27-dimissioni sindaco

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27-dimissioni sindaco
DELIBERAZIONE N. 27
DEL
17 NOVEMBRE 2016
Verbale di Deliberazione del Consiglio comunale
Adunanza straordinaria
RATIFICA RISULTATO REFERENDUM CONSULTIVO DEL 6.11.2016 E
RASSEGNA DIMISSIONI DEL SINDACO
L'anno duemilasedici, addì diciassette del mese di novembre alle ore 17:30, nella
Residenza Municipale, per determinazione del Sindaco, con inviti diramati in tempo utile, si è
riunito il Consiglio Comunale.
Eseguito l'appello risultano:
Il Sindaco
presente
Claudio Sasso
ed i Consiglieri
1
Mauro Busseti
presente
6
Guido Abbasset
presente
2
Alberto Riella
presente
7
Danilo Monteggi
presente
3
Mario Vaccari
presente
8
Maria Pia Fossati
presente
4
Antonio Massone
presente
9
Gabriella Barozzi
presente
5
Carlo Bellingeri
presente
10
Gian Carlo Vaccari
presente
Assiste alla seduta la dr.ssa Domenica La Pepa, Segretario Comunale.
Il dott. Claudio Sasso, nella sua qualità di Sindaco, assume la Presidenza e,
riconosciuta legale l'adunanza, dichiara aperta la seduta.
IL SINDACO - PRESIDENTE
comunica all’Assemblea di aver presentato in data odierna al protocollo del Comune e al Prefetto
di Alessandria le proprie dimissioni quale conseguenza del risultato delle consultazioni
referendarie del 6.11.2016, che hanno decretato per Gavazzana la vittoria netta del “NO” alla
fusione del Comune medesimo con il Comune di Cassano Spinola, con n. 91 voti, a fronte di n. 24
“SI” e, quindi, un’eclatante sconfitta per se e tutti i Consiglieri presenti che nella seduta del 28
luglio 2015, avevano votato a favore dell’avvio del procedimento di fusione, ad eccezione della
sig.ra Maria Pia Fossati che si era astenuta, oltre al sig. Mario Vaccari all’ora assente.
Dà, quindi, lettura della lettera con cui ha rassegnato le proprie dimissioni, che viene allegata alla
presente deliberazione, e che in sintesi:
- invita a considerare questa sua decisione, come un atto di responsabilità e coerenza,
conseguente al venire meno della fiducia dei gavazzanesi nei suoi confronti e si augura che ciò
possa consentire di aprire una nuova fase per affrontare le sfide alle quali saranno chiamati tutti
coloro che hanno a cuore le sorti del paese, confermando che non farà mancare il proprio
sostegno, se sarà richiesto;
- rappresenta il proprio rammarico per gli scenari inattesi e la fase commissariale che seguiranno
a tale decisione e rivolge un ringraziamento a tutti coloro che hanno con lui collaborato e lavorato
gratuitamente al servizio e per il bene della comunità gavazzanese.
Ultimata la lettura, dichiara aperto il dibattito che registra vari interventi, tra cui:
Giancarlo Vaccari afferma: “nessuno ha messo in dubbio la fiducia nei confronti del Sindaco e che
non c’è nulla di personale. Il verdetto della votazione è fonte principalmente del dissenso alla
denominazione, ”Cassano Spinola” del nuovo Comune risultante dalla fusione, sicuramente
imposta dal Sindaco dell’omonimo Comune; sottolinea come il progetto di fusione includeva la
possibilità di assegnare una diversa denominazione risultante da un acronimo.
Maria Pia Fossati avvalora quanto detto dal Consigliere Vaccari e aggiunge, rivolgendosi al Sindaco
“la gente ti ha sempre stimato per il tuo operato e non vuole assolutamente le tue dimissioni”; per
i gavazzanesi non è stata comunque soltanto una questione di nome ma soprattutto di voler
conservare la propria autonomia. E’ stato comunque commesso qualche errore a monte,
richiedendo la delicatezza del processo maggiore approfondimento.
Il Sindaco ribadisce fermamente che la vittoria del “NO” decreta la sfiducia alla sua persona, non
solo della cittadinanza ma anche di alcuni Consiglieri che nel luglio del 2015 avevano votato
favorevolmente l’avvio del progetto di fusione e che hanno dichiarato di aver votato “NO” al
referendum. Afferma, inoltre, che se questi Consiglieri avessero votato “NO” in quella sede, la
proposta non sarebbe andata avanti. Esprime, pertanto, il suo apprezzamento per Maria Pia
Fossati che si era astenuta. Chiarisce, inoltre, la sua ferma convinzione che il progetto di fusione
avrebbe fornito ai gavazzanesi un’importante opportunità di valorizzazione e sviluppo del
territorio oltre che di rinascita economica e sociale, tutto in alternativa a scenari di sopravvivenza
con tasse che saranno, inevitabilmente, più gravose e con sempre meno servizi.
Conseguentemente non può che affermare la sua impossibilità a continuare a governare un
piccolo paese com’è Gavazzana, inadeguato a fronteggiare le continue sfide che si trova ad
affrontare senza le risorse necessarie.
Giancarlo Vaccari, nell’affermare che egli è uno di quei Consiglieri che al Referendum ha votato
“NO”, asserisce che il suo voto favorevole era stato espresso perché era stato detto che il
progetto, compreso la questione della denominazione del nuovo Comune, sarebbe stato
approfondito in seguito.
Danilo Monteggi: afferma che anche lui ha votato “NO” perché più che una fusione è sembrata
essere un’incorporazione, con conseguente sottomissione al Comune più grande di Cassano
Spinola, come già sottolineato nel corso dei precedenti incontri e dibattiti che hanno preceduto la
tornata elettorale.
Il Sindaco invita il Consigliere Monteggi a esaminare la normativa che disciplina i due istituti
giuridici. Infine, conclude che l’espressione del voto, sebbene non condivisa, va comunque
rispettata e che a lui non rimane che confermare la sua volontà di dimettersi. Decisione che
ribadisce, viene presa nella piena consapevolezza di aver operato sempre scelte vantaggiose per la
comunità, decisioni virtuose che hanno portato Gavazzana, grazie ad un lavoro intenso e
partecipato, in alto nella considerazione della gente della nostra Provincia.
Il Consigliere e Assessore Alberto Riella concorda con la decisione del Sindaco, asserendo che tutti
erano al corrente di tale intenzione e che si sarebbe dimesso anche lui dalla carica,
determinazione che non assume solo perché per legge, con le dimissioni del Sindaco, la Giunta
decade. Ribadisce inoltre, in contrapposizione a quanto asserito dal consigliere Gian Carlo Vaccari,
che nel progetto di fusione votato nel luglio 2015 era chiaramente indicato che la denominazione
“ufficiale” del nuovo Comune sarebbe stata Cassano Spinola.
Al termine del dibattito, che ha raccolto l’invito unanime dei Consiglieri al Sindaco a riconsiderare
la sua posizione con ritiro delle dimissioni, alla luce del suo operato che non può che fargli onore
e avere il bene placido di tutti i Consiglieri e della cittadinanza, il Sindaco ringrazia per la
dimostrazione di stima avuta, e che, in conseguenza della dura sconfitta non intende ritirare le
dimissione.
IL CONSIGLIO COMUNALE
RILEVATO che con nota, assunta al protocollo dell’Ente, in data odierna, al n. 1086 il
Sindaco dr. Claudio Sasso, in carica con le consultazioni elettorali del 25 maggio 2014, ha
rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Sindaco.
DATO ATTO che le dimissioni sono state presentate personalmente dal Sindaco al
protocollo e ai componenti del Consiglio Comunale presenti nella seduta odierna.
UDITA la lettura del Sindaco della lettera con cui ha rassegnato le proprie dimissioni dalla
carica rivestita, allegata alla presente deliberazione per diventarne parte integrante e sostanziale.
UDITI gli interventi dei Consiglieri sopra riportati.
ACCERTATA la competenza a provvedere ai sensi dell’art. 42 del D. Lgs.vo 18.8.2000, n. 267
(Attribuzioni dei Consigli);
RICHIAMATO l’art. 53, comma 3, del D. Lgs. 18.8.2000, n. 267 recante “ Le dimissioni
presentate dal sindaco o dal presidente della provincia diventano efficaci ed irrevocabili trascorso
il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al Consiglio. In tal caso si procede allo scioglimento
del rispettivo consiglio, con contestuale nomina di un commissario”
VISTO il vigente Statuto Comunale.
VISTI:
- la circolare del Ministero dell’Interno n. 7 in data 6 settembre 2001;
- i pareri del Ministero dell’Interno, rispettivamente in data 24.09.2003 e 31.05.2004;
PRENDE ATTO
1. del risultato del Referendum del 6.11.2016 che ha decretato la vittoria del “NO” alla fusione tra i
Comuni di Gavazzana e Cassano Spinola e, pertanto, ritiene di suggerire alla Regione Piemonte di
voler rispettare la volontà della popolazione;
2. delle dimissioni rassegnate dal Sindaco dr. Claudio Sasso con nota, presentata personalmente al
protocollo dell’ente in data odierna e registrata al n. 1086;
3. dell’art. 53, comma 3, del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267, ai sensi del quale le dimissioni del sindaco
diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione al
Consiglio comunale, con contestuale nomina di un commissario; una volta trascorso questo
periodo, si da vita alla procedura di scioglimento del Consiglio comunale e tutte le cariche politiche
cessano; durante questi 20 giorni, la Giunta e il Consiglio hanno solo poteri di ordinaria
amministrazione.
4. dell’invito unanime dei Consiglieri al Sindaco a voler riconsiderare la sua posizione con ritiro
delle dimissioni.
Letto, approvato e sottoscritto.
IL PRESIDENTE
f.to Claudio Sasso
IL CONSIGLIERE
IL SEGRETARIO
f.to Alberto Riella
f.to Domenica La Pepa