^ re noD pò i i'o//fl 5^ *t ' g >• ^^ 5T *# oarlf ^i^ :S±: •> '(Vl'^S s ^ — « 96 -48— P Pi'in .tra. u (li lutto, P' p Ih ca_fo! l± %, s m Mii 1 dn j strezza, _ — ^ cnntriiffitcpndn In fnlsptto <*- soLleti.co =p=^ — con a -^ pmt-^-r-^w^tL^— ?- V V ^> l<* Jfinpttn ; " • y k t^l non posso 4=- -1» p V i±4r 'or_ go^lio. frat-tan ^- &f "^- | _ JTo, tri cor il ^^ ^^.. a -^ 44465 » . . ^a _ i' s rtZ rEtir! ohimè'.. ..non , to --^fr^S^f à , *-»-- « pia ^}—f^ ^- un jf bel /^ ^ i# ^>^fi^^^^f^^^^^»^^g^ u^^ Quel ca_ro ^^^^^g^^S »U_ » » » J 1 Prfs/o tm^^U:^^ rò.E -i-vO\ jr:±z±rJti pni che in e -itasi di — •. . , ±=±L > r-« 7 W 4 so . ^ dolce a-mo_re brillnr d'un s ' -v ti vfdrò stendere ! ! il V la V mano al co - r^^ y-M . _i f j±= IrT-r /«'li «5 •i»«>» 1 so at±£f:±fi" — —V-V V > ri _ ! 1 L 7 i t V Prus/o B'f'^ » L ^ vi SE^iffV j ^ •. •> i^ i jy a: . rinviai —— ] 98 -JfS ^ ^' M4Mi^ p r ^ »T'p—• ' ! ""! , ——^r-^ • k 7^ f", f • "^ • '— 1^1-' * < \ » • _• , . ] _n ringiova _ to, ni _ to, rin;jnllu2 _zi . .... ifiTi i i J» ( ) i f ^ r r * ' » * • * r=g=j^ 8i ±i. S. À S. > * > . * » • 1» > * ^ » • « • w ^ ' irfx. 1 ' : f^ 1 —— —••—•-m— .g m • • • • » • S 1 /. 1^ 9. . zH^—r-—^-H — fTT"i=P r^' _ to^rimhaldan _zi _ tn.rimbaldari-Zi _to, trion.fe- :>_ s a g 5-1• • • • if* • TTUpo ^i*^ Ah ro. ^*- tnt _ -»--» to in ^^±±Jbl -bi_lo ^iii -» -»- -0- -»--»- :-0- ^ -0- it ,T^ 4^:=^ r/^ I Trtnpo . 4Ì_ s *' ' -• p^^^^^^^ vn,in giubi -lo 5^i=^ W ! • •^ - io men °:ia vn^ in / V S^ giubi_lo ' 5 fu ? ; » i ;• * ^q??^ * P ?5 a w t i / men sia io ^^^ E » » r- F- br ^i^'^J2H3L, 33= ' J- 9 F~- rjE i- i • -* * * * f" rp I* • £ *_ ^ ^t=gi _ • 5' • a-^ ' ^ ,^ ^ t ' ^ ifc - "* ta.sola —*—f~ -• ~* * so . let * _ * —•- ta ti trove _ » ro « -» f sì f * ticzar-r»: ^'~F '>ip465 5=3:^ iti^ -^ •! io 1 tó jr- _ :r > net A , » -4 men già io -»- si * sì sì * ti pn men vo. Si, trove _ ro. ^f^ !g g * ' ' i- -' '•" si, Ai. 1 tOj rin^io_\n _ ni ^ Ti^-^LT è ^ ^m^ m f* tn y * vi —»'-r—»tt ^^ rimbaLdan.zi ^ _ K . 1/ ) - ^ ^^e 4r i:^ ^ tri-On_lV _ to, trion_fe _ rn N s f^v^^^ t^=^=^ ^Émàé ^ -y stat'v. It^l^fi-^^ - tri_on_ff fe ^^ i ro . h-^ N et S0//0 ftocf trinn.fe tn, _ K h à y^l^i^A :i y J: • Ah rn. ,^¥ # !>t« f -?M m •' i /3/3 i P—p-^-yguibi_ln ah ^^± tiittn in .giii_bi-lo ^^ 1^ ah tuttoin giiibi_lo -rr -r- io h cria tuttnin J^f^ '^ men vn si ^ 'i *_^ tuttnin tntto ItijL-^ ^s^^S ^^Hi M i ià: I -g»—P= =p-h:-»| ^PE ^ m^> ^ r P ' w-^f^ X H^^ 4^ -B: - giubi.lo io già men vn y 10 /«4465 ria men vo. ^ r'' /' Ah tutto in =t:^ iOO ginbi.lo gin ginm.Io giti_bi_lo ah lutto in ah toito in io j^ià mtn vo gf-CFLn #-»i ^3=^ ^^H^^^iTP^ ^ f^wm^. f5E »^H^^44 ^ g^^ *=3 gÌHbi_lo io tnttoin tutto si • nS- T • • •-•.• -^ • s^ già men vo men ^o ^^ • ab tutto in r r_'*"^_r rr-i fr/ff.t /orna g^a ^=;^!^^=feg giiibi_lo io già meo -* vo ah tuffo ^r=^/'- -*_ft-.^?l- rrt vo io già men fe^^^^^^;^;^^=^J i^^ in giiibi_lo io * vo !0 jria T) F^- É , men blJffcf^^- ;;ià men ^ I iSS » fw << * » s ^— » ^.! .£ — -• *4 486 •- f :£ IO già men vo. trfc'i ^ .: .?^'nij4M -- vo o T^" m^ —JJ ^ ^— M -^ S ^^s^ I rf 'i rif ^ rìj ^ '^*^^ —^^ 5^ ^ 104 Scena Recitativo, ^T^ETTy^, PODESTÀ FERNANDO e nn altro birchierc vcr'iindo a «no partre ( Terzetto e vino) <ìi PQIJfH.COl |^Biit^^^U^^a:i!J^^_f ^;^gs -^ NINETTA Un un altro, altro: questo vi forza darà Binm camminar. a ZSSl BEClTÀTiro ^^ gcpHosi rii Ninetta) n e POP. .^ WIW. ^ f^ l6- ^ —«- • • =ri -^f^ _ MN. '^ . -^•^^^ / . ^=H^ ^^:4ef: • » ' p:^±f, p p chemi -dante E chiedt'a soc_cnrso... benna gran Un pove_rn vian chi e qiii^il'iinnin ? P^SS^-?-^-?1^g^ p i^P^^i cara, Ditemi: Vi son serva. fiorno, bella fanciulla. sete... f, r. voi gli deste a bere. Oh brava, 4noh io,mia brava! ' p' f^^^^tgSJffyT-ryfFbJry'g servo. Snbi_to,vi {Vo, no; per la mia non sete ' -^ vnole ci del ì ^ ^ POD.larcfirezzandoIr IflmanoJuiii NIN. a±^-* vin. 1^ ^ piip ^ Dnnqiie ^ dell ^J^l2i ' arqna? l'I';' Tu non mi ,„.•%, ^p,^ vuoi capir. K / . -w--prr- 5!=t= :|J Lasciate, Eb_ bene, ^ -«» :e: ? .444B.1 V , ^ì \i V'- come lori.tro. — ioti 1 a ^ olirei o I i^ -f-T^ - „ -V-^-V^ i' K L^ _\n^tt'' Fin.irejH di f PCO. (al porivst:i) ^^ -k_k- -W-^-r ^tf\l * i' ^ i:id=±t iPff»= •^f 3cq ' l' ,, dor_ mire. ^ Ed ern Oh,voi sa_ prete che arrida, to fiinn.nettn. ;ip_ M (fe P^ PCD. H\H. ^ P^y^'7T^^~T^^h^^r=^^ venuto _piinto sa.Iu a Mi rincresce tarlo. _ * * che sono %?L ' f J J t Eh non im tutti nsciti. -S-i^- Ì2^ o \ o_ 3z: iirrennnndn FornnnfJr') ( ^ S?r? a P . » a I » * * • Flpj3 pnrta! ci "ìTete >-* T-^-H '•^-1^ voi, mi Ma basta. — — r^ti l'i-. :^ .o cnlui — -^. 1,1 ^ ^ ^ ^^ ^^ , perchè non se l'IN. srai: ne va?€ncciatel() . ' -•- -^^ t^ -^^ tt / Vt-detf, tanto è 5 W^ -5- ^ :?^ ì --*-9- ^ POD. i, L, i^"~ * a ^2«_ * » g=^^ t^-f^ stanco (.he già sV addoì'mentato.(«'-''in che doimenon dàmo!estia.)Ah se sapeste, o cara, da quimfn P ^ -i9- S -e- 1 -^^ -T*-^ * P@ ti:^-i tempo ^^ 4- » a y ;2=i2= io Cf reo k r— 1 -•-«—T^-e ritrovarvi solu... di POD. ,^I,V. ^™ ^ >- »- f^^^^T-?-^^^ Ana;itp, »Tndat(^;non vi ^^-^S^^eS ^TSir^M^ -r-^-f^ ièri fnte burlar. Ah^minAi srE.Y.4 ruf. ^ T^ ^^= netta, perchè e ^ r così - '^) ri _ 3 r?ai tiosa? 3E$^^^^ •_#_ -^-r-T^ a-nima rispondi, ^ GIORGIO • mii li ^ 5 A 44 6 .T g > - r" n — cancejlier fire. — : "^ a ir-orio vcii (Un !n'in>ia. - Uh malc-dcltn.) cnrnr.I Qui-std pi«fC'> prcssanlf pa\fii/j' 3C m ^:^ Ita: ^-=^ Ai— -^t ^=^ rsso ^ Tx; zan 0- 1:552: 03. __!# * 1 Ah ret'to. (Un Un birre. ah! cfail'harf, catn»' 9- - fiiorgin, birro!) diimiiii ^-eJSZ ^ :-9- ^^ ^ ^ —«— —*—Tr ^ — /» -•--•. .«. *-^? I ig j .^È^3^:^^±=f T.» j ^ Itllll _»-JJil '>f'^'^ il. -f ìX.W ?:*VT^» x^iqr^zji— ? sedia. Vi'di.TniK che cosV.V:iltp_ne ptirp. (Nirii p.ndr»*, ;i -?o331 ^ t , ti mezzo 'ii'i!;i ^ * >rpn.i r-erca »li 1— . - . ^ Ah! -^5^ assiso in l'.TÌt>st."i . s T—r" , ;o Gir,r.p.-ii tri ( L a _T-_ unn -v-1-^- _ diste? io treinn! Inlunln cb ei 7^561- ^-^ :ìà; (É orrhinli i: -t- re -^ non "t,^" o TT i e h<i\aiiri(ili ^^iniL''i>'ii'i>to .Tntnntr; snrrpfli' in f1i>'p:iriP il «esnenlf riìn!n»o nzc . ^ ^^^^ rl^ ^-v Eìiii^-r^iiigéz^rir ^ F n't'h!fn^i(p. lHgi>-f. cnnriH, 22: :*^£=^ T^- -x^-S^j»^3c:nn ^j +^— V ionnn hopiù .^ — 1-^ niill.n. fe-i=E^E^ I r T ? r: n_nicn a.vnnzn -^ u, di qiiiintn tT^TiT - ifip<i'.si 2?a5r -_j_. to 7* De.h — tii te -* ^ ft_ t- g:: ^~'-r~ prò _ (;urn di venderla dentr'n^r^i, m^ ìm^^ 'f-i-^-i "XT^ -K dea ->-*. J^'^nOlL: ^1^ TF^^cacr i :rrrftd±izr: Eb-ben, prendi questa pn.sa'a^ '' r^j 7j -^ 5^ RR. pd ust ta= iì^-^' Oli cii-ln! ^^ E^ rciii^r::: P fi;ili,T? Tia: iistr;; fie_nnri. Sorin sen^.i ma in se _ "-retn! ì Là r-'czi nieirn.'-i I^V-o- -trrrT -i? o To 4^-^ CUI -4- 7-B« =m fi .s V EEJ — IO' m V .>vp V io colle V ^ * =^ v-idiunaran ca_ stagno, a ~r • * -S , ^ttfc scafato lunsiae-tade cni la —^H,— —« -*-«- ha il NIW. ^ = i^r^:^ Mene sen... sn\. ^ 3? ifì: 0=. * * \en^o. * * "^ i Olii* i .sinsn^e come : cela il ;/' . il I * «^ " * * F. v I de_naro chepntrai il» • V » • • ^^^=^ ^^^=^ T=^ ri.trarne. Nel folto della seh;' io cielo imbrnni, fa che in quel castagno io trovi almen questo su s- si dio. mi terrò na (Ah se tor_ 3n :fe «—o" o m "sr ^^^g -«h s ^Ve- ^ :;^^ ^ ^ farò padre, che piirdi _ anzi,..) .nnsspquel nìprrinjti"lo di ^ USI -'rrlr -Gh- ^ ^^-9^l]ll.1nl^o che fnre\a alz^nrii'si) ( Ty^ FEB. abbracciami. mia, siili pndre srrttrsi e II quiile Myiy^^ 5Eifì e.tevi ( ^ torna IVi_ ^ ( puf te il POD. , a tremo Ilf Io gelo!) Tra _ Sinetta) • g 79 • , -^ questi , 7 •_«_ , :;^^;^ -^>Mr- almen su ppongo, -9-0- ~Tr- -•©- >^ pinno a a indi-sparte. Son Sì ( netta? (Giusto cieloDGalanJnomo, restate, fio finge ancora di diirraire) i Figl ia And.ite. tolto. 44465 ^' i ^ k ^è ^ contras _se^ni d'un di ser_tor. /Vr. w^ 1^ ( \nlt;cn(ifi nno ^mmirld ^ ^^^i^^nTi-'-^ r :\ r rr i- r"- nflW(^oparthedit^.'^f»'rnando!)(0 reo de.stino!) il I 105 mio padri') III J p Ma resto,senza occhiali. è impossibi-le (prendendo il il ' f- ^ 1 ^ ^ \ piacer, leggete voi. (Gran Dio! o saha uccidi,ODii rsr 'v^ w f ^"o ^ • r r ^^^ .f^^^m^mm^ifM^:^^^.^^ m il ' ;'^^ a foglio^ troflrorrrndolo, p trriTijintpì Ìff-.-..-H»4 leggere. Mia cara, fate 1 tra ^3: ^ J: il a=te fe padre mio!) 5sr ^ - " ? I 1^ NINETTA =f^ ^raffretto dì mandarci ItlODEH^TO i contraHftegni d'un mio fol- POO. I _dato.., condannato h.. a mortele ptggito pur or dalle ritorte. Ei chiamasi... Wll - ^:^^^4^f=Hfg via. ^^=^ Fer... Fer... K fffjc: fJ=^^ »:5i= V V^ _ Fer_nando... C ^ ^ 7, •j* U3 P A -4 quali he pietoso inganno! ^V ; '( Su ^^^^Jmite Sugge. ri. temi,o Dei, ^ 9--m \ \^ ^^ 66 A — — . , 106 m -^^r^ S^ a » ntipzp ((Jh cerne duolo il n\H. 3 *= -?« ren_de ancor più la tcz Ei chiamafti bel!;!!) , 1-e- f gn.irdnnfin a ^no pnrlre.rnme per indi Ifl lingix ch'ella profei'isrp) .osigli '^ "OD. 7^ _ 5:51 j^^~r Fernando u^. Vineila V\... jie i^^ ' ?" V -0-1,-g- ^^ ijm-^^i-^0z^~'^^~' ' » \ ?0- K-JZ ^ r^^-^W^ T eorn, tutto e perduto. . sele^goan. Di_o! «^*'"- ^•- ^•- ìl*^ r' (Oli -—•- -r-^ =^^ r Conti - nuiite, y E^ta: qìiarantoft' anni ; ) L,.' ; POD.^ ^=^ _«__•_ ^ utaft/ra; cinque _*_«. ifc=]t F.b_ piedi... :V- :2«r 3t3C /T ^ Ji + y / r —w z-t: 1 «^ . ! — I J.*- • FER. » V P * :ilKa= i NIN. '~i — -< -ben, che a\ete? 1» A'on sa_pe_te più !e;i-^ere? f In_feli-ce!) E' una <-- ninno dinbo_licn! ^ JT jr /a/) 4IA- L-fcr^ei^ ì (in atto Hi foglinlo il fugiin^p orrrunffo nelle sDf tasche) pn n m -i Ah '—* ^ uiv |ritrnpnfin il ^ ±E^"^zE foglio") O -^er * a - 31 : V ;j=p: Il ciel m'in.spi — se aves-si '' i:li or.chinli! Permettete. ~~~"""'*'""~~—. ~ ^ '•4àJ>6f> 1 — I — i »- ! O r.i ì^i~ .'' — — — — ' ' . . 107 POD. y Efà: t'enticinqiif anni;- sfafura: .^Capei Andate avanti cinque piedi ^tindiri pol-Uct ' i' — Peccato!. . Occhi neri .ampia fronte, e tondo h infidi , il Co viso. 3t N ma » j Y spetto! * • 9 \ l'—r'- e^^Ii i^^^^^3^ debb'essere unlVnrfMSo y '. * ' ¥=y:^ « • • . E tondo il »^ viso!.. E N.( gn.irdiir.fi n di ninno m Ìi=?= /'Ir' I poi? Z>iriso 3I FF ( :!^ "' I pp • » ' ^? in m:ino a % snn pndre ppr nominari' de' colori diversi da qoelii gialla con mnutre ros»e. stiì-aletti di esso binn^cfii.Se mal cof> f ut »i ' 9 • o « ! »i «I • -»^-^^ tP pas^f fisse s»l vosi ro ter- l Pfin A *^4 «5 i '^"'r"^"^' riTiriiiti il foplio (ÌHlla !1inflt:i.c 108 ponendocelo in ( tnsea) 1*• P > r ' • » 7 se nini perca so... _ là, m k 1^' :?=^ y'-Vdiam NIN. .fl^ 7» finecndi) di risveslinrsi FER. :3: ^^•- ^^^=1^ ite: -V- buon unmo? (Ohi-niè!) ) P00.'-7. L -^*- Sijtnar... * ^^ tfl .41_zn_tMÌ: • :^=t d ca s. M. yi -w rm ^ I ì <F • . '.0 m —• ; ridendo) ( -- « «II». # 1. (^ • T" L * —*- -^^t: Ninetta^ H • • "^ • —^M^ ^ .vatpvi il cnppello.CIo miinjo!) Ah aha! Venticinqti anni; capei biondi, occhi vero.' è i ^ - t — ?^ h 1^ p ^ ^5^ì^^ * neri, • ^ • I ; I ampia fronte, 1,1I e '/ ,i^ t.l tondo il ^0-0-n^r —No :^ y r^—t^ no, \iso. ^0 -W^ry ' r lago A_don si y ! ;2: f - u t w ' i1 qtijnon ravvi.so. ~7 -i'W tf: ZJKÙMZ POD. (prendendo per mano NINETTA P M.4E3TOSO (Be f^8Tf, p 1 :^Pt^ * * '^ *- f mi. ^ jptm: i^ r: ''J f spiro.) _ *- EJ^S t r^± J^inottii) * p ^£=^^ :tr^ IT la rara ^^^^^m |r'- FF 3F^ ^ ^i^=^ 3" \ FF sès^ X ( n =^^=Sz =F^=iT Fernando enn severità) POD. • > ^ ^ 4Ma-ju -^---^^ Parti _tp FER .( il r r^inetta in atto di voler dirle qnal eh e cosa) .p • 4 4 4 6 ."> ^ , FiTBando esct',ni:i sta in «(rjfnato dittro FEn. un pilnHtro dolln porta") ( ('j^ jjp'i ^ ', ^ ^^— ^?L. ^3 j:- qua (Oh P ^^ i^ F©i P? Nu PM V me ^— be _ ne =£ ff rr'fr _ fi fe ^ ^^r~£r _ - ±r ÌM5V ^^ ' ±^fc=*= ^^ ì co che gin _ il '^^^¥^ -#v ^^=^g _ sto di . fen ì^^^ i =^ ÌE .j^?L g ; 1 _ ^ prò _ di, ^ ; } '' 4^) fP ¥, .^7-S J)7 » ^ :^-K-4) «rfczÉrtatìz • 4^==^=^ i A44«ò s :j 4 ' » ? . IlO s^ I stan _ ^< te e n r Oh prò. pi .. M m, :f3C I A_ mo zio! _ 3 „ se _ fi _ che co Te :'r ti^ p^w ^v^?^^^^ ^ f f ; : ginsfo di.fen _ di, il ^=5 r=^^ ì^yJl ^^ ^^ ì? ^^ì ^ìgg 8 *-i g cn _ il ^ l IVuniebe.ne _ 3* w I 'I \) f-^.p: ^:^•v^ , ^ ''^mm T^ tJ" g di. scen.di; re, _ _ * _ -+-+ »? • ?F?{ _ nc_ cen le che di, gio - sa o 3 t— ^r=^ prò _ pizio ^v z: ren ti ^ ' I m -s soc _ di; m r\ iir^V Mtz^^SzMZ 1 ^ y -*?-_*^ *r3E: » • P » -s— * C^Td^TT tJ^ NINETTA SS g ^ UJ ^ tu ^^ iu ( ^ s= dn se) :?=^ ( ^a i Oh asf ÌVu _ _ me ^ • 3 _ ra! ^ be ^ ^' • L »F 0^^\ -3 i. stante e ! H^ cor _ so, pie _ .tà! JA. dolce # ^v->- «y ^ » -^,*L i£: ^fe — •- S J tx * itnt: "^'^ H I =«=f -J=r^=^ S 11 A465 >» - li K^ w a »-»• Jl_4.'_J^ yprò _ ^ — . r •3 fljj^i^ ne fi""~r=^co _ m chp il i^!-'7 j-**^,^ jjiu • 42: -P' y m _ pi _ _ zio ^ A ±1 more di_ scen - se _ di, core le ;ir_ il •m * m— ^9 Pro É pi-zio ; t?' ti ren g t/ m - — • » t ' L^ ^ - di; so e _ g-y " g e — ì f ^ ^ — 11 g s ren -«-«! -iZT *'i* tf £r IT t- L.^ i m1%* ' I T di —'— •-• 1 ' • cor - — ^ • # )' I . / s * f tn! pif r-*-a~Tr cen _ 210— che sa _ :^t=t SI. SI, ^^^^ y ^"^^^'^i/ ^ ^ I r J*_ 2: ' 3^ 1— snc ^ ^erzi" >^»P- ^ tJ* te: p f f =>= -•3 * * J • "^ I sorcor cor - so, pu ta. (i^ ^m m m • # 1^ soccnr -i^ ^^ so. pip.ta, so, pie-ta^ soccor: 4:: E5£ — soiTfir- S :t^ dolre r ^' :p= y ±z-^ I s ti =^ >. M-^-V- ztn! - pnT^ di_ fen _ di, _ sto _ III n k 19-' Jv-^ i65 T ì^ f-:^ —t^ _^ — US «ES -T^r ^ ^ V** ^ - ta!) ^ sa j« s plf so. ra!) ^^ = r r r _ - _ g pi e- so. - ^ ta!) /^. «• ji ^s /^ 3 méJéJJéé» PODESTÀ (FVmHndo esce) " *a " * Tir • -• Sja.mo X 1 '? j)*? 3 h. 9 so_li, TT TTLid -a Li: FF JLLEGBO i ^ ^ # f^ fc I • I V y^ ^ _cnn_da •< ^ ^ y « ^3 -mééé0ém00 ac jSv * JLLEGBO \^^ 1 :^*: le ' j / ^ ^ I I ^ ' I ; K^ * " ;, L r r I -ULi ^—r"- :±^_j.±±1 r^'. ^ -T^ ^^ mie fir\mme,le mie fiamme.i voti 4*465 mie _ i: Ahl.se barbara non ^ ^ ^ ili ^ ^^^ b - s»» • * fiinimi a -•*' - • ^ I parte del tuo • * ^' • — ' non nh! se barba.ra cor, sei s J ^^^^ T=i^ r ^^^K^f'^i^ r^c ^r . fammi a parte del tuo cor, fammi a :^ì=3fZ ifc parte, ^à fammi ^^:^^^^4^^=^.^ -^^ co r,ah! se :&=Ì5 barbara non se.i ^^ h -^ ^i fammi a :±S -fv-; ^^^ — fnin parte, a 5E^ a parte del fam _ mi par- a ^^^ I ?=^-4*^ ^ ^ -r-S-^ t^ ? tuo del te ^ 'cS ^ ^ ; 3i ^^ a^ =??Ff??^ _ mi a m part*, :Ète^^Kèi ì ^ fammi par. a ,M H*— /F; m iSZ te del tui I^ -Sr-^^ è^ 1^ ì ^fammi -h^ parte del tuo cor, fe=^ cor^ 1^ « -:•- fe /CN tuo :-J ^ cor ^ ^^ ?^ ^^f^ i"^it i^ NUIETTA =!«=^c ^ Ben. che so_la, ben T9- 3^^ ^^"^ A.»«.i f .V _ che o , ti '4 "fel^ j sfi =M^ ^?^a: -A^ ? ir^' T. a m • P . ——— • -= g • f. ' »-.» Ì*-T» i-S- ITkl'i y ', K H ^ sen • • a sprezzo e u V "T ^-^ -i=^ e ormr. tra _ ' e spa. ' ^ rnbbiaenr_ - h-^— r—b— 7-f— y • ' ' * di.tnriper voi non * • * f i \ 1 1 m * F V »? =E r" di. tor! per voi * ? non ^ ' 5= ^ "* ' r f e ^^^§^ ^r=f=»r _ .sprez_zo t^ *=^ 131 - ' 1 i ^» A rabbia e or- _u di V ^ r^ -t- ^S i4fl6S T sento che disprezzo IV or.mr, che zìi: ^.. ^ u_^ /F 5 ~ • -* -^. - rabbia e i-jt HÌ=F- >• • 1 —i^^» -s- =f^T=^ m • -^^ di _ che disprezzo n "S- .1,. che ' • — J di =t=P= ^ ' to ^^ \f^ ie sento che disprezzo e rabbia e orror.tra _ _ riir,, ^S ! _ ^ '7 m I che disprezzo e rabbia fri ^o' 1, — -J '- 1 " J • \ninon sen _ 1^1 r gè. la. re lu_r.',f.ii' 1^ r _ !'or, Iv; .ditnrlper gè. u t r' ' . o — -4 ' ^ >-*-:f:±n=r—ee^ i' : r *zd fyr ! tradit(»r!per voinon to: veti _ -(i-L: pò, tre.i vi ^^^^ ^^^=^ " v e h i w nò ^^^ rabbia iir. ^^^^^ i ^ ^ \ (Alimi bnllf ror. -1 raq FT^^Sxj la ^ \en_det i L ? al I I I i«l I ^ :• 33 FiPme il nembo e !.t tn • y^^^^ V t ' * rrr-r. '< -^ ^ la sa. et _ —^^^ » \ 9 »»<*»- " * ^tr ' POO. _ ta m m • 7. (Ah! 3é3 li boi _ If.mi boi _ If già comincia a baie _ nar.) N!N. •' --' Ì,_u2*4Ì*_^ ¥é ìÉfc^-:^ mi boi _ nei _ If 3 '.^-^l^^'^fc^ («ià 7 « -^^>^^-S,f'--N ^^ ^ ne _ — — furore e \e_ ncllf ^ -I il cnrtilp) -eh - /F UE 5 s^ ^ Fc'rn.,nriii r rii'Dtrnto nel ( ^ * l'',mi ^ -* dft boi- Ih nei _ le »- .ve.ne ^^f-- — 116 m Pao. r*is^ II r- • '' r^ ne \e -• ' ?-• b -W-H t^^-v- il fn_ro _ •| 7« .. fn . . _ ro re,il fu —«— ^=t55^ f— — ; tp e la -1 ' ! ' I ven _ dptta! I*—T ii lM-U j MIN. r^*->ltìP f»^ ^e=^ ^j^l^^ife I fu II b* m^ ^-^^ js - rn re^l fu.ro _ re e la ven ir » • ^^=^ ro re e la - ven - detta! ^ VIN ^ ^^=^ — -• •- det_ta! .^l^.:^ pod: 5^ rt £^E^ già ^£1^ ^- ^ v-.-b, ^^ ^T ?P-r| E^E?^ S FErI':?: 3^ re _ me il nembo e la sa et _ ta già comincia a" FF P s •14^65 s a ba.le _ nar mi boi. le nel. le — —^ — — ^ r Ì17 MÈ^ w m fe co min _ _ iì.\ ba - ;i if ^éM^^m^^^^-^^^^^U^-^^m^ ^^ - ^e _ Df il furo, re m vvn _dft_ta, freme e la co min - _ * m w w ba M » 2\ co Sta — r — 'S V4 pV^ , . i^iami _ -• boLle 54 ^-=^* 1'^ ' I — m min 1^0 3Z _ eia a —f— • min nar, tg > i . ' 1 nar. * -'- ^ 1 - - - eia a g^i^H^^^^:^^^^^ ve. ne nelle il fiiro.reela ven _det _ ta,fremeil nemJioe ^^hx=h i* :9 :^ r ì'iy-ri^ • la * • ?=z;5g^i *:;:3 ^t^3É3?^:4^^z^^ « ; — — al w ,7 -^ f . *i— t— « *• m *^è _ . m^ - ba ^ ( , . _ nnr. Je . _ nar. le IWafrenar.si qni con_'\ie-ne, e.gli sol mi fa t re. ^s F^!V^H . et sa ^f|5ff^Nf5f?^ -* . ba le le 5Ì I* y I 1 bn_ P^P^Pi ^»^*V^ y ._.y* 1 9 ?A ^ tg-^-g-if-ì^ * - p *ì ^ coniin_cia ta già et _ eia a - • • sa _ ^ jS i^^^F?— nembojelji w- ^ gi.i il ^ _ ta già comin.cia a ba _ le _ nàr. ^^^ ~ .ix-m •- =f= fT"r-^^r£ V p ^ ' r- g ^V" 5^ ^-^^-^^^^^ ^l-»- «.^- V ii "^- I V .'i4 4«r> t 1(8 -i^ -5-6^- jj _ni;ir , mi , fa S^ :^ Ma 5^: nar_ fre _ si ,^-t^s:§=:: - ^ =?5=^3ex3i frenarsi qui cnn_vienp, H_gii solmi f-i tre_ cnn_\iene, qui :ft=^ nar_.si qui — -^ -; !, =^^^^^ ^- fre _ ma 1^ • -f^ IT Ma mar, tir • • h N con _ viene, ^--r- u <> aa 4^ i^^ :ì^=?: rp mm "T! ±E^ -T-^ r -^^ =9: ^^^ ^Tì, _mar, mi r _ — If buone =r^ g:^ _ la sol mar.) à ptarHl'f^ '-Js^ £ =p= :?= col- ei tre fa ^^—P^*- T ten.tar. vo' — •- mi tre-niar.) fa 3r:?: -- > 4i -Si 'r ^ -i^- ^=^ Via,depo_ni quel ri_ ) -•-•-= ^' 4 fi 5 /^ m ir\ .» ^^.^^ ff [>\'t ^=1^ ho stanza ff (i ^ P^^^P^F^ » f^ -P—«-y "• . # i^ -^37 vre.ste vergo rom ma-turo rntn. _ q . ! lolle r 1. magi- strato, ^^-^ i^ -fl^j. ^-^ #—»i- •y :fc=^ ^=^ ^ Ab- bastanza ho tol- a;nar. e 3^^ — -^^-1- ~ le - ra to. ' '-^17- ' dn_\ reste Vi \Hiif(i_ -tT^-^ ^^ FF- > ^i.. -J^V- 3e: É ^-^ :S= ! -gnar.rom maturo gnor, VI — -1» i e •jj» a 1=^ P tste^: -=• '• _'( contro ^ do ste ^e^ vreste,>i _ do\rfslr \i \er; do_VTPste vergo. per.) _^„(h! /^ F> 3^ i !Ì;; "W <-ff Porie^^tii) n: f^ Ah magistrato, /y ^ ^F=P^ ¥— :^ _gnar. H e 3^E^^^:^ [' 1^ :B^ T?^ »• —f — maturo magistrato, \idfi\if sic ver^ignar,iiom do - vre _ '' *^ -J!-»- :^ per bacco! Ri_spet-ta_ te il 'i ^ w ^ US: V pu _ dorè 4 6 ) i e a pHrte a F<*r. ) VIM. K r Unno - cenza. t *1 Ca itr - ro — , r 120 FfrnHDdo) ( a ^ POO.^. HIN.C* pnrfp =?;=* , VI" f S > vo _ le.fp, vi ^^ i vf>_ rn. vi If.te /^ m^^ : ^È ffTrl-^--^fìf^-;-- » sri- (rpspinftendolo) i me -*- — • -4 ^ ^+- -p FEn. *- •9' N < J ^ spel Ri co... . "^ i^r - ^ ^ parte a ^)1? -r-g qnestaimperti 1—0- — , par- li ', ( -te! - a i- i parte t V nenza? w-Ttr. 7 444i65 « d_ » ^ f^ g .^ t'in_ ^-^^ s * pnisi ^^MSi, ^^=f«= ^ a fllinetta.e ritira Ipnlamente) EEl y ^3? é l'inno. 1 Ife ^N^yffl^H^-^i S :=^ 1/ Fernando) ' * ^-' r>' È Ab pnn(R Fernando) m ^' i^^? ( a n i -t= »^ìg^^g^-^j^ cenza.Cos'è N S, V\ D J' j- ta-te^ ri- spetta, te ^F^ F>~ , Vie -ni nar! _ ^ Fi !S NtN. a Jfinett») 1^ Vi da_te con imptto) -^^H^-i^ :Ì=:S rf f PQn( &^ FprnHndo"* a FER. M. ritrae a g ^* 7 t » — 181 ( a Ninetta in ntto di POB. * t=t: r^:: biotto vecchiOjSe più ^^% ÉE *!- w tar.di... 3^ .ten . do. g _^ ^A :^ m ^ f-n*- ^^.M-^ -^ ( MIN. rp«pini;enrtn|o ) ( T ^ l> ^ mo_stro or. lMn_ strii nr_rpn.do! nrenderla perla mano) il 5t^ r^=^± senti. r-« ^^ • - J5- PIJ FERNANDO - > • P • S ^=FF (inff-Ii -^ _ ce! . s. ,^— ^ -• —• • -• ^7 ;^=F — : tu • «j • •- i?* » p ^ f- _ di, ti «• ^ >T - w ri ^5gQ mi gnar i^P 7-^^:^ ^Pi — # • Q "r• V t P^ 1'^-/ ° * li » y deb "7 _ pryy ^ » •? • P ! ir > f y Is^ r". ? p ^ la m^ p H > n f -r—F n P ! i B=S ^ bo,oh Din! »I I !• _ r H I ' » g f 1^2 -IV %^ ^ i-i'j » ^ —* 7 , (In.feJi r— guar- turni e»*! 5^ ' / . di, e ti deb . ! 7 I bo, oh T Dio! la POD. V I ^ ^^^ [> i ^ in - gra _ Pre. fn! sto o scinr.) •- h (Tre-m;i _ tnr di di . pa _ gar.) glio far \o la te FER, 2=Ìf in. fé - sciar. -f-w-^ h _ ' ta lice! -?M^-^ A=^ K ^ ' 7 ' U 7 r ; y' f '< mi guardi, ^ ì^ _ 7 : ' p 7 ^ K^ ( S *§^^ U . ' ^ ' I ? ? ^' ^- e ±f=± PTJ I ^ •/ -y?#- r y ) * • • cj:. j y 1-' " debbo, oh Dio!!a ti ——#- ^ ; -V-^4^^ -• I ''^'J ±=k: S3^ ' "uj cj y - E 7 1 r J * =b^ 1^^ sciar.) « ^ ^ POD rf:r^"""^ 4^465 K 123 POO ^i T=^ J t sen mi to _ il' cor A^_^_, FER. ^ ^ =F r?f^ y=f-?=^=u _re . . smanio, deli i; rn _ e (i m ^^^ T T IT -i_4^ fre - _ A mo. 3 fc± m^ scoppiar. b P 1 ^ . re ^' mo mi - P=F p — ^' sento il n 1 -m ^% «t- ro e ^ •/ lt=f=3t 1 —— -* fre _ • -: e- _ to m - re - . ' JS . ro e — ffl_ ^ w • J — ^^ . mo. "^£ cor n "!)'\ N > i-;'^ , ^ * rff =s= I =^^^=H= h n Iv ih4- ^ '^i^ V '«4 A 65 _ hy ' irr^^f^ U:ig'ij rj A pas que.sto scop-piar. j) * —^^* «r^ <t fa —-• ^^3 =fc=F fe^r che r_» -^ i^ fre. r PM il 1 smanio, deli quel «_ ' ^E^^ »-^p^^ i; so -V Jt -JÌT ^^^ non mo-, cor il ', m ^ fa _ p _ ^ che If: sen mi quel icrg: cor scoppiar, =^ =*=F smanio, deli - i; . y* r*? I- «« ^ so ( lV(in t:^k i=^ lt_ f f—f' f-f'" 7 f * * m pas _ so ^^^ T ^ ^^F^:j"F=^f^F^T^f-T - stre que-sto ^ Mi B ^ ^ so - it=*•— sento !- il e — — 124 NIN. IXimmM^ _ slre.mo mi sen.lo mi m POD i'^' ^ lj cj L^ ci r; I sen_toil cor scnp_piar cor scop - piar cor il F£R. mi T=^ 1 i ^ sen.to i^ —— i il ì 4=5^=J= S • atót ^E -^— -L scop _ piar cor — 3CÌ X li t'' j 3i±2: :<=t: ^:* Ti zir ^. ^mrST^ stre.momi sen_to mi n g ^^ -^-* 1»—ar sen.to il ff scop- cor f^ mi piar sen_tnil ^^=^ cor scop_ piar cor il E^ É 3 *=± mi sen-to ^^ rttà cor il _ =t± P 1 T v^ t -M-T^ 444«5 ±=è: \ t r -?-^ f sma-DÌo deh w-f:^=^ > ro e ^^^ ? _ ro e f • -y-r sma.niodeli =F?= '- _ ± F? fremo i=±: s fremo t^ h ^ ro e fremo ro e L/^r'L/ r^i p^rr^ e y ^» "^=:^ sma.nio deli sma.niodeli _ ro ^ rr-TrTr^jL^ ^ fremo sma_nio deli sma.niodeli _ m ^ ( '' 8 ^^-^ m ')\ il 1 ? ^ ^ r' 35 ri: so e _ sen-to mi il \ pas~ ^^ cor _k u-^as^ <]ue - sto sì si ^ ^ i r j :3r5: _ ro e y fremo. P '-^ P ^ ?==^ 1 t :¥=?^ 125 2^ K^ *^ 1?=^ ^r\w* cor il il ^fìW cor «<Ttn scop_ piar. A ^^^ " ••••1 A fremo. ^ F^ A Vi 1. e _ ''''* qne _ sto _ sto que S jt so - 14« A pas _ ^"* jt. A -g- -g- stre 'tl*. Vi A A X •• -g- ir ?$ b^- :$: -g ^ ? mi sen _ to il cor scop _ mi sen _ to il cor scop 'JO pàs _ so e - bwL-T.iy--ir, r stre ,v-i _ _ y -r r mo "^ T Y i .^-a ^r r r '( 'i > 6 r> «; J -» * J77 _'r »• (-• .H _T .,7W f^^r* ^ r — = ^ ^ 120 >^ m -^ J-Cvo In te 4^ -T-^ iiii f glio _ ^^l^iiL^ » • M D so... * pa _ ^ ,f J^ .f J^ i:*' * _ fé li _ ce! !> * i'* ì In _ _ ^nr. * , * Si Tu — » J * -r^^ NIN. P^^^^ffl NIN. IN'nn :±=fc FF t=g= ^ , rr-r x=t: — — • — far ^ ^• ^ POD.^ P « -^ -^ NIN. -(J)V*' Non guardi... ^^4^ "g^q * * i»-*-^ —» —• * «^ F«= -i»- f* T mi ì i so... ^ ^r In _ fé li_ce! :. mi tu I 1 guardi, e ti ^EH^ kS b^\ t y ^4 (f I- • POD. n-^ — • » è [, deb. bo, oh Dio _ la ^ sciar. • ^ g Ste£ u -; :^=2^ £ H quel che fa IVon so • »— — •- re _ — •— —n 1 • • • 1 U ^^ A^-Lii_i:iii ? t^. P^ì^ mo mi FER. senio il cor scoppiar. m "1 Non S :a=S: rét -* -1 — so mi S quel che fa _ sen -» re _ . iz i; :5^ i^ • ^ 5 14465 _ J^yS-.^yS^^ JT.Jjy^l !?7 S= sma.nio, dfli ( 4:n m ro fre e ^ ^r Ff^FT nin . ^n t^==S=^ r' j)y i 8 MIN. ^ _ . ^^ r' ^': r r^^ *n -^r qnel che fa so "K: iJ • » • * r m • r <* m •ÌVon ^,# _ -K. p V _ stre e _ ''f-r S pas_so qup_ sto .4 . • , * re _ _ i -^bj - V-^T^-^^^-* 5E^ mi spnto RIO smanio,dpIi _ il mi cor scoppiar. ro e fre mo; non _ e so quel che fa _ , re sen smanio^deli _ ro i; e •__ , i - to — ^ \ W - ) ' ^ -^ ¥' m Ny •l-JB- ^ ^?;^^ h • ^ _ «I t- 1 I \ J^H 9 ^^ri - » mo. A POO I J;7 ^_ i I j.'_ ^ n- l ti Mi sento il cor Mi sento -V il cor II :j'v',^ cor scoppiar -•-__ 5^ ^ • '^ -•-._ -i- '. 'i.»6ò ^• -•-._ II s 3^ V ^ ^ *^ si a ^^E :±ftt =2: \^^m ^ questo pas.so e.stremomi-sentomi sento ij cor scop. piar si FER. POD. FEU»- scnppiar ^^ m ^ 1^^^ -nf^v^ t i=t TT^-'-^J- y_ ^ ^=i: ì cor. ?• l[;';,^tftrhlP^^P^'j ,^^7 fre s m ' I ^\^ Trrj il cor il ^^ s ^ -^^^ - = -= -•- TI zr cor scop. Dnn q'^'"^t'> passo e _ stremo mi sen.to mi sentQil cor scoppiar mi P^ * -. # " ; \ì pi r sento mi il cnr sento il il cor scop.piar mi cor scop ipiar m sen - * * » . • '*'* rt—1^- * sento mi sen - to il il mi cor scop- piar 1 sen _ to il tf> .piarmi sento scop piar mi scop piar sen _ scop- cor ^ ^ ^A ^ _ SE= ^ ^ cnr scop. £ sento .piarmi sento il il il ^ cor mi sento cor mi sento il cor ^ il mi sento il cor scop- 7¥^ f-rt -r'-m scop. cor •*4465 _ piar mi seBtoiI corscop- ^ — * 129 eMè ffer i Si lo cor il scop _ '> » »T'i» ^^^^ ^^ # =P* -H=H cor scop piar i: sen-to mi. il SS -e- senfoii cor scop .piar mi -piar ^ a. spntoil cor srnp _ piar mi _ piar -9- sen_to nn ^^^ ^^±C2f£*f ^^^^ mi ^ ^ mi piar sento^il __J?:zt:^ 1 spn cor lo il - scop pi;ir _ sento il 33r cor mi spnto ror mi scop cor il piar il ?^ sento ^«^'T :«• : cor il —— « ^=?= scop _ piar il - piar - . ,-H» piar il 33l ^ a srnp - scop - piar S ^'^- piar mi sento il cor scop. scop-piar mi sento ì] cor scop- scop cor i! 1 T. -*L scop ^^ cor ^ cor scop ^ 4 cor il ± ^^ ^^^^^^^ piar mi ^cnp _ cor il _ ^v-?^-f— cor ^ m^ >m ::: i scop _ cor piar ^•Jt l.^:=c: V 'l'i l'i', V ai - » r—» 1 — i — 5 — — ^ — » ^ 130 -<-•—h— I N I S piar SCOI ^ : mi _piar » ^# senio -'"^9 * . I k.i mi _ piar ^m mi senJomi cor scnp_piar il sento "i .JL • m » 'i «T-»—• cor scop - piar il sento scop ~ ^J?^ cor scop_ piar il scop _ roi » misenJomi cor scop_piar il sento g » »: o'*'a-* f^, ^i»=g^J: » ^ ^ mi sen_to mi piar ^, ^^ sento cor scnp_ piar il .e^&i&Tgrja:»^ scop £ '^^r> •- FF ^^ -ii^ "* TT^^^ »"•* * » • * •^•S* o dtc ìT-t-^nr^:-»-*^ -^ — -Lh * * r(3~i N y scop 7 y i ' - j : •=* . ^ , ' scop _ piar scop ., ^ il Podestà, f — piar. «• scop _ piar ^^T-^^- a scop _ piar •— 1* ' 1 1 1 _L_ _ ^ j ^ V ^ ' piar _ , 1 i scop _ piar -f If. ' .piar Tr* ?•. scop piar _ i scop Intunto che fscf -9- ) -f ' ( 1 '^ 1 ' _ piar -^^, — , • * ' L, J . 1 _ piar nf-i _P • r* ' i i :f__ u 3 p-» ' ' > • - — —3 piar ' scop _ 5 . piar : E scop _ piar scop _ — —& =^—. scop _ — — -• — ™ 1 piar. ^ ' -r* e . piar. *'-* j --W- -», 1 eh- Ninetta protende le braccia a suo padre,il cpinle si Tede salire un cucchiajo, e se ne vola" via. In questo momento cala la tela) '< 44(65 la collina, la *'^* * j"»~ il jjazza scend.- salla !a%oJa,r;ipisc » , Ì3I Recitativo SC^yJ X. SlRnzH tt-rri'TiH in Finale e priwo casa di Fabrizio: nel fondo una porta con finestre che j^tiardano Urada. snII:. PIPPO panria mia, dfvi tti fè^ qiipst'fi^fgi 3: «"sser con - tenta ci-bo e j e -9ìfS= RECIT^TìrO ^^ vino io tp ne diedi a co -sì mano larsta ^ ^ mh-^^^ììx^\^.\>.. :^ —•hy —-V> N -0— iszs: ISAfCOi dnlfa un sultano, strada ìripete ti -• che nn ministro sen'bravo, anzi TaMitina la m ^ ^ fc? -y} l- UT m ferri da calzeitf , indi seirue: PIPPO NI NETTA (entrando insceni) f I aprendo la ^^ ;^ Vattene ISA P^^ eco * ' * alla ma _ Inra. mercia_juolo! come opportuno Il NI (entrai »> ifcls: * g • -^-^Tt i^s:^ • III. (^ m I » • » .sacco? Sonqua,mia cara signorina. tf » ^ » m •-*- m bene Éi^ ^m di riti _ rare in casa T^-y VI'» # * * '•!> •, •• ^=i^ -^ r V-^r-^-^ — ' Pippo, mi parche la '. —r * r viene! I_ sacco^ I. ei con imbarazzo) Pippo esce! '^^^^^^E^ (l'd vojtlia piovere; » f Y pe_ro sa.ra la-po.^at.i TI - ^ ^^yvorrei -+i—t- vender EE zar Stìt5 e » ( togliendosi da ana tasca Isacco) datale da suo padre) y gabbia della gazza. Or_su, "^ porta) 4-ÌÌ«.i -J k"- questa pfi. — " t ^ Mi ~ ISA _ sata. Ed 4-^^ -ta! NIN 7 ff . npmmenn 7» f • • ?F=^ terzo del un *• M IK E date? io la comprn.l^iinnlonii ^ assni legge_ra, pure vaio-rp. non anda_te Via, Oh indegni dndiie scudi. vi ^^«^^3^ • i ' ì ISA :*E•' • • ^^=i^ coli colle_ra. in -42=^ dnnniec- vi zar -6- m t^ !^j^ t=;±±^s:^^ i K W / f ^-y j^| voi. u.Do sforzo. Qnestisontre Nonbasta. Eb_ bene, voglio :?-.r,,^..i..N fi J^^t ^^ ^^ » \-y-f-^ . | chino, perche siete 'y'—l'-^ s *=^«^ # ' ì r • • i-j,^y ir ^ > 1 i^ fare (p NIN. iS scndj: i y—f— g» * • , siete alfi-ne b> 5» ^— i #»^ S —•—$— r ISA k, -M^ ^=^s :^he=5i trrifyt V*ir-#~ " r r «T Eh sì. pe r forra! T-no... dne... con- tenta ? W ^ i ^ $c= ^ SCEy4 N IN. t :^^ an. date; ^ ( ^ denuro < 7 y "^ ma tenete; ci UF=W * • ^^^^ e ( Isarcn via) -^-^ ibifei * g= non dite a m:±: nes_SDn..JVon dubitate S à f XI. il ^ • ^y 1^ ^ (nif>tti>ndoAÌ ^ in tanca) PI P. S^^ i . Andate, w^ ^ tre... ISA. r fiO^aiaag p?rdo.(lVe vale più di^naftro.) ^^ — $ MIN ìS=S=t ^ po.vero mio padre! ;^> ;j ^^ ^^ip^'i^^;) è±^ Ecco la gabbia-, ma qnella scelle :^ -a-es 444ei . ^ rata d'una gazza, ;^ ehi _ ^,. _i-U3Al2A G1Z2 A_ > , I la.*? suIIh fincRtra") ( K ^ NIN MI T~r tr^ sa dove q'e V=P=^ Pippn? andata? \Vdi_ ^:|o;^^ rheti can.zona. là l;i i ^^ Mi mioI fare impaz 7^ :^ ^ V>-£ »^-i—•- =g: IDI ini ree (la grizra dopo qnitiche istante vola nella rd» giibbinì :^C^ ^J^v^^^J^ ^A^^^^ ^yj-^JH ^ 4i IHnperchemai, se _zirquel!s zir quella stres5ona. ^ |^«^ faccio? • Avea bisogno di de _ i ^ la domanda g naro; e quindi P i 'J » ^C^^ è lecita, fact»stpentrarqiiel w ^ sordido ava ^^ :^ r»^^^^^^^^ ^-^ •: :±: r ho ven.duto... Ah! ca- pisco:qnalchp galante gli iS= NIN. p.;4^-:^fMix^''''i^ ria... i Sijcheper o.ra non mVr* ne_ces_.sar!a. Oh che sproposito! S i perche non dirlo a USI >i-«- S %* ' me? na_jo. ^^^^^^^^ t^^ ^ • Ca_ ra '-TnÉ- si _ gnora,voi dove.te di.sporre ^ ^ ri ringrazio. P P * Ma I ^ P fc^ lasciami s r ;r: ta sai ' j in tntto 44*65 < e ;4ì Hn^ sempre del mio che ho tante salva, da cose a fa.re... Ed iff,per — l'M scE.y^ XIt i TTT" g » =tpt« ne ho BiìCco, I (Pippo ^i,ONIN. da m • sfin già e ^ ^ m r. ^^^ altrettante frurp m ì^ .9- • •i Andiam tosto stracco. de a o o JSh ^ 1^ (inointrHDdosi in Giannetto e » à -ir-* M ilcastagnoquestode.naro. .ixiire entro ^ ^ SlZ \y-* ll< r'/^;v.l_£^^pEg^i^ Oh se N Ri Lucia mentre S N —*- ~y~T 'SZ9Z -€«- " • S N m *- '¥ 1-7 potessi an.cnra ri.vederti, o mio -51^- 3=ar :§= f tr-15- i padre!.. Ah! 5= dm per uscire) sia \-. _#_.i_ ^ =;=?^ 1^- SCE^^é LUCIA XIII. (Lucia ric ondnce yrnetta) s S K NIM. ^ » « rr-p Brutta fra _ schetfa, casa. in <"isa, in =^=^ —•—•- V • É :=vi^ • » -• Seti__cnL^oan _ Podestà ed al * (Pazienza! cnra... e i ^B^ o^ LU e —— •—• •-&-' ( presentaniin ^nn figlio -»" *-# Tra: / y^ d'uopo ri.nunziar per . '; m m al < Cancelliere ^s m '/ y ' ( Lncia si_fci PODESTÀ( ^ o-ra.) recar dalla PTinetta a Giannetto) r- » , =2=?: t^ Me nor. nm *^ F.i ne ral ^^ S-r _ il covi^ o miei -r ^^& le^ro. _ gnori,que! Gian.netto m m « * * » t • ^^^^^^ In lessi nei ginr.nali più volte il • • p ,y f I .ni entn g- <r e y la / ban Y f _ diera i- V- che f di f~r- man y f vostro -_ t si tanto o. fé' to - glieste all'inimico, e 1 i 4'l»«n ^ » m ^=^^ nome-, .-^ »-» W—W due cavalli uccisi t^ 4xe: \' benram_ e b ., • W JC P>L i—j. / 331 E^ che paniere delie posate) — m si sotto di • — — ^ * b-#--i»-i»- FABRIZIO GIANNETTO • -Gì/ . g* -iTn*- ;^=F voi. n ( Sì giovine, e si ^ * .' ^ I Degno nncor non son prode... * » • r' di t.inta ->. ^ lode. Ria\o! 351 ' dieci, e Ni nettai ( a br N * • » =^ -y-*- r-i ^— ^^^ —zH-— M^ • • ecco qui manca Stnr_ dita! ed undici. Js^Eiri^EtìE 9— ' ( f Ninetta ^^ ( Si, (^uitie? ^S^TW^ ^9* — ar-' ^ ' TT-'' m * ' ' ^ 5-4-;^ a j * • un cuc_ehiajo. Conta pu_re y^ i —f~ stessa. tu ii si pone « contar -» • m 55£ — si sdegno:quiei sono de.' 3 » ^=^=P=^^ _chÌnjo; l'altro giorno ì I ' perse u_ na fdrrhetta.Ah ladrii. E- sa-mi _ W W =1^ 7o • #-^f Eh! che ne dite? ^og|ìo processi in casa mia- ^ questo è troppo! ' > ' I- i IV'inettai' U^ jfiusfo é: vostro Eb^ch'in non ^-'-^ F^H-^"— uno a.desso ne manca :e ' vero; -i L -9-Q- PE 44465 il ^ ng^T I i5 «L ì r^ 331 L??:i; ^ imene S£ i^ E _• I- 2«_ft_ E è è Oi^^i ntanca niamo, processiamo. Gre.gorio... «1! £^ »^^ 3C* ^^i^ • ^ ^^^ S^^ -v-;^'-^ 23i: i^i #- posate) h^\y-h -*-* • 7U JXC #— ^ g^^^s^^^ » ^ le ^i^olgenriosi agli altri) POO. -*v-k- --^ È LUC. ^S • * o_ra uncucchiajo. 1311 S « §^ 3±: r^ =^ MIN. u che ve ne o LUC.fcontiindn le posHte") E nove > isi ^ ^^^^ pare? _ 2iiLr^ iii * ? ^^ M HlPod.edHlC'Hnr.'f'* I ^* - , ! , •-^-TT pur, '— cre_ — 136 ( i ^ • .» • • fAC. c'era eran Eh vi;i,non piangere! lutti. lo ( — * r^ iS ^> f^ '^ 1 t>, trove- remo. Pippo?..corria ve_ Pippo esce) N KLUC r *v-tx ^-?-5" r ^6IAW. (thtamando) ^i^^^^ 3t±3C2t± poc'anzi _ d»^te, A ^^ ^ X^^^rnn Ninetta pkntrej ^:'^'i'^ ^'v semai là solfo al pergo,I;ito sia cadnto un cacchi ajo. ci scommetto che non si trove. ì&~ isi: zuz Io ~a~ ^^ ««- SS: ir^ m POO. g^^ p ra. IVon dtlbi _ * f tì WT" V+- par i^t^ ta.te; \\> f> froAe. ^^ zm±±i re.mo noi. Eè (Voglio che al_meno i::^ tremi l'in 9«- 331 ., ^ i^ ^^ FA B.Ul, Podestà) h P (^.Kci«). ^"? ni' =^H^= ^;^ .^> ' LUC, l?. 'Vrf4;i.A^^ ^f^é^^* =:z^ «-•- _ degna.) Carta e cal.n_majo. taci, sciocco.'L'innocente è Vi servo siilmo-mento. sicuro; e se v'è ^ --r^ —— ^ LUC. ; I ì y Vi ripeto ch'ionnn voglio processi. reo,giova scoprirlo e casti_garlo. il 'y V «; Eh Ohcielolner sì -Or- -9- —rr o o J-2_ f^ POD.. S^^^^^ ^ r F r, tf* 4^-pf' -' t ^ ».* • stia • '!> r r'-; ^,' f^' rg V g piccnla cosa... Eptirla legge in questo è assai se_\era, ed \ kUHih * a ^±9ritii T-^-ti H* tef:±rMT£j ^^^^S ? la-dri do- mestici condanna alla - .* TUTTI^ PIP. . V j^--"' :v^^^,i <> ^ ,'| E sopra Allamorte! morte. : rj j^j)>:i f i j sotto e — ,^-^^ ^ N- K s fe) i v^^^?5^ » ho Cf reato »• 137 .^ K=!F^5=! S Pf^ ^ • * • ma fru.gato, ^tat ho ritro nulla -o^^Ér-~<»- ( ^ ^ ^ i^PIP, PPO. NIN. ^ ^uf^-^^i5^i^^n^^M^>->-j)i. »— -^^7 1^ ^o. t? ^ ZQZ Oh me vato. Dunque c'è intVli-ce! furto. Io non NIN. ^^ so niente. èE^ Anchinsonoinno. h pnn rjpl'i Or .cpote. si 11 mnceuiere "ifoono art nn lavou-no PIAN ) ^ Ma ve. drà. rtxiest;! f<i qnale esser potrebbe mai la Fn Indroin perso.na so. spetta? ( LA GA7ZA ». i ì » e chi sa.rà' V. TSSZ I N . ( xilsendosi Ninetta. rr-i ^s-F. Ei^ GIAN,(« Nin^Ua) alla pn77,«^ fe^^^j^^ML^àii^^jL:!:; V:^^^ fnrv ^ casa! N -(»r-*r 1 Ci-ndel! ^^ r-fi>- 1(2= ^ i/_-JiL i piangi! la non 1 ave. te f,'a7.za vnla via) GIAN. .iiHdifando la gazza) !Wa tu ^ :5=5m: I NIN. , Oh Dio, purm'accu.si? tu n. dita? Ahnontemerè! nessnn\i Dada. In snaima,vi seon- ?§= :^ 3^ r" 4) p ^ giuro, i 3So= • # p ^- 3C POD. ^ Insrinle, ±=:^ _ _ 5^^^ ? ^ de.si ».>>innr> •_,. . stete. GIAN. g ' POP. S. r iVnnposso.lWa... V / ,r:; I Sì _ -9- 4^ '.65 ;; lenzio! m S al \» , Cancelli iTt») m • -^ ^ ,ì E f' y * ^ voi scrivete. 138 ,LLEGBO ^ ^\n. i^ -H^r^T tT"~-^ f" /ff ra /o Oggi _ _ V IL I^J pito. • * < r ^ I i Rnpi.to, no; smar.ri_to. •*"•• ar • ^^ ^ fi ^^ POD. IZE :^=n y» /7f gM^M^^^ ^^ -^-^ tol —» / vuol dir V lo * » ;^=i^ rnnì stesso, ^^ f rr -f^Y- ! ^^ PFFF ^1 ^ I» f * * - r I moldirlo it ! T^ stesso, ^ • •s- — -• iziì «-^-«l- -r-T^ ^ ^^ .,/' .r^ :^ is _g ^ r -t-^ ^ stesso, '<4l4«5 .« ^^ vuol dir ij^ -1» V ? ,»- *-i^ ^ /=/> ±:±: Zit_ -= r •- vuol dir lo ^ ^ » r- iì^ lo g5^ * • t3Z stesso. Ba * '' m '' so _ ìr^'^r b mnnijiftr. (fi ( - • V ±it: K * b li>! Che < • k' r- I r»-^ » ^^ - I • A_\e_le _ jj/^o.. giù- men _ Cile bi'—stia, che gin- be_sti;i, che sl softo r^orn ^'IX ^^ 139 riincolliiTi-J ( hI NIN. LUC. "* » £ ;t? ^ Mi sentoarosi — » ifc ì"—"- Che bestia, che k. Ìe -.J-. ( j adrtifiindo 1 il Jriu ' seri- to: eoini è -menjo! ]tli ^ mi fa tre_ ->-— len _ to! mi ia ti-ase.co. ^#3 ^±L sento a rosi _ car. FAB. N ?=^ ( POD. ^ Che T*- - y sxac =5=^ r ^^- ts ^ i^ h •- •- k men_ I . £ rabbia anoormi sen- mi sentoarosi to! K -^ m~T"m tó=^K1»e T-f^ 3C!t^ • V . V. %oglio vendi - mi toj . =e^ zb: P= bestia, che giu_ fc: F=C=3 m ^ l' (La T=^ ^^ ^*=^ ^^t ( (;he te_ stanche ta _ yjKp. ^ f'^M .>J Penfi-ta '«-iiì mi n ^ Podestà) GIAN, mi sentoarosi. to' -tv- * ±=±=tl seS 3C\; .meri- :^=±v ' V ! :r=q=r:;=E =£ _ car. PtP. :^ > »*» g I T sO/ZO ''Or/* ^ k La zac =^--^^^-^ :P^ m « r, fcy-'-p-iizzjzny^ Sd — ^ r ìiO *r* > g s wzmaìP^S * y b* mi sentoa rn - _car. -• ^^^ V -*- ^».^ Che ^ - tn! sen mi S-» "* lar. Che traseco. fa to . a ro ^ • _ _ car. si _ glioven_di _ M^=^^^ ' K - * 5 S 4f^ » .T colui m.nr. car. La rabbia ancor mi gTT = a ro _ si mi fa tre ^ ^ PI ^===» _ car, sento a rosi. LjJV^r- _ _ car.) _ mar.) ^ K 3=» ,^ len _ to! mi trase.co _ lar,) men mi sento arosi fa — che bestia, che gÌD_ _ to! \) ^^ _ car.) ^ rprit: mi sen fa tre- a rosi- ^-k-y- to a ro 44465 I sento a rosi. :^'^^^^^^ it sen_to;mi voglio vendi. i?^=- -\— ta # ' p^ '• rt==^ che te.sta! che e , 1 i^'p^ijP^ » -f — ralX:l:^ "> mi sen_to r 1^ sen_to: colui mi Che bestia, che giu_men.to!mi U y—^ -* ri W Ztf :^=^ car. lar, «, te_sta. che ta _ len_ to'.mi fa tra_seco_ -«—»- , L Che bestia, che giunien_to! mi ( . 1 S i mi vo ^.. mi SS car! « Ri • ». -^ m giumen.tn! mi senfoarosi.car. Che bestia, che gin. men. lo! mi sento :^ 'F=^=^ . ^ r^ 3E^ bestia. che car: PO ^ rhe testa, che ta.len k, tre. mar. Penti_ta già mi -fev =N= * * * « w. k- _Li__ll_U—=«=?: colui mi fa .mar. _lar, ear. _ si ±ra3Br act • ' # «• PI M 'ff i ( car.) 141 PODESTÀ ( « Ninetta) padre Di tuo ^ £ m^ come.' _ _ A m nome? qn.ilèil ^ \ i J ', rn in. tendo, m — -^ k '-i- »- - \ - m =?^ ^ — *h r~P fnr.fan m-\ m^ . ^' tel_Ja:qne| briccone —m~^ tno f'.rn — ——! m~ —\ m--\ p=^ ^' — ^"~' I ; ( ^^^^^ ^ p y^"T^~^-^tr:-',lr'rt^-fr-^ *=? sqjindre lo sapranno accnlap_ piar ^ LLIj- (1 silo sapranno lo ^^^^ ^ sa _ pran 5fc?: - no acca _ g^ l.ip. _ ^ «F A-* ff1-y|^^f-ÌT| ^ ^i^ ì .^ 4i4Bó t -- — ^ r - r 1^2 * ^ ^m -• • _pi.ir. pa >rn _ : ; i^ * — ^^^ -•- -^^— k > T=^ -r To sapranno acca_Iap. tnllfmie squadre ven _ LUC. St=t^i: rrTr i Oiialp enijcma! PIP. K k. c=n # Quale enigma! GIAN. , :;t )iiale » • » ~r~F enigma! FAB. -«-•- 5EE : ? *-fp-tH—k^—)^-^ -p — . POD. s. ^ Si a. •. 1-" -p— Eh .piar. l NIN ^-i ' lar. -. I ^— grembÌKlp Più g non i in A Jt K i"': cor-bel : , ^ \ m ^^^^^^^ P=E^ il fazznìpttn per sscìtiespsì le ìatfrime, e rovescia in terra ro ricevuto da I«srcn) -.^7' r vT ±=^ ( sil.'va (ial ^^ nulla, nnlla.Qiinvta semplice fanciul.ln ne \tio1 tnfti i^— •=-^ ±A '" --• ìIcdb- —»- :?t =;^= re.si il _ sto, oh 44^«.'; Di _ o! più non ""e-si,-. - sto, oh • v g li.-ì ^^ LUC. ( con mcravigllit « • • NIN. | • Ma che Dio! il denaro) '-^f-^h^ ^^^=£:a^ -V- de _ naro raccf)gli<>ndo ^ #- F=FF ( E nni>,si_ qiip-sto? f iino - rn : :V-«i**^--^^-i-- ^ Dnn LUC. ÌP=: mi T àAiui^. • a * ;a . Eh! tu meli- 0. ^ F= 4^ NIIU. -^ fi V ^^ ^ eh!tu ?» # ' ^«=P -0 ^ * ^3=F •• Z3Z^ m -r PIP. S4«— s #- te. S'i- \,_rF —•- • •-;; ^' :^ -*-•-•- m — — f-- •^« z:^^ presto, presto, Presto, lisci. CI ' : m » -•--*- iT^i =p=^ ' ! men_ CHncpUiere) « U-l [)T.- ^E?T^=^ E nii-o. niio,si_ii;nora ,e 7*>~- ' r :» - sci, x:^f II F i^ *- i^'*' ^""T ^)=^ r l7# f^O * T=9 N ^, E suo,ve ^ trr--^-^— :! curo: _ l'as.si I _ sarco a lei li -r-1 die I - sac Ed co! a ^ uai fi _ tolo? Per cef.fe rian. ciali- Vi^i*!^ s^ K ^ k k I fru.scole chealtupuror \en _ de. "1: — .r;?^ ,ir" ^'tt- I PGD.( irnniramPDtP t^ ^ -a^ ^^^^ S rt e ^^=^ -r-^ ::f^=? Per certe 7^=V=\ ciancia, fruscole!... ciò. è? Par_larnon 3a= I O rnll.i p.irtf :^* _J -fcz^ I I 4 '< ^«5 ± NIN. IVinrtta) ^^ i: \ t^zZdf- 144 GIAN, (con ira al Podestà) %= ir, sppro... FF I.nii.fi-Ie spp_ ranza! Ri_medin pin non — — . r.- ^É P ntt P ^ vV, DO P P i ,; ^ -*_: m no no R- » • » — ' V—^ no no no nn no no ^^g y j^ -v nii,ri- =^ m me. dio più non » » •• ^ • — Ti t^ • > w v -j per(1o I<> »• > y — l;i fo ^ if antto f<or^' /?N ì B Jtzsi _stan_zaj i Ah quesln rir_ ro _ stan Chemai _ za ^^=^ 1 sarà » m _v • di • •• me! !*Ii m » porta fuor di v~l snfto riirf 3^3E ^=ìz NIN. P ^^=^ -f-^m» :^ «_iì- -r^rzsi 1 -V- Io lue. ± (<l.8t) ptT.dn K la co _ stnn _ za; che mai sa_ra ^ K ^ ^^ Ah qnc.sta f ^ f cir_ co _ stan _ za (da «è) PiP. :̱±i É^Ìt=^ Oh T ^ :^=^ ^— *> mi porta fnor ^ Sb:± ^ ^ ' fi«_ ra- rir_ co _ stan _ za! io — ^' '^ ' ' di g me! i-^- - » - » n di mèt &5^ -t:r-*^ r-i A •- p- so.nofuordi oh fie^rn cir_r(i me, _ GIAN. i^ *^-m me: FAB. SE j^ •* ah <[uestn (daw)^ ^^fi-r » .y -^r Ah qne.sta j •-— cir_ co _ stan _ «a i'J^^\l ..v _ mai pili T.^T'j'T^^^ mi porta fnor di ^ ve.nir con di -Si-^ t «5 « ^ t me, ••he 7 44 4 ^ me: >,rJrr non t'a_\an _ za che rir.* ^1 » 1_ p- — —— — — — — — — —— — ^ «r U6 „ 1 • " r^ .v.« "^ " • ^ 0B Q-~ r- — —1^ 7h (V L ^ « • • « " ^ _ ' mp! di ^ S *• "^ • ^1^- 'v : per. dn io tt —« ì — y E # • • [''' V 1 che mai sa _ rà -0- -* "* za _ ; ^ 1 r di —'^~-^ — _ '' 'J -ji. ' '*'^— s * • • • « ~7^-m '>\ r) B stanza \j i\ì- f B M -' *r~i * ». w » 4 " K ^. me! fuor di v'' — ' K ^' • M ah questa cir_ co _ stan _ oh fie. V _• • £>•*•• -^^—. - ta t t-i . _stan _ i5-| • * » - » ' , ' fc 1 ta funr -• # ah gue. me! fuor ^i a sta cir - co _ • 1 / r me! di *" — J— -»—v^-=^— • ^ a k' 1 • =.-»-^ m m i^^i»— ? < \ • — • « r-^ • • ^ y . l ) ' , ' k f V.. - ' ' a ' ' ' '» . 1 i ., ^^ - • .. • » • -1^ , • mi por-ta fuor za -^ • t l * •; m • V y _ che za \ f • * # r-^ ! m .• * • 5 —« - a ^ - . . ' — ^ • m • • • « • 1 • « ! —5- i ——a « : 1 ' ' , * • me chemaisa_rà : fe^ mi por.ta :^ i me oh : * *f a g me: di ^:^*''* me! fuor mei di :^±i: ze:: J'». fie _ ra cir_ co _ stan_ ziìì so_no fuor in di me! 3=5 - y-r me ah qne.sta cir : 55=11 - co _ stan_za mi pnr_ta fuor di me me! =^ ^^ ; • »# • » me. mi por. ta che di venir fuor 3i di me! con me. •? hhU^h ( con impptoì — IZI ^ • . f •-•--•- s -' 'V" . con ve_ nir di di —•---— T ^ ì ^^ i s— " er- ' i PO j V ,- r' sof^o rorf \ 1 mi por_ta fuor di 1 _ m- —M » m m-,—«r- ' ^^_2_^^ • ! . .^ [ o.maipiùnon t"a_van me, con • za ah que-stacir. co _ stan , r stan _ / > ' : ' • X • Ti" • • /• -^ r-^ ' ^ r "di^ • 1 r \ ] 1 5>, io so_ no fuor za! • g ' •' m di ; t.^ •; ^ ^--•-j " ' co / r' venir ] . ra cir ^ * * —3 - rA^f?^ « ,' , - y ' _ . *: mi por_ta fuor za ' ; • fe di 1 j mi pnr_ stanza yor f ^ ; ^. PO ^' " • me! di so_no io *• H fi . fuor 1 Ti 9 mi por.ta 1 m . 1 , che mai sa_ra —^^1— ^ s^ ì V stan co - In * k, ^j , , Si chiami I_ ( p I» _sacco. in Htto Hi m PIP. ^* EE Sii_bifo. piazzai! trove In sa _ ho tan _ - ^•"r-*-r -rr: . _ rni. - guai ti rrrr it- - il denaro Podestà) ( .ConsH^;! p—c—> *—•—•- Tifinotta-) al ^i^,;'.i-j,.riTri' Quel denaro amp por. Che pretende? .^^ j5e_te. M^; IV'nnii |?ggf^£ggg^^^^ ( E^ :^±p=Ì «' Pus POD. (a H7 FAB.(« Pippo ch^p«rte)^ •*• •r •* *• _^ partire") fefeg^ ^JlzM^^i^ :S 4.'<i6ll r^ jtifo! ^ .si ( poriH in ^' V f' La SII. 'f,l r'' U tisCii il rlrn.iro V ^ sn.perbia v-^ fn_ V f.) per. bia^la e l'ar. di . men _ _ tn ti 3rrr ^••y *"••?*•• »*"*"•• S0//O itnnf ^^ 3 ^E£ f . rò ben io • -9^ P • * « possar^bt^n io ' • pas.sar. fiia vi_ ci_no,gin vi_rino 5=r ^ ì" '. 1 mciìtOj già \i_cino è il mio mo _ ^ y mento « K—""-^ di AH 4 «5 go.derè .V e tri- on _far. è il mio nio. — — 549 ^m mi - f fc^^9 t; li per tf 0, j y. ; lor, =^ S^l*,' S^ mi sen J^ :i3t: ^1»- questo co tn . • quel tnr.ba fc^ S ±iz "re _ Il In . ce _ S5^ — -# « mi ..men.to l'ai f;i in mii . • ' sen tre. FAB.(da-è) — men-. -H 9*-. ^. P per _ fnr; _ ra -r E^:^ — mio ^=^n^ .mar: T=(Z ^^^^ 1^1=:^ JL^_»J e to - K- ^ ¥ nr-r _ _ ^ non to =^— z±=zimr pa ro ed or spe ÉEè tor_ men ma>i;gior g ~g~ff: ^ES ::*=?: - \en - tO; - mai che ^^ mar: . _ ra o _ ra spero ed or pa - spero, ! r~^.. HI o _ » • 1- ! ra spero ed or p -311^ff-ZE -0-r. ÌÈ ^ \enfo, 3^ =^^ 3CIZ^ 1$' IN. • =h^ » Lue. pos_ » _ so,oh Dio, S _ gi",oh Dio, ^ -m pen _ ^ ^ -^ f^ e per gio _ var: m GlAN.deg * ^ ? sar! ^-^r^ • ? j P niii najr''U)r #• • s -H o_ spe _ ra H tor: • ro ed or 9- pa_ ^r ^ POO ven.to, che maideg;s;io,oh Dio,pen_sar! o _ ra sue _ _ ro ed or pa -#—«^ ^E^^^E^ Già 444 «.1 s vi. ci.npèi! mio mo_ — ^ p 150 V * ^ _ to non _mfn • i .ven ' to; o mai m'. de». m. m nn^non '^ ti pos_ « # V r che mai deg. # m che mai pensar! !b * n: y • • • • che mai pensar! YVy\'Vz^tz V -r^ • che mai pensar! —• • • m — ^ -fM- -Bien us"ts i 2zr —— I no, non var. i 3221 -^- T^T''*^-' 2J3Z fti pos _ so. oh _ Dio gio_ var, lit: che mai pensar! chemai pensar! che _e 1 r * t>\:? ' !? ìM^' 7 che mai pensar! ") y H P r^ ^^ .> ZETZI che mai pensar! ' •' P* - > f che mai pensar! 5 1) i.J di tri- on_far, Clit 7-e- 70 ^^^^^ che mai pensar! 7J^ -r-y- p;in.ohDio,pen-sar! - .sn^ohDio.gio_ ^chi ^^ gio,ohDio,pen-sar! f' ^ -V^j— - m r' ^io.ohDio,pen-sar! - fZ i ven so,ob Dio.gin.var, • • to; che . m . pns t„ che mai deg - to; - ^=± .) -»^^-g •?^^- .Nt-n I ti b i 1^ = ' ^ p^ di K r' j^^ • tri-on_far, 4^465 s che f- 151 r~V« I noD r^^ ^^ '^^^ pos oh so. _ » Dio, • ^JJ? tazz: gio . var sar; — * «- 'jn-^ mui de;^ . mal d*-^- w i . ?io,oh Dio, pen - giojoh Dio, pen _ 1 a. mai gio,oh ^ g Dio, ?o jen sar ! ^- - sari • ^ oh Dio, Dcn sar! /^ 2 ^^ tri on , i s A-iABS J r? far, m r y r 15S « SCEiV^ X/'. ^ ti JLLEGBO 0.0 ^m m ^3E ^^ ^^ 1 -^— 7'? i ^ p^ F I ( ±^? m ^ ^r^ r i 1 » I ! ISArCQ i *T' » ^r— m con amiltH) I^ • ^^^ siic ^r-/?n j r^^ S » # y?ty^ =^=^^ È n KM 5^S m I S -^ r :• •^ • F^?T^ ^ ^ i mi I I I à=i IA 1^ ^ ^^ * ^^ t —«p— a Bibr: teJ ^ g "~a co maste? ^ chi.T - ^ ^ tmz u^ Li fci *«- ^.,« ^v bJ JjV^ _ — ì ^:^f * * i PODESTÀ ^ ;!; 'T=^ ^ Che ? ^ _ sa M r^ r 'S — dn v^ E^^ |-Ì^ E^BE.fcM I I I I T I i I I ! (SACCO =t: ( tilnbrtnrto) S pò _ co fa? Un i i i 3tE5^ so _ lo me . ±=S ±si TTr ^^ ^ ^^ ^ • Ifi - t i pra _ ste coni adriitandn Ninetta) T~ ^ ^^^^^^ ' ^^»rt-f f co ir * f A^-^ ^ p^ -» — !» ;^-^W —»- H» )» chia.jo.. ^^ ^ GIANNETTO il * • -1»- -H or _ "f— - i chetta. s y i Ifl. -•h'iitir, i ^ — — — • » I5:t (coli accento d»*lla dispcrazìont') _net-ta! P S ^' 1 ivi iti' ^—^ t t y m i t ^ _L- y ^ f dnnqne tu j co/ sé h-0- ir . IS fflfl/fl =^^ 'W- ere _ la »- 'o de 7^ /C\ i •» ^^* in ^ P •> -^ f> (Ed re_a5 sei ^ •y ?^ s eo//i partf -r^ 5±±z "t «^ » < m ( V :Ì=^ I I. E^ _i re_ a? I ^=^ P ^/^-- i i ^^ip V 7 [ , dnnqiif sei In _ netta! r *jF a l'i a * r ^. ft_ ne_ ^ ^ P .\^ P- sfes_ sa _ ^ 54i -g- LUC- # ±=i—:rCon P!P ^ ^ i m -t- ^ I -• _ vin_ta è la re _ a, — ^ S=:<r ^ •* Ah « dp_ S'io pre_Ae a, \- — • • con _ >in_tn è la s'io pre. ve _ ah GIAN. n ^^^ _stà! T—r -1^ ed 10 ere 1 la FAB. a -• £ itzìi ^^ Con -vinta ^ ^ è la de _ l'i. ^ r -i ? :? POD. au i3»: Con. vin.ta è a, eon re _ a, con re la . . 11 rin.ta è vin.ta e ?1 ri-tZfnf: re - a, con _ vinta e - la ~^-- -e— .. (3 • ^ r a 44465 i Is - r- la — — —— — 1 , 1 — ' —— — 1 1 • , 159 '' ' 1 fvf^ 1 i — PI 1. .t\ 'i^ «= _de. ma a! co_me — ^-^' _stes - sa ^H^— — f f !^ s- - ^ „ " ' " ' 1 ^^ a. 1 1 1 ^ i ^^ ^ 1 "i dubbio non più * • PO 1 re.a, w^ v'ha. °-* ;3* -f-H * dnbbio non più > v'ha. ~ É:" -----^ ^. m. • 1 g ; , ' *t'? 4pi_. ~¥"^~~^^ • -0— ->'^^tV ^77' —0-^ • % • - ? _o_. S\\ L w . . > ^ ni,''^\ ( * 1_ pò . sa ,ta? la i re.a, 1 * ^ \ Ov 'è 1 i —*- e ' / P — i-^. —— • e ir'\ _ ne _ sta!) ' 1 —i fa? si — — • »-Q O* * — —•-— — 1 1 i - ^. vha. dubbio non re. a, più 1 NIN. (con risolnfezza) vJ > • • 5* — "i- i • V • —i » • • S— S—» »r —5— • • « —S ^S ' . NIN. m ( V t * I Mo a?li nitrii j stra-te; _ ^ * • ve e _ dre_ te > ^^^^^^ <L-0 ^srr~TT — - f- -I •—r-m r— ^ J ^ •— — • ., rf ——— g )•== ISACCO \-i-A~ • • • 1 — • ^ ? + ^ h- r ^ * * * -> K ^ ' 1 Ch e mai mi chie.. de- te? ven 1»- r-« ' < y —i — ( K-H , — 1 j - ai • . —• « • « # # ^. "- — F—* • m ^'0' ^ —•—•—• # —S-— ~^^ 1 f 0* » 0» w — , 1 1 SS~" —— ^ » à 4 ^ ^ — 0^ nr-j^» —__, f 1 NIN. ±3^^ du _ ta l'ho De già. ^ _ ( ì ±hz ^ * * = -t ^=^^ ter- ri_ bi.le! stin -9^ * 3E A- FF 4AJi66 5 s TT- * •" i^. V 1 n^ » '1> * -9-'—0- ^ ^^ r ^ POD.(al Canrellierp dopo a^ - - . ^ ma prpstn f a _ fp :3t=e: -I ^ I 1 fl W.f f"" imppf o Quai pre_sto. f<'i_tp 156 ^ p^^p^i na^tp) 6 ;| :' r Ma avergli parlato dll'orpcchio") h- i m- i ff 9Stt* 331 — § m^ n S 'm • -V —mp^m ^ qnesto! :i=± 5^ /> DìartTf "P. ISflCldopo «ver pen- =?==i2i ^^ me! mi.se.ra let.fere!... =»=^F W^ POP. ^ stesse le =fc± =f=^ •• an-co-ra questo! h? /y= • ^M^^^ -• .4n_co_ra v'era_no'' I ^^^ • j ^^ 5 *=^ :^ frp h N ; , "l".(cnp accento disperato) -^ -»- tó ^,^Mx'>r% r ^È r f v'erano? Qiiai ci.fre E.ravi u :±=±z » I^ ^ _sato) ( rnlln parte ^^=^ pensando") rrrzac n'F i~g J ed un y ±dt i2^r^ V • ' in _ # r=^ è ^ h- SS ^ sieme. 4 rj I 7 ^^-^ i^ r. -i^ i ÀynÀi\Tìi\o ^ S=F: y zaui i 7- -?y— V. :az=3=i* f^t—\ ^ '.71'.; ^=^ ^ ìTM -^ S^ t ^^ » 9 :izzii FF ì ) - fP fi Isarco ci - — ail ^gi^z&gSi- u^ srioltn é =F y er- '7 :T=?= t 7 S «INETTA '-1^ ^ >Ii OD. pi! seP- tn op.pii _ — me 1- » non re^ ( iU-'S v'è più • spe _ _ me; ì: — — 156 ^^ rp [,tmT fi- ^« i! bar.bn pin »P br';«*l^^rf^ = [.M -t sor- ' _ m — —p—^ :^^ r'rt , oh Dio. oh I - lirr' ^ ? 7 Din.nrin <»« , . I inr-f-j-gTc — -' ! ^ 1 i fi\p salto vocif ^^:v^^ f ^ SEE 7 ^'~y" ^f=^ ±±z NIN. m T— Sor _ "i • «t I riJ . ?* POO. — * f ?- te pia * • te pin 1 ^ 4#- g-g_ ^- f barba. ra, oh Dio, non Re v'è! _ j _g 1 « be - ne, LUC. V^ pip * ' Sor _ ^M. barba, i^^^:.. cbie-der _ _ mi t 1 \é- * è' ra, oh rr Dio, 2t. 5èl v'e non ::.,>;jg^::5.. do _ vrai y do _ . vrai - r^-^ mer _ . ce 45-j>p r^T^ ( ^^i "h"T~T rrys 44 465 $ ^j/) .) X s H f- EÌE^H — 157 ma. GIAN. ti — ^m^ =^ I ^*'' Lue " **" P'" %m pip Sor _ tt=r g i So r - te ^^^ ** DIO "Ir. ~ Sor - **'" #^ #—• * pin » ^ barba. rn, Sor ii -g . W ^ - te pili li •» -^ oh :tz= Mi Dio, nnn v'è! Dio, non v'è! Dio, non oh « ^* ^'^' Dio, Dio, I» B-*-- >'è' HE —- „barba_rD, oh y-S- • 7 -• barba_ra ^— -^-^ non Dio, s I -»-t ? sento oy- f- » bar^ba.ra, oh r^-t-t? . te 5^ '> più —^ t (ih ^^ ' I 7 bar_ba-ra, oh pin =i=^ 1é= Lue te ' ^ bar_b;i.ra, -é -Jz\ -ir«^-r- tar:i==Bi » pn . '1^465 non t!non u t ^ m v'è' ^^ i-*^ ^ ,.': -( — ;^ ±=fei3^db ' ve! Mi sen.toop- ÌS8 Sor _ te piti barbara, oh Dio, non v'è! LUC. I ^^^^S)^ à^ W pip Sor _ ^^'^ J. Sor te J . te più barbara, oh Dio, non v'è! B^U^ .^^•— ^ 7 «^ pin barbara, oh .ITI Dio, non v'è! ^ sento oppri_mP_rp; non v'è pin 7 3P Sor 7 y ^^ .^^ -te - più GIAN'. I FAB. Mi sento oppri.me-re-non h^é^^^c^c^^ y>-"rr?>?^ a> i>^ t& :t^ T'h:' ^ 7 v'è pili £ ^^=^ ^. J ^ ^ J \s~^z.x^ 7 \ 44 4B5 t y 7 ^-T-y ^ r . h I5f) ig J a ^ ^S S-^^ me non S<ir-te più barba-fo, sorte più ì)arb:\_ra ppr speme, no, sorje più barba-ra^ sorte più barba_ra, sorte ^ PI *#'*> » rerzi^zn^: :^- « ' bar_ _ b'j . — più ±r. T—?- Ij- ra, sor _ più barba_ra, sorte _ te iZ più bar- più barba.raj sorte ba - . \ è, no ^ * * no no non £ ^ barba.ra per me non zi-j' ' t y_ ^ me ra per più barba_ra per me non non ^"^^l speme,no^sor-te PCD. ^ (Tu stessa chiedermi -^-tU » -5-J. ^ £± m > . 7 dovrai mer. -?—7- 7 -t^ 1^ _t te 1^^^=^^ "7 7 7 — ^ f 7 y 7 ^7 y r 7 T»- 7 7 <•- 7 7 L 7 7 *• «: =g sor. te IT _^ ¥ ^k^ r 7 ~« 7 i^=t sor_te IW +-T* • • / -^ barbara =^ i # -y ve barbara «— # —— - y sor. te -»- più «f » sor.te ^a 1 7 »-' sor- te più —^ 1 — i m —r^^' ) hm t^-^-H-* più sor. te più barbara S$^ v'è più --=ÌF^ — g- # * sor. te d' y più ?v: ^^-^ ve Pi »- -r-r \'è S * più » 9 ^^ m- sor. te più barbara ? no v'e PO ss _ ce Be.ne, be _ nissi _mo-,non •i-Ì--i--*--#- v'è più -•--•--•--•- fpeme, £ be_ne,be _ nis.si.mo-non v'è più ^-•-•-••-••i ••• ^ -it- -0- -»- — — IGO P ^ »^f=±=}^ wN^J-v m «EE^ -y me per biirbar.i barbara * :> -^^ 3; »^::_«_». me per -* » TT barba Va me per « ^ I y , pin H k ^. yin • ~v v> ^ * V V-- V - Duri sor.t»- pili f f. ^. 2—U—l^ t -+-r- per v- — _*___-*_ ^- nnn « g- y s>tr_lf f^-^ barbara '^-r- Jl « * x; t7 • » ?" \ nnn -«(- -s< » sor_tf non 1^ ^E^^ PI — Y=^ sor.te V e pili PO spemPj (tu stessa barbara ^-^--«^^. I^ i *. » . chie.dernii di'\rai ^ sorte PI ^ ? ' i) '-F* rw^ fi^ • i l' i j •y * ^1 ' sorte -.e-Js -V I più ^-1 ^^ ;i . ^Y *^ . nis_si_ mo,non v'è me h ' ^gpF^ •,' me ^ ^ sorte più • V y ^ » W p=^S=i=^r=^ =^4^ sorte barbara più y y me barbara per ' y rjz — r non me barbara per , non -T rb.'ira pili non y «^:±3E=rt: barbara per — — •'-T- be.ne, De barbara per più -y-v^ » * barbara feÉ: mer_ce) ^—^-3^ non PO Speme, be_ne.be -^^^^ * • * _ nis- si.mo.non v'è pia =''=f^ .t -\ 4 i8 r» speme (tn stessa chie-dermi dovrai mer- ^ — ^ 1«l /J/J «f^^^^ì^^^^ ohOionrinv'è "p ^^^ ^^^ ?^^ ' no nono nn no no nnn v'è ii vf PI oh Din non oh IJio vV oh ti± I^^^T^ ^ vV P P P oh Dio non 7'/ j vV non ^'>y ^ ; ?=¥= t m 9 ] 2^1 ^m non ^ ~r-"g: mer 3^^ =^ ^ ^ ^ Ì"4 J: SiE ^ ^ FPm /—^ gÈ "T-r 1^3^ nononnn nono no to^=i^i do/cf ' .;:: J non V p non non v> non i i^i ve, i m -t-^ " : y f \ t. e ^ . 3^ ±rr: •: & non i "i -. non 1 ^ yy ^= 9 f; 7 -ii — r ^m ^ ^ e #— f yyj -^ t—r- 9#^ 7 » i ^1^3^^ ,71 1 ^^1* ^r^y^W p^ ^^^ y _ \ ^^ m ^ H£— mer m^ v'e. ^^ ce e. ^^^m • non -7—^ mer ce y i v'e ±=2- •? t non 7 non v'e y f. Ve non v'e - p m dovrni mer.cp W^ìl>? PO non *> i ^ ^ •/ CP PI V oh Dio non v'^ ^^^ ^^'i'> non oh Dio non v'è no v'è Ve PO r>io • non e ^ ry^ X mfyj f non v —T- « non • • VP -^ -t^ - ? ? _ ce.) -/LLEGKO ^=F i ^f f -F^ '.'^^«.^ 1 ?f • • • 0~ 3?=*= s« r:i^ ^ , 162 qiAiy. ~» * qual ru _ -y-H- Ma ^355 9 9 mo_re! ^ 0/"'^ « P tì%NIN. .i^t, LUC. « Ln forzo I^ g|»ij ar_ T»-' -> ma . _ V ta! ( hI * PIP. *=g: P La fnrzn ar_ ma -» « _ _ _ snc.cnr. _ Ah ta! ^^^ mio SI -p # -t- ice: Ah tn! _ so, ~a^*~=g IZ2I =P=?^ » La forza ar_ ma Ql^l^-re, 1 ^ Pod.-tà) mio _ gnn soc_corso! — _L 4A46fi *SI pie -fa! < _ j^no s ' i> — H* ^ H.'i m i —— » i ±?i T si _ ^nnr, \>\e - pif ta! _ ?^ ir--r- t-' .^ 1^ ± Mb^^i ^ T- ni tn ZSZZéZ _ -li—j^ ^^ncire, pìp - - J^z-Ji tn! 53^ M r pi Iti: SI -yo-'- 1^-^ • -1- _ ?nnr, si ^»- ^W>:^=i pif - fii! pif _ tà\ =^^ znnre pie ^ _ ta! -a- - r4^- ^t^r n.* :i±rfc:.^ jf^ H te ^ i*^^ SCEV^ Xf I. GIAN. i 3GE Oin- POD.(iill« gente d'arme, Hcpennando Ninetta) ^ A^ ' > In P' ^^ -~» ^io_ne costai pri _ ro al • # iz: sia condotta. ALLEGRO FirÀCE FF ^ ^7^ (opponendosi ^^ alle f;uardie) MIN. *^7 :«=? eie _ lo! ferma _ te, n 1 • * * ( alle te _ mete... ^ — TT"-*" Uhh^h guardie) ?^=^ Gran 165 NIN. ^ Oh de - stinl ( al P<m1<><i|») (jj£ » " » is So _ spende . PI?. & é' jd \ Oh te. de.stin! fcrè: ^ itz^ I S" -"?«"«!' - sue CO Oh *-• i• de _ stin! ^ ^ de _ stin So -spende te. - .^ _^. ^ noi ^- Questo è I de.stin! jt,^*r^ le guardie ciprondironTfin./ ?'PH^^ ?M posso. Oh , .^. =F IS'o, ! < £ ift=± POD. X ^ GIAN. > ' Oh FAfi. » miei cpnni adempite. L-^ GlAN.(HlPortfstS) hmz m trop _ po' Senti. POD. m ^ B^r^ .tento; te. -s- ^ ?^^ 5!: ^ ^ :z=5t= son conten_to.) fl_rn e inJ.t; -Ut -<g 3^=;^ » =«^ 'i 4465 »_•V >-g — 1 •- <T\ gf^^ X g^~ g Jh- — » 165 NIN. —*—^^^^M -mzaz Mille aftVt _ nel pf f _ li f mi o * * sen . to; In *^ f f r spa.ven-tn gela _ remi I ^ ~»~r "feE ~^^ wzz ir I ^ GIAN. P • » S ìtS • • Mille - r fu _ rie nel pet_to mi Mille affet.tinelpet. tomi H^ ! sen.tn; lo I spa_ven_to gela .remi spa _ venJogeln _ re mi sen.to; lo ;i^ l'IT fa In sì spa- LUC. — i ^^ # :^iv »- IMiile fu :^=^ -• :i=;p:#: _ _ _ rienelpet _ _ • m o tomi sen _ PIP. » » o- aca: =ti± Mille l^-^^'-p^ùFl Mille ^f^ —• joc fu_ rienei pet_to mi sen-to; GIAN. fa. s ^'^'^ »3C ÙJ u lo spa _ ven.to gela _ -• remi \ I § J •yr «-T»- fa si In spa _ ^^^'trLnp#»p#^^^^p spa_ \en.to gela, re mi fu.rienelpet-tn mi sen.toj lo fa sigela.remi FAB. i^trr: Mil _ fu. le .rie POO. »=1=^ pel 1 _ to 7 mi -•- -•-•-li^-T- nel 3 3r: i^z^ ± (Sei giuntOjfeli _ [ cemo.mento! '< 'i 4 fi -^ lo _ to ^^^ ! spa. ven.to sen lo spa . \en.to piega j-e la MIN. 3aE -0-*-Ì» _\Hn_togela _ • • . Q i remi IHil- fa. nf. LUC. ^ Jo. ^ - Mil h PIP. ftfyp r. =-'^ l'gr * f _ven_togela -r-r^ _ remi Mil - fa. le GIAN. I Mil - _ le Mil _ le Mil le rsAcco FAB P 'OD. ^ \ • fa. Ah sei 0' * ^ =S^ r ^' giun.to,feli _ ce mo. men _to! Soprsni m *—»- m -Y-^ Mil. Tpnori e-JL,» je i Mil. B.>KfiÌ . -6^ ^ rr=p=v: i A 4ii6,'> * sen _ to; 1_^ ^ fu. rienei pet_ to mi le f •a- ^^ fu. rienei pet _tn mi sen tOj ^ I(i7 _fft _ ti nel nt-t _ ti) mi sen-to; spn _ 1:3 fu_rienfl pel_ to mi to; lo sen_ tn; lo svn Sp.T _ É**iE&p# PI fu _ rie nel pef _ to mi a • • feE^^ Pfn_rienel pet -V—K- tn mi sen_ tn^ sua lo =zr 1 -1^^ -rM^ fu-rienel pet_ tn mi ^ I5?3r: § -v-v spa • -6^ yy - ^ ffiE ' fn_ri« nel pet-tn mi PO sen _ to sen_to; spa _ ^ g -td- * spa _ o lo 19^ ^ lo m É Spa _ . ^ • 7 ' J 1 or^l.^ « > * » \ k^-1 ven_tn crela fa si k-r—H- ' ven _ tn la P- _ pp mi fa si -i2_ t=t ^-t-'- _ re mi fa sì fa si -^ ^ spa_ '-J^^-^^ _ ^ ^ 7 H^ _ re ' spa * ven_to piega \ lo : 3^ :55 ven_to ^eln _ re mi ^g>r:32E 44465 — 168 N LT :^ * _ TPn _ to ^ It ^el» _ —•- g -# . 1^^ _%en - _ven_ t';i / i' re mi re jtela f.> I fa —•- ^:j=£ to gela —•- to irela re mi U' .^_«_ r lo spavfn — fo . 3E re mi to ^* ix: • ' • *. =E sen _ fn _ rienel pet_ to mi sen V-—rmille fa fu _ rie -•--•--«• P-V-^ -4 ah kÉMÈiUii ^ » ér » p' iz sei »r«* giun *« lJ LJ L^ - r-r- v 4446S ">~v ^=t^ .s ^ .to * mille i^ I mille _ to t 3S te|EÌE|J3 3^ 1—r^M^^^3=:i[ pì^ • • • • fa gè. la P^ « • -r-^v-V^zt fu _ rienelpet-to mi mille fa • • *- remi P « '' y^ .ven_to gelo _ se. la ^=^' Y spaven 5^ _ . *ì O,- ^^=^ -r'—K- _ tn Re. la i- tS£ — mi spsv^n _ • • ra ^ It* ^—V— -# -• i _ •—•—•- ven - to mi —•- ^^ j^ela re -• -• .vi'n _ to P =: * • 3SI Pi::mi to mille 169 m 9 35= h^ jV T-' iizkz .rfmi PI ^ r^ :^z.=^ • • G -remi sp:.. lo t'ii ^ 1 * :£rl lo fa ÌZ^JL jce: . re mi fa spa- . ^^^^^^^^^^^3i T~W=^ ^ * P^^ -^ fu_ rienei pet.to mi ^^ fu _ rie nel lo spa.ven _ _ to^ » ., f i^izrt pet_to mi È remi -V=¥^ sen _ :r hit ìE mille fu _ to^ : lo spa.ven _ to gela _ \ M _ » remi h-t—tL. . -k rie fa , g fa ^ spa.ven 2JL-f_fl_ momen son contea to to zie ^ rr ^ ^ 1=^ f^r%rr eeS ^^-^^^ f#FÌa^f* UJ —*«—»-^ *+^,t-«-, Uj u^ ug =5^t^ 7^ 7 ^ "^ 7 r- > ^i4SA ^ ^'«465 > -*•• 'V-^lo i ^ gela _ to - ^ FO sen - _ *- m to ITO i^ > 2Z2= _ ven tn j^^ -xr PI - ven _ to sp;i_ven *=Ì3l: spa _ven lo •^^ spa . \en _ to spa _\en :^ lo ^ :£ to spa- • =^ y^ _ to 232 I PO à IL ^ 4^ -9«— lo _to ^ lo j2_ ^ _ •- SEii to 3 g: — -*-•- ^<t- _ I spa_ven lo I _ \fn * • i Io 19-' zK: spn _ven to lo ^ 3tf2r =EÌ spa. ^=^ k^*- lo spa - ven _ . 4l4'<fi5 to lo spa m m ^ si i ±ÉZ SI or _ SI or _ ven to mi 1.1 PI i . _li la . TP la kJ mi i?^ Ven tn :;i _ In . IV mi ^ ^en PO ^ . to . _tn ven - _ re pu W^ ^Pi :^ mi it TP l'P mi - tn _ re mi _ 351 vpn S;^. .'• 'li^fió 1T2 S. 9 =v==y^ • m i v - m —•- -• ^^ Ah Giannetto! t;i. ((h crii. m fa. fn. ( * idDc HixiHnti si abbracciano) ±=i i Min fn. Oh cru- ben!.. m fa. 9^^^ ( allf PO B t ^narHip) A^»^»^^ ^^^ ^ ^ Sepa.ra.teli. fa.) ^ fe * it fn. FF ^ «-< * » , * TT^t^r: {iJ^ V 4 4 4 fi .i irl .de . li! ( m m PI W=ì^ ^^g The or Ah ri^ir^ Ah Ah li! SI $az j. fv-vf €he or - * i Ah SI _ Ah SI _ ,r S:?^ _ ror?' (^ PO SI i^ 1 m _ SI -j ror»»! _ P(MÌesti sopplicnndolo S Th^ or _ rore! ^ .de. = y • j 7^ al alle guardir) ^ H»-(^ $?^ liP _ ce: ga.tela. Che or_ rore! 1 ^he or _ 3= t ?^ror»»! ì^i^^^ Che or _ rore! ( r P^ ^ > ii^'inó f* rr f fr r1-t*fr --^ f- sF .\r 1'* ! I* ST l*-4^ I M » - s ^^ ^* M™ i . IT4 NiV. lue. Io ^i PIP. I -gnor! GIAN. m ^3 - ignori.. ISAC. ^ FAB. POD Lue. tì lascio! » j netto ! IVi GIAN. P ffi ÌVi FAB. 5E^ ( netta. _ POD. 19- ^ -^_^ ivi ^'y 1 netta! - ^' con impeto) -J- -^' ^ ^ Fi . nia _ mo_ 2^ i^ grLLjTn ^Py fg^ -la ir •» ^ 5'fi _ « r» , j^a^ r- ^*. f-ft T" nia r> _ ¥^ r^ -Mmo_ Ifl ì^' '^^^ì^^^^^Ju^Zi^jlIìI^ JSJI <« ^ 5b#iÌ ^?=«^^ 4 '«485 s ' I /?\ ^ ^ — — —— — H 1 I7S NIN. B • ?3^ '.^c ^Z- Millf ^ille *'n. v~ ife"T -^ pef . fn mi sfn.to; lo sp;i fu - rie nel pet- to mi sen.toj In «ifft't _ ti rif I : r—# 0-, 1 — — 6- • '^ L, —/ 1 i _ spa.ven.to ge.la remi .remi 9^—n^=i^i=i^:^^P^ Et^ — m4 —a T y "• ' _\en -tu ^f l.i ' V' t=^ » k):' • m • ~ • \ • • * •— . 1 • 0-\ — —— —•—— * , ' ' ' ', * \ NIN. ^ * , i 90 0» irr-^-^^=^ vv Mille affet.tinelpet. forni & LUC. I sen.fo: In spn _ \en-to -0-0- ycmi ì| '- remi _ ijel.T fa ~0 O rienelpef Mille fu spa- lo sì — tomi sen _ _ PIP. fu. rienei pet.tn mi sen.to. Mille remi spa . ven.to g;ela _ lo fa spa lo si GIAN. » -^g=^-^ ^ U L U spa_ ven.fo gela, re mi fu.rienelpet-to mi sen_to-, lo Mille fa. FiJB. _ f): \ a fi . =?^ _, \ -?= Mil _ fu . le . =«=»^ 0f • I rie nel pet m. W— — -^ . sìgela.iemi i± mi fo fa sen . to POD. -^-^ (Sei -X. — I _,^__-^_, , ^ giunto, feli _ ce .> ;__, , . mo.menfo! . ___ . spa. ven.to Io . , Io ( 1 1-_| É spa . TT—^-^ * 0^n 'l'tlRS s ' 1 m ven.tnpiega.re ^ U 5i — *^ la ^ 176 m. i .^en.to p;ela _ remi Mil_ fa. af. Lue. 1 .to. Mil _ _ r U PIP ?*»=« * * tt^_ > 4^ _ \en_to rela _ *l_g re mi fa Mil . - le GIAM. -f 1- Mil - I* FSACCQ > Mil _ FAB. ^ Mil ^^ POO. fa. =Fi=^ ' #f i^ =pt3^ sei giun_to,feli Ah ^ Soprani * -y-r: ^ -y-v— Tenori B.IKsi ^ F § Mil 1='^ —^ ^ sen _ to; «-A^ -K-r fa_ rienei pet_ tomi Mil fs= cemo_men_to! fn_ rienei pet _tn mi Mil i . sen_to- ^^^—jM^ fu. rie nel pet_ tomi 44465 f sen.to; U — — — — — Ì17 E^ -^^m .fpt _ ti nel pel _ to mi 3f=e: fu _ rienei pet. to sen _ to spa ; y mi sen _ to; lo sua lo spa - lo spa _ lo Sna p:i - lo spa _ _ » • -w » » PI fu _ rie nel pet_ to mi sen_ to; fct=Jig:^mM fn.rienel pel -• I —• fu_ripnel Ci * P . 1 ^"-v - to ^^ mi sen _ m fn ^ ^^ P fu_rie nel pet - to mi PO sen_ to^ • • pt't_ to * mi sen _ to ^ ; ^^ ^ f \\ * ^^ ^ ven.to piega _ re spa _ Uff la — *-^ f- fa si * *-*- ÉH ven_tn gela sì f^ r~^ T"' ven.to gela _ re mi . fa 0- bk _ -0--0--*- re mi fa si »•-*- i_iML 3 ven_to _ 1 , I re mi —1-^ — — —^^ — ^ ^ 44l4l«& trfla _ ~ \-^ fa —^-1 , sì — —— 1—4 1 ~\ V- — — a 178 m ^» - ' V ì^n _ io % —^ — —•- -o scela -a » —•—•- 1 ? 7~ _ re -X yen - to gela _ m —• -» mi — !o spAveri • to se.ì.i lo spaven re a J *-giL mi to se. la ~8 31: _ fa lo spaven _ ~ —r -0 a '* ». • > !"- —«— re « mi lo gela _ —•- t 9 re mi "^- =n -r^— -r 12: millt' ta _ remi to ge.la ù , 9 i _to sen e -> —»- f 11 _ ir.ill. • -• rienelpet. to -V -y— ^- _ven_to gela » #_ jt gUZ » -r-Y- a j^=P fu _ rie Pf] pnt. to mi miìle fa ^-"=?- -r—r- • -r-r- —»- -r * _\pn_ 9 _ "T" -» —« ^ -• o f.i r- e V-t^- .ven - to irela ^^ f;i * — % , mi • •- -• i re rj T~~v' .ven_ to gela PI _ m m mi — _ io fu _ rie -#--#--©• uzz: PO ah seigìun _ _to ^ ^ ^ * g U^U^TA^t^^ t » _ JL _ * # =S3 "MB hMB ( 1 f\- # _# fc -t^ »-^ - > 444eS » .. s "1/ r ^ -v- miìlf ,/- mille fa sen _ V W -T M^ «Md ^^^^ H r 179 ti} o 222= ' mi lo fi! ^- :h=h=i U.'_i« » <r i .remi ^ h fa jhriirrg: 5g= PI -IP mi la. —-*-a»-+> :V^-»-f-^ #-,_4!?_ ^^^^^^^^ V=^ fu _ H^S r' rienei pei_fn mi sen - / fu _ rie nel ?» _ spa_ven in to^ , •- pet_to mi r gela _ sen _ • _ tn^ lo tn sela - _ re nii r ; rie -f_^_^- !?• -^ 1^ 53 spa-\en to ?- srn conteii fn _ - »-&- Si - fa ~ In ^^^^^3' momen ^ . ^* • I -^»-#- fu fa -l^-fe-r spa.ven _ + J7» mille remi rfd i: ^ PO _ to ^^ P^^ P f>l spa- lo ^^^ -i 1 sp.. tn i lo 7IE i In ^ i "^^^-j-rT^jr^^^ii^p-- ..• #. F'^'ir rm *!»*!>- unr FF ^^&*=¥: a ' ' — n^ ' r 'i 'i h y* 5 \ ' P . r H .^.b. p ?#-^ ' I 180 È mz 9 4 _ ven ' nrj > to « • -V PI to _ r sp;i_vpn ^ T I lo — lo to _to —#- -•-^ - ven —ìM i -m-^ i - ^pn I spa.ven _ In ^^ -^^ • il to — =^ -I 0- izr sp.i _ven _to 1«= "rrr spn _ ven to spa. lo -?^ i spa.^fn lo » ' ^ ^ -t^ _ to lo spii_ to lo spa_ Io spa. • :^ spa _ven lo PO ^P _ 3rc -j =F • lo spa _ ven ^ l'I _ to u _ven spa ^ _to %^' i-i _ ven Sna pn . 0~ ^ 3S5I .to ge- lo spa- ^ '?:^ ??** ^^^ -^ < ipi4«6 L r-*^ 181 iSn SI (•r ai or K*" re 1)11 _ re mi re mi P PI ^ 7? or SI o _ ven m ^ _ten , to re In mi _d to _ >en £'*• - fo la re mi la re mi POp^ -to _ ven pie %^ g« In ^ - re $ re la _re mi i _ -la re gP - ^ _ ven re mi re mi 3j: _ . to I 5 4 '«465 > ^ — ^ i ìk' Ginnnf'to, Fabrizio H { Lnrid) e 1 O - 5'^ a _-<^_ t-^ f Ah f;i. ricfir_ - m- m m '^^- -;— -'—T^ me di • • • _'—-^i^ 1 di» te\i iii_nie _ _ _ nn: _ inni 33: 32: Yor i Vsn 35: lii: Vnr fa. aiidit.fndo f il Pnripstà) j2_^ • # • • r Chi gli f;.. bra \i pn.^jna tin »- — nel _ If se. noi vnr sf no! \nr o i » 4^^^ -y Chi fn. ce: P ?li — t -^- ^^. *'• j i' • * V t g 3d:r: p*- -V—P" — brn un pti_ srna _ _< -^ J « • _bra un pu-gna vi _ gio la m-H- y V Ah fhi * • i ^^^ É Ab fa. V fa. ^ '. '11t Ah I - le _ ±r=N=Z2= _ >f ?« I fc^ nt^l se _ bril_ _ * - V P- bra un pu I _ i^-y- ? ^7 chi gli vi = =?7 t •^ bra nn _ t !iik%h ^-1 pu '! _ * g gna • 3=?= gli no', vor ^*€>- se _ la nel _ * v: vi chi _ ^F^^F^ * », # 3113: • mi ja - » • r fa. nd le _ r— • Ab %j _ y-^ 5e i _ \i Chi gli fa. PO ». * ., _ r'^^r^ pin * VKi nel ^ ^ _ gna le noi '#"v~ _ -/ r- le nel -^ ^^- se V. . . !S3 3EC 31 to an min il 31; rei PI P _rfi m .rei to a Uìì - f:ir ìe f;u- tiif bla _ IZZI X fn n _ ni br.i tut to a bra tn a bra _ ni te in- 1 -rfi tnt _ fai _rei PO ni 12 far tilt _ to a bra ^ "J^ non _ -19- E^ per (f« w ni :£= non per do i^i \or _ - rei rpi _0 i^ far rei ni -J2_ ^ vnr _ rei vor - rpi i -e- vor - f rei r. r non pin 7? fr _ to n tilt _ to a tnt - to a far tilt far. is: I _not ^m vor rei ^ *^ ^* f* — — . 18-5 :x=z i 0- * vero Po#-=^ I • Ah c«ir. di te\i al. ri_ <;or_dn nif — »-^ P rt-j 0- tr-+- far tiit-fna bra ^^ PI —- • 3S= 1 sai far hit_tfia bra _ ni £E far far Ci-fj 1 fnr ^' bi-a 3 -jsi quel ni _ tnt.fna W" do si *•• bra _ ni i *• •- 1^^=^ vi _ _ braunpn.^na vi. _ bra un pu. gna F^T 5^ gli quel a J? cor • dol _ ce te =#= gli et _ Ah sor. i7 quel r 7 {^ cor. J. vi- la n- '1 gio _ chi Ah cor. 'hi ^^ _ ja ry f -jz mi 4 «5 ? la nei bril ^ "^m bra un _ vi ^5 \x3^t=^^ gli vi bra un _ 4^ y vi .'1^4 i 3tZ3: gli yr^ /'/ le nel ^ y t Ah i * f)=fr Q- u le nei _braunpu.gna È \ qu ^P ? •-•_ Chi X ni nel w v ni I^m *. ^li Chi cnr. ^ X tilt, to a r quel bra _ ni a\ u s «• Chi cor. 1 i bra g e=it -Q i •• cor, ~;ì :§: 3ra quei ^ rrr p»'r _ » ttit_foa i PO quel cnr. ni . j _ pu_ pu_ =F74^ K bra un pu_ — . . 1 ; 1 1 185 N -r^ — ri»-^-n 1 rfM j 1 com -no, - - [ -J _ , 1 ' ~f - pian. _ irg— a ' T 1 1 _nie _ —— — —— Jl fé _o ^-n L Vnr > 1 Jrn a far rei . O —e |— 7<ì 1 1 1 PI Ver . n f.T rei _ o |-e 1 pi G 1 1 vor - < ? far rei ' a r—& 1 ' ' -|» —& 1 -, ! i _ no! - vor _ — rW a Do rte , ì 1 F • se _ ?0 far rei _ _ _ - no' =^^ vor _ - rW \ a far rei . -^ , 1 se_ _ no! non più per- dn - 1= — 1-8 1 _gna le nel vor _ no! rei - o "i^PT" J - !?na 1 P-TT?-'^" le nel se _ vor _ no! _ rei - |4« i^ gna ^ y y ^ fà« le ne; se _ ^^^s /iiffì \or _ no! _ — ^ j , rei ._ *- ^^ a. forr.n M" s A4 A65 s • , 1 ^m^ ?» lJ |gf 186 Pi h9 bin ni — PI \nr _ . %p _ pn \e a bra ni qiifl a bra ni quel ro _ ro 3i: =727= 6>- _ pn . min il tut_ tn far rPi 7^ znzz P 1 bra _ ni \nr - rei Inf _ tn fai _ o 222= =32= i bra _ i 2f2 ~e- bra _ ^ bra ni ni ^o^ _ u ni \(\r _ rei tnt_ tn far rpi fl far (i a bra - ni vnr - tut_ to Int.to far rei _ o a bra _ a _ Q— h -1 a bra _ ni quel -9 o- ni q iiPl a o ni qnei -^ 351 PO ry =t= pin non H ppr _ do qne - .sto _ 33Z fj h a - ma -bil bra. _ ni tp_ 1r=^ I far SI -5— ^ far Uar rei tnt_ to J2 i2zr i far vor _ SI vor _ ?=^ sì vor _ 3SI n H far rei A a_ tnt_ to fai rei -i'iAfió a a p i2 bra ni lo g Q— quel > r- h- tut_ to a .< o quel bra _ ni quel — 187 =^=F ± cor VP pò _ _ ^3 pò cor ITI rn \e . ^ 1 Q 1 1 \ jC rm ' J (3_È >» -» / r^ p \ 1 brn _ cor PI ^"1 j • él ? r •> 1 . a i ' 1 ' j r^^ fc cor bra _ ^ Ì5EE cor qunl _ ni ' ri bra cor quel - ni « bra _ - ni quel -1» 1 —— -r i • bra _ ^ ^ bra ^T-taiM^i::^ cor vorrei far vor. rei far ±^ .sor pili bra • • -Y-»- =^ 'r-=f'- tuttoa bra.ni quel cor ^ non perdo non per-dosì dol_ * bra_ cor '^ quel cor — f i n* \ _ ni (i i \ - quf \orrei far —•- -r—r^ vorrei far i (\u^ «- -• _# =?^^ :?^=?t futto a bra_ <L-* ce te -sor 0- ni m m JT-^ feg^tEJ^^ ^'^^^^^^^-^^^^^^ =^^- P ^^_t .ni - -0 u ]r^\) )ra n 7 ni afc^fne cor quel ni • cor PO - •- quel _ ni ^S: cor ' ^ pinnonper-do non per_do sì ni quel -g. dol.ce <L. te ^ - 1 y quel cor -i-J^ J nr quel 14JÌ65 cor s bra _ a wrf ^ 1 — r^ F i niel i \ i — * r_ sn -L^^ — V 188 ^^ m r^ ymin pn cor i %^ ^ —a» ^ cor a _i ii — j _ ve.rr» P' _ \e _ ro ' » i y a y ^ y ? 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I ^^L IL fc »i- cor te - sor S n S m S -V V I * # » * TU V V bra_ni quel cor ^^ « ora ^ ^ JL a i. a bra _ a br a _ ±± bra.ni qiwl i/ f g ic i^ dol. ce « :^ < 8 « sì .< e I 1 7 te . sor \:^-^ ^ cor i c— tu dol _ m nPi K- ^ a bra.ni quel cor a bra a bra.ni quel cor a bra _ -i^-^ cor cor 1' I a * * ; P o 1f—^ bra.ni quel iJ^3=^ =fc=fc:t ^cor t*,* a « r' ^^^ •^ _ -f^—^ :ì3: cor y bra Dr •- bra.ni quel sì ^^ :^ ^W-*- 7 a i ^- -r^ ^ a ^ 1^ r;^4t bra.ni quel i cor a a ^ a brn -JT'-fr -^ :^ bra.ni quel cor i cor 7 bra.ni quél cor f^ a :r^=^ -6-^ j ì^ bra.ni quel cor ^ i <- —•- PI cor * bra.ni quel a * r qut>l bra. ni quel a bra.ni quel cor -1 m =F-=^ K- a §rc=x j* g: mio pò cor —*m * bra_ni a bra -ni quel cor -* 1 -V— V^ cor 3 • • é~ .. —y- ^^=y- i i j min pò bra.ni quel cor W. i — i^ -Y-r ^ a i i cor ^^=^=6=- _»<- c(ir PO W. * * *à * A .***,*: 4'|Ì6."| e ;ì^ i: bra ^ ^Sl- i # ; i^9 ^^^ PI ( Ninptfii f condottH vìh dallp pn^HÌR) m ^^ -Ve _ ro cor. ni quel cnr. — quel m^ cnr. quel cor. quel cor. ^ - ni S i 1 E PO cor. quel - ni ^ S te _ sor. i^ . 1^ qnel ni cor. i ^ quel ^ .ni cor. ^^ ^ - ( ì^ 1 '3-'3 j I j -- ^ ; I j^ i j l ^^r-Mg^:^. i Piri'' rifll ' 4lln pn'nin