Annuario 2014-2015_DEF - Facoltà Teologica Pugliese
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Annuario 2014-2015_DEF - Facoltà Teologica Pugliese
ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 1 2 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 3 La Facoltà Teologica Pugliese, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia (Baccellierato, Licenza e Dottorato) è promossa dalla Conferenza Episcopale Pugliese (CEP), con la partecipazione dell’Ordine dei Predicatori (OP), della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori – Puglia (CISM) e dell’Unione delle Superiori Maggiori d’Italia – Puglia (USMI). Finito di stampare nel luglio 2014 presso l’Ecumenica Editrice - Bari È gradita la segnalazione di eventuali errori. Progetto grafico e impaginazione: P. Santo PAGNOTTA OP 4 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Facoltà Teologica Pugliese BARI ANNUARIO Anno Accademico 2014-2015 Largo S. Sabino, 1 – 70122 BARI Tel. 080-52 22 241 Fax 080-52 255 32 www.facoltateologica.it [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 5 SEDE CENTRALE DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 6 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE - occorrerà portare a compimento il processo di verifica e di promozione della qualità attraverso la redazione del “piano per il miglioramento della qualità” in vista del quale, attraverso un discernimento comunitario, dobbiamo individuare alcune vie da percorrere per elevare il livello della qualità della nostra istituzione a tutti gli ambiti. - Celebreremo la ricorrenza del decimo anno dalla fondazione della nostra facoltà e approfitteremo del completamento di questa prima fetta della nostra storia per realizzare una valutazione serena e puntuale del percorso di questi primi anni, al fine di costruire quelle solide basi che sono indispensabili per gli auspicati sviluppi futuri. - Sarà importante anche vivere debitamente l’anno della vita consacrata. Questo peculiare appuntamento di grazia ci offre una splendida occasione per studiare meglio e in modo più approfondito il carisma della vita consacrata che costruisce la vita della chiesa e caratterizza anche profondamente il vissuto della nostra comunità accademica, segnato dall’apporto generoso di tanti docenti e studenti che appartengono a istituti di vita consacrata. Questi appuntamenti e il servizio feriale dei nostri istituti chiedono a tutti, ma soprattutto ai docenti, un rinnovato senso di responsabilità perché le attese formative dei laici, dei seminaristi e dei consacrati che si sono affidati alla nostra istituzione, possano trovare nel corpo docente una risposta piena d’amore, di laboriosità e di testimonianza evangelica. Iniziamo dunque questo nuovo itinerario annuale riconoscendo in esso un talento messo a nostra disposizione per ricercare e amare quella verità che splende definitivamente sul volto del Risorto. In questo cammino ci affideremo con fiducia a Maria SS. Odegitria, certi che essa ci indicherà la direzione sicura della volontà di Dio. Prof. Angelo Panzetta Preside ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 7 PRESENTAZIONE La stampa e la divulgazione dell’annuario costituisce un momento importante che segna in qualche modo il primo passo del nuovo anno accademico. Questo vademecum, che negli anni è stato sempre più affinato, è diventato quasi uno specchio della nostra facoltà perché in esso è contenuto tutto quello che abbiamo in mente di realizzare nel 2014-2015. L’auspicio è che i primi destinatari di questo strumento, ossia gli studenti, abbiano tra le mani una guida agile ma completa che consenta loro di conoscere quanto è indispensabile per sfruttare al meglio l’offerta formativa della Facoltà Teologica Pugliese. Il nuovo anno sarà scandito da appuntamenti importanti, riguardanti l’intera comunità accademica, che richiedono l’attenzione di tutti. Mi permetto di ricordare alcuni eventi particolarmente importanti: 8 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 9 NOTA STORICA La Facoltà Teologica Pugliese è stata istituita il 20 giugno 2005, dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica che ne ha approvato lo Statuto ed ha nominato Gran Cancelliere l’Arcivescovo di Bari-Bitonto, Mons. Francesco Cacucci, e pro-Preside ad biennium il prof. Salvatore Palese. L’istituzione di questo centro accademico è avvenuta su richiesta della Conferenza Episcopale Pugliese, con la partecipazione dell’Ordine dei Frati Predicatori, della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori e dell’Unione delle Superiori Maggiori d’Italia in Puglia, nel contesto del riordino della formazione teologica in Italia. La Facoltà Teologica Pugliese ha sede in Bari ed opera presso l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” (Bari), l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta) e l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari). La Facoltà fa rete con l’ISSR “Odegitria” di Bari; con l’ISSR “S. Lorenzo da Brindisi” di Brindisi; con l’ISSR “Giovanni Paolo II” di Foggia; con l’ISSR di Lecce; con l’ISSR “Romano Guardini” di Taranto e con l’ISSR “S. Nicola, il Pellegrino” di Trani. Si realizza un’attesa centenaria, da quando Mons. Giulio Vaccaro, arcivescovo di Bari, il 9 aprile 1904, rivolse la richiesta di erigere nel suo seminario arcivescovile una Facoltà teologica, alla Sacra Congregazione degli Studi. Quando poi fu istituito il Seminario Regionale Pugliese a Lecce, nel 1908, Pio X concesse nel 1911 l’autorizzazione a rilasciare la laurea in teologia secondo le norme che egli stabilì nel 1912. Gli sviluppi degli anni seguenti che avvantaggiarono anche altri seminari, si arrestarono nel 1931 con la costituzione apostolica Deus Scientiarum Dominus, di Pio XI. Nel contesto del rinnovamento generale originato dal Concilio Vaticano II, i vescovi pugliesi, nel 1968, sottoscrissero l’atto costitutivo dell’Istituto Ecumenico “San Nicola”, promosso dall’arcivescovo Enrico Nicodemo; nel 1974 la Conferenza dei Superiori Maggiori di Puglia volle lo Studio Teologico Interreligioso Pugliese “Santa Fara” a Bari; successivamente, dopo la pubblicazione della costituzione apostolica Sapientia Christiana (29 aprile 1979), i vescovi pugliesi chiesero ancora una volta l’istituzione di una Facoltà Teologica in Puglia, il 17 marzo 1986. Ora nella Facoltà Teologica Pugliese confluisce il patrimonio accademico che ciascun Istituto ha accumulato nel corso di decenni. Tre percorsi diversi che iniziano una nuova storia, con comuni orizzonti e modalità convergenti, al servizio della regione pastorale e delle sue diocesi, dentro la società pugliese. La Facoltà conferisce i gradi accademici del Baccellierato in Sacra Teologia presso l’Istituto “Regina Apuliae” di Molfetta e l’Istituto “Santa Fara” di Bari; della Licenza e del Dottorato in Sacra Teologia con specializzazione in Antropologia teologica presso l’Istituto “Regina Apuliae” di Molfetta e in Teologia ecumenico-patristica presso l’Istituto “San Nicola” di Bari. NOTA STORICA La Facoltà ha ricevuto la personalità giuridica dal Ministero degli Interni il 27 ottobre 2006 (Decreto D.C.A.C. 250) ed è stata iscritta nell’albo degli enti giuridicamente riconosciuti al n° 45/P, il 30 novembre 2006 (Prot. 112/22.1.37/ Area IV^ Bis). L’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” Il Pontificio Seminario Regionale Pugliese fu canonicamente eretto il 6 novembre 1908 a Lecce, nei locali dell’Istituto “Argento”, dal papa Pio X che lo affidò per la direzione e l’insegnamento ai Padri della Compagnia di Gesù della Provincia Napoletana. Il Seminario comprendeva soltanto i corsi teologici e accoglieva i chierici dell’intera regione. Il 15 marzo 1912 il cardinale G. De Lai diede l’approvazione del “Regolamento per la collazione dei gradi”. Il privilegio concesso continuò ad essere valido anche quando, scoppiata la guerra e requisito l’Istituto “Argento”, il Seminario Regionale, nel novembre 1915, fu trasferito a Molfetta (BA) e la direzione venne affidata da Benedetto XV al clero regolare. Stabilitosi definitivamente a Molfetta nel 1918, il Seminario Regionale Pugliese cominciò ad accogliere oltre ai chierici della Puglia anche quelli della Basilicata, divenendo così Appulo-Lucano. Il 4 novembre 1926, fu inaugurata la nuova sede, munificamente donata dal papa Pio XI e furono attivati anche i corsi liceali. Intanto, con rescritto datato 24 settembre 1926, la Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi confermò il privilegio di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia. Tale privilegio rimase in vigore sino alla pubblicazione della costituzione apostolica Deus Scientiarum Dominus di Pio XI (24 maggio 1931). Esso cessò, quindi, con le sessioni dell’anno accademico 1931-32. Il 28 agosto 1939 il Pontificio Seminario di Molfetta, che intanto era divenuto “Regionale Appulo” per le diocesi della Puglia centro-meridionale, insieme con tutti gli altri Pontifici Seminari Regionali d’Italia, ottenne dalla Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi l’autorizzazione a conferire ai propri alunni il Baccellierato in Sacra Teologia. In questa situazione esso rimase fino al 1968, anno in cui furono emanate dalla Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica le Normae Quaedam sugli studi accademici ecclesiastici (20 maggio 1968). Dal 1° luglio 1968 il Seminario Regionale passò alla diretta responsabilità dei vescovi della regione e dal 1 ottobre 1969 i corsi liceali furono trasferiti a Taranto presso il Seminario Arcivescovile di Poggio Galeso, mentre nella sede di Molfetta rimasero i corsi di studi filosofici e teologici. Con decreto della Sacra Congregazione per l’Educazione Cattolica del 18 giugno 1971 il corso Filosofico-Teologico del Pontificio Seminario Regionale Teologico di Molfetta fu affiliato alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli. Essendo poi intervenuta la ristrutturazione delle regioni 10 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE L’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” L’Istituto Ecumenico “San Nicola” iniziò la sua attività nel novembre 1969 ed i suoi corsi ebbero la prima sede nel Pontificio Seminario Regionale di Molfetta. L’Istituto fu voluto dall’arcivescovo di Bari mons. Enrico Nicodemo che coinvolse nell’iniziativa la Conferenza Episcopale Pugliese e l’Ordine dei Frati Predicatori. Nell’anno accademico 1971-72 i corsi furono trasferiti a Bari, nella sede propria, offerta dal Capitolo Metropolitano di Bari. La Congregazione per l’Educazione Cattolica l’approvò ad tempus il 10 maggio 1971, come sezione ecumenico-patristica greco-bizantina “San Nicola” della Facoltà di Teologia della Pontificia Università “San Tommaso d’Aquino” di Roma per il conferimento dei gradi accademici della Licenza e del Dottorato, e definitivamente il 9 luglio 1991. Nel 1972 aprì al pubblico la biblioteca fornita di un consistente patrimonio librario antico e contemporaneo e nel 1973 iniziò la pubblicazione della rivista scientifica Nicolaus. Nel 2007 iniziò la collana di studi “Analecta Nicolaiana”. La Fondazione “San Nicola”, ufficialmente approvata con decreto del Presidente della Repubblica nel 1975, provvede al sostegno economico delle attività. Ad Atene, in Grecia, è stata fondata una casa per lo sviluppo delle attività proprie dell’Istituto e nel 1999, a Megara, è stata aggiunta una sede per seminari di ricerca e aggiornamento. Nei decenni della sua attività l’Istituto ha promosso studi, incontri e colloqui tra cattolici e ortodossi; ha formato professori di teologia ecumenicopatristica; si è posto come centro di riferimento per gli studiosi del settore e di animazione teologico-ecumenica nelle chiese locali. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 11 NOTA STORICA pastorali in Italia, dal settembre 1976 il Pontificio Seminario Regionale Teologico di Molfetta cominciò ad accogliere i seminaristi di tutte le diocesi delle cinque province della regione. Nell’anno scolastico 1985-86, infine, fu elaborato un nuovo piano di studi comprendente un sessennio filosofico-teologico e fu configurato l’“Istituto Teologico Pugliese”, con propri Statuti e Regolamento. Nel 1987 iniziò la pubblicazione della “Rivista di scienze religiose”. Nell’ottobre 1990, la Conferenza Episcopale Pugliese fece richiesta dell’aggregazione dell’Istituto Teologico Pugliese alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, la quale, il 2 dicembre 1991, la deliberò approvandone gli Statuti e successivamente la Congregazione per l’Educazione Cattolica, con decreto del 24 giugno 1992, eresse accademicamente l’Istituto Teologico Pugliese, in qualità di istituto aggregato alla suddetta Facoltà napoletana. L’aggregazione fu poi rinnovata il 28 aprile 1998 e il 14 giugno 2004. Nel 2003 è iniziata la stampa della collana dei “Quaderni della Rivista di Scienze Religiose”. NOTA STORICA L’Istituto Teologico “Santa Fara” Il 14 ottobre 1974 iniziò la sua attività lo Studio Teologico Interreligioso Pugliese nella sede dello studentato dei Cappuccini a Santa Fara, in Bari, affidato alla direzione del Preside, p. Benigno Papa ofmcapp, per volontà della Conferenza dei Superiori Maggiori di Puglia. L’Istituto era destinato alla formazione dei chierici religiosi, delle religiose e dei laici dei diversi ordini e congregazioni. Il 13 giugno 1978 lo Studio fu affiliato all’Antonianum di Roma e potè conferire il grado accademico del Baccellierato in Teologia. L’affiliazione fu rinnovata il 9 aprile 1983, nel 1985 e nel 1991 e finalmente il 15 febbraio 1996 ad decennium. Dall’anno accademico 2004-05 l’Istituto è trasferito dalle aule del Convento nel complesso dell’Oasi Francescana di spiritualità, ristrutturato a cura della Provincia dei Cappuccini di Puglia. 12 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ORGANI DIRETTIVI ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 13 SUA SANTITÀ PAPA FRANCESCO 14 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ORGANI DIRETTIVI AUTORITÀ DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA S. Em. Rev.ma Card. Zenon GROCHOLEWSKI PREFETTO DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA S. Ecc. Rev.ma Mons. Vincenzo ZANI SEGRETARIO DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA AUTORITÀ ACCADEMICHE S. Ecc. Rev.ma Mons. Francesco CACUCCI GRAN CANCELLIERE ARCIVESCOVO DI BARI - BITONTO PRESIDENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE PUGLIESE Prof. Angelo PANZETTA PRESIDE Prof. Francesco NERI OFMCap VICEPRESIDE Prof. Giacomo LORUSSO Direttore dell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” - Molfetta Prof. Lorenzo LORUSSO OP Direttore dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” - Bari Prof. Luigi ORLANDO OFM Direttore dell’Istituto Teologico “Santa Fara” - Bari ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 15 OFFICIALI OFFICIALI P. Santo PAGNOTTA OP Segretario generale Basilica S. Nicola - Largo Abate Elia, 13 70122 BARI Tel. 080-5737225 - Cell. 338-9031603 E-mail: [email protected] ... Mons. Vito Nicola MANCHISI Economo generale Casa del Clero - Corso De Gasperi 274/A 70125 BARI Tel. 080-5288239 - Fax 080-5231672 E-mail: [email protected] ... P. Luciano LOTTI OFMCap Bibliotecario generale Convento PP. Cappuccini 71016 SAN SEVERO (FG) Tel. 0882-221182 E-mail: [email protected] 16 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE CONSIGLIO DI FACOLTÀ CONSIGLIO DI FACOLTÀ DOCENTI STABILI Prof. Angelo PANZETTA - straord. - Preside Prof. Francesco NERI OFMCap - straord. - Vicepreside Prof. Marcello ACQUAVIVA - ord. Prof. Lorenzo LORUSSO OP - ord. Prof. Luigi ORLANDO OFM - ord. Prof. Nicola BUX - straord. Prof. Vincenzo DI PILATO - straord. Prof. Donato GIORDANO OSB - straord. Prof. Giacomo LORUSSO - straord. Prof. Vito MIGNOZZI - straord. Prof. Massimiliano CARUCCI OFMCap - ass. Prof. Jean Paul LIEGGI - ass. Prof. Sebastiano PINTO - ass. Prof. Luigi RENNA - ass. RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI INCARICATI Prof. Giorgio COPERTINO - inc. Prof. Pio ZUPPA - inc. MEMBRI DI DIRITTO P. Santo PAGNOTTA OP - Segretario generale Mons. Vito Nicola MANCHISI - Economo generale P. Luciano LOTTI OFMCap - Bibliotecario generale RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI Stud. Francesco TENNA - ITRA Stud. Piero SIRIANNI - ITSF Stud. Alessandro BRANDI - ITE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 17 COMMISSIONI COMMISSIONI APPROVAZIONE DEI PIANI DI STUDI PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ Prof. Angelo PANZETTA, Preside Prof. Francesco NERI, Vicepreside Prof. Vincenzo DI PILATO Prof. Donato GIORDANO Prof. Giacomo LORUSSO Prof. Lorenzo LORUSSO Prof. Angelo PANZETTA, Preside Prof. Francesco NERI, Vicepreside Prof. Marcello ACQUAVIVA Prof. Vito MIGNOZZI Prof. Luigi ORLANDO AMMISSIONE E RICONOSCIMENTO DEGLI STUDI COMMISSIONE DI AUTOVALUTAZIONE E PROMOZIONE DELLA QUALITÀ Prof. Angelo PANZETTA, Preside Prof. Francesco NERI, Vicepreside Prof. Marcello ACQUAVIVA Prof. Nicola BUX BIBLIOTECHE Prof. Angelo PANZETTA, Preside Prof. Luciano LOTTI, Bibliotecario Generale Prof. Vladimiro CAROLI - ITE Fr. Ruggiero DORONZO - ITSF Prof. Salvatore MELE - ITRA ISTITUTI SUPERIORI DI SCIENZE RELIGIOSE COLLEGATI ACCADEMICAMENTE CON LA FACOLTÀ Prof. Angelo PANZETTA, Preside Prof. Francesco NERI, Vicepreside Prof. Massimiliano CARUCCI Prof. Vincenzo DI PILATO Prof. Donato GIORDANO Prof. Luigi ORLANDO 18 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Prof. Jean Paul LIEGGI, Coordinatore Prof. Giorgio COPERTINO Prof. Luigi RENNA Prof.ssa Roberta SIMINI Sig.na Margherita CASSANO Stud. Federico VINCENTI RIVISTA COMITATO DI REDAZIONE DELLA RIVISTA “APULIA THEOLOGICA” “APULIA THEOLOGICA” Prof. Pio ZUPPA, Direttore Membri del Comitato di redazione Prof. Gerardo CIOFFARI Prof. Salvatore MELE Prof. Francesco NERI Prof. Francesco SCARAMUZZI Segretario/amministratore P. Santo PAGNOTTA OP ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 19 CONS. AMMINISTRAZIONE - COMM. ALTO PATRONATO CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COMMISSIONE DI ALTO PATRONATO Sig. Cosmo Damiano PAPPAGALLO Presidente S. Ecc. Mons. Francesco CACUCCI Presidente della Conferenza Episcopale Pugliese Gran Cancelliere S. Ecc. Mons. Vincenzo PISANELLO Membro nominato dalla Conferenza Episcopale Pugliese Prof. Angelo PANZETTA Preside Prof. Francesco NERI OFMCap Vicepreside Prof. Giacomo LORUSSO Direttore ITRA Prof. Lorenzo LORUSSO OP Direttore ITE Prof. Luigi ORLANDO OFM Direttore ITSF Mons. Vito Nicola MANCHISI Economo generale P. Luciano LOTTI OFMCap Bibliotecario generale P. Santo PAGNOTTA OP Segretario generale Dott. Benedetto MOREA Membro nominato dalla Conferenza Episcopale Pugliese 20 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE S. Ecc. Mons. Filippo SANTORO Arcivescovo di Taranto S. Ecc. Mons. Donato NEGRO Arcivescovo di Otranto S. Ecc. Mons. Giovanni RICCHIUTI Vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva Mons. Luigi RENNA Rettore del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta P. Giuseppe DAMIGELLA OP Rappresentante del Maestro dell’Ordine dei Frati Predicatori P. Luigi GAETANI OCD Presidente CISM Puglia Sr. Iginia CICALA Presidente USMI Puglia PRESIDENZA Prof. Angelo PANZETTA Preside Largo S. Sabino, 1 – 70122 BARI Tel. 080-5222241 - Fax 080-5225532 Cell. 349 - 0730392 E-mail: [email protected] ... SEGRETERIA GENERALE P. Santo PAGNOTTA OP Segretario generale Largo S. Sabino, 1 – 70122 BARI Tel. 080-5222241 - Fax 080-5225532 Cell. 338 - 9031603 E-mail: [email protected] ... La segreteria generale è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 ... UFFICIO AMMINISTRATIVO Sig.ra Laura MALLARDI Largo S. Sabino, 1 – 70122 BARI Tel. 080-5222241 - 080-5288449 - Fax 080-5288250 Cell. 393 - 6315567 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 21 22 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE COLLEGIO DEI DOCENTI COLLEGIO DEI DOCENTI DOCENTI STABILI Ordinari ACQUAVIVA Marcello Piazzetta De Geronimo, 3 - 74100 TARANTO Tel. 080 - 3358211 E-mail: [email protected] LORUSSO Lorenzo Basilica San Nicola Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI Tel. 080 - 5737111 E-mail: [email protected] ORLANDO Luigi Convento Santa Maria della Croce Via Molini - 72021 FRANCAVILLA FONTANA (BR) Tel. 0831 - 841435 E-mail: [email protected] Straordinari BUX Nicola Via Sagarriga Visconti, 11 - 70122 BARI E-mail: [email protected] DI PILATO Vincenzo Via Castel del Monte, Km 3 - 70033 CORATO (BA) Tel. 080 - 8980766 E-mail: [email protected] GIORDANO Donato Sant. Maria SS. Annunziata di Picciano - 75020 LA MARTELLA (MT) Tel. 0835 - 302890 E-mail: [email protected] LORUSSO Giacomo Via C. E. Buonpensiere, 18 - 70024 GRAVINA IN PUGLIA (BA) Tel. 080 - 3265585 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 23 COLLEGIO DEI DOCENTI MIGNOZZI Vito Via Orsini, 1 - 74019 PALAGIANO (TA) Tel. 099 - 8884550 E-mail: [email protected] NERI Francesco Convento Cappuccini Via Crocifisso, 54 - 70054 GIOVINAZZO (BA) Tel. 080 - 3945029 E-mail: [email protected] PANZETTA Angelo Via Brunelleschi, 31 - 74026 PULSANO (TA) Tel. 099 - 5330647 E-mail: [email protected] Associati CARUCCI Massimiliano Santuario SS. Crocifisso Via San Francesco d’Assisi, 196 - 70018 RUTIGLIANO (BA) Tel. 080 - 4761331 E-mail: [email protected] LIEGGI Jean Paul Via Oberdan, 67 - 70042 MOLA DI BARI (BA) Tel. 080 - 4743095 E-mail: [email protected] PINTO Sebastiano SC 87 Contrada Serralta, 30 - 70010 LOCOROTONDO (BA) E-mail: [email protected] RENNA Luigi Pontificio Seminario Regionale Pugliese “Pio XI” Viale Pio XI, 54 - 70056 MOLFETTA (BA) Tel. 080 - 3341735 E-mail: [email protected] 24 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE COLLEGIO DEI DOCENTI COLLEGIO DEI DOCENTI DOCENTI INCARICATI ALBANO Emmanuel Basilica San Nicola Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI Tel. 080 - 5737111 E-mail: [email protected] BUX Paolo Via Stefano Jacini, 43 -70125 BARI Tel. 080 - 5020819 E-mail: [email protected] CAPOTOSTO Ciro Basilica San Nicola Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI Tel. 080 - 5737111 E-mail: [email protected] CAROLI Vladimiro Basilica San Nicola Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI Tel. 080 - 5737111 E-mail: [email protected] CASTELLI Francesco Via Caravaggio, 3 - 74027 SAN GIORGIO JONICO (TA) E-mail: [email protected] CHIARELLI Sario Via de Rovilla - 74017 MOTTOLA (TA) Tel. 099 - 8862659 E-mail: [email protected] CIOFFARI Gerardo Basilica San Nicola Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI Tel. 080 - 5737111 E-mail: [email protected] COPERTINO Giorgio Via M. D’Azeglio, 94 - 70011 ALBEROBELLO (BA) Tel. 080 - 4325912 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 25 COLLEGIO DEI DOCENTI D’AMICO Donato Via Roma, 30 - 71035 CELENZA VALFORTORE (FG) E-mail: [email protected] DE PINTO Luigi Via Martiri di Via Fani, 42/B - 70052 BISCEGLIE (BT) Tel. 080 - 3966541 E-mail: [email protected] DIBISCEGLIA Angelo Giuseppe Via Saverio Altamura, 7 - 71042 CERIGNOLA (FG) E-mail: [email protected] DI LISO Saverio Via Macchie, 8 - 70128 PALESE (BA) Tel. 080 - 5306579 E-mail: [email protected] D’ONGHIA Nicola Via Mazzini - 70015 NOCI (BA) E-mail: [email protected] FAVALE Antonio Piazza Santa Francesca Romana - 74019 PALAGIANO (TA) Tel. 099 - 8433173 E-mail: [email protected] FUSCO Roberto Fraternità Francescana di Betania Via Pasquale Fiore, 143 - 70038 TERLIZZI (BA) Tel. 080 - 3517712 E-mail: [email protected] ILLICETO Michele Piazza delle Viole, 14 - 71043 MANFREDONIA (FG) E-mail: [email protected] LAVECCHIA Luigi Convento Cappuccini - Piazza Padre Pio - 82026 MORCONE (BN) Tel. 0824 - 956125 E-mail: [email protected] MANCINI Fabio Pompeo Corso Italia, 333 - 74121 TARANTO Tel. 099 - 7724557 E-mail: [email protected] 26 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE COLLEGIO DEI DOCENTI MARIANO Cesare Piazza della Libertà - 85010 BRINDISI DI MONTAGNA (PZ) E-mail: [email protected] MARTIGNANO Francesco Via Bartolo Ravenna, 71 - 73052 PARABITA (LE) E-mail: [email protected] MATTA Michele Via Cairoli, 79 - 70122 BARI Tel. 080 - 5234072 E-mail: [email protected] MELE Salvatore Via O. Quarta, 13 - 73043 COPERTINO (LE) Tel. 0832 - 947375 E-mail: [email protected] MIRAGLIA Letizia Via Corvo, 13 - 87010 FRASCINETO (CS) E-mail: [email protected] MISSERE Patrizio Via D.R. Muscogiuri, 114 - 72028 TORRE S. SUSANNA (BR) E-mail: [email protected] NIGRO Francesco Seminario Arcivescovile - Poggio Galeso Via della Transumanza, 1 - 74100 TARANTO Tel. 099 - 4721177 E-mail: [email protected] OGLIARI Raffaele Comunità di Bose Località Lamacavallo - 72017 OSTUNI (BR) Tel. 0831 - 304390 E-mail: [email protected] PIAZZOLLA Francesco Via della Resistenza, 45 - 76121 BARLETTA (BT) Tel. 0883 - 512147 E-mail: [email protected] REHO Cosimo Convento Cristo Re Piazza Marconi, 10 - 74015 MARTINA FRANCA (BR) Tel. 080 - 4302492 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 27 COLLEGIO DEI DOCENTI RUCCIA Antonio Parrocchia S. Giovanni Battista Via Arcidiacono Giovanni, 53 - 70122 BARI Tel. 080 - 5237311 E-mail: [email protected] SABATELLI Angelo Contrada S. Jacopo, 1 - 70013 CASTELLANA GROTTE (BA) Tel. 080 - 4962537 E-mail: [email protected] SCARAMUZZI Francesco Convento PP. Cappuccini - 71016 SAN SEVERO (FG) Tel. 0882 - 221182 E-mail: [email protected] SCOGNAMIGLIO Rosario Basilica San Nicola Largo Abate Elia, 13 - 70122 BARI Tel. 080 - 5737111 E-mail: [email protected] SIMINI Roberta Via Martiri della Resistenza, 13 - 70126 TORRE A MARE (BA) Tel. 080 - 5432352 E-mail: [email protected] TOMIRI Giuseppe Curia Provinciale Frati Minori - Convento San Pasquale Piazza San Pasquale, 4 - 71100 FOGGIA Tel. 0881 - 615654 E-mail: [email protected] VIOLANTE Tommaso Parrocchia San Giacomo Via Mazzini, 14 - 83030 PRATA DI PRINCIPATO ULTRA (AV) E-mail: [email protected] ZACCARIA Francesco P.za Sant’Antonio, 38 - 70043 MONOPOLI (BA) E-mail: [email protected] ZUPPA Pio Via Lucera, 17 - 71038 PIETRA MONTECORVINO (FG) Tel. 0881 - 555052 E-mail: [email protected] 28 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE COLLEGIO DEI DOCENTI DOCENTI INVITATI AGORAS Konstantinos 5 Thassou Str. - 11257 ATENE (GRECIA) Tel. 0030 - 2108676468 E-mail: [email protected] AMATO Domenico II Trav. Via Caduti sul lavoro, 3 - 70056 MOLFETTA (BA) Tel. 080 - 3385464 E-mail: [email protected] BELLINO Francesco Via Fanelli, 230/d - 70125 BARI Tel. 080 - 5461974 E-mail: [email protected] BENDINELLI Guido Piazza San Domenico, 13 - 40124 BOLOGNA Tel. 051- 6400411 E-mail: [email protected] CAPUTO Annalisa Via Giulio Petroni, 102/E - 70124 BARI Tel. 080 - 5041345 E-mail: [email protected] CASTELLANA Mario Via Saliscendi, 60 - 74015 MARTINA FRANCA (TA) Tel. 080 - 4806850 E-mail: [email protected] CONTINI Paolo Via Boccaccio 10/G - 70043 MONOPOLI (BA) Tel. 080 3210465 E-mail: [email protected] CORBELLA Carla Via O. Vigliani 87/10 - 10080 TORINO (TO) Tel. 011 - 3161944 E-mail: [email protected] CORSI Pasquale Via O. Marzano, 36 - 70125 BARI Tel. 080 - 5024822 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 29 COLLEGIO DEI DOCENTI FARINA Paolo Via Barletta, 186 - 76123 ANDRIA (BT) Tel. 0883 - 591276 E-mail: [email protected] FARISCO Michele Via Cardito, 52/2 - 83031 ARIANO IRPINO (AV) Tel. 0825 - 450135 E-mail: [email protected] FUMAGALLI Aristide Seminario Arcivescovile Via Pio XI, 32 - 21040 VENEGONO INFERIORE (VA) Tel. 0331 - 867111 E-mail: [email protected] MACILLETTI Cosimo Via Boccaccio, 10 - 72019 S. VITO DEI NORMANNI (BR) Tel. 0831 - 586093 E-mail: [email protected] MANCA Luigi Via M. L. King, 171 - 73018 SQUINZANO (LE) Tel. 0832 - 781726 E-mail: [email protected] PETRÁ Basilio Via Malfante, 73 - 50047 PRATO Tel. 0574 - 33813 E-mail: [email protected] VALENTINO Antonio Via D’Annunzio, 117 - 73045 LEVERANO (LE) Tel. 0832 - 925040 E-mail: [email protected] VASILAKIS Nifon Garipa - 70300 IRAKLIO CRETA (GRECIA) E-mail: [email protected] 30 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE COLLEGIO DEI DOCENTI DOCENTI EMERITI BENEGIAMO Giuseppe Piazza S. Francesco, 4 - 70019 TRIGGIANO (BA) LENOCI Michele Via Roma, 16 - 70053 CANOSA DI PUGLIA (BT) PALESE Salvatore Via Resistenza, 1 - 73040 ACQUARICA DEL CAPO (LE) ROMITA Angelo Via Napoli, 301 - 70123 BARI SIRONI Enrico Piazza Tiepolo, 1 - 76125 TRANI (BT) ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 31 32 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE CALENDARIO GENERALE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 33 CALENDARIO GENERALE SETTEMBRE 2014 1. Lunedì INIZIO ISCRIZIONI - Inizio sessione autunnale esami ITRA e ITE 2. Martedì Esami 3. Mercoledì Esami 4. Giovedì Esami 5. Venerdì Esami 6. Sabato 7. Domenica 8. Lunedì Esami 9. Martedì Esami 10. Mercoledì Esami 11. Giovedì Esami 12. Venerdì Esami Inizio sessione autunnale esami ITSF 13. Sabato 14. Domenica 15. Lunedì Esami 16. Martedì Esami 17. Mercoledì Esami 18. Giovedì Esami 19. Venerdì Esami Termine sessione autunnale esami ITRA 22. Lunedì Esami Termine ultimo prenotazioni esami di Bacc., Lic.e Dott. - ITRA 23. Martedì Esami Termine ultimo prenotazioni esami di Licenza e Dottorato - ITE 24. Mercoledì Esami 25. Giovedì Esami 26. Venerdì Esami 20. Sabato 21. Domenica Termine sessione autunnale esami ITE e ITSF 27. Sabato 28. Domenica 29. Lunedì Termine ultimo prenotazioni esami di Baccellierato - ITSF 30. Martedì FINE ISCRIZIONI 34 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 1. Mercoledì Lezioni 2. Giovedì Lezioni 3. Venerdì Lezioni Assemblea studenti ITRA 6. Lunedì Lezioni Inizio I semestre ITSF 7. Martedì Lezioni CELEBRAZIONE EUCARISTICA INAUGURALE - 16.30 8. Mercoledì Lezioni 9. Giovedì Lezioni 10. Venerdì Lezioni 4. Inizio I semestre ITRA e ITE Sabato 5. Domenica 11. Sabato 12. Domenica 13. Lunedì Lezioni 14. Martedì Lezioni 15. Mercoledì Lezioni Assemblea studenti ITE 16. Giovedì Lezioni Assemblea studenti ITSF 17. Venerdì Lezioni Consiglio di Istituto ITE 18. Sabato 19. Domenica 20. Lunedì Lezioni 21. Martedì Lezioni Consiglio di Istituto ITRA 22. Mercoledì Lezioni Consiglio di Istituto ITSF 23. Giovedì Lezioni Esami di Baccellierato-Licenza-Dottorato ITRA - ITE 24. Venerdì Lezioni Esami di Baccellierato-Licenza-Dottorato ITRA 25. Sabato 26. Domenica 27. Lunedì Lezioni 28. Martedì INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO - BARI 29. Mercoledì Lezioni Esami di Baccellierato ITSF 30. Giovedì Lezioni Esami di Baccellierato ITSF 31. Venerdì Lezioni ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 35 CALENDARIO GENERALE OTTOBRE 2014 CALENDARIO GENERALE NOVEMBRE 2014 1. Sabato Tutti i santi 2. Domenica 3. Lunedì Lezioni 4. Martedì Lezioni 5. Mercoledì Lezioni 6. Giovedì Lezioni 7. Venerdì Lezioni 8. Sabato 9. Domenica 10. Lunedì Lezioni 11. Martedì Lezioni 12. Mercoledì Lezioni 13. Giovedì Lezioni 14. Venerdì Lezioni 15. Sabato 16. Domenica 17. Lunedì Lezioni 18. Martedì Lezioni 19. Mercoledì Lezioni 20. Giovedì Lezioni 21. Venerdì Lezioni 22. Sabato 23. Domenica 24. Lunedì Lezioni 25. Martedì Lezioni 26. Mercoledì Lezioni 27. Giovedì Lezioni 28. Venerdì Lezioni 29. Sabato 30. Domenica 36 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE CONSIGLIO DI FACOLTÁ - ORE16.00 CALENDARIO GENERALE DICEMBRE 2014 1. Lunedì Lezioni 2. Martedì Lezioni 3. Mercoledì Lezioni 4. Giovedì Lezioni 5. Venerdì Lezioni 6. Sabato 7. Domenica 8. Lunedì IMMACOLATA CONCEZIONE 9. Martedì Lezioni 10. Mercoledì Lezioni Convegno Progetto Ermeneutica - ITRA 11. Giovedì Lezioni Giornata di Istituto - ITSF 12. Venerdì Lezioni 13. Sabato 14. Domenica 15. Lunedì Lezioni 16. Martedì Lezioni 17. Mercoledì Lezioni 18. Giovedì Lezioni 19. Venerdì Lezioni 20. Sabato 21. Domenica 22. Lunedì Vacanza - Lezioni ITRA 23. Martedì Vacanza 24. Mercoledì Vacanza 25. Giovedì NATALE DEL SIGNORE 26. Venerdì Vacanza 27. Sabato 28. Domenica 29. Lunedì Vacanza 30. Martedì Vacanza 31. Mercoledì Vacanza ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 37 CALENDARIO GENERALE GENNAIO 2015 1. Giovedì Vacanza 2. Venerdì Vacanza 3. Sabato 4. Domenica 5. Lunedì Vacanza 6. Martedì Vacanza EPIFANIA 7. Mercoledì Lezioni Vacanza ITRA - Ripresa lezioni 8. Giovedì Lezioni Ripresa lezioni ITRA - Termine ultimo prenot. esami sessione invernale ITRA 9. Venerdì Lezioni 10. Sabato 11. Domenica 12. Lunedì Lezioni 13. Martedì Lezioni 14. Mercoledì Lezioni 15. Giovedì Lezioni 16. Venerdì Lezioni Fine I semestre 19. Lunedì Vacanza Termine ultimo prenotazione esami Bacc., Lic. e Dott. ITRA 20. Martedì Esami Inizio sessione invernale esami 21. Mercoledì Esami 22. Giovedì Esami 23. Venerdì Esami Consiglio di Istituto ITRA 17. Sabato 18. Domenica 24. Sabato 25. Domenica 26. Lunedì Esami Termine ultimo prenotazione esami Bacc. ITSF - Lic. e Dott. ITE 27. Martedì Esami Consiglio di Istituto ITSF 28. Mercoledì Esami 29. Giovedì Esami 30. Venerdì Esami 31. Sabato 38 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE CALENDARIO GENERALE FEBBRAIO 2015 1. Domenica 2. Lunedì Esami 3. Martedì Esami 4. Mercoledì Esami 5. Giovedì Esami 6. Venerdì Esami Fine sessione invernale esami 7. Sabato 8. Domenica 9. Lunedì Lezioni Inizio II semestre - Vacanza ITRA 10. Martedì Lezioni 11. Mercoledì Lezioni 12. Giovedì Lezioni 13. Venerdì Lezioni 14. Sabato 15. Domenica 16. Lunedì Lezioni 17. Martedì Lezioni 18. Mercoledì Vacanza - Le Sacre Ceneri 19. Giovedì Lezioni Esami Baccellierato - Licenza - Dottorato ITRA 20. Venerdì Lezioni Esami Baccellierato - Licenza - Dottorato ITRA 21. Sabato 22. Domenica 23. Lunedì Lezioni 24. Martedì Lezioni 25. Mercoledì Lezioni 26. Giovedì Lezioni CONSIGLIO DI FACOLTÁ - ORE 16.00 27. Venerdì Lezioni Esami di Baccellierato ITSF - Licenza - Dottorato ITE 28. Sabato ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 39 CALENDARIO GENERALE MARZO 2015 1. Domenica 2. Lunedì Lezioni 3. Martedì Lezioni 4. Mercoledì Lezioni 5. Giovedì Lezioni 6. Venerdì Lezioni 7. Sabato 8. Domenica 9. Lunedì Cattedra di Teologia ITSF Lezioni 10. Martedì Lezioni 11. Mercoledì Lezioni Incontro di aggiornamento Docenti 12. Giovedì Lezioni Cattedra di Teologia ITRA 13. Venerdì Lezioni 14. Sabato 15. Domenica 16. Lunedì Lezioni 17. Martedì Lezioni 18. Mercoledì Lezioni 19. Giovedì Lezioni 20. Venerdì Lezioni 21. Sabato 22. Domenica 23. Lunedì Lezioni 24. Martedì Lezioni 25. Mercoledì Lezioni 26. Giovedì Lezioni 27. Venerdì Lezioni 28. Sabato 29. Domenica 30. Lunedì Vacanza 31. Martedì Vacanza 40 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Consiglio di Istituto ITRA Consiglio di Istituto ITE CALENDARIO GENERALE APRILE 2015 1. Meroledì Vacanza 2. Giovedì Vacanza 3. Venerdì Vacanza 4. Sabato 5. Domenica PASQUA DI RISURREZIONE 6. Lunedì Vacanza 7. Martedì Vacanza 8. Mercoledì Vacanza 9. Giovedì Vacanza 10. Venerdì Vacanza 11. Sabato 12. Domenica 13. Lunedì Lezioni 14. Martedì Lezioni 15. Mercoledì Lezioni 16. Giovedì Lezioni 17. Venerdì Lezioni Ripresa delle lezioni Consiglio di Istituto ITSF 18. Sabato 19. Domenica 20. Lunedì Lezioni 21. Martedì Lezioni 22. Mercoledì Lezioni 23. Giovedì Lezioni 24. Venerdì Lezioni Cattedra di Teologia ITSF 25. Sabato 26. Domenica 27. Lunedì Lezioni 28. Martedì Lezioni 29. Mercoledì Lezioni 30. Giovedì Lezioni CONSIGLIO DI FACOLTÁ - ORE 16.00 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 41 CALENDARIO GENERALE MAGGIO 2015 1. Venerdì 2. Vacanza Sabato 3. Domenica 4. Lunedì Lezioni 5. Martedì Lezioni 6. Mercoledì Lezioni 7. Giovedì Lezioni Festa di San Nicola - Vacanza ITE 8. Venerdì Lezioni Festa di San Nicola - Vacanza ITE e ITSF 9. Sabato Termine ultimo prenotazione esami sessione estiva ITRA 10. Domenica 11. Lunedì Lezioni 12. Martedì Lezioni 13. Mercoledì Lezioni 14. Giovedì Lezioni 15. Venerdì Lezioni 16. Sabato 17. Domenica 18. Lunedì Lezioni 19. Martedì Lezioni 20. Mercoledì Lezioni 21. Giovedì Lezioni Fine II semestre ITRA 22. Venerdì Lezioni Fine II semestre ITSF e ITE 23. Sabato 24. Domenica 25. Lunedì Vacanza ITSF Termine ultimo prenotazioni esami di Bacc. ITRA Seminario Dott. ITE 26. Martedì Esami Seminario Dott. ITE 27. Mercoledì Esami 28. Giovedì Esami Termine ultimo prenotazioni esami di Bacc. ITSF Seminario Dott. ITE 29. Venerdì Esami Termine ultimo prenotazioni esami di Lic. e Dott. ITE Seminario Dott. ITE Inizio sessione estiva esami Seminario Dott. ITE 30. Sabato 31. Domenica 42 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE CALENDARIO GENERALE GIUGNO 2015 1. Lunedì Esami 2. Martedì Vacanza 3. Mercoledì Esami 4. Giovedì Esami 5. Venerdì Esami Inizio sessione estiva esami - Vacanza ITE 6. Sabato 7. Domenica 8. Lunedì Esami 9. Martedì Esami 10. Mercoledì Esami 11. Giovedì Esami 12. Venerdì Esami 13. Sabato 14. Domenica 15. Lunedì Esami 16. Martedì Esami 17. Mercoledì Esami 18. Giovedì 19. Venerdì ASSEMBLEA DOCENTI Esami Termine ultimo prenotazioni esami sessione autunnale ITRA 20. Sabato 21. Domenica 22. Lunedì Esami 23. Martedì Esami 24. Mercoledì Esami Esami di Baccellierato-Licenza-Dottorato ITRA 25. Giovedì Esami Esami di Baccellierato-Licenza-Dottorato ITRA 26. Venerdì Esami Fine sessione estiva di esami 27. Sabato 28. Domenica 29. Lunedì Esami di Baccellierato ITSF 30. Martedì Esami di Baccellierato ITSF - Esami Licenza - Dottorato ITE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 43 44 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE INFORMAZIONI GENERALI ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 45 INFORMAZIONI GENERALI La Facoltà Teologica Pugliese ha le seguenti finalità: a) approfondire sistematicamente, secondo il metodo scientifico, la divina Rivelazione nella tradizione della dottrina cattolica e promuovere una adeguata formazione filosofica; b) contribuire alla soluzione dei problemi umani e culturali contemporanei, alla luce della Rivelazione cristiana e del Magistero della Chiesa; c) promuovere l’incontro tra fede e ragione, verità e libertà, cultura e istituzioni, tra Occidente ed Oriente, Nord e Sud del mondo; d) collaborare efficacemente alla nuova evangelizzazione, secondo l’impulso del Successore di Pietro e in comunione con le Chiese particolari; e) curare la formazione di studiosi ed esperti in teologia ecumenicopatristica, nell’ottica dell’ecclesiologia di comunione, tra Chiesa cattolica e Chiese di Oriente, soprattutto nell’area mediterranea; f) costituire un centro di studi ecumenico-patristici, che, anche per la posizione storico-geografica della Puglia, promuova studi, ricerche, incontri e colloqui per gli studiosi e gli animatori di teologia ecumenico-patristica nelle Chiese particolari; g) promuovere l’incontro e il dialogo tra i cristiani, i credenti di altre religioni e i non credenti; h) creare un centro accademico teologico regionale, in grado di recepire, in maniera feconda, le situazioni e i problemi della vita ecclesiale e civile della Regione, con particolare attenzione alla storia delle Chiese locali, alla cultura e alla civiltà di Puglia. La Facoltà Teologica Pugliese ha principalmente il compito di curare la formazione culturale dei futuri presbiteri di Puglia e di quanti, religiosi, religiose e laici, si preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti apostolici, specialmente nell’ambito della pastorale dell’annuncio e del culto divino, del dialogo ecumenico e interreligioso, a servizio della Chiesa. 46 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE La Facoltà Teologica Pugliese conferisce i gradi accademici di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Sacra Teologia. I ciclo: Baccellierato I corsi istituzionali per il Baccellierato sono proposti presso: - l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta); - l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari). II ciclo e III ciclo: Licenza e Dottorato I corsi per la Licenza e il Dottorato sono proposti presso: - l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta) con indirizzo di antropologia teologica; - l’Istituto di Teologia Ecumenica “San Nicola” (Bari) con indirizzo ecumenico-patristico. Il primo ciclo, della durata di cinque anni (10 semestri), si articola in un biennio prevalentemente filosofico e in un triennio teologico e si conclude con il conseguimento del baccellierato in teologia. Il secondo ciclo, della durata di due anni (4 semestri), si conclude con il conseguimento della licenza in teologia. Il terzo ciclo, della durata di almeno due anni (4 semestri), si conclude con il conseguimento del dottorato in teologia. Studenti Ammissione Sono ammessi alla Facoltà Teologica Pugliese coloro che hanno i titoli richiesti per l’ammissione agli studi universitari, a norma dell’art. 28 §1 dello Statuto della Facoltà. Gli studenti che intendono frequentare i corsi presso la Facoltà Teologica Pugliese si possono iscrivere come ordinari, straordinari e uditori. Studenti ordinari Gli studenti ordinari sono coloro che, non essendo iscritti ad altra Istituzione accademica, frequentano i corsi dei cicli che conducono ai gradi accademici di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Sacra Teologia. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 47 INFORMAZIONI GENERALI INFORMAZIONI GENERALI INFORMAZIONI GENERALI Possono essere iscritti come ordinari coloro che: a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi, i membri degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita apostolica, dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza; b) hanno compiuto gli studi medi superiori ed hanno conseguito il titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università italiane o di altre nazioni, fermo restando il diritto di esaminare se, dall’attestato, appaiono regolarmente svolte tutte le discipline ritenute necessarie dalla Facoltà. Studenti straordinari Gli studenti straordinari sono coloro che frequentano i corsi con piani di studio che non conducono ai gradi accademici (cfr. Statuto, art. 30, §1), per mancanza del titolo prescritto per il ciclo che frequentano. Possono essere iscritti come straordinari coloro che: a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi e i membri degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita apostolica, dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza; b) hanno conseguito un diploma di istruzione media superiore o compiuto un curricolo di studi equivalente. Studenti uditori Gli studenti uditori sono coloro che vengono autorizzati dal Direttore di un Istituto della Facoltà a frequentare alcuni corsi di loro scelta senza previsione di esame finale. Il Direttore può autorizzare a sostenere, eventualmente, i relativi esami. Gli studenti uditori che, in possesso dei requisiti richiesti a norma dello Statuto e del Regolamento, intendono iscriversi come ordinari o come straordinari, possono chiedere al Direttore la convalida dei corsi frequentati e degli eventuali esami sostenuti presso gli Istituti. L’iscrizione e la convalida vengono deliberate, caso per caso, dai Direttori degli Istituti, una volta acquisito il parere favorevole della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. Studenti fuori corso Gli studenti che aspirano ai gradi accademici del “Baccellierato” e della “Licenza in Sacra Teologia” e che non hanno completato il curriculum di studio, comprensivo dei seminari e dell’esame finale, entro la sessione di febbraio dell’anno accademico successivo alla iscrizione all’ultimo anno dei rispettivi piani di studio, sono considerati «fuori corso». Tutti gli studenti «fuori corso» possono iscriversi fino alla data del 15 marzo. Oltre tale data l’iscrizione è ammessa, a discrezione del Direttore e con diritti amministrativi di mora. 48 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Condizioni per l’ammissione al ciclo Istituzionale Possono essere ammessi come studenti ordinari al 1° ciclo istituzionale coloro che: a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi, i membri degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita apostolica, dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza; b) hanno compiuto gli studi medi superiori ed hanno conseguito il titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università italiane o di altre nazioni, fermo restando il diritto di esaminare se, dall’attestato, appaiono regolarmente svolte tutte le discipline ritenute necessarie dalla Facoltà. Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue antiche (greco e latino) e di almeno due tra le lingue moderne ritenute indispensabili (francese, tedesco, inglese, spagnolo), la Facoltà esige che si supplisca in tempo utile, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi esami. Condizioni per l’ammissione al ciclo di Licenza Possono essere ammessi come ordinari al 2° ciclo, per il conferimento della Licenza, gli studenti che hanno espletato il ciclo istituzionale conseguendo il grado accademico di Baccellierato in Teologia, ottenuto con una valutazione almeno “cum laude”, presso una Facoltà canonicamente eretta dalla S. Sede, o altro Istituto teologico affiliato o aggregato a una Facoltà canonicamente eretta. Condizioni per l’ammissione al ciclo di Dottorato Possono essere ammessi come ordinari al 3° ciclo, per il conferimento del Dottorato, gli studenti che hanno conseguito il titolo di Licenza in Teologia con una valutazione “magna cum laude”, salvo dispensa del Preside della Facoltà su parere favorevole dalla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. Il titolo di Licenza in Teologia deve essere stato conseguito presso una Facoltà canonicamente riconosciuta o eretta dalla S. Sede, o altro Istituto teologico affiliato o aggregato a una Facoltà canonicamente eretta. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 49 INFORMAZIONI GENERALI Passaggio da studenti straordinari a ordinari Gli studenti straordinari iscritti al ciclo istituzionale che, in possesso dei requisiti richiesti, intendessero conseguire il grado accademico, possono inoltrare istanza di passaggio a studente ordinario e di omologazione dei corsi frequentati e degli esami sostenuti. Il passaggio viene deliberato, caso per caso, dai Direttori degli Istituti che stabiliscono le eventuali integrazioni al piano di studi precedentemente approvato, una volta acquisito il parere favorevole della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. INFORMAZIONI GENERALI La “Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi” Competenza sull’ammissione degli studenti hanno il Direttore di ciascun Istituto, il Preside della Facoltà e la Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi, nei casi e nei modi stabiliti dal Regolamento. La Commissione è presieduta dal Preside della Facoltà ed è composta dal Vice-Preside e da tre docenti stabili eletti dal consiglio di Facoltà, possibilmente rappresentativi dei tre Istituti. La Commissione è unica nella Facoltà e la sua competenza si estende a tutte le situazioni specifiche dei tre Istituti. La Commissione esamina le situazioni sulla base della documentazione presentata dal Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente e di un suo parere scritto. Alle riunioni della Commissione il Preside può invitare il Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente. Il giudizio della Commissione è inappellabile e viene comunicato dal Preside al Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente. Documentazione per immatricolazione e iscrizione Le immatricolazioni e le iscrizioni si effettuano nei tempi indicati annualmente nel calendario accademico, presso la segreteria dell’Istituto scelto. Eventuali iscrizioni tardive - non oltre il 5 novembre - devono essere autorizzate dai Direttori degli Istituti e comportano diritti amministrativi di mora. Le iscrizioni al 2° e al 3° ciclo si effettuano anche all’inizio del secondo semestre. Per l’iscrizione si richiede la domanda scritta al Preside, corredata dai documenti necessari. Nei casi di dubbia ammissione la decisione spetta alla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. Per l’iscrizione al Ciclo istituzionale si richiedono: a) domanda d’iscrizione indirizzata al Preside e presentata nell’Istituto presso il quale si desidera essere iscritto su modulo fornito dalla Segreteria del medesimo Istituto; b) diploma di istruzione secondaria di secondo grado di durata quinquennale (per gli studenti ordinari); c) cinque fotografie formato tessera; d) nulla osta dell’ordinario o del superiore religioso (oppure, per i laici, una lettera di presentazione di persona ecclesiastica); e) ricevuta di versamento dei contributi accademici sul Conto Corrente Postale n. 79231122 intestato a FACOLTÁ TEOLOGICA PUGLIESE, Largo S. Sabino, 1 - 70122 BARI, o con assegno o contanti c/o le segreterie degli Istituti. 50 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Per l’iscrizione al Ciclo di Dottorato si richiedono: a) domanda d’iscrizione indirizzata al Preside e presentata nell’Istituto presso il quale si desidera essere iscritto su modulo fornito dalla Segreteria del medesimo Istituto; b) diploma o certificazione autenticata del conseguimento della Licenza in Sacra Teologia; c) attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue richieste; d) cinque fotografie formato tessera; e) lettera di presentazione dell’ordinario o del superiore religioso (oppure, per i laici, di persona ecclesiastica); f) ricevuta di versamento dei contributi accademici sul Conto Corrente Postale n. 79231122 intestato a FACOLTÁ TEOLOGICA PUGLIESE, Largo S. Sabino, 1 - 70122 BARI, o con assegno o contanti c/o le segreterie degli Istituti. L’anno accademico L’anno accademico della Facoltà Teologica Pugliese inizia nel mese di ottobre e si conclude nel settembre successivo. Esso consta di due semestri, ciascuno con almeno 12 settimane scolari effettive. Le lezioni istituzionali Le lezioni sono obbligatorie e devono essere frequentate dagli studenti per almeno i 2/3, pena la non ammissione agli esami. Le lezioni istituzionali vengono sospese durante le sessioni ordinarie di esame ed in occasione di particolari iniziative spirituali o culturali promosse o riconosciute dalle Autorità accademiche. Le lezioni non vengono interrotte durante l’eventuale sessione straordinaria di esami. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 51 INFORMAZIONI GENERALI Per l’iscrizione al Ciclo di Licenza si richiedono: a) domanda d’iscrizione indirizzata al Preside e presentata nell’Istituto presso il quale si desidera essere iscritto su modulo fornito dalla Segreteria del medesimo Istituto; b) diploma o certificazione autenticata del conseguimento del Baccellierato in Teologia; c) attestati che dimostrino la conoscenza delle lingue richieste; d) cinque fotografie formato tessera; e) lettera di presentazione dell’ordinario o del superiore religioso (oppure, per i laici, di persona ecclesiastica); f) ricevuta di versamento dei contributi accademici sul Conto Corrente Postale n. 79231122 intestato a FACOLTÁ TEOLOGICA PUGLIESE, Largo S. Sabino, 1 - 70122 BARI, o con assegno o contanti c/o le segreterie degli Istituti. INFORMAZIONI GENERALI Corsi ed esami Lo studente che si iscrive alla Facoltà Teologica Pugliese è obbligato a frequentare tutti i corsi (fondamentali, opzionali, seminari) e a sostenere tutti gli esami previsti per il conseguimento dei gradi accademici. Possono essere ammessi a sostenere gli esami di una disciplina o di un insegnamento solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciato dal docente al termine del corso. La partecipazione alle lezioni, agli incontri seminariali, ai gruppi di studio non deve essere inferiore ai 2/3 del totale. Nel ciclo istituzionale non possono essere sostenuti esami del triennio se prima non sono stati superati tutti gli esami del biennio. Non possono essere sostenuti esami del secondo ciclo se lo studente non risulta ad esso regolarmente iscritto. Non possono essere sostenuti esami del terzo ciclo se lo studente non risulta ad esso regolarmente iscritto. Le sessioni ordinarie di esamI sono tre: invernale, estiva, autunnale. In ciascuna di esse vengono indetti, per ogni singola disciplina prevista, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo. Per conoscere le date delle sessioni d’esame consultare il Calendario generale a pag. 33. Gli esami finali (Baccellierato, Licenza, Dottorato) vengono sostenuti solo dopo il completo espletamento del ciclo di studi. Le sessioni d’esami per il conseguimento dei titoli accademici seguiranno il seguente calendario: Baccellierato, Licenza e Dottorato presso l’ITRA di Molfetta: 23-24 Ottobre 2014 19-20 Febbraio 2015 24-25 Giugno 2015 Baccellierato presso l’ITSF di Bari: 29-30 Ottobre 2014 27 Febbraio 2015 29-30 Giugno 2015 Licenza e Dottorato presso l’ITE di Bari: 52 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 24 Ottobre 2014 27 Febbraio 2015 30 Giugno 2015. Trasferimenti Gli studenti possono trasferirsi durante il quinquennio istituzionale da un Istituto all’altro della Facoltà, nei modi consentiti. Il trasferimento sarà motivato dallo studente con lettera indirizzata al Direttore dell’Istituto in cui egli è iscritto e sarà possibile dopo il nulla osta di questi. Il Direttore dell’Istituto presso il quale lo studente si trasferisce, accoglierà la richiesta e verificherà gli studi compiuti per eventuale adeguamento al piano di studi. Diplomi e certificazioni Lo studente può richiedere presso le segreterie particolari degli Istituti della Facoltà certificati e diplomi dei titoli accademici conseguiti (Baccalaureato, Licenza e Dottorato). I diplomi di Baccellierato, Licenza e Dottorato vengono rilasciati dalla Segreteria generale della Facoltà su richiesta del candidato mediante domanda presentata nelle segreterie degli Istituti, con l’obbligo di corrispondere alla tassa amministrativa stabilita per l’anno in corso. Il diploma di Dottorato in Sacra Teologia viene rilasciato solo dopo la pubblicazione della Tesi dottorale o di una sua parte e la relativa consegna in segreteria generale delle copie (30 copie). Dopo la difesa della tesi, le segreterie particolari degli Istituti possono rilasciare, su richiesta del candidato, un attestato di Dottorato (vedi Norme per la pubblicazione della tesi di dottorato, pag. 68). I diplomi sono documenti non iterabili; il ritiro è permesso solo allo studente titolare che ne fa richiesta, o, in caso di necessità, mediante delega nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte della persona delegata. I diplomi saranno firmati dal Gran Cancelliere, dal Preside, dal Direttore dell’Istituto e dal Segretario generale. I certificati e gli attestati vengono richiesti dallo studente alle segreterie particolari degli Istituti della Facoltà mediante l’apposito modulo e con l’obbligo di corrispondere alla tassa amministrativa stabilita per l’anno in corso. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 53 INFORMAZIONI GENERALI Eventuali esami fuori sessione possono essere concessi in via straordinaria dal Direttore, udito il docente interessato. Il Consiglio di Facoltà può deliberare sessioni straordinarie d’esame, da collocarsi sempre al di fuori dell’orario delle lezioni. Gli esami possono essere orali o scritti, a discrezione del docente, tenuto conto dell’interesse degli studenti; la loro durata va contenuta in un tempo ragionevole. L’esame si ritiene superato con la votazione di 18/30. INFORMAZIONI GENERALI Riconoscimento degli studi compiuti altrove Lo studente proveniente da altre Facoltà o Istituti teologici può, contestualmente alla immatricolazione o iscrizione, chiedere il riconoscimento degli studi compiuti e l’omologazione degli esami già superati a norma dello Statuto e dei seguenti criteri generali: a) la sostanziale corrispondenza degli argomenti e dei contenuti dei corsi dei cui esami si chiede l’omologazione; b) la corrispondenza dei credits dei corsi dei cui esami si chiede l’omologazione; c) gli esami di cui si chiede l’omologazione non devono essere andati soggetti a decadenza; d) gli esami di cui si chiede l’omologazione devono essere stati superati con buon profitto; e) gli esami di cui si chiede l’omologazione, devono essere stati sostenuti presso Facoltà e Istituti canonicamente eretti o approvati; f) per una sola volta si può chiedere l’omologazione di un esame già sostenuto. L’istanza, corredata da certificazione autentica di esami della Facoltà e/ o Istituto di provenienza e dai programmi seguiti, va inoltrata in Segreteria entro il termine perentorio del 30 ottobre. Chi ha iniziato come ordinario gli studi filosofico–teologici in una Facoltà canonicamente eretta o approvata dalla S. Sede o in Istituti teologici aggregati o affiliati a una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata, può essere ammesso a continuarli presso l’Istituto, senza l’obbligo di ripetere gli esami già sostenuti. Non può, tuttavia, essere ammesso a sostenere gli esami e le altre prove prescritte per il conseguimento dei gradi accademici, senza l’approvazione del piano di studi e senza una regolare partecipazione ai rispettivi corsi. Chi ha compiuto studi filosofico–teologici presso Istituti teologici o Studentati non affiliati a una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata, può ricevere un riconoscimento dei curricoli svolti, in ordine al conseguimento dei gradi accademici, solo se in possesso di un diploma di studi superiori valido per l’iscrizione come ordinario. I riconoscimenti e le omologazioni sono fatti dalla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. Chi ha conseguito il grado accademico di «Magistero in Scienze Religiose» (Laurea magistrale in Scienze Religiose) presso un Istituto superiore di scienze religiose sponsorizzato da una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata e vuole conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia, sarà ammesso dal Preside e iscritto al IV anno del quinquennio istituzionale con un piano di studi particolareggiato concordato con il Direttore dell’Istituto in cui lo studente desidera iscriversi. Coloro che sono in possesso del «Diploma di Magistero in Scienze Religiose» (Laurea in Scienze Religiose), per ottenere quanto previsto da quanto 54 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 55 INFORMAZIONI GENERALI detto precedentemente dovranno essere iscritti al II anno del quinquennio istituzionale con un piano di studi particolareggiato concordato con il Direttore dell’Istituto in cui lo studente desidera iscriversi. Chi ha conseguito il «Diploma in Scienze Religiose» potrà ottenere riconoscimenti e omologazioni solo se i rispettivi Istituti Superiori di Scienze Religiose risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà teologica, udito il parere della Commissione per il riconoscimento degli studi. Curricoli incompleti svolti presso un Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) sponsorizzato da una Facoltà teologica, o presso un Istituto di Scienze Religiose (ISR) riconosciuto da una Facoltà teologica, possono ottenere riconoscimenti e omologazioni, udito il parere della Commissione per il riconoscimento degli studi. Il riconoscimento di discipline e corsi compiuti con successo nelle Università civili, o in altri Centri qualificati di studi, viene determinato caso per caso dal Direttore dell’Istituto, con il parere della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. Per laureati si intendono coloro che hanno conseguito una laurea quadriennale secondo i precedenti regolamenti delle Università civili italiane, oppure coloro che hanno conseguito la laurea quinquennale, detta «specialistica» presso le Università italiane od estere. Per costoro si devono tenere presenti i seguenti criteri generali: a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del quinquennio con l’obbligo, tuttavia, di recuperare prima del conferimento del grado accademico, i principali corsi filosofici teoretici, qualora sembrassero insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti; b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al secondo anno del quinquennio con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i corsi teoretici e storici e le altre discipline del biennio filosofico che non trovassero adeguate corrispondenze negli studi compiuti; c) i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie nel piano di studi dell’Istituto scelto, vengono iscritti al primo anno del quinquennio istituzionale. Potranno tuttavia essere omologati quegli esami che trovassero sufficiente corrispondenza nel piano di studi del singolo Istituto. Il diploma di laurea di primo livello, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale e un seminario del biennio filosofico e dall’eventuale obbligo di un elaborato scritto di filosofia; d) il Direttore dell’Istituto, con il parere della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi e tenendo presente i criteri generali emanati dalla Facoltà, può omologare, indipendentemente dal diploma di laurea, tutti gli esami universitari che trovassero sostanziale corrispondenza nei programmi dei singoli Istituti. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto il piano di studi e stabilito l’anno di iscrizione. INFORMAZIONI GENERALI Coloro che hanno conseguito una laurea triennale, detta «breve», presso le Università civili italiane od estere potranno avvalersi dei seguenti riconoscimenti: a) se provengono da facoltà umanistiche, potranno chiedere l’omologazione degli esami sostenuti secondo i criteri generali della Facoltà; b) se provengono da facoltà scientifiche potranno essere esonerati da un seminario del biennio filosofico–teologico. Decadenza degli studi Sono considerati decaduti dagli studi e perdono ogni diritto acquisito quegli studenti che non hanno sostenuto più esami da 10 anni accademici. Per ultimo esame si intende l’ultimo sostenuto. Per coloro che volessero riprendere gli studi del II e III ciclo dopo dieci anni dall’ultimo esame, il Direttore elaborerà un piano di studi particolareggiato che sottoporrà alla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi per l’approvazione. Gli studenti che per vari motivi non assicurano la prescritta frequenza ai corsi e pertanto non sono ammessi agli esami per difetto di frequenza, devono ripetere i corsi. Sospensione degli studi La sospensione degli studi è la possibilità di interrompere per un determinato periodo gli studi. Lo studente può chiedere in qualsiasi momento la sospensione degli studi, per un massimo di due anni, per gravi motivi sottoposti alla valutazione discrezionale del Direttore. Durante il periodo di sospensione non è consentito svolgere nessun atto di carriera, come ad esempio sostenere esami, modificare o presentare un piano di studi, richiedere riconoscimenti di attività formative. La sospensione dagli studi esonera dal pagamento dalle tasse accademiche del periodo di sospensione. Per riprendere gli studi interrotti lo studente dovrà presentare la richiesta su apposito modulo fornito dalle segreterie particolari durante il periodo di iscrizione dell’anno accademico in cui si intende riprendere gli studi e corrispondere le tasse accademiche relative. Rinuncia agli studi La rinuncia agli studi è un atto formale irrevocabile con il quale lo studente intende concludere la carriera accademica nella Facoltà. La domanda dovrà essere indirizzata al Preside della Facoltà, attraverso apposito modulo fornito dalle segreterie particolari. Istanze varie Ogni domanda di certificazione o istanza di qualsiasi natura va inoltrata, a seconda dei casi, al Preside o al Direttore, a mezzo dei servizi di Segreteria. 56 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Partecipazione degli studenti alla vita della Facoltà Parte integrante della comunità accademica, gli studenti possono associarsi per promuovere il dialogo e la collaborazione con le Autorità e i docenti della Facoltà, secondo modalità previste dal Regolamento della Facoltà e dagli Ordinamenti degli Istituti. Eventuali procedimenti disciplinari per infrazioni alla disciplina e ai buoni costumi sono presi dai Direttori degli Istituti, i quali, nei casi più gravi, agiscono in conformità alle decisioni del Consiglio di Facoltà, che può eventualmente decretare la sospensione o la dimissione. Vanno sempre tutelati il diritto alla difesa e la possibilità di ricorso al Consiglio di Facoltà e al Gran Cancelliere. Nota sugli effetti civili dei titoli accademici rilasciati I titoli accademici di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Teologia rilasciati dalla Facoltà Teologica Pugliese sono di diritto pontificio. Agli effetti civili hanno valore secondo i concordati e le legislazioni vigenti nei vari Stati e le norme delle singole Università o Istituti Universitari. In Italia i Diplomi di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Teologia consentono l’esenzione da frequenze e l’abbreviazione dei corsi universitari, sempre a discrezione delle Autorità accademiche delle Facoltà civili. In Italia i Diplomi di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Teologia sono riconosciuti validi se vidimati dalle competenti autorità ecclesiastiche e civili. Le vidimazioni richieste per l’Italia sono, nell’ordine: a) Congregazione per l’Educazione Cattolica (piazza Pio XII, 3 - Roma); b) Segreteria di Stato di Sua Santità; c) Nunziatura Apostolica in Italia (via Po, 27 - Roma); d) Prefettura di Roma - Ufficio Bollo (via Ostiense, 131 - Roma) *; e) Ministero dell’Istruzione (piazzale Kennedy, 15 - Roma). Gli studenti stranieri sono tenuti a recarsi: 1) alla rispettiva Ambasciata presso la S. Sede, dopo essersi recati presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica e presso la Segreteria di Stato; 2) oppure al Consolato della rispettiva nazione facendo prima vidimare i documenti presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica, la Segreteria di Stato, la Nunziatura Apostolica presso lo Stato italiano e la Prefettura di Roma. * In Prefettura presentarsi con il Diploma o Certificato da autenticare. I titoli di Baccellierato e Licenza in Teologia, conformemente al D.P.R. del 2 febbraio 1994, possono essere riconosciuti con Decreto del Ministero italiano dell’Istruzione previa presentazione, all’Ufficio competente di piazzale Kennedy 15 in Roma, di copia autenticata del Diploma, Certificati dell’intero ciclo istituzionale con dichiarazioni delle annualità (13 per il Baccellierato e 20 per la Licenza). ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 57 INFORMAZIONI GENERALI Prenotazioni e scadenze Tutte le prenotazioni, le scadenze ed i vari adempimenti sono pubblicati nel calendario accademico, oppure notificati nell’albo ufficiale degli avvisi. Salvo indicazione contraria, i termini si intendono sempre perentori. INFORMAZIONI GENERALI APPROVAZIONE DELL’INTESA ITALIA-SANTA SEDE PER IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ACCADEMICI PONTIFICI (Estratto dalla GAZZETTA UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA Serie generale - n. 62 del 16-3-94, p. 4) «La Repubblica italiana e la Santa Sede, in prima attuazione dell’art. 10, n. 2 comma 1, dell’accordo con protocollo addizionale firmato a Roma il 18 febbraio 1984, che apporta modificazioni al Concordato lateranense dell’11 febbraio 1929, fermo restando quanto stabilito dal punto 4 dell’intesa 14 dicembre 1985 tra l’autorità scolastica e la Conferenza episcopale italiana (decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1985, n. 751), hanno determinato quanto segue: Art. 1 Le Parti concordano nel considerare, oltre alla teologia, disciplina ecclesiastica, ai sensi e per gli effetti dell’art. 10, n. 2, comma 1, dell’accordo di revisione del Concordato 18 febbraio 1984, ratificato con legge 25 marzo 1985, n. 121, la disciplina «Sacra Scrittura». Art. 2 I titoli accademici di Baccalaureato e di Licenza nelle discipline di cui all’art. 1, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, rispettivamente come Diploma universitario e come Laurea con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca Scientifica e tecnologica, su conforme parere del Consiglio universitario nazionale. Il riconoscimento è disposto previo accertamento della parità della durata del corso di studi seguito a quella prevista dall’ordinamento universitario italiano per i titoli accademici di equivalente livello; si dovrà anche accertare che l’interessato abbia sostenuto un numero di esami pari a non meno di 13 annualità d’insegnamento per i titoli da riconoscere come diploma universitario, e pari a non meno di 20 annualità d’insegnamento per i titoli da riconoscere come laurea. Al predetto fine l’interessato dovrà produrre il titolo accademico conseguito, corredato dall’elenco degli esami sostenuti, in copia rilasciata dalla facoltà che lo ha conferito, autenticata dalla Santa Sede». 58 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Diritti Amministrativi Immatricolazione (studenti ordinari, straordinari, uditori) Prima rata semestrale quinquennio istituzionale Seconda rata semestrale quinquennio istituzionale Prima rata semestrale biennio Licenza Seconda rata semestrale biennio Licenza Prima rata semestrale biennio Dottorato Seconda rata semestrale biennio Dottorato Tassa semestrale studenti uditori Tassa per ogni corso studenti uditori Tassa per ogni esame studenti uditori Tassa per esame di ammissione Tassa per esame-tesi Baccellierato Tassa per esame-tesi di Licenza Tassa per esame-tesi di Dottorato Tassa annuale per studenti fuori corso Diploma di Dottorato Diploma di Licenza Diploma di Baccellierato € € € € € € € € € € € € € € € € € € 150 400 400 430 430 450 450 100 50 30 150 150 300 500 350 160 150 100 Diritti di Segreteria Ripetizione o ritardo esame Esami fuori sessione Attestati Attestati con punteggio Tassa di mora per ritardo iscrizione Duplicati di tesserini Duplicato del libretto € € € € € € € ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 5 30 10 15 50 10 20 59 TASSE ACCADEMICHE TASSE ACCADEMICHE 2014-2015 60 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE GRADI ACCADEMICI ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 61 62 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Norme generali Il Baccellierato è il primo ciclo accademico istituzionale che ha un fondamentale valore formativo per gli studenti i quali desiderano accedere al secondo e al terzo ciclo accademico. Nella Facoltà, il ciclo per il Baccellierato in Teologia ha durata quinquennale ed è tenuto in due percorsi distinti, uno presso l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta, l’altro presso l’Istituto Teologico “Santa Fara” di Bari. Il percorso quinquennale per il Baccellierato comprende un biennio filosofico-teologico e un triennio teologico. I corsi hanno durata annuale e semestrale e sono finalizzati a garantire una formazione di base solida e armonica del candidato. Il biennio filosofico-teologico comprende: a) l’insegnamento della filosofia, considerata nei suoi diversi trattati sistematici (Epistemologia, Ontologia, Teologia filosofica, Antropologia, Etica); b) lo studio della storia della filosofia; c) le introduzioni generali a varie discipline teologiche fondamentali; d) lo studio della Teologia fondamentale; e) lo studio delle lingue bibliche. Il triennio teologico, che completa il biennio filosofico-teologico, comprende: a) lo sviluppo organico e completo delle discipline bibliche, dogmatiche, morali, liturgiche; b) lo studio della Patrologia, della Storia della Chiesa e del Diritto canonico; c) corsi di Teologia pastorale e catechetica. Il primo ciclo si conclude con l’elaborato scritto e l’esame orale. L’elaborato scritto A decorrere dall’8° semestre del ciclo istituzionale, lo studente concorda con un docente del ciclo istituzionale un tema di sintesi teologica per la composizione di un elaborato scritto. Il titolo di tale elaborato, approvato e firmato dal docente relatore, verrà depositato in segreteria e corredato della firma del direttore dell’Istituto. Entro il termine perentorio di almeno trenta giorni prima della data fissata per l’esame finale del primo ciclo, lo studente dovrà consegnare copia di tale elaborato in segreteria corredato del giudizio positivo del docente che lo ha guidato nella composizione dell’elaborato. L’elaborato deve avere le seguenti caratteristiche tecniche: sia costituito di minimo 30 massimo 50 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righe di 60 battute per pagina o equivalenti. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 63 GRADI ACCADEMICI - BACCELLIERATO BACCELLIERATO IN SACRA TEOLOGICA GRADI ACCADEMICI L’elaborato dovrà avere accurato apparato tecnico, eventuale elenco di abbreviazioni e sigle, bibliografia articolata in fonti e studi, nonché l’indice delle parti. In caso di mancata consegna dell’elaborato scritto o di mancanza di giudizio positivo da parte del docente relatore, il Direttore non ammette il candidato a sostenere l’esame finale del primo ciclo. L’esame orale Il primo ciclo si conclude con un esame finale che può essere sostenuto solo dopo aver espletato l’intero quinquennio. Tale esame ha un carattere “comprensivo” in quanto tende a verificare se lo studente ha assimilato la formazione teologica globale, proposta nel quinquennio istituzionale. Il programma dell’esame finale include le aree tematiche: storica, biblica, sistematica, pratica. L’esame finale si svolgerà su un temario di 30 argomenti delle aree indicate nell’art. 47 §2 del Regolamento approvato dal Consiglio di Facoltà e pubblicato all’inizio del secondo semestre di ogni anno. Nell’esame finale: a) lo studente presenta dapprima nelle sue linee essenziali i contenuti e il metodo di lavoro seguito nell’elaborato scritto; il docente relatore legge e deposita agli atti un giudizio scritto sul lavoro; b) in un secondo momento il candidato conferisce su 3 argomenti scelti tra 9 compresi nel temario. La seduta dell’esame durerà 40 minuti. 64 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Norme generali Nel secondo ciclo, della durata di due anni distribuiti in quattro semestri, viene integrata la formazione teologica di base e si avviano gli studenti, attraverso discipline speciali, seminari ed esercitazioni, alla ricerca e alla elaborazione teologica in un settore specifico della teologia. Il piano di studi del secondo ciclo viene approvato annualmente dal Consiglio di Facoltà in relazione alle specializzazioni di Antropologia Teologica nell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta e di Teologia ecumenico–patristica nell’Istituto “S. Nicola” di Bari, sulla base delle proposte elaborate dai rispettivi Consigli di Istituto. I corsi e i seminari frequentati dallo studente sono computati in Ects. Per il conseguimento della Licenza lo studente dovrà totalizzare, nel biennio, 120 Ects in corsi fondamentali, comuni, opzionali e seminari secondo il piano particolare di ogni Istituto. I corsi fondamentali e comuni hanno carattere obbligatorio; i corsi opzionali e i seminari vengono scelti dallo studente all’interno della programmazione annuale delle specializzazioni. Previa autorizzazione del Direttore, possono essere seguiti anche alcuni corsi esterni all’Istituto, opportunamente riconosciuti e valorizzati nel piano di studi. I seminari del secondo ciclo hanno lo scopo di introdurre al lavoro scientifico, in vista soprattutto della dissertazione per la Licenza. Essi non possono avere un numero di partecipanti inferiore a 5 e superiore a 12. Ogni seminario comporta un elaborato scritto, che può essere in relazione con la tesi, e la cui valutazione viene espressa in un voto. All’inizio di ogni anno accademico lo studente elaborerà il piano personale di studi in cui indicherà le scelte dei corsi opzionali e dei seminari che seguirà nel corso dell’anno e lo sottoporrà all’approvazione del Direttore dell’Istituto. La tesi di Licenza La dissertazione o tesi è la prova più qualificante del secondo ciclo. In essa il candidato deve mostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado superiore. L’argomento, scelto su proposta dello studente e del docente che ne ha accettato la direzione, deve essere approvato dal Direttore del singolo Istituto. Il Direttore dell’Istituto controlla il retto svolgimento dei corsi del secondo ciclo e nomina il correlatore della tesi di Licenza. Elaborazione della tesi A decorrere dal 2° semestre del primo anno del biennio di specializzazione lo studente può concordare le linee essenziali ed il titolo del suo lavoro con un ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 65 GRADI ACCADEMICI - LICENZA LICENZA IN SACRA TEOLOGIA GRADI ACCADEMICI docente del Biennio di Specializzazione, col quale abbia sostenuto almeno un esame, o, previo il permesso del Direttore, con un docente del ciclo istituzionale. Mediante istanza, controfirmata dal docente relatore per approvazione, il titolo viene depositato in segreteria, dove rimane riservato per cinque anni solari dalla data di consegna. Esso non può essere cambiato o modificato, se non per intervenuti gravi motivi, e non prima di dieci mesi dalla data di deposito. Per inoltrare istanza di discussione e difesa dell’elaborato scritto lo studente deve avere previamente ottenuto l’approvazione scritta del docente relatore sia sulla prima copia della tesi che sul modulo di domanda. Per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi, lo studente deve: a) presentare in segreteria, entro il termine perentorio di almeno trenta giorni prima della data fissata per la discussione, cinque copie della tesi dattiloscritte, una firmata dall’autore e dal relatore, e la relativa approvazione scritta del docente relatore; b) contestualmente alla consegna delle copie della sua tesi, comunicare alla segreteria la tesi da lui prescelta per l’esame generale orale. Le altre due tesi, assegnate dal Direttore, sono comunicate dalla segreteria due giorni prima dell’esame generale orale; c) assicurare che la tesi abbia le seguenti caratteristiche tecniche: sia costituita di almeno 90 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righi di 60 battute per pagina o equivalenti; d) essere in regola dal punto di vista di carriera e dal punto di vista amministrativo. In caso di difformità tra titolo e linee essenziali del lavoro depositati ai sensi dell’art. 51 §2 e il lavoro presentato ai sensi dell’art. 51 §4 del Regolamento, il Direttore non ammette il candidato alla discussione e difesa della tesi. Esame finale Il secondo ciclo si conclude con un esame finale in due momenti: a) discussione e difesa di una dissertazione scritta; b) esame comprensivo orale su un programma che abbraccia gli argomenti caratterizzanti l’indirizzo prescelto. Tale programma, che prevede un elenco di 15 argomenti, viene elaborato dal Consiglio d’Istituto, approvato dal Consiglio di Facoltà e pubblicato all’inizio del secondo semestre. L’esame finale, della durata di un’ora, si svolge davanti a una Commissione presieduta dal Preside della Facoltà o da un suo delegato. Compongono la Commissione il Direttore dell’Istituto, il relatore e il correlatore della tesi. Durante l’esame finale per la Licenza: a) lo studente presenta dapprima nelle sue linee essenziali i contenuti e il metodo di lavoro seguito nella tesi; i docenti relatore e correlatore leggono e depositano agli atti un giudizio scritto sul lavoro; infine, lo studente risponde ai quesiti posti dalla Commissione in riferimento alla tesi; b) in un secondo momento, il candidato conferisce su almeno tre tesi, di cui una a sua scelta. 66 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Norme generali La Facoltà, in piena adesione alla Costituzione Apostolica Sapientia Christiana, è impegnata nel lavoro di ricerca e d’insegnamento con metodo scientifico, con attenzione alla vita ecclesiale e pastorale delle Chiese di Puglia, nella fedeltà al Magistero della Chiesa. Il Dottorato in Sacra teologia è un corso di studio della durata biennale (quattro semestri) e prevede corsi e seminari che forniscono le competenze necessarie per l’attività di ricerca di alta qualificazione. Il terzo ciclo è destinato a perfezionare la formazione scientifica del candidato. Questo scopo è raggiunto specialmente attraverso l’elaborazione della dissertazione dottorale. Dissertazione dottorale che avrà la caratteristica di essere un apporto scientifico e originale all’approfondimento della materia. Condizioni per l’ammissione al ciclo per il Dottorato Per essere ammessi agli studi del ciclo per il Dottorato in teologia è necessario aver ottenuto la Licenza. L’ammissione è inoltre condizionata dai seguenti prerequisiti: a) la qualifica finale del II ciclo deve essere almeno magna cum laude (25,53 o 8,51); b) oltre alla conoscenza dell’italiano, è richiesta la conoscenza di almeno due lingue moderne, da determinare in base alla specializzazione e soprattutto in rapporto alle esigenze della dissertazione dottorale; c) coloro che hanno espletato gli studi teologici per il II ciclo in un’altra Istituzione accademica, conseguendone il titolo, e non avessero totalizzato il numero di 120 Ects, vengono ammessi al ciclo di Dottorato, ma dovranno integrare i crediti mancanti seguendo dei corsi offerti nel II ciclo e superandone gli esami con una media non inferiore a magna cum laude. Il Direttore valuterà la domanda di ammissione al Dottorato, concorderà con il candidato un piano di studi particolareggiato ed assegnerà gli esami da sostenere che sottoporrà al Consiglio di Facoltà; d) i candidati che si presenteranno per il Dottorato alla Facoltà Teologica Pugliese provenienti da uno dei corsi per il secondo ciclo della medesima Facoltà dovranno scegliere un corso e un seminario equivalenti a 10 Ects. Tali corsi o seminari verranno proposti annualmente dai rispettivi Consigli d’Istituto ed approvati dal Consiglio di Facoltà. Piano di lavoro per il ciclo al Dottorato Al momento dell’iscrizione al ciclo per il Dottorato, o quanto prima, il candidato presenterà al Direttore dell’Istituto presso il quale intende seguire il ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 67 GRADI ACCADEMICI - DOTTORATO DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA GRADI ACCADEMICI III ciclo, un piano di lavoro da lui elaborato con l’aiuto del relatore scelto per la dissertazione scritta. Tale piano di lavoro deve essere approvato dal Direttore dell’Istituto e viene conservato nella segreteria dell’Istituto. Gli Istituti abilitati al conferimento del Dottorato potranno proporre corsi e seminari secondo programmi elaborati dai rispettivi Consigli per ciascun anno accademico, approvati dal Consiglio di Facoltà. Preparazione della tesi di Dottorato Il relatore della tesi Il relatore della tesi scritta, normalmente, è uno dei professori stabili della Facoltà. In casi particolari, il Consiglio di Facoltà, su proposta del Preside, potrà affidare il tema di una tesi ad un esperto della Facoltà oppure di altra Istituzione accademica. Prima approvazione dell’argomento della dissertazione scritta Il tema previsto per la dissertazione scritta, oltre ad avere il consenso scritto del relatore scelto dal candidato, sarà presentato dal Direttore e approvato dal Consiglio di Facoltà. Il Consiglio di Facoltà confermerà il relatore scelto dal candidato o lo indicherà ex novo insieme con il correlatore. Essi seguiranno il lavoro di ricerca del candidato. A questo punto il tema sarà depositato presso la segreteria della Facoltà e sarà riservato allo studente per cinque anni, previa regolarizzazione dei diritti amministrativi. Da questa data inizia la decorrenza del corso per il Dottorato. Lo studente, per conservare il tema oltre tale limite, dovrà ottenere la conferma scritta del Preside che la concede su richiesta del relatore della tesi. Ammissione della tesi alla discussione Per essere ammessa alla discussione, la tesi scritta deve essere previamente esaminata dal relatore, che darà il nulla osta, e dal correlatore della tesi. Il relatore e il correlatore della tesi daranno al Direttore il parere scritto sull’ammissibilità della dissertazione alla difesa pubblica. Inoltre, per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi, lo studente deve: a) assicurare che la tesi abbia le seguenti caratteristiche tecniche: sia costituita di almeno 250 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righi di 60 battute per pagina o equivalenti; b) consegnare un sommario (di una pagina di circa 20–25 righe) della tesi, nella lingua in cui è scritta la tesi; 68 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE La discussione della tesi La discussione della tesi avverrà nella data pubblicata nel calendario accademico, davanti ad una Commissione composta da: a) Preside o un suo delegato; b) Direttore dell’Istituto di provenienza del candidato interessato; c) relatore e correlatore della tesi; d) un docente nominato un mese prima dal Direttore. La difesa si estende per un’ora. Nei primi 20 minuti, il candidato offre una sintesi della sua tesi ed espone in breve i motivi della scelta del tema, le difficoltà e l’originalità del lavoro e, soprattutto, l’esito della sua ricerca accademica. La lingua ufficiale nella difesa è l’italiano, salvo dispensa del Direttore. Pubblicazione della tesi Il titolo di Dottore in Teologia è riconosciuto solo dopo la pubblicazione almeno parziale della tesi. Per la pubblicazione è necessario attenersi al giudizio della Commissione che indicherà se la dissertazione può essere pubblicata interamente, o solo in parte, o con eventuali integrazioni o correzioni. Alla segreteria della Facoltà devono essere consegnate 30 copie della pubblicazione, che dovrà rispettare tutte le norme indicate dalla Facoltà per l’edizione. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 69 GRADI ACCADEMICI - DOTTORATO c) consegnare alla segreteria dell’Istituto sette copie della tesi, un mese prima della data della sessione indicata dal calendario; d) essere in regola dal punto di vista di carriera e dal punto di vista amministrativo. NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI DI DOTTORATO 1) Norme generali Per ricevere il diploma di Dottorato e conseguire il titolo di Dottore in Sacra Teologia, il candidato dovrà pubblicare la sua dissertazione, per intero o in parte, in accordo con il Relatore e il Correlatore. La pubblicazione non può avvenire senza esplicita approvazione fatta su un apposito modulo da parte del Relatore, dei Correlatori, del Preside della Facoltà, del Segretario Generale e ricevere l’Imprimatur dell’Ordinario del luogo ove avviene la pubblicazione. Il modulo viene fornito dalla Segreteria e dovrà essere riconsegnato debitamente compilato con le copie della tesi pubblicata. Una tesi, difesa o approvata 10 o più anni prima, per poter essere pubblicata, deve venir sottoposta nuovamente al giudizio e all’approvazione del Consiglio di Facoltà. Le autorizzazioni rilasciate per una tesi di dottorato o per l’estratto di essa, non potranno essere usate per altre eventuali pubblicazioni della stessa tesi riveduta o aggiornata. Nel caso in cui la Segreteria riscontrasse irregolarità nella stampa, le copie della dissertazione stampata saranno respinte e sarà cura del candidato presentarle in modo corretto secondo le indicazioni prescritte. Una volta accertato che le copie della tesi consegnate in segreteria sono conformi sia alle osservazioni della Commissione che alle norme prescritte, lo studente potrà chiedere il relativo Diploma. 2) Presentazione esterna La dicitura in copertina e quella sul frontespizio devono essere identiche. Nella parte alta si pone: Facoltà Teologica Pugliese. Nella riga sotto si indica il rispettivo Istituto. Al centro della pagina va posto COGNOME e NOME dell’autore, il titolo completo della tesi con eventuale sottotitolo. Più in basso si mette la dicitura: TESI – o ESTRATTO DI TESI – DI DOTTORATO. In calce: la Città e l’anno della pubblicazione (e non della difesa). In ogni caso l’intero testo della copertina e del frontespizio va redatto a stampa. Non sono consentiti in copertina disegni o fotografie. A tergo della prima pagina, o nel retrofrontespizio dovranno essere apposte le parole: VIDIMUS AC TYPIS EDENDAM APPROBAVIMUS (Visto, si approva per la stampa), con i nomi del Relatore e del Correlatore. IMPRIMI POTEST con il nome del Preside della Facoltà e la data dell’approvazione. IMPRIMATUR con il nome dell’Ordinario del luogo che ha autorizzato la pubblicazione e la data dell’autorizzazione. Chi pubblica la tesi in qualche rivista non ha bisogno del permesso dell’Ordinario: l’autore, nelle copie destinate alla Facoltà, indichi tuttavia il 70 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 3) Norme editoriali · Formato: cm 17x24; · Caratteri tipografici: Times New Roman, punti 12; · Spaziatura interlinea: Singola; · Copie da presentare in Segreteria: 30, di cui 10 all’Istiuto di provenienza e 20 saranno inviate alla Congregazione per l’Educazione Cattolica e ad altre istituzioni accademiche. Il diploma di Dottorato verrà assegnato solo se le copie consegnate rispondono alle osservazioni del Relatore e del Correlatore e ai requisiti sopra esposti. 4) Norme particolari per l’estratto Quando si pubblica un estratto, nella pubblicazione della tesi devono figurare in ordine gli elementi che seguono: - Riconoscimento: è consentito inserire espressioni di ringraziamento, brevi e concise; - Abbreviazioni: indice di tutte le sigle utilizzate nel testo; - Presentazione: deve esporre chiaramente tanto l’idea, lo scopo e il senso generale dell’opera, quanto l’importanza che esso ha nel contesto dell’intera dissertazione; - Indice generale dell’intera opera; - Estratto della tesi vero e proprio (di almeno 50 pagine, escluse la bibliografia e gli indici); - Bibliografia per intero, da indicare non solo nelle note, ma anche in un elenco a parte. - Indice dell’estratto. Nelle pagine seguenti viene riportato un campione di copertina e di pagina stampata dietro il frontespizio. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 71 NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI numero continuo delle pagine ed in calce del retrofrontespizio ponga accuratamente il titolo e il luogo della rivista nonché il numero del volume e delle pagine dell’edizione (Es.: Extractum ex periodico Nicolaus XXXVII [2010/ 1] pp. 347-368). NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI [FRONTESPIZIO] FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ISTITUTO…………… _________________ COGNOME E NOME TITOLO DELLA TESI SOTTOTITOLO TESI (O ESTRATTO DELLA TESI) DI DOTTORATO IN TEOLOGIA…… LUOGO E ANNO (DI PUBBLICAZIONE) 72 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE NORME PER LA PUBBLICAZIONE DELLA TESI [PAGINA INTERNA] Vidimus ac typis edendam approbavimus Prof. N.N. (Relatore) Prof. N.N. (Correlatore) Bari,...................... Imprimi potest N.N., Preside della Facoltà Teologica Pugliese Bari,....................... Imprimatur S. Ecc. Rev.ma Mons. N. N. Arcivescovo o Vescovo di...................................... Luogo e data ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 73 ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA ACCORDO DI COLLABORAZIONE PER IL DOTTORATO CONGIUNTO TRA LA FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE E L’ISTITUTO UNIVERSITARIO “SOPHIA” L’insegnamento superiore europeo è caratterizzato da una grande varietà a livello di lingue, culture, sistemi e tradizioni. Al fine di assicurare una sufficiente compatibilità tra le diverse normative nazionali, nel 1999 è stato siglato un accordo intergovernativo di collaborazione per definire lo “Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore” nella direzione di un riconoscimento reciproco delle qualifiche e delle competenze. Uno dei principali obiettivi di tale iniziativa, nota più comunemente come “processo di Bologna”, è, infatti, l’elaborazione di un quadro dei titoli per l’istruzione superiore ‘comprensibili e comparabili’ nell’ambito dei Paesi che aderiscono alla European Cultural Convention. La qualità dipenderà da una “cultura della qualità” e dall’esistenza di meccanismi di garanzia atti ad assicurarla (Quality Assurance, QA) che, negli ultimi mesi, le Università italiane stanno implementando. La Commissione Europea ha mostrato l’intenzione di dedicare più sforzi e mezzi finanziari all’eccellenza qualitativa, assicurando al contempo che il terreno sul quale si sviluppa l’eccellenza resti aperto e fertile in tutta l’Unione Europea. Una delle principali priorità che il processo di Bologna si pone è la creazione di istituti e reti post-universitarie/di dottorato di livello europeo e mondiale, vista nella loro duplice funzione di vertice dell’insegnamento superiore e di primo livello formativo nella carriera dei ricercatori. È attualmente in corso di valutazione la possibilità di assicurare maggiore sostegno a tali istituti e agli 74 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE si stabilisce quanto segue: A/ Condizioni per l’iscrizione al terzo ciclo 1. Per essere ammesso al terzo ciclo (o biennio superiore di ricerca dottorato) lo studente deve: a) aver conseguito la Licenza in S. Teologia con la qualifica di “magna cum laude”; b) garantire di poter dedicare un tempo adeguato allo svolgimento dell’attività di ricerca scientifica e all’elaborazione del testo scritto finale, e dar saggio di adeguata conoscenza delle lingue classiche e moderne indispensabili al tipo di ricerca prescelto. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 75 ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA studenti/ricercatori che a questi partecipano, a patto che soddisfino alcune condizioni: massa critica; interdisciplinarietà; forte caratterizzazione europea; sostegno delle autorità regionali/nazionali; settori d’eccellenza identificati e dichiarati. Un supporto specifico è previsto a favore dei dottorati congiunti o “europei” (joint or “european” doctorates) nonché della garanzia della qualità. Con la dicitura “Joint Degrees” si indicano i Corsi di Studio a curriculum integrato che prevedono un percorso formativo progettato con altri Atenei stranieri e periodi di mobilità di studenti e docenti. Dopo la prova finale vengono rilasciati i due o più titoli nazionali delle Università partner (titolo doppio o multiplo) oppure un unico titolo riconosciuto e validato da tutti gli Atenei coinvolti (titolo congiunto). In virtù della Convenzione di Lisbona, del Processo di Bologna e dei Concordati, riconosciuti dagli altri Paesi aderenti, l’Istituto Universitario Sophia (IUS) rilascia titoli accademici di questo livello. A tal proposito sono stati siglati sino al 2012, vari protocolli di intesa tra lo IUS e altre Università. Per l’ambito della Teologia, in particolare, sono stati siglati alcuni accordi che prevedono l’attivazione di un percorso di Dottorato congiunto per studenti già in possesso della Licenza canonica in Teologia, in ordine al conferimento del Dottorato in Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità - indirizzo teologico presso l’Istituto Universitario Sophia e del Dottorato in Sacra Teologia presso le seguenti Università: la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense (PUL) di Roma; la Facoltà di Teologia dell’Italia Centrale (Firenze); la Facoltà di Teologia di San Miguel (Buenos Aires, Argentina); l’Università Pontificia Giovanni Paolo II di Cracovia (Polonia); il Sapientia College of Theology of Religious Orders, Budapest (Ungheria). La Facoltà Teologica Pugliese intende anch’essa partecipare attivamente a questa sfida europea attraverso un Protocollo di intesa da siglare con l’Istituto Universitario Sophia. Pertanto tra il Preside della Facoltà Teologica Pugliese e il Preside dell’Istituto Universitario Sophia, in vista del conseguimento del dottorato congiuntamente diretto e rilasciato dalle due Sedi (joint o dual degrees), ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA 2. Lo studente che intenda conseguire il dottorato congiuntamente diretto e rilasciato dalla Facoltà Teologica Pugliese e dall’Istituto Universitario Sophia (IUS) deve essere iscritto come studente ordinario contemporaneamente presso le due Sedi, in conformità alle norme stabilite da ciascuna di esse. Deve risiedere almeno per un semestre in ciascuna delle due Sedi. B/ Obbligo di corsi/seminari 3. a) Chi ha conseguito la Licenza in S. Teologia come studente iscritto alla Facoltà Teologica Pugliese dovrà scegliere nella medesima facoltà un corso e un seminario equivalenti a 10 Ects (Regolamento FTP, Art. 54, lettera d). È tenuto, inoltre, a compiere un percorso integrativo nell’Istituto Universitario Sophia caratterizzato dalla frequenza di corsi, da esami da sostenere (per almeno 30 crediti) e da un congruo periodo di presenza e partecipazione alla vita dell’Istituto. b) Chi ha conseguito la Licenza in S. Teologia come studente iscritto ad altra Facoltà o Istituto Universitario, è tenuto a frequentare tre corsi / seminari (con relativi esami) sia nella Facoltà Teologica Pugliese sia nell’Istituto Universitario Sophia, per un totale di sei corsi/seminari (con relativi esami). Nella Facoltà Teologica Pugliese, inoltre, coloro che hanno espletato gli studi teologici del II ciclo in un’altra Istituzione accademica, conseguendone il titolo, e non avessero totalizzato il numero di 120 Ects, vengono ammessi al ciclo di Dottorato, ma dovranno integrare i crediti mancanti seguendo dei corsi offerti nel II ciclo e superandone gli esami con una media non inferiore a magna cum laude (Regolamento FTP, Art. 54, lettera c). La scelta dei corsi/seminari deve essere approvata dal Docente Relatore e poi dai Presidi delle due Sedi. C/ Scelta ed approvazione del titolo e dello schema della tesi di Dottorato e del piano di studio. 4. All’inizio del ciclo lo studente sceglie il Docente Relatore della tesi tra i Docenti stabili o incaricati di una delle due Sedi. 5. Con il Relatore lo studente concorda il tema per la tesi di Dottorato e il piano di studio, in conformità a quanto disposto nell’art. 3. Sotto la guida del medesimo Relatore, lo studente prepara lo schema di lavoro (in due o più pagine) e lo presenta alle Segreterie delle due Sedi di iscrizione in cinque copie, tutte firmate dallo studente e dal Docente Relatore, per sottoporlo all’esame della Commissione esaminatrice costituita dai Presidi e dai Vice-presidi delle due sedi universitarie. 6. a) Il tema previsto per la dissertazione scritta e il piano di studio, oltre ad avere il consenso della Commissione esaminatrice, sarà presentato e approvato dal Consiglio della Facoltà Teologica Pugliese. 76 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE D/ Pre-discusssione della tesi 8. a) Non prima dell’inizio del secondo anno lo studente consegna alla Segreteria Generale della Facoltà del Relatore cinque copie cartacee della stesura provvisoria della tesi, con il nulla osta previo alla pre-discussione, firmato dai tre Docenti (Relatore e Correlatori). Tre copie della tesi vanno consegnate ai Docenti; le altre due copie vanno trasmesse alle Autorità accademiche delle due Sedi. b) La consegna della tesi per la pre-discussione può essere fatta in Segreteria dal 1° settembre al 15 maggio. La pre-discussione avrà luogo dopo almeno quattro settimane dalla consegna. c) La pre-discussione accerta se la tesi costituisca un vero contributo nel campo scientifico. d) La Commissione per la pre-discussione è presieduta dall’Autorità accademica del luogo dove si riunisce ed è formata dal Docente Relatore e dai due Docenti Correlatori. La presenza dei tre Docenti è richiesta per la validità della discussione stessa. e) La Commissione non assegna un voto alla tesi, ma esprime solo un giudizio, in cui specifica le eventuali modifiche da apportare. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 77 ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA b) Ad ogni candidato, di intesa con il Docente Relatore della tesi, saranno assegnati due Docenti Correlatori, uno dell’Istituto Universitario Sophia e uno della Facoltà Teologica Pugliese, quest’ultimo scelto dal Consiglio di Facoltà. c) Il Docente Relatore seguirà il candidato nella stesura del lavoro. Il candidato, a sua volta, è tenuto a mantenere frequenti contatti, oltre che con il Docente Relatore, con i Docenti Correlatori, a garanzia del metodo scientifico del lavoro di ricerca e nella stesura della Tesi. d) La Commissione esaminatrice ha la facoltà di apportare modifiche al piano di studio, al titolo e allo schema della tesi. Il Preside della Facoltà Teologica Pugliese potrà farlo previa approvazione del Consiglio di Facoltà. 7. a) I Presidi stabiliscono inoltre, di comune accordo, di volta in volta, la Sede dove saranno compiuti gli atti accademici previsti. b) Gli atti accademici sono presieduti dall’Autorità accademica della Sede dove si svolge l’atto, in conformità ai rispettivi Regolamenti. c) I verbali dei singoli atti accademici sono trasmessi contemporaneamente alle Segreterie Generali delle due Sedi e da queste all’Autorità accademica competente. d) Alla discussione pubblica della tesi di Dottorato può presenziare l’Autorità accademica dell’altra Sede. ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA f) Se nella pre-discusssione sono richieste modifiche rilevanti, lo studente dovrà ripresentare la tesi per una seconda pre-discusssione, secondo le modalità ed entro i termini fissati dalla stessa Commissione. E/ Discussione pubblica della tesi 9. a) È ammesso alla discussione pubblica il candidato che ha consegnato alla Segreteria della Sede stabilita per la discussione (cf. art. 7, a) sette copie cartacee rilegate e una copia non rilegata della tesi di Dottorato, assieme al nulla osta rilasciato dai tre Docenti (Relatore e Correlatori). b) La Commissione per la discussione è composta dal Preside della Sede dove si svolge la discussione pubblica della tesi, dal Docente Relatore e dai Docenti Correlatori. È presieduta dal Preside. c) La Commissione esprime la valutazione in centesimi con la qualifica di merito e giudica sulla pubblicabilità totale o parziale della tesi. d) La seduta pubblica d’esame inizia con la presentazione, da parte del candidato, del proprio lavoro. Seguono gli interventi del Relatore, dei due Correlatori. Il Presidente ordina e modera gli interventi e può esprimere la sua valutazione sulla tesi e sulla discussione. e) Al termine della discussione pubblica della tesi il Presidente della Commissione proclama la qualifica e la votazione assegnata al Dottorando. f) Il diploma di Dottorato congiunto (joint o dual degrees) può essere conferito soltanto dopo la pubblicazione della tesi. Tra la discussione e la pubblicazione della tesi non devono passare più di dieci anni. g) La pubblicazione integrale o parziale della tesi deve essere conforme alle norme per la stampa delle tesi di Dottorato proprie di ciascuna Sede. h) Stampata la tesi integrale o parziale con le debite autorizzazioni, il dottorando, farà pervenire alle Segreterie delle due Sedi trenta copie della pubblicazione, che verranno inviate alle Biblioteche delle due Sedi. F/ Diploma di Dottorato congiunto 10. a) L’esito positivo della discussione pubblica coinciderà con l’attribuzione del titolo congiunto di Dottorato in S. Teologia da parte della Facoltà Teologica Pugliese e Dottorato in «Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità – indirizzo teologico» da parte dell’Istituto Universitario Sophia. b) Pubblicata la tesi, il Diploma viene rilasciato congiuntamente dalle due Sedi di studio. Nel Diploma di Dottorato congiunto devono comparire le denominazioni delle due istituzioni accademiche coinvolte, la specializzazione conseguita (S. Teologia – Fondamenti e prospettive di una cultura dell’unità, indirizzo teologico), il titolo della tesi e la qualifica ottenuta. Completano il Diploma di Dottorato congiunto i sigilli o timbri delle due Sedi e le firme delle competenti Autorità accademiche, secondo le norme di ciascuna Sede. G/ Accordo economico 11. Le tasse accademiche danno diritto all’iscrizione, alla frequenza dei corsi, a sostenere gli esami /seminari, alla tessera di studente, all’ingresso nella Biblioteca di ciascuna Sede. L’importo complessivo è stabilito ogni anno dalle 78 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Le parti contraenti l’accordo: Prof. Angelo PANZETTA Preside della Facoltà Teologica Pugliese Prof. Piero CODA Preside dell’Istituto Universitario “Sophia” Loppiano, Incisa Val d’Arno (FI), 20 settembre 2013 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 79 ACCORDO CON L’ISTITUTO UNIVERSITARIO SOPHIA competenti Autorità delle due Sedi ed è versato alternativamente prima a una Sede poi all’altra. Il versamento del primo anno di iscrizione è fatto alla Facoltà Teologica Pugliese, il versamento del secondo anno all’Istituto Universitario Sophia. Lo stesso criterio alternativo si applica nell’iscrizione di uno studente «fuori corso» e «in attesa di grado». 80 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ISTITUTI DELLA FACOLTÀ ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 81 ISTITUTI DELLA FACOLTÀ La Facoltà Teologica Pugliese ha sede in Bari e opera presso: - l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “S. Nicola” (Bari); - l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta); - l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari). I Direttori di Istituto dirigono il loro Istituto in sintonia e sotto la responsabilità del Preside della Facoltà. 82 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ISTITUTI DELLA FACOLTÁ ISTITUTO “REGINA APULIAE” MOLFETTA ISTITUTO “SAN NICOLA” BARI ISTITUTO “SANTA FARA” BARI ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 83 ISTITUTI DELLA FACOLTÀ 84 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ISTITUTO TEOLOGICO PUGLIESE MOLFETTA Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” MOLFETTA (BA) “REGINA APULIAE” Viale Pio XI, 54 70056 MOLFETTA (BA) Tel. e Fax 080-3353935 e-mail: [email protected] DIRETTORE Prof. Giacomo LORUSSO SEGRETARIO AMMINISTRATORE Sig. Diac. Cosmo Damiano PAPPAGALLO DIRETTORE DELLA BIBLIOTECA Prof. Salvatore MELE ADDETTI DI SEGRETERIA Sig. Francesco DELFINO Sig.ra Antonella SALVEMINI ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 85 ISTITUTO “REGINA APULIAE” L’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” ha l’intento di preparare giovani responsabili e desiderosi di dare testimonianza credibile nella società e nella Chiesa attraverso la forma della riflessione e della ricerca scientifica indicata dal Magistero come la prima strada della Chiesa per il compimento della sua missione. Di qui il particolar intento di approfondire la novità dell’essere persona in Cristo, aspetto essenziale dell’antropologia cristiana costantemente presente nella nuova evangelizzazione, anche diventando laboratorio di ricerca scientifica e scuola di alta educazione teologica. Numero degli studenti* Ciclo Istituzionale Biennio filosofico I anno: 42 II anno: 43 Licenza I anno: 9 Dottorato Fuori corso e uditori I anno: 6 II anno: 11 Triennio teologico I anno: 41 II anno: 35 III anno: 41 202 20 * Dati relativi all’anno accademico 2013-2014 86 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 6 35 Tot. 263 BIBLIOTECA La Biblioteca è aperta dal lunedì al venerdì: ore 09.00 - 12.00/16.00 - 18.45 Tel. 080-3358211 E-mail: [email protected] STUDENTI Rappresentanti ARDOLINO Mario - GROSSO Angelo (I anno) SPINA Pietro Vito - ABBRUZZESE Antonio (II anno) MARGHERITA Giovanni - CARELLA Aurelio (III anno) TENNA Francesco - FIORE Ruggiero (IV anno) TURTURRO Antonio - PRISCIANO Giuseppe (V anno) CARLETTA Pasquale (Licenza) Delegati TENNA Francesco - Delegato al Consiglio di Istituto e di Facoltà CARLETTA Pasquale - SPINA Pietro Vito - Delegato al Consiglio di Istituto TURTURRO Antonio - Delegato per la Commissione economica MARGHERITA Giovanni - Delegato per la Commissione della biblioteca ORARIO DELLE LEZIONI Tutte le ore hanno la durata di 50 minuti, col seguente ordine: 1' ora 2' ora Pausa 3' ora 4' ora h. h. h. h. h. 8,55 - 9,45 9,45 - 10,35 10,35 - 10,50 10,50 - 11,40 11,40 - 12,30 5' ora 6' ora 7' ora 8' ora h. h. h. h. 15,30 - 16,20 16,20 - 17,10 17,10 - 18,00 18,00 - 18,50 Le ore dei seminari hanno la durata di 60 minuti. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 87 SEGRERTERIA SEGRETERIA La Segreteria è aperta tutti i giorni (eccetto venerdì, sabato, domenica e festivi) dal 1 settembre al 31 luglio nei seguenti orari: Lunedì ore 09.00 - 12.00/16.00 - 18.00 Martedì ore 09.00 - 12.00 Mercoledì ore 09.00 - 12.00/16.00 - 18.00 Giovedì ore 09.00 - 12.00/16.00 - 18.00 ISTITUTO “REGINA APULIAE” CONSIGLIO DI ISTITUTO Prof. Giacomo LORUSSO, Direttore Prof. Luigi RENNA (Rettore del Pontificio Seminario Regionale) Prof. Marcello ACQUAVIVA Prof. Vincenzo DI PILATO Prof. Jean Paul LIEGGI Prof. Michele MATTA Prof. Vito MIGNOZZI Prof. Angelo PANZETTA Prof. Sebastiano PINTO Prof. Pio ZUPPA Stud. Pasquale CARLETTA Stud. Francesco TENNA Stud. Pietro Vito SPINA Diac. Cosmo Damiano PAPPAGALLO, Segretario COMMISSIONE DELLA BIBLIOTECA Prof. Giacomo LORUSSO, Direttore Prof. Salvatore MELE, Bibliotecario Prof. Marcello ACQUAVIVA Stud. Giovanni MARGHERITA COMMISSIONE ECONOMICA Prof. Giacomo LORUSSO, Direttore Diac. Cosmo Damiano PAPPAGALLO, Amministratore Stud. Antonio TURTURRO 88 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE I ANNO SIGLA Fl22 Fl23 Fl24 Fl25 Fl26 Fl27 Fl28 Fl29 Fl15 Sm MATERIA DOCENTE Introduzione generale alla filosofia Storia della filosofia 1: antica e medievale Filosofia della natura Logica e filosofia della conoscenza Filosofia della religione Filosofia della storia Sociologia Psicologia e pedagogia Lingue bibliche Seminario metodologico ECTS P. MANCINI 8 10 8 10 3 3 3 6 6 3 S. DI LISO P. MANCINI M. MATTA M. ACQUAVIVA L. DE PINTO P. CONTINI A. SABATELLI A. FAVALE V. DI PILATO II ANNO SIGLA MATERIA DOCENTE Fl2 Storia della filosofia 2: moderna e contemporanea Fl30 Fl31 Fl32 Fl33 Fl12 Fl13 FlSm Filosofia teoretica (metafisica) Filosofia dell’uomo Filosofia morale e politica Teologia fondamentale Introduzione alla Sacra Scrittura Storia della Chiesa antica e medievale Seminario di filosofia ECTS M. ILLICETO 10 M. ACQUAVIVA 10 8 8 8 6 10 3 A. CAPUTO M. MATTA V. DI PILATO G. LORUSSO D. D’AMICO ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 89 PIANO DI STUDI BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO ISTITUTO “REGINA APULIAE” TRIENNIO TEOLOGICO I ANNO SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS TA1 TN1 Tl24 Esegesi AT 1: Pentateuco e libri storici Esegesi NT 1: scritti paolini e lettere cattoliche Patrologia S. PINTO G. LORUSSO E. ALBANO 6 6 10 Tl21 Storia della Chiesa moderna e contemporanea F. CASTELLI 10 Tl5 Teologia dogmatica 1: trinitaria e cristologia J. P. LIEGGI 10 Tl27 Teologia morale 1: morale fondamentale A. PANZETTA 10 Tl18 Introduzione al Diritto Canonico S. CHIARELLI 3 TlSm Seminario 3 II ANNO SIGLA 90 MATERIA DOCENTE ECTS TA2 Esegesi AT 2: libri profetici A. FAVALE 6 Tl26 Esegesi NT 2: Sinottici e Atti degli Apostoli S. MELE 10 Tl6 Teologia dogmatica 2: ecclesiologia e mariologia V. MIGNOZZI 10 Tl8 TSF Teologia liturgica 1 Teologia sacramentaria fondamentale F. MARTIGNANO V. MIGNOZZI 6 5 TS1 Teologia sacramentaria 1: iniziazione cristiana F. NIGRO 6 Tl14 Tl19 TlSm Teologia morale 2: morale sociale Diritto Canonico 1 Seminario L. RENNA 10 5 3 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE S. CHIARELLI SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS C. MARIANO S. PINTO 6 6 Teologia dogmatica 3: antropologia teologica D. AMATO 10 T4S Teologia sacramentaria 2: C. MACILLETTI 6 Tl15 Teologia morale 3: L. RENNA 10 Tl9 Teologia liturgica 2 F. MARTIGNANO 3 Tl25 Teologia spirituale J. P. LIEGGI 5 Tl16 Teologia pastorale 1 F. ZACCARIA 5 Tl17 Teologia pastorale 2 P. ZUPPA 3 Tl20 Diritto Canonico 2 S. CHIARELLI 5 TlSm Seminario TA3 TN3 Esegesi AT 3: libri sapienziali Esegesi NT 3: corpo giovanneo Tl7 penitenza, unzione, ordine e matrimonio morale del matrimonio e della vita fisica PIANO DI STUDI III ANNO 3 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 91 ISTITUTO “REGINA APULIAE” SEMINARI BIENNIO FILOSOFICO SIGLA 92 MATERIA DOCENTE ECTS FlSm2 Dio e uomo di fronte al dolore M. ILLICETO 3 FlSm3 Metodologia della ricerca sociale e questioni teoriche P. CONTINI 3 FlSm4 L’approccio psicologico alla vita spirituale A. SABATELLI 3 FlSm5 I molteplici significati del concetto di “natura” e i suoi aspetti ontoassiologici. Confronto fra la visione classica e quella moderna M. MATTA 3 Sm Seminario metodologico V. DI PILATO 3 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE PIANO DI STUDI SEMINARI TRIENNIO TEOLOGICO SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS TlSm1 Approccio empirico e teologia P. ZUPPA 3 TlSm2 Il Gesù della storia e il Cristo della fede S. MELE 3 TlSm3 La Sacra Scrittura nei Padri E. ALBANO 3 TlSm4 Comunicazione e pratiche pastorali della comunità cristiana TlSm5 TlSm6 Il rapporto tra esperienza umana F. ZACCARIA 3 J. P. LIEGGI 3 N. D’ONGHIA 3 F. MARTIGNANO 3 V. MIGNOZZI 3 B. CHIARELLI 3 F. CASTELLI 3 e Trinità La specificità dell’uomo: corpore et anima unus Liturgia pastorale nel rapporto TlSm7 liturgia-teologia. Il contributo dell’abate Salvatore Marsili (1910-1983) TlSm8 TlSm9 TlSm10 Il metodo in ecclesiologia Gli organismi di partecipazione nella Chiesa Storia della santità in Puglia, in età moderna e contemporanea ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 93 94 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE PRIMO ANNO Fl 22 Introduzione generale alla filosofia (Ects 8) Prof. MANCINI Obiettivo Il corso si propone di introdurre lo studente a sviluppare abilità concettuali adeguate alla ragionevole costruzione di una soggettività propositiva e critica, nonché a maturare competenze lessicali e discorsive rigorose. Nel far ciò lo studente sarà sollecitato a cogliere la forte valenza formativa e sapienziale del metodo filosofico. Contenuti Si analizzerà la nascita di alcuni grandi pensieri e nuclei tematici, osservati in prospettiva teorica e storica. Particolare attenzione sarà riservata al lessico, alle diverse metodologie di indagine, alle problematiche maggiori dibattute nella storia della filosofia. In specie si tratteranno i seguenti argomenti: 1. Dell’inizio e della cosa ultima; 2. Dell’essere e del non-essere; 3. Della conoscenza dell’essere; 4. Del finito e l’infinito; 5. Dell’anima e del corpo; 6. Della verità e libertà; 7. Del Bene e del Male; 8. Del tempo e dell’Eterno; 9. Metodologia filosofica: visione intellettuale, dialettica, ermeneutica e dialogo. Metodo In un corso di “Introduzione alla filosofia” si sceglie di procedere con gradualità. Le lezioni frontali sui diversi nuclei tematici, dunque, saranno precedute da un momento di dialogo all’interno della classe, al fine di favorire la visione delle questioni esistenziali all’origine di determinati problemi filosofici e la ricerca personale di possibili strategie risolutive. A questo primo momento, seguirà la lettura critica e il lavoro rigoroso su brani propriamente filosofici. L’esercizio dei testi è finalizzato alla comprensione del messaggio, alla scoperta di differenti strutture di ragionamento, mediante le quali lo studente sarà sollecitato a riformulare le sue iniziali risposte alle diverse questioni. Bibliografia S. VANNI ROVIGHI, Elementi di filosofia I, Editrice La Scuola, Brescia 1978; K. JASPERS, Introduzione alla filosofia, Raffaello Cortina, Milano 2012; P. HADOT, Esercizi spirituali e filosofia antica, Einaudi, Torino 2005. Fl 23 Storia della filosofia 1: antica e medievale (Ects 10) Prof. DI LISO Obiettivo Conoscere una selezione di autori e testi significativi dell’epoca antica e medievale; rilevare la fortuna e la “storia degli effetti” dei principali autori (Platone, Aristotele, Agostino, ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 95 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO DESCRIZIONE DEI CORSI BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO ISTITUTO “REGINA APULIAE” Tommaso); esaminare criticamente e confrontare l’apporto di alcune interpretazioni storiografiche del pensiero antico (p. es. Giannantoni; Reale) e di quello medievale (p. es. Gilson; De Libera). Contenuti La trattazione della storia della filosofia prende le mosse dalla filosofia presofistica, dai sofisti e Socrate e si concentra poi nelle due concezioni sistematiche del IV secolo a. C., quelle di Platone e di Aristotele: la prima caratterizzata dalla tensione tra reale e ideale, tra mito e logos; la seconda caratterizzata dalla visione positiva e pluralistica della realtà, indagabile scientificamente in tutte le sue manifestazioni. L’incontro tra le esigenze razionali di matrice greca (filosofie ellenistiche e neoplatonismo) e le istanze religiose di matrice ebraica e cristiana trova compimento e sistematicità nella filosofia della Tarda-Antichità (la patristica e Agostino) e del Medioevo (età boeziana, filosofia araba ed ebraica, Tommaso d’Aquino e la scolastica), le cui propaggini interesseranno anche le filosofie della “Seconda Scolastica” (Scuola di Padova, Escuela de Salamanca) e gli autori del Rinascimento (Bruno e Campanella). Metodo Mappe e schemi in power point; letture e commenti di testi in traduzione italiana con testi originali a fronte; approfondimenti e discussione. Bibliografia C. ESPOSITO / P. PORRO, Filosofia. Antica e medievale , Laterza, Roma-Bari 2009. Oppure: altro manuale da concordare con il docente. Appunti delle lezioni e dispense del docente (sulla pagina “Discite” del docente). Parte monografica: “L’immortalità dell’anima”. Obiettivo Conoscere ed esaminare il lessico minimo, le questioni fondamentali, le tesi principali e le coordinate storico-filosofiche (la Wirkungsgeschichte ) dall’Antichità al Medioevo sul tema in oggetto. Contenuti La questione dell’immortalità dell’anima in Platone e nella tradizione medievale. Metodo Lettura, analisi e commento del Fedone di Platone; approfondimenti e discussione. Bibliografia PLATONE, Fedone, Traduzione, introduzione e commento di G. Reale, Editrice La Scuola, Brescia 2004 (1a edizione 1970); oppure PLATONE, Fedone, testo greco a fronte, a cura di Giovanni Reale, Bompiani, Milano 2000; appunti delle lezioni e dispense (sulla pagina “Discite” del docente). Fl 24 Filosofia della natura (Ects 8) Prof. MANCINI Obiettivo Conoscere lo sviluppo storico – filosofico della concezione di “natura” nella storia del pensiero classico, medievale, moderno e contemporaneo. Acquisire le categorie teoretiche, 96 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Contenuti Definizione di “Natura” e di “Filosofia della natura”. Nozione di natura e di sostanza corporea. Il divenire. La sostanza e gli accidenti. L’ordine naturale: cause e caso. L’ordine naturale nel pensiero classico e cristiano. Rapporto tra natura, scienza e tecnica. La natura e le leggi della ragione pratica. Natura, scienza e tecnica: l’escatologia della modernità. Ragione: natura e scienza fisica. Metodo galileiano. Matematizzazione della natura. Gli esseri viventi. Analisi filosofica su questioni scientifiche contemporanee. Metodo Lezioni frontali. Proiezione di schemi tematici. Letture critiche di brani di testi filosofici e scientifici. Bibliografia L. CONGIUNTI, Lineamenti di filosofia della natura , Urbaniana University Press, Roma 2010; P. F. MANCINI, «Ordo naturalis tra Nómos e Phýsis», in Fides et Ratio, Rivista di Scienze Religiose, 2 (2009), VivereIn, Roma - Monopoli (BA); P. F. MANCINI, «Ordo creationis tra Nómos e Phýsis», in Fides et Ratio, Rivista di Scienze Religiose, 2 (2010), VivereIn, Roma – Monopoli (BA). Fl 25 Logica e filosofia della conoscenza (Ects 10) Prof. MATTA Obiettivo L’insegnamento è finalizzato all’acquisizione degli strumenti di carattere storico-filosofico e logico-concettuale che permettono di riflettere sulle condizioni e sul senso delle diverse esperienze che caratterizzano la vita dell’uomo in rapporto alla possibilità e ai limiti della conoscenza. Si propone di spiegare – mediante l’applicazione di strumenti di calcolo appositamente elaborati – che il valore della conoscenza è basato sullo studio della correttezza delle inferenze. In particolare, si prefigge di fornire le competenze metodologiche e contenutistiche necessarie per orientarsi nelle diverse strategie argomentative dei linguaggi naturali e dei linguaggi formali, e di abituare all’impiego appropriato e consapevole del linguaggio, alla precisione e al rigore delle argomentazioni. Inoltre, mira a riflettere sul significato e sul valore della conoscenza – in primis sulla nozione di verità – e sui modi con i quali essi sono raggiungibili e comunicabili. Infine, anche allo scopo di rendere più consapevole l’apprendimento di altre discipline, illustra i principi e le regole delle fondamentali forme di razionalità attraverso i quali l’uomo cerca di realizzare la sua vocazione alla conoscenza. Contenuti Il corso si articolerà in tre parti. Nella prima parte si offrirà una introduzione generale di tipo filosofico-epistemologico alla scienza della logica nelle sue grandi linee storiche. Nella seconda parte si illustreranno le nozioni fondamentali della logica classica: la logica dei concetti, la logica delle proposizioni, la logica dell’argomentazione. Nella terza parte, sulla base degli strumenti concettuali acquisiti, si affronteranno le principali teorie gnoseologiche – in particolare i fondamentali problemi filosofici relativi alla conoscenza – e le caratteristiche peculiari che hanno segnato il passaggio dal paradigma conoscitivo classico a quello moderno fino agli sviluppi e alle prospettive contemporanei. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 97 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO ontologiche ed epistemologiche della riflessione speculativa sul mondo naturale nell’evoluzione storica del pensiero. Acquisire la semantica concettuale della nozione di “natura” e le implicazioni etiche. Analizzare la costituzione del mondo materiale e le sue implicazioni con i risultati delle scienze contemporanee. ISTITUTO “REGINA APULIAE” Metodo Lezione frontale, esercitazioni, uso di strumenti multimediali, discussione emergente dal vivo del dialogo e della ricerca comune. Bibliografia J. J. SANGUINETI, Manuale di logica filosofica , Lateran University Press, Città del Vaticano 2009; S. GALVAN, Logica, La Scuola, Brescia 2012; S. VANNI ROVIGHI, Filosofia della conoscenza , ESD, Bologna 2007; G. PASQUALE, Aristotle and the Principle of Non-Contradiction, Academia Verlag, Sankt Augustin 2006 (trad. it. Il principio di noncontraddizione in Aristotele , Bollati Boringhieri, Torino 2008). Oltre agli appunti dalle lezioni, verranno proposte durante il corso ulteriori indicazioni bibliografiche. Fl 26 Filosofia della Religione (Ects 3) Prof. ACQUAVIVA Obiettivo Il corso intende fornire allo studente gli strumenti per una riflessione critica e filosofica sul fenomeno religioso, così come storicamente si è determinata nell’epoca moderna (a partire dal XVII secolo) e come si configura ai nostri giorni. Inoltre, intende avviare alla ricerca di un criterio ragionevole per identificare un’esperienza religiosa autentica e sottolineare i tratti caratteristici dell’esperienza religiosa giudeo-cristiana nella loro rilevanza antropologica e filosofica. Contenuti Dopo aver affrontato alcune questioni epistemologiche e metodologiche, il docente intende operare la distinzione tra l’ermeneutica della fede presente nella riflessione ebraica e cristiana dalla tarda antichità alla fine del Medioevo, e la filosofia della religione propriamente detta. Saranno passate in rassegna alcune posizioni tipiche dell’età moderna, favorendo l’accostamento ai testi degli autori. Una parte del corso sarà riservata al confronto, sul piano filosofico, tra l’esperienza religiosa pagana (nelle sue molteplici forme) e l’esperienza religiosa giudeo-cristiana. Si tenterà l’avvio ad una sintesi sistematica riflettendo su alcuni nuclei tematici fondamentali della disciplina (l’esperienza religiosa, il linguaggio religioso, il rapporto tra ragione e rivelazione, il rapporto tra filosofia, preghiera e mistica, la cristologia filosofica). Metodo Il metodo prevalente sarà quello della lezione frontale, corredata dalla lettura guidata di testi degli autori studiati. Bibliografia G. FERRETTI, Filosofia della religione, in Dizionario Teologico Interdisciplinare, Marietti, Torino, 1977, vol. I, pp. 151-181; X. TILLIETTE, Che cos’è la cristologia filosofica? , Morcelliana, Brescia, 2004; S. ZUCAL, Cristo nella filosofia contemporanea, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2 volumi, 2000-2002 (I: Da Kant a Nietzsche; II: Il Novecento ); M. ACQUAVIVA, Filosofia della religione. Lineamenti storici, testi antologici, nuclei teoretici, Vivere In, Roma – Monopoli, 2012; ID., Paganesimi ebraismo cristianesimo , Vivere In, Roma – Monopoli, 2009; ID., Respirare con due polmoni. Ricerche attorno alla Fides et ratio, Vivere In, Roma – Monopoli, 2010; ID., La filosofia sul sagrato, San Giorgio Jonico, Servi della Sofferenza, 2011. 98 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Filosofia della storia (Ects 3) Prof. DE PINTO Obiettivo Il corso è finalizzato a promuovere una riflessione sistematica sulla vicenda temporale dell’uomo alla ricerca di eventuali significati non più eludibili. La Storia , intesa come totalità degli eventi passati, presenti e futuri, è esaminata criticamente con le categorie e il metodo della filosofia. Alla scuola dei filosofi della storia il discente è orientato ad individuare la chiave di lettura che consente di recuperare il significato, la direzione e il fine delle vicende umane; è sollecitato a rintracciare la sottostante immagine di uomo e a formulare un giudizio critico circa la fondatezza delle tesi espresse. Al termine del percorso di studio l’allievo sarà in grado di cogliere l’emergere di tre tendenze interpretative: la cosmocentrica, la teologica, l’antropologica. Contenuti 1. Perché una filosofia della storia? Obiettivi, oggetto, metodo. 2. Le principali concezioni della storia: teoria ciclica o fatalistica; teoria provvidenzialistica; teoria progressiva ed evoluzionista; lo storicismo idealista; il materialismo storico-dialettico; teoria biologica e pessimistica; teoria personalistica. 3. Critica dello Storicismo. 4. Caso, necessità, miracolo. 5. Considerazioni critiche sulla libertà e sul male. Metodo Le diverse teorie interpretative della storia sono studiate mediante un approccio diretto ai testi dei principali esponenti. Nell’esposizione dei contenuti si fa uso di supporti telematici. Bibliografia Testi fondamentali: P. MICCOLI, La voce di Clio. Lineamenti di Filosofia della Storia , Urbaniana University Press, Roma 2008; R. GUARDINI, Mondo e persona. Saggio di antropologia cristiana, Morcelliana, Brescia 2007; K. R. POPPER, Miseria dello storicismo, Feltrinelli, Milano 1975; S. NEIMAN, In cielo come in terra. Storia filosofica del male , Laterza 2013. Dispense. Testi consigliati: J. MARITAIN, Per una filosofia della storia, Morcelliana, Brescia 1979; M. MANTOVANI, Sulle vie del tempo. Un confronto filosofico sulla storia e sulla libertà, Las, Roma 2002; AA.VV., Il caso e la libertà, Laterza, Bari 1994; G. HUBER, Dio è Signore della storia. Per una visione cristiana della storia, Massimo, Milano 1982. Fl 28 Sociologia (Ects 3) Prof. CONTINI Obiettivo Il corso intende fornire gli strumenti per l’analisi dei fatti sociali, proponendo agli studenti una panoramica ampia sulle principali teorie sociologiche. Contenuti Il corso assume come base di partenza l’essere, gli individui, oltre che attori razionali, creatori di significato, utenti di simboli e narratori di esperienze culturali. Di qui l’esigenza ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 99 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO Fl 27 ISTITUTO “REGINA APULIAE” di una sintetica introduzione alla sociologia della cultura che aiuti: - a esplorare il concetto di cultura, le molteplici tipologie culturali (cultura giovanile, cultura di massa, cultura aziendale, ecc.); ad approfondire la natura dei legami della cultura con il mondo sociale; a sviluppare la comprensione di questioni come ad es. l’etnicità e l’applicazione ad esse dell’analisi culturale; ad ampliare gli orizzonti culturali e sociali così che le persone possano operare nei molteplici contesti. Metodo Didattica frontale con il supporto di slides Powerpoint. Bibliografia Un testo a scelta tra: P. CERI, Sociologia. I soggetti, le strutture, i contesti, Laterza 2007. Due testi a scelta tra: J. ALEXANDER, La costruzione del male. Dall’Olocausto all’11 settembre , Il Mulino, Bologna 2006; M. AUGE’, Perché viviamo? , Meltemi, 2004; M. AUGE’, Genio del paganesimo , Bollati Boringhieri, Torino 2002; M. AUGE’, Rovine e macerie. Il senso del tempo , Bollati Boringhieri, Torino 2004; M. AUGE’, Nonluoghi , Eleuthera, 2009; Z. BAUMAN, Modernità e ambivalenza , Bollati Boringhieri, Torino, 2010; Z. BAUMAN, Modus vivendi. Inferno e utopia del mondo liquido, Laterza, RomaBari 2008; T. BERGER - P. LUCKMAN, La realtà come costruzione sociale, Il Mulino, Bologna 1997; V. CESAREO, L’era del narcisismo , Franco Angeli, Milano 2012; P. DONATI, Oltre il multiculturalismo. La ragione relazionale per un mondo comune, Laterza, Roma-Bari 2008; P. DONATI, Sociologia della riflessività. Come si entra nel dopo-moderno, Il Mulino, Bologna 2011; P. DONATI, Sociologia della relazione , Il Mulino, Bologna 2013; S. KERN, Il tempo e lo spazio. La percezione del mondo tra Otto e Novecento, Il Mulino, Bologna 2007; G. PECCHINENDA, Homunculus. Sociologia dell’identità e autonarrazione , Liguori, Napoli 2008. Fl 29 Psicologia e pedagogia (Ects 6) Prof. SABATELLI Obiettivo Il Corso offre una introduzione generale alla Psicologia come scienza sperimentale e alla Pedagogia come scienza pratico-progettuale. Al termine del Corso gli studenti dovrebbero essere in grado di possedere quelle conoscenze basilari che permettono di definire l’oggetto di studio, i metodi, i campi di indagine e gli ambiti applicativi, il contributo delle diverse scuole, sia nel campo della Psicologia che della Pedagogia. Inoltre dovrebbero saper valutare criticamente l’apporto della Psicologia e della Pedagogia alla riflessione teologica e alla pratica pastorale. Contenuti La nascita e lo sviluppo della psicologia come scienza sperimentale. I campi di indagine della psicologia generale. Le principali scuole psicologiche. La pedagogia come scienza pratico-progettuale. La domanda educativa, la definizione degli obiettivi, la valutazione, la formazione degli educatori. Metodo Lezioni del docente; lavoro di gruppo degli studenti finalizzato all’apprendimento di specifiche tematiche e alla comunicazione in classe; offerta di percorsi personali di ricerca. 100 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Fl 15 Lingue bibliche (Ects 6) Prof. FAVALE Obiettivo Scopo del corso è fornire gli strumenti di base per un approccio diretto ai testi originali dell’AT e NT, letti nelle rispettive edizioni critiche. Contenuti LINGUA EBRAICA. Dopo aver acquisito familiarità con l’alfabeto (pronuncia e traslitterazione) e le nozioni morfologiche basilari della lingua (articolo, pronomi, suffissi, nome singolare e plurale, stato costrutto, coniugazioni verbali), si esamineranno alcune strutture fondamentali della sintassi narrativa ebraica a partire dal confronto diretto con brani scelti dell’AT, attingendo prevalentemente al Libro di Rut. LINGUA GRECA. Tenendo conto delle esigenze degli studenti sprovvisti di conoscenze previe, lo studio muoverà dagli elementi grammaticali di base (fonetica, morfologia, coniugazioni verbali), prima di approdare alla rassegna di alcune delle funzioni sintattiche più frequenti. Percorsi di ricerca sotto la guida del docente consentiranno agli studenti già avviati allo studio della lingua di cimentarsi in saggi di lavoro più personale. Testo di riferimento sarà il Vangelo di Marco, ma non mancheranno sondaggi di lettura in altri scritti neotestamentari. Metodo Lezioni frontali, integrate da studio personale ed esercizi di verifica individuali, necessari per l’apprendimento (sia pure a livello elementare) di una nuova lingua. Eventuali incontri pomeridiani con il docente potranno arricchire l’offerta formativa. L’esame finale consisterà in una prova scritta e in un breve colloquio orale, finalizzato alla verifica della capacità di lettura e comprensione di testi già esaminati durante le lezioni. Bibliografia LINGUA EBRAICA. Per il testo biblico: K. ELLIGER – W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 19873; R. REGGI (a cura di), Pentateuco. Traduzione interlineare italiana, EDB, Bologna 2011; R. REGGI (a cura di), Profeti . Traduzione interlineare italiana , EDB, Bologna 2011. Manuali e sussidi: J. WEINGREEN, Grammatica di Ebraico biblico, Glossa, Milano 2011; L. PEPI – F. SERAFINI, Corso di Ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 20103; F. SERAFINI, Esercizi per il corso di Ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 20062; P. MAGNANINI – P. P. NAVA, Grammatica della lingua ebraica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna 2008; L. ALONSO SCHÖKEL, Dizionario di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013 . ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 101 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO Bibliografia S. PALUZZI, Manuale di psicologia, Urbaniana University Press, Roma 1999; M. PELLEREY - D. GRZADZIEL, Educare. Per una pedagogia intesa come scienza praticoprogettuale, Seconda edizione, Las-Roma 2011; La sfida educativa , a cura del Comitato per il progetto culturale, Laterza, Bari 2009; M. BENASAYAG - G. SCHMIT, L’epoca delle passioni tristi , Feltrinelli, Milano 2008; E. MORIN, La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Raffaello Cortina, Milano 2000. ISTITUTO “REGINA APULIAE” LINGUA GRECA. Per il testo biblico: E. & E. NESTLE, B. & K. ALAND et al., Novum 28 Testamentum Graece , Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 2012 ; A. MERK, Nuovo Testamento Greco e Italiano , a cura di G. Barbaglio, EDB, Bologna 2010. Manuali e sussidi: E. G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, BE Edizioni, Firenze 2011; B. CORSANI, Guida allo studio del Greco del Nuovo Testamento, Società Biblica Britannica 2 & Forestiera, Roma 2000 ; C. RUSCONI, Vocabolario del Greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 1996. Sm Seminario metodologico (Ects 3) Prof. DI PILATO 102 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Fl 2 Storia della filosofia 2: moderna e contemporanea (Ects 10) Prof. ILLICETO Obiettivo Acquisizione dei concetti fondamentali della filosofia moderna e contemporanea; individuazione delle problematiche e delle questioni più cruciali per arrivare a fare degli opportuni collegamenti; acquisizione del lessico specifico per ogni autore; inquadramento storico degli autori e delle correnti filosofiche; avviare ciascun studente alla elaborazione di un pensiero autonomo corroborato da un approccio critico e scientifico ai testi degli autori. Contenuti Il corso si articolerà secondo i seguenti moduli: 1. Dal teocentrismo all’antropocentrismo. La nascita della modernità e la nuova visione di Dio, dell’uomo e della natura (dall’Umanesimo alla Rivoluzione scientifica). Particolare attenzione sarà data agli effetti che la nascita della scienza moderna ha provocato all’interno del panorama del sapere filosofico, in modo specifico in rapporto alla questione del metodo già avvertita da Galileo e posta in modo più esplicito da Bacone e Cartesio. 2. Il dibattito sulla ragione (teoretica, pratica e politica) nei grandi sistemi del Seicento e del Settecento. Scienza e/o metafisica/ teologia? (Cartesio, Pascal, Spinoza e Leibniz). Particolare attenzione sarà data all’analisi dell’uso della ragione: a) nella definizione del ruolo dello Stato (Hobbes e Locke: rapporto tra Antroplogia, Diritto e Politica); b) rispetto ai limiti e alle possibilità della conoscenza umana (Locke, illuminismo e Kant). La via scettica di Hume; c) nella fondazione di un’etica universale (Utilitarismo inglese e morale kantiana). 3. Le filosofie dell’Assoluto e le metamorfosi del divino. Si analizzerà il rapporto tra la teologia e la filosofia (intesa come criptoteologia?) in relazione al ritorno alla metafisica e alla possibilità di attingere l’assoluto (dal romanticismo ad Hegel). 4. Metamorfosi o crisi della ragione? La ragione di fronte al dolore (Schopenhauer). La crisi della ragione economica e la tecnica dello smascheramento (Marx). Dall’ateismo di Feuerbach al nichilismo di Nietzsche. Dal metodo fondativo al metodo genealogico. 5. Dalla “morte di Dio” alla “morte dell’uomo”. Umanesimo e antiumanesimo. Percorsi di filosofia del Novecento (Psicoanalisi, Fenomenologia, Esistenzialismo, Neoempirismo logico, Personalismo, Ermeneutica, Strutturalismo). In particolare si analizzeranno i temi della corporeità, del linguaggio (Wittgenstein), della costituzione della verità, dello spazio della libertà. 6. Filosofia e teologia dopo Auschwitz: da Bonhoeffer al pensiero neo-ebraico. Metodo Le questioni filosofiche verranno affrontate sia dal punto di vista storico-critico che teoretico; lezione frontale in modo interattivo; presentazioni in Power point; lettura e analisi di testi degli autori. Bibliografia Appunti e dispense del docente (ppt; mappe concettuali e articoli da riviste). Per la parte monografica: N. ABBAGNANO - G. FORNERO, Protagonisti e testi della filosofia , voll. II-III, Paravia, Torino 1999 (tutti i tomi). Oltre alla parte monografica, ogni alunno sceglierà tra i vari moduli due percorsi di approfondimenti, all’interno dei quali dovrà leggere almeno due testi per ciascuno di essi. I testi da scegliere sono tra i seguenti: R. DESCARTES, Le meditazioni metafisiche, Laterza, Bari 1986; J. LOCKE, Lettera sulla ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 103 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO SECONDO ANNO DESCRIZIONE DEI CORSI tolleranza , Paravia, Torino 1990; I. KANT, Critica della ragion pratica , a cura di P. Chiodi, Utet, Torino 2006 (brani scelti); F. NIETZSCHE, Genealogia della morale, a cura di F. Masini, Adelphi, Milano 1984; ID., Così parlò Zarathustra, Rizzoli, Milano 2008; E. HUSSERL, Meditazioni cartesiane , tr. it. E. Natalizi, Armando, 1999; M. HEIDEGGER, Essere e tempo, a cura di P. Chiodi, Longanesi, Milano 1976; ID., Lettera sull’Umanismo, a cura di Volpi F., Adelphi, Milano 1995; J.P. SARTRE, L’Essere e il nulla, il Saggiatore, Milano 1970; L. WITTGENSTEIN, Tractatus logico-philosophicus e Quaderni 19141916, a cura di A.G. Conte, Einaudi, Torino 1983; E. MOUNIER, Il personalismo, a cura di G. Campanili, AVE, Roma 2004; E. LEVINAS, Altrimenti che essere o al di là dell’essenza, Jaca Book, Milano 1983; M. ILLICETO, La persona dalla relazione alla responsabilità. Saggio di ontologia relazionale, Città aperta, Tronca, 2007. Fl 30 Filosofia teoretica (Metafisica) (Ects 10) Prof. ACQUAVIVA Obiettivo Il corso intende abilitare lo studente a porre nei giusti termini la domanda sull’essere e la quaestio de Deo, fornendo gli strumenti che la ragione filosofica possiede. Lo studente sarà messo in contatto con le risorse della grande tradizione filosofica classica e medievale, per poter affrontare in modo adeguato le grandi domande metafisiche nel contesto attuale, in dialogo critico con la filosofia moderna e contemporanea. Contenuti Avendo come documento fondante l’enciclica Fides et ratio (1998) di Giovanni Paolo II, il lavoro sarà impostato secondo sette piste di approfondimento. La prima (“Grammatica dell’essere e del pensare”) permetterà di impadronirsi dei primi principi dell’essere e della ragione speculativa. La seconda (“Ontologia conflittuale”) mostra gli esiti problematici del rifiuto dei principi primi. La terza (“Metafisica della luce”) comincia a delineare un modello di trascendenza di Dio rispetto alla creazione in modo non spazialistico. La quarta (“I nomi di Dio”) ripercorre alcune delle vie, classiche e moderne, che portino all’affermazione ragionevole dell’evidenza di Dio. La quinta (“Metafisica dell’Esodo”) studia in particolare il significato metafisico del Nome di Dio presente in Es 3,14. La sesta (“Ideologia faustiana”) offre un saggio del tentativo, operato in età moderna, di sostituire il finito all’infinito. La settima (“Solo chi conosce Dio conosce l’uomo”) offre una sintetica visione di come il discorso metafisico non possa non portare con sé ricadute di tipo antropologico. Metodo Il metodo prevalente sarà quello della lezione frontale. Congruo spazio sarà dato alla lettura di testi classici attinenti alla disciplina, secondo le tematiche trattate. Bibliografia J. MARITAIN, Sette lezioni sull’essere, Massimo, Milano, 1981; E. STEIN, Essere finito e essere eterno, Città Nuova, Roma, 1998; N. FISCHER, L’uomo alla ricerca di Dio. La domanda dei filosofi, Jaca Book, Milano, 1997; M. ACQUAVIVA, Oion. Piste per lo studio della filosofia teoretica (metafisica e teologia filosofica) , Vivere In, Roma – Monopoli, 2007; ID., Respirare con due polmoni. Ricerche attorno alla Fides et ratio, Vivere In, Roma – Monopoli, 2010. 104 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Filosofia dell’uomo (Ects 8) Prof. CAPUTO Obiettivo Il corso si propone di introdurre gli studenti nelle dinamiche antropologiche in una prospettiva ermeneutica, tenendo insieme la dimensione storico-interpretativa e quella ontologicocritica. In particolare, si lavorerà intorno ai diversi nomi/concetti/definizioni che sono stati dati dell’uomo stesso, mostrando opportunità e limiti di ognuna di queste prospettive. Una parte finale del corso sarà dedicata all’antropologia fenomenologico/ermeneutica del Novecento. Contenuti Il metodo dell’antropologia filosofica; Homo e Adam: un percorso etimologico-storico; L’esperienza dell’antropologia greca e l’animale razionale: da Omero ad Aristotele; il mosaico-persona: dalla Grecità, alla Patristica alla Scolastica; dal moderno al post-moderno: Cogito e Anti-Cogito; M. Heidegger e l’analitica dell’Esserci; P. Ricoeur e l’ermeneutica del Sé: tra dono e riconoscimento. Metodo La metodologia didattica, attraverso l’uso di ppt, prevede un lavoro interdisciplinare, non solo nei contenuti (filosofia, teologia, arte), ma anche nel metodo (uso del linguaggio visivo, musicale e narrativo, accanto a quello concettuale). Accanto a questi strumenti, rimane centrale la lettura di alcuni passi tratti dai testi principali di riferimento. Bibliografia Dispense e ppt (con antologia di testi tratti da ‘classici’ della storia della filosofia). A. CAPUTO, Rispondenti al nome di uomini. Un percorso ermeneutico nell’antropologia antica (in corso di stampa); ID., Amore e sofferenza: tra autenticità e inautenticità. Un percorso con L. Binswanger, Ed. CVS, Roma, 2007, pp. 17-27; ID., Per un’antropologia ‘diversa’. Essere umano e handicap mentale, in AA. VV., a cura di CHIODI M., La disabilità, la carne e le relazioni. Un mondo che si dischiude, Ed. CVS, Roma, 2010, pp. 97-122; ID., Io e tu: una dialettica fragile e spezzata. Percorsi con P. Ricoeur, Stilo ed., Bari, 2009: pp. 106-129; 141-209; 235-293. Fl 32 Filosofia morale e politica (Ects 8) Prof. MATTA Obiettivo Acquisizione delle competenze di base intorno alla natura della sfera pratica dell’agire umano. In particolare la conoscenza dei mezzi e dei fini coi quali si definisce il progetto che la persona umana, in quanto essere libero, è chiamato a realizzare. Il corso, inoltre, mira all’acquisizione dei modi coi quali la felicità, il fine ultimo della persona in quanto essere socievole, deve coniugarsi con quella delle altre persone: i doveri individuali appartenenti alla morale e i doveri sociali appartenenti alla politica. Contenuti Il programma si distingue in due parti: morale e politica. Per entrambe le parti saranno presentati i costituenti fondamentali delle diverse teorie o delle varie correnti e movimenti che hanno rappresentato i principali paradigmi etico-politici della storia occidentale. In ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 105 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO Fl 31 ISTITUTO “REGINA APULIAE” riguardo alla filosofia morale, dopo averne fissato il metodo, si affronteranno il concetto di azione morale, di fine ultimo, di atto umano e di passione, di coscienza, di legge, di virtù morale e di fonte della moralità. In riguardo alla politica, dopo aver esposto il metodo della filosofia politica, si analizzeranno i concetti di azione politica, di fine dell’azione politica, di persona come soggetto e termine dell’attività politica, di bene comune, di potere e obbligo, di governo e delle sue forme, di virtù politiche, di legge civile e di Stato di diritto, di doveri e di diritti dell’uomo. Metodo La metodologia didattica prevede la lezione frontale, l’uso di strumenti multimediali e un approccio interdisciplinare. Inoltre il lavoro si svolgerà attraverso il confronto e la discussione che emergerà dalla partecipazione alle tematiche affrontate secondo gli interessi e le problematiche che emergeranno dal vivo dall’attività didattica. Bibliografia B. MONDIN, Etica e politica, ESD, Bologna 2000; M. KONRAD, Dalla felicità all’amicizia, Lateran University Press, Città del Vaticano 2007; R. GATTI, Filosofia politica , La Scuola, Brescia, 2001. Fl 33 Teologia fondamentale (Ects 8) Prof. DI PILATO Obiettivo Il primo riguarda la presa di coscienza della grande sfida che lo studente ha di rendersi disponibile a comunicare, in modo accessibile, la speranza che lo abita “a chiunque” gliene chieda conto (cf. 1Pt 3,15); l’altro è legato a quel rapporto di tensione ellittica che la Gaudium et Spes, 4 pone tra i «segni dei tempi» e la «luce del Vangelo», da cui scaturiscono quelle risposte alle domande degli uomini di oggi, che riguardano il senso della vita attuale, il senso della vita futura e il rapporto tra queste due. La TF è intesa, quindi, come introduttiva alla teologia sistematica, non quindi semplicemente propedeutica, ma in sé dommatica, perché incentrata sulla realtà dell’Incarnazione del Logos di Dio, Gesù, il Cristo. Sulla scia del Concilio Ecumenico Vaticano II, la TF coltiva il dialogo come elemento strutturale stesso del pensiero teologico e della prassi di fede. Essa è aperta all’«incontro», in conformità a un’antropologia cristologica (e in ultima analisi a un’ontologia), che si fonda su quel movimento catabatico fino alla kenosi che è il vero nucleo della Rivelazione cristiana. È all’interno della libera partecipazione a questo “contesto di grazia” che è possibile recuperare categorie in parte dimenticate da una teologia dommatica astratta, come ad esempio quella dell’alterità, della diversità, del prossimo come reali destinatari della Rivelazione di cui il credente-teologo è testimone. Contenuti Natura, oggetto e finalità. Dall’apologetica alla teologia fondamentale: considerazioni storiche. Alcune questioni di fondo: la pretesa di assolutezza del cristianesimo, il proprium christianum. L’esperienza religiosa come atto fondamentale della persona umana: dimostrare, sperimentare e riflettere su Dio. La Rivelazione escatologica di Dio in Gesù Cristo tema centrale della autointerpretazione della fede cristiana. Il concetto biblico-patristico. La tradizione teologica fino alla Dei Verbum. Istanze di mediazioni della Rivelazione: S. Scrittura, Tradizione e Magistero. La risposta dell’uomo all’autocomunicazione salvifica di Dio nella storia di Gesù il Cristo. La fede “in” e “di” Gesù Cristo. L’evento della sua morte e resurrezione: testimonianze e contestazioni. Il luogo della fede: la Chiesa. Alle origini. Continuità post-pasquale. Relazione Chiesa – mondo. 106 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Bibliografia V. DI PILATO, All’incontro con Dio, Città Nuova, Roma 2006; P. CODA, Teologia. La 2 Parola di Dio nelle parole dell’uomo, Lateran University Press, Roma 2004 ; J. RATZINGER, Fede, verità e tolleranza, Il cristianesimo e le religioni del mondo, Cantagalli, Siena 2003; A. DULLES, Storia dell’Apologetica , Fede e Cultura, Verona 2010; V. DI PILATO, Consegnati a Dio. Un percorso storico sulla fede , Città Nuova, Roma 2010; Id, Fede , Cittadella Editrice, Assisi 2012; P. CODA – C. HENNECKE (edd.), La Fede, evento e promessa , Città Nuova, Roma 2000; W. KERN H. J. POTTMEYER – M. SECKLER (edd.), Corso di teologia fondamentale, 4 voll., Queriniana, Brescia 1990; H. WALDENFELS, Teologia fondamentale nel contesto del mondo contemporaneo , San Paolo, Cinisello 2 Balsamo (MI) 1996 ; P. SEQUERI, Il Dio affidabile. Saggio di teologia fondamentale , 2 Queriniana, Brescia 1996 . Fl 12 Introduzione alla Sacra Scrittura (Ects 6) Prof. LORUSSO G. Obiettivo Lo studio della Sacra Scrittura richiede una serie di conoscenze preliminari per leggere con frutto il testo sacro. Tali conoscenze riguardano la duplice dimensione divina e umana della Parola rivelata. Di qui il tentativo di aiutare lo studente a capire il mistero della Sacra Scrittura nelle sue varie dimensioni e introdurlo così all’esegesi. Contenuti Temi da affrontare saranno: il dettato sulla rivelazione della Costituzione dogmatica Dei Verbum del Concilio Vaticano II; l’ambiente storico-geografico palestinese e le principali istituzioni ebraiche; la formazione della Bibbia, le lingue e i testimoni del testo della Scrittura; i concetti di ispirazione, di verità biblica e del canone; l’ermeneutica e i metodi esegetici. Metodo Il corso prevede oltre alle lezioni frontali, per le quali ci si avvarrà della proiezione di diapositive, anche lo studio personale del contesto storico-culturale del mondo biblico. Di volta in volta saranno proposti articoli e testi di approfondimento. Bibliografia Testi e sussidi: G. BOSCOLO, La Bibbia nella storia. Introduzione generale alla Sacra Scrittura, Edizioni Messaggero, Padova 2012; J. M. S. CARO, La Bibbia nel suo contesto, Paideia, Brescia, 1994; A. M. ARTOLA - M. S. CARO, Bibbia e Parola di Dio, Paideia, Brescia 1994; R. FABRIS (a cura di), Introduzione generale alla Bibbia, Logos 1, Elle Di Ci, Leumann,1994; B. MAGGIONI, “Impara a conoscere il volto di Dio nelle parole di Dio”. Commento alla “Dei Verbum”, Messaggero, Padova 2001; V. MANNUCCI, Bibbia come Parola di Dio , Queriniana, Brescia 1982; G. PEREGO, Nuovo Atlante Biblico interdisciplinare , San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2012; M. TÁBET, Introduzione ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 107 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO Metodo Si richiede allo studente una previa solida formazione filosofica, il cui studio è necessariamente propedeutico alla TF. Durante il Corso saranno proposte le chiavi di lettura dei vari temi in programma, accompagnate da letture antologiche di autori classici, moderni e contemporanei, favorendo l’iniziativa dell’alunno alla ricerca personale secondo il metodo scientifico teologico. Agli studenti saranno inoltre offerte alcune pagine in forma di dispensa della storia dell’Apologetica e del concetto di Rivelazione. ISTITUTO “REGINA APULIAE” generale alla Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1998; R. E. BROWN, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2001 (originale inglese 1997); P. MERLO – G. PULCINELLI, Verbum Domini. Studi e commenti sull’esortazione apostolica postsinodale di Benedetto XVI, Lateran University Press, Roma 2011; E. ZENGER (ed.), Introduzione all’Antico Testamento , Queriniana, Brescia 2005 (originale tedesco 2004 5). Fl 13 Storia della Chiesa antica e medioevale (Ects 10) Prof. D’AMICO Obiettivo Il corso intende introdurre alla conoscenza della storia del cristianesimo relativamente alle periodizzazioni indicate con una prospettiva interdisciplinare e parallelamente all’acquisizione di una capacità critico-interpretativa di approccio alle fonti. Contenuti La Chiesa nell’età antica. Il cristianesimo “giudaico”; il cristianesimo nell’impero romano pagano; le persecuzioni; la svolta costantiniana; l’organizzazione ecclesiastica e la prassi sacramentale; controversie dottrinali in Oriente e Occidente, le eresie; i concili; i Padri della Chiesa e la letteratura cristiana antica; monachesimo ed eremitismo; Gregorio Magno. La Chiesa nell’età medievale. La Chiesa e i Franchi; l’evangelizzazione dell’Europa; progressiva affermazione del ruolo del Papato; l’epoca carolingia; Sacerdotium et Imperium; l’impero e i papi tedeschi; la Chiesa d’Oriente e l’iconoclasmo; La riforma ecclesiastica del secolo XI e Gregorio VII; Innocenzo III e Federico II; il Grande Scisma; il periodo Avignonese; la vita scientifica e religiosa della Chiesa: l’apogeo della Scolastica; le crociate; Cluny, il rinnovamento della vita monastica, la seconda rinascita dell’eremitismo, nascita degli ordini mendicanti. Metodo Lezioni frontali con eventuale ausilio di strumenti multimediali; lettura storico-critica delle fonti. Bibliografia F. P. RIZZO, La Chiesa dei primi secoli. Lineamenti storici , Bari, Edipuglia, 1999; J. LORTZ, Storia della Chiesa considerata in prospettiva di storia delle idee, vol. I, Cinisello Balsamo, San Paolo, 2004; G. L. POTESTÀ – G. VIAN, Storia del Cristianesimo, Bologna, Il Mulino, 2010; con riferimenti alle collane: Storia della Chiesa , diretta da H. Jedin, Milano, Jaca book, 1976-1980; Storia del Cristianesimo, diretta da A. VAUCHEZ, Roma, Borla/Città Nuova, 2003-2005. FlSm Seminario di filosofia (Ects 3) 108 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TA 1 Esegesi AT 1: Pentateuco e libri storici (Ects 6) Prof. PINTO Obiettivo La conoscenza delle principali questioni relative alla formazione e ai contenuti dei libri che compongono il Pentateuco e i Libri Storici della Bibbia. Contenuti Le lezioni si articoleranno in due grandi sezioni. Nella sezione storico-letteraria si affronteranno i seguenti temi: l’unità dei cinque libri, l’autorità mosaica, la struttura dei singoli e i problemi letterari nel Pentateuco, la storia degli studi sul Pentateuco e i Libri Storici. Nella sezione esegetica si procederà allo studio scientifico di brani scelti: il primo racconto della creazione (Gn 1,1-2,4a); il secondo racconto della creazione (Gn 2,4b-25); le Dieci parole di Dio (Es 20,1-17); il grande giorno dell’espiazione e il capro emissario (Lv 16,1-34); ‘Ascolta Israele’ (Dt 6,1-25); l’avvento della monarchia in Israele (1Sam 8,1-22); il rientro dall’esilio e le esigenze della comunità (Esd 9). Metodo Il docente svolgerà prevalentemente delle lezioni frontali con l’ausilio di diapositive – power point. Il coinvolgimento degli studenti riguarderà sia interventi di singoli alunni rivolti al gruppo-classe di circa 15-20 in riferimento alla presentazione di alcuni approfondimenti tematici, sia brevi laboratori sui testi biblici suddivisi, in classe, per sottogruppi. Bibliografia S. PINTO, ‘Io sono un Dio geloso’. Manuale sul Pentateuco e i Libri Storici, Borla, Roma 2010 (manuale del corso); J. BLENKINSOPP, Il Pentateuco. Introduzione ai primi cinque libri della Bibbia , Queriniana, Brescia 1996 (titolo originale: The Pentateuch. An Introduction to the First Five Books of the Bible , Doubleday, New York 1992); G. BORGONOVO (et. al.), Torah e storiografie dell’Antico Testamento (Corso di studi biblici “Logos”, vol. 2°), Elledici, Torino 2012; G. GALVAGNO – F. GIUNTOLI, Dai frammenti alla storia. Introduzione al Pentateuco , ELLEDICI, Leumann (TO) 2014; F. GARCÍA LÓPEZ, Il Pentateuco. Introduzione alla lettura dei primi cinque libri della Bibbia, Paideia, Brescia 2004 (titolo originale: El Pentateuco. Introducción a la lectura de los cinco primeros libros de la Biblia, Verbo Divino, Estella 2003); P. MERLO (a cura di), L’Antico Testamento. Introduzione storico-letteraria , Carocci, Roma 2008; J. L. SKA, Introduzione alla lettura del Pentateuco, EDB, Bologna 2000; E. ZENGER, Introduzione all’Antico Testamento, Brescia 2005. Ulteriore bibliografia sarà offerta durante il corso. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 109 TRIENNIO TEOLOGICO PRIMO ANNO TRIENNIO TEOLOGICO DESCRIZIONE DEI CORSI TRIENNIO TEOLOGICO ISTITUTO “REGINA APULIAE” TN 1 Esegesi NT 1: scritti paolini e lettere cattoliche (Ects 6) Prof. LORUSSO G. Obiettivo Il corso si propone di introdurre lo studente alla conoscenza della figura, del pensiero e dell’attività missionaria dell’apostolo Paolo; come pure di aiutarlo a riscoprire il dovere della testimonianza che compete al singolo credente, come emerge dalle lettere cattoliche. Contenuti Dopo una presentazione generale della bibliografia paolina, saranno presi in considerazione la cristologia, l’antropologia e l’ecclesiologia, con una particolare attenzione all’importanza del mistero pasquale e dei suoi effetti (giustificazione, redenzione, ecc.). Per quanto riguarda le lettere, verranno esaminati la questione della loro autenticità, i contenuti teologici e i destinatari. La lettura di 2Cor 6-9 e di altri testi delle lettere autentiche, deutero paoline e pastorali, significativi per il pensiero dell’apostolo, consentirà di avere l’esperienza diretta dell’argomentazione retorica di Paolo. Per quanto riguarda le lettere cattoliche, l’attenzione sarà rivolta alle caratteristiche della speranza cristiana (1Pt) e al rapporto fede e opere (Gc). Metodo Accanto alla lezione frontale sui principali contenuti del corso (con proiezione di diapositive), saranno fornite indicazioni bibliografiche per l’approfondimento personale. Bibliografia P. WALKER, Sui passi di San Paolo. Guida illustrata ai viaggi dell’apostolo delle genti, Messaggero 2008; J.A. FITZMYER, Paolo. Vita, viaggi, teologia , Queriniana, Brescia 2008; G. F. HAWTHORNE – R. P. MARTIN – D. G. REID (ed.), Dizionario di Paolo e delle sue lettere (ediz. italiana a cura di R. PENNA), San Paolo, Cinisello Balsamo 1999; J. SANCHEZ BOSCH, Scritti paolini (Introduz. allo studio della Bibbia 7), Paideia, Brescia 2001; G. BARBAGLIO, La teologia di Paolo. Abbozzi in forma epistolare, EDB, Bologna 1999; J. D. G. DUNN, La teologia dell’apostolo Paolo, Paideia, Brescia 1999; B. MAGGIONI – F. MANZI (edd.), Lettere di Paolo, Cittadella, Assisi 2005; A. SACCHI, Lettere paoline e altre lettere, (Logos: corso di studi biblici, n. 6), LDC, Torino 1996; G. LORUSSO, La Seconda lettera ai Corinzi, EDB, Bologna 2007. Tl 24 Patrologia (Ects 10) Prof. ALBANO Obiettivo Il corso intende ripercorrere la storia e la teologia della prima riflessione cristiana che è stata la base della formazione dell’attuale fede professata. Per raggiungere tale obiettivo si cercheranno di individuare le differenze e le somiglianze delle diverse teologie che da Oriente adOccidente hanno animato la vita cristiana dei primi secoli. Accanto ad esse si cercherà di riconoscere lo sviluppo armonico della grande Tradizione cristiana, quella «trazione degli apostoli» cioè che «è stata manifestata pubblicamente nel mondo intero [e che] può essere trovata in tutta la Chiesa da coloro che hanno voglia di vedere la verità» (Ireneo, Contro le eresie III, 3,1). Infine sarà necessario prendere coscienza dei diversi contesti socio-culturali che hanno accompagnato tale cammino ecclesiale. 110 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Metodo Lezioni frontali. Gli studenti dovranno studiare il manuale di riferimento e le fonti patristiche che saranno fornite lezione dopo lezione. Bibliografia Testo di base: E. CATTANEO - C. DELL’OSSO - L. LONGOBARDO, Patres ecclesiae , Trapani, 2008. Testi di approfondimento: J. QUASTEN, Patrologia , voll. I-III, Torino, 1980; M. SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, La teologia degli antichi cristiani , Roma, 2012; M. SIMONETTI - E. PRINZIVALLI, Storia della letteratura cristiana antica, Bologna 2010; C. MORESCHINI - E. NORELLI, Manuale di letteratura cristiana antica greca a latina , Brescia, 2006; A. DI BERARDINO (a cura di), Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane, 3 voll., Genova-Milano 2006-2008. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite durante lo svolgimento delle lezioni. Tl 21 Storia della Chiesa moderna e contemporanea (Ects 10) Prof. CASTELLI Obiettivo Il corso si propone lo studio della storia della Chiesa in epoca moderna e contemporanea con l’apprendimento dei principali eventi ecclesiastici, dei fenomeni di lunga durata (teologici, spirituali, culturali, sociali o economici), con una prima iniziazione metodologica alle fonti del periodo in esame, allo studio e alla comprensione critica. Particolare attenzione verrà data alla storia del papato e alla conoscenza di alcuni organismi della Curia Romana nonché alle vicende risorgimentali e post-unitarie della Regione Puglia. Contenuti La Chiesa nell’età moderna. La crisi avignonese e il ritorno dei papi a Roma. Lo scisma d’Occidente. Il Conciliarismo. Il Concilio di Costanza. I Concili di Pavia-Siena e di Basilea Ferrara-Firenze-Roma e l’unione con le Chiese d’Oriente. Il V Concilio Lateranense. La Chiesa missionaria (sec. XV-XVIII). Le nuove terre e il “patronato”. I metodi missionari e le “reductiones”. La Congregazione “de Propaganda Fide”. La Riforma protestante. Lutero, Zwigli e Calvino. Il Tribunale del Sant’Uffizio, natura, struttura, ambiti di competenza, ‘modus inquirendi’. L’età tridentina. Le “guerre di religione” e la tolleranza negli Stati cattolici. Il ‘Sovrano Pontefice’ e la riforma della Chiesa. Vita cristiana, santità e pietà dopo Trento: il fermento rinnovatore delle confraternite, delle congregazioni mariane, delle opere assistenziali, dei nuovi ordini religiosi. Il Giansenismo. Il Giurisdizionalismo. Il Giuseppinismo. Il Gallicanesimo. Il Febronianesimo. Secolarizzazione della società. La nascita dell’ateismo. Tramonto della metafisica e definizione del metodo scientifico. Il secolo dei Lumi, la cultura storica e l’età muratoriana. Il De servorum Dei beatificatione et de beatorum canonizatione di Benedetto XIV e la normativa sui processi di beatificazione. La ‘giansenia’ italiana. La Rivoluzione francese e la Costituzione Civile ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 111 TRIENNIO TEOLOGICO Contenuti Introduzione: la disciplina patristica. I padri apostolici; Ireneo di Lione; i padri apologisti orientali ed occidentali; lo gnosticismo; la scuola di Alessandria di Egitto: Filone, Clemente Origene; la riflessione dell’Africa latina: Tertulliano, Cipriano di Cartagine; Atanasio, i padri cappadoci; le controversie teologiche del IV e V secolo: i primi 4 concili ecumenici; i grandi padri latini: Ambrogio, Girolamo, Agostino; la fine dell’epoca patristica: Isidoro di Siviglia, Giovanni Damasceno. ISTITUTO “REGINA APULIAE” del Clero. Napoleone e la S. Sede, la Restaurazione. La nascita degli Stati e la democrazia. Il nuovo impulso missionario. La Chiesa nel Regno di Napoli. Chiesa e modernità: questioni, problemi, esponenti. La vita religiosa nell’Ottocento. Il pontificato di Pio IX. Mons. Corboli Bussi e il progetto di ‘Italia federale’. La Quanta cura e il Sillabo. Il Concilio Vaticano I. La questione romana, il non expedit e la partecipazione dei cattolici alla vita civile, amministrativa e politica italiana durante i primi decenni dell’Unità: il movimento cattolico, i clerico-moderati, i cattolici liberali. La “questione sociale”: dalla Rerum Novarum alla Populorum progressio. Spiritualità ottocentesca e vita di pietà. Il pontificato di Pio X: visite apostoliche ai seminari e condanna del modernismo. I cambiamenti nella vita e nella condizione del clero. La “Grande guerra”. Neutralità e pace. Chiesa e Nazionalismi. Il Codex Iuris Canonici . Diplomazia vaticana e governo mondiale. La Chiesa e i regimi totalitari: Comunismo, Fascismo, Nazismo, cattolici nella guerra civile di Spagna e nel Messico tra le due Guerre. La soluzione della “questione romana”. Linee del pontificato di Pio XI. La seconda guerra mondiale. Cattolici nella Resistenza italiana. Cattolici e politica del Secondo dopoguerra. Il Concilio Vaticano II. La Chiesa e la società post-moderna. Evangelizzazione. La vita di pietà fra tradizione e innovazione. Comunità particolari e Chiesa planetaria. Questioni particolari circa gli ultimi pontificati. Metodo Lezione frontale, interattiva e lezione multimediale. Ove possibile, si favorirà la partecipazione a convegni e mostre, e/o guida all’accostamento delle fonti in archivio. Bibliografia I. R. ARMOGATHE - Y. M. HILAIRE, Histoire générale du christianisme , vol. 2, PUF, Paris 2010; G. MARTINA, Storia della Chiesa da Lutero ai nostri giorni , vol. I-IV, Morcelliana, Brescia 1995. Si rimanda anche allo studio di opere di più ampio respiro quale, ad esempio, la Storia della Chiesa diretta da H. JEDIN, edita da Jaca Book. Su singoli argomenti altra bibliografia verrà indicata e fornita durante il corso, attingendo agli studi e alla letteratura scientifica più recente. Tl 5 Teologia dogmatica 1: Trinitaria e Cristologia (Ects 10) Prof. LIEGGI Obiettivo Il corso ha lo scopo di presentare gli elementi fondamentali della riflessione teologica sul mistero di Gesù Cristo e del Dio unitrino, mettendone in evidenza la centralità e la rilevanza per tutta la riflessione teologica e la vita cristiana. Contenuti I contenuti del corso saranno articolati in tre momenti: 1. Avvii prospettici: la natura del linguaggio teologico; il rapporto tra “economia” e “teologia”; il rapporto tra cristologia e pneumatologia; il rapporto tra esperienza e teologia. 2. Storia della riflessione teologica. Questa parte sarà ulteriormente articolata in due sezioni: a) Basi bibliche: i fondamenti biblici della teologia trinitaria; il retroterra veterotestamentario della cristologia; Gesù Cristo e le cristologie del Nuovo Testamento. b) Sviluppo storico-dogmatico: la riflessione teologica dei primi tre secoli; la questione ariana e la fede nicena; le controversie cristologiche e il dogma calcedonese; il contributo di Agostino, la sintesi teologica medioevale e la riflessione moderna e contemporanea. 3. Elementi di teologia sistematica. Anche questa parte sarà ulteriormente articolata in due sezioni: a) le coordinate della forma del paradosso cristiano: il rapporto tra umanità e 112 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Metodo L’esposizione dei contenuti sarà accompagnata dalla lettura e dal commento di testi antologici raccolti attingendo all’intera riflessione teologica, nella varietà delle sue epoche ed espressioni. Bibliografia Testi fondamentali: B. FORTE, Trinità come storia. Saggio sul Dio cristiano, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2010 9 ; H. KESSLER, Cristologia, Queriniana, Brescia 2001. Testi complementari: B. FORTE, Gesù di Nazaret, storia di Dio, Dio della storia. Saggio di una cristologia come storia , San Paolo, Cinisello Balsamo 2007 10; P. GAMBERINI, Un Dio relazione. Breve manuale di dottrina trinitaria, Città Nuova, Roma 2007; G. GRESHAKE, Il Dio unitrino. Teologia trinitaria , Queriniana, Brescia 2000; G. GUTIÉRREZ - G. L. MÜLLER, Dalla parte dei poveri. Teologia della liberazione, teologia della Chiesa , Messaggero-EMI, Padova-Bologna 2013; E.A. JOHNSON, Colei che è. Il mistero di Dio nel discorso teologico femminista, Queriniana, Brescia 1999; L. F. LADARIA, La Trinità mistero di comunione, Paoline, Milano 2004; J. P. LIEGGI, Il paradigma della syn-taxis. La riscoperta di un concetto chiave per la teologia trinitaria, in PATH 11 (2012), pp. 417438; H. MÜHLEN, L’evento di Cristo come atto dello Spirito Santo, in Mysterium Salutis vol. 6, Queriniana, Brescia 1973 , pp. 645-684; G. RUGGIERI, La verità crocifissa. Il pensiero cristiano di fronte all’alterità , Carocci, Roma 2007. Tl 28 Teologia morale 1: morale fondamentale (Ects 10) Prof. PANZETTA Obiettivo Il percorso intende illustrare il metodo specifico della teologia morale e far conoscere le strutture fondamentali della vita morale del credente attraverso la presentazione dei dinamismi che portano al discernimento dei valori morali. Contenuti Gli interessi tematici della teologia morale fondamentale sono organizzati in tre parti fondamentali: Introduzione all’etica teologica: nozione di teologia morale; teologia morale cristiana ed etica naturale; breve storia della teologia morale. Fondazione dell’etica teologica: la moralità e il suo fondamento; il fine ultimo come risposta agli interrogativi dell’uomo. Le categorie morali basilari: la libertà, la grazia e l’agire umano; la legge morale come guida alla perfezione della persona; la coscienza morale; le virtù umane e soprannaturali; il peccato e la conversione. Metodo Lezioni frontali, con possibilità di confronto in classe sulle tematiche trattate. Bibliografia R. TAMANTI, Corso di Morale fondamentale , Cittadella, Assisi 2012; C. ZUCCARO, Teologia Morale Fondamentale, Queriniana, Brescia 2013; M. CHIODI, Teologia morale Fondamentale , Queriniana, Brescia 2014. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 113 TRIENNIO TEOLOGICO divinità in Gesù Cristo; il rapporto tra unità e pluralità trinitaria in Dio. b) La narrazione cristologica: il paradigma della syn-taxis; Gesù parabola di Dio e paradigma di umanità. A conclusione, si getterà uno sguardo prospettico sull’intero percorso alla luce delle raffigurazioni artistiche del mistero di Dio. ISTITUTO “REGINA APULIAE” Tl 18 Introduzione al Diritto Canonico (Ects 3) Prof. CHIARELLI Obiettivo Avviare lo studente ad una conoscenza di base del Codice di Diritto Canonico. Contenuti Fondazione filosofica e teologica del Diritto Canonico. Storia delle fonti. Nozioni generali fondamentali del Libro I. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia GRUPPO ITALIANO DOCENTI DI DIRITTO CANONICO (ed.), Il diritto nel mistero della Chiesa, PUL, Roma 2010, Vol I; P. MONETA, Introduzione al Diritto Canonico, G. Giappichielli editore, Torino 2007; L. CHIAPPETTA, Il Codice di Diritto Canonico , commento giuridico-pastorale, EDB, Bologna 2011, Vol I. Dispense del docente. TlSm Seminario (Ects 3) 114 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TA 2 Esegesi AT 2: libri profetici (Ects 6) Prof. FAVALE Obiettivo Il profetismo è un fenomeno dai molteplici risvolti, che occupa un posto centrale nella religione dell’antico Israele, avendo contribuito in modo determinante alla formazione della coscienza religiosa attestata nella Bibbia. In dialogo con le diverse metodologie esegetiche di matrice diacronica e sincronica, il corso mira a dare una conoscenza generale e scientificamente aggiornata della letteratura profetica, nelle sue radici, che affondano nel Vicino Oriente antico, e nei suoi sviluppi all’interno del Primo Testamento. Contenuti Ad una parte introduttiva dedicata alla presentazione sistematica dei vari aspetti riguardanti la figura e l’attività del profeta, la genesi dei libri, il loro posto nel canone e le forme letterarie adoperate, farà seguito l’analisi particolareggiata delle quattro grandi raccolte (Isaia, Geremia, Ezechiele, XII Profeti), con l’esegesi di alcuni brani significativi e la discussione dei temi teologici di maggiore rilievo, senza trascurare il nodo cruciale del rapporto tra la profezia anticotestamentaria e il Nuovo Testamento. Un congruo approfondimento sarà riservato infine alla corrente apocalittica e alle sue sedimentazioni letterarie nei testi sia canonici che apocrifi, con un particolare risalto alla tradizione enochica. Metodo Il corso prevede lezioni frontali da parte del docente, nelle quali si fornisce, anche con l’aiuto di slides , griglie riassuntive e integrazioni bibliografiche, la trattazione sintetica degli argomenti che ciascuno studente dovrà poi affrontare nello studio personale. L’esame finale tiene conto della partecipazione attiva durante le lezioni e della riflessione ragionata sui contenuti del corso. Bibliografia 3 L. ALONSO SCHÖKEL – J. L. SICRE DIAZ, I profeti , Borla, Roma 1996 ; J. BLENKINSOPP, Storia della profezia in Israele , Queriniana, Brescia 1997; P. BOVATI, “Così parla il Signore”. Studi sul profetismo biblico, EDB, Bologna 2008; R. G. KRATZ, I profeti di Israele, Queriniana, Brescia 2006; B. MARCONCINI e coll., Profeti e Apocalittici, 2 Elledici, Leumann (TO) 2007 ; A. NEHER, L’essenza del profetismo , Marietti, Genova 1984; G. VON RAD, Teologia dell’Antico Testamento. II. Teologia delle tradizioni profetiche d’Israele , Paideia, Brescia 1974; A. ROFÉ, Introduzione alla letteratura della Bibbia ebraica. 2. Profeti, salmi e libri sapienziali , Paideia, Brescia 2011; J. L. SICRE, Profetismo in Israele. Il profeta. I profeti. Il messaggio, Borla, Roma, 1995; D. SCAIOLA, I Dodici Profeti: perché «Minori»? Esegesi e teologia, EDB, Bologna 2011; A. SPREAFICO, 2 La voce di Dio. Per capire i Profeti, EDB, Bologna 2002 ; E. ZENGER (ed.), Introduzione all’Antico Testamento , Queriniana, Brescia 2005. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 115 TRIENNIO TEOLOGICO SECONDO ANNO ISTITUTO “REGINA APULIAE” Tl 26 Esegesi NT 2: Sinottici ed Atti degli Apostoli (Ects 10) Prof. MELE Obiettivo Il corso si propone di offrire una visione dei Vangeli sinottici e degli Atti degli Apostoli a livello di introduzione generale e di lettura di testi scelti. Contenuti Questioni introduttive: I. Storia dell’interpretazione: i Vangeli nella Chiesa antica; i Vangeli nella ricerca moderna. Parte sistematica: II. Sguardo sincronico: genere letterario “Vangelo”; struttura e messaggio di Marco, Matteo e Luca-Atti. III. Sguardo diacronico: la questione sinottica; il materiale evangelico nella comunità primitiva; il valore storico dei Vangeli. Saggi di commento esegetico: IV. Brani scelti di tradizione triplice (Mt//Mc//Lc), duplice (Mt//Lc) e propria (Mt; Mc; Lc-At). Metodo Le lezioni verranno impartite mediante lezioni frontali accompagnate dalla proiezione di slides che favoriranno l’interazione con gli studenti. Bibliografia: M. LÀCONI e Collaboratori, Vangeli Sinottici e Atti degli Apostoli, Elle Di Ci, Leumann 2002; C. BROCCARDO, I Vangeli. Una guida alla lettura, Carocci, Roma 2009; voci “Luca-Atti degli Apostoli”, “Marco”, “Matteo”, “Parabola”, “Vangelo/Vangeli”, in R. PENNA – G. PEREGO – G. RAVASI (a cura di), Temi teologici della Bibbia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2010. Tl 6 Teologia dogmatica 2: ecclesiologia e mariologia (Ects 10) Prof. MIGNOZZI Obiettivo Il corso si propone di introdurre gli studenti nella conoscenza teologica del fatto ecclesiale mediante l’indagine approfondita degli elementi che compongono la sua complessità. A tale obiettivo s’intende pervenire articolando un percorso che prevede anzitutto un attraversamento diacronico della tematica ecclesiologica tra le pagine della Scrittura, le testimonianze della tradizione, l’insegnamento del magistero, in particolare dei concili, e della teologia. Da questo passaggio decisivo deriva la selezione dei nuclei contenutistici fondamentali sui quali si articolerà una proposta di riflessione sistematica. Contenuti Il corso si articola in tre momenti essenziali: 1. Assaggi iniziali : la chiesa, oggetto e soggetto di fede; la storicità della chiesa e dell’ecclesiologia; il metodo in ecclesiologia; genesi e struttura della costituzione de Ecclesia del Vaticano II. 2. Passaggi storico-teologici: la chiesa di Cristo, rivelata negli eventi e nelle parole della rivelazione antico testamentaria e prefigurata nell’esistenza di Israele; le linee di forza della teologia neotestamentaria sulla chiesa (l’autocoscienza della chiesa e le teologie della chiesa nel NT); chiesa e chiese all’inizio del cristianesimo; rassegna storica dell’ecclesiologia dall’età dei Padri fino ai giorni nostri. 116 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Metodo Lezioni frontali. Bibliografia A. ANTON, La Iglesia de Cristo. El Israel de la Vieja y de la Nueva Alianza, Edica, Madrid 1977; ID., El misterio de la Iglesia. Evolucion historica de las ideas eclesiologicas, I-II, Edica, Madrid 1986; ATI, Annuncio del Vangelo, forma Ecclesiae, a cura di D. Vitali, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; E. CASTELLUCCI, La famiglia di Dio nel mondo. Manuale di ecclesiologia, Cittadella, Assisi 2008; G. COLZANI, Maria. Mistero di grazia e di fede, San Paolo, Cinisello Balsamo 2006; S. DE FIORES, Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2005; S. DIANICH – S. NOCETI, Trattato sulla chiesa, Queriniana, Brescia 2002; R. LA DELFA (ed.), La chiesa tra teologia e scienze umane una sola complessa realtà, Città nuova, Roma 2005; P. GOYRET (ed.) et alii, Dono e compito. La Chiesa nel Simbolo della fede, Città nuova, Roma 2012; G. LOHFINK, Gesù come voleva la sua comunità? La chiesa quale dovrebbe essere, Paoline, Cinisello Balsamo 1987; V. MIGNOZZI, Come un sacramento. Uno stile per essere Chiesa oggi, TAU, Todi 2011; ID., Cattolicità , Cittadella, Assisi 2012; M. SEMERARO, Mistero, comunione e missione. Manuale di ecclesiologia , Dehoniane, Bologna 2008; T. SÖDING, Gesù e la Chiesa. Che cosa dice il Nuovo Testamento? , Queriniana, Brescia 2008; D. VITALI, Popolo di Dio, Cittadella, Assisi 2013; G. ZIVIANI – V. MARALDI, Ecclesiologia, in G. CANOBBIO – P. CODA (edd.), La Teologia del XX secolo. Un bilancio. 2. Prospettive sistematiche , ATI-Città nuova, Roma 2003, pp. 287-410. Tl 8 Teologia liturgica 1 (Ects 6) Prof. MARTIGNANO Obiettivo Il corso si prefigge i seguenti obiettivi: la conoscenza della Sacrosanctum Concilium e dei principali documenti conciliari e post-conciliari che permettono di mettere in luce la valenza teologica del culto cristiano e la sua importanza nella prassi ecclesiale, i suoi contenuti, attori e linguaggi; la rilevazione (attraverso la lezione della storia delle fonti) del significato e del ruolo del libro liturgico in ordine alla celebrazione e alla vita del fedele; l’approfondimento della storia della liturgia romana secondo le epoche culturali, con particolare riferimento al Movimento Liturgico, dalle origini fino al Concilio Vaticano II, presentando gli autori e le opere principali della storia della liturgia e formando alla conoscenza del lessico e delle problematiche storiche basilari; una prima conoscenza delle liturgie orientali e occidentali e delle problematiche relative al rapporto tra liturgia e pietà popolare. Contenuti Studio dello sviluppo storico della liturgia romana e della conservazione della sua unità sostanziale; iniziazione storica alla liturgia attraverso la rilevazione del suo rapporto con le origini giudaiche e del suo sviluppo (ermeneutica della continuità nella riforma) in età apostolica e sub apostolica, nell’epoca d’oro della liturgia (liturgia romana classica), nell’alto ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 117 TRIENNIO TEOLOGICO 3. Approdi sistematici: il mistero della convocazione trinitaria; i nomi trinitari e la natura sacramentale della chiesa; le notae ecclesiae (unità, santità, cattolicità, apostolicità) e le questioni teologiche ad esse connesse; l’articolazione della missione ecclesiale; la teologia del laicato e i ministeri ecclesiali; chiesa, mondo e regno di Dio; Maria, «icona» della chiesa: studio dei dogmi mariani secondo la prospettiva storico-salvifica di LG. ISTITUTO “REGINA APULIAE” e nel basso medioevo, nel Concilio di Trento e nell’epoca post-tridentina, nel movimento liturgico, nel Concilio Vaticano II e nella successiva riforma liturgica. Conoscenza della storia della liturgia romana attraverso la testimonianza dei libri liturgici romani e dei libri liturgici «odierni» del rito romano. Lettura teologica di tipo trasversale della sacrosanctum concilium: centralità del mistero pasquale, statuto ecclesiogenetico della liturgia, partecipazione attiva dei fedeli e adattamento pastorale della liturgia, riforma liturgica tra «sana traditio e legitima progressio» (eredità liturgica e attualità pastorale), sacramentalità della liturgia (prospettiva anamnetica, cristologica, pneumatologia ed ecclesiologica), la molteplicità e la rilevanza dei «linguaggi» sacramentali, la natura «simbolica» del mistero della liturgia (per signa sensibilia e per ritus et preces), liturgia e pietà popolare tra fons e culmen. Metodo Il tema liturgico è presentato secondo il metodo storico-analitico, il quale – data la natura stessa della liturgia – implica la riflessione sulla dimensione teologica della liturgia secondo il noto principio lex orandi-lex credendi . Bibliografia A. GRILLO, Introduzione alla teologia liturgica. Approccio teorico alla liturgia e ai sacramenti , Padova 1999; B. NEUNHEUSER, Storia della liturgia attraverso le epoche 3 culturali , Roma, 2009 (pagg. 13-151); M. METZGER, Storia della liturgia. Le grandi tappe, Milano, 2006 (pagg. 21-149); S. ROSSO, Un popolo di sacerdoti. Saggio di liturgia fondamentale, Roma 1999; AA.VV., Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia, 5 voll., Casale Monferrato 1998; A. ADAM, Corso di liturgia, Brescia 2006; M. AUGÈ, Liturgia. Storia, celebrazione, teologia, spiritualità, Cinisello Balsamo 2000; H. SCHMIDT, La costituzione sulla sacra liturgia. Testo, genesi, commento, documentazione, Roma 1966; F. ANTONELLI – R. FALSINI, Costituzione conciliare sulla sacra liturgia, Milano 1965; G. BARAUNA (a cura), La sacra liturgia rinnovata dal Concilio , Torino 1964; A. BUGNINI, La riforma liturgica (1948-1975), Roma 1983; M. PAIANO, «Il rinnovamento della liturgia: dai movimenti alla chiesa universale» , in G. ALBERIGO – A. MELLONI (a cura), Verso il Concilio , Genova 1993, pp. 78-86; M. LAMBERIGTS, Il dibattito sulla liturgia, in G. ALBERIGO (a cura), Storia del Concilio Vaticano II, vol. 2, Leuven-Bologna 1966, pp. 129-192; La Maison-Dieu pp. 155-156 (1983); A. G. MARTIMORT, «La constitution sur la liturgie de Vatican II», La Maison-Dieu 40 (1984) pp. 33-52; F. GILHELIN, Constitutio De Sacra Liturgia. Concilii Vaticani II Synopsis, Città del Vaticano 2003; CONGREGAZIONE DEL CULTO DIVINO, La Costituzione Liturgica “Sacrosanctum Concilium”. Studi, Roma 1986. Appunti delle lezioni e materiale documentario fornito dal docente durante il corso. TSF Teologia sacramentaria fondamentale (Ects 5) Prof. MIGNOZZI Obiettivo Il corso intende accompagnare lo studente nella conoscenza e nell’approfondimento teologico dei fondamentali problemi riflessivi legati a quelle specifiche azioni ecclesiali alle quali da sempre la tradizione cristiana ha dato il nome di sacramenti. Scopo principale del corso è far cogliere il ruolo originale che le azioni sacramentali interpretano in rapporto all’accesso a Dio da parte dell’uomo nel contesto più ampio e complesso della vita della comunità ecclesiale. Tale scopo è corredato anche dalla puntualizzazione sul perché simili azioni appartengano sin dalle origini, con la loro singolare struttura, all’esperienza cristiana. 118 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Metodo Lezioni frontali. Bibliografia ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, Sacramento e azione. Teologia dei sacramenti e liturgia, a cura di G. TANGORRA - M. VERGOTTINI, Glossa, Milano 2006; S. BIANCU – A. GRILLO, Il simbolo. Una sfida per la filosofia e per la teologia, San Paolo, Cinisello Balsamo 2013; D. BOROBIO, La celebrazione nella Chiesa. 1. Liturgia e sacramentaria fondamentale, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1992; L. M. CHAUVET, Linguaggio e simbolo: saggio sui sacramenti, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1982; ID., Simbolo e sacramento. Una rilettura sacramentale dell’esistenza cristiana , Elle Di Ci, Leumann (TO) 1990; ID., I sacramenti. Aspetti teologici e pastorali , Ancora, Milano 1997; ID., Della mediazione. Quattro studi di teologia sacramentaria fondamentale, Cittadella, Assisi 2006; F. COURTH, I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi, Queriniana, Brescia 1999; A. DAL MASO, L’efficacia dei sacramenti e la «performance» rituale. Ripensare l’«ex opere operato» a partire dall’antropologia culturale , Messaggero, Padova 1999; A. GRILLO, Fede e sacramenti: questione classica e riformulazione contemporanea, in A. GRILLO - M. PERRONI - P.-R. TRAGAN (edd.), Corso di teologia sacramentaria. 1. Metodi e prospettive, Queriniana, Brescia 2000, 283-302; ID., Grazia visibile, grazia vivibile. Teologia dei sacramenti «in genere ritus», Messaggero-Abbazia S. Giustina, Padova 2008; V. MIGNOZZI, Come un sacramento. Uno stile per essere Chiesa oggi, TAU, Todi 2011; A. MIRALLES, I sacramenti cristiani. Trattato generale, Edusc, Roma 1999; K. RAHNER, Sulla teologia del simbolismo , in Saggi sui sacramenti e sull’escatologia , Paoline, Roma 1969, 51-107; ID., Chiesa e sacramenti , Morcelliana, Brescia 1969; N. REALI (ed.), Il mondo del sacramento. Teologia e filosofia a confronto, Paoline, Milano 2001; ID., Figure e modelli emergenti della teologia sacramentaria contemporanea, in L. M. CHAUVET - N. REALI, Sacramento, in J.-Y. LACOSTE (ed.), Dizionario critico di teologia, Borla - Città Nuova, Roma 2005, 1177-1181; C. ROCCHETTA, Sacramentaria fondamentale. Dal «mysterion» al «sacramentum», Dehoniane, Bologna 1990; E. SCHILLEBEECKX, I sacramenti punti di incontro con Dio, Queriniana, Brescia 1983; T. SCHNEIDER, Segni della vicinanza di Dio. Compendio di teologia sacramentaria, Queriniana, Brescia 1985, M. SEMERARO, Il Risorto tra noi. Origine, natura e funzione dei sacramenti, Edizioni Studio Domenicano, ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 119 TRIENNIO TEOLOGICO Contenuti Il corso è articolato secondo tre momenti successivi e conseguenti: un avvio antropologico orientativo (A), un attraversamento storico-biblico (B) e una sosta attorno ad alcune questioni teologiche selezionate (C). I diversi passaggi sono i seguenti: A. Il sacramento tra segno e simbolo rituale. Il simbolo in teologia (sacramentaria): dal genus signi et causae al genus symboli et ritus. B. Il campo semantico di mysterion e di sacramentum; le controversie in ambito patristico, soprattutto in rapporto al battesimo e all’ordinazione; la teologia altomedievale, in particolare Isidoro di Siviglia e il sacramento-segreto; l’elaborazione del concetto di sacramento nel XII secolo con gli sviluppi specifici della Scolastica; la Riforma del XVI secolo e il concilio di Trento; alcune prospettive contemporanee; figure e modelli emergenti della teologia sacramentaria contemporanea. C. Il sacramento cristiano, evento rivelativo di Dio. La dimensione teologica del rito sacramentale. L’oggettività del sacramento e la temporalità del soggetto. La libertà, l’atto e la “differenza”. Il fondamento originario e il simbolo pratico. L’assolutezza del fondamento e la finitezza dell’esperienza. L’accadimento cristologico e la testimonianza ecclesiale. L’iniziativa di Dio e la mediazione della storia. Il compimento e la sua universalità. Lo statuto dell’azione rituale del sacramento. La natura della fede e la provocazione alla deritualizzazione. ISTITUTO “REGINA APULIAE” Bologna 1992; S. UBBIALI, Sacramento , in G. BARBAGLIO – G. BOF – S. DIANICH (edd.), Teologia , San Paolo, Cinisello Balsamo 2002, 1413-1438; ID., Il sacramento cristiano. Sul simbolo rituale, Cittadella, Assisi 2008. TS1 Teologia sacramentaria 1: iniziazione cristiana (Ects 6) Prof. NIGRO Obiettivo L’intento principale del corso è quello di offrire una conoscenza approfondita del ruolo centrale dell’iniziazione cristiana nella vita e nella pastorale della Chiesa di ieri e di oggi attraverso uno studio sistematico dei tre sacramenti che la compongono (Battesimo, Confermazione ed Eucaristia). Contenuti Riflessione sullo sviluppo dell’iniziazione cristiana lungo il corso dei secoli e sua configurazione attuale. Lo studio dei tre sacramenti dell’Iniziazione Cristiana secondo il criterio dei fondamenti biblici; lo sviluppo storico-dogmatico; la visione sistematica e l’analisi del rito liturgico. Il taglio dogmatico permetterà di approcciare in chiave “mistagogica” il mistero celebrato offrendo spunti e contributi circa l’attuale prassi pastorale delle nostre chiese. Metodo Attingendo dal principio “lex orandi statuat legem credendi” (Prospero d’Aquitania) il criterio dell’approccio teologico alla disciplina studiata, si considererà il contatto diretto con le fonti liturgiche, patristiche e magisteriali per coniugare il mistero celebrato con l’annessa riflessione sviluppatasi lungo l’arco della storia ed il contributo che oggi offre alla vita di fede dei cristiani. Tutto ciò sarà supportato dall’uso di ppt, schede e testi che il docente offrirà direttamente ai corsisti durante il percorso di studio. Bibliografia CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA; F. COURTH, I sacramenti. Un trattato per lo studio e la prassi, BTC 106, Queriniana, Brescia 1999; C. ROCCHETTA, Sacramentaria Fondamentale , EDB, Bologna 1989; ID., I sacramenti della fede , Sacramentaria biblica speciale 2, EDB, Bologna 1997; A. GRILLO - M. PERRONI - P. R. TRAGAN (edd.), Corso di teologia sacramentaria 2. I sacramenti della salvezza, Queriniana, Brescia 2000; F. J. NOCKE, I singoli sacramenti, in T. SCHNEIDER (ed.), Nuovo corso di Dogmatica, vol. 2, Queriniana, Brescia 1995; M. AUGÉ, L’iniziazione cristiana: battesimo e confermazione, LAS, Roma 2010; B. SESBOÜÉ, Invito a credere. Credere nei sacramenti e riscoprirne la bellezza, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2011; T. SCHNEIDER - M. PATENGE, Sette sante celebrazioni. Breve teologia dei sacramenti, Gdt 333, Queriniana, Brescia 2008; M. QUALIZZA, Iniziazione cristiana. Battesimo, Confermazione, Eucaristia , San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1996; R. FALSINI, L’iniziazione cristiana e i suoi sacramenti, OR, Milano 1986; BENEDETTO XVI, Sacramentum Caritatis, Esortazione apostolica postsinodale, Roma 2007; S. MARSILI - A. NOCENT - M. AUGÉ - A. J. CHUPUNGCO, Eucaristia. Teologia e storia della celebrazione, Anàmnesis 3/2, Marietti, Genova 1983. Inoltre gli studenti dovranno studiare i prenotanda dei Libri Liturgici ed il rito dei rispettivi sacramenti (RICA; RBP; Rito della Confermazione, Messale Romano), oltre ad un testo patristico a scelta che ogni studente concorderà direttamente con il docente tra quelli proposti durante il corso. 120 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Teologia morale 2: morale sociale (Ects 10) Prof. RENNA Obiettivo Il corso presenta la riflessione teologica, nutrita dalla Scrittura e dalla dottrina sociale della Chiesa, per un servizio alle opzioni etiche del credente nella vita sociale, nella responsabilità verso le realtà temporali del diritto, della politica, dell’economia e della salvaguardia del creato. Particolare attenzione viene riservata alle basi antropologiche e alla dottrina sociale quale parte integrante della teologia morale (cf. SrS 41). Contenuti Introduzione alla morale sociale. La natura e la metodologia della morale sociale nel suo sviluppo storico e alla luce della Gaudium et spes. Persona e società. Legge naturale, diritto naturale e società. I fondamenti biblici del pensiero sociale cristiano. Cenni sull’insegnamento sociale nella Tradizione. La virtù cardinale della giustizia nella trttazione di san Tommaso d’Aquino e nei suoi sviluppi successivi. La carità, virtù unificante della morale sociale. Introduzione alla dottrina sociale della Chiesa. I principi della dottrina sociale della Chiesa. Teologia morale e impegno politico. La realtà politica nella sensibilità culturale contemporanea. Sviluppo storico della riflessione teologico-politica. L’attività politica secondo la dottrina sociale della Chiesa. I soggetti della politica: la persona, la famiglia, la società civile, lo Stato, la comunità internazionale. Fede cristiana ed opzioni politiche. I diritti umani e la teologia. Etica della comunicazione: il segreto, il rispetto della buona fama, etica ed internet. La responsabilità di costruire la pace. Teologia morale economica. Il rapporto tra economia ed etica. I beni della terra nella Scrittura. L’uso dei beni nella Tradizione. Il lavoro. I sistemi economici e l’etica cristiana. Mercato, finanza ed etica. Etica dello sviluppo e globalizzazione. La salvaguardia del creato. Metodo Lezione frontale. Lettura e analisi dei testi della Tradizione e di Encicliche sociali. Presentazione di alcuni testi tramite Power point . Bibliografia Encicliche sociali dalla Rerum novarum alla Caritas in veritate. COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Comunione e servizio. La persona umana creata a immagine di Dio , LEV, Città del vaticano 2005; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Alla ricerca di un etica universale: nuovo sguardo sulla legge naturale, LEV, Città del Vaticano 2009; PONTIFICIO CONSIGLIO DELLA GIUSTIZIA E DELLA PACE, Compendio della Dottrina sociale della Chiesa, LEV, Città del Vaticano 2004; E. COMBI - E. MONTI, Fede e società. Introduzione all’etica sociale, Centro Ambrosiano, Milano 2011; M. MAGATTI, L’infarto dell’economia mondiale, Vita e Pensiero, Milano 2014; J. MARITAIN, La persona e il bene comune , Morcelliana, Brescia 2005; M.T. PONTARA PEDERIVA, La Terra giustizia di Dio. Educare alla responsabilità per il creato, Bologna, Dehoniane 2014; L. RENNA, Il fondamento teologico dei diritti umani. Una meta-etica al servizio dell’etica, in “Rivista di Scienze religiose” 2006/1, 35-50; IDEM, La riservatezza nella società informatizzata: l’impegno etico a difesa del bene comune e della coscienza individuale , in “Rivista di Scienze religiose”, 2006/2, 359-371; IDEM, La populorum progressio quarant’anni dopo. L’impegno per umanizzare la globalizzazione, in “Rivista di Scienze religiose”, 2007/2, 317-329; IDEM, L’identità della dottrina sociale dela Chiesa nella “Caritas in veritate”. Novità e tradizione in una fedeltà dinamica , in “Rivista di Scienze Religiose” 2011/1, 235-244. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 121 TRIENNIO TEOLOGICO Tl 14 ISTITUTO “REGINA APULIAE” Tl 19 Diritto Canonico 1 (Ects 5) Prof. CHIARELLI Obiettivo Raggiungimento delle capacità di sintesi nelle tematiche ecclesiologico-giuridiche sulla struttura organica del popolo di Dio. Contenuti Il popolo di Dio tra uguaglianza e diversità. L’appartenenza alla Chiesa cattolica. I diritti e i doveri fondamentali del fedele cristiano. Il laico. I ministri sacri. La costituzione gerarchica della Chiesa. Gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia GRUPPO ITALIANO DOCENTI DI DIRITTO CANONICO (ed.), Il diritto nel mistero della Chiesa, PUL, Roma 2001, Vol II; L. CHIAPPETTA, Il Codice di Diritto Canonico, commento giuridico pastorale, EDB, Bologna 2011, Vol II; AA.VV., La Chiesa particolare nel codice del post-Concilio, a cura di B. CHIARELLI, in Quaderni della Rivista di Scienze Religiose, 6, 2005. TlSm Seminario (Ects 3) 122 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TA 3 Esegesi AT 3: libri sapienziali (Ects 6) Prof. PINTO Obiettivo La conoscenza delle principali questioni relative alla formazione e ai contenuti dei libri che compongono la tradizione dei Libri Sapienziali della Bibbia: Proverbi, Giobbe, Qoèlet, Sapienza, Siracide, Cantico dei Cantici e Salmi. Contenuti Le lezioni affronteranno innanzitutto le questioni introduttive relative al mondo sapienziale: la paternità Salomonica, i procedimenti letterari tipici, il rapporto tra sapienza biblica ed extra-biblica, la personificazione della Sapienza. Successivamente si passeranno in rassegna i sette libri del corpus sapienziale. Di ogni testo è prevista l’introduzione (data e luogo di composizione, struttura, genere letterario, temi principali) e l’esegesi di brani scelti: Proverbi 2; Giobbe 31; Qoèlet 3; Sapienza 3; Sir 24; Cantico 8,5-7; Salmi 8; 51; 58; 77; 92; 111. Metodo Il docente svolgerà prevalentemente delle lezioni frontali con l’ausilio di diapositive – power point . Il coinvolgimento degli studenti riguarderà sia interventi di singoli alunni rivolti al gruppo-classe di circa 15-20 in riferimento alla presentazione di alcuni approfondimenti tematici, sia brevi laboratori sui testi biblici suddivisi, in classe, per sottogruppi. Bibliografia Manuale del corso: S. PINTO, I segreti della Sapienza. Introduzione ai libri sapienziali e poetici, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2013; ID., L’incantatore di serpenti. Il sapiente secondo Qoèlet, Messaggero, Padova 2014; A. BONORA – M. PRIOTTO (a cura di), Libri sapienziali e altri scritti (Logos – Corso di Studi Biblici 4), Elle Di Ci, Leumann (TO) 1997; M. GILBERT, La Sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide, Sapienza, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005 (originale francese 2003); T. LORENZIN, Esperti in umanità. Introduzione ai libri sapienziali e poetici , ELLEDICI, Leumann (TO) 2013; L. MAZZINGHI, Il Pentateuco sapienziale. Proverbi, Giobbe, Qohelet, Sapienza, EDB, Bologna 2012; V. MORLA ASENSIO, Libri Sapienziali e altri Scritti (Introduzione allo studio della Bibbia 4), Paideia, Brescia 1997 (originale spagnolo 1994); R. E. MURPHY, L’albero della vita. Una esplorazione della letteratura sapienziale biblica (Biblioteca Biblica 13), Queriniana, Brescia 2000 (originale inglese 1996); L. G. PERDUE (ed.), Scribes, Sages and Seers: The Sage in the Eastern Mediterranean World (FRLANT 219), Vandenhoeck & Ruprecht, Göttingen 2008; A. ROFÉ, Introduzione alla letteratura della Bibbia ebraica 2. Profeti, salmi e libri sapienziali (Introduzione allo studio della Bibbia. Supplementi 49), Paideia, Brescia 2011 (originale in ebraico 2011); S. WEEKS, An Introduction to the Study of Wisdom Literature (T&T Clark Approaches to Biblical Studies), T&T Clark International, London–New York 2010. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 123 TRIENNIO TEOLOGICO TERZO ANNO ISTITUTO “REGINA APULIAE” TN 3 Esegesi NT 3: corpo giovanneo (Ects 6) Prof. MARIANO Obiettivo Introdurre gli studenti a una lettura scientifica dei libri biblici del Corpus joanneum (il quarto Vangelo, le Lettere giovannee, l’Apocalisse), così da renderli capaci di cogliere i nessi che essi presentano con la rivelazione biblica nel suo complesso e con le altre discipline teologiche. Contenuti Oggetto del corso è lo studio del Corpus joanneum. Il corso si svilupperà secondo le seguenti scansioni: 1. Introduzione al corso : 1.1. Presentazione del corso e bibliografia; 1.2. Introduzione complessiva al Corpus joanneum; 1.3. Note di metodologia esegetica. 2. Introduzione al quarto Vangelo : 2.1. Il testo, la lingua e lo stile; 2.2. L’autore; 2.3. Le coordinate spazio-temporali; 2.4. L’ambiente vitale; 2.5. Affidabilità storica del quarto Vangelo; 2.6. Il quarto Vangelo e i Sinottici; 2.7. Il quarto Vangelo nella storia dell’esegesi; 2.8. Disegno letterario e teologico del quarto Vangelo: 3. Esegesi di brani scelti del quarto Vangelo: 3.1. Il Prologo (Gv 1,1-18); 3.2. Venite e vedrete (Gv 1,35-51); 3.3. Il principio dei segni (Gv 2,1-11); 3.4. Gesù alla festa delle Capanne (Gv 7-8); 3.5. Il sigillo della rivelazione (Gv 13-17); 3.6. Tetélestai (Gv 19,16b-37); 3.7. Le esperienze pasquali (Gv 20-21); 3.8. Il balzo e la danza (Gv 20,1-18). 4. Introduzione alle Lettere di San Giovanni : 4.1. Il testo e la lingua; 4.2. Il genere letterario; 4.3. La struttura; 4.4. L’autore, la comunità e le coordinate spazio-temporali; 4.5. La storia della ricezione; 4.6. Principali aspetti tematici. 5. Esegesi di brani scelti delle Lettere di San Giovanni: 5.1. Il Prologo della Prima Lettera (1,1-4); 5.2. Discernere i figli di Dio e i figli del diavolo (1Gv 2,29-3,10). 6. Introduzione all’Apocalisse : 6.1. Aspetti letterari; 6.2. Origine del libro; 6.3. Ricezione e interpretazione; 6.4. Messaggio teologico. 7. Esegesi di brani scelti dell’Apocalisse: 7.1. Il “Prologo” dell’Apocalisse (Ap 1,1-8); 7.2. La lettera alla chiesa di Laodicea (Ap 3,14-22); 7.3. La donna, il drago, il Messia (Ap 12); 7.4. Il trionfo di Cristo (Ap 19-20). 8. Temi di teologia giovannea: 8.1. La fede e la vita nel Vangelo di Giovanni; 8.2. Lo Spirito Santo nel Vangelo di Giovanni; 8.3. La Scrittura nel vangelo di Giovanni; 8.4. La Madre di Gesù nel vangelo di Giovanni; 8.5. La Chiesa nelle lettere giovannee; 8.6. Teologia “apocalittica” in frammenti. Metodo Il corso prevede una parte generale in cui sarà proposta un’introduzione ai cinque libri del Corpus e una parte speciale, in cui, mediante l’impiego di diverse metodologie, saranno presentati dei saggi esegetici relativi ai testi sopra indicati. Bibliografia R. E. BROWN, Le lettere di Giovanni, Cittadella, Assisi 2000; E. CORSINI, Apocalisse di Gesù Cristo secondo Giovanni, SEI, Torino 2002; I. DE LA POTTERIE, La passione di Gesù secondo il vangelo di Giovanni, Paoline, Cinisello Balsamo 1988; G. GHIBERTI (ed.), Opera giovannea (Logos 7), Leumann, Torino 2008; I. HOWARD MARSHALL, Epistles of John (NICNT), Eerdmans, Grand Rapids, MI 1978; C. S. KEENER, The Gospel of John, Hendrickson, Peabody, MA 2005; A. LANCELLOTTI (ed.), Apocalisse, Paoline, Cinisello Balsamo 1996; X. LÉON-DUFOUR, Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni, San Paolo, Cinisello Balsamo 2007; E. LUPIERI, L’Apocalisse di Giovanni, Mondadori, Milano 20095; C. MARIANO, Tetelestai. Il significato della morte di Gesù alla luce del compimento della Scrittura in Gv 19,16b-37 , Ed. Viverein, Monopoli 2010; C. MARIANO, “ Il balzo e la danza. Narrazione e teologia in Gv 20,1-18”, Gestis verbisque. Saggi in onore di M. Lenoci, Ed. Dehoniane, Bologna 2012, 165-181; C. MARIANO, “L’Incarnazione del Logos (Gv 124 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Tl 7 Teologia dogmatica 3: antropologia teologica (Ects 10) Prof. AMATO Obiettivo Le domande fondamentali che accompagnano la vicenda umana: “Chi è l’uomo? Qual è la sua origine? Qual è il suo posto nel mondo? Perché le relazioni con i propri simili? A cosa è destinato?”, vengono sempre riproposte alla coscienza di ogni epoca. Solo alla luce dell’evento cristologico-trinitario il mistero dell’uomo trova significato circa la sua origine, la sua storia e il suo futuro definitivo. L’antropologia teologica cerca di rendere ragionevoli e credibili, secondo un percorso critico e argomentato, la verità della fede cristiana circa l’uomo, la sua identità, la sua storia e il suo mondo mediante un confronto intelligente con le acquisizioni sull’uomo proprie dell’antropologia culturale – filosofica – religiosa. Contenuti La svolta antropologica fatta propria dalla teologia e sancita dal Concilio Vaticano II. La cristologia come “principio” e “forma” dell’annuncio cristiano sull’uomo. Nel progetto di Dio, infatti, l’uomo e l’intera creazione sono stati predestinati in Gesù Cristo (cf Ef 1, 45) e in lui trovano la loro redenzione e il loro compimento creaturale (cf Col 1, 16-17; Gv 1, 4). La grazia della creazione: uomo e mondo sono stati liberamente creati da Dio, per mezzo di Gesù Cristo, nella forza dello Spirito. La singolarità dell’uomo, persona libera fatta a immagine di Dio. Lineamenti biblici e storico-teologici. Riflessione sistematica. L’uomo peccatore e la grazia della vittoria di Cristo sul peccato. L’eredità del peccato di Adamo, la giustificazione come salvezza del peccatore, la vita nuova dei giustificati in Cristo. Lineamenti biblici e storico-teologici. Riflessione sistematica. La grazia del compimento definitivo dell’uomo, della sua storia e del suo mondo in Gesù Cristo: l’escatologia cristiana e i suoi contenuti. Lineamenti biblici e storico-teologici. Riflessione sistematica. Metodo Lezione frontale e colloquiale. Uso di slide e supporti multimediali. Bibliografia Testi fondamentali: F. G. BRAMBILLA, Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi? , Queriniana, Brescia 2005; G. ANCONA, Antropologia teologica , Queriniana, Brescia 2014 (in corso di pubblicazione); G. ANCONA, Escatologica cristiana, Queriniana, Brescia 2007 2; D. AMATO, Creazione , Cittadella, Assisi 2013. Testi complementari: J. ARNOULD, La teologia dopo Darwin. Elementi per una teologia della creazione in una prospettiva evoluzionista , Queriniana, Brescia 2000; G. IAMMARONE, Il dialogo sulla giustificazione. La formula «simul iustus et peccator» in Lutero, nel concilio di Trento e nel confronto ecumenico attuale, EMP, Padova 2002; F. FACCHINI, Le sfide della evoluzione. In armonia tra scienza e fede, Jaca Book, Milano ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 125 TRIENNIO TEOLOGICO 1,1-18). Analisi esegetica e prospettive teologiche”, Studium personae 1, Siena 2012, 83107; J. MATEOS – J. BARRETO, Il Vangelo di Giovanni. Analisi linguistica e commento esegetico, Cittadella, Assisi 2000; R. H. MOUNCE, The Book of Revelation, Eerdmans, Grand Rapids, MI – Cambridge, U. K. 19972; ORIGENE, Commento al Vangelo di Giovanni, Utet, Torino 1995; P. PRIGENT, L’Apocalisse di S. Giovanni , Borla, Roma 1985; R. SCHNACKENBURG, Il Vangelo di Giovanni I-II-III-IV, Paideia, Brescia 1973, 1977, 1981, 1987; G. SEGALLA, Teologia biblica del Nuovo Testamento (Logos 8/2), Leumann, Torino 2006; U. VANNI, L’Apocalisse. Ermeneutica, esegesi e teologia, Ed. Dehoniane, Bologna 1988; K. WENGST, Il Vangelo di Giovanni, Queriniana, Brescia 2005. ISTITUTO “REGINA APULIAE” 2008; M. KEHL, “E Dio vide che era cosa buona”. Una teologia della creazione, Queriniana, Brescia 2009; B. SESBOÜÉ, Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma ai nostri giorni, EDB, Bologna 2012; L. SCHEFFCZYK, La creazione come apertura alla salvezza. Dottrina sulla creazione, Lateran University Press, Città del Vaticano 2012; A. M. DUBARLE, Il peccato originale. Prospettive teologiche , EDB, Bologna 2013; L. COVA, Peccato originale. Agostino e il Medioevo, Il Mulino, Bologna 2014. T4S Teologia sacramentaria 2: penitenza, unzione, ordine e matrimonio (Ects 6) Prof. MACILLETTI Obiettivo Il corso tenta di individuare le diverse ragioni dell’attuale crisi del IV Sacramento. Attraverso i dati della Scrittura, la riflessione dei Padri e le indicazioni del magistero, si intende esplicitare il fondamento della riflessione teologica e prassi celebrativa attuale dei Sacramenti di guarigione e il percorso che porta a comprendere il sacerdozio non più come potestas, ma come ministerium. Il corso intende offrire una visione d’insieme tra il sacramento del matrimonio e la teologia della famiglia per una fondazione teologica della pastorale familiare. Contenuti Sacramento della Penitenza e della Riconciliazione: l’attuale teologia del sacramento: dimensione ecclesiale e personale della Penitenza; crisi globale del sistema penitenziale ecclesiastico; modelli interpretativi per una teologia della Penitenza. Sintesi storica della penitenza ecclesiastica dalla prassi della Chiesa antica sino al Concilio di Trento. Verso una teologia rinnovata del “quarto sacramento”. Teologia delle “Premesse” dall’ Ordo Paenitentiae. Le indulgenze: origine e sviluppo, la cost. Indulgentiarum doctrina di Paolo VI, le indulgenze oggi. Unzione degli Infermi: il sacramento nell’insieme della teologia; l’uomo davanti alla malattia. Ministero e unzione degli infermi nella prassi della Chiesa: dal secolo Il al Concilio Vaticano II; il nuovo rito dell’unzione degli infermi, riflessione teologica sul significato del sacramento; la pastorale degli infermi. Sacramento dell’Ordine Sacro: il ministero pastorale nella storia, nel Nuovo Testamento, nella Chiesa Antica, nell’Alto e nel Basso Medioevo, da Trento al secolo XX. I ministeri nel Concilio Vaticano II. La “crisi sacerdotale” del postconcilio. Il Rito De ordinatione episcopi, presbyterorum et diaconorum (ed. typ. altera 1989). La teologia del ministero apostolico e la repraesentatio Christi ; ministero e Spirito Santo; comunità e ministero; il ministero come diakonia; ministerialità collegiale; la fraternità sacramentale nel presbiterio; ministero e laicato. Sacramento del Matrimonio: sguardo socio-culturale; mistero nuziale e sacramento delle nozze: orizzonte antropologico-biblico; la memoria storica e l’insegnamento del Magistero; la riflessione sistematica: matrimonio come segno di Cristo e sacramento della Chiesa; teologia pastorale della famiglia. Metodo Lezioni frontali. Lettura e commento di brani scelti. Bibliografia Per i sacramenti di guarigione: Z. ALSZEGHY - M. FLICK, Il sacramento della riconciliazione , Marietti, Torino 1976; F. COURTH, I sacramenti. Un trattato per lo studio e per la prassi, Queriniana, Brescia 1999, 304-352; Ch. DUQUOC - C. FLORISTAN, Il perdono, fascicolo monografico di «Concilium», 1986; A. MAFFEIS, Penitenza e unzione 126 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Tl 15 Teologia morale 3: morale del matrimonio e della vita fisica (Ects 10) Prof. RENNA Obiettivo Il corso intende introdurre lo studente alla comprensione del progetto di Dio sulla dimensione sessuale della persona, sulle implicazioni etiche derivanti dalla vocazione al matrimonio e alla verginità per il Regno, al senso della scelte etiche sulle questioni che riguardano la vita nel mondo contemporaneo. Si partirà dai contesti culturali che delineano le scelte della trattazione, per poi giungere, dopo aver sviluppato lo studio della Scrittura, della Tradizione e del magistero a fornire i criteri per “portare frutto nella carità per la vita del mondo” (OT 16) e dare un corretto giudizio etico sulle questioni relative all’etica della vita fisica e matrimoniale. Contenuti Il corso si sviluppa in tre aree tematiche. Introduzione alla morale sessuale: presupposti per una riflessione teologica contemporanea sulla sessualità e il matrimonio. Fenomenologia della sessualità e interpretazione del dato scientifico. Linee di antropologia della sessualità nel loro sviluppo storico con particolare riferimento al concetto di eros. Antropologia sessuale contemporanea. Sessualità e matrimonio nella Scrittura. Il modello tradizionale di antropologia ed etica sessuale. Il magistero sulle tematiche sessuali e matrimoniali. Il modello contemporaneo di antropologia ed etica sessuale cattolica. Il modello etico cristiano: virtù della castità, peccato, orientamenti normativi. Sessualità e scelta di vita. La dimensione estetica e spirituale dell’amore. Questioni etico pastorali: la vocazione della famiglia in un mondo che cambia. La paternità responsabile. I rapporti prematrimoniali. I cattolici divorziati e risposati civilmente. L’autoerotismo. L’omosessualità. La pedofilia. I disordini dello sviluppo sessuale. I disturbi dell’identità di genere. La pornografia. La prostituzione. Elementi di bioetica: origine, modelli e principi della bioetica. I principi della bioetica personalista. Embriogenesi e aborto. Tecniche di procreazione assistita e loro valutazione morale. L’ingegneria genetica. I trapianti d’organo. Aspetti bioetici delle neuroscienze. Eutanasia e dignità del morire umano. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 127 TRIENNIO TEOLOGICO dei malati, Queriniana, Brescia 2012; G. MOIOLI, Il quarto sacramento , Glossa, Milano 1996; F. J. NOCKE, Nuovo corso di dogmatica 2, Queriniana, Brescia 1995, 362-397; K. RAHNER, La penitenza della Chiesa , Paoline, Roma 1964; J. RAMOS-REGIDOR, Il sacramento della penitenza. Riflessione teologica biblico-storico-pastorale alla luce del Vaticano II, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1985; T. SCHNEIDER, Segni della vicinanza di Dio. Compendio di teologia dei sacramenti, Queriniana, Brescia 1983, 194-250; M. MORGANTE, Le indulgenze, San Paolo, Cinisello Balsamo (Ml) 1999; D. BOROBIO, Unzione degli infermi, in D. BOROBIO (ed.), La celebrazione nella Chiesa. 2. I sacramenti, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1994, 729-832. Per il sacramento dell’Ordine: E. CASTELLUCCI, Il ministero ordinato, Queriniana, Brescia 2002; J. ONATIBIA, Ministeri ecclesiali: Ordine, in D. BOROBIO (ed.), La celebrazione nella Chiesa. 2. I sacramenti, Elle Di Ci, Leumann (TO) 1994, 663-728; M. SEMERARO, Il prete uomo in servizio, Vivere in, Trani (BA) 1982; IDEM, Unum presbyteriuni cum suo episcopo constituunt, in «Rivista di Scienze Religiose» 5, 1991, 29-42. Per il sacramento del Matrimonio: R. GERARDI, Il sacramento del Matrimonio, in AA.VV., Sacramentaria Speciale II, Dehoniane, Bologna 2003, 261-358; C. ROCCHETTA, Il sacramento della coppia, EDB, Bologna 1996; IDEM, Teologia della Famiglia, Dehoniane, Bologna 2011. ISTITUTO “REGINA APULIAE” Metodo Lezioni frontali. Approfondimento di testi. Uso di power point. Intervento di esperti. Bibliografia M. P. FAGGIONI, Sessualità, matrimonio, famiglia, Dehoniane, Bologna 2010; L. RENNA, Eros, persona e salvezza, Vivere In, Roma-Monopoli 2005; X. LACROIX, La dimensione etica, estetica e spirituale dell’amore, EDB, Bologna 1997; E. SGRECCIA, Manuale di bioetica. Volume I. Fondamenti di bioetica ed etica biomedica, Vita e Pensiero, Milano 2007. Indicazione dei documenti magisteriali durante il corso. Tl 9 Teologia liturgica 2 (Ects 3) Prof. MARTIGNANO Obiettivo Il corso si struttura in due aree tematiche: Anno liturgico – A partire dal fondamento biblico-teologico del rapporto tra tempo e storia della salvezza, lo studio si concentra su questi temi: a) la domenica, nella storia, nella teologia e nella pastorale; b) il periodo “pasquale” e quello “natalizio”; c) l’annuncio e la celebrazione della Parola di Dio nei tempi “forti”; d) il tempo “ordinario”; e) il culto alla Vergine Maria e ai Santi. Liturgia delle Ore – Il corso si propone di studiare a fondo, attraverso il ricorso alle fonti bibliche, liturgiche, patristiche e magisteriali, la Liturgia delle Ore nel suo sviluppo storico e nella sua portata teologica, liturgica e pastorale. Si farà ricorso anche all’analisi degli elementi propri: inni, salmi, antifone, responsori, preci, e in particolare all’esame della Laudis Canticum e dei Principi e Norme per la Liturgia delle Ore. Contenuti Anno Liturgico. 1. L’uomo e il tempo; 2. Dal kronos al kairos . Il tempo nelle culture arcaiche e nella Bibbia; 3. La festa: un tempo senza tempo; 4. Categorie culturali odierne nell’interpretazione del tempo; 5. L’anno liturgico giudaico; sviluppo storico dell’anno liturgico cristiano; 6. Esame della IV Preghiera Eucaristica; 7. Archè, pleroma, telos . Il dinamismo escatologico: il tempo salvifico è radicato in Cristo (Ef 1,3 ss; Gal 4,4; Col 1,15 ss.); 8. Approfondimento teologico dell’anno liturgico cristiano: la domenica, il triduo pasquale, il tempo pasquale, la quaresima, l’Avvento e il Natale, il tempo ordinario, il ciclo dei santi, il ciclo mariano; 9. Storia del calendario liturgico: calendari antichi, martirologi, calendario romano; 10. Sacrosantum Concilim 102-111. Liturgia delle Ore. 1. Dalla preghiera rituale giudaica alla preghiera cristiana; 2. Le testimonianze degli autori cristiani e delle fonti dei primi secoli; 3. Le tappe storiche della formazione ed evoluzione della Liturgia delle Ore; 4. L’analisi delle diverse serie eucologiche; 5. Sacrosanctum Concilium 83-101; 6. La riforma del Concilio Vaticano II e la Liturgia Horarum di Paolo VI; 7. L’Institutio Generalis de Liturgia Horarum e il Directorium de Opere Dei persolvendo del Thesaurus Liturgia Horarum Monasticae : approfondimento liturgico-teologico, spirituale e pastorale. Metodo Il tema viene approfondito servendosi del metodo storico-evolutivo (diacronico), mettendo in luce la rilevanza teologica e pastorale di ogni sua configurazione strutturale e contenutistica. 128 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Tl 25 Teologia Spirituale (Ects 3) Prof. LIEGGI Obiettivo Il corso ha lo scopo di introdurre allo studio della teologia spirituale, illustrandone lo statuto epistemologico e presentando i principi e i fondamenti della teologia spirituale come teologia del vissuto. Contenuti I contenuti del corso saranno articolati in quattro parti: 1. Propedeutica: lo statuto epistemologico della disciplina; il rapporto tra esperienza e teologia. 2. Fondativa: l’esperienza spirituale e i suoi nodi dinamici. 3. Analitica: analisi di alcune esperienze spirituali significative (Gregorio di Nissa, Agostino d’Ippona, Charles De Foucauld, Pavel Florenskij, Dietrich Bonhoeffer, Primo Mazzolari, Adrienne Von Spyer).4. Alcuni temi speciali della spiritualità: il discernimento; la preghiera; la conformazione a Cristo. Metodo Particolare attenzione nel corso delle lezioni sarà dedicata all’analisi del vissuto di concrete esperienze spirituali, particolarmente significative. A ciascuno studente sarà inoltre richiesta la lettura critica di un’opera classica della storia della spiritualità. Bibliografia G. MOIOLI, L’esperienza spirituale. Lezioni introduttive , Glossa, Milano 1992; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella, Assisi 2007; K. WAAIJMAN, La spiritualità. Forme, fondamenti, metodi , Queriniana, Brescia 2007. Tl 16 Teologia pastorale 1 (Ects 5) Prof. ZACCARIA Obiettivo Il corso si propone di avviare allo studio della teologia pastorale, configurandola come peculiare branca del sapere teologico. Lo studente sarà introdotto alla storia, ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 129 TRIENNIO TEOLOGICO Bibliografia Appunti delle lezioni e materiale documentario fornito dal docente durante il corso; J. PINELL, Liturgia delle Ore (Anàmnesis 5), Genova 1990; AA.VV., L’Anno Liturgico: storia, teologia e celebrazione (Anàmnesis 6), Genova 1988; R. TAFT, La Liturgia delle Ore in Oriente e in Occidente , Roma 2001; P. A. MURONI, « La Liturgia delle Ore: prospettive future» , Ecclesia Orans 26 (2009) 163-188; P. A. MURONI, «La Liturgia delle Ore: Opus Dei - Locus Dei - Opus ecclesiae», Rivista liturgica 98 (2011) 285-294; A. ADAM, L’Anno liturgico. Celebrazione del Mistero di Cristo. Storia-Teologia-Pastorale, Torino 1984; M. AUGÈ, L’Anno Liturgico. È Cristo stesso presente nella sua Chiesa, Città del Vaticano 2009; M. KUNZLER, La liturgia della Chiesa, Milano 1996; J. RATZINGER, Introduzione allo spirito della liturgia, Cinisello Balsamo 2001; A. BERGAMINI, Cristo, festa della Chiesa: l’anno liturgico, Roma 1982; H. AUF DER MAUR, Le celebrazioni nel ritmo del tempo. 1: Feste del Signore nella settimana e nell’anno , Torino 1990; J. L. MARTIN, L’anno liturgico. Storia e teologia, Roma 1986; S. ROSSO, Il segno del tempo nella liturgia. Anno liturgico e liturgia delle ore, Torino 2000; V. RAFFA, La liturgia delle ore. Presentazione storica, teologica e pastorale , Roma 1990. ISTITUTO “REGINA APULIAE” all’epistemologia e ad alcune tematiche della riflessione teologico-pratica che studia la prassi ecclesiale e religiosa di oggi, al fine di svilupparla e migliorarla. Contenuti Profilo storico: la nascita e gli inizi della teologia pastorale dal XVIII sec. agli anni ’60 del XX sec. Il Vaticano II e la riflessione teologico-pastorale. La svolta ermeneutica in teologia e il Manuale di teologia pastorale. Percorsi di teologia pratica dal Vaticano II ad oggi. Profilo epistemologico: l’approccio empirico in teologia pratica: aspetti epistemologici e metodologici. I molteplici rapporti della teologia pratica con le scienze umane e con le altre scienze teologiche. Oggetto materiale e formale della teologia pratica. Un percorso teologico, empirico, critico e progettuale per la teologia pratica. Profilo tematico: il rinnovamento pastorale della comunità cristiana: parrocchia, nuova evangelizzazione, ministeri pastorali, corresponsabilità. La religiosità popolare: fede e riti del popolo cristiano. Questa lista di nuclei contenutistici ha un valore indicativo e non esaustivo del programma. Metodo Lezioni frontali, momenti laboratoriali e di approfondimento. Bibliografia M. MIDALI, Teologia pratica. 1. Cammino storico di una riflessione fondante e scientifica, LAS, Roma 2000; Teologia pratica. 2. Attuali modelli e percorsi contestuali di evangelizzazione , LAS, Roma 2000; Teologia pratica. 5. Per un’attuale configurazione scientifica, LAS, Roma 2011; S. PINTOR, L’uomo via della Chiesa. Elementi di teologia pastorale, EDB, Bologna 1992; B. SEVESO, La pratica della fede. Teologia pastorale nel tempo della Chiesa, Glossa, Milano 2010; G. TRENTIN – L. BORDIGNON (a cura di), Teologia pastorale in Europa. Panoramica ed approfondimenti, Messaggero, Padova 2003; C. TORCIVIA, La Parola edifica la comunità. Un percorso di teologia pastorale, Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2008; J. VAN DER VEN, Practical theology. An empirical approach, Peeters Press, Leuven 1998; G. VILLATA, L’agire della Chiesa. Indicazioni di teologia pastorale, EDB, Bologna 2009; P. M. ZULEHNER, Pastorale fondamentale. 1. La Chiesa fra compito e attesa , Queriniana, Brescia 1992. Ulteriori contributi bibliografici verranno offerti durante il corso. Tl 17 Teologia pastorale 2 (Ects 3) Prof. ZUPPA Obiettivo In stretta continuità con la riflessione storica ed epistemologica, sviluppata in teologia pastorale 1, il corso si propone di tematizzare, in termini di approfondimento ulteriore, le istanze critiche e metodologiche relative sia alla conduzione e all’accompagnamento pastorale del cambiamento che alle pratiche formative di trasformazione della/nella comunità ecclesiale. Contenuti Tra i plessi tematici e contenutistici del corso: a) La formazione ecclesiale come processo di trasformazione; b) La metodologia pastorale come scienza della pratica: la progettazione dell’azione ecclesiale; c) Iniziare alla/nella Chiesa: dal catechismo alla catechesi (il progetto catechistico italiano); d) Comunicazione, narrazione e pedagogia di gruppo in formazione pastorale; e) La relazione di aiuto come pratica pastorale e l’autoformazione nella prassi ecclesiale. 130 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Bibliografia Testi di base (uno a scelta): G. RONZONI, Il progetto catechistico italiano. Identità e sviluppo dal Concilio Vaticano II agli anni ’90, LDC, Leumann (TO) 1997; ISTITUTO DI CATECHETICA (Facoltà di Scienze dell’Educazione - UPS), Andate e insegnate. Manuale di catechetica, a cura di E. ALBERICH e U. GIANETTO, LDC, Leumann (To) 2002; R. PAGANELLI, Formare i formatori dei catechisti. Valori e itinerari sottesi al processo formativo , EDB, Bologna 2002; E. BIEMMI, Compagni di viaggio. Laboratorio di formazione per animatori, catechisti di adulti e operatori pastorali, EDB, Bologna 2003; G. BARBON, Nuovi processi formativi nella catechesi. Metodo e itinerari, EDB, Bologna 2003; L. MEDDI, Catechesi. Proposta e formazione della vita cristiana , Messaggero, 2 Padova 2004 ; R. REZZAGHI, Manuale di didattica della religione , La Scuola, Brescia 2012. Testi e sussidi per l’approfondimento (uno a scelta): AIF - ASSOCIAZIONE ITALIANA 13 FORMATORI, Professione formazione [1988], F. Angeli, Milano 2003; D. DEMETRIO (a cura), Apprendere nelle organizzazioni, Nuova Italia Scientifica, Roma 1994; I. GAMELLI (a cura), Il prisma autobiografico , Unicopli, Milano 2003; U. MARGIOTTA (a cura), Pensare la formazione. Strutture esplicative, trame concettuali, modelli di organizzazione [1998], Mondadori, Milano 2006; AICA - ASSOCIAZIONE ITALIANA CATECHETI, Formazione comunità cristiana. Un contributo al futuro itinerario , a cura di L. MEDDI, Urbaniana University Press, Roma 2006; ID, La catechesi eco della Parola e interprete di speranza. Educazione alla fede e questione ermeneutica, a cura di P. ZUPPA, Urbaniana Universty Press, Roma 2007; U. MARGIOTTA - P. ZUPPA - S. CALABRESE (a cura), Pietra che cammina. Diventare comunità oggi : scienze umane e teologia pastorale in dialogo per una ricerca azione nelle Chiese di Puglia , VivereIn, Roma 2007; V. ANNICCHIARICO, Mediare il vangelo oggi. Dire o comunicare? , VivereIn 2007; C. LAVERMICOCCA, Iniziare educando. L’iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi oggi. Prospettive pedagogiche e pastorali , Ecumenica, Bari 2008; G. CINQUEPALMI, Educazione e leadership. Approcci teorici e interventi didattici, Mario Adda Editore, Bari 2009; G. ALESSANDRINI - C. PIGNALBERI (a cura), Le sfide dell’educazione oggi. Nuovi habitat tecnologici, reti e comunità, Pensa MultiMedia, Lecce 2012; P. ZUPPA (a cura), Apprendere nella comunità cristiana. Come dare “ecclesialità” alla catechesi oggi, LDC, Leumann (TO) 2012; R. REZZAGHI, Il sapere della fede. Catechesi e nuova evangelizzazione , EDB, Bologna 2012. Tl 20 Diritto Canonico 2 (Ects 5) Prof. CHIARELLI Obiettivo Il corso prevede una introduzione generale sulla missione di santificare della Chiesa e una conoscenza generale del diritto matrimoniale canonico. Contenuti Canoni preliminari su “munus santificandi” e sui sacramenti. A partire dalla realtà del matrimonio come patto e sacramento, viene presentata l’introduzione storica al diritto matrimoniale e la normativa vigente. 1. Natura, fini, proprietà del matrimonio canonico. 2. Requisiti per la valida celebrazione. 3. Competenza della Chiesa e tutela giuridica del matrimonio. 4. Cura pastorale prematrimoniale. 5. Il consenso, capacità e vizi. 6. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 131 TRIENNIO TEOLOGICO Metodo Lezioni in parte frontali e in parte alternate a momenti laboratoriali di discussione, di confronto e di approfondimento. ISTITUTO “REGINA APULIAE” Impedimenti dirimenti in genere e in specie. 7. Forma canonica del matrimonio. 8. Matrimoni misti. 9. Effetti giuridici. 10. Separazione dei coniugi e scioglimento del vincolo. 11. Convalidazione del vincolo. Il corso prevede anche alcune nozioni generali sui Libri V, VI e VII del Codice di Diritto Canonico. Metodo Lezioni frontali ed esercitazioni. Bibliografia GRUPPO ITALIANO DOCENTI DI DIRITTO CANONICO (ed.), Il diritto nel mistero della Chiesa, PUL, Roma 2004, Vol III; L. CHIAPPETTA, Il Codice di Diritto Canonico, commento giuridico-pastorale, EDB, Bologna 2011, Vol III; P. MONETA, Il matrimonio nel nuovo Diritto Canonico, ECIG, Genova 2008; J. GAUDEMET, Il matrimonio in occidente, SEI, Torino 1987. Dispense del docente. TlSm Seminario (Ects 3) 132 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Il tesario, diviso in tre aree e pensato in prospettiva interdisciplinare (biblica, storica, sistematica, pratica), richiede che lo studente abbia cura di svolgere i singoli temi nell’incrocio delle discipline afferenti al fine di testimoniare una capacità di sintesi adeguata e creativa. I. Gesù Cristo rivelatore del Dio Uni-Trino 1. La rivelazione come incontro tra Dio e l’uomo in Gesù Cristo 2. Il mistero dell’incarnazione di Dio in Gesù Cristo 3. Il carattere escatologico delle parole e dei gesti di Gesù Cristo 4. La Pasqua come evento centrale della salvezza 5. Le cristologie neotestamentarie 6. Lo sviluppo storico-teologico della dottrina cristologico-trinitaria nella Chiesa antica 7. Le questioni del Gesù storico 8. Cristologia e antropologia 9. Il mistero della predestinazione in Cristo 10. Gesù Cristo, futuro dell’uomo e del mondo Il. Il mistero della Chiesa 1. L’origine cristologico-trinitaria del mistero della Chiesa 2. La Chiesa popolo di Dio, corpo di Cristo, tempio dello Spirito 3. Le proprietà essenziali della Chiesa 4. Salvezza dell’umanità e mediazione ecclesiale: il senso e il valore della “sacramentalità della Chiesa” 5. I Sacramenti: segni di Cristo e della Chiesa 6. La questione dell’istituzione dei sacramenti nella storia della teologia 7. La Chiesa mistero di comunione e di azione pastorale: carismi e ministeri nella vita della comunità cristiana 8. La Chiesa e l’Eucaristia 9. Maria: figura, modello e madre della Chiesa 10. La Chiesa in cammino verso il futuro definitivo III. La vita secondo lo Spirito 1. Battesimo e vita cristiana 2. Le virtù del cristiano 3. Legge morale e coscienza credente 4. Libertà, responsabilità e peccato 5. Il dono dello riconciliazione nella Chiesa 6. Il matrimonio cristiano: dono e responsabilità 7. I principi fondamentali della bioetica cristiana 8. Preghiera e vita cristiana 9. I cristiani e le questioni economiche e politiche 10. La formazione e l’accompagnamento nella vita del credente ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 133 TESARIO PER L’ESA ME FINALE TESARIO PER L’ESAME ORALE PER IL BACCELLIERATO IN SACRA TEOLOGIA 134 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE licenza antropologia teologica ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 135 ISTITUTO “REGINA APULIAE” antropologia teologica Il biennio di specializzazione in Antropologia Teologica proposto nell’Istituto Teologico Pugliese ha lo scopo di percorrere, nella forma della riflessione e della ricerca scientifica, quella che dal Magistero è oggi indicata come la prima strada della Chiesa per il compimento della propria missione, ossia l’uomo. L’orientamento, fondamentalmente teologico, è basato sull’asserzione del Concilio Vaticano II: «con l’incarnazione il Figlio di Dio si è unito in certo modo ad ogni uomo» (Gaudium et Spes, 22). Si tratta, in ultima analisi, di quella «prima e fondamentale via della Chiesa» che è tracciata dal mistero della Incarnazione e della Redenzione: descendit de coelis propter nos homines et propter nostram salutem. Per questo «l’uomo, nella piena verità della sua esistenza, del suo essere personale ed insieme del suo essere comunitario e sociale — nell’ambito della propria famiglia, nell’ambito di società e contesti tanto diversi, nell’ambito della propria nazione, o popolo [...], nell’ambito di tutta l’umanità — quest’uomo è la prima strada che la Chiesa deve percorrere nel compimento della sua missione» (Giovanni Paolo II, Lett. encicl. Redemptor Hominis, 14; cfr. n. 15). Con questa scelta di carattere antropologico, la Facoltà Teologica Pugliese intende collocarsi nella linea pastorale del Concilio Vaticano Il, alla luce pure di queste altre espressioni di Paolo VI: «La Chiesa del Concilio, sì, si è assai occupata, oltre che di se stessa e del rapporto che a Dio la unisce, dell’uomo quale oggi in realtà si presenta: l’uomo vivo, l’uomo tutto occupato di sé, l’uomo che si fa non soltanto centro d’ogni interesse, ma osa dirsi principio e ragione di ogni realtà. Tutto l’uomo fenomenico, cioè rivestito degli abiti delle sue innumerevoli apparenze [...] l’uomo tragico dei suoi propri drammi, l’uomo superuomo di ieri e di oggi e perciò sempre fragile e falso, egoista e feroce; poi l’uomo infelice di sé, che ride e che piange; l’uomo versatile pronto a recitare qualsiasi parte, e l’uomo rigido cultore della sola realtà scientifica, e l’uomo com’è, che pensa, che ama, che lavora, che sempre attende qualcosa, il «filius accrescens»; e l’uomo sacro per l’innocenza della sua infanzia, per il mistero della sua povertà, per la pietà del suo dolore; l’uomo individualista e l’uomo sociale; l’uomo «laudator temporis acti» e l’uomo sognatore dell’avvenire; l’uomo peccatore e l’uomo santo; e così via» (Paolo VI, Discorso di chiusura del IV periodo conciliare, 7 dicembre 1965). Queste espressioni, sia quelle del Concilio, quanto le altre di Paolo VI e di Giovanni Paolo II, aiutano a configurare la specializzazione in Antropologia teologica. Mediante essa ci si propone di approfondire la novità dell’essere persona in Cristo, consapevoli del fatto che questo aspetto essenziale e specifico della antropologia cristiana nei confronti di ogni altra antropologia, deve costantemente essere presente nell’opera evangelizzatrice e soprattutto in quella «nuova evangelizzazione» per l’Italia e per l’Europa continuamente richiamata da Giovanni Paolo II. In ogni forma di evangelizzazione, ch’è la sua vocazione propria, la Chiesa parla all’uomo attingendo da Cristo, il quale conosce quello che c’è in ogni uomo (cfr. Gv 2, 25; Giovanni Paolo II, Lett. encicl. Redemptor Hominis, 89). 136 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS Fd 8 Anima e corpo tra neuroscienze e teologia N. D’ONGHIA 3 Fd 9 L’uomo nel contesto evolutivo e la fede in Dio creatore V. DI PILATO 3 Fd 10 L’uomo in relazione e il mistero trinitario F. NERI 3 Fd 11 Temi fondamentali di antropologia biblica neotestamentaria C. MARIANO 3 Fd 12 La giustificazione dell’uomo peccatore V. MIGNOZZI 3 Fd 13 La questione del De novissimis nella teologia contemporanea D. AMATO 3 Fd 14 Antropologia e cristologia J. P. LIEGGI 3 MATERIA DOCENTE ECTS Op 8 Fondamenti antropologici dell’economia M. ILLICETO 3 Op 9 Dio e il male nella filosofia contemporanea P. FARINA 3 Op 10 La filosofia e l’enigma della sofferenza: alcuni modelli interpretativi A. CAPUTO 3 Op 11 La coscienza morale: aspetti teologici e antropologici A. FUMAGALLI 3 Op 12 Teoria della personalità e vocazione cristiana C. CORBELLA 3 Op 13 Filosofia delle neuroscienze M. FARISCO 3 CORSI OPZIONALI SIGLA ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 137 ANTROPOLOGIA TEOLOGICA CORSI FONDAMENTALI ISTITUTO “REGINA APULIAE” SEMINARIO MINOR SIGLA MATERIA DOCENTE SmL 1 L’antropologia di un teologo contemporaneo: Pierre Teilhard de Chardin V. DI PILATO ECTS 3 SEMINARIO MAIOR SIGLA MATERIA DOCENTE SmLM La svolta antropologica nella teologia contemporanea D. AMATO 138 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ECTS 3 CORSI FONDAMENTALI Fd 8 Anima e corpo tra neuroscienze e teologia (Ects 3) Prof. D’ONGHIA Obiettivo Lo studente dovrà assimilare criticamente gli elementi contenutistici fondamentali degli esiti neuroscientifici per cogliere i nodi del dibattito contemporaneo riguardo alle strutture antropologiche nella prospettiva del dialogo tra neuroscienze e teologia. Contenuti L’evoluzione storica del concetto di anima e corpo nelle aree culturali: filosoficaantropologica, biblica-teologica e scientifica. Le diverse posizioni della filosofia della mente, neuroscientifiche e la proposta dell’antropologia cristiana. Il tentativo del dialogo tra le diverse scienze, alla luce dei nuovi esiti che orientano verso il recupero di concetti non confinabili nel solo ambito empirico. Metodo Lezioni frontali; lavori di ricerca. Bibliografia N. D’ONGHIA, Il concetto di anima tra neuroscienze e teologia, Lateran University Press, Città del Vaticano 2011; G. CANOBBIO, Il destino dell’anima. Elementi per una teologia, Morcelliana, Brescia 2009; ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, Per una scienza dell’anima. La teologia sfidata, Glossa, Milano 2009; N. GALANTINO (ed.), Sull’anima: è in gioco la libertà dell’uomo, Cittadella, Assisi 2011; V. ANDREOLIF. BUZZI (ed.) L’anima e la mente, San Paolo, Cinisello Balsamo 2012; A. ALES BELLO - P. MANGANARO, E la coscienza? Fenomenologia psico-patologia neuroscienze, Editori Giuseppe Laterza, Bari 2012; A.N. TERRIN, Religione e neuroscienze, Morcelliana, Brescia 2004; A. OLIVIERO, Prima lezione di neuroscienze, Editori Laterza, Bari 2012; G. RAVASI, Breve storia dell’anima, Mondadori, Milano 2009; S. NANNINI, L’anima e il corpo. Un’introduzione storica alla filosofia della mente, Laterza, Bari 2005; L. RENNA (ed.), Neuroscienze e persona: interrogativi e percorsi etici, EDB, Bologna 2010. Fd 9 L’uomo nel contesto evolutivo e la fede in Dio creatore (Ects 3) Prof. DI PILATO Obiettivo La teoria evolutiva ha messo sempre più in crisi la comprensione della fede nella creazione. Il corso si prefigge una rilettura, attraverso il metodo genetico, degli elementi costitutivi dell’articolo di fede riguardante Dio creatore, cogliendo il rapporto esistente, nella prospettiva cristologica, tra creazione e nuova creazione. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 139 ANTROPOLOGIA TEOLOGICA DESCRIZIONE DEI CORSI ISTITUTO “REGINA APULIAE” Contenuti La fede nella creazione a partire dalla rivelazione biblica: Dio creatore nell’AT, la creazione in Cristo nel NT. La fede della chiesa nella creazione alla prova di alcuni passaggi culturali: il confronto con l’ellenismo; il confronto con l’aristotelismo (Tommaso); la svolta galileana; in dialogo con la modernità (Rosmini); di fronte all’evoluzionismo. Riflessione sistematica sulla creazione nell’orizzonte dell’evoluzionismo, la comprensione di due svolte fondamentali: la nascita della vita e l’apparizione dell’uomo. La riflessione dei teologi contemporanei. Il tema della natura. Trascendenza di Dio e immanenza del mondo. Metodo Lezione frontale con impiego di documenti multimediali. Bibliografia D. AMATO, Creazione, Cittadella, Assisi 2012; ATI, La teologia nel tempo dell’evoluzione, Glossa, Milano 2010; F. SERAFINI - P. BENVENUTI, Genesi e Big Bang. Parallele convergenti, Cittadella, Assisi 2013; F. FACCHINI, Evoluzione. Cinque questioni nel dibattito attuale, Jaca Book, Milano 2012; IDEM, Le sfide della evoluzione. In armonia tra scienza e fede, Jaca Book, Milano 2008; S. RONDINARA, Dio come Spirito e le scienze della natura. In dialogo con Wolfhart Pannenberg, Sefir-Città Nuova, Roma 2008; IDEM, Interpretazione del reale tra scienza e teologia, Città Nuova, Roma 2007; P. DE BERNARDIS, Osservare l’universo, Il Mulino 2010; W. PANNENBERG, Teologia sistematica, vol. 2, Queriniana, Brescia 1994; G. TANZELLA NITTI - A. STRUMIA (edd.), Dizionario interdisciplinare di Scienza e Fede, 2 voll., Urbaniana University Press-Città Nuova, Città del Vaticano-Roma 2002; K. RAHNER, Scienze naturali e fede razionale, in Scienza e fede cristiana, Nuovi Saggi, IX, Paoline, Roma 1984; J. MOLTMANN, Dio nella creazione. Dottrina ecologica della creazione, Queriniana, Brescia 2003; IDEM, Scienza e sapienza. Scienza e teologia in dialogo, Queriniana, Brescia 2003; J. ARNOULD, La teologia dopo Darwin, Queriniana, Brescia 2000; M. KEHL, “E Dio vide che era cosa buona”. Una teologia della creazione, Queriniana, Brescia 2009. Fd 10 L’uomo in relazione e il mistero trinitario (Ects 3) Prof. NERI Obiettivo Approfondire alcuni temi classici e altri attuali dell’antropologia in rapporto alla centralità del mistero trinitario cui si perviene attraverso il cristocentrismo pasquale. Contenuti Il corso rilegge i temi fondamentali dell’antropologia in prospettiva cristocentrica e trinitaria. Ne viene ripreso il percorso dai fondamenti biblici attraverso lo sviluppo patristico e scolastico, fino al Vaticano II e ai principali modelli contemporanei. Nella parte conclusiva si affrontano i punti di novità o criticità: la creazione e l’evoluzione, la relazione uomodonna e la famiglia, le fede e l’appartenenza alla Chiesa, la società, l’ontologia. Il contesto globale d’approfondimento è il dialogo ecumenico, interreligioso e interculturale. 140 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Bibliografia L. F. LADARIA, Antropologia teologica, Gregorian and Biblical Press, Roma 2012. Indicazioni specifiche verranno offerte in rapporto ai singoli temi. Fd 11 Temi fondamentali di antropologia biblica neotestamentaria (Ects 3) Prof. MARIANO Obiettivo Alla luce di alcuni testi scelti del Nuovo Testamento, approfondire l’antropologia biblica neotestamentaria ossia il Mistero dell’uomo-in-Cristo. Contenuti Il percorso prevede due parti, una di natura analitica, l’altra sintetica. Nella prima saranno analizzati, nel loro contesto, i testi del Nuovo Testamento in cui emergono in maniera più evidente le grandi tematiche antropologiche, sia in senso sincronico (corpopsiche-spirito), sia in senso diacronico (memoria-presenza-attesa), mettendo a fuoco soprattutto le categorie-chiave di Creazione, Incarnazione, Divinizzazione. Nella seconda parte, gli elementi raccolti saranno ricondotti a una visione d’insieme, in cui ci si propone di far emergere la profonda unità di antropologia e teologia nel Mistero di Cristo. Metodo Lo studio dei testi sarà effettuato mediante l’impiego di varie metodologie esegetiche, a seconda delle caratteristiche dei testi da studiare. Bibliografia G. BARBAGLIO, Le lettere di Paolo, Borla, Roma 19902; F. BAUMGÄRTEL – E. SCHWEITZER – R. MEYER, «sárx», GLNT XI, 1265-1328, Paideia, Brescia 1977; BENEDETTO XVI, Gesù di Nazaret. Dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione, LEV, Città del Vaticano 2011; R. CAVEDO, «Corporeità», Nuovo Dizionario di teologia biblica, 308-321, San Paolo, Cinisello Balsamo 1988; O. CULLMANN, Cristo e il tempo, Dehoniane, Bologna 1975; L. DI MARCO, L’offerta di sé a Dio. Indagine esegetico-teologica su Rm 12,1-2, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2011; A. DIHLE – E. JACOB – E. LOHSE – E. SCHWEIZER – K.-W. TRÖGER, «psyché», GLNT XV, 1161-1320, Paideia, Brescia 1988; W. EGGER, Metodologia del Nuovo Testamento (Studi biblici 16), EDB, Bologna 1989; G. GHIBERTI (ed.), Opera giovannea (Logos 7), Leumann, Torino 2008; J. JEREMIAS, «ánthrôpos», GLNT I, 977-986, Paideia, Brescia 1965; H. KLEINKNECHT - F. BAUMGÄRTEL – W. BIEDER – E. SJÖBERG, «pneûma», GLNT X, 767-1108, Paideia, Brescia 1975; C. MARIANO, L’Incarnazione del Logos (Gv 1,1-18). Analisi esegetica e prospettive teologiche, Studium personae 1 (2012), 83-107, Cantagalli, Siena 2012; B. J. MALINA, ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 141 ANTROPOLOGIA TEOLOGICA Metodo Oltre alle lezioni frontali del docente, ogni studente è chiamato ad approfondire una tematica specifica attraverso letture specialistiche. ISTITUTO “REGINA APULIAE” Nuovo Testamento e antropologia culturale, Paideia, Brescia 2008; J. MATEOS – J. BARRETO, Il Vangelo di Giovanni. Analisi linguistica e commento esegetico, Cittadella, Assisi 2000; J.-B. METZ, «L’uomo come unità di corpo e anima», Mysterium salutis IV, 243-307, Queriniana, Brescia 1967; R. PENNA, «Cristologia adamica e ottimismo antropologico in 1Cor 15,45-49», L’Apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia, 240268, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo 1991; R. PENNA, «Sofferenze apostoliche, antropologia ed escatologia in 2Cor 4,7-5,10», L’Apostolo Paolo. Studi di esegesi e teologia, 269-298, Ed. Paoline, Cinisello Balsamo 1991; PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, LEV, Città del Vaticano 1993; H. SCHLIER, La Lettera agli Efesini, Paideia, Brescia 21973; E. SCHWEIZER, «sôma», GLNT XIII, 609-790, Paideia, Brescia 1981; K. WENGST, Il Vangelo di Giovanni, Queriniana, Brescia 2005. Fd 12 La giustificazione dell’uomo peccatore (Ects 3) Prof. MIGNOZZI Obiettivo Il corso intende approfondire il tema teologico della giustificazione a partire dal dibattito suscitato da Lutero attraverso le tappe di un cammino verso un ampio accordo sulla questione in esame, riconosciuto con la Dichiarazione congiunta luterano-cattolica di Augsburg (1999). Contenuti Lutero e il tema della giustificazione; da Lutero a Trento: dibattiti e conferenze; il concilio di Trento: preparazione, metodo e interpretazione; il Decreto della sessione VI del concilio. La ripresa della questione del XX secolo; i primi dialoghi teologici sulla giustificazione: Barth, Balthasar, Küng; il contributo dei dialoghi ecumenici dopo il concilio Vaticano II; la Dichiarazione luterano-cattolica di Augsburg (1999); il tema della giustificazione oggi. Metodo Lezioni frontali e letture personali di approfondimento. Bibliografia ATI, La giustificazione, a cura di G. ANCONA, Messaggero, Padova 1997; F. G. BRAMBILLA, Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 20072; P. HOLC, Un ampio consenso sulla dottrina della giustificazione. Studio sul dialogo teologico cattolicoluterano, Editrice Pontificia Università Gregoriana, Roma 1999; E. JÜNGEL, Il Vangelo della giustificazione come centro della fede cristiana. Uno studio teologico in prospettiva ecumenica, Queriniana, Brescia 2000; H. KÜNG, La giustificazione, Queriniana, Brescia 19793; A. MAFFEIS, Giustificazione. Percorsi teologici nel dialogo tra le chiese, San Paolo, Cinisello Balsamo 1998; ID.(ed.), Dossier sulla giustificazione. La dichiarazione congiunta cattolico-luterana, commento e dibattito teologico, Queriniana, Brescia 2000; O. H. PESCH, Liberi per grazia. Antropologia teologica, Queriniana, Brescia 1988; B. SESBOÜÉ, Salvati per grazia. Il dibattito sulla giustificazione dalla Riforma ai nostri giorni, EDB, Bologna 2012. 142 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Obiettivo La domanda dell’uomo circa il suo futuro pone molti interrogativi alla coscienza contemporanea. Il tema della morte viene sempre più ricacciato dalla cultura, facendo rinchiudere le attese umane in una prospettiva tutta intramondana. La fede della chiesa proclama un vangelo che porta già in sé un annuncio escatologico che apre alla speranza futura e al compimento della comunione eterna con Dio. Il corso vuol recuperare il percorso della teologia circa l’evidenza della verità escatologica annunciata dalla Chiesa. Contenuti Il rinnovamento della riflessione teologica contemporanea circa i novissimi trova un punto di svolta nel Concilio Vaticano II, questo costituirà il punto di partenza del corso. Seguirà l’esposizione delle varie posizioni dei teologi che hanno dato il proprio contributo per una ermeneutica dei novissimi in un’ottica biblica e cristologica. Si presenteranno i classici temi circa la dottrina della morte, il giudizio, la purificazione, la risurrezione dei morti, l’inferno, il paradiso. Si rifletterà anche su alcune questioni disputate come lo stato intermedio. Metodo Lezione frontale e colloquiale. Uso di slide e supporti multimediali. Bibliografia Testi fondamentali: G. ANCONA, Escatologica cristiana, Queriniana, Brescia 20072; G. CANOBBIO, Destinati alla beatitudine. Breve trattato sui novissimi, Vita e Pensiero, Milano 2012; R. LAVATORI, Il Signore verrà nella gloria. L’escatologia alla luce del Vaticano II, EDB, Bologna 2007. Testi complementari: J. WOHLMUTH, Mistero della trasformazione. Tentativo di una escatologia tridimensionale, in dialogo con il pensiero ebraico e la filosofia contemporanea, Queriniana, Brescia 2013; G. ANCONA, L’escatologica cristiana. Lo stato attuale della ricerca, «Lateranum» 75 (2009) 261-274; H. U. VON BALTHASAR, Sperare per tutti, Jaca Book, Milano 1989. Altra bibliografia sarà suggerita durante il corso. Fd 14 Antropologia e cristologia (Ects 3) Prof. LIEGGI Obiettivo Il corso ha lo scopo di illustrare e motivare un principio fondamentale dell’antropologia teologica che costituisce una delle lezioni teologiche più significative del Concilio Vaticano II. Tale principio viene così felicemente espresso da Brambilla: «L’antropologia teologica dev’essere costruita sul principio architettonico della “rivelazione” e, in particolare, deve strutturarsi sull’evento di Gesù Cristo» (Antropologia teologica, Brescia 2007, p. 103). ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 143 ANTROPOLOGIA TEOLOGICA Fd 13 La questione del De novissimis nella teologia contemporanea (Ects 3) Prof. AMATO ISTITUTO “REGINA APULIAE” Metodo Dopo una sintetica esposizione dei contenuti fondamentali circa il rapporto tra antropologia e cristologia, sarà chiesto a ciascuno studente di analizzare e approfondire il pensiero di un teologo contemporaneo che maggiormente ha messo in luce la rilevanza di tale rapporto e di accostarsi criticamente ad una delle sue opere in particolare. Bibliografia COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Documento Desiderium et cognitio Dei su questioni di Teologia cristologia e antropologia, ottobre 1982, in EV 8, 404-461; F. G. BRAMBILLA, Antropologia teologica. Chi è l’uomo perché te ne curi?, Nuovo corso di teologia sistematica 12, Queriniana, Brescia 2007, pp. 103-156; C. GRECO (ed.), Cristologia e antropologia. In dialogo con Marcello Bordoni, AVE, Roma 1994; P. SCARAFONI (ed.), Cristocentrismo. Riflessione teologica, Città Nuova, Roma 2002. 144 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Op 8 Fondamenti antropologici dell’economia (Ects 3) Prof. ILLICETO Obiettivo Nell’era della globalizzazione grandi cambiamenti hanno caratterizzato l’attuale scenario socio-economico. Tra essi la crisi del sistema capitalistico di stampo iperliberista. Di fronte a tali gradi trasformazioni anche la visione dell’uomo sta cambiando. Pertanto si avverte la necessità di analizzare i fondamenti antropologici dell’economia per verificare in che modo i processi oggi in atto rispettano la dignità e il valore della persona. Il corso si pone come obiettivo l’analisi dei principali aspetti dell’antropologia economica confrontando il pensiero utilitarista e dell’economia classica e neoclassica con le prospettive “sociologiche e culturali” – dalla Scuola napoletana di Genovesi, A. Smith e Mandeville fino Marx; da Mauss e Polanyi, per arrivare a Bauman e Amartya Sen, fino all’economia di comunione propugnata dalla Dottrina sociale della chiesa. In seguito si cercherà di esplorare alcuni temi del dibattito contemporaneo intorno al concetto di bisogno, al dono, al consumo, al narcisismo e all’edonismo, al ruolo del mercato e al suo rapporto con la dimensione relazionale dell’uomo. Si esploreranno infine le recenti prospettive offerte dalla Human e sharing economy. Contenuti Antropologia ed economia: bisogno, relazione, scambio, produzione; uomo: individuocomunità-persona; uguaglianza, giustizia, ambiente, bene comune; Mercato-stato-società (prospettiva storica); da Aristotele ad Adam Smith; la prospettiva utilitarista e le teorie della scelta razionale; Weber, Simmel e Marx (prospettiva storica); Mauss e il dono; Forme di consumo ed iperconsumo (Da Weblen a Bataille e il consumo vistoso); Polanyi e il dibattito tra formalisti e sostantivisti; L’antropologia economica marxista e i modi di produzione; l’economia culturale da Sahlins a Geertz; Etnografie della crisi, della finanza e dei mercati; globalizzazione e società liquida (Bauman); Human economy, sharing economy; la dottrina sociale della chiesa. Metodo Lezioni frontali. Analisi dei testi in classe. Relazione finale degli studenti su un testo a scelta. L’analisi sarà portata avanti in una doppia linea: teoretica (per studiare i fondamenti) e storica (per lo studio dei modelli). Bibliografia M. ILLICETO, Persona e comunità. L’essere come ospitalità e come dono, Città aperta, Tronìa (EN), 2007 (in ristampa a settembre); M. MAUSS, Saggio sul dono, Einaudi, 2002; K. POLANYI, La grande Trasformazione, Einaudi, 2000; R. WILK, Economie e culture. Introduzione all’antropologia economica, Mondadori 2007; G. LIPOVETSKY, Una felicità paradossale. Sulla società dell’iperconsumo, Raffaello, Cortina 2007; L. BRUNI, L’ ethos del mercato. Un’introduzione ai fondamenti antropologici e relazionali dell’economia, Mondadori, Milano 2010; Z. BAUMAN, Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi, Laterza, Roma-Bari; Z. BAUMAN. Voglia di comunità, Laterza, Roma-Bari 2001. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 145 ANTROPOLOGIA TEOLOGICA CORSI OPZIONALI ISTITUTO “REGINA APULIAE” Op 9 Dio e il male nella filosofia contemporanea (Ects 3) Prof. FARINA Obiettivo La speculazione filosofica contemporanea si è misurata, spesso in modo drammatico, col persistente interrogativo sul problema del male. L’esistenza certa del male mette, infatti, in crisi ogni tentativo di sostenere che il reale sia razionale e intellegibile, minando alla base ogni ricerca di senso, tanto in chiave filosofica che teologica. Il corso si propone di approfondire il confronto tra filosofia, teologia e il problema del male. Contenuti Male è il terremoto di Lisbona (1755), male è Auschwitz; male sono gli eccidi in Ruanda e in Bosnia; male è l’11 settembre, male è il bimbo innocente che muore di leucemia o si ammala di SLA: mali di differente natura, ma pur sempre irriducibili ad ogni spiegazione logica. Di fronte alle domande che il problema del male pone, perdono vigore non pochi tentativi di teodicea e ammutolisce il pensiero secolarizzato che vuole racchiudere ogni significato nell’orizzonte immanente. L’articolazione del corso si articolerà, dunque, in una parte generale ed in una speciale. Nella parte generale , saranno presentate sinteticamente le concezioni di Leibniz, Pope, Rousseau, Kant, Hegel e Marx come pure di Bayle, Voltaire, Hume, Sade, Schopenhauer, Nietzsche e Freud. Una particolare attenzione sarà riservata alla riflessione del ventesimo secolo dopo aver provato a fornire una sorta di inventario del male moderno e contemporaneo, grazie all’individuazione di eventi paradigmatici dell’incidenza del male nella storia: i terremoti, gli stermini di massa, il terrorismo. Trarremo esempio dagli apporti di Camus, Arendt, Adorno e Horkheimer, Rawls, Levinas, Maritain. Il numero dei filosofi citati, già da sé, dovrebbe bastare a chiarire che lo scopo non è quello di una trattazione analitica di ciascuno di essi, quanto piuttosto quello di offrire una prospettiva alternativa su come il pensiero moderno e contemporaneo si sia misurato con il tema del male. Nella parte speciale, infine, si offrirà un approfondimento sistematico del pensiero di una “teologa outsider” (Vanzan) del XX secolo: Simone Weil. Lei che, nel corso della sua esistenza, ha seguito una “singolare Via Crucis”, potrebbe rivelarsi utile per allenare mente e cuore ad una “logica dei doppi pensieri”. La sua riflessione si rivelerà come un percorso, insieme, esistenziale, teoretico e asistematico, volto a indagare “l’assenza di Dio” nel mistero del male; offrirà, infine, l’opportunità di riflettere su una “passione di Dio” che è anche “passione dell’uomo”. Metodo Lezioni frontali, con approfondimento in classe e indicazioni per le letture personali. Bibliografia S. NEIMAN, In cielo come in terra. Storia filosofica del male, trad. it. di Eleonora Mineo, Laterza, Roma-Bari 2011; P. FARINA, Dio e il male in Simone Weil, prefazione di P. CODA, Città Nuova, Roma 2010; P. P. PORTINAIO (Ed.), I concetti del male, Einaudi, Torino 2002; J. MARITAIN, Dio e la permissione del male, Morcelliana Brescia 2000; H. JONAS, Il concetto di Dio dopo Auschwitz, Genova 1989. 146 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Obiettivi Individuare alcuni modelli-chiave attraverso i quali, all’interno della storia della filosofia, è stato interpretato l’enigma della sofferenza. Mostrare gli scenari ontologici e le visioni antropologiche ad essi sottese, interrogandone limiti e possibilità. Approfondire l’approccio esistenziale-ermeneutico, sondandone le ricadute pastorali. Contenuti I modelli classici di spiegazione della sofferenza: paradigma eudemonista, retributivo, della negazione, pedagogico, dolorista, della lotta eroica. La radice greca e quella ebraica dei modelli e le ricadute sulla visione dell’uomo e di Dio. Possibilità e limiti dell’interpretazione filosofico-classica del rapporto sofferenza/cristianesimo: S. Kierkegaard e M. Scheler. L’approccio esistenziale-ermeneutico: da F. Nietzsche a M. Heidegger. Alcuni approfondimenti post-heideggeriani: L. Binswanger, H. Jonas, P. Ricoeur. Metodo Le questioni vengono affrontate in maniera storico-critica, attraverso un costante passaggio dagli autori ai modelli (e viceversa). L’impostazione è prevalentemente antropologica, con un’attenzione particolare alle possibili applicazioni pastorali. La spiegazione viene fatta quasi sempre tramite l’uso di ppt, e dunque anche attraverso l’uso del linguaggio visivo e musicale. Accanto a questi strumenti, rimane centrale la lettura di alcuni passi tratti dai testi principali di riferimento. Bibliografia a) Passi scelti dalle Opere dei diversi autori di volta in volta trattati. Testi principali di riferimento: F. NIETZSCHE, Così parlò Zarathustra (qualsiasi edizione); M. HEIDEGGER, In cammino verso il linguaggio, Mursia, Milano 1999; P. RICOEUR, Il male. Una sfida alla filosofia e alla teologia, Morcelliana, Brescia 1993; H. JONAS, Il concetto di Dio dopo Auschwitz, Il nuovo Melangolo, Genova 2005. Testi critici di riferimento: A. CAPUTO, Amore e sofferenza: tra autenticità e inautenticità. Un percorso con L. Binswanger, CVS, Roma 2007; ID, Io e tu. Una dialettica fragile e spezzata. Percorsi con P. Ricoeur, Stilo ed., Bari 2009; ID, Se questo è un uomo… debole, in AA. VV., a cura di S. PALESE, Allargare gli spazi della razionalità, Ecumenica, Bari 2012, pp. 141-171; ID (a cura di), Nietzsche e la poesia, Stilo ed., Bari 2012; ID, La ferita della bellezza (in corso di stampa); M. CHIODI, L’enigma della sofferenza e la testimonianza della cura. Teologia e filosofia davanti alla sfida del dolore, Glossa, Milano 2003. Op 11 La coscienza morale: aspetti teologici e antropologici (Ects 3) Prof. FUMAGALLI Obiettivo La decostruzione della coscienza morale ad opera delle scienze moderne, nonché il suo dissolvimento postulato dalla filosofia postmoderna sollecita la teologia a mettere a tema l’esperienza comunemente indicata come «voce della coscienza» che sprona o ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 147 ANTROPOLOGIA TEOLOGICA Op 10 La filosofia e l’enigma della sofferenza: alcuni modelli interpretativi (Ects 3) Prof. CAPUTO ISTITUTO “REGINA APULIAE” frena l’uomo quando pensa di far qualcosa, lo accompagna silente o lo incalza minacciosa quando sta facendo qualcosa, lo giudica dopo che egli ha fatto qualcosa. Corrispondendo a tale compito, il corso intende proporre un’interpretazione teologica della coscienza morale che ovviando a indebite riduzioni, renda adeguata ragione della sua peculiarità. Contenuti Tenendo conto delle più recenti istanze della teologia morale, il corso muoverà da un rinnovato ascolto della cosiddetta «voce della coscienza», affinché essa stessa suggerisca la sua più adeguata interpretazione. L’ascolto della coscienza rimanderà alle relazioni entro le quali si origina, quella dello Spirito con la libertà, e quella della libertà con le condizioni/condizionamenti da cui dipende. L’universale attrazione che lo Spirito santo esercita sugli uomini, attirandoli gradualmente nella verità tutta intera dell’amore di Cristo, si trovassero anche agli estremi confini della terra, li incontra variamente disposti: la loro libertà, cioè, risulta più o meno accordata e sintonica all’amore di Cristo. La sintonia o distonia della libertà nei confronti dello Spirito è ciò da cui origina il mistero della coscienza morale, la quale è dunque interpretabile come «fenomeno relazionale», dovuto cioè alla relazione tra lo Spirito divino e la libertà umana. La coscienza morale non sarebbe propriamente una voce, ma un’eco, l’eco della risonanza che si produce tra la libertà umana, impegnata ad agire, e lo Spirito divino, che la attrae ad agire in e come Cristo. La coscienza morale è l’eco dello Spirito riflessa dalla libertà. Ciò svela la sua peculiare natura, immanente eppur trascendente, tale per cui risuona dentro l’uomo, ma provenendo come da fuori. In quanto eco dello Spirito divino riflessa dalla libertà umana la voce della coscienza non è propriamente né dell’uomo, né di Dio, pur essendo e dell’uomo e di Dio: la voce della coscienza è frutto della loro relazione. Facendo tesoro di questa originale interpretazione il corso prospetta una rinnovata intelligenza delle caratteristiche e delle qualità classicamente attribuite alla coscienza morale, nonché offre le indicazioni per la sua miglior formazione. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia Testo di riferimento per il corso è: A. FUMAGALLI, L’eco dello Spirito. Teologia della coscienza morale (= Biblioteca di Teologia Contemporanea, 158), Queriniana, Brescia 2012. L’ulteriore bibliografia verrà indicata durante lo svolgimento del corso. Op 12 Teoria della personalità e vocazione cristiana (Ects 3) Prof. CORBELLA Obiettivo Il corso si propone di cogliere, attraverso alcuni modelli antropologici delle scienze umane, gli elementi di base dell’identità umana mettendoli in relazione col tema della vocazione cristiana: è realmente possibile vivere secondo i valori del Vangelo e in questo modo essere felici? 148 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Metodo Lezioni frontali. Bibliografia D. S. BROUWING – T. D. COOPER, Il pensiero religioso e le psicologie moderne, EDB, Bologna 2004; C. CORBELLA, Resistere o andarsene. Teologia e psicologia di fronte alla fedeltà nelle scelte di vita, EDB, Bologna 2009; F. IMODA (a cura di), Antropologia interdisciplinare e formazione, EDB, Bologna 1997; A. MANENTI – S. GUARINELLI – H. ZOLLNER, Persona e formazione. Riflessioni per la pratica educativa e psicoterapeutica, EDB, Bologna 2007; A. MANENTI, Comprendere e accompagnare la persona umana. Manuale teorico pratico per il formatore psicospirituale, EDB, Bologna 2013; F. MANZI (Ed.) Resistenze alla vocazione, Ancora, Milano 2006. Altra bibliografia fondamentale sarà indicata durante il corso. Op 13 Filosofia delle neuroscienze (Ects 3) Prof. FARISCO Obiettivo Il corso intende offrire gli elementi basilari per un approccio filosofico alle neuroscienze. In particolare, a partire da un’analisi epistemologica del sapere neuroscientifico, si intende riaffermare la scientificità di saperi altri ed elaborare un modello alternativo al riduzionismo e al determinismo neuronale in dialogo con la teoria epigenetica. Contenuti Lo studio scientifico del cervello ha avuto uno sviluppo straordinario negli ultimi anni. Agli imponenti successi scientifici si è accompagnato un crescente interesse per le neuroscienze in altri ambiti disciplinari, in particolare nelle discipline umanistiche. Si è in tal modo sviluppato un modello antropologico tendenzialmente riduzionistico, fondato sul primato scientifico delle neuroscienze e sintetizzabile nella concezione dell’identità come “sé neurochimico”: l’uomo è ridotto al proprio cervello. Metodo Lezioni frontali. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 149 ANTROPOLOGIA TEOLOGICA Contenuti La conoscenza di come l’intreccio di bisogni, valori e atteggiamenti costituisca la persona nel suo cammino di maturità consente di comprendere come i valori possano realmente essere elementi trainanti le scelte e l’agire etico in termini promettenti per la vita della persona. L’uomo, in quanto mistero, cioè come essere che si attua al limite dei due mondi – quello corporeo e quello spirituale – è in grado di percepire la proposta di Dio a vivere secondo i valori del Vangelo come compimento della sua umanità ma anche come chiamata alla trascendenza cui è costitutivamente aperto. Quest’ultima si collega così all’autorealizzazione: solo chi è disposto a perdersi riconoscendo l’altro a cui fa dono di sé, diviene se stesso. Nel dono fatto all’altro si apre l’orizzonte infinito di Dio come Totalmente Altro. La figura di Cristo si pone dunque al centro dell’antropologia ma chiede di essere non tanto proclamata quanto agganciata all’identità della persona. ISTITUTO “REGINA APULIAE” Bibliografia M. FARISCO, Filosofia delle neuroscienze. Cervello, mente, persona, Edizioni Messaggero, Padova 2012; J. P. CHANGEUX, Il bello, il buono, il vero. Un nuovo approccio neuronale , Raffaello Cortina Editore, Milano 2013 (passi scelti); G. NORTHOFF, Minding the brain. A guide to philosophy and neuroscience, Macmillan, New York 2014 (passi scelti). Ulteriori articoli saranno presentati nel corso. 150 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TESARIO PER L’ESAME ORALE DI LICENZA TESARIO PER L’ESAME ORALE DI LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (Specializzazione in Antropologia Teologica) 1. Antropologia e libertà umana. 2. L’uomo nella prospettiva antropologica dell’Antico Testamento. 3. L’uomo nella prospettiva antropologica del Nuovo Testamento. 4. L’uomo “imago Dei”: la sintesi antropologica dei Padri da Giustino ad Agostino. 5. La “svolta antropologica” in teologia: figure e percorsi. 6. Il Cristo e l’uomo nella Costituzione conciliare “Gaudium et spes”. 7. La dimensione antropologica del culto mariano. 8. Il personalismo etico: profilo umano e cristiano. 9. Il significato della relazione nella sessualità della persona e nel matrimonio. 10. Principi della bioetica e antropologia. 11. La dimensione sociale della persona: aspetti economici e politici. 12. Il rito, agire simbolico dell’esistenza umana. 13. Lo spessore antropologico dell’iniziazione cristiana. 14. La dimensione antropologico-esperienziale in catechesi: il principio della correlazione. 15. Mentalità di fede e integrazione fede-vita nel “Rinnovamento della catechesi” in Italia. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 151 ISTITUTO “REGINA APULIAE” DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA ANTROPOLOGIA TEOLOGICA Il relatore e i docenti correlatori individuano, sulla base del piano di lavoro della dissertazione dottorale presentata dallo studente e approvata dal Consiglio di Facoltà, uno o più percorsi di approfondimento tematico da suggerire allo studente. I suddetti percorsi, supportati da una congrua e pertinente bibliografia e dall’espletamento di una serie di attività accademiche (partecipazione a convegni specialistici, recensioni, lezioni, etc.), vengono sottoposti a verifica a conclusione dei primi due semestri di studio (2 verifiche verbalizzate in termini di voto). Lo studente è tenuto ovviamente a confrontarsi con tre docenti, al fine di fruire di un’adeguato sostegno lungo i percorsi. La quantificazione dei percorsi è equivalente a 10 Ects. 152 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ISTITUSTO DI TEOLOGIA ECUMENICO-PATRISTICA BARI Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” BARI Piazzetta Bisanzio e Rainaldo, 15 70122 BARI Tel. 080-5235252 - Fax 080-5728604 e-mail: [email protected] “SAN NICOLA” DIRETTORE Prof. Lorenzo LORUSSO OP SEGRETARIO AMMINISTRATORE P. Santo PAGNOTTA OP DIRETTORE DELLA BIBLIOTECA Prof. Vladimiro CAROLI OP ADDETTA ALLA SEGRETERIA Sig.na Margherita CASSANO ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 153 ISTITUTI DELLA FACOLTÀ In fedeltà alle indicazioni enunciate nel decreto di fondazione da parte della Conferenza Episcopale Pugliese, l’Istituto ha lo scopo principale di proporre la ricerca scientifica delle fonti della dottrina della Chiesa Cattolica e delle Chiese Ortodossa e dei risultati del dialogo ecumenico, nell’alveo dell’ecclesiologia di comunione e di convergenza di missione. L’Istituto, per conseguire tali finalità, attende alla formazione dei professori di Teologia Ecumenico-Patristica; promuove studi, ricerche, incontri colloqui tra cattolici ed ortodossi e si vuole centro di riferimento per gli studiosi del settore di animazione teologico-ecumenico nelle chiese locali. Numero degli studenti* Licenza Dottorato Fuori corso Uditori I anno: 3 I anno: 1 Licenza: 2 Licenza: 1 II anno: 5 II anno: 1 Dottorato: 2 2 4 8 * Dati relativi all’anno accademico 2013-2014 154 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 1 Tot. 15 BIBLIOTECA La Biblioteca è aperta tutti i giorni (eccetto sabato, domenica e festivi) dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00; il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00 (1 settembre - 31 luglio). Tel. 080 - 5222250 E-mail: [email protected] STUDENTI Delegati BRANDI Alessandro - Delegato al Consiglio di Istituto e di Facoltà BRANDI Alessandro - Delegato per la Commissione economica BRANDI Alessandro - Delegato per la Commissione della biblioteca ORARIO DELLE LEZIONI Tutte le ore hanno la durata di 45 minuti, col seguente ordine: 1' ora 2' ora 3' ora 4' ora h. h. h. h. 16,00 - 16,45 16,45 - 17,30 17,30 - 18,15 18,15 - 19,00. All’Istituto possono iscriversi chierici e laici di qualsiasi confessione cristiana, in possesso del titolo di Baccellierato o equipollente per il conseguimento dei gradi accademici di Licenza e Dottorato. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 155 SEGRETERIA SEGRETERIA La Segreteria è aperta tutti i giorni (eccetto i festivi) dal 1 settembre al 31 luglio dalle ore 16.00 alle ore 19.00. ISTITUTO “SAN NICOLA” CONSIGLIO DI ISTITUTO Prof. Lorenzo LORUSSO OP, Direttore Prof. Emmanuel ALBANO OP Prof. Nicola BUX Prof. Donato GIORDANO OSB Prof. Jean Paul LIEGGI Stud. Alessandro BRANDI P. Santo PAGNOTTA OP, Segretario COMMISSIONE DELLA BIBLIOTECA Prof. Lorenzo LORUSSO OP, Direttore Prof. Vladimiro CAROLI OP, Bibliotecario Prof. Nicola BUX Stud. Alessandro BRANDI COMMISSIONE ECONOMICA Prof. Lorenzo LORUSSO OP, Direttore P. Santo PAGNOTTA OP, Amministratore Prof. Gerardo CIOFFARI OP Prof. Donato GIORDANO OSB Stud. Alessandro BRANDI 156 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE licenza teologia ecumenica papa francesco e bartolomeo ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 157 ISTITUTO “SAN NICOLA” teologia ecumenica Il Ciclo di Licenza in Teologia Ecumenica si occupa, alla luce della tradizione viva dei Padri della Chiesa, di discipline delle Aree patristica, teologica, storicoartistica: a) Area patristica. Studia in modo prevalente i Padri orientali, testimoni e maestri della tradizione dell’ecumene cristiana. Attraverso l’analisi dei testi, ne illustra la dottrina nell’ambito in cui vissero ed operarono e ne evidenzia l’attualità. b) Area teologica. Studia la dogmatica e i relativi documenti ecumenici, all’interno della prospettiva cattolica e ortodossa; la tipologia delle Chiese orientali; l’ecclesiologia comparata; la liturgia e i Sacri Canoni; le principali espressioni dell’arte bizantina. c) Area storico-artistica. Studia la storia dei Concili ecumenici; del Movimento Ecumenico; dei rapporti Roma-Costantinopoli; delle vicende del mondo bizantino; le tradizioni bizantine dell’Italia meridionale; l’arte bizantina; l’iconografia e l’iconologia. L’impegno d’insegnamento e di ricerca dell’Istituto di Teologia ecumenicopatristica “San Nicola” si caratterizza dal taglio ecclesiologico: non mira a costruire trattati di ecclesiologia, ma tutto è considerato nella prospettiva della specifica visione ecclesiologica. L’insegnamento delle singole discipline non sottolinea solo le convergenze, ma evidenzia anche le distinzioni e le divergenze, che ne fanno appunto due diverse tradizioni, orientale ed occidentale. L’indagine non si arresta al confronto delle due tradizioni, ma procede nella ricerca della sintesi stimolata dall’attuale dialogo ecumenico. In questo lavoro di recupero e di rifusione di concezioni e prospettive, modello ispiratore resta l’esperienza del primo millennio che rappresenta, nonostante tutte le difficoltà e distinzioni, un test estremamente positivo per una ricostruzione dell’unità nella diversità. Per quest’opera l’Istituto si sente impegnato da esperienze e ragioni di ordine storico e geografico, che offrono un significativo esempio di convivenza fra due mondi che, pur diversi, non erano affatto opposti. 158 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS TE1 Teologia ecumenica I V. CAROLI 3 TDO1 Teologia dogmatica Ortodossa I N. VASILAKIS 3 TDO2 Teologia dogmatica Ortodossa II K. AGORAS 3 DCO1 Diritto Canonico orientale I L. LORUSSO 3 LO1 Liturgia orientale I N. BUX 3 AOM Agiografia orientale e monachesimo D. GIORDANO 3 ETP Etica teologico-patristica: prospettive teologico-orientali di bioetica B. PETRÀ 3 TP1 Teologia Patristica 1: I-III secolo G. BENDINELLI 3 TP2 Teologia Patristica 2: IV secolo J.P. LIEGGI 3 EPO Esegesi dei Padri orientali R. OGLIARI 3 LP1 Lectio Patrum I R. SCOGNAMIGLIO 3 SR1 Storia dei rapporti Roma-Costantinopoli I T. VIOLANTE STB Storia e tradizioni bizantine dell’Italia meridionale P. CORSI 3 STO Storia della Teologia orientale e occidentale G. CIOFFARI 3 SCE Storia dei Concili Ecumenici G. CIOFFARI 3 GRE1 Corso di lingua greca I C. CAPOTOSTO 3 3 SEMINARI SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS SEM3 Tematiche teologico-patristiche: Il mistero dell’incarnazione di Cristo dalla Sacra Scrittura agli scritti dei Padri nei secoli dal I al VI R. SIMINI 3 SEM4 Il libro dei Salmi nella tradizione cristiana primitiva E. ALBANO 3 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 159 TEOLOGIA ECUMENICA CORSI ISTITUTO “SAN NICOLA” ATTIVITA’ PEDAGOGICO-FORMATIVA SIGLA SEM5 MATERIA Seminario Metodologico 160 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE DOCENTE L. MIRAGLIA ECTS 3 TE1 Teologia ecumenica I (Ects 3) Prof. CAROLI Obiettivo Il corso si prefigge di introdurre gli studenti ad alcune tematiche riguardanti il dialogo ecumenico alla luce del magistero, della manualistica cattolica sia generica che specialistica e anche di alcuni autori non cattolici. Contenuti Introduzione ad alcuni documenti magisteriali o di dialogo ecumenico. Conoscenza dei sussidi forniti dalla Santa Sede in materia di documentazione ecumenica e studio di alcuni documenti sia magisteriali che orientativi provenienti dagli organismi della Santa Sede. Saranno trattati anche alcuni temi teologici, particolarmente importanti per favorire il dialogo ecumenico: Il concetto di comunione, quello di verità e unità. Si farà riferimento, a tal riguardo, sia al magistero e alla manualistica cattolica che ad alcuni autori classici per la dogmatica e la filosofia di altre confessioni cristiane. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia Oltre alle collane di raccolta di documenti, come Enchiridion Vaticanum e Enchiridion Oecumenicum, si farà riferimento a Information Service, bollettino ufficiale del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei Cristiani. Per la parte manualistica: T. F. ROSSI, Manuale di ecumenismo, Queriniana, 2012; L. SCHEFFCZYCK, Ecumenismo – La ripida via della verità, Lateran University Press, 2007; W. KASPER, L’ecumenismo spirituale – Linee guida per la sua attuazione. Tra i documenti utili per l’orientamento nell’attualità: K. KOCH, Prolusione iniziale alla plenaria del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, 15 – 19 Novembre 2010, in Information Service, N. 135 (2010/III-IV), pp. 74-87 (testo in inglese, ma gli studenti saranno forniti di una traduzione italiana). TDO1 Teologia dogmatica Ortodossa I (Ects 3) Prof. VASILAKIS Obiettivo Si presenta, con esattezza, l’insegnamento teologico della chiesa ortodossa. Si compendia la gnoseologia e la dogmatica ortodossa confrontandole con quelle occidentali e alla luce ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 161 TEOLOGIA ECUMENICA DESCRIZIONE DEI CORSI ISTITUTO “SAN NICOLA” della duplice metodologia teologica dei padri della chiesa ortodossa, che Matsoukas sviluppa: il carisma e l’esperienza di Dio, vissuti all’interno della comunità ecclesiale e nei sacramenti, sono a fondamento della teologia carismatica quale punto di partenza e fonte inesauribile della teologia scientifica. La teologia dogmatica ortodossa e i sacri canoni della Chiesa. Contenuti 1. Verità e Conoscenza. 2. Le varie Teologie. 3. Unità e rottura all’interno della teologia. 4. Le applicazioni della teologia. 5. Teologia dogmatica ortodossa e i Sacri Canoni del primo millennio. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia E. FARRUGIA, Dizionario Enciclopedico dell’Oriente Cristiano, Roma 2000; V. LOSSKY, A immagine e somiglianza di Dio, Bologna 1999; N. MATSOUKAS, Teologia Dogmatica e Simbolica ortodossa, vol. 1; ID., Introduzione alla gnoseologia teologica ortodossa, Edizioni Dehoniane, Roma 1995; ID., Mondo, uomo e comunione secondo Massimo il Confessore, Atene 1980; ID., Storia della filosofia, Salonicco 1984; ID., Dogmatikh kai Sumbolikh Qeologia B, Qessalonikh 1996; A. NIKODHMOU, Phdalion, Aqhna 1987; V. PERI, Lo scambio fraterno tra le Chiese: componenti storiche della comunione, Città del Vaticano 1993; G. RALLHJ - K. POTLHJ, Suntagma twn qeiwn kai ierwn kanonwn, Aqhna 1852; I. RWMANIDHJ, Dogmatikh kai Suntagma Qeologia thj Orqodocou Kaqolikhj Ekklhsiaj, Qessalonikh 1999; D. SALACHAS, Il Diritto Canonico delle Chiese orientali nel primo millennio, Roma-Bologna 1997; T. SPIDLIK, La spiritualità dell’ Oriente cristiano - Manuale sistematico, Roma 1983; I. ZUZEK, Understanding the Eastern Code, Kanonica 8, Roma 1997. TDO2 Teologia dogmatica Ortodossa II (Ects 3) Prof. AGORAS Obiettivo Questioni cruciali di cristologia ortodossa: 1. La critica contemporanea a Calcedonia e l’articolazione tra “economia” e “theologhia” in cristologia. 2. Il dibattito sul Neocalcedonismo tra Occidente e Oriente e il senso di “anhypostasia/enhypostasia”. 3. Il senso ortodosso dell’ “asimmetria cristologica” e del “teopaschismo”. 4. Cenni sulla cristologia ortodossa contemporanea. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia B. SESBOÜÉ, Les “trente glorieuses” de la christologie (1968-2000), Lessius, Bruxelles (2012), p. 21-51; Ch. MOELLER, «Le chalcédonisme et le neo-chalcédonisme en Orient de 451 à la fin du VIe siècle», in A. GRILLMEIER – H. BACHT (ed), Das Konzil von 162 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE DCO1 Diritto Canonico orientale I (Ects 3) Prof. LORUSSO L. Contenuti Il culto divino e specialmente i sacramenti nel Titolo XVI del CCEO. Communicatio in sacris. Comparazione con il CIC. Obiettivo Approfondire ed interpretare le norme per la retta applicazione. Metodo Esegesi dei canoni contenuti nel Titolo XVI del CCEO attraverso le definizioni giuridiche e liturgiche. Bibliografia L. LORUSSO, Il culto divino nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium. Commento ai singoli canoni, Analecta Nicolaiana 5, Bari 2008; D. SALACHAS, Teologia e disciplina dei sacramenti nei codici latino ed orientale, Bologna 1999. LO1 Liturgia orientale I (Ects 3) Prof. BUX N. Obiettivo Acquisire la conoscenza delle forme della liturgia orientale a paragone con quelle del rito romano. Contenuti La “liturgia comparata” di A. Baumstark – L’analisi strutturale delle unità liturgiche – Il sistema della liturgia – La nozione di rito e il diritto liturgico nei canoni apostolici e ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 163 TEOLOGIA ECUMENICA Chalchedon, vol.1, Echter, Würzburg (1951), p. 637-720; J. MEYENDORFF, Cristologia ortodossa, AVE, Roma (1974); P. G. BERNARDI, Il Logos teandrico: la “cristologia asimmetrica” nella teologia bizantino-ortodossa, Città Nuova (2013); B. SESBOÜÉ, Gesù Cristo nella tradizione della chiesa, Paoline, Milano (1987); G. O. MAZUR and J. B. WEBSTER, Anhypostasis and Enhypostasis: An Essay Across the Patristic and Reformed Centuries of the Church, Holy Trinity Press, New York (1998), p. 11-71; T.G. WEINANDY, “Excursus One: Is it appropriate to use the term ‘person’ in relation to the Trinity?” in The Father’s Spirit of Sonship: Reconceiving the Trinity, T&T Clark, Edinburgh (1995), p. 111-121; T. G. WEINANDY, Does God suffer?, University of Notre Dame Press, Notre Dame Indiana (2000), p. 172-242; P. L. GAVRILYUK,The suffering of the impassible God: the dialectics of the patristic thought, Oxford University Press, Oxford (2004); A. ARGYRIOU, Chemins de la christologie orthodoxe, Desclée, Paris (2005); T. PAVLOU, “Il Cristocentrismo nella teologia ortodossa contemporanea”, in P. SCARAFONI (ed.), Cristocentrismo: Riflessione teologica, Città Nuova, Roma (2002), p. 115-148. ISTITUTO “SAN NICOLA” patristici – Il culto giudaico – La liturgia pre-nicena – Le famiglie liturgiche orientali e occidentali – Lo spirito della liturgia, in specie di quella orientale – Le fonti, i libri liturgici, le bibliografie e la loro interpretazione – Canoni architettonici, artistici e musicali – La struttura e le forme delle liturgie eucaristiche romana e bizantina. Metodo Consultazione delle fonti, in specie dei testi e delle rubriche dei Tipici ed Eucologi bizantini. Bibliografia N. BUX, La liturgia degli Orientali, Odigos, Bari 1996; H.-J. SCHULZ, The Byzantine Liturgy. Symbolic Structure and Faith Expression, New York 1986; A. BAUMSTARK, Liturgie comparée. Principes et méthodes pour l’étude historique des liturgies chrétiennes, Chevetogne 1953; R. F. TAFT - G. WINKLER ed.,Comparative Liturgy Fifty Years after Anton Baumstark (1872-1948) Orientalia Christiana, Analecta 265, Roma 2001; J. RATZINGER, Introduzione allo spirito della liturgia, S. Paolo, Cinisello B., 2001; AA.VV., Scientia Liturgica, Piemme, Casale M. 1998, vol. I, III, IV; (trad. inglese: Handbook for Liturgical Studies, The Liturgical Press, Collegeville, Minnesota 1999); S. PARENTI - E. VELKOVSKA, L’eucologio Barberini gr. 336, Roma 1995; H. DENZINGER, Ritus orientalium, Graz 1961; D. NIGRO, I diritti di Dio. La liturgia dopo il Vaticano II, Sugarco, Milano 2012. AOM Agiografia orientale e monachesimo (Ects 3) Prof. GIORDANO Obiettivo Il corso intende individuare i processi di formazione dei diversi aspetti della spiritualità monastica attraverso lo studio delle fonti più antiche, in particolare le opere agiobiografiche e la produzione bibliografica degli autori più significativi. Contenuti Il corso comprende una parte generale introduttiva, in cui lo studente approfondisce il fenomeno monastico nella sua genesi e nella sua evoluzione, e una parte monografica, in cui si studia ed analizza uno scritto, per rilevarne i contenuti spirituali e il suo contributo alla storia del monachesimo. Lo studio monografico di quest’anno prenderà in considerazione alcuni aspetti dell’ascetismo in Mesopotamia nel sec. IV e il pensiero di alcuni dei suoi più eminenti rappresentanti. Metodo Il metodo di insegnamento si basa in parte sulla tecnica tradizionale di lezioni frontali, alternata a esposizione tramite diapositive power point. La lezione è integrata da momenti interattivi, con brevi quesiti intervallati da segmenti in cui gli studenti sono coinvolti attivamente, in cui possono fare le loro osservazioni o rispondere ad alcune domande di verifica. 164 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ETP Etica teologico-patristica: prospettive teologico-orientali di bioetica (Ects 3) Prof. PETRÀ Obiettivo Il corso vuole aiutare gli alunni a comprendere la peculiarità delle posizioni bioetiche ortodosse, basate su un essenziale riferimento ai Padri e la loro eventuale differenza rispetto alle posizioni cattoliche. Contenuti In una sua prima parte il corso esporrà i presupposti teologici, antropologici ed etici fondati sulla Scrittura e sui Padri - della bioetica ortodossa contemporanea. Una seconda parte invece sarà dedicata alla trattazione ortodossa di alcune questioni concernenti l’inizio (procreazione artificiale, aborto, contraccezione….), la conservazione (terapia, sperimentazione medica, trapianti…) e la fine della vita umana (malattia terminale, eutanasia, trattamento del cadavere…). Metodo Lezioni frontali e letture guidate. Bibliografia J. BRECK, The Sacred Gift of Life. Orthodox Christianity and Bioethics, St Vladimir’s Seminary Press, Crestwood (New York) 1998, 2002; H. T. ENGELHARDT jr, The Foundations of Christian Bioethics, Swets & Zeitlinger Publishers, Lisse-AbingdonExton (PA)-Tokyo 2000; B. PETRÁ, Ortodossia (chiese ortodosse) e Bioetica in S. LEONE - S. PRIVITERA (edd.), Nuovo Dizionario di Bioetica, Città Nuova - Istituto Siciliano di Bioetica, Roma-Acireale (CT) 2004, 794-798; IDEM, L’etica ortodossa. Storia, fonti, identità, Cittadella editrice, Assisi 2010. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 165 TEOLOGIA ECUMENICA Bibliografia D. BURTON - CHRISTIE, The Word and the Desert, Oxford 1992 (trad., La parola nel deserto, Magnano, 1998; Il monachesimo siriaco, in G. FILORAMO (ed.) Monachesimo orientale. Un’introduzione, Brescia 2010, pp. 139-191; L. BOUYER, La spiritualità dei Padri II, Bologna 1968 (ed. orig. La spiritualité du Nouveau Testament et des Pères, Paris 1960); A. GUILLAUMONT, Aux origines du monachisme ancien (SO 30), Abbaye de Bellefontaine 1979; IDEM, «Syriaque (spiritualité). Le primier siecles», DS 14, 1990, c. 1429-1442; D. J. CHITTY, Et le désert devint une cité … Une introduction à l’étude du monachisme égyptien et palestinien dans l’Empire chrétien (SO 31), Abbaye de Bellefontaine 1980; Liber Graduum, ed. Michael KMOSKO (Patrologia syriaca I/3), Paris 1926; P. MARAVAL, Il monachesimo orientale, in Storia del Cristianesimo 2: La nascita di una nuova cristianità, Roma 2000, p. 675; P. DESEILLE, Il vangelo nel deserto. Un itinerario di spiritualità, Magnano 2000; A. VOOBUS, A History of Ascetism in the Syrian Orient. A contribution to the history of culture in the Near East, I-III (CSCO 184, 197, 500 = Subsidia 14, 17, 81), Louvain, Peeters, 1958, 1960, 1988. Altre indicazioni bibliografiche più specifiche saranno fornite durante le lezioni. ISTITUTO “SAN NICOLA” TP1 Teologia Patristica 1: I-III secolo Prof. BENDINELLI (Ects 3) Obiettivo Il corso intende mostrare lo sviluppo della riflessione cristologica dei primi tre secoli, nel passaggio dal kerigma neotestamentario alle più importanti elaborazioni del terzo secolo. Contenuti Il corso si articolerà in vari momenti: il passaggio dalla cristologia degli scritti neotestamentari a quella dei padri apostolici (Clemente Romano, Ireneo, Barnaba, Pastore d’Erma); Giustino come espressione dello sviluppo della teologia del Logos, ma al tempo stesso di una cristologia storica incentrata sulla dimostrazione profetica; Ireneo, grande teologo dell’incarnazione del Verbo, fondamento della salus carnis, in polemica con le correnti gnostiche; Origene, la sua teologia delle tre ipostasi, delle epinoiai cristologiche e dell’anima di Cristo. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia R. CANTALAMESSA, Dal Cristo del nuovo testamento al Cristo della Chiesa, in Il Problema Cristologico oggi, Assisi 1973, pp.143-197; ID., Dal Kerigma al Dogma, Studi sulla cristologia dei Padri, Milano, 2006; J. DANIÉLOU, La teologia del giudeocristianesimo, Bologna 1974, pp. 215 – 398; ID., Messaggio evangelico e cultura ellenistica, Bologna 1975, pp. 407 – 452; E. DAL COVOLO (a c.), Storia della Teologia, dalle origini a Bernardo di Chiaravalle, Vol. I, Roma – Bologna, 1995, pp. 147 – 180; 207 – 262; A. GRILLMEIER, Gesù Cristo nella fede della Chiesa, vol. I t. I, Brescia 1981; J. N. KELLY, Il pensiero cristiano delle origini, pp.137 – 200; 309-341, Bologna 1972; ID., I Simboli di fede della Chiesa antica, Napoli 1987; A. ORBE, La teologia dei secoli II e III, vol. II, Roma 1995; L. PADOVESE, Introduzione alla teologia patristica, Casale Monferrato, 1992, pp.45 – 80; B. SESBOUÉ, Gesù Cristo nella tradizione della Chiesa, Cinisello Balsamo, 1987; (a c.) ID., Il Dio della Salvezza, in Storia dei Dogmi, vol.I, Casale 1996, pp. 123 – 211; M. SIMONETTI, Le Controversie cristologiche nel secondo e nel terzo secolo, Atti Acc. Card. Bessarione, - Studi sulla Cristologia del II e III secolo, Roma 1993; B. STUDER, Dio Salvatore nei Padri della Chiesa, Roma 1986; AA.VV., Gesù Cristo nei Padri della Chiesa, in Dizionario di Spiritualità Biblico-Patristica, vol. 24, Roma 2000; Antologie, Il Cristo, vol. I a cura di A. ORBE, Fondazione L. Valla, 1985. Il docente porrà a disposizione degli studenti dei propri appunti di lavoro. TP2 Teologia Patristica 2: IV secolo (Ects 3) Prof. LIEGGI Obiettivo Il corso ha lo scopo di approfondire gli aspetti fondamentali della questione ariana. 166 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Metodo Dopo l’esposizione degli elementi fondamentali della questione ariana, sarà chiesto a ciascuno studente di analizzare e approfondire il pensiero di uno dei Padri della Chiesa che ha contributo alla formulazione della fede trinitaria, accostandosi in particolare ad una delle sue opere. Bibliografia M. SIMONETTI, La crisi ariana nel IV secolo, = Studia Ephemerideis Augustinianum 11, Institutum Patristicum Augustinianum, Roma 1975; Il Cristo. Vol. II: Testi teologici e spirituali in lingua greca dal IV al VII secolo (cur. M. SIMONETTI), Fondazione Lorenzo Valla - Arnoldo Mondadori Editore, Verona 1986; F. DÜNZL, Breve storia del dogma trinitario nella Chiesa antica, Giornale di Teologia 329, Queriniana, Brescia 2007. EPO Esegesi dei Padri orientali (Ects 3) Prof. OGLIARI Obiettivo La Chiesa, ha da sempre sentito l’esigenza di interpretare la Scrittura. I primi discepoli di Gesù, seguendo l’insegnamento del loro maestro, hanno giorno dopo giorno letto e interpretato le Scritture. A loro volta anche le successive generazioni di cristiani hanno sempre attinto dalla Scrittura, e dalla sua interpretazione, i fondamenti del loro vivere, pensare, agire, pregare. Attraverso l’interpretazione della Scrittura la Chiesa ha dovuto far fronte anche alle prime dispute teologiche. Il corso si propone, in una sua prima parte di fornire i lineamenti di storia dell’esegesi nelle opere cristiano - orientali. Verranno presentate, attraverso la lettura di passi scelti, le varie tendenze e metodologie esegetiche, i criteri ermeneutici ecc. Nella seconda parte invece, ci si concentrerà sull’evoluzione dell’interpretazione spirituale analizzando l’uso della sacra Scrittura in alcuni testi dell’ascetica bizantina. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia B. DE MARGERIE, Introduzione alla storia dell’esegesi. Vol. I: Padri greci e orientali, Roma, Borla 1982; A.A. V.V. La Bibbia commentata dai Padri, Roma, Città Nuova, 2003; M. B. ARTIOLI e M. F. LOVATO (a cura di), La Filocalia, vol. I-IV, Torino, Gribaudi 1982-1987; A. RIGO (a cura di), Mistici bizantini, Einaudi 2008. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 167 TEOLOGIA ECUMENICA Contenuti Illustrazione del pensiero di Ario e di Eunomio e della riflessione teologica dei Padri della Chiesa che hanno contribuito alla formulazione del dogma trinitario: Alessandro, Atanasio, Ilario, Basilio, Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa. Una particolare attenzione sarà riservata all’esame delle confessioni di fede elaborate dai diversi sinodi che si tennero in tutto il corso del IV secolo. ISTITUTO “SAN NICOLA” LP1 Lectio Patrum I: La teologia della solidarietà in Paolo e negli scrittori cristiani antichi (Ects 3) Prof. SCOGNAMIGLIO Obiettivo Guidare gli studenti ad un confronto diretto e critico delle fonti prescelte. Contenuti 1. Le forme di solidarietà e il primitivo ethos cristiano. 2. Il contesto delle forme di solidarietà: la configurazione sociale della Ekklesia di Corinto. 3. Le “forme di solidarietà” nella seconda lettera ai Corinzi. 4. Il senso di diakonia nella seconda similitudine del “Pastore” di Erma. 5. 2Cor 9,6-7 in “Quis dives salvetur” di Clemente alessandrino. 6. Interpretazione origeniana delle “collette” paoline. 7. Girolamo e le collette di Paolo per la Chiesa di Gerusalemme. Metodo Lezioni frontali ed esercitazioni di letture in piccoli gruppi guidati dal docente. Bibliografia G. DE VIRGILIO, Teologia della solidarietà in Paolo. contesti e forme della prassi caritativa nelle lettere ai Corinzi, EDB, Bologna 2008; R. SCOGNAMIGLIO - C. DELL’OSSO (a cura di) “Chi semina in benedizioni, in benedizioni raccoglie”. Teologia della solidarietà cristiana nei commenti patristici a 1Cor 16,1-4; 2cor 8-9, Analecta Nicolaiana 1, Ecumenica Editrice, Bari 2007; K. BERGER, Almosen für Israel: Zum historischen Kontext der paulinischen Kollekte, NTS 23, 1977; G. FROSINI, Il pensiero sociale dei Padri, Brescia 1996; O. PASQUATO, I laici in Giovanni Crisostomo tra Chiesa, famiglia e città, Roma 2001; S. SCHIRONE – R. SCOGNAMIGLIO, Ricchi per ogni generosità. Economia e uso dei beni nel Nuovo Testamento, Roma 1998; P. SERRA ZANETTI, Consenso al vangelo e gloria di Dio. In margine a 2 Cor 9,11-23 in Idem, Imitatori di Gesù Cristo. Scritti classici e cristiani, Bologna 2005, 543-553; S. ZINCONE, Ricchezza e povertà nelle omelie di San Giovanni Crisostomo, L’Aquila 1973. SR1 Storia dei rapporti Roma-Costantinopoli I (Ects 3) Prof. VIOLANTE Obiettivo Far conoscere agli studenti le relazioni intercorse tra le sedi patriarcali di Roma e di Costantinopoli-Nuova Roma nel corso del tempo, per far comprendere loro, alla luce del passato, le ripercussioni che quei fatti hanno avuto e hanno anche ai nostri giorni. Contenuti Il corso si propone di ripercorrere, secolo dopo secolo, la storia dei rapporti tra Roma e Costantinopoli, dalla nascita della Nuova Roma (324-330) sino alla sua caduta (1453). 168 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Bibliografia Testi di studio: T. M. VIOLANTE, I rapporti Roma-Costantinopoli nel primo millennio, (Monografie Ecumeniche, 1, Centro Ecumenico “San Nicola”), Bari 2001; IDEM, I Dictatus Papae di Gregorio VII: un’ipotesi ecclesiologica?, in O Odigos-La Guida, 4 (1991), pp. 12-14; IDEM, Innocenzo III e l’Impero bizantino, in Nicolaus, n.s., 1-2 (1997), Bari 1998, pp. 311-352; IDEM, Fu vero scisma? I Rapporti Roma-Costantinopoli nel secolo XI, in Nicolaus, n.s., 1-2 (2003), Bari 2004, pp. 27-83; IDEM, La provincia domenicana di Grecia, Dissertationes historicae, 25, Istituto Storico Domenicano, Roma 2000. Testi consigliati: F. CARCIONE, Le Chiese d’Oriente. Identità, patrimonio e quadro storico generale, Alba-CN 1998; W. DE VRIES, Ortodossia e Cattolicesimo, Brescia 1983; G. FEDALTO, Le Chiese d’Oriente , I, Da Giustiniano alla caduta di Costantinopoli, Milano 1991; E. MORINI, La Chiesa ortodossa, ESD, Bologna 1996; IDEM, L’Oriente cristiano, 4, L’albero dell’Ortodossia, (Settereligioni, 1-2006, a. 16°, nr. 47), ESD, Bologna 2006; V. PERI, La ‘grande chiesa’ bizantina. L’ambito ecclesiale dell’ortodossia, Brescia 1981; N. ZERNOV, Il Cristianesimo orientale, Cles-TN 1990. STB Storia e tradizioni bizantine dell’Italia meridionale (Ects 3) Prof. CORSI Obiettivo Approfondire, entro un quadro istituzionale ben definito, le caratteristiche della presenza bizantina in Italia, evidenziando in particolar modo gli elementi di contatto tra Oriente e Occidente nell’area centrale del Mediterraneo. Contenuti Lo studio riguarderà, in una prima fase, l’individuazione e l’analisi degli elementi più importanti e significativi, collegati al periodo della bizantinocrazia nel Mezzogiorno d’Italia. Nella seconda fase si prenderanno in esame gli aspetti di maggior rilievo (religiosi, culturali, demografici ecc.) determinati dal suddetto periodo storico, anche nell’ottica della loro continuità nei secoli successivi. Metodo Gli argomenti specifici saranno trattati sulla base della lettura e commento delle fonti storiche più appropriate, oltre che mediante la discussione intorno ai quesiti posti dagli studenti. Bibliografia Si consiglia, per il diretto collegamento con gli argomenti che saranno trattati nel corso delle lezioni, lo studio dei seguenti testi: P. CORSI, Bisanzio e l’Italia. Lineamenti storici ed istituzionali, dispense, Bari 2014; P. CORSI, Al centro del Mediterraneo: scontri ed incontri tra Oriente ed Occidente, Ediz. Radio, Putignano 2014 (in corso di stampa). ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 169 TEOLOGIA ECUMENICA Metodo Il corso sarà organizzato intorno alle lezioni, tenute dall’insegnante, e intorno alla lettura e al commento di testi scelti a proposito. ISTITUTO “SAN NICOLA” STO Storia della Teologia orientale e occidentale (Ects 3) Prof. CIOFFARI Obiettivo Il corso si prefigge di dare un’idea equilibrata dello sviluppo storico della Teologia, tenendo conto sia della tradizione orientale che di quella occidentale. Particolare rilievo è dato al contesto storico in cui certe dottrine hanno avuto origine o si sono sviluppate, anche al fine di farsi un giudizio corretto riguardo al loro rapporto col dogma. Contenuti Dal VI al X sec.: Il Corpus Dionysiacum - Massimo il Confessore - Giovanni Damasceno - L’iconoclasmo e il Niceno II - Gregorio Magno e l’Occidente - Controversie teologiche in Occidente - Il Patriarca Fozio. Il sec. XI: Simeone il nuovo teologo - Psello e l’umanesimo bizantino - S. Anselmo e la scolastica occidentale. Il sec. XII: Il cristianesimo in Russia e la polemica antilatina nei sec. XI-XII - Abelardo e S. Bernardo - Le scuole di Chartres e di S. Vittore. Il sec. XIII: La scuola domenicana: S. Tommaso - La scuola francescana: S. Bonaventura e Duns Scoto - L’ecclesiologia di Bisanzio. Il sec. XIV: Meister Eckhart e la mistica tedesca - Gregorio Palamas e l’esicasmo - Nicola Cabasilas e la teologia liturgica. Il sec. XV: I Concili di Costanza e di Firenze - Il sec. XVI: La teologia protestante: Lutero e Calvino - Il Concilio di Trento - La teologia del Vaticano I e del Vaticano II - Movimento Ecumenico: dialogo cattolico-ortodosso. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia G. CIOFFARI, Storia della teologia orientale ed occidentale, Quaderni di O Odigos, Bari 2001; ID, L’ecclesiologia ortodossa. Problemi e prospettive, Quaderni di O Odigos, Bari 1992; V. LOSSKIJ, La teologia mistica della Chiesa d’Oriente, Il Mulino, Bologna 1967; Y. SPITERIS, Palamas: la grazia e l’esperienza, Lipa, Roma 1998; J. MEYENDORFF, La Teologia bizantina, Marietti, Casale Monferrato 1984; R. OSCULATI, La teologia cristiana nel suo sviluppo storico, I-II, Ed. San Paolo, Milano 1996; Storia della Teologia. I (a cura di E. DAL COVOLO), II (a cura di G. OCCHIPINTI), III (a cura di R. FISICHELLA), Dehoniane, Roma 1995; Figure del pensiero medievale, I-VI, a cura di I. BIFFI e C. MARABELLI, Città Nuova-Jaca Book, Milano Roma 2009. Sono inoltre vivamente consigliate le voci su argomenti e teologi orientali che appaiono sul Dictionnaire de Théologie Catholique. SCE Storia dei Concili Ecumenici (Ects 3) Prof. CIOFFARI Obiettivo I Concili ecumenici sono la voce della Chiesa nelle varie epoche. I primi sette, che Alberigo qualifica di “ecumenici”, comuni a cattolici e ortodossi, sono per questi ultimi 170 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Contenuti I Concili della Chiesa indivisa: Nicea (325): Ario e la divinità di Cristo; Costantinopoli (381): i Cappadoci e la teologia trinitaria; Efeso (431): Cirillo Alessandrino e la Theotokos; Calcedonia (451): le due nature di Cristo (Monofisismo e Nestorianesimo); Costantinopoli (553): contro i “Tre capitoli” e l’Origenismo; Costantinopoli (681) e il diotelismo, il Quinisesto (691) e il Diritto canonico; Nicea II (787): la legittimità delle immagini. I Concili della Chiesa cattolica: Costantinopoli (869): condanna di Fozio (ritrovata concordia, 879); Laterano I (1123), II (1139), III (1179), IV (1215): verso la monarchia papale; Lione (1245), Lione (1274), Vienne (1311): tra impero e Chiesa d’Oriente; Costanza (1414), Basilea (1431) e Firenze (1439): conciliarismo e unione; Laterano V (1512) e Trento (1545-1563): la riforma della Chiesa; Vaticano I (1869-1870): l’infallibilità ex cathedra; Vaticano II (1962-1965): la Chiesa come mistero, popolo di Dio e collegialità. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia G. ALBERIGO (ed.), Storia dei Concili Ecumenici, Queriniana, Brescia 1990; G. D. MANSI, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, Firenze-Venezia 1759 ss.; G. ALBERIGO, Conciliorum oecumenicorum Decreta, Bologna 1973 (3ª ed.); C. J. V. HEFELE - H. LECLERCQ, Histoire des Conciles d’après les documents originaux, Paris 1907 ss.; V. L. KARTAŠOV ANTON, Vselenskie sobory (I concili ecumenici), Paris 1963; S. CAPPELLI, Cronaca e storia dei Concili, Mondadori 1963; P. PALAZZINI (dir.), Dizionario dei Concili, Città Nuova, Roma 1963. GRE1 Corso di lingua greca I (Ects 3) Prof. CAPOTOSTO Obiettivo Mettere in condizione lo studente di leggere e capire testi semplici del Nuovo Testamento e qualche passaggio della Didaché. Contenuti Attraverso la lettura dei testi, si passeranno in rassegna i principali fenomeni morfologici della grammatica greca (declinazione dei sostantivi, aggettivi e pronomi, coniugazione dei verbi) e si fornirà qualche nozione elementare di sintassi. Metodo Lezioni frontali con esercizi da svolgere a casa e acquisizione di un lessico elementare di base. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 171 TEOLOGIA ECUMENICA anche normativi, ricoprendo il ruolo di “magistero”. Gli altri, riconosciuti solo dalla Chiesa cattolica, sono talvolta chiamati “generali” e costituiscono le pietre miliari della storia della Chiesa. La conoscenza degli uni e degli altri è fondamentale per seguire con competenza il dialogo cattolico-ortodosso. ISTITUTO “SAN NICOLA” Bibliografia: B. CORSANI, Guida allo studio del greco del Nuovo Testamento, Società Biblica Britannica & Forestiera, Roma 2000; E. & E. NESTLE, B. & K. ALAND et al., Novum Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 282013; C. BUZZETTI, Dizionario greco-italiano del Nuovo Testamento, Libreria Sacre Scritture, Roma 1989; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 2013; M. ZERWICK, Analysis philologica Novi Testamenti graeci, PIB, Romae 1984. 172 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TESARIO PER L’ESAME ORALE DI LICENZA TESARIO PER L’ESAME ORALE DI LICENZA IN SACRA TEOLOGIA (Specializzazione in Teologia Ecumenica) 1. Il mistero trinitario nella teologia ortodossa 2. Cristo - Chiesa - Escatologia 3. La questione ecumenica contemporanea 4. Teologia ed estetica nel mondo bizantino 5. Sacri canoni 6. Il secolo di Giustiniano 7. Iconoclastia e rinascita dell’impero romano d’occidente 8. Le due anime della teologia russa: Chomjakòv e Drozdov 9. I concili del primo millennio 10. Tradizioni bizantine nell’Italia meridionale 11. L’interpretazione dell’Antico Testamento alla luce del Nuovo 12. La questione trinitaria e la cristologia dei primi secoli 13. Antropologia patristica 14. Cristianesimo e istituzioni politiche 15. Monachesimo e letteratura monastica ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 173 ISTITUTO “SAN NICOLA” DOTTORATO IN SACRA TEOLOGIA TEOLOGIA ECUMENICA Il percorso dottorale dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” è biennale e, oltre a quanto stabilito dalle Norme generali per il Dottorato, consta di due seminari intensivi residenziali (uno a carattere storico esegetico-patristico e uno a carattere ecumenico) per complessivi Ects 10. I docenti impegnati condurranno progressivamente i dottorandi alla conoscenza delle implicazioni storico-teologiche che ancora oggi possono essere di aiuto alla riflessione in ambito ecumenico. I dottorandi dovranno misurarsi con tematiche biblico-patristiche ed ecumeniche e relazionare in forma scritta su un argomento concordato con i docenti. La fase intensiva del seminario è preceduta da incontri preparatori programmati durante l’anno. La forma residenziale del percorso dottorale, condensata in una settimana e realizzata, normalmente, in un paese a maggioranza ortodossa o protestante, offrirà agli studenti la possibilità di conoscere da vicino realtà e persone del mondo ortodosso e della riforma e di confrontarsi direttamente con le diverse tradizioni cristiane. Nell’anno accademico in corso verrà trattata la tematica: “Cristo, capo del corpo che è la Chiesa (Col 1,18) nel dibattito cristologico ed ecclesiologico delle Chiese”. A partire dagli esiti emersi, in ambito biblico-patristico, nel seminario dell’anno 2014, si procederà nell’esaminare le implicanze dell’immagine di Cristo-capo nell’ecclesiologia delle singole chiese e nei dialoghi ecumenici bilaterali negli ultimi decenni. La bibliografia appropriata sarà fornita agli studenti nel corso dell’anno. 174 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ISTITUTO TEOLOGICO BARI Istituto Teologico “Santa Fara” BARI “SANTA FARA” Via Bitritto, 96 70124 BARI Tel. e Fax 080-5618800 e-mail: [email protected] DIRETTORE Prof. Luigi ORLANDO OFM SEGRETARIA AMMINISTRATRICE Sig.ra Anna TOMASINO DIRETTORE DELLA BIBLIOTECA Fr. Ruggiero DORONZO OFMCap ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 175 IISTITUTO “SANTA FARA” Costituito per la formazione teologica dei candidati al sacerdozio degli Ordini e delle Congregazioni religiose pugliesi, l’Istituto Teologico “Santa Fara” dedica attenzione particolare alla formazione permanente dei consacrati e delle consacrate della Regione. Presso l’Istituto, aperto anche ai laici, ma in modo privilegiato ai consacrati/e, si svolgono i corsi del ciclo istituzionale e viene conferito il primo grado accademico del Baccalaureato in Sacra Teologia. Numero degli studenti* Ciclo Istituzionale Uditori Biennio filosofico I anno: 22 II anno: 13 tot. Fuori corso 8 1 8 1 Triennio teologico I anno: 23 II anno: 14 III anno: 30 102 * Dati relativi all’anno accademico 2013-2014 176 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Tot. 111 BIBLIOTECA La Biblioteca è aperta dal 1 settembre al 31 luglio: - dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle ore 13.00 - il martedì e il giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Il venerdì su prenotazione telefonica: tel. 080-5614158 E-mail: [email protected] STUDENTI Rappresentanti TRISOLINI Achille (biennio filosofico) CHIRICO Vincenzo (I anno triennio teologico) SICILIANI Giuseppe (II anno triennio teologico) CHERUBINO Marco (III anno triennio teologico) Delegati SIRIANNI Piero - Delegato al Consiglio di Istituto e di Facoltà SICILIANI Giuseppe - Delegato per la Commissione economica CHIRICO Vincenzo - Delegato per la Commissione della biblioteca ORARIO DELLE LEZIONI Tutte le ore hanno la durata di 45 minuti, col seguente ordine: 1' ora 2' ora Pausa 3' ora 4' ora h. 9,00 - 9,45 h. 9,45 - 10,30 h. 10,30 - 10,45 h. 10,45 - 11,30 h. 11,30 - 12,15 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 177 SEGRETERIA SEGRETERIA La Segreteria è aperta dal lunedì al venerdì, dal 1 settembre al 31 luglio, dalle ore 9.00 alle ore 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00. IISTITUTO “SANTA FARA” CONSIGLIO DI ISTITUTO Prof. Luigi ORLANDO OFM, Direttore Prof. Ciro CAPOTOSTO OP Prof. Massimiliano CARUCCI OFMCap Prof. Francesco NERI OFMCap Stud. Piero SIRIANNI Sig.ra Anna TOMASINO, Segretaria COMMISSIONE DELLA BIBLIOTECA Prof. Luigi ORLANDO OFM, Direttore Fr. Ruggiero DORONZO OFMCap, Bibliotecario Prof. Francesco NERI OFMCap Stud. Vincenzo CHIRICO COMMISSIONE ECONOMICA Prof. Luigi ORLANDO OFM, Direttore Sig.ra Anna TOMASINO, Amministratrice Prof. Massimiliano CARUCCI OFMCap Stud. Giuseppe SICILIANI 178 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE I ANNO SIGLA IGF SF1 FN LFC FR FS SO PP LB SEM MATERIA DOCENTE Introduzione generale alla filosofia Storia della filosofia 1: antica e medievale Filosofia della natura Logica e filosofia della conoscenza Filosofia della religione Filosofia della storia Sociologia Psicologia e pedagogia Lingue bibliche Seminario metodologico ECTS 8 10 8 10 3 3 3 6 6 3 M. CASTELLANA F. BELLINO F. BELLINO G. COPERTINO G. COPERTINO G. COPERTINO M. CARUCCI M. CARUCCI C. CAPOTOSTO A. DIBISCEGLIA II ANNO SIGLA MATERIA DOCENTE SF2 Storia della filosofia 2: moderna e contemporanea FT FU FMP TF ISS SC1 SEMF Filosofia teoretica (Metafisica) Filosofia dell’uomo Filosofia morale e politica Teologia fondamentale Introduzione alla Sacra Scrittura Storia della Chiesa antica e medievale Seminario di filosofia ECTS *Nell’anno accademico 2014-2015 si attiverà solo il I anno del biennio filosofico-teologico ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 179 PIANO DI STUDI BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO* IISTITUTO “SANTA FARA” TRIENNIO TEOLOGICO* I ANNO SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS P. MISSERE AT1 NT1 PA Esegesi AT 1: Pentateuco e libri storici Esegesi NT 1: scritti paolini e lettere cattoliche Patrologia L. ORLANDO L. MANCA 6 6 10 SC2 Storia della Chiesa moderna e contemporanea A. DIBISCEGLIA 10 TD1 Teologia dogmatica 1: trinitaria e cristologia F. NERI 10 TM1 Teologia morale 1: morale fondamentale A. PANZETTA 10 IDC Introduzione al Diritto Canonico P. BUX 3 SEMT Seminario 3 II ANNO SIGLA AT2 TD2 TSF TS1 TM2 DC1 SEMT MATERIA DOCENTE Esegesi AT 2: libri profetici Teologia dogmatica 2: ecclesiologia e mariologia Teologia sacramentaria fondamentale Teologia sacramentaria 1: iniziazione cristiana Teologia morale 2: morale sociale Diritto Canonico 1 Seminario *Nell’anno accademico 2014-2015 si attiveranno I e III anno del triennio teologico 180 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ECTS SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS AT3 NT3 Esegesi AT 3: libri sapienziali Esegesi NT 3: corpo giovanneo S. MELE L. ORLANDO 6 6 TS2 Teologia sacramentaria 2: penitenza, unzione, ordine e matrimonio A. VALENTINO 10 TD3 Teologia dogmatica 3: antropologia teologica F. NERI 6 TM3 Teologia morale 3: morale del matrimonio e della vita fisica L. LAVECCHIA 10 TL2 TS TP1 TP2 DC2 Teologia liturgica 2 Teologia Spirituale Teologia pastorale 1 Teologia pastorale 2 Diritto Canonico 2 A. VALENTINO R. FUSCO 3 3 5 3 5 SEMT Seminario A. RUCCIA A. RUCCIA G. TOMIRI 3 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 181 PIANO DI STUDI III ANNO IISTITUTO “SANTA FARA” SEMINARI BIENNIO FILOSOFICO SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS SMF1 Scienza e fede in P.Teilhard de Chardin M. CASTELLANA 3 SMF2 La coscienza tra neuroscienza, filosofia e teologia F. BELLINO 3 SMF3 Modelli di “Rivelazione” negli scritti di Renè Latourelle, Max Seckler, Avery Dulles F. SCARAMUZZI 3 SEMINARI TRIENNIO TEOLOGICO SIGLA MATERIA DOCENTE ECTS SMT1 Fondamenti teologico – pastorali dell’ Evangelii gaudium A. RUCCIA 3 SMT2 Temi ecclesiologici nel magistero di Benedetto XVI C. REHO 3 SMT3 La spiritualità dell’amore coniugale tra progetto, crisi, fedeltà cristiforme L. LAVECCHIA 3 SMT4 Esempi di “catechesi” narrativa P. MISSERE nell’Antico e nel Nuovo Testamento 3 SMT5 L’ingiustizia in Amos e Michea. Testi scelti C. CAPOTOSTO 3 SMT6 Tematiche speciali nell’accompagnamento spirituale R. FUSCO 3 182 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE PRIMO ANNO IGF Introduzione generale alla filosofia (Ects 8) Prof. CASTELLANA Obiettivo Il corso ha l’obiettivo di fornire gli strumenti concettuali per affrontare le diverse problematiche del pensiero filosofico e per usarne correttamente il linguaggio, utili per la stessa comprensione di altri saperi. Contenuti Il corso prenderà in particolare in esame alcuni settori della filosofia (conoscenza, ontologia metafisica, epistemologia) per evidenziarne le varie articolazioni storicoteoretiche e la loro rilevanza in alcuni settori del pensiero filosofico-scientifico contemporaneo. Sarà fatto ampio uso, come strumento didattico, di vocabolari filosofici che permetteranno di acquisire il significato dei termini filosofici. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia SIMONE WEIL, Lezioni di filosofia, trad. it., Milano, Adelphi, 1999; HÉLÈNE METZGER, La Scienza, il richiamo alla religione e la volontà umana, trad. it., Lecce, Pensa Multimedia, 2014. SF1 Storia della filosofia 1: antica e medievale (Ects 10) Prof. BELLINO Obiettivo Educare gli studenti alla riflessione filosofica attraverso il confronto critico fra le diverse teorie filosofiche della storia antica e medievale. Contenuti Parte istituzionale: La nascita della filosofia; i filosofi presocratici; la sofistica; Socrate; Platone; Aristotele; l’ellenismo; l’epicureismo, lo stoicismo e lo scetticismo; Plotino; Agostino; Anselmo ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 183 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO DESCRIZIONE DEI CORSI BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO IISTITUTO “SANTA FARA” d’Aosta; Tommaso d’Aquino; Bonaventura da Bagnoreggio; Duns Scoto; Guglielmo d’Occam; Meister Eckhart. Parte monografica: Il pensiero antico e medievale occidentale e il pensiero antico e medievale indiano, cinese, giapponese, ebraico, islamico. Metodo Il metodo è quello della lectio (lettura e commento dei testi studiati) e della disputatio (esame di un problema, confronto critico e discussione delle teorie storicamente elaborate per risolvere il problema) in un clima educativo di dialogo e di aperta discussione. Testi e sussidi Parte Istituzionale: Si consiglia un manuale a scelta tra: G. REALE - D. ANTISERI, Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, vol. 1. Antichità e Medioevo, La Scuola, Brescia 2013; U. ECO R. FEDRIGA, Storia della filosofia, vol. 1, Laterza, Roma-Bari 2014. Parte monografica: V. MELCHIORRE (a cura di), Filosofie nel mondo, Bompiani, Milano 2014. FN Filosofia della natura (Ects 8) Prof. BELLINO Obiettivo Educare gli studenti a riflettere criticamente sul mondo naturale e vivente attraverso lo studio delle visioni della natura e della vita, elaborate nella storia della scienza, della filosofia e della cultura teologica. Contenuti La storia della cosmologia. I paradigmi interpretativi della natura e della vita. Il paradigma cartesiano-newtoniano. Il paradigma sistemico-ralazionale. La visione attuale della realtà. La teoria del tutto. Il problema dell’inizio del mondo, della vita e dell’umanità tra scienza, filosofia e teologia. Metodo Il metodo è quello del problem solving: problema – ipotesi – confronto – valutazione critica delle ipotesi. Bibliografia L. CONGIUNTI, Lineamenti di filosofia della natura, Città del Vaticano, Urbaniana University Press, Roma 2010; F. CAPRA, Il punto di svolta, tr. it., Feltrinelli, Milano 2014; H. KÜNG, L’inizio di tutte le cose, tr. it., Rizzoli, Milano 2006; L. BOFF – M. HATHAWAY, Il Tao della liberazione. Esplorando l’ecologia della trasformazione, intr. di F. Capra, Fazi, Roma 2014, parte II e III. 184 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Logica e filosofia della conoscenza (Ects 10) Prof. COPERTINO Obiettivo Il corso intende offrire, nella prima parte, le basi sistematiche di un pensiero critico e rigoroso sulla logica, intesa nella sua caratterizzazione classica (logica formale) e, nella seconda parte, un panorama sommario ma completo dei problemi filosofici relativi alla possibilità e validità del conoscere. Contenuti Logica proposizionale: segni logici (negazione, congiunzione, disgiunzione, implicazione e equivalenza) e tavole di verità, regole di sostituzione e regole di inferenza, dimostrazione, prova condizionale e prova indiretta. Introduzione delle nozioni basilari del calcolo dei predicati del primo ordine: quantificatori e derivazioni elementari. Cenni alla sillogistica aristotelica. Lineamenti costitutivi della filosofia della conoscenza. L’esperienza veritativa fondamentale. Verità, evidenza e certezza. La conoscenza sensibile e la conoscenza razionale. Metodo Lezioni frontali aperte al dialogo e alla discussione con gli studenti. Bibliografia J. J. SANGUINETI - P. LARREY, Manuale di Logica filosofica, Lateran University Press, 2009; L. F. TUNINETTI, La ragione nei discorsi: linguaggio, logica, argomentazione, UUP, Città del Vaticano 2010; A. ALESSI, Sui sentieri della verità. Introduzione alla filosofia della conoscenza, LAS, Roma, 20042; R. LANFREDINI, Filosofia della conoscenza, Le Monnier, Firenze 2007. FR Filosofia della religione (Ects 3) Prof. COPERTINO Obiettivo Scopo del corso è di sviluppare in modo critico un itinerario di riflessione finalizzata a cogliere, con gli strumenti concettuali del pensiero, l’essenza dell’esperienza religiosa e di discernere le forme autentiche e inautentiche in cui essa storicamente si è espressa. Contenuti La domanda di senso, questione fondamentale. Religione e filosofia della religione. Dio principio della religione: itinerario filosofico dal nulla al mistero assoluto. Il carattere personale del mistero assoluto. La figura di dio e i suoi mutamenti. L’ateismo. L’uomo soggetto della religione. La fede e la preghiera. La via dell’interiorità e la via della responsabilità come itinerario a Dio nella riflessione filosofica. I contributi della filosofia di matrice ebraico-cristiana. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 185 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO LFC IISTITUTO “SANTA FARA” Metodo Lezioni frontali aperte al dialogo e alla discussione con gli studenti. Bibliografia B. WELTE, Dal nulla al mistero assoluto, Marietti, Torino 1996; A. FABRIS, Paradossi del senso, Morcelliana, Brescia, 2002; A. ALESSI, Sui sentieri del sacro. Introduzione alla filosofia della religione, LAS, Roma, 20052; G. N. COPERTINO, Interiorità e responsabilità. Un itinerario a Dio tra Husserl, Stein e Levinas, Edizioni Carmelitane, Roma 2014. FS Filosofia della storia (Ects 3) Prof. COPERTINO Obiettivo Scopo del corso è di allargare, in modo critico e sistematico, la riflessione sulla storia, intesa come insieme degli eventi e come luogo ermeneutico dell’esperienza umana. Contenuti Significato della filosofia della storia: obiettivi, oggetto, metodo. Le diverse concezioni della storia. Storia, morale e politica. Teologia e filosofia della storia. Storia e metafisica. Riflessioni filosofiche sulla libertà e sul male. Metodo Lezioni frontali aperte al dialogo e alla discussione con gli studenti. Bibliografia P. M. MANTOVANI, Sulle vie del tempo. Un confronto filosofico sulla storia e sulla libertà, LAS, Roma, 2002; P. MICCOLI, La voce di Clio. Lineamenti di Filosofia della Storia, Urbaniana University Press, Roma 2008. Ulteriori indicazioni bibliografiche saranno fornite all’inizio del corso. SO Sociologia (Ects 3) Prof. CARUCCI Obiettivo Il corso è finalizzato ad introdurre gli studenti alla conoscenza di alcune delle tematiche fondamentali della sociologia. Contenuti Come nasce la sociologia, le varie correnti sociologiche, la socializzazione, la devianza, la stratificazione sociale, i gruppi e le Organizzazioni sociali, il lavoro, il potere, la comunicazione, lo sociologia delle religioni, il mutamento sociale. 186 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Metodo Prediligeremo le lezioni frontali e lo studio di approfondimento personale attraverso la lettura di testi particolarmente significativi. Bibliografia A. GIDDENS, Fondamenti di sociologia, Il Mulino, Bologna 2006. Testi di approfondimento: D. ZOLO, Globalizzazione. Una mappa dei problemi, Laterza, Bari 2004; A. ELLIOTT - C. LEMERT, Il nuovo individualismo. I costi emozionali della globalizzazione, Einaudi, Torino 2007; J. BAUDRILLARD, Il delitto perfetto. La televisione ha ucciso la realtà?, Raffaello Cortina Editore, Milano 2010; U. BECK, I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione, Il Mulino, Bologna. PP Psicologia e pedagogia (Ects 6) Prof. CARUCCI Obiettivo Acquisire basi di conoscenza della nascita e dello sviluppo del pensiero psicologico e dei vari orientamenti onde coglierne la dimensione pratico-applicativa sia dal punto di vista terapeutico che più specificamente educativo e formativo. Contenuti Lo sviluppo della psicologia in prospettiva storica ed epistemologica - Le teorie della personalità: la psicanalisi e i suoi sviluppi; la psicologia analitica di K. G. Jung; la psicologia individuale di A. Adler; la psicologia umanistica (Maslow, V. Frankl, C. Rogers); la psicologia cognitivo-comportamentale; altri approcci psicoterapeutici - La psicologia dello sviluppo - Il metodo sperimentale in psicologia - Il colloquio psicologico - I test come strumenti di valutazione - Rapporto tra psicologia e religione - La pedagogia come scienza pratico-progettuale - La dimensione della domanda educativa - Progettare l’azione educativa - La scelta dell’itinerario educativo - La pratica educativa come conversazione - La comunità educativa - Le forme della conversazione educativa - La formazione degli educatori. Metodo Lezioni frontali in dimensione dialogica e interazione con la classe. Utilizzazione di mezzi multimediali che di volta in volta integrino la dimensione manualistica dell’insegnamento. L’approfondimento con la lettura personale guidata sarà parte integrante del programma. Bibliografia S. PALUZZI, Manuale di Psicologia generale, Urbaniana University Press, Roma 2008; G. LO SAPIO (a cura di), Manuale di psicologia dell’educazione, ETS, Pisa 2011. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 187 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO Si vuole inoltre promuovere la conoscenza più approfondita delle teorie su un tema particolarmente rilevante dal punto di vista sociale come i processi di globalizzazione. IISTITUTO “SANTA FARA” Testi di approfondimento: A. BOBBIO, Pedagogia del dialogo e relazione d’aiuto. Teorie, azioni, esperienze, Armando editore, Roma 2012; F. CAMBI, Le pedagogie del Novecento, Editori Laterza, Bari 2012; A. NANNI, Una nuova paideia. Prospettive educative per il XXI secolo, EMI, Bologna 2000; U. GALIMBERTI, L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani, Feltrinelli, Milano 2007; U. GALIMBERTI, I vizi capitali e i nuovi vizi, Feltrinelli, Milano 2008; V. ANDREOLI, La vita digitale, Rizzoli, Milano 2007; V. ANDREOLI, L’uomo di superficie, Rizzoli, Milano 2012; ID., , Il denaro in testa, Rizzoli, Milano 2012. LB Lingue bibliche (Ects 6) Prof. CAPOTOSTO Obiettivo Guidare gli studenti nell’accostarsi ai testi sacri nelle lingue originali dell’AT e del NT. Contenuti LINGUA GRECA Nei limiti di tempo a disposizione per questo corso, si esamineranno i fenomeni morfologici di base (declinazione dei sostantivi, aggettivi e pronomi, coniugazione dei verbi) che consentano allo studente di leggere e tradurre frasi semplici dal greco. Si forniranno inoltre nozioni elementari di sintassi. Metodo Lezioni frontali con esercizi da svolgere regolarmente a casa e acquisizione di un lessico elementare di base. L’esame finale comprende una prova scritta e un breve colloquio orale. La prova scritta prevede la traduzione e l’analisi grammaticale di alcune frasi prese fra quelle analizzate in scuola durante le lezioni. Il colloquio orale invece verifica la capacità di lettura di ciascuno studente. Bibliografia E. G. JAY, Grammatica greca del Nuovo Testamento, BE Edizioni, Firenze 2011; C. BUZZETTI, Dizionario greco-italiano del Nuovo Testamento, Libreria Sacre Scritture, Roma 1989; C. RUSCONI, Vocabolario del greco del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 2013; M. ZERWICK, Analysis philologica Novi Testamenti graeci, PIB, Romae 1984; E. & E. NESTLE, B. & K. ALAND et al., Novum Testamentum Graece, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 282013. Contenuti LINGUA EBRAICA Nei limiti di tempo a disposizione per questo corso, si presenteranno nozioni di base della grammatica ebraica così da abilitare gli studenti a leggere e a tradurre frasi semplici dall’ebraico. Si forniranno inoltre nozioni elementari di sintassi. Metodo Lezioni frontali con esercizi da svolgere regolarmente a casa e acquisizione di un lessico elementare di base. L’esame finale comprende una prova scritta e un breve colloquio 188 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Bibliografia J. WEINGREEN, Grammatica di ebraico biblico , Glossa, Milano 2011; PH. REYMOND, Dizionario di ebraico e aramaico biblici, Società Biblica Britannica e Forestiera, Roma 22001; L. ALONSO SCHÖKEL, Dizionario di ebraico biblico, San Paolo, Cinisello B. 2013; K. ELLIGER – W. RUDOLPH (edd.), Biblia Hebraica Stuttgartensia, Deutsche Bibelgesellschaft, Stuttgart 51997. SEM Seminario metodologico (Ects 3) Prof. DIBISCEGLIA ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 189 BIENNIO FILOSOFICO-TEOLOGICO orale. La prova scritta prevede la traduzione e l’analisi grammaticale di alcune frasi prese fra quelle analizzate in scuola durante le lezioni. Il colloquio orale invece verifica la capacità di lettura di ciascuno studente. IISTITUTO “SANTA FARA” 190 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE PRIMO ANNO AT1 Esegesi AT 1: Pentateuco e libri storici (Ects 6) Prof. MISSERE Obiettivo Il corso si prefigge di fornire una chiave di lettura d’insieme del Pentateuco e dei libri storici, partendo dalla forma finale del testo (lettura canonica) e seguendone lo sviluppo narrativo (analisi narrativa), senza tralasciare gli aspetti storico-critici della sua formazione e quelli storiografici relativi al popolo dell’antica alleanza. Contenuti Dopo una breve presentazione delle varie ipotesi di formazione del Pentateuco (tradizioni e fonti), ci si soffermerà sul ruolo svolto dall’epoca esilica e postesilica, in merito all’impostazione teologica finale dei libri in questione (scuola sacerdotale e postsacerdotale, storiografie dtr. e cr.). Sulla base di essa, si seguirà l’andamento narrativo del testo biblico, rispettando queste tappe: 1) criteri di lettura di Gen 1-11, con analisi dettagliata di Gen 1,1-3,24 e loro funzione nel quadro editoriale della Torah; 2) analisi narrativa delle vicende patriarcali, con cenni alle ipotesi di formazione delle tradizioni e di un eventuale tempo nomadico; 3) criteri di lettura dei testi narrativi e legislativi (i tre codici) di Es-Lv-Nm-Dt, con approfondimenti storiografici (Egitto, esodo, peregrinazione, Sinai) e di storia di alcune istituzioni (diritto casistico e apodittico, alleanza, culto) 4) contenuti, struttura e teologia dei libri storici (Gs-Gdc-Sam-Re); analisi narrativa di alcuni episodi; ipotesi sulle origini dell’Israele storico (etnogenesi), questioni storiografiche relative alla “conquista” e alla monarchia, all’epoca esilica e del Secondo Tempio; 5) teologia del Cronista e descrizione dei libri di 1-2Cr-Esd-Ne; nascita del giudaismo e suoi capisaldi; 6) descrizione dell’epopea maccabaica (1-2Mac) nell’epoca ellenistica. Metodo Lezione convenzionale, frontale, con ausilio di schemi e dispense, con spazio per il dibattito, per l’approfondimento e per il chiarimento dei contenuti esposti. Bibliografia Per la parte generale: una delle Introduzioni all’AT e/o al Pentateuco, più note, fra quelle indicate all’inizio del corso, a scelta dello studente. J. A. SOGGIN, Storia d’Israele, Paideia, Brescia 20022 oppure: M. LIVERANI, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele, Editori Laterza, Bari 2009. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 191 TRIENNIO TEOLOGICO DESCRIZIONE DEI CORSI TRIENNIO TEOLOGICO IISTITUTO “SANTA FARA” Per la parte esegetico-teologica (sussidi): J. BLENKINSOPP, Creazione, de-creazione, nuova creazione. Introduzione e commento a Genesi 1-11, EDB, Bologna 2013; B. COSTACURTA, Con la cetra e con la fionda, EDB, Bologna 2002; ID., Lo scettro e la spada, EDB, Bologna 2006, L. A. SCHÖKEL, Salvezza e liberazione: l’Esodo, EDB, Bologna 1997; C. WESTERMANN, Genesi, Piemme, Casale Monferrato 1989; M. NOBILE, Teologia dell’AT, LDC, Torino 1998. Dispense del docente. NT1 Esegesi NT 1: scritti paolini e lettere cattoliche (Ects 6) Prof. ORLANDO Obiettivo Contestualizzare i brani esegetici nel loro ambiente storico-culturale, mediarli nella vita e nella missione della chiesa. Contenuti Lettere del Corpo paolino, Giacomo, 1-2Pietro, Giuda, Ebrei. Introduzione, teologia, cristologia, pneumatologia ed ecclesiologia. Struttura di ogni lettera, analisi esegetica di brani scelti. Metodo Lezione frontale, supporti didattici: strumento informatico e materiale cartaceo; letture di articoli di approfondimento. Bibliografia A. SACCHI e Coll., Lettere Paoline e Altre lettere (Logos Corso di studi Biblici, 6), Elle Di Ci, Leumann (TO) 1995; L. ORLANDO, La Lettera di Giacomo, La seconda Lettera di Pietro, La Lettera di Giuda (Analecta Nicolaiana 7), Editrice Ecumenica, Bari 2008; L. ORLANDO, La prima Lettera di Pietro. Tradizioni inniche, liturgiche, Midrashiche (Analecta Nicolaiana 9), Ecumenica Editrice, Bari 2009; L. ORLANDO, Il Gesù reale. Una ricerca cristologica (Analecta Nicolaiana 11), Bari 2011, 155-170. Altra specifica bibliografia e guide didattiche saranno fornite durante il corso. PA Patrologia (Ects 10) Prof. MANCA Obiettivo Il corso intende introdurre gli studenti allo studio dei Padri della Chiesa. Contenuti Il corso prevede tre fasi. La prima fase sarà un’ampia introduzione sul mondo dei Padri: loro definizione in senso cattolico e in senso ecumenico; caratteristiche e attualità del loro metodo teologico; i testi patristici: edizioni critiche, collane, dizionari, bibliografia patristica. Nella seconda fase verranno avvicinate alcune figure di Padri della Chiesa del periodo preniceno e postniceno, sotto il profilo storico, letterario e teologico (dei Padri 192 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Bibliografia Un buon manuale di Patrologia. CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA, Lo studio dei Padri della Chiesa nella formazione sacerdotale, Istruzione, Città del Vaticano 1989; J. N. D. KELLY, Il pensiero cristiano delle origini, Il Mulino, Bologna 1972 (o edizione più aggiornata); B. STUDER, Dio salvatore nei Padri della Chiesa, Borla, Roma 1986; S. AGOSTINO, Enchiridion de fide, spes et caritate, Nuova Biblioteca Agostiniana VI/2, Città Nuova, Roma 1995; L. MANCA, Credendo amiamo. La fede raccontata da Agostino, Vivere In, Roma-Monopoli 2012. Dispense del docente. SC2 Storia della Chiesa moderna e contemporanea (Ects 10) Prof. DIBISCEGLIA Obiettivo Lo studio della Storia della Chiesa in età moderna e contemporanea mirerà a fornire una corretta descrizione degli avvenimenti e a formare una mentalità critica che, con metodo rigoroso, interroghi gli avvenimenti per ricercarne le cause, le conseguenze, i significati in cui rintracciare alcune delle ragioni del nostro presente. Contenuti Il corso intende offrire una visione d’insieme della Storia della Chiesa in età moderna e contemporanea, con particolare riguardo alle vicende italiane e con opportuni riferimenti alla storia ecclesiastica di Puglia, prestando attenzione agli aspetti fondamentali degli avvenimenti politici, culturali e sociali che l’hanno attraversata, del modo con cui la Chiesa ha cercato di svolgere la sua missione nelle diverse aree geografiche, dei mezzi di cui si è servita, delle difficoltà incontrate e dei risultati raggiunti. Argomenti La Chiesa e il mondo moderno. Fasi e aspetti essenziali. Cause della rivoluzione protestante. Lutero e la rivolta protestante in Germania sino alla Pace di Augusta. Calvino e il calvinismo. La riforma in Inghilterra. Effetti della riforma protestante. La riforma cattolica e la controriforma: la problematica fondamentale. La riforma cattolica. Il rinnovamento della vita religiosa. Il Concilio di Trento. L’età dell’Assolutismo. Una società ufficialmente cristiana. Una Chiesa controllata dallo Stato. Una Chiesa mondanizzata. Il Giansenismo. L’Illuminismo e le riforme. La rivoluzione francese. La lotta contro la Chiesa. Conseguenze della rivoluzione. La Chiesa e il regime liberale. Una società ufficialmente non cristiana. La Chiesa e il liberalismo. I cattolici liberali. La questione romana. Il Sillabo di Pio IX. Il Concilio Vaticano I. La Chiesa e la questione ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 193 TRIENNIO TEOLOGICO Apostolici Il Pastore di Erma, degli Apologisti S. Giustino; S. Ireneo, Tertulliano, Origene, Apollinare di Laodicea, S. Atanasio, S. Ilario, i Padri Cappadoci, Diodoro di Tarso, Teodoro di Mopsuestia, S. Cirillo di Alessandria).Verrà, inoltre, affrontato il tema delle eresie (gnosticismo, montanismo, arianesimo, eresie sullo Spirito Santo) e di alcune correnti teologiche come la cristologia alessandrina e antiochena. La terza fase prevede un approfondimento monografico su S. Agostino, sul suo pensiero teologico e sull’analisi di alcuni suoi testi. IISTITUTO “SANTA FARA” sociale. Il modernismo. La riforma della curia pontificia. Il Codice di Diritto Canonico. La Chiesa di fronte al nazionalismo e al totalitarismo. Chiesa e fascismo. I Patti Lateranensi. La battaglia intorno all’antisemitismo e alle leggi razziali fasciste. La Chiesa durante la Seconda Guerra Mondiale. La Chiesa nel dopoguerra: 1945-1958. La chiusura teologico-pastorale degli anni Cinquanta. Il Concilio Vaticano II. Il post-Concilio: rinnovamento e crisi. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia G. MARTINA, Storia della Chiesa. Da Lutero ai nostri giorni, Morcelliana, Brescia 2008 (Vol. I: L’età della Riforma, Vol. II: L’età dell’Assolutismo, Vol. III: L’età del Liberalismo, Vol. IV: L’età Contemporanea). Approfondimenti e letture di carattere storiografico saranno indicati durante il corso. TD1 Teologia dogmatica 1: Trinitaria e Cristologia (Ects 10) Prof. NERI Obiettivo Il corso si propone come una iniziazione alla cristologia e alla teologia trinitaria. Contenuti Il corso viene situato sullo sfondo introduttivo della ricerca umana di Dio e della risposta nella Rivelazione. Si considera la Rivelazione veterotestamentaria, per poi passare alla dimensione storica del mistero di Cristo. Si guardano le origini, il ministero, la filialità e la fraternità di Gesù, e quindi i giorni di Gerusalemme fino alla passione e alla morte. Viene considerato il mistero della Pasqua, e a partire da questo il riconoscimento della divinità di Gesù e dello Spirito Santo, e i testi trinitari neotestamentari. Si passa così alla teologia dei grandi concili ecumenici, esaminandone l’apporto nella definizione della dottrina cristologica e trinitaria. La Trinità immanente è studiata attraverso le figure della sistematica classica con gli apporti più recenti. Si analizzano poi gli aspetti soteriologici del mistero trinitario. Infine, le tre Persone divine sono considerate nella distinzione, ciascuna secondo le sue proprietà, e nella loro consostanzialità, secondo la rilettura contemporanea degli attributi divini. Metodo Nel corso si espone il percorso tematico, privilegiando l’esame in classe delle pericopi bibliche fondative e dei testi conciliari (specialmente le formule di fede). Ad ogni studente viene proposto l’approfondimento di un autore antico o contemporaneo. Bibliografia L. F. LADARIA, Il Dio vivo e vero, San Paolo, Cinisello B. (MI) 2012; ID., La Trinità mistero di comunione, Paoline, Milano 2004; O. DE CARDEDAL, Cristologia, San 194 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TM1 Teologia morale 1: morale fondamentale (Ects 10) Prof. PANZETTA Obiettivo Il percorso intende illustrare il metodo specifico della teologia morale e far conoscere le strutture fondamentali della vita morale del credente attraverso la presentazione dei dinamismi che portano al discernimento dei valori morali. Contenuti Gli interessi tematici della teologia morale fondamentale sono organizzati in tre parti fondamentali: Introduzione all’etica teologica: nozione di teologia morale; teologia morale cristiana ed etica naturale; breve storia della teologia morale. Fondazione dell’etica teologica: la moralità e il suo fondamento; il fine ultimo come risposta agli interrogativi dell’uomo. Le categorie morali basilari: la libertà, la grazia e l’agire umano; la legge morale come guida alla perfezione della persona; la coscienza morale; le virtù umane e soprannaturali; il peccato e la conversione. Metodo Lezioni frontali, con possibilità di confronto in classe sulle tematiche trattate. Bibliografia R. TAMANTI, Corso di Morale fondamentale, Cittadella, Assisi 2012; C. ZUCCARO, Teologia Morale Fondamentale, Queriniana, Brescia 2013; M. CHIODI, Teologia morale Fondamentale, Queriniana, Brescia 2014. IDC Introduzione al Diritto Canonico (Ects 3) Prof. BUX P. Obiettivo Introdurre gli studenti alla conoscenza del diritto canonico e presentare alcune tematiche dello stesso. Contenuti 1) Introduzione ai concetti basilari di filosofia e teologia del diritto e breve storia delle fonti del diritto canonico. 2) Il rapporto giuridico tra Chiesa e comunità politica, nel suo sviluppo storico e soprattutto alla luce dell’insegnamento del Vaticano II (Gaudium et spes e Dignitatis humanae), con uno sguardo ai rapporti tra Chiesa e Stato in Italia nel contesto europeo. 3) Presentazione delle tematiche fondamentali secondo lo schema dei sette libri del Codice di diritto canonico, con particolare attenzione al libro primo e con lettura in parallelo di alcuni canoni corrispondenti del Codice dei canoni delle chiese orientali, dopo una breve presentazione di questo Codice. 4) La missione profetica della ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 195 TRIENNIO TEOLOGICO Paolo, Cinisello B. (MI) 2004; V. BATTAGLIA, Gesù Cristo luce del mondo. Manuale di cristologia, Antonianum, Roma 2007. IISTITUTO “SANTA FARA” Chiesa. 5) L’amministrazione dei beni temporali della Chiesa e la normativa concordataria e CEI al riguardo (sostegno economico della Chiesa, sistema di sostentamento del clero, ecc.). Metodo Si privilegerà la trattazione sistematica rispetto all’esegesi dei singoli canoni, collocando la norma canonica all’interno di un discorso organico, in grado di fornire allo studente una visione ampia e complessiva del tema trattato. Si cercherà inoltre di delineare lo sfondo teologico della normativa, evidenziandone il collegamento con le altre discipline teologiche e soprattutto specificandone le applicazioni pastorali. Bibliografia CODICE DI DIRITTO CANONICO (qualunque edizione recente commentata); G.I.D.D.C. (a cura di), Corso Istituzionale di Diritto Canonico, Ancora, Milano 2010; Fotocopie di articoli fornite dal Docente . Testi di utile consultazione per l’approfondimento: A. NERI, Sapere giuridico ed esperienza di fede, Eupress FTL, Lugano 2007; D. SALACHAS, Istituzioni di Diritto Canonico delle Chiese cattoliche orientali, Dehoniane, Roma-Bologna 1993; P. BUX, Il Magistero della Chiesa nel Diritto Canonico, Vivere In, Roma-Monopoli 2002. SEMT Seminario (Ects 3) 196 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE AT3 Esegesi AT 3: libri sapienziali (Ects 6) Prof. CAPOTOSTO Obiettivo Introdurre lo studente ad una lettura critica dei cosiddetti «libri sapienziali» (o «Pentateuco sapienziale»: Proverbi, Giobbe, Qohelet, Siracide, Sapienza) e «libri poetici» (Salmi, Cantico) dell’Antico Testamento. Contenuti Dopo un capitolo introduttivo dedicato alla presentazione del «fenomeno sapienziale» nel Vicino Oriente Antico e nella Bibbia, inquadramento generale entro cui collocare il discorso successivo, per ogni libro studiato si affronteranno le seguenti questioni: data e luogo di composizione, struttura, genere letterario, temi teologici principali. A complemento di questo percorso, saranno presentati saggi di esegesi, miranti a rendere capace e autonomo lo studente nel proseguire il proprio cammino di ricerca. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia Come testo di base si farà riferimento a: S. PINTO, I segreti della Sapienza. Introduzione ai Libri sapienziali e poetici, San Paolo, Cinisello B. 2013. Altre opere consigliate: A. BONORA – M. PRIOTTO e coll. (a cura), Libri Sapienziali e altri scritti (Logos Corso di studi biblici 4), Elledici, Leumann 2008; M. GILBERT, La Sapienza del cielo. Proverbi, Giobbe, Qohèlet, Siracide, Sapienza (Parola di Dio NS 53), San Paolo, Cinisello B. 2005; T. LORENZIN, Esperti in umanità. Introduzione ai libri sapienziali e poetici (Graphé 4), Elledici, Torino 2013; L. MAZZINGHI, Il Pentateuco sapienziale Proverbi Giobbe Qohelet Siracide Sapienza. Caratteristiche letterarie e temi teologici (Testi e commenti), EDB, Bologna 2012; V. MORLA ASENSIO, Libri sapienziali e altri scritti (Introduzione allo studio della Bibbia 5), Paideia, Brescia 1997; A. NICCACCI, La casa della Sapienza. Voci e volti della sapienza biblica (Narrare la Bibbia 2), San Paolo, Cinisello B. 1994; G. VON RAD, La sapienza in Israele, Marietti, Genova 1998; TH. RÖMER, I cammini della saggezza (Piccola collana moderna 106), Claudiana, Torino 2004. NT3 Esegesi NT 3: corpo giovanneo (Ects 6) Prof. ORLANDO Obiettivo Cogliere lo specifico di ogni libro e la linea evolutiva del pensiero della scuola giovannea. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 197 TRIENNIO TEOLOGICO TERZO ANNO IISTITUTO “SANTA FARA” Contenuti Il vangelo di Giovanni, le Lettere e l’Apocalisse. Struttura, esegesi di brani scelti. Tematiche: teologia, cristologia, pneumatologia, ecclesiologia. Metodo Lezione frontale, supporti didattici: strumento informatico e materiale cartaceo; letture di articoli di approfondimento. Bibliografia L. ORLANDO, Il Vangelo di Giovanni. Lettura teologica, Puntopace, Taranto 2003; ID., Le Lettere di San Giovanni. Lettura teologica, Puntopace, Taranto 2003; ID., L’Apocalisse di San Giovanni. Lettura teologica, Puntopace 2005. TS2 Teologia sacramentaria 2: penitenza, unzione, ordine e matrimonio (Ects 6) Prof. VALENTINO Obiettivo In una visione d’insieme del settenario Sacramentale e dell’economia salvifica, evidenziare la specificità teologica di ciascun sacramento che nell’organicità al Mistero Pasquale e nella gravitazione eucaristica celebra/compie la salvezza nella vita degli uomini, nella comunità cristiana. Contenuti Il volto del “Padre del Signore nostro Gesù Cristo” nei sacramenti della Chiesa che trasmettono e nutrono la fede. La dimensione teologica dell’esistenza umana. Intreccio tra vita e fede (in vita salus). I sacramenti della misericordia: Penitenza, Unzione. (Il dono della cura della vita). Storia, prassi liturgica, riflessione attuale. Il sacramento dell’ordine: l’edificazione del corpo ecclesiale (promuovere la vita). Il ministero della Parola e della celebrazione dei sacramenti. La funzione gerarchica nell’intera economia ministeriale. Storia, prassi liturgica, riflessione attuale. Il sacramento del matrimonio: scelta di sé, dono di sé per confessare la fede nella propria vita e dedicare la vita, nella particolarità della relazione coniugale. Storia, prassi liturgica, riflessione attuale. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia A. GRILLO – M. PERRONI – P. TRAGAN (edd.), Corso di teologia sacramentaria, 2. I Sacramenti della salvezza, Queriniana, Brescia 2000; AA.VV. La liturgia, i sacramenti: teologia e storia della celebrazione, ANAMNESIS 3/1, Marietti, Genova 1986; PONTIFICIO ISTITUTO LITURGICO SANT’ANSELMO, Scientia Liturgica, Manuale di Liturgia, IV Sacramenti e Sacramentali, PIEMME, Casale Monferrato 1998; C. SCORDATO, Il settenario sacramentale 1/I, 1/II, 1/III, 1/IV, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007-2008; S. MARSILI, I segni del mistero di Cristo, teologia liturgica dei 198 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TD3 Teologia dogmatica 3: antropologia teologica (Ects 10) Prof. NERI Obiettivo Il corso introduce nella conoscenza dell’antropologia teologica a livello istituzionale. Contenuti Si parte dal mistero pasquale in cui Cristo, Figlio incarnato crocifisso e glorificato, è fondamento della nuova creazione in quanto rivela il mistero della divina unità e trinità. In questa chiave interpretativa vengono considerati i contenuti classici del trattato: la creazione, il cosmo, l’uomo e la donna, il dramma del peccato originale e attuale, il mistero della giustificazione e della grazia, la storia e l’escatologia. Oltre ai contenuti dottrinali nei fondamenti biblici e nelle determinazioni magisteriali, si analizzano le tematiche emergenti in ambito ecumenico e in confronto con le religioni, le culture, la scienza. Metodo Nel corso si espone il percorso tematico, privilegiando l’esame in classe delle pericopi bibliche fondative e dei testi conciliari (specialmente le formule di fede). Ad ogni studente viene proposto l’approfondimento di un autore antico o contemporaneo. Bibliografia L. F. LADARIA, Antropologia teologica, Gregorian and Biblical Press, Roma 2012. TM3 Teologia morale 3: morale del matrimonio e della vita fisica (Ects 10) Prof. LAVECCHIA Obiettivo Lo scenario storico-culturale e antropo-teologico attuale si sta caratterizzando per il suo continuo evolversi e mutarsi a motivo delle nuove acquisizioni di ordine filosofico, scientifico e teologico derivanti da percorsi di approfondimento più incisivi, ma al tempo stesso arditi, che propendono più verso il colonialismo di una libertà depurata da ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 199 TRIENNIO TEOLOGICO sacramenti, Ed. Liturgiche, Roma 1987; J. RAMOS– REGIDOR, Il sacramento della Penitenza. Riflessione teologica biblico-storico-pastorale alla luce del Vaticano II, Elle Di Ci, Torino 1979; G. MOIOLI, Il quarto sacramento. Note introduttive, Glossa, Milano 1996; P. ROUILLARD, Storia della penitenza dalle origini ai nostri giorni, Queriniana, Brescia 1999; AA.VV., Dimensione terapeutica del sacramento della Penitenza-Riconciliazione, P. SORCI (ed.), Facoltà teologica di Sicilia, LEITOURGHIA, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2009; AA.VV. Il presbitero nella Chiesa dopo il Vaticano II, P. SORCI (ed.), Facoltà teologica di Sicilia, LEITOURGHIA, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2005; AA.VV. La celebrazione del matrimonio cristiano. Il nuovo rito nel contesto delle attuali problematiche culturali e sociali, P. SORCI (ed.), Facoltà Teologica di Sicilia, LEITOURGHIA, Il pozzo di Giacobbe, Trapani 2007; L.M. CHAUVET, L’umanità dei sacramenti, Ed. Qiqajon–Comunità di Bose, Magnano (BI) 2010. IISTITUTO “SANTA FARA” ogni interferenza etica e trascendente, suffragata dallo strapotere della tecno-scienza, che invita l’uomo a ripensarsi, e a ripensare i valori fondamentali della vita su cui fondare la sua autorealizzazione. Ne consegue un pluralismo di visione etica che concorre più a frammentarla, anziché solidificarla nella sua oggettività, consegnando l’uomo allo smarrimento di sé e alla confusione. A soffrire tale processo debilitante sono alcuni degli ambiti che intessono il vissuto antropologico, quali: la famiglia, la sessualità, la vita fisica. Necessita, pertanto, riproporre l’annuncio-denuncia della morale cristiana fondata sul Vangelo della vita , illuminata dal Magistero ed esplicata dagli approfondimenti teologici in dialogo con le scienze umane ed empiriche. È quanto il corso si propone di fare, volendo porre lo studente nell’atteggiamento di un sano ascolto e delle problematiche e stimolarlo all’approfondimento, per consegnargli una solida preparazione finalizzata al ministero della verità quale forma altissima di carità, onde rispondere alla missione di annuncio e denuncia, alla luce della Verità. Contenuti Il corso si articola in tre parti così suddivise: a) morale sessuale: fondazione scientifica e antropologica della sessualità umana, con agganci alle attuali categorie interpretative del contesto culturale; concetto di corporeità e sessualità nella Sacra Scrittura, nei Padri della Chiesa, nella storia della teologia morale e nel Magistero; elementi di morale sessuale personalista; questioni specifiche: autoerotismo, omosessualità, pedofilia, disturbi di genere, rapporti prematrimoniali, sessualità extraconiugale, pornografia, prostituzione, dipendenza sessuale, sessualità nella vita di consacrazione e celibataria, educazione sessuale; b) morale coniugale e familiare: elementi storico-culturali del matrimonio; elementi scritturistici e storici finalizzati alla comprensione del matrimonio nel suo valore e nelle sue implicazioni etiche; antropologia dell’etica coniugale; caratteristiche ed esigenze etiche dell’amore coniugale alla luce dell’Humanae vitae e del magistero di Giovanni Paolo II; lettura culturale e teologica delle nuove situazioni irregolari (unioni di fatto, matrimonio gay…), valutazioni etiche e applicazioni pastorali; procreazione responsabile e rilevanze etiche di scelte abortive e contraccettive nell’economia dell’amore coniugale, con particolare approfondimento della conoscenza (e valutazione morale) dei mezzi e tecniche di procedure abortive e contraccettive; la famiglia come valore ed impegno pedagogico; rapporto genitori-figli nell’attuale emergenza educativa; c) elementi di bioetica: definizione, metodo e principi della bioetica; scuole di pensiero e proposta del metodo personalista; embriogenesi, aborto, procreazione assistita, ingegneria genetica; la persona tra salute e malattia, donazione degli organi, omicidio, legittima difesa, pena di morte, tossicodipendenza e tabagismo, il malato terminale tra accanimento e abbandono terapeutico, eutanasia e dignità del morire umano. Metodo Lezioni frontali e colloquiate; uso di slide e supporti multimediali. Bibliografia G. DIANIN, Matrimonio sessualità fecondità. Corso di morale familiare, Edizioni Messaggero Padova, Padova 2005; S. LEONE, Sessualità e persona. Un’etica sessuale tra memoria e profezia, EDB Bologna, 2012; S. LEONE, Educare alla sessualità (edizione aumentata), Bologna 2010; M. P. FAGGIONI, Sessualità matrimonio famiglia, Bologna 200 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TL2 Teologia liturgica 2 (Ects 3) Prof. VALENTINO Obiettivo La dimensione storico-salvifica della rivelazione cristiana nella necessità sacramentale dell’anno liturgico cristiano. Origini e continuità ebraiche. Novità e caratteristiche cristiane. Contenuti ANNO LITURGICO: La storia e il tempo per celebrare la salvezza. Il nucleo sorgivo dell’Anno Liturgico: la celebrazione pasquale. La domenica festa primordiale, fondamento e nucleo di tutto l’Anno Liturgico. La celebrazione della pasqua annuale. Il Triduo sacro e la settimana Santa. La cinquantina pasquale. La Quaresima. La celebrazione pasquale dopo la Riforma del Concilio Vat. II. I tempi dell’Anno Liturgico. Maria nella celebrazione del Mistero di Cristo. I Santi nella celebrazione del Mistero di Cristo. LITURGIA DELLE ORE: Dalla preghiera giudaica alla preghiera della Chiesa: l’esperienza e l’insegnamento di Gesù, la preghiera della Comunità. I primi tre secoli e primi tentativi di organizzazione. La Liturgia delle Ore nel Rito Romano: dall’antico ufficio romano alla Riforma di Pio X. Il Vaticano II e la Liturgia delle Ore di Paolo VI. La pastorale della Liturgia delle Ore. La Teologia della Liturgia delle Ore per la vita spirituale del popolo di Dio. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia AA.VV., L’Anno Liturgico: storia, teologia e celebrazione, in ANAMNESIS VI, Marietti, Genova 1988; S. MARSILI, I segni del Mistero di Cristo. Teologia liturgica dei sacramenti, (a cura di ) M. ALBERTA (BELS 42) Roma 1987; AA. VV., Scientia Liturgica. Manuale di Liturgia. Tempo e spazio liturgico, (a cura di) A. S. CHUPUNGCO, Piemme, Casale Monferrato 1988; A. BERGAMINI, Cristo, festa della chiesa: l’anno liturgico, EP, Roma 1982; T. J. TALLEY, Le origini dell’Anno Liturgico, Queriniana Brescia 1991; J. LOPEZ MARTIN, L’anno liturgico. Storia e teologia, EP, Cinisello Balsamo (MI) 1987; C. M. MARTINI, La dimensione contemplativa della vita. Lettera pastorale, Milano 1980; P. COMPAGNONI, Come pregava l’ebreo Gesù, Istituto propaganda libraria, Milano 1994; R. TAFT, La liturgia delle Ore in Oriente e in Occidente. Le origini dell’Ufficio divino e il suo significato oggi, EP, Cinisello Balsamo (MI) 1988; IDEM, Liturgia. Modello di preghiera icona di vita, LIPA, Roma 2009; M. AUGE’, Un mistero da riscoprire: la preghiera, EP, Cinisello Balsamo (MI) 1992. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 201 TRIENNIO TEOLOGICO 2010; P. MERLO, Fondamenti & temi di bioetica, (Nuova Biblioteca di Scienze Religiose, vol. 12), Libreria Ateneo Salesiano (LAS), Roma, 2009; E. SGRECCIA, Bioetica. Manuale per medici e biologi, 2 voll., Vita e Pensiero, Milano 2002-2007. Dispense del docente. Documenti magisteriali relativi all’argomentazione svolta indicati durante il corso. IISTITUTO “SANTA FARA” TS Teologia Spirituale (Ects 3) Prof. FUSCO Obiettivo Portare gli studenti a una conoscenza di base della teologia spirituale, del suo metodo, delle sue fonti, ecc., e attraverso di essa comprendere l’importanza della vita e dell’esperienza spirituale per tutti i cristiani. Contenuti Lo studio della teologia spirituale, soprattutto nell’ambito del ciclo istituzionale (ciclo di baccellierato) comprende tre momenti: 1. Studio sistematico sulla natura della teologia spirituale; 2. I mezzi dell’attuazione della vita spirituale; 3. Lo sviluppo dinamico della vita spirituale. Secondo questa distinzione, il programma del corso sarà strutturato verosimilmente nel seguente modo: A) Studio sistematico: natura e compiti della Teologia Spirituale, oggetto proprio di essa, differenza con altre discipline teologiche, metodo e fonti, ecc. B) Attuazione della vita spirituale: la preghiera, l’ascesi, la direzione spirituale, il discernimento. C) Lo sviluppo dinamico della vita spirituale: la santità, i fenomeni straordinari nella vita cristiana. D) Appendice: le apparizioni mariane. Metodo Il corso è basato su una serie di lezioni frontali più una serie di testi che gli studenti dovranno leggere e approfondire personalmente, con una pista di lettura e di comprensione fornita dal docente. Bibliografia J. AUMANN, Teologia spirituale, Dehoniane Roma 1980; A. DAGNINO, La vita cristiana, Paoline, Milano 1988; CH.- A BERNARD, Teologia spirituale, S. Paolo, Milano 2006; D. SORRENTINO, L’esperienza di Dio. Disegno di teologia spirituale, Cittadella, Assisi 2007. Dispense del docente. TP1 Teologia pastorale 1 (Ects 5) Prof. RUCCIA Obiettivo La necessità di una programmazione pastorale appare fondamentale per il rilancio di un’azione missionaria della comunità cristiana. Il corso intende proporre agli studenti/ esse le basi essenziali del sapere teologico pastorale in chiave di teologia pratica nella prospettiva dell’ecclesiologia del Concilio Vaticano e della nuova evangelizzazione. Contenuti Il corso è suddiviso in tre parti: A) Exursus storico della teologia pastorale. La pastorale dalla chiesa antica alla prassi attuale. La dimensione teologico-pastorale del Concilio Vaticano II per essere comunita’. B) Due metodi di azione pastorale: Il metodo biblico. La Bibbia anima della teologia pastorale. Le vie per un’azione pratica 202 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Metodo Lezioni frontali. Bibliografia V. GROLLA, L’agire della Chiesa, Edizioni Messaggero Padova, Padova 2000; M. MIDALI, Teologia pratica, I, LAS - Roma 2000; L. PACOMIO, Scrittura, in Enciclopedia di Pastorale, I, (a cura) di B. SEVESO e L. PACOMIO, Piemme, Casale Monferrato 1992, 256 – 263; A. RUCCIA, Itinerari di fede per la parrocchia, EDB, Bologna 2005; A. RUCCIA, Parrocchia e comunità, EDB, Bologna 2007; A. RUCCIA, Comunità e nuova evangelizzazione. Riflessioni sul nostro tempo e proposte pastorali, Editrice Missionaria Italiana, Bologna 2012. TP2 Teologia pastorale 2 (Ects 3) Prof. RUCCIA Obiettivo Il corso intende esplicitare sotto il profilo teologico quanto l’agire pastorale sia concretamente verificabile in una prassi che al tempo stesso sia comunitaria e evangelizzativa. Il tutto vissuto in una logica di programmazione pastorale in cui, secondo lo spirito del Concilio Vaticano II, laici – sacerdoti – religiosi/e vivano secondo lo spirito della nuova evangelizzazione. Contenuti Il corso è suddiviso in tre parti: A) La Chiesa nella visione conciliare: un Concilio ecclesiologico; la “nuova” autocomprensione di Chiesa; la dimensione missionaria dell’evangelizzazione per formare le comunità. B) La corresponsabilità laicale della comunità ecclesiale: i laici corresponsabili della vita comunitaria; la comunità “allargata”; la corresponsabilità laicale nella e con la catechesi; la corresponsabilità laicale nella pastorale liturgica; la corresponsabilità laicale nella pastorale della carità; la corresponsabilità laicale nell’economia; l’assemblea parrocchiale. C) La nuova evangelizzazione: comunità e nuova evangelizzazione; i modelli della nuova evangelizzazione. Metodo Lezioni frontali e colloquio finale. Bibliografia G. TANGORRA, La Chiesa secondo il Concilio, EDB, Bologna 2007; A. RUCCIA, La corresponsabilità laicale della comunità ecclesiale. Per una nuova evangelizzazione, Edizioni Vivere In, Roma 2011; A. RUCCIA, Comunità e nuova evangelizzazione. Riflessioni sul nostro tempo e proposte pastorali, Editrice Missionaria Italiana, Bologna 2012. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 203 TRIENNIO TEOLOGICO dell’evangelizzazione. Il metodo teologico - empirico - critico. Fase kairologica e approccio della realtà. Fase progettuale e itinerari di fede per comunità. Fase strategica e verifica dell’agire pratico. C) Applicazione dei metodi teologico-pastorali inseriti nel contesto attuale. Come realizzare un cammino comunitario. La dimensione ecclesiale della comunità. La futurologia dell’agire comunitario nella dimensione della nuova evangelizzazione. IISTITUTO “SANTA FARA” DC2 Diritto canonico 2 (Ects 5) Prof. TOMIRI Obiettivo Nel corso delle lezioni sarà presentato e commentato in modo approfondito e tecnico il quarto libro del CIC/1983, con uno sguardo particolare alla normativa sul matrimonio canonico con l’obiettivo di far notare che il CIC occupandosi di questa materia, considera le situazioni giuridiche in cui vengono a trovarsi i ministri e gli altri fedeli attraverso la determinazione dei criteri che dirigono il legittimo agire dei ministri sacri e degli altri fedeli. Contenuti Principi generali. L’ufficio di santificare della Chiesa ed il suo esercizio. L’ambito delle competenze circa i libri sacri della liturgia. La natura dei sacramenti: gli elementi costitutivi dei sacramenti; il ministro e il soggetto dei sacramenti. Normativa sui singoli sacramenti. 1) Il Battesimo: la celebrazione del Battesimo, il suo ministro e il suo soggetto; i padrini. 2) La Confermazione: la celebrazione della Confermazione e il suo ministro. 3) L’Eucaristia: il ministro dell’Eucaristia; il culto e la custodia dell’Eucaristia. 4) La Penitenza: la natura del sacramento della Penitenza; l’assoluzione sacramentale; la potestà di assolvere. 5) L’Unzione degli infermi: la celebrazione, il ministro e il soggetto dell’Unzione degli infermi. 6) L’Ordine: struttura giuridica; i problemi attuali alla luce della dottrina conciliare; il diaconato transitorio e il diaconato permanente; le irregolarità e gli impedimenti all’ordinazione. 7) Il Matrimonio. Si prenderà in esame il libro VI, Le sanzioni nella Chiesa e il libro VII, I processi, soprattutto la parte III, alcuni processi speciali, in particolare le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio e il processo per dispensa dal matrimonio rato e non consumato. Metodo Lezioni frontali. Bibliografia CODICE DI DIRITTO CANONICO, 3 Edizione italiana riveduta e ampliata diretta da J. I. ARRIETA, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010; B. F. PIGHIN, Diritto sacramentale, Marcianum Press, Venezia 2006; J. F. CASTAÑO, Il sacramento del matrimonio, Roma 1994; A. D’AURIA, Gli impedimenti matrimoniali, Lateran University Press 2002; Studi Giuridici LVI, Diritto matrimoniale canonico, a cura di P. A. BONNET e C. GULLO, vol. 1°, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano; R. BOTTA, La norma penale nel diritto della Chiesa, Bologna 2001. Dispense del professore. SEMT Seminario (Ects 3) 204 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Il tesario, diviso in tre aree e pensato in prospettiva interdisciplinare (biblica, storica, sistematica, pratica), richiede che lo studente abbia cura di svolgere i singoli temi nell’incrocio delle discipline afferenti al fine di testimoniare una capacità di sintesi adeguata e creativa. I. Gesù Cristo rivelatore del Dio Uni-Trino 1. La rivelazione come incontro tra Dio e l’uomo in Gesù Cristo 2. Il mistero dell’incarnazione di Dio in Gesù Cristo 3. Il carattere escatologico delle parole e dei gesti di Gesù Cristo 4. La Pasqua come evento centrale della salvezza 5. Le cristologie neotestamentarie 6. Lo sviluppo storico-teologico della dottrina cristologico-trinitaria nella Chiesa antica 7. Le questioni del Gesù storico 8. Cristologia e antropologia 9. Il mistero della predestinazione in Cristo 10. Gesù Cristo, futuro dell’uomo e del mondo Il. Il mistero della Chiesa 1. L’origine cristologico-trinitaria del mistero della Chiesa 2. La Chiesa popolo di Dio, corpo di Cristo, tempio dello Spirito 3. Le proprietà essenziali della Chiesa 4. Salvezza dell’umanità e mediazione ecclesiale: il senso e il valore della “sacramentalità della Chiesa” 5. I Sacramenti: segni di Cristo e della Chiesa 6. La questione dell’ìstituzione dei sacramenti nella storia della teologia 7. La Chiesa mistero dì comunione e di azione pastorale: carismi e ministeri nella vita della comunità cristiana 8. La Chiesa e l’Eucaristia 9. Maria: figura, modello e madre della Chiesa 10. La Chiesa in cammino verso il futuro definitivo III. La vita secondo lo Spirito 1. Battesimo e vita cristiana 2. Le virtù del cristiano 3. Legge morale e coscienza credente 4. Libertà, responsabilità e peccato 5. Il dono dello riconciliazione nella Chiesa 6. Il matrimonio cristiano: dono e responsabilità 7. I principi fondamentali della bioetica cristiana 8. Preghiera e vita cristiana 9. I cristiani e le questioni economiche e politiche 10. La formazione e l’accompagnamento nella vita del credente ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 205 TESARIO PER L’ESAME FINALE TESARIO PER L’ESAME ORALE PER IL BACCELLIERATO IN SACRA TEOLOGIA 206 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE INAUGURAZIONE ANNO ACCADEMICO PONTIFICIO SEMINARIO REGIONALE “PIO XI” - MOLFETTA 11 NOVEMBRE 2013 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 207 INAUGURAZIONE A.A. 2013-14 208 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Saluto gli Eccellentissimi Arcivescovi e Vescovi, i Reverendissimi Superiori e Superiore degli Ordini e delle Congregazioni religiose e li ringrazio della loro presenza. Saluto P. Raniero Cantalamessa e lo ringrazio per aver accettato con cordialità il nostro invito a tenere la prolusione dell’anno accademico 2013-2014. Ringrazio il Rettore del Seminario, Mons. Luigi Renna e tutta la comunità del Seminario Regionale, per la premurosa ospitalità offerta per realizzare questo atto accademico. Un saluto particolare intendo rivolgerlo a tutti i docenti e ai cari studenti, all’inizio del nono anno accademico della Facoltà Teologica Pugliese. Siate benvenuti tutti, che con la vostra presenza rendete solenne questa circostanza. L’inizio del nuovo anno accademico, che si colloca nel momento culminante dell’Anno della Fede, ci stimola a considerare il rapporto tra fede e teologia, cogliendo le preziose indicazioni presenti nella Lumen Fidei di Papa Francesco. In questo contesto, mi permetto di riprendere quello che il Santo Padre dice nel n. 36 di quel documento dove, parlando del rapporto esistente tra fede e teologia, ci ha ricordato che la scienza della fede è legata all’amore, in quanto essa ci «fa conoscere meglio ciò che amiamo», e alla fede, perché «essa appartiene al movimento stesso della fede, che cerca l’intelligenza più profonda dell’autorivelazione di Dio, culminata nel Mistero di Cristo». Nello stesso numero del documento si sottolinea anche la dimensione ministeriale della teologia per la quale è necessario che essa, come «servizio della fede dei cristiani, si metta umilmente a custodire e ad approfondire il credere di tutti, soprattutto dei più semplici». Sono convinto che queste considerazioni abbiano delle ricadute rilevanti sulla missione ecclesiale di ogni facoltà teologica che trova nel servizio della fede il suo fine ultimo e anche il criterio fondamentale per valutare la qualità del lavoro svolto. Anche il tema della prolusione, profondamente segnato da una prospettiva ecclesiologica, ci consente di riflettere sulla nostra missione educativa, e di sottolineare la valenza ecclesiale del lavoro svolto all’interno di una facoltà di teologia come la nostra. A tal proposito, non dovremmo mai dimenticare che è la Chiesa e non il singolo teologo o la totalità dei teologi il soggetto autentico dell’attività che si chiama “teologia” o “scienza della fede”. Infatti, è la comunità cristiana, come congregatio fidelium, il soggetto autentico della teologia cristiana. Comprendiamo allora come l’autentica teologia non possa mai prescindere dall’orizzonte ecclesiale, perché il rapporto con la comunità credente sarà sempre per il teologo un luogo originario e fontale, in quanto egli dovrà sempre indirizzare “alla Chiesa” e “nella Chiesa” il proprio lavoro di ricerca e di comunicazione del sapere. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 209 SALUTO DEL GRAN CANCELLIERE SALUTO DEL GRAN CANCELLIERE S. ECC. REV.MA MONS. FRANCESCO CACUCCI INAUGURAZIONE A.A. 2013-14 Queste considerazioni ci consentono, all’inizio dell’anno accademico, di collocare nel cuore della comunità cristiana l’attività dei nostri docenti che insegnano e ricercano ma anche quello dei nostri studenti che apprendono la scienza della fede. La teologia deve essere elaborata e studiata come una diaconia, un aiuto offerto alle nostre comunità, che sono chiamate oggi a investigare le ragioni del proprio credere e contestualmente anche a capire il loro ruolo nella storia e nelle vicende attuali alla luce dei segni dei tempi. Con queste riflessioni auguro a tutti un anno accademico laborioso e fecondo nel quale si moltiplichino i frutti a livello di ricerca scientifica e di didattica: i docenti realizzino pienamente la loro missione ecclesiale e gli studenti trovino nei nostri Istituti effettive opportunità di amare sempre più profondamente il Signore, la Chiesa e il mondo. + Francesco Cacucci Gran Cancelliere della Facoltà Teologica Pugliese 210 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Saluto il Gran Cancelliere della Facoltà e mi unisco volentieri ai suoi ringraziamenti verso tutti voi che ci onorate con la vostra presenza. Introduzione Siamo all’inizio di un nuovo anno accademico, il nono dalla erezione della FTP, nel quale la nostra comunità accademica entrerà nel vivo del processo di verifica e di promozione della qualità. I prossimi mesi saranno molto importanti perché riceveremo la visita di una commissione esterna, a carattere internazionale, che verrà a toccare con mano la realtà dei nostri Istituti e la qualità del lavoro da essi svolto. Ci siamo preparati a quest’appuntamento realizzando scrupolosamente il processo dell’autovalutazione che ci ha permesso di conoscere da vicino i nostri punti deboli, gli aspetti positivi e i percorsi di crescita possibili nella nostra istituzione. Affronteremo questo esame di maturità con un pizzico di trepidazione ma anche con la serenità di chi è impegnato seriamente a lavorare ogni giorno per qualificare il proprio servizio, camminando sempre più speditamente nella linea della centralità degli studenti e delle loro effettive esigenze. Sarà un anno di verifica anche per gli Istituti Superiori di Scienze Religiose collegati con la nostra Facoltà. Anche loro hanno incominciato il percorso di verifica della qualità e riceveranno la visita di una commissione esterna per verificare la situazione quantitativa e qualitativa di ciascun istituto. L’impegno della Facoltà nei riguardi di questi preziosi centri di cultura teologica continuerà ad essere quello del coordinamento, della promozione e della garanzia circa la qualità della proposta formativa e della qualificazione dei docenti. La CEI, in vista di una migliore distribuzione degli ISSR sul territorio nazionale, ha creato una commissione per la verifica degli Istituti che ha preso atto della positività della situazione pugliese nella quale si registra uno sforzo indirizzato a dare sempre maggiore qualità ad un ministero educativo che ha ricadute importanti nelle chiese particolari e nel nostro territorio. I segnali di speranza Tornando alla nostra FTP, devo dire che, nella fede, riconosciamo nel nuovo anno un dono, un talento messo a disposizione dell’intera comunità accademica per consolidare i traguardi già realizzati e per mettere mano ad una nuova progettualità attraverso la quale immaginare e costruire il futuro. Abbiamo uno sguardo al futuro pieno di fiducia perché il processo dell’autovalutazione, che ci ha permesso di conoscere con maggiore oggettività la nostra realtà, ci ha fatto rendere conto dell’esistenza di segnali positivi che caratterizzano il presente e che costruiscono anche i presupposti indispensabili sui quali costruire il futuro. Nel seguito della relazione evidenzierò alcuni fondamentali segnali di speranza presenti nella nostra istituzione accademica. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 211 RELAZIONE DEL PRESIDE RELAZIONE DEL PRESIDE CH.MO PROF. ANGELO PANZETTA INAUGURAZIONE A.A. 2013-14 1. Un primo segnale di speranza si coglie nei dati numerici della Facoltà e, particolarmente, quelli relativi agli studenti e ai titoli conseguiti. Nell’anno accademico appena trascorso gli iscritti alla Facoltà sono stati 391 (Istituto Regina Apuliae: 271; Istituto San Nicola: 15; Istituto Santa Fara: 105). Gli studenti iscritti negli ISSR collegati con la Facoltà sono stati 749. Si tratta di numeri che confermano l’esistenza di una stima ormai consolidata per la nostra istituzione. Intendiamo continuare a lavorare seriamente per meritarci la fiducia dei Vescovi, dei superiori maggiori degli Istituti di vita consacrata e dei tanti laici che ci hanno scelto in questi anni come centro di alta formazione teologica. Nell’anno 2012-2013 il lavoro degli studenti è diventato particolarmente visibile nel conseguimento dei vari gradi accademici. Negli Istituti della Facoltà sono stati conferiti 60 Baccellierati, 7 Licenze e 2 Dottorati in Sacra Teologia. Si tratta di numeri dietro ai quali è possibile intravedere lavoro e dedizione dei docenti ma anche tanta fatica e studio dei nostri studenti i quali, conseguendo i titoli con grande dignità, hanno dato prova efficacemente della loro preparazione. Una menzione particolare meritano quegli studenti che, pur di fruire della nostra offerta formativa, si sono dovuti impegnare in viaggi e spostamenti con grande sacrificio personale. 2. Un secondo aspetto da guardare con favore si registra considerando il quadro generale dei nostri docenti e i risultati della loro attività. Possiamo dire che la nostra Facoltà è dotata di un gruppo di professori di qualità e sostenuto da buone motivazioni. Anche i nostri studenti, nei questionari che hanno dovuto compilare per la verifica della qualità, hanno espresso una generale soddisfazione per il corpo docente e per la sua attività. Questi risultati ci stimolano a migliorare ancora attraverso una formazione permanente di chi insegna nei nostri Istituti che sia attenta ai contenuti dell’offerta formativa ma anche alle competenze didattiche che devono essere adeguate alla situazione culturale dei nostri studenti. Nel corpo docente segnalo alcune novità. Il prof. M. Acquaviva è diventato docente ordinario di Filosofia, i professori V. Di Pilato e V. Mignozzi sono diventati docenti straordinari di Teologia; il prof. L. Renna è diventato docente associato di Teologia morale. Alcuni docenti hanno lasciato l’insegnamento nella nostra Facoltà: il prof. C. dell’Osso, ordinario di Patrologia, è diventato docente nel Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana. Il prof. L. De Palma, invitato di Storia della Chiesa, è diventato Segretario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Il prof. V. Viva, subito dopo aver ottenuto la qualifica di docente stabile della nostra Facoltà, è stato nominato Rettore del Collegio Urbano di Roma. A questi docenti intendo manifestare pubblicamente la gratitudine dell’intera comunità accademica per il servizio svolto in Facoltà. Diversi nuovi docenti hanno ricevuto un primo incarico (i proff. E. Albano, D. D’Amico, A. G. Dibisceglia, G. Meiattini) e altri sono stati invitati (V. Annicchiarico, P. Contini) per mettere a disposizione le loro competenze specifiche a disposizione dei nostri studenti. Cospicua è stata la produzione scientifica dei docenti. L’elenco dei testi prodotti dai professori della Facoltà e degli Istituti collegati non può essere riportato in questo contesto, ma uno sguardo globale a questa notevole produzione permette di rendersi conto della qualità di quanto è stato realizzato. Il lavoro dei docenti ha lasciato un segno visibile anche nelle riviste della Facoltà e in quelle degli ISSR. Pur tenendo conto di questi dati positivi e considerando l’impegno globale dei nostri docenti nella 212 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 213 RELAZIONE DEL PRESIDE ricerca, emerge un dato che merita di essere considerato: vi sono molti docenti che hanno impegni extrascolastici onerosi che impediscono loro di dedicarsi pienamente alla ricerca, come è richiesto soprattutto ai docenti stabili di una istituzione universitaria. Per questo motivo i nostri Istituti sono ancora molto indirizzati all’insegnamento e poco sul versante della ricerca. Si tratta di dati da tenere in debita considerazione in fase progettuale e anche quando si recluteranno i nuovi professori. Nonostante questi limiti, bisogna riconoscere come dato positivo il fatto che molti nostri docenti siano sempre più apprezzati e per questo coinvolti all’interno di iniziative culturali e formative organizzate a livello diocesano, regionale e anche nazionale. 3. Anche le attività culturali della Facoltà attestano una apprezzabile vivacità; tra esse occorre ricordare soprattutto le numerose iniziative svolte a livello di Istituti nei quali, attraverso (giornate di studio e cattedre monotematiche), è stata realizzata un’animazione culturale interessante. L’ITSF, a Bari, ha organizzato tre iniziative: - il 5 dicembre 2012, una giornata di Istituto dedicata al tema: Il dialogo come responsabilità teologica, invitando a relazionare P. B. Cadorè, Maestro dell’Ordine dei Predicatori; - il 14 marzo 2013, una cattedra di Teologia dedicata al tema: Prospettive cristologiche per il dialogo interreligioso 50 anni dopo la dichiarazione Nostra Aetate. Il relatore è stato il prof. P. Gamberini; - il 17 aprile 2013, una cattedra di Teologia dedicata al tema: La chiesa comunità di Fede, Speranza e Carità, il relatore è stato il prof. D. Vitali. L’ITE, a Bari, ha organizzato: - il 30 novembre 2012, un convegno sul tema: Fede, sacramenti e unità della Chiesa. A 25 anni dal documento di Bari, invitando come relatori Mons. D. Salachas e il prof. J. P. Lieggi; - il 28 gennaio 2013, si è tenuta una giornata di studio sul tema: Il Concilio Vaticano II: una bussola per il domani, il relatore è stato S. Ecc. Mons. J. L. Brugués. L’ITRA, a Molfetta, ha realizzato: - il 16 aprile 2013, una cattedra di Storia della Chiesa dedicata al tema: La preparazione del Vaticano II. Sono stati invitati a relazionare i proff. P. Chenaux e F. Lovison; - il 17 aprile 2013, una cattedra di Scienze umane, sul tema: Persona e formazione, per la quale è stato invitato a relazionare il prof. G. Salonia. Guardando a queste iniziative, si può apprezzare uno sforzo di animazione culturale notevole che è stato messo a disposizione dei nostri docenti, degli studenti e delle città nelle quali i nostri Istituti operano. Sono convinto che siamo di fronte a iniziative che, per la loro oggettiva qualità, meritano di essere promosse e maggiormente pubblicizzate per raggiungere un pubblico più ampio. 4. Buone prospettive emergono dai progetti di ricerca che hanno vivacizzato l’attività dei docenti e anche degli studenti. Nel corso dello scorso anno accademico è giunto a conclusione un progetto di ricerca, elaborato dall’Istituto di Teologia ecumenicopatristica “San Nicola”, dedicato allo studio dei percorsi realizzati negli ultimi quarant’anni di dialogo ecumenico. Nell’ultima fase sono stati focalizzati in modo particolare gli ostacoli alla ricezione e le soluzioni proposte in questi anni. Il progetto si è articolato in incontri di studi e un seminario intensivo che si è tenuto a Chevetogne INAUGURAZIONE A.A. 2013-14 (Belgio) nel maggio scorso. È entrato nel vivo anche il progetto di ricerca biennale in Sacra Scrittura intitolato: Ermeneutica dei testi sacri… in dialogo con le altre confessioni cristiane e con le altre religioni. Questa ricerca, nata nell’ITRA, ha ormai coinvolto molti professori della Facoltà e prevede un interessante percorso di confronto con le altre confessioni cristiane e con le altre religioni in merito ai criteri di lettura di interpretazione dei testi sacri. L’ITE ha elaborato un nuovo progetto di ricerca dedicato al tema: Cristo capo nel pensiero del Padri. L’esegesi biblico-patristica della figura di Cristo nella dottrina ecclesiologica paolina. Il percorso, a carattere biblico-patristico, si svolgerà nel corrente anno accademico e si concluderà con un seminario intensivo che coinvolgerà diversi docenti e studenti. Per migliorare la elaborazione dei progetti di ricerca e nella prospettiva di unificare gli sforzi della Facoltà, sarà molto importante il lavoro dei dipartimenti che a breve saranno dotati di un quadro normativo adeguato che permetta loro di essere capaci di promuovere e indirizzare l’attività e la ricerca dei professori appartenenti alla stessa area. Un importante contenitore della ricerca sarà la rivista della Facoltà che in questo anno accademico muoverà i suoi primi passi. Il direttore, prof. P. Zuppa, e il consiglio di redazione stanno predisponendo ogni cosa perché il risultato sia di alto livello qualitativo. Nel contesto della ricerca va collocato anche il progetto della miscellanea in onore del prof. Palese. L’11 ottobre scorso, nell’aula magna del seminario regionale di Molfetta, il Card. Farina ha presentato il volume curato dal bibliotecario della Facoltà, L. Lotti, intitolato Solus amor hic me tenet. Nel contesto della presentazione del volume, abbiamo avuto la possibilità di manifestare pubblicamente la nostra gratitudine a don Palese per il suo servizio alla Facoltà realizzato con amore, competenza e passione per il futuro. Quest’anno si terrà il secondo “Convegno della Facoltà” che sarà dedicato al tema: il Vaticano II e la teologia. L’importante iniziativa, che si realizzerà il 12 marzo 2014, nasce da una progettualità e da uno sforzo organizzativo che ha coinvolto tutta la nostra istituzione accademica. Il miglioramento della qualità La speranza, alla quale abbiamo più volte fatto riferimento, ci chiede non solo di guardare al futuro ma anche di scrutare con attenzione il presente, intravedendo in esso, accanto alle dinamiche positive, anche gli aspetti problematici e gli spazi di crescita che chiedono alla nostra Facoltà di fare un salto di qualità a tutti i livelli. Il rapporto di autovalutazione, che abbiamo presentato all’AVEPRO, ci facilita ampiamente il discernimento mettendoci di fronte i problemi che dovremmo affrontare con coraggio. Mi limito a segnalare alcuni aspetti, presenti in quel rapporto, almeno quelli che mi sembrano i più urgenti: una effettiva integrazione degli Istituti nel contesto più ampio della Facoltà, il superamento definitivo di mentalità particolaristiche, la disponibilità a tempo pieno dei docenti, la dedizione alla ricerca, il miglioramento dei servizi di segreteria etc. Questi spazi di crescita, che sono emersi con chiarezza, saranno i capitoli fondamentali che struttureranno il “piano per il miglioramento della qualità” che dovremmo elaborare dopo che la commissione esterna avrà completato la visita della nostra istituzione. Il 214 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Si tratta di finalità importanti e attuali che chiedono a tutti il massimo impegno e una amorosa donazione, tenendo presente quello che la stessa Costituzione dice all’art. 11, dove si ricorda che una Facoltà è una comunità e che, quindi, tutte le persone che ne fanno parte sono corresponsabili nel costruire il bene comune e nel garantire la coesione della comunità accademica I protagonisti “silenziosi” Non potrei concludere questo mio discorso sui motivi di speranza presenti nella nostra istituzione senza menzionare quelli che si possono definire i “protagonisti silenziosi” presenti in essa. Con queste parole intendo riferirmi a persone e istituzioni che, pur operando spesso nelle retrovie, offrono un contributo insostituibile perché la nostra Facoltà realizzi la sua non facile missione. Per questo, all’inizio del nuovo anno accademico, avverto, con tutta la comunità accademica, la necessità di ringraziare tutti i Vescovi pugliesi che in tanti modi ci sostengono, soprattutto attraverso la Commissione di Alto Patronato che segue, sostiene e promuove il nostro cammino. Sento il dovere anche di esprimere la nostra gratitudine alla comunità del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta, alla fraternità dei Cappuccini di S. Fara e alla comunità dei padri Domenicani di S. Nicola perché con premura ospitano i nostri Istituti e curano l’accoglienza dei professori. In questi primi otto anni tutti abbiamo compreso che, senza l’aiuto concreto di queste comunità, non potremmo realizzare efficacemente la nostra missione. Un grazie va espresso anche a tutti i Superiori maggiori di quegli Istituti di vita consacrata che, attraverso un’intesa stipulata con la Facoltà, si sono impegnati a sostenere economicamente la sede dell’Istituto Teologico S. Fara e a tutte le comunità che con fiducia ci affidano i loro studenti e, con generosità, ci mettono a disposizione i loro professori. Un pensiero di riconoscenza devo esprimerlo anche nei confronti dei Direttori degli Istituti della Facoltà e a tutti i membri del Consiglio di Facoltà per la leale e operosa collaborazione. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 215 RELAZIONE DEL PRESIDE PMQ sarà il nostro “libro bianco” nel quale proveremo a mettere a punto le strategie che ci permetteranno di sviluppare le qualità e di affrontare i limiti per conseguire il vero fine di ogni scuola teologica che è il vantaggio effettivo dei nostri studenti attraverso la loro adeguata preparazione in vista della missione che essi eserciteranno nella Chiesa e nel mondo. Per realizzare questo percorso di crescita, non dobbiamo mai perdere di vista le finalità che dovrebbero intenzionare l’intera vita e attività della nostra facoltà, quelle enunziate nei primi articoli del nostro statuto, nei quali, riprendendo l’art. 3 della Costituzione Sapientia Christiana, sono enunciate queste mete fondamentali: - coltivare e promuovere scientificamente le discipline, approfondendo la conoscenza della Rivelazione cristiana ed enucleando le verità in essa contenute; - presentare le verità della Rivelazione cristiana agli uomini del nostro tempo e alle diverse culture, considerando i nuovi problemi che sorgono; - fornire agli studenti un livello di alta qualificazione nelle proprie discipline perché essi possano affrontare i loro compiti futuri; - promuovere la formazione continua nella Chiesa; - aiutare le comunità cristiane a svolgere debitamente l’opera della evangelizzazione. INAUGURAZIONE A.A. 2013-14 Un ringraziamento devo esprimerlo anche nei confronti del Segretario generale, del Bibliotecario generale e dell’Economo generale perché con la loro azione, molte volte nascosta, pongono in essere i presupposti indispensabili per un adeguato servizio educativo. Un posto importante nella vita della Facoltà va riconosciuto al Consiglio d’Amministrazione, per questo un plauso va indirizzato al presidente e a tutti i membri che lo compongono perché, in tempi economicamente non facili, hanno operato una saggia amministrazione che non ha fatto mancare quanto era necessario per un funzionamento decoroso della nostra istituzione. Un segno di stima intendo manifestarlo anche al personale ausiliario della Facoltà per la loro azione a servizio di docenti e studenti che è sempre professionale e appassionata. Conclusione Vorrei concludere questa relazione introduttiva al nuovo anno accademico, che, come abbiamo visto, sarà segnato dalla verifica della qualità, riportando alcune indicazioni su questo tema che vengono da un noto teologo, D. Bonhoeffer, il quale, nel suo “Resistenza e resa”, così si esprimeva: «La qualità è il nemico più potente di qualsiasi massificazione. Dal punto di vista sociale questo significa rinunciare alla ricerca delle posizioni preminenti, rompere col divismo, guardare liberamente in alto e in basso, specialmente per quanto riguarda la scelta della cerchia intima degli amici, significa saper gioire di una vista nascosta ed avere il coraggio di una vita pubblica. Sul piano culturale l’esperienza della qualità significa tornare dal giornale e dalla radio al libro, dalla fretta alla calma e al silenzio, dalla dispersione al raccoglimento, dalla sensazione alla riflessione, dal virtuosismo all’arte, dallo snobismo alla modestia, dall’esagerazione alla misura. Le quantità si contendono lo spazio, le qualità si completano a vicenda». Facendo tesoro delle indicazioni di questo grande maestro, iniziamo il nuovo anno affidandoci al Risorto, che è la sorgente pura di ogni autentica novità e qualità che si produce nella storia, e ai nostri intercessori particolari, che sono Maria Santissima, qui venerata come Regina Apuliae, S. Nicola e S. Fara. Buon anno accademico a tutti! Molfetta, 11 novembre 2013 Prof. Angelo Panzetta Preside 216 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE LA CHIESA LOCALE NEL CONCILIO E NEL DOPO-CONCILIO Ho scelto di parlare della Chiesa locale, non solo per la rilevanza teologica e pastorale del tema, ma anche per un motivo pratico, legato alla Chiesa locale in cui opera la Facoltà Teologica Pugliese. Bari è infatti notoriamente uno dei centri più vivaci del dialogo tra Oriente e Occidente, tra Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica e il tema del rapporto tra Chiesa locale e Chiesa universale è uno dei nodi vitali di questo dialogo. I. LA CHIESA LOCALE NEL CONCILIO VATICANO II La Chiesa locale rappresenta uno dei temi più nuovi e più fecondi nella riflessione dei teologi cattolici. Per cogliere la novità di questo tema occorre tenere conto dell’evoluzione avutasi nell’ecclesiologia della Chiesa latina, specie a partire dalla Riforma. Vari fattori avevano portato infatti a dare sempre più rilievo all’idea della Chiesa una e universale, a scapito della dimensione locale o particolare della Chiesa. Questa non veniva, evidentemente, negata, ma finiva per rimanere ugualmente nell’ombra, senza una valorizzazione adeguata. I fattori che più hanno contribuito a riportare in primo piano la realtà della Chiesa locale sono due. Il primo, di carattere storico, è stata l’emergenza, in seguito al processo di decolonizzazione, di nuove Chiese locali in territori extraeuropei, con i cambiamenti che questo fatto ha provocato nel modo di concepire l’azione missionaria della Chiesa. Non era solo l’egemonia culturale della Chiesa occidentale che con ciò veniva messa in discussione, ma, di riflesso, l’idea stessa di Chiesa universale che stava dietro e faceva blocco, identificandosi, con l’immagine occidentale della Chiesa1. L’altro fattore, di carattere più teologico, è stata la riflessione sull’autorità nella Chiesa. Era da tutti avvertito che la definizione del ministero papale fatta dal Concilio Vaticano I esigeva, per non sembrare unilaterale, di essere riequilibrata con una definizione altrettanto chiara dell’ufficio episcopale e della collegialità del Vescovi. In ciò la teologia cattolica della Chiesa locale ebbe dei precursori: in epoca più remota, J. A. Moehler e, nell’imminenza del Concilio Vaticano II, K. Rahner. Il Concilio Vaticano II rimane ancora, esso stesso, nell’ambito delle premesse di una teologia della Chiesa locale. In altre parole, il Vaticano II non ha elaborato una propria teologia della Chiesa locale, ma ha posto le premesse per farlo. Di più: ha gettato dei semi che dovevano necessariamente portare alla fioritura teologica che poi di fatto si è avuta. Di qui la necessità di conoscerne le posizioni. Nei testi conciliari si incontrano due grandi piste di riflessione che portano a mettere in evidenza la realtà della Chiesa locale2: una è l’ecclesiologia eucaristica, legata all’ufficio di santificazione del Vescovo3; l’altra è il tema della plantatio ecclesiae, o dell’attività missionaria della Chiesa4. Per la prima i testi principali sono: la Costituzione ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 217 PROLUSIONE ACCADEMICA PROLUSIONE ACCADEMICA REV. P. RANIERO CANTALAMESSA OFMCAPP INAUGURAZIONE A.A. 2013-14 sulla Sacra Liturgia “Sacrosanctum Concilium” (Nr. 41 e 42); la Costituzione Dogmatica sulla Chiesa “Lumen gentium”; il Decreto sull’Ecumenismo “Unitatis Redintegratio” (N. 15) e il Decreto sull’ufficio pastorale dei Vescovi nella Chiesa “Christus Dominus” (N. 11). Per la seconda pista di riflessione essi sono il Decreto sull’attività missionaria della Chiesa “Ad gentes divinitus” (Nr. 6, 19, 21-22). Esaminiamo successivamente i due contesti. a. Il recupero della nozione Chiesa-mistero e della sacramentalità della Chiesa (a scapito della nozione della Chiesa come societas perfecta) come pure l’attenzione al ruolo del Vescovo nella Chiesa - due caratteristiche generali dell’opera conciliare rappresentano il luogo dell’espansione dell’ecclesiologia “eucaristica” e, nel medesimo tempo, segnano il taglio episcopale della sua rappresentazione nei testi del Vaticano II: l’assemblea del credenti, riunita intorno al Vescovo o, almeno, in unione con lui, è vista come la primordiale realizzazione di Chiesa. Vediamo più da vicino, nei testi, il senso di questa ecclesiologia eucaristica centrata sulla figura del Vescovo. Nella Costituzione sulla Sacra Liturgia (S.C., 41), si legge: “Tutti devono dare la più grande importanza alla vita liturgica della diocesi che si svolge intorno al Vescovo, principalmente nella Chiesa cattedrale: convinti che la principale manifestazione della Chiesa si ha nella partecipazione piena e attiva di tutto il popolo di Dio alle medesime celebrazioni liturgiche, soprattutto alla medesima Eucaristia, alla medesima preghiera, al medesimo altare, cui presiede il Vescovo circondato dal suo presbiterio e dai ministri”. Il testo - come si vede - non parla espressamente della Chiesa locale, però afferma che l’assemblea liturgica intorno al Vescovo è la precipua manifestazione della Chiesa, dove l’accento è sul rapporto tra mistero e sua visibilità o concretizzazione storica. Al paragrafo seguente della stessa Costituzione (S.C., 42), a proposito della parrocchia, si afferma che essa è “una certa rappresentazione (quodammodo repraesentat) della Chiesa visibile universale, dove l’accento è sul rapporto tra il particolare e l’universale, fra il locale e il mondiale”. Il testo fondamentale è però, senz’altro, quello della Lumen gentium (nr. 26) inserito nell’ufficio di santificazione del Vescovo. Dice: “Questa Chiesa di Cristo è veramente presente in tutte le legittime comunità (congregationibus) locali di fedeli, le quali, in quanto aderenti ai loro pastori, sono anch’esse chiamate Chiese nel Nuovo Testamento e sono, nella loro sede, il popolo nuovo chiamato da Dio con la virtù dello Spirito Santo e con grande abbondanza di doni (cfr. 1 Tess 1,5). In esse, con la predicazione del Vangelo di Cristo vengono radunati i fedeli e si celebra il mistero della cena del Signore… In queste comunità, sebbene spesso piccole e povere e disperse, è presente Cristo, per virtù del quale si raccoglie la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica”. Nel Decreto sull’Ecumenismo (U.R., 15) questa visione viene ribadita, ma in prospettiva dinamica: l’assemblea eucaristica non solo manifesta la Chiesa di Dio, ma la costruisce, la fa crescere (nella stessa linea, cfr. Ad gentes, 39: “Eucharestia quae Ecclesiam perficit”). Il Decreto sull’ufficio pastorale dei Vescovi, Christus Dominus, non fa che riunire e sintetizzare tutti questi dati del Concilio, trattando dell’ufficio pastorale dei Vescovi nella loro diocesi. b. Passiamo ora al secondo contesto, quello relativo alla missione della Chiesa. Secondo alcuni, l’insegnamento più ricco del Concilio sulla Chiesa locale è da ricercarsi nel decreto sull’attività missionaria (Ad gentes divinitus). Qui infatti il discorso sulla 218 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE II. TEOLOGIA DELLA CHIESA LOCALE Cerco ora di delineare il profilo teologico della Chiesa locale quale è venuto delineandosi nella riflessione cattolica dopo il Concilio. Il dato comune e ormai pacifico è questo: la Chiesa locale non è una semplice parte, regione o circoscrizione della Chiesa universale; non si ottiene perciò per frammentazione della Chiesa universale, ma, semmai, per concentrazione (come il tutto è presente talvolta nel frammento). Detto in termini di autorità e di potestà spirituale, il Vescovo non è un subalterno o un impiegato del Papa; non governa il suo gregge in nome e per autorità del Sommo Pontefice, ma direttamente, con potestà ordinaria e propria (non delegata), nel nome di Cristo, sebbene debba fare ciò in comunione con tutti gli altri Vescovi e in particolare con il Vescovo di Roma, successore di Pietro. La concezione della Chiesa locale come porzione limitata, o membro della Chiesa universale, non cade del tutto; essa, del resto, era saldamente radicata nella tradizione patristica6 e ribadita troppo energicamente dal Concilio (cfr. L.G., 23) per scomparire del tutto. L’importante però è che tale “parzialità” della Chiesa locale non tocca il suo ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 219 PROLUSIONE ACCADEMICA Chiesa locale non è fondato tanto sull’ufficio del Vescovo, cioè su una componente, sia pure essenziale della Chiesa, ma sulla Chiesa globalmente presa, che è quanto dire sulla natura stessa della Chiesa locale. Il discorso su come nasce una Chiesa (plantatio Ecclesiae) porta a scoprire, in questo contesto, che cos’è la Chiesa: “Il mezzo principale per questa implantatio è la predicazione del Vangelo di Gesù Cristo, per il cui annunzio il Signore inviò nel mondo intero i suoi discepoli, affinché gli uomini, rinati mediante la parola di Dio, siano con il Battesimo aggregati alla Chiesa che, in quanto corpo del Verbo incarnato, riceve nutrimento e vita dalla parola di Dio e dal pane eucaristico” (Ad gentes, 6). La prospettiva in cui si muovono i testi del Concilio (tranne, appunto, quello or ora ricordata dell’Ad gentes) è universalistica; viene mantenuto, in altre parole, lo schema antico: dall’unità alla particolarità, dalla Chiesa universale alle Chiese locali. Il Concilio poi ha parlato della Chiesa locale in funzione del Vescovo, ciò che ha mantenuto l’ecclesiologia eucaristica in una prospettiva ancora alquanto parziale. La discussione sulla collegialità del Vescovi - tema centrale del Concilio - ha fatto si che restasse predominante il rapporto primato-episcopato, e Chiesa universale-Chiesa locale5. Nonostante ciò, tuttavia, il Concilio ha messo in moto alcune tendenze teoriche e pratiche che hanno costituito l’ambito vitale per lo sviluppo di una teologia della Chiesa locale nel periodo post-conciliare. Tra queste tendenze, va messa 1’aspirazione alla riforma della Chiesa; l’idea di riforma, coniugandosi con quella di Chiesa locale, ha portato alla valorizzazione della comunità come modo di essere “Chiesa” e alla riorganizzazione istituzionale e funzionale dei ministeri (consigli presbiterali, pastorali, ecc.). La tendenza missionaria e l’attenzione ai rapporti tra Chiesa e mondo (Gaudium et spes) ha portato poi a privilegiare la Chiesa locale come luogo dell’incontro tra il Vangelo e le culture umane, con tutti i problemi che necessariamente ne conseguono, soprattutto quello del pluralismo teologico, liturgico, canonico, politico ecc. La teologia cattolica della Chiesa locale è sbocciata veramente da queste tendenze, non però astrattamente, per una esegesi dei testi conciliari fatta a tavolino, ma piuttosto sotto la spinta di problemi e bisogni concreti messi in moto dal Concilio: discussione intorno alle Comunità di base, ai Consigli Pastorali, alle Conferenze Episcopali ecc. INAUGURAZIONE A.A. 2013-14 contenuto sacramentale e misterico (in ciò essa è un tutto, non una parte!), ma solo l’ambito sociologico, in cui si fa valere il principio della sussidiarietà7, e l’ambito canonico. In altre parole, l’idea della Chiesa locale come porzione di un tutto più vasto, si applica in riferimento alla giurisdizione del singolo Vescovo, che è una giurisdizione limitata alla sua diocesi, rispetto a quella più ampia del Patriarca (cfr. Decreto sulle Chiese orientali cattoliche, O.E., 7) e a quella universale del Papa. A questo punto si situa il vero problema teologico. Come fondare questa nuova visione della Chiesa locale? Scartate le soluzioni di tipo sociologico o politico (democratizzazione della Chiesa, decentramento amministrativo, principio dalle Chiese nazionali), si profilano due possibilità o due diverse vie. La prima via è quella che parte dalla Chiesa già costituita (in facto esse), cioè dalla Chiesa universale così come è strutturata nel suo contenuto misterico e nei suoi ministeri visibili (collegialità, papato), per mostrare che tale Chiesa si manifesta, è presente, “avviene” nella Chiesa locale. Il discorso va dunque dalla Chiesa universale a quella locale, dal Papa ai Vescovi; l’analogatum primum resta ancora la Chiesa universale. È questo il punto di vista prevalente in K. Rahner, il quale insiste perciò, coerentemente, sulla necessità che la Chiesa locale, nella sua configurazione (per esempio quanto all’estensione territoriale della diocesi e ai suoi organismi di funzionamento) sia tale da poter “mostrare” realmente la Chiesa universale ed esserne quasi una replica in miniatura8. È la visione che prevale - come si è visto - nei testi conciliari dove si dice, tra 1’altro, che le Chiese particolari sono “formate ad immagine della Chiesa universale e da esse è costituita l’una e l’unica Chiesa cattolica” (L.G., 23). La seconda via è quella che parte dalla Chiesa in fieri, cioè nel suo stesso formarsi, per mostrare come tale Chiesa sì realizza nei suoi elementi costitutivi proprio e anzitutto a livello di Chiesa locale9. Qui il discorso va, come si vede, dalla Chiesa locale alla Chiesa universale. La priorità spetta alla Chiesa locale (e in questo senso si è potuto parlare di una rivoluzione copernicana nei rapporti tra Chiesa universale e Chiesa locale), ma la priorità di cui si tratta è una priorità logica o storica, non assiologica, cioè non di importanza. Riferita storicamente alle origini, tale priorità vuol dire che le chiese cristiane (per es. Efeso, Corinto, Roma, ecc.) non nacquero come riproduzioni in luoghi diversi di un’unica Chiesa-madre che esprimeva l’universalità e che era allora Gerusalemme, ma nacquero come realizzazioni concrete e originali dell’essenza della Chiesa quale risultava dalla predicazione del Vangelo fatta da Gesù, dal mistero pasquale e dalla Pentecoste. Riferita oggi alla crescita e alla dilatazione sempre in atto della Chiesa - cioè riferita all’origine di ogni singola Chiesa - tale priorità vuol dire che le nuove Chiese che nascono nei territori di missione non nascono per riproduzione in esse del modello di Chiesa universale (e tanto meno di quello di Chiesa europea e occidentale!), ma per una concretizzazione originale e necessariamente diversificata dell’essenza stessa della Chiesa di Cristo. In ogni Chiesa locale che nasce, si sviluppa e vive la sua vita nuova in Cristo, ciò che “avviene” anzitutto (per parlare in termini di Chiesa-avvenimento) non è la Chiesa universale empiricamente presa, quale di fatto è esistita ed esiste tuttora, ma è la Chiesa di Cristo, o il mysterium ecclesiae. Il riferimento all’unità e all’universalità della Chiesa e, per i cattolici, al Vescovo di Roma come suo centro visibile, è una nota intrinseca, o una conditio sine qua non, perché tale Chiesa sia davvero l’unico corpo di Cristo, ma non costituisce il corpo di Cristo, allo stesso modo in cui lo costituiscono la Parola, l’Eucaristia e lo Spirito con i suoi ministeri e i suoi carismi. 220 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 221 PROLUSIONE ACCADEMICA Entrambi questi due modi di spiegare teologicamente la Chiesa locale - quello che parte dall’universalità della Chiesa e quello che parte dalla Chiesa locale - esprimono qualcosa di vero e sono perciò legittimi. Nei testi conciliari, il primo modo trova riscontro, come si è osservato più volte, nella Costituzione sulla Chiesa; il secondo modo è invece senz’altro presente nel decreto sull’attività missionaria (Ad gentes) dove si parla della plantatio Ecclesiae e, in certa misura, anche nei Decreti sull’ecumenismo e sulle Chiese orientali. Dicevo che entrambi i modi sono legittimi. Si può partire infatti dalla Chiesa universale, senza che ciò significhi partire da un’astrazione, perché la Chiesa universale, prima di esistere come realtà storica o sociologica, esiste come dato misterico: esiste una Chiesa universale da quando Gesù Cristo ha predicato il Vangelo, è morto, è risorto ed ha mandato lo Spirito Santo; esiste, in altre parole, o meglio preesiste, il mysterium Ecclesiae che è la Chiesa sposa e corpo mistico di Cristo (cfr. Ef, 5,25-27; Rom, 12,1 ss.; 1 Cor. 12,12-27). Anche la Chiesa universale costituisce dunque, in certo senso, un dato primordiale dal quale si può legittimamente partire. Chi sceglie questa via, dovrebbe però partire davvero da questa idea misterica di Chiesa universale, non da quella empirica, quale di fatto è esistita (papato, collegialità, diritto canonico ecc.), la quale è logicamente e storicamente posteriore alle Chiese locali. (La collegialità scaturisce dalla natura della Chiesa, non la natura della Chiesa dalla collegialità). Si può partire altrettanto legittimamente dalla Chiesa locale, dal momento che, nella sua duplice dimensione divina e umana, storica e misterica, cioè nella sua realtà concreta, la Chiesa si realizza anzitutto, come si è visto, nella Chiesa concreta o locale. Io preferisco seguire questa seconda via. Il primo motivo è quello che ho accennato all’inizio: essa è più congeniale al modo di intendere degli ortodossi e facilita il dialogo con essi. Il secondo motivo è che sono convinto che ogni tradizione teologica - ortodossa, cattolica, protestante - dovrebbe preoccuparsi di sviluppare e dare importanza a ciò che ancora non possiede, o possiede in modo meno accentuato, piuttosto che ribadire sempre ciò che ha già acquisito in modo sicuro nel suo passato e chiudersi in esso. Ora, è risaputo che per la Chiesa cattolica romana l’idea di Chiesa universale è ormai al sicuro sia teologicamente che storicamente; sua preoccupazione maggiore deve essere perciò mettere in luce e valorizzare con uguale chiarezza l’altro polo del mistero che riguarda appunto la Chiesa locale. In questo senso, si può parlare del contributo positivo recato anche dal Concilio Vaticano I allo sviluppo della teologia della Chiesa locale; è stata proprio la certezza circa l’unità della Chiesa e la sua espressione visibile nel successore di Pietro, stabilita in quel Concilio, che ha permesso ai Padri del Vaticano II di affrontare senza troppe remore e paure il problema della collegialità dei Vescovi e della pluralità delle Chiese. Il Vaticano II non sarebbe stato possibile senza il Vaticano I. Vediamo dunque come dalla considerazione della natura stessa della Chiesa, si arriva a fondare teologicamente la realtà della Chiesa locale10. Ci sono certo diversi modi possibili di definire in concreto la natura della Chiesa e l’evoluzione dell’ecclesiologia, dai Padri della Chiesa ad oggi, lo dimostra. La si può definire in rapporto alla Trinità, in rapporto a Cristo, in rapporto alla Parola di Dio (“Ecclesia Verbi” di Lutero) e in rapporto allo Spirito Santo. Tenendo conto della sua realtà visibile la si può definire, come di fatto è avvenuto, come “società perfetta”, o come “popolo di Dio”. INAUGURAZIONE A.A. 2013-14 Se si parte dal Nuovo Testamento e dal consenso delle diverse confessioni cristiane, sembra legittimo, in ogni caso, vedere nei seguenti tre dati reali gli elementi costitutivi della Chiesa: a. la parola di Dio ascoltata e confessata comunitariamente; b. la Eucaristia, soprattutto se presa nel suo inscindibile nesso con il Battesimo e gli altri sacramenti; c. lo Spirito che anima la Chiesa e la fa “funzionare” mediante i suoi carismiministeri, tra i quali un posto speciale occupa certamente il carisma-ministero dell’autorità (gerarchia)11. A questi tre elementi corrispondono, in senso storico, i tre eventi fondamentali della storia della salvezza che sono la predicazione del Regno (Vangelo) da parte di Gesù, il suo mistero pasquale di morte e risurrezione e la Pentecoste. Questi eventi, inoltre, in forza della struttura prefigurazione - realizzazione - compimento che caratterizza il mistero cristiano, riassumono tutta quanta la storia della salvezza, l’Antico Testamento, il Nuovo Testamento, il tempo della Chiesa e il compimento escatologico, per cui si può dire della Chiesa ciò che un Padre diceva della Pasqua, che cioè essa è un mistero antico e nuovo: antico per la prefigurazione e nuovo per la realizzazione12. L’accordo su quei tre elementi costitutivi della Chiesa è pressoché totale se si considerano le due tradizioni cattolica romana e ortodossa. Queste differiscono tra loro solo per il fatto di accentuare diversamente l’uno o l’altro dei tre aspetti: prevalenza dell’ecclesiologia eucaristica e pneumatica nell’ortodossia: prevalenza, almeno in passato, di una ecclesiologia cristologica nella teologia latina. L’accordo ecumenico è invece meno pieno se si considerano anche i fratelli protestanti, alcuni dei quali non danno all’Eucaristia e ai sacramenti in genere, come pure al ministeri (specie a quello gerarchico) la stessa importanza che danno alla Parola di Dio. Proseguendo ora la nostra dimostrazione, notiamo che tutti e tre quegli elementi si realizzano già nella Chiesa locale, in maniera in certo senso compiuta, grazie alla presenza in essa del Vescovo al quale è conferita la pienezza dei poteri per insegnare, celebrare l’Eucaristia e governare il suo gregge (principio della apostolicità e della collegialità). Ogni Vescovo, dovendo essere necessariamente in comunione con gli altri Vescovi e in special modo - come diceva già Ireneo, con la Chiesa di Roma - assicura alla Chiesa locale così costituita la sua partecipazione vitale alla Chiesa una, santa e cattolica. In altre parole, la Chiesa locale non si costituisce come una unità conclusa e in tutto autosufficiente (autocefalia assoluta) ma è aperta alla universalità, vive nella Chiesa universale, come la Chiesa universale vive in essa. Una felice espressione della Lumen gentium 23 dice, delle chiese locali, che “in esse e da esse esiste l’unica e identica Chiesa cattolica” (In quibus et ex quibus una et unica Ecclesia catholica existit). L’unità della Chiesa appare cosi modellata sull’unità eucaristica: come attraverso ogni frammento di pane si comunica con lo stesso indiviso corpo reale di Cristo, così attraverso ogni Vescovo e più in generale attraverso ogni Chiesa locale, si comunica con lo stesso unico corpo mistico di Cristo che è la Chiesa universale. Se non si può dire che l’inserimento in una struttura visibile di universalità (in pratica, la comunione con il successore di Pietro) sia un elemento costitutivo della Chiesa locale, è però certamente vero - almeno nella prospettiva cattolica - che esso è una condizione indispensabile perché la Chiesa locale sia veramente e pienamente l’unica Chiesa di Cristo. La Chiesa locale e la Chiesa événément di K. Barth Sarebbe utile confrontare l’idea di Chiesa locale che emerge dall’attuale teologia cattolica, con l’idea di Chiesa locale di K. Barth. Il confronto mostrerebbe che le differenze non sono più cosi irriducibili come prima del Vaticano II, ma che, tuttavia, esse sono 222 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Chiesa universale e Chiesa locale: analogia col mistero trinitario A conclusione di questo discorso sulla teologia della Chiesa locale, vorrei svolgere una riflessione che illumina, credo, le rispettive posizioni della Chiesa cattolica e della ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 223 PROLUSIONE ACCADEMICA ancora assai profonde. Barth scrive: “La Chiesa non è un’idea, né una istituzione, né un patto. È l’evento che unisce due o tre uomini nel nome di Gesù Cristo... La forma prima, regolare e normale di questo evento è la comunità locale, i cui limiti coincidono con quelli di un determinato Comune… La Chiesa vive (esiste!) in questa attività visibile e concreta (preghiera, confessione di fede, battesimo, cena, proclamazione e accoglienza della buona novella); nelle sue premesse (teologia e catechismo) e nelle sue conseguenze (disciplina fraterna, cura d’anime e altre forme di assistenza. Ella vive (esiste!) sotto forma di comunità locale, come fondamento di tutte le altre sue forme di esistenza”13. Nello stesso testo, Barth rifiuta ogni costituzione ecclesiastica, non solo quella papale, ma anche quella episcopale, concistoriale e presbiterale e riconosce come unica accettabile “la struttura congregazionalista” della Chiesa, cioè quella in cui tutti i membri della comunità sono responsabili in solido della vita della Chiesa con una certa differenziazione di compiti, ma senza “alcuna gerarchia giuridica”14. Anche tra i teologi cattolici, dopo il Concilio, c’è stata una rivalutazione del principio congregazionalista, proprio sulla scia della teologia della Chiesa locale. Ma c’è una differenza assai grande tra il modo con cui questo principio è praticato dai teologi ortodossi (per esempio da Afanassiev) e cattolici (per esempio dal Bouyer)15 e il modo con cui lo applicano le Chiese non-conformiste anglicane e, dietro di esse, K. Barth. In questi ultimi (che però non rappresentano certamente tutta l’ecclesiologia protestante e oggi forse neppure la corrente principale) la congregazione, pur realizzando, spesso, aspetti di grande valore, a causa dell’assenza di ogni principio gerarchico di autorità, si rapporta al suo Signore solo in linea verticale senza alcun riferimento apprezzabile alla tradizione apostolica e alla storia. K. Barth scrive: “La comunità ecclesiale nel suo formarsi è l’evento in cui la comunione dello Spirito Santo, in virtù della parola di Gesù Cristo, ascoltata in comune attraverso la testimonianza biblica, produce anche, per divina potenza, una comunione umana”16. Resta però da vedere se la sola testimonianza biblica riesce davvero a far sì che la Parola creduta e annunciata dalla comunità sia l’unica parola di Cristo e non invece quella che ogni congregazione ritiene essere tale, a seconda del proprio orientamento esegetico, e se riesce ad assicurare che il Cristo proclamato Signore sia l’unico Cristo rivelato dal Padre e non invece quello che suggerisce di volta in volta la moda filosofica, come è avvenuto per molto tempo nell’ambito della teologia idealista e liberale. L’esigenza dell’unità e della cattolicità si radica dunque nella natura stessa della Chiesa locale: per essere autenticamente se stessa, la Chiesa locale deve essere inserita vitalmente nella Chiesa universale. Dal concilio ad oggi, grazie a Dio e al lavoro paziente di teologi di tutte le confessioni, si è fatto un notevole cammino di avvicinamento nella concezione della Chiesa da parte di cattolici, ortodossi e protestanti. Esso è visibile nel documento del 2012 (ancora allo studio delle varie chiese) della Commissione ecumenica “Faith & Order”, Fede e costituzione, intitolato “The Church Towards a Common Vision “, “La Chiesa. Verso una visione comune” (Copyright 2012 World Council of Churches, Geneva). INAUGURAZIONE A.A.2013-14 Chiesa ortodossa sul problema della Chiesa locale. Tra la Chiesa una e universale e le Chiese locali o particolari c’è un rapporto analogo a quello che esiste nella Trinità tra l’unità di natura e la pluralità delle persone (la cosa non stupisce se si pensa alle analogie profonde che i Padri hanno messo in luce tra il mistero trinitario e il mistero della Chiesa). Nessuna delle due cose, nella Trinità, preesiste all’altra: né l’unità alla pluralità, né la pluralità all’unità. Non esiste prima una natura divina astratta che poi si realizza nelle tre persone; non esistono prima delle persone distinte che poi, per accordo e convergenza, danno luogo all’unità. Quello che è certo è che l’una cosa non esiste senza l’altra, né può fare a meno dell’altra. Si può partire dall’uno o dall’altro versante, cioè o dall’unità o alla pluralità, ma il mistero è sempre nell’equilibrio tra le due cose. L’essenza divina è una e concreta, perché si realizza in quanto tale nelle tre persone; le tre persone divine sono tali - cioè persone e divine - perché realizzano l’unica essenza, di Dio; diversamente si cadrebbe o nel politeismo o nel subordinazionismo. Le stesse cose, fatte le debite mutazioni, si possono dire a proposito dell’unità della Chiesa universale e della pluralità delle Chiese locali. Ora è singolarmente curioso che 1’Oriente e l’Occidente abbiano avuto ognuno uno stesso coerente atteggiamento teologico nei due casi. Nella dottrina trinitaria, gli orientali sono partiti dalla pluralità delle realizzazioni concrete dell’essenza divina - le ipostasi - e da qui, grazie soprattutto all’opera dei Cappadoci, hanno cercato di raggiungere una chiara idea dell’unità divina intesa come sostanza una e indivisa, nel senso forte che aveva l’homoousios di Nicea. Gli occidentali (per esempio S. Ambrogio, S. Agostino) sono partiti dall’unità dell’essenza divina, cioè dall’homoousios, e da qui hanno cercato di stabilire la realtà e la distinzione delle ipostasi divine17. Se dalla dottrina trinitaria passiamo a considerare l’ecclesiologia, notiamo qualcosa di assolutamente analogo: gli orientali sono partiti dalle Chiese locali insistendo sulla loro completezza e autonomia e da qui, attraverso delle strutture orizzontali di koinonia (riconoscimento di ortodossia e di legittimità dei Vescovi tra loro) raggiungono l’idea di unità della Chiesa, indipendentemente da come venga concepita tale unità sul piano visibile e lungo la storia18. Gli occidentali hanno seguito un cammino inverso: dalla Chiesa una e universale - l’essenza della Chiesa - alle singole Chiese o realizzazioni locali. Questo, di fatto, l’iter storico seguito. L’analogia con il mistero trinitario dice che l’importante non è tanto la via da seguire quanto l’equilibrio da raggiungere e i rischi da evitare (nel caso dei latini il monarchianesimo, nel caso degli orientali il subordinazionismo, o triteismo). L’ortodossia non è da una parte, ma al centro; non si raggiunge con l’aut-aut, ma con l’et-et, cioè con la concordia oppositorum che è il vero modo di intendere l’apofatismo19. Nessun cammino storico è stato e poteva essere del tutto esemplare e lineare (sulla strada della visione occidentale della Trinità c’è stato il monarchianesimo; su quella della visione ortodossa, il subordinazionismo); sarebbe inutile perciò indugiare in recriminazioni reciproche. Come è stato provvidenziale per il raggiungimento di un equilibrio nella dottrina trinitaria il fatto che siano esistite due vie di approccio, così può essere provvidenziale per l’ecclesiologia, purché non ci si fermi al punto di partenza, ma si affermino con eguale risolutezza l’uno e l’altro polo del mistero. L’appello all’ecumenismo e all’unione tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa, come viene dal profondo delle due teologie trinitarie, così viene dunque dal profondo delle due ecclesiologie. L’una può essere un richiamo vivente ed efficace per l’altra per mantenere integra tutta la ricchezza sconfinata del mistero della Chiesa. 224 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 1. La celebrazione eucaristica Se è vero - come si è visto sopra - che l’Eucaristia “fa” la Chiesa locale, è vero anche che la Chiesa locale “fa” l’Eucaristia. Questa affermazione ha un senso teologico (solo una comunità locale può celebrare l’Eucarestia che è un evento concreto, spaziotemporale), ma ha anche un senso esistenziale che si può esprimere così: a quali condizioni una Chiesa locale “fa” veramente l’Eucaristia, cioè ne realizza appieno il contenuto e le potenzialità? La prima condizione - ci risponde la tradizione - è la comunione con il Vescovo20. Ma questo non esaurisce, evidentemente, il problema; per sé, assicura la liceità, ma non l’efficacia di un’Eucaristia. E’ stato questo uno del temi più interessanti studiati, dopo il Concilio, nell’ambito della problematica della Chiesa locale21. Ciò che è emerso con chiarezza è che per fare efficacemente l’Eucaristia non basta celebrarla con decoro o splendore, anche se questo resta importantissimo, come ci ricorda l’esempio dei fratelli ortodossi. Bisogna che essa sia il riflesso e la consacrazione di una prassi di vita ecclesiale in cui trovano posto i valori essenziali racchiusi da Gesù nell’Eucaristia: offerta di sè, servizio e condivisione fraterna. Queste cose sono condizioni perché la celebrazione eucaristica realizzi davvero la comunione fraterna e non meriti quel terribile rimprovero che l’Apostolo rivolge ai Corinzi: “Il vostro non è più un mangiare la cena del Signore” (1 Cor 11,20). L’Eucaristia, in altre parole, ha una dimensione verticale e una orizzontale ed entrambe sono essenziali per la sua efficacia ecclesiale. Proprio per queste sua necessità di tradursi in vita, l’Eucaristia postula la mediazione della Chiesa locale ed è in ciò che trova la sua ragione più profonda il pluralismo liturgico ammesso, entro certi limiti, dal Concilio Vaticano II. Il problema fondamentale che si pone ora, a questo proposito, è ancora una volta il problema di come conciliare l’universale col particolare, cioè le realtà e le novità che nascono dal basso e dalla vita concreta delle comunità, con le esigenze di una comunione ecclesiale più ampia. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 225 PROLUSIONE ACCADEMICA III. RISVOLTI PASTORALI DELLA TEOLOGIA DELLA CHIESA LOCALE Vorrei ora cercare di evidenziare alcune conseguenze che scaturiscono, sul piano pastorale, dalla visione che ho tratteggiato della Chiesa locale. Essi derivano direttamente da quelli che abbiamo visto essere gli elementi costitutivi della Chiesa - Parola, Eucaristia, Ministeri - di modo che non vi sia alcuna dicotomia tra l’essere e l’agire della Chiesa, tra dogmatica e pastorale. Uno slogan divenuto famoso in epoca recente dice: “Think globally, act locally”: “Pensa globalmente, agisci localmente”. Questa massima sembra fatta apposta per descrivere l’atteggiamento del credente nei confronti della sua Chiesa: bisogna “sentire cum Ecclesia”, avere nella mente e nel cuore l’universalità della Chiesa, ma agire poi concretamente nella Chiesa locale. Per fare questo è necessario tener conto dei diversi ambiti che l’espressione “Chiesa locale” ricopre: partendo dall’ambito fondamentale che è la diocesi, essa può designare, verso l’alto, l’insieme di più Chiese riunite in patriarcato, o in conferenze episcopali di carattere nazionale e addirittura continentale; verso il basso: la parrocchia, la comunità religiosa o di base, e infine l’assemblea liturgica riunita intorno a un qualsiasi sacerdote in comunione col suo Vescovo. INAUGURAZIONE A.A.2013-14 Il Concilio ha ribadito fortemente l’autorità che spetta al Vescovo nei confronti della vita liturgica della sua Chiesa ed in particolare nella celebrazione dell’Eucaristia (cfr. L.G., 26). Questo non dovrebbe però essere inteso nel senso che nulla si debba sperimentare di nuovo se non è preceduto da un decreto del Vescovo che lo ordina. Ciò riporterebbe alla situazione di stagnazione liturgica preconciliare e renderebbe necessario, a non lunga scadenza, un nuovo “movimento liturgico”. La sana dialettica ecclesiale sembra essere quella che riconosce allo Spirito la libertà di far fiorire i suoi carismi dove vuole e di mantenere la liturgia aperta a una sana creatività e spontaneità, ma che riconosce nello stesso tempo all’autorità il carisma proprio di discernere i carismi, di provare tutto e ritenere solo ciò che è buono per la Chiesa. Nessuna Chiesa cristiana avrebbe la ricchezza liturgica che ha se non fosse perché alcuni suoi figli più aperti allo Spirito ebbero un giorno il coraggio di inventare qualcosa di nuovo che non era ancora scritto nel canoni della propria Chiesa. 2. Chiesa locale ed evangelizzazione A proposito della parola di Dio, la responsabilità della Chiesa locale sembra potersi riassumere nei seguenti compiti: custodire la purezza della Parola (il Vescovo responsabile e garante dell’ortodossia); diffondere la Parola (ruolo missionario) e incarnare la Parola nella propria cultura (storicizzazione della fede). Al tempo dei Padri, la più importante di questa attività, o almeno la più in vista, era la prima, come dimostra il ruolo svolto da alcuni Vescovi nella difesa dell’ortodossia e nella soluzione delle controversie teologiche (Atanasio, Basilio, Cirillo, Agostino ecc.). Oggi prevale senz’altro il compito missionario o di evangelizzazione. Il Concilio ha dedicato un intero capitolo alla “Attività missionaria delle Chiese particolari” (cfr. Ad gentes, 20). Dopo il Concilio, i due documenti più importanti, a questo riguardo, sono stati l’esortazione apostolica “Evangeli Nuntiandi” di Paolo VI (1975) e la “Redemptoris missio” di Giovanni Paolo II. In essi, non solo si afferma il ruolo delle Chiese locali nell’evangelizzazione, ma si indica anche qual è il suo apporto specifico in questo campo: “Le Chiese particolari - si dice nella “Evangeli nuntiandi” - profondamente amalgamate non solo con le persone, ma anche con le aspirazioni, le ricchezze e i limiti, i modi di pregare, di amare, di considerare la vita e il mondo, che contrassegnano un determinato ambito umano, hanno il compito di assimilare l’essenziale del messaggio evangelico, di trasfonderlo, senza la minima alterazione della sua verità fondamentale, nel linguaggio compreso da questi uomini e quindi di annunziarlo nel medesimo linguaggio. La trasposizione deve essere fatta… nel campo delle espressioni liturgiche, della catechesi, della formulazione teologica, delle strutture ecclesiali secondarie, dei ministeri. E il termine ‘linguaggio’ deve essere qui inteso meno nel senso semantico o letterario che in quello che si può chiamare antropologico e culturale” (Evangelii Nuntiandi, 63)22. Il ruolo specifico della Chiesa locale in fatto di evangelizzazione - come si vede - è costituito dal fatto che essa - ed essa sola - è in grado di storicizzare la parola, cioè di incarnarla in una cultura e in una situazione particolare. Grazie alla Chiesa locale, il messaggio, come un tempo si fece “giudeo con i giudei” (1 Cor. 9,20) e greco con i greci, così oggi si fa africano con gli africani, asiatico con gli asiatici ecc. Questo compito assegnato alla Chiesa locale non è senza difficoltà; è anzi quanto mai “problematico”; suppone infatti che si sia in grado di dare una risposta a problemi assai complessi come sono quello del rapporto fede-cultura e quello del pluralismo ecclesiale e dei suoi limiti23. 226 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 3. Chiesa locale e promozione umana Un aspetto importante dell’attività della Chiesa locale (che il Sinodo dei Vescovi del 1971 definì addirittura”parte integrante dell’evangelizzazione”) è la promozione umana. Da essa dipende in misura notevole se il messaggio sarà o no credibile in una data situazione socio-economica e politica. L’esempio dei primi secoli cristiani, anzi di Gesù stesso, dimostra che ovunque fu possibile e nella misura in cui fu possibile, le comunità cristiane si fecero carico anche delle necessità terrene dei fratelli e dei cittadini. Allora questa promozione umana si esercitava soprattutto nell’ambito liturgico, sotto forma di elemosina e di assistenza (Tertulliano, Apoll. 39, ci fornisce una lista di categorie assistite: poveri, orfani, anziani, disoccupati, naufraghi, fratelli di fede condannati ai lavori forzati o al carcere)25. Ma non è detto che quella sia l’unica concretizzazione possibile del messaggio sociale del Vangelo. Oggi i cristiani potrebbero benissimo utilizzare la conoscenza migliore che l’umanità ha raggiunto dei meccanismi economici per operare in modo più efficace e più radicale in difesa dei poveri e degli oppressi. L’imperativo: “Ama il prossimo tuo” è un imperativo radicale che assicura una perenne attualità al messaggio sociale di Gesù. Anche questa storicizzazione, per cosi dire sociale e politica, della fede deve passare attraverso la Chiesa locale. Solo essa infatti è in grado di leggere dal di dentro una situazione sociale, di dare concretezza ai propri interventi e di collaborare in spirito di solidarietà civile con le istituzioni e le forze della propria gente. In questa nuova prospettiva, la dottrina sociale della Chiesa non appare più una dottrina elaborata al centro, unica per tutti, e poi calata, piuttosto artificialmente, nelle situazioni più diverse, ma ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 227 PROLUSIONE ACCADEMICA Qual è il rapporto tra Chiesa locale e cultura? Una Chiesa locale è Chiesa, non in forza della sua determinazione locale né per qualsiasi altro fattore naturale, bensì per gli elementi costitutivi che sono teologici (la parola di Dio, l’Eucaristia e l’intero organismo sacramentale, l’amore fraterno e i carismi-ministeri)24. Ma è altrettanto vero che una Chiesa locale riceve la sua “caratterizzazione” dalle situazioni culturali e sociali in cui si realizzano quegli elementi costitutivi. In altre parole, una Chiesa locale è caratterizzata anche dal suo inserimento nella cultura del popolo, in seno al quale essa sorge e vive. La ragione della “località” di una Chiesa si inserisce, perciò, nell’essenza stessa di una Chiesa locale: in fondo, è l’esperienza cristiana che caratterizza una Chiesa; infatti, la particolarità di una Chiesa è data dal suo modo di vivere Cristo in un certo luogo, in un certo tempo; un modo che non è facoltativo, ma coincide col preciso dovere di annunciare il Vangelo. La Chiesa italiana ha da tempo posto al centro della propria riflessione la cosiddetta “emergenza educativa” e in questa direzione andrà anche il convegno ecclesiale che si terrà a Firenze nel 2015 sul tema “In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”. Detto questo però, bisogna anche ricordare, per non interpretare erroneamente questo suo compito, di incarnazione della fede, che la Chiesa locale è anch’essa - come tutta la Chiesa - una realtà essenzialmente escatologica; è “in”questo mondo, ma non “di” questo mondo; è “la Chiesa di Dio che vive da pellegrina (paroikousa) a Corinto, a Roma ecc., come si legge negli scambi epistolari delle primitive comunità cristiane. Essa perciò ha anche un ruolo critico e contestativo dei sistemi e delle culture che va messo in evidenza soprattutto in certi momenti, nei quali l’adattamento totale all’ambiente può significare, in realtà, il tradimento della fede. INAUGURAZIONE A.A.2013-14 appare invece una dottrina che risulta dalla diversità delle esperienze concrete e perciò dalla vita. Il movimento è, ancora una volta: dalla periferia al centro, e non viceversa, anche se, naturalmente, la Chiesa universale in quanto tale, per la maggiore libertà di cui gode, rispetto alle Chiese locali e nazionali, può avere una parola importantissima da dire anche in questo campo in difesa degli autentici principi sociali del Vangelo. In campo cattolico, si sono avute già alcune concrete realizzazioni di questo nuovo modo di porsi di fronte al compito evangelico della promozione umana. La più nota è il documento di Medellin (1968) che ha influito non poco nelle prese di posizione dei credenti dell’America Latina sul terreno delle scelte sociali e politiche. Ma vanno ricordati anche il convegno della Chiesa italiana su “Evangelizzazione e promozione umana” (Roma 1976) e il convegno di Palermo del 1995 su “Il Vangelo della carità per una nuova società in Italia”. 4. Comunità di base e aggregazioni ecclesiali Ci resta da accennare ad alcuni sviluppi più recenti e più nuovi circa la Chiesa locale. Il compito di incarnare la fede nel vissuto umano, da una parte ha messo in moto, per comprensibili motivi (non esiste una cultura diversa per ogni diocesi!), unità ecclesiali più ampie quali le Conferenze episcopali, dall’altra, ha portato alla creazione di unità ecclesiali più ristrette e capillari. Accanto alla struttura geografica delle parrocchie sono nate comunità di tipo diverso, anche per il bisogno di una maggiore e più attiva partecipazione dei laici alla vita liturgica e all’annuncio della parola. Giovanni Paolo II, nella Novo millennio ineunte nr. 46), prendeva atto di questa diversificazione, vedendo in essa “i segni di una nuova primavera della Chiesa”: “Grande importanza per la comunione, scriveva, riveste il dovere di promuovere le varie realtà aggregative, che sia nelle forme più tradizionali, sia in quelle più nuove dei movimenti ecclesiali, continuano a dare alla Chiesa una vivacità che è dono di Dio e costituisce un’autentica primavera dello Spirito”. Su questo sfondo possiamo situare senz’altro la realtà delle comunità di base26 e, in tempi e luoghi a noi più vicini, i movimenti ecclesiali e le aggregazioni laicali. È un fenomeno in atto, in forme diverse, in tutte le chiese cristiane, non solo in quella cattolica. Di esso ci si è occupati perciò anche a livello ecumenico, come mostra lo studio Les groupes informales dans l’Eglise (Strasburgo 1973), in cui si hanno sul tema una relazione del protestante R. Mehl, una del teologo ortodosso I. D. Zizioulas e una del cattolico Y. Congar. La fioritura di queste comunità di base o, come si dice anche, di gruppi spontanei, rientra nel fenomeno più vasto di una ricerca di nuove e più genuine realizzazioni di comunità nell’ambito del cristianesimo, ricerca nella quale si nota un forte richiamo dell’esperienza comunitaria delle origini descritta in Atti 2-4. Si tratta di un tema nuovo; il concilio non ha presentato il problema teologico dei gruppi ecclesiali, se non per l’aspetto dell’apostolato dei laici di cui si dice “che è segno della comunione e dell’unità della Chiesa in Cristo, che disse: Quando due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro” (A.A., 18). È stato nel clima postconciliare che il fenomeno è esploso, influenzato probabilmente anche dalla crisi della parrocchia che non riesce più a rispondere alle esigenze di una società divenuta più mobile e frastagliata e, nello stesso tempo, più esigente in fatto di autenticità e di rapporti interpersonali27. Affermava al riguardo J. Ratzinger nel 1973: “Proprio nella situazione presente, è anzitutto importante che esistano gruppi concreti, capaci di essere effettivamente il 228 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 229 PROLUSIONE ACCADEMICA supporto di una qualità di vita, dove ciascuno esperimenti una “communio ecclesiae”, che sia una vera communio… Ma questi raggruppamenti comunitari devono sapersi uniti col Vescovo e, tramite lui, con la Chiesa universale, nella quale ricevono l’insegnamento. Chiesa che essi non sostituiscono, ma piuttosto aprono. Essi devono vivere “cattolicamente”, uno cioè dei principi della loro azione costruttrice deve essere la preoccupazione di vivere la vita ricevuta dal tutto e di viverla per il tutto”28. L’angolatura dalla quale la teologia si pone di fronte alle numerose associazioni di fedeli e nuove comunità - come si vede – è quella della loro ecclesialità. Si può dire che le comunità ecclesiali sono Chiesa se in essa si predica il Vangelo della Chiesa, se si celebra Eucaristia legittima, se si riconosce il ministero ordinato e proposto a tutta la Chiesa. Il problema non è tanto quello del rapporto con le strutture istituzionali della Chiesa (parrocchia, diocesi, ecc.) quanto quello della comunione con il resto della Chiesa nei momenti fondanti29. Questo per rispondere alla domanda teologica: che cosa sono le comunità di base o i gruppi spontanei. Meno facile è rispondere alla domanda sociologica: come essi si presentano di fatto. Le esperienze e le realizzazioni sono infatti diversissime. In alcuni casi si tratta di comunità che nascono e vivono ognuna per conto proprio, come, per esempio, le comunità di base fiorite in America latina, la comunità di S. Egidio e molte altre nate un po’ ovunque. Più spesso però si tratta di comunità inserite in “movimenti” più ampi, a volte addirittura su scala mondiale, come sono i Focolarini, le comunità neocatecumenali, quelle dei Cursillos e quelle del Rinnovamento nello Spirito. Questo approdo finale dell’idea di Chiesa locale ci permette di allargare lo sguardo e tentare un bilancio globale del Concilio, a 50 anni dalla sua apertura. Un noto studioso di Newman, Ian Ker, ha messo in luce il contributo che Newman può dare, oltre che alla comprensione dello svolgimento del Concilio, anche alla comprensione del post-Concilio31. A seguito della definizione dell’infallibilità papale nel Concilio Vaticano I nel 1870, il cardinal Newman fu indotto a fare una riflessione generale sui concili e sul senso delle loro definizioni. La sua conclusione fu che i concili possono avere spesso effetti non intesi sul momento da quelli che vi parteciparono. Questi vi possono vedere molto di più, o molto di meno, di quello che in seguito tali decisioni produrranno. Successe così alla definizione dell’infallibilità papale che nel clima acceso del momento sembrò a molti contenere molto di più di quello che di fatto la Chiesa e il papa stesso desunsero da essa. Essa non rese ormai inutile ogni futuro concilio ecumenico, come qualcuno sul momento temette o sperò; il Vaticano II ne è la conferma. Tutto questo getta una singolare luce sul tempo del post-Concilio. Anche qui le vere realizzazioni si collocano forse da una parte diversa da quella dove noi guardavamo. Il Concilio, nelle intenzioni di papa Giovanni XXIII che lo aveva concepito doveva essere “una novella Pentecoste” per la Chiesa. Alla domanda se c’è stata una nuova Pentecoste, si deve rispondere senza esitazione: Sì! Quale ne è il segno più convincente? Il rinnovamento della qualità della vita cristiana, là dove tale Pentecoste è stata accolta. Tutti sono d’accordo nel considerare come il fatto più nuovo e più qualificante del Vaticano II i primi due capitoli della Lumen gentium, dove si definisce Chiesa, come sacramento e come popolo di Dio in cammino sotto la guida dello Spirito Santo, animata dai suoi carismi, sotto la guida della gerarchia. La Chiesa come mistero e istituzione. Questo vale sia per la Chiesa universale che per la Chiesa locale. INAUGURAZIONE A.A.2013-14 Ci domandiamo: dov’è che questa immagine di Chiesa dai documenti è passata alla vita? Dov’è che essa ha preso “carne e sangue”? Dov’è che la vita cristiana è vissuta secondo “la legge dello Spirito”, con gioia e convinzione, per attrazione e non per costrizione? Dov’è che la parola di Dio è tenuta in sommo onore, si manifestano i carismi, è più sentita l’ansia per una nuova evangelizzazione e per l’unità dei cristiani ed è più forte la comunione con la Chiesa gerarchica? La risposta che da più parti si da a questa domanda è: nei movimenti ecclesiali! Bisogna però precisare subito una cosa. Dei movimenti ecclesiali, fanno parte, nella sostanza se non nella forma, anche quelle parrocchie e nuove comunità, nelle quali si vive la stessa koinonia e la stessa qualità di vita cristiana. Da questo punto di vista, movimenti e parrocchie non vanno visti in opposizione o in concorrenza tra di loro, ma unite nella realizzazione, in modo diverso, di uno stesso modello di vita cristiana. Già nel 1994, Giovanni Paolo II scriveva: “A partire dal Concilio noi assistiamo a un rinnovamento prima di tutto qualitativo. Anche se continuano a scarseggiare i sacerdoti e se le vocazioni sono sempre troppo poche, si destano e crescono i movimenti a carattere religioso. Nascono su uno sfondo un po’ diverso dalle antiche associazioni cattoliche di profilo piuttosto sociale […] I nuovi movimenti, invece, sono orientati innanzitutto verso il rinnovamento della persona” […] È una direzione che promette molto per il futuro della Chiesa”32. Nello stesso senso si è espresso Benedetto XVI nell’omelia della Messa crismale del Giovedì Santo del 2012: “Chi guarda, diceva, alla storia dell’epoca post-conciliare può riconoscere la dinamica del vero rinnovamento, che ha spesso assunto forme inattese in movimenti pieni di vita e che rende quasi tangibili l’inesauribile vivacità della santa Chiesa, la presenza e l’azione efficace dello Spirito Santo”. Dal momento che queste nuove realtà sono nate e si situano nell’ambito della Chiesa locale e da essa, cioè dal vescovo, dipendono nella loro attività pastorale. Dobbiamo concludere, forse con sorpresa, che i frutti più concreti del Concilio non vanno ricercati nell’ambito della Chiesa universale, ma in quello della Chiesa locale. Se poi ci sembra che parlare di una nuova Pentecoste, sia per lo meno esagerato, visti tutti i problemi e le controversie sorti nella Chiesa dopo e a causa del Concilio, non dobbiamo far altro che andare a rileggerci gli Atti degli apostoli e costatare come problemi e controversie non mancarono neppure dopo la prima Pentecoste. E non furono meno accesi di quelli di oggi. Alle nuove generazioni di sacerdoti e di laici che si formano nell’ambito di questo Seminario Regionale e della Facoltà Teologica Pugliese, il compito e l’augurio di tenere desta e accrescere la corrente di grazia che attraversa la Chiesa. È da qui che viene quel “potere dall’alto” di cui abbiamo tanto bisogno per dare un’anima alla teologia e per rievangelizzare il nostro continente secolarizzato. Esso ha cambiato la mia vita e mi ha messo in cuore un insaziabile desiderio di amare e annunciare il Signore Gesù. Così può fare - e con minore fatica - di tutti di voi. 230 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 2. Circa il vocabolario, esiste un’oscillazione, nei testi conciliari; a volte si parla di chiesa “locale”, a volte invece di chiesa “particolare”; l’oscillazione permane anche negli autori che si sono occupati in seguito del problema. H. de Lubac, Pluralismo di Chiese o unità della Chiesa, Brescia 1973 (titolo originale: Les Eglisés particulières dans l’Eglise universelle , Paris 1971), riserva l’uso di chiesa “particolare” alla chiesa episcopale, o diocesi, (in opposizione a Chiesa “universale”), e designa con chiesa “locale” un insieme di più diocesi unite per affinità etniche (chiesa italiana) o culturali. In questo testo si segue l’uso comune di indicare con chiesa “locale” ogni realtà ecclesiale concreta e limitata, distinta dalla Chiesa universale. La realtà che il termine, di volta in volta, può significare sono: la diocesi, la parrocchia, l’assemblea eucaristica e, verso l’alto, l’insieme delle chiese di una nazione o di un continente (chiesa latino-americana), l’insieme di chiese orientali che formano un rito (cfr. OE,2), o intere comunioni separate da Roma (UR, 3,4,19); cfr. T. Citrini, Appunti a margine del Vaticano II: “Vita e Pensiero”, 54 (1971), pp. 199-203. 3. Cfr. B. Bazatole, L’évêque et la vie chrétienne au sein de l’Eglise locale, in L’épiscopat et l’Eglise universelle (Unam Sanctam 39), Paris 1962, pp. 329-360; H. M. Legrand, Nature de l’Eglise particulière et role de l’éveque dans l’Eglise, in La charge pastorale des évêques (Décret “Christus Dominus”), Paris 1969, pp.103-144. 4. Cfr. A. Reuter, De ecclesia locali in territoriis missionum, in Seminarium 25 (1973), pp. 1021-1038; X. Seumois, La Communauté Chrétienne. Les églises particulières, in L’activité missionnaire de l’Eglise (Décret “Ad Gentes”), Paris 1967, pp. 281 ss.; 311 ss. 5. È la prospettiva formulata da K. Rahner nel saggio che porta, appunto, il titolo: Il rapporto primatoepiscopato come esempio del rapporto Chiesa universale e Chiesa locale, in Episkopat und Primat (Quaestio disputata 11), Freiburg in Br. 1961, pp. 21-30; da lui la riprese il concilio. 6. Cfr. S. Cipriano, Epist. 55.24 (CSEL, III,2) p. 642): “Una Ecclesia per totum mundum in multa membra divisa”. 7. Cfr. T. Citrini, art. cit., p. 204 s.; a proposito del principio di sussidiarietà, vale anche del rapporto Chiesa universale - Chiese locali ciò che Paolo esprime con il paragone del corpo e delle membra: Rom 12,4-5; l Cor 12,12-2. 8. Cfr. K. Rahner, Ueber den Episkopat, In Schriften zur Theologie VI, Einsiedeln l965, pp. 369-422 (trad.ital. Sull’Episcopato in Nuovi saggi, I, Roma 1968, pp. 509-577*. 9. Cfr., in questa linea, L. Bouyer, L’Eglise de Dieu. Paris (Trad. ital.: La Chiesa di Dio. Assisi, 1971, pp. 317 ss.): “La manifestazione primaria, la realizzazione fondamentale della Chiesa, è ciò che noi chiamiamo chiesa locale”. Anche questa seconda prospettiva, a dir vero, si trova in qualche modo anticipata in K. Rahner; cfr. Episkopat und Primat, cit., pp. 23 ss. 10. Seguo in ciò, in modo particolare, P. Colombo, La teologia della Chiesa locale, cit., pp. 26 ss.; non diversa è l’impostazione di L. Bouyer, op.cit., pp. 317-342, soprattutto per quanto riguarda 1’individuazione dei tre elementi costitutivi della Chiesa: Parola - Eucaristia - carismi e ministeri. 11. Nei testi conciliari questa descrizione della natura della Chiesa si trova, per esempio, in L.G.26; a proposito dell’Eucaristia che “fa” o realizza la Chiesa, notevole 1’espressione di S. Agostino, C. Faust. 12,20 (PL 42,265), che definisce l’Eucaristia: “sacramentum quo hoc tempore consociatur Ecclesia”. 12. Melitone di Sardi, Sulla Pasqua 2-3 (SC,123), Paris 1966, p. 61. 13. K. Barth, La Chiesa, comunità vivente che si riunisce in Gesù Cristo, il Signore vivente, in Die Kirche in Gottes Heilsplan, Zurigo 1948 (Atti dell’Assemblea del Consiglio Ecumenico delle Chiese tenuta ad Amsterdam, nella quale K. Barth tenne questa famosa relazione) (trad.ital. in K.Barth, La Chiesa, Roma 1970, pp. 77 s. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 231 PROLUSIONE ACCADEMICA Note 1. La riflessione più vivace sulla Chiesa locale si situa nel ventennio successivo al Concilio: cfr. P. Colombo, La teologia della Chiesa locale, in La Chiesa locale, a cura di A.Tessarolo, Bologna 1971, p.19; è di essa perciò che tengo soprattutto conto nelle mie riflessioni. Negli anni successivi essa occupa assai meno il centro della riflessione teologia che è assorbita da altri problemi. Tra i contributi più recenti va ricordato J.M.R. Tillard, L’Eglise locale. Ecclésiologie de communion et catholicité, Paris 1995. INAUGURAZIONE A.A.2013-14 14. Ib., pp.78 s. 15 Cfr. L. Bouyer, op.cit., pp. 320 s. 16. K. Barth, art.cit., p. 73. 17 Cfr. Th. de Régnon, Etudes de théologie positive sur la Sainte Trinité. I, Paris 1892; per la prospettiva ortodossa: V. Lossky, La teologia mistica della Chiesa d’oriente, Bologna 1967, pp. 39-60. 18. Gli ortodossi parlano, a questo proposito, di “ecclesiologia eucaristica”: cfr. N. Afanassiev, L’apostolo Pietro e il Vescovo di Roma, in Pensiero ortodosso, X, 1955 (in russo); P. Evdokimov, L’Ortodossia, Bologna 1965, pp. 193-192. 19. A proposito della convergenza tra le due formulazioni, greca e latina, del dogma trinitario, Gregorio Nazianzeno esclamava: “Si può concepire un accordo più pieno e dire in modo più chiaro di così la stessa cosa, anche se con termini diversi?”: Oratio, 42,16 (PG 36,477). 20. Cfr. Ignazio d’Antiochia, Smir. 8,1 (“Sia ritenuta sicura quell’Eucaristia che si celebra dal vescovo o da chi ne ha ricevuto mandato da lui”). 21. Cfr. B. Forte, Eucarestia e Chiesa nella recente teologia cattolica: Asprenas 19 (1972), pp. 469-495; particolarmente significativo il lavoro svolto in occasione del congresso eucaristico nazionale italiano di Udine del 1972, da un gruppo di teologi: cfr. Eucaristia e comunità locale, Udine 1971-1972. 22. L’esortazione “Evangeli nuntiandi” seguì il sinodo episcopale del 1974 in cui ci si era occupati dello stesso problema: cfr. di tale sinodo, soprattutto la relazione Cordeiro (Regno Doc. 1974, nr.19, p. 525) e il discorso di Paolo VI (ib. p. 535). Sul ruolo della chiesa locale nell’incarnare il messaggio nelle diverse culture, cfr. anche A. Marranzini, Teologia della Chiesa locale: Civiltà Catt.126 (1975), pp. 543-553; 127 (1976), pp. 11-19; B. Kloppenburg, La Iglesia Particular segùn el Concilio y Sinodo de 1974: in Medellin 1 (1975), pp.181-206. 23. Sul problema del pluralismo nell’attività delle chiese locali, cfr. Marranzini, art. cit. e A. Acerbi in Coscienza e missione di Chiesa, Assisi 1977, pp. 121-136. 24. Cfr. P. Colombo, loc.cit., pp. 32-38. 25. Sull’epopea della beneficenza cristiana nei primi secoli, cfr. A. Haraack, Die Mission und Ausbreitung des Christentums in den ersten drei Jahrhunderten. Leipzig 1924; sulla giustificazione teologica che regge 1’impegno sociale del cristiano, cfr. soprattutto M. Dibelius, Das soziale Motiv im Neuen Testament, in “Botschaft und Geschichte”, I, Tübingen 1953, pp. 178-203. 26. Cfr. H. Denis, Les communautés de base sont-elles Eglise? Point de repère théologique, Lumière et Vie 99 (1970), pp. 103-132; E. Corecco, Riflessioni critiche: in « Communio » (1972), pp. 57-60. 27. Sulla problematica relativa alla parrocchia, cfr. K. Lehmann, Prospettive e limiti della nuova teologia della parrocchia, in “Communio” 1977, pp. 40-57; tutto il numero di “Lumière et Vie” (1975) e, con un taglio pastorale, F. Klostermann e altri, La Chiesa locale, Roma - Brescia 1970: nonostante il sottotitolo (“Diocesi, parrocchie, gruppi comunitari”), questo libro affronta solo il problema dei gruppi occasionali, nell’ambito della parrocchia. 28. J. Ratzinger, in “Regno Doc.” I973,18, pp. 421, n. 20. 29. E. Corecco, art.cit., p. 60. 30. Giovanni Paolo II, Novo millennio ineunte, 46. 31. I. Ker, Newman, the Councils and Vatican II, in “Communio”. International Catholic Review, 2001, pp. 708-728. 32. Giovanni Paolo II, Varcare la soglia della speranza, Mondadori, Milano 1994, pp. 183 s. (corsivi nell’originale). 232 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ATTIVITÀ CULTURALI ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 233 234 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 12 Marzo 2014 CONVEGNO DELLA FACOLTÁ - IL CONCILIO VATICANO II E LA TEOLOGIA - NICOLAUS HOTEL - BARI SALUTO DEL GRAN CANCELLIERE, S. Ecc. Rev.ma Mons. Francesco Cacucci; SALUTO DEL PRESIDE, Prof. Angelo Panzetta; INTRODUZIONE AL CONVEGNO - Prof. Vito MIGNOZZI; IL CONCILIO VATICANO II E LA TEOLOGIA - Lo statuto della teologia dopo il Vaticano II, Prof. Giuseppe RUGGIERI - Docente emerito di Teologia - Studio Teologico S. Paolo - Catania - LA TEOLOGIA E IL CONCILIO VATICANO II , Ritorno alle fonti e rinnovamento della teologia al Concilio Vaticano II, Prof. Daniele GIANOTTI - Docente di Teologia sistematica - Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna - Bologna; La preparazione “teologale” al Vaticano II: mistici, santi, spirituali, carismatici, Prof. Giulio MEIATTINI - Docente di Teologia - Facoltà Teologica Pugliese - Bari. TAVOLA ROTONDA: IL CONCILIO VATICANO II E LA FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE: PROSPETTIVE PER IL FUTURO: L’antropologia teologica e le inquiete frontiere della modernità - Prof. Gianni COLZANI, Docente emerito di Teologia - Pontificia Università Urbaniana - Roma; Osservatorio della fede vissuta: per un cammino riflessivo e costruttivo, Prof. Francis-Vincent ANTHONY, Docente di Teologia pratica - Pontificia Università Salesiana - Roma; La svolta ecumenica del Vaticano II: la sua recezione nel passato e le prospettive future Prof. Gerardo CIOFFARI OP, Docente di Ecclesiologia russa - Facoltà Teologia Pugliese - Bari; Uno stile di teologia nella scia del Vaticano II - Edward Prenga in dialogo con Piero CODA - Istituto Universitario “Sophia” - Loppiano; CONCLUSIONI, Prof. Vincezno DI PILATO. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 235 ATTIVITÀ CULTURALI ATTIVITÀ CULTURALI 236 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 237 238 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 4 L’Issr, sia di primo e secondo ciclo sia soltanto di primo ciclo, è collegato ad una Facoltà Ecclesiastica di Teologia, la quale assume la responsabilità accademica del medesimo Istituto. Art. 5 c) Alla Facoltà di Teologia, a cui il singolo Istituto è collegato e di cui si fa garante presso la Congregazione per l’Educazione Cattolica, circa il livello accademico e l’idoneità al raggiungimento delle sue finalità. Art. 6 L’Issr è governato da autorità comuni e da autorità proprie. Le autorità comuni sono il Gran Cancelliere, il Preside (Decano), il Consiglio di Facoltà. Le autorità proprie sono il Moderatore, il Direttore e il Consiglio d’Istituto. Se le circostanze lo suggeriscono, può essere nominato un Vice Direttore. Ruolo del Gran Cancelliere Art. 7 Al Gran Cancelliere della Facoltà di Teologia spetta: a) chiedere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica l’erezione canonica di ciascun Issr, dopo aver ottenuto il parere positivo della Conferenza Episcopale o di altra Assemblea competente della Gerarchia Cattolica (cfr. art. 5 b); b) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica il piano di studi e il testo dello Statuto dell’Issr per la debita approvazione; c) informare la Congregazione per l’Educazione Cattolica circa le questioni più importanti ed inviare alla medesima, ogni cinque anni, una relazione particolareggiata riguardante la vita e l’attività dell’Issr; d) nominare il Direttore, scelto tra una terna di docenti stabili designati dal Consiglio d’Istituto, acquisito il parere favorevole del Consiglio della Facoltà di Teologia e - qualora il compito del Moderatore non venga svolto dal Rettore dell’Università a norma dell’articolo 10 - con il nulla osta del Moderatore. Ruolo del Preside Art. 8 Al Preside (Decano) della Facoltà di Teologia compete: a) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e il Collegio dei docenti della Facoltà per questioni riguardanti l’Issr; ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 239 ISSR COLLEGATI IL RUOLO DELLA FACOLTÀ TEOLOGICA NEGLI ISSR AD ESSA COLLEGATI (ISTRUZIONE SUGLI ISTITUTI SUPERIORI DI SCIENZE RELIGIOSE DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA) ISSR COLLEGATI b) regolare, congiuntamente ai Direttori degli Issr, le questioni comuni; c) presiedere, personalmente o tramite un suo Delegato, le sessioni per gli esami di grado; d) fornire annualmente al Consiglio di Facoltà informazioni sull’andamento dell’Issr; e) presentare al Consiglio di Facoltà, ogni cinque anni, la relazione sulla vita e l’attività dell’Issr, preparata dal Direttore, per l’approvazione e inoltrarla al Gran Cancelliere, che la trasmetterà alla Congregazione per l’Educazione Cattolica; f) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’Issr. Ruolo del Consiglio di Facoltà Art. 9 Al Consiglio della medesima Facoltà spetta: a) esaminare ed approvare, in via preliminare, i piani di studio, lo Statuto ed il Regolamento dell’Issr; b) esprimere il proprio parere circa l’idoneità dei docenti dell’Issr in vista della loro cooptazione e della loro promozione a stabili; c) esaminare ed approvare le informazioni che il Preside (Decano) deve annualmente fornire sull’andamento dell’Issr; d) verificare la consistenza e la funzionalità delle strutture e dei sussidi dell’Issr, in particolare della biblioteca; e) approvare la relazione quinquennale sulla vita e l’attività dell’Issr preparata dal Direttore; f) dare il benestare per la nomina del Direttore dell’Issr; g) proporre al Gran Cancelliere che venga chiesta alla Congregazione per l’Educazione Cattolica la sospensione dell’Issr qualora esso risultasse inadempiente. Il Moderatore Art. 10 Al Moderatore spetta: a) procurare che la dottrina cattolica sia integralmente custodita e fedelmente trasmessa; b) nominare i docenti stabili - acquisito il parere favorevole della Facoltà di Teologia; f) significare alla Facoltà di Teologia le maggiori difficoltà di cui venisse a conoscenza, invitando la medesima Facoltà a prendere adeguate misure. Il Direttore Art. 11 Al Direttore compete: a) rappresentare l’Issr davanti al Moderatore, alle autorità accademiche della Facoltà di Teologia e alle autorità civili; f) firmare i diplomi dei gradi accademici dell’Issr, insieme con il Preside (Decano) della Facoltà di Teologia e con il Moderatore; 240 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Il Consiglio di Istituto Art. 12 §1 - Il Consiglio di Istituto è composto dal Direttore, dal Vice Direttore, nel caso che ci sia, da tutti i docenti stabili e due rappresentanti dei non stabili eletti dai loro colleghi, dal Preside (Decano) della Facoltà di Teologia o da un suo delegato… §4 - A detto organismo spetta: a) stabilire il piano di studi, il testo dello Statuto e del Regolamento dell’Issr da sottoporre all’approvazione del Consiglio di Facoltà. Art. 15 §2 - Se l’Issr si trova all’interno di una Facoltà di Teologia non è necessario che siano distinti i docenti stabili della Facoltà e dell’Issr, a condizione che il loro numero complessivo sia almeno uguale alla somma di docenti stabili richiesti per la Facoltà di Teologia e di quelli richiesti per l’Issr. Passaggi dagli ISSR alla Facoltà Art. 21 Attesa la distinta configurazione degli studi in Teologia e nelle Scienze Religiose (cfr. Introduzione, nn. 2-5), lo studente in possesso del Baccalaureato o della Licenza in Scienze Religiose, che volesse ottenere il riconoscimento degli studi compiuti e conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia, potrà essere ammesso dal Preside (Decano) di una Facoltà di Teologia, dopo attenta valutazione delle singole discipline del curriculum studiorum da parte del Consiglio della medesima Facoltà. Lo stesso Consiglio deve stabilire e approvare per ogni candidato un apposito programma integrativo della durata di almeno due anni, con i relativi esami. I Gradi accademici Art. 26 I gradi accademici negli Issr sono conferiti agli studenti dalla Facoltà di Teologia a cui il singolo Istituto è collegato. Detti gradi sono il Baccalaureato in Scienze Religiose, al termine del primo ciclo e la Licenza in Scienze Religiose, con specificazione dell’indirizzo di specializzazione, al termine del secondo ciclo. Amministrazione Art. 37 L’amministrazione dell’Issr è autonoma e non dipende dalla Facoltà alla quale esso è collegato, a meno che non sia diversamente stabilito nello Statuto. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 241 ISSR COLLEGATI g) esaminare le richieste e i ricorsi dei docenti e degli studenti, prospettando, nei casi più gravi non risolti dal Consiglio d’Istituto, la soluzione al giudizio della Facoltà di Teologia. ISSR COLLEGATI Art. 40 La proposta di erezione di un Issr deve essere formulata dal Vescovo o Eparca del luogo dove ha sede l’Istituto, il quale deve rivolgersi ad una Facoltà Ecclesiastica di Teologia (preferibilmente la più vicina all’Istituto), che si prenda la responsabilità accademica dell’Istituto stesso. Il collegamento viene stabilito in un’apposita convenzione, salve le norme stabilite sopra. Art. 41 La Facoltà di Teologia, accertate l’idoneità dei docenti e l’esistenza dei requisiti previsti dalla presente Istruzione, inoltrerà al Gran Cancelliere la domanda di erezione dell’Istituto unitamente alla documentazione.... Art. 42. Il Gran Cancelliere, dopo aver esaminato le ragioni della richiesta, la completezza dell’iter e aver verificato che la menzionata documentazione è conforme a quanto prescritto dalla presente Istruzione, farà pervenire il tutto alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, unitamente al proprio parere, chiedendone l’esame e l’approvazione, e, a condizioni compiute, l’erezione canonica dell’Istituto e il suo collegamento con la Facoltà di Teologia. Art. 43 La Congregazione per l’Educazione Cattolica emana i Decreti concernenti l’erezione dell’Issr e il suo collegamento con la Facoltà di Teologia e l’approvazione dello Statuto ad tempus et ad experimentum. Norme finali Art. 45 Eventuali modifiche al testo dello Statuto dell’Issr devono essere sottoposte dal Gran Cancelliere della Facoltà di Teologia alla Congregazione per l’Educazione Cattolica per la debita approvazione. 242 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Piazzetta Bisanzio e Rainaldo, 15 - 70122 BARI Tel. 080 - 5728597 - Fax 080 - 5240123 E-mail: [email protected] Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Francesco CACUCCI Direttore: Prof. Domenico AMATO Segretario generale: Prof. Giuseppe SFERRA Direttore Amministrativo: Prof. Giuseppe DI MARZO Direttore Biblioteca: Prof. Donato LUCARIELLO Bibliotecario: Dott. Franco de BENEDICTIS Numero degli studenti: 130 Docenti Stabili Docenti Incaricati AMATO Domenico II Traversa via Caduti sul lavoro, 3 70056 MOLFETTA (BA) Tel. 331-4557056 E-mail: [email protected] CALEFATO Stefania Via Capua, 21 70051 Barletta (Ba) Tel. 0883-524470 E-mail: [email protected] BUX Paolo Via Jacini, 43 70125 BARI Tel. 080-5288226 - 080-5020819 GERMINARIO Corrado Via Sabini, 10 70123 BARI Tel. 080-5278643 LAVERMICOCCA Carlo Str. del Caffè, 24/D 70125 BARI Tel. 080-5013429 LUCARIELLO DONATO c/o Parrocchia Carmine Via Carmine, 195 70016 NOICATTARO (BA) Tel. 080-4782240 CANNIZZARO Giuseppe Via Patrioti Molfettesi, 7 70056 MOLFETTA (BA) Tel. 080-3353683 COLATORTI Nicola c/o Parrocchia Matrice P.zza del Popolo 70026 MODUGNO (BA) Tel. 080-5328403 DARGENIO Antonella Vico I S. Gennaro, 35 70056 MOLFETTA (BA) DECARO Marino c/o Parr. S. Giovanni Battista Via Arcidiacono Giovanni, 53 70123 BARI Tel. 080-5613445 E-mail: [email protected] DIDONNA Vito c/o Parrocchia S. Michele Arcangelo Via C. Battisti, 2 70057 BARI - PALESE Tel. 080-5303452 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 243 ISSR “ODEGITRIA” - BARI ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE «Odegitria» ISSR COLLEGATI DI MARZO Giuseppe Via Calefati, 277 70122 BARI Tel. 339-6390037 DI NARDI Luigi Via Sagarriga Visconti, 207 70123 BARI Tel. 080-5566515 GAROFALO Angelo Via Antica Chinise, 28 70032 BITONTO (BA) Tel. 080-3718523 GIAMPETRUZZI Giacomo Via R. Racanelli, 5 70028 SANNICANDRO DI BARI (BA) Tel. 080-632336 GIORGIO Alfonso Via S. Martino, 50 70023 GIOIA DEL COLLE (BA) E-mail: [email protected] GRISETA Maria Antonietta Via don Luigi Sturzo, 17 70021 ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA) E-mail: [email protected] LANZOLLA Franco c/o Parrocchia Cattedrale Piazza Odegitria 70122 BARI Tel. 080-5210605 LESTINGI Leo Viale Salandra, 2/M 70124 BARI Tel. 080-5574875 MATTA Michele Via Cairoli, 79 70124 BARI Tel. 080-5234072 MICUNCO Giuseppe Via Repubblica 82 70125 BARI Tel. 080-5576039 E-mail: [email protected] 244 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE MORFINI Dario Via Manzoni, 11 70122 BARI Tel. 328-3318672 E-mail: [email protected] SANGIRARDI Francescopaolo c/o Parrocchia Maria SS. del Rosario 70122 BARI Tel. 080-5235138 SARACINO Francesco Via Martucci Zecca, 21 70032 BITONTO (BA) Tel. 080-3743372 E-mail: [email protected] SERIO Antonio Via G. Argento, 65 70023 GIOIA DEL COLLE (BA) Tel. 080-3748025 E-mail:[email protected] SFERRA Giuseppe Via Dante, 182 70122 BARI Tel. 333-3474321 TROCCOLI Chiara Via Pavoncelli, 133/5 70124 BARI Tel. 080-5648566 ZECCHINI Pasquale c/o Parrocchia San Girolamo 70123 BARI Tel. 080-2031091 Docenti Invitati BELLINO Francesco Via Fanelli, 230/D 70125 BARI Tel. 080-5461974 BUX Nicola Via Sagarriga Visconti, 11 70123 BARI ISSR “ODEGITRIA” - BARI CIAULA Antonio Via don Raffaele Trizio, 8 70010 CASAMASSIMA (BA) Tel. 080 - 673621 E-mail: [email protected] LIEGGI Jean Paul Via Oberdan, 67 70042 MOLA DI BARI (BA) Tel. 080-3358211 SPORTELLI Francesco Viale Concilio Vaticano II, 65 70124 BARI Tel. 320-3327877 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 245 ISSR COLLEGATI ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE «S. Lorenzo da Brindisi» Piazza Duomo 12 - 72100 BRINDISI Tel. 0831 - 521471 - Fax 0831 - 521471 E-mail: [email protected] Sito internet www.scienzereligiose.br.it Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. DOMENICO CALIANDRO Direttore: Prof. Antonio VALENTINO Segretaria: Prof.ssa Francesca DE MARCO Direttore Amministrativo: Prof.ssa Francesca DE MARCO Bibliotecaria: Prof.ssa Katiuscia DI ROCCO Numero degli studenti: 88 Docenti Stabili Docenti Incaricati APRUZZI Giuseppe Parrocchia San Vito Via Sicilia, 12 72100 BRINDISI Tel. 0831-582986 E-mail: [email protected] ALEMANNO Massimo Curia arcivescovile 72100 BRINDISI Tel. 0831-523053 E-mail: [email protected] CICCARESE Angelo Via N. Sanson, 86/3 72017 OSTUNI (BR) Tel. 0831-302192 E-mail: [email protected] DE PUNZIO Pietro Via Dei Sasso, 181 72023 MESAGNE (BR) tel. 0831-590666 - 0831-737093 E-mail: [email protected] MACILLETTI Cosimo Parrocchia SS. Resurrezione 72100 BRINDISI Tel. 0831-586093 E-mail: [email protected] VALENTINO Antonio Via Gabriele D’Annunzio, 117 73045 LEVERANO (LE) Tel. 0832-925852 E-mail: [email protected] 246 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE CAMPA Laura Via Villafranca, 8 72017 OSTUNI (BR) E-mail: [email protected] CARDONE Consiglia Via Custoza, 24 72017 OSTUNI (BR) Tel. 0831- 303174 CARDONE Francesco Via Togliatti, 3 72100 BRINDISI Tel. 0831-516633 E-mail: [email protected] CARITO Giacomo Via Lanzellotti, 5 72100 BRINDISI Tel. 0831-585254 CARRIERO Michele Convento S. Antonio a Fulgenzio Via Imperatore Adriano, 79 73100 LECCE Tel. 0832-314673 LANZILAO Anna Via M. Pagano, 99 72020 CELLINO SAN MARCO (BR) E-mail: [email protected] CAVALLO Paola Francesca Via G. Di Vittorio, 19 72017 OSTUNI (BR) Tel. 0831-303097 E-mail: [email protected] MARTINA Michele Arcangelo Parrocchia S. Pancrazio 72026 SAN PANCRAZIO SALENTINO (BR) Tel. 0831-668176 E-mail: [email protected] CIOLLARO Fabio Parrocchia S. Maria della Vittoria 72019 SAN VITO DEI NORMANNI (BR) Tel. 0831-951256 E-mail: [email protected] MASSARI Raffaele Parrocchia Ave Maris Stella 72100 BRINDISI Tel. 0831-418072 COPERTINO Giorgio Via M. D’Azeglio, 94 70011 ALBEROBELLO (BA) Tel. 080-4325912 E-mail: [email protected] CORRADO Antonella Via Appia, 243 72100 BRINDISI Tel. 0831-508435 E-mail: [email protected] DE FEO Luca Via O. P. D’Amico, 5 72017 OSTUNI (BR) Tel. 0831-336377 E-mail: [email protected] DE MARCO Francesca Piazza Giotto 37 721000 BRINDISI Tel. 0831-584476 E-mail: [email protected] DE STEFANO Dario Via Trento, 7 72024 ORIA (BR) E-mail: [email protected] DI ROCCO Katiuscia Via S. Martino della Battaglia, 5 72100 BRINDISI Tel. 0831 529186 E-mail: [email protected] MAYER Alessandro Seminario vescovile 72024 ORIA (BR) Tel. 338 - 3654863 MICCOLI Cosimo Via Tunisi, 79 72025 SANDONACI (BR) Tel. 0831-635091 E-mail: [email protected] MISSERE Patrizio Via D.R. Muscogiuri, 114 72028 TORRE S. SUSANNA (BR) E-mail: [email protected] MITRUGNO Antonio Via Cadorna, 20 72023 MESAGNE (BR) Tel. 0831-771091 E-mail: [email protected] NEGLIA Luigi Piazza Manfredi, 24 72024 ORIA (BR) Tel. 0831-668176 OGLIARI Raffaele Fraternità di Bose Contrada Lamacavallo 72017 OSTUNI (BR) Tel. 0831- 334390 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 247 ISSR “SAN LORENZO DA BRINDISI” - BRINDISI CASALE Domenico Via G. Arquati 72100 BRINDISI Tel. 0831-560937 ISSR COLLEGATI PLANETA Monica Via Cappuccini, 66 sc/D-15 72100 BRINDISI Tel. 0831-529598 e-mail: [email protected] POSI Cosimo Via Nobile, 89 73010 VEGLIE (LE) Tel. 0831-617444 E-mail: [email protected] SCONOSCIUTO Angelo Via A. Corsi, 1 72023 MESAGNE (BR) Tel. 0831-771592 TARDIO Salvatore Via Cavour 73010 GUAGANO (LE) Tel. 0832-705401 E-mail: [email protected] Docenti Invitati PINTO Sebastiano Via Verdi, 19 70010 LOCOROTONDO (BR) Tel. 080-4312002 E-mail: [email protected] 248 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Via G. Oberdan, 23 - 71121 FOGGIA Tel. e Fax 0881-727469 E-mail: [email protected] Sito internet: www.issr.foggia.it Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Francesco Pio TAMBURRINO Direttore: Prof. Luciano LOTTI OFMCapp. Segretaria: Sig.ra Sabrina SCHIAVONE Direttore Amministrativo: Dott. Roberto CELA Bibliotecario: Prof. Mario VILLANI OFM Numero degli studenti: 125 SCARAMUZZI Domenico Via Santa Lucia, 14 71013 S. GIOVANNI ROTONDO (FG) E-mail: [email protected] Docenti Stabili CELA Enza Paola Via Fini, 14 71121 FOGGIA E-mail: [email protected] Docenti Incaricati d’ECCLESIA Alfredo Nazareno E-mail: [email protected] FALCONE Michele Via Roma, 59 71025 CASTELLUCCIO DEI SAURI (FG) INFANTE Pasquale Vico Perrone, 2 71121 FOGGIA E-mail: [email protected] PAGLIARA Lelio Via Napoli km 1,500 71122 FOGGIA E-mail: [email protected] PARISI Faustino Strada del Salice Vecchio pod. 594 - 71122 FOGGIA E-mail: [email protected] PRISCO Ada E-mail: [email protected] CAPRIO Stefano P.za Duomo, 4 71023 BOVINO (FG) E-mail: [email protected] CHIFARI Giovanni Via San Paolo, 6 71013 SAN GIOVANNI ROTONDO (FG) E-mail : [email protected] D’AMICO Carmine Via Fiorello La Guardia, 6 71122 FOGGIA d’ECCLESIA Daniele Via del Mare mass. De Nittis, Km 4 71122 71100 FOGGIA E-mail: [email protected] d’ECCLESIA Maria Pia Via del Mare mass. De Nittis, Km 4 71122 71100 FOGGIA Tel. 328-4749910 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 249 ISSR “GIOVANNI PAOLO II” - FOGGIA ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE «Giovanni Paolo II» ISSR COLLEGATI DE MEO Matteo 1° vico Mercato, 15 71015 SAN NICANDRO GARGANICO (FG) E-mail: [email protected] DE VITA Alberto Via La Piccirella, 4/F 71122 FOGGIA Tel. 333.1396505 DI CONDIO Luigi Piazza Duomo, 13 71036 LUCERA (FG) E-mail: [email protected] DI FELICE Maria Grazia Via Napoli, 23 71122 FOGGIA E-mail: [email protected] DIBISCEGLIA Angelo Giuseppe Via Saverio Altamura, 7 71042 CERIGNOLA (FG) E-mail: [email protected] ILLICETO Michele P.za delle Viole, 14 71043 MANFREDONIA (FG) E-mail: [email protected] INFANTE Lorenzo Via C. Galiani, 19/B 71121 FOGGIA E-mail: [email protected] KAMANZI Leonard Parrocchia SS. Salvatore Via Bovino, snc 71026 DELICETO (FG) E-mail: [email protected] LOLATTE Simone E-mail: [email protected] LOTITO Alfonso Michele Viale I. D’Addedda, 228 71122 FOGGIA E-mail: [email protected] MENICHELLA Antonio Chiesa Parrocchiale SS. Guglielmo e Pellegrino Piazza A. Moro 71121 FOGGIA E mail: [email protected] 250 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE RUPPI Giuseppe c/o Istituto Salesiano “Redentore” Via Martiri d’Otranto, 65 70123 BARI E-mail: [email protected] RUSSO Pietro Via Telesforo, 31 71122 FOGGIA SANTANGELO Enzo Via Canalicchio, 3 71038 PIETRAMONTECORVINO (FG) E-mail: [email protected] Docenti Invitati BASANISI Raffaella Via Vincenzo Nigri, 42 76015 TRINITAPOLI (BT) E-mail: [email protected] CARDO Graziana Via R. Scommegna, 8/F 76121 BARLETTA (BT) E-mail: [email protected] CATALANO Leonardo Via Tommaso passero, 6 71029 TROIA (FG) E-mail: [email protected] D’AMICO Donato Via Roma, 30 71035 CELENZA VALFORTORE (FG) E-mail: [email protected] FORTE Federica Via Mario Forcella, 17 71122 FOGGIA E-mail: [email protected] GAMBUTO Alessandro E-mail: [email protected] LADOGANA Carmine Via Vittorio Veneto, 44 71042 CERIGNOLA (FG) E-mail: [email protected] ISSR “GIOVANNI PAOLO II” - FOGGIA MISCIO Salvatore Seminario ARC “Sacro Cuore” Via Arcivescovado, 16 71043 MANFREDONIA (FG) E-mail: [email protected] RUSSO Altomare Via San Domenico, 4 71121 FOGGIA E-mail: [email protected] RUSSO Giuseppe Via Martiri di Via Fani, 5 71045 ORTA NOVA (FG) E-mail: [email protected] SPAGNOLO Emanuele Largo San Francesco, 39 71043 MANFREDONIA (FG) E-mail: [email protected] VAIRA Giuseppe Viale Giotto, 44/F 71121 FOGGIA E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 251 ISSR COLLEGATI ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE Piazza Duomo, 8 - 73100 LECCE Tel. 0832 - 305206 – Fax 0832 - 305206 E-mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Sito internet: www.issrlecce.it Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Domenico Umberto D’AMBROSIO Direttore: Prof. Luigi MANCA Segretario: Sig. Mario Franco PRESICCE Amministratore: Sig. Mario Franco PRESICCE Bibliotecario: Prof.ssa Lorella INGROSSO Numero degli studenti: 190 Docenti stabili Docenti incaricati CIPRESSA Salvatore Via Mogadiscio,35 73043 COPERTINO (LE) Tel. 0832-948772 E-mail: [email protected] CARRIERO Michele Convento “S. Antonio a Fulgenzio” 73100 LECCE Tel. 0832-455814 E-mail: [email protected] D’ELIA Alessandro Via Montenegro, 12 73020 MERINE (LE) Tel. 0832- 629177 E-mail: [email protected] CUCURACHI Luca Via Paisiello, 13 73019 TREPUZZI (LE) Tel. 0832-756156 E-mail: [email protected] FIORILLO Lilia Via Gorizia, 31/a 73100 LECCE Tel. 0832-305508 D’ARPE Rosa Via Lodi, 28 73100 LECCE Tel. 0832-314953 E-mail: [email protected] MANCA Luigi Via M. L. King, 171 73018 SQUINZANO (LE) Tel. 0832-781726 E-mail: [email protected] GIANNONE Leonardo Via Calimera, 4 73029 VERNOLE (LE) Tel. 0832-891554 E-mail: [email protected] SCHIRONE Giovanna Rossella Via Lago di Garda, 55 73013 GALATINA (LE) Tel. 0836-639734 E-mail: [email protected] GIGANTE Vincenza Via Casello Ferroviario, 4 73016 SAN CESAREO (LE) Tel. 0832-359362 E-mail: [email protected] 252 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ISSR - LECCE GRASSO Rossella Via Lazio, 21 73100 LECCE Tel. 0832-217457 E-mail: [email protected] SACINO Giuseppe Via Trieste, 2 73043 COPERTINO (LE) Tel. 0832-947493 E-mail: [email protected] INGROSSO Antonella Lorella Via De Gasperi, 54 73012 CAMPI SALENTINA (LE) Tel. 0832-791757 E-mail: [email protected] SANTORO Rossano Via Doberdò, 74 73041 CARMIANO (LE) Tel. 0832-606347 E-mail: [email protected] LIQUORI Pierino Via S. Pietro, 82 73010 LEQUILE (LE) Tel. 0832-343523 E-mail: [email protected] SOZZO Antonio Via C. Pisanelli, 9 73100 LECCE Tel. 0832-347250 E-mail: [email protected] MACCULI Nicola P.za San Nicola 73018 SQUINZANO (LE) Tel. 0832-453121 E-mail: [email protected] MANCA Maria Rosaria Via Cadorna, 18 73047 MONTERONI DI LECCE (LE) Tel. 0832-324280 E-mail: [email protected] MELE Salvatore Via O. Quarta, 13 73043 COPERTINO (LE) Tel. 0832-947375 E-mail: [email protected] VISCONTI Roberto Via Manzoni, 40 73051 NOVOLI (LE) Tel. 0832-711265 E-mail: [email protected] ZACCARIA Francesco P.za Sant’Antonio, 38 70043 MONOPOLI (BA) E-mail: [email protected] Docenti Invitati AUGERI Carlo Alberto Via Vignes, 6 73100 LECCE Tel. 0832-304548 E-mail: [email protected] MENCOMO Rondy Via San Lorenzo, 38 73100 LECCE Tel. 0832-343523 E-mail: [email protected] GABELMANN Ralf Via M. G. Cutuli, 19 73100 LECCE MESAGNE Attilio Via Risorgimento, 52 73018 SQUINZANO (LE) Tel. 0832-785966 E-mail: [email protected] QUARTA Cosimo Via Cataldi, 38 73100 LECCE Tel. 0832-344449 E- mail: [email protected] PERRONE Antonio Via Cerundolo, 2 73016 SAN CESARIO (LE) E-mail: [email protected] PUTIGNANO Adolfo Via Montello, 72 73047 MONTERONI DI LECCE (LE) E-mail: [email protected] SIGNORE Mario Via Catalani, n. 9 73100 LECCE Tel. 0832-343401 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 253 ISSR COLLEGATI TEMPESTA Marcello Via G. D’Annunzio, 36 73100 LECCE Tel. 0832-308709 VALENTINO Antonio Parr. Madonna della Consolazione 73045 LEVERANO (LE) Tel. 0832-925040 – 925852 E-mail: [email protected] VETRUGNO Paolo Agostino Via S. Domenico Savio, 33 73100 LECCE Tel. 0832-390292 ZUPPA Pio Via Lucera, 17 71038 PIETRAMONTECORVINO (FG) Tel. 0881-555052 254 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Via Duomo, 107 - 74123 TARANTO Tel. 099 - 4764195 – Fax 099 - 4700724 E-mail: [email protected] Sito internet: www.issrguardini.taranto.it Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Filippo SANTORO Direttore: Prof. Alessandro GRECO Segretario: Prof. Stefano CHICOLI Direttore Amministrativo: Prof. Emanuele TAGLIENTE Bibliotecario: Prof. Francesco CASTELLI Numero degli studenti: 80 Docenti Stabili OLIVA Paolo Via C. Battisti, 259 74121 TARANTO Tel. 099-7792238 E-mail: [email protected] ANCORA Giuseppe Via S. D’Acquisto, 81 74027 S. GIORGIO JONICO (TA) Tel. 099-5919045 E-mail: [email protected] PANICO Antonio Via Pio XII, 46 74121 TARANTO Tel. 099-4532844 E-mail: [email protected] ANNICCHIARICO Vincenzo Via A. Moro, 23 74023 GROTTAGLIE (TA) E-mail: [email protected] ROMANAZZI Luigi P.za S. Rita 74121 TARANTO Tel. 099-7367387 E-mail: [email protected] CASTELLI Francesco Via 24 Maggio, 33 74020 MONTEPARANO (TA) E-mail: [email protected] URSO Filippo Via Boito, 5 74027 S. GIORGIO JONICO (TA) E-mail: [email protected] GRECO Alessandro Via Cavallotti, 103 74016 MASSAFRA (TA) Tel. 099-8809680 E-mail: [email protected] Docenti Incaricati NIGRO Francesco Seminario Arcivescovile - Poggio Galeso Via della Transumanza, 1 74123 TARANTO Tel. 099-4721177 BARCA Alessandro Via Umbria, 182 74121 TARANTO Tel. 099-373180 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 255 ISSR - “ROMANO GUARDINI” - TARANTO ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE «Romano Guardini» ISSR COLLEGATI BUCCI Cosimo Via America, 11 74020 MONTEMESOLA (TA) Tel. 099-5664016 CAFOLLA Maria Via Malta, 19 74015 MARTINA FRANCA (TA) Tel. 099-4306847 CALABRESE Saverio Seminario Arcivescovile - Poggio Galeso Via della Transumanza, 1 74100 TARANTO Tel. 099 - 4721177 CARRIERI Giuseppe P.za Beato Nunzio Sulprizio 74121 TARANTO Tel. 099-7791340 E-mail: [email protected] CHICOLI Stefano P.za Pertini, 3 74100 TARANTO E-mail: [email protected] FAVALE Antonio Luigi Parrocchia Stella Maris Piazza Kennedy 74010 CASTELLANETA MARINA (TA) Tel. 099-8433173 E-mail: [email protected] FERRO Emanuele Corso Vittorio Emanuele II, 385 74122 TALSANO-TARANTO Tel. 099-7311075 E-mail: [email protected] GERARDO Marco Via Ciro Giovinazzi, 38 74123 TARANTO Tel. 099-4709611 E-mail: [email protected] GIACOBELLI Tiziana Viale Magna Grecia, 81 74121 TARANTO Tel. 099-4775211 E-mail: [email protected] CHIMENTI Carola Via Duca degli Abruzzi, 52/B 74100 TARANTO MANCINI Pompeo Fabio Corso Italia, 333 74121 TARANTO Tel. 099-7724557 CHIRICO Adriana Via Zara, 40 74121 TARANTO E-mail: [email protected] MASTROCINQUE Fabiana Via Sorcinelli, 42 74121 TARANTO E-mail: [email protected] D’ALESSANDRO Giuseppe Via Blandamura, 7 74121 TARANTO Tel. 099-7796931 E-mail: [email protected] DAMASI Cosimo P.za Regina Pacis 74122 LAMA-TARANTO Tel. 099-7771727 E-mail: [email protected] D’ELIA Salvatore Via IV Novembre, 41 74020 TORRICELLA (TA) Tel. 099 - 9573767 E-mail: [email protected] 256 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE MAZZIA Maria Maddalena Via Lazio, 90 74121 TARANTO Tel. 099-338475 E-mail: [email protected] OLIVA Angelo Via Emilia, 51 74121 TARANTO Tel. 099-7304221 E-mail: [email protected] RUBINO Antonio V.le Magna Grecia, 423 74121 TARANTO E-mail: [email protected] ISSR - “ROMANO GUARDINI” - TARANTO SANTOPIETRO Ciro Contrada Mannara, snc 72029 VILLA CASTELLI (BR) Tel. 099-7367387 E-mail: [email protected] SAVINO Ciro Via Blandamura, 7 74100 TARANTO Tel. 099-7796931 E-mail: [email protected] TAGLIENTE Emanuele Via Roccaforzata, 4 74027 S. GIORGIO JONICO (TA) Tel. 099-5919045 ZITO Giuseppe Via Chiesa, 7 74020 SAN CRISPIERI DI FAGGIANO (TA) Tel. 099-4714971 E-mail: [email protected] Docenti Invitati ACQUAVIVA Marcello Piazzetta De Geronimo, 3 74123 TARANTO ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 257 ISSR COLLEGATI ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE «San Nicola, il pellegrino» Piazza Cesare Battisti, 16 - 76125 TRANI (BT) Tel. 0883-494.228 – 229 - Fax 0883-494262 E-mail: [email protected]; [email protected] Sito internet: www.issrtrani.it Moderatore: S. Ecc. Rev.ma Mons. Giovan Battista PICHIERRI Direttore: Prof. Domenico MARRONE Segretario: Sig. Michelangelo PICCOLO Direttore Amministrativo: Prof.ssa Concetta DORONZO Bibliotecaria: Dott.ssa Daniela DI PINTO Numero degli studenti: 123 Docenti Stabili Docenti Incaricati CIAULA Antonio Via don Raffaele Trizio, 8 70010 CASAMASSIMA (BA) Tel. 080 - 673621 E-mail: [email protected] CASIERO Michele P.za Indipendenza, 28 76125 TRANI (BT) Tel. 0883 - 583530 E-mail: [email protected] DE PINTO Luigi Via Martiri di Via Fani, 42/b 76011 BISCEGLIE (BT) Tel. 080 - 3966541 E-mail: [email protected] DE CEGLIE Vincenzo L.go G. Francia, 10 76125 TRANI (BT) Tel. 0883 - 507585 E-mail: [email protected] FARINA Paolo Via Barletta, 186 76123 ANDRIA (BT) Tel. 0883-591276 E-mail: [email protected] LAFRANCESCHINA Luigi Via delle Cese, 3 70032 BITONTO (BA) Tel. 080 - 3752370 E-mail: [email protected] MARRONE Domenico Via della Speranza, 2 76017 SAN FERDINANDO DI PUGLIA (BT) Tel. 0883 - 621037 E-mail: [email protected] 258 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE DI LISO Saverio Via Macchie, 8 70057 PALESE (BA) Tel. 080 - 5306579 E-mail: [email protected] DI PACE Silvia Anna Maria Via della Speranza, 9 76017 SAN FERDINANDO DI PUGLIA (BT) Tel. 0883 - 380516 E-mail: [email protected] DIBENEDETTO Mauro Via Donizetti, 1 76121 BARLETTA (BT) Tel. 0883 - 574040 E-mail: [email protected] MARTIRE Matteo Via Barletta, 16/d 76016 MARGHERITA DI SAVOIA (BT) Tel. 0883 - 656307 E-mail: [email protected] FALCONETTI Cosimo Damiano Via Luigi Dicuonzo, 75 76121 BARLETTA (BT) Tel. 0883 - 622195 E-mail: [email protected] MAZZILLI Riccardo Vico Sanza, 4 70033 CORATO (BA) Tel. 080 - 8727495 E-mail: [email protected] FARANO Alessandro V.le Dante Alighieri, 31/a 76121 BARLETTA (BT) E-mail: [email protected] MENNEA Giovanni Via Zanardelli, 30 76121 BARLETTA (BT) Tel. 0883 - 333417 E-mail: [email protected] GIANNOTTI Savino Via Papa Giovanni XXIII, 38 76125 TRANI (BT) Tel. 0883-587026 E-mail: [email protected] PAPAGNI Paolo Via Lamaveta, 118 76011 BISCEGLIE (BT) E-mail: [email protected] LACKNER Ulrike Maria Via Progresso, 36 76017 SAN FERDINANDO DI PUGLIA (BT) Tel. 0883-620887 E-mail: [email protected] PASQUALE Francesco Paolo Via Donizetti, 10 76015 TRINITAPOLI (BT) Tel. 0883 - 634943 E-mail: [email protected] LENOCI Michele Via Roma, 16/1 76012 CANOSA DI PUGLIA (BT) Tel. 0883 - 661750 E-mail: [email protected] PASQUALE Margherita Via Imbriani, 294 76011 BISCEGLIE (BT) Tel. 080 - 3952026 LEONE Ignazio Via Nazareth, 73 76121 BARLETTA (BT) Tel. 0883 - 533437 E-mail: [email protected] LOBASCIO Giuseppe Via A. Doria, 36 70033 CORATO (BA) Tel. 080 - 8721565 E-mail: [email protected] LOSAPPIO Riccardo Via Mons. Dimiccoli, 14/a 76121 BARLETTA (BT) Tel. 0883 - 529640 E-mail: [email protected] PIAZZOLLA Francesco Via della Resistenza, 45 76121 BARLETTA (BT) Tel. 0883 - 512147 E-mail: [email protected] PINNELLI Leonardo P.zza A. Cezza, 3 76125 TRANI (BT) Tel. 0883 - 480510 E-mail: [email protected] PRISCIANDARO Gioacchino Via Bellini, 97 70038 TERLIZZI (BA) Tel. 080 - 3943265 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 259 ISSR - “SAN NICOLA, IL PELLEGRINO” - TRANI DORONZO Concetta C.so Vittorio Emanuele, 132 76121 BARLETTA (BT) Tel. 0883 - 518118 E-mail: [email protected] ISSR COLLEGATI QUAGLIARELLA Porzia Via Verdi, 71 76123 ANDRIA (BT) Tel. 0883-542140 E-mail: [email protected] SCARINGI Matteo Via Nicola De Roggiero, 43 76125 TRANI (BT) Tel. 0883-482618 E-mail: [email protected] SGARAMELLA Domenico Via Claudio Monteverdi, 39 76123 ANDRIA (BT) Tel. 0883 - 541295 E-mail: [email protected] TUPPUTI Giuseppe Via Canosa, 143 76121 BARLETTA (BT) E-mail: [email protected] VISAGGIO Vito Via Barletta, 16/d 76016 MARGHERITA DI SAVOIA (BT) Tel. 0883-656175 E-mail: [email protected] Docenti Invitati DI PILATO Vincenzo Via Castel del Monte, Km 3 70033 CORATO (BA) Tel. 080 - 8980766 E-mail: [email protected] PAVAN Vincenzo Via A. De Gasperi, 27 70033 CORATO (BA) Tel. 080-8726597 E-mail: [email protected] ROBLES Vincenzo Via Pascoli, 13 70032 BITONTO (BA) Tel. 080 - 3715318 E-mail: [email protected] 260 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE SIRONI Enrico Piazza Tiepolo, 1 76125 TRANI (BT) Tel. 0883 - 481180 TROIA Pasquale Via Tina Pica, 100 00100 ROMA (RM) Tel. 06 - 8816300 E-mail: [email protected] TITOLI ACCADEMICI CONFERITI ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 261 262 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE TITOLI ACCADEMICI CONFERITI BACCELLIERATO IN SACRA TEOLOGIA 24 OTTOBRE 2013 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” BOVINO VINCENZO BRUNO DOMENICO CIARCIELLO GIUSEPPE GADALETA IGNAZIO GENTILUOMO FABRIZIO NESTOLA LUIGINA NWODO MARCELLINUS SANTO ANGELA SEMERARO CARLO TAURINO ALBERTO TONDI ANTONIO VENTURA ALESSANDRO VINCENTI FEDERICO 29 OTTOBRE 2013 - Istituto Teologico “Santa Fara” MIANULLI TOMMASO SANTORO ALFREDO MASTRONARDI MAURIZIO DICOSOLA GIOVANNI 20 FEBBRAIO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” ANDRIANI FEDERICO CAPUTO MICHELE CIPRELLI LUIGI FIORE FRANCESCO GROSSO NICOLA LAMORGESE MARIO MANZI PIERFRANCO MIRTO ADRIANO MONNO SEBASTIANO ROMA COSIMO SCARDIGNO ANNA TORELLI PAOLO VALENTE ANTONIO ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 263 TITOLI ACCADEMICI CONFERITI 13 MARZO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” MALAGNINO ANDREA 25 GIUGNO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” ERRICO BIAGIO GIOIA FRANCESCO GORGOGLIONE CLAUDIO RICCIATO SANDRO 26 GIUGNO 2014 - Istituto Teologico “Santa Fara” SURANO ANTONIO ZANET MICHELE COLAUZZI ALESSANDRO SCAGLIONE SALVATORE LOMARTIRE PAOLO CRUDO GIANLUCA ROMANO MICHELE DI SECLÌ MATTEO SIRIANNI PIERO 27 GIUGNO 2014 - Istituto Teologico “Santa Fara” CURCIO NICOLA COVIELLO ELISHA ABELE CHERUBINO MARCO LANFRANCHI MAURIZIO MY MIRCO VALENTINO LUIGI ANTONIO BITONTI GABRIELE FIORE ROSARIO 264 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 20 FEBBRAIO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” RIZZO COSIMO DAMIANO Un cammino di speranza con i giovani di oggi alla ricerca della verità. Una rilettura antropologica di alcune esperienze di pastorale giovanile Relatore: PIO ZUPPA 28 FEBBRAIO 2014 - Istituto di teologia ecumenico-patristica “San Nicola” STIZZI ANTONIO I Padri della Chiesa e il problema del fondamento Relatore: PIETRO POLIERI EFSTATHIOU ATHANASIOS L’invenzione ANAKOMIDH e la traslazione METAKOMIDH delle sacre reliquie Relatore: NICOLA BUX 23 GIUGNO 2014 - Istituto di teologia ecumenico-patristica “San Nicola” PAUL JOSEPHER JOSEPH Il Padre nostro in Tertulliano: preghiera cristiana per eccellenza e sintesi di tutto il Vangelo Relatore: ROBERTA SIMINI CASTELLANOS JAVIER ANTONIO Caratteristiche pedagogiche e teologiche della Lettera ai Giovani di S. Basilio Magno Relatore: ROBERTA SIMINI 25 GIUGNO 2014 - Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” ANTONACCI GIOVANNI La fede come esperienza nella teologia di Joseph Ratzinger Relatore: VINCENZO DI PILATO FONTANA BRUNO La predilezione di Papa Giovanni Paolo II per l’educazione all’amore umano nella famiglia Relatore: LUIGI RENNA ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 265 TITOLI ACCADEMICI CONFERITI LICENZA IN SACRA TEOLOGIA 266 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 267 PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ COLLANA “QUADERNI DELLA RIVISTA DI SCIENZE RELIGIOSE” La collana ha lo scopo di promuovere la ricerca nel campo delle discipline filosofiche e teologiche e delle altre scienze con queste connesse, contribuendo in tal modo al progresso e alla diffusione del sapere cristiano, in dialogo interdisciplinare con la cultura contemporanea. La collana pubblica gli scritti scientifici dei docenti dell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” e contributi scientifici di altri studiosi. 1. SABATELLI Angelo (a cura di) Dire Dio al Femminile. Antropologia e Teologia. Ed. Vivere In, 2003, pp. 58, € 3,50 2. GRILLO Andrea (a cura di) Il rinnovamento liturgico tra prima e seconda svolta antropologica. Il presupposto rituale nell’epoca del postmoderno Ed. Vivere In, 2004, pp. 125, € 8,00 3. FUSCO Vittorio EUANGHELION - Discussioni neotestamentarie a cura di ANCONA Giovanni Ed. Vivere In, 2005, pp. 450, € 40,00 (con sconto del 20%) 4. MARTIELLI Giacomo Homo moralis - Aspetti psicologici e processi formativi Ed. Vivere In, 2004, pp. 198, € 13,00 5. SABATELLI Angelo - ZUPPA Pio (a cura di) Il Cristianesimo popolare oggi. Persistenza o novità rischio o chance? Ed. Vivere In, 2004, pp. 196, € 15,00 6. CHIARELLI Baldassarre (a cura di) La Chiesa particolare nel Codice del post - Concilio Ed. Vivere In, 2005, pp. 156, € 13,00 7. PANZETTA Angelo La famiglia icona del Mistero. L’illuminazione reciproca tra la realtà e il mistero di Dio Ed. Vivere In, 2005, pp. 152, € 10,00 8. PALESE Salvatore (a cura di) Il giorno del Signore. Prospettive bibliche e patristiche Ed. Vivere In, 2005, pp. 216, € 10,00 9. RENNA Luigi Eros Persona e Salvezza - Un’indagine nella filosofia e nella teologia Ed. Vivere In, 2005, pp. 294, € 12,00 268 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 11. D’AMBROSIO Rocco - DI LISO Saverio (a cura di) Dobbiamo diventare filosofi? Invito alla lettura di testi filosofici Ed. Vivere In, 2006, pp. 106, € 8,00 12. ACQUAVIVA Marcello Oion. Piste per lo studio della filosofia teoretica. Metafisica e teologia filosofica Ed. Vivere In, 2007, pp. 281, € 15,00 13. PATERNOSTER Mauro La riforma liturgica del Concilio Vaticano II. Il suo significato teologico-pastorale alla luce delle esigenze storico-culturali Ed. Vivere In, 2010, pp. 275, € 10,00 14. MARIANO Cesare Telestai. Il significato della morte di Gesù alla luce del compimento della Scrittura in Gv 19, 16b-37 Ed. Vivere In, 2010, pp. 348, € 25,00 15. AMAPANI Alessandro Animazione: educazione alla fede? Un percorso di analisi del metodo dell’animazione dalla prassi ecclesiale all’esperienza laica Ed. Vivere In, 2011, pp. 404, € 25,00 16. GIOVE Giovanni La prelatura di Altamura e le sue consuetudini matrimoniali dal XIII al XVIIII secolo Ed. Vivere In, 2011, pp. 148, € 15,00 17. DELL’OSSO Carlo Preti pugliesi del novecento Ed. Vivere In, 2012, pp. 338, € 24,50 18. BACCO Felice Le Carte Dotali nella teologia e nella prassi nelle celebrazioni matrimoniali della metà del XVI secolo Ed. Vivere In, 2012, pp. 192, € 15,00 19. ACQUAVIVA Marcello Filosofia della Religione. Lineamenti storici. Antologia di testi. Nuclei teoretici Ed. Vivere In, 2013, pp. 252, € 25,00 QUADERNI DELLA “RIVISTA DI SCIENZE RELIGIOSE” Viale Pio XI, 56 70056 MOLFETTA (BA) Tel. 080 3353935 - Fax 080 3352682 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 269 QUADERNI DELLA RIVISTA DI SCIENZE RELIGIOSE 10. RENNA Luigi (a cura di) Neuroscienze e comportamento umano Ed. Vivere In, 2006, pp. 161, € 10,00 PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ COLLANA “ANALECTA NICOLAIANA” “Analecta Nicolaiana” è una collana di studi e progetti di ricerche che fioriscono e caratterizzano la vita dell’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola” di Bari (ITE); collana ideata e proposta grazie alla solidarietà accademica che anima la Facoltà Teologica Pugliese, della cui compagine tale Istituto è parte integrante. “Analecta Nicolaiana” accoglie e presenta al grande pubblico gli esiti migliori della ricerca che si persegue in fedeltà ad una tradizione che ha caratterizzato per circa quarant’anni la vita dell’ITE. Ispirazione fondamentale della collana è l’attenzione diligente e costruttiva volta alla comune tradizione cristiana considerata nell’alveo della “ecclesiologia di comunione”. L’interesse prevalente va non solo alla storia, ma anche “ai molti elementi nel campo della liturgia, alla tradizione spirituale e all’ordine giuridico” fioriti e vivi nell’ambito del Cristianesimo orientale (cf. Decreto “Unitatis Redintegratio”, 14). E ciò guidati dal desiderio di riscoprire e recuperare quegli elementi di verità e santità che fanno parte della vera cattolicità, come soleva affermare Yves Congar e come invita il Concilio Vaticano II. L’attributo “nicolaiana” intende conferire all’“Analecta” l’ampio e carismatico respiro di unità, che viene da secoli ininterrottamente voluto e alimentato in ossequio alla figura del grande Vescovo di Myra, di cui il nostro Istituto porta il nome, presente e vivo per tutti nella Basilica di Bari. 1. SCOGNAMIGLIO Rosario - DELL’OSSO Carlo (a cura di) “Chi semina in benedizione, in benedizione raccoglie” (2Cor 9,6) - Teologia della solidarietà cristiana nei commenti patristici a 2 Cor 8-9, Ecumenica Editrice, Bari 2007, pp. 184, € 15,00. 2. PALMIERI Andrea Il rito per le seconde nozze nella Chiesa greco-ortodossa, Ecumenica Editrice, Bari 2007, pp. 175, € 15,00. 3. ZIZZI Stefano La luce nella teologia occidentale e orientale: Giovanni di Kastl e Gregorio Palamas, Ecumenica Editrice, Bari 2007, pp. 112, € 13,00. 4. CATALDO Giovanni Vita come tensione nell’antropologia di Evagrio Pontico, Ecumenica Editrice, Bari 2007, pp. 240, € 18,00. 5. LORUSSO Lorenzo Il Culto divino nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium, Ecumenica Editrice, Bari 2008, pp. 248, € 20,00. 6. SCOGNAMIGLIO Rosario - DELL’OSSO Carlo (a cura di) Filippi: inizio del dialogo di S. Paolo con l’occidente - Esegesi patristica su Fil 34, Ecumenica Editrice, Bari 2008, pp. 192, € 15,00. 7. ORLANDO Luigi La Lettera di Giacomo, la Seconda Lettera di Pietro, La lettera di Giuda, Ecumenica Editrice, Bari 2008, pp. 190, € 15,00. 270 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE 9. ORLANDO Luigi La prima Lettera di Pietro, Ecumenica Editrice, Bari 2009, pp. 206, € 15,00. 10. SCOGNAMIGLIO Rosario - GIRARDI Mario (a cura di) L’insegnamento di Paolo sull’unità della Chiesa, Ecumenica Editrice, Bari 2010, pp. 167, € 15,00 11. ORLANDO Luigi Il Gesù reale – Una ricerca cristologica, Ecumenica Editrice, Bari 2011, pp. 248, € 22,00. 12. BUX Nicola, GIORDANO Donato, MEZZALIRA Giovanni, SCOGNAMIGLIO Rosario Alle soglie del Mysterion, Ecumenica Editrice, Bari 2011, pp. 159, € 15,00. 13. NAZZARO Antonio - SCOGNAMIGLIO Rosario (a cura di) Carminis incentor Christus, Ecumenica Editrice, Bari 2012, pp. 174, € 15,00. 14. TRENTADUE Giuseppe L’eucarestia “sede teologica” del primato, Ecumenica Editrice, Bari 2012, pp. 206, € 15,00. 15. ENRICO Sironi e SCOGNAMIGLIO Rosario (a cura di) Raccogliere i frutti....la recezione nella Chiesa e tra le chiese - La recezione nella Chiesa del primo millennio, Ecumenica Editrice, Bari 2013, pp. 101, € 15,00. 16. ORLANDO Luigi La giornata di Gesù a Cafarnao. Saggio esegetico di Marco 1, 21-34, Ecumenica Editrice, Bari 2013, pp. 199, € 22,00. 17. ENRICO Sironi (a cura di) Raccogliere i frutti.... Le Chiese e le comunità ecclesiali di fronte alla recezione, Ecumenica Editrice, Bari 2014, pp. 107, € 15,00. ANALECTA NICOLAIANA Piazzetta Bisanzio e Rainaldo, 15 70122 BARI Tel. 080 5235252 - Fax 080 5728604 E-mail: [email protected] ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 271 ANALECTA NICOLAIANA 8. SCOGNAMIGLIO Rosario - DELL’OSSO Carlo (a cura di) Nessun ingiusto entrerà nel regno dei cieli, Ecumenica Editrice, Bari 2009, pp. 168, € 15,00. PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ ALTRE PUBBLICAZIONI 1. SOGNI DA PRETE Una ricerca sulla Chiesa del futuro tra i presbiteri di Puglia a cura di SABATELLI Angelo EDB - Bologna 2009, 285 pp. - € 21,20 2. STORIA DELLE CHIESE DI PUGLIA a cura di PALESE Salvatore e DE PALMA Luigi Michele Ecumenica Editrice - Bari, 2008, 359 pp. - € 30,00 3. NEUROSCIENZE E PERSONA: interrogativi e percorsi etici a cura di RENNA Luigi EDB - Bologna 2010, 298 pp. - € 24,50 4. ALLARGARE GLI SPAZI DELLA RAZIONALITÀ Fede amica dell’intelligenza Atti del primo convegno di studi a cura di PALESE Salvatore Ecumenica Editrice - Bari, 2012, 182 pp. - € 18,00 5. PRETI PUGLIESI DEL NOVECENTO a cura di DELL’OSSO Carlo Edizioni Vivere In - Monopoli 2012, 338 pp. - € 24,50 6. GESTIS VERBISQUE Miscellanea in onore del Prof. Michele Lenoci a cura di LORUSSO Giacomo - ZUPPA Pio EDB - Bologna 2012, 318 pp. - € 25,00. 7. SOLUS AMOR HIC ME TENET Miscellanea in onore del Prof. Salvatore Palese a cura di LOTTI Luciano Edizioni Vivere In - Monopoli 2013, 482 pp. 272 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE APPENDICE NORMATIVA Statuto Regolamento ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 273 274 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE STATUTO ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 275 276 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 1 La Facoltà Teologica Pugliese, eretta dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica con il diritto di conferire, a norma del presente Statuto, i gradi accademici in Sacra Teologia, è promossa dalla Conferenza Episcopale Pugliese (CEP), con la partecipazione dell’Ordine dei Predicatori (OP), della Conferenza Italiana dei Superiori Maggiori – Puglia (CISM) e dell’Unione delle Superiori Maggiori d’Italia – Puglia (USMI). Art. 2 La Facoltà Teologica Pugliese è un’istituzione accademica di formazione, ricerca ed alta divulgazione, senza finalità di lucro ed è regolata da Sapientia Christiana (15 aprile 1979), dal presente Statuto, dal Regolamento e dagli Ordinamenti degli Istituti in cui opera. Art. 3 La Facoltà Teologica Pugliese ha le seguenti finalità: a) approfondire sistematicamente, secondo il metodo scientifico, la divina Rivelazione nella tradizione della dottrina cattolica e promuovere una adeguata formazione filosofica; b) contribuire alla soluzione dei problemi umani e culturali contemporanei, alla luce della Rivelazione cristiana e del Magistero della Chiesa; c) promuovere l’incontro tra fede e ragione, verità e libertà, cultura e istituzioni, tra Occidente ed Oriente, Nord e Sud del mondo; d) collaborare efficacemente alla nuova evangelizzazione, secondo l’impulso del Successore di Pietro e in comunione con le Chiese particolari; e) curare la formazione di studiosi ed esperti in teologia ecumenicopatristica, nell’ottica dell’ecclesiologia di comunione, tra Chiesa cattolica e Chiese di Oriente, soprattutto nell’area mediterranea; f) costituire un centro di studi ecumenico-patristici, che, anche per la posizione storico-geografica della Puglia, promuova studi, ricerche, incontri e colloqui per gli studiosi e gli animatori di teologia ecumenico-patristica nelle Chiese particolari; g) promuovere l’incontro e il dialogo tra i cristiani, i credenti di altre religioni e i non credenti; h) creare un centro accademico teologico regionale, in grado di recepire, in maniera feconda, le situazioni e i problemi della vita ecclesiale e civile della Regione, con particolare attenzione alla storia delle Chiese locali, alla cultura e alla civiltà di Puglia. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 277 STATUTO Titolo I COSTITUZIONE, FINE E STRUTTURA DELLA FACOLTÀ STATUTO Art. 4 La Facoltà Teologica Pugliese ha principalmente il compito di curare la formazione culturale dei futuri presbiteri di Puglia e di quanti, religiosi, religiose e laici, si preparano all’insegnamento delle scienze sacre o ad altri compiti apostolici, specialmente nell’ambito della pastorale dell’annuncio e del culto divino, del dialogo ecumenico e interreligioso, a servizio della Chiesa. Art. 5 La Facoltà Teologica Pugliese ha sede in Bari e opera presso: - l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “S. Nicola” (Bari); - l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta); - l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari). Art. 6 La Facoltà Teologica Pugliese conferisce i gradi accademici del Baccellierato, della Licenza e del Dottorato, secondo il Regolamento della Facoltà e le finalità specifiche dei suoi Istituti. a) I corsi istituzionali per il Baccellierato sono tenuti presso l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta) e l’Istituto Teologico “Santa Fara” (Bari). b) I corsi per la Licenza e il Dottorato sono tenuti: - presso l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta): indirizzo di antropologia teologica; - presso l’Istituto di Teologia Ecumenica “San Nicola” (Bari): indirizzo ecumenico-patristico. c) Il coordinamento tra lo Statuto, il Regolamento e gli Ordinamenti dei singoli Istituti e la loro specificità è promosso dagli Organi Accademici competenti. Art. 7 Alla Facoltà Teologica Pugliese sono collegati accademicamente gli Istituti Superiori di Scienze Religiose, sulla base delle norme dettate dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica e dalla Conferenza Episcopale Italiana. Titolo II RAPPORTI CON LE CHIESE LOCALI Art. 8 § 1 - In quanto promotrice, sostenitrice e corresponsabile della vita e dello sviluppo della Facoltà, per meglio guidarne la sua attività a servizio delle 278 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE § 2 - La Commissione di Alto Patronato della Facoltà è composta da: a) il Presidente della CEP, quale presidente; b) il Gran Cancelliere; c) tre Vescovi eletti dalla CEP per un quinquennio; d) il Maestro Generale dell’Ordine dei Predicatori o un suo delegato; e) il Presidente della CISM di Puglia; f) la Presidente dell’USMI di Puglia; g) il Rettore del Pontificio Seminario Regionale “Pio XI” di Molfetta. § 3 - Compiti della Commissione di Alto Patronato della Facoltà sono: a) promuovere il collegamento della Facoltà con la vita pastorale delle Chiese locali; b) esaminare i bilanci della Facoltà; c) valutare la relazione annuale sulla vita e l’attività della Facoltà, preparata dal Preside; d) sovrintendere alla vita e allo sviluppo della Facoltà, ricercarne e procurarne i mezzi per il suo funzionamento; e) nominare il Presidente del Consiglio di Amministrazione; f) esprimere il parere sulle modifiche allo Statuto. Titolo III LA COMUNITÀ ACCADEMICA E IL SUO GOVERNO Art. 9 La Comunità accademica è formata da tutte le persone che, a diverso titolo, partecipano alla vita della Facoltà. Tali persone sono, ciascuno secondo la propria condizione e funzione, corresponsabili del conseguimento delle finalità della Facoltà. Art. 10 § 1 - Sono autorità accademiche: a) il Gran Cancelliere; b) il Preside; c) il Vicepreside; d) i Direttori degli Istituti. § 2 - Sono organi accademici: a) il Consiglio di Facoltà; b) l’Assemblea dei docenti. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 279 STATUTO Chiese particolari, la Conferenza Episcopale Pugliese costituisce una speciale Commissione di Alto Patronato della Facoltà. STATUTO a) Le Autorità Accademiche Art. 11 - Il Gran Cancelliere § 1 - Il Gran Cancelliere della Facoltà è l’Arcivescovo di Bari-Bitonto pro tempore. § 2 - I compiti del Gran Cancelliere sono: a) far progredire costantemente la Facoltà in tutte le sue articolazioni; promuoverne l’impegno scientifico; curare che la dottrina cattolica vi sia integralmente custodita e trasmessa; garantire che siano osservati fedelmente lo Statuto, il Regolamento, gli Ordinamenti degli Istituti e le norme dettate dalla Santa Sede; b) favorire l’unione tra tutti i membri della comunità accademica; c) presentare per la nomina, alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, il candidato alla carica di Preside da lui scelto fra i tre designati dal Consiglio di Facoltà; d) nominare il Vicepreside tra una terna di nomi proposti dal Consiglio di Facoltà; e) nominare i Direttori degli Istituti tra una terna di nomi proposti dal Consiglio di Facoltà; f) nominare il Segretario generale, l’Economo generale e il Bibliotecario generale; g) proporre alla Congregazione per l’Educazione Cattolica i nomi dei candidati alla nomina di docente stabile, dopo averne consultato l’Ordinario e, ricevutone il nulla osta, procedere alla nomina; h) ricevere la professione di fede del Preside e dei docenti stabili; i) nominare i docenti stabili e conferire a questi la missio canonica o venia docendi, o revocarla per gravi motivi; j) esonerare un professore stabile dall’insegnamento per una sopravvenuta inabilità permanente, chiara e riconosciuta, dopo averne consultato l’Ordinario; k) presentare alla Congregazione per l’Educazione Cattolica le modifiche al presente Statuto, per la debita appovazione, votate dal Consiglio di Facoltà, udite la Commissione di Alto Patronato e la Conferenza Episcopale Pugliese. Art. 12 – Il Preside § 1 - Il Preside è nominato dalla Congregazione per l’Educazione Cattolica su proposta del Gran Cancelliere. § 2 - Al Preside compete: a) dirigere, promuovere e coordinare tutta l’attività della comunità accademica e provvedere tempestivamente alle sue necessità; b) rappresentare la Facoltà presso le autorità ecclesiastiche e civili; c) convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e l’Assemblea dei docenti; 280 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 13 – Il Vicepreside § 1 - Nell’esercizio delle proprie funzioni il Preside è aiutato dal Vicepreside. § 2 - Il Vicepreside è nominato dal Gran Cancelliere; è un docente stabile, ordinario o straordinario, fra i tre più suffragati dal Consiglio di Facoltà con un’unica votazione. § 3 - Il Vicepreside dura in carica quattro anni, ed è rieleggibile consecutivamente una sola volta. Art. 14 – I Direttori § 1 - I Direttori di Istituto dirigono il loro Istituto in sintonia e sotto la responsabilità del Preside della Facoltà. § 2 - Sono nominati dal Gran Cancelliere, entro una terna di docenti ordinari o straordinari presentata dal Consiglio di Facoltà. Durano in carica quattro anni e sono rieleggibili consecutivamente una sola volta. b) Gli organi accademici Art. 15 – Il Consiglio di Facoltà §1) Il Consiglio di Facoltà è composto: a) dal Preside; b) dal Vicepreside; c) dai Direttori degli Istituti; d) da tutti i professori stabili; e) da due rappresentanti dei docenti incaricati, eletti annualmente dagli stessi e rieleggibili; f) dal Segretario generale; ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 281 STATUTO d) sorvegliare l’amministrazione economica; e) riferire al Gran Cancelliere sugli affari più importanti; f) nominare annualmente i docenti incaricati nella Facoltà; g) revocare la nomina di un docente incaricato, su mandato del Consiglio di Facoltà, dopo aver consultato l’Ordinario del docente; h) ammettere o dimettere gli studenti; j) preparare annualmente la relazione sulla vita e l’attività della Facoltà e inviarla alla Commissione di Alto Patronato della Facoltà e alla Congregazione per l’Educazione Cattolica. § 3 - Il Preside sarà un docente stabile, ordinario o straordinario, scelto dal Gran Cancelliere fra i tre più suffragati dal Consiglio di Facoltà con un’unica votazione. § 4 - Il Preside rimane in carica per quattro anni, e può essere riconfermato, consecutivamente, una sola volta. STATUTO g) dall’Economo generale; h) dal Bibliotecario generale; i) dai rappresentanti degli studenti, uno per Istituto. §2) Il Segretario generale, l’Economo generale e il Bibliotecario generale non hanno diritto di voto. Art. 16 § 1 - Il Consiglio di Facoltà si riunisce almeno tre volte l’anno, convocato dal Preside, oppure su convocazione straordinaria, richiesta dal Preside o da due terzi dei membri. In quest’ultimo caso, l’incontro avverrà entro un mese dalla richiesta. § 2 - Perché le deliberazioni o le mozioni siano valide è necessario: a) che tutti gli aventi diritto siano stati legittimamente convocati, almeno quindici giorni prima; b) che i presenti siano almeno i due terzi degli aventi diritto; c) che le deliberazioni siano state prese a maggioranza assoluta dei voti validi. § 3 - Le deliberazioni che riguardano le persone saranno prese a scrutinio segreto. § 4 - Le deliberazioni dovranno essere comunicate a tutti i rispettivi membri. Art. 17 Le competenze e i compiti del Consiglio di Facoltà sono i seguenti: a) determinare nelle linee generali l’attività accademica della Facoltà ed approvare il Regolamento della Facoltà; b) presentare una terna di candidati al Gran Cancelliere per la nomina del Preside, del Vicepreside, dei Direttori degli Istituti; c) proporre al Gran Cancelliere i candidati per la nomina a professore stabile; d) eleggere i membri delle commissioni; e) deliberare il collegamento accademico degli Istituti Superiori di Scienze Religiose, da erigersi da parte della Congregazione per l’Educazione Cattolica e di altri eventuali Istituti Religiosi di cultura; f) approvare gli Ordinamenti dei singoli Istituti; g) proporre al Gran Cancelliere, modifiche al presente Statuto, previa delibera a maggioranza di due terzi dei voti; h) dare mandato al Preside di revocare la nomina di un docente incaricato, dopo averne consultato l’Ordinario; i) esprimere il parere sulla nomina dell’Economo generale della Facoltà, del Segretario generale e del Bibliotecario generale; l) esprimere parere sulle convenzioni con le singole biblioteche; m) approvare la relazione annuale sulla vita e l’attività della Facoltà preparata dal Preside, da trasmettere alla “Commissione d’Alto Patronato della Facoltà”. 282 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Titolo IV I DOCENTI Art. 19 § 1 - I docenti della Facoltà sono stabili e non stabili. Gli stabili si distinguono in associati, straordinari e ordinari. I non stabili in incaricati e invitati. § 2 - Devono distinguersi per onestà di vita, integrità di dottrina e senso di responsabilità. § 3 - Il loro insegnamento dovrà essere improntato alla convinta adesione alla divina Rivelazione, alla fedeltà al Magistero della Chiesa e al rispetto della ricerca della verità scientifica. § 4 - I docenti si possono raggruppare in Dipartimenti specifici, secondo le modalità indicate dal Regolamento, al fine di promuovere la ricerca scientifica e la riflessione sulle discipline proprie dell’area. a) Docenti Stabili Art. 20 § 1 - I docenti stabili sono coloro i quali, mediante la nomina e la missio canonica o venia docendi conferita loro dal Gran Cancelliere, appartengono stabilmente alla Facoltà e in essa esercitano principalmente la loro attività accademica e non avranno incarichi esterni che li distolgano dai loro compiti. § 2 - Perché un docente sia legittimamente cooptato tra i docenti stabili della Facoltà, si richiede che egli si distingua per ricchezza di dottrina, per testimonianza di vita, per senso di responsabilità e capacità pedagogica all’insegnamento; sia fornito del dottorato specifico per le discipline del suo insegnamento e abbia pubblicato la dissertazione dottorale o sia provvisto di titolo equipollente, ovvero dotato di meriti scientifici del tutto singolari; si sia dimostrato idoneo alla ricerca scientifica con documenti probanti, e in particolare con la pubblicazione di dissertazioni. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 283 STATUTO Art. 18 – Assemblea dei docenti § 1 - L’Assemblea dei docenti della Facoltà comprende tutti i docenti impegnati, a qualunque titolo, nei diversi Istituti, ed ha valore consultivo. § 2 - Gli incontri dell’Assemblea dei docenti della Facoltà sono finalizzati alla valutazione dell’attività della Facoltà, all’aggiornamento delle prospettive e alla conoscenza dei docenti. § 3 - L’Assemblea dei docenti della Facoltà è convocata dal Preside, ed è da lui presieduta, almeno una volta l’anno e tutte le volte che lo richieda la maggioranza. § 4 - Nei casi necessari od opportuni, a parere del Preside, partecipano alle sedute anche rappresentanti degli studenti e del personale ausiliario. STATUTO § 3 - I docenti cooptati da altre Facoltà possono mantenere la qualifica accademica già acquisita, secondo disposizione del Consiglio di Facoltà. § 4 - Nessun docente può essere stabilmente ascritto a più Facoltà. Art. 21 - Docenti associati § 1 - I docenti associati sono assunti dalla Facoltà, nominati dal Gran Cancelliere, previo nulla osta del loro Ordinario, su proposta del Preside e dopo l’approvazione del Consiglio di Facoltà. § 2 - Sono ammessi come docenti associati coloro i quali, oltre ai requisiti di cui nell’art. 20, abbiano per cinque anni esercitato lodevolmente l’incarico di insegnamento nella Facoltà e ne abbiano fatto richiesta. § 3 - La designazione avviene su richiesta del candidato, udito il Consiglio di Istituto di provenienza, la cui idoneità sarà valutata da una specifica commissione di docenti ordinari indicati dal Consiglio di Facoltà e presieduta dal Preside. Art. 22 – Docenti straordinari § 1 - Sono assunti nella Facoltà come docenti straordinari coloro che hanno insegnato come docenti associati per almeno tre anni, hanno pubblicato in questo periodo opere scientifiche e hanno partecipato attivamente alla vita della Facoltà. Si richiede altresì il previo nulla osta del proprio Ordinario e quello della Congregazione per l’Educazione Cattolica. § 2 - La designazione avviene su richiesta del candidato la cui idoneità sarà valutata da una specifica commissione di docenti ordinari, costituita dal Consiglio di Facoltà e presieduta dal Preside. Art. 23 - Docenti ordinari § 1 - Sono assunti a titolo definitivo come docenti ordinari coloro i quali hanno ricoperto l’incarico di docente straordinario almeno per tre anni, pubblicando scritti scientifici e partecipando attivamente alla vita della Facoltà. Si richiede altresì il previo nulla osta del proprio Ordinario e quello della Congregazione per l’Educazione Cattolica. § 2 - La designazione avviene su richiesta del candidato, la cui idoneità sarà valutata da una specifica commissione di docenti ordinari, costituita dal Consiglio di Facoltà e presieduta dal Preside. § 3 - Il Consiglio di Facoltà stabilisce un numero minimo fisso di docenti ordinari, in rapporto alle esigenze della sua attività didattica e scientifica nella Facoltà. Art. 24 – Docenti emeriti Sono emeriti i docenti stabili che hanno compiuto il settantesimo anno di età. Possono, tuttavia, essere invitati a tenere alcuni corsi, non oltre il settantacinquesimo anno. 284 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 25 – Docenti incaricati § 1 - Sono docenti incaricati coloro che vengono nominati annualmente ad esercitare un incarico di insegnamento nella Facoltà. § 2 - Ricevono l’incarico di insegnamento dal Preside, dopo l’approvazione del Consiglio di Facoltà. § 3 - Requisito per la cooptazione tra i docenti incaricati della Facoltà è avere il titolo del dottorato, aver pubblicato la dissertazione dottorale, avere un titolo equipollente o essere perito di chiara fama. Art. 26 – Docenti invitati Sono docenti invitati coloro che appartengono ad una Facoltà, Università, Istituto superiore di cultura, o che per autorità scientifica si segnalano in una qualche disciplina e, chiamati dal Preside, esercitano un’attività accademica. c) Norme particolari per i docenti Art. 27 § 1 - Un docente può essere sospeso o esonerato definitivamente dall’insegnamento dal Gran Cancelliere, per gravi motivi d’ordine dottrinale, morale e disciplinare, dopo averne consultato l’Ordinario. § 2 - La sospensione dall’insegnamento, o la privazione definitiva, può avvenire solo in seguito ad un formale procedimento. Esso dovrà assicurare all’interessato la possibilità di spiegazione e la garanzia di difesa e, al tempo stesso, garantire la tutela dei diritti della Facoltà, in primo luogo degli studenti, come anche della comunità ecclesiale. § 3 - La procedura della sospensione di un docente dall’insegnamento, a tenore del Regolamento, prevede l’intervento del Preside e, successivamente, se necessario, di una Commissione composta da tre docenti, designati dal Consiglio di Facoltà, nonché dello stesso Consiglio. § 4 - In ogni caso rimane il diritto del docente di ricorrere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica. § 5 - Nei casi più gravi o urgenti, al fine di provvedere al bene degli studenti e dei fedeli, il Gran Cancelliere può sospendere ad tempus il docente, fino a che non sia concluso il procedimento previsto sopra. Titolo V GLI STUDENTI a) Distinzioni generali Art. 28 § 1 - Alla Facoltà possono essere iscritti tutti coloro che hanno i titoli richiesti per l’ammissione agli studi universitari. § 2 - Gli studenti si dividono in ordinari e straordinari. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 285 STATUTO b) Docenti non stabili STATUTO Art. 29 - Studenti ordinari § 1 - Sono quelli che frequentano tutti i corsi, le esercitazioni prescritte e sono stati ammessi secondo le norme indicate nel Regolamento. § 2 - Gli studenti non possono essere iscritti, come studenti ordinari, ad un’altra Facoltà ecclesiastica o civile. § 3 - Per essere ammessi come studenti ordinari al ciclo per la Licenza, è necessario essere in possesso del titolo di Baccellierato in Teologia, ottenuto con una valutazione almeno cum laude. § 4 - Per essere iscritti come studenti ordinari al ciclo del Dottorato, occorre il titolo di Licenza in Teologia, con una valutazione magna cum laude. Art. 30 - Studenti straordinari § 1 - Sono studenti straordinari coloro che frequentano solo alcune discipline, sostenendo il relativo esame e tutti coloro che, pur frequentando tutte le discipline, mancano del titolo prescritto per il ciclo che frequentano. § 2 - Per essere iscritti come straordinari, è necessario che gli alunni dimostrino di aver idoneità ai corsi che intendono seguire. Art. 31 - Studenti uditori Sono uditori gli studenti iscritti ad uno o più corsi senza previsione di esame finale. Art. 32 - Studenti fuori corso Sono iscritti come studenti fuori corso, coloro che, già iscritti all’intero primo, secondo o terzo ciclo non hanno ancora sostenuto tutti gli esami, ma intendono procedere al raggiungimento del grado accademico. b) Norme generali per gli Studenti Art. 33 Gli studenti partecipano alla vita e al governo della Facoltà nei modi determinati dallo Statuto e dal Regolamento della Facoltà. Art. 34 § 1 - Gli studenti sono tenuti all’osservanza delle norme di disciplina stabilite dalle competenti autorità. § 2 - Per gravi infrazioni alla disciplina sono passibili di sanzioni previste dal Regolamento della Facoltà. 286 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 35 § 1 - Gli officiali della Facoltà sono: a) il Segretario generale; b) il Bibliotecario generale; c) l’Economo generale. § 2 - Gli officiali della Facoltà sono nominati dal Gran Cancelliere su presentazione del Preside, udito il Consiglio di Facoltà. Sono nominati per cinque anni rinnovabili. § 3 - La Facoltà si avvale anche dell’opera di personale ausiliario sia assunto, sia volontario. I diritti e doveri saranno precisati dal Regolamento della Facoltà e dal contratto di lavoro. Art. 36 - Il Segretario generale § 1 - Il Segretario generale è incaricato di guidare la segreteria della Facoltà e mantenere i rapporti della Segreteria generale con gli Istituti. § 2 - Il Segretario generale partecipa al Consiglio di Facoltà e al Consiglio di Amministrazione, senza diritto di voto. § 3 - Le funzioni del Segretario generale sono: a) guidare la Segreteria della Facoltà; b) coordinare, come responsabile immediato, il personale ausiliario; c) preparare i documenti ufficiali e gli attestati, sottoponendoli alla firma dell’autorità competente; d) curare la stampa delle pubblicazioni ufficiali e del calendario della Facoltà; e) curare i verbali e l’archivio della Facoltà; f) controfirmare i Diplomi accademici. Art. 37 – Il Bibliotecario generale § 1 - Il Bibliotecario generale è responsabile della Biblioteca della Facoltà e promuove i rapporti con le Biblioteche di cui si avvalgono gli Istituti e con le Biblioteche convenzionate. § 2 - Partecipa al Consiglio di Facoltà e al Consiglio d’Amministrazione, senza diritto di voto. Art. 38 – L’Economo generale § 1 - L’Economo generale ha la cura dell’amministrazione ordinaria, mantenendosi a stretto contatto con il Preside e il Segretario generale. § 2 - Ha, in particolare, la responsabilità immediata delle strutture e del materiale didattico della Facoltà. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 287 STATUTO Titolo VI GLI OFFICIALI E IL PERSONALE AUSILIARIO STATUTO § 3 - L’Economo generale fa parte del Consiglio d’Amministrazione e, senza diritto di voto, del Consiglio di Facoltà. § 4 - L’Economo generale coordina l’amministrazione dei singoli Istituti sulla base del Regolamento. Titolo VII ORDINAMENTO DEGLI STUDI Art. 39 La Facoltà, in piena adesione a Sapientia Christiana, è impegnata nel lavoro di ricerca e d’insegnamento con metodo scientifico, con attenzione alla vita ecclesiale, pastorale ed ecumenica delle Chiese di Puglia, nella fedeltà al Magistero della Chiesa. a) Il ciclo per il Baccellierato Art. 40 Nella Facoltà, il ciclo per il Baccellierato in Teologia ha durata quinquennale ed è tenuto in due percorsi distinti. Il primo è tenuto presso l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta, l’altro presso l’Istituto Teologico “Santa Fara” di Bari. Art. 41 § 1 - Il percorso quinquennale per il Baccellierato comprende un biennio filosofico-teologico e un triennio teologico. § 2 - Il biennio filosofico-teologico comprende: a) l’insegnamento della filosofia, considerata nei suoi diversi trattati sistematici (Epistemologia, Ontologia, Teologia filosofica, Antropologia, Etica); b) lo studio della storia della filosofia; c) lo studio delle scienze umane; d) le introduzioni generali a varie discipline teologiche fondamentali; e) lo studio della Teologia fondamentale; f) lo studio delle lingue bibliche. § 3 - Il triennio propriamente teologico, che completa il biennio filosoficoteologico, comprende: a) lo sviluppo organico e completo delle discipline bibliche, dogmatiche, morali, liturgiche; b) lo studio della Patrologia, della Storia della Chiesa e del Diritto canonico; c) corsi di Teologia spirituale, Teologia pastorale e Teologia ecumenica. 288 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 42 § 1 - Il ciclo per la Licenza prevede due specializzazioni: a) teologia ecumenico-patristica, b) antropologia teologica, articolata in due indirizzi: sistematico e pastorale. § 2 - Il Consiglio di Facoltà può decidere di istituire altre specializzazioni da sottoporre alla Congregazione per l’Educazione Cattolica per la debita approvazione, dopo aver acquisito il parere favorevole della Commissione di Alto Patronato della Facoltà e della Conferenza Episcopale Pugliese. c) Il ciclo per il Dottorato Art. 43 Il ciclo per il Dottorato in Teologia, della durata di almeno 4 semestri, prevede l’assolvimento di un piano di studi e la redazione di una tesi scritta secondo quanto stabilito in proposito dal Regolamento. Titolo VIII I GRADI ACCADEMICI Art. 44 I gradi accademici sono: Baccellierato, Licenza, Dottorato. Art. 45 I requisiti per ottenere il diploma di Baccellierato sono: a) avere frequentato il ciclo istituzionale ed aver superato le prescritte verifiche di profitto; b) avere composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate nel Regolamento della Facoltà; c) avere superato un esame accademico conclusivo, che accerti il livello della formazione teologica acquisita dallo studente. Art. 46 I requisiti per ottenere il grado di Licenza sono: a) avere frequentato i due anni del ciclo di specializzazione ed aver superato le prescritte verifiche di profitto; b) avere composto un elaborato scritto, conforme alle norme indicate nel Regolamento della Facoltà, che mostri la competenza teologica maturata nel campo di specializzazione prescelto; ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 289 STATUTO b) Il ciclo per la Licenza STATUTO c) avere superato un esame davanti ad una Commissione di tre docenti; la prova deve mostrare nel candidato la capacità di dibattere, con buona competenza teologica, un tema stabilito in precedenza. Art. 47 § 1 - I requisiti per ottenere il grado di Dottorato sono: a) aver assolto il piano di studi per il ciclo al Dottorato; b) aver preparato una dissertazione che costituisca uno studio originale, capace di contribuire alla ricerca teologica; c) aver discusso la dissertazione secondo le norme del Regolamento della Facoltà. § 2 - Per il conseguimento del titolo e del diploma di Dottorato è richiesta la pubblicazione almeno parziale della dissertazione secondo le condizioni stabilite dalla Commissione dei relatori. § 3 - La Facoltà può concedere il Dottorato ad honorem per speciali meriti scientifici e culturali, acquisiti nel promuovere la scienza teologica. La proposta della concessione sarà avanzata dal Consiglio di Facoltà al Gran Cancelliere. Questi, sentito il parere della Commissione di Alto Patronato, chiederà il previo nulla osta della Congregazione per l’Educazione Cattolica. Titolo IX I SUSSIDI DIDATTICI Art. 48 § 1 - La Facoltà contribuirà all’incremento del patrimonio librario delle biblioteche, di cui si avvalgono i suoi tre Istituti, con finanziamenti stabiliti annualmente dal Consiglio di amministrazione. § 2 - Potrà, inoltre, stipulare convenzioni con biblioteche ecclesiali e civili, al fine di rendere fruibile a docenti e studenti della Facoltà l’insieme del suo patrimonio. Titolo X AMMINISTRAZIONE ECONOMICA Art. 49 – Il Consiglio di Amministrazione § 1 - La gestione economica della Facoltà è affidata al Consiglio di Amministrazione, che ha potere di ordinaria e straordinaria amministrazione. § 2 - Il Consiglio di Amministrazione è composto: a) dal Presidente, nominato dalla “Commissione di Alto Patronato” per un quadriennio rinnovabile; b) dal Preside, dal Vicepreside, dal Segretario generale, dall’Economo generale e dal Bibliotecario generale, come membri di diritto; 290 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 50 Le fonti di finanziamento della Facoltà e della sua attività sono: a) il contributo proveniente dalla Fondazione Regina Apuliae, istituita dalla Conferenza Episcopale Pugliese; b) i contributi delle Diocesi della Regione Ecclesiastica Pugliese, promotrici della Facoltà; c) il contributo della Conferenza Episcopale Italiana; d) le tasse degli studenti; e) lasciti e donazioni o anche oblazioni di persone fisiche e di enti; f) eventuali rendite patrimoniali. Art. 51 Le retribuzioni dei docenti, degli officiali e del personale dipendente, sono determinate dal Consiglio di Amministrazione a norma della legislazione ecclesiastica e civile. Art. 52 Le tasse accademiche degli studenti della Facoltà sono stabilite dal Consiglio di Amministrazione. Art. 53 § 1 - I rapporti tra la Facoltà e gli enti ecclesiastici che consentono il buon funzionamento dell’attività accademica dei suoi Istituti sono regolati da apposite intese tra le parti, approvate dalla Commissione di Alto Patronato. § 2 - La Facoltà, per la sua sede centrale, si avvale dei locali messi a disposizione, a titolo gratuito, dall’Arcidiocesi di Bari-Bitonto. § 3 - Per quanto riguarda il funzionamento degli Istituti, in cui essa opera, la Facoltà si rapporta con apposite convenzioni con gli enti proprietari: a) per l’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” (Molfetta) con gli Arcivescovi e Vescovi della Conferenza Episcopale Pugliese; b) per l’Istituto di Teologia ecumenico-patristica “S. Nicola” (Bari), con la Fondazione “S. Nicola” (Bari), con il Capitolo Metropolitano Primaziale di Bari e con la Provincia dell’Ordine dei Frati Predicatori “S. Tommaso d’Aquino in Italia” (Napoli); c) per l’Istituto Teologico “S. Fara” con la Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Puglia. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 291 STATUTO c) dai Direttori degli Istituti; d) da due esperti nominati dalla Conferenza Episcopale Pugliese, per un quadriennio rinnovabile. § 3 - Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente almeno due volte l’anno e ogni volta che almeno due terzi dei membri ne facciano richiesta scritta. L’incontro avverrà entro un mese dalla richiesta. STATUTO Titolo XI I RAPPORTI CON LE ALTRE REALTÀ ACCADEMICHE Art. 54 La Facoltà e le istituzioni teologiche esistenti nella regione pugliese possono organizzare iniziative di collaborazione con altre realtà accademiche, statali e non statali. Art. 55 I rapporti con gli Istituti Superiori di Scienze Religiose, collegati accademicamente con la Facoltà, sono regolati dall’Istruzione sugli Istituti Superiori di Scienze Religiose della Congregazione per l’Educazione Cattolica (28 giugno 2008) dalla Nota di ricezione della Conferenza Episcopale Italiana (13 ottobre 2009) e dalla Convenzione stipulata con ciascuno di essi. NORME TRANSITORIE Art. 56 L’approvazione del presente Statuto ed eventuali sue modifiche competono esclusivamente alla Congregazione per l’Educazione Cattolica. 292 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE REGOLAMENTO ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 293 294 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Il Consiglio di Facoltà Elezione dei rappresentanti dei docenti incaricati Art. 1 §1 – L’elezione dei due rappresentanti dei docenti incaricati nel Consiglio di Facoltà avviene tramite il servizio postale o nell’assemblea degli stessi indetta dal Preside, mediante votazione a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei voti validi nei primi due scrutini, mentre nel terzo, a maggioranza relativa. §2 – Qualora durante il mandato un docente incaricato eletto venisse a mancare per qualsiasi motivo, subentrerà al suo posto il primo dei non eletti. Elezione dei rappresentanti degli studenti Art. 2 §1 – L’elezione dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Facoltà avviene nell’ambito dei singoli Istituti in un’assemblea di studenti ordinari, indetta dal Direttore, mediante votazione a scrutinio segreto e a maggioranza assoluta dei voti validi, nei primi due scrutini, mentre nel terzo, a maggioranza relativa. §2 – I rappresentanti degli studenti durano in carica 1 anno. §3 – Tutti possono essere rieletti. §4 – Qualora durante il mandato uno studente eletto venisse a mancare per qualsiasi motivo, subentrerà al suo posto il primo dei non eletti nell’ambito dell’Istituto di appartenenza. I lavori del Consiglio di Facoltà Art. 3 §1 – Il Consiglio di Facoltà è aperto ai soli membri che lo compongono a norma dello Statuto. Eccezionalmente, qualora lo richiedano le circostanze, il Preside può ammettere a partecipare, senza diritto di voto, persone o esperti. §2 – Il Consiglio di Facoltà delibera a maggioranza dei voti validi. Nel computo della maggioranza non rientrano le astensioni e le schede bianche. §3 – Del verbale, una volta che sia stato letto ed approvato formalmente nella seduta successiva a quella della sua redazione, può essere richiesta copia da qualsiasi docente o studente della Facoltà, mentre copia va consegnata alle segreterie dei tre Istituti, per ciò che è loro attinente. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 295 REGOLAMENTO I ORGANI E AUTORITÀ ACCADEMICHE (Statuto FTP artt. 9–18) REGOLAMETNTO §4 – Non è possibile ottenere copie di verbali laddove sia registrata discussione relativa a persone, oppure a cooptazione al ruolo di stabile di docenti, oppure a promozione degli stessi o anche alla loro sospensione o allontanamento. Il Preside Art. 4 §1 – Il Preside è scelto tra i professori ordinari e straordinari della Facoltà. §2 – Possibilmente, la carica di Preside, non coincida con quella di Direttore di un Istituto della Facoltà. § 3 – In relazione all’art. 12 §2 dello Statuto, inoltre, il Preside: a) nomina gli officiali (segretari e amministratori) dei singoli Istituti sentito il parere dei loro Direttori; b) assume il personale ausiliario presso gli uffici della Facoltà e dei singoli Istituti in base alle delibere del Consiglio di Amministrazione. Il Vicepreside Art. 5 Il Vicepreside è scelto tra i professori ordinari e straordinari della Facoltà . I Direttori Art. 6 §1 – I Direttori degli Istituti sono scelti tra i professori stabili della Facoltà che operano nell’Istituto di cui si nomina il Direttore. §2 – E’ consentito al Consiglio di Istituto interessato, formulare delle proposte secondo gli Ordinamenti del rispettivo Istituto. II I DOCENTI (Statuto FTP artt. 19–27) Art. 7 §1 – Per essere docenti presso la Facoltà occorre il consenso del proprio Ordinario. §2 – La nomina dei docenti non stabili, a norma dello Statuto artt. 25–26, deve avvenire entro il mese di maggio che precede l’inizio dell’anno accademico. §3 – A norma dell’art. 19 §4 dello Statuto, i docenti stabili di discipline affini, con aggregazione dei docenti incaricati, sono raggruppati in Dipartimenti: 296 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Docenti stabili Art. 8 §1 – In relazione all’art. 23 §3 dello Statuto, al fine di garantire il normale svolgimento dell’attività accademica e l’assistenza degli studenti, il numero minimo di docenti stabili è di dodici. §2 – I professori ordinari della Facoltà non siano meno di cinque. §3 – Al compimento del 70° anno di età, il Gran Cancelliere dichiara emeriti i docenti stabili. Essi decadono da tutti i loro incarichi nella Facoltà, ma possono essere invitati per corsi e continuare a dirigere tesi sino al 75° anno di età. §4 – Il Preside vigili sui docenti stabili della Facoltà che sono invitati presso altre istituzioni accademiche affinché non vengano distolti dai loro compiti a norma dell’art. 20 §1 dello Statuto. Art. 9 §1 – La nomina dei docenti stabili avviene a norma dello Statuto artt. 20–23; inoltre, si richiede la certificazione dell’attività di docenza da parte delle Istituzioni in cui è stata svolta. §2 – Il Consiglio di Facoltà, verificata la necessità dell’assunzione, nominerà i componenti della Commissione di qualificazione. §3 – La Commissione di qualificazione di cui agli artt. 21 §3, 22 §2 e 23 §2 dello Statuto, è composta dal Preside, che la presiede, e da due professori ordinari designati dal Consiglio di Facoltà. §4 – In casi particolari, i membri della Commissione di qualificazione possono essere scelti tra competenti anche al di fuori della Facoltà. §5 – La Commissione ha il compito di esprimere un giudizio scritto sull’idoneità del candidato, che viene presentato al Consiglio di Facoltà ed una volta approvato, viene comunicato al Gran Cancelliere. §6 – I giudizi, motivati e scritti, sono conservati agli Atti, nell’Archivio della Facoltà, e trasmessi in copia autenticata al Gran Cancelliere. Art. 10 §1 – Quando il docente richiedente è stabile negli ISSR collegati alla Facoltà, dovrà dichiarare, al momento della presentazione della sua richiesta, l’impegno a rinunciare alla stabilità presso l’ISSR di provenienza. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 297 REGOLAMENTO Filosofia, Scienze Umane, Scienze Bibliche, Patrologia e Storia della Chiesa, Teologia Sistematica, Teologia Pratica. §4 – Il Coordinatore di ciascun Dipartimento è un docente stabile, scelto dagli stessi docenti, approvato dal Consiglio di Facoltà e nominato dal Preside per tre anni, rieleggibile una sola volta. REGOLAMETNTO §2 – Di tal rinuncia e della sua accettazione, il docente dovrà presentare la relativa documentazione al Preside, dopo il pronunciamento del Consiglio di Facoltà e prima della nomina del Gran Cancelliere. Periodo libero dall’insegnamento Art. 11 §1 – I docenti stabili ogni sette anni possono chiedere un periodo libero dall’insegnamento e da altri impegni accademici, da dedicare alla ricerca scientifica e alle pubblicazioni. §2 – La domanda, presentata al Preside, dovrà essere sottoposta al parere del Consiglio di Facoltà e all’approvazione del Gran Cancelliere. §3 – In questi periodi i docenti conservano i diritti inerenti alla loro condizione. Sospensione o privazione definitiva di un docente stabile dall’insegnamento Art. 12 I docenti della Facoltà risultano sospesi da ogni attività e funzione, o privati di ogni attività accademica, nei seguenti casi: a) per sopravvenuta inabilità permanente, chiara e riconosciuta; b) per gravi motivi di ordine dottrinale, morale o disciplinare; c) se viene loro revocata dal Gran Cancelliere la missio canonica o venia docendi oppure se viene ritirato il consenso scritto del proprio Ordinario. Art. 13 Nei provvedimenti di sospensione per motivi di inabilità permanente, chiara e riconosciuta, il Consiglio di Facoltà, in seduta straordinaria e con la presenza della sola componente docente, a scrutinio segreto e a maggioranza di due terzi nelle prime tre votazioni, assoluta nella quarta, esprimerà un proprio giudizio. Questo sarà comunicato per iscritto al Gran Cancelliere il quale agisce a norma dell’art. 11 §2, j dello Statuto. Art. 14 Nei provvedimenti di sospensione per motivi dottrinali, morali e disciplinari, si procederà nel modo seguente: a) il Consiglio di Facoltà, in seduta straordinaria e con la presenza della sola componente docente, assunte le dovute informazioni dal Preside, darà mandato al Preside di regolare la questione personalmente col docente, secondo la mente del Consiglio e solo successivamente, se necessario, farà intervenire una Commissione composta da tre docenti, designati dallo stesso Consiglio di Facoltà; b) qualora non si giungesse a una composizione, la questione sarà nuovamente trattata dal Consiglio di Facoltà in seduta straordinaria, con la presenza della sola componente docente. Il Consiglio, a scrutinio segreto e a 298 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 15 Nei provvedimenti di privazione dell’ufficio di un docente per motivi dottrinali, morali o disciplinari, si procederà nel modo seguente: a) il Consiglio di Facoltà, in seduta straordinaria e con la presenza della sola componente docente, assumerà le dovute informazioni dal Preside e, tenendo conto del bene della Facoltà, di tutta la comunità ecclesiale e dello stesso interessato, potrà eventualmente dare mandato al Preside di regolare la questione personalmente col docente, secondo la mente del Consiglio; b) qualora non si giungesse a una composizione, la questione sarà nuovamente trattata dal Consiglio di Facoltà in seduta straordinaria, con la presenza della sola componente docente. Il Consiglio, a scrutinio segreto e a maggioranza di due terzi nelle prime tre votazioni, assoluta nella quarta, esprimerà un proprio giudizio, che sarà comunicato per iscritto al Gran Cancelliere, il quale procederà a norma dell’art. 27 §1 dello Statuto della Facoltà. Del provvedimento verrà data comunicazione ufficiale alla Facoltà. Art. 16 In tutti i procedimenti di sospensione e di privazione dell’ufficio sarà sempre assicurato al docente il diritto di esporre e difendere la propria causa dinanzi al Consiglio di Facoltà e al Gran Cancelliere, anche con la designazione di esperti in qualità di consulenti, e di ricorrere alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, per una definitiva soluzione della vertenza. Art. 17 La sospensione o la privazione dell’attività accademica non comporta la perdita dei diritti economici acquisiti dal docente per il lavoro svolto nella Facoltà. III GLI STUDENTI (Statuto FTP artt. 28–34) Condizioni per l’ammissione degli studenti Art. 18 §1 – Si ammettono come studenti coloro che hanno i titoli richiesti per l’ammissione agli studi universitari, a norma dell’art. 28 §1 dello Statuto della Facoltà. §2 – Gli studenti si distinguono in ordinari, straordinari e uditori. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 299 REGOLAMENTO maggioranza di due terzi nelle prime tre votazioni, assoluta nella quarta, esprimerà un proprio giudizio, che sarà comunicato per iscritto al Gran Cancelliere, il quale procederà a norma dell’art. 27 §1 dello Statuto della Facoltà. Del provvedimento verrà data comunicazione ufficiale alla Facoltà. REGOLAMETNTO La “Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi” Art. 19 §1 Competenza sull’ammissione degli studenti hanno il Direttore di ciascun Istituto, il Preside della Facoltà e la “Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi”, nei casi e nei modi stabiliti da questo Regolamento. §2 – La Commissione è presieduta dal Preside della Facoltà ed è composta dal Vice–Preside e da tre docenti stabili eletti dal Consiglio di Facoltà, possibilmente rappresentativi dei tre Istituti. §3 – Detta Commissione rimane in carica per quattro anni. §4 – La Commissione esamina le situazioni sulla base della documentazione presentata dal Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente e di un suo parere scritto. §5 – Alle riunioni della Commissione il Preside può invitare il Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente. §6 – Il giudizio della Commissione è inappellabile e viene comunicato dal Preside al Direttore dell’Istituto di provenienza dello studente. Studenti Ordinari Art. 20 §1 – Gli studenti ordinari sono coloro che, non essendo iscritti ad altra Istituzione accademica, frequentano i corsi dei cicli che conducono ai gradi accademici di Baccellierato, Licenza e Dottorato in Sacra Teologia. §2 – Possono essere ammessi come studenti ordinari al 1° ciclo istituzionale coloro che: a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi, i membri degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita apostolica, dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza; b) hanno compiuto gli studi medi superiori ed hanno conseguito il titolo di studio richiesto per l’iscrizione alle Università italiane o di altre nazioni, fermo restando il diritto di esaminare se, dall’attestato, appaiono regolarmente svolte tutte le discipline ritenute necessarie dalla Facoltà. §3 – Nel caso, in particolare, di mancata o inadeguata conoscenza delle lingue antiche (greco e latino) e di almeno due tra le lingue moderne ritenute indispensabili (francese, tedesco, inglese, spagnolo), la Facoltà esige che si supplisca in tempo utile, frequentando appositi corsi e sostenendo i relativi esami. §4 – Possono essere ammessi come ordinari al 2° ciclo, per il conferimento della Licenza, gli studenti che hanno espletato il ciclo istituzionale conseguendo il grado accademico di Baccellierato in Teologia, ottenuto con 300 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Studenti Straordinari Art. 21 §1 – Gli studenti straordinari sono coloro che frequentano i corsi con piani di studio che non conducono ai gradi accademici, per mancanza del titolo prescritto per il ciclo che frequentano. §2 – Possono essere iscritti come straordinari coloro che: a) risultano idonei per condotta morale attestata, per i seminaristi e i membri degli Istituti Religiosi, degli Istituti secolari e delle Società di vita apostolica, dal rispettivo Ordinario o Superiore competente, per i laici da persona ecclesiastica, previa vidimazione della Curia della diocesi di appartenenza; b) hanno conseguito un diploma di istruzione media superiore o compiuto un curricolo di studi equivalente. Immatricolazioni e iscrizioni Art. 22 §1 – Le immatricolazioni e le iscrizioni si effettuano nei tempi indicati annualmente nel calendario accademico, presso la segreteria dell’Istituto scelto. Al momento dell’iscrizione allo studente viene assegnato dalla segreteria il numero di matricola che egli manterrà (dal I al III ciclo) anche in caso di trasferimento in uno degli altri istituti della Facoltà. §2 – Eventuali iscrizioni tardive – non oltre il 5 novembre – devono essere autorizzate dai Direttori degli Istituti e comportano diritti amministrativi di mora. §3 – Le iscrizioni al 2° e al 3° ciclo si effettuano anche all’inizio del secondo semestre. §4 – Nei casi di dubbia ammissione la decisione spetta alla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 301 REGOLAMENTO una valutazione almeno “cum laude”, presso una Facoltà canonicamente riconosciuta o eretta dalla S. Sede, o altro Istituto teologico affiliato o aggregato a una Facoltà canonicamente eretta. §5 – Possono essere ammessi come ordinari al 3° ciclo, per il conferimento del Dottorato, gli studenti che hanno conseguito il titolo di Licenza in Teologia con una valutazione “magna cum laude”, salvo dispensa del Preside della Facoltà su parere favorevole dalla “Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi”. Il titolo di Licenza in Teologia deve essere stato conseguito presso una Facoltà canonicamente riconosciuta o eretta dalla S. Sede, o altro Istituto teologico affiliato o aggregato a una Facoltà canonicamente eretta. REGOLAMETNTO Trasferimenti Art. 23 §1 – Gli studenti possono trasferirsi durante il quinquennio istituzionale da un Istituto all’altro della Facoltà, nei modi consentiti. §2 – Il trasferimento sarà motivato dallo studente con lettera indirizzata al Direttore dell’Istituto in cui egli è iscritto e sarà possibile dopo il nulla osta di questi. §3 – Il Direttore dell’Istituto presso il quale lo studente si trasferisce, accoglierà la richiesta e verificherà gli studi compiuti per eventuale adeguamento al piano di studi. Studenti «fuori corso» Art. 24 §1 – Gli studenti che aspirano ai gradi accademici del “Baccellierato” e della “Licenza in Sacra Teologia” e che non hanno completato il curriculum di studio, comprensivo dei seminari e dell’esame finale, entro la sessione di febbraio dell’anno accademico successivo alla iscrizione all’ultimo anno dei rispettivi piani di studio, sono considerati «fuori corso» § 2 – Tutti gli studenti «fuori corso» possono iscriversi fino alla data del 15 marzo. Oltre tale data l’iscrizione è ammessa, a discrezione del Direttore e con diritti amministrativi di mora. Sospensione degli studi Art. 25 La sospensione degli studi è la possibilità di interrompere per un determinato periodo gli studi. Lo studente può chiedere in qualsiasi momento la sospensione degli studi, per un massimo di due anni, per gravi motivi sottoposti alla valutazione discrezionale del Direttore. Durante il periodo di sospensione non è consentito svolgere nessun atto di carriera, come ad esempio sostenere esami, modificare o presentare un piano di studi, richiedere riconoscimenti di attività formative. La sospensione dagli studi esonera dal pagamento dalle tasse accademiche del periodo di sospensione. Per riprendere gli studi interrotti lo studente dovrà presentare la richiesta su apposito modulo fornito dalle segreterie particolari durante il periodo di iscrizione dell’anno accademico in cui si intende riprendere gli studi e corrispondere le tasse accademiche relative. 302 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Art. 26 La rinuncia agli studi è un atto formale irrevocabile con il quale lo studente intende concludere la carriera accademica nella Facoltà. La domanda dovrà essere indirizzata al Preside della Facoltà, attraverso apposito modulo fornito dalle segreterie particolari. Decadenza dagli studi Art. 27 §1 – Sono considerati decaduti dagli studi e perdono ogni diritto acquisito quegli studenti che non hanno sostenuto più esami da 10 anni accademici. Per ultimo esame si intende l’ultimo sostenuto. §2 – Per coloro che volessero riprendere gli studi del II e III ciclo dopo dieci anni dall’ultimo esame, il Direttore elaborerà un piano di studi particolareggiato che sottoporrà alla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi per l’approvazione. §3 – Gli studenti che per vari motivi non assicurano la prescritta frequenza ai corsi e pertanto non sono ammessi agli esami per difetto di frequenza, devono ripetere i corsi. Riconoscimento degli studi compiuti altrove Art. 28 §1 – Lo studente proveniente da altre Facoltà o Istituti teologici può contestualmente alla immatricolazione o iscrizione chiedere il riconoscimento degli studi compiuti e l’omologazione degli esami già superati a norma dello Statuto e dei seguenti criteri generali: a) la sostanziale corrispondenza degli argomenti e dei contenuti dei corsi dei cui esami si chiede l’omologazione; b) la corrispondenza dei credits dei corsi dei cui esami si chiede l’omologazione; c) gli esami di cui si chiede l’omologazione non devono essere andati soggetti a decadenza; d) gli esami di cui si chiede l’omologazione, devono essere stati superati con buon profitto; e) gli esami di cui si chiede l’omologazione, devono essere stati sostenuti presso Facoltà e Istituti canonicamente eretti o approvati; f) per una sola volta si può chiedere l’omologazione di un esame già sostenuto. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 303 REGOLAMENTO Rinuncia agli studi REGOLAMETNTO §2 – L’istanza, corredata da certificazione autentica di esami della Facoltà e/o Istituto di provenienza e dai programmi seguiti, va inoltrata in Segreteria entro il termine perentorio del 30 ottobre. §3 – Chi ha iniziato come ordinario gli studi filosofico–teologici in una Facoltà canonicamente eretta o approvata dalla S. Sede o in Istituti teologici aggregati o affiliati a una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata, può essere ammesso a continuarli presso l’Istituto, senza l’obbligo di ripetere gli esami già sostenuti. Non può, tuttavia, essere ammesso a sostenere gli esami e le altre prove prescritte per il conseguimento dei gradi accademici, senza l’approvazione del piano di studi e senza una regolare partecipazione ai rispettivi corsi. §4 – Chi ha compiuto studi filosofico–teologici presso Istituti teologici o Studentati non affiliati a una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata, può ricevere un riconoscimento dei curricoli svolti, in ordine al conseguimento dei gradi accademici, solo se in possesso di un diploma di studi superiori valido per l’iscrizione come ordinario. I riconoscimenti e le omologazioni sono fatti dalla Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. §5 – Chi ha conseguito il grado accademico di «Magistero in Scienze Religiose» (Laurea Magistrale in Scienze Religiose) presso un Istituto superiore di scienze religiose sponsorizzato da una Facoltà teologica canonicamente eretta o approvata e vuole conseguire il Baccalaureato in Sacra Teologia, sarà ammesso dal Preside e iscritto al IV anno del quinquennio istituzionale con un piano di studi particolareggiato concordato con il Direttore dell’Istituto in cui lo studente desidera iscriversi. §6 – Coloro che sono in possesso del «Diploma di magistero in Scienze Religiose» (Laurea in Scienze Religiose), per ottenere quanto previsto dal paragrafo precedente dovranno essere iscritti al II anno del quinquennio istituzionale con un piano di studi particolareggiato concordato con il Direttore dell’Istituto in cui lo studente desidera iscriversi. §7 – Chi ha conseguito il «Diploma in Scienze Religiose» potrà ottenere riconoscimenti e omologazioni solo se i rispettivi Istituti Superiori di Scienze Religiose risultano ufficialmente riconosciuti da una Facoltà teologica, udito il parere della Commissione per il riconoscimento degli studi. §8 – Curricoli incompleti svolti presso un Istituto Superiore di Scienze Religiose (ISSR) sponsorizzato da una Facoltà teologica, o presso un Istituto di Scienze Religiose (ISR) riconosciuto da una Facoltà teologica, possono ottenere riconoscimenti e omologazioni, udito il parere della Commissione per il riconoscimento degli studi. §9 – Il riconoscimento di discipline e corsi compiuti con successo nelle Università civili, o in altri Centri qualificati di studi, viene determinato caso per caso dal Direttore dell’Istituto, con il parere della Commissione per 304 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Passaggio di studenti straordinari a ordinari Art. 29 Gli studenti straordinari iscritti al ciclo istituzionale che, in possesso dei requisiti richiesti, intendessero conseguire il grado accademico, possono inoltrare istanza di passaggio a studente ordinario e di omologazione dei corsi frequentati e degli esami sostenuti. Il passaggio viene deliberato, caso per caso, dai Direttori degli Istituti che stabiliscono le eventuali integrazioni al piano di studi precedentemente approvato, una volta acquisito il parere favorevole della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 305 REGOLAMENTO l’ammissione e il riconoscimento degli studi. Per laureati si intendono coloro che hanno conseguito una laurea quadriennale secondo i precedenti regolamenti delle Università civili italiane, oppure coloro che hanno conseguito la laurea quinquennale, detta «specialistica» presso le Università italiane od estere. Per costoro si devono tenere presenti i seguenti criteri generali: a) i laureati in filosofia possono essere iscritti al terzo anno del quinquennio con l’obbligo, tuttavia, di recuperare prima del conferimento del grado accademico, i principali corsi filosofici teoretici, qualora sembrassero insufficienti o inadeguati i corsi già seguiti; b) i laureati in discipline di tipo umanistico possono essere iscritti al secondo anno del quinquennio con l’obbligo, tuttavia, di frequentare tutti i corsi teoretici e storici e le altre discipline del biennio filosofico che non trovassero adeguate corrispondenze negli studi compiuti; c) i laureati in materie scientifiche o tali da non trovare analogie nel piano di studi dell’Istituto scelto, vengono iscritti al primo anno del quinquennio istituzionale. Potranno tuttavia essere omologati quegli esami che trovassero sufficiente corrispondenza nel piano di studi del singolo Istituto. Il diploma di laurea di primo livello, in ogni caso, consente la dispensa da un corso opzionale e un seminario del biennio filosofico, e dall’eventuale obbligo di un elaborato scritto di filosofia; d) il Direttore dell’Istituto, con il parere della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi e tenendo presente i criteri generali emanati dalla Facoltà, può omologare, indipendentemente dal diploma di laurea, tutti gli esami universitari che trovassero sostanziale corrispondenza nei programmi dei singoli Istituti. Sulla base di questo riconoscimento verrà redatto il piano di studi e stabilito l’anno di iscrizione. §10 – Coloro che hanno conseguito una laurea triennale, detta «breve», presso le Università civili italiane od estere potranno avvalersi dei seguenti riconoscimenti: a) se provengono da facoltà umanistiche, potranno chiedere l’omologazione degli esami sostenuti secondo i criteri generali della Facoltà; b) se provengono da facoltà scientifiche potranno essere esonerati da un seminario del biennio filosofico–teologico. REGOLAMETNTO Studenti uditori Art. 30 §1 – Gli studenti uditori, ex art. 31 Statuto, sono coloro che vengono autorizzati dal Direttore a frequentare alcuni corsi di loro scelta senza previsione di esame finale. §2 – Il Direttore può autorizzare a sostenere, eventualmente, i relativi esami. §3 – Gli studenti uditori che, in possesso dei requisiti richiesti a norma dello Statuto e del presente Regolamento, intendono iscriversi come ordinari o come straordinari, possono chiedere al Direttore la convalida dei corsi frequentati e degli eventuali esami sostenuti presso gli Istituti. §4 – L’iscrizione e la convalida vengono deliberate, caso per caso, dai Direttori degli Istituti, una volta acquisito il parere favorevole della Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi. Istanze varie Art. 31 Ogni domanda di certificazione o istanza di qualsiasi natura va inoltrata, a seconda dei casi, al Preside o al Direttore, a mezzo dei servizi di Segreteria. Prenotazioni e scadenze Art. 32 Tutte le prenotazioni, le scadenze ed i vari adempimenti sono pubblicati nel calendario accademico, oppure notificati nell’albo ufficiale degli avvisi. Salvo indicazione contraria, i termini si intendono sempre perentori. Partecipazione degli studenti alla vita della Facoltà Art. 33 §1 – Parte integrante della comunità accademica, gli studenti possono associarsi per promuovere il dialogo e la collaborazione con le Autorità e i docenti della Facoltà, secondo modalità previste dal Regolamento della Facoltà e dagli Ordinamenti degli Istituti. §2 – Eventuali procedimenti disciplinari per infrazioni alla disciplina e ai buoni costumi sono presi dai Direttori degli Istituti, i quali, nei casi più gravi, agiscono in conformità alle decisioni del Consiglio di Facoltà, che può eventualmente decretare la sospensione o la dimissione. Vanno sempre tutelati il diritto alla difesa e la possibilità di ricorso al Consiglio di Facoltà e al Gran Cancelliere. 306 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Il personale ausiliario Art. 34 I diritti e i doveri del personale ausiliario sono stabiliti nel contratto di assunzione che la Facoltà stipulerà con ciascuno di essi. V ORDINAMENTO DEGLI STUDI (Statuto FTP artt. 39–43) L’anno accademico Art. 35 §1 – L’anno accademico della Facoltà Teologica Pugliese inizia nel mese di ottobre e si conclude nel settembre successivo. §2 – Esso consta di due semestri, ciascuno con almeno 12 settimane scolari effettive. §3 – Il calendario accademico è predisposto annualmente dal Consiglio di Facoltà, tenendo presente le diverse esigenze dei tre Istituti. Le lezioni istituzionali Art. 36 §1 – Le lezioni sono obbligatorie e devono essere frequentate dagli studenti per almeno i 2/3, pena la non ammissione agli esami. §2 – Le lezioni istituzionali vengono sospese durante le sessioni ordinarie di esame ed in occasione di particolari iniziative spirituali o culturali promosse o riconosciute dalle Autorità accademiche. §3 – Le lezioni non vengono interrotte durante l’eventuale sessione straordinaria di esami. Gli esami Art. 37 §1 – L’impegno personale degli studenti nell’apprendimento delle discipline previste dai vari piani di studio è oggetto di verifica e di valutazione mediante una prova d’esame conclusiva di ogni singolo corso. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 307 REGOLAMENTO IV GLI OFFICIALI E IL PERSONALE AUSILIARIO (Statuto FTP artt. 35–38) REGOLAMETNTO §2 – Tale prova intende verificare sia la sintesi maturata dal candidato nella disciplina studiata, sia la sua capacità di sostenere un confronto interpersonale sul piano delle idee. §3 – L’esame, inoltre, non viene convalidato se la posizione amministrativa dello studente non è in regola. Art. 38 §1 – Possono essere ammessi a sostenere gli esami di una disciplina o di un insegnamento solo gli studenti che risultano ad essi regolarmente iscritti e hanno ottenuto l’attestato della debita frequenza, rilasciata dal docente al termine del corso. §2 – La partecipazione alle lezioni, agli incontri seminariali, ai gruppi di studio non deve essere inferiore ai due terzi del totale. Art. 39 §1 – Non possono essere sostenuti esami del secondo ciclo se lo studente non risulta ad esso regolarmente iscritto. §2 – Non possono essere sostenuti esami del terzo ciclo se lo studente non risulta ad esso regolarmente iscritto. Art. 40 §1 – Le sessioni ordinarie di esame sono tre: invernale, estiva, autunnale. In ciascuna di esse vengono indetti, per ogni singola disciplina prevista, due appelli, intervallati da un congruo periodo di tempo. §2 – Eventuali esami fuori sessione possono essere concessi in via straordinaria dal Direttore, udito il docente interessato. §3 – Il Consiglio di Facoltà può deliberare sessioni straordinarie d’esame, da collocarsi sempre al di fuori dell’orario delle lezioni. Art. 41 §1 – L’esaminatore competente per ogni disciplina è il docente della stessa. §2 – Ogni docente può essere coadiuvato, in sede d’esame, da una Commissione di docenti dell’Istituto nominati dal Direttore. §3 – In caso di legittimo impedimento il Direttore, previo accordo con il docente interessato, può designare o un altro docente del proprio o di un’altro Istituto, o una Commissione per lo svolgimento dell’esame. Art. 42 Le prove d’esame sono pubbliche e si sostengono esclusivamente nei locali indicati dall’Autorità accademica. 308 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE §1 – Gli esami possono essere orali o scritti, a discrezione del docente, tenuto conto dell’interesse degli studenti; la loro durata va contenuta in un tempo ragionevole. §2 – La valutazione degli esami e delle altre prove viene espressa con un voto, espresso in trentesimi. §3 – L’esame si ritiene superato con la votazione di 18/30. §4 – Qualora lo studente, pur avendo superato la prova d’esame, chiede di poterla ripetere per migliorare la propria preparazione viene verbalizzata la dizione “recessit” (ritirato). §5 – L’esame non è superato se lo studente non dimostra una preparazione sufficiente: in tal caso viene verbalizzata la dizione “non probatus” (non approvato). Art. 44 §1 – All’inizio di ogni esame di profitto lo studente appone la propria firma sul verbale d’esame e risponde poi alle domande del docente e/o della Commissione. §2 – Della prova d’esame viene redatto processo verbale firmato dal docente e/o dalla Commissione. Art. 45 Nell’esprimere la votazione sull’esito dell’esame si tengano presenti i seguenti criteri generali: a) conoscenza dei contenuti, capacità di analisi, nonché, di sintesi e di appropriata esposizione; b) impegno dimostrato durante il corso con la frequenza e l’attiva partecipazione alle lezioni. Il curricolo degli studi Art. 46 Il curricolo degli studi della Facoltà comprende tre cicli successivi: a) il primo ciclo della durata di cinque anni (10 semestri), si articola in un biennio prevalentemente filosofico e in un triennio teologico, e si conclude con il conseguimento del Baccellierato in Teologia; b) il secondo ciclo della durata di due anni (4 semestri) si conclude con il conseguimento della Licenza in Teologia; c) il terzo ciclo, della durata di almeno due anni (4 semestri) si conclude con il conseguimento del Dottorato in Teologia. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 309 REGOLAMENTO Art. 43 REGOLAMETNTO Il primo ciclo («Baccellierato» in Teologia) Art. 47 Il piano di studi del primo ciclo viene elaborato dal Consiglio di Facoltà. L’elaborato scritto per il «Baccellierato» Art. 48 §1 – A decorrere dall’8° semestre del ciclo istituzionale, lo studente concorda con un docente del ciclo istituzionale un tema di sintesi teologica per la composizione di un elaborato scritto. Il titolo di tale elaborato, approvato e firmato dal docente relatore, verrà depositato in segreteria, e corredato della firma del Direttore dell’Istituto. §2 – Entro il termine perentorio di almeno trenta giorni prima della data fissata per l’esame finale del primo ciclo, lo studente dovrà consegnare copia di tale elaborato in segreteria corredato del giudizio positivo del docente che lo ha guidato nella composizione dell’elaborato. §3 – L’elaborato deve avere le seguenti caratteristiche tecniche: sia costituito di minimo 30 massimo 50 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righe di 60 battute per pagina o equivalenti. §4 – L’elaborato dovrà avere accurato apparato tecnico, eventuale elenco di abbreviazioni e sigle, bibliografia articolata in fonti e studi, nonché l’indice delle parti. §5 – In caso di mancata consegna dell’elaborato scritto o di mancanza di giudizio positivo da parte del docente relatore il Direttore non ammette il candidato a sostenere l’esame finale del primo ciclo. Esame finale del primo ciclo Art. 49 §1 – Il primo ciclo si conclude con un esame finale che può essere sostenuto solo dopo aver espletato l’intero quinquennio. Tale esame ha un carattere “comprensivo” in quanto tende a verificare se lo studente ha assimilato la formazione teologica globale, proposta nel quinquennio istituzionale. §2 – Il programma dell’esame finale include le aree tematiche: storica, biblica, sistematica, pratica. §3 – L’esame finale si svolgerà su un temario di 30 argomenti approvato dal Consiglio di Facoltà e pubblicato all’inizio del secondo semestre di ogni anno. §4 – La Commissione per l’esame finale in ordine al conferimento del baccellierato è presieduta dal Preside o dal Direttore dell’Istituto, oppure da un docente delegato dal Preside, ed è composta da tre docenti designati dal Direttore, possibilmente tra quelli stabili nell’Istituto. 310 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Il secondo ciclo («Licenza» in Teologia) Art. 50 §1 – Nel secondo ciclo, della durata di due anni distribuiti in quattro semestri, viene integrata la formazione teologica di base e si avviano gli studenti, attraverso discipline speciali, seminari ed esercitazioni, alla ricerca e alla elaborazione teologica in un settore specifico della teologia. §2 – Il piano di studi del secondo ciclo viene approvato annualmente dal Consiglio di Facoltà in relazione alle specializzazioni di Antropologia Teologica nell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta, in Teologia Pastorale nell’Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae” di Molfetta e di Teologia ecumenico–patristica nell’Istituto “S. Nicola” di Bari, sulla base delle proposte elaborate dai rispettivi Consigli di Istituto. §3 – In ogni caso, vanno tenute presenti le seguenti norme generali: a) i corsi e i seminari frequentati dallo studente sono computati in Ects; b) per il conseguimento della Licenza lo studente dovrà totalizzare, nel biennio, 120 Ects in corsi fondamentali, comuni opzionali e seminari secondo il piano particolare di ogni Istituto; ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 311 REGOLAMENTO §5 – Nell’esame finale: a) lo studente presenta dapprima nelle sue linee essenziali i contenuti e il metodo di lavoro seguito nell’elaborato scritto; il docente relatore legge e deposita agli atti un giudizio scritto sul lavoro; b) in un secondo momento il candidato conferisce su 3 argomenti scelti tra 9 compresi nel temario. §6 – La seduta dell’esame durerà 40 minuti. §7 – Il punteggio per il baccellierato si struttura come segue: a) 80/110 al curricolo dell’intero quinquennio b) 15/110 al voto assegnato all’elaborato scritto c) 15/110 all’esame finale. La Commissione esaminatrice può attribuire altri punti integrativi, fino al massimo di 6, per il coefficiente finale. §8 – Le equivalenze con la dizione latina sono: a) da 66 a 71,5 = probatus b) da 71,6 a 82,5 = bene probatus c) da 82,6 a 93,5 = cum laude probatus d) da 93, 6 a 104, 5 = magna cum laude probatus e) da 104,6 a 110= summa vel maxima cum laude probatus. §9 – Della seduta di esame di ciascun candidato sarà redatto il verbale in duplice copia, di cui una sarà conservata nella segreteria dell’Istituto e l’altra sarà trasmessa alla segreteria generale della Facoltà. REGOLAMETNTO c) i corsi fondamentali e comuni hanno carattere obbligatorio; i corsi opzionali e i seminari vengono scelti dallo studente all’interno della programmazione annuale delle specializzazioni; d) previa autorizzazione del Direttore possono essere seguiti anche alcuni corsi esterni all’Istituto, opportunamente riconosciuti e valorizzati nel piano di studi. §4 – I seminari del secondo ciclo hanno lo scopo di introdurre al lavoro scientifico, in vista soprattutto della dissertazione per la Licenza. Essi non possono avere un numero di partecipanti inferiore a 5 e superiore a 12. Ogni seminario comporta un elaborato scritto, che può essere in relazione con la tesi, e la cui valutazione viene espressa in un voto. §5 – La dissertazione o tesi è la prova più qualificante del secondo ciclo. In essa il candidato deve mostrare rigore di metodo, giudizio critico, maturità di espressione e reale attitudine a una ricerca scientifica di grado superiore. L’argomento, scelto su proposta dello studente e del docente che ne ha accettato la direzione, deve essere approvato dal Direttore del singolo Istituto. §6 – Il Direttore dell’Istituto controlla il retto svolgimento dei corsi del secondo ciclo e nomina il correlatore della tesi di Licenza. Egli mantiene anche i raccordi tra i docenti operanti nell’ambito del secondo ciclo. §7 – All’inizio di ogni anno accademico lo studente elaborerà il piano personale di studi in cui indicherà le scelte dei corsi opzionali e dei seminari che seguirà nel corso dell’anno e lo sottoporrà all’approvazione del direttore dell’Istituto. Elaborazione della tesi per la «Licenza» Art. 51 §1 – A decorrere dal 2° semestre del primo anno del biennio di specializzazione lo studente può concordare le linee essenziali ed il titolo del suo lavoro con un docente del Biennio di Specializzazione, col quale abbia sostenuto almeno un esame, o, previo il permesso del Direttore, con un docente del ciclo istituzionale. §2 – Mediante istanza, controfirmata dal docente relatore per approvazione, il titolo viene depositato in segreteria, dove rimane riservato per cinque anni solari dalla data di consegna. Esso non può essere cambiato o modificato, se non per intervenuti gravi motivi, e non prima di dieci mesi dalla data di deposito. §3 – Per inoltrare istanza di discussione e difesa dell’elaborato scritto lo studente deve avere previamente ottenuto l’approvazione scritta del docente relatore sia sulla prima copia della tesi che sul modulo di domanda. §4 – Per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi, lo studente deve: 312 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Esame finale del secondo ciclo Art. 52 §1 – Il secondo ciclo si conclude con un esame finale in due momenti: a) discussione e difesa di una dissertazione scritta; b) esame comprensivo orale su un programma che abbraccia gli argomenti caratterizzanti l’indirizzo prescelto. §2 – Tale programma, che prevede un elenco di 15 argomenti, viene elaborato dal Consiglio d’Istituto, approvato dal Consiglio di Facoltà e pubblicato all’inizio del secondo semestre. §3 – L’esame finale, della durata di un’ora, si svolge davanti a una Commissione presieduta dal Preside della Facoltà o da un suo delegato. Compongono la Commissione il Direttore dell’Istituto, il relatore e il correlatore della tesi. §4 – Durante l’esame finale per la Licenza: a) lo studente presenta dapprima nelle sue linee essenziali i contenuti e il metodo di lavoro seguito nella tesi; i docenti relatore e correlatore leggono e depositano agli atti un giudizio scritto sul lavoro; infine, lo studente risponde ai quesiti posti dalla Commissione in riferimento alla tesi; b) in un secondo momento, il candidato conferisce su almeno tre tesi, di cui una a sua scelta. §5 – Il punteggio per la Licenza si articola come segue: a) 50/110 al curricolo del biennio b) 40/110 alla dissertazione (20 Relatore/20 Correlatore) c) 20/110 all’esame finale (10 Relatore/10 Correlatore). ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 313 REGOLAMENTO a) presentare in segreteria, entro il termine perentorio di almeno trenta giorni prima della data fissata per la discussione, cinque copie della tesi dattiloscritte, una firmata dall’autore e dal relatore, e la relativa approvazione scritta del docente relatore; b) contestualmente alla consegna delle copie della sua tesi, comunicare alla segreteria la tesi da lui prescelta per l’esame generale orale. Le altre due tesi, assegnate dal Direttore, sono comunicate dalla segreteria due giorni prima dell’esame generale orale; c) assicurare che la tesi abbia le seguenti caratteristiche tecniche: sia costituita di almeno 90 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righi di 60 battute per pagina o equivalenti; d) essere in regola dal punto di vista di carriera e dal punto di vista amministrativo. §5 – In caso di difformità tra titolo e linee essenziali del lavoro depositati ai sensi dell’art. 51 §2 e il lavoro presentato ai sensi dell’art. 51 §4 del presente Regolamento, il Direttore non ammette il candidato alla discussione e difesa della tesi. REGOLAMETNTO La Commissione esaminatrice può attribuire altri punti integrativi fino a 6 per il coefficiente finale. §6 – Le equivalenze con la dizione latina sono: a) da 66 a 71,5 = probatus; b) da 71,6 a 82,5 = bene probatus; c) da 82,6 a 93,5 = cum laude probatus; d) da 93, 6 a 104, 5 = magna cum laude probatus; e) da 104,6 a 110= summa vel maxima cum laude probatus. §7 – Della seduta di esame di ciascun candidato sarà redatto il verbale in duplice copia, di cui una sarà conservata nella segreteria dell’Istituto, e l’altra sarà trasmessa alla segreteria generale della Facoltà. Il terzo ciclo («Dottorato» in Teologia) Finalità del terzo ciclo Art. 53 Il terzo ciclo è destinato a perfezionare la formazione scientifica del candidato. Questo scopo è raggiunto specialmente attraverso l’elaborazione della dissertazione dottorale. Dissertazione dottorale che avrà la caratteristica di essere un apporto scientifico e originale all’approfondimento della materia. Condizioni per l’ammissione al ciclo per il Dottorato Art. 54 Per essere ammessi agli studi del ciclo per il Dottorato in teologia è necessario aver ottenuto la Licenza. L’ammissione è inoltre condizionata dai seguenti prerequisiti: a) la qualifica finale del II ciclo deve essere almeno magna cum laude (25,53 o 8,51); b) oltre alla conoscenza dell’italiano è richiesta la conoscenza di almeno due lingue moderne, da determinare in base alla specializzazione e soprattutto in rapporto alle esigenze della dissertazione dottorale; c) coloro che hanno espletato gli studi teologici per il II ciclo in un’altra Istituzione accademica, conseguendone il titolo, e non avessero totalizzato il numero di 120 Ects, vengono ammessi al ciclo di Dottorato, ma dovranno integrare i crediti mancanti seguendo dei corsi offerti nel II ciclo e superandone gli esami con una media non inferiore a magna cum laude. Il Direttore valuterà la domanda di ammissione al Dottorato, concorderà con il candidato un piano di studi particolareggiato ed assegnerà gli esami da sostenere che sottoporrà al Consiglio di Facoltà; 314 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Piano di lavoro per il ciclo al Dottorato Art. 55 §1 – Al momento dell’iscrizione al ciclo per il Dottorato, o quanto prima, il candidato presenterà al Direttore dell’Istituto presso il quale intende seguire il III ciclo, un piano di lavoro da lui elaborato con l’aiuto del relatore scelto per la dissertazione scritta. §2 – Tale piano di lavoro deve essere approvato dal Direttore dell’Istituto e viene conservato nella segreteria dell’Istituto. §3 – Gli Istituti abilitati al conferimento del Dottorato potranno proporre corsi e seminari secondo programmi elaborati dai rispettivi Consigli per ciascun anno accademico, approvati dal Consiglio di Facoltà. Preparazione della tesi di Dottorato Il relatore della tesi Art. 56 Il relatore della tesi scritta, normalmente, è uno dei professori stabili della Facoltà. In casi particolari, il Consiglio di Facoltà, su proposta del Preside, potrà affidare il tema di una tesi ad un esperto della Facoltà oppure di altra Istituzione accademica. Prima approvazione dell’argomento della dissertazione scritta Art. 57 §1 – Il tema previsto per la dissertazione scritta, oltre ad avere il consenso scritto del relatore scelto dal candidato, sarà presentato dal Direttore e approvato dal Consiglio di Facoltà. §2 – Il Consiglio di Facoltà confermerà il relatore scelto dal candidato o lo indicherà ex novo insieme con il correlatore. Essi seguiranno il lavoro di ricerca del candidato. §3 – A questo punto il tema sarà depositato presso la segreteria della Facoltà e sarà riservato allo studente per cinque anni, previa regolarizzazione dei diritti amministrativi. Da questa data inizia la decorrenza del corso per il Dottorato. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 315 REGOLAMENTO d) i candidati che si presenteranno per il Dottorato alla Facoltà Teologica Pugliese provenienti da uno dei corsi per il secondo ciclo della medesima Facoltà dovranno scegliere un corso e un seminario equivalenti a 10 Ects. Tali corsi o seminari verranno proposti annualmente dai rispettivi Consigli d’Istituto ed approvati dal Consiglio di Facoltà. REGOLAMETNTO §4 – Lo studente, per conservare il tema oltre tale limite, dovrà ottenere la conferma scritta del Preside che la concede su richiesta del relatore della tesi. Ammissione della tesi alla discussione Art. 58 §1 – Per essere ammessa alla discussione, la tesi scritta deve essere previamente esaminata dal relatore, che darà il nulla osta, e dal correlatore della tesi. §2 – Il relatore e il correlatore della tesi daranno al Direttore il parere scritto sull’ammissibilità della dissertazione alla difesa pubblica. §3 – Inoltre, per essere ammesso alla discussione e difesa della tesi, lo studente deve: a) assicurare che la tesi abbia le seguenti caratteristiche tecniche: sia costituita di almeno 250 cartelle dattiloscritte, a spazio 2, con ventidue righi di 60 battute per pagina o equivalenti; b) consegnare un sommario (di una pagina di circa 20–25 righe) della tesi, nella lingua in cui è scritta la tesi; c) consegnare alla segreteria dell’Istituto sette copie della tesi, un mese prima della data della sessione indicata dal calendario; d) essere in regola dal punto di vista di carriera e dal punto di vista amministrativo. Conclusione del ciclo di Dottorato La discussione della tesi Art. 59 §1 – La discussione della tesi avverrà nella data pubblicata nel calendario accademico, davanti ad una Commissione. §2 – La Commissione sarà composta da: a) Preside o un suo delegato; b)Direttore dell’Istituto di provenienza del candidato interessato; c) relatore e correlatore della tesi; d) un docente nominato un mese prima dal Direttore. §3 – La difesa si estende per un’ora. Nei primi 20 minuti, il candidato offre una sintesi della sua tesi ed espone in breve i motivi della scelta del tema, le difficoltà e l’originalità del lavoro e, soprattutto, l’esito della sua ricerca accademica. La lingua ufficiale nella difesa è l’italiano, salvo dispensa del Direttore. 316 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE Parametri per il voto finale Art. 60 Il voto finale del Dottorato è ricavato dalla somma dei punti dati dai componenti della Commissione nel modo seguente: a) da 1 a 50 punti dal relatore della tesi; b) da 1 a 40 punti dal correlatore della tesi; c) da 1 a 20 punti dal Preside o dal docente nominato nella Commissione. Pubblicazione della tesi Art. 61 §1 – Il titolo di Dottore in Teologia è riconosciuto solo dopo la pubblicazione almeno parziale della tesi. §2 – Per la pubblicazione è necessario attenersi al giudizio della Commissione che indicherà se la dissertazione può essere pubblicata interamente, o solo in parte, o con eventuali integrazioni o correzioni. §3 – Alla segreteria della Facoltà devono essere consegnate 30 copie della pubblicazione, che dovrà rispettare tutte le norme indicate dalla Facoltà per l’edizione. VI I GRADI ACCADEMICI (Statuto FTP artt. 44–47) Certificati e diplomi Art. 62 Le domande per il conseguimento dei gradi accademici sono consegnate alla segreteria dell’Istituto presso il quale lo studente è iscritto, sui formulari ed entro i termini stabiliti. Art. 63 § 1 – I diplomi attestanti i gradi accademici sono di competenza della segreteria generale della Facoltà. §2 – I diplomi di Baccellierato, Licenza e Dottorato vengono rilasciati dalla Segreteria generale della Facoltà e su richiesta del candidato mediante domanda presentata nelle segreterie degli Istituti, e con l’obbligo di corrispondere alla tassa amministrativa stabilita per l’anno in corso. ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 317 REGOLAMENTO §4 – Della seduta di esame di ciascun candidato sarà redatto il verbale in duplice copia, di cui una sarà conservata nella segreteria dell’Istituto e l’altra sarà trasmessa alla segreteria generale. REGOLAMETNTO §3 – Il diploma di Dottorato in Sacra Teologia viene rilasciato solo dopo la pubblicazione della Tesi dottorale o di una sua parte e la relativa consegna in segreteria generale delle copie. Dopo la difesa della tesi le segreterie particolari degli Istituti possono rilasciare, su richiesta del candidato, un attestato di Dottorato. All’atto della domanda scritta lo studente dovrà versare la tassa accademica corrispondente in vigore per l’anno accademico in corso. §4 – I diplomi sono documenti non iterabili; il ritiro è permesso solo allo studente titolare che ne fa richiesta o, in caso di necessità, mediante delega nominale scritta e presentazione di un documento valido di identità da parte della persona delegata. §5 – I diplomi saranno firmati dal Gran Cancelliere, dal Preside, dal Direttore dell’Istituto e dal Segretario generale. §6 – I certificati e gli attestati vengono richiesti dallo studente nelle segreterie particolari degli Istituti della Facoltà mediante l’apposito modulo e con l’obbligo di corrispondere alla tassa amministrativa stabilita per l’anno in corso. VII I SUSSIDI DIDATTICI (Statuto FTP art. 48) Art. 64 §1 – In relazione agli artt. 37 e 48 dello Statuto, la Facoltà, per curare le Biblioteche degli Istituti, si avvale della Commissione per le biblioteche, presieduta dal Preside della Facoltà e composta dal Bibliotecario generale e dai Direttori delle singole Biblioteche di cui si avvalgono gli Istituti. §2 – La Commissione si riunisce, di regola, una volta ogni semestre, convocata su ordine del giorno proposto dal Bibliotecario generale. §3 – Le riunioni della Commissione sono presiedute dal Preside o da un suo delegato. VIII AMMINISTRAZIONE ECONOMICA (Statuto FTP artt. 49–53) Art. 65 Il Consiglio di Amministrazione è responsabile degli indirizzi della gestione economica ordinaria e straordinaria attraverso l’utilizzo di tutte le risorse, comprese quelle finanziarie, messe a disposizione della Facoltà. 318 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE §1 – Il Consiglio di Amministrazione è convocato e presieduto dal Presidente. §2 – La convocazione avviene per iscritto 15 giorni prima della data fissata con indicazione dell’ordine del giorno. §3 – Le sedute del Consiglio di Amministrazione sono convocate d’intesa con il Preside (cfr. Statuto art. 12 §2, d). §4 – Il Consiglio di Amministrazione delibera con la maggioranza assoluta dei presenti; in caso di parità dei voti, quello del Presidente dirime la parità. §5 – I verbali vengono letti ed approvati formalmente nella seduta successiva a quella della sua discussione e, solo dopo approvazione, vengono trascritti su apposito registro. Art. 67 E’ competenza del Consiglio di Amministrazione: a) definire i bilanci preventivi e deliberare sui bilanci consuntivi della Facoltà, con esercizi finanziari coincidenti con l’anno solare; b) deliberare lo stato economico dei docenti, considerati i loro ruoli, e quello del personale non docente; c) determinare annualmente le tabelle dei diritti amministrativi e di segreteria, perché le approvi il Consiglio di Facoltà; d) deliberare eventuali provvidenze e sussidi in favore degli studenti che ne facciano richiesta per particolari situazioni familiari e personali; e) deliberare su ogni ulteriore spesa non prevista in bilancio. Art. 68 Il Presidente del Consiglio di Amministrazione può, in caso di urgente e imprevista necessità, autorizzare l’economo generale a provvedere a liquidare il caso attingendo dal fondo «imprevisti», con l’obbligo di convocare il Consiglio di Amministrazione entro un mese per la sua discussione e ratifica. Art. 69 L’economo ha il compito di: a) sovrintendere e sorvegliare l’attività del personale non docente; b) curare che siano attuate le deliberazioni del Consiglio di Amministrazione; c) predisporre gli schemi di bilancio per ciascun esercizio; d) custodire la cassa della Facoltà e curarne le operazioni; e) custodire e curare la tenuta dei libri contabili; f) trattare la contabilità ordinaria e curare i rapporti con i fornitori e gli uffici fiscali e del lavoro anche con l’assistenza degli appositi uffici di consulenza amministrativa, tributaria e del lavoro; ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 319 REGOLAMENTO Art. 66 REGOLAMETNTO g) sorvegliare la rispondenza delle singole spese da effettuare con le indicazioni e i relativi capitoli previsti in bilancio; h) segnalare al Presidente le necessità di interventi straordinari da inserire all’ordine del giorno delle riunioni del Consiglio di Amministrazione; i) curare d’intesa con gli officiali dei tre Istituti la riscossione delle entrate ordinarie e straordinarie nonché dei contributi a qualsiasi titolo dovuti alla Facoltà e il disbrigo delle pratiche volte ad ottenere eventuali finanziamenti tra le opere decise da Enti pubblici e privati; j) tenere aggiornato l’inventario dei beni a qualsiasi titolo di proprietà o in affidamento alla Facoltà. Art. 70 Circa i bilanci: a) i bilanci preventivo e consuntivo vanno redatti con voci chiaramente identificabili e secondo gli standard previsti dalle norme di contabilità ordinaria; b) il bilancio preventivo dovrà prevedere annualmente l’ammontare massimo di spesa effettuabile per le voci non soggette a spesa prefissata, ed essere approvato dal Consiglio di Amministrazione entro febbraio di ogni anno. c) Il bilancio consuntivo deve rispecchiare fedelmente l’andamento amministrativo dell’anno, distinguendo con chiarezza attività e passività sia dal conto istituzionale che dal movimento a carattere “Commerciale” ed essere approvato dal Consiglio di Amministrazione entro aprile di ogni anno. d) Ambedue i bilanci saranno discussi in schema dal Consiglio di Amministrazione, nei termini suindicati. Art. 71 I bilanci preventivi e consuntivi, approvati dal Consiglio di Amministrazione, saranno trasmessi alla Commissione di Alto Patronato della Facoltà per quanto ad essa compete. 320 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE NDI C E Presentazione...................................................................................................................7 Nota storica........................................................................................................................9 ORGANI DIRETTIVI.............................................................................................13 Autorità Accademiche......................................................................................15 Officiali della Facoltà.........................................................................................16 Consiglio di Facoltà............................................................................................17 Commissioni..........................................................................................18 Comitato di redazione della Rivista “Apulia Theologica”..................................19 Consiglio di Amministrazione..........................................................................20 Commissione Alto Patronato............................................................................20 Presidenza/Segreteria generale/ Ufficio amministrativo.....................................21 Collegio dei Docenti..................................................................................23 Docenti stabili...........................................................................23 Docenti incaricati...........................................................................25 Docenti invitati...........................................................................29 Docenti emeriti...........................................................................31 CALENDARIO GENERALE.............................................................................33 INFORMAZIONI GENERALI.............................................................................45 Informazioni............................................................................................47 Studenti...................................................................................................47 Commissione per l’ammissione e il riconoscimento degli studi........................50 Documentazione per immatricolazione e iscrizione............................................50 L’anno accademico.......................................................................................51 Le lezioni istituzionali.....................................................................................51 Corsi ed esami.................................................................................................52 Trasferimenti......................................................................................53 Diplomi e certificazioni...............................................................................53 Riconoscimento degli studi compiuti altrove.....................................................54 Decadenza degli studi..............................................................................56 Sospensione dagli studi..............................................................................56 Rinuncia agli studi..............................................................................................56 Istanze varie.....................................................................................................56 Prenotazioni e scadenze................................................................................57 Partecipazione degli studenti alla vita della Facoltà..........................................57 Nota sugli effetti civili dei titoli accademici rilasciati...........................................57 Intesa tra Stato Italiano e Santa Sede................................................................58 Tasse accademiche 2014-2015.........................................................................59 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 321 INDICE INDICE INDICE GRADI ACCADEMICI...........................................................................................61 Baccellierato in Sacra Teologia......................................................................63 Licenza in Sacra Teologia...........................................................................65 Dottorato in Sacra Teologia.............................................................................67 Norme per la pubblicazione della Tesi di dottorato.........................................70 Accordo per il dottorato congiunto con l’Istituto Universitario “Sophia”..........74 ISTITUTI DELLA FACOLTÀ.............................................................................81 Istituto Teologico Pugliese “Regina Apuliae”..................................................85 Segreteria................................................................................................87 Piano di studi - Ciclo Istituzionale...............................................................89 Seminari biennio filosofico...............................................................................92 Seminari triennio teologico...............................................................................93 Descrizione dei corsi................................................................................95 I anno....................................................................................................95 II anno..............................................................................................103 III anno................................................................................................109 IV anno.................................................................................................115 V anno...........................................................................................123 Tesario Esame di Baccellierato.........................................................................133 Licenza Antropologia Teologica.........................................................135 Piano di studi.......................................................................................137 Descrizione dei corsi.......................................................................................139 Tesario Esame di Licenza Antropologia Teologica.........................................151 Piano di studi - Dottorato Antropologia Teologica......................................152 Istituto di Teologia ecumenico-patristica “San Nicola”................................153 Segreteria....................................................................................................155 Licenza Teologia Ecumenica..........................................................157 Piano di studi...................................................................................................159 Descrizione dei corsi.......................................................................................161 Tesario Esame di Licenza Teologia Ecumenica.................................................173 Piano di studi - Dottorato Teologia Ecumenica...............................................174 Istituto Teologico “Santa Fara”..........................................................................175 Segreteria....................................................................................................177 Piano di studi - Ciclo Istituzionale.............................................................179 Seminari biennio filosofico...............................................................................182 Seminari triennio teologico...............................................................................182 Descrizione dei corsi................................................................................183 I anno.........................................................................................183 III anno......................................................................................191 V anno...............................................................................................197 Tesario Esame di Baccellierato.......................................................................205 322 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE ATTIVITÀ CULTURALI...................................................................233 ISTITUTI SUPERIORI DI SCIENZE RELIGIOSE.....................................237 Il ruolo della Facoltà negli ISSR.....................................................................239 Bari.............................................................................................................243 Brindisi......................................................................................................246 Foggia.............................................................................................249 Lecce................................................................................................252 Taranto.................................................................................................255 Trani (BT)............................................................................................258 TITOLI ACCADEMICI CONFERITI..........................................................261 Baccellierato...............................................................................................263 Licenza..........................................................................................265 PUBBLICAZIONI DELLA FACOLTÀ..........................................................267 Collana “Quaderni della Rivista di Scienze Religiose”.......................................268 Collana “Analecta Nicolaiana”....................................................................270 Altre pubblicazioni..............................................................................272 APPENDICE NORMATIVA..............................................................................273 Statuto......................................................................................................275 Regolamento..............................................................................................293 INDICE...................................................................................................................321 ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 323 INDICE INAUGURAZIONE DELL’ANNO ACCADEMICO 2013-14..................207 Saluto del Gran Cancelliere..............................................................................209 Relazione del Preside...................................................................................211 Prolusione accademica.........................................................................217 NOTE 324 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE NOTE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 325 NOTE 326 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE NOTE ANNUARIO - ANNO ACCADEMICO 2014-2015 327 328 FACOLTÀ TEOLOGICA PUGLIESE