la comunicazione sulla salute tra problemi e

Transcript

la comunicazione sulla salute tra problemi e
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
Simone Cocchi
Biblioteca Medica “P.G. Corradini”
Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia,
Arcispedale Santa Maria Nuova
[email protected]
Tel. +39 0522 295992
Fax. +39 0522 296125
UNA DEFINIZIONE DI HEALTH LITERACY
Il livello di capacità delle singole persone
di ottenere, elaborare e comprendere
le informazioni sanitarie di base e i
servizi necessari per compiere scelte
appropriate sulla salute.
[Ratzan / Parker 2000]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
2
COMUNICAZIONE E HEALTH LITERACY
Comunicazione (di qualità)  strumento di
divulgazione di informazioni sanitarie 
educazione sanitaria  promozione della salute
La promozione della salute è il processo che
mette in grado le persone di aumentare il
controllo sulla propria salute e di migliorarla.
(Carta di Ottawa - 1a Conferenza Internazionale sulla promozione della salute 17-21 novembre 1986,
Ottawa, Ontario, Canada)
[WHO 2011]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
3
DIVULGAZIONE, COMUNICAZIONE,
COMPRENSIONE
DIVULGAZIONE
Sono testi divulgativi (orali o scritti) quei «testi
con funzione informativa o formativa […] in cui
l’emittente è, per definizione, l’esperto e il
ricevente è l’inesperto o, per lo meno, il meno
esperto» [Piemontese 1996]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
4
DIVULGAZIONE, COMUNICAZIONE,
COMPRENSIONE
COMUNICAZIONE
Comunicare = rendere noto, far conoscere [Devoto / Oli 2001]
Comunicazione è tale solo quando è efficace…
«L’Emittente (E.) produce un segnale affinché il Ricevente (R.)
comprenda un senso. E. ha lo scopo di far comprendere a R. ciò che
vuole dirgli, e la produzione del segnale è il mezzo per raggiungere
quello scopo. […] Il processo della comunicazione […] si conclude
con la comprensione di un senso. […] Comprendere il senso vuol
dire, per il Ricevente, comprendere ciò che l’Emittente gli vuol dire.
Lo sbocco di un atto comunicativo (riuscito) è un nuovo sapere
del Ricevente» [Gambarara 1988]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
5
IL RUOLO DEL RICEVENTE:
I MODELLI LINEARI
Nei modelli lineari al ricevente viene attribuito un ruolo sostanzialmente
“meccanico”: «il ricevente svolge normalmente l’operazione inversa
rispetto a quella svolta dall’emittente, ricostruendo il messaggio dal
segnale» [Shannon 1948]
Diagramma schematico di un sistema di comunicazione [Shannon 1948].
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
6
IL RUOLO DEL RICEVENTE:
I MODELLI LINEARI
“Modello del messaggio” [da Akmajian / Demers / Harnish 1986]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
7
IL RUOLO DEL RICEVENTE:
I MODELLI CIRCOLARI
In queste tipologie di modelli «la comunicazione non è
vista come qualcosa che una persona fa ad un’altra, ma
un processo in cui i soggetti creano una relazione
interagendo l’un l’altro e contribuiscono a creare
congiuntamente il significato» [Zani / Selleri / David 1994]
Atto comunicativo ( comprensione) come
INTERAZIONE.
RICEVENTE, da semplice esecutore di una decodifica,
diventa protagonista del processo di comunicazione.
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
8
LE RESPONSABILITA’
DELL’EMITTENTE
«Al ricevente, il messaggio presenta molte
ambiguità là dove non c’è possibilità di equivoco
per il trasmittente» [Jakobson 1966]
ASIMMETRIA
«Quando io uso una parola - disse Humpty Dumpty in tono alquanto
sprezzante - questa significa esattamente quello che decido io… né
più né meno». «Bisogna vedere - disse Alice - se lei può dare tanti
significati diversi alle parole». «Bisogna vedere - disse Humpty
Dumpty - chi è che comanda… è tutto qua».
(LEWIS CARROLL, Attraverso lo specchio)
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
9
ASIMMETRIA
Ogni volta in cui un emittente si rivolge ad
un ricevente con l’intento di fornire a
questo un sapere che fino a quel
momento
non
aveva
(
cioè
DIVULGAZIONE), ci troviamo di fronte ad
una situazione comunicativa asimmetrica.
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
10
COSA PUO’ FARE L’EMITTENTE
Ricercare la massima chiarezza.
«Chiarezza e oscurità sono qualità relative, non assolute.
Dipende dal rapporto che c’è tra chi parla e chi ascolta;
dipende da che cosa e da quali parole presuppongo che il
mio
interlocutore
sappia.
[…]
La
chiarezza
(presupposizione
azzeccata
della
competenza
linguistica del destinatario) è punto di partenza, non di
arrivo» [ Beccaria 1982]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
11
CHI E’ IL MIO INTERLOCUTORE?
A prescindere dalle caratteristiche personali, quali
competenze (linguistiche e non) devo presupporre che il
mio interlocutore abbia?
Qual è il livello di alfabetizzazione della popolazione?
Studi internazionali avviati da OECD-OCDE (OCSE)
(Organization for Economic Cooperation and Development):
1992 IALS (International Adult Literacy Survey)
1996 SIALS (Second International Adult Literacy Survey)
[Gallina 2000]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
12
LO STUDIO ALL
2001 ALL (Adult Literacy and Life skills):
sviluppato e coordinato da diverse importanti
istituzioni internazionali (OCSE, Istituto di
statistica dell’UNESCO, National Center for
Education Statistics – USA Department of
Education e altri), iniziato nel 2001 e
conclusosi per l’Italia nel 2006 [INVALSI 2006]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
13
LO STUDIO ALL
Adult Literacy and Life skills
LITERACY  letteratismo o competenza alfabetica funzionale
non indica «una specifica competenza che una persona
possiede o non possiede, ma è un insieme complesso di
competenze/abilità, richieste nei diversi contesti in cui la vita
adulta si realizza» [INVALSI 2006]
Studiata la popolazione dai 16 ai 65 anni (popolazione attiva)
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
14
QUALI “ALFABETI”?
«● prose e document literacy, competenza alfabetica funzionale
relativa alla comprensione di testi in prosa e formati quali grafici e
tabelle; capacità di utilizzare testi stampati e scritti necessari per
interagire con efficacia nei contesti sociali di riferimento, raggiungere i
propri obiettivi, migliorare le proprie conoscenze ed accrescere le
proprie potenzialità;
● numeracy, competenza matematica funzionale; capacità di
utilizzare in modo efficace strumenti matematici nei diversi contesti in
cui se ne richiede l’applicazione (rappresentazioni dirette, simboli,
formule, che modellizzano relazioni tra grandezze o variabili);
● problem solving, capacità di analisi e soluzione di problemi; il
problem solving rileva l’attività ragionativa in azione, il pensiero
orientato al raggiungimento di uno scopo in una situazione in cui non
esiste una procedura di soluzione precostituita» [INVALSI 2006]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
15
ILLETTERATISMO non è
ANALFABETISMO
Nel caso dell’analfabetismo «ci si trova di fronte ad una deprivazione
originaria delle capacità di leggere e scrivere, […] un basso livello di
capacità alfabetica [letteratismo] si riscontra anche in persone
che abbiano fruito di un numero considerevole di anni
d’istruzione scolastica» [Vertecchi 2000]
L’illetteratismo, dunque, non esclude il possesso di qualche
rudimento tecnico, come accade invece nel caso dell’analfabetismo,
«ma designa soprattutto la condizione di chi non è in grado di
servirsi del linguaggio scritto per ricevere o formulare messaggi»
[Vertecchi 2000]
Dalle indagini risulta comunque una certa correlazione tra livelli di
competenze alfabetiche funzionali e scolarità.
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
16
COME SI E’ SVOLTA LA VALUTAZIONE?
ABILITA’ e COMPETENZE misurate su una scala di 5 livelli
LIVELLO 5 = indica piena padronanza degli “alfabeti” considerati
indispensabili per un agire efficace nelle attuali società della
conoscenza
LIVELLO 1 = competenze e abilità estremamente modeste e fragili
Popolazione capace di «rispondere efficacemente alle
esigenze di vita e di lavoro del mondo attuale» è quella
che raggiunge almeno il LIVELLO 3 [Gallina 2005]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
17
I RISULTATI ITALIANI
Prose literacy
LIVELLO 1 = 46,1% della popolazione
LIVELLO 2 = 35,1%
(LIVELLI 1+2 = 81,2%)
Norvegia:
LIVELLO 1 = 7%
LIVELLO 3 = 16,5%
LIVELLI 4-5 = 2,3%
(LIVELLI 3+4+5 = 18,8%)
LIVELLI 4-5 = 20%
L’Italia tende a mostrare punteggi bassi e nello stesso tempo
ineguaglianza nella distribuzione di abilità e competenze [INVALSI 2006]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
18
LETTERATISMO E HEALTH LITERACY
Abbiamo visto che quello di Health Literacy è un concetto
vasto che implica anche la capacità di utilizzare diverse
tipologie di informazioni sulla salute, come quelle
riguardanti l’uso dei farmaci, quelle sulle percentuali di
sopravvivenza relative ad una data patologia o, ancora, le
informazioni riguardanti l’accesso ai servizi offerti da un
sistema sanitario, i diritti del paziente ecc.  un basso
tasso di alfabetizzazione si può riflettere in carenze nella
cura della salute personale.
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
19
LETTERATISMO E HEALTH LITERACY
«E’ noto come le persone con basso livello
di cultura e di scolarità usufruiscano, proprio
a causa di questo stato, in modo
inappropriato e dannoso per se stessi, dei
servizi sanitari e sociali» [Signani 2008]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
20
COSA SI RISCHIA
Sovrastimare le competenze alfabetiche funzionali degli interlocutori 
mancanza di chiarezza  mancata comprensione.
«A volte anche la padronanza sicura dell’argomento può essere
d’ostacolo allo scrivere chiaro. Se chi scrive non ha continuamente
presenti destinatari e finalità della comunicazione, proprio perché
padrone dell’argomento, seguirà percorsi logici e mentali tutti interni
alla materia trattata e alle modalità di comunicazione tra esperti.
Infatti il modo di pensare e, quindi, il modo di scrivere, può essere
notevolmente condizionato dall’appartenenza al gruppo di specialisti»
[Piemontese 1996]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
21
COSA SI RISCHIA
Health Divide
Questo differenziale alfabetico-funzionale e culturale
«nella storia italiana del welfare e della sanità […]
sembra oggi profilarsi come variabile decisiva
dell’Health Divide» [Collicelli / Vaccaro 2008]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
22
L’INFORMAZIONE SULLA SALUTE
Censis – Forum per la Ricerca Biomedica, La nuova
domanda di comunicazione sulla salute, Roma, 2006
• «la salute e la medicina figurano in testa agli argomenti che
maggiormente interessano gli italiani lettori di settimanali e
mensili, rispettivamente il 26,8% dei lettori di settimanali e il 20,7% dei
mensili»
• Il 59,3% ha dichiarato di prestare sempre attenzione quando si
parla di salute, sia nel rapporti quotidiani sia sui media e il 74,9%
degli italiani ritiene di essere abbastanza o molto informato sui temi
della salute [Censis 2006]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
23
MA…
Un terzo della popolazione italiana, a
prescindere dal livello di istruzione, identifica il
principale
difetto
dell’odierna
comunicazione sulla salute nell’eccessiva
complessità delle informazioni, che non
sempre
risultano
immediatamente
comprensibili [Censis 2006]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
24
COME COMUNICARE IN UN SIMILE
CONTESTO?
Cercando di mettersi nei panni del ricevente…
Porsi problema della comprensibilità  quello che è
banalmente comprensibile per noi, può non esserlo per
l’interlocutore  DIFFICILE PERCEPIRE COSA PUO’
ESSERE SEMPLICE PER GLI ALTRI
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
25
COME COMUNICARE IN UN SIMILE
CONTESTO?
Nell’immediato non possiamo agire sul livello di
competenza dell’interlocutore, ma è possibile ridurre le
difficoltà di carattere linguistico
COMPRENSIONE E’ UN PROCESSO COMPLESSO del
quale fanno parte anche procedimenti inconsapevoli, MA
LA COMPRENSIONE LINGUISTICA DI UN TESTO E’
ALLA BASE DI QUESTO PROCESSO.
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
26
I FERRI DEL MESTIERE: gli INDICI DI
LEGGIBILITA’
Sono uno degli strumenti che è possibile utilizzare per
realizzare documenti divulgativi di qualità.
Già negli anni ’20 nascono in USA diverse formule
matematiche per la rilevazione della leggibilità dei
documenti scritti.
Una delle più famose è la Formula di Flesch (fine anni
’40): tiene conto di numero delle sillabe di 100 parole e del
numero medio di parole per frase. [Lucisano / Piemontese 1986]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
27
GLI INDICI DI LEGGIBILITA’ IN ITALIA
1972  Formula di Flesch-Vacca: adattamento delle Formula
di Flesch alla lingua italiana. Viene utilizzata durante il lavoro
editoriale della collana Libri di Base degli Editori Riuniti.
Fine anni ’80  Gruppo Universitario Linguistico Pedagogico
(GULP) dell’Università “La Sapienza” di Roma mette a punto
formula GULPEASE: si basa sulla lunghezza delle parole in
lettere, sul numero delle parole e delle frasi del testo. Legge
valori di leggibilità in base a 3 livelli di scolarizzazione
(elementare, media, superiore).
[Lucisano / Piemontese 1988]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
28
ATTENZIONE PERO’…
LEGGIBILITA’ non significa necessariamente
COMPRENSIBILITA’:
•Una formula matematica può essere “raggirata”
•Bastano poche parole incomprensibili per rendere poco
comprensibile anche un testo leggibile
Alcuni strumenti di analisi integrano GULPEASE
rilevazione della tipologia di lessico utilizzato.
e
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
29
IL VOCABOLARIO DI BASE
110/120.000 parole registrate in un dizionario italiano dell’uso
60/80.000 parole quelle riconoscibili da un giovane colto e laureato
30/50.000 parole quelle del VOCABOLARIO COMUNE: parole note a
tutto lo strato più istruito e colto della popolazione
6/7.000 parole quelle del VOCABOLARIO DI BASE: nucleo noto a
coloro che hanno pieno livello di alfabetizzazione funzionale (almeno 8
anni di scuola). E’ costituito da Vocabolario Fondamentale +
Vocabolario di Alto Uso + Vocabolario di Alta Disponibilità
2.000 parole quelle del VOCABOLARIO FONDAMENTALE
[De Mauro 2002a]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
30
IL VOCABOLARIO DI BASE
«Chi intende scrivere testi rivolti a un pubblico largo deve avere tra i
suoi ferri del mestiere una buona conoscenza del tipo di parole che
possono essere note in partenza al suo pubblico» [De Mauro 2007]
Attenzione:
vale anche per la comunicazione verbale orale!
1.Bisogna essere a conoscenza dell’esistenza di questi nuclei
ristretti di vocaboli
2.Bisogna sapere che utilizzando le parole del vocabolario di base
abbiamo buone possibilità di essere compresi da chi ha
raggiunto almeno la terza media e da chi ha la licenza elementare
se usiamo parole del vocabolario fondamentale, in particolare se le
frasi del testo non superano le venti parole ciascuna [De Mauro 2007]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
31
TRA “facilese” E “medichese”
Non si tratta di ridurre il tutto ad uno sterile “facilese”.
«il parlar difficile discrimina, il livello difficile invece può diventare
[…] elemento non più di discriminazione sociale, ma di
livellamento e di acculturazione» [Beccaria 1982]
Chiarezza e comprensibilità non implicano il semplice rifiuto delle
parole “difficili”:
1. «equivarrebbe al rifiuto delle cose di cui esse sono segno» [Beccaria
1982]
2. la difficoltà o la rarità di certe parole «non attiene tanto a ciò
che le parole vogliono dire, ma al loro contrapporsi, per
esprimere un medesimo senso, a parole comuni» [De Mauro 2002a]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
32
E I TECNICISMI?
Il lessico tecnico è il fulcro di ogni linguaggio settoriale.
MONOREFERENZIALITA’ E DENOTATIVITA’
Il loro uso può essere indispensabile.
NON TUTTI I TECNICISMI SONO UGUALI:
TECNICISMI COLLATERALI: «particolari espressioni stereotipiche, non
necessarie, a rigore, alle esigenze della denotatività scientifica, ma preferite
per la loro connotazione tecnica» [Serianni 1985]  “accusare un dolore”,
“stanziare una somma” o simili
«i tecnicismi specifici sono indispensabili alle esigenze terminologiche di un
certo linguaggio settoriale […] i tecnicismi collaterali potrebbero essere
sostituiti senza che l’esattezza ne risenta» [Serianni 2007]
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
33
IL NOSTRO PIU’ POTENTE ALLEATO…
PROPRIETA’ METALINGUISTICA RIFLESSIVA:
la capacità del linguaggio verbale di parlare di se
stesso. La metalinguisticità riflessiva (o autonimia) è
«forse la più banale e insieme più specifica proprietà
dell’intelligenza linguistica degli esseri umani» [De Mauro 2002b]
L’uso dei tecnicismi specifici può essere, a volte,
indispensabile, ma la lingua ci permette di spiegarli e,
nel caso di testi scritti, di fare glosse e glossari ecc.
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
34
IN CONCLUSIONE
Comunicazione e comprensione non sono mai dei
percorsi banali, MA esistono risorse per rendere
meno impervio il cammino.
La scrittura serve a comunicare, a trasmettere
informazioni o sentimenti da mente a mente, da
luogo a luogo e da tempo a tempo, e chi non
viene capito da nessuno non trasmette nulla,
grida nel deserto (Primo Levi).
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
35
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
36
bibliografia
Aa.Vv. (1982), Il linguaggio della divulgazione, Atti del I Convegno Nazionale promosso da Selezione dal Reader’s Digest (Milano,
Palazzo Bagatti Valsecchi, 11-12 febbraio 1982), Selezione dal Reader’s Digest, Milano.
Aa.Vv. (1983), Il linguaggio della divulgazione, Atti del II Convegno Nazionale promosso da Selezione dal Reader’s Digest (Roma,
Ac-cademia Nazionale dei Lincei, 14-15 aprile 1983), Selezione dal Reader’s Digest, Milano.
Akmajian, Adrian / Demers, Richard A. / Harnish, Robert M. (1986), Linguistica . Introduzione al linguaggio e alla comunicazione, Il
Mulino, Bologna [Linguistics. An Introduction to Language and Communication, The MIT Press, Cambridge (Mass.), 1984; trad. it di
Michela Cénnamo e Gabriella Mazzon, ediz. it. a cura di Ro-sanna Sornicola].
Beccaria, Gian Luigi (1982), Il linguaggio, in Aa.Vv. (1982): 132-41.
Censis 2006 = Censis – Forum per la Ricerca Biomedica, La nuova domanda di comunicazione sulla salute, Roma.
Cocchi, Simone (2011), La comprensione dell’italiano settoriale medico. Saggio sociolinguistico, tesi di laurea, Alma Mater Studiorum
Università di Bologna, Terza sessione a.a. 2009-2010, relatore Prof. Fabio Foresti.
Collicelli, Carla / Vaccaro, Maria Concetta (2008), Comunicare la sa-lute: analisi dell’offerta, in Ingrosso, a cura di (2008): 15-36.
De Mauro, Tullio (2002a [1994]), Capire le parole, Laterza, Roma-Bari.
De Mauro, Tullio (2002b), Prima lezione sul linguaggio, Laterza, Roma-Bari.
De Mauro, Tullio (2007 [1980]), Guida all’uso delle parole, Editori Riuniti, Roma.
De Mauro, Tullio / Gensini, Stefano / Piemontese, Maria Emanuela, a cura di (1988), Dalla parte del ricevente: percezione,
comprensio-ne, interpretazione. Atti del XIX Congresso Internazionale della Società di Linguistica Italiana (Roma, 8-10 novembre
1985), Bulzoni, Roma.
De Mauro, Tullio / Piemontese, Maria Emanuela / Vedovelli, Massimo, a cura di (1986), Leggibilità e comprensione. Atti dell’incontro
di studio (Roma, Istituto di Filosofia, Villa Mirafiori, 26-27 giugno 1986), Spazio linguistico, Roma.
Devoto, Giacomo / Oli, Gian Carlo (2000), Il dizionario della lingua italiana, Le Monnier, Firenze.
Gallina, Vittoria, a cura di (2000), La competenza alfabetica in Italia. Una ricerca sulla cultura della popolazione, Franco Angeli, MI.
Gallina, Vittoria, a cura di (2005), Adult Literacy and life skills. Lette-ratismo e abilità per la vita/popolazione 16-65 anni. Prima sintesi
dei risultati. http://www2.invalsi.it/ri/all/pdf/Prima_sintesi_risultati.pdf [consultato il 5 febbraio 2011].
Gambarara, Daniele (1988), Tra ‘comprendere’ ed ‘essere d’accordo’, in De Mauro / Gensini / Piemontese, a cura di (1988): 53-60.
Ingrosso, Marco, a cura di (2008), La salute comunicata. Ricerche e va-lutazioni nei media e nei servizi sanitari, Franco Angeli,
Milano.
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
37
bibliografia
INVALSI (2006) = Istituto nazionale per la valutazione del sistema e-ducativo di istruzione e di formazione, Letteratismo e abilità per
la vita. Indagine nazionale sulla popolazione italiana 16-65 anni. http://www.invalsi.it/download/All/Rapporto_Finale_ALL.pdf
Jakobson, Roman (2008 [1966]), Saggi di linguistica generale, Feltrinelli, Milano.
Levi, Primo (1998 [1985]), L’altrui mestiere, Einaudi, Torino.
Lucisano, Pietro / Piemontese, Maria Emanuela (1986), Leggibilità dei testi e comprensione della lettura, in De Mauro / Piemontese /
Vedovelli, a cura di (1986): 28-38.
Lucisano, Pietro / Piemontese, Maria Emanuela (1988), GULPEASE: una formula per la predizione della difficoltà dei testi in lingua italiana, in «Scuola e città», XXXIX, 3 (1988): 110-24.
Lumbelli, Lucia (2009), La comprensione come problema. Il punto di vista cognitivo, Laterza, Roma-Bari.
Piemontese, Maria Emanuela (1996), Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata, Tecnodid, Napoli.
Ratzan, Scott C. / Parker, Ruth M. (2000), Introduction, in Selden, Catherine L. et al. (2000), Current Bibliographies in Medicine.
Health Literacy, U.S. Department of Health and Human Services, National Institutes of Health, National Library of Medicine
http://www.nlm.nih.gov/archive/20061214/pubs/cbm/hliteracy.pdf [consultato il 6 febbraio 2011]
Serianni, Luca (1985), Lingua medica e lessicografia specializzata nel primo Ottocento, in Aa. Vv. (1985), La crusca nella tradizione
let-teraria e linguistica italiana, Atti del Congresso internazionale per il IV Centenario dell’Accademia della Crusca (Firenze, 29
settem-bre - 2 ottobre 1983), Accademia della Crusca, Firenze: 255-287.
Serianni, Luca (2005), Un treno di sintomi. I medici e le parole: percorsi linguistici nel passato e nel presente, Garzanti, Milano.
Serianni, Luca (2007 [2003]), Italiani scritti, Il Mulino, Bologna.
Shannon, Claude E. (1948), A Mathematical Theory of Communication, in «The Bell System Technical Journal», XXVII, 3 (1948):
379-423 e XXVII, 4 (1948): 623-656.
Signani, Fulvia (2008), Gli immigrati e l’accesso ai servizi sanitari: di-samina di alcune possibilità operative, in Ingrosso, a cura di
(2008): 193-207.
Vertecchi, Benedetto (2000), Letteratismo e democrazia, in Gallina, a cura di (2000): 15-28.
WHO (2011) = World Health Organization, Ottawa Charter for Health Promotion 1986.
http://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0004/129532/Ottawa_Charter.pdf [consultato il 10 febbraio 2011].
Zani, Bruna / Selleri, Patrizia / David, Dolores (1994), La comunica-zione. Modelli teorici e contesti sociali, La Nuova Italia Scientifica,
Roma.
Simone Cocchi
LA COMUNICAZIONE SULLA SALUTE
TRA PROBLEMI E RISORSE
38