TECNOLOGIE RFID IN BIBLIOTECA - Dipartimento di Filosofia
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TECNOLOGIE RFID IN BIBLIOTECA - Dipartimento di Filosofia
TECNOLOGIE RFID IN BIBLIOTECA: il caso della Biblioteca di Filosofia 17 maggio 2012 [email protected] laura frigerio@unimi it RFID Radio Frequency IDentification: sistema di trasmissione e ricezione dati tramite onde radio 2 elementi essenziali: • etichetta sull’oggetto da identificare • stazione ricetrasmittente Definizioni • microchip i hi o semplicemente li t chip, hi è un circuito elettronico miniaturizzato dotato di una piccola antenna, che può contenere delle informazioni per identificare oggetti • tag: in inglese significa etichetta etichetta, è usato anche per un contrassegno elettronico leggibile attraverso una stazione ricetrasmittente Etichetta passiva • L'etichetta RFID può essere attiva o passiva. passiva Se è attiva dispone di una o più antenne per inviare un segnale di l tt lettura e ricevere i lle risposte i t Se è passiva contiene semplicemente un microchip, privo di alimentazione elettrica, che viene “stimolato" al passaggio di un lettore che emette un segnale radio a frequenze medie o di alcuni GigaHertz. g La radiofrequenza attiva il microchip grazie al fenomeno dell’induzione elettromagnetica e gli fornisce l'energia l energia necessaria a rispondere al lettore, ritrasmettendogli un segnale contenente le informazioni memorizzate nel chip. L’etichetta L etichetta passiva Applicazioni Rfid in biblioteca avviate circa 15 anni fa: • stazione di autoprestito • lettore portatile °°° • stazione di lavoro del bibliotecario • varchi antitaccheggio • drop box per la restituzione automatizzata Rfid e gestionale della biblioteca Come si collegano? Tramite un protocollo, protocollo un insieme di regole di comunicazione e di interscambio di dati. Il più avanzato oggi è il protocollo SIP2, sviluppato da 3M • non è recepito da ISO • è a pagamento Contesto della nostra biblioteca • P Patrimonio ti i monografico fi d della ll bibli biblioteca t all’avvio ll’ i del progetto (anno 2004) = circa 40.500 volumi (già esclusi materiali di consultazione) • Incremento annuo: circa 1.500 titoli • Prestiti annui: 13.000 ((55 al gg gg.+ consultazioni + rientri)) • Realtà consolidata di biblioteca a scaffale aperto p Obiettivi primari • Attivazione di un’apparecchiatura per il prestito self-check p • A Automatizzare t ti attraverso tt l’l’utilizzo tili di un lettore digitale con sistema Rfid l’attività di ricognizione topografica a scaffale libri fuori posto + scarico inventariale Studio di fattibilità (tesi di master) • valutare le caratteristiche tecniche e di p di sw dei p prodotti al momento compatibilità disponibili • il costo (decisamente elevato) delle apparecchiature e dei microchip • risorse umane necessarie Criticità individuate • Organizzativa e psicologica (biblioteca “aperta” e funzionante) • Costi • Compatibilità con l’esistente: (libri dotati di banda magnetica + porte gg ) antitaccheggio) Organizzazione delle attività P i ità Priorità: • dotare di Rfid le opere ammesse al prestito, dando la precedenza alle opere di filosofia relative al 20° secolo • escludere dall’applicazione le opere di consultazione e gli strumenti bibliografici, bibliografici le edizioni critiche critiche, i periodici periodici, il fondo Vailati, la Biblioteca Judaica, i libri antichi, i multimedia (20% del totale) • riportare sull’etichetta digitale solo il numero di inventario Il sw 3M Scarico topografico da SOL 3M Digital Di it l Data D t Manager.lnk M l k MissingItems.lnk Avvio del progetto 1 Scelte preliminari: • uso di un PC p portatile su carrello,, in comodato d’uso dalla 3M,, completo di sw per lo scarico del topografico da SEBINA (funzione VERINV) • programmazione automatica dei microchip, previa selezione dal catalogo topografico del numero di inventario corrispondente al libro • applicazione contemporanea dell’etichetta sul volume prelevato e subito riposto a scaffale • continuare l’applicazione dei codici a barre (stampa automatica da Sebina e poco costosa in etichette adesive) Avvio del progetto 2 • Risorse umane: due stagiste di un master di biblioteconomia (tot. ore 560 nel 2004) uno studente 150 ore nel 2005 un bibliotecario per la correzione/bonifica immediata degli errori sul catalogo • Primi risultati: Applicazione di alcune centinaia di Rfid al giorno (media oraria 54) Innumerevoli correzioni e nuovi inserimenti a catalogo Prime criticità • coordinare di l’l’applicazione li i con lla gestione ti contemporanea delle nuove acquisizioni • non dimenticare l’applicazione sui libri che nel frattempo uscivano e rientravano dal prestito e dalle consultazioni a scaffale aperto • attenzione ai libri in corso di rilegatura • lo scarico automatico degli inventari da Sebina non è la soluzione ottimale Esigenza primaria concludere il progetto prima possibile, così da evitare sezioni “miste” miste trattate e non trattate. Ma i costi? Costi (2003-2006) (2003 2006) • T Totale t l investimento i ti t Rfid Rfid: • Risorse umane: €. 71.160,00 € 71 160 00 €. 1.200,00 , fi finanziamenti i ti straordinari t di i all progetto tt acquistate 60.000 etichette ((consegnate t 7.500 7 500 alla ll bibli biblioteca t di S Scienze i della Storia per condivisione apparecchiatura) dal 2007 la programmazione degli Rfid rientra nell’attività nell attività ordinaria svolta dai bibliotecari e costituisce una tappa preliminare al posizionamento del libro sullo scaffale ad oggi risultano applicati oltre 50.000 tag Self check 3M Self-check • riconosce l’utente tramite badge Unimi • grazie a un sensore registra i prestiti sia “decifrando” i codici a barre (dei 4 tipi) sia leggendo gli Rfid • è stato possibile attivarla anche durante l’applicazione delle tag, gestendo senza grossi problemi la fase mista. Vantaggi e svantaggi del self-check • Interfacciamento I t f i t “in “i diretta” di tt ” con SOL • Alleggerimento del lavoro dei bibliotecari • • • • Pagamento di una licenza Stampa fantasmini ma senza il campo segnatura Complessità anagrafica Unimi Utenti non istituzionali senza badge Serve supporto tecnico Unimi/SOL/3M Dove mettere la macchina? • Seminterrato? • Diffidenza psicologica iniziale degli utenti • Statistiche d’uso condizionate dall’utenza • Ristrutturazione 2008 e trasferimento della macchina al pianterreno: triplicato l’uso (nel 2010: un terzo del totale dei prestiti registrati) Rischi • scambi di badge fra studenti • manca firma sulle ricevute del prestito • lo “stato” della copia non viene registrato con rigore Lettore portatile E’ un piccolo computer palmare munito di ricetrasmittente e antenna per parlare con le tag. Rileva i msg dei microchip e li confronta coi dati caricati nella sua scheda di memoria. memoria Va maneggiato con cura e precisione. Problemi di lettura • libri sottili • libri molto illustrati inchiostri chimici • tag mal posizionate o troppo lontane dal dorso • tag deteriorate dete o ate o molto o to vecchie ecc e • scaffali di metallo E adesso? • La rilevazione topografica è partita nel prosegue g a fasi alterne 2010 e p • Lunga fase preparatoria e rischio di obsolescenza delle apparecchiature • Prodotti Rfid di nuova generazione • Nuovi modelli di rilevatore e self-check • Nuovi N o i antitaccheggio con antenna • Diminuzione molto significativa g dei costi Norme ISO/IEC 28560 (marzo 2011) Necessità di definire uno standard per apparecchi Rfid utilizzati nelle biblioteche per • garantire l’interoperabilità fra biblioteche • poter acquistare tag e attrezzature da case costruttrici differenti Oggi 2012 Oggi, • A Acquistato i t t un secondo d self-check lf h k 3M di nuova generazione • Costo: pari a un terzo del precedente • Migliore funzionalità ed estetica • Il vecchio self-check self-check, ancora funzionante funzionante, è tornato in seminterrato • Risolto il problema dei fantasmini senza segnatura con una stampa giornaliera in remoto • Dal 01/01/2012 al 10/05/2012 il totale prestiti degli operatori SELFCHECK è 1890 registrazioni Però… Però • Necessità di pagare una nuova licenza a DM • Non è ancora attivo il sw di interfaccia in protocollo SIP2 con SBN WEB WEB, possibile sviluppo, nella nostra Università, dell’attuale ’ applicativo gestionale Sebina OL Conclusioni Situazione Sit i ottimale tti l per progetti tti simili: i ili • biblioteca chiusa • libri fermi g perfetto • catalogo Ma così l’Rfid sarebbe inutile! se tutto funzionasse subito bene non ne avremmo bisogno… SERVE MOLTISSIMO LAVORO per realizzare progetti tecnologici in biblioteca Opportunità per la biblioteca Revisione vera di tutto il posseduto dopo ll’informatizzazione informatizzazione del catalogo Dei settori verificati nel 2010-2011: eliminazione dall’opac dall opac dei libri persi o smarriti nel tempo, dopo la loro disinventariazione patrimoniale Grazie per l’attenzione l attenzione